"Proposte ed iniziative per la presidenza italiana alla CEE"

Già i nostri lavori
Ringraziando innanzitutto il innanzitutto quanti hanno voluto partecipare al nostro incontro quale annettiamo una particolare importanza
Governo ombra infatti sin dalla sua costituzione coerentemente con la politica
Di un convinto europeismo che da tempo perseguiamo buttò nel processo di integrazione europea un punto di riferimento preciso per la sua attività a questa linea che si è ispirata la nostra azione in tutti i campi abbiamo altresì assunto lavorando d'intesa con i gruppi del Partito comunista italiano la sinistra discendente del gruppo europeo si intende abbiamo assunto atti iniziative specifiche che hanno il paio di rilievo
Quello di oggi e quindi un appuntamento significativo del governo ombra una manifestazione ulteriore dalla continuità del proprio impegno che talvolta naturalmente ha risentito com'era naturale della difficoltà di un anno difficile non col Governo ombra ma del partito
Talvolta lo ha condizionato meriti mi tuttavia l'impegno di lavoro lungi da interrompersi ha rivelato una grande potenzialità e vitalità al fine di rendere più esplicita più nitida
La nostra linea alternativa dibattito odierno Nene sarà ci auguriamo un'ulteriore manifestazione
Su questo terreno ci siamo mossi per tempo l'arresto ricordo solo per brevità ad altri spetterà e lì per lavorare di dimostrare le tappe del nostro impegno le nostre proposte ricordare che sino a febbraio mille novecento ottantanove governo ombra approvato un documento con il quale si intendeva si intende avanzare proposte adeguate per superare i ritardi e le inadempienze nell'applicazione delle direttive CEE per contribuire perché l'Italia giunga preparata o il più preparata possibile la scadenza del mille novecentonovantadue
Ancora la settimana scorsa il governatore della Banca d'Italia ha ricordato che occorre fare molto per recuperare il ritardo
Perché l'Italia giunga preparata l'ormai imminente scadenza presidenza italiana della comunità abbiamo avanzato proposte nel campo la politica monetaria fiscale economico sociali istituzionali internazionale della sicurezza dell'ambiente la libera circolazione di persone su questi aspetti interverranno nel distrarre le sintesi anche nel nostro lavoro
Tanti colleghi che hanno ho lavorato con grande impegno e intelligenza nel corso di questi mesi
Queste proposte qua che ho appena ricordato sono tuttora valide e come dicevo prima almeno in parte se ne parlerà nel corso di questo incontro non è mio compito riprendere vorrei solo cogliere l'occasione la presenza dei rappresentanti dei gruppi
Nazionali e di quello europeo per sottolineare la particolare importanza che noi attribuiamo l'approvazione delle proposte di legge Napolitano Visco anche perché pensiamo così di superare la situazione di subordinazione in cui il Parlamento si trova nei confronti del governo
Il Parlamento può e deve essere messo in grado di esercitare il proprio potere di controllo Indirizzo così come la iniziativa parlamentare del governo
Trarrebbero giovamento Domizzi attivo dall'iniziativa e da un collegamento permanente cui deputati italiani al Parlamento europeo comuni proponiamo prima di dare la parola all'onorevole Napolitano e Colajanni e serie introdurranno i nostri lavori
E poi naturalmente dagli interventi che il via via mostreranno sintesi che gli incontri specifici che si sono svolti nel corso delle settimane precedenti desidero precisare che l'incontro odierno allo scopo appunto di affrontare ma questo mi sembra ovvio tutti i problemi connessi all'unificazione europea divenuti peraltro più complessi
Col finire di questo decennio abbiamo voluto delimitare il campo e la nostra riflessione che abbiamo preparato come ricordavo poco fa una serie di incontri molto specifici
Sono a vostra disposizione le sintesi i colleghi riprenderanno le questioni più rilevanti nel corso del nostro dibattito concluderà in mattinata i nostri lavori l'onorevole RAI ed il ministro dell'economia del Governo ombra grazie ancora per essere intervenuti e do la parola all'onorevole Napolitano
Il vertice tra Bush e Gorbaciov of appena conclusosi
Ha messo in luce la straordinaria importanza dei nomi da sciogliere in Europa nei prossimi Serini
Le responsabilità della presidenza italiana ne escono visibilmente attrici si è discusso a Washington della nuova in Europa da costruire è stato quello il tema cruciale del vertice e l'unificazione tedesca ha costituito il perno attorno a cui esso a quota possiamo considerare naturale che così sia stato e compiacerci della fecondità del dialogo tra il Presidente americano il presidente sottili
Ma sarebbe grave che su quel tema la comunità europea non riuscisse a intervenire in modo decisivo
Vi sono legati i futuri sviluppi del processo di disarmo di sostanziale avvicinamento tra Est e Ovest di pacificazione cooperazione su scala mondiale
Vi sono legate le prospettive di affermazione effettiva del ruolo di un'Europa politica autonoma dalle due superpotenze nucleari pur nella cornice di un comune impegno costruttivo cerchiamo allora in primo luogo che la presidenza italiana impegni fino in fondo la comunità ai due tavoli
Del negoziato di Vienna sulle forze convenzionali e del processo CSCE della preparazione di Helsinki due cioè della conferenza destinata a dare nuovi sviluppi all'atto finale Viesti
Non crediamo si possa considerare improprio questo impegno a concertare
Una posizione unitaria degli undici o dodici paesi membri della comunità chiamati a sedere a quei tavoli
Tale posizione deve essere più aperta e coraggiosa Nutini da e di rimessa rispetto a quella degli Stati Uniti
Nel favorire lo scioglimento dei nodi che ancora ostacolano la conclusione di un soddisfacente primo accordo per la riduzione della revisione degli schieramenti di forze convenzionali
E che lasciano ancora nell'incertezza convocazione e contenuti della conferenza Helsinki due
Si tratta in particolare dimostrare volontà di innovazione il lungimiranza sua spetti essenziali della questione tedesca
Denuclearizzazione
Riduzione degli armamenti convenzionali e delle truppe nella Germania unificata status militare internazionale di quest'ultima planato e nuovo sistema di sicurezza europeo
Su questi punti la comunità europea deve saper dire far pesare la sua parola direttamente e indirettamente pur nel rispetto di competenze come quelle delle quattro potenze vincitrici della seconda guerra mondiale nel rapporto con le due Germanie
Il vertice di Washington
Come avevamo previsto
Non ha visto un Gorbaciov dimezzato
Privo di risorse e di credibilità e nemmeno un Bush teso ad abusare delle difficoltà del suo interlocutore o a diffidare e ad attendere il peggior le implicazioni della questione tedesca anche e in particolare sul piano della sicurezza e degli equilibri sono tali da non consentire alcuna semplificazione o forzatura se n'è parlato in Italia da pulpiti di maggioranza e di governo con troppa faciloneria
Ripetiamo quel che abbiamo detto negli ultimi mesi in tutte le sedi politiche e parlamentari occorre trovare per quel che riguarda la collocazione internazionale della Germania unita una soluzione che rassicuri e garantisca pienamente l'Unione Sovietica e che sia per essa politicamente accettabile e il bandolo della matassa sta nel quadro del processo Yersin
Non come generico ancoraggio ma come luogo in cui avviare la costruzione di un sistema comune di sicurezza europeo
Bisogna decidere di cominciare con la Helsinki due a mettere i primi mattoni di questo sistema cioè a definirne i primi anelli istituzionale si è rischiato e si rischierebbe di finire in un vicolo cieco negando che l'Europa dei trentacinque possa costituire la matrice di intese e di strumenti capaci di garantire la sicurezza europea fino a segnare il superamento delle funzioni di entrambe le alleanze militari
Si è rischiato e si rischierebbe di finire in un vicolo cieco propugnando la pura e semplice
Collocazione della Germania unita nella NATO nelle sue attuali strutture e nella sua logica di blocco ed è giunto il momento di scelte effettivamente e coraggiosamente innovatrici
Il rapporto tra Europa e Stati Uniti
Della cui importanza e irrinunciabilità noi siamo profondamente convinti
Non può restare legato alla perpetuazione dei vecchi accordi di integrazione politica e militare nella NATO
Ma va sempre più sviluppato sul terreno delle relazioni tra comunità europei agli Stati Uniti
E della comune partecipazione a un sempre più impegnativo processo Viesti
Siamo preoccupati per le posizioni finora assunte in rapporto alla questione tedesca
Da determinate forze di governo italiane rispetto alle quali ha già dato prova in questi giorni di maggiore ponderazione il presidente
Chiediamo al Governo italiano di assumere in proposito opposizioni e iniziative aperte e in equivoche fin dall'inizio del semestre di presidenza della comunità
Ci arriviamo in secondo nuovo
Che la presidenza italiana operi intensamente
Perché a un positivo incisivo ruolo politico della comunità sul versante dei rapporti essa Ovest
Si accompagni una reale ripresa e crescita di impegno sul versante dei rapporti nord su si tratta di dare nel corso del semestre almeno alcuni segni concreti e consistenti di correzione rispetto a una grave caduta di attenzione ad una clamorosa insufficienza di impegno
Sul piano politico e su quello economico della destinazione di risorse del superamento di fatali strozzature
Della definizione di iniziative e di programmi qualificati per lo sviluppo dei Paesi in condizioni più drammatiche in diverse aree
Del terzo mondo
Negativo e il nostro giudizio sulla convenzione di Lomé quattro
Comune e il severo bilancio critico della politica finora seguita verso i paesi della sponda sud del Mediterraneo e l'orientamento a varare una nuova politica mediterranea della comunità
Questa dovrebbe essere definita durante il semestre di presidenza italiana
Vallo a tal fine presi in attenta considerazione le osservazioni e le proposte nei confronti delle pur interessanti prime indicazioni della Commissione di recente formulate dal Comitato economico e sociale della comunità occorre puntare sulla costruzione di un'area strategica euromediterranea e su una rete di nuove istituzioni per renderla operante occorre rilanciare un dialogo economico e politico euroaraba
Si impongono dei prossimi mesi iniziative e decisioni rivolte su più fronti ai Paesi della sponda sud del Mediterraneo e in generale ai Paesi del Terzo Mondo
A sul fronte della destinazione di risorse e delle politiche di cooperazione dando credibilità e concretezza alla proposta del ministro De Michelis per l'attribuzione dell'un per cento del prodotto lordo dei dodici alla cooperazione pubblica col Sud e in minor misura con lesto
Di sul fronte dell'abbattimento del debito estero e non solo della riduzione dell'onere del servizio per i Paesi che mi sono stati sempre più soffocati
Ci sul fronte del negoziato Gatt e in generale dell'abbandono di insostenibili qui per dedurre scritto insostituibili speriamo che siano sostituiti
Di insostenibili bardature e politiche protezionistiche nei confronti dei Paesi in via di sviluppo oggi costretti in tragiche spirali di crisi e condizioni di povertà
Infine una ripresa di impegno della comunità nell'area del Mediterraneo deve significare anche rilancio no puramente declamatorio di un'iniziativa per la distensione e per la pace
Che miri già con la prossima conferenza di Palma di Maiorca ad estendere a quest'aria così tormentata il processo di essi e che più specificamente punti a mettere davvero in moto il dialogo e il negoziato per una composizione pacifica del conflitto mediorientale
A por fine alla sempre più intollerabile situazione di arbitrio e sanguinosa repressione nei territori occupati da Israele a scongiurare ulteriore fatale acutizzazione del conflitto
La comunità non può registrare passivamente il veto opposto dagli Stati Uniti nel Consiglio di sicurezza a qualsiasi intervento delle Nazioni Unite volto a garantire il diritto alla vita ai beni fondamentali alle libertà elementari ancor prima del diritto all'autodeterminazione nazionale del popolo palestinese
Le richieste rivolte nei giorni scorsi dall'otto ai governi dalla Comunità europea per un ulteriore azione in sede ONU
Per l'adozione di misure di stringente pressione verso Israele
Nell'ambito delle relazioni tra Israele e la comunità e per l'invio di delegazioni emissioni di indagine e di assistenza nei territori occupati
Debbono essere esaminate con assoluta urgenza e quindi attuate dalla presidenza italiana
Concludo
Sta per aprirsi un semestre di garante forse storica rilevanza
Per l'affermazione del ruolo internazionale della comunità in una fase di svolta e di difficilissima transizione da vecchi a nuovi equilibri europei e mondiale
Un semestre di grande forse storica rilevanza per lo sviluppo del processo di integrazione nella comunità e insieme di una strategia di apertura della comunità
Sia verso il resto d'Europa e segnatamente verso l'Est sia verso il Sud tutto ciò richiede un salto qualitativo nel senso di un'autentica unione europea nel senso di una prospettiva federalistica
Perché possano raccogliersi frutti e superarsi limiti istituzionali della seconda esperienza della cooperazione politica europea e perché le parole della lettera di Mitterand e di col
Definire chi applicare una politica estera e di sicurezza comune non restino semplici parole
Il tema è stato posto toccherà alla presidenza italiana Tare contenuto concreto all'ordine del giorno della conferenza intergovernativa sull'unione politica
Ma gli orientamenti restrittivi che già serpeggiano a questo riguardo
Suscitano in noi inquietudine e dissenso ve ne diranno i motivi e vi illustreranno le nostre posizioni Luigi Compagna Colajanni e altri compagni
Ha ora la parola all'onorevole Luigi Colajanni che il presidente del gruppo della sinistra unica europea al Parlamento europeo
Non c'è dubbio che ci sia un'aspettativa
E anche una consapevolezza del carattere decisivo del prossimo semestre anche perché dopo c'è il semestre Los lussemburghese ed è evidente la responsabilità maggiore di un Paese maggiore come l'Italia
Cioè questa aspettativa e dalla presidenza italiana all'Europa il Parlamento europeo si aspettano che venga dato un impulso chiaro e conclusivo a un governo democratico degli eventi
Sappiamo tutti quanto siano stati sconvolgenti un Governo capace di costruire un nuovo equilibrio nel continente perché quello precedente dissolto se questa dissoluzione crea un vuoto pericoloso aperto a diversi sviluppi
Il punto
Di fondo che bisogna affrontare che le istituzioni i poteri della Coop cooperazione politica europea
E il dispositivo che di regola come ha detto recentemente il presidente dello sono inefficaci a questo compito ed è evidente la necessità di una loro ridefinizione globale
Non è il momento dei piccoli passi concepibili forse ancora qualche anno fa nella logica della piccola Europa dei dodici
Essenzialmente rivolta al mercato quello che il salto storico in cui viviamo richiede una capacità di guida politica unitaria di governo dell'economia e di sconvolgenti processi sociali che attraversano l'Europa dall'est al sud
Deve essere secondo noi un governo democratico dotato di nuovi e diversi livelli istituzionali di poteri reali
Di volontà politica e di risorse oppure secondo altri deve essere limitato a una più intensa cooperazione intergovernativa in alcuni campi al dominio di fatto di grandi potenze economiche finanziarie e delle burocrazie comunitarie nazionali ci aspettiamo dalla presidenza italiana una scelta netta e degli atti conseguenti a colmare il deficit democratico della comunità
Definendo un nuovo trattato
Un quadro organico i rapporti tra istituzioni democratiche io a sviluppare nei fatti un'idea di Europa nella quale unione economica e monetaria unione politica di riequilibrio territoriale delle condizioni sociali
La creazione di una vera e propria cittadinanza europea costituiscono i caratteri distintivi fondamentali
La presidenza italiana inizio dopo che i presidenti con limiteranno posto la necessità di procedere verso l'unione politica
E il vertice di Dublino ha deciso di tenere una seconda Conferenza intergovernativa sull'unione politica una scelta che il Parlamento europeo auspicava da molti Mesic
O in Irlanda i ministri hanno spie così si può dire partorito un topolino e si è fatto strada il sospetto
Che l'iniziativa Kohl Mitterrand nella proposta di unione politica siano servite solo o soprattutto a far digerire a tutti i tempi e i modi precipitoso e per molti versi destabilizzanti dell'unificazione tedesca
Infatti in quella riunione dei ministri degli esteri in Irlanda M. è emersa una linea assolutamente inaccettabile riduttiva
Non un'unione sia pure graduale di tipo federale
Ma una via intergovernativa non un disegno organico da realizzare per tappe ma ancora piccoli passi per giungere a un nuovo atto unico
Non un mandato costituente al Parlamento europeo per proporre un nuovo trattato dell'unione ma l'affidamento di questo compito alle burocrazie dei ministeri
Non la ricerca di un superamento per il deficit democratico rafforzando i poteri del Parlamento europeo e dei Parlamenti nazionali
Secondo il principio della doppia legittimità ma un accentramento di poteri al Consiglio dei ministri e la creazione di strumenti decisivi come la Banca centrale europea del tutto indipendenti dal potere politico democratico
Ho voluto sintetizzare come posso dire le copio posizionali del ragionamento politico che viene fatto in questa materia di questi tempi devo dire che tutte le forze politiche presenti al Parlamento europeo hanno accolto con grande critica questo scivolone all'indietro e mi sembra che ci sia la volontà di condurre una battaglia politica nei confronti di queste prospettive
Il Parlamento europeo pensa certamente che se questi sono i contenuti potrà anche non dare parere positivo alla Conferenza intergovernativa ma questo lo vedremo
Che cosa pensa di tutto questo il governo italiano
