Confindustria: Libertà e benessere. L'Italia al Futuro (Prima giornata)

Coloro che il vice Sindaco di Parma
Paolo Buzzi
Buongiorno buongiorno a tutti io
Do il benvenuto
A nome dell'Amministrazione comunale e di tutti i cittadini di Parma a voi che siete qui convenuti alle autorità latori
Hai cittadini presenti alle persone che
Sono convenuti in questa nostra Assise per festeggiare un compleanno il compleanno dei cento anni della Confindustria è un'occasione che noi
Onoriamo
Con la messa a disposizione della
Questo padiglione dell'Ente fiere e auguriamo naturalmente a coloro che vengono da fuori città una piacevole permanenza a Parma
Devo portarvi il saluto del sindaco Pietro Vignali quale purtroppo non può essere presente in quanto trattenuto a Roma da impegno importante sta per
Illustrare una Progetto in ambito culturale che coinvolgerà la nostra città prossimamente
Confindustria Confindustria svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo non solo economico ma anche sociale del nostro Paese poi che qualsiasi sviluppo economico porta con sé anche un'idea di società
Di regole condivise e di valori civili senza i quali
Non ci può essere
Né si può innescare una qualsiasi idea di processo di crescita economica che possa essere duraturo
La crisi che stiamo attraversando è la prova definitiva inconfutabile di quanto la ricerca di un profitto sganciato da una vera crescita del sistema sociale sia destinato a fallire ad implodere
Permettetemi dunque all'inizio di questi vostri lavori odierni di portare brevemente il mio punto di vista di amministratore locale
Oltre ad un grande ripensamento di cosa sia l'economia e di che cosa sia il mercato che non spetta a me approfondire
Io credo che ci sia un'altra importante lezione che noi possiamo trarre dall'attualità qualsiasi ricetta noi individuiamo funzionerà soltanto se sarà coerente con la realtà dei nostri territori e la storia del nostro Paese
Io sono convinto che nei nostri territori esistano già le ricette e le soluzioni giuste abbiamo tutte le carte in regola per uscirne bene
Perché la nostra ricchezza non nasce dall'ubriacatura finanziaria degli anni Novanta chi ci ha provato qui sia scottato la realtà o meglio l'identità produttiva di questo territorio per esempio
Ha solide basi industriali manifatturiere
E proviene da una tradizione antica da un sapere artigiano il contadino che oggi si traducono in una naturale propensione
Per la qualità della vita per un benessere fatto di
Componenti tanto economiche e materiali quanto sociali ed immateriali
E si traduce oggi in un sistema di piccole e media impresa avrete che certamente ha degli svantaggi per esempio nell'accesso al credito ma anche molti vantaggi in termini competitivi
Si è parlato per anni della debolezza delle piccole e media impresa certamente dobbiamo lavorare per una rete industriale che superi le sue criticità dimensionali
Ma non dobbiamo farlo snaturando il nostro modello industriale
Credo che ci siano molti pregiudizi e poca conoscenza sulle potenzialità di questo modello
I risultati di tutte le indagini dimostrano che l'artigianato e le piccole imprese sono fortemente impegnati nell'innovazione e contribuiscono a contribuiscono a mantenere elevata
La qualità del made in Italy in una costante attività di miglioramento dei processi e dei programmi e dei prodotti produttivi
Certo in un momento come questo è difficile vedere il positivo tutte le criticità prendono il sopravvento ma voi ce lo insegnate
Non si può uscire da questa crisi se non puntando su due elementi innovazione e competitività e soprattutto sulla nostra identità e sulla nostra storia su ciò che ci rende unici e riconoscibili
Noi qui abbiamo un nome che è un marchio mondiale Parma ci vorrebbero campagne da milioni di Euro per fabbricare né uno riconosciuto in tutto il mondo come sinonimo di qualità e noi ce l'abbiamo già
Parma non è soltanto la capitale della Food Valley è sinonimo in tutto il mondo del cibo e dei prodotti di eccellenza del made in Italy è anche una città da tempo fortemente impegnata sul fronte della qualità ambientale e del benessere delle persone
L'agroalimentare è una componente importante della cultura materiale del nostro Paese dell'Italian food che ha tre tutto fondamentale del made in Italy
Ma anche questo settore oggi è sottoscritta e dobbiamo impegnarci per aggiornare la nostra tradizione a funzioni più alte come la sicurezza la formazione e l'investimento in capitale umano la ricerca
Per questo è fondamentale il Progetto di scuola superiore di alta formazione sulla sicurezza e qualità alimentare prevista dall'accordo recentemente firmato a Parma tra il sindaco di Parma Pietro Vignali
Il Ministro della salute Ferruccio Fazio il Ministero dell'istruzione e le autorità di Expo
La presenza di questa scuola potenzia RAI qualificherà ancora di più Parma
Il cui territorio concentra un gran numero di enti istituzioni che dedicano specifica attenzione alla sicurezza e alla qualità alimentare oltre che la presenza di realtà industriali rinomati in tutto il mondo
La sinergia che si è creata in questi mesi tra ERSA Parma ed Expo e che ruoterà attorno al tema nutrire il pianeta energia per la vita è dunque necessaria oltre che positiva e deve proseguire sempre più intensamente perché cibo
Benessere salute sono temi strategici su cui si gioca la scommessa del futuro
Su questi temi io credo e concludo dobbiamo puntare per difendere e promuovere quel made in Italy che tutto il mondo ci invidia ci riconosce
Essere competitive rispetto a questa dimensione che innanzitutto qualitativa creativa e immateriale farà la differenza ma noi italiani in questo siamo bravi grazie
Prende la parola e il Presidente dell'Unione parmense degli industriali Daniele Pezzoni
Autorità cari colleghi signore dei signori
Desidero porgere a voi tutti unitamente al mio saluto il mio più caloroso benvenuti degli imprenditori il PAM bensì dalla nostra città
Il convegno del centro studi che Confindustria ha voluto organizzare in collaborazione con l'Unione promesse degli industriali contribuito certamente a chiarire lo stato dell'arte dell'economia italiana
A me pare di dover sottolineare con forza un aspetto che ritengo essenziale per un mutuo per dare nuovo slancio alla nostra economia
Mi riferisco alla necessità che da parte di tutti si rifletta attentamente e si tenga conto in modo realistico ma convinto
Del ruolo che l'imprenditore a oggi più che mai nel contesto dalla nostra società
Chi decide di assumere il ruolo di imprenditore debba avere preciso ha consapevolezza
Che la funzione dall'azienda certamente quella di produrre benessere anzitutto per lui e per coloro che nell'azienda e però l'azienda presto hanno la loro attività
Nel contempo ciascun imprenditore deve avere ben chiaro
Che la crescita dalla sua attività deve accompagnarsi in maniera indissolubile alla crescita del Paese
Le due cose debbono andare di pari passo altrimenti il valore della sua azienda non sarà duraturo nel tempo
Come imprenditori siamo quindi necessariamente e doverosamente impegnati
A dare il nostro contributo di capacità di impegno di dedizione alle nostre imprese in una prospettiva che non si esaurisce il Cancelli dei nostri stabilimenti o delle nostre uffici
Con questa consapevolezza noi imprenditori credo dobbiamo rivolgerci alle altre componenti della nostra comunità per chiedere loro di collaborare con le imprudenze
Perché si realizzino le migliori condizioni per far muovere la crescita del mondo imprenditoriale e del Paese più in generale
Voglio concludere con un ringraziamento sentito particolare alla Presidente Emma Marcegaglia
Sia per aver accettato di onorare con la presenza di questo convegno il sistema imprenditoriale parmense
Ma anche e soprattutto per l'impegno intelligente e generoso un cui assicura un autorevole rappresentanza agli imprenditori di Confindustria grazie e buon lavoro
Prende la parola il direttore del Centro studi Confindustria Luca Paulo Azzi
Buona sera a tutti
Beh sarebbe ipocrita nascondere almeno un po'
Un po'di mozione di fronte una platea così grande numerosa importante
E lasciatemi
Due parole prima di cominciare l'intervento al prima parole di ringraziamento
Grazie alle colleghe Gianna Barga agli errori nasca Perrotta senza le quali
Di volume che avete ricevuto non sarebbe stato realizzato ma grazie soprattutto a tutti i colleghi del Centro studi Confindustria
Perché di fronte alla crisi hanno reagito e stiamo reagendo comune impresa innovando i prodotti accrescendo nel numero cercando di distribuire belli in tempo reale
Credo che questo lavoro si veda spero che serva lavoriamo per voi un altro grazie vaglio Torino del volume che hanno accettato anzitutto la sfida
I provare a tracciare la storia dell'Unità d'Italia sotto divario vari aspetti
Ci hanno messo passione entusiasmo intelligenza conoscenze soprattutto pazienza
E disponibilità a accettare le mie osservazioni critiche la seconda parole di spiegazione
Del titolo di questo volume e di questo convegno
Libertà e benessere
Ciascuno di noi sa attribuire un significato a queste due parole
Vorrei diciamo ricordare però che libertà
Va associata regole chiare condivise semplici fatte rispettare senza le quali non c'è concorrenza non c'è mercato
Benessere non è solo ricchezza materiale non è solo reddito
Sì e clima in tante altre forme dalla longevità alla salute
Diciamo la convivenza civile
La novità peraltro certamente non ha assolutamente panorama le ricerche economiche quelle di aver voluto unire queste due parole
Libertà e benessere libertà crea benessere
Perché solo con la libertà di scelta di iniziativa di espressione si genera crescita economica e benessere e benessere
Genera libertà crea libertà possibilità di scelta partecipazione alla vita civile
Viceversa quando una società non cresce si chiude in se stesse hanno giustamente dice che cresce è aperta disposta a cogliere le novità premia
E attrae talenti e quindi genera maggior benessere
Dette queste due parole comincerei con
Il mio intervento aiutandomi con alcune slide per fare breccia nella muraglia siam partiti dava le mura di Porta Pia la breccia di Porta Pia ripari diamo un'altra muraglia l'unica opera umana che si vede dallo spazio la muraglia cinese
In realtà l'idea è che nel nostro Paese ci sono tante muraglie non solo ci sono muraglie esterne quelle che pongono le sfide di crescita
Nel domani ci sono muraglie interno è che ci impediscono di esprimere queste nostre potenzialità
Il nostro Paese ha conseguito in questi anni notevoli
Successi dall'Unità d'Italia in centocinquanta anni il PIL è salito di oltre otto volte
Vorrei far notare però come si vede dal grafico
Che
Il tasso di crescita è stato
Molto elevato nell'immediato dopoguerra gli anni del miracolo economico fino al primo shock petrolifero
Quattro virgola sette per cento annuo medio
Il PIL pro capite siamo passati
Negli altri centocinquanta anni da poco più di due mila euro ai prezzi del due mila a oltre diciotto mila
Poi la crescita rallentata tre virgola due per cento negli anni settanta due virgola tre per cento negli anni ottanta
Un altro progresso che abbiamo conseguito
è stato quello di ridurre notevolmente la distanza dagli altri Paesi facciamo il confronto con gli Stati Uniti partivamo all'inizio del secolo
Attorno al
Quarantacinque per cento del livello degli degli americani e siamo arrivati verso gli anni Novanta intorno al settantasei per cento del reddito pro capite americano
Un altro progresso ancora
E però lasciatemi dire questi progressi trattenuti grazie al traino dell'industria
Che è come dicevano economista è inglese di origine ungherese Nicola scaldo è la sala macchine del progresso economico perché solo attraverso l'industria se ai innovazione
Che si incorporano i beni e ogni attività economica umana bisogno di un bene
Si fa vedere grafico in cui si vede la dinamica dell'industria e del dell'economia nel suo complesso solo Traversi solo quando l'economia l'industria va bene l'economia va bene quando l'industria fa fatica l'economia nel suo complesso soffre
Qui c'è un altro progresso è stato ottenuto invece
In altri ambiti della vita quotidiana a cominciare dalla dimensione della popolazione stessa siamo passati da poco più di venti milioni di abitanti a sessanta mila abitanti
All'inizio nonostante una forte immigrazione e oggi grazie a una forte immigrazione
L'aumento occupazione significa Salute significa lavoro significa appunto tanti aspetti della vita materiale e non
Dell'economia ed società italiana il fatto che tante persone vengono qui
Oggi significa che a traiamo se abbiamo acquistato benessere uno specchio per questo i successi raggiunti
Un altro elemento ancora è stato allungamento della vita sanitari due virgola sei volte siamo passati da poco più di trent'anni
Nel mille ottocentosettantadue a oltre ottantuno
E di nuovo questo vuol dire maggiore nutrizione e migliore nutrizione vuol dire
Confort delle case vuol dire cure mediche vuol dire una vita in generale più sana
Tanto che oggi l'Italia è uno dei Paesi più longevi nel mondo siamo quarti dopo Giappone Svizzera o strali
E ancora
Se andiamo avanti
Nell'agiatezza delle abitazioni che sono diventate sicuramente più grandi qui abbiamo rappresentato il numero di stanze
Per persona
Ma possiamo parlare anche di altri aspetti che fino a trenta trentacinque anni fa non c'erano penso diciamo all'acqua corrente in casa l'acqua calda e riscaldamento ai bagni nell'abitazione
Un'altra vittoria è stata quella contro l'analfabetismo siam passati al settantotto per cento all'uno virgola cinque per cento di analfabeti
E tutti la scolarità si è diffusa l'alta scolarità scuole medie superiori e università però questo è un punto dolente in realtà dalla nostra storia perché questi in questo campo i progressi dell'Italia sono stati meno forti di quelle negli altri Paesi
Nelle classifiche internazionali
La qualità della nostra istruzione non brilla né
Nelle scuole superiori né nell'università
Abbiamo uno dei più alti tassi di abbandono scolastici
E
Ritengo che questa sia una delle spiegazioni per cui abbiamo anche smesso di crescere e il divario con gli altri Paesi non si è chiuso perché più difficile mancando conoscenze adeguate inventare adottare le nuove tecnologie
Un altro aspetto ancora di successo in questi centocinquanta anni è stata la diffusione di beni durevoli che accrescono tempo libero e comfort
A otto e frigoriferi sono mai presenti in tutte le abitazioni
E lavatrici
Siamo una delle azioni più motorizzati al mondo
Per non parlare dei televisione a colori dei telefonini un'annotazione su questo aspetto spesso le classi dirigenti italiane parlo della cultura parlo della politica di ogni colore
Hanno pensato in questi fossero ben virus destinate a una
Ristretta cerchia elitaria degli italiani
Penso a quello che si riteneva fossero automobile inizio del secolo scorso
Quello che si pensava dovesse stare nelle case italiani anche negli anni in su negli anni Sessanta penso al fatto che i telefonini sono falsati trattate inizio come beni di lusso e come tale tassati oggi son più telefonici abitanti nel nostro Paese
Ancora
Possiamo dire che la crescita economica migliorato enormemente condizione di vita materiale innalzato le conoscenze accresciuto libertà e ampliato la partecipazione alla vita democratica se guardiamo a quante persone vota nel nostro Paese siamo ancora diciamo uno di una relazione comunali più affittato alti tassi di partecipazione
Il progresso maggiore si è avuto quando nel secondo dopoguerra il diritto di voto è stato esteso le donne
Siamo arrivati a te tassi bulgari di partecipazione alla vita democratica quasi il cento per cento novantasei per cento ancora le settantasei lezioni politica novantatré virgola quattro Trapani vedete disaffezione l'ultima lezione politica ottanta virgola cinque
La gente voleva cambiamenti riforme però questi non sono stati consegnati
Ed è questo un primo diciamo indizio di quello che può portare una crescita lenta
Dicevo una crescita lenta perché in effetti negli ultimi anni la crescita nostro Paese si è bloccata
Tanto che il PIL pro-capite prima rimasto fermo e poiché è sceso se consideriamo i dieci anni anzi nove anni dal due mila due mila nove ha fatto meno quattro virgola uno per cento in termini reali
In realtà la il meccanismo della crescita si è bloccato sia bloccato prima si è bloccato credo
Possiamo condividere questa opinione all'inizio degli anni Settanta
Il male della
Scarsa crescita iniziato allora l'abbiamo nascosto e abbiamo curato i sintomi con le sue valutazioni competitive e con il debito pubblico due cose di cui oggi non possiamo più
Come dire far ricorso
Il nostro la nostra posizione arretrata nel confronto internazionale
E secondo le previsioni del Fondo monetario internazionale scendere ancora se guardiamo il grafico ma l'Italia né all'inizio anni Novanta era aveva un PIL pro capite del sei per cento sopra la media dell'area euro
All'inizio all'inizio del nuovo decennio siamo cinque per cento sotto la media dell'autore dell'area euro e secondo le previsioni Fondo monetario internazionale il due mila quattordici perdere un altro cinque per cento ci stanzieremo ancora che significa che la ripresa non sarà uguale per noi
A meno per quanto dicono istituti internazionali rispetto agli altri Paesi
Senza crescita sono diventati più spinosi da affrontare alcuni problemi che sono essi stessi all'origine della difficoltà a crescere
Anzitutto la bassa una netta natalità che può essere curata solo con maggiori risorse siamo uno dei Paesi con non internalizzati natalità più bassa siamo uno di quelli che parla molto di famiglia e per le famiglie nella spesa pubblica investe spende troppo poco
Sarà più difficile farlo ovviamente se non avremo crescita siamo stati incapaci di coniugare lavoro femminile Mattassi partecipazione al mercato del lavoro in Italia delle donne è uno dei più bassi al mondo e maternità
Grafico successivo per favore
La popolazione stagnante
è un altro problema
Che indica scarsa crescita
Ed è risanato solo da un'ampia emigrazione se guardiamo queste proiezioni dell'Istat queste ci di come nel due mila cinquanta avremo circa il diciassette per cento la popolazione è presentato da immigrati undici milioni di persone
Sono previsioni tra virgolette prudenziali perché implicano un una riduzione dell'incremento annuo degli immigrati
Ma saremo capaci di accoglierli nel modo adeguato saremo capaci di considerarli non tanto delle braccia dei cervelli ma delle persone capaci di radicarsi di
Contribuire a essere essi stessi motore della crescita del nostro Paese questo nasco messa grande e credo che
Vada affrontata
Infine l'invecchiamento della popolazione nel grafico che vediamo osserviamo che gli anziani cioè ultrasessantacinquenni sono saliti saliranno
Da meno dell'otto per cento alla popolazione a oltre il trentatré per cento
Questo significherà più speso e per la sanità più spese per le pensioni
A meno che a meno che non consideriamo le persone di questa età come risorse non come pesi dalla Società come persone capaci di lavorare di continuare a lavorare i controlli contribuire al benessere e di tutti
E d'altronde bisogna anche ritornare a far aumentare i giovani che si sono dimezzati
Infine
L'alto debito pubblico che genera
Alta pressione fiscale
è inutile nasconderselo senza crescita sarà difficile rientrare da questo alto debito pubblico
E se non avremo crescita sarà difficile ridurre la pressione fiscale se non saremo addirittura costretti aumentarla per risanare i conti pubblici quindi anche per questo tornare a crescere prioritario
Come ritornare a crescere anzitutto rimuovendo gli ostacoli alla concorrenza perché concorrenza significa maggiore competizione miglioramento la qualità dei prodotti abbassamento dei prezzi sempre e che lavorano sui mercati internazionali lo sanno e sono costretta innovare ma
Trovo anche penso anche che gli imprenditori nell'innovare trovano maggiore soddisfazione nel proprio lavoro
Non è solo una questione di obbligo o di bisogno
Lo dimostrano gli affetti la concorrenza di di casi da telefonia i prezzi relativi a servizi telefonici sono scesi del trentacinque per cento dal due mila sei al due mila nove
Ma mano che aumentava la competizione sul mercato e un altro caso è quello dell'automobile
Dove pure i prezzi relativi sono scesi del trentacinque per cento nell'arco un arco di tempo molto più ampio peraltro senza considerare qui il fatto che le auto si vendono oggi sono di qualità infinitamente superiore a quelle di quarant'anni o cinquanta anni fa
Vorrei far notare una cosa però c'è stato due momenti in cui questa relazione fra maggiore concorrenza nel mercato e Trezzo si è rotta risultati delle fasi in cui c'era la svalutazione reale del cambio
Che significa appunto che è equivalente a una forma di protezione
Dalla concorrenza e che non ha giovato al
Al miglioramento del benessere
Ancora
Gli italiani
Vorrebbero che fossero rimossi gli ostacoli al fare impresa abbiamo chiesto all'Istituto Bruno leoni di redigere un indicatore di libertà di intrapresa nel nostro Paese nel quale risultiamo ultimi in Europa
Non siamo ultimi nell'insieme con un punteggio di trentacinque su cento soltanto ma siamo ultimi in tanti indicatori con punteggi molto bassi
Diciotto per esempio o anche nel mercato del lavoro dove pure non siamo messi così male siamo però sotto la media europea e avvalori che sono la metà di quelli di paesi come la Danimarca e Regno Unito
Che pure
Dal punto di vista della
Diciamo vox populi non sono appaiati
