CGIL: sciopero generale - Comizio del segretario generale Susanna Camusso

Lavoratori
Lavoratrici i pensionati e pensionate
Ma soprattutto care compagne e cari compagni
Le nostre piazze
Le cento piazza che già oggi ci sono in Italia
Sono vogliamo dirlo con la forza necessaria le piazze di chi non si rassegna
Di chi non è disposto a rinunciare
A volere un Paese migliore noi non ci rassegniamo al declino alla disoccupazione alla crescita della povertà noi un Paese così non ce lo meritiamo e non lo vogliamo
Sono le piazze
Di chi sa bene
Che stiamo diventando un Paese che non ha nessuna credibilità all'estero ma vogliamo dire non sono gli italiani non credibili è questo Governo che non è credibile per nessuno
Noi non ci stiamo
Non ci rassegniamo al fatto
Che nel mondo pensino che l'Italia un Paese inaffidabile
L'Italia il Paese del lavoro della fatica della capacità ogni volta di inventarsi lo soluzione e questo Governo che è inaffidabile e noi non vogliamo più
Che si giudichi giorno per giorno lo diciamo con forza
Allora governato in questi tre anni portandoci progressivamente più a fondo nella crisi
Hanno creduto che dividendo il Paese dividendo le persone contrapponendo gli interessi avrebbero difeso e loro apre Pileggi sono tre anni di rotture di un Governo e di qualche ministro in particolare
Che diventando sempre più ingordi della divisione ormai non si accorgono neanche più di quello che fanno
E vorrei dire
Quante volte abbiamo pensato
Che il nostro Paese era arrivato al fondo eppure guardate questo Governo ha cominciato a scavare perché vuole portarci in un tunnel non gli basta nemmeno l'orlo del baratro in cui siamo
Ed è esattamente così che nasce la manovra di agosto venti giorni dopo quella di luglio
Eppure perché è tanti
Non si ricordano che a luglio il Presidente del Consiglio il Ministro dell'economia
Avevano detto con questa manovra siamo a posto fino al due mila quattordici abbiamo rispettato tutti gli obiettivi
è durata notai geometri la loro affermazione
E perché è la manovra di luglio ha avuto bisogno di un'altra e perché siamo a quella di agosto perché se si continuano a fare manovra depressive
Che non hanno la priorità della crescita dell'occupazione continuare mano risanare il Paese e a far pagare un prezzo insopportabile ai lavoratori e alle lavoratrici ai pensionati
Ma diciamocelo in quei nove giorni di agosto noi siamo passati dal Presidente del Consiglio che il Parlamento diceva siamo il Paese migliore del mondo stiamo meglio degli altri
Alla Banca centrale europea che ci scrive dicendo se da un Paese non credibile e se da un Paese che sta affondando
E hanno così poco rispetto
Del nostro Paese che nonostante le richieste
Venute da tanti questa famosa lettera della banca centrale europea non c'è la mano mai fatta vedere forse perché
Dice il giudizio innanzitutto su di loro non sono i lavoratori a sulla loro condizioni ma su un Governo che non è stato capace
Di affrontare i problemi che c'erano
E noi vorremmo dire
A un Ministro a caso che continua a dire che non agisce in nome di questa lettera se è vero la faccia vedere perché secondo noi mente e sa di mentire
E vogliamo dire ancora un Governo che provo a guardare questo Paese
Dovrebbe rendersi conto in questo Paese ha bisogno di tutto ma non delle vendette delle ingiustizie
Ed è per questo che ripetiamo in tutte le piazze d'Italia Oggi
E questo è una manovra ingiusta iniqua inutile e vogliamo anche dire incivile responsabile sono loro responsabili noti giustamente dice che è un'altra strada è possibile a partire dalla CGIL
E vogliamo dire che è ingiusta perché colpisce i lavoratori e pensionati perché loro pagano il conto di un Paese che non cresce della disoccupazione che aumenta
è una manovra ingiusta perché si accanisce sulle persone più deboli perché quando si tagliano gli enti locali alle Regioni alle Province
Non si sta facendo un servizio al Paese si sta facendo un danno alle persone che hanno bisogno dei servizi e dei trasporti
E ancora come si misura la coesione di un Paese se non sapendo
