I liberali italiani dall'antifascismo alla Repubblica - Presentazione del libro a cura di Fabio Grassi Orsini e Gerardo Nicolosi (Editore Rubbettino)

Pubblica
Voluto con la mano
Non
Organico
Fa
Dalai Lama
Va bene
Poi ritroviamo
Abbiamo
Però penso che possiamo cominciare
Cioè l'evoluzione di
Si sente
Un caloroso benvenuto a tutti voi che avrei voluto intervenire a questo dibattito sul libero
I liberali italiani l'antifascismo alla Repubblica
Mi limiterei a rivolgere qualche parola né di ringraziamento rimandando eventualmente le mie considerazioni sul libro alla conclusione degli interventi dei relatori
Che allorché sono voi ben noti che sono il professor Francesco il professor creerei
Il senatore Zanone mentre il senatore Quagliariello è stato
Trattenuto per una
Una riunione politica
Spero che ci possa aggiungere storico
Innanzitutto vorrei rivolgere un sentito ringraziamento alla alla Biblioteca del Senato al suo direttore Sandro Bulgarelli e i suoi collaboratori che ci hanno ospitato in questo luogo non è così familiare
Un ringraziamento va anche al Ministero deve del sitar ridere c'è il caso densità di Siena qui rappresentata dal Rettore Magnifico col soffocanti
La ricerca di interesse nazionale su cui questo libro I di cui questo libro è il primo risultato è stato appunto coordinata da un'équipe del dito del Dipartimento di storia nell'ambito della Facoltà di Scienze Politiche dell'Ateneo
Che fa più che fa capo al colosso Nicolosi cui si deve anche la curatela debito con la collaborazione di gruppi di sviluppo di studioso e non esita di Padova
Della Tuscia dannosità di Palermo dell'istituto solo non sono di Napoli di eletti dai denti dal professor Bertida udienza Marco Capozzi
Ma questa ricerca non sarebbe stata possibile senza il supporto degli iscritti il suo Presidente marzo Baglioni della Fondazione del Monte dei Paschi che ha creduto in noi e ci ha sostenuto con un piccolo ma strategico
In seguito investimento il mondo
Dice
Colgo l'occasione per ringraziare il Presidente Iorio Gabriello Mancini
E al deputato del
Della fondazione Fabrizio
Felici
Vorrei inoltre di Mediaset la Fondazione nautiche ci è stata vicina che ha collaborato con noi la Fondazione Magna Carta
La Fondazione Craxi ben
La rivista ventunesimo sta nel secolo che ci hanno fornito dall'altro un
Un prezioso supporto logistico un saluto affettuoso va poi gli autori del libro quasi tutti presenti i cui nomi
Non
Potrà fare ma
Voi ritroverete dei livelli dice allegato alla
Soluzione dicono esatta della stampa
Perché soprattutto a loro che detti che dedicata a questa serata
Mi dispiace appunto di un potere di nominare tutti singolarmente vorrei soltanto ricordare due nostri carissimi amici
Scomparsi nelle more della pubblicazione del libro
Il professor Antonioli al naso e il professor Nicola Raponi
Che lasciano il nome un vuoto
Dei colmabile
In questa occasione non posso non rilevare la notevole copertura che ha dato al volume gran parte della stampa quotidiana dal Riformista libero aggiornare agli a libero l'opinione occidentale
Evidentemente la comparsa di questo libro ha suscitato qualche curiosità
Sulle sorti della cultura liberale e ha dato lo spunto a qualche domanda dove sono finiti i liberali
Esiste ancora una cultura liberale oppure vogliamo fare da
La fine dei panda
Per lunghi anni i liberali
Liberali diciamo così storici
Era una sorta di
Deserto desaparecidos della storica della storia italiana
Più recentemente vi è stato
In controtendenza voleva ai gol di studi su questo tema ad opera di studiosi di fondazioni di istituzione per questo non posso non citare
Ancora la fondazione Einaudi
E
E l'Archivio di Stato del Senato che ha raccolto
I discorsi parlamentari numerosi e prestigiosi
Parlamentari come il Presidente
Il sole venerando Carlo Sforza c'era
Non posso citarli tutti e soprattutto ha iniziato
La pubblicazione di un giudizio
Dizionario sui senatori deperibilità liberale
Siamo quindi lieti di constatare che vi sia stata una ripresa di questi studi che si è aperto quel cantiere che avevamo auspicato cono fortunato numerosi cosa su ventunesimo secolo
Dedicato appunto alla storia dei liberali italiani
La nostra intenzione è stata quella di mettere al centro dell'attenzione non solo e non tanto i partiti politici i movimenti dalla famiglia liberale ma l'istituzione di classi dirigenti gli uomini di idee
Che gli hanno animati ed esce un ritratto variegato di inclusivo di quello che possiamo definire il modo liberale cioè quel complesso di persone i gruppi di associazioni che nonostante
Che non
Che erano diciamo così poi Stati in realtà dimenticati dalla storia dalla storiografia
Infine vorrei avvertirvi che nonostante volume sia corposo esso è tuttavia la prima festa radio volti un mosaico più complesso e bisogna ancora tende
Quindi il secondo volume
Di questa serie accurati Capozzi crede Berti che riguardano i liberali italiani la politica estera e liberalismo meridionale col con al centro evidentemente Benedetto Croce
E infine il mosaico verrà completato dal dizionario del liberalismo italiano al quale
Siamo
Lavorando la ricostruzione del modo di operare con la Procura con la pubblicazione del secondo volume attua apparirà quindi
Più completa ma non esaustiva ed è per questo che appunto
Siamo ora
Lo dicevo siamo
Stava lavorando a questo dizionario del liberismo italiano vorrei adesso dare la parola al professor Carreri
E poi
Al senatore Zanone e per ultimo al
Al professor Francesco inattesa
Che
Che medie inattesa tecniche il professor Quagliariello possa dire possa venire
E quindi darei subito inizio a questo
Questa è la presentazione prego
Grazie Fabio
Voglio prendere spunto
Da uno dei contributi
Più bislacchi di questa antologia
Questa
Miscellanea
Quello
Di Luigi Foffani hanno non mere
Vorrà se dico che bislacco perché e non c'è un problema
Che
Non si ritrova frequentemente sì non ho mai trovato una considerazione
Dimostra
In modo zigzagando te
Il problema la
L'osservazione che lui fa è questa
I grandi vecchi del liberalismo
Segnatamente Vittorio meno nell'Orlando croce inaudito
Che naturalmente hanno svolto poca
Un ufficio eccellente
E appassionato com'era nelle loro corde ma in qualche modo
Hanno gettato un'ombra che ha pesato
Sulle reti generazioni che
Entravano loro
Comunque si accompagnavano a loro per ricostituire le sorti del liberalismo italiano in quel dopoguerra
E credo che l'osservazione
Sia pregnante
Se si considera un punto
Perché è una cosa è stata la continuità dello Stato
Battaglia liberale nel dopoguerra non solo liberale battaglia fondamentale
Che ha costituito poi uno dei presupposti sui quali si è stabilizzato il Paese
Un'altra cosa è la continuità del liberalismo
E quello
Che manca nell'analisi dei vecchi
E dir la verità
Forse
è venuto troppo tardi un po'tardi nell'analisi anche dei più giovani
E che
Il liberalismo italiano
