Presentazione dei libri "La peste di Milano" di Marco Alfieri e "La presa di Roma" di Claudio Cerasa

Io direi di cominciare Maurizio Lupi sta arrivando
L'idea che ha avuto qualche settimana fa Carlo ceramidi
Approfittare di tra virgolette di usare
Questi due libri che credo abbiate visto entrando
In questa sala di Claudio Cerasa la presa di Roma idi Marco Alfieri la peste di Milano che sono diciamo due libri che hanno
Il pregio di darci una sintesi
Per certi aspetti
Una sintesi dotata di un insieme di immagini che si intreccia perché raccontare una storia delle vicende di Milano e di Roma
Grosso modo partendo dalla cronaca quindi partendo
Dalla stringente attualità di questi mesi in particolare quello di Claudio dalla stringenti si portualità del cambio di amministrazione
Dell'Amministrazione comunale di Roma e quindi di un fatto che in qualche modo credo ascolteremo stasera segni una cesura in una fase di vita della vita della città di Roma ma anche quello di Marco Alfieri che invece
Fa un volo che per noi che conosciamo Milano che in qualche modo abbiamo un dialogo con con Marco da tanti da tanti anni rappresenta un po'una sintesi delle
Delle vicende che hanno attraversato questo il cammino di questa città grosso modo dalla dall'inizio degli anni Novanta dall'inizio degli anni Novanta ad oggi questi due libri solo un pretesto per
Poter dialogare con alcuni protagonisti della vita civile economica e politica di Milano e di Roma e io credo che sia utile
Provare a contenere le nostre
Riflessioni diciamo
Molto nella contemporaneità il più possibile nell'attualità non tanto dell'attualità di cronaca quanto nel cercare di capire questo decennio questo quindicennio che abbiamo alle spalle i futuri possibili
Delle due città perché voi sapete perfettamente che il dualismo Milano-Roma è un tema che secondo alcuni storici affonda le proprie radici
Dal momento in cui in qualche modo si istituzionalizzato il cristianesimo in cui nacquero Easy fondarono e diventarono fatto cogente le due grandi esperienze
Del cristianesimo della della dell'esperienza che ambrosiana chiedo naturalmente della Roma papalina secondo altri il dualismo Milano-Roma sta affonda le proprie radici drappo del nel secolo dei Lumi dai bilanci tra di lupi Roma città
La pallida secondo altri ancora
è attraversa tutta la storia dello Stato unitario ed è sostanzialmente
Il dualismo tra la società civile e la politica tra la città cito il che rappresenta lo Stato nazione e una città che invece ha sempre esaltato il municipalismo il comunismo somma è una storia molto complessa è una storia in cui questo dualismo naturalmente
Per certi aspetti artificiosamente raccontato per altri aspetti invece affonda le proprie radici nella cultura della vita civile del nello spirito civico per altre ragioni ancora a stare in una specie di confronto tra politica ed economia che
Sta diciamo che racconta anche il gioco il gioco del potere
Cosa interessante discutere secondo me questa sera e un pochino capire la geografia del potere il rapporto che esso ha con la politica intesa come Amministrazione della città
E il rapporto che esso ha con la politica intesa come primato possibile della politica cioè quanto la politica pesa ancora
In nel determinare le le scelte di fondo le scelte che regolano che presiedono lo gli sviluppi o i fiumi futuri possibili della città e naturalmente qui parliamo di due storie che sono sì intrecciate me ne sono anche
Molto diverse l'una dall'altra
Nella metà degli indennizzi quel dello scorso decennio vi ricorderete che venne a me ci fu una specie di iniziative incrociata tra l'allora sindaco di Milano Albertini e il Sindaco di Roma Veltroni che fecero due giri diciamo di promozione di narrazione delle proprie città
Prima Veltroni a Milano successivamente Albertini a Roma e e allora si parlò di Milani situazione di Roma o da di Roma Nizza azione di Milano ora naturalmente anche questa è una il quadro è una fotografia forzata però in qualche modo
Ci sono dei punti di verità
Ci sono dei punti di verità che vanno guardati nel rapporto e anche del modo in cui si è fondamentalmente modificato il ruolo della politica nel rapporto col Governo delle città e nel rapporto col
Con l'opinione pubblica e quindi nel rapporto con con i poteri
Ora i nostri ospiti sono
Significativamente protagonisti della discussione della discussione su su Milano e su Roma
Ve li presento per come si sono seduti Roberto Mazzotta
è stato non solo non solo oggi è Presidente dell'Istituto i dell'Istituto Sturzo
Ma è stato fino a qualche mese fa il Presidente la Banca Popolare di Milano
Ma è soprattutto verde per questo credo sia interessante averlo invitato
Un animatore di quella tradizione cattolicoliberale che avuto un ruolo sotto rilevantissimo nella la vicenda della democrazia cristiana in generale della Democrazia Cristiana
Milanese in particolare perché
Segnava quel filo di innovativo di rottura anche di riforma delle istituzioni che attraverso la discussione dalla seconda metà degli dalla discussione pubblica discussione politica dalla sera dalla fine degli anni settanta per per tutti gli anni ottanta Nicola Zingaretti è oggi Presidente della Provincia di Roma
Nicola Zingaretti vale quello che potrei dire diciamo in a partire da parte dei invertite per tra qualche minuto per Maurizio Lupi come voi capite Nicola Zingaretti
Fa il Presidente la Provincia di Roma allo stato capogruppo del delegazione italiana del PDS al Parlamento di Strasburgo ha rifiutato se non ho capito male dalla lettura dei giornali la candidatura alla
Presidenza della regione governatorato da Regione Lazio nelle prossime nelle prossime elezioni
Ed è credo l'unico candidato plausibile nel prossimo giro per le elezioni comunali di Roma dove credo che possa giocare una partita quindi diciamo un atto
Se
Questa potrebbe essere interessante
Esatto esatto però diciamo
Però è interessante perché intanto fa il Presidente la Provincia di Roma però è un conoscitore profondo della della della città di Roma ed è anche un conoscitore ovviamente profonda delle delle vicende della sinistra del centrosinistra
Roma dei interessati sarebbe interessante capire che cosa è successo anche sull'onda della lettura del
Del libro di Claudio Cerasa Andrea Mondello e il Presidente della Camera di commercio di Roma
Da qualche da un po'di anni ed è un protagonista della discusse e molto interessante credo cercare di questa città di capire come è cambiata la geografia del rapporto tra politiche ed economia a Roma perché
E dove ne abbiamo una visione molto
Per certi aspetti molto stereotipata invece io credo che
Ci siano stati uccisi siano in corso delle mutazioni che
In questo senso in qualche senso ci possono far parlare
Seriamente di Mila visitazione di Roma accanto a me c'è Carlo ceramiche il direttore della Fondazione Italianieuropei di Milano e poi i due autori i due autori di libri e Maurizio appena arrivano ve lo presento
Nel modo dovuto il mio candidato Sindaco per la Milano perché come è scritto adesso perché come sapete come scrive giustamente in copertina del libro di Alfieri
Di avere come sapete tutti bene che la partita a Milano si giochi in una sola mi fa del campo da molti anni e credo che sarà così anche per i prossimi
Quindi interessante cimentarsi su quel punto specifico
Darei la parola
Seria sì no però apriranno francamente vi assicuro che molto difficile diceva
Darei la parola Carlo per cinque minuti per farmi raccontare un po'i due libri
è teatrale alcuni spunti dell'libri in modo che non siano i dottori a raccontarsi le più interessante che
Marco e Claudio si rispondano un po'di cose perché che emergeranno dalla discussione e poi cominciamo
Grazie Sergio in cinque minuti non riesco a raccontarvi naturalmente perbene come vorrei due libri che ho trovato entrambi molto belli molto interessanti ma
Diciamo che forse vale la pena spiegare perché questi due volumi sono stati messi insieme e perché questi due autori e poi da ultimo anche perché ci interessa approfondire il tema Milano-Roma
Al di là del fatto che la Fondazione tenevano pezzi come sapete su Roma in su Milano
Concentra gran parte delle sue iniziative
Sono due libri sicuramente molto diversi tra loro loro lo potrete riscontrare leggendoli o se non l'avete già fatto
Né converrete rispondono tutti e due alla domanda un pochino anche suggestiva al di là di quello che appare chi comanda davvero in queste due città al di là di quello che la politica propone racconta
Quali sono i luoghi dove si assumono le decisioni più importanti quelli che riguardano la città naturalmente i due autori che sono due giornalisti concedono anche qualcosa al romanzo
Alla curiosità di guardare i processi decisionali
Con un'attenzione forse qualche volta eccessiva alla domanda a chi giova davvero quella singola decisione
E sono comunque due metodi di indagine che non corrispondono a quello che tradizionalmente la carta stampata ci racconta e quindi è interessante andare a vedere un pochino in profondità che cosa ci dicono
I due autori e credo li conosciate sono due anzitutto sono due eccellenti giornalisti
Aggiungo anche conoscendoli bene ed essendo amico di entrambi che più diversi non si potrebbe
Marco Alfieri è un un uomo che io definirei un padano di Varese
Ha un orientamento culturale e politico da leghista di sinistra un homo concreto guarda la sostanza si occupa prevalentemente di processi reali di quello che succede nell'economia nella società
Invece Claudio
è
è un siculo romano dove la sua inclinazione siciliane molto forte
è un retro osceni sta è un futurologo
Minimi sollecita spesso
