Presentazione volume "ITALIA '90-rapporto di primavera"

Forbice taglia
Vediamo
Gentili signore gentili signori buonasera
Buon pomeriggio ancora
L'augurio questa presentazione e discussione del rapporto di primavera non sia per voi motivo di afflizione Dinoia ma invece rappresenti qualche interesse ringrazio amento innanzitutto all'ospite che con suo vivo rammarico non è presente e mi riferisco al professor Cappelletti e al dottor rubli cc naturalmente impegnato a Venezia nella presentazione di Novara dell'enciclopedia italiana ma sempre disponibile e cortese a mettere a disposizione del nostro volume giunto al decimo appuntamento decimo appuntamento vero
Che si è
Realizzato per la decima volta appunto nella sede dell'enciclopedia italiana a metterci a disposizione
Questa salati carica di riferimenti di valori culturali
E grazie a coloro che
Hanno accettato di presentare di analizzare questo rapporto
Molti di voi credo che conoscano questo libro
Per coloro che non lo conoscono mi corre l'obbligo di una piccola presentazione riassuntiva
Si tratta del tentativo annuale di fare il punto sulla situazione complessiva del Paese
Con una tecnica e con un'ottica un po'diversa da quella di rapporti giustamente più celebri più autorevoli di questo ma e che tuttavia non si avvalgono del contributo prezioso importante qualificato e autorevole di ragguardevoli personalità della vita pubblica anche quest'anno gli uomini di governo che hanno fatto il punto sui vari settori di competenza sono una ventina poi ci sono una decina
Di economisti di sociologi gli esperti una decina di manager pubblici a cominciare dai presidenti nei grandi enti a partecipazione statale
Dicevo nell'ottica di illuminare tratteggiare la situazione nazionale
A partire ciascuno dal proprio settore di competenza quindi in qualche modo si tratta anche di testimonianze impegnative perché ognuno dei loro rende conto del proprio impegno istituzionale oltre che a radiografare il quadro
Della porzione di società di cui istituzionalmente si occupa e quindi delle cose che per essa fa
è più facile presentare dare questo identikit tre del rapporto in generale che fare una sintesi
Di dei contenuti del rapporto di quest'anno perché la mia impressione
Cioè l'impressione di colui che stimola e raccoglie questi testi e poi cerca di coordinarli di fare qualche considerazione introduttiva che tenga insieme tutte queste analisi
è che l'Italia hanno novanta sia ancora di più non soggetto difficile da scandagliare
Ricco di contrasti di contraddizioni e quindi quasi più che mai imprendibile come oggetto di analisi socio economico
Certamente l'impressione che ne ho ricavato io leggendo queste pagine poi facendo le considerazioni che tutti facciano è quella di una realtà che ho cercato di definire con un termine così un po'singolare forse ah geometrica
Quasi geneticamente irrazionale con un termine filosofico si potrebbe dire anti cartesiana irriducibile ad una logica e ad una procedura di esistenza collettiva che cammini sul metro della chiarezza dell'Uni linearità non dico dell'uniformità ma insomma della prevedibilità e della ragionevolezza
Un organismo che alla vigilia del integrazione europea ancora si conferma e si rivela refrattario al contarci lo positivo delle altre democrazie europee
Anzi quasi sempre più incline si direbbe più propenso a cercare soluzioni situazioni impervie di crinale invece che posizioni tranquille
E rassicuranti di pianura di stabilità
E il primo dato che emerge è appunto quello di questo ritardo
A mio giudizio sommesso giudizio a questo punto abbastanza inquietante
Rispetto agli appuntamenti con l'Europa rispetto cioè a tutta quella serie di adempimenti di carattere legislativo ma non solo legislativo direi comportamentale che
Sono
Indispensabili perché il nostro maggiore e più stretto aggancio con la realtà europea non rappresenti anche dei rischi quindi stiamo vivendo questa vigilia
Di appuntamento europeista
Come dice Spadolini nella suo intervento nel rapporto di primavera confermandoci come il Paese più europeista di tutti a parole il meno europeista in punto di fatto e di scelte e parla il presidente del senato quindi la seconda carica dello Stato
Questa complessiva situazione di rischio è come dire strutturata da sotto situazioni di rischio altrettanto allarmanti io le riassumerei in cinque grandi rischi
è vero che si trovano di fronte alla Società italiana all'inizio degli anni Novanta
Innanzitutto un rischio politico istituzionale e su questo sarà interessante sapere se crederà di dirci qualcosa però l'opinione del vice presidente della Camera Gerardo Bianco
Il rischio cioè di una crescente oligarchi Zazie oneri che per la verità è caratterizza innanzitutto
Il mondo dell'economia un una riduzione progressiva dei centri di comando e di direzione della vita economica che poi a cascata si ripete nel mondo dell'informazione dove come forse il e nel professor Santaniello garante per l'editoria avrà modo di dirci si creano situazioni che non a caso hanno richiesto una legislazione antimonopolio ma rispetto alla quale stiamo assistendo alle difficoltà del parto della medesima
Situazione dell'economia che il professor nessuno con l'autorevolezza del professor Mario Arcelli evidentemente potrà scandagliare meglio si presenta come un mondo sempre più racchiuso è vero in logiche
Di
Scontro
Di tipo Palio capitalistico nel senso cioè che si ha l'impressione che una dimensione compì di competitività un po'disordinata quasi allo stato brado
Disciplini e regoli i rapporti tra i potentati del mondo dell'economia sempre più numericamente ridotti insisto su questo aspetto
Rischio ma dicevo di carattere anche istituzionale e secondo me non è un caso che il Capo dello Stato per esempio abbia dovuto recentemente
Richiamare in qualche modo all'ordine del Consiglio Superiore della Magistratura organismo essenziale vero per l'autogoverno dei giudici ma anche per la la la garanzia dell'equilibrato rapporto tra i vari poteri dello Stato
Eppure questo Consiglio Superiore della Magistratura non se ne abbiano a male gli amici autorevolissimi magistrati che sono in sala
E e negli ultimi tempi ha dato come dire delle prove un po'sconcertanti di se stesso prima affidando e poi togliendo al commissario antimafia i magistrati
Poirier tenendo di doversi pronunciare su materie che attengono a libertà costituzionali primarie quindi sulle quali la competenza del più parlamentare vero che di un organo se pure autore ma insomma io richiamo solamente questo segnale per indicare che qualche cosa evidentemente
Non va o comunque una qualche espressione di malessere fa registrare
Nel secondo rischio di percezione più comune di come dire di plasticità più universalmente percepibile è quello utile certo peggioramento complessivo
Della qualità della vita e del reticolo delle strutture sociali
Con un inquietante aumento della microcriminalità e della macro criminalità come documentano nelle pagine del rapporto il ministro degli interni che ecco istituzionalmente competente responsabili dell'ordine pubblico
Che certamente non lesina è vero i motivi di allarme e di preoccupazione
Quando poi diciamo peggioramento della qualità della vita evidentemente ci riferì mia riferiamo soprattutto a questa situazione di crescente degrado ambientale
Il nostro Paese nero stabili marciando di pari passo una grande presa di coscienza a livello legislativo e istituzionale sulla tematica dell'ambiente ed una inesorabile sembrati almeno speriamo di no vero progressiva
Caduta delle azioni concrete per il contenimento di questa
Situazioni di degrado non voglio annoiarvi con dati che qui negli anni precedenti abbiamo più volte richiamato all'attenzione ma certamente siamo in una situazione per cui rispetto alle denunce
Che sono state fatte negli anni scorsi dalle persone delle istituzioni più sensibili dal punto di vista ecologico
E rispetto anche agli impegni di carattere economico finanziario assunti dallo stato vero negli ultimi anni sul piano poi operativo le cose stanno esattamente come prima nel senso che continuiamo ad avere le stesse discariche abusive continuiamo non so la cosiddetta capitale morale continua a non avere il depuratore per fare un esempio come dire giornalistico
Ma se ne possono fare
Di di ben altro spessore sulle inquinamento delle acque su quella che quella definizione che io ho sempre trovato affascinante di Hardy cioè la tragedia dei beni collettivi l'acqua
La terra il Cile e l'aria che essendo beni collettivi non hanno nessuno che li tutela perché non importava a nessuno sono di tutti portano a nessuno in particolare
Persa Area di rischio
Rappresentata anche qui io sfido fin da ora il professor Arcelli comunque ben altra autorevolezza dei circa la sua opinione
Dalla quella che a me sembra una vera e propria caduta di credibilità economico-finanziaria
Noi abbiamo un'inflazione reale è superiore a quella nominale la spesa pubblica si conferma indomabile nonostante gli sforzi dei ministri del tesoro
E di coloro che governano la politica economica il debito pubblico continua
A seguito della crescita della spesa pubblica a crescere e a diradarsi
Per il pagamento degli interessi dovuti dallo Stato il tutto in un quadro che certamente non ha confronti con gli altri Paesi occidentali con i quali possiamo misurarci perché con in tutti gli altri Paesi
