Ernesto Rossi
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Paolo Sylos Labini
Radio radicale per meglio conoscere la figura di Ernesto Rossi economista vogliamo porre a Paolo Sylos Labini alcune domande brevi domande a Paolo Sylos Labini che è un notissimo professore universitario di Scienze economiche che a cura toh tra l'altro nel nel settantasette la pubblicazione del volume abolire la miseria di Ernesto de dunque professor sui loro Sylos Labini
Ernesto Rossi era un liberista credeva fermamente nel libero mercato nel pluralismo economico e secondo schemi e concedi tali comunque da garantire la definitiva scomparsa scomparsa dell'invito Enza nelle società avanzate qual era appunto in grandi linee il prende il pensiero di Ernesto Rossi come economista
Ecco prima di tutto del potere e non è proprio accanto a definirlo liberista è
Sono già l'obiettivo che lei esattamente ricorda cioè come abolire la miseria come aboliremmo degenza e implica una qualche e e forme organizzate per l'intervento non strettamente liberista già inseriti ma poi nella sua vita intellettuale della sua attività intellettuale che è cominciata molto presto nel campo dell'economia e ha caratterizzato tutto il suo sviluppo anche quando è diventato antifascisti attivo e poi in prigione e poi dopo è stato il punto di riferimento culturale il suo e c'è stata un'evoluzione ecco ma si può dire che il suo liberismo non è mai stato puro anzi era era misto sin dal principio e e poi man mano lui accettava la la formula pingui Cassibile cioè a giocare interesse privato al carro dell'interesse pubblico ecco questa è la polo formula cioè provare un'ottima combinazione per usare un'espressione di economisti tra mercato intervento pubblico quindi lui intervento pubblico non lo vedeva affatto marginale non aveva l'obiettivo degli liberisti intesi in senso stretto che lo Stato me lo fa e meglio è e con lo Stato deve fare bene molte cose anche se non deve soffocare non deve burocratizzare l'economia e tanto che si può per finire come io fatto proprio nell'articolo che scrissi subito dopo la sua morte i figli quindici fra che noi reciproca entrare con un economista che sta tra liberismo e socialismo
Essere meno liberista del proprio negozio chavista è vero e proprio ma questa situazione intermedia non è l'indice di ricambio d'animo incerto dubbioso ma e il risultato di direi cessioni critiche molto indipendenti Montottone lui rispettava Quick Step ma poi sviluppo per suo conto aveva grande ammirazione per lui chiediamo di come è ben noto tutti col quale è stato in corrispondenza io la primo perché parlare di non subire lo schiaffo all'università fa progressi da Roma quando si era cominciato ce l'ha con il fascismo egli si lui diceva che uno studioso che era stata citata dal nostro e insegnante presente che era Guglielmo Masci un economista molto lucido che poi è morto portò presto e ed era ci faceva riferimento a un Rossi in corrispondenza coi nautica ed era proprio Ernesto Rossi e quindi pur con l'ammirazione di dal e in altri si poteva definire interista sia pure di parità moderno cioè non un liberista puro ma invece Rossi era aveva questa questa posizione diciamo più filiformi ecco io già in altre occasioni ho avvertito che dire economista modi Rossi o come di chiunque altro Po troppo schematico sono di tanti tipi tante e qualità è una stessa persona può durante la sua vita cambiare i connotati in quanto economista e intanto c'è l'economista teorico e quello applicato e per quell'applicato può essere per me The applicato che diventa poi azione politica ecco quindi Rossi una primissima fase in due i dominava l'interesse di tipo tu nel tuo recente applicato ma di tipo scientifico mercato del lavoro finanza pubblica ecco questo è poco noto maggiormente alle Toro un economista si occupa del mercato loro come lui fin esce durante i primi anni del fascismo i già è un economista non liberista insomma voglio dire uno che si preoccupa di della disoccupazione e delle condizioni e poi vedere che cosa si può fare pone un problema cioè non liberisti col e poi la finanza pubblica crescere degli articoli pubblicati nella riforma epocale qualcosa molto tecnici
