Rigenerare l'Italia. Equità fiscale per il welfare, il lavoro, lo sviluppo dei territori

Possiamo cominciare
Allora buongiorno a tutti grazie per essere qui grazie anche a Paola Benedetti per avermi aiutato nella
Primo compito di richiamarvi al all'inizio dei lavori
Risorse per i fini più avrò il compito di smistate un po'di interventi di questa mattina posso però
Riferite con una
Impressione personale positiva ovviamente dei grandi interessi e di grande attenzione per i lavori che si svolgeranno questa mattina anche
Da parte mia e della mia è stata per un tema
Che ovviamente ci sta a cuore mi sta a cuore personalmente stavo prima raccontando a a un collega che ovviamente facile caporedattore di telegiornale della parte economica
Ogni giorni arrivano non ora ma tre segnalazioni di di disperazione di settori che dicono ma ci stanno mettendo a terra con interventi fiscali e
E sappiamo bene che in quei casi bisogna quasi sempre separare la verità dall'esagerazione e da
E da segnalazioni che sono forse un po'un po'strumentale i nel caso vostro invece non ho avuto
In nessun momento questa impressione
E ho subito pensato che invece siamo di fronte davvero
A
A un intervento che sarebbe molto pericoloso
Dannoso per un settore che ha dimostrato capacità di di agire e capacità di stare vicino alle persone sottolineo la
Nell'invertito l'incontro di stamattina anzi nella per la frase sotto il titolo sotto regionale di cui l'Italia si parte con la parola equità
Per cui lo state chiedendo fiscalità di favore ma state chiedendo a mio avviso qualcosa a che fare con l'equità andrebbe sottolineato anche ma c'è bisogno che lo faccio io lo sapete benissimo e lo ricordo ancora una volta che
In questo caso non abbiamo a che fare abbiamo sì a che fare con un lavoro strutturato e organizzato ma non è un lavoro qualunque e anzi una capacità di stare
Vicino alle persone e di farlo con qualcosa che parte da da un moto dell'animo che
E da una desiderio di poter di fa qualcosa di utile alla società e quindi per questo
Siamo particolarmente attenti e lavori di oggi che saranno molto intensi molto articolati cominciamo
Quindi con interventi trovo introduttivo di Parlamenti presidente di lega Coop sociali che appunto prima mia aiutato a cominciare prego
Ma per la verità parlando con grande franchezza noi oggi abbiamo un intervento introduttivo che quello del portavoce che era presente nel senso orale rappresenta il
La posizione dei contenuti che abbiamo molto discusso assieme
E credo vada assolutamente sottolineato il fatto che
Siamo tre organizzazioni che sono in grado di parlare in un'occasione come questa su un tema assolutamente fondamentale per tutti noi con una voce soltanto
Non sono tempi nei quali questo accada di frequente credo che anche questo sia un dato che
Va sottolineato anche I nostri interlocutori politici e istituzionali
Intanto Grassi e a chi è intervenuto se posso
Un ringraziamento particolare alla Presidente dell'Aci Giuliano Poletti ecco Presidenti
Maurizio Gardini e Rosario Altieri che sono
Presenti e li ringraziamo non solo per la presenza ma perché
Abbiamo avvertito in maniera tangibile molto forte l'impegno dell'intera Alleanza delle cooperative
Sui temi e sulle tematiche che oggi la cooperazione sociale propone come prioritari mi consentirete poi anche perché alla fine oggi siamo qui in tanti in molti
Che avrebbero voluto essere presenti non hanno potuto esserci perché c'erano dei limiti oggettivi
Di posti in questa in questa sala come tutti sappiamo lavorando sulle cose concrete le cose non si fanno da sole
E quindi c'è chi ha lavorato intensamente per questa iniziativa e mi sembra assolutamente doveroso ringraziare
Vincenzo De Bernardo Sabrina Mancini
Dalì la cartella Silvia la Consuelo di AGCI le persone che concretamente poi hanno dedicato ore di lavoro a rendere possibile questa
Iniziativa i potuto anche lavorare insieme nel quotidiano nell'organizzare le cose
Non è voi un elemento così rilevante a dimostrazione di una capacità
Di costruire insieme cose e di innovare rispetto a un modo
Diciamo più storico che noi tutti avendo storia abbiamo nella nostra
Nella nostra esperienza io non ho molto altro vorrei dire CIP perdonerete se la mattina non seguirà esattamente
La scaletta che trovate scritta perché è il rapporto con
Le responsabilità istituzionali di Governo ovviamente condizionato dagli impegni delle istituzioni e delle e del Governo ci auguriamo una presenza significativa e soprattutto ci auguriamo che sui temi che noi andiamo a porre ci sia una disponibilità alla risposta concreta alla coerenza
Ci aspettano settimane decisive
Non solo per in mondi nei quali noi operiamo ma per questo Paese in generale ci auguriamo che alle parole di impegno di responsabilità seguano dei fatti visibili
E rilevabili noi abbiamo la consapevolezza e forse anche
Quei posso dire
L'emozione di sapere che non siamo qua soltanto per porre un problema corporativo
Occuparsi delle condizioni dei servizi di welfare in Italia non significa per noi soltanto ragionare delle condizioni in cui lavorano coloro che lavorano
Nei servizi del welfare e coloro che organizzano gestiscono servizi di welfare abbiamo idea
Che fare questo significhi sostenere la possibilità che ampi strati di popolazione di cittadini di questo Paese possano continuare ad a vere risposte a bisogni che invece di calare nella crisi
Aumentano e dunque abbiamo l'idea
Che siccome questi bisogni se insoddisfatti mettono in discussione in maniera molto pesante
Una
Elemento che è condizione perché possa esserci anche crescite cioè
La coesione sociale cioè la percezione di una possibile equità a fondamento della Coop della coesione sociale
Abbiamo idea che nel porre i problemi che poniamo noi
Possiamo dire che stiamo dando un contributo al futuro di questo Paese e alla possibilità concreta che ci sia crescita
Non vorrei aggiungere altro io spero che sia una mattinata proficua abbiamo lavorato perché lo fosse
Darei di nuovo il microfono ai residenti
Allora proprio dire scalette da cambiare mi accingo a cambiarla immediatamente però ricordo anche che l'incontro di oggi e come è stato anche sottolineato si svolge in uno
Spirito unitario prima Leanza dell'operatività nel settore sociale che come sapete bene è composto da dieci solidarietà Confcooperative
Fede sole solidarietà e lega Coop sociali do anche due numeri di riferimento sulla tutti sappiamo che incombe questo aumento dell'IVA che stato ufficialmente rinviato sui servizi prestati da cooperative sociali
E che però potrebbe rientrare con una nuova legge di stabilità ovviamente guardiamo
Particolarmente riguarda gli interventi che faranno di politici legislatori ministri lei questa mattina guardiamolo possibile ad una legge di stabilità si possa intervenire per evitare questo momento sappiamo anche che ma il clima generale
Che riguarda i conti pubblici e quello che e che quindi un imbuto stretto ma bisogna ugualmente battersi anche perché
Due numeri di riferimento dico tutto sono cinquecento mila le persone
Che ricevo servizi delle cooperative sociali
E che potrebbero entrare in difficoltà in seguito a questo aumento dell'IVA e sono quarantatré mila i posti di lavoro che
Sarebbero al tanto messi a rischio evidente dal punto vista contabile che questo aumento di IVA
Visto che si tratta di servizi prestati dei Comuni o meglio pagati nella gran parte dei casi
Dai Comuni quindi da un'altra parte la pubblica amministrazione sostanzialmente una partita di giro non c'è neanche bisogno su questo di dilungarsi allora darei subito la parola contorno di cambi discreta al senatore Luigi Marino che qui con noi poiché
Senatore Tito Di Martino prego
Cominciamo da Luigi Marino
No non c'è allora cominciamo oggi gode senatore Marino
Qui io leggevo Pasqua
Benissimo
Prego
Se è così scritto si voterà eravamo tre novità senatori maionese siamo rimasti in due capisco che ognuno
Ma io non lo vedevano finale non è la troviamo nella
Le cooperative riesca ad essere il più
Ma Decaro caro portavoce carico per attrice cari operatori
Autorità
Devo dire che
Io ho letto i termini dei quella che era la liberazione introduttiva
Che secondo la scaletta caduto svilupparsi normalmente
Ponevo la serie di riflessioni importanti sul
Sul tema e quindi colgo l'occasione nel mio
L'intervento
Per condividere alcune riflessioni sugli scenari del mondo della cooperazione del modello cooperativo in quanto tale
Beh innanzitutto a dieci anni la riforma di Cipriani l'asse città delle Società cooperative e possiamo sicuramente affermare che si consolidato da un lato il valore del modello mutualistico
E dall'altro l'impianto di una formula più orientata alla profittabilità di attività gestite comunque con la struttura cooperativa
Per attualmente la cooperativa non rappresenta più un terzo generi di soggetto economico una specie di
Terza via tra società privata orientato esclusivamente a massimizzare il profitto
Questo ci fa pubblica con finalità sociali distributive ma costituisce esso stesso un elemento autonomo e vitale del tessuto economico
Per certi versi anzi gli elementi propri dell'attività cooperativa in termini di capitale sociale e solidarietà sociale diffusi andare che c'è attenzione alla sostenibilità
Un fallo un vero e proprio modello alternativo di superamento della tradizionale dicotomia pubblico-privato e questo è uno degli elementi su cui immagino che di sottrarmi a rete voi dopo dallo schema che ho visto perché anche uno degli elementi da cui
Io ho tratto spunto per fare queste riflessioni affrontando il tema era un punto di vista sicuramente tecnico e che forse avrebbe
Ha avuto nella consequenzialità un l'elemento per provare ad avanzare delle risposte su quelli che sono essere le questioni chiudi stanno a cuore
Però
Penso che l'occasione di confronto sia un'occasione proficua
Che ci permette di provare individuare un percorso che va ad individuare le soluzioni su quelli che sono i temi che giustamente lo ricordava prima l'interlocutrice non vogliono Paola Binetti non vogliono essere
Questioni corporative ma vogliono essere un modo per uscire da un problema che un problema reale è importante
In altri termini chi non è solo il carattere mutualistico tra cooperativa cioè la natura di autosostenersi tra i soci a rappresentare un elemento positivo
Più in generale il mettere a fattore comune le esperienze lavori profitto costituisce una risposta valida ed efficace alla difficoltà del presente
Non vi è dubbio infatti che le informazioni economiche sociali che si manifestano nella società occidentale che sinteticamente definiamo come crisi
Impongono un completo ripensamento delle conduzioni strutturali dell'agire economico dando un valore significativo elementi e fattori che sono connaturati al modello cooperativo
Non si tratta solo degli elementi riconducibili al concetto di beni comuni ma anche alla ricchezza di una filosofia economica e sociale che risulta più conveniente più sostenibile per tutti gli attori sociali ed economici
Alla luce del concetto di sostenibilità economica infatti scopriamo che in ambiti anche molto distanti come la finanza
E l'ambiente
Il paradigma del profitto tutti i costi del soggetto cardine della società capitalistica cioè l'impresa privata
Mostra un crescendo di diseconomie esterne
Tali da rendere le prospettive future piuttosto nebulose e incerte e l'analisi di tutti i fattori che concorrono poi al risultato finale penso che sia uno degli elementi importanti
Partirà anche come si deve agire rispetto al problema che voi ponete voi nello specifico che è quello dell'aumento dell'IVA e
Della differenza tra il dato economico formale scritta bilance quelle che invece sono le ricadute di carattere sostanziale sia dal punto di vista lavorativo
Se dal punto di vista anche delle stesse entrate per lo Stato che l'operazione nel suo complesso può comportare
Se ciò si aggiunge che la tendenza alla progressiva integrazione dei mercati li chiamiamo globalizzazione fa votare anche lo scenario nel quale agiscono i lavoratori Impresit governi delle istituzioni
è facile comprendere come anche nel settore cooperativo l'obiettivo è quello di identificare gli elementi costitutivi e valorizzarle l'attività
La crisi e la globalizzazione esaltano in positivo il carattere dell'impresa cooperativa
Per tali motivi ancora validissimo e non revocabile un dubbio
Il carattere agevolativo e di sostegno della disciplina giuridica delle cooperative
E la serie di disposizioni di carattere ordinamentale fiscale che si ritrovano nella normativa nazionale catturano pertanto un principio costituzionale e questo deve essere una priorità fondamentali
Per tanti era per i quali possono essere le motivazioni che ci possono portare ad agire
Di conseguenza
Per tali motivi
E ancora quindi da individuare insieme un percorso che ci permetta io penso prescindendo anche dalle singole appartenenze politiche
Di capire come si possono individuare delle soluzioni a questo tema delicato
Permettetemi soltanto per sviluppare ragionamenti in maniera compiuta prima di esprimere alcune considerazioni sul settore sociale delle cooperative italiane e di provare proporre delle soluzioni al problema che avete spiegati in maniera così
Dettagliata rispetto quale però
Penso che forse sarebbe stato meglio un un punteggio di interlocuzione prima più che altro per
Per gli astanti
Consentitemi di fare un breve cenno che sui temi in che in parte sembrano più distanti ma che afferiscono alle competenze della Commissione Finanze e Tesoro del Senato che presiedo
Riguardo al mondo della cooperazione in generale che mi consento di precisare l'approccio che si intende sviluppare
Nell'ambito del credito trovano realizzazione i due principi costituzionali del riconoscimento della funzione sociale della cooperazione e della tutela del risparmio
Nel corso della lunga crisi finanziarie questi anni il settore del credito popolare cooperativo subìto meno danni per la sanità a logiche di investimento fondate sull'utilizzo di strumenti derivati di cartolarizzazione
Ed è la prevalenza di un modello di finanziamento più vicine al territorio e le esigenze delle imprese le famiglie
Tuttavia
Appare sicuramente opportuno ripensare a struttura la governance delle banche popolari pur tenendo conto che la dimensione ridotta e più concentrata sulle richieste di Trento e di sostegno all'economia reale rappresenta un elemento positivo
Questi invece non vale assolutamente
E per quanto riguarda il vostro settore c'è il discorso è diverso per il settore della cooperazione sociale perché non vi è bisogno di una rivisitazione del modello
Ma di sostenere un rilevante comparto socio economico che opera in un contesto peculiare e delicato
I giovani sono certamente impressionante immaginavo che fossero detti prima però disse ulteriore sei milioni di utenti quasi dieci mila cooperative
Più di trecentosessanta mila soci una costante crescita degli addetti e degli occupati
La cooperazione sociale risponde direttamente con i principi di solidarietà
E di sostegno a determinate categorie svantaggiate assolve purtroppo un ruolo molte volte
Sostitutivo delle funzioni pubbliche di assistenza e questo in prospettiva diventerà un elemento sempre più fondante sempre più peculiare dell'azione che svolgete voi
Dico purtroppo non tanto in nome di un welfare State onnicomprensivo e totalizzante che peraltro l'Italia non può permettersi ma perché l'attività del terzo settore delle cooperazioni sociali oggettivamente copre spazi ero vuole
Per una mano pubblica che fondamentalmente e recessiva
La questione di maggiore rilevanza oggi e certamente e veniva accennato prima velocemente ma
Magico valutare ancor di più nella relazione introduttiva
Abbiamo immaginato la revisione del regime IVA delle prestazioni rese dalle cooperative in esecuzione di contratti appalto alla convenzione alla
Comincio prevista dalla ultima legge di stabilità che nella sostanza ha resi impossibili tali prestazioni e a aumentato l'aliquota dal quattordici per cento anche se a decorre dal due mila e quattordici
Come è risaputo de
Fatto evidenziato bene nelle considerazioni iniziali gli obiettivi di contenimento della spesa si sono tradotti e si tradurranno in una tendenza di revisione della portate dell'ampiezza della mano pubblica
Ma nello specifico della legislazione tributaria tale scelta trovo la sua spiegazione di fondo nella seguente considerazione
E qui il primo punto su cui voglio soffermare l'attenzione e a tutti noti che l'analisi
Delle cosiddette spese fiscale anche il concetto di spesa fiscale può sembrare uno stimolo al cosiddetto rapporto Vieri Ceriani
Da una di queste spese fiscale Otranto il nostro ordinamento è stato un lavoro che era stato impostato dal Ministro Tremonti e Caravà stato portato a termine nel corso del Governo Monti
E che costituisce anche l'attuale legislatura un elemento importante nella riflessione su gli strumenti più idonei per realizzare la ricompresa revisione della spesa pubblica
Perché l'obiettivo che si era posta era quello di analizzare l'area dell'erosione fiscale che cosa si intende perciò in specie quell'area dell'amplissima forbice che c'è fra
In un rapporto dialettico che c'è fra la regola c'è il principio generale dell'imposizione e l'eccezione che la deviazione legale da quel principio attraverso agevolazioni e cose di questo tipo qui
Perché perché nelle proposte nelle analisi che voi fate voi fate l'asse di considerazione su voglio tornare un attimino dopo che riguardano il taglio della spesa pubblica
Mass rispetto al quale la nostra possibilità di intervento io penso che sia estremamente limitata
E allora farmi a questo rapporto vuole rappresentare un momento di riflessione che io pongo a questa Assemblea
Perché il corretto rapporto Vieri Ceriani costituisce anche l'attuale legislatura un elemento importante di riflessione sugli strumenti più idonei perché questa lettera portate individuare una sede meccanismi di agevolazione di carattere
Fiscale e tributario e a qualificarli come una componente effettiva della spesa pubblica e di cui parliamo potete anche voi
Anche se formalmente si in presenza di una minore entrata
Si tratta indubbiamente di un indirizzo di valore che condotto peraltro con attenzione circa l'effettiva correlazione tra l'agevolazione tributaria emotivi di tutela
Nello specifico delle prestazioni socio-sanitarie poste in essere dalle cooperative in esecuzione di appalti è sembrata non più giustificata sulla base della legge di stabilità precedente la vigenza di una norma di favore
Ricordo che la Commissione Finanze del Senato ha svolto proprio nella seduta del trenta maggio due mila tredici mi interrogazione al ministro dell'economia e delle finanze chiarire i punti più controversi del nuovo regime
Ed è questa momento di confronto sono emersi due profili di ordine generale
La nuova disciplina che differenzia le prestazioni rese direttamente quelle rese in esecuzione di contratti di per sé non è certamente un contributo alla semplificazione anche in considerazione della particolare organizzazione delle cooperative sociali