Ed ero con i quali possiamo confrontarci la la la spesa pubblica è stata in qualche modo messa sotto controllo il debito dello Stato è stato contenuto da noi non si riesce a realizzare una strategia di questo tipo e anzi gli allarmi che le autorità responsabili ci segnalano sono sistematicamente quelle di una
Fuoriuscita di una altri dieci mila miliardi in più per il fabbisogno
Corrente di altre coperture che sono si rivelano immediatamente necessaria a fronte di altri oneri che la società e in qualche modo pompa e macina ero nel suo muoversi quotidiano
Quarta aria di rischio quella di una flessione della competitività del sistema industriale complessivamente considerato soprattutto a seguito e a causa è vero delle
Deficit energetico sempre più allarmante nelle pagine del rapporto lei indagini e le valutazioni del presidente dell'ENEL Viezzoli come di quello dell'ENI Cagliari
Del ministro dell'industria battaglia come gli altri responsabili
Come dire della situazione infrastrutturale del Paese convergono nel sottolineare questa situazione di rischio
è evidente che una flessione nell'affetto strutturale e energetico del Paese a delle ripercussioni immediate sulla capacità produttiva e sulla competitività
è vero internazionale quindi ecco il perché del rischio della flessione di questa competitività
Quinta Area di rischio
Sulla quale se riuscirà a svincolarsi come ha promesso dai cioè l'impegno di campagna elettorale a cui io sono riuscito a sottrarre in modo cruento dice
Lui soprattutto per lui per il suo elettorato il presidente bianco
è vero
Il ministro degli affari sociali Rosario Russo Jervolino
Forse non mancherà di richiamare l'attenzione ripeto se sarà in grado di raggiungerci e quello di una riduzione di una evidente o comunque palpabile vero
Riduzione della solidarietà dello spirito di di di solidarietà e di umanità
Del nostro Paese di fronte a una abbastanza sfrenata certamente non imbrigliata esplosione di micro corporativismi che per corrono sul cono solcano un po'tutta alla nostra tutto il nostro tessuto sociale anche questo mi pare un rischio da segnalare in una rassegna è vero
Sia pure sintetica del quadro delle situazioni del Paese in quale atmosfera si cala tutto questo beh io
Richiamo alla vostra attenzione solamente il fatto che lo sciopero
Degli autotrasportatori quali evidentemente come tutte le categorie avranno le loro ragioni però ha ha rivelato a molti una condizione di tipo cileno dell'Italia industriale quinta potenza industrie industriale produttiva del mondo una fragilità strutturale per la quale poi se una categoria si blocca e si blocca la possibilità di di di restare in piedi il Paese di di avere gli approvvigionamenti perfino alimentari
Il cioè una pericolosa condizioni di fragilità perché va a toccare le la soddisfazione di esigenze primarie che poi hanno un peso rilevante sul livello della vita collettiva
Questo in un quadro in cui a mio avviso si marca sempre di più questa nostra capacità di proiettarci in termini avveniristici verso il futuro
Io ho registrato nel raccogliere il materiale per il rapporto come sì intensifica è vero la nostra presenza la presenza di nostre aziende pubbliche e private e di andare a a realizzare è vero situazioni produttive nei settori di punta
Della tecnologia più avanzata e in alcune delle società più avanzate regaliamo solamente a farlo in Africa
Andiamo per fino a fare cose in Giappone negli Stati Uniti Germania federale quindi abbiamo una capacità di presenza di confronto su settori avanzati è vero
Della vita economica con le più dinamiche democrazie industriali e poi quest'altra faccia della medaglia di essere appunto l'ambiguità situazioni di di terzo mondo come
La carenza da noi se se adesso la la la riduzione della siccità perché ancora non si può parlare di fuoriuscita dal problema ha fatto sì che gli allarmi
Si riducessero di tono di intensità voi ricordate benissimo che fino a quindici venti giorni fa il problema centrale a cui si è trovato di fronte l'Italia era quello che e non c'era
L'acqua sufficiente per intere regioni ancora per il Meridione questo problema si pone e si è scoperto all'improvviso che tutto il reticolo ed ero dell'irrigazione degli acquedotti meridionali arriva a perdere tra i cinquanta e l'ottanta per cento del liquido trasportato situazioni già inimmaginabili in una società detta industriale avanzata che coesistono però in questa
Discordia poco concorde che non
Lascia tranquilli perché solleva interrogativi di fondo sulla nostra complessiva capacità di tenuta rispetto è vero alle sfide a cui ci troviamo davanti
Insomma una società lì su una società abili polarizzazione spinta in cui alcune zone dimostrano di essere inserite sempre di più nel cosiddetto postindustriale ed altre
Zone situazioni e fasce del Paese
Si rivelano ancorate agganciati a situazioni di tipo prendo Sturiale
Questo in un quadro in cui mentre tutti ci sentiamo più vicini anche direi come condizioni di vita quotidiana alla dimensione europea al confronto europeo occidentale
Non riusciamo però come dicevo all'inizio a mantenerci vero puntuali all'appuntamento con l'Europa perché ad esempio come gli economisti e gli studiosi di Paul politica industriale sanno non lo stiamo ancora realizzando qui cosiddetti poli
Nell'industria nella chimica dove toglierle agli siamo solamente con la carta bollata
Nel nel nell'indurre nelle sistema ferroviario dove ancora non si riesce a mettere ordine anche all'interno di aziende che pure fanno capo a un'unica azionista Allo stato vero mi riferisco al settore le partecipazioni statali
Alla all'impiantistica all'Aeronautica non si riesce cioè ad esprimere in modo unitario sinergico
Con fatto di coesione vero quella capacità di di produttività e di impegno che pure nel Paese c'è ma che non trova la via di una confluenza o ordinata e omogenea perché i risultati siano
Più vantaggiosi aggiungo a proposito di queste questioni economiche industriali che poi nell'economia ero sembra che stia
Andando di moda il rovesciamento
Del pacta sunt servanda
Perché fare i pattini tra potentati industriali non vengono più rispettati
E alla logica del confronto capitalistico ci sta sostituito sostituì nel confronto capitalistico la logica del confronto diciamo così di energie di capacità e di innovazione
Si sostituisce il confronto presso i tribunali si danno lavoro ai magistrati prima che agli operai
Mi pare cioè che tutto questo concorra a definire un quadro in cui c'è questa incredibile sempre
In qualche modo ero
Stupefacente situazione di Grande Potenza
Sviluppata nel quadro
Del mondo occidentale questa
Capacità funambolica di produrre un prodotto nazionale lordo
Diciamo così competitivo con quello di altre società
A
Differenza di capacità di strutture di qualità di servizi di organizzazione di tecnostruttura complessiva come dire che gli italiani riescono a fare di più
Con nemmeno mezzi e con strumenti meno efficaci di quello che altri popoli riescono a fare
Con mezzi migliori e strumenti più avanzati rispetto alla quale situazione l'ottimista dirà che siamo bravissimi virtuosi dei veri come dire funamboli da circo qualcun altro più prudente o se volete più pessimista dirà che poi queste situazioni
Funamboli che sono molto rischiose perché dà vita intera pezzi qualche volta si cade pure insomma non sempre riesce il doppio salto mortale senza reti
Ecco questo a pennellate evidentemente poco più più riassuntive che analitiche è il quadro che mi sembra emerga da questa analisi annuale del rapporto di primavera
Io come alle d'abitudine adesso chiederò conferme e smentite
Almeno per alcuni settori che sono di fronte alla nostra attenzione agli autorevoli presentatori nel rapporto e darei senz'altro subito la parola al professor Mario Arcelli di cui e mi pare doveroso sottolineare non solo la ben nota e vero e autorevole competenza professionale di economista ma anche la sua il suo contatto di regole economia reale che gli deriva dall'essere vicepresidente di un istituto di credito importante come il Banco di Roma e dall'aver avuto responsabilità
Di consulenza al massimo livello di governo e quindi di non essere come dire un economista astratto ma uno che poi ha dovuto verificare e le sue analisi economiche con le esigenze concrete del paese grazie
Grazie professor Vinciguerra credo che dovevo darle molte conferme e per le smentite cioè per dare qualche tinta di ottimismo dovrò veramente fare qualche sforzo ma in realtà si possono trovare anche quadri un poco più rosei rispetto al giallo del nostro rapporto e in Effeti se proprio si volesse dare una definizione di Geometria certamente la geometria euclidea non è appropriata per l'economia italiana ma forse una geometria riemanniana di quelle appunto con lo spazio curvo a cui accennava al professor Vinciguerra forse potrebbe anche andar bene
Perché in quel caso saremmo alla base di una teoria della relatività allora per dare il giudizio sull'economia italiana dovremmo confrontarci anche con quello che accade fuori con quello che accade all'estero in altre parole la nostra direzione di marcia e la nostra velocità va commisurata anche al quadro internazionale
La situazione congiunturale certamente difficilmente definibile perché siamo in una fase di transizione straordinaria tutto il quadro economico e politico internazionale sta mutando
Completamente
