Il sequestro di Padre Paolo Dall'Oglio

Sì allora buongiorno solo due parole di presentazione prima di dare
L'inizio a questa conferenza stampa promossa da articolo ventuno
Abbiamo scelto
Questo giorno i sei mesi dal sequestro di padre Paolo dal voglio per ricordare ricordare i tanti fronti aperti dal punto di vista delle emergenze soprattutto umanitarie in Siria
Da tantissimo tempo e quindi di questo parleranno i relatori a questa breve conferenza stampa
A cominciare da Beppe Giulietti di articolo ventuno
Verso nord o a brevissimo intanto è stata promossa soprattutto da Riccardo Cristiano devo dire ci siamo messi a disposizione dal mondo di Annibale da questo sito che segue con grande serietà
Sia contraria allo spirito dei tempi
Vicende come queste vicende di politica estera privilegiando l'analisi alle urla il racconto
Diciamolo strepitoso e quindi lo sono io che ringrazio se facciamo il gioco delle parti Riccardo Cristiano e anche onorevole Giulio Marcon che ha chiesto la sala mettendoci a disposizione anche se adesso non può venire
In aula quindi questo mi pareva giusto perché insomma un lavoro che si fa in rete saranno i relatori voglio entrare nel merito io vorrei rivolgervi solo se posso mezzi di comunicazione interpretando male
Anche le ansie le preoccupazioni
Diciamo dei familiari
Di parole Dalloglio anche di altri che vorrei nominare poi bloccata entrano sugli le situazioni e contesti in cui sono inseriti e vorrei permettermi di dire che comprendo tutte le prudenze e comprendo tutte le delicatezze delle vicende
Ma è fondamentale che con garbo non si spenga Roma i riflettori
Non solo sulle persone ma anche sulle situazioni di contesto in cui queste persone sono scomparsi useremo questo tema
Qui non siamo qui per irritare nessuno tanto meno le unità di crisi tanto meno chi lavora al Ministero tanto meno chi fa un certo tipo di lavoro perché sarebbe una sciocchezza e situazioni come queste
Però
Non pone anche accadere che spariscano i nomi dalla memoria collettiva pochi sia quasi un timore a indicare i nomi delle persone
è chiaro che oggi
Ricordiamo padre Paolo perché sono patti sei mesi sarebbe singolare che tutti tacessi
E però insieme a voi vorrei ricordare anche la situazione più volte posta da maestri in prima persona ed altre associazioni che presenti
Gli altre persone di che adesso lo sequestrati
Ho scomparsa
Penso ai due operai
E sono stati sequestrati qualche giorno fa
In Libia Francesco Scalise Luciano Gallo e penso al caso di Giovanni Oporto che addirittura sono due anni se ricordo bene
Di cui sono perse le tracce quindi l'appello era quello non cancellati dalla memoria ma non semplicemente per un elemento mi ha fatto piacere a nessuno
C'è anche la sorella di padre Paolo che qui e che ringrazio e anche le associazioni degli amici di padre Paolo mi abbiano richiamato dicendo vorrei dirlo perché non è un segreto
Però
Non personali siamo soltanto chiediamo che accanto a questi nomi si ricordino i contesti
Di guerra di sconto e le atrocità che si commettono in quella realtà dicendo sia fondamentale ricordare nostro congiunto ma ricordatevi anche quello che accade ma ne parleranno altre
Quindi è un invito anche amica inserirli nel contesto questa radio l'appello molto semplice che volevamo fare come articolo ventuno perché abbiamo molto più titoli di nuovi ringrazio che una cosa che ne faremo banalissima
Che è stata fatta peraltro dei mesi scorsi per un collega della stampa
Qui dico che era stato sequestrato a lungo in Siria semplicemente come elemento simbolico quindi un invito che rivolgiamo a tutti i siti vedo Roberto Natale anche portavoce della Presidente della Camera e ringrazio anche i siti istituzionali
Forse potrebbe essere una cosa civile
Mettere sui siti come si è fatto nel passato l'immagine la foto oggi di padre Paolo che degli altri che oggi
Sono ancora cancellati oscurati sequestrati
E tenerli fino a quando ritornerà ecco mantenere un elemento di memoria che credo comunque serva
Notato come l'evento di solidarietà ma di testimonianza che Cecchi riflettori non li spegne vi sono molti colleghi e molti giornalisti molto sensibili credo che un gesto semplice disse di illuminazione costante non episodica
Potrebbe essere molto più utile di quello che si pensi a niente ti ringrazio Ricardo perché
Volevo dire
Una delle emergenze prioritarie per noi ovviamente quella dei profughi profughi che sono principalmente
Nei paesi limitrofi
Alla Siria ma che sono numerosissimi anche qui in Europa
Padre Giovanni la Manna e il direttore del Centro Astalli che si occupa da tantissimo tempo dei profughi
Anche dei profughi siriani ovviamente come di tutti gli altri
