Tra gli argomenti discussi: Ambiente, Blair, Cina, Clima, Consiglio Europeo, Copenaghen, D'alema, Esteri, Obama, Rassegna Stampa, Unione Europea, Usa.
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Rubrica
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Contro gli scrutatori di Radio Radicale martedì diciassette novembre questo l'appuntamento con la rassegna la stampa internazionale accurati la vita carrettino apertura questo oggi torneremo
A parlare di Unione europea per la questione del nomine il Presidente del Consiglio europeo l'Alto rappresentante per la politica estera
Diciamo subito che la candidatura di Massimo D'Alema è in
Calo in calo diciamo per ragioni interne I socialisti e poi perché alcuni giornali come
Il Financial Times la criticano duramente
In un posto del suo Bolocco pubblicato ieri sul sito internet del fanno sul Times Tony Barber parla della candidatura di Massimo D'Alema come
Poco edificante per diverse ragioni a cui accenneremo e quel
Posto dovrebbe comparire nell'edizione di oggi cartaccia del quotidiano della City dal far fronte anche ieri giorno però anche un editoriale a proposito dei criteri che sono stati adottati per
Ricercare il più alto incarico dell'Unione Europea criteri troppo stretti secondo effettivi
E poi leggeremo sempre da Cutino da siti un intervento di William o un PIL
Capo della politica estera dei Tories britannici che per opporsi alla candidatura di Toni Blair
USA gli stessi argomenti dei degli europeisti
Il Presidente del Consiglio europeo deve essere un chairman e non un caposcalo vive
L'euro scettico William o grazie vedremo anche vale mondo un intervento a favore della candidatura di Toni Blair di tennis mecc cenni alla scelta del presidente dell'Unione europea
Deve sfuggire ai piccoli accordi tradizionali scrive questo ex ministro di toni Blair parleremo poi di il clima è dunque indirettamente anche del peso dell'Europa del mondo perché questo fine settimana il presidente Barack Obama e altri leader mondiali in particolare
Dell'ASI del Pacifico hanno deciso di mettere da parte dell'accordo sul clima che si doveva raggiungere al vertice di Copenaghen
In dicembre il Guardian editoriale critica questa decisione
Il cambiamento in cui non possiamo ancora credere Cenci promesso da Obama nel titolo di un commento del settimanale
Britannico lemon invece sottolinea proprio le carenze dell'Europa che è diventata in ascoltabile inaudibile a livello mondiale lasciando a cinesi americani
Dettare il loro calendario arresto del pianeta in particolare sulla questione climatica il Presidente americano Barack Obama da ieri e in Cina Obama prende atto del peso politico della Cina il titolo di un'analisi dal di le Monde di oggi in cui si constata che il Presidente americano
Ha messo in soffitta la questione dei diritti umani in particolare per ragioni economiche ma cominciamo dall'Europa e dalla questione delle
Nomine Massimo D'Alema
Da ieri pomeriggio in qualche modo è
In bilico sembrava essere il favorito per il posto di Alto rappresentante per la politica estera
E invece
E invece da Bruxelles sono arrivate cattive notizie per D'Alema in particolare perché
Fonti spagnole hanno rivelato che il PS non chiede più il posto di altro presentante ma quello di Presidente dell'unione europea e poi c'è il Financial Times
Il capo dell'ufficio di Bruxelles e che ieri sul suo blog
Toni BEA Tony Barber a criticato duramente la candidatura D'Alema definendolo addirittura poco e definiti edificante quel posto dovrebbe essere ripubblicato oggi nell'edizione
Cartaccia del quotidiano delle siti quali sono le ragioni
Di questa critica massimo D'Alema
Innanzitutto questioni diciamo del passato anche su se su questo Tony Barber come dire più prudente il fatto che sia un ex comunista non è in realtà un problema secondo il capo d'ufficio del Financial Times a Bruxelles
