Discorso celebrativo del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in occasione del 65° anniversario della Liberazione

Oggi
Celebriamo il sessantacinquesimo anniversario della
Iterazione
Celebriamo questa
Ricorrenza insieme con il Presidente della Repubblica con il presidente del Consiglio
A loro porto il saluto della città porto il saluto della città tutte le autorità presenti alle associazioni dei partigiani
Grazie
Grazie per la vostra presenza
Presidente una presenza che sottolinea il ruolo svolto da Milano nella lotta per la riconquista della libertà e nella ricostruzione del paese
Un ruolo
Che continua ad essere
Di riferimento nella costruzione di un futuro di pace di democrazia di libertà
Per un'Italia in Europa sunnite essenza più guerre devastanti
Il
Teatro della Scala
Il nostro teatro è un simbolo della ricostruzione ed è una ricorrenza che celebriamo oggi
Fu distrutto dalle bombe
Ma subito ricostruito immediatamente un simbolo della rinascita morale
E spirituale
Della nostra città e del nostro Paese un simbolo del coraggio ed è la forza dei milanesi
Milano tornava aggiungerei
Dopo intuito della guerra grazie
All'insieme di coraggio e di virtù
Il coraggio della Resistenza la virtù della laboriosità dell'impegno del sacrificio
Il venticinque aprile
Deve essere un momento coraggio ricordo
Di orgoglio e di gratitudine per tutte le componenti del grande riscatto patriottico civile che portò alla riconquista della libertà e dell'indipendenza
Tutte queste diverse componenti vanno ricordate e onorate
Le sulla retta delle formazioni partigiane con le loro differenti esperienze umana personali culturali e politica
I militari
Che scelsero la fedeltà al nostro Paese e combatterono per la libertà
Le popolazioni civili che pagare un tributo altissimo
Per essere solidali alla Resistenza e testimonianza di dignità non ci aiuta
Gli alleati che con la loro azione contribuirono alla libertà
Milano ricorda
Coloro furono protagonisti della lotta per la libertà di tutti gli italiani Milano ricorda la resistenza operaia esplosa negli scioperi di massa del marzo quarantatré
Milano ricorda la Resistenza dei militari che nello smaltimento delle istituzioni trovarla nel loro cuore le radici di un'orgogliosa muore per la propria terra Milan
Ricorda
La Resistenza delle centinaia di migliaia di persone di avere i partigiani deportati che subiranno una durissima prigionia
E che consentono a moltissimi di loro la città
La Resistenza
Come hanno riconosciuto gli storici non fu un canto di una parte
Ma un canto corale
E proprio questo sull'agriturismo garantiti i due esiti più felici della nostra storia e di liberazione
La rinascita democratica e la Costituzione
La nostra indipendenza la nostra libertà
La nostra dignità di cittadini liberi provengono da quella storia di liberazione
Il desiderio di libertà che allora spinse quegli uomini e quelle donne
All'agire
è un valore è un valore che ci viene intonato è un dono offerto
Con amore questo dono né noi oggi
Lo dobbiamo onorare lo dobbiamo preservare con il nostro impegno concreto
Civile
E politico
Celebrare il venti cinque aprile
Ha significato se presuppone l'impegno di ognuno di noi per rendere migliore
La società
E il mondo in cui viviamo
è così che rendiamo un servizio alla storia del nostro Paese
E di Milano alla pacificazione all'unità della memoria
Arrigucci troppo riconoscimento del contributo di tutti alla costruzione della nostra democrazia
Grazie
Prende la parola il Presidente del Comitato antifascista
Emiliano professor Carlo Smuraglia
A nome del Comitato permanente antifascista milanese
Che riunisce lampi delle altre associazioni partigiane
La situazione
Deportare le organizzazioni sindacali dia
Diversi partiti l'Associazione Familiari vittime di Piazza Fontana
Le esprimo le più sincera gratitudine per aver accolto signor Presidente l'UPI l'occasione del sessantacinquesimo anniversario la liberazione
Per levare la sua altissima voci
Di garante della Costituzione della convivenza civile e democratica
Proprio da Milano
Proprio dominante città medaglia d'oro della Resistenza
Per noi la festa nazionale del venticinque aprile e occasioni di memoria e di riflessione
Io ricordo che i cento mila caduti per la libertà
Sarebbe solo formale se non si accompagnasse la ricerca delle ragioni per cui stimolanti
Delle loro speranze
Dei loro sogni anche per confrontarli con la realtà di oggi e trarne incitamento per la via da seguire per la realizzazione di quell'idea
Il Comitato antifascista scelto tre parole per il suo appello per il venticinque aprile resistenza costituzione lavoro
Queste memorie queste parole richiamo a memoria riflessione
Resistenze troppo chiaro il significato di questa curiosa parola per ringraziare illustra
Desidero invece assolvere ad un debito di riconoscenza che dobbiamo alle donne che hanno combattuto per la libertà
