Intervista Sergio Lariccia sulla sentenza del Tar del Lazio relativa all'insegnamento della religione nelle scuole

Veniamo al primo tema allora di approfondimento di questa mattinata
A Radio radicale e allora il primo tema è quello dell'insegnamento della religione cattolica la sentenza del TAR a partire da questa
Da questa sentenza del TAR che ha suscitato anche qualche dibattito nel nostro Paese non noi vogliamo approfondire questo tema con il professor Sergio la Riccia saggio la licenza e ne ha diritto amministrativo all'Università la Sapienza di Roma presso il Dipartimento teoria dello Stato e amministrativista
Esperto di diritto costituzionale di diritto ecclesiastico di questi temi e che riguardano soprattutto il rapporto tra lo Stato e la Chiesa
Cattoliche tanto buongiorno e grazie le per essere con noi professori da quel giorno qualora lei grazie e buon lavoro grazie allora partiamo dalla dal tema del concordato perché subito dopo la sentenza del TAR l'idea diciamo di approfondire un po'questo argomento c'è venuta da una
Articolo scritto dal direttore del Foglio Giuliano Ferrara siglato con la sua tradizionale immagine del dell'elefantino in cui Ferrara
Proponeva per migliorare la condizione del Cristianesimo cattolico cattolico in Italia insieme della scuola italiana
La restituzione da parte del Papa delle prerogative concordatari sull'insegnamento religioso in cambio di una maggiore libertà
Per la chiesa di insegnarla qualche intellettuale anche detto secondo noi la nell'insegnamento dovrebbe essere obbligatorio ma l'insegnamento obbligatorio delle Regione cambierebbe ovviamente i termini della faccenda partire dal nodo della
Di chi nomina gli insegnanti in altri Paesi europei credo che sia
Così è lo Stato che sceglie gli insegnanti di religione quando questa materia è obbligatoria ma proprio per capire meglio tutto questo professore
La dice intanto ci spieghi come funziona oggi l'insegnamento della religione nelle scuole italiane
Questo argomento dell'insegnamento della religione dalle scuole italiane è un argomento che
Come molti altri temi che si collega tante questioni precedentemente diciamo da valutare anche in rapporto a questo tema
Perché nella storia del oggi si parla spesso della necessità di riparlare della storia dello sta ATO italiano unitario e naturalmente su questa storia c'è un lungo passato da considerare che c'è stato lungo periodo nel quale
L'insegnamento della religione cattolica era previsto come insegnamento obbligatorio in modo particolare ricordo il principio contenuto dell'articolo trentasei del concordato di mille novecentoventinove nel quale era stabilito il principio che l'insediamento e religione cattolica dovesse costituire il fondamento e coronamento di tutta la discussione pubblica
E non quindi fondamento il coronamento dell'istruzione religiosa come era stabilito da una vecchia legge del periodo Ribera dalla legge la natura del mille ottocentocinquantasette ma di tutta l'istruzione pubblica
Questa disposizione concordataria del mille novecentoventinove è stata una delle disposizioni più arrivando impegnato nel dibattito in asse in
Lei ha costituente coloro che ritenevano che non fosse possibile prevedere un riconoscimento dei principi contenuti nel concordato del mille novecentoventinove
Perché questo principio collideva contrastava con molti altri princìpi della Carta costituzionale in modo particolare Condemi principe dell'articolo tre per il quale tutti i cittadini sono uguali o anche la deterrenza distinzione di religione
Con il principio della
La libertà di insegnamento previsto nell'articolo trentatré primo comma della Costituzione e quindi nell'Assemblea costituente era stato discusso questo principio alla luce dei tanti altri
In verità c'era stato anche un tentativo di prevederei un la nostra Carta costituzionale del primo gennaio nella centoquarantotto non parla
Del problema dell'insegnamento della religione cattolica era stato Aldo Moro che aveva proposto in Assemblea costituente di prevede e e anche nella Carta costituzionale dell'Italia repubblicana e democratica un principio sulla prevenzione dell'insegnamento della religione nelle scuole dello Stato
In realtà la formula prevista dall'onorevole Moro era la seguente nelle scuole di ogni ordine e scuse quelli universitari lo Stato assicura agli studenti che vogliono usufruire l'insegnamento religioso nella forma ricevuta dalla tradizione cattolica
Questo lo posso dell'onorevole Moro non va bene però accolta e quindi nella nostra Carta costituzionale non c'è alcun riferimento a questo tema
Eppure prima della Carta costituzionale dopo il gennaio del mille novecentoquarantotto i due temi che hanno spesso che la rientrato le polemiche tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica hanno riguardato il tema della religione dalle scuole religiose
Vorrei qui ricordare che c'è un certo collegamento fra il problema del finanziamento delle scuole confessionali e il tema della presenza di un insegnamento della religione cattolica nelle scuole dello Stato
