L'Italia in uno scenario internazionale che cambia: fra rischi di marginalizzazione e nuove responsabilità - Presentazione del rapporto introduttivo dell'Annuario ISPI-IAI

Io
Possiamo
Cominciare a prendere posto per favore
Non ricominciamo brevemente poi faremo
Uno shift per la tavola rotonda
Credo entravamo tutti nella
Tale
Allora
Allora grazie a tutti
Quelli che sono intervenuti che stanno ancora entrando
E tocca a me a nome
Dell'istituto romano prospettate
Insieme con
Alla ambasciatore Biancheri presidente dell'ISPI dei ringraziarvi per la vostra
Partecipazione
E di ringraziare in particolare il Senato
Per l'ospitalità
Che ci ha concesso
Permettendoci l'uso di questa sala
Un po'difficile dai di accesso ma poi bella i di
Contenuto
La riunione una riunione congiunta come dicevo dell'Istituto Affari internazionali e dell'Istituto di studi di politica internazionale quindi dei due maggiori istituti di ricerca italiana
E segue una cooperazione che ormai molto molto lunga da vari anni tra i due istituti che continua in varie forme
Ma di cui forse la forma più significativa pubblica è la
La produzione della dell'annuario
Hanno Mario che sarebbe l'undicesimo da Roma serie ma in realtà il primo di una nuova nuova serie
Perché abbiamo una abbiamo deciso di concentrarmi in maniera più esplicita
Sugli aspetti della politica estera italiana e soprattutto di farlo precedere da una sorta di
Sintesi cioè da questo rapporto introduttivo che avete tra le mani
E l'Annuario in quanto tale uscirà soltanto a stampa
Credo ai primi di maggio per i tipi del mulino
E ci sarà una presentazione del volume una volta uscito con tutti i vari capitoli settoriali
A Milano organizzata in questo caso dall'ISPI
E per questa presentazione abbiamo anche collaborato con
Due fondazioni con cui collaboriamo da tempo sulle questioni di politica estera cioè fare in futuro e Italianieuropei con cui anche abbiamo realizzato diverse iniziative
E vi ringraziamo naturalmente per la loro collaborazione siamo Giuliano Amato preferiva ecco perché per la loro presenza qui alla tavola rotonda che seguirà questa tentazione ringraziamo anche la Compagnia di San Paolo
Che ha finanziato il lavoro di
Preparazione dell'annuario per la parte IAI credo che per la parte in spinsi anche una fondazione poi interpretativa la de da da grazie
Per abbiamo usato molte fonti naturalmente per questa annualità
Di queste fonti naturalmente siamo grati a chi ci ha permesso di aggiornarle in maniera più sicura di controllarle e quindi in particolare naturalmente il Ministero degli affari esteri che Stato circa stato naturalmente il nostro partner in tutto questo l'annuario statistico del ministero che c'è stato anche utile a questo proposito
I centri studi della Camera e del Senato con cui collaboriamo abbiamo delle da tempo dei lavori comune ma che
Ci hanno permesso di ricostruire le attività parlamentare in materia di politica estera
E in genere tutti coloro che hanno lavorato a questo ricercatori e collaboratori anche dei nostri istituti in parte sono elencati nella
Nell'ultima pagina del rapporto che avete
Che avete nella vostra cartella
L'idea di questo annuario più concentrato sull'Italia e quella che senza anticipare il dibattito che seguirà è quella e ne siamo convinti che vi sia la necessità
Di aprire uno sguardo più attento ai temi di politica estera italiana perché sta cambiando il contesto internazionale e questo implica la necessità di un nuovo dibattito
L'Italia come diciamo nel rapporto a sinora difeso i suoi punti fermi
I tradizionali
E lo ha fatto bene e con continuità punti fermi che vanno naturalmente dal rapporto transatlantico la NATO Unione europea
La partecipazione a organizzazioni come G otto e G venti così via però si trova in una situazione in cui questi punti fermi sono oggi tutti un po'in movimento sono meno fermi di prima
E questo implica la necessità di una ripensamento
Ripensamento per aggiornare per adeguare gli strumenti che la politica a questa situazione una particolare attenzione l'abbiamo data proprio agli strumenti
Della presenza politica internazionale
Che perché questa essa questi senza presenza degli strumenti efficaci
è evidente che anche la politica estera non può che essere
Diciamo occasionale e in qualche maniera non non consequenziale
All'interessi italiani ma riteniamo che sia necessario
Lanciare un un dibattito un dibattito di livello nazionale che durerà ci auguriamo anche qualche anno non è detto che bisogna raggiungere i risultati nel giro di una settimana
Perché necessario una un livello di consenso interno quale può essere maturato solo da un serio dibattito nazionale
Per potere coagulare le risorse necessarie ad affermare una politica estera più efficace più aggiornata
Più proiettata verso il futuro del nostro Paese e questo richiede ovviamente un consenso politico tale
Da superare anche le divisioni molto speso le divisioni partitiche o di schieramento
Il rapporto che avete esaminato tutti questi aspetti così come gli articoli di affari internazionali che abbiamo
Che abbiamo fotocopiato e messo a vostra disposizione
All'ingresso altri elementi di di di di dibattito ritroverete sui nostri siti sul sito dell'Italia sul sito del rispetto ma io credo di avere a questo punto ho parlato anche troppo
E darei subito passerei subito il microfono a l'ambasciatore Biancheri per col suo saluto grazie
Grazie grazie vuote ma io sarò brevissimo perché non voglio ripetere le cose che
Ha già detto Stefano Silvestri
La collaborazione fra l'Istituto Affari internazionali il rischio di data ormai da parecchi anni e questo annuario che viene presentato ogni anno ne forse l'espressione più diretta
Come diceva
Stefano
Quest'anno abbiamo cercato
Di
Affinare il prodotto
Da un lato cercando di anticiparne l'uscita quanto più possibile perché è evidente che se ci si riferisce
Al realtà internazionale di un certo anno non si può far passare poi troppo tempo prima di discuterne perché è evidente che l'interesse sia in gran parte attenuato e quindi abbiamo cercato di accelerare quanto più possibile la presentazione
Ed è questo il motivo per cui
Oggi la facciamo a volume non ancora neanche finito di stampare colori presenteremo anche a Milano quando sarà
Interamente stampato dei ripeto abbiamo qui la parte introduttiva che ampia ma che evidentemente e limitata rispetto a tutti i settori e tutti i capitoli che riguardano
I diversi aspetti l'altro punto che abbiamo
Dica invariato rispetto al passato e quello che ci siamo concentrati sulla politica estera italiana
Non abbiamo fatto un annuario che pretende di riassumere quello che si passa in tutto il mondo durante un anno abbiamo cerca tu di vedere specificamente quale è stata l'azione dell'Italia quale dovrebbe quale è stata quale potrebbe essere in futuro
L'azione dell'Italia nei diversi settori e credo che questo sì è un elemento di particolare interesse per i motivi che ancora una volta cito Stefano
La politica estera non è
Come noi sappiamo seguita appassionatamente dall'opinione pubblica italiana
Uno delle radio una delle ragioni di questo è forse anche positiva noi abbiamo una politica estera fondamentalmente e con delle singole eccezioni bypartisan ed essendo bypartisan
Fa poco oggetto di dibattito e fa poco oggetto di attenzione da parte dell'opinione pubblica le cose sono così non è solo da noi
Quanto meno si discutere tanto più l'opinione pubblica tende a tralasciare questo argomento
Io credo che gli istituti come l'Istituto Affari internazionali i rischi possono avere in questo a prescindere dall'Annuario ma includendovi gli annuario
Possono avere una parte importante perché io credo che
Soprattutto nelle attuali
Circostanze con le attuali dimensioni degli organici che chi è preposto alla politica estera si trova a confrontare avere degli studi
E d'altronde questo è quanto accade in molti Paesi accade certamente in America cade certamente l'Inghilterra
Ma anche in tanti altri Paesi la funzione degli istituti di studi da questo punto di vista può essere molto importante voglio cogliere l'occasione per dire anch'io quanto noi siamo grati alle istituzioni che ci hanno appoggiato in questo a partire dal Ministero degli esteri non soltanto
Ma a partire dal Ministero degli Esteri col quale abbiamo in tutto questo tempo ho avuto
Un rapporto molto intenso molto stretto e di cui siamo profondamente grati queste quanto non voglio entrare dentro il soggetto che verrà
Trattato brevemente
Altrove certo il due mila nove è stato un anno da questo punto di vista da un punto di vista di politica essere stato un anno di grande impatto e di grande forza e per la crisi economica che noi ben sappiamo
E per la
Ascesa al potere del Presidente Obama
Che ha influenzato
Ancor prima di prendere il potere ha influenzato profondamente tutta la realtà internazionale direi che
Si possono permettere solo questa osservazione
è accaduto in un certo senso il contrario di quanto non era accaduto otto anni prima con la Presidenza Bush che è partita in modo abbastanza
Direi di continuità rispetto alla politica estera di Clinton per il primo anno
E si è poi invece profondamente trasformata dopo soprattutto l'undici settembre e negli anni successivi qui è successo il contrario
E cioè c'è stata una esplosione di variazioni di cui ogni Paese ha tenuto conto perché
Dal primo di gennaio del due mila e nove ogni Paese ha dovuto riflettere su come la presidenza Obama e il mutamento della realtà internazionale avrebbe inciso sugli interessi nazionali del proprio Paese
Poi abbiamo visto nel corso del due mila nove che questo al contrario di quanto accadde otto anni prima in cui ma mano
Queste variazioni sono cresciute forse nel corso del due mila e nove in realtà cessata semmai piuttosto un'attenuazione
è che il mondo varia indipendentemente dal Presidente degli Stati Uniti e una serie di circostanze si stanno verificando o che obbligano tutti a un ripensamento dalla propria posizione anche alla luce del controllo si parla
Tanto in Italia se ne parla tanto neanche forse ma insomma si parla
Di possibili marginalizzazione e questo è un problema che ogni Paese si pone in questo momento qual è il proprio ruolo qual è la propria posizione in un contesto generale diverso basta non
Ho altro da aggiungere passo la parola al Gianni Bonvicini che oltre che parlare di far vedere
Sì in effetti faccio finta
Di
Ringiovanire di una trentina d'anni uso
Un attrezzo che non è obiettivamente familiare a me io voglio ringraziare i giovani dello IAI che mi hanno aiutato in modo particolare Raffaello Matarazzo come hanno rigettato a costruire queste slide zero
In power point naturalmente
Parlo anche a nome di Alessandro Colombo che Cuccuro latore di questo annuario
Assieme a me e che oggi trattenuto a Milano ad ogni modo in cui ci sarà poi alla presentazione che farete a Milano quando l'Annuario sarà asta
Il primo punto eccolo qua
E quello di dove di fatto si colloca l'Italia perché è vero che non abbiamo parlato dello scenario internazionale ma lo scenario internazionale veramente è stato il punto di riferimento per fare il discorso sull'Italia
E il due mila nove da questo punto di vista cioè della collocazione nel nostro Paese è un anno di svolta un anno di svolta anche perché
Con la crisi finanziaria si mettono in moto dei meccanismi e delle alleanze nuove che ancora prima non erano emerse con tale evidenza
Voglio ricordare che noi avevamo puntato moltissimo sul G otto
E in fondo interno il G otto soprattutto se diventava il cuore del sistema internazionale
Rappresentava un vantaggio non indifferente perché ne facevamo parte mentre sappiamo che non facciamo parte
Del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite quindi in fondo psicologicamente si trattava di un'alternativa
