Milano e il suo destino. Dalla città romana all'Expo 2015 - Presentazione del libro di Lodovico Festa e Carlo Tognoli (Boroli Editore)

Buonasera buonasera a tutti
Grazie
Per essere
Dei punti a questa questo incontro non è il primo incontro
Ci si svolge a Milano e che ci consente di fare una conversazione chiacchierata
Su questo del lavoro che Lodovico festa e Carlo Tognoli
Hanno fatto e che
In realtà come spesso accade
A
Il pregio della di una buona e bella lettura ha il pregio di condizionare
Meno di duecento pagine
Un volo sulla storia di Milano dalla trascrizione
Di Milano Municipio ma Romano anziché la verità missione in Pakistan proprio degli originali
Geografiche della
Storia della città per arrivare ai giorni nostri naturalmente concentrarsi
Su i listini
Più importanti e più attuali della discussione dell'attuale discussione pubblica
Con gli ospiti di questa sera mi piacerebbe naturalmente concentrarci sul periodo che va
Grosso modo dalla
Dalla fine degli anni Sessanta a
All'attualità più stringente a hai già ai giorni nostri per
Diverse dell'intera regione fondamentale che
Tutti i nostri ospiti da Cesare Romiti a Ugo Finetti
A Gianni Cervetti e ovviamente e i due autori del libro sono stati protagonisti in vario modo in varie forme con vari ruoli e responsabilità di
Pezzi delle trasformazioni di Milano che ci hanno accompagnato dalla
Diciamo dalla metà degli habitat lungo tutta la fase del secondo dopoguerra ma con un ruolo di primissimo piano certamente dalla seconda metà degli anni Sessanta in avanti
Naturalmente ognuno di loro ci darà un punto di osservazione ci darà un punto di vista ci darà
Una chiave di lettura di alcune delle cose che in qualche modo io credo siano ancora abbastanza squaderna te
Veniva ante davanti i nostri occhi sul l'identità i ruoli possibili di Milano la sua funzione nella nostra vita nazionale anche la sua funzione come crocevia
E come passaggio lungo l'asse est-ovest ENI nord-sud delle vicende delle vicende europee delle vicende dell'area dell'area mediterranea
Tutti i loro hanno visto hanno
Un rapporto particolare con Milano anche Cesare Romiti Cesare Romiti e naturalmente lo sapete meglio di me eh
Un cittadino romano che la cui cita di elezione è stata per molto tempo Torino ma che ha avuto solidi radice gratis solido ruolo di manager e di imprenditore nella nostra anche nella nostra città
A partire dalla seconda parte degli anni ottanta e per una lungo periodo dello scorso decennio ora
E soprattutto è stato un protagonista della vita nazionale io credo che da questo punto di vista lei è sua osservazioni su e le questioni del rapporto di Milano Torino Carlo mi ha dato una pagina di Repubblica dell'ottantadue quelle in cui veniva lanciato il progetto mito ma anche diciamo su in un insieme di questioni le relazioni industriali conflitti sociali
La dimensione sindacale il ruolo del RAP il rapporto tra sindacato in presi in due città così diverse come Milano e Torino e più in generale
Il suo rapporto con la sinistra io l'ho sentito altre volte in occasioni analoghe cimentarsi con suo rapporto col Partito Comunista e col Partito Socialista credo che
Colucci aggiungeranno un'osservazione a o considerazioni preziosi alla nostra
Discussione con noi c'è anche Alessandro Colucci che da un certo punto di vista raccoglie il testimone di una presenza riformista nella vita politica lombarda perché
Come sapete e Assessore della
Della Giunta Formigoni e a me piace piaciuto
Pensare a lui come introduttore di questa nostra discussione proprio perché
Diciamo sebbene non ci sia più non ci sia per più ore non so se
Ci sarà nel prossimo futuro non mi sembra però
Auspicabile che possa cadere comunque una soggetti qualità riformista
Autonoma tuttavia in qualche modo testimonia della presenza di un lascito che una buona tradizione
Di riformismo politico ha lasciato a Milano e Lombardia io darei la parola ad Alessandro e poi cercherei di fare delle domande nostre altri
Ospiti che vi ho già presentato e non credo che abbiano bisogno di presentazioni con titoli perché sono Stra conosciuti Alessandro
Io ringrazio
Molto Sergio tra l'altro
Ha già detto molto del libro poi con questo
Ma a me molto caro che
Si ricollega alla possibilità che un giovane prende il testimone del riformismo di una città così importante devo dire che
Mi ha introdotto in un modo
In particolare che ovviamente riempie d'orgoglio
Ma
Farlo soprattutto su un iniziativa nella quale
Si parla del libro
Curato da festa e da Carlo Tognoli ovviamente
Mi riempie di grande già io ringrazio Carlo quando mi ha proposto di partecipare a questa iniziativa io devo dire che
è un libro
Eccezionale perché in poche pagine
Poco più di centottanta pagine riesce
A
Sintetizzare dei passaggi importanti che sono molto legati alle questioni essenziale nodi critici che alla fine hanno determinato la caratteristica
Culturale urbanistiche anche politico sociale della città di Milano
Tra l'altro in aggiunta a questo
Lo fa lo fanno con una caratteristica particolare io ho letto di nelle righe del libro questa grande amore per la città che entrambe hanno questa passione
Politica
E culturale che gli consente di fare un'analisi importante di aver determinato tante situazioni fondamentale per la politica dalla nostra città poi per quanto riguarda Carlo ancora di più perché come sindaco ho avuto proprio la possibilità
Di guidarla la città
E la cosa ancora più importante e che ci sia cioè
Una una forte influenza della cultura milanese
Nella
Attenzione con cui stato curato il libro e poi ovviamente questo elemento riformista che emerge con grande
Forza e che
Dimostra in quanto non solo assorbita degli autori questa
Questa cultura ma soprattutto come viene poi
Emerge nella descrizione diversi eventi della storia così lunga della città di Milano e nella loro azione
Diretta c'è un elemento
Che unisce tutto questa questa storia di secoli della città di Milano che l'attività del fare la politica di essere sempre molto concreti e molto attivi
Ed emerge l'elemento della Milano che che produce la Milano industriale la Milano delle grandi
Professioni e a fianco a questo però emerge anche la Milano che è sempre in elaborazione da un punto di vista culturale da un punto di vista politico
E
Emerge il ruolo nell'Italia riformista fondamentale
Della città di Milano come cita che pioniere in tutti gli eventi riformisti del nostro
Paese io mi sono appuntato alcuni passaggi che
In modo straordinario può uniscono il passato il presente
Dal rito ambrosiano al Comune medievale
Dalle riforme Teresiane
Al sistema municipale che molte Martini sviluppa tra la roba nell'area padana successivamente recepito nella legislazione giù giolittiana del mille novecentotto e un'ultima in passaggio fra quello che
Mi ha colpito moltissimo ovviamente il l'attenzione dal socialismo municipale avviato a partire dal mille novecentoquattordici col Sindaco Caldara
Fino poi ad arrivare ai giorni nostri con ovviamente il grande orgoglio del impegno riformista nella nostra città la nostra Regione di Bettino Craxi
Per poi
Passare all'azione del Presidente Formigoni di letizia Moratti quindi c'è veramente
Un un filo che in questo periodo storico entusiasmo molto
Chi legge chi vuole
Avere un costante
Contatto con degli elementi culturali che certe volte nella politica di oggi non sempre emergono
E tra l'altro nel filo conduttore complessivo del libro un passaggio che ha già fatto Sergio emerge l'importanza di una Milano per tutte le categorie che
Sono protagoniste della vita della città in tutto questo enorme periodo storico dagli imprenditori gli urbanisti gli artisti i lavoratori i commercianti la Milano della moda dell'immigrazione
Dello sport e poi questo richiamo alla Milano dell'ambiente degli spazi verdi
Che sedi troppa moltissimo nella nell'attività io faccio adesso io ricorda Sergio Regione Lombardia se c'è un elemento culturale forte che emerge quando si parla di verde quando si pensa agli anni Settanta che
Una cultura riformista a dimostrato
Anticipando qualsiasi previsione l'attenzione verso l'ambiente e la qualità della vita delle persone limitando il consumo del suolo
Un giovane come me amministratore John guardia ha come punto riferimento la cultura riformista con ritrovato all'interno del libro e che dimostra la grande attualità che
Tanti temi ancora possono rivestire perché è un impegno istituzionale nel Comune di Milano nella
Regione ma per tutti coloro che sono protagoniste nella vita della città
Mi avvicino alle conclusioni cogliendo un elemento che a me ha particolarmente
Attratto l'attenzione che secondo me un po'un punto centrale del libro innanzitutto
Feste Tognoli danno grande attenzione alla buona politica nel senso che far coesistere tutti i soggetti come Cerato poco fa all'interno della vita di una città non è cosa facile la buona politica può consentire questa coesistenza e soprattutto questo alimentare
La capacità di riuscire a essere produttivi in una città che richiede di essere produttivi senza sentirsi uno alternativo all'altro Manzi complementare nell'azione
Del proprio impegno e poi la buona amministrazione
Questo
Un elemento che io vedo emergere molto dal libro
Che serve per produrre risultati per i cittadini per rafforzare la credibilità delle istituzioni
Che certe volte rischia
Di non essere sempre garantite a consolidare ovviamente quell'elemento del consenso che
è molto importante quando
C'è una fase in cui bisogna con determinazione amministrare una
Città
E poi feste totale vanno oltre perché parlano anche della prospettiva Sergio l'ha detto della possibilità che essi
Si facciano delle riflessioni su quale collocazione Milano la regione può avere in questo scacchiere mondiale e parlando dell'asse Genova-Rotterdam unendo così nel ruolo
Che si può
Immaginare fra il Mediterraneo e
Tutto ciò che che riguarda il nord Europa io credo che
Sia una visione di riflessione non solo
Nazionale ma europea ed internazionale che si sposa perfettamente con il tema che viene trattato dell'expo su quale veramente ci vuole una grande presa di responsabilità e capire che in questa fase
Particolare anche la questione dell'expo
è una questione che richiamerà tutti sicuramente al risultato della concretezza all'impegno concretezza che nell'ebreo col dato in moltissimi passaggi alla capacità di
Fare buona politica buona amministrazione
Per fare tutto questo avere anche
Pillole di saggezza attraverso un prodotto editoriale come quello che
Stia di cui stiamo parlando questa sera sicuramente è qualcosa di
Importante io credo che
In questo nostro incontro possiamo sicuramente
Avere la certezza di avere chissà occupato della città di Milano chi