Ci sono questioni più importanti l'antiamericanismo di D'Alema che rischia di mettere una pietra tombale nei rapporti tra Europa
E Stati Uniti le capacità linguistiche dell'ex premier italiano
E poi la politica interni la domanda che si pone Tony Barber alla fine dov'è finita l'idea che i massimi incarichi dell'Europa debbono andare
Hai meglio qualificati e questa la questione posta dallo stesso quotidiano della City in un editoriale il primo di ieri
Della sua edizione cartacea
I criteri per scegliere il più alto incarico dell'Unione europea sono troppo ristretti il titolo cercare di trovare un equilibrio politico limita la possibilità di scegliere un vero talento
Scrive effetti l'Unione europea non è un superstato né lo diventerà nel futuro prevedibile così
Non ha la necessità di avere un super Presidente se mai ha bisogno di un super coordinatore qualcuno che sia in grado di fissare l'agenda trovare compromessi tra elidere poi argomentare a favore dell'Unione europea sulla scena mondiale
E l'Unione europea
Non ha nemmeno bisogno di un Ministro degli esteri politico come accade a livello nazionale
Se mai ha bisogno di un diplomatico d'eccezione con una visione strategica che possa negoziare condurre una politica estera comune per tutti i ventisette Stati membri leader dell'Unione si troveranno questa settimana per decidere su questi due incarichi un Presidente
Del Consiglio europeo un altro presentate per la politica estera si tratta di ruoli vitali per assicurare che l'Unione
Sia un lei era un giocatore globale coerente negli anni a venire
Dovranno lavorare in armonia ed essenziale che siano scelti i candidati migliori e più competenti il problema secondo il Financial Times che ventisette stanno limitando le loro scelte il futuro Presidente secondo loro deve venire per anni del centrodestra deve essere un ex Capo di Governo
L'Alto rappresentante deve venire dal centrosinistra per equilibrare il fatto che oltre Manuel Barroso il Presidente della Commissione è un popolare queste regole
Non scritte sono sbagliate scrive rischi
Limitato in modo non necessario la lista dei candidati in entrambi gli incarichi vengono esclusi alcuni candidati eccezionali ranghi del centrosinistra sono particolarmente scarni dopo le ultime elezioni europee
I due milioni potenziali candidati per il posto di alto rappresentante vengono dal centrodestra e sono Chris Patten ex commissario europeo le relazioni esterne candidati Ministro degli esteri svedese ma entrambi verrebbero esclusi dalle regole non scritte e previste per queste nomine
Quanto al posto di Presidente il candidato di più alto profilo e Toni Blair ma viene dalla Sinistra dove tra l'altro non è amato Angela Merkel sarebbe l'ideale ma non è disponibile il premier belga Herman Van rompo voi el
Favorito perché non ha avuto il tempo di farsi abbastanza nemici
Candidati come la francese Christine Lagarde o l'ex Presidente eletto né Vaira Vike-Freiberga al direttore generale dell'ONC Pascal Lamy
Dovrebbero essere nella lista ma non possono essere candidati secondo queste regole non scritte regole che sono un'autoflagellazione politica
In
Auto imposte sì dai leader europei così tra l'altro il Financial Times che sempre ieri pubblicava anche un intervento
Di William Olbia il Ministro degli esteri ombra dei Tories dei conservatori britannici che
Si oppone alla candidatura di Tony Blair utilizzando gli stessi identici argomenti degli europeista in particolare dei Paesi del bene lux
Belgio Lussemburgo Olanda il presidente del Consiglio europeo deve essere un chairman non un capo un Presidente del titolo che troviamo
In prima pagina scrive tra l'altro ho Gratteri il posto di Presidente del Consiglio europeo la nomina di un politico tanto ambiziosa affamato di riflettori quanto Blair farebbe saltare l'equilibrio di potere tra le istituzioni europee gli Stati membri