Per per immagine immagine di capitalismo
Che cosa fare dunque
La da difficoltà di fare impresa si è riflesso il nostro Paese nella scarso peso decrescente peso delle grandi imprese seguiamo questo grafico vediamo che
La quota di addetti nelle medie e grandi imprese è scesa tra settantuno
Da settantuno che era incinta cinquanta quattro per cento quanto sei per cento al trentanove per cento del due mila sette
Il saggio di Fulvio Coltorti nel volume indica anche alcuni errori di strategie ma in generale è vero che da noi la grande impresa non è mai stata ben vista e a cominciare dalla Costituzione si impongono dei limiti ben precisi all'attività di impresa
Viceversa sono tante tantissime le piccole impresa e da questo punto di vista siamo secondi solo al Portogallo se vedete il grafico successivo questa una risorsa cruciale del Paese però evidentemente queste non bastano oggi ad affrontare le sfide del mercato globale
Quello che bisogna fare dicevo prima per tornare a crescere
Se vediamo la Sai successiva per favore
Gli italiani chiedono riforme ispirate al mercato al merito e alla legalità questo non me lo sono inventato abbia fatto un sondaggio grazie ad è mossa presso la popolazione italiana gennaio scorso
Sono né per i due terzi dei casi favorevole all'aumento della concorrenza
Al quale continua attribuire valori positivi se guardiamo questo grafico no maggiore concorrenza significa più libertà qualità efficienza certo significa anche egoismo di gioco gli anzi istruzione ma questi difetti da concorrenza si rimedia con la politica di redistribuzione come welfare che funziona con l'istruzione che pareggia le
Opportunità alla partenza
Riforme ispirate al merito i settanta per cento di italiani è d'accordo sul fatto che le persone per il più competenti ottengano riconoscimenti economici superiore
Inoltre ritengono
Che si che nella
Considerazione sociale contino più l'essere anche perché l'aveva l'apparire il cinquanta per cento ritiene che sia importante essere colti istruiti meno del venti per cento a esserci essere simpatici
Il qui circa quindici per cento fare un lavoro prestigioso avere una bella casa circa cinque per cento la bellezza in sè contanti ora meno appannare sud sulle Giorgio Armani una tv conta per il due tre per cento aveva una bella auto circa l'uno per cento
E che cosa serve per
Avere conquistare spazi alla vita se e quando questo sondaggio l'impegno e la capacità personali valgono per il quaranta per cento la qualità della scuola e istruzione vale per un altro quindici per cento le esperienze di lavoro di studio
Valgono per ancora
Poco meno quattordici per cento
Ricchezza e sostegno familiare conoscenze fortune bellezza contano meno di questi altri valori
Riforme sperato ispirate allegata la legalità l'ottantotto virgola otto per cento degli intervistati ritiene che l'evasione fiscale non sia né necessaria
Ne giustificata e questo penso ma anche l'impresa associata a Confindustria
Inoltre pensano che gli italiani illegalità in generale non paghi
Oltre novanta per cento ritiene che non si debba mai o quasi mai corrompere ufficiale e pubblico
Copiare una con concorso pubblico è copiare a una a un esame scolastico farsi raccomandare per un lavoro
Viceversa questo comincia esse preoccupante anche per chi fa impresa non considerano un furto cosa che invece
Usare cd dividi e per e programmi e personal computer copiati
Ricorre a una raccomandazione per ridurre i tempi di attese da bisca americane ritenuto più o meno lecito ma mi sembra normale per chi entra ammalato a qualcuno malato visti i tempi di attesa lunghi spesso la nostra sanità
Ora le imprese come affrontano le sfide della crisi imposto dalla crisi lo fanno con nuove strategie incentrate su qualità innovazione ricerca alleanze vediamole queste queste
Strategie
Maggioranze pubblico bulgare oltre l'ottanta per cento hanno adottato adotteranno innovazione di prodotto di processo nuove strategie commerciali
Oltre sessanta per cento vuole entrare nuovi mercati fare investimenti sul marchio investire in manager
E pensiate e pensate quest'ultimo dato importante perché la crisi a riposto al centro l'uomo dell'imprenditore nelle aziende
Appare bassa la quota di imprese che vuole aggregarsi
Ma a mio avviso di nuovo se consideriamo il fatto che alla domanda era associata pur anche
Con perdita di controllo dell'impresa questo cinquanta per cento secondo me significativo
Però da solo lo sforzo e l'impresa non può bastare se non c'è cambiamento di contesto
E quindi le imprese chiedono riforme
Anzitutto meno burocrazia
Che è la madre di tutte le riforme
Poi più infrastrutture ricordiamoci canizie anni Settanta l'Italia è uno dei primi Paesi in Europa per dotazione di ferrovie autostrade alta velocità
Poi chiedano energia meno cara e forza si confrontò concorrenti francesi una regia costa novantatré per cento in meno
O dove oppure con quelli tedeschi pagando in Italia un ventitré per cento di energia di più con gli spagnoli dove Italia rispetto a Spagna al settantatré per cento di costo Energia superiore
Vogliono meno tasse e qui non credo ci sia bisogno di aiuti arsi e vogliono mercato del lavoro che funzioni meglio poi vogliono anche un'università ispirata in me al merito e più attenta alle esigenze dell'impresa
Bene queste sono le riforme e chiede
Che chiedono le imprese italiane
C'è
Un'opinione diffusa vinti ritiene che in realtà crescere non conti più di tanto
Conta il PIL conta poco conta meno in effetti anche tra italiani soltanto un trentatré per cento ritiene che si debba tornare a crescere
C'è un trentanove per cento che ritiene invece che bisognerebbe stare più attenti alla qualità e crescere anche meno e in ventinove per cento che dice che basta cortecce
è una diciamo canto dei padri nobili si pigliamo una famosa citazione di Bob Kennedy
Che ho ripreso dal saggio Enrico Giovannini del nostro volume dice il PIL non misura nella nostra arguzia nel nostro coraggio nella nostra con saggezza né a nostra conoscenza
Nella nostra compassione nella devozione al nostro Paese misura tutto eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta
Un
Letterato dell'ottocento diceva che gli economisti conoscono il pezzo di tutto e il valore di niente
Parole che sono sagge queste di un eroe del ventesimo secolo ma ricordiamoci che
Io prendo le parole di un altro economista Benjamine Friedman che ha fatto uno studio un lungo volume intitolato alle conseguenze morale della crescita
E dice quando la società attraverso un paio di stagnazione o peggio di arretramento del benessere materiale per la maggior parte la sua popolazione sistemi progresso
Diamo vita sociale nella solidarietà nella tolleranza nella democrazia e ne consegue una fase in cui ciascuno si mette in trincea a difendere il proprio benessere
Io credo che queste parole vadano meditate penso che questo Paese da troppi anni non cresce è un lusso che non ci possiamo più permettere
A rischio non repentaglio non c'è soltanto benessere materiale che pure è molto importante c'è
A lungo andare anche la convivenza civile
E credo che sia compito in una classe dirigente quale voi siete dare la sveglia al Paese grazie
Prende la parola
Il commissario europeo alla concorrenza può a chi
Almunia
Signora presidente a
Caro collega commissario
Ah vizi
Ah vuole spedire INPS
Anch'io
è che a valle ma c'è
Anche varie ma con i vari temi giudizio
Conferenza Ambani presto richiesto da in Parma
Qua fate diversa Aster Confindustria qua fa un detto
Giù le pressanti tempestosa italiani indosseranno Enterprise
Ti ho success
L'Ice ai di lei
In gioco mi mente
Fui antro price carburante Creativity hanno impropri ne scrivo sempre vite
To address sa Ciani impressi Cadorin
Rappresentati sauté italiana entro price sopra Italian pompa nesso
Ti SMI di unito porzioni detto presenzia
Somma Samoa Fava
Of Hawaii dia somma e DS ASI europea in Commissione
Ah non debbano importanti questioni confà Ovest nuova campi de price Antonacci plastilina sostenevano Promofin Giulio
Hai Cendant quanti elementi o finanze Tudisco estero
O caucciù ricopro Our economisti TUEL sostenne Volpato approccio
L'Ice lui operante competitivi markets in cui c'è business rischi rende opportuni Tito prospera
Bach San people
Tecnicamente contrari più
Archivio in da giuro canotti competitiva procedo a Ceylon a siti impostazioni zero e competition poli sentiste plinti Nawani interna Marx
Dose fu avviso opinion svilirsi date quei formò rispondeste eccetto protette Nationale markers
Promozione Nationale Ciampi omesso se tappa avrei varia sto competition anca andavo tra Palermo netto pro papà inefficiente business
Alle mi di Crystal triennale
Dissi questi forza io
Onde contrari Norberto Meki Europe molto competitiva guai quindi più duri stupro morte giuro pesca Pasetti for Research andava allarmanti
Fuori no pesce non anfore intraprende la città
Disco il medio lo piango San Services mora tratti
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A votazione
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Protestano debba Romance ossia l'inclusione
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Inoltre tu promoter competition Ancona patiti Blessing giuro
Cui fa free Settis office Romance in Our competition policy turchi
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Delio trite rosso o un anti competitive Agreements Ana più senso dominanti position
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Del POR post-comatosi vulnus is not to tra un business in fretta e
Ora esposta Colozzi to business
Dov'è contrario
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Prende la parola
Il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani
Ecco un po'lunga facciamo si arriva
Tanto
Signora presidente Marcegaglia cari imprenditori
Innanzitutto vorrei
Salutarvi
Con grande cordialità
Un saluto che faccio in questa veste nuova ne sono ancora capito
Se sia pur semplice da portare questo nuovo questa vecchia ma
Credo che anche voi mi capirete qui si va sempre a cercare le grane quindi
è una malattia
Che credo abbia un po'tutti
Io nelle parole
Che dirò cercherò di mettersi
Della concretezza e della semplicità mi è molto piaciuto devo dire
L'impostazione di fondo che Pollastri e la sua squadra hanno dato
Io mi sento di condividere anche nel profondo alcuni concetti che sono stati segnalati cui
Vorrei però cercare di approfittare di questa occasione
Per
Andare su punti molto vicini a noi
Perché sento
L'urgenza che noi tutti assieme
Facciamo qualcosa
Non ci metterò del pessimismo nelle cose che dico assolutamente no
Ma si metterò un po'di preoccupazione questo sì
Io penso che dobbiamo fare qualcosa di più per il nostro Paese
Per il suo presente per il suo futuro
Penso che dobbiamo farlo assieme
Organizzando delle forme anche di responsabilità comune non solo nella politica ma anche nel rapporto fra politica e forze sociali
In questo vostro appuntamenti orsetto che sento che volete portarvi su temi di fondo su dei temi strutturali
Penso che sia giusto
Penso che su questi temi ognuno debba dalla sua disponibilità ne parlerò anch'io
Penso che questi temi vadano affrontati non rinviati
Ma credo converrete con me che questi temi debbono tenersi collegate questioni che sono urgenti
Questioni che il Paese deve affrontare questioni che riguardano chi è sul fronte della crisi il lavoro l'impresa le famiglie
E quindi credo che politiche economiche politica delle riforme debbano darsi la mano
Debbono avere un senso univoco
E essere partiti è lo stesso sforzo
Ora è inutile elencare i dati Pollastri esitava alcuni io ne sottolineo un paio che sono particolarmente indicative secondo me abbastanza impressionante
Anch'io riprendo il dato il PIL pro capite non ce l'abbiamo fermo dal due mila due mila sette negli ultimi due anni se abbiamo un meno quattro noi passiamo in tutti questi anni dalla Settima la dodicesima posizione nell'area euro
Per quel che riguarda
Il primo il PIL pro capite abbiamo davanti a noi delle previsioni del Fondo monetario che ci dà un'ulteriore riduzione di posizione relativa
Il secondo dato che vorrei sottolineare
E che dice qualcosa e la nostra situazione
Che fatta cento la produzione industriale del due mila cinque noi siamo l'ottantasette virgola nove la Germania novantasei virgola tre la Francia al novanta virgola sei la media UE al novantatré virgola no
Quindi
Cominciamo col dire sì o meno questa e l'opinione che vorrei presentarmi che l'afflusso della crisi si fa sentire non meno da noi
Ma si fa sentire in modo particolare da noi perché la crisi si collega ha dei problemi precedente
Che altri avevano in misura Mino
E credo quindi che
Chi prevede per noi
Un tempo più lungo di chiusura dalla crisi è già di rientro nella situazione in cui eravamo due mila sette
Faccio una previsione che sono la correggiamo collazione è una previsione che può
Avverarsi
E quindi il nostro problema rischiamo di e che rischiamo di essere su un pavimento troppo basso il troppo lungo
E che quindi polmoni di tante nostre piccole e medie imprese possono avere il fiato sufficiente per stare in apnea in un tempo così lungo
Con la considerazione da fare che
Sott'acqua mentre si sta in apnea le cose cambiano hanno un gran movimento
E cioè dentro questa crisi si sta riorganizzando la nuova divisione internazionale del lavoro
Perché lo vediamo nel mondo c'è chi è costretto a ridurre la capacità produttiva più di molto c'è chi è costretto ridurla un po'ciechi l'aumento alla capacità produttiva in questo momento
E i processi non di innovazione non si ferma no secche in condizione di sostenerli e finanziarli e chi no c'è chi può contare su politiche pubbliche e chi no e quindi tutto è in movimento
E quindi è un
è in gioco un pezzo del nostro presenti in questa fase anche un pezzo del nostro futuro e quindi
Se è così stare fermi non è certamente una strategia penso che questo
Possiamo condividerlo tu
Stare fermi non è una strategia e questo comincia adesso Monia poco fa ha parlato detto cose
Sì sono Suta mente condivisibili ma
Stare fermi non era stata gente innanzitutto la dimensione europea
Perché noi viviamo in questo momento un'accelerazione del del della storia Celori da quindici anni avevamo un motore principale della Crazy la domanda mondiale che era
Diciamo il consumo addebito di in larga parte di classi medie per l'economia anglosassone
Questo motore andato fuori uso
I motori di sostituzione che dovrebbero essere classi medi dei Paesi emergenti ma sono motori che sono più lenti arriveranno ma sono parziali e lenti
Io credo che se l'Europa vuole legittimarsi finalmente davanti all'opinione pubblica europea debba cogliere questo momento difficile di passaggio per riconoscere che c'è una domanda europea da attivare
Che ci sono strumenti a disposizione o strumenti che si possono attivare
Per finanziare interventi infrastrutturali materiali e immateriali per sostenere la domanda per alzare la crescita potenziale
Gli spazi giuridici ci sono adesso non voglio andare i particolari ma
Se uno vuole attivati attivare uno bossolo mettere in moto gli strumenti più forti e più efficace pertinenti
Della della Banca europea di investimenti se vuole attivare investimenti industriali appartiene a sistema le casse poste presta europee e così via non è che manchino quadri giuridici e strumenti in grado
Di attivare un po'di domanda aggregata io credo che a questo passaggio in Europa solo intergovernativa stiamo mancando rischi di mancare al suo compito credo che l'inerzia
In questa dimensione dell'Cominati IVA sia pericolosa non solo per l'economia reale ma anche per la stessa Unione monetaria perché sì la crisi che e che è una crisi di finanza pubblica conclamata per l'amor di Dio ma al fondo è una crisi debolezza dell'economia reale
Una debolezza l'economia reale che in misura diversa e condiviso da molte economie del continente
E quindi io credo che noi dovremmo avere come tali una voce univoca perché ci sia una voce univoca condivisa perché ci sia una
Uno stimolo forte la dimensione europea
La cosa riguarda anche noi però star fermi non è una strategia allora io qui voglio dire è tema d'attualità politica è giusto parlare il controllo della spesa pubblica
è un vincolo non è un obiettivo
è un vincolo un vincolo stringente al quale nessuno può deroga
Conosciamo bene la forza di questo venti
Conosciamo l'andamento del debito pubblico conosciamo l'andamento preoccupante del deficit stiamo constatando con preoccupazione che l'avanzo primario andato sotto
O che
Quindi forte preoccupazione non si dica adesso verrà Tremonti quando lo sento dire rise Bersani propone una ricetta greca
No con tutta l'amicizia queste piuttosto offensivo perché in un paio di volte negli ultimi quindici anni
Noi stavamo prendendo il traghetto per la Grecia
E c'è torto costato torna al fallo tornare indietro perdendo se anche qualche lezione quindi questo non è accettabile discutiamo seriamente
Discutiamo seriamente io dico e noi sosteniamo lo sosteniamo da due anni
Che se lasciamo troppo bassa la dinamica di crescita se lasciamo troppo lungo e basso il pavimento noi rischiamo un eccessivi indebolimento della base produttiva e una spirale di stagnazione
Condomini
Coppa se io
E crisi della finanza pubblica
Io questo lo diciamo anche per o per l'esperienza che ci siamo e abbiamo in tempi anche difficile abbiamo dovuto farsi quindi certamente noi dobbiamo essere selettivi
Dobbiamo privilegiare interventi che non incidono sull'indebitamento strutturale che laddove necessario dobbiamo indicare risparmi e risorse
Ma
Insomma qualcosa tuttavia bisognava e bisogna fare secondo noi di più
E qui non credo ci sia bisogno di scomodare teorie economiche
Ho filosofie stiamo al buonsenso cioè noi pensiamo che nella
Fase di recessione più importante che abbiamo dal dopoguerra ad oggi noi possiamo ridurre gli investimenti
Non lo so io io credo che non possiamo
Dico investimenti di quelli che succedono subito di quelli che si fanno i sei mesi un anno
Questo è un problema molto serio che bisogna affrontare
Con quali strumenti con quali iniziative ma qui si tratta di colite di far tutto si tratta di scegliere un menù di discutere un menù di cose possibili realizzabile
Finanziamo
Noi due anni fa diciamo un grande piano di piccole opere per carità innanzitutto perché riguarda dimensione locale perché credo che questo non solo non sia accettabile che i primi due mesi dell'anno dati crea spiegava il trenta per cento di cantieri meno dimensione locale
Credo che non sia una cosa che possa essere
Senza
OSP con deroghe mirate al patto di stabilità possiamo ragionare attorno a un piano sulla green economy che riguarda la Vito domestica all'edilizia la produzione industriale pulsioni fonti energetiche
Possiamo considerare strumenti di di sostegno agli investimenti e innovazione dell'impresa possiamo pensare a qualche driver
Di di iniziativa pubblica che sia la banda larga piuttosto che un piano per per le bonifiche possiamo vedere un attimo la committenza pubblica possiamo verificarla committenza dei grandi soggetti industriali di servizio della catena subfornitori non Visco possiamo credo che qualcosa
Dobbiamo fare e credo che dobbiamo anche occuparci dei consumi
Perché effettivamente abbiamo visto i dati Istat anche ieri sono è un livello piuttosto preoccupante qui c'è un tema
Ci tornerò su
Insomma di controllo dell'andamenti dell'inflazione improprie possibile che tutte le volte che è appena rialza la testa di parroco ripetono diciamo subito in testa
Io vi invito a guardare la serie storica dell'andamento dell'inflazione in Italia negli ultimi dieci anni rispetto la dinamica europea l'unica volte dove noi siamo andati un po'sotto è quando si sono fatte alcuni interventi liberalizzazione c'è poco da fare
Allora noi già il potere d'acquisto è basso se consentiamo che nella crisi posizioni di rendita eccetera rapini no un pezzo di questo potere d'acquisto
Secondo bisogna che mettiamo pochi soldi in tasca bisonti spenderli perché e i consumi sono troppi o bus allora
Per amor di Dio si dice non ci sono i soldi eccetera io francamente questa osservazione
Non riesco ad accettare non riesco a immaginare per quanto noi abbiamo un sacco di problemi che siamo gli unici al mondo che non possono fare un minimo di intervento di stimolo all'economia
Abbiamo fatto un sacco di cose non è che lo abbiamo fatto niente in questi due anni qua dal punto di vista delle sospese dei mancati risparmi o delle quando abbiamo fatto una cosa sensata che è quella degli ammortizzatori
Con le sue imperfezioni però l'operazione è un'operazione che
è stata sostenuto e finanziato con fondi di investimento
E con soldi alla formazione prevalentemente a base regionali abbiamo fatto
Trasferito un quote di investimenti destinati al Sud in spesa corrente questo l'abbiamo fatto abbiamo fatto l'operazione Rizzi per le famiglie i patrimoni diciamo fascia a farsi alta abbiamo
In due anni incassato hanno operando il dieci per cento in meno di IVA a parità di
Di di consumi vorrei far notare abbiamo in beni e servizi consumi intermedi a pubblica esprime distrazione speso in due anni dodici miliardi in più
Sei e se
Quindi mi fermo qui ma insomma non è che noi non abbiamo maneggiato delle de delle risorse quindi io credo che
Francamente dire che una condizione difficile noi dobbiamo
Lasciare andare le cose nel senso alla dunque che aumento la spesa corrente di mi segua rivestimenti perché poi riassunto di questa operazione
è stato questo io credo che non sia accettabile
Vorrei aggiungere un tema corposo poi vengo a concludere sul tema della riforma vorrei aggiungere un tema