Ricordiamo tutti la visita di Papa Francesco recentemente al Centro Astalli non perché quella visita abbiamo modificato il lavoro che fa centro Astalli ma perché forse ha modificato
La nostra percezione della del significato di questa presenza nella nostra città
Padre Giovanni
è una modifica cessata soprattutto nell'entusiasmo nel motivarsi al servizio che facciamo
La mia presenza qui come gesuita di condividere la preoccupazione per i circa tre milioni di siriani che sono fuori dal Paese e di quanti ancora tentano di lasciare il Paese è da tempo che chiediamo canali umanitari sicuri per queste persone sottraendole
Al pericolo di morire in mare
E soprattutto allo sfruttamento dei trafficanti
Io con tristezza dico che Mare Nostrum è stato un mezzo passo aumentare numero ordinari nel Mediterraneo essi buono ma non risolutivo perché chi scappa
Dalla Siria comunque è costretto a pagare un trafficante arrivare su un barcone e poi deve avere la fortuna di incontrare le navi militari che sono in mare
Quindi
Così come Ginevra due si preoccupa di realizzare corridoi umanitari per consentire l'uscita di donne e bambini da Omnis
Noi continuiamo a chiedere di preoccuparci anche di quelle persone che
Abbiamo il dovere di accogliere perché l'Italia con la maggior parte dei Paesi europei ha firmato la Convenzione di Ginevra quindi riconosce il diritto all'asilo politico
Quindi parlare di accoglienza non è voler essere buoni non è fare la carità ma innanzitutto
A rispondere a un obbligo che ci deriva dalla firma della Convenzione di Ginevra
La tristezza aumenta quando si realizza una situazione come quella che stiamo vivendo i siriani arriva in Italia
E non tutti si vogliono fermare in Italia
Questo dice della situazione drammatica che noi viviamo in merito all'asilo politico il presidente letta quando è stata Lampedusa dopo la tragedia del tre ottobre
Ha riconosciuto l'inadeguatezza non solo italiana ma dell'Europa
In merito al le politiche comuni che riguardano l'asilo politico
Ci preoccupa questa situazione perché
Se siamo tenuti ad accogliere per rispettare un diritto
Di fatto questo diritto lo neghiamo a persone che scappano da guerra
Con un non sistema di di accoglienza che porta le persone a lasciare l'Italia
Non solo i siriani ma anche gli eritrei sopravvissuti alla tragedia di Lampedusa hanno chiesto con forza che non gli venissero prese le impronte perché non volevano rimanere in Italia
Quindi la preoccupazione è per una situazione che da tre anni la comunità internazionale non riesce
A pacificare
Una preoccupazione viva per quanti imprigionati nell'al Paese
Ci son persone che non solo
Rischiano la vita perché in un contesto di guerra ma a quelle persone è impedita anche all'accesso agli aiuti a un umanitari
Quindi
Questa preoccupazione la preoccupazione di quanti sono riusciti ad uscire dal Paese
Vivono in un contesto comunque difficile Libano Giordania ora fanno fatica
Se all'inizio come in tutte le situazioni di guerra chi accoglie con maggiore generosità sono i paesi limitrofi
Ora si fa fatica perché son tre anni di guerra
Ulteriore preoccupazione per quanti sono stati rapiti non sia più notizia di queste persone
Con forza chiediamo un impegno
A realizzare una volontà onesta di pacificazione della Siria
Lo faremo stasera aiutati da un'iniziativa
Che la celebrazione di una messa
Alle ore diciannove e trenta nella chiesa di San Giuseppe in via Francesco Redi uno qui a Roma
In contemporanea ci saranno iniziative analoghe in altre città del mondo Beirut Berlino Bruxelles Dubai Ginevra dire Nobel Milano Montreal Parigi sulle maniglie
Che
In Iraq quindi
Viviamo la speranza di riavere la pace in Siria un'accoglienza dignitosa rispettoso delle persone e dei diritti delle persone che scappano
Una speranza viva di riavere libere tutte quelle persone che sono state rapite in contesti di guerra
Accanto ai profughi ovviamente
Ci sono il loro luoghi di origine illecita dalle quali vengono i loro parenti e poi le vittime i tantissimi altri
Diciamo indispensabili mente darci da citare e cioè coloro i quali viene negato l'accesso al cibo
Coloro che sono in prigione per motivi politici o per motivi non
Certificati le vittime di punizioni collettive
E tantissimi altri con venendo qui mi sono
Ricordato come mi capita spesso
Di quando e ISI tra i rapiti volevo dire non dimentichiamo che ci sono anche due vescovi che non sono cattolici
Sono ortodossi ma che sono due uomini di fede che sono dei quali non si hanno notizie da tantissimo da tantissimo tempo da
Un dieci undici mesi se ricordo bene
E poi ci sono i luoghi di culto pro fanatici le moschee bombardate tanti il trust tantissimi altri problemi
Dicevo che venendo qui mi sono ricordato di un particolare
Del quale non avevo capito appieno il importanza quando