Recante un contributo determinante e io rompendo nella storia del Paese come non era mai accaduto con la loro sensibilità la loro determinazione la loro forza di volontà
Un debito che ci obbliga a ricordarle tutte quelle che hanno fatto i lavori più semplici ma non per questo meno pericolosi e quelle che hanno assunto anche posizioni di responsabilità
Per le zone impegno nella Resistenza corrispondeva di viale della Libertà e dell'uguaglianza
La libertà l'hanno conquistato sul campo l'idea di quali avanza potrà dirsi veramente compiutamente realizzata soltanto
Lo sarà stata raggiunta non solo la parità piena fra i sessi ma anche le pari opportunità
Tutte le occasioni nel lavoro nella famiglia la società
Assumere nel ricordo delle donne impegnate nella Resistenza l'impegno a rimuovere
Come ha detto all'articolo tre della Costituzione gli ostacoli che ancora impediscono la piena realizzazione dell'uguaglianza il pieno sviluppo di una persona l'effettiva partecipazione di tutti alla vita politica economica e sociale del Paese
Non posso non devono suonare retoriche le parole Calamandrei ridicola Carta costituzionale definendola un testamento di cento mila aborti
Invitando chi volesse andare in pellegrinaggio nel luogo dove essa è nata ad andare sulle montagne dove cadono i partigiani
Nelle carceri due furono imprigionati nei campi dove furono impiccati dovunque è morto un italiano per riscaldare la libertà e la ditta
Questo è il senso del ricordo dissenso del sacrificio di tanti l'attualità della memoria
Lista la ragione per la quale stiamo così profondamente attaccati ai valori della Carta costituzionale ha i suoi principi I suoi fondamenti
Una Costituzione comunque che proprio per ciò che rappresenta spiega e giustifica il nostro ricordo ma ha bisogno di essere attuata compiutamente il fatto vivere nella coscienza e nella sensibilità di ogni cittadino
Il lavoro infine ci riconduce a una delle pagine più belle della Resistenza
A quel marzo del quarantatré quando dopo tanti anni
Il movimento dei lavoratori torno in piazza uno sciopero imponente che segnò l'avvio alla caduta del fascismo
E con gli scioperi quarantaquattro che furono altrettanto determinanti per lo sviluppo della Resistenza della riconquista della libertà
Anche quegli scioperi
Cagionavano arresti deportazioni lutti che è giusto ricordare e riprendersi nella memoria anche perché questo ricordo ci mi serve per capire le ragioni profonde per cui fu scritto l'articolo uno della Costituzione dove il lavoro è indicato come valore fondante della Repubblica democratica
I lavoratori che ci sono in sciopero volevano la fine della guerra
La riconquista della libertà la riconquista della sicurezza e soprattutto dell'attività nel lavoro
Quell'aspirazione quella speranza quei sogni sono entrati profondamente nella Carta costituzionale è compito di tutti i lavori che essi vengano compiutamente realizza
Questo è lo spirito della Costituzione
Una delle più avanzate del mondo che proprio nella parte attinente alla persona e al lavoro ha avuto l'onore di ispirare principi e valori fondamentali che sono stati recepiti nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo
Ecco signor Presidente con quali ricordo in quale impegno affrontiamo il sessantacinquesimo anniversario della Liberazione per dare voce a speranze ideali a cui dobbiamo la nostra libertà deve essere degli degli immensi sacrifici che oggi ricordiamo
Per consegnare infine ai giovani la prospettiva di un avvenire migliore
Prende
La parola la dottoressa Antonella viola ricercatrice della Facoltà di Medicina dell'Università di Milano
Onorevole Presidente della Repubblica Presidente del Consiglio e cari concittadini io oggi ho l'onore raccontare cosa rappresenta la liberazione la parola libertà per la mia generazione una generazione novità da quei giorni voi una generazione che ha solo un'esperienza indiretta dell'oscurità causata dall'assenza di libertà ma che ha il compito importante di dove ricordate e di trasmettere il significato di questa ricorrenza alla prossima generazione i mantenere vivo il ricordo dei nostri figli
La liberazione così duramente sofferta volute conquistata dei nostri nonni ci ha regalato la possibilità di crescere e di formarci in un mondo in un Paese in cui i concetti di libertà civile e morale fosse avvocati
Canti e il valore di queste ore inestimabile però amicizia vino italiano della mia età ma lasciatemi aggiungere una nota personale questo è stato particolarmente importante per me un ricercatore scienziato una persona che dunque ha basato la propria vita sulla libertà intellettuale
Perché ricerca scientifica non può esistere senza libertà ed ogni volta che mi misuro con una nuova sfida ogni volta che le mie scoperte mia sino alla conoscenza del mistero della vita io ringrazio il mio Paese per avermi regalato l'amore per l'indipendenza e per la verità