Inoltre la ragione è la nuova disciplina e certamente di Bilancio
Il Sottosegretario Giorgetti in Commissione Finanze ricordava che la stima di Regione dal gettito di centocinquantatré milioni di euro a partire dal due mila e quattordici mentre mi risulta che l'Alleanza delle cooperative ha fatto uno studio dove dimostra che a fronte di questi centocinquantatré milioni
E formale ci sarebbero invece una serie
Di minusvalenze sostanziale di costi per la Stati di cui immagino ci parlerà Giuseppe Guerini
Forse nel proseguo della dell'incontro
Si tratta di una stima importante di risorse significative che non consentono di individuare con semplicità una soluzione alternativa
A mio parere tuttavia l'essenza del problema risiede nell'assenza di un disegno complessivo e di uno schema generale di intervento
Si avverte invece la sensazione che tale misura origine da una scelta efficace dal punto di vista del Bilancio almeno così sostiene la Ragioneria ma
Ne avete dati diversi ma certamente problematica se confrontata con il settore oggetto della revisione
A tale proposito ricordo che la rivisitando la disciplina IVA sulla distribuzione di bevande alimenti nei luoghi come Ospedali scuole mense recata dal recente decreto legge sulle ristrutturazioni edilizie che sembrava uccidere il il settore
E stati in parte attenuata in Parlamento in sede di conversione grazie ulteriore approfondimento riducendo l'iniziale hanno alzamento dal ventuno per cento della ricotta al dieci per cento quindi esiste già un precedente rispetto a una serie di problemi che voi ponete
In tale occasione infine feriscono luglio scorso sono stati messi a confronto in sedi parlamentare le esigenze di bilancio con quella di un particolare settore riuscendo in accordo con il Governo a individuare un punto di vista compromesso
Nello specifico delle cooperative sociale occorre certamente un supplemento di verifica dell'effettiva portata del nuovo regime fiscale che i dati che voi fornirete oggi rendendole pubbliche penso che rappresenteranno un elemento importante
Quali sono gli effetti della maggiorazione dell'IVA nel settore delle cooperative sociali non solo in termini di bilancio pubblico quali fattori produttivi quale la ricaduta reale rispetto a quelle ipotizzate dallo Stato
Non c'è dubbio peraltro che la scarsità di risposte a disposizione richiede che ci siano precisi e puntuali interventi
E quindi
Come veniva accennato anche nell'introduzione Giuseppe De Filippi la prossima predisposizione la legge di stabilità
E deve essere preceduto da un largo dibattito su tutte le agevolazioni fiscali sulla loro natura sulla loro modificabilità
Con il coinvolgimento di gruppi di interesse evitando scelte che colpiscono questo col settore senza una visione unitaria anche perché proprio in questi giorni lo stesso Presidente letta enunciato il principio che
Ci saranno due fasi una fase di presentazione tra legge di stabilità e poi naturalmente anche la possibilità di intervenire a parte il Parlamento visto che il percorso per la prima volta è stato un percorso diverso nuovo
Che porterà trasmissioni la legge di stabilità a a Bruxelles e poi il ritorno dopo globalizzazione
Siamo qui per queste allora faccio tre proposte
Conclusi anche perché o ho capito che si dove ci deve essere stata una confusione perché esse devono essere momenti di riflessione
Dal fare a valle
Allora io penso che il problema al momento attuale lo riguarda e quindi profili ordinamentali della cooperazione che come detto può vantare meriti apprezzamenti ma dalla valutazione di questioni che si sintetizzano
Nell'individuazione di proposte alternative per superare i problemi del gettito
E quindi mi permetto di avanzarle tre dopo aver analizzato un po'che tiene conto e
Tralasciando questo punto perché
Vi do per scontate le valutazioni di quelli che stanno i costi che dovrà affrontare il Governo da qui al trentuno dicembre che seducono a quattro miliardi
Più quelli che diventeranno strutturali nel due mila e quattordici perché questi sono i vincoli nei quali ci dobbiamo oppure se vogliamo fare delle proposte serie perché altrimenti andiamo del Piave velleitarismo
Allora mi permetto prima quasi sottolineare che il dibattito sull'imposta utili su un'occasione per mettere a fuoco i suggerimenti in grado di superare difficoltà del momento
Dato per scontato che comunque la prima rata è già stata sospesa egli si è fatta la sospesa è stata annullata la seconde sospese c'è un dibattito da qui il trentuno dicembre per trovare una soluzione
Io ricordo a me stesso che recenti provvedimenti sospensione esenzione del versamento errata IMO hanno riguardato la classe catastale a sette medesima per escludere quasi catastali A uno A otto A nove cioè le ville voti di pregio
C'è stata anche invece l'inclusione fra coloro che godono di benefici alla classe a sette c'è abitazioni in villini
Si fa riferimento a vita azioni corali esterne scusi scusi vivo in alcuni casi posso certamente per le caratteristiche di una certa certezza economica
Se questo parametro commisurato con quello del numero dei vari non essendo ancora passato il
La riforma della delega fiscale fosse presa in considerazione lì ci potrebbero essere le risorse necessarie per dare una risposta di tipo concreto il problema che vengono poste
Non penso invece che sia possibile sulla base degli studi che voi avete fatto ragionare soltanto sulla riduzione della spesa perché da questo punto di vista
Gli ultimi dati che arriveranno proprio recentemente con la tante dimostrano invece che addirittura
In termini non reali ma in termini materiali diminuita la spesa dello Stato e quindi c'è poco spazio di intervento
C'è invece la possibilità di fare un momento di riferimento alla questione che cui ho fatto detto prima che il cosiddetto rapporto Vieri Ceriani sulle spese fiscali
Ci sono settecentoventi spese fiscali per duecento cinquantaquattro copia
Io non penso che ci si deve impostare il problema come una guerra fra poveri ma penso che si sono varie riconosciuti in maniera bipartisan quinta l'incipit
Di valore che voi rappresentate per le cose che saranno spiegati dopo alla città si deve avere il coraggio di dire che si privilegia l'allocazione delle risorse
Sulla base di queste che invece sono essendo privilegi cose che possono essere toccate a favore della cooperazione sociale si si ritiene la cooperazione sociale
I questo naturalmente deve avvenire attraverso una assunzione di responsabilità bipartisan che si riconosce nelle parole sicuramente del vostro portavoce dell'attenzione soggetti valori che essi rappresentano cioè uno schema valoriale discrezionale
La terza alternativa invece quella più riduttiva l'ultima
Targa presupposto che ci questo tema della sospensione dell'IVA al ventidue per cento che
Ne consideriamo nella fase dal primo di ottobre al trentuno di dicembre che costa un miliardo ma che comunque dovrà andare a regime trovando altrimenti sbiadito parte economica del due mila e quattordici provare a reperire di una parte delle risorse che permetterebbero di risolvere centocinquantatré milioni
Che sono necessari perché inseriti nel Bilancio perché guarda voi è una serie di altri problemi che dobbiamo gestire da qui alla fine dell'anno
Su tre poteri soluzioni ce lo possono essere anche altri migliori
Io penso che tutto questo però deve essere fatto per l'opera in un concerto di forze per raggiungere quell'equità fiscale non si faceva riferimento che un presupposto imprescindibile per cercare di rigenerare ritardo grazie
Grazie Presidente Marino
Anche per la concretezza del suo intervento ringrazio anche per essere qui per l'attenzione che si fanno per prestando è l'intervento che farà l'onorevole Marina Sereni e presidente Brizio Sacconi chiamo classista già avvicinando Lorena Rambaudi coordinatrice utile sociali della Conferenza Regioni prego
Bene grazie buongiorno cercherò rapidamente di portare la riflessione delle regioni e non
Questo grosso importante momento di riflessione che vede ovviamente problemi vicini da risolvere presto
Come quello dell'IVA che è già stato affrontato da chi mi ha preceduto e problema in più di prospettiva
E quindi di come si può porre la il ruolo come il quale deve essere il ruolo della cooperazione sociale in un futuro Welfare e anche quale futuro Guelfa
Questo credo che sia un po'la riflessione a cui siamo chiamati
Parto dalla cosa contingente perché questa questione IVA ma fra passo subito noi come Regioni abbiamo posto la questione al ministro il viceministro guerra
L'ANCI ha ascritto un documento molti Consigli comunali hanno fatto nel giorno su questa tematica pur non essendo diciamo tematica di
Governo locale
Ma perché c'è stata tutta questa attenzione questa mobilitazione ovviamente per un'attenzione rispetto al settore delle cooperative ma per una considerazione
Molto semplice quasi banale che questa riduzione dell'Iva porta un'ulteriore riduzione dei servizi
Perché è impensabile voi sapete bene che l'IVA per un ente pubblico è un posto quindi il capitolo di spesa
Su cui può impegnare il l'assessorato il dirigente del servizio è quella
Se aumenta l'aliquota IVA diminuisce il servizio
E in quella situazione drammatica di riduzione del delle risorse per i servizi a sostegno delle persone delle famiglie questo è un altro colpo un'altra bastonata per le persone per le famiglie
Quindi legittima ingiusta la battaglia che le imprese le cooperative sociali fanno dallo dal loro punto di vista come aziende no profit che quindi rivendicano come dire un regime agevolato
Poi sono d'accordo con quello che diceva senatore probabilmente
Abbiamo la necessità questo punto di una riflessione più compiuta più completa sul tema dell'agevolazioni fiscali
Però oggi abbiamo quest'argomento da risolvere a breve io credo che la politica partire dagli enti locali che hanno già dato attenzione a questo tema e decisori in Parlamento dovranno provare
A trovare quelle coperture perché il tema infrazione insieme ad aver capito somma che poi un tema
Che non è così forte diciamo dal punto di vista giuridico il problema sono le coperture
Ora il Ministero dell'economia faro mestiere e quindi cerca di momento di crisi di ridurre la spesa pubblica e di mettere in quadro i conti dello Stato giustissimo
è compito degli altri
Di chi lavora e opera nei settori anche dimostrare non solo per questioni di tipo valoriale o di difesa di categoria ma con dei conti ben precisi
Quanto ad una
Entrata in più di fatto ci sono entrate in meno mi sembra che nella vostra relazione questo sa molto ben evidenziato e quindi questo
Ad
Entrata aggiuntiva si trasformerebbe in realtà in una
Penalizzazione anche dal punto di vista strettamente economico finanziario quindi bisogna fare una riflessione seria
Due invece riflessioni più a carattere generale
Né come Regioni insomma da tempo pensiamo che sia necessario anche in un momento di crisi mettere mano al tema della riforma del welfare e che sia necessario ripensare al nostro Wi-Fi
L'onorevole Sacconi quando era Ministro abbiamo iniziato un percorso anche per cercare di definire dei livelli essenziali modo
Parola tabù per la politica perché i livelli essenziali e rimane diritti esigibili rimanda coperture economica e quindi si ha paura
Però io credo che anche il settore sociale in questo cimento tutti gli appassionati del sociale sia chi lavora nelle istituzioni chi lavora nelle cooperative nel terzo settore
In questi anni abbiamo sempre avuto un po'la pretesa di avere un quadro completo di riuscire a garantire tutta una serie di diritti sacrosanti di varie categorie
Con questa idea di completezza poi non siamo riusciti a
Ottenere niente
E allora io ancora ieri nella Commissione con i miei colleghi ha detto secondo me ne dobbiamo avere il coraggio di decidere che si fa una cosa accade chiedere al Governo che si faccia una cosa che se ne facciamo due
Che si definiscano anche pochissimi livelli essenziali maschi incomincia ad avere un impegno continuativo che può dare
Permetterà anche una programmazione sui territori da parte del Governo
Mi piace l'idea di pensare a uno o due tre infrastrutture chiamiamole così del Governo centrale a sostegno del welfare locale che a mio parere in questo momento sono ma questa è una
Esprimono è un'opinione personale sono l'asse della povertà
Dalla porta assolute lasse
Dalla non autosufficienza che mi sembra siano le grosse emergenze che gli enti si trovano ad affrontare e su cui c'è bisogno di impegno dello Stato centrale e qua con un impegno alle competenze delle autonomie del Titolo quinto le Regioni i Comuni
Non abbandonare quell'idea di welfare universalistico seppur selettivo che possa fare servizi non solo per rincorrere il danno conclamato ma anche per fare prevenzione perché altrimenti tra qualche anno
Se lei abbandoniamo tutti i servizi di cura alla persona la famiglia di sostegno ci troveremo con più spesa impropria
Più spese improprie nel sociale spesa impropria e la sanità
Perché da dove verranno a mancare i servizi sociali di base ci sarà una
Riconversione di domande impropria sulla sanità e quindi questo Stato spenderà di più e spenderà male
Allora proviamo a decidere insieme in questa la
Proposta che abbiamo fatto al Governo proviamo a decidere insieme due priorità un impegno del Governo con le risorse che ci sono perché
Libro dei sogni come dire non ne vogliamo leggere nessuno di noi siamo concreti sappiamo che c'è ci sono dei limiti
Ma cerchiamo di andare in questa direzione in questa direzione la cooperazione sociale ha un ruolo importantissimo
Credo che ormai al di là delle convinzioni valoriali villino di noi sia
Un processo come dire inevitabile quello della esternalizzazione dei servizi
E allora bisogna anche anche qui gli enti pubblici e noi cerchiamo di farlo anche nei nostri discussi all'interno dei nostri dibattiti lavorino di più anche insieme al Governo sul tema delle regole
Schema dell'affidamento dei servizi sul tema del rapporto pubblico privato
Perché
Valorizzare il terzo settore valorizzare la cooperazione sociale a mio parere non è
Da lì carta bianca sui servizi da fare dei responsabilizzando quelle che sono le competenze istituzionali
I servizi che dobbiamo fornire alle persone alle famiglie sono servizi pubblici e dobbiamo garantire questi servizi pubblici
Poi la forma di gestione può essere diverso non possiamo essere deresponsabilizzati allora
Il la cooperazione sociale è il primo partner il primo partner perché un parte da me no profit perché ha una visione che non è solo quella di Ente gestore ma è quella di
Ente che va che produceva un'economia sociale ha un interesse collettivo oltre che ha un interesse specifico aziendale legittimo ma coniuga diciamo questi due elementi
E allora bisogna che l'ente pubblico con questo parterre rifaccio un porto questo patto passa attraverso anche una revisione della normativa attraverso una revisione delle dei modelli di affidamento
Perché il momento di crisi e le poche risorse a mio parere
Porta no
Lo vedo anche nella mia regione quotidianamente possono portare un passo indietro anziché un passo in avanti da questo punto di vista perché anche
Animati dalla buona volontà agli amministratori cercano di fare tanto con i pochi soldi che che che ci sono a disposizione
Ma bisogna fare attenzione questo legittimo ma bisogna fare attenzione allo scadere dalla qualità dei servizi e soprattutto non creare situazioni che non tuteli non lavoro ecco quindi
Credo che scarsità di risorse momento di crisi richiedano voglia di innovare e di riprogettare questo coinvolge tutti il privato il pubblico e privato
Ma richiedono diciamo comunque di stare su due binari che sono quelli della garanzia la qualità dei servizi e la garanzia del lavoro ecco se noi riusciamo in questa
Sono elementi difficilissimi da da tenere insieme
Ma credo che la politica buona debba cercare di tenere insieme questi elementi e quindi di ripensare un nuovo welfare cercando di avere questo rapporto ma neanche adesso anche una revisione normativa abbienti a sulla revisione
Delle categorie appartenenti alle fasce A e B perché
Quel validi e la tre otto uno
Vetro mai una legge vecchia quindi le categorie che vi sono indicato ormai sono sorpassata e né i fatti le categorie fragili ahimè deboli sono molto di più di quelle indicate nella trentuno
Quindi abbiamo bisogno anche non solo non di soldi non solo di soldi ma anche di revisione normativa che su questo la nostra disponibilità come Regione non si impegna c'è
Ultima cosa il tema inclusione sociale programmazione europea due mila quattordici due mila venti
Questa è una grande scommessa il Governo sta cercando voglio dire di di mettere insieme le esigenze tra i vari Ministeri così stanno facendo le Regioni
Spero che fra tutti e ovviamente lavoriamo nessuna speranza ma insomma noi stiamo cercando di impegnarci in questo senso
Non perdiamo l'occasione di interpretare in modo corretto questo tema queste Lidia utilizzare in modo corretto queste risorse sull'inclusione sociale
Che devono essere risorse non speso in modo assistenzialistico ma Spesal proprio per creare un volano allo sviluppo all'economia sociale di cui anche le cooperative fanno parte
E soprattutto pensare alle persone ad un'inclusione che sia un'inclusione attiva progettuale con
Progetti individuali delle persone percorsi di formazione e lavoro ma
Nella globalità del progetto individuale ecco se
Si perderà l'occasione di queste risorse che sono tante perché passiamo dal quattro per cento al venti per cento delle risorse complessive della programmazione europea credo che noi non faremmo bene come o stiamo cercando appunto come Regione di tenere il filo anche tra i vari assessorati perché non è il motivo così speriamo possa fare il Governo perché
La riduzione delle risorse ci deve portare
Al metodo di lavoro che vale sempre secondo lei nella sua
Importanza che è quello di non lavorare a compartimenti stagni ognuno nell'ambito del proprio assessorato del proprio ministero ma cercando di capire
I mettere al centro le persone capire le trasversalità utili per spendere bene i soldi quindi noi su questo ci stiamo ci stiamo impegnando speriamo di potere
Essere utile alla causa di tutti quelle persone che usufruiscono dei servizi delle cooperative che hanno inserimenti lavorativi nelle cooperative
Grazie
Allora modo ipocritamente interessate fa parte
I riferimenti dovremmo stamattina dal punto di vista
Conosce bene le varie politiche regionali
Abbiamo sempre avuto di un settore che chiedono statuti risolvere un problema in cambio della possibili per risolvere tantissimi altri problemi
Che invece sono per lo Stato adesso pernottamento per favore il senatore Di Maggio che l'avevo chiamato prima il punto primo che gli
Collocare
La prego di stare nel capire che stiamo valutando con latina poi dopo
Abbiamo nell'azione di Guerini poi
Seppure per la prima operazione