Molto buoni insomma apprezzati proprio dagli Stati Uniti tra l'altro perché una critica dei bilanci ed era un'azione tecnica ma anche la politica perché cioè il fascismo c'era già quindi qui si vede la combinazione una una un un interventi critici che colpirono anche alcuni dei temi degli economisti dei tecnici che dovettero prendere atto della della giustezza delle critiche illustri questo è una prima quinquennale su cui sono soprattutto i primi anni il periodo in cui UIL cominciava un'azione politica no non mollare eccetera e io negli anni in cui poi non finirono alcuni contemporaneità aveva quest'impegno politico molto forte che ma lo porta prigione ecco e in pensione
Comincia a riflettere sui problemi più ampi
Più di fondo e ci sono le critiche delle cose
Non solo economiche critica punto del liberismo critica e capitalismo al capitalismo ripetitivo critica del socialismo ecco e anche qui noi non gli andava bene il capitalismo individualistico come elezioni andava bene anche il socialismo e e proponeva delle altre del del delle altre delle altre linee per queste la Bonino e miseria ecco questo è il periodo in cui lui utilizzo per così dire il periodo della pensione per riflettere in modo distaccato è il periodo in cui interpreto si innamora delle idee della Federazione europea in quanto economica perché influenzato dagli scritti dirompente Rossi Nestore è stata molto intensa per belli anglosassoni soprattutto finite europei c'è poi da da inaudito il rettore era ammiratore e soprattutto di doping anche amico
Robin seguita che sia ancora vivo molto vecchio economico e nuovi e Altiero Spinelli che era entrato dentro come comunista ma poi si era aveva avuto una crisi diciamo e aveva cambiato l'opposizione rispetta agonistica allora poi quelle che oggi sono diversi Patrizio Spinelli e Meli liste presentate in Commissione io ci sono diversi tipi di allora come è noto a tutti e qui insieme scrissero sulla federazione europea mi pare anche Colorni ecco il riceve anche un libro proprio in questo periodo della sempre finale della prigione poi quando uscirono e quando uscire e poi prevalse l'impegno politico
Diciamo del politico sia per fare l'analisi critica di quello che era stato il fascismo ecco il che Rossi deriva molto giustamente secondo me
Che ci sono delle parole insomma che fanno abbastanza impressione perché sono certissima e colpiscono nel segno questo non e cioè che il fascismo queste sulle proprie lo stile io ripescate non era un accidente da attribuire alla criminale iniziative Mussolini era il frutto di tutta la nostra storia questo era il punto di partenza e così si andava interpretato e capito anche perché negarlo perché per criticare qualcosa bisogna conoscerla per con esattezza senza formula formule preconcette ormai cosa e ci sono qui i padroni del dottore e la responsabilità della destra economica e politica diciamo che questo ed il nessuno sia oggi il più conosciuto insomma e per i premi per deve porre è un'espressione che è diventata ormai nell'uso corrente ma c'era già prima ma prima ne nessuno lo utilizzava era detta in modo scherzoso in un altro modo che invece ha assunto col significato che sappiamo e quindi l'analisi tempestivo con l'analisi dell'eredità il beneficio d'inventario l'analisi dell'eredità fortissimo avendo visto il fascismo in termini Fini sul piano della clinica economica ma in una prospettiva di tipo storico e allora e la storia è una cosa che viene da dal passato e si rivolge verso il futuro si tratta di capire l'eredità che le norme gravissime in primo luogo l'inefficienza tremenda della pubblica amministrazione che è stata la palla al piede tuttora in gran parte la palla al piede anche del di chi vuole fare interventi riforme
Si è occupato alternativamente del problema della riforma della previdenza
Sociale ha scritto anche qualche cosa che richiama il periodo precedente cioè degli impegni di più ampio respiro e poiché tutti quegli scritti
Sede del mondo e poi dell'altro lampioni e altrove di di dica battaglia politica soprattutto sulla politica economica in cui si era specializzato nella lettura critica dei bilanci fatta non da un punto di vista della critica contabile corrispettiva ma dal punto di vista dell'economista e dell'uomo impegnato politicamente e socialmente sono le battaglie che che che sono più freschi nella memoria di tutto insomma e che sono a mio parere piena coerenza con tutto quanto l'arco della vita
Ernesto Rossi sosteneva anche infatti era critica e criticatissimo da alcuni che si sarebbe dovuti giungere ad un sistema economico secondo il quale quelle imprese che fossero divenute in grado di gestire il cinque per cento del mercato questa mi pare il tetto che fissava avrebbe dovuto automaticamente essere nazionalizzate e quindi comunque Ernesto Rossi liberista sebbene appunto con tutti i correttivi che lei prima ci illustrava era anche decisamente anti monopolista
