"Politica ed economia in Italia"

Già
Scusate
Ma quella sera tutti ne contiamo i lavori del nostro
Che l'Ostro comitato centrale e diamo inizio a questo seminario di quale impresa su un tema per noi molto importante quello del rapporto fra politica ed economia
Abbiamo qui no
L'onorevole Giorgio la Malfa
Il doc
Elisa della sella
Rare
E che quindi ci auguriamo possano aggiungersi al più presto abbiamo avuto purtroppo due importanti defezioni non avremo con noi né l'onorevole amato ne il dottor Steele che il direttore del Corriere della Sera
Questo francamente ci dispiace ci toglie probabilmente una parte di dibattito perché ci sarebbe piaciuto vedere sviluppate
Perché su questo tema come voi tutti avrete avuto modo di verificare abbiamo cercato di chiamare alcuni degli interlocutori più rappresentativi che stanno assumendo in questi giorni
Ma non solo in questi giorni posizioni significative su quello che è un lordo per noi imprenditori di assoluta centralità quello cioè del rapporto fra politica ed economia su questo tema noi ci siamo impegnati a fondo
Ed è un impegno che va ormai lontano nel tempo per ricordare solamente alcuni degli appuntamenti più recenti dobbiamo far riferimento al nostro convegno di Santa Margherita nel quale abbiamo posto il rapporto della mercato e delle regole
Come punto centrale di confronto abbiamo parlato di capitalismo democratico
Abbiamo fatto riferimento all'esigenza che si crei un mercato fra le imprese e che lo si regolamenti come condizione indispensabile per avere non soltanto il diritto di nascita dell'impresa che è una conquista relativamente recente del nostro sistema ma soprattutto per vedere assicurata nel concreto la capacità di crescita il diritto di crescita delle nostre imprese
Per poter così consentire al nostro sistema economico e produttivo un rafforzamento e soprattutto per poter consentire al sistema delle imprese una minor condizionamento del sistema dei partiti
Abbiamo poi nel nostro convegno di Capri che era preda rappresentato un'altra data importante in questo processo di Progetto che abbiamo portato avanti
Fatto riferimento al rapporto fra imprese partiti istituzioni abbiamo posto al centro del nostro dibattito un tema assolutamente rilevante che appunto l'intreccio fra politica ed economia
Abbiamo soprattutto verificato come questo intreccio che diventa sempre più stringente sempre più perverso crea serie preoccupazioni per il mantenimento della democrazia non solo nella vita economica ma anche nella vita politica
Questi temi che abbiamo affrontato nel corso di queste due nostre iniziative del mille novecentottantanove hanno anticipato e neanche quelli tanto un dibattito che in questi ultimi mesi è diventato sempre più importante sempre più centrale
Un dibattito che peraltro ci pone la posizione di un certa di una certa difficoltà sembra quasi che oggi parlare di mercato e delle sue regole divenga quasi un argomento sul quale è più opportuno scendere più opportuno tenersi lontano
Probabilmente perché in questo momento specifico parlarne potrebbe farci corre il rischio di essere come dire scambiati come sostenitori dell'uno dell'altra parte che in questo momento specifico stanno vivendo una contesa che non è solo di carattere imprenditoriale ma che riveste una sua dimensione molto rilevante per quanto riguarda proprio la problematica del mercato dell'impresa e parlo per la vicenda Mondadori
O perché probabilmente potrebbe voglio dire essere interpretato come un intervento a sostegno di questo o di quel partito trasversale ammesso che realtà ce ne siano e poi sarà interessante sentire i nostri ospiti che cosa ne pensano a riguardo
Sta di fatto che oggi il mondo imprenditoriale ha bisogno di riportare al centro della sua attenzione il tema del mercato e delle regole
E questa esigenza non è resa solamente necessaria da un'opportunità di carattere pratico non si tratta solamente di consolidare in maniera più voglio dire diretta la qualità e la solidità del nostro sistema imprenditoriale non si tratta solamente di consentire un maggior la ritmo e tasso di crescita alle nostre imprese
Si tratta prevalentemente di dimostrare la nostra capacità di porci come soggetto capace di guidare le trasformazioni del capitalismo italiano e si tratta soprattutto di affermare le ragioni vere di una democrazia nell'economia e nella politica che condizione indispensabile
Per poter vedere le nostre imprese crescere
In modo libero se pur regolamentato in un Paese che invece di spazi di libertà per la crescita delle imprese e non solo delle imprese e sta lasciando molto pochi
Questa è la linea che nei giovani imprenditori abbiamo fino a oggi portato avanti questa linea sulla quale siamo convinti che tutto il mondo imprenditoriale debba scendere direttamente in campo
Con molta più capacità di proposta soprattutto con molto più coraggio si tratta di argomenti che non possiamo assolutamente lasciare voglio privi del nostro contributo cioè oggi nel Paese una crescente diffidenza nei riguardi dell'impresa cioè oggi nel Paese una crescente diffidenza nei riguardi del privato lo abbiamo visto dalle sia pur generiche contestazioni che dal mondo dell'università si stanno in questi giorni l'Olanda
E paradossalmente siamo un Paese che di privatizzazioni ne ha fatte molto poco
Si tratta quindi di prendere come mondo imprenditoriale chiara consapevolezza che occorre che ne stessi ci poniamo come soggetti che chiedono regole e chiedono disciplina di mercato se vogliamo porci nella condizione di avere nel rapporto con il sistema esterno
Come dire presupposti di una crescita più sana per le imprese soprattutto per un consolidamento più vero della democrazia politica nel Paese
Questa voglio dire il raccordo fra l'iniziativa di oggi che anticipa peraltro il nostro convegno prossimo di Santa Margherita che non ci vedrà estranei da questi temi da queste problematiche e quindi io cedo la parola Orazio Petracca
Modererà questa per il momento parziale tavolo
Grazie
Prima di dare la parola le che saranno i protagonisti dibattito
Credo di dovere almeno fissare la cornice in cui si inquadra questo
Quando si impone la questione dei rapporti tra potere politico e potere economico
In realtà si pone il problema di come dare un contenuto effettivo
A quel primato della politica che un elemento costitutivo del regime democratico
Evitando però di di comprimere eccessivamente gli spazi di autonomia della vita economiche indispensabili agli effetti di quel pluralismo sociale che anch'esso un elemento costitutivo anzi è un presupposto delle regime democratico
Mi rendo conto che questa formulazione del problema somiglia in modo oggi si dice inquietante diciamo preoccupante
Alla figura di un cane che si morde la coda
Ma serve se non altro a chiarire subito che in qualsiasi tipo di regime politico sociale c'è sempre in qualche modo una forma di intreccio tra politica ed economia potere politico e e potere economico
E laddove non c'è un intreccio c'è qualcosa di peggio
Per esempio nei regimi di socialismo reale che per la verità più propriamente andrebbero catalogati come capitalismo di Stato
Non c'è un intreccio perché c'è una completa integrazione tra questi due poteri nel senso che il potere politico ha in mano anche le leve del potere economico col risultato che non c'è né libertà politica né efficienza economica
Ma alla categoria del peggio vanno ascritti anche certi regimi di capitalismo privato
Marx ai suoi tempi aveva perfettamente ragione quando diceva che quello cui assisteva era come nei vecchi regimi liberali era un governo che in sostanza in realtà non era altro che il comitato d'affari della borghesia
In effetti lo schema del vecchio regime liberale che presupponeva una completa separazione fra Polito potere politico e potere economico
Era in realtà nient'altro che una finzione rispetto ad una situazione di fatto in cui il potere economico aveva in mano anche il potere politico o per meglio dire il potere politico era nient'altro che la trasposizione sul piano istituzionale del potere economico
E questo è un problema che in parte è stato risolto grazie al fatto che scoperto ancora Marx aveva capito
Molto bene lo stesso sviluppo capitale ha capito per primo lo stesso sviluppo capitalistico agito da fattore di libere di liberazione e democratizzazione ma in parte è un problema che tuttora rimane aperto incerti regimi di capitalismo privato
Perlomeno tende oggi a ripresentarsi per esempio con il problema di una di procedure elettorali di procedure democratiche che stanno diventando troppo costose
Per cui sono agibili soltanto da parte di coloro che dispongono di grandi risorsa questo è già un tema all'ordine del giorno in società come per esempio per l'America
Comunque se dappertutto c'è in qualche modo una forma di intreccio tra politica ed economia potere politico e potere economico allora il problema diventa quello di vedere in che forma questo intreccio si presenta in Italia e mi sembra di poter dire che quello che c'è di caratteristico nel caso nostro qui da noi in Italia quello che caratterizza il caso italiano
E che qui è venuta proponendo l'idea è la prassi che il potere politico tanto meglio può tutelare il suo primato quanto più riesce ad acquisire posizioni di potere all'interno stesso dell'economia
Cioè quanto più diventa esso stesso potere economico o direttamente cioè costituendosi in prima persona come soggetto di attività economica e certo non è una novità se dico che c'è una estensione dell'area pubblica
L'economia italiana che non ha paragoni rispetto agli altri standards di regimi politico sociali grosso modo ascrivibili all'area del capitalismo oppure indirettamente
Nel senso di arrogarsi facoltà e poteri discrezionali rispetto al controllo della vita economica invece di stabilire regole precise
Vincolanti come tali per tutti i soggetti comprese le autorità politica
Voglio dire cioè che costitutivo di un potere politico democratico avere capacità di controllo sulla vita economica ma un modo un conto è fare questo stabilendo regole
Un conto è fare questo arrogandosi poteri discrezionali da usare volta per volta asseconda di come si presenta volta per volta caso per caso il calcolo delle convenienze che poi saranno a volte politiche a volte saranno non propriamente politica
Questo non ha direttamente a che fare con la formula dell'economia mista devo precisare voglio dire che questo tipo particolare diciamo pure perverso di rapporto fra politica economica non è automaticamente direttamente ascrivibile alla alla formula dell'economia mista semmai si tratta di distinguere fra due diversi modi di intendere l'economia mista
Una cosa è attribuita all'intervento pubblico il compito in qualche modo persino doveroso di guidare supplire surrogare correggere laddove sia necessario l'iniziativa privata
Un altro conto è intendere invece la formula dell'economia mista
Come una formula per cui o lo dirò con le parole di un autorevole socialista francese Lucien Fabius
Una formula per cui una situazione per cui gli uomini politici fanno affari e gli uomini da fare fanno politica
E questo è spesse volte il caso in cui ci troviamo
Ora questa particolarità questa peculiarità della situazione italiana sul piano storico si può spiegare molto facilmente
Anzitutto risalendo al a quella che era la situazione originaria di debolezza della società italiana nel momento in cui si costituiva in questo Paese un regime democratico dopo la guerra la caduta del fascismo
E si costituiva per la prima volta nella forma di una democrazia di massa quelle erano situazione caratterizzata da due dati sul piano economico sociale da una grande scarsità di risorse
Sul piano
Politico-culturale era una situazione caratterizzata da una grande scarsità di valori democratici voglio dire cioè ricordando questo che era il dato originario della situazione italiana che noi siamo un caso abbastanza
Atipico rispetto a quello delle altre democrazie occidentali perché siamo nel caso di un Paese in cui l'instaurazione del regime democratico da una parte e dall'altra la messa in moto del processo di sviluppo sono avvenuti più per opera dello Stato che per iniziativa spontanea della Società ci
Noi adesso critichiamo che anche in questa sede lo faremo continuamente i partiti parliamo di partitocrazia senza più avere quelle angosce che per esempio gli uomini della mia generazione credo ancora conseguito in qualche modo abituati a considerare le forze politica i partiti la garanzia della democrazia adesso invece dovendo spesso criticarli come forme degenerative della democrazia
Però per quanto oggi possiamo essere critici non possiamo dimenticare che se c'è democrazia in questo Paese si deve in gran parte dell'opera di un piccolo uomo gruppo di uomini
Di un pugno di uomini che erano dirigenti di partito che seppero
Ricostituire un regime democratico in Italia in una situazione della Società italiana in cui le forze veramente democratiche erano una piccola minoranza non solo sul coté di sinistra come sempre si dice ma anche sul
Versante dello schieramento moderato quelli che
Votarono il diciotto aprile quarantotto democrazie cristiana non erano democratici nella loro grande maggioranza erano in gran parte nel migliore dei casi come dicono gli stessi storici di formazione cattolica erano ceti medi a fascisti
L'ex
Su questo dato rigida e questo spiega perché poi ci troviamo in un sistema in cui c'è
Già all'inizio un grande squilibrio fra l'aria del sistema politico istituzionale l'aria della direzione politica e l'aria dell'autonomia sociale l'aria delle forze economiche e sociali ma questo è soltanto il dato originario
Su questo dato se ne sono innescati nel corso di questi anni molti altri io adesso o pochi minuti vi ho promesso che parlerò pochi minuti
Mi sono dimenticato di promettere con purtroppo provetto destro
Perché devo dare la parola ai protagonisti di questo dibattito ma posso almeno a io in breve sommariamente ricordare che su questo dato originario si è poi innescato un
A suo modo anche grande nobile disegno della Democrazia Cristiana post degasperiana che era poi la Democrazia Cristiana di Fanfani ridisegno cioè di tentare di fare della società italiana una cosa abbastanza diversa ancora una volta da quella
Accada quello che è il molo del modello il paradigma delle altre società occidentali una società cioè in cui vi fosse un ceto di imprenditori che non era uno dei borghesi né di cultura liberale
è un ceto di lavoratori che non fossero classe operaia che non fossero proletaria con e cominciare a così in gran parte la storia dello sviluppo abnorme della borghesia
Delaborde Labor di quella che poi è diventata la borghesia di Stato cioè il ceto dominante negli anni settanta
Quello fu un disegno fallito che fallì forse era inevitabile che fallisse personalmente penso pure che sia stato un bene per la verità ma tuttavia lasciato larghe tracce nel rapporto fra politica ed economia in Italia anche perché subito dopo fallì
Quello che doveva essere il grande tentativo di modernizzazione democratica del delle del sistema capitalistico italiano fallì la politica di centrosinistra che così era stata concepita per la verità soltanto da poche delle forze che non erano poi i protagonisti attivi
Devo dire che se questo era il disegno di Ugo la Malfa se questo disegno trovava
Qualche rispondenza in alcuni settori
Minoritari della Democrazia cristiana e in alcuni settori ancora più minoritari del Partito socialista la gran parte delle forze che costituivano il centrosinistra intendevo in tutt'altro modo e lo gestirono in tutt'altro modo
Su questo si sono poi innescati ancora altri fatti c'è stato
Certamente un atteggiamento di compiacenza per lo meno in qualche modo anche di alleanza
Esplicita o perlomeno esplicito talvolta qualche volta occulta da parte del mondo imprenditoriale