Ma io sarò velocissimo
Innanzitutto vi ringrazio
Sono alla mia prima esperienza parlamentare devo dire che in questi mesi
No no visto partecipazioni così
Alte agli incontri che a cui ho potuto partecipare e quindi questa partecipazione devo dire che mi dà più la sensazione di una partecipazione sentita
E
Io vorrei un attimo
Parola aggiornamento così anche abbastanza veloce così come mi è stato richiesto qui al tavolo
E partire da questo concetto voi stamattina
Mi avete invitato io dovrei ragionare su voi con voi su questo su questa
Argomento quattro io mi sono fatto questa idea quattro star dieci come sesta a che cosa
E vorrei fuggire a questo come dire ragionamento ragionieristico perché
Sostanzialmente
Il problema al quale noi siamo chiamati
A delle
Impostazioni diverse e sono le funzioni alle quali voi assolvete con il vostro lavoro
E vorrei semplicemente sottolinearlo
Prestazioni socio-sanitarie educative comprese quelle di assistenza domiciliare o ambulatoriale in comunità o simili ovunque rese in favore degli anziani inabili adulti di tossicodipendenti malati di AIDS handicappati psicofisici minori
Ecco diciamo che il ragionamento ragionieristico non lo si può ridurre in questo momento se non sia
Se se no perdiamo di vista quella che è la funzione sociale alla quale siamo siamo chiamati e allora io vorrei far tesoro di questa prima esperienza parlamentare che faccio ma io arrivo dal mondo del lavoro quindi
Ho ben presente
Quali sono le cose che
Il Paese avrebbe bisogno e che invece da questa parte non arrivano
E oggi con voi vorrei sfatare alcuni falsi miti
E i falsi miti che vorrei sfatare con voi sono il patto di stabilità alle procedure di infrazione la compiti della compatibilità con il diritto comunitario
Vedete spesso questi argomenti vengono sottoposti in Parlamento
Dal Governo al legislatore
E io francamente vorrei ri appropriarmi della funzione legislativa che la legge Mita
E mi piacerebbe confrontarmi con questi argomenti possibilmente non avendo davanti sempre questi moloc che sembrano limiti invalicabili
E mi permetto di dare qui a voi la mia riflessione due due suggerimenti io non sono d'accordo con il senatore Marino che non si possa tagliare la spesa
Perché la prima esperienza che faccio in Parlamento mi porta nella Commissione agricoltura nella quale cerco di capire un po'il funzionamento della macchina dello Stato
E allora mi rendo conto voi prendo visione un attimo di quelle che sono le funzioni del ministero dell'agricoltura e all'interno del Ministero dell'agricoltura agiscono ad esempio otto
Società che si chiamano AGEA Ardea insomma
Gestiscono tutte le funzioni del Ministero dell'agricoltura
Vado a scoprire interessando me ne
Perché siamo chiamati a una semplificazione materia di spending review
Che queste agenzie
Hanno
Otto nove mila dipendenti che spesso fanno lo stesso lavoro
Quindi non abbiamo una serie di ripetizioni di servizi spesso mal fatti che hanno un costo per lo Stato decisamente rilevante
Quindi
Partendo da quel presupposto da quell'equazione che ho fatto all'inizio io penso che
Un legislatore attento avrebbe la possibilità di tagliare se ci fosse la volontà politica di tagliare perché
Queste società ad esempio di cui vi ho raccontato hanno immobilizzazioni patrimoniali per circa tre miliardi e mezzo e voi sapete perfettamente che noi ragioniamo sul numeri dei quali poi vi daranno conto gli altri relatori
Ragioniamo su numeri che sono decisamente più piccoli quest'anno
E quindi ci sono disponibilità all'interno del Corpo dello Stato di poter fare interventi che siano mirati
E poi mi piacerebbe raccontare anche in un precedente perché io mi domando perché
Chi deve legiferare in questo Paese non prende mai
Ad esempio risultati che hanno dato situazioni completamente disastrose
Ricorderete una iniziativa del precedente Governo in materia di sistema nautico
Li abbiamo avuto la situazione paradossale abbiamo fatto provvedimenti che avrebbero dovuto portare il maggior gettito nel casse dello Stato non ci porti troppo lontano se lo facciamo non ho finito arriviamo al pomeriggio dirlo no no no chiudo chiudo è semplicemente un un esempio
Dato il maggior gettito si sono avuti circa duecento cinquanta milioni di euro peccato che le norme che hanno portato con il maggior gettito siano costate allo Stato un miliardo e duecento milioni
Faccio questi esempi perché so perfettamente che i numeri che voi porterete qui dopo in discussione danno esattamente lo stesso risultato
Allora
La la riflessione che faccio insieme a voi
è esattamente questa a me piacerebbe stare in un Parlamento dove la politica proprio perché si occupa di situazioni come queste
Cont cominci ad essere una politica che vola alto e cominci ad occuparsi di quelli che sono i problemi seri del Paese soprattutto quando questi problemi vengono risolti
Con le attività che voi fate che naturalmente
Non sono costi dello Stato ma anzi sono esattamente ricavi per lo Stato
Io mi auguro di poter contribuire a far cambiare questa linea di pensiero all'interno del Parlamento
Vi auguro buon lavoro e vi ringrazio per l'attenzione
Allora Presidente a favore
E poi andremo avanti come
Inizialmente
No
Un caro saluto a tutti e mi scuso in particolare con Giuseppe Guerini tasse anch'io precedo o comunque studiato eletto la sua relazione che ha avuto la bontà dei trasferirmi prima di questo incontro
Vorrei fare una considerazione generale e alcune considerazioni specifiche molto rapidamente
La prima generale io sono
Abbastanza ottimista per quanto riguarda
Lo sviluppo della di quella dimensione sociale che voi rappresentate perché avverto nella crisi
Ma la crescita della condivisione intorno al principio di sussidiarietà per un verso e più in generale intorno alla concetto di comunità
Ci sono vedo nella crisi lo sviluppo di tanti movimenti che potremmo chiamare neocomunitari
Io stesso appartengo ad un ambiente nel centrodestra italiano che si autodefinisce in qualche modo ne ho comma neo comunitario anche mio con se volete neoconservatore ma
Che
Perché last minute
Il la crisi ha ovviamente accentuato in là il bisogno di contrastare ogni forma di solitudine
E di affrontare anche attraverso forme di autorganizzazione i bisogni che in essa emergono nella loro
Nella nella nella loro multiforme caratteristica e determina quindi una domanda che si rivolge sia da parte delle persone delle famiglie per impresa è
Sia da parte dello Stato nei confronti di ciò che
Soprattutto già si è depositato nella nostra esperienza
E che oggi significativamente si presenta in termini di rappresentanza anche in modo unitario io credo sia molto importante che tradizioni diverse quella della lega della Confcooperative dell'AGCI
Che corrispondono
A culture novecento da culture politiche novecentesca avevano un riferimento in cultura politica novecenteschi oggi
In questa dimensione soprattutto successiva alla crisi con l'idea che il dopo crisi è incominciato e che si tratta appunto di ricostruire rigenerare
Si presentino in termini
Con i rappresentanti Alice comunitaria e potendo unitariamente anche concorrere a superare alcuni blocchi che ancora pesa non sull'espansione della cooperazione sociale o comunque
Di quelle forme di autorganizzazione della società che oggi ci fanno dire che ha superato il binomio Stato e mercato e che è molto più corretto parlare di Stato e Società dove la società si esprimerà le sue forme profittevoli e non profittevoli
Io vorrei andare direttamente ad alcuni appuntamenti che sono di fronte a noi in quest'oggi per segnalarli per e per dire che
Dovremmo avere occasione di riparlarci in relazione ad essi
Il primo appuntamento e il patto della salute questo patto per la salute e molta articolare perché si svolge nel dopo deve essere definito compiutamente nel tempo del dopo crisi
E perché si deve avvalere dei costi standards
Che come sapete non so non corrispondono alla siringa che costa di più lì piuttosto che la
Ma corrispondono a una tripartizione fra spesi per prevenzione spesse ha speso ospedaliera e spesa territoriale
E deve dovrebbero determinare diffusamente uno spostamento significativo dispensa soprattutto nel centro-sud
Dalla dimensione ospedaliera alla dimensione della prevenzione ed soprattutto del territorio
Io vengo da un'area
Che non fatta di Martani nella quale delle tre tre aziende sanitarie sono due in equilibrio cronico da lunghi anni e una inattivo cronico da lunghi anni
Attivo che ha oscillato fra i dodici e oltre i venti milioni di avanzo di gestione quindi nell'anno
E queste se queste realtà sono caratterizzate non a caso
Da un equilibrio che tende a corrispondere alle proporzioni di cui ai costi Standard ai le proporzioni cioè tra prevenzione spesa territoriale spesa ospedaliera
E né in queste realtà il peso della cooperazione sociali ruolo sussidiario della cooperazione sociale e molto elevato
E sopra perché in queste realtà quei risultati di Bilancio si fondano essenzialmente sulla appropriatezza
Voi non troverete mai nell'unico ospedale di Conegliano Vittorio Veneto due Paesi ma un ospedale non troverete un cronico fate fatica quanto meno a trovare un cronico
Mentre invece la il territorio è denso di risposte appropriate
Alla cronicità e che costano come è noto un decimo rispetto alla inappropriato abbandono di un anziano in una corsia di ospedale come accade invece diffusamente
Dove ci sono quei duecentocinquanta ospedali sotto la soglia critica di efficienza
Che è un delitto mantenere aperti mentre stiamo parlando e costituiscono un TIR en passant Wenger per la salute di molte persone
Ma questo significa riallocazione potente di risorse potente di risorse altro che i fondini aggiuntivi sulla disabilità qui parliamo
Di un'entità che riguarda per esempio la disabilità che sta attorno stimata attorno ai cinquanta miliardi che deve essere
Dazzi errato dal punto di vista ospedaliero e invece violentata servizi che dividono protagonisti
La secondo la secondo appuntamento è quello della anche in relazione al progetti presentati ieri all'altro il ministro Giovannini il tema della povertà assoluta dello sviluppo della della carta sociale
Qui c'è un siamo a un bivio ma io credo che a questo bivio né in questo bivio si andrà lessi necessariamente nella direzione sussidiaria
Perché non siamo come ovunque in condizione di stabilire una platea di diritti soggettivi con la conseguente spesa pubblicati carattere obbligatorio
E
Questo cd questa necessità ci fa virtù il che vuol dire affrontare in prossimità sia all'individuazione dalla povertà non solo sulla base di soglie di reddito gestite da Roma masso ma soprattutto il contrasto alla povertà alla prevenzione e il contrasto attraverso servizi di prossimità quali voi
Quali soprattutto il vostro mondo sa rendere e quindi una gestione di cui dello strumento comunque lo vorremmo chiamare non potrà che essere sussidiaria Pertica al mente e orizzontalmente
In funzione cioè disservizi vostri prossimi perché il calore relazionale e la prima risposta solidarietà un pacco di pasta
Ho un assunta un sussidio inviato da Roma o gestito insieme al destinatario
Determinano un diverso contenuto relazionale Buy mi insegna reste
Nel terzo appuntamento che considera la gestione del Fondo sociale europeo per la prossima programmazione del Fondo sociale europeo
Lo spendiamo per pagare gli stipendi ai dipendenti dei centri per l'impiego o lo spendiamo sussidiariamente al risultato quanto più sulla base di politiche
Che di cui si possa misurare il risultato e quindi dall'agli offerenti dalla che non deve essere ripeto un modo ancora una volta per finanziare un'offerta inefficiente
Ma a da a tutto il tema dei soggetti svantaggiati evoca una vostra funzione quindi il tema della gestione del fondo sociale europeo
Fino al tema
Della della risposta alla crisi demografica con i sì
Con l'incremento con una piano di incremento dei servizi e i minori che non si realizza semplicemente pensando i servizi pubblici Massolo immaginando una pluralità
Che comprenda anche le mamme di giorno magari organizzati in rete in forma cooperativa oltre a quella gestione dei servizi anche pubblici che voi garantite
Nel mio territorio questo si fa molto e in a condizioni di qualità migliore e di spesa minore
Infine l'Expo due mila quindici
Io sono tra quelli convinti che l'Expo può rappresentare lo sognata tanto per Venezia nell'anno due mila ma le beghe di allora impediranno di avere questa visione
Io credo che un paese come il nostro con me alla depressione
Che lo caratterizza avrebbe bisogno di ritrovarsi intorno a questo evento e questo evento evoca beni culturali evoca tanti aspetti nei quali anche la cooperazione sociale può avere un ruolo se lei in fasi è generalizzata
E se si smette di far coincidere l'idea dell'Expo con Milano la Lombardia o poco alto ma l'Italia intera si mobilita
E mobilità tutte le proprie energie tra le quali quelle comunitarie sono fondamentali
Concludo con tre questioni invece dall'ATO l'entrata la spesa la fiscalità favorevole
Il tema dell'IVA il tema dell'IVA credo anch'io sia stato subito e possa essere rimesso in discussione mi riferisco
Al passaggio dal quattro al dieci per cento
Cioè credo che con l'Europa si debba a aprire a parte essere aperto un contenzioso anche qui nord-sud in Europa tra un Nord algido che vede solo l'individuo e lo Stato
E uso è un'area mediterranea che come nel nostro caso a una
Cultura diversa io vi devo dire il vero che ogni qual volta sento qualcuno di noi in casa hanno indù italiani voglio dire
Dire il modello nordico
Dico che è il modello nordico manco morto il modello nordico manco morto
Quel modello che
Ci è stato ben raffigurato anche dal certo neorealismo chiamato grafico con me il luogo della solitudine della solitudine a Olbia al perché modello nordico
Ma questo con questa comunque
Va in questa emblematica questa questione dell'IVA la seconda questione la strutturalità del cinque per mille
Che io credo nell'esperienza possiamo le qualche aggiustamento al cinque per mille che credo possiamo ritenere essere stato una buona esperienza e infine fatemi concludere
Non rinunciamo all'idea all'idea del dono all'idea del Fund raising
All'idea della dimensione cioè privata del finanziamento
Noi che adeguatamente sostenuta
Adeguatamente sostenuta più sostenuta ancora di quanto oggi non sia
Perché noi siamo noi dobbiamo risvegliare dentro di noi tradizioni
Principi della tradizione
Che possono alimentare molto questa dimensione molto di più e soprattutto che analizzarla bene con trasparenza verso obiettivi che siano controllabili dal donatore
Io penso che questo mondo si debba misurare molto con questa dimensione che non non debba soltanto come è inevitabile che sia e mi rendo ben conto
Guardare alla committenza pubblica alla spesa pubblica all'incentivo pubblico compreso il cinque per mille ma che debba guardare molto al Fund raising nel Paese
Del comune nel quale il dono a una riconosciuta valenza pubblica e non è confinarli le nella dimensione privata
Io sono convinto e ho finito davvero non lo dico con retorico non lo dico lo dico nel momento in cui
Edo pericolosamente
Circolare l'idea di una nuova antropologia di Stato che invece il futuro non posso che avere un cuore antico grazie
Grazie al senatore Falcone allora
Arriva all'attesa relazione mentre i primi
Portavoce settore sociale ANSA cooperative italiane
Bene
Grazie grazie care cooperativi sicari cooperatori otto Rita
Voglio innanzitutto ringraziare tutti voi per la presenza di questa mattina la partecipazione a questi lavori
E permettetemi di ringraziare la Camera dei Deputati che ci ospita e ringraziarla poi direttamente nella persona della vicepresidente sereni che sta
Dei nostri lavori ci ospitano in questa
Sala e per me è questa ospitalità e anche simbolica
Ha una valenza significativa perché oggi qui in questa salassi dono insieme
Alle istituzioni nel cuore delle istituzioni parlamentari italiane le cooperative italiane del settore sociale i dirigenti del CUP di queste cooperative
Ovvero cooperatori sociali che da sempre hanno inteso la loro come un'attività che per obiettivi e contenuti a una forte vocazione pubblica quei che ha lo scopo di costruire e garantire politiche di interesse generale
Così come previsto del resto dall'articolo uno della legge tre ottobre
Ecco perché siamo qui oggi siamo fedeli alla nostra missione noi tutti i dirigenti delle cooperative sociali vogliamo portare il nostro lavoro nel cuore delle istituzioni democratiche
Con il preciso intento di mettere al centro dell'attenzione politica l'attività che da anni noi realizziamo nel quotidiano ogni giorno per il bene del Paese io sostegno anzitutto delle per le più fragili delle persone più sole
Il terzo in più esposte
Se vogliamo anche l'esecuzione dei lavori di questa mattina da un certo punto di vista porta il nostro è un metodo quello di ascoltare prima
Nati ascoltare i bisogni dei territori di ascoltare quello che succede tutte le nostre attività come lavoro di cura l'impegno sui temi educativi nell'assistenza all'inserimento lavorativo delle persone svantaggiate e tante altre ancora delle nostre attività
Danno a noi il coraggio necessario per affermare
Che il nostro primo desiderio ed il nostro principale compito è quello per
Di impegnarsi per rigenerare l'Italia
Con il nostro stile col nostro modo peculiare di fare impresa attraverso
L'intraprendere attivamente la solidarietà e di promuovere l'autorganizzazione delle persone intorno ai loro bisogni
è questo il nostro modo di interpretare l'impresa sociale fare della solidarietà un valori imprenditoriale
E il nostro desiderio il nostro saper fare mettere in gioco noi stessi nella relazione con l'altro moderne l'emancipazione questo e il nostro modo di fare e di giocare il rischio di impresa
Si tratta di grandi rischi non sono rischi economici massimo rischio chi mettono in gioco direttamente la nostra umanità il nostro modo di fare e grandi rischi gravi desideri per un progetto concreto
Di tante persone che hanno investito nelle cooperative sociali italiani
Sono tante tantissime oggi qui c'era una piccola rappresentazione insomma
E i dati da questo punto di vista ci confortano anzi nell'ultimo censimento Istat sì certifica che questo è stato il settore economico più dinamico dell'ultimo decennio
Uno dei settori più dinamici dal punto di vista occupazionale abbiamo fatto registrare
E dobbiamo esserne orgogliosi le performances migliori da questo punto di vista di tutto il panorama imprenditoriale ma anche rispetto al resto degli amici e colleghi dal non profit
In questi dieci anni anzi negli ultimi dieci anni che sembravano i due censimenti il numero di cooperative e cresciuto del novantotto per cento
Da cinque mila seicento cooperative a undici mila duecentosessantaquattro cooperative
Sì sì che nel due mila e undici ma noi sappiamo che nel due mila e dodici e in questi giorni ancora continuano a nascere cooperative testimonianza del fatto che la gente ha voglia di organizzarsi e dare risposte