Se ne sta occupando qualcuno che ancora se ne potrà occupare dando quel sostegno dei saggi utile e che
Il sottoscritto come giovane felice di poter aver dato
Il proprio contributo nella pubblicazione di un libro in questo dibattito su quale credo si possa grave una vera dialettica di riferimento culturale
Che possa rilanciare nella futuro della nostra città l'azione riformista che se venne rinfrescata è utilizzata potrà dare ancora importanti prospettive e un protagonismo che Milano non solo merita ma è in grado di condurre a termine l'intero Paese io vi ringrazio
Grazie Alessandro io adesso
Cominciando da Gianni Cervetti
Proseguendo con Ugo finiti e poi con
Con Cesare Romiti ovviamente Vichi festa di Carlo Tognoli risponderanno tutto una fine diranno fino a giugno e mi vorrei porgere qua tre o quattro questioni in tre o quattro perché un paio si possono uno si può accorpare e
Taglio in due il libro e comincia direttamente dagli anni Sessanta gli anni Sessanta nella seconda parte dagli anni Sessanta estremiste riformista il capitolo
Che diciamo narra quel periodo della vita della città di Milano sono propedeutici prodromici alla nascita delle giunte di sinistra calamità serenamente negli anni Settanta e quindi dinanzi al poi subito
Dopo una breve esperienza di
Aldo Aniasi di giunte di Carlo Tognoli e sono la prima peculiarità specificità milanese nascono
Nel cuore della strategia del nasce
Le esperienze anzitutto c'è un rapporto di forza diverso dal
Resto del Paese tra comunisti e socialisti
In secondo luogo c'è la gestione della fase
A Kuta della strategia della tensione quindi vede come in piazza puntale delle reazioni che la maggioranza silenziosa cioè
C'è lo svilupparsi di una politica in quegli anni che quella che poi porterà a la nascita delle giunte di sinistra che non va mai dimenticato
A differenza di altre città editti italiane a Milano non c'è mai stata una maggioranza di sinistra secca principio PSI è sempre stato uniscono PCP PSP pièce di
Ma è sempre stata una questione molto più complessa molto più articolata che entrava indirettamente nel rapporto con una parte del Democrazia Cristiana e del mondo laico dei quesiti cosicché forse ma anche in tempi di questa
è una prima insieme di riflessioni che mi piacerebbe e i nostri amici affrontassero
La seconda
Questione che è legato un po'alla
Alla terza è gli anni ottanta io sono ancora convinto che non aver fatto i conti seriamente
Con diciamo la produttività in culturale e anche
E economica e di cambiamento e di cambiamento di pelle della città negli anni Ottanta cioè l'uscita
La della città dalla crisi della della Società industriale insomma lei lì le scelte di politica urbanistica di politica culturale di politica
Della convivenza che sono state fatte allora e che sono state troppo frettolosamente liquidati insieme all'esperienza di Governo
Dei socialisti in generale sono uno dei punti su cui
Riprendere una riflessione collegata a questa mi piacerebbe chiedervi sapere nel libro nel se ne parla eccome
Se la gestione della fase
Diciamo ottantanove e novantuno di quel periodo delicato tanto c'è in sala
Il sindaco di all'ottantanove novantadue il Sindaco Piero Borghini
E è
Se si sarebbe potuto fare qualcosa d'altro cioè
Se una
Qualche
Errori di gestione di quello specifica fase politica
A Milano ha avuto un effetto generale su quello che è successo dopo e l'ultima cosa sulla quale mi piacerebbe molto ascoltare Cesare Romiti e
Ma a Milano oggi
Diciamo Milano dalla dal negli ultimi quindici anni
Ha saputo esercitare una funzione nazionale cioè ha saputo essere per certi aspetti quella città baricentrica su cui sì tanti altri momenti della storia nazionale si è esercitato un rapporto tra politica su città ed economia
E che ha che è partito da Milano che ha avuto in Milano una sua un suo epicentro
Badate bene non guardando soltanto i nomi e cognomi o lei fasi teoria che è evidente che se noi dovessimo guardare i due fenomeni più importanti del quindicennio cioè Bossi e la lega che è vero che il contato a Milano però è comunque un fenomeno riconducibile a questo pezzo d'Italia e naturalmente Berlusconi Forza Italia non verrebbe che da dire di sì
Però esercitare una funzione nazionale è un partita più complessa più
Più importante più sofisticata più
E in cui l'elemento della con dei Co della conflittualità della capacità progettuale conta di più questi sono un pochino le cose che mi piacerebbe
Chiedervi che mi piacerebbe sul sulle quali mi piacerebbe
Se ascoltarli naturalmente poi ci sarà spazio per i chiunque di voi voglio fare altre considerazioni e naturalmente siete liberi di parlare
Di tutt'altro anche della Milano di Como dei liberi Comuni
Come succede quasi sempre quando
Si presenta un libro gli appunti che sono stati raccolti leggendolo dovrebbero esserci da parte perché poi c'è sempre un Presidente come Sergio Scalpelli fa delle altre domande rispetto a quelle che
Uno
Cercata di reale quale attenuata di rispondere
Tuttavia io
Tiso obbedisco e
Dico intanto le cose che desidero dire
E tra tanti argomenti che il libro suggerisce
Ne scelgo essenzialmente due a
Permettono anche di rispondere ad alcune almeno delle domande che ha fatto cartella
E due
Che scelgo sono il rapporto tra Milano e la politica la politica
Intesa però in maniera specifica come come arte e scienza insomma nel mettere assieme delle forze
E in secondo luogo vorrei dire qualcosa sulle ragioni essenziali
Della crisi e della sconfitta dei partiti in particolare del partito socialista e del Partito Comunista perché anche di questo Si tratta malgrado alcune considerazioni che sono fatte sulla
Come dire sul sulla discendenza che il Partito Comunista
A in qualche modo
Dato aveva avuto
Ecco e
E ovviamente lo faccio anzitutto per delimitare la la
La materia in secondo luogo perché questi sono i
Temi che mi sono un po'più congeniali
Ma anche perché con il primo di questi temi io voglio
Sfatare una leggenda una leggenda che che circola
Perché sostenuta da altri diciamo da altri fuori Milano ma sostenuta in gran parte anche dai milanesi cioè secondo la quale a Milano la politica se c'è è un affare secondario
Io ritengo che questo non sia vero nella storia della città
Anche se in qualche caso successo che
La politica è stata dimenticate fosse siamo in uno di quei momenti nei quali questo vale
Tuttavia non è stato sempre così con il secondo poi con il secondo tema io desidero
Dire la mia su una questione che è stata rimossa qui ha ragione Scalpelli è stata rimossa sostanzialmente questa questione del perché i partiti in particolare la sinistra
A me e a Milano è entrata in una crisi profonda fino a
Come dire essere sconfitti e Cancian e in una certa misura cancellati
Poi c'è una ragione più generale per cui io voglio soffermarmi su queste questioni
Quando si presenta un libro non si può non trovare qualcosa su cui si ha da dire da ridire se no la zuppa diventa una zuppa un pochettino insipido insomma ecco
Nel caso specifico poi io ricordo che
Di chi festa e anche Sergio Scalpelli da una vita sostengono che io quando parlo sono noioso
E siccome in in parte hanno ragione
Hanno
Buonaparte hanno ragione
Io e siccome so che non il mio eloquio non è brillante
Voglio cercare di mettere un po'di sale nelle cose che dico stando alla alla sostanza delle cose che appunto cercherò di dire
Ciò premesso e a scanso di equivoci faccio anch'io l'elogio del libro libro effettivamente un libro interessante è un libro denso è stato già detto anche da Colucci poco fa e va alla ricerca delle raggi dici della natura del destino di Milano come dice il titolo
Apparentemente sembra che si prenda tutto da molto lontano ma poi in realtà effettivamente
Poi si viene ad alcuni poi ad alcune questioni di sostanza prendo a me ha colpito il fatto che
C'è una ricerca persino della radice della forma della Cittadella forma Urbis e questa
Radice questa radice la si trova
Molto lontano ma non c'è ovviamente soltanto questo c'è la ricerca del carattere aperto della citata il carattere aperto
Non in termini banali di solito quando si parla del carattere aperto si cita la famosa la frase di Ariberto di intimiamo secondo il quale
Chi viene a Milano e lavora un uomo libero
Ora questa frase naturalmente banalizza molto la
Lara natura della città come città aperta
Invece qui nel libro si cerca di dimostrare che la città è aperta
Per le lotte per gli scontri per le difficoltà che la città ha trovato le forze interne alla città hanno trovato essi e invece hanno saputo poi
Super superare poi il tutto è esposto anche in maniera dotta diciamo così insomma
Per niente e per niente noiosa
Ma
Coglie l'oggi mi fermo perché siamo vendite Finco meno quello che ho detto un momento fa
Il primo dei temi che ho detto lo prendo un po'alla lontana
E siccome siamo nel centocinquantesimo anniversario dell'Unità d'Italia faccio un riferimento a quel periodo che viene trattato
Ampiamente nel nel libro a me mi ha colpito
Che si insiste molto sull'opera parlando di quel periodo Di Carlo Cattaneo
Ora caro Catania è stato un grande intellettuale sicuramente è stato uomo
Influente i suoi lavori sono eccezionali per per
Acutezza di analisi per proposte che gli fa per il carattere anche riformistico della sua per la sua visione della sua opera
Però
Politicamente Carlo Cattaneo una mia opinione naturalmente
Molto scarse assai scarso
Sono soprattutto
Sopra e soprattutto è scarso rapporto ad altri milanesi
Ad altri milanesi che con lo stesso perito qualcuno dirà immagino
Già di chi festa di e per intensa questo che io adesso tirò fuori il solito nome cioè tirò fuori il solito Cesare correnti ma etnicamente lo tiro fuori perché ritengo
Ritengo
Ritengo
Ritengo che la
Ch'questo sia stato un uomo che ha
Indicato una strada politica seria le in due periodi soprattutto Cucciari della storia d'Italia e qui parlo appunto di un uomo politico non solo milanese insomma ma della storia d'Italia
Nel mille novecentoquarantotto quando di fronte alle fazioni dei monarchici dei repubblicani disse dovete smetterla di
Stare a litigare perché il problema è quello di fare la lotta all'Austria e questo il compito
Fondamentale e svolsero un ruolo decisivo in quel momento
Secondo luogo fu decisivo Lugli
Scusate il bisticcio di parole nel mille novecentosettantasei quando ci passo dalla dalla dalla Destra storica la sinistra storica lui che era un liberale
Ed era un uomo della destra storica all'inizio insomma è stato un esponente della destra sta storia poi ha fatto delle analisi importantissima quando quando parla
Sesta città
L'almanacco l'almanacco del desta verde c'è un passo
