Senato delle autonomie, federalismo e riforma dell'ordinamento locale

Bene
Buongiorno a tutti
Ci sono ma solo vecchio all'indegno compito di moderare questa tavola rotonda molto prestigiosa
E ringrazio legautonomie per aver organizzate per avermi dato questo questo onore
A distanza di oltre un anno e mezzo da un altro evento analogo
Voi sapete tutti probabilmente che nel il due febbraio due mila dodici legautonomie
Lancio un'iniziativa per la costruzione del Senato delle autonomie
Accompagnata da un convegno fatto anche se alla Camera dei deputati all'intero di cui si cercavano raccogliendo esperienze
E interventi sia di professori universitari sia di parlamentari si anche di esperti degli enti locali si cercava di dare una direzione
Rispetto alla riforma del Senato e autonomia considerandola come uno dei punti focali per riformare il sistema
Ecco molti di quei temi solo tuttora attuali altri
Hanno perso un po'da loro attualità alla luce dei grossi sommovimenti che il nostro sistema politico istituzionale
Ha subito nel corso di solamente quest'ultimo anno e mezzo
Io mi limiterei già in prima battuta a fare una domanda al Presidente di legautonomie col quale può introdurre questi lavori per poi riprendere successivamente il filo e cioè cosa è cambiato rispetto al due febbraio due mila dodici
Quale il contesto e perché legautonomie ha deciso di fare un altro convegno sullo stesso tema
Visto che come dire già ci eravamo espressi su questo poco meno di un anno e mezzo fa Marco Filipescu
Allora intanto grazie a tutti di essere intervenuti a questo convegno grazie
Hai relatori a chi discuterà
Con noi
La domanda che veniva fatta spero possa avere
Risposta nello svolgimento
Di questa introduzione
Perché ho scritto
Anche a partire
Da la drammatizzazione del tema che che trattiamo
Che non avviene qui ma che è avvenuta nel momento in cui si è
Insediata la nuova legislature
Tant'è che l'introduzione dell'iniziativa di legautonomie del due febbraio del due mila dodici ricordata con cui venne lanciato un appello per la costituzione di una
Camera delle autonomie
Appello che
è stato sottoscritto a molti e autorevoli amministratori
Locali
A partire dal sindaco di Torino Piero
Fassino che non è con noi ma insomma
Compreso diciamo in questa iniziativa
Si apriva con una citazione di un intervento del Presidente Napolitano
Di una delle tante esortazioni contro il conservatorismo e la molta continuità che si opponevano alla riforma del bicameralismo perfetto
Eravamo già nel piano di una crisi gravissima di una vera e propria emergenza e ancora
Di una cronica malattia dello Stato che porta pesante fenomeni di blocco della capacità
E lo Stato deve rispondere secondo il dettato della Costituzione delle leggi o di cambiare leggi fondamentali
Nell'ordinamento
O di fare riforme fondamentale
Oggi
Mentre siamo una nuova legislatura dobbiamo aprire quest'iniziativa ricordando la drammatica censura rivolta al Parlamento dal Presidente della Repubblica rieletto
Cito
Imperdonabile resta e nulla di fatto in materia di sia pur limitate e mirate riforme della seconda parte della Costituzione
Faticosamente concordate poi affossate e peraltro mai giunte ad infrangere il tabù del bicameralismo perfetto
Mi pare che
Diciamo il Presidente non potesse essere più chiaro
Dico sì prima ancora aveva fatto
La critica alla mancata riforma della legge elettorale e
Al
Gli affetti le ricadute che queste mancanze avevano avuto anche sulla credibilità dei primi
Provvedimenti di riforma della politica o dal finanziamento della politica alcuni provvedimenti di contenimento di fenomeni
Di degradazione
Nelle istituzione diversi livelli
L'iniziativa di oggi vuole dare una ulteriore forte sollecitazione partiti gruppi parlamentari a procedere secondo l'impegno preso
Ribadito con chiarezza pochi giorni fa dal Presidente del Consiglio Enrico letta nel momento in cui ha chiesto alle Camere una rinnovata fiducia
Mentre forze conservatrici cercano apertamente di bloccare i tentativi di riforma che si stanno producendo e mentre
Tattici
Tatticismi partitici in questo caso direi anche neo partitocratiche
Partitocrazia una una parola mi viene male usare di solito però in questo caso
La voglio usare
Lavorano qua derubricare l'impegno limitando l'iniziativa alla sola e pool indispensabile riforma della legge elettorale
La democrazia e il radicalismo vuoto che disprezzano
Il fare i conti con la realtà realtà che ha un'evidenza così drammatica
E l'incultura istituzionale o un conservatorismo interessato da ceto politico parlamentari Inzaghi sto hanno già rappresentato il fallimento della politica
E il discredito di una classe dirigente politica complesse norme per il nostro Paese
E oggi possono davvero aprire la strada ad un avvitamento della crisi democrazia democratica e ad una completa e pericolosissima perdita di controllo
Dei residui spazi di intervento per arginare la crisi finanziaria dello Stato ancora
Incombente questi secondo me sono
I rischi a questi aggiungerei anche
Il rischio
Della crescita del discredito cioè della
Mancata riforma e della mancata tematizzazione ancora una volta di questa legislatura come il legislatura necessariamente costituente
Noi invece valutiamo positivamente lo sforzo profuso dalla commissione di saggi e io ringrazio in particolare i saggi che sono
Saranno con noi che
Nell'individuare i percorsi di riforma che potrebbero essere intrapresi per ridare vigore alle istituzioni
Nel quadro di una proposta complessiva a unanimemente affermato l'esigenza di intervenire in favore del superamento del bicameralismo paritario peraltro
Come si evince dalla relazione messaggi e come noi sosteniamo non certo solo per esaltare l'esigenza di rappresentanza per regioni e comuni
La riforma del Senato non rappresenta
Una delle possibili riforme da approvare ma rappresenta il crocevia delle riforme istituzionali senza
La quale sarebbe inutile intervenire anche sul Titolo quinto della Costituzione
è
Infatti ovvio che completare la riforma del Titolo quinto come necessario fare non significa solo
Perfezionarlo in alto
Con il Senato delle autonomie
Ma anche correggere ciò che è imperfetto negli elenchi di materie che in diversi casi non possono restare così come sono e vanno corretti aggiornati meglio mirati tuttavia
E l'esistenza di una sede nuova politico istituzionale
Di più alto livello il rimedio maggiore che può dare organicità ad una riforma necessaria ormai da anni sono infatti consolidati alcune assunti fondamentali che comunque ci pare importante
Ricordatevi nuovo
Primo
Il bicameralismo italiano è in crisi
E la parola crisi sembra ormai un eufemismo
Una crisi di lunghissimo periodo diventata cronica senza più motivazione accettabili e difendibile che sostengano ancora questa parte Cuche alé dell'impianto costituzionale
Crisi che accentua la debolezza e la delegittimazione del Parlamento e che provoca con i suoi effetti concreti un difetto strutturale di funzionamento dell'istituzione
Ormai sempre più di disallineate rispetto I ritmi delle trasformazioni economiche e sociale
Da un lato infatti
L'esigenza che le leggi vengano approvate nella
Medesima formulazione da entrambi i rami del Parlamento non consente di predeterminare i tempi di approvazione delle stesse
Tant'è che con il Governo molti sapete ricorderete che ci sono creati rocamboleschi meccanismi per
Imporre corsie preferenziali e cose del genere
Dall'altro tale fattore combinato alla mancanza di strumenti decisionali nelle mani di degli esecutivi ha spinto i Governi che si sono succeduti
Direi tutti i Governi ad utilizzare in maniera
Patologica certamente non fisiologica decreti legge questione di fiducia e maxi emendamenti
La riforma del Parlamento e dei poteri del Governo per rafforzare entrambe le istituzioni e assolutamente necessaria
Perché Regioni e autonomie locali hanno bisogno innanzitutto di stabilità politica
Quella che si sono garantiti per in virtù anche di leggi elettorali che hanno funzionato a quei livelli e di meccanismi decisionali funzionanti
Non hanno bisogno di un potere centrale debole
Noi siamo ancora federalisti ma
Non vogliamo che ci sia un federalismo ragionevole e
Uno Stato forte uno Stato centrale forte non debole non è
Questa la richiesta che viene dalle autonomie locali e credo anche dalle
Dalle Regioni c'è una consapevolezza
Non data solo dalla crisi credo sia per noi anche per tantino ecco ma
Consapevolezza di carattere culturale dire
Perché riforme
Quali quella delle
Burocrazie pubbliche
Faccio un esempio cruciale non si possono fare con l'ordinamento che c'è
Con l'ordinamento costituzionale che c'è lo dico anche a chi magari in buona fede sostiene che o o intende che
Il nostro ordinamento costituzionale sia davvero il migliore del mondo per alcuni
Versi è molto avanzato e e va
Diciamo tutelato salvaguardato e e attuato per altri versi non è così
La prova provata e la vicenda che che ricorda
Riformare radicalmente la sfera pubblica problema italiano esasperato ma anche europeo perché è il problema per gli Stati europei e anche il problema dell'Unione europea la fine
E questa impossibilità mantiene la frattura politica che blocca il Paese che perpetua esaspera ogni egoismo che genera populismi molto pericolosi e svuotamento della democrazia
Mantiene io dico la pietra al collo del Paese quella pietra
Al collo che ci fa affondare
Per superare questa frattura è indispensabile dunque la riforma delle istituzioni ed è indispensabile un dialogo in Parlamento fra forze diverse come
Il Presidente Napolitano spiego bene nella sua esortazione
Iniziale secondo punto il permanere bicameralismo paritario è in contraddizione aperta con la riforma del Titolo quinto della Costituzione rappresenta
Un evidente testimonianza Dean compiutezza di questa riforma che finisce per la percentuale né gli elementi di criticità e di conflittualità privando il sistema di uno strumento fondamentale di rappresentanza di armonizzazione delle politiche
Di reciproca responsabilizzazione nel Governo e la finanza pubblica di ancoraggio ad interessi diffusi e cruciali per il radicamento della democrazia e per lo sviluppo
Perché democrazia e crescita la parola che viene più usata con la speranza di ritrovare un futuro
No non non non sono dati una volta per tutte insorte sono dati
Se sviluppo no se ci sono le condizioni altrimenti
C'è un'implosione come quella che stiamo diventa terzo punto
è del tutto lecito che regioni e autonomie locali propongono una rappresentanza diretta per la composizione della seconda Camera secondo lo Stato spariti
Parificato che già la Costituzione ha sancito perché sicuramente è quella che garantisce
Maggiore rappresentatività cooperazione istituzionale dunque legittimazione del sistema in altri termini fare del secondo del del Senato una camera di rappresentanza territoriale
Vuol dire naturale sviluppo dello Stato regionale già delineato nella Costituzione e successivamente rafforzato con la riforma del titolo
Quinta approvata nel due mila uno questo se si vuole avere una visione dinamica MO modernizzando te del nostro sistema e non
Ingessata e e bloccata non si capisce perché
Per questo la nostra preferenza va decisamente ad
Modello di bicameralismo differenziato rispetto ad uno che noi riteniamo più più debole più inadatto
Agli sviluppi utili per il nostro Paese
Di mono Karem mono camerali ISMU e di costituzionalizzazione del sistema delle conferenze Stato Regioni enti locali che pure
Affiorato va detto per completezza nella discussione
Messaggi qui di cui viene dato conto nella relazione
Quarto il punto
Creare quindi lo scopo un Senato delle autonomie potrebbe rappresentare un efficace strumento non solo per consentire a regioni enti locali di partecipare all'attuazione alle politiche
Comunitaria
Ma anche per contribuire attivamente alla loro elaborazione assumendo un ruolo attivo nella cosiddetta fase ascendente del diritto dell'unione europea infatti
Sebbene il Trattato di Lisbona abbia riconosciuto un ruolo centrale al sistema
Delle outcome autonomie locali e regionali
La mera consultazione della Conferenza prevista dalla legge undici del due mila cinque non è in grado di garantire alle Regioni alla Regione in particolare un ruolo determinante nell'elaborazione delle politiche
Comunitaria quinto
L'evidenza
Della necessità di una seconda Camera delle Regioni viene anche dal diritto comparato in tutti i sistemi
Democratici contemporanei dove vigente un sistema
Federale o però un regionalismo spinto quale noi vogliamo è presente anche una Camera che rappresenta gli enti
Federati sia e se eletta direttamente ma con un numero eguale i rappresentanti per ogni Stato come gli Stati Uniti sia essa estrazione degli
Esecutivi degli enti federati come nel caso tedesco ovvero dei legislativi come in Austria ovunque la seconda Camera esisti come camera di compensazione dei conflitti e come il luogo dove co decidere e meglio indirizzare
Tenendo conto delle istanze locali nell'adozione dei principali decisioni politiche di interesse peraltro anche negli Stati
Carattere caratterizzati da un particolare decentramento territoriale regionale la seconda Camera si atteggia come camera di rappresentanza territoriale pensiamo alla Spagna tuttavia
Dato che non esiste un unico modello implicherebbe realismo da trapiantare in toto nell'ordinamento italiano
Le soluzioni offerte dal panorama comparato devono necessariamente essere valutate alla luce del nostro conto contesto ordinamentale se non si vuole correre il rischio di ridurre la questione della seconda Camera ad un esercizio di pura
Ingegneria costituzionale
Sesto punto l'ultimo
In un sistema dove centri di decisione politica
Sia amministrativa che legislativa si sono moltiplicati come il nostro
La presenza di una seconda Camera è fondamentale è di fondamentale importanza anche affinché le politiche di rientro dal debito e di mio allocazione della spesa siano efficaci
Il coordinamento della finanza pubblica del sistema tributario deve essere pertanto confermato nella
Podestà legislativa concorrente tanto più se consideriamo l'enorme sforzo
Che viene tuttora richiesto alle autonomie locali di concorrere alle politiche di risanamento dei conti pubblici senza che nemmeno siano stati attivati gli organismi di coordinamento e di concertazione tuttora previsti
Dalla legislazione sul federalismo fiscale e la cui istituzione continuiamo in qualche modo a rivendicare con forza
Federalismo fiscale di cui dovremo necessariamente tornare a parlare per capire se è possibile
Riportare ad un disegno coerente il nostro sistema di finanza pubblica dato che i provvedimenti varati nell'emergenza sono stati tutti adottati fuori dal sistema delle terre
Il superamento del bicameralismo paritario e la FIAT configurazione di una seconda Camera come espressione delle autonomie territoriali
Costituisce anche un'esigenza diventata ormai imprescindibile come ho accennato per arginare il crescente contenzioso di fronte alla Corte costituzionale
La seconda Camera dovrebbe essere caratterizzata da una netta e chiara estrazione regionale e locale dei suoi componenti in quest'ottica
Il punto di partenza come del resto è stato proposto da una parte dei membri della Commissione dei saggi dovrebbe
Essere
Una modalità di elezione indiretta del senatore una parte ad opera dei Consigli regionali l'altra in seno ai consigli delle autonomie locali organi costituzionalmente necessari
Quindi già previsti in Costituzione che tutte le Regioni stanno provvedendo a istituire con leggi regionali
Noi abbiamo lavorato per costituire un coordinamento dei Consigli delle autonomia non per caso perché non sfugge il ruolo cruciale che questo organo potrebbe avere in questo percorso
Comunque diciamo
I Consigli dovrebbero mettersi nelle condizioni di poter svolgere questo questo ruolo che potrebbe toccare tale modalità di elezione dovrebbe però essere combinata
Con la previsione di un'organizzazione interna per gruppi di appartenenza regionale onde evitare che il Senato operi secondo logiche di tipo parchi Ficchio perché diciamo secondo alcuni esempi
Positivi che
Voi pensiamo che questa debba essere poi la logica che presiede a un Senato
Così riformato nel convegno di oggi si parla non solo i Camera delle Regioni e delle autonomie locali ma anche dei gravissimi problemi finanziari delle autonomie locali
E aggiungo siamo molto in ansia in vista della presentazione della legge di stabilita
Leggiamo anche alcuni annunci positivi e speriamo che gli annunci abbiano
Come corrispettivo dei provvedimenti che ancora non si sono
Visti ecco secondo gli impegni presi dal Presidente lette e si parla dell'attuazione del federalismo fiscale
è evidente come sia necessario intervenire con un'ottica di sistema complessiva che ci garantisca che tutto il rapporto fra centro e periferia periferia mettiamola così trovi una sua strutturazione più efficiente
Dunque
Si deve procedere con la riforma una proposta come ho detto è delineata si tratta di una soluzione ragionevole convincente ancorché certamente perfettibile
Che permetterebbe alle istituzioni territoriali che costituiscono la nostra Repubblica di essere presenti e decidere direttamente
Con decisioni responsabili di fronte ai cittadini in un confronto più comprensibile rispettoso fra le istituzioni e trasparente certo questa riforma contribuisce a risolvere un altro problema
Quello del numero decisamente eccessivo dei nostri parlamentari e dei costi dell'apparato parlamentare oggi volti ad assicurare un lavoro sicuramente ripetitivo
Credo che
Nessuno di noi metta indubbio l'utilità che il lavoro dei parlamentari deputati o senatori oggi
E dei
L'apparato parlamentare che e assiste che anche di
Notevole qualità lo dico anche per averlo sperimentato direttamente si mette in discussione
Chiaramente qualcos'altro infatti
Oltre alla riduzione del numero dei deputati
Anche il Senato in ragione delle sue peculiare funzione potrebbe ragionevolmente comporsi in un numero di senatori che potrebbe essere compreso come si propone nella relazione
Trecentocinquanta e i duecento componenti
Peraltro
La riduzione dei costi ci avrebbe
Anche dato che i membri che siede avrebbero in Senato in considerazione delle cariche che ricoprono ad altri livelli da presentante sa non abbiano diritto all'indennità di carica ma solamente addurre rimborso delle
Delle spese
La Camera delle regioni delle autonomie potrebbe essere caratterizzata da una specializzazione sulle materie di interesse regionale
In particolare il nuovo Senato potrebbe avere un ruolo di codecisione le materie a legislazione concorrente di cui all'articolo centodiciassette
Terzo comma della Costituzione nelle materie di legislazione esclusiva statale in particolare contro riferimento alle funzioni fondamentali alla determinazione dei livelli essenziali
Delle prestazioni a garantire a livello territoriale nonché con riferimento al terzo comma dell'articolo centosedici
Rispetto a tali materia
Come si propone nella relazione di saggi si potrebbe attribuire al Senato la possibilità di avviare l'iter legislativo non quella di attivare la cosiddetta procedura di richiamo che consentire che gli consentirebbe di esprimersi
In una sede politica per poi lasciare l'ultima parola alla Camera politica in questo contesto
Alla Camera dei deputati quale camei rappresentanza politica verrebbe riservato il potere di accordare la fiducia al Governo mentre il Senato rafforzato nelle sue funzioni di garanzia svolgerebbe
Un efficace ruolo di controllo sull'operato della Camera al Senato
Delle regioni e delle autonomie andrebbe tuttavia segnato la competenza paritaria nelle leggi di sistema
Come ad esempio quelle di revisione costituzionale o le leggi costituzionali o ancora nelle elezioni della massima carica dello Stato in modo da coinvolge direttamente le regioni gli enti locali nella scelta dei principali organi di garanzia così
Anche
L'estrazione di parte dei giudici costituzionali cui spetta il ruolo di eventi redimere
Le controversie fra centro e periferia si allineerebbe con un tratto che caratterizza i ordinamenti federali contemporanee contro contribuirebbe a garantire il massimo di imparzialità della Corte
Certamente questa specializzazione funzioni consentirebbe di avere una maggiore chiarezza nell'individuazione delle responsabilità politiche e contribuirebbe a rafforzare la governabilità del Paese questo il nostro
Parere deciso una camera vera dunque non un surrogato delle conferenze un Senato stabile ma espressione di Regioni e Comuni
Province vedremo cosa cosa succede
Che porti al centro una voce nuova utile anche a riceverà le e a ricostruire i partiti politici
Evitando la demagogia di una semplice riduzione numero parto dalla mia dei parlamentari che potrebbe ridurre
Sì i costi ma non necessario non necessariamente aumenterebbe l'efficienza del sistema questo lo sappiamo bene molto è molto chiaro a tutti noi
La soluzione per conquistare finalmente lo Stato più affidabile partendo dai vertici della rappresentanza e dunque vicina
è a portata di consenso e di pressione dell'opinione pubblica e di voto del Parlamento secondo
Gli impegni presi non c'è dubbio che sulle proposte di cui noi oggi discutiamo se spieghiamo ai cittadini
Ciò di cui si tratta o se si fanno sondaggi accorti si hanno livelli consenso altissimi
E trasversali alle appartenenze politiche e che superano anche
E i populismi e incombenti no lì mai passano perché
La riforma della politica è la free e delle sue istituzioni nella Ritter rilegittimazione la politica
Dunque
Conservatorismo e vizi di continuità vanno superati
E se servirà vanno vinti avviso offerto anche perché a maggior ragione come re emerge dalla relazione dei saggi
Dottrina ormai e tutta concorde sulla necessità
Assoluta e improcrastinabile cambiare alla radice la struttura del nostro bicameralismo
è ormai dunque tempo di fare
