Golfo Persico: voto espresso in Parlamento per l'intervento armato

Guido Pollice senatore verde ha votato contro l'intervento italiano nel Golfo vuole chiedere di il perché perché ho votato contro votato contro perché lo sento profondamente ne sono convinto che il nostro Paese
Non doveva accettare questa logica di guerra quindi non è una posizione così dettata soltanto
Da una volontà pacifista to cure generiche e io sono convinto che la soluzione dei problemi del Golfo dolens le soluzioni negoziante che questa negoziazione andava ricercata
Disperatamente ricercate con tutti i mezzi possibili compreso gli intensificazione dell'embargo e l'embargo politico Leng all'embargo economico l'embargo
In modo che stringesse un record Saddam Hussein costringesse Alenia un accordo ecco questo venir meno adatte auspicato l'intervento italiano il segno italiano all'operazione che si è avviata il diciassette gennaio
E non sarebbe stato un gesto grave nei confronti dei tradizionali alleati dell'Italia ma soprattutto una delegittimazione grave dell'ONU Marco Rossi e poi parla
Rendite delegittimazione dell'ONU quando lo hanno non ha mai avuto nessuna ruolo è sempre stato al servizio del del più forte cioè dagli Stati Uniti
Non c'è stato una Risoluzione dei grandi Problemi mondiale internazionale che siano stati rispettati siccome questa volta erano in ballo interessi giganteschi della nazione guida si si fa rispettare la la degli c'era dell'olio ma perché non c'è stata l'ONU che è intervenuta con la forza di deterrenza per dividere i contendenti Iraq Iran e hanno fatto andare all'
Che otto anni una guerra che è costato un milione e mezzo di morti dov'era loro in quel momento non ci sarà stato un uso un po'strumentale diciamo del cappello
O uno da parte di certi pacifisti quando liste feriti sono subito intervenuti dopo l'invasione del Kuwait il diciamo il tre agosto
Si è detto aspettiamo che il nonno dica una parola poi nel momento in cui è stata adottata una risoluzione dura come la sei sette otto l'ONU
No andava più bene eccetto che c'è stato anche questo però è uno si aggrappa a tutto l'immaginabile possibilità di soluzione negoziata e l'ONU
Nonna dimostrato di avere questa grande capacità negoziale perché è stato immediatamente ricattata dagli Stati Uniti e dall'altro lato non ci sono state pressioni perché sugli Stati Uniti perché ricerca se han perché cercassero anche gli Stati Uniti una soluzione negoziata perché da un lato cioè alla Cina e che doveva farsi perdonati e mamme dall'altra parte c'è la rinite il Lunio sovietica che alle prese con i problemi interni più problemi del Baltico dall'altro lato c'era un'Europa alla ricerca di una leadership che si contendono Germania Francia Italia eccetera eccetera e quindi non c'è mai stata non c'è mai stata una volontà da parte dell'ONU i essere il punto della bilancia non ha mai messo un però con pesantezza la necessità per esempio dalla Conferenza internazionale sui problemi sui problemi di Israele su problemi del del Medioriente e e quindi subito si è andati alla soluzione di forte
Anche se sotto la incita Dell'Orto ecco i soldati italiani comunque sono lì i comunisti che hanno votato come te cioè contro l'intervento hanno comunque espresso solidarietà questi professionisti anche diciamo così della guerra cittadini italiani che si trovano nel Golfo e rischiano anche di morire come forse
è già accaduto ivi di e democrazia proletaria si sono quasi dissociati da questa manifestazione di solidarietà acquisita perché il problema è posto male cosa vuol dire solidarietà è certo che dal punto di visto male
Io sono perché sia preservata la vita di questi militari che sia tutelata la vita di questi militari però non dimentichiamoci sono meritati che stanno facendo certamente obbligati certamente mandati certamente da con decisioni prese dagli altri vanno in giro a seminare morte sterminio e quindi in una logica di guerra non non ci sono uno non ci sono problemi disciolta che tengono poi noi siamo in una posizione maledettamente scomodo non abbiamo mai dichiarato guerra nessuno
