Confindustria: proposta di riforma del meccanismo d'indicizzazione e manovra economica del Governo

Abbiamo a
Alle radio radicale il telefono di radio radicale Giorgio Benvenuto segretario generale della UIL colui vogliamo parlare del il negoziato sulla costo del lavoro e della manovra economica del Governo allora ieri il vicepresidente della Confindustria Patrucco affermato che e la proposta della Confindustria l'iniziativa della Confindustria e upper sostituire per cui sì dire meccanismo automatico di indicizzazione con un sistema la chiamato governato sulla e costo del lavoro qual è la vostra opinione sulla eventuale sostituzione di un meccanismo automatico di indicizzazione con un sistema con la chiamata Patrucco governato ma
è un po'difficile capire che cosa voglia la Confindustria perché ogni giorno
Opinione noi possiamo dire quello perché vogliamo perché non ragioniamo sulle proprio sulle con ripetute proposte un po'ballerini della Confindustria
Diciamo che occorre guardare una politica dei redditi che abbia come obiettivo quello di ridurre
Come di mettere mano al debito pubblico e nello stesso tempo di individuare i
Permettano ai lavoratori ai
Di avere qualcosa di più non abbiamo specie in tempi nemmeno un centesimo datare l'impresa
La Confindustria
Non ha il coraggio di porre il problema della questione fiscale e quindi cerca di
Qualcosa ai lavoratori ecco ma siccome il qual è la vostra opinione sul se nell'attualmente nel nostro Paese vi appunto questo meccanismo di indicizzazione della contingenza anche se peraltro è stato tagliato anche dal famoso del credito di San Valentino ecco secondo voi voi e secondo il sindacato una meccanismo che so che preveda che ogni anno ci sia una sorta di concertazione fra le parti sociali potrebbe funzionare meglio o peggio di un meccanismo automatico di indicizzazione
Il tema noi siamo perché rimanda a un sistema automatico può aree perfezionato modificato
Tant'è che noi riteniamo fondamentale che rimanga un meccanismo automatico un meccanismo che sia eguale per tutti i lavoratori e che salvaguardia i lavoratori rispetto all'inflazione che possono trovare
Come quella ad esempio sperimentata nel contratto dei chimici tu per d'anticipo ma anni chimici la scala mobile eroina tardi molti
Una sua erogazione in modo tale
Gioca d'anticipo rispetto all'inflazione ma pensiamo la nostra è una proposta che e più seria di quella della Confindustria che qui da confini
Perché
Vuole mettere mano a una vera politica dei redditi innanzitutto ci vuole una bella faccia tosta era mobile dei pensionati e dei lavoratori quando c'è una parte del nostro Paese che ha un privilegio che quello dell'agganciamento alla retribuzione dei magistrati che nostro piange magistrati ma non di far pagare nemmeno le tariffe e quindi chi tra etica farebbe bene a essere conseguente a cominciare dal spesso e in secondo luogo noi pensiamo che la vera questione
Il correndo sul costo del lavoro tutto quello che si poteva fare è stato fatto i lavoratori guadagnano talmente poco al netto le pensioni sono convinta ma con regole ancora la loro ecco dove il dissenso con la Confindustria e siccome le proposte che fa la Confindustria sono di togliere una cosa certa rivela tutta la mobilità per proporre una quota incerta anche la concertazione corretta in per vincoli come le porte può immaginare è la nostra posizione non possiamo essere imbrogliati
Per un come dire uno specchietto per le allodole ecco tu hai parlato appunto della questione fiscale oggi sui giornali da una parte Antonio Martino che è un economista liberista e non certo definibile di sinistra e l'altro parte un esponente del PDS Fabio Mussi pongono proprio l'accento su la questione sociale in particolare sulla questione degli oneri sociali impropri che speravano sul costo del lavoro ecco come si può secondo voi
Risolvere questa questo problema è secondo voi su questo problema è possibile costruire come dice scrive oggi Mussi una il patto tra i produttori
