Il futuro dopo la crisi - V edizione del Forum dei Giovani Imprenditori di Confcommercio (2ª ed ultima giornata)

C'è
Del sabato
Do un
Benvenuto
Nuovo a tutti voi
Ai relatori che si susseguiranno nel corso della mattinata
Al moderatore
Affare aveva detto che subito dopo l'introduzione di
Mariano Beria coordinerà AIA prima della sessione di lavori di oggi grazie a Mariano Bella direttore dell'ufficio studi Confcommercio
Sì grazie buongiorno
Dunque abbiamo preparato questa nota per per questo forma appositamente per il forum dei giovani imprenditori e proporrò alcune riflessioni
Riguardo all'importanza in termini di di crescita economica di medio e lungo termine del capitale imprenditoriale
Dell'impresa innovativa e dell'imprenditoria giovanile i temi sono ovviamente connessi tra loro ma Ai fini espositive fini dell'analisi
è opportuno tenerli separati
Tra le cause di quello che mi pare
Di dovere definire declino economico italiano non irreversibile certo ma
Ma rapido grave
Quindi non come destino ma come constatazione c'è senz'altro la mancanza
Di un ambiente favorevole
All'imprenditorialità l'innovazione alla cultura del rischio di impresa
E mi tocca evidenziare che la perdita di spinta al nostro prodotto potenziale
Dal quale poi dipende la realizzazione effettiva della crescita anche in termini benessere economico e vedete la linea gialla segue molto
La linea blu del prodotto potenziale sui consumi alla fine termini di benessere seguono questo prodotto potenziale e
E dovuta alla perdita venti produttività totale dei fattori concetto
Ma economico complicato forse noioso ma
Abbastanza importante e cioè quel residuo di crescita che dipende dal contesto se n'è parlato ieri per esempio dalle istituzioni dalla burocrazia
Dalla mancanza di innovazione da politiche
Che non funzionano cioè non dipende dall'immissione di capitale di lavoro nel processo produttivo quindi prendiamo due Paesi
Ci mettiamo dentro il processo produttivo di questi due date Paesi la stessa quantità di capitale e lavoro uno funziona l'altro funziona peggio
E vedete per esempio che abbiamo uno stacco vedete su abbiamo uno stacco rispetto alla Germania
Un distacco in termini di crescita che si sviluppa nel tempo le differenze tra noi tedeschi solo in termini di produttività totale dei fattori sono responsabili
Per una forbice di PIL pari a quanta quindici punti percentuali nell'arco tutti poco più di vent'anni il che al di là delle valutazioni puramente economiche
A che fare con la vita dei cittadini e gli imprenditori dei lavoratori
Perché
Nell'attesa di quella che alcuni auspicano la decrescita felice per adesso dobbiamo constatare che siamo in una situazione di decrescita infelice
E
La riduzione del PIL pro capite alla fine a che fare con le nostre vite sia come imprenditori che come lavoratori ora
E abbastanza sciocco dividersi in ottimiste vetrinisti anzi questa mia presentazione vorrebbe essere come dire una ventata di positività però mi sembra saggio accettare le evidenze statistiche che raccontano d'Italia
Che fa costantemente peggio dei suoi parterre internazionali consideriamo gli anni due mila i primi anni di questo decennio ecco
Non possiamo non riconoscere che in termini di PIL pro capite siamo l'unico grande Paese che è tornato indietro al mille novecentonovantotto quindici anni indietro più o meno mentre gli altri
Sono andata avanti vedete in questa in questa charter
Abbiamo messo il PIL pro capite del due mila abbiamo calcolato gli indici di PIL pro capite nel dal due mila sette al due mila tredici per una serie di soggetti va bene la Cina triplicato l'India raddoppiato
Possiamo anche disinteressarci di questo gli altri sono andati un po'avanti noi siamo tornati indietro questo qualche cosa vuol dire io ancora sento se top parlare spesso ti
Di una recessione mondiale di una crisi finanziaria mondiale
Però ogni tanto ci dimentichiamo che ad
In Italia abbiamo delle specificità che conducono a questi risultati forse
E forse la nostra crisi e anche diversa e anche più profonda e ha delle specificità che dobbiamo accettare e dobbiamo affrontare
Reagire al declino e dunque è una necessità economica è un dovere nei confronti delle delle nuove generazioni e qui mi piace
Immaginare che
Il provvedimento del Governo nell'ambito dell'Agenda digitale per quanto riguarda le start-up immotivato anche da questa consapevolezza da queste esigenze infatti lavorare sul tema delle start-up innovative sul capitale di rischio
Sugli investimenti in ricerca e per il rilancio dell'istruzione soprattutto tecnica è un buon inizio il dire come scritto il direttore generale la Banca d'Italia le chance di contribuire pienamente allo sviluppo dell'economia sono ridotte in Italia
Non solo per i giovani lavoratori ma anche per i giovani imprenditori guardate che questa distinzione del dottor Saccomanni
è molto interessante ce qui non stiamo
Ragionando di di giovanilismo o di innovazione come come slogan effettivamente le componenti del dell'imprenditoria giovanile
E del del e della disoccupazione giovanile che va certamente ridotta sono importanti per recuperare un tasso di crescita adeguato
E quindi necessario recuperare pienamente al circuito della creazione di ricchezza il potenziale di innovazione e creatività del quale i giovani sono portatori ora
Non è che queste cose in Italia manchino queste idee oggetti relazioni sono presenti nel nostro Paese però minimi pari vivano in modo inefficace
E costoso fluttua no in modo disordinato
E come dire la loro forse in termini di spinta
Alla crescita si disperde
Forse il lavoro del Governo sulle start-up probabilmente vuole mettere ordine e offrire opportunità creando appunto una infrastrutture istituzionali infrastrutture organizzativa
Per fare funzionare questi oggetti queste idee queste relazioni
Attenzione non sono così sciocco da pensare che
Una legge
Il provvedimento possa cambiare le cose in maniera radicale se così fosse in Italia avremmo
Dato il numero e la produzione di leggi avremmo il reddito pro capite del Lussemburgo i tassi di crescita della Cina
Non è così ma
Come dire un'infrastruttura istituzionale che metta ordine e necessaria e bisogna trasformare appunto la ricerca l'innovazione
E l'innovazione in reddito senno
Si rimane sulle sulle carte
E quindi deve essere accolta con favore l'iniziativa del Governo sulle start-up innovative anche se
Non mancano profili di crisi di criticità legati a nostro avviso ha una visione
Troppo industrialista e techno Centrica che rischia di escludere da un grande progetto la maggior parte delle imprese dei servizi di mercato
Qui non si non si tratta di fare di fare polemica però effettivamente la lettura del provvedimento mette in evidenza che tra i requisiti
Ci sono degli elementi che hanno molto a che fare con
Gli aspetti tecnologici trascurando un po'la dimensione dell'innovazione di processo di marketing e un po'l'area dei servizi e quindi si rischia di fare un provvedimento poco efficace in fondo e l'utilizzo della tecnologia che accrescere la produttività non la sua diretta produzione come invece sembra dove si desume
Dalla lette dalla lettura del recente provvedimento dove tra i requisiti necessari per esempio
Per accedere al programma si indica specificamente Grasta carta più innovativa quell'oggetto esclusivo lo sviluppo la produzione la commercializzazione di prodotti e servizi innovativi ad alto valore tecnologico ecco a nostro avviso
Bisognerebbe sostituire ad alto valore tecnologico ad alto valore aggiunto mediante l'utilizzazione della tecnologia perché io posso produrre anche
Dell'odio commercializzare dell'olio attraverso tecnologia efficienti che mi permettono l'elevato marcate allevata remunerazione per i lavoratori quindi se correggiamo questo aspetto
Troppo industrialista troppo concentrico il provvedimento e necessario
Forse anche utile sarebbe utile a riorientare la qualificazione delle start-up per emendare il provvedimento da requisiti formali
Troppo stringenti che invece possono essere sostituiti da requisiti sostanziali più ampio
è opportuno riconoscere in ogni caso che l'innovazione va finanziata con capitale di rischio perché all'interno di un quadro economico istituzionale favorevole alle start-up innovative il ruolo dei finanziatori e centrale più ampio
Di quello rivestito nel casino di capitale del capitale di debito tradizionale in buona sostanza
Il sistema bancario nella sua struttura tradizionale forse non è pienamente adeguato a finanziare a cooperare
La con l'azienda con l'impresa innovativa con la start-up innovative e quindi c'è bisogno
Di cambiare anche da questo punto di vista l'Italia nell'ambito del Venture Capital quindi del capitale di rischio
E in ritardo rispetto al resto della comunità internazionale i dati aggiornati
Vedete dicono sia della bolla della new economy no dal due mila due mila sette tutti sono sceso in termini ricercati dalla la recessione mondiale ha dato un ulteriore colpo
A questo a questo tipo di investimento in ogni caso in ogni caso l'Italia agli ultimi posti come volume complessivo di lancio capitano investiamo
Uno virgola due euro a testa in ricerca innovazione ad alto rischio apprendimento ci confrontiamo con Paesi come la Germania che ne hanno almeno sette volte in più
Siamo indietro bisogna certamente aggiustare la questo questa dinamica non dico colmare immediatamente il il gap ma almeno con ridurlo
Detto in altri termini in Italia abbiamo quattro euro di Venture Capital per cento mila euro di PIL in Germania si è a volte di più in Finlandia Regno Unito è dieci volte di più qui non si tratta di finanziarizzazione dell'economia perché il Regno Unito vedete che sta con i Paesi
Del del nord Europa che non mi pare siano stati mai accusati di vivere questa patologia
Tra l'altro occorre ricordare che cercati dell'esattamente l'opposto della finanziarizzazione dell'economia cioè nel cercare nel capitale di rischio finanzia idee
Non finanzia
Fantasia finanzia fantasia finanziaria finanzia idee cioè
Idee imprenditoriali coopera con gli imprenditori quindi esattamente l'opposto d'altra parte mi pare necessario non cadere nella tentazione del panegirico delle start-up degli acciaccati dalla perché fatti moda
Bisogna verificarne l'impatto sulla crescita di lungo termine ecco l'abbiamo fatto introducendo gli investimenti di Venture Capital in quota sul PIL all'interno di una funzione di produzioni in parole povere lo vedete questa chart
Come si fa di solito il prodotto aggregato il PIL per occupato la produzione della ricchezza preoccupato risponde sia al capitale messo nel processo produttivo che alla qualità di lavoro che vi partecipa che alla quantità e alla qualità di lavoro che vi partecipa
Dopodiché c'è il quel residuo che dipende dall'innovazione del quadro istituzionale dalle infrastrutture dalla burocrazia se funziona non funziona
E tutti questi fattori contribuiscono in modo significativo anche se talvolta oscuro dal punto di vista contabile
A determinare la produttività dei fattori e poi il prodotto per per occupato ecco abbiamo qualificato il capitale tre bis attraverso
Gli investimenti invece il capital nelle loro varie declinazioni gli investimenti iniziali
Investimenti di start-up gli investimenti diciamo finali nel Venture Capital e abbiamo qualificato anche il capitale attraverso un indice della qualità del capitale umano i risultati
Sono questi maggiore l'investimento aggregato in start-up maggiore il tasso di crescita dell'economia qualifichiamo però questi risultati perché diversamente che in altri studi secondo le nostre riflessioni secondo i nostri
Esercizi empirici
Il Belgio capita l'aggregato conta come più del sito capitalizza il capitale quello iniziale
Taluni invece dicono che proprio lo Stato iniziale che conta che conta di più non solo
Nel nostro esercizio noi otteniamo che maggiore l'investimento invece a scapito al Maggiore e la variazione del PIL ma anche ma anche che il
Lo stesso tasso di variazione del PIL la stessa crescita economica genera maggiori opportunità di investimento e quindi maggiore investimento invece il capital queste un risultato più debole di quello che si trova nella letteratura diciamo apologetica del del cercare perché voi capite che se io posso dire a la qualità qualunque sia la situazione del pizzetto investite cercavi dalla risolve i problemi e molto più forte che dire come diciamo noi che la causalità e direzionale
E cerco di sintetizzare i risultati con qualche numero con il solito criterio degli esercizi contro fattuali cioè vediamo cosa sarebbe successo se cosa sarebbe successo il dell'Italia se
Il luogo di avere le il Venture Capital per esempio che sia un effettivamente osservato ne avessimo avuto avesse avuto invece capita per esempio della Germania della Francia questi esercizi vanno presi con grandissima cautela no
Perché esattamente nella logica della saggezza popolare indica nella enorme di che indica l'enorme distanza che intercorre tra dire al fare c'è di mezzo il mare quindi
Esiste una storia dietro le realizzazioni economiche quindi questi esercizi controfattuale in cui sostituiscono variabile con un'altra vanno presi con cautela però tuttavia servono
Per fornire il perimetro della forza dell'intensità delle relazioni stimate ecco nel solo due mila undici con la stessa quota della Germania di venture capital sul per il nostro livello di prodotto lordo sarebbe stato più alto di circa ventinove miliardi di euro
Addirittura di trentasette miliardi con la stessa quota del Regno Unito vedete che sono risultati rilevanti ma non fantasma cuoricino diciamo che sono verosimili
Se poi ci sostituiamo un decennio di storie di Venture Capital dell'Italia con invece capita per esempio della Germania con capitale di rischio della Germania
Otteniamo nel periodo complessivamente centotrentadue miliardi di PIL
In più qualcosa come l'uno per cento l'anno quindi ancora una volta non un risultato straordinario morì sul Tatum molto rilevante date le modestissime prospettive di crescita del nostro Paese probabilmente questi
Queste quel questo prodotto interno lordo aggiuntivo e rilevante e fa certamente recuperato
D'altra parte il il capitale umano
Che comunque molto difficile da misurare anch'esso una rilevanza
Molto forte anzi più forte che l'investimento in Venture Capital ma non parlerò del del del capitale umano perché appunto
La sua misurazione e troppo complessa per essere completamente affidabile mentre vorrei dire qualcosa sul sulla relazione tra
Imprenditoria giovanile
E produttività dei fattori impiegati e crescita macroeconomica ora la variabilità anagrafica non può essere considerata direttamente tout-court un indice di vocazione imprenditoriale da parte dei giovani perché se no sarebbe scade nel modo nel nel giovanilismo
Però è anche vero che bisogna attestare queste queste ipotesi ci sono delle evidenze internazionali che dicono che il maggiore la frazione del degli imprenditori
Giovani sul totale imprenditori maggiore e la crescita del PIL la parità sempre di altre condizioni noi abbiamo fatto questa prova abbiamo
Abbiamo preso i dati provinciali di Unioncamere in diversi anni nel tempo
E abbiamo valutato il l'effetto della quota
Di imprenditori giovani sulla sulla crescita
Del PIL tenete conto
Sapete benissimo che guardando i dati provinciali che vedete sinteticamente e per eccezione suggeriti in questa in cui in questa charter
Anche questi dati possono essere misurati con a qualche con qualche errore nel senso che
Per esempio quando vediamo che la quota di imprenditori giovani molto superiore nelle regioni
Del sud in parte questo sconta il fatto che il mercato del lavoro e particolarmente segmentato non ci sono opportunità di un certo tipo e quindi
Come dire l'imprenditorialità e anche un'opzione di ripiego in ogni caso pur non avendo realizzato esperimenti specifici per le distinguere gli effetti differenziali dell'età anagrafica rispetto per esempio
A alla tipologia di settore alla tipologia di impresa abbiamo riproposto un esercizio che abbiamo presentato qui un paio di anni fa
E sulla base di dati provinciali possiamo affermare che la relazione tra frazione di imprenditori di età inferiore a trentacinque anni sul complesso di intendere crescita economica effettivamente è positiva è caratterizzata da un accettabile grado di significatività statistica
Sempre nella logica degli esercizi
Contro fattuali quindi sempre con quelle cautele che dicevamo prima possiamo affermare che se la quota di imprenditori giovani fosse del venti per cento superiore a quanto osservato quindi non l'undici virgola quattro per cento ma per esempio per commi di colpo quello del miracolo
Passasse al tredici virgola sette per cento a parità di altre condizioni avremmo uno zero tre zero quattro per cento di prodotto interno lordo in più c'
Cinque virgola cinque miliardi ancora una volta un risultato
Importante e rilevante ma non stratosferico non eccezionale questo per sottolineare che io stesso
Prendo con cautela questo tipo di evidenze empiriche perché così vanno prese cioè come un
Con serietà con serietà tecnica tuttavia
La l'evidenza statistica e abbastanza confortante e quindi il recupero completo circuito produttivo te le forse più giovani sia imprenditori sia lavoratori dipendenti o autonomi oltre a costituire
Una centrale la questione di inclusione sociale profittevole nella dimensione della crescita e dello sviluppo
Chiudo
Abbiamo già detto che i recenti provvedimenti sulle start-up sono condivisibili soprattutto se dovessero essere modificati come abbiamo detto
Poco sopra
Quindi recuperando una visione più inclusiva anche nel nella direzione dei servizi di mercato
Tuttavia la questione degli incentivi va apposta sul piano più generale incentivo facilitazioni fiscali la della giustificazione logica cioè sostanziale per gli incentivi
E
La presenza
Di esternalità positive nell'attività che si vuole sostenere c'è in buona sostanza li possiamo giustificare un incentivo ma ho costituito una facilitazione fiscale se queste attività
Ha un valore in termini di benessere per la collettività e questo valore diciamo non viene adeguatamente prodotto se non viene adeguatamente stimolato
L'incentivo deve essere proporzionata a questo beneficio che non passa dal mercato o viceversa
I sussidi rischiano di distorcere il mercato concorrenziale e
Vanificano anche quella ripeto quello quell'azione di riduzione di tazze Spendio ce lo sa
Che il Governo ha intrapreso inoltre
è opportuno ricordare sempre che non possiamo escludere che quando invochiamo incentivi
Questi la gestione di questi incentivi generi burocrazia ed eccessi di intermediazione
Fenomeni socialmente non desiderabili cioè quando c'è qualcuno che deve dare una lira
Poi questo qualcuno va pagato si creano Commissioni si creano Comitato di valutazione eccetera eccetera e certo tutta una burocrazia che per erogare un euro di incentivi magari ce ne costa tre e li prende dalle nostre tasse
Nel caso delle start-up innovative tutta la verità ammettiamolo insistenze quindi di di esternalità positive quindi giustifichiamo
L'idea di una fallisce limitazione fiscale di un incentivo ma questo non può farci dimenticare che il maggiore incentivo per la società imprenditoriale
E la creazione di un contesto se non proprio favorevole perlomeno non lo stile all'imprenditorialità
Allora coltivazione di le normative al capitale di rischio alla valorizzazione del talento al riconoscimento del merito e del profitto socialmente sostenibile mi pare che su questi temi
Passi il rilancio del Paese da questi temi passa il rilancio del Paese e passa da un lungo
Il duro lavoro che deve certamente proseguire nel futuro prossimo grazie
Grazie a lei è una bella un saluto anche da parte mia naturalmente voglio in apertura ringraziare subito il presidente Paolo Galimberti per avermi rivolto questo invito e sono molto contento di essere qui questa mattina soprattutto
Per commentare quelli che sono stati nel tuo alcuni numeri drammatici che sono emersi nella prima giornata della a di queste riunioni innanzitutto dagli vorrei partire e l'abbiamo
Sentite le riportano oggi gli organi di informazione abbiamo parlato anche noi a Sky TG ventiquattro numeri che sono importanti ma che danno anche il senso di come lui timidi segnali di ripresa
