Costituzionalismo liberale e la Carta del 1948: perché non è più la più bella del mondo

Eccoci qui buona sera siamo qui con il professor Guzzetta che ci parlerà di un argomento molto controverso per la cultura politica italiana ovvero della Costituzione la Costituzione che è stata definita
In maniera forse un po'imprudente la più bella del mondo che è circondata da un'aura di intoccabilità
Per nulla laica un sentimento più fideistico mistico religioso
Che attiene alla sfera e che non dovrebbero essere quelle
Della cultura giuridica e soprattutto dalla cultura giuridica liberale costituzionali
E
La nostra Costituzione
Si dice invecchiata non invecchiata qualcuno sostiene
Che fosse già nata vecchia cioè che avesse già nel
In sé i germi della delle del suo invecchiamento
E ma quello che noi interessa ma intanto stabilire quanto la Costituzione sia bella anche perché definire costituzione
Bella come se fosse così io non
Un concorso di bellezza e un po'un po'banale mi perdoni Benigni ma quanto sia liberale
Nella nostra Costituzione ci sono alcuni articoli
Non tutti i quali da un punto di vista liberale sono come possiamo dire molto discutibili diciamo molto discutibili
E cerchiamo di capire perché cerchiamo di capire anche
Per quale ragione io ho una mia teoria che poi eventualmente
Esporrò alla fine della lezione del professore
Per quale ragione la una Costituzione che nati naturalmente è sempre stato
Un fatto politico quindi a è stata circondata dalla
Dalla rispetto che si doveva a quella classe dirigente che
Ricostruiti Italia dopo la tragedia della guerra
E però la della Costituzione ecco mettiamola così si poteva della riforma della Costituzione si poteva parlare fino a qualche decennio fa senza la con funzione di oggi
è una serie di ragioni invece la lotta in favore della Costituzione si è legata ad una ben precisa battaglia politica
Negli ultimi due decenni e quindi criticare la Costituzione o o o richiederne un robusto una decisivo cambiamento ha significato per molti
Per chi interpreta religiosamente queste cose una
Una un atto di lesa maestà
Lascio senz'altro la parola al professore che come facciamo sempre accogliamo con un applauso
Che alla fine di quest'anno questa lezione di sono quaranta minuti davvero ci possa essere proficuo dibattito tra di noi
Grazie iniziare con un applauso richiede molto liberale scusi è un po'è un po'è un po'dirigista
Io vi ringrazio molto per l'invito vorrei cercare se riesco di parlare meno di quaranta minuti perché nella mia esperienza
In occasioni così fortunata in cui cioè
Diciamo alla natura un po'di Cenacolo dell'incontro consente un
Scambio diretto piuttosto
Che eccedere io parlando e strumenti che magari poi non suscita nel vostro interesse io preferisco fare una introduzione spero più breve
Per poi approfondire nel dibattito
Dunque il
Il mio il titolo della mia
Riflessione
E costituzionalismo liberale carte del quarantotto perché non è più la più bella del mondo
è un titolo volutamente provocatorio in cui
Apprezzerete la negazione
Riferita
Diciamo sì ad un cambiamento di Stato
Non è più la
La non è
Non è più la più bella del mondo allude diciamo un giudizio che si modifica nel corso delle
E che si è modificato nel corso del tempo
Perché la tesi
Detto come dire
In modo
Schematico
La mia tesi è che come tutte le cose umane nella Costituzione
Italiana è figlia del suo tempo
E anzi direi che
Proprio perché figlia del suo tempo
Una volta che l'orizzonte storico temporale che naviga a vista sorgere si è modificata
Che inevitabile
Che diventi
Mostri le proprie le proprie crepe nelle proprie lungo
Discorso interessante che
Parallelo a questo e per quale motivo
Si persista
Soprattutto da parte
Io direi da parte diciamo così di o di opinionisti di dire politici e di chi ha a che fare con l'opinione pubblica e con il consenso per quale motivo si continui
A
Spingersi spesso in affermazioni
Che appunto danno l'idea di una sacralizzazione della Costituzione
Io ritengo che questa interpretazione la Costituzione sia un'interpretazione disperata
Disperata nel senso che
La come dire la pietrificazione del immagine Costituzione come sacra reliquia
Al tempo stesso il segno di in due impotenza
L'impotenza di cambiarla
E quindi l'incapacità all'impossibilità di cambiare la Costituzione costringe a giustificare questo
Immobilismo esaltando la che questa è l'unico modo perché il fatto che non si cambi possa essere giustificato
Che è più in generale questo atteggiamento nei confronti alla Sezione disperato perché il segno di un Paese che ha bisogno
Che ancora la ricerca dei propri miti fondativi
E che quindi
Ha bisogno di o stendere come dire una specie di sacra reliquia
Perché in realtà l'idea di mettere in discussione quell'equilibrio codificato in una scelta di sessanta anni fa rischia di
Saltare
Ecco io posso dire la l'accordo di di reciproco riconoscimento edifici per convivere cioè la costituzione e l'ultimo atto nel quale
Questo Paese è riuscito in qualche modo identificarsi coralmente
E non del tutto peraltro come sappiamo però diciamo
In misura significativa
Da allora non c'è più riuscito
Ed allora o è rimasto nella narrazione del mito della Costituente
Oppure ha interpretato una
Come dire una
Una pièce
Consistente nello scontro
Ideologico tra parti inconfondibili
Questi ultimi vent'anni sono la dimostrazione secondo me questa incapacità
Di scommettere sulla possibilità di trovare un equilibrio che non sia quello
Fondativo ormai
è ormai mitizzato però questo diciamo è
L'interpretazione
Culturale o sociologica se volete molto sommaria di quello che sta accadendo
Ma
Vediamo invece in concreto perché la Costituzione non è la più non è più la più bella del mondo
Assumendo diciamo che in cento commentano sia stato
E riconoscendo che la fattura
Di questo testo è certamente una fattura molto pregiato
Su questo non ci sono dubbi
La Costituzione non è più la così cioè tubero del mondo come dicevo fondamentalmente perché
Le condizioni in cui essa è nata non si danno più
E perché aggiungo quindi due dati uno non si danno più quelle condizioni due la natura
Di quel patto
O ciò che caratterizzò quel patto
E quella di un compromesso
Deliberatamente incompiuto
