Confindustria: Libertà e benessere. L'Italia al Futuro (Seconda ed ultima giornata)

Un'indecenza
Come
Nella
Prende la parola la presidente di Confindustria l'Emilia Romagna Anna Maria Artoni
Buongiorno a tutti
Spettabile autorità gentili ospiti cara Presidente Marcegaglia cari colleghi
Questa mattina
Ho il piacere di portarvi il saluto e il benvenuto di tutti imprenditore dell'Emilia Romagna
La scelta
Di collocare quindi
Questo importante convegno e per noi
Veramente un grande motivo di orgoglio
Oggi infatti non vi trovate qui da noi soltanto perché questo è un luogo
Diciamo così facile da raggiungere
Che certamente lo è ma in realtà oggi trovate nel cuore dell'Europa avanzata
Questa Regione
Ha una forte vocazione industriale
A prodotti e marchi che sono conosciuti in tutti i mercati del pianeta e da una notevole capacità di innovazione
è la sesta regione europea per addetti del settore manifatturiero e la terza in Italia per esportazioni rappresentiamo il nove per cento del PIL nazionale abbiamo uno straordinario patrimonio di imprenditorialità
Bene centotrenta mila imprese manifatturiere operano in questo tempo questi territori e sono organizzate tra loro consiste eh ma di filiere bene organizzate e soprattutto interconnesse tra di loro con un solido sistema di relazioni
E c'è un nesso ben preciso tra queste eccellente capacità imprenditoriale e l'alto tasso di benessere dell'Emilia Romagna
Il PIL pro capite si colloca tra le prime Reggio né dell'EUR dell'Unione europea
I tassi di disoccupazione nonostante la crisi sono tra i patti bassi del Paese l'occupazione femminile è
Da tempo ben superiore agli obiettivi di Lisbona e la qualità della vita si colloca stabilmente sui vertici nazionali
Questi i diversi indicatori che
Ben rappresentano credo
Il
Più rilevante il risultato del percorso compiuto da questo territorio e dei suoi abitanti dal dopoguerra ad oggi
L'operosità la competenza la passione e lo spirito imprenditoriale della nostra gente
Hanno saputo alimentare la crescita di tutta la società regionale in un percorso di sviluppo tra in atto soprattutto dall'industria manifatturiera
Ora però abbiamo di fronte a noi una grande sfida per affrontare questa curva della storia
E per scongiurare
Quel deficit di futuro che rischia di escludere chi non si farà trovare preparato alla grande sfida posta dall'economia dalla conoscenza
La crisi internazionale inevitabile ha avuto un'intensità così dirompente sull'economia del nostro Paese e della nostra regione in particolare da rappresentare un vero e proprio spartiacque
Una
Una svolta epocale ha avuto anche un grande effetto accelerazione acceleratore e tutti edili di grande cambiamento di trasformazione i tutti di questo devono prenderne coscienza
La crisi quindi sta disegnando due nuove dinamiche della domanda internazionale l'evoluzione dei mercati richiede
Una ridefinizione strutturale dei modelli di consumo ed i sistemi produttivi oltre ovviamente a una nuova geografia economica
Proprio per questo motivo i risultati che abbiamo raggiunto fino ad oggi non rappresentano più una garanzia per il futuro anzi
Abbiamo bisogno di porci traguardi
Nuovi traguardi ambiziosi dobbiamo previo Rizzo Monti a nuovi mercati
Quei mercati che stanno trascini trascinando oggi lo sviluppo mondiale
Spingendo le produzioni darsi segmenti a più alto valore aggiunto rivoluzionando i rapporti tra l'impresa trasformando quelle che oggi sono reti di subfornitura in filiere produttive globali
Lo sviluppo economico e la crescita del benessere non sono però affidati soltanto alla volontà e all'impegno degli imprenditori non c'è alternativa credibile al mercato e alla libertà economica
Quella forza straordinaria che dà la spinta per far crescere il benessere delle persone e della società
E questa libertà
E anche un potente ascensore sociale
In grado di creare quelle condizioni che ci consentano di competere di premiare il merito lo spirito imprenditoriale di liberare tutte le energie creative sulle quali il nostro Paese può contare
Ogni libertà ovviamente deve essere collocato in un contesto di garanzie e tutele di regole chiare semplici rispettate da tutti dobbiamo evitare però che queste regole
Diventino un freno un ostacolo all'attività economica e alla crescita dell'impresa
Penso per esempio il peso della burocrazia alla lentezza della giustizia civile al sistema fiscale estremamente complessa
Le nostre migliaia di piccole imprese si sentono troppo spesso trascurate imbrigliato e da questi vincoli e reclamano con forza un cambio di passo in questa direzione a tutti i livelli
Infatti quando le regole dell'economia e diventano strumenti che rispondono ad altre esigenze spesso fini a se stesse piuttosto che alla giusta e corretta regolasse venga Cato difficilmente la società sarà capace di esprimere appieno quella spinta crescere e ad innovare di cui tanto abbiamo bisogno in questo momento
A pochi giorni dalle
Elezioni regionali
è risultato e risulta evidente
La grande necessità che le Regioni in prima no una forte accelerazione allo sviluppo dei loro territori
E le Regioni devono imparare a mettere al centro delle proprie politiche l'impresa e la crescita in termini di priorità e di risorse
Le Regioni non possono continuare ad essere soltanto voi solo gestori di ospedali devono diventare invece i driver dello sviluppo dei nostri territori del nostro impresa e del nostro sistema economico
Il federalismo io penso che sia una grande occasione proprio si riuscirà ad abbattere questa catena di responsabilità che oggi spesso domina la gestione di bilanci regionali e a liberare soprattutto le forze imprenditoriali del territorio
Abbattendo la burocrazia e concentrandoci soprattutto sugli investimenti che hanno un grande effetto moltiplicatore
Ma penso in particolare a cose semplici che ci diciamo spesso penso alle infrastrutture anche quelle piccole ma che sono necessarie per
Sbloccare questo paese penso al sostegno all'internazionalizzazione penso la ricerca all'innovazione alla formazione in sintesi penso alle reti
E penso alla conoscenza su questi due ambiti il nostro Paese le nostre Regioni devono assolutamente investire
Spetta minimi
Autorità gentili ospiti cari colleghi in questi due giorni di lavoro che Confindustria ha dedicato in una prospettiva storica
Hai temi tra libertà e del benessere ci devono spingere a una profonda riflessione sul alla riflessione sul futuro del nostro Paese
Do perché noi dobbiamo chiederci cioè
Come potremo offrire a noi stessi e soprattutto alle giovani generazioni nuovi spazi per crescere opportunità per affermarsi e realizzare i propri obiettivi personali e professionali
Ritrovando quello spirito e quella voglia di fare che hanno consentito all'Italia di diventare uno dei grandi protagonisti dello sviluppo mondiale
Grazie ancora a tutti e grazie Presidente per aver scelto Parma e l'Emilia Romagna e ovviamente vi do
Di nuovo il benvenuto e vi auguro buon lavoro grazie
Prende la parola
Il presidente della Banca centrale europea diciamo include
Sparisce
Signor Presidente della Regione nei Emilia-Romagna
Signora
Marcegaglia TIA ministri presidenti chiari amici
Signore
Esimio
Oggi innanzi a me l'Italia che lavora e che produce
Come ebbene scriverei Luigi in holding inauditi salutando il primo embrioni di Confindustria
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Io
Rimango
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Prendere la parola il Ministro del lavoro e delle politiche sociali Maurizio Sacconi
Buongiorno tutto e buongiorno a tutti
La risorsa più rara
Della società contemporanea
Non è costituita dalla terra o dalle fonti energetiche
Ma da uomini
Adeguatamente motivati a cercare di veramente di offrire risposte agli infiniti bisogni proprie degli altri
E sostenute
Da una solida cultura del lavoro libero
Così diceva
Marco Martini nella sua libertà economica
E ancora
Più autorevolmente Benedetto sedicesimo nella sua enciclica solo se libero
Lo sviluppo può essere integralmente umano
Solo in un regime di libertà responsabile e suo può crescere in maniera
Adeguata
Dunque
Noi dobbiamo liberare il lavoro
E lo dobbiamo liberare soprattutto in un Paese come il nostro nel quale esso è stato cronicamente caratterizzato da un sovraccarico ideologico
Cosa abbiamo fatto
Cosa faremo per liberare il lavoro
Ben sapendo che ciò significa liberare i lavori
Cioè produrre
Quello che la Commissione europea direbbe Borgiotti better Giorgis
Cosa abbiamo fatto nei due anni trascorsi riprendendo il filo interrotto avviato da Marco Biagi
In termini di merito ma anche di metodo
Attraverso quella piattaforma riformista
Ovvero quel dialogo sociale produttivo che ha visto convergere Governo e parti sociali tutte tranne una
Nel segno del rifiuto di ogni potere di detto
Abbiamo insieme quindi lavorato lungo tre linee di azione
La prima
Liberare il lavoro dall'oppressione burocratica e formalistica
Abbiamo semplificato la gestione documentale del rapporto di lavoro
Le comunicazioni obbligatorie
Abbiamo semplificato non senza polemiche che ricorderete che si ripetono
Il Testo Unico in materia di salute e sicurezza nel lavoro convinti che è la semplicità degli adempimenti dia luogo a più sicurezza ad ambienti più sicuri non al contrario
Abbiamo delegificato norme assurde Covella ricordate le dimissioni volontarie del di del lavoratore attraverso
La forma scritta sul modulo alfanumerico del Ministero del lavoro a scadenza ravvicinata
Abbiamo
Ripristinato per intero gli istituti della legge Biagi
Abbiamo lavorato ogni giorno e continuiamo a lavorare per la certezza interpretativa
Delle tante norme e anche per la coerenza dei comportamenti di coloro che le applicano di coloro che sono chiamati a vigilare sulla loro applicazione attraverso lo strumento dell'interpello
Abbiamo dato una direttiva alle autorità di vigilanza perché deve essere un evidente privilegio alle violazioni sostanziali nel lavoro rispetto le violazioni formalisti che Oriode avuto modo di dire i nostri ispettori
Non mettete via limare le unghie alle zanzare andate a cercare gli elefanti che nella prateria del Mezzogiorno in particolare esistono
Secondo
Seconda linea di azione abbiamo lavorato per liberare il lavoro dal conflitto dal conflitto collettivo dal conflitto individuale
E se è stata così importante l'intesa sul nuovo modello contrattuale
Dopo sedici anni da una da un modello nato morto e dopo dodici anni dalla codifica della sua morte con la Commissione prodotta da una fonte non sospetta quella di Gino Giugni
Il modello contrattuale ha significato il passaggio da un sistema di relazioni industriali di tipo conflittuale un sistema di relazioni industriali di tipo cooperativo collaborativo
Noi abbiamo incoraggiato questo passaggio attraverso la detassazione del salario variabile del salario che cioè si collega soprattutto come
Espressione della contrattazione decentrata risultati d'impresa
E vorrei ricordare che
Sono stati circa cinquecento milioni sia nel due mila otto nel due mila nove
Le risorse spese per circa un milione un milione e mezzo di lavoratori stimati che ne avrebbero beneficiato e siamo solo all'inizio e siamo
Partiti in un tempo di crisi e per una soglia purtroppo ancora bassa
Di
Reddito
Abbiamo introdotto abbiamo avviato il
Anzi il Senato nei prossimi giorni con i comincerà i relativi lavori
Un disegno di legge sulla regolazione dello sciopero e dello sciopero in particolare nel settore dei trasporti per
Introdurre
Anche da questo anche in un ambito così delicato condizioni certe per quello che rimane un diritto e deve rimanere un diritto costituzionale
Per abbiamo
Affronta abbiamo varato un provvedimento che presto ridiscuteremo in Parlamento su sollecitazione del
Del Presidente della Repubblica in materia di arbitrato e di conciliazione
Con l'intenzione di deflazionare quel terribile contenzioso del lavoro per cui abbiamo circa un milione e mezzo di cause pendenti alimentata da un flusso annota di quattrocento mila cause
La cui durata in sede giudiziaria varia fra i cinque i sette anni medi
Abbiamo ancora lavorato per liberare il lavoro dall'insicurezza nel tempo di crisi
Insieme abbiamo deciso di destinare straordinarie risorse trentadue miliardi di euro nel biennio circa sessanta mila miliardi di vecchie lire
Destinandole nonna l'indennità di disoccupazione come qualcuno avrebbe voluto come ci veniva chiesto dall'opposizione
In questo modo incentivando la rottura del rapporto di lavoro ma al contrario insieme sottolineo
Abbiamo condiviso la scelta di alimentare strumenti come
La cassa integrazione o come i contratti di solidarietà
Per mantenere nel tempo di crisi e di una crisi della domanda più che dell'offerta mantenere integra quanto più la base produttiva e la base occupazionale
E non a caso con questi strumenti che insieme abbiamo deciso
Le imprese voi ogni giorno avete
Utilizzato questa strumentazione nella convinzione di non dover perdere risorse umane professionalizzate fidelizzato
Così come abbiamo lavorato insieme per incentivare la riassunzione di questi lavoratori sussidiati nella convinzione che dobbiamo evitare in tutti i modi che si cronicizza i questa condizione di dipendenza ad una forma di integrazione del reddito
Alimentata dalla
Dalla fiscalità generale o da quella specifica dedicata agli ammortizzatori sociali quindi al insomma abbiamo lavorato lungo queste tre linee liberare il lavoro dall'oppressione burocratica formalistica
Liberare il lavoro dal conflitto collettivo e dal conflitto individuale liberare il lavoro dall'insicurezza nel tempo di crisi
Ma ben sa sappiamo
Che ci resta ancora molto da fare cosa faremo adesso
Noi pensiamo di proporre mi un piano triennale per il lavoro coincidono i tempi della ragionevole attuazione di un piano ambizioso con i tempi
Della legislatura un piano dedicato ad alzare l'intensità occupazionale della crescita
Un piano delicato ad alzare la produttività del lavoro un piano dedicato ad alzare la giusta remunerazione del lavoro quella giusta remunerazione che si determina punto quando il salario
Non è determinato solo dalla contrattazione collettiva centralizzata Massi
Relaziona con i risultati dell'impresa
Ancora una volta dobbiamo quindi avere obiettivi di liberazione del lavoro
E ne indico ancora una volta ancora tre liberare il lavoro dall'illegalità parlavo prima degli elefanti nelle praterie del Mezzogiorno
Abbiamo avviato un programma straordinario di vigilanza
Che vogliamo però integrare con un ruolo degli attori sociali in questi quattro ambiti
Di della nostra economia della nostra società i servizi di cura alla persona
L'economia turistica l'agricoltura l'edilizia soprattutto insisto nel Mezzogiorno
Mi riferisco ad una tolleranza zero nei confronti dell'illegalità totale della esclusione totale del lavoro dalla sua doverosa
Regolazione che incorpora tutele fondamentali
Lo possiamo fare non soltanto con il bastone di una intensiva attività di vigilanza intensiva intelligente attività di vigilanza
Ma lo possiamo fare in quasi tutti questi ambiti anzi con una anche con la carota
Della regolarizzazione agevolata attraverso i buoni papà
Dati il buono prepagato il voucher può essere uno straordinario strumento di emersione semplice agevole
Di lavori Brady che peraltro sommati costituiscono una grande quantità nel nostro mercato del lavoro e soprattutto negli ambiti che prima ho citato
E così come
Nell'ambito dell'edilizia
Sulla base anche di un dialogo con le organizzazioni rappresentative dei lavoratori e degli apprendisti tori strumenti come il DURC o come
La patente
Che abbiamo ipotizzato nel testo unico sulla salute e sicurezza ci possono aiutare a contrastare quella che poi è anche una forma di concorrenza sleale
Insomma non solo più tutela lavoro attraverso
La liberazione del lavoro dall'illegalità ma anche più efficienza in questi ambiti
E più capacità di crescere ma non solo per quegli ambiti produttivi ma per l'intera economia per l'intera società nelle quali questi ambiti hanno un peso anche significativo
Secondo liberare il lavoro
Ancora dall'eccesso di pressione fiscale ne parlava ieri Giulio Tremonti e dall'eccesso di regolazione a rigida e unilaterale
A quarant'anni dati dallo Statuto dei lavoratori penso possiamo davvero darci l'obiettivo di transitare come auspicava Marco Biagi allo Statuto dei lavori
E Marco Biagi lo definiva così il ruolo della legge diceva egli
Dovrebbe essere limitato la definizione dei diritti fondamentali della persona nel contesto lavorativo
Il principio di sussidiarietà deve applicarsi anche nel rapporto tra pubblico e parti sociali lo Stato cioè deve intervenire solo dove le parti non hanno sufficientemente ha svolto un ruolo regolatorio
Questo è lo statuto dei lavori
Non è soltanto un nuovo testo unico è qualcosa di molto più ambizioso
è il passaggio a un impianto normativo rigido invasivo unilateralmente tarato sulla tutela del contraente debole
Ad una fortissima sussidiarietà verso le parti sociali perché e S.
