Scuola: l'ora di religione

Torino Di Renzo Moroni e non morirà l'Avvocatura dello Stato relatore il professor Casavola
Diamo
Facciamo i sedili
Sì
Il pretore di Firenze
Solleva la questione di legittimità costituzionale
Dell'articolo nove numero due della legge centoventuno di ratifica ed esecuzione dell'accordo tra la Repubblica italiana e Santa Sede
E dell'articolo cinque lettera b numero due nel protocollo addizionale
Indubbia di discriminare
Tra coloro che si avvalgono e coloro che non si avvalgono dell'insegnamento dalla religione cattolica
Data la collocazione di tale insegnamento nell'ambito dell'orario normale di reazione
Secondo le parti private che hanno promosso il giudizio dinanzi a quel magistrato
Solo la collocazione dell'insegnamento religioso al di fuori dell'orario ordinario obbligatorio
Può garantire da ogni discriminazione grandi contrari a tale disciplina
A questo fine il secchiello no
Che la normativa concordataria sia interpretata nel senso di escludere l'insegnamento religioso dall'ordinario orario obbligatorio delle elezioni
Oppone il pretore di Firenze
Che la pretesa di collocare l'insegnamento religioso in orario diverso da quello ordinario delle elezioni
Potrebbe rivestire carattere discriminatorio nei confronti di tutti gli studenti che hanno deciso di avvalersi di tale insegnamento
E potrebbe per conseguenza rivelarsi in contrasto con l'attuale normativa concordataria
Dato che tale normativa infatti espressamente garantisce da ogni forma di discriminazione
Non solo chili non si avvale dell'insegnamento religioso ma anche chi intende avvalersi di esso
Il pretore di Firenze
Rileva che il contemperamento pratico di entrambe le esigenze meritevoli di tutela non appare agevole
Ed è peraltro demandato alle intese fra autorità scolastiche Conferenza Episcopale Italiana oltre che ovviamente
Alle iniziative dell'autorità statale a norma del Protocollo addizionale
Nella legge di ratifica dell'accordo e del decreto presidenziale settecentocinquantuno articolo due punto due di esecuzione dell'intesa CEI ministero Pubblica istruzione
I parametri costituzionali invocati sono in primo luogo l'articolo diciannove a garanzia della libertà religiosa nella sua massima estensione positiva e negativa
Di libertà di professare una fede religiosa
E di non protesta né alcuna
In secondo luogo l'articolo tre per la discriminazione a carico dei non a Valenti sino all'insediamento di religione cattolica
Che sarebbero costretti ad una materia alternativa
O comunque a non abbandonare la sede scolastica in terzo luogo l'articolo due
Per il danno che l'attuale assetto dell'orario scolastico cagione ai diritti inviolabili il libero sviluppo della personalità del minore
Nell'ambito tra formazione sociale rappresentata dalla scuola
Le parti private costituitesi dinanzi a questa Corte chiariscono in memoria
Che l'eccezione di costituzionalità sollevata dal pretore di Firenze trova base sia pure anticipata
In una interpretazione della norma di cui all'articolo nove punto due della citata legge centoventuno
Successivamente è data dal Consiglio di Stato con sentenza numero mille sei del mille novecentottantotto che ha sancito per gli studenti
Non a Valenti si per l'insegnamento di religione cattolica l'obbligo di frequentare ore altrettanti
Il diritto vivente così costituito dal Consiglio di Stato
Io non ce la normativa concordataria a privare della facoltatività l'insegnamento della religione cattolica
Costringendo inonda Valenti si ad un facevate obbligatorio alternativo come conseguenza di una scelta di ordine religioso
Determinando una collisione con i principi costituzionali di uguaglianza e libertà religiosa
La memoria di parte privata
Richiesta pone l'itinerario dell'accordo
Dell'intesa nonché della risoluzione della Camera e del sedici gennaio del mille novecentottantasei
Ricavandone che il nuovo Concordato esclude con la massima chiarezza una qualsiasi forma di discriminazione
E la traduzione amministrativa del nuovo Concordato fatta in seguito proprio dal Consiglio di Stato a dar luogo ad un sistema di flagrante discriminazione
Si tratta di circolari ministeriali successive a quella ancora rispettosa dell'esigenza di non estendere attività curricolari e non ha parenti si numero trecentosessantotto del venti dicembre del mille novecentottantacinque
E cioè le circolari applicative centoventotto centotrenta e centotrentuno nel maggio dello sei e infine e soprattutto la circolare trecentodue del ventinove ottobre per l'ottantasei nella quale viene per la prima volta drasticamente affermato il principio della obbligatorietà della frequenza delle attività alternati
Come è noto per questa parte tale circolare veniva annullata dal TAR del Lazio con sentenza del mille duecentosettantatré mille duecentosettantaquattro
Del luglio del mille novecentottantasei con l'affermare la conseguenza del diritto dei non a Valenti si di allontanarsi dalla scuola
La memorie di parte privata
Soprattutto l'ultima memoria di parte priva espone analiticamente il contenuto della sentenza del Consiglio di Stato
Dato il rilievo che essa assume nel presente giudizio e dato che proprio l'interpretazione della normativa concordataria elaborata in quella sentenza
Che diventa oggi oggetto del confronto con le norme della Costituzione
A questo fine la fronte la parte privata ricostruisce la storia della trattativa per la revisione del Concordato giungendo alla conclusione che la mens legis della norma concordataria e inequivocabilmente orientata arrendere del tutto libera
E comunque esente da controprestazione di sorta
La fruizione dell'insegnamento della religione cattolica
Sul piano di un assetto didattico organizzatorio rispettoso di tale orientamento
La parte privata ritiene che debba essere riconosciuta in una parentesi la possibilità di restare assenti legittimamente da tale insegnamento senza coercizione indirette
Derivanti dall'obbligo di frequenza di attività alternative
Sono un modo per non essere discriminati
Per il presidente del consiglio dei ministri
L'avvocatura dello Stato argomenta sulla inammissibilità della questione sollevata contro le considerazioni uno
Natura anticipi te dell'ordinanza di rimessione perché il pretore di Firenze prospetta due letture antinomiche delle norme che non charter senza esatta individuazione del thema decidendum due
Difetto di giurisdizione del pretore in ordine a provvedimenti organizzatori del servizio scolastico tre improponibilità nel giudizio costituzionale dell'apprezzamento di situazioni contingenti venutosi a creare nella fase di prima ed incompleta applicazione della normativa