Che sei in grado di offrire a chi è più debole a chi è più in difficoltà un servizio una manovre detto e lo sanno bene lor signori che se si continua a tagliare sugli enti locali il risultato sarà
Che a vario più fatica ad avere gli asili che non avremmo le scuole che avremo i poveri che saranno ancora più poveri e che i tanti lavoratori che sono stati difesi dagli ammortizzatori dalla cassa integrazione in deroga si troveranno senza nessuna prospettiva
Ma poi vorremmo dire che è ingiusta
Perché nelle manovre che si sono succedute in questi anni
Nell'ultimo anno sono tre negli ultimi due mesi sono due in quelle manovre è come se ci fosse sempre una parte del lavoro di questo Paese che è nel mirino ed è il lavoro pubblico lo fanno sistematicamente
Hanno bloccato i contratti hanno bloccato le assunzioni hanno licenziato i lavoratori precari della pubblica amministrazione e non contenti i conti
Io ero col contributo di solidarietà PFR con l'idea che bisogna tagliare i servizi perché vorremmo ricordare che il lavoro pubblico e servizio al Paese non è fare altro e se lo ricordi quel Ministro che ha lanciato una campagna contro il lavoro pubblico perché era alta voleva ridurre lo Stato e le istituzioni di questo Paese
A noi è chiaro che quando si sceglie così di attaccare il lavoro pubblico era tasse attaccano le istituzioni e il senso dello Stato si rompe quel patto fondamentale
Per determinare un Paese e il patto fondamentale e al rapporto tra il cittadino che paga le tasse e servizi che gli vengono resi e quei servizi di vengono resi se c'è un lavoro pubblico che è retribuito riconosciuto efficiente
E invece che cosa hanno fatto
Tutti i perimetri dello spazio pubblico dell'intervento pubblico del servizio nazionale ma ma non li hanno tagliati
Noi non ci dimentichiamo i tagli alla scuola l'università
Non ci dimentichiamo i tagli alla sanità non ci dimentichiamo i tagli agli enti locali e di diciamo se volete rompere il patto coi cittadini dovete assumervi la responsabilità di impoverire il Paese e di renderlo più difficile
E vorremmo anche dire
Che intanto il Po punti della manovra si è vista si vede che la volontà e di rompere quel patto
Perché a quale mente perversa è venuto in mente che in un Paese come il nostro si poteva provare a cancellare il venticinque aprile al primo maggio al due giugno la nostra memoria la nostra storia i nostri ideali
E sappiano
E noi siamo contenti che nella Commissione Bilancio sia stata stralciata ma continueremo a vigilare perché ve lo diciamo a oggi per allora il primo a maggior venticinque aprile del due giugno sono le nostre offerta e non c'è rinuncia Remo
Perché noi abbiamo un'idea del Paese
La nostra idea del Paese e quella per cui non c'è qualcuno che paga il prezzo per gli altri
E vorrei dire lo vorrei dire ai tanti medici che si sono giustamente ribellati a norme che venivano introdotte
Vorrei dire a quei medici che non capiamo bene perché si sentono più discriminati ancora di altri
Perché i medici discriminati quelli che pagano il contributo di solidarietà sono quei medici che hanno scelto di lavorare del pubblico e che siccome hanno scelto di lavorare nel pubblico guadagnano già meno dei lavoratori privati che fanno la stessa professione
E allora vorremmo dirgli
è una discriminazione insopportabile e noi siamo pronti con poi a ricorrere alla Corte Costituzionale perché questa discriminazione sia cancellata
E lo vogliamo dire no perché
Ci uniamo al coro di quelli che han detto toglie dal contributo di solidarietà
Noi l'abbiamo detto per primi ci voleva un contributo di solidarietà
Perché c'è un principio che in una crisi
è fondamentale e che è quello che attira di più chi guadagna di più contribuisca di più ma se si chiede la solidarietà d'bisogna chiederlo in modo equo e bisogna chiedere ai pubblici e privati agli autonomi bisogna chiede alla sui redditi da lavoro e sulla rendete
Non ci può essere qualcuno che siccome è un contribuente onesto pagati più di chi continua a evadere e a nascondere il suo reddito
E allora
Noi diciamo
Che c'è un'altra cosa che ci dice che questa manovra rompe il patto con i cittadini guardate non c'è nella storia della nostra Repubblica
