Interviste realizzate a margine del IV Congresso di "Nessuno tocchi Caino", svoltosi nel carcere di Padova

Il congresso di Nessuno tocchi Caino si svolge nella casa di reclusione di Padova Casa di reclusione che vicino a poche centinaia di metri alla Casa Circondariale chiediamo a Rossella fa vero della cooperativa sociale a responsabilità limitata che a nome altra città
Intanto la differenza tra questi due tipi di carcere
Allora caro circondariale elisi tutto dove vengono portate le persone arrestate
Le quali possono essere nel giro di ventiquattr'ore scarcerati oppure c'è un rinvio a giudizio c'è il processo ed è
Quindi il carcere sale persone inattesa del processo possono essere anche stare le persone che hanno una condanna
Che non supera i cinque anni però visto il sovraffollamento attuale
Tendenzialmente ci stanno persone in attesa di giudizio e comunque è un po'la discarica sociale e questa e circondariali che c'è il grosso dramma soprattutto del sovraffollamento
C'è un circondariale in ogni provincia quindi in pratica il carcere competenza quando viene arrestato secondo il luogo in cui si è arrestato
E fino al processo se c'è il processo
I circondariale di Padova ad esempio che qui a cinquecento metri ha una capienza di novantanove persone posti letto e a
In questi giorni proprio in modo drammatico anche questa mattina c'è stato un l'episodio abbastanza drammatico non dico una Rivoltana insomma
Cosa di simile
Perché sono variano da duecentotrenta duecentocinquanta
Le persone gli ospiti in corso d'anno più quasi mille cinquecento persone hanno girato in questo calcio e quindi immaginatevi questo è così in tute circondariale d'Italia anzi da così a peggio la reclusione invece il carcere la casa di reclusione
E l'istituto dove ci sono le persone che hanno subito perché hanno una condanna definitiva quindi devono scontare la pena
Quella di Padova e l'unità di tutto il Triveneto maschile sta parlando e a attualmente circa più di ottocento detenuti dovrebbe a taverne meno della metà
Sono quindi sono istituti che hanno funzioni diverse dove anche il detenuto lo stato d'animo del detenuto le attività le le funzioni del carcere sono diverse
Ecco che a Padova abbiamo entrambe questa realtà il posto più drammatico come ho detto la casa circondariale ma anche qui reclusione sono celle da uno che fino a due mesi fa ospitavano due persone
E ancora una situazione vivibile oggi da alcuni mesi in modo drammatico sono tre persone celle da uno
Ecco questa un po'la fotografia cella che quanti metri quadri grosso modo
Lascia per ogni detenuto
Undici dodici metri quadrati
Questa prima Galiazzo sempre della cooperativa altra città che ci diceva
Che il complessivo della cella sono undici metri quadri quindi tre detenuti far qualcosa più che
Tre e mezzo
Metri quadri attese c'è un letto due letti una sopra l'altra un altro letto e non possono stare tutte e tre le persone
Contemporaneamente in piedi nella cioè quando uno sta in piedi le tue lo spero Lezzi più o meno o due insomma perché poi c'è un tavolo una un po'anche Ettore piccolo spazio dove loro CONSAP e si organizzano la verità cucinano conforme non accampo come succede un po'in tutte le carceri italiane quindi lo spazio ecco e allora pensiamo che mentre circondariale tue Intema speri di uscire
E quindi l'atteggiamento e questo perché non c'è rinvio a giudizio o perché c'è il processo è speri
Per cui l'atteggiamento è quello un po'della dello sperare di uscire anche se la situazione più drammatica come sovraffollamento in reclusione puoi trovarti un trench alle da uno magari con l'ergastolo con pene molto lunghe
Quindi si sono situazioni in modo diverso molto di difficoltà drammatica drammatica difficoltà però molto diverso e come è anche stato d'animo
Drammatica difficoltà che riesce a ad attenuarsi per
La come dire la responsabilità civile in qualche modo la civiltà sia della popolazione carceraria che dei detenuti ma anche
L'iniziativa e l'opera di cooperative come le vostre che ci sono anche in questa città e svolgono il loro lavoro in queste due carceri
L'idea che sia e popolazione detenuta che gli agenti di custodia coppe rinnovo a evitare situazioni di scopi violenze eccetera ti trova d'accordo si ecco si chiamano agenti di Polizia penitenziaria e lo dico perché anche nelle parole eccome in tutto
Usiamo spesso io dico usiamo perché io lavorando qui dentro da quindici anni ho imparato un po'alla volta queste cose per cui da c'è chi ancora li chiama secondini guardie
Superiore agenti di custodia sono agenti di Polizia penitenziaria e ci tengono a cui è stato a questa chiarezza anche nella nel linguaggio ecco io credo che
Questa è la realtà in cui negli anni si sono costruite delle
Delle relazioni per cui si lavora insieme ci fa un lavoro con la Polizia penitenziaria con gli educatori con gli assistenti sociali c'è lo sforzo nato un po'dal basso
Di confrontarsi e di lavorare insieme questo permette di sviluppare le attività cosiddette trattamentali son tutte parole no sono parole chiave che però non sono conosciute le sta il Trattato ambientale fa riferimento l'articolo ventisette della Costituzione se lo scopo è della ricerca cioè la rieducazione anche sulla parola rieducazione
Sarebbe interessante discutere perché nell'Assemblea costituente
Si parlava di si parlava di redenzione poi ci fu un grosso dibattito Buscetta questa parola che magari qualcuno può non apprezzare ma rieducazione vuol dire appunto fornire degli elementi
Alla persona culturali perché la persona possa fare scelte diverse
Quindi non è un'ammissione mandare degli strumenti
Ecco l'appunto con la con la polizia penitenziaria che in questo momento di una stazione drammatica sono loro sono sotto organico
Io faccio l'esempio qui reclusione e nel nei bracci la notte c'è un solo agente ecco disarmato con centocinquanta persone stante cinque dalla parte sconta cinque rate immaginiamo che se c'è un'emergenza una persona che ha un infarto una persona
Una qualche forma di violenza una qualche forma di
Numerosi tentativi di suicidio è molto difficile per loro intervenire
Ecco quindi grande disagio da appunto dal punto di vista loro dal punto di vista detenute come come dicevi tu e solo il buon senso e senso civile il senso del dovere che tiene in piedi
Dei detenuti della degli agenti nostro degli operatori di chi entra per lavorare dei volontari tutto questa finora in Italia io credo che regga
Finché non ci sarà qualche episodio drammatico perché c'è questo senso proprio civico
Questo grande senso civico che il perché che a volte come diceva Marco Pannella conferenza stampa ultima c'è dal basso c'è nella realtà e non c'è magari proprio nella nella coscienza invece magari politica o istituzionale
Quindi ci sono molte cooperative c'è una molte persone lavorano in questo carcere
Anche se comunque sono
Percentuali
Meno del cinquanta per cento il lavoro che dovrebbe essere un altro degli elementi rieducazione certo come anche la scuola che ad esempio in questo istituto c'è la scuola dall'alto e decisa azione scuola elementare
Scuola media superiore e università anche quindi cioè tutto l'arco ce li ha c'è tutta l'istruzione