Chiamai padre Paolo per dirgli che insomma questa sua decisione di rientrare in Siria per la prima volta quando rientro prima di quel della ventinove luglio
Insomma mi sembrava un'iniziativa un po'
Rischiosa lui mi disse io avevo come disse a tanti altrimenti non è che lo disse o soltanto a me
Misero o il
Il bisogno di andare a pregare sulle rive del loro multe dove ci sono tantissime fosse comuni
Ecco di queste fosse comuni non abbiamo parlato spessissimo io credo del Riccardo nulli
Ci possa aiutare a fare il punto delle varie questioni collettive soprattutto
Che da un punto di vista umanitario Amnesty International sottolinea con precisione tanto tempo
Grazie ma
I numeri
E i i resoconti delle deleghe persone e testimonianze ci dicono che in Siria in corso ormai da tre anni una crisi dei diritti umani a cui si è aggiunta una crisi umanitaria conseguenza della prima senza
Precedenti
Senza confronti
In questo periodo e con pochi precedenti nel
Nel passato i numeri sono ne sono eloquenti
Pare la manna ricordava
I il totale dei dei rifugiati che che hanno trovato riparo
Inoltre il novanta per cento dei casi nei Paesi confinanti con la Siria ed è normale chi fugge fugge nel Paese che che trova oltre confine non
Non non
Non arriva più lontano spesso
E però numeri un numero ad una percentuale vergognosi che può
Di sottoporre alla vostra attenzione perché
Una delle
Possibili soluzioni per alleviare la sofferenza dei rifugiati del così detto e il ricorso i cosiddetti programmi di reinsediamento ovvero portare
Rifugiati dal
Luogo in cui si trovano sono Giordania Libano luoghi in cui la pressione dei rifugiati sta cambiando la composizione demografica del Paese soprattutto agli in Libano
Portarli nel caso nostro nei Paesi dell'Unione europea presso questi programmi di resettlement
Bene su due milioni e mezzo dato di dicembre di rifugiati censiti dall'Alto Commissariato ONU per i rifugiati
L'Unione europea accettato di accoglierne
La
Notevolissima cifra di dodici mila cinquecento
Lo zero virgola cinque per cento del totale questo il contributo dell'Unione europea da sul piano umanitario risolvere la crisi dei rifugiati siriani
Ed è bene sottolinearlo
Certe
Il tema dei profughi interni almeno quattro milioni e mezzo di di civili
In fuga e se pensiamo che per arrivare ai sette milioni di profughi interni dalla Colombia c'è voluto un conflitto durato decenni e quel numero si rischia di arrivarci dopo tre anni di conflitto che si riesce vendiamo conto di quanto la guerra stia provocando disastri sopprimendo sopprimendo speranza vita e il futuro di generazione in generazione quattro milioni e mezzo di profughi interni
Persone che non riescono a lasciare il Paese che sono intrappolate nel conflitto prese collettivamente in ostaggio da chi controlla il territorio che siano
Le Forze armate ribasso rilassato siano gruppi armati dell'opposizione persone che in una percentuale molto elevata non riescono ad avere accesso agli aiuti umanitari e in Siria l'espressione morire di fame è a il significato letterale
Di queste tre parole morire di fame il campo di Yarmuk da Damasco né uno degli esempi così come
Alte della Regione di Gouta sempre
Dalle parti Damasco così come la sede del Consiglio
Questi numeri o e il numero poi dei dei morti chi ancora circa di aggiornarlo non si sa con quanta attendibilità cita
Centotrenta mila e più e più morti
E sono numeri che che oscurano ma oscurano per la loro gravità è ovvio che sia così
Un un dato su cui Amnesty International chiesto alla Conferenza di Ginevra due di di lavorare di intervenire ed è quello dei
Delle persone prese in ostaggio
Catturate arrestate dai soggetti che stanno prendendo parte al conflitto ora non ci volevano le foto
Del poliziotto disertore Cesar presentate alla vigilia della Conferenza di Ginevra due per attestare
Perché c'è un un problema enorme di detenzioni illegali di torture nei confronti di attivisti per i diritti umani avvocati giornalisti esponenti pacifici dell'opposizione
Nelle carceri nelle carceri siriane carceri gestite dai vari servizi di sicurezza
Ci sono migliaia migliaia e migliaia di persone nelle carceri siriani in condizioni di pericolo estremo e io credo che più che occuparci di decidere
Improvvisando si Sperti di foto shop o esperti di diritti umani e se le foto di Cesare sono vere false e sono foto di persone che non ci sono più si farebbe bene a cercare di occuparsi di quelli che sono ancora in vita
Nelle carceri di Bashar al-Assad così come nei centri di detenzione dei gruppi armati dell'opposizione
Voglio ricordare ma se non fruisce del Presidente del Centro per i media i diritti umani della della Siria che è stato arrestato nel febbraio due mila dodici