Ma nella ricerca così come in ogni aspetto della vita la libertà deve essere accompagnata dall'aspetto e dal rigore gli stessi uomini che ci hanno chiesto liberi e sessantacinque anni fa hanno lavorato affinché queste libertà classe nel tempo hanno steso delle regole la nostra Costituzione affinché tutte le libertà venisse non rispettate per sempre ed è questo a mio avviso è questo il difficile messaggio da affidare ai nostri figli
Bisogna ricordare la storia per non dimenticare che esperto dalle regole rappresenta la prima garanzia di libertà
Come chiaramente definito nei principi fondamentali della nostra Costituzione bisogna ricordare ai nostri figli che la libertà si fonda sulla parità dei diritti di tutti i cittadini e sulla
Per me dunque cittadina italiana donna scienziato madre la ricorrenza della liberazione rappresenta oggi un'occasione per guardare al futuro ricordando il passato
Io non ho visto la guerra ma ho visto questo Paese inserito del terrorismo
La ricorrenza della liberazione deve essere dunque è un'occasione un futuro diverso un futuro in cui la politica sia sempre e solo al confronto e mai ascolto in cui lei
In cui l'etica sia scenderà da pregiudizi la scienza svincolata credo il talento M
Eletta in merito conosciuti e la dignità umana
Assente euro
Perché questo è il Paese che i partigiani hanno voluto regalarci e questo è il Paese per cui noi oggi vogliamo
Battere ma grazie a chi sessantacinque anni fa ha dato la vita per la nostra libertà
Per noi oggi combatte significa semplicemente amare amava il nostro Paese amare il nostro lavoro dovrà essere un esempio di integrità morale per i più giovani
Cioè forse dopo tutte queste parole il concetto di libertà è molto semplice ed è stato meravigliosamente espresso da Sant'Agostino con il suo
Ammazza
Ciò che è fuori sono però convinta che in quelle armati Sant'Agostino ci fosse anche un altro concetto che vale la pena esplicitare
Conosci conosci e dunque ama il faccio che
Questo che vorrei concludere il mio intervento con un appello alle istituzioni perché facciano in modo che l'entusiasmo dei tanti ricercatori italiani impasse Donati e meritevoli non vada perso perché non c'è libertà nell'ignoranza è perché la vera libertà passa attraverso la conoscenza
Anch'io
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Applicabili
A quel problema primo
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Rimpatriati Marilena
Callieri insomma
Ma
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Oggi
Che aveva
Prontuari Como ecomostri
Però gestione
Lì
Chiedo scusa
Un
Rende la parola
Il Presidente della Repubblica
Signora Sindaco
Signor Presidente della Provincia
Signor Presidente della Regione
Signori rappresentanti del comitato sinistra
E di tutte le associazioni particolarmente combattentistiche signor Presidente del Consiglio onorevoli parlamentari
Autorità cittadini di Milano
Si può facilmente comprendere
Con quale ancora non lo abbia accolto l'invito a celebrare aprirà
Sessantacinquesimo anniversario della Liberazione
Con animo grato della speciale occasione che mi veniva offerta
Con viva emozione con grande rispetto perché Milano ha rappresentato in una situazione drammatica in una fase cruciale della storia d'Italia
E tanto più forte l'emozione
Nel rivolgere questo mio discorso Paese dopo scenico del glorioso teatro lasca che seppe risolverà
Per risollevarsi veicoli distruttivi della guerra per divenire espressione simbolo nel mondo intero della grande tradizione musicale e culturale italiana
Sit-in restringere la riammissione perché fu mila
Che assunse la guida politica il militare della Resistenza
Nel gennaio del mille novecentoquarantaquattro
Nel gennaio del mille novecentoquarantaquattro il Comitato di liberazione nazionale lombardo venne investito dal CLN di Roma
Nella prospettiva di un anno non lontana liberazione della capitale
E di una separata
C'è un dell'Italia Settentrionale dal resto d'Italia
Dei poteri di governo straordinario del nord esosi trasformò così il Comitato nazionale di vivere zione per Malta e Italia dissimili sia un'opera per assicurare la massima un'Italietta di orientamenti e di direttive al movimento di liberazione
Più avanti superata la crisi dell'inverno mille novecentoquarantaquattro e avvicinandosi la fase conclusiva e la lotta
Si costituiva per assicurare anche sul piano militare era necessario unitarietà di direzione
Il Comando generale del Corpo volontari della libertà lo guiderà
Il generale Raffaele intorno
Secondo me impressa il piano tre insurrezionale che vedono primo posto il cruciale obiettivo della difesa degli impianti dalle minacce di distruzione tedeschi