Ecco il lavoro è sviluppato perché ci sono alcune cooperative c'è la nostra da lavoro all'interno a sette persone ma cioè ci sono altre cooperative in particolare la Cooperativa Giotto che produce famosi panettoni ma anche altre lavorazioni che dà lavoro
A decine e decine di persone poi ci sono le le occupazioni di tipo interno lo scopino lo spezzino per cui
In questo istituto si l'Italia non è così questo istituto a a dal punto di vista del del anche appunto di
Attività ambientali ed educative a offre qualcosa insomma si può dire che o una delle punte di eccellenza così si fa per dire nel senso che
Nella nel panorama generale
L'eccellenza
Appena appena la decenza insomma sì ecco sicuramente in questo con questa ottica sicuramente
Costruita però da un grande lavoro nel tempo di tutte le le varie componenti se andiamo appunto circondariale dove lo stesso c'è la scuola c'è un grande sforzo e secondo me c'è un grande senso civico da parte tutti gli operatori però
Non ci sono attività lavorative noi abbiamo aperto una corniceria due giorni fa ed è la prima attività lavorativa che darà darà lavoro fra un mese a due persone ecco per dire
E mentre invece il lavoro ecco piccola parentesi circondariali sono almeno sotto al nord prevalentemente formati
O ospitano prevalentemente popolazione straniera cioè novantanove novantotto per cento
Per cui c'è persone che non hanno i soldi per farsi la Spesal per comprarsi le sigarette e quindi il lavoro è anche un elemento proprio per vivere in modo un po'più decente perché certo che il pasto viene offerto da
Cioè però se uno non ha
Nulla non può proprio fare una vita che che sia decelera i limiti della decenza
Corre sempre circondariale il lavoro molto poco in questo momento e questo vero in quasi tutti circondariali
Quindi ancora più drammatico mentre qui c'è questa possibilità
La questione del Lilla sovraffollamento influisce anche sulla sugli spazi che dovrebbero essere sì necessari per
Loro sì certo che influisce in particolare in molti circondariali ho letto di circondariale non ricordo dove dove in biblioteca mettono ormai
Ad armi e le persone a fanno fanno
Mi mi dicevano ieri gli operatori circondariali che proprio ogni sera non sanno dove dormiranno le persone con materassi per terra perché lì come ho letto prima cioè le date da da cinque sono otto nove dieci
Quindi degli spazi a volte vengono sottratti appunto anche alla scuola per dire le aule sono posti dove si usano le aule
E questo SIS c'è la vita non è più non è più umana quindi si possono scatenare come fisiologico
Comportamenti che sono ma non sono e quindi è tutta una una spirale negativa ovviamente perché le persone recluse in queste condizioni così
Appunto può cubane
Possono avere delle reazioni e poi a loro volta gli agenti in pochi possono cioè le reazioni poi possono essere a catena cioè un miracolo se per adesso non succeda non ci sono stati episodi più
Più drammatici di quelli che abbiamo registrato in questi mesi
Sembra che le condizioni che hai descritto sia hanno
Come dire al limite dello squilibrio
Di
La tranquillità dalla vita normale anche per persone che dovessero essere
Abitare in condizione del genere la situazione del carcere aggiunge
Una quota di
Non so se disperazione sofferenza o comunque
Di squilibrio in più in questo
Modo di
Stare rinchiusi
Sì beh per le persone sicuramente per tutte le persone che che ruotano in questo mondo la la la situazione attuale rende più difficile e drammatica la vita sarebbe in generale è sicuramente questo si registra quindi dove registriamo ogni giorno la il crescere della tensione
Li fittizi delle problematiche questo
E quotidiano medesima circondariale gestiamo la biblioteca che come tenere accesa una piccola luce in un primo momento di buio totale
Riusciamo a gestire il riusciamo a bisogna continuare a mantenere il prezzo dei libri in una situazione dove
Magari libri le chiedono per poi farsi la sigaretta col cartina ecco con la carta per usare per usare le pagine perché manca tutto ecco quindi
Ripeto
Ogni giorno non sappiamo cosa succederà il giorno dopo parlo in particolare per i circondariali insomma
Concludiamo questo approfondimento sulla situazione delle due carceri di Padova in una delle quali si svolge il congresso di nessuno
Tocchi Caino chiedendo a Rossella Favero Sabina Galiazzo della cooperativa sociale altra città che lavora all'interno di queste carceri
Qual è il loro specifico intervento in queste situazioni
Sì siamo anche noi di siamo dipendenti di questa cooperativa io sono anche il Presidente è una piccola cooperativa però ci muoviamo danni in settori abbastanza particolari per un carcere
Ad esempio noi ci muoviamo nel campo della documentazione e delle biblioteche perché perché cerchiamo di costruire percorsi dal dentro e fuori abbiamo dipendenti dentro e fuori ma tante di quelle fuori sono cresciuti nei nostri laboratori
è un po'un circolo virtuoso a cui crediamo
E quindi abbiamo laboratorio per l'elaborazione rassegna stampa al momento senza interne per la far crescere sulla biotech cono mia cui abbiamo appunto un bibliotecario detenuto fuori ad esempio adesso in una biblioteca di un Comune
E poi abbiamo l'autore di grafica e di lega toglie cartotecnica che spiega Sabrina
Allora all'interno della casa di reclusione abbiamo laboratori di legato diedi cartotecnica
E nel quale però diciamo agende quelli attinenti ghiotti ma non solo anche scatole scatole personalizzate di qualsiasi dimensione portaoggetti eccetera
E siamo supportati da in queste attività anche dal negozio che qui vicino in via Montà Padova e dove ci fa da tramite il verso una clientela più più vasta
Ed è una in ottima vetrina diciamo destato molta accolto molto bene anche da le persone che ci abitano e che ci stanno molto vicino
E questa attività poi integrata da altre attività che sì uniscono perché sta via ma anche di attività di grafica che ci rende possibile anche personalizzare questi oggetti che ridanno un maggior valore
Che che stiamo portando avanti anche spingendo i prodotti in maniera tale da aumentarle questo lavoro da offrire ragazzi più possibilità ampliare non sono stati ritardo che ampliano sentita significa dare più lavoro
E e anche per questo abbiamo i preso l'iniziativa di
Prendere come aprire un diciamo un mercatino da Cina visibilità all'interno
Della città partecipando al mercatino dell'avvento in piazza Capitaniato a Padova in questi giorni
Ecco questa diciamo il quadro generale della lega attori e cartotecnica e grafica
Chi volesse avere informazioni sulla vostra produzione curiosità interessa alla vostra attività come può raggiungere
Va dunque quelli vicino a noi appunto ripeto siamo in via Montà centottantadue Padovanino sul telefono e zero quattro nove ottocentonovanta tredici settantacinque
Però comunque siamo molto diciamo comodi e tutti sempre con internet che nuovo mezzo di comunicazione diciamo per per qualsiasi cosa c'è qualsiasi informazione nel nostro sito
Che www punto altra vetrina punto it ecco lì c'è un catalogo ci sono tutte le informazioni in nostro curriculum e poi anche la possibilità di contattarci
Grazie ringraziamo Sabrina Galiazzo della cooperativa altra città che è una cooperativa sociale a responsabilità limitata e Rossella fa vero che di questa cooperativa e anche la Presidente
