Assemblea Generale di Confcommercio

Diamo ora lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano trasmette il suo saluto cordiale al Presidente Carlo Sangalli
Anch'partecipanti all'Assemblea generale di Confcommercio interesse per l'Italia e a tutti gli imprenditori associati
Ieri in Aula l'apprezzamento già espresso in occasione della recente Assemblea dirette impresa in Italia sia per la vitalità impegno tenace espressi dall'imprenditoria piccola e media sia per la capacità di iniziativa unitaria nello spirito di coesione delle loro organizzazioni di rappresentanza
Il cui contributo è essenziale pena progettazioni in atto azioni di interventi indirizzati alla ripresa anche in precedenza e di crescita ed economia e delle occupazioni
Con questa spirito formulai Presidente Sangalli e a tutti gli intervenuti confonde l'autonomia di buon lavoro
Grazie per essere qui per aver
Anche sfidato il traffico di Roma il mercoledì qui vicino cioè una concorrenza abbastanza intensa quanto a iniziative pubbliche
Oggi apriamo questa Assemblea di Confcommercio in modo un po'irrituale perché viviamo in tempi eccezionali
E anche forse la liturgia di questo tipo di incontri
Si deve adeguare all'eccezionalità Confcommercio conosce molto bene purtroppo l'eccezionalità di questi tempi perché ogni giorno riceve dai suoi scritti dal mondo del commercio dei servizi della logistica
Quel flusso di informazioni che fa capire quanto e profonda quant'è grave la crisi è chiaro che chi vive in prima linea come mondo del commercio il calo dei consumi
Sa bene di cosa sta parlando e chi come il mondo dei servizi gli imprenditori della logistica disconosce invece a sua volta bene
Il cosa significa il calo dell'economia il calo delle commesse il caro del lavoro tutto questo si è trasformato come dicevo prima in un flusso di informazioni che conforme a ciò voluto valorizzare proprio in vista di questa Assemblea lo ha fatto ascoltando i suoi scritti in tutto il territorio nazionale quindi la preparazione di questo incontro
Come sanno bene gli iscritti avvenuta con sei assemblee che hanno coinvolto Milano Messina Torino Venezia Bari e Bologna durante il mese di maggio e nei primi giorni di giugno e comporre mo'continuare a valorizzare questo spirito di ascolto anche nell'incontro di oggi e quindi proprio per dare il senso concreto di cosa significa la crisi abbiamo deciso di
Collegarci
Via via una per volta
Con alcune vostre assemblee in modo da sentire direttamente da loro quelle che sono le principale la metterà abbiamo fatto questo anche per dividere per argomenti in modo da affrontare in modo ordinato tutti i temi principali della crisi allora cominciamo da ha steso e Maria Luisa Coppola Presidente
E che chiamiamo subito in in causa per parlarci di un tema che purtroppo è stato sulle rive pagine dei giornali meritorie telegiornali
Molto spesso negli ultimi mesi quello dello Stato che non paga addirittura l'idea che lo Stato possa pagare normalmente in tempi ragionevoli o sulle fatture è diventato uno strumento di politica economica è credibile perché dovrebbe essere invece
La normalità abbiamo una versione come dire minimalista del che Nesi ISMU al per cui lo Stato che spende semplicemente lo Stato che paga le fatture in un tempo ragionevole e sappiamo anche come però questi ritardi abbiano determinato una sia di drammi anche umani e personali delle quali anche in questo caso purtroppo si sono riempite le cronache diamo subito la parola alla Presidente coppa che poi credo porterà anche una testimonianza proprio sul tema dei pagamenti ritardo prego
Un saluto ed analisti il Piemonte il Nord Ovest riunito cui ad Asti nella sede della Camera di Commercio naturalmente
Ringrazio e saluto al Presidente Mario Sacco della Camera di Commercio ringrazio per l'organizzazione e il Presidente Confcommercio
Di Asti Aldo piglia ringrazio il sindaco di Asti per la sua presenza e naturalmente da aste un caloroso saluto a tutti gli ospiti presenti nelle nostre sei sedi di collegamento e un saluto
E al nostro Presidente Sangalli e salutando lui saluto naturalmente quelle centinaia di imprenditori che sono nelle riuniti oggi nelle nostre sale di collegamento
Pubblica amministrazione pagamenti della pubblica amministrazione è un problema veramente molto grave abbiamo molte imprese che stanno soffrendo rischiano la chiusura
Per colpa di uno Stato che non paga oggi noi tratteremo con nell'al nostro testimoniale il settore della sanità
E naturalmente un settore anche molto particolare perché oltre a non essere pagato ha anche l'obbligo assoluto della fornitura
Io passo però immediatamente la parola a Sergio Maiocco imprenditore del settore e presidente di ASCO prego Sergio prego
Buongiorno a tutti grazie il caso che andrò ad illustrare al riguardo a un'azienda presente nel settore della sanità pubblica piemontese da più di trent'anni tanto per esattamente
Detto azienda Novara quaranta dipendenti al trentuno maggio del due mila e tre gli si vanta crediti per sette virgola quattro milioni di euro scaduti da più di dodici mesi
Tutti i giorni in voi con altri quattrocentocinquanta distributori piemontese garantiamo un servizio alla sanità pubblica rappresentiamo un segmento capace un segmento competente affidabile
Che garantisce il servizio al pubblico si può dire
Nonostante tutto questo non siamo pagati nei termini pattuiti comunicarvi incomprensibili viviamo in uno strano Paese questo sicuramente non lo fossi porzioni non possiamo interrompere un servizio pubblico
A meno di rinunciare a contratti scritti unilateralmente da una controparte da far valere i nostri diritti ci vediamo obligation ricorre alle aule dei tribunali con enorme dispendio di energie di pena
Nel caso fossimo noi a non rispettare addetti impegni voglio solo ricordare che saremmo assoggettarsi al Codice Penale comprende variabili da uno a tre anni
I diritti di chi lavora di chi non rispetta i contratti di chi paga le tasse
Di chi offre un servizio che garantisce efficienza al sistema vengono sistematicamente calpestati edicolanti da responsabili sordi e incapaci
A trovare soluzione
Sospettiamo
Che ci deve indicare
Indirizzi strategici o definirà le risorse non continui a gestire le aziende ospedaliere e sanitarie come le stanze essendoci
Al paziente entrasse all'ospedale funzioni bene
Non interessa sapere a quale partito politico Governo all'ospedale
I fornitori che svolgono correttamente i loro compiti
Interessa che i tempi di pagamento siano quelli indicati dalle norme e da quanto sottoscritto dei contratti
Questo deve rappresentare una normalità in un Paese normale grazie a tutti
Va bene ringraziamo Maiocco per la testimonianza ma qui ad Asti sono riunite naturalmente
Diversi settori dell'impresa e noi
Individuiamo tre settori uno questo appena stato raccontato che soffre
I pagamenti il ritardati l'altro settore e purtroppo rappresentato da una serie di imprenditori che hanno deciso di andarsene all'estero perché
Non si può più fare impresa in Italia
E poi abbiamo per fortuna un grande numero di imprenditori che invece continuano a credere in questo splendido Paese e quindi sono imprenditori che stanno aspettando un segnale dal Governo stanno aspettando un segnale di fiducia perché il tempo è breve per la loro sopravvivenza la situazione economica nel Piemonte nel nord-ovest
è veramente drammatica e questo è il messaggio che dal Piemonte deve arrivare a Roma
Gli imprenditori ci sono ma non possono pensare
Che
E voglio dire c'è anche una grande speranza nel Governo
Di Enrico Letta aste forse l'unico appiglio al quale noi ci stiamo trattenendo tenendo ma abbiamo la necessità che questo Governo non sia come i tre cedenti dia dei segnali forti verso l'economia reale quindi non possiamo pensare che si continui a parlare di aumento Iva non è possibile pensare
Che il limite ancora sia in discussione è non solo
Saranno ventennali nel merito beni strumentali
Bene anche i nostri negozi dei nostri alberghi sono da ritenersi come e beni per lavorare e poi naturalmente Confcommercio vigilare attentamente su questa questione tagliare spero che non vorremmo che si
Diminuiscano due tasse tempo in merito a me è un'altra che sommato costerà alle imprese di più
Delle prime due quindi veramente è un appello a fatte in fretta al Governo faccia in fretta la Confcommercio è vicino a questi imprenditori ma dobbiamo davvero avere dei segnali veloci
Completi per poter credere in questo nostro splendido Paese abbiamo appena cantato l'inno nazionale veramente col cuore con la passione crediamo nell'Italia fatte ci crederà grazie grazie grazie Presidente dopo
Allora
In parte quello che stava dicendo sì ci porta a tema successivo che è quello del turismo le imprese turismo parre ne parleremo come a Bologna al Presidente coinvolto in questo caso e Ugo margini ovviamente le questioni fiscali
Pesano in modo particolarmente rilevante su quel tipo
Di impresa e ma c'è anche a che fare in generale con la capacità di programmazione
Del Governo e con la capacità di rimettere
In piedi un settore del quale tanto si parla ma che poi non viene mai in modo davvero corretto sostenuto dalle Autorità pubblica siccome il verbo parlare adesso è un po'fuori moda siamo passati a verbale fare a meno se spera
