"Dibattito teorico e politico sulla nonviolenza alla fine anni 80"

Io acquistati e la quarta sessione
Del convegno che il Centro internazionale di politica e cultura per la promozione della pace il disarmo dell'Umbria ha promosso in occasione della marcia Perugia-Assisi e per il ventennale della morte di Aldo Capitini
Su non violenta politica e trasformazione sociale
Già nella giornata i giovedì abbiamo avuto modo di approfondire le relazioni i contrasti e anche le sollecitazioni che sono intercorse in questo periodo in questi anni tra l'Umbria e Capitini
Nella giornata di ieri abbiamo affrontato
I valori una riflessione sui valori della della non violenza il rapporto le trasformazioni sociali al ventesimo secolo e di di sera chi ha partecipato tutto
Assistere ad un interna molto interessante dibattito sul pacifismo non violenta e movimenti di liberazione
Oggi si apre una questo momento apriamo una sessione invece che dedicata all'attualità
Nel convocare la marcia per la pace Perugia-Assisi che faremo domani mattina
A sud l'associazione per la pace le ACLI e Lars dell'Umbria hanno sviluppato una riflessione sul pacifismo e la non violenza chi è stata poi raccolta nel documento nel Colantonio di convocazione della della marcia stessa
Abbiamo scritto quel documento con lo scopo di sollecitare una discussione di promuovere un dibattito il più ampio possibile senza steccati
Speravamo di poterlo fare devo dire con più intensità
Nei giorni che sono passati ma probabilmente ha influito anche molto il fatto che il dibattito politico
Che riempie le cronache le paghe prime pagine dei giornali su tutt'altri temi in tutt'altre direzioni
E quindi oggi ci ritroviamo ad aprire una discussione come vedete con molti partecipanti chi assume un ruolo un peso un'importanza ancora superiore
Perché sicuramente potrà essere l'occasione per fare il punto di una riflessione di un dibattito come dicevamo teorico e politico che attraverso molti canali che attraverso molte forme ha riproposto la violenza e l'hanno e il dibattito tra non violenza
Pacifismo all'attenzione di tutte quelle forze che sono impegnate per una trasformazione della società
Io quindi darei
Prima anzi prima di dare la parola a Mario Nordio della direzione nazionale delle ACLI vorrei naturalmente presentare tutte le persone che stanno qui con me e anche se molte reti poi le le già conoscono dicevo Mario Nordio la mia sinistra della direzione nazionale delle ACLI
Jack hotel che è responsabile dei rapporti internazionali della Rainbow Coalition
Chiare in grado portavoce nazionale dell'Associazione per la pace
E Gianni Mattioli del presidente del gruppo parlamentare verde alla mia destra invece c'è un altro conto volto noto del pacifismo Luciana Castellina parlamentare europeo e della presidenza del centro che promuove questo convegno Pietro Folena segretario nazionale della Federazione giovanile comunista che voglio cogliere questa occasione per sottolineare l'importante contributo che ha dato alla realizzazione della marcia che si svolgerà domani mattina Gianni Sofri dell'Università di Bologna
Roberto Gatti responsabile regionale dell'Azione cattolica
E Paolo Borioni responsabile dell'Ufficio internazionale del movimento giovanile socialista
Tabù questo lungo elenco direi di partire starò molto rigoroso con lei nei tempi abbiamo stabilito grosso modo un massimo di dieci minuti per per l'intervento e quindi rinnovo l'invito a osservarlo
Il mio intervento valere quasi introduttivo
Non siamo qui per fare un punto ideologico come non è stato ideologico il movimento per la pace negli anni ottanta
Siamo qui
Per fare una ricognizione potenzialità teorico politica di questo movimento
Le quali discorso nonviolenza pacifismo si intrecciano ormai
E lo facciamo in una fase particolare
In cui dei segnali positivi stanno arrivando l'attenzione di tutti noi
Sto pensando al ruolo attivo dall'ONU sto pensando al dialogo con le massime potenze sto pensando al fatto che i grandi paesi come l'Unione Sovietica ma anche la Cina in fin dei conti attraversano un travaglio per affrontare nel moderno e con originalità
Le strade che hanno scelto
è un dibattito questo che deriva in modo diretto da una grande responsabilità
Noi sappiamo che il popolo della pace accoglie questi segni con speranza ma non può delegare le sue preoccupazioni adesso la sua cultura la sua iniziativa questo un punto secondo me nota
E dobbiamo perciò fare memoria storica dunque il mio rapidissimo intervento segna alcuni passaggi per l'evoluzione del pacifismo negli anni ottanta per sottolineare alcuni problemi e alcune alcuni dati positivi
Sono appunti certamente parziali ma
Io credo che
Un segnale che possiamo trattare già qui a Perugia proprio perché a Perugia è una scelta che il movimento pacifista fatto che sa di essere non allineati
Cioè di introdurre un elemento di non violenza affrontare gli schieramenti internazionali
Proprio nel e questo succedeva non non durante la primavera come superpotenza ma durante grande inverno
Secondo elemento
E beh certamente siamo nati dalla paura del reale dalla paura
Dalla bomba Comiso che è stato per noi obiettivo e limite
Ma
Proprio questo ci ha portato la diffusione del movimento un approfondimento che era quanto mai opportuno
E questo prima di sapere che la politica c'aveva la ci avrebbe dato ragione
Cioè di come sarà un obiettivo giù
E in quel periodo sorpresa Pagani ottantaquattro ottantacinque abbiamo fatto una sorta di salto di qualità
E ci siamo a rivolti al Sud del mondo ancora un una volta il richiamo a Perugia quella convenzione europea
E dunque i bisogni culturali e politico democratiche di questo Sud propria neocolonialismo proprio alla guerra
E qui è emerso un dato una solidarietà inserita in senso più lato che mi sembrava come antitesi pratico politica l'azione
Non solo ma abbiamo anche scoperto all'interno di quel percorso in quegli anni
Una forte politicità del Civile
Portando
Una sorta di procedimento politico che aveva caratteristiche nuove
Quando abbiamo parlato di sbarramento per superamento di questi sbarramenti
E dunque
In qualche modo una presa di coscienza che la politica può esser fatta anche con metodi che non sono quelli dell'amico nemico
Ma tra conservazione dell'altro da te politicamente
Un terzo
Il la percorso del movimento pacifista è stato un percorso che ha due piste a mio avviso una una scoperta di valori del loro Selis una dalla scoperta di spazi politici nel loro significato
Ora
In questa direzione questa scoperta noi abbiamo collocato molte tappe del nostro itinerario
Sto pensando chi al fatto che prima dello stop di Chernobyl
C'eravamo accorti che
Bisognava impostare una strategia di rapporto con l'ambiente non posteriore
E praticare
Ancora un accenno al fatto che all'interno di questa ricerca
Si è collocata un'attività di dei movimenti cattolici italiani ed europei
Che fondata anche biologicamente
E c'ha pesato anche l'esperienza di salita di San Francesco
In una stagione di grande attenzione di grande e di grande magistero sulla pace come quello di Giovanni Paolo secondo ha sviluppato elementi originali diffusi
E dunque
Questo itinerario ci dice che i passi li abbiamo fatti ma io vorrei sottolineare e abbiamo anche altri nodi
Sul piano teorico
Inizio dalla non violente
Che spesso è un rifiuto impositivo nei fatti in ciò che facciamo rimane nel nostro lessico ancora in negativo abbiamo una un'onda ma anche da un po'la parola non
E questo forse è un segno di una coscienza che deve trovare i suoi no decisi pacifici
Però
Può essere anche un segno di contraddizione
Un secondo elemento
Abbiamo ancora un rapporto incerto con il conflitto
Di sicuro non abbiamo un'analisi del conflitto all'attività di conflitti sociali dei conflitti fra uomo e ambiente all'altezza di nuovi tempi d'attesa da donna allora tasselli che Olivia che ci dicono come gestire verso la pace conflitto potestà Ballerinas sto pensando hanno fumatori sto pensando anche ad altri ma non abbiamo una teoria complessiva del compenso
In termini più di venti e qualcosa è una domanda che rivolgo anche agli amici e compagni che partecipano questa proprio nei termini più dirette in non sappiamo esattamente come si coniuga solidarietà e non violenza verso gli uomini verso i popoli verso l'ambiente in compenso abbia una pratica che si mette sulla strada
E su questo che dobbiamo indagare
Cioè dobbiamo spingerci su quel terreno in cui io rifiutano Luigi dove la violenza è il motore dell'azione di pace io credo che cose straordinarie misure qua non posso dilungarmi siano nelle ultime incide negativamente sul rigido doveri sociali sia questo
D'altro lato è sto concludendo forse all'interno del tempo che mi è stato assegnato sul piano politico si aspetta una sfida essenziale guardiamoci attorno
Cosa significa promuovere pace e non violenza in questo contesto politico
Con una con una ormai siamo ai conti di migliaia
Cosa significa promuovere un appello per la liberazione dei popoli sopra gli accenni molto belli nel documento comune
Da me
Dopo trentasei mila
Cosa significa parlo di fronte all'emergenza droga che ormai è affare di molti governi cioè la mappa l'orario
Ed ha riflessi ne passa
Che ben conosciamo ci siamo vicini tragicamente
Cosa significa ma tenendo conto di ciò che era chiaro politica ottici
Non vi immaginate agio politica o lo scatto verso la geopolitica che pure come movimento abbiamo abbiamo un pochino un pochino accarezzato Calciopoli che non ci fosse
Perché perché papà in Europa avevamo fatto un'Europa della pace e del pacifismo che in qualche maniera stava ricavato in qui limiti geopolitici imposti e qui io vedo che si cambiano anche questo non accademica su quei
Che non è un
Un dibattito un dibattito teorico politico o unico io credo ma che serve a distribuire a partire da oggi nei nostri laboratori che sono molti diversi
E e dobbiamo farlo per produrre competenze politiche questo lato aspetto per affrontare la politica in ciò che è stato è stato alle esperienze molto dirette molto politiche anche trasversalità dedicheremo compiuto tutti in quest'arco di
Ed è su questo che credo sia tutt'altro che
Un elenco anche se il termine non sono sono sono di più sarebbero maggiormente esplicitate lì io lascio la parola chiave
Grazie Mario Nordio e ho dato la parola a Gianni Mattioli del gruppo Verde
Per fare una cosa non rituale
In cui
Sì
Ripetono i nostri sogni di Belle anime
Alla domanda che è stata apposta
Che cosa sia la nonviolenza oggi nella
Nella invita per la politica
Io vorrei capire vorrei partire da quello che la non violenza non è
E vorrei questi dieci minuti parlare soltanto di questo trattando scontati grandi temi io voglio parlare soltanto di questo
Nel puro ampio quadro che nel manifesto di convocazione pietra stessa marcia
Nel l'anniversario di Capitini
Questo punto mi sembra che
Non vengano affrontato nella sua nel suo contenuto turo
Di che cosa sia un atteggiamento non violento che significa per esempio la non violenza rinnova la democrazia che avete scritto in questo manifesto
Quando si va a vedere il contenuti reali delle vicende sia planetari sia del conflitto sociale sia dei conflitti interpersonali che noi viviamo
Si vede che un po'si può dire della non violenza Coiro che si può dire dei movimenti ambientalisti
Che la non violenza è un lusso per situazioni che abbiano già conquistato gli obiettivi perché non violenza certamente non può confondersi con il pacifismo sono cos'è diverso
La enfatizzazione a mio modo di vedere sbagliata delle caratteristiche nucleari di un conflitto tende come portato inevitabile a non avere l'occhio sul conflitto non nucleare che devasta il mondo e andati in Afghanistan a parlare di non violenza dico in Afghanistan o in qualunque posto in cui c'è un conflitto durissimo
Andate lì a parlare di non violenza
Come nel conflitto sociale andartene a parlare a Manfredonia di non violenza
Piuttosto che altrimenti diventa accademia fare un Elenco di temi importanti che sarebbero belle tenuti insieme mi ricordo di Capitini dalla non violenza però poi cosa c'entra la non violenza con tutto questo se uno riflette alle situazioni reali
Per quello che sono nella loro enorme violenza enorme brutalità e se poi uno discende alla vicenda personale quella che ci coinvolge poi quotidianamente
Ognuno poi nel chiuso della sua stanza sì chiedo poi qual è la sua pratica di non violenza
E allora quando uno parte da
Questa questo interrogarsi
Vorrei dire rigoroso già si vede che
Sul terreno della pace non violenza se non vuole essere confusa con generiche aspirazioni beh comincia a essere obiezione di coscienza
Battersi allora per effettivamente per la
Difesa non violenta per l'obiezione fiscale
Per essere un Scelta dei giovani del servizio civile come scelta di massa
E non un servizio civile che sia una sine cura imboscati quella in qualche associazione a un servizio civile scelto con garanti contenuti qualificanti io mi vergogno di aver coperto con le associazioni ambientaliste una sine cura per tanti giovani quello non è non violenza quello non è di impronta alternativa
Così come nel conflitto sociale pensare che quando il conflitto è scatenato lì si va a fare testimonianza di non violenza
Solo ridicolo il la non violenza richieste il radicamento lungo lontano nel tempo
Che cenno insegnato quelli che nella Valle del Belice per anni e anni hanno fatto il loro lavoro senza nessun clamore e che poi aveva si conquistava quella tale credibilità
Che quando lo scontro diventava scontro duro poteva anche scegliere le vie
Della della non violenza
E infine nel rapporto quotidiano all'interno della politica
La non violenza è prima di tutto la comprensione e l'ascolto del discorso degli altri la grande testimonianza della tolleranza
La capacità di assumere le ragioni degli altri questa non è mi sembra capacità politica di nessuna delle associazioni nelle quali in particolare io milito e che parlano di pace anzi la competitività mi sembra il primato mi sembra che caratterizzi tutte le associazioni in cui io militato ubbidito
E allora io voglio dire che noi possiamo
Come uomini di buona volontà certamente fare piccoli passi avanti
Però io propongo che quando si parla di non violenza non si metta da parte il come esporli lo zoccolo duro c'è prima di tutto che fa del discorso non violento un discorso estremamente difficile
Perché richiede prima di tutto un enorme verifica continua della propria reale convinzione verso il metodo non violento
In una società la società dell'immagine che rifiuta la complessità di questo discorso non violento la società dell'immagine come ho anche imparato in un anno di vita nel Parlamento e quindi di rapporti con la stampa che chiede soltanto cose schematiche
Ho sei con Craxi ossei contro Craxi
La