Vi chiedo poco del mondo politico lo dico con molta chiarezza io penso che il problema questo della questione fiscale qui non io
In temi cittadini che ci sono trecentosettanta mila miliardi irretito che sfuggono al fisco
Non io ma il ministero delle Finanze conferma che sono state fatte negli ultimi dieci anni novecento leggi
Che consentono tutte di pagare meno tasse prelievo delle il router ex duecentosettantatré tetto duecentosettantasette di queste nuove fundus Altamira gli artisti hip Zeno fisco purtroppo queste leggi vengono approvate dal Parlamento in regime consociativo tutte queste il Parlamento è molto generoso mi fa piacere che moltiplica queste cose come mi fa piacere che lo dicono a altri il guaio è che queste cose
Giornali ma poi nel Parlamento raramente vanno avanti ecco i lavoratori degli imprenditori e i pensionati pagano una tangente agli ed errori
Acque Michelotto nero dove il fisco e possibile fare in questo Paese un patto tra i contribuenti onesti lavoratori pensionati ma anche di gli imprenditori perché pagano moltissimi oneri impropri ben venga però vorremmo che poi questo patto non venga l'avvocato
In parlamento ecco ma questa questione improprie possono essere considerati una sorta di tassa sull'occupazione cioè più l'impresa occupa lavoratori più ma deve pagar tasse il club
Sul lavoro diciamo così sul lavoro regolare
I sopra il lavoro ci sono una petizione che non hanno assolutamente penso ivi compreso quello sulla vanità cioè organo di più per la sanità i lavoratori pipe in tempi piuttosto che i lavoratori autonomi cioè è un guazzabuglio di
Privilegi di e di ingiustizie e ed è lì che bisogna mettere ordine ecco perché il taglio alla Confindustria quando se la prende per la scala mobile è stata già tagliata modificata
Quaranta per cento delle retribuzioni più basse
E neanche quella e bisogna fare un patto per aggredire questo per intaccare diciamo così questo giacimento per rappresentato dalla
E l'ulteriore dalla erosione per la riparazione fiscale la che occorre operare ma secondo te è possibile con questo sistema politico e con questo sistema istituzionale affrontare questa questione fiscale perché da tempo ormai che si parla del problema fiscale tre io temo di no sono molto pessimista
Perché come dicevo e il problema è che poi predichi Godard mente i diverbi parlamentari al Governo all'opposizione convoglio certo generalizzare e danno tutti ragione e però io vedo che nella vita quotidiana dell'attività quotidiana il Parlamento
Gara con il Governo nel concedere continuamente forme di agevolazione fiscale chi le paga poi perché queste agevolazioni diretta non è quindi al pensionato non li piglia il lavoratore dipendente e quindi io sono convinto che è un meccanismo colture
L'obiettivo che duro a morire nel nostro sistema politiche non è solo il Parlamento ora anche il Governo che partecipa a pieno titolo in questo libro molti
Ma il Parlamento non fa niente per
A colto perno questo è il governo è talmente aziende che riesce sulle questioni fiscali no la legge sui capital gain hanno avuto la capacità di approvarla
Quasi all'unanimità quindi Tuareg sulle questioni fiscali quando si tratta di far pagare meno ci sono sempre grandi fine maggioranza il Parlamento non c'è
Leone in Parlamento più per obbligare il governo a fare una politica una neanche i partiti di sinistra i Socialisti democratici di sinistra secondo test fanno quello che dovrebbero fare secondo me è
Non sono determinati non so quando io sento dire che nel governo hanno dato un ultimatum a Marini perché risolva il problema delle pensioni peggiorare
Il tema entro il quindici giugno mitico ma perché non date un ultimatum a Formica perché entro il quindici giugno faccia dei decreti
Che riducono le agevolazioni fiscali nel nostro Paese ecco io vedo che non c'è volontà governo e non c'è nemmeno a volontà
