Presentazione del "Rapporto sul commercio estero 1990"

Scusate è possibile prendere il posto per favore
Diciamo
Quante più persone
Oddio stretta
Vari c'è uno della varie vari valida
Sequestrati Joe uno dei
No
Va be credo che funzioni
Questo non è arrivata
No
Ringrazio il ministro Lattanzio
E il presidente Pininfarina di onorarci della loro presenza
Ogni anno signor ministro noi commentiamo il rapporto che è molto voluminoso è complicato e lo commentiamo con un pubblico ministero quest'anno il Pubblico ministero lo farà l'ingegner Pininfarina
Per capire i limiti del lavoro che il commercio con l'estero italiano fa nel mondo e anche i limiti del lavoro che fa l'istituto come servizio per il commercio con l'estero
Il professor Pedone che è presidente del comitato scientifico dell'istituto
Che ci aiuta a capire i fenomeni dell'economia mondiale illustrerà IVA perché si occupa di questo rapporto e tutta la sua squadra che hanno messo in piedi il rapporto e che hanno delegato al professor Pedone la presentazione del rapporto stesso
A me dire solo poche cose che normalmente sono anche pochissime quest'anno probabilmente sono un po'di più perché vorrei fare qualche commento prendendo lo spunto dal rapporto e quindi non entro nel merito del rapporto che sarà presentato dal professor Pedone
La bilancia commerciale nel mille novecentonovanta non è andata male
In fondo in termini di valori
Il saldo negativo è stato minore quindi abbiamo avuto un deficit più contenuto quattordici mila miliardi contro diciassette mila miliardi dell'anno sottolineato più volte in Confindustria
Le quantità non vanno come i valori e cioè nella bilancia commerciale noi le esportiamo meno cioè crescono meno le nostre esportazioni di quantità di quanto crescono le esporli importazioni di quantità dall'estero
Quindi
I nostri prodotti sono venduti nel mondo a prezzi più alti
Siccome non abbiamo perso quote di mercato significa che la domanda mondiale
Nei mercati di tutto il mondo continua a comprare italiano nonostante il prezzo più alto
Vuol dire che i nostri prodotti sono hanno un certo margine di autonomia dall'andamento dei prezzi Stella
Cioè se noi continuavamo in tali prezzi alla fine usciamo fuori di mercato e le nostre esportazioni nei settori tradizionali dell'export italiano avranno delle conseguenze negative
In effetti noi abbiamo goduto anche di una congiuntura favorevole dovuta
Ad alcuni fatti primo
Che la Germania trovandosi di fronte a problemi di carattere politici ed economici che tutti conosciamo ha continuato sempre di più a comprare italiano
Secondo
Che le esportazioni italiane tipiche e tradizionali
E cioè la moda il sistema persona le macchine sono quelle più richieste oggi nei mercati di tutto il mondo e quindi questi settori continuano a tirare mila miliardi ventun mila miliardi nell'ottantanove sono passata a ventitré mila miliardi
Nel novanta
E la meccanica da diciotto mila miliardi a diciannove mila seicento miliardi il saldo cioè qui si sta perciò ragionando su dei settori che sembrano settori leggeri sono la struttura portante della nostra economia esportati
Questi settori continuano a tirare e quindi continua a tirare anche al di fuori del Dale del prezzo di una logica di prezzo vendono a prezzi più elevati
Bilancia dei pagamenti
E qui la situazione dolorosa
Perché il debito pubblico finanziato dall'estero
Siamo arrivati
A pagare cifre enormi di di interessi
Non trovo qui il dato in ogni modo lo troverete poi nel nel rapporto e e la cosa più preoccupante eh eh l'espansione cioè la la crescita esponenziale ricco e di questa di questo indebitamento e il circolo vizioso e cioè a dire che non abbiamo bisogno di prendere dei soldi li prendiamo li paghiamo cari
Siccome li paghiamo cari la gente continua a darci soldi cioè tutte le diciamo la dico gente per dire il mondo finanziario continua
A prestare dei soldi Alitalia Alitalia un saldo turistico
Il saldo turistico
Che era dieci mila miliardi Nell ottantatré di saldo positivo è passata sette mila miliardi oggi quella cifra cercavo prima da cinque mila miliardi nell'ottantatré siamo passati a sedici mila miliardi l'indebitamento
Cioè di diciamo di interessi passivi quindi sono cifre allarmanti
Più c'è una nota che non è tanto poi una nota di colore l'Italia viveva anche di rimesse degli emigranti del lavoro italiano fuori beh no non solo non ci vide più addirittura
Noi paghiamo nostri lavoratori che vanno in giro per il mondo quindi il saldo probabilmente ancora le cifre dicono che è positivo però il problema è proprio l'inversione di tendenza cioè da un Paese che viveva
Un'ulteriore considerazione che volevo fare
E che credo che sia la nota più preoccupante che dobbiamo analizzare studiare è che l'Italia non sta entrando nei mercati internazionali
è di questi giorni ho visto continuamente anche un battage di stampa in particolare il Sole ventiquattro Ore ha fatto due o tre i servizi proprio su questo problema dell'internazionalizzazione dell'economia e della difficoltà dell'internazionalizzazione dell'economia italiana
Ci sono alcuni dati che mi piace sottolineare ricordare Primo l'Italia non investe all'estero cioè i nostri investimenti all'estero sono pochi relativamente ai nostri concorrenti
Una tabellina di questi giorni fondo
Contro il cinque per cento delle esportazioni nel mondo
Beh questo significa che siamo il fanalino di coda rispetto all'otto e uno per cento della Germania il dieci della Francia al venti del Giappone al sedici del Regno Unito al sedici degli Stati Uniti cioè solo la Spagna e vicino a noi con l'uno per cento cioè non facciamo investimenti all'estero
E vedremo anche vorrei fare alcune considerazioni di alcune interpretazioni del perché non facciamo investimenti all'estero
L'Italia è assente si è scritto e detto più volte nei comparti tecnologici maturi che oggi sono comparti internazionali e che per l'appunto sono anche i comparti dove c'è la competizione
Beh su tutto questo l'Italia deve deve cominciare a Intra deve cominciare a occuparsi anche se in ritardo non basta sottolineare il fatto che non ci siamo dobbiamo studiare come ci possiamo essere
L'Italia non stare ristrutturando il proprio settore produttivo è giusto a mio parere quello quello che viene sostenuto in termini di riforma del sistema creditizio non è possibile a continuare a vedere spaccato in credito dall'impresa il mondo del credito al mondo dell'impresa mi viene da pensare
Essendo nato in campagna che niente è cambiato perché come tenere i soldi sotto il materasso come facevano i contadini e forse li prestavano ai vicini dal materasso
E il sistema bancario sembra totalmente isolato dal sistema delle imprese gli imprenditori pari all'Italia
E un Paese di produttori familiari di aziende familiari di aziende gloriose essendo aziende familiari ma che hanno e avranno sempre più dei grandi problemi
Di internazionalizzazione se non riescono a stabilire un rapporto con il mondo del credito in termini di impresa e non più di servizio e non solo di servizio quindi l'urgenza
Che il sistema creditizio italiano si adegui al sistema creditizio europeo
E mondiale del mondo dei ricchi per lanciare la sfida della competizione delle nostre aziende che hanno le caratterizza le caratteristiche
La l'ingegno
L'obiettivo è la capacità di individuare gli obiettivi di tutte le altre imprese del mondo non siamo differenti da nessuno abbiamo aziende che di fronte alle grandi concentrazioni che si stanno formando nel mondo
Non reagiscono se non con le proprie capacità professionali individuali
Abbiamo un'altra spaccatura brutta che si sta sempre più dilatando la spaccatura tra pubblico e privato
La storia del ministero dell'industria delle partecipazioni statali come se fossero due mondi totalmente separabili in economia
Come se il prodotto fosse diverso quello prodotto dal Pubblico prodotto dal privato beh noi questa era anche una cosa che dobbiamo comincia ad abituarsi a superare
Io odio le parole privatizzazioni nel senso che voglion dire poco se non si fa riferimento azienda e organizzazione produttiva che il proprietario sia pubblico proprietario sia privato se esiste l'azienda e l'organizzazione che siano esse private si assiste spesso
A
Delle linee di sviluppo di presenza delle aziende pubbliche italiane nel mondo totalmente autonome da tutto il resto
C'è un'integrazione sempre più possibile sempre più fattiva con le piccole e medie industrie private con una politica che respinge nel mondo
C'è un altro punto
Che ci viene fatto rilevare nel mondo che noi diamo troppi soldi alle aziende come sussidio
è inutile tornarci di fronte al presidente della Confindustria che mi dirà che saranno occhio che in ogni cosa è d'accordo che non gli vengano date a patto che non gli vengano tolti dall'altra parte
Problema fiscale e problema delle agevolazioni io personalmente non so quanto politica
Che non sia una politica di agevolazioni si possono fare degli interventi senza necessariamente fare delle agevolazioni se si fanno delle agevolazioni si possono fare anche in termini congiunturali non definitivi e strutturali
In ogni modo queste creano dei processi perversi
I rapporti tra Stato e impresa
Lo Stato intervenga interviene a pioggia la fine per contentare un po'tutti e fra imprese Stato e cioè le aziende
Sovvenzionate non competitive di fatto hanno una direzione commerciale che si ok va solo di andare a prendere i soldi allo Stato e questo non funziona
E ce ne sono ormai sempre di più
Un ultimo dato preoccupante
Oggi la sfida dei mercati internazionali
E una sfida di sistemi Paese arcata internazionale
E gli altri paesi si stanno presentando sempre di più come sistemi
Il sistema Italia che abbiamo con grande fatica tentato di costruire ricordo per tutti ormai la la celebre manifestazione di Mosca che fu un tentativo di dare l'immagine del sistema Italia beh questo sistema Italia di fatto ormai non c'è
Noi fatichiamo molto costruirlo proprio perché non c'è e dobbiamo farlo esistere se vogliamo competere realmente con le altre azioni con gli altri Paesi e badate bene a mio parere la competizione
Sicuramente non significa rissa e sicuramente significherà compenetrazione
Sicuramente non c'è una fortezza Europa e non ci sarà sicuramente una fortezza Italia sì concorrenze solo se esiste come sistema se le nostre aziende continua andare
Da sole nel mondo a scontrarsi con sistemi Paese o sistemi sovranazionali sicuramente
E una partita perdente
Ho visto stamani
Questi dati sul sistema Italia sono riportati sulle su questa rissa che c'è
Nei giornali negli ambienti politici sulla posizione dell'Italia stamani ci hanno messo in un numero sbagliato che non cito perché sono scaramantico dopo il sedici diciannove
Beh io
Chi l'ha messo ormai questo gioco dei numeri io sono convinto che si comprano questi numeri c'è uno può anche comprare di S terzo
Come può esponesse ventesimo che ho scoperto che c'hanno messo dopo il sedici perché andate opinione sul governo italiano dei signori del World Economic Forum non è attendibile nel senso che previsto darla io l'opinione