E infine i piani operativi per l'insurrezione soprattutto nelle per il città chiave della Resistenza nel nord Torino Milano Genova
Nel piano di malattie Milano dividi irradiatosi le direttive per tutta la periferia
E previsto l'impiego di trentadue mila partigiani
Dissoluzione si prepara tutte come sbocco sempre più maturo dello sviluppo con l'approssimarsi della primavera io apprezzo DVD sforzi sacrifici delle azioni partigiane
Duemila nell'aria di Milano tra febbraio di aprile essa non è
La fiammata buongiorno glorioso ma il frutto di una lunga eroica semina
E di una sapiente organizzazione finale
Genova
Genova è la prima del sorgere per decisione presa dal CLN già la sera del ventitré aprile il piano si snoda attraverso momenti drammatici e prove magnifiche da parte delle squadre partigiani e si conclude
La sera del venticinque con la firma
Da parte del generale Mario Monti dell'atto di resa delle forze armate germaniche alle Forze armate del Corpo volontari della Liguria ed venisse al Presidente del Cile ritenne di Genova
Nell'annuncio alla radio Paolo Emilio Taviani tra i protagonisti dell'insurrezione
Folle solenni parole per la prima volta nella storia di questa guerra un popolo esercito sia preso
Dinanzi alle forze spontanee di un popolo
La decisione viene presa dall'ordine viene impartito per il venticinque aprile in rapporto con le notizie provenienti da Genova dal Comitato insurrezionale Sandro Pertini Emilio Sereni
Galleggia nel pomeriggio del ventiquattro prima vittima Gina Galeotti Bianchi dirigente di
Dirigente di gruppi di difesa delle donne la partigiana via ricordate onorata proprio giorni fa alla Camera
La mattina del venticinque Sandro Pertini già impegnati inaugurati azioni di attacco accorre alla fabbrica CGIE dinanzi a lei Wicar Scelli due o
Per anni precedentemente rinchiusi Hassan Vittorio a San Vittore sono stati trascinati e brutalmente uccisi anche per intima origine le maestranze
Pertini parla i lavoratori nel piazzale portando l'appello del Comitato insurrezionale la sera alle venti e se Milano e pratica mi deliberata Giuntini reparti tedeschi capitolo verranno dall'arrivo in città delle divisioni partigiane dell'Oltrepo pavese
Qui tesissimo i giorni si consumeranno Milano anche gli ultimi tentativi di impossibili trattative
Cui si erano mostrati ambiguamente disponibili i capi fascisti
E a Milano si compì poi il tragico epilogo Della Ventura mussoliniana in uno scenario di orrore
Che retorico altri orrori unisce nati nello stesso luogo di piazzale Loreto
La guerra era finita con la vittoria delle forze alleate e insieme era finita con la sconfitta del fascismo repubblichino anche la guerra civile fatalmente intrecciata sì con la Resistenza
Nel campo della gloriosa Cimitero Maggiore verranno raccolti i resti mortali verranno scolpiti i nomi di quattro mila centotrentaquattro cittadine e cittadini milanesi caduto sì per la libertà tra l'otto settembre mille novecentoquarantatré e la primavera del quaranta g cinque di due mila trecentocinquantuno partigiani del Corpo volontari della libertà
Cari amici signore e signori ho voluto partire da un sommario richiamo drammatici eventi a memorabili momenti della storia della Resistenza per quanto più volte più puntualmente
Tre ripercorsi nelle celebrazioni del venticinque aprile
Perché ma
In queste celebrazioni e dunque nemmeno in quella di oggi si può smarrire il riferimento ai fatti
Al vissuto a quel che fu un vino
Di circostanze concrete dividendi scelte difficili di decisioni coraggiose costose di sconfitti di sconfitte di successi
Non si può mai smarrire il riferimento a tutto ciò rinunciare a ricostruire tramandare costantemente quelle esperienze reati se non si vuole ridurre il movimento di liberazione a immagine sbiadita o oggetto di dispute Astra
Come avete notato nella nella mia rapida rievocazione del ruolo di Milano in quegli eventi è risuonato il nome di Sandro Pertini e non c'è il migliore occasione di questa
Per ricordarlo a vent'anni dalla scomparsa
Perché perché il suo nome spicca in tutto il percorso della Resistenza tra quelli che da Milano da andarono come Prota visti del Comitato di liberazione alta Italia del comando Corpo Volontari della Libertà del Comitato insurrezionale
Fu combattenti instancabile senza eguali per slancio audacia generosità
A cominciare dalla partecipazione all'indomani dell'armistizio dell'otto settembre al disperato tentativo di resistere ai tedeschi nel cuore di Roma
Porta San Paolo dopo che il vero fuggito a Pescara della capitale è stata militarmente abbandonata Pettini eredi reduce da lunghi anni
Di carcere di confino ed in esilio e diritto
Via anche i tappeti combattente medaglia d'argento della prima guerra mondiale
Ne uscirà capo dell'organizzazione militare del Partito Socialista per l'Italia centrale occupata ma già il quindici ottobre viene arrestato insieme con Giuseppe Gargani Saragat e altri