Era andata incontro al disastro del mille novecentoventi mille novecentoventidue
E che quel disastro
Che aveva
Ha avuto come evento fenomenico il fascismo
Nacque da
Una fondamentale incapacità della classe dirigente liberale che ancora gestiva in qualche modo lo Stato di compiere in pratica il trapasso dallo Stato liberale alla democrazia libera
E consegniamo al secondo dopoguerra esattamente questo problema
Nel saggio di Capozzi nel Veneto
Saggio di cappotti sul Lucifero
Accolto
Un intervento di Croce credo il Congresso liberale del novembre quarantasette
Voce lapsus crociano
Dice
Parla del ceto medio la grande araba fenice il pluralismo del secondo dopoguerra e dice beh insomma
Semplifichiamo la borghesia
Dico l'accesso perché
Evidente come il suo occhio
è proiettato all'Italia che era stata
Da quella che aveva celebrato nella storia d'Italia
E nella storia d'Europa
Due libri che rimangono due classici
Sempre da ripercorrere
E che colgono il liberalismo italiano europeo nella sua Apogeo
A noi a quelli che sono seguiti adesso anche noi
Tocca principalmente svolge della storia e sono liberi che si firma chiudono col mille novecentoquindici hanno e dicevo quelli che sono venuti dopo che a noi tocca svolge nella storia d'Italia dopo il mille novecentoquindici
Che epoca in cui
Il declino del liberalismo
Non è un fatto solo italiana
Italiana quella preciso tra sia stata ben preciso e il vento
Ma pensiamo
Agli altri Paesi e pensiamo all'Inghilterra
E nel secondo dopoguerra che si determina le crisi del dibattito in crisi
E
La perdita di centralità nel sistema politico inglese
E tuttavia credo che questo è un punto è questa e una seconda ricerca
Che credo sarebbe più difficile a farsi che sarebbe opportuno farsi
L'eredità del liberalismo
Passa alla storia seguente
E assorbita dalle altre forze politiche la storia inglese una testimonianza evidente ma non solo quel
Passa alle altre forze di polizia lascia gli ordinamenti costituzionali liberaldemocratici
Sui quali si è fondata non so ancora per quanto
La nostra
Civiltà
Ed è appunto questo penso in Italia
La recezione
I presupposti liberali che proprio
Del movimento politico cattolico per esempio ma poi anche in modo assai più travagliato dei socialisti e questa storia bisogna farla bisognerà
Nel corso di questi degli anni che abbiamo alle spalle
Abbiamo fatto storia di partiti di famiglie politiche se abbiamo
Piuttosto marcato i caratteri identitari e distintivi di queste forze
Non quelli che in qualche modo hanno rappresentato la pur tenue ma importante decisiva Corinne sul quale si è fondata la vita civile
E politica che è stata poi quella della Repubblica
E vengo al secondo punto di cui
Perché
Dal problema diciamo del primato liberale
Che si spunta ripeto nel ventidue e non
Nel quarantatré
Si passa al problema del tema della centralità io
Liberale
Che è presenti si muovono in quei nei protagonisti e tutti i saggi né ne danno testimonianza
Io credo che va tenuta presente la distinzione tra centralità politica e centrismo politico
La centralità
E il problema che
Le forze anche in sistema l'alternanza
Forze politiche si pongono un problema di centralità rispetto al complesso della società nella sua struttura organica non solo delle forze politiche insomma essere centrale vuol dire
Avere questa centralità vuol dire avere
Una presa decisiva
Che sulla quale costruire il rapporto maggioritario nella società
Il centrismo politico è una formula politica
Per la quale
La posizione diciamo di chi
Governa diciamo e l'acqua e l'asse del attraverso cui passa
Tra l'l'amalgama averle e a cui ritornano sempre le fila dell'equilibrio politico posizione
Ora
Se noi guardiamo alla storia che questo libro ripercorre
C'è una prima fase in cui
Sono presenti sia l'elemento della centralità che del centrismo
Mi rivolgo alle battaglie insomma fatte dal Partito liberale
Fino al dicembre quarantacinque
Quarantatré e quarantacinque è un'epoca importante per i liberali
Prima e dopo la liberazione
E sono battaglie
Per la continuità dello stato del ritorno dei poteri
Allo stato
E quindi e la battaglia per
L'abolizione dei CLN nella battaglia del del
Che
Corre parallela al Governo Parri
è la battaglia che si combatte
Molto al nord fu il regime di fabbrica
Che è una filiazione del problema dei CLN
è il problema di far ritornare i legittimi proprietari e riavviare il sistema riavviare il sistema che è connessa a quella dell'epurazione perché
Cioè a quella di trovare insomma una
Una definizione dei limiti un criterio ordinatore del
Voglio ricordare che al nord
L'epurazione non investì solo la struttura dello Stato
Ma infine stile strutture delle aziende private
E andarono fuori produzione decine di migliaia di persone
E in terzo luogo e qui è già almeno centrale anche in già in questa fase la battaglia liberale
è quella
Intorno all'automezzo aprile insomma quella che apre
La deriva agraria di destra del partito liberale
Ora
In quella vicenda perché ho sempre pensato insomma che l'inizio del definitivo declino
Della centralità del ruolo di centralità del Partito liberale sia stato l'avvento di Degasperi proprio nel dicembre quarantacinque perché sposta l'interlocutore
Ora fino a quella data i liberali erano ancora concorrenti insomma in questa posizione provento di Degasperi risposta definitivamente il problema
E illiberali fanno che si sono quelli che si battono per la soluzione che porta l'avvento di De Gasperi Degasperi abbastanza abile da far fare la pacco tutta loro
E siccome esisteva un problema di equilibrio politico e quindi l'equilibrio di centralità
è i liberali diciamo escono da questa ma questa linea di centralità
Che a un terzo punto non non lo so formale volevo proprio fare prendere troppo tempo ma c'è un terzo punto credo da considerare
Ulteriormente che è quello
Molto dibattuto
Ed è diciamo l'autonomia l'antinomia
Conservazione progresso
Anche di quelle definizioni sono molte a incominciare da quelle che da crociera e sul
Sul problema del conservatorismo eccetera eccetera ma io credo che questo
E cosa
Che va seguita
Piuttosto in relazione a quelli che erano in mutande perché sia il termine conservazione che progresso si misurano sui monti mutamenti che si determinano come necessaria sul modo di affrontare questi mutamenti e l'HIV vicino a misurare le questioni
E allora voglio ricordare che gli anni che
Seguono dal che vanno dal quarantacinque grosso modo il cinquantadue sono gli anni in cui
Si esce
La struttura protezionista nel nostro sistema economico e cioè la liberalizzazione degli degli scali con qualche comporta in termini di trasformazione sociale
C'è la riforma agraria
è questa incide non poco insomma nella
Fisiologia del soprattutto in Italia meridionale insomma muta rapporti di forza sociale profondi
E l'epoca in cui si
Ricostituisce l'economia mista
E voglio ricordare una cosa
