Intervista a Mario Baldassarri sulla situazione economica e finanziaria, sul Comitato per l'uninominale, sulle mancate nomine del Ministro dello Sviluppo Economico e del Presidente della CoNSoB

Radio Radicale abbiamo qui di fronte a noi il professor Mario Baldassarri e Presidente della Commissione Finanze qui a Palazzo Madama e Presidente pro tempore del gruppo fu pure libertà per l'Italia ha sempre qui a Palazzo Madama allora Presidente Baldassarri iniziamo dalla situazione economica e dalla situazione
E e finanziaria alcuni dati parlando partendo dagli ultimi dati alcuni sono positivi presenta quelle del fabbisogno se non vado errato altri diciamo così sono un po'più preoccupanti il costante calo della produttività del lavoro nel nostro Paese che ne fanno
Beh certamente il profilo dei saldi finanziari di finanza pubblica anche a seguito della recente manovra di aggiustamento è un profilo che può essere considerato sotto controllo
Dal punto di vista del deficit pubblico
Il problema di più medio periodo è valutare come a questo profilo di relativo rigore finanziario
Sì posso associare però un sostegno alla crescita economica
Perché altrimenti e le manovre che
Mirano a tagliare il deficit e che sono di per sé stessi sacrosante da questo punto di vista se però producono effetti di freno sull'economia
E rischiano di farci trovare nella condizione del cane che un po'si morde la coda cioè si coglie un problema per
Si si corre dietro al deficit
E quindi questo è un po'lo snodo di autunno lo snodo di settembre proprio perché in prospettiva della legge finanziaria e quindi una manovra
Di più ampio respiro contenente riforme strutturali c'è sempre da mantenere l'occhio vigile
Sull'andamento dei saldi finanziari e quindi del deficit pubblico perché sappiamo che avendo alle spalle quel Moloch di debito pubblico con le scadenze
I tre o quattrocento miliardi di titoli del debito pubblico nei prossimi mesi autorelazione bruscamente
Beh non so esattamente la cifra ma credo che sia un po'di più di trecento miliardi una cifra incidente sì è una cifra gigantesca ma è un rinnovo di uno stock e quindi siamo in condizioni fisiologiche assolutamente
Fisiologico appunto non c'è non c'è il costo Prospero bisogna mantenere l'occhio vigile è però bisogna mettere in campo anche
Quelle e ineluttabile ineluttabili manovre strutturali che tagliando sul serio la spesa pubblica corrente gli sprechi le malversazioni
E consentano di sostenere Paul famiglie imprese e per è una ripresa che sia più solida con prospettive a medio termine più durature il tema di fondo è sempre quello che ho lanciato Giada
Più di un anno e cioè non è tanto guardare i segni di ripresa dopo aver toccato il fondo della crisi economica ma chiederci sempre
In quale anno futuro riusciremmo a riavere lo stesso livello di reddito di PIL del due mila sette cioè di prima della crisi e
Nelle prospettive attuali
La risposta qui eh nel due mila quattordici due mila quindici forse ed è questa fase di ripresa che va rafforzata per uscire dal pozzo
E il più rapidamente possibile è chiaro che qui si edifica toccare nodi politici non è un fatto puramente tecnico tagliare la spesa una parte e mettere risorse da un'altra politici perché quando si vanno a toccare
Certe tipologie di spesa come per esempio i fondi perduti diffusi a pioggia sull'intero territorio nazionale ma in particolare nel Sud
Gli acquisti di tutte le pubbliche amministrazioni dentro i quali ci sono le consulenze i vari Consigli di amministrazione oltre che le forniture
Eh beh quando lo vedi che quella voce di spesa
Quindi alcuni comparti come gli acquisti del settore della sanità
è aumentata del cinquanta per cento nell'arco di cinque anni mentre altre voci di spesa magari
Le spese dei ministeri centrali o dei comuni sono aumentate soltanto del diciotto diciannove per cento B qualche cosa di anomalo c'è e quando si va a vedere poi qual è l'ammontare complessivo
Cento trentaquattro miliardi di euro all'anno
Per gli acquisti delle pubbliche amministrazioni oltre la metà di questi anzi due terzi di questi determinati dai governi locali e non dal Governo centrale