Proviamo ad ascoltare cosa ci viene detto da Bologna di immagino molto concreto Presidente margini prego
Buongiorno a tutti grazie per la
Parole siamo qui a rappresentare quelle che sono le nostre industrie delle turismo il turismo al dieci per cento del PIL
Ma non solo uno dei fattori più determinanti dello sviluppo futuro dell'Italia
Un fattore subito disponibile che non ha concorrenza grazie I nostri beni culturali e il mio la nostra enogastronomia grazie ai nostri imprenditori e I nostri beni paesaggistici
Ecco un settore strategico che abbiamo a disposizione
Immediatamente che dobbiamo sfruttare per poter
Portare alla rilancio dell'Italia
Come ha detto giustamente lei basta con le parole dobbiamo passare assolutamente ai fatti abbiamo un piano strategico nazioni a tale da attuare e io chiedo che tutti insieme sinergicamente si proceda alla realizzazione di questo piano
Lo Stato le Regioni l'ENIT e gli imprenditori
Adesso passo la parola ad un imprenditore della costa romagnola Alessandro Giorgetti Chezzi dichiara con la sua esperienza
Quali sono le necessità e le
Richieste di un imprenditore in questo momento grazie a tutti
Un saluto a tutti
Saluto un saluto tutte le autorità
Presenti a Roma all'Assemblea
è chiaro che bisogna partire con delle proposte le prime proposte sono eticamente nel rapporto pubblico privato e regioni
E lì è una questione che bisogna valorizzare da qui possiamo uscire dalla crisi è chiaro che il primo attacco che dobbiamo fare abbassare la tassazione con le varie formule
Il mondo Thales IVA e le formulette multiutility come tutto il resto che ci sta dietro per fare questo bisogna che siamo tutti d'accordo perché dobbiamo capire che strategicamente cinese solo tramite queste cose
Il noi abbiamo impostato e la Regione Emilia Romagna e chiuderemo il quattordici giugno
La famosa legge del tredici maggio del due mila undici sui distretti turistici a burocrazia zero perché un altro elemento negativo nel sistema italiano e quello dalla burocrazia che uccide
Ci stima progressiva zero dove ci sono i germi per ad avere delle risposte e la crescita complessiva
Ci schema pubbliche e private sono messi insieme hanno fatto una richiesta per fare questo bisogna che il distretto però sia agibile significa che non siano parole al vento troppi governi hanno parlato e non hanno fatto niente di concreto
Noi su questo abbiamo ed è stato anche la possibilità la crescita la posa di crescere un fondo per l'impresa perché da settembre sarà molto più difficili rispetto adesso
E quindi fare un fondo che possa consentire di stare in piedi al maggior parte delle imprese questi prossimi tre anni
Qui rilancio la moratoria delle banche e dei dei mutui oltre a questo dobbiamo guardare anche abbiamo la macchina abbiamo la potenza ma anche la benzina nel piano strategico e nell'ente occorrono i soldi di chiacchiere da sentite troppe
Evidente che adesso vi vorrei mi vorrei mettervi
Vorrei che voi mettessero inerti panni mi deve spiegare perché noi dobbiamo fare impresa
Non c'è più fiducia non c'è più un qualcosa di certo il ceto medio è stato triturato da quattro Governi uno dietro l'altro non è più possibile pensare che si vada avanti così
Non so fino a che punto resisteremo io mi ricordo una cosa che ho sempre sentito dire le pecore vanno tassate non vanno scorticata ceci scorte ci si scorda Degano probabilmente si infettano e muoiono il nostro sistema non vuole morire
E per questo ci mettiamo passione
Combatteremo prima
Presidente margini vuole dire qualcosa per salutarci
Ma guardi c'è poco da aggiungere noi la nostra parte l'abbiamo sempre fatta e la stiamo facendo ancora
Adesso per poter andare avanti abbiamo veramente bisogno che anche tutte le altre parti
Sociali che il pubblico faccia la loro ma la devono fare presto e subito perché le aziende hanno veramente il fiato corto grazie grazie grazie colonia
Prendete nota mi raccomando
Abbiamo a Milano Milano Orio ci collegheremo ci collegano e presidente Renato Borghi ma lo faremo in un'assemblea al chiuso come quelle che avete visto ma
Direttamente dalla strada perché
Stare su strada fare commercio significa non solo esporsi come diceva prima rischio della
Crisi del calo dei consumi ma anche un rischio molto più duro e più concreto per quello
Di avere a che fare con la criminalità e con la violenza e dove le parole e le testimonianze dirette a voi non bastano proviamo a produrre anche delle immagini davvero sciocco un pugno nello stomaco che ci fanno capire
Che cosa significa che che cosa che razza di
Trauma psicologico si può provare a subire la violenza di una rapina e poi ne parleremo con Milano via col video
Ecco Presidente Borghi abbiamo visto che s'immagini che
Arrivano da una telecamera di controllo di una gioielleria
Sappiamo bene come Milano la cronaca recente di Milano abbia visto dei casi davvero drammatici gravissimi di aggressioni ogni anche mortali negozianti su questo chiediamo una vostra testimonianza che possa valere dalla frontiera milanese anche per tutto il Paese
Sì il video
Introduce drammaticamente la questione cioè può un imprenditore oggi supera tutti un momento così difficile per tenere in piedi un'impresa
Chiedere allo Stato che gli garantisca di non essere esposto questi rischi a questa violenza PON imprenditore pretendere dallo Stato che
Venga garantita quella sicurezza in modo che il suo lavoro resti un lavoro e non sia un terrore quotidiano che ti fa ridere col cuore in gola noi abbiamo una testimonianza di un nostro a suo Ciatto un orefice in zona in una zona semi periferica di Milano Valentino Zocchi io accompagnato dalla moglie ci racconta adesso la sua esperienza e cosa vuol dire vivere così prego Valentino
Buongiorno
Io nel mille novecentottanta ho aperto il primo negozio in piazzale Corvetto
Facevo l'artigiano pellicciaio
Nel novantaquattro ho inserito l'oreficeria alla pellicceria nel due mila ho aperto un alto Ifi Cheja
Nel due mila e quattro ho smesso di fare il pellicciaio abbiamo aperto un negozio in viale Monza sempre di oreficeria
Oggi due mila tredici o un negozio in piazzale Corvetto perché
Perché negli ultimi dieci anni ho avuto sedici eventi criminosi sono due assicurati alla giustizia
Grazie al mio modo di condurre l'azienda la mia trasparenza la mia onestà di cui ne vado fiero le assicurazioni ne fornitori mi hanno sempre aiutato perché hanno sempre risposto non mi hanno mai abbandonato
Ma ad ogni evento
Rafforzava le misure di sicurezza aiutato anche da i buoni rapporti che ho con le forze dell'ordine
Misure di sicurezza per proteggere la mia azienda e i miei dipendenti
Come posso chiedere I miei dipendenti alle mie commesse che guadagnano poco più di mille euro al mese di rischiare ogni giorno la vita
Come posso
Pensare di rivedere mia moglie in ginocchio minacciata da un'arma
Nel corso di diritti svariate rapine come posso pensare di dover sparare per difendermi per far scappare Spagna degli uomini
Come posso sto come posso pensare che ogni giorno mi potrebbero sparare come è successo anche ieri a Milano da uno a un collega
La paura la rapina non ci porta via solo del denaro ci porta la via la voglia di fare l'imprenditore ci porta via la voglia di vivere CIP cc incute paura Cipputi diffidenza non fiducia negli altri
Ho sessantotto anni non posso cambiare mestiere vent'anni fa la fattura adesso non posso cambiare mestiere devo continuare
Devo continuare a fare l'OLAF non ho mai chiesto niente a nessuno mai niente ma o lo devo chiedere alle istituzioni
Alle forze dell'ordine a chi è preposto al Governo la politica a chi lo può fare dateci
Tattici sicurezza spolette fatti dei controlli pensate anche a tutta la gente viene Italia che forse noi riusciamo garantirgli un lavoro e Loconsole inventa lo contro di noi
Grazie per avermi ascoltato
Accordi eletti unico dal patto è un flash su un'altra questione
L'impatto della criminalità può essere però anche meno diretto ma non meno grave di quello che abbiamo sentito riguardo al commercio anche con altre pratiche
Certo c'è un altro fenomeno molto grave che quello dell'abusivismo che grava sul commercio e su tutto il sistema
Economico guardi non c'è però nessun Paese in Europa in cui il fenomeno è così vistoso così ampio così sfacciato come in Italia
Si parla molto di concorrenza si sono fatti provvedimenti leggi nazionali a tutela della concorrenza
Verso un liberismo tra resto secondo me sbagliato in nome della concorrenza noi chiediamo che lo Stato ci impegni per stroncare questo fenomeno l'abusivismo commerciale non vorremmo più sopportare l'ingiustizia
Da parte dello Stato che a noi chiede sempre di più come sacrifici come rispetto delle regole
E poi tollera un mercato illegale e criminale che venga stroncato grazie
Grazie grazie per la testimonianza grazie Presidente Borghi
Andiamo avanti passiamo a Napoli e ne stiamo all'aperto perché siamo in un grande snodo logistico quello che dovrebbe essere un grande Stato logistico forse dobbiamo levare lesse e tenere soltanto il nodo il porto
Di Napoli dal quale ci parla Paolo Uggè Presidente
Paolo cioè per le questioni che riguardano la logistica e trasporti il settore che in modo
Direttamente proporzionale subisce la crisi si diminuisce
La produzione di ministro né i consumi immediatamente chi ha meno lavora meno commesse