Perché nelle polemiche liberiste spesso si fraintende
Che
Il nuovo Statuto dei limiti che il nuovo finanziamento dell'IRI non solo ma
La creazione della firma del del fondo industria metalmeccanici salvava gran
Una
Parte cospicua di grosse industrie meccaniche
Tutto questo avviene con l'assenso sotto l'egida di Luigi Einaudi
C'è il compromesso cioè un compromesso liberista
Che
Che fondava economia mista e il fondo
Acclude al sistema erano uomini che conoscevano benissimo
Quali erano i limiti del nostro Paese e quindi quali erano i limiti del ceto imprenditoriale del nostro Paese
E che la svolta dal trentatré fatta dal fascismo no no non era capovolgimento di una di uno studio ogni un momento di rito e dallo stipendio con le grandi grandi cose perché venne la siderurgia
Ebbene l'Energia con l'ENI poiché
Adesso non voglio mettere soltanto i leoni sotto il cappello di Einaudi ma rientra nell'ambito di questa
Sostanziale
Luigi Einaudi credo che è stato veramente
Louis si più di qualsiasi altro
Punto di riferimento del trapasso tra le due italie
E
Con sostanza di dottrina liberale ma anche con statura di grande uomo di Stato
Ha determinato queste cose che dicevo che sono insieme di conservazione di profitti di progresso la poiché altre che vanno ricordate almeno un'altra
Quella
Della costituzione economica della Repubblica quella che è stata fino a ieri insomma il fine è stata la costituzione economica della Prima Repubblica
Quella che Carli definisce
Lo statuto minimo borghese del Paese organismo nel senso della borghesia produttiva
E questo Statuto viene collocato fuori dalla Costituzione repubblicana badate bene da Luigi Einaudi perché salvo l'articolo ottantuno che poi è l'unica diciamo
Cosa in cui lui riesce a penetrare a fondo nel testo della e che poi
Insomma è stato isolate ho avuto la gestione che ha avuto
C'era un dato molto significativo
La nostra Costituzione non non contempla nel parte dell'ordinamento dello Stato la Banca d'Italia
Costituzione tedesca lo contempla l'esempio
Tiene fuori
Tiene fuori la Banca d'Italia tiene fuori l'ordinamento del credito che fa poggiare piuttosto su ora una rivisitazione della legge del trentasette tiene fuori diciamo darle
Porta a Porretta come è stato poi in una certa data porre accanto alla struttura
Istituzionale socio economica del Paese apporre accanto alcune garanzie che rimangono fuori perfino
Non del tutto ma per certi versi della legge fondamentale dello Stato
E voglio ricordare che anche la svolta del quarantasette
è una svolta che non ha per epicentro
La
La stretta di bilancio
Ma la stretta del credito il governo del credito queste ed efficiente
Mai Torchi della Banca d'Italia hanno stampato tanta moneta come per le elezioni del diciotto aprile mille novecentoquarantotto come c'è una bellissima lettera dei Naldi a De Gasperi in cui dice mi deve scusare questa volta proprio non me la sento dire malgrado
L'uso che faccio della bevanda del
Del latte di cocco non me la sento di partecipare
Al Consiglio dei Ministri in cui verrà verranno approvate una valanga di ulteriori
Specie fuori fuori bilancio e quindi vado a sentire un mio collega Egitto logo all'Accademia dei Lincei dice però
A perché il punto era un altro insomma è la struttura comunque ci potremmo soffermare su questo punto
E quindi diciamo è piuttosto da queste cose insomma che si delinea
Si delinea
La dicotomia conservazione progresso su cui insomma questa è la posizione di inaudite male rotture interno al mondo liberale come sappiamo sono anche numerose che
E qui vengo I due interrogativi
Che mi paiono insomma percorrono tutto libero
Sì allora spazio
Perché il Partito Liberale come si propone di fare poi con la Segreteria Lucifero
Si ponesse come forza che guida un blocco di destra nel Paese c'era spazio per questo
Anche qui voglio riferirmi a dei dati molto concreti e mettere uno dietro l'altra i risultati elettorali del mille novecentoquarantasei
Del mille novecentoquarantotto del mille novecentocinquantatré del mille novecentocinquantotto
Perché sono questi sui quali si gioca la questione
Ora nel quarantasei abbiamo ancora
Non ho un grandissimo partito liberale ma un partito liberale che impiantato nel Mezzogiorno e soprattutto un per un partito meridionale soprattutto un partito meridionale
E se uno si percorrere l'elenco dei deputati
è insomma tanta gente che fa piacere di vedere sulla scena perché insomma
La vecchia borghesi meridionale liberale
Sì con le sue
Con il suo con il suo ruolo di nota Bilato quello che si vuole ma insomma è una faccia civile del mezzogiorno ce l'avesse ancora Mezzogiorno Space spaziale prettamente civili
E però
Nel quarantotto questa no
è spazzata via sostanzialmente nella
Allargata
E qui insomma devo andare molto breve però
Come ci si poteva attendere un se un un esito diverso
Ma
Il ceto medio
Meridionale e settentrionale
Tra il ventidue e ventiquattro
Sceglie il fascismo perché sceglie il fascismo
Perché ritiene
Per una serie di ma fondamentalmente perché la classe dirigente liberale non
Non è stata in grado di essere argine
A quella che era stata l'insorgenza del biennio rosso e via discorrendo comunque questa è la valutazione sulla quale cresce il fascismo
Allora poteva riconsiderare come riferimento i liberali come riferimento in una situazione in cui nel frattempo la guerra fredda era scoppiata
Perché il lungo telegramma di Kennan del marzo per quarantasei ma dottrina tunnel del quarantasette quarantasette le cose sono avviate acuto e quarantasette del sempre più drammatico il ritmo con cui si va a quel preciso confronto e a quel punto
Costoro che scelgono scelgono l'effettivo baluardo deve
Che è il mondo cattolico che dietro la chiesa cattolica ma che è ombra di dubbio eccetera
Io non avrei mai seguiti in questa scelta piuttosto avrei votato nelle senz'altro votato come ho sempre fatto le posizioni di minoranza però però queste scelte logica da parte dell'elettorato
Nella lettera d'Italia
E il mille novecento guarda cinquantatré e sono nell'azione nelle quali emerge un blocco di destra
Emerge da che cosa
La riequilibrio della centralità sociale che gliele i Governi De Gasperi fanno meno il con quella riforma agraria la Cassa del Mezzogiorno eccetera eccetera eccetera ed a quello naturalmente entrambi sono i traumi si scontrano e si scontrano con
La perdita
E nel cinquantotto però
Quella fuoriuscita di voti a destra e largamente riassorbita
E largamente riassorbita cioè finisce la parabola
Con un'annotazione due annotazioni ulteriori
Una
E che il Movimento Sociale
Sceglie come libero adesso non mi ricordo la data ma siamo lì sceglie come leader Almirante cioè si estremizza
Tanto è vero che lo rende molto difficile a Malagodi proporsi l'operazione che non era riuscita a suo tempo e che allora rispetto all'operazione di centrosinistra
Sembrava riavere una qualche