Nel Parlamento che la questione fiscale come dire imbarazzata perché quando uno deve affrontare questo problema deve togliere a qualcuno e siccome il
è una tempra e alla vigilia di ipotetiche elezioni e i partiti hanno paura a intaccare le aree di privilegio
Del Paese ne ha paura del governo e i partiti che non sono al governo non fanno questa battaglia Philip ecco
Dovrebbe aprirsi nel prossimo mese il negoziato sulla e costo del lavoro con voi dei sindacati farete qualche iniziativa qualche manifestazione per
Indurre la Confindustria per così dire a più miti consigli Alberto perché innanzitutto noi diciamo che bisogna chiudere i contratti che sono aperti richiama il governo che deve
Cardinalizi poi
Tra definitiva su questa vicenda di aprire le stesse regole per il lavoro pubblico come per il lavoro privato e poi diremo che chi deve fare una politica dei redditi ma
La politica dei redditi con il coro quelle della scala mobile secondo te ci sono degli privilegi dei dipendenti pubblici risparmio dispetti lavoratori del settore privato e bisognerebbe intaccare anche questi settimana ecco io
Sento sempre un po'e un po'più alti io quando si parla di privilegi dei lavoratori terzo ci sarà qualcuno che sta meglio degli altri ma quando penso nel nostro Paese sono a
Aree di privilegio enormi che non vengono mai intaccate e che sono incredibili ho fatto la denuncia per il parlamento il Parlamento il governo nostro chi diavolo hanno fatto la Commissione antitrust e i membri della commissione antitrust hanno un uno stipendio di un milione al giorno epico provo imbarazzo a parlare dei privilegi
Ripete ai lavoratori del pubblico impiego e quando vengono ignorati gli enormi privilegi che hanno parecchie realtà nel nostro Paese vale ipocriti dipendenti secondo me sono qua
I dati degli elettori e quindi i finiscono per essere
Ripuliti in maniera confusa e contraddittoria con il risultato che
Non sono soddisfatti e soprattutto sono insoddisfatti i cittadini che hanno una pubblica amministrazione che allo sfascio e questo perché non ci sono flessibilità contro muovendoci con incentivazioni sul lavoro la professionalità praticamente accantonata perché si va avanti per tessere di partito e colture occorre che i criteri cambino nella pubblica amministrazione perché quelli che sono apparenti
Prediletti finiscono per essere un boomerang per il pubblico dipendente ma finiscono per rappresentare un danno terribile per il cittadino che purtroppo utilizzo
Are i servizi pubblici ecco un'ultima domanda quali sono allo stato dei fatti i rapporti con tra le tre confederazioni quadri uomini bisogna andare su questo superata perché io sono convinto che
Il sindacato
Prive in questo momento rapportare
La sua unità nella sua autonomia perché vuole evitare che si vada una frammentazione e politica e istituzionale esistenti sindacato deve tener conto che c'è una grande protesta nel Pai
E questo è protetta la deve indicare in una proposta in un distinguo autonomo cioè il sindacato non vede mischiati con il palazzo ecco ma ci sono c'è la concorrenza dei sindacato autonomisti nel Nord mai
Diciamo così ci sono dei problemi ci sono dei problemi perché non solo nel Nord ma nel Paese c'è un una forte irritazione perché
Idee che che la politica
E sempre attento unico riguarda solo alcuni criteri e quindi non si capisce nemmeno questa situazione economica politica così confusa ecco perché il mercato più che
Completare recriminare deve cercare di proporre delle soluzioni e per fare questo nessun sindacato da solo lo può fare ecco perché diventa importante muoverci
Bene ringraziamo Giorgio Benvenuto segretario generale della UIL per questa intervista dedicata in particolare alla negoziato sul costo del lavoro
