Presentazione del Rapporto Transatlantic Trends Immigration 2011

Nuova cosmopolita sulla quale
E che
E chi risulterà
Da un complessa di false che non sono soltanto alle forze delle braccia mani forze delle intelligenze le farse
Enti quelle un modo nuovo di texani chiare noi intende venire a confronto con i loro
è
Qualcuna diceva abbiamo chiesto braccia se non erro d'arte
Tensioni
E quando ci sono delle persone queste
Sono una ricchezza San Tommaso d'Aquino diceva che era
La il la la
La cosa più importanti più bella
Della dell'universo impianto come ci stiamo preparando come si colloca come siccome qui è chiara la Compagnia di San Paolo queste no queste nuova anche in Italia
Che a Torino in Piemonte ma non solo
Pensate agli inizi dei flussi migratori accompagnato quella parte della società civile attenta sempre a quanto succede attorno a noi attorno a loro sicché il bisogno oltre hai bisogno di cibo edili Pini bisogni fondamentali casa lavoro e cibo
Eh eh
Si sono si sono evidenziate altre cose molto importanti che stanno nelle pieghe della storia e che sovente non vengono fuori
Quando la Compagnia di San Paolo a affrontava i problemi nel mille cinquecentosessantatré aveva sott'occhio ipotesi vergognosi attualmente ci sono delle povertà del cognome se che devono essere guardate
Nell'ambito e la famiglia per esempio
Quante cose vergognose accadono in famiglia che la donna immigrata non riesce a dire ecco ci sono dei precetti dei programmi sovvenzionati dalla compagnia che che indagano su queste cose tendono a cambiarle
La scuola importanza della scuola
Stanza della scuola come sentire civile nuovo da parte degli italiani ma anche da parte dei ragazzini che appartengono ad una famiglia immigrate che sono già italiani
Perché se magari sono nati qui sono arrivati piccolissimi anche non solo da aiutare a capire il tessuto civile e gli italiani sono devono essere abituati a cattive
Quale tessuto il nuovo nascerà in Italia da questi incontri che non sia lo scontrino
è
Lei la lista potrebbe continuare quante sono nei
Associazioni che si sono mosse spetta
Ai bisogni fondamentali e non solo ai bisogni di salute e di integrazione e di intelligenza o una cosa importantissima che sta facendo la scuola cercare
La scuola della Compagnia di San Paolo la fondazione della scuola della Compagnia di San Paolo cercare di intercettare i ragazzini
Intelligenti da avviare a studi superiori non possiamo
Tener presente che gli stranieri siano soltanto bassa manovalanza
Tenemmo qualche cosa di molto molto importante che all'intelligenza di queste persone che a loro capacità
Di entrare in discussione con un mondo nuovo ma non tanto all'uopo al quale possano dare il loro apporto
Ecco allora mentre
Dico ancora che sono contenta di rappresentare qui la Compagnia di San Paolo dando esperti sommi capi alcuni accenni di quanto si fa a Torino e non solo a Torino di quanto la compagnia fa
Sono contenta anche di dover sentire quanto emergerà da quello studio importante che sarà è questa analisi del sentire degli italiani sull'immigrazione
E con questo io chiudo abbiamo tantissime cose da sentire nei tempi già stringono grazie
Grazie
La sua Giuliana grazie
Per aver subito umanizzato il problema e messo anche la nostra discussione nella prospettiva di un'Italia
In trasformazione verso una società
Multietnica multiculturale
Un tema tanto più delicato perché proprio
In questi giorni stiamo vivendo nella scia
Di episodi che invece ci ricordano come
Pulsioni razziste o xenofobe sono ancora forti presenti nella nostra società adesso il saluto dello IAI da Ettore Greco direttore dell'Istituto Affari internazionali
Buongiorno grazie Giampiero grazie a tutti voi per aver accolto il nostro invito come è stato detto questa riunione organizzata dalle tutto a fare internazionali in cooperazione consiglieri che è una
Centro relativamente giovane ma molto attivo
Da alcuni anni sui temi dell'immigrazione e dalla Compagnia di San Paolo che da tanti anni un partner dello IAI Progetto
Transatlantico trends come forse saprete realizzato appunto dalla compagnia San Paolo e qui voglio ringraziare in particolare
Sorge Viana ma anche il dottor Castaldo che e qui Segretario generale della compagnia che qui presente
Per avete citato di nuovo l'occasione di presentare questo studio di discuterne con voi
E da German Marshall Fund qui abbiamo presente il vicepresidente del già Mascia ottanta Ivan beva da fra l'altro aree su questo palco il già vada tanto rappresentato da EMI Alessandri anche già Mashal Fund è un parte né di lunga data
Dallo Iaia dello IAI il progetto peraltro si avvale anche di altre importanti i contributi di enti fondazioni internazionali
Credo dobbiamo dire che questo è un periodo difficile e delicato per il nostro Paese e per l'Europa e
E quindi inevitabilmente
Il dibattito pubblico specialmente su temi come l'immigrazione che ha una forte dimensione economica e sociale
è fortemente condizionato influenzato dalla crisi in atto
E naturalmente uno degli aspetti più importanti e interessanti esaminate dal Transatlantico trends su quale vale la pena naturalmente richiamare l'attenzione sicuramente lo farà stesso Isernia nella sua presentazione
Nell'impatto della crisi sugli orientamenti dell'opinione pubblica in materia di immigrazione
E va detto che il tema immigrazione tende ad essere avvolto spesso in una nebbia ideologica con una petto deformante sul dibattito pubblico nel quale tendono quindi a prevalere posizioni spesso esasperata ed estreme
Qui però forse vorrei introdurre una nota almeno di parziale ottimismo a me sembra che negli ultimi tempi i toni e l'impostazione del dibattito pubblico in Italia sulle questioni vitali
Per il nostro Paese siano un po'cambiati si guarda
Con un più o più attenzione al merito delle questioni e si discute con più concretezza delle possibili soluzioni pur facendolo in modo vivace ed intenso come stiamo vedendo
Forse sarà un merito un merito di quelli che adesso sì si solito essi usavo chiamare i professori sarà che certe polemiche appaiono oggi un look un lusso che non ci possiamo più permettere sarà anche che siamo un po'meno distratti
Da questioni anche un po'scabrose che hanno polarizzato ed esasperato il dibattito in questi anni
Ma è un grave diciamo che questo clima intenso
Dibattito pubblico continui e naturalmente non è detto che continui ancora lungo speriamo che appunto possa
Anche profondi si che che questo clima costruttivo diciamo possa anche investire il tema delicato e difficile dell'immigrazione
Che invece come sappiamo ha esposto anche più di altri a diventare
Terreno privilegiato di di di posizioni populistiche di varia natura appunto qui abbiamo diversi esempi recenti
Io vorrei ricordare a questo proposito che negli ultimi tempi si sono succeduti interventi autorevoli
Che hanno posto l'accento sull'immigrazione come opportunità e risorsa per il Paese e sull'importanza delle politiche di integrazione questo rapporto parla non solo dell'immigrazione in senso generale del del fenomeno di come viene percepito ma anche
Delle politiche di integrazione sui vari aspetti di queste politiche sulle misure che possono essere adottate per appunto garantire una maggiore integrazione degli immigrati
Mi riferisco in particolare a gli interventi per esempio di Mario Draghi quand'era ancora governatore della Banca d'Italia dell'ex ministro del tesoro Tremonti più di recente dello stesso capo dello Stato
Il problema è che poi questi interventi da questi interventi non ha fatto seguito un dibattito pubblico e soprattutto politico che fosse in grado di i raccogliere valorizzare i suggerimenti e le indicazioni che venivano appunto da queste personalità che sono un po'rimaste
Delle voci nel deserto ecco non si può che esprimere l'auspicio
Che in questo nuovo clima che spero duri si possa riprendere il filo di queste riflessioni e le si possa tradurre in politiche concrete soprattutto nel campo dell'integrazione
Tenendo presente peraltro che il populismo rischia spesso di trasformarsi in un boomerang come dirò sta fra l'altro
Proprio il fatto che evidenziato da questo rapporto che gli italiani sono di più insoddisfatti delle politiche sin qui seguite nel campo dell'immigrazione tra tutti i Paesi che sono stati oggetti oggetto di queste ore di questo sondaggio
Vorrei anche sottolineati naturalmente che come istituto che è una forte vocazione europea ci interessa Rau molto le percezioni del pubblico riguardo al ruolo dell'Europa dell'un europea in materia di immigrazione
Il
Istanza tanti trend del trend soffrono molti spunti e indicazioni al riguardo
Mi sembra che il tema attorno cui ruota questa problematica non sono in campo di migrazione ma anche si può estendere ad altri settori vitali della della politica nazionale ed europea sia quella della diciamo dell'intreccio delle divisioni di responsabilità a livello europeo e nazionale
Troverete quindi anche delle domande molto importanti a questo proposito è una questione che oggi si pone fortemente nella sfera economica sino a sino a che punto la responsabilità è nazionale su questo punto europea ma vorrei dire
Ancora di più che intreccio ci devono essere tra responsabilità e politica nazionale responsabilità e politiche
Europea e questo è un po'un il cuore di tutti i dibattiti politici oggi in Italia e devo dire che
Il Presidente Consiglio vara un mondo sta dando una contributo anche a cercare di vivacizzare il dibattito su questo punto
Vorrei infine sottolineare questo tendiamo a dirlo sempre quando facciamo queste presentazioni transatlantico trends che siamo
Ben lungi dal prendere gli orientamenti dell'opinione pubblica come dati modificabili
E ci interessa invece capire e questo può essere oggetto del dibattito quest'oggi l'influenza che esercitano su questo io interventi la comunicazione politica e anche quella che viene appunto evidenziata dei media
E questo mi sembra una questione che non può essere sottovalutata come non deve essere sottolineata sottovalutato il ruolo che
I leader esponenti del mondo politico possa esercitare per per cambiare
O comunque
Creare diversi orientamenti dell'opinione pubblica che consentono di realizzare più facilmente alcune politiche utili per il Paese detto questo vi ringrazio ancora per aver aderito al nostro invito e do quindi dopo la parola Giampiero
Grazie grazie Ettore è vero che
Io risultati del sondaggio il professor Pierangelo Isernia sta per
Darci nei dettagli
Possono variare e variano in funzione
Anche del momento della rilevazione questa è stata fatta quest'anno in un momento particolarmente delicato è anche vero che alcuni trenta sembrano costanti e visto che Ettore ha chiamato in causa la
Comunicazione non solo politica ma anche l'informazione e costante il trend perché la percezione della presenza di immigrati
E largamente superiore all'entità della presenza stessa quindi vuol dire che probabilmente c'è un'amplificazione
Del fenomeno nella comunicazione e nell'informazione
Però di questo diventa altro ci parlerà adesso
Il professor Pierangelo Isernia dell'Università di Siena chic scientifica Basso Raffaella transatlantico trans e so che apparato il suo intervento sui venti minuti e l'aveva senz'altro corredato
Di tabelle di dati per cui lo ascoltiamo con interessi sì grazie nonostante l'abbia tagliato però lei militare disse mi avvicino troppo al ventesimo minuto
Mandi qualche segnale al ventesimo minuto ledono strattona bene sci allora buonasera e il quarto anno che presentiamo il Transatlantico cenoni migration
Ed è un anno particolare per noi che lo abbiamo fatto perché la rilevazione come è stato detto è una rilevazione che è stata condotta alla fine di agosto e la metà di settembre di quest'anno
In un momento in cui dell'Italia
Ci si poteva aspettare un quadro dell'opinione pubblica piuttosto gran piuttosto preoccupato perché beh da un lato
Venivamo dall'onda lunga degli episodi collegati alla primavera araba e per noi commessi soprattutto a Lampedusa
Coperta mediaticamente nei mesi precedenti in maniera
Più che abbondante e che in cui si poteva fare a ritenere che
L'opinione pubblica gara sarebbe stato ancora più preoccupata di quanto
Lo era in passato seconda ragione la più grave crisi economica alla fine la seconda guerra mondiale e la crisi economica chiaramente
Incide anche sul mercato del lavoro e quindi
Sul ruolo che le forze
Migranti portano in questo mercato e la competizione che aprono con i nostri italiani lavoratori Piceno ragioni diverso e per aspettarsi un quadro molto problematico
Il primo messaggio che vorrei trasmettere ce ne sono anche altri Vaprio presagio vedere trasmettete siamo una situazione un po'come quella del cane che non ha abbaiato
Chi ha letto
Diciamo qualche giallo
Nel senso che
La situazione dell'Italia è sicuramente una situazione di grande attenzione l'Italia insieme all'Inghilterra il Paese che di gran lunga più preoccupato di questo
Di questo fenomeno dell'immigrazione però
Quelle aspettative di ulteriore ragionamento del l'orientamento complessivo del nostro vivere dubbia non si sono verificate
Anzi per quanto riguarda specificamente i temi economici vedremo che italiani tutto sommato non quadro più sobrio realistico del mercato del lavoro di quanto spesso noi riteniamo
Cosa dicono oggi nei diciotto diciassette minuti che mi sono rimasti innanzitutto sul clima di opinione appunto qual è la percezione che gli italiani hanno il problema dell'immigrazione
Venendo da una sembra prevedersi se me ne dota numerosi Consigli facoltà o un atteggiamento un pochino più scettico del mio amico Ettore sul fatto che i professori possono portare
Diciamo così un clima più sereno in politica lasciate diverse su questo un tantino più pessimista però diciamo
Di fornirò il quadro così come emerge dai nostri dati poi vi dirò qualcosa sulla prima aveva all'alba e in particolare l'Unione europea che esce dalla nostra indagine come un attore importante non solo per i soliti sospetti l'Italia ma anche per Paesi apparentemente insospettabili come l'Inghilterra
Diremo qualcosa sulla crisi economica quest'anno ci siamo dedicati in particolare
A studiare gli atteggiamenti nei confronti della degli immigrati come lavoratori quindi il l'impatto che la qualificazione degli immigrati a sul sulla percezione dei dell'intervista
Qualcosina anche sull'integrazione
A che punto siamo e infine io sono un politologo quindi consentitemi di dire qualcosa sul nuovo del governo del Governo italiano in particolare che secondo me interessante
L'immigrazione è un problema che noi diciamo saliente ma non prioritario
Dal punto di vista delle preoccupazioni italiani non vi sorprenderà sapere che l'economia la disoccupazione sono di gran lunga i problemi più importanti però è un problema saliente vuol dire non tollera saliente vuol dire che è un problema che
Se e quando
L'attenzione su questo tema cresce italiani hanno delle opinioni all'riguarderanno i pignoli abbastanza precise
E questo opinioni sono appunto quelle che ora vi passo a descrivere prima di tutto gli italiani sono insieme agli inglesi i più preoccupati del numero di immigrati che ci sono nel nostro Paese la percentuale di italiani che io ritengo dove ce ne sono troppi
è sistematicamente più alta che in gran parte dei Paesi che non ci sono diamo con transatlantica trenta
Quest'anno in leggera calo ma comunque resta alta rispetto
Rispetto ad altri Paesi come la Francia la Germania e la stessa
Nella stessa Spagna
Siamo molto preoccupati degli immigrati che ce ne siano troppi
E siamo qua che ce ne sono torno perché pensavo effettivamente le ce ne siano troppi abbiamo chiesto ai nostri intervistati qual è la percentuale di immigrati sul tale la popolazione italiana e riteniamo gli italiani ritengono che ce ne sono circa uno su quattro cioè c'è un immigrato di quanti italiani
