"Alta formazione università e ricerca: la qualità e sviluppo"

Mi scuso per il ritardo compagni per l'emissione
Mi trovavo alle prese con
I problemi del presunta infallibilità delle maggiori autorità dello Stato
La qualità architettonica quinto ha mostrato ancora una volta con quanta passione con quanto il senso di responsabilità
E lasciatemelo dire anche con quanta intelligenza il partito socialista il partito della unità socialista
E impegnato per l'ammodernamento della scuola ed il progresso culturale del Paese
Venti mesi fa il ministero della università e della ricerca da noi proposto è fermamente voluto
Non era ancora istituito
E oggi abbiamo già avviato una importante coraggiosa stagione di riforme
Molte delle quali sono già operanti
Attraverso l'autonomia degli atenei la programmazione i nuovi ordinamenti didattici la riorganizzazione della ricerca l'Italia si muove lungo la stessa strada dei maggiori paesi europei
L'ampliamento e l'innalzamento della scolarizzazione generale
Lo sviluppo dell'insegnamento universitario dell'alta formazione della ricerca sono vie obbligate per tenere il passo con i tempi per affrontare le sfide della competizione internazionale
La progressiva integrazione delle economie la diffusione delle nuove tecnologie orizzontali configurano a forme di concorrenza globale tra Paesi e dare un geografiche
Non sono solo le intese a doversi confrontare ogni giorno di più sul mercato globale
Ma anche le infrastrutture del territorio
E le regole istituzionali
Debbono sottoporsi a una sorta di verifica concorrenziale
Il successo di un'iniziativa economica non risulta più solo dal livello dei costi per unità di prodotto o dalla qualità del management che le promuove
Intervengono sempre più fattori legati ad un contesto generale
Fatto di reti di informazione di strumenti di diffusione dell'innovazione
E soprattutto di quantità e qualità della partecipazione dei cittadini ai livelli più alti
Della vita moderna
Efficienza istituzionale formazione ricerca e di sviluppo
Appaiono così legati da un preciso vincolo tecnico economico
La competitività spesso delle nostre impresa nel mercato unico del futuro dipenderà in modo sensibilissimo da un insieme di fattori culturali scientifici tecnici
Sono prodotti dell'ingegno umano
Che gli italiani hanno sempre saputo fornire
Nella storia dell'umanità
E che oggi le nostre istituzioni pubbliche hanno il dovere più che mai di mettere in valore
Siamo tutto Rini svantaggio rispetto ai maggiori paesi europei
Nelle università gli abbandoni sono una piaga
Mitigata solo dalla speranza che gli istituito diploma di laurea si riveli l'antidoto giusto come è stato negli altri Paesi
I ricercatori italiani sono sessantasette miglia
A fronte di cento mila francesi e di quasi centocinquanta mila di soli tedeschi occidentali
Insoddisfacente la produttività delle università che assorbono il quaranta per cento circa del finanziamento pubblico alla ricerca
Ancora meno soddisfacente la posizione delle imprese private
E non riescono che non si con il settore pubblico nell'impegno di aumentare
O di almeno tenere costante il finanziamento alla ricerca ma il contrario fanno piuttosto la marcia del gambero
Delle tesi ai fini dello sviluppo dell'istruzione superiore sono stati gli anni in cui l'università è stata demonizzata come una fabbrica di intellettuali disoccupati
è stato questo un grave errore
Le diverse indagini svolte dimostrano che i laureati costituiscono la categoria che comunque prova minori difficoltà ad inserirsi nel mondo del lavoro
Si è invece scoraggiata la frequenza universitaria
Proprio della parte più debole della popolazione attiva
E di fronte a descrizioni sommarie quanto apocalittiche delle difficoltà occupazionali che incombevano sui laureati ha preferito ripiegare su scelte scolastiche meno impegnative
De paradossale che gli allarmi più acuti sulla disoccupazione intellettuale siano pervenuti proprio da alcuni settori della sinistra
Che hanno così contribuito a bloccare il processo di espansione dell'accesso agli studi superiori che era in corso negli anni settanta
Il risultato di questo errore è stato soprattutto quello di prolungare nel mondo universitario una contrapposizione fra un mese Isma'esasperato ed un populismo demagogico
Essa in pratica bloccato l'espansione dell'istruzione universitaria tanto che ancora oggi noi produciamo la metà dei laureati della Francia o della Germania
Non mancano i luoghi di eccellenza
Mancano in quantità spazi e infrastrutture
Brivio
Chiedo a volatori
Non mancano i quadri alti di generali e di colonnelli
Manca la massa dei quadri intermedi che costituiscono l'ossatura portante delle moderne organizzazioni
Dobbiamo lavorare su di una realtà non certamente arretrata ma certamente inadeguata rispetto alle esigenze del Paese e ingiusta verso le necessità degli studenti