L'avvocatura argomenta inoltre sull'infondatezza perché la collocazione dell'insegnamento della religione cattolica nell'orario scolastico
Non cede sul libero esercizio del diritto di scelta
L'impegno internazionale assunto dallo Stato in tale materia non scalfisce i principi supremi dell'ordinamento costituzionale
Non sussiste privilegio didattico per la religione cattolica dato che tra i principi supremi dell'ordinamento non rientra l'esigenza di trattare in modo identico tutte le confessioni religiose a norma di sentenze di questa corte
Del ventotto marzo mille novecentottantacinque numero ottantasei
Nella costituzione di articolo diciannove libertà di fede ventuno libertà di pensiero
Possono significare il diritto di veto in ordine ad ogni scelta non condivise
Tale lo Stato Delia
Dico in basso
Raccomando la brevità sorprendeva nel preliminare hanno dove questo non per sulla questione preliminare hanno scritto ampiamente valgono l'Alfarano Zanoni Soros sono tipicamente alle questioni preliminari ironico ad accennare molto rapidamente sgretolando quella strane creature ad Avram Grant ha già riferito qual erano le questioni di inammissibilità
Le volevo semplicemente ricordare che nel come risulta del resto anche dall'ordinanza di rimessione la domanda fatta cadere dal ricorrente davanti al pretore di Firenze era una domanda con cui si riduce con il giudizio del diritto all'istruzione pubblica fondato sulla gli articoli trenta trentatré e trentaquattro della Costituzione e si assumeva il godimento di questo diritto deve essere assicurato in modo non discriminatorio tre motivi di religione
Anche qui fondandosi non solo sugli articoli tre due dalla Costituzione ma anche sulle norme della Convenzione europea dei diritti dell'uomo
Quindi diritto soggettivo perfetto fondato direttamente sulla cui deduzione appunto e dal quale non può che essere di una situazione di carenza assoluta di potere da parte della pubblica amministrazione che ponga in essere comportamenti limitati di questo diritto
Coerenti a questo a questo prete dominarono anche il provvedimenti immediati richiesti al giudice che consistevano innanzitutto dell'accertamento del diritto del della posizione soggettiva
Del suo di nella così delle truppe del bond intorno a vedere discriminata questa posizione soggettiva per motivi inerenti alla religione in secondo luogo certamente o del comportamento illecito e discriminatorio
In terzo luogo ogni altro terrore però provvedimento era un era una una indicazione di rinvio
Si richiamava esattamente in questo in questo in questi questi petita Mirko dunque l'articolo ventotto della legge numero trecentosettantatré peraltro questo corso questa corte spesso ha ritenuto ammissibile nei confronti della pubblica
Ora ad avviso dei ricorrenti dall'articolo nove della legge centoventicinque da ottantacinque un punto due dell'articolo cinque lettera b numero due
Discende in maniera abbastanza univoca che e stivaloni interpretati nel senso che l'insegnamento del ritorno di Regione abbia carattere facoltativo in quanto facoltativo vada inserito nell'orario delle lezioni si ma non nell'orario obbligatorio delle lezioni
Quell'affronto di questa
L'impostazione più ricorrenti il pretore attraverso un'ordinanza estremamente lineare perché suddivisa anche in tre lettere nel punto b di questa ordinanza espressamente ritiene di non poter raccogliere la interpretazione prospettata dal ricorrente per interpretazione che anno è ancora oggi ci sembra unica impossibile per far convivere queste disposizioni di legge con la Costituzione
Dopo avere scartato questa interpretazione al punto c se afferma che il articoli interpreta agli articoli gli articoli del Concordato del protocollo mitico nel senso del collocamento dell'insegnamento della religione nell'orario obbligatorio con obbligo di che dichiara di mobile sedi per essere pronto a scuola o di o di frequentare gli insegnamenti alternativi dopo aver individuato questa interpretazione dirimente la questione alla Corte Costituzionale perché l'avete contrasto con l'articolo due tre diciannove della Costituzione come posta a qualificarsi come incipit una situazioni di questo tipo è difficile potere potere comprendere in secondo luogo la la l'avvocato dello Stato dice che non ci sarebbe giurisdizione del giudice ordinario perché si agirebbe in materia evidentemente non dei diritti soggettivi perfetto anche qui il pretore ha riconosciuto almeno ha ritenuto che il riconoscimento del diritto soggettivo perfetto al godimento del diritto all'istruzione senza compressione per motivi di religione fosse di ostacolo l'articolo nove del concordato
Ma a questo punto ha rimesso alla Corte costituzionale questo questo ostacolo per vederlo per vederlo rimosso
Non ha senso quindi richiamare quella giurisprudenza alla Corte costituzionale che si richiama alla memoria avversaria in cui si ricavano due decisioni la trecentoquarantasei dell'ottantasette l'accento dell'ottantasette in cui vi è la giurisprudenza delle Sezioni Unite chiarissima nel senso di affermare che in materia di di avviamento obbligatorio cioè giurisdizione del giudice ordinario e non giurisdizione del giudice amministrativo e conseguentemente non era inammissibile la rimessione da parte del giudice amministrativo così come non ha senso richiamarla seicentosettanta dell'ottantotto in cui al giudice era stato richiesto un al giudice ordinario è stato richiesto un accertamento subito sulla legittimità dell'accertamento tributario si era in materia di giurisdizione delle commissioni tributarie
Nel caso di specie eravamo alla presenza di una domanda con cui si faceva valere una diritto soggettivo fondato sulla Costituzione come si possa dubitare della Codella del giurisdizione del giudice ordinario difficile comprendere infine sembra che nel sempre per chiudere su questo punto i preliminari che non abbia senza il richiamo alla Central coordinata novecentoquattordici ottantotto quella relativa al sempre all'ora di religione prospettato dal pretore di Milano perché nella specie non si prospettano delle situazioni contendente eccetera la individuazione da parte del pretore pienissima normali perché se interpretata nel senso interpellato dal pretore comporta una norma possibilità di coesistenza con
Ma ecco io ceduto riferimento alla memoria dell'Avvocatura dello Stato
