1870-2010: Roma diventa Capitale

Bene
Possiamo dare inizio ai lavori del convegno
Dedicato ai centoquaranta anni di Roma Capitale
Prima di avviare l'incontro e di ascoltare le relazioni che apriranno questa giornata Riccardi riflessioni
Invito il sindaco di Roma Gianni Alemanno a porgere un saluto iniziale a un inaugurale a questo convegno
Io
Ringrazio Marcello Veneziani ringrazio tutti i relatori
Di aver
Accettato l'invito è promosso questo convegno
L'abbiamo pensato che
Questa celebrazione centoquarantesimo anniversario Roma Capitale non potessero non cominciare con un momento di riflessione
Di approfondimento di consapevolezza
Perché pensiamo che queste celebrazioni non devono essere un fatto abituale
Ne debbano essere semplicemente l'occasione
Per congiungere
L'attualità politica il nuovo decreto su Roma capitale con quella che la storia non si accetta non è solo questo
Questa celebrazione del servire a lavorare su un dato identitario su un dato culturale
Che inevitabilmente viene è una città come Roma dalla confluenza dalla sintesi
Fra tante
Ispirazioni diverse tanto e cultura che devo riuscire a convivere
Ma non state cementato allearsi
Però trovare punti di sintesi su quello che è il valore fondamentale
Della civiltà romana il rispetto della persona umana e rispetta o dei popoli e delle comunità
Quindi
Abbiamo chiesto a relatori così importanti di partecipare a questo convegno
Abbiamo chiesto a Marcello Veneziani
Rischio manifesta cos'è possa essere introduttivo e i nostri ragionamenti
Io tra le mie conclusioni questa sera
Adesso è soltanto un saluto però voglio
A cui l'acqua per evitare questa occasione
Era fare una dedica ed evitare questi tre giorni al tenente Romani
Un soldato di Roma che ha perso la vita combattendo difendendo la libertà contro il terrorismo e tutta Roma vuole essere attenta riconoscente a questo sacrificio è vicino alla famiglia crack
Ringraziamo il sindaco di Roma Gianni Alemanno e ci associamo a luglio per questo ricordo
E vorrei invitare a dare un saluto a questo convegno a sua eccellenza monsignor Gianfranco Ravasi che il Presidente del Pontificio Consiglio per la cultura ed è un eminente biblista lui la parola
Il mio vorrebbe essere un po'di più di un saluto anche perché proprio
Il professore veneziane introducendo mi ha parlato anche della mia funzione
Per quarant'anni di studioso delle scritture sacre e un collegamento è
Quasi necessaria
Quindi io vorrei fare solo due considerazioni è la prima sarà proprio legata
A questa mia antica professione di docente dire esegesi biblica
Forse
Pochi di voi sanno
Che nel Nuovo Testamento per dodici volte c'è un aggettivo
Greco
Romario Rossi
Cioè cittadino romano
Per dodici volte viene dichiarata la questa presenza non soltanto della città di Roma come dirò tra poco ma dei suoi abitanti
Di coloro cioè che sentivano con orgoglio l'appartenenza a queste identità
E tra costoro la figura che ha più rilievo è certamente come tutti sapete è quella dell'apostolo Paolo
Il quale essendo nato in una colonia romana labolani tasso aveva ereditato questa cittadinanza e io ora vorrei leggervi poche righe
Di un libro del Nuovo Testamento degli atti degli Apostoli dalle quali risulta
L'intensità con cui Paolo si assegna questo titolo e il rispetto con cui il titolo di cittadino romano vedi IVA accolto
Paolo a un certo punto e in nel Tempio di Gerusalemme attorno c'è una folla si sta opponendo Aloui è una voce che ridà
Toglie di mezzo costumi
Paolo non deve più vivere
E poi che continuavano a urlare accettare rilievi mantelli a lanciare polvere in area il comandante romano lo fece portare nella fortezza la Fortezza Antonia
Ordinando tutti interrogarlo Paolo a colpi di flagello per sapere perché mai gli gridasse ero contro gli ebrei in questo modo
Ma quando le è vero disteso per flagellato allora
Paolo disse al Centurione che stava lì
Avete il diritto di folla gemellare voi
Uno che è cittadino romano e non ancora aggiudicato
Udito ciò il centurione si recò subito dal comandante ad avvertirlo ma che cosa stai per fare quell'uomo è un romano
Allora il Comandante si raccorda Paolo e gli domando debito sei romano
Paolo rispose sì
Replicò il comandante
Io
Questa stessa cittadinanza di Romano l'ho acquistata a caro prezzo
Paolo disse io invece lo sono di nascita
E subito si allontanarono Daloui quelli che stavano per interrogarlo anche il comandante ebbe paura rendendosi conto che era Romano e che lui lo aveva messo intatte
Come vedete questo brano rappresenta da un lato tutto l'orgoglio di Paolo di essere cittadino romano ma anche il rispetto appena questo nome free suonava il rispetto che si creava attorno
E nel Nuovo Testamento noi troviamo anche per otto volte il nome di Roma della città di Roma e qui io vorrei ancora e concludo questa mia prima a breve indicazione vorrei ancora ricordare che Paolo scrive
Il suo capolavoro teologico la lettera i romani indirizzando la proprio come dice il testo greco Paolo Rossi
Pasi Toys usi impenna romeno a tutti quelli che sono in Roma
Naturalmente erano i cristiani a cui egli si rivolge
E a Roma è perciò in apertura nell'incipit di questo testo che sarà fondamentale per la storia della cristianità
Ecco allora la mia prima conclusione è logico in un certo senso che si intrecci ininterrottamente la storia del cristianesimo la cultura cristiana contro questa città
Che pure ha anche altre pratici
La seconda nota e ultima che vorrei fare e quella che riguarda
La mia presenza nell'interno del Comitato vinti Rizzo dei centoquaranta anni di Roma Capitale
è naturalmente la rappresentazione quasi corporale visiva di un dialogo che sia intessuto ormai diciamo siamo ben consapevoli della distinzione
Degli ambiti la distinzione tra Cesare e Pio la distinzione tra Stato e Chiesa
Siamo ormai ben consapevoli delle proprie specifiche identità però siamo anche consapevoli che questa distinzione non è separatezza non è opposizione non è dialettica
E invece
Un momento di incontro di incontro che si costruisce che è stato costruito in questi ultimi anni devo dire in maniera molto feconda e positiva
Ed è per questo che allora vorrei anche in questo caso fare riferimento a un'altra citazione
Che è Presa curiosamente non soltanto
Dalla dichiarazione Paolo sesto
Nei confronti del centenario mille novecentosettanta del centenario della unità d'Italia ma e anche correlato
Ha una celebrazione che curiosamente si ripeterà
Anche quest'anno
Sotto il monumento Al Bersagliere nel mille novecentosettanta il vicario di Roma di allora il cardinale Angelo dell'acqua celebra una messa
E in quell'occasione disse queste parole che possiamo i nostri giorni ancora quasi ritrascrivere non solo per queste giornate di studio ma per tutti gli eventi
Oltre appunto alle dichiarazioni Paolo sesto che probabilmente saranno citate evocate da Andrea Riccardi nel suo intervento vicenda il cardinal dell'acqua vicario di Sua Santità
Il tempo e la storia hanno dissipato tante ombre
Hanno eliminato l'antitesi e il contrasto
Lo dimostra il fatto di ritrovarci insieme a commemorare quell'avvenimento in un clima
Di autentica religiosità di autentica fraternità e aggiungiamo pure senza alcun senso di rimpianto di autentico patriottismo gli uni e gli altri
Le due comunità che prima si contrastano hanno poi avuto meglio la
Delineati i propri connotati
Le proprie funzioni le rispettive missioni
E questo crea che ciò che noi possiamo dichiarare e scoprire anche attraverso questo itinerario che faremo di ricerca naturalmente tenendo conto che la storia a un tribunale a certo che non comprende soltanto il punto terminale ma comprende anche
L'itinerario precedente con le sue tensioni e le sue difficoltà
Ma noi comunque ricordiamo sempre
Il nostro è attestiamo sempre tutti in questo caso credenti e non credenti
Appartenenti come lo sono io alla Santa Sede oppure alla città di Roma o all'Italia
Attestiamo il nostro amore in particolare per questa città ricordando quelle parole che la contessa maternità
Nel purgatorio il canto trentaduesimo se ricordo bene al verso centodue dichiara
E che certamente da commentare esegetica mentre il significato è probabilmente un altro però noi lo prendiamo
Nel suo tenore immediato e originale
Che potrebbe essere quasi idealmente un'epigrafe per queste nostre celebrazioni
Ti quella romana
Onde Cristo eh Roma
Grazie
Ringraziamo monsignor Ravasi per questo suo saluto così
Riccamente argomentato e lo ringraziamo anche per questa sensibilità speciale dimostrata anche per Roma nella sua storia anche nel suo versante come dire laico e civile
Io mi limiterò ad una introduzione di questo incontro
E sarà un'introduzione estesa vorrei dire alla giornata di lavori che oggi
Si articolerà come sapete in tre sessioni
Questa prima sessione dedicata soprattutto la figura di più non ho
Nel pomeriggio affronteremo da Roma laica e risorgimentale la Roma venuta dalla Repubblica romana
E infine in serata concluderemo con un approfondimento su Roma in relazione all'identità nazionale quindi affronteremo l'aspetto cruciale
Di Roma come Capitale d'Italia e lo faremo affidando poi le conclusioni naturalmente al Sindaco di Roma Gianni Alemanno
Ecco io
Vorrei dire subito che questo incontro la funzione il motivo di questo incontro può essere motivato attraverso tre grandi ragioni
Quello di
Ricordare quello di
Riscoprire e quello di unire
Ricordare perché credo che sia necessario per una collettività come una città e per una nazione come l'Italia quella di riannodare il discorso delle radici della memoria storica di riprendere a pensare a quel che è accaduto nel passato
E di cogliere un nesso stretto evidente tra ciò che siamo e ciò che siamo stati
Di conseguenza l'incontro di questa giornata proprio articolato in queste tre importanti scansioni credo che serva proprio ad affrontare il nodo col e dell'identità romana all'interno dell'identità italiana o se preferite anche l'inverso dell'identità italiana dentro la più grande identità a Roma
E credo che questo sia un elemento importante però dicevo oltre ricordare quindi riportare al cuore
E alla memoria di ciascuno di noi atti ed eventi eroici
Che rappresentano una specie di atto di ricca fondazione di Roma
Credo che sia giusto anche riscoprire ripensare
Cioè affrontare la storia non soltanto attraverso
I toni celebrativi acquisiamo
Abituati attraverso l'elogio encomio dei grandi padri della patria ma attraverso anche
La storia nelle sue pagine poco più controverse attraverso pagine che hanno destato comunque lacerazione sofferenza
Perché l'unico modo davvero per
Rappresentare una storia inclusiva del nostro Paese è proprio quello di partire dalle sue lacerazioni di partire dai contrasti di considerare in modo di che in qualche modo furono fuori o comunque di essere un rapporto problematico travagliato con via Risorgimento per raggiungere poi ad un processo sintetico e unitario
Per questo dicevo che il terzo è forse più significativo motivo di questo incontro è quello di unire di unire l'Italia intorno a Roma di riunire la storia divisa del nostro Paese di stabilire princìpi e memorie condivisi
Che possano in qualche modo rappresentare il punto d incontro e di coagulo di culture diverse
E per questa ragione credo che sia fondamentale liberare il venti settembre dell'idea che possa essere una festa relativa soltanto ad una piccola rispettabile minoranza della nostra città
Per farla allargare in qualche modo all'intera cittadinanza e all'intero Paese cioè per ritenerla un'occasione di un ripensamento identitario e unitario del nostro Paese quindi il venti settembre come festa
Popolare oltre che festa nazionale e non a caso a questo convegno domani seguirà
Una festa popolare che è una festa anche culturale che una festa legate ta I grandi momenti le grandi strade di Roma cominciare da quella che in qualche modo rappresenta via venti Settembre il tratto unitario di questa città
E quindi
Attraverso un incontro con l'anima popolare nazionali identitari del nostro Paese ricongiungere questi anime divise del venti settembre l'atto culminante di questa tre giorni sarà proprio l'incontro
Porta Pia
Dal Sindaco di Roma e del Presidente della Repubblica italiana Napolitano e del
Segretario di Stato vaticana Cardinal Bertone per sancire proprio questa unità e questo incontro quindi il venti settembre ritorna come momento e tappa unitaria prima monsignor Ravasi ricordata le parole di Paolo sesto e credo che siano parole importanti per sottolineare
Il valore che ha avuto il venti settembre anche da un punto di vista religioso perché ha in qualche modo liberato
La Chiesa cattolica Dalia dagli assilli del potere temporale e ha restituito alla sua missione universale spirituale liberando lo dà un vorrei
Regno appunto dello Stato Pontificio com'era configurato prima dell'Unità d'Italia
E questa opinione di Paolo sesto questa sua espressione che fu appunto
Manifestata proprio qui nel Campidoglio fa il paio con l'osservazione che faceva un grande storico letterato del nostro secolo un laico come Giuseppe Prezzolini che aveva sostenuto le medesime cose
Ritenendo che appunto la Chiesa avesse riconquistato quella prestigio universale liberandosi dal potere importante e quindi da una visione laica
Da una visione di non credente
E ricordo anche l'intreccio epistolare tra più adatta Paolo sesto e Prezzolini sulla base di un libro che Prezzolini scrissi io un rischio
Ecco e attraverso questo incontro tra due culture due sensibilità diverse io credo che si possa così diciamo ricomporre il segno è il senso della nostra comunità
Ecco il venti settembre quindi come luogo di
Ripensamento della nostra identità nazionale
Venti settembre del mille ottocentosettanta nel mille ottocentosettanta lo ricordava oggi non
In un
Insedino culturale pubblicato sul giornale fu anche un anno tremendo per Roma perché ci fu un diluvio universale a dicembre che
Per cui l'acqua sommerse l'intera città ad altezza d'uomo e all'epoca fu considerata quasi come un segno divino di collera
Invece con lei il passare degli anni abbiamo avuto la capacità di metabolizzare questi e venti anche a tuo Spei Ricci non ritenendoli in modo superstizioso come tracce diciamo così di una rottura tra la Chiesa e lo Stato
Ecco in questo senso non ripercorriamo oggi la figura la personalità di più uno
Più non ho grande controverso papà controverso per le polemiche che poi sono sorte intorno a lui anche perché nel momento in cui si componeva L'Unità nazionale diventava obiettivamente diciamo un punto di riferimento polemico per coloro i quali stavano cercando di riunificare l'Italia
Uno storico del Risorgimento ma anche un pensatore i Perale come Adolfo Omodeo disse in una battuta che più nono prima bene d'Italia e poi la mando a farsi benedire
Nel senso che in un primo senso una prima fase accolse lo spirito del Risorgimento che non a caso
Lo sottolineava un filosofo cattolico come Augusto Del Noce Risorgimento ha una derivazione cristiana cattolica e non a caso Gioberti è stato uno dei primi ad esprimersi dei termini di un Risorgimento
Ecco questa espressione questo significato assume il valore cruciale nella nostra storia nella storia del nostro Paese
E quindi
In un primo tempo ci fu un
Un'apertura nei confronti dei motivi per anni risorgimentali un secondo tempo le vicende della storia la piega che assunse gli equilibri internazionali
Portarono a un diverso pensiero e nacque un'astiosa ostilità che si protrasse negli anni anche al di là del mille ottocentosettanta
Di cui gli storici che sono qui presenti tra poco ci parlerà
Una astiosa
E diciamo pure reciproca
Diffidenza
Che system però poi nel corso degli anni ma che ha avuto momenti salienti anche quello
Finale della vita di più un organo cioè la sua salma contestata e quindi momenti anche che non dobbiamo dimenticare perché fanno parte della storia del nostro Paese dobbiamo però anche dire
Che fu un atto di lungimiranza e di sensibilità tirate le ragioni contingenti che lo procurarono il fatto che più nono decise di lasciare il Quirinale che era la sede dei Papi e la sede in cui noi eccetera i vera
E per ritirarsi appunto il San Pietro evitando probabilmente una lacerazione ulteriore al conflitto che si stava animando nella città
E colloqui più nono noi parleremo adesso attraverso tre relazioni che affrontano più nono attraverso angolazioni diverse anche con supporti documentari visivi come quelli che ci porterà tra poco mi conforti e allora io direi che primati
Passare a questa riflessione succedono
Di
Consegnare una piccola immagine della grande città di Roma e cioè considerare l'anomalia di questa capitale la felice anomalia di questa capitale Roma e
Una città che ha una storia più grande del suo Paese bisogna dirlo ed è forse la
L'unica capitali al mondo che abbia una storia che deborda i confini nazionali e territoriali
Roma imperio
Roma sede del
Papato universale del cattolicesimo Roma grande come l'abbiamo conosciuta ed è un'anomalia straordinaria è una ricchezza straordinaria come una ricchezza straordinaria ricordare che a Roma nulla città che ha sede
Il papato al suo interno quindi l'unica città al mondo che abbia come dire uno Stato al suo interno e questo è sicuramente un tratto che
In qualche modo sottolinea l'anomalia straordinaria di Roma un altro tratto di anomalia della nostra Capitale e che Roma non fu il fulcro il punto di partenza del processo risorgimentale ma ne fu il luogo di destinazione luogo di arrivo
Non partite a Roma la dinastia che poi hanno unito il nostro Paese non partirono da Roma nonostante alcuni momenti di fervore penso alla Repubblica Romana non partirono da Roma moti risorgimentali
E quindi questo Statuto straordinario eccezionale di Roma si ripercuote riverbera anche negli aspetti di questa diversa e sofferta unificazione del nostro Paese ecco tutto questo credo che noi lo affronteremo oggi e lo affronteremo attraverso questa triplice incontro con la Roma cattolica da Roma laica e la Roma Capitale d'Italia quindi la Roma identitaria e lo faremo a partire da questa mattina io a questo punto tornerei
Mio banco per cederei la parola Micol forti
Che dirige la collezione ah ecco parlava prima il professore Riccardi ecco
Quindi lascerei al professor Andrea Riccardi il compito di aprire
Lavori di approfondimento su
Più o non Andrea Riccardi storico autore di diversi saggi che hanno affrontato
Rapporto diciamo tra Stato e Chiesa e la vita e la storia il travaglio del cattolicesimo nel nostro porto Paese quindi a lui la parola
Dopodiché appunto proseguiremo con l'incontro grazie
Ma io vorrei
Partire dalle parole di Paolo sesto che sono state più volte citate ma vorrei partire
Dalle parole che Paolo sesto disse nel sessantasei
In visita al Campidoglio disse
Roma cui si fa idea
Simbolo cui mai vista cui mistero il Papa in Campidoglio questo è un ritorno
Noi non siamo forestieri qui dentro quante memorie quanti monumenti lo dicono ma quale ritorno quando venne circa un secolo fa Pio IX ma quanto diversamente
Noi non abbiamo più alcuna sovranità temporale da affermare quassù
Conserviamo di essa il ricordo storico come quella
Do una secolare illegittima e per molti versi provvide istituzione dei tempi passati
Ma oggi non abbiamo per essa alcun rimpianto né tantomeno alcuna segreta velleità rivendica attrice
La fine prosa Montini Anna esprime i sentimenti di un Papa
Che ancora
Anche nella sua mente e nel suo cuore i biglietti della crisi del Risorgimento quella delle due Rommel contrapposte
Che
ETI
Che si sentono nelle parole espresse da cardinale in Campidoglio e da parte
Giovan Battista Montini era nato nel mille ottocentonovantasette
Quasi trent'anni dopo una presa di Roma ma casa Montini si pensi al padre deputato popolare erano risuonate drammatiche le problematiche risorgimentali mi ricordo
Una volta di aver ascoltato
Il fratello del Papa Ludovico nato un anno prima di lui che diceva
è combattendo nella prima guerra mondiale che noi cattolici abbiamo mostrato a tutti quanto siamo italiani
In casa Montini si era discusso della conciliazione del ventinove che aveva chiuso la questione romana
Ma non aveva concluso l'artista
Da su Roma che negli anni del fascismo si era riproposta in termini anche conflittuali sull'idea e sul destino di Roma
Nel sessantasei Paolo sesto affermava la posizione pacificata della Chiesa su Roma il Papa non subito della sovranità italiana
Pur dotato di alte Quarantini già come era stato proposto dalla legge del settantuno
Il fulcro delle rivendicazioni papali da Pio IX in voi attraverso mutamenti di accenti e di contenuti
Era stato questo un papà sovranamente indipendente non suddito di alcuno Stato come ricordava chiare come ricordava Pietro Scoppola
Ma la sovranità
Temporale di Pio IX su Roma nel mille novecentosessantasei come anche oggi è solo un ricordo storico
Il papato con Paolo sesto libero dalla sovranità italiana però non rinunzia a essere parte
Della storia di Roma futura
Con la soluzione della questione romana
Il papato non sia estranea dalla realtà di Roma ma in un certo senso riafferma in modo suoi particolare
Di essere uno dei protagonisti della storia di Roma
Cari amici
Sono passati
Tanti anni ma tanti anni erano passati anche dalle affermazioni di Paolo sesto e tra la fine del potere temporale dei Papi perché il ritornare sul pontificato di più no no
Perché quel periodo è un periodo di grande mutamento
Il legame tra Roma e il Papa è qualcosa di irrinunciabile per la Chiesa cattolica ma come pensarlo
Fino a Pio IX questo legame era stato vissuto nell'intreccio millenario tra il Governo Pastorale del Papa vescovo e il Governo politico del Papa rei
Così veniva chiamato dopo il mille ottocentosettanta quando scendeva nella basilica di San Pietro quando veniva applaudito dai fedeli che gridavano viva il Papa re
E dall'VIII secolo che si assiste alla trasformazione della terra Assanti Petri del patrimonio territoriale della Chiesa romana in una sovranità romane il cuore
E si può dire che qualche secolo dopo come il frutto di una costante politica
Di allargamento e di consolidamento giuridico del patrimonio della Chiesa impatta appare già monarca tra i monarchi italiani ed europei
Per questo
è rilevante ritornare a studiare gli anni di Pio IX sono un tempo di grande trasformazione per la Chiesa veneziani lo ha detto per l'Italia
E in questo nostro mondo di persistente amnesia storica tipo tipico di una cultura come la nostra che non guarda al passato forse perché teme il futuro
La ripresa di queste tematiche ha un suo valore
Qui non c'è
Una riconciliazione da operare
Come si vede dalle parole di Paolo sesto o quelle del cardinal dell'acqua che monsignor Ravasi ha citato
Ma in questo nostro mondo smemorato la storia viene riesumata per richieste di perdono manifestazioni di riconciliazione rivendicazione di parte
Ma il problema è più profondo la storia va capita e ricordata perché consapevolmente o inconsapevolmente ne siamo parte la storia e dentro i cromosomi nostri
E dentro quelli di una città che si chiama Roma ed è una storia che fatichiamo ad esprimere ed è una storia che non riesce a nutrire la nostra identità urbane nazionale che si fa è esile fragile a rischio
La Chiesa romana per più di mille anni aveva pensato la libertà e l'universalità del suo vescovo in termini di sovranità
Le vicende napoleoniche confermavano in questa convinzione Pio nono era ed è di una cultura ecclesiastica di governo papale
Eppure
Un nuovo movimento andava sorgendo in Europa quello delle nazionalità come illustrarlo io lo voglio illustrare
Con le parole di Pio IX nel mille ottocentoquarantotto dopo due anni di pontificato
Quando appare
Più disponibile alle esigenze delle popolazioni di quanto non lo sia stato il suo predecessore l'austero camaldolesi
Gregorio sedicesimo Pio non lo dice
Lo spirito di indipendenza l'acceso desiderio di nazionalità investito
In maniera straordinaria l'animo degli italiani
Può edili il Papa mettere un argine all'impeto della volontà che vagheggia desidera anela la nazionalità Diana la nazionalità italiana dall'ATI allo stretto fin qui più al nono
Questo è il nuovo movimento che sorge in Europa
E se il biennio liberale di più non è un mito perché questo Papa liberale proprio non è stato
Indubbiamente egli dissente con simpatia questo animo nazionale c'è quasi un riconoscimento affettivo del diritto di nazionalità che non scardina quello
Dei sovrani ma stiamo uscendo dalla visione del mondo del Congresso di Vienna tutto impostato sulla restaurazione legittimi sta
Mi ha colpito
Un discorso di Pio IX sempre le quarantotto che quasi delinea se posso dirlo una tipologia dei segni dei tempi dice Pio IX
A noi cui la parola è data per interpretarla multe eloquenza delle opere di Dio noi non possiamo tacere in mezzo ai desideri Elite I timori alle speranze che agitano
Gli animi dei nostri figli i ruoli italiani
Il Papa non è chiuso
Al movimento nazionale ma perplesso verso la riforma costituzionale del regime di suoi Stati
Andava bene l'autonomia gusti comunale ma non il sistema rappresentativo della sovranità popolare scrive alternando secondo ai popoli va dato un giusto contenta mento ma non di più
In questa linea
Passando attraverso vicende diverso lo Statuto l'assassinio del moderato Primo Ministro Pellegrino Rossi
Nel Palazzo della Cancelleria la rivoluzione romana si arriva alle strani azione di Pio IX che sfugge a Gaeta
Nel novembre quarantotto per rifugiarsi sotto la sovranità dei Borboni
Il Papa liberale tra virgolette dopo l'esilio di Gaeta fino all'aprile del cinquanta esilio in cui sperimenta non solo la cortesia
Dei Borboni ma come lui dice anche un po'il peso il fiato sul collo di questa dinastia
Io no no consolido un giudizio
Politico sulla necessità di conservare integro il potere assoluto sui suoi Stati per la sua libertà giudizio molto critico sul movimento liberal nazionale
Ma sarebbe sbagliato attribuire la svolta se così la si può chiamare solo questi motivi in realtà nel quarantotto il Papa si trova in una grande contraddizione quella
Tra certe sue aperture
E la responsabilità di
Universale diciamo quella che lui chiama di padre comune dei popoli con la
Guerra di Indipendenza a cui partecipano
I volontari pontifici Pio IX assente la fatica la problematicità di entrare in conflitto con l'Austria cattolica
Così allora è la famosa allocuzione del ventinove aprile quarantotto dice fedeli agli obblighi del nostro supremo ha posto la
Atto
Noi abbracciamo tutte le genti tutti i popoli tutte le nazioni in un identico sentimento di affetto
Questa è l'affermazione dell'imparzialità del Papa
Che sale da Pio IX si ritrova in Benedetto quindicesimo con la Prima Guerra Mondiale in più dodicesimo alla fine si ritrova in gioco anni Paolo secondo per esempio durante il conflitto tra Argentina e Gran Bretagna sulle isole Malvindi e Franco fa ancora
La presa di posizione di Pio IX
E quella di un Papa preminentemente religioso eppure in questa affermazione nella locuzione ti ho citato ci sono le premesse della questione romana scrive il grande storico belga roseo Blair
Da quel momento cioè da quella presa di posizione padre comune di tutti i popoli
Molti cominciarono a dichiarare apertamente che se c'era incompatibilità tra le attribuzioni religiose del Papa i suoi doveri di principe non restava che tirarne le conseguenze
Per Pio no no
Al di là del biennio iniziale
Non esiste altro modo di preservare la libertà di Pastore universale
Che conservare quella sovranità che gli viene da un millennio di storia questa posizione del Papa dura fino alla morte nel settantotto
E i tentativi di parte italiana
Anche per negoziare italiana o di altri per negoziare una transizione dalla sovranità sono destinati a infrangersi
Non si concretizza in modo accettabile per lui un nuovo profilo per il Papa se non di un ospite particolare in terra italiana con speciali Quarantini già
Che lo rendano sovrano ma senza terra
Progressivamente così per il fallimento di questa transizione si arriva alla Presa di Roma
A molti
Nel mondo cattolico italiano ed europeo non a tutti quella
Quel venti settembre apparve la fine del mondo
Tanto che in questa stagione si svilupparono espressioni di tipo profeti può apocalittico che avvertono la fine dei tempi cessa di vivere
La più antica istituzione europea una delle più antiche e come molti si augurano Mazzini per esempio sembra agonizzare il papato
Permettetemi di citare ancora Montini questa volta cardinale sul venti settembre
Parte un crollo dice
E per il dominio temporale crollo fu
E parve allora e per tanti anni successivi a molti ecclesiastici e cattolici non poteva la Chiesa romana rinunciarvi
E accomunando la rivendicazione storica della legittimati della legittimità della sua origine con l'indispensabilità della sua funzione si pensò doversi quel potere temporale
Ricostituire
Parole concilianti seguite da fatti severi non valsero a rassicurare il papato che privato anzi sollevato del potere temporale avrebbe potuto esplicare ugualmente nel mondo la sua missione
Sentiti i diversi registri
Nel discorso di Montini parve un crollo però il papato sollevato
Il mille ottocentosettanta
Un trauma per il mondo ecclesiastico era qualcosa come è noto già veneziani lo accennava
Di molto differente per il mondo risorgimentale