Che è un numero di gran lunga superiore a quello reale questo è un dato abbastanza stabile non facciamo questa domanda sin dall'inizio del terzo tanto in termini di adesso possiamo anche dire che non mi posso gli altri no va beh l'antica tipo che abbiamo fatto la stessa domanda un'altra metà del campione chiedendo non la percentuale degli immigrati sul totale a vocazione nazionale ma la percentuale di immigrati sul totale la vocazione del loro nel loro Paese loro Comune
I numeri si avvicina un pochino di più alla realtà male sono comunque sempre molto alti quindi
Pensiamo che ce ne sono troppi perché riteniamo che ce ne sono troppi
Riteniamo anche gli italiani sottoposto in questo sin dall'inizio alla terza tanti temi che la maggior parte dei nostri immigrati siano qui legalmente
Sessantaquattro per cento degli italiani ritiene che la maggior parte degli immigrati siano qui in una condizione di illegalità
Non sorprendentemente siamo i più preoccupati
Degli immigrati illegali l'ottanta per cento degli italiani dichiara di essere preoccupato degli immigrati illegali contro il ventitré per cento che preoccupato degli immigrati cosiddetti legali una scusate in questi termini non sono proprio precisi
Ferruccio
Tira insomma quanto sbagliato siamo nel tentare di mettere in categorie così poco felici Presidente però è anche un po'un tentativo di convenire un messaggio all'intervistato
Quindi siamo molto preoccupati siamo molto preoccupati e appunto ci si poteva aspettare chiedo saremmo stati ancora di più dopo quello che leggiamo sui giornali
Tranne suor Giuliana pochi di noi sono stati a Lampedusa a vedere le cose come effettivamente Savalla però quello che leggiamo sui giornali che sembrava insomma diciamo abbastanza problematico e effettivamente troviamo che
Gli italiani quando si tratta di
Fare qualcosa per rispondere a questo flusso di immigrati sostanzialmente vorrebbero portare la battaglia nel campo
Non avverso ma nel dall'altro lato diciamo così del Mediterraneo cioè quello che l'idea che vorrebbero fare sostanzialmente e agire sui flussi prima ancora che questi partano
Gran parte degli italiani parliamo dell'ottantaquattro per cento ritiene che noi
Si debba
Aumentare l'aiuto allo sviluppo in quei Paesi da cui provengono soprattutto gli immigrati l'ottantuno per cento ritiene che dobbiamo favorire
Il commercio con questi Paesi nell'ipotesi presumibilmente che ciò cioè l'occupazione lì e quindi eviti che costoro vengano qui
Soltanto il cinquantasette per cento che comunque una percentuale più alta di altri Paesi come il Regno Unito che di nuovo in questa pagella che ogni anno un po'prima diamo
E sempre con l'Italia è un po'così già gli indisciplinati il cinquantasette per cento sarebbe disponibile a nome del tutto l'apertura del mercato del lavoro nei confronti di questi immigrati
Non sorprendentemente di nuovo soltanto il quarantaquattro per cento vorrebbe che gli immigrati che provenivano dal nord Africa in quei mesi rimanesse Trenitalia permanentemente
E il cinquantasette per cento invece desiderava che rimanesse non solo temporanea niente qui diciamo da questo punto di vista la reazione complessiva dell'opinione pubblica è stata di chiusura
Da questo punto di vista libere in Sicilia o il di vere al nord non ha fatto non fa non fa una grande differenza gli italiani del sud centri italiani del nord sostanzialmente agiscono a queste domande più o meno allo stesso modo
Dall'altro lato gli italiani ritengono che l'Unione europea debba fare di più
Questo per noi non è molto sorprendente primo perché anche il Governo italiano in nei mesi passati metà degli anni passati ha insistito molto su questo tema quello che più interessante che anche altri Paesi cominciano a pensare in questo modo
L'idea che sia soprattutto responsabilità dell'Unione europea gestire problemi la migrazione come quelli del nord Africa e condiviso dall'ottantotto per cento degli italiani ma mi permetto di segnalare qui che anche il sessantotto per cento degli inglesi
Meno ovviamente euro sin patetici la pensa allo stesso modo quindi cioè più domanda di Europa o meno c'è domanda di più Europa in questo settore
Non solo ma di italiani la maggioranza degli italiani che cresce
Di tredici punti percentuali rispetto all'anno precedente vorrebbe che fosse l'Unione europea a fissare le regole per l'ammissione di nuovi migranti come vedete in tutti i Paesi cresce questo numero
In Italia cresce particolarmente segnalando di nuovo quella forse una delle novità di questo processo
Di movimento di popolazione legato ai cambiamenti istituzionali il Nord Africa che la domanda di più Europa
Se quindi la crisi diciamo così del Nord Africa ha prodotto un certo irrigidimento della posizione italiana senza perché peraltro questo si traduca mi ulteriore isteria sul problema degli immigrati
Dall'altro lato c'è il problema nella fisica subatomica come ho detto è un problema che abbiamo cercato di studiare quest'anno con più attenzione quindi Min ci sarà qualche slide in più
Primo come vedo non gli italiani diciamo il loro gli immigrati e mercato del lavoro
L'Italia da questo punto di vista con l'Europa si distingue da un Paese come gli Stati Uniti perché perché in Italia
Gran parte della popolazione ritiene che sostanzialmente gli immigrati occupino settori di mercato che gli italiani non vogliono occupare il settantatré per cento degli italiani
Perfettamente in linea con la media europea ritiene che gli immigrati faccio lavori che noi non vogliamo fare
Il fatto che ci sottraggano lavoro e condiviso solo da un terzo circa la popolazione italiana vi prego di confrontare questo dato molto simile con la media europea col dato
Americano dove invece il cinquantasette per cento ritiene che questo sia il caso qui diciamo da questo punto di vista è come se ci fossero due mercati del lavoro un mercato del lavoro per gli italiani
è un mercato di lavoro per i non italiani e che i due mercati non necessariamente sono in competizione non è un quadro perfettamente chiaro perché dall'altro lato un numero consistente ancorché non sia la maggioranza di italiani ritengono che
Gli immigrati De prima no i salari dei nazionali cioè
Sostanzialmente riducano
Il il reddito direttamente riducano il reddito degli italiani e un un un numero abbastanza elevato ritiene che siano un peso per i nostri servizi sociali
Riusciamo a distinguere o abbiamo idee diverse sul tipo di
Migranti e ci vogliamo nel nostro Paese abbiamo cercato di SISS capire sei da un lato il livello di istituzioni le qualifiche di colui che viene in Italia per la prima volta i dall'altro lato
La possibilità che trovi un lavoro
Incidono sui nostri atteggiamenti nei confronti degli immigrati la prima cosa che possiamo lottare
E che gli immigrati qualificati sono di gran lunga preferiti agli immigrati non qualificati
Nonostante tutto quello che ho appena detto sulla doppio mercato del lavoro il sessantaquattro per cento di italiani e favorevole acché ci siano più che immigrati istruiti contro il quarantuno che ritiene che ce ne debbano essere di
Meno istruiti dall'altro lato però
Se chiediamo loro si è più importante un
Migrante istituito ma assenza un posto di lavoro e che quindi potenzialmente enti a competere sul mercato lavoro con gli italiani umiliante in non istruito ma che ha il posto di lavoro vediamo che il il quadro cambia abbastanza radicalmente
Il sessantatré per cento degli italiani preferisco un immediato a bassa qualificazione posto che abbia un lavoro e soltanto il diciotto per cento diciamo a favore di umiliante che non ha il lavoro ma le competenze del potessero giovare nel nostro Paese
Quindi diciamo il quadro non è perfettamente in linea con le aspettative iniziali nel senso che e vero che
Non si compete sui due mercati però è anche vero che il tipo di migrante che noi ci aspettiamo e umiliante con delle caratteristiche che lo rendono diciamo molto debole sul mercato del lavoro italiano
Noi ci occupiamo l'immigrazione ma anche di integrazione
Su questo sarò un pochino più beve ma quello che volevo dire che sostanzialmente dal punto di vista dell'integrazione
E forse anche un po'sorprendentemente almeno per quanto mi riguarda il giudizio italiani sul grado di integrazione degli immigrati nel nostro Paese
E abbastanza positivo
è abbastanza positivo ed è particolarmente positivo nel nostro Paese come peraltro negli altri Paesi son dati
Soprattutto per
I figli di immigrati cioè i primi diciamo complicati ma la seconda generazione qui da questo punto di vista diesel non percepiscono un problema di integrazione
Da questo punto di vista però
Abbiamo fatto questa domanda una metà del campione menzionando gli immigrati e l'altra metà menzionando esplicitamente chiaro immigrati musulmani e voi vedete paragonando la linea verde con quella ocra e qui l'azzurra con quella
Antone ora non so come abbia
Sì
Vedete che ci sono delle differenze per esempio in Italia il cinquantanove per cento ritiene che il gli immigrati di prima generazione siano ben integrati ma solo il quarantuno
Precetto italiane ritiene che sia ciò delle lotte gli immigrati musulmani
Il settantasette per cento ritiene che siano ben integrati i figli degli immigrati di prima generazione
Es il sessantasei per cento richiede lo stesso per i figli gli immigrati musulmani quindi il termine musulmani non solo in Italia ma anche in Italia evoca problemi particolari di tipo culturale sui quali
Vale la pena riflettere
Ultima cosa il Governo siamo nei tempi
Bene
Ah beh allora posso prendere la paura
Bene il Governo italiano come gran parte dei Governi del dell'Europa e degli Stati Uniti si esce a pezzi un po'sul problema dell'immigrazione qui parliamo del Governo italiano che non c'è più cioè il Governo Berlusconi purtroppo diciamo così
Il clima politico cambia più rapidamente delle nostre indagini che sono solo annuale il settanta per cento degli italiani da un giudizio critico per la gestione dell'indicazione da parte del Governo italiano lo purtroppo
Purtroppo tecnico ipotesi perché sarebbe stato insomma carino avere una comparazione del tempo come da questa inerte figura però tutto a Porto Torres Parte Story manchi l'ottantatré per cento invece riteneva adesso che facesse un buon lavoro e qui appunto di nuovo il Polito poco quello che colpisce non è questo numero che tutto sommato ma non sorprendentemente fosse data all'altezza del numero il fatto che ovviamente gli elettori di centro inizio sono molto critici ci mancherebbe altro se non altro lo fanno ex Officio ho solo detto voi dell'opposizione ma anche gli elettori del Governo incaricata erano abbastanza scettici
Sulla modo di operare dello stesso Governo e questo per quanto riguarda il Governo l'altro tema sul quale mi soffermo e concludo anche perché ci consente di dire qualcosa sul
Sul dibattito politico in Italia
E sulle polis cioè che cosa fare degli immigrati abbiamo visto pochi minuti fa
Che per gli italiani il grosso problema sono gli immigrati non legali non legalizzati cioè cosa fare di costoro
Abbiamo chiesto appunto agli italiani si
Preferenze legalizzare regolarizzare come si dice qua noi oppure piuttosto
Sì Den Bakker la traduzione inglesi di un termine che non userò ma con i nostri politici hanno usato
Bene non vi sorprenderà scoprire forse il cinquantasette per cento degli italiani ritiene che sia più opportuno rimandare indietro nei loro Paesi questi di immigrati solo il ventotto per cento di vuole legalizzare il quattordici per cento
Volontariamente offre una
Risposta interlocutoria quindi diciamo da questo punto di vista la
Qualsiasi partito politico in Italia sito si trova di fronte questo questo problema cioè che una maggioranza consistente l'opinione pubblica italiana non è favorevole a politiche di legalizzazione degli immigrati illegali
L'ulteriore problema e palo qui lealtà soprattutto per la sinistra più che per la destra e che questa distribuzione degli orientamenti non è diciamo così simmetrica che cosa ci si potrebbe Aspiag trasferita
Che gli elettori del centro sinistra siano più favorevole elettore di centrodestra siano meno favorevole perché questo è quello che succede su gran parte dei temi che abbiamo esaminato come vedete da questo grafico questo è vero PIN un certo senso ma
Resta il fatto che una maggioranza sostanziale anche degli elettori di centrosinistra dei Paesi europei è contrario a politiche di legalizzazione
Lasciamo perdere un secondo la comparazione con gli Stati Uniti e sosteniamo sull'Europa i dati italiani non sono sostanzialmente dissimili da quelli del resto dei Paesi europei
Nel centrodestra solo un quarto circa dell'elettorato di centrodestra e disponibile a legalizzare gli immigrati illegali come soluzione al problema della loro illegalità
Ma già direttore dicendo senza questo numero sale a quarantanove per cento quindi non è una maggioranza qui da questo punto di vista l'immigrazione è uno dei classici sui temi asimmetrici dove cioè
Una parte politica pesca del suo elettorato
Cioè di serale ma alcuni dei temi agitati da questa parte politica finiscono anche per
Personale nelle orecchie dell'altra parte dell'elettorato politico rendendo quindi in tutta Europa molto difficile
Politiche dirette a maggiore apertura e a maggiore disponibilità con questa nota non di pessimismo ma di sobrio realismo concludo e passo la parola al
Non succede mai
Grazie professore avete notato che anche il professore ha usato la parola sobrio una parola sobriamente di moda in questo
In questo periodo
Grazie per la l'abbondanza delle indicazioni anche per la
Sinteticità con cui
Con quelle a espresse
Resto convinto ma forse anche professore Isernia lo è
Che una certa percezione di
Dire
Inter presenza degli immigrati rispetto alla realtà
E poi il
Anche il portato di una certa drammatizzazione di di alcuni momenti quando c'è stato e il
Sondaggio può averne risentito
Il il momento di tensione di preoccupazione di affollamento a più riprese di Lampedusa
Abbiamo sentito fare cifre che andavano da i cinquecento mila i due milioni sia pure in prospettiva
Di arrivi di immigrati mi pare che siano stati circa
Quaranta mila che rappresentano lo zero virgola zero cinque per cento dalla popolazione italiana quindi una quantità probabilmente gestibile anche da un solo Paese senza
Il supporto di tutta l'Unione europea però
E chiaro che la percezione è stata molto
Molto maggiore adesso a discutere a commentare il rapporto presentato al professore Isernia abbiamo
Emiliano Alessandrini che trattati fellow del German Marshall Fund e il professor Ferruccio Pastore che il direttore del forum internazionale europeo
Di ricerche sull'immigrazione entrambi chiedo di stare nei dieci
Dodici minuti e do la parola prima ad Emiliano Alessandri grazie
Grazie vorrei inizialmente ringraziare
Ovviamente la Camera dei deputati per per l'ospitalità l'Istituto Affari internazionali li sto fieri per per la superba organizzazione del dell'evento
è un ringraziamento particolare a nome del del German Marshall Fund per la Compagnia di San Paolo collabora con noi
In una gamma ampia di di progetti compreso questo e credo si confermi
E questo rimane un prodotto
Molto interessante di grande utilità
E di grande interesse per il dibattito pubblico mi rimetterò limiterò il mio intervento a pochi minuti per lasciare
Lo spazio al dottor al dottor Pastore che
Danni si dedica allo studio del fenomeno dell'immigrazione io German Marshall Fund mi occupo principalmente del programma Mediterraneo all'interno del quale
L'immigrazione sicuramente un aspetto importante ma solo uno
