L'intervista è stata registrata martedì 26 aprile 1988 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Europa, Unione Europea.
La registrazione audio ha una durata di 35 minuti.
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professore
Professor le Goff lei è uno dei più grandi studiosi del Medioevo e quindi la prima domanda che vorrei farle per avviare questa nostra conversazione sull'Europa e questa ecco nel Medioevo grazie all'università grazie agli studi alla filosofia alla religione si configurava in qualche modo diciamo una fisionomia culturale comune dell'Europa ecco oggi invece nell'era moderna ma c'è qualche modo per ravvisare questa stessa fisionomia c'è qualcosa che li lega culturalmente l'Europa e gli dà una fisionomia unica
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Rapporto le direi
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Tanto attivismo con
Medica che ma montavo moglie vale rinnova bravo
Ingrid Stampa
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Epopea che erano ritorno Grechetto gravi e no
Il fu l'oncologo
Tutti
Illegalmente ridotto ma vorrei ricordarlo troppo
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Dopo e acqua quella ma Ecuador durante Tropea e un governo reale riempie ebreo
Comunque davvero ore nove a materie prime nottolino in i parrucconi tutto Udine
Illegali nel tempo credo e e pur rilevando i turisti italiani
Ebbene e chiaro mi sembra che l'Europa medievale fa parte dell'eredità storica dell'Europa attuale l'Europa attuale credo che abbia due aspetti da una parte un aspetto di eredità
Nella linea di un certo numero di realtà
Mentali e culturali economiche politiche del passato ma è anche non solamente una cosa attuale ma soprattutto un progetto è una cosa da fare
E non dobbiamo lasciarci paralizzare dai ricordi storici sono uno storico dal passato ma voltato verso il presente e l'avvenire e di conseguenza non lasciarci paralizzare dai limiti per esempio il cristianesimo e una delle eredità di cui noi viviamo
Ma è certo che il cristianesimo non è una realtà tanto più che anche nel cristianesimo si tratta di una cristianità scoppiata tra cattolicesimo e protestantesimo
Penso che è nato nel Medioevo un certo numero di realtà europee di cui bisognerebbe direi non ispirarsi ma tenere conto penso a due di queste realtà
La prima lei l'ha nominata ed è la realtà universitaria intellettuale e scientifica
Le università create dalla fine del dodicesimo secolo al tredicesimo secolo
Hanno permesso dei viaggi dei contatti tra gli uomini libri lei lei sulle quali e viviamo ancora oggi in parte che dobbiamo sviluppare sulle basi attuali
In conseguenza mi sembra che un'Europa universitaria scientifica un euro più Europa che per esempio aggiungerà una cosa che non esisteva nel Medioevo un'Europa
Della ricerca che esiste in parte e che deve essere costruita assolutamente il secondo punto e quello economico il Medioevo ha creato un'economia europea
è un'economia europea aperta sugli altri mondi essenzialmente sopra il mondo greco-bizantino e sul mondo musulmano
Si deve qui ancora ricordarsi che c'è stata c'è stato una specie di mercato comune dell'Europa
Ed è stato particolarmente vero per i mercanti italiani che hanno aiutato a costruire un mercato economico europeo aperto verso l'esterno e anche come lo sapete sono riusciti
A farne un mercato molto dinamico e anche dominante non si tratta oggi di dominare ma di essere presenti ed imporsi malgrado tutto
In un certo modo ecco professor le Goff abbiamo nominato mi sembra molto opportunamente l'aspetto culturale e quello economico dell'Europa e delle sue prospettive c'è però chi dice che all'Europa come entità complessiva manca soprattutto diciamo l'ossatura uno scheletro politico un sostegno politico ecco dal punto di vista politico quale i quali esempi possiamo trarre dalla storia d'Europa e quale destino possiamo quindi prefigurare
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Penso che il passato non ci darà molti modelli a questo riguardo
Perché cosa abbiamo conosciuto abbiamo conosciuto per esempio nel Medio Evo c'era un'istituzione politica che sembrava europea
L'intero l'imperatore e precisamente
Una delle grandi sconfitti della storia medievale
In ogni modo credo che se si deve dare una certa unità politica non è da lì che si deve iniziare si deve andare verso una certa unità politica
Ma deve essere piuttosto il coronamento il punto di arrivo della costruzione europea è noto il punto di partenza
Il ventesimo secolo lo sappiamo e ancora oggi fondato sulle realtà nazionali
E l'ideologia europea non deve essere utopica
Deve tenerne conto ma e eppure evidente che se le realtà nazionali si sviluppano in nazionalismi sarà una cosa mortale per l'Europa
Si deve dunque partire dalle realtà nazionali per arrivare ad una sovranazionalità europea ma con prudenza
Penso a un'altra cosa ci sono stati dei momenti in cui si è avuto l'impressione che ci fosse un certo governo politico dell'Europa