Si andava
Dalla riluttanza del re
Al senso della necessità storica di Cavour ben illustrato nei discorsi su Roma Capitale sino all'idea di un'occasione storica
Attraverso Roma Capitale per riformare la Chiesa o alle ipotesi radicali
Dell'occasione per l'Italia di sparsi per dirla con Settembrini o con le parole della mari por fine al vecchio cancro italiano
Per Cavour Roma è il passo decisivo
Perché la capitale inviterà un processo centrifugo nella nazione se sarà
Polo centrale prestigioso sintetico neutrale
Così si arriva al voto del marzo sessantuno alla Camera e poi al Senato per Roma capitale e al Senato vota a favore ma Alessandro Manzoni
A Roma
Scrive Mazzini è legato il nodo gordiano che ci preoccupa tutti
Ma Roma Capitale dovrà sfatare l'Italia o sarà la capitale di un nuovo Stato rispettoso della libertà della Chiesa
Roma scrive
Federico Chabod in alcune pagine indimenticabili
Centro di scienza di pensiero laico rinnovato ore
Del mondo fu un motivo intonato allora da un folto coro e continuamente riecheggiato nei decenni successivi
E quando
Garibaldi Risari la penisola al grido di Romolo morte fu fermato ad Aspromonte dagli italiani dopo un po'di ambiguità del Governo tutta l'opinione pubblica
Europea democratica e anche protestante era con lui tanto che quando due anni dopo andò a Londra fu ricevuto da dalla stazione da mezzo milione di inglesi molto più
Avrebbe accoglienza i più grandi di quelle che lei aveva avuto neve quelle avute da me somma
Nella Roma di sempre
Il Governo italiano dal settanta vuole costruire politicamente urbanisticamente un'altra città lassù la capitale che non ha più il fu il suo punto focale nella funzione religiosa del Papa
Così la città si trasforma
La città si trasforma in profondità
Io no no prende in esame l'idea asse abbandonare Roma o trovare rifugio altrove ma alla fine se non può pensare il suo Ministero senza sovranità
Non si pensa fuori dalla città
Preferisce restare a Roma è un'alternativa che altri Papi si troveranno di fronte
Il sogno
Di conciliare il papato la sua indipendenza il potere temporale era stato nutrito dei cattolici liberali daini o Guelfi Gioberti parlava
Di un rinnovamento romane
In realtà cari amici ci sono due mondi che non hanno un linguaggio in comune
E questi due mondi arrivano al mille ottocentosettanta ma se ho ancora qualche istante vorrei soffermarmi un attimo su un fatto ne parlerà la nostra amica credo ma qualcosa vorrei dire anch'io
Ci sono vent'anni dal cinquanta settanta in cui più o no no e ancora Vescovo di Roma è sovrano
Come vive in quei vent'anni
Li vive
E Roma tutta ecclesiastica la vive negando l'ipotesi di un possibile cambiamento questo lo vediamo alla fine
Dentro negli ultimi giorni dello Stato del Papa Carlo Santucci che ebbe un ruolo nella conciliazione racconta che suo zio delegato di governo a Viterbo
Nel settembre settanta aveva segnalato che si addensavano le truppe italiane inviato un rapporto Appio nono i rapporti e
Pio IX glielo rimanda con una nota
Modici infidi quaranta Ubi tasti perché hai dubitato
E Santucci va a trovare il Karimi al vicario Patrizi il
Diciannove settembre che gli dice fino a questa mane io il Santo Padre abbiamo la ferma fiducia che gli italiani non entreranno
Ce l'aveva assicurato una santa religiosa delle casa della Casa delle oberate dei santi
Dei sette dolori una
Una casa storica di Borromini Ana memoria ora come tante case religiose nel centro storico trasformati in albergo ma questo è un altro discorso
Per un ventennio dal cinquanta al settanta più nonno regna come se il dominio dei Papi non dovesse finire è sovrano
Ma si occupa della vita religiosa vita religiosa
A Roma che sembra una città un po'strana gli stranieri monsignor d'avoir futuro arcivescovo di Parigi ucciso nella comune
Nel settantuno
Venne a Roma proprio in quegli anni anni cinquanta e dice
Roma è un ammasso di chiese di palazzi perduti in mezzo a penose ignobili casupole
Non si sente che c'è un'amministrazione in una città sporca infetta e senza industria nel commercio quanta strada Sindaco
In questa città ai margini dello sviluppo europeo Pio IX è a suo agio
Questa Roma esaltata dai cattolici europei infedeli come il grande polemista dei io
Che contrapponeva le parti Deroma a esodo ero del pari visto che ora siamo tutti anglofoni voglio dire che ho da
Vuol dire puzza non odore
Papa Mastai vuole migliorare la situazione religiosa di Roma fa interventi molto personali sorprendenti è un tipo un po'particolare viste all'improvviso le case religiose ammonisce le suore
Segue un phone rare di un poveraccio che non ha nessuno
Tra il Papa il cardinal vicario c'è una comune sensibilità religiosa che in parte invece mancava col Segretario di Stato Antonelli
La popolazione di quella Roma è statica dal quarantasei al sessantanove vada centottanta mila abitanti a duecento ventimila
Il clero e folto ci sono quasi due mila preti più di uno ogni cento abitanti
Quasi tre mila religiosi e la vita di religiosi è una grande preoccupazione di più no no
Pio XI cura l'insegnamento della dottrina favorisce nuove istituzioni religiose
E indirizza la predicazione e a Roma sui mali del secolo fino al mille ottocentosettanta San Bartolomeo all'isola
Veniva pubblicato l'elenco dei romani che non avevano compiuto il precetto pasquale
E la polizia sotto la guida attenta del cardinal vicario e del suo tribunale dedicava sulla Murro la vita con la possibilità di entrare nottetempo nella
Nelle abitazioni con la sorpresa
Delle coppie ad
Cubani gomma che non era solo peccato ma era anche il crimine tuttavia diciamolo questo tradizionale controllo sociale
Forte negli anni di leone di leone dodici di Grant che voleva fare di Roma un esempio dirigo ritmo o di Gregorio sedici si smorza negli anni di Pio IX non è così stretto
Bisognerebbe
Ma lo farà lei accennare al Governo civile
E va fatto va fatto ma va fatto nell'ottica dello studio di uno Stato dell'ancien régime
E va detto che dopo il mille ottocentosessanta Roma diventa un po'un recesso di ESU unica vengono dal sud
La Corte borbonica il contatto col brigantaggio il clima della capitale si fa più uso e isolato
Ma cari amici in questo scenario più nono celebra grandi eventi religiosi il Papa comincia a essere
Punto di riferimento di pellegrinaggi il Concilio
Il riunione degli episcopato immani mondiali la beatificazione dei martiri giapponesi con cento mila Pellegrini
E grazie allo sviluppo delle
Ferrovia Roma diventa un centro di
Pellegrinaggi e l'inizio della devozione al Papa si giunge al settanta fine del potere temporale
Si hanno a Roma le prime scuole laiche
Cominciano nel settantatré le prime maestre non cattoliche tra cui ebree
Mentre il Governo offre I maestri e professori pontifici le patenti che essi rifiutano
La Sapienza viene secolarizzata e l'autorità ecclesiastica nei primi anni ne vieta la frequenza gli studenti cattolici
Più o no non sostiene economicamente gli impiegati statali che rifiutano di collaborare con l'Italia ci sono le vicende della secolarizzazione dell'asse Crazy Astico
Della chiusura dei conventi dell'espulsione di religiosi di cui padre Martina raccontato alcune pagine Roma cambia
L'abisso tra le due romane sembra forte in un certo senso è crescente
Dai religiosi durante le prediche viene denunciata di moralità nella nuova città in realtà se andiamo a guardare le fonti di polizia pontificia anche prima c'era ma prima se ne occupava la polizia
La domanda che vorrei pormi finalmente finita la Roma pontificia è finita la Roma cattolica un'importante ricerca condotta nel mille novecentosettanta per il centenario
Dalla Gregoriana il professor Margiotta se la ricorda bene
Mostra che mentre Roma cambia
Nasce una nuova città
Arrivano gli immigrati buzzurri per i romani
Anche se poi Roma non è che cambia tanto perché al censimento del mille ottocentottantuno a trecento mila abitanti venti ottanta mila in più bene mentre Roma cambia
Il cambiamento dei comportamenti religiosi è molto relativo addirittura
I buoni padri di Sant'Alfonso notano che lo stile dominazione ha fatto aumentare il numero delle comunioni
Del resto i procedimenti di secolarizzazione si pensi per esempio all'introduzione della cremazione sono decisi da un ceto politico ESP presso solo da quattro per cento degli abitanti che ha diritto al voto pensate che a Roma in quel periodo di religiosi andavano tra il tre il quattro per cento
Pio XI negli ultimi anni
Dopo qualche incertezza non esce più dalle mura Leo linee si dichiara prigioniero e nei suoi discorsi parla infedeli fa un processo al Risorgimento nota criticamente lo stato di Roma
I conciliatori visti che cercano di costruire un linguaggio comune tra le sue tra le due rive non conseguono risultati anche negli anni successivi
Tuttavia
Roma
Nel mille ottocentosettanta e già una città unità
In un certo senso Roma
è ancora più unità di come era prima del mille ottocentosettanta perché prima del mille ottocentosettanta era un modello di città sacre religiose di cui si trovano tanti esempi nell'Ottocento
Roma è una città unica due sovrani uno regnante e l'altro esiliato in casa
Ma moralmente forte due corpi diplomatici
E nel conflitto profondo crescente che non va sottovalutato fin dagli anni di più o no non c'è una comunicazione tra i due mondi che non è solo abitare negli stessi quartieri o avere le stesse famiglie
Per esempio Carignano Antonelli appena Roma viene occupata ma i borghi non sono occupati dagli italiani
Chiede
Per favore se gli italiani possono occupare i borghi fino alla Basilica di San Pietro per evitare tumulti della popolazione chiede
Quindi un intervento degli italiani oltre la misura che si era
Fissati lo chiede
Che l'obolo di San Pietro che era stato allocato nei fondi dell'erario pontificio più di cinque milioni possa essere restituito al Papa perché è un popolo non al sovrano pontificio ma al Papa
Obolo peraltro che serviva a garantire il debito dello Stato pontificio quindi la cosa era un po'intricata
Si presenta un Consigliere di Stato che consegna nel gennaio settantuno l'obolo a Carmiano Antonelli
Ci sono contatti tra i due mondi e poi
C'è il Governo pastorale di Roma sotto sovranità italiana che richiede qualche intesa insomma non bisogna mai sottovalutare la trasversalità romana
Che diventa conciliazione silenziosa con Benedetto quindicesimo ma compiono non siamo lontani
Concludo
Dopo il settanta cambia tanto finisce un mondo la situazione religiosa non si degrada ma cambia il cattolicesimo a Roma non più inquadrato in uno Stato teocratico
Diventa un cattolicesimo che fa appello ai laici alla stampa e Pio IX lasciatemi questa battuta alla fine della sua vita dice
Io chiedo sempre ai cattolici di unirsi perché se il popolo chiede e ottiene che volete finisco anch'io alla fine della mia vita per essere un po'repubblicano
Ma al di là di questo
C'è la vocazione di Roma Capitale
Accanto all'altra a Roma che non è solo memoria storica mai vita di uomini e di donne il tedesco Greco Robbins innamorato di Roma
è un po'attonito nel settanta dice Roma perderà l'aria di Repubblica mondiale discende al grado di capitale degli italiani
Gli italiani si sono impadroniti dell'antica metropoli della cristianità nessun ponte c'è più sul baratro tra questi due mondi
Ma le settanta non sono come ho detto in più e ti soli cattolici il grande studioso protestante mondo sempre andava ripetendo agli italiani
Ma voi che intendete fare di Roma questo ci inquieta a Roma non si sta senza avere propositi cosmopoliti
Questa è una domanda che mi risuona dentro danni perché la risposta a questa domanda estate inevasa
Per decenni ha tentato di darle il fascismo ed è suonata comuni idea imperiale romana e con la Repubblica nonostante
Nonostante Paolo sesto esaltarsi la comuni spazia non è maturata una cultura di Roma capace di tessere storia risorgimentale
Eredità cattolica funzione di capitale vocazione universale io mi chiedo
E concludo veramente se nell'età della globalizzazione quando le città tornano ad essere un soggetto di rilievo
Non si ponga il problema di un'idea di Roma sì questa è un'occasione di memoria
Ma secondo me deve essere anche un'occasione di ripensamento di quei propositi universali senza cui Roma non vive o Roma stenta apicale grazie
Ringraziamo il professor Andrea Riccardi per questa ricostruzione del ruolo di più il nono
E per questa sua doppia lettura della universalità di Roma e al tempo stesso il rapporto forte integrazione che c'era tra Chiesa e Roma
Il cardinale Ottaviani spiritosamente parlava di Santa romanesca Chiesa chiarita rendo sì proprio a questo legame fortissimo con la vita cosa
Quotidiana di Roma adesso
Approfondiamo l'aspetto del rapporto di più non ho con la città come Roma attraverso la relazione Micol forti che e direttrice della collezione d'arte contemporanea del dei musei Vaticani quindi
Invito alla
Signora mi forti a raggiungere appunto il podio e parlarci
Lei sarà accompagnata anche da documenti audiovisivi ma sarà lei stessa tesi a lei la parola
Grazie mille grazie
Ringrazio il Sindaco terra l'invito a questo importante
Occasione di studio e di approfondimento e e ringrazio il professor Riccardi che è stato assolutamente perfetto perché come dire a costruito la cornice all'interno della quale spero di poter contribuire ad alcuni approfondimenti in merito al rapporto tra più o no noi la sua città
E la nostra città
Rispetto agli aspetti sociali artistici e culturali e quindi
Dal punto di vista della visione di una politica culturale attiva all'interno della città di Roma negli anni del suo pontificato
Comincio con una citazione il popolo era unito ai principi di cittadini alla plebe che mutazioni di scena da sei mesi a questa volta
Prima tutto dispotismo tutta tirannia ora il popolo comanda le leggi sono ben amministrate tutti possono avvicinare il loro Pastore
Autore di queste poche righe una pittore Ippolito Caffi autore di questo divisione rottura di uno dei tanti i festeggiamenti ritieni fiaccolate di fuochi d'artificio di musica
Che avvenivano sotto il Palazzo del Quirinale e Pallas finestra si intravede la figura
Di Pio IX benedicente Ippolito Caffi lo scrive a un suo pittore collega Antonio Tessari del mille ottocentoquarantasette che io no no
Papà da pochi mesi e la cittadinanza di Roma ho presente a Roma percepisce un grande cambiamento di clima
Si può dividere partecipare diversamente
Lo abbiamo appena sentito i primissimi anni della suo pontificato sono stati determinanti l'amnistia e condannati politici nel luglio del quarantasei la libertà di stampa l'istituzione dei Consigli di Stato eticità dotati di una autonomia rispetto alla segreta alla Segreteria di Stato la stessa concessione dello Stato Pontificio del quattordici marzo del quarantotto
è un clima che la l'esilio volontario di Pio IX avevano aggredito al suo abbandono dei la città in un sposare l'avventura brevissima e dolorosa della Repubblica romana del quanta nato il quarantanove viene sentito dalla cittadinanza
Come un da una sorta di tradimento un dipinto del mille
E ottocentocinquanta di un artista spagnolo Carlo de Paris
Che raffigura mille rientro a Roma della Pontefice da Gaeta con la cerimonia della riconsegna delle chiavi siamo davanti
Alla basilica di San Giovanni in laterano quindi ai margini ai confini della città
è rispetto al quadro Rita affiora fatte ovviamente la pista
Fra due artisti molto diversi tra loro vi dà la misura di una vero ritorno all'ordine come è stato definito questo Pontefice il richiamo ad un clima d'ansia medesime che faceva prima
Andrea Riccardi sarà una delle ragioni per cui il Pontefice
Dovette lottare molto per riconquistare la fiducia il contatto con la sua città ed è
Questo contatto che io vorrei ricostruire quindi negli anni dal cinquanta
Al mille ottocentosessanta liberi vorrei presentare divisi in tre macroaree diciamo così una prima relativa a gli interventi proprio sulla città da un punto di vista sociale
Sui suoi in servizi sul suo tentativo di ammodernamento Roma soffre Ilva di un deficit di modernità gravissimo lo avete appena ascoltato
E gli interventi di più no nota aiutano in qualche modo di
Dialogare con le grandi metropoli già presenti in Europa
Un secondo che sembra più raffinato ma di fatto è politicamente centrale è indice viceversa la assoluta lungimiranza
A che il Pontefice dimostra nei confronti dello sviluppo archeologico e degli studi archeologici Lissi centrerà
Una colonna vertebrale teorica della politica culturale di più il nono e vedremo in che senso sul terrazzo ogni confronti dell'arte contemporanea dell'arte all'UIC contemporanea l'arte contemporanea
Il piano non lo sa bene un veicolo di divulgazione di dialogo estremamente importante perché è molto rapido perché capace di raggiungere
Un pubblico estremamente vasto più o no non li capisce la portata e prende una sua posizione una sua posizione in merito
Latte l'elemento importante di tutto ciò è che queste tre macro aree non vanno considerate assolutamente come divise ma sono tra loro complementari e soprattutto
Ci restituiranno e
Spero vi restituiranno il punto che gran parte ancora oggi Roma
La stagione di più ma non sarà una stagione
Molto attiva sul volto della città e ancora noi oggi in qualche modo
Usufruiamo di gran parte di questi interventi
Partiamo dunque dagli aspetti sociali e dei servizi della città
E partiamo dalle ferrovie
Lo sono stati appena citate saranno uno dei grandi tentativi di ammodernamento e di collega mento della città di Roma con
Oggi il territorio il territorio limitrofo calcolate che la prima linea in Inghilterra Liverpool Manchester del mille ottocentotrenta
Più no no avvia questa attività appena eletto pontefice nel quarantasei si riesce a inaugurare la linea a Roma Frascati nel cinquantasei la Roma Civitavecchia di cui vedete qui la stazione la cosiddetta Pio centrale nel cinquantanove la Roma Velletri Ceprano nel sessantadue è un grande progetto per la linea Roma Bologna che doveva
Come dire attraversare comuni da un punto di vista del chilometraggio un territorio ben più vasto questi tipi di interventi sono interessanti anche da un punto di vista economico il darsi Città di Roma
Rendere una incapace di costruire di realizzare azioni del genere sono quindi due ditte francesi ed una ditta spagnola che
Verranno coinvolte per la realizzazione di questo progetto di ammodernamento il Pontefice ci tiene moltissimo una ditta
Francese la ditta dei lettori regalerà al Pontefice due vagoni uno dei quali lo vedete aperto proprio per permettere a palpata di benedire qui vedete una foto d'epoca con il Pio compio nono che si sporge
Dalla Bargone mentre un'altra ditta francese far realizzare un sunto moltissimo vagone decorato con due in due ambienti lo fa realizzare dalla ditta francese ancora oggi esistente in ad evita la ditta Christopher
Un'operazione costosissima all'epoca questo questo vagone costerà centoquaranta mila franchi e sarà come dire leggendario al suo arrivo a Roma perché parte
Per via fluviale dalla gara Borsea per poi arrivare a Marsiglia imbarcarsi è per via su pluviale arrivare riprogrammate dove viene è sbarcato sulla sulla città
Il vagone proprietà del Museo di Roma di Palazzo Braschi ed è stato recentemente restaurato ma l'interventi dicono non si fermano qui illuminati non è
A gas a Londra l'aveva già dal mille novecentotredici poco dopo Parigi e il Napoli ne era già dotata fin dal mille ottocentoquaranta da un il questo è lo stabilimento di cui ancora oggi ce ne rimane traccia vicino Santa Maria decenti vicino al Circo Massimo la illuminazione di Roma non è soltanto l'invio in azione per la città mai già anche una sorta di trovato illuminazione come dire celebrativa di tipo turistico illuminato il colonnato eliminata la basilica
E illuminato anche il cortile di San Damaso per cui si cerca di conferire alla città anche un volto notturno è più accettabile assolutamente centrali saranno la realizzazione dei ponti romani era
Scarsissima a parte Ponte Sisto e Ponte Miglio che erano o perché erano molto distanti l'uno dall'altro quindi vedrete
E mi vedete tre il
L'attuale ponte Principe Amedeo allora ponte Senatorio in ferro lo vedete com'era
Allora della di fronte alla Chiesa
Né di San Giovanni dei Fiorentini edile ricongiungimento di Ponterotto all'Isola Tiberina e ancora cattura ancora il presente ed è il ferro il cosiddetto Ponte di Ferro che all'epoca era destinato proprio al passaggio della ferrovia
Che doveva raggiungere la Roma Civitavecchia anche in questo caso il materiale viene dall'Inghilterra e anche le tecnologie per la realizzazione
Di queste di queste strutture
Sono andata avanti no ok altrettanto centrale per questo pontificato l'attività sulla
Sulla sanità
Gli ospedali e rinnovamento degli ospedali qui avete quattro di esempi anche più numerosi la realizzazione in alto a sinistra
Di una clinica ostetrica aperta a tutte le donne di qualunque ceto sociale anche vera una mera pubblica in qualche modo quindi come dire interveniva anche nei confronti delle donne che non potevano permettersi la possibilità di un di un pagamento era all'interno del già preesistente ospedale di San Giovanni
Di San Giovanni laterale no in alto a destra un istituto appositamente creato per i sordomuti affinché potessero avere un'assistenza ma soprattutto una vita quotidiana
Abbastanza piacevole stessa attenzione che viene mostrata nei confronti del rinnovamento del mattino i toni e di Santa Maria della Pietà quella via della Lungara in basso a sinistra
I manicomi era già preesistente ovviamente ma c'è una grande attenzione per la vivibilità
Bene per la quotidiana assistenza delle persone delle persone con disabilità e le quali vengono anche come dire suddivisa per padiglioni i suicidi gli agitati ieri tranquilli che vengono come dire accordati gli uni con gli altri e poi il rinnovamento dell'Ospedale di Santo Spirito innata sassi a che era
O dei centri principali dell'assistenza sanitaria ovviamente le caserme la costruzione di Castro Pretorio qui lo vedete dalla dalla
L'esterno e
Dall'interno qui poi negli anni nel sessantasette avvenne un attentato alle truppe per
E la che ancora oggi sapete luogo di caserme sede dell'aeronautica
Della una delle sedi dell'Aeronautica militare ma anche come dire attività più
Come dire più
Tecniche
L'Osservatorio astronomico alla Collegio romano gli uffici postali che a bere o avevano anche attività di banca nonché nonché di dogana la realizzazione della manifattura dei tabacchi a Trastevere che qui vedete nella scena inaugurale tratta dagli affreschi di Nicola consoni che sono
Trovano nella Terza Loggia vaticana la il braccio lasciato incompiuto dalle scuole dalla scuola di Raffaello
Il Pontefice conosceva molto bene l'azione sociale e l'attività politica di queste iniziative tutte le incisioni che avete visto finora tranne ovviamente l'affresco che avete di fronte sono tratte da dei piccoli pamphlet estremamente viaggi di fatti di due fogli rispedire azioni più la bella incisione che avete visto che venivano distribuiti quasi settimanalmente alla cittadinanza romana
E che infatti nelle varie biblioteche romani le troviamo sotto il titolo le scienze le arti sotto il pontificato di Pio IX ma relegato in una in modo diverso collazionato e ognuno in modo diverso perché
La intuizione di più no no è stata quelle di pubblicizzare le attività del Corpo del pontificato direttamente alla cittadinanza e quindi diffonderle attraverso il mezzo allora più pratico che era ancora l'incisione l'inciso è una stampa attraverso degli aggi list
Sì mi agli agilissimo i fans le gli autori erano Paolo Catti Atelli e Gregorio Klett gli autori dei testi le delle e delle incisioni che documentano appunto con capillarità queste queste attività
Passiamo ora alla seconda alla seconda macroarea il secondo grande aspetto più delicato più raffinato ma assolutamente
Assolutamente centrale nel settore della pipa bella archeologia infatti più o no non reagisce con tempestività con intelligenza anche grazie all'aiuto di grandissimi studiosi e collaboratori il padre gesuita
Giuseppe Macchi l'archeologo ed epigrafi sta Giovambattista di Rossi e il grande archeologo di sconti che era a capo della Commissione di Martini di artica elastiche nel mille ottocentocinquantadue più nomi istituisce la Pontificia commissione per l'archeologia spera sacra
Nel mille ottocentocinquantaquattro inaugura il museo più cristiano nella
Lunghe gallerie di Sisto Quinto all'interno dei palazzi della Tirano
Qui vedete antenna incisione dell'allestimento mentre l'immagine che avete visto prima è un'immagine tratte dagli armadi
Della ex biblioteca apostolica vaticana oggi uno dei bracci percorsi dal numerosissima o pubblico dei musei dei musei Vaticani che perché
è così centrale la reiterazione di questo nuovo museo più cristiano perché la risposta di più no no a un'epoca che egli percepiva
Calarmi tosa non solo perché minacciava di rudere la stabilità politica dei pontefici ma perché lei poteva mettere in discussione la legittimità storica il primato spirituale della Chiesa di Roma ed era quindi essenziale che il Pontefice lui hanno andasse le fila con le origini della cristianità e
Con la classicità
Che di quelle origini erano è stato la l'movimento
Primo fu definito novello Damaso da
Da Giovambattista De Rossi il ricordo del papà del quarto secolo grande cultore di martiri e dei loro ed i loro santuari e in questo ma stavo arrivarono materiali preziosissimi in parte provenienti dalla collezione di Benedetto quattordicesimo istituita nel mille settecento cinquantasei meglio già nella Biblioteca apostolica e poi trasferito
Il tirano ma poi numerosissimi iscrizioni ma soprattutto sarcofagi che provenivano dalle basiliche di San Paolo di San Pietro delle altre chiese di Roma molti affreschi medioevali
Provenienti da Sant'Agnese in agone dalla qui vicino a San Nicola in Carcere moltissime coppie copie di materiali storici magari in situ sua una museo con finalità didattica
E Catic antica che si rendeva conto che era importante istruire e informare le parole di Papa del padre Giuseppe marchi i Sarko
G devono servire di salutare istruzione sulla storia dei primi cristiani a gloria della nostra della Santa religione e di questa capitale del mondo cattolico
C'è anche dietro un progetto museo grafico estremamente raffinato
Su cui ovviamente non mi posso fermare e poi numerosissime l'attività di scali questi materiali provengono da l'attività degli scavi
Le più viva
Se il ritrovamento della statua colossale di un'era con le sotto Palazzo Righetti cioè nell'area del teatro di Pompeo gli scavi sul Palatino quella sempre più o no no che visita
Di l'ipogeo al Palatino e vedete già la sistemazione musicale della classificatorio diciamo del materiale appena scavato ovviamente l'abbiamo Appia ovviamente Ostia qui avete la messa il luce delle Terme Ostiense con dei bellissimi paramenti musivi poiché scoperte straordinarie di via latina
I due ipogei due sepolcri con gli stucchi Bianchi uno a sinistra e uno a destra della via e latina e ovviamente gli scavi sotto le chiese romane questo è appunto San Nicola in Carcere le la riapertura dei
Tre magnifici tempi che ancora oggi sì vedo vano a anche soltanto camminando dall'esterno della chiesa di San Nicola che è una le più belle la della città o delle catacombe di San Callisto che vengono appositamente proprio in quella in quel momento in quel momento scavate
Perché è così importante
In più l'azione sull'archeologia non solo per quanto detto finora ma anche per un altro aspetto perché gli archeologi diventeranno i grandi consiglieri dell'IdV nulla di architetti che deve rinnovare il volto di Roma qui ci spostiamo verso il nostro terzo settore cioè l'azione
Sul conto sulla contemporaneità che il Pontefice fa
Ne Pio IX costruisce poche nuove chiese abbastanza poche rispetto invece all'attività di
Grandissimo restauratore indire innovatore della memoria storica del tessuto storico della nostra città
In molte di queste interviene vengono intervengono appunto gli archeologiche insieme in collaborazione con e i grandi architetti Luigi Poletti Pasquale belli Virginio ben Vespignani arma Antonio Sarti metteranno come dire in illuse daranno visibilità ha un'idea di una chiesa originaria ai gli difforme originarie si comincia come dire è il momento in cui barocco come in continua ad essere un periodo non particolarmente Amato
E quindi le illazioni e quindi di questi architetti in collaborazione con gli archeologi sarà il tentativo di
Come dire restituire un'immagine alle origini ab origine della
Della cristianità questa è la basilica di San Paolo che vedete in una foto storica in lavorazione vedete che è stato riproposto il mosaico
Della facciata non c'è ancora il quadri portico che verrà Terme che il cui progetto già c'è come ci dimostrano sempre gli affreschi in Terza Loggia questi sono del Milan duecento settanta circa vedete che qui c'è già il padre quadri porti quel realtà verrà completato dopo la morte di più no no negli anni Novanta
Dell'Ottocento o viceversa della chiesa di San Lorenzo e la basilica che più o no non se li è come suo luogo sepoltura il il l'UDEUR nel l'artista Ludovico sites realizzerà i mosaici