Quindi probabilmente queste classifiche
Peccano un po'di eccessivo soggettivismo e non sono compiuti confermate da cifre che possono essere tirate da una parte e dall'altra certo è che l'Italia e uno dei grandi Paesi industrializzati del mondo
E che il sistema Italia sicuramente sarebbe se ci fosse se fosse organizzata sistema uno dei grandi sistemi industriali del mondo in competizione dopo poco importa
A quale posizione io credo che la polemica se siamo dopo il sedicesimo o se siamo il quarto serva a poco nel senso che basta la qualità e non la cifra che ripeto altra considerazione riflessione
Il mondo invece di camminare verso l'INPS l'integrazione dei mercati cammina almeno nei Paesi ricchi del mondo verso il protezionismo e io di questo non mi scandalizzo
Tre anni fa ero di quest'idea cioè che i Paesi erano Paesi tutti protezionistiche non era vero che c'era una grande volontà di apertura tutti a cominciare da Paesi campioni del capitalismo e della libertà
Cioè io ricordo come incidente
Educativo della mia vita tutta la battaglia sul prosciutto negli Stati Uniti beh quello è è era una cosa allucinante dico un Paese poteva protegge e ricordo che durante quella campagna
Io dissi negli Stati Uniti agli americani e lo lo stesso che io torno in Italia e spero che le basta creare una norma sanitario la norma veterinaria per poter bloccare qualsiasi cosa beh i Paesi
Sa sono nazionalisti protezionisti tenderanno a mantenerlo e tenderanno i governi a cercare di superare continuamente barriere protezionistiche altre né carne nere se ne creeranno attenzione che poi questo nazionalismo sta diventando anche regionalismo che significa anche protezioni a livello locale questo non significa che non esistano le grandi correnti di traffico internazionale e che continueranno a esistere solo bisogna abituarsi all'idea
Che un continuo pendolo cioè in cui questo miraggio questo utopia del mercato libero del mondo
è un utopia inesistente cioè dobbiamo abituarci a una colpi apertura e di e di libertà totale e praticano anche piccoli protezionismo mi locale
Ma la cosa drammatica di questi anni
E con tristezza devo dire già da tre anni si dicono queste cose
è che la spaccatura dico da tre anni si denunciano pubblicamente con forza almeno da parte mia
Non solo a parole per iscritto e nel convincimento profondo che la spaccatura fra ricchi e poveri sempre più drammatica il rapporto di quest'anno disse
Che l'Africa che aveva il quattro e tre per cento dei commerci mondiali nell'ottanta nel novanta anni ha il due virgola uno per cento
Cioè questo isolamento progressivo l'America latina dal cinque otto al quattro e due questi isolamento progress io non sono affatto meravigliato che gli albanesi vengano in Italia e probabilmente dobbiamo abituarci
All'idea che devono essere integrati in Italia ma non gli albanesi dove avremo il problema di tutta l'Africa che sta arrivando e hanno ragione di arrivare nel senso che non è possibile pensare a ma non in termini morali in termini economici oltre che morali non è possibile pensare che di là dal mare c'è gente che stai in un sottosviluppo
Che ha dei ritmi dagli per sviluppo nella miseria
E di qua c'è un sopra e sviluppo e un iper sviluppati a ritmi di ricchezza impossibile a questo punto per forza i popoli si spostano ci sono le migrazioni e Italia conosce storicamente questo problema da tempo quindi c'è necessità di inseguivo le idee del professor langue in Polonia sulla teoria economica della pianificazione
E c'erano delle borse di studio a cui avevo partecipate nero onorato anche di vincerla
E poi non non ci andai per andare in India a studiare la la pianificazione indiana perché dicevano con la pianificazione di poche risorse si riesce a creare il germe dello sviluppo
Beh la teoria della pianificazione è miseramente crollata dietro alla propria rigidità al proprio al proprio cemento non erano idee erano cemento le risorse non venivano utilizzate venivano utilizzate male c'era la burocrazia
La teoria non aveva trovato poi una politica e la teoria probabilmente la traballante qui non voglio soffermarmi abbiamo sviluppato la teoria della cooperazione
E dell'assistenza e ciò beh è stato un fallimento clamoroso se ne si pensa alle migliaia di miliardi che sono state trasferite dal nord al sud del mondo per creare sviluppo e si va a fare i conti di questo sviluppo ci rendiamo conto
De che questi conti non tornano
Però oggi io credo che possiamo proporre all'attenzione
Delle nostre Università del del
Delle dei nostri economisti la teoria del commercio invece che della cooperazione
E c'è proviamo a pensare a dei prodotti che sono utili nel mondo e proviamo a pensare che questi prodotti vengano fatti costruiti manufatti in aree nuove del mondo e povere ma che siano prodotti competitivi non prodotti di avanzo
L'abbiamo fatto fabbriche in Algeria per camicie degli algerini
Dopodiché del mondo perché mancano di tutta una serie di qualificazioni che servono per il prodotto internazionale mondiale o noi si crea e si pensa a un sistema di prodotti e di mercato mondiale
E si interviene nello sviluppo con un mercato avendo occhio al mercato e al prodotto per il mondo o siano siamo destinati a buttar via risorse a buttar via soldi nel mondo
E quindi è necessario che si sviluppi una Teoria del commercio e cioè delle società di trading che siano in condizioni di progettare i prodotti di pensare i prodotti utili al mondo di pensare le importazioni del Nord del mondo le importazioni di l'Italia di fare una politica delle importazioni oltre che di quella delle esportazioni
E sembra mo'dell'imprenditore l'imprenditore se ne compra da solo le cose non è che si fa governare nelle nell'acquisto delle proprie cose magari si fa governare nel venderle perché Agli lo Stato aiuta l'impresa a vendere le cose ma per comprare non c'è bisogno dell'aiuto dello Stato da io credo che invece noi dobbiamo fare una politica delle importazioni e dire alle imprese che hanno convenienza a comprare con lo Stato
Hanno convenienza perché si possono creare dei Progetti che pensino dei prodotti e questi prodotti hanno un mercato internazionale mondiale e le imprese possono svilupparsi in questo senso
Vorrei fare un riferimento a un a un fatto che è successo l'altro giorno per dirvi nella pratica come personalmente umilmente penso Debenedetti annunciata di aprire una fabbrica pronta questi fatti be'congiunturalmente sicuramente d'Italia può avere un danno da questo
Però quello è l'unico sistema vero per internazionalizzare l'economia italiana
Cioè è impensabile fare delle fabbriche in Italia ad alta intensità di manodopera quando la mano d'opera italiana e mano d'opera di paese industrializzato e avanzato nel mondo e quindi è un Paese che produce qualità
Non produce quantità ed è giusto che ci sia un'integrazione internazionale delle produzioni
Ed è giusto che l'Olivetti e le Olivetti italiane procedano in questo senso
E giusto che le le grandi industrie pubbliche e private italiane
Comincino a pensare in termini di internazionalizzazione perché pensano dei prodotti che sono utili al mondo non al mercato di dove vanno a costruire le proprie fabbriche
Un'ultima considerazione sull'istituto nel senso che costituisce un appuntamento di dialogo nostro con il mondo degli imprenditori dei giornali dello Stato del Parlamento del governo italiano
E presentiamo il continuo del paese e siamo orgogliosi di essere noi a presentare questi conti del Paese
Questa è un'azienda che faticosamente tutti quanti stiamo costruendo
è un'azienda che nasce nello Stato e quindi si porta pregi e difetti dello Stato non sono difetti si porta anche molti pregi dello Stato si tratta non di privatizzare la si tratta di costruirla come azienda cioè costruire i mezzi e l'organizzazione di produzione di un servizio che è utile all'impresa e a questo punto interviene il concetto aziendale e professionale della Muti
E siamo orgogliosi di farlo da qui perché abbiamo visto che negli altri rami dello Stato non viene fatto e per ciò che siamo un po'i primi a tentare questa strada
Credo che i risultati diano ragione a chi si è battuto per questo sport
Credo che i clienti dell'istituto per il momento nella buca delle lettere delle proteste come usava una volta non hanno messo niente però non sono arrivate lettere di protesta spero che non sia solo indolenza
Che ci sia anche un sentimento fra gli imprenditori i nostri clienti di soddisfazione di vedere un istituto che se non altro ci prova a migliorare i propri servizi ci prova a chiedere dei soldi per dare delle prestazioni
Ci prova essere misurato supremo disperse
Nelle sterno nel mercato con delle società per azioni che siano più funzionali a degli obiettivi che servono all'istituto
Ma non per sostituire attività dell'istituto con delle società ma per integrare le attività dell'Istituto con altre attività che attualmente sono disperse
Io vorrei concludere con una battuta se mi è consentito sono stato di recente in Cina e tutte le autorità cinesi
Ripetevano quasi uno slogan
Dicevano parlano sempre della della riforma noi della riforma abbiamo fatto questo nome della riforma abbiamo fatto siccome son vent'anni che stanno parlando di noi che la riforma riesco più a capire se questo partito della riforma cinese è un partito della forma
Beh non vorrei che Alice si crearsi la stessa cosa stessa condizione cioè che tutte le qualsiasi cosa si parla e si dice si deve fare riferimento a questa benedetta riforma la riforma è il passato l'abbiamo già fatta ieri il ministro in un comitato
Agricolo che ha presieduto
L'ha detto a chiare lettere io condivido molto quello che ha detto va be'l'avete fatta questa cosa l'hanno fatta
Beh ora si tratta di fare l'azienda cioè quelle un episodio finito della cosa ecco noi siamo impegnati a fare questa azienda grazie
Professor Pedone
Bene ringrazio signor ministro il principali risultati del rapporto faccia questo nome dell'intero comitato scientifico e di tutti i collaboratori a questo rapporto che ritengo prezioso
E al quale farò solo riferimento per alcuni passaggi
Ma sul quale vorrei richiamare l'attenzione per i numerosi elementi di riflessione di discussione che contiene se si guarda all'indice delle analisi contenuta in questo rapporto dei riquadri si può vedere che trattano quasi tutti i temi che sono oggetto di dibattito continua per quanto riguarda i rapporti economici e e finanziari internazionali dell'Italia quindi veramente vorrei ringraziare nuovamente tutti gli autori tutti coloro che hanno collaborato alla redazione di questo rapporto e invitare su delle dei dati di fatto
L'interpretazione delle vicende che sono sempre sorprendenti ogni anno del commercio estere in particolare di quello italiano
Quindi essendo sorprendente in parte inattese
Ci spingono a a suggerire interpretazioni che non pretendiamo che siano le uniche ma che chiaramente sono contestabili sono opinabili
