La crisi economica e le risposte dell'Europa: intervista a Giuseppe Scognamiglio

Amicale il momento di uno spazio di approfondimento che Radio Radicale realizzato insieme all'interprete internazionale spazi approfondimenti in cui parleremo di temi
Che riguardano soprattutto l'economia e lo faremo soprattutto con un interlocutore
Che anche l'editorialista de il numero in edicola dell'interprete che trovate sul sito l'Inter interprete internazionale punto Pitti si chiama Giuseppe Scognamiglio è nostro ospite il capo agli affari internazionali istituzionali
Di UniCredit e ha firmato l'editoriale sul numero sull'ultimo numero
Dell'interprete dedicato alla crisi internazionale dice sostanzialmente dello riassumiamo e cercheremo di approfondire poi i contenuti di questo suo articolo dice Scognamiglio
Che per superare la crisi finanziaria innanzitutto bisogna
Come dire di pensare all'importazione di modelli ricette americane sulla l'economia che
Dice Scognamiglio hanno causato in qualche modo il crollo
Del sistema e poi parla di un
Ruolo nuovo dello Stato non tornare ad una nuova ieri ma una
Partnership pubblico-privato che dia slancio all'economia Scognamiglio intanto ci vuole spiegare questa idea anche approfondendo un po'rispetto ai contenuti del del numero in edicola
Sì certo io dobbiamo fare i conti con una realtà nuova che è quella di risorse limitate evidentemente sappiamo che il anche la criminalizzazione per certi versi anche inspiegabile comprensibile
Nella dei meccanismi di finanza strutturata che in questo momento sono
Oggetto
Di analisi inchiesta
Visto che in parte hanno sono causa di una leva eccessiva che poi portato alla crisi attuale la bolla e quindi alla crisi attuale
Lentamente però questa questi meccanismi sostegno all'economia si valuta per circa un terzo
Dell'intero fabbisogno finanziario delle nostre economie occidentale
Se questi meccanismi in parte prima in toto e poi comunque in gran parte o andranno ridotti evidentemente noi dobbiamo trovare le risorse altrove per continuare a sostenerci a i tassi di sviluppo
Che ai quali siamo abituati negli ultimi vent'anni
E a questo punto abbiamo bisogno di trovare strumenti alternativi di sostegno e allora ecco che il mercatismo puro non può
Più aprire sua funzione non può più svolge una sua funzione
Sufficiente dobbiamo cercare con
Risorse pubbliche
Una sinergia che ci consenta secondo me il martedì ritornare i livelli di crescita i quali siamo stati noi Nantes livelli se non credo non credo nel breve periodo
Però ad avvicinarci almeno ad avvicinarci
Credo che sia anche un bene perché noi dobbiamo cercare lo diciamo ormai tutti però poi dopo nella la vita concreta si fa meno non devo cercare i livelli crescita sostenibile
E livelli crescere sostenibile significa necessariamente Lelli crescita inferiori a quelli ripeto dirlo in cui ero abituato inutilmente lei parla di appunto ruolo mix tra pubblico e privato in cui lo Stato in qualche modo
Non mette i soldi ma garantisce dice così ma i privati i soldi dove li prendono in questo momento ci sono privati visto per esempio in Italia
Ma io credo che le risorse per finanziare progetti si trovino io credo che il problema sia anche proprio garantire il rischio perché oggi c'è una minore propensione al rischio bisogna
Riorganizzare il capitalismo facciamo l'esempio dell'Italia l'Italia
Caratterizzata come sappiamo per il novantanove per cento da piccolissime impreviste
Evidente che questa dimensione che attraverso un'elasticità organizzativa ha fatto la fortuna in certi periodi la nostra storia
Soprattutto fino che abbiamo avuto anche lo strumento della moneta a nostra disposizione oggi non funziona più confusione più dobbiamo puntare a dimensioni medie dimensioni diverse non dobbiamo certo trasformarci in un Paese con grandi aziende ma
Forse irrobustire l'organizzazione aziendale è un obiettivo intelligente da perseguire
E attraverso questo obiettivo poi riuscire anche a quindi giocare un ruolo un iniziative imprenditoriali con un rischio più elevato che
Aziende con dimensioni maggiori possono permettersi
Il ruolo dello Stato il ruolo del pubblico direi perché lo so non è solo lo Stato sono anche le organizzazioni internazionali sono anche gli organismi internazionali sono anche
Le le istituzioni comunitarie
Non andiamo lontanissimo lo scopriamo l'acqua calda i famosi contributi dell'Unione europea i fondi europei che per anni noi abbiamo utilizzato o un male o addirittura non utilizzato comunque sprecato
Non ci possiamo più permettere questo tipo di atteggiamento dobbiamo anzi utilizzarli moltiplicare le
E questo vale per l'Italia ma non vale solo per l'Italia avrebbe la Bulgaria vale per tutti i Paesi di nuova adesione