Di di dire la mia su scenari che che mi lasciano assolutamente spiazzato Marche tante volte invece si rappresentano per essere tutto sommato non così lontani dalla realtà
Dall'ultimo
L'altro giorno ha scritto che cosa c'è dopo il PD naturalmente io non ho subito aderito a quella prospettiva però diciamo così non è poi così lontana dalla realtà
Entrambi dicevo non si rassegnano alle racconto ufficiale quello che si legge normalmente nei giornali e scavano
Scavano naturalmente cercando di non banalizzare le questioni che affrontano
E suscitano anche qualche irritazione soprattutto per i protagonisti di quelle vicende io ho sentito molti a cui dicevo avete letto questi diversi però su quel punto c'è una semplificazione
Scrivono entrambi o hanno scritto
Su testate non conformiste di nicchia riformista il foglio oggi il Sole ventiquattro Ore Marco Alfieri
Ma il loro tentativo sempre quello di raccontare una realtà che si rivolge non a un lettore qualsiasi ma un lettore colto che sa le cose che si cimenta un po'con il giudizio autonomo enormi semplicemente con il giudizio televisivo
Dicevo due città e qui differenze aumentano
Tanto quanto gli intrecci che esistono tra tra politica economia tra cultura tra luoghi di diffusione della cultura e e politica
A Milano qui diciamo la l'amara constatazione di Marco Alfieri credo tra studi da ogni pagina del libro la prevalenza
Della politica il primato della politica come diceva Sergio
è andato via via svanendo negli anni non ci sono delle ragioni storiche molto precise che lo giustificano non si possono dare giudizi sommari è chiaro che
La vicenda
Della crisi dei partiti che
Si è consumata in realtà negli anni Settanta anche se poi
Il suo momento esplosivo è avvenuto molti anni dopo
Ha lasciato un vuoto molto largo e in una città come Milano dove l'economia la società civile l'associazionismo il desiderio di fare
Sono molto forti era inevitabile che la crisi della politica portasse con sé un ampliamento della sfera di influenza
Dell'economia e della cultura in generale
Rievocando tanto per darvi un esempio con Gianni Cervetti che questa sera
La storia di Milano del rapporto tra politica ed economia alcuni episodi c'è venuto in mente un episodio che
Risale agli anni Sessanta quando pesato il Consiglio comunale di Roma di Milano decise
Con una fortissima iniziativa capitanata da un esponente della democrazia cristiana Bassetti la municipalizzata sine del gas
Decise cioè di sottrarre al mercato privato un'attività economica con un rilevanza di interessi spaventosa e tutto questo avvenne con una discussione politica che appassionò la città alle forze politiche
Ma chi arrivo alla sua conclusione positiva nonostante
L'economia fosse
Robustamente contraria almeno quella che
Si conosceva all'epoca
Ci sono poi gli anni Ottanta dopo la crisi dei partiti sono stati anni interessanti perché in realtà c'era il nuovo corso socialista nell'era in qualche modo la testimonianza c'era la consapevolezza che stava cambiando molto
E non tutti compreso ero quel quelle quegli eventi però va anche detto e lo riscontriamo a distanza di molti anni
Diciamo che
La costruzione culturale di quella stagione fu forse debole
Cioè si capì che c'era bisogno di innovare di cambiare di mettersi al lavoro su una nuova china però probabilmente
Quella iniziativa di carattere più politico non fu accompagnata anche da una revisione culturale profonda e quindi la politica nonostante la forza delle giunte riformiste di quella stagione guidate proprio dal Partito socialista
In realtà cominciavano a vedersi sullo sfondo i primi segnali di una crisi che andava aumentando
Ecco io credo che
Marco Alfieri nel suo libro
Indugia qualche nostalgia
Si sente che Marco dice che bella che era la Milano dei circoli la Milano della cultura la Milano del riformismo meneghino e naturalmente tutto questo che bella che era la cifra Milano di allora salutiamo Maurizio Lupi
E anche
Frutto di un raggio di un giudizio comparativo diciamo così di Fofi la Milano di oggi con la Milano degli degli attuale Amministrazione attuale modello di città io credo che
Ci sia la denuncia nel libro di Marco di uno squilibrio che va che va in qualche modo corretto cioè lui dice
Ma è chiaro che esistono
In questo caso lui rievoca un concetto di una sorta di neo feudalesimo una Milano dei seicento la politica debole porta quasi sempre con sé
Il sopravvenire di interessi che non sono tutti democratici e trasparenti e che incidono in maniera qualche volta eccessiva sulle dinamiche della decisione democratica io su questo ma una visione forse un po'meno pessimistica di Marco
Credo che in realtà non sia tutto così riconducibile a questa invocazione nel neo feudalesimo ma certamente il dato di partenza è quello che la politica ha perso fortissima
Fortissimo peso nel nella decisione della della nostra comunità è un dato indiscutibilmente messo al centro della sua analisi con con molte ragioni
E la Roma di Claudio Cerasa io me ne intendo meno e quindi non mi dilungherò così tanto
Però libro estremamente interessante anche per capire che cosa è Roma soprattutto lo dico a chi di noi milanese si reca spesso per ragioni professionali politiche di lobi eccetera ma poi non ne conosce in profondità i meccanismi di funzionamento
La romana di Claudio Cerase una Roma vista soprattutto con gli occhiali dell'attualità perché Roma
Ha avuto un evento politico sorprendente inatteso se vogliamo nelle sue dimensioni nelle sue implicazioni
Che a Milano non c'è lo diceva Sergio da molti anni cioè il cambio della guardia alla guida della più importante istituzione il Comune di Roma dopo molti anni di esperienza politica amministrativa
Che venivano da tutti decantati come addirittura
Quasi un modello come se fossero stati per la città di Roma una una nuova primavera
Il cambio della guardia sicuramente ha avuto anche delle ragioni che non sono solo quelle della dinamica politica cioè della contentezza
O meno dei romani per per quello che è stato il risultato di una stagione politica
è stata anche il frutto di alcune
Iniziative che avvenivano sullo sfondo forse dietro lo scenario del del confronto tra i partiti e lui si
Diverte in qualche modo si vede che la penna è una pena divertita a raccontare un pochino che cosa è qual è il peso di certi grandi esponenti del mondo economico finanziario importare i casi in particolare i Caltagirone tolti
E dei Caltagirone dice anche che avevano anche in alcuni esponenti del mondo finanziario e un punto di riferimento persino D'Alema avrebbe agito
Oscurità per cercare di aiutare Caltagirone mila da D'Alema come è noto sempre accusato di essere ovunque ma non è poi
Non mi sembra così vero
Al di là di questa battuta certamente poi lui al uscendo dalla trama di questo film noir
Poi in realtà racconta anche una Roma vera la Roma dei Tassinari la Roma delle periferie l'aroma dei circoli cattolici la Roma che
Pesa pesa nelle decisioni politiche e che a manifestato uno scontento per come
Per come si è presentata all'ultima stagione del centrosinistra guidata da Walter Veltroni nonostante il successo che ebbe la prima
Come dimostrano gli esiti elettorali
Ecco questo più o meno è e quello che ci raccontano i libri poi ci sono tanti nomi i due le due mine Henze grigio rosse di Roma
Bettini eletta che sembra che se la facciano e se la sono in abbastanza in solitudine
Condizionando un po'tutto e tutti però dietro c'è un ragionamento serio ed è il ragionamento che evidentemente una una guida politica illuminata non può fare a meno di un rapporto quei poteri
Purtroppo nella cultura prevalentemente della sinistra c'è una demonizzazione cioè ogni volta che si parla di rapporto col potere si pensa ad atteggiamenti speculativi
E qui ci sono due temi che voglio soltanto accennare
Il rapporto tra politica e potere è un primo rapporto talmente antico che nasce insieme la politica è stato teorizzato da sociologi politologi ed è del tutto fisiologico diciamo così
Quello che non è fisiologico e quando c'è una prevaricazione una prevalenza degli interessi sulla politica in buona sostanza noi per esempio Fondazione tre europee non ha mai avuto paura di misurarsi con il potere
Noi riteniamo io ritengo che la differenza stia nella grado di inclinazione della schiena
Cioè quando la politica si misura con il potere può avere la schiena dritta proprio la schiena piegata può essere addirittura girato dall'altra parte ecco noi crediamo
E quindi ci sia bisogno di una politica più forte più autorevole per questo questa sera abbiamo qui invitato anche Zenga reti e l'UPI perché noi crediamo che siano due figure che possono rappresentare questo
E poi e chiudo su questo c'è il destino
Guardiamo un po'il futuro delle due città perché tutto sommato
Ci piaccia o meno questo conto questa Frecciarossa l'Alitalia che altri che consente di andare avanti e indietro da Roma ogni quarto d'ora dimostrano che le due città tutto sommato non possono fare a meno l'una dell'altra
E probabilmente le sorti di Milano come capitale economica e le sorti di Roma come capitale politica continueranno a essere strettamente intrecciate
Questo mio contributo a Tessera giocata il resto fra io già introdotto detto anche se avessimo candidato Sindaco ma non ti voglio mentre l'imbarazzo un'altra parte l'abbiamo già fatta nel modo
Io chiederei a Roberto Mazzotta ricominciare perché credo che sia interessante un intervento anche una testimonianza diciamo
Di cernia nel dibattito su sulla Milano di oggi e su
Appunto su
Sul rapporto tra la politica il potere non Minutillo di oggi visto da chi
Ha una
Importante esperienza di di manager di banchiere ENI di uomo politico alle spalle