E ovviamente direttamente il settore dei servizi e quello della logistica in particolare unitaria ci mettiamo poi qualcosa di più perché oltre alla
Crisi Henze
Siamo costretti a tollerare tutta una serie di disorganizzazione della nostra struttura dei trasporti della logistica che viene sofferta particolarmente in loco come Napoli vedo il collegamento non so se ci sentono urgente
Vedo avvelenato lui suo dipendente grazie per questa opportunità riparo dal porto di Napoli dove due modalità per ora speriamo che presto arrivi anche la terza cioè il ferro talora il solo mare
E gomma che si intersecano
Applicano ed effettuano la logistica ma in un momento in cui l'economia è ferma non si parla di trasporti un settore
Che significa molto terra e la competitività di un Paese basta pensare
A quanto nei Paesi del Nord Africa se sta investendo per realizzare una retro portualità che consenta una logistica funzionale noi invece abbiamo vent'anni di tempo sulle spalle non abbiamo ancora la legge sui porti noi abbiamo
Lo sportello unico doganale che prevede
Diciotto enti con sessantotto documenti di controllo e non consente neppure una viabilità florida alle merci che arrivano
Dal territorio nazionale abbiamo
Un l'albo degli autotrasportatori che a iscritti cinquanta mila imprese
Che non hanno i requisiti per restare iscritti però usufruiscono dei benefici che lo Stato consente abbiano la necessità di avere regole il rispetto delle regole per dare più sicurezza i cittadini ed andare via sicurezza coloro che lavorano
Ma per far tutto questo abbiamo bisogno
Di un recupero di quello che ha la cultura del trasporto avevamo la Consulta che aveva elaborato il piano generale trasporti della logistica ebbene no costava niente ma è stata annullata un paradigma quindi
Di un Paese che non funzionano e che ha bisogno delle opere
Che non costano perché non farle
Ora passo la parola abolisce
Imprenditore
Del trasporto che opera importo che citano alcune sue testimonianza
Buongiorno tutti
Il porto di Napoli nella sua globalità rappresenta sicuramente l'azienda più importante del Meridione con i suoi sette mila occupati circa
E stelle nell'anno scorso non si è fatto ricorso nel nel settore della movimentazione delle merci ha nemmeno un'ora di cassa integrazione
Per quest'anno la situazione farà sicuramente diversa perché perché ormai scontiamo la carenza influsso infrastrutturale
In ogni sua parte Guido qualche piccolo esempio
Dieci anni fa furono stanziati duecento milioni di euro per la costruzione del grande terminal di levante credo che quando sarà ultimato movimenti a cinquecento mila contenitori vanno
Orbene i lavori sono partiti il terminal fra poco farà anche consegnato ma di fatto non serviva a nulla perché
Perché le grandi navi quelle che dovranno venire dalle Americhe dal far East non potranno attraccare in quanto il porto di Napoli
Vive da decenni in una situazione di dragaggio impossibile
L'ultimo dragaggio è stato fatto mi sembra in epoca monarchica un altro esempio ancora il porto di Napoli ha un'unica pista di accesso attraverso quest'unica pista di accesso devono entrare i camion
I pullman le autovetture perché dobbiamo fare anche da sfogo alla viabilità cittadina tutto questo non è possibile ancora ieri e vi do dei dati freschissimi ieri sono stati controllati dall'Agenzia delle dogane trentuno contenitori
Sì Suma giacenza di circa cento contenitori
Che cosa significa significa anche
Mediamente un contenitore impiega quattro giorni per essere controllato quattro giorni rappresentano una enormità ed un posto a tutti quattro giorni costano al povero importatore circa duecento euro sono posti non più sostenibili
Ancora ci sono trecentoquaranta milioni stanziati dal grande progetto ma il porto di Napoli vive ancora un periodo di commissariamento
Cosa spetta al ministro nominare il nuovo Presidente oppure ad unire le due autorità portuali perché a cinquanta chilometri di distanza non possono coesistere due volti
Con due funzioni diverse grazie
Grazie
Grazie a Napoli
Ora andiamo a Palermo per affrontare le questioni chiara che fare con il Mezzogiorno che questo lo faremo come sentirete in modo irrituale
Da Palermo la testimonianza aderente riguarderà anche la pressione mafiosa sulle attività entrambi imprenditoriali
Particolarmente pesante su quelle che come succede
Abbiamo detto anche nei collegamenti precedenti quell'attività che sono particolarmente visibili sul territorio e poi
Chiuderemo parlando abbiamo cominciato con lo Stato che non paga e chiederemo con le banche che non prestano
Due temi che forse sono parenti stretti tra di loro a Palermo al Presidente Pietro AGEA prego
Grazie Presidente grazie a tutti i presenti
Noi oggi come su tutte potremmo semplicemente dire che tutti i problemi che abbiamo sentito enunciare
Dai colleghi del Nord basta ci sono Mario Fortunato forse mettere
E abbiamo la situazione del sud Italia
Abbiamo vissuto una storia passata di carenza incredibile del sistema dei trasporti abbiamo una viabilità a livello di mille ottocento abbiamo
Ferrovie che definire Ferrovie credo che sia
Un complimento
Ma abbiamo soprattutto visto sprecare risorse incredibili non investire chi mai speculazioni tutto avvenuto senza un confronto con le classi imprenditoriali
Tutte venuto vorrei dire a scapito delle classi imprenditoriali
Cosa chiede c'è un sud che non vuole continuare a piangersi addosso c'è un sud che vuole crescere
C'è un sud che vuole competere
Ma perché questo possa avvenire lo diciamo con chiarezza al Governo e necessari una volta per tutti colmare le grandi differenze
Dobbiamo fare investimenti sulle infrastrutture
Con un concetto chiaro lo dico anche agli amici del nord oltre che alla politica se il sud non cresce
L'Italia non cresce e questo deve essere chiaro
Una volta
Particolarmente grave e
E io su questo raro
La parola
Alla collega Rosanna Montalto c'è un problema di un credito c'è un problema di credito che si lega allora legalità
Grazie Presidente sicuramente nella qualità di dirigente di una società di consulenza globale vive condivido i problemi delle piccole e piccolissime imprese che operano nei nostri settori
è indubbio che
La crisi stava provocando cessazioni anche dovute sicuramente la disoccupazione arco dei consumi ma alla crisi di liquidità le nostre banche hanno tagliato
Il credito continuano a tagliarlo a famiglie e imprese
è la crisi di liquidità oltre che a fare cessare le stesse attività e quindi creare ulteriore disoccupazione non fanno altro che
Incentivare la richiesta di prestiti usurari
L'unico agente economico che veramente si sviluppa nella nostra terra in Sicilia è
La mafia
La mafia a tantissimo liquidità investe al
Compra aziende in difficoltà e l'interista prestanomi
Noi temiamo che questo dilagare di il di capitale mafioso facilmente
Recuperato
A me Pizzo droga possa ulteriormente mettere in crisi la nostra economia che già
Fortemente
Messa in difficoltà dalla presenza di capitale mafioso e quindi di economia illegale
Le nostre imprese chiudono il dicembre si chiude con quasi tre mila solo a Palermo quasi tre mila
In impresse in procedure concorsuali
Più di cinque mila hanno chiesto la liquidazione quindi vi potete immaginare un ulteriore dieci per cento di imprese che chiudono e che quindi mandano sulla strada
Altri lavoratori
Noi abbiamo bisogno che questa terra venga liberata sicuramente dalla mafia e dal suo Capitalia sporco chiediamo che sia il Governo nazionale che il Governo regionale
Tra un pieno subito ormai non c'è più tempo approntino misure per lo sviluppo perché non vogliamo continuare a soccombere grazie
Grazie a Palermo
Presidente altre vuole salutare
Visto che ripetere al microfono bene grazie grazie a Palermo lo chiudiamo qua questa serie di collegamenti
Con le Assemblee di Confcommercio vedete come è stato davvero valorizzato l'ascolto fino all'ultimo momento davvero
La relazione Presidente Sangalli si è potuta arricchire di quanto abbiamo sentito e spero che anche
Da parte di chi è in pratica ci sia stata attenzione per quello che è stato rappresentato dalle persone che abbiamo ascoltato le sogniamo Presidente Sangalli aveva posto che
Rispetta chiedo rubato in modo
Prego a fare
Signor vice Presidente del
Consiglio onorevole Angelino Alfano signori ministri
Signorini
Parlamentari autorità cari amici della Confcommercio benvenuti e grazie per la vostra presenza
Un
Un saluto alle tante associazioni e i tanti imprenditori collegate indirette con questa sala
A partire dagli
Amici di
Asti Bologna Milano Napoli e Palermo
Le loro testimonianze intrapresa di retta
Ci hanno appena ricordato ancora una volta quanto
Si sia fatta difficile nel nostro Paese
La sfida
Del fare
Impresa
Ed uno in grazia mento al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per il messaggio di auguri inviatoci per lo svolgimento dei lavori di questa
Assemblea
L'anno scorso
Io concludevo
La relazione ricordando la prima parte dell'articolo uno della Costituzione l'Italia
è una Repubblica democratica fondata sul lavoro
Ne traevo la richiesta di una Europa il primo in Italia dalla parte delle ragioni dell'economia reale delle ragioni delle imprese
E del lavoro
Un anno è trascorso
Ma come a tutti evidente la richiesta e oggi ancora più valida ed urgente
Del resto
Lo ha detto bene il Presidente del Consiglio