La Costituzione è un compromesso deliberatamente incompiuto
Perché c'è chi la fece
La fece con l'idea
Che quella al di là poi delle espressioni retoriche ma
Che quelle scelte erano scelte che si giustificava in una condizione di assoluta eccezionalità
Perché dico questo
Perché sia la parte diciamo la prima parte
Che la parte sui princìpi sui valori eccetera che ovviamente
Raccoglie una tradizione
Di elaborazione culturale e dottrinale indubbia in questo senso è certamente un
Però fu interpretata da coloro che la sottoscrissero come un momento di passaggio
è interessante per esempio
Considerare che
Nell'elaborazione della Costituzione e un un certo dibattito si fece
Sulla natura rigida o meno della costruzione
Sulla se fare una Costituzione
Che fosse modificabile attraverso un procedimento particolarmente complesso oppure no
E si giunse come sappiamo alla conclusione che il procedimento dovesse essere più complessa da regioni ordinarie alla fine e si giunge a questa conclusione diciamo sia perché
In qualche modo il costituzionalismo occidentale
Andava in quella direzione per il superamento delle costituzioni flessibili sia anche perché questo rappresentava una forma di garanzia per le parti
Che contraevano però è interessante notare che
All'inizio della Costituente questo esito non era per niente scontato
E per esempio il Partito comunista
All'inizio attraverso i suoi più autorevoli anche i giuristi
Era molto più orientato verso la soluzione della questione flessibile
L'idea cioè che la Costituzione fosse un momento di transizione rispetto a una fase successiva nella quale
L'affermazione del partito degli ideali di quel partito sentire portatore avrebbe consentito attraverso la legislazione ordinaria di
Superare quei limiti che inevitabilmente si sarebbero dovute accettare sottoscrivendo una contro con Costituzione con parti politiche di orientamento diverso
Quindi il rinvio alla legge come atto diciamo Cuzco che avrebbe consentito negli anni successivi di farà avanzare in senso progressista da un punto di vista il Partito comunista le conquiste
Dei lavoratori nella società italiana
Era un tema molto forte
Infatti dallo Stato Sezione benché sia una Costituzione rigida e anche una Costituzione che però
Fa un numero considerevoli di rinviare la legge
Allora prima di entrare un po'nei dettagli su su alcune cose
Il motivo per il quale la Costituzione è una
Costituzione in qualche modo
Incompiuta
E motivo legato alle condizioni storico-politica dell'Italia
Che conoscete tutti non c'è bisogno grazie al cielo di essere costituzionalisti
Cioè le condizioni di un Paese
Che dal punto vista la politica interna si trovava spaccato in due
Fondamentalmente non solo in due ma insomma in due grandi
Filoni culturali no l'uno
Democristiano all'altro
Il social comunista
Con una posizione recessiva
Diciamo così dei partiti di tradizione liberale statutaria
In una situazione di
Convergenza necessitata di questi queste componenti ma anche di fortissima divergenza ideologica
La rete
Italiana nasce
Avendo come protagonisti soggettive umile idee non delle politiche ma della politica e dello Stato
Anche di ha materialmente opposto
Gli uni guardavano
Docci dente gli altri quegli altri guardano a Oriente alcuni
Guardavano alla democrazia la democrazia allo Stato corporativo altri avevano nostalgica della monarchia statutaria
E io ho portato qui una
Bella
Citazione di un'intervista di De Gasperi nel mille novecentocinquantadue
Il corso in cui
Interrogato diciamo così sulla sul sistema politico italiano sullo Stato
De Gasperi dice al Messaggero e cito poi immaginate lo Stato democratico come un autobus
Che tutti utilizzano per un certo tratto di strada sia che vogliano arrivare al colpo di Stato bolscevico
O alla restaurazione dello Stato corporativo alla Repubblica popolare o alla monarchia conservatrice
Un autobus che rifà tutti i giorni tra ballando il suo percorso e il controllore si preoccupa solo dei biglietti e il conduttore unicamente di fare l'orario
Quindi
Mi pare un'immagine molto forte
Della della percezione che
Non un comprimario ma quello che ne cinquantadue era il protagonista principale nonché Presidente del Consiglio della politica italiana
Questa idea che
Le divergenze fossero profonde e che quindi la Costituzione fosse come dire il massimo comun denominatore
Tra le parti ma anche
Il luogo in qualche modo di alcuni compromessi come li chiamano i costituzionalisti dilatori cioè compromessi
Che rinviava no un momento successivo la definizione esatta
Dell'equilibrio tra i valori contrapposti
è una consapevolezza che hanno tutti
I principali protagonisti
Il dibattito generale voi sapete che l'Assemblea costituente
Il lavoro dapprima
Attraverso
Commissione sottocommissione poi
Nel quarantasette cominciare la discussione in Aula del progetto elaborato dal Commissione dei settantacinque a sua volta divisa in più sottocommissioni
E quando
Inizia questo dibattito nel quarantasette
Intervengono tutti i massimi leader
E emergono tutta una serie di interpretazioni di quello che Ilire stavano facendo
Parte la cosa interessante ci sono spesso molti protagonisti che si lamentano del fatto che il Paese sia un po'indifferente a quello che sta facendo l'Assemblea costituente
Che molto interessante perché di fronte a punto le visioni mitologiche no di questo Paese che tutto è coralmente rivolto alla rifondazione di nuovo Stato ci restituisce un'immagine diciamo così fisiologica cioè di un Paese uscito dalla guerra con un sacco di analfabeti
Una situazione di emergenza economica ecceda in cui c'erano anche questi nobili
Uomini che si impegnavano ma insomma questa idea di un Paese in cui c'è una mobilitazione generale continua costante
Differenza di oggi in cui si sarebbe il disinteresse il menefreghismo il lassismo eccetera insomma è un'idea che appunto fa parte sempre di quella visione mitologiche era una condizione di normalità di un Paese
Uscito dalla guerra nelle condizioni di precarietà in cui Roma parte questa piccola notazione a margine
Il la cosa interessante che in questo dibattito emerge proprio questa questa accusa sorta di ossimoro di contraddizione di cui sono consapevoli cioè la Costituzione e per di per sé è un documento che nasce per maturare
