Presentazione del libro: "Il Giudice della Pena" di Angelica Di Giovanni

Mi presento sono Sergio Gallo Capo di Gabinetto del Sindaco di Roma
E porto il saluto del sindaco che non è a Roma come
Ben sapete emenda in Giappone
Per un viaggio della memoria
Con il permesso del presidente di Giovanni io ecco
Porto il saluto formale del Sindaco però poi mi riserverei brevemente un
Un piccolo intervento
Sia come Capo di Gabinetto ma soprattutto
Come Presidente della Commissione giustizia
Della fondazione non vitale alla Fondazione di cui
L'onorevole Alemanno Presidente
E quindi comincerà anzitutto con il saluto del sindaco
Mi duole non essere presente al convegno di studi e di presentazione del volume di cui io ti dice la Presidente Angelica Di Giovanni ma mi trovo in Giappone per il viaggio della memoria
Affido il mio saluto ad alcune brevi considerazioni un testo scritto
Per convenire sul fatto che della pena e chi deve applicarla nel nostro Paese si parlasse di poco
Il dibattito politico e l'attenzione dei mezzi di stampa è saldamente concentrato sugli avvisi di garanzia e sugli arresti
Esaurito il momento della risonanza mass mediale quel che resta di una vicenda giudiziaria è solo materiale da casellario giudiziario destinato al disinteresse generale o peggio all'oblio
Non stupisce pertanto che la pena il giudice chiamato ad applicarla e il processo di esecuzione restino in un cono d'ombra anche mass mediale
Dal quale fuoriescono solo nei casi invero orari nei quali il pregiudicato precocemente liberato per effetto di istituti premiali compia nuovi efferati reati
Ovvero il condannato soggiace a pene che appaiono di modesta entità
Rispetto a procurato allarme sociale o i danni arrecati alla persona offesa
Parimenti capita che le persone che anima il dibattito sulla certezza della pena poco sappiano del nostro sistema di applicazione quantificazione ed applicazione della pena
Gli stessi addetti ai lavori si concentrano sulle Sergio leone durata del processo e sulla conseguente impossibilità di punire del reo prima che sopraggiungono prescrizioni amnistia indulti
Ma in pochi approfondiscono il tema della pena interrogandosi su quel che accade dopo l'esito del processo
Quasi che la pena non sia teleologicamente connessa alla retribuzione del reato e alla rieducazione del condannato
Ma una mera conseguenza del processo scarsamente afferente all'accertamento dell'illecito e alla tutela dei beni giuridici prima
Lo stesso dibattito sulla condizione carceraria seppure inscindibilmente connesso a quello della pena sfiora solo raramente i temi che Angelica Di Giovanni nel suo libro riporta sapientemente al centro della discussione
E forse per colmare questo vuoto imbarazzante che l'autrice avverte la necessità di partire da una rigorosa indagine preliminare
Che si muove lungo le direttrici dell'analisi storica do Mantica e criminologica
Fino ad approdare a specifiche ipotesi di lavoro che quand'anche non condivise per intero da chi segua altre scuole di pensiero costituiscono un banco di prova su cui va attestato ogni altro ragionamento
Né vi è tempo da perdere se è vero quanto afferma il professor Giuseppe Riccio nella prefazione del libro allorché sottolinea che occorrono rinnovamento io ordinamentali che la società chiede inascoltata ormai da lungo tempo
Tale urgenza peraltro non deve suggerire al legislatore ipotesi frettolose
Non è mio compito indicare soluzioni che gli studiosi della materia possono individuare con maggiore autorevolezza
Ma sul metodo di questa ricerca ritengo auspicabile che chi ha per anni maneggiato questa complicata materia specialmente come magistrato
Facesse parte integrante di quelle commissioni di studio che troppo spesso hanno sorvolato proprio sul momento saliente
Del sistema repressivo criminale vale a dire quello della prima
L'audito la formula di cui al terzo comma dell'articolo ventisette della Costituzione
Ove si prefigurano pene che tendano alla rieducazione del condannato rischia infatti di rimanere una mera astrazione ove gli spunti provenienti dall'esperienza vissuta sul campo dagli operatori del diritto
Non trovino una propria trasposizione nella legislazione disciplinanti dice della materia
Il giudice della bene infatti è quel magistrato chiamato a coniugare esigenze tra loro ontologicamente contrapposte
Quali la retribuzione del reato e la rieducazione del reo la certezza del diritto e la sua strumentalità superiori finalità preventive che riguardano la comunità tutta oltre alla persona detenuta
Chi non conosce la realtà degli istituti di pena che non ha neppure mai frequentato gli studi di psichiatria forense di criminologia di Sociologia difficilmente può ideare modelli compatibili con la sfida del nostro tempo
Sempre per limitarmi a mere spunti di riflessione appare condivisibile la prudenza manifestata dall'autrice verso alcune asserzioni assai infatti che
E qui è decisamente apodittiche contenute nei lavori dite qualche Commissione del Ministero della giustizia
Mi riferisco ad esempio l'affermazione che ampliare l'arsenale sanzionatoria delle pene principali possa far sì che il ricorso alla pena detentiva rappresenti l'ultima ratio
Ebbene
Al di là delle infelice metafora bellica allusivo nazionale sanzionatorio rivolto contro incerto destinatario nessuno obietta che la sezione detentiva debba essere l'extrema ratio
Niente di nuovo sotto il cielo
Queste Commissioni hanno semplicemente riscoperto principi ispiratori della Magna Carta libertà
Resta invece da capire come in concreto lo Stato possa dare effettività a sanzioni patrimoniali interdittive Opare detentive
Quando il nostro apparato attualmente non è neppure in grado di assicurare la notifica di una sentenza passata in giudicato
Il libro della Presidente Di Giovanni pur rifuggendo da ogni sterili che polemica ha il pregio di evidenziare l'evanescenza di molte fra queste speculazioni dottrinaria che appaiono spesso lontane dall'esigenza di una società democratica
L'opera e pertanto un contributo a costruire nuovi istituti giuridici e nuovi spunti di comprensione a beneficio di un lettore che voi operate secondo scienza e coscienza senza soggiacere a impostazioni ideologiche precostituite
Quindi sono ben felice come Sindaco della città di Roma di ospitare qui questo convegno per la presentazione del volume della Presidente Di Giovanni grazie
Prima di
Dare la parola e moderare
Fino a una certa ora paradosso sarò sostituito dal dottor Paolo vuole Valerio c'era un po'il dibattito che nasce da un libro così interessante come appunto il giudice della prima
Permettetemi di affrontare brevemente alcune considerazioni diciamo mie personali ecco che raffronto ripeto più che come la veste di capo di gabinetto come
Magistrato e come Presidente della Commissione giustizia della Fondazione Nord Italia
Incarico quindi ha voluto appunto il sindaco Alemanno prima che ovviamente diventasse Sindaco quando ancora lavoravo al Ministero della giustizia
E consentitemi anzitutto di ringraziare tutti i relatori che sono presenti a questa tavola
E contemporaneamente ringraziare vivamente con profonda sesto dal profondo del cuore la Presidente Di Giovanni
Lo dico
Senza retorica
Perché
Con la Presidente ci conosciamo da tantissimi anni abbiamo lavorato
Anche insieme quando svolgevo le mie funzioni a Napoli ricordo sempre con
Mi è rimasto un bellissimo ricordo ad esempio di un convegno che organizzammo insieme io all'epoca ero segretario distrettuale di una
Componente di una corrente dei magistrati la presidente di Giovanni era Presidente appunto del Tribunale del di sorveglianza di Napoli organizzammo insieme nuova razza di giustizia un convegno estremamente timido interessante ben riuscito
Che per la prima volta ed erano anni particolari si affrontavano insieme due tematiche difficili e particolari
Cioè l'esecuzione della pena l'esecuzione penale contemporaneamente i profili riguardanti la sicurezza la sicurezza urbana la sicurezza sociale e così via
Ed era una un tema di difficile coniugazione
Soprattutto rispetto a tempi che rispetta i quali parlare di sicurezza di sicurezza sociale e di sicurezza urbana
Risultava qualcosa di Dio ostico e soprattutto di poco
Alla moda rispetto a
Come dire alla all'al pensiero dominante per essere chiari anche all'interno della magistratura
E quindi affrontammo
Questo questa problematica e credo che ripeto avvenne su un bel convegno
Da lì è partito una riflessione che è stata una riflessione comune è una riflessione che poi approfondito sempre di più ovviamente per le funzioni che svolgeva la presente Di Giovanni ma che
Abbiamo approfondito anche nuovi dalla da dal da quest'altro versante
C'è però un punto fondamentale che mi preme
Dire ne approfitto di di questa circostanza che una circostanza assolutamente come dire positiva anche per l'autorevolezza dei temi nelle persone che sono qui vicino a me e del momento storico particolare
E evidente che è ripartito non processo riformatore complessivo è evidente che di partito un processo riformatore
Che interesserà le istituzioni ma interesserà ancora una volta mi sovviene dirlo la giustizia nel suo complesso
E
E la fondazione non Italia sicuramente farà la sua parte in questo dibattito che un dibattito estremamente interessante
Perché credo che ineludibile affrontare e adesso credo che ci sono le condizioni una riforma complessiva della giustizia e quindi
Non solo il discorso del processo penale dell'esecuzione della pena e così via
Ma discorso di carattere complessivo che parta dalle fondamenta e quindi per me le fondamenta significa parte dalla riforma del Consiglio Superiore della Magistratura