Tra i tanti il dato certamente più notevole della
Dello studio di quest'anno è il fatto come sottolinea al professore Isernia che le opinioni europea e non solo quelle del del degli italiani
Sul fenomeno dell'immigrazione sono rimasto abbastanza costanti nonostante la crisi economica nonostante
Le rivolte nel mondo arabo
E sebbene ci sia stata un'emergenza anche nel nostro ora nel nostro Paese
Sicuramente gonfiata da invidiare strumentalizzata da alcuni che agitavano lo spettro della dell'invasione
Gli europei gli italiani sembrano avere
Riversato le proprie critiche preoccupazioni non tanto sul fenomeno dell'immigrazione in quanto tale ma su sui propri Governi su come non hanno affrontato efficacemente la questione quindi in qualche modo
Il cane non abbaiato e la e la pistola esplosa nella mano di di coloro che alla
Che la voleva nonché l'appuntavano al fenomeno
Tuttavia e
Inviterei un po'di cautela sul significato del di questa di questa stabilità nelle opinioni perché credo siamo tutti
In qualche modo rientrati a pensare che questo sia un un dato incoraggiante
Che segnali una maggiore maturità se vogliamo dare un giudizio di valore ma potrebbe essere la e la pongo come Comuni poste se non di certo come una una una tesi ma
Potrebbe essere che in realtà il fenomeno dell'immigrazione sia
Sia legata a fattori il impartì indipendenti da quelli che sono gli sviluppi e reali
Che ci riguardino e che quindi
In qualche modo le opinioni pubbliche abbiano una loro opinione pregiudiziale o sul sul fenomeno in quanto tale
Al di là poi di quello che sia la realtà dei numeri come come abbiamo visto o di quelli che siano le emergenze vere che in un anno particolare possono colpire un Paese all'altro
Quindi vorrei sentire eventualmente il il il dottor Pastore su questo ma
Sarà interessante vedere anche i dati del prossimo anno e vedere come evolvono ma rimane la possibilità
Che ci sia questo il nocciolo di opinione duro che quindi in qualche modo sia poi ancora più difficile provare a
Modificare le le opinioni informare l'opinione pubblica e avere un'evoluzione del delle opinioni sul fenomeno della dell'immigrazione
Noto anche che nonostante la una certa stabilità nelle nel nelle opinioni rimane molto alta la percentuale di coloro che guardano al fenomeno come un problema piuttosto che come un'opportunità
E
Che si guardi alla all'immigrazione e che si pensi all'integrazione principalmente come all'integrazione economica degli immigrati piuttosto che all'integrazione in senso lato
E che poi quando si parla invece quando si pensa invece alla all'integrazione dal punto di vista culturale delle regole immediatamente si scivola su su in qualche modo un'idea camuffata di assimilazione quindi
Le preoccupazioni per quelle minoranze viste come in qualche modo non integrabili perché
Di una religione diversa da quella prevalente nel nostro Paese mi chiedo se in realtà
Viste le difficoltà di di di di far passare il messaggio che l'immigrazione sia un'opportunità non si debba andare oltre questa dicotomia opportunità o problema
E presentare l'immigrazione principalmente per quello che cioè un fatto è una realtà
Il larga misura strutturale in un mondo che in cui tutto si muove non solo le le persone ma si muovono sempre di più
Le merci capitali Commissione andiamo conto in questi mesi di crisi economica
E quindi sarebbe sorprendente il contrario quindi presentarle realtà come qualcosa di
Fisiologico o quasi e di di naturale quindi che in larga misura inevitabile che pare partire da lì nel contesto poi della della primavera araba
Oltre a
Rafforzare l'idea che si debba guardare all'immigrazione comunque come un fenomeno di mobilità secondo me prende il posto prende piede l'idea
Che è già sviluppata nei Paesi del Nord Africa una prospettiva che viene con con sempre più insistenza avanzate su cui dobbiamo confrontarci del dell'immigrazione della situazione come devo come di un diritto
Si parla in alcuni ambienti di di diritto umano e non mi riferisco semplicemente ai ai profughi di e ora i rifugiati politici i profughi di guerra ma
Alla categoria molto più ampia di quelli che vengono chiamati Air Force mai garantito e credo che l'italiano sia di dire di migranti forzati Enzo sit-in costretti all'emigrazione che è molto più che molto più ampia
E
Non credo che vi sia contraddizione tra il punto che facevo prima di me di mobilità come di un fatto strutturale fisiologico e del fatto che allo stesso tempo non sia completamento fenomeno volontario nel senso
E tanto strutturale quanto le ragioni per cui questo fenomeno c'è
Sono legate a
I cosiddetti pur fatto se non solo pool fatto scenari ha dei motivi per cui del delle situazioni nei Paesi di origine che rendono difficile immaginare un futuro
Nella realtà locale e invece vedo un'Unione Europea che nel complesso
Non solo a livello dei singoli Paesi continua a guardare alla al fenomeno principalmente come una sfida da gestire
Se uno da un dà un'occhiata a quelli che sono il Budget quelle che sono le risorse dell'agenzia del dell'Unione europea nota come l'agenzia che si occupa del controllo dei confini Frontex
Abbiamo visto aumentare in modo significativo il proprio le proprie risorse anche in anni di di
Ristrettezza di difficoltà nel Budget nel Budget europeo
Per concludere
Un altro elemento preoccupante che non non si evinceva dalla dalla presentazione ma anche che noto e presenta anche in altri studi
Che all'interno poi dell'opinione pubblica
Europea in particolare di quelle italiane in particolare
Più generale dell'opinione pubblica dei Paesi meridionale della dell'Europa sembra che tra i giovani
Vi sia in realtà una chiusura più pronunciato comunque che sia tra i giovani dove via via è una una un atteggiamento in evoluzione in senso negativo di chiusura
E questo riallacciandomi al discorso che facevo prima ancora più preoccupante perché chi mai come i giovani dovrebbe invece in qualche modo essere consapevole
Delle delle implicazioni dell'interdipendenza no
E dovrebbe in qualche modo ventuno guardare all'immigrazione come come a un fan fatta una realtà
Inevitabile di questo mondo
Si è parlato molto nel contesto della primavera araba del ruolo dei dei media dei dei
Social media in particolare di internet eccetera scuola qualcosa che
Ci sfugge come interne abbia in campo in qualche modo creato una mappa unica virtuale del mondo dell'opportunità e del disagio economico
E come quindi nell'immaginario dei dei popoli del mondo di quelli di più abbienti e meno abbienti sia chiaro dove sono i luoghi dell'opportunità dove sono i luoghi invece del del disagio
Quindi mi permetta ci vorrà di non sentire l'opinione degli esperti del fenomeno di immigrazione ha rafforzato alcune logiche di comunicazione costante e continua tra chi ha già lasciato il Paese chi Chirivì rimane ma un livello più profondo
Probabilmente ha anche modificato l'idea di spazio ha reso immediatamente accessibile quello che può essere il futuro prossimo di una persona che cerca una condizione
Economiche sociale migliore un'ultimissima nota su
RAI i nuovi regimi nel mondo arabo e il fenomeno dell'immigrazione ho sentito in alcune iniziative
Quindi Italia recenti
Alcuni
Puntare il dito contro i nuovi regimi che hanno immediatamente strumentalizzato a loro parere il il il fenomeno dell'immigrazione usando l'in qualche modo come un veicolo di pressione di ricatto nel senso
Rivolgendosi ai Paesi europei
Se volete in qualche modo che che manteniamo i i regimi restrittivi attuali dovete in qualche modo darci concessioni
Quindi in qualche modo sia Paesi europei si paese del Nordafrica sventolano stesso spettro in realtà anche qui potremmo essere di fronte a un'evoluzione è un fenomeno più profondo mi chiedo
Nella misura in cui alcuni di questi regimi davvero procederanno verso un maggior democratizzazione quanto sarà possibile per
I governanti eletti
Ignorare le domande delle proprie popolazioni che chiederanno
In assenza di opportunità sul luogo il diritto di poter lasciare il Paese e quindi quanto in realtà il processo di democratizzazione per quanti incerto
Nel nord Africa e nel Medio Oriente sia in conflitto ancora di più con l'idea che
Il fenomeno dell'immigrazione possa essere il regime intatto e possa essere gestito da dal punto di vista europeo il nome della chiusura e non
Dell'accettazione mi fermo qua grazie mille
Grazie
Emiliano grazie
Per la ricchezza degli spunti del dell'intervento do intanto un saluto perché vedo che sono arrivati tutti i protagonisti del nostro panel successivo li ringrazio per essere già qui
E in particolare dell'intervento di Emiliano mi ha colpito il riferimento all'ostilità più marcata fra i giovani
Dei Paesi europea rispetto al al problema dell'immigrazione che
Può anche sottintendere una sorta di guerra fra i poveri essendo i giovani dei nostri paesi più minacciati dalla crisi e più colpiti dalla disoccupazione da crisi
E poi sento continuamente
Alle Giare tornare in tutti gli interventi questo considerazione che positiva in qualche modo positiva
La critica delle opinioni pubbliche all'operato dei dei Governi che però mi pare una costante di tutti anche dei precedenti transatlantico trans sull'immigrazione
E allora mi chiedo lo chiedo alla professor Pastore direttore del forno internazionale europeo di ricerche sull'immigrazione
Ma
Magari anche al professor Isernia quanto c'è di un fondo di
Piove governo ladro in questa insoddisfazione cioè
In particolare in Italia c'è comunque sempre un alto grado di insoddisfazione rispetto a quello che fa ed ho una tendenza ad essere insoddisfatti rispetto a quello che fa il potere pubblico e il Governo professor Pastore
Il bando
Sta
Chiuso
Ecco dicevo questo divario il costante negli ultimi transatlantico Renzo ampio quindi
Queste credo che sia un segnale
Che va forse al di là della reazione piove Governo ladro o forse la relazione però piove Governo ladro è una reazione fisiologicamente più intensa in Italia che altrove ma prima di venire
A questi temi io vorrei dedicare questi brevi commenti al al tema specifico del rapporto tra
Opinione decisione tra opinione pubblica decisione politica
Nel campo dell'immigrazione forse più che in altri l'opinione pubblica rilevato presunta percepita condizione di decisori pubblici gli orienta questo dappertutto ma forse in questo campo più che in altri
Come si forma la domanda importante diventa come si forma l'opinione sull'opinione come si forma l'opinione dei decisori
In merito a ciò che pensa e vuole l'opinione pubblica ecco io credo che questa opinione sull'opinione spesso
Sia basata su su fondamenta fragili su rilevazioni sporto
O suo assunti generici
Troppo poco su studi seri come quello che viene presentato oggi assunti generici del tipo l'ostilità all'immigrazione
è una tendenza irreversibile cioè uno sta in una spirale
Negativa che si avvita sempre di più oppure la percezione che questa opinione negativa in maggioranza sull'immigrazione sia tendenzialmente sconnessa dalla realtà un po'l'ipotesi che faceva emiliano
E quindi sia difficile da condizionare a sua volta
Ecco
Mi sembra che troppo spesso l'ostilità all'immigrazione viene presunte vista come una sorta di di malanno di malattia sociale difficile da curare o addirittura incurabile questo
Spesso senza distinzioni decisive
Basate sull'orientamento politico quelle risposte politiche sono diverse ma c'è un po'questo pessimismo che poi si gente che poi si traduce in passività
Rispetto a un'opinione negativa che spesso presunta o troppo presunto ecco io credo che i dati del TPI del Transatlantico Renzi migration
In particolare alcuni che adesso presenterò molto velocemente dimostrano o suggeriscono fortemente danno forti argomenti per pensare che non sia così
Qui non c'è questa irreversibilità e non c'è
Un non così dette marcata come troppo spesso si presume questa sconnessione tra l'opinione pubblica e la realtà
Il primo profilo è quello dell'importanza della issue quante importante l'immigrazione per l'opinione pubblica allora ne ha già parlato Pierangelo cioè un trend molto netto a una perdita
Di a una delle priorità Izzo azione a una perdita di rilevanza percepita della fiction
Si va dal diciotto dell'estate due mila nove dal diciotto per cento qui ho preso solo quelli che pensano che sia la issue più importante diciotto per cento percento intanto calano all'otto per cento quest'anno e in un'estate è difficile non è stato di sbarchi in un'estate di incertezza strategica associata fortemente in Italia per lo meno in Europa al tema dell'immigrazione
Lo stesso mezzo
Più spesso si vede su altre issue mentre
Come la criminalità mentre invece il CIPE è chiaro anche è ovvio che il trend ascendente su disoccupazione ed economia mi è parso interessante mettere a confronto i dati
Titti ai con i dati di un altro sondaggio comparso di cui la terza edizione credo un sondaggio S volge comparsa in queste settimane
Anche qui vediamo che l'emergenza immigrazione perde perde mordente perde
Perda importanza relativa qui i dati sul su quanto sia grave l'emergenza sono più elevati i valori sono elevati presumo ma su questo forse Pierangelo potrà
Aiutarmi a capire che sia anche dovuto al fatto che questo era un sondaggio solo sulle emergenze sulle minacce quindi
Si tende a dare un una
Comunque rilievo forse maggiore ad alcune di queste quindi coerenza tratti ti ai e questi dati
Nel sud cioè dire una eclissi o comunque una attenuazione della emergenza immigrazione perché io vedo tre ipotesi principali che non si escludono a vicenda
La prima ovvia altre emergenze
Occupa nel campo prepotentemente
Prevalgono nel sentire collettivo disoccupazione
Seconda ipotesi si attenuata Sissi attenua anche Rettore suggeriva questo nella sua introduzione una certa enfasi politico mediatica sull'emergenza immigrazione
E si attengono anche fenomeni di strumentalizzazione io credo che si possa dire che nella seconda
Fase del gol del quattro per Berlusconi
Una certa enfasi sul tema si si attenuata insomma non non era più forse così conveniente in termini politici e anche di fronte a
I venti potenzialmente molto
Propizia ad essere media Rizzati informatico Italia questo è avvenuto molto meno che in altre fasi del nostro
Passato recente la terza ipotesi che si attenui fattori quantitativi diciamo oggettivi che
Fondano la percezione di un'emergenza in effetti in Italia c'è stata vendute l'ultimo a negli ultimi anni una flessione degli dei flussi una diminuzione degli arrivi
Rimaniamo però il più grande Paese di immigrazione d'Europa in termini di flussi negli ultimi anni quindi questa terza spiegazione secondo me non è quella decisiva
Secondo profilo che vorrei sottolineare ed è l'ultimo per corroborare quello che riceve in partenza e a che fare con le dimensioni della diciamo quindi non con l'importanza
Con le dimissioni stimate della gli show è stato detto che una dei delle città
Del TPI insomma questa domanda molto a forte impatto insomma no il divario notevolissimo tra la consistenza percepita stimata della presenza
E la consistenza effettiva quella che i dati in questo caso i dati del
Anagrafe dei residenti danno in merito alla presenza straniera allora vedete che
Con una certa costanza i gli italiani stimano la presenza intorno al ventitré ventiquattro venticinque per cento un quarto della popolazione secondo l'italiano medio eh
Immigrata il dato effettivo è quello dato nei box nei borsini gialli quindi più o meno un terzo in meno di un terzo
Poi quest'anno è stata in maniera interessante aggiunto una domanda su quanti sono gli immigrati nella tua Community isolamento città credo sia la domanda italiano e lì c'è una percezione un po'più realistica già questo ci dice forse
L'esperienza conta
