Primo Maggio 2013 - Priorità lavoro - manifestazione nazionale di CGIL, CISL e UIL

Carabinieri
Feriti
Chiediamo a questa piazza un minuto di silenzio per ricordare tutte le vittime che nel momento in cui fanno il loro lavoro rischiano permanentemente anche alla vita grazie
Grazie
Vogliamo ringraziare da istituzioni oggi presenti
I Comuni e i Sindaci con il gonfaloni
Ringraziamo la Regione ringraziamo la Provincia
E diamo la parola al Sindaco di Perugia Wladimiro boccali che a nome di tutti porterà il saluto della città che ringraziamo per la sua ospitalità
Buongiorno a tutti e a tutti benvenuti a Perugia e in Umbria
è in questa straordinaria piazza oggi la grande festa del lavoro per la prima volta la manifestazione nazionale del primo Maggio si svolge a Perugia nella piazza simbolo della storia della vita civile della città per noi è un fatto importante
A nome
Dei perugini ringrazio le segreterie di CGIL CISL e UIL per questa scelta e do il benvenuto ai lavoratori alle lavoratrici che sono arrivati qui
Da tante parti d'Italia Perugia di accoglie con gioia
Oggi è una giornata non rituale è una giornata che conserva tutti i tradizionali i contenuti del primo maggio legati alla storia del lavoro
Ma che assume un significato speciale perché il primo maggio due mila tredici
Può e deve segnare una svolta in questa Italia ferita unitaria lacerata da una crisi che crea un disagio profondo e diffuso
Che talvolta sconfina mette in nei territori voi della disperazione il primo maggio la festa dei lavoratori ma dalla festa non può restare fuori la preoccupazione
L'allarme per i vistosi segnali di cedimento del tessuto sociale l'Italia non può prendere questa strada dignità del lavoro sicurezza occupazione sviluppo e diritti
Non si esce dalla crisi profonda che viviamo se non si restituisce al lavoro la centralità fissata dalla Costituzione repubblicana
è stato il lavoro la ricchezza dell'Italia
è stata la chiave di svolta della sua rinascita delle macerie della guerra è stato il lavoro il vero motore dello sviluppo civile e sul lavoro che oggi occorre puntare per la ripresa
Non possiamo permetterci di restare ancora immersi in una stagnazione di iniziative prima ancora di speranza
Occorre liberare le energie il talento la tenacia che gli italiani hanno sempre avuto e che certamente non sono venuti meno
Ed è fondamentale investire nella formazione nella scuola nella cultura che sono il più grande patrimonio condiviso di un Paese come l'Italia
Occorrono però politiche incisive e finire mente concrete perché crescita fino ad oggi è stata una parola senza contenuti
Ne sanno qualcosa i Comuni i miei colleghi che sono rappresentati oggi qua
Con i gonfaloni che hanno sempre rappresentato il primo motore dello sviluppo e che invece i danni sono fermi al palo senza risorse da investire privati della capacità di dare risposta alle emergenze sociali
Spalletti datagli che mettono a rischio i servizi anche quelli essenziali
Che sono poi i servizi per le fasce più deboli i sindaci italiani tutti di ogni maggioranza politica
Hanno più volte espresso la loro ferma protesta ma adesso è l'ora di cambiare rotta
Noi pensiamo che dalle città dalle istituzioni locali possa venire un forte slancio verso una fase nuova
Ma è necessario e sono ormai molti autorevoli le voci che si levano in Europa in tale direzione che non sia soltanto il rigore il filo conduttore delle politiche dei Governi nazionali
Ferma restando la necessità di mantenere i conti in ordine serve una politica di sviluppo che crei nuovi posti di lavoro tuteli quelli in essere che rimetta in moto l'economia
Un rigore che uccide il Paese non ha senso
Il Presidente del Consiglio ha detto cose importanti a questo riguardo
E così importanti ci aspettiamo che vengano fatti sui temi del lavoro e dello sviluppo è questo il compito principale del nuovo Governo ed è fondamentale che sia messa sul tavolo anche una politica
Dell'assolto ed è il confronto
Come ci aspettiamo che anche equità non sia una parola ma una bussola che guidi le scelte del nuovo esecutivo
Il primo maggio a Perugia anche un valore simbolico
L'Umbria e la nostra città hanno pagato un prezzo alto alla crisi i dati della occupazione del numero dei cassintegrati delle difficoltà delle chiusure delle aziende di arretramento dei consumi
Sono drammaticamente eloquenti perciò il primo maggio l'occasione per gridare forte tutti che occorre un'inversione di tendenza che per questo serve ancora la più forte coesione del tessuto regionale
Nessuno può chiamarsi fuori e tutti devono fare la loro parte
Ed è anche pure e anche il primo maggio due mila e tredici una giornata per ricordare le vittime del Broletto come già
è stato fatto