Probabilmente determinato dal fatto che di fronte ad un sistema politico in cui c'era un partito comunista che ancora veniva considerato e per molti anni è stato effettivamente un partito antisistema
Poiché ogni volta la scelta elettorale si poneva come scelta di sistema il mondo imprenditoriale ha dato anche sul suo contributo a questo squilibrio se non altro accettando un modo di gestire lo Stato che aveva poco a che fare con i criteri di efficienza funzionalità irrazionalità
E arriva invece molto a che fare con un problema di difesa comunque del sistema in quanto tale
L'analisi storica credo ci interessi qui relativamente comunque do la posso sviluppare più di tanto
Quello che forse invece conviene domandarsi di più più direttamente per entrare più direttamente del tema che oggi devo nel modo in cui il tema si presenta oggi
Quello che fa conviene chiederci e perché oggi questo problema venga ad emergere in modo così palese lo troviamo ogni giorno attraversa la cronaca quotidiana
Di tutte tutti questi mesi
Lo troviamo dalla vicenda dell'Enimont alla vicenda Mondadori dal problema di come riuscire a realizzare finalmente una legislazione antitrust al problema di come realizzare finalmente una serie di norme di normative sulla sulla Borsa e in genere sulla regolazione del capitalismo
A me sembra che emerga adesso
Per due motivi
Perché da una parte ci troviamo alla fine di questi anni ottanta a dovere realizzare il fallimento di quella politica di modernizzazione che doveva essere rappresentata e portata avanti realizzata dalla formula del di pentapartito in qualche modo oggi anzi viene assunto il fallimento di questo disegno di modernizzazione come un dato storico mi sembra persino emblematico che proprio oggi il governo ponga la questione di fiducia contro Uboldo ampio di intendere la riforma degli enti locali e norme per favorire una riforma incisiva degli enti locali
Da una parte dall'altra
Oggi
Ed è l'altro motivo per cui questi problemi emergono stanno
Stando
Stiamo attraversando resta il primo articolo
Questo è il privato per la politica delle gli ho provato a fotografi donata alla a
Però anche il giornalismo alla scoperta del tutto
Allora due motivi da una parte c'è una
Come dire la una constatazione di fatto obiettiva ormai in qualche modo riconosciuto da coloro stessi che ne sono stati i protagonisti in questo caso i colpevoli e cioè c'è il fallimento di una politica di fallimento
Il la rinuncia ad una politica di modernizzazione così come era stata immaginata impostata negli anni iniziali del primo nel primo scorcio di questi anni opera
Dall'altra
C'è il fatto che emerge sempre in modo sempre più vistoso il problema di regolamentare in qualche modo questo impetuoso processo di sviluppo capitalistico che c'è stato nel corso di questi anni
Per questi due motivi viene a galla che cosa viene a galla il modo perverso in cui questa concezione del rapporto fra politica
Economia ha finito per segnare profondamente la vita eterna non ci troviamo in una situazione in cui invece di avere un sistema che garantisce al potere politico il potere economico sufficienti spazi di reciproca autonomia
Ci troviamo in un sistema in cui al contrario la regola di questi rapporti diventa sempre di più la regola degli scambi la regola dei patteggiamenti la regola delle reciproche compromissione
E questo proprio perché
Il sistema non è un sistema che tende a costituire il potere politico come potere che definisce regole e il potere economico come potere che si costituisce si sviluppa in quanto centro d'iniziativa autonoma ma al contrario questa concezione perversa dei rapporti fra potere
Politico del potere economico ha portato alla creazione e alla proliferazione di gruppi di potere che hanno una natura anfibia che sono al tempo stesso gruppi di potere economico e gruppi di potere politico
La cosa
Più preoccupante che emerge in questi anni è proprio la proliferazione di questi gruppi qui si parla continuamente in modo improprio di partiti trasversali i veri partiti trasversali quelli che sono in qualche modo pericolosi rispetto all'ordinato svolgimento della vita civile sono proprio questi partiti che sono al tempo stesso costellazioni di potere economico e di potere politico
La vicenda della Mondadori ancora una volta è esemplare in questo senso a nessuno di noi che non siano i diretti interessati importa molto
Che vi sia allora che l'imprenditore dividi l'azionista di riferimento della Mondadori sia Berlusconi o De Benedetti ci importa molto invece evidentemente che vi siano con gruppi di potere
Politico economico al tempo stesso politico economico che finiscono col togliere spazio al giornalismo in quanto contropotere questa è
Non è soltanto la concezione di Scalfari delle delle del giornalismo io credo che sia la concezione liberale la concezione normale del giornalismo come atti che la stampa come Quarto potere si diceva una volta che è più esatto dire come contropotere che in qualche modo
Controlla in nome della cittadinanza
Informarci diversamente fuori di questo c'è soltanto la concezione del giornalismo come attività da cameriere che ha portato le notizie rilevanti se fa bel tempo se fa brutto tempo così
Ora
Questo è il il noto il cruciale davanti al quale noi ci troviamo il fatto che emergono sempre di più gruppi di natura anfibia che collegano insieme potere politico ipotetico
E questo sta diventando un tema centrale della nostra vita
Nella vita sociale in Italia in questi anni perché ormai ci troviamo di fronte ad una scelta molto precisa che diventa ogni giorno più urgente
E che viene acutizzata in qualche modo il resa più urgente dalla prospettiva dell'unificazione europea
Orsi riusciamo in qualche modo a innescare di nuovo riusciamo finalmente a far partire un processo di modernizzazione democratica
Della vita sociale in Italia oppure ci troveremo sempre di più ad assistere e a subire processi di concentrazione oligarchica in questo senso la democrazia italiana senza correre rischi traumatici di caduta
Nel del fascismo senza neppure io trovo abbastanza ingenue evocare vecchi fantasmi come quello della P due in questo senso però la vita democratica italiana corre veramente il il rischio di vedere formarsi
Una coalizione di regime che toglie il contenuto Anna democrazia stessa
Questo mi sembra che sia il quadro nel quale impostare il nostro discorso senza drammi ma anche senza nessuna reticenza rispetto ai problemi con i quali abbiamo che fra se voi siete d'accordo io organizzerei il nostro dibattito tenendo anche conto delle esigenze di alcuni di loro in questo modo dando prima la parola al senatore Andreatta che purtroppo deve lasciarci piccolo molto presto
Poi chiedendo di intervenire nell'ordine ad Eugenio Scalfari a Giorgio la Malfa
Dopodiché prima di fare un secondo giro tra quelli che abbiamo chiamato qui a dibattere sì nello pubblico ci sono domande naturalmente chiunque voglia può chiedermi di la parola Dio
Senatore Andrea
La io mi scuso per la in civiltà di dover parlare e poi uscire da questo dibattito
Mi rendo conto che e rompere le regole del gioco e mi pare che siamo tutti l'accordo che le regole del gioco dovrebbero essere rispettate per via di amici della presidenza hanno insistito che avessi quest'occasione di dirvi qualche considerazione
Non si tutto mi sembra che questa nostra epoche questi nostri discorsi sono collegati a un momento in cui la grande eresia di questo secolo è stata riassorbita
L'idea cioè che fosse possibile
Fuori della libertà costruire delle istituzioni
Del Novecento tre del congresso socialdemocratico russo da novecentotré che fu fatta l'affermazione che per la rivoluzione si poteva sacrificare le libertà oggi sappiamo che le istituzioni sono fatte di libertà e comuni altro obiettivo genera l'istruzione e morte se viene realizzato
Parlando con l'uomo che studia il modello economico per il presidente per il presidente del Partito comunista ungherese mi sono sentito dire con il suo grande diritto che accennava a me come io fossi un eretico perché caro senatore non c'è altro sistema economico
Per questa generazione per almeno trenta che succederanno
Fuori del capitalismo non esiste nessuna alternativa può darsi che tra mille anni gli uomini possano trovare una diverso meccanismo di organizzazione
A me sembra che effettivamente la caratteristica di un'economia di mercato del capitalismo e quella di poter sopportare una continua lavoro di revisione di spinte di controspinte
Cioè il capitalismo ha in sé la forza di poterlo digerire una domanda di protezione sociale per ceti più deboli o ceti più forti di qui nascono poi le problematiche della utilizzazione degli strumenti della pressione istituzionale
Ma c'è dentro di sé questa forza
E le varie fasi sono fasi in cui le forze riformisti che le forze che usano il potere politico per condizionare il sistema crescono arrivano a un certo punto di intollerabilità nasce la reazione e qui la reazione viene accompagnata da una ripresa dei valori fondamentali della macchina capitalistica
Del resto Hodgson nella valutare nel domandarsi il perché certi sistemi crescono più rapidamente degli altri
E in particolare perché i sistemi che dopo la terza guerra la seconda guerra mondiale
Usciti sconfitti dalla seconda guerra mondiale hanno manifestato la maggiore capacità di crescita la risposta che gli dà e che con la sconfitta militare della Germania e del Giappone dell'Italia si sono distrutti quei sistemi
Quelle organizzazioni corporative quelle associazioni professionali e tendevano a limitarle la libertà
E quindi la spiegazione dei miracoli di questi tre Paesi è collegata alla distruzione del corporativismo che implicherà implicito e che con la caduta dei regimi è stato distrutto perché delegittimato
Poi questo si riforma le corporazioni si riformano interessi si riorganizzano ma direi che c'è questo movimento di sistole e diastole nel nostro sistema
Io credo che oggi ci sono una cosa osservo ancora
In cortese con polemica con il vostro presidente
Che e forse l'epoca di abbandonare quella riferimento a un Paese immaturo un capitalismo immaturo
Abbiamo avuto cinquant'anni di sviluppo capitalistico pieno abbia avuto una lunga preparazione di mezzo secolo io credo a queste categorie un poco marxiste di un capitalismo e di una iscritti una società non sviluppata che si trova di fronte a compiti eccessivi non corrisponde alla realtà è un alibi per tutti noi in fondo nel mille novecentocinquanta e giapponese non avevano un'industria automobilistica
Noi avevamo cinquant'anni di tradizione o quarant'anni di tradizioni di industria automobilistica oggi i giapponesi
Puntano a una qualità di prodotto da industria matura avendo vent'anni di esperienza alle spalle
Che e in qualche misura lontana dagli obiettivi di qualità che non ci possiamo permettere quindi non è che la lunghezza delle generazioni capitalistiche
Possa essere in qualche modo la spiegazione di taluni problemi che toccano la nostra organizzazione delle professioni la nostra organizzazione scientifica la nostra organizzazione di preparazione degli uomini la nostra organizzazione delle imprese
A me pare che esistono problemi di
Intervento
Naturalmente non si tratta degli interventi con l'accetta che laddove si tratta di costruire le libertà come nell'Europa orientale sono facili da decidere i nostri sono problemi di bisturi sono problemi che richiedono quelle attenzioni
Al funzionamento delle di meccanismi istituzionali al rapporto ai valori
Un intervento deve in qualche modo giustificarsi con un'idea di patto sociale alla Russo con un'idea dei diritti da prendere sul serio e richiede una estrema attenzione in questo gioco di meccanismi
Certamente esiste nel nostro Paese una tendenza a favorire i gruppi stabiliti rispetto ai gruppi nuovi lo vedete ad esempio dei ritardi con cui il Parlamento legifera in materia di assalti Little coniugare all'impresa
Gli ho calcolato era un calcolo che potete fare facilmente che nella operazione Fondiaria sono stati tolti dalle tasche dei minori azionisti tre o quattrocento miliardi per la assenza di una legge sui takeover
E certe riluttanza e certe esitazioni certe assenze del nostro estetici membri in questa materia
Beh notano
Che
Si preferisce scegliere soluzioni che lasciano ai gruppi di controllo maggiore libertà d'azione
Io credo che il problema della concentrazione nella borsa delle operazioni di negoziazione in titoli sia essenziale se vogliamo applicare poi una legislazione sui takeover se non vogliamo che attraverso le banche non abbiamo neppure conoscenza delle operazioni che portano alla formazione di un pacchetto in maniera nascosta
E se vogliamo regolare insider trading fetale o meno il sessanta per cento delle transazioni non viene neppure registrato e chiediamo gli interessi del sistema bancario che con l'uno uno con altri interessi regolamentato ori per impedire questa concentrazione evidente che diventa difficile costruire le istituzioni di un capitalismo finanziario maturo
Però posso sbagliarmi quindi si richiede un'estrema attenzione ai meccanismi ma mi pare che un Paese che fornisce il trenta per cento del neo del risparmio della del sistema europeo producendo il tredici quattordici per cento del reddito deve est essere estremamente attento alla costruzione di questi meccanici
In modo da da costruire una industria della intermediazione finanziaria non lasciare che il capitale sia ricordo negoziato attraverso le istituzioni finanziarie al Tour
Ancora
è necessario che ci sia una risposta a quella domanda di controllo del potere mi pare che Andreotti in una polemica con lei Presidente avesse fatto questa
Questa contrasto try potere che provano sanzioni nella mercato elettorale ahimè assai imperfetto
E altri poteri secondo me è una capitalismo maturo sta molto attento hanno la
Delegittimare il proprio potere con una sopra estensioni di questo potere
Rocco che c'è che ragione c'è anche il vostro giornale con della Confindustria non sia quotato in Borsa
E che voi teniate il trenta quaranta per cento che questo sia diffuso nel mercato è un giornale che ha un mensa di circa venti miliardi e quindi può valere duecento duecentocinquanta miliardi perché non collocarlo in Borsa
Perché i maggiori gruppi italiani che producono automobili o prodotti chimici otto e divisione debbano aderire la proprietà dei giornali
Un bar capitalismo illuminato
Credo capirebbe che ci sono delle del un self restraint
E che nonostante che alcuni di questi personaggi possano alla maggior parte di noi dare ampie garanzie
Nulla
Più forte della costruzione di una impresa che deve vivere sul mercato e che non è un sottoprodotto di un attività di gruppo estremamente importante che l'impresa
Rispondendo degli azionisti debba isolare la propria finanza e debba essere immotivata dal far profitti nel mercato della informazione non nel vendere influenza su un altro mercato favori di altre attività e quindi c'è un riformismo che in qualche modo tocca certo le leggi dello Stato in ultima istanza ma una società che ha bisogno delle leggi dello Stato per quelle forme che altrove si costruiscono in una intelligente autolimitazione dei poteri è una società in cui manca qualcosa
In cui
Non c'è e Colella capacità riguardare a lungo termine alla propria immagine alla propria corporeità immagina la propria allo sviluppo della impresa del sistema per cui alcuni poteri
Sì non si invadono
Così come nessuno capitalista tedesco verrebbe in mente di fare una OPA e tecnicamente non sarebbe difficile da farsi sulla docce bagni
Molto difficile conquistare un'impresa tedesca ma le grandi banche tedesche com'capitali relativamente modesti potrebbero essere segnalati ma nessuno pensa di Scamarcio perché c'è un gioco di potere indipendenti che sono riconosciuti come tali
Certo ci sono altri problemi che toccano i pubblici poteri
Pensiamo al caso di una industria che balcanizzato in Italia che quella delle costruzioni
