Rassegna stampa vaticana

La rassegna stampa vaticana
Di Giuseppe Di Leo
Buongiorno no purtroppo mi tocca cominciare con l'ennesimo attentato questa volta il Nigeria contro una chissà cristiana avvenuta domenica scorsa
Ne dà notizia in maniera dettagliata
Quasi tutta la stampa italiana in modo particolare
Avvenire con un articolo di Paolo Alfieri avvenire di martedì ventisette novembre
Gli attacchi all'inchiesta in Nigeria spesso colpiscono il centro o del Paese ovvero quella fascia dove essi incontrano il sud a prevalenza cristiano
E il nord a maggioranza musulmano
E lo stato di caduta
Teatro dell'ultimo attentato che è costato la vita undici persone con la sua popolazione mista
Rientra nel perimetro più a rischio i terroristi Gibo quarant'sono sempre loro si presentano come difensori dell'Islam puro rivendicando nei loro messaggi
La necessità di sbarazzarsi della cultura occidentale che minerebbe la società
Nigeriana
E le chiese portatrici di un messaggio di convivenza civile tra più etnie culture rappresentano per questi terroristi limbo quarant'l'obiettivo ideale da abbattere sono favoriti terroristi anche dal malcontento criminali bassi che la Società nigeriana
Corruzione malgoverno povertà ingiustizia sociale
La fanno ancora da padrone in un Paese il cui sottosuolo è colmo di ricchezze ma che non è riuscito a riequilibrare il suo sviluppo lasciando larghe fasce della popolazione nell'indigenza nell'arretratezza
Anche in gran parte dei leader religiosi islamici ha spiegato più volte di essere contrario al terrorismo Gibo quaranta ma non per questo i fanatici hanno mollato la presa
E poi c'è un'intervista di Claudio modici sempre sovvenire di martedì
A padre Patrick Tor all'un mutuo che il direttore delle comunicazioni sociali viene dell'Arcidiocesi di Abidjan
E gli chiede come sconfiggere questa piaga il terrorismo in Nigeria la risposta
Vi monsignor torna al mercato la guerriglia e difficile da battere militarmente il problema è della politica e deve essere una soluzione politica non creeremo mai nulla fra persone che non si parlano se non insista di dialogo
E poi questi personaggi che sono dietro Boco Aram
Hanno un nome un cognome sono soggetti conosciuti anche il Governo nigeriano sa chi sono il fondatore di Bo quarant'ma non era altro che il governatore di uno Stato nigeriano che per i propri scopi politici aveva messo insieme qualche testa calda
Domanda dunque il problema è qualcosa di più di una guerra contro la comunità cristiane della Nigeria risposta
Questa non è una guerra contro i cristiani ma è una guerra politica i cristiani purtroppo subiscono i referti principali
I veri interessi sono altri molto più nascosti politici ed economici sarebbe interessante fare una ricerca su questo su quante crisi
Provocate dal terrorismo islamista si innescano quanto al governo della Nigeria come adesso c'è un Presidente cristiano il successo in passato quando una dozzina di Stati del nord e reclamavano la legge islamica la Sharia
Non una richiesta religiosa ma politica
Certo in Africa la Nigeria il Paese con il più alto numero di musulmani di evidente che c'è anche l'interesse di chi ambisce ad una espansione islamica nel continente nero ma questo è impossibile da nel realizzare nella Nigeria pluralista
Con tutte le sue religioni e le sue numerose tribù e le sue tradizioni
Altra situazione difficile in Tibet come scrive ancora avvenire il ventotto novembre dove in Tibet monta la protesta contro la Cina altri quattro giovani scrive il quotidiano Avvenire
Altri quattro giovani dati tibetani si sono dati fuoco in varie zone della Cina per manifestare contro l'annessione della madrepatria d'origine da parte della Repubblica popolare
Il reclamare il ritorno del Dalai lama il numero complessivo di casi di auto Imola passione per la causa del Tibet è salito così almeno a ventitré nell'arco di soli ventuno giorni e a ottantasette dal due mila