Un Presidente il cui principale obiettivo di fermare il traffico nelle capitali del mondo farebbe ombra I capi di Governo europei creerebbe dissensi laddove necessario armonia
Renderebbe più difficile la cooperazione con l'Alto rappresentante per la politica estera il Presidente della Commissione
Come sostengono già in molti
Ha molto più senso scrive ancora il il Ministro degli esteri ombra degli euro scendete dei conservatori un euroscettico convinto ha molto più senso che il Presidente del Consiglio europeo sia un chairman un coordinatore non capo
E ci sono forti ragioni affinché il primo Presidente del Consiglio europeo venga da uno dei piccoli Stati membri come assicurazione del fatto che i loro interessi non saranno violati così
Sul Financial Times di ieri William ove tra l'altro sono Chantant ce li dava risalto la richiesta
Di diverse don responsabili politiche europee di avere almeno una donna nominata uno di questi due
Incarichi le monde anche dar spazio a questa iniziativa nella sua
Edizione di oggi dove troviamo anche un intervento di Denis mecc cene ex Ministro per gli affari europei proprio di Toni Blair intervento ovviamente a favore dell'ex capo di Lecce in la scelta del presidente dell'Unione deve sfuggire I Piccoli accordi tradizionali dopo tutti questi sforzi
Ne valeva davvero la pena l'Europa ha trascorso quasi un decennio tentare di diventare una gazzella la salvo dare alla luce uno un ippopotamo ora il rischio è che la vittoria della ratifica del Trattato di Lisbona si trasformi in un'altra sconfitta dopo
L'aborto costituzionale del due mila cinque perché al momento di scegliere gli uomini che presenteranno il Consiglio europeo del porteranno la parola dell'Unione europea
Nel mondo la maggior parte dei candidati sono sconosciuti all'opinione pubblica europea ancor di più al resto del mondo si occuperà la funzione di alto rappresentante per la politica estera era politica di sicurezza
Sarà un personaggio molto occupato con un compito senza dubbio ingrato duecento riunioni l'anno disseminati in tutto il mondo in cui sarà richiesta la sua presenza
Poi sarà anche commissario europeo vicepresidente della Commissione solo che sarà molto poco presente a Bruxelles per pesare nei dibattiti sulle decisioni della sua istituti
Pone insomma per me cioè io non sì il titolo di Ministro degli esteri dell'Europa il prestigioso ma nella pratica al suo cupamente avrà molte difficoltà a definire una politica comune
Che sappia conciliare le politiche estere nazionali di Parigi Berlino Londra ed è ventisette Stati membri
Non sarà questo incarico così sostanziale come vorrebbero quelli che attendono l'entrata in vigore del Trattato di Lisbona perché l'Europa si incarni in un'entità nuova e forte sulla scena
Mondiale poi c'è l'altro incarico il Presidente del Consiglio europeo
Il posto del Presidente della Commissione è occupato da accuse mole Barroso la stessa persona che presiedeva la riunione della Torre del due mila e tre al termine della quale venne andata luce verde all'invasione dell'Iraq ricorda merce insomma
Non una cosa non tanto diversa da Toni Blair
E poi bisogna lasciare il posto di Presidente del Consiglio un altro conservatore la destra britannica come la sinistra francese si delizia non nello stoppare la candidatura di Toni Blair
Al suo posto le voci danno per favorito un Primo Ministro belga solo che l'ex Primo ministro britannico Blera a apportato la pace in Irlanda del Nord mentre
Il premier belga ed è stato la testa di uno Stato che non ha saputo superare
Il separatismo settario fatto di odio linguistico e in tolleranza per non dispiacere vecchi amici per evitare che i nuovi arrivati tutti nuocciono i Governi nazionali
Sembra che i dirigenti europei dopo aver fatto del Trattato costituzionale un elefante ora abbiano deciso di scegliere un topolino per guidare l'Europa e poi magari si attendono che questa scelta provochi entusiasmo passione adesione così