Che durante l'estate avevano fatto ben sperare o comunque avevano cominciato a porre la questione magari in una visione più ottimista purtroppo sono svaniti
I numeri che abbiamo sentito ieri che sono poi quelli che ricordava anche Mariano Bella nella sua presentazione parleremo anche dei temi che ha toccato le valli dice si siano è una congiuntura negativa internazionale ma attenzione perché c'è un tema che tutti italiano la crisi più gravi da noi perché
Perché da noi e ricordo quello che avete raccontato anche ieri nella relazione da noi ci vogliono trentasei giorni lavorativi per pagare le tasse per pagare tasse che sono pesanti con una pressione fiscale che grava
Sulla schiena sulle spalle delle impresa soprattutto di quelle medio-piccole italiane
E poi ancora i novantacinque miliardi di euro di debito che la pubblica amministrazione a nei confronti delle imprese italiane
Una stretta creditizia che purtroppo non sta accennando a diminuire ma anzi che si fa sentire sempre di più in un contesto
Dove lo sappiamo il ruolo dei costumi è fondamentale
La nostra crescita la nostra economia si fonda per l'ottanta per cento sui consumi consumi che l'Osservatorio deve ancora indifesa una perdita stimata dell'oltre tre per cento per i duemila e dodici e purtroppo lo sappiamo le aspetti nel periodo mille tredici ma non soltanto per l'Italia nell'Unione Europea dagli ultimi numeri che sono stati pubblicati sono ancora a tinte fosche manco un numero che ancora non abbiamo ricordato io vorrei aprire proprio questa tavola rotonda insieme
All'origine Angeletti ricordando il numero che riguarda la disoccupazione Chiappetti con un aumento di oltre due punti percentuali in un anno siamo adesso al dieci virgola sette per cento e con una dieta l'azione che è stimata per il due mila e tredici arrivare all'undici virgola cinque per cento e difficile purtroppo poter impostare pensare a una ripresa dei consumi Angeletti
Non ne riesco ad essere ottimista quindi malgrado si sette no
Malgrado che come io ogni tanto dico a mo'di battuta un sindacalista deve essere ottimista per Statuto è un esercizio veramente complicato
Non vedo nessun
Elemento
Che possa
Indurre a
Una previsione per i prossimi dodici mesi migliore
Di quello che abbiamo
I gli elementi che riducono la competitività delle nostre imprese
E quindi producono disoccupazione mi interessa soprattutto la conseguenza
Ricorso dell'Energia della logistica
Non diminuirà
Rappresenta circa
Il trenta per cento in più della gli altri Paesi europei
Di costo della
Regolamentazione
Prima il relatore faceva una battuta
Nel rapporto tra regolazione crescita del PIL
E noi ne siamo una testimonianza
Più commenta la regolazione il numero delle leggi più il nostro PIL diminuisce
Non si vede francamente nessuna prospettiva ragionevole in questa direzione il costo del dei finanziamenti
Io e la disponibilità di dei finanziamenti
Non
O metterà adesso anche senza mettere nel conto come dire i disastri prossimi venturi di Basilea
Non c'è nessun elemento che possa
Indurre a pensare che la situazione migliori
La produzione industriale sta diminuendo anche in Germania in Francia
Ora in Cina
Sembra che si sia stabilizzando cioè che comunque non ci sia un
Se non ci sarà un atterraggio più o meno duro non ci sarà sicuramente una ripresa
A non c'è nessun pari a parte gli Stati Uniti d'America che hanno problemi di
Di Bilancio statale di rapporto fra le tasse quindi anche lì
Non esiste nessun elemento per cui possiamo realisticamente sperare
Che
Il contesto internazionale possa a favorire una un miglioramento dei nostra economia
Quindi
Ad essere non pessimista ma secondo me è realista noi abbiamo di fronte a noi dodici mesi che
Oltre dodici mesi
Non sono francamente nel
In grado di pensare che
Si possa essere valutazioni realistiche i prossimi dodici mesi saranno dodici mesi nel quale la nostra situazione economica non migliorerà
Noi
Potevamo fare delle cose
Al nostro interno per
Fronteggiare la
Tendenza negativa della nostra economia il declino
Perché purtroppo di questo si tratta
Di reddito e di e di occupazione adesso se uno guarda statistiche del rapporto tra noi e gli altri Paesi di Eurolandia
Il reddito pro capite al bar magari anche qualche anno indietro rispetto a quello che
Prima del due mila si accorge che la discesa del nostro reddito pro capite spaventosa da brivido
Quando
Meno di quindi un po'più di quindici anni fa avevamo reddito pro capite del trenta per cento superiore alla media della UE adesso stiamo
Leggermente sotto alla media
Quindi abbiamo consumato molte
Molta ricchezza
Potevamo fare le qualcosa per fronteggiare questo declino
Ed era
Quella che chiamiamo così semplificazione
Cioè a ridurre tutte quei costi che sono purtroppo la conseguenza di un intermediazione a
Tra lo Stato e le imprese i cittadini eccessiva soprattutto troppo policentrica
Questo è il nostro problema noi abbiamo un problema di diffusioni eccessiva dei vuoti nelle quali si prendono delle decisioni politiche
E
Il solo fatto che siano tanti
E
Sovrapponibili
Produce molti problemi alcuni anche di ordine etico relative al Codice penale
Ma sicuramente per tutti questi aspetti noi più o
Fare delle cose un po'più
Efficaci in termini di aumentare la competitività e la produttività soprattutto nel servizi pubblici
Tutte queste cose che erano
Come dire non condizionate dagli eventi esterni né dai risorse
Non avevamo ma frutto banalmente semplicemente della capacità di prendere delle decisioni anche se non sicuramente molto popolari o perlomeno
Non può non all'unanimità
E tutto ciò non l'abbiamo fatto abbiamo fatto una sola cosa
Una
Tutela sono state molte belle parole abbiamo tagliando le pensioni
Al
Capisco che ci possono essere quelli che sono d'accordo su questa operazione o quelli che non sono d'accordo io ovviamente sono la seconda allora però
Bisogna oggettivamente ride che è stato fatto solo questo tutto il resto e aumentare un po'elastico ovviamente non ha fatto altro e contribuire velocemente nella per nell'accelerare nello spingere verso la recessione quindi noi siamo adesso un paese che
Che è stato sistemiche che è cresciuto meno degli altri quando gli altri crescevano
E non abbiamo avuto gran particolare sofferenze
Perché un conto è
Crescere un po'
Magari troppo poco no però
Si migliora
Ci può essere solo come dire l'amarezza e dire si poteva migliorare di più ma adesso siamo
Peggiorando Ciracì siamo impoverendo e questo sta producendo un
Grave disagio
Sociale
E
E chiudo con un'ultima considerazione che non è secondo me meno importante di tutti gli altri aspetti economici che prima abbiamo affrontato
Che il la
Condizione sociale
Siccome io non credo francamente che ci si possa impoverire
E aumentare la felicità
A meno che ma questo non è la storia non è mai capitato quindi non vedo come sia possibile a meno che non tutti quanti si ci imponga richiamo contemporaneamente allora forse
Si può pensare a una decrescita felice
Ma questo guardie in natura quindi adesso noi stiamo sperimentando l'unica forma di decrescita
Possibile a quella dolorosa
Quella nella quale un numero crescente di italiani
Si sta
Impoverendo relativamente e in assoluto
Relativamente agli altri italiani o agli altri europei e in assoluto perché sta riducendo è a una caduta di di reddito
Se poi aggiungiamo che superata la soglia gas siamo già superando del tasso di disoccupazione del dieci per cento a perdere il posto di lavoro
Non sono solo
I giovani
Suo comincia
Cominceranno
Ad essere persone di cinquanta
E
Non è esattamente la stessa cosa
In termini di drammi soggettivi delle singole persone colpite e neanche dal punto di vista sociale e politico
Ecco perché occorrerebbe sul serio fare una
Avere la possibilità di fare ciò che diciamo
E questo risiede a però alla politica
Io ho sempre pensato che l'assoluzione del governo tecnico era una soluzione teoricamente
A in grado di in
Invertire la tendenza
Ma solo teoricamente perché le decisioni politiche non possono che essere prese da chi ha poi la responsabilità politica perché il tecnico poi si è visto non è nelle condizioni
E stiamo perdendo un sacco di tempo
Stiamo perdendo molto tempo
E questo francamente non aiuta a ad essere ottimisti
Perché rinviare continuamente le decisioni difficili è una bellissima abitudine che abbiamo
In Italia e che finora c'è solo costata
Nella
Pagando come dire in termini di aumento del debito
Ma adesso non abbiamo più il secondo media risorse per perdere altro tempo ecco perché francamente non è non è semplice essere ottimisti
Grazie grazie Luigi Angeletti mai sentire dessero
L'economista direi che lineari invertire la tendenza questa era un po'il messaggio conclusivo di Angeletti come si fa invertire la tendenza in un contesto come questo
In parte però io ti chiedo si è già invertite c'è rispetto a come stava il nostro Paese un anno fa
Attraverso la riforma delle pensioni attraverso altri interventi che sono stati fatti da questo Governo se già contribuito a invertire la tendenza per un Paese che lo ricordiamo a causa anche delle turbolenze sui mercati finanziari e la pressione che era posta sulle
Nostro debito pubblico come su altri in Europa si trovava ad essere in una situazione davvero critica ed è poi ricordiamocelo perché poi chi questa sale ci ascolta lo sa bene quella parolina spread con la quale tutti ci siamo riempiti la bocca
Alla fine a una ripercussione dirette per chi fa impresa tecniche richiedere finanziamenti per chi viene e mettere debba onde o altro si trova ad avere un gap di competitività drammatico rispetto ai concorrenti europei
In effetti io penso a volte questo si dice sempre l'Italia ha la memoria corta pensa dico
Oggi lo no non lo lo vediamo moltissimo questo questo fenomeno un anno fa io mi ricordo benissimo la situazione in cui eravamo
In me lo ricordo perché quotidianamente io ricevevo e-mail e telefonate da amici che stavano gli Stati Uniti che stavano hanno Jorge che stavano a Berlino che stavano a Londra
Ricevevo telefonate dai miei amici e e familiari restavano Italia terrorizzati cosa dobbiamo fare
Quindi stavamo parlando se andare cosa fare vedete dei dei propri risparmi cosa succederà le pensioni la situazione come ricordato anche Monti qualche qualche giorno fa visto che sono state citate
Tagli delle pensioni dovrebbe ha detto meglio riformare le pensioni che non pagarle perché la situazione era arrivata a un livello tale in cui tutto il
Il resto del mondo scommetteva sul default dell'Italia letteralmente
Quindi io a volte penso che non ci si ricordi la gravità della situazione in cui eravamo
Rispetto alla situazione economica rispetto all'atteggiamento degli investitori internazionali rispetto alla credibilità internazionale che il nostro Paese aveva
Quindi da quel punto di vista lì io credo che i cambiamenti siamo stati in ormeggi dovremmo ricordarci di un pochino tutti i giorni poi certo
Siamo nella situazione ideale la sia no ci sono cose che potevano essere fatte meglio certo ci sono delle cose che magari
Si potrebbero fare meglio in futuro me lo auguro perché ci sono tante cose su cui ancora lavorare
I segnali di cosa si può fare segnali di ripresa si sono critici se guardiamo solo al nostro interno se ci guardiamo solo dentro chiaro ci sono molti segnali
La disoccupazione è vero che è cresciuta ma non
Non mi ha particolarmente stupido perché due tre anni fa a ne parlavamo già quando il Governo precedente diceva
Ma qua va tutto a meraviglia perché la disoccupazione è bassa
Perché stiamo sotto la media europea lo dicevamo già tre anni fa dicevamo è sotto la media europea perché abbiamo un sistema di a morte Torri sociali che statisticamente ci aiuta con la cassa dell'integrazione tutto quanto nel giro di due tre anni la disoccupazione arriverà all'undici per cento
Ci stiamo arrivavi cenando era quello che si diceva tre anni fa non
Non è una è quello che sta succedendo è vero quindi si sta allargando questa questa fascia
Però se guardiamo fuori dal mondo cioè fuori dall'Italia nel mondo
Ci sono anche delle delle quote dei settori che stanno crescendo e ci sono delle zone che delle aree geografiche stanno facendo bene degli ambiti industriali degli aspetti dell'innovazione ci se c'è una una rifiorire un rinascimento tecnologico
A livello internazionale che è sorprendente e molte aziende anche italiane che oggi riescono a far fronte alla crisi e ce ne sono perché non sono tutte un disastro le aziende italiane ce ne sono tante che riescono
A a sopravvivere a farlo bene e e con successo lo fanno perché hanno queste e caratteristiche investono molto in innovazione tecnologica guardano al resto del mondo sanno cogliere delle opportunità nei mercati emergenti
La Cina quest'anno sicuramente cresciuta meno degli anni scorsi si è parlato del rallentamento della Cina ma insomma era stata una crescita dell'otto otto e mezzo per cento per l'anno prossimo è previsto all'otto le otto sono tassi che voglio dire
Lo stesso per il Brasile lo stesso per l'India e io quando giro in questi Paesi vedo tantissimi imprenditori soprattutto giovani è vero che c'è la la la le le nuove generazioni hanno una capacità di a andare all'estero di muoversi di cogliere l'opportunità di relazionarsi alle al resto del mondo
E anche per questo io mi mi de primo molto quando vedo come sono trattati le nuove generazioni in Italia con quale paternalismo con quale sufficienza e confesso io glielo devo dire Angeletti mi approprio
Mortificato la frase che lei ha detto non è la stessa cosa se perde lavoro un giovane o se la perdo un cinquantenne io sono molto molto più d'accordo
Perché
I giovani che in questi anni
Noi abbiamo lasciato indietro i giovani che oggi da anni vivono in situazioni di disoccupazione e vero alla ci allarmiamo per la disoccupazione al dieci per cento ma ricordiamoci che quella giovanile supera il trenta
E che comunque fra i giovani quindi i giovani che oggi in questi anni hanno vissuto la situazione di sotto occupazione di disoccupazione di precariato sono giovani che si porteranno le cicatrici per il resto del lavoro della loro vita
Sono trentenni che hanno davanti in futuro produttivo che a subito delle forti ferite che potrebbero dare un contributo e che non sono in grado di darlo
Sono giovani che hanno i bambini
Piccoli quindi questi sono giovani famiglie in cui si sta formando L'Italia di domani bambini piccoli che crescerà hanno in famiglia in condizioni socio economiche peggiori di quelle delle generazioni precedenti quindi probabilmente questo impatterà
Sul loro accesso all'istruzione sull'ora accesso le opportunità sulla loro capacità di andare all'estero di formarsi in maniera qualificata
Quindi se noi non investiamo in queste fasce
Se noi non ci mettiamo nell'ottica che quello deve essere l'investimento e la priorità di questo Paese noi ci giochiamo il futuro e continuiamo a galleggiare anno per anno e andare sempre un pochino più giù anno per anno a incolpare
La crisi del del due mila e otto come prima si faceva la crisi del due mila uno come premessa c'è la crisi del novantasette
Però questo è il frutto anche di ritardi e di una cultura di un atteggiamento che noi ci portiamo dietro quindi molti di questi problemi che noi ci ritroviamo dal valutare oggi non sono solo frutto della crisi sono problemi strutturali che ci portiamo avanti da tanti anni e che sono legati a questo atteggiamento incluso in e siccome se ne parla
Sempre poco quando si parla di impresa di crescita economica non non qui perché io sono tenute in altri venti posti voi avete parlato spesso di questi temi ma il tema dell'istruzione
Della formazione della scuola e dell'università perché noi su questo punto abbiamo dei ritardi enormi enormi e però a e c'è un impatto fortissimo uno dei fattori
Di correlazione maggiori tra la performance economica tra la crescita delle aziende la loro capacità di internazionalizzarsi e l'istruzione è altissima
E noi questo cappe non lo stiamo recuperando
Anche tra i nostri giovani io non so come facciamo a lamentarci completo personaggi illustri che si lamentano perché i nostri giovani vanno troppo all'università e poi non trovano lavoro perché ci sono troppi laureati quando il tasso dei Lauria
Tra i nostri trentenni e la metà pari pari di quello che c'è negli altri Paesi europei per non parlare del livello di istruzione fra le fasce
Di dieta anche più elevate io credo che questi siano problemi di cui bisogna
Discutere investimenti ricerca agli investimenti innovazione investimenti in istruzione e investimenti nelle fasce giovanili che sono quelle che ci porteranno dopo la crisi perché quando finirà questa crisi noi dobbiamo puntare saranno queste persone
Che aiuteranno a costruire il sistema produttivo di domani
Referente
Annessa a
Fuoco appuntato l'obiettivo su quelli che sono dei mali strutturali si è parlato dell'importanza di investire del credere nei giovani quindi investire informati sì ore istruzione ma tutto questo ha un costo tutto questo richiede risorse roviniamo voi il tema fondamentale nel purtroppo di risorse oggi non ne abbiamo
è aumentata la pressione fiscale aumentata sull'impresa è aumentata sui lavoratori aumento atto su qui
A la casa di proprietà è aumentata per tutti perché perché come abbiamo ricordato insomma non tutti hanno la memoria corta per fortuna in questo Paese anche se un vizio un po'dell'Italia come si ricordava poc'anzi però ricordiamo tutti che è stata dettata da una necessità
Ecco a questo punto vorrei dare la parola politica visto che abbiamo
Illustri rappresentanti qui su questo intorno a questo tavolo che come è stato fatto sull'altro versante perché le risorse si reperiscono in due modi aumentando la pressione fiscale e tagliando invece quelli che sono i costi dell'apparato
Burocratico del Paese
E poi fatemi usare un'espressione che è un po'demagogica che va tanto di moda in questo periodo ma rende bene l'idea i costi della politica e la parte dall'onorevole Crosetto subito la domanda sulla avete fatto abbastanza nuova lei tra poco torneremo alle urne e torniamo
A votare con lo stesso numero di deputati per lo stesso numero di senatori non si è fatto nulla gli scandali che sono partiti negli ultimi mesi da settembre in avanti ci hanno raccontato anche un sistema degli enti locali che non utilizza forse appieno
Nel modo più corretto delle risorse che i cittadini immettono a disposizione e così si è visto che diciamo il bilanciamento
Nel mettere a posto i conti dello Stato fra tagliare le spese e aumentare la pressione fiscale purtroppo è una
è una bilancia che pende tutta dal dal lato che abbiamo raccontato per secondo Crosetto
Non era non voleva farla Galletti ben operato
Pensiamo anche noi Ballaman nel senso che
Chiedo che mi arrendo cioè non risponde
Cioè siccome la risposta scolla domanda presuppone una risposta che lo poche Spencer è unica dico certo ha ragione
Me lo sono trovato di provocazione cioè nel senso che
Uguali il fatto che
Cioè ad una domanda che dice ma quanto fate schifo
Come categoria
Prende la risposta abbastanza difficile perché o uno dice sì la categoria fa schifo però io sono diverso
Cosa c'è anche un cosa lauree pacchetto Nieri nuovamente la legge non ho avuto che secondo i quali
Uno che abituato e continua a fare l'imprenditore fino a prima che entrasse in politica tutto sommato tutti
Adesso è andato Sangalli ma
Noi trattavano con rispetto e per il fatto di serietà del Parlamento quando e se li chiama l'onorevole si vede l'odio addosso non è facile no non è fatto in questo momento a rappresentare le istituzioni centrali farlo non è facile ma non è una giustificazione
Guardi io parto da questo
Dal dal suo ragionamento per per cercare di
Di dire non soltanto qualcosa di di banale ma anche qualcosa di positivo c'è un'incapacità
Generale di questo Paese parte dalla politica ecco riguarda tutto quello che il pubblico di cambiarsi di auto generarsi
Cioè
E reale
Di fronte anche di fronte a quello che sta succedendo
Perché guardate mentre gli organismi umani l'istinto di sopravvivenza
Fa avere reazioni nei momenti più difficili quello che io sto constatando ma mi metto all'interno del ragionamento
E l'incapacità di assemblee collettive di mettere assieme le sensazioni che se tu ti prendi uno per uno
Sono trasversale a trecentoquindici persone quando diventano collettivo diventano paralisi
Io trovo assurdo
I mesi discussione sul cambiamento elettorale la discussione sul taglio del parlamentare voi calcolate che