E poi dal ruolo del pubblico ministero e poi dall'applicazione effettiva dell'articolo centoundici della Costituzione
E poi ancora una riforma finalmente organiche sede della magistratura onoraria e poi ancora una riforma seria organica dell'avvocatura
E poi ancora una riforma complessiva della dell'organizzazione giudiziaria
E tutto questo per noi si può fare tenendo presente due principi che sono fondamentali nei quali crediamo
Il principio della centralità della persona umana dall'alto e principiante della realtà cioè
Istituti giuridici vanno costruite le riforme vanno fatte tenendo conto da un lato
La persona umana ma dall'altro anche la realtà la realtà nazionale a realtà comunitaria nella quale si ammesse nella quale viviamo
Ma anche il metodo il metodo che è fondamentale questo metodo non può che essere un metodo di condivisione e di ascolto
Di tutti e non deve essere a nostro avviso un metodo che debba necessariamente richiedere la punizione o atteggiamenti punitivi nei confronti di una categoria rispetto all'altro
Io credo che per me questi sono i paletti fondamentali per una riforma complessiva della giustizia perché ripeto indispensabile
E in questo senso credo che sicuramente il discorso anche della della pena
Della certezza della pena
Dell'esigenza che la la pena della c'è il sia comminate in tempi come dire ebrei rispetto al momento in cui
Viene accertato condannato un determinato soggetto questo sia nell'interesse del condannato che
Non può ritrovarsi a scontare la pena dopo tanti anni quando probabilmente anche cambiato stile di vita ma anche nei confronti dei cittadini e soprattutto della parte lesa che subisce un assunto maggiore rispetto a quello
Che subito già al momento della commissione del reato
Ecco sono tutti argomenti che ovviamente sottopongo al dibattito e devo dire la verità consiglio a tutti di leggere questo testo perché
è veramente significativo anche se
Comincia di ogni età con questa passaggio iniziale con questa frase iniziale che fa riferimento alla Castel Capuano
E che
Fa riferimento alla giustizia in maniera decisamente pessimistica però io credo di
Che dobbiamo essere tutti quanti più ottimistici laddove si afferma che a Castel Capuano ci sono le opere d'arte eccetera eccetera solo la giustizia vi siete poco
Dice il Duca di Maddaloni ecco noi invece chiediamo che la giustizia deve sedere molto deve servire appieno nel piano delle sue funzioni in tutti
I luoghi in cui esplica la la sua attività
Vi ringrazio quindi per questo premi consentito questo breve intervento
E credo che forse è opportuno dare subito la parola a colui che ha introdotto il testo del Presidente Di Giovanni esce dal professor Giuseppe Ricci grazie
Grazie Presidente
Credo che la cosa dire
Avverto come
L'imperativo morale in questo momento vi chiedo scusa
Se uso questi termini
è quello di sottolineare
Un passaggio
è stato fatto testé
Cioè quella del partito un processo riformatore
E lo dico perché ho nostalgia degli anni ottanta
Ho nostalgia degli anni Ottanta perché
Il processo riformatore di cui all'epoca
Era un processo di rinnovamento radicale
Del settore
Penale e processuale penale
Che nel tempo però non ha dato i frutti che tale la società si aspetta
Allora siccome io non debbo onorare Angelica Di Giovanni tra perché
Grazie
Al Presidente di Giovannino
Ho presentato il libro e quindi le riflessioni sul libro io già le offre compiute
Quindi chi vorrà leggere
Qual è l'Amia valutazione di un lavoro che ha rimesso finalmente al centro del dibattito politico ed è questa la ragione per cui dico nostalgica
Di voler rimettere al centro del dibattito politico uno dei punti di crisi del sistema
Dicevo non debbo onorare la presidente di Giovanni Amendola ho fatto per iscritto mi consenta una libertà di approfittare della presenza di
Politici così illuminati e così autorevoli
Per cercare di riflettere insieme a un loro
Sul
Se è vero che il partito una si giunge riformatrice
E lo farò raccontando
In maniera molto semplice il tutto quello che sta dietro la presentazione del libro della Presidente Di Giovanni
Perché lei dietro
La presentazione
C'è un'esperienza che chi parla
Ha fatto in un momento particolare della vita
Di questo Paese
Essendo stato chiamato a riflettere
Sulle cause della crisi della giustizia
E sulle possibili soluzioni della crisi della giustizia e le cui aggettivazioni io non
Ripeterò
Solo aggettivazioni
Tutte negative e quotidiane
Sono aggettivazioni dotte pessimistica
Per cui raccontare come dire quello che è dietro la presentazione del libro e quindi raccontare l'esperienza tutto sommato abbia un dibattito soprattutto per quanto riguarda il metodo
Perché io ho l'impressione che se non si chiarisce il metodo per la riforma
Si corre il rischio di Lilybeo per esperienze ribassati che pure in qualche modo revocherò durante questo mio brevissimo intervento
Perché i
Cambi nel metodo e soprattutto capire le cause della crisi significa naturalmente avere maggiori proporsi brevità di avviarsi sulla strada della soluzione dei problemi
Dirò allora che la crisi dell'esecuzione
Fa parte del
Più ampio
Quel genere della crisi della giustizia
Però la crisi dell'esecuzione ha dei connotati molto precisi
Perché per certi aspetti paghi il prezzo
Della e l'attuazione del diritto penale minimo che
Durante gli anni Settanta e Ottanta la dottrina
Ha cercato di portare avanti come premessa logico necessario per la riforma del Codice di procedura penale
Perché il passaggio da un processo inquisitorio un processo accusatorio necessariamente richiedeva la riduzione
Delle fattispecie penali nel momento in cui il processum naturalmente andava non verso la semplificazione
Va verso
Maggiori difficoltà di gestione
La seconda causa di crisi ho sentito già evocata
Quella di una cultura darcelo centri grandi ancora ci affligge
Affligge
Questo Paese
Tant'è vero vero
Cioè negli anni
Si è cercato per un verso di attenuare la severità delle bene attraverso
O riforme ritocchi del diritto penale ballo ad esperti certo venderlo mi soffermerò su questi argomenti
Per altro aspetto si è affidato esclusivamente all'esecuzione
La pratica delle alternative o dei sostitutivi
Con l'effetto della devastante della moltiplicazione delle competenze e durante l'esecuzione con l'effetto devastante della sovrapposizione di competenze
All'interno
Dell'esecuzione tra giudice dell'esecuzione del giudice
Di sorveglianza
Se in qualche modo quest'analisi coglie nel segno
La domanda come abolire la stortura
Pure a voler ridurre
L'impegno riformista soltanto rispetta questo settore
La domanda la domanda si può tentare di dare una risposta
Cercando di
Come dire Diliberto correre
I momenti
Di approvato al processo della pena
Di momenti di approntò
Allora giudice della pena
Perché io credo che la cosa non si possa fare in Italia
E la cosa che non si può fare il processo di Fassino
Durante
I lavori di quella Commissione abbiamo praticato tutti i possibili tentativi
Perché attuare l'articolo ventisette comma tre della Costituzione significa necessariamente distinguere
Il giudice della cognizione dal giudice della
La dell'applicazione della pena però tutti i tentativi che sono stati
Praticate durante quella quei lavori
A però
Dunque ho fatto capire
Che è un sistema di questo genere Po essere bravi dato laddove è un'eccezione l'impugnazione non un sistema nel quale viceversa
La impugnazione la pratica
Quotidiana della
Da del processo per congrui quando si parla di processo di giudice della vena Dong potendosi parlare di processo di fascicolo
La prova naturale di questo giudice è la e individuazione di una serie di competenze
Che vanno affidate esclusivamente al giudice della pena unico giudice dopo che sì ci sia stata la
Condanna definitivo
Allora che significa qual è il nodo politico sul quale
Mi permetto di
Richiamare l'attenzione
Tra queste azioni
Difficile praticare il diritto penale minimo
è difficile praticare la riduzione delle fattispecie in un momento nel quale
Addirittura
C'è moltiplicazione di fattispecie penali
Forse sarebbe opportuno pensare se si vuole dare un assetto più razionale al sistema
Forse sarebbe opportuno praticare una serie di penalizzazione
Una depenalizzazione che in qualche modo
Riduca il carico giudiziario
In un sistema nel quale
La presenza di principi cardini penso all'obbligatorietà dell'azione penale ad altre
Di principi di carattere costituzionale irrigiditi scuola il sistema
Processuale penale
Ma penso soprattutto alla strada praticata tra tutti i tentativi di riforma del Codice Penale
Laddove
Tutti coloro che hanno pensato di mettere mano al sistema sanzionatorio l'hanno messo mano a trarre e adesso la individuazione di una pluralità di di bisogni tipologia sanzionato
Voler razionalizzare il sistema significa necessariamente
Dover praticare anche
Pene diverso servano abilità carceraria
Non soltanto perché e la Costituzione pone che il carcere sia l'estrema ratio
Ma perché credo che dal punto di vista della prevenzione generale quindi alla sicurezza sicurezza intesa come qualità della vita se non sicurezza intesa come ordine pubblico
Che dal punto di vista della sicurezza
Identificare
Le affetto negativo per il tipo di fatto vivere commesso e quindi calibrare la pena il tipo di vendita non la quantità dell'ABI
Calibrare il tipo di beta sul fatto credo che sia la strada migliore
Perché si possa abbandonare la strada è ideologica sulle funzioni della Benad e furono il cuore del dibattito per gli anni Settanta e Ottanta
Significa approdare ad un
Razionalità dell'Abetina
Che in qualche modo
Perché in qualche modo diventa indispensabile in questo particolare momento storico
Anche
In ragione
Del tipo di reati che oggi