Dal due mila nove ma come scrive il corrispondente inclusivi il quotidiano La Repubblica Giampaolo vi Setti sulla Repubblica di l'altro ieri
Nelle vittime un'ammenda e torce umane il due mila dodici sono state settantacinque e hanno venti appunto una al giorno
La protesta soprattutto ma intatta scrive il giornalista della Repubblica durante il congresso di partito comune comunista cinese
Le regioni cinesi nel Tibet storico sono nuovamente scosse da rivolte popolari su larga scala scrive Disetti
Una sessantina di monaci studenti in diverse province hanno cominciato uno sciopero della fame
E per la prima volta da quanto cinquantatré anni fa il quattordicesimo Dalai lama è stato costretto a fuggire in India l'insurrezione non alla città santa di lassa quale epicentro
La combinazione tra il moltiplicarsi delle auto in Bull azioni e la diffusione sul territorio cinese di un insieme articolato di rivolte non ha precedenti nella storia tragica del Tibet
Quattro elementi rendono però l'agonia tibetana e la repressione cinese un evento che insieme
Attenzione al con l'Asia può infiammare anche l'opinione pubblica dell'Occidente
Pechino primo dimostra di non essere nelle condizioni di soffocare le proteste secondo i sacrifici offendono solo che ha il coraggio di promuovere il terzo in media internazionali non possono raggiungere le zone delle sommosse
E quarto di cancellerie delle superpotenze ostentano un'assoluta indifferenza per quello che il Dalai Lama definito genocidio culturale
Togliersi la vita prosegue ancora il corrispondente di Repubblica anche per un buddista e un atto che offende i dj
Farlo in massa rinunciando alla reincarnazione un sacrificio che testimonia il livello di disperazione dei tibetani
Il loro senso di abbandono da parte della comunità internazionale è chiaro che lo scontro monta in una situazione politica di particolare delicatezza il Dalai Lama settantotto anni si è dimesso dalla guida del Governo in esilio
Si dice in pieno si appresta a governare la Cina fino al due mila ventidue il nuovo premier tibetano la Bressanin Sangalli
Sulle andarmi a Sciacca cerca di tenere unito il suo popolo oppresso affianco c'è anche un intervento della Ilana
Del Dalai lama che ricorda come la nostra lotta va avanti ma ripuliamo la violenza non tibetani infatti stiamo conducendo una lotta non violenta in uno spirito di riconciliazione
Il nostro fallimento
Sosterrà solo coloro sui conti quali puoi raggiungere i tuoi obiettivi soltanto con la forza ecco
La violenza
E ancora sempre sul Tibet Girolamo Fazzini sovvenire trenta di novembre scrive il punto è proprio questo la comunità internazionale prende finalmente coscienza
Che in Tibet è in atto un'autentica colonizzazione che violenta le tradizioni culturali o religiose di quella gente penalizzando la socialmente oppure Pechino continuerà indisturbata nella sua strategia di assimilazione
Forzata di un popolo e di tutti i suoi tesori
Certo da quando la Cina è diventata la seconda economia del mondo è sempre più difficile pestare i piedi in bicicletta dei diritti
Altra situazione difficile
In dove monta la protesta in Egitto
è Fabio Scuto inviato per il quotidiano La Repubblica
Ieri sabato ha scritto un pezzo in cui ha ricordato come ammenda moschea di del Cairo limando avesse il presente morsi il presidente morsi definito mossi come Maometto e qui è montata la protesta perché scrive
Inviato dire alla Repubblica nei i fedeli nella moschea dopo un attimo di stupore questa comparazione
E sulla insorgono no alla tirannia libertà libertà Tumor sì non sei Maometto urlano verso di mamme verso il Primo Presidente islamista di getto
La funzione si ferma morsi sia vicino al microfono cerca di attenuare la portata
Delle parole imprudenti dell'Imam che anch'egli trova eccessiva ma è troppo tardi
La contestazione degli abitanti nel suo quartiere siffatta troppo accesa la scorta lo fa rapidamente uscire da una porta secondaria della moschea il corteo delle auto blindate schizza via il vincolo di formare