Nel ricondurre la percezione vicina più vicino alla realtà
Anche qui ho pensato che fosse interessante
Affiancare questi dati
Hai dati che vengono da una indagine che stiamo facendo
Una serve su un campione significativo in due quartieri torinesi e che poi ripetiamo con approcci velocemente rivela sì
In nell'ambito di un progetto europeo in altre città europee e qui abbiamo usato la domanda ti ti ai per vedere
Questi
TAC popolazione di due quartieri a
Forte migrazione in particolare uno Barriera di Milano
Come si collocasse rispetto al
Allo scenario nazionale al panel nazionale insomma
E quindi vediamo che la percezione della presenza è più elevata a Torino
Il campione degli intervistati in questi quartieri pensa che in Italia ci siano il trentadue per cento di immigrati
Sovrastima una sovrastima che forse però si spiega anche con il fatto che viene da gente
Che abita in una città a forte immigrazione che abita quando in quartieri a forte immigrazione quando chiediamo questo stesso campione quanti sono gli immigrati in città
Dicono sovrastima no ancora di più ma anche qui perché incita ci sono effettivamente più immigrati che
A Torino diciamo la media la presenza di immigrati eh più elevata che rispetto all'Italia nel suo complesso e così se scendiamo a livello di quartiere gli abitanti di Barriera di Milano in quartiere a fortissime immigrazione negli ultimi anni
Conduco una sovrastima al suo massimo quarantuno per cento
Non a caso varia di Milano è un quartiere problematico dove la presenza immigrate più elevata che rispetto alla città nel suo complesso
Mentre a San Paolo e più bassa trarlo da questa fotografia veloce la ipotesi perlomeno che l'opinione non sia sconnessa dalla realtà è connessa alla realtà con un effetto di maggiorazione
E questo mi sembra l'aspetto interessante non scontato le stime vedete sono più elevato dove la presenza più elevata
è l'entità della presenza incide anche sulle percezioni a livello di quartiere
Qualche considerazione finale se non ottimistica possibili Istica sulla base di quello che ho detto finora prima cosa che mi sembra da sottolineare fortemente che la crisi non ha generato un'ondata di schemi voti di
Attribuzione di responsabilità per la crisi
Agli immigrati e di individuazione e la riduzione del numero di immigrati in sé come soluzione per la crisi sarebbe stato ingenuo sarebbe stato grossolana in aspetto è impensabile ma in altri
Casi nella storia negli anni Trenta ma anche negli anni settanta questo tipo di associazione tra presenza immigrate crisi è stata molto più forte
Con
Sono
Una connessione causale che era stata stabilita in forme molto diverse da Paese a Paese da adottare epoca epoca tra presenza immigrata flussi immigrati e declino
Questa volta non è accaduto ed è un fatto da non dare per scontato e da valutare nella sua dimensione credo positiva e nella sua dimensione di ti opportunità
Questo significa che la crescita della xenofobia non è un destino irreversibile contrariamente a quello che mi sembra di rilevare che dicevo in principio rispetto a certe opinioni in merito all'opinione
La percezione cambiali cambiali contesta è un'ovvietà ma è un'ovvietà che non è così ovvia nel dibattito pubblico mi pare particolare incide questo i mostrato il tono del discorso politico istituzionale il discorso dominante nel discorso che ha l'autorità morale e politica di interpretare la realtà che ci circonda
Seconda cosa la percezione non è fissa dall'esperienza concreta
C'è una maggiorazione c'è un'esagerazione ma non siamo del tutto teleguidati cioè l'esperienza il vissuto quotidiano il contesto urbano
Proprio in termini di strade di quartieri di lampioni di marciapiedi di forme della relazione conta
Non conta soltanto quello che si sente dire in televisione o dall'opinionista o anche sul tram viaggiando per la città
Questo ordine di c'è spazio per la politica c'è spazio per cambiare le cose però agendo sulle
Reali emergenze concrete che che naturalmente ci sono
Poi parere forse fuori luogo questo relativo ottimismo poi c'era anche in alcuni interventi che mi hanno
Preceduto a pochi giorni da i fatti di Torino e di Firenze
Certo nelle vene della Società italiana cioè del veleno
Contro gli immigrati questo sarebbe
Ingenuo stupito sbagliato negarlo però non è un veleno pervasivo non è un veleno dilagante non è da
Per tutto è imposti
Specifici in gruppi specifici e non a caso credo che quindi
Questo consenta di individuarlo e forse drenare ridurlo questo veleno vi ringrazio
Grazie alla al professor Pastore un Massarelli
Notazioni che senz'altro faranno poi da sfondo anche alla successiva tavola rotonda per cui
Adesso prego chi è al tavolo di lasciare il tavolo di prendere posto nella prima fila chiederei al professor Isernia si ha la pazienza di restare invece qui al tavolo anche per fornirci eventualmente il il supporto del confronto con i dati se ce ne fosse bisogno
E pregherei Paolo De cercato Laura Boldrini Alfredo Mantovano e Livia Turco in rigoroso ordine alfabetico di venirsi a sedere alla tavolo della
Dei relatori
Quando
Tutta
Va beh precipitato dei problemi
Leggi organiche seguire il discorso del Consiglio prima
E da
Questo
Se
Sasco per lei grazie SAP
Avevamo e mastica certi
Solito allo stato
Abbiamo sentito nella prima parte la voce dei dati e l'analisi degli degli e Sperti adesso abbiamo non meno esperti ma la voce di chi e al confronto sul terreno quotidianamente con i problemi dell'immigrazione e
Nell'ambito di organizzazioni di di grande impatto nazionale e internazionale e la voce dei politici che questo i problemi sono chiamati
A a gestire
Che nel tentativo di trovare
Delle soluzioni non sempre non sempre facili
Vi proporrei quindi un ordine di interventi che casualmente questa volta ripercorre quell'ordine alfabetico dei nostri dei nostri protagonisti
E darei subito la parola
Per un
Una sua analisi tenendo conto dello sfondo dei dati già fornito al responsabile dell'area internazionale della Caritas Paolo Bessegato prego
Chiedendo a tutti di stare se possibile nei dieci minuti di intervento così poi avremo anche un po'di spazio per il dibattito grazie la premessa doverosa enti
Viaggi che recentemente ho fatto in qualche modo hanno cambiato il tono del mio intervento sono reduce ieri sera ma una rientro da Bruxelles due proponiamo discusso di tematiche migratoria il tema delle migrazioni
è una priorità per carità se Europa nei prossimi anni
Che sempre questo mese abbiamo pubblicato il dossier immigrazione in Italia che è un tomo da cinquecento pagine
Molto ricco di dati non tanto sul non solo diciamo sulla percezione sono molto limitati i nostri studi quindi questo studio è molto interessante a completamento dei nostri dati
I nostri dati sono più di carattere sociologico e il terzo elemento che in qualche modo segna la mia il mio breve in per vento che il recente viaggi in Tunisia dove nei campi profughi dei libici in Tunisia in particolare in quello di Sciuscià
Certamente c'è una percezione della realtà ecco molto diverso e infatti diciamo il la prima osservazione che mi viene da fare e proprio atta a dire da questo insomma mi sono fatto questa domanda se ponessimo gli stessi interrogativi veramente a livello internazionale no
Per cento il per esempio dirà che ENI in Siria e Giordania come sono percepiti dalle popolazioni locali
I subsahariani nel nord dell'Africa
Gli haitiani in Repubblica Dominicana
I filippini in Arabia Saudita
I sudanesi in Kenya i somali in Etiopia in Kenya
Gli indonesiani in Malesia Singapore
Gli africani in Iran e in Pakistan
I palestinesi in Libano e così via a mia
Io ho visitato tutti questi Paesi e ho la percezione che sotto certi aspetti le risposte sarebbero simili
Perché diciamo ondate di xenofobia e di razzismo verso lo straniero ci sono a seconda di IVA delle varie vicende storiche di questi Paesi
E quindi in qualche modo viviamo penso soprattutto I grandi campi profughi
Ad esperienze terribili che vivono soprattutto donne e bambini in questi contesti
Però ecco una cosa che certamente emerge anche sono le grandi storie di solidarietà e di vicinanza i la percezione anche positiva che ci possono dare molti di questi Paesi nell'accogliere
Percentuali molto maggiori di immigrati nei loro Paesi
Penso per esempio all'accoglienza che alcune realtà stanno facendo in Libano che un po'un crocevia di nazionalità asiatiche e subsahariani spesso di transito anche verso l'Europa
I dati
Internazionali chi insomma cito brevemente soprattutto da fonti ONU
Parlano di un aumento dei migranti a livello internazionale di sessantaquattro milioni di unità nell'ultimo anno attualmente siamo a duecentoquattordici milioni di migranti
E si flussi sfiora un flusso di sei milioni di unità l'anno
Seppure rallentati nell'attuale fase di recessione
Secondo le previsioni dell'OCSE acquisteranno nuovo dinamismo comunque a breve con notevole anche il numero dei giovani chi sono stati citati che studia in un Paese estero per un sesto sono cinesi
Di dei tre virgola sette milioni di cinesi di studenti all'estero sarebbero quaranta tre virgola sette milioni le persone in fuga dei propri Paesi sui rifugiati
Il quattro su dieci sono nei Paesi in via di sviluppo ottocentocinquanta mila richiedenti asilo con gli Stati Uniti la Francia la Germania come primi paesi di accoglienza ecco una breve finestra internazionale per avere anche un quadro complessivo del fenomeno
La forte crescita economica nell'ultimo G decennio soprattutto nei Paesi in via di sviluppo con un più tredici virgola quattro per cento del PIL di questi Paesi sono nel due mila dieci
Ha sottratto molte persone dalla povertà
Però permane una sproporzione territoriale del relitto enorme passiamo dei trentatré virgola quattro mila dollari nel nord del mondo come media ai sei mila e duecento nel sud
Ed è questo evidentemente un dato fondamentale cioè l'emigrazione per povertà che viene è stato citato anche nelle
Nell'indagine precedente e
L'Asia che un continente finora quasi esclusivamente fornitore di manodopera
Sta diventando un Paese di immigrazione in particolare la Cina
Seguita in parte dal Giappone dalla Corea del Sud
Questo cambierà i flussi migratori nei prossimi anni
Ciò nonostante l'Unione europea il cui tasso di fecondità è pressoché dimezzato rispetto
Al mille novecentocinquantadue quando era di due virgola sei figli per donna si conferma come una forte area di immigrazione
Con il coinvolgimento anche dei nuovi Paesi
Ad esempio in Polonia del due mila undici Stati decise una regolarizzazione di circa trecento mila non comunitari
E in tutta l'Unione europea a ventisette a fine due mila nove erano trentadue virgola cinque milioni i residenti con cittadinanza straniera
Ecco non cito i dati italiani perché lì sono già stati in parte citati vi do per noti se non alcuni dati economici che è sempre bene ricordare soprattutto relativi per esempio al fenomeno delle badanti
Delle collaboratrici familiari che sarebbero un milione e mezzo in Italia
Il dato relativo i contributi pensionistici che versano gli immigrati in Italia che sono superiori sette miliardi di euro annui
Senza i quali non si reggerebbe il nostro sistema pensionistico
I lavoratori immigrati che sono più di due milioni secondo l'Istat
E duecento mila in più includendo i non residenti costituiscono un decimo della forza lavoro italiana
E sono determinanti in diversi comparti input produttivi rinforzando il mercato occupazionale interviene un tasso di attività più elevato
Della disponibilità a ricoprire mansioni meno qualificate
E della Bassa competizione con gli italiani se non nel mercato del sommerso anche questo fenomeno è stato citato per appunto l'entità di due milioni ottantanove mila eh rilevante
Se consideriamo
I servizi di welfare
E
I contributi del servizio sanitario nazionale verso gli immigrati
Facciamo un salto tra versamenti degli immigrati all'erario e le spese pubbliche sostenute a loro favore che ampiamente positivo per il nostro erario
Il conto diciamo una stima molto verosimile non è diciamo matematica ma si attesta attorno all'uno virgola cinque miliardi di euro l'anno
Il saldo tra versamenti degli immigrati al nostro erario e le spese pubbliche sostenute in loro favore
Ecco tutti gli indicatori sociali penso al tema dei matrimoni misti al tema della cittadinanza al tema dei minori figli di stranieri alle seconde generazioni
Ci dicono anche al tema del tasso di apprendimento della lingua
E degli esami sostenuti in tal senso
Ci dicono di un crescente fenomeno di integrazione
Il terzo e ultimo punto volevo toccare eh la percezione degli immigrati verso di noi
Cioè il questionario l'opposto da varie indagini condotti nel due mila dieci risulta che la maggior parte degli immigrati si trova bene può abbastanza bene in Italia
Ma questo sentimento si attenua nel tempo a seguito della delusione mano a mano maturata rispetto alle proprie aspettative
Un crescente numero di giovani immigrati così come avviene tra gli italiani finisce con l'essere incentivato ipotizzare il proprio trasferimento all'estero
Gli aspetti che agli immigrati piacciono dell'Italia sono la generosità alla solidarietà la qualità di alcuni servizi la libertà il clima e le opportunità formative
Pesano negativamente invece la burocrazia i prezzi alti le discriminazioni e il difficile riconoscimento dei titoli di studio
Immigrati sono propensi a frequentare gli italiani che hanno anche voluto festeggiare i centocinquanta anni della nostra storia unitaria
Mostrando un sincero interesse sentirsi parte viva del Paese ed essere riconosciuti come nuovi cittadini tuttavia con grande realismo sintetizzano in due termini ciò che mi preoccupa di più il permesso di soggiorno e il razzismo
Cioè la mancata garanzia di un inserimento stabile e di una solida prospettiva interculturale basata sulle pari opportunità
Nel due mila dieci l'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali ha registrato settecentosessantasei segnalazioni delle quali cinquecentoquaranta e sono stati cinquecentoquaranta sono state ritenute pertinenti
Il principale ambito di discriminazione è stato quello dei mass media
Dove la rete di internet anziché accreditarsi come ambito di partecipazione democratica spesso ha favorito la diffusione del razzismo
Le discriminazioni sono ricorrenti anche nella vita pubblica e servizi pubblici e nel lavoro
E ancora molto difficile per i gli italiani ragionare in termini di pari opportunità che pensare che nel futuro una donna ucraina possa essere medico o un manovale romeno ingegneri
Sulla via dell'integrazione e la criminalità è stata sempre d'ostacolo ma il dossier statistico che abbiamo appena pubblicato ha più volte condotto ricerche statistiche il cui risultato dissuade dall'equiparare l'immigrazione alla delinquenza
E sottolinea l'importanza della privati perenzione
Ecco non cito il tema dei flussi regolari delle strategie migratorie
Cito solo il segretario generale del Consiglio d'Europa il quale
In relazione al tragico eccidio di giovani laburisti lo scorso luglio nel misura DQ togli Norvegia e ahimè i recenti episodi anche nostrani
Ci evidenziano che anche la pericolosità del fondamentalismo cristiano non va sottovalutata
Per cui in ciascun paese seppure viversi compare identità ci dobbiamo riconoscere tutti uguali sul piano dei diritti e dei doveri
Ecco che in tal senso occorre rafforzare per noi tutte le politiche che mirano
Al passaggio da un multiculturalismo di fatto ad una vera educazione all'interculturalità
Riconoscere nell'altro una persona
Con cui avviare dei vivi scambi un arricchimento reciproco guardare all'altro con interesse con empatia con simpatia