Alle troppi
Ai propri bisogni e poi dal punto di vista occupazionale il dato emblematico quasi il cento quindici per cento di crescita occupazionale oggi sono trecentosessantacinque anzi ripeto nel due mila undici
Se il sito dall'Istat e quindi dalle nostre banche dati trecentosessantacinque mila lavoratori sono impegnati nelle cooperative sociali quarantadue mila sono i soci volontari
Rispetto all'incremento complessivo degli occupati del no profit che si è verificato fra il due mila uno due mila e undici le cooperative sociali noi abbiamo contribuito per il cinquantasei per cento
In quest'arco temporale di crescita dell'occupazione che è stata molto limitata la cooperazione sociale ha contribuito per il troppo il trentotto per cento al saldo occupazionale complessivo del nostro Paese
E lo abbiamo fatto garantendo la tenuta della coesione sociale del nostro Paese anche e soprattutto in questi anni di crisi
Negli ultimi quattro anni la tenuta occupazionale l'abbiamo realizzata rinunciando
Parti importanti di redditività delle nostre cooperative facendo fatica a mezzo mettendo in gioco le riserve accumulate negli in anni di lavoro e di fatica a dimostrazione del fatto che c'è un modo di fare impresa che mette il lavoro e la persona al centro
Abbiamo stimato che questo lavoro raggiunga circa sette milioni di persone utenti che si interfacciano ogni giorno con
Un cooperatori sociale che fa assistenza a domicilio che organizza un'attività educativa che fanno attività socio sanitarie
Che lavora in un centro residenza in una comunità per minori
E così via dicendo
Siamo una grande infrastruttura del welfare di questo Paese siamo un'infrastruttura di politiche attive del lavoro ma siamo un'infrazione Tura che fa sviluppo locale
Siamo certamente la più grande rete di imprese sociali europea e una delle più significative del mondo
Forse anche per questo anche grazie al nostro lavoro l'interesse dell'Europa sulle imprese sociali è andato crescendo negli ultimi anni e noi siamo quotidianamente impegnati in Europa
Lo siamo per portare quotidianamente davanti alle istituzioni europee il modello sociali italiane il modello degli imprenditori è socia Alitalia
Negli ultimi anni l'Unione europei alla sfida la sviluppato un asse di azioni sull'imprenditoria sociale
Con la comunicazione dell'ottobre mille undici sull'imprenditorialità sociale
L'impresa sociale entrata fra le leve attraverso le quali l'Unione europea intende investire sulla crescita e lo sviluppo nell'orizzonte venti e venti per una parte che sia intelligente sostenibile sostenibile e inclusiva
Entro quest'anno a pochi mesi a pochi giorni forse verranno approvate le nuove direttive
Che riguardano
Gli appalti e le concessioni pubbliche con misure specifiche sulle imprese sociali di inserimento lavorativo e stanno finalmente riconosciute le clausole sociali sulla base del modello previsto dall'articolo cinque dall'altro tuo del novantuno
Inoltre
Nelle gare d'appalto la nuova direttiva nelle gare d'appalto per il sistema socio sanitario la nuova direttiva imporrà il ricorso all'aggiudicazione secondo la logica dell'offerta economicamente economicamente più vantaggiosa e nove
Quello del massimo ribasso
Vedete sulla partita degli delle clausole sociali e soprattutto dell'inserimento lavorativo
Previsto dalla lettera otto uno vent'anni fa l'Unione europea aprire un contenzioso con l'Italia dicendo voi state facendo appalti che finiranno violano la la normativa europea noi abbiamo resistito
Abbiamo resistito abbiamo argomentato abbiamo lavorato e oggi dopo vent'anni
Dopo dentali in Unione Europea fa diventare cause sociali e la possibilità
Di realizzare appalti riservati una delle azioni
Chiave sia dell'azione sugli imprenditori e sociali sia dell'azione sulla nuova mercato pubblico europeo
Questo è un grande successo che dobbiamo riconoscere ma dimostra che quando noi
Abbiamo buone idee abbiamo capacità di difendere siamo supportati dalla politica del nostro Governo riusciamo a portare a casa questi risultati
Noi
In questo caso non ci siamo fatti intimidire abbiamo portato a casa questo risultato dobbiamo fare la stessa cosa per quanto riguarda
La questione diligenza
Le imprese sociali e le cooperative sociali italiane sono dei più importanti cantieri di innovazione sociale che sta lavorando oltre il sessanta per cento delle cooperative sociali italiane ha realizzato nel corso degli ultimi tre anni attività di tipo innovativo
Tra le cooperative che innovando il trentasette per cento sviluppato nuovi servizi il ventotto per cento individuato nuovi utenti e sessanta per cento attuato misure chi migliorano il sistema organizzativo interno
Quasi il sessanta per cento delle cooperative sociali copre nuovi rischi nuove domande di Guelfa che risultano scoperte dalle risposte più istituzionali
Qualche settimana fa è stata pubblicata una ricerca da euro fondi che in maniera ingenerosa e dimostra tutta l'ignoranza che c'è in alcuni casi rispetto al nostro mondo me definisce l'Italia un Paese poco propenso all'innovazione sociale
Forse perché troppo stampa troppa troppa altro i centri di ricerca troppe istituzioni stanno ricercando un'impresa sociale che non c'è e non vedono l'impresa sociale reali che esiste e Chiarelli realizzato questi risultati
Per questo serve che noi
Sì perché ne facciamo di più ovviamente dobbiamo far di più sul piano della comunicazione per farci vedere fare iniziative come questa per portare
Pacco per le cooperative sociali accentro delle istituzioni
Perché dobbiamo comunicare meglio quello che di buono stiamo facendo perché altrimenti rischiamo che la distanza fra chi parla e non fa e chi invece fa ma non parla continua ad aumentare
Siamo anche un motore di sviluppo del del sistema di welfare locale protagonisti attivi dei processi di cambiamento e di riorganizzazione della spesa di cui peraltro ha fatturato ha fatto riferimento il senatore Sacconi pochi minuti fa
In forza della nostra natura giuridica privata ma orientata una funzione pubblica in forza del fine sociale noi siamo particolarmente adatti a svolge delle funzioni di innovazione del sistema dei servizi
Perché incorpori amo per definizione la capacità di prestare attenzione I nuovi bisogni
Al contempo la dimensione economica imprenditoriale del nostro agire ci spinge a fuori in grande risalto l'uso delle risorse materiali noi non sprechiamo risorse nostre efficace molto elevata
Nelle espressioni più utenti che le nostre imprese sociali con il coinvolgimento delle comunità locali ci consentono di fare emergere risorse pregiate aggiuntive in termini di capitale sociale e territoriale in termini di apporto anche nel di di found racing come diceva prima
Sacconi ma anche in termini di apporti materiali di forse di volontariato di capacità di leggere i bisogni di nuovo insomma quindi
è per così dire insita nel nostro modo di fare quali far crescere il capitale sociale noi siamo sulla frontiera del cambiamento
Siamo sulla frontiera dell'inclusione sociale sulla frontiera dei bisogni sulla frontiera di bisogni che possono sviluppare cambiare rafforzarsi crescere in base all'evoluzione delle problematiche
Del territorio la nostra propensione a rinnovarle e per così dire incorporata nella nostra natura
Perché una cooperativa sociale per essere imprese di comunità si concepisce che realizza per soddisfare l'evoluzione dei bisogni e forme di risposte abbisogni emergenti anche l'attenti
Ad esempio quelle dei giovani disoccupati
O di disoccupati di lunga durata
Dei residenti in aree svantaggiati o delle persone sulle nelle grandi città delle persone in condizioni di vulnerabilità sociale ma anche delle sempre più crescenti esigenze di relazione di carattere educativo
Di cura che emergono sempre di più anche in un ceto medio che sempre meno accetto e sempre meno meglio nesso perché ormai la distanza no abissale che c'è fra chi è sempre più ricchi
Viene spinto sempre più nei soli povertà uno dei problemi enormi che deve affrontare il paese ma direi il mondo occidentale e nel suo complesso l'intero confuso
Molti sono i nuovi impegni sul versante dei nuovi percorsi diversi guai fa le cure domiciliari l'integrazione socio sanitaria la riabilitazione i servizi di sostegno alle famiglie
Le tante esperienze di sanità leggera che stanno nascendo che portano un'idea di salute che si fonda sulla capaci di presa in carico della famiglia e della fragilità
Molte sono le innovazioni in corso come la riqualificazione urbana e territoriale il turismo sociale l'agricoltura sociale l'housing sociale quante sono le esperienze in cui
E nostre cooperative stanno lavorando e cercando di inventare un modo un po'nuovo
Di costruire comunità di recuperare anche investire antichi nei territori
Tutto ciò alla base la nostra vocazione a lavorare sulle potenzialità nascoste di persone di territori di settori dell'economia
Tutto ciò a che fare con il nostro desiderio di valorizzare i beni relazionalità rispetto unire alle comunità anche l'uso di beni materiali pensiamo lire riuso dei medici sequestrati e l'attività criminale ma anche tante cose che si potrebbero fare con la riqualificazione
Gli spazi sottoutilizzati
Innovazione significa per noi tutti anche l'allargamento degli interventi verso quelle persone che tradizionalmente non rientro nel voler far più consolidato quali i cosiddetti nuovi rischi
I gruppi sociali interessati dalle dai modi bisogno all'evoluzione dei cambiamenti del mercato del lavoro quante volte nelle nostre cooperative arrivano
Singoli famiglie cittadini assessori sindaci che dicono assumete questa persona trovatelli in occasione di lavoro evitate quella famiglia aiutate quel gruppo di ragazzi a fare qui un percorso
Di reinserimento
Le consolidate certezze stanno venendo meno il sistema di welfare deve essere ripensato anche in funzione di nuovi bisogni che vanno affrontati in una prospettiva non solo assistenziale ma anche soprattutto promozionale
Noi dirigenti delle cooperative sociali cerchiamo sempre di dare risposte a queste domande
Prendendoci incarico non solo le persone svantaggiate ma anche interi territori che sono svantaggiati
Siamo sistema sociale imprenditoriale economico di rappresentanza chi crea occupazione mettendosi al servizio della comunità
Facendo della solidarietà una delle nostre parole chiave una parola che usiamo con orgoglio insieme al papà che la scorsa settimana in visita al Centro Astalli di Roma ha detto
Solidarietà questa parola ti fa paura per il mondo sviluppato
Cercano di non dirla e quasi una parolaccia per loro
Ma è la nostra parola ecco è la nostra parola
Siamo convinti che sia anche la nostra parola ventidue anni fa il Parlamento italiano riconoscendo un percorso che era quello delle cooperative di solidarietà sociale anzi ventidue anni fa
A riconosciuto il ruolo delle cooperative sociali assegnato un quadro giuridico specifico e ad aperto così la strada alla riflessione sull'impresa sociale che oggi è protagonista del dibattito europeo
Il legislatore ci ha assegnato un compito di perseguire l'interesse generale della comunità locale
Alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini
Oggi noi vogliamo rinnovare questo patto lo ricordava prima l'assessore Lorena Rambaudi cioè sita di rinnovare questo patto fra le istituzioni il terzo settore il mondo del no profit
E vogliamo portare la nostra esperienza per ribadire che siamo pronti e disponibili
A giocare quel ruolo che oggi noi tutti i giorni riteniamo indispensabile per rigenerare il Paese darli sollevò delle difficoltà in cui si trova dopo anni di crisi economica ma soprattutto dopo anni in cui le divaricazioni enormi che si sono create stanno alimentando ingiustizie sociali diseguaglianza disaggregazione
Negli ultimi anni troppe volte abbiamo sentito ripetere come un mantra che occorreva mettere insicurezza i conti pubblici per salvare il Paese
Mettere in sicurezza i conti pubblici è sempre stato tradotto prima e soprattutto con la voce tagliare tagliare i servizi di Uefa con l'effetto incredibile che negli ultimi dieci anni
La spesa pubblica e aumentata i servizi sono diminuiti
A quale messa in sicurezza si riferiva
A questo mantra e seguito quello dell'urgenza di rilanciare la crescita perché prima di ricchezza da produrre e poi arriverà la mano pubblica a ridistribuire le risorse che si sono costruite
Il risultato e che negli ultimi anni la ricchezza ha continuato ad accrescersi concentrandosi in poche mani
In Italia in Europa nel mondo colpirci mentale è successa questa cosa
Oppure ha preso la strada dei paradisi fiscali o dei patrimoni concentrati mente di crescita e di sviluppo ne abbiam visto poco e
Potremmo fare molti esempi sulle pensioni e sperequazioni esistono fra pensioni milionari e pensioni di qualche decina di migliaia di euro all'anno
No
E questi redditi sui redditi da lavoro sulla vendita della finanza piuttosto che sulla rendita dell'investimento sul lavoro ecco noi riteniamo che sia importante per risollevare le sorti del nostro Paese perseguire la via dell'equità
Il terzo ma anche perché si cioè ci siamo sentite ripetere molte volte e quello
Della concorrenza
La concorrenza come valore assoluto come principio fondamentale intorno al quale si è tentato di costruire l'Unione europea il mercato unico
Facendo diventare quello che è un concetto che appartiene all'ordine degli strumenti di regolazione cioè la concorrenza una finalità un valore assoluto la concorrenza ripeto euro un ordine
Di regole non
La finalità attraverso la quale perseguire gli obiettivi di mercato
Non è il valore intorno al quale si articola il mercato altri sono i valori il diritto alla cura la dignità personale e l'eguaglianza la libertà il lavoro e sicurezza la solidarietà questi sono i valori non la concorrenza
Vogliamo immaginarsi allora un modello di sviluppo diverso vogliamo riconoscere che una società più equa e giusta e la condizione più favorevole per garantire crescita competitività e sviluppo perché senza equità non c'è neanche sviluppo vogliamo riconoscere
Che in un Paese
Io l'ho fatto il sistema di welfare e di protezione sociale è un fattore di crescita un volano di sviluppo di importanza almeno equivalente
A molti altri settori dell'economia e i trecentosessantacinque mila occupati delle nostre imprese dimostrano questa cosa
Vogliamo riconoscere che il mercato e libero realmente solo quando vi possono partecipare una pluralità di soggetti in condizioni di equilibrio e di pari opportunità
Che non è la stessa cosa di far correre tutti sulla stessa pista perché non si corre
Con con la Ferrari e qua cinquecento sulla stessa pista mente la concorrenza interpretate in chiave europea in questi anni è stata questa roba qua
Bisogna quindi coraggiosamente di nuovi investire magari prudentemente ma certamente evitando misure eccessive penalizzanti perché Kikri investe su chi crea valore producendo su chi crea un valore che va al di là del proprio prodotto d'impresa ma chi lo condivide con la propria collettività
Dobbiamo infine dichiarare culturalmente concluso il tempo della celebrazione dell'attività con valore
Molti ricorderanno il film Wall Street di di Oliver Stone con Gordon Genco che fa il discorso sulla celebrazione del valore della vita è finito quel tempo
Questo e il tempo di rimettere al centro l'equità la solidarietà possibilità di condividere progetti obiettivi risorse
Siamo convinti che un atteggiamento pubblico più orientato le subito allo sviluppo alla fine produca anche la tanto invocata stabilita
Riteniamo che si può provare guardare i conti pubblici con più attenzione mi immediatezza che si possono trovare nelle pieghe dei bilanci altre risorse si possono organizzare operazioni di sviluppo investire sulla spesa genera attiva
Siamo convinti che in questa stagione più che mai lo si tenta in Società italiana ha bisogno di condividere un progetto sociale e con le comunità di riferimento
Le cooperative sociali insieme a molte altre realtà del terzo settore solo dei luoghi di vita prima che delle aziende
Onlus di erogazione di prestazioni sono contesti che generano quelle sociali e relazioni alimentano sentimenti di solidarietà e vicinanza di cui c'è una grande necessità
Sono proprio quelli che dovrebbero essere meglio sostenuti magari semplicemente evitando di peggiorare il contesto in cui stiamo operando a volte basterebbe ci si lascia il sole lavorare
L'impresa cooperativa può essere e deve essere lo strumento attraverso il quale mettere l'economia al servizio del bene comune realizzando attività produttive di beni e servizi finalizzati a favorire coesione sociale integrazione
Usiamolo insieme questo potenziali insieme decisori politici proponiamo di fare con noi questo salto di qualità perché insieme possiamo affrontare il la riduzione della spesa pubblica con la convinzione che è un problema serio ma non è una condanna
La crisi del del due pubblico statale come lo abbiamo conosciuto non è la fine del sistema di protezione sociale
La crisi dell'economia capitalistica speculativa non può essere la fine della società democratica o la rinuncia agli della all'ideale anche europeo di un modello di coesione e di società inclusiva
Noi invece siamo convinti che la risposta la giustizia sociale all'equità non arriverà più certamente solo dallo Stato non arriverà mai dal mercato ma invece possono arrivare
Da una rigenerazione di un patto sociale che applichi il metodo della cooperazione sociale
Dovete essere perso non è un po'
Da intendersi come principio ordinatore ma come tipo come principio di tipo dimensionale
Noi vogliamo essere la componente chi può dare a Stato e mercato la terza dimensione
Quella della solidarietà che poi se vogliamo è quella della fratellanza senza la quale
Libertà ed eguaglianza rimangono principi asettici spesso l'uno all'altro contrapposto
Niente delle cooperative sociali a nome delle nove mila seicento cooperative aderenti
A nome dei trecentocinquanta mila lavoratori occupati a tutela anche dei quasi sette milioni di cittadini serviti oggi chiede qui alle istituzioni
Di ridire ridefinire l'ordine delle priorità contro in tali problemi economici del lavoro della fiscalità della giustizia sociale
Ed è uno dei più grossi problemi l'elemento che ci preoccupa di più oggi ora in questo momento in questa contingenza e rappresentato l'abbiamo ripetuto più volte questa mattina dall'incremento degli sulle attività socio sanitari educative e sociali
Che colpirà le prestazioni rese dalle nostre cooperative sociali
A causa di questo provvedimento del precedente Governo rischiamo di sostituire i tanti segni più che abbiamo sulle nostre statistiche in tantissimi in meno
Le cooperative sociali hanno pazientemente tappi infrastruttura al sistema di welfare locale del nostro Paese assicurando servizi per persone disabili minori anziani famiglie
Prevalentemente in collaborazione con i Comuni ma anche laddove la pubblica amministrazione non arriva o paga con grande ritardo noi ci siamo