Una qualche plausibilità
Io non voglio riaprire non so se c'è il quadro anni Orsina non vogliono prima c'è sempre la polemica con lui e con la sua esaltazione diciamo del corso Malagodi hanno
Malagodi era un uomo oltremodo degno
Portava con sé anche molti degli enti
Del moderatismo lombardo del tempo che fu
Però non posso non credo si possa definire un liberale che ha il senso della centralità del partito liberale nel sistema politico insomma percorreva un'altra
Un'altra strada percorrevo un'altra strada
Ma piuttosto riconosco Rosina come altri quelli di porre su questa data un problema ma quando inizia la crisi della Repubblica che non si è mai chiusa
Inizia col fallimento del centrosinistra quello fu un passaggio traumatico indubbiamente nel nel quale si dividono molte strade si aprono molte strade nuove
Mi veniva in mente l'altro giorno che sessantaquattro che la data e anche la data della morte di Palmiro Togliatti
E l'inizio di un'altra storia una storia molto quella della maggioranza e fittizi come diceva mentre eccetera all'interno del partito comunista SIS Francia il sistema comunque
E certamente diciamo Malagodi è un protagonista di questa storia senza del riuscire
Voglio solo ricordare perché qua c'è
Valerio Zanone
Che poi
La possibilità perché queste per esempio sino a ruota su questa storia si poteva mantenere in piedi l'alleanza centrista che l'alleanza centrista
Va avanti fino al fatidico settantasei
Nella quale fu proprio Valerio Zanone a salvare il partito che liberale
Prendendo quoziente nel solo College di Torino se ben mi ricordo lì finisce il centrismo anche in termini parlamentari
Però centrismo come formula è finita in realtà dopo il cinquantatré questa è la verità e dopo do dopo ora parla sconfitta della legge maggioritaria davvero che quella legislatura seguente la legislatura di preparazione del centro sinistra un'ultima considerazione
Se come mi sembra
è difficile in termini di logica politica di ricostruzione storica pensare che era poco
C'è una possibilità di costruire uno spazio a destra diciamo del di un blocco di forze non l'ha
Ecco la
Beh fa però salita polemico Orsina però con molta educazione
E anche con qualche riconoscimento
L'altra domanda è ma c'era spazio per una forza liberale
Che fosse diciamo
Piuttosto di sinistra penso agli amici del mondo pensava
C'è un bel saggio di Nicolosi su questo
Che ricostruisce bene tutto
Eccetto
C'era spazio
Ma c'era spazio per
Un'esigua forza che fosse diciamo che potesse essere qui di testimonianza
Io
Siccome sono stato parte partecipe di quel
Insomma parte della mia giovinezza e l'ho fatta anche leggendo quei giornali frequentano
Penso che abbiano dato un contributo culturale importante
Penso che il grosso sforzo che fecero di cui poi la
La
La cosa di la Malfa allora
Come ministro del Bilancio la lettera aggiuntiva come si chiamava sia stata una delle variabili portano allo sforzo che fecero il convegno del mondo poneva il centrosinistra su una posizione
Meno rigido di quello che fu la posizione socialiste che certamente non contribuì alla
Positivamente quella rigidità alla alla riuscita diciamo della dell'operazione
Dell'operazione di centro si
Però i limiti erano quelli limiti erano quelli insomma non sarà difficile costruire eccetto una forza di testimonianza importante il Partito Repubblicano prestata lungo svolto male grande funzione da questo punto di vista però tale era
E carissimo Fabio tu che teche va il merito di avere riavviato questi studi avergli dato formale è sempre stato
Però voglio ricordare una cosa permettimi di ricordare una cosa perché sebbene non ci siamo conosciuti poi molto più tardi veniamo tutti e due da famiglie liberali
E l'eredità era anche cogente
Ma alla fine quando abbiamo dovuto scegliere entrando nella nella vita adulta che cosa abbiamo scelto di essere le risorse
Grazie
La parola Valerio Zanone
Non si sente
Vai
Meriti di questo
Rosso
Libero
Io trovo
Quello di dove
Esplorato
Un aspetto
Fra inverno frequentati della storia dei liberali italiani
Ci sono molti studi
Molte pubblicazioni sul pensiero
Del liberalismo italiano anche del Novecento
Ci sono molti studi sugli uomini di Stato
Liberali in Italia segnatamente nella prima netta del Novecento
C'è ci sono c'erano adesso
Si sta
Provvedendo un poco compensare questo
Questo vuoto pochissimi studi sull'attività dei liberali italiani come movimento
Politico organizzato
Almeno a partire dal mille novecento ventidue come
Partito politico
Su questo vorrei
Dire
Una una parola fra fra poco
Sì sì diceva affido
Ieri in parecchie dell'asilo Silvio scritto ancora nella prefazione del libro non ricordo male
Che la storia dei liberali italiani come movimento politico organizzato ancora una storia da scrivere
Il Cristo penso che in buona parte resti tutto oggi vero
Però non va centralmente sottovalutato il lavoro di ricerca e di studio che si è fatto negli ultimi anni
Da parte di una serie di istituzioni e di studiosi primo luogo il centro
Della Università di Siena diretto dal professor Graziosi
Antonioli al naso questo compianto amico che Fabio ha ricordato poco fa
Vecchia scritto gran parte del suo libro sui liberali italiani novecento nella Fondazione Einaudi lavorando
Nella nostra nella nostra sede
Nei due volumi del Comitato nazionale sull'origine alla Repubblica vi sono vari contributi sulla storia dei liberali in quel periodo
Segnatamente quelli Gerardo Nicolosi riformista Baldari di Giovanni Orsina
C'è da ultimo ultimo in ordine a difendere la gradualità
Il catalogo della mostra su Einaudi che eventualmente sorrido e che ci piacerebbe assai
Qua trasferirà Raponi quanto prima e in cui si si trattano molti degli argomenti che Piero Craveri appena richiamato
E poi c'è la
Attività che Giovanni torcida a
Delicato specificamente a all'opera alla personalità di Giovanni Malagodi dopo che
Per sue carte sono state
Acquisite appunto all'archivio dalla Fondazione Einaudi di Roma
Credo che
O lucida stia per pubblicare
Un
Volume
Tra un po'come
Promozione
Culturale sulla
Sulla posizionato in carica da Malagodi
Alle origini del centro sinistra
La storia di quegli anni che cominciano negli anni Cinquanta ricollocato accordi acquisì i suoi maggiori successi elettorali
E politici
Facendo forza
Secondo la mia personale interpretazione un poco a quello che era la sua vera
Identità culturale
Io l'uomo
Dubbi nel dire che sostanzialmente come formazione come tradizione familiare ma anche come mentalità
Malagodi era in sostanza un giolittiana
Si trovò in quella circostanza a guidare l'opposizione al primo centrosinistra Tebe
Un notevole successo in quella fase
Quel successo poi progressivamente del perito per la ragione che il professor Carrieri già ricordato
Consigliera che
Il sostegno dei ceti che avevano appoggiato in modo massiccio su questo gli studiosi non sono molto realistico aberrante espliciti in modo fidata inserendo in forma finanziaria e mediatica