La solubilità è doppia perché sono pronto a scommettere l'ottanta per cento degli attuali rappresentanti Camera e Senato non ci saranno aprire il prossimo anno
Cioè la cosa surreale
E che la l'incapacità di cambiare le regole
è stata fatta da persone che sono destinate sono morì Turi per dirla la lattina
Non ci saranno l'ottanta per cento dei della Camera e Senato salvo diverse profondamente verso il prossimo anno quindi neanche con la logica di poter fare un atto nobile alla fine di un percorso si è riusciti a fare l'atto nobile per adesso
Quella legge elettorale quello del TAR
Volete una spiegazione razionale
Non lo so non lo capisco dall'interno
E cerco di darne una
Per darvi delle suggestioni che non siano le solite banalità che possiamo dire
Intanto guardate le istituzioni di questo Paese non sono fatte
E non sono costruite per rendere possibile l'esercizio di rappresentarsi
Del popolo
Se voi Vieste la Camera
E Angeletti dal per magari la vive un po'di passaggio quelli vendereste contributivi faccio due esempi banali
Decreto sviluppo
O legge enti locali
Decine di parlamentare che sia dalla legge cerca riportarla loro idea allora idea si chiama emendamento no il tentativo di cambiare una legge magari migliorarla si chiama emendamento
L'ammissibilità degli emendamenti
Non viene non è una scelta politica
è una scelta burocratica
Faccio l'esempio di quello sugli enti locali l'ottantanove per cento gli emendamenti sono stati giudicati inammissibili no dal
All'interno di una riflessione politica sull'utilità o meno la riflessione tecnica fatte da persone non elette immutabile
Quell'undici per cento che hanno superato questa fase
Sono andati al vaglio della ragioneria dove ne sono stati bocciati un alto novanta per cento
Quindi sono rimasti il due per cento
Perché vi faccio questo esempio che può non sembra evidente
Perché quelli che ogni noi eletto per rappresentare nel momento legislativo le esigenze che vengono dalla base
Quando si trovano a dover lo esercitare in realtà sono
Nell'impossibilità e nella loro incapacità di farlo
Perché in realtà e Unione questa rende conto quando va in un Comune la Provincia in una regione
C'è
Una politica e poi c'è quello che conta molto di più che molta più nel tempo che la parte l'apparato burocratico di questo Paese
L'incapacità reale della politica
Non è quella banale di cui parliamo banale significativa per il rapporto coi cittadini del taglio dei numeri
O della legge elettorale e l'incapacità di governare questo Paese
Guardate io sono
Faccio sempre questo esempio quando parlo con mio figlio per sedici anni se io chiamo al meglio l'architetto nel mondo e faccio il più bel progetto del mondo ma poi non c'è il geometra
L'elettricista che ho fastidio l'idraulico mi allaccio a mare i tubi
Il muratore che porta la carriola rimette la metà del cemento che serve
E quello che con la draga scava per gettare le fondamenta lo fa
Non sono si va intorno
Il più bel progetto nel mondo non diventerà mai niente di serio
Questo Paese reso bitumate pensare questo Paese abbia un colpevole no perché ragioniamo così questo Paese non funziona perché un corteo
Questo Paese se non funziona e perché ha una somma di colpevolezza
Siccome il pesce puzza dalla testa la prima sono quelli a cui abbiamo fatto più potere quindi la classe politica ma che
Longitudinale
Cioè che attraversa dal dall'inizio alla fine
Questo Paese io sono convinto lo dico da tempo e su questo magari Angeletti o Stefano
Non sono d'accordo
Chi fin quando non si introduce nel pubblico sia sulla parte politica sulle sue parte bisogna burocratica il concetto della responsabilità e del fatto che chi sbaglia attacca
Il chi lavora bene può essere premiato cioè fin quando non passa quel principio generale non esisterà possibilità di cambiare il corso di questo Paese c'è fin quando
Dal
Presidente del Consiglio al Sindaco ma al funzionario io non avrò la possibilità di far pagare gli errori personalmente
Di licenziare chi non produce o più svolge ma il proprio lavoro licenziare non di
Richiamare
Non di trasferire di ufficio non demandi mandava a fare danni in un'altra parte dopo che li ha fatti di una parte del Paese
E di premiare invece quelli che fanno l'opposto noi non metteremo le tre condizioni perché questo Paese migliori vi faccio un esempio e poi non voglio portar via troppo tempo personale perché sono abituato
Io arrivo alla difesa perché siccome avevo qualche problema di rapporti ero responsabile economico nel mio partito poi con Tremonti non c'è mai stato particolare in cantiere viene in mente dava mandato alla difesa è come una volta
Rimandare l'esilio all'estero mi ha mandato a difesa con una russa e più o meno come essere mandati in esilio in Francia presa stata un'esperienza straordinaria per l'ho conosciuto mondo straordinario
E vi faccio un esempio personale io facevo come facevo in azienda da me
Potete chiedere a quelli della difesa sette del mattino in ufficio
Undici tanto a Roma non c'è nient'altro da fare che lavorare pronti non la mia famiglia non è a Roma
Avevo un ufficio di persone che collaboravano con me siccome sono militari facciano i miei orari con una differenza
Io ho avuto quindici persone che hanno fatto nel mio ufficio i miei orari senza che io avessi la possibilità di pagarle
Senza che io potessi loro deciderà il sottosegretario d'intesa di corrispondere loro quello che sarebbe stato dovuto se loro verso lavorato come nel privato perché per legge non era impossibile
In uffici di fianco c'erano persone che non facevano niente tutto il giorno e pendevano lo lo stesso stipendio
Questo è lo Stato in cui viviamo
Se io nomino alle basi questo principio non esiste ricetta politica partito
O persona che possa cambiare invertire quello che succede in questo Paese
Non
L'ostinazione
Ostinazione e partono adesso e non lo dico perché fin qua perché sa che dico quello che penso farlo a una dei sindacalisti che stimo di più in Italia fin quando il sindacato non capirà che la difesa e di chi lavora
E non di chi occupa un posto di lavoro e che questo e ancora più
Infine
Anche all'interno del pubblico impiego
Noi non andremo da nessuna parte
Perché capi il problema prima abbiamo parlato di investimenti ha parlato
Scusatemi agli investimenti
Nell'istruzione no ma noi quando parliamo in questo Paese distruzione all'università
Normalmente parliamo di cose che sono importanti interessante ricerca ma per la fine parliamo sempre di stipendi di persone
Di spesa pubblica che
Prendiamo oggi per i prossimi quarant'anni
Perché in questo da noi il problema dell'istruzione il problema della scuola e che sempre parlato di scuola per quelli che insegnava non per quelli che potevano essere formati
Quando noi parliamo di scuola in questo Paese parliamo di interesse di categoria degli insegnanti in meno impone a scuola e la formazione il problema della sanità non sono i meriti e la salute
Cioè abbiamo invertito il ragionamento in quel campo
Quando io sento non so se sia vero titolato conferma perché l'ho sentito in televisione non so mai se sia una cosa vera che ho quarantasei mila distacchi sindacali nella scuola
Ma una scuola che ha quarantasei mila persone che sono distaccate dal fare altro
Per presentare manca il personale e sostenibile in un momento economico questo tipo no
Allora il tema
E il coraggio di uccidere alcuni tabù
Che nessuno ancora sedici
E che sono quelli che necessariamente renderanno il nostro futuro impossibile cioè se io parto con una zavorra così con delle catene così è impossibile arriva da nessuna parte qual è il tema il tema è me la faccio io la domanda
Mi censuro sulla fra
E perché no
Voi che siete stati al Governo accuse stato nei periodi non la faccio io
No
Ma guarda mi impegno a quella mi pongo con la sua ben poco da solo
Per mancanza di coraggio per mancanza di idee perché non si può scusate mi scusi intanto il mio rapporto con Tremonti e noto da da una vita equina tanto
è noto a tutti perché non posso avere come Governo di centrodestra un ministro che in realtà è un socialista
E non ha nulla di centrodestra per quanto sia una delle persone più intelligenti che io abbia conosciuto in questo Paese
Perché il coraggio in questo Paese di fare politica di centrodestra lasciando fare al centrosinistra le proprie politiche
Facendo fare battaglie quando governa lordi certi pur facendo noi quelli che dovevamo fare noi batta andava fatta
Ma questa è secondo me la scommessa sul futuro la scommessa sul futuro e il coraggio di fare cosa che in questo Paese non vanno di moda ma sono necessarie per sopravvivere
La guerra anch'io considero veri è un dramma per del lavoro cinquant'anni perché le due figlie di venticinque che non trovano lavoro è un dramma perdono quando è un figlio di un anno
Poi un figlio di due anni e non è la casa che magari quelle cinquanta anni è riuscito pagato in questi venticinque anni io però non voglio dividere fare una gara se più grave avere cinquant'anni per dar lavoro fare una gara se è più grave averlo avente
C'è il tema costruire le condizioni per cui nel possiamo ancora permetterci nel futuro
Di aiutare quelle cinquant'anni o quello di venti con con un prelievo collettivo che consenta di andare a eliminare in un Paese che decide di stare assieme quello che la vita file similari ma questo lo fai se è una produzione di ricchezza
Siamo tutti d'accordo che il prossimo anno Angeletti sarà peggiore di questo ma se il prossimo anno peggiore questo quello successivo perché dovrebbe migliorare
C'è quello shock non può essere quello io non condivido io non penso che questo Governo abbiamo fatto il proprio lavoro
Vi spiego perché perché non c'è mai stato prima e non ci sarà mai dopo un Governo con il potere che ha avuto queste
Perché non ci sarà mai più un governo a cui un Presidente alla Repubblica firma qualunque decreto e non ci sarà mai più un governo in cui il Parlamento ratifica qualunque Lecce
Non c'è mai stato discorsi sessant'anni non ci sia nei prossimi perché la decisione di sospendere la democrazia
Inc importante
Cioè il vantaggio è tutto questo Governo voi pensate che c'era la Bersani Lorenzi non parlo di noi o qualunque altra nel pupillo qualunque altro nel prossimo
No quest'anno è stato un anno di amministrazione speciale se in quest'anno di Amministrazione Speciale i risultati sono il due virgola nove per cento di deficit quest'anno che
E quello che dice l'Unione europea perché quello che dice l'Unione europea l'altra l'altro giorno alla previsione europea io ho letto due virgola nove per cento di di di deficit quest'anno se quello è il risultato
Allora probabilmente nessun altro Governo può invertire questa cosa
Su questo tema dobbiamo porci il perché l'utilizzo di decreti legge
I LEA velocità di ratifica avuto questo Governo sognate lo nel futuro o meno di riforme costituzionali c'è non c'è nessun altro
Stante stante la Costituzione
Qui sopra colpito dal Governo precedente ha usato un po'di fiducia e ce lo ricordiamo tutti ad essere una grossa maggioranza parlavamo perderemo agricolo di Prodi riguarda
No ma guarda sarà guarda i tempi di ratifica del dei due rami del Parlamento di provvedimenti seri quello Prodi Berlusconi abbiamo invece Ventricelli querela
Ma la sessione di risultato alla fine della situazione di emergenza
E il due virgola nove di velocità
Se il fatto che ci fossero persone totalmente staccate da promesse elettorali interessi cioè mi pare questi ministri e Angeletti ne è testimone perché si confronta col massimo esempio all'interno del Governo
Tutto hanno tranne che lo ha fatto attività di essa simpatici noto che c'è non antichi cercano di tutto per non esserlo per il campione
è quella del lavoro no cioè non si pongono il tema di piacere di prendere voti deve alle promesse elettorali e quindi hanno una libertà che nessun altro avrà perché Fassina quando fronte alla campagna elettorale per Bersani o per Renzi dia delle cose che assunti
Dal personale e sociale diciamo così per
Devolution spicciola va affettuoso
Caldo
Quando francamente questa cosa dirette delle cose di confronti a rete con la vostra base sociale e sarete in qualche modo legati nelle cose che diretta rispetto a questo Governo legate delle promesse legata a una storia debba lega per il in base a dei riferimenti sociali
Quindi quest'anno poi io lo considero ecco in questo condivido Angeletti tranne la riforma delle pensioni
C'ha avuto un'incidenza avrà un'incidenza sui conti il resto è stato un anno inutile anche perché noi abbiamo provato decreti leggi poi non ci sono i decreti e motivi non capisco perché approviamo delle leggi sentì decreti attuativi ha ben detto l'abbiamo fatto le riforme e poi non diventano riforme diventa difficile ma questo è per dimostrarvi
E capisco che una cosa controtendenza che voi non andrebbe detto bisognerebbe assecondare la marea e che con la bacchetta magica
Nonostante poteri superiore a tutti gli altri nonostante intelligenza capacità tecnica mondiale la bacchetta magica
Nessuno c'era
C'è da questa crisi si esce con un'assunzione collettiva di responsabilità che passa attraverso mi dispiace non politiche liberali o di destra passa attraverso delle scelte dure che tolgono tutele
Ho blocchi di potere che hanno tenuto fermo a questo Paese e che lo tengono a fare se guardate la curva di crescita dei crescita del PIL c'è stato un momento in cui queste
Questa possibilità di interdizione che la parte pubblica sulla crescita non aveva particolare
Non ho avuto particolare peso poi man mano che questa si è enfatizzate diventata più potente che le regole sono mancate il potere di questa Procacci aumentata e le questo profezia non ha mai pagato
E scesa la curva del prodotto interno lordo è sceso questo incide sulla nostra sulla nostra possibilità di crescita più di altro ma questa è una cosa che lo fanno tutti assieme e questo Governo poteva fare o nessuna
Delle coalizioni in campo sarà in grado di fare da sola
C'è l'occasione era questo Governo perché io penso che
Stefano o altri ha problemi a dire che bisogna intervenire
Passatemi il termine sull'articolo diciotto per primo sui dipendenti statali per far pagare quelli che hanno sbagliato se non facciamo tutto quello che il pubblico se non facciamo questo passaggio difficilmente possiamo costruire quello che ci
Grazie
I distaccati a scuola sono il due mila controllato Angeletti quindi ho in mente
La fonte di informazione non era precisa allora la ringraziamo Guido Crosetto perché sta ma
Punta il tema
Il tema toccato era insomma impegnativa quello che poi bene o male insomma un po'tutti quelli che non appartengono al mondo e la politica senza un forte scollamento che sembra esserci in questo momento tra le istituzioni quello che sta su cedendo e quello che accade nel Paese ed è quello che provoca anche quello che viene caratterizzato con il termine antipolitica no una clima di sfiducia
Giustamente la domanda cui cercato di rispondere Crosetto facendo una cosa non nascondendo sì assolutamente e quella che poi un po'tutti no dalla platea si è visto chiaramente sono esserci si pone e quello ma perché non l'avete fatto prima
Ecco allora io però voglio andare un pochino oltre le sto chiedendo la Stefano Fassina perché
Sarà diversa la prossima volta perché poi questo tema vi erano allora se vogliamo archiviare il passato perché purtroppo quello non lo si può cambiare
E allora se è vero che c'è una catena di responsabilità senza però attenzione incorre nella generalizzazione perché se tutti sono colpevoli non c'è nessun colpevole quindi
Nessuno può e si assume la responsabilità il tema di una società meritocratica che poi è un tema anche che caro anche Irene Tinari più d'una volta se n'è parlato ci perché l'Italia non diventa da Paese governato invece fatemelo dire spesso da una a un'élite che sempre la stessa e che la Moldova la mobilità sociale enorme enorme per usare une conformismo ecco
Accantonando il perché non l'avete fatto ma parlando invece del futuro perché questa volta Fassina sarà diverso
Grazie dell'invito
La domanda impegnativa proverò a fare qualche rapida riflessione a me pare che per provare con un qualche possibilità di successo
A fare in modo che la prossima volta sarà diverso io credo bisogna fare un'analisi corretta della situazione del dove siamo ho sentito poi negli interventi che mi hanno preceduto
Tante riflessioni condivisibili però lo dico senza nessun arroganza e col massimo rispetto per tutti coloro che le hanno fatte
A me pare che le riflessioni che scusi sono state fatte sarebbero andate bene e nel novantotto diciamo nel due mila quattro
Vanno in parte bene vanno bene diciamo anche ora però mi pare che non colgano il punto di fondo
Punto di fondo non è l'Italia verso il resto del mondo ovviamente sono assolutamente d'accordo che noi abbiamo tanti compiti a casa da fare
Abbiamo come è stato ricordato un ritardo da colmare abbiamo perso
Tanti treni di riforme che avremmo dovuto fare
Però oggi io credo che
Per cui a meno non la vediamo così ci sia un contesto che continua
A lui a richiedere come condizioni necessarie le riforme di cui abbiamo parlato ma non ma non su quelle riforme non sono più sufficienti
Io credo che dobbiamo partire
Vorrei fare un discorso come dire più serio possibile una platea come la vostra un pezzo importante che la classe dirigente di questo Paese con la quale la politica tutta deve non solo confrontarsi ma speriamo costruire insieme un percorso
Prima a dire che noi siamo oggi in un quadro di politica economica europea
Che inibiti Ivo qualunque cosa ne possiamo fare al nostro interno è inibiti Ivo di una prospettiva di sviluppo noi siamo in una mole in una moneta unica questo non dovremmo dimenticarlo
E è fondamentale il contesto di politica economica nel quale ci muoviamo
Non dico questo guardate perché voi questo obiezioni venne fatta ecco si parla d'altro non si vogliono affrontare le scelte impopolari che bisogna fare all'interno dopo questa parte per scontata dopo e su questa parte questo andata vorrei però
Farvi riflettere sui i dati della aprile previsioni della Commissione europea di in tre o quattro giorni fa
Se guardate quei dati
I segni meno i segni meno sul PIL o i segni più sul debito pubblico i segni più sulla disoccupazione sono assolutamente generalizzati
I nostri valori i nostri valori dopo questi ogni meno sono più elevati degli altri ma questa ENI meno sono generalizzati allora io trovo francamente
Poco comprensibile
Diciamo l'espressione quando finirà questa crisi
Perché non è che la crisi finisce da sola se ne continuiamo a fare a livello
Europeo scelte di politica economica sbagliate la crisi non finisce
E nemmeno Hokkaido sia più sufficiente continuare
A considerare
Una lunga congiunturale negativa quella in cui ci troviamo
Guardate che i dati della Commissione di tre quattro giorni fa
Sono agghiaccianti dal due mila otto e la previsione arriva fino al due mila quattordici la disoccupazione continuo mentali è una lunga congiuntura negativa
O è una situazione che ormai
Può essere più correttamente descritta con il termine depressione
Perché quando ai sette anni in cui valida meno cinque li piglia meno tre atti a zero virgola cinque e la discarica occupazione continua
Continua a calare
Ed abbiamo porsi questo problema fondamentali oggi
Siamo su una traiettoria
Che che non non consente di essere
Come dire di vedere la luce in fondo al tunnel
Ma da dove dovrebbe ripartire l'economia se i redditi delle famiglie continuano a calare perché la disoccupazione contino aumentare
I aumenti delle tasse Italia i servizi
La possibilità di attingere a risparmi diminuisce
Le investimenti le imprese non fanno investimenti perché hanno la prospettiva di domanda che anemica la capacità produttiva inutilizzata in Europa in media in Europa è oltre il trenta per cento in tanti paesi al cinquanta per cento
La finanza pubblica continua a essere restrittiva anch'nel due mila tredici ci saranno venticinque miliardi di risorse in meno
Sottratti dal bilancio pubblico alla collettività allora la risposta di fronte a queste obiezioni e le esportazioni
Problema che questo discorso l'esportazione stiamo facendo tutto in Europa che lo facciamo tutti nel mondo
Ed è evidente che se
C'è qualcuno che esporta ci deve essere qualcuno che importa se il modello che stiamo seguendo invece il modello in cui tutti esportano poi alla fine ovviamente non funziona e si inceppa