Le lavoratrici Daniela e Margherita due nomi volti storie che continueranno a far parte
Della coscienza civile della nostra città e della nostra Regione
Ricordare Daniele Margherita significa anche pretendere rispetto dignità gratitudine per le persone che tutti i giorni lavorano per le istituzioni
Persone che hanno il diritto al riconoscimento del proprio impegno che oggi siamo qui anche per loro VOR primo maggio a tutti
Grazie al Sindaco ora la parola al Segretario generale della UIL Luigi Angeletti
Grazie
A tutti e a tutte
Di essere qui
Oggi
Anche
Il
Una festa come
Il primo maggio
Può essere una festa amara
E purtroppo
Il questo primo maggio del due mila e tredici
Un primo maggio
Che festeggiamo
Immerso in molti problemi e in
Alcune
Gravi tragedie
Abbiamo scelto di venire
A Perugia
CGIL CISL e UIL
Per ricordare
Due persone
Due lavoratrici
Che sono state vittime
Di un atto criminale è folle
Due persone che sono morte lavorando non solo le uniche purtroppo
Ma sono state in qualche modo significative
Tragicamente significative ed emblematiche
Anche
Di un male oscuro
Che pervade il nostro Paese
Che è quello
Di aver dimenticato
Non noi
Ma molta parte della cosiddetta opinione pubblica
E di coloro che fabbricano l'opinione pubblica
Che le persone che lavorano fanno funzionare questo Paese
Che il nostro modo di vivere
La qualità della nostra vita
In tutti i suoi aspetti non solo quelli materiali ma la stessa qualità del nostro vivere insieme
Dipende dal lavoro e dalle persone che lavorano questa banalità ma questa verità è stata largamente offuscata
E forse l'idea
Largamente diffusa del nostro Paese
Che la pubblica amministrazione che non funziona si identifica
Con gli impiegati
I lavoratori della pubblica amministrazione
Avrà in qualche modo influito e forse facilitato una tragedia come questa
Siamo venuti qui per ricordare
Che molti dei mali del nostro Paese
Non dipendono
Dalle persone che lavorano ma dipendono dalle persone che prendono le decisioni che hanno il potere che hanno il potere di decidere sia politico che economico
E molto spesso
Questo potere
Appare offuscato e viene in qualche modo spiegato come se la responsabilità
Forse ero molto diffuse talmente diffusa da non essere più individuabili e anche a quindi due impiegate
Che è un giorno sono state uccise spezzata la loro vita e pensa dal dramma di quelle due persone dei loro familiari
Semplicemente armata dall'idea che loro fossero i colpevoli dei problemi che aveva l'uccisore
Ed è successo anche l'altro giorno
Per fortuna
Ho
Diciamo così
Non ci sono stati morti ma è a Sessa identica filosofia ed è il teste è identica realtà e cultura che considera il fondo lavoro qualcosa se esse non è inutile è una specie di privilegio
E non ci si rende conto che
Noi siamo qui funzioniamo andiamo a mangiare domani Anton eremo a lavorare fare andremo forse quando avremo i soldi e pure in vacanza solo grazie al fatto che ci sono le persone che lavorano
E c'è sempre qualcuno che lavora perché noi possiamo tenere dei beni e dei servizi
Questo è il vero motivo per il quale noi siamo amareggiati
Abbiamo come dire quel bussola marrone festeggiare il primo maggio
E vedete che anche l'altra tragedia così diffusa
Delle persone che hanno perso il posto di lavoro
Tre milioni di disoccupati
Sono anche e se non è il frutto di una generica crisi
Internazionale
Non di una crisi sulla quale non possiamo assolutamente far niente se non subirla e
Raccontarla e lamentarci
Perché l'Italia è l'unico Paese dell'OCSE cioè dei Paesi dei ventiquattro Paesi più industrializzati del mondo che è in recessione l'unico
Quindi ci saranno ragioni che non attengono alle responsabilità della crisi finanziaria o della crisi economica internazionale
Ci saranno e ci sono responsabilità che attengono alle scelte di politica economica che sono state fatte in questo Paese
Che hanno considerato la creazione dei posti di lavoro
La salvaguardia delle persone che lavorano il valore del lavoro come uno dei problemi da dire nei comizi
Da scrivere le interviste e le scelte concrete invece sono state
Tutta in un'altra direzione a salvaguardare di interessi più forti quelli che hanno la forza il potere di influire sulle decisioni di carattere politico
Perché questo è quello che è avvenuto sono stati i fiumi
Signori miei
Di Euro
Che sono stati stampati dalla Banca centrale europea ma si sono fermati alle banche
E le banche hanno comprato titoli di Stato italiani
Pag out tenendo
Tre quattro per cento di più del tassi di interesse rispetto a quelli che pagavano e
Non hanno dato un euro né alle famiglie nei all'impresa
E questo ha fatto sì che nel nostro Paese
Oggi
Le imprese anche sane anche quelle che possono lavorare
