Derrick

Bentornati a Derrick lo scorso giovedì otto luglio si è svolta a Roma la presentazione annuale dell'attività del gestore del mercato elettrico
L'azienda del gruppo gestore dei servizi elettrici proprietà del Ministero dell'economia che gestisce alcuni mercati all'ingrosso italiani a pronti a termine dell'energia elettrica mi certificati ambientali e più recentemente del gas
Tra cui il principale il cosiddetto mercato elettrico del giorno prima
Un'infrastruttura che ogni giorno per ogni ora del giorno successivo stabilisce il prezzo a cui i suoi partecipanti produttore e consumatore di elettricità
Si scambino fisicamente Energia con obbligo di consegno prelievo della Rete salvo penali in ognuna delle zone geografiche in cui Ai fini di questo mercato è suddivisa la rete elettrica italiana
Il prezzo di ogni ora le zone quell'in corrispondenza del quale le quantità di energia in acquisto in vendita si eguaglia no
Tutte le offerte possono essere corredate da un pezzo di riserva cioè un prezzo massimo a cui gli acquirenti sono disposti a comprare uno minimo cui venditori sono disposti a vendere
E l'insieme delle combinazioni di prezzi di riserva e quantità offerta domandata costituisce le curve di offerte di domanda
Il cui incrocio corrisponde la quantità effettivamente scambiata e al prezzo di equilibrio che il prezzo al quale non determinata zona è ora il mercato acquisterà energie da tutti i venditori
Una complicazione fa sì che il prezzo cui compratori acquistano non sia invece differenziato per zone ma sia unico nazionale ponderando la remunerazione dei produttori nelle varie zone questo è il prezzo di cui parlerò d'ora in poi
Fatta la premessa vediamo quali dinamiche di mercato IGM ha messo in evidenza nella sua relazione il prezzo medio nel due mila e nove è calato del ventisette per cento rispetto all'anno precedente
Toccando quota sessantatré virgola settantadue euro al megawattora nei primi cinque mesi del due mila dieci e poi continuato scendere portandosi sotto i sessantadue euro
Secondo Massimo Guarini amministratore delegato di GME la ragione principale della riduzione del prezzo medio e l'aumento della capacità di generazione elettrica installata
Due mila nuovi megawatt nel solo due mila e nove secondo la relazione di Cosimo Campidoglio del GME che ha intensificato la concorrenza tra le centrali elettriche
E che per giunta con incisa nel due mila e nove con il più forte calo della domanda elettrica degli ultimi sessant'anni meno sei virgola sette per cento
In altri termini il sistema si trova in condizioni di eccesso di offerta che secondo Guarini potranno durare a lungo
In effetti se guardiamo i numeri di Terna riscontriamo un eccesso di capacità di circa ventimila megawatt di potenza contando le sue centrali esistenti in condizioni di efficienza e quelle in costruzione
Qui andranno aggiunte nuove centrali autorizzate soprattutto da fonti rinnovabili e a carbone e se ci sarà enucleare per circa tredici mila megawatt stando i piani dell'Esecutivo
Una prova interessante dal punto di vista economico che il sistema abbia già oggi nettamente più capacità di quella necessaria
Si trova dalle stime dei margini delle centrali rigenerazione
Il cosiddetto Sparta spread in particolare è l'indicatore del margine teorico che hanno le centrali termoelettriche a ciclo combinato a gas di rendimento standards calcolato confrontando il prezzo all'ingrosso dell'elettricità con una stima dei costi di approvvigionamento del gas naturale
Lo stesso CMI calcola che questo margine di remunerazione dei primi cinque mesi del due mila dieci ha ulteriormente calato arrivando a poco meno di sei euro al megawattora appena sufficienti a remunerare i costi variabili ambientali legati l'acquisto obbligatorio di certificati verdi
Cosa significa
Significa che oggi non solo ci sono abbastanza centrali elettriche da mettere in ampie sicurezza il sistema è da indurre un comportamento competitivo di produttori che generalmente non possono più fare il prezzo salvo in casi clamorosi di scarsa interconnessioni dirette come quello siciliano
Ma anche che alcuni tipi di centrali stanno operando senza remunerare i costi fissi
Questo nel breve periodo è un vantaggio per i consumatori di energia che possono usufruire di un prezzo all'ingrosso competitivo rispetto ai costi di generazione nel medio-lungo periodo invece e meno ovvio quali potrebbero essere le conseguenze
Se infatti l'eccesso di offerta si prolungherà di alcune categorie di impianti continueranno a perdere soldi gli azionisti delle società finanziariamente meno forti potrebbero ritirarsi dal mercato
Dando il via a un processo di consolidamento tra gli operatori di settore in grado al limite di riprodurre un assetto oligopolistico di contro del parco produttivo da parte delle società più forti
Se questo accadesse avremo un effetto paradossalmente anticoncorrenziale nel medio lungo periodo dell'eccesso di capacità di generazione elettrica installata
Seguendo i ragionamenti di poco fa questa capacità da un lato abbasserebbe il prezzo all'ingrosso dell'energia elettrica nel breve periodo spiazzando tutte le centrali con costi variabili non estremamente competitivi
In primis centrali a gas che in Italia pagano il gas relativamente caro rispetto i paesi limitrofi
Dall'altro renderebbe eccessivo l'ammontare di investimenti da remunerare
Il costo medio totale di generazione dell'energia elettrica in altre parole potrebbe tornare ad aumentare
E l'eccesso di Investimenti potrebbe essere pagato o da alcuni azionisti informati perdite o insufficiente remunerazione oppure dei clienti finali dell'energia
Nel caso in cui avvenisse quelli consolidamento dico polisti co che immaginavo poco fa o nel caso in cui forme di protezione economica dei produttori venissero in altro modo realizzate dal regolatore
In parole diverse nuove centrali elettriche che non siano quelle strettamente funzionali agli obiettivi di sostenibilità potrebbero aumentare il costo del kilowattora italiano
Derrick appunto Energia chiocciola gmail punto com del Rixi scrive col circa APPA un saluto da Michele governatori