E bisogna dire che la posizione dell'Italia in questo contesto non si colloca male se noi guardiamo l'evoluzione congiunturale internazionale
Notiamo che l'economia americana sta decelerando abbastanza sostanzialmente rispetto a una crescita del due e mezzo per cento che era prevista fino a qualche mese fa da molti organismi autoveicoli previsionali
Ci si rende conto che l'economia americana crescerà meno del due per cento
Ma se guardiamo l'economia inglese che è ancora un po'fuori dall'Europa continentale bene noi notiamo che l'economia inglese avrà un tasso di crescita appena superiore all'uno per cento
E se guardiamo all'economia non petrolifera cioè a parte il settore petrolifero di cui beneficia l'Inghilterra col suo petrolio del Mare del Nord
Abbiamo avremo una crescita che è inferiore all'uno per cento queste sono dichiarazioni del cancelliere dello Scacchiere inglese e quindi sono dichiarazioni ufficiali e quindi non possono essere tacciati di pessimismo
Direi che sono previsioni abbastanza realistiche
Il quadro congiunturale anche del Mediterraneo non è proprio così favorevole stanno decelerando rapidamente
La Spagna il Portogallo e la Grecia la Grecia situazioni anche politica ma per una profonda crisi economica la Spagna perché ha di fronte a sé dei grossi problemi per dare alcune cifre di fronte alle quali forse ridiventa ottimista anche il professor Vinciguerra
Il deficit commerciale della Spagna e di ventotto miliardi di dollari su una prodotto interno lordo di trecentosettanta miliardi cioè e circa l'otto per cento del prodotto interno lordo
In termini di partite correnti queste di circa il quattro per cento cioè grosso modo come quello inglese d'Italia a uno squilibrio nei conti con l'estero che è di un punto e mezzo rispetto al PD
E quindi quando noi spingiamo al nostro orizzonte al di fuori vediamo che e tutto sommato reggiamo ma quello che ci farà leggere è soprattutto una particolare situazione in cui ci collochiamo
Se andiamo al nord dell'Europa per noi vediamo la Svezia e certamente la Svezia ha qualche problemino da risolvere no con un tasso di inflazione squilibri di bilancio dei pagamenti
Rilevantissimi questo patto sociale che si è riusciti a fare su condizioni molto precarie che non garantiscono un brillante futuro se guardiamo la Finlandia anche la Finlandia un discreto tasso d'inflazione squilibri di bilancio dei pagamenti eccetera
Andiamo a guardare in Giappone e vediamo che il Giappone in realtà continua a crescere molto bene e però incontra una serie di difficoltà sotto il profilo finanziario lo yen la borsa di Tokio eccetera
Ecco un bollettino della Banca di Francia
Portava proprio recentemente una previsione di sviluppo europeo del Medio terne
E faceva vedere che negli anni novanta l'Europa e soprattutto le l'Europa continentale direi
Il cuore cioè Francia Germania e Italia sono destinate a diventare probabilmente il nucleo il cuore dello sviluppo economico un polo di sviluppo perché queste perché c'è affronta ci stava davanti la trasformazione della Germania da un lato l'unificazione tedesca
E l'impulso che può provenire dall'esterno
E qui intendiamo ci bene mentre l'impulso che può provenire dalla Germania può essere di un certo rilievo già a breve termine i calcoli effettuati anche dalla Comunità economica europea
Parlano di un effetto di diffusione di criticità sull'Europa di un zero venticinque zero cinquanta per cento del prodotto interno lordo in termini annui ma che può crescere e mail successivo periodo di tempo
E se si guarda agli effetti dell'Europa dell'Est che sono assai più dilazionati nel tempo de in questo caso c'è il famoso dividendo della pace
A cui accennava anche Klein cioè il fatto che è il disarmo
Comporterà dei risparmi di spesa pubblica in talune economie abbastanza non tanto nella nostra perché non spendiamo molto in Army difesa
Ci sarà una riduzione di spesa pubblica che poteva essere destinata a colmare taluni squilibri e a produrre ulteriori fonti di sviluppo quindi nel contesto internazionale e l'Europa
Si colloca in una posizione di notevole rilievo e certamente più crea una situazione congiunturale dobbiamo guardare a una prospettiva a medio lungo termine abbastanza buona direi se non altro a livello mondiale le maggiori speranze sono concentrate sul nostro continente noi potremo beneficiarne o potremo essere esclusi certo le possibilità di beneficiarne sono molte perché per il momento ne siamo strettamente legati ancora a Francia e Germania e tra le note positive che vorrei citare che quest'anno c'è stato anche il passaggio alla banda stretta dello SME
Il nostro tasso di cambio fluttua sempre di meno siamo sempre più ancorati
Alle monete diciamo tedesca in francese e abbiamo visto che questo passaggio in realtà è stato sopportato molto bene dalla nostra economia anzi il marco tedesco del franco francese in questo momento
Diciamo sono quotate molto favorevolmente per David Carradine acquista bene sia marchi che franchi francesi
Certo è una situazione atipica è una situazione atipica che fondata sul particolari situazioni finanziarie alti tassi di interesse
Attirano fondi dall'estero i fondi dall'estero permettono di sopportare la situazione interna senza rincorrere
A gli equilibri rapidi della congiuntura e rafforzano al limite persino il cambio per cui l'Italia dà l'impressione di essere un'economia molto solide
Ma qui certamente ha ragione il professor Vinciguerra quando dice che in realtà noi stiamo camminando su crinali molto rischiosi
E i crinali rischiosi
Sono soprattutto a mio avviso quelli della finanza pubblica io direi che sono molto meno impressionato dal così detto palle o capitalismo o dalle questioni cilene perché in fondo se si guardano a lei leverage buy out che ci sono stati nei vari Paesi
Diciamo che le belle maniere non sono per lo più usate ingresso in paese si va abbastanza rozzamente
Al risultato ecco non so
Mentre il problema della finanza pubblica certamente è un problema a cui non ci si può sottrarre in una valutazione del nostro sistema economico intendiamoci bene io non sono affatto tra coloro che prevedono crolli immediati no ci sono alcune tendenze catastrofiste che come i millenari gli stili dicono mille e non più mille quindi lasciano prevedere da un momento all'altro grave instabilità finanziaria e questo secondo me non è assolutamente il caso italiano ecco e a proposito di questo per rincuorare un po'all'uditorio dopo le visioni un po'Alina ecco beh se non apocalittiche alquanto tristi portate avanti dal professor Vinciguerra vorrei fare presente che ciò che conta nel debito pubblico
Non è tanto il valore assoluto quanto il rapporto rispetto al prodotto interno lordo ora in Italia spesso sia molto impressionati perché si dice debito pubblico è un milione di miliardi un po'più di un milione due anni è comunione duecento mila a fine anno saranno diamo trecento mila
Dove andiamo a finire
Bene vorrei ricordare che in termini assoluti non è una situazione che non trova confronti in termini assoluti la Grecia no no se guardiamo la Germania la fortissima Germania
E andiamo a esaminare il valore assoluto assoluto del debito pubblico
Mettendo dentro il debito federale il debito dei lender
Che per la Germania è stato diciamo e finanza pubblica in senso pieno
Noi arriviamo a un debito pubblico complessivo di novecento mila miliardi quindi in valore assoluto non è proprio che sia così irrilevante la differenza è che si paragona con un prodotto interno lordo che è il doppio del nostro e quindi un rapporto e cinquanta per cento rispetto al cento per cento nostro ecco ma in genere e quando si è terrorizzati dall'immagine della finanza pubblica siccità questo dati in valore assoluto e si dice dove andremo a finire
In realtà invece bisognerebbe guardare più attenta a mente alla dinamica di certe voci a certe poste relative cioè studiare un po'più accuratamente la finanza pubblica
E nella finanza pubblica ci sono una serie di inganni ad esempio si dice noi guardiamo che il carico di interessi cresce moltissimo
Però si dice anche abbiamo fatto molti sforzi perché al fabbisogno primario si è molto ridotto ecco devo dire che qui svelerò appunto qualche trucco del mestiere in realtà la situazione
Non è così brillante dal punto di vista del fabbisogno primario e non è così grave come si dice dal punto di vista degli interessi e faccio un piccolo esempio per far capire il problema
Quando si è deciso ad esempio di mettere l'imposta sui titoli di Stato
Questo ha ridotto il fabbisogno primario perché il prelievo fiscale far ridurre immediatamente il fabbisogno primario ma contemporaneamente
Ha cresciuto il carico di interessi che si pagano al lordo del imposta e quindi improvvisamente si nota un miglioramento del fabbisogno primario un peggioramento dell'interesse
Quando si fanno ad esempio certe manovre sulle imposte indirette
Queste agiscono immediatamente sul fabbisogno primario e lo fanno ridurre
Dall'altro lato però creiamo un salto nel tasso di inflazione e guarda caso siccome ogni punto di inflazione ci costa circa sette mila miliardi di interessi su base annua un incremento di un punto percentuale
Allora noi scopriamo che talvolta abbiamo fatto delle operazioni sulle imposte indirette che c'hanno fruttato mille cinquecento miliardi di imposte indirette