Ma il fatto è che la nostra diciamo
Grande sforzo che è stato fatto nel due mila nove per organizzare
Il G otto ed è stato a detta di tutti organizzato molto bene benefirma solo ovviamente ci ha dedicato tantissimo tempo però
Non ha funzionato poi
Quello che noi abbiamo cercato di proporre cioè una specie di geometria variabile intorno al G otto ogni tanto gli africani invitando altri quindici quattordici eccetera eccetera
E la realtà è che ormai si stava consolidando il G venti
E quindi di fatto l'attenzione e poi soprattutto le alleanze e la politica di potere si spostato verso il G venti dove evidentemente l'Italia contatto e conta meno
Devo dire che invece l'Unione europea è andata in controtendenza a quello che è successo nello scenario internazionale
E infatti col trattato di Lisbona ci sono tutta una serie di meccanismi e cito solo l'equiparazione rafforzate
Che possono permettere di far fronte diciamo a questo scenario molto diverso però anche qui l'Unione europea per un Paese come l'Italia è ormai Unione troppo larga siamo il ventisette
è molto difficile far prevalere determinati punti di vista
E il rischio di iniziative extra Unione europea sempre presente ricordo
Resto anche la protesta che il nostro Ministro degli esteri ha fatto alla fine l'anno scorso quando i tre grandi avevano preso l'iniziativa di chiedere la convocazione di una Conferenza sull'Afghanistan senza
Avvisare nessuno
Per quanto riguarda gli Stati Uniti i rapporti evidentemente sono partiti male all'inizio con la presidenza Obama ma poi
C'è stato un miglioramento notevole
Però bisogna anche dire che non c'è nulla di realmente privilegiato nel rapporto fra l'Italia e Washington oltretutto perché
Lo vediamo gli Stati Uniti hanno un atteggiamento piuttosto distante dall'Europa e trattano sensi a mente con alcuni Paesi europei ma non con l'Europa in quanto tali in ogni caso il nostro diciamo rapporto privilegiato non c'è più
E poi per quanto riguarda la NATO anche qui siamo in una situazione di trasformazione
Se la legge il nuovo concetto strategico che deve essere discusso e in ogni caso ramato essenziale per darci quella copertura politica
Alla nostra presenza nel nostro impegno in Afghanistan
Un indebolimento della NATO evidentemente metterebbe in difficoltà anche il nostro Paese
E è vero che per quanto riguarda le politiche regionali e quindi LL soprattutto il vicinato Italia ha fatto parecchio soprattutto nella politica bilaterale si è mosso molto il Paese
E c'è il caso del Libia che è stato un caso sicuramente di parziale successo almeno per quanto riguarda i nostri interessi
Ma
E in altri casi quando invece si entra illogiche meno bilaterali e contributi richiedono quindi l'intervento di gruppi o di altre organizzazioni come è stato il caso dell'Iran
L'Italia ha dovuto arrendersi ai tentativi di fare mediazione alternative giocare un ruolo
Di primaria importanza
E detto questo a queste difficoltà si aggiunge anche l'impatto della crisi finanziaria globale sull'Italia
Ingenti che peggiore il nostro status di Potenza economica e vediamo ad esempio che il trenta aprile crisi che ci vedeva in crescita si vedeva in ogni caso in una crescita inferiore a quella
Dei nostri concorrenti mentre durante la crisi abbiamo un tracollo e oggi se guardiamo la classifica mondiale
E delle potenze economiche l'Italia è stata superata dalla Cina e lì che verrà superata fra non molto la Libia e così via quindi anche questa bassa crescita e questa difficoltà a uscire dalla crisi
Non fa altro che rendere più difficile il nostro ruolo internazionale
E devo dire che
Apparentemente
Va abbastanza bene dal punto di vista commerciale in questi ultimi anni è migliorata la capacità internazionale
Dell'Italia e l'internazionalizzazione delle imprese è andata avanti
Però
Non così che in modo così forte come in modo così deciso come per i nostri maggiori concorrenti ad iniziare dalla Germana
E per quanto riguarda le quote di mercato si vede che in fondo l'Italia si concentra e concentra proprio sforzi soirée chiamiamo il tradizionale
L'Unione europea dove cresce moltissimo i Paesi extra Unione Europea sempre europee il Medioriente
Ma è anche l'Africa settentrionale
Ma invece rimane un stabile o cresce poco soprattutto nei confronti di quelli che sono appunto le nuove opportunità e quindi l'Asia orientale la Cina e l'America latina
è quindi il momento e bisogna dire che
Il Paese deve agisce in altre parole
La vecchia politica della sedia quella semplicemente di esserci nella definizione che va dato ancora ambasciatore Quaroni non basta davvero più
E lo vediamo qui questo ovviamente un
Inserimento dei giovani dell'istituto la sedia non regge
E non basta però neppure più come aveva detto ad esempio
Nino Andreatta all'inizio degli anni Novanta dopo il gruppo crollo del muro di Berlino che necessario partecipare
Non basta neppure più partecipare ci vuole una grande capacità di iniziativa e oltre alla capacità ci vogliono dei strumenti importanti
E se vediamo Benelli strumenti vediamo che cosa è successo in utero commenta ce qui ma solo Cogne i bilanci degli esteri è drammatico il calo
è delle percentuali se si include la politica di tutto lo sviluppo ma chiaramente siamo in un diagramma piatto
Se non si
Vuol dire peggio anzi le previsioni per il due mila e dieci almeno quanto
Aree
Appare annui è di nuovo di un calo del quattro e due per cento rispetto a quanto
Il Ministero degli esteri ha avuto
Questa l'anno scorso e questo evidentemente mantiene l'Italia ha sempre più bassa rispetto ai grandi concorrenti per quanto riguarda
Le capacità di bilancio
E il la la la storia si ripete evidente per mente in modo ancora
Più forte per quanto riguarda la difesa
Vediamo che qui stiamo anche qui discesa siamo sotto la media europea chiede l'uno quarantadue per cento siamo sotto le richieste
Della NATO
Eppure eppure l'Italia è agisce moltissimo nel campo della difesa guardate
L'impegno nelle missioni del nostro Paese va anche
Conti sottolineato nuovamente che è uno straordinario strumento di politica estera quella visione unitaria è vero che sono finanziate ad hoc
Ma anche qui il modo con cui sono sono finanziate il fatto che bisogna semestralmente rifinanziare le e addirittura l'anno scorso successo che sono state definanziate per soli due mesi alla fine l'anno
Dà il senso della difficoltà di programmare e di mantenere questi impegni
E la stessa cosa vale per quanto riguarda l'Unione europea per quanto riguarda
Le procedure di infrazione apparentemente la situazione va meglio
E siamo calati accento e cinquantatré infrazioni col decreto Ronchi e l'ultimo anno quattordici posizioni si sono
Messa a posto ma in realtà rimaniamo
Fra i reprobi il più ore robot cioè siamo ultimi nella classifica dell'unione europea
E allora
E allora abbiamo proposto alcuni scenari Kerry brevemente mi complimento
La prima è quella di un'oretta commento nazionalistico in questa difficoltà in questa
Perdita di punti di riferimento e di fare il free rider veramente qui è Freestyle ma insomma pensiamo che sia il free rider
Allora di fronte al Cal al collasso al il fatto che mancano i punti di riferimento
La salvaguardia evidentemente degli interessi il bilaterale può essere molto attraente il caso della Libia come dicevo prima ma ci sono poi dei rischi i rischi sono
Che possono nascere una delle ricco ritorsioni competitiva e gravi
E quindi poi anche il fatto che il Paese
Si troverebbe isolato nelle alleanze che ancora
E multilaterali che ancora ci sono
Il secondo è quello delle alleanze speciali il fedele scudiero diciamo
Noi evidente avevamo in testa gli Stati Uniti ma a
Qual è oggi l'interesse degli Stati Uniti nei confronti di un Paese come il nostro
E poiché vero e avremmo posti limitati che nel grande trasformazione dello scenario internazionale noi saremmo protetti da un forte alleato ma il rischio è quello di perdere poi delle norme i gradi di libertà
E soprattutto
Di ridimensionare il ruolo quindi anche questo è da escludere
L'altro è quella della diplomazia Delli a fare il commesso viaggiatore cioè l'Italia
Che è un po'simile a quella del serie writer
Che va a cogliere le opportunità vecchia
Deve immagine del dell'imprenditore con le valigie
Anche in aree lontani però questo poi ci porta a dei rischi di marginalizzazione
Per quanto riguarda e il gli impegni multilaterali e soprattutto viene poco preso in considerazione il problema della sicurezza dove siamo poi particolarmente deboli e sicuramente non è qualcosa che può essere fatto da un singolo Paese come il nostro
Il penultimo scenario almeno mi pare è quello del piccolo cabotaggio cioè navigatore a vista
E evidentemente si andrebbe alla giornata minore esposizione ai rischi ma non è possibile prescindere
Da una visione strategica dei nostri interessi bisogna per il Paese e necessario
Trovare dei punti di riferimento multilaterali
Se poi ma ero dimenticato questo scenario quello dell'idealismo del nobile causa cioè quello di fare il cavaliere dell'ideale
Naturalmente darebbe un grande credibilità nelle soprattutto organizzazioni internazionali
Ma evidente che questo il rischio porta o i
Al tema del dunque standards cioè come ci si comporta nei confronti dei Paesi
Che violano i diritti umani e il crollo negli affari evidentemente del Paese
E quindi la preferenza va al multilateralismo multilateralismo come attore protagonista e qui dentro mente significa capacità di muoversi capacità di iniziativa
Influenzare la riforma del multilateralismo
Ma per questo i costi sono elevati perché
Ci vuole ripeto capacità iniziativa ma soprattutto ci vogliono strumenti capacità finanziaria
E poi
Riforme riforme interne perché gli apparati riescano rispondere meglio a quelle che sono le grandi sfide internazionali
Per finire quindi
Quali sono diciamo qual è lo scenario che noi privilegiano evidentemente quest'ultimo gli obiettivi sono strategici
E sono quelli di avere un maggior ruolo nei contesti internazionali
Utilizzare al meglio le potenzialità che il Trattato di Lisbona
Può dare anche al nostro Paese cercare di orientarle o più verso quelle che sono gli aspetti comunitari piuttosto che quell'intergovernativi è un compito molto difficile
Che però un Paese che ha avuto sempre nel proprio DNA il tema dell'integrazione europea potrebbe svolgere al meglio
Però per fare questo ci vogliono delle riforme interne oggi
Il Ministero degli esteri sta portando avanti la propria riforma la porta cercando di razionalizzare il proprio ruolo ma la spinta è anche quella di risparmiare
E cioè
Di fatto trovare dei modi per spendere di meno che non è esattamente quello
Che serve per un Paese che vuole impegnarsi di più dal punto di vista internazionale
E dovrebbe avere quindi detto chiaramente nella riforma avere maggiori sinergie col Ministero Economia con la Presidenza del Consiglio e direi anche con il Ministero della difesa perché vediamo quanto importante
Questo congiungere
Politica estera con la politica delle missioni con la politica militare all'estero
E per questo significa che bisogna anche aggiornare il nostro strumento di difesa
Avere anche in Parlamento il ruolo più efficace e ricordiamoci che il Parlamenti nazionali adesso dovranno agire di più anche nei confronti dell'Unione europea almeno quello che prevede il trattato di Lisbona
E infine qualcosa che riguarda la formazione noi crediamo il tema della formazione sia fondamentale è una piccola parola anche nei confronti della cultura internazionalistica che questi istituti gli analisti
Cercano di svolgere al meglio per portare avanti questo discorso e per ricreare quelle che sono diciamo leggi opzioni strategiche del nostro Paese
Questa
Sarà la copertina del prossimo anno Mario l'unica cosa che non vi posso dire e qual è il prezzo ma sicuramente su questo non rifaremo il bilancio del nostro Istituto grazie molte
