Presentazione del libro "Hotel Rebibbia" (Herald Editore - Quaderni del Carcere)

Che queste scelte che rimette tristi il tempo non scorre mai
Qui l'attualità è uguale a quella di tutti finisci che tu sei loro e loro sono tre
Uomini celati come bestie gli sguardi di altri desiderosi di vedersi preclusi
I più giovani convivono e crescono come fratelli senza esserlo mentre i grandi sono a volte nemici per rancori senza origine
In questo pianeta i giovani scherzano con semplicità e gioiscono per niente non sanno ancora di quanto e come sono lunghi giorni fatti solo di silenzi di Jesse ripetuti ma
Sono già adulti maturati precocemente da questa vita
Nel grembo del carcere
Qui del regno della solitudine dove ognuno sa adatta all'altro dove il tempo scorre molto lentamente nelle celle farete
Qui ognuno consuma il tempo inutilmente nell'attesa che venga quel fatidico giorno in cui uno di noi lascerà l'altro
In questa atmosfera fredda come una musica e rumori di un treno percorre mi trasporta lontano con un sogno mi porta via in cerca di un futuro di una vita migliore
Nunzio nel grembo del carcere
Prefazione Cristobal Muñoz
Si può raccontare il carcere senza conoscerlo
La scommessa degli autori dei racconti inseriti nel libro fotografico che avete nelle mani ben distanti dal voler giudicare ciò che può condurre un uomo dietro le sbarre di una prigione
E quella
Di proporre il resoconto immaginario di persone segregate che desiderano alla libertà
Troppo forte passa
Che desiderano la libertà tanto da avvertire né continuamente il bisogno
Ogni volta che si passa davanti a un carcere ci assale un'inquietudine che non ci lascia scampo
Se mai un giorno dovesse capitare a me ci si domanda come potrei sopravvivere ad un'esperienza del genere cosa ne sarebbe della mia vita dei miei affetti che fine farebbero i miei stessi pensieri
Allora ci si immagina vinti seduti immobili sul volto di una branda malandata a fissare una parete con una vaga dei TAR circa consapevolezza di vita
Edgar Allan Poe
E una quantità di persone senza volto che si spengono e lambiscono giorno dopo giorno trascinando in silenzio un'esistenza incolore
Spettri erranti in cerca di serenità uomini e donne diventati scorie di questo nostro mondo belve feroci da rinchiudere dentro solide gabbie per impedirgli di Schio gare il loro impiego istituito
Intaccare gli stereotipi funzionari ad una narrazione convenzionale non è affatto facile
Prevale in genere l'immagine del carcere come luogo di violenza e di sopraffazione di lotta per il potere tra detenuti e guardie carcerarie a cui consegue un'ansia che si può placare solo con l'idea di sorvegliare e di punire
Il detenuto non può mai migliorare
Come gli animali è incapace di ragionare e di elaborare poiché sulle proprie riflessioni possiede come un unico strumento di comunicazione la violenza e nulla più
Eppure
Nonostante talvolta il detenuto appaia oggettivamente scoraggiante uno sguardo diverso non è impossibile
L'idea di scrivere i racconti è nata dagli stupendi fotografia di Gaetano Pezzella che a Rebibbia ci lavora da tanto tempo ed ha reso conto informale del lavoro che alcuni di noi svolgono nel carcere
Guardando le fotografie è nata per prima la domanda su chi fossero le persone ritratte soltanto dopo osservando l'espressione di quei volti è nata
La domanda sulla loro storia su chi fossero le persone ritratte e allora si è provato ad immaginare la loro storia
Si voleva comprendere per quale ragione avessero accettato che gli venisse rubata l'anima tempestarla poi davanti ad un pulpito gli sconosciuti del tutto estranei al loro mondo chiuso dimostrando di essere disposti a venire ancora una volta giudicati
Uno sguardo diverso non è impossibile si diceva
Alla fine ci è sembrato di aver compreso una cosa piuttosto semplice che nonostante i muri alti e le sbarre alle finestre nonostante non sfumare dell'orizzonte e l'assillo dei pensieri circolari
La vita in un carcere seguita scorrere comunque e assume i suoi significati vicina vicinissima a un soffio dalle nostre insistenze
Il libero
Non presento un preciso ordine narrativo non è questa la sua intenzione ogni otto ore ha provato ad immaginare
Quale sia il valore assegnato alla libertà per chi vive chiuso dentro un carcere
Cosa significhi sognare e cosa possa voler dire fare i conti con il proprio carceri inferiore
Per ultima nel titolo lamenta fratello terra
E lì che si alterna di continuo una molteplicità di persone differenti
Che si incontrano ogni volta per caso di sfuggita si scambiano un saluto un segno qualunque anche se dopo ognuno va per la sua strada
Se Pascal diceva che la ragione non conosce tutte le ragioni del cuore
Nemmeno il Codice civile o quello penale possono pretendere di conoscere classificare tutte le sfumature dell'anima i suoi grovigli
Non è in primo luogo l'osservanza di una legge umana e religiosa affari di un uomo un uomo a infondere e la capacità di discernere il bene dal male di vivere liberamente il proprio rapporto con gli altri con se stesso e col proprio destino
La vita di un individuo le sue passioni le sue paure
La sua capacità di amare la sua aridità idee che venera i fantasmi che lo perseguitano scorre al di qua o al di là di ogni legge faccia a faccia con l'inconcepibile è abusivo mestiere di vivere
Vero e proprio lavoro nero Claudio Magris la storia non è finita
Grazie grazie a tutti voi per essere qui con noi questa sera la presentazione degli hotel Rebibbia questo bellissimo libro
Con impreziosito da le fotografie di Gaetano Pezzella che ci dà l'occasione io intanto mi presento sono Alessandro Pepe chiedo scusa per forza sia che non sono nomine deve
Sono Alessandro Pepe rappresento questa sera l'associazione il viandante è un'associazione di volontariato che sul territorio su questo Municipio da diversi anni si occupa
Di carcere di emarginazione sociale di lotta all'emarginazione sociale ed in particolare sul carcere attraverso lo sportello Rebibbia
I nostri volontari cercano di favorire il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti residenti su questo in questo Municipio
E dicevo questa occasione questo hotel Rebibbia presentazione questo libro trovo che sia un'occasione preziosa
Come preziose sono tutte le occasioni nelle quali si può raccontare la realtà carceraria è una realtà della quale spesso
Non si parla o se se ne parla si parla in termini numerici ci si dimentica
Che si sta parlando di persone che si sta parlando di esseri umani che si trovano all'interno del carcere
Per scontare una pena che la Costituzione prevede abbia finalità rieducative mentre spesso vengono
Lasciati abbandonati al loro destino non rubo altro tempo ai relatori che questa sera si alterneranno
Qui con noi lascio la parola Cristobal Muñoz perché parlerà presenta Anza degli autori di questo bellissimo progetto