Un illuso che subirà la concorrenza violenta dei grandi gruppi proprio perché la connessione tra affari e istituzioni ha non ha permesso lo sviluppo di questa industria eppure quando io ho cercato di mettere mano applicando la norma europea sugli appalti che l'ha offerta minima
Fino a prova contraria si considera accettata gli hackers dimostrare che quell'offerta minima Possa ai minimi prezzi posso vedere essere pericolosa ma venga accettata fino a prova contraria approvato le vostre associazioni contrarie e sempre su quella base di un capitalismo debole mi hanno chiesto qualche anno di tempo per potersi aggiustare per fortuna la sentenza della Corte
Di giustizia europea è intervenuta imponendo cinque di applicare subito il criterio che gli appalti sul palmo legare si fanno qua al prezzo minimo
Così come è necessario che
I piani regolatori siano costruiti nome la segretezza amava la segretezza all'amministrazione quando entra in rapporto con gli interessi
Non è una segretezza in cui tutti sono uguali della mia città le cooperative e i le imprese collegate le cooperative sono più uguali delle altre perché hanno conoscenza di ciò che accade nella segretezza io consigliere comunale non lo so ma loro sanno dove certi colori vengono spesi
Nella Germania federale da quindici anni si è deciso che il Piano regolatore avvenga senza nessuna segretezza del procedimento interno
è chiaro anche che l'abuso degli appalti concorso legato alla vecchia legge anti razziale che esclude le società di ingegneria escludendo le società di ingegneria diventa difficile fu a vivere delle
Delle progetti che siano tecnicamente corretti quindi si passò l'appalto concorso appalto concorso permette qualunque soluzione
Ci sono troppi parametri va a pesare e i pesi sono soggetti ed e i pesi si possono costruire in maniera da favorire qualunque concorrente
Ho citato alcuni casi alcuni casi che non sono quelli a cui faceva riferimento Petracca
Perché credo che egli questo bisturi che è necessario l'impiego se vogliamo costruire una società
Legittima accetta una società che
Abbia anche quella
Comunque consolidamento interno che le permetta di competere
Certo bisogna evitare di immaginare ciò che in questi tempi è molto Duso parlare di sistema Italia
Io credo che questo neo
Protezionismo le politiche industriali
Il rinvio della mercato unico perché giapponesi sono troppo forti e allora magari d'Italia in qualche settore ha bisogno ancora di qualche
Difesa quantitativa
Ecco tutto questo credo che l'esperienza francese ci dimostra che tranne per due o tre impresa di politiche industriali sono state nefasto
In fondo la grande forza dell'industria italiana e di non aprire ha avuto Grandi aiuti dalla amministrazione o chiedergli avuti sempre nei tempi sbagliati in ritardo e quindi di essersi costruita in fondo che una visione molto internazionale
Io credo che ci sia un pericolo in questo neo protezionismo che al di sotto del concetto di sistema nazionale in qualche modo e rifluisce To nella pubblicistica nella politica
Ma naturalmente io non sfuggo dai problemi che toccano il sistema politico
E certo che sta emergendo una visione meno col cossighiana
La proprietà pubblica Enia
E della anonima partiti e me la gestisco come voglio
In qualche modo giustificata dal fatto che si vogliono creare dei contrappesi ecco la ragione di togliere le giustificazioni alla idea di Poteri troppo estesi
Ma anche dalla assoluta incomprensione
In fondo degli anni Cinquanta questa stessa idea era l'idea della public Corporation cioè l'idea che si potesse creare un capitalismo manageriale nel settore della pubblica amministrazione ma tenendo fuori
Ministri e partiti
Oggi invece è un braccio stretto
C'è indubbiamente negli ultimi anni in questa intesa che si alimenta anche di nomine di transazioni sulle nomine
C'è indubbiamente una idea che l'opposto di quella che si aveva negli anni Cinquanta cioè della creazione di un'area senza padroni cioè di un'area di in capitalismo manageriale albergo e Mills
Oggi no oggi anzi diventa per il dirigente più pesante essere nelle partecipazioni statali con un padrone più esigente di quel che non sia chi investe e
E mette in gioco i suoi privati capitali di qui io vi il rientrare dei fondi di dotazione che sembravano progressivamente esaurirsi rientrano in misura massiccia
Di qui la resistenza alle privatizzazioni come strumento per il finanziamento della del deficit pubblico
Di qui una serie di misure neo protezionistiche che vengono presenta
Così come non posso
Escludere dai capitoli la necessità che
La responsabilità della politica sia assicurata da un mercato elettorale che funzioni
Un mercato elettorale che non garantisca soltanto un tasso di consenso elevato volevamo del quarantotto un problema di consenso ma nostro Società lo abbiamo risolto ma abbiamo tolto la durata e la leadership dell'esecutivo per in nel nostro tra i colossi abbiamo troppo diciamo pagato per aprire consenso
A me sembra
Che
La gamma dei problemi sia ampia vorrei solo finire su un punto
Proprio perché il fattore
Di forza competitiva del nostro Paese e l'ampia capacità di accumulo di risparmio
Noi manchiamo
Di una politica che valorizzi
Questo fatto
La Francia ha scelto di fare della forza finanziaria del franco per la costruzione di Parigi come mercato finanziario importante
Uno scoppio attivo che è stato seguito dai governi socialisti dai governi conservatori noi ci lamentiamo troppo spesso che il cambio della lira non cambi ad ogni stagione
Io credo che cercare di assicurare le istituzioni per questa società di risparmiatori quindi un cambio stabile
Un cambio che obblighi sindacati e impresa è a subisce il condizionamento di un metro monetario e non varia con le altre quantità ma che una invariante
E costruire tutte le istituzioni di una capitalismo finanziario maturo e permetta nonna alle ai quattro gruppi che rappresentano l'ottanta per cento dalla Borsa italiana ma una larga diffuso
Diffusione di proprietà industriale
L'Italia ha bisogno di dieci milioni di azionisti ha bisogno sul piano della Play Sin.pa award delle istituzioni finanziarie non ha bisogno anche sul piano del consenso
E invece di essere trovato nei sistemi proporzionalisti ci deve essere trovato nella creazione di
Un vasta proporzioni di famiglie interessati allo sviluppo della società industriale Italia
Ecco io però devo dire che è difficile trovare delle soluzioni
Uniche immaginare che tagliando una testa i problemi si risolvono non credo a questi giacobini
Credo a un'attenzione estrema da orologiaio da orologiaio dal riformismo per far funzionare le nostre istituzioni almeno
Grazie
Accetta questa è una regola essenziale della democrazia meglio contare le teste che tagliarne però è anche un problema come contarle mi pare che questa sia diventando sempre più un modo di vita adesso chiederei di intervenire Eugenio Scalfari
La materia di questa
Conversazione di questo seminario
Molto vasta quindi non è semplicissimo almeno per me
Di
Identificare alcuni punti di approccio sto bene
Il nostro moderatore abbia indicato un una cornice
E prima ancora il presidente
Abbia ricorda
E quindi direi una posizione politica dell'associazione che qui ci ospita oggi
Se mi consentite molto brevemente io vorrei dire qualche cosa
Su questo punto prima di entrare qui il problema cioè
La l'associazione con l'Unione non so bene come si chiama esattamente ma insomma i giovani industriali ecco
Voto cresciuti qui certo
Gruppo
Ricordavo prima
Ad Amato quando aspettavamo tra che
Io ho seguito di
Non so come fare
Io ho seguito l'attività dei giovani industriali che ci son sempre stati ovviamente anche gli industriali sono giovani in una certa fase della vita l'ho seguita per circa quarant'anni perché essendo insieme ad altri amici
Partecipando ad un gruppo che si potrebbe
Definire liberale di sinistra poi attraverso varie materializzazione nel tempo ma sempre questa era la matrice
Uno dei delle ipotesi
Direi anzi la condizione necessaria perché un liberalismo di sinistra oggi si direbbe riformismo forse più più sommariamente potesse avere peso nella società italiana era che ci fosse un'ala Marciante
Del capitalismo
Ho direi meglio dell'imprenditorialità
Che fosse associata
E più che associata che fosse il protagonista di questa visione del bene comune
Quindi i giovani industriali giovani imprenditori o gli imprenditori progressisti gli imprenditori liberal s'quale che fosse la loro età
Sono sempre stati un punto di riferimento e comunque di attenzione per le persone
Della mia matrice culturale e politica fin troppo ovvio
Fare del nuovo il nome di Ugo la Malfa
Che punti in quelli anni tuttora rimane per molti di noi un punto di riferimento costa
Purtroppo e non lo dico per scoraggiare prima come testimonianza di esperienza
Purtroppo questi questa ipotesi
Che è sempre stata latente che ha dato fermenti che ha dato iniziative che ha visto
Emergere personalità
Non si è mai tradotta
In una leadership
Della Confederazione dell'industria
E sono passati da esso non voglio dire moltissimo ma insomma trenta buoni anni forse anche più
Allora bisogna io credo che voi dobbiate oltre che fare questi utili seminati tra di voi porvi il problema del perché
Perché questa ipotesi non trova allenatrice rimane sempre
In uno stato prenatale
Per quale ragione
Probabilmente
Qui vengo al tema
Probabilmente perché
Il sistema e configurato in modo da non consentire
Il sistema
Anchilosato sistema non vuole parti nuovi
Vuole mantenere con qualche operazione cosmetica
Con qualche imbellettare tra su molti molto rugosi vuole mantenere i soggetti e sistemi
Questo
Il vero male di cui soffre questo Paese
Il quale non ci consoliamo poi sempre dicendo che è una società molto vitale la società civile e molto vitale questo è verissimo la società civile molto vitale
No alcuni anni fa io ebbi la l'occasione di intervistare il cancello allora cancelliere Schmidt
Il quale mi disse
Prima mi parlò dei temi su cui io lo interrogavo che erano temi inerenti alla politica tedesca naturalmente poi dopo io
Gli chiesi come fanno tutti i giornalisti quando vanno fuori cosa pensava dell'Italia domanda un po'sciocca probabilmente ma insomma gliela feci
E lo è mi disse dice voi avete una società che è molto più vitale della nostra di quella francese non è parliamo molto di più
E perché e perché voi non avente lo Stato non avete il senso dello Stato e quindi avete uno stato
Molto sui generis
E questo da un lato è una lacuna grave per voi ma dall'altra è una straordinaria fortuna perché lascia lascia libero
Lascia libera l'espressione delle energie diciamo così di base della società
E quindi questa è la vostra ricchezza io da un lato penso che lo anche voi dovreste certo
Migliorare l'efficienza della pubblica amministrazione eccetera eccetera ma dall'altro non so nemmeno se augurare un velo perché questa è la vostra ricchezza il registrare questa opinione rispettabile
E certamente è abbastanza così
Ma questo non si può non aver prodotto alcuni perfetti
E il primo degli affetti è che la società la cosiddetta quello che noi stesse finzione definiamo la società civile
Col passare degli anni e dei decenni si è fortemente imbarbarito attende diventata assai meno civile di quanto la definizione non dica
Ed è diventata assai meno civile come come in barba Richet un giardino o un orto in cui il giardiniere o l'ortolano non passa sistematicamente dice soia di
Trattorino di strumenti
Zappetta acqua sementi tutto quello che la manutenzione
Perché c'è un punto sul quale forse in teoria tutti sono d'accordo ma poi nella pratica pochi mettono mano
Il capitalismo meglio ancora il mercato l'economia di mercato
è una costruzione assolutamente artificiale non è una costruzione naturale
è una costruzione totalmente artificiale
La quale però essere mantenuta va continuamente
Coltivata
Se non viene coltivata
è un modo leggermente diverso per parlare delle regole
Inselvatichiti esce non è più è un giardino nel nostro un'altra faccenda
Sono cespugli io alberi oste piglio ortiche abbandonate al capriccio del vento alla diffusione del Pollini
E all'arrivo di animali che raspa no sull'embrione
Quindi
Quello di cui noi manchiamo è questo allora noi vediamo che credo fatto unico nelle economie occidentali sviluppate
Noi somiglia molto molto al far West
Dove vince il pistolero che fa più velocemente mette più velocemente mano alla pistola retti da un dollaro per aria e lo colpisce
Oppure da un pugno prima che l'altro
Ecco abbiamo visto tutti continuamente firme di questo genere
E questo è la realtà del mercato in Italia
La libera concorrenza è una questione molto punto anch'esse estremamente artificiale
Diversamente non c'è concorrenza
La tendenza naturale dei sistemi economici
Liberi non è persona concorrenza concorrenza e un sistema estremamente regolato con interventi di arbitraggio Conti
E quindi con un'autorità politica ed una pubblica amministrazione che pressioni danno
A questi interventi
Questi interventi non hanno nulla a che vedere con l'entrata in campo
Diretta della classe politica e della pubblica amministrazione nel campo di gioco
Quello che veniva lamentato o per lo meno indicato ma direi lamentato dal nostro moderatore all'inizio
Cioè il formarsi di gruppi
E politico economici economico politici ma io direi di gruppi affaristici perché di questo sistema
E avere scambiato il potere politico che il potere dell'arbitro
E prima ancora che dell'arbitro il potere di chi stabilisce a che gioco si sta giocando e poi una volta stabilito a che gioco con le regole di quel gioco il potere dell'arbitro che fischia
I rigori e fischia il gol e fischia i tempi della partita aver scambiato questi poteri
Con il fatto che improvvisamente il l'arbitro entra in campo e calcia la palla
Insieme agli altri giocatori ma e alleandosi di volta in volta l'uno all'altro e avendo a disposizione non una porta ma due a sua scelta
E perfino il il medesimo
Soggetto poi può cambiare le regole mentre è in corso la partita può decidere che da un certo momento in poi
Si possa toccare la palla con le mani anziché soltanto coi piedi o viceversa secondo il tipo di gioco che si fa questo è il
E questo punto perché attiene
Perché noi abbiamo un sistema di questo
Qui è molto difficile fare una diagnosi
Prima si parlava Andreatta
Ha affrontato per esempio come a titolo di esempio il problema degli appalti
Beh il problema degli appalti voi sapete bene è un problema
Che addirittura spesso per fortuna non sempre e non in tutti i casi
Ma spesso trasmigrate
Lei poteri criminali
Qui allora si dovrebbe aggiungere politica economia e poteri criminali perché anche quelli partecipa
E ricordava Andreatta che con molto sforzo per d'aver capito con l'aiuto della corte di giustizia dell'Aia ha ottenuto abbiamo ottenuto che il l'appalto al prezzo minimo vinca come
Certamente sulla carta è un buon successo
Che cosa accade nella pratica
Che la pratica accade che che essendo il gioco ampiamente truccato
L'impresa vincente o i gruppi consorziati
Vincenti
Sanno esattamente qual è il prezzo minimo lo sanno prima
Offrono per l'appunto il prezzo minimo
Quasi sempre un prezzo non remunerati
E dopodiché allungano a dismisura i tempi di realizzazione dell'opera
E lavorano sulla revisione del prezzo del corso
Questo è una pratica corretta
Direi che questo è il sistema degli appalti in Italia cioè bisognerebbe stabilire anche i tempi di consegna rigidi questo non viene mai stabilito per lo meno
Ci sono vastissime aree del paese
Dove questo non viene stabilito vastissime aree ma essi
Che di solito coincidono con quelle aree dove la amministrazione condivisa tra
Quella pubblica e quella dei poteri criminali
Vedete che da un certo punto di vista questo tempo che viene
Impiegato per a rallentare la costruzione delle opere e consentire la revisione del prezzo
Viene applicato in tutt'altra materia
Ma con risultati in qualche modo analoghi
Alla