Grazie
Grazie Gianni grazie per questa presentazione
Non tutte le foto secondo me dei disegni erano erano proprio azzeccatissima ma insomma
Accettate ma poi faremo su questo una
Un dibattito interno e
Io credo che a questo punto per noi pregherei Gramaglia di venire qui e di dare inizio notavo colleghi membri della tavola rotonda tra il testo verrà qualcuno che cambierà i Cavalieri di
Quindi prego Giuliano
Margherita
Ditemi
No appalto
Buon pomeriggio a tutti
Sono Giampiero Gramaglia sono un giornalista sono Consigliere per la comunicazione per loro gli ai
E introduco modo euro la tavola rotonda con
Un Pannella estremamente competente e vario che
Discuterà delle degli stimoli e delle indicazioni
Fornite dal rapporto che il presidente dello IAI del presidente dell'ISPI ci hanno presentato e che Gianni poi vincitrice ha illustrato nei suoi contenuti
Con tempi molto serrati e siccome la tavola rotonda vede molti protagonisti tempi serrati chiedo anche ai protagonisti della tavola rotonda invitandoli a
Contenere i loro interventi nell'ambito dei dieci dodici minuti ciascuno
L'obiettivo è quello di concludere il nostro incontro verso le diciannove per le diciannove
Allora abbiamo avuto il
La presentazione della rapporto il
La discussione adesso verte sul tema l'Italia in uno scenario internazionale che cambia fra riscritti marginalizzazione e nuove responsabilità un po'il dilemma che le varie
Ipotesi prospettate dal rapporto ci
Hanno offerto per lanciare la discussione e per
Continuare magari in quel clima di stimolo e anche di provocazione che il rapporto offre
Dare per primo la parola al direttore per le relazioni internazionali della Fondazione Farefuturo che
Il cui ruolo ordini nella nell'organizzazione di questo evento è già stato ricordato
Il dottor Federico Aliberti ringraziando lui parla sua presenza ringraziando tutti gli altri oratori per la loro disponibilità dottor Aida
Grazie
Il nostro ruolo credo sia di
Come dire stimolare l'appetito rispetto ad un aperitivo perché abbiamo con il l'introduzione al rapporto
Come dire avuto un un assaggio di quello che poi il rapporto stesso sarà questa tavola rotonda sembra darvi elementi che possano indurvi a
A scorrere con interesse quello che sarà il il rapporto del proprio
Lo faccio davvero volentieri perché Farefuturo con l'Istituto Affari internazionali con l'ISPI in in sintonia e lo testimoniano
Tanti tanti momenti di
Comincia dalla presentazione del Rapporto Farefuturo annualmente fa presso lo Iaia negli scorsi mesi a ad altri episodi positivi di collaborazione quindi intanto un grazie agli istituti da parte del Presidente Gianfranco Fini e da parte
Del Segretario generale Adolfo Urso personalmente
Ho trovato il
L'intrusione rapporto molto interessante e mi vorrei soffermare su alcuni elementi credo di di interesse a cominciare
Intanto da una constatazione
La politica italiana rispetto al multilaterale
è vero che incontra delle difficoltà strutturali legati ad aspetti interni che ci portiamo dietro come pare quindi dal
Dall'enorme debito pubblico che ci
Rende complessa una proiezione internazionale al tema della dimensione di impresa al tema della complessità dei meccanismi decisionali italiani ha seguito la devolution tutta una serie di aspetti di sistema che ci hanno
In qualche misura
Reso in più complessa la polizia internazionale
Però una un elemento credo sia fondamentale cioè la nostra proiezioni sul multilaterale come dire la notizia della morte esagerata nel senso che da un certo punto di vista abbiamo registrato in quest'anno alcuni elementi positivi
Intanto mi vorrei citare così per anche mettere sul tavolo degli elementi di Bazo il primo aspetto mi sembra confortante
Rispetto a una battaglia pluriennali italiana è il mutamento della posizione tedesca rispetto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni unite alla riforma così quel sanzioni che mi sembra un dato importante
Che va incontro ad una nostra priorità e che in qualche misura segnato un punto a favore rispetto al nostro un tentativo di rafforzare questa questa proiezione sul multilaterale
Al contempo un dato interessante riguarda la il rafforzamento della nostra capacità di
Di presenza e di ad incidere all'interno di un europea
Può sembrare un un elemento solo parzialmente rilevante ma la l'inclusione di EDF all'interno del Progetto South Stream segna un punto importante per l'Italia
Perché come è noto fortemente avversata è stato il progetto da Bruxelles a lungo e il fatto di aver incluso un partner importante e quindi di segnare la possibile
Sintonia tra i due progetti South Stream il Nabucco è un dato davvero credo importante che
Rafforza la nostra proiezione in quel in quell'ambito
Parimenti importante credo sia quanto sapendo a livello NATO cioè il fatto che sia in in fase di elaborazione un nuovo concetto strategico
E che quell'idea italiana di far sì che la NATO possa essere una sorta di pub della sicurezza di Rete delle reti
Mi sembra molto importante che come dire rafforza una nostra proiezione su quel tipo di di realtà internazionale
Ugualmente per tutte le criticità che pure conosciamo del G otto il fatto che si sia dato seguito
A L'Aquila soprattutto sul tema della non proliferazione quindi della revisione del PMP e della iniziativa statunitense in merito credo che segni
Un'ulteriore
Punto positivo per quanto Italia ha fatto nel rafforzare multilaterale
Poi verrò al un molto brevemente al perché in questo modo datare possiamo operare bene che cosa dobbiamo fare per operare bene
Un altro elemento come dire
Positivo ancorché
Non si è attribuibile direttamente la nostra azione è sicuramente la maggior farraginosità dei rapporti Stati Uniti Cina che abbiamo registrato negli ultimi tempi
Rispetto alla paventato emergere di trans Pacific linked od altro questo credo sia un fatto da rilevare
E che sicuramente può rimettere in gioco tutta una serie di
Tematiche anche di come dire di
Di timori rispetto a margine di azione che si erano fatti avanti
Rispetto a questo come dire da questi cerchi concentrici la nostra posizione che comunque in quest'anno hanno registrato
Alcune positive dinamiche e da non sottovalutare anche quanto abbiamo fatto come fare performance Paese rispetto alla al crollo domanda globale solo per dire con franchezza
Lo scorso anno benché le nostre esportazioni abbiamo fatto di stare un meno venti per cento siamo fondamentalmente in linea con l'amico europea in Germania meno diciannove Francia meno ventidue siamo lì abbiamo tenuto in questi mercati
Gennaio due mila dieci per la prima volta inversione di tendenza e cioè abbiamo ripreso a crescere rispetto al allo stesso mese del due mila nove
E
Ancora una volta le nostre quattro a che fondamentalmente sostengono le esportazioni italiane non l'automazione
L'arredo l'agroalimentare l'abbigliamento detti maniera molto sintetica per questo il sistema personale all'occhialeria tutto il sistema casa l'illuminotecnica cioè non so queste quattro
Hanno fatto segnare dei delle performance positive ancorché ripeto nel complessivo calo della domanda e come dire ci ricordano che all'interno di europea
Volendo utilizzare una metafora nei cistica noi vinceremo la combinata la famosa abbinata va decisa libere slalom non essendo campioni assoluti
Né nell'agroalimentare dove sono superati alla Francia nella meccanica dove nostra della Germania nel turismo dove siamo sbaglia la Spagna però in tutte e tre siamo secondi
E quindi questo da una come dire una tenuta strutturale di elementi portanti del made in Italy credo importante
Da qui a piccole riflessioni operative ancora una volta di stimolo
A partire proprio dal dal ruolo nel mio europea
E alle caratteristiche del nostro Paese
Fondamentale a mio avviso nel nostro la nostra azione nostra capacità dettare l'agenda sarà inserirci sulla sua strategia Europa venti venti questa un tema su cui anche abbiamo
Quel colleghi dello IAI scambiato alcune riflessioni e mi sembra importante innanzitutto ribadire il più possibile questa nostra vocazione ad ab continentale energetico e commerciale
Su questo ripeto positivo il segnale su South Stream molto positivo da parte di EDF positivo anche il fatto questa mi sembra una linea su cui continuare il più possibile
La enfasi che è stata messa nell'ultimo Consiglio dei ministri della difesa se lo fosse stato manca
Sulla missione Atalanta nel Golfo di Aden perché dico questo perché evidentemente per noi quella forte focalizzazione su quel Sabin è fondamentale nella misura in cui vogliamo come dire mantenere questo forte ruolo di Kabul commerciale
Che che nostra posizione geografica ci chiede
Accolta una condizione e su questo devo essere molto netti che siamo in grado di far sì che un europea sposi una battaglia
Su cui militare si gioca molto grave ha tagliato probità intellettuale noi notoriamente siamo del sistema Paese più contraffatto al mondo siamo anche terzo contraffattore scherza cioè dobbiamo dire con franchezza
Ebbene lo sanno molti colleghi presenti in sala
Il tema dell'origine marketing cioè della obbligo di stampigliatura del paese di origine e sulle merci in ingresso non europea è una battaglia fondamentale capitale può condurre solo all'interno del mio europea
Motivo per cui dal rafforzamento non europea con i temi che diciamo in precedenza
Non possiamo che trarre giovamento nella misura in cui siamo a dettare l'agenda su questo tema specifico che ha una ricaduta
Fondamentale per il sistema Paese così come altro dossier che l'Unione o PEA nel nel auspicabilmente affligge venti venti potrebbe includere priorità italiana e l'iniziativa materie prime
Vorrei seria dazio zero sulle materie prime ingresso nomi europea
Ma c'è un pass trasformatore
Se il caffè italiano
Ovviamente facciamolo spenda prefazione ma capisco
E lo stesso vale per i suini che danno lo squisito prosciutto italiano lo stesso vale per
L'arredo che come come è noto viene data
Legname di altri Paesi a un Paese trasformatore alla luce di questa nostra capacità di trasformazione poter vivere in un in un mondo il più possibile libero
è fondamentale
Questo a livello di di un europea mi sembra una priorità a livello di rapporti transatlantici anche in come dire in considerazione delle ruggini forse una parola forte Manzo a delle incomprensioni crescenti che il G due sta sperimentando lanciare con
Massima urgenza la RAI lo scambio UE USA
Questa è la priorità su cui il più possibile in questo momento storico l'Italia mi avvisa interesse a
Apporre passi
Lo ha per di
Tantissimo tanto spesso paventati rischi G due e lo ha perché in questo momento per noi in particolare
Per l'Italia questo significa anche un un forte una forte chance che abbiamo
Alle alle nostre esportazioni
Dal punto di vista delle priorità questo mi sembra l'elemento come dire principale che possiamo perseguire attraverso la strategia venti venti credo che sia questo sommiamo come detto quegli elementi positivi che abbiamo registrato nei diversi circuito i del multilaterale in cui siamo impegnati
E quindi da quello delle delle Nazioni Unite con il la disponibilità tedesca ad un seggio europeo in una forma che che si vedrà al alla pur semaforo verde di idee su South Stream I positivi seguiti del G otto ci sono stati e all'impegno che dovremmo avere con la il ripensamento del del concetto strategico della NATO credo che tutto questo possa portare ad un due mila dieci più roseo dell'anno precedente grazie
Grazie Tortora interne sembra che
Nel suo intervento il direttore per le relazioni internazionali della Fondazione Farefuturo abbia messo l'accento più sulle
Opportunità o sulle nuove responsabilità dello scenario che cambia per l'Italia
Rispetto che sui rischi cogliendo alcune opportunità già manifestate sì o alcune opportunità in in fieri