Buonasera
E brevemente intanto l'arredamento forse non era quello che aspettavano comunque ci sarà un artista un poco il tema
E queste livello quelle sforzo collettivo
Ormai la parola collettivo Mormanno se di luce
Comunque noi abbiamo cercato
Quindi lavora insieme a partire della fotografia De Gaetano
Appunto li euro non ha nessuna pretesa quei lotti
Interpretarli marcire immaginare queste l'esercizio nostro voi giudicate sì siamo recita il no
E
Bene
Il libro in realtà
In atto due anni fa ridere tariffa dei tuoi che stiamo cercando fino a oggi questa idea questa utopia prende forma il Rillo vediamo inutili
Che dire penso che sia più importante sentire allo Stato
Illustri invitati intanto ringrazio ma tutti per la vostra presenza grazie
Grazie
Questa parte
E era previsto da stasera qui con noi non intervento del Presidente del Municipio Andrea Catarci che all'IVA ci aveva detto che aveva anche degli impegni in concomitanza con quest'occasione per cui non so se riuscirà già raggiungerci però la preminenza che faccio è che tutte quelle attività che qui facevamo e che prima era contavo
Sono possibili anche grazie ad uno dei pochi amministratori o comunque politici che hanno dimostrato fattivamente anche un interesse concreto verso queste tematiche
Ritirerei a parlare l'avvocato Angiolo Marroni garante dei detenuti della Regione Lazio
No io vi chiedo scusa ma faccio una cosa che normalmente quanto lavello fare ed altri Buford hanno duramente cercarlo e me ne vado
Cosa massimo è una valutazione
Però riguardare perché sonore riferita alla vicenda
Posso drammatica nemmeno
Conseguito
Sopravvivere ma insomma
Allora noi siamo ogni iniziativa di affronta il tema al carcere positiva
Avremmo ancora altre iniziative inoltre abbiamo
Anche è un impegno grande da parte
Molte organizzazioni
Sul tema amnistia e indulto
Tra l'altro credo che il giorno di Natale ci sarà una marcia che partirà da San Pietro
Alla quale io con la mia organizzazione ed è una organizzazione pubblica istituzionale ho aderito
Ora
Se noi riuscissimo ad avere la barra stia riduttivo
Curva altro comunque sicuramente meglio Brasilia
Noi avremmo già risolto problema che è il problema dell'affollamento del CIACE
Che erogare le condizioni per cui il CIACE invivibile
No assolve la funzione che la pena
No nel carcere appena nella Costituzione ed efficiente
Ne speriamo di avere dal Parlamento italiano questa decisione
Io
Realisticamente vedendo contrarre non è una cosa facile
Perché ce l'ha visto posizioni politiche
Che si sono espresse contro questa decisione
E per avere la positività di questa decisione occorrono i due terzi del Parlamento
Due terzi
Quindi noi facciamo bene ad agire il Presidente della Repubblica intervenuto su questo tema
Anche se devo dire che
Delle interpretazioni
Discorso del presidente avevo quelli della nostra chiamata dal Parlamento
è stata presa soprattutto la questione appare stridente urto
Ma se si regge bene quella notarile piuttosto intensa
Si vede che in realtà il Presidente ha affrontato anche le questioni che precedente non va bene si accrescono più diffuso
E quali sono le questioni per cui
Ci sarebbe definita dichiarare la Breast scherzoso vado in ordine
Questioni di fondo sono cose nostro codice
E e G successive che esso Rove conserva avvarrò approvate dal Parlamento
Ci sono alcune da Bossi Fini miliardi per il termine oggi c'è un altro dire
Per l'azienda tra Giovanardi la Cirielli pesante sono sono tutte le leggi che hanno aumenta ciò è previsto sempre di più la pena carceraria
Per cui carcere oggi è un contenitore insopportabile
E anche se questo Ministero
Mostra segni interessanti di volontà di intervenire ridurre questo fenomeno dell'affollamento
Tuttavia però si fa cosa è previsto da questo dato che in Italia abbiamo circa sessantatré mila sessantaquattro mila detenuti chi ricorda una capienza regolamentare di quattro mila cinquecento
Bertinotti
Il Lazio per loro a differenza di altre regioni posso sia ancora più
Diverso
Posso disegno di averle orientamento maggiore mentre le altre Regioni stranamente un piccolo decremento
Prelevassero siamo arrivati ad avere sette mila e i trecento detenuti
Cioè abbiamo reparto nordici istituti penitenziari alla Regione Lazio abbiamo un affollamento di due mila e più detenuti superiori a quella che è una presenza Regolamento
Per cui se voi andate a Regina Coeli perché qui si parla di Rebibbia qua debba
Il e quanto è bello Rebibbia altresì riguarda il calcio Massimo si parte da Regina Coeli
Possiamo deriva Rebibbia femminile
Così arriva a Cassino Frosinone a Viterbo Roma ma a Velletri e Civitavecchia Rieti eccepirne attualmente si trova decisero risulta una situazione
Spaventosa
Per mancanza di personale perché Albins di pulizia di educatori psicologi a una situazione spaventosa per mancanza di fondi che il Ministero ha tagliato duramente
Soprattutto per quelle iniziative che tendono al recupero però c'è una situazione pesantissima di vacanza dirittura di direttori
Pochi sanno che nella qui a Roma il carcere di Regina Coeli chi ha più di mille detenuti cascine Bibbia quello di cui state parlando parliamo Rebibbia nuovo plesso che ha circa mille settecento detenuti
Io sono dal due mila e settecento il due mila ottocento detenuti
Il direttore
Direttore a scavalco cioè l'unico che chi riceve questi due istituti
Immaginate come possa fare a
Questa è una situazione tremenda che eccetera Lazio per cui c'è anche da domandarsi com'è che il Lazio
Elementi più delle altre Regioni la popolazione detenuta
Tenete conto che nella nostra
Regione la presenza di Turris direi aggiorna quaranta trentacinque trentotto quaranta per cento in alcuni casi superando la popolazione italiana in acqua caccia
Tenete conto che c'è un problema di
Che di mediazione culturale perché non si riesce a fare chiedevo se c'è gente che non parla l'italiano che abbisogna di estere comprese che nel carcere ancora più isolato degli altri tenuti
Allora risolvere questa situazione drammatica
Noi dell'ufficio del garante Ciabò un lavoro Norberto Ferretti agli presenza di tutte le carceri del Lazio
Anche al CIE di cui non si parla il CIE Centro di identificazione ed espulsione questa opportunità Velia
Qui c'è gente che lì
Condizioni spaventose
E non si parla del minorile
Anzi parlare anche dell'esecuzione penale esterna che sono altri detenuti persona bensì a un'altra discussione
Allora noi facciamo un'attività enorme nel carcere erano attingendo avrebbe cercato di dare una risposta alla domanda di lavoro di cultura di formazione e anche di sanità
Perché lì sotto questi scopi dobbiamo pure mettere in evidenza c'è l'aspetto sanitario che è un altro aspetto spaventoso le fasce
Dove peraltro l'attività sanitaria non è garantire adeguatamente