E nel ricco letta sottolineando che la disoccupazione è l'incubo di questo tempo e che se non ci sono risposte non c'è credibilità della politica e delle istituzioni europee
Parole sacrosante
Perché è un anno e appunto trascorso ma intanto
Per quel
Che riguarda il nostro Paese
Si sono fatti bene sette
I trimestri consecutivi di caduta del prodotto lordo
Mentre
Al primo trimestre di quest'anno la disoccupazione è cresciuta al dodici virgola otto per cento quella giovanile
A raggiunto la quota del
Quarantuno virgola nove e sono divenuti
Ben
Due milioni e duecento mila i giovani italiani che ne studiano ne lavorano
Un nostro
Drammatico record
Europeo
è inutile girarci intorno
Senza
Un e cambiamento profondo delle politiche in Europa ed in Italia non se ne esce
Non se ne esce in Europa se il rilancio del suo progetto politico secondo la prospettiva degli Stati Uniti d'Europa
Non superi la monocultura dell'austerità
E riconosce che non viene vera stabilita senza crescita non se ne esce in Italia
Perché anche l'ultimo Documento di economia e finanza l'ultimo atto del governo Monti riconosce che a politiche invariate le entrate la spesa corrente
Sono ancora destinati a crescere mentre il prodotto interno
E la disoccupazione tornerebbero ai livelli del due mila sette soltanto nel due mila e diciannove per quanto riguarda il PIL e nel due mila e venti per quanto riguarda la disoccupazione con il rischio per dirla
Con la Corte dei conti di un corto circuito tra obiettivi di finanza pubblica perseguiti attraverso aumenti delle entrate
E tenuta del quadro economico
Così stanno le cose e stando così le cose
L'ammissione fondamentale ed è il Governo al servizio dell'Italia dell'Europa come lo ha definito il Presidente del Consiglio sembra a noi chiarissima
Agire con tempestività e agire in profondità
Agire
Con tempestività per dare risposte alle tante emergenze
Di un'Italia dove l'area del disagio occupazionale riguarda
Ormai nove milioni di persone
Dove
E consumi sono tornati ai livelli del due mila
E gli investimenti pubblici a quelli del due mila e tre
E dove già
Solo nel primo trimestre di quest'anno hanno chiuso i battenti più di quaranta mila impresa
Ma agire anche in profondità in Europa e in Italia
Serve davvero
Un patto
Di e stabilità più intelligente
Intelligente
Perché è consapevole che senza crescita ovviamente
Non viene
Uscita dalla recessione e che senza uscita dalla recessione ovviamente
Non viene neppure stabilita delle finanze pubbliche
Con
Garanti con grandi sacrifici fatti dalle famiglie dai lavoratori e dalle impresa siamo riusciti a chiudere la procedura di infrazione in sede europea
Bisogna
Ora procedere e con una è contrattazione serrata a livello europeo per ottenere più margine di manovra a favore degli investimenti pubblici qualificati
E per il rilancio degli investimenti privati
Per esempio
Penso allo sblocco del cofinanziamento di parte nazionale a fronte dei fondi strutturali europei
Questo consentirebbe di mettere in campo trentuno miliardi direi euro risorse preziose anche per il nostro Mezzogiorno
Dove il reddito pro-capite ormai inferiore
A quello
Della Grecia ed il quaranta per cento delle famiglie è a rischio povertà come ha ricordato il Censis
Se dunque
Il nord
è sull'orlo del baratro il tonfo del mezzogiorno è invece una realtà già conclamata e conclamata da tempo
Quel
Che però più conta quel che però più conta è che al nord al centro al sud
Si contrasta la caduta e si risale la china soltanto ottenendo unità più unità l'Italia
E
A maggiore
Ragione allora
Le risorse per il Mezzogiorno vanno spesi e presto ebbene investendo in sicurezza legalità il capitale sociale promuovendo la riqualificazione delle grandi aree urbane e l'efficienza
Del sistema
Dei trasporti e della logistica
Valorizzando lo straordinario patrimonio ambientale e culturale del nostro Sud sostenendo le esportazioni retto dalla qualità e dalla
Tipicità
Del made in Italy
Quanto al nostro patto di stabilità interno e tempo di una sua compiuta revisione
Per mobilitare anche gli investimenti degli enti locali e per procedere nell'azione di sbloccarlo del pagamento dei crediti delle imprese nei confronti delle pubbliche
Amministrazione
L'obiettivo del
Pagamento di questi crediti pere quaranta miliardi tra il due mila e tredici del due mila e quattro
Undici va assolutamente conseguito e va confermato l'impegno
All'avvio di una seconda fase
Una seconda fase che consenta di procedere
Al compiuto pagamento e si tratta ancora di tante decine di miliardi
Al compiuto pagamento dell'intero stock storico di questi crediti anche attraverso il concorso dalla Cassa depositi e prestiti
è un punto fondamentale sarebbe
Intollerabile vedere ancora che
A fronte dell'efficienza di meccanismi di riscossione le pubbliche amministrazioni risultavano inaffidabili per pagare
Quanto dovuto
E sarebbe
E sarebbe
Intollerabile anche
Per la liquidità delle imprese messe duramente
Alla prova da una stretta creditizia che permane e anzi si aggrava
E come se non bastasse in Italia i servizi bancari sono più cari che negli altri Paesi europei una ragione in più
Per affrontare finalmente
Finalmente anche la riduzione dei costi che gravano sulla moneta
Elettronica una
Simile stretta creditizia
Merita davvero di essere assunta come una priorità dell'Unione facendo anzitutto avanzare l'Unione
Interbancaria
E intanto
Per quel che riguarda il nostro Paese e la risposta alla stretta creditizia come ha ricordato il Ministro Zanone nato richiede anche
Il potenziamento del ruolo del Fondo centrale di garanzia e del sistema dei Consorzi fidi oltre che
La facilitazione del
Ricorso
Alla emissione di obbligazioni da parte delle piccole e medie imprese
Il tutto va fatto
E qui torniamo alle intelligenza del patto europeo
Nel quadro
Di una Unione e coesa e convinta del fatto che non c'è contrasto della Ricci Silone impegno
Per l'occupazione senza una più robusta domanda interna
Se questa
Coesione vi sia lo capiremo presto lo capiremo già
Beh i risultati del Consiglio europeo della fine del mese
E dalla concretezza delle misure annunciate per l'occupazione dei giovani
è questo quanto chiediamo all'Italia e all'Europa misure concrete
E misure robuste e non pannicelli caldi
Naturalmente naturalmente l'Italia deve continuare a fare la sua parte anche perché
I margini di manovra restano stretti e le raccomandazioni di Bruxelles pesa hanno
Il tempo
Del
Governo di servizio
Sì allora l'occasione per far
Avanzare le riforme l'agenda notissima nota da troppo tempo
Ma ancora largamente inevasa
Ed è un'agenda
Che parla di fisico
Della necessità cioè di ridurre la pressione fiscale che in questi anni come tutti sappiamo ha raggiunto livelli record e si può ridurre la pressione fiscale solo bonificando la spesa pubblica
Rivedendo il perimetro stesso della funzione pubblica adottando la metodologia dei costi e dei fabbisogni standard avanzando
Nell'azione di contrasto e Ricupero di evasione ed elusione mettendole a frutto i risultati a vantaggio del contribuente in regola
Insieme servono dismissioni decise di patrimonio immobiliare pubblico per abbattere il debito e per liberare risorse preziose per la crescita
è un'agenda quella che ricordavo
Che parla poi di riforma della pubblica amministrazione di libere di esazione ancora necessari e di semplificazioni più che mai necessaria
Più che mai necessaria visto che come ricorda l'indagine
C'era Confcommercio far fronte
Agli Aden le menti fiscali costa alle imprese ogni anno dieci miliardi di euro quasi il cinquanta per cento in più rispetto alla media dell'Unione
L'agenda
Cui ci riferiamo
Parla ancora di lavoro
Il terziario
Di mercato è stato l'unico grande settore capace di creare occupazione abbiamo tutte le carte in regola per continuare a crescere
Bisogna però procedere con me determinazione e coerenza
Rivedendo le restrizioni in materia di flessibilità in entrata affrontando
Il nodo del costo del lavoro e il suo recente già gravi o per l'apprendistato semplificando procedure ed adempimenti che si traducono in ulteriori costi a sei zeri
E
Bisogna affrontare
Anche la scadenza di fine anno del contratto collettivo del terziario sottoscritto da Confcommercio che riguarda circa
Due milioni seicento mila
Lavoratori dipendenti
Ecco affrontarlo
Io mi permetto di dirla così secondo lo spirito di una
Collaborazione intraprendente tra impresa e lavoratori una collaborazione cioè consapevole dei colpi di maglio
Inferti dalla recessione alle imprese dal lavoro e che contribuisca a far fronte
Alla crisi
Resistendo salvaguardando tessuto produttivo ed occupazione
E preparando
Il tempo della ripartenza
Infine ci riferiamo
Ad un'agenda ci riferiamo ad un'agenda
Che rigorose già
Che riconosca il ruolo delle nostre imprese
Al di là di ogni retorica e che traduca
Questa consapevolezza in politiche
Dedicate all'innovazione ad lei esportati alle aggregazioni dirette al risparmio energetico
Guardate ve lo dico
E in maniera
Molto diretta
Per quel
Che valgono
In termini di PIL di occupazione di riferimento economica e sociale le nostre imprese
Meritano rispetto sono stanche dell'elogio di circostanza
Purtroppo
Purtroppo Cuesta
Cuesta tutta questa è un'agenda annota anzi
Arcinota
E lo è