Sono più comunemente commessi
Credo che non debba dire altro
Abbiam perché noi universitari voi abbiamo poche occasioni di contatto col mondo politico
Per cui io ho approfittato di questa presentazione
Proprio per avere come dire l'opportunità di sottoporre
Ai politici che ascoltano
La necessità dei si rifletta innanzitutto sul metodo per la riforma
Che
Non può più continuare ad essere mi sia consentito
Ho un metodo di ritocchi o per piccoli interventi
Essendo indispensabile nonostante alla giovinezza del codice del mille novecentottantotto
Essendo indispensabile e viceversa
Che ci si rifletta su tutto il sistema penale
Penale nel suo complesso
Argomento sul quale
Sarebbe indispensabile un approfondimento lunghissimo ma che naturalmente io
Non farò e
Eviterò opere dare la possibilità
Ai relatori che mi seguono
Ma di esprimersi con tutto alla
Tranquillità che il tempo consente cosa lire
Ad Angelica Di Giovanni ripeto quello che ho detto all'inizio
Ha avuto il coraggio di mettere al centro dell'attenzione del Paese
Un
Un tema
Del quale è stato detto priva
Solitamente era difficile anche iniziare
A
Parlare in termini
Più moderni è più attuali solitamente quando si parla di vena si parla
Dio uno stanco dibattito sulla funzione dalla vena praticato tanti anni fa e che certamente oggi non potrebbe avvenire
Un ulteriore
Ulteriore accoglienza
Per cui
Rinnovo i complimenti al presidente e ringrazio soprattutto gli organizzatori di questo convegno di avermi offerto questa opportunità grazie
Presso Riccio approfitto per salutare a quell'autorità che sono presenti innanzitutto il neo Governatore della Regione Campania l'onorevole Caldoro
Il Presidente della Corte di Appello Dini Roma il Presidente Santacroce
Che il presente dalla Corte d'Appello militare di Napoli il presidente De Luca ci sono quella serie di amici
Anche del Ministero che saluto veramente con affetto
Do adesso la parola al consigliere Giulio Romano componente del Consiglio Superiore della Magistratura
Credo che come di di siamo rispettando benissimo così da consentire eventualmente anche interventi da parte
Di qualcuno che detti e con lui qui nella Sala e o eventualmente un secondo giro di di osservazioni altri giudizi
Grazie
Grazie innanzitutto all'amica Angelica Di Giovanni
Io devo dire che
Il libro perché non l'ho ancora letto
E la collega Di Giovanni per chi la conosce meno bene di mela conosco da tanti anni
è tutto e vuole soprattutto in cinque righe di pagina quarantuno
Che dicono si giunge così ad una pena che non è più pena
Che non era i tributi Silone che non è prevenzione né generale mi speciali che non è intimidazione che non è vi educazione che non è menta che non è soddisfazione che non è mediazione che non è conciliazione
E qui c'è tutto il libro e c'è tutto il percorso che va dall'inizio che la magistratura di sorveglianza alle prospettive del Giudice della pena e in qualche modo penso di dire c'è anche tutto la cumene tutta l'intelligenza di Angelica Di Giovanni
Ora se le cose stanno così e ahimè stanno così c'è bisogno di un processo riformatore
Se c'è bisogno di un processo riformatore questa è l'occasione per individuare uno o due punti particolari su cui ragionare in termini di possibilità di riformare qualcosa
Allora il primo punto per me non è l'esecuzione ma è la cognizione
Per quale motivo perché l'esecuzione non è un coniglio che esce dal cilindro e la figlia
Della cognizione quindi sembra strano ma il discorso delle cominciare da lì
E da dove comincerei discorso comincerei dalla lettura di qualunque sentenza
Se voi prendete una sentenza di tre pagine come prevedono sentenza di mille pagine vi accorgerete per quest'ultima che novecentonovantanove pagine sono di dotta discussione sulla responsabilità
E poi alla fine ci sono tre Pireo tre parole tutto ciò premesso si reputa congrua la pena
Perché e per come si reputi congrua quella pena e non una qualche altra nell'ambito
Dell'amplissima discrezionalità che dato al magistrato gli articoli centotrentadue e centotrentatré dicono che bisognerebbe spiegarlo ma è sostanzialmente non spiegabile
Eppure la legge vorrebbe che questo accadesse ragione il professor Riccio quando nella rimessa dice nella presentazione dice e e parla del divieto di osservazione della personalità dell'imputato l'imputato non si può osservare
Ora se non si può salvare ma
Questa pena come si calcola come la legge dice si tiene conto della condotta delle condizioni di vita individuale eccetera eccetera ma chi li conosce
Non li conosce assolutamente nessuno
Allora questo giudice della cognizione deve essere messo in grado di conoscerle oppure no
Chiedo a chi ne sa più di me e mi interrogo da tempo cioè l'articolo cinquantacinque del Codice di procedura penale che dice la polizia giudiziaria indica tutto quello deve raccogliere quant'altro possa servire per l'applicazione della legge penali
è o non è legge penale
La determinazione della pena
Sicuramente lo è con i criteri che sono previsti dagli articoli centotrentadue e centotrentatré ma qualcuna mai pensato che occorre raccogliere tutti gli elementi che possono servire al giudice della cognizione per
Determinare la pena in una maniera ragionata e dico io anche ragionevoli non credo io penso che se qualcuno andasse dalla polizia giudiziaria e gli dicessi
Per cortesia informati anche sulle condizioni di vita familiare anteatta presente come dice il codice con linguaggio
Non più aggiornatissimo
Tutti si stupirebbe allora il primo oggetto di una riforma
è una riflessione
La cognizione
Deve in qualche modo accettare l'idea e non deve più vergognarsi di pensare di essere in mezzo affini
La condizione il processo e il mezzo il fine la soluzione quando c'è da assolvere e la determinazione della pena con la condanna quando c'è da condannare può sembrare una cosa banale io credo che sia copernicana
E arrivo alla magistratura di sorveglianza
C'è qualcosa da riformare nella magistratura di sorveglianza in attesa che possa proseguire quel percorso che come giustamente ha detto il professor Riccio
Tutt'altro che semplice e di facile cammino
Allora il magistrato di sorveglianza
Ha un compito per un verso più facile degli altri
Il numero di norme di leggi che deve conoscere all'interno del quale deve districarsi e piccino rispetto a quello di un giudice fallimentare e di di di chi deve gestire un processo per bancarotta e così via
Ciò nonostante il suo lavoro
E da molti in qualche modo temuto e motivi girano allarga perché
Perché se le norme da studiare sono poche quello che serve tantissimo al magistrato di sorveglianza e l'esperienza
Un'esperienza che anche di tipo multidisciplinari
Ma dove sta scritto che i magistrati sorveglianza deve essere esperto l'aveva capito
Il giudice dell'ordinamento penitenziario sin dal mille novecentosettantacinque perché aveva detto magistrato di sorveglianza ci deve essere un magistrato di tribunali magistrato d'appello e un magistrato di Cassazione in qualche modo individuando
Come posso dire scansioni nella fase
Della vita di un magistrato secondo l'esperienza quindi secondo l'anzianità
Qua dice il magistrato di sorveglianza sicuramente partecipa dalla natura di giudicanti e quindi deve essere terzo
Però fino a un certo punto perché deve essere lo stesso magistrato che ha competenza sul carcere
Dove sta il tizio detenuto di cui bisogna valutare
L'idoneità ad essere ammesso ad una misura alternativa
Quindi questo magistrato è terzo ma fino a un certo punto perché deve conoscere quanto meglio possibile il detenuto e anche tutto il contesto dell'osservazione delle personalità che vi gira intorno
Perché perché laddove c'è da fare prognosi laddove subentra l'esperienza quello che serve serve anch'è anche il conoscere il leggere tra le carte
E tra le parole di quelli che riferiscono sull'osservazione
Ma si vede da qualche altra parte che quello che conta di più e l'esperienza vi faccio un altro esempio
I collegi pali magistrati di sorveglianza Collegio normali giudica in tre la magistratura di sorveglianza giudica in quattro un numero pari come la Corte d'assise che sono otto e quando sono pari come va a finire quando si spaccano a metà
In Corte d'Assise è molto facile siccome c'è la presunzione di innocenza no in caso di parità prevale
Per la soluzione tribunali di sorveglianza non funziona così
In caso di parità prevale il voto del Presidente per quale motivo
Perché si passa dalla presunzione di innocenza alla certezza della colpevolezza
E se c'è la certezza della colpevolezza quello che serve sapere se si può mettere fuori una persona senza che faccia danno
E quindi quello che serve è l'esperienza e chi si presume abbia più esperienza di tutto il Presidente del Collegio quindi a nella magistratura di sorveglianza diversamente dalla Corte d'assise che nella condizione
Se i due solo due due uno proprio uno contro lì dove sta il voto del Presidente del collegio visiva
Ora di tutto questo non si è attuato molto
Per quale motivo perché nel novanta per cento dei casi i magistrati di sorveglianza sono diventati soprattutto in alcune realtà molto difficili che abbiamo noi ahimè più nel nostro meridione che che altrove tendenzialmente gli uditori giudiziari
I magistrati giovanissimi
Abbiamo avuto la riforma del del due mila sei qualche cosa è cambiato ma non in questa direzione
è cambiato nel senso che si è individui si è ritenuto che il Presidente del Tribunale che già prima poteva avere le funzioni superiori come la Presidente Angelica Di Giovanni dovesse avere le funzioni di primo grado elevato quindi superiore a quelli molti presidenti di tribunali ricognizione
Ma per la magistratura di sorveglianza non è cambiato assolutamente nulla