Ora è chiaro che noi dobbiamo insistere ecco che si iniziative sfoltita tra vescovo dobbiamo insistere perché il tema tirarci diventi il tema di tutte ma primario
Però badate quando si parla di carcere spingerebbe parlare anche di giustizia
Poi sono preclusi io mi rendo conto del quadro parla di giustizia ottimali penzola Berlusconi apprezzo non rese stavo facendo tirato la volata a Berlusconi
Io spero che Berlusconi scompare quanto privi Borrelli posso parlare di giustizia liberamente perché veramente
Che veramente ogni volta che i giudici Ricchiuti deciso conclusi così che i magistrati sorvegliato dopo così così che i processi non si fanno che ci sono quegli ai
Migliaia e migliaia di processi che era un vetro fatti o alcuni vengono fatti altri no perché ecco vengono scelti quelli da fare ridarò falle non vengono scelti
Quando si dicono queste cose
Si dicono cose già proseguo Berlusconi però
Qui per fare possiamo venire qui non lasciava nessun Rocco però tuttavia sappiamo che il problema giustizia un problema fondamentale
Dal carcere si arriva alla giustizia
Dal carcere si arriva al processo dal carcere si arriva al diritto penale dal carcere si arriva alla necessità di una riforma del Codice penale
Proposte varie sono state fatte all'ultima presieduta una Commissione presieduta da Pisapia l'attuale sindaco di Milano tutte definizioni cassetti del ministero della giustizia
Nessuna e a Gaza in autunno Etiopia oppure sapere
Credo
Nella al Parlamento
Ci sono posizioni progressiste ovviamente specie la mia posizione è molto conservatrici
è minore detto che non passino attraverso un po'tutti i partiti
Questa è una cosa da valutare
Tenete conto che il Parlamento a capo parecchi ma chissà ad i parlamentari molti avvocati parlamentari molti invece occorre giustizia parlamentari e molti che temono l'opinione pubblica
Perché l'opinione pubblica oggi viene sollecitata proprio dall'opposizione che è quella di portare la gente capace
Tutti temo che l'opinione pubblica ci si metta Cuonzo sei diciamo quello che stiamo facendo qui ma una forza politica che vuole cambiare
Deve andare avanti l'opinione pubblica no dietro l'opinione pubblica
Questa è la questione che dobbiamo affrontare tutti noi sappiamo che il problema non è semplice però mi pare
Che ci sta un po'eccettuato l'attenzione sul tema del carcere sul tema c'è la necessità di riformare questa giustizia che oggi è davvero un problema forse il primo problema italiano grazie
Qui
Ora
Gaetano Pezzella
Tutto il mio folle amore
Non soffia il centro
Lo soffia il centro
Così
Domenico Modugno Pier Paolo Pasolini
Come potevo non sapere
Che in la libertà
Ai Profumo il colore del risveglio
Mi viene da sorridere metterei proprio su di me Stati Uniti Carta
Violenta sensazione
Per anni ho atteso
Sognato
Desiderato tenuto questo istante
Questo incontro
Per anni ho vissuto mille mille volte questo momento nelle mattine Bund
Nella mia malinconia annegando nella solitudine
Cercando conforto
Nel perdono
Di una preghiera
Cercando un lenimento nel colore del ricordo dei tuoi io
Da principio o numerato i giorni che il Nesi
In una quota contabilità della sofferenza
Poi
Lentamente
O iniziata confondere i domani con i miei ieri
Infine così messo del tutto in una sorta di a nera nel sarà e della consapevolezza
Non certo per l'assegnazione no piuttosto che l'abitudine
Perché poi ci si abitua autonomi
Ci si abitua tutto anche
Alla mancanza di tempo
E guardo
Le mie mani
Mani colpevoli contro il cene a cercare
Rifugio e sicurezza ed è come se ne scoprì sì soltanto ora per la prima volta
Unico specchio della mia realtà
E i miei pensieri più segreti
Geografia concreta di me stessa mio serbo la mappa scrupolosa delle linee marcati sul mio padre
Profondi crepacci l'esistenza come ognuno indecifrabili come
Un approdo c'è il contributo il punto esatto da cui ricominciare la mia vita
Perché pur esserci lo so e so anche che da lì non potrò fare altro che riprendere a contare gli attimi I miei dubbi alle mie incertezza a questa mia nuova intensa paura
Paura del domani c'è
Paura di me stesso
Ma oggi
Oggi
Oggi io voglia di gridare di urlare al mondo chi sono
Regalare a me stesso il mio desiderio ieri ha bisogno di vivere oggi voglio solo inseguire questa ignota fornire sensazione
Necessità di amore
E definita
Guardo il borsone gettato lì in un angolo inattesa corpo inerte senza fretta confuso tra la polvere della strada e dei ricordi
Mi fa quasi tenerezza la sua muta apatica tangibili da
Eppure
C'è tutta la mia vita chiusa in quel sacco
Appena qualche libro pochi vestiti tante promesse tanta passione pazienza anche il desiderio di farcela di nuove
Guardo il centro
è già un gruppo abbaglianti che toglie il respiro che davvero CTG me è una diversa di Tudino alla luce e al camminare
Colpo improvviso alla radice del cuore convalescenza di emozioni
Ma mai
Mai
Ho respirato un azzurro così intenso e così vicino mai il mio avvertito così urgentemente la sua e la tua presenza
L'ho osservato a lungo ne ho avuto il tempo da dietro l'opaco grigio delle sbarre della mia prigione
Da ammirato
Le nuvole graffiare il cielo creando disegni messaggi simboli d'amore
Paolina
Ogni R. schiuma e inganno unica presenza di natura in quel luogo di privazione che assenza
Avrei voluto carezzare
Avrei voluto respirare
Avrei voluto caldeggiare in quel candore per essere
Io stesso forse per un attimo nuvola e vento
Per poter essere
In un istante
Solo
Vicino a che
Nora
Ne studiavo formale e limpidezza potenza di tipo nove temporale età con loro un volto un corpo
E un nome astratto alfabeto dei ricorrenti
Distesa sul reca le gambe allacciati come un sospiro trattenuto una sfida tra le labbra distende via tante almeno il tuo corpo giovane caldo
Provavo
Un intenso brivido a quel ch'contatto
Cosa sono le impone mi chiedevi senza attendere una risposta guardando
In alto
Troppo al di sopra del nostro destino davamo un volto e un nome
Quel mistero
Sempre uguale tuttavia sempre diverso
Sorride vi divertita mentre cambiando forma modellate da dita di vento accarezza Pamuk con leggerezza di fantasia
I nostri desideri
Guarda il cielo
Le mie mani
Guardo la mia vita
Cui
Ora
Amore di Dio il tuo folto il nome tout
No
Dove sei
In questo giorno di felicità o persino paura di pensarci
Anche
Grazie l'invito a parlare Roberto Boiardi direttore della casa Dietrich edizioni a Harald
Che accurata ovviamente l'edizione di o delle Rebibbia
Grazie sì alla buona sera a tutti
Ma in realtà la parola spetta a loro perché noi non abbiamo fatto altro se non
La parte esecutiva della
Dell'opera che ha avuto una gestazione alquanto alquanto lunga comunque al di là deve di tutto allora approfitto della parola solamente per una
Piccola presentazione
La la cooperativa info carcere a la la casa editrice dal debitore che ha costituito al proprio interno una posti da collana editoriale che si chiama poterne dal carcere