Per il primo problema c'è come tutti sanno come molti sanno che nella nostra Costituzione il principio contenuto nel terzo comma dell'articolo trentatré e dal quale si dice
Le scuole private meritano di essere diciamo o almeno se nel nostro ordinamento male non vi devono essere oneri per lo Stato
Per il primo problema che mi preme tra Regione cattolica come dicevamo prima non ne come prima osservavo non c'è nella Costituzione alcun riferimento preciso e quindi bisogna far riferimento alle norme concordatario
Quella situazione per la quale io stesso ho parlato di una ipotetica del concordato sulla scuola dello Stato cioè la presenza di una norma quale quella contenuta nell'articolo trentasei al vecchio Concordato lateranense è rimasta
Quella situazione fino al mille novecentottantaquattro che nel mille novecentottantaquattro ingenuità entrato in vigore il nuovo concordato il patto di villa Madama
Del diciotto febbraio mille novecentottantaquattro nel quale è prevista con la formula per il quale l'insegnamento della religione cattolica
E nelle scuole dello Stato è stato previsto come insegnamento facoltativo
E sono stati tuttavia ribaditi una serie di principi indichi fanno riferimento alla presenza dell'insegnante di religione scelti dalla pista autorità ecclesiastica
E presenti nella scuola dello Stato e che è stata prevista la soluzione della cosiddetta ora alternativa
E subito dopo l'entrata in vigore delle concordato tuttavia si è cominciato a discutere
Sulla reale
Sul reale significato di questa espressione di facoltatività dell'insegnamento della religione
Ed è stata una sentenza la Corte costituzionale delle mille novecentottantanove la rinuncia moto sentenza numero duecentotre del mille novecentottantanove il relatore il professor Casavola
Perché altre abbellito che il principio di laicità mia debba rappresentare uno dei princìpi supremi dell'ordinamento costituzionale italiano
Che quindi sia necessario garantire una descrittiva la presenza di la del né un effettivo significato della facoltatività di questo insegnamento della religione cattolica
Tuttavia vi sono varie ragioni che hanno comportato
A diciamo dubitare bipedi delle soluzioni che sono state adottate perché non sono state anche per il problema relativo ai fondi nell'adottare soluzioni favorevoli a dare un reale significato alle cosiddette ore alternative
All'insegnamento della religione cattolica e poi si continuava a discutere e sulla accettabilità di un sistema nel quale dei bambini e dei ragazzi venivano conto in un certo senso indotti a partecipare ardore alternative
Solo per potere giustificare la presenza di un insegnamento della religione cattolica nella scuola dello Stato
Non sono mancati i corsivi sono stati tante ne tanti tanti contrasti e occorre dire
E che
Da questo punto rivisitare la soluzione che si può mentre vedere
E difficile da diciamo individuare darne da indicare che non si fa riferimento a quello che è
Stato per lungo tempo con un'alternativa un problema un dibattito molto vivo sull'alternativa tra abrogazione del concordato e diciamo revisione del Concordato prima che si arrivasse all'approvazione delle norme contenute nel concordato del mille novecentottantaquattro
E molti avevano sostenuto che era opportuno sostenere che nell'ordinamento democratico vi fosse un abbandono delle soluzioni concordatari
Bisogna dire che questa non era soltanto una soluzione sostenuti in ambienti laici perché in occasione dei molti dibattiti
Che hanno riguardato il Concilio Vaticano II che lei ha avuto in Italia nel mille novecentosessantadue al mille novecentosessantacinque molti cattolici avevano dato
L'importanza quel principio contenuto nel paragrafo settantasei della Costituzione conciliare gaudium et Spes e nella quale ha detto
E che la Chiesa rinuncerà all'esercizio dei privilegi legittimamente acquisiti come la loro presenza possa far dubitare della sincerità della sua testimonianza nel mondo
E questo riferimento faceva pensare
Alla l'ipotesi di risoluzione nelle quali non vi fossero norme concordataria
Diciamoli nell'opinione degli ordinamenti democratici come del resto avviene nella maggior parte entrarci in tutti gli altri Paesi europei
Vi sono pochi Paesi soltanto pochi Paesi che hanno ancora la presenza di una concordato
E quindi anche dal punto di vista cattolico si era sostenuto che era opportuno arrivare ad una conclusione di
ITT prevalente né diciamo insigniti di scomparsa di regime concordatario
Mi ricordo ingerire partecipato tanti anni fa
Nell'aprile del mille novecentocinquantasette un convegno degli amici del mondo sul tema dei rapporti tra Stato e chieda
E ricordo che la conclusione di uno dei relatori il professor Paolo Barile il professore di diritto costituzionale a Firenze
Era quella secondo la quale diceva barile utopistico dirlo ma occorre dire che la soluzione migliore sarebbe quella del ripristino di un sistema di tarati critico con l'abbandono di quello concordatario
Quindi su questa alternativa al sistema di preparazione e il problema
Dieci conservazione di un regime concordatario come si è sviluppato un dibattito molto ampio in un certo senso c'è un riferì in tonnellate soluzione indicata dal primo al direttore del Foglio Giuliano Ferrara che lei ha poco fa ricordato