E cominciato così con una contestazione aperte spontanea dentro una moschea un altro lungo giorno che l'uomo più potente del Medioriente
Come lo ha definito accadrà Time che però in Egitto affronta da una settimana una protesta che sta paralizzando il Paese
Con la piazza che Luparello una piuttosto che al momento un nuovo Bess soltanto
E la Costituzione appena votata prosegue
Fabio scudetto
Stabilisce i principi della legge islamica come fonte principale del diritto in un linguaggio possibile rispetto alla Costituzione in vigore sotto il raìs Mubarak ma l'articolo successivo afferma che i dotti islamici di al-Azhar
Devono essere consultati sulle questioni inerenti alla Sharia svuotando così la magistratura
Dei suoi potere per questo anche i giudici egiziani sono qui in piazza con l'opposizione ad alzare la massima
Luogo di teologia islamica sunnita
E su questo
Renzo guolo Islam molo Ugo
Sua ancora alla Repubblica di venerdì fa un'analisi
Dagli accenti
Chi più ottimisti scrive il ruolo dominata da islamisti neo tradizionalisti salafiti l'Assemblea costituente egiziana varare una Carta costituzionale che definisce la Sharia
La legge di ispirazione religiosa come principale fonte della legislazione
Non è una novità la Sharia era già nella precedente costituzione sin dal mille novecentosettantuno quanto sarda
Che mi fece oggetto di scambio politico con gli islamisti temporaneamente rimessi in giuoco in cambio il loro tacito tattico appoggio nella lotta del nuovo ora Issan la sinistra andasse Diana
Nemmeno il suo successore appunto Mubarak mutò quell'impostazione
Nella scelta odierna non piace troppo i salafiti duri e puri
Essi chiedevano che le regole e non i principi della Sharia primeggia assoluto nella gerarchia delle fonti la distinzione non è formale osserva un ruolo i principi Spirano idealmente
Le norme sono codificati applicate dettagliatamente
Sapendo che l'applicazione delle norme dal diritto di famiglia le pene corporali avrebbe provocato una reazione negativa l'interno all'esterno del Paese
Suscitando i timori della comunità internazionale e le dure reazioni dell'opposizione i fratelli musulmani hanno optato per una linea morbida
In tal modo non hanno creato problemi nemmeno alla consistente minoranza copta in quanto gente del libro i cristiani come gli ebrei saranno soggetti a dei loro leggi religiose
Scelta che li soddisfa per evitare che i salafiti possano insidiare l'autorità dei sapienti in una religione senza vertice a Lazard cioè il grande centro teologico del mondo sunnita
è indicato nella carta come istituzione deputata a decidere le questioni inerenti l'Islam e la Sharia
Dal momento che per influenza religiosa il controllo del potere Lapresa della fratellanza sull'Accademia
Cari rotta e solida saranno il vino teologi giuristi negato i fratelli musulmani a decidere ciò che è legittimo e noi gli estremisti del testo a dispetto delle apparenze conclude Renzo guolo
Dunque non è dalla questione Sharia che si può dedurre l'eventuale islamizzazione egiziana ma dall'insieme del testo costituzionale soprattutto dalla realtà dei processi politici e dei rapporti di forza
Il nuovo
Ottimista molto meno ottimista anzi direi preoccupate invece l'analisi di Fulvio Scaglione su
Sull'Avvenire ieri
Quello che invece deve inquietare in prima pagina analisi di Fulvio scusa affirmative Fulvio Scaglione quello che invece deve inquietare
E la bozza di Costituzione da approvare con referendum che il Presidente ha fatto licenziare in fretta in fuga da un'Assemblea costituente
Popolata solo da fratelli mussulmani essa da fitti dopo l'abbandono di cristiani e dei laici per l'evidente impossibilità di svolgere un lavoro decente
La bozza all'articolo due detta i principi della Sharia cioè della legge islamica sono la principale fonte della legislazione e un dramma perché lo fa morsi in Egitto no al contrario che è un dramma perché lo fanno tutti