Che hanno fatto crescere gli zero quattro punti il tasso d'inflazione nell'anno e che ci sono costate tre mila miliardi interni disinteresse con il che il fabbisogno primario scende sempre
E il carico di interessi sale sempre
Ma non è che io voglia giudicare che la nostra situazione degli interessi siano situazioni Rose impliciti indubbiamente ci sono delle componenti degenerative per cui progressivamente c'è un avvitamento del carico di interessi
Che si trasforma in debito pubblico che alimenta nuovi interessi ed a spirale diventa difficilmente controllabile
Ecco forse però ci sarebbe bisogno di fare anche degli esami di coscienza sul come viene gestita la finanza pubblica non sventolando per successi certe voci quando certe voci poi trovano esattamente un pendant negativo dall'altra parte
E in questo senso allora siamo arrivati e questo può far sembrare la situazione è grave
Al punto che per stabilizzare
Il nostro debito pubblico sul prodotto interno lordo alla fine del novantadue come i vari piani di risanamento citano abbondantemente
Ormai non basta più azzerare il fabbisogno lordo del fabbisogno primario cioè al netto degli interessi azzerarlo
Il fabbisogno primario deve diventare positivo oramai se si vuole stabilizzare il rapporto debito pubblico PIL ma questa è una realtà emessi no ma questo in realtà significa riproporre in termini corretti i veri problemi nel senso che in un primo momento abbiamo pensato di avere superato l'ostacolo
Perché si dice il fabbisogno primario è quasi sparito ma in realtà lo sperimento è stato un gioco di prestiti titolazione più che un'effettiva eliminazione del fabbisogno prima
E siccome si sono gonfiati gli interessi che sono esattamente il corrispettivo della riduzione del fabbisogno primario se vogliamo ritrovare l'equilibrio dobbiamo andare più a fondo nel fabbisogno primario
Che cosa emerge da tutto questo che bisogna agire con una strategia incisiva di medio termine sulla finanza pubblica
Ora diventa sempre più difficile e perché diventa difficile perché fino adesso gli interessi li abbiamo pagati col debito cioè più interessi si formava più debito pubblico le tensioni sociali non c'era no
Nel momento in cui gli interessi
Bisogna incominciare a pagarli col fabbisogno primario cioè riducendo il fabbisogno primario eventualmente passando in attivo beh a questo punto c'è qualche probabilità che si creino tensioni sociali perché pagare gli interessi significa pagare più imposte quindi e intera a questo punto il vero conflitto distributivo che fino adesso non c'è stato perché gli interessi pagati
Non sono andati a scapito di nessuno per il momento è andato a scapito del debito pubblico ma nessuna classe sociale categoria ha sopportato il peso degli interessi ora si pone come la mia previsione ecco secondo me date le condizioni politiche su cui però io non sono la persona più indicata a parlare abbiamo qui il a presidente della Camera e quindi egli ci darà indicazioni più precise
Beh diciamo che in questa situazione ci vuole una disciplina che ci venga dall'estero ecco il vantaggio di un disegno europeo
Che oltre a darci dei vantaggi sul piano dell'integrazione degli scambi è l'unica possibilità che ci posso apportare a riequilibrare la finanza pubblica senza la quale no e non è questione immediata ma in uno spazio di tempo più o meno ampio dovremo sopportare dei grossi problemi o interni di maggiore inflazione che crea comunque redistribuzione di risorse o interni appunto di tensioni sociali
Ora il vantaggio dell'Europa e appunto anche queste
Come nel mille novecentosettantanove e noi abbiamo accolto la sfida dello SME
E ricordo che poi nell'ottantuno noi avevamo il ventuno per cento di inflazione e la Germania aveva del quattro per cento eppure abbiamo resistito alla sfida dello SME e anzi il vincolo di cambio è stata la disciplina
Per la nostra economia e l'inflazione è scesa rapidamente anche per effetto di questa disciplina
Ecco secondo me il vincolo europeo cioè l'integrazione europea o costituire l'altra sfida che può salvarci quindi non ci danno era in questo senso io approvo
Che nonostante tutte le apparenze contrarie noi si sia molto avanti in quella direzione cioè ci proiettiamo oltre l'ostacolo io credo che proiettarci oltre l'ostacolo
Forse è ovvero modo
Per potere sonoro notare i grossi nodi de la nostra economia colazione attuale in cui l'Europa può diventare un polo di sviluppo io vedo nell'Europa
Una via d'uscita positiva
A dispetto di tutti questi rischi e di questi criminali molto pericolosi che noi cavalchiamo
Grazie alle peccati delle azioni di politica economica
Naturalmente io sono felice credo come voi di aver trovato nelle parole né professore Celli
Dei motivi di speranza non dico di fiducia perché mi pare che anche la sua sia molto condizionata di fiducia a degli impegni che sono molto facili da indicare e poi ed ero nella metabolizzazione del processo politico mi pare che in Italia abbiano un notevole grado di complessità a a maturare a manifestarsi
E comunque certamente questa diciamo così apertura
Di valutazioni meno deprimenti di quello che io ho fatto all'inizio serve
A bilanciare un'impostazione che anche se ha però si riconduce a questa curiosa singolare anomalia del caso italiano per cui siamo d'accordo più o meno nell'analisi dei fattori e poi dopo diamo delle accentuazioni diverse nel giudizio anche perché questo è evidentemente frutto di impostazioni culturali
Di orientamenti diversificati insomma è la gioia del pluralismo anche culturale con quelle tanto di dannazione che in esso è implicita
Comunque grazie professor Celli
Ma e adesso vorrei focalizzare l'attenzione su un punto più specifico che a me sta a cuore
Così per la mia estrazione professionale calcola giornalistica ma credo che interessi tutti nuovi perché poi tutti noi che oggi ci troviamo in una singolare stato d'animo quando apriamo i giornali
Non più solo quello di andare a prendere uno strumento che ci dà delle informazioni ma anche di spettatori di uno spettacolo di non non voglio dire della guerra dei pupi o cose del genere ma insomma di qualche cosa che si muove su questi
Che dovrebbero essere sono delle fotografie più o meno obiettiva della realtà invece tra tra loro stesse entrano in conflitto in contrasto anche in una competizione non sempre appunto chiara
E che rappresentano il vasto e complesso problema della questione informativa oggi in Italia che riguarda evidentemente non solo la carta stampata
Ma tutti i mass media
Su questi argomenti nessuno avreste competenza maggiore
Per dirci una parola illuminante del presidente Giuseppe Santaniello che garante per l'editoria e che nell'ambito di questa responsabilità che ormai ricopre da qualche tempo
Io direi che ne ha viste già di tutti i colori certamente siano un Paul molti o pochi i colori ne ha viste parecchie insomma e allora forse una valutazione su tutta la situazione è più che opportuno prego presso il
Lo
Di buon grado invito cortesemente rivoltomi dal professore Vinciguerra
A trattare nel campo tematico così ampio coinvolto dal rapporto medesimo trattare un punto specifico a scegliere un angolo di questo osservatorio talmente ampio
Quello tracciato ad altro apporto
Anche se devo dire che il settore forse più arduo più complesso e più tormentato
E anche perché
Raccoglie questo settore dell'informazione e differente
Proprio quello che il complesso delineato nella parte introduttiva del rapporto di primavera di positività Enti negatività
Di certezze e di tutti
Di Ponticelli ed i punti controversi
E in questo si spiega agevolmente prima di tutto per la natura della materia
è una materia quella dell'informazione definita da alcuni con un termine ormai direi perfino logoro una materia trasversale perché taglia tutti i comparti della società civile
E della Società giuridicamente organizzata e politicamente organizza e quindi investe in tanti settori tanti comparti
Che è un settore nel quale o quelle spinte o quelle istanze o quei fattori progresso quei fattori attardati hanno una carica particolare
Anche per la natura l'essenza
Tutta
Di tutto il comparto importanti
Cioè un'essenza di fronte una natura bifronte
L'informazione come è noto ha una sua frontalità
Per una parte è un profilo strettamente economico economico-finanziario in quanto l'informazione implicita di costi e di notevoli costi anzi direi costi crescenti
Ecco lettrici potrebbe come effettivamente
Il suo intervento magistrale ci ha dato delle linee di guida il professore ha facce
Quindi questa natura di fronte vi è un elemento di carattere economico
Reale finanziario da valutare e che naturalmente crea una serie di problemi eccone con una serie di tecniche e di interrogativi
Però accanto a questo primo profilo che è di carattere economico viene un profilo che implica un valore costituzionale
Cioè il problema della libertà di manifestazione del pensiero della libertà di informare e di essere informati
E quindi come viene detto in un'altra sede istituzionale questo mondo dell'informazione in questo settore dell'informazione che implica contemporaneamente un del profilo economico è un profilo di garanzie civili
Ecco quindi direi
Il motivo la ragione per cui proprio questo settore si carica in maniera particolare
Ti significati di certezze di dubbi di aspirazioni di anzi distanza e questo è il motivo fondate
Ora detto così brevemente qualche tratto
Di carattere preliminare per