Ma nello stesso tempo molte scelte nel momento in cui viene adottato soluzioni sono possibili
E per questo la Costituzione diventano Costituzione carica di valori programmatici no per definizione
Rivolti a orientare
Il futuro
In questo diciamo così è una
Una connotazione
Molto meno liberale delle costituzioni tradizionali no costituzioni più legate Ampa mettere freni secondo il tradizionale il consumismo delibera le che non
A
Diciamo pianificare lo sviluppo della Società quest'idea appunto della
Pianificazione della della della della dell'impulso programmatico lo sviluppo della società
Togliatti parla di Costituzione programma
Un altro costituente comunista parla di battaglia futura che viene rinviata
Calamandrei come sappiamo parla di rivoluzione promessa
Parla di rivoluzione promessi in contrapposizione alla rivoluzione compiuta Calamandrei dice questa Costituzione non nasce come normalmente nascono le costituzioni alla fine di una rivoluzione
Questa Costituzione nasce
All'inizio di un processo
Diciamo così romanticamente rivoluzionario ma non è come la rivoluzione la Costituzione francesi con la Costituzione americana come la Costituzione o comunque le norme diciamo il Bill of Rights inglese che nasce dopo una trasformazione
Politica diciamo di tipo rivoluzionario
Lucifero un altro chiama parla di democrazia interlocutoria
Togliatti parla di i comunisti vale di democrazia progressiva
Intendendo la democrazia prove sia quella dei lavori comunque la democrazia diciamo così orientata
A realizzare l'affermazione delle classi proletari
Della plaude il proletariato tout court
E questa contraddizione emerge
Nel testo della Costituzione
Io mi farò solo due esempi
Ma se ne possono fare tanti un esempio l'articolo uno della Costituzione
L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro
Questa
Disposizione questo riferimento
Al fatto che la Repubblica fosse fondata sul lavoro
Sul quale
La cui interpretazione
Ha dato luogo a
Molte controversie e in realtà il frutto di un compromesso
Tra
La posizione comunista
Che proponeva
L'Italia non ero pubblica di lavoratori secondo il modello delle democrazie progressiste progressive popolari
Quella sovietica quella ungherese
è
La posizione liberale democristiana che invece ovviamente voleva rifiutare questo modello e l'articolo uno non è altro che l'invenzione di Amintore Fanfani
Che trova questa soluzione fondata sul lavoro in cui diciamo l'accenno soggettivo e lavoratori come
Suscettibile di equivoco o di quello o di interpretazione come
Classista viene superato attraverso questa
Questa soluzione
Ma ovviamente essendo un compromesso lascia inalterato
Il problema del suo significato
Tanto è vero che sulla parola lavoro nella Costituzione sul sino ad lavora Costituzione ci sono
Dibattiti dottrinali molto ricchi la parola lavoro una parola ambigua nella Costituzione cioè a volte la significa lavoro dipendente quindi nella
Diciamo nella idea classista avvolta significa a attività operosa di qualsiasi genere quindi sia il lavoro dipendente e lavoro autonomo che addirittura come dice l'articolo quattro che ha una formulazione
Molto
Letterariamente molto molto bella a mio parere
Che insomma ci fa un po'sorridere hanno i così mai
Siamo cinici uomini di Società delle donne della Società postmoderna ma articolata
Quattro dice al secondo comma ogni cittadino ha il dovere di svolgerle secondo le proprie possibilità e le proprie scelte a un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della nazione
Il dovere
Del lavoro ma lavoro inteso come qualsiasi attività che concorra al progresso quindi diciamo dal
Dal
Dall'operaio al poeta
Il secondo esempio
Di
Come dire di disposizione ambigua
E l'articolo quarantuno
Articolo quarantuno che dice che sono inserite economie dice l'iniziativa economica privata è libera
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale
O in modo da recare danno alla sicurezza alla libertà alla dignità umana
La legge determina i programmi controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali
In questo articolo praticamente vedo tutte le posizioni
L'iniziativa economica privata è libera
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica pubblica privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali
E che questa
L'esposizione non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale libera ma non può voglio si incontra assoluti sociale e proprio l'esempio paradigmatico di questo sforzo di tenere insieme prospettive
Che
Almeno sul piano ideologico era incompatibile e a questo proposito
Io ho portato anche per
Diciamo per il contesto in cui siamo
La citazione di un intervento di Einaudi il tredici maggio il quarantasette sull'articolo quarantuno su questo secondo comma
Non può svolgersi in contrasto con l'Inter sociale in cui i nodi propone un emendamento per
Sopprimere l'espressione in contrasto con l'utilità sociale
E veniamo di dice il primo emendamento all'articolo trentanove dopo che era il vecchio la vecchia numerazione da me presentato si limitava a togliere le parole in contrasto con l'utilità sociale
Ma poiché vedo che l'Assemblea è propensa ad introdurre nei testi legislativi
Parole le quali non hanno un significato preciso e su cui commentatori avranno in avvenire ampio campo discutere su questo punto preciso non insista
Avevo già imparato che nelle costituzioni di oggi si usano indicare principi additare indirizzi per l'azione successiva del legislatore
Apprendo ora che oltre ad indicare Principi indirizzi per il legislatore futuro si formano a si formulano anche auguri che in avvenire si riesca a scoprire il significato delle parole che oggi non si conosce
Quindi una più più simpatica ironica sarcastica diciamo così
Demolizione di questa di questa formula non poteva essere
La
Strutturale ambivalenza o polivalenza
Della
Della
Prima parte della Costituzione un'altra parte diciamo sui principi ovviamente e anche è stata la
Come dire la la la
La garanzia della sua riuscita in un certo senso
Perché un testo così suscettibile successo Tiberi così ampio spetti interpretativo in fondo è riuscito a superare l'usura del tempo perché in qualche modo