Intanto l'articolo in questione tal quale a quello presente nel testo dei tempi di Mubarak come sostenuto anche il ruolo la Costituzione adottata dall'Iraq e qui almeno inizia l'analisi comparata di scaglione
A un articolo due identico quasi alla lettera
Quella dell'Arabia Saudita all'articolo uno dice il Regno dell'Arabia Saudita uno Stato sovrano arabo-islamico con l'Islam come religione il Corano la summa abbaglio del suo profeta sono la sua costituzione
Abbiamo citato per primi due Paesi molto amici dell'Occidente
Detto tra virgole scritto fra virgolette peraltro amici Massel passiamo all'Iran approviamo l'articolo quattro tutta le leggi e regolamenti civili penali finanziari economici amministrative militari devono essere fondati su criteri islamici
E in Tunisia dove elezioni democratiche hanno dato la maggioranza al partito islamista in ma da come in Egitto e i fratelli musulmani il tentativo in Tunisia di sottoporre le leggi dello Stato alla legge islamica è stato sinora contenuto solo dalla forte mobilitazione dell'opinione pubblica
Questo osserva scaglione è uno dei crinali più critici nei rapporti con il mondo islamico e chiaro infatti che il monopolio della legge affidato una sola fede anche se maggioritaria mina alle radici quel principio della libertà di religione che al contrario uno dei capisaldi
Nella nostra civiltà e della nostra cultura
Ma non basta conclude Scaglione restando alla bozza egiziana troviamo che l'articolo due pericolosamente integrato dall'articolo quattro
In cui si Rabbit ribadisce che in materia di legge islamica può essere sollecitato il parere del grande Imam di Al Azhar la moschea del Cairo che anche il più prestigioso centro biologico sunnita
Questo osserva Scaglione quindi in disaccordo con un ruolo configura non solo la sottomissione della legge lo Stato la legislatura ma anche la subordinazione del potere giudiziario l'autorità religiosa
Mentre noi ben sappiamo che l'indipendenza della magistratura è una delle architravi del nostro Stato democratico
Già però il punto è che qui
La questione è se il sistema nella divisione dei poteri così come illustrato dai due secoli e mezzo ormai famoso esperito Edward Montesquieu possa valere debba valere anche Paesi di tradizione culturale diverso certo che quando ci stanno di mezzo
L'esistenza delle minoranze siano esse religiose o politiche la risposta non può che essere positiva
E ancora ancora però il problema dell'Egitto e che accanto al Presidente morsi che essi diventava sempre più uno toccate ci sono delle sentenze a proposito di
Di magistratura che la dicono lunga sullo stato attuale dell'Egitto avere il foglio lo serva il foglio del ventinove novembre in un editoriale la Santa autocrazia di Citto
Insulto alla religione islamica e minaccia l'unità nazionale
Con questa accusa all'Alta Corte per la sicurezza centrale dell'Egitto condannato a morte in contumacia
Il sei copti alcuni hanno nazionalità americana cioè il Cairo condanna a morte cittadini americani
Che hanno prodotto l'innocenza di mussulmani ricordate il film che è stato preso come pretesto l'undici settembre scorso per assaltare ambasciate statunitensi tutto il Medioriente e soprattutto al Cairo in Libia muri l'ambasciatore Chris Stevens
Anche per Regione s'
Osservando intende il foglio il reverendo della Florida noto per aver bruciato il pubblico testi sacri dell'Islam è stato condannato a morte sarebbe uno dei finanziatori della pellicola incriminata
Passiamo
Ad altro passiamo alla
Situazione degli anglicani mi scrive Paolo Rodari ancora sul foglio i vertici della Chiesa d'Inghilterra non ci stanno e lavorano per sovvertire il voto persino del venti novembre
Anglicano ha bocciato il progetto di legge di portare le donne all'episcopato
Infatti il segretario generale del Sinodo guidano affitto spiega