Abbiamo a Radio radicale il professor Antonio Martino professore di economia economista di scuola come si suol dire liberista anzi per meglio dire monetarista colui vogliamo parlare delle questioni riferendo che si riferiscono al problema delle costo del lavoro il prossimo mese si dovrebbe aprire infatti nel nostro Paese la trattativa tra le parti sociali e il governo relativa la cosiddetta struttura del salario alla struttura del costo del lavoro problema peraltro che da lungo tempo è all'ordine del giorno nell'agenda economica e sindacale del nostro Paese ecco secondo lei professore cos'è che non va nella struttura del salario del costo del lavoro nel nostro Paese nella nostra economia qual è la caratteristica per così dire nega
Yvette particolare nel nostro Paese l'aspetto più rilevante più macroscopico del costo del lavoro è rappresentato dal fatto che la retribuzione netta cioè quello che il lavoro che resta un ramo al lavoratore costituisce un po'meno della metà del costo il lavoro il resto è rappresentato da varie forme di fiscalità fra cui gli oneri sociali ora questa situazione ha delle conseguenze negative notevolissimi perché intanto è come se lo Stato dicesse ai datori di lavoro occupate chi volete masse di permettere di farlo per ogni milione di retribuzione netta corrisposta al lavoratore dovete pagare una penale di oltre un milione questo chiaramente scoraggia la creazione di posti di lavoro se non altro nel l'occupazione ufficiale certamente non sommerso determina una scarsa competitività delle nostre delle nostre impresse a gravi danni sull'occupazione complessiva problema ecco lei ricorda
Riferimento appunto a questo aspetto del peso degli oneri impropri sulla costa del lavoro ha parlato e parla di sfruttamento statalistico e di e afferma proprio oggi tra l'altro su un articolo sul quotidiano il Giornale e afferma e lavoratori e imprenditori dovrebbero avere uno stessi
Tenesse comune nel lottare contro questo tipo di sfruttamento statalistico cosa vuol dire mai queste una parafrasi della teoria rimarca dello sfruttamento Marx considerava sfruttamento la differenza fra ciò che la
Oratore produceva e ciò che gli veniva corrisposto quindi lo sfruttamento sarebbe la quota dei profitti sul reddito nazionale la quota di profitti perché nazionale un'inezia se confrontata al peso enorme della fiscalità che in tutte le forme scoraggia l'occupazione lavoro rende meno competitive le nostre imprese rallenta lo sviluppo quindi io credo che i lavoratori e datori di lavoro contrariamente a quanto pensasse Marx oggi abbiano un interesse comune perché hanno un avversario comune che è rappresentata da
Proprio tavoli per fiscalità ecco ma e allora secondo lei questi oneri sociali impropri dovrebbero essere caricati sul sistema fiscale dello Stato cioè dovrebbe essere redistribuiti mediante il sistema fiscale e vede purtroppo la soluzione non è così semplice niente quando non
Vengono gli industriali quanto sostengono i datori di lavoro ritengono che con la fiscale fiscalizzazione degli oneri sociali il costo del lavoro la retribuzione netta si avvicinerebbe Rossi abbasserebbe il costo del lavoro gravante sulle imprese con effetti
Positivi sull'occupazione però
Il discorso non finisce lì questi oneri sociali servono a finanziare delle spesse se queste stesse continuano a essere effettuate dovranno essere finanziata in altro modo da qualche parte quei soldi pure dovranno venire e allora la fiscalizzazione degli oneri sociali inevitabilmente comporta un aumento di fiscalità da qualche altra parte se supponiamo che per esempio vengano fiscalizzati con l'imposizione indiretta questa imposizione indiretta faresti che Hill al netto dell'imposizione indiretta i salari diminuiranno e allora a questo punto quello che avremmo è un tentativo da parte dei sindacati a parte i lavoratori di recuperare potere d'acquisto perduto la situazione tornerebbe grosso modo come prima non è la mente come prima perché ci sarebbe un rimescolamento di carte però Rita da qualche parte i Patryn dovranno pur venire nella soluzione dei al problema del costo del lavoro ed è lì per fiscalità
