XXIII Congresso Nazionale del PSDI

Tra l'altro USA basta
Alla pedana va be'grazie
Vi prego di prendere posto per cortesia
Vorrei sapere il perché
C'era
Voi sapete che questa la giornata Novella dedichiamo a tre temi che riteniamo fondamentali per la politica del partito
Uno quello della informazione e tutto ciò che sta a monte e a valle della informazione stessa
Uno dell'economia è una dello Stato queste tre parti nelle quali si divide il congresso le altre due sono fuori da questa da questa sala sono altre due sale
Ci consentiranno di dibattere problemi che riteniamo non solo attualissimi ma riteniamo anche decisivi per lo sviluppo della nostra democrazia
Io mi limiterò a dire solo poche parole
Perché questa questo settore preceduto dal compagno Vizzini
Il quale introdurla poi sarà seguito da brevi cenni del relatore su quest'argomento che il compagno professor Sabatini e poi noi come avrete avuto modo di constatare ci siamo presi la libertà
Di far entrare nel Santa Santorum del socialismo democratico quelli che vengono chiamati operatori
Nel campo della informazione della politica è della costituzione
Qui questa mattina avremo operatori del settore pubblico e del settore privato
Essi non sono coinvolti nel nostro dibattito noi li abbiamo invitati perché via no un loro contributo esprimano il loro punto di vista su una materia che li può interessare come imprenditori ma li interessa anche come cittadini
Dello stato democratico e repubblicano quindi noi staremo attenti alle cose che diranno
E poi ne terremo conto delle nostre decisioni e questo vale per questa sessione e vale ovviamente anche per le altre due sessione che sono aperte in concomitanza
Mi corre l'obbligo di salutare i nostri ospiti di ringraziarli per aver accettato per la prima volta di intervenire a un congresso di partito ma questo è un segno che i tempi stanno maturando che i partiti escono allo scoperto e cercando di dibattere argomenti di interesse comune davanti all'opinione pubblica cioè davanti al Paese
E non nelle nei corridoi di oppure in in zone proibite ecco questo noi intendiamo sottolinearlo non sarà presente come mi diceva Vizzini il presidente della RAI perché i all'estero sarà presente invece domani
è invierà un suo contributo attraverso i mezzi tecnici che la telematica
Mette a disposizione che consente di poter far arrivare da voci anche quando uno non c'è non è una cosa che va in linea con la nostra tradizione però insomma dobbiamo anche noi abituarci a queste novità intendo ringraziare il
Innanzitutto
Il quello che viene chiamato senza che però gli italiani abbiano approfondito molto il garante dell'editoria che il professor Santaniello il quale essendo garante senta operante si pone ovviamente al di sopra delle parte però coraggiosamente ha voluto essere presente per far sapere qual è la funzione del garante nel nostro ordinamento giuridico
Sono presenti di operatori l'operatore pubblico come dicevo assente all'operatore privato più forte in Italia e non solo dell'Italia il cavalier Berlusconi che noi salutiamo
Con senso di vera profonda amicizia non siamo sempre sullo stesso terreno qualche volta siamo in una rotta di collisione però questo mi pare che sia una cosa che noi dobbiamo apprezzare perché siamo comunque coinvolti e non problema di portata notevole qual è quella ripeto delle comunicazioni ed è un problema non di poco conto perché coinvolge il destino democratico non solamente nostrano ma del mondo intero quindi io veramente lo ringrazio per questa posizione coraggiosa che Luigi a assunto per un certo verso anche di pioniere in in questo campo ripeto così delicato assieme allori ci sono i abbiamo invitato anche i rappresentanti di questi organismi chiamiamo consortili del sistema radiotelevisivo del dottor Rebecchini
Il professor Rattazzi che segretario generale dell'associazione del cosiddetto terzo polo
Quindi
Io ho fatto la mia parte di ospite o la passo il la la guida al nostro ministro compagno Vizzini il quale dirigerà il dibattito grazie
Bene mi pare che il segretario del partito abbia
Illustrato il senso
Complessivo delle nostre iniziative sul programma arriva
Va bene così
Il tema del quale ci occupiamo in questa sala come avete ben compresa l'informazione e le telecomunicazioni
In un momento certamente
Delicato complesso
Non riepilogo qui
Le vicende anche politiche che sono
Legate a questo tema
Ho avuto già modo di dire che la complessità delle questioni di grande interesse che intorno ad esse si sviluppa non deve meravigliare in una delle prime interviste più rilasciata ho avuto modo di dire negli anni Cinquanta in questo Paese c'erano le crisi di governo sui patti agrari negli anni Sessanta sulle leggi urbanistiche sui problemi dell'istruzione non c'è da meravigliarsi
Va bene così
Se negli anni Novanta il tema diventa quello dell'informazione del pluralismo
E io aggiungerei anche delle telecomunicazioni per quello che significa complessivamente nella politica del nostro Paese lo sviluppo del sistema delle telecomunicazioni anche in relazione ai problemi dell'informazione ne abbiamo dibattuto di recente a Milano
Nel corso
Ma di un incontro con gli editori della carta stampata credo che oggi avremo modo
Di approfondire
Tutte queste tematiche
E credo che sia da sottolineare un fatto e poi mi fermo perché la parola va data punta i protagonisti
Questi il metodo che abbiamo voluto scegliere come forza politica nel momento in cui dobbiamo occuparci di scrivere un pezzo del programma del nostro partito di non farlo
Chiudendoci in una stanza nella sede del partito ma
Facendo uno sforzo per acquisire il contributo oltre che di coloro che hanno lavorato a questo nelle sedi di partito degli operatori dei protagonisti dando in una giornata del congresso Boscia ai protagonisti tutto questo potrà servire
Al partito per
Arrivare a una migliore e più puntuale definizione del proprio progetto e si lega con le cose che abbiamo detto che in questo congresso quello di volere un partito che alla fine del congresso esca con una proposta per la società civile con una proposta su tutti i temi di più grande importanza per la lo sviluppo della nostra società
Io mi riservo nel corso dei lavori alla fine di fare qualche valutazione
Cercando di fare il meno possibile in questa sede il Ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni
Perché è giusto e corretto che la funzione di governo si eserciti nella sede del governo
E quindi
Mi limiterò a a fare alcune osservazioni e comincerei invece con il dare la parola per una breve introduzione al professor Angelo Sabattini che ha lavorato alla redazione dalla proposta socialdemocratica
Che farà decenni introduttivi che possono consentire sui quali poi si può innestare il nostro dibattito credo che i nostri programmi è previsto che subito dopo questa introduzione venga dato trasmesso un video
Del presidente della RAI che per motivi di lavoro
Non è presente e perché all'estero
Che comunque io pregherei
La platea di salutare perché avete applaudito tutti tra la RAI non vorrei che questa fosse già una scelta di campo prima per il dibattito che dobbiamo che dobbiamo svolgere ecco allora la parola al professor Sabatini
Credo che come coordinatore della seconda parte del programma dedicato alla società civile io debba ricordare ai nostri delegati
Ai quali è rivolto fondamentalmente
Il dibattito che oggi viene organizzato su un tema così importante pressante
Che questo dibattito cade all'interno di una discussione che noi poi dobbiamo continuare ai fini della definizione del programma
Ricordo che quanto è contenuto nel testo o nella bozza che è stata distribuito è il risultato di un lavoro molto lungo lavoriamo abbiamo lavorato per due anni cercando di presentare in una forma sintetica e chiara la posizione che il partito ha preso e dovrebbe prendere nei confronti dei temi che noi abbiamo inserito sotto la denominazione più generale di società civile la società civile debbo ricordare è una realtà che i partiti hanno scoperto negli ultimi tempi
Nel momento in cui la politica
Non aveva più come riferimento l'attuazione di certi di certe problematiche o di certi interventi di natura strettamente ideologica e che i partiti hanno ritenuto essenziale
Come quadro di riferimento per dare soddisfazione ai nuovi bisogni che la Società presentato
Noi credo rappresentiamo uno delle posizioni più pregnanti e più vive
Nei confronti di questo atteggiamento della politica verso la società civile e l'abbiamo fatto consapevoli del fatto che la critica ricorrente che noi abbiamo dovuto digerire è della quale abbiamo tenuto grande considerazione e che c'è uno iato usum distacco tra la società civile e la società politica ecco per lavorare concretamente nella soluzione o nella impostazione della soluzione di questo problema noi al programma all'interno del programma abbiamo dato uno spazio consistente a questo tema un tema forse troppo astratto se dicessimo che ci siamo occupati della società civile in verità abbiamo cercato di definire le problematiche per settore diciamo in cui quel bisogno generale di stabilire un rapporto vivo e concreto con le istituzioni e con la politica
Sono per noi rappresentativi ma sono rappresentativi per tutte così sotto questo tema così generico se decide se si pensa
Noi abbiamo inserito il problema dei giovani e degli anziani il problema della previdenza la condizione femminile le pari opportunità alla sanità
La scuola l'università e la ricerca i beni culturali le politiche per lo spettacolo e per la promozione culturale
Ultima ma non ultima per importanza l'informazione e la comunicazione
L'informazione e la comunicazione e in realtà è diventato un po'all'interno di questa volontà di capire meglio che cosa succede Ray e succede in questa nuova realtà
E abbiamo naturalmente recepito ed ha colto il grande bisogno di informazione
Ma anche questo è molto importante
Abbiamo creato un osservatorio attento minuto puntiglioso su ciò che l'informazione rappresenta per la società proprio per quella società civile che come dicevo è diventato un po'il teatro delle nostre attenzioni
Delle nostre in quanto partito ma de anche di tutti i partiti non c'è dibattito in cui non si ricorre a questo ora le problematiche che appunto il partito ha dovuto approfondire
Ha chiamato subito in forte evidenza quello relativo all'informazione alla comunicazione la scelta e e conseguente come dicevo
A livello che il problema o il problema rilievo che il problema dell'informazione ha assunto ormai nel mondo non solo della cultura e delle istituzioni ma questo è un fatto molto importante anche in quello economico finanziario
In fondo
Non possiamo negare che il tema dell'informazione e diventato un po'ha creato un clima di forte suggestione oltre che di specifico dibattito sul ruolo che essa deve svolgere tutto questo si è presentato con evidenza nel momento in cui il principio del monopolio del l'informazione ha subito una frattura chiamando
Nel lo scenario sul teatro della produzione della gestione dell'informazione
La l'impresa privata così che il confronto tra impresa pubblica impresa privata a generato una serie di problemi anche di tendenze non sempre corrette
Per
Occupare il grande mercato dell'informazione anche chiaro che le istituzioni e i partiti
Nel momento in cui c'è stato questa apertura seguita da di a seguito di una sentenza della Corte costituzionale
Il i partiti e le istituzioni si sono preoccupati di ricondurre la presenza del settore privato all'interno di una normativa che facesse salvo il principio fondamentale dell'informazione che ha alla base il diritto del cittadino di essere informato
E l'affermazione di quel principio tanto discusso a cui poi continuamente si ricorre che è il principio della libera espressione
Della libertà diciamo dell'opinione pubblica di poter essere non solo fruitore ma anche attore dell'informazione
E allora è evidente che il partito i partiti generale in nome delle istituzioni
Hanno cercato di portare il contributo concreto alla definizione
Delle tematiche di tipo fondamentalmente normativo non dimentichiamo che lo Stato interviene nell'ambito dell'informazione in primo luogo a livello della normativa cioè della definizione delle regole
E in secondo luogo riconoscendo l'informazione è un bene non soltanto economico
Così come è attualmente
Prevale la tendenza a interpretarla ma riconoscendo all'informazione il valore di un bene sociale e quindi di un bene
Da gestire anche da parte dello Stato attraverso i suoi strumenti e legittime
è chiaro quindi che tutto lo sforzo e tutto il dibattito che ha caratterizzato questi ultimi anni è stato rivolto a la formulazione di una legge di regolamentazione della emittenza
Noi però non dobbiamo commettere l'errore
Di ritenere che il problema dell'informazione sia soltanto e unicamente o principalmente il problema della informazione radiotelevisiva esiste l'altro settore il settore dell'informazione a stampa
Che è entrato è esso stesso nel gioco della definizione
Della regolamentazione ma anche nella definizione delle provvidenze che lo stato dei paesi che ha già emanato ed eventualmente
Può ancora erogare perché è l'informazione si affermi come il riferimento più alto per la crescita di questa società civile ma c'è un altro aspetto dell'informazione
Che in genere viene trascurato perché non crea quella eccitazione di cui invece siamo nutriti quando organizziamo dibattiti di questo tipo e dell'informazione istituzionale
Un tema che il presidente Santaniello sa perché fa tutti gli sforzi per ricordare a tutti al gestore pubblico e a quello privato
Che li informa il diritto del cittadino all'informazione
E istituzionale sta alla base di questi diritti che noi gli vogliamo riconoscere
Per la fruizione dell'informazione radiotelevisiva e dell'informazione a stampa la Presidenza del Consiglio ha portato avanti una ricerca molto ampio profondo in questo settore
Dove si dimostra in modo ormai inequivocabile
Che
L'informazione del cittadino rivolto al cittadino per attuare il suo diritto ad essere inferma informato
E in fondo la via più sicura per risolvere l'altro problema di cui il partito si occupa con tanto interesse
Cioè la riforma e l'efficienza della pubblica amministrazione il cittadino vuole essere informato conoscere quali sono le leggi ecco quando noi parliamo di informazione noi guardiamo anche a questo altro aspetto importante ed è merito scusate lo devo dire con un po'di orgoglio per il partito che nella formulazione del programma attenuto presente questo problema
Il risultato di questa ricerca ha definito anche un po'la posizione del partito rispetto ai grandi problemi che l'informazione e il dibattito sull'informazione cifre senta
Ora la posizione del partito Espresso nel documento di programma
Ma anche nei ripetuti interventi sulla stampa e in sede parlamentare e chiara e inequivocabile su questo il partito non ha mai avuto tentennamenti è incertezze e si è Espresso in due punti essenziali
E io vorrei sottoporre appunto all'attenzione di agli ospiti
Perché abbiamo bisogno come si dice nel momento finale della definizione del partito abbiamo bisogno di una verifica Diretta con gli operatori nel mondo dell'informazione
Ecco il
Ministro Vizzini ha proprio ricordato questa esigenza di
Rapportare le nostre posizioni o le nostre proposte nel mondo reale dell'informazione da qui l'organizzazione di questo convegno di questo incontro
I due punti essenziali sono la produzione e la gestione dell'informazione
Va regolata da norme e comportamenti tesi ad assicurare in primo luogo
Il pluralismo
Questa cosa strana di cui tutti parlano e che tutti difendono e che in realtà soffre
Più di altre realtà del Paese nel momento in cui viene attuato e realizzato quindi assicurare il pluralismo e la correttezza dell'informazione
Al fine di garantire quei diritti fondamentali di democrazia politica di libera manifestazione del pensiero nonché di espressione artistica scientifica e cultura
Tutto ciò richiamando principi giuridici e legislativi di cui forse avremmo dovuto dare nota comunicazione ma di da cui ci dispensiamo di cui ci dispensiamo di farlo per il semplice fatto che esiste contrariamente a quello che si può pensare
Tutto a una normativa a livello nazionale e a livello internazionale
Che richiama la necessità di riferirsi a questo principio
Il secondo punto più chiaro
Ma nello stesso tempo più problematico del nostro programma e il problema dell'attuazione della legge duecentoventitré del sei agosto novanta la cosiddetta legge Mammì
Che deve essere indirizzato qui dobbiamo chiarire il partito fa parte ha fatto parte di una Colizzi coalizione di governo che ha approvato la legge la cosiddetta legge ma mi bene l'ha fatto direi quasi con spirito di servizio cioè l'approvazione di quella legge era il punto
Di riferimento essenziale per venir fuori
Da una situazione che diventava sempre più critica sia perché non si si rischiava di avere un intervento della Corte Costituzionale per ricreare una confusione
Su cui aveva lavorato la corte per rimettere ordine e sia perché bisognava in qualche modo fare un punto sia pure provvisorio per sviluppare il problema così come si era venuto presso intanto nella forte contesa che tutti in un qualche modo dovevano vivere questo non significa un volersi liberare di responsabilità significa soltanto che nel metodo classico di questo partito di essere riformista come si dice cioè di poter procedere nei fatti e nella realtà a risolvere i problemi così compressi approvato
Però nel programma sono state subito indicate alcune necessità di intervento perché quella legge diventi veramente regolatrice di tutto questo pasto settore
Quindi a garantire quinti attraverso la la legge l'attuazione della legge questa istanza evitando di rafforzare il duopolio esistente e favorendo questo è un altro punto su cui il partito ai insistito favorendo la salvaguardia delle emittenze locali
Su questo noi siamo intervenuti più volte
Tutti gli uomini dire sboccano
Ha assunto la responsabilità in questo settore e noi dobbiamo ringraziare pubblicamente il nostro onorevole Kharja il capogruppo alla Camera Marco e fa parte anche della commissione di vigilanza che su questo punto
Più volte ha insistito ma anche la nostra stampa di partito
Se ha venisse eletto un po'di più anche da quelli di strumenti di informazione di cui parliamo in su cui oggi pomeriggio probabilmente sì accenderà qualche discussione forte allora avrebbero notato che noi più volte ci siamo più volte siamo intervenuti su questo tema cioè la salvaguardia delle emittenze locali
Come per il ruolo che essa svolge nell'affermazione di quel principio del pluralismo certamente oggi nella discussione verrà fuori che l'applicazione della legge
Cercherà e dovrà senz'altro
Però garantire le condizioni oggettive perché queste tv locali possono effettivamente svolgere la loro funzione io visto che c'è il presidente qui della il presidente Santaniello
Mi piacerebbe purtroppo devo s'mettere perché il Presidente della seduta mi dice che sto andando troppo oltre nella relazione del secondo semestre dell'anno ottantanove dichiarava in modo preciso
Che l'informazione locale non solo sta crescendo ma cito un po'a memoria attraverso di essa che noi possiamo attuare quel principio
In più il partito che cosa vuole
Vuole spezzare la tripartizione ormai consolidata del potere di gestione dell'informazione radiotelevisiva pubblica
Nonostante le smentite di principio che i gestori dell'informazione ripetono quotidianamente
Inoltre
Las
Sostiene l'applicazione della normativa antitrust in modo rigoroso
Imponendo una trasparenza della proprietà
Dei rapporti finanziari commerciali e di servizio evitando poi di legittimare in forma indiretta quei giochi cosiddetti occulti che consentono di fuggire alle al rigore della normativa è in fondo
Inoltre il modo di definire in modo preciso ma critico i limiti massimi di raccolta pubblicitaria da parte delle concessionarie limiti che vanno definita in rapporto alle conseguenze che la pubblicità a non solo da un punto di vista economico perché la pubblicità arrendere possibile la produzione dell'informazione ma perché e su questo noi insistiamo molto
La pubblicità e anche il modo come rendere qualitativamente valida o non valida la l'informazione poi nel pomeriggio certamente si discuterà della emissione degli sporti nell'ambito dell'informazione più tecnicamente informa dell'informazione e che credo che noi nel nostro programma abbiamo indicato come necessità di non turbare il valore dell'informazione
Con nell'inserimento di sport il cui valore è fondamentalmente commerciale su questo noi nonché siamo contro gli spotter
Sarebbe volere uccidere la l'emittenza specialmente quella privata verso cui noi guardiamo con molto interesse ma soltanto per evitare che si facciano diciamo
Leggi norme che dovrebbero garantire prima di tutto la qualità dell'informazione e che in realtà poi finiscono queste questi interventi con renderlo qualitativamente non perfetto
E abbiamo anche cercato di chiedere alcune rettifiche nella definizione degli organi di gestione della emittenza pubblica dell'informazione pubblica come riforma
Della RAI per quello che concerne la i poteri della delle consiglio d'amministrazione che allo stato attuale dimostra la prevalenza di una indicazione se si vuole politica rispetta quella che è la funzione vera di un consiglio d'amministrazione noi
Potremmo dire ancora molte altre cose intorno a quei temi che sono presenti nel programma ma io credo che il dottor Vezzoli compagno bietole che è qui presente per il partito questo poi lo dirà anche lui ma non l'abbiamo inserito proprio per meglio precisare alcune cose che io ho detto in in e generale i Belzoni indicherà meglio quali sono queste indicazione ecco io concludo nonostante la tentazione di entrare in molti problemi molti temi che sono qui dentro il programma
Per direi che da questo incontro noi ci aspettiamo la verifica della validità di ciò che abbiamo
Provvisoriamente indicato in questo documento ma anche gli stimoli a rettificare dove bisogna dove c'è bisogno quello che è stato scritto ed è finito proprio perché la legge
Sull'emittenza diventi uno strumento utile della realtà della produzione e della gestione dell'informazione
Di modo che la legge non rimanga una realtà astratta rispetto alla complessità della realtà di cui ci si stiamo occupando grazie
Grazie
Alla professor Sabatini al adesso dovrebbe
Essere trasmesso il video del presidente della RAI se
Cari amici o meglio anche se parlo come presidente della RAI posso dire cari come mi spiace di non poter partecipare persona a questa seduta dedicata ai problemi dell'informazione
Ma come ho avuto modo di scrivere al segretario Caniglia impegni istituzionali carattere internazionale ritengono lontano dall'Italia procurement
Abbiamo però scelto di comune accordo di ricorrere a questa presenza tramite video che in futuro poi caratteri tema della vostra discussione e che spero in ordine risulterà trotto negli USA
In pochi anni il potere della televisione è fortemente cresciuto fino a fare emergere ruolo nuovo della televisione e più in generale della informazione
Dalla rivoluzione democratica dell'ottantanove nell'Est europeo alla insurrezione cruenta terminata della Romania alla guerra del Golfo la televisione è passata dal ruolo di testimone a quello di protagonista diretto gli avvenimenti della storia ed ha assunto una funzione determinante nei mutamenti politici nello sviluppo delle relazioni internazionali e degli stessi
Benefici
Questo comporta in realtà umbra democratizzazione della vita internazionale nel senso che gli eventi infatti arrivano a conoscenza dell'opinione pubblica nello stesso tempo in cui solo conosciuti dalle cancellerie dai ministeri degli esteri per un corto circuito tra e vento in reazione dell'opinione pubblica che sottomette la politica internazionale alla prova del consenso democratici è un potere quelli della tv che presenta naturalmente però anche i rischi
Lo dimostrano le manipolazioni televisive durante appunto la rivolta rumena
O i tentativi di Saddam Hussein e di sfruttare la televisione per dividere l'opinione pubblica occidentale attraverso un uso mirato immagini televisive come nel caso degli ostaggi o nel caso del bunker di Baghdad detestato dalle buone dunque la video Croazia così possiamo chiamarla al ci e dopo vedremo
Ed ora diamo uno sguardo in casa nostra l'informazione ed in particolare quella televisiva e da tempo in Italia uno dei centri nevralgici su cui si scarica tensioni e contraddizioni del sistema politico
Lo scontro sulla legge per la tv
Ha portato Durban caso nella scorsa estate al ritiro dei ministri della sinistra democristiana del governo anche l'epilogo dell'ultima crisi di governo è stato contrassegnato da temi per problemi che in un modo o nell'altro hanno a che fare
Televisivo
E questa è una prova di più che il sistema dell'informazione di cui la televisione è parte decisiva rappresenta un ganglio vitale della stessa democrazia italiano
Io penso che vada certamente assunto a merito del parlamento delle forze politiche aver dato al sistema radiotelevisivo dopo un vuoto legislativo durato più di un decennio regole certe all'interno delle quali il proprio pubblico e quello privato potranno crescere e competere mi auguro senza patologie eccesso come è avvenuto del passato
Gli affetti positivi i ganci diciamo di questa legge sono già evidenti ci sono riattivate
Le dinamiche del mercato entra ad esempio alle novità che riguardano Telemontecarlo e di relativi progetti di un terzo polo anche se poi dobbiamo sapere che sarà in definitiva il mercato a decidere
Anche la stessa conclusione della vicenda Mondadori Berlusconi scaturisce in misura rilevante dalla legge Mammì e dalle sue regole
Va però detto che la legge ha lasciato ancora da regolamentare importanti settori dell'industria televisiva Enzo in particolare a cui relativi alle nuove tecnologie al satellite diffuse Diretta alla pay tv
E così
Resta soprattutto da definire un nuovo assetto del servizio pubblico
Del resto la legge stesse esempio per quanto riguarda le risorse della RAI rimanda esplicitamente a successive scelte legislative per stabilire un meccanismo valido dopo il novantadue è insomma la stessa legge Mammì che per quanto riguarda la RAI da al Parlamento il mandato di un nuovo intervento legislatura
Ma c'è di più
L'industria televisiva rappresenta oggi punto in cui si intersecano problemi di pluralismo e di libertà dell'informazione
Distribuito ecologico di Bobbio Armin Zöggeler culturale di proiezione internazionale
Del Paese non bastano le strategie imprenditoriali che la RAI può darsi deve naturalmente da occorre una politica industriale che si è affacciato dal Parlamento ed attuata dal governo dagli e dalle imprese del settore pubblico per dare una risposta concreta ad alcuni problema vi ricordo brevemente come usare la capacità produttiva dalla televisione per rafforzare il cinema superando la contrapposizione che troppo spesso si è registrata tra cinema e televisione
Come rispondere senza protezionismo allo squilibrio tra Italia ed Europa da un lato e Stati Uniti dall'alto nell'interscambio di prodotti audiovisiva come sviluppare una tecnologia europea per l'alta definizione e soprattutto come partito dall'alta definizione per arrivare all'integrazione con le tecnologie informatiche
A quella information technology che costituisce la nuova frontiera dell'innovazione
Come dar vita ad un progetto nazionali per le trasmissioni via Reti via satellite impegnando su questo non solo la televisione ma l'industria aerospaziale l'industria elettronica l'industria delle telecomunicazioni
Una televisione forte sul piano industriale su quello tecnologico oltre che su quello culturale rappresenta una condizione essenziale per garantire all'Italia una presenza di alto profilo nello scenario internazionale
Per alcune settimane
Quando le bombe cadevano su Baghdad degli scudi o sul terrapieno si era di fatto una televisione la sia venne che aveva se non il monopolio qualcosa di molto vicino per quanto riguarda le immagini della guerra è un problema che naturalmente riguarda in particolare che si occupa di informazioni e di informazione televisiva in specie ma che investe in realtà l'interesse e la responsabilità
Di tutta la comunità nazionale perché in una situazione di questa natura il rischio di una subalternità anche politica
Dell'Europa e anche
Abbiamo individuato per quello che ci riguarda nella cooperazione europea appunto la risposta a questo rischio subalterni
Stiamo infatti dando avvio al progetto del MIUR di un'agenzia televisiva via satellite ventiquattro ore su ventiquattro
Che potrà salvarsi ad analoghi sistemi informativi americani e giapponesi in un vero e proprio network informativo alla metà
Questa però è una scelta che richiede decisioni politiche e che richiede investimenti che la RAI e nessun'altra impresa televisiva da sole posso Rocco e che dunque deve essere vista come una priorità nazionale
Sulla quale con decisione appunto politica impegnare risorse e a ricercare alleanze internazionale
Ho elencato alcuni possibili punti di una politica industriale complessiva per questo settore
Rimane però aperta una questione decisiva come prima ricordato la legge lascia tutto il problema della riforma del servizio pubblico a raggiungere la riforma del settantacinque ha rappresentato questo bene il mio giudizio un progresso importante nella direzione di una maggiore democratizzazione dell'informazione
Perché ha collocato la RAI dalla sfera di responsabilità dell'esecutivo a quella del Parlamento allargando così in modo sostanziale il ventaglio del pluralismo
è un assetto tuttavia che ormai mostra la propria usura perché il pluralismo è andato ingessando significa sull'artrosi in gabbie troppo strette in caselle troppo marcato
Mentre per altri versi come da voi spesso lamentato questo assetto non è sufficientemente rappresentativo delle forze politiche
Fatto quest'ultimo importanti perché la RAI deve essere garanzia democratica per tutti anche rispetto ad una carta stampata come dire lottizzata non per aree culturali ma certamente
Per gruppi economici
Ripensare le forme immobile il pluralismo ora e ben vengano idee che si possono discutere ma che comunque impongono oggi sperimentare nuove strade come quella delle compagno Carige che ipotizza spazi di comunicazione riservate ai segretari di partito ipotesi interessante a condizione debbo dire da un lato ridonda eliminare la funzione professionale del giornalista che deve costituire che costituisce la mediazione con l'opinione pubblica e dall'altro Staccotti Arrows votare contro a dire il ruolo già precario realtà della commissione parlamentare
Difficile
è all'ordine del giorno quindi un ripensamento complessivo della democrazia italiani
è all'ordine del giorno un ripensamento sulla dinamica stessa del sistema politico e sui meccanismi istituti io penso che la RAI sia un elemento cruciale di questo scenario proprio per il suo carattere istituzionale
La questione di una riforma del servizio pubblico radiotelevisivo si iscrive a finocchi tornò nella più vasta questione delle riforme istituzionali
è possibile impiegare ciò che resta di questa legislatura per impostare i loro termini essenziali villini di questa nuova riforma della RAI
Naturalmente spetterà alla prossima legislatura portarla a compimento
Chiave di volta di Obiettivo della nuova riforma io penso debba essere quello di preservare il ruolo di garanzia e di indirizzo del Parlamento rimuovendo però gli elementi di proprio condizionamento da parte delle forze politiche nella vita tranquilla cioè e che deve essere soprattutto in una impresa un'intesa editoriale una impresa informativa una impresa Durante una industria la più grande industria culturale del Paese
Cari amici carico cioè spero di aver dato qualche spunto utile per la vostra discussione e soprattutto spero
Abusato questa presenza elettronica la vostra pazienza gratificato buone
Bene abbiamo ascoltato
Il contributo del presidente della RAI da Ray adesso la parola al professor Rattazzi segretario punto generale delle associazione tv locali Terzo Polo
Signor ministro è stata certamente una felice iniziativa del partito socialdemocratico che è oggi
Un oratore gravato di storica responsabilità quella di dedicare uno spazio consistente e un'attenzione particolare al tema dei rapporti tra l'informazione
Ma diventa poi telematica quando si mettono insieme in un unico terminale un televisore un telefono è un calcolatore elettronico
Si determinano così influssi come illustrava prima così com'puntualmente il professor Sabattini sempre più evidenti e potenti
Del settore informativo nella società fino a far dire che questa è la società e l'epoca dell'informazione ma lo sviluppo della telecomunicazione compreso l'avvento dei satelliti io la della diffusione via cavo
Non va lasciato alla casualità e alla spontaneità
Guai se il potere politico si affidasse o per comodità o per ignavia
Al determinismo tecnologico supportato da un corrispettivo determinismo finanziario e quindi di fatto contemplasse astrattamente un futuribili ancora ignoto
Rinunciando a prendere tempestivamente posizione ad assumere responsabilità di governo nell'orientare le presenze le attività le iniziative la progettualità di questo settore in questo campo