Ecco allora io credo che
Dovremo prendere
Atto che siamo su una traiettoria che è una traiettoria che non che non funziona guardati e la funzione non solo per l'economia reale che continua andare giù ma non funzioni anche per la finanza pubblica perché il debito il debito pubblico continua aumentarle
Allora
Io credo che bisogna cambiare prospettiva e per questo è stato importante con tutti i limiti che ha avuto riuscire a ricostruire una crisi credibilità dell'Italia in Europa
Perché è vero abbiamo la memoria corta un anno fa eravamo molto vicini a
Al baratro eravamo esclusi da una discussione costruttiva
Nel nell'area euro col Governo Monti abbiamo
Abbiamo ricostruito una credibilità che oggi ci può servire per provare a cambiare quella rotta che è una rotta che che purtroppo non funziona e continua
E continua
A
A generare una una spirale in una spirale perversa dove
A restrizioni di film di finanza pubblica conseguono aggravamenti dell'aria della recessione
E allontanamento degli obiettivi di finanza pubblica allora bisogna cambiare rotta nel quadro nel quadro della politica economica europea io credo che bisogna fare passi avanti importanti
Ad esempio per il l'Unione fiscale
Che rafforzi il potere di Bruxelles rispetto ai Parlamenti e Governi nazionali ma al tempo stesso comunque consenta di allentare quella morsa di poter fare ad esempio un po'di investimenti
Che rianima ora Vianini non la domanda
La domanda interna europea e consentano di dare un po'di ossigeno al alle imprese e all'occupazione altrimenti quella spirale continua
A ad aggravarsi
Credo che questo è un punto su quale
Mi piacerebbe confrontarmi con voi credo che vada data priorità all'economia reale oggi c'è ancora troppa poca consapevolezza di quanto è grave la situazione dell'economia reale guardate
Si continua anche nel nelle nei documenti di finanza pubblica parlare di più il potenziale come se appunto fossimo in una in una congiuntura negativa noi stiamo perdendo pezzi crescenti del nostro apparato produttivo
Perché poi non non si rimetteranno in modo facilmente
E allora bisogna dare centralità all'economia reale
Consegni continuando a considerare ovviamente un vincolo con la finanza pubblica ma un vincolo rispetto all'obiettivo che è quello di rianimare l'economia reale quindi
La
Il cambiamento di rotta a Bruxelles è decisivo e credo che non dica la verità chi pensa che
Che che si possa
Uscire dal tunnel
Rimanendo nell'attuale quadro di politica economica europea bisogna
Bisogna invertire la rotta innanzitutto alla con l'allentamento della morsa del del dell'asserita che ovviamente non possiamo fare in modo unilaterale solo noi ma rimane un rimane un punto fondamentale
Perché guardate un conto è dire
Abbiamo dei vincoli molto rigidi e ci dobbiamo adeguare
Un conto è dire che siamo sulla rotta giusta perché
A me pare che siano sempre più evidenti i segnali che sulla rotta giuste non siamo cambiare rotta non può essere fatto in modo unilaterale però è un'operazione che dobbiamo portare a termine e infine e chiudo
Sul versante interno allora l'elenco l'elenco del degli interventi da fare è stato ricordato negli interventi precedenti
Io credo che la politica enormi responsabilità la classe dirigente della politica enormi responsabilità e della
Prima che deve
Radicalmente
Ricostruire una dimensione etica adeguata a quella di un grande Paese
Non credo che sia l'unico pezzo della classe dirigente del Paese che enormi responsabilità
Credo che questa distinzione tra politica cattiva e società civile ha buona sia di siti una distinzione molto comoda ma infondata potrei fare un elenco di esempi di società civile che sul piano morale hanno
Fatto
Tanto quanto la politica ma non c'è dubbio che il
Che la politica la responsabilità principale e primaria e quindi deve
Autorizzo formarsi
Dopodiché credo che limitatissimi spazi di manovra che abbiamo si possono fare scelte
Che aiutino a correggere la rotta scelte le innanzitutto guardano alla distribuzione del reddito che oggi soltanto un problema di non soltanto un problema di equità ma un problema
Proprio di sì quindi sviluppo io credo che
Che se noi non miglioriamo la distribuzione del reddito
Difficilmente i consumi possono gli animarsi e difficilmente possiamo avere quel
Quella componente di domanda interna che è essenziale per aree per arrivare a un avere un minimo di crescita perché altrimenti solo con le esportazioni che poi sono una componente importante
Non andiamo da nessuna parte
Con l'attuale legge di stabilità la disegno di legge di stabilità stiamo cercando di fare qualche passo avanti
Ci sono state misure che non abbiamo condiviso misure che stiamo cercando di di correggere ci possono essere interventi che
Vanno a sostegno dell'economia reale senza
Gravare sul sulla finanza pubblica ma appunto attraverso una redistribuzione ad esempio dei carichi fiscali necessario
Acqua sì che ci vuole coraggio perché il coraggio non ci vuole solo nel diciamo affrontare la pubblica amministrazione e coraggio ci vuole ad esempio per affrontare
Una redistribuzione del carico fiscale che aiuti il lavoro che aiuti l'impresa e faccia contribuire un po'di più i grandi patrimoni faccia contribuire un po'di più l'area dell'evasione
Su questo ci vuole coraggio ci vuole ad esempio la possibilità
Di sostenere gli investimenti privati nelle infrastrutture pubbliche
Nel decreto Sviluppo abbiamo fatto qualche passo avanti
Introducendo delle agevolazioni fiscali per investimenti pubblici sopra i cinquecento milioni di euro ma capite bene che si tratta di un'operazione poco più che simbolica data la dimensione richiesta dell'investimento
Sarebbe utile Sellerio uscissimo ad abbassare significativamente questa soglia perché
Comunque ci sarebbe una perdita di gettito dato che quello quegli interventi non
Non verrebbero fatti e in questo modo potremmo aiutare un po'di imprese a tornare al lavoro ed avere un po'di persone a trovare lavoro
Potremmo o
Potremmo
Provare con una discorso un po'più
Come dire determinato nei confronti della Commissione europea a spingere per un allentamento del Patto di stabilità interno che consenta
Di far partire piccole opere che tanti Comuni hanno bloccato per assenza di risorse elenca anche qua sostenere un po'la la domanda interna
Potremmo su questi ora ci stiamo lavorando sulla legge così sul disegno di legge di stabilità fare in modo che combinato disposto IVA IRPEF
Editi di essere ulteriormente depressivo sui consumi media oltre a più PAM nemmeno iniquità di anche io una mano alla domanda interna
Insomma
L'elenco delle possibili delle possibili aree di intervento e considerevole credo che vada tenuto insieme di la dimensione europea e la dimensione
E la dimensione nazionale la dimensione dei governi territoriali non ultimo e chiudo su questo
C'è non non c'è dubbio c'è il corredo delle istituzioni di policy making della Repubblica e ciò i livelli dico di Governo dal nazionale regionale provinciale locali
Che va
Rivisto funzionamento del del del parlamento al rapporto tra Parlamento e Governo
Il Titolo quinto della nostra Costituzione con la distribuzione di competenze tra i vari livelli di governo
Insomma i compiti a casa da fare sono tanti c'è bisogno di determinazione c'è bisogno anche di consapevolezza che le scorciatoie non esistono c'è bisogno di tenere mi
Molto a fuoco la necessità di cambiare l'agenda della politica economica dell'Area euro perché ripeto con questa agenda non ci non c'è possibile luce in fondo al tunnel perché
è un'agenda
Che strutturalmente per compete per il modello con cui è costruita per le le i percorsi che individua è un'agenda
Che non funziona e rendere la prospettiva sempre più complicata e non solo sul piano economico ma anche sul piano del della democrazia per l'espansione che
Che promuove di populismo e di comportamenti irresponsabili e regressivi ecco io credo che per quanto riguarda noi
Proveremo proveremo a mettere al centro della nostra agenda l'economia reale l'impresa il lavoro con la consapevolezza che se noi non rianimiamo l'economia reale e non in proviamo a invertire almeno
Come prospettiva
La la situazione per l'economia reale non ci sarà miglioramento della finanza pubblica come non c'è in miglioramento della finanza pubblica
E quindi quella possibilità di dare prospettive ai giovani ed evitare una scelta che sarebbe veramente agire
Veramente deprimente tra chi deve essere disoccupato strano tra un giovane un cinquantenne sia una scelta che potremmo evitare in futuro e fare in modo che il lavoro sia una prospettiva credibile
Per tutti ecco a me pare che
Con un'analisi un po'più attenta alle condizioni reali in cui ci muoviamo è una determinazione a correggere la rotta a tutti i livelli
Potremmo tornare a sperare in un futuro che dia prospettive ai giovani di prospettiva questo Paese perché le condizioni per riuscire ci sono tutte
Grazie grazie a Stefano Fassina
Prima di proseguire
Voglio salutare il Ministro dell'economia Vittorio Grilli che ci ha raggiunto buongiorno benvenuto
Adesso invece la parola a Gianluca Galletti anche per avere un commento somma Fassino ha raccontato un'agenda complicata articolata in toto sapere se sommate ci sono molti punti in comune visto che insomma poi non è un mistero si discute di
Proseguire un cammino insieme e UDC e PD insomma in vista e poi del consultazione elettorale delle politiche prima ovviamente del di quelle che saranno invece
Le primarie del Partito Democratico colgo l'occasione per ricordare che Sky TG ventiquattro è l'unica televisione che ospiterà proprio il confronto ente approfitto anche o fa un po'di pubblicità
Risate visto che la revoca di commercio e chi più chi vuole può capirlo lo scriveremo lunedì sera alle venti e trenta ma poi ci sarà ovviamente l'appuntamento quello delle politiche insomma come si interpreta anche interni della redistribuzione del reddito di una vicenda che si discosta da quella che è l'agenda invece economica europee sulla quale sono anche i punti in comune
Intanto grazie delle dell'invito di questa mattina
Ho fatto una scelta mi voglio fare del male da solo mi sui Cirio mi sui cito indiretta
Perché vado a recuperare la domanda che la conduttrice ha fatto a Crosetto sull'antipolitica per due ragioni una per solidarietà Crosetto venga non lo possiamo
Lasciare da solo in questa difesa non mi sembrerebbe giusto un po'perché mi mancherebbe guardate ormai per noi fare un convegno senza una domanda sull'antipolitica ci sentiamo orfani l'altra mattina mi sono svegliato
Sono nato a far colazione e il barista incominciato con la solita tirata sull'antipolitica sono andato a letto con mia figlia di sette anni che mi ha detto papà ma i politici sono ladri perché l'ho sentito per televisione
A quel punto capite che non non possiamo uscirne da questa storia
Però mi interessa seriamente su questo fare una precisazione condividendo tutto quello che ha detto Guido Guido prima
Attenzione al populismo e la demagogia io capisco bene
Le critiche che si possono fare la classe politica guardate ritengo giusto che quando le cose vanno male la gente se la prenda principalmente con la classe dirigente del Paese
Però vi invito su due cose una
A distinguere all'interno della classe politica non tutti sono uguali ognuno di noi ha una storia ognuno di noi ha fatto delle scelte nella vita a favore della politica che non sempre sono state di opportunismo
Io vedo attorno a questo tavolo Fassina non è deputato
E fa il suo impegno in politica perché ci crede non certo perché ha un ritorno economico
Crosetto c'ha un'attività imprenditoriale che probabilmente
Chi darebbe da vivere molto meglio di quanto gli dà da vivere la politica io ciò uno studio professionale ho sempre fatto il commercialista adesso ahimè meno ma
Ne sento anche la mancanza quindi ognuno di noi ha fatto una scelta a favore della politica non solo per opportunismo ha una storia bisogna valutare quella storia
Perché se si fa di tutta un'erba un fascio secondo me il prossimo Parlamento rischia di essere peggiore di quello che esce oggi perché
Perché nessuno nessuno delle persone perbene avrà più un'intenzione di andare in Parlamento io sono nato in Parlamento convinto di andare in un posto che mi desse prestigio
Oggi mi ritrovo in un posto che
è poco più in alto nella categoria sociale di Poggioreale ma siamo a quel livello lì ormai nell'il nell'idea della della gente e che sia chiaro quindi prima di tutto recuperiamo
La possibilità di discernere i comportamenti delle persone che sono in Parlamento
La seconda cosa attenzione
Perché l'antipolitica il populismo vanno bene vanno bene per dare un segnale alla classe dirigente
Ma se noi arriviamo oltre un limite nello screditare le istituzioni democratiche di questo Paese questo può diventare veramente un problema per la tenuta democratica di questo Paese io questo ci tengo a dirlo
Perché sono due punti essenziali anche nella campagna elettorale che andiamo ad affrontare nei nei prossimi giorni
Per venire all'agenda economica guardate io non non
Capisco tutto non voglio fare polemica sul passato perché penso che questo
Oggi ci serva ci serva a poco
Io sono sempre più convinto che nei momenti di difficoltà come quelli che stiamo vivendo ognuno debba fare bene il proprio mestiere
Tutti in questo Paese devono fare bene con serietà e responsabilità il proprio Paese
Noi dobbiamo prendere atto
Che c'è una crisi internazionale molto forte c'è un'Europa che soffre ma che i nostri problemi non sono tutti derivati dalla crisi economica anzi i nostri problemi sono tutti i derivati da
Ma di scelte non fatte negli anni passati i dati che avete presentato all'inizio di oggi ci mostrano che non sono anni che cresciamo meno degli altri Paesi
Crescevano meno degli altri Paesi quando non c'era la crisi incontriamo accresce ancor meno degli altri Paesi oggi che c'è una crisi che cosa ci dice questo questo ci dice che noi dobbiamo fare lei riforme strutturali che non abbiamo fatto in tutti questi anni
Io le indico tre oggi per brevità che secondo me sono le tre principali la prima quella istituzionale
Bisogna rivedere i livelli di governo anche qui guardate lo dico senza polemica però nel due mila nove quando si vota in Parlamento la
Riforma la delega per il federalismo fiscale
L'unico partito che si schierò contro quella delega fu l'UDC con una motivazione precisa
Noi dicemmo allora guardate state attenti ammettere del carburante il federalismo fiscale risorse
Dentro a una macchina e enti locali e regioni che non funzionano non funzionano perché sono costruite male
Non funzionano perché non c'è un Codice delle autonomie che dice che cosa debbono fare quegli organi
Allora nel momento in cui noi andiamo a decentrare il federalismo fiscale emettiamo delle risorse nelle macchine che non funzionano quelle macchine produrranno solo degli sprechi
Devo dire che io in quel momento mi sono sentito un po'solo
Perché andavo e conveniente anche tipo questi trovavo una spinta molto forte verso il federalismo fiscale
E pochi invece che si occupavano della riforma istituzionale
La riforma istituzionale bisogna farla bisogna diminuire il numero dei Governi in questo Paese vuole dire che noi abbiamo troppi livelli di governo non ci possiamo permettere
Due Camere non ci possiamo permettere venti Regioni non ci possiamo permettere
Comunità montane e Province consiglieri diciotto mila e tre che trecento comuni bisogna ridurre il numero delle Regioni
Venti Regioni per noi sono troppe ma soprattutto non possiamo trovare regole comuni che vadano bene per
Regioni come la Lombardia che hanno dieci milioni di abitanti e producono il venticinque per cento del prodotto interno lordo del nostro Paese e il Molise che ha trecentoventi mila abitanti
Sono due oggetti diversi che non possono essere regolati da stesse
Dal da stesse regole perché comunque non possono funzionare e di misura analoga quindi bisogna rivedere territorialmente anche le Regioni oltre che le funzioni attraverso una revisione del Titolo quinto
Per i Comuni la stessa roba è otto mila trecento comuni sono troppi bisogna ridurre il numero dei comuni non ci possono essere Comuni come Milano
Che hanno milioni di abitanti e comuni da trentaquattro abitanti perché sono entro sono entità completamente diverso che non possono sopravvivere in uno stesso meccanismo appropriate in questi giorni a me è capitato una cosa che mi ha dato molto da pensare
Perché nella mia provincia Bologna stiamo facendo una fusione di Comuni
Della Valsamoggia voleva conoscere tra una valle vicino a Bologna cinque Comuni piccoli c'è qualcuno della Val Samoggia grande
Tu lo saprà i cinque Comuni di quella valle si stanno unendo in un unico comune
Va bene su tutti i Comuni sotto i cinque mila abitanti danno vita a un comune di trenta mila abitanti
Da settanta consiglieri comunali ne diventano dieci da cinque Sindaci ne diventano uno no quindi una cosa importante fatta oltretutto con un referendum consultivo
Che verrà fatto il venticinque di novembre
Beh lì c'è un'opposizione molto forte dei cittadini acqua resta Lione a questa fusione dei Comuni
Allora attenzione all'effetto Nimby perché tutto funziona bene sulla carta quando poi si vanno a fare le cose che incidono che incidono che non sono sempre
Positive in toto
Ma si incomincia a perdere il camper parte del proprio campanile parte della propria sovranità sul territorio tutto questo rischia di bloccare quel processo
Su questo ci vuole una grande determinazione della politica ma io lo dico alle associazioni
Di categoria anche una grande vostra determinazione nell'aiutare la politica a portare avanti queste politiche diffusione sul territorio perché se poi li noi troviamo gli ostacoli non riusciamo
Più a fare nulla
Seconda cosa spesa pubblica qui ci vuole una grande un grande patto fra i produttori di spesa pubblica contro i proprietari della spesa pubblica
Solo così ci si riesce
Badate la spending review non è un'operazione contabile è qualcosa di molto più vasto
è un cambio di mentalità ridurre la spesa pubblica non vuole dire ridurre solo gli sprechi pubblici perché questo non basterebbe
Vuole dire ridurre il perimetro dell'odio
Di invadenza dello Stato vuole dire uno Stato che fa sempre meno e un privato che fa sempre di più vuole dire mettere la sua
Introdurre il principio della sussidiarietà uno Stato che controlla la qualità e la quantità che di servizi
Viene offerta sul territorio e l'erogazione spetta ai privati questo vuole dire cambiare il modo di pensare della pubblica amministrazione
è un processo lungo ma che se noi cominciamo subito noi la spesa pubblica non la ridurremo mai
Terzo capitolo
La riforma tributaria guardate io credo che questo sia strettamente collegato al problema dell'evasione fiscale allora sgombriamo il campo da ogni equivoco chi evade un ladro così siamo a posto no
Però attenzione
Che se noi non diamo la possibilità al contribuente di avere un fisco trasparente semplice direttamente interpretabile e che non ci sia
Parità e ci deve essere parità di trattamento fra fisco e Stato noi l'evasione non la combatteremo mai mai oggi noi dobbiamo intervenire sul fisco rendendolo più leggero con meno regole
Meno oneroso e soprattutto dobbiamo fare in modo che
Ci sia una parità
Di trattamento fra il fisco e il il contribuente che cosa vuole dire questo voglio dire che alcune regole
Che sono nello Statuto del contribuente che danno la possibilità al contribuente di difendersi anche davanti e iniquità del sistema debbono essere portate a rango costituzionale perché sapete quante sono le deroghe delle normative
Nazionali allo Statuto del contribuente oltre mille ormai cioè per mille volte nelle
Leggi dello Stato è citata la famosa frase in deroga allo Statuto del contribuente ogni volta che noi mettiamo quella frasetta stiamo forzando il rapporto fra Stato e contribuente
Quindi la riforma tributaria De Biase deve avere in questo senso una in via prioritaria ultima cosa legge di stabilità io riprendo quanto diceva
Fassino ha prima anche l'ora però posso interromperti penso che su questo perché su questo voglio fare un ultimo giro stessi anzi siamo però molto disciplinati un minuto ciascuno per dire
A questa platea che cosa andrebbe inserito subito nella legge di stabilità visto che probabilmente e l'ultimo