Ma cosa state che riguarda l'Italia e degli afferma che l'Italia è il Paese che ha la propria unità nella varietà
Dice delle cose che
Preconizza no molto del dibattito politico che è stato fatto e che non è
Stato sempre portato a conclusione
Poi poi l'uomo che
A un certo punto it imposta la riforma scolastica viene sconfitto
E se ci fosse stata quella riforma scolastica in in Italia in quell'epoca forse l'Italia sarebbe un Paese diverso e certamente un Paese molto più uno moderno
Ci sono degli accenni Luigi anche di di di tipo socialisti copti socialista a delle delle affermazioni di questo di questo genere
Si dirà ma è stato un uomo sconfitta è stato sconfitto sì è vero ma una eredità una un nano politico non viene valutato se è stato sconfitto o in questo caso difendere anche
Signor ministro ex
Se è stato sconfitto oppure no
Ecco io con un uomo politico viene valutato se la sua eredità negativa o positiva che sia
è un'eredità importante che ha inciso nella nella ditta nella vita politica
E poi ci sono altri a Milano uomini politici
Di questo tipo e quindi abbandono il il Risorgimento non è e Turati è stato un grande uomo politico ma è stato un grande uomo politico anche lo dico io quindi mi pare che la cosa non possa essere
Come dire fra intesa anche
Creando un politico in senso negativo naturalmente Mussolini e sono tutte e due che vengono dal ceppo socialista tutte uno da una parte e uno dalla
Dal la dall'altra
Ma sempre per rimanere a questo tema è per però per arrivare a conclusione
Ci sono stati poi dei momenti in cui non non hanno avuto
Come dire rilievo delle individualità ma le imprese sono state imprese politiche milanesi e non solo milanesi anche nazionali di tipo collettivo ecco qui vengo ne ricordo due dentro
Negli argomenti caccia proposto Scarpetti beh si tratta si discute nel libro del vento del nord a il vento del nord cos'è stato intento del nord è stato un input
Est ha avuto una radice in un'impresa collettiva che è innanzitutto la resistenza che ha avuto suo nucleo fondamentale questo vile otorino lo dico carro lo ricorda a a Milano
E poiché Dini nasce una delle cose essenziali nella vita del del nostro Paese che appunto
Racchiusa nella nella Costituzione alla Costituzione hanno dato un un apporto alcuni milanesi
Parlo di quelli per esempio di parte cattolica
Ho finalmente non vanno non vanno trascurati
Ma incerto però a parte il contributo singolo nella formazione della Costituzione c'è un contributo politico fondamentale nella affetti nella nella nella Costituzione perché a Milano in quel periodo sì
Costruisce una
Unità fondamentale che prima
Incarnata nel CLN e poi dopo incarnata anche nella nella nella battaglia politica che a Milano si conduce si conduce in vari campi attorno al comune retto da Greppi attorno ad altre cose
Ad altre cose ancora è la quella è un'impresa
Collettiva ma
Io penso che ce ne sia un'altra almeno di imprese collettive
Il ci siano degli altri momenti in cui queste imprese collettive anno hanno avuto una grande una grande forse e qui vengo appunto alla strategia della tensione
Be'
Io ritengo che l'astrattezza altri la strategia della tensione non è stato soltanto un insieme di atti dinamitardi stragisti terroristici eccetera eccetera o di estremismi di sinistra
La strategia della tensione è stata una strategia politica innanzitutto
è il nucleo di questa strategia è stato il tentativo di mettere assieme le forze reazionarie forse qualcuno si ricorda le marce silenziose
Che hanno scorrazza ATO per la città ma che erano non soltanto dei cortei erano un'idea politica mettere assieme
Forse nazionali Conte LAN con un ampio settore se volete anzi con la maggioranza appunto come si cercava della città di tipo moderato conservatrice
Di tipo ancora il questo questo è è sta questa è stata la strategia della tensione e si è
Tentato allora di capire il nucleo politico di questa strategia o è ovvio che
Avevano
Significato importanza le le le azioni
Le le Piazza Fontana eccetera eccetera tra l'altro
Voglio ricordare
Che
In piazza Fontana non fu il primo atto della strategia dal tensione fece fare un salto di qualità la strategia della tensione ma
Il nel mese di aprile dello stesso anno del Milan centosessantanove ci furono gli attentati alla fine
Alla stazione centrale
E alla Fiera campionaria tra l'altro la fiera campionaria era un sito emblematicamente importante per fare un attentato perché eri portava quello del mille novecentoventisei quando può oltre quando poi si diede atto alle leggi eccezionali eccetera eccetera
Quindi
E
E tra l'altro fu già allora prima di Piazza Fontana che noi cercammo di costruire una strategia politica alternativa a quella che fu poi chiamata
La la controffensiva democratica
Ecco quindi insomma anche allora noi tentammo di costruire tutto ciò e io qui mi permetto di fare piccola altro non so se di orgoglio valutato come volete per dire che
In quella frangente e quella impresa collettiva i comunisti milanesi innanzitutto ebbero un ruolo decisivo
Non ho
Come su altri termine altre parole ebbero un ruolo decisivo perché è questa perché
Furono coloro i quali costruirono innanzitutto quella strategia alternativa che aveva come nucleo a sua volta quello di tentare di mettere assieme cosa che
Riusciti
Le forze progressiste con le forze moderato conservatrici non fu sempre compresa questa non fu facile non fu facile né all'interno del partito comunista né all'esterno né
Tra tutte le forze democratiche perché le accuse per esempio
Di di vede come dire di di un eccessivo rapporto con settori della Democrazia Cristiana cosa che si tenta si tentò si cercò e si
E si ottenne
Quelle accuse An circolavano erano ampiamente non c'era soltanto capanna che andava in giro a dire la Resistenza e rossa e non è democristiana
E o altre parole d'ordine questo tipo ma c'erano anche resistenze interni pure quelle resistenze furono
Furono vinte io credo che
Che
Che questo si debba dire tra l'altro
Mi permetto di aggiungere che vero
Carlo dice questa cosa vice a facendo facendo riferimento alla mia personale diceva B Cervetti sfruttò
La la questa come dir frutto anche l'antifascismo sfrutto ed ero sì vero sforzo furto Cervetti sfruttò tutto questo Cerreti non solo
Cerveteri sono esageriamo sfruttò tutto tutto questo B nella nella in nell'azione politica c'è sempre un elemento di strumentalità
Non non non non si può negare non si può essere ipocriti e dire che questo non c'entra c'è un elemento di strumentalità problema
è di vedere se c'è soltanto lo strumentalismo oppure se c'è
Qualcos'altro se c'è un un fine è un mezzo atti ad a raggiungere a raggiungere quel fine e coerente con quel fine io credo che allora questo
Questo questo ci fu ecco questo anche per rispondere alla alle considerazioni che faceva
Scad faceva Scarpis Cantelli ma mi fermo e vengo all'altro al momento rapidamente che anche qui anche qui per rispondere
Come dire
Allora alle cose di di alle domande di scarpe beh io penso che
Di qui bisogna fare uno sforzo un po'più molto critico uso questo termine nel delineare la parabola perché di parabola si tratta
Della sinistra milanese del Partito Socialista e del Partito comunista dopo quei momenti gli atti
Perché dopo
Fino al mille novecentosettantacinque settantotto anche
Ci sono dei momenti alti e sto parlando della come dire della condizione politica di questi partiti
Voglio dire che tra l'altro sulla base della di quello che ho detto di quella strategia che ho ricordato un momento fa
Su e sulla base di quello che si possono si può conquistare e si conquista la cosiddetta giunta di sinistra non parlo metto le mani avanti non parlo di una questione che
Discutiamo spesso anche Carlo e Dio cioè del mille novecentosettantacinque non non ne parlo se fatto bene se non fu fatto bene io c'ho una mia opinione Lucerna un'altra non non ne voglio qui questa sera discutere dico
Semplicemente che
Che appunto quella strategia permise di fare molte cose prima della costruzione e la Giunta di sinistra prima della costruzione e la Giunta di sinistra cioè prima del mille novecentosettantacinque
Sì stabili un rapporto del tutto diverso tra maggioranza che erano in maggioranza di centrosinistra e in particolare
Una
Sì stabile un rapporto diverso tra Democrazia Cristiana Partito Socialista sindaco Aniasi in quel momento è l'opposizione e l'opposizione comunista
E Barry voglio ricordare che nel mille novecentosettanta alla fine
Il la Giunta di centrosinistra continuo a vivere
Perché il Partito comunista sia astenne su un vuoto che poteva far cadere anzi che faceva cadere la Giunta perché quella era l'intenzione lì l'intenzione che alcune forze avevano nella zucca insomma
è
è
è quello allora è lì se
Capovolse si capovolse la situazione ma si capovolse la situazione proprio perché era in atto quella strategia politica di cui
Di cui dicevo ma
Ripeto vengo alla questione al secondo punto
Idea voglio affrontare la questione di Craxi di Craxi e del craxismo
Io capisco
Che
Che sì difenda Craxi
Quando si dice è stato cancellato dai magistrati lo capisco perché Craxi
Fu
Proprio in cui in quei momenti considerato un undici hanno vista e qui c'è una responsabilità anche il partito comunista
Fu considerato un delinquente fu considerato una serie di cose di questo genere un da latitante eccetera eccetera
Bene io credo che
Che si debba ragionare attorno a Craxi in maniera del tutto diverso ovviamente
Grazie a un grande merito
Io sto parlando del merito politico
Craxi non è è stato certe statista statista di di rilievo ma lo è stato dopo
Dopo negli anni ottanta è stato un uno che ha fece un'analisi su alcuni fenomeni da società italiana molto il importante molto pregnante
Fece delle proposte eccetera eccetera ma io non credo che questo sia il merito fondamentali tre in merito fondamentale di Craxi è nel campo politico e su una cosa molto semplice
A me prese un partito in crisi
E
Anzi in crisi perché era in crisi la sua tradizione la tradizione di quel partito il rapporto con la sua storia
E
Egli diede forza non li deve soltanto l'orgoglio ma gli viene anche forze politiche io
Ritenni allora questo un merito e continuo con sostenere che questo è un merito fondamentale per un uomo politico
Come era appunto
Con com'era per
Come era Craxi ma
Tuttavia bisogna vedere anche un altro lato dalla sua personalità
Che cosa dove dove
Dove lui fu
Come dire non fu all'altezza e diciamo pure non fu all'altezza perché si pose un obiettivo
Un obiettivo che
Alcuna
A sostenere il quale non aveva le forze cioè lui si pose l'obiettivo di essere la guida
Qualcuno dice leggi leggemmo né insomma nel nell'insieme della sinistra ma non aveva le forze per fare quella quel quell'operazione e di qui l'elemento di come dire di di