Si appresta a prendere la presidenza bisogna che siano chiare le posizioni che siano esplicite le linee che intende seguire finora non è dato di saperlo
Né lo si può desumere da atti concreti visto che l'impegno maggiore nelle sedi istituzionali europee si è rivolto per ora soprattutto a cercare di imporre l'Expo a Venezia e questa è l'ultima intensa attività che è stata svolta
Alla presidenza italiana chiediamo di uscire dal buco della politica italiana e di assumersi appieno le responsabilità rilevanti del semestre in primo luogo indicando una sua idea di Europa attuale abbiamo visto del confronto televisivo con l'onorevole Occhetto che l'onorevole Andreotti ha detto che restano da vedere le posizioni reciproche le proposte di ognuno per l'Europa
Ebbene noi vogliamo una forte unità politica dell'Europa in coerenza con la lunga battaglia europeista di Spinelli Amendola e Berlinguer
E lo vogliamo con maggiore convinzione decisione oggi di fronte agli enormi mutamenti in corso che cambiano alla radice le ragioni stesse e le finalità l'idea stessa di un'Europa comune
Oggi è mutato il fondamento politico si motiva diversamente la necessità storica dell'Unione Europea
Ora l'obiettivo è quello di realizzare con funzione determinante rispetto alle grandi potenze un nuovo equilibrio in Europa che superi progressivamente la contrapposizione tra sistemi politici ideologici ed economici diversi
E le tante divisioni conseguenti alla prima e alla seconda guerra mondiale
Questo ruolo dell'Europa reso possibile da alcuni grandi fatti per i risultati raggiunti finora dalla comunità dei dodici
Dalla democratizzazione dei Paesi dell'Est
Dal progressivo superamento dei blocchi militari che in corso e da un desiderio di pace da una sempre più diffusa aspirazione a una cittadinanza europea
E quindi l'idea di Europa che può fondare oggi un'unione politica non è più quella originaria nata per rafforzare il campo occidentale e non è più realizzabile con un semplice adattamento delle istituzioni e dei poteri attuali e la discussione che si è sviluppata in questi mesi alcuni aspetti della nuova costruzione europea sono ormai chiari
Primo l'avvio dell'unione politica oggi non può essere promosso se no dai dodici Paesi attualmente componenti la comunità ma è evidente che non dovrà limitarsi a questi Paesi e dovrà per gradi dettati anche dalle difficili condizioni economiche militari e politiche in cui si trovano i paesi dell'ex Patto di Varsavia
Estendersi anche a destra
L'idea di un'Europa che procede per cerchi concentrici è finora per noi la più convincente
In secondo luogo l'Unione Europea per essere davvero in grado di dominare i processi comporta una nozione sovranazionale che deve prendere il posto dell'attuale Comunità europea caratterizzata da una nozione intergovernativa l'Unione deve essere dotata di competenze esclusive ed istituzioni adeguate i legislazione decisione controllo ed esecuzione distinte dalle istituzioni degli Stati mentre in terzo luogo Unione Europea deve ridefinire i rapporti tra le istituzioni sovrannazionali parlamenti e questo è un punto fondamentale
Del prossimo semestre
Le istituzioni nazionali non debbono risultare indebolite ma invece rafforzata nel loro contenuto e funzionamento democratico e per noi il modo giusto di impostare il rapporto tra il livello sovranazionale quello nazionale
E di partire dal deficit democratico che colpisce sia le istituzioni nazionali quelle europee
Di ottenere poteri reali
E capacità di decisione per entrambi si tratta di definire un sistema istituzionale fondato sulla doppia legittimità nazionale e sovranazionale che acquisisca intanto tutte le competenze che adesso sfuggono in quella zona grigia
Ad entrambi i livelli istituzionali fiscalità risparmio politiche sociali certi livelli della questione ambientale e così via
In quarto luogo l'unione europea deve ridare uno spazio un'identità e una funzione alle grandi regioni d'Europa
Intese come aggregazioni storico culturali ed etniche oggi spezzate dalle frontiere di più Stati in conseguenza di due guerre mondiali e fonte di rivendicazioni micro nazionalistiche i separatisti di e di eventi politici disgregante gli esempi sono vari
Rendere possibile un ricongiungimento culturale economico e anche istituzionale nell'ambito dell'Unione Europea o non solo contribuire ad eliminare le tensioni attuali ma farne un elemento positivo della identità europea
Infine la costruzione di un sistema di sicurezza comune europeo che assuma progressivamente attraverso istituzioni adeguate funzioni permanenti di controllo delle crisi ispezione verifica i direzione di forze di difesa comune eccetera
E certamente la condizione ineliminabile coerente quei fondamenti attuali e gli obiettivi dell'unione europea e di ha parlato ampiamente Napolitano e non voglio tornarci decisivo decisivi per tutto questo saranno gli sviluppi della politica dell'Unione Sovietica e il rafforzamento della leadership attuale su cui può pesare negativamente una soluzione inaccettabile per la questione tedesca
Il processo di costruzione dell'Unione europea dunque non può essere soltanto istituzionale anche se la definizione di un quadro organico di istituzioni e di Poteri e del sistema di relazioni fra di essi è il presupposto fondamentale di ogni passo intermedio l'Unione sarà il risultato dell'unione monetaria economica e monetaria
Di un nuovo trattato dell'unione politica di istituzioni della sicurezza comune
E in generale di definizione degli strumenti di intervento nella politica sociale regionale in quell'ambientale in quella dei diritti di cittadinanza e lo scontro politico riguarda riguarderà chi deve dirigere i processi reali che sono in corso a vantaggio di quali interessi economico sociali di quali livelli e centri di potere di quale idea di società
Alla presidenza italiana chiediamo dunque che la Conferenza intergovernativa sull'unione politica primo grande appuntamento del semestre abbia inizio al più presto altrimenti l'Italia aprirà solo la tenda di quel palcoscenico che dia un mandato costituente al Parlamento europeo per proporre un nuovo trattato dell'unione parlamenti nazionali
Che lavori a rafforzare le competenze e le funzioni legislative del Parlamento europeo in codecisione con il Consiglio
Che faccia del consiglio un'espressione dei parlamenti nazionali che allarghi le competenze della Commissione in materia sociale ambientale sanitaria dell'informazione della formazione la trasformi in un vero e proprio governo con organi eletti dal Parlamento europeo
Che stabilisca un ruolo e un collegamento istituzionale delle grandi regioni d'Europa con le istituzioni comunitarie e soprattutto che crei un rapporto stabile periodico fra i Parlamenti nazionali al Parlamento europeo e viceversa
Sia tramite le Commissioni e con sedute comuni che indichi cioè le vie per rafforzare il potere e il ruolo dei Parlamenti nazionali
In secondo luogo la presidenza italiana chiediamo di influire sulle conclusioni della Conferenza intergovernativa sull'Unione economica e monetaria i cui lavori sono molto più avanzati quelli sul unione politica
Influirà per ottenere strumenti e politiche che garantiscono l'equità fiscale e un livello delle entrate adeguato alle necessità riequilibrio territoriale dello sviluppo delle politiche sociali e regionali di una maggiore cooperazione verso destra il sud del mondo e non si tratta di una richiesta ovvia
Poiché le intenzioni e le scelte finora fatte non vanno in questa direzione così è per il mancato accordo sulla tassazione dei redditi da capitale che saranno restando così le cose quasi totalmente detassare così è per l'assenza di un'intesa soddisfacente sul fisco e così anche per la totale supina accettazione delle scelte già compiute unilateralmente dal cancelliere Kohl in materia di unificazione tedesca
Parlo dell'unione del marco delle conseguenze sui tassi di interesse sulle politiche monetarie degli altri paesi come anche dell'impatto diretto o indiretto dei costi dell'unificazione sulla comunità dei confronti del quale nei mesi scorsi finora
Predomina un ottimismo e può essere presto amaramente deluso le aspre critiche del governatore della banca centrale tedesca sulle modalità dell'unione monetaria con la DDR e quella della Spd che documenta i danni in termini di disoccupazione di emarginazione di rapina del patrimonio industriale della Germania Est dovrebbero fare riflettere e già il Governo tedesco ha dovuto accettare di aggiungere due protocolli su Ambiente e Politiche sociali al testo precedentemente concordato col governo della Germania Este se il cancelliere Kohl tira dritto secondo la concezione al fondo nazionalistiche personale dell'unificazione tedesca
Ciò non significa che uguale atteggiamento debbono avere la comunità e la presidenza italiana
Le due più chiare affermazioni ripetute in questi mesi che l'unità tedesca si colloca si colloca dentro l'unità europea e per questo il governo tedesco vuole l'unione politica da qui la lettera col mitra fondata su questa affermazione
E i costi dell'unificazione non andranno a scapito delle politiche di riequilibrio delle comunità entrambi
Queste affermazioni devono essere verificate con precisi atti che impegna anche finanziari del governo tedesco e questo è un compito e responsabilità politica della presidenza italiana
La scadenza del mercato unico usati per secca ricca di incognite per l'economia la moneta il grado di efficienza della pubblica amministrazione del nostro Paese
Con l'unificazione tedesca l'ampliamento prevedibile dei rapporti con i Paesi Efta e lo sforzo inevitabile verso gli altri Paesi dell'Est pone problemi ancora più seri alleare e settori arretrati della nostra economia alla presidenza italiana chiediamo di ottenere una radicale revisione della politica regionale della comunità
Delle risorse ad essa destinate e dei poteri per attuarle in materia economica fiscale infrastrutturale e ambientale coordinate con le politiche nazionale
E necessario rivedere gli accordi interistituzionali sul bilancio della comunità europea che dovrà essere aumentato
Bisogna andare oltre la politica dei fondi strutturali per esempio come proponiamo adottando un programma di risanamento di tutela ambientale di occupazione cooperazione per tutto il bacino del Mediterraneo compresi di paesi terzi un fondo un programma un'autorità
Per il Mediterraneo che ricordi e intesi le diverse politiche così si può iniziare un intervento efficace nell'area dove coesistono le maggiori arretratezze le maggiori tensioni politiche militari di immigrazione eccetera
Alla presidenza italiana chiediamo soprattutto di tradurre in modifica dei Trattati l'affermazione del Consiglio di Strasburgo che l'integrazione economica e quella sociale devono procedere insieme e in verità
Quello sociale il terzo tema per noi e per tutta la sinistra europea insieme a quello economico monetario e quello dell'unione politica e il terzo tema della costruzione dell'unità europea
Ed è un tema discriminante
Perché separa chi vuole un'Europa dei cittadini che consolida le conquiste di diritti di reddito e sociali insieme a quelle democratiche
E chi pensa è opera guardando solo al mercato alla concorrenza pura ai grandi poteri economici e finanziari è una generale deregulation
La presidenza italiana ha il compito di accelerare l'attuazione estendere il campo d'azione e adottare entro il mille novecentonovantuno le priorità della carta sociale
Contrattazione collettiva informazione partecipazione dei lavoratori ristrutturazione riduzione dell'orario di lavoro contratti atipici salario minimo garantito licenziamenti individuali e collettivi Statuto dei lavoratori immigrati
Cose importantissime
Affidate
Lo sentiamo dire negli ambienti della comunità e avvertiamo l'onorevole Andreotti a un ministro italiano e in Europa non ha molti contatti positivi quasi non può più parlare con nessuno e rischia di non venire a capo di questioni così importanti
Ma la Presidenza italiana deve introdurre soprattutto una correzione politica insieme al prevalente indirizzo liberista ad oltranza che prevale su troppi settori della politica della comunità cito fra tutti l'esempio più netto e riguarda la politica della comunità verso i Paesi dell'Est
Dove prevale ad esempio la linea dell'Apologia del mercato e della libera concorrenza sono le posizioni pubblicamente espresse riaffermata dal commissario britannico la linea di smantellare sia la proprietà che l'impresa pubblica e sistema di garanzie sociali
Una cosa è il giudizio positivo e la speranza per una svolta politica epocale che sancisce il superamento dei blocchi l'estensione della democrazia estero è una cosa e l'ottimismo ideologico eccetera sulla capacità del mercato per di più quello puro che non esiste più da nessuna parte
E della concorrenza anche essa pura che ancor meno esiste in presenza di multinazionali finanziarie industriali e di distribuzione di affrontare e risolvere i problemi enormi di riconversione dell'industria dell'agricoltura e del terziario nei Paesi dell'Est
Io assorbire la grande disoccupazione che si profila e il crollo della condizione sociale dei più deboli privati di ogni sia pur misera o insufficiente tutela dei prezzi politici scuola sanità casa eccetera questa linea
Per altro verso si ritrova con coerenza nelle attuali politiche sociali della comunità e la linea per cui il differenziale sociale costituisce l'incentivo allo sviluppo delle zone deboli sia pure della comunità e cura dell'Est
Si nega non la gradualità nel raggiungimento di obiettivi comuni di sviluppo ma la necessità di avere una politica sociale comune e di rafforzare le competenze della comunità in questa materia il timore che noia e molto punto che la politica fiscale orientata in modo da produrre presumibilmente una rilevante riduzione delle entrate impedisca in tal modo ogni efficace intervento sociale e di riequilibrio ci sembra del tutto fondato per questo ci vuole una correzione degli indirizzi generali della politica comunitaria in materia economica e sociale e questo e poi tanto più necessario in relazione al Terzo Mondo
Con le idee le politiche attuali anche l'Europa contribuisce a preparare l'esplosione del mondo sottosviluppato affamato edema ha parlato di questo Giorgio Napolitano ampiamente e presentando molte nostre proposte che noi svilupperemo dell'iniziativa
Che prenderemo in Parlamento anche in seguito come è stato giustamente ricordato al fatto non usuale che il nostro gruppo ha votato contro la ratifica degli accordi di Lomé quattro
Chiediamo al semestre italiano impostare una revisione radicale di questa politica verso i Paesi sottosviluppati
Che indicare le linee di una politica organica e riveda quantità e qualità dell'intervento sia in materia di debito che di cooperazione tecnico scientifica e di formazione e di aiuti veri sono dunque questi i grandi temi che devono essere affrontati e non illusi da semestre italiano sono temi molto importanti sui quali come ho detto all'inizio
è necessario che ci sia rapidamente un chiaramente un chiarimento di intenzioni c'è un interrogativo generale
A livello della comunità del Parlamento europeo su quello che si intende fare
Ma noi non abbiamo e mi avvio a concludere sempre meno si dovrebbe avere una concezione solo istituzionale ed economico sociale della costruzione europea
Per ora aspetti decisivi che riguardano gli interessi le aspettative di milioni di cittadini sono ignorati e trascurati
C'è il problema da Lotta alla droga e alle norme potere economico e politico della mafia e dei gruppi criminali che minacciano la vita democratica inquinano il funzionamento normale dell'economia e condannano a morte per overdose operai ex migliaia di giovani
Bisogna creare uno spazio giudiziario europeo promuovere l'adozione della legge La Torre in tutti i Paesi della comunità ed esercitare un controllo bancario di polizia e di intelligenza coordinato a scala europea
Ci sono i problemi della regolamentazione dell'immigrazione e dei diritti umani sindacali e politici degli emigrati e soprattutto denota razzismo come impegno prioritario la nuova Europa c'è da fare avanzare diritti nel senso di una piena cittadinanza europea e fra questi da rendere operante con leggi e norme che regolino diversamente anche i tempi di lavoro e di vita il diritto delle donne a vedere riconosciuta
Non solo la parità ma il valore per la differenza sessuale ci sono insomma decisi le conquiste democratiche non ancora realizzate
La garanzia di un'autonomia pluralista dell'informazione con il controllo delle concentrazioni di rilancio della produzione europea
I programmi di film allo sviluppo dei programmi in media Eureka Euronews soprattutto l'impegno per la televisione ad alta definizione sono i temi delle libertà e dei diritti dell'Europa civile democratica per la quale voglia lavorare grazie
La parola all'onorevole sei ministro doveva ombra per le politiche comunitarie
E difficile dire se abbia qualche fondamento socio culturale il raffronto che l'Economist nel suo recentissimo dossier su quel singolare Paese di atto country che l'Italia e sul suo bisogno di alternativa
Traccia tra inadempienza alle direttive di Bruxelles e il secolare sforzo degli italiani di non ottemperare alle direttive dei tanti governi spagnolo e francese austriaco del Pontificio che hanno in qualche modo cotte terminato la storia e le vicende della petizione
Fatto è comunque che questo ritardo è ormai diventato un patto politico europeo certamente un motivo polemico ricorre e non a torto
Persino il governo traggo queste due successive citazioni dalla relazione che accompagna al Senato la presentazione della legge comunitaria
Riconosce che ci troviamo di fronte atte un'allarmante passivo in termini di ritardo nell'attuazione di direttive e di eliminazione di norme interne contrarie ai principi del Trattato
Parla di ingiustificabile ritardo nel far fronte agli obblighi perciò la comunità
Ammette che l'entità numerica delle nostre inadempienze Cisolla nei confronti degli altri paesi
E prospetta il rischio che quando il trentuno dicembre di quest'anno