Qua devi dal carcere nasce con il preciso scopo di raccogliere le esperienze positive
Che si fanno all'interno degli istituti penitenziari italiani
Forse la cosa un po'strana perché uno potrebbe dire cosa si fa di esperienza positiva ma di esperienza positiva e qualsiasi cosa
Che abbia un senso
Da trasmettere all'esterno può essere la polizia può essere una lettera può essere un racconto
Può essere una qualsiasi tipo di testimonianza purché abbia un qualcosa di fondamento ecco perché nasce
E nasce con degli scopi ben precisi che sono quelli di fare informazione ecco perché si chiama info carcere
Tende a fare un'informazione asettica ed ecco perché si fanno questi libri fotografici affinché
Lo scatto della macchina fotografica vada sostituire lo scatto delle palpebre
Delle persone che non possono andare al di là del muro e quindi automaticamente farle entrare in quello che viene definita la città scomoda e farli apprendere una degnata realtà e lasciati poi la possibilità di avere e di formulare un'opinione
La possibilità di raccogliere testimonianze ad opera di tutti
Tutti gli tendiamo non solamente i detenuti o gli ex detenuti o le
Persona loro vicino come i familiari ma anche i cappellani insegnanti penitenziari gli operatori penitenziari nel loro genere che possono essere gli educatori le stesse guardie
I volontari di psicologi e così via
I magistrati o gli ex magistrati qualunque persona abbia un qualcosa da raccontare
L'altra formula che era quella di potere farsi che si andasse ad operare in un settore
Particolari come quello della cultura voi sapete che nel carcere si sono tante testimonianze di lavoro ma sono principalmente lavori manuali
Da ultimo si sono venute a creare anche delle coperte da delle cooperative nel settore della dell'arte della cultura
Poche nel settore editoriale che poi è un settore quello della cultura del settore editoriale un pochettino svantaggiato altri piloti recenti dati
Dell'Istat confermano un caro della lettura però non ci demoralizza siamo ed andiamo avanti e l'altra finalità è quella di far sì che da queste testimonianze si potesse creare
Una concreta attività lavorativa
Non ci abbiamo provato non sono tutte rose e fiori purtroppo lo sappiamo bene
Però l'anno prossima Maccione facciamo dieci anni di vita in questo settore abbiamo realizzato oltre duecento pubblicazioni c'hanno definito i signori della carta perché ci mettiamo
Amore e passione perché quando spogliamo il libro non lo sentiamo parlare perché tutto sta ad assaporarlo a sentire il profumo della carte a sentire quello che ci viene a raccontare
Abbiamo dato la possibilità
A delle persone di lavorare
E in questo contesto cerchiamo di fare
Il nostro meglio anche creando delle iniziative parallele che portiamo nelle scuole perché abbiamo creato al nostro interno anche di progetti di educazione alla legalità tra cui carcere esso conosci lo eviti
Dove portiamo i nostri libri e un'équipe
Formata da un cappellano da un agente penitenziario da un detenuto un ex detenuto un uno psicologo e un volontario direttamente nelle scuole
Per far parlare di bullismo partendo però dal carcere cioè al contrario ma nello stesso tempo stimolando i ragazzi a raccontare e quindi diventa una sorta di promozione della lettura
E una sorta di promozione della scrittura
E quindi abbiamo creata anche Progetto Ian buche ovvero giovane libro giovane penna dove abbiamo
Dove siamo riusciti da far diventare autori
Dei bambini di ragazzi di nove anni undici anni diciassette diciotto c'è gente che abbiamo portato anche al diploma di maturità
E alcuni ne siamo orgogliosi agli esami di di laurea e alcune tesi di laurea sono diventate delle ricerche dei libri che oggi sono sul mercato
Questo per dire cosa che da una raccolta fotografica
Fatta con passione con amore dal
Da Gaetano può essere uno stimola una riflessione ma nello stesso tempo una
Fucina di nuove iniziative perché oggi siamo qui in realtà che dato lavoro ha dato l'opportunità di di di essere libero
E ha dato l'opportunità a qualcuno di lavorarci
Ma l'altra cosa di noi ci teniamo e che mentre tutto passa
Le immagini vostro cassare le parole possono passare il libro resta
Il libro se viene realizzato in un certo contesto fa storia non domani
Purtroppo non ci saremo più ma il libro resterà sempre tutti i regimi totalitari la prima cosa che fanno e quello di eliminare i libri
Quello di bruciare i libri di mandare al rogo dei libri perché lì per una testimonianza
Il libro permette di sfondare in questo caso un muro una porta di sfondare tanti pregiudizi
Di fare una testimonianza di tra mandarla gli altri non è questo che
Vogliamo fare speriamo di esserci riusciti ma nello stesso tempo di una pena disperso le norme
Esperienza di un gruppo di persone
Che si sono riunite attorno a un tavolo hanno condiviso una serie di obiettivi di finalità e hanno permesso a noi di realizzarlo quindi io sono
Grato al loro che poi hanno scelto noi che ci sono venuti
A proporre questo
Quest'opera
Ma mastodontica
Quindi io
Grazie della parola non me l'aspettavo però poi lascio la parola loro che solo
In realtà i veri testimoni di questo avvenimento e soprattutto due cose uno
Voi applaudire che che sta qua in realtà dovremmo essere noi approviamo voi perché ci stimolato ad andare avanti e a fare sempre meglio se non ci fossero le persone non riusciremo
Ad andare avanti alla seconda cosa noi abbiamo i nominativi di tutti chi esce senza libero c'è una persona fuori con una mazza così lunga
Va bene comunque grazie per la presenza
Grazie
Grazie anche per aver secondo me ha segnalato una tematica che quando si parla di carcere che come in questa occasione fondamentale quella del lavoro perché poi nello stimolare lavoro percorsi di formazione all'interno del carcere
Per persone che poi comunque dal carcere
Ovviamente usciranno dalla società torneranno a per fondamentale perché dati alla mano poi tassi del CTO ARSIAL vicino allo zero perché ha possibilità ovviamente di
Reinserirsi anche attraverso il lavoro
Passo la parola alla dottoressa Luisa Giustiniani responsabile dell'Area pedagogica del del carcere di Rebibbia nuovo complesso
Allora buonasera sarà nel seggio finiani educatrice a Rebibbia nuovo complesso
E voi giusto dire qualcosa sulle mozioni che può dare io un libro così
In carcere si scrive tanto libri sul caccia sono stati fatti raccolte di iscritti dei detenuti i detenuti scrivono tantissimo scrivono i familiari scrivono della libertà scrivono dell'amore e scrive di tutto
Allora
Capita molto e che più ha più volte
Che qualche laboratorio di scrittura creativa o nell'ambito della scuola c'è qualche operatore qualche insegnante che molto spesso dice ma non possono andar
Terzi questi qui questi scritti queste mozioni