Il rapporto che si deve instaurare tra informazione e telecomunicazione non deve essere inteso come una conseguenza automatica del mercato ma un effetto meditato della politica
Della buona o della cattiva politica
E per questo che quindi disegnare sfondi avveniristici dello sviluppo della tecnologia
Evitando di affrontare i problemi attuali ignorando quelli che sono gli affanni della quotidianità non sarebbe opportuno sarebbe forse soltanto un modo di tergiversare
Non sarebbe opportuno soprattutto nel settore della televisione che tra gli strumenti di comunicazione di massa e certamente il più incisivo il più penetrante e quindi anche il più pericoloso
E in questo più che in altri settori del sistema delle comunicazioni emergono allora aspetti che riguardano la libertà dell'informazione come prima si riceve che va difesa
Come dice con perspicacia il documento programmatico del Partito socialista democratico italiano che io citerò ancora successivamente perché e contiene elementi importanti da militare che noi in larga misura condividiamo che va difesa dalle con lo cito dalle concentrazioni editoriali dagli incroci tra proprietà multimediale e raccolta pubblicitaria dal carattere spurio dei possessori dei grandi mezzi privati
Non che dal monopolio politico attuato mesi Ghioni Moro di formazioni maggiori esercitato sull'editoria l'emittenza pubblica
E tutti questi sono motivi sufficienti e naturali per far avanzare l'attenzione che oggi è certamente in fase crescente ed è sono consolanti anche le parole che prima esprimeva il relatore che anche i politici più sensibili rivolgono finalmente all'emittenza televisiva regionale e locale cercando di capirne le tribolazioni e cercando di avviarne il rimedio la Costituzione la rapida espansione dall'Associazione Terzo Polo che istituite esclusivamente per le televisioni locali senza apparentamenti ambigui con le televisioni nazionali private
Risultata un contributo importante per la diffusione di questa nuova sensibilità si sta organizzando il terzo polo che non è quello al quale accennava prima manca intendendo per terzo polo sempre dentro
La situazione nazionale Telemontecarlo o altre reti nazionali il terzo polo si deve intendere come privato locale distinto dagli altri due poli che sono il pubblico nazionale e il privato nazionale sono infatti queste tre
Le realtà televisivi italiane sia sul piano culturale che sul piano aziendale
La legge e le ho preoccupazioni del mondo politico si sono precedentemente e prevalentemente indirizzate sulle due componenti nazionali che significativamente sono state definite duopolio
Nel documento del PSDI del mille novecentonovanta si affermava cito sempre tra virgolette la mancata regolamentazione consente a RAI e Fininvest un duplice monopolio in totale e aperta violazione della libertà d'informazione
La legge non ha cambiato molto la situazione ma la semplicemente registrata anche se con la sua attuazione che il ministro si accinge a gestire in questo momento qualche provvidenza a favore del televisivo locale è configurabile i due colossi che svolgono egregiamente la loro attività ora a volte litigano e a volte si intendono ma spesso a danno delle televisioni locali che sono i fragili virgulti che stentano a crescere nel campo televisivi italiani che si sa come dice un proverbio cinese c'è sempre un proverbio cinese che serve a caratterizzare bene le situazioni che quando due elefanti fanno la guerra o fanno l'amore chi ci rimette è sempre l'erba che sta sotto
E il sistema televisivo locale italiano variegato indefinito strano Complesso contraddittorio pieno di luci e di ombre di coraggiose iniziative e di opportuni abbandoni
Va compreso ridefinito perché il suo significato è alto e sicuro
Il sostegno dell'emittenza televisiva locale va decisamente tenuto presente e non solo per la motivazione storica
Perché nel mille novecentosettantaquattro lo sblocco del monopolio RAI era esclusivamente indirizzato all'ambito locale
Questa motivazione pare ormai molto lontana forse è rimasta soltanto un ricordo ma anche i ricordi sono una ricchezza morale
E tuttavia e soprattutto ora che al posto di un monopolio pubblico televisivo abbiamo anche un oligopolio privato
Vanno considerate e le dico brevemente tre motivazioni di difesa e sostegno del televisivo locale
La prima è una motivazione culturale
Per rendere compiuta la gamma di informazione ai cittadini per completare Rina giare in termini nuovi il pluralismo
E bisogna allora agevolare la tendenza che si va consolidando da parte della gente del cittadino che vuole essere compiutamente informato e che sente l'informazione locale come un'esigenza primaria di identificazione della propria comunità
Quindi un sistema informativo senza l'informazione locale è un sistema monco
Esiste poi in secondo luogo una motivazione politica e sociale
Per rispettare le stesse istituzioni repubblicane che prevedono un largo decentramento regionale larghe competenze a livello di enti locali ai Comuni alle Province
E quindi a questi istituzioni dell'organizzazione pubblica non si può far mancare una possibilità di adeguata presenza di veicolo di informazione favorendo
Una cultura della comunicazione che assembly nello stesso tempo e i gli operatori del settore radiotelevisivo gli amministratori locali e i cittadini i pulpiti in sostanza ai quali possono accedere i sindaci o i normali parlamentari che non hanno accesso alla RAI o alla Fininvest sono le emittenti televisive locali
Che anche per questo posseggono un ruolo particolare consentendo ad essi di colloquiare e ascoltare direttamente la gente le autonomie locali gli uomini politici localmente espressi sono i naturali interlocutori di un sistema informativo locale che non deve quindi essere afflitto dal centralismo televisivo che esilio
Del centralismo istituzionale pubblico e del centralismo economico privato
C'è infine
Una motivazione economica anche che riguarda le alleanze e così bene a esprimere spesso nei suoi interventi il professore Santaniello
Una motivazione che riguarda l'alleanza possibile di reciproco vantaggio tra emittenza locale e imprese di dimensioni non nazionale
Le strutture di produzione più attive ed efficaci nel nostro Paese si sa che sono la piccola e media industria le aziende artigianali e agricoli locali le imprese che possono trovare un logico accesso all'emittenza locale che in questo caso eppure è propriamente commerciale senza peraltro confondere il commerciale con l'eccesso delle vendite dirette che noi non condividiamo
Alle imprese locali la televisione locale offre l'essenziale
Servizio per soddisfare le esigenze ineludibili della comunicazione d'impresa della proposizione dell'immagine aziendale dell'espansione della propria attività riferendola ai variabili e comportamenti dei consumatori e quindi la tradizione locale l'emittenza locale in genere
Una finestra aperta sulla società circostante
Dagli strumenti di comunicazione di massa che l'impresa di normale minore dimensione ottengono come naturale udienza tra la popolazione allargando il proprio mercato quindi in questo senso oltre che un valore civile anche l'emittenza locale un valore economico
E allora per le televisioni locali
è giunta l'ora
Dell'autonomia associativa allora dell'autocoscienza
Potremmo dire in termini quasi roboanti l'ora della riscossa e non è comunque fuori luogo proporre al potere pubblico la ricerca di una riparazione dei torti che ha subito il sistema televisivo locale
Che doveva essere l'ambito esclusivo dell'attività televisiva privata e che in questi anni ha verificato invece un'invadenza delle tv nazionali private portate ad assorbire e a cooptare le televisioni locali
E perché questa riscoperta rivalutazione del locale televisivo
Avvenga dopo l'emanazione della legge e di riordino bisogna pensare ad alcuni perfezionamenti per il futuro e bisogna mantenere nel presente le scadenze di definizione del tessuto normativo previsto
Due sono a nostro parere lo dico brevissimamente le varianti legislative che devono essere introdotti una l'ho sentita opportunamente citare la professor Sabatini
Il primo è quello che innanzitutto si impongono a percentuale sì consentano sufficiente risorse pubblicitarie imponendo una percentuale insuperabile ai vari soggetti dedicati alla raccolta della pubblicità all'interno del comparto televisivo in questo modo si renderebbe il mercato nazionale e locale meno condizionato dalla preponderanza di chi raccoglie tanta pubblicità televisiva
Con metodologie che dall'incrocio tra reti spazi occupati e prezzi offerti o scontati tendono ad affollare oltre misura di sport il teleschermo italiano
Obbligando gli altri privati a fare la stessa cosa o addirittura cose peggiori
E poi vanno in particolari sostenute per le televisioni locali attraverso le intese consortili circuitali
Come e positivo l'originale l'esempio del circuito Cinquestelle e ne può dare dimostrazione testimonianza il presidente Grandinetti qui presente con noi
Sono intese collegabili ad iniziative pubblicitarie nazionali per le quali il ruolo della concessionaria pubblicitaria pubblica
Deve essere possibile e ampliabile che non può essere negato sempre da una monotona equiparazione trova ruoli pubblici ruoli privati
I difetti intrinseci le stranezze della legge Mammì sono infatti da un lato l'improprio e rigido parallelismo in campo televisivo nazionale tra entità di interesse pubblico e identità di interesse privato e d'altro lato la quasi totale uniformità burocratica e formale e regolamentare tra le realtà nazionali e le realtà locali che sono invece di tipologia aziendale tutta diversa e di altro significato culturale
La seconda importante integrazione legislativa riguarda invece l'estensione delle frequenze possibili per le televisioni locali
Attualmente cioè quindi noi proponiamo l'abbiamo proposto anche i tempi della legge l'estensione dal trenta al cinquanta per cento della riserva delle frequenze le radio hanno il settanta per cento
O meglio di quelli che vengono chiamati i programmi chiaramente percepibili alle televisioni locali con pari dignità di collocazione così come l'associazione aveva sostenuto ottenendo poi un trenta per cento ma si constata ora al momento dalla compilazione del piano le frequenze
L'effetto limitante lesivo della permane della permanenza per l'emittenza locale di un sistema squilibrato in cui c'è troppo nazionale soggetto forte che soffoca il locale soggetto debole che invece da considerare ed è per questo che la nostra associazione visto che se ne è parlato sui giornali in questi giorni
Avendone facoltà dovere convenienza ha segnalato al ministro e al garante
L'esigenza di non rilasciare tante concessioni alle reti nazionali che sottrarrebbero la possibilità di sistemazione era sotto amento dell'imprenditoria televisiva locale
Giacché la comunicazione audiovisiva comporta per ora l'uso di disponibilità operative che sono limitate contrariamente alla comunicazione scritta dove la carta invece è uno strumento illimitato e per questo chiediamo la verifica
Dell'osservanza delle norme antitrust che indicano in tre il numero massimo delle reti nazionali assegnabili ad un unico proprietario
E per questo chiediamo il controllo della copertura di almeno il sessanta per cento del territorio nazionale per reti talvolta improvvisate che talvolta anomale
E qualche mittente mi si consentirà di accennarne perché anche questi uscito ampiamente in questi tempi come notizia e mi pare che vada precisata anche se non riguarda direttamente la situazione ma riguarda certamente iscritti all'associazione qualche emittente si difende anche direttamente di fronte a questa situazione sottoponendo al ministro il Garante ricorsi stilati in termini giuridicamente pregnanti e così ha fatto
Con effetti credo di validità generale
Un prete marchigiano che pure è qui presente
Responsabile di una emittente storica della sua regione al quale l'altro giorno nella conferenza che ha tenuto il professor Santaniello a Roma nella sua puntuale presentazione della relazione al Parlamento che ha in questi giorni consegnato al quale
Un operatore di reti nazionali durante questa conferenza stampa a inopinatamente o Stern esternato a questo operatore regionale
L'artigiano risentimenti ritenendo incomprensibili le motivazioni del suo ricorso eppure sono mentiva azioni evidenti ed esemplari forse non conosciute la cooperativa che possiede conduce l'emittente tv RS che rispettate funzionante che in dieci anni di sacrifici sia costruita settanta
Frequenze per una copertura regionale ha saputo o almeno ha intuito con certezza perché poi in Italia i segreti non esistono e si sta si si sa sempre tutto
Che la bozza finale del piano delle frequenze gliene assegnava soltanto una dozzina
Restringendo fortemente il bacino di utenza originale mentre per esempio le tre tele più nazionali per coprire la stessa Regione ne avevano avute presumibilmente assegnate circa duecento rastrellati precedentemente all'emittenza locale
Non è sembrato allora sopportabile che entità peraltro rispettabili ma certamente senza storia inesistenti fino ai giorni dall'entrata in vigore della legge che cristallizzano gli impianti tecnici e impedire incroci proprietari
Venissero trattate con tanto riguardo mentre l'emittenza locale anche quella seriamente impostate significativa veniva falcidiata
Avendo sì poi magari la concessione ma svuotando la nello stesso tempo di congrue possibilità operative
I casi Simini
Sono diffusi in tutt'Italia e allora
Se lettere un bene pubblico un bene sociale diceva prima il professor Sabatini oggetto di ragionevole uso e non possesso privato
E arbitrio e tempo che il potere pubblico lo dimostri e nel suo esercizio emergano uomini saggi e consapevole di essere molto osservati dall'opinione pubblica
E se il gruppo Fininvest può essere anche inteso e io ne sono convinto diciamo pure di tutti come un vanto nazionale
E ha capacità ovviamente evidenti e si propone positivamente sulla scena internazionale però chissà perché
In Italia dobbiamo soffrire urlo così intensamente e perché i gruppi di simile con maggiore entità in altri Paesi non determinano le stesse allarmanti situazioni nelle loro specifiche realtà
E certo
In Francia un un privato può avere al massimo il venticinque per cento di una rete nazionale in Hispania un privato può avere al massimo il venti per cento di una rete nazionale
Quindi in Italia se si dovesse arrivare a tre reti nazionali e arriviamo a dodici o quindici volte di più o se ce ne fossero sei arriveremo a ventiquattro a trenta volte in più di quel che si può fare in Francia e in Spagna
Allora
Bisogna fare anche in Italia e far funzionare le norme perché giunti a questo punto delle vicende interne al settore televisivo italiano che di così grande rilevanza politica per i riflessi sulla libertà d'impresa e sulla libertà d'informazione
Allora non si tratta
Di porsi tanto astiosi o inutili di Emmy se essere pro o contro Berlusconi o chi per esso evidentemente questo non è il problema si tratta più semplicemente
Di stabilire se in questo Paese esiste ancora la statualità o se essa si è sciolta
Se esiste ancora una presenza pubblica che definisce fa osservare a tutti le regole oppure se ormai alla forza dell'autorità si è sostituita l'autorità della forza ma forse se si trovano ancora personaggi impegnati o coraggiosi e tra questi
Tondino missini di Recanati o vi cito un altro prete don Tommaso Mastrandrea di Milano che il presidente della nostra associazione rasoterra terzo polo e che a mio mezzo vi saluta
Gente che legge Lane cicliche sociali papali ma che sa anche attenuare essendo cattolici la dimestichezza con la rassegnazione per non confonderla con la rinuncia allora rimane qualche speranza
E la speranza
è una virtù tra le virtù cristiane è forse la più dimenticata ma è anche la più attraente ed è qui che si innesta avviandomi alla conclusione il discorso
Sugli adempimenti utili per l'imminente attuazione della legge che pure per certi aspetti è anche per le televisioni locali una speranza da percorrere
Le intenzioni manifestate a questo proposito dal nuovo ministro
Per concludere la prima fase del processo con il piano delle frequenze il regolamento d'attuazione e poi il piano nel rilascio delle concessioni ci appaiono accettabili e corrette qualche volta di Raia direttore entusiasmanti
Soprattutto se le raffrontiamo e fossero come ci auguriamo e il discorso del professor Sabatini lo confermava riferite sempre alle analisi così preciso e lucide e alle proposizioni così avanzata devolute
Contenuta nello stemma programmatico del Partito socialista democratico italiano per l'esattezza da pagina novanta a pagina novantatré di quel volume intitolato una scelta di civiltà
La conoscenza di questo documento è per noi di consistente soddisfazione la nostra associazione lo condivide pressoché completamente anche per questo
Quando il ministro nei suoi atti risultasse integralmente socialdemocratico secondo le indicazioni orientamenti espressi dal partito le nostre speranze aumentano e le nostre attese potranno diventare consolazioni
Non è semplice mai possibile far convergere tempi rapidi con la trasparenza gestionale nella definizione del piano le frequenze e nel successivo rilascio delle concessioni coinvolgendo regioni e associazioni innanzitutto si pone l'esigenza di contenere ad un massimo di dodici le reti nazionali comprese le reti pubbliche e quindi limitare a nove quelle private per non soffocare l'emittenza locale
Nove reti privati nazionali costituiscono già di per sé un numero esorbitante
Unico al mondo per eccesso e per sconsideratezza
Un'invenzione legislativa tecnicamente assurda e socialmente dannosa ma ora obbligata per consentire che le tre reti ad un unico proprietario siano il venticinque per cento del totale delle reti nazionali concesse così come la legge dice
Ma sarebbe proprio impossibile
Tentare anche qui una variante di legge che levasse il venticinque per cento ad un terzo al trentacinque quaranta per cento cosicché per dare tre reti ad un unico soggetto non sia necessario darne dodici a vari soggetti
Tralasciando i commenti con loro se ne volessero dare quattordici o quindici questo proposta sarebbe un modo di superare un presente equivoco sul concetto di pluralismo che viene pretestuosamente strumentalizzato per favorire un'esuberante pro presenza delle reti nazionali private
E per la televisione
In Italia il probabilismo come momento importante dell'organizzazione della libertà di espressione è stato scambiato con la confusione in passato e nella confusione spesso è prevalsa la prepotenza
Esiste un gruppo che illusoriamente si pensa di condizionare aprendo la possibilità di presenza ad altri gruppi come che sono sempre gruppi nazionali nel comparto televisivo la distinzione principale non è tra pubblico e privato mai tra nazionale e locale
E quindi contenere quel fenomeno di presente lampeggiando nel consentire l'accesso ad altri contenenti con concorrenti nazionali probabilmente non riusciranno altri concorrenti nazionali nell'impresa ma contribuiscono intanto penalizzare locali togliendo loro frequenze risorse il problema
Del pluralismo televisivo italiano non sta nel concedere i privati altre reti oltre quelle che esistono e neppure sta nel concedere reti televisive nazionali e ha detto oltre che a Berlusconi a De Benedetti a Verdini o ad Agnelli quando le volessero fare ma sta nel trovare un sano equilibrio tra nazionale e locale sta quindi nel favorire l'emittenza locale
Con una disponibilità di frequenze programmi pubblicità e servizi
E quindi vanno verificate in questa direzione
Anche l'esistenza effettiva delle coperture del sessanta per cento per certe domande che vanno a discapito del più vero e più ricco pluralismo che quello articolato sul territorio di questa nazione in cui le diversità
Geografiche o storiche sono un momento culturale da difendere da vantare da valorizzare e non disturbo un fastidio da distruggere confondendo L'Unità con l'uniformità
Ecco il c'è un'esigenza di
Tenere presente che il televisivo locale ha vissuto in questi anni in un clima di difficoltà e sarà ho riportato dare riconoscimento e fornire adesso le condizioni per una dignitosa dignitosa coppe condizione perché posso sopravvivere la nostra tesi e chiara e ho finito
è
Quella che sì per le concessioni sullo sfondo di ventotto domande di reti nazionali e di mille quattrocento domande di cui in realtà reali sono settecento per l'emittenza locale
Sosteniamo con forza la necessità di contenere al minimo possibile il numero delle reti nazionali e di assegnare le concessioni dei locali verificando i criteri e non soltanto le coperture preesistenti quindi verificando e che abbiano un'effettiva preesistenza un'effettiva presenza sul mercato un'effettiva storia l'alto numero di emittenti locali eventualmente permesso e non è di per sé una garanzia di rispetto del pluralismo
Se insieme non si consentono opportune dimensioni operative ad ognuna di esse
E allora perché il sistema televisivo risulti popolato da creature viventi in quantità giusta equilibrando distribuendo correttamente le risorse tecniche ed economiche occorrerà allora che il ministro Vizzini
Me lo consenta che si chiama Carlo
Eviti diedi di imitare
Il gesto plateale di un altro Carlo
L'imperatore Carlo quinto di Spagna che proprio qui vicino a Bologna nel secolo sedicesimo uscendo sul sagrato di San Petronio dopo la sua incoronazione a re d'Italia
Ascolti cospetto della moltitudine di questuanti di prebende titoli o concessioni
Estrasse la spada roteando la sulle loro teste e pronunciò la sua famosa sentenza todos caballeros
Ecco così non fanno gli uomini pensosi del bene sociale che amministrano la cosa pubblica
Le generalizzazioni sono Effetti della pigrizia mentale questa soluzione sarebbe una disfatta della ragione è una rinuncia la responsabilità e non meriterebbe incoronazioni ma siamo convinti
Che non sarà così e siamo pronti a collaborare perché non sia così noi
Vi ringraziamo per l'ufficialità che è stata data alla nostra presenza siamo venuti qui non per suscitare tenerezze o pietà ma perché si tenda a risolvere le nostre angustia
Voi chi avete capito e quindi vi ringraziamo
Ringraziamo il professor Bertazzi
Nel dargli assicurazione che non ho vocazioni da imperatore del di rivolgerei anche l'invito a lasciare il testo scritto del suo intervento agli atti di questa nostra giornata da lei adesso la parola al dottor Filippo Rebecchini presidente FRT
Ecco io discusso prima di tutti di non leggere un intervento gli ha
E mi scuso anche se sarà un porcino più Breve dell'oratore che ha parlato prima
Mi presento sono il dottor Rebecchini e faccio il presidente della Federazione Radio televisioni che la federazione che nove ha tra i suoi associati i quattrocentoventicinque emittenti comprese le radio
E sotto il profilo dell'ascolto e dell'economia cioè delle entrate oltre il novantacinque per cento di tutto il settore privato
Nella nostra associazione nella nostra federazione sono comprese lei emittenti nazionali
Tra l'altro è anche quelle del gruppo Fininvest poiché qui alla mia sinistra
C'è il Cavalier Berlusconi non sarò certo io che verrò a dire o avvertirò proporre sia pure come presidente dell'associazione le cose che possono interessare al cavalli a Berlusconi che credo si sappia difendere perfettamente da solo senza il mio apporto o mi atterrò pertanto soprattutto vedere le cose
E mi scuserete essere voglio vedere un po'dal punto di vista pratico da un punto di vista di imprenditori da un punto di vista di quello che deve tutti i giorni pagare li stipendi a qualcuno
Che all'avvocato per l'azienda
Ecco ringrazio moltissimo di essere stato chiamato a questo convegno è veramente mi allegro che finalmente i partiti sia pure dopo tanti anni abbiano aperto agli operatori e i in particolare mi rallegro per il partito socialdemocratico
Il partito socialdemocratico è un partito che a mio avviso anche se riconosco faccio ammenda io non lo ha votato l'ultima volta però riconosco che un partito che vuole operare in Italia con le cose italiane e tenendo bene i piedi
Scusate concerti
Con questo perché vivo fatto sempre perché è ben vero quanto ha detto
Il professor Sabatini
Che il partito socialdemocratico nona la forza elettorale dei partiti maggiori quei partiti che hanno la possibilità di parlare a livello parlamentari perché come dividersi un servizio nostro di tutti noi un servizio pubblico e che invece abbiamo visto e vediamo tutti i giorni basta aprire il primo Oz secondo terzo fanale
Chi è di scena in quel canale il partito socialdemocratico in questo
Il partito socialdemocratico in questo o in questa situazione credo che abbia bene ragione
Di cercare gli amici che vogliono e possono o portare avanti le proprie idee
Però facciamo scappare Bakhtiari
Qui se facciamo i voli pindarici su che cosa dovrebbe essere e a chi dovrebbe essere a chi dovrebbero essere dati
I mezzi di informazione qui facciamo una tesi di laurea che non serve a niente se noi dovessimo
Oggi
Tabula rasa
Iniziare a pensare ad un settore televisivo nuovo io sono convinto che siamo mille persone e mille persone potrebbero disegnare
Unità al settore in maniera perfetta magnifica mentre qui bisogna come dicevo prima teneri i piedi per terra bisogna prima di tutto capire che ci sono stati quattordici anni di non legge
Bisogna capire chi si è interrotto il monopolio RAI sulla base di una sentenza costituzionale che inattesa delle norme antitrust apriva solo al locale per fare non batte in casa ci sono voluti quattordici anni
Questa è la situazione in cui si va ad operare e in cui il ministro deve sulla base della legge Mammì io ho sentito parlare che la legge brutta è fatta male corrisponde a all'interessi
Dei precostituiti in quattordici anni ma cosa pretende vate che interessi precostituiti si abbandonassero il campo voi avete mai visto in Italia una legge che prevede il piccone demolitore delle aziende esistenti
Ma io non l'ho mai vista io visto che a Roma per fare l'allargamento della superstrada dell'eolico da Fiumicino
Sono stati firmi sette anni sei anni sette anni perché ci starà radio una cosa che perché c'era uno sfasciacarrozze da non confondere
Uno sfasciacarrozze proprio uno che rompeva lei lei autovetture e per otto anni non sono riusciti a mandarlo via perché è un'azienda di arte cinque sei dipendenti ecco questa è la situazione italiana
Per cui come la vogliamo definire la legge Mammì la migliore delle peggiori leggi fate come vi pare ma è una legge che si pone
Purtroppo purtroppo e e qui il discorso purtroppo la legge Mammì arriva certamente questo è un profilo che non possiamo dimenticare arriva in uno stato in una situazione in cui RAI se giù può Fininvest la fanno d'accordo su questo non ci sono dubbi i ricavi riconosciamo le capacità economiche imprenditoriali riconosciamo
E per cui dove il
Dove ci sono le altre presenze quali sono le altre presenze possibili che vanno incoraggiati
Qui anche qui bisogna tenere i piedi per terra
Perché se no facciamo il male delle nostre associate delle nostre associate da parte mia intendo dire dal da da delle nostre appunto emittenti locali
L'impresa
Teli visiva lo ha detto anche il presidente manca è a livello planetario se si vuole fare un'informazione fatta bene
Ci vogliono degli accordi internazionali se si vuole fare della fiction cioè dei film dei telefilm
Be'
Sarebbe meglio girarli in lingua non italiana arriva a dire perché così è più facile venderli in Cambogia
Perché in Cambogia all'inglese lo conoscono meglio l'italiano e si troverà sempre un cambogiano che fa una un doppiaggio scritto parlato adesso voglio arrivare al limite assoluto
Voglio dire che se si vogliono fare dei buoni programmi e conseguentemente si vuole il buon ascolto va be e purtroppo bisogna tener conto delle situazioni obiettive di impresa altrimenti
Facciamo dei voti circa la libertà circa l'informazione che sono parole vuote se non sono supportate
Dalla
Dalle imprevisti dall'economia e dalla redditività e dalla possibilità di portarle avanti senza gli aiuti e i finanziamenti dei io agli enti pubblici dei clienti
Comunali del dei Comuni delle Regioni due Province cosa che noi io lo dico a nome delle delle quattrocento e venticinque mittenti che vanno non lo molliamo ma non lo vogliamo perché non vogliamo diventare schiavi di queste cose
Se no la nostra libertà è una parola vana
Vaga che non serve a niente
Questo volevo proprio chiarirlo a tutti quanti perché se no ci riempiamo la bocca di parole che non servono annulla
Ecco anche questa cosa che alle emittenti locali di vogliono tutti bene è una cosa che mi comincia veramente a far paura io ho visto un partito di stavo per via di governo ma non è vero e di opposizione
è un partito di opposizione che finalmente nel governo della RAI si è beccata la Terza Rete
Era
Erra una avete deputata al decentramento legge centocinque per centotrenta il settantacinque lo che me le invento deputata decentramento sì adesso forse qualche minuto di informazione locale ma come sono entrati
Sei due telegiornali o ma come sono entrati hanno fatto forse da un punto di vista tecnico forse la migliore delle emittenti nazionali della Rai dico forse parlo da un punto di vista del
Per cui Sissi la località piace a tutti ma poi il tutti gli voglio un bene ma poi al momento opportuno se ne dimenticano i sentimenti sono soprattutto nei momenti in cui bisogna pensare di farla vivere correttamente senza l'appoggio come dicevo di quei settori poco che poi vanno a finire
Di clientele pericolose
Ecco
O occorre per cui faccio presente che l'emittenza locale però e questo è opportuno che lo sappiano tutti ed è opportuno anche chi chi ci amministra lo capisca che l'emittenza locale
è un fatto importantissimo sotto soprattutto sotto il profilo dell'informazione e bene ha fatto la legge Mammì ad obbligare il venti per cento da programmazione ciascun emittente locale
Per l'informazione locale questo sono costi enorme però è giusto una cosa di questo genere nel momento in cui lo Stato dà disposizione e lettere è opportuno che atti queste emittenti svolgono una funzione sociale e questa funzione sociale corrisponde
Per le emittenti locali nell'ambito della terribile del settore televisivo corrisponde alle pagine di cronaca che sono dei giornali
Quanti
Quanti Dinoi comprano il giornale per la cronaca io non ho mai fatto una statistica ma io ci vedo più del cinquanta per cento quanti di noi leggo l'articolo di fondo ma lui qui siamo un ambiente di prelazione che queste cose le seguono per cui non voglio fare una statistica qua dentro ma se prendiamo o o agli acquirenti di qualsiasi giornale l'articolo di fondo lo legge sì e no il dieci quindici per cento
Che sono poi i settori leader eccetera sono appunto i lettori che fanno parte del settore l'iter però come quantità noi siamo le pagine della cronaca
Dei giornali per cui l'importanza perché poi facciamo tutto quello che vogliamo dire è ben vero che io da un punto di vista economico l'impresa è planetaria e mondiale però l'uomo va sulla luna ma la sera torna e parla del cortile dove sta vuole sapere in nella sua città di che cosa si parla che cosa si fa eccetera cioè per cui questa l'importanza del puro
Ecco o questo qua andando adesso però rivolgendomi in particolare al ministro Vizzini che acquista responsabile che acquista enorme responsabilità di fare delle scelte
Perché tutto quello che ho detto prima era solo una questione di impostazione generale di conoscenza dei fatti ma che opportuno poi tradurre in fatti concreti
E il ministro Vizzini ha delle responsabilità enormi adesso
Perché deve applicare la legge Mammì devi dire chi ai il potere di utilizzare un bene dello Stato
La nostra associazione pensa una cosa
Pensa quanto segue
Il bene frequenze
La quantità dei canali disponibili ormai si conoscono il fatto tecnico è stato sviscerato
Precedentemente al ministro Vizzini c'era il ministro ma mi il quale aveva studiato
Queste possibilità tecniche su queste ci dobbiamo muovere
Due dodici emittenti nazionale con copertura minima del sessanta per cento
E cinquecento cinquanta emittenti locali
Queste sono le quantità più o meno di i previsto che ciascun emittente locale a un certo numero di canali queste sono le quantità
Disponibili e da assegnare va bene allora io trovo questo che se vogliamo se i criteri informatori e quello di far vivere degli informatori liberi e cioè con dei conti economici che non vadano sotto zero occorre a mio avviso fanno una scelta politica e qui è il punto
Non ci si può più dire bisogna studiare
Il fatto tecnico
Bisogna studiare il fatto tecnico per poi
Sì
Bisogna studiare il fatto tecnico per poi fare le scelte le quantità si conoscono qui ci sono le scelte da fare è la cosa più complicata
Mi scusi avvocato Porta mi perdoni mi faccia finire
Le conoscono evidentemente di coloro i quali le hanno fatte certo non le conosco io che non ho fatto questi studi ma le conoscono quelli che hanno studiato queste attività
A questo punto quindi tiene il discorso veramente complicato e che rende il ministro Vizzini così importante perché deve fare la scelta vogliamo mantenere nelle i mittenti che si recano in piedi con le proprie economie ma guardate il numero Massimo che quello che ho detto prima