Quindi noi abbiamo un sistema teoricamente costruiti in maniera sapiente di cui io
In modo da garantire la presenza dell'esperienza nelle valutazioni della magistratura di sorveglianza un assetto ordinamentale comandato si concretamente costruendo che di tutto questo non tiene conto minimamente
Quindi allora l'altro primo punto riformatori sicuramente possiamo fare grandi cambiamenti ma cerchiamo di capire se per caso quello che c'è da riformare è semplicemente la non capacità
Disastri di aver sardi il non aver saputo adattare
L'esperienza ordinamentale di questa categoria di giudici per come si è andata formando tutti i giorni a quello che era il modello teorico che già nel settantacinque era attualissimo e che se ne ho sapessimo attuali sarebbe adesso assolutamente soddisfacente
Concludo con due rapidi cenni se posso prendere delle indicazioni svolte dal collega Sergio Gallo dall'amico Sergio Gallo
Ha parlato di riforma del CSM quindi stiamo parlando di ulteriori riforme allora due brevi accenni si parla di modifiche del Consiglio Superiore della Magistratura
Vengo da quattro anni sto terminando il mio quadriennio al Consiglio dal superiore della magistratura e sono assolutamente convinto che delle cose vadano cambiate
Però credo che prima di decidere non tanto sì ma come cambiare il Consiglio credo che vadano come posso dire analizzati tutti i suoi meccanismi di funzionamento
Il Consiglio nel suo piccolo rispetto alle Camere a un regolamento interno
Io credo che mai nessuno o perlomeno non molto si sia parlato di come funzione di come è costruito il Regolamento del interno del Consiglio nella sua articolazione nelle varie Commissioni nei lavori di plenum
E di come e il funzionamento del Regolamento il Regolamento stesso influiscano sulla bontà
Dei lavori del Consiglio
Si parla per via del correntismo di modificare il Consiglio superiore
Però anche qua bisogna bisogna fare dei visti istituzioni il correntismo
E non c'è da nascondersi dietro una mano esiste perché siete e e aggiungo anche una cosa che mi dispiace di lana la devo riconoscere a me stesso se esiste l'offerta di correntismo esista è perché esiste anche la domanda di correntismo
Quindi il problema è parecchio più ampio
Quello che però voglio dire questo attenzione a non modificare
Tutto il Consiglio senza aver analizzato ad una ad una le sue competenze nelle sue varie articolazioni
Perché abbiamo delle Commissioni che subiscono di più l'influenza del correntismo abbiamo delle Commissioni che non è subiscono alcuna influenza
Abbiamo delle Commissioni in cui il Consiglio ad esempio quella di giudici onorari funziona benissimo
Abbiamo delle Commissioni dove la presenza dei laici è molto importante e abbiamo delle Commissioni dove le competenze tecnico ordinamentali penso alla settima dei magistrati ordinari sono fondamentali
Allora va benissimo qualsiasi modificazione però prima un approfondimento su questi meccanismi sono eh a mio parere indispensabile
Due parole soltanto anche sulla Sezione disciplinare finisco adesso anche il mio quarto anno di Sezioni disciplinari voi sapete tutti che la Sezione disciplinare è un giudice
Ci si arriva attraverso la prima elezione che quella componente del CSM e poi attraverso una seconda elezione che è quella fatta tra i dentisti ventisei eletti
Quando sono stato eletto superando anche la seconda elezione mi son detto ma forse allora non solo non dei compravo giudice ma perlomeno una persona affidabile
Prendo atto al termine di questi quattro anni che tantissimi dei colleghi mi dicono ma tanto tu giudichi e assolti o con danni a secondo delle appartenenze correntizie
è una cosa che mi addolora molto
Perché
Se c'è un'offesa che si può rivolgere a un giudice
è quella di essere non imparziale quando fa il giudice
L'attività del Consiglio attività di alta amministrazione atto politico media amministrazione non lo so ma quella della Sezione disciplinare un giudice va davanti alle Sezioni unite
Io personalmente penso che le cose non siano andate così vero però
Accetto l'idea che la gente pensi diversamente se non altro perché è un'opinione assolutamente comuni e quindi capisco che anche qui dei cambiamenti occorra farli
Vorrei dire che però sono stato anche relatore ed estensore di condanne
Di colleghi del mio gruppo e questo non so se mi onora oppure mi farà perdere elettorato lo lo lo decideremo lo lo si vedrà però occorre che anche questo la gente sappia
Quello che però in porto è questo si può benissimo modificare il sistema ma io mi son chiesto i tanti casi in cui abbiamo condannato assolto
Se invece di esserci stato io ci fosse stato qualcun altro
Avrebbe fatto gran differenza
Io credo che
Qualche ammoniti vento forse sarebbe diventato censura forse siamo stati un po'benevoli perché erano colleghi
Credo però anche che se ci fossero stati altri
Si sarebbe corso il rischio di vedere delle condanne laddove erano giuste delle assoluzioni perché dico questo
Perché poi e vivere nei tribunali soprattutto nei tribunali di primo e di secondo grado dei tribunali ordinari perché colleghi della Cassazione che siano sotto procedimento disciplinare e rara AVIS
Vivere nei tribunali significa conoscere la trincea conoscere la trincea significa comprendere le mille difficoltà che un giudice animato dai migliori intenti deve affrontare tutti i giorni per cercare di rendere giustizia
E l'esperienza mi ha dimostrato che sono proprio questi cioè i giudici che provano a dare risposta tra mille difficoltà alla domanda di giustizia che Aimeri incorrono nelle iniziative disciplinari
Allora qual è il rischio il rischio è
Che andando verso un modello diverso dove non ci sono giudici che hanno la consapevolezza della trincea aggiudicatari
Possono piovere delle sanzioni valutate come ingiuste
E qual è la reazione del magistrato ordinario che sta a tutti i giorni appunto insisto a dire nella trincea che conosciamo tutti quanti a quel punto e quella di non assumersi più rischi
E in un sistema che ha mille difficoltà se il giudice non si assume più rischi si passa da mille causa al mese accento causa al mese e un sistema che già in grandissima fanno questo temo non se lo possa permettere
Allora va benissimo mi arrendo
La Sezione disciplinare fuori dal Consiglio superiore ma che non sia privata della sensibilità nei suoi componenti di chi tutti i giorni vive l'aspetto più difficile dell'esercitare la giurisdizione
Grazie io
Ringrazio Giulio per il suo intervento dottor contemporaneamente appassionato
Sapevo che
Facendo scendere alcuni profili di di di riforma in particolare al Consiglio Superiore della Magistratura
Sicuramente si sarebbe sviluppato come dire un dibattito particolarmente interessante spero che poi anche te possa essere di preso ad altri relatori di questo tavolo anche da un all'altro persone qui presente perché comunque sono spunto di riflessione che sono sicuramente interessanti
Da questo punto la parola all'onorevole Violante e credo che non abbia bisogno di alcuna presentazione
Ma io ho letto con interesse il libro
Della Presidente Di Giovanni saluto perché l'asse che propone è un asse normativo con il passare del giudice dell'esecuzione del Giudice della pena giù per i sorveglianti soggette a individuare né il giudice delle pene il soggetto della seconda fase
Se non ho capito male il presidente Di Giovanni favorevole un processo di fasi co
Anche se in varie volte questo processo questo tema è stato affrontato nelle Commissioni come lei ricorda senza risolvere anche sotto perché temo che già oggi però ci sono abbastanza lunghi
Avere come dire un doppio regime con i vari gradi comporre beh credo che andare ancora più la rispetto e tempi però una riflessione su questo punto credo che vada fatta son d'accordo con
La Presidente Giovanni l'utilità di questo libro quello di
Affrontare la dimensione
Il giudice di sorveglianza alcuni giudice della pena o io direi delle pene forse visto che poi
L'asse attorno al quale si sta muovendo il dibattito e ti individuare altre soluzioni sanzionato rispetto a quelli oggi presenti
Ora
A che punto siamo da questo punto di vista io credo che ormai darla metà degli anni Sessanta quindi sono mai quarant'anni siamo dentro un meccanismo di fuga della sanzione
Di fuga permanente e continuata perché la sanzione PID appena per un verso etereo della negoziazione permanente fra Stato imputato per un verso lo Stato e condannato si negozia continuamente
Anche meccanismi di alternativi che applicano i magistrati di sorveglianza sono entro oggi cadere negoziazione
Il meccanismo diritti di riti alternativi e dentro la logica dell'erogazione sottraggo sezione cioè l'unica cosa che può fare lo Stato in queste condizioni e negoziare sulla pena
E quindi su questo incentivare comportamenti virtuosi concetti pare comportamenti Cometi desistenza dal processo perché non riesce
A mantenere le proprie minacce
C'è un sistema che non riesce a mantenere proprie minacce e di per sé un non le promesse le minacce
è un sistema come dire che in qualche modo segna un grande punto di difficoltà
C'è ora mentre parlavano e gli amici che mi hanno preceduto cercavo di fare un po'un come dire un elenco
La sessantadue bis tra sospensione pubblica condizionale della pena abbreviato e patteggiamento semilibertà affidamento del servizio sociale
E così via mi pare che sia tutto quanto un meccanismo di fuga permanente continuativa della sanzione e questo però ci pone di fronte
A un tema che certamente non è secondario o quando verrà il momento di discutere seriamente e queste questioni
Che che sono i piedi novecento in un progetto di Codice penale del mille novecentotredici se non ricordo male