Tracciare qualche linea in questo settore vediamo ora come concretamente si presenta questo Panorama questo orizzonte nel settore dell'informazione
E io direi che si può trovare una prima linea di guida
Una prima linea di analisi
Distinguendo due punti fondamentali
Da una parte i fattori di progresso da una parte di fattori attacca tanti
Fattori progressivi o fattori recessivi
Che caratterizzano questo settore dell'informazione nell'Italia novanta e poi naturalmente nella dimensione europea della dimensione comunitaria
Ora il primo punto di riferimento
Dei fattori di progresso di fattori positivi che possiamo registrare è a mio parere proprio un fattore T si rifà ha una radice economia non vi è dubbio che il settore dell'informazione riguardato e nel comparto giornalistico della comunicazione scritta e del comparto della comunicazione audiovisiva presenta della notte di carattere positivo
Dovute a che cosa
Prima di tutto dovuto al innovazione tecnologica indubbiamente l'apporto tecnologico e particolarmente presente è particolarmente forte in questo settore ed è un elemento propulsivo
Quindi noi dobbiamo a stenderlo in questo
Prospetto di bilancio delle Poste accertamenti a tipi
La innovazione tecnologica e fortemente presente nel settore tesa informazione e a livello di giornali a livello della carta stampata e al livello
Settore televisivo
Anzi è stato detto che è proprio uno dei settori nei quali l'Italia presenta un allineamento con degli altri partner europei
C'hai forte rinnovamento di tutto il settore tecnologico che guida fa il mondo della carta stampata il mondo della edito Riccardo
E non solo vi è questo settore di carattere tecnologico ma è un altro dato positivo e che dopo un periodo di forte crisi del settore editoriale di crisi economica
E che naturalmente ha portato problemi timbri sollevamento del settore problemi di sostegno da parte dell'intervento pubblico oggi effettivamente noi siamo di fronte a un assetto di buona economia
Di buon livello economico del settore editoriale
Ecco dunque il fattore delle progresso
Il fattore direi la posta attività
E se poi volgiamo lo sguardo al settore dell'audiovisivo ugualmente lo ritroviamo questo fattore tecnologico fortemente presente fortemente accentuato
Direi che anche un portale nozioni dalle notizie che raccogliamo attraverso la stampa attraverso il mondo dell'informazione noi sappiamo che oggi in questo settore e in notevole
Trasformazione in notevole di rinnovamento scendiamo al passaggio dalla pali o televisione come è stata definita altamente previsione qual era la pallina televisione la Palio televisione
Era quello di Ray della prima generazione del mondo televisivo
Prima generazione come soggettive come attori come protagonisti come gestori
Dell'informazione televisiva che avveniva in Italia come in particolar modo in tutti i Paesi della Comunità europea questo caratterizzava la televisione proprio di tipo continentale che nasce la propria troppo la propria origine nella informazione gestita direttamente dallo Stato o gestita indirettamente attraverso la forma della concessione
E in un primo tempo addirittura del monopolio televisivo
Quindi
Spazio comunicativo guidato o gestito dopo lo stato e per giunta gestito nella forma del del monopolio
Questa è la Palio televisione
Poi naturalmente sotto la spinta di tante istanze sotto anche la spinta decisiva
Il progresso tecnologico siamo giunti ormai e quindi si pone il problema più giusta attivo siamo giunti al sistema misto
Se mi ha visto che ovviamente dilata amplia le forme del pluralismo impatto implicita appunto il servizio pubblico
Da una parte e dall'altra parte dall'altro lato invece una emittenza di carattere privato o di carattere commerciale
In questo fattori questo ampliamento delle pluralismo noi troviamo che si inserisce poi una ulteriore d'invenzione ecco si inserisce del fattore della sovranazionalità
Ora anche la sovranazionalità è indubbiamente un lato positivo che caratterizza il settore dell'informazione
Da parte della carta stampata della carta stampata egli è compatto televisivo
Ovviamente la sovranazionalità
Rappresenta un confronto maggiore una dialettica maggiore
In quanto inserisce il punto del circuito informativo che prima rimaneva aperta più ristretto limitato nell'ambito nazionale lo porta a un livello intracomunitario e anche naturalmente oltre diciamo
Le frontiere di carattere europeo di tipo europeo quindi aprendo un dialogo intervallo
Non vi è dubbio che o lo ricordiamo dal settore della carta stampata ornare guardiamo dal punto di vista del settore televisivo
Dove ovviamente la sovranazionalità e direi quasi poi essenziale
E consustanziale a questo settore e quindi il problema il tema molto aperto molto ampio dell'Europa televisiva senza frontiere e convinti che noi dobbiamo registrate ancora una posta anti in questo Bilancio decisa editoria intendendo Pellerito e la comunicazione scritta e la comunicazione audiovisivo
Però accanto a questo primo
Rilievo questa prima rilevazione dei fattori attivi in noi troviamo però presenti nelle panorama attuale anche dei fattori di carattere recessivo e vediamo soprattutto quali sono questi fattori di carabina
Io ritengo
Che per quello che riguarda e l'informazione
Caratterizzata dalla comunicazione scritta
E l'informazione caratterizzata dai mezzi audiovisivi il punto vulnerabile forse il punto che maggiormente pone in rilievo
Dei problemi e pone in rilievo delle negatività e quello che si legga alte concentrazioni
Quindi il pericolo che attraverso determinate aggregazioni
Ho attraverso mille consolidarsi l'accentuarsi di fenomeni concentrati si possa recare con le pur giuste alte pluralismo e incaricate la salvaguardia la tutela del pluralismo
Pluralismo che ripeto è sempre un valore di carattere costituzionale
Ecco questo è il concetto di Ray preminente che raccolto quando noi ci occupiamo del del settore informati
Anzi vorrei ricordare che una recente pronuncia della Corte costituzionale proprio la più recente in materia di informazione che riguardava esattamente il settore dell'editoria questa sentenza della Corte che tipo
Pochi giorni or sono vi è un punto un passaggio della linea argomentativa nell'iter motivo della sentenza un passaggio degno effettivamente rilievo
Nel quale si dice che nel mondo dell'informazione bisogna bilanciare questi valori il valore che si rifà al profilo economico e il valore che i siti fa al profilo della libertà di manifestazione del pensiero e dice la Corte questo punto il principio che per direi quasi un motivo di guida un linee di guida di tutta la giurisprudenza della Corte costituzionale si dice che comparando questi due valori costituzionali
La tutela delle iniziative corrono dell'iniziativa privata ed a tutela del pluralismo e preminente il primo valore costituzionale
C'è tutela della libertà di manifestazione del pensiero l'articolo quarantuno
L'articolo ventuno della Costituzione preminente anche di fronte ai valori della iniziativa economica tutelati come è noto dall'articolo quarantuno della Campa costituzionale
E questo direi un passaggio veramente importante veramente interessante
Ma io direi fermiamoci per un momento su questo aspetto dei problemi concentrati dei pericoli della concentrazione
E qui direi veramente l'orizzonte si sbarca si amplia ed ha portato proprio in quella linea delle dinamiche europee sottolineate nella introduzione delle professioni
Qui bisogna riconoscere va registrata una anomalia
Del sistema italiano nel momento presente
E per la verità questa anomalia io la trovo sottolineata e nel dibattito politico nel dibattito parlamentare e negli apporti dottrinali e direi
E un elemento che si percepisce un po'in tutta l'opinione pubblica
Anzi io vorrei ricordare
Uno dei più efficaci didattica il Parlamento italiano nelle gennaio di quest'anno e anzi ricordo proprio delle sedute attraverso i resoconti parlamentari guidati con tanta sapienza con le sedute dal
Dall'onorevole Bianco
In quello una delle sedute più toccarono proprio questo tema in ordine a una mozione sui problemi dell'informazione
E direi pur nella varietà di opinioni della necessaria dialettica di opinioni diversificazione talvolta contrapposizione che a mio parere il vero segno il però indice della vitalità
E il Parlamento della vitalità istituzionale parla questo abbaglio questo confronto di tutte le opinioni questa anche dialettica
Orbene in questa anche dialettica in questo momento così Galletti così più efficace che contrassegno anche questo dibattito però a mio parere di fondi punto di convergenza pressoché unanime
Che l'Italia presentava un'anomalia nel sistema dell'uso
Cioè una presenza massiccia eccessiva del fattore economico industriale dell'industria e della finanza nel settore del credito
Un'anomalia del sistema Italia
Di fronte a quello che invece l'orizzonte culturale degli altri partner della comunità europea
E in verità questa anomalia
Anche qui io devo ribadire il tema della centralità istituzionale del Parlamento italiano
Nella nella primavera del dell'anno scorso venga approvato a una commissione cultura istruzione della Camera deputati al rimane in vita all'unanimità a conclusione di un'ampia indagine conoscitiva il documento conclusivo documento conclusivo nel quale appunto si sottolineava l'anomalia la singolarità
Che il sistema informatico italiano
Nel quale vi è una presenza maggioritaria