Grazie innanzitutto il libro di Alfieri molto bello e quindi io raccomanderei
Di leggerlo è bello non perché
Dica in maniera particolarmente efficace chissà che cosa ma perché
Riesce a creare delle interconnessioni tra argomenti diversi
In molti casi trattando lo stesso argomento altri autori si sono sforzati di approfondire singoli aspetti ma non li hanno messi insieme
Metterli insieme fa capire il filo rosso
E quindi consente di arrivare a qualche conclusione
In maniera molto sintetica io vorrei dire pochissime cose
La prima non solo a Milano
Malattia è un po'una malattia d'epoca
Anch'
Questo milanesi piacere
La cosa più evidente
è che manca
La capacità di esprimere
Delle idee di interesse generale
Cioè viene meno la capacità
Di esprimere qualcosa che sia
Per il bene comune per l'interesse generale che non sono
Definizioni
Dotate soltanto di buona aspirazione
E di lodevoli sentimenti ma sono il frutto di una cultura che supera l'interesse particolare o corporativo
La capacità di esprimere qualcosa che siano all'interesse generale è fortemente indebolita non c'è
In sostanza
Nella vita complessiva di chi ha la responsabilità dei vari comparti politico economico finanziario sociale
Quindi è una società che si spezzetta
E le istituzioni non riescono a essere sintesi
Alfieri e poi chiunque rifletta su queste cose sono evidentemente in grado di fare la storia del perché è questo
E la storia degli ultimi decenni nella nostra vita sociale e civile per quanto riguarda noi
Altri Paesi hanno esperienze differenti in molti casi punto d'arrivo non è dissimile quindi non siamo isolati ultimi è un po'un'epoca che ha questa caratteristica
Secondo
Elemento
Se questo succede è abbastanza facile
Che la politica sia un derivato degli interessi
Cioè gli interessi
Sono il valore
La politica
è inevitabilmente
Non primaria ma in maniera
Non c'è nessun elemento spregiativo in questo ma ovviamente strumentale
Il sottostante quindi sono gli interessi
La cosa che lascia un po'da pensare
E che questo fatto
Quando
Lo si vede in maniera
Così evidente
Non sono uscita protesta
Ma io credo da molte parti viene ritenuto una cosa anche abbastanza ovvia
E io credo che l'elemento sul quale riflettere sia questo
Cioè non viene visto come la rottura di un ordine oggettivamente valido viene visto come un fatto che succede probabilmente è giusto che sia così
Ovviamente quando si cita il termine interessi si pensa che il termine debba essere per forza spregiativo non necessariamente
Termini interesse può anche rappresentare interessi validi interessi positivi ma sono sempre particolare
E quindi si torna al punto precedente la mancanza di un interesse generale che voterà la mancanza dal cultura politica
C'è una terza riflessione
Nell'affrontare i problemi di sviluppo di governo
Della città
Oggi si sente un po'la difficoltà delle cose dette fin qui
Il modo per affrontare i suoi problemi sono
Ho cercato di dire quale alcune componenti generali che possono
In qualche maniera qualificarli
Certo c'è anche un grosso difetto istituzionale siamo riusciti fin qua
A creare istituzionalmente un livello di governo che sappia esprimere capacità di governo del territorio della mobilità dell'ambiente che sono i problemi delle realtà per cui il singolo Comune non basta più
Nella regione in genere non basta quasi a nulla
Io faccio parte di una generazione che ha speso impropria mi giovanili per fare le Regioni devo dire che abbiamo fatto bene a farle probabilmente non sono cresciute come avevamo sperato
Il che
è anche colpa
Degli atti di generazione perché come si è andato sviluppando il pupo
Ma soltanto colpa delle balie non può essere anche colpa dei genitori
Istituzionalmente o nel penale a fondamentale
Io la vedo come una delle concause
Temo di mescolare argomenti diversi e di fare confusione ma sono mescolati lei
Onestamente e concretamente non è vero un livello istituzionale adeguato evidentemente rende ancora più debole da politica rende ancora più debole meccanismo decisionale e rende più forti gli interessi
Vorrei fare due esempi
Che sono
Significativi che sono riassuntivi
Come si può dire che sono sinteticamente di eloquenti
Per dire come
Anche nel tentativo di far bene non si sia servito l'interesse generale che non era espresso
Lo sviluppo
Di alcune aree
Lasciate libere dall'industria
Milano ha avuto e a questa straordinaria opportunità di disegnare il suo futuro
Essendo diventata una città post-industriale
Ho ex industriale sta sforzandosi e deve lavorare molto per diventare una città post-industriale ancora in buona parte una città ex industriale
è evidente che alcune di queste valorizzazioni
Hanno servito in maniera molto debole un'idea di sviluppo della città in maniera molto forte le esigenze comprensibili
è anche utili di crea le plusvalenze per i bilanci di aziende in difficoltà
Io sono sempre del parere che è meglio tenere in piedi un'azienda che chiuderla
Non sono sempre del parere
Che la valorizzazione fondiaria debba essere sostituto dell'innovazione industriale
E questo è stato uno dei casi che è successo
Ed è destinato a ripetersi
Passando naturalmente nelle diverse fasi di crisi delle imprese dalla fase di crisi industriale a quella che sarà nei prossimi anni una fase di crisi finanziaria
E il problema ce l'abbiamo lì
Ovviamente
Sono del parere che prendersela
In maniera
Bieca e oggettivamente ignorante pensando che questo sia sempre colpa delle cattiverie degli uomini
Sì è un modo di interpretare le cose a mio avviso non sufficientemente approfondito ci sono anche degli elementi di fondo che motivano queste cose secondo argomento
Che a mio avviso è chiave
Già Milano
Ha trasferito completamente
A una valutazione romana
Dell'interesse comprensivo
Il destino della proprio mobilità nel settore del traffico aereo
Noi abbiamo avuto il vantaggio penso che sia una cosa che dà soddisfazione a tutti di avere salvato il principio di italianità di una compagnia
Ma io come cittadino milanese sono collegato con il resto del mondo in maniera che non è neanche uguale a un terzo di quanto non lo fossi prima
E quindi un'operazione di salvataggio industriale che può aver avuto le sue motivazioni le sue giustificazioni e certamente andato contro gli interessi dell'utenza del mercato e del territorio
Ecco io credo che questo sia una ragionamento che onestamente si può fare per arrivare a una comprensione dell'esistente che passa proprio da questa valutazione oggi la politica come interpretazione dell'interesse generale si è fortemente indebolita
Una sola parola per vedere cosa si può fare come commessi Pisogne atteggiarsi come bisogna comportarsi
Visto che
Una realtà come quella della nostra città del nostro territorio che ha enormi elementi di validità di positività di capacità di creare il futuro
Polvere un elemento di spinta
Ecco io credo che sia importante
Lavorare perché la politica quindi luogo di determinazione dell'interesse generale possa riavere le sue fabbriche sui luoghi di formazione di animazione di proiezione di presentazione
E di presentazione al pubblico
Vorrei fare un unico osservazione su questo e poi finisco perché per non essere inutilmente lungo
Bisogna rimettere insieme rianimare queste il lavoro da fare nei prossimi anni io credo soprattutto per le nuove generazioni nel siamo vecchietti quindi possiamo
Aiutare chi deve fare questo lavoro ma sono i giovani che vogliono fare
Bisogna mettere insieme alla politica Colli dei civili giuste con le radici culturali esistenti con quelle che esistono in Europa nel mondo non con quelle che esistono nei rigagnoli del territorio di periferia
Bisogna rimettano insieme rianimare civilmente una società
Che tendenzialmente inevitabilmente in crisi dal punto di vista sociale economico-produttivo innovativo se l'idea di interesse generale non risorge secondo i principi e le qualificazioni che la storia ha prodotto
La storia non ha prodotto il localismo egoista
E ringrazio naviglio della lega la storia ha prodotto la cultura socialista cristiana liberale che sono marchi europei che vanno rianimatore vanno ripresi perché altrimenti si allarga
Il populismo reazionario di destra di sinistra e la società è morta e una società morta lasciano spazio agli interessi particolari che molte volte sono buoni molte volte non lo so
Prova a vedere
Se vuoi naturalmente di raccontarci io non avevo ma
Nel senso
Del s'
Sua dimensione economica dei suoi rapporti tra economia e politica della dimensione dei poteri ovvero
Il la fotografia che ci dà Claudio c'era sul suo libro
Un peso enorme del Gruppo Caltagirone un peso rilevante di
Famiglie di immobiliaristi il Toti innanzitutto un peso specifico diciamo dei commi tessitura di relazioni tra poli amministrazioni con un mio interessi nei circoli che sono credono se non capisco male
L'equivalente dei salotti milanesi
Che contano veramente poco perché sono molto molto consulenti però non so magari circa ricorre contro molto di più
Abbinano sicuramente non contano particolarmente non saprei munizioni a frequentare i primi
Non ce lo potrà dire meglio però non lo so mi sembra che i conti non meno momento produttivo
Racconta c'è un po'da questo lato diciamo le che cosa succede a Roma che cosa è successo qualcosa diciamogli all'al dall'inizio degli anni Novanta da quando c'è stato il sisma da quando insomma si è rotto il patto un rapporto tra il sistema dei parchi la Prima Repubblica e il rappezzo il tessuto economico
Che grosso modo era similare nelle principali città italiane ma comunque stesso non intanto interessante discutere il col ciò che c'era prima che cosa è successo e che idea ai temi dello sviluppo dello sviluppo di Roma