La Commissione dovrà riferire al Consiglio in base all'atto unico sullo stato di attuazione del mercato interno si registri per il Paese che presiede una mortificante posizione di fanalino di coda tra i dodici partners europea ci si può ovviamente chiedere anzi ci si deve chiedere quale cumulo di insipienza e non solo di inadempienza
Quale freudiana dicotomia tra i roboanti proclami europeisti ci dei discorsi della domenica e un'azione che andava in senso opposto
Abbiano contribuito a determinare negli anni questa situazione
Se vogliamo uscire da essa
Dobbiamo sapere essere noi italiani impietosi con mostri
I dati sono noti
Ma forse non abbastanza conosciuti
Cioè in primo luogo il passato non sa
Trentanove sentenze di condanna della Corte di giustizia
Che attendono ancora di essere eseguite e qui abbiamo con il quaranta per cento la maglia rosa o se si vuole la maglia nera per il totale delle sentenze ineseguite dall'insieme dei paesi membri dinnanzi alla Corte pendono attualmente a carico dell'Italia altri quarantasei ricorsi per inadempimento
Destinati in breve se nel frattempo non ne saranno state rimosse le cause a tramutarsi in altrettante conta contro la Gran Bretagna è una curiosità pendono solo quattro ricorsi
Vi sono poi le doppie condanne
Che riguardano i casi limiti di Paesi membri condannati in prima istanza e poi ancora inadempienti e di nuovo convenuti in giudizio di queste doppie condanne la corte ne ha sinora messe undici sette sono a carico del pendono attualmente dinnanzi alla Corte altri cinque procedimenti di questo tipo
Sono tutti e cinque a carico dell'Italia
C'è in secondo luogo il presente
La situazione non è migliorata e continuiamo a detenere un record negativo
L'Italia è dopo il Portogallo il Paese che ha recepito il minor numero di direttive ventinove
Delle sessantatré che sono già state adottate in attuazione del Libro bianco che per le quali è già scaduto il termine di inadempienze
Non solo la situazione non è migliorata ma la patologia italiana impiego ancora le parole della relazione governativa di accompagno dalla legge comunitaria
E suscettibile di aggravarsi ulteriormente fino a raggiungere ecco le parole chiave un livello di vera e propria incompatibilità di fondo con l'appartenenza alla comunità
Se non viene dato corso ad un'immediata inversione di tendenza per un rientro a tempi brevi ad uno stato di normalità
Questo è dunque il grande pericolo che ci sta di fronte il vero e proprio baratro in cui l'Italia rischia di cadere
E che dobbiamo avversare il scongiurare con tutte le nostre forze
Anche se questo ritardo ma soprattutto rapportato alla scadenza del novantatré e chiaro che esso proiettate le ombre in termini di credibilità anche sul semestre di Presidenza Italiana dell'Arci
Noi ci auguriamo che il dibattito e il voto al Senato a metà giugno sulla legge comunitaria serva a diradare almeno in parte questo incontro così da lasciare impregiudicate tutte le consistenti potenzialità della presidenza italiana
In una fase tutta di movimento ne parlavano ora Napolitano e Colajanni della politica comunitaria e più in generale della politica europea e internazionale
A legge comunitaria in questa sua prima edizione non risolve però anche dopo la sua approvazione rimarrà un arretrato di oltre cento dire
E sarà comunque necessario un lungo e severo impegno legislativo perché l'Italia si metta davvero al passo
Mancano ormai meno di mille giorni al mille novecentonovantatré
E non c'è più tempo da perdere
L'Europa diventa diventare una priorità la priorità per il governo e per l'insieme delle forze politiche eccetera
Il governo ombra sin dal suo sorgere sia collocato chiaramente in questa prospettiva sin da gennaio scorso e in previsione del semestre di presidenza italiana sono state presentate sei proposte
Non le sto qui ad illustrare sono distribuite negli atti sulle quali si è sollecitato il confronto con le diverse forze politiche sociali registrando significativi momenti di
Mi
Sono anzi ancora più in particolare sarebbe utile funzionali la creazione alla Camera di una commissione per le politiche comunitarie come da proposta Napolitano Visco
Anche al fine di superare quel capo democratico il quale sottrae buona parte dell'attività governativa in sede comunitaria al controllo e al potere di indirizzo del Parlamento
E di creare un collegamento permanente con i deputati italiani al Parlamento europeo
Anche per il Senato in questa ottica sembrano ormai maturi i tempi perché la Giunta per gli affari europei si trasformi in vera e propria commise
Questa sarebbe la premessa anche per una presenza del Parlamento sul versante ascendente delle decisioni che vengono assunte in sede comunitaria
E potrebbe contribuire ad affrontare in termini più adeguati il problema tuttora per otto di un effettivo coordinamento della presenza italiane in quell'azione
Segnali in questa direzione che venissero alla vigilia del semestre italiano sarebbe avrebbero un evidente significato politico ed europea
Così come sarebbe importante che finalmente si realizzasse l'impegno assunto dal Presidente del Consiglio nella sua dichiarazione programmatica del ventisei luglio dell'anno scorso e sinora disatteso
Di tenere mensilmente una riunione del Consiglio dei ministri dedicata ai problemi agli occhi
Sembra egualmente indispensabile ai fini del coordinamento una riunione trimestrale con i presidenti delle regioni e con i sindaci delle città che sono indicate dalla nuova legge sull'autonomia come città metropolitana
L'avvicinarsi del novantatré impone l'adozione urgente di questi altre misure
Capace di creare le condizioni politiche per il superamento del distacco tra Europa e Italia
Per dare al Paese nel suo insieme i necessari segnali per ridare piena credibilità alla politica europea perché
Semestre italiano
E gli orientamenti che saranno seguiti nell'ambito della conferenza sull'unione politica
Dovranno essere già è stato detto questa mattina qui con insistenza
In stretta coerenza con il voto espresso dagli italiani nel referendum del giugno ottantanove e come successive prese di posizioni del Parlamento italiano così come con indicazioni e le attese
Del parlamento europeo e a ben vedere della commissione del ci dovranno cioè rapidamente superare ambiguità e incertezze che hanno caratterizzato invece recenti prese di posizione
E sulle quali giustamente si sono subito appuntati severi rilievi critici
Tra gli altri del Movimento europeo e del Movimento federalista e contro le quali con le loro importanti prese di posizione per l'unità europea
Avevano messo in guardia tanto la CGIL la CISL e la UIL con il loro documento sul semestre italiano
Quanto la Confederazione europea dei sindacati al termine di un processo di maturazione che certo stato lungo se si vuole travagliato ma che ha infine trovato un positivo apporto da lo stesso dibattito sulle riforme istituzionali in Italia potrà meglio svilupparsi
Se si stabilirà un ancoraggio con il grande tema del superamento del deficit democratico che caratterizza attualmente la vita per la comunità e di una sua profonda riforma
Anche da questo angolo visuale il semestre italiano rappresenta un'occasione che non si deve lasciar cadere
E che può essere feconda sebbene utilizzata così come chiediamo e ci auguriamo e per l'Europa comunitaria per l'Europa nel suo insieme possiamo oggi dire e in primo luogo per questo nostro Paese
Che ne si apre ora la fase degli interventi per la quale è stato stabilito un tempo di dieci minuti inizia l'onorevole Biasone Giovanni
Parlamentare europeo interviene sulle questioni istituzionali
Scusa marzo
Ma credo che alla vigilia della costituzione del mercato unico
Sia necessario importante chiedersi sì possa nascere un mercato
Senza che nascano insieme almeno gli embrioni di una società civile europea
E credo che la risposta almeno per lui non sia dubbia e in qualche modo è già nelle corse
Mi riferisco ai temi della cittadinanza europea
Dell'Europa sociale
Alla centralità che i insieme alla costituzione del mercato unico assumono i temi della formazione delle professioni della libera circolazione dei mestieri del lavoro del rapporto un nuovo tra lavoro e sapere
Dei temi dell'informazione
Insomma un insieme complesso che si mette in movimento
Per il quale ecco il punto essenziale su cui noi abbiamo battuto e che ritornata negli interventi e nelle relazioni di stamattina
Noi ci rendiamo conto che non basta un'interpretazione in chiave economicistica che già dentro la costituzione del mercato c'è l'embrione della costituzione di una società e che quindi le modifiche istituzionali relativi a questo processo sono necessarie e importanti
Ecco perché noi abbiamo molto apprezzato e sostenuto
L'idea che accanto alla prima Conferenza intergovernativa cioè quella esplicitamente e particolarmente dedicata ai temi dell'unione economica e monetaria
Si sviluppi che si abbia una seconda Conferenza intergovernativa relativa ai problemi della unione politica e debbo dire che su questo tema e sulle modifiche istituzionali che si dedicano intorno ad essi noi stiamo rilevando nel dibattito molto fitto che nel Parlamento si è svolto su questo tema e nelle Commissioni
Una sensibilità nuova anche dell'intera sinistra europea i dei socialisti in modo particolare sulle tematiche istituzionali relativi all'unione politica dell'Europa
Mi pare questo un punto di grande importanza che mette finalmente al centro la questione del deficit democratico
La costruzione dell'Europa verso quale direzione e i temi istituzionali qui sono centrati
Lo diceva Colajanni
Una vera e propria alternativa fra
Un'Europa dei governi un'Europa che accentui la dimensione dei poteri intergovernativi o è un'Europa sovranazionale credo che ci troviamo di fronte a questa alternativa
E noi dobbiamo rilevare con molta preoccupazione che le linee di tendenza sembrano andare appunto il vertice di Dublino in qualche modo lo conferma
Nella direzione di un rafforzamento dei poteri dei governi piuttosto che verso la riduzione di quel deficit democratico della comunità e dell'Unione che e resta uno dei temi essenziali del dibattito politico e dell'iniziativa
Politica in questi in questi mesi
E dunque come si costruisce questa Europa ecco dove i temi istituzionali assumono un una importanza centrale
Stiamo dibattendo ad esempio nelle Commissioni del Parlamento europeo su un tema che può sembrare estremamente tecnico e cioè quello che il principio di sussidiarietà
Le competenze e gli ambiti di competenza e reciproche fra unione e Stati nazionali
Ebbene evidentemente se intende Remo le competenze dell'Unione come competenze puramente residuali
Rispetto alle competenze degli Stati membri e degli Stati-nazione
Andremo sempre di più evidentemente nessun interpretazioni ridotta e non verso un principio che stabilisca in forma di unione e di unione di tipo federale come il Parlamento europeo ha detto i principi della comunità
Politica e su questo per esempio è un classico caso in con una questione puramente che può sembrare puramente tecnica diventa dibattito politico
Non è un caso che nella relazione Giscard d'Estaing questo principio di sussidiarietà sia tendenzialmente interpretato come appunto il principio di una competenza residuale
E non cerchiamo invece di far valere il principio di una come dire maggiore fluidità e di una maggiore mobilità di questi criteri interpretativi proprio in funzione della costituzione di una unione politica
E poi c'è la grande occasione delle assise che io volevo adesso citare che si svolge e che dovrebbe svolgersi che si svolgerà nei prossimi mesi nell'ottobre del mille novecentonovanta
Perché un'occasione di grande importanza e ne voglio sottolineare il significato
Perché è la prima volta che parlamenti nazionali e Parlamento europeo nelle forme che i si decideranno si troveranno intorno a un unico tavolo di discussione
E credo che andrà fortemente sottolineato qui non in astratto ma in concreto la questione della doppia legittimità
E cioè nostra ritenere nel concreto che la questione non è di una battaglia fra i Parlamenti per le rispettive competenze
Perché se la cosa viene vista così integrata e non aiuta il processo di costituzione dell'unità
Ma che invece l'ha guardata in funzione di un ripristino della legittimità piena politica e i Parlamenti sia dei parlamenti nazionali che come è stato già osservato prima sono largamente fuori dalle decisioni della che riguardano l'Europa e riguardano le comunità sia dei poteri del Parlamento europeo c'è il problema di una lotta politica su questo
C'è il problema di una lotta politica e quindi c'è il problema di una possibilità di istituire un confronto ed un dialogo credo che questo sia estremamente importante sul terreno della costituzione della dell'Europa futura ecco perché noi diamo a queste assise un grande rilievo per il dibattito istituzionale
Per un dibattito istituzionale che poi adesso proposte concrete e precise
Noi diciamo no alla costituzione di una seconda camera di un Senato europeo che pure è messa come proposta possibile
Diciamo piuttosto sia alle modifiche del Consiglio dei ministri nel senso veniva accennato mi pare anche nella relazione di Colajanni alla possibilità che i il Consiglio dei ministri sia non più solamente una struttura governativa ma sia una struttura nella quale ci siano rappresentanze parlamentari e quindi in qualche modo siano inglobate e presenti le funzioni di controllo dell'opposizione
E naturalmente qui veramente chiediamo una posizione chiara del Governo italiano
Manteniamo ferma e sosteniamo con sempre maggior forza la necessitati i poteri del Parlamento europeo vengano aumentati definiti stipati in Italia ne abbiamo fatto una battaglia che si è completato in un referendum nel mille novecentottantanove
Una battaglia per il mandato costituente noi non rifiutiamo la battaglia di Totti sulla riforma dei trattati
Noi diciamo che bisogna trovare un punto di equilibrio fra la necessaria riforma dei trattati
E i problemi complessivi dell'unione politica cerchiamo di legare oggi e tonali presente e futuro e naturalmente ci orientiamo nella battaglia sulla riforma dei trattati in funzione di quelle riforme che vadano nella direzione dell'unione politica
Di questa unione di tipo federale per la quale si è schierato il Parlamento per questa Europa che non si costituisce più contro ma che si costruisce in funzione di un'apertura di confronto e di dialogo come diceva Napolitano all'inizio di questa Europa laica moderna democratica che riesca a mettere insieme i tre livelli il livello sovranazionale il livello nazionale il livello regionale
E cioè l'identità europea diventa un passaggio essenziale in questa congiuntura e qui cioè il nesso fra questioni istituzionali processo storico reale
Consentitemi infine in conclusione di richiamare un tema che non considero affatto marginale che considero anzi essenziale anche in un dibattito sull'Europa permettetemi cioè un richiamo alla questione del Mezzogiorno
Permettetemi cioè di ricordare che questa Europa
Non si formasse non si rimette in moto effettivamente un project
Tutti riforma EDISU d Italia e per il Sud d'Europa
Credo che questo sia un tema assolutamente decisivo se soprattutto teniamo conto della condizione di emergenza in cui oggi vive il nostro Mezzogiorno le sue grandi le sue medie le sue piccole città
Su questo tema credo che veramente diventa nella fase della costituzione dell'unità europea un fatto di enorme responsabilità politica e culturale delle classi dirigenti del nostro bensì
Non parola ora l'onorevole Andrea raggio parlamentare europeo che interverrà sulle questioni da politiche regionali della comunità
L'impatto territoriale dell'Unione economica e monetaria va considerato come sappiamo sotto due aspetti
La tendenza delle economie nazionali ha da assumere caratteristiche le economie regionali e la spinta verso un'accentuazione dei divari territoriali
Da qui la necessità di accelerare il processo dell'unione politica europea ma anche di ridefinire di ridisegnare la politica le politiche comunitarie di riequilibrio territoriale
Infatti detto dimmi difetti della formazione del mercato unico
Anticipati dagli investimenti fatti dall'impresa e per migliorare la loro competitività nella prospettiva del novantadue sia la conferma delle grandi potenzialità dell'integrazione economica ma anche della carica di iniquità che essa porta con sé
Quando non è accompagnata da adeguate politiche sociali a regionale
Il divario tra Regioni forti e regioni deboli sia accentuato soprattutto per quanto riguarda la seduzione sociale e gli assetti civili si pensi al drammatico estintore Dell'Acqua Napoli a Palermo la Sardegna
La crescita economica nelle regioni svantaggiati infatti non solo è stata modesta ne è stata ottenuta prevalentemente facendo leva sul differenziale sociale senza intaccare le cause strutturali delle disparità
Ora si aggiunge la preoccupazione la nuova fase delle relazioni Est Ovest si sviluppi lungo linee che per un verso non offrono un sostegno adeguato e non condizionato ai Paesi dell'Est
E per altro verso Porto ma disinvestire nella regione dei poli e ad aggravare il rapporto nord-sud tutte le Europa e nel mondo
L'ingresso della Germania dell'Est è una comunità
Comporterà un costo per il bilancio comunitario che graverà in misura considerevole sui fondi strutturali e quindi sulle regioni deboli se non si provvederà per tempo ai integrare distanziamento erano atti
Peraltro l'esperienza sino ad ora compiuta fatte vedere che la riforma dei fondi strutturali non dia risultati apprezzabile
A causa sia di una gestione che soprattutto nel Mezzogiorno d'Italia e per responsabilità preminente del governo e delle regioni disattende i criteri e le finalità di una riforma
Sia della mancata attuazione delle norme dell'atto unico relative al coordinamento delle politiche nazionali e alla convergenza di quelle comunitarie
In effetti la politica regionale la comunità è stata ridotta ai soli interventi dei fondi e perciò non è in grado di concorrere Ficacci avente a rimuovere le cause strutturali