Discussione ed approvazione di strumenti legislativi per disciplinare
Il mercato
Cioè si dice ma non possiamo intervenire mentre le situazioni si evolvono quindi dobbiamo aspettare che si siano evolute dopo faremo gli strumenti legislativi
Si allungano i tempi
E questo favorisce e anzi instaura un regime di far west
Perché le regole non vengono fatte
Che si aspetta farle per vedere quale dei pistoleri in campo è stato il più veloce
Ma siccome questo non è un un problema che si risolve mai in un modo definitivo
Perché pistole
Ne muore uno poi ne spunta un altro e quindi
Il sistema non
Non crea legislazione la pubblica amministrazione si astiene da ogni intervento
Questo crea ulteriori guai perché affida oggettivamente alla magistratura un ruolo di supplenza per cui la magistratura
Fare cose che istituzionalmente
Non sarebbe tenuta a fare
Noi abbiamo visto in queste ultime settimane mi riferisco ad un episodio che in qualche modo mi riguarda personalmente del quale quindi non ho nessuna voglia di parlare ma lo dico incidentalmente perché che entra nel problema
Noi abbiamo visto che la magistratura è stata usata dalle varie parti in contesa
In supplenza
Ma non solo è stata usata la magistratura Insubria ma è stata usata
La legislazione cautelativa e cioè i cosiddetti provvedimenti di urgenza
Della magistratura perde le fattispecie che sono assolutamente inappropriate all'uso dei provvedimenti
Questi argomenti questi temi dovrebbero preoccupare molto
Perché
In casi in cui si affrontino forse finanziarie forze imprenditoriali
Per la conquista la scalata comunque
L'assalto a determinate imprese in assenza di regole Andreatta lo ricorda
Beh la magistratura è chiamata a intervenire ed è chiamato a intervenire sulla base di quell'articolo che si chiama settecento del Codice di procedura
Il quale serve di solito lire che venga asportato un bene
Un oggetto venga conservato venga custodito
E qui noi abbiamo visto che l'articolo settecento è stato esteso addirittura alla nomina di custodi giudiziari di cui si discute e la magistratura decide se come quando questi debbano poter votare
O non possono votare e quindi
Determinano
La vittoria o la sconfitta di una delle squadre in campo asseconda che
Il magistrato in questione decida
Questo naturalmente non vi sfuggirà determina il
Voglio dire nemmeno il sospetto ma l'ipotesi che anche il magistrato in quel caso di venti giocatori
Della parte
Allora c'è un in quell'ora l'imbarbarimento raggiunge il massimo perché poi naturalmente tutto questo avviene riverniciato con colori di bandiera
Sembra
Quella quelle battute shakespeariane quando quando re Enrico campo di Azincourt incontra
Incontra Capitani e domanda sotto quale re servite messe nere
E quello gli dice sotto i neri perché non aveva riconosciuto ma poteva dire anche sotto il delfino di Francia
Questa è la polemica che io ricordo inaugurò
Un paio d'anni fa al dottor Romiti quando affrontò il problema
Dell'etica e degli affari
E che si preoccupa giustamente dottor Romiti e dire
L'imprenditore non dovrebbe aver bandiera di questo tipo
Per De Torre l'imprenditore poi come cittadino fa le sue scelte vota in un certo modo svolge attività politica si crede ma
L'imprenditore di Area è una contraddizione interni
Che vuol dire imprenditore diario
Io condivido pienamente questa
L'impostazione del dottor Romiti e vorrei dire qualche cosa di più
Perché si parla impropriamente che ci sono partiti
C'è un giornale partito un gruppo editoriale partito
Allora vorrei essere molto Franco e non non settario
La FIAT Tempra
La FIAT è un partito
In un Paese dove i partiti a causa di una serie di ragioni
Parlo di quelli poi maggiore
Hanno in qualche modo smarrito quella che è la funzione originaria di cui sono diventati depositari soltanto partiti di più piccole dimensioni qui ne abbiamo uno
Più eminenti rappresentanti
Gli altri sono diventati dei partiti sui generis
Che hanno
Dei partiti polifunzionali
Poi funzionale
Che hanno una struttura di partito che è il nucleo diciamo in cui raccolgono il consenso hanno
Delle banche
Hanno degli imprenditori di Area
Hanno un sistema un sistema
In questo sistema
Molti imprenditori necessariamente entrano perché dico che c'è anche un partito FIAT perché la FIAT è uno dei pochi potere in Italia forse l'unico economico
Il quale così forte
Che non ha bisogno
Di arruolarsi
Se si domanda alla FIAT se in una notte più o meno di Lubiana si domandasse alla FIAT sotto quale re messe nere
La risposta è chiaro
Sotto la firma
Ma per ottenere questo
Ha bisogno di diventare anch'essa
Una struttura sistema polifunzionale
Quindi non non gli è sufficiente oggettivamente comparsi di automobili
Ma deve avere anche essa giornali per avere anch'essa ma anche anch'essa assicurazione e forse di avere anch'essa
Uomini politici
Perché è un sistema
E meno male che c'è pure il partito firma
Perché almeno c'è che potere
Moltiplica diciamo rende un pochino più plurimo ma
Questo che cosa vuol dire che
Questo non favorisce
La vostra crescita
Perché quando ci sono alcuni soggetti in compresenza ognuno dei quali fa sistema
Ebbe
Le variazioni l'entrata all'ingresso laterale e di altri soggetti in campo
Non viene favorito gli accessi al mercato sono chiusi
Chiusi le fortune chiusi non so ma sono diciamo asfittici sono difficili se no non si capirebbe come mai tra le prime
Tre quattro posizioni
Produttive
Borsistiche finanziarie reddituali
E tutto il resto c'è un un gradone
Così enorme differenza c'è un vuoto o c'è un altro gruppetto un po'più consistente a livelli molto sottostanti o c'è un altro baratro
Di caduta e poi c'è la miliardi
Dei soggetti
L'America del dei soggetti
Che come tutti i soggetti in difficoltà e in crescita
Sono il punto al tempo stesso più
Numericamente più forte nel senso del numero
E più conservatore
Per la stessa ragione per cui
Nella New York degli anni settanta o sessanta forse ancora adesso adesso forse un po'meno
La comunità italiana era la più ferocemente
Razzista contro il portoricano
Mentre la comunità anglosassone
Semmai al portoricano gli dava una mano
Perché
L'attenzione non hanno non andava bene
Quindi questa miriade di piccoli che insiste che è una ricchezza
E tuttavia nella sua e senza ma non per per cattiveria delle persone non problemi di cattiveria delle persone non esistono mai
Ma per condizione oggettiva è la più conservatrice
Quella più pronta
Ad avventure
Non democratiche o a democrat non è civilmente spendibili sul piano dell'impegno
Questo è un pericolo
Questo è uno dei motivi se voi riflettete bene del perché la latente
Anima progressista e liberal
Dell'imprenditoria in Italia
Rimane la
Perché
A una cuspide che non ha interesse a favorire l'accesso sul mercato
Se non dei suoi subfornitori
E
A una platea
La quale in condizioni di polverizzazione quindi di
Che si trova e la più a contatto poi con i problemi del costo del lavoro del costo del danaro e quindi inevitabilmente tende ad una via di fuga che è una via conservativa e no
Adesso chiudere questa
Diagnosi che come vedete non è molto ottimistica
Vorrei dire pochissime parole sul problema delle concentrazioni e del dei regolamenti antitrust
Le concentrazioni
Secondo me sono un fenomeno che con apposite regole andrebbe favorito
Non avversari favorito appunto con determinati strumenti che sono poi quelli fiscali
E e tuttavia poiché delimitato sorvegliato affinché non sia di ostacolo alla concorrenza e non manipoli il prezzo a danno del consumatore
Ma noi siamo arrivati proprio per lo scarsissimo numero dei soggetti in campo dei soggetti che contano Inca
Ma siamo arrivati ad una situazione nella quale non c'è molto bisogno
Per i gruppi maggiori ed i soggetti maggiori
Politici ed affaristi Cinzia non c'è molto bisogno
Di fare delle concentrati
De parlo di concentrazione dal punto di vista strutturale sistematico istituzionale
Basta scambiarsi degli anelli di fidanzamento
E regolare
I problemi tra fidanzati intorno a un paio di tavoli
Quindi la concentrazione in quanto tale non emerge non si vede non c'è
Ci sono di nuovo dei portatori di bandiera
Il uno dei mestieri più lucrosi negli ultimi tempi diventato quello
Di
Delle famiglie proprietarie le quali hanno cessato di essere proprietarie e affittano il nome
è una sorta di franchising senza senza però la materia del franchising
Voi sapete che il franchising si vende si fanno degli ottimi affari nostri stilisti quasi tutti hanno fatto degli ottimi affari i nostri albergatori poi ci sono
Le famiglie proprietario ex proprietarie che non vendono il franchising che di cui di solito non dispongono ma vendono il nome
E quindi non c'è bisogno di far la concentrazione
Si acquista
Il nome
Ci si copre col nome con
Adesso però pare che anche questo sia diventato desueto perché secondo le notizie che ci sono arrivate poco fa si fatica meno
Della copertura delle famiglie c'è bisogno
Allora evidentemente ci sono delle coperture che stanno a monte evidentemente allora questi che espongono il nome
In ditta
Non hanno bisogno di coperture perché sono allora volta probabilmente dei competitori
Quindi vedete come il rapporto che difficilissimo da
L'individuo
Che cosa si può fare
Noi continuiamo a dire le regole il giardinaggio
Il buon Ortolano
Andreatta prima ha detto l'orologiaio
Questo se questo processo
Io preferirei la metafora dell'ortolano del giardiniere quella dell'orologiaio perché l'orologiaio
Deve mettere calibrare le rotelline dentate affinché l'ora sia esatta viceversa il giardiniere l'ortolano deve seminare innaffiare sa appare e usare anche la roncola per tagliare quindi preferirei
Questa immagine perché mi pare difficile regolare le ortiche le ortiche bisogna estirpare sulle
Grazie
Allora sentiamo subito onorevole la Malfa
Come se
Ma io naturalmente
Io non arriva non userò le metafore nelle quali nel quale è stato molto bravo sia
Amico Andreatta signor Eugenio Scalfari ma le hanno affrontato
Problemi molto vasti prima di cantare nel merito di alcune questioni specifiche io per rispondere alle ai temi di questa tavola rotonda così come sono stati imposti dal presidente poi dal Petrarca
Vorrei cercare di andare
Nel concreto della situazione italiana indicando quello che a me paiono
I problemi aperti in questo momento in questo vasto campo dei rapporti tra politica economia e delle cose da fare
Non c'è dubbio come ha detto mi pare lo stesso D'Amato poi ripetuto Andreatta e che non abbiamo assistito nel corso di questo ultimo anno con la crisi dei Paesi dell'Est abbiamo assistito quello che possiamo chiamare il il trionfo per così dire storico del capitalismo questa concitazione che faceva Andreatta della lezione
Egli ha ricevuto dall'economista ungherese il quale gli ha spiegato il perché il capitalismo deve durare per almeno venti generazioni va certamente qualcosa
E quello che è successo nel corso di questo nel corso di questo ultimo anno come
Completamento di un grande fenomeno che dura da più tempo cioè la crisi definitiva del sistema alternativo al sistema di mercato del capitalismo
E e quindi noi oggi siamo di fronte in tutti i Paesi dell'Occidente possiamo avere una certa soddisfazione chi di noi dal punto di vista economico dal punto di vista politico sempre difeso
L'economia di mercato come condizione necessaria per la demografia politiche e per il progresso economico si trova oggi nella condizione di potere dire
Che l'esperienza storica le decisioni di molti Paesi del mondo confermano che quella impostazione politica giusto
Naturalmente questo vuol dire che sarebbe molto pericoloso se ce lo dimenticassimo questo non vuol dire
Che il sistema capitalistico il sistema di mercato possa essere lasciato a se stesso nell'affrontare i problemi
Di una società democratica
In questo ha fatto bene a monte a dire molte volte Norberto Bobbio scriveva molte volte Norberto Bobbio che il problema di una società democratica
è rimane sempre quello del i suoi aspetti di giustizia sociale
Cioè che una cosa alla quale la politica si deve dedicare assicurare il benessere della gente
Io penso che questo sia uno dei primi compiti della politica sia di creare condizioni sulla gente posso vivere bene
In condizioni di libertà ma anche creare condizioni di giustizia sociale dei Paesi cioè che la libertà dell'accesso al alle possibilità di sviluppo al mercato del lavoro all'istruzione siano largamente diffuse
Nel sistema e che il sistema abbia in sé la possibilità di un ricambio delle sue classi dirigenti una circolazione
Degli uomini e delle persone al vertice economico e politico di questa società in maniera che queste diventino società in cui tutti quelli che nascono abbiano possibilità di vivere
Con le stesse opportunità di tutti gli altri questore un compito attento dei sistemi democratici
Che il sistema di mercato può realizzare meglio in quanto sistema capace di realizzare risultati economici che altri sistemi non hanno realizzato ma che rimane il compito della politica e che lo può essere dimenticato
E ed è su questo problema
Di quello che possiamo chiamare il completamento del sistema di democrazia economica in un sistema più giusto più funzionante
Che noi oggi in Italia dobbiamo affrontare dei problemi
Perché quello che si è creato in Italia
Io non è vero quello che diceva Andreatta citando Olson
Che il grande successo economico dei Paesi non questa osservazione di un sono mi pare esatto che il grande successo dei paesi sconfitti nella guerra Italia Germania e Giappone del fatto che la guerra aveva distrutto il corporativismo
Perché per esempio la Germania
è un grande Paese avanzato nei suoi anni molto più dell'Italia che compaesano e troncato e quindi non si può dire che la Germania o Giappone abbiano cominciato il logo sviluppo dopo dopo la caduta dei regimi autoritari quindi non è un osservazione esatta quella dei quella che che citava Andreatta è quello che quello che io dico è che nel corso di questi trent'anni
Il sistema italiano ha conservato in qualche caso ha potenziato alcuni aspetti negativi che esso ereditava dal fascismo e dal per fascismo è che mentre la grande integrazione internazionale la scelta di aderire al sistema internazionale che è il frutto di decisioni politiche importanti dei primi anni del dopoguerra
Allibrato delle grandi energie vitali della società italiana che ci sono soprattutto nel mondo
Imprenditoriale
Solo che stati nel sistema politico nel sistema sociale delle incrostazioni che non solo si sono mantenute nel corso degli anni ma che in una certa misura si sono andate rafforzando cioè lo spirito comprovati mistico
Che nella società italiana esisteva prima del fascismo
Ha vissuto nel fascismo si è mantenuto si è ricreato e in un certo senso si sente nella società italiana nonostante lo straordinario sviluppo economico di questi trent'anni
Questo è uno dei punti politici fondamentale abbiamo discusso tante volte
Nel corso di questi anni perché io sostengo la tesi che successo dell'Italia economico la sua trasformazione avviene nonostante la politica
Mentre i miei colleghi
Esponenti di partiti normalmente ritengono di essere essi gli autori del successo economica della trasformazione del Paese
Io credo che l'Italia abbia con alcune decisioni queste sì politiche di collocazione internazionale abbiamo otto
Un isolamento che nella quale si erano rinchiuse le forze vitali del Paese
E che attraverso questa cultura che è l'adesione all'Europa occidentale al mercato europeo essa abbia sprigionato delle forze le quali sono stati sufficientemente forti
Da compensare il peso ed il costo del permanere degli elementi di arretratezza di corporativismo che la sua e di dualismo che la società italiana si porta appresso continuata Ségolène ma certamente dall'epoca del fascismo
Qualche giorno fa per spiegare cosa intendo dire io sono rimasto esterrefatto quando ho letto qualche come avete detto voi su Repubblica su qualche altro giornale di due italiane
Funzionari italiani che lavorando alla alla Banca mondiale