Favorire la diffusione di una istruzione universitaria di alto livello è un vero obbligo verso il sistema economico produttivo che ha bisogno di risorse umane qualificate
è un obbligo nei confronti dei giovani che nell'Europa del novantadue che vedrà cadere ogni barriera alla circolazione non solo fisica ma anche professionale dei cittadini
Saranno esposti alla concorrenza dei loro colleghi inglesi francesi o tedeschi che potranno esercitare la loro professione in Italia
La formazione universitaria è anche un problema di sviluppo civile per tutto il Paese
La diffusione di competenze non può che accrescere la qualità dei processi civili e la qualità degli scambi
Chi ha ricevuto una formazione alta avrà a disposizione maggiori strumenti per conoscere la realtà per interpretarla per cambiare
Potrei essere un soggetto attivo di fronte alle grandi trasformazioni in atto
Capace di intervenire con cognizione di causa nei diversi ambiti sociali civili e culturali che si presentano sempre più complessi
Vorrei richiamare l'attenzione sulla grande iniquità sociale
Che tuttora presiede al nostro sistema universitario
Non è vero come talvolta si afferma che la nostra istruzione superiore sia di massa
E vero invece che solamente venticinque ragazzi su cento si iscrivono all'università
E che i due terzi abbandonano successivamente
Così che solo dieci studenti su cento
Arrivano a conseguire una laurea
Questa ristretta popolazione universitaria e anche fortemente selezionata dal punto di vista economico e per l'appartenenza familiare
La quota di studenti universitari che hanno genitori che occupano una elevata posizione sociale o professionale e molto più alta rispetto alla media della popolazione studentesca
E la selezione si accentua fra coloro che conseguono una laurea
A laurearsi e ancora in buona parte un privilegio che tocca una minoranza selezionata di studenti
E questo ci dice quanto siano ancora inadeguate e insufficienti le politiche per il diritto allo studio praticate nel nostro Paese
Facciamo qualche conto
Nel mille novecentottantotto uno studente universitario
E costato quattro milioni di lire
Mentre ha pagato circa tre quattrocento mila lire di tasse
Lo Stato ha sovvenzionato quindi
Con tre virgola cinque miliardi di lire
Tre virgola cinque milioni di lire la frequenza di tutti gli studenti
A prescindere da qualsiasi considerazione di reddito e di merito spendendo complessivamente tre mila e trecento miliardi
Per contro
Tre mila e cinquecento miliardi per contro a sostegno economico degli studenti capaci e meritevoli sono stati destinati circa cinquecento miglia
Risultato finale che su quattro mila miliardi spesi per facilitare l'accesso all'università
Solo il dieci per cento va a beneficio di coloro che come richiede l'articolo trentaquattro della Costituzione sono capaci e meritevoli nonché privi di mezzi in dispregio
Di ogni principio redistributivo dello stato sociale
In questo modo la spesa dello Stato in realtà la spesa dello Stato per l'università e tuttora in larga misura un finanziamento per una evidenza
C'è poi un'ingiustizia ancora maggiore
Che colpisce un gran numero di studenti soprattutto nei centri minori la qualità della didattica della strumentazione e degli stessi ambienti destinati all'insegnamento
L'università deve offrire un servizio alto di qualità
Che mette in grado gli studenti di competere in un mercato del lavoro sempre più difficile
E di offrire un valido contributo allo sviluppo del sistema Italia
Si devono rivedere i criteri del finanziamento degli studi universitari
Chiedendo il contributo delle famiglie più abbienti e sostenendo economicamente in modo efficace quella fascia di studenti che rischierebbe di rimanere esclusa per motivi di reddito
Bisogna anche in questo campo superare la visione uniformi bizantini della politica sociale italiana
E per paura di scontentare qualcuno preferisce dare un poco a tutti
Finendo in tal modo per non accontentare nessuno e non intervenendo adeguatamente sulle reali situazioni di merito e di bisogno
Per superare l'uniformità dell'intervento pubblico
Per valorizzare adeguatamente i meriti le eccellenze
Per compensare le aree di maggiore fabbisogno
E per assicurare un'istituzione superiore di qualità
Occorre anche entrare nel merito dei processi reali del sistema universitario
Occorre individuare degli indicatori di qualità che permettano di valutare l'efficacia dell'attività svolta a livello locale a livello centrale
Ho Nendo ci anche in questo campo al passo con quanto già avviene negli altri Paesi europei
Ma accanto a questa università
Dell'insegnamento
Casa madre dei saperi accademici
Occorre promuovere fare esistere un altro tipo di università
Capace di fornire agli studenti il sapere il saper fare necessarie all'esercizio delle professioni
In tutta la loro basta
Ed articolata gamma
Quest'altro tipo di università ancora oggi in Italia quasi non esiste