è una società in cui bisogna anche imparare il la via del silenzio perché il discorso della comprensione delle ragioni degli altri viene immediatamente
Semmai interpretato come il discorso della mediazione del pasticcio quando invece non può avere cittadinanza in una società così superficiale e schematica
Certo ci sono anche i sottoprodotti della non violenza io ricordo quando dieci anni fa Vittorio Foa in un nel congresso di scioglimento del
Per tutto il versante che poi si sarebbe unificato con altri gruppi della sinistra
Disse una cosa molto intelligente che nella società moderna in cui la capacità repressiva dello stato a enormi efficacia la risposta violenta è una risposta perdente in partenza
E che dunque la non violenza sì affacciato alla ribalta dell'attualità
Beh questa è lucida valutazione ti opportunità ma non è questa non violenza questo è un sottoprodotto della non violenza e in modo se volete provocatorio la stessa intifada che qualcuno
Su cui qualcuno si entusiasma come lotta non violenta donne non violenza
E anche lì una comprensione per carità giusta
Sacrosanta l'assunzione di aver capito che di fronte all'opinione pubblica mondiale certo è molto più produttivo una scelta piuttosto che un'altra ma altro
E l'hanno non violenza
Allora ci si può chiedere chi mi ascolta può chiedersi ma allora hanno ragione i punti di vista estremamente rigoristi dei non violenti quelli storici veto entrato ora Pietro Pinna
Quelli che custodiscono
Un accezione estremamente rigorosa di non violenza ecco io devo dire che non non sono permettere picchetti intorno a nulla anzi non ho trovato Pietro mi perdonerà ma non ho trovato ottanta intolleranza tanta rigidità tanta incapacità comprende le re le ragioni degli altri quanto nei movimenti non violenti
In quanto tali
Se qualcuno mi chiedesse
E allora la non violenza urla domande elitaria come il discorso delle abbia le attitudini
Io direi di no che siccome siamo tutti uomini con un naso una bocca due gambe e due braccia siamo tutti uomini uguali
E la scelta della non violenza è una scelta antropologica il capire la necessità di essere aperti alle ragioni degli altri
Il capire la necessità di fare unità con l'avversario questa è una scelta antropologica rispetto alla quale tutti siamo con il nos Pro cervello e la nostra volontà chiamati a farla senza bisogno di una scelta di fede ma sulla base della riflessione del nostro essere uomini
Però a questa chiamata
A che è rivolta a tutti non nascondiamo non mettiamo da parte il significato di globalità
Di chiamata totale che la scelta non violenta e allora io chiuderei con una proposta ti almeno quattro piccoli impegni
Una è
Non corriamo una sintesi azzardate ho letto nei giorni scorsi sul manifesto Filippo Gentiloni scriveva un articolo a com'è bello che alla marcia di Assisi
Si ritrovino anche le posizioni si rifaceva alla tradizione
Marxista ecco chi è questa il tipo di operazioni che non bisognerebbe fare
Da una parte certo ci sono i grandi valori della tradizione del movimento operaio ma pensare che si possano fare sintesi tra la tradizione marxiana e la non violenza
Una pessima un pessimo moto credo di non muoversi nella chiarezza
Chiederei il come seconda richiesta
Il chiedersi se la San Francesco se la testimonianza personale non sia poi il l'elemento di credibilità che noi dobbiamo continuamente chiedere a noi e agli altri
Vi riconosceranno dà i frutti
La costruzione dei rapporti politici questa la terza richiesta che farei
Che i rapporti politici con le forze politiche con le forze che si muovono nella culture nella società ebbene chi vuole parlare di non violenza Limp pronti a questa caratteristica
Di apertura di dialogo di capacità di ascolto delle ragioni degli altri
E infine nella costruzione delle associazioni
Perché permettetemi di dire non c'è niente di più ridicolo di un movimento non violento che si costruisce con la competitività
Con la incapacità di capire appunto le ragioni degli altri è sempre dietro l'angolo la possibilità della strumentalizzazione
E vorrei dire che questa riflessione se noi la faremo
La faremo per noi e per tutti sulle ragioni profonde della non violenza sulla scusate sulla conversione che richiede la non violenza
Questo può essere la novità con cui può ripartire dopo gli scacchi la morte la noia per il pacifismo italiano fuori partire un movimento libero autonomo secche non sia lo strumento di questa o quest'altra forza politica ma sia l'insieme di persone che prima appunto nel chiuso della loro stanza hanno fatto propria fino in fondo il contenuto turco e difficile dell'insegnamento non violento
Grazie Gianni Mattioli ora do la parola a Roberto Gatti che è responsabile regionale umbro dell'Azione cattolica
Quando è stato chiesto un contributo vista questa tavola rotonda
Ho cercato di individuare altri dati generici solidarismo quale potesse essere effettivamente un contributo almeno umilmente costruttivo ho cercato di tirarlo fuori rifacendomi alla mia sensibilità cattolica manca un'esperienza universitaria che in qualche modo si può ma abbastanza vicino a quel tipo e allora mi son chiesto quale o se c'è prima se c'è con il quale una matrice comune di queste culture politiche pacifiste
Negli anni Ottanta degli anni ottanta
Mi pare che ci sia naturalmente posso sbagliare il centro
La valutazione della guerra come fenomeno essenzialmente politica
Generato da cause economiche generato da cause diplomatiche dalla volontà di potenza delle nazioni o comunque da cause di questo genere riconducibili in un ottica politica la soluzione allora a questo punto può essere risolvere le contraddizioni economiche
Nuovi vecchi e nuovi imperialisti legate a vecchi e nuovi imperialismo muoversi sul piano della grande diplomazia
Con i suoi successi ma anche con i suoi numerosi Scacchi muoversi sul piano te la mobilitazione è salito e l'opinione pubblica cioè scontate le insufficienze della diplomazia dall'alto tra diplomazia dal basso
Tutte queste soluzioni sono legati a un'ipotesi di partenza
Che la guerra appunto
E perciò anche la pace siano fatti che si giocano fondamentalmente se non esclusivamente sul terreno politico
Ho la sensazione che ci sia un altro possibile approccio che caratterizza culture politiche di tipo diverso e almeno in parte anche se non esclusivamente quella cattolica
E questo forse può essere un contributo che da questa parte può venire una riflessione utile può essere soltanto il cessione comune su questi problemi
Le radici della guerra in questo contesto non sono innanzitutto politiche
Ma sono e su questo mi trovo sostanzialmente d'accordo con quello che Mattioli diceva prima in qualche modo antropologica sono erogate cioè usando un termine estremamente equivoco ma il tempo è quello che legate alla natura umana
A livello psicologico l'aggressività potenziale distruttivo a livello morale incapacità di stabilire relazioni umane senza far uscir fuori d'improvviso nelle relazioni interpersonali e non non soltanto nelle tante relazioni tra Stati
Quel terribile quanto persiano che vive dentro di noi quella di Luigi Sturzo chiamava parlando di questi problemi la bestia che riemerge sempre nelle relazioni interpersonali e in quelle pur allora la guerra esterna in questo senso è piuttosto l'espressione la manifestazione d'una guerra interna
E cioè che i conflitti che non sono risolti innanzitutto a livello potremmo dire psicologico morale prima ancora che può e economico politico
Che significa questo significa che in qualche modo i conflitti politici hanno una radice che a monte di questi conflitti streets
Che in qualche modo per spiegarmi meglio una riflessione
Sul tema del pacifismo non può fare a meno di una riflessione sulla persona umana e non può arrestarsi soltanto a riflessioni su problemi di carattere economico politico-diplomatico come vogliamo
Allora è chiaro anche
Che la soluzione impatti cambia non significa e ciò non implica risulti rifiutare rigettare i mezzi politici significa però considerare accanto a questi la priorità la centralità della formazione di attitudini e valori conformi a un'etica della pace
Greche allora a questo punto accanto all'approccio politico diplomatico chiamiamolo come vogliamo
Diventa importante proporre un approccio di tipo pedagogico morale
Che non può essere disgiunto ovviamente da quello politico diplomatico ma che si pone come presupposto importante di questo
Norberto Bobbio lamentava che noi siamo come veniva ricordato all'inizio all'interno di una drammatica mancanza atto una filosofia della pace
Abbiamo multietnici filosofi della guerra
E non soltanto a partire da otto se per la verità
Ma non abbiamo una filosofia della pace la pace viene definita soprattutto in termini negativi la pace è un'ideologia debole nei confronti di una guerra
Che invece di fiducia e filosofia fu
Sfido chiunque a trovarlo filosofo pacifista che sia della statura di Tommaso o di von Clausewitz però il problema non è soltanto questo
Che ora è che quello che manca ancora più gravemente forse come conseguenza di questa mancanza è una pedagogia un'etica della pace
Quella pedagogia e quella Tica capaci sulla quale metteva l'accento se non sbaglio
Anche capiti
Quello che non va intesa che la chiamava von Weizsäcker chiamavano straordinario impegno morale come presupposto necessario per la pace quello che fa uno chiamava un umanesimo come base necessaria per le ideologie pacifiste per la prassi pacifista
Cioè il richiamo quella fede razionale e non soltanto vitalistica nella pace che implica il faticoso lungo ma secondo me è necessario processo di educazione morale alla pace
Quella che Maritain chiamava appunto ispirazione educazione rinnovamento culturale come fondamento di una prassi pacifista Ute
Prima è stato mi pare chiesto da qualcuno non ricordo chi
Richiamato da qualcuno verrà quel rapporto che nel documento
Consegnatogli all'ingresso cioè viene posto tra pace
Movimento pacifista democrazia
Ma direi che in qualche modo anche lapalissiano
E quel rapporto che poneva Karl Popper quando diceva che a fondamento della democrazia c'è proprio la pace da condizioni cioè che le relazioni tra gli uomini possono essere impostate sulla base di argomentazioni razionali sulla base della tolleranza sulla base della compressione del conflitto piuttosto che in base al ricorso alla violenza Ibra che in questo senso la tematica pacifista è strettamente legata a quella della detrazione
Non stiamo e non vogliamo io credo nessuno immaginare Orizzonti ed ENI ci dove saranno comparti scompariranno miracolosamente tutti i conflitti chiediamo soltanto Orizzonti nei quali il conflitto non degeneri lei nella violenza
Questa è direi una una prospettiva possibile
Del movimento pacifico
Credo allora che è necessario insistere su questa centralità delle istituzioni educative
Ai fini della pace quello che io credo non so se sbaglio cura se dovessimo debba di poter rimproverare tra virgolette
A determinati settori del movimento pacifista e forse questa sottovalutazione
Dell'elemento etico pedagogico della pace
Al quale è stato preferito storicamente direi un atteggiamento di tipo artistico di tipo agitatorio che sicuramente i tipi di tipo di testimonianza che è sicuramente positivo ma che secondo me è carente qualora manchi di quel presupposto che dicevo prima veniva ricordato anche su questo un parte io richiamerei l'attenzione che spesso è capitato anche a me
Spesso è difficile trovare persone meno pacifiche meno tolleranti di alcuni pacifisti io credo che questo dipenda dal fatto che ha IVA e la scelta il pacifismo non c'è paura maturazione effettiva ai valori della pace a tutto ciò che implica livello etico pedagogico la città della pace
Io ho fatto molti dibattiti dopo dire che molto spesso mi son trovato in estrema difficoltà in questo senso confrontandomi almeno con alcuni pacifica
Allora qual è il punto il punto è riuscita a trovare un'alternativa tra quella diplomazia dall'alto tra le potenze che molto spesso è andata incontro a scacchi continua andare contro a scacchi gravi anche se insieme a grandi successi
E un movimento agitato hanno che si basa soltanto sulla testimonianza estrinseca anche se profondamente valida anch'essa tematiche pacifiste ma che però non riesce a far sua veramente quella che chiamiamo precedentemente un'etica della SpaceX della pace
Son convinto che questo probabilmente è un'altra la più difficile è una strada più lunga ma credo che assicuri una prassi pacifista più duratura il rischio qual è personalmente credo che sia quello di una sorta di schizofrenia per cui si proclama la pace ma non si è in possesso di una mentalità che un costume veramente pacifista e l'altro rischio ancora più particolare e che si trasforma il pacifismo nell'ennesima ideologia dopo la morte dell'ideologia e non avendo fatto i conti o rischiando di non fare i conti con tutto quello che questa morte dell'ideologia ha implicato e continua di impiegati
Grazie Roberto Gatti
La parola a chi era in grado del associazione per la pace
Ecco
Io mi ero preparata alcuni appunti
Può invece sentito Mattioli
Ne ha
Provocata da rispondere
A riprendere una serie di punti e spero che questo significa che riusciamo a fare un dibattito in cui appunto ci ascoltiamo a vicenda soprattutto in quanto
Io non mi sento di aver vissuto in questi anni e pacifismo nera morte meno annoiarmi non mi ricordo peraltro agli allargato invece sono stati per me anni di grandissimo stimolo e e spinta a riflettere e sul piano individuale e su quello politico e quindi sento il bisogno di come dire
Riportare io avvicinare un attimo
Questa riflessione sulla non violenza da una parte sul pacifismo dall'altra che invece sembrava qui posta come assolutamente no lontana o o quasi incomunicabilità e in questi anni
Per cui vorrei provare proprio a porre le mie riflessioni in risposta ad alcuni punti che Gianni sollevava la prima domanda che mi pare molto importante e utile che cosa vuol dire che noi abbiamo scritto nel documento per la marcia alla non violenza rinnova la democrazia naturalmente riunioni di noi da dieci minuti e quindi parliamo un po'pescherie
Però io credo non solo che non sia inutile porre questo punto ma che sia uno dei nodi di fondo su cui noi a ci siamo misurati questi anni ne abbiamo ancora voglia e bisogno di misurarci
Quello che intendevamo sostanzialmente e su su due piani diversi uno sul piano del rapporto diciamo così del cittadino con il potere e l'altro sul piano delle forme della politica
Sul piano del rapporto col cittadino con il potere
Credo che tutti quanti abbiamo vissuto come negli anni con la crescita del pacifismo
Qualche è stato un pacifismo che è nato negli anni tennisti lo sappiamo tutti storie che ci siamo già raccontati
E più tardi nell'interazione di questa esperienza con quella di Chernobyl e dell'ambientalismo vent'anni conosce molto bene in qualche modo si è prodotto o si è acuito un processo di diciamo così rottura della delega di rottura della fiducia in alcune garanzie