Insieme a altri attivisti militanti per i diritti umani e che è tuttora in un qualche carcere dei servizi di sicurezza probabilmente della Renault nautica in Siria e poi
Accanto alle migliaia e migliaia di detenuti sottoposti a dure condizioni oltre che al in carcere illegale che rischiano la tortura rischiano dure condanne trentina c'è
Sempre più drammatico il fenomeno dei sequestri compiuti dei gruppi armati dell'opposizione a dicembre ammessi interessa pubblicato un rapporto
Sulle violazioni dei diritti umani commesse nel governatore attività Vacca e Aleppo chiamando in causa in particolare l'esistenza dello Stato islamico dell'Iraq e delle piante
Raccontando attraverso testimonianze di ex sequestrati come la vita nelle zone controllate dal gruppo amministra islamista
Insisto e
Oltre a constatare l'estrema frammentazione singoli quartieri controllati da un emiro piuttosto che da un altro alla giustizia fai da te l'introduzione della Sharia era tanto importante nel conflitto siriano introdurre il reato di adulterio e le frustate perché colpevole
Può risolvere qualcosa
In
E abbiamo denunciato la condizione
Di centinaia
Centinaia forse in questo caso migliaia di persone prese in ostaggio dall'insisto tra questi vi sono anche solo
Cittadini di questi luoghi che hanno
Di subito le regole ad esempio divieto di fumare
Può ad ulteriori o persone che hanno messo in discussione la leadership dell'emiro locale quelle Miro che si presente processi imbottito con con la cintura Butti da dispersivo
E esegue personalmente le condanne le frustate che ha piacere di io magari dopo processi che durano due secondi
Ci sono persone che
Stavano lì
Per indagare per informarsi per denunciare per riportare la pace
Religiosi laici giornalisti siriani giornalisti stranieri tutti nelle mani Delli SIS
Naturalmente
Qualunque serio negoziato
Sul futuro della Siria che presenti opzioni diverse auspicabilmente giugno diverse da quelle di una recrudescenza dei soggetti armati che vi prendono parte
Non può
Non può non avere al punto numero uno la tutela dei civili il che vuol dire
Aiuti umanitari immediati alle popolazioni che non possono
Avervi accesso ancora fine dell'assedio
Apertura senza ostacoli alla alle indagini della Commissione d'inchiesta ONU sui diritti umani così come delle organizzazioni non governative
Rilasciò
Immediato ed è la cosa che oggi credo sia più importante in questo momento sottolineare rilascio immediato e incondizionato in Commissioni di incolumità di tutte le persone
Del imprigionate nelle carceri di Bashar al-Assad o poste sotto sequestro dall'i SISS dal Nusserat altri gruppi armati che controllano parte del territorio della Siria
Nota di servizio per per i colleghi qui un po'di copie di ultimi comunicati stampa di Amnesty International su quello che
Che gli ho detto grazie
Bene molto importante che ci abbia raggiunto Franco sì di questa mattina
Fra così dire il segretario della Federazione nazionale della stampa italiana un una presenza
Che testimonia la sua il significato che la nostra categoria attribuisce
Alla all'attenzione
Nei confronti di queste emergenze stamattina era in udienza dal Papa lo ringraziamo per averci
Comunque raggiunto prima di dargli la parola vorrei
Però sul sul significato la ricaduta che può avere per noi italiani le possibili forme
Di cooperazione
Di azione di attenzione sentire su questo che cosa è stato fatto cosa può essere fatto quali forme si possono attivare il direttore generare la Fox IVA Attilio Ascani
Grazie io vi ringrazio innanzitutto per per questa iniziativa
Per ricordare Paolo per parlare della Siria purtroppo la Siria è un Paese di cui noi in Europa ci interessiamo troppo poco
Basta soltanto pensare oltre altri numeri che sono stati citati prima del dell'indifferenza verso le persone ma anche
Un piccolo confronto tra quella che è stata la risposta in Europa
Rispetto alla crisi alla tragedia delle Filippine e il confronto invece la mobilitazione che c'è e non solo in Italia ma in giro per l'Europa rispetto rispetto alla Siria
Che non se non è indifferenza e poco più purtroppo c'è un sentire rispetta crisi della Siria come di Onna di un problema che non ci riguardi da vicino
Come di una
C'è un problema interno a un mondo che non è il nostro
E questo
Ferma la sensibilità delle persone che altrimenti comunque sono attente
E sarebbero attente generoso
Purtroppo quindi parlare di sia importante e io devo dire devo riconoscere a padre Paolo la la capacità di comunicare e di comunicarci l'importanza di essere attendi a quello che avviene non solo in Siria ma dentro all'Islam dentro le problematiche anche interni che non ci coinvolgono magari direttamente ma ci coinvolgono molto perché