Che l'Italia dovrà essere
Dove l'Italia dovrà essere capaci di giocare firma un ruolo
Dalla dottor I Barbato all'altro estremo del tavolo alla professor Vittorio Emanuele Parsi docente di relazioni internazionali dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano per chiedervi se condivide questa vettura non dico ottimista ma
Sostanzialmente positiva che ha fatto il dottor I brave ossee a questa visione contrappone degli elementi più in chiaroscuro
Grazie grazie premeditato conferire qualche sono spesso d'accordo per cui
Le cose che ha detto le condivido in buona in buona sostanza né nel giungere qualcuna forse
A partire dal dato a questo quadro si Stelio questa ho tratteggiato molto
Sommariamente efficacemente da Gianni mo'vicini
Perché la si se guardiamo le cose dal punto di vista italiano
Potremmo dire con una battuta che il mondo
Si fa sempre più piccolo globalizzazione e mano a mano che si fa piccolo diventa sempre troppo grande dall'Italia questore
Questa doppia doppio movimento che in qualche modo ci mette in difficoltà
Sul mondo globale il piccolo ma questo non perché si allarga riduce
Inevitabilmente
Il nostro peso se volete usare un termine più atto appunto a
L'opportunità
Richiede molto attività attività seria per così dire però a non andare incontro a una riduzione
In fondo questa Europa a ventisette sta tornando assomigliare quell'Europa in cui l'Italia stentava a trovare una dimensione propria no
Grazie a Dio non in un in una un orizzonte di minacce di sfide interne all'Europa incomparabili rispetto a quello che avveniva in passato nel nostro Stato nel nel nostro Stato unitario però ci dovrà un po'in questa situazione
L'Europa originaria Europa se era un posto in cui l'Italia era con i grandi dopo ventisette un posto in cui le italiane al suo posto insieme a tanti altri
E questo è un dato che inevitabile
Anche perché ed essere molto chiaro che sono un rafforzamento di Unione europea può essere una prospettiva di info può aprire al nostro Paese prospettive di
Tornare ad avere un ruolo
Però questo significa che noi dobbiamo lavorare molto
Su all'interno di questo versante che su un versante a mio avviso sostanze nel trascurato negli ultimi anni
Io sono d'accordo con chi ha detto che solo uno Europa più attiva e più protagonista può vedere il protagonismo italiano al suo interno
E
Però nuovi rispetto alle opere strafare questo vorrebbe dire che noi dobbiamo prendere sul serio le istituzioni europee riempiendo i nostri migliori funzionari dobbiamo prendere sul serio le istituzioni europee riducendo
Quella quella quella massa di infrazioni comunitarie in attesa di leggi ad paese per così dire o di un condomino di fine anno perché quello che un Paese come l'Italia
Il terreno su cui un Paese come l'Italia può giocarsi la sua partita
Deve essere necessariamente a mio avviso il terreno su cui l'Italia è sempre stata debole
E dell'affidabilità
L'affidabilità istituzionali non l'affidabilità di questo o quel protagonista l'affidabilità di questo o quel settore delle istituzioni spesso negli ultimi anni ha una straordinaria prestazioni che le Forze armate hanno dato anche in supplenza
A tante altre cose
Fra questi
L'Italia deve fare come ha fatto l'Inter a Londra con il Chelsea
Deve andare a giocare in attacco deve fare questo te lo so che qui
Mi rendo conto che qui è impopolare però non è colpa vostra il il
Dobbiamo fare questo a mio avviso quindi non possiamo fare
Proseguire con quelle politiche sostitutive no cosa sappiamo fare bene queste andiamo avanti ecco no quello che non possiamo più fare andare avanti a fare quello che sapeva fare bene perché non basta più quindi dobbiamo fare come dire l'ha detto lei Presidente quindi io sono conti che non aveva neanche un'Italia venga cambiamenti e anche il punk nazionale questa è l'Europa amico mio
Il
Quindi prima cosa lavorare sull'affidabilità secondo me e su questo preparava sull'affidabilità bisogna fare
Alcuni passaggi che forse con la politica è stata do stabilmente non hanno immediatamente a che fare ma che se non affrontiamo impediscono che anche i successi in politica estera si trasformino in
Conquiste istituzionali di lungo periodo
Le dico subito ci si guarda panorama politico italiano di dibattito politico italiano non c'è dubbio che come è stato detto molto bene all'inizio Sudan verso il Biancheri che lo
La politica estera in cui nell'anno passato
è stata molto bipartisan
Soprattutto le politiche di sicurezza liquidità le missioni militari che hanno svolto una funzione importantissima a mio avviso per dare
Visibilità e ruolo al Paese evitare questi costruire lavorare
A costruire questa immagine di serietà affidabilità extra eccetera però questo da un lato va preso
Per comparazione cioè talmente sconcio livello del dibattito politico normale questo
E l'altra parte non va dimenticato che quello che è stato evocato come problema la semestralizzazione della delle del definanziamento il tipico esempio di come
Un'attività
In Grecia
Quelle missioni rischia di essere vanificata nella sua
Eastman istituzionalizzazione insuccesso perché è sempre sottoposto ogni sei mesi al dibattito più scurrile perdonatemi sul sul sulle questioni finanziamento
Allora andare a giocare in attacco affrontare le cose per costruire l'affidabilità di lungo periodo vuol dire quindi fuori da questo
Non possiamo ogni volta avere il brillante arrivi brillante successe dire
Immagino al Parlamento così anche questa volta abbia stangata diciamo uscite ottenere Fiano si può non si può perché ne va della della credibilità del Paese
Questo con la più importante che le quantità di fondi di denaro o quant'altro anche se è che questa importante
Perché dico questo perché
Negli stati presentati da molto molto brillantemente da Gianni Bonvicini
Con questo grande supposto ecologico invidio Weill il
L'Italia ha spesso a mio avviso
Tenuto insieme due cose
Due atteggiamenti che sono tipici questo Paese
L'idealismo più astratto da un lato il cinismo più baro dall'altro
Per questo il paese che fa la campagna meritoria per la polizia per la moratoria della pena di morte a livello internazionale campagna meritoria per carità e poi fare peggio porcherie con chiunque sostanzialmente
Non non non ha una politica estera in cui davvero la dimensione etica badate non si è esibita come l'unico punto prego sarebbe follia noi possiamo fare dell'Italia in Vaticano
Scherziamo
No messo un po'diventano solitario per cui
Teniamocelo Mestre
Però
Nel fare questo alla fine diventerà coperta sotto la quale poi si fanno altre cose il cinismo queste il rischio grosso a mio avviso
Ecco perché la strada che indicavo vicini questo multilateralismo impegnativo e l'unica possibile perché deve farsi fare il salto di mentalità
Se non facciamo SAZ mentalità magari inizieremo qualche partita ma
Ma non cambia saremo sentano esita niente signore
Ha fatto qualcosa però mi sembra dobbiamo impegnarci su questo e così implica anche dare molto peso credo alla Poli
Sottolinea il ruolo della politica meno nobili creativo importante ho finito un minuto solo
E delle istituzioni
Di uscire da questo mito che lo scenario
Del commesso viaggiatore dell'Italia che va in giro a vendere
Le bretelle per il mondo
Evoca implica che è quello di una società
Foto sommato gravata dalla politica delle istituzioni ma che se un po'liberata dal mese di secco non è così
Oggi non è così cioè la società italiana della sua politica le istituzioni sono fortemente Luna promosso dall'altro
Uscire da questa convinto a questa convenzione per cui di volta in volta cioè il responsabile sommo che sia questo quello poco importa e il primo passo per crescere maturare
Significa uscire dall'idea che ci sono le terne riserva della Repubblica fronte sempre a intravedersi a salvare la patria no qui quello che serve da politica proceda con piccoli passi in queste in questa direzione di autoriforma
Ultimissima cosa
A
Io credo che sia
No conquistano su dell'anno scorso negli ultimi anni questo bipartisanship sulle missioni militari
Che è una cosa molto importante
Su un aspetto fondamentale uno quello che è stato anche prima se ricordo bene la NATO per noi è qualcosa che e al di là della sicurezza è lo strumento nel quale possono fare molte cose e quindi per me un doppio interesse che la NATO sia non solo sopra vivente ma vitali
Ma per un altro fatto molto importante questo Paese per tanti motivi che non che conoscete meglio di me aveva assistito a una dei militarizzazione della questione della sicurezza
Questo è l'unico Paese al mondo in cui durante la guerra fredda la pessima sicurezza appariva non c'entra niente con la capacità di un Paese di avere anche una efficace un'operatività militare
In termini sovranità intendi sicurezza l'importanza dell'accordo di pace su tutte queste missioni che sono state fatte iniziate da Governi diversi proseguite da Governi diversi
Credo che sia stato Gruppo Misto rimettere all'interno della nostra cultura politica l'idea che non sempre è possibile trovare un accordo che non implichi diciamo così anche nato espressione ma sono
O di corsa mostrare in qualche modo i muscoli per un interesse collettivo ma di questa anche a un certo punto se si deve giocare pesantissimo capita
E questo credo che sia una cosa importante questa è una conquista strutturale
Questa è una cosa importante delle missioni all'estero più ancora che aver messo un'altra volta il Paese in panchina perché e concludo questo non è un paradosso questo Paese ha fatto la politica della sega tante volte però ha fatto anche spesso a potere la panchina
Basta che sto nella rosa poi se anche non gioco mai fare niente ecco questo credo che sia una cosa da abolire bisogna cercare di corsi di perdersi topi rischi come stiamo facendo capitalizzare questa cosa istituzionalizzare una è un lavoro difficile
Ma se non la politica delle istituzioni non si capisce che io possa fare
Grazie alla
Al professor farsene intervento Ricchiuti immagini
La politica dalla panchina
Se non gioco magari non importa tanto il proprio partito lo prendo lo stesso se vinciamo e così non mi faccio neppure troppo male effettivamente e nel filone della necessità di acquisire
Una
Maggiore affidabilità istituzionale che mi sembra il concetto su cui il professore
A insistito e
Prendere sul serio le istituzioni internazionali e gli impegni internazionali per essere a nostra volta presi sul serio sano rischiamo di non essere ha detto il professor passi ha usato un'immagine all'inizio
Un mondo più piccolo man mano che il mondo diventa più piccolo sembra rilevarsi troppo grande per per l'Italia nella dinamica della globalizzazione
E siccome
Fra le priorità di azione che il rapporto presentato da Gianni Bonvicini indica la prima e
Riforma del Ministero degli Esteri e sinergia dell'azione
Con il Ministero dell'economia e con la Presidenza del Consiglio
E siccome proprio alla diplomazia spetta per prima il compito di
Far muovere l'Italia proprio raggio in un mondo che diventa più piccolo
Mi rivolgo adesso a all'ambasciatore Giampiero Massolo che il Segretario generale
Del Ministero degli Esteri e che impegnato proprio in questo lavoro di riforma del ministero per adeguarlo al
Allo scenario internazionale che cambia per chiederli di
Spiegarci in che modo l'Italia la diplomazia italiana si sta adeguando a questo nuovo scenario
Grazie ma signor credo che
Come la diplomazia italiana si sta
Fra
Come dire cercando di adeguare lo scenario sia
Solo una parte del problema diciamo così credo che
Bene abbia fatto il professor Parsi
Ad allargare il discorso
Sono infatti delle costanti della politica estera la politica estera
Ha sostanzialmente due obiettivi deve in qualsiasi Paese in qualsiasi momento garantire la sicurezza crescere la competitività del Paese