Perché i né ma rimane inevasa da troppo tempo e al mondo produttivo non resta che ribadirla mese dopo mese hanno dopo hanno magari sperando che il prossimo anno il catalogo
Dalle questioni aperte possa essere decisamente
Più snello
Bisogna quindi lo ripeto
E l'abbiamo anche sentito agire
Tempestivamente e agire in profondità
Agire tempestivamente lo si è iniziato fare tra l'altro con il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga
Però
A scapito dei fondi per l'incentivazione del premio di produttività e della formazione
Non si è iniziato a fare ancora con l'ecobonus bella sessantacinque per cento e con il bonus del cinquanta per cento per le ristrutturazioni edilizie e parte dell'arredo casa misure
Segnate però da una copertura affidato una volta di più al ricorso alle maggiori entrate
Lo si è iniziato a fare anche con la sospensione dell'IMU
Ma bisogna adesso proseguire con un'organica revisione della tassazione degli immobili una revisione che concorra a dare solide fondamenta la finanza comunale ma che prenda insieme atto della in sostenibilità dell'attuale carico sugli immobili strumentali dall'impresa e compresi i negozi alberghi per i quali va consentita la deducibilità non solo dal reddito di impresa ma anche dall'Iraq
Altrettanto
Tempestivamente va scongiurato l'ulteriore aumento dell'IVA di un punto
Qui
Qui occorre davvero
Un approccio senza se
E senza ma
L'impatto di questo aumento sui consumi sulla crescita e sull'occupazione sarebbe davvero benzina sul fuoco della recessione benzina sul fuoco ancora saldamente
Visto che consumi crescita e occupazione picchiano gialla ribasso da ormai troppo tempo
Mi verrebbe da dire
Mi verrebbe da dire c'erano una volta i consumi
Fin qui
Fin qui agire
Tempestivamente
Quanto
All'agire in profondità si tratta poi oggi più che mai di procedere avendo chiare
Quali siano
Le principali opportunità di crescita del nostro Paese
L'Italia
è vero
Ed è un bene dispone
Di una ancora solida base manifatturiera
E si mostra e capace di buoni risultati sul versante dell'export
Ma l'Italia e anche una economia avanzata in cui già oggi
L'area dei servizi di mercato servizi alle persone
E da altra impresa del commercio e turismo stava forti e logistica concorre alla formazione del valore aggiunto e dell'occupazione
E ne misura superiore al quaranta per cento del totale anche questo è un bene
è un bene
Tanto che l'economia dei servizi di mercato è l'unico settore che è stato capace negli ultimi dieci anni di creare qualcosa come novecento mila posti di lavoro così com'è pur vero che la domanda interna tra consumi di investimenti contribuisce Adda alimentare per un buon ottanta per cento alla costruzione
Del nostro prodotto interno
Così
Stanno le cose
Semplicemente all'ora
Vorremmo
Vorremmo che si prendesse atto di questi dati di realtà e se ne traesse la logica è fondamentale conseguenza
La conseguenza è che occorre la capacità di mettere in campo politiche e scelte che rafforzino produttività e competitività di tutto il nostro sistema imprenditoriale
Perché una solida base
Manifatturiera giova al sistema dei servizi così come
Un'efficiente sistema dei servizi giova al sistema manifatturiero
Perché tornare a crescere significa tenere insieme
De Namik cita dell'esporre e tonicità della domanda interna tenere insieme politica industriale poli dica per i servizi attraverso
Processi diffusi di innovazione organizzativa e tecnologica che si facciano motore di produttività aggiuntiva questo
Questo
è il nocciolo duro dell'Economic compact che serve
In Europa come in Italia per quelle che più direttamente ci riguarda ne fa parte integrante
Il tema
Del pluralismo distributivo che richiede
I più aggiornati strumenti di valutazione di in poi di programmazione e richiede anche una concertazione territoriale delle aperture degli esercizi
Di questo economico un patto fa poi parte integrante il
Contrasto
Più determinato
Della contraffazione e dell'abusivismo che sono una piaga per le nostre città un furto per lo Stato un danno alle imprese
E anche un crimine contro la società
Pensando tutto quello che ci sta dietro all'abusivismo e alla contraffazione
Dentro
Questo Economic compatta non può mancare ancora
Il decollo di un vero piano per le città al suo decollo stiamo collaborando con l'iniziativa Urban pro
Già attiva in diciotto città del nostro Paese
Un piano di riqualificazione delle aree urbane di riveli ribattini e rivitalizzazione del loro tessuto economico
E di risoluzione della questione mobilità che in Italia si concentra per il settanta per cento nelle città un piano
Che metta insieme
L'economia della conoscenza e l'idea di Smart City con la valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale un piano
Che metta e insieme apertura attrattività e accoglienza alla nostra triplice a apertura attrattività e accoglienza delle città con la sicurezza di chi civile
E ci lavora i nostri
I nostri imprenditori
Con le loro attività le loro luci la loro presenza sono tante volte un pre
Silvio di sicurezza dei quartieri ma hanno altrettanto il diritto di lavorare liberi dalla paura
Economico a un patto allora ne fa parte integrante
Ne fa parte integrante della valorizzazione della risorsa turismo
Ed è il combinato disposto tra turismo e cultura che merita anche sul piano della governance di essere ascritto tra le grandi questioni del sistema Paese perché è vero
Il nostro turismo
Genera oggi circa il nove per cento del PIL italiano e avrebbe
Tutte le potenzialità per raddoppiare il suo contributo
Ed è vero che siamo quinti nella classifica board viale degli arrivi internazionali ma potremmo tranquillamente
Ambire al podio
Ma non si può certamente pensare
Di fare tutto questo se sul turismo italiano non si investe seriamente perché il turismo non è un campo d'azione residuale che grazie alla storia e alla nei dura del Paese può vivere di rendita o dove al peggio
Calare dall'alto provvedimenti come la tassa di soggiorno o come misure in materia di concessione
O come misure in materia di concessione o canoni demaniali che rischiano
Di mettere in ginocchio il nostro turismo balneare il
Il turismo
è una delle priorità italiane e deve essere pensato per primo suo ogni politica che si decide di fare
Ancora
Ancora Economic compatta ne fa parte integrante
La costruzione delle filiere dell'economia digitale
E di una
Economia verde che concorra
All'abbattimento della fattura energetica italiana
Ne fanno parte gli Investimenti per colmare
Per colmare le inefficienze del sistema dei trasporti e della logistica che sono costate al nostro Paese ventiquattro miliardi di PIL negli ultimi dodici anni
Certo
Sappiamo bene
Come ha detto il Governatore Visco che le riforme non possono
Essere sempre e chieste a chi e altro da noi cioè agli altri certe
Chi fa impresa
E le associazioni imprenditoriali sanno di dover fare la propria parte per l'avanzamento operativo di queste riforme sanno
Che sarà comunque necessaria la massima sobrietà nel ricorso alla leva
Della finanza pubblica ma sanno anche che per l'avanzamento delle riforme il ruolo di una buona politica resta imprescindibile
Ora se l'abbiamo
Ricordato in occasione dell'assemblea di Rete imprese Italia
Con questo slogan molto significativo adesso tocca a voi
Tocca
Al Parlamento al Governo la politica
E tocca a voi
Perché le imprese da sole non ce la fanno più
Adesso tocca a voi perché l'impresa degli imprenditori e i lavoratori hanno fatto davvero tutto quello che dovevano e soprattutto potevano fare e anche di più
Tutti hanno
Tocca a voi cioè al Governo ad una ritrovata centralità del Parlamento e ad una
Rinnovata autorevolezza della politica
Fare tutta la propria parte per la salvezza ed il futuro dell'Italia tocca la buona politica dare esempio di soap vietato anche alla politica concorrere
Alla rafforzamento del principio di legalità e dalla irrobustimento dell'etica pubblica
Bene allora
L'annuncio della riforma del finanziamento pubblico dei partiti e dall'avvio del percorso delle riforme
Istituzionali e costituzionali
Si risolvano e i nodi della legge elettorale di un assetto delle competenze troppo conflittuale
Sì solo per il
Il bicameralismo perfetto dando vita alla Camera delle regioni delle autonomie la capacità di decidere con tempestività né
Guadagnare
Ma
Ma soprattutto agli annunci facciano seguito i fatti perché
Perché
E Cuesta la moralità della politica
Far seguire alla alle decisioni i fatti senza questa senza questa moralità lei è un elettorali rischiano di farsi sempre più vuote e questo vuoto non fa bene la democrazia repubblicana
Perché
Al contrario serve
Partecipazione più partecipazione serve confronto dialogo e cooperazione tra istituzioni politica rappresentanze sociali corpi intermedi
Sono gli ingredienti che ritroviamo all'opera in buoni esempi dall'Italia che funzione ad esempio appunto nel dopo terremoto dell'Emilia Romagna in cui non un giorno di scuola è andato perso
Sono gli ingredienti che vanno messi all'opera per non perdere per non
Perdere grandi opportunità ad esempio ancora quella dieci voti duemila e quindici che è un'occasione straordinaria per tutta l'Italia e il suo rilancio
Confronto dialogo e cooperazione divengono così anche la cifra distintiva di una buona politica per pertanto
E non autoreferenziale consapevole dei propri limiti e coraggiosa e coraggiosa nello scegliere