Non è mai esistita
Una manovra finanziaria fatta per decreto fatta d'urgenza che contenga il Sele modifica della Costituzione come se fossero già acquisita già date
Noi lo diciamo anche qui oggi per allora ricorreremo su tutte le norme anticostituzionali come le festività anche la Costituzione per noi è sacra
Non c'erano parete facendo finta col decreto la possa cambiare
Ma questa manovra è iniqua
Ed è iniqua sulla cosa importante però ognuno di noi
E cioè sul fisco eppure lo slogan della nostra contromanovra uno slogan semplice
Paghi è un po'di più
Chi ha pagato un poco
E paghi finalmente chi non ha mai pagato non ci vuole il Nobel dell'economia ci vuole semplicemente la volontà
Di fare una tassazione progressiva ed equa ci vuole la volontà di scovare gli evasori nodi inventarsi dei grandi proclami per poi condonare tutti quelli che hanno evaso in questi anni
Se vogliamo dire
Al Presidente della Repubblica al suo processo di buon lavoro alla sua presenza vigilante che giustamente ieri sera ha di nuovo richiamato al Governo alle sue responsabilità
Vogliamo dirgli Presidente ha ragione
Bisogna fare in fretta questo Paese ha messo male
Ma proprio perché bisogna fare in fretta bisogna farlo con equità
E c'è una misura che si può prendere in fretta
è quella che noi diciamo da lungo tempo sintassi non le grandi ricchezze sintassi non le rendite esentasse non gli immobili in questo avvocato si ricavano molte più risorse di quelle che il Governo dice
E in questo modo si può anche immaginare che ci sia
Una seria politica contro l'evasione che non può essere la politica degli annunci
E allora anche qua
Anche per avere delle misura concreta qualcuno fuori dai nostri confini
Perché la tracciabilità non può dare a cinquecento euro
Perché non si aumentano le risorse per i controlli ispettivi perché non si decide che le banche date si incrociano guardate i numeri ci sono tutti
Perché non si controlla il consumo dell'energia per scoprire se lì c'è una fabbrica clandestina cioè il lavoro nero non occorrono grandi investimenti e grande attese occorre la volontà politica
Di rinunciare a difendere un pezzo di previdenza atti
Ma noi sappiamo bene
Che questo Governo bisogna costringiamo a fare queste iniziative queste operazioni perché era alta si basa ormai sulla piccola minoranza del Paese
Quella piccola minoranza fatta di privilegio di evasione quella piccola minoranza che rende appunto il nostro Paese non credibile fuori dai nostri confini
E noi sappiamo bene
Che nella manovra
C'è anche la delega sull'assistenza sul fisco
Anche qua lo diciamo oggi per allora
Non si pensi dopo aver raccontato al mondo e a farla aver fatto raccontare a tanti
Che in quell'occasione per abbassare le aliquote fiscali
Che invece quella delega diventi il taglio alle indennità di accompagnamento e il taglio alle detrazioni dei lavoratori perché non si può più fare cassa sulle condizioni del lavoro e sulle condizioni delle pensioni
Ma ancora una manovra inutile perché com'è evidente basta guardare i dati dei consumi basta guardare i dati dell'occupazione basta guardare i dati della crescita questa è una manovra depressiva
E guardate che è così evidente che le uniche due
Punti di questa manovra
Che guardano al lavoro
Sono due punti che tagliano quei settori dove invece che faceva l'occupazione c'erano prospettive di sviluppo si taglia sulle energie rinnovabili cioè sul nostro futuro sulle nostre possibilità
E si taglia sulla cooperazione quella che in questi anni è cresciuta dato occupazione ha dato risposte e vorrei dire anche quella sociale quella che ha permesso a tanti di difendersi dalle debolezze dalla durezza della crisi
E io vorrei dire a tutti i lavoratori della cooperazione e in particolare della cooperazione sociale
Ditelo con forza
Perché quei tagli si tradurranno nel fatto che vi diranno che non si possono più applicare i contratti che non ci possono essere più i diritti e ancora una volta si taglia il lavoro e le condizioni di prospettiva
Ma incivile questa manovra
E guardate che ci sono delle cose
