Intervista a Gianclaudio Bressa sulla riforma della Legge elettorale

Gianclaudio Bressa il
Partito Democratico cava dunque informalmente le carte sulla tema della riforma elettorale ieri una direzione anche animata come
è anche giusto che sia
Rispetto alla dialettica interna
Renzi ha proposto un modello
Inserito però nell'arco di una di un pacchetto di riforme e anche detto questo è
Un
Non una riforma una carta uno è un pacchetto che va approvato nel suo complesso
Ciò non vuol dire però che partiamo dal metodo non vuol dire che il Parlamento non ha diritto di parola su
A partire allude devoluta i deputati del PD è stato che ti dico che il divieto di vincolo di mandato
Dice ancora Costituzione
Ma il ragionamento che ha fatto Renzo il ragionamento estremamente semplice
Sono vent'anni che stiamo girando attorno al tema della
Riforma di alcune parti della Costituzione
In modo particolare due sono le questioni più acute in questo momento il superamento del BPER a lui delle bicameralismo perfetto e un aggiustamento della riforma del Titolo quinto
Come tutti sappiamo che la riforma del Titolo quinto ebbe un percorso parlamentare
Particolare nel senso
Che quando fu licenziato il testo dalla Camera tutti immaginavamo che ci potesse essere una
Altra lettura da parte del Senato
Con alcuni aggiustamenti cosa che non ad una convergenza maggiore della lega
Cosa che non avvenne quindi il testo fu approvato come uscito dalla Camera ed è un testo che ha
Obiettivamente dei
Punti di criticità
Allora quello che ha detto ieri Renzi è che l'accordo che
Politico che è stato raggiunto riguarda la riforma del bicameralismo riguarda la riforma del Titolo quinto che riguarda la legge elettorale
La legge elettorale a dei punti fermi che sono i punti fermi che la qualificano come una legge maggioritaria con un premio di maggioranza con delle soglie e con dei collegi valori nominali in sostanza
E con la possibilità di un ballottaggio nel caso nessuna coalizione raggiunga al primo turno la soglia del trentacinque per cento
Renzi ha detto che questo è il quadro politico della proposta e questo quadro politico deve temere non ha detto che il Parlamento deve rinunciare all'attività che gli compete di
A Lizzano il testo e modificare il testo laddove
Lo ritiene necessario perché sulla soglia per esempio i costituzionalisti osservano
Alcuni costituzionalisti dicono per esempio Onida è troppo bassa altri
Ma questo è un problema a mio modo di vedere che
Non si pone dal punto di vista costituzionale è un problema squisitamente politico la sentenza della Corte ti dice che il premio non deve essere il ragionevole
Ti dice che il premio e ogni premio comporta una quota di di sproporzione Anita
Cioè un peso diverso tra il voto espresso e la rappresentanza ottenuta
Ma siccome il range entro cui ci si muove
è al massimo
Di un premio del diciotto per cento possiamo nella media dei
Dei livelli di sproporzione Alitalia e tutte le leggi elettorali che ci sono nel mondo quindi non è questo problema il problema è politico
Però
Che cosa vuol dire le leggi elettorali devono avere una loro armonia quindi devono avere una ratio che li tiene insieme
Le cose che ha illustrato Matteo Renzi hanno una loro razionalità ovviamente possono
Cioè trovare degli accorgimenti degli aggiustamenti però l'armonia di fondo non può essere alterata questo è sostanzialmente anche perché per parlarci chiaro le leggi elettorali
Proprio perché
Come disse Montesquieu sono leggi intrinsecamente costituzionali anche se non lo sono perché la Costituzione prevede che se una legge ordinaria
Devono avere una maggioranza larga di quando tutti cerchi di avere una maggioranza larga ognuno deve rinunciare a qualche cosa quindi non possiamo immaginare pecche
La legge elettorale su cui si è trovato l'accordo sia la legge elettorale preferita da parte di ciascuna le forze politiche questo è stato l'errore che per vent'anni ci siamo portati dietro che ci ha impedito di fare leggi elettorali che guardassero l'interesse generale non le interessa della forza politica