Ora su queste prestazioni rischia di abbattersi un incremento dell'aliquota IVA che rischia di cospargere il sale sulla ferita per tutto il sistema di protezione sociale fortemente provato
Proprio questo momento di grave crisi di grave minaccia per le sorti del nostro Paese della tenuta nel sistema di coesione sociale abbiamo bisogno di più equità di più giustizia
Il sistema di welfare polizia avrei dal modello turistico della cooperazione sociale un contributo utile
Per avvicinare in modo governato la domanda organizzata e la risposta innovativa flessibile efficace accessibile a maggioranza della popolazione e ovviamente sappiamo che possiamo dobbiamo
Con forza ricercare anche risorse private da investire nel sistema di welfare non siamo qui a chiedere solo risorse pubbliche non l'abbiamo mai fatto non lo faremo ora non lo faremo domani
Le cooperative appunto raggiungendo i circa sette milioni di cittadini in gran parte con questi servizi realizzati con i Comuni le aziende sociali chiedendo di fare questo
Tra questi cittadini quelli colpiti direttamente dall'aumento dell'IVA secondo le nostre stime quattro milioni sono gli utenti che potrebbero
Subire una riduzione di servizi studi si cadrebbero i tagli
Che si determinerebbero da una riduzione di servizi come ricordava prima l'assessore Rambaudi
Tra di essi due milioni ottocento mila sono minori già gravemente esposti al rischio di esclusione sociale e già appartenenti a famiglie povere
Mentre oltre un milione di persone non autosufficienti sufficienti vedranno ridursi servizi di assistenza domiciliare o la qualità dei servizi garantiti le strutture domicili di di di residenzialità
Questi secondo me sui risultati attesi per l'adozione di questo infelice provvedimento e per il quale chiediamo un'assunzione di responsabilità decisa ed immediata a tutte le forze politiche del Paese
Da questo provvedimento il Ministero dell'economia delle finanze sì attente entrate per centocinquantatré milioni di euro
Entrate che rischiano di non arrivare mai nelle casse dello Stato mentre e certo l'effetto di una considerevole perdita di posti di lavoro
Siamo certi che avremo almeno a quarantadue mila quattrocento licenziamenti nell'arco di pochi anni forse di più di pochi mesi secondo come no verrà implementato questo provvedimento centocinquantatré milioni di euro
Una squadra di calcio spagnola qualche settimana fa speso cento milioni di euro per un giocatore
Questa dalla dimensione della follia di un sistema economico che l'ha perso l'orientamento il senso centocinquantatré milioni
Oltre a produrre gravi problemi alle famiglie l'incremento dell'IVA avrà l'effetto automatico di ridurre i consumi di queste persone e quindi
Di ridurre la lo con tributi mi fiscale di tanti lavoratori insomma che non lavorano più
Dalla comunque spesa pubblica aggiuntiva perché ovviamente bisogna fare una richiesta di cassa integrazione di mobilità di assegni di disoccupazione
Secondo le analisi che noi abbiamo realizzato in questi mesi si dirmi divisi può determinare un impatto negativo per questo provvedimento di circa trecento milioni di euro che mancheranno come gettito alle casse dello Stato
Ma questi si aggiungono altri trecento milioni di euro circa per la cassa integrazione per la mobilità
Per la disoccupazione di quarantadue mila lavoratori che rimarranno a casa
Complessivamente fra mancati introiti e cassa integrazione i costi per lo Stato sarebbero di seicento quarantacinque milioni di euro un risultato paradossale anche a fronte di un'entrata di centocinquantatré milioni di euro
In un solo colpo l'aumento dell'IVA dal quattordici per cento provocherebbe questi risultati effettivamente un capolavoro tecnico
Stato
è stato ripetutamente detto che questo intervento c'è stato richiesto dall'Europa perché avremmo violato il trattato dell'IVA determinando un effetto distorsivo della concorrenza
A fronte di queste ipotesi lo scorso anno il Governo italiano anziché interpretare le esigenze dei tanti cittadini che ricevono i servizi di cura
Dalle cooperative sociali ha ritenuto di adeguarsi tempestivamente alle richieste senza spendersi in un tentativo di fiducia
Senza risalire alle motivazioni e al senso per cui il legislatore del mille centonovantuno aveva ritenuto di introdurre un regime di IVA agevolato per le prestazioni di welfare prese dalle cooperative sociali
Ma occorre ribadire con forza e con chiarezza che nessuna procedura di infrazione era stata aperta su questa vicenda dalla Commissione europea
E siamo certi che nessuna procedura di infrazione verrebbe avviata né ora né mai siccome noi chiediamo che il Governo italiano si assumerà l'impegno
Di spiegare le ragioni politiche sociali economiche che rendono deleterio inutile e dannoso questo provvedimento
E così sull'altare della concorrenza si deciso che poteva essere sacrificato
Il lavoro di cui il quaranta mila persone e sacrificati quattro milioni di utenti
Si è deciso per l'ennesima volta che la concorrenza è un valore superiore alla cura di persone con disabilità all'assistenza alle famiglie all'educazione dei minori al reinserimento sociale dei pazienti psichiatrici o dei detenuti
Ma noi confidiamo nella politica
Sappiamo che le decisioni possono cambiare che si possono assumere nuovi orientamenti che si possono acquisire informazioni e che c'è un tempo per riflettere e per fare le scelte giuste il tempo amici
Autorevoli istituzioni il tempo è questo è questo il momento dove bisogna che ciascuno si assuma una forte responsabilità
Se decide di non cambiare questo provvedimento o come noi chiediamo col cuore in mano nel cambiarlo con forza con vigore con lungimiranza con visione
Noi tutti qui
Esortiamo il Governo il Parlamento ad essere europeista convinto come lo siamo noi dove esortiamo anche essere fino in fondo uno Stato membro dell'Europa uno Stato membro non lo Stato subito
Occorre ripristinare il regime
Occorre ripristinare il regime IVA e a partire da questo impegnarsi per modificare si insieme alle istituzioni europee che hanno dato vita a un percorso di complessiva di Civitas rivisitazione del sistema dell'IVA e giocata per tutti gli Stati membri è stato aperto lo scorso anno
Questo procedimento e dobbiamo lavora in quella direzione così come siamo riusciti a portare con tanti anni di lavoro loro OPA il suo introdurre con forza le clausole sociali a riconosce il valore dell'inserimento lavorativo negli appalti
Perché non approfittare di questa situazione dire all'Europa tutta applichiamo sistema di IVA agevolata per le imprese sociali che tu Unione europea voi implementare e dici chi vuole utilizzare come leva
Per lo sviluppo dell'Europa dell'orizzonte venti venti ecco facciamolo questo lavoro facciamo vedere che l'Italia non è solo il paese delle tante infrazioni ma il Paese che da una minaccia di infrazione
Può far risorgere un'opportunità per tutti gli europee quindi nell'interesse comune
Le cooperative sociali italiane partono dall'interesse di una piccola comunità e riescono forse apportare l'interesse della più grande comunità quell'europea a occuparsi dei beni comuni
Noi vogliamo lanciare oggi alcune proposte ovviamente perché questo è l'occasione importante per dire qualche idea rispetto a quello che il nostro
La nostra aspirazione di paesi liberi di sistema di di di protezione sociale solo alcuni punti perché è molto lungo l'elenco e ci siamo molto impegnati in questi mesi per lavorare su delle proposte oggi ne cito solo alcune
Che sono legate a grandi sfide che deve affrontare il nostro Paese la non autosufficienza sarà l'emergenza sociale dei prossimi anni e mentre possiamo sperare che lo spread migliori
Giorno dopo giorno non possiamo sperare che nel due mila e venti in India nel dire
Gli italiani oltre i settantacinque anni che saranno dal due mila e ventisette milioni e mezzo ricevano adeguate cure se non lavoriamo subito da oggi per costruire risposte efficaci
Omega disistima a dismisura la disoccupazione giovanile anche questo un dato che richiede delle risposte sulle quali noi abbiamo molto da dire
Sia rispetto al servizio civile sia rispetto all'inserimento lavorativo su cui abbiamo un patrimonio di esperienza
E dei risultati importanti da portare sia rispetto alle tematiche educative possiamo immaginarci un progetto che consenta la cooperazione sociale di essere un grande incubatore collettore
E collettore per i giovani che lo studente non lavoro non lavorano
Quanti quanti noi forse quanti seduti anche in questa sala sono diventati imprenditori sociali cooperatori lavoratori una cooperativa avendo fatto l'esperienza del servizio civile
Le spese il servizio civile è una testimonianza di coinvolgimento dei giovani nell'impegno verso la collettività ma è anche un modo per attivarmi per renderli responsabili circa il quaranta per cento dei giovani che ha fatto servizi civili le nostre strutture poi si è fermato lavorare
è un dato significativo non ci sono dati altrettanto no importanti in altri sistemi di orientamento o di formazione di giovani per il lavoro
Aumento a dismisura la povertà assoluta e l'attiva
Con le famiglie povere che hanno necessità di presa in carico anche questa è una nostra sfida così come quella dell'inclusione delle persone immigrati nell'inserimento lavorativo delle persone svantaggiate su ciascuno di tali aspetti abbiamo delle proposte pronte
Come quelle sul modello e sulla dimensione dei centri di accoglienza temporanea oppure sui meccanismi di transizione tra le imprese sociali e le imprese ordinarie per le persone
Svantaggiate la legge da questo punto di vista che consente di fare gli articoli quattordici per l'inserimento lavorativo rimanere largamente inapplicata ma un potenziale enorme
L'inserimento lavorativo
Ho manca terribilmente la fragilità delle famiglie e di conseguenza la flessibilità dell'infanzia con troppe famiglie che seppure sono non ha ancora povere sono poverissimi e di relazione
Anche su questo punto noi abbiamo idee esperienze progetti strutture da mettere in gioco aumenta il degrado dei beni culturali dei beni comuni come parchi giardini aree museali monumenti
Si può fare di più anche con proposte normative qualche mese fa il libro dei Beni culturali aveva tentato di fare un'operazione per affidare alle realtà del terzo settore non alle cooperative realtà del terzo settore
In modo semplice ficcato dei beni dei beni museali di beni ambientali che erano sottoutilizzati restituendo la comunità che magari su organizzazione associazione con la cooperativa sociale e li gestisce
Magari ricavandone un po'di reddito e facendo dell'occupazione di giovani questa un'opportunità di
Possiamo abbiamo un giacimento enorme di beni culturali di beni ambientali in questo Paese che in molti casi rischia di essere abbandonato e improduttivo
Chi stato in Francia sa che li valorizzano anche
Come come dire no
In corso d'acqua come dire maleodoranti come il Canal dirmi di attrattore turistico fondamentali non so chi c'è stato però sul Costi Carini insomma passo sotto captazione
Però Cassese
Non ci sono pazienza
Potrà continuare un elenco di esempi su quali la cooperazione sociale il sistema di imprese no-profit del Paese
Può costruire anche su quel fare aziendale sul recupero dei mestieri antichi o che si stanno perdendo e lo stiamo già facendo innovando nel silenzio nel quotidiano sono tutte
Su tutte queste emergenze che attraversano il Paese noi cooperatori sociali incontriamo quotidianamente dei servizi persone che chiedono di essere
Ascoltati di essere aiutati di avere un progetto e noi siamo pronti a mettere a disposizione le nostre proposte nostre risorse le nostre risorse per il Paese
Abbiamo una nostra idea di comunità la maxi dell'investimento sulla ricostruzione dei legami sociali in moltissime realtà le nostre cooperative operano come generatori di legami di un di coesione
Di sviluppo di sociale di di socialità di sviluppo locale di valorizzazione appunto di questi beni comuni molte sono le sfide che dobbiamo affrontare
La nostra visione di economia il nostro essere imprenditori sociali porta nelle comunità una prospettiva di concreta equità reale vorremmo che questa equità e questa sussidiarietà in formassero maggiormente anche la dinamica fiscale
Per questo non ci stanchiamo di dire che occorre tornare a parlare di persone di famiglie di lavoro e non solo di cose e di proprietà
Il libro e pensiamo dal punto di vista umano proprio il dibattito che per mesi ha bloccato la politica sulla questione dell'IMU di che cosa parlavamo di cose e non di persone
Abbiamo parlato di oggetti le case e non di come stanno le persone la fiscalità diverso rientrata il bene delle persone novanta intorno organizzato intorno al possesso degli oggetti delle cose
Vogliamo uno Stato che davvero prova di investire nel sostenere le famiglie premiando chi investe nella cura immagini consumi
Negli ultimi anni molti sono stati gli incentivi fiscali che abbiamo visto in tanti
Casi per stimolare l'economia no Ognibene materiale le auto rottamati frigoriferi i pannelli solari le finestre
Per così dire dicendo mentre le delle detrazioni e le deduzioni per le famiglie investono e della cura dei loro cari anziani bambini disabili rimangono inchiodate a cifre quasi irrilevanti
Vorremmo
Remo apre un dibattito su questo porta nelle nostre proposte concrete ne vogliamo parlare di questa cosa politici voglio parlarvi questi temi ma sappiamo anche che bisogna fare il primo passo che oggi il primo passo che vi chiediamo di eliminare sulla dalla nostra
Ma strada che pesa sulle teste delle famiglie e delle
De dei territori dei servizi proprio superare questo ostacolo dell'IVA portiamo il cuore oltre l'ostacolo noi tutti qui presenti che rappresentiamo ciascuno per la propria parte un pezzo dell'infrastruttura democratica del Paese
Un pezzo delle istituzioni del Paese
Noi tutti chi decidiamo
Con una
Soggettività diversa di assumere una funzione pubblica
Possiamo insieme tutti noi scrivere nuove pagine
Pagine anche meravigliose di politiche concrete per le famiglie per le comunità per le persone noi crediamo di doverlo fare noi dobbiamo farlo noi ci impegneremo a farlo noi norme non rinunceremo a farlo grazie
Allora grazie grazie Presidente Guerrini sono stati più volte citati in questa relazione ma che negli interventi precedenti i Comuni e loro ruolo sia nettamente l'impressione che questa partita
Importantissima per difendere appunto un pezzo rilevante del welfare italiano sia da condurre assieme ai Comuni in stretta collaborazione con l'ora per questo ascoltiamo con
Particolare interesse e attenzione il punto di vista leader ossia Presidente
Grazie all'azione comunitaria come sapete Sindaco ricca
Grazie sto
Grazie dell'invito
Ho apprezzato molto
Nell'azione di Guerrini non solo per la richiesta proposte ma anche come ha sottolineato il vostro applauso per l'attenzione morale della
Ispirava
E naturalmente condivido l'impianto e anche l'insieme proposte noi ci troviamo di fronte a una
Contraddizione che tocchiamo tutti i giorni con mano
Da un lato viviamo una crisi economica e sociale che accresce la domanda di tutela
Più alta e l'esposizione a rischio perché è un lavoro
Più difficile
Reperirlo perché non ce la
Cresce il numero di famiglie che
Devono fare i conti con un reddito più magro
Appare più incerta di quanto già non fosse
Il futuro il figlio di
Cresce soprattutto
Il rischio che una parte della popolazione
Viva non solo è una condizione di disagio reddituale o di precarietà esistenziale ma di grande solitudine
Cito spesso
Non ve la definizione di Madre Teresa di Calcutta che diceva che
La solitudine la miseria delle Nazioni Unite
Cioè la forma in cui si traduce
Ne nazioni ricche la povertà che non sono una povertà di reddito
Noi viviamo in un Paese nel quale l'esposizione la solitudine grande
E penso che
Abbiamo tutti il dovere se vogliamo mantenere coesione sociale
Di creare le condizioni perché nessuno sia solo nessuno si senta solo che nessuno sia lasciato solo
E che se questo è un rischio grande
Nella crisi ciascuno è più solo
Nei rischi a cui
Vogliono esposto
Ma anche la complessità del carattere convulso con cui si organizza la società di oggi espone al di là degli aspetti diciamo reddituali
A un rischio di soli tutti i bambini di oggi hanno un'offerta
Di giochi di svaghi enormemente superiore a quella che avevamo noi condono bambini però i bambini oggi rischioso e molto più soldi di quanto non lo fossimo no
Le famiglie oggi hanno un'offerta poi molte nove
Non possono accedervi ma
Hanno un'offerta di beni enormemente superiore a quella che avevano le famiglie venti o trent'anni fa pure
Le famiglie oggi sono molto più solo di quanto non lo fossero tutte
Gli anziani viviamo tutti molto di più e quindi la popolazione anziana enormemente più grande no
Ed è un bene la vita la cosa più preziosa che abbiano più servire meglio è ma
Sappiamo anche che
L'allungamento del tempo di vita si accompagna per molti siamo né sposi c'era la solitudine la marginalità alla marginalità no
Quindi questo tema di contrastare la solitudine
Intrecciato alla necessità di
Corrisponderà una domanda di tutela più grande che nella crisi matura è un tema con cui facciamo tutti i giorni i conti
E questo tema
Diciamo è contraddetto dal fatto che nel momento in cui c'è una più alta domanda di sostegno e di tutela di protezione di accoglienza
Le risorse per sostenere questa
Questa domanda sono in riduzione
Quindi ogni giorno pensiamo di fronte a questa che è una contravvenzione quotidiana che tocchiamo con mano ogniqualvolta affrontiamo un tema sommano di welfare e non solo
La eseguita e la inadeguatezza delle risorse e degli strumenti oltre che delle risorse
Rispetto ad una domanda che richiederebbe invece
Una disponibilità molto maggiore
E poiché sappiamo che
Questo tema è difficilmente risolutiva Sarcona semplicistica diciamo soluzione dire
Mettiamo più soldi perché un Paese che al centoventi per cento del debito sul prodotto interno lordo a dei vincoli già solo per questa ragione enorme
E sappiamo che le risorse non sono infinite se non vogliamo e questa contraddizione diventi ingovernabile insanabile noi abbiamo la necessità di fare duecento
Che tutte conducono
A ruolo strategico
Della cooperazione dell'impresa sociale
La prima scelta è quella di allargare il perimetro delle risorse di cui possiamo disporre
Il periodo le risorse pubbliche non è in grado oggi da solo di corrispondere alla domanda che ci viene dai nostri cittadini
Quando si hanno meno soldi si possono fare due cose o meno soldi faccio meno cose
Ma se si se la conseguenza del meno soldi a tagliare si aggrava ulteriormente la crisi della condizione di vita della gente
Oppure o meno soldi e allargo il perimetro delle risorse al di là delle mie disponibile nel cerco altre
Che è esattamente quello che
Noi abbiamo il dovere di fare
Quando dicono in primo luogo le istituzioni in primo luogo i Comuni tutti giorni comuni sono alle prese con una domanda