Di fondo nelle quali si collocava la nostra idea di democrazia per cui è vero che che oggi forse che oggi sicuramente il problema delle anime del nucleare si pone in un modo diverso è vero però che io non credo affatto sia finite conclusa questa fase nella quale ci siamo interrogati su che senso aveva la nostra democrazia nel momento in cui sulle scelte di fondo che riguardavano la possibilità di sopravvivenza e spingere un bottone provocare la guerra nucleare piuttosto che costruire la centrale nucleare o anche lattina tutti gli altri possibili strumenti di rischio per la nostra vita
Erano decisioni in mano ad altri e credo che questa rottura
Della delega questa rottura della credibilità della democrazia occidentale e non solo
Rispetto a questi grandi temi dell'umanità sia una rottura che non sia sanata che rimane anche se siamo contenti che adesso con Gorbaciov of le superpotenze la possibilità che le mani altrui in cui sono i nostri destini sembrano mani meno nemiche di quanto fosse negli anni di Comiso e degli euromissili rimangono destini in mani altrui
E non a caso la tematica dei referendum della partecipazione del bisogno di strumenti nuovi di partecipazione
Attraversato questi diversi movimenti che ponevano questo problema è stato uno strumento che è stato utilizzato per il nucleare civile è stato chiesto per intimistica commesso e viene riproposto dai pacifisti Sarmati con la richiesta di referendum sulla base militare Della Maddalena è stato per esempio preso in mano non il referendum ma la legge di iniziativa popolare strumento non dissimile che abbiamo usato anche nei comitati per la pace proprio sul tema Pace democrazia
Del movimento delle donne sulla questione della violenza sessuale altro grande tema quello appunto dei rapporti fra le persone su quale c'è stata una rottura di credibilità della capacità delle strutture di potere o dei canali normali della democrazia di mettere il cittadino la persona in grado di contare di cambiare io credo che tutto questo sia forse non è una lettura teorica forse una lettura che mi viene più dall'esperienza
Che non da appunto una purezza gli analisti cosa intendiamo per non violenza firme la scoperta della non violenza è stata anche questo è stato
Il bisogno di rompere un consenso attorno a degli strumenti di morte attorno alla logica di morte di dominio che governava i nostri destini su tanti diversi livelli
Sul piano del diciamo del far politica delle forme della politica
Giustamente veniva sollevata la l'esigenza che poi Pino riempirsi la bocca di non violenza senza assumere gli strumenti concreti
Che ci si è dati nella ricerca non solo di invocare una diversa gestione del conflitto ma di praticarlo come un movimento in un modo diverso e quindi l'obiezione di coscienza
L'obiezione fiscale quindi problema dell'esercito del servizio civile
E così via ecco io credo che questo sia un un terreno molto importante uno dei tentativi che noi abbiamo fatto nel costruire l'associazione per la pace ed è ancora troppo giovane per capire se è un tentativo che la speranza di riuscire o no è era proprio quello ed è proprio quello di coniugare la lotta diciamo così politica di massa con una valorizzazione dell'esperienza individuale
Credo però che
Non a caso noi per parliamo di coniugare che sia molto sbagliato contrapporre la testimonianza individuale alla lotta politica
C'è stata qualche giorno fa prima di venire qui una conferenza stampa del coordinamento degli obiezione degli obiettori di coscienza i vari movimenti che chiedono una riforma della legge sull'obiezione di coscienza che saranno qui con uno striscione
Bene una delle caratteristiche per esempio di questo movimento è da un lato lavorare per estendere la pratica la scelta anche la responsabilità individuale dell'obiezione dall'altro però sfidare la porta anche la politica chiede una risposta la politica quindi potenzialmente porsi come un movimento che per il quale che ambisce a diventare di massa che pensa di poter cambiare la testa di tanta gente e non solo
Tipo occhi e questo anche questo è una diversità fra pacifismo e nonviolenza negli anni Ottanta rispetto all'esperienza pure importantissima degli anni sessanta l'esperienza precedente
E questo secondo me è un esempio che mi viene per esempio anche da questa discussione l'avete fatta ieri ma facciamo un attimo se la riprendiamo anche oggi perché evidentemente c'è cara se la non violenza si avrà valida anche in situazioni di conflitto durissimo se l'intifada e o no non violenta l'intifada palestinese
Perché vedo questo collegamento perché una delle caratteristiche fondamentali che porta nel a dire che non intifada non è una scelta solo opportunistica
Di praticare una forma di lotta che porta consenso dall'opinione pubblica piuttosto che dissenso è proprio questo livello della partecipazione di massa individuale in prima persona
Io sono stato a Gerusalemme con il campo di pace delle donne poco tempo fa più dell'immagine dei ragazzi con sassi in mano che già conoscevamo ampiamente dalla televisione e che sfidano
Devono
Solamente con i sassi in mano più di questo mi ha colpito i negozi aperti solo tre ore al giorno con unità totale di popolo attorno a questa forma di disobbedienza civile tipica della scelta di lotta non violenta
Mi ha colpito le forme di solidarietà popolare che si sono costruiti per reggere per rendere possibile a tutti di resistere in questo scontro per esempio di farsi carico del dramma della singola famiglia di farsi carico delle scuole chiuse
Organizzando la scuola per i bambini ecco pendenti un'esperienza pilota di popolo non violenta è è e questo nulla misurò solamente su da quanti sono un e nei casi di scontro violento e vi assicuro che rispetto ad alcune vicende che noi abbiamo sentito raccontare visto
Trovavo davvero fatica
Faticoso capire come si fa hanno riprendere in mano i fucili e quindi sconvolgente che si continui a non a non sparare a muoversi in quel modo ma questo senso di partecipazione diretta di ultimo commenta rapidissimo su invece era il rapporto fra queste dimensioni e la questione delle armi del disarmo ecco se la non violenza della fine degli anni ottanta e non dell'inizio degli anni ottanta in quanto assume in quanto vede la realtà del pianeta non più solo come problema di pace e di guerra ma come problema gli equilibri complessivi del pianeta ambientali ma anche qui libri economici le cose di cui si è discusso a Berlino in questi giorni
Né i rapporti fra nord e sud debba in qualche modo abbandonare a considerare secondaria la questione delle armi delle armi nucleari
Lo dico soltanto con uno slogan
Anche su questo io non credo che un'epoca sia conclusasi debba voltar pagina credo che si debba imparare a coniugare quella che è stata la Grosse presa di coscienza sulla possibilità di distruzione totale del pianeta attorno al pericolo
Nucleare con la coscienza che c'è altrettanto rischio di distruzione legate ai problemi ambientali legate alla follia dello dello squilibrio dell'ingiustizia dei rapporti nord sud ma si debba imparare a coniugare non dimenticare e che anche su questo io ho voglia di un movimento
Che intendo dire coscienze ma che l'intero piano anzi scusi anche il Parlamento italiano che l'Italia a chiedere che l'Italia faccia delle scelte precise sugli F sedici sulle spese militari e bilancio della difesa
Sull'esercito l'obiezione di coscienza sul commercio la produzione delle armi
Non vi faccio tutta la lista perché l'umidità
Credo che se noi non condividiamo la riflessione teorica con la capacità però di andare con grande determinazione e senza nessuna come dire timidezza nel nel pensare che la politica possa o non possa assumere ciò che chiediamo faremmo un grosso errore io credo che la forza di questo movimento non sempre si è espressa allo stesso modo
Che però una forza esce un consenso popolare cioè si tratta di trovare gli strumenti però avere anche l'ambizione di pensare che è un movimento che può non soltanto a desiderare ma può anche cambiare
Dopo Chiara grava e la volta di Paolo o rioni responsabile internazionale del movimento giovanile socialista
Allora
Non violenza centro del dibattito oggi
Ha già assunto
Connotazioni diverso a seconda delle differenze approcci che
Che si hanno
Verso questo concetto
Io ne aggiungo una quindi
Non violenza alla base di tutto
E tolleranza
E dico questo perché se
Ho ripensato quando prima di metà parlava di Fox
E di in un certo modo di vedere le relazioni umane
Ad un certo periodo del della storia della cultura europea in cui la tolleranza a un certo punto è balzato al centro
Di cui
Che appunto e di questa per il perito in cui si parla moltissimo di di di questo tema
Celebre pamphlet di Volterra insomma
Ecco perché perché me perché ne parlo perché
Volevo partire da questo perché un paio di cose cioè
Chiede s'
OCSE come tutti gli impegni sia ha voluto dare una risposta
Tempi di caccia quello che secondo lui era il rimedio ad una irrimediabile tendenza alla bestialità dell'uomo a una e quindi e quindi o una bestialità anarchica si contrapponeva una bestialità centrale che era quella
Tra quella dello Stato centrale
Centralizzato allora mercantili straccia traccia d'acciaio
Ecco
Però questo è un modo di vedere le cose
Esiste un modo di di invece di
Pierre empirico di di vedere come si salvaguarda gli strumenti gli strumenti per salvaguardare la tolleranza
Egualmente empirico egualmente
Egualmente valido anche oggi che invece è sempre stato quello quello di lusso seguito
Quindi rosso
Quello sullo Stato che accolga le porzioni di potere che ognuno da Dinoi allo Stato
Solamente con l'obiettivo di sale questo potere per salvaguardare tutte le individualità che sono allo stato quindi questa l'espressione teoricamente a mio avviso a mio modesto avviso massima della della della tolleranza e delle dell'individualità ecco
Questo questo affondamento del del di una di una di una
Così modo di vedere il cambiamento la non violenza la tolleranza
Da parte della sinistra Rota e oggi
Che secondo me insomma è più valido tuttora
Perché parlo tanto di tolleranza
Creare gli strumenti affinché ognuno
Passa con la sua vita dimostrare che in effetti
L'unico limite della propria libertà e veramente solo la libertà degli altri
Ebbene questo
è il principio
Riforma verso quale le riforme che vogliamo portare alla politica nazionale internazionale eccetera eccetera
Devono devono devono informarsi ecco questo questa in sostanza il è un po'cantava in campo il concetto
Quello che noi possiamo fare politicamente empiricamente a differenza di quello che in praticamente intendevamo spacci per salvaguardare la tolleranza quindi la non violenza
E a livello internazionale a livello internazionale abbiamo degli stati di cose totalmente inefficienti
Anche questo è stato a questa che questo questi miglioramenti vengano perseguiti
E mi riferisco al clan alla classica divisione Patto di Varsavia nato
Che è ben lungi oggi semmai
Ha potuto farlo dall'esprimere concerti politici i valori politici validi abbastanza da potere alto giustificarsi da poter giustificare la propria esistenza
A questo punto con metto i due discorsi cioè i valori Rosso gli anni di di di di tolleranza di Stato necessariamente tollerante proprio nella nella sua giustificazione per così dire giusto naturalista etica proprio e questo questo questa situazione in cui ci troviamo davanti oggi una rapporto di forze che non ha più senso
Ecco il commento per dire come può la sinistra europea oggi avendo alla base quei principi di tolleranza a cui facevo riferimento creare delle presupposti nuovi affinché Essa possa agire all'interno di un quadro diverso all'interno di un quadro che non sia quello creato agli alta ormai presto cinquant'anni fa
E in cui soprattutto
Certi valori più presenti magari in Europa e mi riferisco ad un certo potere anche dei sindacati ad una certa tradizione democratica e pacifista più profonda
Che altrove una libertà di espressione dei movimenti tipa serie non violenti pacifisti Berti
Di tutte di qualsiasi sorta una libertà d'espressione maggiore che questi movimenti hanno
Una sinistra nel complesso che sta e chi ha compiuto una maturazione notevolissime in questi anni ecco come fanno tutte questa caratteristiche a poter dare un contributo migliore più ampio
Ad un processo di disarmo di di di pacificazione generale
Ecco probabilmente
Occorre individuare il discorso europeista come come centrale in questa in questo in questo in questo intento storico cioè
Far sì che l'Europa le nazioni europee treno un accordo tale al loro interno anche sul piano della difesa
Che possa far sì che non sempre si debba sottostare alle esigenze alle esigenze magari propagandistiche elettorali della Casa Bianca che spesso e volentieri deve per così dire
Sottostare ad una all'emotività di un'opinione pubblica che a al abbastanza incomprensibile
Per moltissimi per la maggior parte degli Uruk-hai tuttora io di questo ne sono convinto una reattività ed una mentalità in generale
Fu profondamente diversa
Ecco
Una maggiore autonomia dell'Europa occidentale potrebbe non potrebbe forse anche causare una parimenti bilanciata
Maggiore autonomia dei Paesi dell'Europa orientale alla lunga
Ecco questo questo secondo me l'asse è il è il modo in cui
La sfida europeista i valori etici di tolleranza affondamento secondo me di ogni pacifismo e di ogni non violenza
Si devono connettere
Per dare una risposta ad esigenze di disarmo di pacificazione mondiali sono assai concreto certo questo non basta
Questo non basta le manifestazioni di pace oggi sono necessaria perché noi tutti qui siamo convinti che una visione solamente strategica solamente Militar strategica
Delle delle delle
Delle offerte fatte da Gorbaciov apra per far sì che l'Italia continua tolga di mezzo la NATO che dimezza gli F sedici cosa che noi tutti speriamo non è sufficiente non è sufficiente solamente dire badate come dice qualche stratega
Gli F sedici sono sono anticarro e Gorbaciov fallì vuole togliere di mezzo perché loro hanno la superiorità dei carri eccetera eccetera ma insomma
Le proposte di disarmo
Il nuovo clima instaurato all'Est eccetera eccetera
Debbono essere colti come un pallore in sé o no oppure va bene così come stiamo va bene così
Che già il l'asse dell'il paradosso per cui se con grande professor tolto di mezzo solamente il tre per cento delle armi nucleari non va bene quindi su questo qui noi siamo tutti d'accordo quindi certe proposte vanno prese con attenzione vanno vanno vanno si deve credere in determinati beniamina di avanzamenti progressi di accadono all'Est si deve uscire fuori dalla logica del muro contro muro delle tue potenze
Tenendo conto di strumenti storici di di strumenti DTT progresso storico di ci stanno varando davanti una certa esigenze di autonomia all'estero