Si pose la questione e allora furono introdotte come piene principali affidamento servizio sociale se vi sono si chiamava così lavori di pubblica utilità e così via che poi furono bloccati da cornice del trentuno
E così via e furono innovazioni certamente importanti che vengono salutate con una certa prudenza da dottrina dell'epoca e che poi abbandonò la questione
Stiamo riprendo qui tema insomma io credo che dobbiamo
Un po'riflettere su quattro tipi di sanzioni che abbiamo di pene che vada avanti
La pena riconciliazione
C'è una problema RAI perché sulla a si chiede che udire riconciliazione ed è meccanismo attorno al quale una parte del sistema sanzionatorio portare cioè quel tipo di intervento che comporta un riassorbimento del della persona all'interno delle comunità io devo dirvi che sinceramente non so dire una cosa sbagliata nessuno dico lo stesso sulla pena educativa non c'ho mai creduto
Sul carcere educativo e sono chiunque abbia frequentato un carcere sa che non
Anch'c'entra con tante cose ma non con quella roba lì
A me è capitato di dire anche la notte in carcere non per ragioni può che essere qualcuno di voi ma perché da ragazzo da ragazzo venti giurisprudenza pur non essendo cattolico faccio parte una rete Azione Cattolica San Vincenzo che si occupava ritenuti e faccio un po'di volontariato nel tempo libero
è una un pomeriggio testate
Seguiva con il vicino quelli tenuti ci ha dato un detenuto che era capace lo dico
Di rompere le uova con una sola mano di mettere i due per le parti del guscio uno nell'altro di separare l'albume dal suolo con un solo gesto che era una cosa artistico insomma lui diceva che era stato ci maxi non so se era vero ma se lo meritava
Sta di fatto che queste tenuto compiuto un giorno festeggiava era estate il suo compleanno e mi disse se porti dici uova allora in carcere sono socio non solo poveri cristi
Se era beccacce di Bari se porti dieci uova faccia una frittata per festeggiare il compleanno di o portarli dieci uova
E restate io avevo un paio di di sandali la cosa non è secondario spiego perché è un paio di jeans la maglietta
Mangiamo questa affrettata ad un certo punto erano le sette si chiudeva rapporto forte e un agente di custodia chiuse la porta della cella dove stavo mangiando la frittata con altri con i detenuti della cella stessa con i tre detenuti
E io mi impressiona e ma il Melis ma no preoccupare adesso quei Bussi esce
Fino a entrare bussai
L'agente di custodia prima fra dice che voi voglio uscire dice qui tutti vogliono uscire richiuse rapporto
Dopodiché rimborsati
E dissi guardi ma io non c'entra qui non c'entra nessuno richiuse rapporto
Riposa la terza volta voglio parlerà direttore qui tutti vogliono parlare così perciò
Richiuse rapporto
Dormi nella cella con gli altri tre
L'indomani mattina quando verso le sei mezza del mattino riapriamo la cella
Contarono uno e tre e quattro dice che in più io mi alzo e su di sé io riprese un ceffone dalla centrifuga
Nell'altro CEDAP esigua
Cercherò di spiegare che non c'entravo forse un po'faticoso ma ce la feci ma a parte queste sommando alle
Le carceri erano cose diverse da oggi
E in ogni caso credo che rientra questa educazione sia una
Il punto qual è
Io credo che dovremmo veramente a fare un atto di coraggio innovare direttamente dentro il sistema delle sanzioni
Andando a quelle penne riconcilia attive che sono pene che sostanzialmente tendono ad essere il contrappasso rispetto a quello che si è fatto e danneggiamento i muri cose di questo genere
Per lei cioè che consistono il meccanismo di servizio nei confronti della collettività offesa
E che riguardano comportamenti che non sono di danno di individui ma dando beni pubblici e così via
Poi c'è la pena
La pena vera per la pena punizione
Quella che punizione
C'è la pena che comporta che più che punizione che la separazione la rottura io penso quarantuno bis o cose di questo genere comportata rottura rispetto al rischio di di provenienza e poi c'è la pena simulazione
La pena simulazione quella che molto spesso viene fuori c'è questo di questo i meccanismi di fuga sostanzialmente sono simulazione di pena non so l'arresto domiciliare e questo non appena vero possono appena simulazione rispetto a Di Pietro e abito
A casa mia sarebbe una piena simulazione a casa forse più di uno per un basso di Napoli eccetera fosse una penale quindi sono meccanismi di questo genere sui quali bisogna riflettere in modo più
Approfondito rispetto a quanto non riusciamo a fare oggi ecco io credo sentivo prima che diceva
I professori ciò parlava di cultura carcere o Centrica io non lo so se è così
Ho l'impressione che siamo di fronte ad una illusione repressiva per un verso
All'illusione che la pena possa risolvere tutti quanti problemi e
E e non è così e poi siamo di fronte alla infrazione penalistica
Cioè tra questi due temi di infrazione del ricorso alla sanzione e l'illusione che la sanzione possa risolvere i problemi si gioca un po'la tutto il meccanismo penalistico che abbiamo davanti
E la cosa certamente che ci deve far riflettere come si mette in moto un meccanismo in cui parliamo di garanzie primo grado secondo grado al terzo grado magari si torna eccetera per dare poi una ma se mi si con la condizionale
Insomma c'è qualcosa che non funziona c'è una dispersione di risorse intellettuali economiche di mezzi eccetera
Per i risultati che francamente son tutti quanti come dire dei miti dei totem non sono delle realtà
Ecco il libro di Angela che i giovani ci spinge a parlare della realtà questo il merito principale che apra delle cose vere
Quanto molto spesso parliamo come dire gli sconti sono ideologici affrontiamo il tema questi temi sui terreni ideologici cioè delle apparenze non della realtà
Ecco io qualcuno consiglia prima di leggere questo epilogo così vi leggerò perché un libro che nasce dall'esperienza eccome dieci costringe a fare i conti con i fatti
Sì dovessimo arrivare veramente ad un giudice delle sanzioni con un meccanismo di farsi Co. e con una diversa ristrutturazione delle impugnazioni naturalmente altrimenti con l'attuale sistema ma non ci siamo per niente
Io credo che potremo forse fare da far fare la cosa più giusta con un una prima fase che stabilisca il minimo il massimo della pena entro il quale bisogna stare qui dopo
Il giudice delle pene che stabilisce le via seguendo anche la persona quale il meccanismo adeguato sono meno convinto di questi meccanismi ulteriori di cui parla la Presidente Di Giovanni c'è la Polizia penitenziaria polizia
Specializzata in quel tipo di di questioni il fa parte del Comitato per l'ordine quello può accadere volta per volta non credo che sia il nucleo del libro sono cose accesso a rispettarli il nucleo del libro
E questa
Ristrutturazione del giudice di sorveglianza
Su questo ripeto io sono del tutto raccolto ho finito però non vorrei sfuggire la provocazione del consigliere Romano tormenta su consiglio superiore della magistratura Sezione disciplinare per dire soltanto questo
E di opinione che vada spostato alla competenza disciplinare
Per tutte le magistrature
Non solo tra Ministro della cui su un punto sei non secondario perché
Se delle sanzioni disciplinari che dal Consiglio Superiore sappiamo quasi tutto
Cosa accade nel Consiglio di Stato nettare la Corte dei conti sono in quanto mistero di Fatima perché non si sa assolutamente nulla non solo ma non c'è neanche un sistema disciplinare vero e proprio
Perché come sappiamo il sistema disciplinare varato per aver magistratura ordinaria una clausola che impedisce l'applicazione alle altre magistrature
E francamente se volessimo parlare come dire di meccanismi di intervento nel sistema amministrativo o nel sistema di gestione del potere pubblico mi pare che siamo tutti presente la magistratura amministrativa o quella contabile di quanto non sia presente la magistratura ordinaria
Ora io il punto considero ma non non è che la
La magistratura la Sezione disciplinare il Consiglio superiore si attenuerà non è questo
L'esperienza ci dice anzi un'altra cosa che a volte si è più severi con i proprietari di quanto non si sia
Con gli altri a volte non sempre ci sono anche delle forme di indulgenza eccessiva alcune volte ma il punto è un altro
La magistratura degli anni Cinquanta era un pezzo della pubblica amministrazione
La magistratura del due mila e dieci e un pezzo del sistema di governo del Paese
è mutato completamente in ruolo e il peso
E allora
Per chi è parte costitutiva della governance di un Paese vale il giudizio ripari
C'è questo un po'il punto come fosse un qualsiasi ordine professionale la magistratura della quarantotto bisogna costituente era un ordine di pubblici di pubblici professionisti
Oggi non è più così
E sappiamo che ce lo quel quell'impiccio tra ordine potere all'interno dalla Costituzione credo che proprio perché si tratta di una cosa diversa ed una funzione diversa di partecipazione totale alla governance del paese esige questo uno Statuto diverso
E non era solo adesso si colloca la collocazione fuori del Consiglio con un meccanismo di partecipazione mio avviso plurima di magistrati di eletti da magistrati di eletti dalle varie magistrature diretti da Parlamento e designati dal Capo dello Stato
Che governi questo processo
Perché tra l'altro cioè
C'è un punto abbastanza singolare errato approva l'impugnazione dei provvedimenti e degli organi di governo
Perché insomma
Non ce le sfuggire che Presidente la Corte di Cassazione è stato fatto da contraltare al Consiglio di Stato
Il produttore Generale per via indiretta è stato fatto lasciare al Consiglio di Stato minimo o fatto il conto qualche tempo fa sono abbastanza