Rischiano di chiudere perché hanno la mancanza di
Dei finanziamenti
E lo Stato
Ci ha messo la sua
Anche adesso non pagato le imprese è questo che apro questa politica che ha provocato
Centinaia di migliaia di disoccupati
Poi nell'ultimo anno abbiamo dato anche il colpo di grazia abbiamo rastrellato decine di miliardi di Euro da le tasche dei cittadini impoverendo li riducendo i consumi riducendo quindi la produzione e aumentandolo o inevitabilmente disoccupati
Come vedete non è frutto del caso
Non è una disgrazia divina avere tanti disoccupati nel nostro Paese e aver distrutto le speranze di centinaia di migliaia di Bet di persone chiese rinascono disoccupati al a quarant'anni a cinquant'anni
E avverte
Darne danneggiato in maniera irreparabile un'intera generazione di giovani avendo di tolto la realistica speranza di trovare un un'occupazione nel
Né nel giro di un anno o due o due
Quello che noi dobbiamo fare cari amici e cari compagni lavoratrici e lavoratori è invertire questa tendenza qua andò noi diciamo il lavoro al primo posto vogliamo semplicemente a riaffermare nonno un concetto astratto
Non uno slogan è buono per i sindacati
Ma a riaffermare che questo è un Paese che o risolve il problema di dare un lavoro ai suoi cittadini o affonderà
E affonderà se non verranno cambiate le politiche economiche ecco perché abbiamo deciso di dire a questo Governo
Che si è formato
Solo grazie al senso
Di patriottismo del Presidente della Repubblica
Che è veramente un grande italiano oltre che essere un grande Presidente e ha spiegato molto bene
Il senso della sua accettazione alla sua ragguardevole età dovrà avrebbe meritato di poter far scorrere gli anni
Che speriamo lunghi gli rimangono in non impegnando
Ventiquattro ore su ventiquattro per il bene del Paese e ha spiegato che gli italiani avevano bisogno di un Governo che affrontasse il problema del lavoro
Non va bene non il bisogno di un Governo ma di un Governo che ponesse il problema del lavoro al centrodestra lo a sua azione e questo è esattamente ciò che noi vogliamo realizzare
Quello che da cui oggi
Per dare un senso alle cose che facciamo e a quello che faremo esattamente questo oggi se vogliamo sul sei io
Rifare una politica economica che abbia il lavoro al suo centro dobbiamo dire chiaramente a questo Governo una cosa seria
Ci sono delle priorità
Dovete prima di tutto rispettare i patti risolvere il problema della cassa integrazione in deroga e dagli assodati perché quelli sono dei patti è uno Stato normale rispetta gli impegni e si assume nei confronti dei propri cittadini seconda questione deve a ridurre le tasse sul lavoro
Queste è la priorità noi siamo favorevoli
A che si riduca a loro limone tassa sulla prima casa
Ovviamente non siamo molto favorevole all'idea che si riduca l'IMU e che non si pagano le tasse sulle case sulle ville sui Castelli e sulle case costosi
Perché questo francamente è un lusso che non ci possiamo permettere e sta bene perché è perché per ogni europei
Che è la parte che l'otto per cento dalla popolazione italiana quella più ricca non paga
Ogni Europ lo paghiamo noi
E noi ci siamo un po'stancare di essere così generosi di pagare le tasse anche a posto degli altri ma quello che ci interessa e che ogni Euro disponibile
Deve essere finalizzato a ridurre le tasse sul lavoro a ridurre le tasse alle imprese che assumono giovani a tempo indeterminato questo significa fare una scelta
Precisa questo significa cambiare registro
Se invece
Queste scelte vengono solo la terza la quarta opzione
Noi non abbiamo bisogno di un Governo Tech continui con le politiche del passato
Noi
Siamo delle persone che rappresenta lo degli interessi
Dei lavoratori e dei pensionati e delle persone che non hanno un lavoro
Quindi
Giudichiamo i Governi per quello che fanno
Le indicazioni le dichiarazioni di propositi e programmi sono condivisibili e non ci preoccupiamo di dirlo
Ma
Questi pro
Grandi queste indicazioni si devono tradurre nel giro di poche settimane
Mi indecisioni
Indi scelte che invertono questa rotta voglio aggiungere
A tutti coloro che ogni tanto ci tirano la giacchetta per spiegarci si tutte belle cose ma i soldi dove li prendono
Io
Faccio solo delle banali considerazioni in primo luogo noi continuiamo a essere il Paese che ha il record dell'evasione fiscale non so io vogliamo continuare a far finta di niente
Centoventi miliardi di evasione fiscale di ogni anno lo Stato non incassa diciamo bene pazienza vediamo come possiamo trovare i soldi da qualche altra parte oppure uno Stato che spende ottocento
Ottocento miliardi ogni hanno
Ma voi pensate sul serio qualunque di voi qualcosa qualunque italiano adulto
Maggiorenne è in grado di risparmiare il due per cento senza far venire meno nessuna qualità di