E questi non possono essere considerati prigionieri di guerra quindi e come ci si fa a ad appellare a alla alla carta dei temi di Ginevra o o cose di questo genere siamo in una soluzione maledettamente difficile l'unica possibilità che noi abbiamo e che non si partecipa ad operazioni di guerra di bombardamento contro contro le città come chi lo sa dove abbiamo bombardato chi lo sa che cosa abbiamo bombardato la cosa che che mi fa senso è questa baldanza quando si parte poi quando si viene come si dice abbattuti o fatti prigionieri improvvisamente la la solidarietà la solidarietà di che cosa è la solita Italia e permanente da parte mia nei confronti di una persona di un militare che viene costretto ma ad andare in guerra quindi non facciamo la guerra e quindi per questo problema di solidarietà non si pone un'ultima cosa
I Verdi come dire hanno tenuto abbastanza bene per RAI in questo voto con le eccezioni Rosa Filippini vorrei chiederti un giudizio su questa penso io sono per la libertà assoluta
A del parere del pensiero dalla gente tra filippini crede ancora alle favole crede ancora perché le sue luci né dei problemi possono essere affidate ai più forti del mondo possono essere affidati a un rispetto di una legalità che non c'è mai stata nel mondo perché la legalità è sempre stata quella del più forte a danno del più debole ora potremmo pure i soldi si potrà pure risolvere la soluzione del Golfo con una soluzione di forza con l'aratura completa del Kuwait te e dell'Iraq e con la sparizione fisica di tutti quanti in queste due in queste due nazioni ma come si risolveranno i problemi ci sarà una forza dell'ONU che risolverà il problema del Golan nella problema del Libano il problema della delle delle i territori occupati ecco io l'aspetto al varco anche Rosa Filippini alla fine del della della Co intesa e della guerra nel nel Golfo per vedere poi come si comporterà a proposito di questi avvenimenti che saranno all'ordine del giorno grazie Guido Pollice
A nostro microfono il senatore Gaetano Arfè e della sinistra indipendente
Segnato dal fare lei ha annunciato un voto di astensione rispetto alle richieste che giungeva dal Governo di partecipare ad un'azione che è stata definita di polizia internazionale nella Golfo Pearce con lui a sette giorni dall'inizio del conflitto adesso sappiamo di cosa si tratta Livori chiederei di ricordarci le ragioni che l'hanno spinta questa espressione di voto le ragioni sono stati
Di verso il gruppo intrecciate tra loro comunque sono state più ragioni o
La prima direi è stata quella di natura etica cioè io sono
La mia
Tradizione quella socialista
E di esse sono vissuto e vivo
E la tradizione socialista è stata di opposizione alle guerre poi ci sono state delle ragioni di ordine politico
Che vorrà dire questo voto stoicamente molto alti dalla mia persona
Si fidava accettazioni tutto la politica che ha preceduto la guerra c'è da da da lunghi anni a questa parte si è lasciata incancrenire la questione del Medioriente
Senza intervenire tempestivamente opportunamente la comunità internazionale non ha sentito la gravità di questo problema
E è stato anche armato del regime iracheno aveva arbitraggi sparano contro re
Esercizio della coalizione sono le armi sono state fornite le stesse potenze Gatti
Attaccano per cui mi è sembrato di non poter dare un motori conforto che significasse avallo a una politica precedente che ha portato a questi risultati che che perché oggi poi non esiste neanche
Mentre la guerra in corso una proposta politica chiara su quello che sarà il dopoguerra insomma quando tutte le piaghe saranno incancreniti risolta rispetto a oggi e quindi i problemi saranno ancora più gravi più drammatici di quanto non lo siano in questo momento che si sono le ragioni per le quali
Non ho ritenuto
Di dare il mio voto o d'altra parte
Cioè in corso questa questa disposizione questa discussione sulla guerra giusta che la guerra ingiusta
E io considero pace come il
Più alto valore etico che ci sia per l'uomo o però
Pacifici non è mai riuscito a evitare nessuna guerra il pacifismo dei dei armarsi anche lei che una politica riflettere delle guerre giuste che dalla seconda guerra mondiale dell'aria