Ecco
Dissente coraggiose continua ad esserci necessità e d'urgenza perché nessuno ci farà sconti nei in Europa né nello scenario più ampio dall'economia globalizzata
E scelte coraggiose servono allora
Per ridurre
Il costo del credito e il prelievo fiscale a partire da quello sul lavoro
Il costo della bolletta energetica le tasse occulte della
Corruzione dalla burocrazia
I costi della logistica e quelle derivanti da i ritardati pagamenti dai ritardi della giustizia civile dai ritardi di una pubblica amministrazione che invece può e deve essere riformato
Sono costi che in tutte le classifiche internazionali danno oggettivamente conto bella zavorra che grava su chi nel nostro Paese vuole fare impresa
Sono costi che
Ampiamente motivano la debolezza degli investimenti esteri e che largamente
Spiegano la crisi di produttività e di competitività del sistema Paese
Sono costi che vanno abbattuti abbattuti
Affinché fare impresa in Italia ce l'hanno
Ricordato le testimonianze degli amici di Asti Bologna Milano Napoli Palermo affinché fare impresa in Italia non significhi farlo nonostante tutto
Sono costi che vanno
Abbattuti se davvero si vogliono rimettere in moto crescita ed occupazione senza impresa info atti non c'è né crescita né occupazione è se chiudono le imprese chiude l'Italia teniamo a mente
Perché se tutto perché se tutto questo è vero è vero lo è allora è pur vero che nel declino dell'Italia non vi è nulla di ineluttabile
Noi siamo vittime
Di un destino cinico e baro scontiamo invece
Scelte sbagliate e scelte mancate oggi però non possiamo più permetterci nelle prime
Né le seconde
Lei ha già
Le agende delle scelte giuste e necessarie sono state già scritte bisogna realizzarle ne va del presente e del futuro dell'Italia teniamolo mente
Facciamo facciamone tutti ragione profonda
Di impegno quotidiano
E anzitutto ne faccia ragione del suo impegno il Governo di servizio ragione per le scelte coraggiose che liberino
L'Italia dalla cappa di arroccamenti timori e paure che proliferano in un presente troppo spesso uguale a se stesso
Ragione per scelte coraggiose che invece liberino
Le emerge e sono tante ancora dell'Italia produttiva e dell'Italia migliore facendo né leva di un cambiamento profondo ed è la costruzione di un futuro dell'Italia più solido
Guardate è l'Italia produttiva
L'Italia del lavoro dell'impegno della fatica
Che
Ho toccato con mano l'ho incontrata nella road show che
Mi ha portato in tante in tante città italiane
Lì
Ho visto imprenditori
Amareggiati
A volte impauriti spesso stremati ma ancora con il coraggio di andare avanti e con la forza di chi crede in quello che fa si vuole
Si vuole
Ci vuole coraggio
Ci vuole ambizione per questi imprenditori per queste persone per le loro famiglie per chi lavora con loro coraggio
Ed ambizione per rimettere in moto l'Italia ha prodotto viva la crescita l'occupazione coraggio
Ed ambizione per il nostro Paese ed i suoi giovani per chi compassione e impegno lavora
Ogni giorno per un'Italia migliore grazie
Grazie
Grazie
Grazie
La parola al ministro Fabio Zanonato grazie di cuore col ministro grazie
Carissime
Donne e uomini che lavorate nel commercio
Carissime autorità
Caro Presidente Sangalli
Mi fa davvero piacere essere qui con voi e non è la prima volta che partecipo a un'iniziativa della Confcommercio
Però mi fa davvero un grande affetto avere di fronte una platea così vasta e così rappresentativa di tante realtà del nostro
Paese
Partecipato di solito ad assemblee ben più piccole di questa relativa Sita che la città di Padova qui c'è anche
Il Presidente dell'Ascom di Padova a cui sono legato da una grande amicizia che Ferrando Zilio
Consiglio
Ero solito dire commercianti della mia città che dalla tenuta e dalla densità del tessuto commerciale dipendono non solo una buona parte dell'economia
Di un territorio e i suoi livelli occupazionali ma anche la qualità della vita della comunità la vivacità ai rapporti umani nei quartieri
E avevamo persino stabilito quasi un rapporto ogni volta che chiude
Una bottega in un quartiere possiamo stimare che alcuni anziani finiscono in casa di riposo perché non hanno più servizio sotto casa
Ho cambiato
Un ruolo
Ma non ho cambiato idea su questo e quindi ripeto anche oggi che tra i fattori di vivibilità e coesione tipici di tante città italiane di tutte le città italiane il fattore commercio e
Tra quelli decisivi
E questa convinzione guiderà le scelte del mio ministero che terrà sempre in grande considerazione le esigenze concrete quotidiane di lungo periodo di chi lavora nel vostro mondo
E questa è l'impostazione di fondo che intendo dare al mio lavoro e anche questo mio intervento non
Tenderà a lisciare il pelo a qualcuno
Non dirà cose suggestive
Che poi non si concludono infatti ma cercherà di
Elencare cose fatte e cose che certamente nel prossimo periodo faremo
Allora venendo i drammatici problemi che abbiamo di fronte non posso non concordare con
Il vostro Presidente
Su quale sia la prima esigenza da affrontare il Governo è pienamente consapevole che la sua azione verrà misurata
Innanzitutto forse esclusivamente dalla capacità di restituire speranza il futuro alle nuove generazioni
Non abbiamo alternative dobbiamo tornare a creare lavoro sia per chi lo ha perso
Sia per chi non lo ha mai trovato i stabilizzare chi ha già trascorso una parte importante della sua più
Pur giovane vita nella precarietà e nell'insicurezza
Le cifre le conosciamo val la pena di ricordarle per avere un quadro di insieme
E anche per avere il quadro della drammaticità della situazione
I disoccupati sono tre milioni quelli ufficiali ma l'aria del disagio occupazionale
Coinvolge almeno altri quattro milioni di persone mentre i giovani che non lavorano non studiano e non sono coinvolti in percorsi di formazione l'ho detto prima il Presidente Sangalli sono due milioni e duecento mila
Se conato persino un acronimo per definirli si chiamano need
Eravamo tradizionalmente il Paese europeo con la più alta propensione al risparmio
E i pochi hanno il tasso del passato del ventidue per cento all'attuale otto per cento una riduzione di quasi due terzi
La domanda interna è crollata tornando su livelli dei primi anni novanta e non possiamo tollerare che quattro milioni di nostri conti Albini si trovino in una situazione di vera e propria povertà e non riescano a far fronte neanche i consumi di base
E a questo proposito faccio una prima considerazione è assolutamente giusto razionalizzare i conti pubblici bonificarlo mi è piaciuta questa espressione
Lo dobbiamo però fare con l'oculatezza
Soprattutto quando si intacca la spesa sociale e non solo per un dovere di solidarietà verso chi è in difficoltà
Ed a questo misuriamo il tasso di civiltà di un Paese ma per non deprimere ulteriormente la domanda interna che metterebbe ulteriormente in difficoltà il mondo del commercio
Per questo ritengo non solo giusta ma doverosa la scelta fatta dal Governo di adottare tra i suoi primi atti il rifinanziamento della cassa integrazione
Abbiamo messo nella
Nelle tasche degli italiani in questa situazione
Un miliardo di euro che sono entrati nel
Circuito economico
Naturalmente il nodo resta la crescita in un Paese senza crescita non c'è lavoro e in un Paese senza lavoro è già stato detto
Non c'è futuro o torniamo a dare opportunità a chi ha talento e voglia di fare o non ci lasceremo alle spalle una crisi che mette in difficoltà sempre di più le famiglie
Quindi dobbiamo
Mettere in moto da subito quel vantaggio fiscale
Di decontribuzione
Per le aziende che assumono in modo permanente i giovani qui c'è il ministro Giovannini e su questo ha iniziato a lavorare io credo in modo molto positivo
Un intervento che serve a dare maggiore certezza a tanti giovani precari e senza lavoro
Ma anche una misure in grado di incidere sul cuneo fiscale avviando il necessario percorso di riallineamento agli standards europei ecco se noi dobbiamo avere un mantra spero che lo condividiate e che vogliamo essere esattamente nella condizione degli altri Paesi europei le nostre imprese devono avere gli stessi oneri non oneri in più perché altrimenti non possono competere
Con la possibilità di vincere
Il rilancio dei consumi
Non può comunque che passare da una riduzione della tassazione sul lavoro
è ormai chiaro che la pressione fiscale che grava sui contribuenti che assolvono correttamente i propri obblighi nei confronti
Della pubblica amministrazione è divenuta in alcuni casi insostenibile
L'Europa
Si chiede attraverso le raccomandazioni ufficiali indirizzate al nostro Paese di compensare le maggiori tasse introdotte sui mobili e consumi nelle ultime due legislature
Con minori tasse sul lavoro e sulle attività di impresa è un'indicazione che io condivido molto
Deve essere la strada maestra da seguire per il rilancio del mercato interno e dei consumi
Le politiche adottate fin qui per fronteggiare la crisi si sono rivelate inadeguate
L'impostazione va ripensata
Non possiamo permetterci di attuare a lungo una politica economica costituita da un lato da una politica fiscale che impronta fortemente di impronta
Ovviamente restrittiva e dall'altro da una politica monetaria che per quanto espansiva non aiuta ad accrescere l'offerta di credito in Italia
