Chiarelettere) in cui si parla di giornalismo per vocazione e di giornalisti (magari free lance e nemmeno iscritti all'Ordine) che per questa vocazione di andare a cercare i fatti e raccontarli là dove accadono hanno sacrificato la loro vita: come Ilaria Alpi e Milan Hrovatin, Maria Grazia Cutuli, Raffele Ciriello, Enzo Baldoni.
E come Antonio Russo morto il 16 ottobre 2009 in Georgia, assassinato per le sue cronache della guerra in Cecenia e le sue inchieste sui crimini delle truppe russe.