Che a riguardo un po'la preoccupazioni prospetti di questi anni che riguarda appunto il tema dei polmoni dell'impresa il fiato l'impresa
Qui sappiamo i capitoli di questo tema dei pagamenti e pubbliche stazione al
Le capitalizzazioni coso sedersi consorzi fidi al tema del rapporto con istituti con istituti di di credito ecco qui ci sono state sono in corso operazioni di rinegoziazione
Di moratoria diciamo tesi a dare
A poter guardare un po'un po'avanti
E guardiamo un po'avanti nel nel nei prossimi due o tre anni perché io non credo che noi
Questa questione si risolve nei prossimi mesi ecco io segnalo questo abbiamo disposizione noi i dati dei bilanci delle principali banche italiane
Nell'insieme queste banche diciamo capi quelli scritti sono in Borsa quotate quotano nell'insieme lo zero sessantacinque del patrimonio né
Se non stanno svalutando come sta svoltando significa che penso nei prossimi tre anni di recuperare una ripresa degli utili trainati da che cosa saranno ha ripreso così impetuosa
Considero cattivo se non era ripreso così questo lo sa sarà evidentemente un approccio diverso alle alle domande più rischioso di credito
E quindi dove questo è un tema che dobbiamo
Considerare sempre aperti
Sia dal lato del coraggio delle banche a far di più sia dal lato di interventi incentivazione di iniziativa per l'opera patrimoni sezione capitalizzazione del sistema delle delle impresa
E arrivo adesso
Diciamo i temi più strutturale io volevo solo
Dire una cosa fondamentalmente cioè che cos'è che
Che c'è mancato in questi due anni qua
Ma noi siamo anche atto una discussione sull'impostazione di fondo della politica economica di questa fase
E se è poco da fare non abbiamo potuto averli Parlamento non se non è avvenuto nel Paese
Non abbiamo avuto l'occasione di dire come affrontiamo strategicamente questa fase questo è un discorso che deve essere assolutamente recuperato perché poi Prodi Paola schiera questa cosa il democrazia qualcosa a che fare con l'economia
Assolutamente qualcosa a che fare con i condomini e se devo dire il punto di dissenso più forte che è giusto che
Chi ha responsabilità dell'opposizione dica qual è utili se esso più forti questi due anni esattamente questo guardate il messaggio che è stato dato al Paese non ci siamo trovavamo coraggio nello per amor di Dio non ci siamo trovati d'accordo da due anni fa dal luglio del due mila otto
La nostra posizione era che racconto fosse diverso
Perché racconti il messaggio Paese ha oscillato fra un
Diciamo una descrizione di scenari cosmici e catastrofici Opara filosofici al una descrizione di nuvole passeggere spirali che arrivavano
Crisi che alle spalle sito psicologica e così via entrambe queste chiavi qua portavano la conclusione che non c'è niente da fare di sostanziale
O perché è inutile o perché è assolutamente pleonastico
Questo noi non ci siamo trovati d'accordo perché invece abbiamo sempre pensato e lo penso ancora lo penso ancora oggi
Che il messaggio al Paese verso di diverso deve essere messo di fronte a un passaggio molto stretta
Che che a dice qualcosa del nostro futuro
E a me risulta non lo so se possa essere condivisa sta cosa che noi siamo un Paese che quando si ha messi di fronte a un problema ce lo mangiamo
Quando ci son messaggi che addormenta lo spendiamo affidarsi allo stellone ma lo stellone non esiste non è mai esistito quel che abbiamo fatto l'abbiamo sempre fatto con le nostre fatiche e le nostre forze e reagendo le difficoltà
Ecco questo è il punto che secondo noi bisognerebbe recuperare infine
Qualche cenno questi temi strutturali le riforme
Io dico che fatte molto bene se questa l'intenzione questo convegno a mettere l'asse su questa retta la bara di qui ripeto non scollegato lo a dinamiche di vita reale che stanno venendo i questi stessi mesi queste settimane riforma
Anche qui voglio essere molto diretto molto molto franco ma questa è una parola che comincia a prendere una piega pericolosa tipo quella del dialogo a un certo punto oggetto capisce più di Costa parlando cioè
Cioè rimettere non so tornare alle tariffe minime è una riforma discutiamo
è una riforma contro i propositi a riforme ostile controriforma
Vediamo che senso diamo questa parola io
Dico parliamo di riforme istituzionali benissimo io vorrei segnalare anche qui mezzo tutta questa discussione
Che avviene sulla stampa davanti a classe dirigente come sia Paola se questo Paese ma per esempio noi verso sarà giusto sarà sbagliata
Ma sono dall'inizio di questa legislatura che abbiamo consegnato in Commissione e Parlamento eccetera proposta di legge Finocchiaro proposta di legge presso sul
Su riforme istituzionali
Si vuole discutere si discute in Commissione affari costituzionali poi ognuno avrà le sue le sue idee io ho segnalato un solo punto diciamo di preoccupazione poi confronto resti pure aperti
Ma insomma in un Paese nel quale
Già vediamo che il tessuto unitario
Fa fatica attenere non solo per ragioni territoriali ma per regioni Paola assi di ripiegamento corporativa di meccanismi difensivi e così via dicendo
E in una fase nella quale sospinge amo vedi le bozze che girano verso un'ipotesi federalista molto spinta
Molto spinta
Problema e noi immaginiamo che l'unico elemento di coesione di garanzia eccetera debba essere affidato anche questo la contesa politica
Punto e solo questo molto onesto e come la teniamo sia questa Repubblica tutto qua
Se ci si convince
Ma mi sembra un Porzio problema qui
Allora però questa cosa qui la discutiamo delle Commissioni parlamentari appena ci siamo
Diciamo chiariti bene le idee perché non credo che le famiglie in questo momento stiamo discutendo di
Semipresidenzialismo correggendo noi dobbiamo
Trovare in Parlamento le sedi giuste per fare una buona discussione su questo
E invece su tutto il resto
Che sono riforme nel campo economico e sociale noi dobbiamo portare al centro questa questione
Io ho detto una battuta mette su queste mi costo istituzionale si può andare benissimo il Parlamento io se c'è da parlare
E trovare una strada su queste urgenze di riformi economiche sociali io vado anche Arcore anche anche atti e io son disposto andarci con delle idee nuove perché noi l'abbiamo fatto tutto giusto non l'abbiamo fatto tutti
Purché dall'altra parte sì riconosca che siccome sia governato hanno governato sette anni degli ultimi nove
Non è che posso andarla colpa sempre agli altri quindi o ci arrivo quelle nuove loro ci arrivano con senso di responsabilità e vediamo assieme che cosa si può fare questo Paese
Su alcune questioni dirimenti i mercati
I mercati la libertà d'impresa la concorrenza
Da dove la prendiamo qui c'è in prima fila
Il Presidente l'Antitrust
Io dico ci ha mandato un libro in Parlamento
Alto così io me lo sono letto e pregevole
Noi dicemmo che ci voleva una legge annuale sulla concorrenza
Vogliamo fare in Commissione cosa mi stesse tra partire
Dalle segnalazioni che ha fatto l'antitasse delle proposte per trasformare questi prime iniziative normative
Noi siamo disponibile una cosa del genere
Mercato
Teniamolo collegato al tema della pubblica amministrazione
Perché anche qui uscendo dall'equivoco perché i diktat i tagli lineari lecco alla fine come avete visto abbiamo avuto dodici in due anni dodici miliardi in più dei di disperati bensì la pubblica amministrazione consentiamo racconta
Bisogna vedere se abbiamo la forza per fare progetti hanno industriali delle pubbliche amministrazioni cioè cercare di far delle ristrutturazioni con dei meccanismi che tolgano nonché semplifico che tolgono
A me piace ricordare per esempio una proposta sarà troppo concreta non lo so
Che a me è sempre sempre sembrata intelligente i vestiti avvia le tariffe minime di rimettere tariffe minime
Ma noi perché non esterni avvisiamo una serie di funzioni della pubblica amministrazione interna autorizzativi e li mettiamo a Capo d'auto certificazioni di professionisti e sicura
E la Pubblica vessazione fa un controllo
Simulato sua attività economica e questo può portare a un certo numero
Di abolizione di di di di di di rapporti diretti fra imprese e Pubblica amministrazione
Non è impossibile se ci si prova e se ci si prova assieme riforma fiscale aspettiamo il federalismo verso il tema di Cefalù esitare rispettiamo il federalismo
Io faccio notare che
Noi
A proposito di dialogo confronto eccetera noi ci siamo strenui abbiamo collaborato l'operazione sulle norme sul federalismo è un anno non ci sono non c'è ancora i primi decreto il primo decreto attuativo però se messo in moto la macchina
Non credo che ne possiamo aspettare
Queste scadenze dopodiché se vogliamo affrontare il tema fiscale
Io credo per amor di e ciascuno correggendo impostazioni con la mente aperti
Però io credo che fra persone ragionevoli
Noi dobbiamo
Discutere così
è chiaro che abbassare le tasse non può significare in un Paese come il nostro una diminuzione delle entrate
E quindi noi dobbiamo ragionare attorno alle possibili riallocazione
Di questi pesi
Primo certamente fra chi paga e chi non paga
La prima riga locazione da fare queste
Io dico umana mastri della fedeltà fiscale arrivarci in tra cinque anni ogni euro recuperato sul lavoro e sull'impresa
Un patto così come farai per i costi della politica una mastri del tre per cento in più tre per cento in meno ma ci mettiamo a livello dei principali Paesi europei ci fermiamo lì
E ci arriviamo gli strumenti ci sono e quello che recuperi Lomborg sul lavoro e sull'impresa
E questa è la primaria l'occasione da fare poi nessuno pensabili altri
Una ricollocazione che che che che fra lady di capitale Rete lavori impresa una riallocazione fra patrimoni mobiliari immobiliari redditi da lavoro ed è impresa siamo pronti a intendersi su qualche paletto di principio
Perché poi si riesce
Se però io voglio dirlo chiaramente se tutte le volte che l'opposizione ragiona così si sente dire come forse ci sentiremo dire che
Vuol mettere le tasse non le vogliamo abbassare le tasse e registriamo che per chi le paga non c'è mai stato come adesso pressione fiscale sia chiaro
Noi se c'è da ragionare sì mettiamo ragionare seriamente vediamo le Commissioni parlamentari palpeggiato di fare un lavoro bypartisan non c'è non c'è problema
E così via Dio non voglia SOFA alla lunga quando si parla di forma del welfare e delle del mercato del lavoro si ma a condizione che riprendiamo l'ottica della nuova generazione qui
Che ha di fronte uno sbandamento micidiale ma noi pensiamo di poter stare al ventotto per cento di disoccupazione giovanile
Non sono medio europee somme che magre
Non possiamo
Possiamo lasciare un'intera generazione la situazione di incertezza così radicale anche delle prospettive sistema pensionistico
è questo il punto di vista affrontiamo con coraggio e derivati poi se l'università la scuola non mi dilungo le politiche industriali ecco qua quindi se si intende parla di queste cose
Anche
Corregge prendendoci nostre responsabilità
Noi siamo pronti a fare la nostra parte io faccio notare un piccolo particolare
Che per farle riforme ci vuole il Parlamento
Capisco che è una parola Parlamento non diciamo molto Coppola
Però è il luogo della libertà di tutti
Se si si dice quel luogo lì
Anche il rapporto con i soggetti sociali diventa sfitti e condiziona anche il rapporto con l'informazione diventa scritti che condiziona e gira il troppi luoghi comuni e l'azienda la fa uno solo e non è salute
Non è salute l'azienda deve fare deve venir fuori dalle esigenze del Paese
Questo è un problema
Il Parlamento deve funzionare guardate io non voglio fare guardate l'andamento del sedute parlamentari sta cambiando strutturalmente la situazione
Noi abbiamo riunito Parlamento discutere solo quando c'è o un decreto o la fiducia se no non c'è niente da fare
Non può andare così
Vogliamo fare di l'asse di una discussione per le riforme attenzione qui non
Leggevo in in altri per altre esigenza o hanno di grassi novecentosettantotto
Tre riforme tipo riforma sanitaria interruzione volontaria della gravidanza e legge Basaglia sui manicomi riforme non da poco furono fatti in un anno di iniziativa parlamentare
Se adesso stiamo discutendo sull'università e ci arriveremo se non mettono fiduciario a dare un contributo a farla riforma e daremo il nostro contributo e perché si può discutere sulla scuola non è stato possibile
Attenzione questo è un punto dirimente se vogliamo uscire dalla retorica del dialogo e arrivare alla concretezza del confronto
Questo
Io
Io ho guardato già
Ho già finito io volevo e che vi fosse chiaro ha parlato come vedete con in modo molto diretto l'ONU non è il caso di fare qui dei comizi
Per quel che riguarda noi
Non ci preoccupa il confronto
Si preoccupa
Quella chiacchiere inconcludente del cosiddetto dialogo che siccome la file non porta cose concrete allontana tutta la politica dalla società
E quindi è pericoloso per tutti anche per noi che non ce ne sentiamo corresponsabile
Quindi noi a noi interessa dimostrare che lavoriamo per il Paese con le nostre idee e potendo dire in trasparenza guarda su questo siamo d'accordo e lo motiviamo su questo non siamo d'accordo e lo motiviamo
Questa è la cosa che interessano si interessa in particolare mostra
Che l'azienda deve essere costruita attorno a chi è sul fronte dei problemi
Perché quello resti il traino per il futuro di questo Paese problemi che vi ripeto
Sono seri sono seri ma sono problemi che si possono affrontare e risolvere con un impegno comune grazie tante
Ferruccio De Bortoli direttore del Corriere della Sera
Buona sera
Buona sera a tutti che grazie dell'invito e grazie ritrovarvi qui io prima di
Cominciare la prima delle tavole rotonde del programma di oggi pomeriggio
Volevo ricordare le parole molto belle che ha detto Luca Paola si nell'introduzione gli oggi pomeriggio e che anche scritto bene sul Sole ventiquattro ore prima questa mattina
Cioè noi non dobbiamo crescere soltanto per stare meglio
Ma dobbiamo crescere anche per migliorare la qualità della nostra democrazia
Perché è una società che non cresce
Cito Paola sì
In cattivi esce vengono meno solidarietà e tolleranza e peggiora lo stato di salute della nostra convivenza civile
Sono un Paese che non cresce
è la peggiore eredità che possiamo lasciare I nostri figlie
E non vorremmo essere giudicati deve aver consegnato loro una società che ristagna e che qui giorni era degli impianti e devi sentire
Allora si è completato un po'il quadro dei nostri ospiti e allora io chiamerei egli pregherei di salire dalla loro destra
Antonio Catricalà presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato prego Presidente
Sergio Chiamparino
Che non solo al Sindaco di Torino ma il Presidente dell'ANCI che l'Associazione nazionale dei comuni italiani
E Marco Tronchetti Provera che Presidente la Pirelli
Fatelo una pausa un po'più caloroso proseguiamo
Un po'
Il via a questo nostro pomeriggio grazie Presidente
Adesso aspettiamo che si completi
Il
Lo struzzo compensazioni nostro spanne
Ecco
Dunque
Allora il tema della nostra prima tavola rotonda del primo del pomeriggio è
Promuove il mercato e innalzare il benessere ma prima di dare la parola ai nostri ospiti
Ascoltiamo questo video messaggio di Pascal Lamy che direttore generale del ruolo cioè gli occhi di sedici del WTO prego guardiamo questo video dura pochi minuti
La missione
Sì anch'io devo
Poi grazie Emma Marcegaglia una volta vi teneva parteciperà siete Vernocchi ma sono neon Cassola Confindustria
Sotto
Ansia che ho detto occorre che allora l'Monselice completano metamorfosi
Quindi
Riunione di regioni sotto nessun allarme professor Fazio generati nessunissimo vi chiedo mobile fascicoletto fisica non pone i gruppi
Beh le
Due tecnici la formazione in giro operano riceveva maniera un blocco Michele Turetta ove glielo con lo studio non riesce proprio microcredito partecipe demanio già quella sette vengono
Chi è secondo posto
Le
Assorbiamo dice chiariti io non ho tirato o due
Previo al mondo crisi economiche oltre idoneo il mondo
E se il plenum venuto traverse
A se affermo poste
Sevogli occulti Ragusa sospendiamo allora
Usi sono come dicevo
Chirurgiche giù Giuggiù sposo
Convocheremo solenne di dominio
Il termine
Come risorsa Rizzi
Più molto inferiore
Avete del sovvallo processo IFIL si sposta sulla legge perseguita portaci Woodrow mondo otto il polso
Su che sentiva mutue
Da votare poco credibile questi don tono se
Non posto mosso dal sistema tutti gli altri o al solida
Como
Non vendita sono lì come assessore Rutelli ortodossi Commissione
Con voi possono su
E con cuocere da compiuti
L'come assoluta
Bettoni membro su
Possono essere due con la tecnica elisir svolta sinora su creato fisso il dopo
E poi torna a poker dopo
Sono io o
Lunedì se
Costi più accompagno
Controlli flussi e quote di sinistra
Bene sia parente potercela visto uno se ha fatto
Scholz lei sicura che credo giro il gioco
Dobbiamo causa neve mettono somalo non lo sono
Li accompagna il regime Paolo in sé doppioni di tout court io asserito attuazione
Protezioniste
L'unica discussione Iossa chiusa uniamo caserma in sé un condonata grande accesa
Siti che al nuovo aveva
Fallimenti portino il killer tuo comune milioni flussi potesse vista e di Sciacca ad un uomo alto sul pregresso guarda
Lo dice nessuno dunque discussioni seppur
Comunque a una
Competitivi che era possono speso individuiamo più oppure Citation acquisita direi sì credo di concessione
Flussi chiudo doveva Borghello sobri chiuse signori concluderò più in fuga finalizzate
Firmò
Peggio poco e niente demolisce grossomodo nel nostro Paese
Il
Partitico esercenti tufo può segnò due o scusa prologo trova una facilitazione dello sciopero dovette Jarno però metro dunque giuridico
Illy puffi x chi sono
Ieri fuse short conoscevo équipe espongo sulla competitività e di sono troppo Esopo anticrisi
Di plichi si voglia
Compreso chi di noi pactum ruoli vogliamo dimenticarci ad ala e chi russa con costi più
La trovano
Chi a distoglierlo due foto colpito
Osimo
Passibile non discriminazione anche i costi più lusso
Dei pagamenti acefala già molti avuto un suo peso antifascismo e chitarre fa strano compiute con cioè
E ISAF fascino decotto e la sua poi si proprio ai due missive sia oggi Takashi uno opporci proprio
No l'uomo Dupont Nottola Trivigno allora
Quindi
Della competitività Consob su possibili Paola piacciono sono
E leggi Stones devo fare io mitigazione forti ritardi sposarmi un finale fino ad una
Sul suo il
Politique economiche
Di nuovo modello in sella chiariti bisogna fastrack violare che appassiti a indurre sussisterebbero Etacs assiomi dopo discussioni politiche che lì che i posti di ogni sforzo di fiori dichiara
Le politiche monete
Vigente a chi sono
Distrugge e sostiene
Polar competitivi se
Si succede in passato lunga dove grazie a un
Dell'Organizzazione mondiale del commercio
Può concludere o
Baudelaire chi inviando io gelosi quello misto
Ti prego a Europol Bur tassi spettabile ho riconosciuto e condiviso
Possono sviluppare in più disposto omonima
Sissi Scifo nessun con fiamme sì credo che sia un punto poteri puro purtroppo io
Chi uccide i propri
Possano dar conto a chi fa risposta secondo il titolare
L'acqua sotto i migliori sorgano Assuntina ministro oltre
Giro
No scemo unico comporti sugli evitiamo onesto
C'è spero che si
Che piova fece un flusso un gettito
Con la città Gustavo
Come se il
Confindustria acquisirlo legge al ragionano
Sa che impatta con cv in un'ora in cui si dietro di Totò gli assi punto otto al prossimo
Bene grazie
Abbiamo ascoltato questo intervento
Di Pascal Lamy
Con voce profonda
Alla Gilbert Bécaud
Ha persino sorriso alla fine quindi questo è di particolare conforto per lo sviluppo per il commercio mondiale ma entriamo nel
Nel merito della
Il tema della nostra tavola rotonda promuovere il mercato innalzare il benessere
Comincerei con Antonio Catricalà
Dall'esposizione di Paola anzi dallo studio che trattato presentato oggi emerge che laddove si è liberalizzato il mercato è cresciuto con vantaggi per tutti dai produttori ai consumatori
Ma la sensazione che noi abbiamo è che le liberalizzazioni non siano molto di moda in questo momento in Italia che si è
Sì diciamo che il processo se rallentato l'autorità
Che ho l'onore di presiedere ha più volte segnalato questo problema oggi
Ho incassato
Un ok da parte del leader del Partito Democratico sulle proposte di liberalizzazione che l'Antitrust ha ha proposto al Governo spero di poter incassare il
Consenso del Governo della maggioranza
Credo che però ci sia un orientamento favorevole da parte di tutti perché è arrivato il momento di fare qualcosa di positivo due anni
Di quasi fermo sul liberalizzazioni non hanno dato buoni risultati abbiamo avuto la legge sulla sui servizi pubblici locali ma
Stenta a decollare il meccanismo di liberalizzazione di privatizzazione che deve seguire necessariamente alla liberalizzazione
Abbiamo avuto anche la liberalizzazione del servizio idrico che è un punto sul quale l'Antitrust aveva spinto anche il precedente Governo
Senza successo qui invece abbia avuto soddisfazione
C'è ancora molto molto da fare sul terreno dei trasporti c'è da fare sul terreno della delle Poste c'è da fare in merito alla governance bancaria
Che poi coinvolge anche la governance assicurativa
C'è ancora da lottare sul terreno delle tariffe e delle libere professioni perché sono professioni di altissimo profilo la maggior parte di esse sono di rilievo costituzionale
Ma l'idea di chiudere gli accessi a queste professioni per mantenere
E
A chi già c'è
Una maggiore potere contrattuale è un'idea che serpeggia
Purtroppo non solo della maggioranza anche nell'opposizione in Parlamento e quindi