Che spazia in ogni settore della vita di una comunità dagli asili nido le scuole materne e l'assistenza domiciliare agli anziani ai sostegni disabile al
Politiche di trasporto pubblico locale al
Alle politiche culturali e via politica ambientale e via di questo passo
La possibilità di reggere questa domanda sta nel fatto che le risorse che si mettono in campo non siano soltanto le risorse di cui gli enti locali rispondo perché quelli non sono di per sé sufficiente istante
Le politiche di riduzione dei trasferimento dello Stato che in questi anni hanno significativamente penalizzato gli enti locali e la loro disponibilità finanziarie
E quindi occorre aprirsi ad un rapporto
Pubblico privato nella gestione delle politiche che abbia come prima finalità quella appunto di
Ampliare il perimetro delle risorse disponibili
Parlo dell'esperienza della mia città di cui sono sennò non c'è campo oggi
Nel quale noi non
Pratichiamo la ricerca dei
Una
In incontro tra risorse pubbliche risorse risorse private senza questo incontro non saremmo in grado di reggere
La domanda che ci viene di erogare i servizi che eroghiamo
E però l'allargamento del perimetro impone anche un'altra scelta
Ed è il mutamento è e l'innovazione sul terreno delle modalità erogative dei servizi e delle politiche
Perché è evidente che nel momento in cui ci al sia ci apriamo ad un concorso di forze che vanno al di là di quelle che dipendono dalle sole risorse pubbliche
L'idea che tutto ciò che viene offerto possa essere gestito direttamente dall'ente pubblico sulla base delle sole sue risorse umane e tecnologiche non influenza
E quindi è evidente che abbiamo bisogno nel momento in cui ci allarghiamo ci apriamo la porta e non soggettivi pensare anche a monte a modelli erogativi dei servizi che siano nuovi è diverso
In questo diciamo su questo terreno
Che è un terreno come dire
Su cui tutti siamo chiamati ovviamente anche a sperimentare perché un treno per larga parte inedito rispetto alla tradizione con cui abbiamo gestito e governato spazio Briasco staccare questo telefono
Per questo
Dire che
Nuovo rispetto alla tradizione
Il ruolo dell'impresa sociale è un è un ruolo fondamentale
Io credo che noi dobbiamo pensare un welfare che sempre di più abbia come protagonista la sussidiarietà sociale
Orizzontale e verticale
E che sia in grado appunto di avvalersi di quelle risorse
Saluto il ministro Giovanni
E che si è in grado appunto attraverso un ricorso forte alla sussidiarietà sociale di
Utilizzare con lo straordinario patrimonio di sapere di competenza di esperienza di vita di lavoro di affettività di innovazione che dalla sussidiarietà si pone e nella relazione si è fatto ampio
Diciamo
Sono state ampie dimostrazione di questo di questo che sto dicendo
Allora io penso che questo sia intanto il tema per quindi per questo io condivido totalmente
L'impianto
Guerini sia proposto
Perché i Comuni italiani ma io credo che questo ragionamento valga non soltanto per i Comuni ovviamente vale per l'intelaiatura istituzionale del nostro Paese seppure con con modalità e i gradi che vanno poi
Individuati
Il sistema istituzionale italiano se vuole reggere le responsabilità che la legge gli affida e soprattutto se vuole reggere
La domanda che
Dalla società emerge non può che fare ricorso la sussidiarietà e
Costruire modalità e forme che riconoscono il valore della sussidiarietà e quindi il ruolo fondamentale che
La sussidiarietà a
E quindi dentro questo schema l'impresa sociale cooperativa
Però se è così bisogna crederci
Non basta dirlo
Allora io condivido per esempio la perorazione è stata fatta qui dal Guerrini sul regime fiscale che oggi viene applicato al sistema
Delle cooperative sociali perché applicazione del dieci per cento dell'IVA
Passato dal quattro al dieci per cento è un elemento di penalizzazione assoluto no
Così come altri regimi fiscali che non riconoscono l'aspetti città
Del
L'impresa sociale se si crede che la sussidiarietà sia
Un soggetto ha una funzione fondamentale e chi la interpreta se un soggetto essenziale del
Nostro sistema in particolare del sistema di welfare allora esempio occorre
Adottare delle politiche
Finanziaria e mi finanziamento delle politiche fiscali delle politiche per la formazione delle politiche
Di sostegno che
Riconoscendo sto valore mettano l'impresa sociale cooperativa nelle condizioni effettivamente di assolvere alle funzioni che
Sono state qui descritte e che possono essere allargate perché in realtà oggi non siamo in presenza
Anche di domande nuove
Ne stiamo diventando un paese multietnico tema diventando un Paese multiculturale
Il problema della integrazione di sei milioni di persone che vivono stabilmente nel nostro Paese se non ha tanto nove è un gigantesco problema che abbiamo di fronte e che è tutto sulle spalle degli enti locali tutto
Tutto
Senta mi responsabilità sociale sia in termini di risorse
Questo è un enorme tema su cui
Diciamo
L'intervento della della della impresa sociale può essere prezioso è prezioso nell'esperienza che
Che mi facciano se facendo tutti i giorni
Quindi
Ci sono anche
Penso a a problemi che ci arrivano nelle emerge nelle nel diciamo determinate da emergenze che si scarica il nostro Paese noi siamo in presenza ormai da alcuni anni
Di un'emergenza profughi in relazione a quello che avviene dall'altra parte del bacino mediterraneo che si scarica sui Comuni
Che richiede una capacità di gestione
Di un popolazione tra l'altro
Siamo particolare carente rischi esposizione precarietà eccetera eccetera tutto questo richiede come dire mettere in campo politiche no e strumenti anche in questo caso il ricorso all'impresa sociale può essere particolarmente significativi
E via via cioè non sono solo i servizi tradizionali perché poi il dramma è che spesso quando si parla di welfare anche in Italia non solo in Italia ma in Italia sia un'idea del welfare come dire con una nozione statica
Non servono quei fondamentali servizi che da sempre si danno che sono la sanità l'assistenza agli anziani e gli asili nido e scuole materne una volta che hai fatto quella no il welfare sia allargato si dilatato enormemente nelle domande
E ci pone una serie comande aggiuntive nuove rispetto a patto che spesso
Diciamo non so neanche riconosciute normativamente o o finanziariamente quindi
Abbiamo un grande tema di fronte di risposta ad una domanda plurima
Di sostegno di tutto e ora di accoglienza che apre uno spazio e no che sollecita le istituzioni a farsene carico corrispondere e per corrisponderle apre uno spazio enorme alla
La presenza dell'impresa sociale ma se così occorre che impresa sociale venga messa nelle condizioni di poterlo fare e quindi la necessità che ci siano delle politiche
Che concretamente riconoscono il valore impresa sociale
La sua specificità
E mettano in campo quindi ciò che è necessario per
Consentire
L'ottimizzazione delle sue risorse su questo l'ANCI non può che convenire con le proposte e le indicazioni che sono dalla relazione
Noi
Abbiamo sottoscritto un protocollo tra lanci le
Il movimento della cooperazione sociale
è un protocollo che è finalizzato appunto a un'alleanza che
Perché mette insieme risorse sforzi e che ci consenta di perseguire insieme obiettivi e
Finalità io non posso che riconfermare il valore di questo protocollo e dire che noi siamo assolutamente determinante a dare corso questo Foscolo foto collaudati delle gambe concrete
Proprio perché tutti giorni sindaci misurano
Carattere strategico essenziale dell'impresa sociale senza la cui presenza oggi in molti Comuni farebbero la metà di quello che fa
Merita
E quindi proprio per questo io penso
Abbiamo
Abbiamo il dovere di lavorare insieme naturalmente auspicando politici al ministro Giovanni auspicando che naturalmente da parte di chi ha la responsabilità prima sul fronte istituzionale che il Governo del Paese ci sia
La non dico la sensibilità che presumo che ci sia ma la capacità di attivare no tutto ciò che
è necessario perché
L'impresa sociale venga messo nelle migliori condizioni per operare per questa via quindi
Si utilizzi al meglio questo patrimonio per corrispondere alle domande che i cittadini ci pongono oggi appunto
Concludo tornando lì le domande che si pongono sono punto più intense e urgenti di quelle niente grazie
Grazie davvero
Tese a Piero Fassino che
Ci porta anche all'intervento del ministro Giovannini che ringraziamo per essere qua innanzitutto apporrei rapidamente riassumere i punti ai quali siamo arrivati questa mattina
Partiamo proprio da una frase di Fassino che riprendo esattamente che ha suscitato l'applauso senza il sostegno
Della dell'impresa sociale e il lavoro dell'impresa sociale i Comuni riuscire però a fare la metà di quello che fanno
Un'indicazione importantissima che è stata ripresa anche in molti altri interventi si è segnalato qui un problema specifico
Che è quello dell'incombente aumento dell'IVA che andrebbe a realizzare sostanzialmente una partita di giro
Con i comuni che pagano allo Stato che incassa e quindi siamo sempre lì con una mano da e l'altra e l'altra prende serve a poco per i conti pubblici
è stata però anche rimarcata in modo
Molto orgoglioso la specificità dell'impresa sociale
è pervenire a un tema che sicuramente le caro la capacità di
Influenzare in modo decisivo le statistiche della
Intero welfare italiano in modo positivo su questo le do la parola
Grazie mille buongiorno mi scuso del ritardo abbiamo finito il Consiglio dei Ministri poco fa segnalano se e purtroppo un altro impegno vuol dire sto diventando veramente un politico cioè vado in un posto parlo e poi vado via ma
Ho avuto modo di leggere la relazione che è stata fatta di rifletterci e poi se posso permettermi o una lunga tradizione di rapporti con il vostro straordinario mondo
Da Bertinoro a regionale Bertinoro e tante altre occasioni
Naturalmente non posso non essere lieto che nella relazione si citino i dati del censimento sul non profit che io volli nel mille novecentonovantanove
Quando ero direttore delle statistiche economiche che fuori fatto dall'Istat nel due mila uno e che ho fortemente voluto benché come sapete
Non
è un tema con obblighi comunitari e quindi appena nominato Presidente dell'Istat essere riuscito a ottenere i fondi anche per fare il censimento il non profit impostare una al monitoraggio continuo
Di questo settore ben me lo sento molto vicino insomma
Dicevo ho letto la relazione
E
Ed è una relazione che ho trovato diversa da
Relazioni che sono un po'di maniera in questa situazione cioè una relazione rivendicativa no
è una relazione straordinariamente propositiva
Ed è una relazione che
A mio parere
Rafforza il messaggio che io personalmente ho cercato di
Inviare dal primo giorno cui mi sono cimentato con questa nuova funzione
E cioè
La coesione sociale e a rischio
E tutti devono contribuire
L'ho ridetto alla convegno della Bocconi l'altro ieri a Milano
Quando parliamo di sostenibilità tipicamente pensiamo all'ambiente alla finanza a queste cose qui
In
Oltre dieci anni di ricerca internazionale sui temi della sostenibilità abbiamo avuto sempre difficoltà a misurare a capire che cos'è la sostenibilità sociale e la ragione è semplice
Mentre gli economisti mentre gli ecologisti sono riusciti a sviluppare teorie modelli che ci dicono che oltre una certa soglia il sistema esplode
Non avendo una terribile una teoria della rivoluzione
Non abbiamo la stessa sensazione per il sociale
Ma il fatto che non abbiamo una teoria non vuol dire che non esistono i punti di rottura
Questo è il punto chiave culturale e allora la relazione di oggi ci ha avuto aiuta a dire da parte di chi ogni giorno sperimenta
Tante positività ma anche il confronto con tante Aimi persone sul punto di rottura
Quando questa relazione ci dice attenzione
La coesione e a rischio non può che essere presa molto seriamente
E quando in quei dieci giorni da saggi del Quirinale come siamo stati ribattezzati abbiamo scritto esattamente questo
Ce l'avevamo ben presente questo tema
Ma è ancora un tema che
Ha difficoltà a passare
Nella nell'immaginario collettivo salvo naturalmente avere ormai tutte le sere
Trasmissioni televisive che sulla
Difficoltà di tantissime persone creano spettacolo e quindi abbiamo questa dissociazione tra uno spettacolo di casi drammatici reali
Su cui si fa spettacolarizzazione e poi una riflessione politica che invece e culturale che stenta a avanza
La relazione di oggi ci dice no
Guardate che
Si può affrontare e si può affrontare in una logica di cooperazione
Tra il pubblico e il privato
E ci sono
Quattro punti che vengono richiamati in particolare nella relazione anzi cinque
Su cui vorrei brevemente soffermarmi
E tutti questi punti ci dicono attenzione il futuro e ora
Se non affrontiamo adesso questo futuro sarà
Ancora più difficile affrontarlo ogni giorno che passa al primo punto la non autosufficienza tema sul quale
I Governi precedenti
Naturalmente nella ristrettezza di bilancio che tutti conosciamo a sostanza hanno sostanzialmente azzerato i fondi per la mamma autosufficienza
Che riguarda
Tutti noi perché
Possiamo anche noi diventare non auto sufficienti
Come viene ricordato nel due mila venti in Italia e gli anziani oltre i settantacinque anni saranno sette virgola cinque milioni
Possiamo far finta che questo non sia un problema no
Pensiamo che le risorse pubbliche possano da soli da sole far fronte a tutto questo
No
Ma soprattutto
La non autosufficienza così come declinato e quindi
E anche una non autosufficienza sociale non soltanto fisica
Perché gli altri punti ci aiutano a a dire a richiamare questo tema dell'inclusione sociale dei giovani dei netto dei disoccupati degli anziani e via via
E allora tutti questi punti hanno insieme proposte
Per affrontare dei pezzi
Ieri quando abbiamo presentato il
E risultati di questa Commissione che ho voluto creare sul
Sostegno per l'inclusione sociale che non è un'elemosina come qualcuno ha scritto
Ma è un programma per l'inclusione sociale oltre che per il sostegno al reddito qualcuno ha detto
Ma queste proposte sono un ponte spaccio
No
Prendersi cura dei giovani come abbiamo cercato di fare sbloccarli fondi e adesso tornerò su questo anche comunitari non utilizzati dalle regioni
Affrontare il tema della riforma dei servizi all'impiego affrontare il tema della povertà e di un sistema universale
Comprova dei mezzi per chi è veramente in difficoltà a pensare al futuro
Attraverso una riflessione
E anche qui arrivo tra un secondo pensare ai disabili
Approvando il Piano il programma per la disabilità che era fermo da non so quanti immensi rifinanziando il fondo per l'assunzione di disabili che era azzerato
Dando deroghe alle pubbliche amministrazioni per l'assunzione dei disabili oltre i blocchi che la tu la spending review a determinato e cito soltanto tre cose che sono state fatte in questi quattro mesi
Bene tutti questi elementi sono in realtà
Frutto di una riflessione non estemporanea
Sui temi di cui parla la relazione
Arrivo i giovani io una lettera pronta
Che firmerò domani
Sul tema garanzia giovani
Oggi
Si incontra di nuovo la struttura di missione
Che abbiamo creato con Regioni Province Unioncamere altri ministeri
Per il disegno della garanzia giovani cioè l'idea che ogni giovane quando esce da un percorso di studio entro quattro mese riceva una proposta di lavoro un tirocinio un corso professionalizzante
Abbiamo circa centosessanta duecento mila giovani ogni anno che sono tutte unicamente intitolati
Intanto
Come qualcuno ha scritto ieri di questi diritto
Beh se pensate che il settore pubblico da sorti
Facciamo fronte a tutto questo sarà un'altra delusione e quindi io sto scrivendo dopo i contatti avuti con alcuni di loro a tutte le associazioni non sono imprenditoriali ma anche del mondo nel non profit
Dicendo sediamoci a un tavolino e cerchiamo di capire
Cosa tutti possiamo fare perché o questo è un impegno di tutto il Paese oppure non lo faremo mai sarà un'altra delusione i soldi pur aumentati grazie all'azione del Governo italiano non sono sufficienti
E questo si aggancia al tema del servizio civile che citato qui io ne ho parlato fin dall'inizio con ministro idea ma che poi come sapete ha lasciato di nuovo nelle settimane scorse con il ministro che anche che ha la titolarità
Il servizio civile è una straordinaria opportunità ma non solo di servizio
Come dice la parola ma di integrazione
Dobbiamo pensare a
Magari nuovi modelli qualcuno mi ha detto chiaramente parlando con chi si occupa di cooperative sociali e ora non ricordo la percentuale di quante persone che hanno fatto il servizio sociale
Quaranta per cento ecco
Certo l'ex Presidente dell'Istat che non ricordo a tutti i numeri è un problema ma insomma
Quaranta per cento di giovani che hanno fatto il servizio sociale in una cooperativa sociale sono rimasti poi a lavorare successivamente
Ma il servizio sociale in servizio civile scusate che abbiamo adesso è quello che ci serve
Forse altri Paesi stanno immaginando nuove cose per esempio i francesi hanno un servizio civile molto orientato a chi ha lasciato la scuola
Con uno scambio del tipo io durante il servizio civile ti faccio formazione così che magari recuperi vari anche l'università immaginate i francesi come sistema evitare di selezione dell'università in cambio fa il servizio civile
A queste idee di un servizio civile che non serva solo a chi riceve il servizio ma chi lo fa
Questo è il cambiamento culturale di cui abbiamo bisogno e su cui insisto anche se il Ministero non ha competenze dirette sto spingendo dal primo giorno
Del mio mandato ed è legato alla garanzia giovani come giustamente eccitato
Nel anche se non è una delle fattispecie di cui parla la direttiva comunitaria ma insomma non credo che qualcuno
Come dire solleverebbe il problema
E quindi mi aspetto
Dalla a vostra Rete anche un contributo forte su cosa si può fare per la garanzia domani
Ma c'è un altro tema che citato qui
Naturalmente quello della povertà assoluta su questo abbiamo parlato ieri abbiamo fatto presente usando le migliori pratiche internazionali e nazionali che si può creare un sistema universale comprova dei mezzi centrato con una serie di meccanismi che evitano
Ahimè
Gli errori chiamiamoli così
Nella selezione delle persone si può fare anche in Italia con un percorso di avvicinamento naturalmente dati i vincoli finanziari ma abbiamo bisogno del sostegno del mondo del non profitto
Perché non è un
Un obolo è un'inclusione attiva l'inclusione attiva non si fa soltanto appunto attraverso una carta si fa attraverso una relazione forte come ha detto prima
Il Sindaco Fassino tra
Comuni e soggetti che operano sul territorio
Abbiamo la necessità di fare questo salto solo l'Italia la Grecia l'Ungheria non a questo strumento
Allora non si possono Circosta soltanto citare i dati sulla povertà e poi dire va beh ci penseremo un'altra volta
Infine
Quando si parla di famiglie un altro dei punti
Povere o meglio di famiglie che non sono ancora povere ma che sono poverissimi di relazioni