Della qualità dei servizi che lo Stato deve erogare
Semplicemente facendolo funzionare meglio evitando un po'qualche ruberia
Evitando gli sprechi perché queste cose qui non solo solo un fatto etico e morale che qualifica anzi non qualifica una classe dirigente sono anche una questione che noi non ci possiamo più permettere
E quindi i soldi ci sono
E dobbiamo anche avere allora la possibilità e la credibilità
Di poter dire all'Europa
Guardate noi siamo tra i Paesi che hanno fondato l'Europa probabilmente siamo ancora tra i cittadini europei più entusiasti o più favorevoli
Alla integrazione europea ma noi non accettiamo
Di vivere d'Europa
Dove le decisioni vengono prese a Francoforte e noi dobbiamo solo subire perché in qualunque regime democratico si vota per chi governa
La differenza tra un suddito e un cittadino stare il fatto che i cittadini votano per chi va a governare ma io non posso votare per la mercanti
E quindi non mi sta bene che la Merkel sia l'unica a prendere decisioni questua ciò ma bisogna avere la forza politica avere i conti in ordine far vedere che siamo un Paese in grado di amministrare
Bene i nostri soldi per potere aldilà faccia aperta e ottenere una cambiamento anche della politica economica dell'Europa come vedete non stiamo chiedendo nulla di realizzabile
Nulla di
Il raggiungibile non stiamo spendendo sogna e non facciamo campagna elettorale e lo facciamo promesse irrealizzabili siamo semplicemente spiegando come con azioni finalmente fatte per bene
Da persone perbene che sul serio e non a parole guardano agli interessi pubblici agli interessi di tutti si può invertire la tendenza si può si può aiutarvi la tendenza possiamo smettere di vedere le fabbriche chiuse
E agente a fare la fila agli uffici Regolamento nelle sedi
Nelle sedi dei sindacati in ogni luogo dove possono avere una risposta è un'alternanza
Dobbiamo Smith si può fidare ai di dire ai giovani che è l'unica loro speranza e di cambiare città o addirittura Paese
è possibile siamo un popolo ancora in grado di dimostrare di essere tra i più bravi al mondo di poter fare delle cose eccezionali ma dobbiamo essere governare di in maniera decente non devono fare miracoli devono essere normali
Non chiediamo di essere governati da dei salti
Dalle persone dei geni da persone normali
Che amministrano la cosa con coscienza e con essa
Ed il resto lo fanno la gente che lavora e possiamo uscire noi oggi qui e in tante piazze in Italia stiamo dando questo segno
Questo non è un popolo rassegnato gli italiani non solo l'assegnati e non sono diventati improvvisamente i cretini o incapaci
Non siamo diventati improvvisamente delle persone non capaci di progredire di far di far funzionare in questo Paese di creare benessere ricchezza e di poterla distribuire lo abbiamo fatto
Fino a poco anni fa siamo in grado di farlo e di continuare a farlo
E dobbiamo dare il sindacato a questo serve
Il sindacato uno strumento e il sindacato serve a far sì che milioni di persone come voi
Abbiano la forza e la possibilità e la consapevolezza
Che il
Non è vero che dobbiamo assistere passivamente a qualunque decisione che in fondo il nostro futuro il futuro nostro dei come persone come nazione come popolo sa ancora nelle nostre mani
E sono umani in grado di fare molte cose buone per questo dobbiamo essere
Consapevoli e fiduciosi fiduciosi che ce la possiamo fare
Vi varie lavoratori italiani viva il primo maggio
Serale ma il garante
Siamo venuti da tutta Italia e adesso ad oggi non eravamo dando la parola Raffaele Bonanni Segretario generale della CISL
Sì mi hanno detto oggi
Alcuni cronisti
Ma vale la pena
Fare il primo maggio
Nell'Italia dei disoccupati dei cassintegrati
Delle persone che muoiono sul lavoro né noi abbiamo risposto proprio per questa ragione il Primo Maggio vivere è vivo e deve essere vivo per il mondo del lavoro
Inverare i valori costituzionali
Per il Paese il lavoro è al centro
è al centro della comunità nazionale
E al centro della vita delle persone senza lavoro una persona
Non ha dignità Donali verta
Senza lavoro una persona non ha la possibilità
Di sostenersi Edison sedere la propria famiglia siamo qui infatti
Per i disoccupati che sono molti
Siamo qui perché vogliamo ricordare
Che c'è anche ora tanto da fare per lui o sono dati
Siamo qui per ricordare
Che c'è molto da fare per i cassintegrati sia a volte qui
Per ricordare
Che è oggi di italiane più povera ci sono più poveri
Il rosario delle tante manchevolezze
Delle tante difficoltà che incontra la nostra comunità nazionale ma ecco perché
Non dobbiamo scoraggiarci dobbiamo concentrarci sull'unica cosa che può curare queste malattie l'unica
L'unica essenziale e cosa
Dobbiamo