Al netto di diritti fondamentali della persona nel lavoro regolati dalla legge e se poi
Modulino le tutele
In modo tale data appare reciprocamente le ragioni del lavoro e le ragioni dell'impresa tutti il mente conti in la mente nei diversi settori nei diversi territori in un paese così duale nelle diverse aziende
Basti pensare alle fase di start-up d'impresa quel concetto che avete
Introdotto nell'accordo sul modello contrattuale dà la possibilità di derogare allo stesso contratto collettivo nazionale quando si tratta di favorire in un'area debole la partenza di una nuova impresa
Insomma altro che
Regolazioni generaliste rigide
Da uno zoccolo essenziale si deve passare alla flessibile autoregolazione delle parti sociali
E queste stesse parti sociali secondo noi sono in grado
Attraverso la bilateralità agli organismi che insieme formano
Di
Dare luogo ha una vasta gamma di servizi che danno valore al lavoro
Agli stessi ammortizzatori sociali aggiuntivi a quelli attuali riflettendo anche su esperienze come quelle dei cosiddetti fondi interprofessionali per la formazione continua e riflettendo anche sull'opportunità o meno
Di conservare un prelievo obbligatorio dello zero trenta per cento che potrebbe forse più utilmente essere rimesso alla volontarietà delle imprese in una logica di
Collaborazione tra le parti stesse
E la terza linea non può che essere quella della liberazione del lavoro dall'incompetenza
è un pericolo quello dell'incompetenza fortemente presente
Perché perché lo constatiamo ogni volta che
Analizziamo i dati relativi al disallineamento tra la domanda e l'offerta di lavoro
Al fatto che cioè anche nel tempo di crisi ce lo avete detto con una vostra ricerca ce lo ha detto Confartigianato nei giorni scorsi almeno altrettanto
Nel tempo di crisi in molti dei lavori che cercate non sono trovati non sono presenti nel nostro mercato del lavoro
Scontiamo i ritardi di un sistema educativo e formativo fortemente separato ideologicamente separato dal mercato del lavoro
E a questo proposito ne dovremo attuare
A questo proposito noi dovremo attuare le tre linee guida che abbiamo concordato Stato-Regioni parti sociali
Ci siamo insieme a detti che bisogna rapidamente in questa seconda metà del due mila e dieci con le nuove amministrazioni regionali
Informa anche sperimentali con sussidiarietà verso le organizzazioni di impresa e lei lo e gli enti bilaterali ove esistono
Subito monitorare i fabbisogni professionali nei diversi territori
Quali sono i mestieri che mancano che vengono cercati e non trovati
Secondo introdurre la certificazione non formalistica della partecipazione ad un'attività formativa
Ma la certificazione sostanzialistica di ciò che una persona sa fare del mestiere che una persona s'conosce
E questa certificazione si è realizzata da un'Unione Industriali territoriale
Da un'associazione territoriale degli artigiani da un ente bilaterale fra le parti questa certificazione aiuta di incontro pare l'opportunità di lavoro ma aiuta quel lavoratore ma aiuta anche
Ad individuare modalità formative
Sostanzialistica mente utili e che non costituisca non soltanto come purtroppo è quasi sempre stato una ragione di festa per i formatori
Noi abbiamo bisogno
Soprattutto
Soprattutto di un salto di paradigma nelle attività della scuola dell'università della formazione
Un salto di paradigma che significhi come dicevo integrazione con il lavoro con il mercato del lavoro
Quindi non solo alternanza qualcosa di più
E che significa che
Apprezzamento lì
Di della
Utilità dell'istruzione della formazione tecnico-professionale e che significhi al fondo anche perché no rivalutazione del lavoro manuale italiano
Noi non dobbiamo necessariamente chiedere
A coloro che pure
Vengono nel nostro Paese per un trasparente progetto di vita
Di svolgere il lavoro manuale aiutiamo tanti dei nostri giovani come direbbe don Bosco a scoprire che essi hanno l'intelligenza nelle mani
Aiutiamo molti giovani ad essere occupabili accettando qualsiasi lavoro perché qualsiasi lavoro purché regolare aiuta l'occupabilità di quella persona
Insieme organizziamo cioè una difesa della cultura del lavoro rispetto a quel nichilismo che purtroppo dagli anni Settanta
Dai peggiori anni della nostra vita per coloro che li hanno vissuti
Si è
Tifo si è diffuso con effetti perversi
In
Negli ambiti dell'educazione in modo particolare oltre che dell'editoria
Della magistratura a questo proposito sapete
A questo proposito sapete che c'è chi dice che questa
Questo inserimento di quella generazione in questi ambiti
Sia stato dovuto ad una logica gramsciana l'occupazione delle casematte per costruire una società diversa e migliore io ho sempre tutto un'opinione diversa che si siano come direbbero a Roma in sfrattati in questi ambiti lavorativi per una scelta molto più banale sempre meglio che lavorare
Insomma
Insomma liberare il lavoro dall'illegalità liberare il lavoro dall'eccesso di regolazione rigida e unilaterale liberare il lavoro dall'incompetenza
è un programma ambizioso ma necessario si può fare si deve fare
E si può fare si deve fare insieme attraverso quella piattaforma riformista che ha visto dialogare come dicevo Governo
E parti sociali senza pregiudizio alla ricerca di decisioni operative rifiutando in alcuno degli attori di quel tavolo il potere di veto
Per questo
E concludendo davvero
Io rivolgo un non formale ringraziamento al gruppo dirigente di questa Confindustria
Lo rivolgo ad Alberto Bombassei vicepresidente che mi è stato interlocutore
Nella
Nelle politiche del lavoro
Lo rivolgo
Ai tantissimi
Presidente di associazione territoriale o di categoria ai loro dirigenti
Rivolgo per tutti ovviamente un ringraziamento sincero tutt'altro che formale a Emma
Grazie ma perché
Questa Confindustria in questo tempo di crisi
Ha saputo assumere responsabilità concorrere a decisioni anche di
Ficili rifiutare quella logica del rinvio che pure tanto appartiene alla prassi del nostro Paese che noi abbiamo cercato di invertire
E che non può in alcun modo ritornare perché avremo bisogno di tre anni di decisioni grazie ma per quello che abbiamo fatto per quello che faremo insieme
Sale e sul palco il direttore per il Sole ventiquattro Ore Gianni Riotta
Buongiorno
A
C'è un complicato sistema di microfoni e di semafori verde rosso sì quando si può parlare quando non si può parlare sembra quasi
La riforma fiscale che aspettiamo adesso il semaforo
E verde credo che
Mi sentiate ci sentiamo grazie a tutti quanti i benvenuti siete tantissimi siete tantissime
Avete letto il Sole ventiquattro Ore stamattina ce l'avete sì bene
Vi seguiamo vi seguiremo riporteremo presto
Meglio on line in qualunque vostro mestiere in qualunque vostra professione regionale sarà dalla vostra parte dalla vostra parte dalla parte del vostro battaglie dalla parte dei nostri valori la parte devo si sentimenti da parte di quello che
è un'Italia che sta cercando uscire dalla crisi dalla crisi più grave dal mille novecentoventinove a testa alta per portare il Paese nell'economia globale senza lacrime
Senza protesta senza slogan ma con un lavoro patto per noi e per i nostri figli grazie
Grazie
Noi contiamo su di voi voi contate su di noi allora abbiamo un parterre veramente straordinario adesso ma si è mosso tutto fantastico a c'è Alberto Bombassei
Che il vicepresidente di Confindustria che adesso chiamo sul palco Alberto il sei è così
C'è Corrado Passera assi o di banche interessa ecco Corrado e il Segretario nella CISL Bonanni
Professor Monti sta poco bene
è veramente come Italia Berté pieno di trabocchetti gradini quindi occhio frecce muoviti
Come stai
E avuto un piccolo problema quindi Corrado non sarà con noi stamattina ma
Abbiamo più tempo periodi che ci sono segretati
Questo
Allora abbiamo una conversazione ovviamente liberal serena come come
Tra voi nei vostri tavoli in cui più spesso vi siete già incontrati il le il senso delle discussione che è venuta ieri dagli interventi che ci sono stati ieri
E che l'Italia si trova tra due binari una parte il binario del rigore dei conti che dobbiamo mantenere ancora in equilibrio del destino greco da da evitare questo e un un binario dall'altra parte
La voce che è venuta dalle dal dall'impresa abbiamo sentito anche prima
Il Ministro Sacconi intervenire proprio su su questo tema chiede
A questo punto a a un impegno un intervento non abbiamo magari le risorse per fare uno stimolo all'americana però
Dobbiamo passare da un
Rigore assoluto a un rigore assoluto con programmi che però rilanci no la vita economica del
Del Paese abbiamo sentito ripeto prima proprio dal Ministro Sacconi alcuni interessanti spunti in questa direzione
A
Questi due binari sono ormai nella testa di qualunque persona di buonsenso certamente nella maggior parte degli amici delle amiche che sono in questa sala allora prima magari delle traversine delle traversine concrete
Che mettiamo tra questi due binari di idee i progetti i disegni che possono portare a questo a questo sviluppo ieri il ministro a Tremonti ha detto faremo la riforma fiscale
Bene
E non sarà platonica
Allora al vecchio sovente in filosofia che io ero un qualche decennio fa avere in mente
Bene
Che la riforma non sia platonica problema farà anche la riforma Hristo teli che c'è molto concrete non del mondo dell'iper uranio non nel mondo delle vere ma il mondo concreto nel quale tutti quanti noi viviamo
E operiamo fatichiamo anche soffriamo in questi ultimi anni
A Bombassei cominciamo dateci possiamo dà del tu anche qui sul palco e o o facciamo quelle più tipiche riprovazione porta porgono bene
Cominciamo a te
Bene io
Innanzitutto
Essendo un pool ottimista dico che
D'Italia sta uscendo dalla recessione quindi questo nella primo segnale che credo vada
Evidenziato in senso positivo
Però pure essendo ormai su avviata verso l'uscita dalla recessione
Vediamo che la crisi continua a rimanere un po'una conseguenza di questa isteria sì che fa perdere ancora posti di lavoro fa ancora usare
La cassa integrazione di bandiera assolutamente massiccia
Però credo che dobbiamo guardare avanti e di conseguenza esaminare di come si può uscire da questa situazione
E di come si può uscire il più rapidamente possibile
Ma l'Italia deve deve guardare non solo il futuro che ha ancora più importante ma deve soprattutto recuperare quel gap che a accumulato negli scorsi anni che ricordiamoci che
Sia negli ultimi vent'anni ma soprattutto degli ultimi dieci
Rispetto al passo che altre nazioni europee hanno ottenuto soprattutto come non solo come incremento del prodotto interno lordo ma anche come produttività che forse la cosa che
Interessa maggiormente le aziende ed baruffa Torriero in generale noi dobbiamo recuperare il ritardo che abbiamo accumulato che non è un ritardo da poco
è un ritardo che soltanto degli ultimi dieci anni e di circa dodici punti quindi dovremo veramente remare molto più forte dei nostri competitori
Ieri è stato detto molto bene da da chi ci ha preceduto e anche dalla relazione
Ottima in maniera molto molto sintetica ma molto puntuali e di Tremonti nel dire che abbiamo tre alternative
L'alternativa che è quella di fare di non fare niente ma che ci
Costringerà ad arretrare ulteriormente nelle posizioni
Del Basso di classifica che laddove un po'navighiamo quello di fare
Di galleggiare in qualche modo oppure quello invece di cercare di recuperare e dovere freddo far fare qualche cosa in più rispetto agli altri perché come dicevo prima dobbiamo recuperare il vecchio e in
Più
Cercare di creare nuovi posti di lavoro nuove attività
E che fin qui credo che sia un'analisi che è stata condiviso pochettino da tutti
In quale ottica in un'ottica molto diversa dal passato
Perché la parola crisi la parola al recupero sembra quasi dover costringere la nostra le nostre attività le nostre imprese a ritornare alla situazione di prima
Anche questo è stato detto molto bene ieri da qualcuno che dice si ritornerà forse ritorna forse i numeri di prima
Ma non certamente nelle stesse situazioni perché il mondo è
Su questo e condiviso un po'da tutti è totalmente cambiato è un mondo che si è globalizzato è un mondo che ha spostato il suo baricentro
Dall'Atlantico Allasia e quindi con dei mercati che sono completamente nuovi costringerà del nostro le nostre impresa il nostro mare o fattori ero
A ripensare la tipologia del prodotto a ripensarlo come farlo a ripensarlo dove farlo
E quindi ci sono tutto una serie di misure che aziende
Piccole medie e grandi dovranno fare se vogliono in qualche modo continuare ad esistere
E questo è tutto una cosa
Anche qui che sentiamo reggere in maniera quasi direi noiosa in tutti i convegni
Ma che in realtà facciamo facciamo ma facciamo forse troppo poco quindi
Io credo che un'occasione come questa sia proprio
Quella di evidenziare
Poche cose se ma quelle poche cose dobbiamo assolutamente fare e qui credo che io ne sono sono tutte queste cose esempio sia
Quello di una maggiore collaborazione che in parte
Dobbiamo riconoscere è stata fatta fa politica parti sociali è stato citato prima dal ministro Sacconi alcune delle
Misure che sono state prese in maniera in maniera credo corretta che sono state
Discusse lungo ma che hanno portato credo a determinati vantaggi le misure di assistenza perché perde il posto di lavoro cioè tutte misure che esche vanno in questa direzione
Però ecco non guardiamo col col lo specchietto retrovisore ma se guardiamo avanti
Dobbiamo fare veramente quelle misure che possano dare questo questo spunto più elevato per cercare di riprendere di riprendere ecco
Allora sinteticamente poi magari
Mi riservo di ritornare i più nel dettaglio sugli argomenti
Il primo oggetto è quello di una
Maggiore internazionalizzazione cioè se il mercato si è spostato se il mercato non è più quello locale quello nazionale o europeo
Dobbiamo assolutamente trovare mercati nuovi e credo che
è importante la dimensione ma non necessariamente un'azienda piccola non può internazionalizzarsi anzi se secondo me lo può fare lo può fare anche con
Più facilità di un'azienda grande
Il secondo concetto è quello della insistere veramente sulla ricerca l'innovazione
Perché la ricerca e innovazione consente di andare nella parte alta della catena del valore e non possiamo più permetterci malgrado la nostra grande capacità alla
La manualità che è stata richiamata prima del di questa che
Bravura del made in Italy che fa degli oggetti bellissimi di Besana n di moda
Tutte cose che è assolutamente dobbiamo curare ma credo che dobbiamo aggiungere anche
Quei settori guardare quei settori è finanziare quei settori
Con una maggiore contenuto interni intellettuale intellettivo
E quindi orientare
Lalla alla alla ricerca e sviluppo in questa direzione per cercare di esportare anche prodotti di questo tipo e quindi essere presenti nella parte alta dicevo del valore
Terzo è l'utilizzo delle nuove tecnologie noi abbiamo magari
Piccole aziende ma che sono leader a livello mondiale in tanti in tanti settori quindi
Siamo comunque sempre una
Entità parte siamo la seconda in in Europa dopo la Germania del Verbano far corriere o ma abbiamo
Delle eccellenze di aziende magari anche piccole ma che sono eccellenze a livello mondiale queste vanno assolutamente curate
Assolutamente fatte crescere
E terzo e questo è l'ultimo direi questo
Incentivazione della crescita dimensionale abbiamo predicato per tanti anni il piccolo è bello Loi avesse ci siamo sempre un po'cullati del fatto del piccolo
Spesso poi confondendo il piccolo col familiare
Io non ho assolutamente niente con le aziende familiari anzi ci sono esempi assolutamente positivi di aziende familiari ma non solo in Italia in tutto il mondo
E quindi questo è un valore non credo che sia un disvalore ma la dimensione invece in un mercato che ha cambiato completamente dimensione
Io penso che vada favorito l'aggregazione delle fusioni e quindi anche qui il mondo della finanza deve cerca o il MO e il mondo politico deve da un lato cercare di aiutare
La fusione di del fra aziende magari defiscalizzare andò alcune cose e le banche devono cercare di aiutare finanziando insieme agli imprenditori ovviamente
Il il il l'assieme di queste aziende per farli diventare delle entità
Più capaci di rimanere sul mercato ecco questi sono
I i temi su cui possiamo poi approfondire ma che credo siano le poche cose che il mondo dell'impresa chiede
Alla al mondo che ci sta vicino quindi alla può liti cari una parte del sindacato ha condiviso un gran parte del sindacato condiviso queste queste nostre scelte
Su alcune
Punti non non
Non siamo totalmente allineati ma credo
Sembrano se essendo così come sta lì come ho detto prima che una
Nel tempo
Quote labico Bonanni si possano aggregare anche gli altri perché credo che mai
Come in questo momento ci sia la vera necessità di una grande collaborazione o di una grande coordinamento fra questi tre queste tre entità che hanno molti più interessi comuni
Come è stato detto prima invece che avere una una un concetto di
Di competitività fra di noi c'è molto più interesse a mantenere i posti di lavoro oggi l'obiettivo principale è
Mantenere i posti di lavoro
Devo dire che su questo è stato fatto un buon lavoro perché se abbiamo un tasso di disoccupazione che al di sotto della media europea credo che
Abid vuol dire che abbiamo un po'tutti lavorare i doveri del sindacato da un lato Confindustria e gli altri organizzazioni datoriali dall'altro il Governo che ha messo a disposizione oltre che
L'uso della molto più semplice la cassa integrazione ordinaria
Che
Così non per spirito polemico sottolineo e pagata da aziende non è pagata da nessun altro
E quindi
L'uso di questo atto ha consentito
Di mantenere questo rapporto importantissimo di collegamento di non perdere di non avere la rottura fra dipendenti azienda quindi questo è uno dei valori importanti
Il secondo invece va riconosciuto al Governo di aver preso quelle misure eccezionali
Per la cassa integrazione straordinaria in deroga mettendo a disposizione una cifra consistente che ha consentito invece di allargare anche a categorie che normalmente non
Pagano o non fanno questo come fanno le imprese ma che consentono invece di mantenere un rapporto di lavoro duraturo
Primo giro bene allora
Corrado Passera risentito Bombassei
Ne ha in mente questo nato esperienza il ticket e oggi di fare un salto a parte l'attuale attuale posizione alla testa di di Banca Intesa
La dico anche
Intesa San Paolo sì è vero è vero ormai le aggregazioni sono così veloci che dobbiamo cambiare tutti quanti e in fretta di Intesa San Paolo e
Vieni dare con uno rigida familiare di piccole imprese e lavorato nell'industria e lavorato né servizi adesso serrato
A alla testa di una banca
Come possiamo trovare questa strategia di progetti concreti presidente Marcegaglia ha parlato di innovazione a palle ricerca parlo di start-up
è un mondo che cambia talmente velocemente che non è ancora abbiamo sentito con ammirazione ieri amici cinesi e siamo tutti ancora ipnotizzati dal boom di questo grande Paese bene nel due mila cinquanta
Per lette nota perché per questo le cose contro il due mila cinquanta la popolazione alla in età lavorativa negli Stati Uniti sarà più giovane di quella cinese la Cina questo Paese nuovo che tutti quanti
Ammiriamo nell'ambito della vita dei nostri figli sarà un Paese vecchio lavoro sfida la sfida di Pechino è diventare ricchi e prima di diventare vecchi
Quindi la globalizzazione ha già fatto la sua terza fase ne stiamo ancora preoccuparci della prima ora che suggerimenti cinque dare per concretizzare questo cambiamento
Allora
Noi insieme alla
Che parto da è una cosa concreta
In luglio giugno luglio scorso insieme a Confindustria ci siamo trovati nel momento più duro della crisi
E abbiamo cercato insieme delle soluzioni per facilitare il passaggio lo dico partendo da qui perché adesso abbiamo il dopo il momento della crisi l'abbiamo Fontana inventandoci delle cose che poi sono diventati iniziative di sistema la moratoria di insoluti curabili
Che ci hanno permesso ma permesso a molti decine di migliaia di aziende anche soltanto per i nostri clienti di passare attraverso una fase che era molto difficile bisognava esserci bisogna metterci la faccia di una volta trovate le soluzioni insieme l'abbiamo trovate e
Meglio di come avremmo potuto sicuramente siamo passati attraverso
Ringrazio poi c'è un complice per quello che ha detto sulle banche italiane io ringrazio Luther come la Banca centrale a aiutato le banche