I gruppi informali che nascono all'estero in Ungheria specialmente
E di questo ne come organizzazione possiamo testimoniare perché abbiamo preso parte al all'iniziativa del del network che sia tenuta in Olanda Nimega abbiamo preso contatti con moltissimi gruppi informali dell'Est contatti che continueranno
Quindi contatti informali anche gruppi informali per The last
Tutte queste tutte queste tutte e doppiamente ovviamente anche la nostra il nostro contributo all'Ovest
Tutte queste siamo questa politica dall'alto e dal basso per citare verità politiche importanti
Sono sono tutte da considerare oggi
E sono ad accogliere
Le le gli stimoli che vengono datata all'estero attentamente e da superare la visione solamente strategica milita strategica degli equilibri militari
Perché francamente e qui concludo ride ripetendo una frase che che il mio segretario nazionale a
Ha proferito aveva a proposito degli F sedici al Sud perché francamente il sud Italia bisogni di moltissime risorse ma di risorse diversissima dagli F sedici quindi gli F sedici
Non ci piacciono stiamo attenti a quelli alle quello che che dalla sta ci proviene come come come stimolo al dialogo grazie
Nel frattempo sono arrivati anche
Stefano Semenzato e Francesco Rutelli che hanno avuto problemi con le ferrovie ma non è una cosa
Tanto strana
Inviterei subito Stefano Semenzato della direzione segreteria nazionale democrazia proletaria
Addio a Brindisi
Siamo in tanti
Perché io non gliela scappare
Io sarò velocissimo lascerò risposte
E
La non violenza come nuovo paradigma la non violenza come sistema concettuale completamente nuovo
Per dirla con grande e la più grande forza di cui l'umanità sia mai stata adottata l'antidoto per non tornare alla clava come sosteneva Instar
Mi pare cioè che l'importanza della marcia di questo insieme di iniziative che si stanno svolgendo in questi giorni
Stia proprio Nella verso il posto meglio riproposto un terreno di riflessione che ci dice che per costruire la pace c'è bisogno di un nuovo modo di pensare
Credo che molti dei presenti che in questi anni si sono battuti su questo terreno particolar modo quelle che più sono legati alla storia la tradizione di Capitini ma credo molte forze
E persone che in questi anni sono arrivati a questo tipo di risultato hanno cercato
A lungo e questo il terreno credo reale di riflessione di costruire insieme questo nuovo modo di pensare e contemporaneamente una pratica che questo nuovo modo di pensare sia conseguente io credo che questo sia ancora l'argomento il nodo vero di questo dibattito nodo vero per rifuggire dalla tentazione
Che sia soltanto di tipo appunto di di dibattito culturale e non riesca a legare un processo sociale con una trasformazione politica questo modo di costruire la pace
Molti credo che in questi anni hanno sostenuto dibattito attorno i nodi del disarmo unilaterale per esempio anche con elementi di polemica di dibattito molto acceso
Pur dentro il movimento pacifista hanno cercato io credo individuare una strada che certamente tortuosa certamente tutta da costruire ma che tenga conto a partire da alcuni concetti di alcuni elementi di ordine generale
Che oggi chiamiamo non violenza che hanno nel disarmo bilaterale una loro prospettiva una loro proposta di pratica concreta una soluzione a dei nodi che sono indubbiamente ampi e complessa
Quando pensiamo alla soluzione non violenta dei conflitti cioè a come sia possibile non rinunciare la dimensione del conflitto che una dimensione intrinseca nei processi umani nello scambio Nenni rapporti
Fra popoli tra persone e nello stesso tempo il non risolve ogni secondo schemi tradizionali che sono sempre stati quelli della guerra quelli mutuate dall'esempio militare quelli che portano alla violenza come presupposto di soluzione di sopraffazione
E questo crea sia una scommessa che in particolar modo le forze di sinistra devono assumere proprio perché chi più ha ha vissuto a battito ha sofferto le conseguenze delle logiche della violenza certamente non sono mai stati potenti ma certamente sono sempre state le classi oppressa
Una scommessa dunque che è ancora tutta da fare tutto da costruire e che io credo oggi si ponga in termini nuovi
Si pone in termini nuovi a me pare
Per motivi di maturazione del movimento pacifista per un dibattito che è andato avanti
Ma direi anche perché salti di qualità che stanno avvenendo che sono avvenute a livello internazionale io ricordo molti dibattiti
Dentro la sinistra deve dentro il movimento pacifista in cui la logica dei rapporti di forza che poi era la logica degli accordi dell'equilibrio del terrore
Della deterrenza nucleare eccetera
Avevano una grande difficoltà ad essere scalfiti perché sembrava un rapporto di forze statiche e immutabili intoccabile una specie di status quo di cui non si capiva da che parte tocca a me pare invece che il vento che che spira dall'Est abbia cambiato una serie di questioni il vento che spira dall'Est in due significa direi vento della perestrojka per cui non ci troviamo una delle due superpotenze affare almeno formalmente ma anche sviluppare una serie di azioni pratiche che certamente hanno dire scavalcato molte delle posizioni delle proposte che i realisti anche nel movimento pacifista facevano fino a qualche anno fa
Quando in contrapposizione appunto con le tesi del disarmo unilaterale si sosteneva che vi era un'impossibilità di modifica di erano impossibilità di processi che quindi tutto andava ricondotto in una logica di processi molto graduali ebbene qui già c'è stata
Una rottura un elemento di avanzamento che ha dimostrato che i cambiamenti in realtà delle cose sono molto
Più possibili e avvengono spesso nelle maniere anche più imprevedibili
E direi secondo vento il vento di Chernobyl un vento molto concreto e non semplicemente ideologico che ha portato almeno nel nostro Paese quelli che sono stati i referendum antinucleari
E cioè alla dimostrazione pratica che attraversa una campagna di massa attraversa fatti drammatici come è stato l'episodio di Chernobyl la gente cambia il modo di pensare
Cioè si atteggia alle questioni in maniera radicalmente diversa e vi è un mutamento complessivo e anche qui abbiamo preso atto spesso al di sopra di quello che molti pensavano che è possibile cambiare il modo di pensare contro lui le pratiche concrete
Se solo ricordiamo dibattito di dieci anni fa quando il nucleare dentro la sinistra nella società era nei suoi aspetti civili considerato una fonte di progresso di benessere e le tappe segnate una battaglia costante
Fino ai referendum antinucleare comprendiamo quale sia il livello la possibilità di cambiare il modo di pensare il senso comune
Ed è un problema che oggi abbiamo ad esempio di fronte a quella che la produzione delle armi
Noi ci troviamo con industria bellica che nel senso comune della gente ma anche
Nel sindacato anche fra gli stessi lavoratori in molte delle forze di sinistra è tuttora considerato come un qualcosa in positivo ha una connotazione in fondo che dà occupazione da commercio da introiti talvolta in moneta apprezzata talvolta il petrolio
La assimilazione del mercato delle armi a una concetto di pericolosità sociale non è certamente nel modo di pensare oggi della gente nel senso comune nel senso della maggioranza e questo è un problema che noi abbiamo un problema concreto con cui la nostra concezione di un nuovo modo di concepire i rapporti fra le persone fra gli stati sui popoli devono riuscire a riversarsi sul terreno concreto
Dell'iniziativa aboliti
Nel mondo occidentale da quarant'anni non vi sono più guerre
Ciò nonostante noi continuiamo a discutere in maniera quotidiana dei fenomeni della violenza della violenza sulla natura della violenza tecnologica
Della violenza sulle donne sui bambini del razzismo come violenza rispetto agli strani
Ebbene io credo che quindi il problema che oggi giustamente stiamo facendo non è solo quello di concepire il sistema di morte di armamenti come entità tecnica militare né quello di concepirlo eccome
Entità politica come modello che penetra nella società che si riversa in ciascuno di noi e quindi è un terreno di battaglia quotidiano intere le battaglie quotidiane a livello sociale come delle coscienze e nella formazione culturale politica di ogni persona
Allora io credo che non sia un caso
Che il movimento pacifista preso atto di questi problemi si è tinto di verde negli ultimi anni è riuscito ad affrontare il nodo del sud del mondo
E si è incrociato con il discorso della differenza che il movimento femminista poneva certo questo dibattito e contemporaneamente anche la presa di coscienza che non siamo avanti che i problemi stanno aumentando son sempre più forti che cioè il meccanismo dell'amico nemico del sistema di guerra pervade l'insieme della società diventa un modello sempre più forte contro cui combattere
E credo che qui più che i grandi discorsi bastino di esempi di vita quotidiana basti il tentativo di lanciare la donna soldato come elemento di emancipazione
Per la donna basti vedere gli spot pubblicitari dove ormai in questi giorni continuamente ci vengono proposti immagini di caserma immagini di soldati
Forme cioè in cui l'elemento della vita militare diventa un elemento pieno di simbologie piene di cariche positive in qualche modo da emulare o a cui rivolgersi
E allora questo elemento credo che oggi abbiamo di fronte ci richiama una necessità
Di un grande iniziativa antimilitarista nelle iniziativa contro un militarismo che non è solo quello delle armi ma che è appunto quello dei modelli culturali delle coscienze della società e contro cui credo dobbiamo muoverci dobbiamo costruire una tendenza inversa una cultura di opposizione su questo
Ma io credo e vado velocemente alla conclusione che questo tipo di problematica si riversi anche della pratica su concreta della capacità di affrontare alcuni dei nodi politici anche al di là io penso che le diversità poi di di atteggiamento politico che ciascuno ha su queste
Ma ad esempio
Il problema di questa forma di militarizzazione dell'amico nemico e certamente portata al suo massimo livello nelle alleanze militari questo meccanismo perverso che oggi divide l'Europa ad esempio
Che ha nella NATO uno delle sue simbologie in cui tutti devono avere gli stessi amici tutti devono avere gli stessi nemici
Per cui veniamo ad esempio trascinati nelle logiche degli scontri del Golfo Persico veniamo trascinati delle logiche di esercitazioni che dividono a metà l'Europa e che impongono un meccanismo di divisione dell'Europa di difficoltà a pensare un rapporto coi Paesi dell'Est in termini diversi da quelli dei blocchi allora io voglio solo dire noi abbiamo di fronte l'anno prossimo un anniversario che quello della firma del Patto Atlantico il quarantesimo anniversario bene riuscire a riaprire un dibattito su che cosa significano i blocchi che abbiamo tante volte denunciato in questi anni è un elemento centrale oggi della nostra iniziativa politica
La non violenza e quindi io credo sia un nuovo modo di pensare che dobbiamo faticosamente costruire che è ancora tutto da costruire nella sua dimensione di coscienza antimilitarista di massa nei suoi elementi di pratica sociale
E compiuto proprio dicendo che credo che la marcia domani avrà un senso non se chiuderà questo dibattito
Ma nel momento in cui ha voluto aprirlo nel momento in cui ha voluto aprire un confronto che era da tempo credo che stava maturando e credo che da domani in realtà questo dibattito si apre e dovrà continuare nei prossimi mesi nei prossimi anni
Grazie anche Stefano Semenzato dà la parola a Francesco Rutelli vice segretario nazionale del Partito radicale
E con una raccomandazione sul tempo perché gli ultimi due interventi hanno una errato perché appena lavorano radicale subito se per paura che parlate quarantatré consapevole
Anche l'artwork allora qualcosa
D'altronde il titolo di questo nostro dibattito il dibattito teorico e politico sulla non violenza meglio degli anni Ottanta è molto difficile
Se dovessimo attenerci davvero alla per intero il a questa proposta che non riusciamo a limitare gli interventi
Oltre chi ha una serie di appunti diciamo se questo cercherò di fare dibattito teorico intanto credo che questa giornata interessanti
Umbre hanno consentito di far fare dei passi in avanti ad una discussione che soprattutto rispetto alla sinistra è seconda è di grande importanza
Anche solo evocare la contrapposizione alla contraddizione tra la violenza come levatrice della storia
E dall'altra parte la visione gli hanno indiana della coincidenza assoluta tra i mezzi e i fini che si persegue
Allo stesso tempo
Quella che può essere una polemica teorica ma non solo tra coloro che vivono e la non violenza o è un fatto assoluto che investe ogni cellula dell'uomo e ogni manifestazione la solita o non è viceversa interna interpretano non violenza come una più che altro la strumentazione la lotta politica ecco questi sono alcuni tra i grandi temi della discussione teorica che oggi sono attualissimi così come attualissimo a sinistra questo vorrei coglierlo come il principale elemento di interesse politico
Perché indubbiamente questa riflessione che è stata fatta da Occhetto nelle sue recenti
Varie prese di posizione sulla non violenza sicuramente interessante coincida con la discussione che c'è all'interno del partito comunista in una fase in cui il partito comunista discute la propria riforma vedremo dove andrà questa riforma ma è sicuramente ripeto significativo che è una parola nuova che si affaccia in questa fase e questo deve comportare alcune conseguenze elettrodi dal particolare
Ah l'amico Folena con il quale ha già avuto aspre polemiche in passato visto che pone visto che non violenta certamente tolleranza le tolleranze anche e innanzitutto dialogo ricerca se possibile della verità di elementi comuni
E anche scontro in assenza di elementi comuni questo credo così solo si può fare un cammino politico
Però io vorrei mettere l'accento su due cose in questi dieci minuti
C'è nella Teoria della non violenza una divisione classica tra violenza Diretta e violenza indiretta che è anche una
Importantissima credo materia di riflessione sennò non violenza diretta quella che davanti a noi sempre più spaventosamente dispiegata nel mondo la non violenza indiretta con tante manifestazioni
Sottili la violenza la violenza della informazione la violenza crudeltà strutturale dei grandi poteri e potentati economici è essenzialmente se così vogliamo dire la violenza del potere
Senza necessariamente le sue manifestazioni dirette e brutali
E credo che la riflessione più anche qui seconda forza che si potrebbe tentare di fare anche riprendendo una serie di osservazioni che ho ascoltato nella discussione fin qui è forse quella o una tra queste quella