Fa guarda
Oggettivamente il tema è troppo ampio cercherò di soffermarmi su due tre aspetti
Forse anche in maniera un po'paradossale però mi piace estremizzare perché forse un modo per capire le cose quindi magari qualcuno mi potrà anche dare delle
Un po'del pazzoide però il cerco di di di di individuare allora del parto da una premessa i due libri son due libri bellissimi ma differente
Perché
Premesso che il libro di Claudio Cerasa come dire è una fotografia di una città che conosco infinitamente meglio di Milano quindi il libro di Marco l'ho letto mi è piaciuto come dire non ho la certezza che quella fotografia corrisponda alla realtà e non si perché obiettivamente non conosco ugualmente bene allora dico questo perché sono differenti due libri perché l'uno
E una c'è di fondo la ricerca di capire il motivo di un supposto declino di una città
Mentre qui nel libro di di Cerasa
E c'è secondo me la volontà di capire il le motivazioni di un cambiamento di Governo in quindi come dire le due
Sono dunque due fotografie due belle fotografie scritte molto bene ma secondo me partono da una ricerca di capire due cose differenti tant'
Cercando giusto scambio preferenze no però avere per esempio tuo un certo punto ed è forse una delle poche cose del libro che non mi son sentito di condividere troppo addirittura parti da una disamina della Milano dell'epoca asburgica in cui secondo me in quell'epoca Milano aveva un livello culturale di dibattito
Superiore a come viene individuato nel libro ma giustamente poi dopo l'ho capito leggendo le parti finali in particolare con la parte sulla cultura
Tu volevi come Dini con una visione positiva della parola uso del PAM flat spiegare le ragioni di un declino invece Claudio Cerasa
In questo libro che
è una fotografia straordinariamente esatta e per quello che rispondeva solamente in parte
Alle tre domande perché la fotografia che fa Claudio è la fotografia
Di come è Roma certamente Luini eh un giornalista beato lui molto più giovane di me quindi come dire vede le cose da un punto di vista come dire un po'impressionisti dico soggettivi Za un po'la logica
Dei personaggi però guardate la fotografia se uno vuole conoscere
I potentati romane a mio avviso il libro di Claudio quasi assolutamente perfetto
Dei perché dico quasi perché c'è una cosa e ne abbiamo parlato che
Secondo me è importante capire degli ultimi anni cioè degli anni in cui ha governato la sinistra a Roma
Quale è stata la la causa secondo me della efficacia del Governo della sinistra o di quell'aspetto positivo del Governo della sinistra a Roma che
Rutelli prima e Veltroni poi
Hanno disinnescato alcuni grandi poteri di veto che nell'epoca
Di Sbardella di tre ottime di Carraro avevano di fatto fatto prevalere la logica dell'interdizione rispetta logica e la proposta non so se sono chiaro ma
Roma non si non aveva le condizioni per andare così male
Andava così male perché ognuno pensava di esercitare il proprio potere attraverso un potere di interdizione
Che cosa è successo quando Rutelli è il primo sindaco che viene eletto con il nuovo sistema e poi in parte con Veltroni hanno invece un potere forte
Che poi in qualche maniera far ritenere i potentati che era meglio fare un patto con il potere piuttosto che contrastarli con la logica di impellente l'audizione e così alcune grandi progetti sono stati realizzati stato realizzato
Tra l'altro noi siamo stati come Camera di Commercio protagonisti di gran parte di questi l'Auditorium la filiera i poli tecnologici scia e così via
Dove e io con Claudio non sono completamente d'accordo e
Sì è vero che il
La forza centrale di quello che ha funzionato in quegli anni e cioè del fatto che la situazione economica di Roma andava meglio
Bisogna ricordare che nel all'inizio degli anni Novanta un economista
Come Paolo Leon diceva Roma di fatto può puntare solamente una cosa a vendere l'argenteria il nobile declino diceva Luino
E evidentemente noi che io facevo a quell'epoca euro è il più grande imprenditore Romano mi dispiaceva anche un pochettino pensare che la mia azienda dovesse vivere in una città con l'hobby del felino
Ma la lei l'andamento medio di Roma era quello di un andamento che era sostanzialmente
Tendenziale verso quello del Meridione cioè non era neanche un valore medio tra il valore di un'Italia che cresceva del nord che crescevano Italia del sud che degressiva come tutt'oggi
Era addirittura una verso la parte bassa quindi al di sotto della bisettrice
Ma questo perché il potere di interdizione di alcuni grandi potentati economici avevano sostanzialmente bloccato la città cosa che poi in quelli aringhe negli anni di sinistra
Ma soprattutto negli anni in cui era cambiato il metodo istituzionale di governo della città
Perché c'era un Sindaco di fatto elettivo
E questo ha cambiato le regole del gioco
Secondo il mio parere e qui sintetizzo estremamente la differenza di valutazione che facciamo
Claudio ed io lo dico provocatoriamente perché io ripeto il libro di
Di Claudio Cerasa mi piace moltissimo e il loro Lollo sottoscrivo al novantanove per cento ed è la causa della sconfitta
Che secondo me non è stato una sconfitta è stato un normale avvicendamento
Allora a capo di una grande città e qual è stata secondo me la causa la stessa causa dell'andamento positivo che ha avuto Roma in quei quindici anni e cioè il fatto che erano stati
O si riteneva che ci fosse stato agli blocco di alcuni grandi potentati
Attraverso la logica del superamento dei limiti e del realizzazioni delle proposte eccetera quando è stato ricandidato alla città a Rutelli in un periodo in cui obiettivamente
Il centrodestra era come dire
In forte crescita tant'è che ci sarebbero state poi le elezioni che avevano portato avrebbero portato alla alla grande vittoria
Della di Berlusconi e in quel momento la ricandidatura di un personaggio come Rutelli al di là delle valutazioni
Della
Del soggetto era sembrava
Rivuole sclero utilizzare alcuni grandi potentati che la gente a mio avviso in questo senso si è sentita smarrita
Ha detto ti io che cosa sta succedendo che gli adesso io è chiaro che è esaspera voglio dire
Due sole battute poi voglio dire se mi vide se ricapita fu voglio fare altre due osservazioni
La prima osservazione io vorrei per riportare un argomento a suffragio di questa mia tesi
Mussolini che aveva come dire pregi e difetti ma certamente non era uno che aveva a carenze di potere
Nel venticinque
Con la una legge che si chiama la mille novecentoquarantanove attenzione del ventotto ottobre quindi
Era il triennale della presa di Roma dice no a Roma guardate che non ci può stare un sindaco
Bisogna mettere il Governatore perché se no qui non combinano niente
è la famosa legge istituzionale istitutiva del governatorato
Questo
Dimostra a mio avviso che uno dei problemi delle grandi città ed è un problema per esempio di Roma ma credo anche di Milano sia proprio la carenza dei poteri del Sindaco
Si parla spesso di federalismo
Io per esempio sono un grande fautore del federalismo sono molto perplesso quando si parla di un federalismo
Tout-court io sono molto per esempio affascinato dal modello del federalismo tedesco che è un federalismo asimmetrico ci sono alcuni Land
E alcune città per esempio ne cito una per tutte ma declino e una città Regione
E questo consente di governare allora governare una città di duecento mila abitanti di cento mila abitanti o governare una città di tredici milioni di abitanti tra l'altro romani
Quindi come dire per definizione difficili da essere governati
Richiede regole differenti quindi il vero passaggio del novantatré è stato un passaggio tra
Sindaci che non avevano capacità di governo e quindi facevano prevalere l'interdizione un'ultima battuta sul su due persone che vengono sono state citate
E che sono stati Gianni letta e Goffredo Bettini e io ho conosciuto bene in questi anni lei conosceva anche da prima e posso dire che siano due miei buonissimi amici
Attenzione Nones la la la l'amicizia tra ma Bettini letta non è stata una lo non ha avuto una come
Elemento motore una logica spartitoria ma una logica di compensazione
Compensazioni nel senso che è stata uno dei momenti utili
In molti casi quando si vedeva una contrapposizione troppo difficile nella città si portava questa specie di sì di stanza di compensazione e si trovavano risoluzione di problemi io in questo ho giudicato questo
Questa diplomazia sommersa trova Gianni Letta Goffredo Bettini l'ho trovato uno dei punti vincenti di questi anni e non come un elemento negativo io questo lo dico non perché voglio giustificare
Come dire questa alleanza apparentemente singolare tra due personaggi così di differenti culturalmente ma perché c'era di fondo una grande passione per questa città e la forte volontà di evitare quei momenti di attriti
Che erano difficilissimi e questo è avvenuto anche per esempio durante e l'inizio del del del del mio Governo e del di Veltroni sindaco in cui gli accordo tra Bettini e Veltroni era molto scarso per usare un ecumenismo e questo non
Nonostante questo il questo patto sotterraneo
Sereno di governo della città tra letta addetti nella caratterizzato molto
Però ecco sul fatto del
Del ritorno di Rutelli e quello in generale di quello che il ritorno di un politico alla guida di una città dopo molti anni è un elemento che secondo me bisogna soffermarsi di più perché è un segnale particolarmente
Negativo perché la gente nella Politi ha comunque bisogno di discontinuità io credo che quando il continuismo all'Aja il Governo sempre delle stesse persone preoccupa si può rimanere come dicevi tu all'inizio prima che arrivasse