Dell'economia reale come la nostra quelle che non hanno mai smesso di fare attività
Creditizia di passare attraverso questa crisi ecco quindi attacco perché il due mila
E dieci sarà un altro anno complicato fremente meno complicato del due mila e nove lo speriamo come diceva Bombassei però non c'è dubbio che sarà ancora un anno un anno difficile fino adesso
L'Italia è passata attraverso la crisi perché le imprese hanno ottenuto hanno tenuto oltre misura in tanti casi però ci sono tantissime aziende se da una parte ce ne sono tantissimi che si terrà sanno che in questo momento sanno fare le cose che ci ha borse dall'altra parte certamente c'è un gran numero che stanno finendo le riserve quindi in questo contesto noi dobbiamo rispondere alla tua domanda
E
Le domande la risposta la data Bombassei noi dobbiamo facilitare
Tenendo conto delle caratteristiche di ogni settore di ogni chi distretto che sono diverse però quelle grandi tendenza
Cioè noi dobbiamo essere capaci di avere il coraggio di aver le capacità di
Favorire tutto ciò che fa innovazione
E questo tante volte finanziare la crescita non è di fare non è facile dal punto di vista proprio del finanziamento della ricerca perché certe volte non ci sono le garanzie non c'era possibilità però bisogna trovarlo abbiamo trovato i meccanismi anche di finanziamento ma per miliardi
Anche senza
Senza senza sei senza ritardi molti cari senza garanzie dobbiamo aiutare le aziende ad andare fuori d'Italia lo diceva anche questo con sei e e dovevo farlo concretamente essendoci con l'impresa e con con nostre banche l'outcome meccanismi per farlo e anche qui ci siamo attrezzati anche qui
Naturalmente non copriamo tutto il mondo però in quaranta Paesi accompagniamo quasi tutte le aziende italiane che ci vanno
Come diceva Bombassei è chiaro che se le regole del gioco sono innovazione e internazionalizzazione in molti settori questo non può che essere anche dimensione
Perché senza delle dimensioni critiche sufficienti non si può fare né l'uno né l'altro che non vuol dire come diceva compra sei che la regola valga in ogni settore nello stesso un però queste è una cosa che è una sfida del nostro sistema tutti insieme imprese industriali e imprese bancarie che devono starci dietro
Consolidare aziende naturalmente viene
Dalla dall'iniziativa dalle dalla capacità e l'ancoraggio imprenditoriale degli imprenditori deve essere seguito da una parte dalle banche dall'altra parte è già un fisco intelligente
Da un fisco che sa primeggiare chi cresce premiare chi investe premiare chi si mette insieme
Ecco questo è sicuramente qualcosa di concreto che non va a toccare i conti pubblici ma che può favorire
Nuova grande iniziativa due mila dieci ci troverà
Impegnati in una roba molto difficile
Poi la superiamo eh come abbiamo superato i problemi del due mila nove ma non c'è dubbio che il due mila dieci si porta dietro l'onda lunga dei risultati due mila e nove e le regole che toccano e chi investono
Il il settore delle banche e speriamo che queste regole siano fatti in maniera saggia sono comunque delle regole sempre più stringenti e legate ai risultati I risultati consuntivati nei bilanci bilanci non saranno buoni non saranno facili
Contante eccezioni fortunatamente ma ce ne saranno tanti difficili e quindi noi dobbiamo aprire la capacità al coraggio l'intelligenza la saggezza
Di
Insieme certo mettere gli bilanci guardarli però compensare bilanci che guardano indietro Compiani che guardano al futuro e sta per forzare dovunque necessario
Dovunque necessario la mancanza oggettiva di bancabilità
Il fatto che il credito tenga perché nel nostro Paese il credito attenuto malgrado il crollo delle esportazioni crollo degli investimenti il crollo della della produzione significa che questa
Disponibilità di questa voglia c'è d'altronde è il nostro mestiere cioè se non facciamo crediti noi non esistiamo cioè non è che noi facciamo un altro mestiere noi facciamo quello e oggi la mancanza in calo della domanda di credito è un grande problema che cerchiamo di compensare inventandoci
Modalità diverso se nuovi meccanismi certe volte mettendoci anche capitale perché certe volte per fare quelle cose che diceva Bombassei per mettere insieme le aziende o per fare quegli investimenti necessari a mettere insieme le aziende
Certe volte ci vuole del capitale che non viene direttamente dagli imprenditori e allora dobbiamo farlo in centinaia di casi l'abbiamo fatto direttamente in piccole e medie imprese e dovunque ci sono delle iniziative vedi il fondo per esempio
Per
La patrimonializzazione delle piccole e medie imprese noi ci abbiamo messo tutto il necessario
Tutte queste cose sono molto concrete però devono funzionare insieme perché
Imprese industriali con le imprese bancarie devono avere quel contesto di regole più facili più veloci e
Sì
Proprio il fisco che aiuti chi fa queste cose
E chi
E chi ci mette
Le il coraggio del credito cioè nel
Caso italiano non è un caso di questo genere noi vorrei le andremo avanti comunque ecco però
Oggi non è incoraggiato in nessun modo né fiscalmente nei e come regole chi fa credito
E noi questo credito pensiamo che possa essere una cosa che può servire quindi molto concretamente insieme in queste cose affrontare insieme il due mila dieci che sarà un anno difficile nel rapporto
Banca Impresa ma come abbiamo superato due mila nove che sembrava un anno insuperabile sicuramente il due mila dieci
Grazie
Segretario
Mi interessa ovviamente il tuo punto di vista su tutte le cose di cui hanno parlato passerebbe un Bassey
Però siccome qui dobbiamo difendere i posti di lavoro e io devo difendere anche il posto di lavoro dei miei colleghi cronisti che sono lì a stretti dietro il
Nastro rosso e nella sala stampa che ci servono tanti e li ringraziamo no
Il all'inizio della tuo intervento di che del tuo parere ieri c'è stato un dialogo molto serrato tra
Marchionna della FIAT il tuo collega Epifani della CGIL qual è il tuo punto di vista su quello scandito Maccora in suo favore diamo insieme al
Anche ad altri però luce ha messo veramente un pezzo importante
Anche quest'anno difficilissimo per l'occupazione abbiamo trovato il modo per assumere altri mille giovani dopo i sei mila degli ultimi tre anni
Avendo il coraggio di innovare lire i colleghi anche delle assunzioni del costo del lavoro cioè noi abbiamo evitato di dover portare aree fuori o non Quaggetto veramente fantastico di attualità abbiamo evitato di dover portare fuori d'Italia delle attività che comunque se no sarebbero dovute andare fuori
Grazie al coraggio di saper innovare in campo contrattuale e questo veramente devo dare
Chiusa parentesi toccato allora
Diamo un po'di lavora anche giornalisti che sia la crisi c'è una difficoltà Reggio occupazione c'è una difficoltà arranger
Di aziende a reggere il nostro sistema rispetto agli altri sistemi che
Come sapete stanno diventando molto più aggressivi
Non solo i nostri competitori tradizionali ma anche quelli nuovi
Che diventano sempre
Più invadenti e che minacciano appunto la nostra
Presenza notissimo internazionale
Del lavoro è l'impressione nostra e che del nostro
Paese si vive di acque che avete almeno sulle questioni che fanno vivere la famiglia Italia
E invece sul resto si litiga su tutto lo attualmente
Ma sulle questioni essenziali
Pare che
Tutto deve debba essere fatta a Roma come se
L'Italia non fosse un Paese da una moltitudine di poteri
E come si tutte le vicende riguardasse la politica eccome se gli altri soggetti
Non è solo alcuna responsabilità cosa voglio dire in una situazione del genere è chiaro che bisogna mettere in moto energie straordinaria volontà straordinaria anche un coraggio
All'altezza di questa situazione altrimenti d'Italia non cammina
E mi pare il minimo indispensabile fare quello che diceva il dottor Passera
Pocanzi
Assumere un migliaio di giovani
Nel sud
Che piange ogni giorno la mancanza di posti di lavoro e farlo glielo dico così come si deve fare per capirci quando si parla
Farlo addirittura in regime di start-up con un venti per cento in meno per quattro anni
Di ciò che contrattualmente stabilito oppure
Di favorire
Mille assunzioni nuove assunzioni di giovani per contendere il lavoro che
Giocoforza sarebbe andato in
Dove in Romania
In Romania
Credo che sia un punto di orgoglio anche un segno
Importante
Questo accordo io sono orgoglioso di averlo fatto e spero
Che se ne possono fare anche altri ieri si parlava della vicenda FIAT io non devo raccontare a nessuno dei guai ho avuto questa azienda dell'importanza che ha
Questa azienda per tutta Italia e soprattutto
Per il centro meridione non esisterebbe gran parte
Di tante aziendine e medie aziende del Meridione senza
Questo è importante azienda
Si diceva ieri
E che attacca
Che appunto si caratterizza per la anomalie di essere e l'unica azienda che produce auto e per fortuna
Se ne avessero quattro cinque patron cinque li avremo già chiuse sapendo che la dimensionali da Bombassei quello che dicevi tu e importante ancora di più per questo settore mi pare
Fu una discussione davvero
Strana quella di
Additare l'anomalia di un essere un Paese con un solo produttore allora
Anche dalla FIAT per esempio Noè e ieri mi è dispiaciuto che io ho sentito l'ultimo scorcio dalla discussione non si è messo il punto il piede nel piatto
Allora oltre i guai di Termini Imerese speriamo di risolverli LEA non si possono fare più auto perché
è vero
Proprie centri costa di più non c'è la produzione di componenti bisogna farlo venire
Da settecento chilometri e così via noi speriamo che si trovano appunto dei nuovi
Investitori
Capaci di rinnovare quell'impianto e capace di
Trasformare diversificare le produzioni
Ma l'azienda la FIAT si è impegnato in una cosa che noi abbiamo molto molto approvata di sposare produzioni dalla Polonia come sapete
Una macchina che va molto bene per per l'azienda la Panda se farla principalmente a Bagnoli a Napoli
Quindi significa fare qualche centinaio di miliardi in più di auto a Napoli
è un fatto importantissimo di questi tempi quindi non solo salvaguardiamo quella di ING anche l'investimento se non c'è un investimento di circa un miliardo di euro e significa appunto rafforzano la produzione e rafforza l'occupazione addirittura
Pensare di occuparmi ancora altri con tutta la ricaduta che ci può essere nell'indotto e nel sistema industriale circostante
Ma è chiaro
Che un sindacato che il PD a terra in crisi
Non può dire
Che va bene va bene anche
Garantire quelle flessibilità per esempio diciotto turni tanto necessari per far diventare quell'opificio capace di reggere
Una concorrenza sempre più a agguerrite è una crisi che contrae
Le vendite
Degli automezzi
Ieri mattina proprio di mattina mentre diceva ieri sera la discussione su questo la mia organizzazione la CISL era U.I.L.
Hanno approvato
La possibilità di accedere a flessibilità
Pur di ottenere nuovi investimenti nuove produzioni stabilità di quell'occupazione e
Occupazione aggiuntiva mi pare
Un comportamento normale non è normale il comportamento di chi addirittura appunto ostacola non è d'accordo e pone il Polo OP veti ieri Marchionne ha parlato
Ieri in Alcyone ha parlato di lamentele del sindacato male lamentele di chi
La parte maggioritaria del sindacato italiano grazie a Dio
Con coraggio si prende le proprie responsabilità io voglio dire le cose come sono la parte c'è una parte minoritaria che ancora insiste
In vetta diritti comunque
Con un comportamento non consono con la
Situazione che stiamo
Diventa
E allora
Perché dico questo perché dico questo facendo riferimento a due esperienze e spero che ci possono essere tante altre
Ognuno di noi dovrà prendersi nuove responsabilità ce ne stiamo prendendo ma questa responsabilità che ci stiamo prendendo è una Energia importantissima per questo Paese
Anzi e un perno fondamentale
A che essi recuperi il senso di responsabilità tutta la classe
Dirigente ognuno
Fa lo scaricabarile sull'altra ma è chiaro che realtà come le nostre le nostre associazioni
Che organizzano la più parte di lavoratori e imprese nel nostro Paese se hanno la barra dritta
E se sanno dare un è saggio di fiducia eredi per mezza e chiaro che potranno
Costoro noi quindi influenzare
La vita politica e riportare ordine in un disordine che è cosa con interessi nazionali
In questo momento mentre il Paese in difficoltà cosa stanno facendo si parla di riforme istituzionali di questi tempi si parla di giustizia si parlasse alla giustizia
Nelle vicende d'impresa o del lavoro si parla dalla giustizia dei fatti loro si parla di riforma del sistema istituzionale di Governo si parlasse
Di come aumentare la partecipazione dei cittadini e delle associazioni
Che rappresento grande parte dei cittadini italiani no si parla di una verticalizzazione del potere ma in questo modo è chiaro che non ci sarà mai in un Paese complesse maturo come il nostro quelle Energia così importante di reazione ogni qual volta dei vini avere una sfida e devi confrontarti con i problemi che ai
Davanti bisogna
Recuperare
Tutte le energie
Per affrontare le questioni in odi più
Importante io non so se posso parlare adesso io del fisco che di questo vuole parlare
Pochi minuti sul fisco cominciamo garantiti sul fisco
Facciamo anche un secondo giro
Mesi addietro ci eseguivano evolvendosi adesso un po'il pensionato le cooperative e i commercianti per la prima volta nella loro storia si sono incontrati
A Roma un grande salone imprenditori e lavoratori e hanno detto le stesse cose siamo stufi
Noi di essere i servi della gleba in un sistema feudale come quella italiana perché lavoratori e pensionati
Essendo i più poveri
Pag trova anche perde
I ricchi più infedeli perché ci sono molti diritti infedeli
Noi ci siamo stufati di essere il bancomat dello Stato delle Regioni dei Comuni essi Sommese anche le Province ci siamo stufati le nostre buste paga sono basse perché
Oltre la produttività basta che c'è c'è un problema di tasse eccessive
E in cambio di queste tasse ci sono disservizi abbastanza abbastanza cosa che restringe la possibilità per noi via vere quando basta per tirare avanti le famiglie per l'economia
Di non avere i consumi all'altezza della situazione ognuno parla delle esportazioni ma come voi sapete i nostri prodotti
Si consumano al settanta per cento circa nel Paese ma se i consumi buono bassi le nostre imprese non andranno bene e i lavoratori perderà il posto di lavoro quindi questo problema va affrontato con molta forza noi siamo servirà gravi leva in questo sistema
Feudale fatta di vassalli valvassori
A voi va un po'meglio
Ma certamente peggio dei vassalli e valvassori
Se posso definirmi Val Basini
Siete nel sistema feudale Baldassini al servizio appunto di Vassalli
Vavassori non esiste pagare tasse di impresa del trenta per cento quando le rendite finanziarie stanno dodici e mezza
Non è possibile pagare il trenta per cento di tasse d'impresa
Quando in tutta la pace che va dal Baltico fino al Mar Nero parlo dell'Europa non del Messico
O del Brasile o dell'India o dalla Cina o dalla Turchia parlo dell'Europa
Quando dal Baltico fino al Mar Nero si paga metà tasse di impresa rispetto a quelli italiani
Quindi il fatto che noi abbiamo segnalato di lavorare insieme in un patto forte per stringere
Le maglie a questa vicenda fiscale per lavoratori in prese è un fatto sacrosanta
Siccome noi non possiamo fare dei populisti né demagogico
Bisogna trovare i soldi i soldi si trovano certamente sulla vicenda dell'azione fiscale ma si deve provare a me questo interessa discutere adesso su un fatto su cui nessuno parla parla di riforme istituzionali
Viola contava i commercianti in Assemblea dieci giorni fa che la ragazza onde assicurare i sistemi
Di amministrazione dell'Istat uniti
E tra
Queste esperienze che andare a fare
Mi mandarono anche a Houston che voi siete all'epoca
Aveva un
Quattro milioni e mezzo di abitanti
Il Comune di Houston avevo un Consiglio comunale
Il Sindaco e una ragazza di ventotto anni i membri di quel Consiglio comunale erano tredici
E tra Houston
E dall'ANAS che è la capitale appunto del tax non c'era nessun altro ente e nessun'altra istituzione non mi pare che il Texas odia tristezza
Della meriti appunto abbiano una capacità d'amministrazione inferiore all'Italia una efficienza inferiore all'Italia cosa voglio dire
Noi dobbiamo stringere un patto a costo di fare un avviso comune tra di noi e dire appunto alla classe politica italiana
Che
I soldi vi troviamo attraverso
Maggiore efficienza che si trova tra verso una riduzione di enti e istituzioni
Nel combattere
Quello che diceva ieri Tremonti
Ladri riti
Di regioni povere
Ma chi ha rifatto la convenzione appena qualche mese fa sotto le elezioni per rifinanziare la sanità senza neanche stabilire i costi Zanda dono fare la campagna elettorale tutti che è quello è l'abbeveratoio tutte le forze politiche lo sanno tutti ma nessuno punta il dito Segretario concludi così poi andiamo in un secondo giro
Nella parte del pubblico impiego alla faccia dei fannulloni Chesini ogni volta per coprire
Le situazioni che abbiamo ci sono
Un dirigente in media in Italia negli enti locali alla sanità ogni dieci dipendenti ma voi nella vostra azienda vedo un dirigente ogni dieci dipendenti
E chi lo decide queste
Alla faccia dei fannulloni
Presidente della Provincia autonoma
Di Bolzano dice Rizzo e Stella
Viene pagato più del Presidente degli Stati Uniti la stragrande maggioranza di prendere Gioni prendono più del Presidente la California allora le riforme istituzionali sono queste
E su queste o che la classe politica tesa a dare una risposta per finanziare la riforma fiscale io spero
Spero davvero tante
Che
I nostri sindacati con Confindustria
E le altra ASL e imprenditoriali sappiano costruire un manifesto su questo
Su queste o sull'Energia sulle infrastrutture sulla vicenda del credito in modo tale
Da dare una forza discontinua a questo nostro Paese altrimenti
Passeremo da chiacchiere in chiacchiera le riforme istituzionali saranno ancora l'occasione per la classe politica di parlare di loro stessi e non del Paese grazie NFL fidavi eletto ieri
Grazie
Ieri
Il Lazio
Bene
No è bello un una un grande applauso imprenditoriale al Segretario
Al Segretario Bonanni quindi io glielo lascio
Però lasciamo a lei aveva
Grazie che quello che Bonanni quello che Bonanni ha detto non è teoria
Cioè io ho avuto la fortuna per un pezzo della mia vita di lavorare nel mondo pubblico alle Poste e la considero una delle grandi fortune della mia vita perché veramente mi è capitato di vivere
Dall'altra parte capendo nelle norme ricchezza ma soprattutto
Le norme spazio riserva di miglioramento che questo Paese hanno
In un'idea un problema
Di postini fannulloni
Era un meccanismo per non funzionare che però abbiamo dimostrato si può cambiare si può cambiare mettendo li regole del merito facendo investimenti in
In informatizzazione forte in tecnologie certo all'inizio ci siamo ci siamo meritati perché era unico mondo può controllato da
David Tobini vecchie però su un piano di forte ristrutturazione di forte investimento di forti e rilancio il sindacato è stato assolutamente
Dopo aver capito che facciamo sul serio ovviamente perché prima no ma comunque dopo avendo capito è stato assolutamente funzionale partecipi a questa cosa e abbiamo dimostrato che la cosa che oggettivamente era la più
Bassa in termini di efficacia di efficienza del nostro
Paese poteva diventare una delle organizzazioni più efficienti a livello europeo prima di me
Ma non ci mettevano nelle graduatorie adeguato attori europee
Perché e abbiamo
Una cornice risultati assolutamente impresentabili e invece
Abbiamo fatto quello che abbiamo fatto questo lo dico perché con quell'attitudine lì molto concretamente applicando molte delle regole che fanno grandi aziende che fanno forti di aziende che fanno la vita normale delle aziende private ma che possono essere applicate
Adeguatamente anche al mondo pubblico c'è un potenziale
Di risanamento di recupero di costi di recupero di dignità
Perché quelle duecento mila persone alla fine erano filiere di fare quel mestiere cosa che prima non era e questo cosa che sta facendo anche in altri pezzi della pubblica amministrazione ma è un enorme spazio per miglioramento e
L'Italia applicando quel genere di filosofia che prima ci ha detto può portarsi a casa anche grandi risorse per poi andare a finanziare le molte cose che non si fanno per mancanza di risorse ma le risorse da andare a recuperare ci sono si passa da lì cosa che noi