Questa riforma che
E crediamo che gli amministratori locali possano e debbano avere voce per chiederla
Noi siamo impegnati a farlo chiediamo un coinvolgimento delle regioni e delle autonomie locali che non si limiti soltanto alla consultazione da parte della Commissione che viene istituita o
Delle Commissioni parlamentari competenti la riforma è cruciale importante
Faremo proposte ecco per trovare modi più
Coinvolgenti di questi
Nasce impegnate a farle questi impegno insieme al lavoro compiuto in questi anni porteremo
Noi di legautonomie nel percorso di integrazione che abbiamo intrapreso con l'ANCI
Per razionalizzare e rendere più forte ed efficace la rappresentanza delle autonomie locali anche con l'obiettivo di riconquistare la capacità di incidere sui cambiamenti del Paese
Dato che
Gli enti locali
Sono
Ancora fortemente legittimati
E ancora capaci di dare molti buoni esempi dalla parte dei dei cittadini
La capacità di incidere sui cambiamenti del Paese facendo valere la grande tradizione dell'autonomismo riformista che legautonomie rappresenta grazie
Se riprendiamo quindi la domanda è questa fosse un'apertura Presidente fili Peschici appena detto che se un anno e mezzo fa la riforma del federalismo
O meglio della seconda Camera era necessaria adesso diviene imprescindibile anzi per usare le sue parole improcrastinabile
Ora chiederei ai nostri saggi presenti vi ringrazio di nuovo anche per la presenza
Visto che
Emerge anche dal Comitato dei saggi che c'è una sorta di tendenziale uniformità di pensiero sul fatto che sia necessario modificare la composizione della seconda Camera
Altrettanto vero però è che ci sono molte problematiche tecniche concrete da definire prima di poter
Dare verso una riforma condivisa
Sono almeno di tre tipi giusto per schematizzare in maniera piuttosto Barbara la prima e la composizione
Del Senato presunto dell'autonomia delle Regioni quindi se composto tenendo conto appunto rappresentanza regionale o anche territoriale oppure eletto direttamente
Il secondo profilo può essere quali sono le funzioni soprattutto del procedimento legislativo e quali il rapporto con la Camera bassa
E come dire non sempre è semplice
E agevole da definire infine quali il rapporto con il circuito rappresentativo politico nella forma di governo cioè il Senato riformato dovrà continuare a poter dare la fiducia
Al Governo oppure rientrando in un rapporto integrativo del rapporto fiduciario potrà esserne escluso ecco queste sono le domande che chiederei ai nostri saggi in particolare per iniziare se per voi va bene al professor Caravita che ricordo per tutti
E a tutti noto mai Professore ordinario di istruzione diritto pubblico la direzione di Roma la Sapienza e oltre questo e questo mi preme molto ricordarlo è direttore della rivista telematica federalismi col punto ittiche ha compiuto da poco dieci anni di vita
Non è una cosa da poco in Italia dove il diritto
Sempre stato abituato alla carta stampata ricordiamo che il Ministero gli appena riconosciuto la qualifica di fascia cioè come la migliore più prestigiosa delle riviste all'interno ad altre riviste storico come Quaderni costituzionali quindi come dire
Mi onora particolarmente dargli la parola e mi taccio e reti con le domande
Grazie
E grazie soprattutto a Roubaix chiede l'aver ricordato la rivista
La sua classificazione insieme Pinna fra le riviste scientifiche cosa a cui
Tengo
Moltissimo
Non vorrei dire anzi sicuramente più dell'esser definito saggio anzi
Preferirei non esserlo allo stesso livello sicuramente l'aver fatto parte della Commissione allora
Secondo me noi dobbiamo partire da un
Punto di fondo da un obiettivo di fondo da un principio di fondo dobbiamo semplificare il nostro sistema politico-istituzionale
Il nostro sistema politico istituzionale non funziona adesso è inutile che io mi metto a
Dettagliare singoli casi le singole evenienze le singole testimonianza
Ma io credo che questo sia un
Dato qualche tutti quanti noi abbiamo sotto gli occhi e la semplificazione del nostro sistema politico istituzionale deve avvenire avendo in mente ultra deciso Obiettivo
Su cui si potrà anche dissentire si potrà anche discutere ma si potrà dissentire discutere e allora quel giorno piglieremo delle altre scelte l'obiettivo qual è è quello di mantenere l'Italia in Europa
Questo oggi è la direzione del nostro ordinamento
Sappiamo benissimo che molti soggetti la contestano sappiamo benissimo che questo è un tema di difficoltà nella discussione politica sia in Italia che negli altri Paesi europei ma certi atto
La scelta della semplificazione devi avvenire in questa direzione
Di questo tipo di questo tipo di obiettivo la Commissione per le riforme costituzionali era assolutamente consapevole tant'è che la premessa del Capitolo terzo a pagina venti
Parte proprio da questo punto il tema dei rapporti Stato-Regione e la conseguente modifica del Titolo quinto è uno dei più complessi fra quelli posti all'attenzione alla Commissione
Alla difficoltà di individuare soluzioni unitarie si sommano infatti problemi derivanti dalla lettura della direzione
E sta assumendo l'ordinamento e i profili elevato tecnicismo determinati dalle inevitabili complicazioni legate alla molteplicità dei doveri di governo
Una chiave interpretativa per orientarsi in questo particolare ambito va rintracciata nel diverso andamento che in questi quindici anni ha assunto il processo di federalizzazione europea
Mentre nel corso degli anni Novanta la riflessione istituzionale si è incentrata sulla prospettiva l'Europa delle Regioni sul presupposto che si potessero costruire strumenti e processi il dialogo diretto regioni europee europea e l'Unione
Oggi il centro di sistemi politici nazionali si è spostato sul rapporto fra
Gli Stati della UE
Ciò costringe l'Italia così come avvenuto in quasi tutti gli altri Stati europei con l'assetto federale o regionale
A ripensare di complessivo funzionamento dell'ordinamento
Questa è la premessa alla
Parte sul Titolo quinto che è stata trasposta in campo della discussione sulla riforma del Titolo quinto quindi dico secondo me questo è il ragionamento che
La prospettiva dentro la quale ci dobbiamo
Io personalmente mi può
Quali sono i problemi di
Che ci interessano più da vicino in questa parte è abbastanza evidente sono abbastanza noti sono stati discussi più volte bicameralismo riforma del Titolo quinto ruolo collocazione status delle Province
Non mi
Soffermo su di secondi due
Cioè
Titolo quinto
E
Province
Mi soffermo salvo qualche battuta che potrò fare
Qua e là su quegli altri gli altri due temi sul tema bicameralismo
Allora
Il bicameralismo oggi è il problema fondamentale dell'assetto costituzionale del nostro ordinamento
è un problema fondamentale allo stesso livello della forma di governo
Per la semplicissima ragione che se noi non superiamo il bicameralismo paritario è perfetto non c'è legge elettorale che tenga
L'unica legge elettorale che regge
Con bicameralismo paritario perfetto è una legge elettorale proporzionale
Quindi una legge elettorale che permette di decidere chi governa solo dopo le elezioni
Ricostruiamo la vicenda degli ultimi vent'anni dal novantaquattro oggi
Camera e Senato pur con leggi tendenzialmente simili
Hanno sempre avuto maggioranze non coincidenze con coincidenti in una Camera maggioranze più mette nell'altra Camera maggioranze meno nette o comunque o addirittura non esiste
Quindi dobbiamo se vogliamo mantenere e questa è una domanda che la politica deve porsi se vogliamo mantenere un sistema in cui apri virgolette la sera delle elezioni sappiamo chi ha vinto chiuse virgolette
Dobbiamo adottare leggi elettorali tendenzialmente maggioritarie
Per adottare leggi
Elettorali tendenzialmente maggioritario non possiamo reggere quel bicameralismo paritario perfetto
Può anche essere che
Virgolette la sera delle lezioni sappiamo che deve vincere chiuse virgolette è una scemenza
Molti pezzi del sistema politico italiano pensano molti
Parti della dottrina qualcuno anche alla nostra Commissione pensa che questa sia una scemenza ma questa anche questa è una scelta politica di fondo se vogliamo un tipo di ordinamento in questo senso dobbiamo
Abbiamo bisogno aleggia tendenzialmente maggioritario se vogliamo leggi tendenzialmente maggioritario dobbiamo superare il bicameralismo paritario perfetto
Questo è un punto di partenza oramai
Ineliminabile
Anche la proposta di riforma che ha avanzato Luciano Violante cioè un sistema elettorale
Proporzionale al primo turno con un ballottaggio al secondo turno fra le due compete alle due
Coalizioni più forti
è un sistema elettorale che se ci sono Camera e Senato su un piede Parigi paritario perfetto non funziona
Perché il rischio ineliminabile e che alla Camera si crea una maggioranza e al Senato se ne crei un altro
Non è non è pensabile
Non tener conto di questo rischio e allora
Allora dobbiamo
Questa è
Scusatemi se dico la verità ma secondo me la prima fondamentale ragione del perché il bicameralismo non funziona
Voglio a mio giudizio il bicameralismo va eliminato
Per una ragione di forma di governo
Prima ancora che per una ragione di forma di Stato
Cioè
Il nostro problema è
Una Camera che dia la maggioranza e che abbia la preminenza
Nella
Procedimento legislativo che questo problema viene prima scusatemi del problema della
Modello di rappresentanza della seconda Camera
Non vedo sinceramente non vedo altra soluzione
Non vedo altra possibilità fra
Legge ha detto bicameralismo e legge elettorale proporzionale bicameralismo non perfetto allora possibilità di una legge elettorale maggioritaria
Come riformiamo
Come riformiamo il Senato è talmente vero il punto che io vi dicevo
Cioè che il problema del bicameralismo è un problema di forma di governo prima ancora che di forma di Stato che in Commissione c'è stato un orientamento prima di un solo collega
Poi
Poco alla volta
Allargato sì su mono cameratismo cioè
Un'idea perché non era maggioritaria ma che
E cresciuta era quella dirittura del mono cameratismo
Legittima presente molte in molte situazioni
Assolutamente possibile del legittima però è rimasta minoritaria
La maggioranza la Commissione ma è
Come dire attenzione
Un fiume carsico quello del mono cameratismo se non si scioglie il nodo del modello di bicameralismo
Alla fine
Sarà
La soluzione che potrà venir fuori
Quale
A
Passiamo a un'ipotesi di bicameralismo
Presupposto di tutte e due le ipotesi e naturalmente una drastica riduzione del numero dei parlamentari
Perché è assolutamente evidente che novecentoquarantacinque parlamentari sono una cifra che non ha corrispondenti in nessun altro democrazie occidentali
Sia in assoluto sia in termini relativi al numero degli abitanti
Quindi
Presupposto è questo
SUCCHER cifre la Commissione ipotizzava quattrocento quattrocentocinquanta deputati e fra i centoventi e duecento senatori
Con
Tipi di composizione del Senato qui e inutile che lo nasconda lo sappiamo era presente in Commissione questo dibattito
Lo sapete tutti quanti voi il tema era composizione indiretta o composizione dire
La maggioranza della Commissione si è espressa a favore della Commissione della compierla elezione indiretta
Della Senato delle Regioni e delle autonomie
Ma una componente non piccola se invece espresso a favore dell'elezione diretta cioè di una lezione per cui
I senatori ancorché rappresentativi dei territori venissero eletti direttamente
L'elezione indiretta
Pone una serie di problemi
Cross una serie di problemi molto grossi
Quasi il riso lubrifica il primo problema è
Questo Senato delle Regioni e dell'autonomia quale modello
Segue
Segue un modello di tipo Bundesrat cioè solamente i rappresentanti delle Regioni in realtà dei lender in realtà delle giunte
Dei lender o segue il modello della rappresentanza sempre solo delle Regioni ma da parte dei Consigli
Ovvero ancora è una ibridazione fra
Rappresentanti delle Regioni rappresentanti dei Comuni e delle autonomie locali questo tema
Non è sciolto questo tema la Commissione non l'ha sciolto e se ragioniamo oggi su questo tema è un tema non soltanto è un tema su cui la contrapposizione è
Totale
I rappresentanti del mondo regionale dice no solamente le Regioni perché sono le Regioni titolari della potestà legislativa e quindi sono le Regioni che devono confrontarsi in Parlamento
Con la rappresentanza politica per discutere
Della
Riparto della potestà legislativa il mondo l'autonomia dice no anche
Comuni e
Aprì parentesi Province chiusa parentesi perché il nostro sistema un orientamento autonomia sta talmente forte è una vicenda una storia
Di autonomia di smog e di municipi talmente forte che non se ne può fare a me non è la rappresentanza
Il secondo problema che pone la rappresentanza indiretta oltre all'altro indiretta pone altri due gravi problemi
Che tipo di personale entra nella
Seconda Camera
Perché il rischio com'
Meccanismi di elezione indiretta
Che non peschi no all'interno della composizione dei consigli o della composizione del col dei Consigli delle autonomie locali
è un rischio che vada personale politico di
Livello
Il secondo terzo o quarto livello ho precisato
Se non si pesca
Fra
I rappresentanti
Indi in vigore fra i rappresentanti titolari di cariche in quel momento masse Ski pescati fuori
Perché pone un problema pescare fra i titolari delle cariche perché pone un problema di efficienza del Senato se io vado a mettere nel Senato delle Regioni e delle autonomie
Troppi sindaci troppi presidenti di regione troppi presidenti di consigli regionali
Questa Camera diventa una Camera che si unisce saltuariamente che si riunisce
Una volta ogni due mesi perché il compito di Presidente di Regione Presidente del Consiglio
Presidente Sindaco è un compito che richiede
La presenza sul proprio territorio e nella propria istituzione né è pensabile scusatemi che il Senato sia composto di delegati
Certi titolare
Il Presidente della Regione o il Sindaco
Poi
In Senato non ci va
Lui ma ci dà un suo delegato
Diventa un abbassamento del livello del Senato forse inaccettabile
Il problema il secondo problema che ebbe che è legato alla compone composizione indiretta è quella dello status del Senato quale è stato sanno
Quale godono del sessantotto si o no godono dell'indennità
Del sessantasette e dell'indennità di parlamentare sì o no
Quale regime giuridico di quale regime giuridico godono i senatori indiretti rappresentanti delle autonomie è un problema che non è indifferente
Allora
La mia sensazione e che
Sia per una ragione politica
Sia per una ragione
Tecnico-giuridica il meccanismo di composizione indiretta di elezione indiretta del Senato sia talmente complicato da essere sostanzialmente
Il risolvibili
Cioè da apportare l'ordinamento a discutere
Pertanto tanto altro tempo quanti Presidenti di Regione quanti i Sindaci
Se anche Sindaci si è anche Presidente le Province da farci aggirare da farci avvitare su questo su questo
E allora io mi chiedo
Se non vada ripresa in considerazione l'idea della elezione dirette
Cioè l'idea
Che un numero naturalmente più basso degli attuali trecentoquindici ipoteticamente centoventi centoquaranta siano eletti direttamente
A livello regionale
Potenzialmente possibilmente in concomitanza con le elezioni regionali diventerebbe un modo di rappresentanza dei territori
Non legato alla complicatissima
Bilanciamento fra
Reggio Fresi denti della Giunta Presidenti dei Consigli sindaci presidenti e le Province
Come interviene il Cal come nell'interviene quanti a quanti ne spetta al canale quanti alla Regione
Diventa un bilanciamento dentro il quale io non entro nemmeno perché secondo me
è quasi da entomologo cioè e quasi da studioso della classificazione degli insetti
Competenze
Competenze anche qui secondo me
Mio punto di PIL di partenza quindi è che va superato il bicameralismo paritario perfetto bisogna evitare vengono Camera lirismo bisogna andare verso un bicameralismo di rappresentanza dei territori
Competenza e la seconda Camera
Sicuramente anche qui io mi spiegherei a un principio di semplificazione
Io rispetto alla Commissione rispetto al risultato dalla Commissione
Il problema che si sia andati in una direzione di una successiva complicazione del procedimento legislativo il dubbio che si è andati in questa direzione cielo non ho espresso la riserva perché alla fine
Questo dubbio m è rimasto nella relazione
Allora
Semplificando
Occorre
Il richiamo generalizzato di tutte le leggi in capo al Senato
C'è il Senato deve poter richiamare tutte quante le leggi
Le quali poi vengono approvate imbattuta definitiva dal Camera
Su alcune ma secondo me molto poche leggi totalmente bicamerali non possono essere un numero eccessivo leggi totalmente bicamerali
Io una
Spostamento la funzione di controllo nella misura del possibile in capo al Senato così come in capo al Senato potrebbe andare raccordo con l'Unione europea e la partecipazione del Senato alla
Alcune nomine non so sia tutte non so se alle nomine anche del CSM
Probabilmente al anzi sicuramente alla nomina del presidente la Repubblica
Molto probabilmente anche alla nomina dei giudici costituzionali avrei qualche dubbio sulla nomina da par suo mantenimento al Senato la nomina dei
I membri del CSM
Questa è una visione che era presente in Commissione vi dico subito che non è la visione maggioritaria la prigione maggioritaria era per l'elezione indiretta dei
Del Senato io vorrei
Collegare con due battute finali
Questa posizione che ha espresso due temi finali che toccano gli altri due temi riforma del Titolo quinto Provincia
Riforma del Titolo quinto richiede necessariamente una profonda modifica del riparto di potestà legislativa
Che parta anche dal dato concreto
E fuori discussione che
La dottrina italiana nella cultura italiana si è cullata sull'idea delle Regioni come organo
Di legislazione mentre le Regioni in realtà se si va a guardare di quarant'anni di funzionamento
Sono organi di legislazione molto limitata sono organi fondamentalmente di amministrazione e la potestà legislativa delle Regioni è stata esercitata
Sufficientemente poco e diciamo così sufficientemente non bene quindi invece dobbiamo stare attenti alle Regioni come organo di amministrazione è questo stempera
Il problema della partecipazione delle Regioni la potestà legislativa centrale perché se le Regioni adesso non posso andare nei dati ma insomma sono
Disponibilità tour su sono sono facilmente ritrovarvi dei il secondo problema sulle province
Io credo che noi abbiamo fatto un drammatico errore nel mille novecentonovantatré
Prevedendo l'elezione diretta dei Presidenti delle Province questo a introdotto un elemento
Di superfetazione dei livelli di rappresentanza politica che il nostro sistema non ha più
Perché tu non puoi avere una rappresentanza politica politica non tecnico amministrativa quattro livelli
L'elezione diretta dei Presidenti delle Province a
Significato una aumento della rappresentanza politica della Provincia e ha introdotto un elemento di
Complicazione nel sistema politico italiano che va
Risuperato va riportato allora io personalmente non sono per l'abolizione delle province ma sono per la riconduzione delle Province a organo la cui rappresentatività politica va ridotto
E va esaltato il carattere vecchio del vecchio centoventotto
Comuni e le Province sono organi decentramento statale e regionale sono anche organi
Di decentramento statale e regionale il legislatore del centoventotto alle
Il legislatore costituzionale il vecchio centoventotto aveva in testa i due ruoli di comuni e province
Siamo noi con le riforme degli anni Novanta e poi nel due mila che abbiamo perso di vista le funzioni di Comuni e soprattutto province gli organi decentramento statale e regionale allora
Perché dico questo perché noi dobbiamo mettere in piedi complessivamente delle riforme che spingano alla semplificazione del sistema e non aumento è un aumento di complicazione
Se noi spingiamo all'aumento di complicazione il sistema politico italiano si continuerà ad avvitare su se stesso senza via d'uscita grazie
Ringrazio professor Caravita intanto do il benvenuto l'altro saggio il Presidente Violante che appena arrivato perché se per voi va bene appunto anche a maggior ragione in qualità di
Coordinatore del Comitato di redazione
Fare terminare questo giro di tavolo dei saggi
Chiedere invece Professor Ceccanti le stesse domande poste al professor Caravita in precedenza ma a questo punto a cui la curiosità personale scientifica il professor Caravita al termine il suo intervento ha fatto riferimento alle riforme degli anni Novanta
Ecco che qui guardavo l'impatto della forma di governo di comuni province innestando elezioni dirette a cascata essendo riprese successivamente anche per quanto riguarda il livello regionale non per quello statale
Chiederei al professor Ceccanti qual è il rapporto se ce n'è uno eventualmente tra il tipo di Stato quindi il rapporto fra cento e la periferia e la fu ma di governo c'è certamente ce l'ha detto il professor Caravita ma non so se Professor Ceccanti alla stessa visione di chiederei anche di darci una uno scolaro uno squarcio su questo punto grazie
Grazie io prima di rispondere a questa domanda volevo
Riprendere un attimo qualche punto c'era implicito in qualche momento anche esplicita o non l'azione
Marco Filippi rischi
Sul dibattito di questi giorni sulla fedeltà alla Costituzione
Perché
Come giustamente cercava di spiegare Marco
Non è che noi oggi rappresentiamo tra virgolette un partito trasversale di efficienza delle riforme che si contrappone a un partito di fedeltà alla Costituzione
La fedeltà alla Costituzione è un sempre una fedeltà dinamica non può essere una fedeltà statica
Non è la fedeltà del fondamentalista che prende un articolo qua un articolo la lo sconnesse da cosa succede nella realtà
Che lo programma sacro io vorrei ricordare che
Uno dei passi evangelici di significato laico anche molto forte