Invano interrogato per due giorni e due notti in questura rinchiuso a Regina Coeli inizialmente nel braccio tedesco sino a quando tu il Gruppo dei Sette socialisti o te evaderle grazie a un piano ingegnoso che ebbe tra i suoi registri un grande patriota
Ogni eminente giurista e uomo pubblico Giuliano Vassalli
Pertini riesce così il suo posto nella lotta contro l'occupazione tedesca acquisti e di si dedicò da Roma in tutti i primi mesi del quarantaquattro
Il tre aprile Vassalli fu trascinato nella famigerata via Tasso è sottoposto ad ogni violenza dalle SS
Nel mese successivo si avviano colloquio al più alto livello in Vaticano
Con il comandante delle SS in Italia per evitare la distruzione della capitale e da quei contatti scaturì anche la liberazione di Vassalli il progetto dell'insurrezione approva viene accantonato
Pertini scegli allora metà maggio di partire per Milano perché lassù disse c'era tanto da fare e da combattere
E da Milano si muoverà per portare il suo contributo e il suo impulso in tutto il nord al loro invio è chiamato a Roma per consultazioni politiche
Ma si ferma a Firenze per partecipare all'insurrezione fino a liberare la città dai tedeschi giunto a Roma freme per tornare al più presto a Milano
E per raggiungere quella metà compiuti atti o quanto mai avventuroso in aereo fino a digiuno in Francia e poi
Faticando con una guida il Monte Bianco
Di lì a Cogne a Torino e finalmente a Milano in tempo per contribuire a organizzare e guidare la fase finale della guerra di liberazione
E immagine conclusiva del suo impegno come poiché era la motivazione della medaglia d'oro al valor militare prezioso e insostituibile animatore combattente della Resistenza è rimasta consegnata la fotografia
Che lo ritrae mentre ritiene il suo primo discorso dopo decenni di privazione della libertà il ventisei aprile
Mille novecentoquarantacinque a piazza del Duomo
Dobbiamo dirlo un onore per l'Italia un onore per la Repubblica avvenire tra i suoi presidenti Sandro Pertini
Direi anche con un forte sentimento personale per il rapporto che ci fu tra noi vorrei però fosse incitamento ed auspicio per un uomo deciso impegno istituzionale politico culturale e dunque tipico diretto a far conoscere il militare vicende collettive ed esempi personali che danno il senso e dignità al nostro essere italiani
Come lei ispirazioni nobilissimi di insegnamenti altissimi ben più forti delle meschinità delle degenerazioni da cui abbiamo dovuto vi sollevarci
Siamo diciamolo francamente un impegno siffatto è mancato come sempre rimasto molto al di sotto del necessario abbiamo
Esitato esitiamo a presentare tutte le sue luci il patrimonio che ci ha garantito un posto più che degno nel mondo
Esitiamo per eccessiva ritrosia per timore oltre ogni limite della retorica e dei miti o per sostanziare incomprensione
Il dovere di affermare senza iattanza ma senza autori sionisti quel che di meglio abbiamo storicamente espresso e rappresentiamo
Ho amato discorso vale per le grandi pagine e le grandi figure del processo che condusse centocinquanta anni fa all'Unità d'Italia così come per le più luminose pagine figure dell'antifascismo e della rete
Senza
Persino a Sandro Pertini che pure è stato presidente amato e popolare non abbiamo al di là di quel tipo un affetto lo ricorda nella sua terra natale Natale saputo dedicare un memoria un luogo di me
L'ordine come quelli che in grandi Paesi democratici si pensi agli Stati Uniti d'America un'ora un'ora fanno vivere
Le figure dei maggiori rappresentanti della storia per quanto travagliata della nazione stipule
Pure l'identità la consapevolezza storica l'orgoglio nazionale di un Paese traggono forza dalla coltivazione di valorizzazione
Difatti di figure di simboli in cui il popolo in cui i cittadini possano riconoscersi traendone motivi di fierezza e di fiducia
Naturalmente
L'impegno che sollecito riferito alla Resistenza esige per dispiegarsi pienamente
Per ottenere riscontri positivi e suscitare il più largo consenso la massima attenzione nel declinare correttamente il significato del e le dita della Resistenza in termini condivisibili non restrittivi e settari non condizionati da esclusi invisibili faziosi
Guardiamo
Guardiamo per intenderci a quel che si legge nel diario di Benedetto Croce alla data del ventisei aprile mille novecentoquarantacinque leggo
Grande sollievo
Per la rapida liberazione dell'Alta Italia dai tedeschi senza rinomina citate ritenute distruzioni e per opera dei patrioti e partigiani che gran beneficio anche morale per l'Italia
Poche essenziali valore con le quali il grande uomo di pensiero e di cultura liberale scolpiti il valore
Della conclusione vittoriosa della Resistenza valore nazionale
Per il gran beneficio anche morale assicurato all'Italia restituendo le piena dignità di un Paese libero