Ha portato l'abbattimento di terrorismo che è stata una guerra che al di là delle motivazioni degli stessi protagonisti è stata una guerra giusta in questo spirito direi che la la le ragioni di questa guerra li ha interpretati in modo direi di resistenza
Quindi non sono pacifista in assoluto ritengo ci sono circostanze drammatiche in cui a un certo punto
Si impone anche l'intervento non mi è parso che questa fosse una circostanza del genere però credo che anche il pacifismo dei bar Marsili di una politica che non può essere quello sulla citazione che in questo momento c'è stato un fatto nuovo
Che è quello dell'intervento dell'ONU il quale può aprire la speranza può aprire una ipotesi quella che lo avevano Cristo che segni una svolta nella vita dell'ONU in modo che non lo posso diventare Richini Michè almeno in embrione un il potere il quale sia pari alla mondializzazione dei problemi che oggi dati sono di fronte a tutti quanti inutile che si cominci avrà pensare alla ha un potere mondiale che affronti i problemi in questa questa dimensione l'altro elemento di cui di dire che il movimento pacifista si deve armare
E quello di prendere coscienza che in questa fase uno dei dei tratti caratteristici anche drammatiche storie l'assenza d'Europa
Quindi il problema dell'unione politica europea questo punto ritorna all'ordine del giorno in maniera urgente dire che qui si sono i due temi sui quali il pacifismo si dovrebbe cimentare per potere affrontare una proposta politica quelli che saranno i problemi del dopoguerra senta lei
Parlava soprattutto quest'ultima parte della sua risposta della del pacifismo del suo ruolo ecco oggi i giornali naturalmente titolano con grande evidenza sull'attacco ennesimo su Israele sulla città di televisiva ecco perché quelle centinaia di migliaia di persone che si è abituati a vedere contro la guerra con sentimento che spesso è di natura diciamo così antiamericana non si è fatto non si è manifestato minimamente nei confronti di un Paese che non è coinvolto nella guerra che subisce Soltan toh le conseguenze tragiche della guerra come Israele e poi vorrei chiederle come giudica l'atteggiamento del Papa seppur poco fa
Ha fatto un esplicito riferimento di Israele forse
Rendendosi conto anche la situazione si stava determinando era poté la Santa Sede e Israele agguati la all'attacco dei a Israele indubbiamente un'aggressione che non ha nessuna
Nessuna motivazione nessuna giustificazione se non quella di pulire auspicare complicare complicare il conflitto comunque son cose note sulle quali non credo
Che ci sia da soffermarsi oltre che al antipatiche una del
Dei rilievi che io faccio movimento pacifista anche quello di essere di essere portato ma ha una visione manichea dei rapporti internazionali per cui si realizza all'estremo la funzione dei popoli dei popoli arabi dei popoli extra europei
E e peraltro e dai è da tener presente quante delusioni annodate molti movimenti liberazioni quando ci sono in mo'routine regimi autoritari sanguinari e anche qui anche guerrafondai dice non c'è la necessità anche di ripensare questo problema in termini che tengano presente quella che reca la realtà del momento e anche di ripensare alla funzione dell'Europa perché ora ricco conoscendo il riconoscendo tutto quello che diranno solo Europa prodotto resta il fatto che oggi ancora la regione del mondo
Più avanzata e più libero dal punto di vista la civiltà dei diritti civili la concezione te la concezione e la libertà questo credo che un ripensamento che certi settori perlomeno del movimento pacifista dovrebbero fare per quanto riguarda il discorso del Papa io sono d'accordo con le preoccupazioni del Papa con la sua condanna
In via di principio la guerra mi rendo conto che che Chikara ha una visione consumo politica del mondo che ha che ha una visione c'è chi ha delle responsabilità che non sono soltanto nazionale o nei confronti uno schieramento non può parlare
In maniera in maniera diversa certo Nicola da parte della Santa Sede c'è stata sempre nei confronti di Israele una passiamo tanto Saint-Malo almeno in certi settori del mondo cattolico è stato sempre i confronti