O al fondo monetario hanno detto che l'Italia costituisce un modello a cui dovrebbero fare riferimento dei paesi dell'Europa dell'Est di nuova liberazione
E quei dodici aveva un tocco di a di allegria e di quando all'indomani indipendentemente io ho letto che la Romania volendo fare una televisione libera aveva chiesto la collaborazione della RAI io ho trovato aveva un segnale straordinario di queste allora una cosa che secondo me un equivoco che va liberato l'Italia non è un modello e non può essere un modello di quella trasformazione che i paesi dell'Europa dell'Est auspicano che è interesse di tutti che sia Terme l'Italia non ha sviluppato un sistema armonico di intervento dello Stato nell'economia spontanea del sistema produttivo tale da dare risultati che essi diciamo così si presentino essi giustifichino come modello di riferimento io ho sentito dire per dieci anni da quindici anni
Per l'Italia poteva esportare il modello io lì non ci ho mai creduto neanche quando l'IRI era gestita meglio di come è stata gestita ed è e dei risultati che ha avuto negli ultimi venti anni l'Italia non ha saputo costruire non è costruito nel corso di questi trent'anni un modello di economia mista
Il cui frutto è la trasformazione straordinario positiva che il nostro Paese ha avuto la mia opinione molto diverso
L'Italia il l'andamento dell'Italia e la somma algebrica
Di un'economia che ha vitalità di tipo chiamiamolo così sud del Sud-Est asiatico parlando al o dell'imprenditore capisco il significato di questa espressione produttività adattabilità e flessibilità tipica delle economie più vitali dei Paesi del Pacifico
è un sistema pubblico che ha le caratteristiche di pesantezza del sistema polacco
Siccome la vitalità messa in evidenza in questi quarant'anni è molto forte il costo del sistema polacco non è tale da far sì che il risultato algebrico sia negativo per cui il nostro reddito
Cresce del due e mezzo del tre per cento ma la nostra bilancia commerciale nei settori a tecnologia avanzata la chimica l'elettronica all'informatica è una bilancia dei pagamenti negativa su Alitalia poi non va così bene sotto il terreno
Della capacità diciamo così dalla concorrenza internazionale io penso che la Germania ha un attivo di bilancia dei pagamenti settanta
Miliardi di dodici ottanta milioni di dollari di bilancia commerciale e noi abbiamo una bilancia dei pagamenti di quindici milioni di dollari
Di passivo c'è una certa differenza rimane tra le condizioni dico certa differenza che cosa intendo dire con questo intendo dire che il problema italiano nel momento in cui noi andiamo verso il mille novecentonovantadue verso una concorrenza più forte nei confronti degli altri paesi
è di sapere se non riusciamo a liberarci di questa parte delle corde la di quella economia mista che è un costo del sistema cioè di quella parte legata al quel cinquanta per cento delle risorse nazionali che attraverso un canale un altro passa attraverso il settore pubblico il problema italiano del sapere
Se a metà degli anni novanta
Noi avremo liberato il peso del sistema produttivo dai costi della mano morta pubblica o se avremo mantenuto questo peso inalterato addirittura cresciuto nel qual caso le condizioni di concorrenzialità nei confronti del resto dell'Europa ci metteranno in condizione di difficoltà
Allora per affrontare questo è il problema come io lo vedo sapere se noi siamo in condizioni o no di introdurre nella parte pubblica del nostro sistema
Nella legislazione che caratterizza la vita economica del nostro Paese degli elementi che ci rendono più moderni e che eliminerà quel residuo molto vasto di corporativismo che noi ci portiamo appresso va dal passato
Qui si pongono dei problemi
Molto importante il primo riguarda come si come si fa questo come si fa a fare questo
I Paesi anche paesi in cui il processo di pubblicizzazione aveva camminato meno che in Italia penso all'Inghilterra beh inglesi per esempio hanno scelto una strada molto coraggiosa di privatizzazione su questo punto
Chiarimento l'equivoco che c'è in circolazione
E che a parte che poche ne sono state di privatizzazioni nessuna di quelle di cui si parla mi dispiace non ci sia tra noi Amato autovettori gregge per esempio
Tutto quello che sta per avvenire nel campo delle banche pubbliche non ha nulla a che fare con una privatizzazione quando si mantiene nell'ambito del della proprietà pubblica al cinquantuno per cento dell'azionariato
Le Clare la vendita eventuale ai privati del residuo quarantanove per cento non ha non integra una privatizzazione integra esclusivamente un processo di cofinanziamento o addirittura di tentativo di addossare al settore privato il finanziamento di attività che rimangono strettamente pubbliche
E quindi quando io leggo che noi stiamo per privatizzare Banco di Sicilia col Banco di Napoli e così via questa affermazione non ha nessuna corrispondenza perché privatizzare questa attività vuol dire cede alle totalmente oppure cede alle in parte in modo tale che nella gestione di questa attività vi sia una influenza essenziale dei metodi e dei criteri di gestione che adottano le imprese direttamente privato direttamente produttive
Quindi esiste un modello di privatizzazione quando la percentuale controllata dal settore pubblico o scende totalmente o scende a un livello tale che la maggioranza venga formata da un sindacato che comprenda in parte del settore pubblico in parte il settore privato un modello nel quale per esempio una banca
Veda un capitale azionario un sessanta per cento del capitale azionario di cui il trenta per cento sia in mano dello Stato e l'altro trenta per cento
Sia in mano di un certo numero di gruppi privati che fra di loro possano costituire insieme con il settore pubblico e il il comando un sindacato di controllo di quella società e in cui naturalmente gli interessi privati allora saranno molto attenti alla gestione perché dovranno rendere conto a se stessi e i propri azionisti del modo in cui quelle imprese sono gestite queste una trasforma una privatizzazione
O è l'evoluzione in un sistema di economia mista ma ritenere che sia un'economia mista un'economia in cui le decisioni sono pubbliche e il finanziamento e privato questo è un equivoco che viene alimentata
Positivo per aver per essere stato costruito più o meno secondo questa linea e poi c'è poche altre cose lo stesso Prodi che presidente lirica ha mostrato molta sensibilità questi argomenti come bilancio conclusivo ciò che egli ha venduto deliri credo che più o meno si tratti dell'Alfa Romeo
E poco altro si tratti Leni ha privatizzato poco altro vediamo le difficoltà dell'Enimont e così via
Secondo grande problema le regole
Su questo io sottoscrivo le cose che ha detto non ci torno che ha detto in particolare Andreatta in cui ha descritto quali regole debbano essere adottate nel campo del nel mercato finanziario quale vettura debbono essere adottate nel campo delle società immobiliari e naturalmente per quanto riguarda nel campo editoriale c'è una legge che è stata discussa per due anni che stabilisce dei limiti alle concentrazioni che si possono avere in campo editoriale televisivo è chiaro che se quelle delle decisioni
Imprenditoriali che vadano al di là di questi limiti sono decisioni in un certo senso non possono essere accettate e che le forze di maggioranza che si riprometteva no di approvare i cui limiti non posso in nessuna maniera convalidare e che non potranno accettare io son convinto tra l'altro io la mia convinzione che il Parlamento approverà la legge Mammì
E che nessuno dei partiti di maggioranza potrà sottrarsi a una normativa che è stata elaborata da tutti i partiti di maggioranza tenete presente
Che e di soli solo Partito dei cinque partiti di maggioranza che aveva delle riserve sulla prima formulazione del disegno di legge Mammì
La cosiddetta opzione zero che diceva seccamente che chi possedeva televisioni non poteva possedere giornali
E che possedeva giornali un poteva possedere televisioni furono i repubblicani e quale attraverso una lunga trattativa ottennero di attenuare in parte la rigidità dei quella deliberazione
Ottenendo che alla fine si scrivesse un testo che diceva che Kia una presenza molto forte nelle televisioni per esempio tre televisioni non possa possedere giornali
Chi ha oltre il sedici per cento della stampa quotidiana non possa possedere televisioni
Ma chi è al di sotto di questi limiti come il giusto
Bisogna consentire se non incoraggiare la compresenza se uno ha due giornali o tre giornali per un totale del quattro del cinque per cento della circolazione della stampa non si vede perché vietarli
Di a vere una o due televisioni e quindi le ha formula del disegno di legge Mammì è una formula ragionevole concordata fra tutti i partiti
Attenuata sugli indizi su richiesta dei repubblicani mi pare molto difficile che altri possano chiedere adesso di andare una formula ancora più attenuata che sostanzialmente equivarrebbe a consentire qualsiasi operazione chiunque quindi questo sarà approvato
Il terzo grande problema
Per completare queste Lecco riguarda il cambiamento della politica economica da una politica economica di tipo discrezionale a una politica economica di tipo basato su delle regole cioè quello che dove dobbiamo riuscire ad eliminare intervengo poi alla parte politica comunque sto ai liminale questo
Apporto individuale che si crea e che era tipico del fascismo
Che si crea fra è la pubblica amministrazione e l'operatore economico per cui e benefici economici sono attribuiti sulla base di un'istruttoria in base invece che in base a un'autocertificazione degli imprenditori
Che le i finanziamenti le agevolazioni sono tutte il prodotto di una applicazione di una normativa piuttosto imprecisa a una fattispecie specifica da parte di una pubblica amministrazione che è stata largamente dominata e politicizzata nel corso di questi trent'anni
Su questo punto noi non abbiamo nulla da aggiungere ma abbiamo da scrivere nella legislazione italiana nulla da aggiungere quello che scrisse cento anni fa Silvio Spaventa saggio sulla giustizia nell'amministrazione deputata conosce
Quale spaventa diceva i partiti politici sono necessari alla vita democratica
Ma essi si debbono limitare ad indicare le linee generali della legislazione le linee generali della politica estera e della politica interna
E aggiungeva che i ministri non debbono conoscere il nome di coloro ai quali si applicano i provvedimenti che si sottoscrivono
E che io nei momenti di amarezza dico che se questa per legge deve essere tradotta da avemmo la crisi delle vocazioni politiche
Nel nostro Paese il giorno in cui ai ministri fosse inibito di conoscere il nome dell'imprenditore a cui si applica il provvedimento se l'Italia si muovesse lungo queste tre strade
E quello della privatizzazione di tutto ciò che può essere privatizzato
Della fissazione di regole entro il quale il mercato si muove
Regole che aiutino la chiarezza del mercato ed è l'abolizione della discrezionalità nel campo della politica economica il volto del sistema italiano diventerebbe il voto di un capitalismo moderno nel quale sarebbe possibile non solo aveva il massimo di vitalità economica ma anche la possibilità di un indirizzo politico inteso come indirizzo generale del modo di governare il Paese da paese industriale dell'Occidente è chiaro che tutto quel da questo noi siamo molto lontani
E siamo talmente lontani da trovarci in difficoltà secondo me nei confronti del resto dell'Europa
Questo non ci si rende conto di quanto può emettere dette conto voi che avete contato ma i miei colleghi del mondo politico non si rendono conto io faccio un esempio che con l'ultimo l'abbiamo fatto un bel decreto sulla sanatoria per l'immigrazione siccome l'Italia
Fa sanatoria in tutti i campi la legge violazione dell'edilizia le violazioni fiscali violazioni penali perché non fare anche una sanatoria per l'immigrazione clandestina
La sanatoria super l'immigrazione clandestina è considerata in Europa il segno che l'Italia non appartiene al mondo dell'Europa occidentale perché nella maggior parte di questi Paesi anche Paesi che hanno un debito
Un debito morale nei confronti dei Paesi che hanno colonizzato come sono la Francia e l'Inghilterra dopo anni nei quali è stata accettata un'immigrazione incontrollata sono stati messi dei vincoli
All'immigrazione da questi Paesi perché non c'è nessun Paese
Nessuna struttura economica né sulla struttura sociale che possa resistere all'immissione nel giro di due anni tre anni di tre milioni o di cinque milioni o di sette milioni di cittadini dal Terzo Mondo
Ed è solo il pietismo che accomuna i cattolici e i comunisti in questo Paese a fasi di dire che l'Italia ha un debito nei confronti al Terzo Mondo e che intende pagarlo accogliendo nelle condizioni vergognose in cui raccoglie lo gli immigrati dal Terzo Mondo i cittadini senza controllo in questo Paese abbiamo detto con questa politica si va fuori dall'Europa
C'è un trattato negoziato fra Francia e in Germania e i tre Paesi del Benelux
Che prevede che il con il novantadue si viaggi senza documenti di riconoscimento fra questi Paesi non solo per le merci ma per le persone
Da questo trattato l'Italia è stata esclusa perché l'Italia è considerato come dicono con eleganza gli stranieri un gruviera dal punto di vista di coloro i quali entrano nel Paese
Lo è consueta considerata negli anni del terrorismo perché eravamo così dato il solo Paese in cui entravano e uscivano le armi come volto senza che noi avessimo nessuna capacità di impedirlo viene considerato un paese incapace
Di controllare chi entra all'interno del proprio Paese noi siamo da questo punto di vista ai margini dell'Europa
Ed è un'illusione pensare che la forza di questo sistema economico che voi rappresentate
Possa compensare per molto tempo non solo i difetti ma anche la perdita di prestigio che si accompagna a una classe dirigente come quella che normalmente rappresenta il nostro Paese
Naturalmente
Che cosa che cosa bisogna fare rispetto a questi problemi qual è il problema
Il problema è che questo lo ha detto Petracchi e io sono d'accordo con lui
Che è la noi siamo di fronte a maggioranze di governo e non non ne vedo altri non ne vedo altre per cui la mia preoccupazione è una preoccupazione di sollecitazione non vedo un'alternativa a questa maggioranza perché il Partito Comunista deve fare la strada che esso stesso oggi dichiara di dover fare ed è una strada che non so se avrà la forza di percorrerle se io vedo le difficoltà del che incontrò Occhetto in una posizione che io vedo giusto
Ebbene diffondere conversione in cui non vedo alternative
Debbo però dire ed è questo lo dico con grande franchezza mi dispiace ripeto che non ci sia qui nell'onorevole Amato nel rappresentante della democrazia cristiana io vedo scarsa la capacità diciamo così programmatica la visione dei problemi del Paese di questa maggioranza
L'ho osservato qualche una volta qualche tempo fa che nelle grandi fasi della vita del Paese positive o negative che se possano essere giudicate centrismo il centrosinistra e la solidarietà nazionale
Una cosa che caratterizzava quelle formule di governo era che i partiti che davano vita quelle foto
Avevano una certa visione comune dei problemi da affrontare il centrismo
è una fase politica in cui i partiti la DC repubblicani liberali associa ad condividevano due valutazioni di fondo
La prima è che bisogna assestare nell'Europa occidentale alleati con gli Stati Uniti perché non possiamo permetterci di stare dall'altra parte della cortina di ferro
E l'altra che il sistema su cui dovevamo andare o verso il quadro era un sistema di economia di mercato e non un sistema di socialismo
Ma le avremmo realizzate meglio o peggio ma le grandi decisioni del centrismo sono decisioni che vedevano i partiti alleati d'accordo su quello il centrosinistra ha la sua origine alla ricordato scalza