E quindi ecco si trova il sistema e si fa la raccolta Sosa infatti più più libri insomma
Però molto spesso questi libri questi scritti anche tosti diciamo
Molto spesso rimangono un po'per gli addetti ai lavori per cui ce li leggiamo tra di noi o persone ecco che lavorano in carcere e comunque arrivano nell'ambiente carcerario oppure che per una particolare sensibilità loro personale
Sensibilità diciamo per umana se politica sociale ecco si avvicina a questo mondo e quindi leggono vogliono sapere qualcosa
Però in genere non sono molto letti ecco diciamo al di fuori di questo ambiente e invece il valore che io penso sia presente un libro così fu di fotografie come qualche atto che è stato pubblicato
E per le opere di arrivare un po'a tutti cioè l'immagine e da subito l'emozione da subito un sentimento particolare quindi può arrivare a tutti
Tanzi una persona che è un po'al di fuori di questo ambiente e che forse una sviluppato una particolare sensibilità attraverso le immagini forse ben stimolata proprio a capire un po'di più Petranca dire che dietro ogni volta c'è una storia
C'è ci sono delle mozioni e ci sono ce lo siamo anche delle sofferenze
E da primarie e spinto pure a leggere qualche cosa perché sono interessanti anche quegli scritti che accompagnano queste immagini
Per quanto guarda le come operatore anche
Permanente degli operatori sicuramente un grande stimolo io porcherie
La riflessione però che
Che faccia proprie somme come operatori da tanti anni sta lavora in carcere
Che molto spesso mi rendo conto che non vediamo più dei particolari
E molto spesso io vedo che faccio la strada dal mio ufficio al reparto trovi faccio Pegolo dico detenuti se non vedo più i cancelli e le chiavi
Gli sbagli alle finestre
è talmente un'abitudine che non li vedo più
E questo mi dispiace invece quando poi mi rendo conto che ancora vi dà fastidio vedere certi ambienti certe cose e lo dico beh allora non è tutto verso loro perso completamente la lucidità ecco
Allora quindi queste immagini antenne con gli operatori fanno tornare ad osservare invece di particolari
Anche a riflettere di nuovo su
Ecco su quelle sbarre su quelle persone che stanno li chiusi a come diceva prima che Marroni
Tutti stretti in una cella che senso ha e quelle RAI educazione assolutamente no
E allora
In questo mi fa tornare proprio a a riflettere su questi temi e a capire che la massa informe dei detenuti che a volte notevoli pecchiamo di vedere questa massa informe e basta
Invece di addio di ognuno di loro c'è una storia una storia particolare
E se vogliamo far qualcosa dobbiamo
E l'invito che dobbiamo
Recuperare insomma
Per cui io ringrazio tanto che il danno che queste frange bellissime che già l'ho visto un po'nel tempo volare un po'apprezzare insomma veramente pagasse invece bisogna tutte raccolte però diciamo qualcuna già avevamo vista e quindi le può le conosco
E poi anche tutti quelli che hanno ho contribuito a dare anche un'ombra
Spiegazioni un proprio sentimento uno una loro
Emozioni e la nuora riportata in questo testo e quindi tutto qui grazie
Diciotto previsto palmo un percorso
è finita la conta Annalena apice ironica la guardia chiudendo a chiave
Per noi la giornata è già finita venticinque metri quadri siamo in quattro dividiamo il bagno il lavandino e la finestra con le sbarre per fare uscire i sogni e il fumo delle sigarette
Fornello a gas la mostra generi alimentari tanto per ricreare odori e sapori di casa nostra
Dalla parete Totti ci osserva con il dito in bocca Padre Pio sorride come pure la Ferilli seminuda
Ci sono letti a castello ed un'armata ciascuno per nascondere segreti documenti lettere d'amore o di un amico lontano in alto imponenti la TV
La mia nave
Tatiana Antonov
La mia nave sta afferma alle calmo approdo
In modo avvenga
è ancorata alla solita moderna con una grossa alcune d'ormeggio
Dolcemente mi dondolo sulle onde minore
Sono sereno e si
Loro si sono rientri
La funivia tra il mio sguardo ero bussate ferma mi fido di lei
Ecco già da tre giorni la gioia di nominarmi organizza il mondo esponenti dovrei farla finita
Bene non c'erano non c'è neppure una componente la brezza gioca con l'ABI naturalmente
Spina nel fianco scafo immediatamente Missori venga
O
Se fosse sempre così
Sta perdendo l'equilibrio visto incrinando ora sull'ancora sull'altro non riesco a trovare reazioni lo scalo merci oscillando Mignanelli stanno tremando a casa per anziani nell'interrogazione
Sento che la mia nave si perde di vista nel cielo si sono addensate le novità oneste mantenere una gioia e con un movimento volendo ma preciso
Io l'ho il nervo nell'alcune della mia salve in corsa provvedo che mi stavo allontanando come mai
Davvero lo sto facendo io
Con un vuoto nel cuore lo sguardo pieno di dolore ma senza rammarico
Taglio la mia un fino in fondo italiota solo produrre ed andiamo in un tratto si lancia nel mare avvenute burraco cosa
Ho ammainato a Venere il matrimonio è rimasta senza la sua guida
Ubbidienti condotto dalla pressione dipende dalle onde enormi giro
Nel vortice di questa polemica sia montani
Inarrestabili termini
Lo show malinconia animali
E la venatura Miai
Finanziata non ho voglia di ripararla cala la notte cattedra avviene negli altri sistemi
Ma secondo la
Bene
In
Questo trovo un morboso piacere
Le commesse solenni e sono piene di farlo
Le mie terrà vincemmo noi stanno
Siate mi supplicava qualcosa rinunce dentro di me nominando un poco la cabina
Ritengo non si sa
L'altro come se fosse ed alcuni ministri molti giorni non aver del tempo e miliardari a quanto sembra sono invecchiati è
Stop piegandosi sul fianco vi attinge
Nulla modo Laurora
Sono completamente a terra però qualcosa mi costringe a levarmi apprendere finalmente un percorso
Cerco tranne alcune
Dalla stella capisco per dove si deve navigare all'lascerò
La mia alcune
Alla circolare una cima e al lavoro dopo l'altro
Mi gondole Eros serenamente al contadine la brezza sorrette che era la mia prora e giocherà
Con nuove opere
Nella mia solitudine finirà buono
Grazie lascerò la parola all'architetto gregoriani mi ha raggiunto detenuto semilibero
Grazie e buonasera a tutti
Mi chiamo carichi incarico gli hanno un greco Cantaragin però quello sono Nerone anagrafico che mi porto dietro sono detenuto da ventidue anni diciannove interrotti prima di uscire e ora lavoro come
Architetto junior cantiere
E quindi mi piace questo
L'incontro che abbiamo fatto dove posso raccontare
Degli sforzi che abbiamo fatto
Che facciamo all'interno ringrazio l'editore che tra l'altro ha già pubblicato un libro di un mio amico Arcuri
Che quindi la scrittura per noi è stato un fatto importante per me pure io mi sono laureato in architettura facevo già gli studi che architetto e poi in Filosofia nel due mila undici
Tutti chiederanno questo che cosa ha fatto bene io sono di origine armena per quello che tocca le finché coreano militato dei movimenti indipendentisti e poi