Il rinvio a ricercare nella diversità nelle lingue diverse delle opportunità più che dei problemi questo è un po'la nostra testimonianza perché la nostra esperienza grazie
Grazie alla dottor beh c'è Gatto certo
Non è propria incoraggiante quest'anno immagine dell'Italia che non solo induce a cercare spazio all'estero i propri giovani ma
Dopo un po'comincia anche gli immigrati che media emigrare quindi se c'è qualcosa di di
Però occupante in questa in questa prospettiva dopo il responsabile dell'area internazionale della Caritas do la parola a Laura Boldrini che la portavoce
Dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati e che in nei momenti forse più caldi o in certi momenti caldi della
Comunicazione pubblica sull'immigrazione è diventato una sorta di
Voci antagoniste volto antagonista di un certo tipo di comunicazione a lei chiedo di darci un quadro della sua percezione della situazione e soprattutto dell'aderenza secondo lei alla realtà del del quadro che emerge dal Transatlantico trust due mila undici papà
Se
Una ringrazio l'Istituto Affari internazionali in fieri per questo invito
Per discutere riflettere anche su questo rapporto che mette a confronto le realtà di più paesi mi sembra giusto mi sembra anche in doveroso che si ragioni in termini allargati quanto più possibili globali proprio perché stiamo parlando di un fenomeno che improbabile
Fenomeno che in totale rapidissima evoluzione
E che però io ho l'impressione che noi italiani lo guardiamo un possente allo stesso modo il Ciancio Chianti Chance indico esce
Conferma questa mia impressione perché
Se nel due mila dieci nel due mila e undici gli italiani non hanno cambiato la percezione sul fenomeno migratorio e sono stati due anni completamente diversi in tematiche migratorie io ritengo perché
Abbiamo incamerato
Una percezione
L'abbiano metabolizzata l'abbiano fatta propria
A prescindere dai cambiamenti che questo fenomeno invece ci sottopone costantemente così come ritengo anche che il sistema mediatico visto che su questo mi si sollecita
Continua a dare sempre la stessa identica statica fotografia di questo fenomeno una fotografia che riproduce lo stesso linguaggio quasi sempre un linguaggio
Non corretto a mio avviso fuorviante in cui
Scegliere le parole diventa quasi un esercizio politico e non più una questioni invece di attinenza
Alla parola e alla circostanza
Un esempio su questo direi che significativo come
Già è stato detto ma vale la pena forse ripeterò la parola clandestino sia stata usata in questi anni
Clandestino che vi fa pensare che una persona rassicurante una persona che di piace frequentare
Clandestina qualcuno da cui
Allontanarsi qualcuno di minaccioso qualcuno di Pili colluso qualcuno che
Come dire si deve quasi nascondere perché rappresenta una minaccia ecco l'utilizzo di questa parola come sinonimo
Immigrante di richiedenti asilo di rifugiato
Non è solo una questione semantica come dicevo qualcosa di molto di più che va a incidere nell'immaginario delle persone nella percezione del fenomeno quindi nel due mila dieci noi abbiamo visto che in questo Paese
I flussi migratori quelli visibili quelli noti sono evidentemente molto diminuiti
Sono diminuiti rispetto agli anni precedenti l'anno precedente e
Sono diminuiti perché chiaramente gli arrivi visibili sono quelli in via mare che però rappresenta una minoranza di chi entra irregolarmente in Italia
Punto e nel due mila dieci noi siamo
Abbiamo visto che c'è stato un drastico maghi trustee a riduzione degli arrivi via mare dei cosiddetti sbarchi questo dovuto anche
Alle come dire conseguenze di politiche restrittive messe in atto nel Canale di Sicilia tra cui
La politica dei respingimenti in alto mare
Quindi calano gli sbarchi dell'argomento si parla molto meno
C'è come una tregua non ci sono gli sbarchi quindi i problema risolto
Dunque non ce ne occupiamo più
Ecco io ritengo che questo sia un modo anche di fare informazione
La stanza superficiale che resta in superficie
Che non vada Radice
Siamo sicuri che
Non c'è più un problema io
Noi saremmo felicissimi a sapere che nel due mila dieci non c'erano arrivi via mare perché non c'era più la guerra in Somalia
Non c'era più la guerra civile in Costa d'Avorio non c'era più problema Darfur dunque non c'era più bisogno di arrivare e di rischiare la vita del Mediterraneo
Ma la storia non era questa
La storia era un altro però non se ne parla più
Non se ne parla più quindi
In qualche modo si ha una percezione più attenuata del della questione
Che però rimane sempre quella nell'immaginario collettivo nel due mila undici ci sveglia una mattina di gennaio con delle grosse novità qualcuno si è dato fuoco in Tunisia e da lì inizia un processo che nessuno aveva previsto
Noi le chiamiamo primavere arabe loro li chiamano più evoluzioni anche nel linguaggio in questo senso c'è forse la differenza ma
Tra come li chiamiamo noi
E come li chiamano gli attori di questi fenomeni ecco
Per la mia esperienza
Una rivoluzione
Non si fa senza effetti collaterali il tipico aspetto collaterale della rivoluzione e lo spostamento di popolazioni specialmente quando come è accaduto in alcuni paesi questo sì tramuta ancora in qualcos'altro cioè in guerra
Allora cosa è successo nella sponda sud del Mediterraneo
è successo qualcosa di straordinario è successo qualcosa di straordinario che ha baipassato qualsiasi analisi qualsiasi previsione qualsiasi osservazione
Era successo qualcosa grazie a un modo di comunicare
Che è in evoluzione costante
Grazie socio al metro grazie a Twitter grazie a Facebook grazie al modo in cui i giovani usavano questi mezzi formazione
Io ho parlato con tanti di loro essendo stata a Lampedusa per lunghi periodi inverno scorso e di fatto
Quello che succedeva che loro anticipavano anche le mosse delle forze dell'ordine che andavano con l'intento di reprimere perché e sapevano dove c'erano c'è poiché se lo dicevano su Twitter e cambiavano strada e così che trovavano un altro un'altra via per arrivare a Piazza tagli
O nelle varie piazze dove c'erano queste grandi massicce fortissimi adunate
Ecco
è lì che c'è stata la Quercia
In Tunisia non c'è stata la guerra ma c'è stata anche loro una forma di
Come dire fuga dal Paese i due flussi si sono avvicendati nel Mediterraneo
Verso
La sponda nord del Mediterraneo ora considerando che
Dalla Libia sono fuggiti un milione trecento mila persone
Verso i Paesi confinanti principalmente la Tunisia e l'Egitto due Paesi a loro volta coinvolti nelle cosiddette primavere arabe e considerando che questi due Paesi
Hanno lasciato le frontiere aperte hanno fatto entrare centinaia di migliaia di persone
E le hanno accolto hanno ottemperato ai loro obblighi internazionali e il principio del non-refoulement il non respingimento
E queste persone però non volevano rimanere lì come non avrebbero mai voluto attraversare il Mediterraneo non si vede perché l'avrebbero dovuto fare
Volevano quando potevano
Tornarsene a casa come era naturale che fosse è infatti
L'Alto commissariato l'agenzia dell'ONU l'Agenzia internazionale per le migrazioni con il supporto di tanti Governi tra cui anche quello italiano hanno organizzato dei ponti aerei per portare queste persone a casa quello che volevano erano migranti economici non c'erano più le condizioni di lavoro di sicurezza in Libia dunque tornavano a casa
Poi c'era anche i rifugiati
Che a casa non potevano tornare
E quelli ci sono stabiliti nei campi di cui ci diceva prima decentrato a Sciuscià
In Tunisia a
A San Luca in Egitto e ancora stanno lì
Perché nonostante tutte le sollecitazioni dell'Alto Commissariato i Paesi della comunità internazionale non hanno offerto quote per reinsediare legalmente queste persone
Molti di loro hanno rischiato quindi la vita in mare
Allora il bilancio delle morti nel Mediterraneo
E parlo solo delle persone partite dalla Libia a un bilancio raccapriccianti in questa stagione e questo forse è servito a fare un po'di empatia a smussare un po'la paura che intanto montava nella sponda nord del Mediterraneo
In base a delle stime che sono
Come dire che si basano su telefonate
Su appunto e-mail su altre forme di comunicazione di parenti o anche chiamate dirette dalle barche noi abbiamo stimato che almeno mille cinquecento persone sono partite sono partite dalla Libia
Ma non abbiamo avuto modo di rintracciarle in Italia né a Malta non sono mai arrivate
E ci abbiamo centinaia di mail di chiamate di telefonate di parenti che ancora cercano queste persone mille cinquecento
Quindi dicevo che nel Mediterraneo si sono avvicendati due flussi una dalla Tunisia
Specialmente da fine gennaio febbraio marzo ci sono stati
Cioè nati molto difficile a Lampedusa dove il numero dei migranti era superiore al numero
Dei residenti e questo chiaramente ha creato un corto circuito che ha suscitato il peggio di tutti
Corto circuito che ha messo a nudo proprio
La parte più critica e
Ecco questi tunisini cosa volevano fare perché scappano in fondo c'era stata già cambiamento penali se n'è andato bene per esercitare la loro libertà prima si parlava appunto del diritto alla mobilità
Alessandro diceva il diritto alla mobilità questi giovani tunisini volevano essere liberi di andarsene a lavorare in Europa
Esercitiamo la nostra libertà spostandoci certo ci sono le leggi dell'immigrazione dunque quelle leggi devono essere rispettate però la spinta di questi giovani era quella di andare a lavorare a rimboccarsi le maniche a guadagnare uno stipendio e mandare i soldi a casa
In un momento in cui
In un momento in cui l'economia tunisina particolarmente
Sotto pressione come peraltro ancora è ma questi giovani sapevano che noi turisti europee non saremmo andati in Tunisia e così è stato specialmente i tunisini che venivano dalla costa partivano con grandi investimenti e le famiglie
Insieme a questo flusso che si è attestata intorno ai ventotto mila persone ad oggi c'è stato quello dalla Libia no non erano libici non sono arrivati i libici in Italia
Dalla Libia sono partite persone non libiche quindi migranti che lavoravano in Libia e rifugiati che si trovava negli e ne sono arrivati ventotto mila
Ventotto mila su un milione e trecento mila persone che hanno lasciato il Paese dunque non c'è stato verso l'Italia nessun esso dubito dico tanto meno nessuno tsunami umano così come c'era stato paventato
Ed è chiaro che una comunicazione istituzionale così forte a poi
Un impatto sull'opinione pubblica e l'impatto sull'opinione pubblica è stata che queste persone
Non sono state completamente percepite come bisognose di protezione come persone che se accoglierà perché fungiamo da un conflitto e i civili da quando mondo è mondo fuggono dalla guerra masse avuta anche la sensazione forte che ci venissero
Come dire aiutare perché erano troppi erano tanti e l'Italia non ce la poteva fare
Ebbene io penso che l'Italia ce l'ha fatta ce la poteva comunque fare senza questi toni perché tale è un Paese comunque di sessanta mila di abitanti con una tradizione con una capacità di reazione l'avevamo già visto ai tempi del Kosovo in un anno arrivarono trentasei mila persone in una sola regione italiana eppure si fece fronte
E dunque
Questa
Comunicazione così accesa a mio avviso ha creato qualche crepa nella
Buona disposizione degli italiani a recepire e ad accordi dopodiché c'è il capitolo Europa
E concludo ed è chiaro che
Ameremo tutti avere un'Europa più presente come si evince anche dal
Dalla dal rapporto è un'Europa più capace di gestire ma
Se all'Europa non si delegano le competenze
Non si delega sovranità se queste materie relativa all'immigrazione all'asilo
Non vengono minimamente considerate come condivisibili come si fa poi a chiedere all'Europa quello che l'Europa non è in grado di poter fare perché non ne alle competenze perché gli Stati membri non vogliono cedere sovranità
Allora anche questa uno in modo contraddittorio da un canto gli Stati sono gelosi delle proprie politiche migratorie dall'altro però come dire quando c'è un problema si chiede più Europa
E riguardo i numeri sull'Europa diciamo anche questo che di fronte a un arrivo di ventotto mila persone dalla Libia
Che sono poi entrate tutte in procedura d'asilo è chiaro che su questi numeri noi non possiamo trovare come italiani voglio dire molto seguito in termini solidarietà europea
Perché se guardiamo gli altri Paesi europei e le statistiche ufficiali fornite dai Governi sulle domande di asilo negli altri Paesi noi capiremo bene che gli altri Paesi fanno anche la loro parte
Lo scorso anno in Italia ci sono stati dieci mila domande d'asilo in Francia ce ne sono state cinquantadue mila e non c'era nessuna crisi nel bacino del Mediterraneo dunque è chiaro che
Il Burden sharing la suddivisione dell'onere
Polvere un seguito quando si basa su dei numeri che rappresentano una emergenza ma non quando ci sono dei numeri che per altri Paesi rappresentano diciamo la routine e dunque
L'auspicio e che evidentemente si arrivi Ada accogliere anche la richiesta d'Europa che i cittadini europea in questo rapporto a no richiedono e ICI che non ho peli o per meno detta esito a campione in questo rapporto chiedono più Europa però è anche vero che per avere più Europa bisogna fare politiche forse più previste comunque concedere
Alle istituzioni europee la facoltà di avere
Potere per poter gestire questa materia ecco io ringrazio e ritengo che sia stato un ottimo strumento questo del rapporto per continuare una riflessione che ritengo
Qui da noi in Italia sia una riflessione che si impone sempre più con forza tanto più alla luce degli ultimi eventi dove è chiaro che noi non possiamo più dire che questo problema non c'è
Il problema la convivenza civile si impone c'è
E richiede anche delle misure adeguate per poterne
Quindi per poterlo fronteggiare
Grazie
Per il suo intervento per
Tono e i contenuti partecipati anche e soprattutto per aver
Evocato una presenza di
Emigrati che non sono mai diventati immigrati
Che era stata finora assente dal nostro dibattito cioè quel Titanic finito nel Mediterraneo con molta meno
Che ha traghettato attenzione di quello della storia e che purtroppo non è isolato perché negli anni altri Titanic ci sono stati e sono rimasti e sono sul fondo del Mediterraneo adesso
Abbiamo
La parola alla politica o almeno
Ai politici
Alfredo Mantovano deputato che è stato sottosegretario all'interno era nel ruolo quest'anno nel momento della maggiore tensione sul fronte dell'imitazione dei giorni di
Di Lampedusa Livia Turco Presidente del formulata dell'immigrazione delle politiche sociali del Partito Democratico ex ministro agli
Affare sociali
Anche lei ha vissuto quei momenti sia pure in una posizione che dovrebbe essere un ruolo diverso
Al all'onorevole Mantovano oltre che
Poiché ascoltare quello che che lui ha se preparatoria ci voleva anche
Chiedervi di questa
La evocata la dottoressa Boldrini ma c'è nella rapporto di questa mistificazione che non è solo della politica italiana della politica dei Paesi europei in genere di chiedere
All'Europa di essere presente quando si ha la percezione di averne bisogno ma di non darle gli strumenti per essere presente quando essendo la situazione più tranquilla ci sarebbe forse in modo che
Ragionarne con calma
Intanto grazie per l'invito e rispondo subito alla sua domanda con una precisazione ho avuto modo
In diverse occasioni di interessarmi dell'immigrazione anche se non ho mai avuto una delega specifica in tal senso le rispondo sulla sulla questione europea facendo però una velocissima in premessa
Ovunque l'efficacia di una politica di un Governo di uno Stato in materia di immigrazione si comprata
Nella misura in cui riesce a garantire l'equilibrio tra
I diritti delle persone migranti anzitutto quella non essere discriminante nessuna