E questo è il tema dell'invecchiamento attivo che poi si collega al tema grazie al cielo dell'invecchiamento invecchiamento perché riguarda tutti noi
Non abbiamo un programma serio di invecchiamento attivo forte
Abbiamo tante iniziative assolutamente lodevoli straordinaria
Per questo uno dei gruppi che adesso costituiremo sarà proprio su questo tema insieme a quello della conciliazione
Del lavoro e dei tempi di vita questi sono temi fondamentali per il futuro magari meno attraenti dell'attualità politica
Per cui io sono sicuro che poi qualcuno mi chiederà ma Ministro che ne pensa di
Ecco io cerco di occuparmi anche di questo non solo di questo
E allora concludo
Le richieste che vengono compresa quella
Che legata al tema dell'IVA
Per ciò che mi riguarda sono non solo richieste sensate
Legittime
Ma che devono essere prese in considerazione guardando al futuro e non soltanto al presente
In questo senso
Mi piace fare una battuta che abbiamo fatto a Bertinoro qualche l'anno scorso che certamente
Terzo Settore bisogna trovare un'altra parola
Perché
Sembra la medaglia di bronzo
All'Italia di consolazione
L'abbiamo detto l'anno scorso lo abbiamo detto non oggi bisogna fare un
Se volete un concorso pubblico potreste varare un concorso pubblico e qualche giovane sono sicuro che alla sensibilità
Che voi avete che ha la voglia di guardare al futuro e chi capisce fino in fondo lo schema e la
L'ordine dei valori troverà
Uno una parola che magari cambieranno solo l'immagine di del settore ma anche il modo con cui gli altri guardano a questo settore così come
Le cooperative
L'ultimissima considerazione vedete
è uscito tempo fa un libro di Richard Sen
Un sociologo inglese
Si chiama insieme nella traduzione italiana
Ed è un'analisi
Molto interessante
E dell'analisi di chi guarda a come si fa innovazione
E ha guardato per esempio come si è fatta innovazione in questi anni in socio in
In prese multe o avanzate tecnologicamente molto innovativa
Basate sul concetto della competizione
Cioè io divido le mie persone indifferenti team ognuno sa che se
Tira fuori l'idea migliore avrà un bonus
E naturalmente viene fuori l'idea migliore
Questo è il primo step di una giuria dei giochi ripetuta
Ma quando al secondo step io mi accorgo di essere insieme a un nuovi team
Non il mio vecchio team
Realizzo che nel terzo passaggio probabilmente io sarò con gente diversa con cui compete ero cioè
Le persone con cui oggi
Che fanno parte del mio team domani saranno i miei avversari
E allora perché devo condividere l'informazione
Perché devo
In qualche modo far sapere agli altri quello che so io
Ripetendo questi giochi
L'innovazione si fuga perché rientra il gioco competitivo
Che spinge ognuno
Alla assimetria informativa conclude
In metodo cooperativo invece assicura un percorso lungo termine di innovazione
Allora chi pratica la cooperazione ce l'ha nel suo
DNA oltre che a suo nome forse può anche aiutare l'Italia atti
Capire perché l'esperienza cooperativa non solo in senso stretto ma di società in cui l'imprenditore e le persone che lavorano cooperano tutte insieme per un obiettivo
Forse capiremo che questo modello invece di essere un retaggio del passato e la base del futuro
E allora anche da quel punto di vista cambieremo atteggiamento ritrovando forse un po'più di voglia di fare soprattutto di fiducia in noi stessi grazie
Grazie
Grazie al professor Giovanni vorrei chiamare ringrazio radioprotezione diceva applicato fino adesso Marina Sereni
Che ha
Tra tutti disgiuntamente presuppone perché no più sarò rapidissima anche perché ho sentito tutte cose che condivido e quindi
Voglio anch'io ringraziare per questo per questo convegno anche io ho trovato la relazione di Giuseppe Guerini molto bella molto stimolante
E parto da qui da un auspicio dopo le parole del ministro giovani Nimis neanche più semplice credo che questa possa essere l'occasione per usare la parola alleanza
Non limitandola all'ambito delle cooperative sociali proviamo a vedere se da questa mattina nasce
Una strada diciamo un percorso per un'alleanza che vede insieme le cooperative sociali le imprese sociali il Parlamento
Il Governo le regioni gli enti locali cioè tutti quei soggetti che qui abbiamo ascoltato prima di me altri colleghi parlamentari
Che possono a partire dalla discussione che abbiamo fatto questa mattina individuare il terreno per un'alleanza molto concreta molto concreta
Questo presuppone un'analisi condivisa
Questo presuppone che le valutazioni fatte qui nella relazione di Guerini non siano solo state apprezzate esteticamente ma siano
Condivise culturalmente adesso lo dicevamo con
Poletti poco fa credo che qui ci sia proprio un terreno di battaglia
Culturale prima ancora che politica che noi dobbiamo esercitare che riguarda le classi dirigenti di questo Paese
I partiti i decisori pubblici i soggetti esterni annui però indotti insomma intanto questa mattina Parlamento Governo
Regioni enti locali cooperative sociali sono già un bel punto di partenza
Dico sempre che l'analisi condivisa ci serve per individuare quali sono gli obiettivi desiderabili
Perché se noi condividiamo l'analisi allora siamo anche in grado di
Individuare in un contesto in cui i desideri possono essere né tendenti ad infinito quali sono i desideri più importanti quali sono cioè gli obiettivi verso cui concentrare le nostre
Le nostre menti
E avevo scritto esattamente questo prima che parlasse il ministro Giovannini quale competitività ci interessa
I primi dati che Guerini ci ha offerto ci dicono che questo è un segmento dell'impresa italiana
Che cresce innova crea occupazione noi non sappiamo se arriva veramente la ripresa ma tutti ci dicono che può essere una ripresa
Job ALLES senza lavoro non è il caso delle imprese sociali
Nelle imprese sociali non c'è crescita senza lavoro
C'è crescita con il lavoro perché
Non c'è bisogno che io lo dica perché abbiamo tutti ascoltato chi l'aveva letta prima chi l'ha ascoltata la relazione di Guerini allora io credo che questo sia il punto da cui noi dobbiamo per per questo dico l'analisi condivisa non c'è
Competizione
Senza cooperazione o meglio non è incompatibile la competizione con la cooperazione su un Paese come il nostro
L'altro ieri Olli Rehn in Commissione Bilancio sia venuta a ricordare che il nostro
è un Paese che ha problemi di competitività
Che li aveva prima della crisi internazionali e che li anche adesso e che se arriva la ripresa e non affrontiamo i problemi di competitività del sistema Italia
Noi non agganciamo la ripresa beh tra quei problemi di competitività forse dobbiamo mettere qualche aggettivo
Non è la competitività senza aggettivi che ci interessa ci interessa una certa competitività il ministro Giovannini se n'è andato lo avrei
Ricordato in qualità di Presidente dell'Istat è anche in qualità di coordinatore con
Il CNEL di un lavoro sul
Bess sul benessere questo sostenibile come indicatore
Nuovo per misurare ecco io dico così la qualità del sistema Italia la qualità del nostro Stato della nostra competitività
E siccome stamattina leggevo che l'Ispra ci dice che la
Danno della concordia sono circa dodici milioni di euro quello direbbe Fitoussi fa aumentare il PIL
Il PIL con il danno della concordia è aumentato e di che tinta ma abbiamo
Sprecato tante risorse no abbiamo creato diciamo problemi alla biodiversità di quell'area abbiamo
Ultimamente abbiamo avuto delle perdite umane terribili siamo tutti orgogliosi di essere riusciti a risollevare quella barca anche simbolicamente ci dà qualche speranza per il futuro ma quella il interessa poco
Ci interessa di più il Bess ci interessa di più il benessere equo e sostenibile che in passato appunto per il lavoro che voi avete qui raccontato allora e concludo
Credo che questa alleanza che oggi possiamo come dire cominciare a disegnare si debba concentrare su due livelli temporalmente un po'diversi il primo ma il tema dell'IVA
Io non ci ritorno
Ne ha parlato a lungo il collega Marino che peraltro ha una competenza specifica anche in seno al Parlamento so che su questo tema siete stati in contatto con il Governo da qui alla legge di stabilità noi dobbiamo trovare una soluzione
Il secondo terreno su cui però provare ad esercitare questa possibilità di alleanza che non è essere amici vostri ma è essere protagonisti di una idea diversa di crescita di benessere in di sviluppo anche delle opportunità di lavoro
Dobbiamo fare un ragionamento invece più di medio periodo uno riguarda le norme
Le norme io non so se dobbiamo cambiare nome al terzo settore sicuramente dobbiamo mettersi d'accordo su che cosa è l'impresa sociale
E il secondo tema che è connesso a questo è ragionare
Con l'Europa e in Europa
Io credo che il problema dell'Italia sia di essere
Poco determinati come negoziatori e poi poco attenti come attuatori proviamo ad invertire proviamo ad essere più presenti quando si scrivono le direttive
Perché se le direttive vengono pensate anche in italiano
Allora poiché quando lei applichiamo è un po'più semplice pensiamo a quello che è successo con la Bolkestein
Cioè se le direttive si iscrivono insieme alla agli italiani
Con il contributo dell'Italia allora poi siamo più capaci di interpretare di attuare e poi dobbiamo essere più rigorosi nell'attuazione
Quindi se siamo più determinanti come negoziatori e anche più facile essere più credibili e più rigorosi nell'attuazione ho fatto soltanto questo esempio perché
Il tema dell'IVA ci porta un po'in Europa ma diciamo a una tale urgenza che non ci possiamo consentire di ma il tema più complessivo del ruolo dell'impresa sociale ci porta dritti in Europa come la relazione
E anche per questo lo ringrazio di Guerini c'era
Molto bene chiarito noi non possiamo aspettare che sia l'Europa a dirci come si organizzati impresa sociale
Perché l'impresa sociali in Italia insiste già e allora dobbiamo essere noi a ad essere protagonisti in Europa per scrivere insieme la nuova prospettiva che
Anche all'Europa interessare di quel benessere equo e sostenibile che dall'impresa sociale può avere occupazione in vera crescita economica grazie
Grazie
Sereni fare molta strada per ragioni citiamo in genere che nel senso che se l'ente di AGCI solidarietà anche
In questo caso torneremo sui temi centralismo parole da lei va benissimo prego grazie
Intanto la concomitanza con
Va così densa del Consiglio dei ministri ha impedito ad alcuni lo dico per comunicazioni che sono arrivati i DS qua purtroppo quando si organizza una data poi è difficile far ritornare sotto
Una
Brevissima riflessione
Partendo da un grande positivamente dal fatto che il ministro giovanile ha riconosciuto innovazione cooperativa
Ma lei citare quattro cinque cose di che cosa fanno gli altri
E che cosa abbiamo fatto noi negli ultimi dodici mesi noi speriamo che questa cosa cambi fortemente
Nel settembre del due mila dodici
L'Europa prende una decisione
Il sindacalista
Leva programmatica dello sviluppo della crescita Barroso dice le imprese sociali possono rappresentare un fattore di cambiamento molto forte
La centralità dei beni comuni faticose responsabile del
Nasce un sottogruppo IGESPES europeo dispetti internazionali per approfondire questo dato
A Davos nel gennaio del due mila tredici
Imprenditori sociali propongono strade di crescita compatibile Davos non è un postumo frequentato diciamo così molto dalla
Dal dalla socialità mettiamola così
In Gran Bretagna Cameron spera Nietzsche sperimenta il sociali impatti a bordo
Obama promuove il pay for successo bond finanziamenti privati per investimenti sociali
Qui da noi c'è un progetto Banca prossima c'è un Progetto CGM con Ubi Banca ma non c'è una scala territoriale nazionale per azioni di questa natura
Nel marzo del due mila tredici in Parlamento norma sull'utilizzo dei nuova socialmente Press niente la misurazione dell'impatto sociale di investimenti
Con Regolamento europeo trecentonovantasei tredici
La Bocconi nel Cresti Centa introduce in Italia il social ritornare investimento sogni è il metodo più diffuso nel mondo come vediamo ci sono delle cose che camminano vi si fanno
La Francia nel luglio del due mila tredici
Fa presenta una possa di legge per la riforma dell'impresa sociale
Con una serie di dati la Gran Bretagna nel società Air France rapporto presenta i dati un milione di persone occupate settanta mila imprese sociali
Che cosa è successo invece da noi nell'autunno del due mila dodici
Governo Monti
La chiusura dell'Agenzia del terzo settore
Il rinvio della stabilizzazione del cinque per meglio
Il salto del bando del servizio civile
La legge di riforma del lavoro poi attenuata dal
Dal Ministro Gelmini che è insensibile al non profit nella sua prima estensione
L'aumento disposti fiscali sulle donazioni e qui torniamo al problema del d'uno
E il volano dell'aumento dell'IVA dal quattro al dieci per cento
Credo
Che sia necessario un cambio culturale credo che sia necessario un impegno politico per
Cambiali una direzione
Oggi abbiamo sentito delle voci attente delle analisi condivise
Io spero che questo si concretizzi in atti infatti noi ce l'abbiamo messa tutti qui a rappresentare qui vistata ci ha dato anche diciamo involontariamente un po'una mano presentando dei dati emersi se no molti ci dicono ma voi parlare a vostro favore
L'Istat ci ha dato una mano abbiamo potuto dare dei dati che sono inoppugnabili su quello che è un ciclo evolutivo
Che va accompagnato e non depresso
Io spero che da questa situazione ci sia un serio cambiamento è un serio ripensamento sulla politica rispetta quello
Che l'evoluzione
Innovativa della cooperazione e specificatamente della cooperazione sociale
Grazie
Grazie
Occorre un intervento del pizzo se sulle politiche
Sociale Cozzolino
Anche vice Sindaco quindi ulteriormente in grado di portarci quel punto di vista degli enti locali che prima abbiamo segnalato come preziosa prego
Grazie
Io innanzitutto ringrazio di questo invito e ringrazio
Per la ricchezza
Della mattinata e anche per gli spunti che che sono emersi perché gli amministratori
Degli enti locali in questo momento hanno la necessità di un costante e continuo confronto non soltanto sulla quotidianità delle cose da fare
Ma anche sulle prospettive perché
Il tema della programmazione
è uno dei temi che sta soffrendo di più nel nostro Paese pensate che
Come si sa gli enti locali quest'
Danno approveranno i bilanci di previsione dell'anno entro il novembre dell'anno stesso quindi già soltanto questo elemento credo
Faccia come dire comprendere quanto è difficile programmare
Poi ringrazio anche perché naturalmente davvero per me è sempre un grandissimo piacere poter essere presente a questi momenti mi sento molto di casa ma penso anche che ci sia di fatto una continuità e un filo che non si interrompe tra il lavoro di chi la operanti nella cooperazione sociale e quindi di fatto svolge a tutti gli effetti una funzione pubblica e quella che invece da amministratori svolgiamo all'interno delle nostre città e che
Sempre più spesso si intrecciano
è stata molto usata la parola alleanza questa mattina sia devo sottolineare questa
Alleanza
Che nata un po'di tempo fa ha tra le centrali cooperative che è un po'come dire
Aleggia come anche sul titolo
Della giornata ma soprattutto di alleanza tra soggetti diversi per far fronte a un momento delicato e difficile direi soprattutto per garantire la coesione sociale ecco io
In questa alleanza credo profondamente anche uno dei temi al centro del protocollo che il Sindaco
E Presidente ANCI Fassino aveva ricordato credo anche che il passaggio successivo su cui ci dovremo impegnare sarà di declinarlo sempre più sui territori
Sulle ANCI regionali ma soprattutto fare in modo che diventi pratica
Che quell'alleanza che significa reciproco riconoscimento significa saper valorizzare la progettualità
Del del mondo della cooperazione diventi poi tematica anche dentro le pubbliche amministrazioni
Torino è una città che forse prima in Italia aveva sedimenti è sperimentato il Regolamento per l'inserimento lavorativo all'interno degli affidamenti dei servizi
è una città che da anni sta perseguendo una reale integrazione come dire
Voglio usare questa parola anche un po'abdicando a quelli che talvolta comunemente vengono immaginati come ruoli
Dell'ente pubblico e valorizzando viceversa
La
Capacità o possibilità o dovere di mettere in relazione di creare connessioni di sostenere latte progettualità del terzo settore collage questa città
Io parto di qui perché credo sia un paradigma di tante altre città italiane oggi sta facendo molta fatica proprio nel cercare di continuare a garantire in un quadro così complessa e difficile
Quella ricchezza e quella molteplicità di interventi che in questi anni a cercato come dire di portare avanti perché certamente da un lato c'è una crisi che ci sta sempre più trash Sandro che sta appunto riducendo la capacità di progettare di programmare ma anche
La riduce le risorse pubbliche dall'altro i bisogni stanno aumentar in modo esponenziale questa mattina se sono citate cerco di andare molto veloce per non rubare troppo tempo alcune emergenze si è parlato della situazione degli anziani
Ecco io qui vorrei riprendere l'ho detto proprio anche col ministro Giovannini qualche giorno fa noi abbiamo in Italia dei livelli essenziali di assistenza che avevano dato una serie di garanzie oggi dobbiamo riprendere a parlare di livelli di assistenza ma dobbiamo fare in modo di non dimenticare quelli che erano già acquisiti che oggi sono messi in discussione anche dalle riduzioni del sistema sanitario in particolare in quelle regioni che stanno portando avanti dei piani di rientro e che si vedono fortemente
A rischio proprio in quegli interventi di integrazione socio sanitaria che riguardavano l'area degli anziani della disabilità della salute mentale e così via
Dall'altro c'è bisogno di inserirsi sul tema dei livelli essenziali come diceva il ministro
Nell'ambito del contrasto alle povertà io credo che però anche qui una riflessione come dire che parta da questo mondo deve andare nella direzione di immaginare che politiche passive
Devono essere intrecciate con delle politiche attive e cioè sempre di più laddove ci sia la possibilità di intervenire anche con sussidi
E con interventi economici a sostegno a contrasto delle povertà noi dobbiamo immaginabile integrate dentro un sistema più complesso di ammortizzatori sociali ma anche
Come dire siano proiettati verso
L'accompagnamento il reinserimento nel mondo lavorativo e non come una cosa assestante in questo senso si sta sperimentando la cosiddetta nuova sociali card e vedremo
Nei prossimi mesi qua gli esiti
Produrrà
Un'ultima secondo il mio punto di osservazione emergenza
Su cui credo davvero il mondo della cooperazione può non soltanto dare un contributo ma forse insieme alle amministrazioni locali trovare strade innovative e quella dell'abitare
E molto spesso la conseguenza della riduzione dei redditi familiari ha generato una grande difficoltà nell'abitare io credo che qui ci sia lo spazio
Per sperimentare anche delle nuove forme che non sono solo l'housing sociale ma che sono forse a volte come dire
