Intervista a Teresa Bellanova sulle liberalizzazioni

Con Teresa Bellanova del Partito Democratico Commissione lavoro parliamo di liberalizzazioni e la parte del decreto che riguarda l'articolo diciotto articolo diciotto che verrebbe tolto per quanto riguarda il diritto al reintegro ai lavoratori di quelle aziende che si sono fuse insieme e che insieme raggiungono cinquanta dipendenti
Ma io credo che questo è un approccio sbagliato continuiamo ad avere un approccio ideologico
Al mercato del lavoro senza leggere le modifiche che effettivamente sono intervenute
E senza ragionare sui dati concreti
In Italia io non solo per il lavoro che faccio adesso come parlamentare nella Commissione lavoro ma per quello che ho fatto precedentemente
Avendo gestito importantissimi gruppi industriali con dal punto di vista sindacale con le ristrutturazioni l'ultima è stata la Marzotto con migliaia di persone che sono state collocate fuori dal processo produttivo
Non c'è stata un'azienda che di fronte ha la necessità di fare licenziamenti sia stata impedite dall'articolo diciotto l'articolo diciotto è una tutela
Per i lavoratori e
Vorrei dire anche per le imprese che intendono avere rapporti regolari
Per cui io penso il Consiglio al Governo mi batto anche all'interno del mio partito perché ci sia un approccio concreto
Un assillo quello che dobbiamo avere la concretezza su quello che serve al mercato del lavoro
Alle imprese serve a vere professionalità da parte delle persone alle imprese serve avere flessibilità nella gestione degli orari di lavoro nell'organizzazione del processo produttivo
La libertà di licenziare le persone senza giusta causa e giustificato motivo e
Un abuso
E come tale secondo me va trattato per cui io sono contrarissima
A mettere mano all'articolo diciotto sia per le imprese
Al di sopra dei quindici dipendenti sia per le imprese che siano al di sotto dei cinquanta dipendenti non è quello
La lo strumento di cui ha bisogno il Paese per far ripartire l'economia
Ecco secondo lei qual è quali sarebbero appunto proprio questi strumenti per far ripartire l'economia Presidente Montino e ha parlato anche oggi riferendosi alla ad ambiti europei quindi diciamo
Diversi rispetto a questo discorso però sulle liberalizzazioni come dire il sembra che il la strada sia stata tracciata
E c'è bisogno secondo me intanto di combattere è un certo egoismo che si è sedimentato anche all'interno del nostro Paese e complessivamente
Direi all'interno dell'Europa ma restando al nostro Paese per far ripartire l'economia io credo che non c'è bisogno di e agevolare i licenziamenti per far ripartire l'economia c'è bisogno che
Ci sia un modello produttivo nella testa
Del Paese e anche delle singole impresse
Avere delle in prese come per esempio la FIAT che non riescono a mettere un modello nuovo sul mercato
Non l'ha porta ad incrementare il lavoro porta un Paese a stare quanto meno nella stagnazione e allora è lì che bisogna misurarsi su come si innovano
I processi produttivi su come si innova hanno le nostre in prese su come si crea anno del prodotti che
E siano più appetibili sui mercati sui mercati nazionali
Che sui mercati internazionali e noi che da un lato diciamo di voler competere
Con i grandi mercati di voler competere con la Cina e dall'altra poi cerchiamo invece di salvaguardare dei privilegi come quella di chiudersi alle liberalizza si unì
Come quella di e pensare di tutela di tutelare delle caste anziché avere una capacità di competere per esempio sulla innovazione per esempio sul
è immissione di nuovi brevetti sul sul mercato come quello appunto di misurarsi su produzioni che altri Paesi non devono essere in condizione di Coop di copiarci da qui a sei mesi perché la nuova concorrenza a livello mondiale si sviluppa su questo quello che noi facciamo in Italia la Cina ce l'ho copia nel giro di pochi mesi o noi riusciamo a reggere il terreno del innovazione
O altrimenti non ci sarà articolo diciotto che tenga
Ha secondo lei è un problema di mancanza di liquidità per cui ad esempio oggi
In teoria le banche stesse non dovrebbero più aver reali di nel concedere crediti a non soltanto repressione fisica ma anche alle aziende perché da parte dell'opera c'è stata un'apertura pressoché totale
Oppure è un problema di mancanza di politica industriale sono stati mesi senza un Ministro
Beh noi appunto abbiamo avuto oltre diciotto mesi un Governo senza il Ministro dello sviluppo economico che non è cosa
Di poco conto sicuramente questo Paese non ha ancora chiaro quale il modello
Di sviluppo sul quale vuole investire quindi dove indirizzare le imprese ADI intervenire e a misurarsi ad accettare anche