è il brano delle tentazioni nel deserto nelle tentazione del deserto il diavolo conosce benissimo la Bibbia è un conoscitore perfetto delle citazioni bibliche a non perché ami la Bibbia perché la vuole utilizzare i propri fini
Quindi non sempre chi fa le programmazioni più forti di fedeltà al testo costituzionale è in realtà il più fedele la costruzione
Come ignorare per esempio che la Corte è invasa da conflitti Stato Regione e che essendo invaso da conflitti Stato-Regione deve trovare i metodi per dichiarare
Irricevibili
Delle cause che provengono in via incidentale da prove di tutele e diritti dei cittadini questo accade concretamente in Italia
Allora chi ragiona sulla fedeltà alla Costituzione deve intende alla Costituzione non solo come un testo ma come un qualcosa che origina da un pretesto e che vive in un contesto
Senza questo metodo interpretativo noi facciamo del fondamentalismo costituzionale
No non facciamo vera fedeltà alla Costituzione penso che questo
Dobbiamo ridire ce le maniere piuttosto chiara e netta perché altrimenti
Rischiamo solo di sembrare coloro che sono per l'efficienza del sistema no noi siamo per l'efficienza del sistema perché siamo in un contesto di impostazione di fedeltà autentica la costruzione
E allora noi dobbiamo ripartire un attimo dai i nodi irrisolti dell'Assemblea costituente e all'Assemblea Costituente il patto fu essenzialmente un patto tra partiti che erano distanti
Che erano distanti soprattutto dopo la crisi di governo della primavera per quarantasette il nodo centro periferia era una variabile dipendente da questo
E anche le proposte più ingegnoso e che erano state pensate nella prima parte per esempio nel progetto di Costituzione varato all'inizio dalla Commissione settantacinque il nodo della composizione del
Renato cena perché si prevedeva che un terzo dei senatori fossero eletti di indirettamente dai Consigli regionali questi dati cessano perché il problema è poi garantire un accordo tra i partiti politici
Ma quando noi abbiamo l'iniziatore
Diciamo col secondo sistema dei partiti della Repubblica
Dopo la fine del bipolarismo internazionale questi problemi di rapporto centro-periferia si sono subito posti se ci ricordiamo le prime elezioni che si sono svolte dopo la caduta del muro di Berlino
Nell'aprile mille novecentonovanta sono state le elezioni regionali in cui improvvisamente in un Paese che conosceva spostamenti massimi dell'uno due per cento dei voti
Una forza la lega Lombarda passò dallo zero virgola cinque al venti per cento dei voti in Lombardia dimostrando che c'era aperto un problema centro periferia
E la prima grande legge di sistema che ha inciso sul cambiamento dell'ordinamento è stata la legge sull'elezione dei sindaci
Che è stata approvata nel marzo novantatré
Addirittura cinque mesi prima della legge Mattarella per il Parlamento
E la prima e le prime elezioni dirette dei sindaci nell'anno novantatré
Nelle due finestre da finestra di giugno e poi da finestre dicendo allora si votano con due finestre
Precedettero anche il voto delle elezioni politiche del mille novecentonovantaquattro del marzo mille novecentonovantaquattro
Ora noi abbiamo iniziato dopo l'ottantanove un processo costituente che ha visto andare insieme il tentativo di cambiamento della forma di Governo nazionale
Ma anche un nuovo protagonismo dei sindaci e delle Regioni qui novantatre la legge sui sindaci viene prima della legge Mattarella per la Camera
E viene prima del novantacinque la prima riforma elettorale per le Regioni per questo noi non possiamo pensare oggi in questo processo costituente
Di non vedere come attori accanto ai alle forze politiche rappresentate in Parlamento anche il protagonismo di Sindaci i Consigli comunali i consigli regionali presidenti di regione perché questi sono soggetti costituenti a pieno titolo
Alcune proposte iniziali sulla revisione costituzionale che aveva fatto anche il presidente Violante prevedevano anche una fase iniziale che ci fosse
Un coinvolgimento formale esplicito nel processo di revisione ma anche se non è stato previsto poi nella legge costituzionale non si può certo pensare oggi di affrontare un processo costituente
Come se fossimo sono il quarantasette con una deroga univoca ai partiti politici questo è il dato vero
Che qualsiasi persona ragionevole dovrebbe tener conto in questo percorso e questo incide
Sulle
Conseguenze tecniche sulle soluzioni tecniche che ci diamo perché è obiettivamente difficile immaginare proprio perché siamo partiti all'elezione del Sindaco
A un meccanismo di elezione indiretta fatta solo di persone che derivino da assemblee regionali
Perché questo modello che astrattamente ha un suo senso è però un modello che deve tener conto che il percorso italiano a differenza di quello tedesco dove sono nati prima i lender dello Stato federale è un percorso che ha visto varie realtà appunto i Sindaci emergere per primi
Dalla costruzione del nuovo sistema dei partiti della Repubblica
Per cui si può opinare se sia meglio un'elezione di secondo grado come quella che anche riproposto stamani
Marco Filippi rischi sulla
Consigli regionali Consiglio autonomia si può discutere se sia preferibile uno nel sistema di elezione contestuale
Quale quello che proponeva il professor Caravita però invece è difficile immaginare un'elezione di secondo grado con un unico ente rappresentato perché appunto
Queste costruzione istituzionali non possono che poggiare su una base materiale la base materiale come si è sviluppato il processo costituente italiano dal novantatré in poi
C'è poi una
Una visione rata
Che
Si oppone a questa riforma nell'idea che tutto ciò che stia fuori dal procedimento le dal rapporto fiduciario dal procedimento fiduciario o da un potere di veto paritario non conti niente
Questo è lo schema no c'era ma che serve una Camera che
Non sta detto il procedimento fiduciario e che non ha un potere di veto paritario soprattutto questo secondo aspetto
è un processo che su è una difetto che sotterraneamente stava dentro tutti
I progetti di riforma degli anni passati compreso quello che fu bocciato nel referendum
Proposta del centro destra di allora che aveva sì tolto il Senato rapporto fiduciario ma poi gli riconosce un abnorme potere di veto
E per cui una Camera eletta in periodi diversi con una maggioranza opposta aveva un potere di veto su fondamentali leggi quindi Rizzo ora
Secondo me qui noi dovremmo avere chiaro anzitutto che esistono nel nostro ordinamento dei casi
Di realtà estranee a rapporto fiduciario e che non hanno un potere di veto assoluto che pure hanno un potere di persuasione fortissima quando poggia su ragioni obiettive
Il Presidente della Repubblica in Italia non sta dentro il rapporto fiduciario non ha un potere di veto assoluto neanche rinforzato sulle leggi
La legge rinviata dal presidente la Repubblica può essere riapprovata anche con la stessa maggioranza
Ma ciò nondimeno quando il Presidente della Repubblica ricorre al rinvio presidenziale di una legge è talmente autorevole rinvio che li fa
Che è politicamente impensabile che il Parlamento RIA provi la legge esattamente allo stesso modo
Per di più c'è anche una sopravvalutazione di quello che il ruolo della Camera che a il rappresentino si va del rapporto fiduciario nello schema di forma di governo descritto
E di legge elettorale descritto dalla Commissione quello che ha avuto i maggiori consensi
Il rapporto fiduciario parte dagli elettori
Ne consegue che il ruolo della Camera che a la tutela del RAP all'esclusiva rapporto fiduciario è comunque un rapporto che ha dei vincoli
Cioè buona parte del programma legislativo della Camera che all'esclusiva il rapporto fiduciario e in qualche modo abbastanza predeterminato dall'esito del voto
è vero per carità che il programma elettorale con cui una forza vince le elezioni
è un qualcosa di più rozzo e di generico rispetto al programma con cui un Governo ottiene la fiducia
E peraltro e poi costretto in corso di legislatura fare fronte anche a eventi che non erano previsti nel momento in cui era stato costruito
Il programma elettorale tuttavia quella Camera che all'esclusiva il rapporto di fiducia ha sempre in qualche modo si inserisce
E di un rapporto fiduciario che parte dall'elettorato
Quindi non è una camera di natura onnipotente a cui si contrapporre ebbe una Camera impotente perché poi fuori dal rapporto fiduciario
Le camere che sono fuori dal rapporto fiduciario spesso hanno un potere di condizionamento sulla base della autorevolezza e della rappresentatività dei propri componenti che in qualche caso un po'persino portare
A correzioni più significative rispetto a quelle portate dalla Camera con un rapporto fiduciario dove il meccanismo di riconoscimento tra chi ha vinto le elezioni chi le ha perse molto più netto e marcato
Per questo
Io penso che
Sulla
Costruzione dei poteri ha già risposto professor Caravita si muoveva in sostanza in consonanza
Con la relazione di Marco Filippi rischi sulla composizione restano aperti e la strada della composizione mista indiretta o la strada della composizione legato a una relazione diretta contestuale Consigli regionali
Questa è materia opinabile l'unica cosa su cui non possiamo opinare è l'assoluta urgenza della riforma anche per le cose che richiamava il professor Caravita in relazione alla forma di governo
Perché lo ribadisco per rafforzare domante professor Caravita
Nel mille novecentonovantaquattro nel mille novecentonovantasei con due leggi pressoché identiche le maggioranze parlamentari sono venute diverse tra la Camera il Senato
E lo stesso nel due mila sei e lo stesso nel due mila tredici l'illusione in cui molti si stanno culla che basti fare una buona riforma elettorale per produrre una democrazia governante a Costituzione invariata è una illusioni
Che poi se questo accade per un qualche miracolo
Qualche probabilità statistica magari la prossima volta ma le altre due no viene fuori una maggioranza coerente io penso che già
Che questa legislatura va avanti
Cerchiamo di risolvere i nodi strutturali anziché affidarsi puramente le squisitamente una visione provvidenziali Istica grazie
Bene
Ringrazio professor Ceccanti che
Non l'ho fatto prima ma
Dunque si apre mi scuso e lo faccio ora
Oltre che essere un ex senatore anche ordinario di diritto pubblico comparato sita degli studi di Roma la Sapienza cedere a questo punto apro dal presidente Violante
Di chiudere questo primo
Nel giro di saggi raccontandoci esso stesso come dire l'esperienza della Commissione
Ripercorrendo se possibile tre punti fondamentali che abbiamo chiesto in partenza cioè quale composizione quali funzioni e quale no ruolo del Senato all'interno della forma di governo alla luce le prospettive di riforma grazie
Ma io mi scuso avevo avvertito gli organizzatori che se le auto con ritardo perché
Capitato l'altro impegno
Stamattina presto
Dunque là sotto se si rispondo rapidamente noi chiudendo perché non non ho ascoltato nel pretesti l'ultima parte di Beniamino
E poi anche Stefano però ascoltato tutto e sia un po'la compagnia di giro quindi conosciamo le opinioni che abbiamo rappresentato in varie occasioni tu che la seduce un punto sul quale mi per premeva richiamare l'attenzione che la vostra attenzione che ringrazio per questa iniziativa e spero che si moltiplicano queste iniziative né come bisogna far capire chiaramente insomma di che cosa stiamo discutendo
Perché vedo che nel dibattito come accade in tutte le cose come di carattere fondamentale ci sono i credenti i bigotti i cinici tra Chiesa riformata ci sono dei quattro
Quattro ed abbiamo visto come gli ultimi giornali ho visto un fiorire di posizioni di questo tipo non attorno al tema della
Riforma e così via soprattutto come dire stiamo assistendo a un processo di uso politico della Costituzione
La Costituzione e non usata come patto tra i cittadini ma come strumento per come dire orientare una legittima posizione politica sia ben chiaro ma solo che lo costruzione diciamo tutti si nato che non serve a quello
Ciò non serve
Sì io posso essere benissimo contro un Governo legittimo ma se uso la Costituzione strumentalmente al fine di essere contro Governo sbaglia
Sotto se sono un costituzionalista cogliere quindi ecco qui c'è allora c'è un punto da chiarire su questo dato qui lo dico perché noi avremo mercoledì il voto del Senato sulla il secondo voto del Senato cioè il terzo complessivo sulla riforma della procedura
E su questa riforma ce ne sono alcuni equivoci che mi permetto di chiarire perché dichiara disordine esplicare perché altrimenti c'è chi parla come di una cosa c'è un piano citi parla su un altro il piano si incontra
Che cosa dicono coloro che contestano questa riforma
La prima cosa che dicono che bisogna restituire la però i centotrentotto non si tocca perché bisogna restituire la parola i cittadini
Centoventotto cosa dice dice questo che il ci sono le quattro votazioni così e come sapete estende nella seconda votazione della Camera e Senato non c'è la maggioranza dei due terzi si può chiedere il referendum
L'attuale maggioranza di Governo a più dei due terzi dei voti tanto alla Camera quanto al Senato
E quindi se non si tocca
L'articolo centotrentotto la maggioranza di Governo coincide con la maggioranza costituente
Ipotesi era che dedicherà del tutto so se è chiaro che era del tutto fuori dei costituenti
Il quale l'ho messo quella soglia così alta poco perché sapevano che difficilmente sarebbe arrivato ma semmai la terra e due terzi e questo avrebbe coinvolto anche l'opposizione politica nel processo di riforma costituzionale
Chi propone oggi il progetto di riforma dice curativo e due noi due testi ce l'abbiamo però non vogliamo che la nostra posizione Quinci Ida con quella della maggioranza e quindi diciamo che in ogni caso si può avere il referendum mi pare che sia
Saluto Gaetano Quagliariello un'altra sono argomenti che conosce peraltro
Il
E quindi
Quindi la riforma che si vuole fare è una riforma per i cittadini perché i cittadini si esprimeranno sul contenuto della riforma cosa che non potrebbero fare se non ci fosse la modifica dei centotrentotto vorrei fosse chiaro questo
Seconda questione si costituisce la Commissione dei quaranta che espropria le Commissioni parlamentari no discorso completamente diverso
Perché le Commissioni Affari costituzionali Camera e Senato sono costituite sulla base del premio di maggioranza
Cioè non corrispondono e i voti che ciascun partito ha dato ma corrispondono i voti che ciascun partito avuto scusate
Aumentati per chi l'ha avuto quelle prima di maggioranza
La proposta di legge costituzionale ed è pura
Nella Commissione dei quaranta la presenza dei partiti da premio di maggioranza e quindi da un peso maggiore il voto dei cittadini in questo quadro di lì non si tocca centotrentotto vuol dire che si dà sia la massima fiducia la maggioranza di Governo sostanzialmente utile questo
Ed è evidentemente un come dire una contravvenzione sulla quale chiedo che sia opportuno richiamare l'attenzione
Dell'opinione pubblica
Il
L'altro dato come dire
Che emerge da questo tipo di cose guardate siamo in fondo al baratro
E allora allora usiamo la Costituzione
Ma sì siamo in fondo al baratro e
Ebbene uscirne per riformare la Costituzione Grosseto un pezzo dell'intervento di Beniamino Caravita e anche Stefano accecanti che faceva riferimento giustamente
Alla parte relativa alla forma di governo
Nel senso che quando si propone io spero che poi con il Parlamento si è d'accordo che dà fiducia si è dato solo Presidente del Consiglio
Che Presidente Consiglio nomini e revochi ministri chiarirsi possa butta giù un Governo soltanto con la sfiducia costruttiva non a vuoto come accade adesso ma avendo già definito che il successore
Che il Presidente del Consiglio possa chiedere ottennero scioglimento dalla Camera se la Camera entro dieci giorni non elegge il nuovo Presidente del Consiglio di fare questo è un dato come dire che agli occhi dell'opinione pubblica agli occhi del Paese rafforza il Governo perché ho bisogno disperato di stabilità
Non abbiamo fatto informe sinora perché i Governi nella Prima Repubblica dura un anno nera secondo un anno e sei mesi non ho ombra successo ma in diciotto mesi non per nessuna riforma serviranno non ce la fai
Con i tempi che ci sono le procedure che ci sono e così via
Attratto come dire come dicevo mi amico se siamo in fondo un baratro o Nesci o lo arredi e si decide di vivere perché altrimenti non c'è alternativa rispetto a queste così perché non vogliamo ridare il baratro cerchiamo di uscirne per uscire di riformare
Di riformare il sistema costituzionale ora quanto per quanto riguarda il merito il
Come sanno coloro che se con queste cose la mia personale opinione è che il
I Comuni essendo un po'la struttura
Storica fondamentale del nostro Paese come l'Under per per la Germania insomma
Il rapporto è questo
è chiaro che devono essere presenti in un luogo che tiene insieme il rapporto Stato tornerò cali Occhiuto nomi invece questo non non c'è da discutere questo punto
La questione come
Si sono apparsi sono affacciate nel corso del dibattito a due soluzioni
La soluzione anzi tre soluzioni lo dico nel corso la soluzione era quello che il Consiglio regionale fosse integrato ciascun Consiglio regionale fosse integrato da un parure pari numero di Sindaci
E insieme leggessero i i senatori e Regione al di fuori di sé stessi al di fuori tanto della dei sindaci tanto di consigliere regionale
Una seconda ipotesi è stato che il
Il così regionali e leggessero metà dei senatori l'altra lettere chiesero il caldo
Ci hanno spiegato che pratica non funziona non hanno ancora per lo meno non so se funzionano eccetera
L'altra ipotesi e quella per la quale
Forse da più
Tutto accettabile
Che metà dei consiglieri senatori demolite così regionale l'altra metà dall'assemblea dei Sindaci e la Regione
Ma sempre al di fuori di sé
E per un motivo molto semplice per i Consigli regionali perché non prevede la stessa persona che venisse le funzioni legislative una religione Alfredo nazionale
Per quanto riguarda i Sindaci perché però è sempre delicato
Fa digerire che non ci sta nei Consigli regionali ci sono i sindaci sono quindi occorre a metano si tratti di sindaci non di grandi città prima
Queste cose si vedranno da quanto I potere Senato se n'è già parlato con
Con chiarezza quindi non sto
Qui a ripetere
Il punto vero è questo che ho presente che tutto questo rientra nel concetto di forma di governo in senso lato
Perché tutti questi problemi entrano nell'assetto complessivo insomma tra governasse di un Paese perché abbiamo pensato in ordine alle leggi di fissare un principio di questo genere che leggi ordinarie hanno il voto finale sempre della Camera
Con possibilità del Senato di richiamare
La legge votata dalla Camera entro un certo più certo breve tempo di proporre modifiche entro un periodo di tempo se non si propongono modifiche la
Di testé approvato
Sulle modifiche proposte dal Senato sì pronuncia definitivamente alla Camera questo meccanismo
Per le leggi costituzionali non sarebbe così perché leggi costituzionali resterebbero bicamerali
è così come resterebbe bicamerali le leggi che riguardano specificamente l'attribuzione di risorse particolari a Comuni enti locali per ovvi motivi insomma no
Cioè quello è un luogo nel quale si ricostruisce una rete di relazioni tra Stato regioni e autonomie e così via il un punto su quale ci siamo ci siamo soffermati quello delle leggi organiche
Le leggi organiche che sono previste nel sistema francese sistema spagnolo sono leggi le quali si trova a metà strada tra la Costituzione ed elegge ordinarie
Mettiamo l'ordinamento giudiziario dovrebbe essere fatto con legge organica
La legge organica a un procedimento rafforzato senza entrare pienamente né per il processo costituzionale però un po'più solide rispetto alle altre e costituisce un parametro di valutazione della costituzionalità delle leggi ordinarie
Queste sere il voto finale sarebbe sempre e comunque della Camera
Su questo tipo di leggi organiche però si è discusso tra possibilità che la Camera possa respingere l'osservazione se i richiami del Senato soltanto maggioranza assoluta quello che si apra senso giusto per dare un peso maggiore a a questo tipo di voto
Ora il problema e se riusciremo a fare queste riforme insomma entro quanto ora alcune processi forma sono falliti e non è stato male
In quanto alcuni era meglio che fallissero e sono qui devo vedere c'è stato la successo popolare rimediato alla mancanza di saggezza delle maggioranze parlamentari però guardate e qui c'è un punto di fondo per stanza chiaro
Se viene approvata con la maggioranza e due terzi la legge sulla procedura
Aggettivi fine dicembre a fine gennaio la Commissione quaranta può entrare in funzione se il Governo come sito dire riterrà di presentare come contributo a lavori parlamentari dei propri progetti legge separati e distinti sulle singole questioni
E dovremmo lavorare perché entro marzo entro ma aprire al massimo massacri
La Commissione quaranta finisca il suo lavoro e depositi il testo in Aula e questo punto il tema è molto semplice
O si interrompe la legislatura e si ricomincia da capo l'altra volta
Oppure questo è un altro gli argomenti che consolidano il procedimento c'è l'ingresso dei di governo e consente che ci sia uno come dire un'azione
Che si spieghi pienamente in modo che quando si va a votare la prossima volta si vada con un sistema completamente diverso su questo un po'
E lo spiccio credo che dovremmo
Indurre un putto tutti rappresentarci il
Credo che sia necessario io dicevo prima da la possibilità di moltiplicare questo tipo di incontri sia come dire delle università laddove possibile e sia anche con con i cittadini perché con le cose non sono semplici sono complicate
E il cittadino è bene che in qualche modo segua comprenda che cosa si sta proponendo