Che per anni hanno sprecato questi fondi utilizzando rimane dandoli in gestione ad enti locali non adeguatamente formati
Non adeguatamente informati su come utilizzarli oggi bisogna invece capitalizzare questo tipo di risorse bisogna ripeto moltiplicati e
Se andiamo a fare due conti verifichiamo che
Tra il lo sprecare del moltiplicare le c'è un differenziale che ci aiuta davvero a colmare questo gap che oggi
Soffre la Grecia nel proprio di mentre registriamo questa conversazione
Anche banche sulla Web-Tv dell'interprete internazionale vogliamo ricordarlo perché si inaugura in qualche modo con questa
Intervista la Grecia il piano di tutti europeo se ne è parlato molto si tratta di molti soldi messi sul piatto anche se molti osservatori hanno fatto notare che sono soldi non dati proprio a buon prezzo diciamo
Ad Atene e si è anche parlato concordi una situazione come quello europea in cui
La Germania non non si è dimostrata particolarmente generosa euro previste altruista in questa situazione
Lei da osservatore come come valutare questa scelta della
Cancelliera Merkel ebbene di Berlino
La crisi
Sull'Europa ma infine la decisione è stata prevista per quanto possano possa dirsi forse il il costo di questi aiuti superiore procederebbe aspettato in realtà consente comunque al Governo greco
Una boccata di ossigeno perché evidentemente i tassi di interesse sono inferiori a quelli del mercato oggi riconosce alla possibile all'indebitamento del Governo greco e questo
Di per sé è un aiuto
Certamente noi dobbiamo immaginarci che l'Europa
Assuma una leadership politica anche in termini di politica economica questo uno degli obiettivi che nuovo Presidente europea Van Rompuy apposto chiaramente tra i suoi obiettivi principali
E io ritengo che sia un un'idea importante questa
Di cui si parla poco ma anche è fondamentale per il futuro europea
Cioè noi dovremmo approfittare della crisi greca per capire che quella dimensione cioè quella della moneta unica dell'euro della unione dei mercati finanziari non è una dimensione tecnica è una dimensione politica
Dovremmo utilizzare questa crisi per trovare slancio per un coordinamento delle politiche economiche efficace davvero
E in prospettiva per una politica economica unica a livello europeo
E questo lo capiamo se leader dei nostri Paesi lo capiscono
Naturalmente per capirlo dobbiamo avere leader che guardano oltre
Oggi noi qualcuno diceva abbiamo un'elezione all'anno in ciascuno dei Paesi e ogni volta mi sono condizionati da quell'elezione per prendere decisioni che coinvolgono tutti i Paesi di ventisette questo non può più accadere non può accadere
E non so come se ne possa uscire però
Ci devono essere leader pronti anche a perderle queste elezioni per poter scommettere su un futuro che consente all'Europa e giocare un ruolo sullo scenario internazionale
Perché oggi paradossalmente c'è bisogno di Europa sulla scena internazionale oggi lo scenario internazionale
Chiede proprio ma un attore come l'Europa di essere protagoniste quindi lo dobbiamo fare uno sforzo minimo per arrivare a questo protagonismo però dobbiamo farlo e allora dalla crisi greca per esempio io proverei
Lancio una boutade a risolvere il problema di Cipro
E ha quindi consentire alla Turchia di trovare slancio quello slancio europeista che oggi sembra frenato da mille e uno ostacoli e dunque scommettere sull'Europa integrata anche con questi nuovi candidati
Che giochi un ruolo da protagonista
Usciamo dall'Europa andiamo diciamo nella dimensione più globale perché da una parte il processo di globalizzazione sicuramente ha
In nei paesi occidentali nei paesi europei aumentato i livelli di disuguaglianza però dall'altra ha portato centinaia di migliaia di persone forse penso all'India alla Cina condizione di minuti deve essere insomma o comunque di di vita migliore rispetto dal passato un'analisi del
Non so se si può chiamare nemmeno economista dunque di Giacarta lì qualche giorno fa
Molto pessimista diciamo sul futuro faceva notare però come
Ancora oggi il i due terzi delle ricchezze del pianeta sono produttivi quaranta o cinquanta regioni del mondo e che aumentano nel mondo nelle zone in cui imperversano bande criminali in cui c'è un
Aumento pericoloso della criminalità aumentano anche nell'Occidente non solo nei Paesi del terzo mondo
Questo assetto geopolitico diciamo secondo lei è preoccupante condivide questa analisi via Talli innanzitutto
Ma io
Credo che la globalizzazione sia
Intanto un fenomeno che non ci inventiamo perché esiste e quindi diciamo non possiamo essere
Però o contro la globalizzazione perché come dire essere pro o contro l'adduzione vulcaniche cioè esiste e quindi dobbiamo cercare di capire come gestirlo