Delle difficoltà delle regioni saponi
Infine va manifestandosi in forme diverse ma sempre più acuta una crisi degli assetti centralistici degli Stati è una crisi del regionalismo fasullo della Regione sportello
Un falso regionalismo che funzionali al centralismo statale ed anche al neo centralismo comunitario caratterizzato dall'assetto intergovernativo della comunità nello stesso tempo l'accelerazione dei processi di integrazione economica accentua la necessità di rafforzare contestualmente
La dimensione sovranazionale quell'assurdo nazionale regionale voglio dire del Governo dello show
L'integrazione politica dell'Europa deve dunque realizzarsi come costruzione di un ordinamento democratico sovranazionale
Basato sull'Unione europea sui Stati nazionali e sulle regioni Colmar ridistribuzione dei poteri delle competenze e delle risorse ecco in sintesi
Le ragioni per le quali proponiamo e chiediamo che la presidenza italiana consigliere in avvio di una nuova politica regionale Étendard regionalizzazione della comunità come una delle questioni prioritarie dall'allora la fase dell'integrazione europea
Questione alla quale occorre investire ed una Conferenza intergovernativa in programma quella sul non economica monetaria e quella sull'unione politica proponiamo e chiediamo alla presidenza italiana un impegno preciso in questa direzione
Si tratta di far fronte intanto l'esigenza di breve periodo
Possono a completamento del mercato unico e dalla realizzazione dell'unione monetaria e si tratta nello stesso tempo di definire sin d'ora gli orientamenti e le tappe della strategia per il dopo mille novecentonovantotto
La nostra opinione è che occorra lavorare in direzione innanzitutto della verifiche dall'adeguamento degli interventi dei fondi strutturali
E quindi dei quadri comunitari di sostegno e della revisione delle decisioni relative al loro finanziamento anche in relazione all'ingresso che la Germania dell'est della comunità
In secondo luogo dalla definizione attuazione di una politica sociale che rifiuti la tesi secondo la quale differenziare sociale costituirebbe uno dei principali incentivi per lo sviluppo delle regioni deboli
E assume invece il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro
Dei cittadini con l'obiettivo è condizione lo stesso tempo del riequilibrio territoriale
In terzo luogo dall'attribuzione alla comunità dei poteri e delle competenze necessari
Per attuare la norma programmatica disattesa si dorate platonico sulla coesione economica e sociale quella norma cioè relativa alla convergenza delle politiche comunitarie al coordinamento di quelle nazionali
Convergenza il coordinamento che devono riguardare in particolare i campi economico fiscale infrastrutturale ambientale della ricerca della lotta alla criminalità organizzata
Quarto nuovo della cooperazione con i Paesi terzi
Dell'area del Mediterraneo sulla base di un programma comune ne parlava con gli anni per il risanamento e la tutela ambientale mare Costel sono interni
Per l'occupazione e lo sviluppo
Questa richiesta è contenuta anche nelle proposte per il semestre di presidenza italiana avanzate dalla Confindustria e dalle organizzazioni sindacali
Un Effeti il Programma Ambiente mite o le possibili ricadute in termini di occupazione
Di diffusione rafforzamento del tessuto imprenditoriale
Di potenziamento di strutture formative ad una ricerca di sviluppo economico
Di miglioramento dei congedi vita di cooperazione con i Paesi terzi un tale programma può intende costituire una delle principali iniziative comunitarie a sostegno del regioni meridionali
Deve e può costituire la base programmatica sulla quale analizzare in concreto la convergenza delle politiche comunitarie e il coordinamento di quelle nazionali
Circa la regionalizzazione dalla comunità
Il Parlamento europeo nella passata legislatura ha formulato orientamenti e proposte che costituiscono a nostro avviso tuttora uno sguardo invalido quadro di riferimento passione politica legislativa e di modifica dei trattati
Punti di partenza di questa sua dei possono essere prima di tutto
Il riconoscimento che cito testualmente una risoluzione del Bundesrat
Riconoscimento che la politica comunitaria nel suo insieme non debba rientrare
Nelle relazioni esterne ai sensi del diritto internazionale classico la cui competenza riservata agli Stati centrali
Tale competenza dunque deve essere riconosciuta anche alle regione secondo la trasformazione con norma inserita nei Trattati del Consiglio dei Comuni delle Regioni d'Europa locale proprio a un calo dalla comunità
Che promuova la partecipazione delle Regioni alla polizia comunitaria analogamente a quanto avviene per le parti sociali col Comitato economico e sociale
Per concludere la commissione competente nel Parlamento europeo sta mettendo a punto una proposta per la convocazione di una Conferenza europea sulle regioni
Si tratta di una iniziativa importante
Che sulla base di un'intensa tra le tre istituzioni comunitarie Parlamento Commissione esecutiva il Consiglio dei ministri
Può assumere e a nostro parere deve assumere
Le caratteristiche di una vera e propria costituente del regionalismo europeo a nostra proposta e che la promozione di una tale intensa perché la conferenza abbia queste caratteristiche si è assunta come impegno della presidenza italiana
La parola all'onorevole Vincenzo Visco interverrà politiche fiscali
Senso Visco e ben otto ministri
Proprio il governo ombra
Ma io volevo richiamare l'attenzione su un fatto e cioè sul sul fatto che la tutta la materia del integrazione economica e del
Mutamenti di assetto istituzionale questa comporta è stato affrontato finora in maniera in maniera diciamo
Non so se è superficiale o disattento o comunque comunque in ogni caso lasciato a sullo sfondo
E salvo salvo appunto l'aspetto della dell'unificazione monetaria che come sapete e sul sul tappeto da più di un anno e sul quale i governi sembrano sembrano fortemente impegnati
Ora se noi guardiamo qualsiasi Espérance di Stato Federale là ci accorgiamo che
L'approccio l'hanno inseguito
A una contraddizione intrinseca cioè non si può pensare di fare un'unione monetaria se contemporaneamente non si certi che di creare un una sorta di bilancio federale
L'unione monetaria significhi significa appunto cambi fissi significa anche eventualmente un'unica monete significa mettere in moto uno di curve significa un'unica politica monetaria quindi un'unica banca centrale
Il che può mettere in moto tutta una serie di processi di redistribuzione tra Paesi
Che normalmente si verifica all'interno del singolo Paese ma che vengono per l'appunto controbilanciati dall'azione della del bilancio del bilancio federale
Questo significa noi dovremmo pensare seriamente a un rafforzamento dalla funzione del del bilancio comunitario e
Ma al quale dopo essere delegate una serie di funzioni impotenti
E questo porta questa considerazione porta delitti poi all'altro aspetto del problema che è quello delle politiche fiscali su sul quale noi pensiamo si debba fare molto attenzione ora in questa catena di documenti
Voi trovate una lettera che il segretario del partito comunista ha mandato i segretari di tutti i partiti di sinistra rappresenta il Parlamento europeo che sottolinea come dal nostro punto di vista questa questione sia di estrema importanza e ed è questione su cui noi riteniamo che il nostro governo dovrebbe impegnarsi fortemente nella prossimo semestre di presidenza e sul quale
Comunque l'opposizione ritiene di dover sollecitare l'opinione pubblica nazionale e internazionali
I fatti quello che sta succedendo io su questo in questo campo è noto
Voi sapete
La fine che ha fatto il piano conflitto fallimento completa
Sapere non si è attuato nessun accordo nessun accordo sulla tassazione media capitale non si trova nessun accordo sulla tassazione redditi d'impresa e neanche su materia limitata
Quale può essere quello delle fusioni internazionali
Non c'è non c'è accordo in materia di imposte indirette salvo fosse una
Convergenza sul principio della tassazione del Paese di destinazione che guardate
Un po'Elisa è esattamente l'opposto di quello che la Commissione aveva inizialmente proposto non c'è accordo su en materia di imposizione ecologiche non si è neanche cominciati a parlare di armonizzazione dei contributi sociali e così via
E questa è materia su cui le decisioni vengono prese al all'unanimità ora perché accade qui e al secondo me il motivo il motivo principale e dovuto al fatto che l'impostazione iniziale della commissione non era non era corretta cioè la commissione la commissione ha fatto delle proposte di armonizzazione senza tener conto che queste potevano avere un seguito positivo soltanto avuto in un confesso in cui l'unificazione politica e quindi il e qui la delega a un a un bilancio federale di alcune funzioni fossero appunto già in atto se questo non accade una proposta di armonizzazione
Diciamo delle aliquote con a quella delle del essenzialmente quelle della Commissione non può che fallire è un fatto molto semplice
E che ogni Paese ha la sua storia il suo bilancio pubblico la sua struttura fiscale che riflette il suo grado di sviluppo le sue le abitudini e i suoi abitanti le le preferenze sui governanti e così via
E non si può pensare di
Non fa i conti con questo esistono comunque altre possibilità anche di
Soluzione del problema chiede noi indichiamo anche
Da tempo
E che possono consentire di conciliare una autonomia di bilancio dei singoli Stati con l'unificazione economica a livello a livello internazionale
Si tratta di scegliere quale delle stavate sì si può o si vuole percorrere chiaramente noi preferiremmo una strada in cui in cui la funzione del
Di un bilancio diciamo di federale fosse molto evidente ma se questo non è possibile esistono esistono altri soluzioni tecniche ampiamente note i da qualche decennio
Quindi se queste questioni non vengono esaminate in modo corretto cosa questo cosa significa
Significa che al di là della consapevolezza della buona o della cattiva fede quello che sta succedendo anche in questo campo una processo di armonizzazione guidato guidato dal mercato il che porterebbe a consegua conseguenze sono state già accennate ma sul sulle quali non probabilmente non si è riflettuto a sufficienza
E perché una competizione mercati liberi fra sistemi fiscali significa inevitabilmente portare l'imposizione ai livelli più otto bassi o più favorevoli consentiti dai segmenti di normativa di ciascuno dei dodici Paesi quindi noi avremo tendenzialmente una imposizione sugli interessi che va verso zero
Una imposizione sui consumi che tenderebbe verso l'aliquota più bassa e che è quella della Germania federale che del quattordici per cento perché abbastanza è abbastanza difficile
Che un Paese possa compete come Italia con aliquota al diciannove per cento possa competere su i mercati con un paese con un'aliquota ai cinque punti più basse
Avremmo avremo una tendenza delle imposte sulle società a andare a livello
A a vari livelli diciamo precetti aspetti l'Italia e già adesso un paradiso fiscale per altri lo può essere l'Olanda per altri due sicuramente Lussemburgo
Ecco alla fine cosa resterebbe resterebbe
Che ogni Stato potrebbe fare affidamento soltanto su alcuni cespiti che sono al lavoro dipendente medio basso
Le case e terreni e forse le imprese minori sempre che all'opposizione all'evasione lo consento cioè tutto quello che è mobile che quindi può andare
A all'estero nel se non se se non si trovano delle soluzioni appunto con contatti
Sarebbe inevitabilmente detassato questo poterebbe infetti sui bilanci pubblici
E quindi sulla spesa pubblica quindi sullo stato sociale e quant'altro in Italia poi incidentalmente c'è un alto problema e che è quello che noi avendo un debito pubblico molto accurato il passo nel passato molto più alto degli altri paesi
Noi dovremmo piaccia o no aveva e nei prossimi decenni una pressione fiscale mediamente più elevata degli altri Paesi europei perché dobbiamo rimborsare i nostri dei quindi una la soluzione si va prospettando per noi e non solo per noi abbastanza e abbastanza delicata sul piano economico finanziario e soprattutto distributivo di equità
Noi riteniamo che questo debba essere uno dei punti principali all'attenzione del nostro governo durante questo semestre
Mi si dice che non sarà così
E che ci sono altre altre questioni che vengono ritenute più importanti bene allora a questo può anche dire che si apre un terreno di confronto politico molto importante e che fosse viene sottovalutata
Cioè nel non è possibile
Che è un un equilibrio a otto addetto ai Paesi che davano luogo al all'Europa unita posso durare a lungo se le regole se le regole fiscali non sono accetta che non tanto dai governi quanto dalla grande maggioranza delle popolazioni che compongono questi questi stati e quindi io ritengo che su queste questioni verso si dovrà cominciare a discutere molto seriamente sia nel Parlamento
Ed è questo uno dei motivi per cui
Fa gli atti per cui un anno fa fu presentata quella proposta di modifica del Regolamento di cui si è parlato sia penso a livello di opinione pubblica nazionale e internazionale
Grazie a Visco che sulla parola Anna catasta parlamentare europeo che riferirà sulle questioni sociali
è presidente Tagliani inizia in un momento bracciale anche per le politiche sociali della comunità
Infatti è tempo di fare un bilancio di ciò che è stato fatto in questi anni
Il bilancio da una parte evidenzia la positività del ruolo svolto dalla Comunità europea e dal Parlamento europeo nel definire diritti orientamenti nuovi in campo sociale
E anche nella creazione di strumenti innovativi come il Fondo sociale europeo i fondi strutturali programmi d'azione
Dall'altra però un bilancio reale non sfugge alla constatazione della presenza di limiti strutturali in questo campo che vanno superati
Le competenze comunitarie in materia sociale soffrono infatti di un'incerta definizione l'obiettivo di parificazione nel progresso delle condizioni di vita e di lavoro presente nei trattati e confermato anche nell'atto unico
Ha portato in questi anni non solo a non conseguire quegli obiettivi ma anche ad aggravare alcune disparità regionali e sociale
Spetta la presidenza italiana una scelta politica prioritaria
Cioè quella di agire perché la prossima Conferenza intergovernativa affronti il problema dell'ampliamento delle competenze comunitarie in materia sociale e ambientale
Questo obiettivo che tra l'altro è stato sostenuto con forza oltre che dal Parlamento europeo anche dalla Confederazione europea dei sindacati che in queste settimane si è incontrato con hanno l'onorevole Andreotti
E e da cui ha avuto risposte ancora molto vaghe questo obiettivo essenziale per qualificare il progetto di costruzione di una nuova dimensione sovranazionale
Non è dato un progetto di unione politica che si basi nel definire una nuova dimensione sovranazionale
Su un rapporto fra cittadini e istituzioni europee basato esclusivamente sull'obiettivo della sicurezza dei rapporti internazionali dell'unificazione economica
I cittadini europei questo concetto di cittadinanza europea che era prima richiamato anche da Biagio De Giovanni chiedono diritti sociali inalienabili proposte concrete giuridicamente vincolanti
E lo stesso processo di democratizzazione delle istituzioni comunitarie è una condizione necessaria per dare una risposta ai problemi sociali
Attribuire al Parlamento europeo potere d'iniziativa legislativa estendere la decisione a maggioranza le materie sociali ambientali
Rafforzare il potere di codecisione del Parlamento significa eliminare una delle cause maggiori dell'impasse che hanno caratterizzato questi ultimi anni
E proprio in queste settimane l'iniziativa di una parlamentare socialista che ha prodotto una direttiva sul lavoro atipico va in questa direzione
Come ampliare le competenze comunitarie in materia sociale
Fin dalla sua origine la comunità tratto la base principale della sua identità dalla priorità dell'unificazione economica cioè della formazione del mercato interno
Limitando la sua azione sociale solo ad alcuni campi e concependo i miglioramenti delle condizioni di vita e di lavoro dei cittadini europei come conseguenze automatiche e subordinate della unificazione economica questa concezione ha mostrato i suoi limiti e va superata dando la dimensione sociale comunitaria autonomia e certezza
E costruendo una visione non riduttiva delle stesse politiche economiche che devono essere sempre più orientate obiettivi non solo quantitativi ma anche qualitativi in campo ambientale in campo di qualità del lavoro
Quindi occorre modificare i Trattati farlo in questa prossima conferenza intergovernativa modificando ossia i trattati che nel preambolo limitano gli obiettivi della comunità all'unificazione economica
E nello stesso tempo introducendo nelle trattati il concetto di cittadino comunitario e non solo di lavoratore comunitario come soggetto delle politiche europea
Si tratta inoltre di precisare il concetto di sussidiarietà presente in molti articoli del trattato
In campo sociale il concetto di sussidiarietà è sempre citato come un alibi per indebolire l'azione della comunità rimandando ogni decisione competenza a livello nazionale
Bisogna invece riportare il concetto di sussidiarietà suo significato originario cioè di articolazione di competenze fra i livelli istituzionali nazionali e comunitari al fine di garantire la migliore efficacia decisionale e gestionale
Non si tratta di centralizzare tutto anche in campo sociale ma di affrontare a livello più adeguato problemi che sociali che si pongono ormai in una dimensione comunitaria
Pensiamo ad esempio al problema dell'immigrazione di lavoratori provenienti da Paesi terzi ma anche a materie più specificatamente sociali come ad esempio il problema della definizione di un reddito minimo a livello europeo
Da finalizzare all'inserimento e al reinserimento nel mercato del lavoro