Le campagne elettorali Malagodi progressivamente a ridosso delle loro sostegno vedendo che non si riusciva attuare quella riconversione verso governi di centro che era in fondo la grande promessa implicita dell'opposizione di
Malagodi al centrosinistra
Ma la sua visione delle cose e anche dei rapporti politici era sostanzialmente una visione Gorizia ereditata da suo padre ero mai smentita o anche carte
Su questo e lì si faceva avrebbe un titolo di allora e guardare a diciott'anni
Di aver corretto le borse delle memorie
Della viabilità di Giovanni Giolitti no
Un'auto un'autobiografia giolittiana criteri avremo
Non scritta nuova insomma certamente
Olindo Malagodi aveva molto lavorato a raccogliere le carte a mettere insieme
I materiali per l'autobiografia
Di di Giolitti
E questo è tanto vero che
Quando poi nel mille novecentosettantanove cioè testo particolare sarà finito perse centosettantanove dopo la la drammatica fase dei Governi
A alla soglia del compromesso insomma di unità nazionale
La legislatura terribile dal settantasei settantotto quando nel settantanove
Con il Governo consigliarci riuscì a fare quello che i novant'anni non se l'ha fatto mai e cioè a fare un governo in cui i socialisti negli inverare spesso insieme
Malagodi fu sulle prime molto diffidente verso l'operazione ma poi
Dopo qualche anno si rapide
E c'è curda
Una significativa traccia di questo
Al momento dalla formazione del Governo Craxi quando Malagodi che allora rappresentarvi liberali nel Senato Parolo sulla fiducia al Governo Craxi
Dicendo
Lo dando un'ampia apertura di credito iniziando a quello che aspettavo dalla mille novecento e tre
Allora come si conviene finito il dibattito
Chiesta ed è ora che portavano testo Malagodi testuale pieno Albania collocato a quella del mille novecentottantatré no mille novecentotre perché qui si attua veramente quella promessa non è quello proposto che dovete aveva
Avanzato allora Filippo Turati catturati non avevo potuto accettare
Perché è il Partito Socialista dal tempo era controllato dai massimalisti rivoluzionare
Cosa
è importante quindi in questa serie di studi io direi che conto
Dunque questi questa serie di di pubblicazioni di cui stiamo parlando
La storia anche la prassi politica dei liberali italiani tale abbastanza
Documentata fino all'inizio degli anni sessanta
Ci sono state anche altre pubblicazioni interessante ampio c'è la fondazione cortese
A Napoli
Che ha fatto parecchio
Per conservare il ricorda gli iscritti di un grande meridionalista liberale diede tradizione fedelmente crociana come fu Guido
Cortese e quando era visto dell'industria provvide molto per la politica di
Compartecipazione dell'IRE alla all'eredità illustrazione del tempo sia stata anch'essa anche quella ricordata
Da credere abbiamo pubblicato come fondazione laudi qualche tempo fa gli studi a mio avviso molto belli devo una filosofo
Liberale che fu uno dei primi pochissimi oppositori Malagodi negli anni Sessanta e che è stato ingiustamente un po'così dimenticato Pompeo Biondi
Allora fino agli anni Sessanta
Abbiamo parecchio di cui poi disporre voi se
Non ho altri cinquant'anni che sono giustamente affidati alla tradizione verbale
Ora
Questo libro
Nello sfogliare un po'
Nel già due volte
è stato per andare lordo l'occasione di ritrovare
Molti nuovi di
Liberali che o
Ha avuto con la
Possibilità
Di conoscere dal vivo
La mia ai giovani anni
Come è naturale
Il Papa Gianfranco Viesti riguardano l'ambiente torinese
Liberale come Vittorio Badini Confalonieri di cui non ci scrive praticamente più niente
Liberali come Manlio Brosio di cui invece si sono pubblicati ultimamente arrivano pubblicando i suoi ideale con me farmaci come ambasciatore
Liberali
Poco controllabili anche da se stessi come Edgardo Sogno
L'ambiente torinese però ci sono anche figure che io ricordo bene dall'ambiente romano per esempio con me penso storni ed all'ambiente napoletano come Alfredo
Parente
Era quella
Una un tipo di relazione politica
In cui non si poneva il problema che divenne poiché
Un tormentone di anni
Più tardi ossia il rapporto fra lo Stato la politica la società civile erano personali dalla società civile
Che intendevano la loro partecipazione politica come un modo di manifestazione appunto della siti senso Saiti
E poi quando si parte sono figure che furono attive queste anche durante la Resistenza poi quando si passa più tempo la Repubblica altri Gaetano Martino per esempio un gusto premo le naturalmente più di ogni altro Aldo Bozzi
Altri invece che non l'ho conosciuto di persona ma per sentito dire debbono villa Bruno
Bruno villa Bruna
Io sono ho aderito Partito liberale quando fino ad ora se ne era appena andato dopo la scissione cinquantacinque e quindi lo ricordo fisicamente perché civili poi
Credo senza suo grande soddisfazione a fare il consigliere di opposizione per la sinistra
Vista comunista praticamente come come radicale ma insomma era stato eletto come indipendente nell'opposizione al Consiglio Comunale di Torino dei socialisti effettuato arresti
Io ricordo questo vecchio signore allora la sinistra erano
Erano esista opera Istat che
Ma rappresentanze nel
Nel Consiglio comunale anche in abiti alludevano chiaramente alla sua derivazione sociale
E c'era questo vecchio diventi luogo vestito di scuro con una cravatta fa Salvino
Che ostentava aristocraticamente la propria
La propria noia sui banchi del Consiglio comunale
Altri l'olio conosciuti nemmeno prevedeva invece per corrispondenza come Pannunzio di cui pure qui
Sei si parla e ci sarà
La prossima settimana rappresentazione Europa direi una libro curato da prima Franco può glieli presidente del Centro Pannunzio di Torino su cui riprenderemo molto praticamente questi argomenti con cui ebbe una
Corrispondenza perché quando
Quando chiuso e la pubblicazione del mondo ferrovie
Che tutti i giovedì andavamo acquistava agricola fu come se è una ragazza con cui avevamo condono è dovuto intervenire si avesse liquidato no proprio una mancanza quasi fisica che si sentiva allora
La considero nato dal mondo ne fece una specie di di
Per così dire si Valdameri evocativo per una rivista dove scrivevo esteri sia Pannunzio per avere una serie di indicazione che egli diede con una lettera che credo si avverte anzitutto nel frattempo
Ora lasciando perdere questi
Così
Diciamo reminiscenze un po'troppo personali
Qual è la
L'impressione ecco che
Io colgo da questo da questo volume così collettaneo non per tutti raccoglie una grande diversità di contributi
Ma io
Colgo l'impressione che sia la
La storia di uno affarismo ossia la storia di una
Cultura politica che è accanitamente restia a organizzarsi impartito
La storia del del Partito liberale
Credo che ne sia
Una buona dimostrazione anche se come dicevo va la più gran parte i decenni recenti ancora tutto da scrivere però