In questo Paese della
Perseguiti devo dire con una certa coerenza ma anche
In due modi diverso di
Prima e dopo la caduta del muro di Berlino prima della caduta del muro di Berlino
Era essenzialmente un problema economico fratello oltre nel senso che
La sicurezza e la data in appalto
Sì sì nuotava all'interno delle acque di uno stabilimento
E quindi quello che contava era essenzialmente la logica che definirei Mattei Valletta vale a dire la sicurezza degli approvvigionamenti energetici e la
La ricerca dei grandi mercati di sbocco
All'interno di questo si poteva anche ogni tanto andavo a letto con il nemico si poteva
Come dire dipingere valorizzare il nostro ruolo di ponte come ho letto
Nel problemi all'apporto sulla politica estera del nostro ruolo di ponte tentando come dire di allertare l'alleato americano piuttosto che la NATO
Con la col fatto che l'Italia potesse servire da tramite con questo comunque
Sacconi
Molto tempo è successo qualche cosa è successo che
è finito il tempo è finito lo spazio c'è stata l'esplodere della
Globalizzazione in qualche modo c'è stato soprattutto un contesto caratterizzato da una estrema
Lui dita delle gerarchie internazionali e da una da un tasso di competizione tra gli Stati
Che è stata ad un tempo ed è ad un tempo competizione per acquisire
Specie States
Di un suo Enza politica perché sono nel frattempo come dire scappate alla logica del bipolarismo
E competizione per opportunità economiche che derivano mai appunto dalla dalla fine dell'elemento spazio che quindi sono in qualche modo globale
Tutto questo
Gli Stati Uniti
Sono rimasti la potenza di riferimento si dice ma è possibile e finito era pronto privilegiato dell'Italia con gli Stati Uniti ma io direi che è finito qualsiasi rapporto privilegiato a prendere gli Stati Uniti con chiunque nel senso che
Adesso tutti devono dimostrare qualche cosa gli Stati Uniti che arrestano
Si offra Paola va interforze ma comunque un super partes
Si è ridotto il peso dell'Occidente a dire che si è ridotto il peso dell'Europa perché
Quando poi sento parlare di margine di potenziale emarginazione dell'Italia dei contesti di governance economica internazionale la doccia fredda dell'essere passati dal G otto al G venti ma
Volevo fare solo due punti e cioè a tal punto noi non credevamo più del G otto che all'Aquila l'ultimo giorno c'erano quaranta tra paesi e organismi internazionali quindi come dire
Abbiamo spunti abbiamo spinto da flessibilità dello strumento che avevamo a disposizione proprio vedendo alla fine del G otto fino al massimo sostenibile
è stata scelta poi un'altra via il G venti questa via
Senta in qualche modo ancora ad affermarsi non sappiamo come e dove la governance economica andrà a finire
Sappiamo però che da queste colossali assise di quaranta e più Stati membri chi correte il rischio di emarginazione e non è questo quel Paese ma è l'Europa se non si unisce
L'Occidente e se non
Ricrea di crisi in crisi la propria solidarietà occidentale
Poi c'è il numero crescente per qualità e quantità di minacce convergenza ancora poche settimane fa Ministro della Difesa americano diceva al Presidente Berlusconi ma io quando ero al Governo la prima volta
Avevo avevamo una crisi questa crisi si risolveva perché faceva un'altra la risolvevamo acque c'era una terza qui adesso ci sono sette otto dieci crisi contemporaneamente
Cioè questo lo dico perché
In questo momento tra
L'idea che l'illusione via vedo uno schermo dietro al quale far come dire mascherare le proprie insufficienze nazionale
Che questo schermo si chiami Europa che questo schermo si chiami rapporto privilegiato con gli Stati Uniti che questo schermo si chiami G otto bene tutta questa roba che è venuta fragorosamente meno
L'Europa l'Europa l'Europa probabilmente pulito tutto lei sì nel senso che
Non mi pare di vedere nel dibattito che seguo
All'interno delle istituzioni produsse lesi ad esempio in quello per la creazione del Servizio esterno
Di azione esterna europeo non mi pare di vedere quella coerenza quella
Virtuosità di interazione tra
Istituzioni europee che ci possa
Come dire che possa avvalorare Urbis sorgerebbe una nostra scommessa vincente
Sullo scudo europeo
Non facciamoci illusioni forse un giorno e io credo che sia preciso interesse nazionale diceva bene il professor Pansini lavorarci anche appare lo abbiamo sempre fatto
Dobbiamo continuare a farlo ma dobbiamo pensare che per molti anni non sarà più così
Che tra volti anche sana competizione fra Stati europei
E perdente significa che l'Europa perverrà atteso sulla scena mondiale senz'altro
Ma e e qualcosa che avviene
In altre parole l'Europa stessa come un rischio di una doppia rilevanza dell'irrilevanza di presentarsi come singoli Stati o quelle dell'avanza di cercare costantemente a ventisette un denominatore che non può che essere raggiunto a livelli per ora molto minimi
Che nemmeno il paravento
Gli Stati Uniti il rapporto privilegiato ma negli Stati Uniti questo Presidente degli Stati Uniti ha messo la sua faccia ci fu dieci quindici venti scommesse sottacendo internazionale finora nessuna di queste scommesse appagato
Qual è il rapporto privilegiato per rapporto privilegiato va dimostrato nei fatti quotidianamente cercando di aiutare il Presidente degli Stati Uniti
A vincere almeno qualcuna di queste scommesse massimizzando il nostro valore aggiunto perché la sua vittoria e probabilmente la vittoria
Di una reinventata rinata solidarietà con Cinecittà
E potrei continuare
La NATO alla ricerca del suo concetto strategico la governance economica mondiale né abbiamo già parlato quindi
Cosa succede succede che in questa nuova logica diciamo così
Mattei e va letta non bastano più e invece entrare in una logica diversa nella logica della ricerca appunto di quello che noi possiamo fornire come contributo come valore aggiunto
A quella che io definisco ma perdete la come il nome e di quello che si legge sulla bottiglia del liquore quindi e per dare un nome convenzionale al contenitore
E che chiamo la solidarietà occidentale
Dicevo come abbiamo reagito B abbiamo reagito perché la politica estera questo essere reazione non è necessariamente solo azione e linee di pensiero sarà volta sconvolte
Da quello che poi succede mai fattiva e abbiamo reagito direi finora interrotti
Essendo costretti e peraltro facevano molto bene all'assunzione di responsabilità a muoversi
Si dice pomposamente che siamo diventati dall'essere consumatori all'essere produttore di sicurezza questo entro certi limiti al di là delle parole bene
Ci siamo trovati a dover allargare ampliare direi in maniera imprevedibilmente anche il nostro Haute Ricci
Passando da questo tradizionale scenario euroatlantico del Mediterraneo al quale eravamo abituati fino alla caduta del muro di Berlino a qualcosa che definirei come li inventarci una politica globale
E lo abbiamo dovuto farlo abbiamo dovuto fare perché le sfide alla sicurezza sono in Afghanistan e non più anticipo confinarli o con la Slovenia con l'ex Jugoslavia l'abbiamo dovuto fare perché i nostri alle nostre aziende
Competono su mercati sempre più lontani ecco abbiamo dovuto fare perché il mondo è cambiato
E quindi abbiamo dovuto anche
Rivedere gli strumenti per l'Italia non è mai stata famosa penso che un Paese particolarmente portato per gli approcci sistemici ma per in qualche modo abbiamo dovuto anche noi riscoprire l'esistente il l'esigenza
Di fare di fare sistema cioè in qualche modo ricopre a delle sinergie tra
Autorità attori interessati al sostegno della propria azione esterna per
Della del Paese
Ecco tutto questo ci ha portati
E lo dico da da qualcuno che opera a questi temi in trincea quindi non
Come dire da osservatore
Qualificato nella politica estera ma come la blue collar
Tecnico della della materia perché ci ha portato ad esserci cioè ci ha portato in qualche modo inventarci anche una sedia
E guardate che all'epoca nella quale
Perché dominava e finiva lì
La sfida che ci potevamo è finita da tempo noi non solo ci siamo inventati una sedia ma spesso abbiamo anche cercato di concentrare su questa sedia
Quanto più valore aggiunto possibile mi riferisco
Alla nostra partecipazione a quello sforzo notevole di solidarietà nella comunità internazionale anche il rapporto con l'Iran cosa sarebbe
Se l'Italia che è uno dei primi partners commerciali dall'Iran si chiamasse fuori dalle sanzioni ad esempio in Afghanistan cosa succederebbe se il contingente di tre mila presto di quattro mila uomini dell'Italia si ritira
In Medio Oriente cosa succederebbe se noi non rispondendo agli appelli che ci vengono rivolti spesso è da sempre più parti ce ne andassimo dal Libano
Cosa succederebbe se ad un certo punto noi perdessimo la ritrovata equidistanza come grande Paese mediterraneo che in qualche modo ha da dire la sua sugli scenari del Medio Oriente
Se poi ripeto benissimo quelle equidistanza anch'io credo
E potrei fare anche degli altri negli altri esempi il nostro supporto
All'adesione europea della Turchia un partenariato con la Russia che passata la sicurezza in Europa la entrava anche sulla sicurezza energetica
Che è sempre come dire più maturo e responsabile che rifiuta la logica
Della sicurezza a somma zero che
Ed altre idee ed altri ancora in seguito insomma diciamo questi sono tutti i campi
Dove
La sedia c'è ma c'è anche
Qualcuno su questa sedia che in qualche modo
Circa di pigliare la parola e
Ed è vero che in questo gioco di Music al eccesso noi abbiamo un po'il complesso dell'esclusione dei gruppi ristretti in qualche modo
Cerchiamo di essere critichiamo tutti quelli in quali non si non siamo però è anche vero
Che io non vedo tutti questi drammatici progressi realizzati da questi gruppi iscritti non vedo ad esempio che il cinque più uno sia stato di una straordinaria efficacia con l'irlandese
Vedo invece e anche qui abbiamo fatto la differenza il salto notevolissimo che fece la politica estera italiana passando da una posizione tradizionalmente filo serba al riconoscimento del neonato Kosovo
Nell'ambito della quindi i cui facevamo fatte e in gran parte credo perché è proprio perché ne facevamo parte
Ecco quindi e concludo ruolo rango che poi il rango avrei in qualche modo figlio dell'esercizio del ruolo se vogliamo a medio termine perché credo che
Il ruolo c'è sicuramente in qualche modo quello che bisogna fare credo siano due cose cioè cioè i terzi
E quando dico crederci dico a tutti i livelli non solo da parte dei blue collar
E farsi trovare perché esperienza mi insegna che quando l'Italia si fa trovare decide di farsi trovare
Beh non è che se nessuno che dice ci discrimina come compagni di strada e perciò a fare credo che ci siano bisogno ci sia bisogno di tre cose intanto di un salto culturale lo diceva bene apparse
Cioè l'idea fin qua non ci sono Scudieri non ci sono fino ai denti c'è
L'esigenza di considerare di riproporci come Paese solidale con la comunità internazionale ogni qual volta questa solidarietà della comunità internazionale barra inventata
C'è poi la scelta di fondo che evidentemente va fatta sulle risorse io non credo necessariamente che il Ministero degli esteri sia
Come posso dire ridotto sul lastrico se vedete anche dal grafico la botta alla presa senza mentre purtroppo la cooperazione dello strumento di politica estera il discorso sarebbe lungo non è questa la sede per farlo
Credo però senz'altro e questa è la riforma che non è una riforma risparmio credo che bisogna usare meglio quello che c'è
E cioè credo che non sia più il momento di fare riforme come spesso si fa in Italia per avere qualche cosa in cambio
Si fanno riforme per
Punto per impiegare meglio l'esistente poiché è chiaro che nel momento in cui
Come dire i fondi fossero maggiormente all'altezza delle ambizioni di questo non sarebbe di dispiacere per il Segretario generale della Farnesina però