Ritengo opportuno fare una precisazione cioè nel senso che la questione che di cui si discute non è tanto la illegittimità costituzionale del concordato perché previsto dal concordato l'insegnamento della religione cattolica perché in effetti nella Chiesa cattolica a un'attrazione culturale storica nella realtà sociale italiana che può giustificare che nelle scuole dello Stato scuole pubbliche sia previsto questi insieme regale è un'altra
La questione che di cui si discute e sette
L'insegnamento della religione cattolica così come definito nella normativa concordataria
Può o meno violare i principi di libertà di coscienza di libertà religiosa sanciti nella carta costituzionale
E quindi suppongo semmai edifici e su questo punto come diceva prima collega Proto Pisani si tratta di
Verificare quale sia l'interpretazione che si deve dare all'articolo nove del concordato e poi all'articolo cinque del protocollo aggiuntivo
Sì c'è l'interpretazione esatta e quella che ha dato all'amministrazione poi confermata
Dal Consiglio di Stato oppure se l'interpretazione esatta e quella per esempio sostenuta nelle sentenze del TAR del Lazio che ha affermato il principio della facoltà
Io noi riteniamo che l'interpretazione esatta sia quella sostenuta affermata nel sentenze del TAR del Lazio cioè
L'interpretazione secondo cui l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche e un insegnamento facoltativo
Cioè e più precisamente anzi un insegnamento obbligatorio per lo Stato nel senso che lo Stato italiano si impegna ad assicurare nelle scuole pubbliche questo insegnamento ma facoltativo
Per gli alunni senza la scelta o meno di questi inseguendo comporti perché non scegli avete insegnamento altri obblighi non previsti ripetuta nessuno
E ritengo che l'interpretazione esatta sia prevista perché io mi soffermo brevemente sulla questione e sull'interpretazione sostenuta dall'amministrazione poi confermata
Dalla missione in Consiglio di Stato perché appunto
L'interpretazione sostenuta dall'amministrazione poi confermata considerato se fosse esatta si configurerebbe a nostro avviso in contrasto incompatibile con i principi di libertà religiosa i principi di uguaglianza e su questo aspetto cui si soffermerà in modo particolare il professor Barile sui rilievi di illegittimità costituzionale
Però ecco schematicamente per ordine per esigenze così di ordine logico io penso che sia opportuno
Individuare quali sono i principi su cui si basa l'interpretazione dell'amministrazione e poi ripeto sostenuta dal Consiglio di Stato e che a nostro avviso ed essere disattesa perché incompatibile proprio con la ratio della normativa neo concordataria
Cioè i principi su cui si basa la due la l'interpretazione dell'amministrazione della decisa dal Consiglio di Stato in sostanza quali sono
Se l'amministrazione il diritto di scelta previsto dall'articolo nuove del normativa neo concordataria il diritto di scelta di avvalersi o meno dell'insegnamento della religione
Comporterebbe perché sceglie di non avvalersi dell'insegnamento della religione comporterebbe l'obbligo comunque di rimanere a scuola
E quindi egli svolge lei non si sa bene che cosa perché nessuna legge dell'ordinamento vigente stabilisce che cosa si deve e devono frequentare che cosa devono fare gli alunni che scelgono di non avvalersi e parte con dei provvedimenti amministrativi l'amministrazione ha cercato
Riorganizzare che cosa devono fare gli alunni ha una valenza o attività cosiddette alternative non meglio definite oppure stare una stanza per dedicarsi allo studio individuale cioè ripassare materie delle ore successive quindi questa è l'interpretazione dell'amministrazione
Questa interpretazione dicevo è stata confermata cioè quindi in base a questa di Prete interpretazione dal diritto di scelta degli Abba lentissimo perché da una un potere che è stato dato agli avanzi di poter scegliere per conferimento dell'IVA
Un obbligo di chi non ha scelto nulla non ha inteso avvalersi di niente una devastare a scuola appare non si sa bene
Questa interpretazione che aveva un punto debole nel senso che non si capiva da quale norma dell'ala questo obbligo di rimanere a scuola perché non a Valenti si ha trovato una diciamo così
Confermava non soltanto confermando una sistemata azioni sistemazione anche con riferimento normativo nella nota decisione del Consiglio
Il Consiglio di Stato perché in base a quale ragionamento ha affermato che non a valle in crisi hanno l'obbligo di rimanere a scuola
Per svolge un'attività alternativa
Il Consiglio di Stato a affermato e su questo poi sarà sviluppato dal questo parere affermato questo teorema cioè in sostanza secondo il Consiglio di Stato l'obbligo Perrino una parentesi
Di rimanere a scuola per frequentare l'insegnamento alternativo sarebbe previsto nello stesso articolo nove del concordato
Il quadro della nuova normativa tenevo concordataria certe comunità si ridefinisce concordato in quanto l'articolo nove e la nuova normativa lo del nuovo Concordato avrebbe nelle primo comma affermato il principio che secondo il Consiglio di Stato sarebbe non mi riferisco soltanto all'insegnamento cattolica ma il generale a tutti la alla scuola italiana avrebbe affermato il principio secondo cui nella scuola italiana
Tra le finalità della scuola italiana rientra come quindi è un elemento fondamentale comunque che rientra nella formazione che devono avere tutti i giovani le scuole italiane rientra l'insegnamento della religione
Per cui poi sostiene il Consiglio di Stato si è soffermato l'articolo in concordato a definire letti l'insegnamento della religione cattolica però affermato un principio generale per cui nelle scuole italiane
Tutti gli alunni cattolici e non cattolici e di qualsiasi fede religiosa agnostici eccetera
Devono frequentare un insegnamento come stabilisce come precisa afferma esattamente così come è stato il più possibile equivalente all'insegnamento religioso perché insieme grandioso rientra nelle finalità della scuola italiana
E quindi secondo questa interpretazione come il concordato non si sarebbe lo stato italiano non avrebbe stipulato un accordo con la Chiesa cattolica relativamente all'insegnamento della religione cattolica
Ma costruire secondo questa interpretazione con il concordato con la Chiesa cattolica lo Stato italiano avrebbe sì definito