Della Santa Sede una certa una certa riserva Anzio io non approvo la politica del governo Israele però non dimentico nemmeno quali sono le prove attraverso le quali il popolo ebraico è passato nella in questa nostra civilissima Europa
E anche quali siano poi anche le responsabilità in certi settori del mondo arabo nei confronti di Israele stesso perché lo Rossi lo sforzo deve essere compiuto da tutte e due le parti per superare questa fase la quale non porta vantaggi a nessuno là in piazza Santo d'aste
Alla nostra microfono il senatore Lorenzo stretto diverse del Gruppo Federalista Europeo ecologista
Ti sei astenuto Lorenzo sulla richiesta del al governo di far partecipare l'Italia a questa missione che è stata definita di polizia internazionale
Nel nel Golfo propedeutico cosa rappresenta questo voluto ti sei pentito di averlo L'Espresso arresti magari oggi votato in modo diverso
Ma la la motivazione dunque non la motivazione che ho dato ma la motivazione per cui ho votato in questo modo
Attiene anche al
Lo svolgimento del dibattito al momento il modo in cui ci ci si è giunti la posizione che io ho condiviso a fondo
Del un po'di della maggior parte degli eletti degli eletti radicali
Era quella di della necessità di
Rispingere un pacifismo
Che fosse cedimento alla violenza ed è pura la guerra perché il pacifismo
Che si limita semplicemente a dire no e a non proporre un altro modo
Per che che non fosse la guerra perché la guerra per sconfiggere il dittatore è il cedimento e la resa in guerra perché la guerra tecnica la rivendicata Saddam Hussein e il cedimento alla violenza e la negazione della possibilità e dei riposi spessa di fondare sul diritto le relazioni internazionale
Ero d'accordo con la
Con la scelta
Di sostenere in ogni maniera
L'ONU i suoi deliberati perché io ritengo che oggi l'unica speranza che ci che ci fosse o che c'ero che cioè di conquistare
Delle
Delle garanzie di pace sia il rafforzamento di una istituzione sovranazionale che garantisca e tuteli abbia la forza di tutelare garantire e il cliente
Per questa in questo spirito noi avevamo proposto e alla anche al Senato come come la Camera questa quella risoluzione che chiedeva di applicare
Le risoluzione anche l'ultima risoluzione dell'ONU la seicentottantotto che chiedeva
Impiego di tutti i mezzi possibili
Ma noi dicevamo
Tutti i mezzi possibili
Un mezzo possibile e forse forse
Sono certezze ma forse quello più forte quello più efficace quello dell'informazione non violenta
Non era stato usato noi chiedevamo dicevamo
Prima di passare all'uso della forza che è legittimo e bisogna provare
Tutti gli strumenti possibili
Promette al momento del voto si è arrivati quando questa mozione era nella sua parte sostanziale superata ai fatti perché ormai chi aveva la il diritto dovere di scegliere per chi aveva impiegato le forze chi si era esposto cioè il Governo degli Stati Uniti aveva scelto diversamente
E a questo punto
A questo punto davvero la scelta era
E di chi più che mai difficile perché votare no
Avrebbe significato mi pare
Negare fiducia lo tirarsi fuori
Dallo tirarsi fuori dallo schieramento che difende il diritto essere i complici di Saddam come nel trentotto e trentanove il pacifismo era stato complice disciplina
La tentazione
Per certi versi era votare senz'altro sì
Inizio come lasciare il segno
Come lasciare l'indicazione che noi dicevamo che altra strada sarebbe stata possibile e allora
Il mio voto è stato un voto io devo dirlo devo ripeterlo io non so se abbiano legittimità le angosce in politica
Forse attengono al privato al personale non lo so ma ero davvero come continuano a essere devo dire profondamente angosciato perché
Riconoscendo che e esiste una guerra giusta questa è quella giusta
Ma vedendo insieme i pericoli tremendi che questa guerra
Potesse diventare potesse sfuggire di mano diventare un quello che mi pare anche notizie di oggi
Ci fan vedere sempre più e sulla prospettiva imminente quello più
Più degenerare in qualche cosa di enorme di senza le cui proporzioni anche in termini di anche in termini di di tutele sopra gli Enti di diritto e dei diritti dei tanti diritti in gioco rischia di travolgere travolge