Con una correzione fiscale di circa cento miliardi di euro questa è la cifra degli ultimi due anni e una stretta creditizia di settanta miliardi
Non ci possiamo stupire che il reddito disponibile delle famiglie sia regredito i livelli di dieci anni fa
E che gli investimenti delle imprese delle famiglie si siano bloccati
Non voglio dilungarmi in diagnosi che sono ampiamente condivise a me piacciono di più le terapie quando si riesce a individuarle ma non dobbiamo mai perdere di vista il quadro di emergenza in cui ci muoviamo
Io rappresento un Governo che ha il compito di individuare una terapia concreta per invertire una spirale che ormai mette a rischio la coesione del tessuto sociale
Non possiamo dimenticarci però che continuiamo a trovarci in una condizione di scarsità di risorse disponibili l'azione di risanamento dei conti pubblici acconsentito la significativa riduzione degli oneri per il finanziamento del debito pubblico
E la recente
O meglio la proposta perché anche qua bisogna che ci chiediamo uscito dall'Italia dalla procedura di infrazione dell'Unione europea
La Commissione la proposta adesso ECOFIN dovrà riconfermarlo e il Consiglio
Europeo alla fine di questo mese dovrà sancire l'uscita definitiva dell'Italia
Questo è uscita offre ulteriori importanti per noi opportunità è una condizione imprescindibile per riprendere in mano le redini della politica economica
Si tratta io credo di un risultato importante che abbiamo appena conseguito non è risultato del Governo attuale e anche se anche noi diamo dato un contributo il risultato di
Un lavoro durissimo di sacrifici che hanno sopportato le aziende e i cittadini le famiglie italiane si tratta di un risultato importante
I margini di manovra che avremo soprattutto il prossimo anno rimangono limitati comunque occorre valutare bene i comuni e come
E dove spendere le risorse a disposizione occorre massimizzare il ritorno in termini di stimolo la domanda e all'occupazione
E dobbiamo quindi essere molto attenti a creare a cercare di rimodulare le entrate agendo nello stesso tempo sulla spesa pubblica come si è detto da bonificare
Che ammonta oggi complessivamente ottocento miliardi di euro all'anno
Molte componenti obiettivamente sono difficili da comprimere ma certamente uno sforzo in termini di incremento dell'efficienza della macchina pubblica non solo si può
Ma si deve assolutamente fare e su questo fronte intendiamo muoverci con determinazione facendo pochi annunci e portando a casa risultati concreti
Voglio spendere
Se so che questo è un terreno molto delicato e minato
Una parola anche sul tema che mi sta estremamente a cuore e quello dell'aumento dell'aliquota IVA
Mi piacerebbe essere qua e potevi dire non ho
Tenteremo l'IVA
Non è che non lo voglio fare e che non lo posso in questo momento fare si tratta
Figuratevi quando vide alzerebbe quando mi piacerebbe poter devo dire si tratta di una decisione che è stata Presa
Va bene dai forza che continuo il mio intervento
Si tratta tensione spieghiamo ci su queste cose perché
Serve poco
Cerchiamo di capirci la volontà di farlo resta e forte
C'è un lavoro non posso dirvi che non siamo in grado di farlo
Va bene
Si tratta di una decisione che non è stata presa dal mio Governo dal Governo a cui partecipo
E il corrispondente incremento di gettito
E già all'interno del bilancio dello Stato
Se noi sospendessimo per portare al prossimo anno l'incremento IVA dovremmo trovare due miliardi nel bilancio tagliando o le spese
Discuto sei quaranta giorni non abbiamo ancora risolto questo problema cerchiamo di
Capire di che si tratta
Per evitare di zero questo incremento occorre individuare nuove entrate o ridurre le spese che a regime aumentano a quattro miliardi l'anno
Teniamo presente che questa cosa non si può considerare isolata da altre misure che abbiamo adottato
Quella per esempio di bloccare l'IMU che ha lasciato nelle tasche dei cittadini italiani due miliardi di euro e che ci impegna a riformare complessivamente questa partita o alla questione di cui vi ho parlato poco fa
Legata
O alla questione di cui ho parlato poco fa e di cui vi ha parlato anche il vostro Presidente Presidente
Della
Del miliardo trovato per la cassa integrazione in deroga
Il tutto a far parte di un pacchetto unico com'è evidente
Vogliamo fare in modo che le indicazioni dell'Unione europea siano sempre più orientate a favorire l'adozione di politiche di sviluppo
Da questo punto di vista
Stiamo cercando ecco il punto su cui ha insistito anche il nostro Presidente
Di
Definire nuove modalità di calcolo per il patto di stabilità questa è la vera questione che dobbiamo risolvere è quella della possibilità di rimodulare il Patto di stabilità
Abbiamo chiesto alla Commissione europea di scorporare la quota di cofinanziamento nazionale dei fondi strutturali
Dalle Poste che determinano la quantificazione del deficit
Questo intervento
Potrebbe liberare decine di miliardi di Euro da destinare alla crescita
Per quello che riguarda
L'ambito europeo
Ecco
Vi ho detto dobbiamo conquistare e la uscita dalla procedura di infrazione e il primo passo in questa direzione la possibilità di aderire un un dal patto di stabilità che ci consenta di utilizzare risorse perché oggi non siamo in grado di fare spesi e quindi dobbiamo fare iniziative a costo zero
Vogliamo passare alla situazione in cui possiamo fare iniziative a saldo zero cioè avere soldi in credito per poi poterli investire e ottenere nuovi entrate mettendo in moto la macchina dello sviluppo
Sul fronte interno
Voglio condividere con voi i prossimi interventi del Governo e quindi passo le questioni che stiamo per attuare
Non solo elencando i temi prioritari ma soprattutto prendendo un preciso e concreto impegno sui tempi di realizzazione
La considero una piena e necessario assunzione di responsabilità che è quella che avete sollecitato allora abbiamo davanti quattro tappe fondamentali
Primo
Entro giugno vareremo un decreto legge per i primi interventi urgenti per spingerla ripresa dell'economia
Primo per riattivare il circuito del credito
Secondo per stimolare gli investimenti dell'impresa
Terzo per ridurre il costo dell'energia proseguendo la strada dello sviluppo sostenibile e attento all'ambiente quarto per semplificare il quadro regolatorio anche nella direzione di rimuovere i molti inutili aggravi
Che spesso ci inventiamo quando corre recepire le direttive europee
Un più complesso e articolato pacchetto di semplificazioni sarà specifico oggetto di un disegno di legge che puntiamo a presentare al Parlamento entro alla fine del mese
E sempre a giugno terzo il governo varerà un importante provvedimento sul lavoro per contrastare soprattutto la disoccupazione giovanile che rimane la grande vera emergenza
Nazionale
Quarto a settembre sarà conclusa la revisione della tassazione sugli immobili con un chiaro orientamento verso l'introduzione di forme di deducibilità
Per gli immobili strumentale l'impresa su questo c'è anche un impegno personali io non ho mai condiviso uni ma applicata dei beni che non sono dei beni immobiliari tra l'altro oggi in calo di
Valore ma che sono dei veri e propri strumenti come un magazzino come un capannone come un negozio
Lì siamo in presenza di uno strumento di lavoro
E questo
Strumento non può essere passato come non si tassa la cassa del negozio come Rossi tasso intorno come nostri tassa una presso
Quindi questi sono i quattro punti su cui nei prossimi mesi lavoreremo come vedete è un'azienda estremamente impegnativa
E ricca di provvedimenti il Governo riproporrà tutte le energie per fare la sua parte e a voi rivolgo un invito verificate puntualmente
Il nostro operato incalzato ICI con proposte specifiche
La piccola impresa garantito la tenuta dell'economia
Italiana durante la prima fase recessiva
Adesso come avete detto e ridetto e quella maggiormente esposta alla perdurante debolezza della domanda interna
Sostenere il mondo delle piccole imprese del commercio e per noi lo snodo decisivo per rilanciare la crescita in Italia
Il vostro settore a dei dati di estrema importanza sono assi portanti del sistema economico anche qui i numeri dicono le cose in modo più chiaro delle parole due milioni di imprese
Un vero tessuto connettivo dei sistemi economici locali quattro milioni e mezzo di occupati duecento i dieci miliardi di euro di valore aggiunto
E quindi una presenza viva nella vita di ciascuno di noi rappresenta una componente imprescindibile non solo di servizio ma anche di relazione di prossimità in particolare delle comunità territoriali più piccole
Per questo motivo che è un tema che mi è stato sempre estremamente a cuore
E assolutamente centrale preservare un modello di distribuzione commerciale che veda la contemporanea presenza sul mercato di diverse tipologie di esercizio
In grado di corrispondere efficacemente alle esigenze delle molteplici categorie di clienti il pluralismo distributivo
E per noi una cosa fondamentale quello a cui si riferite il vostro Presidente lo condivido fino in fondo
Diciamolo in un altro modo più semplice e non possiamo far chiudere i negozi più piccoli perché sono straordinario
Patrimonio del nostro
Paese
Da questo punto di vista
La crisi di questi anni ha inciso pesantemente sulla struttura del nostro commercio condannando la chiusura troppi commercianti che per anni