Però siccome appunto come vedremo in commercio internazionale uno dei campi in cui le vicende si svolgono secondo scenari che è difficile precostituire perché sono legate a vicende di carattere il politico più generale
Questo prende anche difficile l'interpretazione quindi noi suggeriamo alcune interpretazioni che ovviamente saranno oggetto di osservazioni di dare un qualche proprio giudizio
Sul piano internazionale su un piano c'è del commercio mondiale nel mille novecentonovanta abbiamo avuto sia un rallentamento nella crescita produttiva sia nell'espansione del commercio mondiale rispetto all'anno precedente la caratteristica nuova però del novanta dispetto Pavan passato e che l'evoluzione economica non ha avuto un andamento uniforme
Nelle variare e nei singoli Paesi in particolare nell'ambito dei Paesi industrializzati i maggiori Paesi industrializzati che poi sono la percentuale molto
Prevalente del commercio mondiale la crescita è stata molto differenziata
Questi divari nei tassi di crescita hanno favorito il processo di riassorbimento degli squilibri giapponese e tedesco
L'anno scorso ci siamo un po'riposati da questo dibattito corrente in quanto abbiamo avuto che nei paesi con saldi attivi tradizionali Germania e Giappone la crescita produttiva superiore alla media a generato una riduzione Besar professore
D'altro lato negli Stati Uniti pedante nel Regno Unito i disavanzi correnti si sono ridimensionati non sono perfetto
Bella il tasso di cambio cedente prettamente o reale delle valute ma anche a causa del clima recessivo interno quindi questa già una prima novità importante dell'evoluzione del mille novecentonovanta per i Paesi europei in particolare la crescita delle esportazioni verso la Germania ha costituito un importante fattore di espansione
In presenza di un progressivo rallentamento la domanda interna di di marchi
Questa riduzione molto consistente l'avanzo tedesco è però concentrata per intero nello scambio con aria c'è e trenta miliardi circa e con gli altri Paesi europei per circa sei miliardi
Mentre nei confronti degli Stati Uniti e del Giappone si sono registrati rispettivamente un aumento dell'avanzo e una riduzione del disavanzo
Ne deriva che nostro parere anche per il prossimo futuro tre prospettive di rafforzamento della crescita produttiva in Italia così come negli altri Paesi europei appaiono legate alla prosecuzione della fase espansiva in Germania e questo uno dei fattori di speranza ma anche più incertezza dell'attuale scenario internazionale
Infatti l'effetto espansivo esercitato la crescita tedesca potrebbe essere attiva in Germania è stata avviata una severa stretta fiscale che avrà effetti depressivi sulla domanda in terra la spinta tedesca pertanto si ridurrà mentre nell'aria del Sistema monetario europeo la necessità di difendere le parità dei cambi impedisce una riduzione dei tassi di interesse fin quando non muti senno della politica monetaria tedesca
Questa è la prima incertezza prima elemento di preoccupazione che vediamo proprio basandoci sul le caratteristiche della crescita del commercio mondiale Novak
Si può dire che in futuro o qualcuno spera gli Stati Uniti possano sostituirsi alla Germania e al ruolo di locomotiva dell'economia mondiale
Ma tale prospettiva appare al momento ancora dubbia non molto vicina intanto un ente uno i prezzi all'importazione lire crescerebbero più del previsto aumentando dunque le pressioni inflazionistiche di origine este
Questi fattori di incertezza congiunturale si inseriscono in tendenza degli scambi internazionali di medio periodo che possono risultare ambigue
Infatti continuano e si intensificano i processi di integrazione regionale non soltanto in Europa ma anche in America crollare Canada
Stati Uniti Messico e in altre aree circolanti ma ora è che essi possano generare blocchi commerciali contrapposti anche perché l'attuale clima recessivo tende a stimolare la domanda di protezione dei settori in difficoltà nei confronti della concorrenza Ester
Parallelamente allo sviluppo ci tra Paesi industriali sia le loro relazioni con i paesi in via di sviluppo le tensioni commerciali che ne sono derivate hanno contribuito un temporaneo fallimento dei negoziati dell'Uruguay re Franco Paesi industriali dei Paesi in via di sviluppo non sono finora riusciti a ricomporre in una sintesi accettabile per tutti le diverse posizioni in campo
Essenziale che tale compromesso si è raggiunto al più presto non perché si ritenga che spinte protezionistiche non permarranno ma perché le prospettive di crescita da dell'economia mondiale soprattutto di ripresa degli scambi e in particolare quelle dei Paesi in via di sviluppo e dei più poveri affinché dipendono anche dalla misura della riduzione di un sistema multi multilaterale o in problema che oggi le tendenze sono manifestate sono contro e questo danneggia in particolare questa chiusura in blocchi al quale stiamo assistendo accantonata avvantaggia i Paesi ricchi perché i blocchi stanno tra Paesi
Poi da quei risultati che citare anche il presidente deriva dal fatto che l'abbandono di una impostazione intermedi scambi multilaterali iberico è stata praticamente abbandonato
Il dato è poi particolarmente interessata sia ad uno sbocco positivo verso l'esterno del processo di integrazione europea che non porti appunto alla creazione blocchi commerciali contrapposti
Sia al mantenimento al rafforzamento di un regime di scambi libere e corrette
Perché solo nell'ambito di questo come vedremo per le caratteristiche la bilancia di pagamenti azione evidenziate nel novanta
Possono essere assorbita miliardi peggiorando la situazione anche in quota di prodotto interno lordo siamo passati dall'uno e due all'uno nell'ottantanove all'uno virgola tre per cento all'origine di questo deterioramento non c'è l'evoluzione degli scambi di Sir certo ma il peggioramento delle partite invisibili in cui deficit che si è ampliato solo nel novanta di sei mila miliardi per effetto soprattutto del disavanzo dei redditi da capitali che raggiunge ormai da solo proporzione quasi uguali a quelli del Belgio decorrente totale mentre rimasto sostanzialmente immutato l'apporto netto dei viaggi all'estero e il disavanzo dei trasferimenti unilaterali
Qui inizia a nostro giudizio su questo processo di cambiamento della struttura i nostri scambi con l'estero in particolare il peggioramento reparti ventisei
In sintesi noi riteniamo che questo sia un processo Enzo dovuto a processo di internalizzazione
Internazionalizzazione e che va compensato come accaduto per lungo tempo da parte della Germania lo stesso Giappone contava anzi della bilancia commerciale
Quindi questo questo squilibrio esterno per queste caratteristiche fatto sì che esso sia risultato sempre
Meno sensibile al ciclo non si può più pensare di aggiustare la bilancia dei pagamenti frenando la domanda interna questa caratteristica del disavanzo
Corrente passi che non questa sera sempre meno reattivo alle condizioni di domanda relativa nei vari Paesi peserà sempre meno controllabile
E quindi sollevi apra la questione di una accresciuta in controllabilità macro economica dovuto un tram pagamento dell'onere del debito Estero
Privato e pubblico ma comunque debito escono accumulato con il susseguirsi dei disavanzi correnti negli anni passati intere agitazione riguarda le uscite dei turisti l'aumento dei trasferimenti pubblici bianchi eredità capita
A nostro parere questo disavanzo tra l'internazionalizzazione e destinato a durare e forse ad aggravarsi temporaneamente ed è destinato a rimanere largamente incontrollabile con gli strumenti della politica macroeconomica viene perciò più urgente e necessario un continuo miglioramento del saldo merci
Andiamo a vedere allora cosa è accaduto a lato il salto merci la bilancia commerciale italiana se chiusa nel mille novecentonovanta con un avanzo misurato in termini dovuto soprattutto al forte aumento dell'attivo
Nell'interscambio di prodotti non energetici che ha più che compensato una cresciuto deficit energetico
Questa evoluzione favorevole dovuta essenzialmente all'andamento dei prezzi
I valori unitario esportazioni sono aumentati in misura contenuta ma sufficiente a generare un guadagno una ragione di scambio
Perché contemporaneamente i prezzi all'importazione sono diminuiti grazie all'apprezzamento della lira già un calo delle quotazioni delle materie prime non energetiche
Per contro le quantità esportate si sono accresciute meno di quelle importate soprattutto per effetto della perdita di competitività accumulata negli ultimi due anni
Mille novecentonovanta quindi confermato quanto si diceva in questa stessa occasione un anno fa dica decelerazione ne prendevamo un dimezzamento della crescita nel novanta la desolazione infatti c'è stata e impasto di sviluppo del nostro sport export si è fermato al tre virgola cinque per cento Notre Dame un cinque per cento
Ma ancora una volta l'interpretazione di un dato di questo tipo di Perth performances all'export per quanto atteso non si presenta facile in realtà con una crescita della domanda mondiale del quattro virgola cinque per cento
è una perdita di conferita del quattro virgola due per cento
Dovremmo anche del contro la pena compio accumulata l'hanno privata del due cinque non sarebbe stato sorprendente anzi sarebbe dovuto attendere
Trovarsi oggi a commentare una crescita negativa una riduzione delle quantità esportate
Infatti gli economi che avrebbe dovuto comportare una riduzione dell'uno per cento e non un amento del tre virgola cinque per cento le quantità esportate
Quindi questa questione che è indipendente dalla questione misura il valore o in quantità senso che in termini di quantità stando alle alla reattività tradizionale delle quantità esportate alla perdita di completa c'hanno dovuto attendere una riduzione in quantità dell'esportazione dentro abbiamo avuto una crescita sia pure limitata al tre virgola cinque per cento delle quantità sport quindi possiamo dire che le cose non sono andate così male come avrebbero potuto e qui si pone un primo problema di interpretazione che naturalmente e un'interpretazione che poi diciamo può essere sottoposta a tutte le osservazioni
E questa interpretazione di qualcosa per le imprese esportatrici che vadano anche al fatturato oltre che al numero di pezzi venduti
Ebbene la crescita del valore esportazioni italiane nel centonovantasei a tale da portare le nostre quote di mercato internazionale forse al massimo di tutti i tempi certo al massimo degli ultimi dieci anni
Le cose dunque si potrebbe dire dal punto di vista la nostra esportazione non sono non sono andate male ma sono addirittura andate bene bisogna però vedere quanto di solito duraturo c'è in questi buoni risultati e partiamo prima danno Esame degli aspetti negativi al nostro per il principale come ho detto riguarda la perdita di competitività la quale continua a peggiorare