Tutto sono occorrono di gran lunga troppo ecco ma con queste motivazioni che sono con motivazioni in sostanza di profonda consonanza con le ragioni con l'epica con la scelta di chi votava sì e devo dire nel momento in cui io ancora non sapevo
Ma io il rivendico anche da lì la legittimità del non sapere perché qui se Travel si trattava di decidere ognuno per sé perché ognuno per sé di pronta proprio cocente dunque ripeto lieve non sapevo che cosa avrebbero votato i gli altri radicali dell'uno dell'altro schieramento di un'altra parte mensa alla Camera dei Deputati sapevo solo come come liberamente di in in coscienza votavano i radicali verdi al al Senato per queste ragioni in questo Speed quindi con una motivazione siamo tendenzialmente per il sì ma con questa con questo con la la volontà di lasciare questo segnale
Agli atti in qualche modo ho deciso il il voto di astensione
Penso hai parlato della centralità dell'ONU del un ruolo che dovrebbero svolgere lì Nazioni Unite coloro che si sono opposti all'intervento dell'Italia in questo conflitto hanno parlato di un Ono tutto sommato snaturata sotto la pressione bellicista delle lì Stati Uniti e hanno sottolineato come l'ultimatum del quindici gennaio fosse un ultimatum rivolto all'Iraq perché si ritirasse dal Kuwait non ci doveva essere e diciamo questa consequenzialità immediata dell'Inter vento armato ecco alcuni sostengono che un un embargo o molto più forte di quell'che c'è stato nei primi mesi avrebbe consentito ugualmente senza ulteriori spargimenti di sangue di raggiungere l'obiettivo che forse militarmente potrà essere raggiunto
Ma allora risponde le le
Cioè due domande questa domanda uno se in sostanza il significato della delibera dell'onore seicentosettantotto era quella di autorizzare o no l'intervento armato in quello che i termini del dibattito di tutto il dibattito che aveva preceduto conseguito ma preceduto l'adozione di quelle degli era fosse chiarissimo il senso era
Era la autorizzazione all'uso di intervento armato certo non c'era
E questo non l'abbiamo detto e rivendicato non c'è un automatismo che ci ha tutti i mezzi possibili e quindi e e quindi la scelta del momento in cui a ricorrere a questa tra a arma tremenda che arma militare era affidata alla alla saggezza del sito di responsabilità dei governi
E per questo in quest'ambito appunto nell'ambito di un riconoscimento è un rafforzamento del ruolo dell'ONU noi avevamo proposto questo altro strumento di attacco all'Iraq in nome del bel diritto che era lo strumento non violento
Ma la legittimità dire era piena se non ci fosse stato questo certo io l'avrei dato un voto di astensione e il voto un voto di astensione ripeto che era un voto di sostanziale condivisione delle ragioni
Per cui si poteva in altra ottica votare sì con le le ragioni del non lasciare che di del non lasciare soli coloro che stavano comunque attuando una dei leader dello di questo questo per diciamo dal punto di vista diciamo della legittimità
L'argomento che è stato proposto anche e qui nel dibattito in particolare dei comunisti al Senato
Sulla
Sul ricorso al lo strumento dell'embargo magari rafforzato devo dire non mi ha convinto nomi Commitee continuano convince perché
Ritengo dall'informazioni forse incomplete attuale le informazioni che ho potuto raccogliere che l'embargo certamente era in grado di danneggiare in modo pesante l'economia dell'Iraq
Di sconvolgere il suo ritmo di di di i suoi commerci di sconvolgere
Il disse la sua attività industriale eccetera
Ma da questo punto di vista non è tale non è mai stato tale da ridurlo alla impotenza assoluta perché tira a risorse proprie che consentono stringendo enormemente la cinghia certi è un Paese che per otto anni ha subito ha ha stretto la cinghia altrimenti con la guerra Nicolina quindi ha dimostrato di avere una capacità anche i regimi di parità per Postel per far stringere la cinghia quindi su questo piano
Se non fosse lungo anni e anni ma anni anni un embargo non regge quindi da questo punto di vista inefficace quello su cui mi pare le informazioni che ci che hanno indicano che l'embargo sarebbe stato il cacce era quello del fiaccare la macchina militare del dell'Iraq perché provente è vero che nel giro di un anno senza il ieri pezzi di di di di ricambio presente ieri non sarebbe stata in grado di volare eccetera ma