La scommessa della competitività questo è un problema fondamentale
Noi siamo passati da Italia due mila e quindici di Bersani a zero politiche industriali del Governo Berlusconi ora spero che questo Governo mette in campo
Un modello sul quale appunto chiamare tutti gli altri a misurarsi a scommettere poi c'è un problema di liquidità e oggi purtroppo dalle imprese al nord
E al sud ci viene questa richiesta forte
Oggi un imprenditore ha difficoltà a farsi finanziare il linee di credito anche di poche decine di migliaia di euro e questo è un tema che rischia di deprimere anche quel poco
Di ripresa che ci potrebbe essere
Lei
è contraria alle liberalizzazioni
è chiaro tutti bisognerebbe farlo settore per settore abbastanza vorrei chiederle settore per settore sei d'accordo o meno Provincia benigna generale perché ha citato Bersani
E anche le difficoltà che Bersani stesso quando era Ministro ha incontrato
Io sono assolutamente favorevole certo va visto settore per settore ma
In linea di principio sono assolutamente favorevole alle liberalizzazioni noi siamo un Paese che da questo punto di vista ancora molti passi avanti da fare ci sono
Delle nicchie delle cerchie ristrette poi possiamo chiamarle caste o come vogliamo ma sicuramente si vogliono tutelare dei privilegi e questa non è fase in cui noi possiamo permetterci di mantenere queste privilegi
Senta mi passi come vivere a Lalla
La frase che so per dire è che non è sicuramente l'Accademia della Crusca però voi avete dovuto ingoiare
Un grosso rospo per quanto riguarda il sistema previdenziale è stato un passaggio che lo stesso vicepresidente Cazzola definito brusco e drammatico
Non è che adesso sarete costretti a fare lo stesso quando il Governo presenterà questo pacchetto in Aula
Beh io credo che un Governo che dovesse come deve fondare la sua forza sulla imposizione al Parlamento è a un gruppo responsabile come quello del Partito Democratico sarebbe un Governo
Che non ha una vita molto agevole
Sulle pensioni è vero abbiamo ingoiato dei rospi pesanti abbiamo avanzato le nostre proposte e siamo in attesa che il Governo oneri onori
Quello che è stato votato dal Parlamento come ordine del giorno per quanto riguarda le penalizzazioni soprattutto
Per alcune fasce particolare mi riferisco ai lavoratori precoci mi riferisco ai lavoratori che sono andati e-mail sono dalle imprese
E non hanno lavoro e non hanno pensione per le modifiche che sono state apportate mi riferisco alle donne che hanno iniziato a lavorare al di sotto dei diciotto anni
Questo mi scusi potrebbe rientrare nel mille Peraro ca noi stiamo lavorando io insieme ai colleghi del
Commissione lavoro e del gruppo tutto stiamo lavorando su emendamenti da presentare al milleproroghe ricordando che
Il Governo ha dato parere favorevole a un mio ordine del giorno
Che lo impegnava ad apportare modifica proprio sulla questione delle pensioni per le donne che hanno i trentasette trentotto anni di contributi e che si vedrà allungare l'età dovendo stare magari al lavoro fino a quarantasette quarantotto anni d'di lavoro per arrivare a non avere penalizzazione a sessantadue anni siccome queste donne che hanno iniziato diciamo a lavorare a quattordici quindici anni
Hanno come dire conosciuto uno il lavoro minorile perché chi ha iniziato a lavorare a quattordici anni lavorava anche a tredici purtroppo
Quindi è stato privato del diritto al gioco
Lavora da più di quarant'anni perché sono donne che hanno fatto lavori umili e quindi le carriere non sono state carriere continue
Sono persone che se va bene matureranno una pensione di mille euro non si può chiedere a queste persone di maturare una pensione di mille euro dovendo lavorare quarantotto quarantanove anni allora io ho presentato un ordine del giorno perché
Il Governo eliminiamo le penalizzazioni queste persone con quarantuno anni di contributi devono andare
In pensione a prescindere da quale l'età anagrafica e il Governo mi ha dato parere favorevole e io spero che nelle mille proroghe e il Governo tenga fede all'impegno che ha assunto
Quindi noi su questo stiamo lavorando e per apportare le modifiche che la fretta purtroppo non ci ha consentito di apportare nell'iter legislativo
Del provvedimento sul mercato del lavoro penso che il Governo farà con un po'più di calma e metterà in Parlamento in condizione di confrontarsi di approfondire
Di a vere un confronto con le parti sociali una concertazione
Di alto livello e quindi non di ingoiare dei rospi ma di fare delle scelte che effettivamente servono al Paese