A tutti noi nel senso che tuttora si discute ma naturalmente il problema è un problema politico in una soluzione di un sistema cooperativo più nel nostro Paese trova molti ostacoli
Soprattutto perché nel nostro Paese viene
Che io e diciamo un timore da parte dei politici ad affrontare questi temi dei rapporti tra Stato e Chiesa cattolica
Andrebbe ricordato il tema è molto complessa e molto diciamo difficile da esaminare sinteticamente ramo ma anche ricordato a mio avviso può essere utile ricordare
Che quando la Costituzione americana provarmi costituente hanno approvato la formula i loro rapporti sono regolati dai Patti lateranensi
Secondo molti quella disposizione che doveva costituire come si diceva un ombrello costituzionale
Nella tutela delle norme contenute nei patti dell'ATER hanno quella quella disposizione che la garanzia
Quella previsione non poteva non avrebbe potuto riguardare attacchi diversità i Patti del laterano o i Patti del laterano erano come è noto treni un concordato un trattato e una convenzione finanziaria
E quindi molti non ricordo in particolare un collega dell'Università di Roma la Sapienza il professor Franco Finocchiaro lui anche l'esempio osservava il professor Finocchiaro
E che un po'il patto di villa Madama cioè un patto successivo i parchi nella terra non avrebbe potuto colpire della garanzia contenuta nell'articolo sette comma due della Costituzione proprio perché non si trattava di un patto della terranno ma di una modifica
E quindi possiamo dire di un nuovo concordato rispetto a quello stipulato nel lontano mille novecentoventinove
La soluzione diciamo di una finemente dare dei giovani e la scuola dello Stato si collega con il problema conta molti discusso anche in questi giorni anche in queste settimane della importanza della cultura religione dice la cultura religiosa una tale importanza che
Non è una facoltatività da parte degli ordinamenti quella di prevederne la presenza e proprio necessario che vi sia
E nella scuola un'attenzione dedicata alla cultura religiosa
E però il problema del molti pensa nove io sono tra questi e che occorrerebbe unanime aumentare l'attenzione all'apprendimento della cultura religiosa nelle varie materie perché è noto a chiunque abbia studiato come abbia avuto figli che vanno a scuola
E che vi sono molte materia italiano la storia dell'arte e la scienza e la matematica la fisica e ineludibili nelle quali praticamente molte discipline nelle quali l'attenzione alla cultura religiosa e necessaria oggi potremmo dire
E che è impossibile parlare di formazione culturale che non si affrontano anche i temi delle società multiculturali
E tutto questo è molto più facile farlo ottenerlo questo obiettivo di dare un significativo riconoscimento alla cultura religiosa
Diciamo così accentuando l'importanza del collegamento con i temi della cultura religiosa nell'ambito delle singole discipline
Antichi e prevedere la presenza di un singolo insegnamento singoli veneto che necessariamente
è collegato ai principi delle varie confessioni religiose ora la soluzione del concordato e mille novecentottantaquattro è quella di avere previsto un insegnamento facoltativo
E la religione cattolica nello Stato nella scuola dello Stato italiano
Ora è noto e questo va detto che di recente l'insegnante di religione hanno presentato sempre molta attenzione
Diciamo a quelli che sono i temi le necessità che
Che possono riguardare dei nuovi atteggiamenti dell'insegnante di religione che parlò di tutori droga di aborto di educazione sessuale e l'incidenza della politica dalla società
Che affrontano criticamente discutono con successo spesso i temi della condizione giovanile gli atteggiamenti comportamenti morale dei giovani il dibattito politico e sociale affrontano cioè la funzione di maestri di umanitarie quindi esamino gli argomenti più vari
E chiede che rispondono senta l'interesse dei giovani molto di più di molte altre discipline
E i giovani sono effettivamente ansiosi di confrontarci anche con gli adulti sui problemi più attuale della vita sociale insegnanti di religione nei confronti dei quali va espresso apprezzamento per questa attenzione e ai temi
E chi più stanno a cuore diciamo all'ai giovani che perché vivono nelle scuole del nostro Paese
E tuttavia una cosa è
Fornire un insegnamento
Indici molto discusso in questi giorni si siano in una catechesi ossia un insegnamento culturale
Per esempio verso D'Agostino ha scritto un commento sul Corriere della Sera dicendo che la sentenza del TAR e al quale anche lei ha fatto riferimento si basa su un presupposto sbagliato che si tratti di un elemento di carattere etico religioso
Questo non è vero perché anche un ragazzo non credente può partecipare
A quell'ora di religione
Tuttavia va detto che nelle norme previste nel concordate mille novecentoventinove non soltanto nell'articolo nove ma anche nel patto addizionale non soltanto nelle norme del concordato ed evitando ottantaquattro ma anche