E il controllo dei quotidiani o della televisione commerciale della televisione privata da parte di gruppi industriali e finanziarie
Il fenomeno sia ben chiaro e presente il fenomeno ieri anche negli altri Paesi della Comunità europea come presente del mondo statunitense potremmo dire è
Fenomeno che caratterizza
Io sono tecnica naturalmente del settore privi del professore Arcelli che caratterizza questa fase definita io non so se propriamente o impropriamente come il FAS post industriale cioè l'ingresso
Talvolta massiccio come avviene in Italia
Talvolta invece cadenzato equilibrato come avviene altrove
Delle industrie della finanza del punto dell'informazione perché indubbiamente per quella natura bifronte del mondo dell'informazione anche il settore informativo è il settore
Che una fonte di profitti è un settore di profittabilità e quindi in questa logica del dell'epoca definiamola posto industriale noi dobbiamo segnare e segnare anche l'ingresso della industrie e della finanza nel settore dell'informazione
Ma il problema ovviamente un problema di John saggio in un problema di lì da noi questo presso questa presenza e di carattere maggioritario altrove e quindi molto eloquente
Quindi distruttivo addirittura l'ampio rapporto redatto nella indagine conoscitiva e invece
Degli altri Paesi e minoritaria questa presenza da noi nel maggioritario quindi ovviamente si apre da registrata una sproporzione che merita di essere equilibrata
Io vorrei ricordare proprio un bel libro
Molto interessante di forte di Francesco Forte intitolato proprio il controllo della informazione
E forte USA questa definizione a mio parere efficace appropriata egli tarda di ibridazione
Oggi il potere in tridimensionale che cos'è questa ibridazione è un'ibridazione tra settore informatico perché naturalmente ricama come preminente quel valore costituzionale delle pluralismo e invece un elemento propulsivo un motore troppo accentrata mente economica troppo accentrata minuti industriale troppo accentrata niente finanziario eccola ibridazione dunque il bar la forte il volume che tecnico
Finanza etica economica ed è un volume di notevole interesse nel quale tra l'altro l'autore apre una comparazione
Fatta in maniera documentata con negli altri paesi
Chi Radice anglosassone identità dice Fazio
Quindi ecco direi questo che indubbiamente e da a scrivere alle Poste non positivo
Alle negatività di questo orizzonti
Ciò non toglie
Si possa apportare dei correttivi apportare naturalmente di fattori che qui gli idranti come nell'auspicio di tutti
E io non posso non richiamare che viene questo impegno
Attraverso la disciplina dell'informazione e la disciplina in itinere che oggi all'esame della Camera dei deputati e le prospettive di riforma anche nella legge
Sull'editoria in una prospettiva di sistema che posso dire in maniera razionale e ordinata
Riguardare e coordinare in una prospettiva armoniche equilibrata i vari comparti dell'informazione che sono appunto
La informazione scritta quella audiovisiva Nutica pubblicità che è un elemento il fattore anch'esso trasversale ma che oggi è una risorsa economica importantissima e come tale va equilibrata
Anzi io vorrei ricordare poi per non togliere naturalmente spazio al dibattito che sarà chiuso nella maniera come sempre più greggio sapiente dall'onorevole Bianco
Proporrei
Ricordare chi vi sono in fondo dei segnali positivi in questo senso e e quindi dei fattori tali da poter riportare un equilibrio in questo settore
Un ultimo punto io toccherò rapidissimamente che però anche quello un fattore che direi Porcia più sulla negatività che sulla positività ed è un fattore che per un certo momento direi
Sì
E autonomo anche rispetto a quella natura di fronte a quella di frontalità che caratterizza nel settore dell'informazione
Qual è oggi un certo pericolo che grava su tutti i media
E vorrei essere molto esplicito non solamente l'Italia per la verità
Proprio sulla sul settore mediale merceologico riguardato
In tanti punti in tante l'attitudine OPC Tarditi del settore europeo o fisica il settore statunitense otto il settore
Cioè il pericolo della media cara zia
Questo termine media grazie io l'ho trovato in verità in due volumi pubblicati recentemente in Francia tradotti in italiano contro la medietà falcidia cioè l'eccessivo potere dei media
Ho ma qual è questo pericolo per un momento scindiamo lungo ventinove aprile
E dire che a quel dissidio valore costituzionale salvaguardato dall'articolo quarantuno valore costituzionale salvaguardato dall'articolo ventuno
No quindi il pericolo denunciato ripeto non solamente nel sistema italiano ma anche in tanti elaborati riluttanti scritti in tanti libri die definiamo della dottrina della meteorologia estera
Il pericolo e di non delimitare correttamente in maniera adeguata la media transitiva di fronte alla democrazia
C'è un pericolo con un'altra frase che non è una frase ad effetto ma rispecchia
Se no meno
Il pericolo di delocalizzare
Il dibattito politico istituzionale dalle sei di troppo vi sono le sedi istituzionali
Sede parlamentare sede governativa delocalizzare questo dibattito questa dialettica in un settore che deve fare da veicolo come naturalmente di grande ricorda l'importanza
Ma non può assumere certamente una funzione di guida boutique pilota un po'più e il grande critico
E il grande mezzo
Che consente di scegliere far circolare l'idea dei modelli giuridici ipotesi
Ma di indubbiamente questo pericolo del di localizzazione del dibattito della dialettica istituzionale politica istituzionale
Tanto che talvolta da taluni si è parlato o
Invece grazie a qualcuno dice Egidio Grazia e io vorrei richiamare anche degli apporti davvero interessanti
Che partono
Dalle mondo statunitense perché il mondo che Veltroni non si è trovato a misurarsi con questi problemi e abbiamo delle indagini interessantissimi imposte male posso rimanere
Brillante politologo statunitense ma a questo dibattito non sono assenti dei
Notevoli i politologi italiani tipo Giovanni Sartori e unito l'americano come la Palombara Joseph la Palombara che ha dato degli importi notevolissimi
A questo
A questa indagine a questa analisi
Tanto che
Non posso e non è che insieme con dare onde la Palombara con Sartori tra i più brillanti esponenti diciamo di questa scuola di pensiero
Posso mandare i copre al Berkley University
L'una cattedra di ecologia dei media no io lo cito perché è veramente esemplare
Diretta da dimensione Della imponenza e della importanza di questo fenomeno di attuare una ecologia mediante medio cito
Vi è una cattedra degli Stati Uniti e non solamente a che si occupa di questo settore
Come direi
Porre degli argini dei fattori equilibrando i anche che scappa mediale in modo che vi sia veramente un equilibrio dei poteri
Ecco e questo davvero importante
Ad ogni modo io concludo
Ho accennato alle positività e alle negatività
Alle certezze come ai pericoli
Però io ritengo che nella proiezione futura non bisogna nemmeno indulgere a quelle visioni pessimistiche
Di una informazione addirittura di Gifford verdiano ecco le le elezioni catastrofiche io direi assolutamente
Di abbandonare invece questi toni per a carattere catastrofico
E anche qui vorrei concludere con due espressioni di pensiero entrante nobilissimi entrante molto
Molto semplice
L'una editare in torce Dahrendorf come ho detto appartiene a questa grande scuola Polito regime persone che ha avuto anche
Responsabilità di carattere politico della Comunità europea quindi una persona dalle esperienze molteplici anche il carattere porti
Di radice politica
E dare ad altri concludeva recentemente in un suo scritto che non mi è
Da enfatizzare questo pericolo
Delle dei media assolutamente oppressi feroce oligopolistico perché egli diceva finora che si è dimostrato nei recenti eventi negli eventi che giustamente sono stati definiti straordinari
Di questo Maxicono hanno ottantanove sotto certi aspetti dove si è sviluppato l'istituto gli Small il confronto democratico e si è ampliato in tante aree della nostra antiche troppa della nostra storia
Egli diceva i media hanno dimostrato di essere sempre dalla parte della libertà e questo è molto critico è molto bello
E chiudo con un pensiero che riguarda la più alta sente istituzionale del nostro Paese la Presidenza della Repubblica
Vorrei dire a conforto
Di questo panorama di questo orizzonte dell'Italia novanta ciò che un giorno affermato vicepresidente del gruppo
Quando egli ha detto che la cultura
E la misura della civiltà di un popolo e quindi ovviamente inaugurava che questa misura fosse sempre di tono crescente e di ritorno sempre politico nel Paese Italia
Grazie Santaniello
In pratica impostazione del problema io volevo solo fare visto che siamo in citazioni nobili precisazione Thomas Jefferson mi pare che diceva
Tra una democrazia senza governo è una democrazia senza giornali preferisco una democrazia senza governo noi non arriviamo a questo ne vogliamo una democrazia con giornali e con governo e anzi abbiamo un particolare bisogno di governo come dicevo all'inizio tra nell'indicare vero le situazioni di difficoltà del Paese quelle della criminalità adesso permettetemi di salutare di ringraziare l'alto commissario antimafia Domenico Sica che ha voluto onorarci con la sua presenza alludeva anche un applauso di solidarietà per l'impegno con il quale Eros si trova ad affrontare questioni gravissime importanti per la salute non solo all'ordine pubblico ma della vita democratica del Paese bene mi pare che ci sia tutta una serie è vero di stimoli e di spunti pure a partire da ottiche