Eugenio Sarno Segretario generale della UIL penitenziaria intervenuto al congresso di Nessuno tocchi Caino ha affermato che il Governo si è incartato nei suoi stessi slogan
Cioè di precisare meglio questa affermazione io
L'ho detto rispetto alla
Ad un concetto della certezza della pena e che mi mi pare stia creando più guasti che benefici
Qua oggi abbiamo sessantasei mila detenuti ventitré mila in più rispetto alle capacità ricettiva
Cinque mila agenti in meno i reati non diminuiscono Man nelle nelle carceri si soffre essi si tocca con mano l'inciviltà per il degrado della fatiscenza del della struttura
Probabilmente la alla svolta si potrebbe avere con un altro atto di clemenza ma il Governo proprio in base agli slogan
Detti ed urlati in campagna elettorale credo che non
Potrà convergere su questa su questa necessità nel contempo però continua a legiferare norme che di fatto chiudono gli spazi all'unico
All'unica possibile legge che poi
Di fatto determinava una deflazione delle presenze detentiva ovvero la legge Gozzini
Noi abbiamo queste leggi che e vietano nell'applicazione dei benefici penitenziari recidivi di fatto determinano un surplus di di di presenza io credo che occorra rivedere il tutto
Sedersi ad un tavolo ragionare riflettere perché il piano carceri produrrà se produrrà gli effetti sono tra qualche tra qualche anno
Credo che l'appuntamento qualora dovesse concretarsi sia
La discussioni il Parlamento della mozione parlamentare presentata da Rita Bernardini altri novanta deputati
Anche perché voi convenite sull'affermazione
Dei radicali che nelle condizioni nelle quali
Il carcere si trova rieducazione riabilitazione che sono i concetti espressi dall'articolo ventisette della Costituzione sono impraticabili sono sogni
Io
Ho detto che oggi
Allo stato attuale la rieducazione e reinserimento sociale del detenuto appartiene alla sfera onirica ovvero i sogni credo che questo
Lo si debba direi che in scienza e coscienza
Ho anche detto che il congresso di Nessuno tocchi Caino che un'associazione che
Tratta anche la la pena di morte trova assoluto rispondenza perché mai come in questo momento la pena nella sua accezione afflittive di supplizio alla morto nella sua cruda realtà appartengono alla realtà la realtà penitenziaria i sessantotto
Sui cd nei primi undici mesi
Del due mila nove stanotte sembrare questo i cinquecentosessanta attentati suicidi
Ebbene del dei quali trecentosessanta vorrei sottolineare salvato in extremis la personale di polizia pensate stanno
Evidentemente a testimoniare un una deriva di un sistema tendenziale e che non solo non garantisce più il proprio mandato costituzionale ma addirittura oltre ad essere criminogeno come diceva il saggio del D'Elia è ormai diventato anche molti fra
Una situazione quella degli agenti di polizia penitenziaria che vive in una grande difficoltà a partire dalla carenza di organici ma che sopporta anche non hai detto trecento agenti feriti nel corso di quest'ultimo
Sì o un mutuo voluto rimarcare parlando proprio qui da dentro il carcere di Padova come questo sia un istituto che generalmente viene considerato e nove un momento avanzato dal trattamento intramuraria
Ma ho voluto anche a svelare l'altra faccia della della medaglia perché per consentire a tutte le attività i colleghi di Padova nel solo due mila nove hanno dovuto rinunciare a qualcosa come diecimila giorni di congedo ordinario
Quindi
Laddove si afferma il trattamento troppo spesso lo si fa attraverso
Apro il sacrificio del diritto del personale ciò credo che debba essere detto con assoluta chiarezza nel momento in cui questo personale sottoposto ad una gogna mediatica
Assolutamente ingiusta viene dipinto come un personale come dire con un'orda di vendicatori Ferrucci invece il nostro personale personale che ha dentro di sé il DNA della tolleranza della disponibilità all'ascolto nella disponibilità dell'umanità
Del della sensibilità certo c'è qualche c'è qualche eccezione ma siamo noi i primi a
A a a chiedere queste eccezioni vengono individuate
Ed ed ed isolata
Allude di forse I casi Cucchi abbia anzi lo è di ieri la notizia dell'archiviazione della procedimento per
Omicidio a carico di ignoti Della tribunale di Perugia facevo riferimento ad una campagna di stampa che abbiamo già vissuto alla all'inizio degli anni ottanta
Lì però con qualche ragione qualche fondamento di verità
Evidentemente il caso Cucchi
La cui verità deve essere ancora Disney lattaio
Ho sempre sostenuto e ribadisco l'assoluta estraneità e di innocenza del personale di polizia penitenziaria in servizio alle camere di sicurezza di Piazzale Clodio
Deve esserci la volontà di accertare la verità
E probabilmente al di là della facciata la volontà di accertare la verità non c'è perché potrebbe essere una verità che dispiace
Troppo facile accusare la polizia penitenziaria che storicamente l'anello debole
O si vorrebbe far passare per tale delle forse delle forze di polizia prendo atto dell'archiviazione invece della Procura di Perugia per quanto riguarda il caso abbia anzi lo di cui non mi sono non mi sono occupato molto ma
Devo dire che le sentenze vanno accettate
Siano esse come dire rinvii a giudizio per il personale che evidentemente deve è chiamato
Di fronte alla propria responsabilità ancor di più quando le
Le le sentenze i provvedimenti del giudice la determinazione dell'autorità giudiziaria attendono a scagionare le responsabilità e quindi il personale
Chi sostenesse che la Polizia penitenziaria viene coperta da altre istituzioni dall'ordine giudiziario cosa rispondere
Con due con due cose molto attuali il discorso del Ministro Alfano alla Camera che non ha trovato meglio
Che dire che Cucchiara scivolato dalla scale e la precisazione del Capo del Dipartimento io onta che ad un ad una relazione conclusive delle ispezioni da parte del Consigliere Ardita tenuto a precisare al vero
Che dalla nostra inchiesta amministrativa si esclude qualsiasi responsabilità della Polizia penitenziaria ma se l'inchiesta penale dovesse accertare le responsabilità noi non siamo terzi
Questo sta
A a dire una cosa noi non vogliamo e non cerchiamo copertura di comodo ma nemmeno bisogna concorrono ad alterare una verità che è sotto gli occhi di tutti
Torniamo al Congresso
Di nessuno tocchi Caino lo slogan era basta omicidi suicidi e segreti di Stato il panorama e anche quello internazionale segreto di Stato quello che molti Governi oppongono alle indagini sulle
Pene di morte erogate dai tribunali e sul piano invece nazionale gli obiettivi sono la
Nomina di un commissario nazionale per i diritti umani e di un garante regionale per i diritti dei detenuti che si occupi però
Anche delle altre comunità delle altre componenti di quelle che si suole chiamare comunità penitenziaria che un luogo sono persone sottoposte
A condizioni che metterebbero in una
Forse in pericolo l'equilibrio di persone che vivessero
Non in una penitenziario Marco se vivessero nelle stesse condizioni fatiche avrebbero a condurre una vita serena
Qui c'è l'aggravante del fatto che tutto ciò si svolge all'interno di mura di persone recluse
Cosa dire di questi obiettivi del tema del Congresso B
Fare una domanda a McCain teorizzò da venti anni che per abbattere i misteri