E il mille n né nelle intese che sono stati fatti tra la Conferenza episcopale italiana e le autorità scolastiche italiane viene un'attenzione a quello che è l'inquinamento in una specifica religione allora ci si domanda come si può prevederei non violando i principi della Carta costituzionale
Il diciamo il principio secondo il quale tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge come si può pensare che ad una sola delle varie con assessore litigioso operanti nel nostro Paese e sia consentito di prestare un insegnamento della propria religione e questo con questa questa garanzia questa questa possibilità questa occasione diciamo di conoscenza dei principi
Del cattolicesimo così esclusiva nei confronti degli insegnanti della religione cattolica
Ed è abbastanza significativo che nel nelle nel nel nell'articolo vedere in quanto è stato pubblicato sul foglio del quattordici marzo due quattordici scorso sei Ferrara concludeva dicendo che prima di tutto bisogna trovare un modo per rifare la scuola
E ricostruire l'idea di educazione per tentata una certezza anche cronologica che prima della costituzione vengono i comandamenti e prima di manuali di nella Bibbia ora questo non può da molti viene ritenuto
Un principio fondamentale
Ma non si può dimenticare che nella scuola dello Stato italiano vi sono giovani credenti e non credenti in una religione vi sono regioni giovani lo sappiamo quanto numerosi suoi si sono
E di altri Nieri altri
Diciamo orafi etica altri
Gli altri Paesi che partecipano alla scuola per cui la Costituzione con molte difficoltà
Diciamo talora anche con molte sconfitte
Ha creduto nell'idea che viene compresa negli articoli trentatré e trentaquattro della Costituzione con nome piuttosto precise nell'idea che la scuola pubblica sia la scuola di tutti
Facendo riferimento a quel principio dello Stato come casa di tutti nel quale credeva anche uno dei maestri ci hanno rappresentato per me è un riferimento culturale ma anche molto valido io mi riferisco in modo particolare in questo caso ad Arturo Carlo Jemolo
Questo in prima prima diciamo così
Valuta
Gli oneri al problema rispondere
Lei ci ha spiegato che il
Due
Aspetti diciamo contenuti nel concordato cioè l'insegnamento della religione esisti l'istituzione di scuole sono due cose che si sono insieme diciamo nel con il dato cioè la
La possibilità per la Chiesa di conoscerlo nello stesso articolo
Questi due aspetti si tengono insieme l'uno con l'altro cioè se viene meno l'uno viene meno anche l'altro
In realtà solo oppure diciamo occasione la Chiesa cattolica ordinata mantenuto sempre coerentemente il proprio impegno per cercare di
Diciamo esprime la propria presenza nella società italiana naturalmente in collegamento con quelli che sono stati i principi via via
Caratterizzanti per i vari Paesi nel mondo in sappiamo che il nostro Paese abbiamo due Costituzione lo Statuto di Carlo Alberto nella costituzione del primo gennaio io novecentoquarantotto Galesso buoni recentemente anche fortemente modificata ma comunque le due carte costituzionale del nostro Paese Italia sono queste
Ora nell'articolo uno del concluderle dello stato di Carlo Alberto era scritto il principio fondamentale la religione cattolica apostolica romana è la sola religione dello Stato quindi non la religione dello Stato ma la sola religione dello Stato
Questa disposizione è rimasta in vigore fino
Alle
Diciamo primo gennaio mille novecentoquarantotto e tuttavia quel principio dell'articolo uno dello storico ad Alberto è un primo
I più evoluti ne trovava espliciti riconoscimenti sia nell'articolo uno del concordato del Materano del mille novecentoventinove sia nell'articolo uno del Trattato del laterano sempre del mille novecentoventinove
Ora naturalmente in tutta la storia del nostro Paese sempre
Ne ha ritenuto che questi due obiettivi ne fossero fondamentali Perrella cosiddetta Libertas ex lege cioè per la presenza della Chiesa cattolica di far conoscere i principi duchi malati ICI del proprio sistema
E confessionale e per diffondere nella società gli aspetti positivi di questa religione
Però in coerenza con quelli che sono i principi della Costituzione
Oggi occorre tutti e tutto questo venga fatto anche in coerenza con i principi della
Convenzione europea dei diritti dell'uomo della carte dunque il mille novecento locali impegnata centocinquanta così come la Carta dei diritti delle dell'Europa delle duemila
E quindi la situazione si è ulteriormente di raffinata di soluzioni ora i due aspetti che ricordavo io penso debbano essere quelle io vedevo prima mi sottolineava l'attenzione sotto la richiamava l'attenzione su questi due aspetti cioè la presenza delle scuole
E private Elettra confessionali e la insegnamento della religione della squadra lo Stato solo due aspetti collegati tra loro
Per ambedue questi aspetti io penso che sia necessario prevedere al contrario di quanto osservava nella sua conclusione un po'perentoria Giuliano Ferrara io ritengo che sia
è necessario tenere presenti i princìpi della Carta costituzionale italiana
E quindi per quanto riguarda le scuole private credo che sia necessario rispettare il principio della non presenza di oneri per lo Stato io mi ricordo dibattito nel quale