Dell'osservazione del fenomeno in questi ultimi dieci anni io ritengo che abbia
Portato tantissime opportunità di crescita
Tantissima consapevolezza anche in molti Paesi dove non si aveva nemmeno un'informazione di base su quelli che erano Standard divinità medi in Paesi come i nostri per esempio
E questo certamente ha portato a una capacità in volativa che ANCMA contribuito a migliorare le condizioni di molte aree del mondo
E però ha portato anche molta frustrazione in altre aree dove evidentemente mi si sono scatenati invece fenomeni negativi come quelli a cui Attali faceva riferimento e che oggettivamente esistono
Questo mentale responsabilità dei Paesi che Governo e del mondo che peraltro
Non sono più e questo la crisi lo ha evidenziato in modo
Drammatico non sono più quei
Cinque membri del Consiglio di sicurezza o quegli otto membri del G otto ma sono piuttosto forse venti membri del G venti e quindi giustamente
Il il peso specifico di chi oggi deve prendere decisioni che
Coinvolgono miliardi di persone
Che popolano sovranità è piuttosto spostato su un organismo come il G venti che tiene dentro anche Cina e India
Che non quelli che tenevano dentro solo i tradizionali rappresentanti del mondo occidentale
Credo che questo sia un passo avanti importante che andrebbe utilizzato in tempi anche rapidi
Le grandi crisi tiranno anche l'opportunità di riformare l'organizzazione del parere del del pianeta
Così come lo è stato con la seconda ora mondiale con le Nazioni Unite abbiamo forse oggi l'opportunità di farlo e ripeto il G venti così come forse
L'OCSE può giocare un ruolo che l'anno prossimo compio cinquant'anni può giocare un ruolo rinnovato centrale per dare una governance
Più intelligente tra virgolette al pianeta io credo che
Rispetto anzi a tali io credo invece dovremmo utilizzare questa come un'opportunità importante
Per gestire questi fenomeni cercare di comune andare al nodo dei vari problemi avendo gli strumenti per farlo perché oggi forse per la prima volta abbiamo gli strumenti abbiamo
Abbiamo la l'information technology abbiamo e i trasporti che ciò con cento abbiamo alle tecnologie che ci consentono un un una rapidità di intervento enorme dobbiamo però utilizzare questi strumenti per per essere coraggiosi per intervenuti
Torniamo invece il all'Italia
La situazione italiana sta lei parlava prima della dell'assetto di piccole e piccolissime imprese nel nostro Paese come
Come molti dicono di un limite in a volte però i nostri governanti in particolare
Il Ministro Tremonti anche gli esponenti della lega sottolineano valore di questo sistema produttivo in parte perché ha tenuto in qualche modo al riparo l'Italia dalla crisi e se non economia meno internazionalizzata di altri e anche meno capitalizzata viale
Secondo lei è vero questo cioè la persino alcuni osservatori economici e
Durante la crisi hanno detto hanno mi ricordo Mucchetti che elogiava il modello della industria Ferrero come faranno bella perché diceva vedete questa piccola
Con un tempo piccola azienda piemontese che non ha mai Amato l'idea di che
Quindi quotarsi in Borsa è riuscito a reggere benissimo la crisi secondo lei le aziende fanno bene a non potersi
Ma presso ma
Io non credo che ci sia una ricetta
Tradizionale alla quale affidarsi per risultare immuni gravi crisi globale di questo tipo
Certamente alcune aziende come quella che ha citato con la Ferrero
Hanno dimostrato grande solidità e questo va dato atto
Alla famiglia di aver mantenuto sempre condizioni eccellenti questa azienda con una governance
Strettissima rigorosissima però non credo che sia un modello esportabile cioè sono situazioni uniche
Difficilmente replicabili Michele Ferrero non non lo trovi molto rinuncia anzi se noi guardiamo al capitalismo familiare italiano sono più problemi che che che chi classe diciamo perché
Se per un padre che organizza un'azienda la espande in modo ottimale
Trovi spesso quasi sempre un figlio che non ha né la voglia
Per motivi immaginabili anche un po'vista sociologico di sacrificarsi o alcol nella competenza
Per allargare necessariamente l'impero paterno quindi spesso il nostro capitalismo familiare a singhiozzo una generazione costruisce un'altra sfasciata
Adesso
Anche noi la famiglia Agnelli
Un esempio diciamo che c'è sotto gli occhi anche per sfortune
Diciamo che che che non sono evitabile evidente
Mentre invece
Credo che se dobbiamo programmare una politica intelligente la la l'aumento dimensionale medio senza arrivare a dimensioni impossibile ma che rispetti anche la tradizione italiana di flessibilità e quindi
Debba essere un master
Dalla crisi ci siamo difesi sì grazie a questi esempi però direi anche grazie
C'è un'organizzazione che in Europa continentale a previsto un ruolo dei regolatori molto