Che se la Chiesa d'Inghilterra non sarà in grado di risolvere la questione da sola in tempi rapidi ci ritroveremo a fronteggiare una gravi crisi costituzionale nei rapporti fra Stato e Chiesa il cui esito difficilmente prevedibile
Il sinodo anglicano un organo con poteri elettivi formato da vescovi clero e laici esamina e propone progetti di legge per tutto ciò che riguarda la chiesa anglicana
Ma in base alla supremazia Reggia e hanno il diritto costituzionale l'ultima parola circa le sue disposizioni spetta al Parlamento
Vedremo nelle prossime settimane come si svilupperà la dicembre prossimi messi il discorso del Papa
Ai cardinali gesso uno ha un'ambizione politica oggetto di un editoriale sul Corriere della Sera a firma del vaticanista Gian Guido Vecchi
Le parole di Benedetto sedicesimo vanno oltre le grane recenti e mostrano l'architrave del suo pontificato
Chiudendo il sinodo dedicato alla nuova evangelizzazione un mese fa aveva spiegato i vescovi che per rinnovare spiritualmente il mondo secolarizzato la Chiesa deve anzitutto impegnarsi al rinnovamento spirituale in se stessa
Un rinnovamento che dipende dalla sua capacità di liberarsi dal fardello mondano e politico e così aprirsi al mondo
Ma non basta dalla Nigeria Libano all'India fra i nuovi cardinali sono rappresentati
Paesi dove la vita di cristiani e dura nelle parole di Papa Ratzinger c'è anche l'invito a non cedere alla logica degli integralismi
Nell'orto del jazz sei mani ricorda il Pontefice lo stesso Pietro sfodera la spada ma Gesù lo ferma il potere del vero messia ha osservato Papa Ratzinger e quello della verità e dell'amore
Abbiamo
Sta settimana visto come c'è stato un voto a favore della
Del riconoscimento dello Stato palestinese che Guido molte dopo su Europa di ieri ricostruisce il ruolo avuto in questa vicenda
Perché la stampa si è soffermata su altro sul ruolo avuto dal Ministro per
Sì
Che aveva un'idea piuttosto dell'astensione
E poi invece l'intervento di Monti dietro pare suggerimento del Quirinale abbia indice optato per una voto favorevole ma ci sarebbero Saatchi sarebbe stato anche la regia del fondatore
Della Comunità di Sant'Egidio che e l'attuale ministro Andrea Riccardi e scriviamo scrive Guido molte Edo suo Europa di primo dicembre
In questa dinamica nell'esaltazione della funzione di grande Paese mediterraneo contano molto nel Governo e nel rapporto con Monti il peso il ruolo di Andrea Riccardi ministro per la cooperazione internazionale di integrazione
Il fondatore di Sant'Egidio un futuro e non solo del dialogo interreligioso lunedì scorso ho incontrato al Cairo Ahmad ALDAI ebbe grande Imam di al-Azhar un po'il Papa disuniti appunto il capo villaggio grande centro teologico sunnita
Ma anche dell'intensificazione delle relazioni nel Mediterraneo nello sforzo costante di fare incontrare mettere in rapporto anche i Paesi in ostilità se Giulio Terzi di Sant'Agata svolge da tecnico il suo ruolo di Ministro degli esteri
In questa volta investe sempre per sempre a fianco di Monti Riccardi è un personaggio che sa muoversi con agilità politica e diplomatica e lo fa danni nel mondo e soprattutto in ambienti complicati come quello mediorientale inoltre ha ottimi rapporti col Vaticano
Che nel caso del riconoscimento della Palestina in particolare ha molto apprezzato la posizione italiana negli snodi cruciali e il politico Riccardi che Monti ascolta non il tecnico
A terzi contrario al sud alla Palestina
Passiamo alle vicende italiane
Bagnasco col cardinale Bagnasco presidente Conferenza Episcopale intervenuto preoccupato sulla situazione dei finanziamenti
Alle chiese private all'IMU per le scuole private e su questo c'è un articolo di Luca cocci sul manifesto abbastanza critico
Manifesto di ieri il Governo prova introdurre scrive il giornalista de il Manifesto
Il pagamento del vino anche per le scuole cattoliche paritarie private a partire dal due mila tredici e la Conferenza episcopale italiana si affretta ad esprimere