E così come si è affrontato questo tema Modica tanti casi nei quali si è affrontato questo tema edifici diceva questo questa molti dica di questo principio dell'articolo trentatré terzo comma della Costituzione la si può anche ottenere quella modifica dell'articolo sei si modifica la Carta costituzionale fino a quando
Quel principio dalla Carta costituzionale
Che era dovuto alla vinte all'intervento alla proposta dell'onorevole epica armo curvilinea Assemblea costituente che di fronte al contrasto fra coloro che volevano limitarci a garantire la libertà delle scuole private con loro
Che non volevano ammettere questo principio si risolte principio con la presenza di questa
Espressione senza oneri per lo Stato credo che su questo aspetto l'aspetto fondamentale io credo nella necessità di garantire la presenza delle varie scuole
E private comprese le scuole confessionali ma credo nella esigenza di un rispetto rigoroso del principio contenuto appunto come dicevo nell'articolo trentatré che io sto comma del senza oneri per lo Stato cioè
E invece questa è una norma violata regolarmente in
Sistematicamente nel nella vicenda politica del nostro Paese perché molti di questi problemi
Sono problemi politici che rientrano le conseguenze che agli occhi sì oneri partiti politici e quindi noi stiamo parlando adesso che aspetti forse più teorici che concreti perché gli aspetti concreti nascono dalle posizioni che in nell'ambito della politica vengono via via sostenute per raggiungere determinati obiettivi
è abbastanza significativo che su questo problema per esempio dell'insegnamento della religione cattolica nella scuola dello Stato non vi siano delle contrapposizioni fra il Popolo della Libertà edile
Il Partito Democratico tant'è vero che le ordinanze che sono state oggetto di ricorso davanti al giudice amministrativo davanti al TAR di Roma erano le ordinanze del ministro Fioroni
E quindi in quelle ordinanze che ed è significativo che lei criminis criminis l'ex Ministro Fioroni quando si è avuta notizia di questa sentenza
Delle undici febbraio sei maggio due mila e nove del tale a
Sollecitato il ministro in carico al Ministro Gelmini a proporre ricorso nei confronti di quella
Per i bimbi nei confronti di un pubblico oppure ricorso al TAR Consiglio di Stato nei confronti di quella sentenza del TAR
Per il sostegno sostenere quel cosa che è avvenuto immediatamente quindi da questo punto di vista c'è una piena condivisioni di punti di vista di obiettivi da parte dei due partiti principali si parla
Il partito al governo e il partito di opposizione
Professore perché la sentenza del TAR e non mette in discussione l'insegnamento della religione ma solo la sua diciamo utile utilizzabilità per l'uso dei crediti scolastici perché scatta scardinato così tant'questo questo meccanismo e a presto questo dibattito in fondo non si potrebbe
Come dire lasciare l'insegnamento facoltativo delle Regione senza che questo
Abbia poi credo un peso minimo nella valutazione delle
Degli studenti
Il
Queste in questi problemi
Sono
Io spero di avere un po'dimostrato nuovo perlomeno indicato quali sono gli aspetti conto della complessità dei quindi questo argomento
Solo così collegate tra loro un tema rispetto all'altro che si ritiene che far venir meno uno degli aspetti del delle deleghe della soluzione adottata possa pregiudicare
Ulteriormente il la vigenza del sistema complessivo
E quindi la sentenza del TAR reti a mio avviso è condivisibile perché
Richiama nei principi ai quali io ho anche spesso faccio riferimento i valori fondanti della Convenzione europea dei diritti dell'uomo una importante sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo del trentuno luglio due mila uno
Un'altra sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo del dieci novembre due mila cinque
E lo stabilisce Ethiel le ordinanze che quelle che per le quali era stato presentato ricorso non rispettavano il principio di imparzialità e di più con diciotto alle confessioni che è alla base della neutralizzazione dei contrasti tra le diverse confessioni nelle democrazie occidentali contemporanee
E quindi riteneva che queste ordinanze fedeli ponevano in contrasto anche con la lettera dell'articolo nove della legge applicativa del concordare centoventuno delle mille novecentottantacinque stabiliva
E infine la presenza dell'insegnante di religione e nei livelli negli scrutini riguardanti gli studenti determinata una disparità di trattamento nei confronti degli alberi giovane che si trovavano in una situazione praticamente e di gridi di reale dell'inadempimento del principio della libertà di coscienza perché comune
Mi e questo è un principio per il quale naturalmente c'è stata una una compra protetta molto vibrante
Al Colle degli accenti che a mio avviso sono effettivamente eccessivi compresi quelli di recentemente ha detto che lo Stato
Il che è stata sconfitta la deriva laicista e cioè come si legge sui giornali di oggi a proposito della pubblicazione del Regolamento sulla valutazione degli allievi degli studenti dei bambini dei ragazzi