E i principi sul sulla materia elettorale sono anche questa lucidità dalla Convenzione Venezia dalla dichiarazioni Venezia dal Consiglio d'Europa e dal modo in cui la Corte lo Pelleriti umani a sanzionato la Bulgaria per non aver rispettato uno di questi principi quello cioè che chiede di
Lasciar correre almeno un anno fa la riforma approvata elettorale e le successive elezioni però per evitare che
Vengano fatti lesivi su misura
Questo rischio che ha ricordato questo principio che ha ricordato Marco Pannella in questi giorni che
Nelle alte sfere le della nostra Repubblica sembrano temeva ben presente verrà rispettato questo principio o c'è il rischio che non venga rispettato come accade già con il porcellum presenta
Ma che il principio è un po'diverso si dice che i Parlamenti non dovrebbero approvare le leggi elettorali nell'ultimo anno per noi siamo al primo anno di questo registro tipo hanno prima del voto no perché si presuppone che non ci sia lo scioglimento anticipato
Comunque il principio è quello che le ho detto io cioè nell'ultimo anno della durata della legislatura io comunque sono perfettamente d'accordo con questo principio cioè non si può utilizzare lo strumento dalla legge elettorale come una clava contro qualcuno quindi
Io ho perso anche
Se la lettera non è questa lo spirito per me questo e questo deve
Deve essere io prendo sul serio quello che dice Renzi
E la legge elettorale
è una legge elettorale che porta con sé anche la riforma del bicameralismo siccome la riforma di capitalismo è una riforma costituzionale del tutto evidente che non si può approvare questa legge andare a votare a maggio poco e saranno sempre
Sì diciamo che un anno e il tempo
Minimo fisiologico
Difficile immaginare
Tempi più ristretti impossibile
E quindi non vedo questo
Questo tipo di pericolo anche perché
Questa legge elettorale in qualche modo
A
Al proprio interno
Idea portante che è una legge elettorale fatta per un'unica camera che esprime la fiducia politica
Perché è vero che c'è una norma di salvaguardia perché non possono esserci
Leggi elettorali che non vengono immediatamente applicate nel caso di crisi e quindi questa è una legge elettorale che deve prevedere anche una forma di elezione per il Senato però del tutto evidente che il problema che noi abbiamo che abbiamo due corpi elettorali diversi
Perché per la Camera votano i diciottenni per il Senato solo quelli che hanno compiuto i venticinque anni questo è un problema che dobbiamo tenere presente ed evidentemente lo devi risolvere
Con una
Legge costituzionale e nel momento in cui decide di cambiare il Senato
Hai già deciso
Che vuoi andare verso un sistema
Che ha un'unica camera che esprime la fiducia politica
Questo particolare in conclusione perché la legge riguarda
Ma è in corso in questi momenti queste ore una consultazione anche che si tratta di scrivere nero su bianco qua questa proposta a Parma
è stasera perché è una riunione dei gruppi parlamentari un segretario ma la legge
Contempla ancora il Senato solo per
Una questione formale oppure perché è salvaguardie poi ne arriverebbe
Ma la legge deve per forza di cosa prevedere la possibilità anche nel caso di scioglimento in città anticipato che tu possa votare per il Senato quindi non puoi non prevederlo
Però
Del tutto evidente la cosa che dicevo prima c'è ormai
Il Senato viene meno un questa forma automaticamente non sia proprio per il Senato che non è più elettivo esattamente ma questo è una clausola di stile diciamo di risoluzione espresse cioè se non c'è più serrato la parte che riguarda l'elezione al Senato Fitto
No Lupoi scriverlo perché adesso ai due camere per cui non è che puoi
Fare una clausola a futura memoria
Però eh implicito nel momento in cui il Senato non dovesse essere più elettivo non hai bisogno di una legge elettorale per cui
Sarà cerchia delle fonti e sarà sufficiente
Quando proverai
Il Senato
Qui Costituzione fare una norma transitoria che chiarisce questo aspetto
Grazie Gianclaudio Bressa