Qui l'Antitrust si sente impegnata in prima persona abbiamo riscontrato che c'è in Confindustria
Una
Un appoggio alle nostre tesi di questo siamo contenti perché lo ha detto anche Almunia
Da soli le autorità gli antitrust nazionali non possono ottenere grandi risultati devono avere il consenso del mondo industriale devono avere il consenso della parte chiedi più produce nel Paese
Nel frattempo l'Antitrust non è che andate in vacanza
O per lo meno se mi hanno messo in pensione non me ne sono accorto continuato I
A a combattere anche su altri fronti in un fronte che aperto e che necessita ancora di miglioramento e quello della tutela dei consumatori che alla quale la parte produttive a
Migliore del Paese e molto interessata le più grandi imprese si stanno organizzando per avere
Una uffici di tutela del consumatore che i colleghi nei colloqui no con l'Antitrust
Quando c'è
Un un'impresa che maltratta i consumatori gli imbrogli all'inganna o non dal loro tutte le informazioni necessarie
Per colpa di quei pochi che sono commercialmente scorretti
Cala la fiducia nell'intero settore e quindi è compito dell'Antitrust combattere queste scorrettezze con estrema decisione
Probabilmente proprio nei periodi di crisi una situazione di tutela maggiore una un sistema di maggiore tutela
Dei consumatori necessario e infatti Almunia ne ha fatto cenno più volte nella sua relazione di oggi ma soprattutto la Commissione europea ha riconosciuto all'Antitrust italiane di questo
Penso che noi
Abbiamo un merito da vantare di essere in più ai cd tutori della correttezza commerciale in tutta Europa
Di essere una specie di esempio e di modello al quale per la verità adesso anche le altre autorità antitrust nazionali si stanno ispirando come del resto
La Commissione
Comunque il punto essenziale che bisogna riprendere la
La politica delle liberalizzazioni non solo nella telefonia ha portato a all'ibridazione a prezzi più bassi
Non solo nel settore delle auto a concorrenza porta a prezzi più bassi abbiamo visto una cosa immediata sotto gli occhi di tutti una piccolissima liberalizzazione come quella delle parafarmacie sui farmaci da banco ha portato a un calo dei prezzi
Di oltre il venti per cento fino al trenta per cento
Ma se ci fosse maggiore concorrenza nei servizi bancari nei servizi assicurativi nei servizi professionali
Noi avremmo anche per le imprese e dei costi minori avremmo delle dei costi minori per l'acquisto di Energia
Avremmo
Dei costi minori per
L'acquisto spesso delle materie prime e se noi avessimo
Più concorrenza avremmo
Più possibilità di competere ad armi pari con le industrie dei nostri paesi vicini con i quali poi si fa sempre il raffronto ma è un raffronto in cui le nostre in prese
Sono penalizzate dal fatto di avere un braccio legato dalle
Zavorre che lei hanno la capacità economica molto spesso zavorre giustificate da leggi nazionali e per la verità anche regionali
Per
Grazie
Grazie al presidente Catricalà
Crear Sergio
Chiamparino chiederei naturalmente nella sua duplice veste il sindaco di Torino e di Presidente dell'ANCI in questi anni abbiamo visto alcune liberalizzazioni che poi a livello locale si sono
Fermate
Io ho l'impressione che han Pajno che adesso ci sia una sorta di
Ritorno indietro cioè
In alcune situazioni locali
La presenza pubblica si allarga
Il comune anche che a giorni elettorali una provincia reggiana pensano sia il caso aumentare la presenza nell'economia quindi ad andare nella direzione opposta a quella segnalata da Catricalà come la situazione Chiamparino
Ma guardi guardi diretto intanto
Solo un ringraziamento al presidente Marcegaglia
L'onorevole
Serve leggere questa tavola rotonda e il piacere insieme ma
Lì diciamo io come direttore parla con una persona che ha fatto da sempre pubblicamente una battaglia esattamente opposta
Io ad esempio credo davvero contribuito ad influire sulla decisione presa poi al Ministro Fitto qua do introdotto quel processo attraverso il quale
Entro il due mila e quindi si le Società diciamo ex municipalizzate quotate in borsa
Devono scendere al trenta per cento o meno del capitale quadrato perché sinceramente ma guardate lo dico anche da uomo di sinistra se mi concede permettete
Cioè io non capisco perché nel mondo dell'economia
Privata com'
Anche molto meno del trenta per cento si controllano aziende
Che stanno in tutto il mondo
E noi pubblico per controllare anche dove giusto controllare o comunque dove giusto avere un controllo contendibile non dobbiamo tener mobilizzato il sessanta per cento decapitare cioè non capisco perché debba essere giusto e qualcuno ci aggiunge anche di sinistra progressista tenere lì
Perché io l'unico effetto che da quello di tenere qualche poltrona in più perché non ce n'è un'altra perché dal punto di vista del controllo è
Si fa la stessa cosa allora io su questo
Su questo fatto una battaglia è continuo e continua a farla diciamo anche direttore adesso per essere equanimi che
Questo
Questa coazione a tornare al controllo pubblico
è abbastanza equamente distribuito dal punto di vista politico e non è una appunto appannaggio solo di una parte del suo fatto la mia parte così una delle poche cose by par e molto bypartisan volta ormai allora
Niente io dico seconda gara nella direzione opposta io credo che
Il
Decreto
Fitto pronti Fitto vada la direzione giusta io l'ho detto un po'ma anche sui temi
Molto
Topici come quello per esempio dell'acqua per io son convinto che sia giusto che l'acqua sia un bene pubblico ma questo non vuol dire che la gestione debba essere
Monopolistica cioè e
Anche qui
Anzi semmai se c'è un'osservazione che faccio Antonio Carta non Antonio Catricalà ma c'è un perché ne tenga conto eventualmente che nel decreto
Secondo me
Bisognerebbe trovare il modo per rendere più esplicito la distinzione fra reti e gestione
Perché
Il problema è che come è congegnato adesso il sistema dell'acqua tutto essendo considerato un bene pubblico cosa che l'UE già per legge vero o no
Viene remunerato a tariffa
E non può essere Munerato col cannone
Ergo o si tengono le tariffe basse e sia al cinquantacinque per cento di sprechi perché non si fanno gli investimenti
Ovvero si fanno investimenti ma si deve alzare le tariffe
Allora se invece si scendesse le due cose si potrebbe fare un'operazione io lo dico io che sulle reti garantisca la maggioranza pubblica perché è un bene pubblico Marco se il quarantanove per cento di spazio per avere Invest il venti da fondi istituzionali che possono consentire di enti che avrebbero un cannone basso ma sicuro e quindi remunerati vivo che potrebbe consentire di fare gli investimenti per migliorare
La diciamo il funzionamento delle strutture
Captazione e distribuzione depurazione che in Italia c'è molto poco rispetto ad altri Paesi europei
E la gestione la si affida a gara vincano aziende private vincano aziende pubbliche gestiscono quel decreto ecco semmai da modificare in questa direzione io su questo
è una battaglia caro direttore che va fatta come si dice adesso che va di moda
Sul territorio sul tetto sul territorio tecniche bisogna esserci spendersi io credo di farlo e cerco di impegnare anti all'organizzazione dell'ANCI in questa direzione bene grazie a Sergio Chiamparino
Marco Tronchetti Provera vorrei chiedere ovviamente Pirelli sempre avuto un mercato internazionale le imprese che si sono confrontate con mercati aperti che hanno cioè tanto la sfida della concorrenza che sono entrati anche in
Settori liberalizzati hanno avuto il coraggio di investire hanno creato valore per tutti non soltanto per gli azionisti ma anche bene
La loro clientele aprire per i consumatori per il Paese in generale
A me ha colpito devo dire nel nel nell'indagine presentata da da Paola si
E che
Poi tutto sommato quando si ci vuole più concorrenza ci vogliono giovedì per infrazioni
Soltanto il sessantadue virgola nove per cento delle aziende e poi alla fine dica di sì cioè ci sono delle forti resistenze che sono suddivise come c'era prima Chiamparino un po'dappertutto cioè fanno parte
Delle tessuto culturale del nostro Paese e se volete dobbiamo anche dircelo questa è una situazione nella quale
E più facile chiedere di essere protetti che di essere liberati
Abbiamo detto insomma questo è umano subito
Però ecco dal punto di vista della grande impresa privata di chi sfidati mercati aperti tutti i giorni insomma c'è un problema di anche di farsi che questa battaglia culturale e riprende si affermi con maggiore forza
Ma certamente questo è un tema che investono in un'ottica più vasta
Tocca il tema
Di da che cosa bisogna essere protetti
E in che cosa bisogna
Invece
Temere totalmente aperto il mercato
Io credo che per le aziende in generale non solo per le grandi aziende la protezione deve esserci su quello che la qualità la sicurezza
Delle norme diciamo che riguardano gli impatti ambientali qui c'è una sfida dove i Paesi
A maggior costo del lavoro se vogliono poter
Vincere questa sfida produrre benessere
Devono affrontarlo in modo corretto il modo corretto chiedere protezione
Da importazione di prodotti che a basso costo sono di bassa qualità
Non garantiscono livelli di sicurezza e di qualità adeguati e queste sono regole che devono essere regole europee
Quel giorno l'impegno
Forte a tutela di tutta l'industria
Diciamo dei Paesi come il nostro se questo non c'è
La battaglia
Evidentemente in molti settori una battaglia persa ma penso anche al consumatore che si ritrova
Ad avere prodotti di bassa qualità persa perché ci sono anche meno investimenti
Se uno questo tipo di protezione non ce la quindi libertà nella concorrenza libertà su le quote di mercato
Nel rispetto della concorrenza vada dove la concorrenza
Va misurata certamente non su un livello nazionale quando si parla
Di prodotti globali queste sono
Ovviamente regole di base c'è una seconda libertà che
Si sente e si valuta poco che è difficilmente regolabile ma bisogna trovare il modo che venga regolata perché su tutto il mondo dell'industria
C'è una nuvola pari e su tutto il mondo non solo dell'industria
Una nuvola che sovrasta tutto il sistema che una nuvola di una massa di liquidità enorme
Che si muove
A livello speculativo che in passato prodotto dei danni
Enorme in questi danni enormi
Pavesi danni enormi e si è posto rimedio così come si poteva nel breve
Iniettando altra liquidità nel sistema
Questa liquidità finisce con il cadere su materie prime piuttosto che su monete creando dell'instabilità
Ecco io dico che è una cosa importante per l'industria sia trovare
Una tavolo comune per fare in modo che l'atterraggio di questa liquidità sul mondo dell'industria si agevolato in qualche modo ci deve essere un interesse
Perché viene punito quello che viene fatto in modo
Diverso e produce danni di sistema
Ci deve essere un interesse a far cadere questa massa di denaro sulla in attività produttive questo che sia il tema di fondo del futuro delle nostre imprese
Chiaro che la base la tecnologia la protezione della tecnologia allo sviluppo di tutte le opportunità che ci sono da quelle ambientali a quelle sulla sicurezza
Insomma al nuovi materiali alle biotecnologie e ci sono mille settori in cui davvero si può costruire il nuovo ma se questo denaro non casca su queste attività in modo tale
Da supportarle e se il sistema
Continua a premiare l'investimento finanziario puro e semplice
E non premia l'investimento industriale non ne usciremo cioè noi rimarremo aree povere
Sempre il tempo
Tedesco è una battaglia persa non pensiamo di avere delle risorse per
è chiaro che
Il denaro andrà laddove renderà del PREU e se non sarà
Laddove maggiormente aiutato arrendere
Cioè nelle nostre industrie
Non ne usciremo beh
Grazie a Marco Tronchetti Provera grazie
Io
Vi farei soltanto
Come il secondo giro molto veloci una domanda ecco che richiede una risposta
Molto lieve
Sintetizzo anzi lo chiederei a Catricalà che io sono convinto che non ci dica tutta la verità secondo me lui vive un malessere vero nel senso che qualche volta si sente inutile insomma no
Però io chiederei quali è stata la decisione ultima oppure l'episodio che la disturbata di più come presidente dell'antitrust
Cioè l'arretramento più vistoso che c'è stato negli ultimi mesi ma diciamo che la vicenda delle tariffe minime
E quello che di più cioè disturbato
Le tariffe minime non sono accettabili da un punto di vista antitrust ma non bisogna avere grandi conoscenze di mercato per rendersi conto che è una tariffa è sbagliata due volte
è sbagliata perché non è concordata con le controparti io posso essere
Il
E Consiglio
Dell'ordine dei commercialisti voglio stabile delle tariffe minime dovrei
Fare una consultazione una contrattazione collettiva co no la Confindustria e allora probabilmente ci sarebbe
Un prezzo che anche invece vengono stabilito una unilateralmente
Non ci possono piacere perché solo oscure
Non si capisce bene esattamente la voce che di volta in volta si va a pagare
E soprattutto non hanno quella trasparenza del risultato c'è io pago questa cifra per avere questo risultato finale non è assolutamente assicurato e questo risultato perché come è giusto che sia la prestazione del professionista è una prestazione di grande diligenza di diligenza professionale non è una prestazione di risultato
E allora per dirla tutta io penso che
Fare delle tariffe per le prestazioni professionali sia sbagliato
D'altra parte sbagliatissime Monterrey chiunque si occupi di Antitrust e ritenere che siano inderogabile una volta che ne abbiamo stabilito
Perché l'inderogabilità o instabilità solo da una delle parti comportava assenza di qualsiasi concorrenza perché tanto al diciotto non si può scendere
E come se
Lei cinquecento non potessero essere vendute al di sotto di un certo prezzo non possono essere vendute al di sotto del prezzo di costo ma oltre il giusto margine ma
E ma è possibile che ci si mette d'accordo in un'associazione di impresa che come in poi in Consiglio dell'ordine nella logica antitrust intendiamoci
E si stabilisce un prezzo al di sotto del quale il professionista non può andare a rischio di procedimento disciplinare io penso che questo sia sbagliato come sbagliato lire che in quest'cinque anni non c'è stato un effettuo favorevole da per le tariffe che non hanno avuto un minimo inderogabile
Per esempio sono sorti alcuni
Istituti piccoli piccoli studi legali piccoli uffici legali che danno una consulenza a bassissimo costo ai cittadini ma anche alle imprese per
E stabiliscono indirettamente il pre il passo anche se il caso un prezzo di quota lite che esiste in molti Paesi e che secondo me
Non colpisce assolutamente il decoro dei professionisti perché professionisti devono bassa il loro decoro sulla qualità della prestazione sulla loro prestazione solo preparazione professionale sull'aggiornamento sui valori che rappresentano esso non su una questione di competenza
Bene grazie
Dell'Alitalia facciamo finta di niente e passiamo alla alla prossima domanda Chiamparino liberalizza e promuovere la concorrenza per la politica fa perdere voti vero o falso
Ma dipende
Nelle ecco
Ma dipende cosa vi come liberalizzati dipende anche se esse la politica e la ricerca del massimo consenso nel breve periodo far delle vuoti se invece politica creare le condizioni per costruire un consenso strutturato e a lungo periodo per il Po fa guadagna
Se ciò che viene senile io sentendo Bersani prima insomma io credo che se tornasse indietro qualche ragionamento se mi chiede una ricetta
Diciamo
Da manuale questa è la ricetta da manuale
Poi ripeto poi sul territorio diverso che secondo me chi bisogna calarsi sulle questioni concrete insomma non è se ci può dare una risposta però coi anche
Allora ti rispondo Provincia la politica non è
Senta necessariamente ricerca solo del consenso perché sessant'solo ricerca del consenso allora e non facciamo più i politici facciamo i megafoni cioè quelli che
Amplificano quello che è sempre
Va beh grazie ciò è stato promosso grazie
Ha mandato anche di prove anche lei qualche volta insomma il regolato e non mi riferisco soltanto alla sua esperienza come Presidente Telecom
Ha qualche insofferenza verso l'atteggiamento che magari le Authority e qui partiamo delle authority in generale
Non soltanto di quella presieduta da Catricalà che esercito ovviamente un loro potere
Che qualche volta va in conflitto con la posizione delle aziende insomma c'è qualche eccesso ideologico nell'applicazione di alcuni dei colleghi da parte di alcuni authorities secondo lei o no
Io credo che ci sia un tema un tema di fondo che riguarda
Alle authority
Se le Authority
Devono promuovere
Il mercato
La concorrenza come
Giusto che sia
Se lo fanno professionalmente in modo autonomo contemperando quello l'esigenza dell'impresa l'esigenza dei consumatori perché
Una visione ideologizzata
Può anche distruggere dei settori industriali quindi
Il tema vero l'indipendenza
Ora
Quando vogliamo essere davvero onesti fino in fondo vediamo che
Ciclicamente queste indipendenza
è
Messa a rischio per usare un termine
Così diciamo abbastanza dolce o è in realtà non esiste in alcuni casi allora qui è la malattia insomma se
Gli organismi importanti quali sono le Authority
Non vivono per propria professionalità e non sono
O sono scarsamente permeabile all'input politico è certo che il dialogo è facile ma
Purtroppo è sempre fatto di persone e quindi spesso non è tanto la responsabilità della politica ma ci sono persone che sono più sensibili
Di altre all'input politico io quindi credo che
Il vero tema sia la selezione delle persone sui meccanismi selezione a quel punto garantiscono che
Si possa essere
Un grandissimo una grandissima collaborazione con l'Autority ho passato cinque anni di grandezze alla collaborazione con l'Authority sulle tre Comuni zioni l'Italia è stata portata ad esempio in Europa per l'evoluzione del mercato per l'apertura dell'unbundling nella relazione del due mila e sei sia della Commissione europea sia della stessa Authority è stato fatto riferimento a quanto l'Italia era riuscita a fare bella ambito proprio della liberalizzazione del mercato in pochi mesi ha scoperto che non era vero
Va bene grazie grazie a Marco Tronchetti Provera grazie
Noi
Finiamo questa prima tavola rotonda ringrazio i partecipanti e vi prego di prendere posto in sala ci siamo chiamo Ilvo Diamanti
Che c'è parlerà
Salirà ovviamente dovremo aspettare un attimo che c'è un breve cambio di
Di scena
E deve comparire una luce verde ma intanto Ivo può può salire
Politiche e strategie e le imprese rispondono
è
Naturalmente ringraziamo il mio ovviamente per la sua partecipazione
E riceviamo questo sterminato podio
Prego il ponte
Bisogna andare là
Buona sera
Ovviamente
Grazie grazie dell'invito
Grazie alla Presidente
Emma Marcegaglia
Grazie ai presenti così tanti così numerosi
Che avranno
La pazienza di ascoltare ciò che io
Adesso dovrei dire o meglio mi propongo di dire su di loro cioè su di voi il compito però è
Abbastanza impegnativo
Luca o Lazzi nella sua
Ottima
Relazione introduttiva ha già fatto cenno a questa indagine a queste ricerche che io insieme Lodovico Cardani a Paolo muri usati abbiamo curato e che sono state affidate
A Aden mossa all'Istituto di ricerca del MOSE sono due ricerche
Importanti anche molto ampia svolte tra gennaio e febbraio per capirci
Per gli state due mila e duecento persona un campione del due mila duecento persone rappresentativo della popolazione
E oltre seicento imprenditori
Anche questi rappresentativi
Gli imprenditori
Italiani quindi delle imprese iscritte
A Confindustria e in modo assolutamente accurato analitico attente con un obiettivo che a me interessava molto anche personalmente
L'obiettivo conoscitivo cioè capire
Effettivamente come questa fase
Questa fase dopo cento anni di storia questa fase di difficoltà avvenga vissuta
Sia dagli imprenditori ma anche dalla popolazione mettendoli in relazione
Un primo aspetto che io vi darei proprio come indicazione di massima che poi dal la chiave di lettura che ho cercato di applicare
All'intera
Indagine e anche all'intero portato voi poi trovate nel volume che vi è stato consegnato e proprio su questa
Direi singolare specularità
Guardate non è così scontato
Vedere come tutto sommato gli imprenditori e la popolazione si somigliano
Ma perché normalmente gli imprenditori in altri Paesi vengono concepiti percepiti e sono
Una frazione una componente
Piuttosto specifica
In italiano
In Italia ne abbiamo un incrocio molto netto molto diretto più avanti vedrete c'è una tabella nella quale
Voi potete verificare qual è il grado di fiducia nei confronti degli imprenditori il settanta per cento degli italiani hanno fiducia negli imprenditori piccoli e medi
Vengono dopo gli operai
L'ottanta per cento operai e imprenditori non è un caso e poi perdonate
Quella che può essere può esser percepita come
Un minimo cioè un'osservazione una nota da data con un po'di autocompiacimento dopo gli operai e gli imprenditori la terza categoria che gode di maggiore stima tra
Gli italiani siamo noi i professori mi spiace non avere non ci crederà nessuno neanche io ci credevo e però è così
Ma si pensate il lavoro nelle sue due
Varianti nelle sue due versione
Il lavoro di chi sta in fabbrica che ci sta nei luoghi di lavoro di chi fa l'operaio
Il lavoro dell'imprenditore
E poi il lavoro di chi trasmette elabora cultura e conoscenza
Mi pare un buon programma e un buon Progetto
Il fatto è che
Io credo che non su un altro Paese
Un convegno
Per quanto importante come questo di una
Organizzazione di imprenditori
Otterrebbe una partecipazione di questo genere capite