Sul fronte interno
Per la denuncia
Quasi come dire della estrema difficoltà di fare della non violenza politica
Di fronte al dilagare di una forma e di forme di violenza
Indiretta sempre più grazie
E io penso soprattutto ai ragazzi ai giovani ai giovanissimi alla difficoltà di affermare nella nostra società dei valori non violenti di dialogo di tolleranza anziché di competizione
Di consumismo becero
Di un edonismo idiota e superficiale nella società contemporanea
Che sono anche insiti frutto di questa
Come dire intransigenza della società contemporanea dalla corruzione si diffonde nella società contemporanea
Questa è la cosa più inquietante cioè diventa sempre più difficile fare oggi nel nostro Paese un appello alla coscienza un appello alla pulizia dell'agire politico civile e sociale di fronte al degrado
Della vivere associato
Non è solo comunque con le sue manifestazioni e la mafia la camorra la
Ma sono i condizionamenti e la corruzione questo credo sia uno spunto fondamentali che collega che cosa
La questione mi pare più sollevati prima della non violenza alla questione del rispetto delle regole e della certezza del diritto e questo vale anche sul piano sovranazionale internazionale transnazionale per l'altro grande terrificante
Dispiegarsi della violenza contemporanea la violenza Diretta io sono stato ancora poche settimane fa in Africa e credo che nessuno di noi vivendo sotto questi spicchi di cielo inquinato certamente
Ed è avvelenato ma relativamente pacifico rispetto alla vita quotidiana anche sulle sue centinaia di morti della violenza
Comune cosiddetta e talvolta terroristica ognuno di noi dimentica cosa avviene in queste ore in questi minuti e qua per questo siamo Grassi opulenti indifferente
E questa è l'altra questione era questo anch'essa collegata a quello che dicevo prima quanto a costume al nostro modo di vivere nell'epoca contemporanea rispetto al fatto che oggi ci sono so pensiamo al suo danno in Sudan ci sono tre quattro milioni di persone che stanno morendo in queste ore in queste settimane
Perché c'è un potere centrale utilizza alcune calamità naturale per annientare alcuni gruppi etnici storicamente adesso ostili quelli del sud del Paese cristianità animisti anziché prevalentemente musulmani che le stesse cose terrificanti avvengono nel Burundi come sappiamo nel Corno d'Africa in altri Paesi e allo stesso tempo noi non abbiamo nessuna capacità di reazione di iniziativa riguarda rispetto al fatto che un popolo intero parliamo giustamente sovente della Palestina o di altre aree calde del mondo ma per esempio c'è un popolo quello curdo che viene in queste ore terminato con armi chimiche
Cioè con un mezzo di guerra che neppure Hitler ebbe il coraggio di utilizzare durante la seconda guerra mondiale pur avendo pieni gli arsenali nazisti e che oggi viene utilizzato come venuto a parte l'ira che avviene in altri conflitti come uno strumento ordinario di guerra convenzionale stanno cioè paradossalmente con l'evolversi di un maggiore anche dialogo una maggiore tolleranza nelle relazioni internazionali apparenti allentando sì alcuni tabù Almirante a livello internazionale sovranazionale nostra capacità di reagire mila tortura le violenze quotidiane le violenze degradanti si accrescono in decine di Stati del mondo sono pratica ordinaria anziché diminuire sì è nostra capacità di constatazione non dico di denuncia o di lotta anziché aumentare diminuisce ecco l'ottava violenza Diretta Allotta col degrado la nostra vita associata lotta alla violenza indiretta indiretta o tra piazza diretta con l'accrescersi di questa sotto il cielo nel quale sulla crosta terrestre sulla quale viviamo sono credo la stessa battaglia per la certezza del diritto
E la lotta non violenta finalizzata attraverso disobbedienza civile o finalizzata a conquistare a strappare più certezza regole più giusta perché la grande altra riflessione
E che se non è vero probabilmente come si è detto per molti anni a sinistra che la rivoluzione sta sulla canna del fucile ma non sempre e quanto meno è probabile che una rivoluzione che sta sulla canna del fucile probabilmente genera altre violenze rispetto a quelle che vorrebbe sconfiggere e superare però certamente
Altrettanto sicuro che la riflessione che noi oggi dobbiamo fare di fondo è
I potenti hanno da parte loro la forza l'assenza delle regole
Gli umili gli oppressi hanno e debbono avere da parte loro la lotta non violenta per la ricerca di regole certe perché nella legge della giungla chi soccombe e il più povero
è il più umide e più debole per quanto e in quanto tale il più indifeso
Ecco perché appunto garante avere
Una vita democratica
Delle istituzioni della vita pubblica
Sul fronte interno e tentare il massimo deperimento
Con la lotta politica con l'azione politica non violenta della violenza diretta a livello internazionale sono due imperativi per chiunque oggi voglia vizi progressista riformatore democratico di sinistra non violento
Oggi sulla fine degli anni ottanta e concludo da questo punto di vista
Con una che non è che non credo spetta a essere una richiamo liturgico
In fondo il il messaggio Prodi Capitini e che giustamente Pietro Pinna e gli altri compagni organizzano le marce Perugia-Assisi negli anni passati riprese lo con lo slogan
Di una marcia Perugia-Assisi di cinque sei anni fa
Era appunto a ognuno di fare qualcosa
Non c'è dubbio che se la non violenza non è neanche una pratica effettiva in cui ognuno di noi metto un po'in discussione costumi abitudini e modi di fare
Beccandosi una denuncia in più e facendo un'azione in più e concretamente realizzando la possibilità di un modo diverso di vivere e di vivere lotta politica beh allora anche la discussione
Sull'evoluzione teorica e sua importanti evoluzioni politiche le sfide politiche abbiamo davanti a noi su violenza e non violenza al mondo contemporaneo non bastano abbiamo bisogno di farla camminare
Con l'azione concreta e con l'agire e appunto con quella bellissima e con quella bellissima sintesi Capitini e poi Pina Boy gli altri nostri compagni amici qui delle Perugia Assisi sintetizzava con il motto a ognuno di fare qualcosa
Doppiamente grazie a Francesco Rutelli e ora do la parola Gekko Opel che responsabile dello relazioni internazionali della Rainbow Coalition
E che problema c'è
Al professor la ex
Quei inquilini sulla Kissinger se sgobba dell'INAIL stessi
E in Francia se J-Ax queste ricerche era dei sicché Perrotti stringe la stessa
CU protegge le lectio vacanze
Prima di tutto vorrei portarvi i saluti del movimento per la pace e la giustizia negli Stati Uniti di Jersey J-Ax anche ha portato avanti la bandiera della pace della giustizia in due campagne presidenziali negli Stati Uniti
E Napoli laici express affectio
Di esso seicento fuochisti produceva fuori in vari industry eccetto cioè fornendo essi vero emporio darlo del signor fossili troppo Lucia
Di essere dei miei spogliarello vai fornisco io fui Sonego quattro a io
Vorrei
Dove
E vorrei esprimere ringraziamento all'Associazione per la pace dell'Umbria per avermi invitato a partecipare a questa discussione
In questa bellissima città Città di Perugia che è uno dei punti di riferimenti principali per il movimento dei Comuni denuclearizzato e per una nuova denuclearizzata
Nella osso evenienza post ceduti Morchio assistito Moro
Enti istituti esterni Ska Shoes
Come hanno vedendo la F due corpi occhiali fece Peacemaker Autocar pattini
Ottenne che offre anche Boccaccio epicentri descrive i registri
E la decisione di rinvia riprendere qui la marcia da Perugia ad Assisi e contemporaneamente in questi due giorni di discussione sulla vita e l'opera del pacifista italiano ha Aldo Capitini sono entrambi un grande contributo per l'avanzamento del movimento per la pace
E presto toccherà Oriano spero che ce nascendo sul
Venere spettacolo più cadde su gommoni credo e lui ci mette e smettila sopprime a Fortune Mastro truffa il suffisso
E non è che la fame nel ora io non so veneti
Beh questo non lo spirito internazionalismo che tipico di questo periodo un periodo in cui sempre di più l'umanità da facendo enormi sforzi per trovare la strada della pace e per renderlo un riferimento nel pensiero e nell'azione umana
Ah bene più meco Führer morso Paolo di M. anche lui è avanti
Un rilievo avvocato finita nel suo agire Sorgo rosso
Morleo perché in giro ieri così Morvan esser status quo l'HC
Lara cosa man mano e in che così complesso terrestre
Ed era il fatto PM anche lui e annunci
Mi è stato chiesto di vedere qualcosa sulla realtà negli Stati Uniti vent'anni fa moriva Aldo Capitini venti anni fa moriva anche Martin Luther King appassionato dalle pallottole di un assassino nel nostro paese questo è stato un atto criminale è un atto criminale compiuto con la complicità dello Stato e questo fa parte della realtà del nostro Paese
Ho proprio ovvero chiudere che a Mou ma casi forte il smercio schegge Roma Francesco lampade tre beccacce
Io a voce cioè lui stesso riflette Athos ne tocca il pass
Forbes de questo manco a voi post poi fa e navata
E laici che ci serve
L'undici settembre stasera
Peschiera provare certo se vorrai su cui tex-mex francese
Per la quale dovesse sostegno seguiteci
Il trauma da Perseo porrà in curva
Legge chiede inducendo raggio documenti inutili paghe spingerà stesse sorse ex
E infine speaking autorevolissimo uomo degli forme a questo incentrato cuore enti no
In questo periodo di due decenni nostro movimento si è sviluppato molto e ha sviluppato il suo carattere di massa basato sull'azione diretta non violenta
Se vogliamo ripercorrere rapidamente questo processo vediamo prima di tutto l'esperienza del boicottaggio
Contro la segregazione sugli autobus nell'Alabama nel cinquantasette è da questo che è nato il movimento per i diritti civili che con l'azione di Mafai riuscito ad abolire dal sistema razzista della segregazione ed è stato da questa abolizione da questo
Ma sessista
Questo ha dato una forbice ha costruito una base nell'opposizione di massa contro la guerra del ma
Gassman scabrose centro di omologo in Vietnam
L'ente pay stesso fosse francamente la interventi e a faccia comma uno in salute anche queste People sul senso come accade le carabine
Endesa in cioè Extended se of c'è però dentro FAO fu stampaggio
Ci opporremo da
Otto quei campavo Cercle Ciotti e ben dieci e il presente ieri ci ha accarezzati fondi e in esso può ovvia poi c'è vicini
Questo posizione di massa contro la guerra immorale nel Vietnam ha costruito la base per l'impegno ulteriore del nostro movimento per un impegno contro l'intervento in contro le scelte interventisti che insorge un movimento di solidarietà contro l'intervento in Centro America nei Caraibi
Da questo è nato a una nuova forza che accontenti sentito di dare forse sviluppo al movimento antiapartheid e a rompere la politica reaganiana impegno costruttivo per chiedere invece proprio un disimpegno per rompere ogni forma di sostegno a regime razzista dell'apartheid
Questo opponendo platea Keret e IRES
In Spagna Baiocco elezione a pochi rinvio quei nucleo scuote sale qui a Milano gli stessi o alternare acque
Che sono ma eccepiti ovvero l'ambiente verso il Meridione ci vuole scuotimenti invece
Escludo ibrido allaghi Astem specie nelle finestre piena le stesse Award alla gestione precise il logoro
Beh se splende vien fuori Turenne stecche
Badate correttissimo accettò sono apparse setting spero fisso
De Amicis trecentosessantatré Nazareth castani
Giusta neppure certi
E l'omaggio ma facciamo attenzione
Ti Chen senso dal Meazza sapeva proprio falsi
Qui ci le certi in ogni fissa in certe sedici
E in tal senso del tema specie ho chiesto fax e questo infame ed include fui fatto informando in cui affluiscono poi Kissin già sessantotto il suo quantifichi precisi
All'inizio degli anni ottanta
Sollecitati dal grande esempio che veniva da voi in Europa dal Movimento per il disarmo anche negli Stati Uniti Pato Movimento per il disarmo che ha portato in piazza il dodici giugno dell'ottantadue un milione di persone la più grande manifestazione nella storia degli Stati Uniti è una delle più grandi in tutto il mondo
Una grande forza che si è rinnovata con la questi scismatico la grande marcia per la pace con le manifestazioni nel Nevada contro i test nucleari
Con la marcia su Washington per protestare modificare la politica nei confronti del Centro America
E deceduta del Sudafrica in altre parole con la scelta di unire insieme alla causa della pace e della giustizia ma poi sono unite molti insieme alle prestazioni iniziative contro l'inquinamento i rifiuti tossici
Regione denuclearizzata e la scelta di fondo di tenere insieme in pace e giustizia e sviluppo
Falomi indigeni persone l OLAF che esce ANF ITIS
Albo cioè se me conservò prova questa intenzione di istituti fuori c'è mucca coscienza feci
E quando stende poco fuori fosse vacanze
Ah mugo insolute spiega Spini innesto fare for pause
An quindi o Sergio De Priamo altri orti pose vere la
Farabello fece sfoderato l'Islam nucleo quattro di sparire senz'altro per smog ma cassette medicinali ai prezzi di queste poco ad personam e accento ed è incensurato e SNALS ex articolo o qualunque per il falso più giusto fiorentino Coppi
Dopo l'incontro di Ginevra TG nero la ratifica del Trattato INF del nostro movimento andato avanti ulteriormente ha portato avanti il proprio impegno ha conquistato una visione più ampia e più ricca della politica estera degli Stati Uniti di ciò che chiedeva noi abbiamo portato avanti in questi anni un processo di identificazione della politica estera del nostro Paese ci siamo impegnati per avvicinarla e renderla più comprensibile vicina alla vita della gente
Con il grande locande l'abolizione delle armi nucleari per l'anno due mila
Abbiamo costruito il nostro impegno per il disarmo il nostro impegno anti interventista interventista questo è il nostro grande obiettivo e questo tentativo del nostro movimento di andare avanti per i prossimi
C'è questo noir forte adesso fornai cinese cieca s'fuori dell'ex senza viceversa del programma inventando appunto alle quote rosa esce l'onesto ma imbocco le scene
Ogni insidia avverte mocio Vescio Monti al maestro Christie's ci verso atroce
E l'asta fateci ok ante oggi Hasse Jeppson
Pesche meno innanzi neri questi Serman vedi nel box
Lui un fra swing States Minale Steps nel Senese secca pensateci voi stessi
Qui uno anno Magic era emerso vale credo io esce poco al Los Angeles Times dobbiamo fare
Lui un one night cinque Niculescu trasferirsi
Qui c'è meglio il voto sentiamo afonia e nelle forse sexies
Cui One sterile invece che quando ho qualcosa casoncelli cui UA informati
E lui un uomo e maestro Shams condotto dall'e commerce che ordinarie STET