Delle carceri occorre abbattere le le le mura delle carceri per dare spazio all'informazione è evidente che c'è una assoluta condivisione del del titolo e degli obiettivi del del del Congresso
Noi rivendichiamo e pretendiamo trasparenza nel
Nell'amministrazione per evidenziare che invece un'Amministrazione lo spunto oscurantista perché mette perché mette il bavaglio io
Ho ascoltato con molta attenzione la relazione di di di Sergio D'Elia e devo dire che questa parte mi trova assolutamente concordo alla necessità
In campo internazionale di alzare il velo sui misteri
Che attengono alle esecuzioni capitali
Dopo la moratoria internazionale credo che questo debba essere un altro obiettivo che tutti quanti noi dobbiamo prefiggere ci
Per quanto riguarda i segreti di Stato credo che anche in Italia ci sia tanto ancora da approfondire
E da e come dire e e di i tanti tappeti ancora ancora da sollevare e la vedo e la vedo difficile perché
Come dire c'è evidentemente una chiusura alla trasparenza
E questo in una democrazia è comunque un punto un punto di caduta quindi dobbiamo
Tutti quanti lavorare
Perché le condizioni e non parlo del carcere io
Voglio pensare I centri di permanenza che sono assimilabile prigioni con l'aggravante che probabilmente li le condizioni sono ancor più afflittiva paradossalmente degli istituti di pena
Debbano trovare spazio nella comunicazione dell'informazione soprattutto
Nella nell'attenzione della politica
Comunicazione
Informazione e trasparenza viene
Alla mente la vicenda di questa emittente la vicenda del rinnovo
Della convenzione che non è ancora assicurata il tuo pensiero su questo io credo che un'emittente che garantisce l'informazione quell'avere quell'imparziale che entra nelle case nella mente e nel cuore degli italiani non può trovare
Come dire
Morte visto che stiamo parlando da dal Congresso di Nessuno tocchi Caino io credo che ogni cittadino che ha a cuore l'indipendenza dell'informazione debba battersi davvero perché Radio Radicale continui il suo indispensabile ed essenziale servizio
Grazie grazie Eugenio Sarno che Segretario generale della UIL penitenziari
Il congresso di Nessuno tocchi Caino si svolge presso la casa di reclusione di Padova questo è stato possibile grazie anche alla collaborazione di ristretti orizzonti
Abbiamo al microfono Ornella fa vero che direttrice del
Periodico ristretti orizzonti che viene pubblicato proprio dalla carcere di
Padova chiediamo a lei intanto di raccontarci l'esperienza di riflettere risolti
Si ha un'esperienza di una rivista di informazione dal carcere sul carcere ca già dodici anni evita quindi è consolidata credo fatta da detenuti e volontari e molto proiettata verso l'esterno Ciano ed fin da subito non le ha voluto fare un giornale che parlasse solo
Alle persone detenute dagli addetti ai lavori abbiamo avuto l'ambizione di cercare di parlare
A un pubblico più vasto e credo che oggi ci siamo riusciti perché per esempio abbiamo un progetto con le scuole che coinvolge
Ogni anno circa duemila studenti portandole anche in piccoli gruppi in carcere per cui credo davvero che abbiamo un pubblico più ampio oggi poiché la tappa successiva che ritengo fondamentale quando abbiamo
Organizzato un sito e soprattutto una newsletter quotidiana infatti
Una newsletter quotidiana è diventato un punto di riferimento per molte persone ambiamo migliaia di utenti compresi
Tantissimi dipendenti del ministero perché è un servizio che forse dovrebbero fare altri e non le fa lo fanno non lo facciamo con poche forze c'è un detenuto in detenzione domiciliare che lo che segue quindi
E altri due detenuti che lavorano all'esterno ma con grande fatica perché siamo una piccola realtà
Poi e un altro elemento credo che importante dell'informazione dal carcere la
Il dossier morire di carcere perché noi da anni ormai monitoriamo le morti in carcere le morti i suicidi che sono quest'anno già tantissimi ma anche le morti diciamo per cause da chiarire
Quindi insomma credo che questo lavoro capillare di dare un nome e una storia alle persone che muoiono in carcere
Andiamo fatto conoscere molto insomma MO molte storie che altrimenti venivano completamente ignorate sparivano addirittura senza un nome
Nelle in una modo di
Dire eventi critici che avvengono in carcere ecco un po'queste sono le nostre attività
Nel suo intervento giudice di sorveglianza di Padova Marcello verso l'alto a ricordato come ormai la legge Gozzini si applichi praticamente soltanto qui a Padova
Come hai visto
In Volver sì la situazione in questo senso e cosa pensi possa succedere ore in pericolo anche l'applicazione da queste parti oppure c'è la possibilità di
Ampliarla di nuovo
Ma si purtroppo non dico solo a Padova però senz'altro è le misure alternative sono
Veramente poche meno di dieci mila ce n'erano prima dell'indulto molto di più
Allora per aspetti credo che ci sia una pressione dall'esterno dall'opinione pubblica soprattutto dall'informazione
Ovviamente dalla politica che recepisce poi questi umori o
E o li provoca qualche volta non so bene dire
C'è un prima molto pesante dell'indulto per esempio l'indulto è stato demonizzato
C'è la gente è convinta perché abbiamo fatto delle
Piccole
Prove interviste agli studenti all'insegnante tutti alla convenzione che il novanta per cento sia rientrato invece la recidiva dell'indulto e meno del trenta per cento quindi molto inferiore
Anche inferiore alla recidiva di chi esce dal carcere dopo aver scontato tutta la pena in carcere che il magistrato ha citato questi dati importanti che sono la sconta tutta fino all'ultimo giorno in carcere la pena
Come si vorrebbe nonché stia in galera fino all'ultimo giorno recidiva intorno a sessantanove per cento questo con frutto di un indio una ricerca fatta dal dalla non Ministero che durata sette anni quindi parliamo di una ricerca molto grossa
Se invece la persona ICE prima però con una misura alternativa con un percorso quindi guidato verso la libertà
Le la recidiva crolla il diciannove per cento quindi investire sulle misure alternative
è investire sulla sicurezza mentre la gente che
Fuori è convinta che
Permettere le persone fuori dal carcere prima del tempo significhi mettere a rischio la cittadinanza eccetera in realtà la metti più molto più a rischio si fai scontare tutta la pena dentro e poi butti fuori le persone
A fine pena in stato di totale abbandono la misura alternativa proprio un modo di preparare
L'uscita io ho visto tanta gente uscirà fine pena con una ubriacatura da libertà letteralmente invece ho visto persone fare un percorso graduale con le misure alternative
La semilibertà
Lavorare di giorno fuori rientrare alla sera l'affidamento stare cioè le persone finiscono la pena che sono Giare inserite hanno
Recuperato i rapporti personali i rapporti familiari hanno un'attività lavorativa quindi è davvero mettere fuori un po'prima con le misure alternative è un investimento sulla sicurezza
Allora noi
Per questo abbiamo elaborato proprio con i radicali e con un grande magistrato di
Che Alessandro Malgara che ora in pensione ma è stato
Un grandissimo magistrato una proposta
Che si chiama Patto prima proposta di legge che si chiama Patto per il reinserimento e la sicurezza sociale