Di crisi a un certo punto
Dice ma
Sì dopo dopo vengono sì dopo dopo viene travolto da Tangentopoli eccetera eccetera ma
Io non lo so se nell'ottantanove novantun si poteva fare molto bene molto molte altre cose di quelle che si sono ci sono fatte anzi tendo a dire di no
Tengo a dire di no perché la crisi c'è prima
E c'è terrestre per questa
Contraddizione nella quale si trova a Craxi da una parte da forza al partito e dall'altra Jeda dei compiti che sono superiori alle forze stesse del partito
E c'è una responsabilità anche del Partito comunista
Che
Anzi va be spesso essere sì
Sì il grande grande grandissima mettetela come volete non
Misura tre la responsabilità politica come si misurano e i criteri i litri di vino all'Osteria mentre
Ecco dovete misurare alle responsabilità politiche per quello per quelle che sono e anche nel partito
Sta ci fu la idea che bisogna bisognava vincere la battaglia nei confronti del Partito Socialista
Ci fu l'ente l'idea che la guida spettava al Partito Comunista e qui e di qui e qui c'è la radice dico della
Di quella che vi è è stata chiamata la maledizione della sinistra italiana cioè delle sue divisioni
Questa qui c'è questa radice
In tutte e due queste
Queste queste forze ma
Smetto
Rispetto allora invece si doveva sia rinnovare
La la la sinistra sia si doveva cercare di unire su un piano di parità di pari dignità delle forze questo non fu fatto e questo fu un errore storico
Questo fu un errore storico che ci coinvolge tutti
Tutti ci coinvolge
Allora
Termino
Certo dopo vennero arrivarono i magistrati siccome io sono uno di quelli che ebbe
La ventura di Ciampi l'avventura di stare dentro in quella storia
Anche se poi mi capitò di di di di
Identificati di uscirne uscirne Filippo come dice Scalpelli
Aggiungo che effettivamente i magistrati hanno avuto le loro responsabilità hanno avuto anche
Hanno fatto anche la parte che dovevamo fare in una certa misura e questo bisogna dirlo ma hanno avuto la possibilità di agire su
Una su forze che avevano commesso errori politici seri e che si erano indebolite per questo
Per questo e quindi noi dobbiamo essere a soprattutto a trenta anni
Dal da quel momento capaci
Di fare un'analisi serena di quelle di quelle cause di quelle carte che sono lo ripeto per l'ennesima volta uso ancora una volta una parola di gergo cause politica innanzitutto stanno negli errori politici
Commessi ho finito veramente
Alla fine del libro circa la fine del libro Vichi festa
Dice una cosa di questo genere son tra parole del ministro dice
Dice
Queste persone e tra queste persone ci sono anch'io
Sono tutto sommato aggiunge un tutto sommato
Non potevano mettere tutto sommato
Sono persone di valore sono di valore vede io dicessi queste persone tutto sommato di valore
Questa è la frase esatte poi va avanti e lasciamo stare tra queste persone ci sono dieci metri civici fila anch'io io lo ringrazio naturalmente
Non so se era senso è questo questo appellativo lo merito anzi non mi pare che questo valore non c'entri niente però rivendico una cosa
Di aver agito sul terreno politico questo rivendico
E
Bene o male non lo so ma di avere agito su quel terreno e
Di errori che ho commesso sono errori di quel tipo e così come
Se c'è stato qualcosa di di diritti non proprio sbagliato eh
Su quel terreno che è stato che è stato su quel terreno che è stato compiuto non su altri su altri terreni e quando si è fatto quando si è come dire
Cercato un rapporto un'alleanza e mi riferisco agli anni appunto settanta settantacinque sopra su
E quando si è fatto qualcosa d'altro eh su un terreno politico che si è agito non so appunto ripeto società
Le cose meritano poi di essere valutate in quella maniera lì ecco e si conclude con con questo
Tutto sommato di voi si può competere con questo
Tutto sommato di valore so però che
Così stanno le
Le cose precluderci se
Signor Esposito il prezzo
Di dire allora
Tre nove nove mettiamoci dentro anche
Il tutto sommato che va bene ma il la ecco la cosa che però assoluta ampi per questo la la rivendico e di avere agito su quel terreno e di aver commesso errori ho fatto cose non proprio sbagliate ripeto
Solo solo e soltanto su quel terreno vi ringrazio
Gianni adesso l'incremento non parte dall'intervento di Gianni credo che si è un invito a nozze per Ugo Finetti al quale chiedo però di conti soffermarsi anche su altre cose non solo sul duello a sinistra
Funziona questo sì
Io dico subito che sono molto grato a festa io Tognoli per questo libro
Innanzitutto per ragioni personali perché via un po'tirato su
Perché stare in una città dove al centro della discussione e culturale e dove piazzare il diritto di Cappella un
E
Io non so si a Venezia o a Roma come avrebbero reagito
Ma noi siamo avvitati ha dove mettere questo monumento
Di mogli comuni
Della all'ANPI milanesità
Siamo tutti qui allora dove mettiamo questo Vito dei cappellani quasi che dobbiamo vivere con un'eccezione di infamia dobbiamo essere una Milano con la Contarp tra le gambe quest'Aula
E quello che mi trasmette questo dibattito
Ecco invece il libro di festa di Tognoli
Tira su il morale nel senso di un patriottismo ma di un patriottismo non aggressivo cioè una ragione per essere a Milano per stare a Milano per credere a Milano per vivere
A Milano e soprattutto una Milano che a questo patriottismo ripeto non aggressivo ma inclusivo cioè una città che ci viene raccontata è una città che i dati che prende che assimila
Che non che lo respinge
E che ha un rapporto e questo è importante la l'excursus anche storico sia pur sommario che però è molto interessante cioè un rapporto non disturbato con il proprio passato il condomino PD Bri
Per carità contributo qualche polemica anche con Gianni Cervetti io parlo non di tutti gli storici di sinistra parlo soprattutto degli storici di Storia contemporanea quando vengo continuamente questi libri
Che quando parlo del dopoguerra fanno capitoli che sono l'attentato a Togliatti
L'uccisione di Moro con il maxiprocesso
Per mafia e poi Mani Pulite se ci va bene
E cioè una eccezione di infamia su tutta la storia su tutta la storia nazionale io non credo che la storia la nostra storia nazionale e quella di Milano sia di
Persone di cattive
Questo da che cosa avviene viene da una concezione da una lettura che accaduto non caduto il comunismo è una lettura classista del Novecento
Imperniata sul nulla contrasto tra capitale e lavoro e che solleva una eccezione di infamia sistematicamente nei confronti di chi ha prevalso
Che ha prevalso sono dei vincitori e vinti vigente che comunque
Sarà al tramonto della Pro è una classe ombra a Roma
è una classe che
Grazie
Che è destinata a tramontare
Ecco io credo che questa visione disturbata
Con il passato anche se con tutto rispetto per la lettura classista dato dei risultati anche importanti esplorazioni importanti però c'è questa radice di eccezione di infamia
Sul passato per cui si salvano solo delle minoranze
Gibellina giacobini impugnate e agguerrite sdegnate ecco non è una visione
Realistica una visione obiettiva
E questo libro invece cita un
Ricapitolazione
Della storia di Milano che dovrebbe valere anche per chi fa storia nazionale certo un libro io lo lo consiglio a tutti nel senso Crowes sono molteplici le ragioni di
Leggerlo per il turista se uno vuol passeggiare girare Milano avere la storia di piazza Duomo è fondamentale
Così come dovrebbero sapere conoscevo gli studenti di sapere che quando prevalevano i francesi
Si sviluppava il suo corso Sempione quando prevaleva voglio striglia Scip si andava verso
Il nord est viale Monza
Non sono solo l'onere ed ottica è e capire come si è sviluppata
La città la storia dalla città però vengo alla sostanza perché detto così sembra che
Sesta e Tonioli siano due signore che prendono il te e il passare per il parco un versano della di Milano
E del passato qual è l'elemento vengo la sostanza per me
L'elemento fondamentale importanti attuale di questo di questo libro che ci fa ragionare sulla sinistra
Sulla sinistra di Milano sulla sinistra nazionale ma siamo a Milano chi sono festa e Tognoli un solo due persone che confessa
Sono i rappresentanti di due correnti di due componenti riformiste del riformismo milanese credo
Riformismo poi sono riformismi
Ed è per dirla approvare chiaro e tondo il riformismo socialista craxiano dalla parte il riformismo comunista Ammendolia lo dall'altro questi sono stati protagonisti
Che hanno portato Milano ad essere alla sinistra a Milano da essere vincente
E che hanno governato Milano dal mille novecentosettantacinque al mille novecentonovantadue salvo brevi periodi e questo è l'importante ed interessante
Perché i tra
Il sessantotto e Mani pulite c'è stato una sinistra che ha vinto e che ha governato
E come ha governato
Mentre noi oggi abbiamo una sinistra milanese che rifiuta ciò che
è stata la sinistra di governo
Non vorrei che poi Cervetti mi
All'offerta perché mi di accusasse di essere Brescia F cioè di parlare della sinistra reale però così
è la sinistra reale noi abbiamo una sinistra milanese
Che rifiuta la sinistra reale che appollaiata ancora sul sessantotto e su Mani pulite e rifiuta ciò che è stato in mezzo tra il sessantotto e Mani pulite e cioè la sinistra vincente
Questa storia delle dei due riformismi è una storia importante
Qui il ruolo di Craxi Prodi Craxi è stato un ruolo fondamentale perché la sinistra è sempre stata battuta nelle urne elettorali
E di volta in volta Craxi la rimessa in sella
La messa imposta in sella nel settantacinque non avevamo non avevano i voti
è stato principalmente Craxi non solo Craxi perché anche
Punto Cervetti Tonioli e quant'altro adesso io non faccio tutti i nomi del tutto sommato Scott mi limito a Craxi che e certamente ragione in meno di nascosto dal Partito Comunista nazionale con cui tratteneva rapporti dirette in quella in anche in quella vicenda Craxi alimentò la scissione del movies Pilliteri Armanini
Le uscite villa Ogliari e Sirtori e si creò la maggioranza
Questa maggioranza fu sconfitta alle elezioni l'ottanta e nonostante quanto detto in campagna elettorale grazie Craxi principalmente ci fu il punto utero dei socialdemocratici quindi
Nella successivamente della ottantacinque dei repubblicani successivamente nel novanta per di pensionati eccetera cioè
Craxi ha avuto un ruolo importante
Probabilmente per questo che forse la sinistra immaginare quella sinistra attuale nullo non vuole la sinistra a reale fu importante ma bisogna dire perché
Era un disegno politico
Di alleanza conflittuale con la democrazia cristiana non subalterna non se ne accettavo l'identità di estensione dell'alleanza democristiana nelle giunte locali