Nei movimenti anarchici perché credevo che l'ingiustizia si potesse
Risolvere con altra violenza
E invece
Mi sono sforzato nello scrivere e volevo appunto leggere questo breve testo che ho fatto essere conciso e toccare gli argomenti senza di pagare andate diciamo farmi prendere la mano ecco
Perché un po'di rabbia isteria mi è venuto a cui la meno il corso diciamo
Delle scelte che ho fatto il poi della pena e chiudo subito
L'immagine che è un'idea rassicurante pietosa come quella dell'hotel Rebibbia che per l'autore come mi ha raccontato e fissata sul nulla dell'uomo sullo stato della punizione del detenuto ma dietro quell'immagine cespite che non si vede
Io
L'immagine nasconde il più grande disprezzo dell'uomo perché con l'immagine si tace o si mente sulle cose e il valore del perbenismo
Dietro l'immagine rassicurante si nasconde il travaglio un mondo che si anima dietro la parola pace ce la guerra la violenza questo ha fatto impallidire il fallito delinquente il pallido delinquente e una
Un aforisma di chimici di così parlo Zarathustra
Dov'è il vero motivo della vita Nicetto non stanno il pensiero né nell'azione né nell'immagine dell'azione
Il pallino delinquente non ha capito questa demenza che importa sangue voi almeno commettere una rapina prenderti una vendetta e così Rapino quando uccide non voleva vergognarsi della sua demenza
Ma pensando e dicendo queste cose così pallido delinquente aggiudicato il suo io questo il suo attimo più alto
E per questo suo colpa sofferte bramato un tempo il mare era il dubbio la volontà di avere un senso perché anche ragionevole dubbio la coscienza di sé son diventati Curcetti vuoti privi di contenuto
Molte cose idee valori dei buoni sono demenze e non ciò che il loro in male vorrei che avessero una demenza che li facesse perire come questo delinquente
La loro demenza vorrei si chiama severità ma essi hanno la virtù per campare a lungo oggetto al miserabile benessere
Vietare l'immagine
Dell'hotel Rebibbia di Gaetano
C'è questo racconto c'è questa voglia di riprendersi la propria vita
Non quella riflessa del significato dei valori fissi di altri i valori e porgono quando la coscienza collettiva si sviluppa
La scrittura dà una mano a questo processo di travaglio interiore che io ho usato di ricerca di un proprio senso della vita ed è la costruzione di una coscienza pubblica fondata sulla redazione
Le proposizioni sono funzioni che come le componenti meccaniche io organiche vanno collegate oltre la ruota del falso motivo insegnano l'arte del fare del non compiacersi
Deve essere capaci di autoproduzione una autocoscienza che ha per la vita costruita andasse senza nascondersi dietro falsi motivi la di Mochovce io alla falsa morale
All'hotel di Rebibbia c'è un mondo che tenta di andare oltre il giudizio oltre il senso di colpa che è sempre presente e cerca latte di fare e nella coscienza di queste cose c'è una cioè che non si legge da un fermo immagine
E cito Zarathustra sempre da così parlò chiusa
Critiche diceva io amo colui che vive per la conoscenza vuole conoscere io amo colui che lavora e inventa per costruire la casa io amo colui che getta avanti alle proprie azioni parole auree e mantiene più di quanto promette
Grazie a tutti
Lascio il microfono a Stefano Anastasia fondatore e presidente onorario dell'Associazione Antigone
Grazie
Piatti viene evitato che mi ha dato questa possibilità di
Vedere questo
Questo libro leggerlo apprezzarne la sua verità
E
E la verità di questo libro io
Credo sia nell'immagine che nei racconti e nel
Nella distanza che c'è tra quella cosa che è stata anche citata da molti qui
La vita l'umanità quella vita che sopravvive all'interno all'interno del carcere quegli sguardi quelle quei sentimenti quelle mozioni di cui è stato detto
E la disumanità del
Dell'istituzione del carcere
E in questo diciamo contrasto
Credo che ci sia la
La potenza del significato di questo di questo libro contrasto siete forse nella fotografia meno bella artisticamente
Che
Quella
In cui si vedono i detenuti vestiti da bagnanti che passeggiano nel cortile di Rebibbia
Dove appunto tutti vestiti da bagnanti sonno
L'espressione più
Diciamo immediata finanche
Banale della vitalità quella che abbiamo
Non è che stiamo fuori e che immaginiamo
Aspettiamo il CREL la vacanza il rapporto con no con la natura che ci dà ancora
Per esempio il mare solo che
Qui detenuti vestiti da bagnanti passeggiano su consumare o di cemento
E questo passeggiare sul mare di cemento rende
Evidente esattamente questo questo contrasto
Di insolubile io credo tra
Appunto
L'umanità delle persone che
Sono costrette dentro le carceri ed istituzione diciamo crede
Che li ospita quindi io penso che sia veramente una
Una grande opera quella che vediamo io
Per per mestiere diciamo
Inizio spesso le mie lezioni di
Di Filosofia del diritto
Da
Una vecchia diciamo una tradizionale diciamo si tradizionali insegnamento che
Distingue le modalità comunicative i tipi di linguaggi diciamo
Il linguaggio
Il linguaggio normativo quello appunto che
Mi tocca insegnare all'università il
Il linguaggio scientifico descrittivo e linguaggio poetico no
Linguaggio normativo che si propone vi farà fare delle cose delle persone linguaggio scientifico descrittivo che si proponenti
Far sapere di far conoscere no secondo criteri presunti di obiettività
E il linguaggio poetico che invece si propone di farsi sentire
Sentire le cose e condividere
I sentimenti ed emozioni come dicevo prima dato tre serissimi anni ecco io
Sento che per
Quello che faccio diciamo Perna
E il mio impegno su queste questioni sul carcere sulla
Necessita di riformarlo privi di più
Continuo a essere anche a fare ancora affezionato alla becchi idea che bisognerebbe
Liberarsi dalla sua necessità ecco
Perché perché si possa fare tutto questo io credo che serva diciamo
Un aspirazione di un buon linguaggio normativo che dica che appunto
La pena non deve essere contrari al senso di umanità serve conoscere quindi serve un buon linguaggi descrittivo che in parte quello che cerchiamo di fare noi con la nostra associazione con antipatia conoscere diciamolo come dirle cose come stanno più o meno se ci riusciamo diciamo quando ci riusciamo
Ma è evidente del tutto evidente che queste cose non vanno da nessuna parte non sia si accompagna un linguaggio poetico
Linguaggio che capace attraverso l'immagine attraverso le parole di farsi sentire queste cose
Che altrimenti diciamo
Non potrebbero avere
La capacità comunicativa che noi vorremmo che avessero io per questa ragione ringrazio tutti
Fotografo scrittori autori editore per l'occasione che ci hanno dato grazie
Lentini
Urla lamenti pianti disperati
Qualcuno si è reso conto di dove gli sembra di impazzire
Le ali della libertà Paolo Izzo