è stato nel diciannovesimo secolo quando c'è stata la santa alleanza
Ma è un precedente piuttosto cattivo perché era il fatto di governi conservatori che volevano mantenere le cose come erano e noi dobbiamo fare esattamente il contrario
Bisogna che sia un'unità politica e che sia anche lei un'unità di progresso e inno un'unità di conservatisi smog
Dunque su questo punto delicato importante credo che il passato non ci offre un grande aiuto
Senta intorno all'intervista analoga che abbiamo fatto qualche giorno fa professore erga Aimone lui ha affermato che il l'unica identità dell'Europa l'unica diciamo tratto comune dell'Europa e la sua storia è quello delle guerre e dei conflitti che ha creato un enorme diversità e quindi l'unica strada possibile e quella di salvaguardare le diversità i conflitti che son divenuti produttivi per l'Europa anche diciamo in prospettiva anche nel futuro ecco secondo lei è possibile pensare un'unità politica in un'Europa fa che appunto o fa ancora vive dei grandi Stati nazionali ma al suo interno piccole realtà etniche indipendenti la Corsica ai Paesi Baschi
I fiamminghi valloni tutta una serie di realtà diversissime tra di loro ecco come è possibile conciliare tutto questo salvaguardando queste diversità in una unità
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E vediamo ha lanciato un'idea provocante ma che ha il merito di fare vedere la realtà di questo ostacolo
Ma non sono molto preoccupato perché non si vede oggi
Se si mette a da parte il problema dell'affondamento estro Ovest che fu fortunatamente vanno diminuendo non si vedono all'interno dell'Europa
Delle ecco cause molto gravi di conflitto
Vede i principali conflitti relativi all'Europa sono dei conflitti all'interno delle nazioni penso all'Irlanda al Paese Basco
Mi sembra che l'unità europea dando più importanza alle regioni deve al contrario diminuire l'attenzione i conflitti in queste regioni particolari
D'altra parte l'Europa che noi desideriamo non sarà un'Europa uniforme prima di tutto questo è impossibile e aggiungerei che non è da auspicare ma bisogna che i conflitti diventino dei conflitti della concorrenza normale diventino dei conflitti delle emulazione
E se abbandoniamo l'idea di uniformità pensando all'Europa credo che allora l'antagonismo tra i conflitti interni e la volontà d'unità andranno diminuendo
Senta appare sempre più chiaro che né grandi problemi planetari nelle guerre in corso nel pianeta né i problemi del disarmo i problemi della pace l'Europa è sempre più esclusa al tavolo dei grandi non siede un presidente dell'Europa a quando si discute dei problemi del Medioriente di cui dell'Afghanistan dell'America Latina l'Europa molta poi la voce in capitolo ecco lei crede che questa sia una strada irreversibile o l'Europa può varie riconquistare una centralità planetaria che gli è appartenuta per tanti secoli
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L'idea di centralità non sono sicuro che si possa riconquistarla
è chiaro ed è un progresso che il mondo va verso una molteplicità dei centri
Ma è anche vero che i più grandi problemi si regolano spesso senza l'Europa
Non si deve tuttavia lasciarsi ipnotizzare dai problemi militari e nucleari sono molto importanti mai solo lì che l'Europa e esclusa
Credo che è precisamente per farsi riconoscere per avere una voce sufficientemente pesante che l'Europa deve unirsi
Vediamo già che sul piano economico la voce dell'Europa si è fatta più forte
Questo è mascherato essenzialmente da una realtà che penso scomparirà
E che la dittatura monetaria del dollaro credo che fortunatamente questa dittatura non durerà ancora molto
In ogni modo
Se vogliamo trovare per l'Europa nel suo insieme e per ciascun Paese che la compone a pesare di più sulla storia internazionale sulla storia dell'umanità
Bisogna per questo fare l'Europa e credo che sia possibile è difficile ma possibile
Professor le Goff allo stato delle cose la situazione complessiva delle istituzioni europee della CEE del Parlamento europeo degli altri organismi comunitari e diciamo lei spiegano fiducia rispetto al progresso della coesione politica europea possono vari vedere qual è il suo giudizio ecco sulla la dimensione istituzionale dell'Europa attualmente
Per governo
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Personalmente credo piuttosto che si debba rinforzare fare funzionare meglio le istituzioni che esistono piuttosto che crearne delle nuove il problema di un presidente dell'Europa è un problema delicato
Certo materializzerà ebbe di più la realtà europea
Ma quando si pensa alle difficoltà che ci saranno per eleggere questo presidente
Le difficoltà tra i vari paesi tra le varie ideologia politiche credo che ancora una volta bisogna essere molto prudenti
E che per adesso e uno sviluppo delle istituzioni attuali che si deve ricercati
Malgrado tutto che ci sia un Parlamento eletto a suffragio universale e una cosa estremamente importante che ci sia un governo della comunità con un presidente è già qualcosa