Dopo non non è fuori di significato e una occasionale che
I liberali italiani abbiano deciso di
Costituirsi in partito sono pochi giorni prima della marcia su Roma
E alla primo Congresso del Popolo del ventidue e grande dei
Maestri del liberalismo non c'era pure
Crociera se n'era andato in vacanza in Piemonte
Che non andò al Congresso
Giolitti credo che ci fece rappresentare da Marcello Soleri Einaudi si occupò del Congresso ma come giornalista scrivendo un articolo sul Corriere della Sera in cui
Illustrava le caratteristiche del liberalismo piemontese Congo una serie di osservazioni che già correggono alquanto quello lo spirito anti giolittiano che era stato così così vivo e polemico in Einaudi fino ad allora
Questo partito fece due congressi il secondo piuttosto sciagurato nel ventiquattro dividendo si tratti ancora prestava fiducia al Governo Mussolini e chi viceversa era già versamento
Decisamente avversario
Poi c'è una lunga parentesi che comincerà il ventisei lo scioglimento del partito dura fino al quarantatré
E quindi quando si dice che è una parentesi
Un periodo che dura diciassette anni si commette un errore di sintassi poi prepara il presidente durano vent'anni sono troppo lunghi insomma fare far parte di un discorso dal cielo
Per quello che
Io ho sempre pensato
Quando ho visto la il momento veramente fondativo del Partito liberale italiano nel mille novecento quaranta tre
Specificamente nella lettera che Croce scrisse alla sezione di Bari qua dalla Costituzione salvaguardando la sezione pugliese del Partito liberale
E mi ha sempre molto o come si può dire
Così
Colpito insomma
Questa
Questa generosa determinazione con cui un filosofo ultrasettantenne di un bel pezzo come l'approccio in quel momento
Decise finalmente di alzare il naso da nessuno dei suoi libri e di diventare un attivista politico dal quarantatré fino a quarantasette
Prendendo posizioni anche molto
Tenete avanti della vita interna del partito per esempio l'assoluto diniego che egli pose comma rispetto alle profferte di Giannini per l'adesione o l'uovo qualunque e terminando poi questo suo ciclo di militanza politica
Con il
La rinuncia
Ad essere
Il primo senatore a vita della Repubblica italiana
Credo vada notato che in quel periodo in quegli anni i soprattutto nel primissimo per il mondo l'Italia era spaccata in due
Ci fu una forte sintonia fra questo ambiente napoletano e Romano rappresentato da Croce e agli ambienti della Resistenza liberale
Poi voi siete milanese ma mi permetterei per Foro Boario municipale di dire soprattutto torinese perché la nostra fu
Era stata durante il fascismo
Dopo Napoli la città più Corciano d'Italia era posti i rapporti fra fra procede gli ambienti della Resistenza liberale torinese furono assolutamente importante purtroppo
Da quel nucleo fondativo daremo poi una storia poco felice
Vi è un partito che era
Costantemente indebolito da una normativa solo solo sul fianco sinistro una serie di continue scissioni da sinistra
E che si aggravavano poi qualcosa segreteria
Lucifero quando si commisero la sciagurata decisione di accettare l'abbinamento con il partito il partito dell'uomo qualunque ormai in fase fra l'altro di
Pregresso elettorale
Questi furono vari tentativi di recupero
La riunificazione del mille novecentocinquantuno non a caso a Torino
E nemmeno alla riunificazione attenti e quindi si arriva alla scissione del cinquantacinque
Che
Considero per quanto riguarda
La mia opinione
Una vera una vera e propria cicatrice nonché che essi che è rimasta sulla sull'identità del partito liberale e che non è stata mai recuperata la storia della scissione il destino dei dei del mondo da una parte
E qual è il Partito Liberale senza quel
La componente
Assegnato molto su quelle che potevano essere gli sviluppi di una diversa
Politica ora in tutto questo c'è una continuità questo domanda che vi pongo trovo la risposta pagina trecentocinquantuno
Le liberatorie felice liberare soprattutto i vecchi liberali parlano trascura perse
Fuori strada quel vincolo programmatico comune per invece caratterizza le relazioni degli uomini di partito
Prevale in altri termini l'aspetto personale individuale dell'impegno politico che viene anteposte preferito rapido affermazione della macchina partito
Questo
Descriva assai bene intorno al quale
Il limite
Della mentalità liberale di fronte al esigenza di organizzarsi in un partito
Strutturato il partito liberale
Non poteva essere per definizione una chiesa
In competizione con le altre chiese politiche del tempo
Ma non diventa mai nemmeno una casa divenne piuttosto qualcosa insieme una stazione ferroviaria cioè ci son passati quasi tutte ma nessuno oggi si è fermato più del tempo strettamente necessario
Che liquido Riva
A mio modo di vedere una
Antropologia curiosa
Per
L'antropologia dai maggiori liberali
Italiana di è quella di
Aver prestato la vita nazionale statisti avocazione minoritaria
Insomma una definizione che ha in sé è un elemento mi pare di contraddizione ma è successo questo comunico Renza al
Di mezzo secolo no liberare italiane hanno dato ogni mezzo secolo un grande statista alla vita nazionale
E questi grandi statisti avevano un autocompiacimento persino
Nella riconoscersi un ruolo minoritario rispetto al Paese che governavano
Cavour
Fece il suo migliora il discorso
Del Parlamento nazionale pochi mesi prima di morire nel mio centosessantuno parlando
Della questione romana
Anticipando
La previsione che quando i cattolici ci fossero
Decisi a partecipare alla vita politica gli era già pronto a passare sui banchi dell'opposizione il verbale registrano sensazioni valicano perché la maggioranza del Parlamento era cavouriana ma c'era poco da ridere Cavour però ha visto giusto
Quello era il destino prete segnato che glielo Vidal perché
Era ormai al termine la sua troppo breve vita
Giolitti Giolitti è stato una specie di
Dominus dei Governi
Diciamo quasi trent'anni ma almeno nel periodo dal mille centotre fino alla alla vigilia
Della Grande Guerra e tuttavia già nel mio centonovantasei cioè dopo il suo primo Governo scrivendo
Per la sua vita romana la figlia
Enrichetta
Coriolanus alla definizione di nuove
Nel
Capo del Governo che
ONU Sarko che deve cucire l'ambito di un dopo perché qui invece non può fare l'investitore che avevo
Deve tenere conto che la componente
Si sentiva anche agli insomma nono comma un vero
Un vero leader racchette poteva determinare con la sua volontà politica nazionale ma piuttosto
Teoricamente pragmaticamente un governante legato a condizioni del Paese che gli avrebbe desiderato diverso soprattutto per quanto riguardava
La vita politica dal Mezzogiorno
E infine al terzo dopo altri cinquant'anni e in altri nautri Presidente della Repubblica
Che però