Per la decorazione della cripta dove si trova la tomba di oppio nono e anche quella scelta vedete è a fuori a me Palio cristiani a forme estremamente estremamente essenziali
Le aperture in così intelligente così lungimiranti che più o non lo dimostra
Nel settore della filologia classica delle scienze archeologiche non corrispose un analogo Busto nella sperimentazione e soprattutto nell'azzardo nel campo delle arti figurative e qui entriamo entriamo in appieno nel terzo ed ultimo settore più non lo si rende perfettamente conto della potere educativo ideologico propagandistico dei linguaggi visivi e quelli ovviamente nelle chiese della città erano i più penetranti e tuttavia non riesce in nessun modo a
Come dire partecipare e di un clima che era già profondamente cambiato
Parliamo siamo già nella seconda metà
Dell'ottocento inutile ricordare a al pubblico che sicuramente ne è pienamente consapevole la consolidata presenza
Del l'impressionismo al grande padiglione di cure bene del mille ottocentocinquantacinque contro il salone ufficiali a Parigi quello che stava
Facendo parallelamente l'Inghilterra e la stessa e Germania nulla ma è una città ostile sotto molti punti di vista al pubblico straniero non è più la Roma
Ma di Canova di Tor balzello di più il VII ma la presenza degli artisti stranieri è ancora notevole innalza la comunità dei Nazzareno i è ancora molto folta
Dell'Accademia francese ha nomi illustri ente è andato via all'inizio del secolo ma se ci sono Gustave Moreau o piuttosto che Degas presente in questi anni nella nostra città
Importante la comunità Rove russa con artisti come Breuil lorda e ancora quella inglese con artisti come lei torna quindi
Ma avrebbe permesso una diciamo aggiornamento sulle integrarsi sperimentali che la cultura
Europee artistica europea stava facendo in quegli anni Pio IX prende un atteggiamento assolutamente difensivo spera che
Un eclettismo misto mitigato da una vena populista possa in qualche modo bastare ovviamente non basterà
E tuttavia i risultati recentemente oggetto negli ultimi dieci anni di una attentissima bibliografia in merito io penso agli studi del compianto Stefano scusino Di Paola Barocchi di Ferdinando Mazzocca che inaugurerà la mostra
Alle Scuderie del Quirinale impreparazione a Giovanna Capitelli a Caterina Bon Valsassina sono studi importantissimi che standard rileggendo completamente quella cultura artistica di questo periodo io vorrei mostrarvi una carrellata per farvi vedere quanto l'eclettismo come dire sia tangente alla disomogenei a e ad una linea che in principio non trova Delli supporti teorici saldi Fini
Questo all'interno di San Lorenzo
Nel mille ottocentoquarantasei viene chiamato al Quirinale o idea viene affidato un attimo al Quirinale over Becagli o altri decoder benché per realizzare un'opera simbolica che potesse in qualche modo ricordare la flora tutto subito da più VII I francesi in quella che era all'epoca la sala del trono e oggi si chiama Sala degli ambasciatori le vicende politiche impediscono ove ebete di completare questo dipinto che raffigura Gesù perseguitato dai giudei sugli getto dicono graficamente anche piuttosto raro il quale e questo sempre per ricordare i momenti di tensione del biglietto centosettanta rimase al Quirinale fino a quella data e poi nel settanta ben ne in qualche modo restituito quale proprietà privata al Pontefice attualmente si trova nell'aula delle benedizioni dove è sempre rimasto e la gola socialità
Tipica della cultura Nazzarena e di questo grande artista in particolare vedete quanto contrasta con invece è un'opera pittorica che si trova murale che si trova ancora ovviamente al Quirinale nelle artista come Tommaso Minardi questa è l'ammissione degli Apostoli una un'opera che di richiama una rassegna un evidente Raffaini informo e un'attenzione ai modelli cinque-sette cinquecenteschi
Ma più o no non disdegna dal permanga Marasco Francesca commi Francesco commetti un'opera come quella dell'Immacolata Concezione nella qui vicino a Santi Apostoli Cocchetti guardarvi donne reni guarda Carracci guarda quel barocco
Sembrava non andare più di moda oppure a un artista come Pietro Gagliardi che nella chiesa di Sant'Agostino fa un intero ciclo dedicato alle storie di Maria Enza Cresti adesso è conservato questa bella tela
Raffigurante lo sposalizio che invece è un omaggio ai modelli più primitivi quattrocentesca perugino cioè il Raffaello prima della stanza della della stanza di io dopo cioè di Raffaello puro che si ferma alla stanza della segnatura o viceversa pitture molto più basse molto più cronachistica e questo è
Domenico togliete la Chiesa è Sant'Agnese
Su via Nomentana
E la memoria è un incidente un incidente fortunoso piano o no andando in visita alla Basilica di Sant'Agnese si trovò al centro di un solaio che crollo tutti precipitarono al piano inferiore e tutti rimase no miracolosamente in tesi in particolar modo papa Mastai per come dire commemorare questo e vento salvifico ho dovuto all'intervento della l'intervento divino viene dedicata un'intera cappella mi dispiace che l'opera leggermente gli appare la parte alta c'è la vera igiene Maria che interviene in soccorso del Pontefice in un linguaggio che assomigli l'ha il sapore delle illustrazioni della
Domenica del Corriere o viceversa e qui andiamo su un fronte completamente diverso
Quadri alle dodici estremamente complessa sì queste l'opera di Alexander matti Maximilian sites al figlio di scusate padre di Ludovico sites è il diciottesimo centenario del martirio di San Pietro un'opera del mila ottocentosei Santa sette estremamente complessa la cui iconografia è stata ampiamente ampiamente sciolta e liberata ma vedete molto più stile ovviamente come come linguaggio
Ma prima non interviene soltanto nelle chiese e questo come dire attenzione per un linguaggio che non crei zone di elitaria Italia e non si può permettere un linguaggio colto raffinato tutte uni la che era allestita ha bisogno di linguaggio eclettico che arrivi agli strati più diversi della popolazione questo viene come dire confermato anche dalle azioni più pubbliche del Pontefice uno degli eventi più importanti del suo ponti ricavato fu la proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione siamo all'otto dicembre del mille ottocentocinquantaquattro il Pontefice da Gaeta aveva convocato informa i crismi consiglio in forma epistolare un primo conci in un Consiglio quasi un Consiglio telematico si potrebbe dire a con un linguaggio a attuale chiedendo nelle a tutto il
Concede con Consiglio vescovile se erano concordi sul questa possibilità della proclamazione del dogma dell'Immacolata Concezione Obama che ha interessato la la Chiesa fin dalle sue origini avvenuta la perché la nazione Pio IX fatture azioni pubbliche
La sul territorio sul tessuto di Roma ancora una volta in linea con la grande tradizione della Chiesa in questo caso con la grande tradizione di sì sto quinto il Pontefice che mise colonne al centro delle grandi triangolazioni della nostra città questa è la colonna di piazza di Spagna
Che viene inaugurata nel mille ottocentocinquantasette dimostra la foto dell'inaugurazione e vorrei che notaste l'apparato effimero su cui il Papa sia conforme nel dire
Un tempio classico viene il costo Vito un tempio dal sapore classicheggiante ed è nostro anche per pura curiosità l'abbiamo rintracciato cioè non l'abbiamo sempre saputo mancava l'abbiamo rendi riportato da poco è il bozzetto preparatorio della
Della
Vergine in cima alla colonna
Il quale si trova attualmente negli ambienti della tipografia vaticana
Perché gli ambienti dove si trova la Tipografia un tempo furono spunta era stato un grande hangar dove avvenne la funzione e il gesso di fusione è rimasto sempre in situ l'alto l'altro evento è quello della
La realizzazione della sala invece della Beata con della della della Immacolata Concezione si trova in Vaticano musei Vaticani
L'ha un tumore e Francesco può desti questo è la parete diciamo principale della proclamazione del dogma anche qui artista accademico di ottimo mestiere ma soprattutto grande interprete dei voleri della committenza anche in questo caso una perfetta adesione allo stile adiacente quella delle stanze di Raffaello che si no subito in contatto con la sala delle Immacolata nessuna presa di posizione nei confronti delle ricerche contemporanee
Chiudo rapidamente con l'ultimo come dire l'ultimo
E
Avvenimento ripetere umori promosso da Pio IX anche questo in Vaticano una della galleria d'arte contemporanea è quella la galleria dei santi e bebè ATP o no non decide di raccogliere i quadri che vengono realizzati in occasione delle numeri numerosissime beatificazioni e semplificazioni avvenute nel corso del suo pontificato
Per raccoglierle in una sorta di
Nuova economia era figlia della martirio dei santi cristiani di accendono opere di diversa tipologia fra cui sempre di fare c'è scopo testi ad esempio questo invece bella
Dipinto Gesù che appare alla Beata Margherita la coppia o
Il più come dire contemporaneo perché in chiave dentista
Martirio dei martiri col CONI Ente si di Francesco fra Cassini ieri entrambi del mille ottocentosessantasette un quadro che ebbe una straordinaria elenco nella cittadinanza sembra che venti mila per Zone andarono nello studio di ragazzini che si trovava in via Margutta per vedere questo nuovo quadro sacro che poi sarebbe giunto nelle collezioni nelle condizioni vaticane l'ultimissimo atto culturale di più no nel mille ottocentosettanta siamo al diciassette febbraio e lui in altura
Nella cortile di Santa Maria degli Angeli alle Terme di Diocleziano l'esposizione romana delle opere di ogni arte seguite per il culto cattolico l'esposizione rimarrà in chi è
è di per per tutta per tutta l'estate e si chiuderà poco prima l'apertura del Consiglio vaticano primo che fu interrotto è sospeso appunto dalla presa
Di Roma del venti settembre questa esposizione è un ulteriore tentativo del mette di mettere in Roma come dire
Alla alla parmigiana con le altre capitali europee europee ma con le stesse capitali italiane
Napoli è ricchissima esposizione di Napoli di Milano e ovviamente di Firenze che ed è anche un interessante operazione operazione culturale da quella data in poi de dalla
Come dire Isili o in terra straniera della all'interno delle mura vaticane del Pontefice il suo rapporto attivo cioè la sua azione attiva sulla territorio della città si interrompe qui lo vedete ormai anziano in una ritratto di un artista inglese Waterhouse sa hai al al come dire incontro regnato dai simboli del suo pontificato vedete l'Immacolata Concezione in a alto a sinistra il il Silla BO con gli errori dell'umanità del mille ottocentosessantaquattro
Dietro alla crocifisso che ricordavano le tappe principali del suo pontificato grazie
Dalla
Dalla ricca
Relazione
Professoressa Micol forte apprendiamo
Che più o non è stato se si può dire un grande sindaco di Roma
Nel senso che ha compiuto opere di straordinario valore ed ha avuto anche la capacità di comunicare
C'era come dire un'efficiente ufficio comunicazione immagine che
In qualche modo supportava la sua azione
In particolare mi ha colpito e credo abbia colpito tutti voi anche
L'importanza che ha avuto più uno uno pennelli a ricongiungere le due sponde del Tevere e cioè
Più non è stato realmente etimologicamente Pontefice
Perché nelle sue espressione latina vuol dire facitori di ponti
E l'uno è stato non solo a livello spirituale e pastorale
Ponte tra l'umano e divino ma lo è stato anche da un punto di vista urbanistico ingegneristico e altrettanto significativa anche la vicenda ricordata l'inizio della Ferrovia del Papa no
Ricorderemo il predecessore di più non o che definiva le Ferrovie opere di Satana e invece ecco più non ho coglie l'importanza
Del ruolo delle ferrovie e diciamo molti secoli prima della Frecciarossa inventa la freccia Santa se così possiamo
Bene io a
A direi l'ultima relazione di questa aggiornata
Di Aldo Ricci
Ricci storico ed è stato per anni Direttore dell'Archivio storico centrale
è stato
Ed è attualmente il delegato del Comune di Roma del Sindaco di Roma per la valorizzazione della memoria storica della città a lui la parola
Grazie
Grazie un saluto i presenti e un ringraziamento per questa
Importante occasione
Però ma
Capitale da sempre o quasi nella sua storia
La sua idea la sua sacralità il suo nome
Evocano tutti l'idea di di capitale ma la Roma italiana di cui
Parliamo oggi diventa capitale ecco
Questo
Questo termine medio tra come capitale diventa e particolarmente secondo me particolarmente giusto coattivamente efficace per la Roma italiana di cui stiamo parlando
E diventa capitale attraverso
Più passaggi
Il primo è certamente quello della Repubblica romana
Del mille ottocentoquarantotto quarantanove
Perché la Repubblica romana con la partecipazione di massa di massa tra virgolette per l'epoca naturalmente
Alle elezioni per l'Assemblea costituente
Il varo di una costi di una Costituzione
Avanzata e originale ancora modello
La difesa della citata i francesi ecco fanno di quel di quell'avvenimento insieme all'impresa dei Mille sicuramente la maggiore
Espressione della partecipazione popolare al processo risorgimentale
Secondo passaggio è certamente quello del mille ottocentosettanta la data ufficiale che noi
Oggi e di ricordiamo anche se un passaggio che per esempio a a maggior sostenitore
Maggiore insieme a Mazzini di Roma capitale
Quello che la sempre proclamata Massimo come dire anelito e metà della sua vita cioè Garibaldi mille ottocentosettanta Garibaldi non piace perché lui voleva Roma
Diventasse capitale attraverso un altro percorso sceglie di andare in Francia a combattere per la Repubblica francese e per la Francia sconfitta dai per i prossimi anni però quello è sicuramente un secondo passaggio
Il terzo passaggio si compie nel mille ottocentosettantotto
Ed è quello di cui io mi occuperò particolare
E con la morte di Vittorio Emanuele II il nove gennaio e
Dopo la quale con il consenso più o meno tacito più o meno esplicito della Santa Sede si svolgono i solenni grandiosi funerali del diciassette geni gennaio
Poi vanno al Pantheon
Con la partecipazione di delegazioni di tutta Italia
Cumulate appunto con la tumulazione che vedono per la prima volta
L'intero Paese coinvolto e presente simbolicamente a Roma
L'ultimo probabilmente passaggio e il avviene il quattro novembre del mille novecentoventuno
Quando la salma del milite ignoto e non mi soffermo qui sul ruolo unificatore che ha avuto la Prima guerra mondiale la nostra identità nazionale
Dopo un pellegrinaggio da nord a sud del quattro novembre del mille novecentoventuno viene tumulata all'Altare della Patria senza dimenticare naturalmente il ruolo simbolico della liberazione di Roma nel mille novecentoquarantaquattro
Quindi Roma diventa
Ufficialmente capitale del mille ottocentosettanta
Ma
Come dicevo dopo la presa di Roma il plebiscito la sua programmazione a capitale
Ci vuole del tempo perché la nuova forma diventasse sostanza e ci vollero come ho detto degli e venti che dessero sostanza di a quella forma e
Di alcuni di quegli eventi io nono in un modo o nell'altro
Parte
E in particolare io
Appunto dicevo tra questi passaggi mi soffermerò sui primi due mesi del mille novecento del mille ottocentosettantotto che in qualche modo legare o no
Definitivamente a Roma al cuore e alla fantasia della maggior parte dei degli italiani
Quale nuova capitale e dettero
In un certo senso
Il senso dell'irreversibile a quello che era avvenuto
Quindi le difficili prove e furono veramente difficili prove del Veneto delle dei primi due mesi del mille sepolto centosettantotto
Riguardavano anche qui uno dei di quelli di coincidenze o paradossi della della storia
Due morti eccellenti di due protagonisti di quegli avvenimenti e cioè Vittorio Emanuele II e Pio IX due morti avvenuti in rapida sequenza
E la gestione delle quali dalla parte sia del
Dell'Autorità italiane che della Santa Sede crearono
Una serie di di problemi di difficoltà
E
Come anche tutta una serie di nodi da sciogliere come anche l'insediamento del successore e qui non c'era una prassi diciamo
Ufficiale consolidata cioè di Umberto primo
Che prende il nome di Umberto prima e non di Umberto quarto
E la preparazione del conclave e la l'elezione del nuovo Pontefice insomma tutta una serie di passaggi simbolicamente
Estremamente importanti estremamente
Come dire significativi in cui un ruolo un ruolo decisivo un ruolo
In qualche modo come dire di regista usi sicuramente svolto da Francesco Crispi
E che ricevette come dire parole di ammirazione da questo punto di vista anche da un
Come dire un testimone un personaggio di tutto rispetto
Come Bismark
E il primo passaggio quindi riguarda la malattia e poi la morte di Vittorio Emanuele II e qui c'è un personaggio
A cui la storia ha dedicato poca attenzione che invece svolge un ruolo cruciale
E si tratta di Monsignore anzi no cappellano
Cappellano del re
Il quale e un uno dei protagonisti di questa mediazione
Ufficiosa tra le due sponde del
Del Tevere e una non ho avuto molta fortuna monsignor anzi ma perché il dizionario ecclesiastico ma anche il dizionario biografico degli italiani non gli dedicano
Nessuna attenzione
Mentre quando morì nel mille ottocentonovantanove più come dire
Più sapientemente illustrazione italiana
Intuendo né il il ruolo dei fini il fido anello di congiunzione tra il Quirinale e il Vaticano
Questa mediazione
Passa attraverso varie varie fasi il primo problema
Nel momento della malattia Vittorio Emanuele II il primo problema e
Quello di dare o non dare come dare di sacramenti al
Arre
E
Ci sono adesso non entro dei dettagli
Ma attraverso vicende come dire complesse certo senso avventurose che negli anni è anche capitato poi di raccontare un'altra in altra sede che qui insomma
Accenno soltanto
Alla fine viene stabilito un
Come dire un un percorso che sicuramente favorevole in un certo senso alla
Come dire a una soluzione di di mediazione messe in un primo momento si voleva una ritrattazione scritta da parte di Vittorio Emanuele II degli errori
Per
O presunti errori
Compiuti venendo venendo a Roma successivamente si accetta che il re venga
Vengono dati i sacramenti al
Al re accontentandosi di una relazione successiva da parte dello stesso anzi no che poi avrebbe dovuto produrrà alla alla Santa Sede
E anzi no
Riesce quindi a ottenere questo passaggio fondamentale
E
Confessa e gli atti che il
Il re
Senza una sua specifica ritrattazione scritta
E poi nella nella sua relazione successiva gli attribuirà
Queste parole cioè che Vittorio Emanuele II intendeva morire sono parole che stanno nella relazione tra virgolette
Intendeva morire da buon cattolico approvando tutto quanto la Chiesa approva e ritrovando quanto la medesima di prova e tutto ciò che avesse potuto mancare verso la medesima
Era una soluzione
Il punto d ovviamente di compromesso in cui prevaleva ma era una prevalenza accettabile nelle forme
La ragion di Stato in qualche modo e come vedremo sarà cessata
Dalla Santa Sede dallo stesso più nuovo tutto si gioca
Tra il nove e il dieci gennaio del mille ottocentosettantotto il nove e la morte del re e il dieci e la consegna della relazione
Anzi lo si prende una notte
La Santa Sede che avrebbe voluto subito questa sua relazione anzi lo si prende una notte tra il nove il dieci prima di
Consegnarla
E in queste ore avvengono tutta una serie di passaggi estremamente importante significativi viene convocato dal Consiglio dei Ministri
Passa
Le ore notturne a stilare questo testo
Finalmente
Probabilmente dopo un passaggio ulteriore da Crispi a udienza ottiene udienza da Umberto primo livello e la sua relazione in cui ci sono le parole che ho ricordato Umberto primo mi autorizza
La divulgazione il Consiglio dei Ministri da il suo placet
Ufficiale viene sconsigliata alla viene consegnato alle autorità
Ecclesiastiche molti cardinali non sono soddisfatti di questa di questa relazione di queste parole abbastanza
Generiche ma e qui interviene interviene più nono in modo decisivo
Il il Pontefice dichiara che il canonico aveva fatto tutto quello che aveva
Potuto quindi in qualche modo
Da il suo la sua approvazione alla procedura che era stata seguita ed è un'approvazione non da poco perché da questa poi è scaturito l'hanno tutti gli avvenimenti
Successivi alcuni cardinali si spingono addirittura a ringraziare anzi no per aver salvato l'onore della religione perché chiaro insomma l'esigenza era evidente cioè il Renon poteva
Morire senza sacramenti quindi senza
Condurre cattolico ma nello stesso tempo
Bisognava trovare una forma
Che in qualche modo salvasse
Le pregiudiziali da parte della Santa Sede nei confronti di tutta l'operazione
In tutta l'operazione relativa alla conquista di Roma
Va anche ricordato
In questa sede perché secondo me significativo che il dieci gennaio cioè il giorno spesso successivo alla morte di Vittorio Emanuele il Consiglio comunale di Roma riunito in seduta straordinarie naturalmente con l'avallo del Governo approva lo stanziamento di cento mila lire
Fare aprire una sottoscrizione per la costruzione di un monumento a Vittorio Emanuele II ecco questa
Decisione del Consiglio comunale di Roma del dieci gennaio mille ottocentosettantotto
Con l'apertura di questa sottoscrizione pubblica e quella che poi dà avvio alla
All'operazione della costruzione del grande monumento che poi sarà l'Altare della Patria vittoriano perché viene fatta propria dallo Stato l'anno successivo nel settantanove con un bando di pubblico concorso che
Dopo trenta e più anni porterà finalmente all'inaugurazione della
Altare della Patria
Dicevo che questo passaggio del nove dieci gennaio è fondamentale
Per
Quello successivo che appunto come ricordavo all'inizio costituisce un momento essenziale
Attraverso il quale dopo il quale Roma diventa capitale effettiva per tutti gli italiani
E mi mi riferisco I solenni funerali del diciassette gennaio
E è una settimana in cui il Governo
Depretis ma Crispi indenne primo luogo
Con
L'aiuto di Cesare correnti sono con cui stabilisce un dialogo fitto su queste organizzazioni
Pensiamo che non c'erano precedenti naturalmente per la morte del primo
Re d'Italia
E con la collaborazione di anzi io di questo personaggio
Così trascurato ma così essenziale in questi in questi passaggi mettono appunto
L'organizzazione detti questi grandiosi funerali del diciassette gennaio che partono dal Quirinale dove la salma è stata esposta per alcuni giorni e approdano al Pantheon
Sono duecento mila persone abbiamo sentito ricordare quanti erano gli abitanti di Roma in quel periodo sono duecento mila persone che assistono
Al passaggio del corteo di questo interminabile
Corteo
In cui sono presenti i membri della Camera del Senato le più alte magistrature tutte le amministrazioni dello Stato le accademie culturali tutte le amministrazioni locali non c'è
Non c'è importante
Provincia città italiana che non sia presente con le sue delegazioni le unità militari rappresentanti delle delle professioni insomma
Fu un evento etico un evento unico e il diciassette gennaio del settantotto quindi rappresenta un passo decisivo
Nel percorso per cui
Roma viene sentita come nuova capitale come vera e nuova capitale dal nuovo Stato unitario un mese dopo il sedici febbraio
Queste
La cerimonia viene seguita dalle esequie sempre al Pantheon anche qui concordate da Crispi eccetera c'è una monumentalità azione dei funerali
Che è tipica insomma della concezione Crispino Aleramo metanizzazione del Risorgimento ma questo passaggio che avviene
Primo il secondo tipo questi passaggi che avvengono con l'avallo
Ufficioso da parte della Chiesa costituiscono ripeto un momento essenziale per questa
E questo processo di
Assorbimento in qualche modo della nuova capitale da parte degli italiani
E
Sì sintonia con questa diciamo con questa
Fisionomia del di questi eventi tutti i riconoscimenti perché sappiamo che l'Italia dell'epoca era
Ansiosa Abramo USA di riconoscimenti internazionali
Degli ambasciatori presenti presenti a Roma e l'immagine e quindi dell'Italia che esce da questo presso gli eventi e sicuramente un'immagine positiva
Questo è il primo scenario il secondo scenario
Si verifica tra il primo i secondi cioè diciamo tra i funerali del diciassette quelle sedici febbraio ed è invece ed avviene il sette febbraio per una di quelle
Coincidenze che appunto assumono anche un poi
Un qualche significato simbolico insomma perlomeno uno gliele può attribuire a posteriori il sette febbraio scompare l'altro protagonista i tutti questi avvenimenti vale a dire più al mondo la sua morte era attesa da tempo non stava bene lo sappiano e
Alla fine il sette febbraio più nono more il problema qui si pone a parti invertite naturalmente perché se nel primo caso ci voleva l'avallo
Della Santa Sede più o meno ufficioso perché si potesse arrivare a quei funerali
Come dire condurre
Che era morto con il conforto dei sacramenti al Pantheon una chiesa
Ognuna delle basiliche però una chiesa che era anche il simbolo della romanità
Quindi problema è quello della dell'ordine pubblico
Che in base alla legge delle guarentigie doveva essere garantito dalle forze dell'ordine dall'esercito dalle forze di polizia italiani
Tra nello stesso tempo la come dire non tutto questo doveva
Avvenire in un modo discreto perché altrimenti non puoi sarebbe stato come un riconoscimento di una situazione che la Santa Sede non voleva riconosce
In realtà qua c'era un altro un altro passaggio ancora delicato c'era una minoranza di cardinali che più o meno
Realisticamente
Ventilava addirittura la possibilità che conclave per l'elezione del nuovo Papa non si svolgesse in Italia dicendo che non c'erano le condizioni di libertà perché questo potesse avvenire questa Calabria la doppia minaccia diciamo era
Nell'aria in realtà le cose andarono in sempre sotto la regia di crisi le cose andarono in modo
Molto tranquillo e la
I giorni trascorsi tra la morte di più nono e il tredici febbraio quando poi ci fu la tumulazione l'ordine pubblico fu garantito dalla
Dalle forze dall'esercito dalle forze di polizia italiane
La pena il Papa era esposto nella cappella del Santo Sacramento in Sampietro decine di migliaia di persone potevano
Affluire liberamente ordinatamente a rendere omaggio al
Al Pontefice e anche alcuni tentativi di piccoli gruppi repubblicani di estrema sinistra per organizzare manifestazioni
Contro la legge traguardi riguardo impinge furono stroncati sul nascere la stessa Civiltà Cattolica
Diede atto al Governo
Di aver assicurato unilateralmente le garanzie previste dalla legge e l'ambasciatore britannico
Mandò una relazione a Londra nella quale si diceva
Che mai
Giorni preparatori del conclave nella storia di Roma erano stati così tranquilli come quelli succede
Successivi alla morte di più a nord
Questa situazione non poté che naturalmente rafforzare il partito dei cardinali partite se così si può dire dei cardinali
Che erano favorevoli a fa svolgerà il conclave a Roma che infatti si svolse tranquillamente un conclave come sappiamo
Molto breve da cui
La quale usciti eletto il cardinale Pecci leone sedicesimo originario
Sappiamo di Carpineto Romano che Benedetto sedicesimo sua Santità Benedetto sedicesimo ha voluto celebrare onorare proprio in questi giorni
Insomma qual è il clima che si instaura dopo questi passaggi fondamentali è un clima che si può dire
Si può definire in qualche modo un clima di
Dialogo
Del silenzio e tuttavia questi passaggi
Segneranno condizioneranno
In qualche modo
Tutta l'evoluzione politica successiva liberando
Almeno in gran parte il nuovo Stato dalle pregiudiziali latenti che avevano pesato sulla sua esistenza la parte della Santa Sede fino a quel momento
Sono particolarmente significativi dello stato d'animo
Di gran di buona parte diciamo dei vertici della della Chiesa due lettere
Di qualche mese successivo indirizzate errori a Umberto primo
Il quale
Insieme a
A Margherita dopo la morte del padre intraprendere un percorso di viaggi Pieve per l'Italia il sapere come dire
Rafforzare consolidare sono da questa sua presenza nella nelle varie città presso i nuovi sudditi e una è del novembre del settantotto del vescovo di Parma monsignor villa che scrive a Umberto in occasione della visita di Umberto a Pisa
Salto le premesse è una grande sventura della Chiesa non potersi accostare liberamente al trono si degni vostra mai stati adoperarsi efficacemente perché siano salvi rispettati i diritti della chiesa del Sommo Pontefice
E le assicuro che avranno i vescovi uno dei più forti sostegni del potere
Mi pare una lettera molto significativa e la seconda non lo è da meno
Questo è
Chi scrive l'arcivescovo di Firenze siamo sempre del settantotto
E Sire sede luttuosi e condizioni in cui versano la Santa Sede le chiese all'Italia
Pongono i Visconti nella dura necessità di apparire talvolta ritrosia a certi atti cui nel regolare andamento delle cose il dovere non meno che il cuore mi spingerebbe
L'altro sentire della maestra vostra saprà appena fermo apprezzare come si conviene il penoso riserbo
Quindi
Non partecipiamo ufficialmente perché non possiamo
Ma siamo vicini e in qualche modo
Come dire
Il re
Dovrà capire questa situazione ma sapere anche nello stesso tempo siamo