Uno lo poteva immaginare un tempo
E magari anche oggi con il sindacato ma
Sindacato dico degli degli operai di lavoratori dipendenti ma gli imprenditori e il fatto è che gli imprenditori in Italia
Sono percepiti e sono
Una parte della società in cui la società si specchia
E il fare l'imprenditore una componente vissuta percepita come
Un modello né come un percorso possibile da parte di molti è una sorta
Come dire di obiettivo che ciascuno pone a se stesse un'alternativa la propria biografia col passare da lavoratore dipendente imprenditore magari anche viceversa questo non è così vero altrove ecco in questa società
Fluida come è sempre stata all'Italia come è sempre stato il nostro Paese rispetto ad altri imprenditori somigliano al resto della società e la società si riflette negli imprenditori
Per cui noi ci ritroviamo di fronte a questi orientamenti incrociati
Da un lato quel pessimismo di cui abbiamo visto permeata anche una situazione misurata con i dati quella che gli è stata proposta darebbe a da Paola se all'inizio ebbene voi la ritrovate
Negli imprenditori pessimismo nel presente il pessimismo nel futuro la sfiducia nelle istituzioni esattamente come
Gli altri cittadini
Non solo
Ci sono anche altri aspetti che specificano gli imprenditori e li legano all'arresto
Della società
Imprenditori
Si fidano di se stessi
Si fidano nella propria impresa
E si fidano dalla famiglia
Sotto questo profilo
Sono incredibilmente in grado come vedete di riunirsi e di ritrovarsi
Ma di agire allo stesso tempo ciascuno per proprio conto per cui riescono ad alternare una sorta di sfiducia sistemica malessere generale e fiducia personale
Come vedrete
Credono poco magari nel futuro nell'economia ma molto di più nel proprio e quello della propria azienda
Dove possono come dire fidare sulle proprie forze e oltretutto il proprio e della propria famiglia perché l'impresa italiana come ben sapete un'impronta è un'identità fortemente
Fortemente familiare
Qual è la differenza principale
Tra
L'impresa gli imprenditori e la società
Sostanzialmente l'una
In molti casi la società italiana
E molte componenti della società italiana ovviamente soprattutto le più
Svantaggiate traduce la propria sfiducia in senso di impotenza
E in quello che in assenza di crescita
Luca palazzi sottolineava cioè
La tendenza a richiudersi su se stessi
Questo non è vero per gli imprenditori perché alternano e associano come dire il pessimismo generale a una
Tendenza assolutamente altrettanto generale generalizzata
A reagire ci stanno investono rischiano e immaginano e pensano di continuare a farlo
Hanno paura del mondo però nel mondo ci sono hanno paura della crisi però alla crisi devono devono reagire temono la stagnazione degli Investimenti però devono investire
Sotto questo profilo
Finisco questa premessa e vado rapidamente alla
Presentazione dei dati sotto questo profilo
L'unica
Mi viene in mente per
Precisare e chiarire questa sorta di rispecchiamento tra
Imprenditori società
Quella che è un mio amico una
Eh sì che si chiamava Giorgio lago che era giornalista e analista attento della
Della vita non soltanto del
Del mio nord est definiva come la specificità del capitalismo italiano che lui definiva capitalismo popolare
Il capitalismo popolare è un capitalismo diffuso di cui ciascuno si sente parte perché ciascuno può farne parte
E per questua pregi e difetti del capitalismo popolare perché questo è un problema lo vedremo
Il somigliare troppo la società significa anche
Assumerne rischi
E lì il possibile ripiegamento
Diamo a vedere anzitutto primi indicatori di malessere generale cioè che poi
Sono anche segno di realismo il primo
Gli imprenditori
Come vedete quarantasette per cento degli imprenditori ritengono che negli ultimi anni in questo caso
La competitività dell'Italia proprio come sistema non la loro economia ma competitività dell'Italia sia peggiorata
E soltanto il sedici per cento che sia migliorate c'è la percezione di una perdita di Velletri del velocità è competitiva comparativa dal punto di vista comparativo
Allo stesso tempo hanno
Serio ragionevole dubbio che l'economia cioè che l'industria manifatturiera
Possa riprendere effettivamente competitività nel prossimo futuro perché questo va sottolineato individuano come principale causa il blocco del sistema
Cioè
Per operare per lavorare o conto occorrono condizioni favorevole condizioni istituzionali favorevoli che oggi non ci sono come vedete
Il trentanove per cento dei degli imprenditori in questo caso intervistati sostengono
Che la competitività del settore manifatturiero italiano tra cinque anni sarà peggiore di oggi solo il trenta per cento
Migliore parliamo di aspettative parliamo di aspettative che esprimono degli operatori dei protagonisti cioè Moby molti i presenti insomma
Allo stesso tempo andiamo avanti
Come vedete malato aveva anticipato in precedenza anche palazzi sì chiedete agli imprenditori qual è il problema e qual è alla
Il primo problema che sta alla base anche di questo
Deficit di competitività di vi spiegheranno che c'è un problema fiscale
Anzi i due elementi
Specifici due le due priorità che vengono sollevate
Di fronte alla politica e alle istituzioni e il Governo sono il primo
Il problema del fisco secondo il problema della pubblica amministrazione che voi potete anche aumentarle perché molte altre voci riguardano effettivamente funzionamento della pubblica amministrazione
Anche le aspettative nei confronti della crisi sembrano peggiorate abbiamo anche dei dati comparativi che qui non sono presentati nel proposti
Però
Possiamo vedere come
In realtà
Cioè qua qua come al solito il si tratta di
Definire quale il venir meno il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto per qualcuno anzi è più di qualcuno immaginare che il sessanta ero rotti per cento degli imprenditori immagine no che la crisi si risolva
Entro i prossimi due anni può essere considerato ottimismo o un segno di ottimismo o di realismo fattore e qui noi non ce l'abbiamo però
Male abbiamo
L'indagine svolta l'anno scorso ci mostra come la componente che è cresciuta maggiormente e quella degli imprenditori che sostengono che fra due anni saremo ancora in crisi
E quindi e non sappiamo quando finirà guardate la differenza e la differenza è nei confronti della popolazione la popolazione
Come vedete e
Più pessimista e qui c'è un problema evidente la popolazione la società
Coloro che non hanno l'impresa da un lato non controllo minore sul mercato sul futuro nel mercato ma anche sulla propria condizione
Cioè
Famiglie persone che si ritrovano marginali magari i margini del mercato del lavoro sono ragionevolmente
Più pessimista n.d.t. comunque ha una presenza dirette a un controllo diretto sul lavoro sul mercato del lavoro
Andiamo avanti
Uno degli aspetti che ha caratterizzato questa tesi
Diceva
Diceva Luca palazzi c'è la crisi della la
Con la stagnazione la fine della crescita producono fine del futuro cioè la crescita in realtà ha come caratteristica psicologica e sociale quella di farci alzarla testa di guardare avanti
Se noi cresciamo possiamo investire investire significa
L'investimento e fiducia come sapete significa avere fiducia ecco
I figli e il passaggio intergenerazionale normalmente uno degli indicatori più importanti
Della fiducia che c'è nel futuro e quindi dell'esistenza di un futuro ma come vedete
Di ormai oltre il sessanta per cento degli imprenditori e una quota simile di persone
Di popolazione immaginano che il futuro dei giovani sarà peggiore di quello dei loro genitori di quello degli anziani degli adulti guardate non è un paradosso in realtà i più pessimisti sono
Gli anziani
Se il pessimismo cresce al crescere dell'età i nonni
Più di tutti i genitori sono molto più pessimisti dei figli questo è un indicatore abbastanza interessante ci dice che il
Il problema del futuro e sistemico
Ed è evidente che il pessimismo nel futuro riguardi maggiormente coloro che come me la maggior parte del proprio futuro ce l'hanno alle spalle per i giovani no
Per i giovani future davanti bene o male in qualche modo ce la faranno e poi oltretutto contano molto sui loro genitori
E sui nomi anche sui nomi
Abbiamo oltre
Ecco questa è una caratteristica
Specifica
è un segno nella da un lato di realismo
Ma dall'altra poi un carattere nazionale abbastanza specifico cioè voi avete visto che oltre metà degli imprenditori e anche degli italiani sono
Sì Tucci atti hanno poca fiducia nel futuro nella crescita credono che la
Perdita di competitività del sistema Paese continuerà però andiamo avanti
Oltre metà degli imprenditori immaginano che nei prossimi anni saranno più competitivi la loro specifica impresa migliorerà
E
Rafforzerà la propria compiuta APPA città competitiva io qui vi sto dando per necessità di tempo dati
Associati aggregati nero che non esistono lenti l'impresa esistono l'impresa
Che sono molto diverso e una dall'altra in particolar modo rispetto
Alla posizione
Sul mercato però questo è un aspetto interessante
Gli imprenditori sostanzialmente sostengono che
Il sistema deficitario la crisi c'è
Di Fitch il mente la supereremo entro poco tempo però loro personalmente più di metà dicono loro personalmente ce la faranno
Pensano di farcela
Anche qui c'è un parallelo con la società sì
Se le indagini fatte sull'Italia sulla popolazione italiana non mostrano come
Chiedendo agli italiani stessi cosa li distingua rispetto
Agli altri popoli europei rispondono al primo posto l'arte di arrangiarsi
Che viene normalmente svalutata sembra l'approccio di chi dice beh prima voi ce la fa non ce la caviamo sente non è quella è un'arte è quella di arrangiarsi e la capacità flessibile a che fare anche con l'imprenditorialità con l'arte
Con la capacità di reagire in qualche modo di farcela non solo da un altro dato che qui non trovate ma c'è
Gli italiani hanno una percezione della società giustamente come dire pessimista
E del futuro giustamente realisticamente pessimista
Però se voi chiedete agli italiani se si sentono felici
L'ottanta per cento vi dicono di sì
Sì le cose vanno male
C'è la crisi
Consumi sono diminuiti in futuro non è così bello però noi personalmente siamo felici in che modo nel nostro piccolo come noi con la nostra impresa con la nostra azienda
Allora viene in mente che voi sapete adesso si discute molto
Sul la necessità di misurare diversamente lo sviluppo e di sostituire
Al PIL dice il premio Nobel stile esse il PIL Billé no quindi il benessere interno lordo
Però allora oltre il PIL forse converrebbe misurare anche il bip c'è il benessere interno personale Aldiss il benessere interno familiare
è una società che riesce comunque come dire a reagire affidandosi al suo e alle sue come dire micro energie micro capacità
Badate che non sto facendo l'elogio del piccolo visto rappresentando quello che il ritratto di questa società ma anche di questa impresa che ha dei problemi e pone dei problemi
Perché questo atteggiamento pone dei problemi vediamo un attimo andando avanti
Ha un'altra cosa questo un paese vi dicevo vocato
Comunque
A all'impresa vediamo un po'e
Dove al rapporto tra impresa e società e molto stretto vediamo queste tabelle rapidamente
Ancora adesso il trenta per cento degli italiani pensano per sei per i propri figli come
Migliora destino possibile al lavoro in proprio indipendente se ci mettete un altro ventitré per cento che vorrebbe far fare a fare per sei ai propri figli
Lavoro da da di Pero professionista capite che qua siamo anch'
Più di metà degli italiani che pensano
Ha una modalità in
All'impresa l'imprenditorialità come progetto proprio qua
Ed esiste se la la tabella di cui abbiamo parlato prima operaio ottantatré per cento fiducia degli italiani in chi lavora manifattura con le mani
Piccoli e medi imprenditori settanta professori sessanta andiamo avanti
E quale ruolo dell'industria nel passato e anche nel futuro che ovviamente viene riconosciuto come fondamentale per lo sviluppo regionale ovviamente in base anche il contributo effettivo che ha dato nel Mezzogiorno è più basso
Che nelle altre zone del Paese però anche per il futuro si considera che non esiste sviluppo economico a prescindere dall'industria
Diamo avanti
Lo diceva in precedenza
Palazzi
Questi ultimi anni cresciuta anche la percezione del merito e del ruolo della concorrenza in precedenza direttore Ferruccio De Bortoli diceva
Che
Era stupito comunque del fatto che questa
Questo orientamento venisse ancora tra virgolette disconosciuto da molta parte della società però bisogna tener conto che soprattutto in tempi di incertezza
Diciamo la protezione
è una domanda assolutamente ragionevole diffusa però ecco qui il settanta per cento degli italiani ritengono questa la popolazione ritengono
Corretta ed è giusto che i riconoscimenti maggiori superiori vengano attribuiti sulla base del merito sulla base del merito
Andiamo avanti
Eccola qua la tabella che aveva previsto in precedenza comparando imprenditori e popolazioni vedete che
La domanda di ulteriore
Concorrenza riguarda al sessanta per cento degli imprenditori il sessantasei per cento della popolazione più la popolazione che gli imprenditori tenete conto che da questo punto di vista invece
La la variabile dell'età è invertita cioè coloro che hanno più paura della concorrenza sono i giovani
E anche perché sono i più precari anche perché una cosa la flessibilità all'interno di un sistema di garanzia
Una cosa una flessibilità tra virgolette con poche garanzie in cui puoi affidarti soprattutto appunto alle generazioni superiori quella rischia il senso della precarietà
Per chiudere andiamo alla fine rapidamente vi dicevo in precedenza questi impresa e questa società che molto come dire centrata sulla propria specificità
Che si affida molto al proprio piccolo e magari anche grande perché l'impresa può essere grande su se stessa sulla propria famiglia
Evidentemente
Si riproduce essi come dire seri progetta nel futuro nella stessa maniera andiamo avanti ad esempio
Questa è un'
Interessante
Per
La questione del passaggio generazionale quindi il futuro dell'impresa di imprese che sono largamente familiare queste interessate perché
Il quarantasette per cento degli imprenditori intervistati dicono che intendono e pensano come modo di gestire il passaggio generazionale quello di mantenerlo all'interno dalla propria famiglia
Questo interessante se noi lo compariamo
Con quello che avveniva un anno fa stesso campione
C'ero
Quasi un raddoppio dell'investimento nella famiglia
Per cui noi abbiamo di fatto un ritorno
è un'auto centrarlo si sulla fa
Egli ha stessa diamo avanti
Lo Stato evidentemente di cui non ci si fida molto però continua ad essere
Vediamo la tabella richiesto
Lo Stato il settantatré per cento degli imprenditori
E ma pensano che lo Stato debba intervenire debba intervenire ogni volta che ce ne semplice né bisogno trentasei per cento della popolazione sempre c'è una domanda forte ancora di Statte andiamo avanti
La delocalizzazione quindi il mondo in qualche modo viene visto anche questo con un attimo di inquietudine anzi con crescente inquietudine
Abbiamo vediamo le tabelle c'è il cinquantadue per cento degli imprenditori che pensano alla delocalizzazione come vantaggioso per l'impresa e ma un rischio per lo sviluppo
Si pensava delocalizzazione come a una fuga e c'è addirittura qualche e c'è un trentotto per cento che la vedono esattamente solo come una prospettiva negativa andiamo avanti
E
Non è chiara
Non è precisa neppure la strategia da assumere per guardare allo sviluppo
Futuro per reagire a questa crisi come vedete
La distinzione tra coloro che vorrebbero aprire maggiormente il mercato ai mercati e coloro che invece pensano di proteggere
La propria economia nazionale bene sotto questo profilo noi abbiamo una divisione netta e gli imprenditori Sidis si dividono si divaricano hanno
In altri termini la crisi produce capacità di reazione tra virgolette individuale soggettiva ma anche
Timore paura del mondo
E anche sfiducia nei confronti di coloro che abbandonano questo stesso contesta
è vero allo stesso tempo che nonostante tutto questo gli imprenditori i presenti gli altri continuano
A investire e investire soprattutto dentro questo Paese come vi dicevo
Sessanta per cento
In degli imprenditori italiani intervistati di questo campione
Dice cinquantanove per cento sessanta per cento che immagina o sta già facendo in questo caso
Investimenti in questo stesso Paese detto in altri termini anche l'atteggiamento nei confronti della delocalizzazione un'altra faccia di questa medaglia di questa propensione
E di questa disponibilità a investire direttamente dentro in Italia su questi mercati
Allora per concludere
Abbiamo visto che
è un quadro complesso sicuramente nel quale
Imprenditori esprimono orientamenti che sono distinti diverso segnati da preoccupazioni crescenti da incertezza
Che li spinge a investire molto su se stessi e a credere molto in se stessi nella propria impresa
Nel proprio specifico nel proprie specifici che capacità e qualità
Sul qui oltre in Italia oltre che sul mondo però
Allo stesso tempo questi imprenditori col mondo
Sono abituati a farcela a a rapportarsi e con il mondo ci debbono comunque fare i conti ed è questa la differenza sostanziale che c'è nei confronti della società a loro non posso non solo non vogliono ma non possono
Permetterci di chiudersi in casa perché la loro casa comunque e
Il mercato
Ed è
Il mondo ed è questo che li rende esigenti
Come dire e anche tutto sommato disponibile investire in questo caso
A condizione che la politica faccia la sua parte oggi sono molto più esigenti nei confronti del sistema politico e delle istituzioni c'è chiedono di fatto che
L'ambiente esterno li supporti egli sostenga
Questa
L'ultima tabella che mostriamo
Come vedete
Torniamo all'inizio
Quali sono le misure più recenti Paris per rilanciare lo sviluppo del Paese torniamo uno
E il sistema fiscale due la pubblica amministrazione cioè
In altri termini da soli
Si può resistere ma non
Si può continuare a investire lo si fa perché questo è necessario ma da soli non lo si può più anche perché sono venute meno
Alcune delle energie delle risorse che un tempo permettevano a tutti di essere soli insieme c'era una certa crisi che tocca i distretti industriali i sistemi associativi sentono anche questo problema cioè il problema è
Gli imprenditori sanno che da soli senza fare sistemi senza fare riforme senza regole condivise cioè nel nostro piccolo noi non ce la possiamo fare anche se lasciata lì questa battuta sarebbe meglio
Grazie Adelmo diamanti che mente si ricompone grazie
Allora cerchiamo di
Recuperare qualche minuto poi dopo ci sarà l'intervento del ministro
Tremonti intanto per la seconda tavola rotonda dal titolo puntare alla crescita tra nicchie player globali contesto europeo
Chiamo sogna Bonfiglioli che sia Osoppo figlioli riduttori
Roberto Colaninno
Che il Presidente la Piaggio Guglielmo Epifani segretario della CGIL lì gli anni chiunque un'importante economista cinese che ci onora con la sua presenza Sergio Marchionne che si o della FIAT
Che ringrazio e Antonio Tajani vicepresidente della Commissione europea per l'industria
E l'imprenditoria che ringrazio facciamo un applauso a tutti i nostri
Ospiti
Intanto
Prendono posto noi abbiamo visto nella descrizione di Ilvo Diamanti
Qual è il sentimento non solo dal mondo dell'impresa ma anche della della della popolazione sommate speriamo naturalmente che
Quello che è stato detto sull'impresa manifatturiera sia frutto dell'eccessiva prudenza nelle risposte io credo che questi sondaggi abbiano un solo difetto che
Si sta basti sulle previsioni
Bene
Allora noi andremo abbastanza velocemente il tema è quello che vi ho presentato naturalmente qui abbiamo
Diversi protagonisti e poi ovviamente anche l'Unione europea
E quindi credo che Tajani ci dirà alcune cose supplementari più dirette sul mondo dell'impresa rispetto a quello che ante non mi ha detto prima Almunia
Comincerei subito dal sogno Bonfiglioli perché del suo gruppo un esempio di internazionalizzazione più che di delocalizzazione
E di una scelta ben precisa che andare a produrre laddove dice la domanda
Mantenendo il cuore in Italia
è questo uno dei temi di questa tavola rotonda il diverso approccio sui mercati internazionali dei Gruppi presenti ovviamente
Rappresenta un po'la filosofia dell'imprenditoria italiana è un discorso persone Bonfiglioli prego
E grazie innanzitutto di questa opportunità io credo di dover dire prima di tutto
Alla platea di colleghi che io mi sento mai tutta la rappresentante di una media impresa è una media impresa meccanica che come credo molti di voi sanno e hanno provato sulla loro pelle
Ha sofferto
Ah sofferta perché il due mila e nove è stato un anno perché è stata negli anni cani italiani intonano terribile
E che non abbiamo capito all'inizio perché già sono dodici mesi faide nei nomi innanzi a del due mila nove credo che sia stata per molti di noi di il baratro
E non capire cosa sta succedendo nonostante
La la sensazione che forse non hai sbagliato completamente
è un'ischemia pane che ha fatto l'azienda realmente distrutto e quando si ha l'imprenditore un imprenditore che investe
Quello che ti succedevano capisci e il due mila e nove
è stato molto in tutto questo
Poi credo che uno degli elementi che ci ha permesso a oggi
E che ci sta permettendo oggi di cominciare a vedere la luce in fondo al tunnel
Anche se ci vuole prudenza perché in questo momento e ci sono anche fenomeni legati
Alla ricostituzione indica infine che non abbiamo ancora capito le dimensioni che avranno anche quel mentre scopriremo solamente nei prossimi mesi