Perché si riteniamo che è necessario procedere a questo queste riforme ebbene che lo si faccia in modo non separato da un'opinione pubblica perché comunque l'opinione pubblica
Altrimenti come accade in genere forzata manipolate su un punto di fondo insomma che nel passato i partiti formano l'opinione pubblica oggi l'opinione pubblica che fra i partiti fece rovesciato il meccanismo
E e allora per evitare quindi è che ci siano spinte irrazionali o convenienze o cinismi che preme a ragione nell'altra spiegare chiaramente pienamente che cosa si vuole proporre anche acquisire
Valutazioni suggerimenti da parte dei cittadini e dibattito pubblico non è un fatto negativo e chiedo che rende il processo ancor più partecipato il rispetto a quanto non debba essere
Questo è tutto quello che che volevo dire in un recente convegno il Presidente mentore Corte Costituzionale Flick che non ha fatto parte è uno dei pochi non saggi diciamo così perché se ci si era quasi tutti là dentro
è uno non sa non saggio il quale ha detto beh
Io apprezzato la civiltà e la laicità
Con le quali sono stati affrontati questi temi io spero che questi due caratteri di laicità di civiltà rimangano in tutto il percorso del confronto tutte le soluzioni possa essere cambiate migliorate corrette su questo non c'è dubbio l'importante è che lo si faccia
Con un grande rispetto reciproco perché questo è l'essenza di un clima
Di riforma costituzionale se lo si fa in un clima di guerra di più conflitti scontro eccetera è chiaro che è difficile procedere su questo terreno quei come ha detto un'altra occasione
Poiché pare che tutti vogliono del Foro e non si capisce vi intenti pare che sono diversi ricordavo la storia del merito e missionari implicito nella sala africana attraversando la e vede che gli viene incontro un leone non essa chiude un Cino
L'avete preoccupato questi divengono pro o contro
A che le ho trovato un parcheggino chiamarsi
E pregare Nostro Signore di Dio fai che abbiano un comportamento che siamo fra chi avere un comportamento che siamo
Ah per gli occhi e vede che gli onesti inginocchiato davanti a lui
La leonessa dietro sin ginocchiata
E di Uncino pure speranzosi del GRAL sessione ti ringrazio per quello che è fatto e quell'atto sente leone che dice signore bene dice il nostro passato e quindi volevo
Vuole evitare che
Come evitare che la situazione
Finisca così grazie
Grazie Presidente Violante chiederei a questo punto al ministro Quagliariello qualora insomma lo voglia di di intervenire e oltre di parlarci della storia della sua esperienza
All'interno della Commissione per quanto riguarda bicameralismo come mente il tema di oggi anche di riprendere se vuole il discorso che appena ha portato avanti Presidente Violante con riferimento alle prospettive senza ovviamente individuare le date che sono per così dire altamente
Difficile a prevedere stante la situazione attuale ma perlomeno per darci un'idea del percorso che verrà fatto nei prossimi mesi nelle aule parlamentari ricordo che il professor Quagliariello appunto potrà essere ministra anche professor viale starà comparata alla LUISS
Ed è se
Storia contemporanea
Comparata con comparata pubblico contemporanea peraltro è stato anche mio professore di Storia contemporanea I tempi quindi come dire lo ricordo abbastanza bene ed è ricordo doppiamente
In de sulle perfette come dire per quanto riguarda me particolare ed è doppiamente saggio perché è stato anche saggio nel gruppo di lavoro istituito presente Napolitano il trenta marzo mila tredici sì perfetto grazie
Allora vi ringrazio molto non solo di questo invito ma anche di questa presentazione
Io penso esattamente come il presidente Violante che appuntamenti di questo tipo sono molto importanti perché sono le cose
Della riforma non sono così scontate
Io penso che non fosse nemmeno così scontato il fatto
Che
La Commissione arrivasse a degli esiti perché non solo esiti univoci
Ci sono su alcuni punti un ventaglio di proposte ma che arrivasse a attenere queste proposte all'interno
Di un
Percorso fortemente unitario non era scontato questo per due ordini di motivi
Il primo
E e che in realtà in quella Commissione c'erano orientamenti del pensiero costituzionale molto differenti che in passato erano stati diciamo
Uniti più dalla incomunicabilità
E non da una volontà di lavorare insieme
è il secondo perché in realtà
Questo
Sono e per il doppio cappello a cui ha fatto riferimento
Il mio ex allievo saprà fare ragionare insieme trovare delle soluzioni quaranta professori universitari più o meno un Consiglio di Facoltà non è la cosa più facile del mondo
Per quale motivo
Gli esiti sono stati esiti felici e sono stati gli esiti che
A esposto il presidente Violante io credo che il motivo
Stia nella consapevolezza profonda di un
Aspetto che invece nel nostro dibattito pubblico spesso sfugge
Noi non ci troviamo in un momento ordinario della nostra vita nazionale e non ci troviamo in un momento ordinario della nostra vita istituzionale ecco questo Paese si è trovato
Sull'orlo di quel baratro
All'interno del quale
Diciamo ci resta l'alternativa esposta dal presidente Violante rimanerci o arredarlo sotto
Diversi aspetti
Siamo abbiamo sfiorato più volte
Una situazione insostenibile da un punto di vista economico all'interno di una crisi epocale
Dell'Europa che e certamente la crisi più profonda dell'epoca contemporanea non c'è paragone possibile nemmeno con il mille novecentoventinove
E c'è un altro aspetto
E che questa crisi sta durando più di una guerra del Novecento siamo in quell'ordine di di armi
Ed è facile immaginare che dopo questa crisi nulla sarà come prima non saranno come prima le culture politiche non saranno come prima
Le dinamiche sociali
Non saranno come quelli di prima i compiti dello Stato perché nel frattempo ci sono delle cose che si stanno modificando in
Maniera permanente
Ecco all'interno di questa situazione c'è un secondo aspetto
Che le nostre istituzioni sollecitate dalla crisi
Sono
Entrate
In difficoltà ancor più di quanto non lo erano
Insomma non credo che sia
Una cosa difficilmente
Dimenticava bile quanto è accaduto
Solo pochi mesi fa dal momento delle elezioni fino al momento della
Elezione del nuovo Capo dello Stato cerchiamo di ricordarlo noi abbiamo con le ultime elezioni archiviato
Quello che era l'aspetto
Determinante di quella stagione di quel secondo tempo della Prima Repubblica che si era aperto del novantaquattro
Dal novantaquattro in poi bene o male noi avevamo avuto uno scontro bipolare all'interno del Paese noi
Ci siamo trovati dopo le ultime elezioni ad avere
Tre poli e mezzo
Anche quattro e quello che più
Importante e che il Polo antisistema apertamente anche il sistema
E quanto sia anti sistema lo si comprende assistendo anche solo ad una
Seduta parlamentare B quel partito
In Italia alla Camera
Ha preso più voti di tutti gli altri partiti
Perché il risultato diverso soltanto se consideriamo i voti degli italiani all'estero cioè una cosa
Assolutamente impressionante è saltato quindi lo schema bipolare ed è saltato anche dal punto di vista logico
Lo schema rappresentativo perché
Lasciamo perdere qualsiasi problema di costituzionalità su questi parlerà la Corte valori
Siamo stati
Bove ornati da una legge elettorale io non l'ho mai considerata la peggiore legge del mondo cioè ce l'ho sempre cercato di fare discorsi razionale su questa legge
Questa legge elettorale è stata fatta in un momento nel quale
I polli erano prevalentemente due
E che erano due polli che tendevano a conquistare il cinquanta per cento che si praticavano anche nel Paese in questo senso
Al punto tale che questa legge elettorale delle precedenti due occasioni non ha mai dato
Un premio di maggioranza
Superiore al dieci per cento perché questi poli erano intorno al quarantacinque quindi quello che c'era come prevede in maggioranza era un prete maggioranza limitato di quelli diciamo sopportabili
Da una legge di tipo proporzionale
La cui distorsione rappresentativa e tutta quanta affidata al premio di maggioranza
è accaduto che questa legge ha operato
In una situazione nella quale la prima coalizione è arrivata sotto il trenta
Non
Si è avvicinata al cinquanta ma è scesa sotto il trenta
E ha preso soltanto novanta mila voti in più
Del secondo classificato in termini percentuali cui poi parlo sotto il controllo Di Stefano Ceccanti che mi correggerà il fare impresa farà le note a piè di pagina
Mi pare intorno allo zero virgola tre per cento
Questa differenza lo zero virgola tre per cento alla Camera dei deputati è stata pagata
Con in questo modo
La prima coalizione ha preso il triplo
Dei parlamentari della seconda fondamentalmente la prima collezione andata sopra i trecento rappresentanti la seconda si avvicinate accento
Una distorsione di questo tipo non è stata
Prevista e non si è verificata nemmeno
Nel momento nel quale le nostre elezioni erano state governate dalla legge Acerbo
Cioè da
La legge da cui poi nacque
Di fatto l'egemonia fascista io questo discorso lo farei esattamente negli stessi identici termini se
La prima coalizione fosse stato il centrodestra la seconda fosse stata il centrosinistra e le conseguenze di questa
Rottura
Della rappresentanza non le abbiamo pagate come se fosse una specie di legge del contrappasso immediatamente dopo al momento dell'elezione del Presidente della Repubblica
Laddove una maggioranza così grande ma così poco radicata nel voto popolare a
Causato il fatto che quella maggioranza diventato una maggioranza incontrollabile
Con
La circostanza per la quale
Per lo più
Gran parte di quei deputati eletti attraverso le primarie
O la circostanza per la quale nel momento nel quale c'era da eleggere la massima magistratura dello stato in un momento così pericoloso una parte dei parlamentari della maggioranza preferito risponderà Twitter piuttosto che al proprio partito
E siamo arrivati in una situazione nella quale
Il sistema si stava bloccando
Erano già stati bruciati due candidati eccellenti
è pareva
Non ci fosse nessun altro candidato sul quale si potesse raccogliere
Una maggioranza questo il motivo per il quale
Col cappello in mano tutte le forze politiche sono andate
Da una persona che aveva già traslocato
è che aveva terminato il suo servizio per lo Stato e lo aveva fatto anche bene dicendo per favore rimettete in gioco perché sono in gioco i destini della Repubblica e delle nostre istituzioni
Noi tutto questo in maniera molto italiana tendiamo a dimenticarlo è accaduto soltanto pochi mesi fa e da questa situazione di emergenza
è nato
Questo strano governo delle larghe intese
Perché questo Governo emendato
Dal fatto che
Fosse finita una conflittualità tra centrodestra e centrosinistra non è che è nato
Dal fatto dalla circostanza che su una serie di punti che fanno riferimento a culture politiche radicate nella società si fossero dimenticate le differenze
No a tutto questo era assolutamente chiaro la il Governo è nato da una situazione di emergenza e di realismo
Abbiamo fatto i conti con la realtà e abbiamo capito che questo Paese doveva essere governato e che questo nella condizione data era l'unico Paese che lo poteva governare e da questa considerazione è nato anche il passo successivo
è cioè che questo Governo serve se fa le riforme e se ci mette nella condizione di non trovarci ancora magari a distanza di sei mesi soltanto perché qualcuno ha avuto qualche amnesia nella stessa situazione nella quale ci siamo trovati cinque mesi fa
Io sono spesso poiché
Dicono che sono tra virgolette un moderato parola che non mi piace
Sospettato diciamo di
Collusione con gli ambienti centristi e ci dicono che io lavoro per il mio centrismo ecco
O
Sono invece sei mesi con la riforma
Che cerco di lavorare contro una prospettiva neo centrista come prospettiva definitiva è obbligatoria per la storia di questo Paese
Nel senso
Che o le riforme le facciamo e quindi nel due mila e quindici avremmo la possibilità
Non soltanto di a vere
Un Senato federale che funzioni come sede NATO fu federale veramente e che quindi dia quella camera di compensazione che è sempre mancata tra il legislatore nazionale
E il legislatore regionale per cui la Corte costituzionale si è trovata svolgerà un'impropria funzione
Di
Di sostituzione
Non solo
La riforma del Titolo quinto ma nel due mila quindici noi dobbiamo sperare di avere una situazione nella quale
Il cittadino possa scegliere chi va al Governo
E chi fa l'opposizione in maniera
Finalmente ordinata evitando
Di perpetuare
Questa situazione che è una situazione emergenziale che può funzionare soltanto nel momento nel quale il Paese si trova in emergenza per
Che
I diversi attori politici si accorgono di avere qualcosa in comune e questo qualcosa in comune si chiama per l'appunto Italia
Ecco coloro i quali invece
Sottovalutano l'importanza delle riforme
E lo fanno a volte in nome di una presunta purezza perché non bisogna contaminarsi con l'altra parte e io sono convinto che stanno lavorando o ad un a due prospettive o alla prima
E cioè
Che
La più probabile
Perché se
Questo Governo fallisce ci porta elezioni di nuovo tra pochi mesi
Noi ci troviamo di fronte a una situazione per la quale il centrodestra centrosinistra per non essersi voluti intendere e non aver voluto cogliere quest'ultima occasione quella di fare le riforme
è volere essere separati il più possibile il più possibile diversi si troveranno insieme ma insieme sotto le stesse macerie che i cittadini penseranno di attribuire sia l'uno e all'altro cioè le macerie del nostro Paese
Perché chi vince in questo caso con molta probabilità sarà la forza
Antisistema oppure nel migliore dei casi
Noi
Ci troveremo in una situazione nella quale non ci sarà ancora un vincitore
E quindi non ci sarà una situazione
Di
Chiarezza non ci sarà chi svolgerà il compito fondamentale di svolgere un'opposizione costituzionale
Proponendo siccome Governo inattesa è la cosa quindi più probabile che noi
Avremmo perso altri sei mesi altre sette mesi per trovarci esattamente nella situazione nella quale ci troviamo oggi
Questo è
Il motivo per il quale io penso
Che
Dobbiamo non mettere al centro
Ma al centro anche delle nostre prospettive politiche il tema delle riforme
Io poi insomma non
Riesco ancor meno a capire la nostra parte perché noi possiamo sperare
In un processo ordinato cioè la mia parte
Quelli che me la mia parte sostengono appunto che di questo Governo e delle riforme Serport Sipos a fare a meno possiamo sperare di arrivare non a fare un patto costituente perché qui non ti il potere costituente non c'entra niente
Ma assembleare un
Patto di rinnovamento delle nostre istituzioni costituzionali e poi dopo trovare una leadership complessiva di tutto il centrodestra che possa
Sfidare quella che si prospetta o comunque quella che emerge la sinistra per questo evidentemente non abbiamo bisogno che
Anche da una prospettiva solamente di parte che questo Governo ce la faccio sulle riforme e abbiamo un interesse come italiane ne abbiamo un interesse sette mi permettete
Ma per sincerità eppure scendendo dal mio ruolo istituzionale uno
Interesse supplementare come donne e uomini del centrodestra
Perché dall'altra parte del due mila quattordici non abbia Lemmon nemmeno
Terminato un processo tra virgolette di rinnovamento di selezione di una classe politica che dall'altra parte evidentemente più avanti
E quindi evidentemente ci troveremmo ancora più
In svantaggio voglio dire un'ultima cosa e qui mi fermo
Contro l'illusione
Che tutto si possa risolvere attraverso
La riforma della legge elettorale mi sembra di aver detto parole chiare su questa legge elettorale e con altrettanto chiarezza dico che questa legge elettorale deve cambiare
E
Che a cambiarla
Dovrebbe essere il Parlamento e lo dovrebbe fare o almeno iniziare a fare prima che arrivi la Corte costituzionale tradotto in italiano perché la politica non prenda un altro colpo noi dovremmo
Perché anche su questo fatto i cittadini non gli interessa nulla della legge elettorale io vorrei sapere quanto hanno pagato i partiti diciamo così di sistema il fatto di non aver fatto la riforma della legge elettorale prima delle ultime elezioni
è stato un segnale di sfiducia dato ai cittadini un segnale di intere perché l'interesse di parte più forte dell'interesse generale
Che evidentemente poi
Nelle urne si è tradotto in qualche punto percentuale a favore delle forze antisistema
Ma io dico con chiarezza che noi dobbiamo cambiare questa legge almeno la prima lettura al Senato la dovremmo fare prima del tre dicembre
Perché per due ragioni la prima
è
Una ragione
Che fa riferimento alla legge stessa
Questa legge contrari al buonsenso prima che essere contraria alla
Ad alcuni articoli della Costituzione e quindi su questo è necessario intervenire la seconda ragione
è una ragione di civiltà
Perché è un Paese deve avere sempre una legge elettorale con la quale potersi recare alle urne un Governo non può stare in piedi perché non c'è una legge elettorale con la quale si può andare a votare questi sono i due motivi per i quali
La legge bisogna cambiarla ma le diamoci dalla testa che cambiare la legge elettorale può essere un surrogato alla riforma
Cambiare la legge elettorale che semplicemente solamente questo
Ma non serve
A rimettere in piedi le nostre istituzioni
Serve al massimo a conquistare una vittoria
Che dopo qualche mese ci si accorge essere una vittoria di Pirro perché la prossima volta successiva favorisce l'altra parte
Una riforma ha bisogno di una sua organicità
Ha bisogno di tempi e ha bisogno di stabilità di governo e deve
Prevedere
La
Riforma del bicameralismo
Quella del procedimento legislativo la revisione del Titolo quinto
La revisione della forma di governo e collegata a questo poi una legge elettorale che in qualche modo non sia legata da un rapporto di causa-effetto ma che tenga conto della forma di governo
Perché la legge elettorale ce l'ho insegnato Beggio già nell'Ottocento è parta
Della forma di governo ed è al
Assolutamente chiaro che se noi andiamo verso
Verso Parigi c'è una legge elettorale che si impone quasi come conseguenza se andiamo verso Londra ce ne una differente perché e su questo veramente
Chiudo Sennori
Non ci accorgiamo di quella che la debolezza del nostro Paese rischiamo veramente di far vincere la crisi
In momenti in cui le cose vanno bene un Paese si può permettere istituzioni che non funzionano quando le cose vanno male le istituzioni fanno la differenza e guardiamo circa un attimo intorno
In Francia noi abbiamo
Partiti politici molto in crisi al punto tale che giungono notizie che un partito di estrema destra potrebbe essere addirittura il primo partito alle prossime europee
Ma abbiamo delle istituzioni che
Funziona
E che hanno portato
Hollande apprendere il ventotto per cento al primo turno ma dopo un mese e mezzo a diventare il Capo dello Stato con una maggioranza
Coesa è stabile e anche se i suoi sondaggi sono molto brutti nessuno parla di crisi di governo in Francia o di confine del
Del mandato presidenziale quel Governo durerà e avrà la possibilità di esplicare fino in fondo quello che è una regola fondamentale dei regimi
Dei regimi
Rappresentativi i regimi rappresentativi a differenza della democrazia diretta presuppongono come obbligatorio un tempo di sedimentazione nel giudizio dell'elettore perché se no
Non c'è
Ragione per lasciare la libertà di mandato all'eletto
Chi
Opera come premier come maggioranza o anche come semplice lettore fa le sue scelte l'elettorato riflette in un determinato lasso di tempo e per questo ci vuole un minimo di stabilità di governo
E poi la volta successiva gli conferma o gli nega
La fiducia senza quel tempo di sedimentazione anche ente in in tempo di Twitter di sondaggio di altro cade
Tutta la teoria della rappresentanza
In Germania noi abbiamo avuto
Un partito che ha superato il quarantadue per cento che ha avuto un grande trionfo
Eppure non si è fatto un Governo quindi abbiamo dei problemi dal versante sul versante della forma di governo ma abbiamo dei partiti che reggono
E che
Reggono anche molto bene
E in Italia noi abbiamo la crisi contemporanea di partiti e istituzioni se non ce ne rendiamo conto e non operiamo
Una moltiplica era l'altra diventerà il moltiplicatore dell'altro e alla fine rischiamo veramente di perdere di mano il Paese grazie
Grazie ministro Quagliariello e ora comincia la seconda parte
Il convegno di oggi quella cioè in cui si chiede a coloro che sono all'interno delle istituzioni rappresentative sub nazionali quindi locali e regionali qual è
O quale potrà essere eventualmente l'impatto della riforma
E qual è la direzione da prendere
Io chiederei di intervenire in prima battuta
Peraltro rispettando un po'un trend piuttosto positivo è piuttosto raro in un convegno di questo tipo cioè il rispetto dei tempi perché siamo perfettamente in orari nonostante si sia cominciato un po'presto vi chiederei di intervenire in quindici venti minuti
Nelle prossime poco pure meno se volete insomma
Ad Alessandro Sterpa Alessandro Sterpa che vice segretario generale della Regione Lazio ed è un esperto in
In temi regionali occupa essendo sono occupato non solo dal punto di vista istituzionale ma anche dal punto di vista accademico perché un ricercatore in diritto pubblico stereo morbido buona Sapienza quindi come dire passiamo dai saggi
Sicuramente a livello sub nazionale ma sicuramente agli esperti Alessandro steppa
Grazie a Massimo grazie per questa occasione
Noi da costoro molto breve ruberò molto meno del tempo che è previsto
Che ci fosse bisogno certo punto di mettere mano alla riforma costituzionale del due mila uno per aggiustare un è una parte più ampio più
Stretto dell'articolato costituzionale uno la convinzione che ci siamo fatti un po'in tutti gran parte oltre che tra gli studiosi anche tra gli operatori
E tra