Utilizzo l'esperienza del suo settennato subito dopo per scrivere le prediche gli utili inutili cioè anche in questo volendo con questo diciamo andaste in marzo un po'piemontese segnalare commerci rendesse ben conto no della del carattere minoritario delle sue opinione
Pur essendo stato
Un uomo assolutamente determinante con me Capo dello Stato nei primi anni la Repubblica allora su questo vorrei ancora
Sottrarre un minuto per richiamare ciò che
Craveri ha detto a proposito
Di di De Gasperi
O anzi
Questi statistica vocazione minoritaria
Potrebbero trovare una
Diciamo giustificazione di carattere storico del fatto che
Il liberalismo non serve tanto a guidare le politiche ma
Alla recitazione che di esso se ne fa i movimenti di altra
Origine quindi dei cattolici liberali socialisti liberali
Questo però
A mio modo di vedere riguarda molto più l'impianto istituzionale che voi le prassi specifiche delle poliziesca cattolici liberali socialisti liberali sarebbero
Se la definizione ha un senso dei cattolici dei socialisti che fanno politica cattolica e socialista partendo però dalla accettazione di un impianto istituzionale
Conforme ai principi liberali ora diceva cadaveri in fondo la grande
Radicale passaggio ad hoc è stato De Gasperi
Incerto l'aveva l'origine della Repubblica ha una grandissimo debito nei confronti del binomio De Gasperi ed altri
Ma qui è significativo il ruolo che De Gasperi
Attribuiva
Einaudi che è esattamente il contrario del di quello nuovo che tu ricordavi è che il progetto in cui o altre forme ma
Quote considerava il ceto medio come una classe più civile che sociale lo capace di interpretare la propria funzione
Nell'interesse generale cioè senza
Essere troppo
Assillata dei propri interessi di categoria e di classe
Le carte dei quando fu chiamato a render conto da cavallo per cui
Aveva scelto ed altri come vicepresidente del Consiglio
Non penso affatto quello ma deserti risottoposto fratello enorme era in realtà è rappresentata dal quarto partito
Quella c'erano tra partiti di Vassalli cultura tenerne conto però c'era il quarto partito che non era un partito elettorale un parlamentare era il partito degli industriali finanzieri
Dei proprietari dei grandi giornali sanzione senza io ricopro il cui consensi la politica di ricostruzione nazionale non sarebbe stata
Possibile ecco RAI misconoscere sono andato un po'per la lunga seguendo le molte
Diciamo suggestioni che l'intervento del professor Carreri
Società nel nostro discussione ma
Mi pare che la storia che si raccoglie al fondo di questi ottocento correnti Bafile
Sì è un po'quella di una classe politica
Che ha diretto
Che il Governo quando aveva un partito perché quando ho avuto un partito non ha più di un'altra cosa
Va
Ecco
Sarei d'accordo
Dunque il grosso volume
Di cui stiamo parlando oggi pomeriggio con i suoi trenta due contribuenti
Di alto livello scientifico e rappresenta un'occasione unica
Per ripensare la storia di un partito e di una cultura politica che anche nel secondo dopoguerra hanno segnato in qualche modo il nostro Paese
E contribuito nel bene e nel male orientarne le scelte di fondo
Grazie l'ottica con cui si parla si guarda alle complesse vicende che hanno uniti e divisi liberali italiani ormai è profondamente mutata in virtù di due fratture epocali
Strutturale l'una sovrastruttura are all'altra per servirci delle vecchie categorie
Mario sia
La prima riguarda il crollo dell'impero sovietico e quindi la fine del socialismo reale almeno nel continente europeo un dramma storico non retoricamente definito un secondo ottantanove
L'altra si riferisce al mutato paradigma interpretativo del mondo contemporaneo iscritto negli albi sionismo storiografico dei Renzo De Felice dei François Fillon regge il degli Ernest Nolte
Entrambe le rivoluzioni
Non ci consentono più di privilegiare l'asse destra sinistra nella ricostruzione delle politiche liberali ed delle varie conflittuali correnti che involontariamente
Relegare uno il Partito Liberale tra i partiti minori il crollo dell'Unione Sovietica preceduto danni di repressioni militari nei Paesi satelliti
Ha portato a guardare con minore sospetti ideologico all'anticomunismo viscerale tra virgolette di cui il partito liberale fu forse l'espressione più intransigente
Il sistema comunista era realmente malato e l'economia collettivista sulla quale si fondava il potere delle sue classi dirigenti era davvero insostenibile e non riforma capire dall'interno
Contrariamente a quanto pensavano
Persino scienziati politici del prestigio intellettuale direi Montanaro russi la diversa valutazione del fascismo il la fine della vulgata che sembrava ormai il senso comune nella saggistica e nei manuali scolastici dell'Europa continentale
Dal canto loro hanno indotto a una diversa considerazione del contrasto che oppose più pone ancora oggi il liberalismo di sinistra
Gli ascendenti salvo detti Anna e parente stretto dell'azionismo al liberalismo di sempre di destra legato al maestri pur diversi
Come Benedetto Croce Luigi Minardi
A leggere le relazioni e le testimonianze del volume chi se la sente per fare un esempio in tema di interpretazione di ciò che è stata uno avrebbe dovuto essere la Resistenza di stare dalla parte di al le Sandro Galante Garrone o di Ferruccio Parri che ella intendevano come una vera e propria rivoluzione moralmente
Le toilettes intesa rifare l'animale d'Italia e non dalla parte di Edgardo Sogno che l'aveva fatte vissuta
Come liberazione della patria dallo straniero comunque soprassalto di dignità e il di orgoglio nazionale infiniti
Erano a destra quanti interpretando il bisogno di sicurezza e di ordine fortemente sentito dagli italiani
Dopo anni di guerre di privazioni non accettavano la logica dell'epurazione
Che attenermi dietro a un moderato come Ugo la Malfa avrebbe privato per un tempo indefinito i corpi di polizia
L'esercito gli apparati statali quelli industriali
Dei loro quadri dirigenti paralizzando la vita nazionale proprio in un momento in cui ci si doveva imboccare le maniche nell'opera di ricostruzione
E quali garanzie di libertà e di rispetto di diritti civili
Avrebbe dato il modello del Governo delle CNN dell'Alta Italia così inviso al Partito Liberale ma non è che i partiti di sinistra dazione comunista e socialista
Che avrebbero voluto imporlo all'intera penisola affidando Questure e prefetture e altri importanti uffici governativi agli uomini della Resistenza
Ovvero a formazioni egemonizzare atti da militanti che non credevano nella democrazia liberale e si apprestavano a conquistare il potere a furor di popolo
Hanno ragione Eugenio Capozzi quando nel suo saggio la destra liberale
E la Segreteria di Lucifero fa giustizia della vulgata politica i storiografica che vede invece il tetto troppo o troppo poco di destra la spiegazione del declino liberale
E tuttavia lo studioso che si disfa troppo presto dall'accusa rivolta al Partito Liberale