è su cioè ci saranno certamente morti e feriti a breve termine perché gli obblighi a cui il garante che il Garante seguirà che non si dovremo seguiva perché c'è sono obblighi di legge sono fortissimi sono costosissimi
No applica o della trasmissione del venti per cento in formazione sono posti incredibili di truppa di montaggio di redazione dei giornalisti ma come si può pensare
Che delle emittenti che hanno studio media chi se non sbaglio centosessanta miliardi tra cinquecento per cinquecento emittenti cinquecentocinquanta meno di trecento milioni l'anno ma che cosa devono pagare
Ma volete poiché panini contributi ai dipendenti certo però vogliamo sono leggi di Stato per cui teniamolo appunto questo per cui noi che cosa diciamo noi diciamo sostanzialmente vengano premiate
Con la concessione lei i mittenti con un minimo di dignità di impresa che possano garantire la vera libertà di chi ne fa uso per l'informazione e per cui al ministro Mizzi
Provocatoriamente noi oggi cerchiamo di stanarlo
Perché la scelta e a lei
A lei compete questa grande responsabilità e noi abbiamo fiducia e chiediamo chiaramente non abbiamo motivo di dubitarne il rispetto nuovi operatori chiediamo il PIL rispetto di quelle indicazioni sui parametri di quelle condizioni previste dalla legge Mammì
Quelle già sono un inizio e una indicazione chiara perché possano essere scelte l'emittente con concessioni io ringrazio tutti quanti della scuola
Io
Il dottor Rebecchini vorrei rispondergli subito che in questi giorni purtroppo io sono sintonizzato su una sola frequenza che è quella del congresso del mio partito per cui nomina vorrei parlare delle altre e posso assicurargli che la legge sarà rispettata in tutte le sue parti e sarebbe singolare pensare che
Si potesse raccomandare questo ministro come se fosse possibile l'ipotesi differenti
Detto questo un mi pare che ce ne
Che ci sono state abbastanza come dire provocazioni nel dibattito per richiamare in causa da un lato la RAI dall'altro lato nostro compagno di partito che ha una veste difficile questa mattina perché quella di essere Leo Bisoli nostro compagno e vice presidente della RAI io gli darei la parola non inviandolo
Rispetto all'equilibrio deve temere per la sua doppia veste
Io non ho nessuna difficoltà dico la la verità perché anche io con me Carlo Vizzini sono sintonizzati in questo momento solo sulla frequenza del congresso
E ritengo doveroso precisarlo subito che parlo non come vice presidente della RAI ma parlo come uomo di parte anzi di partito e di questo partito
Per la RAI abbiamo già sentito il presidente manca
Sulle prospettive le difficoltà i problemi che ha il servizio pubblico e del qua ed equa dei quali problemi io parlerò senza nascondere niente senza perifrasi parvero liberamente
E quindi della RAI appoggia del servizio pubblico diciamo così ha già espresse già espresso manca io condivido largamente se non tutto il suo discorso
Come uomo di partito invece non posso non esprimere tutta la mia preoccupazione
Per lo stato dell'informazione sia dalla carta stampata sia della RAI vedente sia del sistema misto radiotelevisivo
Che è una preoccupazione che non è solo nostra media nostra è una preoccupazione che il garante Santaniello
Recentemente ha ripetuto ripete ogni tanto ma recentemente la ripetuta in maniera esemplare in un'intervista al TG tre lui ha detto che sono sono nati due campanelli d'allarme due campanelli molto rumorosi leggo testualmente
Alla nostra considerazione sulla legge Mammì
Dopo dodici anni noi ancora oggi aspettiamo la patente
Speriamo che i tempi siano vicini speriamo che tutti gli studi tecnici siano stati fatti
Contiamo di poter finalmente operare
Con quella tranquillità che credo ci meritiamo
Ma questa legge che ha il merito certo
Sì poterci dare di poter dare a tutti i protagonisti della televisione
La concessione
Anche qualche demente
Fra i tanti
Di cui non voglio parlarvi ce n'è uno che voglio sottolineare la vostra attenzione
La televisione pubblica
Non ha nessun ruolo
Nessun ruolo che la faccia essere davvero un servizio pubblico piuttosto un servizio al pubblico la televisione pubblica che voi vedete
Tralasciando la parte dell'informazione così lottizzata
E che tutti vi preghiamo
E per il resto un'informazione una televisione
Commerciale completamente commerciale una televisione che spende il suo nome quindi il nome dello Stato
Per promozionare questo o quel prodotto in esclusiva con le sponsorizzazioni che sono invece una specifica propria della televisione commerciale
Che è arrivata a interrompere ormai tutti i programmi con la pubblicità
Che nell'ultimo anno aumentato il numero dei suoi spot del sessantacinque per cento ed aumentato di oltre il settanta per cento il tempo destinato alla pubblicità
Una televisione che si pone come concorrente sul nostro stesso terreno nostro delle altre televisioni commerciali avendo armi assolutamente incomparabili con le nostre che negli ultimi anni ha perseguito una politica tendente ad escluderci dal mercato
E se guardiamo ai conti della RAI
Vi ricordo quanto pubblicamente dichiarato dei suoi stessi responsabili la Rai aveva cento miliardi di debiti quattro anni fa
Oggi questi debiti sono saliti a mille e seicento miliardi
Bene noi per resistere per mantenere la nostra quota di ascolto per fare programmi altrettanto validi altrettanto numerosi abbiamo dovuto seguire questa escalation
E non è vero quello che si ricordava qualcuno qua prima che quando due elefanti litigano fanno un amore che ci soffre sempre è il prato
Chi ci ha sofferto in questo caso non è stato il prato delle piccole televisioni o dell'ascolto anzi gli ascoltatori hanno ricavato da questa guerra hanno ricavato dei programmi migliori
Chi ci ha sofferto è stato il Paese Italia
Che ha dissipato risorse incredibili
Nei confronti dei produttori principali di cinema edificio
E vi posso garantire
Che anche il modo di stare sul mercato è stato molto diverso perché l'imprenditore privato quando deve fare concorrenza di fronte a uno stesso pacchetto di film deve alzare il prezzo per strapparle al suo concorrente alza il prezzo
Al cinque del cinque per cento del dieci per cento del quindici per cento del venti per cento se è costretto via via in una escalation misurata e dolorosa
No tutte le volte che noi ci siamo trovati a competere
Con i dirigenti dell'ente pubblico sui mercati dell'acquisizione i rilanci sono stati dei rilanci sempre incredibili lontanissimi dal mercato qualche volta è vicino al doppio della base di Offerta per quel prodotto di tutto il mercato
E abbiamo risentito di questa presenza di chi spendeva soldi non propri ma soldi che non avevano nessuna importanza perché provenienti
Dal paese
E che con questo danneggiata anche gli altri concorrenti
Bene io credo sì questa legge Mammì sia un passo positivo per ora credo che andrà ulteriormente
Migliorata
Credo che si debba migliorare molto per quanto riguarda i doveri della televisione di Stato i doveri di dare anche quei programmi le televisioni commerciali non possono dare perché devono tendere sempre al massimo della scuola
Oggi una rete come la seconda rete
Come programma centrale una soap-opera se americana
Di tutti i furti
Noi diamo una Rete Rete quattro che essendo rivolta al target femminile Dassault sa prevalentemente telenovelas Esopo grazie
Bene
Non vediamo davvero quale utilità ci sia per il pubblico che una televisione di Stato si sovrapponga in concorrenza dirette frontale alla televisione commerciale dando la folla delle signore
Un prodotto che già ricevono abbondantemente dalla televisione commerciale
Quali sono invece gli altri programmi che il servizio pubblico dovrebbe dare domandate lo a voi stessi non c'è l'opera non ci sono i concerti non ci sono documentari non c'è università della terza età non c'è nulla ciò che dovrebbe essere la sostanza stessa
Di una televisione pubblica e cioè ricordiamocelo disservizio al
Pubblico
Io sono stato accusato in tutti questi ultimi anni
Di essere anche
Una fossa attore delle mozioni
Perché seguendo la logica della televisione commerciale
Le mie televisioni
Dovevano dare danno i film interrotti dalla pubblicità
E sono stato anche accusato di non avere dei programmi rivolti a targhe specifici
Dei programmi culturali quelli che appunto anche la televisione pubblica
Ha finito per non dare e allora negli ultimi cinque anni
Io ho avuto l'ambizione di potere fornire agli ascoltatori italiani
Un'altra forma di televisione
La televisione a pagamento
Io ho lavorato con i miei uomini duramente
Acquisendo una trentina di televisioni locali per mettere insieme dei Circuiti nazionali che potessero essere destinati a questo nuovo servizio
In che cosa consiste una televisione a pagamento
Una televisione che per esempio può dare tanti film tutti film che vengono evitati in Italia e nel mondo senza l'interruzione pubblicitaria dietro al versamento di un cannone che corrisponde pressappoco al costo di un quotidiano
Per ogni giorno
Una televisione che può dare certi sporta che la televisione di Stato non da perché hanno un numero esiguo
Di tifosi tarda dal canottaggio alla pallavolo e via discorrendo
Quindi una televisione che potesse avere una programmazione sportiva
E infine una terza Rete che potesse essere re una Rete
E di che esce una come li chiamano la chiamano gli americani che ne hanno una bellissima
Una rete che potesse essere una rete culturale e di e avevo l'ambizione di poter essere io il protagonista di questo fare
E ho lavorato per cinque anni a formare questa azienda
A inventare i programmi di queste televisioni
A inventare un sistema
Che permettesse di ricevere il segnale con lo scramble a casa senza avere inconvenienti di pirata aggio
Sicuro di dare un qualche cosa in più è un qualche cosa di diverso che il pubblico
Attende queste televisioni esistono in tutti i Paesi occidentali
Abbiamo fatto numerose ricerche di mercato
All'offerta di una Rete la risposta è stata tiepida all'offerta di due reti una chiedesse cinema finì in prima visione non interrotti dalla pubblicità l'altro lo sport l'offerta si è rischi la domanda si è riscaldata
Ma finalmente quando abbiamo inserito nel pacchetto di Offerta anche la Terza Rete culturale e di uso allora la risposta è stata una risposta molto calda sì
Siamo disposti a pagare il prezzo di un quotidiano per avere in casa questo nuovo sistema questa l'offerta di televisione
Ci stavamo accingendo al lancio è arrivata la legge Mammì
Che confondendo tra le diverse funzioni e la diversa natura della televisione commerciale da un lato che si sostiene attraverso la pubblicità e che raggiunge grandi ascolti e deve raggiungerli per esistere e la televisione a pagamento dall'altro che invece produce ascolti piccoli di nicchia
Pensate che la televisione francese Canal Plus di questo tipo raggiunge soltanto dopo cinque anni di attività il tre per cento dell'ascolto globale
A posto il divieto per chi fa televisione commerciale di poter fare anche questa televisione a pagamento
Che invece negli Stati Uniti per esempio è la prosecuzione naturale di un'attività
Di televisione commerciale
Bene la legge c'è imposto in termini tassativi di non potrà essere più noi gli editori di questa televisione
Abbiamo provveduto a cercare dei partner che potessero acquisirla
Non è stato facile trovarli
Perché naturalmente prima che siano date le concessioni questa è una società direi un'avventura a rischio
Abbiamo cercato di coinvolgere anche dei grandi gruppi stranieri
Cercando anche di avere in cambio delle partecipazioni nostre del nostro gruppo nelle loro televisioni ma la risposta è stata sempre la stessa
Non possiamo entrare con mezzi importanti dentro un paese che non ha ancora una regolamentazione che si è concretizzata nella dazione
Delle concessioni
E allora abbiamo proceduto alla vendita del novanta per cento di questa azienda mantenendo per noi soltanto il dieci per cento decapitare spesso questa azienda da già lavoro a tre centocinquanta persone il suo sviluppo prevede che nel giro di un anno e mezzo queste persone salgono oltre le mille ma soprattutto da garanzia di un nuovo diversificato servizio all'utente italiane
Sentiamo da tutte le parti sollevarsi delle voci che dicono è ancora un'azienda del gruppo Fininvest i dirigenti sono quelli della Fininvest i programmi che queste reti oggi trasmettono vengono dal magazzino Fininvest
Beh ma come potrebbe essere diversamente
Un'azienda che è stata nel nostro senno che nata e e che si è sviluppata dentro di noi per cinque anni cosa potevamo fare licenziare tutte queste persone
Andare a cercare nuovi protagonisti e dove poteva andare a comperare questa azienda si ormai erano già stati acquisiti i programmi che prevedevano lo sviluppo continuo dell'azienda stessa
Ecco quindi che io su questo ho voluto trattenervi cogliendo al volo l'occasione di essere il fianco al ministro che avrà la responsabilità di esaminare diritti delle singole reti ad avere la concessione per affermare con grande orgoglio
Di avere voluto io la televisione appagamento di avere lavorato io dentro il mio gruppo per creare questa nuova azienda a rischio un'azienda che tra l'altro ha investito già molti molti miliardi sino ad oggi un'azienda che darà un nuovo servizio all'utenza italiana
E mi spiace sì chi opera nel settore della televisione invece di guardare le proprie aziende
E di guardare accorre la sua corsa lavorando magari un po'meglio un po'di più
Continui a pascolare nei terreni dell'invidia cercando sempre di andare a danneggiare invece chi opera certamente per il suo interesse ma tenendo sempre presente l'interesse di tutti
Siamo
Per il suo intervento
Il dottor Berlusconi
E credo che sia emerso nel corso di questo dibattito dalle voci che abbiamo ascoltato quanto complessa sia la materia
E quanto diverse possono essere tra i vari soggetti le valutazioni
Noi abbiamo voluto offrire questa tribuna la tribuna del nostro congresso mentre siamo in una fase di elaborazione dalla proposta politica del partito una tribuna una volta tanto se me lo consentite anche come fatto di metodo
Per sentire queste voci pubblicamente per ragionare e sentiva ragionare gli operatori senza incontri segreti
Ma di fronte alla gente perché crediamo che questo sia anche un metodo di gestire la formazione dalla proposta politica di un partito ognuno ha diritto ad esprimere la propria opinione ci dispiace ancora che il presidente della RAI
Per impegni che aveva assunto in precedenza non ha potuto garantire una presenza perché certamente il dibattito sarebbe stato arricchito da un contraddittorio diretto se nel corso credo di avere l'obbligo di dire che se nel corso dei lavori del nostro congresso del presidente manca trovasse il tempo di passare da Rimini e se lo riterrà opportuno lo chiederanno mancheremo di dare anche a lui il microfono per esprimere il suo pensiero è la sua opinione a noi toccherà poiché compito di lavorare
Sulla base delle cose che abbiamo ascoltato raccogliendo le come contributo e di prospettare ai nostri militanti ai nostri iscritti a un Paese la una proposta socialdemocratica a me
Sì sì come ministro toccherà poi il compito di assumere le decisioni che avete
Che sono state sollecitate che avete ascoltato nel corso del dibattito di questa mattinata lavoreremo
Con senso di responsabilità e soprattutto in tempi che possono consentire di dare a tutti gli operatori del settore le risposte che si attendono a questo punto del nostro della nostra mattinata si sono conclusi gli interventi programmati
Vi sono delle richieste di intervento libero che erano state prego che erano perché se l'ha detto che era possibile una discussione
Sono le tredici e venti io credo che se vogliamo dare alla parola qualche a qualcuno che deve fare l'intervento dobbiamo limitare a non più di cinque minuti per intervento o se ritenete più opportuno potremmo anticipare di mezz'ora l'apertura della seduta pomeridiana riprendendo questo dibattito prima di iniziare e quello che riguarda
Quello che riguarda il programma del pomeriggio io magari farei questo potremmo andare avanti sino all'una e mezza dando la parola a a un
All'ingegner Luca Montrone e poi proseguire gli interventi su questa prima parte della mattinata nel pomeriggio vorrei aggiungere così
Non intervengo più che nel pomeriggio
Dopo gli interventi liberi che riguardano il dibattito dalla mattinata vi sarà un altro dibattito al quale prenderanno parte il dottor Gianni letta vicepresidente della Fininvest il dottor Alessandro Curzi direttore del TG tre il dottor Alberto la Volpe direttore del il G due il dottor Bruno Vespa direttore del TG uno e l'onorevole Andrea Borri presidente dalla Commissione parlamentare di vigilanza radiotelevisiva avremo poi il grande piacere di ascoltare alla fine
Di questo dibattito la parola del professor Giuseppe Santaniello garante per la radiodiffusione per la vittoria che ancora ringraziamo cautamente per essere oggi qui tra noi e soprattutto per il ruolo delicato importante quotidianamente volge in questo settore allora darei la parola all'ingegner Montrone e presidente di Telenorba per un intervento scrisse
Sì
L'emittente Telenorba che rappresento
è una televisione locale che aderisce alla e Ferretti
Pertanto condivido riconfermo quanto ha già dichiarato il presidente Rebecchini
In questo mio intervento però mi limiterò a dare un mio contributo personale
Al fine di proporre delle soluzioni concrete
Per poter di fatto raggiungere quando da tutti auspicato va difesa del tredici locali ma mai attuato perché non si è mai mai discusso su un progetto reale che possano evitare questo scopo
La legge Mammì attribuisce alle televisioni locali almeno il trenta per cento delle frequenze
Assicurerebbe quindi la patente dell'auto ma non risolve il problema della concentrazione esistente sull'acquisizione della pubblicità
E di conseguenza sulla possibilità di produrre ed acquisire programmi da mandare in onda e quindici toglie la benzina per viaggiare
Sicché oggi le televisioni locali si sono ridotte da scontri poco significativi
Perché non riescono ad acquisire pubblicità nazionale e mandano in onda programmi scadenti dal terzo al decimo passaggio producendo un'informazione quando la fanno in generale poco significativa
Lo stesso garante professor Santaniello ha dichiarato che le televisioni locali vanno difese per cinque ragioni fra cui ricordo il pluralismo dell'informazione lo sviluppo della piccola e media industria
Ma perché ciò sia possibile bisogna risolvere il problema della riserva della pubblicità nazionale della produzione cinematografica nazionale ed europea
A favore delle televisioni locali se ciò non accadrà ci troveremmo come suddetto ad avere un'auto ma non la benzina per viaggiare
Pertanto io proporrei che almeno il venti per cento della pubblicità nazionale venga riservata alle televisioni locali o in alternativa che almeno il trenta per cento nell'attuale canone Rai venga riservato alle televisioni locali
Proporrei inoltre che il trenta per cento della produzione cinematografica nazionale ed europea venga per il primo ripassaggio riservato alle televisioni locali
Faccende modo pure che il trenta per cento dei secondi passaggio dei programmi che passano sulle reti nazionali siano riservati alle televisioni locali
è indispensabile inoltre ridimensionare notevolmente il numero delle concessioni da rilasciare alle televisioni locali
Infatti nella situazione attuale sia pure con l'applicazione dei correttivi suddetti non c'è possibilità di vita per più di cento televisioni locali che dovrebbero necessariamente estendersi almeno ai dieci milioni di abitanti
Sicché soltanto un numero ridotto di televisioni locali forti
Che possono attingere in base al Regolamento sul tetto alla pubblicità nazionale e alla produzione cinematografica nazionale ed europea riuscirebbe davvero a un ascolto sufficiente per sopravvivere
Ed assicurare il pluralismo dell'informazione e lo sviluppo dalla piccola e media industria voluta da senza che la risorsa più ampio piume e ci auguriamo che sia veramente possibile risolvere il problema della riserva dalla pubblicità nazionale e della produzione cinematografica nazionale ed europea
A favore delle televisioni locali
Perché diversamente almeno un milione di posti di lavoro noi in Puglia ne abbiamo favoriti almeno settanta mila
Non potranno più essere garantiti perché quelle piccole e medie aziende che in questi quindici anni si sono sviluppate grazie alla pubblicità locale si troveranno in grossissime difficoltà
Perché non riusciranno più a sostenere i loro prodotti attraverso la nostra pubblicità locale e non potranno più sperare come a Giaveno do per molti di loro di diventare aziende a diffusione nazionale e quindi clienti potenziali per le stesse reti nazionali
Ci auguriamo quindi signor ministro che sia possibile un'attenta riflessione sulle nostre preoccupazioni sul nostro Accor fatto appello sulla nostra proposta per consentirci di sopravvivere per garantire quindi è veramente il pluralismo dell'informazione
Per garantire lo sviluppo della piccola e media industria e per poter degnamente inserire prossimamente l'Italia nell'Europa
Grazie
Grazio genera poltrone per il contributo che ha dato al dibattito e allora sospendiamo i nostri lavori per riprendere alle quindici e trenta con la prosecuzione di questo dibattito per poi introdurre i lavori del pomeriggio grazie
Via è in atto una presa di controllo dei mezzi di informazione da parte di gruppi ristretti con grave pericolo per la libertà di informazione e per l'autonomia dei giornalisti
Dove per gruppi ristretti continuava professor Santaniello si devono intendere ogni formazione che non coincide con gli interessi generali della collettività
Altro segnale di allarme venuto dalla Camera dei deputati dal Parlamento Italia
L'ottava Commissione cultura della Camera a testualmente scritto
Ha testualmente definito la situazione italiana anomala anomala la situazione dell'informazione italiana dove più che in ogni Paese e ne hanno altro Paese della Comunità la libertà di informazione è messa in pericolo dalla concentrazione in poche mani di un potere capace di alterare non soltanto i rapporti tra impresa
Tra imprese ma di sovvertire addirittura i rapporti tra finanza politica e istituzioni sono termini parole
Che vengono dal Parlamento italiano Palazzello della sovranità popolare quinti la preoccupazione io credo che più di questa non si può in maniera migliore non si poteva esprimersi
Secondo la classica definizione anglosassone
La stampa veniva definito il quarto potere
Un potere di critica di stimolo l'incentivo verso i tre gli altri tre Poteri ma come può esercitare un potere di critica di stimolo
Di suggerimento quanto e se stessa diventa un'industria e diventa un'industria confini legittimamente di profitto
Quello che sta avvenendo nel mondo vigeva
Bene prima professore Bettini il dottore Bettini
è ormai le industrie sovranazionale
Che si avvale della complicità
Non sempre dell'apporto ma anche della complicità di innovazioni tecnologiche perché per fare indusse internazionale occorrono grandi concentrazioni di mezzi finanziari
E c'è la spinta del mercato perché questo mercato un mercato redditizio
Questo avviene nel mondo e avviene nel nostro Paese
E qui e il nostro partito non può non esprimere l'esigenza
Un
Dico di combattere questa concentrazione il nostro è un partito numericamente modesto
Ma quale più brevemente importante che fa della bandiera della libertà individuale una delle bandiere essenziali per il Nomentano eccetera della società
E analizziamo brevemente un momento per darvi degli elementi di giudizio non delle tesi io non voglio dare testi ma voglio dare elementi di valutazione e di giudizio
Nella carta stampata
Il connubio industrie informazione è ormai un dato di fatto che vede schierati in campo i più importanti gruppi industriali internazionali e nazionali
E tutto questo perché come dicevo prima uno così delicato comparto dalla vita nazionale si è trasformato in un business redditizio
Secondo i dati pubblicati recentemente da veronese sul rame
La crescita media negli Stati Uniti delle imprese dell'informazione negli ultimi cinque anni è stata del tredici per cento contro il sei per cento della crescita media negli altri settori
E l'utile l'utile dell'indusse informazione negli Stati Uniti è stato del ventuno per cento contro il tredici per cento della media degli altri settori
In Italia
Secondo i dati di Mediobanca
Il fatturato del settore editoriale nel nostro Paese è cresciuto negli ultimi cinque anni del cento uno per cento
Contro le trentacinque del totale medio degli altri settori e l'utile l'utile badate bene l'utile è stato pari al tredici per cento
Contro il nove per cento degli utili medi negli altri settori
è per questo che si è verificata una così massiccia presenza
Dei gruppi industriali e oggi si può affermare che la stragrande maggioranza della stampa italiana hai stretto connubio col d'industria ecco le con con la finanza
La Fia territori
Possiede secondo i dati forniti dal Garante
Formalmente il ventitré per cento dico formalmente per non entrare in un dettaglio tecnico
Attraverso vari passaggi di società Gemina non entriamo nel settore tecnico gli è stato una vertenza forse vuole avrete seguito quindi la FIAT Rizzoli e con il ventitré per cento Mondadori Berlusconi
Con una quota ancora non bene identificata ma che si aggira intorno al diciassette per cento
Mo'Gardini con il sette per cento Monti con l'otto per cento
Lei mi con altra ha un'alta percentuale rilevante e perfino i piccoli giornali di provincia sono finiti in mano a imprenditori da Longarini a Ciarrapico perfino le gazzette peggio
L'editore puro la libertà di stampa corre un serio pericolo a nostro avviso e il partito che non ha sudditanza e che non ha collegamenti con i grossi gruppi industriali non può consentire questo pericolo per tutta la società
è vero che la legge sull'editoria prevede una regolamentazione contro le concentrazioni
Ma è evidente che le maglie di questa regolamentazione risultano troppo la
Occorre alla luce di questa realtà
Rivedere le norme sull'editoria
Per garantire un più libero accesso alla libertà di informazione e una maggiore garanzia per chi non gode dei favori dei grossi gruppi industriali
Perché qui si sta ora o una spirale perversa i grossi gruppi industriali si affiancano ai grossi partiti perché era grossi partiti ricevono benefiche profitti i piccoli restano naturalmente anche se gli ideali e i valori che difendono sono nobili e consacrati dalla storia
Ma passiamo anche al settore radiotelevisivo
Anche S in questo settore anzi soprattutto in questo settore la trasformazione in potente strumento di potere valica i confini dei singoli Paesi
Soprattutto con l'avvento del satellite si è avuta un'accelerazione del processo di globalizzazione dei mercati
E dei consumi e dei gusti del pubblico
Una dimensione sovranazionale in cui le considerazioni di carattere economico purtroppo sono sempre prevalenti su quelle di carattere diciamo civile
Ma analizziamo brevemente la situazione del privato e del pubblico
Nel settore privato
Anche grazie a una deregolamentazione
Professore Bettini non è che qualcuno l'ha voluta non è stata casuale questa deregolamentazione per quindici anni
E proprie non sono qui come vicepresidente ma è stato questa deregolamentazione è stato un danno comunque perché ha ritardato un sistema misto più omogeneo e da accesso anzi del
Così delle insofferenze all'interno del sistema quindi non un
E questa deregolamentazione durata quindici anni e sia avvenuta da creato in sostanza nella realtà un duopolio che vede da una parte la RAI dall'altro la Fininvest
Con marginali presenze diciamolo del TV locali e del altre attività
Questo duopolio
è in contrasto non possiamo negarlo con il dettato costituzionale e il partito non può assolutamente approvarlo sottoscriverlo e condivido
Ecco perché nel programma del partito si torna più volte su questo terreno
Diciamo con estrema franchezza e senza perifrasi che alla base di questo duopolio eh la ripartizione delle risorse perché l'altro è filosofia opinabile ma questi sono
è il dato di fatto è la ripartizione di San Rocco
Rebecchini dice che tutti lo sanno è inutile ripeterle io invece voglio ripeterle
Secondo i dati di negli a Cary in numero centodue del febbraio novantuno quindi recentissimi
Dei circa trecento tre mila e cinquecento miliardi dell'ottantanove
La Sipra RAI ha raccolto il trenta per cento
La Publitalia Fininvest ha raccolto il sessanta per cento
Sommati sono il novanta per cento delle risorse età lasciando sul libere soltanto le briciole per de altre attività
Questa tendenza si è confermata nel mille novecentonovanta
Sì è contemplata si è accentuata nel novanta
La si impara RAI ha raccolto circa il trenta per cento come l'anno precedente e la Publitalia ha raccolto il sessantuno per cento
è vero padre Bettini che devono sopravvivere solamente giustamente
Le tv che hanno autonomia finanziaria capacità tecnologica però il discorso è a doppio taglio perché se le risorse vengono completamente assorbito dal duopolio RAI e Fininvest tra resta ben poco margine per l'autonomia finanziaria delle locali
è vero della Rai diciamolo subito apertamente perché anche questo è un elemento di giudizio è vero che la RAI oltre ai proventi Sipra che sono il trenta per cento del mercato pubblicitario
Può ben inficiare
Della un'entrata suppletiva che è quella del canone che la voce più importante
Ma io vi invito momentino riflettere
Perché questo ulteriore aumento delle risorse rari si risolve in realtà anche in un finanziamento surrettizio erano le attività per le radio televisioni private
Sembra un paradosso ma non è così
Proprio perché la RAI ha le risorse del cannone
Viene imposta viene imposto alla RAI un tetto
Il tetto impedisce alla RAI di incamerare una quota del mercato pubblicitario pari ad indici d'ascolto
Per cui la RAI con il quarantacinque cinquanta per cento dell'ascolto in camera non è quarantacinque cinquanta delle risorse ma il trenta per cento
Mentre di la Fininvest con il quaranta quarantacinque per cento dell'ascolto in camera sessanta per cento
Questa differenza sta a dimostrare che c'è un passaggio anche che si allarga il mercato pubblicitario di cui col cannone beneficiano anche le primarie mi pare che sia stato abbastanza chiaro
Sì è avvenuta così nel settore privato
Determinando una posizione dominante conquistata e voglio dirlo non saprà già Ria ma perché è doveroso conquistate sicuramente con grande capacità ed intuito mere giudicarlo
Una capacità di indurre un intuito che costituisce certo
Un grande ammirevole esempio di managerialità
Ma che
Non può eliminare le preoccupazioni per la mancanza di pluralismo
La mancanza in questa mancanza che il partito deve correggere
E qui mi sia consentito anche di sentire in parte
Da quello che poco fa ha detto il presidente manca
Manca sostiene che la legge Mammì ha già riattivato la dinamica del mercato
Anch'io sono convinto che va ascritto al Parlamento
E alle forze politiche il merito di aver dato a sistema radiotelevisivo regole certe finalmente dopo quindici anni ma non possiamo non riflettere sui pericoli che la legge Mammì
Tenda a fotografare la situazione anzi ad incassarla irrigidirsi tra e il nostro compito è il nostro obiettivo non può essere che quello di modificare questa tendenza
Le voci che si erano sparse pochi mesi fa
Sull'assegnazione delle frequenze non erano affatto tranquillizzanti in questo senso le ripetute anche stamattina affermazioni del ministro Vizzini
Sull'impegno a valutare con attenzione i criteri le i confini della legge sono per tutti noi una assoluta garanzia
Perché sia chiaro
Che le risorse e le frequenze sono gli elementi condizionanti del pluralismo o un invece del persistere del concentrazione
E adesso passiamo anche servizio pubblico
Parlo naturalmente ripeto come militante di un partito e non come vicepresidente
Nel settore pubblico discorso è più delicato e più complesso
Fino al mille novecentosettantacinque la RAI era
Un monopolio
Che dipendeva dal governo
La cui gestione era penso che affidata esclusivamente al partito di maggioranza relativa con la legge per il forno di riforma del settantacinque la RAI è passata alle dipendenze del Parlamento e si è aperta alle diverse aree politiche compreso il maggior partito di opposizione come poco fa ricordava e dottore Bettini
Si tratta si trattava e si tratta di una grande riforma che ha consentito alla RAI di aprirsi e soprattutto di confrontarsi con le private in una gara di emulazione che è stato un beneficio per tutto il Paese
Perché il servizio privato ha spinto a sollecitato la RAI a rinnovarsi e l'emulazione tra servizio privato del servizio pubblico è diventato un beneficio per tutto il paese
Ma nel mille novecentottantuno la legge del settantacinque presto magari Repetti viva dimenticato ma ebbene metterlo ha segnato un momento di contraccolpo
Perché per consentire legittimamente alle private di continuare a trasmettere l'allora governo Craxi varò il famoso si chiama del vedo Berlusconi ma potrebbe essere anche chiamato un decreto che favoriva la Democrazia Cristiana perché restituì questo decreto i poteri dal consiglio al direttore generale e questo ha avuto delle conseguenze negative sul piano già del servizio pubblico perché conseguenze negative