Rumorosamente tutto il proprio disappunto
Le scuole cattoliche si trovano in grandissima difficoltà
Sarebbe molto grave se dovessero chiudere sia per i genitori che per l'intero sistema scolastico affermato il Presidente il cardinale Angelo Bagnasco a margine dell'avvio dell'undicesimo forum del Progetto culturali della Chiesa italiana paventando quindi che gli impegni
Da cui gli immobili non commerciali di proprietà ecclesiastica sono già esistenti
Possa essere di colore il colpo di grazia per gli istituti scolastici cattolici
Ma non c'è solo l'IMU da pagare nei pensieri Bagnasco continua Luca cocci
Ma anche nuovi finanziamenti statali per la scuola cattolica c'è preoccupazione anzitutto affermato ancora il Presidente della Conferenza episcopale per la mancanza di contributi dello Stato sarebbe giusto riconoscesse
Non tanto agli istituti scolastici quanto alle famiglie che hanno diritto a scegliere i propri figli distruzione che ritengono
Idonea su questo rintuzzato avvenire sempre di ieri ricordando come
Il trattamento capisco le paritarie in Europa si è più o democratico e ne scrive il ricco Lenzi in Europa sulla libertà di educazione fa scuola ma solo a metà per l'Italia
Il nostro Paese scrive il giornalista di Avvenire infatti proprio in virtù della legislazione europea
Che sanziona gli aiuti di Stato ha rivisto la normativa circa l'imposta sugli immobili introducendo limo fra l'altro
Anche per le scuole paritarie a meno che non chiedano solo una retta simbolica o che copra solo una porzione delle spese sostenute per il servizio
Una formulazione che se non ci sarà una chiarificazione diverso indirizzo suona come un sinistro paesaggio per la sopravvivenza dell'intero sistema scolastico paritario
Tanta solerzia attenzione osserva il giornalista di avvenire però il nostro Paese non le ha mai dimostrate sull'altro versante della libertà di educazione che in tutta Europa tranne che in Grecia è ampiamente garantita anche dal punto di vista economico
Del resto il Parlamento europeo il quattordici marzo mille novecentottantaquattro
Cioè ventotto anni fa approvò una risoluzione sulla libertà di scelta in campo educativo in cui dichiarò che questo diritto implica per sua natura all'obbligo degli Stati membri
Di rendere possibile l'esercizio di tali diritto anche sotto il profilo finanziario e di accordare alle scuole di sovvenzioni pubbliche necessarie allo svolgimento del loro compito e all'adempimento dei loro obblighi in condizioni uguali
A quelle di cui beneficiano gli istituti corrispondenti senza discriminazione nei confronti dei gestori dei genitori degli atti
E personale
Ancora per questioni di soldi
Fra ora Fiorenza Sarzanini ci dà conto della causa al caso giudiziario sui beni lasciati dalla fondazione del marchese Gerini ai salesiani che sia Misiani hanno dovuto restituire
C'è in ben centotrenta milioni di euro in sintesi
La questione Cuesta come la illustra aggiuntivo Renza Sarzanini sul Corriere della Sera degli mercoledì
Il quindici giugno e mille il cinque giugno mille novecentonovanta muore a Roma Alessandro Gerini conosciuto come il Marchesi tardiva e lascia un grande patrimonio alla Fondazione Gerini ente ecclesiastico sotto il controllo dei salesiani
I punti però del nome nobiluomo impugnano il testamento e l'otto giugno due mila sette l'accordo
Interviene l'accordo di cinque milioni che vanno in i punti di Cirini undici al mediatore Carlo voi stessi vera somma quest'ultima che gli evita novantanove milioni dopo la rivalutazione del patrimonio
La fondazione però non versa la sommarsi vera il quartiere ricorre ottiene il sequestro di beni per centotrenta milioni di euro
Il Vaticano con una lettera firmata di proprio pugno dal cardinale Segretario di Stato Tarcisio Bertone aveva denunciato la frode rimettendo tutti al nelle mani del giudice il quale però l'altro giorno ha deciso che non c'è stata truffa e che l'accordo è valido