Liberati con le sue forze di concerto con la determinante avanzata degli eserciti alleati ma senza restare inerte ad attenderne il trionfo chi può negare
Che l'apporto delle forze angloamericane fu decisivo per schiacciare la macchina militare tedesca per scacciare nelle truppe dal territorio italiano che occupavano sopprimeva certamente nessuno ma è uguale
Mette in dubbio che generoso contributo italiano contro ogni covo è popolato attendismo ci procurò un prezioso riconoscimento il rispetto io ho citato Benedetto
Io ho citato Benedetto Croce perché le parole prive di ogni ombra di retorica ma così significative lineari
Di un eminente figura dell'Italia e fascista lontanissima dalle correnti ideali e politiche che attraversava più ampiamente il motore esistenziale
E che sarebbero risultate maggioritaria al momento della nascita della Repubblica danno il segno di un'obiettiva definizione
Il venticinque aprile come storica giornata di riscatto nazionale al di là di ogni caratterizzazione di parti
Cosa era in effetti è accaduto in quei venti mesi tra l'otto settembre mille novecentoquarantatré e il venticinque aprile mille novecentoquarantacinque che cosa era accaduto a partire dal momento della Presa d'atto con l'armistizio
Della disfatta in cui era culminata la difesa la disastrosa guerra voluta da Mussolini al fianco della Germania italiana
Che cosa era
Accaduto da quello che fu il momento del collasso dello Stato sabaudo fascistizzando e di un generale pauroso sbandamento del Paese
Ma che fu anche il momento dei primi segni di una nuova volontà di resistenza al sopruso e all'oppressione di ritrovamento della propria fierezza e identità di italiani
Era accaduto
Cari amici che nell'esperienza della partecipazione alla Resistenza in tutte le sue forme ed espressioni si era riscoperte do recuperato rinnovato un sentimento un fondamentali riferimento emotivo ideale
Che sembrava essersi dissolte
Praticamente dissolto come aveva detto già mesi prima della caduta del fascismo lo stesso Benedetto Croce in uno scritto che il Circolo clandestine
Vi suona oggi
Sono le sue parole alta su tutto la parola libertà ma non un'altra
Che un tempo andava acquista strettamente congiunta alla patria lavoro e della paternità l'amore per noi italiani dell'Italia e perché perché aggiunse croce la ripugnanza sempre crescente conto di un'azione visivo si è tirata dietro una sorta di esitazione indietro sia
A parlare di patria di amor di patria ma se ne TMI parlare e lavoro della patti deve tornare in favore appunto contro il cinico esponendo nazionalismo perché esso non è affine al nazionalismo ma il suo contrario
Ebbene con la Resistenza
Di fronte alla brutalità offensiva essere urgente l'occupazione nazista rinato il proprio l'amore il senso della patria il più antico e genuino sentimento nazionale
Le parole patria in Italia scrisse una sensibilissimo a scrittrice Natalia Ginzburg
Che erano ritenute gonfie di vuoto ci apparvero d'un tratto senza aggettivi e così trasformate che ci sembra di aver riunite pensate per la prima volta
E Carlo Azeglio Ciampi ha richiamato voglio pratica
Cannavò gli accorati capiente il momento del collasso dello Stato nel settembre quarantatré
Quando lui e tanti a
Capitolo vadano nelle loro coscienza dell'orientamento perché in esse vibrava profondo il senso della patria
Vedete personalmente ho più volte ribadito come non ci si debba chiudere in rappresentanza di i divieti in mitiche della Resistenza
E in particolare del movimento partigiano
Come non se ne debbano tacere i limiti e le ombre come se ne possono mettere a confronto diverse letture e interpretazioni
Senza che ciò conduca sia chiaro a sommarie svalutazioni e inaccettabili denigrazione è comunque un fatto
Che anche studiosi attenti accogliere le molteplici dimensioni del fenomeno della Resistenza compresa guerre quella di guerra civile noni abbiamo cioè collegato invito quella di guerra patriottica
D'altronde vedete di lettere dei condannati vedete dei condannati a morte della Resistenza restano la più ricca drammatica testimonianza delle motivazioni
Patriottiche dell'impegno del sacrificio di tanti partigiani soprattutto giovani partito soprattutto giovani partigiani
E quando parlo di tutte le forme e le espressioni di partecipazione alla Resistenza
Attraverso le quali si è compiuta una vera e propria riscoperto nel senso che la parte mia interrogazione
Mi riferisco in special modo
Alla rilevantissima componente costituito dopo un corso dei militari
Al moto di liberazione il punto di vista della libertà e dell'indipendenza del Paese
Dai contingenti militari irregolari chiamati durissime prove all'indomani dell'armistizio
A Cefalonia per non ricordare luogo simbolo