Questa per la ricompensa e il costo del cambio stabile ma soprattutto del far nostro paese gli altri Paesi industriali che resta molto alto ed è rimasto alto
Preoccupa in particolare non solo in termini di prezzi al consumo che quello al quale spesso si fa riferimento ma anche se lo misuriamo sui prezzi dei prodotti industriali e quindi al netto dell'impatto diretto dei prezzi dei servizi o dei settori cosiddetti protetti dalla concorrenza internazionale e tenendo conto anche della compressione che i produttori hanno scontato nel mille ottocentonovantotto i propri margini di profitto
Si pensi a questo proposito che nel mille centonovanta i costi di produzione sono aumentati una cinque punti in più
Dei prodotti industriali destinati al mercato interno e addirittura di tre cinque punti in più di quelli destinati all'export certo sì abbiano dovuto sacrificare i propri margini ma è preoccupante il fatto che quelli italiani pur avendolo fatto in misura cospicua abbiano comunque perso competitività anche sui prezzi finali di vendita
Infatti se i nostri prezzi all'export sono aumentati poco del due per cento quelli dei nostri concorrenti si sono ridotti all'incirca del medesimo ammontare quindi concorrenti hanno avuto un vantaggio competitivo di ridurre in media del due per cento e poi i prezzi i nostri esportatori hanno dovuto aumentarle seppure meno dell'aumento dei costi del due per cento
Persa competitività e ridotti i profitti le quote di mercato si sono tuttavia a cresciute e questo è un dato positivo e anche in parte sorprendente
Il volume come ho detto prima le nostre esportazioni sono in valore quindi sono cresciute di tre punti in più delle altre delle esportazioni degli altri paesi
Quindi la combinazione di Compaq attiva competitività e di quote crescenti è un fenomeno effettivamente non banale netta civilissimo da spiegare
Può essere soltanto il riflesso di una reazione dei mercati più lenta che in passato
Ma non meno intensa seppure entro un periodo più lungo cioè anche l'anno scorso erano detto ma pagheremo anche perché eravamo soli stati sollecitati dalla Pubblico ministero nell'andranno turco maggior ritardo
Ora e può darsi che ci sia questo maggior ritardo favorito dal fatto della recessione però a nostro parere e presto per dirlo certo se fosse vero vorrebbe dire che c'è un potenziale compresso di cattiva competitività destinato a scaricarsi in futuro sulle nostre quote con effetti inevitabilmente gravi
Ed è questa la preoccupazione che sollevavamo l'anno scorso
Ma il fatto che le vicende successive ci inducano a riproporre oggi la stessa domanda dopo un ulteriore ancora più grossa perdita di competitività nel novanta
Significa che peggio non si è verificato
E che oggi abbiamo qualche elemento in più per una risposta non negativa
Tutto questo non significa disconoscere invalidità dopotutto sono dieci anni che l'ha conferita italiana in tendenziale pressione difficile spiegare quindi che in semplice gioco di quante ritardo temporale basti a spiegare il fatto che ciò nonostante non abbiamo non solo abbiamo tenuto ma anzi abbiamo portato ai massimi le nostre quote di esportazione quindi a questo punto siamo costretti per così dire a riprendere il filo dell'ipotesi positiva già accennato un anno fa su un presumibile salto strutturale della nostra capacità di vendere all'estero
Sarebbe questo un cambiamento importante se fosse appunto confermato
Parrebbe ad attribuire alla politica monetaria un margine in più per perseguire i propri obiettivi di riduzione dell'inflazione attraverso un tasso di cambio
Sarebbe attendibilità di un cambio stabile in vista delle tappe dell'unione europea
Esistono elementi che comportano questa interpretazione in positivo dell'andamento recente delle nostre esportazioni ma esistono anche ombre che la rendono meno chiara e convince
Ad esempio la concentrazione geografica settoriale delle nostre esportazioni solleva ancora molti interrogativi
Una conferma dell'importanza decisiva che la distribuzione geografica della domanda avuto per l'andamento delle esportazioni italiane lo scorso anno si ricava dal fatto che gli aumenti di quota non sono stati affatto generalizzato
In Germania in Giappone l'Italia conseguito successi molto rilevanti guadagnando quote sia sulle importazioni ma in altri mercati i risultati sono stati meno omogenei e si sono registrati anche alcuni cedimenti
La favorevole struttura geografica della domanda complessiva ha quindi compensato abbondantemente gli effetti negativi di queste perdite sulla quota aggregata
Considerazioni analoghe si possono fare dal punto di vista settoriale dove il miglioramento del saldo complessivo è dovuto essenzialmente come è stato ricordato alla crescita del Sartre Ostiense nel tessile abbigliamento calzature e alla contrazione dei disavanzi che metalliche né prodotti agroalimentari
I dati per singoli settori confermano l'andamento di quelli aggregati
In quasi tutti i settori le ragioni di scambio sono migliorate ma le quantità esportate sono aumentate meno di pelle importate inoltre il grado di penetrazione anni ottanta era aumentata in stretta correlazione con la penetrazione delle importazioni nel mille novecentonovanta accusato qualche cedimento in alcuni settori con forti economie di scala
Questo apre un problema una politica delle importazioni ed eventualmente di un atteggiamento verso lo dico forme di protezionismo alle forme di controllo degli scambi internazionali pelare nelle quali si discute credo si discuterà molto anche in sede europea
Nel complesso il modello di specializzazione internazionale induce italiana resta concentrato soprattutto sui settori tradizionali e sulla meccanica strumentale questo lo conferma anche i buoni risultati del novanta del suo punto debole continua ad essere il settore tanta intensità tecnologica
Negli ultimi mesi questo partito orientamento settoriale ha favorito le esportazioni taxi modifichi nuovamente in senso sfavorevole all'Italia
Inoltre la debolezza nei settori ad alta intensità tecnologica come è stato sottolineato molto spesso può avere effetti negativi sulla competitività di tutto il sistema industriale
In definitiva per quanto riguarda le nostre esportazioni
Proverei a concludere come lo scorso anno con una nota di cautela se non di pessimismo
Quella notte lo scorso anno appare oggi giustificata perché è una forte decelerazione delle esportazioni c'è stata
A un anno dopo
Dobbiamo dire che hanno ricevuto conferma anche gli spunti positivi che avevamo rilevato è sottoposto come ipotesi all'attenzione dei lettori del rapporto circa una forte e crescente capacità degli esportatori italiani di operare sui mercati esteri anche in condizioni prezzo anche l'affossamento della compita in termini non di prezzo
Lo speech perché le condizioni siano sempre meno difficile ovviamente la preoccupazione è che se lo rimarranno questa capacità finisca per essere compromessa e da ultimo venire meno siamo convinti che l'azione dell'ICE contribuirà insieme ad altro ad evitarlo grazie
Ingegner Pininfarina
Comincia bene
Allora ministro presidente
Prima di iniziare a leggere da in relazione preparato
Questo preciso
Il mio compito di presidente Confindustria mi porta a fare Pubblico ministero tutti i giorni e a tutte le ore del giorno
Perché sento che mi trovo a vivere in per operare
Il governo dei pubblici poteri
Alle istituzioni
Ai sindacati il fatto che l'attività economica non venga seguita come sette
Lo faccio per la verità con una tale intensità
Che alle volte sono antipatico e si traveste s'uno che si lamenta sempre uno che non ha mai contento uno che pretende sempre di più
Eppure credo che malgrado tutto le simpatie per loro verso la mia persona ci sono ancora
Mi consolo e non solo per difendere il mondo dell'infelice ma anche nel generale interesse
E con questo spirito occhio certamente redatto queste notti e critiche da pubblico ministero
Su questo dopo
Io pensavo che il Presidente indivisi facesse così un'analisi del rapporto non facesse alcune
Interessante divagazione
E osservazioni tossici struttura generale del nostro Paese
E allora mi si consenta di essere tre minuti primi più lungo
Non per polemica perché
Lo sa Presidente inglesi sono sostanzialmente d'accordo con loro
Ma perché alle Rattle contattato accorpate riduce
E io invece trovo che è colpa del sistema Paese colpa dell'abilità che circonda
Alcuni punti
L'industria e poco internazionale
L'industria italiana poche internazionale che vi sono poche grandi aziende
Poche medie aziende una pletora di piccolezze
E non si può pretendere che le piccole aziende
Abbiano questa vocazione questa possibilità internazionali
Invece dei grandi aziende private e pubbliche hanno sempre lavorato una vocazione internazionale
E tutto il sistema italiano la sempre comunque avute perché ricordiamoci che di imprenditori che hanno voluto i tenutesi Delio Rossi misurarsi mercati allarga c'è il coraggio c'è e le dimensioni di questa struttura industriale italiana che è fatta come ha detto un giorno l'ingegner De Benedetti fatta di tanti Ponsacco
E cioè fatta di una pletora di piccole aziende alle quali non si può chiedere tutto anzi bisogna che tutti diamo una mano per farle crescere invece vivono in un ambiente
Che dal punto di vista normativo e fiscale non aiutano a loro cresce basta pensare alla corsa
Spaccatura pubblico-privato
Quando io ho preso la presidenza della Confindustria tre anni fa
Devo dire che non c'era solo una spaccatura pronti altri
Commercianti Canicattì con tutti
Dopo tre anni diciamo che se non siamo più cane Gatti siano per lo meno a Canicattì
E cioè credo di aver portato una nota Russell errante guardando degli obiettivi più lontani con uno spirito più italiano oggi vi è una buona collaborazione fra noi commercianti una buona intesa anche con le Camere di commercio
Oggi vi è una buona intesa con l'industria a partecipazione statale
Devo dire che lo ereditata un po'anche del mio mestiere personale io ho lavorato anni e anni con le aziende a partecipazione statale in buona armonia
E con profitto i risultati
Guardo la mia testa
E quindi dopo avuta come vocazione che in questo modo facciamo gli interessi degli uni o degli altri
C'è solamente un ma che pretendiamo di avere parità di diritti e parità di dove che oggi queste parità non c'era
Non c'è questa parità perché le industrie a partecipazione statale continuerà a godere di privilegi
Che noi non possiamo utilizzare una parola per tutti i fondi di dotazione
E continuano di essere caricate di problemi di carattere sociale
Che non c'era giusti né produttivi
Perché quando un'azienda a partecipazione statale sì dal grande compito di risolvere i problemi del Meridione d'Italia
Non si può più giudicare questa azienda come azienda si deve giudicare come dei missionari e quindi compito dei loro dirigenti e sfalsati
Stato anche molto interscambio non è che tutti i nostri siamo buoni tutti loro sia cattivi o viceversa ce ne dei buoni e dei cattivi da una parte e dall'altra dei grandissimi imprenditori privati provengono dal c.t.