Amore mio
è uno strazio qui senza dite i fa sentire come si racconta che ci si senta in trincea
A schivare pallottole soltanto con la fortuna e a rabbrividire nella notte anche se la mia trincea
è una casa la nostra e la nota non può essere fredda in estate
E invece la mia nota sì la mia notte estenda senza di te e le pallottole sono gli sguardi degli altri quando colgono il mio permesso esperti
Forse nella mia solitudine ormai costante come un vengono
Interne venivano
Una libertà
Mai negli occhi
Agiscono presto l'acqua
Clienti
Per esempio
Ingombrante
Insistenza e allora rimangono
Delusi gli altri e un po'mi oggi oppure
Odiano che
Ti ricordi la libertà ti ricordi quando mi chiedevi spazi tempi rimangiando mi in varie modi negare quando mi allontanarli bruscamente inaspettatamente
E poi
Non sapevi che farci con la libertà di andare a dire gli avvicinati altrettanto bruscamente
Inaspettatamente
Li trovavi avvolte in lacrime
E ti arrabbiare
Dicevi che non ti capisco pure se io mi abbandonavo l'acqua libertà con la mia
Mi acquistarli di volermi pentita
Ti ricordi quella sera che ho trovato il coraggio di terminare
è dentro di idee che ti manca la libertà come
Se fosse l'invernale l'avrebbero fatto adesso penso una cosa piuttosto
Mi convinco sempre di più scusa se approfitto di una lettera per dire ma l'angoscia abbia assai in questi giorni e a volte parlarti con gli occhi negli occhi
Fa più male anni
Penso vetture una libertà non sai ancora che in base al signor
E perciò accusi sempre agli altri di toglierla anzi
Assegnate nel tempo appare in modo che diventa limitata deboli lamentati equidistanti sulla sua mancano se
Ampiezza questa della libertà cassa di legno che le nomine come quella di aver reali Alibrandi Issaoui rimasi ossia notturni concentrati adesso sull'attualità
Sulle reali mezzi assicuro che sarebbe con sì anche se
Non Tianjin assicurando vista amministratori io da sola e nostro figlio non ha un paio di revoca sai l'altro giorno che cosa mi ha chiesto Grassani libero di andare dal Papa negli anni Pacciani almeno come se fosse colpa mia che non può venirci a trovare in carcere tutti i giorni
Siamo ossessionati dall'amico e libertà e quindi la storia delle ali non serve proprio a niente tutto quell'andirivieni frenetico di amici e parenti che si alternavano nelle visite per portarti loro riuscivi umana allora nonché le tre anni da gabbiano sono proprio le grandi cantine bellissime ora che lei le ha perse
Fuori dalle sbagliando in cosa riserva all'emittenza man mano venendo dalla strada quindi non è debba tenere ogni giorno che passa per ricordargli divenuto Hussein
Pensi che sia libertà vera ideali ma non saper Monari
Ti dicono ultima cosa allora
Prima che le mie lacrime sorgano tutto l'inchiostro di queste parole
Se potessi avere leali io vorrei quelle di una Rondinella arcuate leggeri e sottili
E se anche ci farei mannaggia atti ci vuole lei fin dentro la parcella per farmi liberare dalla tua assenza
Ecco cosa sono per me reali della libertà
Grazie lascio la parola Cosimo reca detenuto in articolo ventuno
Buona sera
E che vi chiedo scusa se non mi alzo ma non è per mancanza di educazione solo perché
Dopodomani verrà sottoposto all'intervento chirurgico al ginocchio quindi non mi consente di stare più però ci tenevo moltissimo a stare qui questa sera
Con voi e per
Perché
Ho letto questo libro io ho letto questo libro e devo dire che per la prima volta si racconta la sofferenza con
La pensilina
Questo riprende
Rinviato che qui si è impegnato di cose che sdrammatizza no
Siamo abituati tutti quanti a raccontare il caso del tutto io però abbiamo visto prima facendo che ha fatto il Garante nuovi dati drammatici sulle carceri con la condizione del detenuto ed è un dato di fatto è vero ma
Questo libro invece mi portava a vedere a fare una riflessione un pochettino diversa
Che trascuriamo molte volte anche queste queste figure che il mio amico
Prima ha detto
Non coincidono con
Con l'ambiente o con l'argomento
E invece io dico guarda come sarebbe bello se le mura delle carceri fossero all'interno i corridori le celle fossero tutte quante
A
Peggiorate comunque si disegni
I colori che nelle carceri non esistono
I colori
E invece in questo libro escono fuori colori esce fuori l'umanità esce fuori anche
Quella cosa che mi riferisco prima alla dottoressa
Che quasi timorosa detto mi sono abituato a vedere hanno sentire più i cancelli le celle
Pensate quando è grave questo che un'operatrice si abitua tutto quello pensate detenuto
Il detenuto lentamente inconsapevolmente ecco sulle alle la libertà famoso film sulle Alpi alla libertà quando dicevano
Se vi ricordate no che ha visto questo film c'è protagonista che domanda o altro ma perché quando escono fuori queste persone ci ha mai
Sanno dopo tanti anni di carcere e quello gli rispondo
Semplicemente con questa frase queste mura prima
Toni odi
Poi ti abitui
Poi non ne puoi fare a meno
E qui le mura che distruggono la poesia che distruggono l'umanità perché quelle nutrano sono gestite come dovrebbe essere gestite
Il detenuto oggi così come all'interno del carcere pur mostrando una certa deve attività come accennato primo rimandino Stefàno
Quasi
Costruendosi una spiaggia all'interno di un piccolo possa dice ammenda anche quell'attività viene mortificata perché
Perché le cacce in un anno e di strumenti
Per poter risolvere il problema del condannato e condannato ha costretto il giorno dopo giorno abituarsi
Alla sofferenza
Abituarsi a non sentire più il senso di amore di affetto sia ben o dolore
Si avvisano gestire più i sentimenti i sensi e quando esce fuori
Ha completamente distrutto al Paese che abbiano attese ha completamente distrutto la creatività
Ed è una macchina perfetta per commi poter commettere una ci si divide reato nella società noi questo lo dobbiamo tener presente signori perché
Prima o poi detenuti escano
Sono vanno nella società
E saranno parte integrante di voi
Di noi io ora mi sento anche solo l'articolo ventuno
Dicendo atti nei canti questa società
E quindi noi dovremmo avere questa consapevolezza che le carceri non possono essere un luogo che Tiziano immagino sono parte integrante del territorio
Prima il garante Cennamo a Rebibbia mila settecento detenuti mille settecento detenuti mille agenti operatori un piccolo paese
Nel territorio di Rebibbia
Come si fanno tener presente le problematiche esistono attento ecco io credo che
Mi sa dire come queste sono molto importante sono molto importante come altre iniziative fatte come
Non volevo accennarlo ma pensante il film di cui io sostano ATO di farne parte cesserà demolire dei fratelli Taviani
Il coraggio dei due persone di venire all'interno di un istituto dove già da anni
Era in atto una rivoluzione culturale del modo di vivere la penna