Provvedimenti economico di peso che si riuscirà a fare in questa legislatura però davvero un minuto partendo se non è però un minuto davvero che l'ESA disciplinati
Io credo che l'accordo sul quale si sta andando sia un accordo buono partendo dal presupposto che
La legge di stabilità così come la varate dal Governo era una buona legge di stabilità perché comunque manteneva i conti dello Stato ha posto e questo era il primo obiettivo
Il Parlamento non sta andando più equità
E più crescita a a quella legge come
Facendo dal due mila tredici al due mila quindici un fondo di un miliardo all'anno
Per dare più capacità di spesa alle famiglie
Con basso reddito in base anche al numero dei figli intervenendo sull'articolo dodici del testo unico detrazioni per carichi familiari
E nel biennio due mila quattordici due mila e quindici
Più risorse all'impresa un miliardo e forse qualcosa di più ogni anno quindi due miliardi e due due miliardi e tre nel bianca nel biennio due mila e tredici due mila quattordici due mila e quindici
Per intervenire sul cuneo fiscale e sull'IRAP se questa sarà la chiusura della legge finanziaria io mi ritengo molto soddisfatto
Crosetto cosa metterebbe dentro subito
Il taglio di tutti i contributi all'impresa ci rollio oratorio che minacciava l'IRAP miliardi conseguente capre Marco graverà
Solo cinque
Anche alla perché alla fine io le imprese faccio nome e cognome sono sei sette e le imprese che hanno preso l'ottanta per cento che quei forte ci andrebbero
La detassazione totale di ogni ora di lavoro che supera le quaranta ore perché se voglio lasciare dei voglio manca la propria dei tavoli di minor costo del lavoro voglio lasciare più soldi l'unica cosa
Parlo sia di quella contributiva dell'altra perché siamo al momento scelte difficili questa può essere fatta e l'altra che è quella più popolare di tutte
A parità di stipendio le trentasei ore pubblica diventino quaranta domani mattina
Week-end eletti con la sua di bacchetta magica che fa
No io pur essendo
Un sindacalista sono d'accordo sul fatto di trasferire
Gli aiuti
Alle imprese in riduzione dei tassi peraltro pure la Confindustria chiede quindi siccome loro sono rimasti i beneficiari
Del i cosiddetti aiuti
Secondo me bisognerebbe una volta tanto dargli ragione
Quello che invece io farei è una cosa sola a dare attuazione ad un vari ordini del giorno che sono stati approvati dal Parlamento che vi dicono che tutti i soldi recuperati dall'evasione fiscale
Vanno a ridurre le tasse a quelle che le pagano
Che fanno fatica
Ma io vi direi di di di fare scelte che aggravano la situazione perché ora diceva così detto di detassare gli straordinari abbiamo un problema di drammatica carenza di lavoro dobbiamo fare in modo di redistribuire il poco lavoro che c'è non
Aggravare la situazione di asimmetria sulla legge di stabilità probabilmente anzi sicuramente il ministro privi non sarà d'accordo io eviterei di aumentare anche l'aliquota IVA dal trentuno al ventidue per cento compensando con
La cancellazione di ogni intervento
Sulle il PEF e recuperando
Diciamo mi dispiace deludere qualcuno ma sui famosi le famose il famoso elenco Giavazzi non a quaranta miliardi non a dieci miliardi non a cinque miliardi
Bene che va a un paio di miliardi ma se va bene tagliando il credito d'imposta agli investimenti tagliando crediti di imposta noi Cosint assicuro che è così no no no è così segue se lei se lo studiate bene non a caso il Governo no diciamo
Non non non va avanti perché non ci sono le risorse favoleggia te perché in questo Paese dovremmo anche imparare a discutere sulla base dei numeri reali non è delle leggende metropolitane alimentati dagli editoriali di chi
Non conosce
La realtà del Bilancio del Bilancio pur prego quindi niente aumento dell'IVA niente aumento dell'IRPEF per le e le somme che mancano diciamo facendo un'operazione molto selettiva in quell'elenco tirando fuori se va bene quindi miliardi per compensare la perdita di gettito
Grazie all'ultima parola aerei elettive ANIA
Faranno per difendere la categoria ma ho il sospetto che Giavazzi un'occhiatina bilanci pubblici che l'abbia dato per fare il suo il suo documento va bene
E no io non non lo metto qui a fare se fare slogan solo un piccolo commento mi sembra che molti sono stati d'accordo su cui sulla
Come fra le ricette della crescita sostenere
I redditi delle delle famiglie o con politiche redistributive cambiare
L'impatto fiscale quindi Fassino in particolare si è concentrato sembrato proprio un programma di governo sulle tre cose sostenere i redditi consumi per riattivare la domanda interna
Grandi infrastrutture rilanciare un cane fra strutture le piccole opere perché così di nuovo si alimenta la domanda interna
Io faccio solo con un paio di due osservazioni uno dire non è vero che gli altri Paesi sono tutti messi male come nomi se non mi sembra di risentire
Tremonti in Germania la disoccupazione è al cinque quattro per cento in Olanda il cinque per cento è la metà della nostra in altri
Paesi fuori dell'Europa ancora ancora meglio i Paesi che sono riusciti
A che oggi è fronteggiano meglio la crisi sono Paesi che hanno a attuato politiche diverse cioè sono Paesi che hanno investito molto sulla produttività del sistema
è vero che i nostri salari sono fermi da tanti anni è vero come diceva Angeletti che trent'anni fa al nostro reddito pro capite era molto più alto della media
Ma signori trent'anni fa la nostra produttività cresceva a ritmi annuali che erano il triplo di quelle americane di quella inglese quello era il motivo
Per cui all'epoca noi stavamo bene eravamo prospera eravamo ricche salari erano erano positivi
Se noi non ripartiamo da lì quindi da correggere da andare alla radice del problema semplicemente dando sostegni esterni al reddito senza cambiare il nostro sistema produttivo per cui non si tratta
Di salvare pezzi vecchi del nostro sistema produttivo nel tentativo disperato di recuperare la prosperità che avevamo trent'anni fa si tratta di investire nella riqualificazione del nostro sistema produttivo quindi di in Piffari come ha fatto altri Paesi
Come la Cina la Germania che per recuperare la loro produttività hanno investito Investimenti tecnologici innovazione Rishear
Già e al contempo invece hanno cercato di tenere calmala di non in inflazionare troppo diciamo la crescita salariale interno ABI lavorare su altri fattori
Le infrastrutture anche questa una cosa di cui si parla tantissimo io qua ho tutti una serie di dati della
Della Unione del dell'Eurostat perché ci dicono che l'Italia in realtà negli ultimi non solo negli ultimi dieci anni è uno dei Paesi che ha investito di più in percentuale del PIL su infrastrutture rispetto a cioè rispetto ad altri Paesi europei lei come la Germania per esempio la Francia ha investito di più però avanti rispetto ad una serie di altri Paesi l'Inghilterra non sono gli ultimi dieci anni ma anche negli anni precedenti non è meno che in Italia non si investe in infrastrutture è solo che evidentemente non ci sono dei modi di spendere questi soldi che non rendono questa spesa particolarmente fruttuosa riproduttiva per cui il mio sospetto è che se noi insistiamo a voler spendere
Nelle infrastrutture nelle grandi opere se non cambiamo i meccanismi di questo motore non la cambieremo questo Paese ripeteremo degli errori ripetuti in passato probabilmente più che partire da quanto spendiamo in infrastrutture si potrebbe partire dal fatto che in Italia che ne so un chilometro di Ferrovie costa
Trentadue milioni in contro i nomi della Spagna dieci della Francia quindi
Io penso che più che ripartire da da da da da da dagli sussidiari lei dichiara di partire dalla produttività dalla competitività del nostro sistema i da cambiare i meccanismi del motore e anche su questo concludiamo grazie finali grazie a tutti coloro che hanno partecipato a questa tavola autorità
Un saluto anche da parte mia il rilascio ovviamente alle al presidente Paolo Galimberti chiamo qui sul palco anche il Presidente Carlo Sangalli naturalmente il Ministero Vittorio Grilli grazie a tutti
Ma
Problemi avete messo come un
Della stessa sezione
Di Bisceglie
Petronio
Possiamo importare
Per l'amor del cielo
Bene
Bene
Apriamo quest'ultima parte del forum dei giovani
Imprenditori che ci porta
Arriva
Chiusura di questa due giorni dando il benvenuto ai ministro critiche con la sua presenza
Muore portare la vicinanza del Governo alle problematiche dell'impresa e alle problematiche dei Giovanni imprenditori
Io mi scuso fin da subito con lei signor ministro
Se più overoll ortodossia istituzionali
Che dovrebbe essere tipiche ad incontri come questo ma siamo all'ultimo sono al mio ultimo mandato in chiusura di mandato quinquennale
E per cui
C'è
Un certo patto sei che mi mi mista prendendo per questa esperienza magnifica
Che gli amici in Saia mi hanno permesso di portare di portare avanti è stato un percorso
Umanamente molto interessante per questo io vi ringrazio davvero tutti e Stato un percorso
Estremamente difficile perché questi cinque anni sono stati i davvero e sono stati davvero i cinque anni più difficili per l'economia del Paese
Io non mi addentrerò in valutazioni macro economiche perché credo che il Presidente Sanga
Ogni che la ringrazio per per tutto il supporto per la vicinanza che in questi cinque anni ci ha dato non ci ha fatto mai sentire
La sua mancanza e c'ha aiutato a crescere come dirigenti Singh sindacali e ci aiuta a Totti crescere come
Organizzazione grazie Presidente grazie grazie
Accolte ringrazio anche tutta l'organizzazione confederali e dal dottor Taranto
Al dottor Rivolta che sono presenti perché anche la parte organizzativa c'è sempre stata vicino allora dicevo
Che non tratterò di argomenti macroeconomici perché penso sia l'oggetto del tuo argomento
Vorrei soffermarmi
Sulla presentazione del il libro bianco che poi vorrei lasciare ai dal ministro il libro bianco che è una ricerca che il nostro
Che è stata realizzata particolarmente seguita dal nostro Centro studi diretto dal dottor Beria che ringrazio dal nostro dal nostro direzione comunicazione dottor De Luca
E da questo libro bianco signor ministro e si evidenzia proprio che le invariata mentre nel quale le nostre imprese devono
Devono vivere sicuramente molto difficile perché c'è questo corto circuito
Chi va anche oltre la Sisal il problema della crisi c'è questo corto circuito terra creditori burocrazia che effettivamente
Fa sì che le nostre in palese siano del società a competizione egli mi data perché devono in un mondo globalizzato fanno effettivamente più fatica a più fatica a competere
Parliamo un attimo di credito
I bordi anche evidenzia che effettivamente le nostre imprese non ricevono credito ne ricevono effettivamente molto poco
E sono tanti e le fonti che attestano questo lo dice l'Istat lo dice che la Banca d'Italia che tra la fine dell'anno scorso all'inizio di quest'anno attestato
Che sono stati erogati alle imprese trentadue miliardi in meno di crediti
Lo dice i a Banca mondiale che che che dice che il sistema Italia fa sì che sia al cento quattro mesi mo posto su cento ottantacinque per accesso al credito
Ma lo dice
Anche il nostro osservatorio sul credito di Confcommercio osserva torio al quale io dopo articolare attenzione non perché sia una fonte più autorevole delle alte ma perché è una fonte
Che Misuraca concessione del credito in una sorte imporrà le continue di conseguenza
Indipendentemente dai eventuali e ruoli statistici comunque dai il senso
Dati in senso degli degli a degli credito che viene concesso all'impresa e del nostro osservatorio di densi a chi è
Se nel due mila e nove
C'erano
Un'impresa
Deve chiedeva credito un impresa supera nel due mila e dodici solo un'impresa su sei chiede credito perché
Ormai si è instillato nella mentalità dell'imprenditore che il nostro sistema bancario
Non è così reattivo gli ha richieste di credito e Fassi che l'imprenditore stesso non vada neanche a chiedere credito
Ma se sono meno quelli che chiedono credito dovrebbero essere quelli più meritevoli di credito che si rivolgono ancora agli e banche ma se così fosse
E c'è un secondo dato che non è solo la richiesta del credito ma io l'ottenimento del credito da parte del sistema bancario
E si evidenzia che nel due mila nove chi richiedeva in credito tra impresa e su quattro che richiedevano credito ottenevano credito
Nel due mila e dodici c'è solo un'impresa su tre che riceve il credito dalle banche
E certo che questa stretta creditizia sarebbe stata meno drammatica se quei duecento miliardi che la BCE ha messo in circolo
Fossero arrivate
Tramite le banche al sistema dell'impresa e ma ahimè si evidenzia che di questi duecento miliardi centosessanta s'
Sei le banche che hanno utilizzate per acquistare titoli di Stato e di conseguenza lucrare sulla differenza dello spread
Che in può è il periodo specifico dei crisi dava effettivamente
Un a vantaggio un vantaggio notevole
Ma
Se noi riceviamo credito se non c'è il credito signor ministro senza credito non ci sono investimenti da parte dell'impresa
Senza investimenti dalle parte delle imprese non ci può essere crescita per cui bisogna in qualche modo riattivare quel la collaborazione questo rapporto tra banche imprese affinché sia sempre di più una partnership
E se viene dato poco credito all'impresa e quel poco che hai detto che viene dato è un credito costoso perché
Vi è grande impresa che italiani e rispetto alle grandi in palese francesi o tedesche pagano un due per cento in più il costo del denaro
Ma le piccole in palese invece in Italia a quelle che rappresentano la spina dorsale del nostro sistema economico
Ecco queste pagano tassi che sono vicini ad essere considerati i tassi
Di usura e in ogni caso glielo spread è costato ahimè impresa e per maggiori oneri definanziamento cinque miliardi cinque miliardi che un'ulteriore tassa
A carico del nostro sistema
Impresa
Cinque miliardi che fanno un po'parte di quel cavo banche di quel cavo banche
Che e noi non è e non non non prende solo gli oneri finanziari ma prende anche le Commissioni di scosso dalle Commissioni tutto questo illustrato nel nostro libro bianco
Perché se è vero che scomparsa e a Commissione sul massimo scoperto è altresì vero che sono comparse
Altre due Commissioni che sono la disponibilità dei fondi la Commissione per l'istruzione pratico ancora un po'come se
Una cosa va via viene immediatamente sostituita da quell'altra perché comunque il saldo rimanga lo stesso
E quando e quando parlo di Commissioni non posso non tenerne in condizioni in considerazione le Commissioni che sono a carico del Polo venga venga monetica
Perché
Caro caro ministro
Noi siamo assolutamente convinti che le transazioni elettroniche debbano
Agli hangar si sempre di più perché comunque sono un ottimo strumento per la tracciabilità del denaro
Però dobbiamo anche considerare
Che questa che queste transazioni economiche costano alle famiglie e alunni in paese settantaquattro miliardi ecco forse
Le Commissioni a carico di famiglie di impresa e per le transazioni economiche dovrebbero
Essere riviste magari con un maggiore efficientamento di derive Società di acqua Herring
E certo è signor ministro che
In virtù anche di queste Commissioni bisogna guardare con estrema attenzione
A di abbassamento della soglia minima che impone l'utilizzo della moneta elettronica perché c'è il duplice problema se da una parte
Acidi aumentar nei costi da quell'altra abbiamo un problema proprio infrastrutturali e di dotare i no sto i negozi le nostre botteghe dai degli strumenti necessari per
Poter ricevere più moneta elettronica
Ecco allora
Per terminare con le banche
Insomma e io ho un altro piccolo confronto che che mi piace fare se mettiamo un po'insieme quel discorso che abbiamo fatto sugli oneri finanziari
Coi
Per cui sugli interessi sommati un po'i proventi finanziari a cui aggiungiamo un po'al discorso delle commissioni che cosa ne viene fuori ne viene fuori il signor ministro
Che le banche sono in ottima salute preclude l'impresa è un po'meno perché
Perché se analizziamo i risultati di gestione dal due mila e sette al due mila undici e li aggrediamo vediamo ok in due macrocategorie società finanziarie
E tutte le altre da quell'altra parte vediamo che le società finanziarie in cinque anni hanno migliorato e ai loro profittabilità così emerge dai bilanci di un undici per cento
E invece il resto dell'impresa ha peggiorato la sua profittabilità del nove per cento creando così un gap di venti punti
Ecco probabilmente fosse magari anche qui incominciare a discutere di maggiori liberalizzazioni del sistema bancario come peraltro affatto i antitrust che ha cominciato a mettere
Un po'
Qualche puntini di osservazioni sul servizio alle imprese potrebbe essere una spinta affinché si riequilibri non poco e
Situazioni
Ma oltre alle banche nel corto circuito oltre al sistema del credito nel conto circuito come dicevo prima c'è anche tutto il capitolo
Deiana burocrazia vado davvero velocissimo
E quando parlo di burocrazia che ha divido in tre grandi filoni una burocrazia sul credito sulla giustizia e sulle imprese dati sommaria che trova nel nostro rapporto
Sul credito sono quasi cento i miliardi che le nostre impresa e vantano come credito nei confronti della pubblica amministrazione
E con centottantasei giorni di pagamento medio per noi è davvero una fatica che ci vede doveva finanziare dover finanziare lo Stato
Ma anche le nostre imprese non hanno certezza sui tempi della giustizia perché
Perché siamo
Penultimi come
Tempi di attesa sulla giustizia sul ventisei Paesi ma siamo addirittura ultimi sull'efficacia delle sentenze che vengono prese
Per nostre impresa
E invece venendo al mondo dell'impresa e parlando di burocrazia redatti e poi e poi davvero chiudo
Sono trenta sei giorni ai hanno che un imprenditore deve spendere per adempiere a quei cento enti a adempimenti per per per poter corrispondere quei cento venti ad adempimenti fiscali agli hanno un imprenditore lavora quasi
Un mese e mezzo per per adempiere agli le difficoltà burocratiche dello Stato
Però nei rapporti con lo Stato c'è anche una positività devo dire dal punto di vista burocratico perché solo qualche anno fa servivano ventitré giorni per aprire un'impresa oggi grazie agli interventi
Che sono stati fatti in sei giorni si può vedere una impresa nuova bene allora in sintesi la burocrazia che cose
La burocrazia è un fardello che noi ci portiamo appresso che costa sessantuno miliardi
E che come si evidenzia dal Libro Bianco se questi sessantuno miliardi corrispondono davvero dei costi attaccabile potessero essere attaccati almeno per un quarto degli stessi
Il nostro prodotto interno lordo crescerebbe di poco meno di due punti di un punto sette
E impresa essa sanno di quanto il nostro Paese avrebbe bisogno di un punto il sette di crescita di prodotto interno lordo
E allora a questo stato questo Stato che è un socio deve nostra impresa è un socio dalle nostre imprese perché partecipa agli utili
Ecco noi vorremmo che fosse anche uno Stato che oltre a partecipare agli utili agevolasse anche le attività dell'imprenditore
Nella sua difficile attività di di di di essere quella parte produttiva quella parte che crea ricchezza quella parte che crea occupazione nel Paese perché la crisi signor ministro c'ha colpito ci ha colpito veramente
Io
Voglio rianalizzare soltanto un dato qua dico di mondi impresa e molte imprese ci dice che
Negli ultimi diciotto mesi hanno chiuso seicentotrentacinque mila in prese
Vero ne hanno aperte quasi altrettanto il saldo tra aperture e chiusure fa meno venti mila
Ma io non voglio guardare chi ha aperto voglio guardare chi ha chiuso perché ha una pezzo del nostro capitalismo familiare che è scomparso dalla scena e sapere che
Non hanno
Un'impresa quasi
Ogni minuto è scomparsa negli ultimi diciotto mesi come imprenditore come rappresentante delle imprese giovani
A me fa ma che mi chiedo se avremmo potuto magari tutte insieme fare qualcosa di più i giovani imprenditori signor ministro sono disponibili per invertire questa rotta
In saga lei vede i rappresentanti di quegli ottanta organizzazioni territoriali o di categoria che compongono la nostra struttura dei giovani
Imprenditori di Confcommercio chi sono i giovani imprenditori Confcommercio più di duecento mica in paese che opera ma non sul
Territorio italiano ecco signor ministro come dicevo queste duecento mila imprese che sono in rappresentanza