I gli impegni relativi all'insegnamento non è cattolica ma avrebbe anche ci sarebbe con il o comunque un colbacco bilaterale con la Chiesa cattolica ci sarebbe anche impegnato a in questa prevedete nel proprio ordinamento scolastico per tutti gli alunni anche quindi per gli appartenenti ad altre come c'era del gas e tutti devono frequentare un insegnamento religioso
E questo a mio avviso è ripeto su questo aspetto non mi mi soffermo cuore a mio avviso di grossi problemi perché lo Stato italiano avrebbe quindi ed erogato una propria autonoma ha un proprio avuto alcun potere di disciplinare in modo arriva l'auto all'ordinamento la Pasqua e lo avrebbe disciplinato d'intesa con una confessione religiosa sia pure con una confessione come quella alla chiesa cattolica di notevole autorità nello Stato Italia ma sarebbe è ancora più grave questa interpretazione è a nostro avviso non ne sostenitore perché questa interazione prescinde non solo da una corre dal norma dal sistema normativo scolastico
E che prevede un determinato una determinata collocazione degli segreto nella storia vaccini addirittura dalle altre intese con le altre confessioni a cattoliche tra i quali una di queste
L'intesa con la tavola valdese che era recepita con legge anteriormente alla alla all'al nuovo concordato che stabilisce in modo chiaro
Che in base all'articolo nove della legge quattrocentoquarantanove del ottantaquattro di stabilisce che la chiesa la Tavola Valdese non vuole per i propri
Credenti
Che lo Stato italiano stabiliscono insegnamento religioso perché il reinserimento religioso sostiene si sa sostiene esplicitamente nell'articolato è un fatto privato che poi provvede la Chiesa con i propri mezzi
Quindi si avverrebbe con questa interpretazione addirittura a modificare pure la e e alle altre intese perché e quindi e su questo punto ripeto sorvolo a questo punto che a nostro avviso queste interpretazioni che si fossero esatte
Sarebbero in contrasto per questo poi ripeto se non fermerà kosovari sarebbe in contrasto con il principio di questa cosa però a nostro avviso non sono fondate
Perché sia se si ha riguardo e su questo io sorvolo perché ci siamo dilungati abbiamo illustrato nelle memorie difensive sia se si è riguarda i pedoni devono ai lavori preparatori come è venuto costruito questo articolo come si vede che l'articolo nove affermato ha inteso affermare
Modificando la precedente normativa il principio di piena facoltatività dell'insegnamento e la Regione cioè in sostanza e su questo mi soffermo leggermente in sostanza con l'articolo nove del concordato che cosa si afferma si è voluto modificare non l'insegnamento della scuola italiana in generale sia voluto disciplinare ex novo l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole italiane
Prima col Concordato del ventinove era previsto
Il principio della obbligatorietà di questo insegnamento salvo clausola di coscienza cioè il diritto di essere esonerati e tiene sollevato quindi non era tenuto a fare nessun'altra insegnamento perché se l'insegnamento cioè la prima e all'ultima ora se ne stava a casa sera nel corso dell'orario faceva quello che riteneva opportuno ma non c'era un obbligo dei fari nessun'altra attività quindi c'era questa normativa che prevedeva che
Nel momento in cui un ragazzo sistema scuola intanto ci scriveva era tenuto ha scelto e c'era tenuta a frequentare come tutte le altre materie insegnamento Angela Merkel non esercitasse il diritto di esonero e quindi c'era una bisognava per non frequentare dichiararlo e chiederle solo il concordato un nuovo a nostro avviso ma in modo chiaro fiducia lei lavora il lavoro lavori preparatori ma si deduce da una lettura attenta normativa nel quadro del sistema di tutte le altre intese di sistema normativo che cosa afferma affermato invece ha capovolto il principe
Ha affermato che nelle scuole pubbliche italiane
Se uno si scrive a frequentare una scuola moderati e l'anatema per il tetto della iscrizione tenuto a frequentare l'insegnamento della religione cattolica
Perché per frequentare l'insegnamento della Catholic occorre una esplicita manifestazione di volontà cioè la prego l'obbligo di frequenza non deriva dalla iscrizione allora esplicita dichiarazioni di volontà che se lo scelgo questi avvalermi questo insegnamento io sono tenuto a Praga punto e basta
Non c'è nessun'altro
Non dice nient'altro l'articolo nove non dice che chi non sceglie deve fare un'altra cosa sia nella sede del Daniele che all'atto dell'iscrizione si scelga di avvalersi somme di questo insegnamento e quindi sì concludo su Mercedes e quindi e normativa così chiara ripeto sorretta dai lavori parlamentari e sorretta da una interpretazione sistematica rispetto alle altre intese con le altre tappe infatti interpreta altri con le altre confessioni religiose la interpretando l'articolo nove in questo contesto si vede come l'articolo nuove sì incastra benissimo nel sistema l'esempio e definito dall'articolo nove della legge quaranta parte quattrocentonovantaquattro della quanto riteneva non è far della Tavola valdese proprio perché dalla Tavola Valdese sia per ma noi non vogliamo
Nessun insegnamento per i nostri credenti quindi l'articolo nove stabilisce che si fa questo insegnamento solo perché l'usciere
E quindi il concludo subito quello sull'eccellenza capire a nostro avviso io in questo senso sì e lei l'interpretazione più coerente non solo ripeto ai alla alla lettera della legge ma anche al sistema normativo perché insegnamento facoltativo non significa appunto come da parte dell'amministrazione si è sostenuto un insegnamento di seconda categoria significa semplicemente un mese negli uffici succede e si vuole anzitutto ancora più rilevante perché io come posso fare a meno ma lo voglio voglio frequentare quindi è un insegnamento che esce e significa non significa nemmeno creare una discriminazione sotto il profilo dell'orario perché questo sarebbe l'argomento su cui si basa quell'Amministrazione il perché
La discriminazione esiste se ci fosse obbligatorio una materia per determinate insegnante predeterminati alunni ad un sempre che in regime di piena e assoluta libertà cioè chi sceglierete insegnamento fan più perché lo può fare riconosce il a un'ora indietro perché non lo fa
Quindi non c'è assolutamente nessuna riscattato in questa interpretazione a nostro avviso era più coerente con i principi anche il costituzionale oltre che con tutto il sistema nell'ordinamento Scola
Lenze
Interpretazione qui richiamate qui offerto alla collega Marchese e certamente un'interpretazione molto ragionevole ma io empirico parti in Italia indispensabile mente dalla vostra giurisprudenza che afferma che il diritto vivente