Sulla spinta di questo grosso movimento degli anni Ottanta andando in direzione di un ulteriore racconta rafforzamento noi abbiamo costruito e reso stabile una organizzazione politica indipendente permanente la Rainbow Coalition
Che mette insieme tiene insieme la forza la realtà multirazziale del nostro Paese che ha portato avanti la campagna presidenziale di jazz jazz nella campagna dell'ottantotto l'avvento fuoriesce un avuto sette milioni di voti ha conquistato tredici estati è arrivata seconda in trentadue Stati ha conquistato importantissime zone urbane come New York Chicago Los Angeles Philadelphia
Novantadue distretti congressuali ha ha avuto un milione di voti in California mezzo milione di voti nel Texas ha vinto nel Michigan dove si concentrano i lavoratori dell'automobile nel merito e nel per primo
In sostanza si è conquistato un posto permanente nel panorama politico del nostro Paese
Io chiacchiero Pamuk
Il sito è stato ospitava mentre lampo Hecht Paolo mentre fuori sociologo
Per curve sono la pubblica domani mattina case sei proprio suo Peace and Justice leggendo riccamente popoli no fosse
Qui si riempiamo roba tipo
Esclude sempre norma
Qui si Giorgio Bund me non c'è tra l'altro Vivian Campbell
Fondo costruisce l'abbiamo le nostre proposte elvetiche Name polvere Cocco offrono il spero che c'è un laico poc'anzi
Ricorda Amadeus fare lo stesso farà comprovate m'accorsi il meato entro riscosso farlo cioè
L'obiettivo del nostro scorrimento del movimento è di sviluppare attivi la nostra attività sia a livello parlamentare che extraparlamentare entrambi questi livelli costruire forme di lotta che portino ad uno spostamento politico che rendono la pace e la giustizia
Politica dello Stato
Che è rigida per ridare potere alla nostra gente al nostro popolo e noi pensiamo che solo in questo modo si possano spostare sconfiggere il potere del contrasto
Militare industriale e di controllo sui media che esercita il suo dominio così pesantemente nella vita economica politica spirituale sociale del nostro Paese perché questo dominio una minaccia una minaccia per la vita
Per la nostra vita negli Stati Uniti è una minaccia per la stessa sopravvivenza del piano
Da quella passo no va avanti Morleo perché ed è sulla rosa e celeste Piccenna intrinseche stressato accenti lei vede la stima Forster TM alla Telecom Escuela esposero Pavoncello quote dei ed ecco
Venezia e struggente la infine i rilievi scuole ogni desumere ex aequo al sconnesse e a forme anche ricchezze alterne fare adesso qui a voce
Do fa avance proprio spenti ed è testo Foa o Fiuggi e poco esce disobbedienza Paolo Scarpis Davos
Infatti e Cervetti
Ha chiesto people né provato Mozambico Angle lo soffro
E New Stefanescu dopo Marx pure ebbe a scuola e le ossa a bordo ovvero perle nell'oceano oppure scegliendo nell'East Hagel stoccava schemi nello da caro Pippi
Il il
Il grande apostolo della non violenza Martin Luther King nel suo discorso del Riverside ce ce n'è una centosessantasei ha espresso l'opinione che fra virgolette il governo americano è più grande perpetrato ore di violenza nel mondo sì questo è tuttora vero ancora oggi nel mille novecentottantotto che Intini ventun anni dopo altrettanto quando lo era quando questo patriota afro americano a descritto in questo modo la realtà
La violenza dello stato oggi prenderà forma diede grande appropriazioni di milioni di dollari negli aiuti ai contras contro i popoli del Nicaragua del Mozambico dell'Angola del poliziotto viene utilizzata per finanziare utilizzata per finanziare le squadre della morte cui
Delle squadre della morte lanciate sostenute dal governo regia di Salvatore oppure l'aggressione militare israeliana Medioriente contro il popolo palestinese altri popoli
E così è nato anzi Palance Text forti che l'America pro-crescita
Farò anch'esse che essi pacioso
Quanto a otto complesse norme H Hatchet oltre
Perché a pagamento Frogs
è un avanzato sostenere queste adesso esporta Obama
è una farsa su uova ex cerchiamo che a causa enti istituti proprio excursus
Però effetti vado a fare per Deraa National Spelling Friedlander glieli davo oserei dire ho rimesso Urso ex e acque che
Nel nostro Paese
Nel nostro Paese la violenza prende la forma di privazione sul terreno economico
è la violenza contro i nostri bambini un terzo dei senza tetto oggi negli Stati Uniti sono bambini è la violenza che viene dalle dall'epidemia di diffusione della droga età il criminalità che nasce da questo
E la violenza esercitata contro il diritto del nostro popolo a ad avere garantiti i servizi sul piano della salute della casa della scuola
Tutti i diritti che vengono violati dalla scelta del nostro governo di investire miliardi di dollari per le spese militari piuttosto che in questi bisogni della gente
Ricordo proposto Pamuk non poco dopo sfide che X
Pensosa Fiore oppure o ai miei e del rosso chiari oppure invece quando questi beni siamo già spendere i propri ed è fanno in novembre Lectures
Pippo da abbinare stesse aperti e chiusi Peccioli e Marco conservatrice che per cui controversa sono molto proprio Obama resi e il terzo il pesce ondulati
E nel of ormai comunque nasce Cecchetti
Commedia c'è quel cedimento Wega fare una conosce
E adesso non sembra partecipò alla scienza
Noi otto ecco uno stretto avanzano quanto il foro oltre che nel suo assente Sticchi o alla Elena spero Mimmo Ambrosetti Anaao Docfa pattini
Cui scegliamo poco
Se guardiamo alla crescita l'esperienza del nostro movimento in questi anni poi possiamo considerare questo periodo in un periodo di grande speranza che ma anche di grandi pericoli nel periodo in cui l'aspide molto grossa rispetto a tanti problemi le elezioni di novembre il popolo degli Stati Uniti dovrà scegliere sceglierei tra una posizione veneti conservatorismo moderato che punterà a risolvere qualche problema della corsa agli armamenti e della oppressione economica e dall'altra parte una posizione di di destra estrema impegnata porta ad andare avanti e continuare a portare avanti la contro rivoluzione reaganiana
No in questo novembre speriamo di chiudere definitivamente la porta sull'esperienza dell'idealismo il nostro compito è mantenere viva la speranza nello spirito di parte Luther King e Aldo Capitini diciamo un ruscello per farlo
Grazie
Questo applauso non è solamente un ringraziamento a Gekko del delle suo contributo della sua prese essa alla questo compendio e domani alla base Perugia-Assisi ma anche sottolineare che la sua e anche la nostra Speranza
Che ora do la parola a Pietro Folena segretario nazionale del migrazione giovanile comunista
Ma forse a quest'ora dopo questo significativo intervento di Gekko del dopo due ore di dibattito pieno di stimoli di riflessioni di pensieri siamo un po'saturi Emilio forse contribuirono a superare la misura
E tuttavia vorrei tornare sulla questione che a me sembra importante scusandomi se esplicito un dissenso forse forzandolo ma mi pare giusto per
Tornare al quesito del dibattito perché si apre un dibattito teorico politico sulla non violenza alla fine degli anni ottanta
Io credo che ci sono due possibili risposte ne vedo due
La prima di cui anche qui ci sono stati c'è stata Lecco
Si apre perché visto che sono fallite le vecchie vie della trasformazione sociale
Principalmente quelle diverse fra di loro del socialismo
Oggi le forze della sinistra sono chiamate assumere qualcosa che non voglio dire pronto e confezionato
Ma che già nel corso di questi due secoli dell'Ottocento del Novecento in particolare era stato portato avanti da alcuni filoni da alcune culture di pensiero e soprattutto nel corso del Novecento TAC le diverse culture della non violenza sia provenienti da diciamo fronti da sponde Lai perché da sponde religiose
Anzi si dice
Spesso non è una logica conseguenza
Sono fallite le pile vecchie dir la trasformazione sociale la strada da seguire questa e la non violenza e anche la presa d'atto di una sorta di fine dei conflitti di fine delle ideologie
Una forma di pacificazione per alcuni perfino di rinuncia
Io credo che io rifiuto questa impostazione non la condivido
Il ministero coinvolto sui pezzi di verità che ci sono in questa impostazione ma non la condivido come lettura
Perché rivendicò nelle origini Little proletariato dell'Ottocento della classe operaia della solidarietà operaia
Rivendico un'istanza libertaria di liberazione umana che certo si è dispersa
è stata
O si si canta è diventata tragedia o perfino terrorismo di Stato
L'esperienza dello stalinismo oppure è stata ingannata nelle socialdemocrazie tassi che nel riformismo
Ma che tuttavia c'è e alla quale io credo noi dobbiamo tornare non Mattioli perché nel marxismo si possa trovare la summa di tutto no ma per cogliere il fatto che quella presa di coscienza dei proletari cento anni fa
è una presa di coscienza di dei diseredati contro l'attribuibile violenza del potere del capitale del padrone
Di chi imponeva le sue regole costi quel che costi era una violenza simile a quella che ci ha intanto sud del mondo oggi allora io dico l'altra strada quale le vecchie vieta la trasformazione sociale è vero che sono in crisi non non lo nego questo per questo dico non solo pezzi di verità forse sono ancora più in crisi di quanto ne possiamo immaginare
Ma sono in crisi non per chi già da allora era scritta un'altra verità
Non violenta che ci avrebbe permesso di vincere ma perché siamo a un incredibile passaggio di civiltà che io esemplifica con tre slogan a un passaggio di civiltà di un mondo che le giovani generazioni soprattutto avvertono anche sul piano del costume della cultura come un mondo uno uno non foss'altro perché l'hanno visto insieme e le culture e le musiche il modo d'essere si trasmettano al di là di confini barriere Stati nazionali muri di Berlino divisioni al di là delle vecchie epiteti assetti del mondo e quindi si sente di fronte a questo bisogno di un mondo uno
Che l'esistenza la sola dizione di un terzo di un quarto mondo è un'affermazione di violenza questa un concerto straordinario che già da soli ci tutto
Ray socialista e che credo sia un concetto che va al di là di chi ha pensato alla sollecito e che parla profondamente annulli
In secondo luogo di un mondo a due per la prima volta di un mondo a due a due sessi è un mondo in cui non si può semplicemente
Allargare un modello ma questo modello tiene radicalmente rivoluzionato da una precisa
Tanto dell'ingresso nella storia nell'economia nella cultura nella società della politica delle donne e in terzo luogo della percezione di un mondo non solo umano e cioè
Che una lunga corsa durata millenni durata secoli e che si è accentuata nei duecento e più anni della rivoluzione industriale
Dell'uomo per dominare la natura e questo si era un concetto che c'era anche Marx questa lunga corsa rischia di concludersi tragicamente e che ormai il problema non è più il dominio ma il problema è la comunicazione la conoscenza la convivenza
Riconoscere quindi la nostra nazionalità gli esseri umani ma non fuggendo dalla storia ma
Costruendo la nostra possibilità dialettica nella storia nella cultura nella politica
Allora io credo che questo passaggio di civiltà che ecco talmente straordinario ci chiedono lo pensare si forse ha ragione l'amico di Azione cattolica una nuova filosofia uno nuove filosofie nuove culture un nuovo modo di immaginare non solo riassetti degli Stati ma anche comportamenti degli individui questa la novità di Hiroshima di Cernobyl
è la novità
Picchi diciamo delle reazioni
Che vengono provocate dalla società dalla forte diffusione come ha detto giustamente Rutelli la cultura della merce la cultura del consumo esasperato la cultura della pacificazione perché tutti
Secondo cui tutto diventa cosa scambiabile e non conta più quello che sei ma solo come scambi quanto costi tutto si può commerciare tutto si può vendere o comprare anche le coscienza ecco di fronte a questo il bisogno di nonviolenza
Diventa un bisogno qui veramente io trovo intatti
Non la risposta a tutto Monte coltissimo Candotti incontro fra distanze socialisti che istanze libertarie
Istanze di risposta grandi interrogativi dell'animo umano che ci permettano di darci delle cifre una chiave d'interpretazione un modo di stare dentro questo passaggio di civiltà
Allora credo che la cultura comunista e questo voglio questo voglio perché agli ultimissimi minuti la cultura comunista del Partito Comunista Italiano dei giovani comunisti della sinistra che hanno cominciato assumere questo orizzonte questo grande fatto di novità stato anche sottolineato da Rutelli poco fa
Richieda però dei cambiamenti non solo nominali ma di cambiamenti sostanziali su punti del nostro patrimonio culturale e del nostro patrimonio politico rinviati li voglio indicare in modo assolutamente schematico
Il primo è rapporto fra l'individuo e la politica e cioè oramai di fronte a questo passaggio di civiltà
La prima forza politica diventa
Possibile potenziale diventa l'individuo
E quindi la non violenza diventa una chiave di un diverso rapporto fra
Governanti e governati di una messa in discussione delle tradizionali forme della delega e perché no
Non del rifiuto ideologico
Ma della messa in discussione da parte del pensiero politico occidentale che stai Machiavelli e ciò è questa distinzione di mezzi e fini lo dico senza nessuna polemica rispetto alle tutte citazioni Machiavelli che di questi giorni
Sento che c'è qualcosa che riguarda non solo il Partito Socialista Italiano ma anche il Partito comunista italiano e tutto un pensiero politico della sinistra chi non non accettare più una separazione di questi due piani di concepire i mezzi come condizione come perché del tutto diciamo Peter miranti i fini e i fini non prescinde inutili dai mezzi che si adoperano per ottenerli
Ecco il volontariato per esempio dei giovani diventa forma della politica certo che può essere anche giocata in senso assistenzialistico
E quindi ci può essere anche doppia Ettore o il volontario ci fa solo l'atto individuale che non rivendica l'apoliticità di quell'accordo ma che come ha detto Chiara Ingrao può diventare anzi diventa immediatamente nuova politica non delegando più a una forza politica una forma politica guarda ma affermando
Nella proprio diciamo impegno individuale un'autonomia una bisogno di autodeterminazione in secondo luogo un discorso diverso sul conflitto in cui nella logica amico nemico alla vecchia concezione della sopraffazione si sostituisce quella che Franco Cassano ci ha suggerito di esposizione all'altro
Che non vuol dire rinunciare conflitto armato vuol dire appunto umanizzazione conflitto da cui consegue una nuova politica alla sicurezza da cui consegue il progressivo passaggio dai sistemi di servizio militare sistemi di servizio civile e così via
In terzo luogo una diversa idea di internazionalismo
Un'altra internazionalismo nel quale la solidarietà non è semplicemente un fatto che lega cittadini di Stati-nazione DiVersi attorno a obiettivi comuni ma che ci fa sentire prima di tutto individui mondo