Eccone costituiamo trovano costituzionale con tanto di garanzie poeta eccetera può e deve essere stati Roma sta vi è chi deve dirigere difficile importanti
Perché dico questo perché mi avviso quell'organismo di cui ho parlato prima deve essere anche l'organismo dell'impugnazioni
Del dei procedimenti degli organi di governo perché intervento e finisco di segnalare quello che succede nella giustizia amministrativa
Perché se io magistrato amministrativo intendo impugnare un provvedimento dell'organo di governo lo impugnò davanti a un TAR di quale dipende dall'organo di governo
I cui provvedimenti in pugno non so se è chiaro che le cariche e ciò è un po'una roba eccessivamente domestica ecco una alla giustizia domestica non non si attaglia a chi è parte del sistema di governo del Paese non è dignitosa
E quindi per questo motivo io credo che questo forse finisco come dire di fuoriuscire dall'orto segnato dalla dal libro della Presidente dei giovani
Per questo motivo credo che bisogna andar fuori dei dei vari organismi e pensare un altro tipo di soggetto non perché ripeto abbiano fatto male
Machu c'è un'altra questione che che più di fondo più radicale insomma
Deve cambiare
Lo Statuto di un soggetto di un soggetto che è cambiato
Il ruolo del del magistrato è cambiato deve cambiare sosta tutto questo un po'
E dato quel comunque tornando a noi
E al libro peraltro della presente giovane io mi permetto di fare un ragionamento di questo genere finisco
Guardate senza una pedagogia delle regole
Non esiste un ragionamento serio sulla pena
Se noi pensiamo con la pena di recuperare tutto quello che la società non da da punto di vista pedagogico ed educativo guardate una sciocchezza
Basta parlare con un insegnante qualsiasi che vi dice che il suo problema drammatico e spiegare e-mail come dire la necessità di comportamenti corretti
I ispirate rispetto nel prossimo della cos'altro e così via quando poi entri in un meccanismo televisivo per non dire tutto il resto che ti offre tutt'altro
E allora qui qui c'è un punto come dire
E difficile a venire un una Società ben ordinata quando non esistevano luoghi
In cui si insegnano e si rispettano le regole
Io credo che oggi siamo in una grande crisi della pedagogia delle regole delle agenzie che producono servono regole
E da questo punto di vista questo è un tema che certamente non spetta al giudice di sorveglianza risolvere
Ma i giudici sorveglianza come dire l'ultimo anello della catena che si trova addosso
Anche tutto quello che accade perché non siamo in grado in questa fase speriamo di superare questa fase non siamo entrati in questa fase insegnare le regole il loro rispetto ed essere i primi noi a rispettarle col nostro esempio
Ringrazio l'onorevole Violante per
Di spunti estremamente interessanti che offerto anche su
Come era ovvio sulla parte che riguarda il Consiglio Superiore della Magistratura do la parola a questo punto alla l'onorevole Mantovano Alfredo Mantovano sottosegretario
Dal ministro il Ministero degli Interni
Anch'io ringrazio per l'invito
Ringrazio per avermi consentito
Uno sconfinamento di di materia se se così si può dire perlomeno con riferimento
Alla funzione che tempistiche Tentori svolgeva adesso
Prima Giulio Romano si soffermava su una pagina
Che veramente interessante del libro io vorrei soffermarmi a nessun'altra che ritengo altrettanto interessante
E che potrebbe cadere sotto il titolo lo striptease della pena
La presenza di Giovanni illustrata sulla base
Dell'istituti vigenti come anche un reato molto grave uno dei più grave in assoluto dell'omicidio volontario
Se si attivano vari meccanismi premiali o comunque indulgenziale sia quelli
Del Codice penale sia quelli del Codice procedura Penale sia quelle dell'ordinamento penitenziario
Può essere sostanzialmente esente da appena
Nel senso che se si parte dalla base prevista per l'omicidio volontario e
Si incomincia questa sottrazione attenuanti generiche magari qualche attenuante genere specifica il rito abbreviato
Capita ogni tanto l'indulto poi l'affidamento in prova al servizio sociale
Ce la si può cavare con un buon avvocato ovviamente confessando perché altrimenti l'attenuante
Hanno qualche difficoltà a operare ma non è detto
Ce la si può cavare con con qualche mese di custodia cautelare magari agli arresti domiciliari avendo confessato ovviamente
Ecco io credo perché si parlava prima della necessario stagione riformatrice questa credo sia un'esigenza condivisa salvo poi
A mettersi d'accordo su che cosa si vuol riformare ma una stagione riformatrice può avviarsi effettivamente
Se
Si evita l'ingiustizia della panificazione della pena anche a fronte dei fatti particolarmente gravi
E questo sapendo che la sanzione penale
E la con poteri e la componente più dolorosa del sistema giustizia
Ma è anche garanzia di libertà e di pace tra gli uomini io ti rispetto sapendo che Toumi rispetti ma a garanzia di tutto questo cioè il fatto garanzie
Perlomeno di diritto positivo poi certamente esistono altre considerazioni
Sapendo che ci sono delle sanzioni se
Il rispetto non non non ha seguito
E se questa simmetria di comportamenti viene rotta l'assenza di giustizia non effetti soltanto nei confronti delle vittime ma effetti diffuse nell'intero corpo sociale
Il problema principale oggi
Non è
Il singolo istituto che ha una sua giustificazione
E si spiega si spiega un'attenuazione del regime detentivo pieno mano mano che ci si avvicina verso il termine della scadenza prevista si spiega
In sede di di di valutazione a giudizio principale il meccanismo delle attenuanti si può anche spiegare il meccanismo premiale collegato con
Alcuni riti che che vengono scelti ma il problema è la compresenza di tutti questi istituti che provoca poi la la vanificazione di fatto
E credo che la questione non vada affrontata ma non è stato fatto certamente in questo tavolo richiamando cosa che si fa spesso al dibattito sulla pena la dignità della persona umana
Perché la dignità attiene alle modalità di esecuzione della pena ma vi è una connessione stretta tra
L'esercizio della libertà e la dignità stessa nel momento in cui
Nel pieno esercizio della propria libertà
Si sceglie una strada sbagliata corrisponde a dignità paga naturale conseguenza altrimenti sarebbe
Un un rinnegare un principio elementare di di responsabilità ma prima ancora di
Di piena consapevolezza della persona
Il presidente Violante opportunamente richiamavamo quella che
Che ha definito la fuga dalla sanzione definitiva
Che pericolosa perché porta a cercare il rimpatrio rimedi empirici
Per esempio estendendo in modo abnorme la carcerazione preventiva che spesso da sole effettivamente espiata
Posta anche
A cercare
Circuiti penali speciali per colpire con efficacia fenomeni antisociali che in particolare in momenti storici vengono ritenuti assolutamente intollerabile
Questo spiega perché
Quando si affronta qualche modifica normativa che interessa presenta una norma sulla mafia o le norme sulla pedofilia
C'è sempre chi propone e non è mai una voce isolata l'esclusione per esempio del del ricorso ai riti alternativi
Con il che si realizza una sorta di corto circuito perché
Ho si ha il coraggio di dire che i riti alternativi fanno pagare un prezzo in sé intollerabile
Il terzo di abbattimento per il rito abbreviato la riduzione comunque per il patteggiamento o immaginare che ci siano reati la cui gravità è tale che non tollera di passare attraverso la riduzione dei riti alternativi
Fa venir meno tutta tutta la costruzione e tutto il castello tanto vale mettere in discussione il principio
Ora questa panificazione appena sappiamo cerco di concludere
Se e il frutto di un'elaborazione culturale prima ancora che giuridica e politica
Fino a una quarantina d'anni fa l'incensurato che commetteva un furto con un paio di aggravanti
Non andava incontro a meno di due anni di reclusione
E due anni di reclusione significhi con tutte le attenuanti eccetera e due anni di reclusione significava trecentosessantacinque giorni per due nonno una sorta di hanno carcerario parificato all'anno scolastico
Ma ma era un anno solare effettivo
Poi è successo tutto quello che sappiamo
E certamente se è successo è successo perché il principio di responsabilità il principio di
Connessione tra la responsabilità e la libertà sono stati messi in discussione per cui a partire dall'inizio degli anni Sessanta
Il giudice si è visto diciamo attenuare i binari che lo guidavano nel comminare la pena limitandone la discrezionalità
Ci sono state già vi è stata anche in questo caso
Una iniziativa giurisprudenziale che ha accompagnato in certi casi ha preceduto le modifiche normative così come accade adesso per altri
Settori nel libero autobiografico di del giudice Misiani
Si raccontano episodi di questo tipo di assoluzione che all'epoca faceva molto discutere
Per dei giovanotti che rubavano negli appartamenti perché si riteneva che
Che questo può e non non costituisse effettivamente un disvalore
E nel contempo si si diversi e di si diffondevano ideologia che potremmo definire genericamente buonista
Chi è in mani può lavare il concetto di misericordia cristiana che è una cosa molto seria ma che non è mai disgiunta dalla dal concetto di giustizia quasi che ha anticipato il più possibile la libertà del delinquente
Veniva per ciò stesso considerato un gesto di di bontà e il tutto go condito da un solido cinismo perché tenere l'ordine del
Nelle carceri era molto difficile
Molto pericoloso molto costoso allora meglio provare a a svuotarlo comunque ad alleggerire
Credo che alla fine
Abbia ragione più adesso di quanto gli sia stata riconosciuta trent'anni fa quando scrisse uno splendido libro perché punire Vittorio Mathieu