E il contenimento delle spese pubbliche fintanto che le spese pubbliche continueranno a crescere qualcuno dovrà pure pagare ecco ma come si può fare a contenere le spese pubbliche preparati infine le spese pubbliche anche se sono
Sotto
La posta per così dire è stato a spese dello Stato rappresentano redditi per consistenti strati sociali certamente però vede questo discorso della spessa che rappresenta anche il reddito mi ricorda vagamente la storia che il furto è un gioco a somma zero per
Che quello che il derubato perde lo guadagna il ladro in realtà non è proprio a somma zero che si ladro guadagna meno di quanto il derubato perde lo stesso accade con la spesa pubblica spesa pubblica opera un certamente un trasferimento di reddito dalle tasche dei contribuì ti che pagano la fiscalità alle tasche dei beneficiari c'è però da chiederci se effettivamente tutta la spesa pubblica sia socialmente giustificabile nell'Italia di oggi a me sembra che una spesa pubblica che Mark al ritmo di un miliardo e quattrocento milioni al minuto si difficilmente giustificabile specie fatti teniamo presente che sono proprio i beni pubblici in senso stretto in me i meno soddisfatti meno prodotti mancano i soldi per la giustizia mancano i soldi per l'ordine pubblico ma episodi per la difesa però troviamo coi soldi per
Teneri invita un apparato politico burocratico scarsamente difendibile insomma L'Aquila problema il problema e di e composizione di quantità della spesa pubblica ingenuamente poi guardi non è che sia necessario ridurla in assoluto nessuno sostiene
Che sia possibile almeno nel breve periodo ridurre la spesa pubblica e ridurre la spesa pubblica come lei suggerisce con la sua domanda significa portar via dei quattrini a qualcuno quindi questa è un'operazione difficile basterebbe contenere la crescita per la spesa pubblica lei pensi che se dal mille novecentottanta al mille novecentonovanta esperto del settore pubblico fossero non diminuite non rimaste costanti ma Crash sciolte solo in proporzione alla crescita del reddito ma non di più nel mille novecentonovantatré avremmo avuto un attivo di oltre venti mila miliardi quindi un provvedimento modestissimo
Volevo aspettativa ma attivano propone il bilancio pubblico attivo nel bilancio primario normativo completo
Il debito pubblico invece che un milione e trecentoventi mila miliardi sarebbe circa trecentocinquanta mila miliardi cioè in soli dieci anni noi avremo risanato la finanza pubblica producendo per la prima volta dal mille novecentotrentuno un attivo di bilancio complessivo e riducendo il debito pubblico in proporzione al PIL al sotto il quaranta per cento questo sarebbe stato un risultato straordinario ottenibile con un minimo di prudenza finanziarie cento
Licenziare nessuno senza ridurre lo stipendio a nessuno senza cancellare nessuno dei tanti problemi programmi del nostro settore pubblico invece non si è fatto insomma me alla fin fine dato anche anche nostra un Paese economia basta
Sa molto sviluppata basterebbe solo darsi una regolata perché incapaci in Quo se hanno il problema fosse abbastanza risorgerà avete proprio quello che dice lei lei pensa che nei primi tre mesi di quest'anno il gettito tributario e Crash
Chiudo rispettare mentre l'anno scorso di qualcosa come il sedici diciassette per cento quindi non è vero che il problema della finanza pubblica è rappresentata dalla carenza rientrate Lentate continuano a crescere addirittura più delle previsioni e che nessuno governa la spessa nessuno riesce a tenere
Sotto controllo la spesa pubblica queste il vero problema della finanza pubblica per cui il problema del debito insomma mi sembra di capire che è un problema grosso perché le cifre sembrano grosse però a causa della capaci di accumulazione di sviluppa un problema abbastanza governabile se e solo se avesse un sistema politico che sapesse prendere decisioni serie si cominciamo però col ricordare che oggi come oggi proprio per
La mancanza di prudenza