E quarantaquattro miliardi all'anno di trasferimenti in conto corrente e conto capitale i cosiddetti fondi perduti
Anche se a questo all'interno di questa cifra ci sono quindici o sedici miliardi che vanno a ad ANAS Ferrovie trasporti pubblici locali e forse su questi bisognerà mantenere
Questo tipo di sostegno ma su gli altri ventisette ventotto miliardi
Una domanda sulle loro finalità sulla loro efficacia e sulla loro
E sui destinatari finali poi di queste voci di spesa ecco allora
A questo punto messo abbastanza al riparo l'aspetto
Del deficit degli equilibri finanziari comincia la politica economica
A mio parere si comincia la politica economica vera cioè quella che sposta le risorse
Perché tagliare il deficit si può farlo tagliando la spesa o aumentando le tasse non è identico perché un conto è togliere la spesa è un conto è aumentare ulteriormente le tasse soprattutto in termini
Di
Effetti sulla crescita economica ma la politica economica vera nobile dal mio punto di vista non è certamente né quella fatta aumentando il deficit
Né quella che serve solo a ridurre il deficit ma quella che dice prendo le risorse da una parte che contiene
Sprechi malversazioni aree grigie tra politica ed economia
E la metto per esempio a sostegno dei redditi familiari a sostegno delle piccole e medie imprese a sostegno della ricerca a sostegno anche alle condizioni di sicurezza e di difesa
A sostegno della della formazione della scuola dell'università e qui se non rischiamo di fare un polo contrario cioè
Sull'Obiettivo sacrosanto di ridurre il deficit
Poi per ridurre il debito si vanno proprio a ridurre quelle spese che forse nel medio periodo sono quelle più produttive investimenti capitale umano la formazione magari non si riducono invece quelle spese che sono effettivamente
E offre mistica mente chiamiamo gli sprechi
Ma in realtà esprime si esprimono poi quella colla di interessi intrecciati corporativi che
Latina
Che rischia però di arrivare addirittura anche alle grandi organizzazioni criminali che su queste voci di spesa ci sguazzano
Chiarissimo e proprio per insomma affinché sia possibile fare queste scelte serie di politica economica di politica di bilancio evidenti e ci vuole un sistema istituzionale di Governo che funzioni e qui arriviamo all'uninominale
Si sta informando il Comitato per l'uno con l'uninominale che ne pensa
Io credo che bisogna introdurre un sistema nel quale il cittadino oltre a scegliere
Il Governo per il proprio Paese quindi una propria maggioranza stabile scelga anche i propri rappresentanti e qui abbiamo storicamente due sistemi poi delle tecnicalità si possono
Articolare in mille modi però
Un sistema era quello antico della Prima Repubblica quello delle preferenze dove il cittadino votava il partito e poi all'interno dava la preferenza alla singola persona
E sappiamo che per molti aspetti questo rischia spesso di degenerare poi
E mentre ci anche di poco poco limpidi il gioco delle preferenze incrociate dipende molto ovviamente da quante sono se fosse una preferenza secca è chiaro che
è dà adito di meno a possibili diciamo cordate squadre e quant'altro e l'altro il sistema
Del collegio relativamente piccolo sul territorio uninominale in cui si confrontano due o tre candidati quattro candidati e li può esserci un uso
Sotto specificazione cioè l'uninominale secco a un turno in cui si prende più voti vince
Oppure l'uninominale secco doppio turno che data possibilità diciamo di avere almeno una prima fase ma questa diciamo ponete criminalità
Credo
Sulla base dell'esperienza storica anche dell'Italia ma anche di altri Paesi che l'uninominale
H ha dato prova di essere
Di dare maggiore stabilità etica lasciare scelta al cittadino elettore i Paesi che hanno l'uninominale da tempo risultano poi storicamente i Paesi anche
Più stabili certo c'è la critica del caso inglese che infatti non a caso rischia di tornare indietro verso un proporzionale
Per cui per decenni
Con il gioco dell'uninominale o vincevano i conservatori o vincevano lavoristi però un terzo dell'elettorato a volte riconosciuto che si riconosceva nel partito liberale nel terzo partito poi non aveva rappresentanza quindi