La presentiamo il sessanta per cento dipendenti solo precisi certo se ho preso ma insieme a forte mentre gli altri sbraitavano diciamo prese una grande alle
Zabel Rita e quell'azienda ma molto bello molto Moscardelli ma non è la prova concreta che si può anche l'Italia si può cambiare anche tante cose difficili
Allora
Ci sono il ieri abbiamo ragionato un partito della specie partito del rigore ero in chiaro che c'è un partito del rigore illuminista un partito della spesa è responsabile per fondare un partito del rigore serio un partito la spesa raziocinanti incerto
Inutile continuerei Quick vecchi slogan dove possiamo andare
A lavorare
Quanti sono un po'preoccupato di questo calorosissimo Klein dovranno andarsene anzi non è il tema
La le lamentele stabilizzando il muro Bombassei
No per chiarire c'è chi è iscritto a parlare di mafia non può prendere la testa del sindacato che sono qui
Appena fuori mi sa che
Raccoglie un sacco di
Ciò non toglie che le cose di buonsenso credo che sia assoluzione che si legge che fino a tempi assolutamente condivisi o faccia andare d'accordo anche quelli di Sodoma hanno mai l'accordo quindi a fare
E anche il mio affetto magico ma io io credo che potremmo veramente coniare uno slogan per cercare di mediare le cose che sono state dette tutte di buon senso
Da chi sta seduto qua io credo che
Se dovessimo chiedere a chi seguirà poi nel del dibattito qualche cosa e quindi
Al Governo sarebbe
Esogeno teniamo al professor Rubini ci riferiamo al freno abbiamo cioè
Ecco che veramente i migliori incentivo che le aziende o i cittadini chiedono alla per lei prese è veramente chiedere una cosa che sembrerebbe
Banale o forse addirittura ovvia ma
Uno Stato che funzioni decorre che ha detto prima
Su quelle su questi esempi americani o altri esempi
Virtuosi
Della del dell'Europa centrale o dell'Europa del nostro sono cose normali sono cose che
Delle nostre aziende si fanno quasi normalmente allora perché non si possono
Attuare anche nel sistema
Del sistema di dello Stato e quindi la semplificazione è uno degli obiettivi ma
Credo che sia stato detto e ripetuto dagli stessi politici presenti dai ministri o da chiunque altro
Diamo il benvenuto al premier Silvio Berlusconi buongiorno Presidente
Con la presidente Marcegaglia
E
è l'OCCAR tra l'altro del mondo tassello a
Allora evoca alto e il Presidente si è materializzato
Avverto aspettiamo un attimo e presidi RSU sia sì sì sì residente è appena stato evocato dalle dalle dalle dal presidente Bombassei
Con una serie stringenti di richieste che adesso
Berlusconi sempre dato subito per prendere atto delle richieste di Bombassei ma sapendo che le riserve all'assessorato puntuali credo che
Era era era era un po'voluto è una regia garantissero tra
Da oggi
Rei e ripeto nel caso
Dicevo che
Se possiamo coordinare uno slogan per le imprese e dire che il migliore incentivo
è proprio quello di avere uno Stato che funzioni e si parlava prima di tutta una serie di semplificazioni che potrebbero esser fatte quindi con delle grosse economia ma
Credo che facciano parte del del programma di Governo sono state
Ribadite in questi ultimi giorni anche dopo le elezioni regionali e quindi credo che tutti noi ci auguriamo che vengano applicate con grande con grande puntualità e con grande velocità e da lì reperire quelle risorse che
Di cui abbiamo bisogno per cercare di fermare un fenomeno che non abbiamo detto prima ma che mi ripromettevo di di riprendere e che anche nell'esposizione di ieri non è emerso così in maniera chiara
Perché spesso si confonde la delocalizzazione delle imprese con lei il fenomeno
Il fenomeno della internazionalizzazione
Allora spesso impresa e che non riescono più a reggere la concorrenza nel nostro Paese per le ragioni che abbiamo esposto devono spostare le proprie attività in Paesi industrialmente più ospitali per cercare di reggere la competizione
Globale o la competizione internazionale quello è un è una tipologia di fenomeno spesso sono prodotti che non ha fatti fuori e poi riportati in Italia
Altra cosa invece il fenomeno tutto sommato invece che credo
Estremamente positivo che citavo prima che è quello dei
Della internazionalizzazione cioè aziende italiane di dimensioni anche diverse ma che pongono la propria produzione in Paesi soprattutto quelli
Dei paesi di in grande crescita per cercare di conquistare quei mercati perché saranno i mercati del futuro
Cito cito la Cina cito Libia cito il Brasile o o o altri Paesi che stanno fortemente crescendo e che quindi rappresenteranno dei grossi mercati in espansione cito due
Due due dati uno è quello della produzione di automobili e voi sapete che lo scorso anno la Cina ha superato numericamente la produzione americana che
Notoriamente era la più grande produzione del del mondo di a Udine di fatto di automobili
Altro dato la Cina ha prodotto lo scorso anno circa cento ottanta milioni di frigoriferi contro i centotrentotto mila dalla della degli Stati Uniti
Quindi oggi sono
Nazioni CONI e dei con dei fenomeni industriali che sono veramente notevoli
E quindi è chiaro che
Ci si debba spostare per chi fa componenti o per chi fa altri prodotti su questi mercati che garantiranno per un certo numero di anni
Una crescita e una crescita notevole questo non vuol dire ripeto delocalizzare se
è possibile
Mantenere una certo tipo di produzione in Europa o in Italia ovviamente
Meglio ancora e spostare come alternativa altre produzioni in questi Paesi credo che si possano garantire
Delle delle delle crescite ulteriori e far diventare rafforzare le nostre imprese in senso più internazionale
Binario sul discorso della ricerca e innovazione perché credo che sia un altro dei fenomeni legati al primo
Che sono quelle di e la necessità anche di formare dei manager che siano preparati ad affrontare questo tipo di problematiche che spesso e volentieri si
Trovano delle delle aziende che vorrebbero in investire o che vorrebbero iniziare a produrre in questi Paesi e non si trovano i nostri ragazzi giovani magari
Che dovrebbero essere più orientati ad avere questo tipo di esperienza e non andò non avendo questo tipo di esperienza non si riesce ad avviare con una certa facilità un'attività industriale un'attività anche di servizi
Dove noi abbiamo abbiamo delle eccellenze presenti
Non solo in Italia ecco quindi tutte queste cose credo che possano essere fatte e reperiti i mezzi attraverso le cose che anche Bonanni diceva e credo che siano assolutamente condivisibili
Grazie Bombassei allora abbiamo ancora ricevi inutilità di lasciare il palco gli altri relatori
Passo
Ma a semplificare e velocizzare il processo decisionale sicuramente riguarda la macchina dello Stato ed è stato detto più che chiaramente la macchina dell'amministrazione la macchina della giustizia sicuramente riguarda anche il mondo delle banche le banche
Giustamente hanno fatto son passata attraverso un processo di consolidamento che viene dalla grande concorrenza che è stata messa nel settore e da grande necessità di trovare delle economie sono diventate in parte Grandi devono diventare anche più veloci nel dare risposte più semplici nell'essere utilizzate queste la grande sfida dopo la prima fase del consolidamento e questo è un nostro impegno assoluto
Noi da questo punto di vista cercando di mantenere il radicamento locale tra l'altro che avevamo una banca stupenda che avete tuttora
E abbiamo dovuto vendere per rendere possibile Intesa San Paolo ma ne abbiamo parecchie in giro per l'Italia che vogliamo tenere separate localizzate legate al territorio senza naturalmente perdere la forza dell'essere grande banca nazionale e internazionale
Ecco questo per facilitare ulteriormente la
L'interlocuzione la comprensione con i vari pezzi dell'Italia e poter aumentare l'attività di credito attività di credito fate conto che la il nostro gruppo già oggi da circa
Cinquecento miliardi di linee al sistema Italia due terzi alle imprese due terzi alle piccole e medie imprese quindi l'impegno già una roba che assomiglia a un terzo del PIL però come abbiamo già detto in varie sedi soprattutto parlando con con Confindustria con e ma e con la disponibilità a metterci tutto ciò che serve sua per darvi un'idea sessanta miliardi di linee non utilizzate sono lì da utilizzare altre quaranta se necessario e abbiamo individuato modi settori
Meccanismi per poterlo per poterlo fare ci sono naturalmente tenendo sempre presente la responsabilità fondamentale che è quella del non dare credito dove questo non può tornare indietro che è stata la grande causa
Della crisi tra lineare dove le risorse per dare stimolo all'economia ci sono se il meccanismo decisionale si mette è il grande mondo delle infrastrutture è un mondo dove CUN
Tempi relativamente brevi si potrebbe mettere stimolo nell'immediato nell'economia si potrebbe migliorare la competitività del nostro sistema che ha accumulato un grande ritardo
E qui la nostra disponibilità anche con strutture dedicate è assolutamente disponibile questo è un settore importante perché lo diciamo poi ci fermiamo di fronte al fatto del ma non ci sono le risorse e guai
A turbare e tenere non tenerla bara dritta sul debito pubblico sul deficit
Ma le risorse si possono trovare perché molte di queste infrastrutture dove c'è un ritardo pazzesco che si è accumulato sì possono trovare dei progetti di loro stessi perché si fida autofinanzierà molte operazioni già finanziate
Dal dal mondo privato non riescono innescarsi tre problemi decisionali ci sono i fondi europei poi è stata accennata recupero di revisione dell'evasione recupero dell'inefficienza per cui le risorse si possono trovare
Noi
Però nel grati nel grande progetto di cui poi è ma sicuramente ci parlerà nei prossimi mesi perché abbiamo bisogno come Paese di una del progetto per la crescita oltre al tema fiscale che abbiamo toccato ci ha parlato ieri Giulio Tremonti oltre al tema del processo decisionale che
Il
Che il CNEL che la riforma delle riforme perché se non ci mettiamo vent'anni a fare un'intera uno al numero un'infrastruttura dieci anni ad avere ragione in tribunale o o anni per farci pagare dalla pubblica amministrazione ecco non riusciamo a star dietro
Alle alla al all'Energia che altri Paesi
Dimostrano da parte nostra come banche sicuramente nostra banca
Ce la mettiamo tutto certamente con questi livelli di crescita non recuperiamo quello che abbiamo perso in questi anni non
Pudore cooperiamo occupazione che la priorità numero uno e potrà e non dobbiamo dovrò fare in modo che non diventi l'emergenza
Numero uno l'Italia attraverso la crisi è passata meglio di altri sicuramente ci siamo distinti per la tenuta del debito pubblico per la tenuta delle banche le due cose non si sono non sono ovviamente distaccate
Però ci stiamo distinguendo per anche negativamente per crescita insufficiente
Questa è
La responsabilità di tutti e mi fatto piacere sentire da parte di tutti i relatori il tema dell'insieme del lavorare del lavorare con medio invece con ottica di medio periodo la Confindustria può giocare un grande ruolo del mettere insieme questi sforzi e con l'impegno del sistema bancario sicuramente la nostra banca e totale grazioso passano grazie Segretario
Siamo in chiusura siamo un po'in ritardo io vogliamo sottrarre il tempo degli applausi quindi ho un paio di minuti per tre credo che quello sempre dovuto lo mette sempre a carico no no tutti siamo interessati chi parla il Presidente
E poi naturalmente
La vostra presidente
Del di Confindustria anzi approfitto del presidente per
Come
Giustamente ieri Tremonti ha aperto la discussione sulla vicenda fiscale poi ho avuto la sensazione dicesse va be
Io condivido di spostare
La mia opinione è che e la cosa migliore per allargare la progressività dalle cose dalle dalle persone alle cose verso i consumi
Sì spero che
Qualcuno ci dica che inizia subito il confronto ieri Tremonti ha detto benissimo ascoltiamo tutti e vogliamo essere ascoltati quel Governo decide
Io dico la mia parte spero che tutte le associazioni dell'impresa ed al lavoro sappiano costruire una loro ipotesi
L'unico modo per dare forza a tante persone in politica di buona volontà
E per mettere in difficoltà tantissime che non hanno buona volontà e far conoscere la opinione autorevole di associazioni così importanti e grazie a Dio l'Italia
Quindi e importante che noi scambiamo anche noi i ritmi e indichiamo le priorità
Di abbassare le tasse per relatori e per impresa i soldi insisto si possono trovare sull'altro sull'avviso su quel versante spero che il Presidente civica davvero qualcosa e Sinisi subito con un segno forte non esiste
Riforma istituzionale più importante di quella fiscale perché e il cuore del rapporto tra cittadino che lo Stato la stessa politica e le amministrazioni sono lì proprio per amministrare
I proventi
Che noi offriamo lavoratori riprese per far funzionare le nostre comunità queste la mala gestione riguarda come si risparmia ma anche come si semplifica
Perché noi abbiamo sostenuto insieme all'imprenditori ultimamente che bisognasse accelerare al massimo la possibilità di darci commissari
Per le opere pubbliche le tante opere pubbliche che anche in tempo di crisi Auciello nei tempi di esecuzione
Perché ci vogliono i commissari perché ci sono tanti enti concomitanti ognuno si è presente deve far qualcosa spesse volte
Ostacola fare di altrui
Quindi questa vicenda non solo ci fa risparmiare i soldi ma toglie di mezzo anche le tante pastoie che rendono
Ogni pratica italiana impossibile da ottenersi in breve tempo
L'altra questione che voglio ripetere approfittando
Concludo l'inventario scuse perché siamo in chiavi di lettura Padellaro Dario spero l'altra cosa che spero che
I lavoratori e le imprese sapevo dire qualcosa su questa vicenda del credito Basilea tre può essere
Un cappio ancora più stretto di Basilea due
Allora
Del sindacato apprezzato moltissimo la costituzione del fondo per l'impresa è utile è un fatto anche di speranza
Tanto duro che piove qualcosa benissimo
E e questo è senz'altro un soccorso importante però come dovrà funzionare il credito
Ora che stiamo uscendo la crisi e domani che la crisi non ci sarà fondamentale senza fare polemiche senza contrapposizioni credo che occorra un parere delle associazioni
E
Credo
Spero
Che serva appunto un confronto tra di loro le banche e il Governo anche con i poteri europei ma intanto l'Italia non è un Paese qualsiasi ha bisogno
Di farsi un'idea su un po'
Atto così importante
Per le imprese
Per le famiglie quindi
I prossimi tempi saranno importanti saranno proficui e dei pendolari davvero anche
Da noi dipenderà anche dall'impegno e coraggio che avremo
Nella collaborazione tutti quanti insieme grazie grazie
Allagarsi Alberto Bombassei ancora non passa e alla
Segretario
Bonanni
E
Presso entriamo veramente nel nel nel vivo io
è sempre un po'dispiacere per
Un vecchio ragazzo la Colombia universi di come me lasciare la parola
Ad un ragazzo dell'anno io alcuni versi dire ma è un piacere
In questo caso come Inter mila ma questo è un piacere lasciarlo al professor ovini che ci darà la sua ricetta noi
Che ci dà la sua ricetta
Sulla sulla crisi
E
Molti se la sono cavata male nella crisi ma grosso Rubini a ha creato
Una grande
O uno ha una grande impresa cerca riportarci né labirinto che la solo con la parola in chiari Graziella già adesso la ventiquattrore Presidente Berlusconi e legga tutti i giorni come avete visto ha fatto carriera grazie
L'Edison gente mentre tra ministri a Berlusconi frasi da Marcegaglia
Viste invece nelle Stresa authorities era presente Vaccarezza Ettore Zaccarelli crei cresce ora e non ho capito Dei pratese Andrea Di Resta se le bresciano le ore organizza e c'è una tendenza avrebbe riguarda crede
Dedica nome che success in performances avermi canzoni include indicarli da penso onde critica Rollo play by Pravat Sector frangente per nasce INPS
Dica nome Saxa esteti tre a sette Colasante direste pende tonde produttivi tenta appena nasce puttana Misna è incompatibile soddisfare Zander Forese critica Rollo te due dei club ma del palazzetto roba gli organi sei sogno members
Incontrino Endesa Economics success
Del tema ormai era Marchese Badawi che analizzi fronda rissa in Francia fai SIS molto competitivi di sociale Angeles feste
Notò Allenby dignità lì barba e del resto degli o lo sono di euro piena tristezze Jackman e non so Ambrogi macché attinse Global Cialente
Qui noi del dell'asta figlio Sabine difficoltà Venica nome che ne fa nasce a fine SIS
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In Spena imitarli in Aula
L'auto sede Altero serve Cévese importanti eroi che hanno trascorso lampo Aldiss Canteri sto Gaetano Intermizoo fiscal policy densa oltre Stozzo public tenete in stare Unsal straccione forum deve scandalizzare di France agers
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Quante Stocco public detti in Italis veri raggio SACE rogiti PD io studio cioè ha detto De globalmente dedurre interista il fanale saprà esista de in crisi Inter Budget terzi siete Svindal ralla tripli modeste Bertinotti bene
Ex sesta e va a Mantova fanteria
Beh per esempio in Excel se va a Mantova canta e se le case Gescal stimulus
Ricordo all'alzo o l'idea automatici Stabila ESA res to work dal prossimo anno del riso guai esempi
Ex essere in crisi and Budget FS Izzo Eataly morde nata Cantet degli lo sono e starter todos a mordere forme del ready oste unfunded Lai abiliti Isolde penso assistenza molesto Bid ammazzato tali responsività sarà chi Sabine danno
E ne fa la lesse in ste bancabilità Linda regole Torres
Proprio lì supervisor venga sanata fa nascere institutions danese ambiente caldo fa nasce approvai settembre l'oppio
D UE astio che ora ai Länder forte fiscal posti o belle in altri del Financial si stabilmente lo scusi rende che sono vitali per Sven somme liquidi supporto Matera snobismo bis Lars significa costerà linfa belato banchi
Sono alte stocca public definita Lisa ai diamo atto del Budget F SISS mollare ben intrisa immediata accanto beh io lo sono Berdot note in pollaio scorso complessa sede rese chiusa Manzi al Reform sonda fiscal sai
Tax spending efficienze Nader est del mito Bidani imita alito Mac sciur detti perda i tam ex povertà andasse in gara autocontrollo Mazzotta lì Eataly Lux dei frantoi insomma avviata che tante aziende io lo so
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Prendere la parola
Il Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi
Grazie innanzitutto per questo invito che mi ha fatto molto piacere i cento anni di Confindustria
Sono un avvenimento che segna
La storia il progresso l'economia del nostro Paese sono felice che siate in così tanti colleghi qui a partecipare e festeggiare la nostra associazione
Ho avuto
Una notizia
Negativa che forse voi essendo qui da stamattina
Non avete purtroppo è successo un disastro aereo è caduto l'aereo che portava nella Federazione Russa
Il Presidente della Repubblica polacca è morto Lech Cazzin Ski il Presidente quindi
No tardato un attimo perché ho cercato suo fratello cercato il primo ministro polacco per informarmi
Il vicino non sono riuscito ad averli la Polonia un Paese amico ero personalmente amico del presidente un grave lutto che colpisce un Paese amico e questo lutto nel partecipiamo col cuore
Dopo
Una notizia tragica
Una buona notizia che vi do perché ho fatto un atto di imperio voi sapete
Che mi indicano con i più svariati nomi signori amici dell'opposizione sono diventato un neurone
Sa da musei it
Allora mi sono ricordato un giorno di tutta
Questa potenza che potevo esprimere
O imposto a un mio ministro che aspettava una bambina
Nome che mi mi stava a cuore è nata la figlia del Ministro Gelmini e la mia imposizione è stata la chiamiamo Emma
Complimenti al professor Rubini
Il suo è il testo
Il
Di ciò che si deve fare per uscire dalla crisi mi sono ricordato di quando io cominciavo a fare l'allenatore di calcio
E con tutti i ragazzi che mi ascoltavano dicevo e calcio è fatto per vincere
Per vincere bisogna fare i gol
Per fare gol bisogna tirare imposta
In porta quindi quando l'arbitro fischia titoli inizio tu passi indietro al mediano destro che passa al mediano sinistro che passa dal sinistro che non conosceva la destra
Fa un cross sul centravanti il centravanti c'entra l'angolino Della Porta avversaria gol abbiamo vinto
Purtroppo caro professore la differenza è proprio tra il dire e il fare tra le cose
Molto precise tutte condivisibili che lei ha qui enunciato
Con questa sua facilità di parola
Una vera macchina