Adattabile
Ad ogni epoca
Ovviamente però questo a scapito
Come dire della funzione che è tipica dei testi normativi anche costituzionale che dovrebbe essere quella un po'di orientare
Se in un testo io posso leggere diciamo così
Anche delle integrazioni molto estreme è chiaro che la sua capacità prescrittiva
Si riduce e
Si risolve in un rinvio all'azione del legislatore
All'interpretazione del legislatore
Quindi in questo senso la prima parte della Costituzione diventa un po'lo specchio
Di una società culturalmente
Molto pluralista se non addirittura divisa
E in qualche modo svolge questa funzione di
Diciamo di ammortizzatore dei conflitti
Il problema è che questa scelta
Come dire all'insegna della
Compromesso
Non è una scelta che viene fatta solo
In ciò che riguarda i principi ovviamente
Dato il titolo della mia relazione del mio intervento io sto enfatizzando le parti più problematiche
Ci sono secondo me
Delle parti della Costituzione
Che sono
Invece molto meglio riuscite insomma ci sono alcune e parti su alcuni diritti di libertà
Che sono
Molto felici propone la
Votazione incluse le compriamo anche con Costituzione gli altri ordinamenti cede fino all'ultimo intervento non è minimamente demolitorio e
Spero che questo sia
Non si sente
La voce un po'più alto
Un po'faremo questo sforzo
Quindi però ecco mi mi mi interessa in questa fase a mettere in luce alcuni alcuni come alcuni connotati di origine del testo
Mentre sulla parte sui principi in fondo
Si può ritenere che queste scelte
Siano all'insegna un ponte fondo dell'apertura
Culturale
Suscettibilità giustamente anche poi in quel processo che si è sviluppato di
Osmosi tra
Le costituzioni liberaldemocratica dell'Occidente
Penso per esempio non all'approvazione della Convenzione europea dei diritti dell'uomo all'inizio degli anni Cinquanta penso a tutto il dialogo tra le Corti
In materia di diritti fondamentali in fondo hanno creato un po'un humus una rete di protezione rispetto alle poste alle interpretazioni più estreme
Del del semmai ci fossero state del testo costituzionale con riferimento ai principi IRI il problema più drammatico è che quell'atteggiamento
Approccio compromissorio
Si realizza anche la parte organizzativa
Non vorrei spendere troppo tempo su questo magari poi approfondiamo però fondamentalmente
Proprio per quelle ragioni che dicevo cioè perché le scelte le il contesto storico della della della formazione e la conseguente a un contesto fortemente lacerato
Così come sui principi si realizza uno sforzo compromissorio fino a come dire all'ossimoro sulla parte organizzativa si fa una scelta che è una scelta deliberatamente
Come posso dire garantista
Ipergarantista
Cioè si scostano esce un modello
In cui
Il tema che oggi è così di moda come quello della governabilità dell'efficienza
E anche della immediatezza dell'investitura nel processo politico da parte di cittadini e completamente
Tra come dire
Non non voglio di trascurare perché presente ma è abbandonato
In favore di una scelta di tipo opposto cioè della costruzione di un sistema nel quale gli attori protagonisti della patto costituente potessero continuare anche dopo la
Costituzione dopo l'Aula dopo la la la la l'entrata in vigore Costituzione potessero continuare a
Orientare lo sviluppo del Paese attraverso
Attraverso la collaborazione reciproca
L'idea cioè quello di creare un sistema in cui
Le parti debbono necessariamente collaborare perché lo Stato funzione
Quello che nell'esperienza della Quinta Repubblica francese sarà il fatto maggioritario
Cioè la creazione del sistema in cui anche il suo punto di vista
Il
La scelta di maggioranza diventa decisiva per la determinazione l'indirizzo politico e la e funzionamento del sistema
In Italia
Fu esclusa
E fu escluso proprio perché la
Il clima dell'Italia
Prima del quarantesimo mille novecentoquarantotto cioè prima del diciotto aprile cioè prima del momento in cui
Con le prime elezioni si scoprì da che parte si stava andando o si sarebbe andati
E ovviamente
Con tutta la preoccupazione questo generava
Di fronte a queste incognita di fronte a quello che Leo Valiani
Altro costituente chiama il rischio imminente di guerra civile
La scelta è quella di organizzare lo Stato in modo tale che nessuno attraverso il voto popolare possa prevalere in modo come dire netto e
Rendersi autosufficiente rispetto alla controparte
E quindi l'idea che si afferma
Sette minuti ancora finisco
L'idea che si afferma è quella di
Avere istituzioni deboli dal punto di vista dell'efficienza lasciando il ruolo
Di
Guida dello sviluppo del Paese a questo signore
Fantomatico soggetto che sono i partiti politici
Quali anello di congiunzione tra
Movimenti sociali diciamo così matematici
Quindi i parchi partito come l'avanguardia no
Di mondi
Radicati nella società e lo Stato
Per cui quello che per noi oggi è
Un'aspirazione quasi normale no Cecchi quale quale politico teorizza l'ingovernabilità
Quale politico teorizza
L'utilità delle crisi
Oggi
B
All'epoca io non dico che si teorizzava Sella inutilità delle crisi ma l'idea era il rischio maggiore non viene dal rischio della crisi o delle crisi rischia maggiore viene dal rischio che qualcuno vinca
E prenda tutto
Ricorda Dossetti per esempio
Prima a proposito della forma di governo presidenziale di cui pure si discusse brevemente in Assemblea costituente
A un certo punto ci fu l'intervento di De Gasperi
Il quale Degasperi
Blocca il PIL proprie esponenti lobby sembra Presidente pro partito rispetto a quasi così presidenzialista ma addirittura di cancellierato quella che oggi viene considerata diciamo così nel dibattito la posizione più debole in tema di
Di riforma costituzionale cioè quella in cui fondo il rischio che non si superi lo Stato ingovernabilità e maggiore bene il cancellierato vengono visti come
Rischiosi
Perché Degasperi dicendo noi riusciamo a dire rischiamo di trovarci tra qualche mese presidente la Repubblica Nenni cioè uno degli esponenti del
Fronte social comunista non ce lo possiamo permettere questo rischio
E quindi la scelta dei costituenti diventa quella di affidarsi al ruolo in qualche modo