I rappresentanti di autonomie territoriali ora il tema e capire l'approccio che deve guidare questi questi cambiamenti e le soluzioni pratiche che saranno via via
Conseguite su questo devo dire che l'idea di una trasformazione della seconda Camera in Camera dell'autonomia e Camera delle Regioni
è un'idea non solo necessaria ma che da una serie di aspetti che proverò velocemente a esaminare qui con voi appare anche ormai non più rinviabile
E su questo forse deve farci pensare ciò che non è accaduto quando il legislatore costituzionale del due mila e uno ha suggerito l'ipotesi un ampliamento e la rappresentanza nella Commissione bicamerale parlamentare
Ampliamento Boyle mai concretamente eseguito
Forse voleva anche dirci che lì si poteva sperimentare già qualche forma di un funzionamento di un coinvolgimento delle Regioni all'interno delle dinamiche parlamentare
Voi sapete che questa mancata attuazione è stata più volte dalla Conferenza dei Presidenti le Regioni stigmatizzare probabilmente avrebbe oggi permesso dopo una decina di anni di valutare anche meccanismi concreti di funzionamento di quella
Comunque embrionale siede di contatto fra il legislatore nazionale gli statuti regionali
Ora però a parte questo dato
Bisogna comunque
Procedere senza questo questo elemento magari vuole essere positivo popolari negativo non lo sappiamo
Ma
Sicuramente oggi assente e allora a questo punto il tema io credo decisivo sia quello di sciogliere chi andiamo a rappresentare in quella camera i territori o gli enti
Su questo tema più volte gli interventi di questa mattinata si sono soffermati è probabile che lì dove dovremmo cercare di rappresentare i clienti
Ossia per mettere la costituzione formale di un luogo di rappresentante di questi enti all'interno del Parlamento anche perché
La rappresentanza degli enti
Diversamente dei territori permetterebbe di sopperire a quella che era nostra mancanza attuale c'è un canale di comunicazione diretto fra i legislatori
è inutile ricordare lo sa bene professor Caravita anche perché abbiamo lavorato a un progetto di lavoro di ricerca su questo
Quanto ormai il SIT la Camera la Corte costituzionale possa essere in certi aspetti un'ulteriore sedi di confronto fra Stato Regioni nella produzione legislativa ma un'impropria sede di confronto
Da ultimo venerdì scorso c'è un'altra pronuncia della Corte con la quale si
Per circa la ventesima volta quest'anno si torna la cessazione dalla deve contendere dopo che Stato e Regioni
Hanno condiviso modifiche legislative reciproca allora è evidente che quell'esperienza
Dimostra il bisogno di un luogo strutturale di confronto e quindi duro confronto fra i clienti e quindi arriva l'altro passaggio l'elezione di secondo livello
è vero l'elezione di secondo livello di per sé non porta una qualità alta o bassa del dei rappresentati
Certo è che c'è bisogno che siano i Consigli regionali e poter esprimere questa rappresentanza con un ruolo anche per i Presidenti perché inutile dire che la RAI la elezione diretta dei Presidenti non abbia Petti sulla costituzione della delegazione regionale
Ovviamente altri aspetti rimangono da chiarire ma
C'è un elemento secondo me non di poco conto un Senato federale un Senato che rappresenta le istanze territoriali sub
Statali può essere un palliativo non solo per come dicevo prima una riduzione dei conflitti innanzi alla Corte costituzionale ma può essere anche un luogo nel quale
Si costruisce un esercizio della funzione legislativa sia ordinaria che di revisione costituzionale
Tale da ridurre ab origine i temi del conflitto
Perché si è probabile
Che la stessa qualificazione di un disegno di legge da sottoporre o meno al Senato nella procedura che poi verrà
Costruita impiega tempo impiega una scelta impiego un potenziale conflitto è o non è questa legge è materia concorrente è o non è questa legge è legge pone principi fondamentali
Ma mi domando se questo tipo di
Diciamo problematiche sia
Più o meno assorbibile rispetto al fatto che una legge sia impugnata finisca innanzi alla Corte costituzionale poi magari si addirittura annullato procurando quindi rispetta la certezza dell'ordinamento giuridico
Elementi di instabilità maggiori di quanti invece che provocherebbe una seppur faticosa assegnazione e decisionali interne un procedimento bicamerale con una seconda Camera che rappresenti appunto gli enti sub statali
L'unico elemento sul quale chiudo veramente ringraziandovi ancora per questa opportunità
è la premessa che prima veniva citata dal professor Caravita della parti della relazione conclusiva del Comitato quella cioè relativa al rapporto fra un europea Stati e regioni
è evidente che
Quella quella premessa deve comunque tenere in considerazione alcuni elementi secondo noi molto importanti
Ossia il fatto che non solo la strategia europea Europa venti venti ma anche documenti come la comunicazione della Commissione diciassette due mila undici
Stanno portando le istituzioni comunitarie a un coinvolgimento sempre più forte della dimensione regionale la definizione che nello svolgimento delle politiche comunitarie
La prossima programmazione
I circa trecentottanta miliardi di euro e strano destinate per regionali vedranno un ruolo delle Regioni molto importante perché nell'assetto comunitario è prevalsa l'idea che le Regioni siano motore di crescita
Motore di crescita perché perché riescono probabilmente a differenziare le scelte politiche normative a livello regionale
Adeguando in maniera ovviamente migliore le le misure da da sviluppare allora se questo è vero probabilmente quella premessa possa ma posta all'origine della relazione va comunque diciamo analizza letta anche alla luce di quello che accade a livello comunitario
Altrimenti si potrebbe rischiare il fatto di non tenere in debita considerazione quanto sta avvenendo a livello regionale quali leggi deve fare questo Senato Flavin quali procedimenti astro coinvolto
Appare abbastanza condivisibile l'ipotesi di chi tra gli studiosi ma anche i tre componenti della Commissione
Ha sostenuto l'idea che l'elezione diretta di questi rappresentanti difficilmente li farebbe uscire dal circuito Della rappresentanza politica
Non solo della nazione ex Costituzione ma anche
Del rapporto fiduciario del Governo quello che pare chiaro è evidente che questo Senato composto vorrà presentanti degli enti sub statali non potrebbe non coinvolgeremo
L'essere coinvolto nella nell'adozione delle leggi irrisione costituzionale ma anche di quelle leggi soprattutto le materie concorrenti tesa a porre i principi
Fondamentali
Della materia va aggiunto e come non farlo in questa sede che probabilmente
Se avessimo avuto un Senato federale ha coinvolto anche nelle leggi ex articolo centosette comma due lettera p
La stessa riforma delle Province a reputo un cammino molto diverso perché lì per esempio scontiamo il noto fatto
Che da una parte la legge statale chiamata a definire il contenitore cioè i confini dell'ente dall'alta gran parte delle competenze sono di fatto disciplinate nelle materie dalla scelte di merito compiuta dal legislatore
Regionale una distonia fra contenuto e contenitore che probabilmente proprio in Senato con la rappresentanza delle Regioni avrebbe potuto aiutare a sciogliere con un procedimento legislativo
Che coinvolgesse o trovi una Camera anche la seconda relativamente per esempio alla lettera p ma gli esempi sono tanti centosedici e la regionalismo differenziato centodiciannove ad ogni Finanziaria
E più in generale le materie sottoposte alla terzo comma dell'articolo centodiciassette
Io chiudo dicendo solamente una cosa è evidente che da come sarà disegnato il Senato delle regioni o dell'autonomia
Dovremo costruire una clausola di unità in capo allo Stato potenzialmente differente
è evidente che noi potremmo di costruire le clausole di prevalenza del diritto nazionale su quello regionale in modo ottemperato rispetto alle procedure che il Senato federale sarà chiamato a partecipare alle quali sarà cala partecipare
E quindi anche alla Prodi alla produzione degli atti legislativi
Questa è una riflessione molto importante perché credo che sia diciamo ab origine preferibile ragionare su questo e solo dopo costruire la clausola comunque necessaria
Potenzialmente necessaria di una prevalenza in certi casi e diritto nazionale ma che debba essere ovviamente una clausola che non mortifichi non
Riduca gli spazi di autonomia regionale un'autonomia ripeto che sembra funzionale e due anche allo sviluppo delle politiche europee grazie
Dopo l'intervento tecnico chiederemo a questo punto la cortesia a un esponente politico di livello regionale di parla c'è appunto dell'importanza del Senato delle Regioni o delle autonomie locali nelle sue potenziali configurazioni
In particolare di chiederei anche una curiosità personale
Gli studenti dei corsi di Diritto regionale in particolari più visti che conoscono un po'la situazione
Una delle prime domande che fanno è
Ma cosa cambierebbe in un Senato delle Regioni rispetto al sistema delle conferenze che già di fatto rappresenta un po'le Regioni
è come dire conosce sicuramente l'ambiente le chiederemmo un po'di parlarci del perché l'importanza strutturale cambia appunto il punto di caduta eventualmente per il sistema Maria Teresa Petra angolini consigliere regionale che ringraziamo appunto la partecipata
E Lazio che non ho detto
Lazio e molto presente in quest'incontro perché questo sta in un buon segno perché vuol dire che ci interessa molto essere anche noi i protagonisti di questo dibattito
Allora io volevo fare due premesse e che
Sì di ricollego una quello che ho sentito fino adesso
Sono veramente d'accordo con quello che diceva Violante che in fondo i cittadini si aspettano da noi di aver la capacità di far funzionare le cose cioè di essere capaci di fare un'operazione complessa
Come quella della riforma
Trovando delle soluzioni che non contrappongono le Regioni i Comuni e gli interessi ma
L'onere di chi si occupa di questo e di assumersi la responsabilità
Di trovare una soluzione io questo lo dico perché questo è un argomento così spinoso soprattutto nei rapporti
Tra Regioni e Comuni che è molto facile cadere in una situazione nella quale
Poi non si riesce a trovare la soluzione io penso che se c'è una cosa che non ci possiamo permettere in questo momento in questo Paese
E di dimostrare di non essere capaci di governare cioè vale a dire di assumersi le responsabilità e trovare le soluzioni migliori possibili
La seduta secondo ragionamento prima Caravita sanatoria ha detto
Discende il le Regioni hanno scarsa capacità di legiferare allora io sto da pochissimo tempo in Consiglio regionale
Nell'Ufficio di Presidenza vengo da un'esperienza civica perché stava in un'associazione cittadinanza attiva
E mi trovo in una regione che è stata una di quelle diciamo che non è che approvo lavorato benissimo se vogliamo essere molto gentili
è evidente che
Se noi facciamo una riforma abbiamo anche il problema
Di far sì che i Consigli regionali funzionino meglio io questo me lo pongo il problema
Per esempio c'è tutta una serie di regolamenti che rendono estremamente difficile far funzionare il Consiglio l'altro giorno ne abbiamo fatto una riunione di Consiglio regionale in cui siamo stati quasi tutto il giorno solamente a parlare dell'ordine dei lavori
Cioè è chiaro che se i cittadini chiedono efficienza efficacia capacità legislativa
Noi dobbiamo mettere mano a una semplificazione se a strumenti di efficacia di efficienza che facciano sì che poi gli organi servono a quello che devono servire
Questo però non toglie che poi la fine questo è più una riflessione che altro
E vero ne possiamo fare ottime difforme e sicuramente ci aiutano possiamo far funzionare tutti gli organi di cui
La nostra Repubblica si compone ma se non c'è la buona politica
è molto difficile che siano solo questi strumenti ad aiutarci quindi ci vuole una forte volontà politica fare delle buone leggi e a superare anche e mi ha molto colpito in una discussione su regolamenti
Del Consiglio regionale del Lazio che alcuni consiglieri dicevano non si possono cambiare i regolamenti riducendo queste perdite di tempo infinite perché vuol dire attaccare la democrazia
Allora quella non è democrazia quella democrazia delle chiacchiere cioè che non porta assolutamente le risposte a quelle esigenze che i cittadini ci pongono
Di far funzionare le cose nel rispetto
Anche delle maggioranze delle minori in minoranza e così via io volevo dire qualcosa soprattutto in relazione alle questioni che mi sono state poste in rappresentanza in questo caso della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee elettive le regionali perché la Conferenza
Ha lavorato su questo qui vedo alcuni
Esponenti ed esponente del Presidente del Molise
E noi abbiamo prodotto un documento che
In qualche modo c'è peraltro concordato con la Conferenza Stato Regioni quindi più o meno abbiamo una posizione molto vicina
Nella quale abbiamo
E cercato di elaborare un nostro punto di vista noi partiamo dal punto di vista che questo è stato detto parecchie volte oggi che quando sia una cosa meravigliosa come la nostra Costituzione
E il nostro dovere lavorare per aggiornarla e fare una buona manutenzione
è proprio nel rispetto della Costituzione che noi dobbiamo
Lavorare perché sia sempre più rispondente a quello che
Il Paese chiede noi condividiamo in pieno il lavoro che ha fatto la Commissione i lavori che sono stati presentati da apprezzamenti per Quagliariello anche per intervento che ha fatto prima
Ovviamente siamo d'accordo con il Senato delle regioni dell'autonomia e poi ci rientra ritornerò
E riteniamo che ci siano due aspetti che vanno considerati il Senato delle Regioni e delle autonomie tra le funzioni che vengono indicate nel documento dei saggi
C'è la funzione di controllo e valutazione delle politiche pubbliche
Io vorrei sottolineare questo aspetto che qui non se n'è parlato
Perché in realtà è una delle funzioni che anche nei Consigli regionali si stanno cercando di impiantare con il programma capire per esempio
Che pasticche noi non solo facciamo le leggi
Ma andiamo a fare quell'azione di controllo positivo nell'azione di governo ma anche nella nostra capacità di aver fatto delle buone leggi attraverso un sistema di indicatori di strumenti che ti permettono di fare
La valutazione delle politiche pubbliche
Se noi facessimo al Senato religioni
Con questa funzione è una cosa anche di modernità di grande innovazione democratica per il nostro Paese
Cioè di capacità di andare a valutare anche l'azione politica nella sua capacità di essere efficace poi nei confronti dei cittadini
Così come ma non lo ripeto
C'è la questione di cui parlava Sterpa cioè noi l'abbiamo fortemente sottolineato questo
Livello dell'Europa cioè noi dobbiamo si fare la semplificazione amministrativa e istituzionale dobbiamo
Sicuramente aumentare la capacità di rappresentare non solo la politica ma i territori ma soprattutto rispondere a questa idea che l'Europa in qualche modo ci ha
Trasmesso
Con i suoi trattati che riconoscono i territori non su più solo come terminali delle politiche ma come proprio per i propri protagonisti per la loro realizzazione
E questo ovviamente anche i Parlamenti regionali hanno un ruolo da questo punto di vista mi volevo soffermare chiudo sulle chi deve andare nel Senato delle Regioni
è una questione non facilissima da affrontare
Perché da una parte io sono d'accordo e della Conferenza ha espresso questa valutazione quindi io mi attengo al documento che noi abbiamo votato che ci sia una rappresentanza che emerge dai Consigli regionali
Così come ci siano i presidenti
Però
Quello che diceva Caravita
Cioè se tuo far funzionare un organo ci devono essere delle persone che ci lavorano praticamente a tempo pieno
Perché se no non riesce a fare niente o riesce a fare molto poco si riunisce molto poco
Allora
Il pro questo lo pongo agli esperti come si conciliano questi due livelli c'è la capacità di essere effettivamente rappresentativi
E non creare dei potenziali conflitti tra livello regionale
E il livello nazionale proprio perché nasce il il Senato delle Regioni con l'esigenza di avere un organo che
Ha una capacità di intervento proprio che
A proposito di quello che i cittadini si aspettano da noi c'è vale a dire di non andare
A me mettere un posso contante poltrone no ma un luogo dove effettivamente si riesce a fare questo lavoro sia di verifica delle politiche ma anche
Né di conto e di aumentare la forzano della rappresentanza del livello territoriali a me non è chiaro perché mi sembra importante tutti e due gli aspetti
E quindi lo pongo hai I saggia la Commissione che sta lavorando e credo che un po'come monito generale
Io non credo che le conferenze non servano prima niente sinceramente penso che
Noi dobbiamo se ci accorgeremo che non servono a niente
Dico una cosa così forse perché è la prima volta che mi trovo in un Consiglio regionale le chiuderemo cioè voglio dire non è che nessuno ci ha nessun organo che deve rimanere a vita se non serve ma io sono stato
Sicura che invece questi momenti di raffronto
Tra il responsabile delle politiche regionali abbiano una loro ragion d'essere però appunto non ci sono feticci dice non ci sono ed istituzioni da difendere ad ogni costo
Io vi ringrazio credo che sia molto importante noi cercheremo di farlo nella Regione Lazio
Portare questo dibattito a livello regionale noi ho visto che ha in Lombardia stanno per realizzare
Una seminario proprio sulle riforme istituzionali e le Regioni lo hanno appena fatto in Valle d'Aosta
Noi io giallo annuncio non ci stiamo mettendo d'accordo con l'Università La Sapienza già per fare anche nel Lazio con i consiglieri comunque regionali con la Giunta
E tutti e i Sindaci soprattutto un momento di discussione comune proprio perché noi dobbiamo trovare una soluzione e non generare conflitti ma trovare soluzioni perché quello che i cittadini si aspettano da noi grazie
Grazie mille a questo punto facciamolo un ulteriore salto un ulteriore passaggio di qualità passando agli enti locali questo punto di vista chiedendo appunto potrà presentare di e degli enti locali in particolare da Giovanni Crema da presenze legautonomie
Dici perché secondo gli enti locali eh eventualmente una proposta da approvare a portare avanti o meno e quali eventualmente le criticità che possono emergere per quanto riguarda
La vita di tutti i giorni anche degli enti locali chiederei anche Luis di restare nei dieci quindici minuti
Previste per gli altri interventi grazie senza dubbio buongiorno
Questa mattina il collega Marco Filippi rischi compiutamente ed in maniera esauriente illustrato il perché
Appare sempre più urgente e ineludibile completare in parte correggere quanto già attuato per la nostra struttura istituzionale
Avviare la riforma del Parlamento per una sola Camera che mantenga il potere di dare la fiducia i Governi e di fare le leggi è una seconda quella delle regioni dell'autonomia
E quindi razionalizzare il sistema degli enti locali con riferimento della Carta delle autonomie impegnando la sul ruolo fondamentale dei Comuni
Mirando ad un sistema di un governo territoriale che sia adeguato i nostri tempi evitando sovrapposizioni e duplicazioni allargando la dimensione degli enti superando una polverizzazione divenuta
Sotto tutti gli aspetti insopportabile
In questo rinnovato e modificato quadro va attuato seriamente e coerentemente il Titolo quinto della Costituzione
Il fatto che non vi sia oggi un disegno leggibile affidabile per i cittadini e segno di una sconfitta che vale per tutti
Può non valere per chi vuol godere ancora di un potere personale residuale asserragliato nel palazzo a salvaguardia di interessi che niente hanno a che vedere con quelli di un Paese intero
Così non può durare secondo me ed esigenza del cambiamento un dovere della classe dirigente sia locale che centrale
Questa è la ragione che rende necessaria una nuova cultura autonomistica
E la riforma in senso territoriale della seconda Camera e fondamentale per il riassetto complessivo di cui il nostro Paese ha bisogno come molti di noi hanno sostenuto in Parlamento fin dalla riforma della tredicesima legislatura
E non sarebbe assolutamente bastato dicemmo inascoltati provvedere al trasferimento di competenze legislative con la riforma del Titolo quinto
Antica al tentativo ancora purtroppo incompiuto di trasferire quelle amministrative con la Carta delle autonomie e all'avvio avvenuto in modo demagogico e contraddittorio del federalismo fiscale
La scelta di tipo unto anticamente federalista necessità di rendere costituzionali le forme di cooperazione con una seconda Camera dell'autonomia
Un organo di cooperazione inserito nel cuore delle istituzioni statali consente infatti di sdrammatizzare i conflitti tra enti e di consentire che le decisioni materie miste siano dibattute attraverso un procedimento strutturalmente misto
E di evitare
La montagna dei ricorsi chiesta soffocando la Corte costituzionale come ricordato prima in maniera molto egregio
Questo perché è necessario che la cooperazione passi per linee istituzionali e non politico partitiche
La logica dell'autonomia implica cioè che la cooperazione avvenga attraenti e loro organi
E che i soggetti che la realizzano sia incentivati a far prevalere la propria identità istituzionale
Di appartenenza all'ente e di perseguimento dei suoi interessi piuttosto che a quella partitica anche di carattere nazionale
Ciò potrà favorire lo sviluppo di politiche regionali
E la continuazione della contaminazione tra indirizzi partitici centrali e indirizzi autonomie locali
La creazione di una classe dirigente autenticamente locale capace di dialogare con quella nazionale imposizione non subordinata e l'unico opportunità per lo sviluppo di dinamiche autonomistica