Beh non c'è dubbio ma capisce che questi che sono parecchio più dei correttivi insomma e per questi queste
Con cadrebbe
Questi elementi
Impediscono di considerarlo un liberista sia pure qualificato il ricambio no no non ho nulla contro i liberisti crea destinati a Ingrao firme e grande rispetto ma e Peppe lettere propri non non può essere chiamato o può e si deve dire che era una una una specie di incrocio fra liberista e un socialista programmatori ora quello del cinque per cento la scritta mi pare una volta ma non mi dava un'importanza crescerà solo perché i salari che capisce questo è un po'il concetto per risalire quando si dà
Tupac certi limiti e
In c'è una concentrazione eccessiva di potere economico allora qui il Problema è che economico in quanto lo all'abuso dei monopoli ma è ancora di più questo lui l'ha sempre ha detto e un abuso politico ha possibilità di interferenze di corruzione e così via delle grandi unità e allora per questo devono devono essere diciamo nazionalizzate questa era la sua visione ma ancora più interventista è quella che lei ha ricordato poco fa cioè abolire ammise che io ho edito pochi anni fa perché era un libro che un libro che era rimasto clandestino mentre gli altri sono più o meno noti e ma quello inoltre lama con l'EP più pecche ecco me l'aveva dato una copia preziosissima me e quant'altro ravvivata Lavitola e non lo conosceva quasi nessuno
Con gli amici soltanto pochi ecco perché era stato stampato male ed un po'e voleva rifare ma per diffonderli stamparlo voleva di vederlo e come succede rimanda oggi rimanda a domani perché poi arrivato arrivata da come si chiama la la sorella finiscano ancora Giavara il perché è uno scrittore che la morte la chiamata alla agricola come si calcola come avete alleviata la comare secca Luna non ha più e allora io poi ritornò fatto l'introduzione cercando appunto tra l'altro di inquadrare anche la figura di economista che inscindibile da quella del politico dovrebbe interna insomma visto sotto Ernesto Rossi Bristot dal punto di vista dello studioso di economia e ho ripreso avvertendo che riprendeva ma modi il campo alla sua propone delle proposte principali che era quello che fecero il loro equilibrio
Sul quale vado come è noto bar per l'annullamento del Po a parole se invece ho tutto il corpus inutili sono venuti anche qualcuno di voi insomma dei radicali sono venuti comunisti socialisti repubblicani ecco ebbe luogo una schiera soprattutto di giovani che vedono l'elemento anche interessante da un punto di vista di impegno ci sarebbe ci c'è solo da da da promettere lavoro duro epoca paga ecco ma lavoro duro che dovrebbe servire a tante continua l'obiettivo principale adesso secondo me non è più abolire la miseria i tempi di permettevano sta in prigione c'è una fascia di miseria in Italia spaventoso questa fascia diciamo ci sono sempre i popoli poveri miserabili ma per fortuna sono fortemente ridotti fortemente ridotti non è più quel problema massiccio che era ancora e
E e quindi allora la la chiave i
E in una formulazione della proposta andava rivista in qualche modo Fernet propositivo lui l'avrebbe riproposto in altri termini e io che non sono netto e lo lo riproposto abbiamo molta in all'interno i diversi e di la mia proposta a questi obiettivi ridurre la disoccupazione giovanile ma ancora di più creare le premesse per deve anche molto più di quanto non sia successo le barriere fra loro manuale intellettuale perché queste fece del lavoro fatto perché voi e uomini ma io non dico che anche le donne con debbono essere acque escluse del bene e del male la prepotenza diffuse neanche la fatica e per aiutare i lavori che non necessariamente ma molto spesso sono di tipo ma quanto via forestazione scavi tipico linee ce ne sono tante in Italia formidabili pochissime persone che sono pronte a lavorarci e lavori di tipo piccolo Dini per i debiti proprio logico e di sistemazione in Calabria che che per tutte cose che non si fanno non si non si pagherebbero nel suo e poi i lavori di questo genere che anche nel tempo uso terzo mondo ecco io ho più volte ho detto che la posizione radicale io so che non è quella dell'elemosina lo so bene però si presta a questa interpretazione mi perché mi Petruccioli cioè impoverì debbono da indichi debbono dare ai poveri invece il questo può succedere soltanto in momenti di emergenza