Di fronte a dei partiti come interlocutori gli uni degli altri nelle istituzioni perché lo Stato funzioni e non sosta in po'mediatori rispetto alle proprie basi
Giorgio Amendola comunista
Quindi da una parte Degasperi che frena i suoi dall'altra parte Giorgio Amendola
In Assemblea costituente
Dice questa frasi che
Mi piace entrare proprio perché
Segnalano la distanza rispetto a oggi
Dice Amendola oggi la disciplina la stabilità
E data dalla coscienza politica affidata all'azione dei partiti politici
Quindi
Regime parlamentare il più aperto possibile perché la situazione fluida ed è bene che sia consentano de quo menti successivi
Tanto meglio se gli adeguamenti si possono fare senza crisi tanto meglio
Però
Se crisi ci devono essere
è meglio che siano crisi gli adeguamenti successivi per evitare rotture più profonde
Questo il motivo per il quale
La soluzione organizzativa della costitutive l'Assemblea Costituente fu una soluzione estremamente debole oggi a detta di tutti
Famoso ordine del giorno operassi
Four provato all'ASL alla alla al in coda un dibattito
Sulla forma di governo in cui
Eliminate tutte le
Posizioni come dire più estreme si giunse a
Proporre una forma di governo parlamentare blandamente razionalizzata cioè
La cui come dire
Protezione nei confronti dei rischi degenerativi del parlamentarismo di fatto si rivelò
Molto limitati
Quindi una Costituzione che nasce sull'idea che la spina dorsale
Cioè su su su questa duplice
Convinzione da un lato
Che quello era il punto di partenza
La rivoluzione promessa e non la rivoluzione compiuto
E dall'altro punto di vista l'idea che gli attori di questa rivoluzione il la spina dorsale di questo modello dovesse essere dovessero essere i partiti
Costretti in qualche misura collaborare gli uni con gli altri per realizzare
Diciamo così quelle approssimazioni progressive al futuro
Che evitassero degenerazioni diciamo così
Fino alla guerra civile
Questo modello che è un modello che a mio parere
E la soluzione più felice nel contesto in cui si era
Essendomi alternativa diciamo così più rischiosa noi dobbiamo sempre guardare le cose quando facciamo una riflessione sul passato ex ante non ex post
Quindi se il clima in Italia era quello queste soluzioni mi sembrano soluzioni
Felice Labour questo giocando sulla
Sulla sul suo sulla sulla
Sulla battuta dico non è più la Costituzione più bella del mondo perché quelle soluzioni furono effettivamente soluzioni felici
Il problema e che furono delle soluzioni che misero come dire le basi
Per rendere estremamente difficile se non impossibile
La possibilità di passare da quel modello diciamo così di democrazia di costituzione a funzionalità debole
Ad un modello di del di costituzione a funzionalità forte
La Costituzione non è più la più bella del mondo perché mutate le condizioni in cui essa fu prodotta
Non si è non si riesce
A
A mettere mano per aggiornarla rispetto alle necessità del tema
E quindi
E chiudo su questo
Ci troviamo in un altro condizione in cui l'operazione che più facilmente si fa sulla Costituzione
E quella di non cambiarla
Ma di
Come dire
Rileggerla continuamente
Attribuendole significati che in origine non aveva e che anche
E che anche oggi è difficile attribuirle e trasformarla in qualche cosa che appunto è
I
I nello stesso tempo idealizzato e svuotato
Se voi pensate che cos'è
Il modello di organizzazione dei processi decisione nella Costituzione penso alla legge agli atti normativi eccede che cos'è oggi l'attività normativa
Che è fondata fondi fondato sostanzialmente sull'unico atto che la Costituzione concepisce come eccezionale cioè il decreto legge
Tanto per fare un esempio vi rendete conto di quanto distanti anni luce siamo da quel modello che però si preferisce come dire
Essiccare né i fatti
Piuttosto che modificare
Espressamente
E il sul motivo per il quale si come culturalmente questa operazione difficile
Quello che dicevo all'inizio cioè che da una parte
La la la la consapevolezza dell'impotenza
E d'altra parte la paura che oltre quel compromesso non si riesca a trovare un nuovo compromesso e quindi la cosa migliore
E restare come dire idealmente e disperatamente
Legati a quel sacra reliquia
Che tanti intangibile quanto ormai come dire
Afasica incapace di
Di dire
Alcunché di nuovo rispetto al tumultuosa trasformazione della delle nostre
Grazie
Questo è un applauso spontaneo questo sì
Bene
Ecco c'è già una domanda loro io chiederei la cortesia di
Avvicina
Volevo chiedere se la natura
Aumenta perché l'ha fatto molto riflettere questo fatto che la nostra Costituzione non è figlia di una guerra civile no non scaturisce da una guerra civile
Allora quanto ha inciso
Da una rivoluzione si dico azione civile perché pensavo un po'le condizioni storiche insomma nel dopoguerra
Guerra partigiana insomma tutto quello che è successo
Era quanto ha influito e diciamo a livello politico proprio sul nostro tessuto antropologico nel senso che
Pensavo facendo un salto storico incredibile sembra che il Governo letta sia un po'figlia di questa Costituzione ecco c'è un qualcosa di irrisolto praticamente
Che è un po'alla cifra diciamo può del nostro Paese ma inutilmente Moro il compromesso storico tutto quello che diciamo è accaduto dopo una quindi una cosa molto densa
Però quanto questo può avere inciso proprio a livello antropologico non solo a livello politico perché poi ci rendiamo conto delle livello di ingovernabilità
Che in qualche modo soprattutto ciò nell'ultimo fra gli ultimi decenni ha caratterizzato un po'il nostro Paese però quanto a propria inciso al nostro leve nel nostro tessuto antropologico questa cosa non anche a livello di sudditanza io penso che in qualche modo
Anche perché credo che ne siamo dei sudditi sostanzialmente no quindi schiavi di un regime fiscale
A qui quanto tutto questo ha inciso sostanzialmente così nel nostro essere italiani
Non vogliamo
Tre
Io la domanda la faccio ad avere
Ho devo risoluta grandi di Colli sarebbero punti programmatici per portare avanti una o
Riforma costituzionale basata su dei principi dei liberali
Se
Vincolistico
Quello mi chiedevo invece che ad esempio dal Milano centottantasette ci sono stati comunque delle proposte di riforma della seconda parte della Costituzione come difende dalla Commissione in botti in poi