Che c'è a tutti sorpreso perché abbiamo tutti ammirato ma purtroppo la nostra situazione
è la situazione di tutti i Paesi soprattutto la nostra è una situazione di un Paese che a un assetto istituzionale che deriva
Da un suo non lontanissimo passato
Che cosa hanno fatto i padri costituenti
Quando si è trattato di scrivere
La Costituzione italiana
Hanno
Tenuto prima di qualunque altra cosa che si potesse ritornare a condizioni che
Consentissero la nascita di un nuovo regime
Ne è venuta fuori un assetto una nazione con un assetto istituzionale che da
Tutto il potere alle
Assemblee parlamentari
L'esecutivo nonna
Nella nostra Costituzione nessuno nessuno nessuno potere l'esecutivo si riunisce
Discute le leggi formula dei disegni di legge
Questi disegni di legge prima di uscire dal tavolo dell'Esecutivo devono trovare approfondita discussione con il Presidente della Repubblica e con il suo sta che intervengono anche sugli aggettivi
Finalmente quando si è trovato l'accordo con la Presidenza della Repubblica
Sì da il via a un disegno di legge o un decreto-legge che entra poi in Parlamento
Che viene discusso nelle Commissioni molto spesso più d'una poi va in Aula poi passa nell'altro ramo del Parlamento di nuovo le discussioni poi di nuovo lavora molto spesso
L'altro ramo del Parlamento non ha voluto fare il notaio quindi il disegno di legge Dini ritorna ancora
Nella a una prima e finalmente la cosa diventa legge dopodiché non è finita perché ci vuole un Regolamento di attuazione
E dopodiché quando c'è il regolamento di attuazione ogni legge deve fare il conto con la burocrazia
Delle istituzioni centrali e periferiche pensate per esempio
Quando io ebbi un'idea che ritenevo geniale e non solo modesto su questo erano buone idee
Del Piano casa le famiglie si sono ingrandite
Hanno fatto figli hanno fatto i nipoti
E allora perché non dare la possibilità chi possiede sono il quarantadue per cento delle famiglie italiane una casa monofamiliare o bifamiliare per aumentare senza pratiche burocratiche
Del venti venticinque per cento la superficie abitabile per raggiungere una due tre camere con i relativi bagni basta il progetto di un architetto di un geometra e
L'invito al Comune
Di questo progetto bene a un anno data
In nessuna Regione d'Italia e ancora possibile
Fare questo un anno di tempo
Non parliamo delle Regioni di segno opposto al nostro dove la legge non è stata quasi nemmeno presa in considerazione
Ma anche nelle regioni del nostro stesso colore politico ancora non si è riusciti a costruire nulla ancora per esempio conosco la situazione della Sardegna perché mi riguarda personalmente
Si sono da fare del dei passaggi burocratici in tre enti diversi ciascuno dei quali ha sessanta giorni di tempo per decidere
Finito quello a livello centrale della Regione
Cioè il Comune che naturalmente non si è
Voluto diminuire delle proprie competenze burocratica che molto spesso diciamocelo chiaro sono anche situazioni che permettono di profittarne
E tutto è fermo e questa è l'Italia con cui noi abbiamo a che fare
Torno
Tuttavia a delle cose buone
I giornali italiani non hanno dato secondo me è sufficiente rilievo alla firma che si è verificato l'otto di questo mese
Sulla Praga sullo Start due cioè su quell'accordo fra
Gli Stati Uniti d'America la Federazione russa per una riduzione fortissima delle armi nucleari
Chi alla mia età
è vissuto per mezzo secolo sotto l'incubo di due arsenali nucleari contrapposti che potevano anche per un semplice errore o per un pazzo qualsiasi
Che
Si fosse svegliato una mattina potevano ciascuno
Distruggere la popolazione del mondo per dieci volte
E questo è stato veramente un incubo costante che accompagnato cinquant'anni della nostra vita almeno io
Ero convinto
Che tutto si potesse dire concluso quando nel due mila e due convinsi appunto a venire a Pratica di Mare firmare un accordo la Federazione russa che entrò definitivamente
Nell'Occidente aderendo alla NATO in quel Consiglio NATO diciannove più uno poi nell'ultima fase della gestione Boucher
E di Condoleezza Rice con la pretesa degli Stati Uniti di mettere dei missili nella Cecoslovacchia in Polonia
I rapporti si affrettarono e addirittura si arriva a non parlare più tra amministrazioni americane amministrazione russa ci fu il cambio
Del Presidente americano
E io lavorai soprattutto nella direzione di rimettere i due Paesi in contatto di fare a riaprire i colloqui nel
G venti di Londra
Vi ricordate quella fotografia che è andata su tutte le pagine dei giornali del mondo in cui io
Sorridendo tenevo
Un vicini il Presidente Obama e il Presidente medie vede ebbi da loro con sforzi notevoli
L'assicurazione che avrebbero ricominciato a parlarsi nella direzione
Di diminuire gli Assitalia tonici dissi allora a loro
Profittando dall'autorità che mi veniva dall'essere il presidente di turno del G otto non vi riceverò il G otto in Italia
Se prima non avrete siglato un accordo nella direzione di una ripresa completo dei rapporti ed è la diminuzione profonda
Degli arsenali nucleari
Obama volo a Londra due giorni prima del G otto e
Quell'accordo fu siglato Obama venne da me all'Aquila presentandosi con il documento così per far vedere
Che aveva adempiuto all'impegno
E quell'impegno ha avuto lotto di questo mese la concretizzazione con la firma di un accordo che ci avvia verso un mondo che speriamo
In un periodo non troppo lontano di vedere senza più armi nucleari credo che questo sia un fatto importante
E permettetemi di dire che è un successo
Significativo
Della politica estera
Italiani
Altri successi significativi questi riguardanti da vicino
Il vostro mondo sono quelli della nostra diplomazia commerciale
Che nell'anno ci ha portato alla vendita di nostri prodotti o all'acquisizione di commesse estere per oltre quindici miliardi di euro un punto del nostro prodotto interno lordo mai
Prima di ora i Governi della Repubblica avevano funzionato da agenti per il lavoro e per le imprese italiane continueremo a farlo e credo che potremmo
Arrivare
A dei grandi successi
Infine ieri
A Parigi sono stati firmati venti accordi
Diciamo c'è stato un periodo di freddezza fra noi e la Presidenza il Governo francese perché come Emma sa bene
Noi abbiamo delle posizioni per quanto riguarda il cambiamento climatico molto diverse dalle loro noi pensiamo
Molto più scettici sul fatto che ci sia un'incombenza così forte è una necessità di intervento con costi rilevanti per i sistemi produttivi e soprattutto in un momento di crisi
Tra l'altro di edema ci siamo detti che quest'anno tutti e due abbiamo preso il raffreddore per tre volte e quindi non ci sembrava davvero che ci fosse una accrescimento così pericoloso della temperatura mondiale
Abbiamo fatto da freno alle decisioni dell'Europa abbiamo congelato certe decisioni che l'Europa voleva prendere addirittura
Unilateralmente senza aspettare Copenhagen NI Consiglio dei Capi di Stato di governo nel dicembre scorso credo che questo abbia apportato un grande vantaggio
Al nostro Paese nostro comparto industriale che altrimenti sarebbe stato gravato di costi molto molto rilevanti che francamente
Nel permanere della crisi non avremmo potuto sopportare
Quindi anche con i francesi abbiamo avviato una collaborazione molto sentita intensa
Sia nel settore del nucleare abbiamo fatto la prima fase di studi passiamo adesso alla operatività il Ministro Scajola
Mi ha garantito che intende mettere la prima pietra di una centrale nucleare entro questa legislatura nonostante i tempi di progettazioni imponenti che
Naturalmente sappiamo esistere io sono sicuro che questo avverrà nella politica energetica che uno dei fattori
Per dare ai nostri cittadini alle imprese un'energia che costi meno lo stiamo seguendo una politica che riguarda la moltiplicazione delle fonti di adduzione di Energia
All'Italia per non avere dei blackout pericolosissimi
Siamo seguendo il rilancio delle
Fonti di energie alternative
E naturalmente quello delle centrali nucleari e anche questa una riforma importante per il nostro Paese per la nostra economia
Io
Volevo dirvi o un un un bel discorso
A cui ho anche lavorato stanotte
Ma a Questura non voglio incombere su di voi con la lettura di tutto il discorso volevo soltanto rassicurare gli
Che la vostra richiesta di riforme trova la nostra assoluta condivisione non c'è nulla
Che sia stato appalesato dalla vostra Presidente alla nostra Presidente in questi ultimi tempi che non sia da noi da questo Governo condiviso noi siamo convinti che occorra modernizzare l'Italia
Che dobbiamo liberare i cittadini alle imprese dall'oppressione burocratica
Dall'oppressione fiscale dall'oppressione giudiziaria per fare finalmente del nostro Paese un Paese che funziona
E quindi stiamo lavorando in molte direzioni stiamo lavorando per esempio sulla macchina burocratica
Con la digitalizzazione completa della pubblica amministrazione
Nel giro di un anno e mezzo non ci dovrebbe più essere bisogno per famiglie o imprese di recarsi nei luoghi pubblici perseguire delle pratiche ma tutto dopo dovrebbe poter essere fatto
Dal proprio computer da casa dall'ufficio attraverso internet con grandi risparmi
Di costi è questo della riduzione della spesa pubblica è un obiettivo evidentemente prima prioritario che non ci siamo messi
Abbiamo anche
La fortuna dia vere avuto il consenso dei nostri elettori le ultime elezioni ci hanno dato un risultato positivo che come qui è stato fermato ci così dovrebbe consentire
Tre anni di fruttuoso lavoro ecco ma su una cosa io vorrei invece
Prendere punti del mio discorso ed è per quel fatto che da troppe parti si continua a dire che il nostro Paese è un Paese che sta declinando
Io non vorrei dire che noi siamo stati
Nel due mila e nove due mila dieci in grado di presentare un deficit pubblico che è tra i più contenuti cioè grandi Paesi come gli Stati Uniti la Gran Bretagna la Spagna hanno deficit
Che sono doppio più che doppi rispetto al nostro e saremo nel due mila dieci i paesi della vecchia Unione europea
Con il più basso deficit primario cioè escludendo dal deficit quello che paghiamo per il servizio del debito pubblico
E io credo che a causa del nostro enorme pubblico non non potendo effettuare una politica più forte di stimolo della nostra economia
Noi nel due mila e nove abbiamo avuto una diminuzione del PIL che è stata contenuta cioè una diminuzione del cinque per cento cioè all'incirca come la diminuzione del PIL della Germania la Gran Bretagna e del Giappone
Però molto sotto tanti altri
Paesi per esempio quelli dell'Unione europea
Siamo consapevoli che questo non basta siamo consapevoli di tutti i gravi problemi e questo lo dico perché molto spesso l'opposizione dice che il Governo e cieco che il Presidente del Consiglio non vede noi abbiamo purtroppo l'assoluta consapevolezza
Che siamo afflitti da problemi storici come debito pubblico il divario nord-sud il ritardo energetico la spesa improduttiva la pressione fiscale eccessiva l'eccessiva burocrazia l'eccessiva evasione fiscale
E che non ci stiamo muovendo in tutte le direzioni per cambiare questo stato di cose
Ma devo dire che questa crisi pure avendo
Sì ha citato
Delle delle
E le conseguenze negative su tutti noi ha fatto venir fuori anche
Dei punti di forza del nostro sistema
E per esempio intanto noi dobbiamo dire che siamo riusciti a garantire la coesione sociale
E che abbiamo prodotto pur nella carenza
Di possibilità economiche diversi provvedimenti anticrisi qui ne ho segnati dodici
I nove miliardi stanziati in più per la cassa integrazione che abbiamo esteso anche le piccole imprese i nove miliardi stanziati per l'economia reale e cioè due virgola sei per incentivi all'innovazione
Due virgola due per incentivi energetici alle fonte
Rinnovabili uno virgola otto per incentivi agli investimenti produttivi uno virgola sei per garantire il credito uno virgola due per il suo ti del consumo e poi nel due mila nove per l'acquisto di auto ecologiche e adesso per l'acquisto gli elettrodomestici cucine eccetera
Ecco e ci siamo concentrati sulle
Piccole e medie imprese che sono le più vulnerabili della crisi ma che sono la vera o no forza
Della nostra economia ricordo che oltre centoquaranta mila in prese
Hanno avuto accesso alla moratoria dei debiti bancari che abbiamo concordato con gli istituti di credito a cui devo dare atto di una profonda sensibilità
Ventisei mini impresa hanno avuto accesso al credito grazie al fondo di garanzia che abbiamo esteso anche all'artigianato quattro mila imprese sono state ammesse agli incentivi
Per l'innovazione e abbiamo costituito primi in Europa e il tavolo di iniziativa
Per le piccole e medie imprese in attuazione dello Small business arte europeo
O la partecipazione di tutte le associazioni delle pubbliche per il Paese ricavabili com'è sui Ministeri della Regione degli enti locali ed è la sede
Dove si devono proporre le iniziative a favore
Dello sviluppo delle imprese minori
Emma annunciato e lo illustra la fra poco il Progetto Italia due mila e quindici noi lo studieremo con estrema attenzione lo approfondiremo insieme perché abbiamo bisogno
Di nuove idee e di soluzioni per risolvere i problemi e siamo apertissimi a considerare queste situazioni
Vorrei ancora darvi dei numeri per questi contraddire questo fatto
Che siamo stati e siamo in declino se ci confrontiamo con i più diretti
I nostri concorrenti in Europa la Germania e la Francia
Si dovrebbe dire che
Questo non è vero che tra in novecentonove mille novecentonovantanove e il due mila e sette il valore complessivo della produzione manifatturiera italiana
è cresciuto di più di quello dell'industria manifesto unire tedesca e francese quarantadue per cento il nostro contro il più trentasei tedesco e fino alla francese
Nel mille novecentonovantanove il valore della nostra produzione manifatturiera ed all'incirca uguale a quello della Gran Bretagna nel due mila e sette era superiore del quaranta per cento a quello degli inglesi
E non mi sembra un declino nel merito non è certamente del Governo in merito è assolutamente soltanto vostro chiedo che dovrete e dovreste esserne orgoglioso
E avete anche dovete essere orgogliosi anche
Di avere garantito la tenuta della nostra macchina prodotto produttiva infatti
Se il due mila e nove è stato un anno drammatico per il commercio mondiale e chiedi Mitolo come sapete di oltre il trenta per cento nei primi sei mesi
Nostro sport complessivo di manufatti alimentari come Paesi del G sei è calato di ottantatré quarantaquattro miliardi di dollari rispetto al due mila otto
Nel due mila e nove e il nostro sport manifatturiero per su sedici miliardi di dollari rispetto al due mila e sei meglio di noi ha fatto solo la Germania con meno otto miliardi di dollari
Tutti tutti gli altri Paesi del G sei hanno fatto molto peggio e rispetto al due mila e sei hanno perso
Ventuno miliardi la Francia quarantanove miliardi gli Stati Uniti
Settantotto miliardi la Gran Bretagna settantotto miliardi Giappone cioè in percentuale
Rispetto ai livelli del due mila e sei litanie sotto del cinque per cento come la Francia meglio l'Italia e di Francia ha fatto solo la Germania con meno uno
Mentre gli altri tre Paesi del G sei sono andati molto peggio meno sette per cento gli Stati Uniti meno tredici per cento il Giappone mentre meno ventidue per cento la Gran Bretagna
Ecco io non credo che dobbiamo calare una gioia da questi dati ma almeno non sentirci depressi ecco e oltretutto c'è un'altra accusa che ci viene sempre portata la nostra presunta perdita di competitività non ne sarei così sicuro
Guardando i valori in una prospettiva storica di lungo periodo lasciamo perdere l'immediato dopoguerra dove l'Italia è cresciuta i tassi con cui crescono adesso Paesi come la Cina
Dal mille novecentottantadue mila e cinque i due Paesi che hanno ma intanto maggiormente il loro esporta
Manifatturiero
Sono stati in dollari correnti la Germania più quattrocentonove per cento e l'Italia più trecento ottantasei per cento nettamente nettamente davanti a tutti gli altri Paesi del G sei
E anche in una prospettiva storica di breve periodo si consideriamo l'intervallo due mila cinque due mila otto
L'Italia è quella che è aumentato maggiormente il suo export manifatturiero
Sia i valori correnti sia il volume indole ricorrenti siamo cresciuti del quarantaquattro per cento davanti a Germania più trentacinque per cento davanti a Francia più trentaquattro per cento
In volume abbiamo guadagnato il ventidue per cento davanti a Francia che ha fatto il venti per cento e Stati Uniti ancor anche loro al venti per cento
Ora
Che anche per quanto riguarda se fossimo indichino davvero questo non sarebbe potuto succedere
Italia aumentato tra il due mila cinque due mila otto il suo surplus commerciale da sessantaquattro a centotre miliardi di dollari
E e credo che sia una cosa non di poca importanza per quanto riguarda appunto i nostri manufatti
Dunque non vi è stato nei
Fatti un vero declino dell'industria manifatturiera italiana a livello internazionale e se vogliamo guardare anche alle famiglie italiane che costituiscono uno strumento di grande coesione sociale
è anche un ammortizzatore
Sociale che ha funzionato molto bene questo periodo di crisi anche le famiglie italiane
Hanno una tenuta economica sorprendente nel due mila otto e nella prima parte del due mila nove la ricchezza netta complessiva delle famiglie italiane
Quella reale quella finanziaria e diminuite soltanto dell'uno virgola nove per cento rispetto al due mila e sette
è un dato negativo ma guardiamo gli altri negli Stati Uniti in diciotto mesi le famiglie italiane hanno perso più del venti per cento della ricchezza che avevano nel due mila e sette mentre gli inglesi nel due mila otto in un solo anno hanno perso il dodici per cento
E perché è caduto in questo
Perché le nostre famiglie hanno fatto delle scelte
Direi
Economicamente molto valide ma anche moralmente apprezzabili non hanno consumato debito non si sono lasciate tentare da operazione finanziarie spericolati quindi anche se guardiamo poi tra l'altro
Al nostro patrimonio reale avete visto quanto sono diminuiti i valori degli immobili e gli altri Paesi anche la nostra ecco la consistenza del nostro patrimonio reale è rimasta assolutamente stabile
Ecco io vorrei
Ricordare quindi che anche la ricchezza finanziaria non solo la ricchezza immobiliare delle nostre famiglie
è stata la più alti in Europa dopo quella dei Paesi dei Benelux e tutto questo
Io credo che significhi che il nostro Paese a la capacità e le risorse per andare avanti
E naturalmente so benissimo che chi governa deve fare
La sua parte
E io credo che non la stiamo facendo noi la stiamo facendo perché
è stato ci siamo definiti un governo del fare ho detto Emma che mi spiace che non sia stato possibile fare in tempo per portare qui
Un libro che racconta tutto ciò che il Governo è riuscito a fare in questi due anni mi piacerebbe che attraverso Confindustria
Tutti gli aderenti a Confindustria potessero riceverlo di posso confermare ho partecipato anch'io la sua scrittura che soltanto a leggerlo c'è da sentirsi stanchi
Abbiamo operato credo come mai nessun Governo ha operato
Nella storia della Repubblica
E quindi
E quindi e quindi dobbiamo tutti insieme partendo però da
Un ottimismo senza il quale
Non si va da nessuna parte io non ho mai visto nessun pessimista arrivare a qualche risultato positivo
Con l'ottimismo che è nostro
Se facciamo questo mestiere il mestiere degli imprenditori
Sì siamo capitani coraggiosi e perché siamo delle persone positive e perché siamo delle persone che hanno fiducia in se stessi nell'ambiente
Con cui vivono che se abbiamo infondere ai nostri collaboratori che sappiamo darci degli obiettivi ambiziosi e li sappiamo mettere in atto tutti i sacrifici necessari per raggiungere questi obiettivi e questo è ciò
Che noi dobbiamo fare da qui in avanti
Senza farci toccare dal pessimismo dal catastrofismo dal disfattismo che troppi organi di stampa portano in circolo che
Che viene da tante parti
Io vi dico anche che io sont hanno delle mie aziende
Però questa mattina essendo salutato a mio figlio che mi accompagnava l'elicottero e gli ho detto ma come vanno le cose dietro lo fa molto bene la pubblicità in Italia ma anche in Spagna è cominciata risalire
In modo verticale e la pubblicità eh uno dei testi importanti per sapere dove sta andando e come sta andando l'economia quindi non dobbiamo essere pessimisti il Governo
Il Governo a tre anni di lavoro davanti
A una maggioranza