Del capitalismo familiare
A proposito
Di
Di di famiglia
Volevo ringraziare
è quel pathos che le dicevo prima che in chiusura di mandato comunque mi colpisce volevo ringraziare davvero la mia famiglia a chi mi ha permesso
Di
Dedicare tanto tempo ai giovani imprenditori a cui sono
Veramente molto legato mani e dicevo questo e questi giovani imprenditori e davvero qui chiudo con una
Che ormai è diventata da ieri dall'altro ieri una celeberrima frase che vorrei che
Facessimo subito nostra chiedo a vostra io sono convinto che i giovani imprenditori
Di Confcommercio siano davvero convinti che in meglio deve ancora arrivate grazie signor ministro
Grazie
Presidente Sangalli aggrega paga
Insomma
Poi continua a darmi del tu verso
Aree
Sono imbarazzato io
Dopo questo
Riconoscimento se posso continuo ed altri del tu
A fare
Grazie per
La venir meno
Invitato Granze in modo particolare
Al
Ministro per la sua presenza
Anch'io devo fare un
Ringraziamento
A voi tutti
E allora
Lo faccio così
è questo ringraziamento dicendo che non
Mi sorprende che non
Ci sorprende
Che di questa indagine il tema
Di questo Forum nel
Futuro dopo la crisi di questa indagine di questa ricerca di futuro
Si facciano protagonisti
Di nostri giovani imprenditori perché
L'interrogativo
Sull'Italia sull'Europa
Su un mondo che verrà è stato a ben vedere il filo tenace ed unitario
Della riflessione condotta in tutte le edizioni di questo forum a riprova
Di un
Impegno
E costante ed ambizioso
Che poi
è la cifra distintiva dell'azione e che Paolo e tutti voi e tutto il gruppo
Dei giovani imprenditori di Confcommercio imprese per l'Italia hanno condotto in questi anni
è un impegno
Di cui al nome di tutta
La confederazione io vi ringrazio di cui
Ringrazio
Paolo
A Paolo dico che
Certamente
Termina
Un e il suo impegno all'interno della Confederazione ma tu sai benissimo che la nostra confederazione come si chiude la porta se ne apre
Certamente
Un'altra dicevo e l'impegno di cui vi ringrazio di cui
Ringrazio voi tutti perché ricordate
Questo impegno
è la
Testimonianza migliore del fatto
Che pure
In anni difficilissimi caro ministro
C'è un'Italia e ci sono giovani e che non demordono ci sono giovani che non vogliono mai ritirare i remi in barca e che non si sono mai iscritti al partito del definiscono
Io
Del resto per dirla con
La metafora scacchi Istica Di Carlo De Benedetti giovani ed imprenditori Giovanni ed imprenditori sono lettori d'attacco della partita della sfida del futuro ed alla crescita
E dunque
Doppiamente lo siete voi perché siete e Giovanni imprenditore
Io mi sforzerò brevemente
Anche sulla base
Delle cose che abbiamo registrato in
In questi due giorni
Di tentare un ragionamento e di dire alcune cose che stanno in modo particolare io non dico al cuore della nostra confederazione ma che stanno in modo particolare a cuore delle impresa
Del
Terziario di quell'economia dei i servizi che noi
Rappresentiamo e allora la dico così noi viviamo una stagione in cui
I costi economici e sociali di
Una
Recessione
Profonda
E lunga
Si incrociano con
Una
è crisi
Molto forte della politica
Ed allora in questa
E miscela può essere una miscela estremamente
Per
Pericolosa per
La nostra storia repubblicana
E mi pare di poter dire
Che ha ragione
E Crosetto quando dice che allora proprio perché
Dobbiamo
Evitare che questa
Miscela porti degli effetti negativi occorre da parte di tutti un supplemento di impegno un supplemento di
Responsabilità
Da parte di tutti da parte del Governo del Parlamento delle istituzione delle
Forse
Sociale una responsabilità che occorre
Per la salvezza dell'Italia
Per risolvere cioè i problemi strutturali della finanza pubblica
E per fare sì che il nostro paese ritorni ad
Imboccare il e cammino della crescita e
Una responsabilità oggi anche
Che viene richieste secondo me deve essere data per
Superare
Un tornante cruciale della storia della nostra Repubblica
Ed è esattamente questo è del resto il tornante con cui è stata
Chiamata misurarsi l'esperienza dello strano governo tecnico sorretto dalla sua strana a maggioranza
Certo correva reagire tempestivamente ad uno scenario da deriva greca l'emergenza è stata affrontata
E al prezzo tra l'altro di una impennate della pressione fiscale complessiva con
Pesanti affetti eccessivi si è
Rafforzata la fiducia nei confronti della capacità dell'Italia
Di onorare il proprio debito pubblico ma il vero testo di e credibilità resta quello
Della nostra capacità di tornare a crescere
Lo ricordava ieri Paolo Galimberti
La fotografia di sintesi
Di un'Italia
In cui prodotto interno e e con un suo mi pro-capite fanno fare un balzo all'indietro o di e quindici anni ne conferma tutta la necessità
Rispetto
A questo scenario anche in occasione del varo della legge di stabilità il Governo ha comunque confermato che saremo in grado di onorare l'impegno
Al raggiungimento nel due mila
E tredici del pareggio di Bilancio percome inteso in sede europea benissimo
Ma va pur detto che proprio alla luce di questo stesso scenario e pur riconoscendo la tenacia della nostra Italia produttiva
L'uscita dal tunnel della crisi appare davvero ancora lontana
Il Fondo monetario internazionale ad esempio prevede che il nostro prodotto interno registi nel due mila e tredici un'ulteriore riduzione dello zero virgola sette per cento
La più recente previsione della Commissione europea e comunque di una riduzione dello zero virgola cinque per cento
Insomma sul versante della crescita occorre decisamente più ambizione e più determinazione occorre
Il Europa e occorre in Italia perché in Europa ed in Italia
Rischiamo davvero di avvitarci nella
Spirale tra disciplina fiscale e recessione serve meno rigore
No
Ma sul versante delle rigore e ormai
Lo stesso capo economista del Fondo monetario internazionale Olivier Blanchard a ricordare che l'aggiustamento dei bilanci pubblici non è
Una gara da centometristi ma una maratona in cui chi va piano Vassalle va lontano
Soprattutto per
Contrastare l'avvitamento tra disciplina fiscale recessione servono i fatti che consentano di dire
Che sulle ragioni della crescita l'Europa in Italia per dirla con una espressione cava al nostro Presidente del Consiglio al professor
Monti ci mettono la faccia
Per questo occorre
Una Europa
Politica mentre compiuta un'Europa in cui si passi dalle cessioni emergenziali di sovranità in risposta
Alla crisi dei debiti sovrani ad hoc una scelta di condivisione di sovranità il nome di solidissima e buone e comune ragione
La buona ragione della irreversibilità della scelta dell'euro e insieme le buone ragioni del ruolo complessivo dell'Europa
Ed è la sostenibilità del suo modello economico e sociale nel quadro della competizione globale
Dopo molte incertezze che molto hanno nuociuto il processo
Sembra essersi messo in moto il processo voglio dire di costruzione dell'Unione bancario dell'unione economica dell'Unione fiscale dell'unione politica
Ma bisogna davvero accelerare battere in breccia incertezze ed attentissime servono infatti chiare scelte europee
Per il decollo operativo dei progetti Bond dedicati al finanziamento degli investimenti infrastrutturali
Per depurare qualificati investimenti pubblici in infrastrutture materiali ed immateriali dal computo del deficit rilevante rispetto ai parametri europei
Per il più celere pagamento dello stock
I debiti statisticamente sommersi ma perniciosa mente reali accumulati dalle pubbliche amministrazioni nei confronti dell'impresa
Per una
Applicazione Bernard temperata di Basilea tre attraverso l'adozione di correttivi utili a contrastare un'ulteriore stretta creditizia
In particolare a danno delle piccole e medie
Imprese
Stretta ulteriore dicevo perché la restrizione creditizia se nel discorso se n'è discusso nel corso
Dei lavori e poi è stato detto prima di me in maniera
Molto esaustiva e e molto chiara da Paolo Galimberti c'è stata Lecce
Ancora
Vogliamo a questo proposito anche dire una cosa che io
Ho visto come l'aver visto che il tuo caro ministro credito e burocrazia
Il
Gattopardo delle impresa degno
Questa espressione Gadola dall'impresa forse è una
Espressione ho sentito un
Un po'forte ma ecco io mi auguro che
Il
Prossimo anno ecco credito e burocrazia
Non abbia come sottotitolo la banca è un ente che ti presterà del danaro se tu puoi provare di non averne bisogno
Perché
Questo non lo dico io ma lo registrato da quella rubrica che viene fatto dal Sole ventiquattro Ore e che il cardinale Ravasi affatto
Ecco io spero nel prossimo anno che come sottotitolo non ci sia
Questo la banca è un ente che si presterà del danaro se tu puoi trovare di
Non averne
Bisogno e allora velocemente io torno alle linee generali dell'agenda
Per la crescita
Ne fanno parte
Le scelte
Europee e che prima sinteticamente richiamavo ne fanno parte le scelte italiane
Per il risanamento la ricostruzione e lo sviluppo le scelte necessarie affinché
Come anche
Questa mattina è stato ricordato senza tagli lineari ma con la precisione e la profondità di una vera e propria Chirurgia ricostruttiva della spesa pubblica la spending review avanzi
Decidendo inefficienze
Improduttività e sprechi e avanzi anche
Come occasione e strategica
Mi pare che lo ricordasse prima Fassina e anche Galletti come
Occasione strategica di revisione del perimetro stesso della funzione pubblica della sua ridondante complessità di livelli istituzionali ed amministrativi
Devono avanzare i processi di dismissione del patrimonio pubblico a vantaggio dell'abbattimento del debito del contenimento
Della spesa per gli interessi sui titoli di Stato devono avanzare
Le semplificazioni utili a liberare le energie del fare impresa e a ridurre la tassa della burocrazia come è stato rimarcato da più parti nel corso dei nostri lavori
E ancora ed anzitutto deve avanzare con
Determinazione ma anche qui senza cedimento alcuno alla
Demagogia
Ma deve avanzare con determinazione l'azione di contrasto e Ricupero di evasione ed elusione come chiave di volta della connessione tra le ragioni del rigore dell'equità e della crescita attivando al più presto lo sottolineo
Il principio di destinare almeno una quota rilevante delle risorse derivanti dal recupero
Vi evasione ed elusione alla riduzione della pressione fiscale a carico dei contribuenti in regola
Una pressione
Giunta ormai
Al livello record del cinquantacinque per cento circa e che costituisce dunque
Una
In sostenibile zavorra a carico di investimenti e consumi occorre insomma
Una prospettiva realistica di riduzione netta della pressione fiscale complessiva
Dunque
Anzitutto per questo
Non ci aveva convinto lo scambio tra più IVA e meno IRPEF inizialmente proposto con il recentissima Ovaro del disegno di legge di e stabilità
Si è preso atto del fatto che questo scambio non avrebbe i giovato né alla crescita né
All'equità
Se è così cancellata all'ipotesi di riduzione di un punto delle due prime aliquote IRPEF
Evitando dall'altra parte il ricorso dell'applicazione già nel due mila e dodici applicazione
Retroattiva ed in violazione dello Statuto del contribuente dei tagli alle detrazioni e dalle deduzioni fiscali
Quanto all'IVA si è scelto di bloccare l'aumento a partire da luglio del due mila e tredici dell'aliquota ridotta dal dieci per cento all'undici e per cento
Che tra l'altro noi avevamo detto e ci ha fatto piacere che anche questo nostro
Parere sia stato accolto colpiva in modo particolare i due settori due volanti che erano elementi
Costitutivi e fondanti per il rilancio della crescita il turismo e le ristrutturazione edilizia
Dicevo quindi l'aliquota ridotta è rimasta al dieci per cento ma è rimasta aperta ma è rimasta aperta
La prospettiva dell'aumento dell'aliquota ordinaria dell'aliquota standard dal vento
Dal ventuno
Al ventidue per cento
Lo abbiamo detto e lo ribadiamo peraltro
Il
Ministro lo sa si è fatto un passo in avanti però ancora non ci siamo si è fatto un passo in avanti
Perché
L'inasprimento dell'aliquota avrebbe colpito tra l'altro oltre alle due cose che voglio ricordato prima avrebbe colpito anche un'ampia gamma di prodotti alimentare
Però
Abbiamo detto e lo ribadiamo non ci siamo perché la grandiosa dell'aliquota ordinaria
Già aumentata settembre del due mila e undici dal venti al ventuno colpirà
Con un ulteriore onere fiscale complessivamente ben superiore ai quattro miliardi di Europ una larghissima fascia di prodotti e servizi
A partire caro Luca dai carburanti per questo chiediamo che venga davvero fatto di tutto che venga fatto di tutto per archiviare definitivamente anche l'ipotesi dove nuovo al grave o dell'aliquota IVA ordinaria
Finalizzato al raggiungimento di questo obiettivo ogni margine di manovra disponibile
Credo che il ministro per voi è assolutamente necessario
Tu caro
Ministro
Hai
Ho avuto occasione di dichiarare
Che l'economia italiana potrebbe tornare ad imboccare un percorso di crescita a partire dal secondo semestre del due mila e tredici naturalmente noi e c'è Lauria
Lo ascoltiamo con forza
Ma proprio rispetto a questa possibilità non c'è dubbio che l'aumento Iva destinato scattare dal mese di luglio sarebbe una doccia gelata che smorza darebbe le prospettive di partenza dell'economia
Quanto all'IRPEF chiediamo poi che si ricorra il prima possibile all'attivazione così come pane
Sia stato ricordato questa mattina da Fassina all'attivazione del fondo taglia tasse alimentato dai pro venti del recupero di evasione come ora previsto anche dal disegno di legge delega in materia
Fiscale che si trova in avanzata fase di discussione parlamentare insomma servono scelte
Che sostengono la domanda interno nel suo complesso la domanda per Investimenti e di consumi delle famiglie quella domanda interna che contribuisce alla formazione del PIL per circa l'ottanta per cento
E che dunque resta determinante per il contrasto della recessione per il ritorno alla crescita tornare a crescere
Significa infatti tenere insieme
Dinamicità dell'export e tonicità della domanda interno a tornare a crescere significa anche tenere insieme politica industriale e politica per i servizi
Perché è vero certamente è vero
Disponiamo delle secondo sistema manifatturiero d'Europa
Ma già oggi
I servizi di mercato contribuiscono alla formazione del valore aggiunto e bella occupazione in misura largamente superiore al quaranta per cento del totale un contributo importante
Ma noi siamo convinti che si possa fare di più e meglio per questi sono
E tempo di una politica
Che si concentri su scelte determinanti per l'accrescimento della produttività di tutto il sistema imprenditoriale italiano e di tutto il Paese
Infrastrutture integrazioni dirette di internazionalizzazione ma anche istruzione e formazione ricerca ed innovazione ecco perché
Guardiamo con particolare interesse lo ha ricordato
L'approfondimento presentato questa mattina dal nostro direttore Ufficio Studi Mariano Bella ecco perché guardiamo con interesse alle misure ricomprese nell'ultimo decreto e crescita in materia di start-up
Innovative
Insomma
Siamo di fronte ad un'opportunità concreta utile per rimettere in moto dinamismo economico e mobilità sociale
E per questa via anche per reagire ad un tasso italiano disoccupazione di disoccupazione giovanile del trentacinque per cento e a ad un tasso di giovani inattivi giovani cioè
Che ne studiano ne lavorano di quasi il venti per cento l'inattività dei giovani eh una dissipazione di energie di spinta al cambiamento che non possiamo più permetterci
Significa a livello europeo la perdita di ricchezza di circa centocinquanta miliardi l'anno di cui circa trenta a danno dell'Italia sono dati che per il nostro Paese confermarlo
Cari giovani della Confcommercio l'esigenza di un tempestivo monitoraggio degli effetti della recente riforma del lavoro in particolare
Delle restrizioni in materia di flessibilità in entrata e dell'aggravio contributivo dei rinnovati ammortizzatori sociali
Sono dati ancora che per il nostro Paese
Rilanciano le sfide dell'istruzione tecnica dell'apprendistato della valorizzazione della auto imprenditorialità dei giovani e in generale del migliore raccordo tra percorsi scolastici processi formativi
E mondo dell'impresa del lavoro è la sfida
Della costruzione nel nostro Paese di un ecosistema favorevole agli imprenditori e da ai giovani e dunque come ho ricordato all'inizio doppiamente
Favorevole i giovani imprenditori
L'impresa e lavoro del resto sono certamente i motori della crescita
Imprese e lavoro per questo è giusto chiedere loro come il Governo sta facendo di rafforzare
L'impegno cooperativo per il miglioramento della produttività
Noi lavoriamo proprio per un accordo tra le parti sociali coerente con la portata di questo Obiettivo
E che sia allora in grado effettivamente in grado di accompagnare stimolare maggiore produttività ma la produttività del lavoro
Dipende anche molto dalla produttività complessiva del Paese dipende dunque dall'avanzamento dell'intero cantiere delle riforme
Basti pensare al nodo della riforma della pubblica amministrazione e dunque
Dalla qualità
Delle scelte politiche oggi
La qualità delle scelte politiche la si misura anzitutto sul versante della risposta ad un drammatico deficit di legalità perché qui siamo davvero in condizione di allarme rosso
Serve allora l'efficienza del sistema giudizi del CIPE del sistema giustizia come poc'anzi ricordava Paolo ed il contrasto più determinato della piaga della corruzione giustamente definito dalla Corte
Dei conti come una
Tassa immorale ed occulta stimata nell'ordine dai sessanta miliardi di euro all'anno
Così come occorre la rivisitazione dell'impianto del titolo quinto della Costituzione perché il federalismo
Io nel resto convinto noi ne restiamo profondamente convinti serve ma serve il federalismo della responsabilità e della cooperazione della responsabilità delle scelte distesa
E di tassazione dalla cooperazione delle competenze ed è la cooperazione tra funzione pubblica e di iniziativa privata per questo
Per tutto queste cose
Nel resto più che mai convinto occorre la buona politica e serve una vera e propria ricostruzione dell'etica pubblica e dell'etica
Dell'impegno politico
Una ricostruzione robustamente stimolata dalla severità delle regole da una drastica riduzione dei costi della politica
Dalla stessa riforma della legge elettorale
Il che ci impegna
Si impegna come cittadini e come rappresentanza sociale ad una critica della politica che c'è critica esigente
Critica severa ma
Cari giovani della Confcommercio capace capaci di distinguere
Ci impegna ad una critica che proprio perché è capace di distinguere
Si faccia sprone di rinnovamento profondo rinnovamento della politica significa anche
Capacità di preservare
Il filo tenace del riconoscimento da parte dei partiti politici di una comune responsabilità repubblicana oggi
Oggi e nella prossima legislatura perché
Quali che saranno le scelte degli elettori gli assetti di maggioranza ed opposizione la formula di governo
La legislatura che verrà possa davvero assolvere ad una funzione costituente perché chiudo
Questa comune responsabilità repubblicana
Non potrà chi giovare al superamento delle sfide ancora aperte per il nostro Paese
E da anzitutto alla superamento della sfida del ritorno alla crescita grazie
Grazie Presidente
Io adesso passiamo la parola per nelle conclusioni finali del quinto fuoco ma al Ministro Vittorio Grilli Ministro dell'economia e delle finanze
Grazie presidente Garimberti grazie Presidente Sangalli per avermi invitato a parlare qui a voi tutti riuniti in questa bellissima nostra città
Tutte le volte che torno a Venezia ne sono abbagliato affascinato
La trovo sempre
Fonte di
Un messaggio incredibile di stimolo e di speranza ma allo stesso tempo CIDA e gonna grave monito
Lo stimolo e la speranza eh che se
Sai leggere il mondo
E il futuro e le tendenze del mondo se ai capacità e visione se sai
Come impegnarci a fondo dal nulla che il mondo lo puoi conquistare da nulla voi veramente costruire ovvero un impero commerciale che fonte di inesauribile ricchezza
Il monito è che se poiché in amori troppo di questo tuo sistema se lei costruito troppo rigido
Se non sai introdurre
Atti cambiamenti i gradi di flessibilità se non lo sai leggere più il mondo
Il mondo non passa più da tempo
Il mondo ma d'altra parte
Il tuo successo si sgretola
Questo è successo spesso in Italia però spesso anzi sempre siamo riusciti a ripartire