Specifiche come quella dell'informazione e precedentemente dell'economia
Che offrono certamente materiale di riflessione chi deve fare la sintesi chi deve fare la sintesi il politico istituzionalmente chiamato a fare la sintesi il vicepresidente della Camera Gerardo Bianco oltre che un amico e talvolta un collaboratore del rapporto di primavera soprattutto un sostenitore di queste nostre simpatiche iniziative con la simpatia di cui non gli saremmo mai abbastanza grati e io chiedo all'Hui di concludere questa nostra discussione grazie
Io pensavo che questa citazione finale che ha fatto adesso
L'amico Vinciguerra e preferibile un Paese senza governo ma con i giornali si riferisse all'Italia perché uno in fondo questa idea di I Jefferson abbiamo in gran parte realizzate etico in quanto città
Badessa a parte la battuta io vorrei cominciare con un augurio perché oggi vi presentiamo il decimo rapporto
Dell'Italia
Novanta rapporto primavera e io vorrei augurarmi che possiamo ancora lui presentare il ventesimo Rapporto nel due mila così possiamo concludere questa vicenda tutti quanti insieme il rapporto
Si è arricchito quest'anno
Ed è indubbiamente un utile corredo per qualsiasi credo cittadino Mark anche esponente della classe dirigente e anche per un politico io già nel passato spesso attinto
Alle notizie ai riferimenti che questo rapporto presentava e direi che con molta utilità ho potuto far riferimento
Alle Bushi che il rapporto continuo
Dicevo che si è arricchito perché trovo o degli elementi degli spunti nuovi
Se non vado errato per esempio per la prima volta ma vorrei sbagliare per Canuto il tempo perché presso la campagna elettorale di fare delle comparazioni io amo fare delle comparazioni anche per una certa abitudine purtroppo in parte dismessa la filologia comunque mi pare che per esempio ecco la la parte sulla religiosità sia perché c'era già ecco nel precedente o comunque io ho letto con particolare interesse ero compenso soprattutto i contributi
Non dei ministri ma a quello offerto dai tecnici e dagli studiosi
Perché io penso qui un suggerimento che ministri bisognerebbe chiedere non che cosa si dovrebbe fare ma che cosa hanno fatto come loro intendono affrontare i problemi perché c'è un brutto difetto nostro della classe politica di dire sempre quello che bisognerebbe fare tra e mai di riuscire a esporre quello che abbiamo fatto e quello che abbiamo anche positivamente concluso
Comunque
Il rapporto o è stato presentato da Alfredo Vinciguerra anche nella sua introduzione scritta oltre in quella orale come un rapporto un po'invernale più che primaverile
L'avete sentito forse sarà stata anche la influenza di questa primavera piovosa ma per fortuna è entrato il raggio di sole del professor Arcelli rei quindi è diventata più da mese di aprile questo rapporto quale indubbiamente dovrebbe essere ma il l'approccio del professor Arcelli è molto importante perché ha aperto uno scenario che non può essere soltanto italiano
Ma può essere considerato soltanto in un quadro di carattere europeo c'è una frase che sintetizza mi pare il discorso del professor Arcelli ed è quello che l'Europa ci si salverà
Solo che e in questa Europa dobbiamo entrarci anche forse con qualche nostro sforzo
Perché affidarsi soltanto ai meccanismi che sono in atto
Ad aspetti che sono indubbiamente positivi anche della nostra tenuta in Terna come li chiamano con un termine che forse sarebbe meglio dire latina manchi comunque o nelle lingue romanze ma che comunque mi pare che rispecchino anche qui una tradizione linguistica latina gli anni ma la Spears però che sono operanti nel sistema italiane nel sistema europeo comunque questi aspetti positivi e avrebbero bisogno anche di una qualche attività di qualche iniziativa più rigorosa da parte soprattutto dei governi e io credo che
Diciamo senza
Optare né per ideologia privatistiche né per ideologia e pubblicistiche
Forse che
E l'azione e più incisiva dei governi e direi di una collaborazione intergovernativa fra i Paesi europei si pone proprio in virtù di quello che sta accadendo che indubbiamente influirà
Sulla situazione europea della c'è anche in Italia cioè e l'ingresso di fatto sulla scena europea
Di una serie di popoli finora esclusi mantenuti congelati il cui numero di persone mi pare che raggiunga oltre i cento milioni di individui
Ora così in termini i di riferimento macro o democratico macro economico
Se e il quadro della economia occidentale europea era una economia che aveva i due terzi di ricchi a un terzo di emarginati per usare una formula di un socialdemocratico
E quindi un un circa quaranta o cinquanta milioni di persone da recuperare attraverso un sistema
Di solidarietà adesso si affacciano sul mercato o del lavoro uno su un mercato dirai direi pure della solidarietà circa cento dieci centoventi milioni di persone che significa centocinquanta milioni di persone in un quadro di circa quattrocento milioni di persone e che significa indubbiamente che un qualche problema
Di governo di tutta questa complessa situazione
Viene richiesto e verrà richiesta in termini solidarietà di maggiore sforzo se mi si consente anche di appello
Ad un ad elementi che non possono essere solo tecnicamente valutati ma che devono essere politicamente valutati che richiedono anche appelli io dico alle risorse spirituali oltre che alle risorse materiali del popolo europeo
Per cui io credo sempre alla forza della spiritualità anche nell'economia non per una suggestione weberiana perché di fatto vero l'avviso operante concretamente anche nelle situazioni locali nelle quali uno vive
Ebbene e ecco questa situazione indubbiamente deve portare il nostro Paese
A parte le giuste osservazioni ha fatto il professor Arcelli ad operare in quello che è il ventre molle di tutto il complesso la nostra
Situazione
Ed è quella del dominio
Della finanza pubblica mi pare che su questo non ci siano
Discussione
Io adesso non entro nel merito perché lo farei da dilettante anche se qualche idea me la sono fatta
Però o
Io ho rispetto alla rappresentazione che il volume contiene rispetto alla magistrale introduzione fatta e presentazione del problema della problematica fatta procera Celli credo che ci sia un punto sul quale forse bisognerà riflettere che la questione fiscale del nostro Paese
Vero è che questo o un rapporto contiene un saggio singolarmente fatto da un giornalista
Peraltro pregevole che in sala perfetto pregevole saggio ed è bene che l'abbia fatto lui e non un un libro delle finanze ad un politico del ministro anzi è uno dei settori del quale si interrompe la serie dei ministri dopo Mannino arrivata la manca per ed è peraltro disperante questo saggio perché comincia il fisco italiano sta perdendo la battaglia europea poi con spirito Vinciguerra gli hanno dice forse l'ha già perduto ero e quindi continua diciamo rappresentando le difficoltà rispetto alle quali si trova la situazione aggrovigliata il fisco italiano anche se poi fa un'affermazione che mi trova concorde e che dice che per poter risolvere il problema finanza pubblica resta solo la speranza di aumentare le entrate
Cioè queste entrate devono essere
Garantiti attraverso una qualche manovra e non può essere quella dell'IVA per gli effetti ci sono può essere quella dell'IRPEF perché ci sono delle difficoltà di altro genere però c'è un dato che è sempre qui considerato che cioè la situazione comparativa fra l'Italia e gli altri Paesi
è assolutamente scandalosa in Italia l'IRPEF fornisce un gettito pari al nove virgola cinque per cento del prodotto nazionale lordo contro il venticinque sei per cento che ha raccolto amaro in posture di Danese il quindici per cento di quella belga
Quattordici per cento in quelle lande su un Paese certo più povero dell'Italia
E l'undici per cento
Della lo subordini sedici Vercelli Biella britanniche Lola questo punto diciamo su questo lato se noi dobbiamo allinearci ai livelli europei qualcosa dove mentre si dovrebbe fare c'è un problema che mi porta un dunque
E che sul sul punto sul quale io credo che il rapporto primavera del novantuno forse sarebbe bene prestasse anche una qualche attenzione problema che è essenziale per il nostro Paese che il problema dell'apparato pubblico
Non basta soltanto ecco una certa un certo riferimento perché la tutta la questione
Dell'apparato pubblico e diciamo della pubblica amministrazione
Sullo su quale problema come è noto si sono accumulati
Volumi libri scritti dimenticati missing biotech non so se se letti sicuramente letti da quelli che lo hanno scritto questo rapporto ma non so se letti da quelli che lo dovrebbero applicare comunque
C'è una situazione che ci porta indubbiamente ad un problema che fondamentali cioè noi la nostra battaglia all'interno per il recupero dello spirito pubblico lo possiamo e per il recupero della funzione pubblico possiamo vincere soltanto se riusciamo
A ad ammodernare uso un termine molto correre al corrente anche se inadeguato se riusciamo a rendere efficiente a livello di un paese europeo
La nostra la struttura burocratica il nostro apparato pubblico io faccio un esempio anche perché