Nelle scuole che diventare pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale a mio avviso quello era uno dei principi
Che non soltanto ha trovato
L'attenzione del giudice ma aveva trovato l'attenzione di una serie di associazioni
Perché qualcuno ricercando
In internet e la sentenza del TAR critiche al quale stiamo parlando vuole prestare un po'di attenzione lì vi sono due pagine nelle quali e sono indicati quelli che sono
I soggetti che hanno proposto questo ricorso e qui io credo che sia
Da prestare attenzione a questo aspetto che fa pensare alla presenza anche alla diciamo la vitalità all'impegno che hanno una serie di di minoranze
E di associazioni e per il rispetto di alcuni principi costituzionali qui lei mi limito a lei che ne soltanto alcuni di questi nomi cioè i nomi dei ricorrenti cioè la Consulta romana per la laicità delle istituzioni e l'Alleanza evangelica italiana
L'associazione per il libero pensiero Giordano Bruno l'Associazione per la scuola della Repubblica
Il della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia e poi l'Unione italiana dei ritiri cristiana pentiti del settimo giorno Unione Cristiana evangelica Battista d'Italia
L'Unione degli ATER degli agnostici razionalisti la Tavola Valdese la Federazione richiede pentecostale la Consulta torinese della laicità delle istituzioni
La Chiesa evangelica luterana il cicliche un importante centro di iniziativa democratica degli insegnanti il Comitato bolognese scuole costituzione il Comitato insegnanti evangeliche italiane il Comitato torinese dalla Cina della scuola
Sono alcuni dei ricorrenti perché hanno ritenuto che queste disposizioni contenute nelle ordinanze
Quindi dei delle delle delle ministro Fioroni oggetto di impugnazione le derivano il principio di imparzialità e creava nord il presupposto per una serie di abusi di prepotenze di insofferenza nella scuola perché
La scuola bisogna rivederla io non sono abituato a discutere i problemi giuridici volendomi di due
Suggerimenti fondanti il primo che l'affermazione di diritti e una lotta per i diritti ho qui davanti a me il peso il
Il libro di Rodolfo ieri nella lotta per il diritto il diritto comporta la necessità di continuare a lottare con impegno per lei
Per raggiungere gli obiettivi che si ritengono degni di essere
Perseguiti
E l'altro l'aspetto fondamentale credo che l'applicazione delle norme giuridiche va fatta
Sempre tenendo presente il collegamento con la realtà ora alla realtà della vita della scuola
Indubbiamente non pone grossi problemi alle maggioranze e delle famiglie che prescrivono l'obiettivo di definire impartito che sinceramente del religione cattolica nei confronti dei loro infine dello ragazzi
Ma creano problemi nei confronti mediche le minoranze le quali credo no che venga
Innanzitutto debba essere tenuto presente il principio della imparzialità dello Stato nei confronti delle scelte religiose dei propri cittadini e quindi equivoche la presenza di un insegnante della religione negli scrutini
Possa determinare una situazione di disparità nei confronti dei ragazzi che non parteciperò all'ora di religione che spesso quasi molto spesso perlomeno
Non posso neanche partecipare un'ora alternativa perché l'ora alternativa non si organizza non si riesce a organizzare nelle scuole questo è un problema reale
E quindi comunque a mio avviso va guardato connesse alla sensibilità con modeste con attenzione dell'impegno di queste associazioni
E che credo di perseguire gli obiettivi che il miglior sono stato il piano che decida del nostro ordinamento
Perché io continuo a credere che
Un ordinamento laico non è democratico voi Chiellini quindi questo aspetto debba essere perseguito la Costituzione francese
Perché stabilisce il principio che la Francia è una Repubblica laica democratica il nostro sistema è quello di una Repubblica democratica
E quindi se è vero quello che dicevo sul collegamento forte sorridono pressioni laicità di democrazia
Vero che dire che la Repubblica italiana onorevole una democrazia Repubblica italiana e democratica
Significa anche dire che la Repubblica italiana deve trovare dei connotati di laicità delle proprie istituzioni e tra le istituzioni dello Stato e della Repubblica perché oggi è necessario parlare di scuola della Repubblica e non soltanto di scuola dello Stato
La scuola appunto rappresenta una parte importante ciò che avviene nell'ambito della scuola come un'istituzione importante dell'ordinamento della Repubblica
Ha delle conseguenze molto importanti sul rispetto dei diritti di tutti i cittadini maggioranze e minoranze
Professore lei ci ha detto che il
PAC il concordato di villa Madama diciamo il nuovo concordato con l'ho fatto
Da Craxi Casaroli non ha lo alla l'ombrello diciamo costituzionale almeno secondo alcuni giuristi perché l'articolo sette della Costituzione ovviamente fa riferimento a quello
Del ventinove per modificare Cuper abrogare
Concordato comunque c'è bisogno di una legge cioè non si può fare un referendum perché è un patto internazionale e quindi esclusa la possibile di fare un referendum