Con molti sbagli perché ne ha fatti molti aveva una visione allora la visione di cercare di mettere insieme forze politiche che volesse in qualche modo intervenire per correggere la spontaneità del meccanismo capitalistico allargando lo sviluppo alle zone del Mezzogiorno creando la piena occupazione introducendo delle riforme sociali
Stato un periodo negativo nei suoi risultati economici ma netto forse politica che collaboravano i governi almeno nei primi anni vedevano i problemi con una certa vicina
Nella solidarietà nazionale l'accordo era durante i governi Andreotti di affrontare il terrorismo e l'inflazione
E pur essendo diverse le forze politiche la Dc e il Pci i partiti della maggioranza che si dovesse allora Andreotti erano partiti che quei problemi ritenevano fondamentali aveva una certa visione comune di come affrontarle e gli hanno affrontato cosa c'è che rende smette insieme questi governi questo io domando molto spesso e dalla volante non avendo una alternativa da Pupo cosa mette insieme
Le idee dell'onorevole Andreotti e dell'onorevole Craxi e mie su questi che secondo me sono l'agenda dei problemi per quello io rimasi molto colpito quando a Capri lo nominò nel vostro fregatura potete essere presente
L'onorevole Andreotti e beh quelle espressioni sul di in un certo senso disprezzo verso il potere verso la stampa che dello gratis così cinico così di negative sulla stampa perché e questo senso che Elia molto spesso che la grande industria un aspetto negativo voglio concludere su questa osservazione l'Italia paga ancora non solo quello che ci ha dato in eredità al fascismo ma paga il fatto che nel corso di questi quarant'anni
Si sono incontrate nella legislazione e nella pubblica amministrazione due grandi concezioni
Sono la concezione democristiana
E la concezione comunista
Differenti in tutto nella politica estera rientrante cose nelle questioni libertà ma con un punto in comune
Era l'antipatia per l'impresa e per il capitalismo
Quel senso che tutto sommato c'è qualche cosa di meglio del sistema capitalistico
Che è distingue queste posizioni perché io ritengo che il sistema capitalistico non debba essere lasciato solo e debba essere governato da forze politiche capaci di guidarlo nel senso della giustizia
Ma ritengo che non ci abbia reso un aspetto negativo in sé e perse
Mentre l'incontro fra la legislazione ispirata dalla Democrazia cristiana e la legislazione ispirata dai comunisti a una legislazione che vede l'idea che l'intesa è un oggetto pericoloso da controllare da limitare e da Correggio attraverso l'intervento pubblicato adesso l'impresa pubblica attraverso il sindacato e così via l'Italia è stata dominata da queste concezioni
Ed ancora oggi difficoltà e quando io leggo appunto
Che la grande impresa non gli piaceva all'allora presidente del Consiglio
O ad altri esponenti ok il massimo della privatizzazione che sarà consentito e di andare a votare il quarantanove per cento delle azioni ai privati cioè delle fregature normalmente
Privata che lasciando la gestione è nelle mani pubbliche si danno delle fregature ai privati quando io vedo questo vuol dire che in Italia prevale ancora nel Paese un certo spirito anti imprenditoriale
Che è caratteristico delle maggiori due maggiori forze politiche che hanno dominato ideologicamente la vita del Paese l'Italia se ne deve liberale più questo problema
E io spero che questi dibattiti possono servire a chiarire questa
Grazie onorevole Massa
Adesso prima di dare la parola Damato c'è un po'di tempo per qualche intervento da parte del pubblico
Soprattutto da parte di quei giovani imprenditori
Borghini vige Borghini
Due brevi domande la prima molto spesso sia Andreatta che Scalfari hanno messo sullo stesso piano anziani secondo me hanno sì assolutamente un modo di due termini economia di mercato e capitalismo
Io ritengo che questo non sia se vogliono spendere meglio le sarei grato seconda domanda
Certo partiamo tutti dal presupposto che se ha delle carenze nel sistema ognuno occupa lo spazio libero che trova questo indubbiamente significa mancanza di regole significa mancanza di etica in alcuni nel con i casi comunque mi pare che tutti qui dentro chi più chi meno hanno fatto uso di questa capacità del sistema di accettare invasione di campo
Il fatto che oh dico naturalmente lo dico per primo per me stesso non vorrei accusarlo io sono imprenditore privato manager pubblico editore quindi peggio di così non poteva essere mi pare però che Scalfari a sua volta sia stato politico
Editore imprenditore finanziere e quindi in qualche modo anche l'occupato posizioni
Poi il fatto che al tavolo siamo seduti il direttore del più importante tra italiano il segretario del partito di governo e fosse seduto anche il rappresentante e l'ideatore della politica economica da di parte devono essere istriana mi pare comunque un elemento importante di giudizio rispetto a queste indicazioni
Allora mi domando
Anche l'opinione pubblica forse viene utilizzata all'interno di questo gioco come un ariete per sciogliere per colpire questo o quel gruppo e ritengo che forse il fatto di invocare la responsabilità a qualche grande vecchio possa servire a distogliere l'attenzione rispetto ai problemi reali ecco la domanda è
Forse per affrontare questi nodi non sarebbe meglio dare una chiara indicazione che è possibile scegliere in modo diverso rappresentanti diversi
C'è
Partendo intervento da parte di Michele Perini
Io non ho altre meno numerosi lobbing giardinaggio comune dottor Scalfari
Però condivido quello che lui ha detto
E la necessità di una regolamentazione del il mercato delle regole
E non a caso i giovani imprenditori a Santa Margherita titolare un convegno dove va il capitalismo italiano
Non a caso Alan Friedman appena recentemente pubblicato un libro che si chiama ce la farà capitalismo italiano
E
Ho una sola
Visione leggermente differente sulla sua di dominazione di fare un ex io non credo che siamo solo in pieno far west io credo che esista un salotto della compensazione
E noi dove vogliamo andare a toccare e salotto delle compensazioni perché i flussi finanziari in questo Paese adesso attraverso Mediobanca da una parte oppure attraverso il discorso delle partecipazioni statali dell'erogazione dei poli della della classe politica lato ma non perché ci piaccia fa la guerra a Cuccia o ai partiti ma perché questo ci impedisce come in prese di piccole-medie dimensioni cresce
Siamo destinati a scomparire se non riusciremo davvero quei flussi finanziari che ci permette di competere di superare lo stato di sotto competitività azione delle nostre imprese e per questo dobbiamo fortemente lottare affinché il sistema sia regolato
Sempre libero di Freedom c'è scritto sembra quasi vergognoso per gli italiani che la prima OPA l'abbia fatta Grilli onesto
Il Crédit Lyonnais nella prigione di crederle Credito Bergamasco Ceci convenire insegnare dalla Francia per per tutelare gli interessi dei piccoli azionisti io non sarà
Vero restano
Certamente
E quindi io non so se poi l'acquisizione da parte di questi gruppi
Di altri gruppi sia fatto quei fondi di investimento pochi fondi e quindi coi soldi dei risparmiatori chi tutela
Chi investì in borsa certamente anche la stampa economica
A Del Grosso responsabilità perché molto giusto scrivere che i bilanci delle aziende quando si in campagna di Borsa conosce quando se ne ha bisogno di allargare e di raccogliere danaro che che tutto il sistema economico va bene malati colmi d'impresa ha redditi calanti
E investimenti crescenti non trova nutro non ha possibilità di preoccupazione le noi viviamo in ambito milanese ma non troviamo più operai siamo trattenuti drammaticamente preoccupati
I miei cantieri all'estro Bregoli tedeschi dell'Est
Perché non c'era nessuno che voleva andarci quindi ci troviamo anche in questo tipo di situazione allora forse anche la stampa economica dovrebbe essere un po'più attenta non i movimenti grossi capitali ma quello che ci sono i problemi più più semplici ma forse più più importanti finché il sistema dei piccoli miti presenta viene posso sopportare l'urto del del del confronto col mercato
Grazie Perini Montanari
Grazie io volevo prima relazionarmi una considerazione che Espresso dotto Scalfari che mi trova molto d'accordo per poi fare la domanda all'onorevole la Malfa e quanto in questo momento unico rappresentante dell'ambito politico la Tosca al predetto la cosa che io condivido molto cioè non ci sono soggetti in assoluto cattivi vi sono persone
Entità che vivono determinate condizioni propri oggettive da cui derivano proprio atteggiamenti
E che conseguentemente sostengono che cercano di portare avanti così come proposto di metafore visto che oggi si è parlato molto di metafore io credo che le contenesse le considerazioni soggettive da cui arriva la volpe nella favola della volpe e l'uva
Sì una realtà dettate da una sua propria condizione assolutamente oggettiva condizione che probabilmente le farà essere la sarà farà essere critica nei confronti delle delle giraffe per evidenti
Per il momento i motivi
Quindi mi trovo molto d'accordo su questa affermazione Tosca altri vorrei e mi pongo però un po'quesito un problema a cui non so dare risposta non è un motore tonico di dire la verità è poco questa domanda come Rota annunciato all'onorevole la Malfa è stato detto che il mercato puro non c'è è un'utopia al mercato che tenga presente soltanto gli elementi di successo determinato prodotto sia essa l'informazione sia essa un prodotto manifatturiero non esiste il mercato è comunque in qualche misura in puro ammesso che uno non abbia inventato a suo tempo la penicillina
Evidentemente il fatto è successo sulla somma di tanti successi quindi in ambito aziendale di e la bontà del prodotto che la commercializzazione in più una serie di opzionali chiamiamoli
Che determinano questo risultato e mercato a mio avviso puro non c'è mai stato non c'è né in Italia né in un Senato stato quindi vuole sapere anzitutto se questa mia idea condivise
E questo punto però mi sorge un interrogativo cui non so dare risposta ammesso e non concesso quindi che il mercato poco molto secondo la delle dei periodi storici che viviamo sia comunque un po'in puro
A mio avviso si tratta di definire delle percentuali di impurità
Alle con oltre le quali non si possa andare pena la squalifica fino qui tutto molto facile tutto molto teoricamente attuabile si pone un problema chi decide queste percentuali di puritana oltre a cui un determinato mercato passa non possa essere contaminato
Gli opinion maker quindi la stampa giornali opinion Reed
Non credo perché evidentemente come soggetti operatori hanno dei propri interessi giustamente da salvaguardare
Gli imprenditori beh mi sentirei di dire pur essendo imprenditore no non è giusto che sono imprenditori a dettare queste regole un po'perché incide allora ambiti istituzionali e un po'perché come sopra nei propri interessi da salvaguardare
I politici da un punto di vista così costituzionale diressi però in base a quello che dicevo in apertura
Petrarca i politici a loro volta hanno una serie di legami con il mondo economico e quindi non si possono considerare in assoluto esenti da ogni forma di impurità
E quindi chi è che deve fissare queste percentuali vincoli
Grazie Montanari Celso Cioni
Non è partire da una dalla premessa positiva
Ho notato così nella nella predisposizione della discussione una una buona predisposizione alla discussione Diretta fra anche molto molto costruttiva credo che questa sia proprio una un presupposto importante vero per un confronto
Chiaro Franco
Tuttavia è sembrato di cogliere due due piccole contraddizioni
E in particolare sia per quello che diceva il dottor Scalfari che per quello che asseriva il l'onorevole la Malfa
A parte per il dottor Scalfari la così l'esempio sull'ortolano perché dalle parti nostre c'è un idioma che dice che poi alla fine va a finire un certo posto del dell'ortolano quindi magari
La la possibilità di di di curare comunque importante
Sono lettore di di Repubblica
Sono le lettore di Repubblica ex perché dico ex perché da più di un anno più o meno non non compro più Repubblica
Con proprio Repubblica a parte qualche giorno di domenica perseguire i fondi che trovo sempre molto attenti molto precisi nelle nella nella sua impostazione però è sfuggito proprio un passaggio su quello che riguardava
Il ricambio degli uomini perché nel
Giugno dell'ottantotto
Onorevole e il dottor caffè scriveva che riguarda al al governo De Mita
Che c'è un ordine di priorità una stranezza Testa regia degli obiettivi una tenace nel perseguirli
Premetto che non sono democristiano né aspiro diventa
E quindi proprio per quello che riguarda il ricambio che è un tema che lei ha affrontato mi pare che successivamente ci sia stata una almeno da come l'ho vissuta io una certa
Macchina indietro non lo so dopo pochi mesi la sua posizione sulla governo De Mita e sulla sulla persona che cercava tutto sommato di creare un ricambio anche al all'una ad un partito
M'è sembrato piuttosto strano che lei si sia accollato al coro generale
E quello che riguarda il l'onorevole la Malfa
Qui faccio riferimento ideologico come come partito mica di riferimento personale
L'onorevole a Malta diceva che l'Italia non è un modello
Da seguire
Però è è pur vero che il partito che di cui lei è segretario ha contribuito non poco
Alla alla creazione di questa realtà nella quale noi viviamo
A me io andavo sì se non ci fosse un'altra strada per costruire un altro modello anche al di fuori della maggioranza grazie
Greco grazie do ora la parola a Vincenzo vita membro del Comitato centrale del Partito comunista responsabile della sezione informazione
No io non faccio naturalmente un intervento perché siamo qui a seguire i lavori con interesse le dichiarazioni dell'invito
Mi ha colpito una cosa che ha detto l'onorevole La Malfa per questo ne ho approfittato se no non sarei neanche intervenuto
In merito al problema delle concentrazioni e dell'informazione
Che è stato ed è diventa questo è diventato uno dei grandi temi della società italiana uno dei due tre grandi argomenti della confronto-scontro tra le fare varie forze in campo politiche imprenditoriali sociali
Il punto è questo mi pare che l'onorevole la Malfa abbia affermato
Che il progetto di legge Mammì
Quasi certamente verrà varato a breve
Che non dovrebbe esservi altro ostacolo rispetto al d'un accordo che mi pare
Le ritengo ormai acquisito siccome
Mi è parso ci è parso capire invece dalle ultime battute
Proprio sul terreno ormai
Così complicato di formazione che le cose non stiano così cioè che la maggioranza di governo sia fortemente divisa
Sul problema della legge di regolamentazione del sistema credo televisivo e provo con le ultime notizie a cui si è alluso anche la tavola rotonda mi riferisco alla presidenza di Silvio Berlusconi della Mondadori danno un segno ulteriore
Anche simbolicamente
Del processo di grande concentrazione ormai senza regole in atto
Ecco io vorrei
Fare quindi una domanda che indirettamente anche un intervento non si ritiene a questo punto che si debba andare fino in fondo ecco noi in quanto comunisti pensano che questo sia uno dei grandi argomenti tra democrazia ci stiamo battendo per una buona legge di regolamentazione del sistema radiotelevisivo
Che poi è un po'anche una metafora di quello che più in generale dovrebbe essere il tema delle regole del gioco non intervengo nel merito del convegno non ce ne tempo ma mi pare che in questo sia analogo come tema tanti altri
E quindi il partito repubblicano che ha dichiarato che pare anche in una sua intervista all'Unità per esempio di qualche giorno fa che in caso contrario cioè in caso questo progetto di legge Mammì non dovesse andare avanti
Sarebbe disposto persino ad aprire una crisi di governo ecco se ritiene che a questo punto delle cose