Vi erano una ragionamento un puntare sull'evoluzione dei rapporti tra comunisti e socialisti e questa storia della
Sinistra
Riformista del riformismo comunista e del riformismo socialista importante come è cresciuto e cresciuto perché non è una sinistra
Frontista non lo è mai stata né per gli schieramenti che hanno appunto coinvolto socialdemocratici repubblicani ed altri né per i contenuti
Esplicitamente la parte socialista più implicitamente la parte comunista però non vi era più il dogma della fuoriuscita dal capitalismo
La sinistra milanese la sinistra ne parliamo dei sindaci
Socialisti maturo applica parlare dei vice sindaci sono comunisti che sono stati importanti Vittorio corretta Elio Quercioli Luigi Corbani è stata una sinistra che ha guardato all'insieme della città ha una rappresentanza
Pluralista nel segno del pluralismo non dell'aggressività non è una sinistra del triangolo della morte non è che
Sinistra a Milano chi ha governato contro qualcuno
Contro qualcosa stato la sinistra che ha svolto un ruolo di grande aggregazione
Puntando alla modernizzazione e allo sviluppo ma conciliando soprattutto tutela sociale con
La modernizzazione ha fatto una politica sociale
Molto innovativa non solo dal all'inizio di un non solo l'assistenza domiciliare agli anziani la politica di del verde ma è stato fondamentale questa scelta di non avere una lettura classista della società milanese
Scegliere di operare in un quadro di economia di mercato e in questo senso sono stati riformisti socialisti che era un come diceva Turati
è un nomignolo perché non è che si sono auto proclamati riformisti e così si disse migliorista di
Della cosiddetta destra
Comunista
Nella precedente in una precedente presentazione Meo Martini ha detto è un libro un po'buonista e perché
Perché non è un libro buonista e perché ragionando
Di questi riformismi comunista e socialista c'è una ricerca delle radici non è che nascono nel settantacinque settantasette all'improvviso
C'è un ricollegarsi a una storia di Milano ha una storia di progressisti e di riformisti che viene da lontano che si intreccia con il Risorgimento con buona pace dei leghisti Risorgimento si faceva la lega alla lega lombarda come viene ripetutamente ricordato sorge la questione sociale
Verso la fine
Dell'ottocento
Ne parla sin dal primo editoriale critica sociale Turati ma cioè questa volontà di legarsi ma già nelle componenti soprattutto milanesi del Risorgimento e presente
La questione la questione sociale
C'è una cesura con il con il fascismo anche se
Giustamente non vi è un
Un antifascismo un antifascismo che nega
La realtà e anche dinamismo
Milanese basti pensare al
Di aspetti culturali del resto fu proprio la Giunta di sinistra
Di con Tonioli che fece la mostra degno di Milano degli anni Trenta ma avvedo di andare un po'alla sostanza che cosa è successo che sono anche le radici di questa esperienza
Milanese che è caratteristica di Milano
Nel mondo nella attraverso l'antifascismo attraverso la Resistenza
Si crea si ricrea a Milano un gruppo dirigente di comunisti di socialisti ed i cattolici e questa matrice resistenziale è fondamentale
E fondali io non sono un apologeta della Resistenza col dal punto di vista retorico dal punto di vista storico bisogna conoscere quello che è stato e che è stato importante
La personalità di uno come e Enrico Mattei
è stata fondamentale nella vita cittadina e dello sviluppo anche della politica della politica milanese
E al tempo stesso noi abbiamo che questa comune e matrice che viene dalla resistenza al gruppo dirigente della Resistenza non si è mai tradotta
Però meno una conflittualità viscerale di guerra fredda
Ne in consociativismo però abbiamo avuto che la dialettica milanese
Questa dialettica ICI aggiungo anche riformismo cattolico perché la sinistra
Democristiana fatta da martedì da Marcora aveva sinistra cattocomunista sinistra
Che ha avuto sempre rapporti molto attenti con i socialisti con i comunisti ma è una sinistra diversa ecco non non confondiamo le cose a sinistra di martedì Marcora e
Ecco non dossettiani esattamente non non
Dossetti Anna ed è stato un interlocutore fondamentale ha creato una tenuta per la città poi Cervetti mi è stato protagonista ma aveva alle spalle
E giustamente a questa Milano si richiamava
Nel momento della strategia dalla tensione è
Non si lavorava sul deserto
Non si è mai lavorato sul deserto Milano ha avuto una grande spina dorsale ha avuto una rete io ho parlato e parlo di comunisti socialisti cattolici Mario tener presente le grandi personalità Saragat
Spadolini
Malagodi sono state grandi personalità e che hanno animato la vita milanese
Si fa riferimento proprio sulla scia di
Della dialettica Repubblica liberali Mattioli e Cuccia quindi una Società che ha avuto un gruppo di reggente
Che ha avuto una grande dialettica
Non è stata un'non c'è stata una cupola ci statale si sempre molta dialetti riuscì per questo credo che sia stato bene avere non compromessi storici ma
Semmai giunte di alternativo la dialettica vivace importante
E che apportato Milano a una notevole crescita
Non era allarme la sinistra
Della fuoriuscita dal capitalismo non è stato una sinistra antioccidentale anzi è stato molto filo israeliana
Non cito i socialisti cito Elio Quercioli Umberto Terracini ci stavano con
Senigaglia nella nell'Uday e
Affrontato né anticlericale perché un rapporto molto corretto anche costruttivo con la Chiesa io ricordo un solo episodio quando lo dico i fascisti neo fascisti
Speculando sulla terrorismo di di sinistra alimentare una campagna per la pena di morte
E c'era la la la Campania con il P.C.I. poi era un po'imbrigliato dalla fermezza i democristiani un po'spaesati e io ero segretario federazione rompo molto di paura perché questa raccolta di firme
Stava prendendo
Piede e vi conforto non so se sono ricordo non vorrei ricordarvi male io
Tognoli quando mi dissero che arrivavano i nostri ma insomma che si sarebbe mosso
Il Cardinal Colombo che c'era una discesa in campo contro questa barbarie della raccolta di firme della pena per la pena di morte anche da parte
Cattolico mi sono ricordato perché c'è sempre stato questa grande dialettiche questa collaborazione che cosa è stato sia affrontato
E non resterò anni semplici non era anni dove si prendeva lì il te e pasticcini c'era il terrorismo e c'era la crisi economica
Era una
Città dove giustamente ricorda Tonioli in sessantotto e quanto è accaduto successivamente aveva messo in ginocchio
Questa è una città che grazie alla sinistra grazie a questi riformismi e grazie anche all'interlocuzione perché se una città si è risollevata non è perché c'era una maggioranza ma perché tutta la città e quindi c'erano forze
Anche quelli che stavano fuori dalla maggioranza e forze sociali che l'anno risollevata si fa molta ironia Milano da bere io ricordo chi è il fondatore per me da Milano da bere era Sandro Pertini è stato
Che è stato quello che ha creduto a Milano che via Milano che ha a ha riattivato le lei le le le cene del dopo Scala se le inventate ri inventate lui cioè una Milano che doveva tornare a vivere
Ad accendere luci noi avevamo se abbiamo falsato anni dove il centro di Milano era spento
Era spento il centro di Milano sull'altro che samba il Corso Vittorio Emanuele è uscita spaventata una città morta e quindi stato questa
Stagione
Che ha riportato Milano o Milano in sella ha fatto credere a a Milano io non voglio con questo
Parlar male del sessantotto di Mani pulite io sono un assertore del tutto ciò che è reale è razionale c'è stato il sessantotto c'erano delle ragioni c'è stato Mani pulite c'erano delle ragioni
Però io non sono un assertore del tutto ciò che è razionale reale e cioè che bisogna stampare se mi si dice che bisogna fare una caccia all'uomo permanente un Sessantotto permanente con Mani Pulite permanente e comincio a essere
Un po'disturbato è un po'è un po'preoccupato vado quindi alla conclusione Craxi che Craxi
Craxi ormai parlar male di Craxi è il rifugio delle persone inutili a Milano quando non sa cosa dire cosa fare non c'è niente da dire da fare si metta a parlar male di Craxi allora pare interessante importante quello che dice
Quando si è sconfitti sia un catalogo di errori veri Craxi non so se è stato lumi se ne sia stato sconfitto alla luce del sole
Politicamente
Certamente quello che emerso non è vero che non credevo di evoluzione in una riunificazione positiva della sinistra guardava un orizzonte che era quello il socialismo democratico e occidentale
A questo orizzonte non ci guardava
Non ci ha guardato il Partito Comunista e non ci ha guardato il Partito comunista posto mille novecento ottantanove
E qui vengo veramente alla conclusione che cosa è stata l'evoluzione della sinistra dopo il mille duecentottantadue nove anzi cosa è stata l'evoluzione della sinistra milanese dopo il novantadue
Nel corso anche del post comunismo l'espulsione del riformismo comunista
Io leggevo un articolo un intellettuale che io ammiro molto Giuseppe Bedeschi
Che scrive sempre cose molto precise e che ha fatto un articolo molto violento sulla cosiddetta destra comunista Napolitano Cervetti Macaluso ci pare
Non ho mai dato battaglia se non è vero validato battaglia
Io credo che sarebbero molto attuali gli scritti di Amendola sacrifici senza contropartite adesso che ci si parla di sciopero generale Epifani forse se si dicesse sacrifici senza contropartite farebbe bene la lezione della FIAT ma ci soffermo
Che scrisse Giorgio Amendola ma se non avesse dato battaglia perché sarebbe stata cancellata
Addirittura si tentò di cancellarla fisicamente dalla mappa e dall'esistenza degli organismi dirigenti del partito comunista
Eppure abbia avuto una sinistra che del post comunismo avuto un'evoluzione che stava scadenzato da questo
Espulsione del riformismo comunista espulsione del riformismo socialista espulsione del riformismo cattolico basti pensare
Cosa succede a Bonanni e quindi veramente concludo
Tra il sessantotto e Mani pulite c'è stata una sinistra riformista
Per molti versi irripetibile ma che rappresenta una matrice e una base
Noi abbiamo oggi una sinistra che invece rifiuta la sinistra vincente la sinistra di governo e vuole la sinistra al sessantotto e di Mani pulite
Con
Credo che l'unica cosa si possa dire complimenti e auguri
Ma io sono a norma Locri o
Proprio del tutto anomalo
Prima di tutto non sono milanese vero che c'è riportato nel libro quello che dicevo giustamente Montanelli milanesi non si nasce ma si diventa e quindi io posso pensare anche di essere diventato milanese