Quindi sarebbe un insulto che non penserei dire che loro non sono in grado anche dissi pasticcia non è tale
Gli si danno dei compiti che non hanno e quindi non possono essere più giudicati come mente eccelsa e come imprenditore
Aiuti all'impresa
Questa è la cosa che mi ha fatto saltare più sulla sedia infatti lo sapeva inglese
Intanto di aiuti all'impresa che l'Acea rimprovera sono prevalentemente date alle imprese pubbliche ed è il colmo che vengono ancora rifilata no
Secondo nuova classe imprenditoriale del Meridione che si è tolta da queste attitudine dice non voglio agevolazioni può di un habitat in cui potere lavorare questo è un vero grande segno di progresso
Ma l'abilità favorevole o almeno non sfavorevole quello psicologo quello è compito dello Stato
Lo Stato deve pensare alla ricerca deve pensare alla formazione
Deve pensare all'università
Lo fa in un modo sufficiente aggiornati io non rispondo rispondete voi lo Stato deve favorire il mercato finanziario e deve favorire convogliare il risparmio delle famiglie verso le attività produttive e lo fa in un modo sufficiente Confagricoltura contrario
Duro è un grande progresso sociale sono quelle che hanno avuto la loro moneta forte
Ma la loro moneta forte era forte perché era forte la possibilità esportativa
E vincente quindi commercio estero o era forte perché erano alti tassi di interessi creati da un alto debito pubblico
Era forte per il primo motivo e quindi non ci si venga a vantare
A un certo punto di avere la moneta forte quando essa principalmente dovuta agli alti tassi d'interessi creati da un alto debito pubblico che strangola le aiutato
Anch'io non voglio entrare nelle classifiche
Anche perché siamo della stessa idea
Solamente voglio chiarire a voi tutti a questo uditorio che queste classifiche non siete degli anioni le cose vanno benissimo siamo diventati il terzo Paese industriale del mondo e poi vi lamentate
Fa vi lamentate per abitudine criticate perché riteniate che sia il solo e unico sto
Io vorrei solo che le classifiche non fossero strumentalizzato
E che le aziende non si giudicasse Luca fattura
E giusto giudicare le aziende sul fatturato dalla capacità di produrre profitti da noi le aziende in questo caso si giudicano dal fatturato e cioè dal prodotto interno lordo dimenticando
Ma dimenticando ADarte viene prodotto interno lordo e ci sono anche le retribuzioni pur e allora per migliorare ancora nella classifica vorrei dare un consiglio questo penso quella di aumentarle
Questo tetto mi sono un po'sfocato e passione
Ministro dal signor presidente signori signori ho accettato con molto piacere l'invito del presidente in Pirelli rappresentava il rapporto annuale dell'istituto perché considero questa è un'importante occasione
Per confermare l'impegno della Confindustria e mio personale nell'attuazione della riforma del dopo avere partecipato con proposte alla definizione della legge di riforma il sistema associativo industriale si è attivato direttamente nell'attuazione di questa riforma
Che deve avere come riferimento prioritario il miglioramento dei servizi di sostegno alla intenzionalmente
Negli organi dell'istituto e io spesso ho assunto il compito di presiedere il comitato consultivo
Io voglio qui dare atto al presidente inglesi e ai colleghi compongono il comitato che in pochi mesi
Siamo riusciti a realizzare un dialogo di alto profilo ritengo sui principali temi dell'attività dell'Istituto
Con il concorso dei presidenti delle maggiori confederazioni nazionali è stato raggiunto un primo risultato è significativo
è stato messo a punto già nello scorso mese di aprile un quadro di riferimento per le attività promozionali del prossimo anno
Basato su una elaborazione generale del Centro Studi Confindustria
Sulla quale questa presentazione del rapporto fra il novanta
Continua quindi un discorso ormai avviato di collaborazione fra Alice e le forze produttive
è una formula questa
Che anche in attuazione della legge realizzarne i fatti il metodo più efficace per garantire una convergenza di interessi vanta
E una risposta sempre più adeguati alle attese dei nostri esportatori
Io sono certo
Che superata la prima fase del realizzazione della riforma
Dice non sembra di essere un po'cinese Pannofino sempre di questa riforma dice saprà adeguare tempi richiesti dalla competizione internazionale miele cinese
Anche le proprie procedure amministrative ed attuati virgolette dell'istituto
Entrando nel merito del rapporto io credo di poter dire chiesto conferma
Con ricchezza di analisi e dati le difficoltà che hanno caratterizzato l'economia italiana
E in particolare la perdita di competitività del nostro apparato produttivo
Gli squilibri dei conti con l'estero del novanta sono infatti da difetta conseguenza di queste difficoltà
E particolarmente dei disavanzi della finanza pubblica
Delle inefficienze onerosità dei servizi dell'alto costo del danaro ed il costo del lavoro
Tutti elementi che hanno impedito di abbattere il differenziale di inflazione con i Paesi concorrenti ed aggravato la posizione competitiva dell'impresa il calcio della bilancia delle partite correnti come è stato ricordato il passivo corrente è stato di oltre diciassette mila miliardi pari all'uno virgola tre per cento del prodotto interno lordo
Con un aumento di circa due mila ottocento miliardi rispetto all'anno precedente
Nel rapporto e dice
Si formula invece il giudizio che non è del tutto negativo sull'andamento delle esportazioni
E in considerazione del fatto
Cercassero delle nostre esportazioni a prezzi correnti sono aumentate nel novanta
Ma un esame più articolato delle tendenze in atto balzano in evidenza da una la forte contrazione dei margini di profitto
E dall'altro di insoddisfacente andamento delle quantità spinta del tre virgola cinque per cento
Meno della domanda mondiale che è cresciuta di circa il cinque per cento
E ancora meno dei principali mercati di sbocco dell'Italia che si sono allargati secondo stime dell'OCSE e del sei virgola cinque per cento quindi tre virgola cinque contro sei virgola cinque
Inoltre questi sono risultati medi
Non mettono cioè in evidenza deciso peggioramento delle nostre esportazioni nella seconda metà del novanta quando il tasso di crescita tendenziale delle esportazioni quantità si è ridotto all'uno virgola cinque per cento
A fronte di una domanda mondiale che cresceva a ritmi del quattro uno cinque contro quattro
E a quella dei principali mercati di sbocco per le nostre merci Stati diversi fattori che hanno contribuito a sostenere le nostre esportazioni la composizione geografica e settoriale delle domande la qualità
Il livello tecnologico l'immagine in molte nostre produzioni bisogna tuttavia aggiungere che questi fattori non sono stati sufficienti per frenare il deterioramento delle nostre correnti esporta soprattutto nella seconda parte dell'anno
Conseguente alla forte erosione di competitività di prezzo
Subita dai manufatti Italia una erosione che ne viene ottantanove novanta è stata del sei virgola otto per cento nei confronti dei Paesi industriali ed è cinque virgola per cento mediamente all'economia eccetera
è stata del dodici per cento rispetto agli Stati Uniti addirittura del diciannove per cento rispetto al Giappone
Come me necessità e come imprenditore
Aiuti all'impresa
Questa è la cosa che mi ha fatto saltare più sulla sedia infatti lo sapeva l'inglese
Intanto di aiuti all'impresa che l'Acea rimprovera sono prevalentemente adatte ad imprese pubbliche ed è il colmo che vengono ancora rifilata no
Secondo nuova classe imprenditoriale del Meridione che si è tolta da questa attitudine dice non voglio agevolazioni può di un habitat in cui potere lavorare questo è un vero grande segno di progresso
Ma l'habitat favorevole o almeno non sfavorevole quello sicuro
Quando è compito dello Stato
Lo Stato deve pensare alla ricerca
Deve pensare alla formazione
Deve pensare all'università lo fa in un modo sufficiente aggiornate io non rispondo risponde terrore lo Stato deve favorire il mercato finanziario e deve favorire convogliare il risparmio delle famiglie verso le attività produttive e lo fa in un modo sufficiente Confagricoltura contrario
Duro è un grande progresso sociale sono quelle che hanno avuto la loro moneta forte
Ma la loro moneta forse era forte perché era forte la possibilità esportativa
E qui c'entra commercio estero o era forte perché non alti tassi di interessi creati da un alto debito pubblico
Era forte per il primo motivo e quindi non ci si venga a cantare
A un certo punto di avere la moneta forte quando essa principalmente dovuta agli alti tassi d'interessi creati da un alto debito pubblico che strangola le abbattuta
Anch'io non voglio entrare nelle classifiche
Anche perché siamo della stessa idea
Solamente voglio chiarire a voi tutti a questo uditorio che queste classifiche non siete degli anioni le cose vanno benissimo siamo diventati il terzo Paese industriale del mondo e poi vi lamentate
Fatti lamentate per abitudine criticate perché riteniate che sia il solo e unico sto
Io vorrei solo che le classifiche non fossero strumentalizza
E che le aziende non si giudica saluta la fattura
E giusto giudicare le aziende sul fatturato dalla capacità di produrre profitti da noi le aziende in questo caso si giudicano dal fatturato e cioè dal prodotto interno lordo dimenticando
Ma dimenticando ADarte viene prodotto interno lordo e ci sono anche le retribuzioni pur e allora per migliorare ancora nella classifica vorrei dare un consiglio questo penso quella di aumentarle
Questo detto mi sono un po'sfocato e passò dal
Dal Ministro dal signor presidente signori signori ho accettato con molto piacere l'invito del presidente in Pirelli rappresentava il rapporto annuale dell'istituto
Perché considero questa un'importante occasione per confermare l'impegno della Confindustria e mio personale nell'attuazione della riforma Gelmini
Dopo avere partecipato con proposte alla definizione della legge di riforma il sistema associativo industriale si è attivato direttamente nell'attuazione di questa riforma
Che deve avere come riferimento prioritario il miglioramento dei servizi di sostegno alla intenzionalmente negli organi dell'istituto e io spesso ho assunto il compito di presiedere il comitato consultivo
Io voglio qui dare atto al presidente inglesi e ai colleghi compongono il comitato che in pochi mesi
Siamo riusciti a realizzare un dialogo di alto profilo ritengo sui principali temi dell'attività dei visti
Con il concorso dei presidenti delle maggiori confederazioni nazionali è stato raggiunto un primo risultato significativo
è stato messo a punto già nello scorso mese di aprile un quadro di riferimento per le attività promozionali del prossimo anno
Basato su una elaborazione generale del Centro Studi Confindustria
Sulla quale questa presentazione del rapporto fra il novanta continua quindi un discorso ormai avviato di collaborazione fra Alice e le forze produttive è una formula questa che anche in attuazione della legge realizzarne i fatti il metodo più efficace per garantire una convergenza di interessi vanta
E una risposta sempre più adeguati alle attese dei nostri esportatori
Io sono certo