Ecco da qui a dire chi alle fondi salvo una scusante questo e e che la riforma viene fatta al risparmio questo è un aspetto che rifiuto
E infine credo che ci voglia
Come dire
Leadership e cioè
In qualche modo l'idea che il nostro quadro nazionale il nostro sistema Paese vada rafforzato perché se son caduti paramenti si sono caduti gli alibi
Beh non è caduto il protagonismo degli Stati nazione
Con che prospettiva funziona perdente non lo so però di sicuro il gioco e oggi ed una competizione fra Stati nazione se è una competizione tra Stati nazione per il nostro deve dotarsi degli strumenti per competere
E questi strumenti per competere passo no
Dalla chiara identificazione dell'interesse nazionale e dal suo univoco e non rissoso perseguimento ecco non
Si riesce
Da questo se si vuole sopravvivere nel mondo d'oggi grazie
Grazie all'ambasciatore Massolo
Che ci ha prospettato un Paese solidale che usa bene
Le risorse che ha
E che sa
Esercitare leadership
Internazionale
Chiaramente
Un Paese che ancora
Evolve verso questi obiettivi ma che avendo la consapevolezza
Che questi sono gli obiettivi può forse marciare più rapidamente verso il conseguimento del risultato
E una componente della
Credibilità e dell'efficacia dell'azione di politica estera di un Paese e senz'altro
Lo strumento di difesa
Che il rapporto gli alpinisti indica come seconda priorità l'aggiornamento dello strumento di
Difesa
Ha detto l'ambasciatore Massolo che l'Italia è diventata nota consumatore al produttore di sicurezza
E
Il professor sparse ha ricordato prima un momento in cui gli italiani avevano forse qualche reticenza a vedere
Le proprie forze armate impegnate su fronti internazionali mentre
Da anni ormai hanno imparato ad averne l'orgoglio
E a riconoscersi nel loro impegno
Cioè con noi il capo di stato maggiore della Difesa il generale Vincenzo Camporini
A lei generale chiedo quale
L'adeguamento dello strumento di difesa italiano
E qual è
Il il senso e la sostenibilità dell'impegno internazionale delle Forze armate italiane
Grazie grazie di questa opportunità e io mi ero preparato proprio per rispondere a queste domande
Ma la tentazione è troppo ghiotta anch'io conosco ormai inutili visto le tentazioni e quindi
Dirò qualcosa di più anche se forse uscire un po'dal
Campo delle mie specifica competenza ah parlando del ruolo dello strumento militare
Fatto piacere sentire
Questo apparsi
Sottolineare come ci sia oggi una
Consapevolezza ben chiara del fatto che
Una politica estera un posizionamento nello scenario internazionale
Non sia pensabile se non sia a disposizione uno strumento
Per come lo ha detto mostrare i muscoli
Non perché noi siamo dei guerrafondai certa ma perché questa è la realtà del mondo
Sarebbe molto bello se questo non accadesse
Io sono entrato nelle Forze armate perché volevo volare non perché volevo fare la guerra volere volentieri non facendo la guerra
Oggi questa consapevolezza esiste
E noi abbiamo cercato di adeguare il nostro strumento questa nuova esigenza
Gli scenari che sono mutati nella nostra riforma l'abbiamo iniziata tempo fa già nel novantasette
Ci fu una radicale riforma che poi ha trovato passi successivi che si sono materializzati
Sia nella struttura gerarchica che vede oggi il capo di stato maggiore come responsabile primo delle della condotta dell'operazione gratificazioni generale lo strumento
Che vede la presenza del perché nove le donne in uniforme e vi assicuro che davvero si fanno onore e sono diventati uno strumento indispensabile soprattutto in quei teatri come nei teatri
Islamici dove il contatto con l'universo femminile è possibile soltanto attraverso le donne
Riforma che è passata attraverso la sospensione della leva e la creazione dell'esercito professionale delle Forze armate professionali
Che
Hanno consentito davvero un salto di qualità
Se voi considerate che per ogni posto che ne mettiamo a gara a concorso presenta le Forze armate come sul dato abbiamo dei sei agli otto candidati se voi considerate che
Questi sei otto candidati sono
Tutti quanti diplomati in un istituto superiore mi rendo conto del livello qualitativo culturale della delle nostre truppe
Che è quello di più che fa sì che oggi il
Comportamento delle nostre truppe all'estero sia considerato un modello
E vi assicuro che non è è considerato un moderno dall'ultima riunione dei Capi di stato maggiore della NATO sono francamente arrossito quando il Secure dalle nello Stato ridisse ha detto pubblicamente ho appena visitato la regione ovest dell'Afghanistan
Vi assicuro che ho visto quanto di meglio si può fare dove tutti quanti prendere esempio da quello che fanno gli italiani dalla Regione
è stato qualche cosa che ovviamente ne noto molto piacere ma che non si costruisce per caso nasce perché abbiamo a disposizione veramente un materiale umano straordinario
Marina Romanò che ha bisogno ovviamente di risorse
Il problema delle risorse è un problema diciamo che si presta a sguardi varie angolazioni
Come diceva amico ma solo in realtà
I problemi ci sono ma non siamo alla fame non siamo la fame perché perché i bilanci della difesa in particolare
Non sono in realtà una fotografia che si possa
Avere con un singolo obiettivo dobbiamo mettere insieme parecchi immagini noi abbiamo una disponibilità ulteriore che ci viene dalle dei fondi per le missioni internazionali
Che serve a coprire una parte delle spese di esercizio che sono state tagliate nei bilanci ordinari abbiamo disposizione il supporto del Ministero dello Sviluppo economico per il finanziamento di
Alcuni dei più importanti programmi di
Ammodernamento delle Forze armate
E questo non ci permette ovviamente di notare nel loro assolutamente
Ci permette comunque di
Sopravvivere sopravvivere e di essere all'altezza dalla situazione con però due problemi estremamente seri
Il primo recitato apparsi e quello del fatto che questi mezzi vengono assegnati ogni sei mesi co una decreto ad hoc qualche volta appunto con altre
Frequenze l'anno scorso abbiamo avuto sei quattro due che non non è una formazione del calcio
E
Sono provvedimenti che danno una certa alle autorità alla disponibilità dei fondi
Dal punto di vista politico io non sono tanto d'accordo a me fa piacere che ogni sei mesi ci sia questo dibattito e che in Parlamento si parli delle missioni e che il tutto si concluda con un voto
Perché scopriamo ogni volta che questo voto è un voto plebiscitario
Nelle ultime circostanze in cui questo voto si è verificato alla voce contrari c'era sul tabellone della Camera e Senato un bello zero
Questo CIDA forza ci dà
Vigore e ci conforta nel nostro impegno
Ma il problema più serio è che questi fondi arrivano grazie ai
Meccanismi burocratici del Ministero dell'economia e finanze sempre con molto ritardo è sempre in modo tale che sia impossibile l'inizio dell'anno forma qualsiasi pianificazione
Quindi noi cominciamo l'anno sulla fiducia speriamo che i soldi arrivino e in qualche modo alla fine dell'anno diciamo anche quest'anno ce la siamo cavata
Ce la siamo cavata però con una
Con una grossa ombra Noè al momento stiamo addestrando restiamo
Preparando lei tutte le unità che verranno schierati in teatro quelle che non verranno schierati in teatro purtroppo sono condannate alla in mobilità
Proprio perché mancano i fondi per l'esercizio
Il che significa
Che quelle unità che servono per le circostanze che non sono oggi
Parte delle vicende militari che stiamo vivendo
Sono veramente ridotte alla
Progressiva addetti al progressivo decadimento del loro capacità
Sto parlando delle unitaria esempio di artiglieria pesante semovente sto parlando ad esempio delle unità aerei che devono combattere la guerra ad alta intensità
Sono tutte unità che necessariamente vedono ridotti al lumicino la loro
Prontezza operativa
Qualcuno potrebbe obiettare probabilmente nello scenario attuale
Dovete rendervi conto che si tratta di così inutili relitti del passato io qui vorrei ricordare che la storia è molto più veloce di quanto possiate immaginare
Le cose cambiano molto rapidamente
Così rapidamente che occorre essere pronti preventivamente per le nuove sfide
La rapidità con cui le cose cambiano la possiamo dedurre da anche da fatti recenti
Io sfido chiunque
A trovare qualche commentatore che nella primavera del mille novecentottantanove immaginasse che dopo qualche mese l'Unione Sovietica sarebbe scomparsa sfido chiunque a immaginare a ad altro trovare chi poteva immaginare il salto di qualità che sarebbe stato necessario
Dal dieci al dodici settembre due mila euro
è stato giustamente citato o l'atteggiamento di di
Primo Bush
Che ha dovuto fare una virata di novanta agrario di centottanta gradi proprio per
Venire in contro questo cambiamento dello scenario internazionale quindi io credo che
Da questo punto di vista noi
Abbiamo dei problemi potenziali che riusciamo in qualche modo comunque a mascherare perché le la nostra azione su internet sul terreno dell'operazione mie efficace
Vorrei dire qualcosa e concludo su l'efficacia di queste operazioni perché l'efficacia si migliora sempre
Tenendo conto di quello che l'obiettivo
E a volte questo obiettivo non è molto chiaro a volte non è chiaro l'inizio a volte perde di chiarezza operazione durante
Siamo sicuri che l'obiettivo che si per fingere UNIFIL due oggi nella territorio tra la Blu line il Litani un obiettivo chiaro a tutti
Siamo sicuri che quella risoluzione dell'ONU che permisero schieramento di quelle forze
Qualche anno fa sia ancora adeguata al nuovo quadro libanesi ad esempio
Voglio ricordare che il punto due in quel del diciassette del lavoro prevedeva il disarmo di Hezbollah
Che era una forza anomala oggi Hezbollah è una
Forza politica del nuovo quadro libanese
E quindi io credo che qualche cosa debba cambiare e quindi questo potrebbe dover cambiare qualcosa non lo scopo della missione e quindi nella sua articolazione
L'ultima osservazione che voglio fare riguarda la necessità di una coordinamento del sistema Italia
Quando io vedo gli attori che sono in qualche modo coinvolti in questa attività ne abbiamo visti anche sullo schermo io noto che uno di questi attori citato della Presidenza del Consiglio
Ora secondo me la perizia piglio dovrebbe essere l'attore
E gli altri dovrebbero essere coordinati dalla Presidenza del Consiglio dovrebbe avere un'autorità piena
Sul i comportamenti dei vari ministeri cosa che nel quadro istituzionale italiano oggi mi sembra abbastanza difficile da ottenere
Il nostro intervento in Albania stiamo parlando di qualche anno fa ma le cose non sono cambiate ha coinvolto molti Ministeri tra cui ad esempio il Ministero della della sanità il Ministero degli Interni
Ognuno aveva la sua agenda ognuno nella sua organizzazione con uno spreco di risorse incredibile
Senza che ci fosse uno obiettivo comune
Guidate vigilato da dal padrone del vapore
Io credo che su questo dovremmo riflettere per una seria
Non dico riflessione o quanto meno
Delineare
Una catena di comando che in qualche modo possa ricondurre ad unità tutti questi sforzi grazie
Grazie
Generale un quadro
Stato un momento in cui
Ci sono state due notazioni che
Mi hanno suscitato qualche preoccupazione è questa evocazione della rapidità con cui cambiano possono cambiare gli scenari internazionali
E collegata a questo l'altra sua dichiarazione sotto gli alpini ho sotto gli altri reparti
Impegnati in in sui fronti internazionali niente o poco
Quindi senz'altro
Elementi di preoccupazione in questo contesto ma anche
E lo notato nel suo intervento come logo notato in quello dell'ambasciatore Massolo
Il non
Piangersi addosso e non piangere miseria le risorse
Non sono quelle che forse potrebbero essere ma comunque ci sono e il materiale umano c'è
Ed è buono
Ma in entrambi gli interventi si è quello dell'ambasciatore in quello del