Se a valutare un po'queste cose però credo che le tecnicalità possono
Essere aggiustate e rispondere all'esigenza di fondo cioè rimettere
In mano al cittadino sia la scelta del proprio Governo del proprio programma
Si è anche l'individuazione delle persone che incarnano questo programma e il rapporto sul territorio
Deve essere ricostruito in modo diretto
E sostanziale nel senso che
E avere di fronte alla faccia i cittadini che ti hanno eletto B ti consente di dover rispondere anche a loro
E non soltanto a chi ti ha messo in lista chiarissimo e l'ultimo punto rivestono se chiacchierata Presidente Baldassarri ministeri il ministro lo sviluppo economico ancora non c'è non c'è neanche il presidente di Consob bar
è un altro a un altro fattore un altro elemento diciamo così delle difficoltà del Governo della maggioranza o no
Ma guardi qui non si tratta tanto di aspetti puntuali ministro lo sviluppo il presidente valgono se si tratta di partire da una constatazione che io mi sono permesso di fare già da tempo
E cioè il centrodestra e il Governo Berlusconi questo Governo Berlusconi di fatto appare sbilanciato da una parte
Perché il peso della Lega pure essendo alleata ovviamente anche leale del PdL da una parte c'è il PdL d'altra parte c'è la lega e di il gioco
Del del del del valore marginale
Di fatto ha dato alla lega un potere squilibra ante negli equilibri di Governo
E anche il fatto che il Ministro dell'economia che
Cioè se poverino e preoccupato giustamente dalla situazione economico-finanziaria che deve guardare al deficit pubblico però di fatto espresso dal PDL e più
Propenso a dire sì
Nei limiti del possibile ma diversi alla lega e a dire poi Tutino allo stesso suo partito di appartenenza che il PdL questo è lo squilibrio
Di fronte al quale ci si trova io credo che sia importante proprio per i impostare quella
Agenda di e legislatura che a settembre dovrà essere posta sul tavolo per rilanciare l'azione del Governo e quindi completare la legislatura perché comunque un ricorso anticipato
Alle elezioni nelle condizioni economico-finanziarie sarebbe francamente da tutti i punti di vista poco responsabile
Però d'altra parte occorre però
Rilanciare e rafforzare l'azione del Governo si tratta solo di
Barcamenarsi per altri tre anni questo non è possibile
è allora occorre un riequilibrio a mio parere
Proprio del dell'azione del Governo nel senso che
è chiaro che il Presidente del Consiglio può fare meglio il suo ruolo di Presidente del Consiglio se è poi vertice che
Trova la sintesi tra la richiesta tutte legittime della lega per esempio sul federalismo fiscale e chi bisognerà io sono un federalista
Fiscale convinto ma proprio perché ne sono convinto ebbene
è fare i conti prima sapere prima cioè realizzarlo sul serio non è tanto la bandierina abbiamo fatto il federalismo perché poi per fare il federalismo ci vorranno anni
Calarlo nelle realtà locali e soprattutto risponde alla domanda di fondo perché facciamo il federalismo
Facciamo il federalismo fiscale per dare ai cittadini italiani tre cose primo un maggiore controllo sulle tasse che loro pagano rispetto ai servizi che ricevono e questo spande decentrato sul territorio è più facile secondo
Per avere migliori servizi terzo ma direi primo per pagare nel totale meno tasse perché se il risultato del federalismo fosse che alla fine della giostra il cittadino dovrà pagare più tasse
Che poiché pari allo Stato alla Regione allora ci terrei che interessi molto ma storie pagare più tasse beh questo sarebbe il fallimento del federalismo allora chi è federalista convinto come sottoscritto e vuole mettere dei paletti in modo da evitare queste
E questi risultati che sarebbero deleteri per tutti ma accanto al federalismo che non può essere la panacea di tutti i mali
Perché fra un po'ci si aspetta che magari qualcuno pensi che con il federalismo fiscale si riuscirà a far fare quattro o al giorno per ogni Gallina
E e non è così e il federalismo importante riforma ma poi c'è certamente da prendere in mano la riforma fiscale