Che nella relazione finale ad esempio di questa legislatura
E non si pensi appunto mai diciamo all'approvazione perché ad esempio all'inizio comunque per tutte le varie crisi di Governo secondo lei si giungerà mai
E in base invece è un'altra domanda invece in base diciamo alle tre proposte di forma di governo che sono state ad esempio di questi parchi in questa relazione finale e quale sarebbe la miglioria per l'Italia
Costituente
Ma diciamo fatta farò una risposta che spero sia
Mascara una matrice unitaria della seguente cioè io credo effettivamente che nello sviluppo del nostro sistema politico abbia contato enormemente la narrazione che si è imposta
Sul modello di convivenza politica che origina dalla Costituzione
Cioè l'idea che
La democrazia sia
La convergenza dei diversi
Nel momento della decisione
è un'idea che ha le sue radici
Nell'Assemblea costituente
E che si radica progressivamente attraverso i vari passaggi
Diventando una sorta di dogma ma è scatta da subito
è scattata subito sicuramente per tante ragioni
Diciamo l'Atlantico non dimentichiamoci che in Italia il sistema politico nasce prima del sistema istituzionale nasce prima il CLN
E poi nasce la Costituzione
Che
I partiti soprattutto diciamo così i partiti il partito comunista che è un partito di grande rilevanza quantitativa e qualitativa nel nostro Paese
Ma insieme al Partito Socialista alimenta un'idea della politica in cui i partiti sono divisi sulla base di una frazione di una frattura classista
Con la conseguenza che perché tutte le classi siano rappresentata nel processo di decisione necessario che tutti partecipino prese decisioni
Se voi leggete il dibattito che si fece nel cinquantatré a proposito della riforma della legge elettorale
Con la quale lei Gasperi tentò diciamo di sì di di rompere
In ascendente consociativismo
Con una legge che
Con premio di maggioranza il quella che poi venne non a caso etichettata legge truffa e che segnò
Questo non si sia abbastanza ma segno la fine politica di De Gasperi cioè su quella riforma Degasperi chiude la propria vicenda politica
Con l'ostilità anche di
Parte consistente del suo partito che infatti subito dopo si precipita a rimodificare la legge
Per nel dibattito su quella legge considerata diciamo così tra virgolette in buona fede legge truffa uno degli argomenti utilizzati è con questa legge
Noi siamo noi diciamo così
Partito Comunista Partito di vista noi siamo
Come dire fuori dalla competizione se vince
Democrazia Cristiana nel senso che l'essere opposizione non ci consente di rappresentano i processi decisionali quelle classi che sono di cui siamo espressione
Di cui siamo portavoce
E io adesso non so se non ritrovo perché mi tutti mi appunto vi ho portato
Minacce sempre per rimanere in linea ma visto che voi non avete citato
Ecco c'è questo in occasioni questo dibattito sulla legge
Elettorale dei cinquantatré in cui si scontrano proprio queste idee
Viene fuori quanto
Ci sia questa identificazione tra la democrazia
è un sistema di tipo consensuale o consociativo
E quanto rispetta questo modello di democrazia consensuale la legge elettorale perché in quell'epoca in quel momento si parlava di legge elettorale
Di riferimento sia il proporzionale quindi quanto le il
Il la la la l'equazione democrazia uguale proporzionale fosse radicata
Moro Aldo Moro quello compromesso storico poiché
Ci torna su quel punto che anche questo un punto interessante storicamente da rivalutare Aldo Moro fu chiamato dare Gasperi a rappresentare la posizione avvicina il dibattito sulla legge elettorale e a un certo punto
Il suo intervento affronta esattamente questo nodo culturale
E si rivolge a Lelio Basso diciamo che esprime la posizione del fronte social comunista e Moro dice mi piace citarlo perché guardate quanto risuona meno
Nelle more che sono molto queste parole dice Moro quindi esigenza di democrazia eh secondo onorevole Basso questa
Che si è arreso il più possibile difficile il costituirsi di una maggioranza e di una maggioranza omogenea
Necessità di realizzarsi di compromessi politici i quali facciano sì che le decisioni inerenti alla politica nazionale siano prese mediante accordo di forze diverse e qualche volta
Me lo consenta l'onorevole Basso non siano prese affatto in conseguenza di una neutralizzazione delle diverse volontà che potrebbero concorrere a costituire
La maggioranza cioè l'idea della democrazia che Moro tratteggia
Poi ci interessa poco sapere se esattamente corrispondente a quella di basso però ci dà l'idea del clima di un contesto e che la democrazia sia l'incontro tra diversi
E che si densi diversi non si riescono ad incontrare è meglio non decidere piuttosto che decidere
Quindi è la
Come dire la apoteosi della democrazia consensuale no
Il compromesso storico
è
Onere una una fine non è un episodio interessante della storia politica perché viene letto dal pc e da Moro
In modo molto diverso rispetto a come la narrazione ufficiale ce lo riconsegno
Perché
Il la parola compromesso storico è una parola di Berlino un espressioni Berlinguer
E Berlinguer nell'utilizzare questa espressione far riferimento ripropone le modernizzando la quell'idea che dalla Costituente aveva caratterizzato
La posizione comunista cioè
La democrazia è l'incontro di diversi che il Governo l'insieme quindi il compromesso storico per Berlusconi per Bush Berlusconi per Berlinguer
La psicosi interessante per Berlinguer il compromesso storico
La
Codificazione
Oggi abbiamo delle larghe intese la codificazione della collaborazione tra diverse
Per Moro il compromesso storico non è affatto questo
Per Moro con per buono il compromesso storico almeno l'interpretazione che ne danno Elia Ruffilli e Moro spesso nell'intervista a Scalfari
Pubblicata postuma dopo la sua il suo omicidio
Ne per Moro quella invece è una fase della democrazia cioè la fase nella quale si pongono le basi appunto per la terza fase cioè la fase della democrazia dell'alternanza
Quindi dal punte ma Moro queste interviste io vi suggerisco di reddito se riuscite a trovarla per me non è stato semplicissimo poi da qualche parte pubblicata in cui Moro dice l'Italia non è un Paese per la consociazione fatto per la consociazione l'idea l'Italia un Paese in cui l'alternanza deve essere l'orizzonte di arrivo dirittura dice