Articolazione della vita quotidiana
I diritti delle dei corpi sociali che accolgono i migranti
Che vanno tenuti presente non soltanto sotto il profilo della sicurezza
Ma anche
Dei modelli di vita in senso lato
E
Cosa che ogni tanto sfugge i diritti delle società dalle quali partono i migranti a non essere depauperate da professionalità oltre
Eccellenze
Che possano essere attratte dalle politiche di alcuni Stati anche all'interno dell'Europa che privilegiano ingressi soltanto se muniti di di laurea di master così
Non è facile garantire questo equilibrio ancora più complicato e garantirlo in un momento in cui come ricordava prima la dottoressa Boldrini
Esistono dei grossi cambiamenti
Mi permetto di segnalarle due che riguardano non soltanto l'Italia ma proprio sulla
Scia delle considerazioni svolte in precedenza
Una contrazione di di offerta di lavoro
Molto significativa
Accompagnata
Da una maggiore disponibilità da parte di italiani a svolge lavori che in passato si rifiutavano e quindi venivano
Svolti
Da da migranti soprattutto di
Di recente aveva
Fatto molto discutere
Con questa vicenda di donne napoletane che fanno la baby sitter ai bambini di donne cinesi che lavorano in nero a Napoli
Che credo non sia un bel quadretto che non abbia bisogno di
Di commenti
Tutto si fa allora ovviamente cioè non c'è questo lo davo per scontato
L'aver sarebbe stata una notizia da da dire subito se ci fosse stata una sola cosa Vendola
Mi da questo elemento di di di novità deriva una forte contrazione nella consistenza dei flussi
Secondo e parallelo
Elemento di novità il notevole incremento dei richiedenti asilo o protezione umanitaria
E vero come diceva prima la dottoressa Boldrini che nel due mila dieci le domande sono state dieci mila dire qualcuna di più intorno alle quattordici mila ma nel due mila undici c'è stata l'esplosione
Non ho i dati aggiornati a ieri perché sono aggiornato a una quarantina di giorni fa però credo che siamo attorno alle sessanta mila domande
Sì
No di protezione umanitaria sito questo considerato né sì
Sì d'accordo senza che è stato rinnovato quindi insomma
No infatti ho parlato di richiedenti asilo e protezione umanitaria che i dati relativi alla al due mila dieci sono mi son come sono cadono sotto le stesse voci
Quindi siamo molto molto molto di più rispetto al passato
E vi è una maggiore propensione a riconoscere se non
La domanda di asilo certamente quella di protezione umanitaria
Da questo punto di vista dell'Unità d'Italia ha fatto dei grossi passi in avanti spinta anche da d'dalla necessità a fronte dell'unica Commissione
Che operava una decina d'anni fa oggi esistono quindici commissioni territoriali alcune hanno anche delle sottocommissioni
I tempi potrebbero essere più brevi ma nella media europea sono certamente più rapidi
E anche la Rete dell'accoglienza e non avete molto impegnativa per lo Stato italiano
Allora
Questi due elementi di novità non vanno considerati separatamente vanno considerate congiuntamente nel senso che
Se
I flussi
Sulla base anche del dell'offerta di lavoro che viene registrata con la procedura prevista
Nella legge sull'immigrazione quindi raccogliendo l'indicazione Camera di Commercio gli enti territoriali e le categorie e così via
Si contraggono
E non possono comunque mai contrarsi al di sotto di quelle quote che permettono di mantenere gli accordi con i Paesi di origine
A mio avviso dal fatto un salto culturale anzitutto e poi anche giuridico normativo
Nei confronti di coloro che hanno ottenuto lo status dei rifugiati e la protezione umanitaria
E va
Permessa da favorita il prima possibile la collocazione di inserimento nel mondo del lavoro di costo
Sia perché ne va della
Diciamo della qualità della vita e della loro migliore integrazione
Si apre che si mette da parte
Diciamo l'ottica assistenziale che può avere dei dei riflessi dei contraccolpi negativi ma anche perché c'è un problema obiettivo di risorse
A seguito dei tagli
Il il sistema dello SPRAR già era
In forte difficoltà con i numeri del due mila dieci con quelli del due mila e undici destinato a mondare se non in parte delle risposte soddisfacenti
E quindi diciamo questo meccanismo va va modulato in modo da da evitare per lungo tempo
Il mantenimento di una posizione di sospensione diciamo di non lavoro di mero assistenzialismo da permettere il più possibile invece l'inserimento nel mondo del lavoro ovviamente perché
Abbia l'idoneità fanno non parlo dei bambini Rom o degli anziani
Nel tratto di equilibrio ed integrazione e di adesione alla realtà si colloca il discorso dell'integrazione
Ma prima ancora si colloca il discorso relativo all'Unione europea io qui francamente non condivido ciò che è stato detto nel senso che
Mentre
Nei mesi di di marzo di aprile voi nei mesi successivi in assoluto marzo e aprile vi è stato questo impatto di di di fortissima emergenza
In Italia tra polemiche difficoltà tutto quello che che che sappiamo noi lo facciamo per cose molto meno importante
Ci si rimboccano le maniche tutti a cominciare dal volontariato ma sul piano istituzionale per affrontare questa emergenza la Francia chiudere le frontiere
E l'Unione europea si è molto interessata di quello che sono solo
Mandandoci ben tre funzionari Frontex a Lampedusa
Che hanno dato un contributo straordinario per affrontare l'emergenza
E ogni tanto attraverso qualche portavoce del Consiglio europeo per i diritti dell'uomo facendo qualche lezioncina sul
Su su come sul sulla qualità delle brandine in qualche centro di di accoglienza ecco io no sarei cauto a
A dire che che siamo in
Diciamo in difficoltà o indebito nei confronti dell'Europa è vero esattamente il contrario perché vorrei che l'Europa facesse una parte di quello che
Che ha fatto anche di recente l'Italia
Per aveva legittimità a parlare di queste cose
A me è capitato più volte di rappresentare il Governo italiano il Ministro dell'Interno meno in questa legislatura più nella precedente esperienza del Governo
Nei Consigli cosiddetti GAI giustizia affari interni dedicati all'immigrazione con inflessione quando qualche esponente di altri Governi europei con della stessa Commissione europea parla di mare
La sua lunghezza d'onda arriva al Baltico ma non scende molto più assoluto
E quando ripeto abbiamo adottato dopo tante polemiche dopo qualche braccio di ferro lo strumento del permesso temporaneo umanitario per
Aveva io
Diciamo un mezzo giuridico che consentisse di affrontare l'emergenza dell'arrivo di tanti di tante persone dalla Tunisia
Ricordiamo bene quale è stato l'atteggiamento dell'Europa eppure
Molti dei dei giovani tunisini avevano i loro familiari pronti ad accoglierli in Francia con avevano delle offerte interessante il lavoro nei paesi scandinavo
D'altra parte ancora adesso
Ci sono sbarchi anche drammatici sulle coste pugliesi di barche azioni con decine e decine
Dei migranti irregolari a bordo che partono tranquillamente dalle coste turche e attraverso tranquillamente né con il né acque territoriali della Grecia
Cosa dobbiamo fare noi raccogliamo
Però forse qualche altro dovrebbe interessarsi dell'insieme del sistema
Nel e chiudo nella questione integrazione e nel lavoro da fare da migliorare da proseguire c'è anche la questione servizi
La questione attenti
La questione aree critiche c'è qualche modello che che ormai ha già un paio d'anni di di sperimentazione per esempio il modello Prato
Che sia quanto al rispetto delle regole ma anche
A offerta di servizi soprattutto scolastici a
Persone che avevano scelto di dividere al di fuori considerarsi regola in comunità totalmente chiuse comincia
A dare qualche risultato positivo
Gliela qui la voce delicatissima del rispetto della libertà religiosa anche qui mi permetto di invitare a cautela ho sentito da più serrata la carità scacco cose quello che è accaduto in Norvegia
A luglio parlava di fondamentalismo cristiano
Insomma allo stesso titolo potremo parlare tenendo conto del profilo del personaggio totalmente schizzo ed
E chi è l'unico dato che interessa questione di fondamentalismo massonico basta
Vedere la sua diciamo il suo curriculum di così come si può parlare quindi
Evitiamo queste queste etichette che generano soltanto confusione
E invece puntiamo ad un rispetto effettivo della libertà religiosa che anche in questo caso che il frutto di un equilibrio
Nel totale disinteresse dei media e non soltanto dei media negli ultimi due anni al Ministro dell'interno ha lavorato il Comitato per l'Islam italiano
Composto permetta da mussulmani residenti in Italia
E permetta da studiosi di chiara fama di diverso orientamento ideale
Che hanno prodotto in questo tempo una serie di pareri che credo si trovino ancora nel sito del Ministero dell'interno
Sia su questioni che normalmente emergono né nel dibattito mediatico anche se peso boy sociologico tutto sommato circoscritto quello degli indumenti il niqab nel del burqa sia su questioni
Meno diciamo oggetto di dibattito ma molto più delicate sorge in prospettiva quella per esempio del recepimento dallo nel nostro ordinamento di alcuni istituti familiare del diritto islamico che siamo tenuti a terra
A recepire in virtù
Della sottoscrizione di di di convenzione internazionale penso per esempio all'istituto della Caffarra
Questa cosa che non è né adozione né affiliazione e che però se fosse adesso che interpreta come
Applicata nei paesi a maggioranza musulmana creerebbe non pochi problemi di compatibilità con gli altri istituti nel nostro ordinamento nel dire una serie di indicazioni
Tutto di una riflessione del diritto di fatto
Sulla questione e poi ci sono le tre aree di molto pieni di buonsenso in materia di disciplina dei luoghi di culto
Disciplina della predicazione nei luoghi di culto di associazionismo
Che ci sono all'insegna del dell'evitare lei radicalizzazione e gli estremismi
Sono all'insegna della emersione
Da
Are diciamo occulte nascoste
E del rispetto delle regole che valgono qualsiasi appartenente a qualsiasi confessione religiosa non mi dilungo perché come già abusato del tempo prego credo che il lavoro da fare sia
Nel solco di di ciò che è stato avviato ma tenendo presente che come italiani al di là del discorso governi maggioranza eccetera
La testimonianza che abbiamo dato in Europa è una testimonianza importante nonostante l'opinione che come italiani abbiamo in noi stessi
Grazie all'onorevole
Mantovano
Senza vuole entra in nessun modo in contraddittorio io ho vissuto da Bruxelles quei giorni della polemica non era una percezione
Di italiano negativa di sé stessa ma era una percezione
Europea critica di certe affermazione italiane che là a Bruxelles era prevalente magari
Un problema di euro Crati però
Questo era senz'altro forte l'onorevole Turco o una parola conclusiva perché poi avremo ancora un tempo di
Di dibattito di discussione fra di noi ma la la voce della sua esperienze della sua parte politica su questo problema
Intanto grazie perché per questa opportunità
Così interessante che peraltro mi fare incontrare
Poi
Chiudiamo
Suor Giulia Galli Della conoscere io sono torinese quindi sono Giugliano conosciuta
Contesti molto
Molto importante e ne sono sempre molto grata di quello che
Mi ha insegnato
Bis dare stipendio materiale molto molto interessante io riducendo l'avevo
Sottolineato anche alcune cose magari più di dettaglio che però mi avevano molto colpito per esempio
Questa disponibilità
Che è particolare degli italiani degli spagnoli mi pare che siamo
Dimostrati sensibili nei confronti
Dei e delle persone che provengono dai Paesi
Sensibile a quando l'immigrazione e legata l'immigrazione legata alle cause della povertà oppure a conflitti e l'attenzione che viene data all'importanza che viene data alle politiche di cooperazione
E inoltre
La questione dei giovani perché mi pare che sia poco in tutti i Paesi
Questo
Insomma la percezione che la maggiore integrazione sia
Proprio con
Con i giovani con i giovani per le seconde e terze generazioni però io volevo sono stata molto interessata dalla persona dal Giordano la questione politica
Che ci è stata posta nel in nelle relazioni introduttive
Consistenza del fenomeno percezione del fenomeno
E quanto
Quanto sia importante nella percezione del fenomeno il ruolo
Diciamo così della dimensione pubblica politica del decisore politico
E poi l'altra sollecitazione cioè quella che Ferruccio Pastore definiva ottimistica possibilista di costruire politiche di attiva convivenza ecco io credo sono mi sono convinta che se per rispondere anche la mia esperienza ecco io mi sono convinta
Che
Se per esempio io Alfredo Mantovano che siamo stati su fronti opposti che ci siamo che abbiamo vivamente polemizzato anche se sempre con molto garbo
Ci mettessimo attorno a un tavolo e facessimo ragionassimo sulla base dell'esperienza che abbiamo fatto e di quello che ci ha insegnato l'esperienza
Io credo che potremo costruire delle ampie convergenze blocca golf
No io sono stato e lo dico perché penso perché auspico che latte purché non vi ho descritto
Ebbene
Perché fin qui fatto mi dispiace per il freddo Mantovano ma la parola egemone sull'immigrazione non era la sua pacata era quella del Ministro Maroni che a fomentato ben altra discorso pubblico sull'immigrazione salvo poi però quando ci siamo trovati a gestire l'emergenza Lampedusa
Per Fini il Ministro Maroni ha dovuto dire il salto e fare quello che penso e Giorgio Napolitano fin dall'inizio cioè partire andare in Tunisia fare l'accordo bilaterale e concedere il permesso umanitario ha dovuto scontrarsi con la sua base nei lista che gli diceva facciamoli fuori tutti e lui ha dovuto fare il permesso umanitario e quindi
Applicare una tanto vituperata norma fatta dal tanto vituperato centro sinistra e portare a parte l'esperienza di Lampedusa
L'ultima
Chi mi ha fatto maturare in questa convinzione quando persino un ministro come Ministro Maroni espressione di punta di una forza poi ma che ha avuto l'egemonia culturale nel nostro Paese sul tema dell'immigrazione facendo dei gravi danni nella percezione
Quando dal fin qui il ministro deve
Fare sull'immigrazione quello che fece
Giorgio Napolitano
Qui convincente che e che aveva fatto prima anche Mantovano perché Mantovano aveva fatto l'accordo con l'Albania eccetera e convince esattamente in presto mi convince che sarebbe molto importante e anche possibile
Però bisogna fare una scelta politica che io sono disponibile a fare
Deporre le armi sul tema dell'immigrazione
Non considerarlo oggetto di scontro politico ma considerarlo oggi
O
Per eccellenza proprio perché è un tema dice qui civilissimo
Considerarlo per eccellenza il tema del bene comune del nostro Paese attorno al quale
Prendere atto
Dirò una cosa che probabilmente scandalizza non ci sono ricette così di destra di sinistra ci sono delle ricette punto ricette che si sono rivelate efficaci punto questa ricetta si chiama che è fondamentale costruire gli accordi bilaterali
Fondamentale dire con costruire gli accordi bilaterali fondamentalissimo
Che è fondamentale avere le dire legali dell'immigrazione che siano attente perché se non hai le vi è legali dell'immigrazione aperte non sconfigge RAI mai l'immigrazione clandestina
Che come avete confermate voi nel vostro rapporto è fondamentale l'immigrazione per lavoro
E dunque che bisogna anche qui deporre ledono Gia e cercare di fare incontrare domanda e offerta di lavoro
E tenere conto della pluralità di professioni che un conto è il
E che per esempio anche l'Italia bisognerebbe superamento questo mercato del lavoro segmentato e non avere soltanto gli immigrati che non fanno che fanno i lavori che l'Italia che non fanno più promuove un'emigrazione