Solita coesa I numeri per operare in Parlamento per fare approvare dal Parlamento
Un programma di riforme che finora i precedenti Governi che sono durati in carica in media undici mesi non hanno potuto mai fare non hanno nemmeno potuto mai aprire
Il cantiere di queste necessarie riforma
La prima riforma ma non so se sia la prima in ordine di tempo forse la posticipa Remo alle altre è quella di cui avete sentito parlare la riforma delle nostre istituzioni la riforma
Istituzionale
Non è
Un un grave problema il ministro Calderoli
Chi è veloce ha voluto usare la cortesia al Presidente della Repubblica di portargli una prima bozza con cui aveva sommariamente discusso con me ma state sereni
Perché di questa riforma della Costituzione del presidenzialismo alla francese o meno
Del fatto che il Presidente si possa eleggere insieme alla maggioranza del Parlamento per non avere un Presidente di un colore e il Presidente del Consiglio di un altro colore e non incorrere quindi in un dato negativo dei nostri amici d Oltralpe
Di tutto questo noi discuteremo in tante sedi ascolteremo
Il parere di tutti il parere dei produttori il parere dei lavoratori né il discuteremo all'interno del nostro gruppo politico ne discuteremo nei gruppi parlamentari ne discuteremo alla fine
Nella sede del Governo che varerà il disegno da presentare alle Camere affinché le Camere discutano e poi approvino questa informa e quindi ci metteremo tutto il buonsenso necessario sull'apertura più totale ad ascoltare tutte le voci da qualunque parte vengano
Terremo naturalmente non in grande ma in grandissima considerazione la voce che verrà dall'Associazione degli imprenditori
Questo sulle riforme istituzionale
Una delle cose importanti e dare al Presidente del Consiglio gli stessi poteri di intervento efficace e tempestivo che hanno i suoi colleghi degli altri Paesi europee questo è assolutamente fondamentale
Seconda riforma
La riforma del sistema fiscale
è urgente
è difficile è complessa
Ti visto che Tremonti ieri venendo qui a parlarne non è entrato dentro la materia
Ci stiamo entrando c'è una selva di leggi
Che rendono difficile qualsiasi interpretazione sapete bene che andando dei professionisti dei nostri consulenti fiscali si disperano anche loro
Qualche volta non sono così sicuri nel darci un indirizzo qualche volta ci danno un indirizzo e subito l'Agenzia delle entrate ci eleva causa contestando l'indirizzo che noi abbiamo preso
Basato
Su una consulenza professionale di alto livello
Bisogna quindi di spostare questa selva di leggi fiscali bisogna arrivare
Ha un codice certo per tutte le leggi fiscali abbiamo tre anni di tempo
Non
Vero che non servano tutti
Ma dovete avere la garanzia
Che con l'ottimo l'ottimo Ministro dell'economia che abbiamo perché Giulio Tremonti
E io che ci lavoro vicino me lo posso assicurare e davvero geniale e anche una forza d'animo rilevantissima perché in seguito da tutti per ottenere soldi a destra e sinistra
è riuscito
Quasi da solo soltanto sostenuto dal Presidente del Consiglio da qualche collega
A
Rifiutare
A
Non essere colpito da fulmini e saette che sono venuti da tutte le parti e grazie a lui abbiamo ottenuto i conti in ordine
Che la cosa più importante
In un momento di crisi
Oggi noi siamo alla pari degli altri Paesi europei potevamo essere come la Grecia come fra poco forse la Spagna il Portogallo l'Irlanda
Perché è importante tenere i conti pubblici e lo sapete tutti ma di fronte a me a all'eccesso passerà quasi non mi permetto di ricordarlo ma noi abbiamo ereditato dai Governi precedenti
Il più grande debito pubblico d'Europa più del nostro prodotto interno annuale i Governi precedenti soprattutto quelli del compromesso storico
Sono riusciti nel miracolo in negativo di moltiplicare per otto il debito pubblico negli anni che vanno dal mille novecentottanta al mille novecento novantadue
E noi subiamo oggi questo debito
Con il pagamento ogni anno di interessi passivi che sarebbero invece si sarebbero invece dovuti destinare Teresa in più al sistema delle infrastrutture di cui siamo carenti nei confronti dei Paesi nostri maggiori competitors e cinquanta per cento
Addirittura
Bene questo debito che noi abbiamo
Scade ogni anno quest'anno sono in scadenza duecento cinquanta miliardi di titoli
Ogni giorno tolto il mese di agosto il sabato la domenica praticamente dobbiamo trovare i cittadini e investitori che sottoscrivano un miliardo di titoli dello Stato italiano
Se non ci fosse nei confronti dello Stato italiano
Una grande fiducia
Questi investitori sparirebbero o addirittura
Rischierebbero di investire chiedendoci dei tassi
Come quelli che per esempio oggi chiedono vicini all'otto per cento alla Grecia e tassi assolutamente insostenibili quindi l'attenuta dei conti pubblici il rigore della nostra politica fiscale ed economica eh
Assolutamente imprescindibile e noi
Siamo riusciti ad mettere in pratica questo rigore e a tenere in ordine i nostri conti pubblici quindi al signore Giulio Tremonti tanto di chapeau
Quindi
Ammodernamento riforma
Del sistema fiscale fino
Aggiungere lo ripeto con un impegno al Codice delle leggi fiscali
Seconda terza riforma dopo quella costituzionale fiscale la riforma profonda della giustizia
Della giustizia civile e la riforma la legge l'abbiamo più già fatta ma prima di passare da una legge varata
A una realtà che cambia come voi sapete ci vuole del tempo e tante applicazione presenti dobbiamo digitalizzare tutti gli uffici delle cancellerie giudiziarie
Il punto finale di arrivo qual è
Il più che dimezzamento dei tempi del processo civile
Avrete avuto tutti o quasi tutti delle cause per farvi pagare da qualcuno che non vi pagava avete avuto tutti o quasi tutti deve
Cause di lavoro sì mi domando quanti anni ci vogliono credo che nessuno qui possa alzarsi in piedi dire che ci ha messo meno di cinque anni e quasi tutti ci avranno messo da otto a più anni è una cosa che un Paese civile che un'economia moderna non può permettersi non può sostenere quindi più che dimezzamento dei tempi della giustizia civile
Della giustizia penale di parlare
Il più grande imputato di tutti i tempi e dell'universo
Io sono l'italiano
E dai suoi cittadini
Ha avuto la fiducia
Per governare e sto governando da più di due mila e cinquecento giorni chiude grande De Gasperi
Ma ho avuto più udienze
Incluso a carico mio dei giorni con cui ho governato due mila e cinquecento cinquanta udienze
Tutti i giorni compreso il mese di agosto in cui tutti fanno festa anche i giudici il sabato e la domenica quindi se c'è qualcuno
Che dovrebbe essere a conoscenza
Di come non vanno le cose nella giustizia penale e
Di ciò che si dovrebbe fare per cambiarla questo signore il malcapitato che vi sta parlando
Io ho giurato
Sui miei figli che nessuno nessuno nessuno
Dei fatti che mi sono stati attribuiti e che sono alla base di processi ridicoli che sono messi in opera e tenuti in opera soltanto per temere l'avversario politico sulla griglia mediatica solo per quello no bene
Se c'è qualcuno che sa cosa non si deve fare per cambiare la giustizia penale per
Dividere il giudice che deve essere il terzo giudicare con imparzialità dei PM che l'accusatore che deve essere su un piano di parità con l'avvocato della difesa
Che come fa adesso l'avvocato della difesa se deve parlare col giudice deve fissare un appuntamento deve presentare la porta deve battere perché il
E di entrare deve presentarsi col cappello in mano e dargli del lei esattamente come l'avvocato della difesa oggi soltanto
Quando avremo una situazione di questo genere potremo dire di avere
Cominciato a
Avere una giustizia moderna e giusta davvero come abbiamo il diritto di avere ma
Voi sapete che la situazione molto grave in questo settore perché
C'è veramente una patologia della nostra democrazia che in atto semplificando la sovranità appartiene al popolo il popolo vota
E passa questa sovranità al Parlamento
Il Parlamento fa le leggi che dovrebbero essere leggi frutto della sovranità popolare che valgono erga omnes ma se queste leggi non piacciono a una certa corrente della magistratura e soprattutto i suoi PM
Queste leggi trovano molte difficoltà nel venire fuori dal Parlamento perché si ricorre al Capo dello Stato si chiede l'intervento del capo dello Stato lo si critica anche
Si
A ricevono anche la firma del Capo dello Stato
Questa corrente della magistratura i suoi IPM fare eccezione di costituzionalità e portano la legge davanti alla Corte
A costituzionale che essendo frutto di tre
Successivi
Presidente della Repubblica
Di Area di sinistra è fatta da undici membri che appartengono all'area a sinistra e da quattro che appartengono all'area del centrodestra
E questa Corte costituzionale diventata organo politico invece di essere quell'organo di garanzia che dovrebbe essere
Abroga le leggi che non piacciono ai PM e i giudici di Magistratura Democratica
è già successo diverse volte vi cito un caso
Avevamo fatto una legge
Chi diceva che un cittadino italiano
Accusato di aver commesso un reato sottoposto a processo davanti a un tribunale della Repubblica dopo le lungaggini del processo
Venisse se venisse assolto risultasse innocente questo cittadino non potesse essere più chiamato per lo stesso fatto con la stessa accusa in processo da parte dei PM che invece lo fanno sempre
Perché sono lì per quello perché sono pagati per quello
Che anche magari per una puntiglio personale vogliono asseverare il loro azione ma accusatorio o hanno magari una pregiudizio politico o un anti appunti pratiche personale e ricorrono
è un povero cittadino siti si trova richiamato nel girone infernale dei processi ENEA la vita rovinata insieme ai suoi familiari
Ne ha rovinato la propria vita civile propri vita intima familiare ma anche la propria Civita civile la propria vita economica ecco la riforma della giustizia penale deve arrivare al punto che tutto questo in Italia non possa più più accadere
Un'altra riforma che stiamo attuando c'è un'azione
Indispensabile e quella della legalità nel sud
Il nostro Governo
Ha messo in atto un'azione contro le varie criminalità organizzate quale mai nessun altro Governo nella storia della Repubblica ad oggi
A seguito delle nuove leggi che abbiamo varato
A seguito di quasi cinquecento operazioni di polizia sono state arrestati più di quattro mila persone presumibilmente appartenenti ad organizzazioni criminali
Di queste quattro mila persone molti sono tra i più pericolosi latitanti e sono stati sequestrati
O confiscati più di dieci miliardi di euro
Falcone diceva che non è vero che la mafia imbattibile
Vogliamo dimostrare che aveva ragione Falcone ho detto al Ministro Maroni se voi passare alla storia deve vincere quella questa battaglia contro la mafia contro la camorra controlli 'ndrangheta
Io credo che sia
Una battaglie
Che dobbiamo vincere e sono sicuro che la vinceremo
C'è la riforma della scuola che abbiamo fatto
Abbiamo stiamo completando la riforma dell'università per un'avversità molto diversa da quella attuale
Che faccia uscire degli studenti capaci di entrare subito nel mondo del lavoro che perciò sia in continua collaborazione col mondo delle imprese e in cui prevalga in merito dovremo trovare i fondi non ci sono ancora sono sicuro che li troveremo
Per la scuola sapete che abbiamo già fatto e credo insomma che ci siano tante cose già all'attivo del nostro Governo ma che sono ancora tante le cose da fare
Tra le tante cose da fare nell'immediato abbiamo anche una riforma che credo interessi tutti voi
Nel diritto
Di libertà e compreso un'importante fondamentali diritto
Il diritto alla riservatezza di ciascuno di noi il diritto alla privacy
Abbiamo votato già
Nella Camera dei deputati un disegno di legge sulle intercettazioni telefoniche il Senato comincerà a discuterlo prossimamente e credo che ne verrà fuori una legge che CIR ridarà
La libertà e il diritto di parlare con riservatezza al telefono vuole fare una prova qui
Quanti di voi
Alzando la mano pensano di non avere mai corso il rischio di essere intercettati
Facciamo la prova l'incontrario
Quanti di voi invece pensano
Di avere o di poter subire questo rischio
Tutti
Avete tutti qualche scheletro nell'armadio né
No perché al telefono si parla nella maniera con cui si parla al telefono e le parole che dite al telefono se ve le ritrovate scritte su un giornale acquistano tutto un'altra
Significanza non solo ma le prove
Con le registrazioni delle telefonate sono delle prove che sono manipolabili all'infinito basta togliere un pezzo primo un pezzo dopo basta intercalare una frase questo sia
Quando vengono scritte sia quando vengono passate giornali
E comunque qualche cosa che davvero non possiamo accettare è stato registrato anche il Presidente del Consiglio
Diciotto volte da una Procura lontana che non aveva assolutamente la competenza per farlo cosa unica nel nostro Paese bene
Approfitto dell'occasione per dirvi che
Mi piacerebbe che tutta la regista azioni vengono tutte pubblicate perché io ho fatto soltanto non solo una cosa legittima ma ho fatto il mio di vedere di capo della prima forza politica del Paese e di Capo dell'Esecutivo
Ho detto
In tutte le sedi a destra e a manca che consideravo e considero inaccettabile
Che si facciano dei processi in televisione a un cittadino che non ha nemmeno il diritto di difendersi con la sua presenza o con la presenza di un suo avvocato
E contro il quale si scagliano le più terribili accuse
è questo il tanto più vero se succede
Nella televisione pubblica pagata con i soldi di tutti i cittadini
Ci sono tante altre cose da dire
Ma sono stato anche troppo lungo rispetto al tempo che mi era stato segnato mi siedo per ascoltare la nostra Presidente a cui car antisì con la massima attenzione mia e dei ministri sulle idee sulle soluzioni che ci verrà
Illustrando
A tutti voi voglio
Dare
Un augurio che viene dal cuore
Infine da qui in avanti nonostante le difficili condizioni esterne a realizzare tutti i progetti tutti i disegni tutti i sogni che portate nella mente e nel cuore per voi per i vostri cari per i vostri collaboratori per la vostra impresa
Ormai
Una lunga esperienza di vita
E ciò
Che quando c'è il coraggio di fissarsi dei traguardi ambiziosi se ci si sa dedicare essere si continua a credere in questi traguardi non c'è traguardo che risulti irraggiungibile
Io che sono molto sereno all'età che ho
Guardando indietro nonno né rimpianti né rimorsi o invece la soddisfazione di avere raggiunto
Con la forza di volontà e con il lavoro si può tutti tutti tutti i traguardi che mi sono posto come imprenditore come uomo di sport come uomo di Governo
Oggi
Merito un altro è fare più moderno il nostro Paese attuando queste riforme datevi anche voi
Dei traguardi ambiziosi
Pensate al mondo
Perché è una delle soluzioni della crisi
è quello di aprirsi al mondo e di guardare alla diffusione dei vostri prodotti nei nuovi Paesi dove
Si aumenta la ricchezza in una maniera straordinaria parentesi emana cioè a dire
Ho avuto una figlia che si è laureata a New York in economia massimo dei voti
Mi ha chiesto di come regalo
Di passare un mese in Cina e tornati indietro mi ha detto lo fa meno male che
Ci sono stati dai comunisti per tanto tempo perché se no ci avrebbero comperati tutti mia raccontato una cosa che mi ha fatto venire i brividi
Ma poi ho pensato che possiamo reagire ogni anno dalle campagne arrivano nelle zone industriali venti milioni di nuovi lavoratori
Cinque milioni per la verità di quelli che erano già lì a lavorare ritornano nei Paesi latini perché hanno messo da parte un certo gruzzolo che gli consente di vivere nel benessere da lì in avanti quindi sono più quindici milioni
Ogni anno dalle università escono otto milioni di giovani laureati con una forte scolarità e quindi molto preparati
E fanno quindici più otto ventitré milioni Emma a quanto ammonta la forza di lavoro italiana di un Paese che ancora nelle prime dieci economie del mondo esattamente a ventitré milioni
La Cina ogni anno mette in campo una forza di lavoro pari alla nostra forza di lavoro
Vista così e preoccupanti
Ma visto in un altro modo è un grande grandissimo mercato che si apre per i nostri prodotti di eccellenza ed è lì in quella direzione in Cina in India nella Federazione Russa negli altri Paesi che vedono che c'è di benessere che noi dobbiamo andare a portare
I nostri prodotti e grazie a Dio
Siamo sempre stati siamo e saremo i più bravi
E vinceremo auguri a tutti
Prende adesso la parola la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia
Non mi piace
Bene
Caro Presidente Berlusconi
Ministro Sacconi autorità
E cari colleghi
Intanto permettetemi di
Ringraziare di cuore un amico una persona che ha fatto un lavoro straordinario che Daniele Pezzoni Presidente degli industriali di Parma
Perché
Questo evento è un evento straordinario e devo che devo dire che molto del successo lo duello dobbiamo a lui
E all'Unione degli industriali di Parma quindi grazie Daniele per quello che hai fatto
Io
Credo che
Ci tengo a dire che
Per noi oggi questo è un momento molto importante perché
Con questo convegno e come se noi gira stimo pagina né vogliamo proprio introdurre una pagina nuova e credo che anche il Paese debba fare la stessa cosa
E
Mi sento ancora più sicura di poter dire questo guardando a questa sala permettetemi di dire che questa
Sale una sala straordinaria non solo per il numero perché siamo tantissimi siamo cinque mila
Ma perché da questa sala si sente crescere un'energia vitale vera forte seria le energie di chissà
Di essere il motore di sviluppo di questo Paese quindi permettetemi facciamo tutti ci un applauso perché noi siamo il motore del Paese
Lo dobbiamo sapere
Ce lo dobbiamo dire e lo dobbiamo sentire
E allora io credo che proprio
Perché da questa sala
Sale un'energia molto bella molto importante molto forte sale anche proprio l'energia di chissà
Che questo è un momento particolare homo do molto importante in cui dobbiamo fare dei cambiamenti dei cambiamenti significativi e siamo pronti a farlo e questo è il nostro messaggio di oggi
Ecco come avete sentito in questi due giorni di convegno noi abbiamo deciso di dedicare il centenario del della Confindustria con questo bel momento del Centro Studi della nostra associazione
A un'analisi della storia economica e sociale del Paese l'abbiamo fatto dall'unità ad oggi e abbiamo cercato proprio di individuare i punti di forza e di debolezza di questi centocinquanta anni di di storia
Ecco credo che
Abbiamo anche
Messo in evidenza le cose buone ce ne sono tante poi ricorderò molto velocemente ma abbiamo anche cercato di dire quello che non ha funzionato e sopra abbiamo cercato di dire che cosa ci aspetta perché abbiamo davanti un mondo nuovo e sappiamo che dobbiamo fare delle cose importanti per riuscire a vincere la sfida che ci viene
Da questo mondo nuovo
Diceva prima abbiamo percorso questi centocinquanta anni di storia evidenziando che il nostro Paese ha fatto dei passi giganteschi
Importantissimi lo ha detto ieri Luca palazzi e permettetemi anche qui di ringraziarlo veramente di cuore perché Luca palazzi ha fatto un lavoro molto buono
Molto forte e quindi mi fa piacere poterlo ringraziare così come tutto lo staff di Confindustria
Noi abbiamo in questi centocinquanta anni abbiamo cresciuto nostro reddito di otto volte
Abbiamo allungato la nostra ditta di due virgola sei volte perché il reddito importante ma la qualità della vita lo è altrettanto se non di più abbiamo aumentato la nostra popolazione l'indù oltre a ha guidato questo sviluppo la grande in un certo periodo poi è un po'declinata e la piccola impresa che tuttora è motore fondamentale di sviluppo
Ecco abbiamo però anche
Evidenziato nella nostra analisi che ha un'analisi scientifica importante
Che abbiamo sì raggiunto alcuni risultati importanti ma che negli ultimi dieci anni noi abbiamo cominciato a declinare ha ragione il Presidente Berlusconi nel dire che se guardiamo alcuni dati ci sono delle nostre imprese c'è un pezzo di no sto industria che nonostante tutto nonostante la crisi continua esportare continua andare avanti continua a vincere le sfide competitive ma se guardiamo il Paese nel suo complesso se guardiamo il PIL pro capite se guardiamo il costo del lavoro per unità di prodotto noi in questi ultimi dieci anni ci siamo fermati anzi abbiamo in parte declinato allora è vero che c'è una parte che vince ancora sui mercati
Ma noi dobbiamo guardare all'insieme e l'insieme ha alcuni problemi a partire non da oggi ma dagli ultimi dieci già ai dieci anni ed è per questo te