Vicini alla nuova situazione politica
Insomma
Concludendo
Il Paese uscì più unito e orgoglioso in qualche modo da questo doppio cambio della guardare guardia che si era verificato in queste forme ineccepibili
In
Quelle settimane
Ma anche Roma capitale
Uscì nuova e rafforzata
Dalle prove di quei mesi capitale
Effettiva per la maggior parte degli italiani che avevano partecipato alla sua consacrazione attraverso i funerali del primo sovrano del nuovo regno
Ma anche rinnovato Polo della cristianità
Con un nuovo Pontefice eletto attraverso uno dei concreta
Dei conclavi più brevi svoltosi nelle forme canoniche
Un binomio
Destinato a resistere al tempo e ha molta molte prove successive fino all'esplicita conciliazione agli anni successivi fino ad oggi quindi una conciliazione
Ovviamente proficua per entrambi anche se la domanda di Momsen
Sulla missione o vocazione di Roma ricordata da Riccardi non ha avuto forse come lui ha giustamente detto tutte le risposte che richiedeva vi ringrazio
Ringraziamo
Aldo Giovanni Ricci che ha consentito come dire di passare idealmente il testimone alla seconda sessione pomeridiana perché il professor Ricci
Ha affrontato il passaggio anche simbolico dalla Roma dei Papi alla Roma lire Roma dei Savoia e quindi a in qualche modo gettato le basi
Per e la seconda sessione d'incontro che si terrà oggi pomeriggio alle quindici e trenta che sarà prego presieduta da Giuliano Amato io vorrei ricordarvi che dopo questo incontro che ho un appunto termina nella sua prima sessione è possibile visitare poi nella pausa anche i musei Capitolini e che ha capitolini uscendo qui direttamente
Accedendo direttamente da qui
E mi limito soltanto dirvi una cosa per a conclusione di questa prima sessione dopo avere
Ringraziato monsignor Ravasi ringraziato Andrea Riccardi in forti e Aldo Ricci e vorrei ricordarvi che è stata anche diffusa una cartellina in cui ci sono oltre come dire
I programmi le iniziative inerenti Roma Capitale anche quel manifesto di Roma Capitale che prima ha citato il Sindaco di Roma Gianni Alemanno e che è un tentativo come dire di lettura e di bilancio da un punto di vista storico culturale e civile
Del ruolo
Che Roma ha avuto nel tempo dell'uomo del ruolo importante decisivo che Roma continuerà ad avere quindi
Rimando tutti voi all'appuntamento pomeridiano dalle quindici e trenta poi la sessione conclusiva le diciassette e trenta vi ringrazio per l'ascolto e a tutti buon
Allora
Se prendete posto cominciamo il quarto d'ora accademico si sta rapidamente esaurendo
Quindi accomodatevi
Bene
Quindi nel ringraziare a nome dei partecipanti a questa puntata di questo convegno il sindaco di Roma che lo ospita in questa bellissima sala
Riprendiamo i lavori iniziati questa settimana con la prima sessione
Significativamente munita di un saluto di monsignor Ravasi dedicata a io no no a Roma
Questa seconda sessione che la città il Risorgimento
E precede la terza sessione che sarà presieduta dal Sindaco che è qui presente dedicata a Roma dell'identità nazionale quindi
Il tema che tratterrà hanno per noia Aldo moda nella Giunta Francesco Perfetti a Lucio Villari
è
Insomma
Nulla il titolo parla passo insomma il significato
Della citati diventa capitale per il Risorgimento
Della città nella quale si svolge uno dei principali momenti di tutta la vicenda risorgimentale nel suo avvio che la Repubblica romana
E che poi arriverà ad essere capitale
Nel
Settanta
Che cosa ha significato per il dopo Risorgimento ho visto scorrendo le relazioni anche quelle di stamani
Che insomma
Il la breccia di Porta Pia rampe rappresenta il momento di massima divisione tra allo stato nascente della Chiesa abbastanza comprensibilmente
E tuttavia da quel momento la Chiesa e lo Stato cominciano a convivere nella stessa città nello stesso ambiente
Che urbanisticamente nella vita degli abitanti nei modi di vivere in qualche modo comincia combinare le e a farle ridere insieme
Finché
Vi sarà chi dirà sarà
Papa Montini lo diranno anche altri che
Alla chiesa i bersaglieri fecero un favore non so se insomma di sicuro nell'ottocentosettanta
Non ne dovevano essere molto convinti che e sono di quei favori che si leggono come tali alla luce della storia della lunga storia ma al momento non è detto che lì si prenda come tali che
Complica parecchio la vita dei protagonisti stretti crea una serie di problemi che debbono essere superati
Comunque non perdiamo altro tempo abbiamo tre eccellenti relatori siete messi in ordine alfabetico in ordine alfabetico mi pare che io mi lasci senza alcuna difficoltà
Pare che parliate dal pulpito
Che non che non somiglia alcun punto però
Grazie Presidente
Signor Sindaco sono molto grato e onorato di essere qui
Per era intervenire in questa circostanza su un tema
Così importante come quello dei cento quarant'anni di Roma Capitale io
Mi soffermerò sulla ascesa
Del idea di Roma nel Risorgimento italiano
E su come
E poi alcune forze politiche istituzionali
Tentarono di meglio radicarsi all'indomani
Della annessione di Roma e dell'astio tra il mille ottocento settanta e settantuno
Premetto alcune considerazioni carattere generale proprio
In connessione con
Gli eventi dighe questi giorni che vedono Roma
Al centro dell'attenzione non solo nazionale
Ma europea e mondiale il terzo millennio sicuramente
Prospetta e proporrà punti di riferimento ideali di portata universale
Veda credere infatti che l'affermazione delle nuove potenze economiche planetarie non si risolverà solo in conflitti di mercato
Già si intravede l'ascesa di capitali planetarie
In altre aree del mondo forti del prestigio di civiltà millenario
Per questo motivo val la pena soffermarsi sull'idea di Roma per
Anche perché la città anzitutto d'Europa e tra i meriti della vecchia URSS Europa al di là di antiche polemiche probabilmente in tempi recentissimi più superate grazie anche
L'impulso
Di Marcello Veneziani tanti studiosi vie quello di aver promosso la coscienza della unitarietà dell'umanità attraverso esplorazioni e conquiste
Imperi coloniali e poi con la costruzione di organizzazioni internazionali che volse ero in positivo secoli di conflitti
E quanto accade specialmente
Nel secolo scorso che fu incerto quello di due guerre mondiali
Ma anche della Società delle nazioni e della Organizzazione delle Nazioni Unite ancorché appesantite nel corso del tempo fatti canti ma certamente fondamentali per la storia contemporanea
In tale ambito un ruolo fondamentale preparatorio all'avvento di una coscienza universale venne svolto dalle missioni cristiane e specialmente dai missionari cattolici
Che furono una delle cure precipue di pontefici quali appunto piglio nonno che troppo spesso viene valutato solo in un'ottica italiana mentre do un'attenzione straordinaria per la presenza
L'Alitalia dell'organizzazione della Chiesa cattolica e delle missioni
E di papà Leone tredicesimo attentissimo alla Chiesa d'Oriente
Figure come quella del cardinale massaia ebbero e conservano una valenza straordinaria anche nella contemporaneità fu quella la risposta della Chiesa cattolica
Alla cultura illuministica universalistica e agli ideali proposti dalle dichiarazioni dei diritti dell'uomo e del cittadino che hanno scandito un lungo perito di tempo il secolo e mezzo
Che vada alla dichiarazione di Filadelfia a quella di San Francisco mille settecentosettantasei mille novecentoquarantotto che all'alba delle dichiarazioni europea dei diritti dell'uomo che si innestano loro volta nell'ambito di un terreno che ha a che vedere in profondità
Come il pensiero cristiano e con l'opera
Di Pontefice che per l'appunto non possono essere valutati solo nell'ottica localistica italiana
La generosa competizione tra idealità alte restituii prestigio universale a Roma proprio nei decenni del crepuscolo dello Stato pontificio
Mostrando che il potere temporale non esauriva affatto il papato
Ne la Chiesa cattolica si beve né costituiva aspetto importante anche se caduco quanto meno nelle dimensioni che aveva raggiunto nei secoli precedenti
Lo intuì erano teologi ecclesiastici scrittori mistici capaci di leggere il presente la loro contemporaneità con occhio profetico
Ora
Meglio si vede che se fu Roma a unire l'Italia
Nel corso del tempo sin dall'antichità come è stato ricordato anche questa mattina ve lo ha fatto anche il Sindaco con la sua funzione storica e civile
Nell'Ottocento di rimando fu l'Italia a volere a Roma conto come propria capitale con Vittorio Emanuele secondo di Savoia Farre
Costituzionale
Un cammino lungo alla ricerca dell'identità nazionale e della missione universale di una nuova Italia che è stata profetizza da da
Personaggi straordinari
Quali Giuseppe Mazzini
E un lungo etc di illustri patriottico sui quali qui non
O modo nel motivo di soffermarmi
Quel processo
Peraltro non fu né rettilineo né univoco né agevole il suo epilogo sul quale già altri sono fermati altre torneranno oggi nel settembre del mille ottocentosettanta
Proprio mentre si chiudeva il concilio ecumenico Vaticano primo di cui scrisse Cosimo Ceccuti in un saggio
Di tanti anni addietro va collocato tra lì e venti che pare
Debbano o possano verificarsi da un istante all'altro ma potrebbero non giungere mai a realizzazione
Perché a ben vedere solo ad una concezione determini spicca o tardo positivi Istica della storia si può ritenere che le cose comunque debbano accadere e che comunque
Roma dovesse tornare a essere
La Capitale d'Italia in realtà
Così non e
Fu solo per una sequenza di e venti in grandissima parte assolutamente non prevedo uti non organizzati
Non possiamo infatti dimenticare che
Nel mille ottocentosettanta agosto
Primi di settembre quando già
Napoleone terzo sconfitto dalla Russia e alla lega dalla cooperazione germanica il Governo
Di Firenze il governo del Regno d'Italia non ha alcuna particolare fretta non mostra alcuna particolare ansia di correre a Roma la
Il Presidente del Consiglio anzi e prudenti Simone
E avevano anzi dovuto e ministri e diplomatici smorzare di ardori di Vittorio
Emanuele II che riteneva di dover saldare il debito di gratitudine nei confronti di Napoleone terzo intervenendo a fianco della Francia contro la Germania
Ora
A ben vedere
L'Italia a Roma aggiunse quindi non per iniziativa propria ma per una concatenazione di eventi
Che hanno a che vedere con il conflitto Franco germanico con le decisioni di Napoleone terzo di sfidare la Prussia di Bismarck con la vittoria dei prussiani
E con la necessità di prevenire in Roma una
Possibile insorgenza repubblicana che replicasse
Quella del mille ottocento e quarantanove fu quindi
Un insieme di eventi molto complessi che aiutano a comprendere quali fossero le preoccupazioni reali
Del Governo di Firenze e della diplomazia internazionale e che quindi accetto il corso degli eventi
E il cosiddetto fatto compiuto utilizzando la vecchia formula di Napoleone terzo quando aveva accettato
La decisione di Vittorio Emanuele II di
Camillo Cavour attraverso il messaggio del generale Cialdini e di Luigi Carlo Farini di invadere
Il
Lo Stato pontificio per fermare Garibaldi
La formula fatte ma fatte in fretta fu esattamente quanto accade nel settembre quando si decide di intervenire per acquisire Roma ed il Lazio
Quell'epilogo suscitò divisioni poi lentamente superate nel tempo come già altre nel passato remoto
L'identificazione di Roma con l'Italia e viceversa
Dell'Italia con Roma richiese circa settant'anni
Di percorso se si parte dalla Repubblica romana del mille settecentonovantotto o sessanta se si parte
Dalla
Arresto deportazione di più VII mille ottocentootto sino al mille ottocentosettanta e poi sessant'anni di faticose discute
E di ricerca di soluzioni pattizie del conflitto tra il mille ottocentosettantuno mille novecentoventinove
Sino appunto alla conciliazione un approdo considerato impossibile o comunque indesiderate indesiderato
Da chi sperava che la questione romana
E quindi quella cattolica primo coi avrebbe causato il crollo
Dello Stato italiano unitario
Che oggi
E dichiarato patrimonio comune
Ma che a lungo e alla
Venne considerato un ospite non graditissimo nella comunità internazionale tanto che come tutti bene ricordiamo dopo l'unificazione
Del mille ottocento e sessanta inizio sessantuno e la proclamazione
Del Regno d'Italia i riconoscimenti da parte degli Stati esteri tardare uno la Russia la ricordo riconobbe regno solo nel mille ottocento Santo due altri atteso che il sessantatré altri ancora sessantaquattro e solo nel mille ottocentosessantasette l'Italia dei né accolta
Netti in una conferenza internazionale delle potenze nella seconda metà del Settecento
Fioriranno
In Italia le idee di Risorgimento e di Italia il mito di Roma invece rimase in sordina
Quale patrimonio esclusivo di antiquarie archeologi che vi accorrevano da tutta Europa e ne riscoprendo hanno e riproponeva hanno il fascino
Riflesso
In quello delle riaffiorare anti civiltà sepolte del mondo egizio
Ed è la sapienza orientale dilaganti in Europa appunto tra settecento affine settecento ottocento quella di Monza
Grazie a quella ritrovata romanità la filosofia europea acquisì l'Oriente senza rimanerne soccombente
L'illuminismo napoletano e milanese e il patriottismo italico di fine settecento
Molto recettività nei confronti delle novità di Londra e di Parigi si mostrarono invece assai tiepidi nei riguardi di a Roma
Vale per la Milano dei fratelli Barry vale per la Napoli degli illuministico i quali parlano di Europa parlano dei problemi della Francia dei problemi dell'economia italiana del rinnovamento
Giuridico pensiamo a Cesare Beccaria ma di Roma non parlano quasi mai come fosse una realtà estranea alla cultura del loro e dell'Italia dell'epoca
Nel celebre saggio su quale
Dei Governi liberi meglio convenga all'Italia
Che venne scelto tra centinaia di lavori presentati al famoso concorso Melchiorre Gioia si appella ripetutamente al clero ma non cita mai la città di Roma né cita mai il Pontefice
Ed è il saggio più famoso sulla soluzione da dare al problema dell'unificazione italiana e della forma di governo alla Città eterna dunque
Venivano preferite o anteposte altre possibilità vitali di una cultura che però avanzava per sottrazione anziché per somme per sintesi
Come peraltro
E all'opposto era
La a Roma di papà gran Lambertini
Di Clemente quattordicesimo o di di Pio sesto
Malgrado la straordinaria moltitudine di accademie istituzioni culturali biblioteche laboratori di ricerca autentica gloria della vitalità culturale dei Papi anche dell'ottocento
Come è stato ricordato questa mattina
Nella bella relazione di Micol forti
Neppure durante l'età francese e cioè tra la fine del Settecento e il mille ottocento e quattordici Roma si affermo come epicentro civile dell'Italia in Europa
La deportazione di Pio VII in Francia e conferimento del titolo DRI di Roma da parte di Napoleone primo al figlio Francesco Carlo Napoleone detto Napoleone secondo
Non vorrei scatto la Città eterna dalla rango di
Città periferica nell'ambito dell'impero rispetto a Parigi
E persino rispetto a Milano che era la capitale del Regno italico o alla Napoli del Regno di Giuseppe primo e poi
Di Gioacchino mira
E il riflesso significativo di questa condizione di minorità nella quale
Napoleoniche primo intende conservare
A Roma e il Lazio lex Stato pontificio ex nella sua ottica e dato anche dal radicamento di quella forza culturale organizzata che non è solo quindi una questione esoterica
Ho o rituale ma
Culturale e politica che fu la massoneria del primo Ottocento
Grande Oriente in Italia mila ottocentocinque supremo Consiglio delitto scozzese mille ottocentocinque quando per l'appunto si forma un grande oriente d'Italia che ha sede a Milano
Un Grande Oriente di Napoli che ovviamente ha sede a Napoli ed elogio di Roma sono direttamente all'obbedienza
Del Grande Oriente di Francia
E cioè sono l'espressione tentacolare di una presenza politico
Culturale militare che mira a devo umanizzare la Città eterna e a farne una riferimento della politica imperiale
Dopo la caduta napoleonica durante la Restaurazione alla Roma D belli ispirò sentimenti disparati non piacque al giovane Giacomo leopardi
Intanto
Forse
Giuseppe Garibaldi dico forse perché Garibaldi lo disse nelle memorie ma le memorie vennero scritte nel mille ottocento settanta e licenziate mille ottocento
Settanta settantuno quindi non sappiamo se comunque scrive di essere rimasto incantato
Non entusiasma Alessandro Manzoni
Divertimento Simod Azeglio quanto meno sappiamo che Massimo D'Azeglio ci si divertiva moltissimo intimiditi invece Silvio Pellico e Giulia di Barolo
Nella copiosissima produzione poetica della prima metà dell'Ottocento
Lirici
Pochissimi moltissimi in realtà rima tori sino a Aleardi Prati
Mercatini Fusinato
Noi vediamo tornare continuamente i nomi di Italia e di patria
Quasi mai compare Roma e della poesia patriottica sulla quale si formarono le generazioni dei volontari degli studenti dei docenti che saranno poi i protagonisti del
Risorgimento
Lì come dico però ma quasi e assente ed è alta altronde
Anche io non Massone giacobina Zante Francesco Saverio Salsi nel celebre saggio su nell'Italia
Del secolo diciannovesimo accolse come ineluttabile se non necessaria la sovranità del Papa nel progetto di Costituzione fede era attiva degli Stati sardi
A porre invece la centralità di Roma nel
Per l'Italia nell'Italia per il futuro del Paese furono i neo quell'ufficio
Cesare Balbo e il Vincenzo Gioberti del primato morale e civile degli italiani e poi dell'ICI del rinnovamento
E
Suo opera
Non
Fu affatto né ingenua né semplicemente riducibile al mito
Pensiamo
E lo città il professor Tito Lucrezio Rizzo in un suo saggio che anche
Francesco De Santis si entusiasmo per la figura
Di
Pio IX attraverso il pensiero di Gioberti tanto da scrivere nel celebre discorso ai giovani
Felici noi che viviamo
In presenza di io no cioè si vede anche da parte di De Santis l'autore poi della storia delle fratture italiana
Nella figura del Pontefice quella del vero grandeur innovatore della ditta politico culturale civile dell'Italia dell'epoca
Con la Repubblica romana ricordata questa mattina da Aldo Ricci del febbraio luglio mille ottocento e quarantanove
In verità a Roma divise
Perché se farò i pattisti dagli anti temporali Istica tonici liberali dei clericali i moderati dai meno giacobini inizio quindi una divaricazione una lacerazione che venne poi
Solo superata con la Società nazionale di Manin di la farina i Giorgio Pallavicino Trivulzio e rettifica Giuseppe Garibaldi ma per la verità
La Repubblica Romana rischiò di compromettere il cammino verso il Risorgimento anche perché determinando l'intervento armato sia di
Della Francia del principe Presidente Luigi
Napoleone Bonaparte sia di altre potenze fece del caso italiano della questione italiana un problema di carattere internazionale
E quindi determinano
La ingerenza delle potenze straniere in Italia
Come era accaduto dalla fine del quattrocento e lungo intense con i seguenti e fu solo grazie alla genialità di Cavour che questa internazionalizzazione del problema Italia venne poi ribaltata ad essere un fatto negativo poter cominciare a divenire oppositivo dalla interventi in Crimea da quanto altro seguiti
Che esula dal terreno che sto
Percorrendo
La cesura attraverso
Il ventennio seguente lungo il quale
Vittorio Emanuele II Camillo Cavour una moltitudine di politici scrittori artisti e di ecclesiastici
Mirare o no a ribadire a Roma quale capitale del Regno d'Italia senza intaccare un eh il ruolo metà storico di centro della cristianità
Nel settembre mille ottocento e sessanta
Vittorio Emanuele II compì
Quella celeberrima marcia dal Rubicone al Volturno
Che è stata lasciata ai margini delle recenti rievocazioni del centocinquantesimo dell'unificazione nazionale perché di Castelfidardo non si è parlato e della vicenda appunto così centrale e determinante
Della unificazione italiana
Si è detto davvero assai poco fu un merito precipuo di Camillo Cavour la proclamazione
Dico Roma capitale di un'Italia che era incerta disse
Siamo nel marzo sessantuno e che e levo la Città eterna a giustificazione del Risorgimento e delle tante violazioni di equilibri e di norme internazionali e interni
Che esso comporto
E che furono compiute consapevolmente a cominciare appunto dall'irruzione nei confini dello Stato pontificio nel settembre del mille
Ottocento e sessanta quando Cialdini e Fanti nel giro di due settimane
Riescono a annientare l'esercito di la morsi R. e quindi a
Distruggere politicamente e militarmente
Quella quello quello stato di cui beh così bene appropriatamente si è parlato questa mattina ma che evidentemente aveva una sua debolezza interna e come
Tutti bene ricordano l'argomento che venne utilizzato da Cavour per io rompere
Nella
Nello Stato pontificio Furlan richiesta di smobilitazione e scioglimento dei Corpi volontari che esattamente quanto l'ambasciatore da Austria
Aprile del mille ottocentocinquantanove aveva chiesto a Torino
Come condizione del non intervento militare quello che sarà poi la Seconda Guerra indipendenza
Dovete sciogliere di cacciatori delle Alpi cacciare Garibaldi identico argomento viene utilizzato nei confronti di quella che però non erano un accolta di mercenari
Ma era una internazionale cattolica a difesa di Pio IX
Pienamente legittima dal punto di vista del Pontefice che dello Stato di cui egli era sovrano
Anche dopo l'annessione del Lazio Alitalia con l'avvallo del plebiscito del mille ottocentosettanta la monarchia non più sabauda ma italiana compie ogni sforzo per ottenere la pacificazione con la Santa Sede
Comincia
Che il pericolo era altrove
La nuova Italia si insediò in Roma con una forza istituzionale morale e politica effettiva che era la monarchia e poi con una forza di supporto che doveva essere una specie di Regione sacra si autodefiniva templari della democrazia che furono
I massonica a ben vedere a differenza di quanto solitamente si crede o si afferma la monarchia di vittorie ma nel secondo il metodo centosettanta era una autenticata
Potenza internazionale di grandissimo prestigio
Il sovrano in quel momento non è solo re l'Italia ha un figlio che il secondogenito Amedeo Duca d'Aosta che reti di Spagna dopo essere stato candidato a essere re di gregge
E
A una figlia che e sul trono del Portogallo di è quindi una presenza mediterranea che era stata bene espressa
Dalla costituzione della lega Italo ellenica che diviene poi lega
Italo ellenica latina
E che ha a che vedere anche con l'eredità dei sogni di restaurazione dell'impero
Del Messico ponte tra tragica grande figura di Massimiliano d'Asburgo cioè lì in quel momento l'Italia sta facendo grande politica interna l'area Traverso una moltitudine anche di ambasciate delegazioni di presenze economiche che andavano dall'America meridionale Allasia
E che vedere vedevano l'Italia in quel momento peraltro ben presente anche
Nel
Mediterraneo orientare sono immensi del della inaugurazione del Canale di Suez
Peraltro
Tutto questo avviene
Poco prima che in Parigi esplodesse la commedia
Vale a dire primo Governo proletario che ebbe poi lavorerò del martirio e tanto suggestione no di decenni seguenti
Si comprende bene l'urgenza di arrivare a Roma da parte della monarchia perché anche in Italia covavano
Gruppi rivoluzionari
Anarchia e non solo quei di anarchici ho provato socialisti la cui storia è stata ripetutamente scritta
Ma anche dietro le quinte di una cultura radicalmente alternativa a quella
Liberale cattolica o cattolicoliberale
Ne erano un sintomo il sinora poco noto poco documentato ma di cui
Scriveremo la storia forniremo i documenti Circolo dei diritti dell'uomo che sorse in Roma e che fu
Il vivaio
Di una serie di temi accise Simi avversari della monarchia che arrivarono fino
A operare fino al mille novecento e quindici e oltre
E via là c'è la consapevolezza che all'interno dello Stato covava una
Gruppo di
Radicali avversari di quel tipo di ordine che era dato dalla diplomazia internazionale dal quello che ancora sopravviveva del concerto delle grandi potenze
Negli anni
Di
Adriano lemmi quell'altra organizzazione alla quale primo accennato la massoneria
Cerco di organizzare una opinione
Che voleva essere una specie di partito dello Stato
Teso a consolidare
Il ruolo della monarchia nell'ambito
Del neonato Regno d'Italia con
A Roma capitale ma non giunse mai a darsi una organizzazione unitaria
E
Comprese la ineluttabilità
Della trattativa con la Roma dei Papi sulla scia di quanto trent'anni prima aveva auspicato è scritto il Gran Maestro pro tempore fido collaboratore di Cavour Costantino Nigra
Per questo motivo
Adriano lemmi appoggio senza riserve Francesco Crispi
Anche quando
Il Presidente il Ministro dell'interno già garibaldino sciolse i circoli anticlericali come quelli sociale rivoluzionaria anarchici repubblicani
Considero una vergogna per la nuova Italia l'assalto
Del mille ottocentottantuno al corteo notturno che traslata la salma di io non ho da San Pietro a San Lorenzo fuori le mura
Una pagina Tetra lontanissima dal prima conciliatori stico coltivato da padre Carlo Saglia e da
Padre Luigi Tosti
Grande abate di Montecassino così come anche da Agostino Depretis Scheda Domenico Farini
E in quest'ottica probabilmente andranno riletti i discorsi pronunziati da Adriano lemmi tramite ottocentonovantadue mila ottocentonovantatré
Per nel suo periplo le diverse regioni italiane alla ricerca di un significato nuovo da conferire alla a Roma moderna alla Roma non più dei partiti ma una Roma nella quale sì
Continuamente si tentava la conciliazione forme venne Espresso da Giosuè Carducci
Che non fu mai dimentico di aver avuto per docenti i padri scolo Eugenio Barsanti Geremia Barsottini e frate Cecco
E che fu il cantore della Roma classica e si proclamò cittadino verte d'Italia per tempo età madre dei popoli che destina il pur spirito al mondo
Che l'Italia impronta Asti dico a gloria e altro ancora aggiunse di sapore assai aspro maltempo spesso nel mille ottocentosettantasette del rifiuto
Di assumere la cattedra dantesca istituita in Roma per condurre una specie di polizia polemica quotidiana nei confronti
Della Santa Sede della cristianità
Che non si presentò allo scoprì mento del monumento a Giordano Bruno in Campo dei Fiori
Ed in fuga quel Carducci che
Trovava tutte le scuse possibili e impossibili per non
Partecipare alle celebrazioni del venti settembre addirittura combino la data del matrimonio di una figlia proprio il diciannove settembre avere la giustificazione del no andare
A Roma e che poi del resto
Non dimenticata
Che lo stesso Crispi nel minuto centonovantaquattro aveva lanciato il Napoli celebrata Pellumb
Fondi io
Con la fase di assistere diretto
E quindi tesi può età Carducci chiedeva anche a Crispi maggiore coerenza com'era quella
Attestata da Garibaldi
Che a Roma non aveva legato solo suo nome come condottiero come difensore della Repubblica ma lo fece soprattutto nel mille
Ottocentosettantaquattro stante a cinque
Con i piani di bonifica del territorio di costruzione della
Cita industrializzata
Sulla scia di quei piani che erano stati elaborati da Luigi Pianciani
Che era il più grande già
Gonfalonieri che aveva una visione della Roma moderna che non per caso sarà l'uomo che introdurrà
Antonio Labriola nella loggia Rienzi di Roma dalla quale Loggia Antonio Labriola non venne accettato rimase ai margini dell'istituzione alla quale ho chiesto
Di far parte asceso al trono Umberto primo blocco proclamo Roma
Come conquista intangibile
Questa formula conquiste intangibile i garanti il sostegno
Di una quantità di organizzazione anticlericali
Ma non risolse affatto il problema sotto traccia
Continuarono i tentativi conciliatori spicci da una parte e dall'altra
D'altronde il
La gran parte della dirigenza era di scuola ancora cavouriana
Ha certamente ragione
Marcello Veneziani quando sottolinea che la annessione di Roma l'Italia determino anche l'avvento di una dirigenza nuova meridionale importantissima per lo sviluppo futuro dello Stato ma non dimentichiamo
Che tanta parte quella dirigenza arrivava anche dal vecchio Piemonte penso al trentacinquenne Giovanni Giolitti che usava
Pongo una copia della
Divina Commedia intasca andare a passeggiare al Colosseo I fuori egli buzzurro piemontese per apprendere medio il fascino e la missione che questa
Nuova classe dirigente che era la Corte dei conti che era a alla Commissione centrale
Del debito pubblico doveva svolge per unificare veramente il Paese che fu quanto coi tentarono fare Efisio Giglio tosto promotore mila ottocentonovantotto della prima
Federazione internazionale studentesca universitaria che venne istituita proprio io a Roma nel foro romano e raccolse cinquanta mila studenti universitari di tutto il mondo
I quali erano consapevoli del fatto che o la nuova generazione dei polpi dei laureati era in grado di interrompere la corsa verso la guerra oppure essi che fraterni Zago hanno
Nella attività culturali nella ricerca e in questa situazione se dopo i trovati a comandare di diversi plotoni i battaglioni che sembro combattuti in quella che fu poi la
Conflagrazione europea
E infine il mito di questa
Grande a Roma venne celebrato soprattutto da Giacomo nordico Frattini l'ammissione dell'Italia uno tra il mille novecentodue in cui spiego che se Vittorio Emanuele terzo avesse proclamato