Magari per decenni hanno rappresentato una presenza visibile importante per il territorio e si è disperso un patrimonio di conoscenza di saper fare soprattutto di relazioni umane
Che è fondamentale nella vita di una comunità a partire dal due mila l'incidenza di negozi tradizionali sul fatturato complessivo del commercio in Italia e sceso dal quarantadue a meno del trenta per cento
Mentre la grande distribuzione passato dal quarantasei al cinquantotto per cento
Gli oltre settecento mila esercizi tradizionali hanno quindi un giro d'affari di poco superiore alla metà di quello dei cinquantasei mila punti di distribuzione moderna è un grande problema
Il futuro che vogliamo non può essere rappresentato da un settore egemonizzare soltanto dalla grande distribuzione molto spesso insidiata insediata in complessi
Tanto funzionali quanto anonimi poste alle periferie delle nostre città
Gli esercizi di dimensione più piccola che contribuiscono a terra vivi i centri storici a giocare un ruolo socialmente importante devono essere valorizzati e difesi
Intendiamo
Intendiamo fare tutto quanto è nelle nostre possibilità per mettere gli esercenti nelle condizioni di rafforzarsi sul mercato superando anche
Questa fase di difficoltà politiche in favore della diffusione dei pagamenti elettronici possono contribuire a raggiungere questo obiettivo
Tocco alcuni punti che sono secondo me di estrema importanza e riguardano il credito riguardano l'Energia riguardano le semplificazioni rapidamente
Il credito la prima urgenza riguarda l'accesso al credito rispetto alla fine
Del due mila e undici i prestiti alle imprese sono diminuiti dei settanta miliardi una stretta creditizia che non ha precedenti e che si è concentrata tutto sulla piccola e media
Impresa
Alla drammatica riduzione dei prestiti si sommano anche le condizioni penalizzanti alle quali il credito viene erogato il costo per un'impresa italiana e in media di duecento punti base superiore a quello pagato da un'impresa tedesca
Il finanziere a proposito del fatto che vogliamo assolutamente allinearci né di più né di meno rispetto all'impresa e degli altri Paesi d'Europa
Il finanziamento alle colonie bloccato da un sistema bancario sempre più irrigidito da vincoli patrimoniali da un costo del credito crescente e da regole inadeguate l'emergenza
Che limitano la capacità degli istituti di credito di intermediario risorse verso il tessuto produttivo a costi competitivi
Sono problemi che conosciamo bene e spesso ci troviamo d'accordo anche sulle soluzioni ma i problemi restano e le soluzioni fa Pat mica ad arrivare forse è venuto il tempo di smettere appunto di parlare cominciare a fare davvero e non troveremo un rimedio tutto ciò che non va
Se non cominciamo a rendere meno complicata la vita delle nostre aziende sul credito mi assumo l'impegno preciso il Fondo centrale di garanzia che in questi anni ha svolto un importante ruolo di sostegno al sistema delle piccole e medie imprese
Intendiamo potenziarlo intendiamo rendere il suo funzionamento più flessibile e i suoi benefici
Più percepiti oggi in fondo e di due miliardi questi due miliardi costano complessivamente come qualsiasi assicurazione ha un costo perché qualche incidente per strada capita costano il quattro per cento
Noi vogliamo portarlo al doppio in modo da favorire
La garanzia sui crediti
Faremo fronte alle esigenze
Di dotarlo quindi di maggiore risorse procederemo con urgenza a una profonda revisione dei criteri di accesso per le imprese oggi questi criteri sono rigidi e troppi imprese non riescono ad accedere al fondo
Per quanto riguarda la disponibilità di risorse finanziarie per l'impresa e mi ha fatto piacere il riferimento del presidente Sangalli sull'esigenza di incentivare i canali di finanziamento alternativi a quello bancario
Spingendo sull'emissione dei mini Bondo da parte della Pubblica eminenti media impresa
è fondamentale mobilitare sempre più risorse da parte degli investitori istituzionali verso questa tipologia di strumenti e qui dobbiamo attivare un circuito di intermediazione diretta fra risparmio e impieghi nell'economia reale
La definiti dia la definitiva entrata in vigore delle misure sui debiti scaduti dalla pubblica amministrazione altro punto molto importante assicurerà
Una grande iniezione di liquidità per l'intero sistema imprenditoriale
è quasi una cosa curiosa dover dire che si vantiamo che la pubblica amministrazione pagherai debiti dovrebbe essere in un Paese normale una cosa persino ovvia
E a fare il contrario ci si dovrebbe vergognare
Però
La situazione trovata è questa e oggi ci dobbiamo lasciare alle spalle l'immagine di una pubblica amministrazione lenta inaffidabile che non paga
E cominciamo a dare
L'esempio pretendendo che lo stesso comportamento potesse adottare ne è stato tagliato nel settore privato proteggendo in per chi colare le aziende le imprese che sono più piccole che quindi hanno poca forza contrattuale nei confronti
Della grande
Impresa
Su questo fronte mi impegno a fianco dell'impresa per accelerare i pagamenti semplificare le procedure raggiungere il completo azzeramento dello stock di debito scaduto
Nell'ambito della conversione del testo in in legge è stato introdotto un'importante novità per facilitare l'azzeramento dello stock di debiti entro due mila quattordici
Grazie alla possibilità di attivare la garanzia dello Stato è stato reso più fluido lo smobilizzo dei crediti attraverso il ricorso ad anticipazioni da parte del sistema creditizio
C'è un accordo molto positivo che è stato raggiunto ma non ci possiamo fermare qua
Intendiamo puntare innalzare ulteriormente la soglia di compensazione sui debiti fiscali
Anche qui il vostro Presidente ha fatto un cenno molto preciso che già ritoccata da decreto ma la vogliamo ampliare in misura significativa per le società con bilanci certificati
Questa è una misura che va anche nella direzione
Della semplificazione degli adempimenti fiscali
Sull'energia
Vogliamo rilanciare la crescita
Anche attraverso un allineamento del costo dell'energia sul livello i più competitivi
Di nuovo il punto di riferimento l'Europa è stato definito una strategia energetica nazionale con obiettivi e priorità chiare che condividiamo si tratta di accelerare tutte le misure che questa comporta
Ma la partita e anti interno e si gioca sul campo del riequilibrio della fiscalità tra grandi e piccole imprese l'attuale impostazione regressiva non è più accettabile
Abbiamo iniziato ad alleggerire gli oneri per i grandi consumatori industriali ma non si possono più penalizzare le imprese di piccola dimensione con oneri di sistema ingiustificati
Gli effetti in bolletta che stanno già iniziando a manifestarsi li vedremo
Anche quando
Abbiamo
Avremo la correzione degli incentivi agli impianti regime CIP sei concentrando tutto l'abbassamento che deriverà da questo sugli oneri delle bollette della piccola e medie impresa sulle vostre quindi impresa
La burocrazia e parlo della semplificazione per concludere
Costa alle imprese si stima trenta miliardi l'anno una somma enorme equivalente tanto per avere un ordine di grandezza due punti del PD ovvero al doppio della manovra correttiva che è stata varata alla fine del due mila e undici
Per riportare i conti pubblici in ordine una sacca di valore aggiunto sprecato che dobbiamo riuscire ad aggredire l'istituendo le in buona parte delle aziende
Interverremo su questo con decisione affrontando da subito alle questioni più cogenti e rimandando le altre uno specifico disegno di legge come ho ricordato all'inizio
Semplificare vuol dire innanzitutto eliminare uno per uno tutti gli elementi di complicazione penalizzazione ingiustificata con un particolare riguardo a quell'introdotti in sede di recepimento delle direttive europee
Anche ieri parlando al mondo degli artigiani
O ricordato l'esempio del SISTRI
Io ho ribadito più volte che questo va fortemente modificato la direttiva europea ci ha detto di tracciare i rifiuti pericolosi noi abbiamo ampliato
Il trattamento a tutti i tipi di rifiuto con un costo che è insostenibile e che ci porta ancora una volta non essere competitivi
Nelle diverse realtà
Però vogliamo cambiare
E ve lo dico non solo come Ministro dello sviluppo economico ma posso parlare anche a nome del Ministro Orlando che su questo Ministro dell'ambiente e perfettamente
D'accordo in sintonia come vedete le sfide che siamo chiamati ad affrontare sono numerose
Importanti richiedono un grandissimo sforzo per superarle con successi è necessaria una condivisa assunzione di responsabilità da parte di tutti dal momento che dare un futuro al Paese e sicuramente una responsabilità collettiva
Occorre darsi da fare cambierà davvero le cose accolgo il vostro appello vi garantisco il massimo impegno personale per trovare con pragmatismo buonsenso soluzione all'altezza delle sfide che stiamo vivendo
Compito della politica e
La moralità della politica come l'ha definita Sangalli infatti quello di trovare soluzioni concrete e all'altezza delle aspettative e soprattutto
Su questo suo impegno assoluto di far seguire alle decisioni e alle promesse i fatti
Grazie davvero dell'attenzione
Grazie
Al ministro sono nato all'assemblea pubblica è chiusa prego i delegati di essere puntuali per l'Assemblea interna alle quattordici e trenta grazie