Che prevede proprio questo uno automatismo nel concedere una misura particolare negli ultimi tre anni di pena in modo che questa
Specie di fase di decompressione cioè dalla
Passaggio dal carcere alla libertà sia
Pressoché obbligato cioè che una persona debba fare gli ultimi tre anni in una misura alternativa perché altrimenti ripeto è molto più rischioso mettere fuori una persona fine pena
Proprio questo volevo chiederti contenuti di questa di questa proposta di legge
Ma anche quali prospettive ci sono quale ascolto al trovato presso i deputati e senatori della Repubblica
Perché è una riflessione che mi viene da fare che voi pervicacemente continuato ad ancorare che l'articolo ventisette della Costituzione i principi di rieducazione risocializzazione
Che pare appunto che siano dimenticati oggi quindi come sono le prospettive quale ascolto avete avuto
Ma la proposta è stata elaborata mandato dire che è stata completata in questi giorni quindi adesso con i parlamentari radicale Rita Bernardini né
Contiamo di provare a trovare ascolto
è verissimo che noi siamo ancorati all'articolo ventisette la Costituzione ma una cosa che noi continuiamo a dire
è che anche oggi proprio per un discorso di sicurezza l'articolo ventisette della Costituzione è
Un articolo che punta alla sicurezza della cittadinanza
Della società come fai a insomma come si fa a non capire che
Scaraventare una persona fuori libera alla fine della pena e molto più rischioso quindi questo questa proposta
Lo ripeto perché è stata elaborata proprio con questi dalla diamo per quello che ha Mata patto per il reinserimento la sicurezza sociale per dire che noi non è che vogliamo semplicemente semplificare o alleggerire il percorso detentivo di una persona no vogliamo responsabilizzare Lula e l'abbiamo chiamato Patto
Reinserirli la perché conviene a tutti e puntare alla sicurezza sociale quindi queste questo nome è stato studiato
Ricordo SICE misura alternativa alla detenzione semilibertà pare che si voglia semplicemente rendere più semplice più facile la pena ecco noi invece l'abbiamo per quello abbiamo dato un nome nuovo è veramente un patto tra il
La persona detenuta e la società ma impatto finalizzato veramente a uno c'è che ha unito interesse forte anche per la società insomma
Veniamo a questo congresso come è nata l'idea di
Portare i congressi Nessuno tocchi Caino all'interno della casa di reclusione di Padova
Ma è stata una proposta che c'è stata fatta da appunto dall'associazione Nessuno tocchi Caino proprio in considerazione
Di questa collaborazione che c'è e del ruolo che sta avendo ristretti orizzonti
Rispetto all'informazione dal carcere appunto loro hanno riconosciuto questo vuole quindi
Hanno chiesto di fare il Congresso da qui naturalmente per noi è stata
Un'occasione molto importante e noi siamo grati insomma di avere scelto
Noi perché ci hanno davvero scelto ecco no è stato un ampio una proposta che
E i ci ha molto onorato perché insomma
Vuol dire anche un riconoscimento del ruolo che ha la nostra rivista per fare informazione su questa realtà siccome poi questi temi ci sono cari e non solo io aggiungo il tema della pena di morte e dell'ergastolo
Perché non dimentichiamoci che
Che insomma anche da
Noi oggi loro e anche ieri un incremento di un detenuto ha parlato di questo
Perché molto spesso questo lo dico cinque succede per esempio con gli studenti che molti dicano sì noi siamo incontrare la pena di morte
Ma perché ritengono che l'ergastolo sia più punitivo perché dicono no perché la persona deve pagare quindi deve farsi tutta la pena dentro quindi a volte le armi nella ergastolo è visto come pena più dura della pena di morte
E quindi noi anche come siamo in
Abbiamo voluto portare questi i nostri un po'obiettivi dentro a questo congresso che sono appunto e il il no anche all'ergastolo
E un ragionamento su che noi stiamo facendo da alcuni anni sul rapporto tra vittime e autori di reato anche questa è una parte
Importante che noi abbiamo sviluppato qui dentro abbiamo avuto ospiti molte vittime dei
Da Olga D'Antona Benedetta Tobagi oggi sarà presenta Olga D'Antona proprio per un percorso che è stato fatto qui dentro
Sulla su una specie di mediazione tra
Indiretta diciamo tra
Vittime e autori non dei reati che le hanno riguardato i ma di reati analoghi che ha dato dei grandi risultati
Allora in questo convegno abbia un po'voluto portare un po'in questo congresso venduto portano un po'i nostri contenuti aggiunta aggiungere i nostri contenuti che sono questi
Oggi mi fa piacere che appunto ci siano per esempio Sabina Rossa e Olga D'Antona
In questo carcere proprio per questa
Iniziativa
Con un'ultima domanda in qualche modo tuo facevi presente come nella cultura
Comune
Nel sentire comune quello che prevale ancora il concetto di retribuzione di pena come vendetta sociale sostanzialmente qui a partire dalla
Sanzione della non disponibilità della vita da parte dello Stato e dalla vita degli individui da parte dello Stato
Si tiene a ribadire
Il concetto che dicevamo prima dell'articolo ventisette della Costituzione quindi della educazione della risocializzazione della detenuto
Come pensi che uno degli obiettivi di questo congresso l'istituzione del garante regionale per i diritti dei detenuti che si debba occupare anche si possa occupare anche delle altre componenti della comunità penitenziaria delle degli agenti di Polizia penitenziaria
E degli educatori che lavorano correzioni sempre peggiori nelle carceri italiani come pensi che questa figura possa
Essere utile a questa riconquista della punto di vista costituzionale anche nel sentire comune
Ma io penso che sia utile perché diciamo che i garanti non so non sono semplicemente le persone che tutelano e il rispetto dei diritti insomma si occupano del rispetto dei diritti delle persone
Private la vertano un po'una funzione di Ponte credo tra il territorio agli enti locali
E il le persone detenute per cui
Il garante deve esattamente lavorare in questo senso credo lavorare perché il carcere sia più offerto
Allora io penso che
E perché le persone fuori capiscano l'importanza dell'articolo ventisette cioè del reinserire i detenuti sia fondamentale lavorare
E appunto anche con queste figure di più figure ponte verso l'esterno lavorare per
Presentare all'opinione pubblica il carcere in modo diverso per fare ragionare su su quanto un carcere aperto alla società
Ecco che poiché rimandi in quella stessa Società per cui persone molto meno pericolose cioè un po'questo quindi
Io penso che più il carcere aperto e trasparente più la Società può guadagnare da una cosa del genere il garante è una figura che può garantire questo c'era un'apertura una trasparenza del carcere maggiore
E quindi penso che
Penso che sia una questione molto importante
Grazie ringraziamo Ornella Favero direttrice della rivista ristretti orizzonti grazie di biblica
A sostenuto che la città dovrebbe entrare nel carcere
Sì credo per almeno per due buoni motivi uno perché il carcere vivere senza trasparenza
Non c'è possibilità se non di trasmettere quello che giornali televisioni trasmettono basandoci sui casi e non sulla vita quotidiana di questi migliaia di persone che vivono dentro di istituti penitenziari
E secondo perché città e carcere c'è un uomo di che stanno dentro e uomini e donne che stanno fuori