Perché il consiglio d'amministrazione è l'unico nominato direttamente dal Parlamento e dovrebbe garantire pluralismo all'interno della RAI
In quel con quel decreto venne privato del potere di gestione di interferenza nella vita dell'azienda
Creando una pericolosissima è inutile sovrapposizione con la Commissione di vigilanza
Premi secondo
E il direttore generale non veniva più nominato dal consiglio ma nominato dall'IRI
Che è il maggiore azionista della RAI Livi a sua volta
è il maggiore azionista ma non ha influenza sulla andamento gestionale dell'attività editoriale
Quindi questo decreto
Ha creato una situazione veramente anomala tra Commissione di vigilanza e consiglio d'amministrazione si verifica una commistione di funzioni
Il Consiglio nominato direttamente dalla commissione non ha poteri di gestione ma deve approvare i bilanci senza conoscere genesi e sviluppo
Gestione riservata quasi esclusivamente al direttore generale che non è nominato dal consiglio ma viene nominato dal veri veri non controlla
La l'attività editoriale siamo di fronte a una mostruosità giuridica come è stata più volte definita o come ha detto lo stesso direttore generale Pasquarelli di fronte a un'azienda che ha un manager occulto perché non si sa partire governata non è un problema Tyndale è un problema legislativo è un problema politico
Ed è una soluzione politica che va ricercata non non non immaginate che fa la bacchetta magica il consiglio d'amministrazione o la commissione di vigilanza col compagno Kharja ogni giorno non dico ogni giorno ma ogni settimana dobbiamo verificare
I rimbrotti del segretario legittimi giusti del segretario del partito
Ma il problema è politico e il problema è legislativo
In queste condizioni sia andata più delineando tra l'altro
Una parte avvinti finché azione come ricordava terrebbe chili ma ormai è sulla bocca di tutti lo sanno tutto un'aperta identificazione dei canali televisivi con i tre partiti di maggioranza
E gravi
Questa identificazione mortifica
Le forze minori ma mortifica il diritto di cittadini di essere liberamente informato
è una tripartizione che nasce da questa confusione di di ruoli
E che che non è facilmente io non vedo come si possa superare questa situazione se non con l'impegno di tutti forze politiche Parlamento errati
Ma qui vorrei inserire un un breve annotazione l'ordine del giorno del giorno ha visto la soggezione alla stampa ha rivendicato per i direttori di testata siamo al limite una piena autonomia
Perché significa per i direttori di testata perché l'autonomia non risponderà consiglio d'amministrazione non rispondere quindi al Parlamento non rispondere dei doveri sanciti dalla legge
Perché questa ipotesi
Perché il contratto
La legge centotrentuno definisce il direttore generale mi scuso col presidente ma fregi dell'olio delle
La legge centotré definisce de ottantuno definisce direttore generale come unico responsabile dell'attività dell'azienda
Quindi si dovrebbe presumere che tutta l'attività editoriale
Faccia capo alla responsabilità del direttore e contratto invece nazionale di lavoro per i giornalisti all'articolo sei prevede che i giornalisti e che i direttori di testata sono autonomi
Allora se sono autonome non rispondono della propria attività
Rispondono solo ai propri ascoltatori proprio elettori a proprie Danti causa
Però dimenticano
Che c'è un contratto integrativo Rai giornalisti
Io vorrei qui richiamare stasera i colleghi che verranno a dibattere questo argomento che contratto integrativo orari non si presta a equivoci
Il direttore di testata articolo venti esercita i poteri previsti dall'articolo sei del contratto nazionale di lavoro e successive modifiche
Rispetto allarme nel rispetto della legge centotré del settantacinque e successive modifiche quindi il contratto collettivo di lavoro dei dipendenti RAI è un richiamo ad una responsabilità mediata dal direttore generale
E questo io ci tengo a sottolinearlo perché se i direttori di testata
Del servizio pubblico si sentono autonomi
Dopo che sono nominati
Però prima di essere nominati non sono autonome e devono trovare un santo in paradiso
Qua a quel santo in paradiso purtroppo
Per una serie di motivi non si trova nel Parlamento e non si trova nemmeno nel consiglio d'amministrazione nato missioni vigilanza si trova nei partiti
E i partiti devono avere un atto di coraggio di ritirarsi dalla gestione della cosa pubblica perché non possono contemporaneamente scegliere amministra è un problema che i partiti devono sentire tutti lo diciamo noi perché siamo fuori ma lo diciamo anche e nome per il pluralismo che è previsto dalla legge
E qui vorrei dire un'altra piccola notazione il compagno Carelia ha proposto di dedicare tre minuti in un telegiornale nei telegiornali e segretari di partito una volta al mese
C'è chi ha fatto dello scandalo ma pensate fare dello scandalo per un diritto
Perché è sancito nella legge che c'è il diritto di rettifica e noi siamo spesso costretti a riesce a ricorre a questo diritto di rettifica perché non sempre le nostre idee vengono espresse o quando vengono espresse vengono espresse in modo sano
E se ve lo dico io potete credere che di questa
Anomalia ne soffro più di tutti perché le segue più da vicino a voi ve ne accorgete qualche volta io me ne accorgo sempre purtroppo ecco compagna Kharja e diventa un leit motiv cioè contro il quale c'è la rabbia dell'impotenza
E pluralismo come ha detto Manca
Poco fa qui l'abbiamo sentito tutti lo dice lo stesso ma anche lo stesso presidente ma lo dicono mai tutte le forze politiche è ingessato
è mummificato in una gabbia incapsulato in una gabbia troppo stretta nelle quali vengono premiati i maggiori partiti
è vero che dietro la Levorato iniziazione delle polemiche sulla RAI non sempre tutte le polemiche sono nobili
Se qualche volta spesso ci sono interessi di gruppi industriali che ho cercato di consolidarsi o cercano di entrare anche voi a volte anche rientrare perché sono fuori
Però è certo che la riforma della riforma si impone e non è più rinviabile
Ormai questa richiesta viene da tutti da tutte le parti e pensate viene anche dalla DC e dal PSI che sono non le vittime cerco di questa situazione me beneficiario
Figuriamoci sempre se questa proposta viene da loro figuriamoci se noi non siamo interessati e anzi in prima linea
Perché è vero come ripeto che il nostro è un partito che un partito quantitativamente modesto ma che ha rappresentato e rappresenta un riferimento obbligatorio di scelte che la storia ha nobilitato
è inutile farsi illusioni restituire al servizio pubblico la sua funzione di garanzia pluralistica non è un problema aziendale ripeto è un problema politica e io mi auguro che il partito si impegni in questa battaglia
è un problema che non riguarda la RAI Berlusconi le piccole private
è un problema che riguarda tutta la collettività
Diceva ma che lo hanno
Che la società del domani sarà quella che i mezzi di informazione hanno preparato spetta alle forze politiche
Preparare quindi un futuro migliore determinando le condizioni perché i mass media non di non siano in futuro
Uno strumento di oppressione o di pressione ma si erano uno strumento di libertà individuale e collettiva
Ringrazio Leo Kirch soli adesso l'ultimo degli interventi programmati
Dalla questa mattina poi ci sono delle richieste di intervento che alle quali daremo loro do quindi la parola al dottor Silvio Berlusconi presidente della Fininvest
Vogliamo
Allora buongiorno a tutti sono lasciatemelo dire
Lieto di essere qui con voi
Sono lieto per tutta una serie di ragioni cui stavo pensando ora
Vi devo far presente non perché dell'indulgenza ma che non ho mai parlato un congresso di partito politico questa è la prima volta in assoluto
Sono lieto di essere qui non soltanto perché nove euro
Tanti amici
Nelle file dei militanti del partito socialdemocratico
Ma anche perché ho un dato di fatto inconfutabile tra gli scritti dei vari partiti il partito che ha la maggioranza di tifosi milanisti è il vostro
Qui alla Presidenza c'è qualcuno che è sparsa
Ma e in effetti devo dire che sfalsa per tante cose perché il ministro essendo di dichiarata fede nerazzurra
è
Sicuramente un personaggio sei simpatico ora io queste tesi che interisti esistono come personaggi simpatici ma hanno anche dentro le loro file gli antipatici
I milanisti sono per dogma e per definizione tutti simpatici e i socialdemocratici altrettanto ma non lo dico per la captatio benevolentiae a delle delle
Delle tesi
Che abbiamo tutti imparato a scuola su come si deve fare a parlare in pubblico lo dico sinceramente
E vi dico anche che uno degli amici
Che io ho conosciuto che davano la loro vita alla politica e qualcuno che per tanti anni ha militato nel vostro partito poi
Andato non so se a prendere troppo sole oppure andato sulla via di Damasco ed ha cambiato parrocchia ma vi posso assicurare che umanamente è una persona
Straordinaria e grandemente simpatico vi dico il nome credo che sarà simpatico anche voi si chiama Renato Massari
Dal punto di vista umano è stato lui che mi ha portato a conoscere tante persone
Nel vostro partito e poi via via i rapporti sono stati facilissimi
Avete sentito
Da tutti gli oratori
Che nessuno è contento
Della situazione
Della televisione oggi l'Italia questa legge Mammì mi sembra che piaccia a pochissimi
Vi devo dire che per motivi opposti a quelli fin qui espressi non piace neppure tanto nel nemmeno me
Che sono il principale responsabile di tutta questa escalation
Di un gruppo televisivo
Cui di volta in volta soprattutto se veniva dall'estrema sinistra si è dato l'etichetta di monopolista
Dimenticando che c'era la RAI poi di Duo polista infine di eolico polista bene io vi devo dire
Che non mi pare francamente guardando a ciò che è oggi il panorama della televisione
E facendo anche un santo più in là il panorama dell'informazione in Italia
Che noi stiamo molto male o più male di quello che stanno gli altri paesi anzi mi sembra che il panorama sia tutto sommato un panorama positivo e confortante
Ricordiamoci di quello che era
La televisione dodici anni fa
Prima dell'avvento delle televisioni private
Ricordiamoci di quando cominciava alle cinque del pomeriggio ricordiamoci
Della qualità dei programmi che dava ricordiamoci di come anche la stessa televisione pubblica era assegnata ai quali forze politiche esprimeva
Guardiamo il panorama di oggi
è un panorama certamente ricchissimo con un'offerta di programmi straordinaria a ogni ora del giorno e della notte
Con una presenza di tantissimi soggetti in ogni città italiana chiunque può captare da venti a trenta programmi oltre i programmi che arrivano dai satelliti
è una realtà in cui ci sono delle presenze nazionali ma anche moltissime presenze locali
Ci sono tre reti di Stato
Ci sono dodici reti nazionali ci sono importanti reti regionali in numero di sessantacinque e poi ci sono tre quattrocento cinquecento seicento altre realtà locali
Sub regionali
Alcune di queste sono imprese riescono a fare i bilanci in attivo altre si industria ero come possono magari trasformandosi in veicoli di vendita di retta ma il totale la somma di tutto questo
Porta certamente a un panorama pluralistico in cui è possibile percepire tutto ciò che passa nella società tutte le opinioni che sono attive nella società
Un panorama che potrà diventare ancora più positivo
Quando finalmente le televisioni nazionali potranno avere la concessione e con la concessione la Diretta e quindi la possibilità di inserirsi nella comunicazione nell'informazione televisiva attraverso la confezione di telegiornali
Quindi il mio parere su questa realtà che ci sta di fronte
è positivo ma interrogate voi stessi domandati se io non ho ragione soprattutto confrontandolo con quello che è stato
E guardiamo anche se vogliamo fare il confronto per qualche accenno che qui si è fatto alle altre realtà negli altri paesi
Non è vero che in Francia esiste una norma che dice si può a vere soltanto il venticinque per cento
Di proprietà di una rete e che questo soprattutto via la possibilità ad una presenza di tanti soggetti o a questo soggetto che ha questo venticinque per cento di controllo dalla rete di non essere importante in Francia il signor Guido imprenditore dell'edilizia con il suo venticinque per cento e con tutta una serie di collegamenti azionari alla proprietà e la direzione della prima rete francese stia fa con cui riesce a catturare il quarantatré per cento della audience sempre e nei momenti di maggior ascolto quelli del telegiornale dalle otto alle otto e trenta il cinquantatré per cento dell'ascolto sui telegiornali
Quindi io credo che la realtà italiana sia molto più variegata molto più diversificata e che non dobbiamo sempre guardare agli altri
Come a qualche cosa che possiede il meglio in confronto con noi
Ma guardiamo anche alla storia come si è formata questa attuale realtà italiana
Perché è un gruppo detiene tre reti perché non ne detiene soltanto due o soltanto una
Ma si è questo è successo perché il panorama italiano ha un primo punto fondamentale la presenza di una televisione di Stato con tre reti
E la storia ha mostrato nei fatti che chi ha voluto fare televisione sostenendo sì con le sole entrate della pubblicità
Ha dovuto cedere a questa realtà della RAI avendo una sola rete e non si sono cimentati
Dei signori qualsiasi si sono cimentati nella televisione i più grandi più importanti gruppi di comunicazione italiani ci ha provato il gruppo Rizzoli
E facendo televisione a provocato ferite enormi a se stesso ci ha provato il gruppo Rusconi che è dovuto precipitosamente uscire dopo sei mesi
Ci ha provato il gruppo Mondadori e la famiglia ne ha ricavato un danno che si è trascinato nel tempo sino a portarla perdere la maggioranza del gruppo stesso
Ci hanno provati altri la figlia che aveva cominciato con un'attività di raccolta della pubblicità su scala nazionale con una televisione ai in Piemonte tutti si sono dovuti ritirare
Perché non è possibile per un imprenditore stare in campo
E fare e subire la concorrenza di un altro ente che imprenditore non ha in più
Ricordatevi che ancora oggi la RAI a degli introiti attraverso la pubblicità il canile che sono il doppio
Del gruppo che io rappresento con pur con tre reti
E quindi un imprenditore privato dovendosi confrontare con un gruppo che ha tre reti e con in più il sostegno dei Canone
Non può esistere non ha potuto resistere non potrebbe esistere
In termini spicci con una Rete chi ha tre reti
Si contrappone al signore che ha una sola rete questo signore programma un fin d'amore
E una Rete delle tre contro programma un film d'amore questo signore programma dalla se una e la rete delle tre proviamo una telenovela dalla sviene pagato al massimo che il mercato richiede ma la sua udienza il risultato di ascolto viene minimizzato
Chi ha tre reti va sui mercati internazionali e compra scuotendo comperare per tre reti migliori programmi a chi ha una sola rete restano soltanto gli scarti
Chi ha tre reti può vendere la pubblicità al prezzo che vuole può fare dumping
E può costringere chi ha una sola rete
Ad alzare ad abbassare i prezzi
Per tenere il paragone sul mercato a riempirsi totalmente per quello che una televisione fisiologicamente può sostenere di pubblicità
E ad essere arrivato alla fine ad avere tutti i suoi spazi pubblicitari occupati e avere raggiunto come è successo a tutti questi gruppi appena la metà
Delle sue spese
Quindi in Italia con una presenza della RAI con tre reti non è possibile esistere come televisione commerciale se non si può contrapporre a questa esistenza
Altrettante reti se non si può contrapporre degli introiti pubblicitari che siano in grado di far sì che la Rete Possa produrre e acquistare programmi di pari qualità rispetto alla qualità dei programmi dell'emittente di Stato
Ma la legge Mammì
Non hanno decretato che questo monopolio che questo duopolio che questo oligopolio debba essere eterno
La legge Mammì ha introdotto la possibilità di altre concessioni
A enti privati
Sono ben dodici le concessioni che i privati possono avere chiunque volendo può entrare in questo mercato
Può acquisire o collegare tre reti nazionali può decidere di fare concorrenza alla RAI e al gruppo Fininvest certo questo chiunque non può essere sprovvisto di mezzi ma anche negli altri mercati dove esistono delle prede delle delle presenze storiche importanti
Chi vuole entrare nel mercato deve dotarsi dei mezzi necessari
Se qualcuno volesse entrare nel mercato dall'automobile non potrebbe pensare di poterlo fare in contrapposizione alla FIAT che ha il cinquanta ed oltre per cento del mercato italiano di farlo se non mettendo nell'impresa per dieci mila miliardi in su
Anche nella televisione
Occorrono questi fondi ma questi fondi non sono qualche cosa impossibile a riferirsi nel mondo esistono gruppi di comunicazione sempre più importanti
Gruppi di comunicazione che guardano all'Europa e soprattutto all'Italia con grande interesse
E che stanno pensando di intervenire in Italia non appena in Italia ci sarà un panorama legislativo definito attraverso anche rilasciò delle concessioni delle concessioni
Quindi io credo che questo panorama italiano con tre reti di Stato
Che hanno quasi il cinquanta per cento della scuola
Con tre reti nazionali che appartengono molto gruppo che raggranellare o alla sera nel fra In Time il quaranta per cento di ascolto durante la giornata qualche cosa di meno con sessantacinque televisioni regionali con quattrocento e passa televisioni locali
Credo che questo sia un panorama confortante in cui veramente se non volendo andare al di là della realtà si possa dire
Che non c'è pluralismo che non c'è possibilità per gli operatori sia nazionali che locali di esistere di condurre positivamente avanti la loro azienda
E vengo un attimo anche alle dimensioni
Dell'azienda di comunicazione
Oggi non si possono più pensare a dei mercati
Che siano soltanto dei mercati nazionali di un singolo Paese oggi ormai la competizione in tutti i settori e anche nel settore della comunicazione è una comunità è una competizione mondiale è opinione corrente
Che negli anni due mila che non a caso vengono indicati come gli anni della comunicazione
Esisteranno dieci grandi gruppi di comunicazione nel mondo
I nomi li conosciamo
Sono giganti come la Time Warner che fa quattordici mila miliardi di fatturato che è presente
In tutto il mondo sia nella televisione che nel cinema che nella carta stampata quotidiana e settimanale
Si chiamano Bertelsmann
Otto mila e novecento miliardi di fatturato una società che fattura
Un terzo del suo volume d'affari in Germania e due terzi in Europa e nel mondo
Si chiama nasce sei mila ottocento miliardi di fatturato
Si chiamano Maxwell
Si chiamano new Corporation ingordo
Tutti organismi che vogliono essere presente in ogni Paese
A portare la loro capacità nel settore della comunicazione il loro know how nel fare i migliori prodotti dell'editoria e nel presentare i loro migliori prodotti attraverso la televisione
Bene io credo che sia un fasto solamente positivo che l'Italia abbia saputo esprimere un gruppo dotato di capacità imprenditoriale
Un gruppo che attraverso dodici anni di lotta giornaliera operando lasciatemelo dire un vero miracolo
Sì è riuscito a resistere contro i giganti pubblico con mezzi assolutamente lontani da quelli di di cui il gigante pubblico ha sinora disposto
Parlo del canone ma ricordati dirà di retta non avere la diretta per una televisione una tragedia abbiamo inventato una finta televisione noi
Registrando tutti i nostri programmi essendo esclusi praticamente dallo sport solo quest'anno siamo riusciti ad avere delle differite di calcio essendo esclusi dal telegiornale che nella programmazione quotidiana rappresenta un appuntamento fisso
Un appuntamento a cui tutti aderiamo dalle otto alle otto e trenta sulla RAI si sintonizza
Tutta l'ascolto dell'Italia e noi televisioni private dobbiamo riformare ci tutto il nostro ascolto quasi a partire da zero dalle otto trenta in poi
Bene io vi dico conoscendo evidentemente questa vicenda dall'interno che è stato un miracolo che si sia arrivati a poter resistere di fronte a questa straordinaria differenza di mezzi del nostro concorrente
Ma non siamo riusciti soltanto resistere siamo riusciti anche a creare un organismo che ha una dimensione che ha una capacità che A uno A otto che è andato oltre le frontiere italiane che ha fatto televisione in Germania in Francia in Hispania
Che ha saputo costituire un nucleo di produzione nel cinema e nella fiction quel cinema che non va nelle sale cinematografiche ma che è prodotto direttamente per la televisione
Tale che oggi si pone come il primo gruppo europeo di cinema e televisione
Con oltre quattrocento ore di fiction realizzate negli ultimi anni
Con più di tredici miniserie realizzate nell'ultimo anno un numero che non è stato toccato da nessuna compagnia al mondo
Con delle miniserie non mi riconoscete da un bambino di nome Joe sua mamma Lucia Dagli Appennini alle Ande eccetera che sono vendute in tutte le televisioni del mondo e che in tutte le televisioni del mondo portano il talento italiano la professionalità al la professionalità italiana i volti dei nostri attori le nostre storie i nostri paesaggi
Ecco io credo
Che si debba essere soddisfatti che ci sia un gruppo che opera in questo modo con questa dimensione
E credo che non si debba pensare a penalizzare ulteriormente il lavoro che questo gruppo svolge
Vi do appuntamento a quelli che saranno i nostri telegiornali
Il dover ansia sin d'ora
Che non saranno mai telegiornali difatti
La garanzia è insita nella natura stessa della televisione commerciale che investendo risorse enormi nella produzione dei suoi programmi deve cercare di avere il massimo degli a spettatori che la guardano
Per definizione non può prendere partito in special modo per nessun partito
Perché essi alienerebbe la simpatia di tutti coloro che hanno in un gene antipatia quel partito quindi la televisione commerciale porterà nel mondo dell'informazione un qualche cosa che mi libererà tutto ciò che ora di pass
E qui devo dire sono di parere esattamente opposto a quello del dottor Bisoli
Circa l'informazione che viene prodotta dai cosiddetti editori puri stavo dicendo sua divisa editori puri e dalle grandi gruppi di comunicazione
Questi famosi editori puri
Sono protagonisti della politica
E le loro aziende editoriali nella maggioranza dei casi sono partiti sommersi
Guardate all'esperienza di tutti questi anni e verificate quanto obiettività ci sia
Nei gruppi editoriali che fanno soltanto quello con uno due tre giornali o settimanali e negli altri gruppi invece che hanno attività molteplici per quanto riguarda il mio gruppo e posso parlare per il mio soltanto naturalmente
Io vi posso assicurare
Che c'è un grandissimo rispetto per la libertà alla indipendenza l'autonomia dei corpi redazionali e dei direttori di giornali certo la nostra filosofia è un poco diversa da certa filosofia corrente per noi diritto all'informazione e certamente diritto di critica e certamente diritto di denuncia
Ma non è un diritto che va oltre questo non è un diritto al falso un diritto alla menzogna è un diritto all'attacco un diritto all'offesa
Questo non lo è mai stato non lo sarà mai
E scusate se vi faccio fare qualche osservazione
Che potrete riscontrare la vostra esperienza personale
Guardando ai giornali e settimanali alle televisioni di cui io sono stato e sono editore voi non potrete ritrovare una sola campagna di stampa
Che si è andata contro questo o quell'altro soggetto contro questo o quell'altro politico contro questo o quell'altra movimento di opinione mai in dodici anni di carriera editoriale
E se guardate anche agli ultimi episodi
La telenovela della Mondadori
Fate il confronto
Tra come altri si è comportato e come si sono comportati i nostri mezzi
Che hanno dato notizie scarne di questa vicenda senza mai scendere in campo a difendere quelli che non ritenevamo soltanto degli interessi della nostra bottega non l'abbiamo mai fatto neppure una volta
E quindi
Pensando all'il panorama dell'informazione pensando ai protagonisti dell'informazione io dico c'è più garanzia di obiettività
Comunque tra il riferimento per capire un po'che cosa sta accadendo in questo mondo di cui ci informiamo quindi
Ilardo
No quindi eccolo sì allora
Sì sì
The della seduta si scusa perché arriverà con qualche minuto di ritardo
E pregava Mad poter iniziare un po'il i lavori e proprio per dare tempo e spazio a coloro che vogliono intervenire per non essere soffocati poi dagli altri interventi noi apriamo questa la seduta pomeridiana
E ed è qui che ha chiesto la parola e quindi subito glielo abbiamo il dottor Giuliano COA acidi Superti sì che tutti voi conoscete perché chi guarda la televisione
Ha la possibilità anche di vedere i programmi di questa Rete prego dottor Ko ac prego
è come il presidente ci ha detto non mi chiamo Silvio Berlusconi
E voi non ci non solamente per potrebbe essere un caso di omonimia non ci credete perché la sala ahimè è quasi vuota non c'è la selva di televisori che c'erano stamattina infatti io non sono Silvio Berlusconi
Sono però il responsabile di un di quella che si chiama una syndication
Cioè una società che metti insieme una serie di televisioni private in tutta Italia si collega per sei ore al giorno con un programma stabilito
Dà vita a questa forma molto diversa una forma che a mio avviso è la più democratica che si possa immaginare
Nessuno stamattina a ricordato spero che qualcuno lo faccia dopo di me oggi pomeriggio che tutto questa difficoltà di far nascere onestamente
Le televisioni private e permettetemi anche quella pubblica in Italia dipende da un errore è un errore di fondo
Nel mille novecentoventidue quando il fascismo andò al potere la prima cosa che accalappi o e asserviti al proprio servizio fu proprio la radiofonia che in quel momento stava nascendo
Non ha potuto asservire la televisione per la più semplice ragione che la televisione è nata come strumento dopo il fascismo io me la ricordo nel quarantadue a Roma sotto un capannone a proprio era proprio un mostro da capannone come si dice oggi c'era la televisione si vedeva questo piccolo servizio a circuito chiuso e che faceva si serviva in qualche maniera per presentarsi al grande pubblico che poi potete immaginare nel quarantadue che cosa fosse la televisione non lo sapeva nemmeno questo però il punto il fascismo asserviti al proprio caro la radio che allora era potentissima chi non è più giovane come non sono più giovane io si ricorda la potenza cara radio era veramente una potenza di coartazione anche di pensiero mica da poco come tutti sanno e ho anche oggi eravate una potenza enorme poi il fascismo come Dio volle Fini costò caro licenziarlo ma Fini e poi nacque la democrazia
La democrazia ha fatto tanti errori riconosciamo lo che la democrazia l'amiamo sinceramente e sappiamo che per quanto ne sbagli posso fare non sarà mai con la dittatura perché la democrazia è perfettibile la dittatura non lo è
La democrazia che viene dopo il fascismo prese pari pari la Rai la servitù al proprio carro
Poi nacque la televisione la RAI diventò RAI TV e nacquero tutti gli errori inevitabili che nascono da una distorsione di questo genere
Niente c'è di più libero che la stampa niente c'è di più libero che la radio niente c'è di più libero che la televisione
Perdonatemi se vi dico cose ovvie ma nessuno ha ricordato questa mattina che l'errore di fondo e nato proprio di lì e nato dalla circostanza che il fascismo fece di cura della radio prima e la democrazia dopo fece dalla radio la televisione insieme un qualche cosa che non poteva essere che non lo è tuttora tutte le difficoltà che ci sono alla all'interno dalla gestione radio
Ed era di essere televisive tra l'altro a questo fatto che la radio alla televisione non solo un mezzo alla portata di tutti ma solo un mezzo asservito allo Stato
Per cui anche Berlusconi stamattina l'avete ascoltato
Ha detto tutto il bene che poteva dire se stesso ci mancherebbe altro che non potesse dirlo ma anche Luis per tutte le distorsioni che ci sono all'interno della Fininvest e delle delle tre reti che Luigi astice queste difficoltà di gestione nascono da questo errore perché anche lui duella con un mezzo come la RAI Radiotelevisione italiana che un posto non è una cosa naturale le cose naturale nascono nella libertà e ritorno subito a Super Six e a questa syndication che è un termine americano che vuol dire appunto l'associazione in qualche maniera di televisioni alla pari noi non comandiamo a nessuno le nostre adesso le nostre televisioni quelle che sono collegate come sono alla pari con noi lo gli mandiamo un programma insieme al programma gli diamo
Della pubblicità perché altrimenti non potremo mandargli programma ma in definitiva noi mandiamo sei ore di programmazione non è certamente un programma che può essere minimamente assimilabile a quello della RAI RAI radio televisione tenere acque dalla Fininvest per la moda c'era un programma molto più modesto molto più semplice
Ciò nonostante però queste sei ore di programmazione che noi mandiamo in conto di pubblicità che ci viene riconosciuta queste signore programmazione permettono a venticinque televisioni italiane
Io dico minori perché in effetti non solo grandi televisioni ma ci sono alcune rosso televisioni come in Piemonte come a Roma e con il Sud va bene in Puglia e in Sicilia che sono fior di revisione televisore importanti
Qual è la nostra difficoltà la nostra difficoltà come per tutti i mezzi di comunicazione che è l'altra gamba
Una gamba e quella sulla quale noi camminiamo come ente l'altra gamba è quella che ci permette di andare avanti cioè la pubblicità
La pubblicità è chiaro che fa dove si vende di più dove c'è più pubblico dove c'è più gente che l'ascolta perché questo è anche logico che i pubblicitari vadano verso l'audience maggiore
Quello che si può lamentare proprio all'interno di un congresso convocato del Partito socialista democratico italiano che è un partito che affonda le sue radici nella provincia più remota la cui forza è proprio questa presenza in ogni angolo d'Italia
E che forse nella legge non so ma non ci credo o comunque nella intelligenza di molti organi pubblici e privati diranno a queste televisioni piccole che solo in tutti gli angoli d'Italia la forza questo stamattina è stato detto a più livelli l'importanza delle televisioni private locale
Come cinghia di trasmissione di un certo tipo di realtà che sfugge sicuramente alla RAI Radiotelevisione italiana e che sfugge sicuramente anche alle alle tre reti della Fininvest
Che sono gestite da centrali lontane dalla periferia che sono gestite con ottiche completamente diverso da quello che può essere l'ottica di una televisione piccola il privata che vive nel piccolo nel privato e più remoto angolo della della provincia italiana
La mia il mio intervento non vuole altro che sensibilizzare questo nei riguardi di voi che come me torneremo è in angoli remoti d'Italia non tutti ma in buona parte
Perché si sappia che queste televisioni queste piccole televisioni locali
Di cui Super Six rappresenta una parte diciamo così di questa possibilità di unirsi di consociate sì di confederati per avere dei programmi che solo gratuito che altrimenti non si riuscirebbe a programmare quel sedici o diciassette ore di programmazione al giorno
Per dire che queste sono veramente nell'anima vera autentica della realtà italiana
Non voglio essere polemico né con la RAI né con la Fininvest perché potrebbe anche sembrare e dice tu sei piccolo e allora c'era ecco i grossi non è vero assolutamente non è piccola grande noi siamo qui a due passi da San Marino
Il cui motto a me a veramente diciamo così conquistato fin da bambino moto di San Marino e piccoli ma liberi quindi io penso che anche l s piccoli malesseri liberi ha un'importanza veramente determinante nell'essere sinceramente e realmente democratici
Questo è l'importanza che volevo sottolineare
E per quelle autorità che potessero ascoltarmi in questo momento ok eventualmente come ha detto impresse e il presidente pro tempore dell'Assemblea potessero magari leggermente questo noi che cosa chiediamo alla legge non possiamo chiedere niente perché la legge e in via di attuazione sarà quello che sarà giusto o sbagliata che sia ma mio no ma mi dicono mai certe linee sostata meno tracciate comunque non è questo perché la legge fatta dalla maggioranza e noi che siamo sinceri democratici e che abbiamo combattuto contro fascismo bere fa testimonianza purtroppo solamente i miei capelli bianchi sappiamo che cosa vuol dire questo e ci sotto mettiamo anche volentieri alla legge
Quello che noi chiediamo a quelle che la legge dovranno attuarla organi privati come pubblici e che si ricordino che le piccole televisioni queste piccole libere televisori
Di ogni angolo Italia costrette magari a fare dei programmi voci che qualche volta possono anche sconcertare
Siano aiutate lo Stato può aiutarlo perché lo stato e tributario al pubblico e al privato anche di tante possibilità di sottolineare parlo solamente alla campagna che si fa contro l'AIDS o la campagna che si fa contro altri grandi mali dell'umanità dell'umanità italiano in particolare