La
Unità d'Europa la federazione tra gli Stati europei dal Campidoglio
La sua parola sarebbe stata ascoltate seguito da tutti e che lo stesso Pontefice non avrebbe certamente potuto sottrarsi alla suggestione di una Federazione europea
Proclamata appunto dal Campidoglio erano grandi illusioni erano certamente speranze straordinarie ma che aiutano a capire
Il processo
Concreto e reale di superamento del conflitto Ermito duecentosettanta che avviene celermente tra il mille novecento e quattro che mille novecentotredici nel mille novecento e quattro vengono eletti i primi due deputati cattolici
Nel mille novecentotredici con il patto Gentiloni
I deputati eletti col voto determinante dei cattolici sono oltre duecento in dieci anni e cambiato completamente
Lo scenario della vita politica del Paese e rivoluzionari sono messi al margine e se ne vede da evidenziazione nel fatto che minacce feste del cinquantenario mille novecento e undici
Che è vero come regista Giovanni Giolitti
Il gran maestro del Grande Oriente Italia dell'epoca Ettore Ferrari rifiuto di partecipare alla festa perché non ho avuto il ruolo di protagonista una specie di primazia che nessuno gli avrebbe riconosciuto anche sul piano semplicemente della somma dei fatti
E fu ancora nel Campidoglio che lo stesso Efisio Giglio torto nel giugno due mila centodiciotto enuncio di principio costitutivo della nascente Società delle nazioni PACS TEN iure Censis
Con tutti questi precedenti è evidente che a Roma e davvero città eterna e capitale d'Italia e si può concludere ponti il motto celebre
Del già citato Carducci e cioè
Tutto che nel mondo e civile grande Augusto egli che romano ancora e quello stesso Carducci tener tanto dell'amore aveva detto noi troppo a Mammone Solferino
Amate
Il mondo è bello e santo l'avvenire quello stesso Carducci che ne tanto dell'amore invita
Il Pontefice aprite il Vaticano cosa che poi di fatto avvenne ed è quell'Italia nella quale oggi cromata cento quarant'anni capita
Per delle tante cose che ci sono state dette bambola ecco vorrei sottolineare perché questo è un dato costante per capire il Risorgimento e quindi come Roma entra nel Risorgimento che diventando
Capitale
Che Roma diventa capitale seguendo esattamente il modulo tipico di un Paese e a volte se ne dimentica chi sogna Risorgimento diverso
Che era da secoli sotto il controllo delle grandi potenze in realtà e i cui spazi di libertà
Venivano determinati da chi questa libertà da cercava ma anche dalla capacità di trovare i rapporti con le potenze esterne
Un punto di tolleranza che permetteva di fare il passo avanti tutto alla vicenda risorgimentale si svolge così perché
Alla fin fine Napoleone si decide acconsentire al Piemonte di ingrandire zip per e che
L'incidente di Orazio Ninive qualcuno ascrittogli mette in testa che altrimenti può succedere ben di peggio
Meglio acconsentire a uno di noi di allargare Azzi che a vedere altri che si allargano a spese di uno di noi e allora si consente a Vittorio Emanuele di farlo
Quando Garibaldi sta per dare il colpo decisivo a alla alla Regno delle due Sicilie
Alla fin fine la stessa Francia preferire che corra l'esercito sabaudo e sia il generale Cialdini e non il Generale Garibaldi a mettere sotto assedio Gaeta
E così quando si arriva al mille ottocentosettanta e la questione di Roma ormai bolle
A quel punto meglio dare il via all'esercito italiano perché entri esso a Roma in faccia la breccia sia soubrette certa Roma da qualcun altro
Il che fa capire una cosa che secondo me sta emergendo bene al centro delle celebrazioni di quest'anno tese come quelle passate e terra
Chi c'è lebbra Alitalia che abbiamo avuto e chi rimpiange l'Italia che non abbiamo fatto l'altra Italia che ciascuno di noi sogna come ritiene di sognare la
Che in realtà le due hanno lavorato insieme e che l'una non poteva fare a meno dell'altra
Cose che alcuni hanno capito e altri no
Un'ultima cosa c'era dicevamo con Villari che poi
Rivela come fatta la storia insomma riti l'uno degli uomini che più hanno voluto che Roma fu diventasse capitale fu Vittorio Emanuele
Il quale non amava assolutamente Roma il quale era tristissimo all'idea di lasciare le sue montagne quel che ci faceva e come è noto era polivalente in montagna faceva più cose
Quindi dovette ero mettere Castelporziano a disposizione per dargli una casa che in qualche modo di ricordasse i luoghi dove vale la pena di vivere e tra questi non metteva il Quirinale
E al Quirinale a quanto mi è stato detto questo è un una cosa che ho sentito non è che io letto diretta man tre le rare volte che veniva dormire a Roma dormiva al piano terra dove oggi ci sono i brani di passaggio
E si rifiutava di utilizzare l'appartamento in queste città dove poi ha finito per entrare quando è morto perché né portato dopo che si era sentito male
Al Campidoglio la storia dalle da Castelporziano la storia a alle sue le sue stravaganze
Darei la parola ora a Francesco Perfetti
Buonasera e grazie a tutti un ringraziamento doveroso al
Sindaco di Roma che ha fortemente voluto questo
Convegno
Dunque lui ha parlato trentaquattro minuti se riuscisse almeno la rinuncia area quattro dei suoi trentaquattro minuti arriveremo
Puntuali per la sessione del successo qualche
Allora io comincerò subito questo mio intervento
Ricordando un
Resoconto un resoconto fra il più vivaci coloriti delle ultime fasi della presa di Roma da parte delle truppe italiane il venti settembre mille ottocentosettanta un resoconto che
Fu scritto da un celebre popolare giornalista e narratore
E del mondo De Amicis presente agli avvenimenti in qualità di corrispondente vere il giornale Italia militare
Lo cito anche perché noi abbiamo parlato in questi giorni
In questa giornata più volte delle
Venti settembre dandolo come un fatto acquisito forse vale la pena appunto di sentirci allora contare e dei PIS dice dunque De Amicis Lecce avanzammo verso la porta la strada ai dritta e la porta si vedeva benissimo ha una grande lontananza
Si vedevano le materassi e legate al muro dai pontefici e già per metà arse dai nostri fuochi
Si vedevano le colonne della porta le statue i sacchi di terra ammonticchiati sulla barricata costrutto a dinanzi
Tutto si vedeva nettamente il fuoco dei cannoni pontifici da quella parte era già cessato
Ma i soldati si preparavano a difendersi dalle mura a poche centinaia di metri dalla barricata due grossi pezzi della nostra artiglieria tiravano contro la porta è il muro
Ad ogni colpo si vedeva un pezzo del muro della porta staccarsi e rovinare
Alcune granate lanciate parve da un'altra porta passarono non molto al di sopra dello Stato Maggiore
Gli zuavi tiravano fittissimo dalle mura del Castro Pretorio è uno dei nostri reggimenti né partiva molto danno
Quando la Porta Pia fu affatto libera e la breccia vicina aperta sino a terra due colonne di fanteria furono lanciate all'assalto
Udine un fuoco di moschettieri Ya assai vivo poi un lungo grido Savoia
Poi
Uno strepitoso confuso poi una voce lontana che credo sono entrati arrivarono allora passi concitati sei battaglioni dei bersaglieri della riserva
Stava Anzano altri reggimenti vennero oltre in mezzo alle Colonne delle etichette riferiti
Corsi con gli altri verso la porta i soldati erano tutti accalcati intorno alla barricata non si sentiva più rumore di colpi le colonne a mano a mano entravano la Porta Pia era tutta sfracellato
La sola immagine enorme della Madonna che sorge dietro era rimasta intatta
Le è stato da destra a sinistra non avevano più testa
Il suolo intorno era cosparso di mucche di terra di materassi e fumanti di berretti disuguali darmi di travi disastri per la breccia vicina entravano rapidamente i nostri regimi in
L'autore
Del libro Cuore destinato a diventare come è noto un testo chiave per il processo di
Pedagogico di formazione dell'identità nazionale del nuovo Stato
Non fu l'unico giornalista ho scritto ora al seguito delle truppe e basterà rammentare a solo titolo esemplificativo le belle appassionate corrispondenze che unito pesci scrisse Pericle quotidiano fiorentino Fanfulla
E che furono poi raccolte nelle volume come siamo entrati a Roma
La campagna militare del mille ottocentosettanta ebbe insomma testimoni importanti e fu l'occasione permetterà la prova un nascente già quel rito giornalismo di guerra
Ma anche
Lo ricordo per inciso costituì l'opportunità per far nascere proprio nella Roma entrata ormai a far parte dello Stato italiano
Una miriade di giornali di periodici anche satirici illustrati
In molti casi promossi proprio da quei giornalisti di fama che avevano seguito le truppe italiane
Il ventidue settembre per esempio alle ore diciotto uscì il primo numero della Gazzetta del Popolo diretta da Eduardo Arbib certamente il più autorevole di questi giornali
Che aveva la redazione in piazza Santi Apostoli ed era venduto esclusivamente in piazza Colonna
Malgrado
Si fosse trattato in un certo senso più di una passeggiata che non è di una campagna militare vera e propria
Questa marcia su Roma dell'ultimo scorcio del secolo diciannovesimo
Venne vissuta dai molti autorevoli corrispondenti dei giornali italiani e stranieri con una
Euforia un trasporto una passione
Che riflettevano le aspettative e le ansie prima ancora della curiosità dei potenziali elettori
Ma questo fatto
Questa attenzione oggi si direbbe mediatica
Per un evento militare
Al dunque limitato e dall'esito scontato mentre ben altri eventi scorrevano sotto i cieli d'Europa ha un significato storico e politico ben preciso
Si era
Infondo percepito come quell'evento fosse destinato ad assumere una importanza fondamentale per il futuro si era capito insomma
Come
La conquista di Roma da parte delle truppe italiane fosse uno dei grandi eventi della storia europea del diciannovesimo secolo
Espressione dei conflitti tra principi rivoluzionarie liberali da una parte e antichi potevi dall'altra
Un avvenimento che gettava sul tappeto le questioni dei rapporti fra Stato e Chiesa tra nazione religione tra progresso e legittimità
Lo scontro che avevo posto gli uomini agli ordini del generale Raffaele Cadorna a quelli comandati dalle generale per mancanza o meno era stato come si è accennato molto rapido
La breccia attraverso la quale i bersaglieri italiani la gara nella città fu aperta alle dieci del mattino e gialle quattordici Cadorna è cancel firmare una villa Albani l'atto di capitolazione di Roma
Con l'ingresso delle truppe italiane e con il successivo plebiscito del due ottobre i cui risultati saranno consegnati a Firenze il nove dello stesso mese
Alle reti torio Emanuele II che stupì per mano il decreto di annessione si concludeva l'unificazione del Paese
E si determinava di fatto la fine delle potere temporale dei fatti
Il plebiscito organizzato dalla Giunta di governo
Presieduta dal duca di Sermoneta Michele Michelangelo fetali aveva dato
Risultati più che positivi davvero plebiscitaria e forse neppure attesi in questa dimensione
Dei quarantacinque mila cittadini romani aventi diritto al voto se ne erano astenuti poco meno di cinque mila
I sì erano stati quaranta mila settecentottantacinque e inox solo quarantasei
Non di Verziano spazi i risultati relativi
All'arresto dell'azione qui dei centoventisette mila aventi diritto al voto se ne erano astenuti poco più di trentadue mila i siano stati novantadue mila ottocentonove e i no mille quattrocentosessantaquattro
Per non dire ancora degli abitanti della città leonina esclusi dal voto perché si è si era ritenuto
Che quella zona rientrasse nella giurisdizione del Vaticano dove sera ritirato il Pontefice proclamando si prigioniero
Questi ultimi peraltro Volver ugualmente farsi sentire e in piazza PRS l'urna nella quale furono depositati in mille cinquecento sessantasei site in nessun anno
Il risultato del Plebiscito misurava per dir così il senso dell'entusiasmo
Dell'euforia ma anche
Delle attese e delle speranze
Di una popolazione che nell'Unione di Roma al Regno d'Italia intravedeva la concretizzazione di un sogno in qualche caso o ancora
In qualche altro caso la premessa per un rinnovamento politico e non solo politico
L'entusiasmo dei romani ebbene il momento di più significativa e formale esplicitazione
Quando alla fine dell'anno il Re Vittorio Emanuele II giunse a Roma colpita qualche giorno prima da un'alluvione fluviale fra i più disastrosi della storia della città
E proprio agli altri due agli alluvionati come in altre circostanze avrebbe fatto il Pontefice
Vittorio Emanuele II portò conforto con un gesto che intendeva sancire quasi un patto di solidarietà e di fedeltà fra il soprano e il popolo di Roma
Le accoglienze furono entusiastiche acclamato sulla piazza del Campidoglio Vittorio Emanuele la sera stessa dovete affacciarsi per salutare la folla plaudente dal Quirinale
E lo fece non dalla Loggia
Delle benedizioni dalla quale si affacciava di solito il Papa ma da un'altra finestra
Quasi a sottolineare di non voler mancare di riguardo al Pontefice e sperare in una pacifica convivenza e in una
Pacificazione per il futuro
Quella visita in un certo senso potrebbe essere assunta simbolicamente davvero al di là delle questioni formali e burocratiche amministrative
Come l'inizio per Roma della nuova era
Vic capitale del Regno d'Italia
Già capitale del Regno d'Italia la storia voltava davvero pagina
E poco alla volta Roma avrebbe cambiato anche volto
Gli interventi urbanistici furono massicci
Alla vecchia Roma papalina
Con tutto il fascino e il sapore delle costruzioni e quartieri tardo medievali e rinascimentali e barocchi tra vicoli angustia improvvise e ariose piazze
Andò affiancandosi una nuova Roma una Roma per TIR così piemontese
Concentrata soprattutto sui rilievi dell'Esquilino e del Viminale
Caratterizzata da costruzioni dall'aspetto più severo ed uniforme le idee dritte ed angoli retti edificate il secondo un piano regolatore e un progetto urbanistico razionali
Un grande fermento edilizio
Un fermento edilizio che si accompagnò ad altre realizzazioni come la sistemazione delle aree da tempo soggette alle inondazioni del Tevere
Nonché alla erezione di monumenti dedicati alla memoria di patrioti ed artisti per celebrare nel marmo il processo di unificazione del Paese e al tempo stesso
Favorire il sentimento di adesione e partecipazione allo Stato unitario e al punto del re
Per avviare insomma quel processo che si potrebbe definire per usare una categoria storiografica creata peraltro con un testo dallo storico morsetti nazionalizzazione delle masse
Un volto nuovo un volto nuovo dunque per una Roma nuotare
Una Roma
Però che si sarebbe andata urbanizzato senza industrializzati
E che a differenza delle altre grandi capitali europee avrebbe continuato a mantenere o ad assumere sempre più se si preferisce il carattere di una città dell'amministrazione e del terziario
Soprattutto dopo il trasferimento a Roma delle strutture amministrative e di Governo
Un trasferimento che aveva impegnato il Governo Lanza in un grande lavoro per risolvere i problemi logistici e noti giuridici
Una Roma ancora nella quale
L'eredità il peso e se vogliamo la tradizione cattolica erano indiscutibilmente forti
E provocavano in molti situazioni personali anche angosciose crisi di coscienza e conflitti spirituali profonde di laceranti
Il Pontefice Pio IX aveva infatti scomunicato il profano attori della città sacra
E con l'enciclica Pupino osso del sedici maggio non aveva voluto riconoscere le ragioni e la legittimità storica delle Regno d'Italia aveva sdegnosamente rifiutato
La legge delle guarentigie approvata dal nuovo Governo il tredici maggio mille ottocentosettantuno e le relative indennità facendo appello alla generosità dei fedeli
Il vero e proprio dramma della separazione e contrapposizione fra il mondo romano legato al Pontefice prigioniero in Vaticano
E il mondo laico o forse meglio anticlericale e massonico
Poteva essere percepito con mano in occasione dell'Anno Santo del mille ottocentosettantacinque un evento giubilare a porte chiuse che fece registrare accanto alle cerimonie religiose
Contrapposti eventi mondani dissapore profano e talora inequivocabilmente anticlericale
Eppure
Per quanto fra contrasti e difficoltà fra scontri tra la fedeltà alla chiesa e quell'allo Stato la Roma nuova capitale ormai del Regno d'Italia si andò affermato
Il Risorgimento nazionale si era ormai concluso anche se aveva lasciato una scia di incomprensioni fra liberalismo e Chiesa cattolica destinate a durare nel tempo
La conquista della Città eterna aveva avuto come intuitivo un grandissimo valore simbolico oltre che ovviamente una valenza politica
L'obiettivo spesso della conquista di Roma
Peraltro già proclamata capitale del regno dita
A
Con i è l'anticamera del ventisette marzo mille ottocentosessantuno aveva operato come una forza unificatrice che recava in sé una eccezionale capacità di attrazione morale
Un grande storico italiano Federico Chabod
Ha osservato nella sua bella incompiuta storia della politica estera italiana
Che l'idea di Roma
E conseguentemente il proposito di farne la capitale effettiva del nuovo Regno d'Italia
Era diventata l'idea base delle maggiori correnti ideologiche culturali e politica delle Risorgimento
Tanto che su di essa si erano ritrovati pur con tante divergenze interpretative sul passato e pur con tanti contrasti sulle soluzioni prospettate per l'avvenire
Tanto di Gioberti anni quanto i mazziniani
è pur vero peraltro che il reale contributo di Roma al moto risorgimentale nel campo
Delle insurrezioni popolari delle congiunture o delle rivoluzioni o delle guerre
Fu limitato con l'eccezione naturalmente della gloriosa stagione della Repubblica romana
Ma è altrettanto vero che la forza evoca Trichet di antiche glorie intimamente legata al nome di Roma
Era stata un vero e proprio
Fatte faro che aveva potuto suggestionare anche un uomo così pragmatico e attaccato al realismo politico come il Conte di Cavour
Il quale però
Come è noto non potevo vedere realizzato il suo sogno
In proposito osservato chapeau
Negli ultimi tempi nella mente di Cavour l'idea di Roma era cominciata fa balenare
Non più soltanto nella sua fattale connessione con l'unità nazionale
Ma anche nella luce dimissioni un microfono e che imponeva a Vittorio unito comunque quando prive di fronte al mondo
E il dovere era di por fine
Paolo Papalia trovarci
Poi quartieri sopralluoghi
Poi l'autorità
E degli si sentì sicuro di raggiungere la meta e sogno o il giorno in cui avrebbe firmato sull'alto del Campidoglio una nuova pace e di religione
Un troppa compiere passi alle sorti avveniva dell'umano sul ceppo effetti ben più grandi fenomeni della fascia di virtuali
La conquista effettiva della città con l'apertura della Breccia di Porta Pia ebbe come prima conseguenza per la storia politica italiana la rottura quindi dei rapporti fra Stato e Chiesa
Basata in fondo sull'equivoco dell'esistenza di una contrapposizione insanabile fra liberalismo il cattolicesimo e su un altro equivoco quello della identificazione fra Chiesa e religione
Su questo punto
Quale la prima
Di fare una osservazione in conclusione del mio intervento
Il Risorgimento si sviluppo come è ovvio in forte contrasto con la Santa Sede
All'indomani delle rivoluzioni liberali dell'inizio degli anni Trenta del diciannovesimo secolo
Quelle rivoluzioni che avevano fatto registrare una diminuita forza di attrazione delle cattolicesimo del tradizionalismo cattolico il cui maggiore momento di successo era stato subito dopo l'avventura napoleonica
Come osservata Arturo Carlo Jemolo la Santa Sede aveva esplicitamente condannato l'ideologia liberale
Il Risorgimento finì per forza di cose per assumere una posizione di contestazione nei confronti della Chiesa
Una posizione che con il tempo avrebbe comportato lascerà azioni profonde nei cattolici
Le avrebbe tenuti fuori per alcuni decenni dalla vita politica del Paese e avrebbe generato una incontrollabile e perniciosa deriva anticlericale
La tradizione cattolica era
Lo abbiamo già ricordato profondamente radicata nel nostro Paese
Molti fra gli spiriti più profondi e più attenti all'evoluzione storica e ai processi di risveglio delle nazionali vale in atto in tutta Europa ne avevano sottolineato l'importanza
Niccolò Tommaseo per esempio aveva sostenuto che dalla religione solo di Gesù Cristo potevano venire all'Italia e al mondo Pace e libertà
E precisato che chi vuol distruggere la credenza cattolica della quale l'Italia e centro si fanno in unico alla patria
Dal canto suo Gioberti non solo e non tanto di Gioberti già ricordato delle primato morale e civile degli italiani
Quanto
Piuttosto inizio Berti dei problemi domenica al primate quello del rinnovamento civile dell'Italia
Il Gioberti cioè lontano da Hegel endemico di lusso
Disegno le linee portanti di uno Stato liberale nella definizione del rapporto ideale fra libertà e la legge elettive nelle cattolicesimo lo strumento di un progressivo
Incivili mento
E ancora un altro cattolicoliberale Cesare Balbo il Balbo delle speranze d'Italia non a caso dedicato proprio a Gioberti
Per un verso rispose alle tesi più per piani ma per altro verso della inciso
Nella visione di una Italia realizzata sulla base una confederazione guidato dal Piemonte e favorita dalle processo di disgregazione dell'impero ottomano Tarì convertito al cristianesimo
E Tilli in Oriente amento di quello austro-ungarico
Proprio Balbo
Nella sua ultima incompiuta opera della monarchia rappresentativa in Italia
Pubblicata fa però il suo conservatorismo iniziale nelle recupero dei principi delle costituzionalismo liberale
E poi
Infine Antonio Rosmini questo filosofo antiche che li hanno
Estremista del moderatismo per usare una pungente definizione di Guido De Ruggiero sostenne che il cristianesimo aveva salvato la civiltà la società umana
Tutti costoro
E con essi anche altri come per esempio da Zevio espressero pur con molte non marginale differenze fra loro
Quelle liberalismo moderato
Che ripensando la storia italiana poneva il problema dell'uscita alla decadenza dell'Italia in epoca mode era una attraverso un recupero della consapevolezza dell'appartenenza alla comune civiltà europea i cristiani
Ben diverso questo liberalismo moderato era dal liberalismo radicale dei Ferrari dei Cattaneo un liberalismo attinte democratica e talora federalista
Figlio diretto dell'illuminismo napoletano che Lombardo intriso di ideologismo fiducia illimitata nella scienza nel progresso
E nella sostanza laicista e anticlericale
Nella misura in cui
La libertà di fatto
Elevata accolto dello Stato moderno
L'Italia unita peraltro per l'altro messe da parte le istanze federaliste tanto moderate quanto radicali
Venne costruita sulla base dell'annessione ISMU politico territoriale in chiave dinastica
E del liberalismo pragmatico delle Conte di Cavour attorno ad una idea di liberalismo che finiva per dare importanza soprattutto se non soltanto alle questioni di governo
E finiva per relegare in secondo ordine se non addirittura per espungere dalla scala delle priorità quelle religiose
La stessa questione romana nella soluzione proposta da Cavour e dai suoi eredi della destra storica
Venne affrontata in un'ottica tutta politica incentrata sull'idea
Della libertà religiosa un'ottica che prendeva le mosse
Poco importa se dichiaratamente o non
Dal convincimento che l'eliminazione del potere temporale della Chiesa
Avrebbe portato automaticamente alla scomparsa dell'anti liberalismo portate
In sostanza detta Burma anche per i suoi successori come Ricasoli Minghetti il problema religioso si ridusse come osservato un acuto studioso del pensiero politico Carlo Curcio a un fatto di ordinaria amministrazione
Libertà dei culti da un lato Chiesa autonoma dall'altro
Sulla base di pregiudiziale
Di una pregiudiziale fallace identificazione di Chiesa che religiosa
Le questioni religiose insomma furono per lo più piste da i maggiori esponenti del liberalismo italiano prescindendo da ogni dimensione teoretica e forno ridotte a una mera questione di rapporti fra Stato e Chiesa
E non a caso proprio Stato e Chiesa si intitolava un celebre libro del Minghetti tutto incentrato sulla linea del separatismo cavouriano
Sotto il profilo culturale
Nell'i pali apposte risorgimentale andò affermandosi come ha dimostrato un grande pensatore cattolico Augusto Del Noce una visione del liberalismo frutto dell'egemonia del pensiero vitalistico
Nella direzione immanente cistica lungo la linea spaventa pesantissime che metteva da parte della linea Gioberti hanno
E spingeva verso una rilettura in chiave italiana di tutta la storia della filosofia della cultura italiana
In altre parole si ebbe per così dire un ascolto azione di quella linea di pensiero prevalente nella cultura Savoia ardo piemontese
Che aveva ispirato gran parte del cattolicesimo liberale aveva trovato espressione in diverse formulazioni non ultima quella Gioberti
Il
Risultato fu che quella culture viabilistica dire ottobre Arzo strade che l'allontanarlo di fatto dal liberalismo moderato
Ed ebbe qualche derivanti clericale
Che però
Fu superata certo con le difficoltà nella coscienza nazionale e grazie agli sforzi congiunti del mondo laico e di quello cattolico
Oggi
è tornato
Di moda il processo al Risorgimento
Ma accento quarant'anni dalla completamento dell'Unità d'Italia con la conquista di Roma
è aggiunto il momento di rileggere criticamente con equilibrio la storia di questo grande evento la storia del Risorgimento
Senza dimenticare come ha scritto in un saggio appassionato dal titolo in difesa del Risorgimento il compianto Alfonso Scirocco
Che si è vero che venne realizzata una unificazione artigianale e piena di difetti e anche vero
Che si trattò di una unificazione reale
Forse l'unica possibile
Quella che con tutti i suoi pregi e i suoi difetti con tutte le sue luci e le sue ombre noi conosciamo e continuiamo ad andare
Grazie
Sì perfetti si è giustamente intrattenuto sull'intreccio
Tra il tema del rapporto tra religione è stato e il rapporto tra Chiesa Stato è stato nascente italiani nessuno
Due vicende che necessariamente si intrecci erano e siti influenzano ma sono in realtà diverso
Il fatto che alla fine
Sia muri che sono riusciti a districare alla ed i prezzi e a mio avviso un fatto
Ambirei
Sul piano storico e sul piano politico non dimentichiamo che la vicenda
Dal punto di vista del rapporto tra Stati era già cominciata dimostrando tutto l'inquinamento che viene alla vicenda religiosa dall'essere
Intrecciata con vicende statali da la storia delle leggi Siccardi incombenti il tassazione delle diocesi
Dove la reazione del Pontefice era insieme alla relazione del capo di una religione e che del capo di uno Stato che in qualche modo
Aveva interessi concreti in un
In una vicenda del genere
Insomma
L'effetto fu di allontanare è stato scritto le masse cattoliche dallo Stato italiano poi di tutta questa vicenda entrati qualcuno lo ha scritto domandandosi sì
Tutta la faccenda del distacco
Sia da leggere come l'avesse Gramsci sia per legge deve nel
Fatto che l'influenza di queste scomuniche ventenne lontani
Coloro che poi
A spese di Pisacane seguirono più il parroco nell'inseguire Pisacane i suoi col forcone che non gli ideali che Pisacane cercata DD di portare in Consiglio
Resta il fatto sul quale insisto che
Una volta portata qui la capitale diventa fisicamente un fattore di unità
Perché convivono sullo stesso territorio sì influenze hanno anche architettonicamente perché poi è il vecchio architetto del Papa quello che viene utilizzato
Dai nuovi arrivati per disegnare alcune delle nuove strade e l'ingresso dei piemontesi ma l'ha fatto bene a ricordarlo incerto
Veneziani ha ragione quando dice che diventa il melting pot de delle Regioni Roma ma appunto inclusi piemontesi
Ci mancherebbe altro
Non è che viene espulso Giolitti dal momento in cui si entrarono anche il Regno d'Italia ma appunto
Piemontesi e meridionali cominceranno a lavorare insieme per lo Stato italiano questo in sé
è un fatto di enorme portata che
E dovuto alla capitale in senso
Ed è un processo ineluttabile cioè quindi
Se vero che Mastella che sia assistito facendo accadere fatti capaci poi di produrre una serie di effetti che vanno
Anche al di là delle resistenze Lucio Villari alla parola vai tranquillo Otranto devi fare le cinque e mezzo
Finirò prima certamente signor Sindaco
Signor Presidente Amato io
Proprio raccoglierei le ultime sue osservazioni che mi pare
Che colgano il senso anche
Di questo nostro incontro
Perché
Richiamano
Proprio
L'importanza
Straordinaria
Del fatto che Roma sia diventata capitale d'Italia nel mille
E ottocentosettantuno proprio per quel processo poi
Di moltiplicazione degli eventi
Positivi politici culturali generali
Si è partiti da Roma determinano quella coesione nazionale
Noi oggi
Pretesi dire dimentichiamoli abitiamo
Nonostante delle voci
Che
Ogni tanto si
Si sentono sul fatto che gli italiani che sull'Unità d'Italia non ha non abbia retto sul fatto che
E tutto sommato questo Risorgimento ha bisogno di essere revisionato costantemente
Sul fatto che
Non si è sicuri di questa nostra grande importante tradizione storica rappresentata non solo del Risorgimento nazionale dell'Unità ganasce di uno Stato unitario ma dal fatto che