Quando ammoniva dicendo che se la dea temi per della Spadaccio rafforza alla fine perde anche la bilancio cioè la capacità
Di fare giustizia
Il punto di partenza non può che essere culturale ancora una volta prima che giuridico che politico e cioè credo che
Tutti oggi avverto la necessità di ridare un minimo di effettività la penna certo
Immaginando come ricordava il presidente Violante delle risposte San sognato sanzionatorie rispetto a comportamenti di minore gravità
Chieti traducano questa effettività in qualcosa di concreto non necessariamente collegato con la detenzione carceraria per esempio nella
Nuova disciplina degli stupefacenti c'è qualche di misure di questo tipo intermedi sardi lavoro sostitutivo
In funzione di
Di rieducazione alternativo al all'ingresso in in comunità e poi ci sono le proposte che che che vengono formulate nel nel volume che credo meriti sono tutte
Non soltanto interesse ma anche un'attenzione concreto un seguito concreto arrivare a un vero e proprio giudice della pena che non venga visto
Mi perdoni ma il magistrato di sorveglianza come quello che usa le forbici nei confronti della sanzione penale ma come colui che si interessa di tutto ciò che viene dopo la definitività della condanna e quindi anche della dichiarazione
Per esempio di delinquenza abituale anche
Della del sequestro anziché del sequestro della confisca
Del bene così come molto interessante questa idea della polizia dell'esecuzione della pena che non è
Coincidente con la Polizia penitenziaria ma che una sola sarebbe una sorta se ho ben capito di interforze in cui ciascuno per la propria parte fa sì che
Ogni tipo di sanzione non soltanto quella
Ovviamente carceraria abbia un seguito concreto e non meramente virtuale
Tutto questo grazie a questo volume mi auguro che diventi oggetto anche di di dialettica politica
Costruttiva così come nell'intento di chi ha scritto queste pagine per interrompere questo circolo vizioso e questo paradosso che nel quale viviamo ormai da da decenni nell'esecuzione della pena
La cosa veramente apprezzabile chiede l'autrice non ha scritto soltanto per indicare la via ma la percorre
E la riflessione di questo libro diventa proprio perché frutto di un'esperienza vissuta utile per tutti anche mi auguro per il legislatore
Ringrazio l'onorevole Mantovano adesso credo che
Seduto il momento di dare la parola all'autrice di di questo volume però consentitemi un brevissimo passaggio visto che si è sacrificato
Qui a fianco a me di dare solo per un minuto la parola all'altro operatore che sta sempre in trincea al dottor Paolo Valerio che il mio strettissimo collaboratore ma contemporaneamente anche il presidente della Federazione dei magistrati onorari d'Italia
La ringrazio anche per l'onore di poter essere presente a questo tavolo ma io porto più che altro consigliere Gallo l'esperienza del magistrato che sta in trincea ma nella fase del primo grado del dibattimento anche
In questa occasione si vede che il giudice dell'esecuzione della pena e un giudice altro anche quando il medesimo giudice del dibattimento rispetto a quello del dibattimento si
Quasi crea attorno atmosfera di
Separatezza da tutto ciò che lo circonda e si immerge in ragionamenti che spesso è quando più del
Tecnicismo
Processuale quindi o sono suggestionato
Da operatore del diritto ma non dal magistrato o avvocato esperto dell'esecuzione dall'ipotesi di dedicare questa materia così complessa ormai divenuta anche
Ambito disciplinare specialistico di alcuni
Studi legali dedicati a questa attività dall'idea che ci sia un giudice
Della pena però ecco non si tratta un po'di fare quell'operazione che il presidente Violante ricordava nella separazione di questo rosso dal bianco no di qualche cosa che fino ad oggi
è percepito come unitario perché si pensa alla giustizia penale pensando anche alla piena invece si tratta veramente di una rivoluzione copernicana e concettuale che pur
Laddove si va a prefigurare questa
In ipotesi mi fa sita in cui definitivamente cioè
Un giudice più
Autorevolmente
E specialistica mente dedico al problema della pena ecco mi domandavo se viene
Anche in questo preciso momento storico la disponibilità del legislatore a farsi guidare un'operazione così delicata
Da chi autorevolmente come il Presidente Di Giovanni posso ingerire anche le soluzioni tecnico-giuridiche per
Fare un passaggio che
Come diceva il professor Riccio sarebbe senz'altro da questo punto di vista epocali auspicabile però ecco con delle incertezze che mi sembra sono emersi anche nel dibattito di oggi
Cedo quindi la parola e anche
La postazione alla Presidente Di Giovanni per le conclusioni della di questa giornata
Va bene così visibile
E il e Girelli chiedo scusa
Né il presidente Ionta oggi non lo vedete qui perché particolare coincidenza storiche anche di estremo rilievo
è di credo da lei quattordici in discussione con dalla penitenziaria e con comparti ministeriali
Per il sovraffollamento carcerario
Commentavo in contemporanea su due tavoli diversi oggi a Roma si sta parlando dello stesso argomento cioè della pena
Questo è per il presidente Ionta portavo i saluti a tutti del Presidente della Corte di Appello di Napoli
In particolare qui c'è il Presidente della Corte di Appello di Roma
Presidente la Corte di Appello di Napoli Bonaiuto il quale mi ha telefonato gentilmente per dirmi che impegnato Minelli quei famosi calcoli delle schede letterali quella cosa lì che poi porterà alla proclamazione del Presidente della Regione che sta diventando c'era il Presidente Caldoro in questo deve essere andato via
E e praticamente questo
Tenuto occupato ed impegnato il Presidente pone aiuto quindi per dovere dovevo ringraziare così come dovevo ringraziare lavori penitenziaria
E qui presente con i Presidenti crisi ne però ho visto passare mi è venuta salutare anche il segretario Sarno però ora non lo vedo più
Ripeto la coincidenza storica che in contemporanea con ripeto per il sottosegretario che era assente che in contemporanea oggi a Roma si Trezzi tardi in due tavoli diversi e con soggetti diversi dello stesso argomento
Credo che sia una cosa che
Sia una coincidenza effettivamente storica per la quale tenere presente oggi col Ministro la polizia e con il Paese Capo del Dipartimento si parlava di soffrendo vendo carcerario e quindi stiamo parlando di pena
Brevissimamente il libero non voleva essere un libro io l'ho definito un taccuino di appunti infatti mi sono permessa di dire chi ogni Enrico
A dietro una storia non è un mentre in effetti proprio perché come appunto è quando uno segna un'idea che la lasci lì
Ho cercato chiaramente di creare etneo filologico che li con ETS
è il frutto di trent'anni di lavoro
E e quindi faccio questo dal mille novecentottanta diciamo così anche la conoscenza degli perché nel sistema se le vogliamo definire così la fuga dalla sanzione ma credo che sia
Quello
Avverso il cuore quello avverso il quale il magistrato di sorveglianza circa da tempo di da sembra ed è richiamare l'attenzione
Il
Il sottosegretario maturare parlava di
Deviazione dal dal suo carico io sono di quella che da sempre sostenuto che il Ministero dell'interno doveva
E dire e dovrà
Essere molto vicino
All'esecuzione della pena
Perché l'esecuzione della pena a ricaduta immediata sul territorio quelle date non c'è un magistrato nel nostro ordinamento che sia coinvolto nel tessuto sociale con un magistrato di sorveglianza dice perché fai questo da trent'anni perché ogni giorno in giorno diverso
Perché volendo e a trecentosettantacinque grati se possiamo dire sono coinvolti tutti non ci interfacciamo con tutti
E quindi proprio per questo la ricaduta sulla su sicurezza
Sociale sulla sicurezza pubblica il sindaco Alemanno ha detto delle parole meravigliose
Ringrazio il consigliere Carlo per questo e dopo quello scritto cortesemente vorrei conservarlo
Ma e in effetti l'esecuzione della pena ricade immediatamente sia come intimidazioni sia come
Effettivi mediante i
E vogliamo parlare di sviluppo sociale e vogliamo parlare di economia e vogliamo parlare di cultura vogliamo parlare di rieducazione
Tutto è vero la perché ad oggi delle regole però non cerchiamo come nostra veste ordinamentale di fare il nostro piccolo di dare la nostra impronta
Ed ecco che ritorna il concetto culturale cultura della pena e quell'essenzialmente che può esserci i vertici e nelle autorità voi qui sì che a Roma ma che non si avverte
In trincea la cultura della piscina
Oggi c'è l'evasione c'è la fuga
E l'altra faccia della luna quella che io Cossiga amo definire
Sa molto più
Della società civile sull'esecuzione della pena perciò sfugge e riesce a sfuggire molto più preparata e molto più attenta giustamente
Giusto
Ed è il gioco delle parti che lo Stato che non riesce a recuperare la sua parte ecco perché il giudice della pena
Che il giudice della
Dei diritti del detenuto ed e Costituzione mette UDC e della legalità della piscina
E il che è un attimino diverso e significa riuscire a far capire attenere su quella bilancia che potrebbe essere persa
I diritti doveri un bilanciamento di diritti doveri ma come tale deve essere interpretate come tale deve essere vissuto e parlando ad esponenti autorevolissimi come voi come tale deve essere
Pensionato e meditato ed elaborato
Perché qui parliamo di dati sì
Oggi un bollettino di guerra
Aumento del CCD home intorno i detenuti aumento e tutto l'indulto è soltanto del due mila e sei
Io allora
Proviamo a chiederci brevissimamente non dico dal due mila e sei dell'indulto ma dal due mila e cinque che erano sessantaquattro mila che cosa è stato fatto
Allora chiedercelo