Questo percorso esige una chiara volontà politica che non traspare dalla parte del documento di programma che la presidenza italiana ha presentato tra le righe di questo documento traspare ancora una concessione subordinata delle politiche sociali europei
Si auspica l'esistenza di una robusta rete di sicurezza per evitare traumi della modernizzazione e per presentare ai Paesi dell'Est un modello di welfare oltre che di libertà
Ma si riconferma la necessità di un prudente gradualismo nell'affermazione dei diritti sociali per permettere all'economia ritardo di beneficiare dei loro vantaggi comparativi
Quando la pretende prudenza diventa ritardo e siamo già di fronte a un ritardo gravissimo il rischio è quello di un'involuzione dello stesso sistema di diritti già presente nelle aree più ricche della comunità
L'obiettivo di un ampliamento delle competenze comunitarie in campo sociale ambientale della democratizzazione delle istituzioni comunitarie la riforma del sistema delle risorse
Non è però il solo campo di intervento che la presidenza italiana ha di fronte
Nel dicembre mille novecentottantanove è stata approvata dal Consiglio dei ministri la Carta dei diritti sociali fondamentali noi non abbiamo condiviso i giudizi liquidatori della Carta dei diritti sociali
Ma vogliamo sottolinearne i limiti le ambiguità il suo carattere contraddittorio e frammentario insieme dichiarazione di diritti determinazione di standard minimi spinta l'armonizzazione delle legislazioni nazionali
La sua inadeguatezza rispetto alla necessità di un'azione incisiva a livello comunitario
Per superare con una prospettiva credibile limiti della carta sociale bisogna considerarla a tutti gli effetti come una dichiarazione programmatica da sviluppare dinamicamente rispetto ai contenuti alle basi giuridiche agli strumenti di attuazione
La presidenza italiana deve quindi caratterizzarsi in questo settore accelerando l'attuazione della carta ampliandone i contenuti estendendola fino a comprendere i diritti di cittadinanza
Rafforzando le basi giuridiche modificando i trattati e recependo in questi stessi trattati le dichiarazioni di principio più favorevoli
Inoltre l'efficacia della carta deve essere estesa e in questo mi accordò anche con quanto diceva Colajanni all'inizio su quello che sta succedendo negli accordi con la Germania Est deve essere estesa per quanto possibile anche ad altri paesi oltre quelli che formano la comunità europea
Ai Paesi dell'Est dell'entità ai Paesi dell'Est in modo da creare uno spazio sociale europeo più ampio di quello strettamente comunitario
Il semestre italiano di fronte poi le direttive previste dal piano di azione di attuazione della carta sociale
Questo piano d'azione non corrisponde alle esigenze che ho prima ricordato il Parlamento europeo la severamente criticato ha rivendicato che sulla base di un calendario vincolante legato alla scadenza del mille novecentonovantadue siano adottati gli strumenti atti a inserire nella legislazione comunitaria con la procedura del voto a maggioranza i diritti sociali fondamentali
All'ordine del giorno in questo semestre sono direttive importantissime come quella relativa all'orario di lavoro alla partecipazione dei lavoratori nella Società statuto europeo e nell'impresa dimensione comunitaria
Ai lavori atipici ai contratti di subalterno al top alla tutela dei licenziamenti alla tutela delle donne incinte nel sul posto di lavoro
Norme importanti direttive che devono essere caratterizzate anche dalla qualità delle proposte invertendo una tendenza che in questi ultimi anni atteso a indebolire i diritti comunitari quando si parlerà di orario di lavoro ad esempio ci si limiterà a normare la ristrutturazione dell'orario o si affronterà anche il problema della riduzione dell'orario di lavoro
Questo obiettivo che è stato ottenuto dai metalmeccanici metalmeccanici tedeschi e che in diverse forme presente in diverso e piattaforme contrattuali dei lavoratori europei è un obiettivo qualificante della direttiva che si andrà a discutere
Quando si parlerà di partecipazione dei lavoratori alle decisioni dell'impresa prevarrà la scelta facile del rinvio su decisioni che ormai sono state presentate da dieci anni
Oppure si entra con coraggio nel campo della definizione non facile ma necessaria dei diritti reciproci dell'impresa dei lavoratori estendendo la democrazia economica quando si parlerà di lavori atipici di subappalto si tenterà di dire qualcosa di nuovo nel campo del diritto del lavoro
Normando in modo nuovo are che oggi confinano con lavoro nero precario o ci si limiterà ad incentivare il ricorso a tali forme di lavoro
Sono scelte facili però necessaria il Parlamento europeo in questi anni in tutte le sue risoluzioni pareri emendamenti ha indicato una strada precisa quella di tendere un'armonizzazione verso l'alto delle prestazioni sociali dei diritti esistenti
E nello stesso tempo di costruire strade nuove adeguati i problemi che si pongono in grado dare un di dare una risposta alla crisi dei sistemi di welfare State
Non sempre la risposta della commissione del consiglio ha seguito queste indicazioni per questo la presidenza del semestre italiano
Ha di fronte a sé l'esigenza di avere un progetto globale in campo sociale proprio nel momento in cui si vuole ridisegnare i tratti costitutivi della Comunità sul piano politico e istituzionale
Su due problemi in particolare abbiamo avanzato come gruppo alcune proposte in primo luogo sul piano delle politiche attive del lavoro in questo campo l'azione della comunità sta registrando in forte ritardo
Certo la disoccupazione la comunità è diminuita ma rimane attestata intorno al nove dieci per cento e soprattutto presenta fenomeni preoccupanti di ampliamento della disoccupazione di lunga durata femminile e giovanile
Abbiamo avanzato per questo la proposta di creare un fondo per l'occupazione che svolga una funzione redistributiva dei vantaggi dati dall'unione economica e monetaria intervenga con programmi di politica attiva
Ha presentato
Nel governo italiano Teresa inerte
Ne parla ma si limita ad auspicare una politica comune in materia di programmazione di flussi sull'ingresso e sul soggiorno e proprio in questi giorni si sta svolgendo a Roma una conferenza sull'immigrazione
Qui si tratta di capire
Se c'è la volontà politica di andare oltre e di spingere i dodici Paesi a individuare una piattaforma comune perché non solo ci sia una decisione comune auspicabile in materia di visti d'ingressi ma questa politica comune venga raccordata un'iniziativa precisa in materia di diritti economici sociali
Civili dei cittadini extra comunitari
Il recente voto del Consiglio dei ministri affari sociali che ha escluso dal riso dalla risoluzione sul razzismo e dalla xenofobia in modo esplicito
I lavoratori provenienti da Paesi terzi della comunità è un segnale molto preoccupante in questa direzione e anche la stessa presenza italiana non ha contestato questa Scelta
Questo è un punto per noi importantissimo e ci auguriamo che la presidenza italiana segna il passaggio da una posizione passiva a una politica attiva anche se graduale ispirata a criteri di equità e di giustizia
La parola a Roberto speciale parlamentare europeo che riferirà sui problemi della politica economica e monetaria
Sì credo anch'io come è stato già detto nella relazione in alcuni interventi
Che la presidenza italiana sia per un momento di particolare importanza di accelerazione del processo di costruzione dell'Europa e quindi avrà grandi compiti e grandi responsabilità
E si apre anche un problema di credibilità naturalmente dell'Italia non ricordava bene Segre non c'è ormai documento della Commissione o documento ufficiale in Europa che non ricorda questo questo fatto ancora pochi giorni fa il vicepresidente della Commissione banche ma anche è un liberale e non liberista ha ricordato che l'Italia si adesso guiderà la comunità europea per questi sei mesi ma deve risolvere la sua credibilità le sue contraddizioni
Ora tra le questioni sicuramente più importanti che deve affrontare in questi sei mesi la presidenza italiana è quella già prevista dell'unione economica e monetaria della Conferenza intergovernativa che si deve attenere a dicembre di quest'anno
I principi sono noti un sistema di banche centrali una banca centrale con un'autonomia una moneta unica un elevato livello di convergenza economica tra gli stati membri tenendo conto che oggi vi sono differenziali
Tra gli stati membri molto diversi
E con un occhio particolare alle questioni dei bilanci nazionali e delle politiche di bilancio dei deficit di bilancio l'impegno è a concludere la Conferenza intergovernativa entro la primavera del novantuno e a farla ratificare entro il novantadue dagli Stati membri
Perché perché funzioni assieme al decollo del mercato unico del primo gennaio mille novecentonovantatré e le tue cose assieme siano quindi una leva di unificazione
E d'integrazione potente a livello europeo
Ma qui voglio fare due osservazioni
La prima è questa che diceva De Giovanni hanno detto altri evidente che questa accelerazione questo elemento di unificazione chiama in causa la necessità della costruzione dell'unione politica dell'Europa e di un processo democratico dell'euro
Altrimenti ci troveremo di fronte al rischio di avviare nuove istituzioni forti ma senza una responsabilità politica è un controllo democratico
Dei Parlamenti nazionali del Parlamento europeo
La seconda considerazione riguarda in quale contesto si colloca questa unione economica monetaria in quale contesto economico si colloca
Ora io qui voglio fare soltanto una brevissima riflessione il ragionamento
Ma in questi anni la comunità avuto un trend di sviluppo sostenuto il tre virgola otto per cento in più nell'ottantotto il tre e mezzo per cento in più nell'ottantanove ancora al tre per cento nel novanta e si pensa che questo trend debba continuare grosso modo
Insieme però si è avuto si sono avuti forti squilibri sociali e territoriali e si pone quindi questo problema che Raggio la catasta hanno opposto sul quale io non voglio ritornare naturalmente
Ma a mio parere si pone anche un problema di una di introdurre nuovi dentro questo trend di sviluppo e dentro l'Unione economica monetaria una questione di qualità dello sviluppo
E di governo dei processi economici che oggi non è così chiaro non è così esplicito
Quando parlo di qualità dello sviluppo non intendo soltanto le questioni dell'ambiente ma intendo anche le politiche attive per l'occupazione intendo anche le questioni dell'armonizzazione fiscale
Che sono non a Luna situazione di stallo diamo pass molto preoccupante io francamente credo che questo semestre debba anche occuparsi dell'armonizzazione fiscale
Anche perché per dire con una battuta al semestre dopo e quello del Lussemburgo quindi credo molto difficile che in quella occasione si possa affrontare la questione l'armonizzazione fiscale
Però il problema è appunto se come io credo abbiamo e dobbiamo avere un'ottica di armonizzazione fiscale
Di armonizzazione fiscale per l'Europa e di convincere coi invogliare una battaglia della sinistra europea in questo senso altrimenti questo è vero altrimenti se non va avanti una politica di armonizzazione fiscale ci sono indirizzi già prende presenti e tendenze già presente alla detassazione ora la tele Casson tanto alle forze del mercato è chiaro e quindi a maggior ragione io credo che ci vuole un intervento attivo in questo senso
Ma quando parlo di governo del processo economico penso anche ad altre questioni che sono state citate che io ritengo molto importanti che in questa fase hanno degli sviluppi di discussione la partecipazione dei lavoratori
I processi di controllo dei processi di concentrazione che avvengono a livello europeo c'è una normativa c'è una normativa in corso si tratta di intervenire in questa normativa in corso
C'è tutta una questione che riguarda le piccole e medie imprese perché c'è il rischio che esse vengano schiacciate un marginalizzate da processi di concentrazione di fusione che riguardano soltanto principalmente le grandi impresa in questa fase e quindi c'è una una politica di sostegno attivo che deve essere offerto alle piccole imprese alle piccole e medie imprese
Ci sono anche questioni che io voglio soltanto citare come quelle che dovremmo discutere nelle prossime settimane nei prossimi mesi del controllo
Del del raccordo tra le amministrazioni per il controllo del riciclaggio del denaro sporco che in previsione del mercato unico diventa una grande questione è una grande preoccupazione per tutti gli Stati membri
Allora io credo che questo sia il punto sul quale si può e si deve qualificare l'Italia se vuole per recuperare quella credibilità e credo che questo sia anche il compito nostro della sinistra europea
Un'ultima considerazione voglio fare questa credo che dobbiamo abituarci tutti dobbiamo far capire bene
Che bisogna abituarsi alla dimensione della sovranazionalità come terreno più avanzato e più propizio per fare la battaglia politica e sociale
In questo contesto naturalmente si pone anche un problema dell'Italia che io voglio soltanto sfiorare soprattutto da questo punto di vista del delle questioni economiche dell'Unione economica monetaria
Perché non ci sono dubbi che qui siamo di fronte a ritardi e contraddizioni gravi per l'Italia ma di cui sono preoccupati tutti perché ormai in una fase di questo tipo ogni contraddizione di ogni singolo Paese si ripercuote su tutta la comunità
Ovviamente
E quindi dobbiamo sapere naturalmente che siamo di fronte a questioni molto delicate in sostanza io credo che si possa definire l'abbiamo un Paese con una lira forte oggi
Con un certo tasso di sviluppo ma con una fra anzi ma non conta proprio per questo con una fragilità economica con un funzionamento dello stato dei servizi cattivo con uno sviluppo sempre più dualistico al proprio interno
A me pare di dover dire che con la cautela che dovuta naturalmente a ruolo governatore alla Banca d'Italia ha messo in rilievo questa realtà soprattutto a me interessa richiamare questo aspetto soprattutto a me ha colpito un punto che mi sembra molto chiaro
Quando ha avvertito che non ci si può più aspettare dall'autorità monetaria alla risoluzione di problemi che riguardano la politica economica
E che la politica industriale è un'azione di risanamento e di riforma aggiungo io naturalmente che è necessario da questo punto di vista correttamente l'autorità monetaria diciamo fa riferimento al fatto
Che deve esserci un contesto di politica economica che permetta la stessa autorità monetaria di svolge il proprio ruolo non di supplenza altrimenti naturalmente alcune questioni
Che noi abbiamo gravi possono diventare da da momento di tenuta elementi negativi tassi alti sono la nostra forza sono la nostra debolezza nello stesso tempo la dimostrazione della debolezza
Quindi ci prepariamo voglio sottolineare questo l'Italia si prepara a questa Presidenza alla alle scadenza del mercato unico dell'unione economica euro monetaria con troppi problemi risolti
Con differenziali molto grati
Sia in termini di inflazione anche se questi sono diminuiti ma soprattutto con differenziali che riguardano il deficit di bilancio l'indebitamento pubblico l'efficienza complessiva del sistema il Mezzogiorno questi sono i veri differenziale al quale ci presentiamo a questa scadenza
Gravi perché la competizione ormai chiara e sempre di più tra sistemi complessivi e non tra singola impresa o grandi gruppi di imprese ma tra sistemi complessivi e a maggior ragione quindi bisogna porre l'attenzione su questi aspetti
Si pone quindi il problema naturalmente di ricredere diciamo la nostra politica di bilancio la spesa pubblica i ribelli di deficit c'è qui un ruolo dello Stato una responsabilità dei governi che è molto chiara ci sono anche sulla politica industriale
Nostre tradizionali debolezze che rimangono io penso alla questione la bilancia dei pagamenti della bilancia commerciale ma anche e soprattutto alla bilancia tecnologica che ho visto che nostro divario continua ad aumentare non è che si non è che si affievolisce continua ad aumentare
Vi sono ritardi nei settori più avanzati
Ecco allora io credo che noi abbiamo un compito doppio in questa fase di spingere verso la costruzione dell'Europa e di chiedere alla Presidenza italiana che svolga il suo compito fino in fondo di costruzione dell'Europa di essere coerente
Con se stessa e con il referendum anche che abbiamo fatto l'elezione dall'anno scorso
E nello stesso tempo di spingere Alitalia
Verso una politica di modernizzazione di riforme verso un cambiamento della politica economica del superamento degli squilibri che ci allontanano dall'Europa dal punto di vista della della realtà dei differenziali
Questo io credo che sia un compito anche nostro soprattutto nostro della sinistra con il quale misurarci fino in fondo
Alla parola ora Antonio Lettieri della segreteria generale della CGIL poi ci saranno due interventi le conclusioni di RAI diciamo perfettamente
Luciana Castellina chiesto quindi tre poi diciamo comunque sempre nella tabella di marcia
Prevista prego grazie io credo che ci sia una sottovalutazione da parte del Governo italiano dell'impegno
Chi lo attende con la prossima presidenza in un certo senso mi pare che il governo sia in parte vittima parte forse complice di una sottovalutazione mistificazione
L'idea che ciò che sta per accadere in Europa dell'idea che l'unione monetaria ed economica in qualche modo possa essere ricondotta a una tappa
Successiva e più o meno ordinato via del processo di costruzione dell'Europa economica ne abbiamo chiesto al governo italiano self
Dicono i perché i come CGIL CISL UIL
E come Presidenza della Confederazione europea dei sindacati cioè l'insieme dei leaders dei grandi sindacati europei abbiamo chiesto in un incontro del trentuno maggio
Col governo italiano ad Andreotti e De Michelis degli altri
Abbiamo chiesto se loro non fossero in grado non fosse stato in grado di esprimersi a favore di un'unica conferenza non due ma di un'unica conferenza intergovernativa sulle questioni monetarie e sulle questioni istituzionali che poi questa conferenza si potesse suddividere su due binario su due tavoli per l'evidente