Un pochino più di bassa soglia ma che prevedono di nuovo una capacità delle persone di mettersi in gioco di sperimentare modelli di abitare diversi di
Sperimentare coabitazioni di mettere a sistema per esempio l'esperienza di al di giovani
è il sostegno alle persone invece che hanno come dire più la necessità anche di tipo abitativo tradizionale
In ultimo e chiudo io credo e anche nelle parole del Presidente ANCI Fassino che ci sarà da parte
Degli enti locali tutto il sostegno possibile anche nella vostra battaglia sia sulla
Sulla aumento dell'IVA su su questa cosa che indubbiamente rischia da un lato di tagliare i servizi di mettere in ginocchio un sistema dall'altro di gravare pesantemente sul sistema di enti locali che già fortemente in difficoltà
Credo anche che però sia la necessità di riprendere insieme alcune altre azioni più di tipo fiscale penso e veniva proprio ricordato nella relazione bellissima di Bette
Il tema delle
Della deducibilità fiscale che non è mai stato sufficientemente a far
Intanto sul tema dei servizi alle persone ma che in questo momento storico credo proprio attraverso quell'alleanza che prima veniva ricordata occorre assolutamente riprendere
Vi ringrazio davvero ancora tanto e
Auguro un buon proseguimento di lavoro grazie
Per concludere la mattina come certamente non per concludere il premio
Di tutte le vostre organizzazioni per intanto in nome di questo obiettivo dell'equità fiscale di cui abbiamo parlato questa mattina ma anche per affermare il ruolo della cooperazione sociale tratto abbiamo anche aperto con il ministro il concorso per dare il nome
Perché non vogliamo Poletti presidente Alain recuperati dalle a me a concludere prego
Buongiorno
Buongiorno a tutti io credo che
Se mai ve ne fosse stato il bisogno
La mattinata di oggi ci conferma tutto il significato e tutto il valore della scelta che abbiamo compiuto avviando questo lavoro dall'Alleanza delle cooperative italiane
Perché
Se c'è una cosa che è chiara
è che o c'è un pensiero grande
O si riesce ad immaginare una società o si riesce a dominare il futuro oppure anche tutte le beghe di tutti i giorni anche un problema che può essere grande drammatico piccole poco significativo
Finiscono per diventare insormontabili
Perché si affidano solo alla sensibilità di una persona o di un soggetto al momento noi non possiamo pensare che il nostro futuro che il futuro e non sono certa possa essere affidato alla
All'amicizia di qualcuno gli amichetti sono temi ci sia una cosa importantissima
Ma il nostro problema il problema nostro Paese buone di chi si è amico o di chi non sei amico problema è
Non è quello se oggi questo Governo è
Retto da questo partito da questa maggioranza e domani da quell'altro partito con l'altra maggioranza
Penso che nessuno di noi possa immaginare di vivere in una condizione per la quale
Il proprio futuro le proprie condizioni il proprio lavoro i servizi l'attenuto all'insieme della società è affidata
Al fatto
Che
C'è un Governo c'è una maggioranza c'è un Sindaco c'è un'altra situazione certo ci sono diversità Tino differenze
Ma ci sono degli elementi di fondo che tengono coeso la società
Che sono un tratto di continuità nella storia e nella vita di un Paese io credo che noi oggi con la discussione che abbiamo fatto abbiamo cercato di affermare questa idea c'è bisogno
Di un tessuto connettivo c'è bisogno di una capacità di tenerci insieme e per farlo non basta il dato economico non basta il dato dell'impresa serve una
Un'idea serve una volontà serve
Avere qualcosa per cui vale la pena impegnarsi è io credo che oggi questo sia il tema grande che hai ma il mondo cooperativo e io credo che il mondo cooperativo italiano si apra la forza il coraggio perché ci vuole coraggio a muovere
In direzione del superamento di quelli che sono le
Sicurezza e della nostra storia ognuno di noi viene da una storia siamo orgogliosi della nostra storia
Però
Se non avremo la capacità di portare queste storie dentro un futuro diverso che il futuro dell'Alleanza delle cooperative italiane queste storie produrranno per il Paese e per gli italiani per i cittadini e per i cooperatori molto meno di quello che possono produrre
Io credo che questo sia una sfida che abbiamo tutti davanti e allora oggi l'abbiamo visto
Oggi quando discutiamo della cooperazione sociale parliamo di servizi parliamo di problemi che alla collettività che hanno le comunità e cominciamo cominciamo sentire all'orecchio
Qualcuno dei discorsi che ci facciamo tra di noi
Cominciamo sentir parlare di comunità
Guardate che fino a pochi mesi fa ci diceva che l'egoismo era un bene
Ci hanno fatto il nove la Colombara lo che ha scritto quella roba lì
Chi ha detto che l'ammissione dell'impresa
Produrre valore per l'azionista ha vinto un altro Nobel
Ma voi adesso vi sentite qua dove sono finiti
Per tutti questi simpatici signore che ci hanno spiegato che lì dentro c'è la risposta a tutti i problemi dove diavolo si sono spostati
Allora io credo che oggi
Bisogna avere la forza di dirle le cose che stiamo dicendo
E allora da questo punto di vista certa ci sono dei dati concreti delle politiche noi oggi abbiamo un problema che da un porto in maniera chiara che il tema dell'IVA ma
Ma che non è lo scambio di una moneta contro la moneta o il vantaggio competitivo di un'impresa
è
Un'idea di come si realizza nella società quell'elemento di coesione quel pluralismo di forme che collaborano e che competono
Io credo questo sia un terreno sul quale bisogna lavorare io sono molto d'accordo con le cose che diceva quelli che sono le cose che dicono le nostre associazioni
Perché qui guardate c'è un tema
Che viene ancora prima di queste questioni che riguarda
La nostra relazione con l'Europa
Il Veneto la cosa che io credo profondamente vera con la quale non abbiamo combattuto sufficienza sul piano culturale
L'Europa si vive come l'Europa del mercato e vivendo siccome l'Europa del mercato pensa che il problema dei problemi è la concorrenza
E la tutela della concorrenza perfetta in astratto funziona dopo uno spettacolare diciamo quante
Che ha un bassa l'erba infestante ma insieme alle erbe infestanti a Massa le ha rame i canili le lucciole e tuttora
E allora io non lo voglio un campo se serve infestanti se debbo rinunciare alle lucciole se debbo rinunciare Grilli se debbo rinunciare a vedere dei fiori che non vedono mai più perché sono stati distrutti una volta e per sempre
E il
Campo pareri in natura non esiste
Il mondo non è fatto così
Non siamo tutti artificialmente uguali
Siamo tutti naturalmente diversi
Ed essendo tutti naturalmente diversi immaginare di costruire delle sovrastrutture normative legali giuridiche che inducono
Un'uguaglianza e non è nella realtà
è la più grande delle ingiustizie possibili e contro questa ingiustizia bisogna combattere non dire così va bene ci accodiamo non va bene non ci accordiamo e la dico così
Se qualcuno pensa
Di affidarci alla nostra affidarsi alla nostra virgolette ragionevolezza
Noi pensiamo
Che ragionare in quel modo là è assolutamente irragionevole la nostra ragionevolezza è questa qui
è quella di chi pensa che dentro il mercato dentro la società c'è un pluralismo di soggetti che è un pluralismo di forme che si esprimono secondo
I propri sistemi valoriali secondo le proprie regole e sono ricchezza della collettività della comunità e noi non accettiamo di essere omologati e da questo punto di vista mi scrivo
E voi lo sapete molto bene molto volentieri al club del ministro Giovanni quando dice adesso glielo abbiamo suo col terzo settore
Noi non siamo tenuti di niente noi non siamo perfidi niente se non giocare andava testa si faccia male da soli non c'ero
Col terzo settore per il grande valore la grande esperienza grande realtà che rappresenta
Tutti quei tutte quelle parti l'associazionismo il volontariato la mutualità al
Che sono grandi ricchezze
Ma c'è un problema culturale si è arrivati ad immaginare
Che i pilastri forti solo lo Stato il mercato
E la società
Arriva terza se serve
Se il mercato non c'è nulla da guadagnare
E se lo Stato non ce la fa ad arrivarci
è un concetto inaccettabile non è così che funziona non può essere così che funziona dovrebbe esserlo da molto punti di vista esattamente l'opposto
Noi lo Stato figuriamoci siano apprezziamo il significato il valore della forma essenziale della comunità che è uno stato organizzato con le sue leggi le sue regole
Ma questa non può essere la negazione della comunità non può essere la deresponsabilizzazione degli individui io la dico così ma cosa diavolo ci riuscite a entrare in testa
Se uscendo di casa vedendo una bottiglia di plastica lì la prima cosa che ci viene in mente come cavolo è che il Comune non ha sposato e invece non ci viene in testa chi a quel cretino che ha buttato nella bottiglie di plastica è lire e la differenza
è stata coltivata l'idea
Che ciò che è comune e collettivo oggi pensa lo Stato ciò che sono vicende private ci pensi al mercato
E poi dove il mercato non s'ha da guadagnare non ci va e dove lo Stato ci arriva perché uno dei mezzi allora ci sono i cittadini cioè la società che si organizza ci sono in quali che mio figlio chiama prendendo in giro i buoni
E quelli risolvono il problema io di fare il buono non ne ho voglia fare oppure buono ma non è la mia natura io penso che bisogna cambiare l'impianto concettuale che sta alla base di questo ragionamento
Noi sosteniamo il valore della responsabilità della partecipazione responsabile dei cittadini del valore della comunità del valore del fare insieme de valore del
Costruire un'integrazione una interazione tra il pubblico lo Stato
Gli strumenti del mercato
E le imprese sociali a proposito anche qui bisognerà che facciamo un
Un gioco riteniamo un po'i professori e
I professori nostri amici
Che tutte le volte che si siedono la prima cosa che fanno a inventare un altro nome
Noi già abbiamo l'economia sociale l'economia solidale
L'economia al comunitaria l'economia di vicinanza all'economia del dono
Poiché
Se ci diamo una regolata
Facciamo tiriamo sorte ma a me va bene son tutti belli
Chiediamo sorte perché nessuno ci capisce niente
Tutti pensano che sono delle altre cose mi è capitata una cosa simpatica si fa per dire ci come son curioso giro un po'in qua e là per là retto trovato una bellissima la ricerca sull'impresa sociale di comunità
Essendo io
Innamorato delle cooperative di comunità o del toccavo
Cioè davamo però me ne vado vedere ma cosa molto bella fatta bene trecento pagine è un lavoro
Una fatica anche da leggere
Mi guardo da stava poi un certo punto la verso la fine c'è un capitolino cioè la cosa mi piaceva perché dice una cosa che proprio sentivo mio zio come mi trovo bene in questa cosa rispetto un po'arrivo alla fine
Capitolo finale forme societarie dell'impresa sociale auditor vediamo un po'statistica novantasette per cento cooperative sociale
Pato
E se non li cambiamo nome
E se lo riscriviamo la le cooperative sociali di comunità
E abbiam parlato per più cento pagine di cooperative sociali e abbiamo dovuto scrivere in una pagina finale sulla forma societaria che il novantasette per cento erano cooperative
Domanda datori Dal Ben beccato questo virus da dove c'è venuta questa idea che sediamo cooperativa ci capite qualcosa di scritto disgraziato
Sinceramente non mi pare di fondata fra colloqui
Allora
Scriviamolo così
L'impresa sociale siamo noi
Quando in Italia ci sarà una forma societaria che ha
Io ho un società
Delle cooperative sociali la impresa sociale saranno loro finché siamo il novantasette per cento delle imprese sociali italiane
Le imprese sociali siamo noi e ci sono dei convegni e delle volte si dimenticano di invitarci
Fanno delle ricerche esposti modiche per costruire il perimetro della mitica impresa sociale
E io dico continuate va benissimo studiare ricercare io non so niente contro l'impero su tale anzi è un bel nome è una balla ragion d'essere però la sostanza è quella lì è cioè stiamo parlando di questo
Allora per evitare di far confusione stiamo la realtà la realtà è questa qui la realtà è che oggi l'impresa sociale in Italia e alla cooperazione sociale per il novantesimo rischia per cento dai soggetti e allora stiamo lì
Stiamo lì e non viviamo con sofferenza questa cosa per cui facciamo fatica a trovare il modo di dire siamo noi
Siamo noi andiamo lì sentiamoli loro solo cinque Lucian cinque milioni chi avrà vinto secondo voi io credo che vinciamo noi così a occhio nudo
Se
Le cose stanno così allora
Io credo che le questioni che avete posto qui questa mattina hanno un loro grande forza perché rispondono alle aspettative e ai bisogni che tanti cittadini hanno
E allora noi oggi abbiamo il problema è il bisogno l'esigenza di costruire in maniera esplicita questo nesso la nostra capacità di costruire rapporti e relazioni contro tutti portatori di bisogni di interessi
E noi siamo in grado di costruire un mix che tiene insieme la dimensione dell'efficienza d'impresa con
L'interesse la volontà dei cittadini quell'allargamento delle risorse disponibili di cui parlava Piero Fassino
A volte sono banalmente il fatto che una famiglia una cosa una volta alla settimana la può fare sette volte alla settimana no quando arriva uno che vende un servizio cosa sana la testa che pur avendo meglio sta è in ogni chiederà mai
Se quel servizio lo vuole per cinque sei o sette giorni o quattro tre
Per rendere più economiche ed efficiente il servizio per quella famiglia perché seguendo delle scatolette meglio venderne sette che cinque che cosa succede per la famiglia mi interessa la tenete poco
Invece a noi sì hanno interessa decidere che non è la cosa possa fare anche solo tre giorni alla settimana e non sette se quella famiglia in grado di reggere quella cosa tre giorni alla settimana e non sa
Ci sono dei servizi che si possono fare spedendo un'ambulanza cinquanta chilometri di distanza o chiedendo Mario dietro perciò sulla strada suona il campanello per vedere come sta il suo vicino se vedo le ambulanze
Mi interessa tantissimo che le ambulanze faccio un sacco di chilometri
Se non vendo le ambulanze forse posso anche organizzare Mario Luigi che si assistono a vicenda
Beh questa è la differenza differenza sociale differenza economica differenza di qualità del vivere in quella comunità differenza della qualità della vita di quelle persone ed entro questa questione ce n'è un'altra
Che è il lavoro ed è una di quelle cose che
Sul piano personale soffro di più
Io credo che in questo Paese ci sia una
Grave carenza di conoscenza di cosa vuol dire il lavoro sul fronte della cura
Come si fa a non chiedersi
Come fa una delle altre persone
Che si alza la mattina e ma
Nel centro per gli handicappati gravi piuttosto che in una RSA
Dove
Io quando vado a trovare mia madre non riesco starci
Più di venti minuti
E pensare che uno li civile tutti i giorni della sua vita e tutto il suo lavoro e pensare che quella roba lì non ce la dobbiamo giocare al massimo ribasso
Devo dire che qualcuno si è bevuto il cervello sì qualcuno che non ha capito
Dicono abbiamo stiamo parlando
Noi possiamo giocarci al massimo ribasso guai
Filippo di vita di lavoro
Beh secondo me c'è qualcuno che proprio non ha capito niente
E noi dobbiamo avere la forza di rappresentarla questa realtà perché parliamo di persone meravigliose e ogni tanto succede una cosa terribile
Che doveva discutere da imprenditori cooperativi con i nostri soci i nostri lavoratori egli dovrà spiegare che non ce l'abbiamo un euro in più
Egli non dovranno dare dieci cinquanta e cento e alla fine succede che qualcuno pensa
Che la colpa del Presidente che ha la colpa è della cooperativa che è di quelli là che loro Stambena noi stiamo male
E io quando mi trovo davanti alla gente che pensa che io sto bene loro sta male sto male loro perché è una roba che non è tollerabile e non abbiamo bisogno di ricostruire il senso di una comunità
La comunità degli operatori cooperativi la comunità dei cooperatori la comunità di quelli che pensano che questa Italia può essere un'Italia giusta
Che è essere liberi non vuol dire essere ingiusti che la libertà e la giustizia possono stare tranquillamente insieme che la solidarietà
è il compendio giusto ad una società che ha chiara l'idea della libertà e l'idea della giustizia io credo questo sia il tema che non abbiamo di fronte che sia il grande valore che il mondo cooperativo può portare all'Italia
E noi dirigenti cooperativi abbiamo una responsabilità in più
Noi siamo quel gruppo dirigente
Che oggi ha immane la possibilità di affermare in Italia il valore dell'idea cooperativa
A in mano la possibilità di far diventare questa una delle risposte importanti all'uscita di questa crisi al cambiamento di questa società
Se per piccoli lo ismi
Se per poca voglia di farlo c'è perché a mani ma anche a duali la pensione a chi me lo fa fare
Non lo faremo si prendono a calci in culo fanno bene e se ce ne danno più d'uno ancora meglio io credo quindi che sappiamo di avere in mano una grande responsabilità e una grande opportunità noi dobbiamo fare la nostra Scelta
Dobbiamo fare la nostra battaglia e dobbiamo tenere i nostri risultati da questo punto di vista ed è l'ultima considerazione che voglio fare è che l'Alleanza delle cooperative italiane considera la vicenda che potrà essere considerate peculiare dell'IVA
Come
La cartina di tornasole l'elemento di giudizio che l'Alleanza delle cooperative italiane utilizzerà per valutare le scelte che la politica il Parlamento il Governo italiano faranno sulla legge di stabilità
Possono raccontarci quello che vogliono
Possono raccontarci che faranno cento milioni di posti di lavoro possono raccontarci che toglie non tutte le tasse si possono rifare altri sei mesi di vita sull'IMU
Non fatemi dire qualche penso
L'IMU
Borgo talco ad un ammalato grave alla fine la terapia è un po'più profumato dalla malattia esattamente identica a prima
No fate ci può fare delle ronde come queste norma contabile dalle altre noi una cosa vi chiediamo
Mettete mano alla vicenda dell'IVA
Sulle prestazioni sociali delle cooperative sociali
Se lo farete la nostra opinione in un certo senso ci sarà il nostro consenso ci sarà se non lo fate potete raccontarci quello che vi pare non vi crederemo perché è la prova provata di quel che volete fare quella lì
E quindi per noi oggi questo è il terreno sul quale noi misuriamo la nostra relazione con la politica e le istituzioni
Sono venuti qui siamo contenti hanno detto che hanno capito siamo contentissimi se hanno capito
C'è la prova regina senatore di stabilità viene cancellata quella roba lì hanno capito se no ci hanno preso in giro e non c'è nervosi diamo
Il più grande
Una comunicazione di servizio per
I consiglieri di federsolidarietà i vigenti che vogliono partecipare al Consiglio in via Torino e due e mezzo credo chiede Paola dica più o meno la stessa cosa
No anche componenti della Consiglio di Presidenza di lega consociati siamo convocati quando arriviamo se il
Tacciano