E quello che appare dal dalle sentenze dei giudici comuni
Quando esiste un determinato orientamento voi siete abbastanza vieni dal fare interpretative dirigente per le ripeto che fra l'altro in un caso come questo sia detto fra parentesi ho l'impressione che difficilmente potrebbero sortire
Un effetto decisivo nel senso che esiste un giudizio no giudizio amministrativo che si è chiuso con quella sentenza del Consiglio di Stato
Esistono delle circolari che sono state ritoccate e solo in parte in relazione a quella parte della sentenza del Consiglio di Stato che dava torto
Un punto particolare
E poi successivamente l'atteggiamento del ministero della pubblica istruzione e sempre stato costante in questo senso chi obbediente domani a una vostra interpretativa di picchetto
Risolverebbe veramente la questione italiane
Chi può dubitare che questa perciò allora partiamo mi pare più correttamente come dobbiamo dalla dal diritto vivente
In relazione alla vostra giurisprudenza non le possiamo prescindere e partiamo quindi dall'interpretazione data dal Consiglio di Stato
Che il nuovo Concordato
Sia nato un po'ambiguo questo lo hanno scritto tutti non sto certamente qui a ricordare vero insomma ambiguo soprattutto in relazione non tanto al concetto della non discriminazione
Quanto in relazione ai modi della non discriminazione
E evidentemente era difficile per le parti contraenti andare al di là e trovare un accordo che andasse un po'più in là della semplice affermazione estremamente astratta
Della non discriminazione
Era molto difficile probabilmente per i negoziatori di parte italiana riuscire ad andare o più avanti e cercare di chiarire sino a che punto quali sarebbero state necessariamente secondo il punto di vista italiano
Le
Conseguenze di questo principio della non discriminazione comunque dato è quello il dato normativo è quello che e quindi da quello non possiamo prescindere
Non possiamo peraltro prescindere e su questo Galante Garrone soprattutto per primo la vita attirato la nostra attenzione
Su un'affermazione contenuta nel protocollo aggiuntivo sulla quale il Consiglio di Stato a tutto prefisso che l'affermazione secondo cui la religione cattolica in Italia non è più la religione dello Stato
Da questo principio corse potevano venire determinate conseguenze non sono state non sono state tratte anzi questo principio è stato ripeto completamente dimenticato obliterati
E di questo principio Follini e la centoquarantasette dell'ottantasette avete detto che si dichiari che che si trattava e si tratta di una autentica innovazione normativa
Allora eccellenze da questo principio militari che il più no al circo corollario
Non poteva essere altroché quello della facoltatività
Dell'ora di religione facoltà militante la quale come sapete abbiamo citati lavori preparatori si è parlato a lungo come di qualche cosa di una vidi un traguardo che era stato raggiunto da parte italiana da era stato raggiunto pacificamente per cui non ci dovevano essere dubbi sulla facoltatività e il giorno in cui si dice dorate di religione viene l'insegnamento di Grey cattolica
Viene impartito soltanto a quelli che il ne fanno domanda e a quel punto mi pare logico l'insegnamento della cantoria e facoltativa per quindi questo corollario logico della facoltatività
Dell'insegnamento e non quindi della opzionalità pareva una un traguardo sicuramente raggiunto
Opzionale significa scelgono le dico mi insegnate voi dell'oscenità ecco nessuna la scelta in questo caso era semplicemente belle valida l'insegnamento che è arrivato il motore non lo voglio basta
Non poteva imporsi a qualcuno che non vuole e non a Valente si non gli si poteva imporre l'insegnamento di qualunque altra cosa o come ora dico subito neanche il restare a scuola
La conseguenza inevitabile
Corollario numero due secondo me non poteva essere altro che duplice
Primo
Non curriculari ITA bruttissima parola ma comunque ormai si si parla di questa non curricolari Tamberi insegnamento della religione cattolica
Secondo
Diciamo che altre una specificazione di questo non presenza di questa materia come materia determinante per ciò che riguarda la carriera scolastica infatti non cerco
E collocazione di questo insegnamento se avrete l'orario in quanto insediamento puramente facoltativo
D'altra parte la mozione da mozione parlamentare a cui spesso ci si è richiamato in anche del consiglio di stato d'accordo completamente
La mozione parlamentare il sedici gennaio ottantasei alla Camera dei deputati dice testualmente che il
Ecco dicendo che veniva espresso ai direttori didattici dei collegi docenti della scuola eccetera necessità che sia assicurato tanto lo svolgimento dell'attività di insegnamento quanto l'attività didattica degli alberi che non si abbandona rappresentando l'esigenza di collocare entrambe le attività ora di religione ora alternativa
Nell'ora iniziale finale delle elezioni
In oro in relazione alla finalità di non dar luogo a nessuna forma di discriminazione ecco l'unico modo ragionevole questi l'unico modo in cui si poteva ragiona
Dato che è facoltativa non si vuole che sia discriminante contro l'unico modo è quello di collocarlo all'Ina all'inizio alla fine questo ha detto il nostro Parlamento una sola cosa che altri ma ripeto le cose sono andate diversamente e allora la discriminazione
La discriminazione era rimasta ed è rimasta fra chi sta in classe
Ad Imperia per avere l'insegnamento in Cattolica e chi sta fuori di questa classe ma è costretto a stare a scuola
E chiaro che ma
Secondo me chi vuole chi vuole avvalersi dell'insegnamento deve fare uno sforzo in più pure in più deve quindi aumentando il proprio orario scolastico perché solo in questo modo si rispetta la libertà religiosa degli altri impegni natalizi
Dipende infatti la ripeta ex articolo tre ex articolo diciannove della Costituzione nazista mi sembra sommessamente
Come libertà da qualunque obbligo causata dalla presenza di un insegnamento religioso facoltativo
Io devo stare a scuola perché altri possano essere indeterminati in una materia religiosa chiedo il diritto di rifiutare eccola completa totale assurdità
E Conti contestualmente la violazione degli articoli tre e diciannove
Per i quali siamo qui davanti a voi il è stato che è stato scritto in materia da molti naturalmente ne sono convinti
Che l'insegnamento cattolico ha natura aggiuntiva costituisce l'aveva detto presso il TAR del Lazio costituisce Turris che si aggiunge per via Valenti ad altri insegnamenti curriculari