Che superata la prima fase del realizzazione della riforma
Dice
Mi sembra di essere un po'cinese conosce sempre di questa riforma dice saprà adeguare tempi richiesti dalla competizione internazionale viene cinese anche le proprie procedure amministrative ed attuati virgolette dell'istituto
Entrando nel merito del rapporto io credo di poter dire chiesto conferma
Con ricchezza di analisi e dati le difficoltà che hanno caratterizzato l'economia italiana
E in particolare la perdita di competitività del nostro apparato produttivo
Gli squilibri dei conti con l'estero del novanta sono infatti da difetta conseguenza di queste difficoltà
E particolarmente dei disavanzi della finanza pubblica
Delle inefficienze onerosità dei servizi dell'alto costo del danaro ed il costo del lavoro
Tutti elementi che hanno impedito di abbattere il differenziale di inflazione con i Paesi concorrenti ed aggravato la posizione competitiva delle imprese terzo della bilancia delle partite correnti come è stato ricordato
Il passivo corrente è stato di oltre diciassette mila miliardi pari all'uno virgola tre per cento del prodotto interno lordo
Con un aumento di circa due mila ottocento miliardi rispetto all'anno precedente
Nel rapporto e dice
Si formula invece il giudizio che non è del tutto negativo sull'andamento delle esportazioni
E in considerazione del fatto cercasse delle nostre esportazioni a prezzi correnti sono aumentate nel novanta ma un esame più articolato delle tendenze in atto balzano in evidenza da una la forte contrazione dei margini di profitto
E dall'altro l'insoddisfacente andamento delle quanti instabilità del tre virgola cinque per cento
Meno della domanda mondiale che è cresciuta di circa il cinque per cento
E ancora meno dei principali mercati di sbocco dell'Italia che si sono allargati secondo stime dell'OCSE e del sei virgola cinque per cento quindi tre virgola cinque contro sei virgola cinque
Inoltre questi sono risultati medi
Non mettono cioè in evidenza deciso peggioramento delle nostre esportazioni nella seconda metà del novanta quando il tasso di crescita tendenziale delle esportazioni quantità si è ridotto all'uno virgola cinque per cento
A fronte di una domanda mondiale che cresceva a ritmi del quattro uno cinque contro quattro
E a quella dei principali mercati di sbocco per le nostre merci Stati diversi fattori che hanno contribuito a sostenere le nostre esportazione la composizione geografica e settoriale delle domande la qualità il livello tecnologico l'immagine di molte nostre produzioni bisogna tuttavia aggiungere che questi fattori non sono stati sufficienti per frenare il deterioramento delle nostre correnti esporta soprattutto nella seconda parte dell'anno
Conseguente alla forte erosione di competitività di prezzo
Subita dai manufatti Italia
Una erosione che ne viene ottantanove novanta è stata del sei virgola otto per cento nei confronti dei Paesi industriali ed è cinque virgola per cento mediamente all'economia eccetera
è stata del dodici per cento rispetto agli Stati Uniti addirittura del diciannove per cento rispetto al Giappone
Misurata sul costo del lavoro per unità di prodotto la pressione competitiva dell'industria italiana è stata anch'essa molto marcato
Pari a circa l'undici virgola cinque per cento
Gli effetti della perdita di competitività dei nostri prodotti non si sono sentite solo sul mercato estero
Ma anche sul mercato interno
I termini di una crescita penetrazione dell'importazione con conseguente spiazzamento anche sul mercato interno della produzione nazionale
è un ulteriore elemento di preoccupazione viene infine dall'andamento dei nostri conti con l'estero nella prima parte nel novantuno però
Potrebbe condurre nei propri nei prossimi mesi a una sostanziale riduzione dei guadagni delle ragioni di scambio
Che hanno contribuito alle giro miglioramento registrato sì nel saldo commerciale nei primi mesi del novantuno e invece aggravare nuovamente i nostri conti onesti
In questa situazione
E in un'economia internazionale che mostra ancora solo timidi segnali di ripresa come è stato detto anche
La difesa della competitività dell'impresa deve essere compito primario della politica economica che va perseguito utilizzando tutti gli strumenti disponibili
Dal controllo della dinamica dei redditi fino alla riduzione e riqualificazione della spesa pubblica
All'apertura di regole di Mercury nazione delle risorse umane
Alla ricerca tecnologica alla capitalizzazione degli
Tutto il paese deve moltiplicare di perché ogni settore a cominciare da quello pubblico si apra alla concorrenza
La gestione della politica economica deve abbandonare la prassi dei provvedimenti episodici di pura emergenza per affrontare i nodi strutturali del sistema
Occorre avviare un deciso processo riformatore per toccare il paese degli strumenti necessari a confrontarsi su un piano di parità in Europa e sui mercati internazionali
Non si muove in questa logica la ventilata intenzione di elevare la pressione fiscale
Pensare a un ulteriore incremento della pressione Thistle produttivi per andare a finanziare spesi a Bassano col nulla produttività
Occorre piuttosto combattere l'evasione che ha assunto dimensioni veramente norme e a patto che i privilegi fiscali
Non si deve di contro a far passare per agevolazioni norme che sono semplicemente modalità di organizzazione del nostro sistema fiscale o delle precise scelte di politica economica come ad esempio il credito d'imposta
O gli sgravi fiscali per gli investimenti nel nostro Mezzogiorno oggi la pressione fiscale in Italia eguale a quella della media europea e anzi forse un po'superiore
Ciò non toglie che vi siano spazi per una razionalizzazione del sistema tributario
Ma deve essere chiaro che ad una modifica paga già molto di più rispetto al resto dell'Europa come avviene per esempio per gli oneri sociali
è la riduzione e la riqualificazione della spesa pubblica il vero punto cruciale di ogni azione di risanamento
Gli ordinamenti e le leggi che nella sanità la previdenza della finanza locale e del pubblico impiego portano la spesa fuori controllo debbano essere modifica
Invece purtroppo le riforme sono in realtà la gestione della finanza pubblica e sempre più disordine
Occorre una profonda riorganizzazione del settore pubblico
Del suo sistema burocratico delle modalità organizzative attraverso le quali si manifesta la presenza più sì M quelle che certamente oggi nodo più importante del costo del lavoro
Oggi pomeriggio
Non resisto alla tentazione di parlare
Si apriva con la convocazione da parte del governo
Il confronto sulla riforma della struttura del salario delle indicizzazioni e della contrattazione a cui l'esecutivo stesso nel delineare la propria manovra di politica economica demandato il compito di impostare la politica dei redditi e di abbattere l'inflazione
Sarebbe riduttivo
Intendere questo confronto come una normale trattativa improntata a una tradizionale logica dispersi
Deve essere piuttosto un confronto in cui le parti sociali con lo sforzo di collaborazione
I Paesi economicamente e socialmente più progrediti
Noi abbiamo elaborato un documento in cui sono indicati gli obiettivi da raggiungere
Sia per quel che riguarda la riduzione della dinamica del costo breve termine sia per quanto concerne la necessità di una revisione strutturale delle relazioni noi non abbiamo alcuna pregiudiziale
Andiamo al confronto con l'atteggiamento deciso e costruttivo
Presidente della Repubblica ne ha sottolineato la grande rilevanza l'avvenire della nostra economia
Una volta chiariti bene gli obiettivi da raggiungere
Sarebbe un errore delimitare l'ambito della trattativa prefigurando soluzioni che di fatto ne riducono si approva proprio con questa impostazione
Ci auguriamo invece che anche i nostri interlocutori sappiano cogliere quest'occasione
Per eliminare i vecchi tabù
Che fanno dell'Italia un Paese diverso e meno affidabile degli altri partners comunitari
Ciò nell'interesse ma della competitività complessiva del paese degli stessi lavoratori
Ritorno
In un quadro di Risanamento delle proprietà via e di lancio della Coupé da assume un'importanza fondamentale la qualità della commercio
Che hanno in legge uno dei suoi strumenti più significativi
Dice compito precipuo di promuovere sospetta recita presenze noi potremo infatti rafforzare stabilmente il nostro sistema esposto attivo il nostro livello internazionalizzazione
Per questa azione alla quale gli imprenditori sono pronti a fornire tutto il loro sostegno potrà rivelarsi prezioso il rilancio della funzione di guida del ministero del Commercio estero
Che avendo ormai superato la fase prevalentemente autorizzativa
Può ora proporsi come il vero centro istituzionale non soltanto dell'attività di promozione ma anche quella di cooperazione e questo della cooperazione industriale infatti il tema centrale
Su cui debbono convergere anche le iniziative promozionali se è vero che oggi il problema non è più soltanto quella di questi
Finalizzate a creare nuove attività produttive attraverso già in Ventures cessioni di tecnologie o altre forme simili
E su questo terreno onorevole ministro che il ministero può svolgere un compito preziose agevolando il quadro istituzionale e giuridico regolando i confini anche sul piano multilaterale compreso quello che si svolge nell'ambito dell'Uruguay Round
Si tratta di una funzione che presenta anche un elevato valore politico
Specie dei rapporti con le aree giochi chimiche più le tragiche come il Nordafrica all'Est europeo la Jugoslavia a questi Paesi il nostro sistema industriale è in grado di offrire un modello di sviluppo di che mette in piedi produzioni capaci di reggere alla produzione internazionale
Non è così facendo potremo dare il miglior contributo anche alla soluzione dei grandi problemi socio economici che si manifestano sempre più chiaramente con la pressione demografica le nostre frontiere
E che possono essere affrontati con successo solo se sviluppiamo sul posto le attività produttive e la conseguente occupazione
La cui mancanza spingono oggi intere popolazioni e verso nei sotto disordinato espresso dramma certo si tratta d'un compito assai complesso e delicato
E che richiederà anche una revisione degli attuali criteri che il Parlamento utilizzati nell'assegnazione dei fonderà avere priorità oggi assegnate ai vari strumenti destinati al sostegno della componente
Esigenze di competitività del nostro sistema in un quadro internazionale percorso da profondi cambiamenti
Rendono indilazionabile
Un adeguamento della politica del commercio estero da conseguenze rivisitazione dei suoi strumenti noi dobbiamo prendere atto delle cruciali esigenze che Perco darà nuovo scenario internazionale e dedicare quindi maggiore spazio
A strumenti promozionali assicurativi
Che sono i più efficaci redditizi sì vogliamo sostenere validamente le nostre imprese sui mercati mondiali e facilitare lo sviluppo economico dei Paesi che analisi e proposte a questo salto di qualità e confidano il ministero del Commercio estero dice per la realizzazione di una politica del commercio estero mode
Risponda pienamente ad esigenze di internazionalizzazione della nostra rispetto all'indice e qui concludo