Ci aiutino in questa maniera ci dicono almeno questa possibilità di essere cinghie trasmissioni attraverso la pubblicità di alcune ipotesi reali che lo Stato vuole attuare e in un'altra maniera che quello di convincere i cittadini uno per uno a fare queste cose parlo dalla campagna del del dell'AIDS tanto per dirne uno ma ce ne sono tante da dal tenuto che viene questo il punto e i privati questo non non sta certamente a nessuno penso di voi presenti poter aiutare direttamente una televisione piccolo o grande che sia questo è il punto fondamentale lo ripeto e concludo
Le piccole televisioni locali sono le uniche autentiche televisioni libere perché ci sono italiani non lo è certamente alla RAI ma non per cattiveria di chi la gestisce io non ce l'ho con nessuno va bene
Ciò troppi anni per avercela con nessuno e sapere che tanto non serva assolutamente a niente anche se credo in quello che dico
E lo stesso dicasi per i circuiti ce ne sono diversi di tipo syndication come la nostra bisogna crederci bisogna farci credere bisogna sapere con certezza che la libertà o passa attraverso queste piccole televisioni
O forse non passo verso la parte grazie per l'attenzione
Grazie americane per quello che sembra essere una osservazione che in fondo già questa mattina abbiamo recepito non solo a livello diciamo di presentazione della proposta del partito a che abbiamo anche potuto ascoltare e sentire ripetere e presentare
Dal professor Rattazzi da Rebecchini cioè questa necessità di non trascurare come riferimento essenziale per una dinamica diciamo del la manifestazione della libertà di informazione
L'importanza che le tv le piccole tv le tv locali chiamatelo come volete
Hanno nella in questo scenario piuttosto Complesso
Nasce in Ario che non è rappresentato soltanto da come spesso crediamo dalla lotta tra due colossi diciamo dal duopolio ma è rappresentato proprio dalle piccole televisione dalle televisione cosiddette locali
E diciamo quello dico acido una accorata richiesta perché lo Stato non trascuri è riconosca l'importanza di queste televisioni
Credo che il messaggio era anche diretto al ministro delle Poste e Telecomunicazioni che come voi sapete deve prendere alcune decisioni per quanto riguarda le concessioni delle degli spazi e delle reti io noi questa mattina abbiamo sentito
L'impegno da parte del ministro nel l'assicurare la massima serietà nel prendere una decisione così importante io noi saremo l'attore visto che il ministro scusandosi arriva un po'più tardi saremo latore di questa esortazione che viene tale rappresentante di Super Six
E iscritto a parlare spero che sia già in aula il dottor Gianfranco Micaglio c'è il dottor Micalella
Quindi dovrebbe arrivare il dottor Grandinetti
Avvocato Guyot pare che
Tu Possa intervenire su il questo problema l'avvocato Gullo e un uomo che vive da molti anni quelli che sono i problemi della comunicazione ma anche connessa diciamo allo spettacolo
Riveste incarichi importanti nell'ambito di alcuni enti diciamo dello stato in cui il problema dell'informazione dello spettacolo sono importanti io debbo ricordare che nel documento che è stato distribuito
C'è una sezione proprio dedicato alla politica dello spettacolo che è proprio il frutto della riflessione di gol che ci ha dato delle dei suggerimenti e delle indicazioni che se verranno accolti
Non solo dal partito che ha fatto proprie queste indicazioni ma verranno accolte
Dal gli organi dello Stato nel momento in cui devono prendere delle decisioni in merito io credo che anche in quel settore il partito
Possa essere come dire orgoglioso di aver proposto delle cose non voglio dire di grande efficacia ma certamente delle proposte molto Senate quindi all'avvocato Gullo la parola Diego labbro
Compagnie compagno ringrazio molto il Presidente per questa affettuosa presentazione
E vorrei che invece voi trasferisse la vostra stima il vostro affetto in questo momento la vostra considerazione nei confronti di una persona che sa da qui presente tutto il dibattito di questa mattina
E che il più puntuale fra tutti Gianni Letta
Nonché essere in ritardo costituisco una colpa quando oltretutto le assenze sono i ritardi sono giustificati però essere presenti è sempre un merito e quindi il merito è anche vostro che siete qui io mi mancherà un asciutto Diego ha il merito anche loro che erano stati quello che sale rende è quello che sto appunto dicendo abbiamo assicurano gli articoli della Carta pare no una audience qualificata
E minimi però a tre ebrei di osservazioni nella speranza che siccome la discussione è stata opportunamente divisa in due parti
C'è una prima parte una seconda parte se poi il presidente questo mio breve intervento è sulla prima parte del presidente poi mi consentirà sulla seconda parte sulla discussione che si apre con i contributi di letto di Curzi la volta di Vespa di Borri e quindi infine del Presidente Santaniello del garante Santaniello tre brevi osservazioni la prima riguarda proprio la introduzione del nostro relatore generale del professor Sabatini il quale si è fermato sull'attuazione della legge duecentoventitré e proprio sulla salvaguardia delle emittenze locali e qui ci sono stati parecchi interventi anche a livello istituzionale sulle emittenze locali
A me sembra di dover condividere pienamente la libertà e intanto l'esistenza la sopravvivenza direi proprio meglio la struttura operativa delle emittenti locali
Credo però che noi dobbiamo anche compiere uno sforzo di qualificazione
Perché non basta definirsi emittente per poi emettere dei programmi che possono ecco entrando in concorrenza con le emittenti maggiori invece difettare di qualità credo quindi che così come un piccolo giornale di provincia può venire dei giornalisti altrettanto bravi che un grande giornale a tiratura nazionale
Così credo che le emittenti locali possano e debbano avere pari dignità ma pari livello professionale rispetto alle emittenti nazionali o a quelle che hanno comunque una audience più vasta
Mi riferisco alla necessità che vi sia una professionalità di tipo giornalistico
E che vi sia anche una qualità di programmi che non sempre nelle emittenti locali se vogliamo dirla con la massima sincerità altrimenti non saremmo qui
A fare un dibattito non sempre rispettato uno sforzo nella qualificazione professionale e personale mi riferisco ad esempio ad una serie di programmi che possono forse invogliare a una audience maggiore che però cento costituiscono delle forme
Un poco come dire medievali applicata alla televisione ed è certamente a norme strano e curioso che si possa parlare di Medio Evo nella televisione però certo che la vendita dell'amuleto
Ho un certo tipo di presenza e non dico astrologica perché a quelle un po'un po'per superstizione ci stiamo tutti ma un certo tipo di presenza al di sotto di quella de astrologica che si basa un po'su se mai di o su altre discende di questo genere quanto meno credo che dovrebbe trovare ho una maggiore qualificazione ovvero una maggiore ironia nel momento in cui viene presentate quindi credo che su questo dobbiamo o perlomeno le televisioni locali debbono anche nell'affrontare questa dura concorrenza con le emittenti carattere nazionale con le emittenti a una audience più vasta
E comprendendo bene che è molto difficile che questo possa avvenire sul terreno della produzione dei programmi sul terreno del varietà
Che almeno però sul terreno della informazione locale rispetto alle informazioni nazionale l'informazione locale può esser data bene ma può anche essere data da chi sa presentare bene in lingua italiana perché questo credo che sia un fatto assai importante tutti sappiamo come la televisione abbia contribuito certamente a diffondere la cultura su tutto il territorio nazionale ma anche in qualche modo ad appiattire un ne tipo di linguaggio ha semplificarlo troppo e a volte anche a creare dei termini di natura dialettale che poco si adattano alla dignità
Del linguaggio e quindi questa poi è una forma di debolezza rispetto alle emittenti maggiori quindi attenzione a questo e attenzione anche ad un certo tipo di che i programmi che in qualche modo debbono a bere la sincerità di rappresentare quello che sono
Mi riferisco alle famose vendite e sulle quali bisogna avere anche il coraggio di dire che sono delle vendite e basta
Invece ho visto ho letto anzi addirittura una diecina di pagine
In un Paese come il nostro caro presidente dove tutto diventa bisticcio speculazione giuridica dove tutto diventa bizantinismo in cui si dimostrava
La valenza culturale della vendita del tappeto della vendita del gioiello
Questo fatto per ottenere dal ministro ministro di allora quindi anche al ministro di oggi una qualificazione culturale che uno degli elementi che giocano a favore
Della emittenza a carattere nazionale della concessione per l'emittenza a carattere nazionale allora se chiamiamo ogni cosa con il suo linguaggio forse è meglio
Vi è poi una osservazione di diciamo di filosofia televisiva che mi è venuta i mente ascoltando e guardando il messaggio che ci ha mandato il presidente della RAI mancate
E che si riferisce ad una proposta
Assai opportuna non perché l'abbia fatta il segretario del nostro partito ma assai opportuna in assoluto che quella bella possibilità anzi nella opportunità della presenza della voce della presenza che in video
Del dei segretari dei partiti e quindi naturalmente anche nel nostro con una trasmissione dedicata liberamente alla presenza di questi personaggi politici
Bene la risposta di manca non mi ha soddisfatto fino in fondo perché somiglia un po'a quelle risposte con le quali sì dice sì ma volendo in qualche modo dire no e quindi ci si nasconde anche questo è un sistema tipicamente italiano dietro una serie di eccezioni che si fa vedere possano essere facilmente superate e che invece poi superate non so c'ha detto Manca nel suo messaggio che va bene la trasmissione diretta la presenza diretta dei segretari di dei partiti
Però tutto questo può avvenire soltanto se si passa attraverso un filtro un tramite una mediazione che quella del giornalista il che significa a quasi dire di no significa quasi affidare totalmente al giornalista la scelta discrezionale del personaggio da presentare
Ho addirittura il taglio da dare alla presenza se non la trovi addirittura il taglio fisico il taglio materiale che si fa con le forbici perché come sapete quando una trasmissione non indiretta va al montaggio può subire dei tagli che a volte ne mortificano le modificano ne stravolgono il contenuto allora cosa significa questo significa nuovamente affidare ad un filtro affidare a una mediazione affidare ad un tramite un discorso che invece il segretario del nostro partito aveva chiesto fosse diretto e cioè la mia presenza la mia immagine la mia voce attraverso il canale televisivo di arriva invece nella ipotesi anzi nella eccezione di manca tutto questo può avvenire soltanto se c'è la mediazione del giornalista Lir ricadiamo
Nella lottizzazione perché non sappiamo poi chi sarà il giornalista a cui viene affidato in qualche modo in quale modo poi quel segretario o quell'altro segretario del partito possano essere favoriti
Ma penso diciamo che già un discorso di bassa uscire in qualche modo il discorso che invece credo tutti possiamo fare e ideologicamente televisivo fa parte della filosofia televisiva che è diversa dalla filosofia dalla carta stampata
Nella carta stampata nel giornale il giornalista e Sempre e necessariamente il tramite e sempre necessariamente perché Luís che scrive anche quando fa l'intervista e Luigi e la trascrive questa intervista l'unico messaggio diretto che è affidato al giornale e soltanto quello
Della dichiarazione tra virgolette o della dichiarazione firmata da chi dice riceviamo e Volonté volentieri pubblichiamo come a volte voi o spesso avete letto sui giornali opera addirittura soltanto alla fotografia altrimenti la mediazione del giornalista è necessario e allora qual è la grande invenzione della televisione che la televisione non ha bisogno di tramite la televisione consente a chi vuole esprimersi con le varie formule che pure vanno dall'intervista allo spazio libero
Consente di esprimersi direttamente senza che vi sia un tramite e questo che chiedeva carica
Carica chiedeva una correttezza della informazione chiedeva una completezza della informazione attraverso una presenza diretta
E guardate che un'altra espressione di buonsenso è stata quella che il segretario del nostro partito ha espresso quando vi è stata quella dura polemica a proposito della intervista che Bruno Vespa ha fatto a Saddam Hussein è che da qualche parte non si voleva
Fosse pubblicata
Bene ricordate che in quell'occasione c'è chi si è pronunciato a favore della soppressione di quella di intervista c'è chi invece sostenendo il mio parere esattamente la libertà di espressione diceva che bisognava mandare in onda quell'intervista tuttavia questo comportava
Indubbiamente un pericolo il pericolo che di fronte al pubblico italiano che comunque è sempre molto più intelligente di come se lo raffigurano
I dirigenti la figura di Saddam Hussein che potesse in qualche modo risultare positiva pene in quell'occasione
Carica fece una proposta
Di buonsenso una proposta saggia se mi consentite una proposta di spirito socialdemocratico
Disse che si poteva mandare in onda l'intervista ma che bisognava metterle accanto o un'intervista di diverso paglia anzi addirittura opposta
Quindi se si faceva l'intervista Saba musei si sarebbe dovuta fare un'intervista a Bush o o o a chi quel momento contrastava Saddam Hussein allo stesso livello di Saddam Hussein ovvero un dibattito bene
Sostanzialmente nonostante che in quell'occasione si fosse parlato di crisi della televisione di crisi del governo televisivo
Quasi quasi si arrivava anche a parlare di crisi delle governo se non si fossero seguite determinate strade fu seguita proprio questa strada del buonsenso indicata da carica per cui di intervista di Saddam Hussein venne presentata è però accanto c'era un dibattito dal quale la figura di Saddam Hussein nel risultava ed era giusto che così fosse presentata come la figura di un dittatore di un oppressore di un torturatore
Di un personaggio che era molto più vicino al mondo
Della delinquenza del genocidio che al mondo della leadership di un Paese
Quindi credo che la Filosofia televisiva deve insegnarci almeno queste c'è la possibilità Bella Diretta e quindi la possibilità della presenza del personaggio che vuole presentarsi per avere il giudizio
E che non competa alle giornalista alla mediazione ma semmai la scelta semmai la possibilità di indirizzare in un certo modo di programmare in un certo modo lasciando però poi a Carini Dawa Vizzini ora la presenza e la libertà della propria presenza questa è la seconda osservazione Laterza
Io la rimando alla presidenza illustre professor Sabattini e fra le cose che opportunamente tu hai detto stamattina
E quelle cioè quella che riguarda la correttezza del la informazione
Che mi pare sia la base non soltanto dei termini nuovi che si chiamano pluralismo
Ed altri ma di un termine antico che è quello della civiltà dei comportamenti e che riguarda proprio la correttezza che ognuno di noi debba vere nell'adempimento dei propri compiti professionali
E quindi io chiedo alla Presidenza siccome
Parlo prima
E quindi sono sono sono qui dei rivolgere con il garbo con il rispetto che è dovuto agli ospiti che arrivano nel nostro congresso una domanda al direttore del TG tre
E chiedere di per quale ragione l'altra sera in presenza di un risultato elettorale che dava a Caserta il partito e il vincente con il sette virgola uno a fronte del cinque virgola nove delle precedenti elezioni
Questa notizia non è stata riportata come personalmente ho avuto modo di sentire in un albergo di Rimini non è stata riportata dal TG tre mentre invece è stata riportata dal TG uno
Si tratta di un equivoco bene che questo venga chiarito ma accadono troppe volte e troppe volte su una determinata Rete questi equivoci come
E io credo che con il garbo e la civiltà che è stata sempre
Una nostra prerogativa io credo che questo posta se richiesto in nome proprio di quel pluralismo di quella correttezza e completezza dell'informazione
Che e nostro diritto ma che è anche nostra assoluta garanzia
Grazie grazie all'avvocato Gullo che
Con la nota competenza anche profondità di riflessione sia richiamato ad alcuni temi e problemi che come abbiamo anche visto questa mattina diventano fondamentale come orientamento all'interno di un mondo così complesso quale quello dell'informazione
Io darei la parola al
Professor Carlo Zappatori del consiglio di amministrazione della stette che può entrare in un settore del problema generale dell'informazione che riguarda appunto le telecomunicazioni
Professor Zappatori
Non dico cinque ma nemmeno dieci minuti facciamo sei minuti
Be
Tempo a disposizione per questa sua questo suo intervento dovendo ricordare che abbiamo già un nutrito programma per il pomeriggio prego in genere Zappatore
Presidente la ringrazio io parlo della duplice veste appunto come ricordava il professore
Sia di componente l'esecutivo da sette sia di membro del Consiglio superiore poste telecomunicazioni automazione quindi avendo partecipato a tutti i travagli anche dal punto di vista amministrativo di questa legge è una legge certamente sofferta e difficile che è stata varata dal Parlamento e che però quando la stiva interpretare dal punto di vista strettamente tecnico il mio sarà un Argomm diciamo il taglio tecnico
E diventa difficile poi stabilire quali sono esattamente i parametri da rispettare e questo difatti uno degli scogli principali su cui ci si è imbattuto anche nei dibattiti all'interno del Consiglio superiore tecnico dove questa legge arrivata per un parere ovviamente che riguarda obbligatorio peraltro previsto dalla legge nella piano di assegnazione delle frequenze in quanto il legislatore si è preoccupato di tutelare le cosiddette presenze storiche
Cioè le diciamo quelle televisioni che avevano dei diritti acquisiti e diritti acquisiti consolidati nel tempo
Ma si è anche preoccupato di tutelare la pluralità cioè l'esistenza contemporanea di televisione a carattere locale regionale e nazionale
E qui diventa il difficile al punto di vista tecnico perché mentre dal punto di vista teorico è molto semplice dire e assicurare la convivenza si è però poi si scende nell'arido c'è nel tecnico assicurare contemporaneamente presenze nazionali regionali e locali diciamo in maniera ottimale cioè senza disturbi d'interferenze
Ecco le domande che sono pervenute colla diciamo l'entità massiccia che è in corso e che voi a cui tutta nota è di diventa francamente difficile dal punto di vista tecnico sbrogliare la matassa se non si individuano anche dei criteri diciamo di natura economica e tecnico economica dico io perché è chiaro che una televisione a carattere strettamente locale per garantire la sua emittenza comunque invaderà aree adiacenti
E necessariamente queste aree di accenti avranno del delle interferenze
Da altre aree adiacenti e naturalmente a quel punto il segnale non è più di qualità buona ma allora ecco la fantasia dei tecnici che deve lavorare però esistono attualmente altre possibilità che legislatore fa l'altro appena accennato come la possibilità della televisione via cavo
Che voi sapete in Italia non esiste
E che per esempio sarà un settore che invece certamente servirà al ministero e certamente servirà alla diciamo al settore per poter soddisfare anche particolari esigenze anche di natura locale come pure un altro settore diciamo
Che andrà strettamente regolamentato e quello della televisione via satellite perché più andiamo avanti e più sarà facile dal punto di vista tecnico poter trasmettere via satellite perché i costi mano mano si abbassano e quindi questo è un altro campo quindi le soluzioni tecniche ci sono in questo anche il gruppo stette in cui in cui io se in cui consiglio mi estasi Nosedo ha predisposto le strutture ovviamente i cavi esistono si tratta ovviamente di utilizzarlo per sé perché per esempio uno dei settori che non è stato ancora affrontato e quello della tv via cavo che è un settore che soltanto in Italia registra un'assenza di tv via cavo
In tutto il resto d'Europa e del mondo le tv via cavo esistono
Sono l'aziende sane aziende economicamente valide quindi direi che visto la ristrettezza dei sei minuti il presidente mi ha mi ha dato
Credo che poche sono argomenti ovviamente tecnici al a diciamo abbastanza difficili da approfondire in sei minuti io ritengo che questi questi brevi cenni siano sufficienti quello che è incerto che non esistono problemi tecnici insormontabili bisogna con la volontà di tutti la cooperazione di tutti
Affrontare utilizzando tutti i mezzi che abbiamo a disposizione non trascurando nessuno questo potrà consentire di soddisfare anche ulteriori esigenze io vi ringrazio e credo di essere stato strettamente dei termini assegna
Vediamo
Era iscritto a parlare il dottor Gian Franco Micalizzi e in sala il dottor Micalizzi
No
Il dottor Grandinetti presidente i Cinquestelle
No
Bene allora apriamo
La sessione del pomeriggio dei nostri
Dei nostri lavori anche se sono in arrivo
Alcuni dei partecipanti per gli interventi
E programmati io direi
Che siamo già abbondantemente fuori tempi che c'eravamo prefissi questa mattina
Sono stati affrontati i temi relativi alla
Convivenza del nel sistema complessivo dalla nostra emittenza del pubblico del privato della legge
Approvata dal Parlamento della regolamentazione
Oggi nel pomeriggio
Parleremo più specificamente dei temi che riguardano una informazione
E della
Organizzazione di questo nostro
Sistema anche nel mondo della informazioni e vorrei prima di dare la parola al dottor Gianni letta vicepresidente dalla Fininvest
E direi con con grande franchezza e ribadire che non abbiamo voluto offrire la tribù una del nostro congresso a questo tipo di dibattito
Consentendo anzi pretendendo che ognuno esprima qui liberamente la propria opinione perché da un confronto
Delle opinioni
Si possa poi arrivare ad un lavoro di sintesi
Quindi non Meravigli nessuno
Che ci siano dei toni
Anche estremamente diversificati come quelli che abbiamo ascoltato stamattina e lo dico perché poi non ci siano interpretazioni
Rate nella giornata di domani tutto questo non mi imbarazza come presidente di di turno di questi nostri lavori
Perché il mio compito è quello di dare la parola a
Oratori che rappresentano anche posizioni diversificate
Che tutto questo ovviamente
Non ha in questa giornata incidenza nelle decisioni sulle decisioni che il ministro delle Poste e delle Telecomunicazioni deve assumere nell'ambito del suo mandato quindi non vorrei che poi domani venissero fuori interpretazioni falsate
Per la serie a vista e gli interventi di stamattina
Berlusconi attacca la RAI non risponde perché il presidente non c'è il ministro imbarazzato sta zitto perché se avessimo voluto presentare un vestitino confezionato alla gente avremmo usato altri metodi per portare avanti il nostro dibattito noi vogliamo che dentro questo congresso
Ci sia un dibattito vero e siamo tra quelli che i personaggi del mondo dell'informazione dell'emittenza pubblica e privata li affrontiamo nella sala da mille persone e non nelle salette riservate perché questo vuole essere il nostro metodo della di lavoro del quale siamo abbastanza orgogliosi ecco detto questo baretto la parola al dottor Gianni Letta
Meritevole ringrazio tutto per questo viatico col quale lei mi affida alla parola e avvia questo dibattito perché certamente la condizione migliore
Per un dibattito franco per un confronto di idee che sia come stamattina è stato il più libero il più leale il più corretto ma il più costruttivo possibile
E nessun imbarazzo certamente da parte sua come nessun imbarazzo da parte nostra anzi mi unisco al plauso che la sala le ha tributato
E lo mi associo facendolo a lei al segretario Caviglia a tutto il Partito socialista democratico perché non capita spesso in un congresso di partito
Di poter liberamente discutere tra posizioni contrapposte dialogando confrontandosi stamattina aprendo questo dibattito il moderatore della Tavola rotonda del mattino ha detto che il partito si vuole aprire alla società civile
Io dico che in un momento in cui da tanta parte di noi e non solo noi giornalisti ma anche dell'opinione pubblica in generale
Si lamenta proprio un distacco vero o presunto non voglio qui giudicare tra la politica la classe politica e l'opinione pubblica questo è uno splendido esempio di ricongiungimento nella visione di una società democratica libera e pluralista
E vi ringraziamo per averci dato la possibilità di parlare
Senza nessun condizionamento di confrontarci anche tra di noi perché per la prima volta in questa sala stamattina
C'erano tutti dico tutti i soggetti del sistema televisivo italiano a cominciare dal Garante dell'editoria e della radiotelevisione sua Eccellenza il professor Santaniello
Fino alla Rai che è stata presente anche se con uno strumento elettronico perché presidente manca impegnato all'estero ha mandato un contributo attraverso lettere interessante Berlusconi
I presidenti delle due maggiori organizzazioni rappresentative delle televisioni private lei Ferretti e il terzo Polo e il dibattito è stato ovviamente vivace libero io credo utilissimo
Utile non solo per il ministro che deve decidere
Ma anche per tutti voi che avete potuto impresa di retta senza mediazioni senza strumentalizzazioni
Capire vedere e spero anche giudicare naturalmente stamattina i temi come ha detto il ministro Vizzini sono stati quelli del sistema visto della convivenza all'interno di questo sistema del pubblico e del privato convivenza che non sempre idilliaca che talvolta è o può apparire conflittuale
E qualcuno infatti ha interpretato il discorso del dottor Berlusconi
Accennava proprio il ministro Vizzini alle possibili Inter
Io vorrei
Non mi permetterei certo di correggere il mio presidente vorrei dire che non è questa l'interpretazione da dare al discorso di Berlusconi
Dopo che qualcuno rifacendo la storia della televisione commerciale in Italia aveva ripetuto per l'ennesima volta in questa sala la favola del duopolio e del Lupo cattivo del grande che vuol mangiare il piccolo Berlusconi ha soltanto dimostrato sul piano storico vorrei dire o se volete cronistico
Come tutto ciò non sia vero
E come nella storia della nascita della crescita dello sviluppo del suo gruppo l'UE abbia dovuto competere con un soggetto tanto più grande tanto più consolidato come la RAI
Che era forte di certe posizioni per cui ha dovuto ha detto le parole un miracolo compiere un miracolo di sopravvivenza
Questo è stato
Il discorso che Berlusconi ha fatto nella ricostruzione del rapporto della competizione del conflitto della concorrenza con il polo pubblico e non altro quindi non è stato un attacco alla Rai come qualcuno ha detto è stata la sistemazione sul piano storico di quella spontaneo affermarsi della televisione commerciale che ha portato nel nostro Paese a quel sistema così ricco e vitale
Che finalmente ha avuto delle regole certe che sono oggi affidate al ministro Vizzini tanto è vero che concludendo questo discorso Berlusconi ha detto adesso
Noi continuiamo ad operare non abbiamo ancora la patente ma spero che i tempi siano vicini io pensando che stiamo a Rimini dove l'accento romagnolo e così simpaticamente spostato
Direi che i tempi sono Vizzini come il nome del ministro ci consente di dire e ci auguriamo che siano veramente tali i due temi che sono emersi stamattina nella discussione in maniera più forte e unanime perché da ogni parte per gli oratori sono stati evocati sono fondamentalmente due
Quelli del pluralismo
Che deve essere la caratteristica il presupposto il fine e l'obiettivo del sistema misto nel quale viviamo e che la legge ha regolamentato
E quello della informazione della sua lottizzazione della sua autonomia della sua obiettività anche alla luce di quella che è stata definita e ribattezzata in sintesi come la proposta Caviglia
Beh consentitemi di dire due parole su tutte e due i temi la prima il pluralismo me mi sembra veramente che le cifre che il ministro potrà dare il meglio di me dimostrino quanto questa favola non sia vera o perlomeno non sia più vera sì è vero
Che venticinque soggetti hanno avanzato richiesta per la concessione di televisione nazionale
E che il ministro pensa o qualcuno ha detto stamattina si possa pensare di arrivare a dodici concessioni
E che per la televisione locale mille quattrocentoventidue sono state le domande
E presumibilmente tra Cinque e Seicento saranno le concessioni beh mi sembra che definire un sistema come questo poco pluralista oppongo articolato sia veramente una favola tanto più che una recentissima indagine fatta dall'ufficio studi e documentazione della Rai dimostra che di quelle seicento emittenti che come ha ricordato stamattina il Presidente Dellai Ferretti Rebecchini hanno dignità di impresa e cioè fanno televisione secondo una vocazione imprenditoriale seria
Ben quattrocento fanno anche informazione a livello locale cioè hanno un TG locale quindi mi sembra che questo sistema televisivo
Sia molto più ricco sia molto più articolato sia molto più pluralista sia molto più vitale di quello per esempio della stampa scritta che non accerto dodici giornali nazionali e cinquecento seicento giornali locali il numero dei giornali nazionali o locali che voi trovate in edicola e certamente molto
Più
Contenuto è modesto poi e soprattutto con la ottima relazione del vostro compagno Viezzoli che ha parlato qui
Non tanto come vice presidente della RAI anche se giustamente ha fatto vibrare la passione della bandiera RAI che svetta da molti anni sulla sua carriera professionale ma da compagno di partito
Soprattutto lui ha avvicinato i problemi della regolamentazione del sistema con quelli che politicamente sono più appassionanti per voi della informazione
Della sua lottizzazione della sua libertà della sua obiettività della possibilità di essere sufficientemente rappresentati e garantiti in questo sistema
Anche per chi non ha la voce grossa o non fa la voce grossa come qualcuno dei soggetti che trova invece tanta udienza ebbe io ho risentito e stasera poi parlando di questo forse lo sentiremo molto di più
La solita lunga Teoria di litania che noi giornalisti soprattutto siamo abituati a snocciolare su questo tema
Qualcuno l'ha paragonata a quella famosa equazione di Schrödinger che quell'equazione matematica che dal mille novecentoventisei tutti cercano di risolvere ma che si allunga ma mano che viene decifrata si carica di nuove incognite anche quando sembra perderne qualcuna
Diventa sempre più misteriosa una sorta di serpentone matematico che si allontana dalla soluzione proprio per le troppe soluzioni che via via va accumulando
Elevato cumulando questa equazione giornalistica proprio perché molto spesso
E dobbiamo avere il coraggio e l'onestà di riconoscerlo io per quanto mi riguarda lo faccio noi giornalisti ne passa ne parliamo con un vizio corporativo
Perché noi ci facciamo alibi della libertà di stampa di cui crediamo di essere gli unici depositari i tutori e i garanti e in nome di questo alibi
Diamo agli altri lezioni a non finire di libertà di democrazia di correttezza dei comportamenti e molto spesso invece ci comportiamo in maniera totalmente dissonante da quello che chiediamo agli altri
Certo un grande giornalista Alberto Cavallari è stato direttore tra l'altro del Corriere della Sera ha lasciato praticamente la professione attiva da qualche anno anche se continua a collaborare con giornali autorevoli come la Repubblica ed è andato ASS a insegnare comunicazione alla Sorbonne di Parigi
Alla fine di questa esperienza molto importante ha scritto un bellissimo libro in cui ha raccolto le sue lezioni parigine lo ha intitolato significativamente la fabbrica del presente
Ma ha aggiunto alle elezioni un capitolo di Bilancio
E lo inizia riportando ciò che uno studioso francese molto importante aveva fatto quando a conclusione di un'analoga analisi sul sistema della comunicazione e Simone cioè la domanda se non sarebbe meglio se il giornalismo non ci fosse
Io spero che nessuno di voi come noi sia tentato di dare la risposta che a suo tempo a una domanda analoga dette Balzac il quale disse che se la stampa non ci fosse l'unica cosa da fare sarebbe quella di non inventarla
Io sono convinto invece e voi certamente come che la libertà di stampa e certamente il presupposto della libertà politica fa parte della libertà tutta intera di una vera democrazia ed è perciò che tutti dovremmo sale servirla e dovremmo servirla in spirito
Di umiltà di servizio alla verità
Soprattutto noi che come giornalistici definiamo gli operatori dell'informazione e che spesso sì crediamo i soli abilitati soli con la patente di poter parlare a nome degli altri e per gli altri laddove forse la Costituzione riconosce a tutti questo diritto e dà a tutti la stessa libertà
E la stessa facoltà
Ecco si innesta forse qui e si trova in questa visione troppo spesso corporativa della nostra professione
L'accoglienza che quella proposta Kariya ha avuto per lo più sui giornali scritti o nelle televisioni ed è io
Non voglio assolutamente interferire nelle vicende del servizio pubblico nere le vicende dei carissimi tre colleghi ed amici che sono i direttori del TG uno del TG due e del di del TG tre
Ma io mi domando perché debba far scandalo una proposta come quella che l'onorevole griglia affatto e perché debba essere intesa dai giornalisti come qualcuno ha fatto come offensiva o negate Riccetti della professione del giornalista