Prima che arrivasse l'UPI
Il discorso della una città che può essere sempre governata dalla stessa parte politica può darsi però richiede a quella stessa
Parte politica una grande capacità di rinnovamento non c'è dubbio che quando Rutelli ha perso per esempio Singh a reti che in qualche maniera veniva intercettato dalla l'ente non casualmente come un elemento innovatore avuto nello stesso periodo e quindi un periodo in cui obiettivamente la destra aveva molto più consenso
Come ha tuttora rispetta la sinistra lui è riuscito a vincere nella Provincia e anche abbastanza agevolmente
Grazie Andrea
Gliela lei nel concludere il suo intervento ci hai dato due messaggi uno che io reputo positivo cioè che la consociazione ricca di virtù dopo Mosca con molti molti anni di denigrazione
Assolutamente e la secondo invece che mi dispiace per il mio amico Albertini che io speravo perché credo che Maurizio
Sì certo certo sono d'accordo
Audizione sensi soggette
Ci sono mai fatti per i nostalgici ci riferiamo a così
Alla conclusione a soggettivo è il mio arbiter Bertini mai liquidato perché servizio non si può mai ritorni un po'mai ritornare un sindaco
Invece Nicola
Si ma io ce l'avrei meno però dice vieni di conto si va verso fine pure burocrate risposta burocratica
Nicola
Io invece penso a differenza di quello che ci diceva adesso Mondello che
La sconfitta dei candidato di centrosinistra alla lezioni se un Comune della Città di Roma sia stata o perlomeno sia da leggi euro o quanto meno non
Vista da un po'da lontano sia stata anche la sconfitta di un modello
Vale a dire
In qualche modo ossia le giunte Rutelli sia le giunte Veltroni che pure hanno delle differenze tra loro tra i due fasi abbastanza visibili però avevano erano state in Italia una risposta
Da sinistra alla crisi della FIAT della Repubblica la Prima Repubblica la crisi del patto costituente alla crisi dell'identità dei partiti somma la crisi sostanzialmente del sistema politico alla Prima Repubblica
Sia con la scelta di candidare Rutelli sia con la scelta di sia con la calcolatrice ne cattura di Veltroni in qualche modo l'idea di un modello romano
Giocato su tante cose un certo tipo di patto civile la fine di alcune rendite di posizione una certa capacità di mediare interessi molto diversificati
E addirittura la voglia di proporre Roma come un modello culturale come un modello di
Politica culturale di massa molto innovativa e molto dinamica e avevano fatto sì che
In soprattutto Walter approdi ponesse
La sua centralità e secondo me Walter a Wawel Tron è stato chiesto di fare il Sindaco fondatore del Partito Democratico in virtù di quell'esperienza di Sindaco
Quindi la sconfitta del due mila e otto io
Naturalmente penso che la storia ci sia il frammento quindi penso che
Forse Cannameo sbagliando il candidato perché in quelle vigili quella
Vicenda evidentemente Rutelli era stato interrotto sbagliato forse poteva andare diversamente
Però credo che ci sia qualcosa di più profondo cioè
Credo che il modo in cui hanno votato una gran parte dei cittadini probabili che hanno cambiato il proprio voto rispetto alle precedenti elezioni iniziative
Ci dice ci dica che quel modello alla fine non non non non ha retto non reggeva più comunque aveva qualche elemento di consunzione interna
Io credo che né in termini aspetto da te che
Non solo perché sei un amministratore pubblico ma soprattutto in questo vedono signor dirigente politico
Importante del PD una lettura di questa cosa perché
Secondo me dentro quella vicenda di Roma ci stanno tutte le tragedie che si porta dietro il PD dalla sua costituzione
Addirittura
Ripreso ma ci sono delle cazzate riproponiamo di locali sono tant'è vero io FFO aiuto però diciamo quella notte sui error compresso
Dico
Io dico così
Cercato di spiegarlo
è evidente
La forza del modello Roma è stata la grande capacità farsi complesse
Non di apparire
Come una proposta innovativa ma di esserlo più innovativa
è evidente che in quel risultato c'è anche come peraltro diceva ora Andrea Mondello l'esaurimento della capacità di essere innovativo di una cultura di governo che la gente ha capito
Mi spiego meglio
Non è vero che il risultato è stato sorprendente ancora sfatiamo un mito
A Roma non è mai stata
Non solo non è mai stata una città di sinistra
Ma non è stata neanche mai di per sé è una città orientata verso il centrosinistra non dimentichiamoci mai
Che nel mille novecentonovantatré Gianfranco Fini segretario allora del Movimento Sociale Italiano tessera nazionale
Raccolse pur perdendo il quarantanove per cento dei voti in un turno di ballottaggio molto combattuto e che vide una grande partecipazione elettorale
Che ci rivelava cosa che è finita l'epoca della forza del partito egemone di fatto dal dopoguerra della Democrazia Cristiana
Una parte importante dei quell'elettorato non ebbe poi più di tanti problemi a rivolgersi ripeto lo dal Fini leader oggi
Sì Alleanza Nazionale che conosciamo ma il segretario del Movimento Sociale Italiano adesso nazionale peraltro
Giovanissimo quindi io questo lo dico
Proprio perché noi forse a proposito di chi si assopito siamo stati anche un po'viziati dall'idea Roma vince il centrosinistra no
Quelle vittorie
Quattro addirittura furono sempre figlie
Di una grande capacità di innovazione quale sulla radice di questa innovazione
Fu da parte della classe politica di sinistra del Po
Quella fase dei DS e in primo luogo di una leadership politica guidata da Goffredo Bettini di provocare una rottura
Una rottura culturale una raccontarle è semplice ma se guardiamo i balbettii della politica di oggi invece ne comprendiamo la dimensione
Perché disse basta con l'idea della sinistra relegata alla funzione di risanamento dei danni degli altri
Che parla se parla I tradizionali soggetti sociali di riferimento della sinistra le periferie
Il coloro che hanno più bisogno c'è uno spazio enorme che la sinistra invece può conquistare se mette in campo un progetto politico che la domanda di futuro di questa città
Perché la grande storia di Roma
Dello sviluppo economico era le corde perché quel modello di sviluppo fondato sulla rendita fondiaria e sulla grande capitale amministrativa si era esaurito ed era sotto gli occhi di tutti
Là sotto gli occhi di tutti il rischio di una
Involuzione
Sociale e civile drammatica che appunto fu definita il lento declino in quel momento quella classe dirigente che espresse poi Fini
Tentò di dare una risposta non progettuale
Senza respiro
Quelli gruppo dirigente
Della sinistra ebbe la forza di chiamare
Un giovane signore che girava il motorino e che proveniva da un'altra cultura politica di quella tradizionale della sinistra che si aveva Francesco Rutelli verde della città della rendita fondiaria
E di metterlo a simbolo di un grande progetto di innovazione
E di proposta le classi dirigenti almeno quelle illuminate della città dicendogli guardate che possiamo fare un grande patto
Che non guarda la redistribuzione di una ricchezza che non ci sarà più
Ma guardando a un'altra ipotesi di sviluppo cioè basta
Con l'idea è che a Roma può vivere perché sede della Santa Sede della Presidenza del Consiglio che la Presidenza della Repubblica e quindi oggettivamente luogo con il Colosseo e Fontana di Trevi
Di
Un afflusso turistico quella roba lì non serve più dobbiamo puntare ha una grande modernizzazione del sistema a Roma perché
Io mi ricordo tante riunioni nelle quali Goffredo ci spiegava
Guardiamo i dati che ad esempio a Roma tanti turisti vengono una volta della vita a Barcellona dieci
E soprattutto mi ricordo perfettamente un'inchiesta del Sole ventiquattro Ore tra i primi mille più grandi imprenditori europei su
Due domande in quale città vorresti fare business Roma era tra le ultime a quale città vorrei si fissi tale come turista Roma era prima e noi dicemmo la scommessa e spiegare alla classe dirigente che questa forbice
Deve chiudersi e da lì
Sì propone una grande innovazione
Che
In varie fasi
Sul giudizio sulla sul governo della capitale si è ripetuta ma non dimentichiamoci mai in quegli stessi anni la città politicamente
Si orienta ma dall'altra parte spesso quindi c'è sempre stata la necessità di conquistare una mela divisa in due quando questa capacità di innovazione e questo è vero
è venuta meno ed in qualche modo si anche incarnata
Giusto o non giusto il giudizio ma su un riferimento che aveva tante doti ma oggettivamente non poteva apparire come innovatore
è successo quello che noi abbiamo visto e cioè l'affermarsi di un altra opzione che ha fatto leva anche sulla fatica poi di mantenere quell'innovazione perché
Evidente che l'innovazione e poi non si è tradotta
Indicativamente solo sull'offerta della candidatura ma evidentemente anche in una città che ne abbiamo cominciato a costruire che
Si è modificata ma che poi forse non conoscevamo più fino in fondo io ricordo tante volte quando
Si diceva parlando di un altro grande sindaco della sinistra quando Petroselli riuniva in Campidoglio i rappresentanti degli edili
I rappresentanti dei sindacati e la funzione pubblica e qualche imprenditore forse aveva nella stanza i rappresentanti dell'ottanta per cento la forza lavoro della città grazie a quello che è accaduto
Per fortuna dico io
Grazie a quell'intuizione è una classe imprenditoriale illuminata dove abbiamo anche prodotto un'altra Roma
Dopo abbiamo ad esempio ho letto che quella ricchezza che si è prodotta Roma è cresciuta per quindici anni sempre ogni anno un punto un punto il mezzo più dell'Italia
Però prodotto anche una delle più drammatiche e divaricazione della ridistribuzione della ricchezza della città tra centro e periferia che noi in quegli anni non avevamo letto abbiamo preferito non leggere quindi