Se non si incontrano per riconoscersi parte di una torta che era nostro mondo
Con gli stessi diritti gli stessi doveri se non si incontrano rischiano di non fare solo il muro di di mattoni che c'è di cemento
Ma dei muri che poi fuori impediscono agli uni agli altri enti fare una vita comune cioè noi attualmente siamo in debutti del fatto che la nostra sicurezza
Dipende da chi ci ruba il portafoglio io non credo che sia così la mia sicurezza intanto per esempio dipende dal
Dal fatto che riesca ad arrivare alla fine del mese mantenendo me stesso e la mia famiglia
E quando si entra in carcere si capisce che quei ladri di portafoglio hanno delle storie
Che probabilmente mi fanno a cambiare idea che le mie sicurezze forse non dipende tanto dal
Difendermi da loro nani nel comunicare con loro
Io dico ogni tanto
Se vedo uno scippatore che ci pone a vecchietta il primo istinto che viene un po'tutti quello di correre appresso lo scippatore per fermarlo in maglietta ammanettarli e portarlo in carcere
Le dico proviamo correre appresso da vecchietto eccessi io invece di correre appresso lo scippatore da quel momento mi faccio carico di quella vecchiette gli creo una protezione affettiva
Di tutti i tipi lo scippatore avrà molta più fatica a scippare e
E premente anche Louise vedrà anche non è così buono con il suo gesto
Lei ha una lunga esperienza di carcere oggi il carcere di una condizione particolarmente dura
I radicali
Hanno
Coniato questo termine di comunità penitenziaria sta a dire un luogo dove
La popolazione detenuta la polizia penitenziaria agli operatori come lei gli educatori delle comunità che
Dell'associazione che stanno in carcere a lavorare fanno sì che questa condizione
Che sarebbe disperata resti comunque all'interno di un rapporto civile di un rapporto umano
Sì mi piace che voi abbiate immaginato che il carcere debba posso diventare una comunità attualmente non lo è in nessuna maniera
Sì attualmente noi operatori siamo tutti l'un contro l'altro armati
La polizia critiche gli educatori educatori critica la polizia direzioni dicendo che vale per i sindacati che e tutta una
Non è una comunità vince vedo più tre gli agenti per esempio su quelli che più vivono dentro
Lo spirito di corpo che aveva le sue cose negative ma anche positive che li faceva
Mettere insieme la voglia di offrire qualcosa ora
Solo dei dipendenti che come tutti
Del lavorano cinque di Prima il disco orario scappano a casa a fare un altro lavoro interessarsi della famiglia eccetera
E non c'è più
Un interesse comune
A vivere dentro ad offrire educazione non solo a chi aprire e chiudere
Allora io sarei contentissimo che se riuscissimo a lavoro però mi pare attualmente quasi impossibile
Proprio perché la cultura
Di individualismo dove ciascuno deve fare i suoi interessi non tanto a quelli per cui il suo tipo di lavoro impegna
Da ultimo abbiamo visto a lei al cartellino giallo di scritta Nessuno tocchi Caino anche se questo dalla banco della presidenza
Lei non lo ha dichiarato come mai questa iscrizione
Ma intanto io ho conosciuto Nessuno tocchi Caino e per le vie di Serge per via di Francesca ma Bregoli aggravanti che ho cominciato a seguire quando stavano dentro il carcere
Ogni occasioni ogni associazione che in qualche maniera lotti per i diritti delle persone
Che e dichiari che non siamo gli uni padroni degli altri e nemmeno lo Stato metta terrore di nessuno
Io condivido questi principi allora in questo caso ho pensato che era utile
Aderire iscrivermi grazie grazie a Sandro Spriano cappellano della carcere di Rebibbia
Francesco Pechino e il presidente di Confindustria di Padova ha scoperto in questa occasione in occasione della dibattito alla congresso di Nessuno tocchi Caino
Che la legge Smuraglia una
Opportunità per gli imprenditori e un'opportunità che però è sconosciuta si è impegnato quindi
A dare informazioni all'interno della associazione questo a livello locale ove possibile anche a livello nazionale
Ha sicuramente mi farò promotore a livello locale c'è la possibilità attraverso vari modelli fa sapere
Ai nostri associati questo tipo di opportunità che effettivamente devo dire
Non è non è conosciutissima
E quindi cercherò di colmare questo questo K anche personale
Essi e di farmi come dire sensibilizzazione anche sui tavoli a cui partecipò penso di più a livello regionale in cui ci troviamo più spesso di
Per sapere di questa opportunità ma magari è una colpa mia che non
Non avevo una conoscenza specifica e sta leggermente i miei colleghi già ce l'hanno bene ne parlano
Un'opportunità che in un momento come questo dove le possibilità di lavoro il riflesso della crisi dalla finanza è arrivato all'impresa e potrebbe
Riflettersi poi sull'occupazione è un momento nel quale le opportunità di lavoro non sono molte però a questa legge questa opportunità e il lavoro in carcere il lavoro esterno
Può essere una valida alternativa alla delocalizzazione
Ma credo che sia una una delle possibilità per quello si sapeva che perito Tory dare una giusta adeguata
Informazione sulle possibilità di questa
Legge come si dice non tanto conosciuta
In secondo luogo anche
Al di là del al di là del momento far capire quella che possano essere
I vantaggi in termini
Non solo di di decontribuzione ma economici
Rispetto che per certe lavorazioni possano essere più interessante anche la delocalizzazione
è difficile dire
Quanto efficacia possa esserci perché il momento
è duro in questo momento in termini occupazionali e quindi
Io credo che bisogna guardare
Avanti che citavo prima il tema della formazione lì per essere pronti
Tema che riguarda anche coloro che partono lavora in questo momento per essere pronti quando ci saranno più possibilità di lavoro e la ripresa
La formazione è fondamentale non abbia avuto delle esperienze nel carcere di Padova
Di formazione delle professionalità di aiuto cuoco avendo in questo senso oggi ho ritenuto di
Farmi promotore di un messaggio a disposizione per
Ripetere esperienze di questo tipo che possano essere utili
Grazie grazie a Francesco Peghin era Presidente di Confindustria di Padova
Luigi Rossi Luciani già presidente di Confindustria Veneto ora alla presidenza di parchi tecnologici di Venezia di Padova e diviene torna ad hoc
Ha ricordato come sovente si parla del lavoro in carcere un lavoro esterno legato
Alla situazione carceraria
Come di un lavoro
Manuale
Ricordato che invece si può anche
Sviluppare un lavoro
Intellettuale
Sì lei ha detto sovente si parla purtroppo se ne parla poco durante il lavoro il carcere ruoli sulle perverso di più
Ma
Quando si parla di lavoro in carcere si spara troppo spesso esclusivamente del lavoro manuale
Quindi
Io mi sentivo di dire che poiché in carcere e probabilmente sono
Uno specchio della società all'interno del carcere di sono anche
Professionalità e culture diverse che possono essere utilizzate anche in altre cose
Perché sarebbe uno spreco e uno
Demotivazione per persone
Culturalmente elevate non fare quello
Di cui sono capace
Lei condivide e quindi
La considerazione del Presidente preghi il
Che diceva che della legge Smuraglia l'imprenditore non sono a conoscenza
Se gli imprenditori non sono a conoscenza del regime Urali gli i cittadini italiani non sono a conoscenza di quanto