E quindi religiosi devono restituire al si centotrenta milioni ma hanno anche fatto sapere che valuteranno ulteriori passi
E
C'è stato
Il
For undicesimo forma del progetto culturale
Della Conferenza episcopale
Organizzato dal cardinale Camillo Ruini il titolo di questo undicesimo forma i processi di mondializzazione opportunità per i cattolici italiani
Il testo integrale
Dell'intervento del cardinale Angelo Bagnasco è stato pubblicato ieri da venire
E sulla globalizzazione il cardinale Bagnasco ha fra l'altro affermato e scorretto pensare certi fenomeni come nati dall'automatica applicazione alle differenti situazioni locali di norme uniformi che molto spesso non corrispondono esigenze condivise
Ma sono l'espressione di una mentalità
Dominante
Stupiscono
Dunque anzi poi con un uso ideologico dei processi di globalizzazione ciò che è a fondamento di ogni comportamento umano e che per questo può essere da tutti condiviso rischierebbe credo mi trasformarsi in qualcosa
Di imposto e perciò avvertito come estraneo al proprio essere la propria storia
Non stupiscono dunque le reazioni di rigetto a volte violente l'ultimo decennio della storia del mondo sta a insegnarlo va detto proseguito ancora il cardinale
Con chiarezza che questo una concezione errata del progresso umano del suo sviluppo globale
E va ribadito che l'utile di una parte dell'umanità non può essere considerato il criterio per stabilire ciò che bene per tutti la globalizzazione infatti deve essere regolamentata secondo giustizia
Evitando che essa si configuri come l'espressione di interessi particolari imposti universalmente
Il magistero della Chiesa cattolica afferma tutto questo in modo estremamente chiaro e argomentato soprattutto nei documenti degli ultimi cinquant'anni penso anzitutto alla lettera in Ciccanti Paolo sesto populo ormai progressione
E poi ancora Giovanni Paolo secondo
E poi ancora al tema affrontato da Benedetto sedicesimo nella Caritas in veritate la globalizzazione
Nell'in queste ultima enciclica costituisce una vera e propria sfida etica
L'etica suo volte guidato orientata dalla carità infatti come di vi si legge solo con la carità illuminata dalla luce della ragione della fede possibile conseguire obiettivi di sviluppo dotati di un valore più umano umanizzante
La condivisione di beni e delle risorse da cui proviene l'autentico sviluppo non è assicurata da solo progresso tecnico in da mere relazioni di convenienza ma dal potenziali di amore chi vince il male
Con il bene ripeto relazione integrale
Del
Cardinale Bagnasco su questo undicesimo forme del progetto culturale nella Conferenza Episcopale riguardanti i processi di mondializzazione è pubblicato da avvenire di ieri
Lo ricordo non ho il tempo che la
Famiglia Cristiana di questa settimana dedica anche due pagine sulla questione di nelle carceri e dal punto di vista dei bambini dei figli dei carcerati e tuttavia bisogna anche dire bisogna anche dire che la parola ma non stia
Non compare con la ricerca del popolo animisti via
Non compare anche dopo o che
Il portavoce della Conferenza episcopale monsignor Pompili qualche settimana fa si è espresso dei microfoni di radio radicale in maniera esplicita
Chiudo ricordando
Ricordando fratello Arturo Paoli che l'altro giorno a compiuto il primo secolo di vita cento anni lo ha ricordato un Massimiliano Castellani sul avvenire
Di il giovedì ventinove novembre
Durante la guerra scrive il giornalista
Arturo Paoli aiuto centinaia di pregio oggi tiene un seminario per i giovani gli incontri decisivi della sua lunga vita sono stati Conte IARD Chardin Scialpi
Fu
Perché cosa portare di augurare adulto osso hanno se con questo voto
Al centenario fratelli Arturo Paoli si chiude l'appuntato odierna di rassegna stampa vaticana che può essere ascoltata
Sul sito di Radio Radicale i punti gli appuntamenti per domenica prossima grazie per scopi buona giornata
Abbiamo trasmesso
La rassegna stampa vaticana di Giuseppe Di le
Per