L'abbiamo detto in questi giorni qualche volta al silenzio già apparso Giobatta intorno a noi
Ma vogliamo ridirlo
Ma quale paese civile introducendo una manovra finanziaria di urgenza
Una norma che costringe il lavoratore disabili ad avere il collegamento obbligatorio tutti in un unico reparto questo si chiama tetto non si chiama integrazione cioè non si chiama prospettiva di crescita per questo Paese
è un Paese che abbisogna di rifarsi alla sui più deboli e che ne approfitta clandestinamente dentro un decreto è un Paese incivile ma così e anche qui per fortuna la Commissione bilancio ha provveduto
Che Paese un Paese dove bisognerebbe discutere della raccolta dei rifiuti del ciclo bisognerebbe moralizzare uno ricondurla trasparenza è bene che cosa pensa al nostro Governo
Di cancellare le norme sinistri ovvero diciamo la come
Di fare uno straordinario regalo all'ecomafia alla criminalità organizzata
Ma è anche una manovra responsabile
Questa parola è stata usata contro di noi in questi giorni anche un po'troppo
La rispediamo al mittente
Perché vorremmo dire che chi è responsabile équipe è chi pensa di poter fare una manovra insostenibile socialmente per il Paese
Ma vorremmo anche dire che chi è il responsabile
E chi dentro la crisi quando il problema dell'occupazione alle dimensioni credo che tutti conoscevamo e che prima Claudio ci ricordava
Che cosa introduce un articolo il cui unico scopo Comano tetto tutti i giornali non la CGIL tutti i giornali di ieri è quello di rendere più facili i licenziamenti e di ridurre il lavoro
E allora che responsabilità Cecchi non il Governo che ha bisogno come i ladri di Pisa ogni giorno di dire che si occupa del Paese e di notte di togliere diritti ai lavoratori ne vorremmo dire
Ma che cosa serve
Quell'articolo se non a impedire che la contrattazione si sviluppi liberamente tra le parti sociali
Che cosa serve quell'articolo Sodoma dire che bisogna indebolire contratti nazionali di lavoro
Che cosa serve quell'articolo non solo a cancellare l'articolo diciotto dello Statuto dei lavoratori ma guardate era alta a cancellare tutto lo Statuto dei lavoratori perché se ogni legge derogabile
Si farà strane dei diritti delle persone
Ed ecco è stato in cui ha bisogno il Paese è forse questo comportamento responsabile
E guardate
Noi abbiamo a lungo per lungo tempo detto
Che bisognava ridare
Alle parti sociali la loro autonomia
E noi diciamo
Davvero
Grazie a quei partiti a quelle associazioni anche quei sindacati
Che in questi giorni hanno detto sì stragi l'articolo otto lo si cancelli perché non basta dire che non è applicabile
Non bisogna fare finta che ci sarà qualcuno a Palù ardo bisogna cancellare una norma che è ingiusta
E noi vogliamo dirlo
E lo diciamo a tutti
Se il Parlamento non lo stralcia
Devono sapere oggi per allora che useremo tutte le strade per cancellarlo la Corte costituzionale la Corte di giustizia le cause useremo tutte le iniziative che sono possibili perché come è stata vergogna deve essere cancellata
E lo diciamo anche a Confindustria
E allora la stagione in cui ognuno si assuma le sue responsabilità
Noi abbiamo visto con molto dispiacere anche nei giorni scorsi a Cernobbio
Tutti quelli che ci hanno spiegato
E con questo Governo non ce la si faceva che questo Governo non era credibile
Che avevamo bisogno di altro vorremmo dirgli non lo diciamo da tre anni voi dove eravate avete forse pensato che era alta qualche vantaggio che sarebbe venuto da quel Governo da quelle modalità
Ma siamo anche per dire pervenuti se vi accorgete che il problema di questo Paese al Governo ma siate coerenti non si può dire per un mese l'autonomia delle parti sociali e poi quando il Governo interviene provare a dire che c'è coerenza tra quelle due cose
Noi chiediamo oggi alle altre organizzazioni a Confindustria alle associazioni che avevano fatto l'accordo scegliete o c'è l'accordo sindacale o c'è la legge tutte e due non sono possibili
Ci hanno detto
Che abbiamo sbagliato a scioperare
Ci hanno detto che non era al momento
E io vorrei chiosare lo slogan che ha usato un'importantissima piazza febbraio