Così o hanno descritto qualche settimana fa avendo ricevuto alcuni rappresentanti della Germania la Germania il Paese del mercato il peso del marco forte il Paese degli spiriti animali che si liberano
Con grande rigore il Paese che riesce ad assorbire come dice il professor Arcelli verso bel saggio senza grandi preoccupazioni e forse anche la ingresso di diciassette milioni di tedeschi dell'Est e quindi senza contraccolpi grossi e bere questo Paese che sembrerebbe dominato da una logica puramente liberista a un sistema per esempio nel campo della collocazione del lavoro nel campo del gesto e lavoro che esso assolutamente straordinario
Il presidente dell'istituto del lavoro tedesco mi ha descritto come dal punto di vista organizzativo attraverso i sistemi informatici loro riescono a collocare non a creare scandalo come facciamo evita la collocare in modo adeguato il giusto secondo il posto giustamente individuato
Due milioni un milione e mezzo circa di handicappati
Nel loro sistema senza determinare processi di alterazione sistemi produttivi ma cercando di trovare il posto adatto per ciascuno in maniera tale che la produttività dell'handicap Pato possa essere adeguata anche alle esigenze
E alle finalità
Del non parliamo poi della solita mitica struttura organizzativa della burocrazia francese che è quella che vero mentre invece il nostro Paese la situazione fa acqua da tutte le parti c'è un altro aspetto che mi pare importante su quale peraltro Vinciguerra una particolare sensibilità e che qui
Giustamente e messo in rilievo ed è il problema della la formazione professionale della istruzione e poi della scienza e della tecnica il taglio di del saggio di Cappelletti e soprattutto come gli è consueto di ordine filosofico di ordine potremmo dire di impostazione e fondamentale molto pregevole c'è un però un problema che è collegato strettamente anche alla natura
Del cambiamento che c'è stato nella organizzazione dell'onestà e della ricerca scientifica col nuovo ministero
E qui ci sono dei problemi che sono grossi da questo punto di vista si è allentata la tensione che negli anni settanta era prestato ai problemi della ricerca scientifica perché il nostro apparato produttivo è andato avanti praticamente a comprando know how dall'esterno però know how che ovviamente gli altri ci danno è uno out che che che in parte abbiamo anche autoprodotto e quello diciamo che gli altri non m'intendo utilizzare ma il dato storico che credo sia inconfutabile che l'apparato produttivo del nostro Paese rimasto sostanzialmente identico certo si è sviluppato abbiamo avuto degli ammodernamenti siamo riusciti ad essere competitivi riusciamo a fare in Cambi sofisticati interventi anche nella sviluppatisi ma Germania negli Stati Uniti d'America però il dato è che la situazione è rimasta in gran parte bloccate ci sono i settori in cui non siamo presenti
Io non so se e vinta la guerra Gardini contro le violenze contro Guardini realmente si riuscirà a entrare
Il modo adulto nel settore chimico perché mi pare che il grande supporto dal punto di vista tecnico scientifico questo settore non ci sia anche per la debolezza del nostro apparato scintillio e su questo noi stiamo perdendo i punti se facciamo una comparazione tra quella che è la il rapporto ricerca scientifica sviluppo economico
Dove la relazione è stretta e confermata da una serie di dati per esempio del Giappone anche del della Germania vediamo che la situazione del nostro Paese peggiore siamo riusciti a stenta ad arrivare all'uno
Virgola due per cento quando tutti gli altri paesi industrializzati ormai sono al per di queste percentuali e quindi è chiaro che su questo versante mi dispiace ma il sole comincia di nuovo a a trovare davanti delle nubi e quindi
A determinare delle situazioni di inverno più che di primavere
C'è un altro aspetto importante
Che è quello della pubblica istruzione
Anche qui io devo dire scusate infettivi ma tu sei un politico o per il Parlamento che fai e io sono costretto a fare il predicatore inascoltato dentro e fuori però ecco io vedo un dato
Leggo nel rapporto delle Iene che gli standard di conoscenze di preparazione
Che in Italia sono aggiunti nella scuola elementare sono più o meno standard di livello o per dir così internazionale piuttosto buone
Gli standard che invece sono nella scuola media inferiore superiore sono assolutamente al di sotto un risultato
Noi riformiamo la scuola elementare non riusciamo a porre riforma della scuola media c'è qualcosa se mi si consente che non quadra ma
Applicazione che si è determinata cioè quella del codice di procedura penale sembrava che ci fossimo a al agli albori di una nuova civiltà giuridica
La situazione anche qui mi sembra è veramente singolare leggo non sono un esperto leggo dei saggi io ho dirigo una rivista che si chiama fondamenti chi cerca di far concorrenza alle riviste di Vinciguerra comunque in questa rivista uno dei maggiori il processo a listini italiani professor Cordero scrive un saggio sul nuovo codice di procedura penale e ne fa l'elogio
Conclude però con una profezia perché il saggio è di un anno fa dice questo è il sistema che è perfetto bisogna vedere se i magistrati italiani
Riuscita annota applicarlo e soprattutto se la loro mentalità sarà tale da riuscire applicare la profezia si è rivelata ero per quella che cioè i magistrati italiani
E di fronte a questo fatto oppongono senza aver detto niente prima senza aver osservato nulla prima
Adesso oppongono la obiezione che Manconi mezzi ma ancora gli strumenti e quindi non possono applicare intanto per dotare di mezzi e di strumenti nostro Paese circolo di indebolire l'alto commissario
Alla contro la mafia e la criminalità con il risultato che certo ero non finisce per rafforzare la fiducia nella giustizia e la capacità di reazione al nostro sistema contro un fatto
Che è di estrema gravità la cui gravità nel nostro Paese viene sottovalutata vedo che c'è qui un saggio su questa materia fatta da una giornalista ed è una indicazione piuttosto interessante
Ma io voglio dire con molta fermezza acquisto vengo da una zona che lambita dalla malavita organizzata
Ma la situazione è sempre più grave oggi il rischio o della nostra società
Peppino Santaniello mi permette di chiamarlo così senza il titolo che perché o un vecchio e antico rapporto di amicizia conosce questo dato
Il vero rischio per la nostra società civile forse non viene dalle crisi i economiche da altri elementi scenici ma dal fatto che c'è un totalitarismo dalla ma la vita che va insinuandosi all'Inter le nostre comunità e che rischia di strozzare
La possibilità stessa di sviluppo perché da una parte c'è il parassitismo peggiore che quello delinquenziale c'è la paura che si insinua il risultato è che gli investimenti non si fanno più che la crescita non viene più determinata
E quindi ecco perché lo Stato da questo punto di vista dovrebbe studiare bene con molteplici forme di intervento indubbiamente il primo punto è quello della fiducia piena degli apparati
E nel coordinamento degli apparati quando lo Stato si muove dimostra ha dimostrato di avere capacità però non attraverso ecco quella logica
Che della competizione per conquistare un putiferio o ossa ascoltato la famosa intervista di Di Maggio la televisione
Direi che e sono rimasto o molto positivamente colpito altro che discussione soprattutto per un'affermazione valide che gli ha fatto c'è più la lotta per il potere che non l'amore per le istituzioni che guida certe lotte certe battaglie questa ad ogni livello il corporativismo che si manifesta presso queste foto sono cose vero che vanno ribadisce
Il rapporto primavere e chiudo ci aiuta a capire molte cose
Certo
Con un amore e dialettico Vinciguerra ha messo soprattutto il rilievo le dicotomie che esisto
Ma la conclusione però non è così dicotomica però perché Vinciguerra in fondo da una parte
Rileva le inefficienze di un sistema che non aiuta la parte attiva viva della società a svilupparsi ma non cade nella trappola
Di e ritenere che siccome c'è un apparato pubblico poco efficiente a questo punto bisogna diventare praticamente orgia astici verso le privatizzazioni tutt'altro anzi
è la sua linea quella che peraltro io condivido di un riformismo di chi crede
Che bisogna operare per correggere che necessarie corregge la mano pubbliche necessarie per sostenere la stessa linea del privato che naturalmente l'elemento creativo attivo che nella società non va soffocata
Da questo punto di vista mi pare che il contributo che venga che viene da questo rapporto estremamente interessante ci indica alcune strade e soprattutto quelle che dobbiamo battere come Italia la strada dell'Europa la strada della innovazione
Ma al della innovazione che tenga conto anche gli altri fattori che sono estremamente importanti quelli appunto della l'impatto ambientale perché in fondo era soltanto in un rapporto equilibrato rapporto giusto fra le varie cose senza ideologia dicevo Georgiche e senza furori di sviluppo si può portare avanti bene equilibrata la nostra società mi pare un'idea cristiana
Recitazione finisce qui della presentazione del rapporto del minore io si capisce mi auguro in via Ugo di poter guidare l'appuntamento come faccio da dieci anni per l'anno prossimo
Certamente speriamo di aver contribuito anche quest'anno a a richiamare l'attenzione su questioni che ci sembrano di interesse generale assolutamente preminente grazie e vorace