Che deve essere sempre mediatore tra il soggetto della politica e il ricevente il pubblico negando anche la facoltà di dire direttamente il proprio parere
Ma io vi dico
Perché mai allora
Bruno Vespa e dico che loro esco solo per citare un illustre carissimo amico protagonista dell'ultima polemica perché mai Bruno Vespa una sera si possa affacciare dal teleschermo nelle nostre case e direi senza la mediazione di alcuno il suo pensiero
Giusto magari giustissimo e non lo possa fare il senatore carica che segretario di un partito perché il senatore Garigliano debba poter parlare solo rispondendo a una domanda del giornalista domanda non compiacente
E non posso invece in prima persona dire in presa diretta ciò che pensa agli italiani assumendosene ovviamente tutte le responsabilità sei avessimo il coraggio di demistificare il dibattito anche la proposta del senatore Garigliano
Apparirebbe per quello che per un giusto onesto valido contributo alla migliore utilizzazione di quel mezzo straordinario che è la televisione che certamente ha introdotto una rivoluzione
Nel modo di fare giornalismo perché se quella funzione
Di mediazione
Tra la politica e il lettore era forse indispensabile quando bisognava tradurre per la stampa scritta in un racconto in un discorso il pensiero di un segretario di partito forse questa mediazione
è meno necessaria in televisione
Dove anzi la mediazione rischia di togliere qualcosa alla spontaneità del soggetto che parla e di introdurre artificiosamente Dio non voglia maliziosamente nel ricevente una suggestione
Capaci di orientare lo a giudicare in maniera positiva o negativa
E solo alla telecamera
Che può dare non soltanto conto di ciò che uno ascolta ma anche del modo con cui chi parla sta parlando della sua espressione dei suoi occhi della sua vivacità del suo modo di porre della sua ironia in un parola
Del suo modo di dialogare di comunicare perché
Si debba necessariamente essere il filtro della mediazione io francamente non sembrò non sempre lo capisco
E certamente non voglio ho detto influenzare
Non influenzare sulla di interferire nelle vicende di Casa RAI
Casa per la quale ho il massimo rispetto la massima considerazione non lo dico qui stasera soltanto l'ho sempre detto perché ne sono convinto perché c'è una ricchissima professionalità è una delle migliori televisioni del mondo e qui a questo tavolo avete tre direttori che sono tre direttori tutti e tre di grandissimo valore
Però
Parlando di quella ripartizioni per aree
Che qualcuno stamattina ancora una volta definito lottizzazione io vorrei ricordare i miei colleghi a mo'di spunto amichevole e scherzoso per il dibattito soltanto una bellissima pagina di Pirandello cioè di un autore che è caro a tutti noi forse più che annoia al ministro Vizzini che ne conterraneo è in così è se vi pare
E molti di voi ricorderanno che quando in una città arriva un nuovo segretario di Prefettura
Tutta
La classe dirigente e poi via via allargando sì le altre classi
Si interrogano chi è da dove viene che fa è sposato perché sta sempre in casa perché la moglie non esce mai ma che la moglie ma amica tutte le curiosità che attorno a un personaggio in un centro di provincia ovviamente si formano e allora
Alcuni di questi protagonisti pongono al professor laburisti il personaggio chiave della commedia pirandelliana la domanda ma qual è la verità ma chi è ma come possiamo soddisfare la nostra verità
E uno dei protagonisti il Sivelli dice ma io ti ho detto dice alla moglie la verità e tu mi credi
Però il professor laudi si dice
Facciamo un esperimento e chiama prima l'uno e poi l'altro
E li invita guardatemi toccate mi e dice all'uno e all'altra tu mi hai visto mi è toccato tu pensi che io sia come tu mi vedi come tu mi tocchi ma tuo marito a sua volta pensa che io sia come Luini vede e come L'Unità oca ma io sono come io mi sento Khomeini io mi vedo come io mi tocco però la domanda ovvia dalla signora Sivelli che dice
Ma allora la verità non esiste ma allora se non possiamo credere neppure a ciò che vediamo e tocchiamo
A che cosa dobbiamo credere
E il professor laudi si risponde nossignora si creda creda a ciò che vede e tocca ma abbia rispetto per ciò che vedono e toccano gli altri anche quando è il contrario di ciò che vede e tocca a lei forse in questa bellissima pagina di Pirandello
Ci può essere la risposta a tutte le discussione
Sulle lottizzazioni sulle prevaricazioni sulle censure sulla impossibilità
Per qualcuno di avere voce o di aver voce adeguata in questo Paese perché è vero è vero purtroppo il sistema Porta dare più voce a chi già ne ha di più e meno voce a chi invece non è a io ho sentito per esempio come un rimprovero anche a me
Che un successo come quello che i socialdemocratici era avuto per esempio a Caserta dove son passati dal cinque otto al sette uno per cento che è certamente un successo giornalisticamente da rilevare
Abbia trovato così poca ascolto e così poca udienza sui nostri teleschermi quindi il sistema deve esser tale
Da garantire a tutti la possibilità di parlare
Avete sentito stamattina Berlusconi darvi appuntamento ai nostri telegiornali
Avete sentito che anche noi finalmente si cimenta eremo con l'informazione è una cosa che abbiamo fatto in maniera un po'improvvisata e avventurosa
In coincidenza con quell'evento straordinario che è stata la guerra ma che secondo ciò che la legge ci impone dovremo fare in maniera organica e sistematica
A un anno data dalle concessioni noi speriamo che il ministro Vizzini bruci tempi e ci sia presso le concessioni in modo da consentirci di poter adempiere a questa obbligazione della legge egli ha detto Berlusconi come lo faremo
E lo faremo
Non abbiamo la presunzione di dire che lo faremo meglio
Non vogliamo entrare in competizione in concorrenza con la Rai perché sappiamo che è impossibile far concorrenza ha una struttura seria consolidata professionalmente ricca come quella della RAI cercheremo però di dare al telespettatore
Qualcosa di diverso non dico qualcosa di più ma qualcosa di alternativo cercheremo cioè di inventare una formula che sia complementare a quella della RAI e lo faremo secondo quella che Berlusconi vi ha spiegato stamattina è per definizione l'altro filosofia della televisione commerciale
Che è l'antitesi precisa della lottizzazione o della ripartizione per aree
La televisione commerciale deve inseguire necessariamente i numeri dell'ascolto perché sono quelli la condizione della sua unica fonte di sopravvivenza la pubblicità
Quindi deve essere ecumenica quindi non deve scontentare nessuno quindi deve dar voce a tutti per essere ascoltato da tutti
Cercheremo di farlo
Ispirandosi a questa filosofia
Cercheremo di farlo
Dando voce rappresentazione
A tutta la realtà sociale del nostro Paese so bene che è facile dirlo che è più difficile farlo so bene che la intenzione vera e seria anche dei direttori dei telegiornali della RAI eso anche che le difficoltà della vita quotidiana
Rendono tutto ciò difficile sappiate che cercheremo di farlo con il massimo impegno con il massimo di onestà professionale
Con il massimo di aderenza a questo principio convinti di poter seguire così gli interessi della televisione commerciale e anche gli interessi del sistema misto
E quando dico del sistema misto televisivo dico gli interessi di questo Paese di questa democrazia
Di cui il sistema televisivo è una splendida testimonianza di vitalità di fantasia di capacità creativa di fantasia e di libertà grazie
Bene ringraziamo
Il dottor Letta e facciamo gli facciamo gli auguri per il difficile compito
Che attende
La Fininvest con l'inizio
Dei telegiornali augurandoci che al prossimo congresso poi potremo parlare sulla base di due anni di esperienza Fininvest che si compariranno con l'esperienza della televisione di Stato
E adesso caro Segretario siccome bisogna dare la parola ai binari tre direttori dei telegiornali e
Mi pare che in qualche modo o sui giornali negli ultimi giorni una tua proposta che a noi come partito è sembrata assolutamente giuste e legittime entrata in discussione per capire se possibile per il segretario di un partito avere periodicamente uno spazio per non essere filtrato mo'dai commentatori politici e dire la propria direttamente
Alla gente
E questo può essere ed è certamente uno degli argomenti del nostro dibattito io riterrei opportuno che tu prendessi la parola per illustrare
Il senso di questa proposta anche al rispetto all'attuale sistema di informazione in modo tale che i direttori dei telegiornali che prenderanno la parola dopo possono esprimere su questo qualora o la loro opinione
Brevemente per perché probabilmente qualcuno di voi non conosce gli antefatti
Che spiegano la ragione per cui noi qui abbiamo una prestigiosissima rappresentanza non solamente di coloro che autorevolmente
Diciamo confezionano il messaggio ma anche della di colui che il supremo Galante nella editoria italiana
Come vi ha già detto Vizzini
Qual è l'antefatto l'antefatto è che noi ci siamo spesso lamentati di essere trascurati ma questo ha scarsa importanza ma di essere male interpretati
Edolo molte volte
Per ragioni di tempo io non dò la croce addosso a nessuno il giornalista e costretto a prelevare dal testo di un discorso di un uomo politico
Una frase
Che non riesce a dare in modo chiaro ed inequivocabile quello che il punto di vista il pensiero del partito che esso uomo politico rappresenta su un determinato argomento
E allora siccome
I giornali non è che riportano la carta stampata non è che riporta sempre e comunque su ogni argomento il giudizio del partito hanno del partito Brie siccome la televisione a questo grande vantaggio assieme alla radio di arrivare immediatamente direttamente
Alla opinione alla gente allora noi ci preoccupiamo di essere bene interpretati io mi sono dichiarato contrario a quella che chiamo la tecnica del pastone politico
Il pastrano politico che corse è una specie di polpettone nel quale il giornalista deve riuscirà a metterci dentro tutto cosa
Direi assolutamente difficile se non impossibile soprattutto in termini di chiarezza perché è chiaro che questa procedura non riesce a dare in modeste chiamato voglio dire scusate se mi ripeto il pensiero del partito e allora ho detto
Perché la televisione di Stato perché a quella ci possiamo rivolgere diciamo perché è un servizio l'abbiamo sempre considerato un pubblico servizio
Ma noto con piacere che la televisione non pubblica mi riferivo all'intervento poc'anzi della dell'amico Gianni Letta accetta la nostra proposta è questo di questo lo ringrazio perché ci consentirà una volta ogni tanto di poter far sapere quali sono
Quale quali sono i nostri punti di vista su una serie di argomenti naturalmente l'uomo politico deve imparare ad essere sintetico e devi imparare a parlare un linguaggio che la gente comprenda
Ora il problema nostro
L'abbiamo posto perché
Riteniamo di essere carenti di informazione sul partito quindi io parlo per me
I giornalisti si sono risentiti perché hanno ritenuto che io volessi by passare come si suol dire giornalista ritenendolo
Proprio diciamo non è in grado di assolvere a questo compito no io riconosco che il suo compito estremamente difficile che è difficile condensare insieme il pensiero di tanti segretari in tanti partiti
Capisco tutto questa cosa però questo non mi impedisce di dire che il messaggio almeno per quanto mi riguarda del mio partito non non arriva all'opinione pubblica chiaro ed inequivocabile
Non gliene faccio una colpa però il fatto è questo lo sottopongo all'attenzione della gente la gente molte volte per strada insieme a voi su questo non avete detto su quest'altro non aveva parlato no io dico noi abbiamo detto abbiamo parlato prendete il nostro foglio parrocchiale chiamiamolo così che l'umanità e lì ci trova dedotto ma l'umanità non arriva
Dove arriva il messaggio televisivo il il l'annuncio radio
Ecco perché ho chiesto
Va bene ho detto fate quel che vi pare
Continuate a fare questa a al ad esercitare viene i cosiddetti dei cosiddetti pastoni
Che poi una novità tutta nostra non è che il negli altri paesi esiste il pastone negli altri Paesi esiste la notizia è affiancato notizia ce commenta il giornalista deve commentare
Quello che dice l'uomo politico secondo noi l'uomo politico molte volte dice delle inesattezze l'OPA lì le il giornalista deve farlo rilevare perché perché la gente
Non sa se ha detto nell'esattezza all'o politico molte volte e ambiguo il giornalista deve fare in maniera che invece lo deve stanare deve fare in maniera che quello che dica la verità che si pronunci in modo inequivocabile così che la gente capisca
Dopo le devo molto a volte incoerente cioè venti dice una cosa oggi diverso da quello che ha detto ieri il giornalista che professionista e queste cose invece le sale lo deve far rilevare alla gente
Così che cosa avremo avremo che gli uomini politici finalmente parleranno in chiaro e diranno la verità
E i giornalisti finalmente Spell errando gli uomini politici come loro sacrosanto dovere li metteranno li metteranno in croce sessi non fanno il loro dovere di chiarezza presso l'opinione pubblica
Per ottenere questo risultato per ottenere questo risultato ha detto benissimo siccome noi l'abbiamo la forza per imporre il modo di fare di confezionare la notizia consentiti se davvero una volta al mese due tre minuti
Non noi tutti noi tutti i leaders politici la possibilità di dire
Chiaramente e direttamente quello che pensano poi il giornalista di farà tutte le eccezione le critiche che che vuole proprio sono affari suoi però almeno quello dirà indiretta quello che effettivamente è il punto di vista del partito su questi argomenti questo l'ho detto no
Perché noi riteniamo di essere diciamo maltrattati rispetta tutti gli altri il problema non è questo il problema è di costume quello che noi riscontriamo e voi ne siete da ottiene che l'opinione pubblica
Non è ben diciamo informata e quindi noi chiediamo che la notizia asciutta cruda
Precisa limitata Tagliente se è necessario arrivi chiara alla gente che la gente possa giudicarla se ripeto la notizia
è fuori dai binari ci debba essere il giornalista cattivo ci metto tra virgolette cattivo che mette in evidenza tutte le magagne dell'uomo politico le commenta come vuole perché è suo diritto sacrosanto a commentarla è l'agente giudicherà
è da questo che è nato questa diciamo simpatica discussione tra noi è i direttori dei tre telegiornali del nostro servizio pubblico che io ringrazio di essere venuti qui da noi in questo un direi un modo civile di fare politico e la politica non la si può fare prescindendo dalla dalla conoscenza delle posizioni sulle quali si vuole intervenire
E delle quali si vuole giudicare e ringrazio anche Gianni Letta che pur non facendo parte del servizio pubblico è venuto qui e ha spezzato una lancia a favore di questa nostra proposta dell'annuncio diretto che ogni partito può dare di quelli che sono le sue intenzione le sue idee le sue proposte
E vi ringrazio tutto
Ringraziamo
Il segretario del partito che mi pare come sempre esposto con grande chiarezza
Il suo punto di vista prima di dare la parola al dottor Alessandro Curzi direttore del TG tre
Vorrei avvisare
Che ne nei locali della sala Neri
Sta per avere inizio il dibattito su economia finanza pubblica e le privatizzazioni sotto la presidenza del compagno Pagani vice segretario del partito
Dibattito al quale prenderanno parte il professor Luigi Coccioli professore Manuele Manuele il professor Carlo Scognamiglio rettore della Luis e l'ingegner Gabriele Cagliari presidente dell'ENI coloro che fossero interessati a seguire
Questa parte dei lavori sappiano che stessi si svolgono alla nella sala Neri
Darei adesso la parola al dottor a Alessandro Curzio
Congratulo molto
Con il Partito socialdemocratico
Cioè mi sembra che abbia dato
Che abbia dato con questa iniziativa
Una interessante prova
Di collegamento con la società civile
Mi congratulo in particolare con il compagno Kariya
Per aver capito
Che questo problema la questione della informazione
Diventata una delle questioni centrali della vita del nostro paese del nostro sistema democratico
In questo mi trovo in piena sintonia con quello che ha detto letta
A proposito di congratulazioni probabilmente invece su altre cose come sentirete questa sintonia non c'è
Io volevo prima
Mi permetto questa volta di leggere quello che volevo dirvi
Perché così è importante
Questa assise
Che è bene che ognuno di noi dica con estrema chiarezza
Quello che pensa
Di modo che da questo confronto
Possiamo tutti credo uscirne più forti
Mi permetto prima di fare però due precisazioni
Una di una cosa sentita qui
E una invece letta poco fa sul giornale
Che riguardano il mio telegiornale
Il telegiornale che io dirigo
E che sono due inesattezze ma che dimostrano come certe volte
Si possa fare della confusione per una informazione non corre
La prima è che correzione che voglio fare
E quella al direttore del quotidiano della Democrazia Cristiana il popolo
Che firma dei corsivi con lo pseudonimo di Bertoldo
Che questa mattina ha scritto un po'rifacendosi è un modo di fare di alcuni politici Craxi l'aveva fatto verso Vespa Bertoldo minore
Lo fa verso di me verso il TG tre
E per dire che noi abbiamo fatto l'analisi del voto invitando sentendo le opinioni di due
Politici
L'onorevole la Ganga e l'onorevole Veltroni
Dice lui questo corsivo due politici che poi non sono usciti vincenti e su questo poi ognuno di loro potrà rispondere come meglio crede in realtà a quel dibattito
Era stato invitato l'onorevole Misasi
Che solo cinque minuti prima dell'inizio mi ha telefonato personalmente scusandosi
Ma per un impegno sopravvenuto non poteva partecipare credo che cosa analoga sia successa Vespa a proposito delle critiche fatti da Craxi su un altro tipo di dibattito ho detto questa cosa che assolutamente minore
Ma che bisogna
Perché altrimenti si creano delle degli sprazzi tra opinione pubblica sistema informativo la Rai e così via del tutto sbagliato come voi sbagliate a volte sono molte interrogazioni e interpellanze
Che fanno perdere molto tempo alla Commissione parlamentare di vigilanza su cose non avvenuti o mai ho mai accadute nei tele nei venne tetro giornali e solo riferite male orecchiate
Poco fa l'onorevole l'avvocato Gullo mi sembra che abbia detto un'altra inesattezza per quello che riguarda l'informazione su Caserta
Il TG tre abitato l'informazione completa sui risultati delle elezioni a Caserta
Modestamente in questo caso prima degli altri ma solo per motivi credo di di e di orario e abbiamo dato i voti esatti
Hung mancavano ancora alcuni seggi mi pare cinque ma questo non cambiava perché il risultato era assolutamente assolutamente esatto ho detto queste cose ripeto
Minori ma perché tengo molto alla chiarezza
A proposito del tema
Libertà di informazione vuol dire pluralismo della proprietà vuol dire concorrenza e quindi mercato
Rispetto per i cittadini tutte cose dette questa mattina in questo dibattito
Cose che io approvo incondizionatamente
Non c'è libertà
In regime di monopolio
Ma la libertà soffre anche in regime di duopolio
Cioè RAI Berlusconi perciò l'invito che mi sento di rivolgere al ministro Vizzini
E di fare quanto in suo potere
Per la allargare il numero dei soggetti proprietari
In grado di fare televisione
E quindi informazioni in modo competitivo sempre più competitivo più tele giornali ne sono convinto vuol dire più libertà per tutti
Concorrenza
Qualcosa da noi si è cominciata a vedere durante la guerra del Golfo
Penso al lavoro fatto da Fede
E al ruolo che io giudico estremamente interessante positivo del lavoro fatto dalla televisione di Montecarlo
Ma troppo spesso bisogna riconoscerlo è toccato solo ai telegiornali RAI e alle reti della RAI creare quella competitività quella concorrenza quello spirito libero di mercato che permette di non adagiarsi sulle notizie e sulle abitudini estremamente facile
Io credo che quella parte per esempio di opinione pubblica che non approvava il coro generale maggioritario che c'è stato a un certo punto nel nelle forze politiche
Abbia trovato
Nel TG tre nell'informazione nostra una risposta interessante
Si parla spesso di lottizzazione
Ma scusate la lottizzazione non è quel sistema che fa andare avanti in tutti i posti non solo alla RAI alla Centrale del latte a alla all'ENEL e così via i delegati di partito
I portaborse
E allora quale migliore medico
Della concorrenza per battere la lottizzazione io libero mercato infatti il portaborse appare tale e quale cioè un portaborse e basta
Il giornalista viene riconosciuto e per quello che è se è bravo viene colo col riconosciuto come bravo giornalista
Ma di tutto questo si parla poco spesso l'impressione che certe polemiche contro la lottizzazione fatte da partiti potenti e stamattina bitorzoli
Ha detto di essere d'accordo con le osservazioni che stanno facendo democristiani e socialisti a proposito della lottizzazione
Egli opporvi impressione che questi partiti nascondo alla non volontà
Di andare verso in un libero mercato e forse nascondono pure la resistenza a sbarazzarsi veramente dell'invadenza dei maggiori di loro su tutto quello che si sta muovendo nel nostro Paese
Bisoli ha parlato di tripartizione
Se il peso dei maggiori partiti eccessivo belle
Dai giornalisti autonomi dai politici responsabili
Venga un modo vero serio di protesta liberiamoci da questa invadenza
Ma non buttiamo
Il solito il bambino con l'acqua sporca
Grazie alla concorrenza anche a quella interna della RAI
Se oggi un telegiornale buca una notizia
Una notizia importante
Che riguarda ad esempio l'uso Rauti
L'ultimo incidente accaduto pochi giorni fa
Quella notizia vista da un altro telegiornale
Viene data
E la denuncia quindi della dischi della di distrazione
Viene segnalate
Veltroni ha parlato anche e qui sarebbe abbastanza facile la polemica
Dei direttori che hanno i santi in Paradiso
Allora io mi rifiuto
Di essere un direttore con i santi in paradiso questo a Bertoli già gliel'ho detto varie volte
Perché primo perché i miei dice letta non stanno in paradiso no perché i miei stanno a questo tavolo
Perché io sono stato nominato direttore del TG tre
Da Enrico Manca
Da Bisoli e da Biagio Agnes con l'astensione dei rappresentanti comunisti
Allora io domando
Ho Viezzoli manca Agnes quando mi hanno nominato erano distratti
Non conoscevano la mia storia
Oppure hanno fatto una scelta professionale di libertà spero di averli soddisfatti con il mio lavoro ma i casi sono due
O loro
In quel momento erano in malafede
E hanno fatto una scelta strumentale
E io questo rifiuto di essere strumentalizzato a chicchessia
O a non ha fatto una scelta professionale e mi hanno nominato direttore e di questo li ringrazio
E qui bisogna fare anche diceva letta citava Pirandello
E ciascuno di noi
E deve sapere bene quello quello che quello che ha fatto che storia rappresenta chi è
Io cari compagni delegati
Ritengo di avere le carte in regola
Sono pronto però a sottopormi
Qui c'è il presidente della commissione parlamentare di vigilanza
A qualsiasi inchiesta
A qualsiasi dibattito ma che sia pubblico aperto come questo di fronte a voi di fronte all'opinione pubblica
Allora io sono noto per aver avuto e per avere delle mie idee
Queste idee io me le tengo
Non le rinnego non ne faccio un uso
Per fare carriera
Io queste idee c'erano sono mie mi permettono di dare ragione al Papa se il Papa c'ha ragione
Di dare ragione a Cossiga se Cossiga c'ha ragione oppure di dare torto al Papa e a Cossiga se io penso che abbiano tutte e due torto
Però io queste mie posizioni le esprimo sempre e le voglio voglio assicurarvi nel massimo rispetto
Del mezzo che uso quando facevo il vicedirettore di Paese Sera sapevo di avere un giornale con un certo editore che esprimeva una certa realtà
Quando faccio il direttore di un telegiornale del servizio pubblico so di avere una responsabilità e un potere del tutto diverso e su questo circo di regolare
Certo errorino fatto certamente ma sento pure intorno al TG tre
Crescere
Un consenso e una visione
Né i telespettatori
Di cui ringrazio
Che hanno premiato il nostro giornale anche nell'ascolto
E che forse hanno dato la risposta migliore a chi voleva mettere per forza una etichetta al nostro giornale
E qui bisogna fare
Un discorso su una questione il presidente Manca ha parlato della proposta di Garigliano stamattina
La ripresa anche letta adesso e il segretario Caviglia la nuovamente spiegata
Ebbene anche qui però io vorrei dire al presidente manca
Che non bisogna rimandare tutto sempre alle calende greche
C'era una proposta di Caviglia
Io l'ho discussa ho pensato che il mio telegiornale avesse interesse a dare questo spazio un altro del giornale può avere meno meno interesse io ho pensato che era interesse interesse oltre che di Carige
Oltre che dei segretari interesse del telegiornale tre
Di dare una volta al mese questo spazio
Ho realizzato già alla cosa
Non è che manca dice interessante bisogna studiarla approfondirla no le cose quando sono possibili si realizzano ed è bene che in questo Paese si cominci a fare così
Allora questa proposta è stata realizzata ha cominciato altissimo
Seguiremo subito con carina
E via via verranno gli altri segretari e tutti i mesi speriamo che tutti i segretari siano disponibili
A in questa operazione che io considero un operazione di democrazia assai importante
Non è però io ho voluto fare un'operazione come alcuni hanno detto un po'passatemi il termine ruffiani esca
No
Ho considerato che la proposta del segretario caviglie era in questo momento in questa posizione porzione di scollamento tra i partiti e la grande opinione pubblica
Una proposta di grande interesse
Io spero e mi auguro auguro a loro che tutti i segretari sappiano fare poi bene il loro lavoro e sappiano utilizzare bene i tre minuti che noi affideremo per spiegare le loro opinioni
Ma questo non basta
Andare verso il libero mercato delle notizie significa anche fare e farla sempre meglio quella che viene chiamata televisione verità
Affrontare i problemi anche quelli scottanti
Dare la parola ai cittadini
Metterà a confronto opinioni una televisione a rischio certo perché tutto questo ne vogliamo farlo indiretta
Ma che si avvicina una televisione che avvicina le istituzioni e la società
Che arricchisce la televisione ma anche io credo la nostra vita democratica
Certo questa televisione verità non ha niente da spartire con il teatrino
Televisiva
In cui la rissa è costruita per fare spettacolo
Per catturare spettatori
Samarcanda cerca sempre di rendere comprensibili per i cittadini anche se uno non è d'accordo i problemi e i contrasti esistenti
Questo non ha niente a che vedere con trasmissioni ne cito una come a bocca aperta per non citare per citare un esempio facile e per non citare un esempio recente
Letta in cui la polemica sulle istituzioni è stata trasformata in rissa
Alla ricerca della provocazione allora questo io non considero televisione verità
E questo esempio mi introduce all'ultimo punto il rispetto per voi
Per tutti i cittadini
Vedi Bertoli
Quindi credo che occorrerà quanto prima porre mano a questa parte della riforma se si vuole che il sistema radiotelevisivo diventi un sistema unitario riguardato nel suo complesso e che possa effettivamente funzionale credo cioè in sostanza che anche la Commissione parlamentare di vigilanza e lo dice con forza il suo presidente ha bisogno di essere profondamente riformata
Se si vuole si arrese si ritiene opportuno che rimanga comunque un ancoraggio parlamentare per quanto riguarda il servizio pubblico radiotelevisivo il nostro Paese come io ritengo che sia opportuno ma ritengo che la Commissione parlamentare di vigilanza debba essere modificata non ha più senso che sia formata da quaranta membri venti deputati e venti senatori che riproducono all'interno della Commissione
Lo stessa proporzione
Esistente in Parlamento
Non si tratta più in sostanza di una competizione fra partiti bisognerebbe queste la proposta che ho fatto che la commissione si trasformi una sorta di comitato formato di Coppo chi membri
I cui appartenenti siano deputati esercita una funzione non in rappresentanza del partito che rappresento non ma in quanto rappresentanti dell'interesse generale cioè dei cittadini credo che questo possano essere ecco una riforma ragionevole
Alla a conforme all'aspettativa dei tempi conforme alla necessità di assicurare una sorta di vigilanza meglio ancora di Indirizzo spiegano poi brevemente perché mi correggo in questo modo di indirizzo dei confronti del servizio pubblico
Anche perché la legge Mammì ha introdotto una novità interessante il nostro sistema che è questa figura monocratica che è il garante
Il quale ha una funzione di governo dell'intero sistema radiotelevisivo ma non ha accordato la funzione del garante con quella del della commissione di vigilanza
Io ritengo che la Commissione di vigilanza debba essere spogliata dei compiti impropri
Come quelli della nomina del consiglio di amministrazione della RAI per esempio o come quello di fissare il tetto pubblicitario della RAI che sono compite che attengono all'esecutivo e non a una commissione parlamentare
Che questa Commissione possa legittimamente avere funzioni di indirizzo io metterei sull'intero sistema radiotelevisivo con particolare riferimento alla Rai cioè al servizio pubblico radiotelevisivo lasciando invece al garante una funzione di controllo essendo il Garante organismo autonomo
Dotato di poteri per poter esercitare questa funzione di controllo che la sede parlamentare essendo sprovvista di capacità di sanzione non può efficacemente esercitare ecco io credo che questa riforma della Commissione di vigilanza si imponga come elemento di aggiornamento di razionalizzazione se si vuole parlare di un sistema radiotelevisivo nel suo complesso
Perché io osservo che troppo spesso il dibattito su questi temi
Assi in modo semplificatorio distinto un segmento pubblico della televisione è un segmento privato come se il segmento pubblico fosse il segmento della cultura della informazione in sé intesa in senso aulico del servizio pubblico un po'inteso inteso un po'fuori mercato e invece il segmento privato fosse il settore della completa libertà che non sopporta vincoli non sopporta limitazioni io credo che il sistema radiotelevisivo
è un sistema che ha una sua unitarietà di fondo dal momento che si rivolge allo stesso cittadino
Il cittadino che riceve il messaggio della RAI e lo stesso cittadino carcere anche il messaggio delle emittenti della Fininvest ci sono alcune questioni di fondo che attengono a rispetto fondamentale dei diritti dei cittadini che interessano tutto il sistema radiotelevisivo il quale ha tutto una identica rilevanza pubblica qualunque sia la natura pubblica o privata dell'emittente che trasmette io credo che vada recuperato anche questa unitarietà del sistema nel suo complesso
All'interno del quale certamente la RAI deve potere svolgere ecco una riconoscibilità maggiore di quanto non avvenga oggi la sua funzione di servizio pubblico
E qui intervengo con qualche annotazione
Cogliendo qualche spunto anche dagli interventi dei direttori dei telegiornali
Fra l'altro osservo che
Mi è capitato andando a Londra recentemente di ascoltare che
In cui il in quella nazione in quel Paese
Quando per la prima volta gli aerei italiani durante la guerra del Golfo entrano in azione
Mentre in Italia
Presi dalla questa nostra tendenza al parlarsi addosso
Demmo la notizia in termini
Così quasi disastro nazionale per cui sì dei sette otto R non ricordo uno rimase a terra sette parti erano in volo soltanto uno riuscì a fare rifornimento poi si capisce eccessivamente che questo avvenne per la cattiva
Situazione atmosferica
Beh lo stesso giorno mi fu documentato che in Inghilterra la notizia fu data in questi termini
Terribili condizioni atmosferiche
Hanno impedito a tutte gli aerei alleati di decollare soltanto un aereo una era italiana è riuscito a fare rifornimento in volo
Questo non ha nessuna annotazione polemica vuole soltanto significare come spesso sia Complesso
Il dare informazione come spesso l'informazione viene data sull'onda delle prime agenzie dispacci di agenzia che arriva in un certo modo e poi fatta la verifica ci si accorge che l'informazione spesso a un taglio diverso
Ma questo può anche servire a dimostrare come spesso nel nostro Paese si è tendenzialmente portati
A così a una sottovalutazione o una tendenza esagerate difficoltà e situazioni critiche che pure spesso viviamo
Ho sentito il direttore dei
Tre telegiornali
Li stimo profondamente
Stimo molti degli operatori dell'informazione della RAI
So che spesso lavorano in condizioni non facili
Qualche volta io ho preso posizione in termini anche critici nei confronti della informazione resa dal servizio pubblico radiotelevisivo
E ho fatto anche una proposta
Che so che non ha incontrato il favore
Un favore abbastanza diffuso
Ho proposto una sostanziale unificazione
Sotto il profilo della responsabilità
Dei diversi
Giornali in cui si articola l'informazione della RAI
Con questa mia proposta
Non intendo minimamente
Appiattire l'informazione
O sminuire l'autonomia degli attuali direttori di reti vice direttore di testata dell'informazione
Intendo però riferirmi alla necessità
Che l'informazione resa al servizio pubblico radiotelevisivo