Se non ora quando se non adesso quando si discute quando possiamo dire che cosa pensiamo di questa manovra quando possiamo dire come va cambiata
Noi vorremmo che ci si renda conto
Che il primo obiettivo
Che alla CGIL che a questo sciopero che hanno i lavoratori di questo Paese
è quello di avere un Paese migliore di cambiarlo di dargli delle risposte e non c'è un tempo dato per questa rivendicazione
Questa rivendicazione sta ogni giorno nelle cose che noi facciamo quando siamo nei luoghi di lavoro quando siamo nelle piazze quando parliamo con qualcuno perché il cambiamento sia urgente
E ci hanno detto anche questa non è una grande novità
Che era uno sciopero politico l'abbiamo detto prima lo ripetiamo delle piazze Silone perché la politica ha una funzione alta alla funzione del cambiamento del progresso e noi non abbiamo paura di questa parola
Qui invece abbiamo paura di un'altra cosa
Abbiamo paura di tutti coloro
Che diffondono a piene mani l'antipolitica l'idea che non ci sia nulla da fare perché quelli ideali porta a ridurre la democrazia porta a ridurre la partecipazione
Portale svolte autoritarie
E allora bisogna avere il coraggio di cambiare le cose col proprio nome
Noi siamo contro i privilegi della politica l'abbiamo detto in tempi non sospetti non abbiamo avuto bisogno di dirlo con la crisi
Sono anni che noi diciamo che non vanno bene vi chiarite sulle pensioni che non va bene che si costituiscano delle società solo per garantire la politica ma perché nessuno si ricorda
Che abbiamo detto basta con le nomine politiche in sanità non fanno bene alla sanità e non servono queste sì sono le cose da tagliare
Ma guardate che quando si tagliano gli enti locali
Quando si dice che è il problema è lì non si sta dicendo che si vuole dare una risposta i costi della politica
Si sta dicendo che si toglierà un servizio a un anziano a un giovane è una persona in difficoltà che voi dovrete andare qua
No coi mezzi pubblici ma con le macchine al lavoro queste o si dice quando non si ha il coraggio di guardare al Parlamento ma si guardano invece agli enti locali
Ce ne sono tante di cose da fare
Provino a farne una anche qui non servono delle cose così difficile invece di rinviare a disegni di legge costituzionali al Governo che verrà
Presenti in un emendamento del Governo al Parlamento
Che taglia i vitalizi sulle pensioni e parlamentari forse scopriremo così che quella maggioranza non è una maggioranza che guarda al Paese ma è costituita dagli interessi di quei parlamentari
Ma ancora
Sullo sciopero abbiamo letto ieri con grande dispiacere
Un fondo del direttore del Corriere della Sera
Vorremmo dirgli una cosa
La prima è
Lo sciopero è un diritto dei lavoratori e non è mai un ricatto altre ricattare in questo Paese nonché sciopero
Ma su una cosa al direttore ha ragione
Sono pochi giornali che oggi non sono usciti lo pigliamo come monito per diventare più forti e perché la prossima occasione siano molti di più
E vorremmo invece ringraziare
L'unità e il suo direttore
Che oggi soffra di non essere in edicola
Ma che invece di tuonare contro il diritto di sciopero e contro la CGIL
C'ha accolto con uno straordinario speciale che parla delle ragioni dello sciopero è stata la nostra parte
Noi vorremmo dire
A tutti
La scelta di fare uno sciopero si aprono accetta difficile
Farla in una situazione di grande crisi economica lo ancora di più ma proprio per questo merita grande rispetto e non i corpi che abbiamo sentito levarsi in questi giorni e vorremmo dire
Anche
Ai nostri cugini di CISL e UIL
Ma quando si possa operare
No no fischiate non rischia
No rischia
Vorremmo dirgli seriamente
Quando si può scioperare
Perché se non c'è mai un momento
In cui si può scioperare forse viene il dubbio che allora non si è capito fino in fondo che cosa sta succedendo in questo Paese e noi pensiamo
E lo diciamo con grande affetto
Rispetto a dichiarazioni che abbiamo sentito ieri che ci sembravano quelle di qualcuno sull'orlo di una crisi di nervi
Che quando le situazioni sono difficili bisogna avere i nervi saldi e grande pazienza e grande disponibilità ad ascoltare tutti
Non serve
Provare a dimostrare