Denis merce in su le Monde di oggi e che la voce europea in qualche modo sia poco ascoltata
Nel mondo lo dimostra una notizia arrivata domenica i leader mondiali rinviano l'azione sull'accordo sul clima sul cambiamento climatico l'Europa rivendica un ruolo di leadership solo che
Il Presidente Barack Obama scriveva per altri pionieri in prima pagina e altri leader mondiali riuniti a Singapore per il vertice
Della cooperazione economica sia pacifico
Hanno deciso di mettere da parte il difficile compito di raggiungere un accordo sul cambiamento climatico alla Conferenza mondiale sul clima programmata per il prossimo mese a Copenaghen
Domenica questi leader mondiali hanno trovato un compromesso nel dire che
Subiti o della Conferenza deve essere di raggiungere un accordo politicamente vincolante per poi rinviare le questioni più controverse
In al futuro anche sulle prospettive di un accordo Copenhagen erano in ribasso da qualche tempo i gruppi ambientalisti hanno reagito con rabbia l'annuncio di Singapore
Le hanno chiesto i leader europei di rigettare le manovre dilatorie
Secondo gli ambientalisti solo un trattato legalmente vincolante porterà veri cambiamenti
E i responsabili politici europei dominicano insistito nel dire che è ancora possibile fare del vertice di Copenaghen una pietra miliare per la protezione del clima così non la pensa il Guardian in un editoriale pubblicato nell'edizione cartacea di ieri
Summit di Copenaghen il cambiamento il Cengio promesso da Obama in cui non possiamo ancora credere
Confermando domenica ciò che sembrava già parente da alcuni mesi Barack Obama e altri leader mondiali hanno detto che non c'è più tempo per arrivare a un accordo legalmente vincolante a Copenaghen
Che ventidue giorni che rimangono sono troppo pochi per assicurarsi obiettivi vincolanti sulle missioni superare le divisioni tra il mondo sviluppato e quello in via di sviluppo
Alcuni potrebbero vedere questo esito come una valutazione realistica dell'attuale situazione Obama affermato che non dobbiamo permettere che il perfetto si è nemico del bene il punto di vista del Governo britannico altrettanto ottimista
Se si possono fare e fissare impegni politici a Copenhagen non c'è nulla di male se si prendono alcun altri mesi per decidere i dettagli meglio un buon pacchetto domani che un pacchetto
Debole oggi dopo tutto la stessa cosa era accaduta a Montreal sulla protocollo che riguardava il buco dell'ozono
Questo però è un punto di vista molto ottimistico per il Guardian c'è una grande differenza tra un lasso di tempo di alcuni mesi e almeno un altro anno di negoziati
Se i Governi riusciranno a mantenere la pressione sul Congresso americano adotterà una legislazione per limitare le emissioni allora l'Amministrazione Obama potrebbe dare il su accordo
A metà del due mila
E dieci ma questo rimane un grande assente anche perché l'opposizione interna americana sarà feroce
E attualmente la riforma di Obama e meno che ambiziosa scrive il Garden che dunque tutt'altro che ottimista su questa
Questione lemon oggi dedicando dedica suo editoriale a questo e al vertice della FAO
Mettendolo in prospettiva europea a priori la fame nel mondo che tocca già un miliardo di persone e riscaldamento climatico che rischia di privare di acqua uno virgola cinque miliardi di persone in dieci anni
Sono dei fenomeni sufficientemente gravi affinché la comunità internazionali piccolo sacri ma parte importante dei suoi sforzi
Eppure i due incontri programmati per affrontare questi problemi si annunciano deludente deludenti il Vertice mondiale della FAO e si è aperto ieri a Roma dovrebbe essere
Alla fine un non evento perché nessun leader del G otto sarà presente con l'eccezione di Silvio Berlusconi che così può giustificare la sua assenza dei tribunali
L'assenza di Sarkozy ancor più di spiacevole per il fatto che il Presidente fu francese