Ma c'è un anomalo perché quando Carlo Tognoli mi ha incontrato e mi ha detto ho finito un libro scritto un libro perché non me lo non viene pure lei parola presentarglielo
E io gli ho detto subito di sì perché con Carlo Tognoli abbiamo avuto un pericolo Pio di grande stima ma se Caldogno libero consente anche di amicizia
Per quello che lui faceva Milano erano gli anni di Milano in cui era più Sindaco io ero a Torino
Come si dice oggi ero potente perché ero l'amministratore delegato della FIAT
E ricordo che gli anni con grande piacere
Però Tognoli non ma detto una cosa quando mi ha proposto di dignità a leggere Aruba mamma a partecipare a una presentazione del Solidoro
Che la presentazione non sarebbe stata tanto la presentazione del libro quante una discussione di carattere politico fra la sinistra comunista la sinistra con il Riformista
Se mi avesse detto di avere detto guardi caro Sindaco io lo chiamo ancora Sindaco Firreri cui è stato un grande sindaco e quindi aggio è giusto chiamarlo Sindaco guardi Sindaco non ci sono adatto io avveniva farmacie
E non la farò non torna dato perché per chi proprio per mia incompetenza se vogliamo anche sono ascoltato con interesse la discussione poi
Clienti qui a fianco quando è stato un abbattuto da un lato il pubblico mi accecato anche dice bassa in queste riunioni c'è sempre a questo tipo di battute quindi non si preoccupi presto
Allora se Scalpelli me lo consente io
Dirò qualcosa sul libro ma non parliamo di politica perché non c'è la regola sarei capace di parla di politica
Siccome io qui su questi sette che stavano sette persone che si dice che siamo qui sono accertamenti il meno giovane
Io ho conosciuto una Milano che forse voi non avete conosciuto
Io sono venuto a Milano nel dopoguerra che ero molto giovane
Sono da minano perché nell'azienda dove lavoravamo avevamo comperato un'azienda milanese
Che adesso qui nessuno si ricorderà che esisteva ma che era un prodotto importante era un detersivo si chiamava Laurino quello che c'era una piccola Pecorella non so quanti se lo ricorda perché non c'è più
Lei adesso ma però quello era AM parecchi anni fa e sono stato io a Milano in quel periodo diversi mesi perché nel prendere questa azienda bisognava naturalmente computer aziende mettano apporto guardarla vederla
Ed ero affascinato da questa Milano
Era tante Ramadi è una mi danno sempre quasi d'inverno può acquirenti in quel periodo era d'inverno che ero qui sotto la nebbia
è amico essere che mi piaceva moltissimo perché era una nebbia ovattata io l'ho detto anche noto e mi ha intervistato ringrazio di essere ho detto andarvi per strada e tutte le donne di sembravano bellissimo perché vuole vedere non le riconosce
Era questo mi affascinava mi dava un senso dei Lord e poi mi piaceva molto
I milanesi anche quelli che non erano milanesi ma vivendo a Milano avendo imparato che quando dovevano parlare parlavano inglese si ricevono le cose in lire al mese
Io ho visto delle discussioni fra uomini agenti di affari uomini anche di piccole aziende non di grandi aziende
Che si parlavano si parlava di milanese alla fine si stringevano la mano andavano e come mi è capitato poi anni dopo di domandare ma come va benissimo
C'eravamo stretti la mano c'eravamo parlati c'eravamo letto con buona le cose
E non c'erano gli avvocati come oggi che scrivono centinaia di pagine per poi non rispettarlo per rendere tramite avvenuta difficile quindi
Io di quella Milano lì
Ciò un grande ricordo non ricordo di una città bella di una città che accoglieva che non vadano alla che parte primitivi
Con questi milanesi Oppo uno gente che vive a Milano non tutti erano milanesi ma di grandissima cordialità
E questo mi è sempre rimasto questo fascicolo di Milano anche quando sono poi è andato a Torino
A Torino io ho passato venticinque anni
Adesso di Milano allora venivo e stavo per dei mesi adesso dal novantotto che io praticamente vivo a Milano fra Milano e Roma e quindi la città è molto cambiata sono cambiate
Certo
Chiarire meglio senza nebbia
Ma
Il fascino della nebbia ragazzi io però farei riprovare perché era un fascino fantastico giusto che non ci sia la nebbia è giusto però quel fascino era molto molto molto bella
Cosa che io vorrei parlare di alcuni episodi poi tornerò all'ultima domanda di Scalpelli il futuro siccome vedo il futuro ma vorrei parlarvi di duraturo episodi che sono
Dove sono citato io nel libro
Una la prima cosa che mi viene in mente il mito il momento era all'epoca di del sindaco Tognoli
Ne parlò io ero a Torino era amministratore delegato
Conta oggi qualche cosa a Torino
E questi idea del Ministro di unire le due città di collegarle di fare il CRA nove l'OSCE di fare ricollegarle anche attraverso tutti gli strumenti moderni che da dica ligure a me mi aveva affascinato
E mi pare che festa scrive nel libro scrive che e i mille i torinesi la i milanesi abbiano preso comuni invasione di Torino su Milano
Allora mezza Milana mi mi dicevano la così diversa mi dicevano un'invasione di Milano su Torino
E quella cosa poi non andò avanti
Ma l'idea è un'idea non le biglie o l'idea era di Tognoli
Me ne parlò Lupoi io la sposa ai
E
Veramente ero convinto che sarebbe stata attuarla sarebbe stata una cosa veramente bella per l'una all'altra città
Ma decrescita sono vicine oggi c'è di nuovo il mito
Ma sono anche molto gelose una dell'altra io essendo cresciuto tanto a Torino
Il con parecchi anni a Milano me ne accorgo anche adesso
Sono Gerosa credo che questa gelosia sia nel DNA dei torinesi e dei milanesi e che mai si toglierà e quindi purtroppo quella occasione di creare in bilico invitando a non si bruci riuscire a fare
Però con Milano in quel periodo mi telefonava Tognoli mi diceva quando viene a Milano tengo Regione prossima avendo vi voleva portare a vedere una cosa una chiesa che aveva sconsacrata che aveva rimesso a posto
Uscivamo a piedi Lulli era insieme con il Milano io ero l'amministratore delegato della FIAT cioè non ce l'avevamo scorte riuscivamo a piedi e andavamo insieme ci guarda ho fatto quello fatto quell'altro
E queste questi episodi questa vita diversa a Milano che naturalmente non c'è una prima nebbia maceriamo però venerdì alle Regioni che aveva un grande sindaco Garato ignori
Questo modo di vedere la città di parlare degli argomenti che ci interessavano ricevevano ecco mia anche questo mi è rimasto qui nel cuore ed è per questo che oggi io ho casa anche a Milano
Ci vengo volentieri civico volentieri
Anche se onestamente poniamoci mi faccia
L'anno in anno di oggi è molto diversa da quella Milano che certo io
E non voglio fare paragoni in senso riduttivo ma forse perché naturalmente hanno e che siamo più avanti nell'età ci viene spontaneo ricordare con grande gratitudine gli anni passati
Quella minano lì ve lo devo dire mi piaceva di più di quella Milano mi anche l'Italia di allora mi pregava di prioritaria di oggi
E poi sono citato nel libro quando si trattò di comperare l'Alfa Romeo e che è scritto nel libro profferta e Tognoli ne parlano fra di loro dicono fra di loro
Chernobyl e delle delle lotte irrealtà
Se non avessimo compera Asa nove l'Alfa Romeo l'avrebbe comperato la Ford istituire aiuto ittici ostacolo in quel momento fu Prodi Prodi veramente ci mise bastoni fra le ruote
Fino ad un certo momento lui era Presidente dell'IRI a un certo momento lo esautorare uno diverso compito mio compito passo ad altri nell'IRI e riuscimmo a completare la la la l'acquisto
Perché non è andata bene la cosa dell'Alfa Romeo
Non è andata bene contro
Quello che significava questo marchio con lavoro la validità dei gli uffici tecnici né di uffici di Progetto
Perché io lo devo dire con franchezza e io
A Torino feci del tutto perché avendo Lapresa si potesse valorizzare si potesse un vociare un verbo fra virgolette
Sfruttare questo acquisto di un marchio così glorioso del così importante
Ma c'era qualcosa in FIAT
A me non mi aiutarono la sfidante dei dei gradi medi intermedie
Era a Milano era a Milano e non fui pur avendo dato queste spinte queste cose in un certo senso in un certo senso ancor uomo come Gianni Agnelli che era un uomo internazionale
Sì gli piacque che io ero riuscita a a comperare l'Alfa Romeo
Però non era così entusiasti cosa avessi comperato in quel momento come mi capito un'azienda che magari si fosse chiamato e Rebaudengo sarebbe stato più contento e e dipendenti vivente i dipendenti torinesi miei dipendenti
Avrebbero lavorato per mandarla bene subito
E purtroppo quello fu un esperire e fu un guaio miglior chiuso Frey molto
Perché avevo creduto in quella acquisizione e avevo creduto Prodi tra l'altro un'altra agenda che per esempio vi ricordo avevamo quando si fa l'ho trovata quando andai era nata e lettera
La stranezza era una grande azienda una vi posso assicurare che la tecnologia di quell'azienda era fare impietriti
E poi il caldo e tutto perché cade tutto perché un certo momento volevamo unirla all'Italtel a Rivalta c'era Marisa Bellisario
Marisa Bellisario era una grande amica mia io la stimo moltissimo però gli dicevo must fai più avanti beni del tuo lavoro da imprenditrice da da da da me Niger
Non voglio che non devono neanche più non abbia delle idee politiche
Ma non le devi ostentare tu fai un altro lavoro e non devi confondere le due cose si è buono incinta Dini e in un certo senso anche buoni aderenti a un partito piuttosto che a un altro ma non
Quando fa il mestiere
Il mestiere io per esempio recentemente c'è stanza così la fine della carriera la fine della carriera
La chiusura del lavoro per quanto riguarda Alessandro Profumo
E io glielo ho detto al telefono
Gli ho telefonato perché alzano Profumo un uomo veramente di valore e la sua uscita non non è avvenuta secondo me come avrebbe dovuto avvenire di un uomo che aveva dato tanto
Alla all'Unicredito
Però gli elettori di quando tu come amministratore delegato dell'Unicredito andavi a partecipare alle primarie di un partito sbagliarmi
Il Bagnardi perché noi non non perché non potessi dare a quel partito tutto quello che più ritiene di dover dare dal punto di vista la cosa ma non puoi tu sei un amministratore delegato di una grande azienda
Indi il credito fra l'altro di dire di una banca e devi fare l'amministratore delegato e così anche allora capito che con la Belisario dovendo fare la fusione
Il Partito Socialista devo fare una critica al Partito Socialista
Volle voleva imporre che nella fusione il Presidente fosse Marisa Bellisario a me sarebbe pure andato bene
Se non ci fosse stata l'imposizione
Primo voleva dire che riunendo le due aziende quando poi Marisa Bellisario purtroppo poi il mancato troppo presto quando poi pur se in venuto poi un quinto del cambio del Presidente c'era un precedente quella presidenza spetta a un manager di colore di Partito Socialista