Sia riconoscibile dalla gente come un'informazione autorevole perché parla tendenzialmente lo stesso linguaggio rivolto ai cittadini
Spesso si dice che nel nostro Paese
Tutto sommato la gente in grado di farsi un'opinione completa dei fatti dal momento che da tante parzialità può trarre l'idea della complessità Della raggio possibile attraverso cui una notizia viene filtrata dai diversi telegiornali
Ma a parte il fatto che non è giusto costringere il telespettatore a saltare da un canale all'altro per farsi un'idea completa
Dei dica quanto avviene nel Paese
Io ritengo
Che sia necessario per raggiungere l'autorevolezza di cui il servizio pubblico ha sempre più bisogno
Che ci sia tendenzialmente una informazione riconosciuta come tale
In modo unitario come espressione del servizio pubblico da parte del cittadino
Il quale troppo evidentemente recepisce che un telegiornale e legato a un'area politica l'altro telegiornale un'altra politica e l'altro telegiornale ancora un'altra area politica
Il che se poteva avere una sua giustificazione
All'epoca in cui ho fatto riferimento prima della nascita del servizio pubblico radiotelevisivo sulla base della legge del settantacinque il cui occorreva assicurare un pluralismo interno oggi ha molto meno giustificazione
E credo che sia fonte di molte delle distorsioni a cui si è fatto cenno anche nelle discussioni di questi giorni
Bene si dice
L'informazione non può essere oggettiva non può essere completa l'oggettività non esiste la competenza non esiste lo so benissimo
Lo sappiamo tutti quanti ma anche l'onestà non esiste in assoluto eppure ciò non ci autorizzato essere disonesti credo che il problema sia quello di avvicinarsi il più possibile alla oggettività e alla completezza
Secondo il canone classico mai smentito
Della divisione fra i fatti e i commenti i fatti il più possibile rappresentati per quelli che sono i commenti dati nel maggior numero possibile in modo che chiunque
Sintonizzando siccome un telegiornale abbia il diritto di ricevere il massimo possibile di informazione con il massimo possibile di oggettività nel presentare le notizie di completezza nel suggerire i commenti
Credo che questo sia uno sforzo a cui tendere
E che sia necessario agire in questa direzione
E quindi la tendenza a riconoscere che l'informazione della RAI comunque resa si possano piccola legittimamente per tagli di approccio al pubblico per cui ci sarà un'informazione di tipo specialistico una più generica una che approfondisce e l'altra invece che si specializzò sullo spot o su un taglio giovanile
O su un altro tipo di approccio alla notizia tutto questo deve far parte di una strategia di comunicazione
Ma non
Sia una sorta di assi e Maggio di tre zone franche ciascuno delle quali appare in competizione con l'altra e che dall'idea non di una porsi del servizio pubblico in modo unitario ma di tre segmenti ciascuno dei quali va per proprio conto con le conseguenze negative di questi giorni per cui ha un Samarcanda si reagisce con un mix e a Mixer Samarcanda si reagisce con uno Speciale TG uno
Per cui si ha l'impressione che ciascuno abbia scoperto una cosa facilissima
Che è più facile più semplice fare politica attraverso la televisione che in Parlamento ma pesi una scoperta troppo semplice che è un paese civile non può sopportare
Perché la televisione al servizio dei cittadini e non dello scontro politico per cui oggi che si parla di riforme istituzionali la televisione con lo sviluppo che ha in altri Paesi è chiaramente uno strumento al servizio dei cittadini con questo sistema abbiamo il rischio che invece la televisione sia al servizio di giochi
Nella politica per cui per esempio
Tra un Presidente della Repubblica
Ipotizzato con funzioni nuove e il popolo
Lo strumento televisione è lo strumento che può servire a una semplificazione eccessiva del messaggio in base ad una così certo tipo di idea strumentale dell'uso radiotelevisivo
Dello strumento radiotelevisivo ovviamente ho fatto
Alcune considerazioni a scatto libero
E come dicevo prima sono
L'utilizzo
Di questa opportunità che mi viene data in questa sede
Di esprimere alcune valutazioni
Da parte di chi nella sua esperienza di parlamentare
è stato investito di questa funzione che ho cercato di assolvere
Con un approccio il più possibile
Libero da pregiudizi e nello stesso tempo anche realistico
Sapendo che la comunicazione non è responsabile essa su da sola
Delle tante distorsioni di cui spesso viene accusata che la comunicazione espressione della complessità della società
Di cui è specchio espressione
Credo però che per quanto riguarda la televisione e concludo debba essere fatta un'ulteriore riflessione
Nella legge Mammì
E chi mi conosce sa che io non sono un estimatore della legge Mammì
Nella legge Mammì c'è
Un
Elemento
Che secondo me si presta fra gli altri ad un atteggiamento critico ad un giudizio critico
A proposito della
L'imitazione
Del
Concentrazioni
Avendo raggiunto il limite di tre reti nazionali come limite massimo al di là del quale un soggetto non può andare
E ricordo
Per inciso che in nessun Paese al mondo questo limite viene sfiorato
Essendo consentito al massimo in Francia e in Spagna ad un soggetto di essere proprietario soltanto di un quarto di una rete nazionale
Ma avendo raggiunto questo limite per cui nessuno può essere proprietà di più di tre reti nazionali
Si stabilisce una connessione con la carta stampata chi ha tre reti nazionali non può aveva nessun giornale che ha duramente può avere x di giornale che ha una rete può avere x più y de il Giornale
Considerando che il tutto assieme come se televisione carta stampata fossero la stessa cosa
Io dico
E sono convinto che la televisione deve essere riguardata come strumento particolare
Per la sua enorme capacità di influenza che ha sulla società e che non è la stessa cosa della carta stampata
Chi va ai cinema chi va a teatro chi compra un giornale anche un giornale pornografico compia un atto di libera scelta la televisione pone lo spettatore né l'atteggiamento più passivo rispetto a tutti gli altri mezzi
Ci sono delle intrusioni evidenti del mezzo radiotelevisivo che il telecomando non credo sia sufficiente di per sé a neutralizzare
Ecco perché in tutti i Paesi civili esiste una legislazione specifica esista un'attenzione specifica nei riguardi del mezzo radiotelevisivo
E io credo che su questo piano dovremmo appuntare il più possibile la nostra attenzione anche in futuro
Poiché esiste in questo Paese come in tutti i Paesi civili il sacrosanto diritto ad est per ogni cittadino di esprimere liberamente il proprio pensiero con qualunque mezzo
Questo è la libertà di comunicare
Ma si sta facendo sempre più strada in questo Paese anche un corrispondente esigenziale diritto che è la libertà è il diritto di essere informati cioè di essere riguardati come destinatari dell'informazione e quindi di essere rispettate come destinatari di una corretta comunicazione di una corretta informazione
Mentre il diritto ad informare per fortuna un patrimonio mai acquisito in tutte in tutti i sistemi democratici evoluti compreso fortunatamente il nostro e nessuno lo mette in discussione credo che dovremmo tutti applicarci per rendere effettiva in concreto anche il diritto ad essere correttamente informati e questo credo uno delle battaglie civili dei prossimi anni per il nostro Paese
Ringrazio onorevole Borri
A conclusione di questo dibattito la parola va al presidente Giuseppe Santaniello garante per la radiodiffusione per l'editoria
Un uomo di grande esperienza giuridica alle Guidotti sono universalmente conosciute
Mi conforta il fatto che nelle scelte nei controlli difficili dei prossimi mesi l'opera del ministro delle Poste e potrà avere anche il conforto di un uomo del valore dal presidente Santaniello a lui dopo venti e la parola
Ringrazio l'onorevole ministro per le parole benevole nei miei confronti
E vorrei dire anzitutto che per me è davvero arduo
Potere dire qualcosa di nuovo di non ripetitivo dopo una seria talmente fitta di interventi tutti qualificati tutti importanti e tutti molto articolata
Ma vorrei dire innanzitutto rilevare qual è la nota di connotazione qual è il tratto caratterizzante di questo convegno di oggi di questo nostro incontro culturale
E il tratto caratterizzante più
Vistoso più evidente a mio parere e quello di farci toccare con mano che noi siamo un punto di svolta
Punto di svolta che si identifica con nella fase di attuazione della legge duecentoventitré del mille novecentonovanta
In fondo dei tanti convegni finora svolti si incontri dibattiti
E tutti indubbiamente notevoli apprezzabili per i contributi che hanno dato però la maggior parte era direi un tantino ferma la maggior parte di questi convegni di questi incontri a un momento ormai cristallizzata nel tempo il momento della formazione della legge duecentoventitré
Oggi invece noi ci accorgiamo che siamo in questo punto di svolta
Cioè di imboccare e percorrere compasso possibilmente spedito l'altro momento qualificante di un sistema che dovrebbe ispirarsi avvalori nuovi e ad assetti nuovi cioè il momento attuativo
Io ritengo che questo convegno appunto il pregio il valore di portarci in un momento centrale qual è quello della fase attuativa
E qui va detto che come è stato rilevato da un tecnico molto apprezzato il Presidente del Consiglio superiore tecnico delle poste e telecomunicazioni
Bisogna ormai abbandonare quello che era una logica manichea che pure ha occupato per molto tempo il dibattito cioè se la legge duecentoventitré fosse prevalentemente una legge di principio invece una legge puramente di gestione di interessi o di bilanciamento di interessi
Oggi quello che veramente al centro nel nostro Paese perché il l'attuazione veramente
Consona adeguata rappresenterebbe un avanzamento un momento di avanzamento di tutta la collettività
E diceva appunto questo
Tecnico molto apprezzato
Che
Quello che conta in questo momento e applicare la legge
Del disciplina del nuovo sistema
Con spirito di servizio verso la collettività ecco mi pare che questo sia il dato che emerge maggiormente con una nota particolarmente accentuata in tutto questo articolato dibattito
A metà rosso di nel vedere nella maniera più convinta che tutti gli interlocutori di questo con meglio di oggi
Le persone che tra politica e gli esponenti dei più importanti centri istituzionali i rappresentanti delle associazioni di impresa e gli imprenditori giornalisti direttore di testata
Con me lo dicono tutti in questo grande momento unificante
In questo grande momento che deve essere necessariamente unitario per convogliare gli sforzi di tutti cioè il momento di attuare la legge con spirito di servizio verso alla collettività
E vediamo qualche punto che che è stato d'altra parte già ampiamente presentato alla vostra attenzione ma che io ritengo opportuno riprendere
Attuare dunque la legge del sistema radiotelevisivo con autentico spirito di servizio verso alla collettività e per fare questo bisogna sciogliere determinati noti direi che è veramente il problema di fondo
Di questa fase attuativa e problema che oggi ovviamente investe il il centro istituzionali tra cui in primo piano protagonista il del ministero delle Poste e telecomunicazioni
Ritengo che uno dei momenti particolarmente qualificanti di questa attuazione sia appunto disciplinare bilanciare anzitutto
Due elementi fondamentali il rapporto tra nazionale il locale il rapporto tra pubblico e preparato
E questo è già un avvio una volta che vengono sciolti questi nodi fondamentali e un avvio proprio all'attuazione
Nello spirito di servizio verso la collettività
E va anche detto che si tratta praticamente di comporre di sciogliere le dualità
Le dualità che in effetti riproducono proprio perché è un punto vitale del nostro sistema come ricordava autorevolmente l'onorevole
E un punto emblematico
Di tutta di renna struttura di tutti i problemi del Paese quello del mondo radiotelevisivo
Perché è un mondo nel quale si incontrano trovano confluenza e trovano direi una particolare coloritura nel senso in particolare accentuazione
La problematica di fondo di tutto il nostro Paese il rapporto tra Stato e mercato tra pubblico e privato tra potere centrale e poteri periferici
Tra potere centralizzato il potere di autonomia
Tra strutture centrali il la circolazione delle idee delle funzioni militare questo e la problematica di fondo che noi troviamo riflessa
Vedere avverata in maniera vorrei dire ancora più corposa nell'attuare la legge del sistema radiotelevisivo
Quindi ritorniamo per un momento a questi nodi fondamentali da sciogliere queste dualità da comporre prima dualità
Il nazionale e il locale
Non vi è dubbio che la legge duecentoventitré mille novecentonovanta La ricordato molto bene l'onorevole Borri è stata attraversata da punti di forte tensione punti di forte contrasto
E questo i tempi della legge si è detto hanno condizionato a un certo momento i contenuti questo che cosa vuol dire
Vuol dire che in quello spirito in quel momento il particolare momento di tensione come poteva e coordinare e armonizzare il Polo
Pubblico e il polo privato
A un determinato momento fattore legare in una specie di cono d'ombra l'altra grandissima coordinata che attraversa tutto il sistema radiotelevisivo il rapporto l'equilibrio del bilanciamento
Tra il nazionale e il locale
E non vi è dubbio che uno dei canoni di attuazione sempre in quello spirito di servizio verso la collettività verta proprio su questo elemento centrale che
Un sistema moderno radiotelevisivo
Va dei lanciato non può essere cioè accentrato unicamente nella dimensione delle nazionale ma da sviluppato va salvaguardato anche in quella dimensione del locale intende pluri locale
Ora
Io non vorrei ripetere specialmente in un'ora così tarda
Quello che è stato già detto molto valida mente da quegli interventori che hanno trattato il punto dell'emittenza locale
E cortesemente uno di quegli interventori che hanno esposto il bene e il loro punto di vista ha ricordato anche un mio una mia relazione nella quale io facevo presenti le ragioni del locale e delle pluri locale quasi direi catalogando le
Ne vorrei aggiungere una che maggiormente sottolinea questa esigenza non dimentichiamo che noi nelle tappe di avvicinamento a questo appuntamento storico del mille novecento novantatré abbiamo l'esigenza fondamentale
Portare il nostro sistema radiotelevisivo in maniera possibilmente non troppo difforme dai sistemi radiotelevisivi degli altri e parterre della Comunità europea
E questo implica appunto un armonico temperamento un armonico raccordo tra il nazionale équipe locale
Non dimentichiamo che in paesi per esempio come la Germania il sistema radiotelevisivo già germanico tedesco
E fortemente incentrato su questi valori
Della messa in valore del localismo anzi dal ricordato che proprio a partire dalle servizio pubblico perché anche in Germania il servizio pubblico ha una sua centralità e invalidità
Orbene lì addirittura abbiamo un servizio pubblico che già di per sé decentrato e dislocato per cui vi è un'emittente pubblica per ciascuno dei lender
E questo già indica un'articolazione territoriale e Conde poca azione al localismo ma ugualmente vale per l'emittenza né privata nelle sistema tedesco
E ugualmente nove vediamo passare cere quei rapporti annuali del consiglio superiore dell'audiovisivo francese che sono fortemente indicativi molto documentati
Vi è anche lì nel sistema francese degli organi di guida
Una netta spinta a favorire questa dimensione locale questa dimensione attori locali
Quindi evitare che alle tante ragioni se ne aggiunga una particolarmente pregnante qual è quella di non è estranea Ricci da questa spinta evolutiva che caratterizza i sistemi dei nostri partner e comunitari
E non ma poi dimenticato un altro fattore
Che a mio parere questa valorizzazione del locale non si affida soltanto alla televisione tradizionale e qui si apre un altro punto evolutivo un altro tratto fondamentale nella attuazione nella realizzazione del sistema radiotelevisivo
Ma questa dimensione di messa in valore del locale si affida anche alle nuove tecnologie
E non ultima quella delle televisione via cavo
Tutti sappiamo che vi è stato recentemente la legge delegata che in base alla norma primaria la legge delega per sub primaria ha dato attuazione a alla rete nel configura per meglio dire non è che ancora ha dato attuazione configura finalmente lo sviluppo della rete cablata
Ma come è stato ricordato proprio in questo pomeriggio da uno degli interventori su base tecnica a mio parere la linea di sviluppo oltre che della televisione tradizionale per ricercata proprio in queste tecnologie nuove
Perché il cablaggio Porcia fondamentalmente su una dimensione locale e direi addirittura è una
Una rivendica del municipio delle municipalismo inteso naturalmente come valore storico
Anche in Francia vi è ormai una spinta a mettere in valore il cablaggio anche se il decollo non è stato facile
Orbene lì in quel sistema mi si presentava una pensione come dare uno sviluppo alle reti cablate
L'operazione era in questi due termini o di una forma centrato avere una forma decentrata si sta privilegiando nettamente il momento decentrato il momento dei concentrato anche perché e così
Le reti cablate in questo vi sono gli esperimenti statunitensi poggiano proprio su questi valori locali
Naturalmente e soprattutto nel momento della installazione e che soprattutto nel momento della rete distributiva ovviamente è chiaro che attraverso la via cavo passa non solo il messaggio di livello locale ma anche quello di livello nazionale e transnazionale
Ecco quindi direi un altro momento attuativo che si pone all'attenzione dei centri istituzionali preposti alle momento attuativo
E un'altra ragione a favore di questa dimensione a questo bilanciamento nazionale e locale e quello che indubbiamente l'impresa di informazione
Nel nostro sistema
Non può discostarsi da quello che è il trend degli altri Paesi comunitari nei quali accanto alla ripresa di grandi dimensioni agli interessi forti
Vengono ugualmente valorizzati assecondati e sostenuti gli interessi dell'emittenza media o della emittenza minore
E l'imprenditore medio l'input piccolo imprenditore radiotelevisivo appartiene appunto a questa categoria anzi visto che tante volte noi no
Portiamo ogni argomento su un terreno proprio di tessuto istituzionale io direi che questo vada a far parte del tessuto istituzionale
Cioè in un Paese ordinato anche negli assetti economici non dobbiamo soltanto badare agli interessi preminenti
Ma anche a quegli interessi che direi rappresentano il tessuto capillare il tessuto connettivo ora la grande i titoli via intendendo l'editoria è quella di carta stampata e quella radiofonica e quella radiotelevisiva
Poggia su un determinato aspetto che diventa di aspetto di istituzione economica di diritto pubblico dell'economia cioè la forte coalizione societaria giustamente qualcuno l'ha definito come interessi come addizionali anche se il termine è un tantino sofisticato
Mentre nella impresa di informazione a carattere medico a carattere dicono non ritroviamo la società di dimensioni ridotte e quindi come vedete un'altra dimensione anche di politica economica
E su questo punto mi pare che che sufficientemente dimostrata la ragione che deve indurre a mettere sempre più vi malore la emittenza locale
Un altro punto fondamentale un'altra duo additata a comporre il pubblico e il privato e che poi acquista un altro aspetto cioè quanto di Stato e quanto di mercato occorre valutare occorre assecondare nelle in un sistema coordinato in un modo ordinato da imprimere alta del sistema
E a me pare che riguardato da questo punto di vista
Si pone questo problema che è stato sviluppo trattato da molti interventori né tutti direi in maniera molto egregia
Cioè si pone anche in sede attuativa del sistema radiotelevisivo
Si pone il problema di caratterizzare i due grossi polpi il polo pubblico e il polo privato
E chiaro che viene esigenza di fondo non può il polo pubblico diventare o apparire o atteggiarsi come un polo di replica di ciò che avviene nell'emittenza privata
Cioè quasi creare un doppione fra i due tipi di emittenza
E a me Tare che il del Migliore metro di valutazione sia come sempre il confronto il confronto delle idee non male solo fra gli individui navale a maggior ragione fra le genti e fra i popoli
E se noi guardiamo agli altri Paesi sempre della Comunità europea ma non solo della Comunità europea
Tutti i Paesi nei quali l'ordinamento della informazione e in uno stato di sviluppo accettabile e orbene noi troviamo questo aspetto ha per esempio il modello britannico e un modello molto valido
Nel quale i due poli hanno indubbiamente un comune denominatore in entrambi i versanti si fa informazione in entrambi versante si fa intrattenimento Sipra spacco si fa spettacolo e così via dicendo
Però chi è un lato che viene accentuato nel servizio pubblico il lato dei doveri
I diritti indubbiamente sono perfettamente paritari ma nel servizio pubblico il lato doveri è più accentuato in quanto è appunto servizio pubblico cioè il servizio verso tutta la collettività nella sua interezza
E a mio parere il dovere che maggiormente caratterizza è quello di coltivare questo filone non solo informativo naturalmente su basi di pieno obiettività di piena rappresentanza e di pieno dibattito di tutte le opinioni
Ma rappresentare anche un momento di spinta culturale di momento formativo
Io vorrei ricordare per un momento uno degli ultimi ultimi in ordine di tempo soggetti istituzionali che sono venuti in rilievo il consiglio degli utenti
E io devo dire che condivido pienamente ciò che è stato rilevato da questo organismo tetti deve rappresentare la voce
Delle tutele spettatore e del teli ascoltatore dove proprio il Consiglio divertente si è fatto portavoce di questa esigenza
Che già televisione in particolare quella del servizio pubblico raccolga questa esigenza di informare ma anche di formare
E veniva ricordato sempre per questo momento di colloquio di confronto con gli altri
Stati della nostra convivenza europea di questa spinta Europa Istica
Di quanto rilievo del servizio pubblico
Via in questi paesi al momento formativo non solamente a quello informativo o dello spettacolo esemplare la cosiddetta open University della BBC inglese
E io devo ricordare che nella legge della televisione spagnola
Una delle ultime arrivate ma si badi bene in ordine di tempo non in ordine di efficienza e e di assetto razionale sita forte spinta a questo momento formativo da parte
Della televisione per la verità
Soprattutto alla televisione diciamo di servizio pubblico però senza dimenticare anche quella dell'emittenza privata come avviene in Francia attraverso i vari quater di dimissione i i e di carico
E quindi direi che questo e uno dei punti che interamente portano a un momento di avanzamento il del sistema come noi ci auguriamo che diventata formato
E naturalmente come è stato già rilevato autorevolmente ed altri interlocutori c'è poi il problema fondamentale del servizio pubblico
Un momento di riassetto è stato giustamente ricordato che uno dei punti una delle zone di completamento mi sia consentito
Prendere a prestito dal linguaggio urbanistico questa frase zone di completamento una delle zone fondamentale di completamento
Di un sistema radiotelevisivo razionalmente ordinato e proprio quello delle riassetto di tutto il governo del servizio pubblico
E io qui desidero dare atto che la Commissione parlamentare di vigilanza in particolare nel periodo immediatamente susseguente all'entrata in vigore della legge Mammì ha dato spazio a un dibattito fortemente motivato direi nel fortemente ragionato in tutta la dialettica dei parlamentari e di coloro che sono stati auditi per porre al centro dell'attenzione l'esigenza di riassetto del servizio pubblico c'è anzitutto esigenza di trovare un Governo no del sistema radiotelevisivo pubblico
E cioè evitare quello che oggi è stato lamentato autorevolmente da tante parti una delocalizzazione del sistema di governo del servizio pubblico che indubbiamente oggi come oggi appare largamente ampiamente delocalizzato quindi ritrovare il centro di gravità del sistema
Detto questo perché io non posso naturalmente abusare del tempo degli ascoltatori nonché della presidenza Cossiga autorevole
E vorrei toccare qualche altro punto cercando appunto di non ripetere quanto è stato detto così bene
Ecco il problema ora decide
Dell'anti tre liste ecco io direi che naturalmente uno dei temi centrali uno dei punti centrali
Delle dibattito non solo ma è uno dei punti qualificanti di quello che è il percorso attuativo della riforma radiotelevisiva
Io credo che forse il momento più alto il profilo più alto di un sistema radiotelevisivo veramente rinnovato
Che si dice Statti fortemente da quella che è stata definita la pale o televisione cioè il vecchio sistema radiotelevisivo e introduca finalmente alla neo televisione per fare questo occorre veramente
Direi fermare fortemente l'accento su del momento e concentrati
Il momento della deconcentrazione il momento di porre Kundalini e di equilibrio per cui De informazione sia effettivamente libera da condizionamenti
E non vi è dubbio che è uno dei momenti più fortemente condizionanti dell'informazione questo sotto tutte le lenti le latitudini sia ben chiaro e proprio il momento concentrati può più si decongestione più sì de concentra più si decentra e più direi salvaguardata la libertà dell'informazione
Io non vorrei dilungarmi troppo vorrei soltanto
Trarre spunto da una bella e vocazione letteraria e poi aggiungerne una media dopodiché io ho concluso
è stato ricordato molto bene dalle da Gianni Letta un libro che mi ha colpito io condivido pienamente lo apprezzo ha colpito la mia attenzione è un bel libro di Cavallari la fabbrica del presente
è un libro intessuto proprio di momenti importanti che fanno parte anche di questo momento didattico che Cavallari effetto molto bene alla Sorbona
Arricchendolo proprio dalla sua esperienza di giornalista
A me interessa il contenuto del volume direi perché non certamente i volumi in quando raggiungono un determinato livello di contenuto direi trascendono travalicano anche loro autore
Effettivamente così e la televisione
E oggi e non solo in Italia e la fabbrica del presente perché così insomma contribuisce e che è stato detto anche dalle presidente della RAI che viene indù ma anche questa evoluzione
Da una informazione in particolare quella radiotelevisiva che un tempo era di carattere puramente di registrazione della realtà a momento addirittura di produzione della realtà di protagonismo nella realtà e questo è vero che indubbiamente
E così
Ma ora dicevamo
Ecco e questo è implicito però nel libro dal titolo così bello così suggestivo la fabbrica del presente noi pensiamo che è un tessuto informativo così importante come quello radiotelevisivo
Detta anche pensare a progettare per il futuro
Fabbrica del presente si ma impegno di civiltà sociale di civiltà istituzionale contribuire a progettare il futuro un fitto un futuro migliore un futuro di progresso per tutta la collettività del paese italiano che io vorrei ancora aggiungere proprio l'ultimo troppo è un periodo soltanto era terminato
Io non solo Pontone piaciuto ricordare un'opera di letteratura giuridica che proviene dal giornalista che ho citato
Ma AN tanti dibattiti cui mi hanno fatto l'onore di invitarmi io un giorno ascoltato una bella relazione di un giornalista
Il quale diceva la televisione nel nostro Paese ma può accadere tutti gli altri Paesi
In effetti può essere un Giano bifronte perché in un Giano bifronte
Perché la televisione ci può rendere più liberi ma ci può rendere anche più dipendenti e direi perfino se il termine non fosse troppo forte più schiavi in che senso
Più liberi in quanto ci emancipata da una servitù da servitù della disinformazione
La disinformazione il non conoscere e indubbiamente una delle più gravi servì tumorali che possa gravare sugli individui presso i popoli e quindi noi auspichiamo assecondiamo questa televisione che ci rende sempre più fitte
Ma potrebbe c'è sempre questo pericolo
Che se invece di arricchire con obiettività il patrimonio conoscitivo si tenta si ravvisi un qualunque pregiudizio alla libera alla libertà piena alla piena espansione ed espressione del pensiero allora non sarebbe più un momento di libertà ma sarebbe direi un momento di asservimento
Ma l'auspicio e che un'attuazione che tutti auguriamo fatta con quello spirito di servizio verso la collettività Dante barocca ad elidere pienamente il pericolo immaginato in questa direi figurazione e valga sempre più a prendere la televisione il mondo radiotelevisivo come momento di affermazione e ti presidio della libertà di espressione del pensiero
Assai potente come la televisione esattamente
Noi vogliamo a vere il consenso
Essere capiti
Dalla gente
Per avere questo dobbiamo cerca di far bene i nostri giornali
Questo interesse quindi coincide fra noi
E le forze politiche
Se le forze politiche
Tutte le forze politiche
Vogliono affrontare la via della chiarezza
Noi ad esempio quando abbiamo posizioni ufficiali delle alte autorità dello Stato in certi casi dei partiti
Abbiamo cominciato a usare il sistema delle diapositive
E dello speaker perché questo proprio per evitare quello che diceva Caviglia quei maledetti pastoni che non fanno capire nulla le persone è meglio una frase che sia la frase autentica
Del personaggio politico dell'Alta autorità dello Stato
Con la sua fotografia lo spiega dice le parole esatte dette
Da Cossiga o da Caviglia o da Occhetto o da chi altro in modo che poi il giornalista che interviene o fare proprio quel lavoro compito suo di spiegazioni di queste di questo mosaico
Di posizioni su questo l'abbiamo iniziato a fare abbiamo avuto dei consensi in questo senso seguite Remo a farlo sempre di più perché concordiamo
E il pastone politico così come è stato fatto in Italia è un sistema che non solo è superato ma secondo me è un sistema di lavoro che forse ha provocato danni e anche danni seri alla nostra vita Poli
Permettetemi in conclusione una battuta
Ho sentito con interesse le cose dette da Berlusconi
Mi è sembrato evidente nelle sue parole
L'intenzione di al di là delle spiegazioni che hai dato letta l'intenzione di Berlusconi di spostare dalla RAI fuori dal mercato
Lo posso capire dal suo punto di vista ma io credo che se la RAI si imponesse una camicia di forza
Peggio questa camicia di forza gliela imponessero i partiti
Saremo tutti meno liberi nel nostro Paese
Compreso Berlusconi
Che certo avrebbe meno grane
Perché una RAI efficiente una RAI che sta sul mercato una RAI moderna darà delle grane a Berlusconi e alletta
Ma viva Dio
Sono delle grane positive che ci permettono a tutti
Di essere più svegli di Nord ormai buttarci di non diventare Debré Scheriani il ritardo in questo paese c'è un'aria di Brahms deve fare sempre più pesante è sempre più pericoloso
Allora io dico a Berlusconi è già gliel'ho detto incontrandolo finita questa questa prima fase del dibattito
Compreso certo lui avrebbe meno grandi sarebbe meno libero
Io gli voglio fare un esempio lo aveva cominciato il suo discorso con un esempio
Certo se il Milan dovesse fare i conti solo con il Bologna la vita sarebbe facile
Però per fortuna c'è anche la Sampdoria
E io spero che il prossimo anno ci sia anche la Lazio
Che possono cercare di contrastare il Milan
E allora troppo il campionato diventa più interessante Biscardi trova motivi per lavorare e tutti siamo più contenti io credo che la democrazia che Galermo Grazia italiana
Abbia bisogno un bisogno serio di tanta libertà ce ne ha bisogno la nostra società ce ne abbiamo bisogno tutti noi abbiamo bisogno soprattutto di una capacità di grande confronto di idee e di posizioni si è detto che le ideologie sono morte
Probabilmente è vero
Ma guai se la morte delle ideologie significasse l'appiattimento sul peggiore consumismo
Noi dobbiamo cercare di ragionare di pensare di eccitare i giovani alla bellezza della democrazia e del confronto delle idee
Guai se non guardassero più i tre telegiornali e i cinque sei telegiornali nuovi che io mi auguro nascano e nascono bene che nascono forti
Perché questo una ninfa vitale per tutti quanti noi grazie scusate
Da un al direttore del TG tre
Senza altri preamboli sarei siamo ampiamente fuori dei tempi che c'eravamo
Assegnati la parola al direttore del TG due Alberto a volte
Ma l'Italia è uno strano Paese
è uno strano Paese perché ogni giorno noi viviamo una condizione
Diciamo di schizofrenia
I giudici
Protestano
I cittadini protestano contro i giudici
I medici dicono che la sanità non funzione degli ammalati peggio ancora
E come diceva Woody Allen per quello che riguarda i giornalisti essa se Dio se Cristo è morto e anche Marx io non mi sento tanto bene
Sì i giornalisti vivono certamente una delle condizioni più difficili non solo in Italia ma nel mondo
è una scommessa quotidiana che viene ogni giorno ogni giorno gioca
E quindi anche per quello che riguarda il rapporto tra i tre soggetti che ormai in Italia si vanno configurando cioè i telespettatori i cittadini nel loro insieme
Quelli che fanno i giornali come noi
E i partiti
Che in Italia hanno certamente un ruolo importante anche per quello che riguarda i partiti in fondo i partiti ogni giorno direi pressoché quotidianamente lo dico con molta franchezza