Per questa ragione le scelte organizzative in ordine alla cooperazione devono privilegiare una composizione degli organi che favorisca la responsabilità verso gli enti e verso le comunità locali
Piuttosto che quella verso i propri partiti di appartenenza
Detto in altri termini la seconda Camera non solo non può essere letta in modo svincolato dalle dinamiche dei sistemi politici locali ma deve ad
Attuare il vincoli di mandato nei confronti delle regioni di provenienza
Non si tratta dunque di scegliere semplicemente la rappresentanza nazionale attraverso un canale differenziato
Ma di formare una Camera i cui membri siano portatori di un mandato a mediare in sede centrale tra gli interessi della propria comunità e quelli dell'intera Nazione
Sul piano finanziario contrariamente a quanto è sempre avvenuto la concreta determinazione dell'autonomia finanziaria non può essere determinata in forma unilaterale dal legislatore
A meno che questi non agisca all'interno di un bicameralismo differenziato su base regionale
Sul versante delle funzioni amministrative e della loro ripartizione tra gli enti territoriali
Si deve scongiurare la possibilità invero assai concrete che essa avvenga affidata alla decisione unilaterale dello Stato attraverso una riserva di legge
L'ottimismo sugli effetti virtuosi ascrivibili alla mera enunciazione del principio di sussidiarietà non pare così realistico
è necessario prevedere strumenti più definiti per la distribuzione delle funzioni d'altra parte è assolutamente necessario arrestare la tendenza
Ad un utilizzo indiscriminato da parte dello Stato di strumenti quali gli atti di indirizzo e coordinamento che espongono l'Amministrazione regionale e locale a rischio di una cronica ingerenza dello Stato
Allo stesso modo i poteri sostitutivi devono venire esercitati con sufficienti garanzie per gli enti sostituiti
Le esigenze degli altri enti locali si devono risolvere all'interno di un'organizzazione regionale che ne garantisca in maniera adeguata l'espressione
Secondo un modello maggioritario negli Stati composti appare preferibile un modello di parallelismo organizzativo
Così come i rapporti tra Stato e Regioni i primi due livelli territoriali
Sono regolati della Costituzione e si realizzano attraverso strumenti di raccordo costituzionalmente previsti i rapporti tra Regioni e gli enti locali cioè i livelli territoriali più bassi
Devono trovare la propria dimensione ottimale nell'aria regionale
Venendo disciplinati dalle norme regionali statutarie con la garanzia di istituti di raccordo organizzativo e procedimentale la cui necessità sia affidata direttamente dalla Costituzione
Questo volemmo quando demmo con legge costituzionale come Parlamento l'autonomia statutaria alle Regioni
Infine la seconda Camera deve avere un ruolo determinante nel disciplinare la tutela dell'autonomia regionale in relazione all'incidenza del livello comunitario
Ciò deve riguardare sia la fase ascendente
Cioè
Il dal processo preparatorio interno le decisioni comunitarie che quella discendente attuazione decisione sovranazionali
In particolare si deve scongiurare l'adozione di atti statali di invasione della competenza regionale fondati sull'alibi della necessità comunitaria
Elemento noi e da tempo che i larghi settori dell'organizzazione delle Couto non mie si preferisce che e del futuro Senato facciano parte si è rappresentante delle Regioni quanto rappresentanti dei Comuni
Visto però che un numero consistente come è stato ricordato questa mattina di componenti della Commissione per le riforme costituzionali prevede anche
Che si potrebbe adottare una soluzione che mantenga l'elezione diretta del Senato
Credo che questa ipotesi possa essere valutata solo se nello stesso tempo lo so realizzi lo si tardo regionali zitti il più possibile
Che preveda pertanto la contestualità dell'elezione con quella dei Consigli regionali
Il collegamento tra gli schieramenti che si presentano nell'una e nell'altra competizione
L'integrazione della composizione del Senato con i presidenti regionali quali me delle giunte regionali quali membri di diritto
L'unicità di voto della delegazione e la decadenza della rappresentanza regionale in corrispondenza in corrispondenza dello scioglimento
Del corrispondente Consiglio regionale
La forte caratura regionalistica della seconda Camera consentirebbe conseguentemente
Di affidare alla soluzione transattiva di procedimenti cooperativi un significato un significativo numero di questioni altrimenti destinate di essere risucchiata e
Nella unilaterale determinazione dello Stato
Si pensi agli interventi legislativi statali
Che intersecano materie regionali si pensi all'esercizio dei poteri sostitutivi al raccordo con le politiche comunitarie alla distribuzione della potestà tributaria tra i Wallenberg a vari livelli di governo per citarne alcuni
Un altro gruppo di funzioni qualificanti devono riguardare l'autonomia finanziaria alla sistemazione della quale
Fra provveduto attraverso l'integrazione dei tre principi quello della
Prevalenza dei tributi propri della composizione della finanza locale quello della previsione di forme di perequazione tra Regioni con differenti capacità fiscale e quello della tendenziale permanenza nella Regione del gettito raccolto in essa
In questo il Senato federale deve avere un ruolo determinante per garantire
Sufficientemente sia la copertura delle esigenze finanziarie nazionali che la tutela regionale del proprio patrimonio finanziario
In conclusione senza una seconda Camera federale all'interno della quale
Trovare una sintesi
Fra le istanze locali e quelle nazionali attraverso una ricomposizione degli interessi
E degli eventuali conflitti fra i diversi livelli interessanti nella migliore delle ipotesi si rischia un è un centralismo di fatto che violente umilia qualsiasi ruolo istituzionale delle autonomie locali e delle Regioni
Ma conseguentemente anche modificata la composizione dell'organo istituzionalmente chiamato a vigilare
Rispetto il rispetto della disciplina costituzionale nei rapporti tra gli enti la Corte costituzionale
E credo che si possa concordare che tre dei giudici che la compongono siano eletti dal Senato sulla base delle proposte di candidatura formulate direttamente dalle Regioni o dei rappresentanti delle Regioni
Quanto proposto si pone l'obiettivo di rivedere l'assetto del bicameralismo nel quadro di un nuovo rapporto tra Stato Regioni di uno Stato unitario
Federale ripartito in maniera paritaria tra Stato regioni e comuni e vi ringrazio per l'attenzione
Grazie mille chiedere a questo punto d'intervenire ad un Sindaco barcellonese sindaco di Nardò e anche della Presidenza dire l'autonomia
Buongiorno molto brevemente
Cercherò di utilizzare meno del tempo del tempo accordato anche campi anche perché molti argomenti sono stati affrontati mi riallaccio alcune delle considerazioni che si facevano con riferimento
Alla
Tra i componenti del Senato delle autonomie è evidente che sarà complicato per
Per i sindaci far parte anche del Senato delle autonomie molto spesso quando quando si disegnano le strutture istituzionali poi ci si scorda di quella che è la realtà di ogni giorno oggi i sindaci
Oltre che fare
E lì il sindaco della propria città sono molto spesso anche rappresentanti come come come è noto come è noto a tutti e componenti di organismi di carattere provinciale o di carattere sovracomunale che si occupano di gestione
Di gestione associata di servizi
è dobbiamo tenere a mente il dato non secondario che è in corso la discussione sulla riorganizzazione
Barra abolizione delle Province
Che secondo quello che è l'orientamento emergente dal disegno di legge del Governo sostanzialmente concentra in capo ai sindaci
Le sostanzialmente tutte le funzioni quasi tutte le funzioni che oggi appartengono alle Province ad eccezioni di quelle che
Si troveranno poi saranno trasferite alle Regioni
Quindi abbiano un sovraccarico un sovraccarico di di di lavoro che rischia poi di farla scoppiare e le le le l'architettura l'architettura concreta degli enti locali
Da una parte
Da una parte diciamo che gli enti locali devono rappresentare Illy Illy il tessuto di fondo dell'impianto democratico del Paese e poi dall'altra
Rischiamo di registrare riforme che non consentono di operare al massimo delle possibilità
E a queste
Non è secondario anche quando si parla di riforme secco istituzionali si accompagnano le difficoltà ai problemi di carattere finanziario
Che rappresenteranno poi l'altra parte della discussione di questo interessante convegno che stanno spiegando
Le concrete possibilità operative dei nostri Comuni
è evidente
Che
Il processo di organizzazione di riorganizzazione delle istituzioni deve andare avanti gran parte
Tutti gli enti locali guardano con molta attenzione con molta attenzione a questo processo
E la mia la mia sensazione la mia esperienza anche di amministratore di ente del sud
Mi porta a dire che si guarda con molta attenzione anche alle sorti del Governo tre coloro che
E coloro che si preoccupano più di altri
Quando si sente parlare di crisi di governo di fibrillazioni di rischio che tutto che tutto vada a farsi benedire sono gli amministratori del sud
Che hanno che hanno bisogno in modo particolare in un periodo drammatico come questo
Di istituzioni che siano forti di istituzioni che dia che siano stabili e anche di un Governo
Che non faccia soltanto discussioni comitati confronti relazioni
Ma che sia poi accanto al Parlamento e con
E effettivamente un punto di riferimento per l'Italia che deve cambiare
Mi avvio a concludere con delle
Con delle note che non sono soltanto delle battute
Noi parliamo discutiamo ora della riforma delle
Delle istituzione della riforma più propriamente delle città metropolitane
Questi giorni si discute molto delle città metropolitane di questa
Quell'intuizione importante dieci città raccolgono d'
In dieci diciotto milioni di cittadini si sottolinea il dato che rappresentano
Illy il trentacinque per cento del prodotto interno lordo si sottolinea l'importanza della di questa svolta istituzionale
Ribadendo il dato che cinquantaquattro corsi di là che il cinquantaquattro per cento dei corsi di laurea sono raccolti nelle dieci aree metropolitane
Nel nostro ordinamento esisterebbero già dal mille novecentonovanta
è un dato che che che che ovviamente rischia di di creare sgomento in tutti coloro che lo ricordano dal mille novecentonovanta al due mila tredici sono passati ventitré anni
E un veramente un lasso di tempo drammatico che che che
Ci fa avere una preoccupazione e cioè il rischio
Che poi seguano MO poche cose concrete a tante ricerche e a tanti dibattiti
Un'ultima due due rapidissime osservazioni
Non si può più veramente scherzare con le finanze degli enti locali lo lo dicono tutti sarà detto anche più avanti
Oramai lì abbiamo dilatato i tempi di approvazione del Bilancio di previsione fino praticamente a considerarli nulli inutili
è evidente che siamo arrivati veramente al fondo io faccio un un riferimento
Bisogna
Bisogna considerare
Anche quando si toccano anche quando si toccano il le le questioni che hanno carattere eminentemente istituzionale
Che le soglie di povertà in alcune aree del nostro Paese hanno toccato punte inimmaginabili soprattutto in alcune aree dell'Italia meridionale
Ora noi siamo arrivati al punto che occorrerebbero più soldi di quanto non non non non occorressero prima
Faccio un esempio alcune famiglie che prima erano
Che che alcune famiglie che sono conduttrice di immobili di immobili comunali fino a pochi anni fa riuscivano a gestire la manutenzione ordinaria del proprio immobile ora non ce la fanno più
Quindi addirittura c'è anche la la necessità di affrontare spese di manutenzione ordinaria
L'altro giorno ho fatto un sopralluogo in un immobile delle case popolari nella quale vivevano molto diversi bambini
Io ho visto che alcuni chi alcuni vetri alcuni vetri interni erano rotti appuntiti e che non c'erano neppure i soldi per soste Lilli cosa che prima non si facevano i Comuni prima non dovevano andare a sostituire i vetri interni bastata trovare i soldi per dare le case
E per fare la manutenzione straordinaria
Non scordiamoci
Ecco di queste
Di di questa Rete drammatica di povertà che si sta imparando imponendo di aree sempre più vaste dei paese di sempre distanti sempre più numerose famiglie
è un dato che non può essere eluso in questo momento ultimissima e osservazione che riguarda e torno al disegno
Al disegno di legge che prevede la riorganizzazione delle Province
è molto più importante
Di quanto non possa sembrava noi abbiamo affronta cominciato ad affrontare il tema dell'abolizione delle Province riducendolo ad una questione che doveva portare sostanzialmente ad un risparmio di spesa pubblica
In considerazione del fatto che di sicuro si risparmia sul personale politico
Ritengo credo oltre cento milioni di euro l'anno di indennità e compensi e probabilmente anche Dini indi spesi e di gestione
In effetti Lili e il disegno di legge che tutti conosciamo va in questa direzione come è noto sarà necessario un passaggio
Decreti legge costituzionale a seguito della sentenza della Corte costituzionale che ci ha detto che non è possibile procedere ad una riorganizzazione così incisiva
Dell'ordinamento degli enti locali previsto dalla Costituzione con
Legislazioni che hanno carattere di urgenza
Ma il problema e con apro diciamo una questione sulla quale gli enti locali dovranno riflettere a lungo una volta avviato il processo di riorganizzazione
Bisognerà trasferire gran parte delle attribuzioni soprattutto di carattere amministrativo
Dalle Province
Prevalentemente ai Comuni non sarà semplice e indolore questo percorso non è facile come scrivere una norma di legge
Noi abbiamo nelle province italiane con dico perché è un e credo che
Che questo sarà
Uno dei temi più complicati che saremo costretti ad affrontare nei prossimi tempi
Il numero
Dei dipendenti delle Province italiane di sessanta mila
Molti
Molti risiedono nel capoluogo di già già questo e è un tema ma molti sono anche domani hanno anche hanno anche una certa età dovranno essere
Dovranno subire processi di mobilità notevole
Gran parte delle attribuzioni concrete saranno trasferite ai Comuni c'è il rischio
C'è il rischio che si perda inefficienza siccome
Poi
L'obiettivo di questa riforma l'obiettivo di questa riforma è quello detenere primo risparmi
E secondo efficienza
Se tutto questo processo non dovesse essere accompagnato
Da uno sforzo di efficienza e di innovazione autentico
Noi rischieremmo di correre il rischio di avere un appesantimento delle funzioni ter almeno a breve termine e anche
Senza rendercene conto un aumento dei costi
Grazie mille farà proprio per riprendere
Anche una delle suggestioni che ci ha dato il Presidente fichi freschi all'intero della sua introduzione
Cioè del Senato come punto di snodo fondamentale non solo all'interno dell'organizzazione dello Stato ma anche nei rapporti centro-periferia
Abbiamo la possibilità di parlare di un tema che è rimasto è stato affrontato in maniera
Un po'particolare nel nostro ordinamento abbiamo visto che nel corso del tempo del due mila uno c'è stato il trasferimento di funzioni legislative con la riforma del Titolo quinto
Teoricamente successivamente ci sarebbe dovuto essere il trasferimento di funzioni amministrative e riaccorpamento eventualmente degli enti locali la loro trasformazione
E abbiamo visto che non c'è stato perché tuttora appunto cioè l'atto Camera uno cinque quattro due che è in corso di approvazione in questo momento e quindi come dire siamo molto in ritardo su quel versante però c'è
Con inversione logica ecologico non da poco da lungo tempo una legge di attuazione di quello che è stato definito il cosiddetto federalismo fiscale in particolare
Legge delega quarantadue del due mila nove che è stata approvata con grossa fetta del due mila nove prima delle elezioni regionali delle elezioni europee su una spinta molto forte della lega
è stata attuata solamente in parte se non sbaglio sono
Sette otto nove da dei sette nove perché poi alcuni sono decreti legislativi parziali quelli approvati e poi è rimasta comunque come carsico
Sotterranee oggi appunto abbiamo la possibilità di chiedere a uno dei membri
Della Commissione tecnica paritetica per l'attuazione del fresco fiscale a che punto è la notte o il giorno di questo federalismo fiscale che è nato è stato rinviato ed è rimasto per lungo tempo congelato quindi
Passiamo la parola professor Zanardi che ordinario di scienza delle finanze sa gli studi di Bologna
Grazie Presidente grazie legautonomie per l'invito
Dunque il titolo di questa sessione vediamo se funziona anche le slide che avevo preparato che però sembrerebbe
Non vengano messe in proiezione
Eccole qua benissimo
No dico il titolo della sessione questo la cosa e l'abbiamo storto al di là di questi richiami di retorica di
Carattere vegetale che francamente non mi sono mai piaciute speravo di dimenticare
Però ci permette un pochino di alzare lo sguardo rispetto un po'le tristezze della contingenza e di andare a vedere le questioni
Per il federalismo fiscale o della finanza locale in termini sia le prospettive che prospettici da poco diciamo così fra virgolette abbiamo festeggiato i quattro anni dall'approvazione della legge delega sul federalismo fiscale
E allora viene spontaneo fare il punto sullo stato d'avanzamento di questa riforma che francamente ha tenuto banco durante la precedente legislatura quindi da domande che Fini ha fatto dove è andata a finire dunque il ruolino di marcia di questa riforma prevedeva che diciamo così fra il due mila e dodici del due mila e tredici il periodo che stiamo vivendo
Sostanzialmente fosse un periodo di doppi fini menti da un lato cioè il tempo dei decreti
Addio aggiustamento di correzione quindi rettifiche rifiniture di un assetto già diciamo così ben definito
E poi dovrebbe essere il tempo della completa attuazione di questa visione ma sul piano normativo amministrativo
Quindi applicazione concreta in termini di atti amministrativi e poi realizzazione sul piano appunto dell'applicati
Scusate
La storia è stata un po'diversa ovviamente nel senso che
Non c'è stato nessun decreto integrativo o correttivo anche se ne sente c'era una forte bisogno di quello sto perché
Alcuni dei decreti legislativi di attuazione erano stati fatti oggettivamente in fretta senza grande coordinamento penso per esempio
A quello delle regioni e quello dei comuni
Ci sono poi in TIR i decreti decreti legislativi che mancano totalmente di realizzazione sul piano degli atti amministrativi la Commissione bicamerale
Ne ha contatti una settantina in termini di mancati decreti ministeriali regolarmente eccetera eccetera ma è una sottostima in realtà
E poi ovviamente cioè la cosa più importante cioè da un lato i tagli delle risorse da dall'altro la legislazione
Emergenziale a partire dal due mila e undici hanno letteralmente violentato tutto l'impianto di questa
Riforma hanno svuotato fortemente i contenuti finanziari della riforma
Nonché in alcuni casi penso per fare un esempio ovvio quello del vino sono intervenuti direttamente al cuore della riforma andando a cambiare alcune componenti fondamentali di questo intervento
La conclusione diciamo così di queste prime considerazione e che oggi
Se mi chiedesse o cosa ne pensi di questa riforma oggettivamente una risposta io non ce l'avrei perché essendo in grado di attuare
Non è così parziale così limitato
L'utilizzo dei criteri diciamo usuali con cui l'economista guarda queste cose cioè l'equità ed efficienza dei porta un giudizio sospese soddisfatte
Io volevo dedicare un pochino i minuti che ho a disposizione
Fosse per affrontare questo problema in modo un pochino notarile richiamando quello che non è stato fatto e quindi quindi quello che forse bisognerebbe fare
Anche se diciamo gli interessi di questo convegno riguardano soprattutto vinti locali i Comuni
Richiamo veramente in un flash le questioni della finanza regionale perché la finanza regionale
E nell'impianto di questa riforma l'
Infinita probabilmente
La grossa Cenerentola là il punto su cui
Francamente l'attuazione e superate
Non c'è stata quello che ho un po'diciamo così il marchio di fabbrica minimo il minimo sindacale diciamo così di questa riforma chiede la fiscalizzazione dei trasferimenti e e la loro
Diciamo così trasformazione in materia imponibile la coppa fa aveva
Misurato
I determinato quali sono i trasferimenti che lo Stato fa a favore delle Regioni il Governo ci ha ringraziato ma ha preso immediatamente questa valutazione come strumento per fare i tagli
Creando ovviamente in un certo di sapore da parte della Regione
E quindi
Un in qualche modo una frattura anche all'interno diciamo degli organi tecnici che hanno seguito l'attuazione di questa riforma che paghiamo ancora oggi in termini di tensioni fra Stato e Regioni conseguentemente
Non è stato attivato tutti l'impianto che riguarda diciamo di aspetti tributari della riforma per quanto riguarda la Regione
L'addizionale regionale all'IRPEF che serviva per la fiscalizzazione appunto dei trasferimenti erariali
La compartecipazione all'IVA che serve per fare la perequazione sulle funzioni delle Regioni
Non sono stati attivati gli spazi di autonomia diciamo che con una certa creatività erano stati riconosciuti alle Regioni in termini di addizionali IRPEF con il riconoscimento a livello regionale di carichi di famiglia
E gli aspetti di Susa sussidiarietà orizzontale
Manca totalmente non si è neppure avviata l'operazione di costruzione del sistema perequativo regionale per quanto riguarda le funzioni
Diverse dalla sanità alla sanità sappiamo va avanti diciamo con un suo sentirlo che ovviamente ho dato dai tanti anni con cui si diciamo si sta gestendo la sanità a livello regionale
Quindi non c'è stato nessun atto di valutazione preliminare dei letta dei livelli essenziali