Importante un ruolo un ruolo pubblico di supervisore delle autorità molto più
Efficace di quanto non lo sia stato nel mondo anglosassone accusato a lungo di essere un freno all'aria alla crescita invece dato sommato a Roberto assolutamente ha consentito di reggere perché tutto sommato ha retto sì Ferrero Marchetto anche Unicredito adesso certa
O comunque le banche le grandi banche italiane che dimensionalmente sono importanti che sono quotate in borsa
Ma che non hanno avuto per esempio bisogna aiuti di Stato questo evidentemente perché una sana gestione poi
è sana sia se quotate in Borsa se non lo sei
I problemi sono stati probabilmente altri
Che sono stati analizzati tantissime tantissimi analisti e la questione delle della specializzazione produttiva in qualche modo perché un altro degli elementi di critica al sistema capitalistico italiano e quello che
E anche attardato su alcune produzioni manifatturiere in particolare serie il tessile eccetera che tutti dicono mai dovrebbero essere
Dovrebbe essere scontato che le fanno altre parti del mondo questo il vero secondo lei cioè l'Italia dovrebbe a dedicarsi poi che cosa a parte il solare del
L'eolico che tutti dicono di che altro si può fare in un Paese se uno secondo me in
Il futuro di un Paese come il nostro cioè avanzato maturo in molti settori della produzione nell'innovazione tecnologica fra di voi
Dovremmo incentivare l'innovazione tecnologica nelle aziende in maniera decisa e decisiva io non so io adesso non voglio fare riferimenti all'attuale Governo credo che sia un problema strutturale
Politica industriale in Italia non mi sembra che se ne sia mai fatta multa si è sempre cercato di colmare o fronteggiare le emergenze
Ma se una politica industriale io vedo con grandissimo favore sarebbe quella di incentivare l'innovazione tecnologica come per esempio Obama sta facendo negli Stati Uniti o anche aveva già annunciato in campagna elettorale di voler fare eh
Un elemento chiave per mantenere in vita settori apparentemente tradizionali perché anche il tessile con un grado di Nocera ecologia preda ricerca all'interno delle aziende andiamo a vedere quante aziende riescono a fare ricerca perché un laboratorio interno
Significa
Mettere sul mercato prodotti che sono ben diversi da quelli che si realizzano in Cina o nell'est Europa quindi anche in settori apparentemente tradizionali come questo noi possiamo fare la differenza con questo scatto con
Una presenza della dove di una capacità di ricerca che ci contraddistingue ci ci colloca in una fascia di mercato molto più alta
L'ultima domanda allora gliela faccio proprio su questo la ricerca presuppone anche un sistema di formazione efficiente l'Italia tra i Paesi OCSE il Paese in cui
E più alto il numero di coloro che abbandonano un'università prima di
Laurearsi
Quali sono secondo me le cause e quali potrebbero essere le soluzioni
Guardi io sono stato messo il dito nella piaga io sono stato dieci anni all'estero
Quando sono tornato alla
Con dei figli in età scolare la cosa che più mi ha sorpreso verificando la quindi direttamente oltre i dati che abbiamo sotto gli occhi
Tutti è stata proprio quello che mi è sembrata una crisi profonda del sistema istruzione sia
Secondario che universitario e quindi devo dire anche la ricerca che poi non è mai stato un fiore all'occhiello del nostro sistema universitario
Io credo che bisogna investire
Centri di eccellenza probabilmente anche con un sistema che che che deve raccogliere da esempi gli altri Paesi quelli positivi io credo che il sistema
Francese quello americano angloamericane non solo sistemica dai quali possiamo
Qua trarre degli insegnamenti non copie Ray il sistema con la lega anche nella formazione come
In quello diciamo finanziario delle regole in modo pedissequo ci sono degli aspetti positivi come con l'autonomia di ciascun università la
Capacità di essere manager anche nel settore dell'istruzione che certamente possiamo importante però bisognava anche
Diciamo calarlo in una realtà quale quella italiana e direi europea continentale che ha delle sue specificità
Dobbiamo forse puntare anche in questo una dimensione europea io credo che l'Italia dovrebbe essere
E di fatto lo è
Gran parte un motore importante dell'integrazione europea anche al settore dell'istruzione perché dobbiamo puntare in centri di eccellenza europei perché attraverso questa dimensione europea hanno poi potremo giocare un ruolo
Diverso più da protagonista sulla scena internazionale
Però possiamo chiudere qui grazie a Giuseppe Scognamiglio capo degli affari internazionali istituzionali di UniCredit che è stato con noi la web tv dell'interprete internazionale torna presto
Grazie
Che dice