L'abbattimento della pressione fiscale per fare questo occorre tagliare con coraggio e fermezza aspettiamo il primo disco è chiara a fare la politica industriale c'è da fare la politica energetica c'è da fare la politica per la formazione della ricerca
Le migliaia e migliaia di giovani italiani che sono costretti a fare ricerca lavorare all'estero in particolare negli Stati Uniti sono una perdita enorme di capitale umano
Che magari richiederà altri vent'anni per poterla recuperare con questa visione di medio lungo termine
La politica deve all'ENEL non può essere sempre la visione a tre mesi per le prossime scadenze impegni magari perché poi ci dovrà andare alle urne un'altra volta e quant'altro un salto di qualità
Della politica in termini di agenda di Governo
Per chiudere la legislatura e poi presentarsi agli elettori con un
Consuntivo da far giudicare dagli elettori e un riequilibrio necessario nell'azione del Governo visto farebbe in modo che a me che certo non vi fossero più fa
Io credo di sì nel senso che
Parlare di nomi senza dire prima perché cosa
Miste era ho visto il video incarichi di che cosa incaricato quali sono gli obiettivi e dei veneti perché misura sviluppo economico esattamente il ministro dovrebbe presidi ma buona parte di questa politica di sostegno e di ripresa
Certo perché ovviamente deve la politica ha mai fatto i due gambe
La gamba del rigore finanziario e giustamente queste assegnato in modo unitario e chiare al ministro per l'economia
E la gamba della crescita le due gambe devono andare in parallelo se non il Paese non cammina e neanche corre
Perché perché la crescita
Senza rigore finanziario
La crescita con
Il dilapidare del deficit pubblico accorsa preme anzi forse è meglio neanche cominciarla
Però il rigore finanziario da solo senza una strategia di politica economica di crescita e di investimenti per il futuro e per le nuove generazioni
E alla fine rischia come ho detto prima di essere il cane che si morde la coda chiarissimo e lì in questo mi sembra tutto molto chiaro l'ultimissima domanda e ritorno ma una parte della domande iniziali ma scusi perché la procedura lavorano sopravvisse stava andando così ma
Perché la produttività e certamente manda l'economista certo l'economista risponde con una valenza politica
La produttività del lavoro dipende certamente dal livello delle tecnologie dal livello dei prodotti dalla qualità dei prodotti e questo è ovviamente indubbi
Ma dipende anche dalla dall'andamento della crescita economica perché sia con gli stessi sono numero di lavoratori vendo il
Produco e vendo il doppio di prodotto automaticamente si raddoppia anche la produttività del lavoro
Cioè
Riceve e viceversa nel senso che attenzione perché qui rischiamo di
Avere come per esempio negli ultimi cinque o sei anni anche sette anni
Di avere un basso tasso di disoccupazione rispetto ai paesi europei l'Italia aveva un basso tasso di disoccupazione anche adesso nonostante la crisi la nostra disoccupazione è cresciuta meno che in altri Paesi
Ma quando la crescita è bassa significa che quella piccola torta che è rimasta viene distribuita in tante fettine e quindi non appare la disoccupazione perché ci si divide un po'Laurora sul piano sociale sul piano del sociale e questo ha una sua
Ragionevolezza una sua valenza cioè se c'è meno pane
E allora cerchiamo di mangiarne un po'tutti ma può è una briciola in a ciascuno
Questo va bene come tampone di breve periodo quindi l'operazione di ammortizzatori sociali
Le casse integrazioni sono tutte cose sacrosante però è chiaro che non possono essere protratte per due tre quattro cinque anni
Se non parte la crescita economica non parte la produttività del lavoro
Ecco la scelta chiave della politica economica vere la visione di sostegno alla crescita con un contenuto qualitativo di questo sostegno che spingendo l'innovazione Lab credi dei prodotti delle tecnologie
Dia insieme il risultato più crescita più produttività del lavoro e quindi più prospettiva solida
Che il Paese addirittura da questo punto di vista risali molto meglio anche le condizioni di deficit e debito pubblico diciamo il professore Presidente Baldassarri con l'ascolto come sempre dare all'amica