Oltre a essere nostri fratelli sono nostri vicini di casa condividiamo quel pianerottolo che chiamiamo are nostro e e quindi tutto quello che viene dall'altra parte del pianerottolo ci riguarda molto da vicino
Che cosa succede
Noi come Fox delle nostre né ci siamo attenti presenti nei diversi Paesi ovviamente c'è una un Anna ma ampia sensibilizzazione del mondo delle leggi rispetto alle al problema dei profughi anche
L'ultimo stanziamento del Ministero degli esteri importante significativo rispetto alle
Alle problema dei profughi
Resta e il grosso problema G come raggiungere il grosso del numero di persone che sono dentro la Siria rispetto alle quali
Siamo veramente in grossa difficoltà per fare qualsiasi cosa
è evidente che potrebbe essere fatto molto di più evidente che
Le risorse potrebbero essere utilizzate mentre molto meglio che dodici mila cinquecento persone da accogliere in Europa sono assolutamente ridicole
Rispetto al problema rispetto alla nostra presunta capacità e generosità
Che quindi è evidente che potremmo fare molto di più è quello che noi chiediamo con forza in insieme a un problema che non è soltanto siriano ma è un problema di come noi
Come europei gestiamo il rapporto con i nostri vicini
Del del
Dall'altra parte a sud di Lampedusa per capirci
E quindi chiediamo con forza la revisione del Trattato di Dublino la revisione degli degli accordi europei perché non possiamo continuare a ragionare con un'Europa divisa e rispetto a un problema così grande e fondamentale
E mentre cerchiamo L'Unità a monetaria e quant'altro ma rispetto alle persone rispetto agli uomini e ognuno si muove con assoluta indifferenza
Penso che sia stato un anno grande scelta questa di essere oggi qui per parlare di Siderno avanti per parlare di padre Paolo perché la sua
Il suo coraggio di andare anche a parlare con
Quelli che non vi sono spesso consideriamo così diversi da noi quelli che hanno una logica che facciamo difficoltà a capire
E quindi la la volontà se lui si trova in questa situazione per davvero cercato un dialogo anche laddove prospettive di dialogo ce n'erano molto pochi
E credo che questo sia il segnale che dobbiamo raccogliere di dire che
Il dialogo non può mancare deve essere deve esserci deve esserci con tutti e quindi chi
Ha le mani sulla Siria chi è dietro a lei alle persone che combattono perché probabilmente i combattenti avrebbero già trovato il modo di parlarsi su non ci fossero tanti ingerenze
Dietro chi ha le mani sul sul conflitto dovrebbe fa un passo indietro e spingere le parti a un tavolo perché si comincia a parlare far tacere le armi
Noi possiamo solo
Fare questo auspicio
E laddove non si può fare niente Cipo conti come un contratto e questo è il e la il messaggio che Paolo ci ha lasciato e e speriamo che
Sia presto qui a raccontarci quello che ha fatto in questi mesi
C'è un libro molto importante per mettere insieme nella storia del nostro pensiero c'è stato un libro molto importante per mettere insieme
Le diverse
Diciamo volontà e spinte verso il dialogo era un un libro famoso nei decenni passati l'umanesimo integrale io credo che
Uno dei motivi di tanto affetto nei confronti di Paolo sia stato il fatto che
Al di là di come la si possa pensare
Al riguardo del dialogo reale
Lui abbia in un certo senso Incarnato proprio questa idea di umanesimo integrale nella sua nella sua azione nel costruire un monastero nel deserto nel farlo con cristiani e musulmani
Un USA umanesimo integrale che va al di là
Del dialogo istituzionale forse questo e uno
Dei motivi di un assetto diffuso al di là delle
Tante appartenenze di chi crede nel dialogo e quindi nella pace Sergio Basso rigida
Il l'opinione
Il contributo della rete della pace che evidentemente
Capace ci crede
Sì grazie anch'io
Ringrazio per
Articolo ventuno anche
Riccardo Cristiano appunto per
Essere Stato promotore di questa iniziativa noi abbiamo
Andiamo ha incontrato Paolo
Nell'ultimo periodo non siamo
Suoi amici da
Lungo tempo ma re
Deficienza nostra di non aver
Camminato sulle sulle strade ente della Siria ma aver frequentato più altre altre strade di conflitto in nella regione del Medioriente ma
L'incontro con papà è stato molto importante credo che anche Luis oggi spero che ci possa sentire in un qualche modo
Io credo che l'oggi ci chiederebbe di parlare della Siria non di parlare
Di di di Luigi io però vorrei
Direi che
Che noi siamo pronti andarlo a riprendere con tutti gli altri
Sequestrati prigionieri e persone che stanno soffrendo questa guerra ingiusta che
Nasce appunto da una
Grande richiesta di dignità di libertà
Del popolo siriano come degli altri popoli del
Del Medioriente del Nord Africa di questi ultimi anni e penso che idealmente abbiamo nella nostra testa già maturato questa idea di