Delle manifestazioni di eroico senso dell'onore coraggio agli ufficiali e soldati che si unirono di formazioni partigiane
Ha deciso di naja di migliaia di internati in Germania i campi di concentramento alle nuove forze armate che si raccolsero nel corpo italiano di liberazione
A queste ultime ho dedicato lo scorso anno la cerimonia del venticinque aprile abbisognano multe lungo espunte altrimenti c'è nel mille novecentoquarantatré di un'aspra battaglia e costituì il battesimo di sangue del rinato Esercito italiano
Quell'azione
L'azione dei nostri soldati fu esaltata dal generale qua
Comandante della Quinta armata americana come esempio di determinazione per liberare il proprio Paese dalla dominazione tedesca un esempio e gli disse per i popoli oppressi d'Europa
Naturali portatori nella Resistenza nel senso che la paziente non azione furono i militari e tra essi quelli che si unirono le formazioni partigiane
Che si collocarono le strutture clandestine del movimento di liberazione ne furono portatori anche in termini di continuità
Sia pure nel travaglio
Della partecipazione a una guerra antitetica a quella precedentemente combattuto un travaglio che si coglie nella lettera indirizzata alla moglie dal generale Giuseppe Perotti all'indomani della Connor morte decretata dal tribunale speciale
E alla vigilia della fucilazione al Martinetto in Torino egli sentire di un esito tragico che non so come classificare
Di un destino imperscrutabile che comunque lo conduce a morire in guerra in quegli stessi giorni
Il più giovane capitano Franco Baldissero
Arrestato e fucilato il cinque aprile mille novecentoquarantaquattro insieme col generale però atti e con altri tutti i membri nel comando militare regionale piemontese scrive alla madre di offrire la sua vita per di costruire l'Unità d'Italia
Dopo aver servito la patria sui campi d'Africa e chiede che si celebrino in una chiesa delle Colline torinesi due messi nell'anniversario della battaglia in
Casa e di quella diede alla media nelle quali aveva valorosamente combattuto
N emerge in effetti da tante di quelle estreme motivazioni del proprio impegno e del proprio sacrificio come
Nei
La scelta di schierarsi fino in fondo con la Resistenza
Avessero finito per confluire
Ideali l'interazione sociale
Visioni universalistiche ASPI azioni a un mondo migliore consapevolezza antifascista sete di libertà e amore per la vita
E l'elemento unificante non poteva che essere questo l'attaccamento alla prova via terra alla patria la volontà di liberare
Ritorno sulle parole del capitano Baldisserri costruire l'unità italiana come supremo obiettivo per cui sacrificare la vita
Sì vedete amici il venticinque aprile e non solo festa della Liberazione e sesta della riunificazione contabile
Dopo essere stata per venti mesi tagliata in due l'Italia si è riunificata nella Wertheim nell'indipendenza se ciò non fosse accaduto la nostra nazione sarebbe scomparsa dalla scena della storia su cui si genera
Affacciata come moderno Stato unitario nel mille ottocentosessantuno con il compimento del mondo risorgimentale
Gli storici hanno analizzato anche l'aspetto del ricollegarsi della Resistenza al Risorgimento
Mi hanno commisura disattesa altri molti segni
Nella pubblicistica politica nelle dichiarazioni programmatiche negli stessi nomi delle formazioni partigiane nello spirito che animava i militari deportati internati in Germania
E se hanno poi potuto a voi apparire abusate certe formule
E poco fondate le fasi
Generalizzazioni resta il fatto che la memoria del Risorgimento il richiamo a quell'eredità per quanto venisse assunto ambiguamente anche dall'altra parte
Fu componente importante della piattaforma ideale della Resistenza
Si trattò di un decisivo arricchimento di quella che era e rimase la matrice antifascista della guerra di liberazione nel più ampio e condiviso sentimento della nazione nel grande ausilio della guerra per vi ottica si raccolsero forse che non erano state partecipi dell'antifascismo militante e fresche energie rappresentative di nuove giovanissime generazioni
E questa caratterizzazione più ricca e sempre meno di parte della Resistenza si spezzò più tardi nel confronto costituente negli
Insegno e nei principi della Costituzione repubblicana
Che nella Costituzione possono ben riconoscersi come dissi celebrando il venticinque Aprile due anni orsono Agenore come voglio ripetere possono ben riconoscersi anche quanti vissero diversamente dei combattenti della libertà
I drammatici anni mille novecentoquarantatré quarantacinque anche quanti mi hanno una diversa a memoria per esperienza personale ho pregiudizi condivisi e per che la carta approvata nel quarantasette sancita solide basi democratiche una rinnovata identità impunità della nazione italiana
Mi auguro e in questo spirito si celebri il sessantacinquesimo anniversario della liberazione e riunificazione d'Italia
