Intervista a Maurizio Bolognetti sull'iniziativa nonviolenta di sciopero della sete di Marco Pannella per l'amnistia e democrazia

In Italia attualmente ci sono duecento sei carceri con quarantaquattro mila posti disponibili i detenuti sono sessantotto mila un surplus di ventiquattro mila persone che vivono in condizioni disumane ogni
Torno venti detenuti tentano il suicidio e dall'inizio dell'anno in ventisei ci sono riusciti e si sono uccisi questi numeri aiutano a comprende il perché della iniziativa non violenta portata avanti da Marco Pannella che da due mese di giugno una e dallo scorso venti giugno è passato allo sciopero della sete
Sete di verità e giustizia per far rientrare nella legalità lo Stato italiano
Le attuali forme di detenzione infatti non sono previste né tollerate dalla legge italiana Maurizio Bolognetti della Direzione nazionale di radicali italiani questa mattina Matera tenuto un sitting per sensibilizzare l'opinione pubblica
Davanti al carcere di piacere dirlo abbiamo intervistato ce ne occuperemo in coda al nostro video giornale
E come anticipato nei titoli di apertura lo speciali di oggi dedicato al sitting di protesta dei radicali italiani davanti al carcere di Matera
Però è sensibilizzare l'opinione pubblica sulle condizioni disumane dei detenuti ed è con questo speciale che si chiude il TRN giornale
Io vi ringrazio per essere stati nostra compagnia e vi do appuntamento alle prossime elezioni
Marco Pannella prosegue la sua lotta non violenta è passato allo sciopero della sete si chiede legalità in tema di giustizia Maurizio Bolognetti oggi a Matera davanti al
Carcere per sostenere questa iniziativa
Possiamo usarla questa parola terribile salti ai grassi vite di verità fame di verità sete di giustizia fame di giustizia
Siete di legalità e fa né di legalità ecco stiamo parlando di questo magari la legalità costituzionale tradita
L'articolo ventisette della Costituzione per esempio vinte
E dov'è la finalità che dovrebbe avere l'appena questi davvero sono case di pena e molto spesso in Italia parliamo di autentici interni se pensiamo che ogni giorno
In Italia venti detenuti tentano il suicidio probabilmente per le condizioni di detenzione che si traducono in un'autentica tortura che non è solo quella
Di detenuti ma è quella anche magari degli agenti di quella che noi chiamiamo comunità penitenziario Satyagraha radicale iniziativa non violenta per porre all'attenzione del
Palazzo
No una parola cara Pasolini che magari può essere sordo e muto e non vuole vedere
Quello che è un tema importante che
Le condizioni di detenzione che ci sono in questo Paese che tradiscono le leggi la Costituzione la legalità e le leggi internazionali e per dire che probabilmente arrivati a questo punto occorre
E dire qualcosa di impronunciabile udite udite amnistizia
Qual è il problema del sovraffollamento ma il problema è che hai di fronte non è un'emergenza perché ormai non prendiamoci in giro l'emergenza è una cosa che dura poco ne sappiamo che l'emergenza in Italia
Tendono a cronicizzarsi sicuramente queste cronica
A fronte di una capienza massima di quarantaquattro mila posti letto diciamo così ci sono sessantotto mila ospiti delle patrie galere
Stava esplodendo ci stiamo avvicinando l'estate
Già ventisei suicidi quest'anno dal due mila dieci si sono suicidati seicentocinquanta detenuti ottantasette agenti di Polizia penitenziaria
Il problema è questo non ci sono
Molto spesso i detenuti sono costretti in cella c'è sovraffollamento letti a castello un po'ovunque le condizioni sono queste stanziamenti non ce ne sono carenze d'organico
Carenza anche nell'assistenza sanitaria
Si può andare avanti così ce le le
Lei carceri di questo Paese le vogliamo fine in queste condizioni vogliamo
Ma sarà anche retorico dirlo siamo il Paese di Cesare Beccaria dei delitti e delle pene
Deve forse qualcuno Beccaria se lo dovrebbe rileggere anche quello che dice rispetto alla detenzione e quando la stampa parla di riforma di giustizia a questo punto di che tipo di riforma stiamo parlando ma anche al faranno
Dopotutto anche Alfano anche Berlusconi ma anche tutti dicono le navi ne parlano tanto ma ecco io so quello che sono le riforme in materia di giustizia che poi propongono Maritain radicali magari
A proposito di R. di referendum traditi
Responsabilità civile separazione delle carriere riformare il sistema elettorale del CSM obbligatorietà dell'azione penale che poi di fatto non c'è ma segnatamente tornando al tema di fronte a questa situazione esplosiva che esclusiva delle carceri ma che esclusiva anche
Di lì pianeta giustizia ecco un'amnistia cari cittadini c'è già e si chiama prescrizione quella che noi chiamiamo amnistia clandestina e di classe clandestina perché
Nessuno sa che vengono prescritti mediamente circa dei centosettanta centosettanta mila procedimenti ogni anno di classe perché raggio è ragionevole pensare che quel tipo di prescrizione non credo che riguardi
Gli ultimi degli ultimi che di solito popolo voi patrie galere ma
Magari riguarda un certo tipo di reati che ne so corruzione truffa queste robette qua magari una roba alla Callisto Tanzi
Ecco probabilmente riguarda quello quindi a me visti gli anche per questo per aiutare la giustizia funzionare meglio contro l'amnistia clandestine di classe
Attualmente in Italia hanno aderito a questa manifestazione circa tredici mila
Cittadini molti detenuti ad esempio la quasi totalità dei detenuti di Matera hanno aderito alla iniziativa dei radicali eppure in Italia e da nessuna parte si parla di questo Marco
Pannella che a questo punto come lei dice sta rischiando la vita uomo la vita contro la morte non non è apparso da nessuna parte c'è la solita
Censura in questo Paese quando e secondo
Lei che cosa deve succedere perché si ci si possa si possa parlare di questa iniziativa in Italia di queste problematiche siamo alle solite Maurizio Bologna
Assolutamente detto bene siamo ahimè
Alle solite c'è la negazione del diritto a conoscere per deliberare di fronte a un dato che tu hai citato che io direi che un miracolo
Un miracolo di nonviolenza
Dove diecimila detenuti in tutte le carceri Italia cento qui in questo carcere Matera centotrenta metri
Imbraccia no le armi della non violenza e dialogano attraverso una violenza che quella di Marco Pannella in questo momento attraverso lo strumento diciamo così lo sciopero della sete
Però
Se ne è un tema che diciamo e negletto
Delle ampolle ripeto di quelle magari si parla dell'acqua di non so dove del Po
Di sicuro parla di tutto ma di questo in effetti c'è una certa resistenza a volerne parlare
Evidentemente del carcere delle carceri la giustizia
Tutti vogliono dimenticarsene cioè si mette sotto al tappeto quello tutto di cui si ha paura
Si mette in mano paura non lo so
Forse perché impopolare magari parlarne dei popolare parlare di amnistia e impopolare parlare delle condizioni di detenzione e impopolare parlare del
Diritto e di diritti negati
Io non credo se ci dimentichiamo di queste robe qui
E
Ahimè spesso nel Paese della peste italiane queste un capitolo che non resti italiana
E questo succede succede noi vogliamo appunto Pannella vorrebbe mettere all'ordine del giorno questa questione speriamo che qualcuno a iniziare da chi governa ma anche da chi è all'opposizione sappia e voglia ascoltare