Io penso che noi qui oggi siamo uniti siamo tanti siamo forti e vogliamo proprio dire insieme tutti insieme uniamo le nostre forze e giriamo pagina perché questo e quello che ci chiede la situazione
è vero in questi due anni noi abbiamo vissuto come tutti i Paesi del mondo una crisi devastante la peggiore degli ultimi cinquant'danni ed è vero io do atto al Governo a noi stessi ai sindacati che tutti insieme abbiamo lavorato per evitare il peggio
Ci siamo peraltro presentati a questa crisi con un debito pubblico molto alto avevamo margini di manovra molto bassi ci siamo uniti abbiamo tenuto ferme le cose abbiamo tenuto la coesione sociale non siamo diventati come la che come la Grecia siamo riusciti a mantenere il Paese
Insieme e senza dei danni particolari però oggi ribadisco e lo voglio dire noi sentiamo l'esigenza di dover girare pagina perché l'ho detto prima lo voglio ripetere i dati scientifici ci dicono che nell'insieme il PAI ESE sta declinando ci sono problemi di PIL pro capite l'ha ricordato ieri palazzi noi negli ultimi sette anni il nostro PIL pro capite è rimasto fermo ed è arretrato del quattro per cento negli ultimi due anni allora ne dobbiamo prende una capacità di guardare al futuro avere una capacità di lungo termine che però come tutte le strategie di lungo termine va declinata anche nel giorno per giorno quindi non solo con obiettivi a tre anni o quattro anni ma con alcuni obiettivi che ci dobbiamo porre tutti insieme anche a un mese a due mesi a un anno a due anni e a tre anni questo
è credo il tema importante sul quale dobbiamo lavorare
Però ci tengo anch'io dire una cosa perché questo è il sentimento che si sente da questa bella sala
Noi pensiamo che se ci uniamo se lavoriamo insieme senza dividerci né possiamo raggiungere questo obiettivo né possiamo tornare a crescere quanto è Ossia anche di più degli altri lo possiamo fare non è un obiettivo impossibile noi ci crediamo e pensiamo che se uniamo le nostre forze lo possiamo fare
Ecco io credo
E credo che nel dibattito di ieri anche di stamattina questo cioè uscito in modo molto chiare noi abbiamo tre anni davanti importanti senza elezioni quindi con una stabilità di Governo molto chiara
E questo è anche un momento eccezionale perché i vedi Presidente io credo
Come dicevo prima nostro Paese fosse un Paese migliore da quanto
Si vede da certi dati
Però nel dibattito di ieri tra alcuni imprenditori importanti e l'hai detto tu stesso prima parlando
Dell'esperienza di tua figlia noi abbiamo davanti una situazione in cui nei prossimi anni è chiaro che l'agenda economica la detterà la Cina e la riterranno le grandi i grandi Paesi emergenti allora
Noi siamo chiamati in questo momento uno sforzo enorme come imprenditori noi dobbiamo cambiare il nostro modo di produrre dobbiamo lavorare sui nostri costi dobbiamo capire come riuscire a vende relax probabilmente in alcuni casi dobbiamo anche andare a produrre la quindi siamo chiamati a uno sforzo enorme noi sentiamo il peso che su questo foto e vogliamo cogliere questo sforzo
Ma abbiamo paghiamo di sono di un Paese che ci segua che ci supporta su questo che capisce il nostro sforzo che si mette al fianco nostro e ci aiuta a vincere questa sfida non possiamo più essere lasciati soli abbiamo questo grande sforzo lo vogliamo fare abbiamo bisogno però di decisioni chiare serie da prendere velocemente perché se anche noi ci mettiamo tutta la nostra volontà e lo vogliamo fare da soli non ce la facciamo noi non vogliamo declinare
In una in un mondo che sia solo che veda solo la Cina o i Paesi emergenti vincere la sfida competitiva noi vogliamo continuare a vincere la questa sfida competitiva ma abbiamo bisogno anche del Governo
Ed è la politica che ci aiuti
Allora facciamolo e dalla
Bella sondaggio di cui ha parlato ieri palazzi esattamente quello che dicevi tu Presidenti in questo Paese
Nonostante gli imprenditori siano ovviamente preoccupati di una crisi molto forte gli imprenditori sono la parte più ottimista di questo Paese
Il cinquantadue per cento degli imprenditori ritiene che la propria competitività la competitività delle proprie imprese a cinque anni può migliorare il ventitré per cento dice che non peggiorerà
Mentre se guardiamo le popolazioni la popolazione un più può un po'più pessimista un po'più paura quindi noi siamo la parte più ottimista di questo Paese ci crediamo vogliamo andare avanti ma ribadisco chiediamo delle cose però chiari forti semplici dalle quali ormai non si può che tu lo si può più prescindere e allora noi ti poniamo e poniamo tutto il Paese un obiettivo comune che ci dobbiamo porre che è quello di ritornare
Crescere almeno a un due per cento di PIL all'anno in questi anni ne siamo cresciuti dello zero questi due anni siamo dei cresciuti del sei per cento ma anche negli anni precedenti
Siamo cresciuti dello zero otto dell'uno dell'uno due proprio nei momenti di picco al due virgola uno per cento se noi torniamo a crescere del due per cento all'anno per i prossimi tre anni
Questo significa una cosa molto chiara significa cinquanta miliardi di euro in più di ricchezza da distribuire significa settecento mila posti di lavoro in più significa più Consumer meno tasse significa tornare su un percorso di crescita importante che negli ultimi dieci anni abbiamo perso allora
Lavoriamo poniamoci tutti insieme questo obiettivo l'abbiamo fatto in passato torniamo a crescere in modo forte i con competitività e questo vorrà dire più distribuzione di ricchezza e di posti di lavoro per tutti e allora facciamolo facciamolo sul serio crediamoci
Lavoriamo in quella direzione
Ecco io credo che per poter raggiungere questo obiettivo dobbiamo agire su tre livelli diverso un prima e quello europeo vedete che devono venire delle scelte dall'Europa i se do sono alcune scelte che la nostra politica deve fare il terzo delle scelte che dipendono da noi e che dipendono dalla società italiana nell'insieme
Sull'Europa o
Parlato prima con il Presidente Trichet
Evidenziando un problema di cui si è parlato anche durante il dibattito che a noi sta molto a cuore c'è un po'
O PLAY ma di restrizione del credito evidente e chiara che sta preoccupando molto i nostri imprenditori è vero che abbiamo fatto tutti insieme possibile noi il Governo le banche
La moratoria il fondo di garanzia
Ma c'è una situazione che chiara noi pensiamo che la situazione della restrizione del credito possa peggiorare perché perché noi presenteremo a parte quali
Bene fortunato dei bilanci del due mila nove nettamente peggiore rispetto a quello del due mila notte con delibera otto quindi la nostra qualità del credito si abbasserà
Perché
Come dire c'è un problema di maggiore necessità di finanziamento da parte nostra per cogliere i piccoli primi segnali di miglioramento ma soprattutto perché c'è questa spada di Damocle di Basilea tre questo è un tema importante Presidente Berlusconi
Mi te lo pongo all'attenzione perché noi di questo siamo molto preoccupati in questo momento storico chiedere alle banche ulteriore restringimenti o di requisiti Pat Moni ali non va bene in questo momento la priorità deve essere ritornare a finanziare le imprese sane quelle che cercano di scommettere anche in un momento difficile come questo
Allora è evidente che tutti noi vogliamo nel medio termine banche più patrimonializzate che non si commettano pesantemente sul debito per evitare che succeda quello che è successo due anni fa anche se le nostre banche va detto
Non hanno job preso gioco a questo azzardo ma in questo momento porre ulteriori requisiti restringe enti sulle banche vuol dire una cosa chiara può dire che andiamo tutti a fondo perché noi non avremo credito per poter reggere questo può di miglioramento che c'è le banche dovranno fare delle scelte che li costringerà a darci meno meno credito e il tutto significherà andare a fondo quindi Presidente Berlusconi io ti chiedo di prenderti cura di questo tema e ti chiedo di portarlo a livello europeo i banchieri cioè tali ragionare in un certo modo noi dobbiamo ragionare da gente pragmatica concreta e chiediamo alla politica di prenda una posizione forte a livello europeo per evitare che questo problema di il problema serio gravissimo che mina tutti i discorsi che poi andremo a fare in futuro quindi Presidente ti chiedo questo primo impegno molto forte a favore dell'industria vera
E l'industria che produce e che per crea posti di lavoro
C'è un secondo aspetto che voglio sottolineare che riguarda l'Europa in giugno scorso più ampio ecco io credo che
In questo momento l'Europa vive un clima
Difficile un clima di grande criticità
è come se
Come dire si fosse smarrita la logica del percorso comune dell'integrazione comune e come se in tutte le grandi capitali europee si respira azionaria
Di nazionalismo di tornare indietro di egoismo di non andare più avanti con l'integrazione europea che è quello che certamente ha fatto anche il successo dei nostri Paesi ecco l'Europa ci vive una situazione di scarsa crescita di disavanzi che
Ti e dica crescenti di competitività tra Paesi tra la Germania e la Grecia c'è un gap enorme e
Tutto quello che è stato fatto fino adesso non
Ma ridotto questo che anzi in un certo senso la ulteriormente aumentato e certo che
La crisi greca ha evidenziato questo aspetto allora
La nostra posizione è che andando avanti esclusivamente tagliando i disavanzi tagliandole retribuzione all'interno ognuno facendo la casa propria noi andiamo nella direzione di distruggere l'Unione europea e il mercato europeo questo sarebbe danno enorme non solo per i Paesi più deboli ma anche per i Paesi più forti come la Germania che oggi non vedono con chiarezza questa situazione allora noi pensiamo che di fianco alla giusta politica di rigore sui conti pubblici che anche per noi è un valore importante
Bisogna che l'Europa riprenda un suo percorso di crescita faccia crescita aggiuntiva e lavori per ridurre il gap tra i Paesi più porti e i Paesi più deboli se noi non facciamo questo ripeto la situazione può peggiorare e noi guardiamo questo con grande preoccupazione
Allora pensiamo che per esempio l'Europa potrebbe finalmente prendere questa scelta di cui si parla da tanto ma poi ci sono sempre i grandi Paesi che dicono no di fare di emettere delle union bontà avere accanto debiti pubblici nazionali un debito pubblico europeo che non serva per coprire spesa pubblica improduttiva ma serve invece per investimenti in infrastrutture in ricerca e innovazione in sostenibilità ambientale che ridia una crescita dei era all'Europa ecco
Presidente noi anche qua ti chiediamo di andare in Europa e portare questa parola
Perché
Se l'Europa non avrà la capacità di portare a crescita aggiuntiva
Se l'Europa continuerà a stare ferma immobile più preoccupata porre burocrazia leggi sulle proprie imprese sui propri cittadini il rischio è che l'Europa si allontanerà ancora di più dalle imprese e dei cittadini e gli europei non vedranno più l'Europa come uno scudo
Come una casa comune ma come una gabbia molto pericolosa quindi Presidente lavora se puoi su questo tema io credo che proprio perché noi siamo il Paese è un grande Paese manifatturiero che abbiamo a cuore il mercato interno che abbiamo a cuore un euro dopo unità lavoriamo su questo cerchiamo di superare anche gli egoismi di grandi Paesi come la Germania portiamo la nostra parola di serietà ma di correttezza in un'Europa che in questo momento sembra aver smarrito la strada da percorrere quindi so che è una cosa difficile ma ti credo
Di lavorare su questo punto
Vengo ora
All'Italia perché è evidente che
L'Europa deve aiutarci a fare più
Come dire crescita e ne abbiamo stimato che questo discorso di lavorare sui grandi driver anche attraverso l'in un bosco possa portare uno zero cinque per cento di PIL in più di crescita un Paese come il nostro
Ma non v'è dubbio che noi dobbiamo lavorare anche molto sulle gli stessi all'interno del nostro Paese
E credo che
Sia chiaro ma è tutto ed è stato molto ben evidenziato dalla ricerca che ha presentato Luca palazzi che bassa crescita significa bassi salari significa minor potere d'acquisto significa una di colta maggiore ad affrontare il problema del debito pubblico significa anche non avere la capacità di lavorare meglio sulla produttività del lavoro che come ci ricordava prima Rubini è uno dei punti fondamentali per quali noi non cresciamo ecco
Voglio ricordare che c'è un dato abbastanza allarmante che da quando ne siamo entrati nell'euro il costo del lavoro per unità di prodotto ex Sciuto in Italia di circa il venticinque per cento in più di quello dell'euro zona quindi nonostante non abbiamo salari mediamente più basse rispetto alla media europea
La nostra produttività è ancora più bassa rispetto a questo quindi c'è un problema di produttività e c'è un problema di competitività allora come fare come fare ad affrontare questo problema
Ecco io credo che
Oggi
Lo ha ridato ricordato prima il Presidente abbiamo le regionali alle spalle ecco lasciami solo dire una cosa Presidente
Che questa campagna elettorale che abbiamo avuto però è stata davvero pessima è stata una bruttissima campagna
Una campagna di liti
Mi discreti di accuse al Presidente Napolitano
Di tutto si è parlato tranne che di programmi però ormai alle spalle noi le regionali le abbiamo fatte ed è evidente
Che è uscita un risultato molto chiaro
La maggioranza di Governo esce rafforzata con un mandato chiaro non è successo quello che è successo in altri grandi Paesi europei pensiamo alla Francia dove invece
Il la maggioranza è stata sanzionata alle urne ecco allora io credo adesso Presidente
Che voi dovete dimostrare
Che siete davvero quella governo della cultura del fare per cui tanti italiani di continua a dare fiducia è venuto il momento veramente di farlo e allora io credo che
La vittoria alle politiche del due mila otto affidato a te è un compito importante impegnativo queste regionali in un certo senso ti offrono una prova che in un certo senso eh l'ultima quella senza appello perché oggi tutti insieme
Con la
L'ultimo Governo noi dobbiamo superare i problemi dell'Italia
Allora oggi c'è tutta la forza per poterlo fare quindi il Governo mostri preferire i fatti alle polemiche le decisioni ai rinvii nuove regole rispetto e rimpalli di responsabilità
è venuto il momento di fare quello che questo Paese non è stato in grado di fare negli ultimi quindici anni facciamo insieme noi siamo disponibilissimi a collaborare però facciamolo perché oggi veramente ci sono le condizioni per farlo
E allora tengo a dire molto velocemente quali sono dal nostro punto di vista i problemi fondamentali ecco
Tu sai che noi da sempre riconosciamo un'importanza fondamentale a riforme istituzionali ci siamo battuti
Molto spesso su questo però ti voglio anche dire che dal nostro punto di vista e non solo dai nostri sondaggi dicono da parte anche delle popolazioni
E degli imprenditori oggi la priorità deve essere sulle forme riforme che possono ridare crescita economica produzione aumento della capacità di stare sui mercati quindi ti prego di avere grande attenzione sui temi economici perché a questi sono
Molto importanti
E credo anche che
Sì è importante
Provare a fare come tu hai detto prima queste riforme cercando di avere la maggiore come dire alleanza possibile o le forze sociali con l'opposizione perché poi la storia di questo Paese mostra che quando si è cercato di fare le riforme a colpi di maggioranza
Non si sono fatte delle buone riforme penso per esempio allo scontro che ha prodotto la pessima riforma del Titolo quinto nel due mila uno di cui ancora paghiamo una serie di di di Scotti la mancata conferma dalla riforma costituzionale del due mila sei e appunto sito cioè di questo tipo quindi io credo che la tua volontà che ci ha espresso qui che c'è spesso anche il Ministro Tremonti ieri di lavorare tutti insieme su questa strada poi ne siamo sempre dell'idea che poi ci deve essere qualcuno che decide quindi è giusto che sia il Governo a decidere ma dopo un'ampia
Come dire consultazione possa essere in modo giusto ecco io non voglio parlare del passato hai ricordato tu una serie di cose che sono state fatte ne abbiamo collaborato gli ammortizzatori il fondo di garanzia la Tremonti ter
Tante cose che sono state fatte cose che hanno attenuato certamente i colpi della crisi abbiamo lavorato tutti sappiamo che
I limiti del debito pubblico non ci permettevano di fa è molto di più ma appunto oggi ribadisco noi dobbiamo fare tutti insieme delle scelte di fondo più forti che sprigiona in energie e ci diano veramente la capacità di tornare a crescere
E allora Presidente noi ti chiediamo sei impegni importanti per ritornare a crescere al due per cento il primo
Lo hai detto tu prima lo Stato ecco io credo che davvero questo Paese a un cancro enorme che è quello che lo Stato fa
Poc'troppe cose che non dovrebbe fare e quelle che dovrebbe fare le fa male ci sono stati tanti tentativi ultimamente di
Cambiare le cose
Mi rendo conto che è molto facile dirlo molto più difficile farlo sono ben consapevoli di questo però dobbiamo anche dire che di tutti i tentativi fatti negli ultimi dieci anni per riformare
La macchina pubblica i risultati tutto sommato per il momento sono minimi non c'è una vera capacità di sentire miglioramento da parte delle imprese e dei cittadini allora
Noi qui ti chiediamo veramente perché hai la possibilità di farlo I tre anni davanti ai una maggioranza forte lavoriamo seria ente fortemente per mettere fine a questa logica di uno Stato che carica costi inefficienze sulle spalle dell'impresa e dei cittadini
E voglio citare un dato che è importante perché
Spesso ci sentiamo dire
Ma la spesa pubblica in Italia è difficile da tagliare B in Italia la spesa pubblica corrente al netto degli interessi è stata nel due mila nove è pari al quarantatré virgola cinque per cento
Tre virgola sette per cento tre virgola sette punti di PIL in più del due mila cinque sei virgola due per cento di PIL in più nel due mila quindi la spesa corrente in questo Paese continua a crescere non si ferma e questo è un dato di fatto
E allora
Tu lo sai bene Presidente noi durante questa crisi come imprenditori come lavoratori come cittadini abbiamo tutti stretto la cinghia abbiamo ridetto ecco abbiamo ridotto i costi per cercare di
Fa sopra dire le nostre imprese per tenere vicini i nostri lavoratori ecco allora io Presidente ti dico questa cosa adesso lo deve fare anche lo Stato se lo Stato lo chiede solo a noi e non lo fa
Questo non è tollerabile
Ecco io
Ti propongo questo Presidente lavoriamo insieme per arrivare ad avere una taglio della spesa pubblica corrente dell'uno per cento del PIL all'anno per i tre anni la Germania e l'ho fatto lager bene hanno fatto tu lo sai la Germania ha diminuito tra due mila tre due mila sette di quattro punti percentuali la spesa corrente siamo consapevoli che è difficile noi siamo pronti a mobilitarci su questo prima
Raffaele Bonanni ha detto la stessa cosa alle parti sociali sane di questo Paese vogliono collaborare a questo perché questo è il vero è la vera grande sfida che al Paese ha davanti all'ora
Voglio solo fare dei brevissimi esempi perché poi in realtà il tema richiede non demagogica ma richiede un lavoro molto serio molto forte da fare
Ieri il Ministro Tremonti ci ha ricordato che le spese per pensioni di invalidità ammontano a sedici miliardi di euro sedici miliardi di euro ammenda aumentate moltissimo in questi ultimi anni
E ci ha anche detto che quattro miliardi vanno agli invalidi dodici miliardi vanno a non si sa bene quale accompagnatori allora io dico agli invalidi veri agli accompagnatori veri diamo anche più soldi però a quelli falsi che stanno sulle spalle tutti gli altri leviamo lì queste cose facciamolo subito
Questa è una cosa che si può fare
Abbiamo parlato a lungo del tema della cancellazione degli enti inutili perché gli enti inutili né lo sappiamo bene
Non solo costano ma fanno una cosa peggiore per giustificare la loro presenza impongono ulteriore burocrazia sulle spalle dei cittadini delle imprese allora
Il bravo Ministro Calderoli
Il bravo Ministro Calderoli che ha
La nostra stima ha presentato credo già
Al molti mesi fa
Una disegno legge di per tagliare gli enti inutili che noi abbiamo condiviso
A me risulta che questo testo dorme in Parlamento allora ti prego tiratelo fuori approvatelo subito molti sosterremo e cercheremo di vincere siamo a voi le resistenze che ci saranno