L'azienda
Io sono il primo che sono il più libero tutti devono essere liberi nelle aziende ma non può
Esserci una cappa una una
Come dire la la propria di avere un comando che un'azienda la Presidenza ha delegato
Perché sei di quel partito o perché la pensi in cui in quella maniera alla
è un modo come l'economia è andata degradando sì è un modo purtroppo di come sia andata degradando
Allora l'episodio che qui segnato dell'acquisto dal farlo però mi ha ricordato che le cose alle regole io ricordiamoci una cosa
Che ammirano avevo una persona che in tutti questi venticinque anni e poi anche dopo è stata per me è la più cara la persona più cara Enrico Cuccia
E quindi ricorre che non era anche lui non era un milanese di nascita me era un in ambito
Era un Ciciliano ero milanese d'adozione era più milanese credo del De Giglio un altro che fosse nato qui
E quando io sono uscito fuori dalla FIAT quello nel frattempo ma Curcio era mancato o fuori dopo
E la cosa che mi vi è molto dispiaciuto
Che io avevo creato nella FIAT se dico una cosa che non figura in pubblico non avevo mai detto
Avevo pensato che per mantenere un'azienda così grande anche che con dovrà il carisma di un Gianni Agnelli che coinvolge nuovi però purtroppo non è che terno
Bisognasse creare una spugna nel nell'azionariato un qualcosa di veramente forte
E riuscire a portare in un sindacato che insieme agli Agnelli governava l'azienda riuscì a portare le le Assicurazioni Generali la Deutsche Bahn anche
E
Mediobanca
E mi sembrava che per quando poi me ne fossi andato questo questo come dire questo gruppo di azionisti così forti insieme naturalmente agli Agnelli potesse garantire un futuro alla FIAT
E potessimo scegliere da FIAT e poi i suoi amministratori suo amministratore delegato sapendo di avere un azionariato che contava è che era forte
Quando io sono uscito invece la FIAT ha sofferto di questo fatto
Ha creduto e dovesse sciogliere da un legame era un legame che sentiva che come quasi io l'avessi circondato dai e non avessero più la libertà fu un errore si sono allontanati laddove c'è Banca
Uno dei principali banche del mondo le Assicurazioni Generali bisogna dire che il signor
E Mediobanca et qui nel libro mi pare che lo scrive festa c'è scritto più buon allontanamento dalla FIAT della FIAT dal mondo milanese da Mediobanca è vero e la base di questa ragione è questa
C'è una ragione
Bisognerà se vogliamo il misero fra virgolette perché anteposto alla quando io sono uscito a al fatto di rendere
Tenere forte la FIAT e tenerla così veramente in grado anteposto una facciamo da noi tra torinesi non vogliamo che questi grandi che ci stanno intorno e che possano condizionare
Ed è una cosa che il mio è dispiaciuta e ha creato dopo la mia uscita anche qualche problema alla FIAT che adesso FIAT da quando è uscito non ho mai parlato non voglio parlare però qualche problema certamente la creato
Scalpelli dice ma come vede il futuro
Milano oggi e pieno di soddisfazione per aver acquisito l'Expo del due mila e quindici
Letizia Moratti ha fatto credo due volte il giro del mondo visto nell'occupazione centinaia Formigoni si è dato da fare
Hanno ottenuto questo un po'allora io dicevo prima dire una cosa io so che mi guarda e vede male REM guarderà male ma la dico lo stesso
La lex poco così come sono oggi tranne quella che sta qui detti Settis dieci ci si chiude frequenza dei giorni a a Shanghai e che ha una sua funzione perché la Cina si sta creando non hanno più un significato
Che significa queste espone internazionali ma chissà cosa voglio spendere dei soldi
Perché che possono essere spesi diversamente per un qualcosa che non ha più un significato l'aveva negli anni passati delle grandi espone le posizioni internazionali né nel mondo e c'era ma oggi dà più la Cina deve
Fatto avuto interesse a farlo perché apportano lì quasi lire un miliardo di persone a visitarla nei mesi in cui è stata aperta ma soprattutto per farsi conoscere dal mondo come si è fatto conoscere con le Olimpiadi
Però Milano la Teresa adesso la deve utilizzare cadere anche qui fra virgolette ma deve sfruttare deve creare qualcosa di nuovo
Io devo dire che fin tanto da milanese Dardano milanese che ama Milano da una persona che vive a Milano finora purtroppo le cose non è che bisogna ben entusiasmato sono usati più liti e più
Il Frente infine più va
Di quanto lo sia una cosa compatta ridire facciamoci venire in mente certi la FIAT la Fiera ha un suo tema da sviluppare la faccia qui civilmente qualcosa di nuovo Milano non può continuare a dire perché facciamo lavorare alcuni proprietari terrieri o immobiliaristi
Non è questa e non fa onore a Milano non fa onore a Milano ce lo deve dimenticare che questo
Vero pur io dicendo che le filiere oggi o non hanno più senso utilizzi questa fiera per farlo
Milano ha un avvenire ha un gran secondo me è un grande avvenire Nola soltanto di quella che viene subito alla mente distruggeva in giri per il mondo parli di Milano e ti parlano di moda ci parlano perché la cosa che li attira di più
Io che vado continuamente in Cina quando parlo di Milano Milano loro vedono la moda vedono la mosca affascinato i cinesi che li ha portati
Ma Milano vuol dire tante cose vuol dire cultura letteratura ma
Vogliamo ricordarci che i due più grandi editori italiani si chiamavano Mondadori irrisori
E sono nati qui a Milano ma quanti piccoli editori ancora oggi ci sono dei piccoli Giori che cercano di farsi strada ma pensate alla musica a Milano la mole la Scala Pascale il più alto
Neanch'io ramo Cervetti lo sa mi apprezzato pure a Rio collaboro con Cervetti fervore lo sapete ma collaboro che giovedì pur nel campo della musica io da niente lui che fa tutto nell'Auditorium forme di Milano
La musica è un altro borgo di rappresentare questa città e poi Milano a deve delle prerogative delle possibilità enormi io sono molto positivo sul futuro di Milano ma Milano deve cambiare
E io capisco quello che vi ha dilaniato nelle dispute fra comunisti e socialisti ma piantate Roma ma pensando al futuro vaga no
La storia la storia
Il suo valore che la storia va studiata e la storia di insieme ad andare avanti però oggi c'è una città viva che può pensate alla grande Milano quando io sovvenuto vantare una volta per comprare
E per ben tre abbiamo comprargli l'Aulin famoso aulica non è che c'era che mondo è attaccata a Milano che c'era la grande Milano Miranda è una scelta simile Adolfi Nicola dove cominciamo negli altri Comuni
Oggi c'è un programma da svolgere enorme
C'è un carattere non è che indipendentemente dalla cultura dall'appartenenza politica all'o no l'altra cosa va sviluppato io sono
Ottimista Scalpelli anche se il momento è brutto sul futuro di Milano
Bisogna però far capire specialmente ai giovani
Che la mentalità deve cambiare la storia studiamo la ma non copriamo soprattutto quando è una storia ma che magari non ha portato nessun frutto quindi io che amo questa città che varrà per esempio l'idea
Che era venuto a Claudio Abbado vengo a dirigere gli nuovo la scala sorreggere settori di Abbado con una scala eccetera se voi piantare quattro mi ricordo ottocento minuti erano gli alberi
Ne è cresciuta moltissimo e poi non se n'è fatto niente
E quello che ho affatto
No gli alberi sopravvenuti non so per noi e non è vero non è anche avvocato
Non è per gabbato allora io invito i miei amici milanesi meramente di minimizza Irmici immenso a questi amici milanesi perché pur non essendo milanese mi sento mila evoluzione
Per valorizzare questa città
Far certa creda politica alla base di tutto ma pensiamo alle cose all'ospedale a Milano ci ha ha una tradizione di amministrazione austro-ungarica era una misurazione precisa seria concreta di fatti concreti
La politica va benissimo ma non è la politica che deve
Interminabili cerniere questo lo facciamo chi è che ha detto prima quando ha cominciato a dominare e contrassegnato la sua storia nascita del fare
E vero allora che Milano sia unicità del fare auguri
Grazie Cesare Romiti
Chiederei a Carla eviti di fare un giro velocissimo
I ringrazio molto quelli che hanno voluto parlare del nostro libro il Silla chiave un po'quella di cui accennava Colucci all'inizio è un libro
Che lega molto passato e presente in sala menzione quando recitiamo un giudizio su Aldo Rossi richiede dice
Ma ho letto una stupidata di un quotidiano milanese col piantare degli alberi in piazza del Duomo non è una citazione di Aldo Rossi mensa citazioni che in cui appunto si collega molto passato il presente
A un il senso qual è il senso del libro e riflettere sul ruolo nazionale di Milano e riflette Roccon un qualche sentimento di non tanto di autocritica ma di
Non non essere riusciti
A capire bene anche quando eravamo quando Tognoli era protagonista di quel quando io ero un un mille
Sta
Diciamo artigiano la Bottega dei Gianni
Che ha come far pesare il ruolo di Milano fino in fondo per questo un po'lì tutta la storia del di questo libro che è tutto passato come presente si snoda su questo Ambrogio
L'asse lottare in circolo il Comune di Sforza è una riflettere dalla Repubblica Cisalpina
Il mille ottocentosessantuno dove Milano ha un grande ruolo ma non riesce ad a esprime un ruolo nazionale fino in fondo il mille novecentoquattordici dove Milano ha un ruolo negativo con Albertini eccetera Crispi
Batte Giolitti fine trarre l'Italia in guerra e così via
E su questo che si concentra il libro e su questo che riflette e su questo
Riflette essenzialmente su un punto cioè quale cultura
Milano deve innanzitutto riferirsi per riavere un un ruolo nazionale in questo senso noi Cattaneo ci sembra meglio decorrenti perché Cattaneo
è peggio come politico e sono perfettamente d'accordo con Gianni da altre parti tutta una vita che è stato d'accordo con Gianni quindi ogni tanto mi
Succede anche a destra però l'impostazione culturale di Cattaneo che è quella di un corso potuti un gruppo di nostri grandi amici da Angiolini rende leggio merce filoni Andrea Balzan
E
Di rileggere il ruolo di Milano nella regione di regge il ruolo di Milano e l'Italia con un'idea culturale elaborata ti di grande interessa e di grande peso
E sul quale bisogna tornare i freni perché hanno i quello ci è sembrato un po'il punto su cui
Riflettere per
Riflettere anche su come far pesare il ruolo che mi danno nella nella storia nazionale
Perché libro punto è un libro molto politico è un libro che parla di politiche che discute di politica ma
La discute anche con questa chiave quale cultura recuperare però
Ridare il meglio che Milano ha dato il meglio noi mo'molto del meglio l'ha dato proprio in nel mille tra il mille ottocentosessanta