Complessità dei temi e distinzione dei temi questo ovviamente sarebbe stato un fatto puramente tecnico però una sola conferenza
Avrebbe avuto e avrebbe uno straordinario significato politico
Il governo italiano ci ha risposto che la sua opinione poteva essere di un tipo dell'altro ma che in definitiva era già nelle cose che le conferenze intergovernative sono due però badiamo bene sono due le conferenze intergovernative mano sullo stesso piano
Di una si sa esattamente qual è il tema si sta costruendo l'agenda Sissa che si concluda nel novantadue si sa che porta all'unione monetaria avvia il processo di una moneta unica comunque costituisce una banca centrale l'altra la Conferenza intergovernativa che si occuperà di istituzione di unione politica formalmente non si sa nemmeno se si terrà perché sarà deciso al allora a Dublino alla fine di giugno non si sanno esattamente i tempi della seconda conferenza non sia l'agenda in sostanza ne siamo sicuri di camminare delle sornione monetaria
Non sappiamo affatto il ritmo dalla nostra marcia e gli obiettivi de di una trasformazione istituzionale dalla comunità
Questa conferma del fatto che l'unione monetaria viene considerata come qualcosa di iscritto così lana nella storia della comunità qualcosa di ovvio e sappiamo per le cose che anche questa mattina vi sono state dette molto puntualmente che non c'è niente di ovvio l'unione monetaria alla costituzione di una fede di una banca centrale una moneta unica interviene sull'insieme delle politiche economiche delle politiche fiscali delle politiche di bilancio delle politiche regionali e dal momento che io mi occupo di questioni sindacali debbo dire interviene sulle grandi questioni sociali
Sulle politiche contrattuali sulle politiche per l'occupazione
Ecco quindi noi ci troviamo con una posizione che barche da per scontato il trasferimento di un elemento di sovranità importante dei singoli Stati che poi sarebbe battere monete gli Stati sono nati per battere monete per avere una politica fiscale una politica di bilancio trasferimento di questo potere a livello sovranazionale
Mentre il resto delle istituzione rimangono nella situazione precedente cure questo significa come qui anche è stato detto che in definitiva corriamo il rischio di un potere ispettivo non soltanto monetario
Ma economico sociale e quindi politico che si trasferisce alle grandi oligarchie bancarie sappiamo che la banca che si costituisce sarà del tipo Bundesbank che pretende una fortissima non solo autonomia ma indipendenza nei confronti delle istituzioni di governo e ancor più parlamentari
Sappiamo che questo tipo di banca come obiettivo fondamentale la stabilizzazione monetaria che nella tradizione della banca tedesca
E quindi si sottrae una potere una competenza di intervento a istituzioni democratiche su tutti i grandi temi che costituiscono l'Europa di oggi che costituiscono una la l'Europa democratica che nell'insieme conosciamo ora a me pare che il rischio che noi stiamo correndo che dicevo all'inizio viene assolutamente sottovalutato
Sottovalutato anche mi pare in alcuni in alcune aree della sinistra europea e anche del movimento sindacale che si costruisce un Europa con un forte potere oligarchico senza un incontro bilanciamento
Democratico
Che ha due
Che si articola storicamente nei Paesi industriali avanzati nello contropotere o nel potere democratico dei parlamenti ma anche nel potere dei sindacati
Sono le due questioni che oggi non vengono affrontate con la serietà io oserei dire con la drammaticità di questa situazione da quando il governo ci dice basta forse noi potremmo anche Avvenire in mente di privilegiare due che una sola conferenza male l'idea di andare a due conferenze intergovernative di una si sa tutto dall'altro per adesso non si sa quasi nulla
Ecco mi pare che siamo vittime di un abbaglio storico mi pare che non si veda sino in fondo il salto politico storico
Culturale al quale due stiamo andando incontro e che tutto questo venga considerato una prosecuzione più o meno binaria del passato che cosa stiamo facendo
Per essere molto breve quando io penso al bilanciamento per mi riferisco ai poteri che qui sono stati citati più volte di un Parlamento europeo in concorrenza con i Parlamenti
Nazionali penso per esempio a una politica di bilancio federale alla quale faceva riferimento
Visco anche assolutamente decisiva
Perché se tutta la politica congiunturale dei singoli Stati dovesse essere subordinata
Alla alle scelte di politica monetaria della Banca Federale centrale non saremmo entrati in una politica economica di tipo monetarista
Per alcuni versi avremmo realizzato un mercato a ispirato dal dalla teoria mio lite con un paradosso e questa signora Thatcher perché decisamente contro l'Unione Europea vincerebbe senza nemmeno dare senza nemmeno dover dare battaglia senza nemmeno essere protagonista richiesto
Non abbiamo bisogno di
Bilanci nazionali che in qualche modo abbiano una loro autonomia ma anche di un bilancio federale europeo per esempio in grado di intervenire con politiche comuni fonto
Sulle politiche congiunturale ma io dico ancora soprattutto con uno sfondo destinato alle politiche strutturali come è possibile immaginare che un paese come l'Italia così profondamente diviso con un problema irrisolto anzi via di aggravamento del mezzogiorno male Regione di Mezzogiorno esistono anche in altri Paesi come possiamo immaginare che una politica di tipo monetarista con una politica di auto automatismi di mercato fosse in qualche modo avviare a soluzione ha chiesto i problemi più realisticamente può soltanto aggravare la portata di questo è il problema del bilanciamento in istituzionale c'è una questione sociale relative ai sindacati posso dirlo veti della CGIL la CISL e la UIL sono portatore di un progetto molto avanzati
E contrari indubbiamente delle difficoltà il nostro progetto alla costituzione quindi una vera e propria confederazione sindacale europea cui sapete che attualmente c'è l'accesso che non è un sindacato è una struttura di coordinamento parlamentino per la discussione fra le varie confederazioni noi pensiamo che bisogna in qualche modo costruire un'istituzione sindacale europea una confederazione dotata di potere di intervento di potere di rappresentanza dell'insieme dei lavoratori della comunità nei confronti delle istituzioni tutti assenti va avanti sia in grado di contrattare di negoziare degli accordi degli accordi quadro evidente articolati poi a livello nazionale regionale con delle controparti
Questo è il progetto che abbiamo avanzato per il congresso della Confederazione europea che si terrà l'anno prossimo
All'inizio nella primavera del novantuno posso dire che quest'idea
Cui noi siamo in grado massimi autori
Non trova grandi accordi ma è anche vero che i sindacati come quello spagnolo sindacati alcuni come quello francese la selezione dei lì
E anche il grande potentissimo sindacato tedesco la de garde ci seguono su questa strada di una profonda trasformazione per la rappresentanza sindacale in euro ovviamente gli ostacoli sono moltissimi come potete immaginare da parte inglese per un ritardo politico e culturale anche da parte di altri paesi
Gli altri Paesi del centro nord ma vorrei dare alla conclusione dicendo questo noi al governo italiano come confederazioni sindacali italiane anche europea abbiamo chiesto due livelli di impegno molto precisi oltre ad avere presentato una sorta di analisi che ci è parso il Governo italiano non si è in grado di condividere nel senso che su un terreno di relativo scetticismo e qui vediamo che cosa succede noi saremo presidenti non potremo imporre la nostra opinione
Per cui al limite e perfino controproducente presentare delle opinioni forti ecco mi è parso di capire che questa fosse la posizione del resto tradizionale di un super scettico insomma il presidente Andreotti ma anche di una persona viva e propositiva come in generale ministri e il ministro degli Esteri abbiamo chiesto due cose
Intanto sulla carta sociale sulla quale si è soffermata Anna catasta
La Carta sociale i limiti che tutti conosciamo però la commissione sta elaborando delle proposte per rendere effettivi alcuni strumenti alcuni diritti tema di lavoro atipico e di di orario di lavoro di informazione e consultazione e così via
La questione che l'abbiamo posto al governo italiano e dei utilizzare il semestre per tradurre in direttive questi primi strumenti la difficoltà sarà molto grande perché come voi sapete la base legale estremamente precaria per cui sul terreno sociale necessaria a dire l'unanimità dei consensi
E voi facilmente immaginate come sia difficile acquisire l'unanimità dei consensi di tutti ci governi per qualsiasi direttiva in campo sociale laddove invece i trattati come tutti sappiamo sulla questione di che attengono all'economia al mercato consentono adozione di misure a maggioranza quindi questo è un primo impegno che noi chiediamo al governo italiano ma è un impegno in qualche modo esemplare perché nella misura in cui non è possibile adottare una legislazione in campo sociale proprio per i limiti dei trattati
Noi poniamo una questione che credo appartenga a tutti noi la questione è la seguente
Molto impegnativa tra l'altro e credo che debba essere discusso non solo dei sindacati ma anche dall'insieme delle forze della sinistra
Quando si va al nuovo Trattato sull'Unione monetaria noi pensiamo che dentro al Trattato sull'Unione Monet
Ho collateralmente nel corso dello sviluppo perfetta del nuovo trattato dalle nuove norme sull'unione politica noi pensiamo che debba essere risolta la questione della base legale
Per l'adozione di misure legislative di direttive su sul terreno sociale cioè dotate di valore giuridico comunitario e assunte a maggio
Il governo italiano che dovrà aprire le due Conferenze intergovernative ha un lavoro politico importante per scorgere in questa direzione perché costruisce l'agenda spessa
Di tutte e due le conferenze intergovernative
Noi abbiamo ci siamo impegnati su un terreno molto delicato con questo
E abbiamo detto che per quanto riguarda CGIL CISL UIL per quanto riguarda la Confederazione europea dei sindacati noi non saremmo d'accordo
Con l'adozione del trattato del nuovo Trattato per la modifica del trattato
Sulle questioni monetarie ed economiche se contestualmente non vi sarà una modifica istituzionale attinente al settore sociale alle modalità di attuazione misure legislative il che significa che il movimento sindacale europeo
Decide di battersi queste molto delicate molto complicato quello che abbiamo detto alla breve contro l'approvazione da parte dei Parlamenti nazionali del trattato
Sulla unione monetaria se simultaneamente e contestualmente non vi sono soluzioni sul piano istituzionale più complessive
In ordine a questi lancia mento di potere e sociali principi costretti costruzione di un
Potere democratico in Europa che evidentemente questione molto seria
Il teste tutta la sinistra si tratta di sapere se noi siamo in grado di collegare queste due cose anche attraverso una battaglia politica e in qualche modo una battaglia da costruire a livello di massa oppure alla fine noi
Accettiamo come dire
L'inevitabile
Processo che ci porta verso verso un'Europa del mercato unico Della Monica unica della Banca Federale unica però senza bilanciamenti istituzionali democratici sociali qualche secondo me si cambia la natura di questa Europa
Tra l'altro credo che se questo è un impegno molto complicato dei sindacati e un impegno anche del partito comunista
E mi pare di poter dire soprattutto della futura formazione politica alla quale si lavora perché una dimensione europea di questa sinistra italiana mi pare che il Paese non soltanto una dimensione vocazionale per così dire ideologico teorica e culturale
Ma forse una dimensione che si costruisce insieme in Europa suo obiettivi specifici ma anche su obiettivi di lotta politica come dire in qualche misura di ricostruzione di un'opinione di una lotta a livello di massa grazie
La parola onorevole Pasqualina Napoletano che per parlamentare europeo e ripiega sui rapporti nella comparazione della comunità con i paesi del terzo mondo
Mi spiace iniziare questa comunicazione sarà bene su con una nota dolente ma il governo italiano per ciò che riguarda le questioni nord-sud rischia di iniziare molto male le premesse del suo semestre
Infatti di fronte alla richiesta unanime dell'Assemblea paritetica che è formata da i rappresentanti dei sessantanove Paesi dell'Africa
Dei Caraibi e del Pacifico e della Comunità europea di tenere i suoi lavori di settembre prossimo a Roma
E nonostante l'insistente pressione dei membri italiani il Governo non ha fatto pervenire alcune invito
è consuetudine tra l'altro che l'Assemblea quando si riunisce in Europa lo faccia nel Paese della presidenza di turno tanto che nel settembre scorso
Essa si riunì a Versailles in coincidenza con il semestre francese e vite la partecipazione del precedente della Repubblica francese l'intera
Quindi una scortesia ma un atto politico sbagliato che rischia di rafforzare l'inquietudine dei Paesi del Terzo Mondo
I quali ha ragione paventano che la costruzione del mercato interno e di rapporti con l'estero
Siano oggi obiettivi preminenti ed esclusivi della comunità tanto da temere una definitiva marginalizzazione dalla politica verso il Sud
Ma vi sono sforzi soprattutto a sinistra che tentano di contrastare questo esito lo si è visto nella recente discussione del Parlamento europeo sulla ratifica della Quarta Convenzione di norme
Molte infatti sono state le voci critiche e molti i voti contrari tra cui per la prima volta quello del nostro gruppo
E questo malessere europeo raccoglie anche il grano disagio degli ambasciatori ACP dei Paesi ACP i quali hanno trattato la convenzione
E i quali hanno dichiarato più volte ed in sedi pubbliche di aver trattato da evidente è evidente posizione di debolezza di aver firmato ritenendo la convenzione un male minore
E non fidando di ottenere i più anzi temendo di ottenere addirittura di meno dal protrarsi delle trattative
Critiche anche le voci delle auto organizzazione non governative europee le quali hanno denunciato l'esaurimento ormai dello spirito della convenzione di Lomé
E perciò tempo di un attento Bilancio della cooperazione europea a più di quindici anni dalla stipula della prima convenzione
Anche perché questi anni e soprattutto gli ultimi dieci hanno coinciso con un impressionante degrado delle condizioni di vita e dell'economia di molti dei paesi del terzo mondo soprattutto africani
E non è possibile continuare di fronte ad una situazione di eccezionale gravità a non porsi la questione dei rapporti tra Comunità europea terzo mondo come una delle grandi priorità politiche e degli investimenti
Altrimenti la pressione dei flussi migratori verso l'Europa rimarrà l'ultima teppista in Pretura disperata e incontenibile segnale di questo squilibrio
Ed è ormai sempre più insostenibile eludere le cause strutturali del divario Nord Sud a cominciare da quella drammatica delle della questione dell'indebitamento a quella delle condizioni di molti di quei paesi i quali negano ancora gran parte delle loro economia all'esportazione delle materie prime e tra l'altro le cacce alle cause dell'inasprimento
Del e dell'aggravarsi del debito vi è il fatto che sia crollato appunto il prezzo di queste ultime negli ultimi anni
Ma favorire lo sviluppo economico e sociale e culturale del Sud vuol dire modificare le politiche comunitarie in molti campi
E a rompere l'idea che la cooperazione con il Sud la si sostiene quasi esclusivamente con le politiche della cooperazione e e non modificando invece le politiche agricole il commercio la ricerca istruzioni e così via se voi me guardate gli atti del Parlamento europeo e della Commissione avvolto del consiglio è allucinante la schizofrenia che che si dimostra negli atti della comunità ad esempio alcuni nostri colleghi nel nostro gruppo che si stanno occupando del questioni ambientali come la collega Cece col come collega i beni che hanno direttive sulla sicurezza dei prodotti in Europa e sui fitofarmaci hanno bloccato le direttive rispetto a no
Voglio dire contra la Commissione ha bloccato l'andamento di queste direttive perché non accolto un emendamento elementare che chiedeva che la stessa sicurezza di questi prodotti e anche l'abbassamento del tasso dei fitofarmaci valesse non solo per il mercato interno ma anche per i paesi terzi quindi questo per dire diciamo le contraddizioni che esistono la politica comunitaria che spesso si si si si nasconde attraverso appunto soltanto una politica di cooperazione che alla fine diventa inefficace
Anche dal punto di vista delle risorse i dati sono significativamente negativi perché solo il tre per cento del bilancio comunitario va alle politiche in favore del subito e il dato forse più sconcertante esso e che solo il diciannove per cento del finanziamento della precedente convenzione di Lomé cioè di lo metterei che è stata in vigore Perrini cinque scorsi anni è stato fino ad oggi impegnato nel momento in cui si è fatta una nuova convenzione
Che fare quindi continuare con una routine che si dimostra ormai non in grado di risolvere ma neppure di alleviare il dramma del sud o tentare con qualche generosità e lungimiranza
Politiche nuove e credibile
Sul debito intanto visto che molti Paesi europei tra cui l'Italia si apprestano a decidere forme di remissione non sarebbe male un coordinamento tra i dodici e non necessariamente deve voler dire annullamento del debito ma poco le dire anche conversione del debito in Progetto per lo sviluppo economico e sociale per la tutela ambientale per l'istruzione
è infatti infinitamente meno efficace una politica bilaterale in questo campo soprattutto verso l'Africa che ha accumulato prevalentemente debiti pubblici