Io debbo dire che come imprenditore privato
Nella mia vita di imprenditore ormai lungo c'era sempre stato su
Poi andai a mostrarla fra Monti Italia due mila apprestandoci
Quindi rispetto al dice come istituto giudicato da imprenditore io debbo esprimere un concetto buone
Come presidente della Confindustria naturalmente gli elementi di giudizio
Cure private della propria industria ma sotto problemi molto
Che trovo però molto stimolanti e molto cantina
è per questo che quando mi è stato offerto qui diventare Presidente della Commissione consultiva
Io questo l'ho accettato molto polemico intanto perché è un simbolo di una maggiore collaborazione pubblico-privato
è un simbolo che è venuto dopo quelli sono grato e al quale voglio rispondere alle Alpi
Questa è il primo e secondo perché ho intuito e ho cercato di confermare con queste parole
Che la funzione del commercio estero eh sì una funzione economica Magic è intatta una funzione politica di grandissima importanza
Perché qui di Tremonti
Se ne offriamo commercio cooperazione se non facciamo andare che purtroppo si affacciano nostri immediato grazie
Onorevole Lattanzio che le conclusioni
No
Grazie
Signor presidente che invece
Signor presidente
Però la Confindustria
Professor Pedone
Cari colleghi il Governo e il Parlamento
Signore e signori
Nei giorni scorsi direi neve ove commise
L'uomo un papà presentato in bozza
Il compiacimento di giudizio positivo
Che esprimo è un giudizio molto visivo molto sentito
E che mi consente soprattutto di dire subito non mi far doppiare fra la mia funzione di ministro
E i compiti di natura più collegiale che minuti avevo chiamato a scuola
Perché ho avuto modo di poterne discutere con i miei più diretti collaboratori
E quindi di poter annotare alcune considerazioni
Che sono certamente del ministro
Ma che sono anche da battuta valutare insieme in via Ponte esprimere insieme un giudizio ed un e
Credo che come abbiamo e non poteva essere diversamente
Ascoltato dagli interventi fin qui svolti ci troviamo in un'altra nana
Situazione neutra la situazione cioè di dover commentare un dato positivo
Quando il miglioramento del saldo passivo dalla bilancia commerciale Lodi dovevo fare con un tono mi pare
Preoccupato e soprattutto con un occhio rivolto avrei difficoltà che ci attende infatti de da una parte questo dato positiva di delle partite invisibili come ci è capitato nitidamente ricordato dal professor Pedone
E dall'alto il risultato commerciale dittatore ottenuto in un contesto di diciamo con molta chiarezza di diminuita competitività che poi totale rischia e questa è la preoccupazione di tutti quanti noi lo diciamo non perché OPEC creare motivi di preoccupazione ma perché viale motivi di impegno rischia di far sentire i suoi se i suoi effetti sui flussi commerciale
Dominato dall'incertezza ed è proprio da questa incertezza chi e dove il prendeva avvio per alcune mie ovviamente Breivik considerazione
Il mille novecentonovanta
E intanto un anno a dir poco di difficoltà
Non solo e non tanto perché la crisi del goffo che non so perché si dimentica molto spesso
Ha dominato col scenario politico devo asseconda metà dell'anno quando perché si sono avvertiti sul mercato internazionale gli impulsi recessivi
Provenienti da alcuni Paesi industrializzati
Dall'uscita dal boom solamente il tempo nonché dava profonda crisi dei paesi dell'Europa dell'Est
Alla riunificazione tedesca sulla quale tornerò anch'io per un momento e dalla tendenza all'aumento deve importazioni giapponesi a
Che questo un fatto che merita certamente una riflessione da parte di tutti quanti
Credo quindi di poter cominciare con contattare che dato più caratteristico del mille novecentonovanta e rappresentato quantomeno da un atto di c'è incertezza
Poi
Incertezze sulle prospettive a medio termine dell'economia mondiale che da sette anni a questa parte come è stato ricordato e trainata principalmente da investimenti Secondo incertezza sul yuppie politici comma Dini o capitalismo
Un passaggio quell'atto che può risolversi voglio sottolineare può risolversi in un disastro come anche in un grande successo
Non solo per i popoli coinvolti ma se mi è consentita per l'Europa e forse è per l'economia mondiale
Terza incertezze
Quando una sua continuazione dell'espansione del commercio mondiale dopo che le difficoltà di trovare uno contabile affetto Multivac prevale degli scambi sono apparse
Nel nuovo reale di dimensione in tutto a favore alta soprattutto avuti racconta che conferenza meditate viale al turismo appena
Tale situazione
Si verifica dunque in un momento in cui per superare le difficoltà occorrerebbe invece un enorme mobilitazione di risorse umane
Ed economico
Occorrerebbe infatti moltiplicare la scala degli investimenti al fine di riqualificare ristrutturare il sistema produttivo dei paesi del vecchio europeo juniores sovietica soffocati dal debito ed ebraico ed è il
Bassi rozzo Prezzi delle materie prime ma occorrerebbe contemporaneamente mi Jovan va cultura produttiva e dei servizi delle stesse economie occidentali che ma necessaria libera inserzione dei riscatti posso positivo ma certamente che richiede investimenti di ingenti risorse
L'incertezza in cui in una favola
Finisce come influire negativamente sulla propensione ad investire pur senza in generale e nel contempo un sufficienti volume di risparmio
Mi pervade risorse
Richiede infatti un aumento dell'efficienza nell'uso delle risorse disponibili nonché come afferma occhi nel suo comunicato dell'ultima riunione ministeriale dell'OCSE l'adozione
Di politiche di aggiustamento tutto uguale come quelle che sono state imboccate sia lo dico subito
Per esprimere unico personale il giudizio e un mio personale impegno in tale contesto
La conclusione positiva dell'Uruguay Round rappresenterebbe una importante pietra miliare su un'altra
Che ci consentirebbe di uscire dalla Forestale presenti incertezze verso una continuazione
L'equilibrio dello sviluppo degli anni ottanta e ci consentirebbe quindi una più nei sua divisione dei vantaggi da come invece io appena trascorso c'era infatti dimostra
Ed io ho contato continuamente delle riflessioni che vado facendo con i miei collaboratori se e con un allargamento delle differenze fra le fonti d'avvio debole o peggio ancora deboli debbo debolissima
Soprattutto se si vogliono davvero evitare le conseguenza di guerra imputabilità sociale e politica che finisce col mettere in forse la contessa continuazione Gava cresce
Sull'esito positivo devo uguale gravando noi ci sentiamo quinti impegna a compiere ogni comprensibile sottolineo comprensibile sforzo detto questo doveroso però chiedersi come si situa all'Italia in questo contesto vorrei ricordare al proprio posto dizione
E qui il rapporto naturalmente mi ampia documentazione il notevole miglioramento della bilancia commerciale a dicembre ha consentito infatti chiamavano mille novecentonovantacinque durezze con un saldo negativo comunque inferiore di quasi tre mila miliardi rispetto a un anno
In termini di di PIL è risultato inoltre pari
A circa uno e uno due decimi di punto il meno del mille novecento ottantanove
Ben otto esportazioni
Hanno potuto trarre vantaggio tutto il beneficio possibile dalla crescita dei mercati e in cui la nostra presenza e naturalmente io direi tra specialmente dopo unificazione diventata in un certo senso la locomotiva
Delle economie occidentali e dove abbiamo addirittura o mentale Valmontone quota di mercato
E di dati anche mese di aprile confermo mentale questo orientale
Contributi negativi alla crescita del reddito sono menu e dunque non dal saldo mercantile ma da quelle partite invisibile via bilancia dei pagamenti il cui saldo come è stato ricordato il pensionato di quasi otto mila miliardi
E che hanno dato luogo a un deficit delle partite correnti di diciotto mila ottocento miliardi pari all'uno e quattro potenti
Due illeciti cioè il punto in piedi un saldo del turismo fermo sui livelli dell'anno precedente sia punito invece deficit dei redditi da capitale in particolare
Sono aumentati gli interessi sono ormai ingente debito estero
Debito accumulato in passato per finanziare il deficit come commerciante ma la cui crescita si è accelerata del mille
Novecentonovanta quando alti in tassi d'interessi ed il completamento della liberalizzazione va valutarie
Hanno trovato capitali dall'estero con conseguenze anni onerosa remunerazione e numero potenziale rischio di ricca
Sia ancora il miglioramento del saldo conta versione di tendenza si potrebbero duttile fondate speranze
Di poter compensare per il futuro preposte tradizionalmente negative e cominciare quindi ad indossare quel debito estero
Di cui si è parlato anche questa mattina
Ma c'è da domandarsi
Questa e una prospettiva realistiche
Bontempi e ritengo che la prospettiva potrebbe essere anche via visti
Ma che richiede commerciato sollecitato nuova da Pininfarina richiede una decisa azione di politica economica globale
Come è stato osservato anti Inter in questa sede infatti
Miglioramento del saldo commerciale dovuto ad una crescita dei prezzi all'esportazione assai suzione esattamente Oppo
Il miglioramento davano adito a quota sui mercati infatti coinciso invano ove con un peggioramento dalla quota in termini reali
Questo per giovamento dalla nostra presenza sui mercati esteri dovuto alla perdita di competitività di prezzo delle nostre esportazioni non dovrebbe tardare purtroppo
A manifestarsi in un rallentamento anche deruba ove deve esportazione
Per contenere la perdita di competitività e di competitività gli esportatori hanno dovuto infatti limitare la crescita all'esportazione perfino avviso otto e la crescita dei corpi
Già dei primi mesi del novantuno abbia dovuto comunque esorta Artale e quello dei prodotti tessili ed Eva bivio la ripresa dava domande Interna prevista per quest'anno dovrebbe invece far ripartire le importazioni aggravando così non fate i conti col
Ma accanto a questi fattori di breve periodo altri di medio e lungo periodo sono potenzialmente rischiosi per i nostri conti correnti un primo patto
Resistenze ormai più che decennale di tre comparti tutto malamente deficitari quello energetico quella agroalimentare e quello più
Il disavanzo nel settore energetico e un quadro chimica in quello agroalimentare impongono infatti dagli altri settori un vero amante sforzo come avete il secondo fattore strutturale di rischio per il nostro interscambio e la progressiva erosione dell'avanzo generato dagli altri settori che aveva aggiunto il cinque otto per cento del PIL nel novanta der nell'ottantatré
E si oggi ridotto al due nove perciò
Negli ultimi anni questo risultato può essere attribuita una perdita di competitività di prezzo delle rotte esportazione come afferma d'altronde lo stesso governatore della Banca d'Italia o associazioni cambi contabile di riprovazione su Silvio
La media ha fatto sì che tra l'ottantasette e il novanta e si si è accumulata una perdita di competitività di prezzo
Del quarto e due per cento nei prodotti di cui avevo ancora attuale dello Ieo
Visto che nei confronti di Paesi diamo a banda stretta dello SME la flessione evitata del tre e sei per cento