Infatti nelle chi conosce questi argomenti i dati i primi decenni sostanzialmente dopo circa vent'anni dall'entrata in vigore la carta
Costituzionale
Su tutto intentato lo una soluzione di referendum abrogativo del Concordato che laterale a noi e la Corte costituzionale tuttavia
Sostenne che questo istituto referendario non è utilizzabile per della eliminazione per l'abrogazione concordato trattandosi di un
Pertanto internazionale per il quale c'è una disposizione costituzionale che vieta al ricorso all'istituto del referendum
E quindi per potere raggiungere l'obiettivo della scomparsa del concordato anche di alcune norme del concordato è necessario un processo legislativo oppure
Che quelli prevedibile un intervento dei giudici
E qui
Si apre un altro delicato argomento ritenendo come prima ho accennato naturalmente si potrebbe dire qualcosa di più né sulla
Carta fiducia che occorreva vere nei confronti dei partiti politici su perseguimento di obiettivi di maggiori la citare il nostro sistema
A mio avviso anche le notizie Tyri diffondono sui documenti che verranno presentati dal Partito Democratico il prossimo ottobre dai tre candidati
Inducono ad avere molte preoccupazioni sull'idea che si vogliono perseguire gli obiettivi di recitare in modo serio e impegnativo
E quindi qua chi fa riferimento
Per potere trovare
Delle soluzioni coerenti con l'abbandono di di strumenti concordatari che viene sostenuto anche dal molti che sono
Cattolici credenti chi partecipa i dibattiti invita anche questo non è un
Un po'requisito indispensabile di coloro che non sono credente ritenere che il concordato contenga norme non compatibile con il regime idrico repubblicano e democratico scritto nella Carta costituzionale
Allora se tutto questo non è facilmente prevedibile che vi sia una riforma legislativa che arrivi a dei risultati condivisibili
Diviene necessario che i cittadini che credono in alcuni obiettivi minimi si impegnino per ottenere risultati ricorrendo alla via giurisdizionale
Il discorso diventa anche questo molto complesso perché vi sono i giudici ordinari e i giudici amministrativi
I giudici amministrativi in particolare il Consiglio di Stato non sono Consiglio di Stato direi in modo particolare dato il sistema della nomina dei giudici amministrativi da del sistema
Vigente del collegamento tra l'attività consultiva ed attività giurisdizionale del Consiglio di Stato il Consiglio di Stato non è un giudice per il quale spesso si ha il timore che il potere politico riesca
Ad ottenere risultati
Di sentenze non sfavorevoli nei confronti delle soluzioni adottate invia
Governativa cioè dal Governo
Undici abbiamo sempre discusso sulla reale
E validità del principio di indipendenza dei giudici anche per il quale ed i giudici sono soggetti soltanto alla legge mi dice che per i giudici del Consiglio di Stato questo principio
E anche per capire la Corte dei Conti ne deve diciamo a fare i conti con quella che è la problematica che nasce da un lato da un sistema nel quale rilievo una presenza nel Consiglio di Stato i giudici nominati dallo stesso Governo
Mi facevo poco fa riferimento al collegamento tra l'attività consultiva e l'attività né giurisdizionale qualcuno vuole guardare con attenzione
Il decreto del Presidente La Repubblica ventidue giugno due mila nove numero centoventidue quello nel quale parlano i giornali di oggi
E tutti sottolineando il fatto che i praticamente citate ignorata la sentenza del TAR
E nella pagina due direttivi si regge udito il parere del Consiglio di Stato ha espresso dalla sezione consultiva per gli atti normativi nell'adunanza del tre aprile due mila nove
Cioè significa che il Consiglio di Stato in sede consultiva annegati insegno diritto amministrativo quindi questo
Richiedendo un anche un'attenzione agli aspetti più specifici del problema in sede consultiva certo non in sede giurisdizionale il Consiglio di ad o comunque in sede consultiva ha ritenuto che questo sia il tema della presenza dell'insegnante di religione negli scrutini dei quali ci vado nei giovani
Che un sistema completamente accettabili non presenti nessuna particolare
Quindi io
Qui lo dico e qui naturalmente esprimo anche la speranza di potermi sbagliare ma temo e prevedo che da parte del Consiglio di Stato
Arrivi una sentenza di in che praticamente contraddice la soluzione adottata dal TAR naturalmente
Non è che credito siano certezze però vi sono forti ragioni per temere anche riguardandola precedenti decisioni trenta del Consiglio di Stato
E quindi io penso che i giudici abilitativi per decidere su queste questioni siano i giudici dei diritti cioè i giudici ordinari e perché no in Italia abbiamo questo hanno
Non so quanta accettabile
Il tema della differenziazione dei giudici a tutela dei diritti dei cittadini cioè il giudice dei diritti e i giudici per interessi legittimi cioè il Friuli tribunali Corte d'appello la Corte di Cassazione sono i giudici dei diritti soggettivi
I tribunali amministrativi sono i giudici degli interessi legittimi uno a mio avviso