E poi ancora sostenibile una cooperazione europea che comprime e si sovrappone a quella ben più consistente dei dodici Stati senza alcun coordinamento e senza alcun costrutto nelle finalità della cooperazione uno spreco di risorse e di mezzi che dimostra che la cooperazione rischia sempre più di servire a chi la fa piuttosto che a chi la ricerca ed infine le risorse trovò nel documento della presidenza italiana alcune proposte di un certo interesse ad esempio quella di destinare dopo il novantadue l'uno per cento del prodotto interno lordo della comunità
Ai Paesi terzi in questa ripartizione il venticinque per cento all'Est il venticinque al Mediterraneo cinquanta Paesi del Terzo Mondo
Tutto questo è interessante tuttavia occorrerà fin da oggi pensare agli strumenti perché l'obiezione di quegli Stati che tra l'altro resistono ad aumentare gli investimenti verso il Sud
Rischia di avere una grande carta nelle mani e cioè la dimostrazione che per esempio il nome tre solo il diciannove per cento di questi investimenti sono arrivati tra l'altro a destinazione
In questo documento si mette poi in relazione la diminuzione delle spese militari con la possibilità di finanziare questo politiche questo va bene ma vi sono due contro obiezione la prima è che bisogna che l'Europa dimostri maggiore coerenza su questo punto ma non si può nascondere un altro dato che molti dei bilanci dei Paesi del Terzo Mondo contro con cui
L'Europa con l'opera hanno delle spese militari forse più alte più pesanti di quanto non siano le spese militari sul nostro bilancio
E quindi occorrerà in un confronto bilaterale esaminare anche il punto della spesa militare dei Paesi del Terzo Mondo che sicuramente distoglie risorse per lo sviluppo
Ed un altro
è un punto politico istituzionale in quanto nel bilancio della comunità non vi è ancora nessuna relazione tale politica gli investimenti nel campo militare
è il fatto che essi possano essere investite per politiche di sviluppo sia le cooperazione col Terzo Mondo sia nelle politiche interne
Perché questi sono competenza degli Stati membri e allora se
Anche la presidenza italiana individua la necessità di porsi questi obiettivi non più e non soltanto ove singoli stati ma come comunità europea
Allora viene fuori il problema istituzionale politico che non si può avere diciamo una costruzione istituzionale quale quell'attuale ed un bilancio comunitario che non è degno di questo nome
Infatti il bilancio attuale si può chiamare ancora un bilancio agricolo in quanto il sessantaquattro del due per cento delle spezie sono destinate all'agricoltura
E non ha alcuna dignità di bilancio comunitario tant'è che lo stesso Fondo per lo sviluppo il pezzo non è
Nel bilancio della comunità e i fondi destinati al pari allo sviluppo sono nelle casse degli stati membri cespi circa gli strumenti si potrebbe ipotizzare per il subito un'agenzia o una struttura europea
Capace di raccogliere e coordinare tutti i flussi finanziari e tentare una combinazione di risorse pubbliche e private tosti e destinate a sostenere lo sviluppo del Sud
è giusto ipotizzare incentivi verso gli investimenti privati o forme di garanzia sapendo io credo che era il rapporto con il sud oggi comporta
Due punti diciamo generali dei di scelta etico politica per l'Europa per tutti i Paesi del Nord e credo anche per le forze private che non si può continuare un approccio di politica assistenziale fatta appunto di aiuti alimentari spinti e via discorrendo ma neanche questa cooperazione può essere determinata dalla logica del massimo profitto
Per questo potrebbe essere interessante una combinazione di interventi pubblici e privati in cui i fondi pubblici e le politiche istituzionali
Debbano avere proprio questa funzione con alcune priorità che quartiere questioni ambiente all'occupazione all'autosufficienza alimentare
Ed alla questione demografica che certo non si può tacere che però a me piace affrontare anche in un versante che è umano e di autodeterminazione in un rapporto anche tra i movimenti delle donna dei paesi dell'Africa del Nord del terzo mondo è una comunicazione politica con i movimenti dell'all'Europa è perché il dato demografico non si può scombinare dalle scelte di di autodeterminazione che io credo rimandano poi un valore diciamo morale e soggettivo assoluto
Non sarebbe interessante quindi raccoglie la proposta che il nostro gruppo ha fatto in sede di discussione di Lomé quattro e cioè di fare al più presto una riunione del Parlamento
E dunque di aree un confronto con il Consiglio e la commissione su questi temi
Primo per verificare l'attuazione di nuove quattro dando anche a questa assemblea paritetica un ruolo che oggi non ha o ha perso secondo nel merito Allo studio strumenti che vadano oltre romene
E strumenti che naturalmente debbano essere credibili ponderati che abbiano un senso
Se non vogliamo questa questione del rapporto con il Sud diventa una questione demagogico demagogica spesso agitata e che però purtroppo trova pochissimi riscontri con i fatti e con le scelte di governo grazie
La parola ora l'onorevole Luciana Castellina parlamentare europeo della funzione politica
Ma io devo dire che sono d'accordo con il compagno Napolitano quando dice che ritiene congruo
Che la presidenza italiana si occupi anche al di là delle competenze formali nei suoi mesi mesi di mandato della questione tedesca anche dal punto di vista della questione della sicurezza visto che questa è certamente la questione più grossa dal punto di vista dell'assetto europeo che sul tappeto
Trovo però francamente poco convincente che e si chieda
Una definizione della collocazione che la Germania dovrà aprire senza entrare nel merito in un dibattito molto preciso e di proposte molto precise che su questa questione ormai ci sono perché altrimenti e la nostra iniziativa come gruppo mi pare poco incidente
Il dibattito dicevo cioè la Germania nuova deve stare nella NATO o non deve starci io penso che noi dobbiamo dire sì o no c'è una proposta che oramai è stata avanzata al recente vertice di Washington da Gorbaciov fa quella cioè di dire sì nella nato per quanto riguarda la Germania ma non nel comando militare integrale io so bene che su questa questione abbiamo fra di noi di pareri DiVersi
Ma mi sembra che comunque non si possa illudere la necessità di prendere sul merito una posizione e dire se siamo perché la nuova Germania stia nella NATO o no e se sì in che forme la questione ha una rilevanza anche dal punto di vista della famosa il sinking due anche qui ci sono due ipotesi e le due ipotesi sono queste
Ho il nuovo sistema di sicurezza europea si costruisce attorno in tale a partire dalla CS Cinieri e allora però bisogna chiedere che si proceda sia pure in forma graduale al scioglimento della NATO così come si è già sciolto di fatto il Patto di Varsavia
Se invece si dice che la NATO deve avere un rilancio sia pure in una funzione diverso e non si capisce bene poi in concreto quale perché la NATO deve essere il nocciolo del nuovo sistema di sicurezza europeo come hanno esplicitamente detto
Il primo ministro Andreotti e il ministro degli Esteri Demichelis
è del tutto evidente che la CSCE è destinata ad avere un ruolo puramente marginale si tratta dunque di due ipotesi diverse per la costruzione della sicurezza europea e io credo anche su questo noi gli abbiamo dire se siamo d'accordo con De Michelis da Andreotti
Oppure se siamo in disaccordo perché abbiamo un'alta ipotesi di costruzione della cyclette europea
Vorrei un'ultima osservazione io penso che dovremmo stare attenti ad usare non son d'accordo Luigi Contu giudici mi sembra una buona ipotesi direi che l'Europa la comunità si deve costruire l'Europa si deve costruire a cerchi concentrici perché l'espressione cerca concentri ci nasconde o può nascondere
Uno di fatto per molti nasconde almeno voglio dire
Una ipotesi di costruzione dell'Europa Bruxelles o centri Ikea e cioè la comunità con un centro forte che quello della comunità attuale e poi attorno una serie di rapporti diciamo che in sostanza prefigurano una serie di satelliti che sono i Paesi dell'Est europeo
Via via diciamo a diverse gradazioni e poi con un isolamento sostanziale dell'Unione Sovietica dal contesto europeo
E questa ipotesi mi pare tanto più pericolosa tenendo conto che la comunità oggi che la voglio fare lunga ma per riprendere quello che diceva Lettieri
Un in una situazione in cui la signora Thatcher perde tutte le battaglie simboliche con grande gioia di tutti quanti e poi vince tutte quelle di sostanza
Parola all'onorevole Adriana Ceci di parlamentare europeo che riteneva sulla politica ambientale della comunità
Ma una delle cose che sicuramente cittadini europei si aspettano non soltanto dalla presidenza italiana ovviamente ma da questo processa ormai accelerato verso il novantadue e che si diano risposte più certe e concrete su alcuni dei problemi che il cittadino dalla sua parte dire sicuramente come più immediati rispetto alla costruzione di un'Europa che altrimenti appare lontana questo ritengo che nell'intervento di Luigi Colajanni fosse molto venne puntualizzato questo aspetto ma lo voglio ricordare perché esso rappresenta sicuramente il teatrino di impegno e di lavoro che più concretamente ci vedrà e presenti come forza politica e come stimolo a quello che appunto il governo italiano in questi sei mesi vaga presentare in Europa
Ecco ad esempio su una un tema e del tutto evidente che una serie di ritardi e di timidezze dovranno essere rapidamente rimosse
A fissarle ormai ad alcuni anni il diffondersi di un'ampia coscienza ambientale
Che non è soltanto una coscienza genericamente verde ma il riconoscimento della esigenza di modificare alcuni modelli di vita di produzione di lavoro
Che in interferisce in maniera molto stretto
Tutto per comprendere se gli strumenti di cui oggi disponiamo per costruire l'Europa del novantadue sono strumenti adeguati per garantire anche la compatibilità ambientale
In linea di massima si può dire che questo attualmente none
La la competenza della Comunità europea hanno nera
Non comprendeva l'ambiente fin quanto la sensibilità di Altiero Spinelli non ha fatto in modo che questa parola comparisse nell'atto unico e quindi sono dall'ottantaquattro che una certa competenza della comunità
Si è andata costruendo intorno a questo settore
E oggi assolutamente necessario rivedermi
E il tipo di competenza esercitata perché non è più il tempo e non può più essere e tempo di interventi riparatori Maccora e mettere a punto approva un progetto politico globale
Attraverso cui definire appunto le competenze della comunità il potere di i riferimenti istituzionali
Per quanto riguarda le competenze dell'ambiente ancora oggi è una competenza sussidiaria questa possiamo dirlo senza incerta gode di una base giuridica molto debole e mi spiego base giuridica debole significa che quando un intervento cene direttiva un Regolamento
Implica un interesse diretto sull'ambiente si applica una procedura di pura consultazione con il Parlamento europeo e non di concertazione della dell'intervento sta come pure e molto poco attuata rispetto alle problematiche attuali il lusso delle decisioni a Baggio Ranza all'interno del Consiglio
Richiedere l'unanimità su questioni ambientali è un problema che compromette paralizza moltissime delle decisioni che potrebbero essere assunte in questo senso
Secondo punto i poteri quali sono i poteri di attuare poi praticamente la massa anche avanzata di direttive di iniziative che in questo settore sono state assunte ecco moltissime sono le azioni le ha denunciate anche Ripa di Meana le infrazioni che vengono le imputati ai gli stati membri rispetto a questo argomento
Moltissime sono le petizioni che i cittadini semplici rivolgono alla comunità
Il problema ovviamente non può più essere posto in questi termini il problema è quello di capire quali sono i poteri reali di intervento rispetto alla applicazione di determinate norme non a caso su questa questione riaperta in maniera garante in maniera dura una vicenda che vede schierato da un lato il Parlamento europeo dall'altro la Commissione il Consiglio
E quella che riguarda le funzioni e ruoli dell'agenzia per l'ambiente
Se debba essere soltanto una messa insieme di di una verifica dei danni o Maio operati o se debba essere uno strumento e un mezzo per intervenire in funzione anche preventiva rispetto a quei danni
Richiamo l'agenzia perché le agenzie di chiamata anche nel governo nel documento del governo per il semestre mal governo voglio dire che qui non si tratta di pronunciarsi e di impegnarsi per quella che sarà la futura sede dell'agenzia
Milano piuttosto che Venezia o perché no una zona del Mezzogiorno d'Italia ecco se siamo a questo il problema è quello di definire atti cosa debba seguire l'agenzia e se deve essere o meno un problema per superare quel deficit di democrazia che in campo ambientale pesa in maniera sostanziale
Ossia quello che noi sosteniamo e che ormai la definizione dei poteri e dei controlli non può più essere soltanto una questione tecnico burocratica
Ma che bisogna fermare per i cittadini europei uno Stato di diritto ambientale che cosa nuova ed avanzata
Ma che consentirebbe alla comunità di coprire vuoti che non sono coperti dai governi nazionali quindi un'interpretazione molto ampia direi di quello che è il principio della sussidiarietà
Perché si tratta di far fare un passo avanti concreto segnalando quella che la complessità del e il problema in questi termini si tratta di contrastare una delle maggiori cause di ingiustizia e di ricatti di discriminazione di minamento morale che oggi è presente al nostro esame
Basta pensare a quelli che sono i rapporti ambientali tra il nord e il sud del mondo li citava Pasqualina Napolitano e io dico in questo Sud del mondo oggi non possiamo ignorare che sono dentro molti Paesi dell'Est trattati come sud del mondo rispetto a questo problema alcune comunità luoghi editori d'Italia e del mondo questo è il tema di cui stiamo parlando vengono inquinati
E si lasciano inquinare attraverso il nuovo meccanismo di ricatto perché altrove si possa continuare a produrre e ad accumulare
E allora è bene evidente del perché sia così difficile fare della politica ambientale una politica non soltanto concorrente ma costituente dell'unità europea
Perché si tratta di dire che andiamo ad aprire una riflessione profonda e ad imprimere un cambiamento profondo rispetto a quelli che sono interessi consolidati e anche prospettive linee economico e politiche consolidate
Qui bisogna rompere un equivoco è compito della sinistra moderna rompere questi privo non bisogna consentirgli che l'impegno per l'ambiente venga confuso come una limitazione per lo sviluppo l'impegno per l'ambiente e solo una ricerca complessa per sostituire ha un'idea di sviluppo un'idea di sviluppo compatibile
Questo è l'impegno della sinistra
E in quanto tale non lo rivendichiamo ma io credo che questo sia un impegno ineludibile una sfida per ogni società civile e in quanto tale lo raccomandiamo anche al governo italiano che va alla presidenza della Cina
Va bene prima di dare la parola per le conclusioni a voglio esserci
Viene dalla parola all'onorevole Reichlin conclusioni allora Napolitano desidera fare alcune precisazioni ma io desidero fare un una precisazione a proposito dell'intervento dell'onorevole Castellina
Noi qui abbiamo presentato pubblicamente le posizioni del PC
In in vista del semestre di presidenza italiana
Le nostre posizioni anche per quello che riguarda la controversa
Grave questione della collocazione internazionale della Germania unita non sono mancate
Anche di recente le occasioni LSD per un confronto su queste posizioni
All'interno del partito un confronto che acquisto ancora sussistere dei punti di vista divergenti non ci sembrava che fosse questa la sede specifica per sviluppare un tale confronto noi ci siamo rifatti
Naturalmente alle posizioni approvate a maggioranza dal Congresso Nazionale PC da Bologna e non ovviamente alle posizioni respinte da quel congresso
Abbiamo sostenuto e sviluppato la linea approvato al congresso di Bologna specificamente su quella questione negli scorsi mesi in polemica col governo italiano nel Parlamento italiano in polemica col cancelliere Kohl mi ricordava
Il compagno Colajanni del Parlamento europeo oggi abbiamo fatto uno sforzo di aggiornamento alla luce del vertice appena conclusosi tra Bush e Gorbaciov a proposito del quale non abbiamo ritenuto di doverci precipitare
A esprimere un nostro punto di vista presumibilmente
Nelle intenzioni della compagnia Castellina favorevole su una ipotesi affacciata dal presidente sovietico per quello che riguarda la collocazione della Germania unità nella NATO
Che è concretamente su questa materia la terza delle ipotesi sostenute negli ultimi tempi dall'Unione Sovietica e probabilmente non è destinata a restare l'ultima
A questo punto le conclusioni l'onorevole Reichlin
Al suo ruolo della presidenza italiana
Nel prossimo semestre io non ripeterò le prove lo ripeterò ovviamente le proposte
Molto concrete
Realistiche ma anche mi sembra profondamente innovative che sono stati qui presenterà ora io concludendo questo incontro
E ringraziando sinceramente tutti gli intervenuti
Io vorrei soltanto aggiungere qualche cosa sui problemi che l'accelerazione del processo di unificazione europea pone all'Italia
Il monito lanciato giovedì scorso dal governatore dalla Banca d'Italia
Cioè il concetto che la sfida non riguarda più soltanto le singole in prese ma i sistemi
Sia in termini di efficienza che di coesione sociale
Ciampi ha parlato anche di come dire di ambiente politico-culturale
E e anche di modo di essere dello Stato
Questo monito mi pare che è arrivato finalmente anche a una certa opinione pubblica sorda fino a ieri
Anche se per noi si tratta a voglio dirlo della conferma del tema che andiamo ponendo noi danni al centro della nostra politica economica
Devo dire che me mi ha colpito anche il mutamento di clima che si toccava con mano l'altro giorno a Santa Margherita al convegno dei giovani industriali
Il senso evidente lì del limite
Del del protagonismo delle imprese a fronte di questa crisi del sistema politico e la necessità quindi non soltanto di nuove regole