In un reparto anche molto diciamo così a dieci o se vogliamo si valuta esso mi consenta elevato dell'alta sicurezza
Eppure in quel reparto di Stato una direzione intelligente una posizione previdenziale molto sensibile a questa problematica e ci sono stati degli operatori che hanno scommesso su tutto questo
E risultati
L'Italia ai vertici della cultura europea
Con il film Cesar devo dirvi ad Alitalia
Ecco
Ha prodotto
La positività il carcere
Nulla negatività
E noi a dare un dato nove sono per fare l'ITC perché io del vittimismo racconta tutti i detenuti
Ne
Il nessuno di voi sa
Che quelle persone era chiuso qua dentro che avevano iniziato già da molti anni con questo
Questo percorso rivoluzionario attraverso lo studio arte
Non hanno voluto un'antichità
Di qui il fisco
Per loro è stato solamente un percorso culturale di crescita
E quando è arrivato un piccolo contributo ve lo dico anche di dieci mila euro
Che andava alla produzione nuovo non ai detenuti dall'ufficio del garante valutazione lo ha regalato al Circolo esisteva all'interno del reparto a quel circolo che era fino a poco tempo fa presidiato da me
Ebbene quindici mila euro
Ah unanimità tutti hanno deciso la stessa cosa lì sono stati spesi per migliorare la qualità all'interno del reparto
Abbiamo costruito un'aula universitaria
Che si possono insediare tutti anni di studenti universitario dove lavoro io adesso Roma Tre
Abbiamo comprato
Dei conciliatori perché ritenevamo offensivo consumati l'acqua
Per materie di nostri cibi questa cosa sono banalità ma sapendo quanta importanza hanno all'interno di un carcere
E gli atti sono stati spesi per l'IVA
Diciamo per rendere vivibile anche l'attività sportiva e per rendere più interessante l'attività sportive qua tutto questo purtroppo io mi rendo conto questa bellezza che il detenuto riesce
A buttare fuori
Non fa notizia fa notizia più
Qualche i suicidi che purtroppo ci sono fa più notizie le brutte notizie
Fa più notizia il vittimismo poi ecco io con questo libro non ho visto non certo il Triciclo e la cosa mi fa piacere perché si deve formalizzare un pochettino su tutto su un momento storico dove tutto il paradiso con molta pesantezza
Però
è un dato di fatto
Che le carceri
Sono
Un luogo il mio amico Stefano dicevo prima come liberarsi dell'azione della necessità del carcere sarebbe secondo me un pensiero va oltre ogni discorso ed è un problema
Ma io
Direi ci sono ma facciamole funzionare già Magistro vende diamo gli strumenti agli operatori dagli stupendi alle direzioni danno gli strumenti alla Polizia penitenziaria
Affinché queste persone possono lavorare con serenità
E riuscire a incentivare quei valori che i detenuti portano dentro come hanno fatto loro Colli però su questa sera come hanno fatto anche altri operatori e cerchiamo di
Essere essere
Consapevole che le carceri sono parte del territorio e quindi fanno parte di noi grazie
Ora e otto
Conta urla l'appuntato entrando nella cella
Sveglia è un nuovo giorno
Nora invece un passo avanti
Nella presi tra le braccia Nora sobbalzo tremava periferie
Allora te ne andrai
Mi domando una strana calma conseguita vanno multati devo farlo sussurra
Ventuno sa devi fare ripetete l'asse però ritornerò ve lo prometto
Che circonda e le spalle volevo che avvertì se mi dispiace che allora sembrava noncurante a guardare il mare d'inverno col cielo sgombro di nuvole
Non
Poi ad un solo sguardo e si liberò veloce dall'abbraccio raggiunse la battigia
Essi fino a raccogliere una virgola
Nega che sporgeva ammina dalla sabbia un guardi mi disse
Voi tornando indietro per mostrarlo gattile brillavano di commozione io
Osserva ingiurioso la conchiglia sapevo che pensare dentro c'è un tavolo che si è ancora anche se adesso non si fa vedere inizia e nascosto
E sempre in cerca di una casa a Mourinho invece
Ce l'hai già non lo dimenticare resi conto quindi dalla Baldwin avrei voluto accostarmi valore
Come da bambino per sentire e lecco del suo c'è hanno sottolineato no
Accenna un sorriso
Sebbene fosse in preda alla malinconia
Poi
Si portò di nuovo a guardare il mare in
Darmi subordinato
Vidi sentite abbia detto tutto quello che poteva
Una parola in più
L'avrebbe condannata al piano rimase sono rientra Cha bordi avverrà
Un soffio di vento urlano leggero e sulla spiaggia venendo Giunta
Invece questa
E porta via conseguenti pensiero trasformandoli in ricordo
Compassato tutto aspettare di rinascere alla dieci anni dentro una prigione
Diventare matti
Una parentesi con l'unico obiettivo di invecchiare impresa
Un infinito controllare o invece
In ambito ESA lunga corsa in treno dove toccano importano i paesaggi di contorno che se non si voglia
Neanche ma guardare
Attraverso il finestrino
Conta solamente la stazione
Dove il primo poi
Arriverà si rinuncia si va in Cina ma di qualcosa di consumino aggiornata
E quando arriva il sonno Pernorio per stanchezza guardare
L'orologio non appena ci si sveglia
Per sapere il venti convengo adesso
Sconforto dei presenti farli emergere le immagini da un istante di follia che ti ha distrutto l'esistenza
Nei villaggi per pensare e ripensare atti cos'altro si poteva fare
Ti mandiamo al diavolo ma lei dice può rancore la tua stupidità non so davvero se si chiami
Pentimento poi dei ricordi ricominciano spia di lire
Si fanno
Piani come il mare che riguardavano ora tanto tempo fa
Senza memoria senza pluralismo certi giorni ci si sente Morri
Le foglie in aree disponibili anni
Civil seccano uno dopo l'altro
Con tutto ciò
Se al mattino si riaffaccia oltre alla grata e il sole
Un altro giorno
In ogni modo se n'è andato
Ovunque ci si trovi
Il tempo scorre
In certi posti è l'unico conforto
Anche se fuori il mondo
Continua Galloppa
Ictus di filiera
Sarebbe bello stare un po'appartati
Non esiste il modo di rimanere da soli
Non far niente
Oppure
Per pensare infatti proprio
Nessuna smorfia nello specchio
Nessuna vera libertà neanche il vino
Quando a luci spente ci sarebbe tutto il tempo
Occhi vigile in ogni anfratto borchie sempre allerta per parlare certe notti invece quando si aggirano come spettri nell'atto accennarvi paura
Non c'è nessuno sveglio per scacciare
Dieci anni dentro una prigione
Per diventare matti
Eppure
Nora non è stanti tutto è stata vinta e Stato tempo che si lascia tra Bersani insieme ad altra gente
è stato il mondo di cui si è fatto parte sono stati affetti passatempi riflessioni sentimenti esasperati
Sono persone diritti entro che ho lasciato e che non so Chimenti care
Domani finalmente torno a casa
Promessa mantenuta
E
Io ringrazio Giovanna conforto
Che è stata accompagnata da Alessandro D'Alessandro
Se ci sono delle domande
Demente alzate la mano ben vengano
Se se non ci sono domande vi lasciamo alla musica di Alessandro e Canino Loguercio
Nessuna domanda per cui
Grazie a tutti allora deve essere stati qui con noi questa sera
Buona continuazione ideale
Ma