Il problema è molto più seria debita raggiunto delle dimensioni enormi lei pensi dei tassi di cambio attuali il debito pubblico italiano e pari a oltre due volte e mezza link
Vero debito estero di tutti i Paesi dell'America latina congiuntamente considerati se siamo un autentico gigante economico abbiamo un debito pubblico che spaventoso un uno che avesse la cattiveria di nascere in Italia oggi ed eviterebbe ventitré Emilio e di debito grazie a alla gestione del del debito pubblico però abbiamo anche la fortuna di essere un popolo distratta straordinariamente parsimonioso ancora le nostre famiglie continua a risparmiare molto quindi grazie alla propenso
Il risparmio delle famiglie il problema del debito lo si potrebbe naturalmente non subito ma nel giro di cinque dieci anni risolvere solo che questo richiede prudenza da parte di chi spende il denaro pubblico invece manca ecco come si potrebbe risolvere appunto
Lei dovendo fare un tour il cosiddetto piano di rientro dal debito pubblico come si usa chiamare nel gergo politichese come si potrebbe arrivare via Tevere ci sono diverse cose da fare alcune finalmente si sta cominciando a capire che debbono essere fatte
Io da da oltre un decennio vado predicando che bisogna ripristinare il funzionamento dalla costituzione fiscale in particolare l'articolo ottantuno noi la prostituzione che lo ricordiamo che propone il presidente Napoli a suo tempo c'è stato ma la cosa interessante è
E non lo volle soltanto Luigi Einaudi lo volle anche Ezio Vanoni eppure in avorio Vanoni non avevano idee politiche identiche lo volle Vanoni perché si rendeva conto che programmare la spesa pubblica Vanoni credeva nella programmazione programmare l'aspetto più e che è impossibile se non si tiene presente il vincolo rappresentato dalla limitatezza delle risorse quindi volle quella regola ora le discussioni che finalmente stanno decollando sulla necessità di ripristinare il funzionamento l'articolo ottantuno Ragusa
Cioè fiscale mi sembrano un buon segno questo sarebbe un primo passo avanti poi lei parla del problema del piano di rientro piano di rientro e certamente colossale perché l'indebitamento colossale però se noi civilissimo a una politica Elia gli autentica privatizzazione questo potrebbe agevolare il piano di rientro intendiamoci ne possiamo privatizzare per un milione e trecento ti mila miliardi di stelle e impensabile però se la politica di predicazione del fosse effettiva non quella annunciata che in realtà non è salita distrazione
E ci consentirebbe Pirelli ritirare una parte di questo debito pubblico risparmiando in conto interessi e e accrescendo anche l'efficienza complessiva dell'economia che sarebbe ancora una volta un fatto positivo per il bilancio
Ecco c'è chi dice che la questione delle debito pubblico est legata anche alla questione dello zoccolo duro dell'inflazione in poche parole l'inflazione da noi avrebbe un ci sarebbe del tre quattro per cento mediamente superiore alla media del i paesi industriali Zani dei Paesi della comunità europea questo zoccolo duro non si riesce a ridurre questo anche effetti sui tassi di rendimento dei titoli di Stato e quindi sulla pagamento della spesa in conto interesse è vero questo ragionamento è il secondo punto come si può affrontare lo zuccherino io ora
Intanto vorrei dire una cosa e cioè che l'inflazione in Italia che ha più alta che negli altri Paesi europei è un fatto non è un'opinione e che di un club Simone sia sostenuta a livelli che che che creano problemi e anche il suo vero però dobbiamo dare atto alle nostre autorità monetarie
E che a partire dal mille trecentottanta hanno fatto miracoli per ricondurre la politica monetaria a una condotta più equilibrata non dimentichiamoci che abbiamo avuto tredici anni di inflazione a due cifre
Di questo siamo riusciti a liberarci non è stato facile perché con un disavanzo di queste proporzioni condurre una politica monetari equilibrata richiede coraggio da parte delle autorità monetarie e lo hanno fatto