Questo è sarebbe un un argomento nel momento in cui ci dicesse invece di fare la guerra ora la facciamo fra un anno e allora
Tre lì immette fuori uso l'esercito serve nel momento in cui si decide di fare di
Mettere in gioco l'esercito di attaccare comunque col allora il dibattito sarebbe diventato invece di fare la guerra adesso facciamo la fra un anno anche questa ipotesi politicamente insostenibile inimmaginabile e quindi di diciamo da tutti questi punti di vista mi pare che l'embargo da solo
Come si è rivelato né per tre mesi così si sarebbe rivelato anche per altri sei mesi impotente e inefficace altro discorso è invece quello del tentativo di usare l'arma che non sia usata l'arma non violente l'informazione è questo peraltro altra è altra cosa rispetto nel corso dell'imbarco o le faccio una domanda ancora diciamo così su di un piano generale militare
Si richiamano le tradizionali alleanze dell'Italia oltre che diciamo su di un piano squisitamente occidentale anche su un piano mondiale con riferimento all'ONU ma ad esempio paesi come la Spagna e la Germania hanno ha fatto una scelta diversa dall'Italia cioè hanno per il momento deciso di non intervenire con un impegno bellico diretto poi vedremo che cosa accadrà se ci sarà a un attacco alla Turchia che è un Paese e membro della NATO ecco questa strada diciamo delle Yuto ad esempio esclusivamente economico dell'Italia lo sforzo bellico di Stati Uniti ed Inghilterra poteva essere avrà seguita tutto può esser fatta ma praticamente mi sembra
Mi sembra una scelta prive di significato perché come dire
Se c'è qualcuno che deve morire devono essere altri non che significato ha questo francamente non è una scelta è una città di cui non capisco il significato io capisco
Infatti ho cercato fatto quello che potevo forse non abbastanza per promuovere sul piano della comunità dei Paesi che sostengono loro una scelta che fosse diversa finché possibile dall'uso della forza
Una volta una volta che la
Che la guerra è aperta un paese si e l'altro no perché con quale con quale con quale ragione perché perché la vita di un italiano fa però la vita e di iracheno vale più ovale meno di quella
Di quella di un divertiti un italiano in America non non sono mi pare che davvero se c'è nel momento in cui c'è una scelta di un una scelta ebbe in questa scelta
In questa città ci deve stare ora punto il senso lo ripeto il senso della mia astensione
Era quello è stato quello rimane quello di chi di chi ritiene che non ci si sposta tirar fuori e voleva e cioè indicazione nel momento in cui punto poi
Il mio voto anche non era determinante
Di questo il senso che si sarà chiaro io perché forse
Mi si potrà obiettare mi faccio da da da mi faccio pubblicamente l'obiezione che mi ero fatta anche il mio foro interiore prima di decidere come votare
E li cito a un parlamentare
Votare diciamo sapendo che il suo voto ne determinano cioè non è doveroso per un parlamentare votare come se fosse lui l'unico depositario della scelta
E questo fosse vero e forse anche devo dire se questo se questo fosse stata se il mio voto costato terminanti io non so se mi votano sarebbe stato diverso
Ma appunto io la ho fatto questa scelta di un'articolazione fra le motivazioni che ho dato al voto i il voto più adatto
Perché appunto fosse chiaro questo significato di piena assunzione di responsabilità cioè io non ho voluto scaricarmi di responsabilità io ho detto
Ho detto il continuo ripetermelo che nel momento in cui si autorizza la guerra il parlamentare che ha autorizzato guerra siamo e corresponsabile di ogni colpo dato o ricevuto eccome
E come Che premesse Luís grilletto perché ha fatto so qualche cosa in qualche modo di più di più tragico e definitivo perfino dello sparare personalmente ha dato ordine di sparare
Ecco la
La mia astensione con le motivazioni che le ho dato
Non ha voluto essere non è verso fuggire da responsabilità a io non l'ho ordinato che lo sia crede a questa versione responsabilità ve la siete assunta voi perché una moti una astensione così motivata la un'astensione di chi si assume le stesse responsabilità