Delle prestazioni nei settori diversi dalla sanità settori estremamente importanti come sono l'assistenza e i trasporti di istruzione
Non c'è è stata la valutazione della l'altro pezzo l'altro pilastro fondamentale della perequazione regionale che sono
Le capacità standard su i tributi regionali principali come sono l'IRAP ampi l'addizionale io beffa
Non c'è stata ancora diciamo
Alcuna forma di attuazione in quel
Passaggio oggettivamente almeno per me è un po'oscuro della riforma che riguarda dava
Il la convergenza territoriale dei costi dei fabbisogni standardizzati giornali verso gli obiettivi di servizio
Ancora non si è data in alcun modo attuazione a quello che ha un elemento diciamo di innovazione importante della riforma che il coordinamento che le Regioni dovrebbero fare sulla finanza degli enti locali dei Comuni
E delle Province incluse nel proprio territorio
è stato sul lato della sanità avviato una certa oggettiva fatica il la determinazione dei fabbisogni standard sanitari in ciascuna regione attraverso questi nuovi criteri di efficienza che almeno per la mia lettura non sono in realtà chi una
Sostanziale riedizione un pochino giusto aggiustata degli attuali criteri di riparto del fondo dell'ex Fondo sanitario nazionale
E vengo i Comuni
Dunque i comuni si muovono ovviamente in un contesto estremamente difficili ricordo soltanto allungando un poiché ero vini
Della nostro orizzonte che fra il due mila sette il due mila quattordici si è scaricata sui Comuni una manovra di sedici miliardi
Diego divisi quarantacinque per cento il cinquantacinque per cento rispettivamente sul tagli alle risorse da un lato e
Irrigidimento del vincolo del patto di stabilità interno
Sull'atto della fiscalità comunale cos'è successo beh è stata fatta un'operazione di fiscalizzazione dei trasferimenti qui sicché è stata fatta
Però accanto a questa l'elemento dirompente è stato che sulla fiscalità regionale soprattutto sulla fiscalità scusate comunale si è scaricato
L'impatto degli interventi emergenziali del salva Italia che ci sono realizzati completamente fuori dall'impianto della riforma sul federalismo fiscale
In modo particolare sull'IMU lasciando a parte la questione diciamo dell'IMU della abolizione della tassazione sugli immobili ma a casa su cui diciamo io qui lo bollata come un'operazione puramente dimora demagogica
C'è però in termini se volete più concreti più fondati dal punto di vista del disegno del sistema tributario nazionale il fatto
Che io credo correttamente si è deciso in situazione di emergenza finanziaria
Di ricomporre il prelievo nazionale spostando una parte del prelievo sulla sulla diciamo la componente
Della tassazione patrimoniale e mobiliare questo ovviamente crea diciamo tutta una serie di problemi di coordinamento di ridisegno della finanza a livello locale
La tassazione immobiliare credo che sia ancora lontana da un assetto nazionale e stabile questi contorsionisti
E attorno all'Attanasi ettari la service tax che ovviamente sono alimentati dalla volontà di trovare una soluzione a questo elemento di razionalità che la totale di tassazione della
Della prima casa sulla patrimoniale e mi fanno pensare che ci si dovrà ritornare avrete sopra e c'è anche un problema collegato che è quello che
In questi diversi passaggi della patrimoniale si è perduto anche l'aggancio con quello che diciamo il richiamo
Del modo di costruire la perequazione basato su questi tributi che doveva essere verticale cioè lo Stato che attribuisce trasferimenti diversificate diversi
Comuni ed è diventato nel frattempo Rizzon tale perché abbiamo dato fosse troppe risorse a favore dei Comuni troppe
Per andare poi al di sopra di questo a costruire un sistema di perequazione ordina
Quindi
Un minuto soltanto per darvi
Qualche numero nel senso che prendendo il due mila dieci come anno diciamo coincidente con l'inizio di questa riforma il due mila e dodici come uno dei ultimo anno su cui si hanno dati
Beh qualche cosa si vide dei numeri dell'impatto diciamo di questa riforma da un lato le entrate tributarie dei comuni sono ovviamente aumentate per effetto dell'opera io ne di fiscalizzazione per effetto appunto del fatto che si è scaricato sulla fiscalità dei comuni una parte del prelievo nazionale soprattutto attraverso
Primo
Dall'altro si vede e
In modo speculare che ovviamente i trasferimenti sì sono ridotti perché si è voluto diciamo
In qualche modo ridurre la componente di finanza derivata
E però dall'insieme diciamo di questi due elementi è venuto fuori che i Comuni in parte ci perdono in partecipe ergo non perché al di sopra di queste operazioni si sono poi sovrapposte tutte le operazioni di taglio delle risorse se vedete
Nell'ultimissima viga vedete sempre in termini di prodotto interno lordo cos'è successo al totale delle entrate correnti mettendo insieme sia la componente tributaria che la componente
Di risorse trasferite
C'è un punto di grave ritardo nella costruzione della finanza comunale che deriva dal riforma che la costruzione del sistema perequativo comunale
Nel senso che questo è un sistema complicato basato su due pilastri fondamentali fabbisogni stando alla capacità fiscale Standard d'complicato perché
I meccanismi di perequazione su una platea di comuni molto eterogenea come sono quelli italiani
Ovviamente implica tutto una serie di aggiustamenti e di congegni abbastanza appunto complesse
E su questo diciamo siamo in però ritardo anche se qualcosa si muove fosse l'unico elemento diciamo così positivo
Di tutta questa costruzione soltanto in via sperimentale è partito un tavolo presso il messa in modo particolare presso il Dipartimento delle finanze che
Sta standardizzato do la capacità fiscale dei Comuni
E invece più avanzato se riesco a girare la pagina e l'altro pezzo della storia per quanto riguarda la perequazione in generale il problema dell'allocazione delle risorse a favore dei Comuni che sono i fabbisogni standard ecco i fabbisogni standard
Sono in in realtà la vera novità di questa riforma sono dei
Gli indicatori sintetici di variabilità giustificata delle risorse che dovrebbero essere attribuite
Ai vari Pinti comunali basati appunto su elementi oggettivi di bisogno o le caratteristiche di produzione a livello locale
Sono degli strumenti per dire quanti risorse dovremmo dare al Comune uno rispetto al Comune due questo sui sei mila comuni delle regioni a statuto ordinario quindi sono di strumenti che vanno bene sia quando le risorse crescono e quel tempo lì ce lo siamo già dimenticato ovviamente ma anche quando le risorse sono in diminuzione attraverso la locazione dei tagli tra i diversi clienti
In tre del due mila
La fine del due mila e tredici entro Natale la COPAFF fa dovrebbe inducono farcela dovrebbe approvare i fabbisogni standards su tutte le sei funzioni fondamentali
Dei comuni dopo di che inizia una fase una procedura di approvazione più politica a valle che la
Diciamo l'esperienza concreta
Dimostrato essere molto lunga
Il data sette che con grande fatica
Da parte di coloro che hanno condotto queste analisi ma anche soprattutto da parte dei Comuni è stato accolto ai fini della costruzione dei fabbisogni standard
Consente in prospettiva di fare anche per le altre applicazioni cioè indicatori di efficientamento
Delle produzioni comunali
Che possono consentire anche forme di benchmarking fra
I diversi
Ho ancora qualche minuto
Volevo riportati veramente come un flash due o tre diciamo elementi di riflessione sui risultati che questa operazione di fabbisogni standards stanno diciamo stanno ottenendo
Volenti o nolenti diciamo così anche per il modo con cui ovviamente si elaborate
Abbiamo ottenuto dei risultati si diciamo in termini mi di per gruppi di comuni tra loro simili tra loro omogenei
Riducono abbastanza gli scostamenti rispetto alla spesa standard se volete c'è un approccio conservativo dispetto
A quello che l'attuale Spesal storica per ragioni ovviamente di accettabilità di questi strumenti
E qui vedete un pochino nel confronto fra i due istogrammi cosa succede per comuni raggruppati per diversa dimensione demografica e per diverse aree
Territoriali però quando poi andiamo a vedere cosa succede per i singoli Comuni
Ed è la faccenda cambia un pochino in questo grafico forse un po'in modo confuso vedete i sei mila comuni d'Italia ricordate che quelli a
Delle Regioni a Statuto speciale sono fuochi da tutta questa operazione vedete con i puntini blu quelli che sono i livelli di spesa storica per la prima funzione che è stata analizzata che la polizia locale
E con i puntini rossi invece i livelli di della spesa standard quindi fabbisogni Stendhal che ci sono stati determinati l'ora diciamo così anche se difficile leggere esattamente questo grafico
Sì e venivo che non ci sono grandi cambiamenti in termini di media interni di singoli Comuni questi cambiamenti ci sono e in certi casi sono anche molto rilevanti quindi l'elemento innovativo c'è
E questo però al contempo suggerisce che ci siano un po'di cautele nell'applicazione concreta di questi strumenti perché
Non possiamo improvvisamente applicare questi strumenti che avrebbe un effetto sciocca diciamo così sulle finanze locale
Ancora
Veramente un minuto ancora e cioè
Altri pezzi della riforma per quanto riguarda la finanza comunale chi non hanno trovato di fatto applicazione ma neanche traduzione in termini di atti amministrativi
E tutto il meccanismo piuttosto complesso dei meccanismi di incentivo i primi e le sanzioni allo scopo di incentivare la responsabilizzazione degli amministratori locali
Non c'è per esempio una parte che mi sembrava interessante chi riguarda i meccanismi premiali cioè dei Comuni relativamente più virtuosi che si fonda su
Il concorso di questi comuni all'attività di
Emersione dell'evasione fiscale
Giovedì scorso
Si è riunita per la prima volta la Conferenza permanente per il coordinamento della finanza pubblica un altro elemento molto importante nella costruzione del federalismo fiscale
E quella che dovrebbe essere la sede di con fonto tra lo Stato e gli enti territoriali allo scopo di risolvere tutti i problemi di riparto
Delle risorse
è partita per iniziativa assolutamente meritoria il Ministro dell'olio ecco la come H diciamo di questi giovani però ecco insomma ci fa dubitare che sia quella veramente quella la sede in cui poi si decidono le cose importanti però insomma la speranza è ultima a morire
Resta inattuato e tutto il sistema della finanza della perequazione della finanza in conto capitale tutti questi discorsi che ci siamo fatti riguardano la finanza
La spesa di parte corrente c'è ovviamente in Italia ben lo sappiamo un problema molto grosso di perequazioni infrastrutturale chi non è stato neppure sfiorato
C'è poi da ripensare tutta la questione
Dei comuni delle regioni a statuto speciale si sono tenuti fuori da tutta questa operazione di l'inizio di razze né l'inflazione e che invece dovrebbero essere anche loro diciamo inclusi all'interno del perimetro di questa azione appunto di valutazione è stata
Concludo dicendo che
La cosa più drammatica secondo me sarebbe lasciare questa cosa a metà strada a metà strada vuol dire che ci sono certi pezzi che vanno avanti altri pezzi che non ci sono
Quando l'impianto iniziale aveva sia pure con diciamo luci e ombre una sua
Abbastanza diciamo riconoscibile coerenza
E qui richiamo soltanto il fatto che il gruppo dei dieci saggi quelli nominati dal Presidente
Napolitano aveva
Evidenziato come la riforma del federalismo fiscale non va lasciata nel limbo ma va invece ripresa come componente essenziale delle politiche capito rilancio del Paese speriamo che sia così grazie
Grazie professor Zanardi c'ha definito
Un quadro piuttosto frastagliato ma c'è anche detto che la determinazione in sede tecnica dei fabbisogni standard
è in corso di elaborazione e quasi come dire in corso di completamente il che ci riempie
Almeno di di prospettive positive chiederei adesso tanto alle medianiche ringrazio per la partecipazione
Penso e non c'è bisogno di presentarlo e onorevole per membro della Commissione Bilancio della Camera dei deputati è un esperto di queste materie perché già appunto anche tesoriere di partito dite vorrei non solo un'analisi tecnica ma anche eventualmente di dirci quali sono le prospettive future in sede politica perché è anche questo è un tema su cui c'è un grosso punto interrogativo
Grazie io per Angioni di economia di tempo cerco di contenere al massimo il mio intervento soffermandomi
Su quattro punti fondamentali primo integra
Le considerazioni le analisi appena svolte dal professor Zanardi che condivido largamente quando a fine giugno due mila dieci allora Ministro dell'Economia Tremonti consegnò al Parlamento la sua relazione sul al federalismo fiscale
Descrisse la finanza pubblica come un albero storto il federalismo fiscale come unica via per superare le anomalie storiche della finanza pubblica italiana
A quattro anni e mezzo dall'approvazione della quarantadue a poco più di tre anni da quella relazione quella che dovrà essere una rivoluzione si è rivelata una grande incompiuta come ha avuto modo di dire
Presidente della COPAFF Antonini o un'occasione mancata come potremmo dire valutando le slide del professor Zanardi
Io credo che per il momento il federalismo fiscale si sia rivelato un'occasione mancata nel merito del processo di attuazione degli elementi fondamentali della legge quarantadue
Aggiungo che anche dal punto di vista del metodo dei rapporti tra lo Stato centrale e le autonomie territoriali
Le premesse le promesse della legge quarantadue sono rimaste sostanzialmente
Disattese
L'articolo diciotto della legge evidenziava definiva un patto di convergenza che avrebbe dovuto
Inaugurare una meccanismo di concertazione sistematica tra lo Stato centrale e autonomie territoriali
La dell'evoluzione della finanza pubblica italiana la storia delle manovre dal due mila dieci va avanti è andato in una direzione esattamente opposta e anche la Conferenza permanente per la finanza pubblica che doveva essere il cuore
Di quella sistema di concertazione come veniva ricordato
Ha avuto tenuto la prima riunione soltanto quattro giorni fa con due anni e mezzo due anni e mezzo di ritardo
Credo che il giudizio debba essere ancora più severo rispetto al giudizio sospensivo del professor Zanardi se poi guardiamo a quelle che sono le condizioni fattuali della finanza territoriale oggi il federalismo fiscale
Poneva tre obiettivi di fondo superare la finanza derivata passando al costi e fabbisogni standard
Potenziare l'autonomia di entrate di spesa degli enti territoriali garantire dal punto di vista finanziario le spese connesse diritti fondamentali alle funzioni fondamentali degli enti locali
Noi oggi abbiamo invece a che fare con una condizione dopo anni di manovre fatte di tagli di inasprimento del patto interno di stabilità
Che stanno oggettivamente facendo toccare il fondo alla gestione finanziaria degli enti territoriali e il fondo lo stiamo toccando con latte non vela dell'abolizione dell'IMU sulla prima casa e condivido
Il giudizio espresso dal professor Zanardi che ha gettato letteralmente nel caos la gestione di migliaia di Comuni io vorrei ricordare che siamo a metà ottobre
E molti comuni tra cui Roma la Capitale d'Italia non hanno nemmeno
Approvato il bilancio di previsione per l'anno in corso credo che non si sia mai verificata una situazione del genere nella storia dal dopoguerra in avanti degli enti
Locali italiani e vorrei ricordare un piccolo dettaglio ma significativo del modo di procedere su questi temi per
Tentare di superare l'impasto sui commissariamenti delle Province
Si è dovuto approvare un apposito emendamento nel quadro del decreto legge sul femminicidio
Cioè nel decreto legge sul femminicidio
è stato inserito anche un emendamento per superare il quadro di totale incertezza
Delle Province quindi siamo di fronte a un esito oggettivamente agli antipodi rispetto alle ambizioni e alle attese suscitate dalla legge quarantadue
E ad uno stallo di una delle più importanti riforme di sistema varate nel corso
Della sedicesima legislatura seconda considerazione
Per capire come superare questo stallo queste in passato noi dobbiamo capire fino in fondo le ragioni di questa di questa paralisi
Io credo che tra le ragioni di siano alcuni elementi di criticità che erano presenti nell'impianto della legge quarantadue che pure era largamente condivisibile coerente
Nel sue nei suoi elementi fondamentali
Credo che la riflessione debba essere fatta sulle modalità attuative di questa riforma perché quando le riforme vengono affidate all'emanazione all'approvazione di D'il cinema di regolamenti e decreti attuativi dia un'altissima probabilità che queste riforme finiscano nel pantano e nella palude e questo deve essere un monito
Per le future di forme di sistema che questo Paese si è rivelato più volte incapace di approvare in passato le la il federalismo fiscale si è impantanato anche nella per le modalità di attuazione che sono state definite
Dalla legge dai decreti delegati poi naturalmente il tema della crisi dell'euro dell'emergenza finanziaria avuto un ruolo
Fondamentale mandare in tilt questa riforma perché badate Tremonti diceva raddrizza diamo l'albero storto ma storie di questi tre anni è quella di un albero della finanza pubblica che lungi dall'essere raddrizzato è stato aggredito con una motosega
Noi abbiamo avuto manovre per settantatré miliardi di euro a regime
Ventidue di questi settantatré sono stati caricati sulle autonomie locali di quei settantatré trenta miliardi erano fatti di tagli di spesa diciotto miliardi su trenta di tagli di spesa sono stati hanno interessato il comparto dell'autonomia e locali
Cioè la retorica della riduzione della spesa pubblica del contenimento delle uscite delle pubbliche amministrazioni si è tradotta
Per gli enti territoriali in un taglio secco di quasi l'otto per cento delle spese per le amministrazioni centrali e gli enti di previdenza nonostante
La riforma delle pensioni del decreto salva Italia in tagli compresi tra il due quattro e il due e cinque per cento lo Stato ha imposto i tagli di spesa ma li ha imposti ad altre alle amministrazioni territoriali senza ridurre in modo significativo la spesa
In casa in casa propria e anche dal punto di vista qualitativo la storia di questi tre anni è quella che veniva ricordata la quarantadue definiva un metodo
Di implementazione della riforma
Il due mila undici due mila dodici una storia di una sequenza di decreti legge anche del tutto avulsi dal tema della
Federalismo fiscale della finanza territoriale che hanno
Smontato
E rimontato in modo molto diverso dagli obiettivi del federalismo fiscale pezzi molto importanti della riforma
E tutte queste considerazioni credo che dovrebbero farci riflettere
Sulla fatica sulla difficoltà
Di attuare di implementare in questo Paese ambiziose riforme di sistema queste è la storia del federalismo fiscale io mi auguro che questa storia non facile
Sia di insegnamento nel momento in cui noi andremo a discutere
E a varare ambiziose riforme di sistema come quelle che sono state discusse nella prima parte di questo convegno e che investono il ridisegno di parti fondamentali della Costituzione italiana
Terzo punto sul federalismo fiscale e tempo di decidere
Che cosa fare
Di tutto il processo avviato con la legge quarantadue incagliato sì tra la crisi e le difficoltà attuative di quella riforma
Io lo voglio dire con grande chiarezza rimango convinto che depurata
Dalle depurato il federalismo fiscale dalle scorie ideologiche di cui è stato caricato
E depurato dalle aspettative miracolistiche che sono state spacciate a piene mani dal precedente dal dal Governo di centrodestra depuratore questi fattori io rimango convinto che le ragioni di fondo di quella riforma
L'autonomia la responsabilizzazione delle autonomie locali meccanismi solidaristici diversi e più responsabili di quei del passato io rimango convinto che quelle ragioni di fondo rimangano valide
è evidente però che servono dei correttivi importanti la priorità assoluta in questa fase e se ne deve far carico al Governo e Parlamento e quella di dare
Certezza e stabilita ad un quadro normativo che ha prodotto quella difficoltà nella gestione ordinaria delle autonomie locali che ricordavo in precedenza
Si è parlato della riforma costituzionale lungamente nel convegno di oggi
Credo che in quel quadro nel quadro della della riforma costituzionale che è stato oggetto del lavoro dei saggi e che sarà oggetto della discussione parlamentare nei prossimi mesi debba avere un posto
Il tema della ride rideterminazione dell'attribuzione delle competenze legislative tra lo Stato alle Regioni che è stata all'origine con la riforma del Titolo quinto del due mila e due mila e uno di una
Infinita teoria di paralizzanti conflitti di competenza noi la stagione dei conflitti la dobbiamo chiudere con un intervento che corregga i limiti della riforma del due mila e due mila uno
Questo intervento di correzione come la possibile approvazione di una clausola di supremazia
A trova un punto di equilibrio però in un sistema in cui appunto il Senato sia trasformato in una Camera rappresentativa delle Regioni e delle autonomia locali
C'è un passaggio chiave per completare la riforma federalista avviata nel due mila e due mila uno e per dare voce l'autonomia e locali nel processo legislativo nazionale se non si fa questa cosa e se la riforma della Costituzione
Non passa attraverso la trasformazione del Senato in una Camera delle autonomie quel processo di riaccentramento che veniva descritto dal professor Zanardi è destinato ad andare avanti
Mai come in questa fase storica e politica il consenso nel Paese nei confronti di una riforma che valorizzi le autonomie locali è stato basso debole vogliamo la fase di oggettiva debolezza
Di questi temi e di queste istanze ed è chiaro che