Devono le classi dirigenti occuparsi
Della economia senza una buona economia non avremo occupazione senza una buona
E economica avremo più cassintegrati senza una buona economia avremo più povertà
Ed ecco perché
Noi chiediamo oggi al Governo
Che ha lanciato dei segnali interessanti ma che noi vogliamo
Barry implicare
Alla luce del sole
Cosa si intende fare sulla questione cruciale per la giustizia
Per l'economia che è la vicenda
Fiscale le famiglie sono caricate come muli non ce la fanno più a reggere un carico fiscale nazionale
Locale che non ha precedenti nella storia d'Italia ma non ha precedenti nella storia d'Europa chiediamo
Che è le tasse sul lavoro devono essere ridotti
Notevolmente e chiediamo che per fare queste do
Ci si reca una decisione
Forte
Coraggiosa
Che è quella di far diventare
Il reato di evasione fiscale un reato penale l'Ulivo modo può esco
Di evitare
Cioè tutte le tasse e siano scaricate su lavoratori pensionati che gli altri possono fare da franca ma è l'unico modo
Per ridare all'economia Toro
Un Paese manufatto Olivero come quello italiano
Che produce
Molte merci
Che magari vengono venduti all'estero ma d'altra parte non trovano possibilità di collocarsi nel mercato italiano perché le famiglie non hanno più soldi
Ridare potere d'acquisto alla oratoria e pensionati significa
Ridare forza a un'economia che diversamente non potrà che falcidiare ulteriori posti di lavoro
E poi
Chiediamo
Che il Presidente del Consiglio letta
Chiarisca un aspetto quando parla di riforme istituzionali
L'Italia ha il numero di istituzioni e di amministrazioni
Una selva di amministrazioni ed istituzioni che non hanno precedenti in nessun posto d'Europa
Sono
La causa di Dante tasse che paghiamo
Ed è l'immobilismo che c'è perché litigano tra di loro e non si prende una che sia una decisione sui fattori che riguardano lo sviluppo
Ed è venuto il momento
Di fare Cuesta riforma per rispettare i contribuenti
Per rispettare i cittadini che non ricevano
Servizi alla pari
Di ciò che pagano con le tasse
E anche per rispetto dei dipendenti pubblici che sono stati offesi
Per coprire invece
Le brutture
Che avvengono in questi anni richiede di istituzioni e di amministrazione
Noi
Creiamo
Che è sullo sviluppo
Bisogna partita Rezza sull'Energia il Paese spende tanto per l'Energia da non poter essere più competitivo tante aziende chiuse
Sono chiuse perché l'energia tutta caricata sugli idrocarburi crea condizioni alla competitività
Ed è venuto il momento del piano nazionale per l'Energia è venuto il momento di battere i monopoli dibattere tutto ciò che es dunque la
Specula sull'immobilismo che dice infrastrutture e basta come aspetto un invito
Sull'istruzione altroché tagliare bisogna rafforzare la materia grigia che l'unica materia
Che è l'Italia può mettere a disposizione del suo sviluppo
C'è bisogno
Per dire alla cuore Angeletti sulle banche parliamoci chiaro
Se le banche
Hanno la possibilità
Anche a tassi di interesse all'un per cento come fa la Banca centrale europea
Di
Buttare i soldi sulla finanza sul trading dove si guadagnò nella speculazione molti soldi perché è dovrebbero però stare i soldi Alain prese e alle famiglie
E infatti non lo fanno
Bisogna separare la funzione commerciale delle banche
Da quella del trading della finanza
Finché è non si fa queste do ogni soldo delle banche dei risparmiatori
Andranno nella finanza e non
Come accade anche in Umbria mi diceva questa mattina il Presidente della vostra Regione molte aziende potrebbero svilupparsi
Ma non hanno banche disposta da sostenere
Questo sforzo su questi dopo
Chiederemo
Una iniziativa importante però chiederemo unitariamente rilanciare quindi l'industria
Se è rilanciamo l'industria
Che è l'unica occasione per aver occupazione
Nell'unica occasione per dare spazio al terziario
E l'unica occasione per reggere il benessere italiano l'Italia non ce la farà e noi invece vogliamo farcela l'Umbria
Ha problemi importanti
Trenta cinquemila cassintegrati decine decine decine di migliaia diviso occupati tantissime aziende chiuse
Tantissime aziende in difficoltà
Tra tutte spiccano la Merloni latinista in gruppo e
L'azienda
Chi Marche chimica Basel e tante altre dobbiamo chiedere una discussione col Governo centrale
Governo locale e parti sociali per dare risposte a questi problemi
Il Governo comunque
Deve avere coraggio
Deve avere il coraggio di cooperare
Con i poteri locali
Con le parti sociali l'Italia si salva se tutti
Si impegneranno per salvarla non c'è nessuno che da solo può farlo può solo danneggiare ancora di più il Paese se non c'è un nuovo clima
Un'energia nuova
Di carattere popolare che
Dà forza a coloro che vogliono spendersi con coraggio per affrontare