C'è un altro disegno che è stato presentato che parla di cancellare qualche migliaia di Consiglieri delle municipalizzate anche questo facciamolo perché veri Presidente non è solo
Un problema di costi che certamente sono importanti
Ma è anche un problema di giustizia ribadisco in un momento in cui stiamo tutti tirando la cinghia ed è giusto farlo vedere un'enorme apparato pubblico che invece continua o mentale sui costi è inaccettabile anche dal punto di vista culturale quindi lavoriamo in questa direzione e
Ultimo aspetto su questa parte noi siamo d'accordo sul fatto che si vada a lavorare sul tema della giustizia perché è una giustizia così lunga una giusta sa che non funziona è una giustizia che allontana gli investimenti rende la vita difficile gli imprenditori quindi credo che sia giusto muoversi in questa direzione
Secondo punto molto importante quindi prima e lo Stato ribadisco non voglio fare demagogia so che è un tema molto difficile che la spesa pubblica si è creata in tanti decenni di di di situazioni ma lavoriamo veramente facciamo un tavolo comune impegniamoci tutti e diamoci degli obiettivi uno per cento di PIL di taglio della spesa pubblica per i prossimi tre anni se facessimo questo
Questo sarebbe un risultato straordinario per tutti noi secondo tema le infrastrutture tu sei molto sensibili al tema delle infrastrutture
Più volte hai detto che quando le infrastrutture vanno l'edilizia va tutto il resto fa allora
Io voglio dare atto al fatto che questo Governo attentato strade nuove penso la legge Obiettivo penso a Bari strumenti Ministro Matteoli ha fatto alcune cose positive che noi
Abbiamo condiviso ecco però
I risultati non sono soddisfacenti tu sai che in termini reali dal due mila sette due mila dieci la caduta degli investimenti infrastrutturali è stata pari al ventitré per cento allora anche su questo presidenti noi ti chiediamo un'operazione verità
Il Governo ha detto che ci sono undici virgola tre miliardi di euro stanziati ad oggi ne sono stati spesi poco più di un miliardo noi abbiamo chiesto su un altro capitolo quello delle piccole opere cioè le OPA che possono partire se non subito uno stanziamento di un miliardo la nostra ANCE ci dice che di questo miliardo sono stati spesi venti milioni di euro venti milioni di Euro allora
Ti prego Presidente su questo diciamo quali sono i soldi che si possono spendere e spendiamo anche su questo ne siamo pronti a mobilitarci non vogliamo più come dire vedere situazioni in cui non s'si riesce a partire però cerchiamo di capire quanti sono i soldi veri spendibili spendiamoli perché all'investimento in infrastrutture può dare una grande capacità di crescita a questo Paese
E ti chiediamo anche un'altra cosa
Tu sai che nella i fondi strutturali e lo per il due mila sette due mila tredici saranno gli ultimi grandi fondi che arriveranno al nostro Paese perché gli altri andranno poi andranno poi ad altri ad altri Paesi tra cui appunto la Polonia agli atti allora
Ad oggi ICCA ci sono vari capitoli in questi fondi strutturali uno dei fondamentali sono proprio quelli delle infrastrutture ecco se noi guardiamo che cosa sta succedendo su questa programmazione due mila sette due mila tredici
è una situazione preoccupante ne abbiamo speso solo il sei per cento
Di questi fondi e ancora una volta la logica è quella vecchia di sempre cioè quella di disperderle in tante piccole opere allora anche qua Presidente mettiamoci a un tavolo so che ci sono delle idee in questo senso mettiamoci a un tale polo ri andiamo a rinegoziare con l'Unione europea questi fondi concentriamoci su poche opere infrastrutturali vere forti si possono muovere molti soldi e facciamo evitiamo ancora una volta che tutti questi soldi
Vadano disperse in mille rivoli e alla fine vadano in mano alla criminalità organizzata alle varie alle varie clientele che soprattutto nel Mezzogiorno sono proprio quelle che avvelena no la società civile e l'imprenditoria quindi lavoriamo su questo
Concentriamo i fondi su poche opere anche su questo noi
Siamo molto disponibili a lavorare abbiamo delle proposte che sono già state fatte le mettiamo a disposizione sul Piano Casa hai detto tu non siamo molto d'accordo su questo piano casa
Oggi c'è una situazione in cui nuovi Presidenti regionali sono stati eletti nella tua maggioranza e anche da parte dell'opposizione perché non so che tu l'hai già fatto sarebbe bene che lo facesse anche l'opposizione impegnate i vostri Presidenti a farà e questo Piano casa nel più breve tempo possibile le cifre di cui si è parlato di cinquanta miliardi di euro di quaranta di maglia via euro che potrebbero emettere essere messi in circolo è una cifra importantissima quindi ne condividiamo lo sforzo per andare avanti su questo
Terzo punto ricerca innovazione ecco Presidente tu sai che ieri c'è stata una bella un bel dibattito
Tra imprenditori ed è uscita una cosa molto chiara se è vero che la Cina che detterà probabilmente l'agenda economica del futuro noi però ce la possiamo cavare lei detto tu stesso possiamo andare a vendere i nostri prodotti la
Però per farlo né non possiamo pensare di competere con i costi cinesi o del Vienna noi dobbiamo giocare su prodotti più belli più intelligenti più fatti di innovazione allora serve una scelta strategica che questo Paese deve fare sulla ricerca innovazione serve da parte no Stra perché prima di tutti dobbiamo essere noi a investire di più e Diana Bracco sta lavorando molto su questo ma serve anche che il Paese il Governo faccio una scommessa forte su questo non ci chiediamo strumenti particolari gli strumenti ci sono già tutti in Italia industria due mila quindici il credito d'imposta per la ricerca
Però finanziamo lì finanziamo lì senza il click day che poi bloccata e umilia agli imprenditori seri
Facciamo una scommessa vera
Su questo
Su questo tema facciamo bandi che poi finanziamo cioè
Facciamo poche cose ma quelle poche cose facciamo in modo che all'annuncio poi seguano i fatti e cari imprenditori possono vedere i risultati su quella
E allora io su questo Presidente ti chiedo un impegno so che i soldi sono pochi però io credo che su alcune cose poche
Il Governo il Paese deve fare delle scelte noi ti chiediamo un impegno di almeno un miliardo di euro a favore della ricerca non solo per un anno ma per tre anni per i prossimi tre anni per dare la possibilità agli in
Scrittori che vogliono investire di avere strumenti chiari efficaci automatici che possono aiutarci a sviluppare meglio i nostri prodotti le nostre innovazioni e la nostra e la nostra ricerca
Sempre su questo punto è molto importante per la ricerca e la per la formazione del capitale umano l'università io
Do atto che il Ministro Gelmini ha presentato una bella riforma dell'università noi l'abbiamo appoggiata anzi le facciamo
L'in bocca al lupo e gli auguri per la nascita di una bambina
Si chiama Emma
Questa è una riforma molto importante perché è una riforma per la che che per la prima volta dopo tanti anni anzi forse da sempre
Rimette nell'università meccanismi di merito meccanismi di valutazione meccanismi di internazionalizzazione e questo è estremamente importante
Ti voglio però dire una e e fa un'altra cosa molto importante finalmente abbatte lo strapotere delle baronie dell'università che sono quelle che ammazza la nostra università quindi noi dobbiamo appoggiare il Ministro Gelmini
Però fai attenzione Presidente perché ci risulta che ci siano alcuni emendamenti presentati in Parlamento che si approvati
Farebbero si che praticamente questa riforma innovativa venga annullata quindi vigiliamo una volta che si dà questa scelta di coraggio portiamola avanti fino in fondo noi ci siamo nulla supportiamo non disperdiamo questo sforzo che è uno sforzo molto importante
Quarto punto e vado verso la conclusione il fisco in questi giorni abbiamo parlato molto di fisco
Ecco noi
Fa piacere che tu abbia ieri smentito il fatto che ci sarà una manovra correttiva
Ecco mi auguro che sia che non ci sia bisogno neanche in futuro se si dovesse essere è evidente che non potete alzare le tasse perché le tasse vanno abbassate non possono essere alzate vanno tagliati i tassi ma sua tu hai detto chiaramente che
Non ci sarà una manovra una manovra correttiva
Ecco io credo tu lo sai bene insomma che la situazione fiscali italiani molto problematica perché ci sono in prese che pagano fino a sessanta se tanto ottanta per cento di tax retta i nostri dipendenti pagano moltissimo c'è un'enorme evasione fiscale come dicevi tu
Per cui quando chi paga le tasse le paga una quantità che non è sostenibile quindi bisogna mettere mano a questa riforma ed è un fatto estremamente importante noi lavoreremo anche col sindacato su questo io sono d'accordo con Bonanni lavoriamo insieme per portare avanti le nostre idee
Ecco io credo che
Il vostro annuncio di portare avanti entro il triennio questa riforma sia un fatto importante noi collaboreremo lo dico fin da adesso
Io
Auspicherei però
Che magari la riforma finale sia tre anni però ne non possiamo aspettare tre anni dobbiamo vedere alcuni segnali prima quindi
Lavoriamo con un'occhiata tre anni
Ma implementiamo la
Più velocemente e io credo che l'obiettivo che ci dobbiamo porre verso un obiettivo molto chiaro ne dobbiamo abbassare le tasse su chi tiene in piedi questo paese c'è le impresa e i cittadini questo deve essere l'obiettivo chiaro
E credo anche che
Per noi tu lo sai il tema fondamentale il tema dell'IRAP quindi ti chiediamo come primi passi da fare per quanto riguarda l'impresa è quella di levare pezzi di con do del lavoro dall'IRAP perché tu sai che oggi in questa situazione ci sono tante imprese che perdono soldi ma devono pagare l'IRAP che peraltro non è neanche deducibile e quindi ti preghiamo
Di ragionare su questo punto
Federalismo fiscale questo è un punto è una riforma molto importante di cui si parla ecco noi credo non è più il momento di dire si fa non si fa va fatto va fatto bene questa è la nostra posizione
E noi pensiamo che questa sia una grande occasione per responsabilizzare gli amministratori e per ridurre gli sprechi allora
Lavoriamo su questo ecco io ti voglio anche dire una una cosa chiara in questa Italia spesso
Si dice si teme che la lega voglia fare troppo su questo punto bene ti diciamo noi vogliamo che la lega faccia così come il Governo faccia sul serio su questo punto perché è venuto il momento
Di
Attuare un vero federalismo fiscale noi ci stiamo su questa cosa noi ci stiamo
Purché ovviamente e questo lo sappiamo tutti questo non significhi aumento di spesa pubblica ma anzi significa riduzione di sprechi e liberazione di risorse per la crescita quindi questo molto importante
Ti voglio dire due cose che però ci preoccupano dal dibattito presente abbiamo appena visto che sono stati eletti dei nuovi Presidenti regionali
Ecco ci preoccupa che l'iniziativa di due Presidenti regionali in particolare quello della Calabria del Lazio la loro prima iniziativa
Se è stata quella di venire a Palazzo Chigi e chiedere la diluizione del rientro dai deficit sanitari se cominciamo così però il federalismo fiscale non esiste cioè vuol dire che
Non facciamo quello
Che dobbiamo fare
Allora ti prego di
Nella difficoltà che comprendo benissimo perché ripeto sto bene che parlare da qui è facile interloquire poi con le persone molto più difficile però ti credo ti chiedo da subito perché adesso che poi questi Presidenti regionali che sono stati appena eletti devono fare le riforme non posso non le faranno alla fine di rinegoziare
La
La spesa sanitaria ma di fare un percorso ovvero e chiaro di rientro dei tecnici sanitari in quelle regioni del sud dove la sanità è uno scandalo nazionale quindi lavoriamo lavoriamo su questo e facciamo anche un'altra cosa perché
Io credo questo il federalismo fiscale una grande occasione
Vuol dire che noi diamo più poteri alle Regioni I presidenti regionali e loro lo devono usare bene responsabilizzando di però io credo che c'è una situazione nella vi diamo tutti i giorni sui nostro sulla no la pelle per essere responsabilizzati bisogna avere premi e punizioni allora io credo che c'è una cosa molto chiara da fare i presidenti di regione che non saranno in grado di applicare e di mantenere i costi Standa
Devono andare a casa e non devono essere più rieletti perché
Quella e la responsabilità è la cosa che
Fa la differenza
Sesto e ultimo punto l'Energia
Noi come tu sai a
Abbiamo appoggiato fortemente la scelta che il Governo ha fatto di tornare al nucleare questa è una scelta imprescindibile per il nostro Paese dobbiamo andare avanti e lo dobbiamo fare con serietà
Ecco anche qui purtroppo c'è una situazione di conflittualità istituzionale tra Stato e Regione
E quindi il rischio che ancora una volta come succede per tante cose ci si blocchi perché si litiga tra Stato e Regioni ma il risultato non lo sappiamo bene siamo l'unico Paese che in una una scelta nucleare oggi abbiamo un mix energetico che ci condanna da vere un costo dell'energia che fino al novanta per cento superiore alla Francia fino al settanta per cento della Spagna tutte cose che conosciamo molto bene allora andiamo avanti con l'opzione nucleare
Credo che sia importante coordinasse con le regione per la scelta dei siti perché questa è la cosa più importante
Però a un certo punto anche lì se le Regioni non andranno avanti non vorranno decidere io penso che bisognerà andare avanti lo stesso questo il momento in cui bisogna fare le scelte e bisogna andare avanti quindi su questo Presidente
Ti voglio dire che noi siamo pronti a mobilitarci su questa cosa anche rispetto all'opinione pubblica per far capire se che senza l'opzione nucleare noi non andiamo da nessuna parte quindi su questo non ci siamo
Credo che sia molto importante l'accordo che tu hai fatto ieri con il Presidente Sarkozy andiamo avanti sull'impegno della legalità che tu hai detto noi ci siamo lo sai siamo pronti a collaborare ancora di più questo è un fatto fondamentale per ridare crescita una parte fondamentale del nostro Paese che al Mezzogiorno d'Italia
Vengo alla conclusione dicendo che
I problemi come dire e le cose da fare
Sono cose che conosciamo tutti le abbiamo dette tutti da tanto tempo ecco io credo che in questo momento che è un momento storico importantissimo un momento in cui abbiamo tre anni davanti un momento in cui stiamo vivendo una discontinuità prop io strategica fortissima nel mondo è importante che non ci siano più solo promesse è importante che ci siano impegni che dobbiamo prendere tutti insieme dandoci una road map dandoci dei tempi prestabiliti nei quali fare le cose
E cercare di farle e di rispettare questi tempi perché è venuto davvero il momento in cui
Non possiamo più solo parlare tutti noi parliamo ma dobbiamo fare le cose e lo dobbiamo fare in tempi certi e concreti questo è quello che oggi i cinque mila imprenditori che sono qua ti chiedono ti chiedono di prendere degli impegni non solo sulle riforme come hai fatto ma di prendere anche degli impegni temporali perché il tempo non è una variabile indipendente e non lo ha in un momento come questo dove noi sentiamo sulla pelle proprio la pressione competitiva
Che aumenta e la necessità di fare sforzi maggiore
Allora noi ci chiediamo di ragionare di darci e di dirci qualcosa di prendere un impegno sui temi della ricerca della formazione delle infrastrutture il prima possibile sarebbe bello che se tu la nostra Assemblea di maggio
Venisse ci dicesse sì ho deciso di stanziare questi soldi e di portarli avanti così come ti chiediamo
Questo piano per la taglio della spesa pubblica corrente un per cento di PIL ogni anno
Entro l'anno e ti ribadisco su questo noi siamo pronti a mobilitarci conta ecco il tuo Governo con la maggioranza per lavorare seriamente su questo punto perché è questo fondamentale e ai tagli di spesa corrente devono poi
Essere corrispondere tagli di di tasse sui lavoratori e sull'impresa
Caro Presidente io credo che
è evidente che noi chiediamo alte di prendete degli impegni ma ce li vogliamo prendere anche noi perché sarebbe troppo facile prendere solo no sporchi e per il solo a te e quindi noi qui ti diciamo con chiarezza questa sala così piena telo ribadisce attraverso la mia voce noi non siamo pessimisti noi pensiamo di potercela fare
Noi ci vogliamo impegnare continueremo impegnarci fortissimamente per mantenere le nostre imprese per aumentarle per andare nel mondo per aumentare la qualità l'innovazione delle nostre imprese per aggregarci per aumento aree la nostra dimensione noi su questo ci siamo siamo pronti a fare ancora di più e sappiamo che abbiamo una responsabilità importantissima nel far crescere questo Paese noi questo impegno
Ce lo prendiamo e ce le prendiamo con forza
E però forti voglio anche dire che
Deve anche cambiare però un po'la mentalità nella società perché ancora oggi noi vediamo situazioni dove c'è ancora troppa gente che ha paura del mercato ha paura del merito ha paura magari di fare scelte di merito nella nell'università nella scuola
Vuole tenere un posto e non si rende conto che magari quel poster un'azienda decotta invece sarebbe meglio avere ammortizzatori sociali moderni cioè il Paese nel suo insieme deve fare un salto Dede sposare con coraggio le scelte di mercato le scelte di apertura al mondo come dicevi tu le scelte ovviamente di protezioni che vengono chieste ma non devono essere
Protezioni che chiudono debbano essere protezioni nel senso di avere più opportunità di crescita più opportunità di trovare un posto di lavoro per chi lo perde
Ecco io credo che in una parola questo Paese deve fare del valore della concorrenza e del mercato un valore
Forte e condiviso perché e da lì che può venire molta crescita
E ti voglio dire che in queste settimane assentarsi stiamo a un processo che ci preoccupa perché sentiamo parlare da alcune componenti importanti di questa Società penso ai commercianti penso e professionisti
Di ritornare ad avere meno liberalizzazioni di avere chiusure di avere protezioni questo non è accettabile perché
Possiamo tutti protetti possiamo tutti senza protezione
E allora sentir parlare lo ha detto ieri molto bene il presidente Catricalà in modo molto autorevole da parte di professionisti di tariffe minime
Non ha senso allo cosa facciamo ci mettiamo tutti in fila chiediamo anche noi di essere tutti convocati io voglio una tariffa minima per i tubi la Bracco con la tariffa minima per i suoi prodotti l'altro con la tariffa minima per i macchinari cosa facciamo andiamo tutti a chiedere tariffe minime no
Non è possibile a questo non è possibile
Quindi
Non possiamo più immaginare
Un pezzo di Paese sussidiato dallo Stato che scarica i suoi costi sulla parte su di noi già su quelli che invece devono competere sul mercato quindi su
Questo ti prego di prestare attenzione perché non possiamo avere situazioni diverse e comportamenti diverse
Cari amici e tengo veramente a chiudere io credo che
L'ho detto prima siamo in un momento molto importante molto particolare molto significativo ecco io credo che
Ogni tanto fa bene guardare alla nostra storia ecco se io guardo quello che ha fatto questo Paese dal dopoguerra ad oggi ritrovo molto fiducia perché questo Paese dal dopoguerra don chi ha avuto una capacità di sviluppare crescita mobilità sociale mobilità geografica grande capacità di di innovazione che nessuno pensava
Potessimo sviluppare tanti ci consideravano poco più di un Paese rurale e noi abbiamo fatto una specie di miracolo ecco allora
Io credo che noi dobbiamo cercare di ripercorrere quella strada ti ribadisco noi ci crediamo noi la nostra Italia quella che è fatta da noi
Quella che noi vogliamo e questa è un'Italia che si batte sui mercati che continua a credere nel futuro che anche in questa crisi devastante è riuscita comunque a fare nuovi prodotti andare avanti
Noi non abbiamo paura noi pensiamo che possiamo coppelle papere questa sfida e possiamo vincerla
Ecco allora
Io credo che tutti insieme noi dobbiamo infondere al Paese questo coraggio noi dobbiamo infondere tutti insieme al Paese questa stessa voglia di fare mare questa voglia di correre questa voglia di vincere e di riuscire a ritornare un Paese forte un Paese che guarda suo futuro con maggiore ottimismo di quello che facciamo adesso
E vi devo dire che se io Di Guardo guardo questa sala così bella e vedo la nostra forza io vi dico che nonostante le grandi difficoltà noi ce la possiamo fare noi ci crediamo e noi lavoreremo ogni giorno per raggiungere questo risultato grazie