Più sicura sarebbero società semplicissimo inserire tutti quelli che hanno ispirato l'operina
Perché credo che questo farebbe uscire dal set creazione meno avviata
Per le condizioni in cui sono
Stati esclusi le speranze
Perché la vita il supporto speranza quindi la Costituzione aveva visto giusto guardato lontano quando dice che la pena è tesa alla
Rieducazione reinserimento
Del reo
Ma la Costituzione da questo punto di vista visto benissimo
Le punizioni fine a se stesse sono vendetta invece
La rieducazione serve a riportare delle persone
Affinché possano continuare a vivere contribuire allo sviluppo della società civile ridurre questo punto di vista che dobbiamo lavorare per
Quali prospettive per il lavoro in carcere per lavoro esterno detenuti oggi nella situazione di crisi che viviamo
Ma purtroppo in questo momento parlava di prospettive
Condire molto condizionato dall'aspetto economico globale
Però ritengo che questo Paese abbia le capacità per reagire in questo contesto
E di pensare anche un pochino o alle persone che sono in carcere
Grazie grazie a Luigi Grossi cruciali
Maria Gigliola Toniolo
Della settore nuovi diritti della CGIL nazionale di cui è responsabile ha sollevato la questione della condizione delle persone transessuali le carceri italiani
Cosa si può dire oggi della Commissione di questo tipo di persone e qual è l'evoluzione un'involuzione della situazione in questi ultimi
Diciamo che la
La situazione noi siamo partiti una ventina d'anni fa con i gruppi di lavoro delle persone transessuali e delle pochissime associazioni che c'erano
Il problema delle carceri era uno dei più gravi dei più dolorosi
L'evoluzione c'è stata ci sono state delle carceri
Che hanno evitato violenze queste persone perché in realtà il problema non è
Che la persona transessuale e se si presenta anche in un posto di lavoro ma soprattutto in in un ospedale in un carcere
Ha i documenti al maschile magari veste al femminile o o viceversa
Un po'più raro e viene poi messa assieme AA a uomini o a donne a seconda dei suoi documenti e non a seconda di quello che lei si sente di essere
Nelle carceri sono successe dei delle delle grosse violenze
E e appunto con le associazioni si sono date da fare anche con i nostri compagni dei territori cigni CGIL che seguono la questione carceraria
Per evitare che queste persone fossero ossia messe insieme a
Altre persone che non e che non è che era impropri o che era improprio farle farle stare assieme sia che fossero eccessivamente isolate per questa loro condizione umana
Io ho pensato che in questo
Asse in questa Assemblea così importante
Dove sono stati trattati moltissimi aspetti e moltissimi dei problemi enormi che gravano sulla situazione dei carcerati e anche sulla situazione delle guardie carcerarie
Ho pensato che a nessuno magari veniva in mente questo spicchio di realtà che abbastanza probabilmente abbastanza ridotto
Ma se vogliamo ragionare sulla qualità della vita è molto importante un carcere che si si prenda carico di risolverà un problema complesso come questo come quello del di trattare le persone transessuali
è un carcere che evidentemente a persone che hanno affrontato ampiamente i problemi della convivenza e che si sono opposti ben molti altri problemi e quindi sono arrivati anche a questo
Il trattamento di
Delle persone transessuali nel carcere può essere una spia come d'altra parte anche il carcere credo si possa dire che una spia
Della condizione è che la Società vivi all'esterno delle carceri si può dire così
Sì esatto di fattiva ho pensato che fosse estremamente opportuno parlarne e debbo dire che da qualche mese a questa parte tutte le possibilità che ho di parlare in pubblico
Parlo di questa situazione umana perché
Ultimamente sull'onda del di alcuni fatti di cronaca molto sgradevoli c'è stata una penalizzazione terribile di
Delle persone transessuali transgender e che sono state trattate da stampare media
Né più né meno come
Si trattava hanno nel Medioevo cioè vent'anni fa quando noi cominciamo ad occuparcene una delle prime lezioni che facevamo anche i giornalisti
Era proprio quella di dire se la persona ha un nome femminile espone un nome femminile gli articoli e gli aggettivi vanno posti al femminile
E assolutamente e deprecabile l'abitudine di dire stava con una trans con un trans per dire stava con una prostituta con un posti tutto
Cioè
Quando la parola transessuale prende ANSA ad addirittura il posto come sinonimo della della parola prostitute o prostituta
è ebbene devo dire che purtroppo
Avendo anche pensato di aver ottenuto in tanti anni
Noi le associazioni
Di di lavoro di applicazione di passione politica
Di aver ottenuto dei risultati e dei cambiamenti nella nella cultura seppure anche modesti ci siamo trovati invece di fronte
A una realtà molto disincantata che di nuovo diceva il trans che di nuovo parlava di prostitute cioè il trans che lavora
In via eccetera e non è vuol dire la prostituta che si prostituisce eccetera
E quindi ho pensato che anche in questa occasione fosse importante fare il punto
Grazie grazie a Maria Gigliola Tognolo responsabile della settore nuovi diritti era ci generazionale
Claudio astenersi segretaria della
Associazione radicale antiproibizionisti
A ricordato e il tema quello
Del congresso di nessuno ti dica io che cade a due anni dalla approvazione della moratoria se è vero
A richiamato il tema della pena di morte e ha ricordato anche che sia necessaria una morte senza appello
Sì infatti ha ricordato come la battaglia per della moratoria sulle esecuzioni capitali
Si è iniziata subito dopo la vicenda quelli che era la fine del due mila sei l'ultima fase della battaglia per la moratoria iniziata nel due mila sette con il digiuno degli oltranzisti che perseguito per ottantanove giorni
E proprio quel periodo mi sembrava necessario ricordare come insieme la necessità di abolire la pena di morte
E si potesse richiamare abbia stesso principio la morte senza pena quindi la morte come un un altro determinazione dell'essere umano sulla quale nessun giudice nessun avvocato nessun medico nessun prete poteva assolutamente influire Nese citare una decisione
Poi richiamato un altro concetto quello di morte naturale un concetto richiamato a gran voce quando si parlo della situazione di Eluana Englaro
E che tornerà
Nelle parole dell'archiviazione della processo di anzi sì non soltanto anche nel caso di Stefano Cucchi e moltissimi altri casi che non ricordiamo ma che sono veramente decine
E ci sono medici che certificano una morte naturale per delle persone che presenta una serie di segno obiettivi di fratture lividi fegati a pezzi eccetera eccetera e infatti mi è tornata in mente proprio questa morte naturale come
Definizione che veniva invocata specialmente da parte di chi era pantere se ne sia
Nel caso di Eluana Englaro e oltre al fatto che il concetto di Materazzo la le è superata da lei detto che se la medicina perché se vogliamo parlare di mattina totale allora un anche un intervento di appendicite e qualcosa di non naturale
Ma a parte questo e il
Ci si chiede se
Per morte naturale si possa intendere APPA appunto entrare in carcere