Lei situazione del Paese e basta ai litigi alle furbizie alle chiusure
Verso il mondo
L'Italia deve essere per forza
Da uno spirito nuovo dire il servizio
Come dice il Papa Francesco il servizio ha il potere Ghersel tutti vanno incontro ad altro realizzeremo un grande però terrei leader ante
Per un Paese che
Allo stremo viveva il primo maggio
Viva i lavoratori
Viva la classe erano attrice dal Paese
Diamo ora la parola al Segretario generale della CGIL Susanna Camusso
Lavoratori e lavoratrici
Pensionati e pensionate
Ma soprattutto per mettete mi
Di rivolgermi ai familiari di Daniela di Margherita che è una mattina si sono trovati di fronte allo straordinario dramma di due lavoratrici ucciso e sul loro luogo di lavoro
Una tragedia di cui non abbiamo memoria precedenti
Ma che non possiamo non dire che si è svolta in un clima insopportabile del nostro Paese
Dove sul lavoro pubblico si è detta qualunque cosa si sono accusati lavoratori e le lavoratrici pubbliche di essere coloro che non rispondevano alle persone
Mentre invece avevamo una politica del Governo che tagliava le risorse e impediva di dare le risposte
Abbiamo deciso di dedicare a loro questa giornata del primo maggio anche se sappiamo bene che ricordare commemorare rende difficile dare il senso della festa del lavoro
Ma noi sappiamo bene
Che quest'anno
Festeggiamo il primo maggio nella straordinaria difficoltà di un Paese
Dove manca il lavoro e dove ogni giorno ognuno di noi incontra giovani donne persone che cercano disperatamente un lavoro la possibilità di determinare il loro futuro
E a tutti quelli che anche oggi ci chiedono ma che senso ha a festeggiare il primo maggio
Vorremmo dirgli esattamente il senso di ricordarvi che senza lavoro questo Paese muore e noi siamo qua e invece avvertire che è questo appalesa controllori
Tre non se lo meritano i cittadini e le cittadine e allora siamo qui perché il lavoro sia prima di tutto e dobbiamo dire
Che lavoro non basta insieme lavoro bisogna dire che sia un lavoro dignitoso che ricordi la certezza delle persone rispetto al loro futuro che ci abbia i diritti
Perché ancora oggi i dati ufficiali ci dicono
Che dall'inizio dell'anno sono morte centoquarantacinque persone sui luoghi di lavoro e a tutti loro
Dobbiamo non solo rivolgere un pensiero ma dirci che nonostante la crisi nonostante la disoccupazione ancora nei luoghi di lavoro non c'è abbastanza attenzione
Alla sicurezza delle persone e ancora troppi non sanno se torneranno a casa la sera dai loro familiari nelle loro condizioni ed è un impegno per noi
Per i nostri delegati per la nostra attività perché è evidente che dobbiamo fare di più ma dobbiamo anche dire con nettezza
E se si continua a morire sul lavoro
E perché
Si è favorita la precarietà l'instabilità la paura
L'idea che il lavoro non è più un diritto delle persone ma una conquista quotidiana fatta troppo spesso a scapito degli altri in una competizione terribile che rende le persone degli oggetti e non dei soggetti
Qui in questa città gli elementi di disperazione si sono tradotti forse nella follia
Ma tanti troppi episodi di disperazione ci sono abbiamo ricordato iniziando questa manifestazione i familiari dei carabinieri feriti l'altro giorno davanti a Palazzo Chigi
Ma sono tutti
I figli agli affetti di una campagna di valorizzazione del lavoro del taglio ossessivo del ruolo del pubblico dell'idea che purtroppo si è diffusa
Di essere tanti cittadini e cittadine abbandonati da un Paese che non affronta il tema fondamentale
Ci sentiamo troppo spesso figlie di un Paese che ha continuato a guardare alla finanza i bilanci che ha favorito l'idea che il lavoro fosse inutile che hanno cancellato quell'idea fondamentale
E la prima chiave di qualunque modello di sviluppo è l'idea della piena occupazione non si può parlare di crescita se non si ha l'idea che bisogna avere quell'obiettivo
Lo deve avere il nostro Paese lo deve avere l'Europa
Ma qualcuno dirà disoccupazione crescente in una situazione così come parlare di piena occupazione
Decidendo finalmente dimettere il lavoro al centro di fare le politiche l'abbiamo detto insieme ieri CGIL CISL e UIL nella piattaforma di mobilitazione
Il nostro obiettivo innanzitutto è quello di redistribuire il reddito di questo Paese
Guardate noi non diciamo solo tagliare le tasse ai lavoratori e pensionati perché abbisogna di dargli più reddito diciamo anche che devono pagare di più quelli che in questi anni nella crisi hanno guadagnato
Quelli che continuano a pensare che si può evadere
Quelli che magari oggi chiedono di togliere limo a chiare ville e non pensano ai tanti che non hanno i soldi per pagare le bollette della luce dal gas
E allora
Bisogna partire da lì ma bisogna che quelle risorse vengano utilizzate lo faranno gli operai