Contro l'interesse del suo partito dice insomma anche a noi ci farebbe bene l'alternanza anche noi democristiani che governiamo questo Paese da quarant'anni ci farebbe bene ad andare un po'l'opposizione non lo dice in questi termini in cui lo dico io ma insomma tra le righe
Emerge almeno così emerge una ricostruzione
Allora secondo me qualsiasi intervento do la Costituzione
Deve mirare
A questo obiettivo
Cioè apporre le condizioni istituzionali e culturali quindi anche
Con riferimento alla parte diciamo così più generale per
Superare questo modello di democrazia come democrazia con su un suo allievo consociativa
Questo però non può venire qualcuno mi chiedeva quando verrà o se avverrà
Se non io penso che avverrà
Forse anche prima del default
Però
Avverrà solo nel momento in cui noi costruiremo una narrazione culturale
Che si è in grado di sostenere questa dico io dico sempre
La rivoluzione francese nasce dopo quarantacinque cinquant'anni di elaborazione dell'emiciclo per via né che nasce dall'oggi al domani
A noi dobbiamo essere consapevoli che questo Paese viene da una storia in cui la narrazione ufficiale
Dell'equazione democrazia uguale
Consociazione uguale proporzionale
è il leitmotiv
Di cinquant'anni si sta i lo strumento di legittimazione delle élite delle classi dirigenti
Ora mi verrebbe da fare qualche citazione sull'attualità sulla legge proporzionale ma non la faccio
Però
Certamente più di una generazione ha formato la propria idea di etica pubblica sull'idea che la democrazia sia il luogo in cui
I diversi si incontrano e decide ecco decidono
Quindi che cosa manca nella nostra cultura manca l'idea democratica del conflitto
Se manca
Quel tassello
Che fa esse la democrazia sufficientemente solida da potere coesistere anche nella
Competizione tra le parti
Infatti la nostra competizione di questo ventennio diciamo così secondo repubblicano è stata una competizione
In cui l'operazione meglio riuscita
è stata ideologizzati l'ideologizzazione del conflitto che prima era su modelli comunismo anticomunismo
Adesso è diventata un po'è rimasta comunismo anticomunismo è un'altra parte è stata berlusconismo antiberlusconismo
Cioè l'idea demonizzata Oria del conflitto e stare a cuore come dire de reintrodotta
Dopo la crisi delle logiche attraverso questa questo registro questo canale
E ed è un'idea che
Come dire ma
Trova terreno fertile
Perché culturalmente qui la continuazione di un modello che esiste da sessanta
Quindi non è un'operazione semplice l'operazione molto complessa
In cui appunto poi il rischio di demonizzazione di
I
No di appunto
Di minacciare
La dignità della Costituzione più bella del mondo cioè in in questa in questo dibattito c'è tutto c'è paradigmatica mente tutto il nostro la nostra difficoltà di di voltare pagina
Quali sono le scelte liberali
Beh diciamo sulla prima parte io personalmente
Non so se sia un tema che deve entrare che il che potrebbe entrare in Costituzione
Impellente e il nodo
Questo modello ibrido
Di costituzione liberalsocialista
Si è reso possibile e pratica abbia una condizione
Che quella della
Come dire crescita esponenziale della spesa pubblica e del debito pubblico
Cioè
Un sistema incapace di decidere può assumere come l'unica decisione quella di accontentare tutti
è l'unico modo di accontentare tutti quello di contrarre debiti sulle generazioni future
Per cui
Il modello
Che si è affermato
è un modello di tipo
I per interventista per ragioni
Ideologiche economiche e politiche
Comincia come strumento di consenso di un sistema impotente
Queste il nodo secondo me da aggredire
Prima culturalmente
Io
Ritengo
Questo mi fa ogni giorno dei nemici che il tema
Società di mercato per l'Italia sia un tema abusivo sul titolo abusivo sia un abuso di titolo
Perché tecnicamente quando l'intermediazione
Pubblica dell'economia supera il cinquanta per cento prevale la componente socialista non la componente
Liberale diciamo per ragioni matematiche
Quindi
O si
Quindi secondo me è una Costituzione che si voglia dire liberare deve intervenire invertire questa tendenza secondo me alle invertire comunque perché
Che che ci raccontino diciamo il fondo del barile l'abbiamo già raggiunto e non c'è un'OPA che tenga non è che se non usciamo dall'Europa i mercati improvvisamente diventano come generosi e scommettono su di noi
Però certamente queste il tema sulla parte organizzativa ma
Ore venti e discorsi è più complicato attuare articolato e non voglio rubarvi tempo io penso che il problema del nostro sistema politico essendo quello della
In decisionalità della della scarsa attitudine competitiva il modello da scegliere un modello che rafforza questa competizione
E che rafforza gli strumenti di questa competizione ora per rafforzare gli strumenti di questa competizione bisogna ridurre gli strumenti dell'intermediazione partitica
Cioè
Perché la competizione sia efficace bisogna che funzioni sul registro di premio sanzione da parte del corpo elettorale
Se invece il meccanismo il meccanismo che è fortemente intermediato dei partiti la tendenza dei partiti non sarà quella competitiva ma sarà quella collaborativa rettifica di tutte le élite
Per cui
Modello competitivo e il modello competitivo che secondo me e più adatto a un Paese come l'Italia oggi
Una volta che è fallito perché dobbiamo riconoscere il che è fallito il tentativo di trasformazione democrazia italiana attraverso
Il modello diciamo così del premierato cioè il modello
Della investitura diretta di maggioranze che fossero in grado di
Di diventare maggioranza di legislatura perché questo ma queste questa scommessa è fallita perché i partiti
Non sono state in grado di sostenerla e l'altra soluzione che si presenta nel PAN nell'orizzonte comparato e quello del semipresidenzialismo cioè in cui
In presenza di partiti frammentate incapace di disciplina arsi
La responsabilità dell'indirizzo politico direttamente discendente dalla volontà del corpo elettorale viene assegnato un altro organo che il Presidente La Repubblica