Più più qualificata senza depauperare sono d'accordo con Mantovano Santa avendo occhio però anche i paesi da cui provengono i flussi migratori perché i Paesi vicini ci rimettono se poi c'è una via cavo mi depauperamento delle proprie
Capacità intellettuali e risorse e quindi facilitare l'ingresso tra domanda e offerta di lavoro
Tenendo conto della pluralità delle prostitute dei profili professionali
E poi bisogna avere delle buone serie buone politiche di integrazione tra l'altro in Italia su questo abbiamo uno straordinario patrimonio che sono le esperienze locali
Le buone pratiche una buona politica nazionale
Dovrebbe essere quella che valorizza le buone pratiche costruite dei territori e quando dico territori dico comuni dico quartieri perché Torino ma che cos'insegna San Salvario la storia di San Salvario a Torino che cosa insegna la storia e di altri quartieri come insegna la storia di quartieri di città penso a Mestre pesca
Cioè noi abbiamo una via italiana alla convivenza che si è costruita dal basso che si è costruita fin dall'inizio
Attraverso una come dire un sì e un un particolare welfare locale e territoriale quel far locale comunitario che ha visto lavorare insieme comuni il mondo cattolico gli imprenditori le scuole
E questo welfare locale questa democrazia dal basso che ha costruito le esperienze straordinarie che enti gravissimo che continuino a non essere conosciute Caravà giovanissimo
Laura Boldrini quando dice un meccanismo mediatico tutto che ti fa diventare emergenza drammatica venti mila tunisini
Ma questo è un danno questo nostro Paese invece facciamo emergere conoscere questa Italia della convivenza
Io credo molto scusate anche qui interni che potrà sembrare eccessivo nera pedagogia dell'esperienza se ce l'hanno fatta allora non ce la possiamo fare noi e quindi queste buone pratiche questi aspetti questi Italia della convivenza che c'è
Tiriamo fuori facciamola vedere una buona politica pubblica dovrebbe fare questo e questo non è
Dovrebbe essere una ricerca bipartisan quindi io sono d'accordissimo sul fatto che la politica il discorso pubblico e nella politica ci metto anche tono molto i media
Perché in quanto la politica è stata condizionata dei media qui potrei raccontare proprio esperienze decide sulla pelle quanto
La politica è stata condizionata dai media
Tanto è il discorso vero onorevole ho assistito
Quanto esodo biblico tsunami non sono stato espressione dei media sono state citazione analizziamo sembrerebbe accordo allora diciamo che l'appalto per un circolo un circuito perverso
C'è il punto pertanto s'ma io voglio dire prima di tutto la politica perché penso che poi ci si deve assumere le proprie responsabilità però insomma non posso mettere da parte il ricordo della ecco
Però la politica deve dare per esempio allora io sarei penso che bisognerebbe appunto fare ricette condiviso che secondo me però che il ponte vedere ciò che ha funzionato nel nostro Paese
Possiamo essere in grado di tirare fuori tutto ciò che
Ha funzionato per modificare le leggi per indubbiamente io penso che andrebbe a modificare questa legge ma soprattutto per fare un
Trovare dei punti concreti per
Per per per cambiare le cose per esempio io apprezzo molto questa nuova Ministro degli Interni senza fare nessuna chiacchiera ha fatto due cose di cui stiamo molto grata ha ben scritto una norma che dice che nelle more del rinnovo del permesso di soggiorno
Comunque inattesa del rinnovo del permesso di soggiorno
Basta la richiesta perché questo sia considerato il permesso di soggiorno siccome viviamo in una condizione di precarietà e siccome questi poveri immigrati per avere questo benedetto permesso di soggiorno devono sopportare livelli dio grazie per una norma così di buonsenso così come il fatto che abbia ritirato quella incredibile circolare Maroni per quella di
I media non poteva andare nei CIE
Ottimo proseguiamo su questa strada secondo me ci si può può
Si possono trovare dei punti concreti io utilizzerei questa fase politica un po'così anomala
Per vedere sperimentare proprio una come dire un governo condiviso dell'immigrazione a partire da fatti concreti
Mi piacerebbe costruire un'agenda insieme
Intanto nel dare risposta però che diceva lavora Polverini sui richiedenti asilo
E mi pare di buonsenso quanto dicevo Mantovani non c'è una fase di crisi economica non è che possiamo dire
Pensare alla programmazione dei flussi come avviene in un normale poi richiedono dobbiamo tenere conto della situazione di difficoltà in cui ci troviamo fatto salvo però mantovano che tu sai benissimo che poi anche nelle situazioni di crisi poi c'è comunque
Di lavoro stagionale di alcuni pezzi di lavoro per i quali la richiesta di lavoro c'è a prescindere la crisi però
Noi abbiamo richiedenti asilo abbiamo questi tunisini che sono venuti in Italia immigrazione economicamente l'Italia intera attorno e andiamo in una prospettiva di inserimento mito vorremmo rimandare nel loro Paese
Anche perché penso che noi ci dobbiamo fare carico di una politica complessiva rispetto al Mediterraneo e qui è stata detta una cosa che sottolineo totalmente tanto più ci sarà
Ci saranno processi
Puro originali pur particolare di democratizzazione in quei Paesi tanto più sarà difficile fare una politica di semplici respingimenti nei confronti delle migrazione quindi il cambiamento che è avvenuto nel Mediterraneo è un cambiamento che incide delle modalità nostre di governo dell'immigrazione
Voi penso per esempio che dobbiamo
Nella battaglia per l'emersione del lavoro nero e contro lo sfruttamento ma qui ci sono delle situazioni che si possono adottare interventi mirati penso Porter Volturno penso ad alcuni settori di lavoro ma perché non
Puntare a fare delle emersioni mirate del lavoro nero o delle regolarizzazioni mirate chiamiamoli così
Oppure l'altro punto per stare sempre al lavoro alla lotta alla irregolarità del lavoro ma vogliamo affrontarlo il problema dei sei mesi
C'è un tempo in una fase di crisi non sufficiente per all'ente per ricercare un altro lavoro
Sono piccoli punti piccoli punti ma se noi riuscissimo ad affrontare questi piccoli punti
Come dire tale avremmo un giovamento mi piacerebbe sperimentare questa fase per proseguire sulla pratica condivisa
Di obiettivi di governo dell'immigrazione e poi c'è una grande capitolo che che che è quello delle politiche di integrazione io su questo penso
Che noi non possiamo lasciare le politiche dell'integrazione soltanto
Alla responsabilità dei Comuni delle amministrazioni locali che ci debba essere un programma nazionale e anche di risorse comunque un programma nazionale di sostegno e di valorizzazione di
Proprio di di sostegno di queste buone pratiche e in ultimo
è questa attenzione che
Comunque c'è ai giovani ai giovani del seconde e terze generazioni
Beh in Italia deve essere particolarmente avvertito e io mi auguro davvero che si possa creare
Un
Come dire un dialogo parlamentare
Per no no modificare la legge sulla cittadinanza perché quello è un tema più ampio
Ma
Cambiare quell'articolo
Per la legge sulla cittadinanza che obbliga la presenza ininterrottamente per diciotto anni nel nostro Paese prima di poter fare domande di cittadinanza è soltanto un anno di tempo di ogni tanto mi chiedo
Come si è potuto avvenire
Perché questa legge una legge recente ne legge del mille novecentonovantadue e quindi mi interrogo su quelle incise latore che nel mille novecentonovantadue ha fatto una legge così strampalata nel senso che
Tutta una anche perché prescindeva totalmente del cambiamento che stava venendo in Italia che stavamo diventando Paese di immigrazione eccome abbia potuto scrivere una norma che è un caso in Europa
Allora sarebbe molto importante se in questo Parlamento ha tre io non credo che ci si debba dimettere di mezzo il Governo
Ma sarebbe molto importante che si creasse un dialogo parlamentare
Un dialogo parlamentare per poter risolvere no affronta la legge sulla cittadinanza ma per risolvere il caso in Europa
Che questa legge così ostile nei confronti dei nostri giovani di seconda generazione
Aspettiamo c'è una proposta di legge compianto ma nel merito vi mettete intorno a un tavolo vedete sì su questo vi uscite a formulare un un
Bozza d'iniziativa
Causa mia ma Amia parziale giustificazione cito la qualità degli interventi ho lasciato scivolare più tempo del previsto quindi abbiamo
Solo una decina di minuti per
Un dibattito se c'è una richiesta di intervento pregherei però le richieste di intervento di tenerle
Sotto forma della domanda in un minuto vedo professor ruolo stante la giù do la parola prima al professore poi a lei pregando chi interviene di qualificarsi al momento dell'intervento
Sono Jenson lo studio dell'Università americane di Roma anche del
Progetto con il Comune di in termini in mondi a a Roma per gli immigrati sono molto preoccupato a differenza del professor Isernia che
L'ha fatto un po'
In modo leggero di parlare di usare certe parole che sono stampato nel rendiconto che un che
Un ente come il Mar Giallo Dimascio il fango
Loya
E in un posto autorevole come la camorra detenuto deputati usino le parole che non solo corrette e non solo
Non solo corrette legalmente
Sono
Non corrette in termini di mass media di usare immigrazioni illegale in Italia da un anno e mezzo è illegale ed erosa nelle arti Paesi considerati non è illegale
Da moltissimi decenni
Si usa nella
A nella linguaggio corrente irregolare o altri altri parole ed è una grossa differenza e come ancora detto alla dottoressa Boldrini clandestino a un certo certo significato illegale a un altro significato perciò le parole sono molto importante e dovrebbe essere in una sede così come questo bisognerebbe essere corretti a nell'uso perché
Fa fa scuola quello che si dice qui non è
Con una chiacchierata al bar è un bene un impostore occorre autorevole mi sembra anche preoccupante che non è stato enfatizzato è stato detto ma non enfatizziamo la differenza tra l'emigrazione ed immigrazione
E
Lo Stato è scritto a fuoco
Chiaramente alla dottoressa Boldrini anche il dottor
Avrebbe cercato ne hanno parlato però quei un problema fondamentale è una distinzione fondamentale fra il profugo a a chi cerca l'asilo è l'immigrato
In Italia ci sono come abbiamo sappiamo sette e mezzo per cento più quasi cinque milioni di immigrati il numero di del cercatori di asilo sono molto molto piccoli
A
E vorrei
Ben poco finire anche
Dire qualcosa sull'intervento dell'onorevole Mantovano Han
La differenza fra
L'asilo e
Chi e l'altro intende illegale è una cosa una confusione che si può fare si può fare in un comizio però in una sede quindi
Che una serie di analisi sarebbe meglio non farlo lo stesso dalla stessa mancanza di distinzione fra i vari enti europei fra cui anche ma il Consiglio per i diritti
Umani e l'Unione e i singoli Stati si può avere serbo molti problemi con quello che ha fatto la Francia quello che non fa la Grecia però non è un'istituzione euro perso negli Stati nazionali e torniamo al problema questione di
A ridurre la sovranità ha volontariamente il parco affrontare questi questi temi
E pregherei
A all'onorevole Turco diventi non limitarsi
Crea a cambiare solo una parte ma di cambiare almeno la parte della legge che non dà alla cittadinanza chi è nato vissuto è cresciuto qui e
Vorrei dire che c'è finire che il giorno venti martedì ci sarà qui alla Camera a con una proiezione di un film piatto affronta proprio questo problema grazie
Un
E grazie professore facciamo poi Indeco abbiamo il secondo intervento dal pubblico
Ma Donato Pierini ex capo delegazione della Commissione europea in vari Paesi in Europa e in altre parti del mondo
Quando ho sentito che l'attenzione a Bruxelles e piuttosto rivolta
Invece che al mare nostrum al Mar Baltico questa è una
Direi una lamentela ricorrente da parte delle autorità italiane
Le nostre autorità politiche indipendentemente dal tipo di governo che abbiamo bisognerebbe chiedersi il perché
Anche nelle recenti
Vicende
Contro di essa finanziario si parla sempre di un blocco del nord e questo blocco del sud che nel caso dell'immigrazione delle migrazioni delle potenziali
O no dei nuovi flussi dovrebbe vedere la Spagna la Francia l'Italia
La Grecia unite per
Cioè poco di massa critica e convincere e dare un Bunin print a Bruxelles che il marmi il Mediterraneo è forse il fronte più più importante dal punto di vista di migrazioni la seconda cosa
Mi è sembrato che tutto tutte le le partecipazioni fossero un po'introspettiva d'Europa che aspetta
Dovremmo forse anche
I nostri media cercare di incoraggiare a dare il profilo demografico dei Paesi che ci stanno di fronte
Perché se la piccola Tunisia ha fatto tanto rumore Kosovo ventimila solo tra virgolette
Un ascesso di un momento immaginiamo quando le autorità algerine potrebbero aprire levando vorrebbero che i dubbi netti con quello che sta succedendo con l'emigrazione marocchina che
Senza che ci siano big bande ma sta assumendo delle dimensioni importanti non solo in Italia ma anche in tanti altri Paesi quindi parlare un po'di più
Non
Della demografia dall'altra parte per poter avere la forza di sviluppare una strategia d'assieme
Per evitare quello che potrebbe essere allora effettivamente uno tsunami grazie
Grazie adesso direi
Al nostro panel
Pregando veramente di stare nei due minuti e dando la parola inizialmente
Al professor Isernia che è stato chiamato
In causa dall'intervento di
Del professor vostro credo che ci sia anche
Perché l'avevo notato anch'io
Una componente ritraduzione
Dall'inglese forse di un termine che in inglese i migranti mi dica l'alias perché può essere finito
In automatico nella traduzione professore Isernia
Si dunque questa è una ricerca che condotta in diversi Paesi
Il problema di come già due ore gli immigrati non regolari appreso un dibattito preso la
Voglio un po'un bel po'del nostro tempo
Alla fine a questa è stata la soluzione concordata perché a quella che minimizzata le differenze di traduzione tra Paesi che andavano dalla Polonia
All'Inghilterra l'Italia il Canada la Germania la Francia la Spagna
Gli Stati Uniti ovviamente non è una soluzione felice probabilmente non è la migliore
Però non siamo riusciti a venir fuori con una soluzione migliore la soluzione alternativa che non ci soddisfaceva per ragioni di comparabilità a trovare un termine che nei diversi Paesi
Riflettesse un po'le realtà dei diversi Paesi
O è sembrato che questo creasse dei problemi di comparazione maggiori di quelli che poteva risolvere quindi come peraltro detto anch'io e l'Amministrazione non è
Un termine felice non è forse il migliore
Però non siamo ancora riusciti a uscire nel mondo uno che sia più preciso e nello stesso tempo ci assicuri la comparazione tra i vari Paesi
Detto questo
Nel caso specificamente italiano il termine
Evocativo di un un
Fenomeno abbastanza chiaro quindi
Diciamo
Forse improprio ma sicuramente e qualcosa che ha le orecchie dell'intervistato di suona molto chiaramente senza nessun problema di comprensione
Al di là appunto delle interpretazione giuridica quindi da questo punto di vista esempio le differenze che notiamo tra
Coloro che rispondono a domande su l'immigrazione legale rispetto all'immigrazione illegale riflette
Probabilmente qualcosa che
E presente realmente nella mente del pubblico
Grazie professoressa Anna siccome la so molto attento
Per tutti questi esercizi di transatlantico trans a prendere nota delle degli spunti che vengono dai dibattiti anche in funzione
Del successive ricerche io penso che si potrebbe prendere in considerazione il termine irregolare al posto di illegale o clandestino
E tutto sommato penso che la reazione dell'opinione pubblica di fronte a questo termine rispetto all'altro non sarebbe molto
Molto diverso però
Forse più
Corretto accettabile titolo dottor accecato