Gli impiegati pensionati perché ha sempre hanno dedicato al loro reddito alla possibilità del lavoro del far crescere il lavoro
Ma bisogna che lo faccia il Paese tornando all'intervento pubblico tornando alla capacità di creare lavoro
Perché non è più possibile dire ogni giorno che c'è una generazione perduta
E dopo che l'abbiamo dichiarato però lasciamo capitino le valigie ed è qui che non agli altri Paesi intreccia bisogna che gli diciamo che ripartiamo dall'istruzione pubblica nazionale dai CAA
Chiavola casacca partono alla scuola è una ferita per il Paese
Non è solo un problema per lui stesse ripartiamo da lì poi bisogna ritardi la dignità e il valore del fatto che la sua storia la sua vita sarà determinata positivamente se riuscirà
A programmare se stesso a fare il furbo a dare il frutto dei suoi studi da un nuovo lavoro
E la disoccupazione è il vero male di questo Paese ed è alla disoccupazione che bisogna rispondere
E guardate non si può continuare ad alimentare una rabbia un rancore che le persone hanno perché è di loro non si parla mai quando abbiamo detto e diciamo al Governo anche a quello appena insediato
Guardate che la risposta sugli ammortizzatori sociali
E quella sugli assodati non è ricorrere a un sogno e ricostruire il patto di fiducia tra questo Paese i lavoratori e lavoratrici e sapere che non domina l'impotenza la disperazione
Ma invece le soluzioni che ci sono
è un dogma un primo maggio all'insegna di tanti problemi quello che stiamo oggi celebrando è un primo maggio all'insegna del tema della ricerca del lavoro contro la disoccupazione
Ma io devo dire che anche un Primo Maggio bello perché CGIL CISL e UIL oggi si presentano in tutte le piazze d'Italia con una piattaforma unitaria
No perché facciamo finta di non avere alle spalle una storia complicata e difficile
Abbiamo alle spalle tante ferite ma le persone ragionevoli e le organizzazioni sindacali lo sono di fronte alle ferite provano a curarle a dare le soluzioni non Algeria esercitare rancore
E l'abbiamo fatto l'abbiamo fatto perché sappiamo che al lavoro bisogna dare risposte bisogna darle o la non tra qualche tempo
E perché bisogna recuperare le ferite che abbiamo attraverso delle scelte positive
E a un Paese in cui
Le ferite democratiche si sommano quotidianamente
CGIL CISL e UIL vogliono dire con la loro ipotesi che noi si ci mettiamo alla prova noi misuriamo quanto contiamo chi siamo quanti voti abbiano quanti iscritti abbiamo
E ai teorizzato ore che non ci sono le forme della democrazia
I diciamo la democrazia c'è se si decide che l'esigibilità degli accordi è data dal voto dei lavoratori insieme alla decisione delle organizzazioni
Sindacali così ci si muove per ridare senso alla democrazia alla partecipazione
Ma non diciamo solo quel che riguarda le nostre regole diciamo anche
Che insieme al tema del fisco e insieme il tema della giustizia c'è il tema delle cose che si possono fare perché il lavoro comincia ad esserci quel lavoro corredato di dignità di diritti e di buona retribuzione
E allora lo diciamo a quelli che con troppa facilità dicono cancellare certe cose che noi abbiamo bisogno che invece i Comuni possano uscire dal patto di stabilità e far ripartire gli investimenti
E diciamo anche che quelli sono gli investimenti che ci servono
Perché abbiamo bisogno di ricostruire i centri storici di riassettare le scuole di fare manutenzione del territorio non abbiamo bisogno di nuove colate di cemento abbiamo bisogno che i luoghi dove siamo
Tornino a essere luoghi sicuri ad abitabili
E poi vogliamo dire
Abbiamo uno straordinario patrimonio di impresa
Se guardiamo a questo territorio pensiamo Attis in pensiamo a base del
Possiamo smetterla con un atteggiamento per cui le multinazionali decidono loro sensi rivesta base la
Orte-Civitavecchia e cioè il nostro Paese costruendo le condizioni
E possiamo dire a chi si occupa della trattativa di Thyssen che è per noi ci saranno tre condizioni
La difesa del piano industriale della produzione dell'occupazione e che è di spezzatino ne vogliamo più perché ad ogni spezzatino è venuta meno una prospettiva industriale
E cito queste due per citare le tante aziende in crisi ma per citare anche le tante aziende che sono in crisi per i tagli della pubblica amministrazione per l'impossibilità di garantire Sanità e assistenza alle persone
E allora
Nelle aree ore in cui si è ricostruito un Governo
Noi abbiamo sempre discusso con tutti i Governi abbiamo ascoltato
Dal Presidente del Consiglio alle Camere
Una parola nuova che era scomparsa da tante delle precedenti comunicazioni quella che bisognava ripartire dal lavoro
Però gli diciamo insieme i titoli non bastano