Andare tutti assieme una grande marcia appunto del popolo della pace per poter riportare tutti nelle loro case ma venite veniamo alla Siria e oggi
Oggi si sarebbe dovuto chiudere la Conferenza di Ginevra
Una conferenza che appunto era già annunciata come un
Un un fallimento purtroppo conferma
Conferma che la grande debolezza e i l'incertezza e la mancanza di responsabilità da parte
Della comunità internazionale gli
E delle grandi potenze della stesse Nazioni Unite che sono ancora bloccate da difetti non riescono a mettere a punto quella che il diritto fondamentale delle persone
Di uomini e di donne della sicurezza della pace dello sviluppo che sono i cardini su cui è stato costituito
Le Nazioni Unite non riescono a appunto avere questo
Punto di riferimento come asse centrale del latte della nostra azione e ancora siamo tutti quanti succubi degli interessi particolari interessi economici che
E di geopolitica legata più a
A alla ricerca appunto di
Di soluzioni violente piuttosto che di risolvere i problemi
Del nostro pianeta con appunto con il dialogo ma anche con
Il rispetto della Carta delle Nazioni Unite la giustizia sociale e dei diritti dei diritti umani fondamentali come appunto venivano prima
Ricordati
Per noi e fondamentale essere
Pacati molto attenti in queste situazioni ma nello stesso tempo dire le cose come stanno e quindi non possiamo
Tacere rispetto
All'esigenza e la richiesta che abbiamo anche abbiamo anche messo nero su bianco in un comunicato dieci giorni fa in cui
Appunto chiediamo che dell'Unione europea fu
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite tutti quanti gli Stati la comunità internazionale debbono assolutamente fermare il conflitto devono assolutamente garantire il corridoio umanitario l'assistenza
Alle persone appunto che stanno soffrendo quotidianamente
I tre la guerra la guerriglia e e appunto una
Una in umanità che veniva ricordato prima
Insopportabile
Non fare questo e che purtroppo è quello che stiamo assistendo cioè non essere in grado di fare questo che dare ragione
A chi
Tortura a chi sequestra e a chi continua
A usare violenza su una popolazione civile
Cioè siamo tutti quanti diventiamo tutti quanti corresponsabili le nostre istituzioni debbono assolutamente cambiare la agenda politica e ricca ritornare a quello che appunto l'abc del diritto internazionale c'è il suo rispetto
Anche di questo parlavamo con con Paolo parlavamo proprio
Tra la nostra posizione la sua posizione
Era
Il punto d'incontro era questo cioè entrando tutti quanti
Trovavamo nella richiesta dei del rispetto del diritto internazionale il punto di incontro per la soluzione di questo conflitto
Niente voi concludo dicendo che non dello scherzo ma veramente vorremo fare questa operazione di caschi bianchi di caschi civili e riportarli a casa tutti quanti grazie
Bene adesso sentiamo cosa ha da dirci Franco SIDI ricordando che una conferenza stampa ci mancano pochi minuti
Sulla Siria non poteva concludersi dopo tanti punti di vista senza anche il punto di vista di un collega siriano quindi dopo Franco SIDI sentiremo cosa ha da dirci il collega
Fu a Brugherio fra
Brevissimamente grazie all'articolo ventuno che
Con questa nuova iniziativa per non dimenticare Imperial mente collega altre campagne fatta insieme
Con la Federazione della stampa quelle PRI illuminare
I dimenticati siamo lì
Se vogliamo per
In qualche modo accogliere il messaggio anche di oggi l'incoraggiamento che anche oggi il Papa ci ha dato consegnando il la carta di Roma incoccia incoraggiato come categoria
A proseguire nella attenzione ai bisognosi e rifugiati
Ma ci ha sempre detto che bisogna eliminare per fine del mondo l'informazione deve fare soprattutto questo e quindi
Quello che ha da dire io è questo che la Federazione della stampa ritiene
Di dover lanciare l'ennesimo appello insomma alla stampa tutti i media i colleghi
A fare in modo che
Queste vicende di tragedia di guerre di di di di conflitti etnici di conflitti religiosi di conflitti
Il CRA
Paesi che procurano distruzione devastazione distruggono vite umane
E prendono di mira il non belligeranti come come spesso accade
Ecco siano illuminate quanto più possibile costantemente sia per tenere viva la coscienza pubblica l'internazionale sia per mantenere viva la speranza delle portare a casa a chi come padre Paolo è stato sequestrato
A suo tempo abbiamo fatto insieme una grande iniziativa pubblica per Domenico Quirico sequestrato insidia
Vi ricorderete e per i tre colleghi che invece per fortuna sono se sono per quattro cinque giorni e per Quirico fu molto più dure abbiamo letto cosa è successo immaginiamo cosa dicendo già padre Paolo