Allora a me piacerebbe essere qui oggi e dirmi che il peggio è passato che ormai
Abbiamo risolto la crisi
Che ci possiamo rilassare ma purtroppo non lo posso dire e penso che le relazioni che abbiamo sentito prima da tutti ne siano perfettamente consapevoli
Però a
Io ritengo
Che siamo sulla strada giusta ho sentito che ci sono delle differenze di opinione è questo e per tutto legittimo a siamo sulla strada giusta lo vedo lo sento ne viene riconosciuto niente comunque noi andiamo a
I vari nostri
Dite informo internazionali
è chiaro che non penso nessuno possa pretendere di
In realtà stiamo facendo tutto perfettamente tutto giusto e penso che questo tipo di incontri sia fondamentale come tanti altri terra spiegare e per capire e per migliorare
Però ritengo che a
In generale questa sia non solo giusta ma anche
Sinceramente l'unica strategia che ne possiamo implementare in questo momento
Ma allora perché non sta funzionando così velocemente come tutti vorremmo ecco io non penso che sia un problema che stiamo facendo adesso le cose male o stiamo facendo le cose sbagliate
Noi abbiamo come ho sentito c'è stato giustamente ricordato un problema che ci deve deriva dal passato da decenni di cose non fatte
Di essere forse un po'troppo innamorati cari del modello che avevamo a di non essere in grado di non volere cambiare con la velocità necessaria insomma
Siamo stati gestiti
Da una mentalità troppo vecchia
E qui parlare davanti e giovane età penso che sia fondamentale perché
La mentalità vecchia però non ha per attiene necessariamente a chi e più in là anagraficamente colletta mentalità vecchia può essere di tutti e quindi questo è fondamentale avere invece una mentalità giovane
Che sappia capire che il mondo cambia che il mondo è cambiato che molto è cambiato tantissimo in questi ultimi venti venticinque anni
E non c'è nessuna possibilità di avere successo guardando indietro dove avremo l'unico sposi Rita per avere successo e guardare avanti guarda Vivanti ed evitare di cercare
Di difendere un sistema
Che oggi ha detto tanto assolutamente anacronistico a in molte nostre ancora tipi di organizzazioni a modi in cui noi ci siamo organizzati non dico a livello di singola impresa ma collettivamente
Non è un modello in grado di sostenere il livello di competizione internazionale a cui oggi siamo tutti soggette quindi
Penso che sia necessario evitare di continuare a cercare di
Tenere chiusa la porta quando in realtà dalla finestra centra tutto il mobile tutto il nuovo le novità del mondo e non riusciamo certamente a sconfiggerlo
In questo mondo quindi io penso che sia fondamentale aderire una mentalità nuova di apertura capire che il gioco è cambiato è cambiato i moderati in maniera profonda e anche chi sostanzialmente può sembrare bene io sono lontano dai mercati sono lontano nord Allasio sono lontano dal Brasile
Ma il Brasile e la Cina è qua anche per chi fisicamente né lontana anche perché forse non ha interazioni quotidiane ma realtà le regole del gioco
Non li possiamo più fare noi qui localmente nelle gole del gioco ci sono imposte da un mondo che sia assolutamente globalizzato e quando si parla di globalizzazione spesso io la sensazione non spesso ma a volte la sensazione che si parla quasi
Di etichette di definizioni astratte ma non si voglia veramente comprendere cosa sia l'implicazione nella realtà
Che
Oggi se una volta venivano in Italia venivano in Europa per capire come si fanno le cose
Oggi è necessario il contrario
Oggi è necessario andare fuori e capire come fuori si fanno le cose perché oggi ci sono dei modelli dei modelli economici dei modelli organizzativi
Ci stanno dimostrandosi di essere vincenti e quindi comuni questi non li possiamo più assolutamente ignorare
Allora cosa vuole dire vuol dire
A cambiare completamente tutto no però ovviamente dobbiamo cercare di adattare la nostra realtà una realtà di un Paese e di una società in cui noi
Assolutamente crediamo ma adattarla e renderla e introdurre quei gradi di flessibilità che ci rendano
Ci rendano a il nostro sistema vincente e sfidante rispetto al resto del mondo quindi
A mi sembra che se noi comprendiamo questo se comprendiamo che non c'è una ricetta una soluzione nazionale
Che non c'è una possibilità di
Riuscire a mantenere un sistema diverso da quello che
L'Europa e del mondo a ci richiedono ma soprattutto operano ecco allora
La prima cosa importante e cercare
Ovviamente di capire in che modo e perché stiamo facendo dobbiamo cambiare il Paese
Allora la
Prima
Diciamo sottolineatura che voglio fare e parto dall'Italia ma però io voglio arrivare ovviamente i temi dell'Europa che sono stati poi messi sul tavolo da biliardo Ardant durante il dibattito beh la prima cosa da capire
Certo stiamo cambiando perché ce lo chiede l'Europa stiamo cambiando perché ce lo chiede il Fondo monetario stiamo cambiando perché ce lo chiede l'OCSE
Ma non stiamo cambiando solo perché ce lo chiedono
Io sono convinto penso tutto nostro Governo ne è convinto che stiamo cambiando perché la cosa giusta da fare
E
Anche se
Io di questo sono ancora convinto domani l'Europa dovesse impazzire direbbe fate quello che volete
In realtà non potremmo fare cose diversamente
Perché il problema fondamentale
Che l'Italia sta affrontando deve continuare affrontare un problema di fiducia
Di fiducia anzi di mancanza di fiducia
Che il mondo a nei nostri confronti questi decenni di non è affatto abbastanza abbastanza velocemente la trasformazione del nostro Paese ha portato
A chiamiamoli mercati
Nome un po'generico ma
Ma che ormai tutti usiamo ma io direi più ha portato il risparmio mondiale a dire
Noi dell'Italia non ci fidiamo più
Allora se noi non riusciamo a invertire questa rotta a convincere
Gli investitori risparmiatori che possiamo anche noi del mondo che no per Italia ti puoi fidare
E non solo e questa è la seconda sfida non solo che tipo e sfidare ma che siamo anche un'attraente un'attraente investimento
Ecco se noi non riusciamo a cambiare il Paese
E velocemente dimostriamo dimostrare che siamo affidabili innanzitutto ed attraenti beh questa sfida non la possiamo vincere
Perché quando parliamo e poi ci tornerò di credito che non arrivano o di problemi di finanziamento del debito pubblico
Altro non è che una dimostrazione che il risparmio non arriva da noi non arriva da tanti da chi mi ha bisogno in questo caso non arriva l'impresa non arriva lo Stato e quindi non siamo in grado di finanziare
Quello che noi riteniamo sia indispensabile per la nostra crescita quindi anche
Avendo un modello di crescita una strategia di crescita adeguata
Beh noi dobbiamo convincere gli altri che lo è
E gli altri che se
Arrivano con i loro risparmi nel nostro Paese o che noi stessi di facciamo rimanere nel nostro Paese ma cerchiamo anche di questo
Che noi siamo affidabili come Paese e quindi in tutte le sue articolazioni e che siamo attraenti
E allora la prima sfida che noi dobbiamo abbiamo dovuto
Affrontare era proprio quella la prima è siamo affidabili che in parole povere vuole dire se voi avete investito
Ho investite in Italia non vi preoccupate perché i soldi li avete indietro primo primo essenziale perché se non
Si parte da lì
Non si può parlare di credito perché dire
Vorrei credito ma non si è sicuri che i soldi si prende indietro finisce lì allora prima è
Noi siamo affidabili
E qual era l'unico modo e continua a essere l'unico modo per dimostrare che siamo affidabili aprire le finanze pubbliche in ordine
E le finanze pubbliche in ordine
Al giorno d'oggi vuole dire e soprattutto per un Paese che ha un debito pubblico del livello che abbiamo noi vuole dire il Bilancio in pareggio senza asse e senza ma
Vuol dire che noi
Di risorse aggiuntive mercati non è che diamo più
Perché speso ed entrate sono allo stesso livello
Questo è chiaro che non è qualcosa che si fa appunto in maniera indolore con la bacchetta magica e siamo tutti contenti non lo si fa in maniera pesante possiamo siamo tutti d'accordo
Siamo tutti d'accordo che mettere i bilanci in pareggio alla velocità con cui l'abbiamo fatta e l'abbiamo dovuta fare
è
Un esercizio complesso difficile che genera
Ovviamente stress nell'economia e di questo ne siamo consapevoli e ne eravamo consapevoli
Allora questo è l'obiettivo imprescindibile ma non solo mettere i bilanci in pareggio un anno ma metterlo per sempre che l'altro pezzo di essere affidabili
E questo è stato poi da la derivazione del cosiddetto fiscal compatta che ha trovato
La necessità di tradursi in un cambiamento costituzionale sapete abbiamo cambiato la Costituzione italiana cosicché i bilanci in pareggio non è più un evento legato a un un momento a un Governo
I bilanci in pareggio è un requisito costituzionale
Ed è questo l'imprescindibile condizione
E
Precondizione per dire siamo affidabile
è chiaro che questo non basta per essere affidabili dobbiamo anche dire non solo abbiamo il bilancio in pareggio ma ci impegniamo a ridurre questo grossissimo debito pubblico a ridurlo velocemente
Allora nel bilanci in pareggio in quanto tale c'è il motore più grande
La garanzia più grande per questa riduzione del PIL del del debito perché avere un bilancio in pareggio cioè non fare più debiti come debito come è stato vuol dire
Che se riusciamo a far crescere il PIL ma anche
Se non riusciamo a farlo crescere di più di quella
Ovviamente non è non eccezionale crescita anzi del tutto inadeguata per un vero Paese che sia leader nel mondo
Beh anche così noi riusciremmo col bilancio in pareggio ridurre il nostro debito pubblico di circa il tre per cento all'anno rispetto al piccola
Ma sappiamo che questo non basta a convincere
Tutti della nostra determinazione e per questo dobbiamo anche
Dimostrare di saper efficientare e vendere il nostro patrimonio pubblico e questo al passo numero due un passo numero due che è un passo complicato perché
Non manca la volontà penso agli italiani miei Governo o ai Governi che si sono succeduti io che succederanno a dire sì vogliamo valorizzare e vendere il patrimonio pubblico
La dimostrazione è nel fatto che l'Italia è stata tra i leader Dei processi di Prodi di privatizzazione nel mondo
Metà anni Novanta inizio anni due mila l'Italia ha condotto
Penso con l'Inghilterra il più grande programma di probità anzi privatizzazioni del mondo circa centotrenta miliardi poi di entrate
Era un'epoca diversa dove il riassetto patendo erano soprattutto di proprietà dello Stato centrale ed erano soprattutto aziende aziende grandi
Attraenti per il mercato
Quindi non c'è voluto molto c'è voluta chiara consapevolezza volontà politica di farlo ha poi avevamo le aziende le aziende grandi con un solo azionista chiamano così l'azionista Tesoro
Che e ha rimesso in ordine e li ha venduti
In tempi direi abbastanza veloci
Oggi ripartire con un grande credibile programmati per avete intenzione che sia garanzia
Nella sua dimensione e nella sua strutturazione
Di
Un'ulteriore importante riduzione del debito pubblico è più complesso perché non abbiamo più questo patrimonio al centro di tante grandi aziende ricordate c'avevamo banche assicurazioni no ad Acciaro agenda nel Lazio nell'acciaio
Ovviamente imprese nell'energia del gas
Va
Tantissime oggi
Non c'è rimasto praticamente nulla ci sono a livello
Centrale a livello aziendale le aziende sono quasi tutte sul territorio e sono di piccole dimensioni
Questo non utile che non si possa fare
Abbiamo livello
Rappresento nel settore delle cosiddette public utilities no quindi discussione elettricità casa acqua so che di certe cose non si può parlare perché abbiamo fatto un referendum in teoria però in pratica dolente orientato il riferimento l'abbiamo fatto veramente
Però anche al di là del referendum o non referendum noi abbiamo nel nostro Paese Italia quattrocento più di quattrocento aziende municipalizzate in questo tipo di servizi
Il che vuol dire che
Al di là di qualche piccola eccezione sono troppo piccole
Non interessa dal mercato per cui abbiamo dobbiamo avere una strategia differente e per questo abbiamo
Ovviamente cambiato pezzi normativa dato
O nuovi impulso alla Cassa depositi e prestiti per operare con fondi specializzati nel tentativo
Di collaborare con gli enti locali per aggregare queste aziende
E quindi renderle vendibili sul mercato cosa simile
Il patrimonio immobiliare anche qui patrimoni mobiliari abbiamo tanto
Ma
Più dell'ottanta per cento è
A livello locale
Province regioni comuni
Anche qui richiede un livello di coordinamento tra amministrazioni molto più alto che prima soprattutto però un livello anche a livello
Rotta o comunque un livello di consapevolezza determinazione
Nei Comuni nelle Province nelle Regioni e quindi bisogna stimolarlo crearlo penso che
Non abbiamo fatto già parecchia strada in questo nuovo rapporto tra centro e periferia
Ha poi bisogna anche sapere che quando parliamo di
Centinaia di miliardi di immobili
In teoria in pratica bisogna dire ma quali sono questi immobili
Andiamo a vedere di immobili non abbiamo immobili di alto pregio residenziale vuoti o immobili di alto pregio commerciale vuoti
Gran parte di quei alcuni ce ne sono e ovviamente stiamo già a predisponendo la loro dismissione ma la grandissima maggioranza sono immobili pieni
Fini dove di attività governative
Se non avessi ministeri siano essi municipi siano esse prefetture ospedali scuole tutta l'attività governativa si svolge in quegli immobili che noi possediamo
Quindi tra averli e venderli capite che c'è
Una bella trita da fare adesso non mi voglio a dilungare su questo ci sono soluzioni ci sono soluzioni
Che passano per esempio anche da dire si occupa attività governativa o perlomeno alcune attività governative che occupano immobili governativi devono cominciare a pagare un affitto
E a
L'affitto a due secondo me importanti implicazioni uno è
Che non avendolo più gratis a dovendo pagare un affitto comincia a chiederti
Sedi spazi li stai occupando efficientemente e quindi si possono liberare degli spazi e quindi rendere
Diciamo così liberi spazi da vendere l'altro è
Che Avec pagando degli affitti uno può ragionare di introdurre questi immobili in fondi dove l'immobile per sé non viene venduto ma viene venduto il fondo che ha un rendimento e questo rendimento deriva dagli affitti che vengono pagati questo per darvi un'idea
Però questo è sempre il primo pezzo quello di rendere l'Italia affidabile e cioè noi tra
Se avete investito in titoli di Stato per esempio non abbiate paura perché
Noi abbiamo le
La la nostra le nostre finanze pubbliche in ordine avremo il bilancio in pareggio
L'avremmo già dal prossimo anno e siamo assolutamente determinati nell'abbattere nostro debito pubblico
Questo è un primo pezzo
è chiaro che ci vuole anche un altro
Perché
Non basta dire siamo al di affidabili e quindi non andate nelle ma dobbiamo anche dirvi noi siamo attraenti quindi venite venite a finanziare noi come è stato
Sempre meno per quello che ho detto ma soprattutto le nostre aziende allora lì noi dobbiamo dimostrare come il Paese
Come sistema Paese come nostra impresa ne possiamo dare dei ritorni al risparmio del mondo che sono paragonabili a quello degli altre aree ormai
Non è che gli investimenti del risparmio del mondo è limitato ad alcuni pochi paesi tra di loro simili oggi le opportunità di investimento sono su tutto il globo e sappiamo che tipo di liquidi ritorni si può dire
E quindi questo è tutta l'agenda di riforma che abbiamo iniziato che abbiamo implementato
Che certamente non può essere finita
In questo mandato di questo Governo che finirà fra pochi mesi è un'agenda che dovrà essere continuata
Anche qui
Non continuata semplicemente perché ce lo dice qualcuno io sono convinto deve essere continuata
Perché la cosa giusta per noi poi ovviamente ciascuno apporrà affinare la può variare ma secondo me sono variazioni su un tema un tema già bene consolidati
Perché se poi guardiamo
Che tipo di cose dobbiamo fare stiamo facendo non sono cose che ci stiamo inventando così
Sono cose che ci ritroviamo già fatte
In altri Paesi già analizzate non solo dalla Commissione europea
Ma da tutti i grandi organismi internazionali sono stati già inedificate come
E cosiddette best practices come le cose da fare
Se si vuole ritornare ad essere un Paese ad alta crescita io non mi voglio rifare ovviamente la lista di tutto ciò che abbiamo fatto e che si dovrà continuare a fare però alcuni temi che avete già sollevato li vorrei ricordare
Beh la primo è
Soprattutto quando si fanno le cose così quello cementi
Quando si si cambia così radicalmente e nostra la nostra struttura economica e sociale
Bisogna farlo
In modo tale che i pesi relativi
Siano vissuti in maniera e qua
E qui quando si fanno delle cose così impattanti l'equità non è sempre così ovvia però vi garantisco che questo Governo ci ha riflettuto ci continua a riflettere in maniera
Da costante
Ora gli aspetti dell'equità di quello che abbiamo fatto a secondo me sono profondi e immobile ma in molte direzioni però voglio ricordarvi
è uno
Al
Sottolinearne uno che è stato già ricordato che quello della lotta all'evasione
So che possa può avere
Diversi aspetti anche delicati e in un momento di grande
A
Debolezza dell'economia a anche
Diciamo così
Impatti psicologici diciamo così profondi però
è un sine qua non
Ne siamo consapevoli che abbiamo elevato di molto a l'asticella stante la lotta all'evasione
Ma come è stato detto è un meccanismo innanzitutto di equità
Che siamo tutti uguali e quindi tutti siamo chiari chiamati a contribuire alla nostro Paese e poi com'è ancora stato ricordato come auspicio e già questo devo dire cioè è
Quello di aumentando la base imponibile si riuscirà a ridurre le aliquote per tutti e questo è l'altra importantissima sfida a cui noi stessi siamo sempre Stati assolutamente determinati nel perseguire
La seconda è quella del ritardo dei pagamenti
Quei cento miliardi
Non sono sto secondo è la nostra lettura dei dati sono quelli rispetto alla pubblica amministrazione ma sono ritardi dei pagamenti di tutta l'economia con la pubblica amministrazione
E meno di quello certo sempre sempre abbondante ma anche qui c'è sempre questa solita differenza purtroppo tra
Evitare il pagamento della missione centrale e quello delle altre amministrazioni
E anche voi sapete che la maggior parte dei ritardi di pagamenti non sono amministrazione centrale è chiaro che poi per un imprenditore poco importa dice la pubblica amministrazione datevi da fare bidoni voi all'interno ma io non posso stare lì a pensare se questo è centrale e locale regionale
Purtroppo nel modo in cui abbiamo disegnato il nostro sistema delle autonomie uno dovrebbe pensarci
Perché livelli di responsabilità sono stati così differenziate in modi di a
Di controllo dal parte del centro e periferia sono anche stati allentati ora
Non solo abbiamo introdotto
Sappiamo che un ponte non è la soluzione finale però secondo me importante il meccanismo delle certificazione dei crediti
Ma soprattutto abbiamo anche non soprattutto ma parallelamente nella
Luta ma negli ultimi giorni abbiamo anche approvato abbiamo recepito con largo anticipo
La nuova direttiva sui pagamenti sulla velocizzazione dei pagamenti che metterà tutto il sistema non solo quello pubblico di fronte a una grande sfida perché la sfida dei trenta giorni con massimo sessanta è una sfida sicuramente
Molto importante per la pubblica amministrazione ma penso che per tutta l'economia in generale su una fitta sfida che deve essere ovviamente vinta ma è parecchie richiederà aggiustamenti da parte di tutti
L'ultima anzi deduttiva delega fiscale che è stata ricordata non siamo assolutamente consapevoli già sono stati introdotti diversi meccanismi di semplificazione fiscale a e
Più ne dobbiamo introdurre non solo di semplificazione ma anche diverso meccanismo un rapporto tra autorità fiscali contribuente che devono essere basate sulla non solo rispetto ma sulla
Fiducia reciproca
TAR più di quanto sia stato fatto fino adesso e quindi dentro la delega fiscale che adesso ci sta provando alla Camera e che sta per essere approvata dal Senato speriamo velocemente ci sono molti di questi temi che vengono affrontati
E poi c'è quello più ancor più generale che non è soltanto la semplificazione fiscale ma la semplificazione della pubblica amministrazione su cui ci siamo ci stiamo ci siamo molto impegnati
Che è un progetto veramente complesso perché