Di chi ha dato l'ordine di chi adatto comici l'ordine di sparare in qualche modo una è un'astensione che una
Che è un modo diverso di chi anche ritiene di doverci assumere
Una responsabilità rispetto alla alla costruzione di una forza transnazionale quella che la priorità per me personalmente
Di dare un segno di qualificare ecco se possiamo in qualche modo così dire di qualcuno qualificare in qualche modo il il discussi alone fino alla guerra ma il sì all'ONU
Ecco arriviamo diciamo al punto e alla domanda che molti si pongono in particolare di ascoltatori di radio radicale cioè come si concilia all'essere nonviolento ad essere antimilitarista storicamente la vera anche parlato disarmo unilaterale l'aver invitato ripetutamente all'obiezione di coscienza se non anche in alcuni casi alla diserzione con l'essere oggi favorevole ad un'azione di guerra che costa sicuramente migliaia di vittime
Tra i ritengo che
Per certi versi può essere
Forse paradossale ma
Paradosso concettuale in qualche momento aiuta ammettere la luce il nerbo Deportivo
Il pacifismo certo tipo di pacifismo
In quel pacifismo che è la il cedimento e quindi la complicità e quindi il sostegno alle dittature
Sia l'avversario sia stato
L'avversario storico della non violenza
Noi il nostro antimilitarismo flussi possono brevi vedere tutti non perché poi Contino più che tanto le coerenze fisse rigide gli ho detto questo trent'anni fa e quindi riti con quale ruolo le cose cambiano certo le e e lecito e doveroso continuare ricredere approfondire quindi cambiare quando si deve sbagliato ma da Cuppini non rivendicazioni di rigidità della continuità ma tutti i nostri testi le nostre posizioni sono sempre rispetto all'antimilitarismo
Sono sempre state centrate su un tema
Quello che occorre per la pace per la sua per conquistare pace
Affermare il diritto antimilitaristi aveva cominciato a a dichiararci dalla dagli anni sessanta
Era opporsi al predominio del modello militare delle scelte militari militarizzazione della società cioè la riduzione della scritta dello Stato a violenze ha potere rispetto all'altra gran
De opzione che quella del fare dello Stato in luogo del diritto Stato può essere il luogo della potenza de la forza del dominio
E allora il modello militare
Con quel che comporta anche poi su poi rispetta le relazioni internazionali anche o lo Stato può essere il luogo del diritto noi diciamo no antimilitarista non pacifisti ma tanti interisti per affermare diritto
Sul piano in noi non violenti la nostra nonviolenza è sempre stata rispetto alle relazioni internazionali
La lotta per conquistare le condizioni per cui ci sia pace che non è l'impedire oggi questo conflitto domani questo compito magari cedendo alla violenza ma è quello di conquistare sul piano del relazioni internazionali diritto certezza del diritto e quindi anche questo è il senso dell'essere sovrana transnazionali per conquistare diritto sovranazionale quindi istituzioni
Sovranazionali che assicurino che tutelino il diritto perché non c'è diritto se non c'è in qualche modo Stato
No stato udire uno strumento istituzioni che garantiscano l'osservanza del diritto anche concluso quando è necessario coniugata vede forte la polizia per far parte i tribunali
Questo
E essenziale per il diritto allo non violenti
Pillon uccidere
Anche il non uccidere per conquistare il diritto conquistare diritto per poterlo uccidere
Queste sale sul valore anche il senso così drammatico tormentato in quel preambolo allo Statuto del partito del Partito Radicale
Quindi ecco in questo senso c'è una profonda coerenza
C'è una continuità assoluta fra la scelta articolati in un modo o nell'altro al momento del voto
Ma comunque la scelta della maggioranza dei radicali
Non c'è stato una persecuzione del partito come tale ma sua comunque della maggioranza i radicali di operare per conquistare diritto sovranazionali in un momento in cui una speranza sarà aperta sei aperta perché l'homo oggi per la prima volta dopo lo scoppio della guerra fredda per la prima volta ha offerto la comunicazione la possibilità e qualche cosa di picchi delle cure delle garanzie di pace e quindi di diritto anche per le persone all'interno degli Stati