Per il pubblico e per il privato ma di nuove relazioni industriali è di autentiche nuove riforme istituzionali non soltanto a chiacchere lì la dirigenza della Confindustria ha aderito ufficialmente per esempio
Ai referendum sulle leggi elettorali
E mi ha colpito anche imporsi senza più i vecchi trionfalismi
Il problema di che cos'è questo sistema italiano
Per cui
Al termine di un decennio che ha visto senza dubbio la più vasta intensa modernizzazione del Paese
Paragonabile soltanto al decennio giolittiano mio pari si scopre
Che questo non soltanto aggravato le ingiustizie sociali gli squilibri
Economici e territoriali ma ha complicato ulteriormente la sua come dire composizione demografica
Guardando non soltanto al Mezzogiorno
Ma la crescita abnorme di un terziario non in rapporto soltanto alle imprese produttive ma molto anche alla duplicazione di servizi
Creata dallo sfascio del pubblico
Ma finito perfino con rimettere in discussione qualcosa di più profondo
Quello che il voto Di Maggio ci ha rivelato
La tenuta dello Stato non soltanto come armatura materiale servizi infrastrutture
Ma come coesione sociale
Università universalità delle leggi e dei diritti
Legittimità delle istituzioni democratiche
Responsabilità e del e dove ieri conditi
Ho soltanto voluto richiamare questo per dire che siamo e dobbiamo esserne consapevoli
A un difficile passaggio della vita nazionale
Molto complesso e delicato
E vorrei fosse chiaro che questo non significa affatto riproporre la vecchia disputa tra ottimisti e pessimisti in termini di prospettive economiche Sontag
L'Italia è molto
Cresciuta
Ma il modo come questo è avvenuto ha creato un nodo di Problemi
Che non sono più soltanto il peso delle vecchie arretratezze
Ma problemi che riguardano il governo della cosa pubblica
I poteri i rapporti tra Stato e mercato
Tra pubblico e privato
Ora su questa constatazione l'accordo io credo e abbastanza alare
Ma i rimedi
A me pare che il dissenso su diessini e tanto più profondo perché non si tratta più essenzialmente di un problema di risorse economiche
Si tratta in realtà a me pare del crearsi in Italia di una interazione non so come dirlo di un rapporto particolarmente perverso
Tra governi pattizi per feudi
In un certo senso anche obbligati dato il tipo di rapporti politici
E non venire avanti con sufficiente forza ancora di un'alternativa di governo e qui il discorso ci porterebbe lontano io lascio da parte
E quindi di governi non in grado per la loro stessa natura di dettare regole programmi seri indirizzi strategici
E la tendenza di grandi potentati economici e finanziari impartì anch'essa pubblicata dati i processi di internazionalizzazione
A rompere scavalcare i vecchi equilibri e sistemi di regolazione
Il tutto aggravato in Italia dal fatto che l'antica debolezza dello Stato italiano porsi come soggetto protagonista di politica economica ha consegnato qui più che altrove le poltrone
Alle politiche monetarie
Le scelte allocative delle risorse e la direzione effettiva dei processi di ristrutturazione con gli effetti che adesso tocchiamo con mano su cui non voglio sì concentrazione
Emarginazione del Mezzogiorno spiazzamento degli investimenti di fusivi specialmente pubblici impoverimento dei servizi
Effetti lo dico perché vorrei fare qualche osservazione a questo punto sulla politica economica italiana
Effetti che a loro volta anzi sono ripercorsi pesantemente sul bilancio dello Stato per cui sta qui
A nostro parere la Regione vera del dissesto della finanza
Politiche assistenziali che ha limiti diventano perfino inevitabili
Se il quaranta per cento del Paese
Come il Mezzogiorno consuma qualcosa come il venti venticinque per cento in più
Rispetto a quello che è il prodotto
Ma soprattutto Stein questo governare per scambi corporativi
Confondendo politica gestione affari sostituendo al governo delle leggi il governo degli uomini
Di fatto poi di governo dell'oppio
Per cui anche sui mercati come diceva quel signore le azioni non si contano ma si spezza
E tutto questo fino al logoramento di quell'essenziale patto di cittadinanza a proposito di Oropa di civiltà europea
Che consiste nel chiedere a tutti i cittadini tasse giuste in cambio di servizi collettivi efficienti
Sostituito invece in Italia da un altro patto tipicamente corporativo
Per cui lo Stato chiede ai risparmiatori che poi risparmiano anche perché evadono perché fanno l'economia sommersa
O perché guadagnano sullo sfascio del pubblico
Chiede ai risparmiatori di sottoscrivere titoli in cambio di una rendita individuale altissimo
E tutto questo che spiega da un lato perché i processi allocativi e le convenienze di mercato tendono ad obbedire alloggi che irrazionali e speculativi di breve periodo e dall'altro perché appunto siamo di fronte
A questo degrado
Del Pubblico compresa l'amministrazione la scuola la giustizia
Ho voluto semplicemente dire questo perché a mio parere io insisto
Noi siamo di fronte a problemi non soltanto di inefficienza ma problemi strutturali che hanno un'origine profonda strutturale
E lo dico perché altrimenti non si spiega la contraddizione di fronte a cui ci troviamo
Cioè il fatto che il risanamento dell'impresa il rafforzamento di alcuni grandi gruppi
Il che di pezzi non è negativo
Sia avvenuto senza allargare riqualificare la base produttiva e senza restare appunto integrato
Dei servizi
Lo dico anche perché se ragioniamo così diventa allora molto chiaro perché non è una risposta la tendenza attuale che io invece vedo
La tendenza dire va bene facciamo ci disciplinare dall'Europa giacché noi non siamo in grado di farlo da soli
E perché se questo ragionamento che io ho accennato è vero
Non ha nessuna valenza una risposta che tende a dire portiamo intanto impropri più forti perché l'intendenza seguirà
L'intendenza non seguirà
Come se ne esce
Fino a ieri questo nostro discorso era voce nel deserto oggi non lo si può più ignorare
Ed è su questo che vorrei fare una sottolineatura in questa conclusione
Per le ragioni che sono state dette molto bene dai i compagni che mi hanno preceduto
E cioè perché io vado per sintesi
Il passaggio delle leve della politica monetaria in mano comunitarie cioè in pratica nelle mani della Bundesbank chiude gli spazi per le manovre di corto respiro
Sul cambio sui tassi sulle voci dispensa
E bisogna notare che già adesso a liberalizzazione avvenuta del mercato dei capitali alcuni dei tradizionali strumenti di controllo dell'offerta di moneta vengono perdendo di efficacia data la possibilità
Per le aziende di credito di rivolgersi ai mercati esteri
Mentre il graduale ma crescente ridimensionamento dell'autonomia degli stati membri in materia di politica di bilancio
Da un lato si pone ai vincoli anche all'Idi menzioni quantitative
E i modi di finanziamento del disavanzo cosa che il governo italiano nella
Nella nel documento di programmazione economica e finanziaria presentato in questi giorni
Ha sottolineato molto
E dall'altro lato rende sempre più forte la probabilità di cui parla Visco che in materia fiscale si vada verso una concorrenza verso il basso tra sistemi il che spinge verso una sistematica detassazione dei redditi da capitale tra le nostre autorità io voglio notarlo il governatore a Banca d'Italia è rimasto il solo a protestare sia pure cautamente
Per quest'andazzo
Mentre impressionante il silenzio del governo su questa questione
E quindi nostro dovere rendere il Paese consapevole delle conseguenze
E dare battaglia
Sulla base delle proposte alternative che sono state qui accennate ma che noi detta invieremo in sede di legge finanziaria
Il problema per l'Italia è cruciale
E conosce male perché se si va verso una tendenza uniformare verso il basso i livelli del controllo sulle istituzioni finanziarie
Saranno seri guai per un Paese come il nostro che da un lato ricordiamocelo dispone del trentatré circa per cento
Del risparmio del di tutta la Cina
E dall'altro non ha nei mercati Venter mediani finanziari comparabili per efficienza con quelli degli altri Stati
La protezione degli interessi pubblici dovrebbe quindi indurre il governo italiano a spingere per l'adozione di una legislazione europea in luogo di questa concorrenza al ribasso degli ordinamenti
Non si può far finta di non sapere
Che la completa liberalizzazione in assenza di controlli coordinati a livello europeo lacerando grande spazio
Alla libertà di evasione ma anche quella di riciclare il denaro sporco
La questione preposto tu
Ne che il percorso imboccato per il fisco significherà per l'Italia più che per altri Paesi dato il peso minore del lavoro
Dipendente cioè di quello sottoposto a ritenuta e che non scatta il peso minore del lavoro dipendente dell'Italia rispetto ad altri Paesi
E quindi il peso maggiore del lavoro autonomo crea la composizione sociale italiana
è stata poi l'impotenza della macchina amministrativa
Questo significa mettere in conto il rischio di una sostanziale riduzione del carico fiscale
Il che non potrà che riflettersi su una minore spesa pubblica
Con le conseguenze
Con le conseguenze particolarmente gravi non soltanto sui deficit di bilancio ma sulla necessità di far fronte a problemi sociali nuovi emergenti
Quali quelli dell'invecchiamento dalla popolazione
Quali quello dell'immigrazione
Quali quello dell'assistenza sociale a popolazioni
A strati di popolazione emarginata sempre più vasta
Ma se l'insieme di queste analisi e di queste brevi considerazioni sono corrette noi dobbiamo dire con grande chiarezza che la sinistra non può illudersi di avanzare
Proponendo nuove entrate nuove spese che si aggiungono a quelle esistenti ti parlo dell'Italia del problema economico e finanziario italiano
Ma deve più che mai è soprattutto misurarsi con il problema della loro struttura e della loro composizione
A me sembra penosa insopportabile perché da anni faccio questo lavoro forse questa ossessiva discussione annuale sul fabbisogno quanti più quantitativo dello Stato
Questo strapparsi le vesti per il fatto che centotrentacinque invece che centotrentatré io centoventicinque mila miliardi
Quattro quinti dei quali sono interessi passivi cioè lento la più improduttiva delle esperienze
Mentre nessuno di questi rigoristi sembra interessato a sapere dove vanno a cosa servono come sono composti
I quasi cinquecento mila miliardi di entrate
E poco più di cinquecento mila miliardi di uscite
E quali effetti questi hanno sull'economia sulla funzione pubblica sui rapporti tra i cittadini e lo stantuffo
Ed è questa la ragione per cui i piani di rientro restano regolarmente sulla scena
Falliscono regolarmente
Perché la soluzione del problema star fuori dai conti in senso stretto Bilancio
Questo il capovolgimento di ottica che noi proponiamo soprattutto oggi di fronte alle scadenza europee
Gli ho detto
Capovolgimento di ottica è questo
Sapere che gli effetti di stabilizzazione finanziaria e che le politiche monetarie della Banca d'Italia hanno anche avuto
E che nessuno sottovaluta
Sono destinate a provocare sempre più contro Effetti di destabilizzazione dell'economia reale della funzione pubblica
In assenza di una guida diversa e consapevole del processo di accumulazione
Naturalmente se penso che tutto questo andrà nelle mani della Bundesbank
Ove non ci fossero quei poteri politici controllo di riequilibrio di cui qui si è parlato non sono certo ottimista
Il compito ormai ineludibile della politica economica e quindi quello di indurre i mutamenti di struttura necessari
Per portare l'economia e la società i livelli dei Paesi con i quali ci stiamo integrando ridefinire cioè la funzione pubblica il punto di fondo e questo ha fretta
La svolta da compiere di questa natura
Efficienza del sistema e quindi nuova centralità della questione meridionale produttività dei servizi pubblici riforma della pubblica amministrazione
Nuove regole per un mercato sempre poco aperto a tutti fine dalla confusione tra partiti e Stato eccetera
Ed è per questa ragione oggettiva e non ideologica sia detto tra parentesi
Che noi dobbiamo ridefinire stiamo ridefinendo anche la nostra cultura
E la nostra funzione di governo al di là del vecchio statalismo
Inteso come estensione della proprietà pubblica
E come pressione della Spesal in quanto salario indiretto secondo
La vecchia ricetta keynesiana
Tutto questo però significa è questo il punto su cui voglio mettere l'accento naturalmente
Significa non meno ma più riformismo nel proprio Paese
Il punto politico è questo
Ed è questo che renderà acuto il nostro scontro col governo
Noi non ci opponiamo al fatto che le politiche macroeconomiche siano sempre più unificati a livello europeo
Sappiamo bene come questo significa che si riducono gli spazi di autonomia della politica monetaria e della politica del cambio
Ma la conseguenza che noi ricaviamo da ciò questo il punto
E che andando sempre più verso un sistema cambi fissi gli squilibri esistenti non possono più essere eliminati se non attraverso modifiche strutturali
Della realtà socio economica sottostante
Il cuore del programma nostro quindi è questo
Significa che a livello nazionale diventa decisivo il ruolo delle riforme strutturali delle politiche sociali
Degli effetti distributivi allocativi delle politiche di bilancio
Ed è su questo che noi poniamo l'accento
Qual è l'alternativa
Bisogna saperlo e dirlo
La competitività del nuovo mercato europeo sarà sempre più basata su una stretta interrelazione tra servizi offerti all'impresa
Adeguate infrastrutture e anche sostegno pubblico alle spese soprattutto di ricerca e di sviluppo in italiano si sta facendo nulla
E a seguito delle integrazione dei mercati finanziari oltre che di quelli reali
Si accentuerà la distanza tra grandi impresa in grado di approvvigionarsi di liquidità sui mercati internazionali e piccole imprese
Sulle quali finirà per ricadere l'impatto dei tassi di interesse
Per non parlare del Mezzogiorno
Io l'ho già scritto lo ripeto che rischia davvero una internazionalizzazione passiva
E di galleggiare ai margini dell'Europa ricorrendo sempre più al dubbi sociale
Al lavoro nero all'assistenza
A pratiche illegali
Il documento programmatico del governo non pone nessun attenzione a questi problemi
Che in sostanza sono i problemi di una più stretta interrelazione
Tra integrazione monetaria di integrazione reale
E tutto il senso delle proposte che sono state presentate stamattina nostre banche questa direzione
Non si tratta di una politica
Non riformatrice il cuore del problema della riforma
L'obiettivo necessario anche per noi della stabilizzazione del rapporto se vogliamo avviare il risanamento del rapporto tra crescita del debito e PIL
E quindi il problema di portare in attivo il disavanzo corrente
Continua dal governo ad essere posto completamente in astratto
E illudendo ancora una volta il problema principale che consiste lo ripeto nel fatto che la politica di bilancio
Deve essere indirizzata
Alla profonda ristrutturazione della spesa pubblica con l'obiettivo in sostanza di spostare risorse verso impieghi
Che possano migliorare la complicità competitiva globale del sistema
Il problema posto appunto dal governatore della Banca d'Italia oltre che da noi
Questa è la in sostanza le cose che io volevo dire a conclusione di questa nostra inizia
L'integrazione europea pone all'Italia un problema inedito e grave il tifoso impellenti di riforme e lo pone all'insieme dell'Italia
Decisioni grosse devono essere quindi prese
E questo spiega dopotutto anche la situazione politica
E anche la crisi del vecchio sistema politico
E il tipo di problema politico Prisca pone tali
Il rischio
Se vogliamo dirlo in poche parole è una democrazia impotente una società ingovernabile un Paese spaccato induce
Il Mezzogiorno è il principale problema italiano
Esso e tale da condizionare tutto il resto
Concluderei perciò dicendo che spetta alla sinistra se vuole davvero
Farsi europeista e conquistare il titolo a governare proporre essa un nuovo patto tra gli italiani
Basato su una espansione della sfera dei poteri politici sociali ed economici
Io non credo in formule magiche
Ma nella necessità di investire campi diversi
Riforma delle istituzioni come è stato fatto qui stamattina
Riforma delle istituzioni democratiche separazione delle funzioni politiche e gestione dello Stato
Netta distinzione anche nelle amministrazioni pubbliche tra tutela dei dipendenti e rappresentanza degli interessi più generali degli utenti legislazione antitrust redistribuzione insomma della ricchezza e del potere
Ma una democrazia italiana ed europea dovrebbe qualificarsi anche e soprattutto come crescita delle opportunità di accesso dei lavoratori alla conoscenza delle trasformazioni dell'impresa
E come comparti della e l'ultima questione che voglio porre ma lo voglio porre con forza
Come partecipazione consapevole non solo al governo di queste trasformazioni e del loro implicazioni sociali ed umane ma anche ai processi di accumulazione
Per affermare uno spazio sociale europea occorrono tante cose certamente
Diritti e poteri
Sindacati capaci di esercitare poteri di controllo e di unificarsi le cose che c'ha detto Lettieri capacità di controllo dei grandi potentati economici e finanziari ma vorrei concludere come
Un po'stimolato dalle considerazioni di Degiovanni dicendo che senza un vero e proprio salto culturale che rompa il monopolio dei saperi e delle informazioni
Senza un salto di qualità nei processi quindi di formazione permanente
Anche questo mi ha colpito a Santa Margherita sentire il riconoscimento
Che è finita l'ubriacatura degli anni passati quando si pensava che
Il labor non contava più niente centrare alcuni interventi sul fatto che invece ormai la risorsa scarsa non è il capitale ma il lavoro inteso anche come qualità
Quindi senza un salto di qualità nei processi di formazione permanente
Qualsiasi tentativo di costruire una democrazia vicente
Fondata su con un'OPA fondata sul consenso attivo e trasparenza dei lavoratori e dei cittadini e destinato a diventare molto difficile vi ringrazio
Ringraziamo tutti i partecipanti soprattutto che ci hanno seguito sino alla fine
Il suo maggiore non solo
Giocatore