Che l'organo che ha il compito di disciplinare esattamente il buon funzionamento del sistema politico e di azionare all'occorrenza gli strumenti di di punizione che sono
Che sono lo scioglimento delle Camere quindi il ritorno
Ai cittadini siamo alla la
Alla volontà sovrana del popolo
è chiaro che questo modello modello che fa difficoltà che anch'esso ha difficoltà ad affermarsi in Italia perché
La cultura
Ripeto e quella di
Una spina dorsale costituita dalle élites che mediano tra
Come di una società in ebollizione incapace di autodisciplinarsi è la vita istituzionale di istituzioni incapaci di decidere
Se non mettiamo in crisi questo modello se non ritorniamo diciamo così ad una idea della riduzione dell'intermediazione partitica
Rimarremo in quella cultura politica paternalistica che Giovanni Orsina nel suo libro sul berlusconismo così bene raffigura cioè l'idea di un Paese in cui
Sono le élite che si assumono la responsabilità storica di
Accompagnare il popolo verso le magnifiche sorti e progressive del futuro
E i governi tecnici non sono che come dire la manifestazione moderna di questa cultura
La cultura delle élite
Che come direbbe De Andrè nella sua canzone dicono al popolo quello che deve pensare
La sua canzone uso canzone don Raffaele no tredicenne vado a trovare il braccio nelle ci prendiamo il caffè mi dice quello che penso
E il modello è quello lì cioè da una cultura di politicista paternalistico
Siccome il popolo siccome il popolo non è in grado né siamo l'unico Paese che nel momento massimo della crisi non ha fatto le elezioni politiche
Considerando le elezioni politiche nella narrazione ufficiale come
Il rischio più grande che potesse far correre
Ci sono altri interventi
Uno certe
Sì io volevo chiedere la sua opinione sul alla riforma del Titolo quinto dalla Costituzione si è avuto meno senza senso
Grazie
Siamo in una certa difficoltà
A considerare a valutare una riforma
Cioè
Lo dico di essere una certa difficoltà
A ridurre il problema del decentramento politico in Italia la riforma del Titolo quinto per la semplice ragione che
Il Titolo quinto una
Proposta di soluzione del problema del decentramento che è del tutto anacronistica rispetto all'orientamento di tutti gli altri Paesi del mondo
Cioè i modelli costituzionali diciamo così oggi sono modelli costituzionali in cui il decentramento non passa per la pretesa illuministica di definire le competenze attraverso
Attraverso titoli
Di competenza no
La prole attività professionale la moneta ma attraverso meccanismi di collaborazione tra gli enti
Perché si realizzino seri meccanico tabulazione all'ente l'unico modo che i Paesi del diciamo diciamo di decentramento politico hanno trovato si chiama seconda Camera
Seconda Camera territoriale
Poi può essere il Senato il Senato federale poi se il Bundesrat tedesco può essere
La la il Senato australiano però il modello e quello lì
A se mai quel modello non l'abbiamo mai sperimentata non smentendo non possiamo nemmeno valutare le riforme in campo
Regioni cioè le possiamo valutare come inevitabili siano dei fallimenti
Perché la
L'orientamento verso il quale vanno le le
Gli ordinamenti federali oggi non è quello di
Pretendere appunto ripeto illuministica mente di dare dei nomi e le cose così di dividere le competenze
Ma è quello di creare dei procedimenti politici attraverso i quali livelli dei diversi livelli territoriali di governo in qualche modo si
Si relazionano a noi non abbiamo il Camera non abbiamo
Affermato il principio di una coincidenza tra
Livello della spesa e il livello dell'entrata diciamo
Ma abbiamo divaricato queste due meccanismi per cui livello che spende non è quello che tassa e viceversa quindi abbiamo creato una democrazia delle due venti democrazie irresponsabili
Per giunta non coordinate tra di loro e non coordinate con livello centrale è un miracolo che continuano a funzionare
Continua a funzionare parola grosso mi rendo conto però
Sembra
Perché questo diventa un po'il cane che si morde la coda ovviamente
Io penso che le risorse culturali per la riforma costituzionale non siano necessariamente solo nei partiti che peraltro i partiti ci sono perché voi
Libero che non ci siano
Il problema è che lei ha ragione
Nel mettere in luce che
Certo ci come dire Kennedy necessario un contesto
Di consapevolezza culturale che forse non è non è così diffuso ancora in Italia cioè se noi facciamo la domanda cento persone
E più democratico il sistema uninominale sistema proporzionale secondo me una buona componente superiore alla metà ci dice che più democratici stiamo forse una
Tanto per fare un esempio diciamo così di attualità
Oggi io ero in asse
Già oggi ho fatto un'audizione alla prima Commissione affari costituzionali un parlamentare mi ha fatto la seguente domanda in perfetta buona fede ma il sistema nel quale
A il processo elettorale
Distorce per assicurare una maggioranza di seggi ad un al partito che la maggioranza relativa
Non prefigura un modello di democrazia dall'alto a fronte di un sistema proporzionale che presento che credo che
Che configura un modello di democrazia dal basso
Ora se voi ci pensate
Questa interpretazione
E e lì e il capovolgimento della realtà
Cioè io direi che dal basso la democrazia in cui i cittadini sono in grado in qualche modo di scegliere la minoranza maggiore per farla governare
Ed è una democrazia dall'altro quella nella quale i cittadini non scelgono nulla perché sono poiché l'élite politiche che a livello parlamentare fanno e disfano gli accordi di governo
No
Però nella percezione di di questo interlocutore che non era un interlocutore come dire interessato a distorcere l'alta ma che credo fosse sinceramente convinto di quello che diceva il sistema proporzionale è un sistema più democratico e più dal basso
Di un sistema maggioritario
Questo però dall'idea del del livello dell'equivoco culturale in cui viviamo
Perché sto parlando i parlamentari della Repubblica ma sto parlando di gente comune
Che vuol dire che c'è molto lavoro da fare culturalmente parlando
Ed è un lavoro lungo che richiede
Molta perseveranza diciamo così
Però potrebbe accadere prima del default
Ci sono altre domande interventi
Ne
Allora ringraziamo il professor Guarini prevediamo un altro applauso però
Vediamo
Molto diverse grazie