Non si stia quasi avvicinando questa tappa perché quel progetto sappiamo oggi invece messo in discussione in quanto la prima parte del suo articolo inerente alle concentrazioni
Ho chiuso non faccio perdere altro tempo a tutti voi quella prima parte è molto contraddittoria rispetto all'avvenuta conquista da parte della Fininvest del gruppo editoriale Mondadori
E dunque si è combattuta la netta sensazione che una forte componente dello schieramento politico della maggioranza e anche dello schieramento imprenditoriale sia largamente contrario a che vi sia una legge che pure a nostro avviso limitata però in qualche maniera certo contiene l'ultima grande concentrazione avvenuta quindi la mia vuole essere anche una domanda
In questo senso anche una sollecitazione grazie
Grazie Rita Francesco Averna vicepresidente dei giovani imprenditori
Premetto che condivido uno buona parte dell'analisi
Fatta dal dottor Scalfari
Sull'in Brahms sull'imbarbarimento della società civile nel nostro Paese
Posto che non sono altrettanto fiducioso come il segretario del partito repubblicano sulla approvazione sollecita della legge Mammì
E posto che il l'onorevole la Malfa ha parlato come tre pilastri della sua
Visione politica per questo Paese di privatizzazione del Ananda all'industria pubblicato delle grandi banche pubbliche di fissazione di un quadro certo di regole del gioco
Democratico e di mercato e di fine della discrezionalità di politici e amministratori pubblici posto che e vedo in ogni giorno largamente disattesa anzi ogni ogni avvenimento
Che va nella direzione opposta
E posto che non ho molta fiducia nella opposizione politica di questo Parlamento di queste forze nelle forze politiche cioè dei comunisti o ex comunisti dei missini e dei Verdi che sostanzialmente formale opposizione
Chiedo all'onorevole la Malfa
Ma anche un po'a tutti noi e non penso che sia venuta l'ora di formare una vera opposizione in questo paese grazie
Grazie per la via ultimo intervento di Enzo Paravia siamo chiusura due minuti parole non non dominus finale la onorevole Scalfaro scuse al dottor scaltri
Un una considerazione che un e anche molto provocatoria se vogliamo ma forse anche per ristrettezza dei tempi ritrovi farà l'analisi in un paese definirei anche così da quello che stava sull'analisi di cercatori d'Oro ma un giardiniere che ci sta a fare come cura
Cioè è una
Una cura che ritengo sicuramente molto lunga o perlomeno destinata ad avere disse cioè o dei successi sicuramente a lunga scadenza troppo lunghi forse per quelle che sono le svolta che ci attendono e che dobbiamo comunque compiere o perlomeno attivarci
Era chiaramente un futuro
Cioè non è un un discorso solamente sulla politica e l'industria è anche un riferimento penso socioculturale che dobbiamo comunque
Avere sempre sono di Mila
Grazie grazie per la di euro rispondono prima l'onorevole la Malfa del proprio genio Scalfari che anche lui onorevole per la verità perché è stato deputato veloce largo dello Stato coinvolto prima della prima domanda domandare
Fa rivolto Andreatta ma qui per diciamo contiguità professionale ecco si introduce una distinzione fra capitalismo al mercato ma la mia opinione è che il mercato esiste solo nel sistema capitalistico
E c'è stata una discussione fra Occhetto M. perché a un certo punto che trasferisce un'intervista poi non l'ho più vista riprodotta
La posizione sull'Espresso in cui diceva ma noi vorremmo fare il mercato ma non il capitalismo questa qualche volta lo si legge anche nell'Unione Sovietica ma è un'idea attualmente senza senso perché il mercato
Fuori dalla pluralità degli operatori in composizioni in competizione
Tra di loro non esiste come effettivamente esiste fittiziamente il mercato quindi capitalismo del mercato sono la stessa cosa
Quindi immancabile o si agita capitalismo o non si accetta niente naturalmente capite c'è capitalism capitalismo come abbiamo detto tutti e quindi da dei saperi se vogliamo un capitalismo senza regole convivono con le regole capitalismo dell'Ottocento
Un capitalismo nel Novecento
Galgani trascritto qualche tempo fa dibattito molto importante ho detto beh insomma il capitalismo di oggi
è qualche cosa che è il frutto di una grande trasformazione che è anche dovuta alle lotte sociali all'influenza dei pensatori socialisti ha gettato c'è stata un'azione dei sindacati c'è stata la legge antitrust c'è stato lo stato del benessere ribelle regge è già stato il l'economia keynesiana queste sono le quattro novità che dalla metà dell'Ottocento alla metà del Novecento hanno fatto del sistema
Dell'impresa libera qualche cosa nei suoi risultati sociali
Diverso da quello che era il capitalismo a cui faceva riferimento Petrarca della della prima rivoluzione industriale dell'Inghilterra è questo il capitalismo di oggi nel capitalismo con queste capacità che ha avuto di modificazione
La seconda domanda cui deve rispondere dice ma chi decide delle impunità cioè chi fissa le regole
Per dare le regole del capitalismo la risposta qui è molto semplice le regole né una società democratica le fissa e i Parlamenti cioè la politica il problema è di sapere se la politica a fissare le regole generali o stabilisce poteri discrezionali in altre parole della questione sull'antitrust su molte altre questioni io sostengo che le leggi antitrust debolezze leggi oggettivo altri sostengono che un'operazione deve essere giudicata sulla base del giudizio che se ne dà di volta in volta
In un altro sistema politico fossimo l'Inghilterra io non avrei paura di affidare poteri discrezionali al mondo politico burocratico
Ma in un Paese come l'Italia che si porta appresso una tradizione di questo intreccio negativo a cui facevano riferimento Petracca all'inizio poi Scalfari un po'tutti io preferisco che quando si tratta di intervenire si intervenga sulla base di regole oggettive e che la sfera della discrezionalità politico amministrativo sia la più piccola possibile perché sappiamo a quali effetti negativi del sopralluogo
Terza domanda viene da vita Berlusconi ma mia e così via qual è il mio giudizio emergenze questo sulla base della legislazione esistente
L'acquisto della Mondadori ivi incluso quotidiani come Repubblica è un atto che non è vietato dalle leggi e quindi se Berlusconi
Che è un imprenditore capace come ha dimostrato nel campo televisivo si compra
La Mondadori con dentro i giornali fa qualche cosa che fa parte dei suoi per così dire diritti quello che però va osservato che che nel momento nel quale una maggioranza aveva sul tavolo una combattiva preparato una normativa che prevedeva molto ragionevolmente che non si può concentrare nelle stesse mani tutta la televisione privata e allora la Roma diciamo anche un solo numero della di giornale
Beh allora un'operazione che avvenga nelle more della presentazione di questa legge è un'operazione che non si giustifica e quindi io ho proposto molte volte in questa settimana troppo poco e propongo che la parte che riguarda i jet se Berlusconi vuole restare in Mondadori ceda
Ad altri i quotidiani perché altrimenti vi sarebbe una violazione di una normativa che egli stesso aveva sollecitato perché Berlusconi ha sollecitato molte volte la legge Mammì perché la legge sulla base della quale egli sarebbe autorizzato a trasmettere in televisione ad avere la diretta e così via quindi io mi ha più volte tesi è se Berlusconi vuole restare il mondo dove in un mondo dove nella quale non vi siano i quotidiani nulla quaestio
Se invece Berlusconi pensasse di poter restare ma la televisione nella quale vi siano anche i quotidiani credo che non sia ragionevole che in un Paese come l'Italia tutta la televisione privata
Il venti per cento della stampa il trentatré per cento del delle testate settimanali del Paese sia nelle mani di un solo operatore perché noi abbiamo bisogno del sistema capitalistico ma uno delle cattedre il capitalismo e il pluralismo
è la concorrenza il giorno in cui non c'è pluralismo in televisione
E non ci fosse praticamente possibilità di un pluralismo nella stampa perché lo stesso operatore televisivo controlla tutto questo noi saremmo una situazione negativa questa la posizione per cui o chiedo credo che se cooperazione va avanti io credo che si debbano scorporare le l'attività giornalistica debbono essere messe nelle mani
Di privati indipendenti da Berlusconi visto che su questo lo sa Berlusconi e l'ho detto in modo molto chiaro questa è la posizione del partito siccome la maggioranza
Ha un impegno di approvazione di quella legge io non credo che quella legge verrà violata
Lei mi dice Rita ma voi cosa fate se non viene approvato noi chiediamo che sia approvata poi che cosa facciamo se non viene approvato i nostri compagni di maggioranza lo sanno quando l'onorevole Craxi dice io ho un impegno che sia proprio la legge sulla droga
E ed è un impegno della maggioranza egli sa che prima o poi la legge sulla droga aveva approvato e se un partito della maggioranza dicesse ho cambiato idea
Penso che invece non debba essere approvata egli avrebbe immediata ragione nel dire la ma l'accordo di maggioranza il voto ed è la stessa cosa per qualsiasi dei punti che sono stati discussi e concordati tra i partiti della maggioranza
Io sono certo e del resto l'onorevole Cristofori a nome di Andreotti e del governo lo ha detto con chiarezza in Parlamento
Che la maggioranza e il governo faranno il loro dovere rispetto agli accordi che hanno preso se non lo faranno faranno del male a se stessi
E attraverso gli stessi faranno del male anche al Paese che ha bisogno di avere dei governi affidabili Jo che se prendo dell'impegno li mantengo l'ultima questione dice ma perché non non passato all'opposizione be insomma può darsi che puntato non c'è un'alternativa non c'è una formula di governo alternativa perché fino a quando il Partito comunista
Non avrà fatto una trasformazione così profonda
In un certo senso io vedo nel fatto che il Partito Comunista decide di avviare un processo costituente che una cosa così grossa vuol dire il Partito Comunista spesso ritiene di coniugare di dover cambiare molto profondamente prima di poter essere una forza utilizzabile a fini di governo ma fino a quel momento
L'alternativa non esiste quando ci sarà questa nuova situazione si vedeva di crescita andare all'opposizione una tentazione molto forte
Perché effettivamente oggi una voce una forza democratica credo che Repubblica quando può inviti Repubblica e andare all'opposizione democratica per ora andiamo avanti
Se vedremo qual è l'evoluzione dei rapporti politici se se la Democrazia Cristiana nel partito socialista sentono questo spirito riformatore a cui ha fatto riferimento per Franco fatto riferimento io si può andare avanti
Ma se dovessimo avere l'impressione che la tutto quello che si fa semplicemente una gestione ottimistica di tutti i problemi mentre Baccichet la giustizia marcisce la criminalità comune non si affronta nessun problema
Economico il disavanzo pubblico e così via va sempre peggio verbo il punto decideremo e potremmo decidere nel senso che a lei indica ma per loro io preferisco fare un tentativo di andare avanti finché questo pare possibile grazie
Grazie buongiorno regola fa Scalfari
Dico anch'io che
Tra i colori che l'economia di mercato e capitalismo sono sostanzialmente sinonimi con quelle qualificazione che nel corso di questa discussione
State più o meno comuni a tutti
Non c'è dubbio che l'economia di mercato vive sul pluralismo dei soggetti operanti sul mercato che è un pluralismo
Che intanto ha una basse sostanziale in quanto si riconnette alla proprietà
Dei mezzi di produzione diversamente diventa un un pluralismo tra funzionari che è tutt'altra cosa dall'economia di mercato
Se poi perché abita Lillo si intende
è un problema di definizione di parole
Che l'intera vita sociale sia dominata dagli interessi del capitale allora cessano di essere sinonimi questi due
E evidentemente quando noi diciamo capitalismo democratico
Diciamo una vita sociale
Che non è globalmente dominata dagli interessi del capitale
Il signor Borghini poi mi ha fatto una una domanda di cui per la verità io non ho afferrato bene il senso cioè ricorda Astor che io sono varie cose come mi pare lui stesso e varie cose questo era il senso delle domande
Se questo no non vedo qual è la connessione sul fatto che io sia varie cose anzi
Dopo
Ecco un se la domanda è personale come mi pare di capire a penetrare controlli no voglio dire che
Occupare varie cose
E è una cosa occupare varie cose a tutela della corsa scusate il bisticcio è un'altra cosa sa
Io non sarei molto d'accordo che i flussi finanziari del Paese passano tutti o attraverso
L'impresa pubblica o attraverso Mediobanca non mi pare che questa sia una descrizione corretta del sistema
Attraverso Mediobanca passano dei flussi rilevanti ma rapportati alle dimensioni generali del mercato
Debbo dire modesti
Modesti
Quello che c'è di vero in una serie di interventi che qui ho sentito che l'impresa minore
A poco accesso al capitale
Perché non accesso in Borsa per evidenti ragioni e a un limitato accesso e comunque costoso al sistema bancario
Giorni fa io parlavo con ecco
Alcune persone e dicevo ma Berlusconi forse ha delle difficoltà finanziarie almeno guardando i bilanci sul vecchia
Va be'la massa di debiti quindi
Avrà dei problemi di rifinanziamento dopo tutti questi impegni
Mi è stato risposto ma Berlusconi le sue banche c'è la ma non risulta nata anche
Mi è stato obiettato ma l'area in cui Berlusconi opera Abba
E quindi pensano allora
Quindi questo questo fa parte di quegli intrecci tra affari e politica che sono e senza
Sono esiziali per doppia ragione per ragioni di moralità ed equità
Di eguaglianza dei punti di parte
E sono essenziali perché inquinano il tessuto morale
Quindi
C'è un doppia ragione
E il signor ciò mi
Mi ha fatto una critica che in realtà a me Messina si possono fare man moltissime critiche ma questa mi pare che non sia pertinente
Per intanto noto con dispiacere che non compra più Repubblica ovviamente questo mi dispiace
Non ho non ho capito perché non compra più Repubblica ma
Mi dice che a un certo punto noi non abbiamo più sostenuto degli
Noi abbiamo sostenuto gli aspetti che hanno i son sembrati
Innovativi del programma di De Mita
Di De Mita soprattutto segretario del partito poi sperando che li traducesse in qualche atto concreto anche come Presidente del Consiglio
In realtà dalla caduta
Di De Mita è cominciato un gioco di Domino
I cui effetti si vedono ogni settimana ormai
E quindi si immagini se io non sono stato preoccupato dalla caduta tra l'ho anche scritto forse lei ma abbandonato troppo presto
Non ha seguito questo aspetto della questione è accaduto un giocosi Domino che è tuttora in corso non è esaurito
Che passa attraverso una serie di tappe di personaggi
Che vale dalla
Va alla costituzione di un governo fatto in un certo modo di dalla giunta di Roma alla Giunta di Palermo alle leggi sull'editoria alla conquista dalla Mondadori sono tutti assenti di Domino
Non è finita qui
Io
Ho avuto qualche differenza come si suol dire
Nel corso di un'amicizia politica e oltre che personale
Sì lei ormai quarantennale con la famiglia la Malfatti con Giorgio
Ventennale
Ho avuto qualche differenza con lui quando si trattò dell'ingresso del partito repubblicano nella coalizione questo Governo attuale
Perché ero del parere che il signore Averna mi pare un segno tuttavia non signore
Ricordato poco fa ma
Debbo dire che siccome poi tre amici ci si spiega senza
Giorgio la Malfa mia convinto poi che probabilmente queste cose sono sempre molto ipotetiche perché non si fa la storia con sé
Ma probabilmente lui ha avuto ragione
Di essere presente
In questo governo
E ha avuto ragione
Dico io ma mi par di capire che in parte con con la prudenza che un uomo politico deve osservare lo dica anche lui
Ha avuto ragione perché stando dentro o uscite
Questo in questo senso
Avuto ragione