A quota questo non non si si deve dire di sì ma bisognava organizzarsi bene per l'assiste questa i radicali lo so che lo dicono ma io non in maniera abbastanza incisiva ecco e tra le assistenze ci stanno anche quelle di Jovanotti
Che organizzati nelle feci il lavoro con dei reggimenti di fiori che vanno in Angola in Bontempi Mikoyan ogni tanto per dire due e lì c'è bisogno di tolti insomma anche lì ragazzini appena laureati in medicina che fanno pochissimo Maurizio preziosi ragazzi che magari senza nemmeno avere quella specializzazione scientifica ma sanno aggiustare un autocarro sanno dove stanno i pezzi di ricambio sono preziosi perché l'arretratezza non è una parola è una cosa seria ecco quindi quest'esercito del lavoro dovrebbe dovrebbe diciamo in parte saremo abilitabile per per andare in Paesi del Terzo Mondo insieme conoscono con aiuti economici con sostegni finanziari con interventi di imprese insomma l'impegno del terzo mondo deve essere polivalente e abbastanza grosso e uno di questi potrebbe essere l'esercito questi fece loro come come ho detto l'idea originaria ed Ernesto ma e sono passati ormai quarant'anni Fikri anche forse più da quando lunga la comincia a scrivere in prigione adesso se cambiate le circostanze ecco per questo sono ritornato sempre alla carica e dagli ordinario Mariconda c'è già una una proposta di legge del di Accame chiesta in questa linea e e quindi diciamo ci vuole tempo ma insomma è bene che se i radicali Seagal si danno da fare fanno bene insomma
Un'ultima brevissima domanda per concludere questo quadro che abbiamo
Che abbiamo formulato abbiamo fissato che lei ha fissato intorno alla figura di economista con di Ernesto Rossi ecco cosa pensava rossi delle economie collettivistiche era molto critico molto critico ecco il prete
Ma diciamo decisamente critico anzi debbo dire insomma in tutta umiltà che io ero pure critico anche per merito suo ma a meno di lui ecco io vedevo in prospettiva la possibilità di sviluppo più vigoroso e più rapido di quello che poi sono state e Ernesto minimi mi diceva che io sbagliavo e in fondo sbagliavo non è nel nel nel senso che poi queste economie non si sono sviluppati si sono sviluppate ma non con quella velocità con quel saggio sostenuto in quegli anni quando io avevo queste polemiche diciamo centralmente interno e cioè a casa sua con Ernesto in quegli anni il l'espansione della Russia sovietica in particolare ed è robusta e non erano dati falsi però erano gli anni degli investimenti nell'industria di base dove si può procedere rapidamente anche con decisioni fortemente centrali quando poi invece si è dovuto passare alla produzione di beni di consumo gravi agricoli e non è che i con i ribelli le grandi dimensioni non aiutano e bisognava decentralizzare i in i sovietici ci hanno provato con Lieberman neri eccetera ma e si sono resi conto che se vede centravano sul piano economico dove va be'centrali anche su quello sindacale e politico e questo non erano disposti a farlo perché tutto il meccanismo fortemente centralizzato e allora abbiamo una lo sviluppo entrato in vigore in crisi ma in difficoltà i saggi sono scesi in come e a modo suo aveva visto bene il merito come io non avevo visto conosce sì i problemi le tensioni sono sono andate crescendo adesso stanno sotto gli occhi di tutti insomma quindi lui del socialismo reale è sempre stato molto critico il anche ripeto anch'io sono stato critico non sono mai stato diciamo così for forte ammiratore della della Russia sovietica ne vedevo anche nel passato i limiti gli elementi di coercizione tunisina ecco non li vedevo magari tutti come poi si già adesso si vedono e e Parma soprattutto ero in prospettiva abbastanza ottimista dicendo ma ma adesso no la Russia e ancora più dal punto di vista del reddito pro capite dello sviluppo ma nel giro di venti trent'anni questa era la la il discorso che facevo poi ci può avvicinare fortemente agli Stati Uniti e superare quindi le condizioni ecco questo non sta avvenendo perché a un certo momento ha perduto corpi quando dal dallo sviluppo chiamiamolo estensivo delle delle grandi prolificità acciaio eccetera che hanno voluto sono utili passare allo sviluppo intensivo delle beni di consumo soprattutto quelli non durevoli che pure escono molti importanti delibere sterile ecco e anche e qui di aprire molte volte abbiamo polemizzato con Ernesto su varie cose qualche volta forse ho avuto ragione io ma quindi avere giocatori
Ma
Poi
Sicuramente
Dobbiamo
Ho capito
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