Lei però parla di un altro problema che è molto importante ed è quello delle levate Ifa dei tassi di interesse dei tassi di rendimento in parte ciò è dovuto all'inflazione e non c'è dubbio però in parte e anche dovuto secondo me al fatto che siccome ma i tassi di interesse reali al netto delle aspettative sono stati negli anni dell'inflazione a due cifre negativi per lunghi periodi di tempo le aspettative inflazionistiche in Italia oggi sono ancora pessimistiche in pratica per dirla in modo beh male la gente non si è convinta che l'inflazione sta finendo comunque è molto più bassa che che non in passato e quindi tassi reale di interesse sono
E questo è quello che era realmente crea il problema del servizio del debito il fatto che i tassi reali siano alti non tanto di Rafik nominali siano
Ecco linee l'inflazione ecco ma qualcuno potrebbe avere secondo lei per così dire l'ardire o
Ora il pensiero di ridurre di distruggere per così dire lo stock del debito pubblico introducendo inflazione nell'economia novene e questo è un un patto meno probabile per questo io non sono d'
Del tutto che sinistra perché dell'inflazione per il settore pubblico rappresenta una fonte di entrata settore pubblico guadagna dall'inflazione in tre modi fondamentalmente intanto perché c'è la creazione di base monetaria però quella è una posta
Abbastanza ridotta
Poi guadagna perché l'inflazione gonfia i redditi monetari
E quindi spinge i contribuenti questo scaglioni più alti di reddito
Che quindi finiscono o pagare di più di imposte questo il fenomeno del fiscal grazie
La terza ragione per cui guadagna è quella che diceva lei e cioè che con l'inflazione viene russo il valore reale del debito pubblico in pratica Los
Dato prende a prestito li espone e restituisce poi lire svalutate questa il meccanismo però secondo me questi ultimi due
Problemi sono in via di minore importanza non di soluzione comunque di minore importanza che non in passato perché fiscal Drag finalmente si è capito che non è accettabile quindi gli scaglioni sono in qualche modo anche se approssimativo indicizzate per ciò che riguarda lo stock reale del debito quell'operazione di erosione del suolo del reale richiede un debito a lunga scadenza invece la durata del debito in Italia attualmente per lo più a cadenza ridotta io comincerei a preoccuparmi soltanto quando la maggior parte del debito pubblico fosse costituito da titoli a lungo termini allora in questo caso sì perché in quel caso un'accelerazione
Dell'inflazione imprevisto alla collettività riesce a ridurre considerevolmente il valore del debito soltanto per fare
Un esempio banale un dieci per cento di inflazione su un milione di miliardi rappresenta cento mila miliardi qui che non è una
Osserva buttati quindi in due o tre anni d'infrazione al dieci per cento di sarebbe distrutto vera del debito che si mangia una parte considerevole del debito
Questo sempre a condizione che l'inflazione non faccia aumentare i tassi di interesse per
Ecco secondo lei si parla si fa un gran parlare del mille novecentonovantatré e dell'entrata dell'Italia nel
In un mercato unico liberalizzato dei capitali ecco in queste condizioni l'Italia riuscirà a entrare nel mercato unico
Io credo di sì ai spero di sì l'unico problema è che molti si stanno muovendo perché questo non accada perché tutti dicono di aspettare questo evento miracoloso del mercato unico a partire dal primo gennaio interpreti però poi in realtà le categorie cominciano a dire che hanno bisogno di tempo che hanno bisogno di eccezioni che essa si stia quindi questa il e la preoccupazione noi nel mercato unico potremmo stare starci anche bene questo non significa
Che non ci siano dei problemi connessi a un mercato unico perché intanto lei pensi al fatto che il nostro debito corre il rischio di internazionalizzarsi