Per aver perso ma non o uscire se se questo processo di Domino non si ferma ovviamente se poi si fermasse io dubito che se c'è
E dubito che si ferme
Questo lo dico vita proprio perché si vuole sgombrare il campo da dai vari punti di riferimento innovativi insistenti prima
Che voi diventi alte interamente spendibili sul mercato
Si vuole fare piazza pulita prima
E purtroppo voi vi siete mossi è inutile stare a fare il processo a questo cuoco gravissimo ritardo
Perché se vi foste mossi prima la situazione probabilmente sarebbe diversa Como
Questa è la situazione l'effetto domino e fatto in funzione di azzerare il campo prima che voi diventi atte spendibili sperando che poi voi diventate spendibili quando siete ridotti al lumicino questo strategia che mi pare chiarissima
Io credo che non devo rispondere ad altre domande
Grazie molte adesso l'intervento conclusivo ad Antonio D'Amato
Grazie io sarò molto breve perché non non posso più abusare del tempo dei nostri ospiti ma credo che qualche cosa bisogna proprio dirlo perché altrimenti corriamo il rischio che gli imprenditori da questo dibattito siano assenti
In verità nudi come imprenditori dal dibattito sulle regole e sul mercato siamo da molto tempo senza e quindi quello che io dirò adesso qui non come dire riempie il vuoto che per anni e soprattutto in questi ultimi tempi stiamo probabilmente in maniera un po'superficiale senza dubbio colposa continuando rispettare il problema e stato posto in maniera molto garbata ma anche molto direi cruda sia da Scalfari sia lo stesso Andrea tra Andreatta ha detto che c'è una garbata polemica ed è vero
Lui mi accusa di ritenere il nostro capitalismo immaturo ripete ritenendo Andreatta invece natura abbastanza
Il tutto Scalfari invece ci ha chiesto dov'è finita l'ala Marciante del capitalismo quell'utopia quasi un'illusione alla quale lui faceva riferimento ancora oggi un senso meno e come noi la viviamo se mi era parso di capire questa fosse la domanda re la risposta
Secondo noi è quella che noi da un po'di tempo stiamo cercando di dare
E in questi termini
Il sistema dell'impresa
E chi lo rappresenta
Ha senza dubbio nel corso degli ultimi anni
Ma per dire la verità nel corso di tutta la sua storia mantenuto la posizione prevalentemente di tipo filogovernativo
Proprio le ragioni nel modo in cui si è sviluppata la democrazia e il sistema economico del Paese che è stato prima ricordato da Petracca e poi ripresa e i vari interventi
Proprio perché era voglio dire in questo tipo d'Italia che non va superficialmente semplicisticamente condannata
Ormai Berna radicata una forma di sviluppo di tipo più o meno assistenziale alla quale tutti abbiamo partecipato e che ha prodotto dei grandissimi risultati che non possono essere liquidati in maniera semplicistica
Ha reso questo Paese molto più forte sotto il profilo della democrazia molto più forte sotto il profilo della qualità della vita molto più forte sotto il profilo la sua consistenza economica
Ha consentito anche il superamento di forme voglio dire eversive parecchio traumatiche
Ma ha prodotto una situazione che oggi non regge più e incomincia la regione più proprio per le cose che molto stringente mentre diceva la Malfa prima perché non ci stiamo incominciando a confrontare in maniera forse non del tutto
Completa ma sicuramente in maniera crescente soprattutto per noi imprenditori con la realtà esterna che ci pongono tutta una serie di vincoli soprattutto di sfide alle quali oggi dobbiamo saper rispondere
Allora con la radio fante del capitalismo alla quale Scalfari faceva riferimento e tre penso che si riferisse a qualche cosa dirà probabilmente ventina d'anni fa una decina d'anni fa un'utopia della prive di qualche decennio fa sicuramente non aveva interesse
Ho consistenza sufficiente per diventare davvero una marcia perché si trovava come dire soffocata da tutto ad una serie di interessi reali del mondo imprenditoriale ma poi diciamo del paese tutto a mantenere in vita un sistema che alimentava al tempo stesso la crescita democratica del Paese una maggiore diffusione di benessere aveva una sua voglio dire in qualche modo capacità di conciliare sviluppo economico ed equità sociale
Oggi
A nostro avviso abbiamo una prospettiva diversa si cominciano a a voglio dire
Entrare sempre più in contraddizione le possibilità di questo sistema di conciliare insieme equità sociale sviluppo economico
I comincerò soprattutto ad essere più evidente all'interno del mondo imprenditoriale le differenze fra coloro i quali sono forti abbastanza per trovarsi voglio dire protezione gli intrecci che consentono loro espansione a livello internazionale ma sono molto pochi
Sono ancora molti coloro i quali vivono di mercati protetti ma incominciano essere sempre di più quelli che pur facendo lo si rendono conto che questo ha una durata limitata nel tempo
E sono ancora pochi ma per fortuna in crescita quegli imprenditori di mercato che capiscono e incominciano a confrontarsi davvero sul mercato internazionale e sono quelli che poi tutto sommato noi giovani imprenditori cerchiamo di rappresentare all'interno del sistema imprenditoriale
Lei ha chiesto prima chi sono i giovani imprenditori
E lei li conosceva quindi era una domanda di tipo voglio dire
Piuttosto
Interlocutorio ma mica tanto Joy editori sono non solo i giovani che hanno dato generazionale che dà comunicazione
Non sono solo soprattutto coloro i quali hanno una cultura particolare del rapporto fra imprese società così come dimostrano vent'anni di storia e di impegno in Confindustria
Ma sono oggi soprattutto quei giovani imprenditori che rappresentano quell'impresa e di piccola o media dimensione che si muovono sul mercato e che hanno bisogno di un paese di funzione che funzioni bene
Io ricordo anche un'intervista che aveva fatto qualche tempo fa penso sull'Espresso ad uno dei più grandi rappresentanti dell'industria italiana più grande
Nella quale si diceva che tutto sommato lo stato e la sua assenza avevano consentito l'grande sviluppo dell'economia di questo Paese la vivacità della società civile dell'economia del nostro Paese era stata appunto consentiva l'assenza dello Stato
Così disse
C'è stato un errore di interpretazione difficile che a questi livelli ci siano errori di interpretazione
Era un modo di pensare ancora oggi molto diffuso all'interno del paese e del mondo imprenditoriale che noi riteniamo assolutamente superato
Perché se questo può essere vero se può essere vero che l'assenza dello Stato nella misura in cui ha consentito questo modello di sviluppo assistenziale ha fatto migliorare la qualità di vita del paese l'ha reso più democratico e consigli delle nostre imprese di crescere e soprattutto è vero che le nostre imprese non possono più crescevano per l'assenza di Stato e di regole
E che quindi di fronte a una situazione di questo genere ci troviamo a essere sempre progressivamente più spezzati perché i nostri interessi non hanno più la possibilità di vedere consolidate le nostre capacità di crescita e a questo punto di sussistenza
Quando noi abbiamo detto la vera sfida è quella di riaprire il confronto su quello che è oggi il capitalismo democratico nel nostro Paese
L'abbiamo fatto consapevoli che non si trattava solamente di decidere che posto in classifica l'Italia doveva dire fra i Paesi più industrializzati
Abbiamo fatto soprattutto perché ci siamo posti il problema di come può essere politicamente autonoma un sistema imprenditoriale che non è forte autosufficiente sotto il profilo economico perché questa è la partita è giovine abbiamo dalla abbiamo fermato nel corso degli anni settanta
Soprattutto nel corso degli anni ottanta il diritto di lascito dell'impresa non abbiamo ancora assicurato la possibilità concreta che le nostre imprese possano crescere abbia il più alto tasso di natalità imprenditoriale preteso occidentali il più basso tasso di crescita medio delle imprese che nascono e ci troviamo una situazione nella quale questo diventa un problema crescente per un imprenditore se noi andiamo a verificare qual è l'atteggiamento diceva la Malfa
Cultura democratico cristiana e cultura comunista diciamo residui marxisti e sicuramente grandi residui ancora di cultura cattolica comunque cultura anti industriale
Che negli anni settanta o precedente avevano certe connotazioni precise nella prima metà degli anni ottanta si sono andati disgregarono nella seconda metà si sono organizzati movimenti di tipo localistico leghe locali
Movimenti di tipo ecologisti qua ambientalisti Colombo rubare i rifiuti di studi fusi al mondo dell'imprenditoria e soprattutto al privato senza che ci siano state privatizzazioni di qualsiasi tipo in questo Paese
Letto da questa cultura di Ponte indossava e ci pone di fronte a dei problemi sempre crescenti sempre più importanti ai quali dobbiamo incominciare a saper dare delle risposte se vogliamo davvero mettere in moto un processo di Libera seppur regolamentata crescita del nostro sistema capitalistico
Il problema vero è che se ne devo verificare lo sfavore con il quale nel sistema vengono vissute le concentrazioni che sono l'esempio sotto il profilo fiscale indebitamente penalizzate rispetto agli altri Paesi della comunità
Ed è viene detto che queste concentrazioni sono penalizzate proprio perché c'è come dire una demagogica e secondo me misti ficcante tentativo da parte di molti dei partiti di questa coalizione di governo di proteggere la piccola impresa contro le prevaricazioni della grande con la cultura anti industriale di cui si parla
Poi improvvisamente l'attenzione della piccola industria scompare quando si tratta di regolamentare il mercato dove guarda caso è indispensabile che ci siano con le regole per consentire piccoli di crescere quando invece le concentrazioni sono indispensabili per i piccoli prima di rafforzarsi sul mercato europeo che richiede sempre più giù invece concentrazioni mettere insieme le proprie capacità di stare sul mercato per diventare più forte
Allora il combinato disposto fra lo sfavore con il quale vengono viste le concentrazioni se perché non si erano editoria o nella distribuzione ore lavoro
Uscita
E la nuova regolamentazione del mercato alla fine ci fa capire con molta chiarezza che l'interesse prevalente in questo sistema e di lasciare tutto come sta
Ci sono poche grandi concentrazioni sotto il profilo economico
Quelle più o meno sono ormai già voglio dire sotto controllo ci sono molti piccoli e finché restano piccoli sono controllabili
Va bene che le cose stiano così per cui se le cose vanno bene vanno bene se le cose non vanno bene le ha detto c'è il partito della Fia che fa sistema passi
E che in questo senso rappresenta un contro bilanciamento di questa forza della partitocrazia io penso che sicuramente in qualche momento qualcheduno della FIAT abbia avuto illusione di poter essere indipendente rispetto al condizionamento dei partiti
E abbia anche non solo espresso ma dimostrato in comportamenti piuttosto giudicati piuttosto arroganti questa indifferenza è questa probabilmente come dire presunzione di autonomia recenti segnali hanno dimostrato che questo non è sempre vero
Hanno dimostrato che poi alla fine chi decide veramente degli assetti del sistema economico e comunque che alle leve in mano della concentrazione politico e quindi in questo senso nessuno e in questo Paese esente dal controllo politico non politico chiedo scusa partitico
Allora in abbiamo sempre nel corso di tutte le nostre posizioni di tutti i nostri documenti con una diciamo ripetitività quasi noiosa ribadito che tutto questo fa riferimento ad un modello di Stato capace di fare regole di farle rispettare
Che vuole affermare il primato della politica ma certamente scardinare quello dalla partitocrazia l'onorevole Andreotti non so chi ha garbatamente fatto riferimento alla polemica sempre Andreatta penso
Che era sorto successivamente e che ma si era sviluppata anche con altri protagonisti del mondo industriale italiano
Ha nel suo intervento di chiusura gettando il panico fra i nostri amici giornalisti che erano poi tutelate la sua rincorsa perché nessuno aveva capito in quel momento che cosa volesse dire quando diceva acquisì minacce il suffragio universale
L'hanno detto loro che non voglio dire Gallo non lo non lo so io maliziosamente suggerendo adesso ha naturalmente fatto finta di non capire perché noi abbiamo sicuramente detto che il problema non è quello di prendere il sopravvento sul primato della politica ma di creare le nuove regole che consentono la politica di fare il suo mestiere come ricordava Giustino Fortunato nel la Malfa nella citazione Giustino Fortunato alle intese di fare il proprio il pieno rispetto dei ruoli e dando il primato alla politica che riesce a coordinare le grandi strategie tutto questo voglio dire ci pone oggi in una situazione di grande difficoltà noi come imprese
E come il sistema delle imprese abbiamo vissuto di autocompiacimento nel corso della di questi anni ottanta abbiamo vissuto di rendita per quanto riguarda i successi anche di consenso che avevamo conquistato nella prima metà del degli anni ottanta non li abbiamo governati avendo la capacità di creare un sistema di valori alternativi nel momento in cui si disgregarono i valori si spiegano l'ideologia abbiamo lasciato diffondere paese modelli di capitalismo rampante speculativo sicuramente contare quelli ai quali noi creiamo ci troviamo oggi di fronte a forme di dissenso che incominciano a diventare sempre più preoccupanti
E ci troviamo soprattutto di fronte ad una assenza che non può che essere preoccupante rispetto a quelle che sono i valori costitutivi di una moderna società industriale sui quali gli imprenditori di tutto il mondo di tutte le società hanno fatto Santa e battaglie e sulle quali noi siamo e continuiamo a essere completamente assente quello che più mi preoccupa quello che più mi ha sconcertato di tutta la vicenda di questi mesi e l'assoluta assenza di interlocutori tranne chine era direttamente coinvolto e quindi aveva interesse anche i propri da difendere e tranne il voglio dire il partito repubblicano sono pochissime le voci che si sono levate in questi mesi a voglio dire controbilanciare Acco
Tradire ad almeno affermare valori alternativi rispetto a quelli che che che erano dominanti qualche cosa hanno fatto ma voglio dire
L'hanno fatta come lei ha detto probabilmente ritardo insomma
Il problema vero che comunque
Noi ci troviamo adesso in un momento in cui occorre certamente e per rispondere alla sua domanda iniziale dov'è finita l'ala Marciante il capitalismo italiano ci troviamo certamente di fronte alla necessità che il uno degli imprenditori che su questo posso essere probabilmente un po'velleitario o magari un po'ottimista ma sicuramente anche consapevole di quello che e il fermento all'interno del mondo imprenditoriale italiano
Poiché gli imprenditori si pone con forza questo problema perché e di e consapevole che su questa partita si gioca davvero la propria capacità di guidare le trasformazioni del capitalismo italiano e sulla partita delle regole del mercato si gioca soprattutto la capacità di questo Paese di riuscire ad aprire un capitalismo che si evolva che cresca
In maniera libera seppur regolamentato certo la consapevolezza che se non ci muoviamo in questa direzione le regole anziché farle le subiamo non è ancora molto diffusa ma probabilmente segnali di cui facevo riferimento prima sono segnali che non vanno sottaciuti e che ci fanno sperare in questo senso è una partita molto grossa una partita molto dura diciamo che i giovani imprenditori vogliono essere l'avanguardia di quell'ala Marciante
Del capitalismo italiano alla quale le faceva in maniera piuttosto così ormai disincantata differimento non ci facciamo mica troppe illusioni ma siamo consapevoli che su questo piano che occorre scendere e sicuramente su questo piano che dobbiamo impegnarci Graziella
Le parti
Abbiano approvato no però