E poi parliamo di inflazione normativa a me mi sta benissimo ma noi facciamo i giudici che faccia magistrati di sorveglianza li dobbiamo eseguire l'esame di peggio
E allora cerchiamo dal nostro lato di recuperare
Quello che e forse si smagliante di recuperare le di eritrei
Perché poi a noi spetta perché il bilanciamento hanno rispetti i diritti doveri hanno rispetta no
E se mi si consente di né il Consiglio Superiore i diritti-doveri hanno e si fanno pagare
E allora praticamente ecco perché qualcuno commentando in altre sedi Libra parlato di provocazione ma nel senso proprio etimologico cioè richiamare l'attenzione sul
Richiamare l'attenzione sulla pena ma credo che sia essenziale che tutti si faccia un momento di riflessione perché diciamo la ribalta mediatica di numeri non serve a niente
Prima cosa cominciamo ad elaborare quei numeri ed ecco perché in primis c'era l'Osservatorio cominciamo a leggere quei dati perché i dati non sono quelli del data
Calma i dati non sono quelli del dato o non sono solo quelli del TAR
Perché se andiamo a leggere i dati del Ministero degli Interni sul territorio i dati sono altri
E allora elaboriamo le si andiamo a leggere i dati delle misure alternative sul territorio i dati sono ancora altri
Allora elabori
Medi chiamo cioè Midi chiamo un attimo su e così nascono poi varie problematiche
Cominciamo a chiederci perché per la prima volta nella storia giudicabili sono più di definitivi
Cominciamo a chiederci perché gli stranieri sono diventati quasi quanto gli italiani cominciamo a chiederci che cosa fare con questa gente cominciamo a pensare un momentino a come potersi poter intervenire per
Si è parlato di trattati di convenzioni d'accordissimo però cominciamo a fare in modo di di fare un ragionamento che sia un ragionamento che però si tenga non è che la mano destra come diciamo
In trincea non sappia quello che fa la sinistra
Perché poi in tutto questo c'è anche la Corte europea
C'è anche la Corte europee ultimamente interviene e paradosso dei paradossi l'Italia che è l'unico Stato che ha un ordinamento o giurisdizionali Zanato sull'esecuzione della pena quello che viene più colpito
Questo non si è
Non si è ancora considerato
E allora noi diciamo che
E cultura della pena perché perché fino a un certo punto si quarant'anni fa era diverso c'era la visione
Come lei diciamo amministrativistica della
La pena qualche cosa d'altro
Poi si è cambiato con l'ordinamento penitenziario se è cambiato
Però ora alla deriva quale io l'ho detto anche in altre sedi elevato ribadendo perché la ribalta mediatica purtroppo gioca a favore
La deriva e che dalla visione amministrativistica si passi a quella che è definita nel libro la visione sociologica dell'Api nella visione assistenzialistica della pena il che è tutta un'altra cosa e che ci porta come di Riva
Apposti che possono essere pericolosi e allora come i giudici ecco sulla base appunto dell'esperienza che poi
Loco non lo sapete tutti sotto ai danni che pro San Napoli non è che so in un altro posto io sono a Napoli
E dove ci passa di tutto
Dove
E l'ultima frontiera con il Meridione
Abbiamo rispolverato alle delinquency abituali
Ci siamo permessi di sognare a quella famosa confiscati
Per ora per legge non c'è data ma che potrebbe avere effetti devastanti
Potrebbe portare ha conseguenze devastanti
Però questo in premessa
Richiede che ci sia un attimo di riflessione ma nei termini mediatici
Né in termini
Demagogici se volete un poco forzata Massi folletti accettiamo anche questa
Né in termini di
Un certo punto l'usata sta parola che forte brutta di coscienti trazione della materia rendiamoci conto che è necessario
Che qualcuno ponga mano a questa materia prima eh è inutile stare ripeto lì
Alla meccanici di quello che accade
Perché noi come i giudici non è che possiamo fare altro io dico i giovani arrivati e quelle tutto un altro argomento che richiama il Consiglio superiore la nuova generazione della magistratura di sorveglianza
Quello è tutto un altro capitolo da scrivere
E su quello poi staremo a vedere io come dico sono scaduta d'acquisto un fatto notorio oramai da sette bis non sono il Presidente sono il Presidente reggente del Tribunale di sorveglianza da grande non sarò non so che fare che farò da grande come si usa dire
Però la nuova classe della magistratura di sorveglianza
E
Diciamo così ha bisogno ancora di guide e di indirizzi e guide indirizzi che ne possiamo chiederlo al legislatore
Questa credo che sia
Ma la branca del dell'ordinamento giudiziario più investita dei colpi di maglio come definite la Corte costituzionale
Che indica continuamente qual è la strada da percorrere ma questo la dice lunga perché se la Corte Costituzionale interviene vuol dire che evidentemente c'è qualche cosa che non vada qualche altro lato
Il ritorno a quel giudice della legalità della pena io ricordo sempre una vecchia frase dettami da un carissimo amico del dato a molti anni addietro quando dice ma voi dovete controllare loro non noi
E dico ma forse qua
C'è qualche cosa che non è molto chiaro era una cosa di tanti anni fa ma mi è rimasta impressa ecco perché ritorni al giudice della legalità della pena la Corte Costituzionale ultimamente ha ricordato a tutti in una bellissima sentenza
è del ventisette novembre del due mila nove che guarda caso l'autorevolezza del magistrato di sorveglianza
Non è una cosa chi ha bisogno di una nuova disposizione normativa ma è una cosa in che implicita anni in quello che il suo da fare cioè la tutela dei diritti sì del detenuto e la tutela della legalità della pena i cento intanto esisti perché devi tutelare questo non c'è bisogno che te ludica con un'altra norma
è scritto già lì è già nella disposizione per cui tutto quando parli agli altri gli altri ti troverebbero ascoltare
E
Chiudo soltanto con un fatto storico a UG attivissimo a parte la coincidenza storica di oggi a parte il richiamo nella lettera del Sindaco che dice che forse i tecnici comunque dovrebbero essere ascoltati un momentino di più
A parte il riconoscimento al professore di ciò che voglia ascoltarci qual era compra il presidente della commissione di riforma del Codice di procedura penale
Ma dobbiamo anche ringraziare il Consiglio Superiore della Magistratura del ventiquattro marzo ha riunito tutti i presidenti dei tribunali di sorveglianza
Per dire in parole povere signori mi sta succedendo tutto questo che cosa dobbiamo fare
Che cosa voi fate
Voi che state sul campo di fronte a questi numeri a queste notizie a questa ribalta anche cosa fate
E che cosa ne è emerso Giulio Romano era presente qual è stato l'ultimo intervento che ha chiuso quella quella giornata intera di lavori che erano le cinque di pomeriggio che cosa ha detto il collega giovanissimo
Ha detto quando mai si è vista un assistente di giudici civili dinanzi al Consiglio superiore per richiedere che Croppi provvedimenti vengono eseguiti
E la chiusura di un di una visita di lavori se ci riflettete se noi stiamo ancora ad oggi che un provvedimento del magistrato di sorveglianza non vieni seguito da nessuno
Open eseguito con estremo ritardo questo poi nel libro il diritto nei particolari ed è questo la dice lunga questo la dice lunga su quella che è la certezza e su quella che
Poi la famosa ricaduta sulla sicurezza sociale
A me affatto un enorme piacere la presenza di nostri illustri relatori
Al di là di quella che la loro posizione autorevolezza ma
Nella loro veste
Mi faceva anche piacere poter far sentire dal vivo
Quelle che poi sono le problematiche che noi andiamo vivendo sul territorio il rapporto con la polizia perché era nata quindi Tesia
Uno era l'Osservatorio sulla pena per capirci di più
E per capirci sui numeri per legge dei numeri l'altro era la polizia perché
Perché ne abbiamo un rapporto diretto con le forze dell'ordine le forze dell'ordine sono l'ultrà in anticipo prima durante e dopo come dico io fanno tutto loro il nostro processo documentale
No se basato sulle carte delle forze dell'ordine e allora dicevo visto che non si riesce né attraverso le parole mi attraverso docenze attraverso altri interventi a fare in modo che si crei un feeling
E nel libro ho detto che oggi il mondo vive con la cultura della pena forte del PM forse sì al pm sostituì simul giudice forse le cose
Andrebbero forse una tipo diverse e l'ora ecco perché questo rapporto ed ecco perché la presenza del era voluta e ringrazio il sottosegretario estremi lutto in questo momento
Perché il rapporto con con voi e molto molto vincolante la partecipazione ex post va beh ma quella era diciamo l'ultima delle banalità la prima è questo intenderci
E la prima è non perdere tempo nell'esecuzione penale
Non era processo bis Fassi co puro la velocizzazione del Giudice della pena e che oggi abbiamo la famosa legge simili UNI i cui risvolti sul territorio sono purtroppo ancora dei temi
Perché ed è emerso al Consiglio Superiore della Magistratura se il tribunale di sorveglianza di Napoli anche se il più oberate lo dico perché ci sono tanti avvocati napoletani presente anche se più Benato decide in cinquanta sessanta giorni
Giorni
Il resto d'Italia decide in sei mesi
E tutto questo comporta un allungamento dei tempi che potrebbe con il giudice della piena molto banalmente essere evitato senza grossi sogni empirici di processi
Perché e la legge Simeone sospende e fino a quando non si decide e allora volevamo evitare
In effetti un po'quello che ho letto in questo progetto sulla detenzione domiciliare quando dice potrà magistrato di sorveglianza in prima battuta per dire no ed era una cosa sulla quale però non voglio intervenire
Credo di aver parlato già molto voglio soltanto ringraziarvi per essere stati qui torno
Qualcosa
Grazie