Sì ben prima di tutto la precisazione sullo stimolo del l'onorevole Mantovano cioè
A parte che la citazione era di torbido non gli ha domande al Segretario generale del Consiglio d'Europa il quale ha sostenuto
I rischi del fondamentalismo cristiano te norvegese lo stesso senza
Quello che volevo dire non era tanto
In qualche modo aderire a questa affermazione però in qualche modo sottolineare come
L'eccessivo uso di certi slogan di un certo linguaggio mediatico così troppo forte verso questi fenomeni che non giustificato dei fatti può evidentemente in frange estremistiche di ogni provenienza poi
Giusti non giustificare ma spingere o o in qualche modo stimolare certi fenomeni estremi quindi non non non era un tanto aderire a questa affermazione quanto riportarla e sottolineare la pericolosità
Di un linguaggio soprattutto a livello mediatico per quanto riguarda invece
Il tema della dell'occupazione ecco mi
Preme sottolineare questo io sono stato euro anche in Perù recentemente e c'è un accordo italo per umano per l'arrivo di infermiere
In Italia ecco sugli accordi bilaterali e sono completamente d'accordo però vorrei sottolineare come se non ricordo male sono circa settecento mila più o meno i posti di lavoro in Italia che non trovano risposta
Quindi il tema della disoccupazione degli immigrati che ha raggiunto un quinto del loro numero quindi che è vero
Però bisogna anche qui essere molto ragionevoli quindi nessuno vuole idealizzare
Un'immigrazione aperta a tutti scriteriata assolutamente però mi pare che il messaggio che passa e la percezione per esempio il fatto che
Si pensi che siano attorno al venticinque per cento mentre siamo attorno al sette e mezzo otto per cento i miei paesi d'Europa ieri diciamo Francia Germania eccetera e ben superiore la media europea del sei virgola cinque in Spagna sono il quattordici virgola tre per cento in Spagna dove la disoccupazione è molto più alta che da noi
Cioè i numeri aiutano molto a dare una percezione della realtà di slogan meno
Grazie dottor Bessegato Laura Boldrini
Io tanto evidenziato il professore non può che trovarmi d'accordo il linguaggio è fondamentale per la percezione del fenomeno
A rattrista vedere anche come documenti istituzionali oggi provenienti anche da istituzioni italiane o tradotti in italiano da istituzioni europee usino la parola clandestino
Per parlare di migrante irregolare e poi se lo fai notare con sufficienza ci dicono che questo è una questione di essere politically correct
Ma è una questione di percezione e non è una questione secondaria dunque
Riteniamo per questo abbiamo anche promosso la carta di Roma la carta di Roma un codice deontologico che la Federazione nazionale la stampa
E l'ordine dei giornalisti hanno sottoscritto in cui tale diverse raccomandazioni c'è anche quella del linguaggio c'è un glossario in cui si dice che la figura del clandestino giuridicamente non esiste e dunque bisogna essere precisi nel linguaggio esiste immigrante irregolare
I migranti irregolare il richiedente asilo il rifugiato la vittima di tratta e le parole pesano come macigni
E dunque sì mi auguro che se ci fa saranno anche in futuro come dire questioni da dibattere in termini linguistici noi siamo al di posizione per poterlo fare perché è vero che è una ricerca seria come come ritengo essere transatlantico scienza dovrebbe ecco su questo
Essere molto attenta perché è giusto che che sia così perché linguaggio fa la differenza
Grazie Laura Boldrini purtroppo
La carta di Roma non è entrata in tutte le prassi giornalistiche o fatica ad entrare anche in alcune prassi mediatiche nonostante
La sull'ordine l'Associazione essere
Signor Baricco è vero però oggi chi vuole diventare professionista fa un esame e deve anche studiare perché nelle dispense è stata inserita la carta di Roma dunque deve anche fare questo dopodiché venerdì penso che istituiremo le associazioni carta di Roma che tale altri obiettivi oltre che a monitorare la stampa anche la formazione dei giornalisti e l'istituzione
Di premi giornalistici quindi è stata un'cammina lenta ma stiamo arrivando anche a istituire formalmente legalmente queste associazioni speriamo che la carota del premio incoraggi i miei colleghi e Romania prepararsi addentra ripararsi
No sono brevemente potrebbe essere sfuggito ai più ma nel nel documento che abbiamo pubblicato c'è una nota sulla terminologia purtroppo troppo breve in quindici anni certamente che non ne il termine corretto ma non siamo per
Per comodità probabilmente
Può essere visto in un errore ne parlerà a quei colleghi ma
Chiariamo
Che si intende invece il meglio per per immigrante irregolare o senza documento e che quindi è un grande contermini come lo è adesso e stretti fine della
Della della comunicazione del messaggio più generale della
Della ricerca e non si fa in ogni caso uso del termine clandestino o quanto meno a quanto
Mi risulta onorevole Mantovano
Una parola ancora solo per una sulla loro congiunto sull'Europa
Ma io non ho dubbi che nel momento in cui c'era l'emergenza in Italia addossando si chiacchierava criticamente nei confronti dell'Italia è proprio questo tentano questi sono i termini della questione
Che è una parte si parla vuoto e dall'altra si affrontano l'emergenza
Quando cominciavano ad esserci diciamo i primi segnali
Dei sommovimenti nella nella sponda sud del Mediterraneo
Il sei Stati europei appartenenti unione
Europea cioè Francia Spagna Italia Grecia Malta che Cipro hanno sottoscritto siamo a fine febbraio di quest'anno
Un documento congiunto qui
A Roma
Contenente la propria posizione condivisa
E delle richieste essenziali rivolte all'Europa quindi non vi è stata una posizione isolata dell'Italia è stata una posizione di tutti gli Stati europei del sud
L'accoglienza di questo documento è stata pari a zero
Un mese e mezzo dopo ci si è ritrovati a Cipro la Francia si ragiona sfilata tra l'altro aveva cambiato il Ministro dell'immigrazione spero non per la sua sottoscrizione a questo documento
E il bilancio era un bilancio assolutamente inesistente perché non vi era stato nessun tipo di risposta
Su quello che non avevamo chiesto già all'Europa
Era di fare in un momento di emergenza è quello che abbiamo fatto in Italia dopo le prime polemiche tra regioni ricordiamo i primi giorni
Sembrava che
Il carico dell'accoglienza dovesse spettare soltanto in condizioni peraltro molto precaria Sicilia e Puglia
E che non ci fosse neanche da ragionare intermedi permesso umanitaria dopodiché diciamo la questione è stata superata ed è stato un accordo tra il Governo italiano attraverso la Protezione civile
E le Regioni italiane accordo tuttora valido che disciplina
La prima accoglienza in base alla quale ogni regione si prenderà carico
Di una quota
Di richiedenti asilo di richiedenti protezione umanitaria proporzionata alla propria popolazione perché non si può fare una cosa del genere un'OPA e francamente un mistero che che che sfugge alla mia comprensione
Sul lavoro comune io concordo con
Con tante cose ha detto l'onorevole Turco note alcune sono già nel nostro ordinamento perché
Diciamo al ministro cancellano ha fatto altro che confermare una prassi che già esisteva sulla base di circolare e cioè che nel momento in cui
No no ma insistita nessuno l'ha e mai stato espulso perché aveva chiesto il rinnovo del permesso di soggiorno non è arrivato
Né in terra era così così come esiste lo strumento normativo per ottenere un permesso di soggiorno denunciando condizione di sfruttamento sul sul lavoro è stato applicato soprattutto in alcune aree critiche a cominciare da quella del
Provincia di Caserta e condivido soprattutto il tratto che il confronto e tanto più produttivo se basato sulla destra dalla realtà esse mette fuori di ideologia
Questo vale per ogni sfaccettatura della questione
Vale anche per la voce così condizionante dei media
Nel senso che ho seguito con interesse tutta questa
Questo approfondimento lessicale che è importante non non dico che non sia importante però quando tre anni fa un po'di più e partita l'operazione campi nomadi
No non è stata realizzata su alcuni medio mia commedia un'improprietà lessicale sono state dette delle cose che uno Stato né in cielo né in terra
Sembrava che avessimo realizzato dei nuovi campi di concentramento con la schedatura all'ingresso e quando lo so bene che il Consiglio e il
Consiglio europeo dei diritti dell'uomo non è un'istituzione dell'Unione europea
Ma quando il il commissario europeo è venuto in Italia intanto pretendeva di rappresentare tutta l'Europa e poi le sue fonti di informazione alcuni giornali italiani
Per quel poiché i le difficoltà di rendite di rapporto dipendono anche da non in questo caso da
Improprietà lessicali che ripeto è importante sciogliere ma da un vero e proprio travisamento della realtà e allora nella mettere da parte le armi
Credo che non aveva le mani impugnate
E l'ideologia però diciamo c'è una chiamata di responsabilità da parte non soltanto non solo
Di chi è stato l'avversario politico penso lo sarà in futuro nel nel massimo rispetto reciproco ma anche dei media che in alcuni casi hanno avuto un ruolo veramente negativa
Grazie onorevole Mantovano io sono
In quanto giornalista sono estremamente critico sul sul comportamento dei media in moltissime situazioni
Ma
Sono anche abituato al
A partecipare a dibattiti al tema delle quali scopro che il problema non è il problema o il modo in cui la politica lo affronta ma il problema sono come i media lo raccontano
In parte senz'altro c'è una responsabilità dei media linguaggio può essere eccessivo ci può essere l'imprecisione o il corre dietro alla a quella che viene percepita come opinione pubblica
Però
Se il problema c'è e se non viene risolto non è la responsabilità dei media Emilio dovranno raccontare che problema c'è perché non viene risolto in modo in modo corretto
Solo un attimo allora come sa il commissariamo nel che avviene in Italia e viene Tagliavento avendo come fonte esclusiva di informazione per quello che ha detto alle
In un incontro tenuto serve al Viminale una testata giornalistica italiana
Prima certa prima
Prima di
Visitare
I nuovi campi nomadi rilascia già un'intervista allo stesso quotidiano dopodiché visto che i campi nomadi e dice beh insomma è un bel lavoro
Ma l'intervista l'aveva già lasciato per cui c'è un cerchio perverso in cui ci si forma l'opinione da fuori
Sulla base di fonti deformate
Si commenta una realtà che non sia ancora vista sulle stesse fonti
E nel frattempo la realtà va per conto suo cioè io non credo di raccontare delle balle nominare diedi riferire esperienza dei suoi senz'altro corretto con la tredicesima
Ma
Se
Le cose sono andate come lei riferisce c'è stata forse un'imprudenza del commissario che ha dato l'intervista non mi pare che ci sia una responsabilità lei mi deve riferire l'intervista
E se proprio vuole
Io la la l'esperienza di un Ministro della Repubblica che
In un giorno di festa mi pare fosse una domenica dice contorni da tributo l'Europa da tribuno l'Europa non ci aiuta l'Europa non c'è
E la povera commissariamo astro anche una
Persona
Credo lei condivida impegnata nel suo lavoro che dice io non ho avuto nessuna comunicazione di richiesta di intervento da parte dell'Italia
Quindi forse prima di gridare lo sulla piazza poteva dargli un colpo di telefono grazie tra il primo esponente di Governo italiano ad aver ricevuto in Italia dal Commissario alla somma
Ascoltato per due ore la posizione dell'Italia quarantotto del dopo aver ricevuto il suo incarico poi va in questo modo va bene meno male che finito questo terribile Governo adesso penso i tecnici si intende l'anno
Onorevole Turco
Però volevo precisare che la riforma della legge sulla cittadinanza per il gruppo del Partito Democratico è sempre stata una priorità tant'è che l'abbiamo presentata fin dall'inizio della legislatura primo firmatario
Zaccaria presso la per favorire una convergenza su un tema che consideriamo cruciale quello dei minori
Abbiamo fatto una legge stralcio che affronto il tema dei minori e che dice e che prevede una sorta di You ius soli tempo d'altro cioè dice che i figli di i genitori immigrati di cui almeno uno sia da cinque anni in Italia
Scusi
Ma vediamo che reagiva vivacemente
I miei figli sono interessati dicevo avranno diciott'anni prima che passino allergia tutta una questo io vorrei
Passi per quanto mi riguarda per contro anche la storia del modifiche alla legge sulla cittadinanza e poi riprendere vorremmo ma vorremmo che fosse approvata subito per quanto ci riguarda tant'è che siamo anche impegnati a raccogliere le firme e per sensibilizzare l'opinione pubblica
Quindi chi nasce in Italia da un genitore che ha
Progetto di integrazione almeno cinque anni in Italia eh
Può fare domande di cittadinanza al momento della nascita per chi arriva in Italia minore
Può fare domande di cittadinanza quando ha compiuto un ciclo scolastico ci tengo a dire qui che tra i promotori di questo convegno c'è infine ieri
Che la prima legge di riforma della cittadinanza
è nata da un convegno
Che la Commissione nazionale per le politiche di integrazione allora vigente grazie alla legge quaranta presieduta dalla professoressa Giovanna Zincone
E che insieme alla Ministro degli affari sociali promuoveremo un primo il primo convegno sulla riforma della legge della cittadinanza mille novecentonovantanove
Partimmo proprio dal tema dei minori e ricordo
Modo approfondito oltre che anche il calore umano con cui la professoressa Giovanna Zincone posto all'attenzione del legislatore del Governo questo tale questione
Facciamo un convegno di grande rilievo ne trasse in cui si confrontarono le varie forze politiche tutte del centrodestra c'era loro chiusi che è la mondo cattolico
Nel nel saremmo da quel convegno del mille novecentonovantanove un primo testo di riforma della cittadinanza per
Per dire l'opera al ministro allora era il Ministro Giuliano Amato io presentare questo disegno di legge allora al Presidente del Consiglio Giuliano Amato diramato disse beh molto interessante questo provvedimento è molto giusto
Bisognerebbe proprio farlo però hai letto i giornali oggi
E i giornali nel mille novecentonovantanove commentavano la politica del centrosinistra e in particolare la politica del ministro che si occupava di affari sociali come la ministra per di voti
Perché proponevamo il diritto di voto la riforma della legge sulla cittadinanza e quindi per del Progetto promosso dalla Commissione nazionale per le politiche integrazione presieduto da Giovanni Zincone tradotto in un disegno di legge rimase nel cassetto
E poi io fanno nella legislatura successiva come semplice parlamentare lo depositato perché meno rimanesse agli atti che c'era un progetto di riforma della legge sulla cittadinanza questo per dire che
Per fortuna il clima politico e che è culturale cambiato io mi auguro che prevalga il buonsenso a prevalevano Giovanni mi ricorderò sempre un articolo di Giovanni Sartori che diceva parlava appunto di ministra per tipo di ma rifletterà il clima culturale che già nel nostro Paese questo per dire che Suman su questi territori per raccogliere il punto è come avete posto qui
Per governare questi temi
Ci vuole un è decisivo il decisore pubblico e quindi il discorso pubblico che viene fatto
E mi auguro che in quel rapporto non positivo che c'è stato tra politica in media in questi anni diventi invece un rapporto positivo all'insegna della
E con questo augurio che senz'altro tutti condividiamo nella nel suo tono nei suoi contenuti auguro a tutti voi una buona serata ringraziando il nostro pane e i nostri esperti e anche il nostro pubblico per essere stati con noi fino a questo momento buona sera a tutti