è venuta avanti sono venute avanti le condizioni perché poi un'altra proposta vincesse
Qual è ora il punto e qui arrivo mi permetto di dire al libro di Claudio che come è stato detto è una impressionante fotografia utile anche per chi poi ci si trova perché
Una degli elementi che
Di questi tempi della politica e la velocità
E non sempre abbiamo la pazienza di capire quello che ci accade intorno un po'io mi ritrovo molto le cose che diceva Mazzotta alla domanda chi comanda
è forse la domanda la risposta è in questo momento nessuno non perché ripeto non essendoci un soggetto politico a me affida al Governo e quindi non c'è nulla di dispregiativo
In questo però è evidente che uno degli elementi che noi ereditiamo non solo a Roma se ho compreso bene anche a Milano c'è qualcosa del genere ma in Italia forse c'è qualcosa del genere
E che noi siamo passati da una fase storica no non per responsabilità di di qualcuno dove
Comunque intorno alla difesa di interessi generali o di soggetti collettivi non solo della politica ma anche
Della società che si organizza i progetti erano figli anche di grandi scommesse collegiali
Siamo passati a una individualità a
A una
Gestione che oggettivamente emette di più l'accento sulle persone che non
Sul progetto collettivo e quindi
Questa
Preminenza di nomi come oggettivamente portatori non solo di interessi come è giusto che sia ma anche in qualche modo di gestione di questi interessi in prima persona e figlia
Di una condizione che ripeto non è le gabbie a chi governa adesso di per sé non solo dicendo questo però a a una a una condizione di grande parcellizzazione questo al di là di chi governa e molto grave
Perché invece le metropoli
Le città
Che sono per snatura stessa il luogo nel quale la condizione umana vive quindi gli interessi individuali e collettivi vivono o hanno per crescere
Incontro la forza di un Progetto regolatore oppure oppure c'è il caos i comuni
L'Italia è uno dei possibili sono reale del mondo perché la città dei Comuni
Per non non vogliamo
Modello faceva l'esempio del fascismo potremmo fare l'esempio dei signori del del del del delle dei periodi
Dei medici perché noi abbiamo ereditato questi grandi
Meravigliosi borghi perché
Nella crescita di quegli di quell'entità urbane c'era il Palazzo del signorotto intorno quello dei commercianti poi via via ma dentro un ordine io non è che ripropongo le monarchia per ritrattare
Alla Arale cita però c'è un tema
Che io penso sia utile
Della necessità di ritrovare
E il gusto e la ricerca di un pensiero regolatore e
Questo non ha nulla a che fare con la conservazione perché invece penso che
Anche quanto ho letto
Ci consegni a il rischio di una nuova forma di paralisi dello sviluppo delle grandi metropoli urbane nelle quali
La forza dei veti in forma diversa che non è il passato alla meglio sulla forza dell'interesse generale e ci consegna
E ci consegnerà
Inevitabilmente una situazione di non costruzione di una comunità asset dove il singolo vive meglio e dove e dove si sviluppa dove abbiamo
Grandi opportunità che ci fanno
Che in qualche modo possono richiamarci a raccolta ad esempio il tema
Dello sviluppo sostenibile per ricominciare
è una grande sfida innanzitutto intellettuale sulla quale dal mio punto di vista penso la sinistra dovrebbe davvero ricominciare e scommettere perché questo ad esempio implica
A proposito di chi sono questi poteri il rapporto tra crescita e consumo del suolo dentro una grande metropoli e quindi porta politiche che devono e possono costituire l'identità nuove collettiva di un progetto
Con il quale rivolgersi e produrre un patto con le forse imprenditoriali e sociali
Del più innovative perché
Io non uso mai il tema e la parola fallimento del modello Roma fa uso la parola il fallimento del modello Roma perché oggi quel modello
Lascia a noi alle generazioni future a chi attualmente governa la nostra città un patrimonio di cose fatte che ne garantiscono ancora una grande appeal è una grande forza della metropoli
L'Auditorium di Roma oggi dopo pochi anni dalla sua apertura è l'istituzione culturale che vende più biglietti
In Europa e che produce un valore aggiunto che non ha cannibalizzato gli anti enti culturali della città la Fiera collocata l'una collocazione
Geografica strategica tra l'aeroporto
Che con l'Alitalia sa avendo quella
Quella quel quel quell'indirizzo raccontato e la città e il nuovo palazzo dei congressi di Fuksas mi auguro collegato
In maniera efficace dal punto di vista del trasporto via bisogna lavorare ma ci consegna una progettualità
Che a mio giudizio poco si coniuga con la parola fallimento perché invece io vedo che alcune intuizioni alcune realizzazioni ripeto sono un patrimonio che ora peraltro e giustamente
Riconosciuto da tutti esaurimento sì
Perché è evidente che un certo punto si è esaurito ripeto la capacità di quella grasse dirigente di continuare a vivere quell'approccio innovativo e di riproporre uno schema che non parlava più
Ha una Roma che in quei tredici quindici anni era cambiata perché non c'erano più gli edili solo direttivi non c'erano più solo la funzione pubblica ma c'era uno sterminato popolo
Che avevamo in qualche modo favorito si riprende e che al quale noi non abbiamo minimamente minimamente parlato
Porti questo questo questa questione
Sostanzialmente da un trentennio
Milano produce i fenomeni politici i politici persino per certi versi aspetti di politica pura più importanti del Paese
It tre nomi che le singole Regioni conoscere tutti Craxi Bossi e Berlusconi
Per diverse fasi per diverse ragioni in diversi modi i tre
Cognomi che simboleggiano questi progetti ci sono
Formati intellettualmente e politicamente localmente geograficamente imprenditorialmente politicamente
E sono cresciuti qui in quest'area la la della lega si potrebbe un po'discutere ma sostanzialmente è vero che un fenomeno della fascia prealpine ma è evidente che il primo esatto che il momento simbolicamente rilevante di affermazione della lega con un soggetto politico
L'importante è l'elezione di Formentini al Sindaco di Milano mille novecentonovantatré
E
Tuttavia si è assistito
E come abbiamo detto all'inizio giocando a Milano come sapete tutti dal novantatré ad oggi sostanzialmente la partita per l'appunto si giochi in una sola metà del campo
E tuttavia la sensazione che sia
E che Milano non riesca ad esercitare quella funzione nazionale
A giocare quel peso specifico che per forza economica per peso finanziario
Per forza dei suoi ceti intellettuali anche per forza del peso che l'industria culturale a ancora da Milano in Italia perché comunque sia anche se la non è più diciamo l'elemento dominante URCEL non c'è più un'unicità tuttavia diciamo l'industria tradizionale
Editoria e i media industrie innovativa quella diciamo innesta su tutto il
L'area del digitale ancora comunque qui la sua
Capitale fondamentale tuttavia
Si ha la sensazione che Milano non eserciti una funzione nazionale allora
Per dirla grossolanamente le possibile le risposte sono due la prima è che
Un quel pezzo importante di classe dirigente di ceto politico di governo che viene da Milano e che sta governando il Paese che comunque la governato in diverse fasi negli ultimi quindici anni non ha interesse
A giocare una partita di Milano la seconda è che
E che secondo me quella più vera
E che Milano da tempo non sappia più auto rappresentare se stessa come una città che può esercitare una funzione nazionale cioè che può e deve essere per certi aspetti una città traino comunque una città Polo
Per lo sviluppo per lo sviluppo del Paese
Che risposta mi dai perché questa è ma è molto interessante accetta questa stessa domanda si potrà fare con alcune battutine suo appunto il Sindaco e via dicendo ma non è tanto interessante perché io poi penso che io Maurizio come sapete
Credo quasi tutte mi ha avuto una comune esperienza amministrativa secondo me mediamente buona
Della prima Giunta nella prima Giunta Albertini che aveva giocato anche una sfida rilevante sul piano nazionale tesi che aveva avuto un certo successo anche in futuro perché quello fu il periodo novantasette due mila uno in cui il Governo nazionale Ibe la Puccini lunga coalizione e guida di centro sinistra quindi si stabilì esista una dialettica che portò dei risultati
Dei per Milano invece si ha la sensazione che da allora in poi e anche nella fase precedente Milano avesse un po'abdicato a questa sua funzione nazionale la spiegazione può eh
E secondo me a questo punto è insufficiente solo nel fatto che essendo stata Milano l'epicentro del sisma di Tangentopoli e quindi essendo stati annientati partiti riformisti sostanzialmente i partiti che in qualche modo avevano questa coscienza che
E la consapevolezza di interesse generale di cui ci parlava Mazzotta Pepe
Non c'è stata immediatamente non c'è stata capacità dirlo riprodurre questa visione dentro il ceto politico della
Prevalente della Seconda Repubblica oppure secondo te c'è proprio un problema di fondo a questo punto del rapporto tra Milano e l'Italia
Se lei iniziato buona sera a tutti innanzitutto fai delle domande così difficile che
Veramente Ciambetti ho perso ti ho perso di vista per un po'di tempo c'era anche Cerami in quegli anni lui era l'opposizione ma era uno dei all'opposizione una parolaccia per Cerami
Non è ancora
Esatto
Guarda se posso
Risponderti con molta franchezza
Io credo che il difetto grande della politica