Aveva preconizzato una partnership mondiale per la sicurezza alimentare stessa cosa vale per Copenhagen sul clima certo
I grandi del mondo saranno più che presenti perché sarebbe un errore politico e mediatico non esserci Copenhagen nascerà un progresso rispetto a Kyoto ma non ci sarà alcun trattato
Le delegazioni dovrebbero prendere solo l'impegno politico di mettersi d'accordo più tardi sulle modalità concrete di lotta contro il riscaldamento climatico la delusione che rischia di accompagnare questi due appuntamenti
Dimostra che i vertici del G venti anche se costituiscono un progresso rispetto al G otto non bastano risolvere
Tutti i problemi
Nel il G venti ha parzialmente adempiuto al suo ruolo durante la crisi finanziaria ma nel momento in cui la crisi economica rivela disequilibri mondiali più profondi questa istanza
Mostra i suoi limiti esce e poi c'è l'Europa per che per le mondana parte
Di responsabilità
Nonostante il fatto che fosse leader sul clima l'Europa
Non se non è riuscita a farsi ascoltare a livello mondiale e in ascoltabile inaudibile lasciando cinesi americani dettare il loro calendario arresto del pianeta
Tanto a Roma con la FAO quanto a Copenhagen sul clima
Si rischia
Di avere conseguenze funesta descrive tra l'altro le mondo sottolineando appunto che l'Europa non riesce a farsi sentire forse
Anche per il modo e le personalità scelte CUP per dirigerla
Dopo l'entrata in vigore del trattato di Lisbona nel frattempo Bannani è in Cina per il cosiddetto G due
Questa nuova
Potenza informale formata da
Stati Uniti America la Cina e Stati Uniti incastrati dalla dipendenza economica reciproca era il titolo che cioè ieri in prima pagina sul Washington post un'analisi dalla situazione economica
Malessere alla vigilia della visita di Obama in Cina perché perché perché l'economia americana in quella cinese
Sono diventate totalmente interconnesse intrappolate in un rapporto di interdipendenza che nessuna delle due parti ritiene
Particolarmente salutare ma che è impossibile da rompere almeno per ora la Cina bisogni del mercato americano per i suoi prodotti a basso costo l'America dipende dalla Cina per il suo debito questa situazione ha creato quella che alcuni definiscono una versione moderna economica
Della vecchia dottrina della guerra fredda della distruzione reciproca assicurata
Istruzione reciproca nucleare naturalmente così Washington post Le Monde invece in un'analisi di oggi
Titola Obama prende atto del peso politico della Cina la domanda che si pone il quotidiano francese in apertura come evolveranno i rapporti tra i due Paesi sotto l'amministrazione Obama
A giudicare dal primo bilancio Pechino atteneva un presidente molto più attento I diritti umani e invece e invece no
Nel
Il primo bilancio è di un Obama che assi vantato l'universalità dei diritti umani per esempio nel suo discorso ieri a Shanghai
Ma ha fatto il massimo per evitare di imbarazzare Pechino Obama rinviato su primo incontro con il Dalai lama a dopo il suo viaggio in Cina
Abitato di menzionare il Tibet nella sua tu me asiatica e questo dopo aver detto che l'emergere di una Cina Prost ora può essere una forza per la comunità delle nazioni
Gli Stati Uniti hanno bisogno della Cina in periodo di crisi finanziaria del mondo ricorda che Pechino comprato
Ottocento miliardi di dollari in buoni del tesoro americano Washington ugualmente bisogno di Pechino sul piano geopolitico perché sciogliendo sia della Corea del Nord dell'Iran dell'Afghanistan
Anche se il Presidente americano ha già fatto sapere che non dimenticherà di menzionare i diritti umani davanti sull'ospiti cinesi
è chiaro che il dossier delle libertà sarà relegato in secondo piano da Barack Obama così le mondo non ci fermiamo da David Carretta una buona giornata l'ascolto di Radio Radicale
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