Di questo Stato sia stato
Sotto l'amata capitale Roma
Io credo che
Nessun sindaco di Roma
Potrebbe più pronunziare
Le parole
Ernesto Nathan quando nel mille novecentosette si insediò qui in Campidoglio fra le altre cose ricordando venti settembre da radicale massone quale lui era
Visse
Con un chiuderne Quartucciu Alducci Anna la cupola di San Pietro non è che il frammento di un solo è spento caduto dal cielo della storia immagine efficace ma
Oggi sarebbe
Assolutamente
Dieci ripetibile perché non avrebbe alcun senso come diciamo la verità non ebbe senza neanche la lettera che Pietro Nenni scrisse a
A a Carlo Giuliani gamma quando
Divenne sindaco di Roma nel mille novecentosettantasei
Nei limiti disse con molto garbo ma che disse eventuale esso dovresti rivolgerti ai cittadini dal balcone del Campidoglio come il Papa si rivolge ogni domenica ai fedeli e piazza San Pietro
Naturalmente Argan insomma fece una risata su questa cosa però
I nelle parole di Nenni c'era l'elenco di qualche cosa che risaliva al fatto che tutto sommato
Roma capitale
Lo divenne non solo con un atto militare
La breccia di Porta Pia lo divenne in un clima di contrasti in un clima di difficoltà politiche ideali culturali
Di grande complessità di cui poi
Diciamo il tempo ha fatto giustizia ma che conviene ogni richiamare
Per cogliere il senso del momento in cui
Il venti settembre mille ottocentosettanta l'Italia entra a Roma
Perché
Sì è vero Italia entra a Roma a seguito di eventi internazionali come la caduta dell'impero di Napoleone terzo
Questo evento era previsto dalla Santa Sede
E il Papa pensò di
Come dire
Prevedendo che questa era caduta dell'impero che di Napoli diversa avrebbe portato l'Italia a Roma intanto
La
La capitale era stata trasferita a Firenze proprio in attesa di arrivare a Roma
Ecco Pio IX intervenne così come ho fatto ogni logica di sessantaquattro con il Silla BO compiendo
Un altro atto di autorità religiosa ma che aveva grande valenze politiche cioè proclamando il dogma
Dell'infallibilità papale questo avveniva nel luglio mille ottocentosettanta
E il testo dopo ma fu come sappiamo proclamato nell'ambito del Concilio Vaticano primo che era stato ripulito da qualche tempo a Roma
Dopo mai ebbe l'opposizione però non dei vescovi italiani ma dei vescovi dell'episcopato straniero in particolare austriaco tedesco francese perfino degli Stati Uniti d'America
E perfino l'imperatrice d'Austria alla principessa Elisabeth riflessa Sissi scrisse privatamente al Papa pregandolo di non proclamare il dogma perché esso avrebbe creato un dissidio enorme
Non solo nei rapporti con i liberali e con lo Stato italiano
Ma all'interno della Chiesa stessa e della comunità religiosa internazionale
E questo dato mi pare che possa essere raccolto come un elemento diciamo di che la complessità
Del clima politico interno e internazionale che c'era
Alla vigilia nell'imminenza del venti settembre mille ottocentosettanta
E rende anche
Diciamo dà anche un'idea
Di incerto prima
Che culturale che
Si muoveva dentro a Roma e che non apparteneva può in gran parte
Agli italiani ma apparteneva i tanti stranieri che abitavano a Roma per il tempo ed erano stranieri com'era nella tradizione di Roma già
Antica tradizione di Roma cioè di grande autorevolezza culturale di grande diciamo prestigio intellettuale
Bene dopo il venti settembre settanta il grande drammaturgo
Vianello turbo Ibis scende che viveva a Roma e che voi sappiate e sappiamo che
La maggior parte delle opere di Bisanzio uno composta a Roma o nei Colli Albani e quindi aveva un rapporto molto stretto con questa città da anni
Ecco questo grande drammaturgo norvegese scrisse una lettera
A un amico dell'Italia e che era un critico letterario gli organi d'essere è stato diciamo uno detti di coloro che credevano nella
Nell'evento e nell'evoluzione liberale delle dell'Italia e quindi anche nella Roma conquistata all'Italia trascrisse una lettera in cui protestato per il modo come
Erano arrivati gli italiani a Roma ma per il semplice motivo che mi diceva
Che Roma era la sola città sacra d'Europa dove si godeva di una vera libertà
La libertà dalla tattica mia della libertà politica
Insomma in gioco di parole cioè l'ingresso dell'Italia a Roma significava ingresso della politica in un luogo che era sacro non soltanto per ragioni religiose d'altra parte
E bisognerà protestante non era cattolico ma era sacra perché rompevo un equilibrio checché se città aveva rappresentato soprattutto forse degli stranieri che vi abitavano in una credibile di perfezione una magia
Del luogo che non poteva non
Diciamo
Lasciare un impianto periti fai togliere interrompere leggevo ieri una frase di se ne è che potrebbe fare felice il Sindaco ma non è detto
Impiego diceva fra le altre cose che si sarebbero perse si perderà quella sporcizia ricevuta nelle strade di Roma e affascina contribuiva ad affascinare esattamente anche la straordinaria esperienza di energia astrattamente anche la Roma sporca
Faceva parte di questa
Magia di vista sacralità per così dire pagana
Di un luogo magico
Dove
Si viveva in una specie di libertà assoluta alle Verdun decessi era la punto critico
Letterario ecco protestò contro questa protesta verso l'idrogeno ma che stai dicendo
Mi sta dicendo perché con fondi con fondi il problema della
Diciamo della vivibilità della mobilità di Roma col problema della liberazione di Roma e della libertà di Roma della fine del potere temporale della Chiesa
E protesto anche dal fatto
Che
Dirmi se ne facevo una confusione tra le due libertà la libertà
Tout-court degli individui di e dei popoli e le libertà politiche degli individui dei popoli
E invece in
Dichiarò in una nella risposta che già Brandes non accetterò mai di identificare la libertà con la libertà politica
Ciò che lei chiama libertà io la Vinchi dico con lei libertà
Certo ci può godere della libertà di voto delle libertà fiscali
Ma per il cittadino non per l'individuo quindi non c'è nessuna ragione per necessità per l'individuo di essere cittadino acquisiamo in una sorta diciamo di
Lega anche anarchismo intellettuale ma dà il senso di una certa attenzione che si crea a Roma
Dopo il venti settembre picchiavo unico anche in un dato grande scrittore
Conosceva Roma ma non viveva a Roma fiera ci Autorità sta yes
Da sei esche dopo la
La liberazione di Roma
Protestano allo stesso modo è di per sé né per la fine del potere temporale del Papa quindi non per le ragioni DB se ne va per ragioni di altro tipo indifesa del potere temporale affermando
In questo modo Roma perdeva un suo connotato universale che soltanto la Chiesa poteva dare
In nessuno Stato moderno e liberale poteva dare a Roma quella dimensione universale che la Chiesa aveva conferito il
Do cioè che diceva tra l'altro non era accettabile queste pagina fresche nel diario di uno scrittore
Vicino e non è accettabile nella capitale che rappresentavo orrendi universale diventassero i capitali di uno Stato appena nato senza tradizione e senza storia
Ho fatto questa
Questo
Diciamo del
Citazione di questi due grandi intellettuali dire che
La percezione diciamo della
Capito Roma come capitale
E è una percezione che
Doveva essere diciamo
Dovrà essere elaborata concettualmente
Non so Guzzanti non soltanto sul piano politico sul piano degli interessi poi statuali militare eccetera esse percepita anche su un piano di valori universali e morali cosa che
I dirigenti dello Stato italiano diciamo alle soglie ignoti agli ottanta non avevano sottolineato con la stessa Energia
Con la stessa lucidità con la stessa direi grandezza di pensiero di Kabul
E del capo uno degli ultimi suoi interventi la Camera dei deputati a Torino
Nel marzo febbraio-marzo due mila centosessantuno quindi alla vigilia della morto per così dire sulla questione romana
Quando appunto Capurro si sottraeva
Per così dire a una definizione politica
E a Roma avrebbe dovuto assumere all'interno di un progetto di capitale d'Italia per dare valore e spessore ha significato prevalentemente morale questa scelta
Vi leggo solo qualche rigo di questo discorso bellissime di Cavour del ventuno marzo del venticinque marzo mille ottocentosessantuno
In cui
Partendo da questa domanda che fa alla Camera perché noi abbiamo il diritto anzi il dovere
Di chiedere di insistere perché Roma si è riunita l'Italia
Perché senza Roma Capitale d'Italia d'Italia non si può costituire
La questione della capitale diceva Cavour o signori
Per ragioni
Non ci soglie per ragioni netti clima né di topografia neanche per ragioni strategiche
Se queste ragioni avessero dovuto influire sulla scelta della capitale certamente Londra non sarebbe capita della Gran Bretagna e forse nemmeno Parigi lo sarebbe della Francia
La scelta della capitale e determinata da grandi ragioni morali
E il sentimento dei popoli quello che decide le questioni ad esse relativo
Mi paiono
Baloo indicazione diciamo
In prospettiva perché lavoro non ebbe la ventura di vedere il complimento processo risorgimentale a Roma ma
Una
L'indicazione che permette di
Come dire dare al significato che ha
Ventisette veloce di tanta dare diciamo quel valore compiuti e complesso che è quello di un complimento di un processo
Di Risorgimento nazionale e di un processo di unificazione di come dirlo alla Cavour del sentimento del popolo italiano
Diciamo che ha una rilevanza non esclusivamente politica ma culturale spirituale ideale insomma come se fosse qui un germe della mia o no universalità della Roma Capitale d'Italia avrebbe dovuto avere
Concludeva Cavour
Convinto profondamente convinto di questa verità di UniCredit in obbligo di programmarlo nel modo più solenne davanti a voi davanti alla nazione
E mi tengo in obbligo di fare di questa circostanza appello al patriottismo di tutti i cittadini italiani ed è il rappresentante delle sue
Delle più illustri sulle città un decessi ogni discussioni in proposito
Affinché noi possiamo dichiarata all'Europa
Affinché chi ha l'onore di rappresentare questa
Questa questo Paese a fronte delle potenze essere possa dire
Tra necessita di Roma
Di avere Roma per capitale e riconosciuta proclamata dall'intera Nazione
Io richiamo questi
Parole di
Di Cavour perché
Sono dire fondamento
Ideale
Della Breccia di Porta Pia
Cioè andrei oltre il fatto strettamente
Siamo il gesto strettamente militare strettamente politico che nella breccia di Porta Pia per recuperare
Questo elemento di universalizzazione del valore
Della conquista di Roma
Del fatto che Roma diventi
Capitale dell'Italia perché questa poi è la chiave anche diciamo di un incontro come oggi delle manifestazioni
Che sono state preparate
Per ricordare centoquaranta né di Roma Capitale quello di non vederlo
In una situazione difficile e conflittuale con la Chiesa
Con coloro che non ero d'accordo eccetera ma di estrarre da questi elementi di conflittualità quel dato positivo è fatto lo accennava prima anche il Presidente Amato Roma
Diventando capitale d'Italia
Diciamo era un elemento
Essenziale non solo del compimento dell'Internazionale ma della stessa
Di bere l'azione della Chiesa che
Cosa che più percepita da molti cattolici liberali che poi fu raccolta e come sappiamo da Paolo sesto
Del nel mille novecentosettanta
Ebbene accolto anche
Ricordiamo negli interventi precedenti del cardinal Bagnasco vediamo eminenti personalità della Chiesa cioè riconoscere
Che l'unità nazionale e l'unità nazionale non può che essere anche
La liberazione di Roma
E un processo e il compimento di un processo ma è anche l'avvio l'inizio di un nuovo processo
Che come dire rappresenta
Al livello più alto i grandi valori di libertà
Grandi valori
Diciamo di indipendenza di grande valore di autodeterminazione
Di un Paese come l'Italia nel momento in cui proclamo nel marzo mille ottocentosessantuno la propria unità e la propria nascita come è stato
Di questo di questo elemento naturalmente si tenne e non si tenne conto
Nel
Diciamo nel dibattito politico italiano
E anche nel dibattito culturale e anche nel dibattito economico
Nei decenni successivi al mille ottocentosettanta si rende conto per alcuni aspetti le teneva conto soprattutto personalità altre il dibattito della cultura italiana da Manzoni
L'ultimo suo scritto rilevante del mille ottocentosettantatré moriranno dopo
E e sull'indipendenza dell'Italia su questa valori assoluto non parlava di miracolo ma di un valore assoluto del Risorgimento e dell'unità italiana
Naturalmente
Personalità come Carducci ricordati dal nuova
Solita che appartengono
Diciamo anche questa al nostro patrimonio più più bello più elevato più significativo la nostra storia ma attualmente
La preoccupazione che impiega
In molti esponenti soprattutto del mondo economico
E professionale del nord Italia elette Roma
Divenendo capitale di uno Stato un tornitore e moderno
Rappresentasse si
Centro dell'amministrazione di questo Stato
Avesse
Nel suo seno il Parlamento eccetera
Ma non aveva quegli elementi di modernizzazione
Che avrebbero potuto fare dovuto fare una capitale di uno Stato moderno come dire la forza trainante di questo stesso Stato cioè non non avevano Roma non rappresentava quella produttività quell'efficienza
Quegli elementi di sviluppo che sono le città del nord
In particolare un bar di via avrebbero potuto
E rappresentavano effettivamente questo per dimostrare che anche le polemiche che
Sono prolungate per i decenni e che ogni tanto affiorano qui del contrasto Roma-Milano eccetera
Hanno le radici in queste perplessità
E avevano diciamo una loro ragione oggettiva ma non coglievano quegli elementi
Chiamiamole così cavouriana in
Di grande ragione morale
E di grande ragione culturale spirituale anche
Che giustificavano
La
La scelta di Roma come capitale
Questa
Nel nell'ambito di questo dibattito
Si inserisce naturalmente che cosa si inserisce quella componente
Del liberalismo italiano del liberalismo italiano che
Non solo si richiamava Cavour ma si richiamava anche
All'interesse di queste forze produttive che non si vedevano riconosciute simbolicamente in una città come Roma
E che quindi
Potevano diventare inerenti disturbo
Di qui del processo non solo di unificazione di identificazione nazionale ma anche dei rapporti tra Roma e le altre città italiane soprattutto del nord
E interprete di questo non a caso si fece Francesco Crispi
Io ricordava appunto del
Nella sommario mandato per questo incontro
Il discorso che fece Crispi nel mille ottocentottantaquattro del Collegio Romano
Prestigioso Collegio romano della scuola dei Gesuiti che ora era stata per così dire acquisita lo Stato italiano avocata lo Stato italiano nelle vesti di Presidente della Camera Crispi
L'appalto questa diffidenza e questa difficoltà per dovuta al fatto che l'uomo potesse diventare un elemento di
Disturbo nei rapporti
Fa il nord del sud dell'Italia e nei rapporti tra Roma stesso e la moderna sviluppata Milano simbolo appunto della produttività dello sviluppo capitalistico industriale eccetera
E in questo discorso importante del Crispi fece
Nel mille ottocentottantaquattro mi disse questo l'omissione d'Italia
In verità comincia proprio a Roma
Se insediati ci nell'eterna città abbiamo abolito il Principato civile dei pontefici abbiamo proclamato liberi culti LC coscienze e incompleta l'opera nostra
Finché con gli studi
E con le armi
Con la scienza e con la forza non avevo proprio non avremmo approvato allo straniero
Che noi non siamo a minori dei padri i nostri mi pare molto interessante
Questa dichiarazione di Crispi perché veniva poi ripresa da altri esponenti della cosiddetta sinistra liberale ed rettificativo che proprio principi
Colui che insieme al Garibaldi aveva compiuto diciamo l'Unità d'Italia avesse la sensibilità captare
Le perplessità e difficoltà anche la presenza di Roma Capitale poteva creare nel giovane Stato italiano
Chiunque entra diceva ancora Crispi in questa grande città di Roma vi trova la sintesi le grandi e potenti Luna più meravigliosa dell'altro
I monumenti che celebrano questo tempo peso l'orgoglio del mondo sono per gli italiani un pungente ricordo per i loro doveri
Bisogna quindi istaurare Roland instaurare Roma innalzare bianche noto monumenti ma sono monumenti della civiltà movimenti dello sviluppo
Niente della modernità affinché i posteri possano dire che fumo grandi appunto come i nostri padri
Ripeteva questo concetto del richiamo I valori della tradizione anche classica di Roma
In cui il ruolo della Chiesa interno a questi valori non esterno e quindi con una visione di
Mura universalizzazione laica che era quella cui voi puntava
Cavour pur le rispetta come sappiamo
Per l'indipendenza della Pontefice
Del
Gli agenti Igeria può al concreto avrebbero dovuto essere date come sono state da
Ecco quindi che
La dimensione diciamo questo richiamo anche all'Europa che c'era in Cavour è che c'è anche
Queste parole di di Crispi fa pensare
E
La presenza di Roma Capitale nell'ambito delle grandi capitali europee
Non poteva che essere rafforzata dal rafforzamento delle relazioni internazionali del nuovo stadio del giornalista italiano con gli altri Paesi europei queste norme chiave
Molto molto importante Cavour guardava sempre all'Europa oltre a guardare problema ereditare del Risorgimento italiano
E così lo spesso queste classi dirigenti diciamo liberali
Poste liberazione di Roma era assente presenta la preoccupazione di essere
Accettate nel dell'Europa come un Paese
Non è il Paese che toglieva la libertà al Papa open poneva con la violenza
Le sue leggi ma è un Paese che entrava naturali interni al concerto del grande sistema liberale parlamentare europeo
Quindi Roma
A questo punto diventa come dire l'oggetto ultima simbolico
Non solo del completamento del Risorgimento nazionale ma anche
Della prospettiva di un'Italia moderna sviluppata dove
L'universalità della scienza
Universalità diciamo del lavoro
Così dice poi in altri passaggi sia degli interventi di Christie come gli altri personaggi
Della delle della
Della politica italiana spaventa ad altri ecco tutti questi valori chiamiamoli così laici
Che si caricano però di significati morali
Non contrastano con il significato spirituale alla sacralità dico quella sacralità di e dicendo o Dostoevskij trovavano a Roma Manzi sono elementi di rafforzamento e quasi benedire
Di unicità del ruolo di questa città nell'ambito anche della storia d'Europa
Io ritengo
Che al di là delle
Soggezione difficoltà
Processi contraddittorie punto io mi sono stati
E noi siamo approdati oggi mille del due mila e dieci a rilevare che a Roma in fondo assolto e sta assolvendo questo compito
Cavour aveva prefigurato che Crispi gli aveva assegnato Titti perfino nella lettera di Nenni ci poteva essere cioè che il Campidoglio rappresentasse quindi
La nella nell'ambito della città di Roma nell'ambito la Capitale d'Italia
Il luogo dove
I due grandi sogni di modernizzazione
Quella del Risorgimento nazionale e dei valori morali di questo Risorgimento ha portato e il sogno di un'Italia moderna produttiva libera capace di esercitare
Diciamo una una concorrenza anche le altre capitali europee potevano svolgeremo un'assoluta libertà in rispetta pure dei valori della tradizione religiosa
Protezione importantissima
A cui
O i semplici speriamo comune elemento proprio della nostra libertà oltre vedrà libertà stesse della Chiesa grazie
Bene alle cinque venticinque vi consegniamo co la certezza che Roma
Capitale e che l'unità si è compiuta con Groma capitale
Ve lo diciamo anche perché non abbiamo la certezza che tutti lo abbiano capito in Italia
Che alcuni se ne stiano dimenticando
E aggiungiamo che capita
Che che alcuni anni fa che Roma sia a capitale è stato scritto nella Costituzione della Repubblica e questo fa una qualche differenza a
Presto fa una qualche differenza
La
La Costituzione
Ha preso atto di un processo storico che si era compiuto non ha fatto una dichiarazione programmatica in questo caso
E di questo processo storico fa ormai parte per costituzione il fatto
Che le funzioni che attengono all'essere una città la Capitale sono funzioni che spettano per Costituzione a Roma
E quindi se qui rimangono non è per evitare le lacrime del nostro Sindaco ma perché così ha da essere per la costituzione della Repubblica attenta
E a riprendiamo i lavori
Se vi volete accomodare
Grazie
Allora se io ed accomodare
I dati e voce al microfono verso ecco qua se vi volete accomodare
Questa
C'era
Allora per favore
Per piacere scusate volete accomodarvi
Età citarvi perché
Stiamo per cominciare a terza sessione
Allora in
Si è arrivati alla terza sessione che fa un po'da
Sintesi
E inc e anche di aggancio un po'alla all'attualità
Rispetto
Alla questo convegno che credo
Abbiamo
Colto un po'nel segno nel senso che
Ci è sembrato giusto cominciare questi tre giorni di celebrazione di Roma Capitale
Partendo da una riflessione
Da una
Approfondimento storico culturale proprio perché la celebrazione non fosse soltanto un fatto rituale è un fatto di simboli esterni ma partisse da un approfondimento dalla consapevolezza
E credo che il livello del relazione che abbiamo ascoltato
Il lavoro fatto da Marcello Veneziani che ringrazio ancora una volta come organizzatore questo convegno stia dimostrando risultati notevoli nulla di quello che è stato detto
La giornata di oggi è apparsa diciamo così puramente retorico astratto sono tutte cose che hanno centrato ci hanno trasmesso
Delle degli elementi e delle valutazioni che hanno una realtà non solo storica ma anche presente nella nostra vita quotidiana
Purtroppo devo dare lettura di messaggi Giuliano Ferrara che non è qui con noi per problemi personali
Caro Sindaco cari amici relatori questioni private mi impediscono di mantenere la promessa di discutere con voi di Roma capitale dell'identità nazionale italiana me ne dispiace
La saluto e vi saluta con stima e simpatia e che prego di scusarmi con il pubblico di accettare gli auguri di buon lavoro in amicizia Giuliano Ferrara
Faremo sostituire già Ferrara da Marcello Veneziani che così gli daremo anche la possibilità di partecipare l'aspetto conclusivo di questa relazione così come lo ha introdotto la sua relazione con il manifesto
Che ha redatto che è stato approvato dalla
Comitato diciamo di
Valutazione culturale di per questo celebrazioni
Ecco io in sé dentro ti ha poi dirò qualcosa dal potestà conclusivo ecco voglio sottolineare questo in queste approfondimenti
è apparso con chiarezza che si agisce all'interno di due poli in qualche modo distinti
Quello di Roma come valore culturale di Roma come
Carattere internazionale di Roma quindi non con misurabile alla dimensione puramente nazionale è quella della vicenda nazionale italiana che invece appunto si costituisce attorno a uno Stato ha una struttura è un'identità
è ovvio che si punta la sintesi è la storia per la nostra nazione di Roma Capitale e una sintesi di queste tendenza di questi
E di queste punti di partenza però non va non sottovalutati e tutto questo convegno è stata ispirata propria l'idea
Di non cancellare le culture di provenienza cioè di non usare la logica danno estetico della rimozione per creare questa sintesi bisogna
Essere ben consapevoli dei punti di partenza respinta colto a non perdere nulla di queste
Profonde spinte storiche e valoriali perché soltanto così si arriva alla sintesi non scarichi non banalizzando non omologato ma dando un grande valore a questo connubio potentissimo che l'identità italiana
è la realtà di Roma Capitale ecco
Adesso noi affrontiamo questo nostro diciamo così puntuali sintesi con due personalità estremamente importanti oltre a Marcello Veneziani
Vittorio Messori che giornalista ma saggista esperto vaticanista e Paolo Mieli
Presidente RCS Libri e conosciuto a tutti come saggista storico e giornalista di ampio spetta evidente che
C'è la presenza di suggestioni di spunti culturale diressi attorno a questo tavolo
Mi attengo alla metodo invalso di usare l'ordine alfabetico e quindi do senz'altro la parola
A Vittorio Messori
Permettetemi di ringraziare innanzitutto a tutti coloro che in Tarquini insomma qui
Così numerosi
Anche alla terza sessione di questo incontro
D'altro canto lasciatemelo dire senza alcuna piaggeria
Sono stati interventi tutti quanti illuminanti assai poco accademici e quindi tutti li abbiamo ascoltati con molta attenzione
E grazie ovviamente anche al Sindaco Alemanno anche ha voluto con molta ostinazione
Di cui lo ringraziamo ha voluto questo incontro
E grazie anche
Vecchio e caro collega Marcello Veneziani che è stato braccio destro
Del primo cittadino nell'organizzare
Questa cosa
Lasciatemi dire che per chi pratica la storia c'è sempre un po'di soggezione
Nel parlare qui
In uno dei luoghi più alti della storia del mondo
Mi veniva in mente mentre il TAR si mi portava da Fiumicino altre le infinite altre cose
Voi sapete che
Tra settecento e ottocento
Nascenti Stati Uniti d'America
Affidare a un ripianare della loro capitale le architetto massone francese
L'architetto bisogno quella citata avrebbe assunto il nome del leggendario Presidente Washington
Ebbene voi sapete che il centro di questa città che di questa
Nazione sorgente ma che già altre si agiva di diventare la superpotenza mondiale
Ebbene il Centro-Nord questa assoluto potere democratico il centro venne chiamato capito Capitolium
Divenne dato in nome di Campidoglio molte altre cose si potrebbero dire mai questo dico perché sottolineare una certa emozione magari una certa soggezione
Nel parlare appunto qui
In un palazzo dove tanta storia e tanta arte non dimentichiamo quando il fumo di urbanisti di questa zona del finanziere in avanti
E veniamo quindi a trattare il tema che ci è stato dato cioè il tema
Su Roma Capitale e l'identità nazionale italiana
Ma è evidente che se questa identità nazionale esistente
Evidentemente l'asso umana del sentimento identitario dei singoli membri della nazione Italia
E renderne stesso
E osservava che la nazione non è altro che un plebiscito rinnovato ogni giorno
D'ogni cittadino
La nazione non è un destino la nazione è una città
è un referendum è un plebiscito rinnovato di giorno in giorno
Proprio per questo
Saprete pertanto capirmi
E se necessario scusarmi
Se inizio con un caso particolare il solo caso che davvero conosca essendo il mio
Sarà dunque sfrontato partendo per esperienza personale
E usando la prima persona singolare avrò il coraggio di dire io
E lo so bene quel Pascal che molto amo ha scritto che Deloitte insanabile
Il me
Lì io
Ha scritto Pascali e odioso
Ma alla fine Pascal si contraddice
E annotò
Parlare di sé e il modo migliore il più diretto
Per cercare di capire non solo se stessi ma anche la vita il mondo
Allora
Chiedendo
Come vi dicevo comprensione appare questa sfrontatezza
E vengo dunque la mia private identità e al suo rapporto con Roma
E sono nate in Emilia
Dunque in una regione che deve il nome della sua esistenza stessa
A quella via tracciata per duecentosettanta chilometri dal console Marco Emilio lepido
E qui spunta dei legionari abbattendo foreste precisando paludi scavalcando fiumi e torrenti
Con un progetto dunque che nessun altro avrebbe potuto concepire sono a Roma
E che segnò per sempre l'intera Italia sia CIS che traspare Terna
Ogni Emiliano
Dicendosi tale
Si dice inevitabilmente romano sin dal nome
Nulla poiché
Per continuare sempre con questa indecenza dell'esperienza personale
Non la puoi lasciatemelo dire e più romano del mio nome e cognome
Pensate che indicator Ray Vittorio Russo
Furono talmente numerosi nel mondo latino
Che non ho mai saputo letteralmente a quale santo votarmi
Visto che pare ben trentuno i Santi di quel nome al martirio Rosa Romano
Ventuno tra vittoria Vittore qual è il mio protettore ma l'ho mai saputo
Quanto al cognome
Come ben sapete messo regni editore
Ma era anche
Il nome del Pio delle messi venerati l'Emilia
Ma venuto dal Lazio
Dunque è come vedete non possono
Perché
Parafrasando croce perché non posso non dirmi romana
Non solo dove sono nato
Ma anche appunto per il nome e cognome
Mai e poi il mio rapporto con Roma e quello che ha creato la mia identità in qualche modo almeno con la Roma antica e continuato perché ho frequentato le scuole a Torino dunque in quell'augusta Taurino room
Che è nata come castrato di cui conserva in modo impressionante forse l'unico al mondo la scacchiera attorno al cardo piante comanda
Non cecità al mondo probabilmente più romana di Torino
Nessuna ha conservato
In duemila anni di storia
L'ha tracciato il solco del card con mano che i romani hanno cacciato
Tanto che se Torino ha avuto un anziché un antecedente trattino di questo si può solo favole Giare perché non è scemato nessuna traccia neanche archeologica
A Torino
Sì della media allora usata
Ho studiato il latino
E ricordo ancora il titolo dell'antologia in più volumi che mi ha accompagnato ogni giorno prima ginnasio ripulire vicino
Titolo che così recitava AUREA Roma
Poi ci fu una lunga tappa a Mediolanum
Sede di casi di cereali conferma Turati
Ma Mediolanum ahimè non fu mai uno finti capitale se non nel quarto secolo e non per forza propria ma provano decisione Presa qui
Fu quell'impero
Che vieta Mediolanum anche un'abile funzionario per governarla ma che il popolo milanese strappo a Roma per approvarlo come suo vescovo e che si chiamava Ambrosi U.L.S.S.