Non è soltanto come giustamente è stato ricordato una questione di numero di adempimenti
E non è soltanto una questione di ridurre il numero di adempimenti che l'impresa i cittadini devono fare quando si interfacciano con la pubblica amministrazione
Ma è proprio un cambiamento di paradigma dove la pubblica amministrazione anche qui c'è stato giustamente ricordato e non ne siamo convinti la pubblica amministrazione non esiste in quanto tale
La pubblica amministrazione eh uno strumento di servizio al cittadino
Quindi
Questa deve essere all'ottica no e quindi non è tanto una notti caldi adempimento perché tu mi devi dato cittadino attuative zitta tu imprese mi devi dare qualcosa come pubblica amministrazione ad eccetto delle tasse che bisogna ad altre
Ma è
Come io riesco a dare al cittadino all'impresa il miglior servizio quindi quasi la l'ottica della De imprimendo e al contrario e quindi questo è
Proprio un invertire se volete un po'l'onere della prova
Che però in centocinquant'anni di costruzione della nostra pubblica amministrazione non è non è non è parte veramente del tessuto della mentalità
E quindi
Veramente una
Una
Quasi rivoluzione bisogna farla
Che non è semplicemente andare a controllare e ridurre gli adempimenti numero delle menti vittima proprio rivedere il modo in cui c'è e a
E agisce questa interfaccia tra cittadino e pubblica amministrazione
Va bene
L'Europa ho già detto che secondo metta
Queste cose che stiamo facendo dobbiamo fare
Figuratevi la rotta ce le chiede sulle diete a gran voce a ma non le dobbiamo fare
Semplicemente perché ci richiede l'Europa ma perché
è il nostro impegno
I cittadini di impresa
Nella consapevolezza che questo è l'unico modo per
Ritornare ad essere un grande Paese paese che cresce
Allora
Però ovviamente l'Europa cioè
Stato ricordato che l'Europa le sue regole
E l'Europa soprattutto un suo progetto
Allora innanzitutto vorrei dire spesso anche giornalisticamente sì si divide l'Europa in due no all'Europa la periferia no e il centro
L'Italia
Di solito viene messa nella periferia
Ecco questo può essere una semplificazione magari necessaria giornalistica
Ma è qualcosa che penso tutti noi dobbiamo rifiutare come concetto ma di sostanza l'Italia non è
La periferia dell'Europa
L'Italia è
Il cuore nel cuore dell'Europa l'Italia è uno dei Savoia sei Paesi fonti fondatori d'Italia è un Paese troppo grande
Troppo importante anche qua economicamente il secolo la seconda manifattura d'Europa per poter essere considerata la periferia
E devo dire
Nei nostri dialogo nei nostri dibattiti in Europa nessuno ci considera periferia
E noi soprattutto non ci dobbiamo considerare periferia ed soprattutto non dobbiamo vedere l'Europa come
Un centro
Potenzialmente anche ricorda cui chiedere aiuto
Da qui dipendere ma dobbiamo essere in Belvedere l'Europa come una casa comune in cui noi siamo concittadini con tutti i diritti e doveri di questa casa comune
Una casa comune che sia andata allargando una casa comune
Che deve sicuramente migliorare
Ma per Porter la migliorare poterla fare crescere
Direzione diverse che sono state anche ricordate prima il dibattito tra
Austerità rispetto a crescita non dibattito che diventa sicuramente articolate complicato ma innanzi tutto per poter avanti portare avanti certi tipi di
Ragionamenti e di dibattiti come già sapete bene il nostro Presidente del Consiglio sta già portando avanti
Con forza tutto la problema di più crescita attraverso anche più investimenti pubblici trattare diversamente le spese correnti da investimenti questo è
Sicuramente qualcosa che già sta morendo sul tavolo ma per avere la forza di imporre certe scelte
Bisogna far sì che quando costruiamo questa casa comune venga sentita come Casa comune da tutti
Questa vuol dire farà sentire casa nostra farla sentire casa degli olandesi farà sentire Casa dei tedeschi farla sentire casa degli spagnoli come dei finlandesi dove ha messo tutti devono essere convinti che quella loro casa
E un posto dove loro si riconoscono e in un certo senso si sentono al sicuro
Questo vuol dire avere delle regole chiare per tutti ed è
Anche lì un modo per vedere perché
Tutto parlare tutta questa disciplina è poco parlare della crescita
Perché anche lì c'è un meccanismo di costruzione continua di fiducia reciproca
Allora se vogliamo parlare di più crescita intesa nel mostra il modo giusto cioè riusciamo a metterci d'accordo insieme su programmi comuni che eventualmente porteranno a messa insieme di bilanci comuni
E quindi di politiche fiscali vere comuni B allora dobbiamo fidarci lo dobbiamo un attimo chiarire quali sono le regole del gioco
Quindi se parliamo di mettere le finanze pubbliche in comune per aver Unione fiscale viene in Comune
Beh allora dobbiamo garantirci essere sicuri dico ora stiamo parlando e quindi
Tutta questa costruzione iniziale sulla disciplina fiscale quindi cosiddetto fiscal compatta e tutti questi nomi imposta paganti sì startup PAC European semestre ma ecco tutte queste cose qui altre non sono che creare questo sistema di regole trasparenti e soprattutto monitorate ed implementate con certezza che rendono
La costruzione di questa fiducia reciproca per però e arrivare a mettere i
Assieme le proprie finanze pubbliche possibili
E già i primi passi si vedono
Perché chiaramente un primo passo verso questa costruzione comune di mettere insieme a fattor comune le risorse nazionali è
L'Unione bancaria il progetto di unione bancaria vi è un progetto premete questo progetto permanente l'altro l'abbiamo già fatto che quello dei degli strumenti diciamo così emergenziali
Cioè il il il i fondi cosiddetti fondi salva state che è stato un primo passo dimessa
Ah comune di risorse ingenti il secondo è non solo dei fondi che sono lì con le loro dimensioni predefinite ma mettere insieme i nostri sistemi bancari finanziari
Allora questo è l'altro progetto che siamo riusciti a far partire
E l'averlo fatto partire e già dimostrazione di come queste nuove regole questa nuova trasparenza stia creando il clima di fiducia necessario per proseguire in quello che io ritengo
Un esercizio inevitabile ed indispensabile per avere successo onori come Italia
E come Europa e sono convinto che è successo di taglio di tutti i Paesi membri anche quelli che oggi sembrano avere successo quasi
A discapito ma non è così resto dell'Europa
Con nessuno siamo ciascuno di noi troppo piccoli e troppo interdipendenti dagli altri nessuno di noi può avere successo pensando che l'Europa in quanto tale soprattutto l'Unione monetaria europea non abbia successo
E quindi questo è un è una rimettere insieme e approfondire e migliorare la nostra unione monetaria
Ma attraverso questo processo di integrazione progressiva che porterà io spero a un'integrazione poi fiscale e
Politica così come è già stata tracciata nei nei documenti
Che sono stati approvati i nostri primi ministri e presidenti nel corso Consigli europei dell'ultimo degli ultimi hanno e anno e mezzo
Ecco
Il procedere quindi è un procedere insieme è un procedere su cui noi dobbiamo fare nostre certe regole sapendo che è un processo di costruzione di fiducia comune e sapendo essendo consapevoli
Che quando si parla di fu Ducka comune noi non siamo certi quelli
Che
Possiamo
Parlare diciamo con più aggressività perché parte della mancanza di fiducia nell'Europa che ci viene dal mondo
è anche colpa nostra possiamo visti come uno degli anelli deboli di questo sistema perché come ha detto prima
I nostri problemi sono alla fine dei problemi di fiducia fiducia dall'Italia che sono ovviamente non solo per colpa nostra anche trasformati in problemi di fiducia della sistema nostro europeo
E qui vorrei concludere con
Alcune a
Brevissime considerazioni non solo sull'Italia sull'Europa ma anche sul mondo
Ecco pare
Come ho detto prima noi siamo parte ormai di un sistema globale integrato e quindi non possiamo ignorare ciò che succede al di fuori dei nostri confini quindi certamente non quello che succede all'Europa
Ma l'Europa lì non è la fine del mondo sappiamo che l'Europa i destini dell'Europa dipendono dal resto del mondo in maniera
Fondamentale
E perché questa
Crisi che stiamo oggi io ritengo in maniera definitiva sconfiggendo
Ancora non c'era abbandonato ma non ha abbandonato non è che un abbandonato solita non abbandonato ancora l'Europa e il mondo in generale ci sono ancora delle sfide importanti
E nel G venti che a cui partecipiamo noi meeting Fondo monetario insomma nell'ultima il paio di settimane abbiamo partecipato diverse di questi fora globali
Beh ci sono ancora dei rischi percepiti che sebbene siano in via di correzione sono ancora lì
Che ci dicono guardate che sono in via di correzione non si può sbagliare perché non sono ancora completamente annullati
Ne voglio ricordare
Tre iniziali e poi a poi concludere con una loro articolazione soprattutto sulla settore del credito che è stato ricordato
Ma ce ne sono tre uno e l'euro l'euro inteso come l'area dell'euro la sua governance i suoi problemi di
Debiti sovrani e quindi soprattutto nei paesi ancora non completamente stabilizzati
All'euro viene riconosciuto grande progresso soprattutto un'accelerazione in questa ultimi quattro cinque mesi nel trovare soluzioni credibili al nostro Paese
Ma non alla spesa nostra unione monetaria
Però
Da continuare e perseverare quindi il mondo ci sta ci sta guardando e in questo senso ci guarda positivamente
Ma ci vuole vedere che continuiamo senza sbandamenti nella politica abbiamo iniziato
Questi sono i fondi salva stati DSM con le nuove regole queste sono i nuovi programmi annunciati della Banca centrale europea
La combinazione delle due ha convinto i mercati che ormai dopo lunga discussione siamo riusciti a costruire ora un sistema
Credibile di controllo dell'emergenza
Poi però non c'è soltanto l'Europa
Ci sono altri punti importanti sfide importanti da vincere nell'economia globale
Una che è rimasta un pochino a alato a ma importantissima che così dettati scaturiti statunitense il precipizio fiscale che fino a che
Non ci serve sia risolto ovviamente con le elezioni
La determinazione di chi fosse il nuovo presidente ora lo sappiamo c'è una al programma di continuità con la vittoria a di Barack Obama
Però questo già ne cominciano a parlare adesso questo è come risolviamo il problema della che sapete che siamo una cosa lontana esoterica me realtà questo vuol dire se non curata una correzione fiscali cinque punti percentuali da un giorno all'altro
Quindi potete immaginare che impatto se non gestita può avere sull'economia americana
Ridurre praticamente vorrebbe dire una manovra del cinque per cento del PIL in Italia in un giorno no immaginate di voi cosa potrebbe vorrei dire in America
E
Un impatto sicuramente grave sull'economia americana seppure tranquille vuole segnate non sarà indifferente per il resto dell'economia mondiale no
E questo diciamo che però un problema conosciuto già studiato da lunghi mesi e quindi si hanno già ben presente sia le conseguenze l'analisi e le soluzioni ora c'è una gestione politica che in America è già cominciata
L'ultimo è le economie emergenti perché anche l'economia emergente che hanno dimostrato grande per vivacità sono quelle che hanno sostenuto l'economia mondiale in questi anni di crisi stanno cominciando anche loro hanno cominciato a rallentare
Quindi bisogna anche ritenerle sotto osservazione che sta succedendo
Possono recuperare mi sembra che dagli ultimi incontri ci siano segnali positivi che queste economie stanno riprendendo
Ma quelli sono anche marcate fondamentali per noi è vero sentito non è soltanto a voi siete Oku un esempio fondamentale curando il nostro export perché si risolvono i problemi dell'economia italiana
Però quelle sono aziende importantissime e l'export italiano e in un certo senso può è la cartina di tornasole dello stato di salute di tutta la nostra economia
Queste sono le tre sfide globali all'interno di queste ci sono problemi a che vengono generati dalla correzione della crisi e qui si è parlato e voglio concludere
Su questo pezzo del poi ovviamente non mi posso esimere da commentare anch'io la legge di stabilità è stata chiesta la parola commento tutti lo farò anch'io come conclusione ma ecco quello del credito
Ve ne sappiamo ho sentito dire le imprese soffrono le banche no
Io penso che
Dipeso come paradigma è fondamentale che le banche non soffrano
Perché le banche
Capisco che c'è una dialettica necessaria tra imprese banche questo fa parte di tutto il sistema ma le banche sono dove vengono conservati i risparmi del mondo abbiamo visto che
Quando una banca anche apparentemente minore in un punto strano della dell'Inghilterra per esempio degli Stati Uniti a problemi seri questo hanno immediatamente della onde di contagio in tutto il mondo
Mettendo a rischio i risparmi di tutti
Non li voglio ricordare quanto quanti accezione ad eccezione forse della sola Italia che per fortuna era vigilata con regole più vada diciamo così sia corrette
Che forse più dura rispetto altri Paesi la gran parte degli altri Paesi
Stati Uniti Inghilterra Germania Olanda Francia hanno dovuto iniettare un loro banche per salvare i risparmi non tanto le banche mare stabilità ripresa salvare i risparmi di tutti
Decine di punti di PIL
Allora quello di riuscire a preservare la solidità delle banche è un elemento fondamentale
Questo non vuol dire che le banche non debbano essere efficienti ed efficaci e dare i servizi no a tutti ai prezzi giusti
Però ecco io non lo vedo come meglio o peggio loro meglio bene ecco deve essere un sistema integrato per le banche sono un po'nel mezzo sono gli intermediari sono quelli che devono Fazio far funzionare tutto il resto
E quindi il fatto di aver preservato le nostre banche non stato di salute buona e io penso che sia un elemento di assoluta forse del nostro sistema
Vero è e noi
In questi ultimi mesi anzi più dei mesi abbiamo nel dibattito europeo demo detto guardate quando parliamo di
Necessità di cambiare o di migliorare lo stato di salute dei mercati finanziari e creditizi non è tanto come Italia
Perché siamo preoccupati e vogliamo trovare soluzioni nuove per i fans finanziamento del debito pubblico come avrete visto che non abbiamo avuto non abbiamo problemi di finanziamento del debito pubblico quello che ci preoccupa il finanziamento delle nostre aziende
E tanto è vero quindi io no no non ho nulla da aggiungere alla giusta preoccupazione già espresse dal vostro Presidente
Che
La stessa motivazione con cui il Presidente Draghetti
La motivazione che ha usato per dire no e siamo pronti a introdurre nuovi programmi
è stato il riconoscimento
Che le politiche monetarie non stanno funzionando il meccanismo di trasmissioni in alcuni casi non sta funzionando
E che una delle evidenti conseguenze abbiamo i mercati del credito che sono assolutamente segmentati dove alcuni mercati in alcuni Paesi il credito arriva o bando ante mente ad a prezzi molto competitivi e in altri mercati no
E questa è la disfunzione che noi dobbiamo cercare di evitare anzi dobbiamo cercare di correggere
Allora però questo è un problema complesso che non riusciamo a risolvere da soli perché se ci sono delle
Vasche di liquidità che sono al di fuori del sistema italiano e non arrivano in Italia ma sono in qualche modo bloccate fermate da questa ancora segmentazione del mercato del credito è difficile
Che l'Italia da sola riesca a correggere questo sistema però l'Italia da sola e non è da solo in questo sta chiaramente portando avanti e penso che il messaggio che è stato dato dalla Banca centrale europea
Di voler introdurre i programmi per porre gialle quell'ossia un messaggio di grande significato
Su cui noi dobbiamo continuare a costruire e a
Ribadire la necessità che questa correzione nel mercato del credito ci sia e
Sia a veloce
Cosa dire a per ultimo sulla legge di stabilità ben o abbiamo fatto una somma una proposta mi sembra la cosa importante da dire
è che a differenza degli altri provvedimenti che l'abbiamo introdotto sotto la pressione di una grande emergenza e quindi attraverso uno strumento particolare cara al decreto legge che vuol dire il momento che il Consiglio dei Ministri l'approvava era minimamente operativa
Qui
Ci siamo sentiti di fare un'altra cosa la legge di stabilità
Nella sua emergenza
Non era tra virgolette più necessaria cioè il raggiungimento del bilancio in pareggio c'era già nei numeri attraverso tutti gli interventi che avevamo fatto prima quindi la legge di stabilità non era più
Per fortuna e questo penso che sia un piccolo segno che le cose stanno funzionando un po'meglio non c'era più l'emergenza nei conti pubblici e quindi una o più bisogno dello strumento emergenziale del decreto legge
Potevamo usare il disegno di legge e quindi aprire un dibattito
Secondo me un dibattito importante
Non è la sua dimensione perché la legge di stabilità nella sua dimensione non è una grande cosa parliamo di piccole cifre rispetto a quello che il Paese potrebbe desiderare
Qui non abbiamo delle correzioni in positivo talmente tali da poter no andare a casa e dire abbiamo risolto i problemi no
Però è un inizio di inversione di tendenza
è il messaggio importante contenuto è un po'diciamo che è una piccolo messaggio ma secondo me di grande significato che a questo punto avendo stabilizzato i conti pubblici possiamo migliorare
Nell'aspetto della pressione fiscale
Quindi possiamo avendo stabilizzato i conti pubblici continuando in quello che è già stato ricordato come indispensabile e cioè la riduzione della spesa pubblica attraverso la spending review vi assicuro che è difficilissimo perché i livelli di
Con livelli di conservazione nel mondo della spesa pubblica sono fa giganteschi ma se continuiamo senza nessun cedimento nel processo di ridurre la spesa pubblica si può cominciare a ridurre il peso fiscale
Abbiamo fatto una proposta che voleva rimarcare
Una cosa fondamentale quando cominciamo a
Ridurre per quanto poco la pressione fiscale dobbiamo avere presente diverse componenti perché abbiamo l'economia che ha bisogno di cambiamenti e dei insofferenza sotto diversi aspetti
Sappiamo e ci è ben noto l'aspetto a voi che voi ritenete prioritario sicuramente
Ne capiamo le motivazioni condividiamo anche l'importanza
Del dell'impatto a sui prezzi dell'IVA e quindi la sua staticità ma noi nella nostra
Diciamo proposta che sappiamo avrebbe stimolato giustamente un dibattito con è che i partiti in Parlamento era quello di dire guardate che si l'IVA importante e infatti ne proponiamo un blocco
A
Ma non c'è solo l'IVA perché secondo noi i problemi dell'economia sono problemi di offerta
Di prezzi e di domanda tutte e tre in sofferenza per cui noi abbiamo messo come diciamo piatto sulla discuterla discute la discussione
Riduzione te l'aumento dell'IVA da una parte stimolo alla produttività
Altra cosa fondamentale tutto dall'offerta con
La proposta di defiscalizzazione della parte dei salari legate agli aumenti di produttività e
Un aumento dei redditi con la
Con l'idea che anche la domanda è importante in questo momento questo momento
Forse dal punto di vista dello fare abbiamo fatto anche tanto ma se non ce la domanda che è chiaro che la domanda anche di pene dei prezzi ma dipende anche dei redditi no ancora ci sono entrambe le componenti petto B prezzi offerta crediti
Con la struttura che sapete conoscete bene ora in Parlamento penso che noi siamo assolutamente soddisfatto innanzitutto perché
Mi sembra che
Per la prima volta immensi se riusciamo a fare un dibattito economico magari su piccole cifre ma importante che sarà lì
Per spero nei prossimi anni se continuiamo i nostri sforzi a senza a fare passi indietro
Le le componenti si stanno rilanciando a non abbiamo ancora concluso però è stato già detto le direzioni importante la quale si è stata si sta sita andando e quindi penso che alla fine ci sarà una chiusura
Che come ho detto anche se nelle quantità sicuramente non è definitiva anzi solo un piccolo inizio ma nella sua qualità è un segnale importante che se continuiamo a fare le cose bene
Anche se
Con fatica i risultati arrivano grazie molte
Grazie tra Vittorio Grevi Ministro dell'economia e delle finanze grazie al Presidente Carlo Sangalli Presidente Confcommercio grazie a tutti voi
Appuntamento questo pomeriggio per i giovani per il Consiglio del nostro gruppo nazionale appuntamento alle quattordici e trenta grazie