Generale sono venute delle
Indicazione degli inviti a una
Efficacia forse maggiore
Dell'azione politica
In realtà il generale accusato più la burocrazia che la politica per certi ritardi nei
Nei finanziamenti ma
Il l'invito alla coordinamento e l'invito alla
L'univocità dell'impegno a sostegno dell'interesse nazionale
è stato è stato forte è vero che
E lo ha ricordato anche il professor sparsi la politica esteri italiano è spesso condivisa a livello delle forze tutti maggioranza e di opposizione però cosa può fare e qui veniamo alla terza delle priorità indicate dal rapporto gli analisti
Cosa può fare la politica e cosa può fare il Parlamento per avere un ruolo più efficace e per rendere più efficace il sistema Italia
Cioè con noi l'onorevole Margherita Boniver che il Presidente del Comitato Schengen Europol e immigrazione della Camera dei deputati
Che è stata anche il sottosegretario agli esteri alle rivolto la domanda
Buonasera a tutti
Ma è una domanda molto pertinente anche se la risposta certamente farà deludente faccio parte della Commissione preveda epoca in memorabili
Debbo dire che la politica estera
Del del mio Paese è sempre stata una politica estera se vogliamo proporzionata a ruolo in media potenza dell'Italia
Ma nella politica estera nella formazione politica estera il ruolo del Parlamento è assolutamente marginale
E marginale per tutta una serie di motivi fondamentalmente
Perché il Parlamento non è mai stato capace probabilmente di adeguarsi allo scenario che cambia e che è stato messo in luce
Molto bene da questo annuario probabilmente perché abbiamo delle
Procedure assolutamente defatiganti e quindi abbiamo visto che molto spesso capita di approvare venerati i fichi internazionale che giacciono in qualche ministero non necessariamente Ministero degli esteri magari da da molti anni
Irrilevante anche perché
Proporzionalmente alle ambizioni
Magari dei partiti o dei leader politici o delle stesse
Personalità presenti in Parlamento la risposta che ci viene
Dalle risorse disponibili per fare politica estera è sempre totalmente inadeguata
Ed è questo un aspetto di questa sofisti cattivissima
Scienza quella della politica internazionale che interessa credo
Sì e no una parte molto molto microscopio dall'opinione pubblica italiana salvo salvo Stato dei casi molto Band individuati e cioè quando si tratta di
Criticare di Stati Uniti allora le piazze si riempiono questo era una volta una costante e adesso forse un po'meno forse perché abbiamo
Meno la percezione che gli Stati Uniti sono
Davvero quei protagonisti straordinari che non sono sempre stati sono ancora a tutt'oggi comunque
Opinione pubblica si interessa molto poco alla politica internazionale vuole anche perché il ruolo della comunicazione che un'analisi che manca in questo annuario ma d'altro canto
Soltanto diciamo ne vorrei parlare solo molto brevemente
Indiane accennato prima dalla storia Biancheri quando evocava tutto il primo premio della della presidenza Bush facendo un'analogia anche con primo credo della presidenza Obama
Omettendo di dire quello che credo invece sia una cosa molto avvio cioè il ruolo della comunicazione oggi
Sta incidendo in modo molto molto pesante anche
Sullo svolgimento dello dibattito democratico sullo svolgimento delle capacità anche di un sistema presidenziale come quello americano al quale
Potrebbe cadere in qualsiasi momento sotto la mannaia di di di un'opinione pubblica che essi
Che essi aggrega soprattutto intorno
Degli strumenti
Internet di altra comunicazione ma quasi mai
Diciamo attraverso il dibattito delle forze politiche quindi c'è un ruolo della comunicazione
Che certamente incide moltissimo e che secondo me andrebbe analizzato più attentamente per quello che è la percezione
Del ruolo della politica estera di un Paese come l'Italia ma anche lì molto succintamente
Io credo che non si tratta soltanto
Di ricoprire il ruolo della sedia della sedia pieno della sede a vuoto o addirittura di immaginare una politica estera sul suo fa io credo che c'è un protagonismo italiano
Di tutto rispetto che copre tutti gli aspetti assolutamente fondamentali e tradizionali della
Del perseguimento di una buona l'idea di politica estera il nostro paese che a una costante che per fortuna non cambia
Come le maggioranze politiche e che una patrimonio del nostro paese che rende d'immagine dell'Italia estremamente credibile
All'esterno
Prima generale Camporini diceva siamo quasi arrostiti in una riunione della NATO io posso ricordare un episodio che mi aveva molto colpito durante
Non mi ricordo più quale campagna presidenziale statunitense
Un candidato che poi per fortuna non non ha vinto la sua battaglia John Kerry
Ha raccontato di fronte a una platea americana gioco e cioè
Se avete presente che cos'è un carro armato italiano cioè il no
Dice no non sappiamo
Beh si può riconosce perché ha un'unica marcia la marcia indietro
Questo soltanto quattro o cinque anni fa al giorno d'oggi ovunque turbata soprattutto nei paesi
Dove la presenza italiana è assolutamente indispensabile come teatro afgano
Ci sentiamo letteralmente implorare in ginocchio affinché
La presenza militare italiana ma anche l'Arma dei Carabinieri sia rafforzata si è espansa eccetera e questo è
Una come posso dire una novità se vogliamo per il nostro Paese è una novità molto prezioso novità alla quale
Teniamo molto una novità anche il voto ma è parte tant'è che anche lì
Sedendo in Parlamento da da un bel po'di tempo mi ricordo perfettamente quando pochissimo tempo fa
C'erano addirittura undici posizioni diverse
All'interno dell'allora maggioranza per quello che riguardava l'invio delle truppe in Afghanistan e c'erano anche delle forze che sedevano in Parlamento che oggi con il quadro diciamo più semplificato
Non ci sono più ed ecco perché c'è un voto bypartisan unanime e quali dicevano qualche anno fa già dice ritiriamoci dall'Afghanistan l'Afghanistan non vale la nostra presenza
Ma quindi detto ho detto questo
Credo che questo protagonismo anche il protagonismo italiano sia di tutto rispetto e soprattutto credo che risponde in modo molto positiva a quello che è il concetto di interesse nazionale che evocava prima l'ambasciatore Massolo e che un concetto raramente dibattuto ragia mente
Diciamo digerito dalla opinione pubblica e sulla Regina
E di interesse nazionale ha fatto sì che
Questa maggioranza ma soprattutto a questo Governo sia
Il secondo perso nonché quarto governo
Proceduto Berlusconi hanno prodotto se vogliamo anche delle rilevante novità in politica internazionale
Non parlo tanto è soltanto del rapporto anche personale strettissimo che intercorreva fra Berlusconi e l'allora Presidente americano Bush
E che un rapporto che è stato estremamente utile che anche esposto all'Italia ad una scelta molto complessa quale è stata quella di intervenire sul teatro iracheno
Ma mi riferisco soprattutto oggi oltre al rapporto con gli Stati Uniti che rimane assolutamente e quindi prestissimo è molto importante non soltanto per l'Italia ma anche per gli Stati Uniti mi riferisco a quello che è la politica essere italiane nei confronti di un Paese come la Russia
Mi riferisco a quello che è la politica estera italiana nei confronti
Di un player eccezionale nel Medioriente qual è Israele
Mi riferisco al trattato di cooperazione e amicizia di Bengasi che è entrato in vigore
Qualche mese fa che è il frutto si di un lungo iter
Politico che però è stato portato a compimento soltanto l'anno scorso
Mi riferisco in generale a quello che è una
Scelta di campo molto netta in equity cabine della lotta contro il terrorismo diciamo che questi elementi non sono gli unici ma questi elementi messi insieme combinati insieme
Fanno della politica estera dell'Italia prodotta diciamo in questo ultimo periodo una politica estera di tutto rispetto e quindi direi che potremmo
Se vogliamo sottolineare quelle parti
Dell'analisi contenuta in questo elegante assai competente ma anche un po'melanconico rapporto sulla politica internazionale dell'Italia
Ne poteva parlare in fondo con un segno positivo
Ma e qui adesso vorrei proprio concludere vedete io non credo che sia molto importante marcerà arsi se il G otto e si è svolta all'Aquila forse probabilmente sarà stato l'ultimo G otto degno di questo nome
Visto che i prossimi vigili saranno delle moltiplicazioni c'è già il G venti cioè il G quattordici chissà
Il punto è
Di non perdere diciamo posizioni su questo l'Europa che finalmente ha riuscite a produrre questo trattato
Modificato di Lisbona dopo un lunga lacerazioni
Accetto un atteggiamento minimalista che certamente difficile
Trovare entusiasmante però anche lì
Io credo che l'Italia continuerà a giocare un ruolo oggi assoluto e totale rispetto
Infine questo davvero concludo ci sono degli scenari così
In quei tanti così
Complicati così
Irrisolti fino adesso e mi riferisco appunto Afghanistan-Pakistan o anche il
Quel terribile pasticcio che più che un pasticcio è un
Quasi un problema intrattabile che è l'Irlanda prossimo nucleare
Vedono l'Italia protagonista in primissima linea
è vero forse noi non facciamo parte del cinque più uno sull'Iran ma io direi oggi nel due mila dieci e per fortuna però siamo credo il secondo partner strategico per quel grande Paese quindi
Un domani quando ci fosse un'evoluzione speriamo finalmente positiva in perse Alitalia sarebbe ben posizionata ecco quindi che
Mi sembra che il quadro che emerge complessivamente da questo annuario un
Un un quadro di tutto rispetto di cui io sono anche abbastanza fiera
Grazie
All'onorevole Boniver che
Ha sottolineato
I i fronti dove
L'Italia è già
Protagonista degli politica internazionale nel segno ha detto l'onorevole Boniver del dell'interesse nazionale grazie anche per
Aveva revocato un altro attore
Potenziale
Della
Diciamo dell'intensità con cui l'Italia può vivere la politica estera che il la comunicazione
E questo magari può andare come input agli autori del Rapporto due mila e undici sulla politica estera due mila dieci sette
Anche questo capitolo possa essere affrontato
Io ringrazio in questo momento tutti gli intervenuti dal dottor ai danni che aveva dato l'esempio il buon esempio iniziale
Fino alla all'onorevole Boniver perché sostanzialmente ciascuno è stato dei tempi del suo intervento
E
Mi restava sulla sull'agenda l'ultima delle priorità di azione che era stata che è stata ipotizzata dalla rapporto quella della formazione della cultura internazionalistica dell'Italia
Delle
Priorità di azioni forse
E la più
Ampia e nel contempo la più generica quella cui dare contenuti precisi e più più difficile e forse richiede più tempo e
A commentare questa priorità di azione ma anche
A
Cercare di trarre un po'le somme bella nostra tavola rotonda
Chiamo
Il presidente Giuliano Amato che qui
Nella sua veste di presidente dell'advisory board della fondazione italiani europee
Ma che ha nella sua esperienza di uomo di Governo di uomo politico una amplissima frequentazione esperienza internazionale Presidente Amato
Sì non mi farò esorbitare dai tempi se non per i dieci minuti che corrispondono al ritardo con cui abbiamo iniziato
In effetti il tema di una cultura della politica internazionale è cruciale ed investe molto la comunicazione come lei giustamente diceva
Perché le dirò che già sono rimasto stupito quando entrando qui dentro visto almeno all'inizio poi piano piano c'è chi sbaglia sempre accade al mondo
Ad oneri insieme ha tenuto cosa tanta gente a occuparsi di politica estera
In un Paese dove temevo che la politica estera interessasse a quello che potremmo considerare un per cento dell'antico Partito d'azione ecco non molto
No molto di più
Perché si evita di parlarne come ci sono alcuni giornalisti che stanno ahimè invecchiando che appartengono alla mia generazione ai quali ha tuttora consentito scrivere ogni tanto articoli di politica estera