Per finire e
Contro di finire presto appunto questa incursione personale che saprete capire
Da molti anni per libera scelta Astoi sulle Benaco il denaro ARCUS ben altri smarino U.L.S.S. diviene Giglioni di Catullo
Il Benaco solo assai tardivamente si precisa che ove si chiamò lago di Garda e sto in quella Desenzano
In cui non solo la principale attrattiva turistica
Sogni i mosaici di una grande villa antica
Ma quella di l'antica era proprietaria di un decisi U.L.S.S. dedito all'avvenuto da Roma che ha dato il nome alla città in cui vivo
Questo per dire che da Roma non ci si libera
Roma
è un destino comune a tutti gli italiani
Nessuno
Può sfuggire al legame
Con quella che non a caso la tradizione chiamò URSS
Cioè la città per eccellenza
E nessuno può sfuggire nessuno di noi a cominciare dal primo sia identitario la lingua
Anche se vogliamo esprimerci in dialetto quale che sia
Il nostro mezzo per comunicare è segnato in modo indelebile da quella che fu la lingua dell'ASI un Petrus
Ma vedete nel mio caso
Che evidentemente un caso quasi patologico ma anche però almeno per la prima parte e comune come vi dicevo a tutti i nostri connazionali
Nel mio caso la dipendenza da Roma il senso di identità Romano
Foto cresciuta dalla scoperta vanno verso la fine agli studi universitari di una prospettiva cristiana anzi e qui ce ne esplicitamente cattolica che sino ad allora la mia formazione interamente laica aveva rifiutato
Così
Alle influenze e alla reminescenze
Della romantica aggiunsi l'adesione risanamento di colui che è innanzitutto il Vescovo di Roma
La sua benedizione solenne e
Urbi e solo dopo ordini
E mi fece attento all'insegnamento che mi veniva e mi viene da un collega canto il Tevere in epoca antica malfamato
Ma illustrato cui dal sangue dei martiri richiamato Vaticano ma
La liturgia cui partecipo ogni domenica
E quella detta non a caso romana
E proprio la sede che mi assicura che
Qui sulle rive del Tevere
E qui sta il mistero di una chiesa che malgrado gli sfregi del supporto istituzionale ed indennità di tanti sono gli uomini conserva il segreto della ditta morte
Dunque
Per tornare all'identità
Quando sono ormai
Non solo
Non sento estranei diresti della città antica
Ma riconosco i nessi distinto una familiarità che non è soltanto culturale bensì scende più profondo
E mi sento a casa naturalmente
Fra le navate solenne delle basiliche vengono ante e mia gira con sentimenti filiali nella selva delle cento chiese di ogni epoca e di ogni stile
Insomma avverto qui la mia identità di uomo di cultura e di uomo di fede
Ma
Teme della mia identità nazionale
E qui
I problemi cominciano
Davvero sentendomi in molti modi erede della Roma pagana
E il figlio della come cristiana
Davvero mi sento pure partecipe di quella che fu detta dal Risorgimento la terza a Roma Romita Diana
Mi inorgoglisce SCO forse da provinciale è giunto della sua capitale
Mi inorgoglisce dico contemplando qui dietro
L'immensa montare di Botticino in onore di Re Vittorio Emanuele e trasformata cui dopo la Prima guerra mondiale in Altare della Patria
Lo confesso
Anche se volessi emozione armi
Può essere impedito dal fatto che
Difendo nella provincia di Brescia
Non ignoro che le cave di Botticino sono bresciane
E che la scelta tecnicamente ed economicamente rovinosa
Di rinunciare al vicino e assai meno costoso travertino
Fu imposta l'architetto Sacconi quando il Ministro competente era Giuseppe Zanardelli
Capo della massoneria guarda caso romana guarda caso bresciana
Quindi
E difficile perché conosce un po'la storia emozionarsi troppo di fronte a questa che
Avesse l'Altare della Patria ma Dressi appunto con un'operazione certamente poco limpida
Mi rassicuro allora della saldezza delle istituzioni nazionali
Ammirando all'ammasso tra eclettica barocche gente del Palazzo di Giustizia
O i pasticci dei ministeri ottocenteschi ora molte austera il Palazzo Koch in via Nazionale della Banca d'Italia
Lo confesso anche qui
Un via Polito mi fa venire in mente è il fallimento dalla banca romana
Lo scoppio della bolla in me della bolla immobiliare di fine Ottocento
Delle norme truffa
Per riterrà nuove città che doveva essere quella del rigore laico
Contraltare del malgoverno Vaticano
Insomma
Il mio essere italiano
Si riconosce nella città in cui gli italiani entrarono a cannonate
Non essendo riusciti malgrado gli sforzi denari profusi
A provocare una rivolta di Romani contro il Papa
Che desse un alibi alla conquista
Io domani non seguono ribellare nonostante i soldi e gli agenti segreti occorso il cannone
Sono lontano attenzione ovviamente
Da rivendicazioni da slavo pontificio
Anzi
Sono del tutto solitarie con Paolo sesto
Che il venti settembre del mille novecentosettanta compiuti giustamente oltretutto ricordato
Invio il suo vicario
A celebrare una messa a Porta Pia
E sono grato ovviamente a Benedetto sedicesimo che manderà
Qui il suo Segretario di Stato quindi dal vicario di papa Montini al Segretario di Stato di Papa Ratzinger
Ha sede bravissimo
In questo modo fu ed è riconosciuta dalla Chiesa il carattere
Provvidenziale
Della liberazione del peso del cosiddetto potere temporale
Poi il potere temporale quello Stato pontificio forte per Pio IX e dire testualmente
Una lettera seccatura
Così diceva tre per me
L'essere anche
E una terza età
Ma era una gran seccatura alla quale non poteva rinunciare
Consapevole che la libertà e della chiesa è assicurata solo da un territorio per quanto esiguo su cui abbia piena sovranità
Questo per non fare la fine dei dati ad Avignone
Che non avevano un territorio proprio e dipendono quindi i cortigiani del re di Francia
O per non fare la fine del Patriarca di Costantinopoli che non avendo un territorio proprie divenne subito del Brasile Russo
Il Papa deve essere necessariamente anche reca
Sia pure
Come il Vaticano del più piccolo regno del mondo
Non dimenticate che l'estensione del Vaticano
Più piccolo Stato del mondo è zero virgola quarantaquattro chilometri quadrati
Il più piccolo regno del mondo del quale
Papa Ratzinger
E ancora
Tre
In qualche modo seppure di meno di mezzo chilometro quadrato
Eppure
E in questo piano a uno fu preveggente
Eppure bastano questo simulacro sul piano territoriale di Stato ma è stato però a tutti gli effetti
E fu quanto questo per fermare sulla linea Gianna di confine persino i paracadutisti tedeschi
Ricordo le foto dei paracadutisti tedeschi che passeggiano nervosamente è davanti a piazza San Pietro dove
è stata assegnata semplicemente come unica varie una linea gialla e questo basta
Piano non lasciatelo dire fu
In qualche modo profeta
Nel senso che è quella che viene scambiata per una tomistica dispensa fu quella che preparò cui del mille novecentoventinove con ciò
Che Pio IX Folena
Il più piccolo Stato del mondo ma un posto dove essere a casa sua
Vedete se permettete un altro cenno personale negli ormai remota tesi di laurea
Mirata da laico orgogliosamente anticlericale Alessandro Galante Garrone
Questa tesi di laurea fu guarda caso
In Storia del Risorgimento
E proprio perché conosco quel periodo sono consapevole della complessità di un fenomeno storico che come amava dire don Sturzo per ottenere un fine buono uso anch'io mezzi cattivi
E comunque lontano da ogni anacronismo da ottocentesco intransigente
Che
Seppur lieto sia chiaro di essere cittadini italiano e lieto che qui si avvia capitario
Confesso
Di comprendere le ragioni di Theodor Momsen il grande storico tedesco
Che ammoniva Quintino Sella
Il biellese tirchio
Grazie ritiriamo atti Quintino Sella quella poca politica della Regina e leggendaria
Quintino Sella Ronghi elegge tirchio eppure
Non volevo badare a spese purché costruire qui ministeri a cominciare ovviamente da quello colossale e delle finanze
Non a caso su quella che fu detta via venti Settembre
Chiedeva dunque Momsen a Sella che venite a fare qui
Non venite sarete schiacciati da tanta grandezza
Io stesso sospettato che avesse questo Regione un altro storico tedeschi innamorato di Roma Ferdinand Economics
Anche questo
Citato oggi
Diceva il Greco Rollo c'è grande storico come sapete da domani demanio diceva
Diceva agli italiani
Della città da sempre cosmopolita
Potrete fare solo la capitale di impegno di secondo ordine
Comunque vada
Come voi finora la cooperazione universale dell'Urbe
La vostra capitale non rinnoverà
Ma rimpicciolire alla gloria di questa del citato di questa città munto
Si sa come replicasse ma su una sedia
Se la replicò orgogliosamente ammonisce e
Agricolo ovvio sempre della terza a Roma noi faremo la capitale avevamo affinate la scienza
La scienza ovviamente con la maiuscola
Non starò lì bancariamente quel che successe nel molti decenni che seguirono
Ricordo soltanto che grande furor sforzo del fascismo
E per rendere gli italiani nuovamente fieri di Roma
Per crearla famosi identità dell'Italia con la sua Capitale imponendo tra l'altro
Ci ogni Comune dette vita se la via più importante
Se in Italia non c'è comune che
Non si chiami via Roma o Corso Roma
Con la sola eccezione di reati di Milano
Che voluta ritornare all'antico Corso di Porta Romana
Ma non meno di questa norma
Comunque con la sola eccezione di Milano che però
Il Romano era dovuto almeno a lasciare appunto in quell'appellativo presenza vero ma non c'è il Comune italiano che per legge non aria
Una delle vie principali dedicata a Roma
Ed è grande fu lo sforzo del fascismo per creare questa famosa identità
Ma
Vedete per la consueta eterogenesi dei fini
L'orgogliosa romane sedicenti imperiale si rovesciò pochi anni dopo
Nella Roma miserabile sgangherata polverosa imbroglione
De il film più realistici e poi delle commedie di costume dette all'italiana
In realtà molto spesso
Quelle dei film solo commedie alla romana
Vedete Alberto Sordi
Ebbene ahimè per ragioni anagrafiche ed il tempo
Di conoscere e di apprezzare di cui fu tra l'altro grande credente
Alberto Sordi fu anche un grande attore
E
Con i limiti dei titoli tutti demente fu anche una persona perbene
Ma la sua efficacissima maschera proprio perché ottimo attore
Contribuire a fissare nell'immaginario di noi italiani di altre regioni
L'idea di una capitale sì ma della cialtroneria
Dell'inciucio
Der inettitudine statale della pigrizia per la presentazione
Al massimo e penso ad un altri con la Romania esca
Anche di brevissima e ottima persona Claudio villa
Al massimo una citati mando lineari e da festa del novanta
In generale e lasciatemelo dire il greve accento romanesco
Che ha tracimato nei decenni del dopoguerra della radio dal cinema dalla televisione
Ha contribuito in modo prepotente ad aumentare almeno al Nord un senso infastidito di estraneità
Non è un indice di certo una novità scandalosa ribadendo che padano che vive tra i padani
So bene come Europa capitale dalle nostre parti se troppo spesso sentita come un peso e non con vanto
Sui pilastri dei cavalcavia i suoi dimorante disponibile del nord
Non è sbiadito anzi e per i di hotel periodicamente ripetitore Sloveni dipinto lo slogan per demagogico che sia intendiamoci lo slogan che dice Roma ladrona
In quegli stessi spazi stava scritto sino a meno di settanta anni fa un altro slogan Roma Toma
I tempi sono cambiati
Dalle nostre parti
Pochi hanno il coraggio di dirlo
Dalle nostre parti litiga federale è stata accolta con speranza il sollievo della maggioranza
Senza neppure conoscerla bene senza neppure potere discutere di Principe ridicoli che pure ci sono
Ma proprio per allentare i legami con la Capitale quella capitale sognata dell'utopia dei patrioti ottocenteschi ed era negli anni del fascismo
Intendiamoci
Conosco la diffidenza e la versione della provincia francese verso l'ingordo a Parigi
Conosco il rancore gallese scozzese nei riguardi della Londra pigliatutto
Ma vedete in quei Paesi
L'ostilità si accompagna all'ammirazione
Per la potenza del prestigio di quei godono di cui godono quelle capitali come metropoli moderne
Devono invece l'estraneità all'estremità del nord verso verso Roma si fonda anche sul dispregio su una città considerata parassitaria divora fece di risorse delle Province eppure al contempo arrogante
Pigra sbruffone
Ricordo come Luigi Firth uomo
Grande storico come sapete che mi fu docente tra l'altro di Storia delle dottrine politiche
Qui ci sia un po'da deputato si adoperasse perché non fossero concessi fondi a Roma
Per il suo ruolo di capitale
Dicendo che erano soldi buttati ci ogni aiuto avrebbe aumentato non efficienza urbana ma locuzione lo spreco anzi
Una volta firmò mi desse di essere sorpreso constatando che ogni sera malgrado tutto a Roma anche a Roma si accendeva i lampioni per le strade
Ma aggiungeva attenzione ad ogni momento il miracolo può interrompersi e in ogni caso guarda lì mi disse passeggiavamo in via del Corso ogni due lampade une bruciata e nessuno pensa sostituirla
Insomma
E giocoforza riconoscere che al prestigio universale per l'antica Urbe
Io la venerazione cattolica per l'asse delle suzione Di Pietro
Non corrisponde alcunché di simile per la Capitale d'Italia
Porta Pia e la sua retorica visionaria malgrado tutto erotico con qualche amarezza non hanno portato all'edificazione identificazione solidale di tutta la nazione almeno con la Città eterna
E allora
Per un pistolotto finale
Che devo fare auspici
Dare buoni consigli
Dire parole edificanti di esortazione
No avete chi pratica la storia e che rispetta le sue costanti del suo lunghe durate
Le sue derivi inevitabili
E troppo realista per pensare che l'esortazione di quattro gatti di intellettuali possano modificare le cose
CEE appunto una costante della storia c'è una lunga durata che noi chiediamo
Dobbiamo rispettare
Forse intrinseche strategie retoriche illusorie si possono al massimo proporre piccole tattica e concrete
Ad esempio signor Sindaco
Mi rivolgo a lei Alemanno
La sicuro
Che poche cose considerano non i pregiudizi negativi ci viene da altrove
Poche cose ostacolano il rispetto verso la quota capitaria
Poche cose dunque
Come la vista della città completamente imbrattata da graffiti io
Graffiti imbecilli sopra e sotto
Dunque anche nelle stazioni sui treni di una metropolitana ahimè
Già risibile
Per una città di tre milioni di abitanti
La prima cosa che si incontra
Scendendo Fiumicino mentre il tassì Mammano ti accompagni verso il cuore della città
Mi creda signor Sindaco un furto sfigurato delle bombolette
Che danno la sensazione di sporco e di abbandono
Dietro cui italiano gli altre regioni vede da un lato
La Roma dei teppisti degli associati e dall'altro mi permetta il menefreghismo dell'indolenza di chi dovrebbe provvedere
Signor Sindaco
Perché ovunque altrove nelle capitali del mondo
Gli imbecilli graffitari esistono ma perché altrove hanno dovuto cambiare divertimento e qui continuano impuniti
L'incontro in un clima
In un clima che mi scusi questo ci viene dalla commedia la romana di ricchezze trenta tradizionale
Signor Sindaco mi creda oltre al volto sfigurato
Per questa che è una delle capitali del mondo
Di fronte al volto sfigurato di una delle città la cui messo mano cielo e terra
Direi volto sfigurato delle bombolette di quattro imbecilli che basterebbe appunto a trattare con l'altra dei
Ci va nelle altre capitali europee perché non mi pare che sia così
Pulita come dice lei
Non è ora
Non è una situazione di Roma
Anche Teresa
Rendesse conto che è un problema un po'universale anche di Torino e di Milano per cui
Sembra un po'convogli adeguata su una conclusione
Signor Sindaco turn ora da Madrid
Dove sono andato a presentare
La traduzione del mio ultimo libro
La sfido se vogliamo fare un la sfida la sfido a trovare nel centro almeno di materie un solo dibattito
A Madrid
Stiamo lavorando però vorrei che fosse non una caratteristica solo di Roma è un problema di tutte quante le grandi metropoli
E signori io questo oggettivamente da cronista quali sono
Sto fotografando sto parlando dei costi
Adesso arrivano adesso arrivano le ATER arrivano le attenuanti
Adesso arrivano le attenuanti
Non dimentichiamo comunque grafica parte
E che dire della proliferazione dei tabelloni pubblicitari giganteschi che stanno appunto fu scavando l'intera città
Che lei ritiene dei camion dei porti ettari che ti impediscono di vedere la prospettiva di San Pietro perché via dalla conciliazione e piena di paninari di partitari
Eh signori scusate
Per reggere porto gli occhiali ma abitualmente insomma perché sono prescritte ma insomma non sono mirate
E quindi so bene appunto so bene che purtroppo
Ma guardate che dico queste cose con amarezza
Non ho fatto altro che dire appunto quanto anni
La città e quanto vorrei che fosse amabile anche oggi
Comunque non dimentichiamo che anche nel caso nel caso di una votazione epocale
Della dell'ATO la trasformazione di Roma in una metropoli efficiente
Qui rimarrebbe pur sempre la si dovrà politica del Parlamento dei partiti degli enti pubblici
Sono tutte realtà
Che o punti in ogni Paese cioè gli hanno sempre la polemica se non il qualunquismo della gente
Guardate ci guarda nel termine che non vengo qui affinamenti pagano ci mancherebbe
Cerchiamo noi sia chiaro sia chiaro
Io e c'è
L'ente
Che certamente ed altro vissuto
Che è la stima di tornare signora io fotografo una situazione
Venga le mentre lei in Desenzano del Garda dove io abito
L'unico grande graffito
Che esiste aderenza del Garda e sul caso che l'unico grande gratuita
E sul carattere sul cavalcavia
Ma io non è un discorso politico
Il mio non è un discorso politico io sono lontanissimo dalla politica
E il mio è un discorso amareggiato
Di università ora scusate Acciaro conclude
Va bene adesso concludiamo subito
Lui diceva che la sede della politica attira sempre il qualunquismo e la gente
Osservate che tutto il nord riconosce spesso a malincuore
Il predominio economica e finanziaria di Milano
Ma a Torino a Venezia a Bologna
Non si alcun desiderio pena al contrario deve conoscere Milano come nuova capitale da cui riceve l'ordine cito mondiale deputati
In questo caso
I muri della Padania ospiterà il vero nuove grandi scritte Milano la droga
Voglio dire
Da sempre
Dappertutto
Un certo qualunquismo della gente si scatena contro la città essenza della politica vi assicuro
E seminando diventasse la capitale del nord mirando a una sarebbe il nuovo slogan
Di più
All'interno delle regioni stesse alla città capoluogo spesso non è affatto nata
Lo storico la sua bene l'imponga norme
Per istinto è storia nazionale l'Italia non è regionale o provinciale l'Italia e municipale
E tocca il campanilismo per molti e tra i limiti e da contrastare è una condanna che non condivido
Il policentrismo non è
Negativo
Il policentrismo in realtà credo che sia una ricchezza da coltivare
Per quanto conta ho sempre pensato che il nostro storico decentramento l'Italia delle cento città non sia un problema da superare non richiesta da coltivare
Io ve lo ripeto sono il figlio riconoscente del voto sia della romanità classica che normalità cristiana e amo
E non chiedo altro che di rispettare anche la Roma italiana
Al contempo però proprio perché amo attenti il policentrismo storico italiano
Sono lieto che Roma non sia diventata come periti l'idrovora idrovora insaziabile che succhia la linfa vitale della nazione intera
Roma non esaurisce l'Italia come avviene per le capitare gli altri Paesi
A questo secondo me è un bene
Pensate che per un giovane inglese o francese non esiste possibilità di futuro se non trasferendosi a Parigi a Londra
Così non crede così non avviene da noi
Noi non vogliamo io almeno non voglio la Roma che Tommaso
Voglio una Roma criticamente attragga e che cordialmente accolga
Che Contini pure ad esasperare come forse il suo destino ma che sappia anche farsi perdonare del mare
Come tante volte Roma ha fatto nella sua storia unica al mondo
Di cui
Che
Se ne possa pensare vi assicuro sono il primo il più fragoroso degli ammiratori grazie
Passo la parola a Paolo Mieli
Dunque
Questo
è uno strano
Anniversario normalmente si
Celle verranno cifre tonde venticinque anni cinquanta e cento e centocinquanta
Quando sono stato invitato mantenere una relazione
Quasi conclusiva quasi di Bilancio ampia questo seminario queste ho riflettuto
Per prima cosa che strana cosa centoquaranta
Poi man mano che passano al tempo visto che l'attenzione compresa quella di questi giorni
L'attenzione pubblica insuccesso pubblico di questa iniziativa complessiva
Non metto nell'iniziativa complessi ammetto anche la manifestazione che faranno i radicali domani mattina e che sono stati radicale per tanti anni Fiumicino a ricordare a celebrare il venti settembre attenere
E a tenere questa data alla nostra attenzione dicevo alla manifestazione complessivo di questi tre giorni
Ha avuto un risalto che nella storia d'Italia curiosamente di ricordo della presa di Porta Pia non aveva mai avuto
Merito di chi ha organizzato questo convegno merito delle relazioni tutto compresa una relazione
Interessantissimo ancorché contestata di Vittorio Messori quella che è mia preceduto
Merito anche di qualcosa che però
Proverò a spiegare fra cinque minuti
Ed è forse non casuale che
Questa manifestazione è stata scelta per aprire di fatto le manifestazioni per i centocinquant'anni
Quelli sì in cifra tonda nella storia
Di tale della sanità le unità che si avranno l'anno prossimo
Cioè a chiave l'asta le manifestazioni e la presenza del Presidente Amato qui finora poco fa
A testimoniarlo sono è stata scelta questa chiave per per celebrare per avviare le celebrazioni dei centocinquant'anni
Dicevo de l'Unità d'Italia dicevo che le altre manifestazioni sono state molto sfortunate perché sono scadute interior riscontrate quella pensate quella per i primi venticinque anni vera
Mille ottocentonovantacinque fu drammatiche Errani di forte tensione fra laici e cattolici
I cattolici tenevano duro sulla contestazione mettono in cui si è arrivati all'Unità d'Italia i laici
Si spingevano oltre quello che
Quello a cui erano tenuti
In quegli anni laici allora
Presidente del Consiglio era al Governo dalle istituzioni
E il fatto più importante che accadde quella nel mille ottocentonovantacinque che il l'uomo che aveva guidato i bersaglieri a Porta Pia Raffaella Cadorna generale Raffaele Cadorna siccome di fede cattolica non volle partecipare
Accedere alle celebrazioni
Perché Schifazzo
So usare altre parole quello che stava
Succedendo o comunque perché messo in crisi messo in crisi da quello che sta accadendo
I cinquant'anni che abita nel mille novecentoventi come voi sapete mille novecentoventi era un periodo travagliato così come era travagliato il periodo in cui capita erano secolo
Mille novecentosettantadue anni
Ma l'Andrini due anni drammatica due anni e non di composizione certo c'erano
Coloro che ricordavano
Ma
Curioso la prima volta in cui si arriva a una celebrazione piena li porta via dove si confrontano tesi storiche idee diverse su
Quello che è stato
E quello che deve essere Roma come capitale dello Stato italiano adesso nei centoquaranta anni ricordiamocelo
Perché perché
Al di là dei fatti importanti avete ricordato
Paolo sesto che aveva mandato
Un solo segno di riconoscimento nella novecentosettanta al momento celebrare
Cento anni dicevo al di là di questi fatti riguardante la prima volta che si fa un discorso
Completo
E con ampia ecco sul mondo dei media è oggi
Adesso non non non non ha precedenti quello che noi stiamo facendo e quello a cui
Voi stiate assiste end forse anche il fatto che un pubblico Cosimo numeroso in un sabato di fine è stata venga qui segno un segno di successo dell'iniziativa ma anche dei tempi
Perché
Il fatto che a Roma sia la capitale dello Stato italiano è una cosa che noi abbiamo dato sempre per scontate lo davano anche il nostro elettorato genitori
I padri del Risorgimento ma
Le idee per cui Roma sarebbe dovuta diventare capitale erano idee molto differenti tra loro e
La più importante quella di cui
Abbiamo sentito più volte parlato è quello della terza a Roma
Era un'idea molto impegnativa che cosa voleva dire terza a Roma voi lo sapete terza a Roma era una riflessione su che cosa aveva fatto
Grande Roma Roma
Aveva avuto due stagioni la stagione della Roma dei Cesari
Roma divenne Roma diventa una città
Una città che
Di grandi destini
Pilota mentre i secoli precedenti
La nascita di Cristo il sud due episodi precisi uno
L'arrivo in Italia sulla penisola italica di Annibale quando arrivi barre aveva offro duecentodiciotto del duecentosedici avanti Cristo e vedere Vittorio strepitoso sconfisse i romani
E bastava che i popoli italici si unisce da danni belliche Roma era fritta
Vinse Annibale che ci dovete ritirare dall'Italia rifugiarsi e nuove Africa dove duecentodue fu sconfitta Zama vinse Annibale la ma anche il mancato aiuto dei popoli italici che rimasero
Suggestionati e fedeli a Roma è così
Secolo passa dopo alla rivolta di Spartaco
Anche la rivolta di Spartaco cominciava a farsi minacciosa nel settantotto avanti ne settantatré avanti Cristo
E anche lì
Vinse
Il fatto che britannici allora si chiamavano italici questi popoli e non si uniranno cioè preferirono rimanere
Con Roma anche se
Roma sembrava spacciata sembrava in grande difficoltà
E quindi era una capacità di egemonia e di suggestione di Roma che fece grande Roma e che poi si dispiego dal primo secolo dopo Cristo
Nella Roma dei Cesari appunto la Roma imperiale che
Fece per la prima volta unifico la penisola riguarda oltre la penisola e costruire un grande impero destinato a durare
La seconda Roma sarebbe stata la Roma dei Papi la Roma che a cavallo prima e soprattutto dopo l'anno mille
Free unificò
Il d'Italia e l'intero
E diede una suggestione
Una suggestione mondiale almeno del mondo all'epoca conosciuto e fermiamoci quando
Si parlò di Roma come
Capitale
Sì per si parlò di Roma come si è Roma dovesse ricomporre quell'impresa cioè Mazzini
I repubblicani la parte più la parte democratica la parte più rivoluzionaria del Risorgimento vedeva in Roma una città
Che avrebbe dovuto guidare l'unificazione italiana per riportarla a destini simili a quelli
Di Augusto dei grandi ritardi della storia capite che era un'impresa
Alquanto ambiziosa significava fare due cose da tener presente
Uno quello di
Una grande spinta rivoluzionata democratica popolare qualcosa
Che
Producesse una formazione dello Stato italiano è una definizione della capitale dello stadio saranno più o meno
Come con il clima che aveva accompagnato le imprese napoleoniche la rivoluzione francese prima le imprese napoleoniche quindi un clima
Anticattolico
O polemico con la Chiesa cattolica
E di grandi
Di grandi coinvolgimenti rimase capace di vincere sul terreno anche della battaglia militare
Così
Ad ogni evidenza non fu e
Va tenuto presente che fino a pochi mesi prima dell'impresa dei Mille fino al mille ottocentocinquantanove tutto
L'idea che si aveva di Roma capitale da parte dei moderati collidenti al nazionale di come avrebbe potuto Roma essere capita avere un'idea tutt'affatto diversa dall'idea di una città dove
Il Pontefice sarebbe rimasto sovrano
E da questa sua sovranità il Pontefice sarebbe stato presidente di uno Stato confederale in cui
Il Regno delle due Sicilie rimaneva in mano i Bor Buoni ordine stia portando a bonifica magari Moratti anni ma comunque
Rimaneva con una sua autonomia poi rimanemmo a milioni di
I Granducato e rimanevo negli Stati dell'Italia centrale lo Stato pontificio poi un grande Stato del nord è noto che
Cavour fino a tutto il mille ottocentocinquantanove pensava di fare quello l'Italia era un grande Stato del nord che avrebbe compreso grosso modo
Piemonte Lombardia Veneto e le zone dell'Italia centrale che le fosse riuscito a conquistare non di più favore noto
Già stato ricordato non ha mai messo piede a Roma non aveva e la il ruolo di Roma Capitale per Cavour doveva essere un ruolo così simbolico poi magari
Ci sarebbe trasferiti a Roma ma con il Papa in uno stato confederale questo non secoli prima ma nei giorni nelle settimane prima di quando fu fatta l'unità d'Italia
E quindi quando fu fatto l'Unità d'Italia in quel biennio fra mille ottocentosessanta mille ottocentosessantuno fu
Un prodigioso felice caos nel senso che si dovettero mettere a regime delle idee che non erano preparata e cioè
Ci dovete mettere insieme le idee di Cavour le idee di Mazzini Garibaldi aveva cominciato calda tutte le imprese che aveva fatto compreso impedimento era per arrivare a Roma poi si fermò
Ma era quel modo rivoluzionario di conquistare a Roma
E quindi
La preparazione di Roma Capitale fu una preparazione molto sofferta perché
Insieme alla fa cimento vere e proprie di Roma capitale alle vicende che fra mille ottocentosessantuno al mille ottocentosettanta portarono a fare lì di Roma appunto alla presa di Roma
E quelle di killer motivava cioè la parte democratica repubblicana il Partito d'Azione mazziniana erano molto diverso
E per fare quella breve quando si arriva a Roma in seguito anche lì a vicende fortuite
La caduta inopinata di Napoleone terza la sconfitta di Saddam la Francia che era
Grande protettore dello Stato Pontificio che
Soccombe e figli Italia gli italiani quelli che saranno subito adesso agli italiani che si trovano a prendere possesso quasi senza combattere perché Pio no no di fatto fa
Autorizzato i combattimenti testimonianza ma rimanemmo non si combatte una vera e propria guerra Porta Pia
Roma diventa la capitale
Con delle aspettative che finiranno per essere il nocumento più grosso dello stato dei centoquaranta anni successivi e finiranno per essere all'origine dei problemi di cui vi accennava prima Vittorio Messori
Cioè di questo sguardo per cui da fuori io capisco che qui solidi borbottii ma da fuori veramente ragione veramente il volto di Roma il volto di Alberto Sordi comuni però
E i contro di Alberto Sordi
E non è quello che gli asset che li ha segnalati
Ripercorre la storia d'Annibale da Spartaco dai parchi da Mazzini che gli assegna destini della terza a Roma
Quelli si trovano ad essere uomini in carne ed ossa che dovettero affrontare il problema ma come facciamo noi a fare la terza a Roma
E poi
I primi anni furono davvero anni molto difficili i primi gli Annika come almeno dal mille centosettanta alla crisi di fine secolo furono anni caratterizzati da due fenomeni uno che determinano gli anni Ottanta e uno gli anni Novanta gli anni Ottanta il trasformismo
Appena arrivati a Roma appena insediati a Roma il parlamentari le classi dirigenti
Subirono prima un grosso tracollo nel mille ottocentosettantasei tracollo della destra storica di quella che era stata vendite evidente l'avvento al potere della sinistra
E pochi anni dopo sette otto anni dopo l'inizio del trasformismo cioè Roma divenne
La capitale di quei giochi parlamentari di cui non vi devo spiegare niente perché continuano leggete sui giornali tutti i giorni
E
A
Completare il quadro nel decennio successivo fu
Caratterizzato gli anni Novanta
Dal primo grande scandalo della storia dell'Italia unita
Ce n'era stato lo scambio dovrà leggere i tabacchi lo scambio delle ferrovie ma insomma questo lo scandalo dalla banca romana lo scandalo da manca mai ma fu
Lo scandalo per antonomasia ne parla ancora insomma quel mille ottocentonovantatré gli anni che ne seguirono
Furono anni drammatici per l'identificazione della parola Roma
Roma tornava ad essere
Conosciuta tutti nelle orecchie tutti per quell'aggettivo romana accompagnato allo scandalo di una banca sono quelle parole maledette come se
Ancora oggi se ne nominiamo Irpinia
Ci viene in mente un terremoto e le ruberie che ne sono seguite le pene poveraccio magari non ha niente a che fare con questo o qualcosa a che fare però
Io mi ricordo che l'allora segretario della Democrazia Cristiana cedere metallica per favore non usare sul giornale la proler Pigna perché il Pigna gente pensa De Mita che
Si è tolto dei soldi non era vero dei processi hanno dimostrato che non era vero però questi sono i destini di Roma
Divenne quella della banca romana che era saltata evita Longo che aveva corrotto giornalisti politici eccetera
Di più
Per dare senso a