Il nostro Paese ha un debito inestinguibile
Ha detto un anno fa l'impegnativo discorso onda in Abruzzo il Presidente del Consiglio
Verso quei tanti giovani che sacrificano la vita per riscattare l'onore della pace
Ricordando con rispetto tutti i caduti senza che questo significhi neutralità indifferenza si tratta in effetti di celebrare il venticinque aprile nel suo prof Fondo significato nazionale ed è così che si stabilisce un ponte ideale con il prossimo centocinquantenario della nascita dello Stato unitaria Misiti
Mi si permetterà credo che ignorare qualche battuta sgangherata che qua e là si legge sulla ricorrenza del prossimo anno siamo chiari se noi tutti nord e il sud tra l'Ottocento e Novecento entrammo nella modernità future che l'Italia assumi facendosi
Centocinquanta anni dopo siamo un Paese democratico profondamente trasformato così tra i più avanzati quell'Europa integrata che abbiamo comunque Urso affondare e perché superando il trauma del fascismo e della guerra recuperando libertà e indipendenza ritrovando la nostra comunità
Quella unità rappresenta oggi guardando al futuro una conquista ancoraggio irrinunciabili non può
Essere
Non può formare oggetto di revisione né considerarsi UNMIK obsoleto
Un residuo del passato solo se ci si pone fuori della storia idea realtà si possono evocare commosso al Gia o tornare a immaginare più entità tatuati separate nella nostra primi sono
Come bene inteso euro tutte tutte le correnti e le figure di spicco del Risorgimento l'Italia chiamata a vivere come nazione come Stato nell'unità del suo territorio della sua vincola della sua storia
Soli grazie questa unità finiremmo ai margini
Del processo di globalizzazione che vede emergere nuovi giganti nazionali impetuosa crescita e finiremo immagini anche del processo di integrazione europea
Un'Europa sempre più integrata e assertiva sulla base di istituzioni comuni e la sola dimensione entro la quale gli stessi nazionale Stati nazionali più forti del nostro continente potranno far valere
Insieme il loro patrimonio storico la loro capacità di contribuire allo sviluppo di un più giusto e bilanciato sviluppo globale il cui baricentro si sta assestando Montandon ma non c'è nessuna bozza d'elezione tra l'imperativo dell'integrazione la salvaguardia della diversità delle tradizioni e delle culture nazionali il rafforzamento della coesione dell'unità nazionale di ciascuno Stato mi Indro dell'Unione
Per contare in Europa e per contare nel mondo di oggi e di domani la nostra unità nazionale presso appunto di forza vendeva essenziale unità nazionale che non contrasta
Massimo consolida e arricchisce con il pieno riconoscimento e la concreta promozione delle autonomie come d'altronde vuole la Costituzione repubblicana quelle autonomie regionali e locali
Quelle autonomie regionali e locali di cui si sta rinnovando le accrescendo il ruolo secondo un'ispirazione federalistica queste la strada
Per far crescere di più e meglio tutto il nostro Paese in vista di obiettivi che mai come ora ci appaiono FIGC chi è vitali per garantire innanzitutto il diritto al lavoro e prospettive di futuro per le nuove generazioni
No
No
Ma alla complessità dei problemi che si sono venuti accumulando unico incendi dell'Italia repubblicana talvolta benemerita per eredità di un più lontano passato esige un grande sforzo collettivo una comune
Assunsi non è di responsabilità
Questa esigenza non può essere respinta
Quello sforzo non può essere rifiutato come se si trattasse di rimuovere ogni conflitto sociale e politico di mortificare una naturale dialettica in parte in volare tra forze di maggioranza e forze di opposizione no si tratta invece di uscire
Da una spirale di contrapposizioni indiscriminate che blocca il riconoscimento di temi
Il più alto interesse nazionale tali da richiedere una di impigliati mirata convergenza fra forse destinate a restare distinte in una democrazia dell'alternanza allo
Comunque
All'auspicabile crearsi di questo nuovo clima può contribuire non poco il diffondersi tra gli italiani di un più forte senso dell'identità di unità nazionale così ritengono giusto che si concepisca anche la celebrazione di alimenti assai come quello della liberazione al di là dunque degli steccati e viene quotidiani Paul polemiche che segnano il terreno della politica
Vorrei concludere dicendo le condizioni sono ormai mature per sbarazzare il campo dalle divisioni e incomprensioni allungo protrattasi sulla scelte sul ho l'onore della Resistenza per ritrovarci in una comune consapevolezza storica
Della sua eredità più condivisa e duratura e vedo in ciò
Una premessa importante
Di quel libero lungimirante confronto e di quello sforzo di raccoglimento unitario di cui ha bisogno il Paese di cui ha bisogno l'Italia alla nostra Italia diva la Resistenza vincolare