Che invece chi la pensa diversamente ha torto perché noi siamo i primi ad essere rispettosi di un dibattito che vediamo ascoltiamo leggiamo dentro quelle organizzazioni ma noi non ci verrà in mente mai di ledere l'autonomia delle loro organizzazioni e il loro pluralismo
Perché lo consideriamo una ricchezza è un risultato per tutti
E vorremmo dire
Che è una stagione come questa è una stagione in cui tutti la politica al sindacato
Le associazioni devono avere a cuore la straordinaria autonomia di ognuno di noi e devono avere cuore lo stare saldamente con i piedi per terra
E proprio per questo i nostri piedi sono profondamente aperta
Ma la nostra terra solo i lavoratori pensionati giovani i disoccupati tutti coloro che da questa crisi soffrono null'altro sta nella nostra terra ed è la nostra modalità di essere autonomia
E allora
Siccome il ministro del welfare non perde occasione di star zitto anche stamattina non l'ha persa gli diciamo
è meglio che lo stralci l'articolo otto perché se no segnerà ai con questo tuo gesto di essere il peggior ministro del lavoro che la Repubblica abbia avuto
E qual è il ministro che porterà il Governo ha le sue politiche regolarmente in Corte costituzionale per essere cancellate
Ma noi diciamo anche
A quel Ministro che ha come professione la divisione del sindacato che forse a differenza sua noi che teniamo al lavoro sappiamo bene che l'unità è un bene indispensabile
Ma l'unità non si fa sui giornali l'unità si fa ricostruendo le condizioni concrete e noi pensiamo che ci sia un'occasione dinnanzi a noi un'occasione che ha fatta del rispetto degli accordi
Del fatto che non si facciano accordi che escludono un sindacato nel fatto che non si svegli scalo sciopero che è fondamentale strumento del progresso della nostra storia basterebbero poche cose e poi di una
Per lungo tempo
Noi abbiamo discusso
Se era giusto no avere una legge sulla rappresentanza
Noi l'abbiamo sempre pensato
L'abbiamo pensato perché è giusto che si sappia ognuno cosa rappresenta l'abbiamo sempre pensato perché pensiamo che va applicata la Costituzione al suo articolo trentanove
L'abbiamo pensato perché crediamo che la competizione tra le organizzazioni sindacali debba essere leale e trasparente perché anche questa autonomia
Ci hanno detto in tante occasioni
La legge viola l'autonomia delle parti
E allora mi domando oggi
E domando a chi invece pensa
Che si può intervenire per legge sulla contrattazione a quando la legge sulla rappresentanza perché non sia un Governo questa maggioranza che decide che chiunque può fare accordi contro i lavoratori è contro sindacato confederale
Il tempo dalla manovra corrente
Ma anche se corre anche se al Senato oggi comincerà la discussione finale per quel ramo del Parlamento noi continuiamo a essere convinti che si può cambiare
Abbiamo indicato con la nostra contromanovra come era possibile farlo lo ripetiamo ai tanti disattenti a quelli che non leggono poi danno giudizi
Noi non abbiamo fatto una contromanovra dispensa abbiamo fatto una contromanovra che mantiene gli stessi saldi cambia chi paga i costi non il fatto che bisogna risanare il Paese
E vi diciamo sta dopo più attenti
Perché quando la parte del Paese che ha sempre fatto la sua parte che quella del lavoro quella delle pensioni comincia a dire che la parte debbano fare anche gli altri ci vogliono rechi attente non disattenzione arroganza
E allora diciamo
Che si può anche in queste ore intervenire si può facendo anche manovra dure rispetto ai saldi e rispetta dove si interviene ma vi abbiamo chiesto e vi chiediamo
Una
Scelta dispensa una sola rispetta i tanti risparmi che si possono fare
Vi chiediamo di fare un piano straordinario per l'occupazione dei giovani perché se no non c'è futuro per questo Paese
Nelle tante disattenzioni metà anche errori nelle tanti volontà di deprimere il lavoro c'è una cosa
Che grida vendetta siamo diventati un Paese che sembra dire ai giovani andatevene perché per voi non c'è posto
E che non sa che in questo modo si priva del futuro delle sue possibilità