Anche il Pd qualche volta a ragione mi ha tirato le orecchie
Talvolta per disattenzione talvolta anche per disguidi tecnici il nostro lavoro
è fatto di tanti anelli di tanti passaggi delle volte basta che ne esalti uno e poi o normalmente si viene messi sul banco degli imputati ma insomma al di là degli episodi
Direi che c'è uno Stato profondo di disagio tra i partiti i giornalisti è il punto
E noi come ho detto
In una riunione che si è svolta appena l'altro giorno col direttore generale noi siamo noi i direttori dei telegiornali
Dei cappellani
Che devono
Star dietro allarmato anche se il Papa dice che vuole la pace
E tutti e tre i cappellani
Dobbiamo però fare la guerra
Questa è una grande contraddizione
E tutti e tre i cappellani lo dico senza ipocrisie
Sandro Curzi ha detto che l'UE autonomo ma insomma poi ciascuno di noi e sarebbe ipocrita negarlo è stato nominato accerto anche per motivi professionali
Ma o direttamente o indirettamente certamente è stato nominato perché rientrava in un'area politica
Bisogna dirlo con molta verità
E con molta sincerità anch'io posso dire
Ma solo e non ci crederebbe nessuno che essendo stato nominato direttore del TG due all'unanimità
Perché così è andata in consiglio d'amministrazione significa io sono il massimo
Diciamo di autonomia di oggettività che si possa immaginare sulla piazza
Perché democristiani socialisti comunisti socialdemocratici liberali pubblica hanno votato il mio no
Probabilmente hanno pensato anche ai miei purtroppo oltre venticinque anni di lavoro in Rai ma non credo che sia stato solo questo il motivo per cui io mi trova dirigere
Questo bisogna dirlo con molta chiarezza e con molta e con molta abilità
Perché è inutile nascondere
Forse anche un motivo giusto di questo Paese che tenta è vero c'è
Un direttore che era infuriato il titolo di area comunista e noi abbiamo inventato il
Che forse quello che ci ha fatto vivere per tanti anni in un regime di pesi e contrappesi
Forse in nessun Paese al mondo
Credo ci sia un direttore di un telegiornale
Viaria comunisti
Dell'opposizione
Che ha comunista dello stare di tante anime
E abbiamo visto che tipo di informazioni nei Paesi comunisti veniva fatto ma questo è un altro discorso
Noi stiamo in Italia e dobbiamo parlare di questo Paese
Quindi una battaglia difficile
Che si gioca dicevo ogni giorno
E io sono lieto di parlare in questa sede
Non solo per motivi direi politici e se volete sentimentali
Che mi legano mi hanno legato molto alla battaglia dei socialisti democratici ma io allora e oggi ho capito una cosa di come fosse difficile
Di fronte a tante chiese
Pesante dogmatiche
Aveva ritagliato quotidianamente la storia ha dato ragione
A chi invece si dibatteva ecco per Uninform così come per una società senza dogmi anche per un'informazione senza la battaglia di lungo periodo
Che però siccome aveva
Delle radici solide alla lunga ha vinto perché questa è la verità e non ha vinto solo sul piano politico in generale il crollo del comunismo è l'antidoto ovviamente all'informazione libera ha vinto perché era una battaglia giusta e la storia e sempre regolatrice poi assoluta
E inconfutabile delle verità
E quindi noi ci troviamo oggi siamo usciti dalla guerra quella calda purtroppo del Golfo Persico
E ci nutriamo non dico in un'altra guerra ma in un momento politico perché io voglio desidero mettere l'accento su questo molto difficile molto complicato
Quello che sta accadendo nel nostro Paese e di portata eccezionale
Gli interventi del Presidente della Repubblica certamente mettono direi quotidianamente in luce tutte le contraddizioni e miniere mi meraviglia che non lo abbia fatto finora se non per un polemiche marginali
A impostare la questione dell'informazione anche la riforma del sistema radio televisivo perché rientra nelle grandi battaglie istituzionale
Dove non è solo compito della maggioranza anche dell'opposizione proprio perché investe così come dice la Costituzione i diritti del cittadino e quindi è una grande battaglia istituzionale che va a fare
Per cui nove anche come informatori ci troviamo a vivere
Questa fase così delicata e così difficile
Non sappiamo ancora come avverrà se avverrà e quando avverrà il passaggio dalla prima alla seconda Repubblica i nuovi assetti istituzionali e costituzionali
Con tutto quello che questo significa si può
Tra anche riflettere sull'organizzazione dell'informale
E quindi se il sistema radiotelevisivo anche per quello soprattutto per quello che riguarda il il settore pubblico come uscirà da questo confronto e da questa scommessa
Che noi stiamo giocando in questi mesi in questi giorni
Con con grande impegno e con grande anche drammaticità
Quindi il problema istituzionale e costituzionale certamente presente al nuovo ministro delle poste l'onorevole Vizzini
Che si trova certo a gestire una legge che è stata fatta come è stata fatta che ha provocato tante lacerazioni e si tratta adesso di vedere in concreto che cosa significa questa legge
Io credo che la sua intelligenza la sua capacità e gli consentirà di navigare e dove le corazzate sparano
A con grandi bordate quindi non è una una navigazione semplice ma è stato essendo stava la marina mercantile conosce anche il mare e quindi sa quando il mare grosso o no
Noi certo abbiamo anche con i partiti non solo un problema riguardante appunto la commissione parlamentare vigilanza il consiglio d'amministrazione di cui sappiamo sempre in anticipo come giudicherà i nostri fatti perché sono dei giudici i nostri consiglieri
Per i quali sui quali è facile scommettere quale sarà la sentenza che talvolta emettono quando si tratta delle nostre gesta quando ovviamente incorriamo in qualche reprimenda si sa come si schiereranno già prima di giudicare il far io ancora devo vedere un consigliere d'amministrazione che abbia votato
In un modo diverso
Da come il suo partito ha preso posizione e questo è il segno e di questo malessere di questa cosa che certamente di certamente non funziona però noi abbiamo anche un modo come giornalista molto difficile di raccontare la politica
E direi che questa è la cosa più delicate e più importante che abbiamo di fronte
I telegiornali quando si noi Manlio lo avvertiamo già prima perché un cuoco sa
Che cosa c'è nel piatto che cosa mettere nel piatto e noi sappiamo che non sempre offriamo pietanze gradite e grandi
Raccontare la politica credo che sia la cosa più difficile che possa capitare
E non è vero attenzione
Che noi non siamo capaci abbiamo provato ci siamo rotti la testa dire il giorno per giorno a tentare un trovare un modo per perché la verità è che quando anche i partiti vanno loro direttamente a raccontarla cioè un crollo degli ascolti
O comunque una flessione altissima
Dell'audience fa le tribune elettorali vanno male se ne sono inventate tante riforme dirette preparati direttamente dai partiti dai giornalisti della RAI dai giornalisti amici dai giornalisti nemici e devo dire però forse lo voglio dire qua in una sede socialdemocratica forse si deve rimpiangere il vecchio Mangione che faceva perdere le staffe alto gli atti quando lo stuzzicava lo incalzava su questioni e poi oggi abbiamo visto essere profondamente veste e quindi anche qua la storia anche se riferita a episodi certamente minori
Ebbe ante sono una spia di sistemi di situazioni che sembrano ormai così lontane così lontano nel tempo la verità che anche gli uomini politici
Raccontano male la polizia
E questa non è come probabilmente e e ritorno a quello che ho detto prima
Alla necessità delle riforme istituzionali se questo può portare a una semplificazione
Del quadro politico
Perché quando come noi forse anche un elemento positivo e non do giudizi abbiamo nove dieci undici lo sappiamo più adesso perché accanto ai partiti tradizionali si affacciano nuovi movimenti
Le leggi gli antiproibizionisti pensionati i versi che arcobaleno i Verdi che ritrova c'è un esercito di forze e tutti hanno diritto soprattutto in un servizio pubblico ad avere voce e spazio i grandi perché sono grandezza i piccoli perché sono piccoli e quindi hanno come piccoli diritto ad usufruire dell'accesso al servizio pubblico e questo è certamente un elemento di complicazione quasi lo insolubile per quello che riguarda il racconto della politica come la politica
Viene raccontata se voi pensate il dibattito adesso sembra quasi un uscito di scena che tre quattro settimane fa si era acceso sul famoso articolo centodiciotto della Costituzione bene io non auguro a nessuno
Dispiegare la storia dell'articolo centodiciotto della Costituzione come si può modificare se si deve modificare prima con una calorosa Carla se cioè il recapito e una delle cose che solo per raccontare come supremo uno ora probabilmente lo dobbiamo raccontarlo in due mila
Allora sappiamo bene che ho non facciamo capire niente emergenza
E spesso accade questo lo sappiamo anche noi oppure questo richiederebbe lo sbarco e un'attenzione che certamente poi forse non c'è perché poi c'è il telecomando se ci addentriamo per esigenze anche di chiarezza in particolare in dettaglio interviene il telecomando che il discorso quindi questo è un problema io vi voglio dire come dicevo fossi un vostro inviato all'interno ebbe nel racconto le cose così come stanno senza ho detto ipocrisia senza reticenza
E quindi la difficoltà
La difficoltà di questo luogo
Certo abbiamo il problema di che cos'è il servizio pubblico adesso non voglio per carità questo sarebbe un'altra occasione di riflessione Berlusconi ha detto stamattina ma la Rai farebbe bene a occuparsi di musica classica di documentari
E di anziani sa perché gli anziani devono rientrare il servizio pubblico e non in quello privato ma questo non mi è chiaro non lo voglio sapere noi comunque ci occupiamo degli anziani soprattutto il TG due
Ma non è questo il punto
E vedere come si gioca anche il problema del rapporto con la la cattura direi anche se l'espressione brutta del telespettatore
Perché certo che è più facile
Andare su programmi facili o come ha detto letta me lo consenta un'informazione che piace a tutti
L'informazione non deve piacere a tutti guai se piacesse a tutti
Sarebbe un'informazione scolorita
Che non ha avversari noi dobbiamo e dobbiamo avvenire gli avversari chiari dell'informazione e sono tanti
E sono tanti
Perché noi parliamo dei partiti e per carità lo abbiamo detto prima quante difficoltà abbia
Ma quando tentiamo e poco ci riusciamo a mettere il naso
Negli interessi finanziari di questo Paese e allora le bacchettate arrivano e allora i silenzi diventano impenetrabili noi abbiamo tentato di mettere il naso nella borsa
E allora si chiudono come saracinesche tutte le fonti di informazione che ogni giorno invece sono generose nel presentare comunicati esaltanti
Sulle attività di questa o di quell'azienda se uno vuole mettere il naso nei bilanci la cosa diventa molto poco più complicata
Questa Borsa italiana che è finta altro che paese di serie B la Borsa italiana è controllata da quattro cinque gruppi finanziari e gli altri solo soltanto dei loro clienti
Queste sono le grandi scommesse e mi fa piacere che sia qui accanto a me per darvi un'idea di come sia pesante il gioco l'ex ministro dei lavori pubblici onorevole fare quando noi io personalmente in quei rari editoriali che offra scesi al suo fianco
Per difendere il limite di velocità il Giornale di Montanelli mi disse
Perché avevo osato citare la Stampa e il Corriere della Sera notoriamente legate alla figlia per che dicevano che sarebbe venuto il disastro in Italia quanto detto questo sono stato bollato di essere funzionario di partito
Questo è il rapporto ovvero che c'è altro del partito
Altro che partito
Si apre un nuovo stabilimento alla FIAT a Melfi e va benissimo ma quanti cittadini sanno quanto costa allo Stato lo stabilimento della FIAT e quanto è costato allo Stato tutta l'industrializzazione del Mezzogiorno questi signori che ogni giorno predicano sulla finanza pubblica che deve essere rigorosa ma anche loro sono come i ladri di Pisa che di giorno fanno questi comizi e di sera vanno in fila ai singoli ministri per chiedere finanziamenti allo Stato
O la cassa integrazione quant'è costata la cassa integrazione della FIAT allo Stato italiano allora ecco la funzione del servizio pubblico
Non è il problema le vecchiette dagli anziani
La televisione privata in grado di fare questo
è in grado di difendere le fette pubblicitaria
Gli interessi che ci sono dietro
Questa è la sfida certi
Bisogna riconoscere che siamo inadeguato
Perché gli uffici stampa lo ripeto degli ambienti economici sono esercizio di persone
Con la finta informazione nascondono la vera informazione allattavo diceva quante volte il cittadino italiano ha pagato la Montedison
Quante volte
Va detto quattro volte l'abbiamo pagato
Non so se siano tre quattro abbiamo pagato tanto
E chi ha avuto avete mai visto sulla stampa poi come da da finire questa cosa
Sulla cosiddetta carta stampata
E questo questa è la partita in gioco poi al di là delle chiacchiere il resto sono chiacchiere sono cose da dibattito fine a se stesso
Di sera con la gambe incrociate un bicchiere di whisky queste sono le questioni vere
Fondamentali Sergio
E allora se pensiamo a tutto questo
Ci rendiamo conto di come sia difficile fare questo mestiere
Noi non siamo né santi
Forse potremmo essere un po'navigatori si siamo come gli altri
Niente di più
E niente di meno
Non c'è dubbio
Non c'è dubbio che l'altro rischio
Un altro rischio
Che corre l'informazione e qui si vedrà che cosa farà l'informazione privata dove la ricerca dell'audience io in maniera provocatoria ho detto che c'è il rischio di una coca tv nel senso che la droga che si danno spettacolo per prendere per per catturare ascolto
Per rendere tutto falsamente effervescente si esaurisce poi nel giro di un'ora e poi la droga per come purtroppo avviene deve essere sempre maggiore
Altrimenti non c'è
Lo stato di fibrillazione che deriva da tutto questo
Ecco noi questo non lo vogliamo fare
Però ci sono stati già e io non sono d'accordo con Sandro Curzi dei segnali inquietanti
Per quello che viene dalla televisione privata per l'informazione
La ricerca dell'effetto
La lacrima facile
Speculare sulle madri
Che hanno ma caro visto i uccisi i loro figli per ragioni diverse un guerra o in parti
La ricerca dell'effetto a tutti i costi
Siccome quindi non nessuno ha inventato niente la televisione americana è già avvenuto
E qua c'è ancora una volta la differenza tra il pubblico e il privato
Dove l'attenzione
Consigliere Santaniello lo sa per l'utenza
Per i diritti dei cittadini
La difesa dei deboli
Degli ultimi
La difesa degli anziani di chi soffre di chi non deve essere sbattuto in prima pagina sul video costi quel che costi
E questo è accaduto anche nel servizio pubblico
Purtroppo
Delle scivolate ci sono state
Talvolta per disattenzione talvolta anche per moto come lavoriamo
è venuto
Un servizio che ho mandato in onda non l'avevo neanche visto quando c'è stato il naufragio naufragio l'incendio Della nave al largo del porto di Livorno e di un nostro collega cretino della redazione napoletana
E che è andato col microfono in mano
Dalla madre e dalla moglie
Di uno dei marinai dispersi per capirle
Una stupida dichiarazione
Io mi sono vergognato di questo
Quel servizio non è più andato in onda
Quel collega non lavora più con il TG due
Ecco sono queste le cose che noi dobbiamo con forza rivendicare
Come servizio pubblico ma detto questo
E quindi visti i gravi rischi India delineati molto bene il nostro vicepresidente Belzoni quale con molta serietà asportato documenti
Non è che abbia inventato niente non per togliere merito
Fatto un'attenta illogica intelligente collazione sul e di quelli che sono non è che degli i pericoli veri pericoli veri io sottoscrivo pienamente quello che ha detto
Il nostro vicepresidente ma non perché sia il nostro vicepresidente perché quello che pensiamo noi cioè mi ha parlato rischi editoriali della proprietà ha parlato dei rischi reali dei rischi e delle realtà RAI
La tripartizione ha ragione
E però bisogna dire che nonostante questo non lo dico e concludo per il finale ad effetto
Beh proprio questa RAI così negativamente dipinta
Dal cavalier Berlusconi come dice lui con tanti debiti
Beh insomma se andiamo a vedere i debiti poi bisognerebbe vedere i debiti di tutti quelli della RAI sono pubblici quelle delle aziende private lo sono meno e quindi può essere sempre imbarazzante andare a vedere il dare da bere
Le aziende ma il credo che il problema non si è questo bisogna guardare avanti
Quindi con questa questo sì una nuova legge intanto la RAI dico nonostante tutto
Perché noi adesso forse col satellite qualcuno lo potrà fare mai una sparuti stima minoranza ma poi in fondo questi vituperati telegiornali al di là delle tirate d'orecchie talvolta giuste talvolta ingiuste ma se messi a confronto con i telegiornali
Gli altri Paesi europei importanti credo che non abbiano nulla da invidiare
è un lavoro difficile duro e noi speriamo parlando a Rimini nella terra di Federico Fellini finché la nave va noi vogliamo navigare su questa nave grazie
Ringrazio
Ringrazio Alberto la volte anche per la grande franchezza con cui ha parlato e sono molto contento che la tribuna del congresso socialdemocratico gli ha dato l'opportunità di dire cosa che probabilmente nessun telegiornale gli avrebbe fatto
Neanche il TG due
Ogni occasione ringrazio anche per gli auguri di buona navigazione rispetta l'incarico
Che debbo portare avanti dicendo una cosa la mia rotta sarà sempre visibile e quindi è possibile che arrivino le bordate mi auguro che sia anche visibile da dove verranno le bordate per conto di chi
E adesso do la parola a Bruno Vespa
Sono sicuro che la nave dell'onorevole Vizzini ha un sistema di contraerea molto efficace e quindi
Ma io vorrei fare vorrei fare tre intere riflessioni una rivolta all'interno del del servizio pubblico
Una che rapporti Complessi tra telegiornali classe politica per quanto riguarda più direttamente riprovazione politica è una un po'più aperto all'esterno
I telegiornali l'informazione rappresentano l'ultimo scampolo di monopolio monopolio non esiste più ed è una fortuna questa che ha portato ad un miglioramento complessivo del prodotto
Non esiste più nello spettacolo non esiste più
Negli altri programmi esiste soltanto nell'informazione
Come sapete l'azionista della RAI e il Parlamento
In parlamento non siedono delle suore di carità ma siedono legittimamente dei partiti
E i partiti hanno deciso liberamente di formare una specie di come succede nelle società per azioni di sindacato di controllo che è formato dai quattro partiti dell'attuale maggioranza
Dal partito repubblicano e da quello che una volta era il Partito comunista
Questo sindacato di controllo esercita il proprio potere esprimendo il gradimento sulla nomina dei dirigenti della RAI
Ora siccome questo sistema se ne parla sui giornali soltanto per la RAI ma come sapete o sistema largamente diffuso
Non parroco dovrebbe procurare degli scandali
Se questi dirigenti come del resto i dirigenti delle banche o i dirigenti di altre aziende pubbliche vengono scelti con oculatezza
Il guaio la preoccupazione che io ho espresso già altre volte di recente che
Viviamo con con grande intensità insomma eh
Che cresca la tendenza a quella che viene chiamata l'informazione militante
E questo è un elemento di re mento molto pericoloso un elemento di profonda destabilizzazione del quadro generale che si regge su un equilibrio molto precario
Io lavoro in una testata lavoro da sempre una testata il TG uno che ha delle tradizioni con alti e bassi con errori imprecisioni insufficienze ma insomma che ha una tradizione di una certa apertura di un certo pluralismo
E credo che il TG uno io lo dirigo soltanto nove mesi quindi il merito semmai e di chi lo ha diretto nei quindici anni che ci separano dalla via della riforma se il TG uno ha degli ascolti direi quantitativamente così importanti probabilmente lo si deve anche acquistato tradizione che ripeto con alti e bassi ha garantito un certo equilibrio lo sforzo di chiunque lavori al TG uno e di mantenere questa tradizione e termine possibile anche grazie a questo di mantenere di migliorare i propri ascolti
Ma
La lotta politica in Italia che è diventata negli ultimi negli ultimi anni segnatamente negli ultimi mesi così così cruda
Ha portato a mio giudizio ad una involuzione pericolosa da qualche parte cioè ad una informazione più militante
Ad una io non credo che esista l'oggettività
Io credo che possa esistere semmai un'informazione aperta ma insomma nessuno di noi può dire seriamente io solo obiettivo gli altri non lo sono perché questo non è vero io posso dire in maniera trasparente quello che penso
Posso dare nel in una maniera ragionevolmente corretta notizia dei fatti e poi separatamente dire quali sono le mie opinioni ma non posso immaginare che questa sia l'obiettività beh ho la sensazione che stiano crescendo i programmi attesi
Cioè i programmi che prima di cominciare già si sa dove vadano a finire
Che stia crescendo un dosaggio squilibrato di presenze politiche in televisione e tutto questo tutto questo io guardo con grande preoccupazione proprio perché lavora al TG uno
Perché ho paura che possa essere seriamente compromesso un quadro d'insieme che ha consentito finora nonostante tutti i difetti all'informazione della televisione pubblica di averi e uno standard anche internazionale accettabile
E allora
Io vorrei che proprio i nostri editori cioè le forze politiche
Si rendessero conto dei rischi
Che comporta l'appiattimento o il crescente settarismo dell'informazione televisiva
E c'è aiutino a superare gli egoismi di parte guardando in maniera nemmeno disinteressata debbo dire all'interesse generale perché poi dall'interesse generale hanno tutti dalla tutela l'interesse generale hanno tutti da guadagnare guadagnare qualche cosa
E qui veniamo al discorso sull'informazione sull'informazione politica io ringrazio gliel'ho dato già atto in privato più di una volta l'amico carica di aver posto il problema dell'informazione politica è proprio poco fa prima di salire insieme su questo palco io stesso gli ho detto che i pastoni politici sono la distruzione dell'informazione politica io dico queste cose da molti anni e quindi non ho fatto che ripetermi
Da quando faccio questo nuovo mestiere ho fatto misurare l'andamento dei terribile ascolto durante i telegiornali
E ho potuto constatare con i miei colleghi che l'informazione politica
Nell'arco del telegiornale fa perdere vistosamente ascolto
Chiunque la faccia qualunque sia il tema perché
Perché evidentemente non la sappiamo fare
Ma perché noi sappiamo fare mediamente beni telegiornali questo non lo diciamo noi che lo facciamo per carità ma lo dicono all'estero sono i telegiornali italiani sono tra i migliori tendono considerati non so se attorno a ragione la tra i migliori d'Europa e perché c'è questo buco nero
Delle formazione politica è abbastanza difficile rivediamo cretini tutti insieme
Perché ancora non deriso inviamo il problema di dare un giusto dosaggio alla qualità e alla quantità dell'informazione
Io sono personalmente convinto che alla lunga la qualità dovrà prevalere sulla quantità
Non ha nessun senso che io citi l'amico caviglia tutte le sere per dieci secondi insieme con altri dieci segretari di partito perché questo non giova Luís non trova i telespettatori non trova partito socialdemocratico noto agli altri partiti non trova nessuno
Ma paradossalmente questo sistema di garanzia perché i partiti la prima cosa che chiedono è di essere citati
E se uno dimentica di citare qualcuno l'amico Borri che sta qui alla mia destra si vede subito arrivare delle interrogazione dalla Commissione parlamentare di vigilanza
Che gli arrivano delle cose incredibili noi tutti i giorni dobbiamo rispondere a delle interrogazioni che non hanno perché quel giorno in quel dibattito non è stato citato quel partito
Citare o non citare quel partito e vi assicuro che dal punto di vista l'impatto con la gente quel giorno avrebbe avuto nessunissima significato eppure cioè questa se questa è la regola c'è questa legittima richiesta di questa citazione generalizzata
Ora io credo che la strada non sia tanto in un automatismo di presenza io in questo sono abbastanza scettico sulla sulla validità della proposta di Carelia dei dei tre minuti ma perché per un fatto tecnico
Perché i gruppi parlamentari in Italia sono quindici
E se noi citiamo tutte le sere mettiamo tutte le sere una dichiarazione di tre minuti per quindici sere di quindici segretari dei partiti
Do you uccidiamo i telegiornali e segretari di partito e sicuramente non procuriamo un giovamento Asqeri fondamentale riavvicinamento che deve esserci tra classe politica
E pubblico degli amministrati
Allora lo sforzo ed uno sforzo vi assicuro tecnicamente molto difficile
E quello di lasciar perdere la qualità la quantità e di guardare alla qualità
Cioè quale il problema da risolvere quello di far sì che il pubblico in un ragionevole arco di tempo conosca le posizioni dei partiti e questo è terribilmente difficile perché come ci diceva poco fa l'amico Vizzini
Lì il mondo che gravita intorno a Montecitorio è un mondo fatto di rincorse perché a mezzogiorno si sa qual è l'argomento del giorno allora tutti i partiti saranno presente con una dichiarazione e allora tutto questo travolge
Ogni tentativo di mettere ordine e di far capire alla gente oggi che cosa pensa del partito socialdemocratico domani che cosa pensa del movimento sociale dopo domani che cosa pensa su un certo avvenimento la Democrazia cristiana perché siamo travolti dal quotidiano che poi quotidiano e quello che per far parlare tutti fa perdere certe volte anche il venti per cento di ascolto
Ma lo sforzo deve esser quello cioè quello di dire io non ti cito per quattro giorni ma ti assicuro che il quinto farò capire per bene invece dei dieci secondi ti darò un minuto ma un minuto nel quale si capisca veramente qual è la tua posizione su un certo problema è una strada molto difficile ma se riusciremo a percorrerla io credo che ci saranno dei vantaggi dei vantaggi per tutti
Probabilmente un aiuto in questo senso ci potrà essere dato dei telegiornali privati io credo di essere stato tra i primi molti anni fa
A dire quando la cosa ancora faceva scandalo e quando lo si era sicuri che che le giocate avrebbero avuto diritto di accesso i telegiornali
A dire che l'informazione in Italia sarebbe migliorata da un confronto tra il pubblico ed il privato perché è migliorato lo spettacolo perché ogni confronto procurò miglioramento perché la RAI ovviamente non ha investito nell'informazione perché era l'unico scampoli monopolio rimasto e io credo che quando finalmente sarà sempre troppo tardi i telegiornali privati nasceranno io credo che migliorerà informazione complessiva e certamente migliorerà anche la l'informazione della RAI
Dati da Berlusconi ha detto io sono un imprenditore privato non posso permettermi di fare una informazione di parte
Dobbiamo credergli fino a prova fino a prova del contrario e speriamo che sia davvero così perché migliorerà davvero la nostra informazione
Certo se un assaggio dell'informazione privata è l'istruttoria con Ferrara e Sgarbi sul presidente della Repubblica francamente io non sono per niente tranquillo che questa sarà la strada giusta
E debbo dire che sono anche abbastanza preoccupato sei approccio popolare alle notizie è la gestione che il mio amico Emilio Fede ha fatto della famiglia delle famiglie dei piloti italiani durante la guerra
Perché a mettere le mamme indiretta siam bravi tutti ma distruggere le famiglie ebbe insomma
Il gioco
Quando il bio sono un estimatore dei telegiornali americani anche se credo onestamente che con i loro soldi ne faremo anche di meglio
Una cosa che mi lasciò molto perplesso a proposito di inserimento di pubblicità
Nel telegiornale io feci uno stage negli Stati Uniti nell'ottantatré durante la guerra durante l'invasione di Grenada
E che dal dettaglio della lacrima di un Marine morto a Grenada si passava immediatamente dopo ad una réclame di conserve alimentari cioè la réclame che prendeva il pubblico nel momento di massimo impatto
Ecco siccome ci avvieremo ad un regime ma anche se la pubblicità non dovrebbe entrare nemmeno dei telegiornali privati ma stiamo attenti perché a noi pensiamo che il vero confronto tra pubblico e privato sia sul tempo che Berlusconi darà un'ombra Craxi io credo che dobbiamo essere più preoccupati sul tempo che Berlusconi darà o non darà alle lacrime delle mamme italiane
Perché quello veramente può essere uno spartiacque sociale ed educativo
Detto questo io auguro al ministro Vizzini
Di portare presto a compimento un'opera che Luís ereditato tra capo e collo ma mai pietra arrivata tra capo e collo fu più gradita
E di garantire per quanto ancora gli sarà possibile il massimo delle presenze
Appunto perché in tempi non sospetti io sono stato un sostenitore Della necessità che in Italia ci fossero i telegiornali privati
Oggi debbo dire con la stessa serenità che non basta anche se forse in un primo momento sarà inevitabile non basta per la libertà di informazione italiana che telegiornali della RAI siano affiancati soltanto i telegiornali di Berlusconi
Uno dei piaceri del mattino e vedere le edicole pieni di quotidiani e di poter scegliere vorrei che è uno dei piaceri della sera fosse di poter scegliere tra la RAI Berlusconi e tanti altri grazie
Ringrazio Bruno Vespa e lo rassicuro subito che per quello che riguarda la mia azione questo è un piacere che cercherò di dargli per quanto mi riguarda assoluta
Dove adesso la parola alla collega Andrea Borri presidente della commissione parlamentare
Vigilanza radiotelevisiva e per questo destinatario delle molte delle tante proteste dei partiti degli esponenti politici che sente che si sentano talvolta maltrattati dalla servizio radiotelevisivo
Sì io sono molto lieto di quest'occasione che mi viene data di una sorta di confessione in pubblico
Delle difficoltà
Che la commissione parlamentare di vigilanza incontra nell'espletamento di queste sue funzioni
Che sono funzioni che le siano state affidate da una legge del mille novecentosettantacinque
Cioè la cosiddetta legge di riforma della RAI
Che è stata approvata quando la RAI era ancora la televisione in Italia
Eravamo ancora in regime di monopolio l'anno successivo comincio la prima sentenza e si aprì quel processo tumultuoso di cambiamento che ha portato a quello che non Concerto di un femminismo chiamiamo sistema misto radio televisivo di oggi
Allora la riforma della RAI come è noto aveva l'obiettivo di spostare la RAI dal controllo del Governo al controllo del Parlamento
Fu introdotto il principio del pluralismo
Nel senso che all'interno della RAI dovevano avere spazio ragionevolmente un po'tutti
Fu introdotto il criterio quindi della ripartizione in reti e testate
Per cui bene o male tutta la società italiana si riteneva potesse avere la possibilità di esprimersi
In una visione ovviamente che era che assegnava alla politica in quei tempi un ruolo più onnicomprensivo un po'più esclusivo di quanto non avvenga oggi
Da questo accenno che ho fatto è evidente come questa Commissione sia una Commissione datata
Nata in un contesto diverso rispetto a quello di oggi
Oggi la RAI bene o male compete non è più l'intero universo della comunicazione radiotelevisiva
Oggi il ruolo dei partiti lo avvertiamo tutti un ruolo mutato nella società
Quindi una delle osservazioni da fare
E che ho fatto personalmente proponendo degli emendamenti in questo senso è che la legge Mammì
Mentre
Contributo e soprattutto per la qualità del contributo che ha ritenuto di dover portare a questo nostro dibattito e grazie a tutt'
Partecipa
Ai lavori di questa giornata consentitemi
Di
Arriva
Soprattutto
Dito per avere il organizzata una giornata di questo Jen
Corre con tutti i protagonisti del mondo dell'informazione dell'emittenza
E priva
R. la parola credo che una cosa di questo genere non si realizza
Sovente
Forse è la prima volta che in una stessa giornata tutti questi protagonisti
L'informazione dell'emittenza si sono trovati
Per esprimere liberamente la loro opinione confrontandosi
Oro ed è per noi è un motivo d'orgoglio che la tribù è stata quella del congresso nazionale
Del nostro reparti
Innanzitutto presso il bar
Sono d'
In via di consegna le deleghe definitiva i delegati delle seguenti regioni
Liguria più
Giulia Trentino veneto Emilia Romagna Toscana Mark Umbria Lazio moli indicata
In secondo luogo informo i componenti della direzione nazionale del partito che la direzione è convoca
Immediatamente presso la sala bianca uscendo
Padiglione del congresso mi dicono sulla sinistra
Si vede
è un lapsus non mi piace svoltare a destra
Che mi sembra la comunicazione migliore
Questa sera alle ore ventidue
In questi locali in questo padiglione
Avrà luogo il concerto dalla cantante Dee Dee Bridgewater
Ingresso li
Tutti i Congress
Peraltro pregati adesso con ordine ma con una certa celerità di lasciare libera la sala perché ovviamente bisogna che i tecnici si mettano al lavoro per pre
Il concerto al
Delegati interessati alle commissioni alle tre Commissioni per discutere eventuali emendamenti sono pregati di recarsi
In queste sale nella sala Neri la terza commissione cioè l'economia nella sala Ross la seconda commissione Società Civile e nella Sala gialla la prima Commissione problemi dello Stato
Su