Parlo della politica così ognuno si prende poi il giornalista è unico per conto suo diciamo il mio difetto il nostro difetto per cui io mai faccio politica e a Roma questo diventa evidentissimo eh l'essere totalmente autoreferenziale
E pensare che tutto si svolga in quelle quattro mura in quel Palazzo
Appunto
Non dobbiamo però esattamente tra trasferire questa lettura vi e difetto della politica in una incapacità esattamente poi in una capo incapacità di giudizio della realtà e quindi di autoreferenzialità anche nel giudizio dalla realtà
Cioè a me
Voglio dire potrei risponderti Milano non non esercita più la funzione di guida uno ti direbbe Zingaretti direbbe come se venire a Roma
E paga e pensi al dibattito in Parlamento uno delle accuse più grandi che fanno all'attuale Governo e e di essere totalmente sbilanciato tra virgolette esattamente su una funzione nord nord
Nord Centrica di cui Milano è l'asse fondamentale perché esprime il Presidente del Consiglio perché esprime il Ministro dell'economia eccetera eccetera eccetera
è una lettura ridotta allora nella risposta la tua domanda o forse la domanda che si pone male
O forse il problema è dismetterla ed è forse l'unica accusa che faccio
All'amico Alfieri del del suo libro che è scritto è la prima volta che l'occasioni di discuterne siete riusciti a portarmi qui
Che si legge certamente bene che ha degli spunti interessanti perché l'autocritica e la riflessione è sempre un elemento fondamentale nella vita cioè pensare farsi giudicare eccetera
Ma che mi sembra abbia ancora l'ennesimo per l'ennesima volta il difetto di pensare che se tutto non
Si svolge secondo i tre criteri e i tuoi canoni
Allora non accade non avviene non c'è non esiste
Io forse
Ah ho la presunzione nella avere interpretato un pezzetto di contee del novantasette al due mila e uno di sfida nella da cui nella rinascita di questa città di di pensare che se c'è una novità che noi abbiamo introdotto a Milano
Giusto sbagliata ragione Zingaretti
Non è il fallimento forse l'esaurimento no cioè nel senso che poi un modello c'è un modello viene giudicato un modello è anche giusto che poi alla fine di governo di di città possa essere andare esaurirsi perché c'è bisogno di un cambiamento perché c'è bisogno
Di un'ovazione esattamente capovolgersi di questa logica
Non partiamo dalla descrizione che noi vogliamo fare della città di un progetto che noi abbiamo e che vogliamo calare dall'alto e che quindi e che quindi se non ti corrisponde
Vuol dire che è fallito
Ma ribaltiamo la situazione dalle ceneri di di Milano da dove si poteva ripartire
E dalle ceneri anche del novantatré novantasette
Perché è vero che Milano è stata in è stata ed è stata innovativa da un punto di vista del
Processo politico della formazioni politiche ma Milano ha insegnato anche a noi alla lega e a noi del centrodestra che poi avere il quaranta per cento dei voti
E dopo quattro anni prendere l'undici per cento
Poi a vedere il quaranta per cento dei voti e cerchiamo ATO a governare una città con un monocolore leghista ma insuccesso in nessuna città d'Italia
E quattro anni anni dopo fallire per il fenomeno berlusconiano perché è nata Forza Italia o per un altro livello io provo un'altra cosa
Perché la cosa che chi ha chieste che ci è chiesta è la capacità di saper tradurre quelle speranze quegli ideali che susciti in modello di governo
In esempi esemplificazioni
Allora se dal novantasette al due mila dieci prosegue il nostro Governo
Ecco e che ha generato e ha dato un'acca anche una classe dirigente a questo Paese forse dobbiamo capire che il modello è nato
Giusto o sbagliato che sia
Io credo che il modello che ne è nato è
Stata la capacità di
Capire che la ricchezza su cui costruire a ripartire dalla società civile dalla città che insegna la ricchezza
Io dico che è una ricchezza le lobby i pochi potenti fuori poteri forti eccetera sono una ricchezza della città grazie a Dio ci sono
Grazie a Dio ci sono
Il punto è
Se esiste una classe politica che è capace né ANDI sovra star lì
Non di indirizzarle asse ma di saper liquidare in una rinascita di un progetto di saperli mettere al servizio della
Collettività e che cos'è la collettività non l'interesse di un progetto che si cala dall'alto ma l'ingresso di quel territorio
Allora noi il famoso ci prendevano in giro
Ed era il modello che si contrapponeva a Roma di quegli anni di quei tredici anni perché molti osservatori in quei tredici anni hanno paragonato il modello milanese al modello romano perché erano i due modelli di governo forte quello prima Rutelli e poi Veltroni e quello Albertini e adesso Moratti
Ci prendevano in giro perché pensavano non pensava che il nostro non fosse un progetto politico perché partiva dall'amministratore di condominio
Marco Alfieri fa riferimento all'amministratore di condominio
Mentre la forza che di che della nostra intuizione e che o Tucconi
L'amministratore di condominio cioè la risposta al problema concreto dei cittadini ed è solo quello che ti fa recuperare fiducia
Nei confronti dell'istituzione della politica perché tu puoi anche fare grandi progetti poi anche parlare di grandi prospettive divisioni eccetera
Ma se non sei credibile in quelle visioni cioè se c'è la strada che alle due e che ha le buche per strada se hai la il giardino dove non si può andare a giocare sia il condominio che crolla sia il quartiere degradato quella di quelle visioni
La gente non se ne frega non sei credibile non li coinvolge anche in un grande progetto
Noi abbiamo intuito
Anche per la straordinaria personalità di Albertini perché ovviamente noi abbiamo avuto a che fare con un personaggio particolare eccetera che
Rep partendo da lire ripartendo da lì e quel ma quella moralità del fare delle berlusconiana no di Berlusconi alla memoria ripartendoli anche le visioni Larry potevi giocare
Le ipotesi rilanciare le riposte vi
Potevi riacquistare una credibilità
Non interessante anche per poter pensare al futuro di questa città secondo quale modello noi discutevamo e ci siamo sempre paragonati con Roma che
Da una parte c'era il modello creativo certamente eccetera ma del
Del della politica che governa pesantemente della rigidità di un modello della politica che deve determinare deve dare gli indirizzi
Da questa parte il modello di una politica che da gli indirizzi la lascia libertà totale di azione alla ricchezza di una società civile controlla se quegli indirizzi vengono attuati o meno indirizzo e controllo non pianificazione non gestione diretta
D'altra parte a Milano è nata
Un'azienda dove tu lavori oggi che è oggi leader che si chiama fasto e come è nata dato dove è nata a Milano sono nate le fondazioni in questi anni fonda dove siamo come è nata questa cosa in cui sia
Mi dispiace lo dico l'amico Marco Alfieri ma io sono orgoglioso della Fondazione Teatro alla Scala
Perché da noi l'incidenza del costo del personale il cinquanta per cento di tutti il rispetto al novanta per cento che tutti gli altri enti fondazioni ed enti lirici in italiano perché da cinque anni il bilancio Della Fondazione
Scalate della Fondazione Scala in pareggio perché il cinquanta per cento degli introiti derivano da attività private e oltre il cinquanta per cento da fondi privati e non da fondi pubblici e io credo che questo sia un orgoglio della nostra città
Con orgoglio
Ma anche manca indirizzo manca strategia no c'è indirizza strategia io ritengo che sia più difficile per un politico il modello della flessibilità cioè quello dell'indirizzo e quello del controllo che invece quello della pianificazione rigide totale
Perché ci vuole per uno modello di questo genere capacità politica classe dirigente vera resto assunzione di responsabilità
Allora
Ci sono stati secondo me del ci sono degli errori e bisogna stare attenti o campanelli d'allarme che possono far pensare anche al nostro modello milanese di andare verso l'esaurimento scusate faccio altri due esempi interessanti
Guardate che poi Milano pur non essendo Roma ovviamente la vita di Milano e l'esperienza della regimi l'anno è
Il centro della Regione Lombardia nella le a Milano e Lombardia ci c'è anche un modello che da quindici anni declina e su questo non sono d'accordo con l'amico Mazzotta una funzione della Regione
Che prima non c'era
Io mi ricordo nel mille novecento novanta novantotto un dibattito Bindi Formigoni sul modello sanità
Che erano esattamente che esattamente un modello di declinazione diversa della risposta e bisogna sanità eccetera eccetera dove
La Bindi facevo una previsione per il futuro che il modello della concorrenza pubblico-privato insomma di quello che abbiamo attuato il Lombardia sanità avrebbe portato allo sfascio
Della sanità lombarda
Buchi eccetera eccetera se guardiamo dopo quindici anni vediamo che il modello lombardo della sanità in termini anche di risorse eccetera il modello efficiente Miss perché quello quello di altri modelli né di altri muco Concezione Della Seta stia andando verso il fallimento buchi nella sanità sprechi di risorse eccetera eccetera
No
A Milano noi abbiamo avuto il coraggio di lanciare una sfida sul tema delle periferie
Dove vedo un punto faccio un esempio negativo noi a Milano abbiamo riqualificato quando eravamo partiti noi un grande parco che era quello del Parco delle cave pensando che non fosse il Comune a doverlo gestire ma chi poteva gestirlo e cioè Italia Nostra
E l'esempio è sotto gli occhi di tutti credo che sia il più grande esempio di riqualificazione di un'area periferica
Oggi
L'errore che stiamo facendo e di pensare invece che debba tornare il Comune aveva per motivi non so quali li ho criticati a a richiesti erano