E vorremmo dire che quando pensiamo a una manovra per i giovani la pensiamo per i tanti giovani italiani ma pensiamo anche per i tanti giovani migranti nati in questo Paese che hanno gli stessi diritti dei giovani italiani
E che hanno fatto in questi anni la ricchezza del nostro Paese e vogliamo che loro possono studiare possono avere una prospettiva
Ma lo vogliamo
Perché noi la CGIL quelli che sono nelle piazza di oggi
Hanno uno sguardo preciso
Ed è lo sguardo di chi vuol guardare limpidamente al futuro non ne ha paura e sa che il futuro si costruisce oggi
Ma vogliamo dirlo noi possiamo avere quello sguardo perché non ci ricordiamo dei giovani una volta ogni tanto ma perché sappiamo che per i giovani e per il loro futuro le politiche si decidono oggi perché se oggi non le fai
Se oggi non le porte al lavoro se oggi non gli garantisce la scuola
Stai decidendo che loro quel futuro non l'avranno e noi non vorremmo mai a vere sulla nostra coscienza l'idea che quando si poteva provare a cambiare abbiamo volto lo sguardo da un'altra parte
No ce l'abbiamo lì
Ce l'abbiamo al nostro futuro ce l'abbiamo alloro
Egli vogliamo dire
Guardate continueranno a raccontarvi nelle prossime ore si tornerà
Ricominceranno a raccontarvi che sì come difendiamo le pensioni in questo modo vi facciamo un torto e allora lo diciamo anche qui oggi per i prossimi giorni
Noi non abbiamo un problema di far cassa sulle pensioni noi abbiamo un altro problema
E di mettere il sistema nelle condizioni per cui anche i giovani del futuro abbiano la loro pensione e per farlo non bisogna tagliare i lavoratori dipendenti
Per farlo bisogna guardare ai fondi che sono in passivo
Per farlo bisogna guardare a ciò che sulle pensioni viene pagato che per le pensioni non è per farlo si bisogna anche unificare gli istituti e per farlo diciamolo bisogna che la pensione faccia vivere decentemente
E noi non ne possiamo più dei tanti lavoratori dei tanti pensionati che ci hanno pensione assolutamente basse e che si purtroppo vedo non lo spettacolo di chi invece c'è ancora privilegia pensioni alte
Noi per primi vi diciamo si può si può costruire il futuro delle pensioni e con la stessa nettezza vi diciamo non si può non si può fare casa sulle pensioni
Bene abbiamo detto nei giorni scorsi ve lo ribadiremo nei prossimi non si può far casa sull'anzianità non si può far casa sulle donne
E se proprio volete
E se proprio avete ad a cuore la condizione delle persone c'è una cosa che si può fare
Si introduca la flessibilità ma si permetta a tutti quei lavoratori a tutte quelle lavoratrici
Che ci hanno quarant'anni di catena di montaggio di lavoro di infermiere di magari di lavoro del lavoratore della pubblica sicurezza
Piuttosto che dei vigili del fuoco si permetta loro giustamente di poter riposare perché non è vero che tutto lavoro uguale
E poi chissà perché quando si muove questo Governo è solo lavoro dipendente che viene punito e mai nessun altro
E allora lo diciamo ai giovani esattamente come noi diciamo che la cosa fondamentale è un piano per l'occupazione la difesa dell'istruzione così gli diciamo noi siamo attenti
Alle vostre pensioni del futuro ma non crediate
Non credete a quella sirena
Che continua a esserci
Quella per cui i giovani sul contro gli anziani gli uomini sono contro le donne gli italiani sono contro i migranti
Perché tutti divisi e tutti spezzettati è risultata questo Paese in queste condizioni con questa difficoltà e allora noi abbiamo un messaggio
è il messaggio che cambiare possibile e che cambiare coltiva ricostruire la coesione di questo Paese e anche qua diciamo oggi per allora
Se il Parlamento
Approverà la manovra così come
O con i peggioramenti di cui si sussurra in queste ore sappiano che noi non ci rassegniamo e continueremo giorno per giorno la nostra iniziativa
Per cambiare con la manovra saremo coi lavoratori pubblici poi pensionati con le fabbriche in crisi saremo nelle piazze ed agli enti locali saremo con quei Sindaci che hanno coraggio di dire di no con le regioni che hanno il coraggio di dire di no ogni giorno avrà la sua iniziativa perché noi non ci rassegniamo vieta CGIL avevano sopra generale