Che un uomo o di pace un costruttore di ponte non certo un costruttore di Mori e che dobbiamo molte le dobbiamo anche quanto comunicatori quanto anche è giornalista quindi
Credo che noi idealmente ci collegheremo le iniziative passate con quelle necessario ci rimetteremo il fiocco
Diciamo così dell'attesa della speranza del ritorno a casa di padre Paolo anche come
Di tanti altri cittadini italiani rapiti nei luoghi dove appunto cioè
Conflitto etnico conflitto il religioso conflitto tribale
E quindi periti PC quel cittadino rapiti come lo porto in ne ha parlato Giulietti e lo ringrazio
In fugare strada i due lavoratori da Peter recentemente in Siria il problema dei rapimenti delle persone civili però manderò costruttori di pace col
E di dialogo come padre Paolo credo ci interpelli e interpelli al mondo dell'informazione
Con l'esigenza di illuminarmi nelle non solo le storie le vicende ma di illuminare i problemi che stanno dietro e dentro o a queste vicende le povertà le discriminazioni le le attività di dittatori spesso di regimi e allora e noi dobbiamo su questo supportare sul piano civile un'azione internazionale che dal previsto delle istituzioni per la se lo ricorda adesso
Bassolino e appare debole appare ancora incapace di incidere in maniera profonda
L'incisione profonda la facciamo anche diciamo così tenendo viva proprio quella scorta che in media devono dare a questa accende in maniera la più possibile la più possibile permanente quindi anche nel nostro sito
E terremo viva questa iniziativa così come teniamo delle altre e fuori tema ma ve lo chiedo proprio né in questo faccio io
Perché tutti voi l'abbiate associazioni di
Di volontariato associazioni civili impegnate per la pace per i diritti umani
E nel nostro sito Cianchi aperta da tempo un'altra un'altra iniziativa ora sottoscrizione per liberare i giornalisti
Arrestati invece da un dato Governo che teoricamente è come dire e legittimo quello turco ci sono citazioni giornalisti arrestati sono per aver scritto pubblicato dei libri
E stiamo abbiamo l'obiettivo di raggiungere a livello europeo entro il sei di febbraio dieci mila firme siamo cinque mila cinquecento se potete andate anche sul sito WWF nessi punto Itri
Cerchiamo una casellina giornalisti non terroristi cliccate riaffermate per la Turchia quindi
Così come
Dovremo fare credo qualcosa di simile per il rapite Chiappara adesso accompagnammo conto col nostro fiocco giallo
Della speranza che deve essere più che una speranza un'azione permanente dei media e per questo ringrazio anche quelle degli U che si sono già impegnando il TG due gola dunque questo è il servizio sociale
E la Rainews ma perché l'ho fatto anche altri questo esempio venga raccolto anche da da altri media importanti e di grande diffusione ne abbiamo bisogno tutti
Devo prima di andare via mi raccomando ovvio aspetta soltanto un secondo perché con una
Alcuni amici Paolo abbiamo preparato per ciascuno di voi un piccolo ricordo di questa conferenza stampa che mira a tenere insieme
Memoria e pace Fuat
Innanzitutto mi unisco al ringraziamento per aver organizzato questa questa conferenza in questa giornata in cui ricordiamo una senza l'assenza
Di padre Paolo per l'appunto
Ringrazio tutti i presenti che tanto in buona parte sono anche firmatari di un appello simile a quello che
Si proponeva prima per la Turchia per i giornalisti
Siriani e non rapidi proprio raccogliendo una parte proprio di quelli SIS di cui ci parlava Riccardo Nouri ISI Sinisi Isidoro dai che dir si voglia in base a come si può interpretare l'acronimo
Mi preoccupa un po'
Che
In nel nostro parlare abbiamo parlato di forze belligeranti citando solamente loro
Rischiamo un po'di schiaccia ci sono alla presentazione di riscontro fra barbarie mentre invece tra
Di fronte a subire
La violenza di questo mostro bicefalo che da una parte vede un regime buttare dall'altra vede gli integralismi c'è un intero popolo
Un intero popolo che è quello che
Hamas padre Paolo e che oggi lo sta ricordando anche attraverso i social network che se cercate a stare con me ad una Paolo troverete tanti messaggi nessun destinati
Destinati a questo testimone a questo
Grande comunicatore
C'è un intero popolo fatto di persone normali come noi e voi che hanno
Le stesse esigenze che non possono andare i figli a scuola che non hanno difficoltà ad accedere al cibo nel caso di due milioni di persone
Le persone assediate che non sono solo Alfonso come si ricordava modo mia nell'avuta ma in tante altre zone
Purtroppo punto speriamo di due milioni di persone aggiungiamo queste gli sfollati interni ci rendiamo conto che una porzione veramente devastante tra popolazioni siriana in estrema sofferenza tra gli sfollati interni quelli esteri eccetera