Cittadini del mondo è che ti fa assumere la questione antirazzista il tema della lotta al razzismo come una grande chiave di lettura per la contraddizione nord-sud qui fra di noi allora ho concluso io credo che per quello che ci riguarda questi punti altri anche mai questi di Premolo particolarmente che riguarda i comunisti e nel complesso la sinistra debbano costituire una parte del patrimonio del rinnovamento per le nostre idee non basta rinnovamento delle idee e dei valori occorrono le scelte concrete a partire da quelle che si fanno ogni giorno in Parlamento sul servizio civile o sulla legge sulla riconversione delle industrie belliche e qui segnalo il fatto positivo
La legge che il gruppo comunista al Senato ha presentato che è una legge
Perché di impianto e disperazione molto nuova occorrono quelle scelte contro le politiche tiriamo che vengono proposte io spererei che i giornali qui presenti sottolinea Dino sottolinea no in modo positivo la dichiarazione del movimento giovanile socialista affatto presso il compagno Paolo Borioni sulla questione dei
Missili per il degli aerei F sedici e sulla possibilità che su questo terreno si possa allargare ulteriormente un fronte per la nostra lotta ma è veramente l'ultima parola
Credo che in questo senso
Non volendo dare una risposta a tutte le questioni che sono poste nella nostra ripresero di oggi e che dovranno essere la piattaforma della riflessione del corso di di tutti i prossimi anni la non violenza può diventare una forma della trasformazione sociale naviganti
Lo dico per parte via una diga del socialismo una via attraverso la quale si possono sostituire a pratica mitologie che operavano quella separazione tra mezzi e fini altre pratiche e altre metodologie che possono con Capitini
Faccia affermare che la non violenza è il punto di tensione più profonda per il sovvertimento delle inadeguatezze delle società e Dio solo sa quanto sia inadeguata a questa società
Grazie a Pietro Folena ed ora la parola a Gianni soffre dell'Università di Bologna
Ok
Tutti sono di qualcosa io sono dell'Università di Bologna
Leggerò questo mio intervento ma qualcosa dovrebbe permettere a me una maggiore pulizia e sobrietà delle parole
E garantire poi da una mia possibile prepotenza verbale che sarebbe fuori luogo in un simposio sulla non violenza
Permettetemi di cominciare con qualcosa di personale
Conobbi Aldo Capitini a Pisa nel mille novecentocinquantaquattro
Ed ebbi con lui una certa frequentazione negli anni immediatamente successivi
Io ero studente lui era segretario della Scuola Normale l'incarico che aveva già ricoperto nel mille novecentotrentuno trentadue prima di esserne allontanato per ragioni politiche e cui era poi tornato nel dopoguerra
Sostenni con Capitini ricordo anche un esame di filosofia morale
Non l'ho mai raccontato pubblicamente e mi vergogno di farlo proprio ora e proprio qui a Perugia
Salvo pochissime e parziali eccezioni noi studenti avevamo in genere nei suoi confronti un atteggiamento di benevola ironica superiorità
Non starò qui a farvi la fenomenologia di quel tipo particolare di studente che era allora non so quanto sia oggi lo studente normalista credo che in questo caso c'entrasse poco
Quello che mi ricordo e che ci colpivano ed erano oggetto dei nostri scherzi sia pure affettuosi le stravaganze tra virgolette Capitini
Come dormire sotto una zanzariera per non essere tentato di offendere quegli insetti peraltro avvisatemi vivissimi
O come quel suo apparentemente donchisciottesco pretendere di discutere di religione da pari a pari con un sovrano pontefice Capitini non mostrava di accorgersi di questa nostra cattiveria e con infinita pazienza riprendeva ogni volta le sue argomentazioni
Oggi sono cento che le persone come lui non sono come noi credevamo allora ingenue e semplici o che se lo sono lo sono per scelta
Per scelta e vorrei aggiungere per quella superiorità morale che offre all'occhio una visione limpida e per l'appunto semplice delle cose
Oggi io rimpiango di aver adoprato così poco quella frequentazione e mi interrogo sulle ragioni di quel fatto
Certo mi viene in mente innanzitutto la difficoltà di un incontro tra quelle sue vere o supposte stravaganze il suo vero o supposto don Ciotti Isma'non sono qui ora per tentare un discorso critico su Aldo Capitini
E dall'altro lato la baldanza dell'età giovanile
Ma c'era di sicuro qualcosa di più
La convinzione del peso della violenza o comunque dei rapporti di forza nella storia
La sicurezza che la lotta per le trasformazioni politiche sociali non potesse evitare questa strada in qualche modo obbligata il realismo e la connotazione decisamente negativa del concetto e del termine spesso di utopia
Tutte queste e altre simili cose facevano parte sia pure in diverso modo e misura del bagaglio culturale decisamente libresco degli studenti comunisti
Ma anche per gli altri comunque influenzati dal marxismo soprattutto nella sua versione gramsciana
Tra questi ultimi ero io allora per qualche tempo ancora cattolico progressista
Tutte quelle nostre sicurezze e convinzioni ci allontanavano da Capitini
Permettetemi ancora qualcosa di personale sere fa a pochi chilometri da Trapani partecipavo con molti vecchi amici ritrovati e con molti giovani che sentivo amici a un rito doloroso vediamo la salma di Mauro Rostagno ucciso dalla mafia
Capitini e morto nel mille novecentosessantotto Rostagno era nato politicamente come tutti sapete nel mille novecentosessantotto
Se in quell'anno
In quell'anno appunto lo avevo conosciuto anch'io hanno complicato il Sessantotto
Io non sono Pengo precisarlo uno del sessantotto in quell'anno ero dirigente d'azienda sia pure editoriale io avevo già una figlia la mia di generazione aveva già avuto il suo Vietnam in Algeria
Ebbene l'altra sera pensando appunto alle cose che avrei voluto dire qui mi sono reso conto di quanto sarebbe piaciuto a Capitini Mauro Rostagno
Non tanto questo sarebbe troppo facile per il suo interesse profondo per l'India per le forme della religiosità indiana
Quanto per un'altra cosa
Per il coraggio con cui ha combattuto per anni inerme minoritario una battaglia assolutamente impari contro l'eroina e la mafia
E ancora per la sua capacità di costruire concretamente modi diversi tipi Meredith convivere all'interno di una società che ha per sua regola la violenza e la morte
Cosa volevo comunicarvi con tutto questo non molto non molto di più comunque di quanto già emerga per proprio conto del mio racconto e tuttavia proverò a trarre qualche considerazione ulteriore
La prima è questi tagli suggerita per l'appunto dal ricordo di Mauro Rostagno
Che non violenza non significa in alcun modo accettazione o giustificazione della società esistente così non è stato certamente per i padri fondatori di questa scuola di pensiero e di azione
Gambino è stato assai a torto tacciato di conservatorismo mentre era semmai un conservazioni vista in anticipo sui tempi rispetto alle problematiche recenti dell'ecologia e del rapporto uomo-natura
L'accenno che ho fatto all'inizio del mio e di molti altri atteggiamento di tanti anni fa verso Capitini mi offre lo spunto per un'altra considerazione
Nessuno di noi nasce oggi abbiamo tutti una lunga storia le antiche tradizioni dietro le spalle il recente in un suo articolo da me molto apprezzato Giovanni Berlinguer ha segnalato
Come le tracce della violenza siano tuttora presenti nel linguaggio quotidiano della sinistra non solo della sinistra si intende ma è di questa che ci interessa parlare
Gli esempi si potrebbero moltiplicare come ben sa chiunque come me si riconosca nei percorsi storici della sinistra
Se è vero che la non violenza non può essere ridotta semplicemente a una linea politica ma è una concezione della vita è un insieme di regole etiche che investono tutta la vita quotidiana
A maggior ragione dobbiamo tutti riconoscere di avere un passato pesante e una lunga strada da percorrere
A partire dall'antichità fino al marxismo e oltre la violenza non è stata tanto una scelta tattica quanto per l'appunto una concezione del mondo
Sono la milizia una rivolta violenta erano in grado di battezzare Comun Nuovo di liberarlo dai vincoli esterni e interni della servitù
All'abbandono di questa concezione del mondo non si è oggi condotti da un fallimento pratico ma dalla coscienza dei guasti disastrosi che la violenza porta in primo luogo ai suoi autori
Il rischio nucleare e o ecologico della fine del mondo induce alla rinuncia un rapporto chirurgico con la storia e con la natura
Sono riscoprendo e vivendo fino in fondo valori come la tolleranza il rispetto dell'avversario e della verità
La flessibilità l'arte del compromesso sarà possibile fare della non violenza una conquista vera e avviarsi verso l'abbandono di una concezione agonistica e sopraffatto Oria del mondo e della ditta
Dei rapporti tra uomini e tra gli uomini e la natura
Ma occorre sapere che sarà un parto lungo e difficile nomi un risveglio improvviso In un mondo migliore
Violenza e non violenza si sono sempre accompagnate fronteggiare e continueranno a farlo per moltissimo tempo noi possiamo solo lavorare quotidianamente per spostare da bilancia dalla prima verso la seconda
Con coerenza
Ma senza impazienza e soprattutto sapendo inventare di volta in volta coraggiosamente le mediazioni di gesti gli stratagemmi le iniziative necessarie in questo cambio è stato e rimane grande maestro
Tutto ciò vale ovviamente non sono nero apporti internazionali ma anche in quelli interni dovunque esista conflitto
Il pacifismo nei rapporti tra Stati
Non è conciliabile con la persistenza di rapporti agonistici tra individui classi partiti e questo comporta per la sinistra una capacità di revisione totale di strategia e comportamenti metodi di lotta
Mi avvio a concludere da qualche anno vado studiando alcuni problemi della pedagogia della pace e della storia del pacifismo vista soprattutto attraverso una delle sue massime figure quella di garantire questi studi mi portano a diffidare di soluzioni semplificatrice e a tenere invece in gran conto le contraddizioni
Per decenni la sinistra snobbato e denigrato campi il pacifismo borghesi non vorrei che ora riducesse il primo a un'immaginetta devozionale e il secondo a un idillio
Proprio lo studio della figura di grandi permette di fare emergere per esempio un problema che non mi pare che poco conto la scarsa attenzione prestata nella tradizione pacifista la questione della libertà
Non penso tanto alla visita di Gandhi a Mussolini di cui ho parlato in altro luogo e che ho cercato di spiegare collocandola nel suo contesto
Quanto alle sconcertanti posizioni che ma ma assunse nei confronti del nazismo e mantenne anche quando il genocidio degli ebrei era già in atto
Grandi partiva da un'idea indubbiamente affascinante che si dovesse parlare con tutti che non esistessero dei paria internazionalità isolare e basta
Ma in questo caso si può dire che la distanza geografica e culturale lo tradì
E che una buona intenzione si rivelò quanto meno palesemente inefficace
Gandhi scrisse per due volte a Hitler cercando di persuaderlo della superiorità della non violenza
E suggerire la resistenza non violenta ai cecoslovacchi agli ebrei più tardi agli stessi inglesi che si trovavano sotto la minaccia di un'invasione nazista
Si possono trovare spiegazioni storiche a tutto ma non si può fare a meno di segnalare la singolarità di tali posizioni e se denunciano per l'appunto una reale contraddizione del pacifismo integrale
Sia chiaro che questa contraddizione non è solo di Gandhi la si ritrova tutte le volte che il pacifismo nelle sue forme storicamente tante ha dimenticato di chiedersi quale fosse il prezzo della libertà
E di interrogarsi a fondo sui limiti della non resistenza al male
Josef Brodsky ha scritto che per mettere in atto il concetto della resistenza non violenta è necessario un margine di democrazia
Ci si trova qui di fronte a un nodo di grande drammaticità
Da un lato non può esservi dubbio che nel caso di Hitler quel margine fosse del tutto insufficiente dall'altro porre il problema del margine che cioè delle situazioni in cui la non violenza e applicabile
Due minuti
Basta
Dall'altro porre il problema del margine cioè delle situazioni in cui la non violenza è applicabile giusta ed efficace significa aprire la strada ma non se ne può fare a meno ad ogni tipo di opportunismo e di fuga verso la violenza
Penso a come posizioni pacifiste in casa propria si siano spesso accompagnate all'applauso acritico verso movimenti di liberazione non sempre limpidi
Naturalmente io sono solo in grado di segnalare questo problema
Mi pare che un esempio recente non nostro ma noi vicino so che mi avete parlato già in questi giorni permetta di capire sia la possibilità di un uso della non violenza in una situazione che sembrava tra le più chiuse sia la labilità del concetto di margine
Alludo alla grande emozione con cui molti di noi hanno spiato all'interno dell'intifada la prima timida comparsa
Nel mondo palestinese del concetto di non violenza e continuano tuttavia ad assistere alla sua difficoltà a germogliare e ad imporsi su altre più vecchie impostazioni
Posso continuare elencando qualche altro problema
è presente nel pacifismo e nella pedagogia della pace la pericolosa tendenza a sottovalutare il problema storico dell'aggressività con la conseguente adesione a schemi retorici indici privi di realismo
Un eccesso di rigore del pacifismo integrale troppo esclusivamente proiettato verso la ricerca di una pace definitiva
Porta a volte a trascurare la ricerca paziente di successi anche parziali ma capace comunque di dilazionare o limitare la violenza la sofferenza l'ingiustizia specifiche cui sono sottoposti ben concreti gruppi di uomini quanto all'esistenza in passato di pacifismo a senso unico
Tendenti a vedere il mondo in bianco e nero che a strumentalizzare il pacifismo per precise opzioni e schieramenti politici si tratta di un fenomeno troppo noto e da tutti riconosciuto perché sia necessario soffermarsi
Ma è anche questa una possibile contraddizione sempre in agguato
Avevo come vedete assai poco da dire e un breve intervento permette solo di accennare non di approfondire i problemi quindi preferito segnalare l'esistenza di alcune contraddizioni trascurarne trascurare queste contraddizioni cedere una visione semplicista e falsamente ottimista del pacifismo dei suoi problemi comporterebbe il rischio di fallimenti ai quali la storia del pacifismo non sarebbe nuova
Ma della nostra epoca come ben sappiamo un nuovo fallimento potrebbe anche essere definitivo
Temo di non aver espresso in maniera sufficientemente chiare le mie posizioni voglio dire in positivo io credo nella diversità dei ribelli nella validità di più livelli vorrei che venisse recuperata la vecchia distinzione tra strategia e tattica quest'ultima ordinata alla prima ma non per questo priva di autonomia o trascurabile