Uno degli elementi che cioè io dato sicuramente è avere costruito negli anni una forte incarna sensazione
Io preferisco dire incarnazioni di azioni non delocalizzazione perché delocalizzare vuol dire secondo me andare a produrre
All'estero per importare magari in Italia
E abbiamo invece la scelta è stata quella di essere vicini i nostri clienti è stata quella di essere vicina finanziati
Ne abbiamo fatte in animo sospetti e quindi già hanno di ottantacinque crescente forse allor a
Avventurose cioè di iniziare a investire presenti a contestasse nel settore dell'eolico allora l'eolico e a a
Così è una sfida un sogno oggi è una realtà
Abbiamo fatto dei novantanove Rinascente a chi è stata un po'ANIA idea
Viene ad investire per la prima volta in India e è un momento in cui magari anche un'avventura mi ricorda andare in India era
Un'avventura quando a cercare di capire dall'altra parte che cosa
E deve digitare perché
E
Credo che ce l'ha fatto queste scelte
Non sono uscente facile andare a fare gli investimenti in Paesi dove in unica piscina cultura ne capisce la lingua le ore non si capiscono non sono scelte facili
Ne abbiamo fatto queste scelte e che oggi ci danno a questo beneficio perché
Io credo che uno degli elementi che questa crisi ha esasperato è stato un po'Candiani modelli di business
Ogni imprenditore delle riuscire a leggere il proprio mercato deve riuscire a leggere i propri clienti
E in questo non vuol dire che l'internalizzazione
Sia la chiave di successi di tutte le aziende di tutti i settori
Noi che abbiamo una forte presenza per esempio nel settore e macchine movimento terra nel settore eolico
Questa scelta oggi ci dà dei benefici perché
Ci sono oggi tutta una serie di aziende che stanno investendo investiranno sempre di più laddove ci sono mercati quindi a oggi fa venti chilometri di strade al giorno
è chiara che gli enti e aziende nostre clienti stanno sempre di più potenziando gli stabilimenti di
E annui chiede non di essere presenti vicino a loro
Questo perché il modello di esportazione c'è il modello che è stato fino a ieri le esportazioni modello vincente anche per noi non è più il modello
Che loro ci richiedano non solo perché c'è in queste aziende Lord voi oggi
Vedere applicazioni nello chiese
Atecnici sane semplici elementi economici e sport esportare vuol dire magazzino
Vuol dire può voler dire otto settimane di via nave quindi pertanto chi di noi io agisca che cosa servirà fra due mesi credo nessuno
Quindi avere preso resta dimensione internazionale oggi ci ha permesso
E ci permetterà anche nei credo nei prossimi mesi di differente vere
I porcini lavori in Italia quindi siamo riusciti a cresce in Italia continuiamo a restare fortemente radicati nel territorio nazionale
Ma continuiamo a credere che prima di tutto dobbiamo capire così i nostri clienti vogliano perché se questa ci chiedono di esserci legname sedicenne positiva sia per la sua azienda come abbiamo sentito ma anche
Con Roberto Colaninno c'è un altro per esempio o diverso su altri mercati di internazionalizzazione con la con la Piaggio collanine investito in Vietnam in India e in Cina
E a Colaninno chiederei al di là della sua esperienza che conosciamo forse di più di quella
Della signora Bonfiglioli insomma
Che cosa vede per questo Paese se questo Paese e ancora ospitale per imprenditori che fanno scelte di questo tipo
Credo che
Di dare Lonati Coppola militare tutto buio no no no non sono diplomatico
Do un giudizio sulla mia esperienza che non è solo quello di Piaggio
Il mondo do e cambiato non è che noi oggi siamo
Stiamo gestendo una crisi alla fine della quale ritorneremo come eravamo prima
Buongiorno eremo più come
Noi oggi come
Impresa italiana e le imprese europee
Abbiamo di fronte uno scenario che da un certo punto di vista è molto positivo
Quattro miliardi di persone
Hanno deciso per fortuna in via pacifica di migliorare la loro qualità della vita facendo gli imprenditori
E quindi si sono aperti un mercato di Terzigno
Ma è un consumo che oggi viene basato su un reddito pro capite che dai due I tre mila dollari l'anno e quindi la loro domanda con loro domanda
Fa la nostra offerta cioè si è invertito il criterio dell'offerta della domanda
Se noi non riusciremo a soddisfare quella domanda in termini di costi
è in termini di organizzazione differente da quella che
CIA
Condotto uno alla gestione dell'impresa fino ad oggi noi usciamo
Non abbiamo futuro
Il modello
Dell'esportazione e finito
Questi quattro miliardi di persone però oltre che
Stabilire il prezzo a cui vogliono comprare quel certo bene ee compreranno quel certo bene oggi hanno una capacità ed una velocità
Dico e sviluppare tecnologie e quindi di diventare nostri concorrenti sui mercati che prima erano di nostro controllo e che oggi invece noi dobbiamo condividere con loro
Bene io credo che la struttura
Politica e la struttura economica e organizzativa dell'impresa e dell'Italia oggi
Può
Si dà un tempo prego
Per adeguarsi esso per competere può usciamo dalla dal circuito
Un punto di riferimento il G sette quando fu
Diciamo così inaugurato alla fine degli anni oppure di fino agli anni Settanta
Attorno a quel tavolo ci sono sette i Paesi che controllavano l'ottanta per cento della ricchezza mondiale
Settecento ottocento milioni a cui partecipava anche l'Italia
Fra quattro anni se si dovesse rifare in tre anni
Certo tavolo forse ci sarebbe la Germania
La Cina sarebbe al primo posto gli Stati Uniti al secondo al terzo l'indiano forse il Giappone
Poi i Paesi che oggi noi consideriamo ancora diciamo quasi sconosciuti il diagramma Taiwan
Di taglio non ci sarà più la Francia o non ci sono più la Spagna non ci sarà più forse ci sono la Germania
Con questo però io sono ottimista perché il mio mestiere per un massimo che il ministro ma
E che cosa dobbiamo fare
Allora io credo che qui oggi ci siano
Tutte queste persone che costituiscono un patrimonio patrimonio che è difficile da replicare è un patrimonio di impresa
E credo anche che noi italiani
Come diceva giustamente il versioni nel momento delle difficoltà diamo il meglio di noi stessi
E siccome l'italiano
Da anni e uno che sia adatto è uno che vive nella globalizzazione molto di più di quello che gli altri pensano che noi siamo capaci di fare
Noi ci troveremo senz'altro in modo per diventare attori in questo mercato
Sono sicuro
Dato fondamentale
Noi diciamo che in Italia si investe poco nella innovazione e ricerca è vero
Però base dei brevetti richiesti deve le pubblicazioni scientifiche
L'Italia produce la stessa quantità di innovazione dei Paesi che vertono cinque volte più di noi e l'innovazione
Allora se la politica non dovesse indebolirsi investire qualche percentuali in più probabilmente noi potremmo avere un'arma straordinaria per andare sui mercati internazionali poi nella seconda parte dell'arresto bene
Grazie
Grazie Roberto Colaninno
Ora chiederei al nostro ospite
Il professor Lidia negli ultimi ringraziamo ancora per la sua presenza di parlarci brevemente della congiuntura cinese non molto brevemente l'ho già detto anche prima insomma
E poi soprattutto di rispondere alla domanda ticinesi investono dappertutto in maniera massiccia
Nel nostro Paese un po'meno perché
Fra stavo ex qualità o netto Binde spontaneo ed
Capivo quindi
Durazzo al passante alta il alleanze industry lo hai se hai sentito
A
A qualche altro Stato mai atti Scarcelli Wells passammo tozzo quei film foresta da
Faustina balzo voi ROI ecco Namik cioè spinge Faina
Anzi vostro quei SNAM Rete Gas a dessimo Manza
A dopo dall'astrofili yes da Ciani si cammei Groupama Enna in poi se questo stenta Aguit Proietti
A niente
De Sio rischio introdurrà Gest rattrista Nine poi il file pressante Crocs sto Express Lambro vuote bit su PAI andavo degli
Cioè Aynaoui Ulrich Weiss circa
Sta lati est sa che nell'acustica hanno meno INDA uguale
A o da o ci Finance
Contenti a otto assai inserisco fai dette
Pazza intravisto cacciato gli Infanti estivo quindi lo dessimo mentre da parka per incammini China
E trovando sui Andrea
Sui saldi di fine anche ed io la stavo adesso pazzo devastante so che questo
A occupare provenisse Azzaoui genus ci Finance protratti linfa ma al-Zawahiri qui sta fai fa il lavoro
Ho Fois ampollina espresse necessiti istanze versavo siamo a fine Pedicini agguanti otto accalcata incantatore dei pubblicità oppure tentato di vasta Holmes a test l'Asia
D'Provinzano quando dal proprio Next usciamo ai
Saetta Fanfani ad portate in campo casi queste Ansaldo and aiuta sta Holmes
Asio Cancer e DAT o in sfogo
China
Capo beh in cui ondata qui e voto mentre dal premier spazzolino Abacha Nami cross su Roma guardie giurate degli invasi Manti andava Osoppo guai rave party ed Axa Crowes
Tu con molta chiarezza Acna me Crocs coi in Ford ai sei Delmastro invece cioè scolina fra stavo
A China Enzo decanta equiparati assente EZIT fandonie
A and Tesco fai stessa frase Fociani subito essa altri Arlas DAT China si fanno nei io son automatici dipendente
A Londra troppo il canone andavo Chisso qui
Macché sotto info guardo bevuta Cantù Guibal ex Eas acclama eccolo spaziali annui Carsen guai Franco Rizzi Stars
Tu Words Accame qui banale anzi
Fois ancora
China rischio into spenda e i tanti aspetti pelle
Gli ambienti ho ben sono IRES Twin uscivo aptum anche possa
Apre Ciani scoppio lei dice
Avendo il pessimo evocavo uguale esse CNES Cantelli implica i centri ANCI Finance al San Champions Aedes moment Bosa OPAS nato data
China Scalo San c'è anche una cosa scettro GTT spedirò penso a quando porti passante baratri attua o ISSI Di e a quel cielo Andora sex Petrus serve il passante S zero meglio lei
L'onda
Patto Infopoint queste lui Pio UTAP China associo sta attendersi che spesso venti sabot quei piloti interna ed ecco che Insurance esterni quei Pili braccia China astrakan San censire tutti i tipi cui appeal Waste internet fai audience
Andersen cioè andai Tenca China grosso più
PTP sentenza muovo a
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Ho China ASP Maastricht in mente a dessimo mangiare seguendo l'audacia
Cioè ai NAS Lapenna ed esce guarisce o che sono i forti fai passante a Endesa fai loro Garatti è tua poi si distende tra
So indenne ex attenti yes e tesa ASP medie DAT debito Bissoni all'effettivo viene anticipo moving fa un bel ruolo cioè tutor benestante
Buoniste agli interni a pensai debito né acceleri tenendo Foch fabbrica pause inc avrei fare spot crescente Anda ad avere
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Del resto ai Abo prospettate
Cui io offro bene opzioni Crespo interna ce ne offrono scusi spesso l'ICT beh se e Aversa
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Ci ha mai messo da faccenda Terence I think trainato info guardo qui io pm ICE export expo cioè incazzato adesso ma l'aumento del China spore insieme sull'isola e Stuppo in forza delle
Ex Palazzo Forti che fai Passavanti a voce ai nastri ricchi sa Osama no stessa mancò ma nei Budaca su Floro a
Al pessimo Manzardo Moggia qualche altro fine Asfor il PLIS esilio est Tolentino mentre
Dino ammette assenza Ande mosse lei Iglio transfer Franks lingua delle mettete qui tra
Fatte da China Alto info coraggio Queens astratta a opzionalità soffra sto sopra lingua guai a Oxford China Investment copro recente
Coppola e scende
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Detta ai vostri esce
Al China svizzero Guido stazza guardarci Aynaoui Ocampo i territori guasta ai tempi e staffa e lei
Fa poco il caso De Pasquale XP trincea in ANDI vitali ha spinto firewire volante o trovasse a voi est
File sullo smercio lei Prince mogli in bus Manzi ai Pili voti aumenti fine asili-nido
Indi Technology a freni ANC Angela ad causam cento mila iscritti Corazza andato lingua o i tre italica offre stati assenti
Andiamo al gol sei data in ragiona in assi uguale smentiti i tre lingue o osso in primis il più
Da ex Pio yes
Bene grazie
Grazie professore insomma
Grazie per questo segno anche di speranza sono quando parlava poi delle riserve cinesi vedevo l'interesse anche del Ministro Tremonti sono quindi questo punto di vista la ringraziamo per tutti gli spunti che ci ha dato
A
I Tiffany chiederei se ma qui abbiamo visto alcune esperienze Segretario di internazionalizzazione
Alternativa anche la delocalizzazione
C'è uno scenario globale che è stato descritto con ampiezza proporzione anche dal professor è nostro ospite ma in tutto questo qual è il ruolo di un sindacato moderno
Che vede comunque preoccuparsi
Dei posti di lavoro dei diritti ma non può neanche fare in modo che le aziende
Non seguano i mercati laddove c'è un'offerta o dove c'è una domanda da soddisfare
Ecco una sfida
Culturale per voi è estremamente importante insomma
Se intanto buonasera saluto
Presidente Marcegaglia Ministro Tremonti
Per l'invito
Il il tema posto da
Dal direttore è un tema particolarmente complesso per noi perché
Pure essendo un sindacato non parlo solo dalla CGIL del sindacato italiano
Che non è mai stato nazionalista a differenza di altri sindacati anche europei nel senso che non ci siamo mai opposti a processi di investimento fuori dei nostri confini sia riguardo ad altri Paesi europei ad altri paesi mondiali
E
Pur tuttavia oggi il problema per noi diventa particolarmente delicato
Perché abbiamo cinquecento mila persone in cassa integrazione
Abbiamo perso altrettanti posti di lavoro tutti i dati di tutte le tendenze
Ci dicono che nei prossimi tre anni almeno i tassi di disoccupazione aumenteranno quindi ci troviamo a fare i conti con un problema dell'occupazione che è molto più grave
Di quello che non avevamo fino a qualche anno fa e con queste tendenze del mercato internazionale che sono in realtà molto più complesse direttore di quelle che qui che scriviamo
Perché in una parte iniziale di questa crisi una parte di quello che era stato delocalizzato è rientrato
Noi abbiamo imprese italiane
In cui per far fronte appunto alla crisi dei mercati o la sottocapitalizzazione hanno fatto rientrare nei primi mesi della crisi una parte delle produzioni che facevano fuori altre intrise
Che continuano a investire all'estero
Il problema che vedo da questo punto di vista è uno solo io vorrei un po'di reciprocità
Un po'di reciprocità vuol dire
Che va benissimo investire fuori anzi in molti mercati fondamentale perché se non porti liberi i servizi Tomarchio il tono out
Poi non ce la fai a competere con gli altri quello che a me dispiace che non abbiamo le diverso
Che il vero problema dell'Italia che non arrivano capitali internazionali e investire qui da noi questo secondo me il punto rovescerei
Non è un fatto che le nostre imprese vanno poco tanto all'estero bisognerebbe che amplissimo in Italia una parte di investitori internazionali a far crescere la domanda di investimenti da noi
Questo mi pare diciamo il primo punto scusi se la interrompo un attimo a mi scusi ma
In questo lei crede che ci sia una responsabilità anche del sindacato nel
Nel non aver attrattività graduale
Io
Rispetto l'opinione che c'è dietro l'applauso ma vorrei
Ricordare quello che ci dicono tutti gli studi del perché le imprese vengono investire poco in Italia I primi punti primi posti cosa troviamo
Troviamo costo del lavoro no
Troviamo il tema della fiscalità
Della burocrazia
Del nostro processo fallimentare si
Cioè ci sono quei problemi sui quali effettivamente noi non solo non siamo indisponibili
Ma una parte di queste battaglie le consideriamo fondamentali per il lavoro e per l'impresa italiana e per quella che vuole venire a investire in Italia
In secondo luogo
Dicevo una crisi un po'complesse anche un po'insidiosa perché
Non abbiamo bisogno di cambiare ma se non capisco male il cambiamento si deve sposare
Ha una capacità di
Cambiare il mix dei nostri prodotti a far più ricerca film più innovazione noi abbiamo una nuova sfida
Io credo che se non cogliamo questa sfida il passo con i competitori internazionali nove non non ce la facciamo a leggerlo perché le dimensioni del nostro mercato non sono tale da sole che ci mettono al riparo neanche nelle condizioni di nicchia o di distretto che fino a ieri ci mettiamo al riparo dalla competizione internazionale
Quindi bisogna fare un'OPA sfida sull'innovazione
Innovare vuol dire riprenda il busto dalla ricerca del trasferimento tecnologico legata al dimensione di impresa un uso della leva fiscale diversa
Per favorire chi vuole investire in innovazione e trasferimento tecnologico e poi per me resta ne parlo un po'da tempo ma ne son convinto
Che se vogliamo guardare non solo a quello che è stato ma anche a quello che abbiamo di fronte a noi noi abbiamo bisogno di un fisco che sia
Più ripensato rispetto al lavoro rispetto all'impresa che investe non c'è niente da fare
Perché durante la crisi non possiamo accettare che con le retribuzioni nette italiane
Il peso del fisco continui aumentare non possiamo considerare mentre il lavoro l'occupazione diventerà purtroppo per un periodo un bene più scarse più difficile da vere
E con la stessa cosa sugli investimenti proprio sugli investimenti e proprio sul lavoro tutto continua a concentrare la maggior parte del prelievo fiscale da questo punto di vista questa è una battaglia che va fra tata non perché è giusto come pure io penso che sia
Ma perché oltre a essere ingiusto e utile se vogliamo sviluppare lavoro l'impresa italiana
Che si rovesci questa tendenza e non ci metto soltanto la quota
Dei redditi da lavoro del primo fiscale io penso lo dico da anni ma questa è l'occasione per dirla vedo il ministro che io non ne posso più che andando in giro in un call center
Ne abbiamo cinquanta mila giovani impiegati nei call center metà dei quali sta rischiando il posto di lavoro e tutti mi dicono con questa IRAP
Che pesa sul costo del lavoro in questo modo noi paghiamo l'ottanta per cento
Ripensiamo togliamo
Dalla base imponibile dell'IRAP gradatamente il costo del lavoro perché questa è una misura che protegge i settori
A più alta mano d'opera e contemporaneità ci consente di non mettere a rischio l'occupazione che già messe a rischio dei processi e dei problemi che abbiamo di fronte a me
Bene grazie
Grazie Epifani
Al Presidente Tajani
è venuta fuori da questa tavola rotonda ma anche dalla discussione di oggi pomeriggio una certa sfiducia nei confronti dell'Europa e anche una constatazione che poi alla fine lo vediamo dalle esperienze che abbiamo ascoltato
Bonfiglioli Colaninno insomma che
Sono in qualche modo
L'Europa rischia di non essere un ambiente favorevole
Alle inglese particolari sui temi delle emissioni sul tema allora io credo che visto che nel suo portafoglio visto che lei ha questa responsabilità io credo che questa platea
Abbia bisogno di sentirsi rassicurata sull'impegno della Commissione in questa direzione
Bene grazie direttore grazie Mater
L'invito e per
La possibilità di dimostrare la Commissione europea che esiste c'è
E vuole fare una politica
Per lo sviluppo dell'industria e dell'impresa perché dopo la crisi con la Commissione Barroso due le cose sono cambiate
Esiste una politica
Di indirizzo lo avete letto nel documento Europa due mila e venti che punta sullo sviluppo dell'industria e dell'impresa convinti come siamo
Che senza sviluppo dell'industria e dell'impresa non c'è lavoro non si può in più dire che la crisi si trasformi da come dice spesso Emma da economica e finanziaria in crisi sociale se non c'è un aiuto una sostegno politico forte alle piccole e medie imprese che rappresento la vera straordinaria opportunità per creare nuovi posti di lavoro
Quindi c'è una politica industriale
Che espliciti e Rimini documento entro la fine dell'anno una politica industriale a favore delle piccole e medie in prese
Perché siamo assolutamente convinti come peraltro dice il Trattato di Lisbona ecco qui c'è il cambiamento vero
Che il mercato è uno strumento fondamentale e non c'è mercato se non c'è impresa e se non c'è industria se non c'è competitività se non c'è innovazione ma in peccato è lo strumento fondamentale l'unico strumento
Per fare politica sociale se noi vogliamo dare lavoro ai nostri giorni guardare ai giovani che dovranno lavorare domani noi non possiamo non aiutare le piccole e medie imprese non possiamo favorire lo sviluppo di un sistema industriale all'interno dell'Unione europea e questo cambiamento c'è stato ed è chiara
Allora
Cosa bisogna fare certamente
Aiutare l'innovazione la grande sfida la parola d'ordine è tre volte innovazione
Abbiamo sentito dai dati che ci sono stati illustrati quest'oggi in apertura di questa giornata di dibattito che l'impresa italiane stanno già facendo questa scommessa ma noi dobbiamo aiutarvi
Creando le condizioni politiche normative ed economiche era puntare sull'innovazione
Innovazione e la grande sfida
Anche per voi essere presenti e competitivi non soltanto sul mercato europeo ma anche sul mercato internazionale questo non significa delocalizzare sono d'accordo con lei significa andare esplorare o il mercato a difendere come diceva Colaninno mercati dove ramo presente dove rischiamo di essere perdenti
Allora
Rinnovazione la grande sfida ma come si può innovare veramente avendo gli strumenti per farlo ecco perché diventa elemento chiave l'impegno per facilitare l'accesso al credito a tutte le piccole e medie imprese anche alle grandi imprese dell'intera unione europea le banche devono fare la loro parte devono tornare a fare le banche
è finita la stagione della speculazione la favola di Fedro ha insegnato che la rana che si voleva trasformare in due esplosa quando ha cercato di gonfiarsi e così è successo anche