Invito per
Deciderà una sede istituzionale quindi voi invece dei volgere anche un invito alle istituzioni ma intanto per chi è presente qui anche per la stampa è quello di cercare di rappresentare anche questa parte della Siria che qual è la maggior parte della Siria
Di non rappresentare quello Gaudenzi le con uno scontro fra barbarie uguali ma contrarie ma una e l'AICA ancora forse un po'meglio non lo so
Il caso forse di rendersi conto che c'è tanta gente che non non è parte né dell'una né dell'altra
Ma
Chiede la libertà che chiede l'autodeterminazione entità non avere più paura a casa propria
Che diritto mi sembra fondamentale oltre a quelli di vivere ovviamente
Quindi per esempio ci sono anche tanti e tanti giornalisti siriani indipendenti
Che si potrebbe provare a sentire invece di prova a fare una telefonata Ina oppure utilizzare Sky strumenti
Che oggi non è difficile parlare con i siriani dell'interno per sentire le loro voci direttamente non è difficile si fare quindi io mi auguro che i tanti colleghi
Vogliono provare a fare questo tanti sia in Parlamento inglese o francese insomma francese la barriera linguistica così sembra insormontabile realtà si può fare qualcosa di più
Per quanto riguarda le istituzioni giustamente prima si parlava del dell'accordo di Dublino due quello che prevede che un rifugiato debba chiedere asilo nel primo Paese in cui sbarca e l'Italia da questo punto di vista è particolarmente esposta e si sente lasciata sola dodici mila cinquecento
Sono solo i rifugiati che abbiamo accolto siamo duecento milioni quelli europei i tunisini subito dopo la rivoluzione così
E se ancora in subbuglio hanno accolto trecentomila libici
La Tunisia un Paese di quindici milioni di abitanti in su una sproporzione che fa un pochino se ci fa un po'per coniare io sono sia siriano ma sono anche Italia come italiano di queste come europeo di questo un po'mi vergogno
Non è possibile che un rifugiato per poter chiedere asilo che è un diritto appunto non è
Una questione di beneficenza o di bontà come si ricordava prima un diritto
La carta dei diritti dell'uomo mancherà la Carta europea dei diritti a Roma anche la nostra Costituzione prevede questo diritto
Per garantire questo diritto non si può pretendere che i rifugiati arrivino praticamente a nuoto come diceva Giusi Nicolini qua da noi per essere poi salvati dalla Mariani militare investiamo miliardi permettere di una guerra controllare il mare
Quanto ci costerebbe di meno accogliere queste persone quanto ci costerebbe di meno mettere le nostre sedi diplomatiche un ufficio che si occupi
Districare le pratiche per
Accoglie le richieste d'asilo quindi in modo tale da avere delle quote da poterci distribuire
L'aiuto di queste persone credo fra i vari Paesi europei costa di meno siamo in tempi di crisi
Costa di meno
Quindi questo invito che vorrei fare le istituzioni oltre a quello di sostenere di sostenere quei tentativi che ci sono e non ne sono spesso dimenticati perché la droga e la Siria e solo cronaca di guerre barbarie purtroppo ultimamente
Di ricostituire
Un minimo di amministrazione civile
All'interno del all'interno del paese ci sono zone che in cui si cerca un certo autogoverno io non pretendo
Dalle istituzioni italiane che che finanziò la lotta armata all'interno della Siria quel discorso diverso ma per quanto riguarda
La riapertura delle scuole abbiamo milioni di bambini che da tre anni non vanno a scuola
Per quanto riguarda gli ospedali che sono stati bombardati in buona parte
Qui in realtà l'Italia fa più di altri Paesi ma si può fare ancora di più
E quindi io mi auguro che
Che questo che questo possa avvenire così come mi auguro che ci sia un po'più di ascolto per le voci dei siriani che non hanno un fucile
Sul in spalla che non hanno la barba lunga oppure che non hanno un ruolo istituzionalmente riconosciuto brandelli legittimo Governo Siria
Grazie
Bene mi sembra che siamo riusciti a rispettare il tempo complice anche qualche indiscrezione dovuta alla
Ha fretta di questi giorni ringraziamo molto moltissimo tutti
Un pensiero speciale una notizia che ho letto questa mattina sapete che
Si discute si è parlato della possibile
Sul misure per ricerca di un modo per far uscire dalla città di Onlus sotto assedio
Da tanto tempo donne e bambini è colletto che settanta che settanta donne hanno detto che i qualora questo accordo venisse raggiunto loro risolverebbero
L'opportunità di avvalersi di questa intesa perché non intendono abbandonare i loro mariti ecco quando si parla di accordi di soluzioni credo che
Questo
Perché qui perché questa
Segnalazione che ci viene da settanta signore
Di non soci debba necessariamente far riflettere grazie