Il numero minimo di ore diceva il TAR del Lazio viene automaticamente a ridursi in ragione dell'insegnamento che è legato alla riforma è facoltativo e quindi aggiuntivo altri venti nell'assicurare un uguale tempo scuola altro feticcio
Tempo scuola che tenga conto dell'insegnamento di religioni cattolica si risolve per i non abbienti in una ingiustificata forma di discriminazione assoggettando i medesimi ad un onere orario cui per legge non sono tenuti Valdo Spini membro del governo ha detto in quell'occasione che il il la lettera e lo spirito del nuovo Concordato riguardava il diritto delle famiglie degli alunni diversi assicurato l'insediamento caricatori alla scuola pubblica e non il dovere di chi non intende avvalersene di partecipare ad altre attività che a quell'epoca peraltro non erano neanche e tuttora non sono neanche definite d'altronde che le materie facoltative non è la prima non sarebbe stata io parlo sempre non sarebbe stata aperta ma il diritto vivente affermata licenza di regole standard per in ogni modo non sarebbe stata una cosa nuova questo di mettere la materia facoltativa fuori dell'orario perché come è stato ricordato recentemente il l'originaria scuola media del mille novecentosessantadue prevedeva proprio che l'orario di lezione variasse a seconda delle scelte liberamente fatte dagli alunni mi pare che questa notazione abbia un certo peso
Allora e mi avvio rapidamente verso la fine le conclusioni a questo punto spetta a voi
Che si tratti di diritti fondamentali sicuramente non condizionati dall'articolo sette della Costituzione di questo non ci siamo occupati memorie ma mi sembrava abbastanza ovvio no
Ammettendo quindi Anna anche ammettendo sì la permanenza
Della copertura costituzionale sui nuovi patti cosa che non non avete ancora affrontato ma anche ammettendo che sia così allora così recentemente con l'amico centoquarantasette mila duecentottantotto avete chiaramente ricordato anzi a voi siete andati avanti sul discorso di principi supremi perché avete ricordato
La giurisprudenza sul concordato quella sul Trattato CEE
E poi avete aggiunto che la competenza vostra competenza a giudicare sulla conformità delle leggi di revisione costituzionale anche nei confronti dei principi supremi ed eravamo in tema di articolo tre della Costituzione il principio di eguaglianza
Ecco io a questo punto vorrei semplicemente vorrei rapidamente concludere ricordando una testimonianza importante opera di Francesco Margiotta Broglio che faceva parte di queste di questa Commissione della trattativa da parte italiana e del resto anche altri ne facevano parte anche presente il indice Margiotta Broglio se la corte direttamente o indirettamente alla semente persone consiglio di stato non resterebbe che dire avevamo scherzato
No nessuno intendeva scherzare nel Parlamento della Repubblica ne tutti coloro che nel corso di quasi quarant'anni si sono battuti
E basti per tutti ricordare i nomi di Jemolo e di Gonella per rivedere il Concordato fascista adeguandolo alla Costituzione per respingendo la tesi di chi avrebbe voluto eliminarlo definitivamente modificando l'articolo sette della Costituzione
Alcuni di essi siedono ordinare suprema istanza costituzionale e ben conoscono il significato di una disposizione di cui i lavori preparatori atti parlamentari non consentono interpretazioni difformi
Che saranno sicuramente evitare che la revisione del mille novecentottantaquattro si trasforma in un gravissimo e macroscopico caso di eterogenesi dei fini
Una giurista cattolico di grande rilievo che avrete che tra poco grafica Latiano perché qui presente stamani
E c'è Valerio Onida
Ha aggiunto qualunque insegnamento alternativo collocato nello stesso orario della religione viola in sostanza sia il diritto dei non ha parenti si che non hanno chiesto null'altro se non quello di non seguire l'insegnamento della religione
Sia il diritto degli Abba lentissimo che verrebbero privati della possibilità di usufruire anche sui se lo desiderano dell'insegnamento ulteriore opzionale organizzato dalla scuola in alternativa a quello della Regione
In sostanza come dice ancora Galante Garrone questa nella sostanza se si seguisse questa strada senza esagerazione questa sarebbe nella sostanza una capitolazione dello Stato di fronte alla Chiesa
Io avrei finito un'ultima curiosa notazione mi permetto di sottopone e cioè
Voi avete notato che qui è presente davanti a noi il Presidente del Consiglio dei ministri
Non è presente non è intervenuto il ministro della Pubblica
Che cosa vuol dire
Si tratta di un'assenza significativa
Se dovessimo interpretarla noi penseremmo che il governo vuol difendere il TAR o difendere il nuovo concorda
Forse non vuol difendere non si vuol difendere da parte governativa l'applicazione concreta
Fatta quest'da parte del ministero della pubblica
Ulteriori conseguenze al voi grazie
Sì eccellenze per quanto riguarda le questioni pregiudiziali o quando ritorneremo semplicemente alla memoria limitandomi a dire che la giustificazione della giurisdizione del pretore probabilmente non è esatta perché non delle la teoria della doppia tutela si deve tutela dal giudice degli interessi e dei diritti a seconda di come si prospetta una dottrina ampiamente è stata superata
E quindi dove avveniva direttamente al cuore del problema
Io ho sentito dagli interventi degli oratori che mi hanno preceduto che c'è una certa discrasia tra la legge è sottoposto al vaglio di questa corte eccellentissima e il modo come la legge ha avuto applicazione
In realtà questi gli altri due problemi diversi un bel problema perché ad oggetto stabilire se la legge cioè l'articolo nove della centoventuno è conforme alla Costituzione
Durante il problema di vedere come quella legge è stata applicata dall'amministrazione ma quel secondo problema ovviamente attiene al giudice delle dei rapporti del giudice degli atti
Nona spazio per essere esaminato difetti di fronte a questa corte eccellentissima ed è questa probabilmente la ragione che ha indotto la Presidenza del Consiglio dei ministri a costituirsi rispondendo così all'osservazione che ha fatto il professor Barile
In questa sede perché si tratta di difendere la legge mentre in questa sede non si tratta di difendere atti applicativi amministrativi della legge che sono riservati alla competenza del giudice comune