Se per la strategia occorre saper raccogliere il significato più profondo e rigoroso e coerente della non violenza la tattica non può rifiutare tutti quei passi per quanto piccoli che sottraggano violenza alla vita quotidiana degli abitanti del mondo grazie
Grazie ha già messo prego
Ed ora la parola al Seneca stellina della presidenza del centro che promuove questo convegno
Visto che molto tardi io parlo proprio solo perché
Come diceva Flavio siamo fra quelli che abbiamo promosso questo convegno come centro iniziativa politica e culturale sui temi del disarmo e della pace di Pinuccia
Voglio solo fare due osservazioni io sono diffidente e poi ci si pente rimango dopo questo dibattito rimango diffidente e tanto che se ci fosse tempo mi sarebbe piaciuto adesso fare tante domande a ciascuno
Per andare a vedere che cos'è l'attenzione alla concezione della non violenza
E domande
Ripeto
Badate non per stabilire una in graduatoria chi è il più non violento è bravo e invece gli altri sono cattivi perché badate io non lo so se sono o non violenta
Non lo so perché ciò mi mi sento molti interrogativi e molti problemi
Nella categoria dei più bravi se io stessa ciò dei dubbi
Mi piacerebbe discutere con Gianni un mondo cosa vuol dire per esempio la questione delle contraddizioni dei conflitti
Della lotta di classe ecco un mondo senza conflitti senza contraddizioni mi spaventa
Perché un mondo che non si trasforma Cina trasformazione è fatta di scontro allora cosa mi insegna la non violenza
Che questo conflitto va demilitarizzata da TG uno in tv esatto certe ed è un grande insegnamento che mi provoca che mi propone
Un problema però sento che la soluzione ancora assai difficile pensarlo
E così ripeto avanti per questo ripeto
Mi pare che la cosa più pericolosa che possiamo fare
E anche il peggior servizio che possiamo fare a Capitini Argante a questo filone di pensiero e di prenderlo in modo ma ciclone e di dirci tutti i non violenti
Per questo ripeto mi piacerebbe ce l'ho qua badate la domanda da fare a Mattioli ad Amanda da fare a Rutelli ha Semenzato a Folena all'unità tutti quanti
è perché ci sono troppe tante cose che sento che sono più complesse
Dubbi badate su due versanti molte cose sono state dette
Il primo versante per diversi non violenti intanto bisogna capire che cosa è la violenza che cose infinitamente più complessa che non la violenza solo a Roma alcune cose sono state dette la violenza è anche la violenza del sistema e la violenza del mercato e la mercificazione dei rapporti altro che violenza la violenza visto che torna prima adesso da Berlino e il Fondo monetario internazionale che era una cosa che sta in astratto
Salariale ecco
Bisognerebbe mettersi fino in fondo d'accordo su questo
E poi cento la non violenza e anche diciamo un metodo una scelta è il ripudio della guerra ma se il ripudio della guerra colpire coerentemente che anche gli studiosi dei riarmo ripudio dell'idea dei blocchi militari che si devono bilanciare per carità non un fucile di più da una parte o dall'altra e sfida e coraggio di rimettere in discussione l'intero sistema attraverso cui si regolano fino ad oggi i rapporti fra gli Stati e la concezione della sicurezza
E ancora e non violenza e non violenza e anche la cosa più difficile è capire le ragioni degli altro
Eccetto la nuova concezione anche della sicurezza che passa per la comprensione e l'accettazione della sicurezza dell'altro e qui badate è già più facile
Ma capire li raggiungono invece dell'altro e del diverso e molto più difficile patate persino più facile capire le ragioni del nemico Chetti quelle del diverso
Fondo coi sovietici possiamo capirci mica male ma capirci col con l'islamico con l'arabo con con le ragazzi scelti molto difficile e allora qui anche vedete
Capire l'altro il diverso cortile rinunciare alla pretesa di considerare il proprio come il solo metro
Della Ragione del progresso
E anche per la democrazia vuol dire rinunciare al proprio uno centrismo
Ebbene vedete ci sono tante questioni perché che Gianni Tullo scrivevi però più parlando di Gandhi che a Cannes era tanto lontano che distingueva male fra il fascismo e non fascismo in Europa
Cioè c'è un ragazzi noi potevamo ingiustamente distinguere tra il fascismo e il non fascismo ma perché indiani dovevano distinguere fascisti da colonialisti che gli avevano sfruttati per secoli ragazzi vedete quanto si può essere uno cento dieci nel giudicare le cose anche questo dobbiamo diventa vero badate
Ho cimenti distinzione
E sul suo grande merito storico non si mise mai pure essendo contro il colonialismo francese nel Vietnam non per divenne mai la tentazione di schierarsi
Con l'altra parte però voglio dire era facile che questo potesse
A Di Michele
E anche qui tu dici adesso l'intifada Gianni finalmente troviamo fra i palestinesi il sorgere tenue di questa scoperta della non violenza
Però stiamo attenti anche in cui tutti ci pensate canti era così lontano che aveva proposto ed è una delle pagine effettivamente più più più più come dire assurde di Camden quando pensa che gli ebrei possono resistere altri l'arco la non violenza
Però patate è difficile anche il Sud Africa e difficile anche in Palestina per la non violenza occorre un margine anche il minimo di democrazia
Altrimenti e difficile è un altro dei problemi
E allora cento che l'intifada
è una grande cosa proprio perché c'è questa sotto riscoperta della non violenza ma non l'intifada patate anche il prodotto di una nota che è stata durissima dei palestinesi per far riconoscere almeno l'esistenza del problema palestinese quando questi margini non c'è io non voglio fare l'elenco delle contraddizioni dico che sono tante
E dico appunto che dobbiamo fino in fondo aderisce coraggio di assumere il messaggio nonviolento che vero per molti di noi per molte delle nostre culture nuovo
E farci i conti e vedere che cosa rinnova fino in fondo di numeri io credo che il movimento della pace in questi anni sia stato importante anche per questo
Perché ha consentito questo intreccio di culture di fare est forse è stata la cosa migliore del movimento della pace che cristiani e non cristiani marxisti non violenti si sono incontrati
E bene o male ne è venuta fuori una cultura ancora pasticciata incompleta ma chi è già in qualche modo il risultato di questo incontro
E credo che però dobbiamo andare avanti da questo punto di vista sapendo che è difficile e sapendo però mi pare una cosa importante
Che non violenza questo sì mi spiace
Di canti Capitini entrata insubordinazione insubre di Enza Allen ecco l'età alle leggi del sistema una grande insubordinazione che animato nel caso di Limbiate Clemente il movimento di massa
Io credo che questo senso della non violenza non patimenti Kato altrimenti la non violenza diventa davvero
La teoria delle anime belle quelli che non si propongono neppure il problema
Come si può distruggere la non violenza la violenza degli altri
E la violenza degli altri sono le regole di Forte dei dominante e dunque l'insubordinazione la disobbedienza civile sono parte integralmente della concezione della non violenza
Ma io vorrei prima che finiamo
C'è un ospite qui nella sala che è stato per anni con Capitini
Qui a Perugia negli anni Cinquanta
E proprio prima mi raccontava tante cose che penso che sarebbe bello che sentite anche voi perché sono cose sulla vita di Capitini che io non sapevo è più Baldelli e finiamo con piglio che ci racconta queste cose
Ecco
Spero
Boh necessaria per dire brevemente alcune cose anche perché sono abituato a convegni pratiche universitarie ma devo dire che quattro cinque interventi questa sera sono state assolutamente calibrati degni veramente di essere poi propalate
E non lo tengo in forma di dunque solamente alcuni chiuso
Primo per quello che riguarda e scusate se come si dice stop terra
Primo alcune cose personali io sono particolarmente un posto un volto perché da tanti anni come D'Ambrogio sono nato Perugia e tante volte competitivi abbiamo parlato col vent'ora alcune cose di carattere come dire personale
Per quello che mi riguarda perché anche la figura dei cretini guai a sganciarla dai vincoli che dal vengono per ed isolato in una specie di Panorama del mito maniglie oppure di irriverenza e un po'troppo ossequiosi
Allora io mi trovavo come tanti altri ovviamente senza il becco d'un quattrino e mi parlavano qualche volto dei conoscenti o scuola scuola media di un tale un po'strano un po'matto che abitava in cima una torre campanaria perché si chiamava auto capiti
Allora voto preso il coraggio sono salito per queste scale
E voi sapete che il padre di Capitini era proprio il campanaro ma non è campano era come se sono nove campane oggi che si fa preme un bottone suonò la campana allora ci saprà cavalli alcuni e ci potevi anche sbattere la Zucchi dunque era anche temerarie campana
Ed era un personaggio allora Capitini che ha fatto conoscere il padre io ho aiutato il padre visto che ero anche abbastanza alto quell'epoca solido a suonare le campane e ho guadagnato la stima di Capitini terra terra
Occorre Capitini ha passato una serie di lezioni private che mi hanno consentito di sopra dei poi abbiamo compiuto popolose ecco l'aspetto di capirti
Riconosceva intimamente non come un turista d'Ungheria la Marcia della pace Perugia-Assisi l'ha inventata non perché a un certo punto dello comprando la faccia l'abbia fatta il vero dall'altra
Ma perché a menadito conosceva straordinari luoghi batteva dell'Umbria
Ecco allora mi ha e indicata come possibile sono rimasto convinto di questo dell'importanza di cammina poi mi ha aiutato a subentrare all'insegnamento universitario in Cagliari ho insegnato cinque anni accadere Capitini convegni segnava accadere prima di essere qua rettore Università per stranieri e docente poi a Firenze
E poi io solo in un punto non ero e non sono d'accordo nel fondo con Capitini ma è solamente un gioco di parole perché Luigi Russo maligno
Presi dalla facoltà di a Pisa diceva che Aldo Capitini era affettuoso benevolente
Necci vie nelle altre cose non toccava carne io ho toccato mea culpa carne ma era l'unico punto in cui non commi Pavol come capite
Cose pubbliche
Ora non dimentichiamo che cosa ha significato e l'importanza e la pertinenza che ancora oggi per esempio non dico il corpo cioè il centro dell'intervento prodigioso altre cose parlo del costo quanti si ricordano che cos'era forse alcuni qui che frequentavano il costo che cosa era il centro di orientamento sociale quando nel turbine della guerra e poi successivamente con una specie di anchilosato un
La dell'autorità un prefetto un questore o un padreterno qualsiasi si rifiutavano di incontrare la gente altro che se non l'avesse fatto un pellegrinaggio né Capitini convinse se è il prefetto e i sindaci e le autorità ministeriali che bisogna incontrarsi con le persone e a cominciare da questo nuovo Quagliarella Sala dei Notari c'erano c'era una divisione cioè un lunedì si incontravano le autorità cosiddetto amministrative il sindaco agli assessori eccetera innocente prima timidamente poi con coraggio e Point rapidamente e poi con nettezza chiedeva conto ma non così per una specie di qualunquismo voluto qualunquista o no ma proprio perché lentamente si impadronì nove persone anche le più vivi le più diseredati Lemina informate diciamo scolasticamente sì padroni invano dei congegni dall'amministrazione che cosa significa per esempio le patate in un momento in cui c'era una poiana amministrativa del dopoguerra e che cosa significava presenti e tra un amministratore tirare a campare e li vendeva complice era uno scambio dal basso re
Ale diciamo così un po'prima di quanto è stato poi programmato e proclamato e poi i partiti mi ricordo ma la gente migliaia di persone figlio fuori di testa a porta anche sulla sulla piazza con microfoni qua e l'assist
I fatti di fortuna quando i partiti sfilarono e raccontavano direte voi ingenuo cose i propri programmi proprio comuniste o socialiste via via raccontavano come intendevano governare l'Italia e il dibattito prima timido evitava acceso e lei smascherato una sono state parecchie e la storia politica di Perugia forse porta anche il segno nel suo essere a dimensione di sinistra piccola chiarezza e purezza i rapporti ancora mi ricordo
Come Capitini escogita la marcia per la pace no che cosa significava mi sono questo ormai sono cose riconoscenza
Buone ma vi ricordo per esempio l'emozione di Italo Calvino nelle potrà via del tempo c'è ancora Italo Calvino che regge
Una parte dall'altra parte c'ero io ma nel regime Vanni dove come si dice lo stendardo no e in mezzo c'era scritto Marcia della pace e quantifica zero il ministero a Italo Calvino perché lui scrittore in merito aveva così deposto ogni così prosopopea alla testa di un gigantesco corteo dalle coesione profonda non so come adesso non mi ricordo più si scendeva giù dal Hula Caio mi pare e si aggrava poi nella piana e continuava e ce l'ha fatta tutta in dove per Dino era un grande scrittore ponti ammiratore bene voglio dire questo è stata anche una invenzione di alto Capitini finisca con questo a quell'epoca c'è erano parecchi che storce devono la bocca di fronte Aldo Capitini e non solo come giustamente ha detto Sofri la alla Normale di Pisa ma anche qui può antipolitici di alta quotato quotazione loro tolleravano Egon mettevano anche perché in fondo portava gente ma insomma è
Era semplicemente un pretesto un
Era un traguardo momento occasionale dopodiché si poteva andare oltre e andare al socialismo la rivoluzione e no stiamo al re quando va al coperto diciamo del lavoro politico anche quindi anche come devo dire della non violenza e in questo
La non violenza mi pare che l'ho detto non so perché io lo chiamo contro la non violenza come antidoto per non tornare alla cava ebbene anche alla marcia dalla punk forse è un grosso a luci rosse si moltiplica perché una delle cose che più di gara non fermarsi qui a Perugia ma moltiplicarlo anche
Il costo ad esempio io mi ricordo accolte strada nientemeno cioè nei paesini più sperduti dell'Umbria tornano gente per la prima volta si anima
E la democrazia la praticavano ne sentivo parlare ebbene voglio dire che forse questa è una strada che ancora è pratica grazie
Al più balzelli e vi ricordo che questa sera alle ventuno purtroppo fra meno di un'ora ci sarà l'ultima sessione se il di questo convegno una sessione che parti moralmente importante alla luce anche di tutti gli avvenimenti che stanno accadendo in questi giorni il titolo infatti della sessione non violenza democrazia e nel futuro dei paesi dell'Est parleranno Antonio Papisca dell'Università di Padova Fausto Bertinotti della FIOM ecco al posto più e andrei dementi e