Sì realizzate un un esempio che mi pare di cui non si è parlato molto
Perché davvero è esemplare mi pare nostra ottica di quello che l'ONU
Può diventare quello che sta accadendo in Cambogia
In Cambogia è in corso di conclusione era vediamo questo punto un accordo di pace
Fondato non su semplicemente un intervento dell'ONU come in un ruolo di mediazione fra le parti come tante volte era stata non i caschi blu dell'ONU messi a garantire finché una frontiera una separazione ma con l'assunzione in sostanza da parte dell'ONU di potere
In campo il go per sei mesi per un anno mi ricordo il Governo e la Cambogia affidato alla comunità internazionale tutelato non da una forza di interposizione ma da una forza militare dell'ONU
Adeguata ad assicurare l'ordine e la pace in Cambogia quindi la comunità internazionale che diventa tutela del diritto delle singole persone
Per arrivare a per garantire la fa di tradizione alcun segno di una democrazia ripartiti ecco questo è il segno della speranza questa è la ragione per cui e in sarebbe inaccettabile per noi un indebolimento dell'ONU in questo senso c'è una profonda coerenza
Poi
Cioè a ciascuno valutare se le forme in cui abbiamo scelto ciascuno di noi di dare il nostro contributo per questo rafforzamento il fratello dell'uomo è stata la scelta giusta la scelta sbagliata ma il senso e quindi anche la coerenza con l'ispirazione
E credo queste ci accomuna tutti Lorenzo vorrei farti un'ultima domanda in due minuti ci chiedeva una risposta
Allora
Che cosa può provocare all'interno al partito radicale che rinato in questo mio novecentonovantuno particolarmente forte solido con centinaia di iscritti questa divisione tra gli iscritti radicali parlamentari che si deve manifestata anche in forme diciamo molto decisi a molto veemente
Ma io credo che
Forse ma forse può dire che qui impellente di così tragici e venti si possa dire
Che c'è una nota di ottimismo in qualche modo rispetto al partito quello che accade ma mi pare che
Questi la serie tal profondità la drammaticità del dibattito l'abilità di che ciascuno mette in campo
Nel proprio modo di concepire il partito stia arricchendo tutti nuovi io credo che davvero quindi cui siamo davvero in dialogo in qui non ci spegniamo e questo è importante l'ha detto ieri Pannella nella sua questo intervento a Radio Radicale
Il fatto che ci sia un partito al cui interno ci possono essere le posizioni così lontana nella scelta operativa in termini non tutti la mia amento di opposizione non di non di scomunica ma in termini di
A ragionare e cercar di sentire insiemi di crescere insieme di capirsi questo è mi pare un contributo è un contributo che
Di per sé fa crescere la consapevolezza mi pare di avvertì
Che sta maturando fra tutti noi
Un salto di qualità curvature me diciamo perché naturalmente così un salto di qualità nella consapevolezza della necessità assoluta di avere uno strumento
Che ci consenta
Di uscire dall'impotenza e su questo piano politica internazionale perché la cosa più tremenda eh in realtà poi il sentirsi così drammaticamente impotenti le consulti Edolo e non possiamo intervenire io non c'ero ecco aprire uno strumento di Chicca come il partito radicale capace di intervenire poi decideremo come capiremo di volta in volta come ma questo mi pare una davvero più che mai una una priorità tremenda che di cui dobbiamo farci carico quindi in questo senso proprio il il salto di qualità nella consapevolezza
Della necessità del Partito Radicale
Mi pare che Debra debba debba e possa aiutarci a cercare di di davvero di fare tutti quanti poi ognuno con la sua sensibilità coi suoi modi col con la sua laicamente o con le sue diversità da tutela Reda fermare affermando e tutelando la diversità dell'altro e di fare qualche cosa davvero di importante nelle prossime ore nei prossimi giorni subito
Bene ringrazio Lorenzo steak riversa senatore il Gruppo federalista lo prego di vista con il quale abbiamo parlato verrebbe da dire naturalmente Rico e sto conflitto nel Golfo grazie anche agli ascoltatori prevede C seguita sin qui