Non bastano più gli annunci non bastano le promesse sono sei anni che ha dentro questa crisi Ciano fatto proponesse e hanno fatto i provvedimenti opposti a quelli che servivano
E allora vorremmo vedere dei provvedimenti concreti
E vorremmo sapere
Che per ognuno di quei provvedimenti
Non c'è un nuovo taglio alle risorsa dedicata ai servizi alle amministrazioni
Che per ognuno di quei provvedimenti non c'è una nuova addizionale che pesa su chi paga le tasse e che rende più ricche gli evasori vorremmo dire che bisogna fare un'operazione vera di redistribuzione
è difficile
Sappiamo bene che dopo sei anni in cui un Paese è stato attraversato da una crisi così profonda
In cui ognuno di noi e ognuno di voi c'ha le ferite di una disoccupazione di una cassa integrazione di una mobilità di un giovane che magari ha deciso di andare all'estero di una donna che non trova lavoro
è difficile ricostruire i fili dell'ottimismo della speranza della fiducia
Eppure
Tutti noi che rappresentiamo un grande sindacato confederale in questo Paese non possiamo non avere l'idea che il cambiamento ci possa essere ma questo che da noi di fare anche delle cosa diverso da quello che facevamo qualche tempo fa
E richiede cioè di provare a domandarsi ogni giorno
Se la soluzione necessaria
Non è quella di ricostruire i fili della solidarietà ed è la condizione comune
Se a ognuno che viene ci dice mi sento solo con la mia disoccupazione con i miei problemi non dobbiamo non solo provare a
A dargli delle risposte ma anche dirgli che l'unica insieme a tanti altri e che in questo Paese la rottura sociale
è avvenuta nel momento in cui si è pensato che eravamo tutti contro tutti e che bisognava sempre trovare un nemico verso il quale rivolgersi il tema invece è che il mondo del lavoro
Ha bisogno di ricostruire la sua solidarietà
La sua capacità di individuare i problemi comuni quello che una volta tanto tempo fa chiamavamo la riunificazione del mondo del lavoro
Ed è in queste o che c'è l'idea della mobilitazione che CGIL CISL e UIL
Da ieri hanno lanciato e che con i minerali una grande manifestazione del ventidue giugno a Roma
Perché noi abbiamo bisogno di ricostruire
Quei figli e abbiamo bisogno di riunificare il lavoro e di ricostruire quel file perché guardate
Il linguaggio della violenza che c'è ogni giorno intorno a noi non è un linguaggio neutro
Noi contiamo troppi morti e vorrei lo so che magari
A molti appare una strano ma vorrei ricordare
Che quando
I siti del mondo
Parliamo delle grandi novità del nostro Paese invece i siti italiani usano linguaggio di odio di razzismo verso la prima finestra straniera dal nostro Paese
E noi copriamo sapere cioè quelli Quaggio è lo stesso linguaggio che c'è dietro al femminicidio e la strage di donne che continua nel nostro Paese
E allora bisogna sapere
E al linguaggio dell'odio
Bisogna rispondere con la condanna del razzismo della discriminazione ma bisogna anche rispondere con la capacità
Di ricostruire i fili solidali e del rispetto
Ma non c'è rispetto in un Paese se le persone non hanno la loro dignità
E non c'è dignità delle persone sole persone
Non hanno lavoro ed è per questo che da qua diciamo
Che è il messaggio vero di questo primo maggio e quello che noi ci pensiamo insieme e che non vogliamo più dividerci vogliamo conoscerti rispettarci perché abbiamo un obiettivo comune che questo Paese ricomincia costruire lavoro lei comincia a dare certezza ai giovani
Ricomincia a pagare gli ammortizzatori sociali
E abbia il coraggio di suddividere il lavoro e di fare solidarietà dove c'è nemmeno
E vorrei dire
Che possiamo sapere che si può che lo faremo
Che le grandi conquiste del nostro Paese sono sempre state il frutto di un movimento dei lavoratori unito alla capace di cambiare la storia
Abbiamo di nuovo di fronte a noi l'appuntamento di provare a cambiare la storia
Noi ci siamo ci siamo nelle piazza di tutta Italia
E quelli che devono ascoltare ascoltino perché noi non ne possiamo più né della paura né della sfiducia sappiamo che abbiamo diritto a un futuro migliore e quel futuro migliore lo costruiremo
Lo costruiremo con il cambiamento giudicando tutti gli effetti che ci saranno
E avendo il coraggio di ricominciare a percorrere le strade le piazze del territorio delle Regioni fino alla mobilitazione di giugno a Roma
Perché la nostra voce dovrà esserci ogni giorno e ogni giorno dovrà chiedere conto delle promesse e ogni giorno dovrà prendere qualcuno
Che si sente solo per mano dicendo che il nostro è un destino collettivo
Con queste
Volontà con queste scelte noi sappiamo che cambiare si può ma vorremmo dire a tutti quelli che ci ascoltano cambiare si deve viva il primo maggio aveva la coloro
Vera CGIL CISL e UIL
Grazie