Dobbiamo essere attenti nel fare ammettere queste istituzioni in modo tale dir rinforzarsi
Lei ha in qualche modo anticipato la mia ultima domanda che questa ecco il partito radicale in Italia ha fatto approvare dal Parlamento italiano un documento che chiede che in occasione del vice denario della Rivoluzione francese vengano convocati gli stati generali d'Europa in modo che tutti i parlamentari dei parlamenti nazionali Assia m ai parlamentari europei possano riunirsi per eleggere appunto il presidente dell'Europa ecco lei cosa pensa di questa iniziativa
Il vero proposta proprio irritate rivolto lo attende che il Papa
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Vendola
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Ora
Penso innanzitutto che avere degli stati generali di Europa
E una buona cosa che l'occasione ne sia il bicentenario della Rivoluzione francese spero che nessuno vedrà del nazionalismo francese
La rivoluzione francese è stata fatta non solo per la Francia come si sa ma per tutti i popoli e innanzitutto per i popoli europei che è un inizio di questa Assemblea sia l'elezione di un presidente dell'Europa sono più riservato sono più riservato per le ragioni che ho appena detto
Mi sembra che sia prematuro e temo che questa elezione era arrivi dei conflitti piuttosto che calmarli
So bene che un direttorio nonna generalmente nei Poteri né la forza simbolica di un uomo solo
Ma forse si potrebbe essere più modesti
Certo passare di quello che una federazione a qualcosa di più
Ma c'è un presidente della comunità
E mi sembra che verso il rinforzo dei potere di questo presidente che bisogna andare piuttosto che verso un'istituzione completamente nuova
Ma questo si discute
è una questione aperta
Ma in ogni caso mi rallegro molto che il partito radicale si impegna verso una vera costruzione dell'Europa e mi auguro che il partito radicale abbia un ruolo importante
Professore Gorni contenta veramente in chiusura un'ultima battuta un sul giudizio su quanto secondo lei ha pensato la tematica europea nelle elezioni presidenziali in Francia ci sono appena quasi di cui è appena concluso il primo turno
La proposta di troppo è troppo Torquay tra tempo no
Dabo lei e e retta
Tu nei comodità
E eh
Fotografica
Detto tempo talvolta gruppo prima
Vale a dire tu
Tradotto dopo poco tempo popoli delle truppe
Qua
Unitamente avec la buona
E
E avec l'Italia e consente Scevola altro
Ok
E e che Pupo devi più quattro due capito
Luogo va a fare ritiene però ha fatto Corno
Non saremmo
Arbitro corretto
Perché al no proprietario però perde oltre per vuole
Tutto pappa Paola per di quanto è caduto
No per qua perché qua più o il c.t. alcune ho
L'ho appreso da padre Franco deve fare chiedevamo detta
Con
E in quell'occasione tappato to hold notturno ben opera col tempo per
Arriviamo
E ha opere Europa OPA
Ostili costeranno guardi devono
Aspetta ok
Phantom che plaude valacco emerge che erano né invece
Credo può aprire tutto il resto info solo che europea
Vai Canopus quanti quanti
La qualificazione di papà nei primi è condividerlo che a Coventry resta la famiglia fa capo
Non voglio capire a qua nordico Carlo
Ripeto ormai da un po'no e credo dobbiamo dopo ma un largo negato qua ottavino aveva
Credo che questo punto sia molto importante è stato indicato da tutti i candidati seri
E anche se per alcuni è forse più uno slogan ma che una convinzione è malgrado tutto un orizzonte che ha molta importanza per le elezioni presidenziali
Perché lei sa che con la tenacia del Fronte nazionale e con le incertezze dei francesi sul loro avvenire
La sfida europea è una cosa essenziale per loro e credo che sempre di più
L'Europa apparirà per i francesi e questo è già importante
Come non solo uno scopo collettivo ma più specialmente l'occasione per i francesi di raddrizzare quello che non va nel loro Paese
E ne sono molto felice
Perché vedo precisamente il ruolo che deve giocare l'Europa
L'Europa non deve essere considerate Bay differenti stati come una occasione di abbandono di rinuncia ma al contrario come un solo sollecitazione a fare meglio a progredire e sono sicuro per quello che concerne coso qua mi terrò Chirac che e un convertito di cui non si sa fino dove va alla conversione ma è anche lui sempre di più obbligato per tutte queste ragioni di tenere conto dell'obiettivo europeo
Per esempio su un punto preciso
La costituzione di un mercato unico nel novantadue ci obbliga a rivedere il nostro sistema fiscale che è una cosa molto importante e che in circostanze normali
Ne a sinistra né a destra si riesce a realizzare penso che l'Europa ci obbligherà a fare dei progressi
Lo storico assolutamente molto di in questa sua intervista l'avevate giuridico per perché mediatiche di aver parlato intraprese Nottola veramente molto più rapide dalla poi pretende dopo che va bene la ringrazio comunque l'auguro buon lavoro bacchetta video
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