Se noi dobbiamo limitare la nostra attenzione dalla legge e vedere se questa legge con cubano conforme alla Costituzione possiamo anche ovviamente come come giurisprudenza consolidata di questa corte eccellentissima pensare al diritto vivente ma dobbiamo anche domandarci se il diritto vivente già vide cioè se già abbiamo una situazione di vita dei consolidazione
Del dei della vicenda che ci può permettere di parlare del diritto vivente il Consiglio di Stato
Si è occupato di questa materia come è noto ma altre cause pendono davanti ai giudici amministrativi nella stessa materia
E all'esame
Un uno schema di disegno di legge che dovrebbe disciplinare la l'aspetto alternativo di questa di questa materia quindi forse i tempi non sono poco maturi per parlare di un diritto vivente ma mettiamo che la opinione manifestata dal Consiglio di Stato costituisca diritto vivente
Devo dire subito che il Consiglio di Stato non ha detto esattamente quanto uno degli oratori che mi ha preceduto ha creduto di leggere in quella sentenza a mio avviso è contestato non ha detto
Lo Stato italiano vuole istituire necessariamente un insegnamento religioso esplicherebbe Dirty alcuni fanno religione cattolica altri fanno cose il più possibile simile a quello il Consiglio di Stato ha semplicemente detto che il sistema amministrativo delle circolari eccetera chi è stato fatto sulla base di quell'articolo nove delle nuovo concordato è un sistema possibile è uno dei sistemi possibili non ha detto che sia il migliore o un sistema è inevitabile ha detto che un sistema legittimo se parametrato con il parametro di allora cioè l'articolo nove della legge
Quindi a ben vedere esistono due problemi uno quello della legittimità costituzionale della legge uno quello della legittimità degli atti applicativi
Se noi guardiamo l'articolo nove di questa legge ci accorgiamo che in realtà questa contiene qui
Disposizioni questa legge la prima disposizione nel senso che l'insegnamento della religione cattolica dal luogo ad una materia di scuola materia che inserita nel quadro ordinario delle lezioni
Questo risulta dalla lettera a dell'articolo nove quando parla quando la norma parla di valore della cultura religiosa dei patrimonio storico del popolo italiano parla di
Una continuazione continuerà ad assicurare
Nel quadro della finalità della scuola se leggiamo l'articolo nove con riferimento alle al del protocollo aggiunto al punto cinque le palle con l'aggiunto ci accorgiamo che questo articolo e aveva voluto l'insegna la materia che non è un'ora di catechismo la materia insegnamento della religione cattolica
Come una materia che a pieno titolo poteva stare nel quadro delle finalità della scuola per la sua valenza storica per la sua valenza morale perché sono due mila anni di storia che il popolo italiano che per la maggioranza si professa cattolico è imbevuto lì
Di di di di
Di una cultura chiare radici certamente non diverse da quella cattolica
L'articolo nove quindi prevede l'insegnamento della religione cattolica a pieno titolo star della scuola non ne in ore aggiuntive noni dove marginali ma fa parte delle finalità della scuola e d'altra parte se guardiamo quello che è successo dopo la legge centoventuno cioè gli atti di normazione successiva alla legge centoventuno
C'accodiamo che le preoccupazioni manifestate dai non cattolici in particolare dall'Unione Italiana delle Chiese cristiane avventista del settimo giorno con le quali c'è stata l'intesa di quella legge cinquecentosedici dell'ottantotto
E poi le Assemblee di Dio in Italia con i quali c'è stata la cinquecentodiciassette lotta la legge cinque via Sette l'ottantotto all'OPA abbia avuto questa preoccupazione cioè dividendo queste leggi nell'intesa quindi avere leggi
Che l'insegnamento religioso non abbia luogo secondo orari che abbiano degli alunni affetti comunque discriminanti
Sì è l'ora di religione fosse stata fuori dell'ordinario vita scolastica se fosse stata una materialità curricolare collocata fuori
Adesso la base dei principi dell'articolo otto della Costituzione
Allora qui il problema di fondo a mio avviso è quello di vedere se posto che l'articolo nove onere L'ora di religione come una materia importanti almeno quanto le altre materie importanti
Se sia legittimo preferire l'insegnamento della religione cattolica scuola perché se si dice che la religione cattolica postare nella scuola italiana allora bisognerà trovare un sistema
Rutelli giustamente così come deve essere quella libertà di coscienza di di culto di religione eccetera di tutti quanti gli altri
E che la la religione cattolica possa stare a pieno titolo dell'ordinaria vita scolastica italiana mi sembra che sia innegabile non solo perché gli articoli sette e otto della Costituzione dimostrano bianco da Stato laico
Va ben può dare importanza al fenomeno religioso
Ma perché abbiamo vent'da sempre la religione cattolica nelle scuole d'Italia anche in epoca pre concordataria in epoca certamente da un clericale
Perché l'articolo nove appunto indica le ragioni storico-culturali che danno alla religione cattolica come materia d'insegnamento ripeto non come ora di catechismo la sua posizione degna di stare a fianco di altre discipline quali possono essere la filosofia o la storia
E quindi se questo è cioè se l'insegnamento della religione cattolica appostare nel nella nella vita scolastico ordinaria italiana bisogna allora necessariamente ammettere che concorre insieme con le altre materie a formare i giovani in che modo il giovane venga formato lo dice la legge non lo dice più adesso questo sistema normativo di cui ci occupiamo ma lo dice la legge della scuola
Quando la scuola dice e il ragazzo deve aprire istruzione educazione e cultura del concerto numero di ore settimanali
Secondo i programmi
Fa una valutazione discrezionale ma se quello vecchio essi un giovane deve stare a scuola per poniamo trenta ore trenta ore settimanali
E sembra religione cattolica a pieno titolo è una materia di insegnamento allora viene che è quello che ha scelto di non fare religione deve avere anche i lunghi trenta ore settimanali deca anche l'UDC ha diritto di aprire la stessa nella stessa misura
L'attenzione dell'organizzazione dell'attenzione dello Stato deve avere anche l'unico stesse la stessa quantità di cultura di educazione di preparazione e per la scuola italiana riesce a dare ora a mio avviso questa articolo nove significa legittima espressamente la posizione dell'ora di religione come materia statale di insegnamento nell'orario ordinario delle lezioni
La seconda disposizione che viene che contenute quest'articolo nove