Ma le pagine dedicate alla politica estera sui nostri giornali sono sempre meno il che espressivo di una cultura nazionale che in fondo non la considera così importante in realtà
E nella televisione era cosa assumere i connotati kafkiana perché capita spessissimo di vedere il nostro Presidente del Consiglio più raramente il Presidente della Repubblica
Mentre stanno animatamente parlando con il loro counter pars stranieri
E la voce che commenta dice il Presidente Berlusconi ha detto faccio per dire che
A Trani bisognava mandare proprio questi ispettori perché vedi le cose non funzionano
Oppure che dice che ora farà una riforma della giustizia o dopo la riforma della casa
Allora uno che prende alla lettera quello che vede dice però poi e quindi al
Al Presidente brasiliano interessa molto questa cosa interni hanno parlato di questa roba qui Fontana non si sa perché stiamo parlando quei due se il tema è quello della fondo ma regolarmente non c'è mai una volte vi fanno vedere che parli che va ma è evidente che voi dice un'altra cosa insomma che è l'unica che si suppone che interessi gli italiani la ragione per cui
Il nostro Presidente del Consiglio può essere oggi in Russia a domani in Francia o dopodomani in Brasile che sta è del tutto irrilevante che riveste effettivamente pone un problema un Paese
Che
Ci resta male e se gli dicono che non è l'iter
E che però e insomma sembra disinteressato alle partite internazionali in questo campo insomma questo
è e seriamente un problema
Che affidato interamente alla comunicazione perché io non per retorica da società civile
Dalla quale rifuggo da sempre dopo che lessi il suo primo bellissimo libro al quale sono rimaste affezionato alla virtù dei migliori
Ma perché penso che sia implicita in tutti gli italiani è una attenzione possibile nei temi di politica internazionale che si commettono ai loro problemi
Soltanto che non è una di quelle cose che ti cascano sott'occhio da sole come la politica del tuo Comune o il prezzo della benzina quando vai dal benzinaio
è una metta riflessione che implica che qualcuno ti dia gli elementi per farla insomma
E se questi elementi vengono negati al punto che ti fanno vedere il Presidente del Consiglio che parla con un altro il Primo Ministro
Ma ti dicono che si sta occupando delle questioni interne tu non puoi chiede desumere che quello di cui si sta occupando è totalmente irrilevante quindi
Veramente è giusto questo punto della comunicazione è un punto davvero cruciale non possiamo pretendere che Massolo
Si metta a fare il Giovanni Battista che gira per il Paese per annunciare la politica estera smarrito
Slogan esula totalmente dal suo ruolo e se lo facessero rinchiudere veramente probabilmente
E non è il caso perché ci serve di più alla Farnesina alla fin fine no supporto io io direi
Ora andando rapidamente ma noi chiaramente abbiamo un'ansia da ruolo
Che è un'ansia storiche che deriva dalla posizione storica del Paese ultimo arrivato tra gli Stati nazionali nel concerto europeo
Con il problema della Francia la Germania del Regno Unito da imitare io aggiungete l'ultima cosa che ho fatto nella mia vita visite che hanno fatto la Treccani ma perché la Francia ce l'aveva in Inghilterra si va be'insomma la quindi
Dovevamo avere anche noi a incidente via c'eravamo sempre obbedito consensi sulla la britannica si doveva essere pure il ciclo degli italiani cioè abbiamo funzionato sempre così a percorrendo appresso
A questi altri che reca e ci portiamo dietro questo problema più c'è il problema dell'affidabilità gli italiani sai sempre da che parte cominciare una guerra ma non sai mai da che parte la finiscono tutte queste tutte queste cose che hanno dei precedenti che in qualche modo dispiegano
Insomma hanno creato innanzi al punto primo in un mondo diventato un grande forza Buglio l'ansia dar luogo ce l'hanno tutti
Ce l'hanno assolutamente tutti quindi
Teti tesi ecco non ti agitare più del necessario infatti oggi e mi ha fatto piacere che dai criteri di nulla
Sia avvenuta una valutazione non convenzionale appunto rispetto al tradizionale ironia autoimmunizzarsi
Sull'Italietta do vecchie e il problema consente problema è quello del ruolo c'era la Russia
Mi consenta
Una rapidissima rassegna che
Si è ritrovata da essere il secondo poco di un equilibrio mondiale bipolare a ad essere un Paese con le pezze al sedere trattato dai Paesi dell'Occidente come ultimo debitore estrazione
Dire che ha fatto giganteggia aree l'orgoglio nazionale russo io oggi che sono usciti da quella situazione
Ah non orgoglio nazionale chiede dieci volte quello che possono fare in realtà in politica internazionale questo ricrea porrò il problema del ruolo
C'è madre unico presunto super Power insomma no che gira per il mondo e si accorge che è un mondo dove fare il super Power veramente difficile
Se riesce ad essere Power già te la cavi bene Fontana
E ce l'hanno i nostri tra i imitati grandi europei perché secondo me Sant'così guardate gli le unghie proprio non ce l'ha più Walter
Non fa che mangia sarebbe che è continuamente atteso
Sul ruolo della Francia che vede che in questo mondo distaccare lì lista che scappando insomma
Il Regno Unito
Che al punto che insomma la sterlina vale un euro che bene
Il massimo di
Insomma ecco
La Germania sta sta facendo i conti con se stessi a trovare è un problema generalizzato questo del del ruolo perché
Perché tutto è messo in discussione darla inesistenza di equilibri consolidati come quelli dai quali siamo usciti con la Giunta
Del terrorismo e di tutti cui e di tutti i suoi problemi se le cose stanno così secondo me
è giustissimo quello che diceva prima ma sono
Che se
Con una mia precisazione diciamo anzi faccio prima una precisazione poi do ragione a ma solo perché senza la precisazione lui si inorgoglisce troppo e sbaglia
Cioè la precisazione che
Noi facciamo bene
A cercare di ipotizzare i futuri equilibri del mondo questo va comunque fatto
E a cercare di capire quale potrà essere la convocazione e il ruolo dell'Italia in cui equilibri per cui
Che di quegli equilibri possa far parte ed è bene cercare
Di fare in modo che faccia parte l'Europa
è una ovvietà assoluta perché lo sappiamo nel concerto futuro Silvio inutile che ve lo racconti a questo rare diciannove undici insomma che la voce dell'Europa servirebbe insomma
Potrei caricarmi retoricamente ma inutile vi comunicheremo una retorica giusta che già conoscete
E quindi
Insomma vada
E per noi in fondo sarebbe anche bene io ho sempre dato ragione a Ciampi
Quando diceva meglio essere un quindicesimo della Banca centrale europea che essere dominati dalla Bundesbank con la Banca centrale nazionale
Ecco che
A ha molto senso questa
Sorta di così analisi Costabile costi benefici può darsi che per noi valga
Valga veramente la pena tant'è vero che
Ci e
Siamo tranquilli che il sostengono di più queste posizioni seggio europeo eccetera
Ha senso che noi ipotizziamo un futuro Consiglio di sicurezza
Nel quale vi siano seggi non permanenti di durata media o lunga questo assenso perché
No forse non sarà mai informato il Consiglio sicurezza ma il giorno che lo fosse CONI per vincoli permanenti non risolvono nessun problema perché l'Africa e l'America latina ma la stessa ansia di rimangono aperti
Con i seggi non permanenti ce la fanno insomma
Forse quindi stare su quella pista una cosa assolutamente corretta insomma domandarci
Che cosa sarà tra G otto G venti G due è giustissimo e cercare di posizionarsi ma parliamoci chiaro
Io non credo che sia già morto il G otto non credo che il mondo sarà governato dal G venti non credo che il G venti diventerà da tre mesi G dunque
Non credo nessuna di queste cose
Se andate a dire un cinese che il mondo sarà governata ceduta riprenderà pernacchie in ideogrammi perché
E proprio che non ci pensa neanche lontanamente in realtà ed è inconcepibile ideologicamente e culturalmente una continui contiguità da Coco odierno
Con
Con gli Stati Uniti proprio
Non ci pensano G venti è una macchina fatico USA ecco e quindi l'Europa
Cento che dobbiamo
Promuovere la voce europea ma per il momento siamo un'Europa a ventisette
Ecco dove lady Ashton anche se fosse di Primo Carnera
Avrebbe grosse difficoltà concorrere ventisette posizioni in una voce unica quindi la stessa Europa
è un processo che vede essere
Portato a compimento e che non si compie domattina non non si compie domattina insomma noi
Possiamo metterci tutta la buona volontà possiamo esprimerci a favore di un'unione politica a questo punto io di personalmente incoraggiò queste cose ma so che il risultato viene a medio termine
La politica estera che leggiamo in un annuario due mila dieci deve farsi tra il due mila dieci due mila undici fondo quindi deve avvenire questi obiettivi
Ma una volta che a questi obiettivi ha ragione ma solo quando dice
Io non devo costruire la mia politica estera solo sul leggio metri degli equilibri futuri che ancora non ci sono Massud gli spazi
Che io posso avvenire in questi anni e allora
Sulle co utilizzando le risorse di cui oggi dispongo è un paradosso ecco ma per un Paese come il nostro poi la continuità storica un suo valore
Insomma noi cominciamo ad aver voce con la guerra di Crimea
Noi riusciamo ad esserci perché ci sono le missioni militari se non ci fossero delle missioni militari è possibile che il nostro ruolo oggi sarebbe molto meno percepibile di quanto di quanto non sia e questo è già un punto importante si tratta di questo io condivido questa impostazione
Di aumentare il valore aggiunto che possiamo connettere alle missioni militari
Che è una specialità italiana questo e cioè il militare e civile il militare come operazione militare il militare come rapporto con la popolazione pochi
Sanno fare questo questo genere di cose
E casomai ecco questo io né il brand vedo considererei importante
Costruire una rete di rapporti con Paesi vicini che solo l'Italia e non altri possono costruire
Che portarcelo come valore aggiunto nei rapporti con gli altri in modo da aumentare il nostro peso specifico noi abbiamo tante volte
Detto che esiste un ruolo italiano nel Mediterraneo che più potenziale chiedeva insomma portarci dietro ogni volta chi
Abbiamo una vicenda come i cosiddetti grandi europei con gli extra europei anche in questo
Qualcosa che noi possiamo fare questa gigantesca Europa ancorché piccola nella quale ci sono ventisette Paesi io lo imparai e ho finito d'accordo
Quando
Ci domandavamo cosa sarebbe stata l'Europa a quindici
E chi l'avrebbe dominata ecco noi sosteneva non è detto che rimangano ferme le linee di comando interne all'Europa perché più si allarga il numero dei Paesi
Più si apre la possibilità di costruire alleanze negozianti che generano delle coalizioni prima impensabili
Allora questo all'interno dell'Europa è un qualcosa che può essere fatto noi in realtà se non c'ero roviniamo completamente con la politica di immigrazione
Abbiamo nei Paesi dell'Est europeo degli ottimi interlocutori potenziale
Niente fino ad ora quello poi può essere un valore aggiunto
Che noi portiamo a ruolo dell'Italia all'interno dell'Europa come per fare crescere nel medio termine le nostre posizioni ma se io domattina
Voglio decidere che allora io mi posiziono al fianco dei G due in modo da vedere se non riesca a trasformare in un G tre con l'Italia
Ecco sbaglio completamente e la mia ansia per un ruolo sarà un'ansia destinata a crescere grazie
Grazie
Al Presidente
Amato Dexia ricordato che c'è sempre un Lamarmora nella politica estera italiana ci ha fatto una distinzione tra quelle che sono le generazioni future gli spazi odierne grazie a tutti gli intervenuti alla nostra tavola rotonda e grazie a tutti voi che vi avete assistito buona serata
No