Quello è il rischio che noi corriamo seri pensi se non è la classe politica non è capace di rimettersi continuamente in discussione di rimettersi al servizio di della ricchezza che c'è in una città l'esempio che fai giustissimo quello di Expo ma Expo per me è stato esattamente il nella sintesi finale del nostro modello
Noi abbiamo vinto l'Expo perché si è attuata l'idea è la concezione che noi abbiamo di politica in questa città e devo dire anche di concezione culturale della politica
Non abbiamo vinto da soli
Abbiamo vinto solo perché ha vinto la città perché hanno vinto la collaborazione tra istituzioni perché ci sono i messi insieme tutte le risorse la Camera di Commercio l'impresa eccetera eccetera abbiamo Vito prema presentato un bellissimo progetto qual è stato un errore successivo
Il ritorno alla cado una concezione della politica che pensava di voler dominare tutto
Il rischio dell'anno che che abbiamo passato quindi qui sta
La la vera riflessione che dobbiamo fare
Allora
Qual è la scommessa che abbiamo davanti Milano conta Milano non conta io credo che l'orgoglio di interno e di essere milanesi è sempre stato quello di non aver mai chiesto niente a nessuno
La Fiera di Milano si è fatta da sola abbiamo creato una devo dire che lo citi no abbiamo realizzato un nuovo quartiere fieristico senza assolutamente risorse dirette
Con un modello anche urbanistico che tendeva a valorizzare un'area per poter dare delle risorse per realizzare una grande opera è un nostro modello
Qui ti capivano io credo che sia invece in funzione di un grande progetto si può e si deve andare in quella direzione un interesse pubblico che si va
Abbiamo ancor più che a parole nei fatti pensato una città che è diventata la Fiera di Milano sposta nei fatti l'idea di una Milano che non è più chiusa nelle sue nella nella nella nella sua cerchia dei Navigli
Insomma potrei andare a non voglio difendere con orgoglio quello che siamo dico che
De c'è stato e c'è un disegno ancora che si attua che noi non dobbiamo perdere se ci vogliamo se ci crediamo e che dobbiamo continuamente rimettere in discussione
Concludo dicendo che secondo me l'altro tema vero che la grande responsabilità che abbiamo è il collegamento la politica non è mai stata lontana dalla società civile la politica si genera dalla società civile
Quindi il primo la prima grande scommessa è rivitalizzare e dare voce e forza alla società civile cioè alla città I luoghi che in questa città sono segno sintomo di ricchezza e ripartire da lì
Qui c'è forse anche un'analisi e un giudizio critico
Ma che Milano non abbia avuto un disegno che in questi anni non si sia attuato questo disegno che non ci sia sta stanno discutendo oggi di un polo di un piano del governo del territorio interessantissimo è un progetto è un disegno
Questo no questo assolutamente no anzi lo abbiamo difeso con orgoglio secondo me una cosa molto interessante
Grazie
Maurizio
Prima ora la parola Claudio Cerasela Marco che richiede ore se così bravi in cinque minuti a testa di darci dei flash sulle cose che hanno sentito che in gran parte riguardano i loro libri vorrei solo frammentare una postilla l'intervento di Maurizio che
Nel merito delle vicende soprattutto
In una fase diciamo nella seconda metà degli anni Novanta fino ai nella prima parte degli anni due mila condivido al cento per cento e che
Se tutto quello che ha detto è vero ed è in gran parte è vero non ho capito perché l'attuale sindaco di Milano abbia fatto la scorsa campagna elettorale tutta centrata sulla discontinuità come Giunta del suo predecessore
La la domanda di Sergio Scalpelli davvero giornalista cattivello no io ovviamente
Entro subito a gamba tesa sussulti spunti che mi ha lanciato Maurizio hai provato un po'Coluccello sulle varie siamo detti
Lungi da me voler calare dall'alto una un modello preconfezionato cito eccetera io all'interno allora penseremo risoluti sia provvede
Questo non per piaggeria
Politico più diverso quinte di gente che ci sia agli su piazza tanto è vero che Selva per giustamente prova sulla bontà di lassista per farlo fare un po'litigare con la Moratti perché si dice insomma che possa essere il futuro sindaco
Però a Padova che la persona intelligente credo che sbagli a derubricare o meglio alla Summer l'alibi del fatto che per cui da quindici anni a Milano punto la partita si trova solo da una parte
E come mai quindi tutto ciò che esce da quel mondo lì alla fine di eventuali né per non condividere o per non accettare critiche cioè il fatto che il centrosinistra sia assolutamente debole
Noi ma non è mica tanto che il centrodestra come dire il porta a modello Rollo sposi in maniera quasi a critica dico questo perché
Perché io da giornalista ho messo in fila una serie di fatti poi possono essere come dire
Assolutamente criticabile o meno pertanto mi aspetterei che da poco da modello Milano di fatto non inseriamo come dire giudicati Grandoni qua ASI ora a volo d'uccello alcuni già citati Mazzotta se noi guardiamo gli ultimi fatti successi a Milano alcuni successe l'ultimo anno anno e mezzo alcuni invece Mark citi
Occorre però diciamo in galera insomma vediamo che questo modello mila è un pochino batte in testa cioè il tema di Malpensa io ricordo i titoli dei giornali alcuni articoli scritta anche da me mi ricordo il fronte del nord
L'anno scorso assolutamente Horri Pilato data da come era andata a finire la la
Da come sembrava dovesse andare la scelta di vendere a Air France il Governo Prodi
Arrivi prenderai Alitalia Air France mi pare titoloni sono tutte dichiarate riferito della Bri tutte le Padania e il baratto tacito alla fine era stato che va be'Alitalia si rimpicciolisce si basa su più vicino fa questa alleanza con Air France però
Su Milano ci sarà la possibilità di come dire aprire il mercato fa arrivare una stanza c'è tre c'entra
Dopo un anno una crisi aeronautica tremenda quindi ancora presto per dare un giudizio proponiamo che Malpensa credo che torna a crescere ma torna cresce su segmenti di mercato
Assolutamente concorrenziale con gli scali di territorio cioè low cost e traffico point to point allora come diciamo a Zotta il cittadino consumatore o impresa milanese oggi sta meglio o sta peggio dal punto di vista della connettività reo nautica di qualche anno fa io credo che stia peggio allora e modello Milano questo non lo so il tempo urbanistico velocissimo scoperta la bolla quindi sono anche concause diciamo così che superano
Per proiettano lavoro immaginati la Rete caso Milano però insomma nessuna guardiamo i terreni delle aree di Zunino quindi Santa Giulia
Sesso Giovanni e guardiamo a voi e non sopporta ritrovare variamo difficoltà di CityLife ma siamo sicuri che lo sviluppo urbanistico la insediamento alla la creazione di funzioni nella città post fordista come diciamo a Zotta
Sia stata fatta seguendo una logica che abbinasse i legittimi interessi degli operatori privati
O lo ripeterò non c'è alcuna come dire demonizzazione interessi privati son d'accordo con l'UPI
I tre sulla di sono una ricchezza della città
Ma se sono non dico sovrastati ma quanto meno accompagnati con i processi politici non mi sembra che negli ultimi quindici anni e la ricaduta ultima mi conforta in quest'va in questa diciamo in questa analisi presa una decisione abbinamento e una sposarsi insieme di interessi privati interessi privati legittimi e un interesse di città pubblica
Un altro tema interessante l'Expo l'ha citato velocemente Lupi
L'Expo il primo anno perfetto gran gioco di squadra passato una ricaduta insomma è un evento ancora incartato io non credo che sia semplice dalla politica che sia mancata credo che ci sia una sorta di mancanza di di regia di qualcuno che chiuda in una stanza i soci sei C cinque soggetti decisori
E né arrivi ad un altrimenti si contino incartare non a caso
Penso che ci sarà una con le sue opere sull'Expo
Che dobbiamo chiudere
Va bene
Io sono più
Questo punto
Siamo
A questo punto
Allora intervengo a gamba tesa per oltre per dare salute a questo punto invitare al con quel concludeva come sanzione al bar dopo che la somma ai
Questo era abbastanza ovvio e no nulla l'unica cosa interessante secondo me da da proporre come provocazione sia Nicola che Andrea
E che purtroppo alcuni temi del del mio libro sono drammaticamente attuali con le prossime regionali
Il Lazio è un caso abbastanza interessante non soltanto per i problemi legati al sesso femminile ma anche per ragioni strettamente
Siamo politiche sede interessante come nel novantadue proporre un candidato appunto come potesse Rutelli Candiolo deve di simbolo di una grande coalizione che nasceva
Io credo che possa essere drammaticamente problematico un una candidatura come quella di ieri Bonino perché
Se il centrosinistra due mila otto avesse davvero caro imparato la lezione che cerco di spiegare nel libro cioè
Quali sono appunto le sue leggi migliori per un suicidarsi politicamente oggi ci sarebbe Lazio avrebbe prodotto una classe dirigente nuova che sarebbe stata in grado di candidarsi
Alla guida della Regione io sono convinto che il centrosinistra vincerà ancora nel Lazio però
Come succede spesso nelle regioni in cui il centrosinistra amministra il potere per molto tempo e di l'Emilia Romagna per il Lazio per il mare e altre regioni
Che tutti voi conoscete il problema appunto quello che succede dopo cioè quando un modello si spegne quando CEA era si conclude un'esperienza politica non si è in grado di capire come fare andare avanti perché non è
Siamo scontato che quando quindici anni di modello Roma homo dell'Emilia arriva alla conclusione non è necessariamente che debba per forza passare a un ad altre persone il potere
Si potrebbe tranquillamente anche
Domani esatto va bene inizio Ravone
Totti