I tassi d'interesse reali sono arrivati e quindi agli stranieri può essere conveniente l'acquisto di impiego dei loro risparmi in titoli debito pubbliche italiane ora il nostro debito pubblico e gigantesco ma è qua sì esclusivamente detenuto da italiani su qualcosa come il quattro per cento soltanto detenuto stranieri non c'è dubbio col mercato unico una parte del debito pubblico nostro potrebbe finire con l'essere acquistata da da stranieri
La Banca d'Italia avere questo come problema e ci sono delle ragioni per ritenerlo io non vorrei però che venga considerato problema perché un Cray
Torre spero lo si considera più importante di un corridore nazionale debiti ha un debito questo ha pagato sia se il credito essendo questo il credo dello straniero
Forse creditore straniero si può prendere meno per il bavero di quelle italiane qui queste quello che io il tempo barca più che io sia quelli specialmente se è una grande istituzione finanziaria internazionale che non ecco ma secondo lei un'ultima domanda facendo delle previsioni lei alla fin fine regionalmente ragionevolmente ottimista o no sulla uscita dell'Italia da questa condizione disastrosa delle pubbliche finanze guardi ora rione cosa avete probabilmente attirerà all'
L'ira di cui qualche ascoltatore ma la devo dire perché è una preoccupazione che sento molto nell'immediato sono terribilmente pessimista perché una
Stagione preelettorale che rischia di durare oltre un anno significa un potenziale e norme danno per la finanza pubblica perché in periodo preelettorale i nostri governanti si danno spendere con Marina e ubriachi sperando di acquisire consenso
Quindi nell'immediato sono pessimista per il più lungo termine no perché oramai mi sembra che un po'da tutte le parti ci si sia resi con ticket resi conto che avanti non si può andare così bisogna cambiare qualcosa
Quindi forse qualcosa cambierà sull'equazione del costo del lavoro secondo lei ci si può entrare privare una qualche forma di intesa fra i produttori per così dire per combattere appunto quello che lei definiva lo sfruttamento statalisti
Io
Di penso che anche ci siano essi primi sintomi che il problema sia stato avvertito quando i sindacalisti parlò della necessità di ridurre la differenza fra costo del lavoro e una cenetta significa che hanno capito do che questo cuneo rappresentato dagli oneri sociali degli oneri fiscali e danneggia tutti il ideatori anch'io però per la verità a alla possibilità che i produttori conducono una effettiva battaglia contro lo statalismo
Non credo perché i produttori predicano il capitalismo e la libertà di mercato per gli altri scafoide sei chiediamo sgravi fiscali protezionismo quote sussidi sovvenzioni credito agevolato e così via sembrerebbe
Per l'industriale tipo il capitalismo vada bene per tutti tranne che per lui quindi
Questa spesa però succede per gli imprenditori in genere per gli attori dell'economia che da un lato pre
Dicano puntelli dei mercato e dall'altro lato invece predicano il capitalismo prove come lei sa benissimo questa è una storia molto vecchia Gaetano Salvemini diceva
Nel Italia fascista il profitto e privato individuale le perdite sono pubbliche e sociali questo purtroppo continua a essere così quando le cose vanno bene i profitti se ritengono loro quando vanno male vogliono scaricare le perdite sulle spalle del contribuente
Sicuramente una ragione secondaria per l'aumento della spesa pubblica prova non c'è dubbio qui io secondo me la prima categoria da colpire quella si potrebbe essere ridotta sono i trasferimenti alle imprese i così detti
Sperimentiamo inteso sono uno scandalo nazionale perché noi tassiamo tutti anche i poveri per trasferire quattrini a imprenditori che poveri non sono quindi non non mi sembra che che siano giustificabili
Bene ringraziamo il professor Antonio Martino economista per questa intervista dedicata come abbiamo sentito sia al costo del lavoro sia la situazione delle pubbliche finanze del nostro Paese
Grazie