Tezze piante di canapa nell'orto ed uscirne molto nel giro di trentasei ore già Pasolini negli anni Sessanta richiamava ATO questore discussa precedente sui progressi della medicina come la razza umana sia ormai selezionata dai progressi appunto della della tecnica per cui persone che non sarebbero vissute oggi che sono di idee proseguono novità ben oltre quelli che sono i limiti naturali appunto che la natura che impone
Concludiamo questa in termini
Nero ricordare che
Calvi astenersi una di quelle persone che all'epoca della battaglia per ottenere la moratoria contro la pena di morte nel mondo
Battaglia poi appunto vittoriosa cade oggi secondo anniversario
Coniare uno il termine di oltranzisti
Ricordarci un po'perché NARS quelle questo termine e di quanti giorni fu poi la battaglia sì la battaglia per le tante una decina d'anni con alcune sospensioni
E il questo termine nacque a indicare l'oltranza la quale si era disposti ed era naturalmente non stanza per la vita e non per la morte a te questo facemmo le sospensioni
Era ad oltranza fino all'ottenimento dell'obiettivo l'obiettivo può effettivamente raggiunto certo la pena di morte non è assolutamente sconfitta come gli ho ricordato anche nell'intervento che ho fatto qui al congresso di Nessuno tocchi Caino
Un po'perché abbiamo ancora tantissime esecuzioni capitali in tutto il mondo e ho ricordato un caso specifico
Dove veramente la motivazione ridicola medioevale perché si tratta di un cittadino libanese condannata a morte in Arabia Saudita per il reato di essere un mago nemmeno di stregoneria vero perché è un mago
La pena di morte è una politica perché io in un termine senza più vasto penso anche a diciassette mila morti al giorno condannati a morte per fame
E perché alla fine la guerra non è altro che una condanna a morte eseguite da Governi sui popoli perché una battaglia che non è vinta però l'obiettivo specifico della moratoria che è un obiettivo graduale è stato raggiunto con la decisione dell'ONU appunto alla fine del due mila sette
Grazie grazie Arcalgas terzi segretario dell'associazione radicale antiproibizionisti
Christine Weise se
Presidente di Amnesty International Italia la quale
Chiediamo intanto come l'organizzazione di Amnesty International a livello mondiale
Un tempo par di ricordare che gli italiani non potessero occuparsi di affari italiani come i francesi non si potevano occuparli e a fare i francesi e via di seguito oggi come la situazione
Oggi leggermente cambiato diciamo sicuramente tre prevale ancora il principio della solidarietà internazionale quindi Amnesty Italia non si ho per Amman i prevalentemente dell'Italia prevalentemente ci occupiamo dei diritti umani in tutto il mondo però non c'è più il tabù assoluto di non prendere mai posizione
Sul sui diritti umani nel proprio paese e quindi avrete già visto anche dei nostri comunicati stampa che riguardano
Avvenimenti qua in Italia che riguardano nostre preoccupazioni riguardo alla situazione dei diritti umani in Italia quindi questo adesso non è più un tabù
Ecco le vostre preoccupazioni Amnesty ha espresso forte preoccupazione per la situazione italiana per alcuni particolari condizioni la situazione italiana cedevole descritto
Sì ultimamente abbiamo espresso forte preoccupazione per io infine sforzati dei migranti che arrivano attraverso il Mediterraneo
Questa queste persone vengono da Paesi dove o c'è la guerra civile o dove fuggono da violazioni dei diritti umani
Quindi molte di queste persone sono richiedenti asilo e lo Stato italiano dovrebbe dare a loro la possibilità di fare domanda di asilo quindi dovrebbe portarli farli andare sul territorio italiano
Identificarli perché A B attualmente le persone vengono rimandate in Africa in particolare in Libia senza neanche aver la possibilità di essere identificate non siamo non sappiamo chi sono questo contrasta con l'Egitto il solo
Vittorio stelo esatto contrasta con la Convenzione di Ginevra contrasta con l'obbligo italiano di garantire il diritto d'asilo a chi nati ritto alchimia ne ha bisogno
Andresti in questo
Periodi o storico ha deciso di allargare il suo raggio d'azione se un tempo si occupava esclusivamente della tutela dei diritti umani
Oggi allarga la sua opera anche alla tutela della dignità dell'essere umano in generale sui spiega
Allora in origine Amnesty International si occupava prevalentemente dei diritti civili e politici
Adesso abbiamo ampliato il nostro raggio d'azione anche i diritti economici e sociali e culturali questo è un po'un processo storico che è avvenuto perché con la dichiarazione del mille novecento quarantotto la dichiarazione univa
Dei diritti umani i diritti umani erano universali e non erano suddivise in categoria poi con la guerra fredda il mondo occidentale dava più peso I diritti politici e civili
Mentre i Paesi socialisti ribadivano di più i diritti economici e sociali e sono nati due patti internazionali uno per i diritti politici e civili l'altro per diritti economici e sociali
Gli Stati Uniti per esempio oggi non hanno ancora ratificato il Patto internazionale sui diritti economici e sociali
Amnesty essendo nata come movimento
Più in Occidente aveva un pochino subito anche questa cioè faceva parte di questa cultura
Dopo il crollo del muro di Berlino è cominciato un cambiamento in tutto il mondo nel dei diritti umani cioè nel a livello internazionale proprio nel movimento dei diritti umani
Ed è stato sempre più ribadito il concetto dell'universalità e dell'indipendente Air dipendenza dei diritti umani cioè i diritti economici e senza diritti politici non possono essere realizzati così a come anche i diritti politici senza
Una base economica una base di diritti economici non saranno mai realizzati in pieno per questo adesso stiamo affrontando una nuova GRA beh Campania che si chiama io pretendo dignità ed è una campagna che mette al centro i diritti economici e sociali delle persone
Da ultimo questo congresso al congresso di Nessuno tocchi Caino si è dato alcuni obiettivi quello di eliminare il segreto di Stato sulle questioni che riguardano l'attribuzione la condanna a morte per
Crei
Quello della indizione in Italia di una figura che abbia il ruolo di commissario nazionale per i diritti umani per la tutela per la vigilanza sul rispetto dei diritti umani cosa dire di questi progetti
Senz'altro ogni progetto che mira a una mano maggiore tutela dei diritti umani e nelle carceri italiane è sicuramente positivo Amnesty International chiede da tempo
Introduzione del reato di tortura nel Codice penale italiano perché questa ancora un vuoto che deve essere colmato
L'Italia ha ratificato la Convenzione contro la tortura vent'anni fa
E non ancora istituito questo reato non inserito questo reato nel codici penale questo significa che
Se ci sono delle torture nelle carceri queste non possono essere adeguatamente punite perché non esiste questo tipo di reato
Inoltre anche Amnesty International chiede ed istituzioni in Italia di un organismo indipendente sui diritti umani ci vuole un organismo l'Italia che sia indipendente che possa monitorare la situazione e dei diritti umani sia nelle carceri e anche fuori al di fuori delle carceri
E chiediamo che e crediamo che ogni progresso in questa direzione sia senz'altro utile
Grazie
A
Vai se
Cristina
Che responsabile di Amnesty International Italia