è una disposizione sulla quale effettivamente non poi così bene sul dubbio di legittimità costituzionale quando si dice con ognuno ha il diritto di avvalersi di una variazione quindi piena libertà di coscienza eccetera
Così come la terza disposizione ivi contenuta la quale afferma la scelta non può dar luogo a nessuna forma di discriminazione è una proposizione che a mio avviso non può assolutamente dare dunque luogo nessun dubbio di legittimità costituzionale
E il problema è un altro diventa ecco problema applicativo di operativo in che modo realizzare questa necessaria non discriminazione tra la valenza della Valente
In che modo pare succedere a ciascuno il diritto di avvalersi ad una variazione è quest'anno quei problemi applicativi dei di Puglia alle circolari e di cui agli atti amministrativi successivi di cui si occupa del Consiglio di Stato
I quadri delle soluzioni con estate da Consiglio di Stato il padre ha detto che possono solo delle soluzioni possibili non contro l'articolo nove della legge soluzioni che se potessi dovesse esaminare in questa sede
Dovrebbero e probabilmente essere guardate senza l'equivoco logico del quale mi sembra siano cadute sia caduto il pretore penitente forse le parti private cioè non dobbiamo sovrapporre schemi logici uno all'altro o ad operare emozioni una volta con un significato una volta con un altro significato
Cioè quando si parla di onere materia alternativa attività alternativa quel ventaglio e ampio perché le circolari ultimatum ad un ampio ventaglio quando si parla di materia alternativa attività alternativa con un onere cioè compenso
Che si imponga allora Valente
Si compie probabilmente a un errore di prospettiva con errore storico logico e culturale perché la scuola non è un peso sia un peso un peso per tutti
Cioè due no non è vero che colui che ha scelto di non fare religione viene castigato la scuola non deve dare dei premi e castighi in relazione alla scelta compiuta e se da al non ha Valente
La cosiddetta attività o Matera alternativa e perché devi la scuola dare più a luglio lo stesso impegno la stessa attenzione educativa culturale formativa
Che dalla Valente quindi già a vedere la materia alternativa comun onere cioè compenso probabilmente non è del tutto corretto ma soprattutto secondo me non è corretto vedere questo onere
Cioè questa materia questa attività alternativa chiamata
E impropriamente dalle parti private onere
Di vederlo correlato alla libertà di manifestazione del pensiero alla scena avalla opinione che si abbia in materia di fede questo non è così
è un equivoco che io ho trovato qui della memoria delle parti private ripetute più volte probabilmente d'udienza il fondamento di questo discorso che loro fanno quando a pagina due dicono le norme costringendo a un facile come conseguenza di una scelta di ordine religioso e poi ripetono più o meno la stessa nozione oltre dicendo appartenenti a religioni o confessioni diverse dalla cattolica o non credenti a un facile motivato esclusivamente dalla non appartenenza del soggetto la specifica fede religiosa
Non è così perché scegliere se avvalersi ad una Barezzi
Dell'insegnamento della religione cattolica pur potendo ovviamente a esser motivato con Armani con le opinioni di fede e di religione di credo di appartenenza eccetera
Non è affatto allo stato d'agitazione italiana una dichiarazione di Fini o una manifestazione di pensiero o un'adesione a una dichiarazione di adesione a principi di una religione oppure di un'altra religione di non adesione ai principi del cattolicesimo non c'entra assolutamente nulla Scelta di a valenza non avvalerci è un atto di volontà l'alunno religioni colore deve dire sì e Vola balletto non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica nessuno gli venne a dire perché a nessuno importa di sapere il perché di quella scelta nessun problema a domandare se lui aderisce ad una riesce alle ai principi del cattolicesimo
Quale sia il suo pensiero la sua fede religiosa quello che per la scuola la quale organizzazioni interessa di sapere proprio per organizzare l'attività la vita ordinaria della scuola e dare a tutti i verbali così come è giusto che sia interessa di sapere se l'alunno intenda Parenzo non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica
Nella cronaca abbiamo
Visto vari articoli che la
Qualcuno che sia stato riprodotto anche delle difese
Delle parti private di cattolici che dicono ma per l'insediamento della scuola l'insegnamento della religione cattolica Suardi interessa
Perché è stato contrario perché non credo neppure in uno Stato laico che si fa maestro di dottrine trascendenti o perché non ho fiducia nei minuti obbligatorie porta scuole c'è aria
Quindi esistono senz'altro è normale che ci sia cattolici gente che si professa cattolico all'epoca civile non avvalersi dell'insegnamento da Regione cattolico
Non c'è consiglia un legame universo immediato indiretto
Vale la Scelta variazione avvalersi e l'opinione la confessione religiosa il pensiero da perito eccetera
Tutte cose ovviamente nobilissima intangibili libertà di fede religiosa e cioè che però in questa materia non sempre e non necessariamente in Carige dopo
Ci può essere senz'altro una scelta motivata per l'appartenenza ad un'appartenenza la fede religiosa ma quello dallo Stato interessa sapere all'atto di volontà e non di opinione
Voglio non voglia avvalersi dell'ora di religione statale che non è atletismo sia cittadino dice non voglio cittadino c'ha diritto dovere perché è della scuola di a vere
Un'ora il più possibile simile come contenuti educativi culturali e c'è
Eccetera all'ora di religione
Perciò io abbia le conclusioni in questi in questi sensi se qui ci dobbiamo limitare a vedere la legittimità costituzionale pregiudicare la legge alla luce della Costituzione dovremo Donadel dubbi sulla perfetta legittimità così ordinari
Se vogliamo interpretare la legge per l'ambito diritto vivente da cui non si è venga colmato dobbiamo dire questo diritto vivente Carturan sebbene formale o de come oggi è non appare cori in contrasto con nessuno dei principi fondamentali dell'ordinamento perché la la bella materia alternativa all'attività alternativa primo non è un onere diversi secondo non è un onere correlato a una manifestazione di pensiero o a un'appartenenza a una fede religiosa
Quindi insito nelle conclusioni l'ho già prese
Allora riprendiamo il ruolo nell'ordine normale chiamiamo le cause uno dei due che sono connesse tra di loro tra l'altro nel sonno io