Fuori dall'Europa in alcuni paesi dell'unione europea ora dobbiamo rimettere in carreggiata la nostra prospettiva politica dobbiamo lavorare perché queste piccole e medie imprese possano e
Il sei di maggio già
Combo Gatto una riunione importante con banchieri politici esperti di credito e con le imprese per valutare tutti gli strumenti che possano essere messi in cantiere compresi strumenti innovativi alcuni dei quali so che sono anche a cuore al ministro Tremonti
Ma c'è un'altra questione che riguarda il credito che si dirà vere ma anche
Il credo che spetta all'impresa e c'è il problema del ritardo dei pagamenti la Commissione europea così diciamo anche alle cose concrete che fa l'Europa sono sembra che stiamo soltanto a riscaldare la sedia
Abbiamo presentato una proposta di direttiva per aprire entro trenta giorni il pagamento dalle pubbliche amministrazioni con un
Una penale del cinque per cento in caso di ritardi di pagamento io conto che il Parlamento europeo e
Il Consiglio l'approvino in tempi rapidi e questo sarebbe già una risposta concreta che permetterebbe in alcuni settori sono pensiamo nel settore della sanità trecento giorni di vita significa che un'azienda che ha trecento giorni di ritardo il pagamento è destinata a fallire se non ha delle risorse enormi ecco qui l'Europa può incidere su serio con delle norme concrete su questi due settori noi intendiamo impegnarci fortemente per dare una risposta
Anche per quanto riguarda e concludo direttore sulla scelte ambientali
Certe volte ci sono stati dei fondamentalismi ambientalisti io credo che
Il matrimonio tra industria e ambiente sia
Un matrimonio di interesse
A volte i matrimoni di interesse sono più duraturi di quelli d'amore ma questo matrimonio deve esserci sapendo bene che è giusto che l'uomo respiri aria pura ma l'uomo la sera deve anche essere nelle condizioni di poter far mangiare la propria famiglia
E se non c'è sviluppo
Dell'impresa se non c'è sviluppo dell'industria questo obiettivo non la può raggiungere ecco questa è
In sintesi la filosofia con la quale
La Commissione europea ha deciso di puntare su una nuova politica industria Allegro né quella si sfida che non è quello degli aiuti di Stato che non è quella del protezionismo ma è quella che deve creare le condizioni agli imprenditori di poter fare di imprenditori per poter creare benessere per creare nella libertà
Il benessere perché ricordiamoci sempre la voglia anche ricordare e sottolineare Epifani perché la Commissione robe non dimentica mai il problema sociale l'impresa non è soltanto il datore di lavoro ma sono anche quelle decine quelle centinaia quelle migliaia di donne e uomini che ogni giorno partecipano al processo produttivo a questa è l'impresa e queste la politica sulla quale noi puntiamo per i prossimi dieci anni chiediamo naturalmente il vostro su degno ma siamo sicuri che sia la strada giusta che possa cercare di rimediare gli errori commessi in alcuni Paesi non dell'Unione europea anche in alcuni Paesi dell'Unione europea
Grazie per gli anni
A Sergio Marchionne dapprima vorrei chiedere ma
Insomma la scelta della FIAT
Può sembrare in contraddizione all'apparenza con la scelta che ha fatto Piaggio con la scelta che ha fatto Bonfiglioli insomma dove sono andati verso i mercati emergenti voi siete andati verso un mercato
Più maturo insomma
E forse nella vostra scelta c'è anche una certa sfiducia per l'Europa e per le scelte dell'Europa in un settore come quello turistico
Sta parlando dall'entrata in mente
Sì
En passant
Guardi
Non siamo andati in America per una semplice ragione si è aperta
Un'opportunità anche in strada unica credo nella storia dall'economia americana
Dove le capacità tecniche
Della FIAT
Sono diventate importanti in un processo di ristrutturazione nel del
Per l'industria americana
Abbiamo avuto la fortuna
Di presentarci al momento giusto riavere visto e poter stabilire un rapporto diretto con l'Amministrazione americana in un momento sta realmente difficile in cui sistema finanziario americano era completamente i funzionari
E quindi il il nostro l'apporto si è sviluppato con persone che normalmente non avrebbero fatto questa scelta
Ciò ha dato la possibilità di interagire direttamente con il Governo americano ristabilire la credibilità di questa azienda
Su tecnologie noi no
Sviluppate in questo Paese utilizzate in tutte le parti del mondo quindi è stato un esempio piuttosto importante della capacità di questo Paese di creare
Questo bacino di
Di tecnologia che poi noi abbiamo venduto in una
Tra infine il baratto appunto dall'America
Abbiamo venduto questa tecnologia per l'utilizzo del mercato locale America siamo entrati come azionisti
In
In un
Processo di risanamento che adesso cominciamo a vedere i risultati positivi
Di dell'intervento diretto del Governo di Obama
Fa intendere questo operazione qua come un'operazione che non
Non mi sento di interesse nei Paesi emergenti o nel
D'Europa ove d'Italia credo sia
Sbaglio o meno
Il fatto che abbiamo aperto un altro cantiere non significa che il cantiere di casa non sempre consento
A
E anzi dal punto di vista la figlia staranno grandissime opportunità sia per
I nostri ingegneri
Di svilupparsi interventi internazionalmente ma anche a livello produttivo pone parlare ne parleremo il ventuno quando ci vediamo presentare il piano della firma io l'ho vista come una
Una una mossa
Positiva quello
Mi voglio
Fa riferimento al discorso che non
Perché
In effetti
Il mondo è cambiato
Non andrà mai più una posizione in cui
Si trova quattro cinque
E quindi
Facendo riferimento anche quello che ha detto il dottor Pisani e capisco benissimo che
La responsabilità
Di ripulire il sistema competitivo italiano non è soltanto dei sindacati
Magari c'è altra gente cioè siamo anche noi come industria e dobbiamo fare il nostro compito ma cerchiamo di non scaricare le nostre responsabilità pensando che c'è altro lavoro fa arrabbiare
Facciamo il nostro poi vediamo dove ci porta
La cosa importante che in questo contesto qua mantenere le stesse regole del gioco che abbiamo nei in Italia per quanto riguarda in un sistema produttivo italiano completamente
E vi è un discorso che abbiamo aperto noi adesso abbiamo fatto con i sindacati e con
Con il Governo per quanto riguarda lo sviluppo
Lo stabilimento a Pomigliano d'Arco dei veri
Quel discorso là deve riflettere quelle condizioni ASPI sono diventati assolutamente necessaria per mantenere un'industria competitiva in questo Paese
La vera vero rischio a noi come italiani hanno recupero pay hanno e come me americani nel senso che se vediamo
Il Paese in tutti i Paesi industrializzati e lo sviluppo della città
Il per lo sviluppo e la Cina quando le cose che dobbiamo capire accetta che lì chiarezza sono circa un miliardo quattrocento milioni di persone
E questo è un
E un insieme direttivi di dirigente di attività industriali
Il cui
Se semplice concetto di esportare
Il dieci per cento di quello che producono per il sistema locale
E abbastanza per distruggere la competitività strutturale del Paese no
Quindi o riusciamo in qualche maniera
A eliminare questo questi
Questi dislivelli competitivi o solo il futuro delle industrie quindi in Italia in Europa e anche in America in
Vede l'impegno che dobbiamo prenderlo glielo dico io come sia
E che dobbiamo lavorare su questo obiettivo qua non è più il problema adesso di questo stabilimento di cosa ed avete produttiva in Europa che deve diventare semplicemente deve diventare competitiva per far fronte
Al al vero e proprio alla minaccia in cui non lo dico nel senso
Buono ma la minaccia di tutta la zona
Va da Venafro
Accoglienza
Da dieci anni
Loro saranno quelli che adotteranno regolarmente
Quindi o ci prepariamo adesso a competere con loro
Poiché non era meglio andarci prima come hanno fatto i tedeschi ma sullo sterno ci stiamo andando supplizio abbiamo tutti quanti quello come il problema
Il problema è che arriverà un valore
Questo
Marchionne
Non si possono anche fare sconti cioè se ci sono delle produzioni in Italia che non sono competitivi e bisogna intervenire chiudere giusto
E l'industria l'obbligo di creare tutte le condizioni per portare per apportare le industrie polivalente
Ma lo deve fare con la l'aiuto l'assistenza dei sindacati che invece di ripetere continuamente le stesse cantilene dicendo questo lo si può fare quello lo si può chiudere grosso
Affidarono intorno a noi io imbocco le mani che facciamo i metalmeccanici lo facciano in maniera molto umile sono disposto a
A lavorare con loro per trovare la soluzione ma la soluzione congiunta
In cui anche lo Stato del Governo del
Deve contribuire
Ma non è stato il problema della città
Egli la sia per la sua duecentotrenta mila dipendenti in tutto il mondo
Quindi devi noi parliamo dei media cento operai di Termini Imerese ne parliamo quasi
Giorno sei un giorno no nel contesto di duecentotrenta mila persone che sono state affidate a noi
Consiglieri io capisco benissimo il problema locale
No ma dobbiamo fatto dobbiamo mettere noi
Con la gente di Termini Imerese deve essere messa nel conto messo nelle condizioni
Di poter guardare
Nel futuro il giorno dopo quella più la FIAT smettere smetta di fare vetture
Per il trentuno dicembre due mila undici sarà l'ultimo giorno riproduzione prefettura ultimo mi fa un attimo dare la parola Epifani delle risponde su questo
No proprio in parte
Io
Perché dicevo reciprocità
Perché io capisco che se un'impresa nostra per essere più forte a livello globale va in Cina va ad altre parti vorrei che arrivassero anche investitori stranieri in Italia capisco che spaventa però non ne usciamo non ne usciamo
Perché se noi andiamo agli altri non vengono se
Posso parlare della FIAT
Sì è la FIAT resta l'unico produttore di automobili in Italia quando tutti gli altri Paesi europei
Non hanno un solo produttore nazionale ma hanno più Marche che Prodi coro automobile in Italia se il destino dell'ATO e l'Italia il destino di un'azienda non funziona ma non lo dico lo dico perché è così la situazione dei mercati allora
Da questo punto di vista una cerchiamo
Le sfide competitive oppure no
Che cosa chiedo
Che ci siano però degli standards rispetto internazionale di ho parlato della Cina il titolo di oggi e libertà e benessere il nostro ospite non si stupirà
Sì io gli chiedo che vorrei tra le competizioni possibili e leali tra Paesi che in Cina ci fosse la libertà di associarsi come sindacato la democrazia di avere nei luoghi di lavoro l'organizzazione se si ritiene la libertà anche quella
La libertà è anche quella se no io l'importo un modello che mi
Comprime una libertà
E la stessa cosa vale sui diritti vorrei avere in Europa
Degli orari omogenei
Dei livelli diciamo professionali omogenei perché questo mi aiuta a creare un mercato europeo anche dal punto di vista dei diritti dei lavoratori
Perché non si può chiedere che tutto poi si con prima sui diritti e la condizione la dignità di chi lavora questa non va bene rifare le risponde
Quelle mente Marchionne grazie
Io io apprezzo il suo interesse nel migliorare la qualità della vita oggi
Posso posso dire la quarta qua stiamo confondendo
I nostri ruoli riascoltato prima Pascal Lamy
Pascal Lamy ed il responsabile dopo credo che l'esercito la sua responsabilità e di garantire l'efficienza ed equità di un percorso dello scambio con scambio commerciale internazionale a livello globale lo faccia fare a luglio
Nel frattempo domani mattina quando viaggio
Loro continuano a produrre aspettando che il nei
Abbia successo non intervenire in quell'ambiente la per risolvere il problema
Eventualmente ci arriveremo perché quella è la cosa importante
Senta guardi la cosa importante nostra adesso e garantire nei prossimi dodici ventiquattro mesi la competitività di questo Paese
Lavoriamo su questo
Seriamente
Cerchiamo di chiamato a fare scusi
Crediamo all'Italia
In Europa ma guardi siamo i primi
Lei lo sa meglio di me là dove è nata quando ci siamo incontrati a lei a giugno del due mila quattro
La FIAT non era
Nel nemmeno minimamente la
Nelle condizioni in cui si trovano su
E in questi momenti qua che sono stati ventidue estremamente delicati l'unica cosa che non dobbiamo fare e picchiare sta povera azienda che sta cercando di compete ma non
Ma cerchiamo di non farla lei si figuri se può essere interesse nostro fare questo
Noi vogliamo di più vorremmo una FIAT che investe di più in vita
La FIAT sta investendo per gli otto miliardi investimenti che sta facendo nei prossimi ventiquattro mesi ne sta spendendo due terzi in Italia
Non vi sia questo posso fare guardi
Grazie
Allora chiediamo ma molto brevemente al nostro ospite cinese se quello che diceva Epifani rispetto ai diritti sindacali in Cina
Poi dopo
Lo possiamo ospitare ma
Quello per
Tessere sull'attualità dal prefetto class in casa di Caserta
A
Ai gas a favore
Restitutio SEA addossare DAT
Il titolo che ha China su due x cioè
Spinto da voi ante attribuito in data addetti bene informati questa spinta risente
Azzawi esaltato dall'lei protestati menti imputazione
Al decesso del tuo working Foreign export in fondo sono a dovere a from rosso I possa è
Queste Acna mi cross
A qualche atto in cammino Aynaoui tanto in crisi
Adesso guidato tazza
Due OP
Altri cani scuotersi Guido osso influenza Agusta è data
A dessimo bands bresciani svuotare lo sa qualità è un bene
Dopo oltre a Stintino da scuola esiguo quanto osso vi cito dati labo patata senza fine dei approdati avuti no gli atti dea e fu dei io credemmo fai Waitress
Dato Menis mossa Pacciani sin dal suo in cui OP White altri
Bene grazie professore
Forse Roberto Colaninno può intervenire su questo punto insomma un aiuto dalla Cina no no quello no
Per quell'anno
Mi dispiace io avrei certe idee in aiuto della CIG o no per carità perché no sequestriamo e sposare Epifani Teresa
No io credo che al di là
La simpatica bus verrà
Le cose siano molto seri
Sì molto serie non solo per l'Italia ma anche per l'Europa Stati Uniti le lascio marchio
Io credo che
Noi
Stiamo vivendo una strana comunque situazioni vinta
Abbiamo inventato
Il bipolarismo dell'intelligenza
Cioè l'intelligenza sta sempre da parte dell'opposizione lo sto ma dalla parte di chi governa
Allora io credo che in questo momento sia io ho ascoltato con molto favore l'intervento di pressione si è avuto il momento visto che la condizione queste perché mi sembra chiaro ed è inutile girarci intorno situazione che abbiamo poco tempo
Sia necessario da parte della politica di
Trovare un accordo sui grandi programmi almeno io sogno questo come imprenditore
Che ci siano delle basi
Dei programmi dei progetti sulla quale ci sia una comunità di intenti perché fin quando si litiga mi in casa non i nostri intrisi non portano nessun beneficio con i tre sono nessuno
Io sogno un Paese dove non ci sia burocrazia come oggi c'è in Italia
Sono in Paesi in cui
Voglio dirlo al ministro Tremonti pagare le tasse sia un'opinione che non sia solo un dovere ma sia considerato anche un diritto di partecipare a condividere
Un disegno di sviluppo comune
Perché solo con questi concetti li possiamo pensare di controbattere contro una forza che costituito da quattro miliardi di persone che hanno
Della volontà
Delle ricchezze e una
Che a Parma un livello una propensione di consumi che oggi non abbiamo riflesso molto bene risulta tu che non ci andiamo e loro crescono ma questo è normale
Ci sarà pure un punto di equilibrio allora il punto di equilibrio non vorrei che fosse a sei mila porno voi e sei mila per la Cina perché altrimenti serve molto positivo per lo
Un fallimento per noi qui noi dobbiamo aiutare loro accrescerli di più certamente ma noi dobbiamo abituarci a sciupare di meno
Dobbiamo abituarci a fare i conti con i costi con l'efficienza e allora la politica io chiedo basta con questi conflitti
Prendete tre quattro punti in cui sono tre e quattro i punti fondamentali
Sui quali
Dati improprio date la possibilità agli imprenditori di voi di vivere in un Paese in cui la giustizia possa garantire giustizia dove gli onesti possono essere tranquilli
Euro possibilità che investire non sia considerata solo
Un elemento negativo
Viviamo in un Paese in cui la ricchezza un fatto positivo non un fatto negativo è questo che dobbiamo fare bene grazie grazie Colaninno
Io chiederei Ascione Bonfiglioli se vuole intervenire in questo dibattito che vede impresa il sindacato abbiamo anche un ospite
è molto importante e poi dopo chiederemo l'opinione del del Presidente Tagliani insomma quanto investito in Italia il sindacato che cosa deve fare
Ma è indubbio che chi ha un Consiglio sullo
Precedente
No io credo che oggi il tempo dei conflitti è finito perché in conflitto alla fine porta a spendere energie dentro il mercato giustamente come hanno
Detti dei colleghi non è più quella di ieri cambiato moltissimo
Dobbiamo affrontare insieme questo cambiamento io direi che si possa fare un esempio
Un po'pittoresca agibile il mercato è un po'come un vaso strano e noi come azienda ghanese come l'acqua che si sa datare
E insieme ci deve essere di tutto il Governo cinese sindacati la sfida è comune e come imprenditori non ci tireremo indietro perché sta nel DNA degli imprenditori non mollare mai comunque basta che non sia un vaso di coccio
Grazie signora Bonfiglioli cieca anche nelle parole di Marchionne un po'di critica su
L'Europa come l'Europa tratta l'industria dell'auto
Le condizioni in cui operano soprattutto entro sei otto liste che i livelli di emissione insomma le regole insomma cioè
Un problema di tenere alcune produzioni nel nostro continente assolutamente sì io ho detto è cambiata
La politica europea basta leggere il Trattato di Lisbona e basta leggere le il documento Europa venti venti
è chiaro che d'Europa si è assunta una responsabilità di essere la guida nella politica ambientale per la riduzione di emissioni
Bisogna
Capisce qual è il limite ho parlato di matrimonio di interessi fino a dove si può arrivare io cito un esempio sempre di buon matrimonio tra ambiente
Industria
E
Diritto del cittadino la riforma che ho fatto del il sistema del traffico aereo
Singoli Biasca abbiamo ridotto con questa riforma contemporaneamente le missioni abbiamo ridotto i costi per le industrie
Del settore e per le aziende del settore
Del trasporto aereo abbiamo ridotto i costi per i cittadini che si può
Fare questo matrimonio di interessi bisogna mai superare
Il limite quindi per
Chiedere le aziende di poter fare quello che possono fare non chiedere
Sacrifici oltre i quali ci sono dei rischi
Il l'industria automobilistica e un patrimonio fondamentale
Del sistema industriale europeo
Lo abbiamo detto e continueremo a dirlo
Il
Dottor Marchione faceva parte
Del gruppo Castro in più anche ha prodotto dei buoni risultati credo presenteremo mai
Ma implementare e
Sei mesi posso finisse finisco di rispondo pure
Presenterò il entro la fine di questo mese
Una nuovo documento sul sull'auto
Dove si
Va avanti nel Progetto dica spenti One
Intendo continuare anche l'esperienza di quel gruppo
Di lavoro per dare una prospettiva positiva all'auto camminando su due binari paralleli
Uno e quello del motore a caldo che vorremmo sviluppare migliorarlo e renderlo meno inquinante ma non possiamo certamente abbandonarlo oggi
Possiamo pensare una prospettiva
E ne siamo già sotto la Presidenza spagnola varando molto e sulla quale lei si sta impegnando tant'dissi ma negli Stati Uniti che quello del motore lei più che riguarda la prospettiva fra trenta quaranta anni quando avremo passeremo dagli ottocento milioni di veicoli attuali nel mondo a
Due miliardi e mezzo tre miliardi di vincoli che ci sa
Qui però noi continueremo a sostenere a lavorare
Perché anche possono essere effettuate delle ristrutturazioni delle ristrutturazioni accompagnate
Rispondendo prima alcune domande che riguardano Termini Imerese ho detto
Sì il mercato libero un'azienda deve potersi ristrutturare si decide di lasciare quel sito
Il compito della politica e quello di creare le condizioni
Che quelle persone che il trentuno dicembre due mila undici
Smetteranno di lavorare a Termini Imerese
Possono non perdere il lavoro non il posto alla fine il lavoro questo significa cominciare a lavorare per creare le condizioni per far nascere nuove imprese lì ecco perché insistevo sulle piccole e medie imprese e qui in modo che quelle persone che perderanno il lavoro la lo possano trovare una anche in una fase di accompagnamento usando i fondi di globalizzazione i fondi regionali
Dei fondi il Fondo sociale europeo però possono grazie alle condizioni che saremo stati capaci in questi due anni di creare possono trovare lavoro in altre realtà imprenditoriali questa è la scelta tenuto diamo fare per aiutare
Un sistema imprenditoriale che è quello dell'auto che è fondamentale per la nostra economiche è fondamentale per la nostra industria è una sfida che io mi sento
Di assumere ne parleremo dopo anche direttamente con il dottor Marchionne sulla quale
Qui la Commissione europea si sente fortemente impegnata e del documento che sto per pubblicare e
Il primo segnale concreto di quello che noi intendiamo fare per il settore dell'auto ma qui e prossimi dieci anni grazie italiane
Noi siamo
Siamo alla conclusione ma quello che diceva prima Tajani e sui tempi di pagamento
Mi consente di fare una domanda Marchionne su veste io credo che ci sia il problema ovviamente dei ritardi dei pagamenti del pubblico forse c'è anche un problema dei ritardi dei pagamenti del privato voi chiederà quanti giorni paga la FIAT i suoi fornitori
Il termine dette da non lo so che vi transitano la
Cioè c'è un termine stando chiudiamo con tutti i fornitori che va indietro i tempi di Valletta quindi non non l'olio