In una visione più di lungo periodo alla perdita di competitività Baldinotti sommato via effetti devi inadeguato muove Moby modello di specializzazione internazionale
Dell'industria manufatturiera Italia
Nel corso degli anni ottanta la composizione merceologica dell'esportazione dell'Italia è stata caratterizzata dalla prevalenza dei beni tradizionale sia di consumo si e di investimento
Quale i prodotti dell'abbigliamento quelle dell'arredamento che le macchine agricole quelle industriale Accio prodotto dalla chimica fine che continuano comunque a rappresentare un ammontare del tutto limitato
L'Italia seicento Paese esportatore mondiale con una quota di poco inferiore al cinque per cento di Thiene infatti una quota di mercato più che doppia nel comparto dei beni tradizionali
A scanso contenuto tecnologico e di circa la metà due sette per cento nel settore dei beni ad alta intensità di ricerca CIRM
La situazione dei nostri maggiori parte del
E invece devo tutto opposto
Essi si sono infatti progressivamente specializzati
Verso produzione tecnologicamente avanzata curativi per cui chi è fuori da quel mercato rischia non solo di veder cadere la propria quota sulle importazioni mondiali ma si espone
Alla concorrenza di nuove di Paesi di nuova industrializzazione quale oggi per esempio i Paesi del Sud-Est asiatico ed in futuro perché no gli stessi Paesi dell'ente europei
Il terzo fattore
Di debolezza che è stato ricordato anche questa mattina in questo nostro dibattito aveva presentato dava disparità dimensionale tra le imprese italiane e quelle dei principali Paesi concorrenti
Con la naturale conseguenza di un più ridotto grado di internazionalizzazione delle nostre imprese
Tra tre per cento circa delle imprese esportatrici italiane a tagliare ha coperto l'undici per cento circa del totale delle esportazioni italiane
Mentre duecento grandi Impresit parliamo giù due dal totale delle imprese stesse hanno coperto oltre il trentuno percento delle esportazioni
Va be'frammentazione dell'offerta e aggravata inoltre e questo è un aspetto che forse è utile sottolineare da una episodicità dell'attività spostati
Dall'altezza ricerca induce confermata anche da altre ricerche recenti indagini risucchia che oltre il quaranta per cento operava saltuariamente all'estero o a un massimo sia
Italiani
Considerando i principali paesi industrializzati si nota che nel corso degli anni settanta
Le esportazioni italiane lo ha presentato il sette cinque per cento del totale media di investimenti diretti quelli legati cioè a dire all'acquisizione di attività produttive non hanno raggiunto pure cinque per cento
Nel corso degli anni Ottanta invece e andata aumentandola propensione all'investimento all'estero da parte dell'impresa italiana
Che hanno portato a quota italiana cinque per cento del totale degli investimenti diretti internazionale mentre la quota italiana del commercio morte mondiale è rimasta come ha ricordato ancor prima di fare il sostanzialmente impagliato
Permane quindi un distacco tanti diretti internazionale ma anche rispetto alla Francia alla Germania al Regno Unito che nello stesso Peyton occasionato il sette e il dieci ed il ventuno per cento dei flussi
In prospettiva comunque l'esigenze di internazionalizzazione diventiamo hanno convenuto sempre più pressanti al fine di accedere a tecnologie più avanzate
A nuovi sbocchi commerciale e ai mercati finanziari più ampio deficit
Quanto sopravviverà allora alle nostre esportazioni all'indomani della creazione del mercato unico
Credo che dipendeva molto anche da quando saremmo stati capaci di acquisire come quote di mercato in alcuni passi da un'azione soprattutto nei nei comparti della bilancia agroalimentare
Ed è una bilancia con smerciare quale Venere energetico vago alimentare è il terzo il settore del del Dini comunque
Che ottenere azioni specificamente dirette alla riduzione degli squilibri strutturali sono necessari interventi anche sul piano più strettamente commerciale
E ciò al fine di contattare il declino dell'avanzo negli altri settori
La risposta
Non più tali fatti solo in una riqualificazione tecnologica deve noto asportazione
O in un impegno per entrare in un mercato quel mio dei prodotti o no altre filiere italiano il più tradizione rari gli architetti si vedeva abbigliamento del cuoio e delle calzature che complessivamente hanno pensato
Nel mille novecentonovanta per il venti per cento del totale delle esportazioni
Dando così luogo ad una ma ad una avanzo di ventiquattro milioni gli altri ingrato dal sugo più che di compensare il disavanzo e via dicendo
In questi settori si dovrà pertanto proseguire sulla strada dello sviluppo di differenti combinazioni tra prezzo e qualità
Al fine di rendere più adeguati ai diversi mercati ove si intende commercializzarlo
Nel settore delle calzature ad esempio il recente recupero Alitalia sintomo questo che che le vendite all'estero hanno riguardato prodotti di qualità più elevata
Più in generale mi pare utile Consiliare
In modo particolare due entrate
Primo da un altro dare risposta positiva alla richiesta di efficienza dell'erogazione dei servizi pubblici che ci viene dalle imprese oltre che ogni giorno da ogni città cittadino secondo che invece e questo ha avuto mette al primo punto non occasionalmente
Per quel che riguarda il mio ministero e noto che la Commissione Cassese sta ormai completando gli studi per ridurre i maggiori oneri che grava europei
Le conclusioni
Sono previste per il prossimo mese e del dibattito Sava poi coperto non so in sede istituzionale ma anche con le organizzazioni dei produttori nonché dei lavoratori
La seconda via da seguire e quella di aiutare le imprese ad avevi una presenza meno episodica e più massicce sui mercati
Colmare ci vuole quel gatto informativo di servizi chi continua a rendere il commercio avete era molto più difficile e rischioso che intende sul territorio nazionale d'altronde era stessi evoluzione verso il mercato unico che ci impone di coordinare le politiche industriali e politica economico Vimercati di cui da tempo andiamo Padova
Questo obiettivo voi intendiamo perseguire in per luogo con la revisione de va veloce duecentoventisette su assicurazione e su finanziamento dei crediti all'esportazione affine di tener conto Deva progressiva perdita di efficacia di questi strumenti
Boh documento assicurativo mette infatti di difficile utilizzo
Nei confronti di Paesi fortemente indebitati ma che comunque rimangono disinteresse peritale e ciò mentre nel campo dei finanziamenti all'export
Le normative internazionali hanno pressoché annullato vendita dei margini di agevolazione che i singoli Stati possono concetti e dell'imprenditoria
Che possa esaminare determinare ultime scelte
Grazie aveva rapporti tutto soluzione
A fine poi di potenziare l'attività promozionale
Desidero inoltre ricordare che è stata rifinanziata o a trecentonovantuno vanta quattro e comincia ad operare va ben nota riforma dell'ICI di cui sia Paolo al Garante parlato questa mattina
Comunque come ho avuto su questo tema più volte occasioni di affermarsi
Tale riforma va be
E va perseguita innanzitutto come una politica intesa coinvolge
Prego tesse impresse
Nella individuazione programmazione dei servizi anche al fine di una copia come la costituzione di comitati consultivi sono lieto che il presidente Pininfarina abbia colto l'invito a presiedere uno di questi
E ieri abbiamo partecipato ad altro incontro di Alto Comitato consultivo
E come mai avvio per le società e terne età uguale si chiama articolazione dello stesso istituto Fossanova più agevole agevolmente essere messi in condizione di meglio operare in Italia e ha la piena operatività aveva Silvestri notte rientra anche esce levarini acché parlamento e governo hanno inteso fornire non solo come capitale di rischio ma soprattutto come il tuo mente nel mezzo reale per favorire quella internazionali cioè il luogo
Dello stesso ministero del Commercio corrette ed io sono grato a Pininfarina che vuol abbiamo fatto con tanta forza
E sono certo di poter contare sua forza sue degli imprenditori anche per il lavoro che certi si tratta di un ruolo che certamente ritiene diessini riconsiderato e probabilmente venti la perdita di molte funzioni autorizzatorio come ha detto Pininfarina rappresenta per noi un momento importante perché possano finalmente risaltare molto più chiave il compito istituzionale
Diminutivo di coordinamento di orientamento di confronto di indirizzo oltre che di scelte Deva politica economica che l'Italia nel suo complesso svolge alle risorse finanziarie di rappresentanza degli interessi nazionali di Assisi multimateriale il cui e comunitari
Sono compiti che mi ritiro per il commercio con l'estero opportunamente riformato deve su strutture ed adeguatamente potenziato dalla sua capacità operative ha il dovere di svolgere al servizio degli imprenditori e per la migliore affermazione le ma no rappresenta abbiamo
In tale quadro e niente
Procedere sollecitamente alla Costituzione abbiamo atteso osservatorio che non va visto
Comuni sandwich e centoventuno ma come punto di riferimento e di confronto che ad esposizioni elementi di valutazione del lotto sistemi
Su tutti questi problemi
Si avverte quindi la necessità di un più ampio ed approfondito dibattito che sappia coinvolgere governo dico governo nella sua globalità
Forze politiche ed imprenditoriali sindacati e operatori del settore
La sede di tale confronto non può che essere
Un'Assemblea nazionale del commercio estero che con l'intervento della stessa Comunità europea
Ma con il più ampio coinvolgimento dei limiti il mio lavoro collegiale responsabilità intendiamo indire
Prepara
E possibilmente cerebrale già nel mille novecento novantuno
Ultimo però avanzare concrete proposte di riforma del mini e io nonché deve strutture istituzioni che operano nel settore del commercio
Anche di fronte alla realtà del mercato unico europeo
I vicini Luppi che la trattativa insieme carta andrà ha determinato come infatti da più paperi errato
La competizione internazionale
Sita sempre più rilevando come una competizione come ha detto inglesi già all'inizio di questo noto riunione come una competizione più tra sistemi che tra comodo
Più di tanto caro presidente io direi di sì ne sono personalmente ed intimamente con S di quando è fondamentale e necessaria ava produzione e dava commercializzazione
Sapeva tra nuovi investimenti produttivi sta per dare efficienza ai trasporti alle telecomunicazioni al sistema finanziario creditizio
Tributarie ed assicurativo
Sapere assicurare informazioni istruzione e formazione
Restano pertanto gli obiettivi di una politica che guarda alla internazionalizzazione dell'impresa nel quadro degli appuntamenti internazionali
Dei quali come ho detto intendiamo essere protagonisti fino in fondo
In conclusione sia perciò consentito avvilito dal commercio Corino profonda convinzione che una malaugurata sconfitte delle nostre esportazioni rappresenterebbe la sconfitta di tutta intera il sistema ospitati
Grazie a tutti al piano di sotto c'è un brindisi al rapporto grazie
Sì
Prego
Va bene
Non era non è un problema magari
Quale documento