Io perlomeno dove il primo che pure sono stato giudice amministrativo per undici anni chiarire ormai lunga ma comunque il primo dato convinzione e che quindi queste sono questioni che attengono alla garanzia di tutti che i diritti soggettivi anche i diritti fondamentali dei diritti costituzionali
E quindi che il giudice più idonei al giudice più attrezzato per raggiungere per dare ragione all'istante di rispetto dei diritti siano i giudici ordinari
Ed è proprio per questo che in un certo senso sono rimasto colpito e forse lo dico pure un po'sorpreso dalla
Decisione del TAR però la mia esperienza mi dice che spesso dei giudici più giovane e ne sono capaci di cogliere
In modo più un pronto ovvero reazioni della società civile su alcuni aspetti significativi della vita quotidiana
E cioè giudice del TAR e non è la prima volta che accogliere istanze collegante difficoltà della vita quotidiana di alcuni ambienti
E quindi forse quella sorpresa Perrella soluzione adottata dalle tappe di Roman non è di giustificato
E il precipitare sono tanti c'è un diciamo così un diffusa la concezione di rispetto delle leggi costituzionali molto accentuata
E quindi prevedibile che quella soluzione possa
Capire con una sua
Presenza anche in altri casi da parte di diritto intense pronunciato ed altri Tribunali amministrativi regionali italiani
Se si verificasse la sua previsione quella che il Consiglio di Stato dopo il parere consultivo dato al ministro anche in sede di giudizio DIA ragione al ricorso presentato dal Governo quali se e quali potrebbero essere i prossimi passaggi cioè finisce lì a quel punto la vicenda oppure ci potrebbero essere ulteriori sviluppi da un punto di vista proprio della giurisdizione
I problemi relativi all'attuazione dei diritti non finiscono mai lì
Se è vero naturalmente non voglio contraddire andar su una riflessione ma voglio far meditare su questa
Questo aspetto sommati
Non bisogna diciamo mai rassegnarci indenne nel nel senso che da pensare che con l'impegno però San tutti questi ricorsi comportano anche spese giudiziarie comportano sacrifici impegno di persone quindi
Non è facilmente prevedibile che si possa continuare alla grande dichiarava esercitare impegno in modo anche imprinting finito
Interrogo credo che nell'ipotesi che io ovviamente non ne mi auguro di una decisione Contrada Patri Consiglio dettato bisognerà contraria di continuare a
A lottare come si diceva Russo voi Haring cioè a impegnarsi per raggiungere gli obiettivi
Voglio quindi ricordare che
Il questo per quanto riguarda in modo particolare questa sentenza
Del TAR venne
Di solo dello Stato e quindi adesso delle conclusioni che non sono neppure condivisibile leggo per esempio che nella formulazione io ho letto soltanto quattro cinque giornali oggi ma c'è un giornale che
Fa riferimento ad un'esperienza nella quale si è detto che nello scrivere questo Regolamento si è voluto dare un livello
Ulteriore rispetto a quello di atto amministrativo dell'ordinanza ora anche il Regolamento Regolamento si legge su alcuni giornali
Adesso ha un valore di legge ora
I regolamenti sono atti amministrativi con valore normativo però non è esatto inviterei chi ascolta
Prestare attenzione a questo aspetto il regolamento non è una legge anche il Regolamento deve essere rispettoso della legge il Regolamento si impugna davanti ai giudici amministrativi
Pensare che possa continuare anche in modo indefinito questa procedura di di di Franchini ricorsi nei confronti di atti amministrativi
Indubbiamente significa fare affidamento solo su un impegno di di tante persone di tante associazioni ma
Non vedrei altre soluzioni ottimamente la soluzione principale
E credo che si diffonda nella società lascerei la consapevolezza
Che vi sono degli aspetti nei quali il rispetto dei diritti delle minoranze sia un risultato che preme a tutti
Che quindi sia giusto porsi nei panni di coloro che si trovano ad essere minoranza magari una sola persona
Che frequentava un insegnamento io non nella mia esperienza dopo essermi laureato in segnali per alcuni anni in un istituto tecnico e mi ricordo che c'era un giovane
Ebreo uno uno solo che chiedeva di non partecipare al precetto pasquale
Che furono adottati e difficoltà perché gestore della scuola vi dicevo ma era una scuola pubblica ma che problema c'è tutt'al più penso alle cose su cui insomma partecipa al precetto pasquale senza diciamo attivarsi nelle
Mignon ulteriori diciamo riferimenti riesce questo mamme che un professore di diritto
Lo tecnico sembrò una soluzione non condivisibile e ricordo ancora a distanza di molti decenni devo dire
E l'impegno che esercita i per convincerla preside che in tempi in cui non era
Non era ammissibile una presenza di un'ora alternativa questo giovane questo giovane solo individui nella nella scuola in cui tutti gli altri partecipavano all'ora di religione
Deve dovesse riaprire un un apprezzamento ma prettamente un riconoscimento della sua specificità diciamo
E la lotta per il diritto insomma per lei forse ha cominciato ad appassionarsi
Per questa frase di di fronte ringrazia professor la ricerca uno lavora a voi grazie al grande la sua disponibilità e la sua pazienza