Discorso che avevo fatto è quella di un Presidente del Consiglio Francesco Crispi garibaldino che la Francia verrebbe a cadere per far vedere che era a zero ma in un'impresa imperiale che subisce una delle più atroce sconfitte ad mille
Ottocentonovantasei una sconfitta disastrosa e quindi
Maneggi parlamentari
Non schifo di uno scandalo a al cui cospetto gli scandali di questi anni fanno molta meno impressione e una sconfitta disastrosa
Per la prima avventura militare risultato di tutto questo è
Che tutta dei casi tutta la letteratura di fine secolo i più grandi scrittori italiani segrete voi prendete qualsiasi romanzo
Parla di Roma come della capitale del malaffare delle del luogo dove errore dove
L'Unità d'Italia anziché compiersi anziché prendere quella missione sia corrotta
Se voi leggete il viceré Federico De Roberto il piacere di d'Annunzio a tutti ma proprio tutti e Giosuè Carducci il più grande poeta più rinomato poeta diventa il cantore di questa corruzione di questo degrado di Roma
Questo è
Il problema che è stato innescato nei trent'anni successive alla presa di Roma che si sono trovati fra i piedi tutti uomini politici diversi regimi fino
Agli ultimi due sono qua presenti l'attuale è un ex Sindaco di Roma si sono trovati a dover fronteggiare c'è una città
Che
A cui viene imputato di non essere stata all'altezza della missione che lei era assegnata doveva essere il motore quella che avrebbe dato senso all'Unità d'Italia invece
E la città in cui l'Unità d'Italia se affossata degli in
Giochi politici senza costrutto in malaffare ruberie
E poi Roma come sapete dipendeva dalla capitale non solo dei letterati ma del mondo del cinema del mondo delle arti e quindi
Anche di un certo bel vivere non è che non si faccia quello gustoso vivere anche in altre città però a Roma il più noto ci sa che a Roma
Si sa o si è ritenuto di sapere o questi grandi scrittori tutti perché tutti tutti vogliono dire tutti hanno raccontato di una città dove ci stanno dei soldi disponibili dei politici senza
Insomma senza una grande
Dirittura morale delle attrici o delle cose per allietare le serate e questa è stata l'immagine di Roma per un secolo è stata un'immagine Roma
Qualcosa che ha infettato anche
O ancor di più il fascismo qualsiasi regime si è trovato a misurarsi con Roma si è trovata a misurarsi con problemi di questo tipo
E allora
Voglio dire con questo che riuscire a
Partire
Gli ho parlato con franchezza ma riuscire a partire per le celebrazioni dei centocinquanta anni dell'Unità d'Italia da Roma
Parlandone in maniera spassionata anche sollevando qualche legittimo borbottio
è
Qualcosa che lascia ben sperare
Del prima con cui si faranno le celebrazioni
Perché questa manifestazione mi devo complimentare con coloro che l'hanno organizzata
Un organismo è una manifestazione che destinata a lasciare il segno non solo per la presenza del Cardinal Bertone lunedì alle vostre celebrazione ma anche
Penso per le cose che sono state dette preparate prima
Perché noi possiamo
Fare in modo non fastidioso le celebrazioni dei centocinquanta anni solo se riusciremo a parlare in tutte queste manifestazioni come si è parlato qui oggi e se riusciremo a
Riva contare la nostra storia con accenti realistici e senza
Togni roboanti sentivo prima
Lucio Villari
Che raccontava mi sembra fosse Lucio Villari o Francesco perfette non mi ricordo chiede due di quelle
Lettere di IPSEMA in cui diceva che sono note appunto in cui diceva maledizione proverò a Roma che li tocca la libertà è connessa alla politica
Furono molto studiate queste parole perché la politica che è toccata a Roma
Soprattutto non altre Agenzie avevano è stata la politica come lavoro limitavano vorremmo norma Roma rimasta sinonimo
Di una politica in senso deteriore quando si dice politica alla romana si intende
Non si parla del Comune certo ma si parla
Dei modi deteriore in cui col voto deteriore che la politica ogni tanto prende a Montecitorio e questo spiega anche perché oltre agli scrittori che vi ho citato prima tutti gli scrittori
Mozione in tutti quelli che voi avete IPSEMA non sia in quelli che a voi avete citato
E furono molto prudenti furono molto prudenti dal momento in cui si fece l'unità e a Roma perché e Roma divenne capitale perché loro lo sapevano
Che il compito assegnatogli dalla parte più democratica rivoluzionaria era un compito impari
Forse forse perché qua non voglio essere troppo ottimista generoso si può cominciare adesso a guardare a Roma
Come una città risolta una città politicamente
Io non parlo di né di buche né di graffiti enorme qui stiamo parlando della storia come la città risolta nel cose che alla le spalle nelle vertenze nelle vicende politiche che alle spalle
E che può a che può parlare al Paese adesso siamo in Europa anche al resto d'Europa dandoci una missione ma
Va ricordato però proprio per i discorsi fatti oggi noi di questo percorso siamo solo i primi passi
Non non è una missione compiuta si comincia adesso e se a Roma riuscirà a essere non dico la terza a Roma perché togliamoci nel mezzo veramente quei sogni
Ma riuscirà ad essere una città all'altezza dalla propria tradizione si può cominciare solo in questo millennio a farlo perché
Gli altri la Roma di prima ha dovuto pagare un prezzo troppo alto alle cose di cui vi ho detto grazie
La parola Marcello Veneziani
Ma io vorrei parlare di di Roma e dell'identità nazionale
Partendo da
Dal punto più controverso che riguarda la nostra identità non abbiamo sentito nel corso di questa giornata
Approfondimenti sulla storia di Roma sulla vita travagliata del processo unitario e abbiamo sentito toni che erano sempre di rigore storico e mai di retorica cioè non abbiamo avuto mai cadute
Ridondanti in una sorta di storia autocelebrativa io vorrei quindi proseguire su questa linea sottolineando gli aspetti più controversi che hanno riguardato il nostro processo unitario
E gli aspetti più controversi che hanno riguardato anche quel manifesto per Roma che abbiamo così consegnato alla memoria della città
Io vorrei partire da questo cioè dalla considerazione che
L'Italia unita è avvenuta attraverso l'esclusione Hall Autoscoop Silone
Di tre mondi che erano cospicui direi maggioritari nel nostro Paese quando noi facciamo la storia d'Italia non dobbiamo dimenticare che la storia d'Italia è nata
Più che in altri Paesi come la storia di una minoranza virtuosa operosa che ha voluto l'Italia
A fronte di un Paese che era largamente estraneo e in alcuni settori ostile all'Unità d'Italia
Ma mi riferisco in modo particolare a Tremonti che furono tenuti un po'fuori dal
Processo risorgimentale per cause per ragioni assai complesse
Il mondo meridionale che vite l'Unità d'Italia attraverso un processo quasi di colonizzazione o di Piemonte esitazione come allora si diceva
E l'Unità d'Italia era vista dal sud
Come un processo esterno alla loro vita la loro cultura la loro religione alloro riferimento con la terra e contava e pesava sulla loro storia anche il trauma dei decenni precedenti c'è una pagina che non è stata mai raccontata
Nella storia del nostro Paese che riguarda ciò che accadde
Dopo la nascita della Repubblica Napoletana quando intere città del sud subirono massacri
Perché non si adeguarono alla Repubblica Napoletana al modello delle truppe francesi venute in Italia e quella ferita aveva contato molto nella memoria storica del sud che si era chiamata fuori
Dalla storia perché se storia vuol dire sangue massacro distruzione meglio tenersi fuori
E quindi il Sud aveva partecipato in maniera passiva con alcune operose minoranze del sud che avevano invece dato vita prima con la Carboneria e poi con altri movimenti e avevano partecipato ma si trattava davvero di un'esigua minoranza
Il mondo contadino restò largamente fuori dal processo unitario ma questo è accaduto in molti altri Paesi europei ma diciamo che soprattutto nel nostro Paese il mondo contadino viveva un po'al di fuori dai confini e dai fragore della storia
E
Il mondo cattolico fu largamente estranee al processo unitario ci furono cattolici liberali che si infervora Ahronoth per l'unità nazionale per l'Unità d'Italia ma sostanzialmente si deve riconoscere
Questa fondamentale stranita così come si devono ricordare anche insieme alle pagine epiche gloriose che tutti
Ricordiamo del Risorgimento non solo alcuni aspetti che sono stati
Sottolineati da una più recente storiografia anche non scientificamente molto accreditata ma alle volte vuoi veritiera perché affrontava anche pagine dimenticate ma volevi di ricordare anche che il processo unitario del nostro Paese
Ha avuto anche valenze problematiche noi oggi
Ricordiamo la presa di Roma di Porta Pia ma dobbiamo ricordare che quella non fu una battaglia epica fu una conquista quasi indolore cioè ci furono ci fu uno spargimento di sangue assai limitato
Fu una conquista che durò poche ore qualcuno potrebbe dire che all'ora di pranzo si misero già d'accordo per una
Lotta che era cominciata dalla mattina
E quindi il processo unitario del nostro Paese è avvenuto
Attraverso una forma direi quasi di automatismo di annessione senza una guerra civile e questo è un dato largamente positivo ma dall'altra parte senza come dire una partecipazione corale quindi è stato difficile
Dopo costruire l'Unità d'Italia e il primo atto significativo per ricostruire identità nazionale è stato proprio quello di portare a Roma la Capitale perché Roma
Perché con Roma finalmente si congiunge vano il nord e il sud d'Italia
Fino a quando la capitale a Torino e poi a Firenze si trattava ancora di un'annessione di uno Stato lo Stato appunto piemontese nei confronti del resto d'Italia
Nonostante il fervore ideale risorgimentale di molti che avevano dato la vita e che l'avevano appunto offerta nel nome dell'Italia unita però
Dobbiamo riconoscere che soltanto a Roma
L'Unità d'Italia diventò un fatto geograficamente compiuto storicamente compiuto perché finalmente si realizzò con l'Unione che altrimenti non avremmo avuto attraverso questa Italia di lor signori come dicevano
Alcuni
Esponenti del vecchio mondo socialista italiano e quindi questo fu un primo dato importante ma
Quando Roma divenne capitale d'Italia la storia di saldi Italia assunse quell'importanza quel valore
Di civiltà che non aveva prima
Soltanto a Roma
La storia d'Italia si incardina o in una tradizione
Si incardina o in una cultura Zincar Dino nel
Nella civiltà romana nel diritto romano dell'impero romano nel papato nella storia civile e religiosa di una città straordinaria e fu allora che avvenne appunto non solo come dire
La conquista di Roma ma se vogliamo fu l'Italia che entrò in Roma nel senso che proprio in trovo all'interno dalla civiltà romana e questo credo che sia un dato molto significativo come significativo il fatto che soltanto a Roma fu superata
Dopo la controversa prima fase quella lacerazione che divideva gli italiani tra la coscienza civile di appartenenza lo Stato italiano e dall'altra parte la coscienza religiosa di appartenenza alla fede cattolica
Ecco quindi Roma ha avuto un significato importantissimo perché soltanto con Roma che l'Italia acquisito quella
Consapevolezza identitaria quel rapporto quel respiro di civiltà che altrimenti non avrebbe avuto negli altri sensi attraverso quei processi laterali che non abbiamo visto e quindi possiamo dire che a Roma
Fu coronato il Risorgimento e parlo di coronamento del Risorgimento non a caso perché
è invalsa per decenni nel nostro Paese la convinzione che l'Italia sia nata
Soltanto il diciassette marzo del mille ottocentosessantuno cioè centocinquanta anni fa
In realtà per chi conosce la storia del nostro Paese la cultura del la vita del nostro Paese sa che quello fu il coronamento di un processo secolare
Nel senso che l'Italia è stata fatta da fattori che hanno ancora preceduto Risorgimento è stata fatta dalla geografia perché l'Italia è una penisola
Divisa dall'Arco alpino rispetto agli altri Paesi che arriva il suo baricentro in Roma quindi c'è una ragione geografica precisa e la geografia come ci insegnano gli studiosi di geopolitica ha un'importanza fondamentale nel processo unitario
L'Italia è stata fatta dalla storia cioè prima ancora che arrivasse il processo risorgimentale ci sono stati secco lì
Di civiltà italiana di civiltà italiana che si è espressa attraverso impero romano la Repubblica romana attraverso il il papato il Pontificato
E quindi l'Italia è stata fatta attraverso una serie di stratificazioni è stata fatta dalla lingua per esempio
L'Italia è una delle lingue più antiche d'Europa è una delle lingue più nobili dell'Europa e possiamo dire che il processo risorgimentale prima ancora di riconoscere i suoi eroi in Garibaldi Mazzini Cavour in Vittorio Emanuele li ha avuti in Dante in Petrarca
In personaggi come Machiavelli in Alfieri in Foscolo e leopardi cioè in tanti che hanno cantato l'Italia e che hanno in qualche modo precostituito il terreno su cui fondare l'identità nazionale
E allora è questo che forse dobbiamo sottolineare il significato proprio di questa Grande storie che riguarda Roma cioè l'evento della Breccia di Porta Pia è stato l'occasione di un di un mutamento è stato l'occasione di incontro una piccola occasione di un grande incontro e quindi è questo credo che meriti di essere un po'sottolineato e l'identità italiana nasce con una contraddizione nasce con una forte identità nazionale e un debole senso dello Stato e questo è il peccato originale del nostro Paese
La fragilità del nostro Paese cioè il fatto che non abbiamo avuto come dire una politica all'altezza della cultura della storia della civiltà italiana abbiamo avuto sempre questa contraddizione tra uno scarso senso dello Stato nel nostro Paese e un vivo senso di appartenenza Anna a una collina è nazionale c'è una cultura nazionale a una condivisa attitudine nazionale non siamo un carattere di un carattere tipico
Se esistesse la personalità delle nazioni Italia sarebbe una delle personalità più spiccate al mondo e la personalità Romano all'interno sarebbe
La personalità italiana al quadrato potenziata dei caratteri dei tratti tipici di Roma quindi questo è il senso della l'incontro con una identità non soltanto la composizione di uno Stato
Per lunghi anni ha prevalso l'impostazione storica Di Benedetto Croce che vedeva la nascita dell'Italia appunto con la proclamazione dello stato unitario ma c'è una altrettanto prestigiosa tradizione sto
Già che risale a Gioacchino Volpe invece riteneva che la nascita dell'Italia fosse
Nel Medioevo cristiano nella romanità nella civiltà dei secoli e che il Risorgimento fosse stato il coronamento come dicevo prima
Di questo lungo processo secolare questo dà maggiore nobiltà alla storia italiana la rende non un piccolo Stato o uno Stato
Che parte dal Piemonte pian piano si allarga ma la rende proprio come dire compatibile con un'idea di civiltà
Poi c'è tutta la Fringilla fragilità identitaria italiana cioè la peculiarità di questo Paese che ha scatenato pagine straordinarie di scrittori voi ricorderete
Ennio Flaiano che diceva che italianità non è una cittadinanza ma una professione
E lui sosteneva anche che gli italiani non sono una razza ma sono la collezione cioè nel senso che
Hanno delle forti spiccate individualità che non sono riconducibili diciamo così a un parametro unitario ma questo ancora di più accresce
La forza del nostro Paese ma al tempo stesso denuncia la sua fragilità
Ecco prima abbiamo parlato di coloro i quali anche in Roma rappresentarono il conato risorgimentale ma l'Italia non è mai sorto per esempio un partito liberale di massa cioè un partito che avesse radici nel Risorgimento e che riuscisse realmente a parlare le masse
Tutti i partiti liberale in Italia hanno avuto una funzione sempre elitaria l'unico partito liberale di massa potremmo dire in stile lunga resiano è stato fatto vicino Carrara cioè nella città omonima a Massa a Partito liberale di massa in Italia non si è mai creato
Perché la vocazione del nostro Paese e quella di tradurre un'antica radice popolare nazionale civile e religiosa che non ha trovato espressione attraverso un congiungimento forte
Tra l'anima risorgimentale e il processo unitario e quindi noi abbiamo vissuto la debolezza di questo di queste identità e mentre la sentivamo forte come identità civica culturale
Cioè come identità appartenenti a modi di essere a mo'di linguistici assenso dalla vita
Dall'altra parte la sentivamo fragili dal punto di vista delegano istituzionale non è ancora adesso ci portiamo addosso diciamo così questa
Questa brutta contraddizione al punto che io sono convinto che molti magari vorrebbero che oggi
Qui a Roma anziché celebrare
La presa di Roma la breccia di Porta Pia lo celebrasse un altro anniversario quello del quattrocentodieci cioè del sacco di Roma
Cioè molti vorrebbero che fosse alla ricco ricordato qui più che è più un OLAF nel senso che l'avvento dei barbari dal nord che vengono appunto a Roma in qualche modo occupano e devastano la città
Invece ecco è bene partire proprio da una un evento come quello del venti settembre per ricostruire questo tessuto lacerato
Per
E integrare nella storia del nostro Paese tutto quel che è avvenuto in seguito e dobbiamo ricordare che Roma ha avuto una funzione importante proprio per creare questa omogeneizzazione del popolo italiano
Grazie a un processo storico che è passato anche attraverso non so i suoi Ministeri ecco prima io sentivo alcuni interlocutori professor Molaro stesso Giuliano Amato che dicevano sì è vero che i meridionali sono entrati
In grandi forze nella burocrazia dello Stato nell'apparato statale italiano però è anche vero che c'era un'impronta piemontese verissimo all'inizio
Impronta dello Stato italiano a Roma era data dai piemontesi
Credo ottantasette prefetti sui novanta erano piemontesi ma gradualmente e avvenuta un'integrazione feconda cioè se l'Italia ha avuto una modernizzazione se l'Italia ha avuto una borghesia di Stato rispettabile
Fatta di prefetti di militari di Carabinieri di professori di questori di burocrati di impiegati e l'avuta per diversi decenni lo dobbiamo anche al fatto che il sud si è fattivamente integrato
Nello Stato italiano e ha dato i ranghi a questo stato
Il senso dello Stato il senso del decoro di questa borghesia
Non la dobbiamo dimenticare e lo dobbiamo fare soprattutto oggi perché fare buono queste pulsioni come dire separatisti anche al sud questa voglia di chiamarsi fuori dall'Unità d'Italia
Questo dire l'abbandoniamo Roma lasciamolo mai facciamoci sud abbandoniamo la Padania e facciamoci sud e qui invece no è proprio a Roma che è avvenuto questo processo di integrazione e da qui che deve partire un processo di
Riconversione di ricostruzione di questa identità lacerata e per questo quindi io credo che il motivo per cui noi oggi parliamo del di Roma Capitale di Roma che ridiventa capitale
Lo diventa in maniera anche formale in maniera solenne lo diventa attraverso l'incontro anche con la sua storia e la sua memoria ma soprattutto lo può diventare se assume questo ruolo cioè
Di grande collettore di coesione nazionale cioè di grande fattore di unità nazionale e allora è questo il punto di partenza e della ragione per cui in fondo è stata
Concepita questa giornata dedicata appunto alla storia di Roma e saranno proprio concepiti anche gli incontri
Di domani di dopodomani questo voler di fare incontrare dopo quella ferita necessaria che fu la breccia di Porta e Porta Pia l'anima religiosa con l'anima nazionale ma dall'altra parte anche questo voler
Ricordare il ruolo di equilibrio che può avere Roma in un Paese che subisce spinte centrifughe che possono poi disperdersi nel nulla quindi è questo l'amor patrio che forse può nascere dall'amore della propria città una Mortati o se è vero
Sobrio antiretorico magari anche ironico su alcuni aspetti
Ma capace di essere lontano da quella vecchia retorica che di solito ha rivestito i problemi senza mai risolverli via nascosti sotto il tappeto dalla noncuranza dell'oblio della messia
E quindi credo che questa sia
La ragione per la quale oggi abbiamo parlato
In questa giornata di Roma di Roma Capitale della Breccia di Porta Pia
E abbiamo parlato della necessità di dare un compito a Roma Roma non deve soltanto vivere e vegetare e non deve soltanto pensare ad alcuni aspetti pure importanti della sua vita come quelli come dire di cosmesi della città
E pensare anche al suo ruolo storico di civiltà e quindi da questo punto di vista credo che questo incontro servirà come aperitivo propedeutico in qualche modo a una rinascita e una riscoperta e questa città ringrazio
Grazie
Do la parola me stesso per alle conclusioni
Nelle conclusioni di questo
Di questo convegno che
Appunto non è stato olografico non è stato Rettore com'è stato diciamo molto aderente alla realtà dei problemi deve situazioni abbiamo di fronte
Comincerò nove eludendo le provocazione professor Messori
Le scritte
Noi abbiamo affrontato questo problema proprio nel corso di questa estate abbiamo cominciato facendo una
Fotografia la situazione
Però ci sono ottanta chilometri di scritte murarie
Noi abbiamo stanziato dieci milioni di euro per
Cominciare a cancellare queste scritte ribadisco non credo che sia un problema solo di Roma
Ne
Il problema principale di Roma ma anche su questa cosa dimostreremo le cose a Roma stanno cambiando e non sono assolutamente
Diciamo così simili un po'a un certo rassegnato cinismo che non ci piace e che rispediamo al mittente
Però
Al di là
Di questo di questo fatto c'è sicuramente
Il primo elemento che è legato
Alla questione di Roma ladrona
La questione dell'immagine
Romanesca
Diciamo negativa della nostra Capitale questa c'è
Ci dobbiamo misurare su questa realtà però dobbiamo stare attenti a non cadere in un equivoco
Perché
Roma e lo ha detto bene Marcello Veneziani
è largamente la sintesi è la somma di
Presenze italiani tutte le regioni italiane
E la difficoltà quella che viene definita Roma ladrona quella che la
Roma dei ministeri
E più il sintomo di una difficoltà di stare insieme degli italiani
Che non
Una caratteristica di Roma e della città di Roma
Spesso i romani subiscono anche più direttamente gli aspetti negativi che la Roma dei ministeri e della Roma di classi dirigenti inadeguate che sono fatte da romani in minima parte
Io stesso
Visto che vale anche la la pena di fare riferimenti di carattere personali non sono di origine romana sono arrivato Nabil
Mille novecentosettanta a Roma e professor Messori sono venuto da Torino
Abitavo a Torino
Per due anni
Devo dire quando sono arrivato da Torino a Roma mi si allargato il cuore perché ho incontrato la città più aperta più disponibile con un maggiore forza del calore umano
Molto di più di tutte le città del notaio frammentato fino a quell'età appresso alla
Armi a famiglia in cui
Mio padre era un ufficiale dell'esercito girava città per città
E ho visto questa realtà di Roma
La realtà di punti di confluenza di incontri
E dove appunto c'è l'influsso di tante presenze di carattere regionali
Allora io credo che noi dobbiamo riflettere su questo malessere lo stare insieme e sulla difficoltà agli assume proprio sulla capitale nazionale una forma nazionale compiuta
E credo che
Questa realtà si misuri sostanzialmente proprio delle scissioni nelle incomprensioni le diffidenze che si sono accumulati in tanti anni sulla realtà per la nostra città
Noi non abbiamo scelto e non usare nella retorica anestetico rispetto a queste differenze abbiamo detto misuriamoci
Vediamo quali sono le radici profonde non le ho cui stiamo facciamo un esercizio di memoria per riuscire a comprendere
Le diverse radici e diverse impostazioni
E allora cosa esce da questo punto di vista
Beh esce innanzitutto il fatto
Che
La Roma italiana dopo la Roma imperiale dopo la Roma
Papale è una norma che si è faticosamente costruita
Ma che è partita diciamo francamente non certo da una situazione di grande fasto
Nelle ricostruzioni storiche del mila centosettanta abbiamo visto qual era la Roma cui si è partiti
Che era sicuramente la Roma di grande centralità universalità del mondo cattolico ma di grande difficoltà dal punto di vista civico
La stessa realtà del Campidoglio alla stessa realtà di creare un potere locale cittadino si misura con grandi difficoltà
La Roma dei Papi era a Roma che i bersaglieri trovano attraverso la vorrebbe e cioè di portar via è una Roma
Larga parte disgregata con difficoltà con grande arretratezza
Compare Lazzi
E chiese immerse in tanti suburbio di che prima sono stati descritti dagli storici anche da storici cattolici
Che andavano a vedere e a misurare questa realtà
Da quel momento è cominciata il percorso di Roma però questo percorso è avvenuto presso delle scissioni e delle incomprensioni e delle separazioni
Qual è la principale su cui ci siamo misurati in tutto questo convegno la scissione fra la cultura cattolica e
La
Aspirazione nazionale e lo spirito del Risorgimento
Una scissione
Che si è misurata su tanti fattori diversi
Macché deve farci riflettere perché vedete
Da un lato abbiamo
Una
Roma
Che riguarda il dato nazionale e anche a quello legato alla romanità e la romanità insegnare insegna
L'uso temperato la forza la legge del diritto il senso dello Stato
Roma ha dato i modelli statuali anche al punto di vista fisico tutto il mondo la cittadinanza
Il valore delle virtù repubblicane perché spesso con la si guarda romantica si guarda principalmente all'impero romano ma
La Repubblica Romana rimane centrale da questo punto di vista
Ecco tutte queste cose si cercò il Risorgimento voleva in qualche modo interpretarle la stessa esperimento risorgimentale della Repubblica Romana cercava in qualche modo di andarle a incarnare in polemica col mondo cattolico
Ma dall'altro lato è questa la contraddizione nelle creare questa polemica
Il mondo
Risorgimentale dimenticare anche la principale e più forte radice dell'identità nazionale
Del nostro essere italiani era proprio quel sentimento religioso talmente profondo e radicato che anche per i non credenti diventava influsso culturale e punto riferimento
E il mondo cattolico insegnava qualcosa di diverso ma complementare rispetto a quel modo di concepire la realtà dello Stato la realtà le virtù repubblicane data la cittadinanza
Perché i valori cattolici e la cultura cattolica
Insegnava insegna i valori comunitari il valore la famiglia la sussidiarietà
Anche l'indirizzo di un federalismo comunitario che oggi si va in qualche modo a recuperare ecco allora il punto centrale è fondamentale
Per fare in modo che la nostra identità nazionale la nostra unità nazionale
Venga ri potenziata cominciando da Roma e costringere queste due mentalità così dei modi a dialogare
Perché è necessaria un'integrazione da questo punto di vista perché queste due impostazioni se parlano e se si riescono a influenzare nella costruzione e lo Stato italiano e nella costruzione del nostro essere capitale
Dando una forza potente a quello che la nostra immagine dello Stato ed è l'idea di nazione
Ecco per fare questo i cattolici non si devono dimenticare l'insegnamento di Papa Wojtyla
Papa Wojtyla in memoria identità sottolinea il carattere naturale della comunità nazionale
Sottolineo dice al mondo cattolico non esiste solo la famiglia non c'è solo la famiglia come Comitato orale esiste anche la nazione
E quindi l'amore per la nazione quel sentimento nazionale non può essere eluso come certe volte accade ancora oggi dal mondo cattolico ugualmente
Dall'altro lato
Bisogna fare in modo che
Il
Mondo che è legato più alzato statale al dato della realtà
De la Repubblica sappia profondamente la radice dicevo prima della identità nazionale e non prescinde da questa realtà
Allora se facciamo questo io credo che la realtà della nostra identità nazionale del nostro spirito nazionale possa trovare una sintesi più forte sapendo tra l'altro che per certi versi oggi le condizioni sono più propizia
Oggi noi viviamo in una repubblica
E non
In una casa monarchia nazionale profondamente legata
A quella logica di nazioni viste come egoismo nazionale
Una realtà repubblicana che può mettere insieme
I valori universale la persona umana con lei virtù che si ledono al senso allo Stato alla legge e al diritto
Viviamo in una ed è ora di globalizzazione
Dove l'identità nazionale debbono necessariamente guardare a una realtà più universale la globalizzazione insegna che quelle identità nazionali che non riescono a vere un'aspirazione e più ampia più universale
Più internazionale solo destinate a scopi a soccombere quindi ancor di più
La realtà identità nazionale italiana ha bisogno dei simboli universale di Roma per farsi trainare in questa realtà questa realtà in questa situazione
Da allora se noi compiamo questo sforzo e la facciamo con idee chiare e lo facciamo anche sapendo che siamo inseriti in un contesto europeo dove Roma aggiungere degli altri elementi
Possiamo giungere a una grande sintesi in cui il simbolo di Roma Traina
La realtà nazionale italiana dei confronti la globalizzazioni e nei confronti di quelle che sono le necessità universali e la realtà
Nazionale permetta a Roma di a vere quelle virtù repubblicani cui c'è bisogno per essere più seri
Più chiari più rispettosi la legge più rispettosi delle regole di cui sicuramente a Roma ha bisogno
Voleva dire qualcosa anche per quella che è la identità più immediata delle esserlo ma nella realtà romanesca anche da questo punto di vista è vero
Che lesse romanesco certe volte sconfina la volgarità ma è pure vero che una carica di simpatia di umanità che non può essere dimenticata ancora Papa Wojtyla
Sancito questa immagine della umanità del dato romanesco con quel famoso e storico se Moro mani davamo Seta fa e lo disse Papa Wojtyla prova per agganciarsi
Su questa realtà
Di uno spirito romanesco
Che mantiene questa carica vitale questa simpatia ma non cedo ovviamente la volgarità e tanto meno c'è dal cinismo
Concludo questo mio intervento non eludendo il tema di Roma Capitale perché in questi giorni proprio l'approvazione del decreto a in qualche modo rilanciato il dibattito a questo punto di vista
Ecco io credo
Che Roma capitale sia
Un dato insostituibile che non può essere messo in discussione
E non può essere messa in discussione non solo perché scritto la Costituzione
E non solo perché
Diffondere i ministeri in giro per il territorio come dicono taluni esponenti leghisti
Avrebbe dei costi e dei problemi dal punto di vista organizzativo insormontabili non è solo questo
C'è un patto politico
Che alla base della legge le fra ISMA fiscale non è un caso che le norme su Roma capitale sono contenute all'interno della legge del prisma fiscale
Perché
Come peraltro ha già presente nel Titolo quinto della Costituzione Roma Capitale deve rappresentare un bilanciamento rispetto al rafforzamento del federalismo e gli aspetti dir tuo osi del treno fiscale a cui noi
Riusciamo e vogliamo aderire tra l'altro lo sottolineo proprio rispetto alla retorica di
Roma ladrona quando ci sarà alta Lisma fiscale Roma che dà molto di più come gettito fiscali quello che riceve indietro come trasferimenti statali guadagnerà sicuramente dal punto di vista economico e fare un salto di livello in avanti da questo punto di vista
Allora
Questo patto politico
Ci dice che il federalismo a questa realtà è presente la Costituzione e presenterà leggi la realtà del bilanciamento di Roma Capitale
Se si mette in discussione Roma Capitale salta anche l'accordo politico che regge il lirismo
Quindi
Quindi
Io credo
L'accordo politico che l'equilibrio istituzionale quindi io credo
Che noi dobbiamo
Lavorare su questi versanti fare in modo che divengano consapevolezza diffusa
Che diventano elementi non diurna astratto orgoglio di una chiusura identitaria
Ma elementi per scoprire nuove sfide nuova capacità di essere competitivi nella realtà globale questa è la sfida che a Roma accettato da molto tempo che vuole portare avanti
Ma lo vuole fare sapendo
Che insuccesso di Roma capitale sarà inevitabilmente un grande successo italiano grazie