Nel mille novecento quattordici con le prima con la borghesia liberale poi con la il
I Sindaci riformisti alcune i quali c'era una
Società
E lì la cosa interessante che era in nel una società che era positiva sia nella sua dimensione conservatrice e liberale sia in quella riformista perché uno dei problemi che noi abbiamo è quella di avere anche un conservatorismo
Liberale ricco perché se no
La società non funzione che l'aveva perché era stata molto seminata da Cattaneo e dalla sua azione
Per la Società di incoraggiamento per le arti e mestieri dal
All'Umanitaria tutte cose in cui
Spesso trovi anche corrente ma se correnti ma sempre trovi Cattaneo e le sue idee questo e quello che ne abbia cercato di fare
Ringrazio per quelle che hanno letto e soprattutto per quelli che ha il compratore
Carlo
Sono contenta di vedere che i miei amici Migliarese si dividono tra Catania e corrente
Ha qualche parola anche perché festa adesso a ha esposto in in modo molto sintetico qual era l'idea
Del libro e l'idea di Milano che noi volevamo a fare emergere devo dire che
Rispetto alle ultime cose che ho detto aggiungo solo una cosa che confermiamo di credere che Milano
Sia uno non il solo ma uno dei crocevia
D'Europa tra tra il nord sud e la est-ovest e questa è una posizione
Fortunatissima
Che Milano è che deve sfruttare al massimo per questo ha fatto bene
Alessandro Colucci e ricordarlo all'inizio noi siamo convinti per esempio che il collegamento Rotterdam Milano Genova che poi interessa anche attori anche Torino evidentemente sia fondamentale per coniugare il Mare del Nord
Non conosce solo il mare
Mar Mediterraneo Canale di Suez e questa è la cosa fondamentale per la quale Milano dovrebbe battersi e non si batte questo lo devo dire
Oggettivamente io ho avuto
Più volte l'occasione di incontrarmi con il Sindaco di Lugano
Il quale si rivolgeva a me non riuscendo ad avere dei contatti evidentemente formali con con il rappresentante della città per sottolineare l'importanza del collegamento Zurigo Lugano Milano
In relazione appunto alla
Alla alla alla al percorso Rotterdam Rotterdam Genova
Detto questo naturalmente
Valgono poi le cose che nel libro vengono riportate
Di di dello spettro storico lumi eccomi a sempre sostenuto che Milano
A me ha sempre avuto la l'ambizione di essere capitale
Ma non ha mai fatto il passi decisivi per diventarlo anche se quando è stata capitale ha funzionato bene ha funzionato bene I tempi dell'impero romano quando fu per per più di un secolo
Capitale dell'impero ha funzionato bene nel periodo napoleonico quando quando riuscì a svolgere fino in fondo il ruolo certamente di capitale sottomessa
A a Napoleone Bonaparte ma
Contemporaneamente
Del faro per tutto il resto dell'Italia questa è la sostanza delle cose
La differenza tra abbiamo abbiamo sottolineato nel libro tra Milano e Torino qual è stata nella storia che Torino aveva un esercito e e una
E una casa regnante solida e Milano no
E forse in questo senso i milanesi si sono dimostrati un po'più egoisti
Nel senso che hanno destinato le loro risorse ad altre finalità e non invece all'esercito o al mantenimento di una casa regnante e sono cose che costano un po'di quattrini e noi dimostriamo nella in questo rapido excursus storico che milanesi sono sempre stati molto sensibili agli aspetti economici della della diciamo dell'Under nella loro nella loro storia ma non voglio entrare naturalmente nel merito del libro perché
Gli autori non debbono mai commentarlo più di tanto quindi anch'io chiudo questa questa questa valutazione sul libro devo invece ringraziare il dottor Romiti attualmente che Ciambetti e Finetti sono cari amici che in molte occasioni
Ho incontrato per presentare libri altrui libri loro così come ringrazio anche Scalpelli
Che che qui ci ospita perché le oggi a lui va il padrone di casa insieme Andrée Shammah padrone di casa di queste di questi appuntamenti
E ringrazio Alessandro Colucci che rappresenta la Regione Lombardia della quale Milano è una parte sicuramente secondaria voglio ringraziare il dottor Romiti
è stato intanto gentilissimo a voler partecipare questo incontro
Arco al quale no no no va bene assolutamente no perché
Le diciamo così che buttare giù Cervetti Finetti non potevano che parlare
Prevalentemente di politica e dottor Romiti non poteva
Che parlare di quello di cui ha parlato e che ci ha dato uno spaccato tra l'altro molto molto interessante che riguarda anche Milano sotto il profilo delle vicende economica della storia della città e dei rapporti
Con il Paese naturalmente ma lo ringrazio perché
Perché appunto mi lega a lui anche la comune amica comune amicizia tra metti roba meno molto meno confidenza ma con Cuccia
Al quale io sono grato perché nei miei confronti è stato molto generoso in momenti difficili
Della mia vita e e questo è un uno dei legami poi c'è l'episodio di netto
Noi fare noi una sera ci trovammo a casa di di Turano i
Per una cena e lì nacque questa questa idea di di creare un collegamento tra le due città che venne interpretato e per la verità presentato così anche da Repubblica per ragioni di scoop
Venne presentato come la creazione di una megalopoli invece non era questo che si voleva era un'integrazione tra le due città ma qui racconto un piccolo aneddoto che di nuovo politico
Dopo questa cena con con il dottor Romiti dal decreto si condurrà caso di di Turano ci fu l'incontro con il sindaco di Torino Novelli
E questo incontro avvenne in una in un ristorante di Milano
Sturani ed io esponevo le nostre idea Novelli e devo dire che Novelli in quella fase
Diede una
Una un'adesione di massima di massima
E atto Urania me disse beh io però di vi prego
Di di di darmi il tempo di convocare il comitato federale di Torino del Partito Comunista perché devo de oltre che il Consiglio comunale perché devo raccontare
Che cos'è questa questa ipotesi di cui abbiamo parlato
Uscendo dal ristorante ci salutammo furani rimase con me perché Novelli andavano stazione e mi disse
Beh dice il pezzo su un mito uscirà domani mattina perché se aspetto il comitato federale del partito comunista di Torino uscirà teschi scritti sa fra quanti anni e così fu e parlo all'uscita
Del del giornale avvenne appunto il giorno dopo dopodiché
Sì lavoro ad un convegno che si tenne a Stresa e fu un convegno abbastanza importante dal quale vedova venivano fuori delle idee che in parte sono state riprese poche
Ah ferrovia veloce beh adesso per la verità è andata con molta lentezza e e vede invece come come con lentezza ma il corridoio cinque perché poi come un pezzo del corridoio cinque
E Milano Torino
La fibra ottica tra Milano e Torino altra idea quella veniva dalla Belisario tra l'altro un'unica area telefonica tra Milano e tra minatore tutte idee che in parte hanno avuto realizzazione in parte no
Quella che ha che ha avuto realizzazione recentemente è stata sul piano culturale perché si è creata questo che si è creata questa integrazione
Sempre sul piano della musica prevalentemente che è molto importante che anche allora era stata auspicata tra teatro Reggio e Teatro alla Scala tra Piccolo Teatro e stabile
E stabile di Torino qui questa è un'altra delle ragioni per cui la presenza del dottor Romiti secondo me era molto utile e molto importante quanto i suoi richiami nostalgici della della Milano della nebbia bene
Per per sottolineare che non siamo giovani neanche nove non sono giovane nemmeno io anch'io me la ricordo molto bene
Quella Milano e devo dire che
Nero
Forse più piccolo di del dottor Romiti ma
Mi capitò anche
Perché allora si girava tranquillamente anche senza senza la mamma quando si avevano otto dieci anni fa mi capitò di perdermi a piedi
Da tanto fitta era la nebbia nella zona dove abitavo io tra viale Romagna e piazzale Susa Prodi per non trovare una una via laterale perché proprio non sic ci si passava davanti non e non la si vedeva
Va be oggi non c'è più la neve per ragioni per non è che l'abbiamo non è che l'abbiamo vinta la nebbia dire e l'est l'estensione dell'asfalto che ha e la riduzione dei corsi d'acqua
Che che stanno sotto e ogni tanto vengono fuori naturalmente con le esondazioni che ha fatto fatto sparire la nebbia
Per ecco però Milano al di là della nebbia
è sempre stata una città metropolitana anche nel dopoguerra perché la caratteristica della città oggetto culturalmente cambiata il comuni attorno a Milano sovrano ma intanto moltissimo di dimensione ma
Milano è sempre stata
Con Napoli l'unica vera città metropolitana d'Italia
Perché l'hinterland è sempre stato molto legato alla alla città di Milano i Paesi che noi conosciamo molto bene
E ci sono da da da da centinaia di anni ci sono ingranditi in questo in questo dopoguerra e quello è uno dei punti sui quali
Giocare in futuro di Milano per arrivare ad una ad una Governo metropolitano e poi per
Considerare che Milano non è neppure
Per la città più la sua provincia è qualcosa di più Milano è quasi una città regione
Il cui pochi sono il
Ed abbiamo detto tante volte il capoluogo e poi Varese Colombo lecco anzi Cremona Bergamo sono andato dal sud al nord ma
Lodi Pavia
E le grandi infrastrutture vanno
Per la per la per la grande città vanno progettate e realizzate a quella scala se non si fa così si perde il treno si perde il treno del prossimo futuro
Sulle considerazioni sull'Expo io non entro perché come ex Sindaco non voglio fare non voglio aprire questa pagina ma
Mi sembra che
Le valutazioni che ha fatto il dottor Romiti siamo abbastanza abbastanza naturali
è ovvio infatti noi e qui dico noi la Giunta di sinistra in passato
Se qualche candidatura l'ha chiesta l'ha chiesta per le Olimpiadi Checcoli piedi hanno oggettivamente un significato differente rispetto a quello dell'Expo ma insomma se le ISPO
Si fa e consentirà di fare altre linee di metropolitana e considerando che consentirà di rafforzare
Le infrastrutture e ci consentirà di presentare qualcosa
Che possa indicare il futuro della nostra città sarà una cosa positiva però
E qualche grattacieli meno simile perviene non ce n'è molti però a Milano di grattacieli sì
Non ce ne molti questo e in parte giusto in parte no perché in qualche occasione si sarebbero potuti anche realizzare sarebbero stati utili
L'importante che il grattacielo siamo tutti capaci di pubblici perché questo è un altro aspetto per andare da sottolineare
Ma non voglio aggiungere altro grazie ancora dottor Romiti grazie a tutti voi che avete partecipato
A questa questa serata e ecco spero che avrete capito quello che ha messo in rilievo all'inizio Alessandro Colucci che
Festa ed io vogliamo bene alla nostra città