è presente qua e là in alcune zone del mondo universitario e fa difficoltà ad emergere ad attrezzarsi e spesso anche a legittimarsi
Occorre incentivare fortemente la nascita e la crescita di questo secondo tipo di università
Selezionando gli interventi e svolgendo contemporaneamente la battaglia culturale che è necessaria per la trasformazione moderna e democratica del nostro sistema di alta formazione
Quanto conti l'alta formazione la ricerca e la ricerca applicata all'innovazione è dimostrato dall'analisi dei fattori che hanno sostenuto lo sviluppo nell'ultimo decennio
Alla testa di questi fattori stanno lo sviluppo del commercio internazionale ma soprattutto all'accelerazione nella produzione di nuove tecnologie
L'innovazione insieme nei processi produttivi
La diffusione di questi processi e di queste tecnologie su di un ventaglio estremamente ampia di beni che sono oggetto di scambio
è cresciuto a dismisura il peso della ricerca scientifica come fattori di produzione e come premessa per raggiungere condizioni di competitività delle imprese sui mercati
Il mercato delle tecnologie e dell'innovazione
Tagliata né potrebbe essere altrimenti dal mercato delle conoscenze
Le impresa i Paesi che vogliono stare nei settori alti dell'economia mondiale hanno bisogno di solidità e di continui a rapporti con la ricerca
Lo sviluppo della ricerca rappresenti
Una strategia politica essenziale
Per assicurare la concorrenzialità internazionale del sistema economico-produttivo del Paese anche in quei settori genericamente considerati tradizionali
E quindi non direttamente impegnati nell'area della ricerca più avanzata
Ma caratterizzati da una forte capacità di esportazione
E che possono mantenere la loro posizione di leader mondiali solo sulla base di una continua e progressiva evoluzione tecnologica
Il dominio del sapere
Non vale solo per la competizione competizione internazionale
Ma anche ai fini della riuscita del successo
Delle varie iniziative per il riequilibrio economico e sociale fra le aree geografiche i Paesi e le regioni
Trasferire il sapere e il modo migliore
Forse l'unico reale e consistente
Verrà accorciare le distanze esistenti
Quando sarà annullato il gap culturale che tuttora divide il Centro e il Nord dal Mezzogiorno d'Italia
L'unificazione socio economica del paese potrà considerarsi cosa fa
L'accelerazione del trasferimento di tecnologie adeguate verso i Paesi in via di sviluppo
Potrebbe mitigare le conseguenze dell'enorme divario che attualmente esiste simboleggiato tra l'altro dalle crescenti dimensioni del debito
Anche le frontiere dell'Est
Per non restare tali
Dovranno essere attraversate dalle nuove tecnologie dalle innovazioni
Dal nuovo sapere cioè dalla massa di tanti beni immateriali
Soprattutto quelli destinati a scopi pacifici
Soffocati dal comunismo insieme alla libertà e alla iniziativa individuale e privata
L'integrazione dei paesi dell'est europeo con i Paesi della Comunità europea prospetta un difficile passaggio da economie di tipo pianificato a economie di mercato
E certo e la democratizzazione delle istituzioni civili la liberalizzazione
Il decentramento
Hanno bisogno di essere accompagnati
Da un vasto processo di modernizzazione che coinvolga i processi produttivi
La formazione scientifica e tecnica
Il trasferimento e l'acquisizione di tecnologie adeguate
Senza queste trasformazioni
La democrazia si tenterà mettere radici come del resto ciò che avviene in quei Paesi oggi sta dimostrando
In tutti questi avvenimenti europei internazionali mondiali l'Italia ha un suo proprio ruolo da svolgere
Di fronte a tutti questi problemi l'Italia ha una responsabilità a cui non può venire meno
Nessuno di questi problemi e disgiunto dall'acquisizione di una più alta coscienza civile dall'acquisizione di nuovi patrimoni di conoscenze in tutti i rami del sapere
Dalle discipline umanistiche a quelle più strettamente legate ai processi produttivi
Noi dobbiamo dunque dare un più grande impulso a tutta la nostra università
A tutte le nostre discipline
In una visione equilibrata e moderna delle varie necessità
Siamo più che mai convinti che nessun progresso e più stabile di quello conseguito attraverso il miglioramento dell'intera condizione umana fatta più ricca nelle sue necessità materiali
E più forte nelle sue esigenze morali
Il traguardo è quello di un sapere più diffuso
Di una scuola più moderna e più giusta
Stamani io ringrazio tutti presenti
Tutti coloro che hanno portato il loro contributo al successo di questo convegno
Ed un ringraziamento particolare voglio rivolgere al ministro Ruberti animatore instancabile di ogni processo di modernizzazione delle nostre università e dei nostri istituti di ricerca
Abbiamo posto obiettivi
E debbono essere raggiunti
Abbiamo indicato un cammino
Che deve essere percorso con lineare coerenza
Tutto questo è parte essenziale
Del nostro programma politico impegnato ad aprire le vie di una grande prospettiva da vendere