Già con il Governo Monti emersa una tendenza
Alla ricentralizzazione delle decisioni e e delle risorse
Che rischia di essere inarrestabile si non trovo non si trova una inversione di tendenza anche nella futura architettura costituzionale
Bisogna riprendere in mano poi l'impianto della finanza territoriale e questo un tema immediato dell'agenda politico parlamentare a partire
Da quattro temi che io considero
Di fondamentale importanza il primo
E
Il passaggio dal limo sulla prima casa alla service tax
Sulla totale abolizione dell'IMU è stato detto io continuo a condividere la riflessione che era contenuta nel rapporto
Del ministro Saccomanni sull'ipotesi di revisione del prelievo degli immobili laddove l'esenzione totale era definita
Iniqua e inefficiente perché queste erano le parole espresse in quel rapporto e ricordo che sono solo quattro i Paesi al mondo che esentiamo totalmente la ben l'abitazione principale
Dall'imposta patrimoniale si chiamano Mongolia Niger Repubblica del Congo e gli elementi
Probatori tutta probabilità ci aggiungeremo anche noi perché frutto di un accordo politico alla base di questo tra il Governo di larghe intese
Ma non penso che sia un passaggio felice per il sistema fiscale del nostro Paese
Nel due mila tredici nel due mila quattordici si volta pagina con la service tax ma la service tax andrà valutata guardando il nero su bianco del disegno di legge di stabilità
Perché da come
Verrà articolata questa nuova imposta su chi graverà
Come verrà ripartito il carico tra proprietari inquilini se non sarà più vicina a una polpaccio piuttosto che dall'imposta patrimoniale dagli elementi strutturali della service tax si capirà se andiamo verso l'operazione e qua
Progressiva
E tale da valorizzare l'autonomia dei Comuni che naturalmente
Il nostro obiettivo oppure verso l'ennesimo pasticcio della finanza territoriale
Che stenta a trovare una sua direzione di marcia il secondo punto dell'agenda politica immediata e il ridisegno del patto di stabilità
Ne abbiamo avuto un decreto sblocca debiti il trentacinque del due mila tredici
La cui attuazione stamani ci andò decreto ha stanziato diciassette miliardi nel due mila tredici per il comparto delle autonomie territoriali
Quindi ci sono stati quelli effettivamente messi a disposizione e a settembre ne erano stati effettivamente pagati quasi nove
Quindi
Lo smobilizzo la sistemazione del pregresso sta andando avanti
Ciò che manca ancora però il disegno strutturale che guardi al futuro
Perché le contraddizioni e le strozzature del patto interno di stabilità rimangono una spada di Damocle sull'intero sistema della finanza territoriale
Un terzo punto riguarda la riorganizzazione degli enti intermedi il futuro delle Province e delle città metropolitane che meriterebbe ben altra riflessione
Mi limito a segnalare che ci sono diciamo così parecchi spazi di miglioramento nel disegno di legge del Governo che riordina tutta questa la materia tutta questa materia
Quarto punto ma non certo ultimo in ordine di importanza la ridefinizione del sistema perequativo in particolare di quello dei comuni noi siamo passati nel silenzio generale da una perequazione verticale ad una perequazione orizzontale
Basate finanziata con il gettito dell'IMU della dell'imposta municipale
Non è la stessa cosa dal punto di vista del dell'architettura del sistema finanziario dei rapporti finanziari tra lo Stato e le autonomie territoriali
A questo elemento di fondo va aggiunto il tema che a tutt'oggi non si conoscono in realtà i criteri di ripartizione di questo fondo di solidarietà ho veramente concluso
Noi siamo in un contesto politico più favorevole rispetto al terribile secondo semestre del due mila undici che è stato un po'il punto di svolta negativo
Dell'attuazione del federalismo fiscale più in generale del tragitto della finanza territoriale
Siamo in un contesto più favorevole perché Mario Draghi Dio lo protegga
Ha messo in atto
Interventi che hanno scongiurato il collasso della moneta unica
Siamo in un contesto più favorevole perché l'Italia è uscita o dalla procedura per disavanzo eccessivo e quest'anno dovrebbe il condizionale è d'obbligo raggiungere o arrivare vicina al pareggio di bilancio strutturale
Dovrebbero essere alle nostre spalle doppio condizionale con sottolineatura le manovre lacrime e sangue della finanza pubblica e oggi
Possiamo ragionare con tutta la prudenza del caso forse su come utilizzare al meglio gli spazi di manovra o quanto meno il Parlamento nel momento in cui va a discutere la legge di stabilità discute
Su quali tasse abolire o quali investimenti finanziare e non su come implementare l'ennesima manovra di tagli di spesa ed inasprimento della pressione fiscale poi chiaro che siamo solo all'inizio
Di una discontinuità che viene domandata con grandissima forza innanzitutto dal territorio perché questo è il punto con cui deve fare i conti la politica il Governo e il Parlamento c'è una fortissima domanda di discontinuità
Di merito rispetto alle misure che sono state implementate in questi anni anche di metodo rispetto politiche di austeri a senso unico che sono state calate sulla testa delle autonomie o territoriali allora la legge di stabilità e il banco di prova
Di questa possibile discontinuità anche sul terreno della finanza territoriale da come il Governo e Parlamento affronteranno molte delle tematiche di cui abbiamo discusso oggi capiremmo se c'è realmente la volontà
Come ricordava prima Alberto Zanardi citando i saggi di Napolitano appunto di riprendere il federalismo fiscale i valori
E gli obiettivi di quella grande riforma di sistema come una delle strade una delle componenti per rilanciare il Paese e rimettere in moto l'Italia vi ringrazio
Grazie onorevole Misiani si conclude qui la serie di interventi programmati ci hanno chiesto tuttavia di intervenire in per poter loro esperienza di sindaci e amministratori locali il Sindaco Egidio Pedrini di zeri gli chiederei proprio
Sì non c'è bisogno che lei me lo la comandi perché all'una e trenta credo che devo avere rispetto per gli errori che sono rimasti attenti a questa discussione cercherò quindi coi limiti chiedo comprensione nell'espressione dei concetti che purtroppo non posso articolare per la limitatezza
Di tempo sostanzialmente i filoni di discussione oggi erano due uno il filone sull'articolazione istituzionale a livello nazionale e l'altro quello del autonomia locale
Mi dispiace che sia andato via il professor Quagliariello e per di lì
Soprattutto che
Non condivido l'analisi
Non condivido l'analisi soprattutto riferito al problema della grave crisi finanziaria che c'è oggi su cure facendo un parallelismo col mille e nove ci
Vito ventinove
Se vogliamo fare il parallelismo col mille novecentoventinove in Europa e in America non c'era lo spread c'era la borsa c'era la finanza che poi portò alla grande crisi si rispose con il Presidente degli Stati Uniti d'America che
Chiuse le borse e in Europa si disse è la politica che deve comandare e non la finanza oggi c'è la totale abdicazione
Della politica rispetto alla finanza se non si riprende questo tipo di
A
Atteggiamento avremmo i derivati i centotrentacinque miliardi dati dalla BCE alle banche italiane non per l'anno ributtati sul territorio e su tutta una serie di cose su cui però ho promesso la brevità ma per dire che il tema è un altro
A proposito poi salto dal mille novecentoventinove non passò attraverso il mille novecentoquarantasei attraverso costituente e arrivo subito ai giorni nostri
Io però
Che sono stato in Senato
Sono stato alla Camera
Permettetemi smettetela con questa faccenda del numero dei parlamentari
Non è lì il non funzionamento
Perché se voi li portate aventi
I deputati e a dieci i senatori è il sistema di funzionamento delle Camere che non funziona
Anche venti senatori potrebbero costituire ulteriormente un inasprimento del dramma perché sarebbero operati dagli adempimenti che hanno da fare
Per essere concreti
Perché altri sistemi se qualcuno mi fa i collegamenti con gli altri sistemi col francese l'americano l'inglese
Non è un fatto ragionieristico di quanti stipendi pago anzi chiederei una cortesia vi sono delle Regioni
Che hanno circa due milioni di abitanti il cui funzionamento del Consiglio regionale ripeto e non il costo della Regione il funzionamento del Consiglio della regionale è il ventinove milioni
Tutti gli stipendi di tutti i senatori sono diciassette milioni
Allora
Il problema è
Che questo Parlamento svolge funzioni non proprie in Francia non voglio mai fare parallelismi però è opportuno
Il
Via la riserva della pubblica amministrazione
Non posso nomi può succedere come a me segretario della Commissione trasporti essere stato chiamato a fare da legislatore su dei provvedimenti di legge che ormai l'ho fatto perché non potevo farne a meno ma erano atti amministrativi
Il contributo al teatro il problema della contributo all'agenda dell'aria cose di poche decine di migliaia di euro vanno a
Intasare un sistema di funzionamento
L'altro problema
Se qualcuno vuole fare qualcosa e poi chiudo con la parte nazionale
Dovete togliere di mezzo questo maledetto sistema elettorali
Che
Va ad inficiare qualsiasi tipo di ragionamento
Come si può pretendere che io accetto
Che venga cambiata la Costituzione
Sulla base di proposte di saggi
Che non hanno una legittimazione popolare e che passano attraverso un Parlamento di nominati non ne riconosco la legittimità di rappresentanza di quei sto Parlamento quindi attenzione al sistema di modifica della legge elettorale perché non si sa di che cosa di costituzionali ma perché i deputati sono seicentotrenta
E senatori trecentoquindici più i senatori a vita che lei si sforna così con grande facilità
Qualcuno è andata a vedere perché è un numero preciso perché non seicentotrentuno non trecentoquattordici
Perché seicentotrenta
E la metà non era un problema di
è stato un problema lungamente dibattuto da persone che hanno fatto la resistenza che hanno vissuto l'esperienza che hanno meditato e maturato sul campo grande esperienza non si riuscì
A venirne fuori essi scienze seicentotrenta lascio a voi la meditazione se non si risponde a questo principio non si pone pure affrontare il problema dei deputati perché altrimenti lo vedo come una scusa di coloro che di fronte all'incapacità di modificare qualcosa
Vanno la personificazione mitica delle colpe del Parlamento è lì hanno risolto la loro
Coscienza andando al autonomia locali
Permettetemi
Io
Sono in prestato alla politica vengono esperienza aziendali posso dire che in Parlamento
Ho riscontrato
Una
Mancanza
In molti ambiti
Non voglio generalizzare tutto di quelli che sono i fondamentali della cultura economica
E allora dovremmo sapere di che cosa stiamo parlando perché se l'IMU su un bilancio di ottocentocinquanta miliardi dello Stato che è
Sulla prima casa tre miliardi e otto mi mette in crisi un sistema delle autonomie locali
Vuole dire che non sappiamo guardare dalla parte giusta
Io
Non posso
Qui permettetemi una cosa grave vostro documento se mi posso invitare fate conto che
Sia
Un mio apporto
Mi dispiace che nel nostro documento a pagina ventiquattro al punto tredici sia scritto che secondo alcuni dei saggi sarebbe utile
Che venisse consacrato nella costituzione il principio minimo del numero degli abitanti
Lo lascio alla vostra meditazione
Mettere in
Ecco
Allora il problema che è cosa vengo al caso concreto all'esperienza e ho finito
Se si vuole ridisegnare posto Franco
Sono
Non ho problemi faccio il Sindaco
Perché sono nato in quel Paese
Perché mia madre mi ha detto che dovevo fare il Sindaco perché chi è stato fortunato nella vita alla Società qualcosa deve restituire e in aggiunta credetemi i sindaci di piccoli comuni per fare i Sindaci vuol dire che sono dotati anche da una vena di pazzia
Perché rischiano quotidianamente sulla loro pelle
Allora se vogliamo ridisegnare il sistema istituzionale bene benissimo si faccia prima una cosa no i tagli lineari e il sistema lasciato ai ragionieri
Bisogna vedere qual è la persona la metto al centro dell'attenzione prendo le dimensioni finisco ci vedono e poi disegno sistema istituzionale perché la Regione la volizione delle Province
Le Province costano undici miliardi e cinquecento milioni
Non solo non si risparmierà niente ma ho paura che costeranno molto di più a meno che
A meno che
Non mi si dice ca che sotto l'abolizione delle Province c'è anche l'abolizione dei servizi che diamo ai cittadini e quindi più deboli pagano ancora una volta
E piccoli comuni
Io non abito fatto molte esperienze
Ho la capacità di un software che dialoga con tutti i sindaci d'Italia nel giro di poche ore
Mi ricevo delle
Risposte alle mie invece
Da Presidenti delle Unioni
Dove mi dicono bisogna fermare queste unioni fatte a capocchia così in questo momento questo modo
Perché aggravano i costi la mia Polizia Municipale trentotto mila euro mi costa quarantotto mila euro il SUAP non mi costava niente ora mi costa la eletta perché non lo scaricano sui cittadini e c'è un ulteriore danno del della situazione vogliamo
La Costituzione io spero
Che il tre dicembre
Purtroppo è triste per la politica
Sentire quello che va da dire che il tre dicembre la Corte costituzionale
Cassi la Calderoli e Cassi Monti perché questo sistema di articolazione la compromissione di quelle che sono gli spazi di giustizia sociale
E vanno a colpire soprattutto i terreni territori marginali dei piccoli Comuni perché senza mezzi di trasporto sei la mobilità
E qui quindi cosa succede che ti fanno la la quarantadue ho finito veramente
Del due mila dieci abolisce gli ATO
Le Regioni le riportano in campo
Come autorità
E quindi che costano di più sui rifiuti di costa di più l'acqua temporalmente tolgono la guardia medica ti tolgono
Nel centro dialisi ti tolgono l'ospedale
Credo che di riforme si muove facciamo funzionare
I piccoli Comuni andando a colpire quelle che sono una delle cose principale di spreco di energia che impediscono la programmazione
Del territorio che sono soprattutto le regioni e a proposito
Chiedo scusa una domanda sola me ne vado all'oratore che mi ha parlato precedentemente al professore di scienza delle finanze
Dobbiamo fare passare il principio delle imposte e delle tasse
La differenza fra imposte e fra tassi e allora dovremo
Che c'è una grado sappiamo che ci sono otto milioni e trecento mila persone che hanno difficoltà arrivare alla fine del mese è senza limiti parlo di Karbala Monica o dei quartieri periferici delle di Genova
Un bar appartamento di cento metri quadrati portò una spesa di non meno di duecentottanta trecento euro grazie
Grazie a lei
A voi
Come avete visto non non vogliamo tagliare niente a nessuno tanto meno la parola però chiederei all'ultimo intervento il Sindaco di Cineto Romano chiedo e di farci la cortesia se possibile di
Tagliare lui visto che nell'intervento precedente metto precedente
Ecco come nell'intervento precedente ampiamente sforato il tempo protettivo cinque minuti dopodiché ci vadano fuori grazie o chiedo scusa non sono un burocrate
Non sono un funzionario della finanza ma faccio il sindaco la comunità di circa ottocento anime
Io credo una cosa
Dopo anni di esperienza politica ho fatto sempre la politica al servizio delle comunità
Io dico i tagli
Non c'è più nulla da tagliare si vergognasse euro
Perché io la mia Giunta che è qui presente quando abbiamo il tempo
Ci tagliamo l'erba ci vogliamo i territori facciamo volontariato
I piccoli Comuni sono risorse ai piccoli Comuni sono
Cultura
Patrimonio
Tutto ciò
Tutto ciò che è un territorio io credo una cosa
Questa è una guerra tra
Il gigante Davide e Golia
Però
Facciamo una piccola riflessione diciamocela tutta con verità
Ma
I piccoli Comuni io dico con onestà ne sono onorato di fare il Sindaco mai da matti fare i sindaci oggi
Perché questa è la realtà dei fatti
Lo dico davanti a questa pratica e forse era più gremita dove c'era
Del deputato onorevole Marantelli al Ministro della
Del sbaglio permeabile Quagliariello perché mio comune che rappresento con onore ha chiuso il consuntivo
Con trecento mila euro di avanzo
Queste è la realtà della finanza
E dico un'altra il patto di stabilità
La mia comunità non ha avuto bisogno perché ha fatto fronte a chi non ha coperto i finanziamenti dati dalla Regione con le proprie tasse
Allora esaltiamo su questi temi
Queste sono le economie
Perché io credo una cosa i piccoli Comuni sono di prima di nascere Italia Stato
Pensiamoci bene a questo distruggendo queste piccole comune queste comunità questa realtà queste colture queste storie
Pensiamoci un attimo che io credo una cosa o sessantacinque anni sono cinquant'anni che faccio politica una cosa più vergognosa di questi ultimi anni non l'ha mai vissuta a livello politico a livello di Governo
Lo dico con molta amarezza
Gli ultimi anni sa cosa è successo lo dico non voglio fare il politico perché non non voglio farlo perché mi vergogno di fare per i come lo fanno adesso
Prima fino a qualche anno fa
Cosa succedeva
C'era un dibattito c'era un confronto c'era discussione ragionamenti per dare al Paese Italia
Un futuro
Io vorrei sapere da chi ci governa adesso cosa si sta facendo per le future generazioni nulla
Nulla
Poi tagliano tagliano le Comunità montane
Non siamo paesi mondiali è perché devono tagli alle quali sono i costi
Io faccio il Consigliere il delegato non prendiamo nulla
Il Presidente non prende lo stipendio
Allora credo una cosa
Io dico presso introiettiamo conti ed economie io sono sindaco di quella comunità Cineto Romano dove costa
Il costo politico uno stipendio pulito di un parlamentare perché io prendo settecentoventi euro al mese
E me assessore vendono sessanta Euro al mese
è Consigliere vengono sessanta euro l'anno
Cosa ci vuole dire la politica
Se ricordate
Le otto mila poltrone
Devono tagliare dall'alto alle municipalizzate agli incarichi di partito ci sono altri ambirebbe poter ridare a questa Italia quello che si spetta
Il lavoro dei trasporti
La sanità la scuola io un paesino
Come tanti altri colleghi che sono qui col piano di rientro dalla ministra Gelmini Gelmini
Io non riesco a dare a diciotto bambini dell'infanzia la scuola a tempo pieno
Questi sono i ragionamenti da fare
Andiamo a vedere la qualità della vita della gente
Le riforme non si fanno dall'altra ma si fanno dal basso guardando in
I sogni e della gente qui mi sembra che si stia tornando a un mondo diverso da quello che noi abbiamo i soldi ultimi quarant'anni veramente lo rendiamo quel passato ma ne sono orgoglioso di avere a partire da chi ci governava senza valenze politiche
Erano nobili
Erano disponibile ai disagi della gente io la mattina mi alzo ad accompagnare i vecchietti all'ospedale ora farmaco per il consenso perché ho fatto quarant'anni l'infermiere professionale è nel mio io c'è la solidarietà il servizio
La politica di oggi perdonatemi ma diventato solamente una fare un investimento deve finire questo perché siano questa Nazione non avrà futuro
Poi chiudo dicendo la legge elettorale
Io sono un proporzionalista nato
Io sono convinto dopo vent'anni di questa dittatura bianca
Questa è una dittatura bianca signori miei
Loro fanno i guadagni lo fanno i numeri non votiamo
No dobbiamo ridare la possibilità al cittadino di scegliere qualsiasi candidato DS quasi da ripartire partito esso sia perché perché non c'era questa forbice così distante
Perché ogni senatore ogni deputato veniva da noi
E diceva la preferenza
è la finissero dei direi un compromesso di affari perché negli ultimi anni abbiamo visto scempi
Non lo so non voglio menzionare dagli grandi eventi ad altri avvenimenti di tangenti ad altro io ho sessantacinque anni ho chiuso guardi ma non per me ma per i colleghi di piccoli comuni ripensa dice bene
Prego la Regione
Prego lo Stato il patto di stabilità
La spendere di più non abbiamo avuto guardare che cosa non abbia avuto bisogno di Luca e degrado anticorruzione ma ci sarebbe da parlare dieci ore ininterrottamente fai facendo passaggio
Forse più
Uno dopo l'altro però dico io infetta queste cose ma il decreto anti corruzione diciamocelo messa allora se è stato fatto trent'anni fa
Ma cosa ci dobbiamo più corrompere
Ma cosa ci dobbiamo questa è una vergogna
Guarda questa è una vergogna lo dico con molta franchezza
L'Italia ha bisogno di essere governata da chi veramente sente il proprio amore per lo Stato per l'Italia prediamo a questa nazione
Ciò che serve la lealtà la semplicità i servizi non vogliamo altro di avere una vita guarda come le grandi metropoli
La stessa qualità della vita stessi servizi
Per trasporti alla sanità alla scuola a quello che è il sistema di una nazione comunque scusate il mio intervento un po'così abbastanza esuberante è
Ho fatto un po'variegata il mio intervento perché non ho tempo
Però veramente riflettiamo per quello che stiamo facendo per le future generazioni grazie grazie ancora
Grazie a lei per l'intervento ringraziamo voi per la pazienza anche fino alle tredici e quaranta e lascio la parola al presidente dell'autonomia per un ringraziamento finale ma ripresa
Però il mio è proprio un ringraziamento finale grazie a chi ha dato un contributo
Diverso no sono già altrove a fare il loro lavoro
Credo che soprattutto la prima parte discussione abbia
Centrato un tema
Sconta
Scottante noi riporteremo
Anche il dialogo con le altre associazioni delle autonomie
I contenuti che abbiamo proposto che poi sono
Ovviamente aperti ad una
Discussione ulteriore
Mentre siamo nel vivo per quanto riguarda la seconda parte perché
Siamo in attesa domani dovrebbe uscire terra il testo della
Della proposta di legge di instabilità e quindi
La discussione che abbiamo fatto su questa parte ci dà già una base utile per interloquire nei prossimi giorni con il Governo e l'insieme poi per preparare anche il congresso di legautonomie che
Ci sarà fra
Qualche mese insomma in in tempi abbastanza brevi grazie a tutti