Attilio
E sono rimaste in vigore dal
Prendere fatta
Giochiamo diventa età dietro devo parlare di del tempo che ci vuole un appello chiedo Castronovo che ha fatto la storia la raffinata nuovamente in una cava
Allora grazie a tutti voi che siete stati bravi e brillante sintetici
Vi ringrazio vi vi vi chiedo di prendere posto in platea
Adesso dovete darci soltanto pochi secondi perché vede muoversi il
Il la scena e poi chiamo il
Ministero dell'economia Giulio Tremonti e per il suo intervento e lo ringrazio per la sua partecipazione io vi ringrazio per l'attenzione
Grazie
Nisticò parola
Passavo di qua per caso ho visto un po'dirigente ma
Nome immaginato
Una scena così
Portrait
Raccontato in un sacco di balle
Oppure potrei
Diede quello che penso davvero
E avendo mi è stato detto più o meno trenta minuti optò per la seconda e più breve ipotesi
Cento anni
Non sono stati anni tutti uguali
Il tempo non è omogeneo non risottopongo il tempo e funzione della velocità
I primi novanta anni
Pure danni marcati dal Pacifico passaggio dall'agricoltura all'industria
Eppure
Colpiti dal frangente di due guerre mondiali sono comunque stati anni Italia su Italia
Anche se alla fine hanno visto l'Italia entrare in Europa
E negli ultimi dieci anni che c'è stato qualcosa di più
è il mondo che è entrato in Italia
Ed è
Dieci anni un tempo
Minimo
E tuttavia
In questo tempo minimo c'è stato il massimo del cambiamento
Immaginabile un cambiamento di paradigma un cambiamento di marcia
E in positivo e negativo perché
Tutto è relativo ma certo in questi ultimi dieci anni sono cambiati la struttura
E la velocità del mondo e nel mondo dell'Italia
Caduto il muro di Berlino unificato con uova cioè dogane section il mondo in un'unica geografia mercantile piana
In una nuova latitudine la storia ha fatto uno dei suoi improvvisi tornanti
Il suo vettore si è mosso dall'Atlantico al Pacifico
E la scoperta economica dell'Asia
Ha prodotto effetti rivoluzionari uguali a quelli che due secco molti secoli fa sono stati prodotti
Dalla scoperta geografica dell'America solo che allora la rivoluzione ha occupato il tempo lungo di almeno due secoli
Questa volta la rivoluzione che ha preso la forma della globalizzazione
Sono bastati
Due decenni
Non è stato un processo che si è sviluppato nella dimensione storica della long dove del passaggio lento e lungo da una
Generazione all'altra
Non è stato un motto lento ma compresso ed è esploso in un tempo minimo in un tempo che è compreso nella vita personale individuale di ciascuno di noi
Questo ho detto perché
La crisi che viviamo non è una congiuntura
è un
Radicale cambiamento di struttura è una rottura nella linea di continuità
è stato un po'ed è come passare di colpo dal calcetto al calcio
E la complessità non cresce in
Misura lineare
Se prendete un reparto che marcia in un campo dieci per dieci
Aggiungete una linea in più non è che la complessità cresce del dieci per cento cresce in modo esponenziale
Ed è quello che è successo circa tre miliardi di uomini sono entrati all'improvviso
Sulla scena
Lo hanno fatto direttamente o indirettamente informare Aleo virtuale o parametrica
Sono infatti tuttavia nella nostra vita come lavoratori come imprenditori come consumatori con i loro interessi con le loro speranze con la loro cultura e con il loro potere politico
E sul campo
Sono ancora rimasti confini politici ma sono stati e vengono via via rimossi tutti gli altri confini
Il mondo è stato unificato dalle opportunità ma anche dei rischi
E la crisi rende evidente
La globalizzazione dei rischi il rischio di controparte nei rapporti
Commerciali o finanziarie
E la confusione tra i bilanci privati e i bilanci pubblici
Gli squilibri economici sociali giuridici da cui è fatta o con cui è stata fatta alla globalizzazione sono diventati parte della nostra vita prima nell'euforia
Poi nella paura portata della crisi e ora nella speranza di un nuovo possibile quindi
La ideologia più lunga il più forte del Novecento il comunismo era l'idea del dominio della politica sull'economia e alla fine Novecento
è venuta una altra alternativa è opposta
Seppure effimera ideologia il mercatismo l'idea che fosse l'economia dominare sulla politica anzi ha prescelto
La crisi
Ha segnato il ritorno più o meno salvifico provvidenziale degli Stati dei Governi della parti
E voglio essere chiaro i Governi possono fare molto male o molto bene
Dipende da come sono usati dipende da come li usiamo
E ancora più chiaramente il rischio non è finito
E siamo come dentro un video che
Tu vedi un mostro lo affronti lo batti se li bello tranquillo che ti rilassi aveva un altro mostro più grande del primo
La crisi non è finita mutato la sua configurazione e non è stata gestita come le altre grandi crisi non come nel new deal con una politica che ha
Spostato i soldi a favore dell'economia reale
Non è stata gestita con nonna Chapter Eleven è stata gestita in modo particolare non è
Giusto criticare chi come e dove la gestita ma certo è stata gestita spostando
Soldi dal privato al pubblico
E questo è il punto essenziale
Ogni
Otto secondi si emette un milione di titoli del debito pubblico nel mondo
E il problema come fosse evidente non è emetteva i titoli collocarli
Ma i debiti
I debiti pubblici
Su cui sono
Stati caricati gli assenza
Non buoni
Dell'economia privata certo i debiti pubblici hanno poteri sovrani
Una dimensione temporale più lunga
Ma il debito pubblico privato è sempre il debito e il debito è sempre pericoloso
E questo ci porta a una prima conclusione tutto quello che è in atto e chiuso in tra ipotesi alternative la crescita
La stabilità il caos
E quale di queste è la crescita la stabilità o il caos beh dipende
Dal mondo ma anche da noi
Quindi veniamo oggi
Hanno voi Italia Parma nove aprile
Abbiamo alle spalle ventitré mesi di Governo abbiamo davanti tre anni di Governo
è stato finora saggio e credo che sia ancora saggio pensare globalmente per agire localmente non sarebbe stato assaggio vedere globale ma non agire locale non sarebbe stato saggio e non è saggio
Pensava il locale e ignorare globale
Vedete io
Non CEO lo confesso non c'erano i tempi della grande depressione
Ma cielo ai tempi della crisi degli anni Settanta
Nel settantasei arriva gravissima la crisi anche in Italia
Nel primo semestre già nel primo semestre del settantacinque il volume del commercio mondiale cade di oltre dieci per cento e il Pili italiano accadde del sei per cento
La scelta di reazione fu basata allora da parte del Governo su politiche espansive politiche che vanno insieme simmetricamente politiche di ordine monetario e fiscale
Detto in italiano la scelta fatta allora fu quella di scambiare il presente con il futuro e di divorava il futuro creando debito pubblico
E la scelta che
E la scelta
Che oggi hanno fatto e stanno facendo tanti altri Paesi nel mondo in euro
Non è stata e non è la scelta dell'Italia perché non poteva Alitalia a farlo perché non voleva perché non vuole ancora
Vedete governare facendo debito
Ho esorcizzato il debito con formule più o meno fumose che confondono gli obiettivi con i vincoli
Beh più facile che governare avendo debito pubblico e avendo fatto la scelta di non fare più debito pubblico
Perché la storia insegna
Che il debito nazionale non fa allo sviluppo ma divora allo sviluppo
E non fa la fortuna ma la sfortuna degli estratti
E lo vedete lo vediamo è difficile essere i primi sul PIL se sia i primi sul debito pubblico
E per conto nostro
Ma certo non solo per merito nostro per merito della Società italiana nel suo insieme dunque anche per merito vostro abbiamo invertito la tendenza sul debito pubblico per la prima volta
Da molti anni la velocità di crescita del deficit del debito pubblico italiano è inferiore alla media europea
Lo abbiamo fatto agendo su un quadrante che era
Fatto da forze ed a debolezze
Un angolo del quadrante stato la caduta dell'export mondiale più o meno il trenta per cento l'Italia è stata appresa dalla crisi che è venuta da fuori su un punto di forza e non di debolezza
Mentre gli uffici studi ci spiegava nonché l'Italia era in declino gli uffici acquisti o vendette delle imprese ci portavano all'espansione dell'export
E su quel punto l'Italia è stata molto duramente colpito come tutte le economie manufatto ieri esportatrice
Un altro angolo critico è quello del debito pubblico
Abbiamo il terzo debito pubblico del mondo ma non abbiamo la terza economia del mondo
Un altro punto forte invece è stata la resistenza alla Residenza sociale che è tipica del nostro Paese abbiamo otto mi mila comuni
La dimensione del medio piccolo Comune è una dimensione che garantisce un notevole livello di comunità e di solidarietà
Abbiamo
Un Welfare State che è fatto c'è otto dalle in sé ma anche dalla famiglia e dalla combinazione di questi due fattori
Abbiamo
La seconda manifattura d'Europa dopo la Germania e avere la manifattura non è un fattore di limite ma è un fattore di straordinaria fortuna per questo Paese
Davanti a questo quadrante dentro questo quadrante abbiamo puntato su due obiettivi fondamentali sul bilancio pubblico
Una volta si diceva i bilanci pubblici e contengono i vizi e le virtù di un popolo è vero contengono i vizi e le virtù
Di un popolo ma nella crisi anche le sorti di un po'
E poi abbiamo puntato sulla tenuta sociali dagli ammortizzatori alla sanità e alla sicurezza
I risultati gli effetti di questa politica si vedono nel nostro posizionamento strategico sulla mappa giro economico politica dei devo
E qui vi parlerò di Grecia
Ma in modo per così dire diplomatico e simbolico
Nella tradizione mila cultura ellenica gli elementi fondamentali sono quattro fuoco terra agli atti
Semplifica e lo per
Produrre una immagine
Più adatta utilizzando tre di questi fattori il fuoco la terra e l'acqua fuoco
Fa era l'acronimo Finance influenzabili alle strette
Sono Paesi che hanno questa configurazione fa era
I Paesi che stanno sulle due e mezza lune che circondano il nucleo centrale dell'euro
Da una parte e dall'altra a Este
E a ovest e non sarebbe diplomatico fa il catalogo dei Paesi fare
Poi
Terra
Carte
Sono i Paesi che hanno già scampato il pericolo che hanno toccato terra
Vuol dire export
Pregio sulla crescita retta perché venti e trenta
Ha in tasca capacità di attrarre investimenti e sono le grandi economie emergenti la Cina l'India il Brasile ma anche l'Australia e poi Act
Acqua ruota
Che vuol dire welfare cioè il vero
Education presso l'Arci
E questo è
Credo il luogo nel quale si trova anche laico io
Coyote intendo
La Francia la Germania ma anche finalmente l'Italia
Siamo
In un tragitto complesso che sci
Porta
Su una rotta di navigazione verso la Terra non siamo esposti al fuoco non siamo già ancora sulla terraferma dobbiamo fare molto
Eccetto dobbiamo farlo in positivo c'è chi dice abbiamo toccato il fondo e dice cosa fai quando hai toccato il fondo scavo no bisogna
Stava parlando di Woody Allen e non dell'opposizione
E comunque
Per
Parlare della Grecia in termini non diplomatici io la vedo un po'così ci sono
Dei Paesi grandi che devono dimostrare in questi giorni in queste ore questo week-end che devono dimostrare di essere anche grandi Paesi e tra questi
C'è stata c'è e ci deve essere l'Italia quello che manca
è il ruolo di altri Paesi che sono dei Paesi grandi ma che non hanno ancora dimostrato di essere davvero dei grandi Paesi
E per essere chiari
Fosse deve finire l'illusione io ho il biglietto in tasca il biglietto di prima classe e allora mi salvo non è esattamente così
O tutti o nessuno
La crisi
Per inciso
Tante idee sull'Europa beh molte idee sono mai maturate ed elaborate di politica comune di
Investimenti o di cambiamento di modello di nuova domanda che va fatta su opere pubbliche sulla ricerca sul futuro sulle Energia
Siamo in ventisette mani manca sempre qualcuna
Detto così comunque la crisi no gli impedisce
Le riforme
Per le riforme sulle riforme la crisi non è né un alibi per non farle ma non è neanche una spinta che di per sé
Ti porta a fare come se fosse nella crisi il futurismo l'avventurismo il costruttivismo
Molto più semplice per l'Italia crisi o no le riforme sono in assoluto una necessità storica e abbiamo davanti in questi quattro gli anni una possibilità storie
Il tempo è strategico ed è venuto il tempo delle riforme
E per inciso siamo l'unico Paese in Europa per quanto mi risulta siamo l'unico Paese che pianifica riforme strutturali in questo momento
Nel novantaquattro
Con Silvio Berlusconi che avevamo nello scrivere quel Libro bianco sulla riforma fiscale
Che la riforma delle riforme per quanto riguarda l'economia
Amo fosse un po'più avanti rispetto al nostro tempo ma ora siamo stati raggiunti dal nostro tempo e non possiamo sfuggire all'appuntamento
E allora le direttrici del movimento della riforma erano tre dalle persone alle cose immagine che
Viviamo nell'età del consumismo ma abbiamo ancora le imposte personali dell'idealismo forse c'è un campo per una riflessione
Dal complesso al semplice
Sul
Rendiconto generale dello Stato il numero delle tasse è elevatissimo ma quelle che danno un gettito effettivo è minimo
E poi dal centro alla periferia vedeva la grande discussione già allora sul federalismo fiscale
Se uno mi chiede cosa è il federalismo fiscale è molto semplice basta con un sistema per cui poveri delle Regioni ricche finanziando i ricchi ladri delle Regioni poco
Basta
Basta con un sistema di
Assimetria istituzionale per cui la spesa per le pensioni di invalidità in salita in pochi anni da sei a sedici miliardi di euro quattro per gli invalidi dodici per gli accompagnatori
Io credo
Che è un dividendo della riforma
Debba possa essere un po'meno
Di soldi su questo meccanismo più soldi e i veri invalidi più soldi alla ricerca meno soldi
A chi approfitta di un sistema
Finanziario sbarrato
E fosse un miliardo potrebbe essere destinato alla ricerca
Basta con un sistema per cui la sanità nel mezzogiorno costa il doppio avente la metà basta con un sistema dove le famiglie del Meridione devono venire andava da farsi curare
Vedete
Per come lo vediamo noi il nostro è un Paese due volte il duale
è un Paese dove il centro nord Italia quaranta milioni di abitanti grande come un medio Paese europeo
A produce e da tanto tempo un livello di ricchezza che
Comparabile con la media alta dell'Europa può farsela con la Baviera popoli de France
E questo per inciso dice che forse le nostre statistiche sonno medie non mediane non è possibile avere questi livelli di produttività e di ricchezza senza vere la ricerca lo sviluppo
Non è possibile avere sere a questi livelli di di di ricchezza per tanti anni senza avere università ricerca il vero problema è che la media non MT
Ma noi non vogliamo e in non possiamo
Permettere la divisione dobbiamo avere l'unione del nostro Paese ma certamente è un Paese duale nella struttura della produzione una parte
Non fa male l'altra parte va ma
E poi c'è un'alta dualità per essere onesti e basta vedere i numeri e i grandi numeri non sono né di destra né di sinistra non sono di un governo dell'altro basta vedere i numeri per capire e vedere che
Gli italiani sono più ricchi dell'Italia e sto parlando delle dichiarazioni dirette
I lavori cominceranno
E credo sia il modo giusto e corretto e tradizionale internazionali le voi cominceranno con la scrittura di un libro bianco
E naturalmente aperto a tutte le ipotesi aperto alle ipotesi
Della politica dell'economia del Parlamento delle grandi istituzioni internazionali che già sono coinvolte nel processo
In modo che siano chiare a tutti le opzioni e le ipotesi che
Devono essere messe in atto nel trentatré
Luigi Einaudi scriveva nella riforma tributaria e il ritorno alle tradizioni descriveva il processo di riforma allora necessario usando l'immagine dei lavori su un edificio
All'inizio disegnato nella lineare razionale classicità
Del disegno e poi nel corso dei decenni modificato da tramezzi sopralzo i buchi scarsi nel lavoro che dobbiamo fare adesso il sistema fiscale italiano è stato pensato
Negli anni Sessanta messo in legge negli anni settanta
E poi e da allora continuamente e non
Solo
Perfettamente rattoppato anzi
Se il mondo cambia il nostro sistema fiscale non può restare lo stesso deve cambiare a sua volta perché il mondo è radicalmente cambiato negli anni sessanta settanta leva diverso il modello economico la grande fabbrica
Ora cioè
Un'economia fatta c'è in Italia è un'economia fatta non solo dalla grande fabbrica ci sono i distretti le filiere i servizi
è cambiato il modello competitivo quella riforma fu fatta per introdurre l'IVA che serviva per entrare
Nel merito come allora si chiamava devono
Adesso la competizione è radicalmente cambiata nella sua geografia il mercato europeo il mercato unico europeo non è più l'unico mercato e noi dobbiamo pensare a un sistema fiscale che
Pur compatibilmente con l'Europa e tiene conto delle logiche di una economia che importa ed esporta
è cambiato il modello sociale allora c'erano più giovani che anziani adesso ci sono più anziani che già fa e la riforma fiscale non può essere fatta solo considerando il lato fiscale ma anche considerando il lato sociale
Perché troppi elementi e troppi meccanismi sono incrociati non capisce più dove va una logica e da dove comincia un'altra logica
è cambiato il modello ambientale allora il territorio è una cosa che si poteva consumare adesso è una cosa che si deve conserva
E noi pensiamo che una direttrice fondamentale per il futuro ossia l'investimento nella ricerca per l'ambiente
E poi modello istituzionale allora l'Italia è un Paese totalmente nazionale e centrale adesso è un Paese assolutamente fuori dagli schemi europei un Paese nel quale
La struttura
Istituzionale politica e distribuita tra lo Stato e le Regioni ma la finanza è rimasta totalmente statale e non c'è un Paese in Europa che abbia meccanismo finanziario di questo tipo ed è questa la ragione della degenerazione
Nella inefficienza e nella moralità di una parte è troppo ampia della nostra pubblica amministrazione perché metà del nostro sistema politico e fuori dalla base democratica del notazione sciagure cauto nel presente
Ha il potere di spesa ma non ha il dovere di pesa e se tu più spendi più voti prendi e peggio spenti più preferenze tende
Cioè il
Un effetto complessivo di inefficienza e di moralità
E queste sono
Le ragioni della riforma
Diceva Platone nella Repubblica che la politica e tecnica
E anzi la forma superiore del latte e carne e
Politiche e tecniche e l'immagine usata da Platone quella del timone come strumento di governo della nave
E parla di una tecnica la politica che è la più complicata perché deve vere e conoscere insieme la nave l'equipaggio la superficie del mare i fondali le stelle
E voi una gran parte di questi elementi li conoscete ed è per questo che
Ci aiuterebbe ci aiuteremo apportare in porto la flotta dei provvedimenti
Nei tempi e nei metodi che saranno quelli giusti concordati ed evidenti alla vostra esperienza e alla nostra e del Paese esigenza e non sarà
Devo chiudere
La citazione non sarà una riforma platonica sarà una riforma d'altissima intensità politica non sarà facile ma è necessario
L'interesse generale non è fatto dalla somma aritmetica degli interessi particolari non è fatto dalla somma degli egoismi individuali e dei blocchi corporativi
Opposti questi gli uni agli altri
Interesse generale è qualcosa di diverso e insieme la sintesi è il superamento di tutto questo
Io agire nella logica dell'interesse generale e il dovere di un Governo che il Governo
Che prima ascolta ma che poi decide cosa ritiene giusto o sbagliato
Cosa è giusto in generale non per i singoli Paesi uno ad uno ma nell'insieme quello che è giusto per tutti
Restando da soli ognuno per sè guidatori compresi non andiamo da nessuna parte anzi rischiamo di andare indietro
E all'opposto insieme possiamo fare prevalere le virtù sui vizi
E volgere il pessimismo in ottimismo la
Sfiducia in fiducia e riprendere un cammino tracciato nella speranza verso il futuro
E per questo chiederemo chiediamo a tutti di fare un piccolo passo indietro per fare tutti insieme un passo avanti in una stessa comune diversa
Cioè tanto più necessario nel tempo presente perché non possiamo affrontare le sfide che vengono da fuori e sono crescenti con una permanente litigiosità interna
Gli italiani ci hanno dato e ci danno fiducia e noi agli italiani sappiamo dobbiamo restituire certezza la certezza che deve e può garantire il Governo
E tanto la sicurezza dell'ordine pubblico nella legalità quanto la sicurezza nell'ordine la forza di fattori sociali ed economici privati e pubblici che compongono il Paese
Senza fiducia e senza certezza non c'è sviluppo e senza sviluppo non c'è futuro
Lasciare le cose come stanno lasciarle andare per loro conto affidandosi al caso certamente più facile ma non è quello che chiedono gli italiani che non è quello che sarebbe letteraria
Sappiamo che governare non è facile ma sappiamo anche che è necessario e che non ci sono alternative
In questo momento straordinario ciò che è necessaria e possibile e ciò che è possibile e necessaria e in ogni caso non si può andare avanti con un sistema in cui crescono
Molto solo le liti e poco il prodotto interno lordo
Finisco una volta De Gasperi ha scritto i politici pensano alle prossime elezioni gli statisti alle future generazioni
Alle elezioni più o meno abbiamo dimostrato che ce la caviamo domani sentirete sentiremo il Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica italiana grazie
I lavori proseguono domani mattina alle ore nove e trenta buona serata