Di essere partito dedite non di massa non pare avvedersi che tale accusa è dimostrata proprio dal suo pertinente rilievo
Che la classe dirigente liberale si era mossa culturalmente e politicamente su piani scarsamente comunicanti e non era mai stata unita da un progetto forte e condiviso
E cosa che capita appunto ai partiti di notabili
Specie quando sono appesantiti per riprendere le parole di Luigi Compagna dà grandissime personalità come Orlando Croce De Nicola Pinardi Nitti ed altri
In realtà la sconfitta del liberalismo italiano come partito la cultura liberale fu altra cosa e giustamente in diversi saggi si è fatto rilevare quanto contribuisse
A orientare le scelte di Alcide De Gasperi e prima ancora influire sull'elaborazione del testo costituzionale
Carlo chissà Alberti però a mio avviso infatti inizia un po'troppo l'apporto liberale alla nostra Magna Carta
La sconfitta del liberalismo dicevo riflettendo sui contributi del volume è un portato oggettivo degli eventi e in parte anche attribuibile a manchevolezze di uomini a ritardi culturali
A incomprensioni dei nuovi contesti interni internazionali
Innanzitutto c'è un dato duro come l'acciaio grande come una montagna
Il simbolo di identità dei liberali era lo Stato nazionale costruito dai padri del Risorgimento
E questo stato si era gravemente ammalato col fascismo ed era poi rovinosamente caduto con la sconfitta militare
La continuità che il partito come spiega vera Kappler UCIMU il suo bel saggi liberali alla Consulta e alla Costituente intende affermare
Proprio attraverso il richiamo agli ideali ai valori dell'Italia unita del Risorgimento non è un valore che le masse di italiani denutriti sfollati
Rimasti orfani presiedo vi sentono come costitutiva irrinunciabili identità
Pur escono intanto quel clima di terrore su cui ha richiamato opportunamente l'attenzione dopo mezzo secolo di silenzi complici e di rimozioni interessate
Fabio Grassi Orsini che portò tanti borghesia porci sotto le ali protettrice della DC
Hai meditare elitaria di Cavour erano due famiglie politiche
La Cattolica e la social comunista che non solo non avevano partecipato alla sua costruzione ove si eccetto i non le correnti minoritarie
Di cattolici liberali ed i socialisti risorgimentali
Ma l'avevano seguita con diffidenza e ostilità come creazione di Franco massoni o nuova patria di lor signori a questa estraneità si aggiungeva il rifiuto delle famiglie sconfitte dalla soluzioni unitarie sabauda
A considerare il Risorgimento ha un blocco
Come la Terza Repubblica voleva che si facesse per la rivoluzione francese il tricolore italiano in altre parole non ricongiunge aveva tutti gli eredi del quarantotto del sessantuno
Ebbene incriminazioni su ciò che era andato storto erano destinati a perpetuarsi all'infinito conigli impianti dei ma
Katia esiti diversi a se avesse vinto Mazzini o se avesse vinto Cattaneo o prima ancora se avesse vinto la soluzione
Di Cesare Balbo
Io che ho organizzato qualche convegno della mia città ancora adesso provo difficoltà fare incontrare liberali
Molte altre mazziniani federalisti eccetera perché nessuna di queste famiglie ancora oggi è
Poiché portata a considerare il Risorgimento con me il nostro grande mito politico di fondazione
Risorgimento così ma che non ci siano
Il Cavour gli anni o che non ci siano i democratici eccetera
Il liberalismo ha fatto l'Italia il liberalismo la ricostruita
Il manifesto elettorale del Partito liberale per la Costituente ricordato da Nicolosi nel suo intelligente documentato saggio
Il nuovo liberalismo
Parlava di un mito politico riferito alla comunità politica lo Stato in quanto tale
Che era lo stesso che con buona pace di quanti vedono nel fascismo una specie se del genus o totalitari istmo sorreggeva all'autolegittimazione etica e politica delle camicie nere
Con una differenza fondamentale per ottenne di sotto lo Stato aveva vinto la guerra mentre nel quarantacinque non solo l'aveva persa mera uscito definitivamente dal concerto delle grandi potenze
E su questo aspetto l'impressione che non tutta la storiografia italiana sia portata
Arrivo sulle terre intensamente come aveva fatto ad esempio un grandissimo storico del Novecento uno dei maggiori Rosario Romeo
Se questo è vero per la comunità politica però un discorso ben diverso va fatto per il regime politico
Quindi ben reali potevano contare su un punto di forza che retrospettivamente li collocata in una posizione civilmente assai più elevata rispetto a tutti gli altri partiti politici
Una concezione per così dire compiutamente l'alta e secolarizzata della democrazia
Del ruolo del Parlamento dell'alternanza dei partiti al governo delle libertà civili e politiche
A differenza degli azionisti che ancora con Duccio Galimberti non ne volevano sapere di partiti e disprezzava hanno profondamente quel poco di democrazia liberale
Che si era avuta nell'Italia umbertina giolittiana si veda la polemica di Croce Company
Ma lo stesso intervento illuminante coraggioso di Gaetano Salvemini sulla democrazia in cammino se l'Italia fosse
Veramente una democrazia illiberali non esitava hanno neppure un istante
Anche sul versante di destra di un Roberto Lucifero a vedere nelle istituzioni parlamentari anglosassoni il loro termine fisso determinò Consiglio
E tuttavia anche questa gloria elettoralmente non poteva dirsi un asso nella manica giacché lascivi scorecard procedure italiana
Era e continuerà al lungo ad essere condizionata dalla rivolta contro il formalismo dalla diffidenza nei confronti delle procedure
Che non risolvono subito i problemi degli individui e delle famiglie
Dal disprezzo della logica un nuovo un voto suscettibile di dare troppo spazio alla plebe ovvero a un popolo non inquadrate ed educato nei partiti nei sindacati nelle cooperative
In un saggio di qualche tempo fa gli ho ricordato
Eugenio Garelli neanche parlando della democrazia d'opera un vecchio argomento platonico cioè quando andiamo dal medico noi andiamo dalla persona competente
Quando invece si vota il voto del Rettore Magnifico vale quanto il voto del netturbino e a parlare il consigliere a uno dei più imminenti intellettuali del comunismo italiano
E tuttavia dicevo questa la libertà che scalda i cuori
Il luminare le menti non poteva essere apprezzata granché il tra le macerie dei bombardamenti la distribuzione delle coperte dell'urrà casa se il cambio e la circolazione delle abbellire
A questo fattore di debolezza e mi avvio verso la conclusione Simoni vanno infine due caratteristiche tra loro intrecciate lei vittimismo eclatanti qualunquismo
L'indubbio spirito elitario quel senso di superiorità culturale
Politica e morale rispetto alla rozzezza degli avversari
Di cui scrive Luciano Zani nel suo profilo di Luigi Albertini oppositore liberale sarà lungo un tratto distintivo dei notabili del partito
Come Gaetano Mosca il politologo del loro Pantheon
I liberali ritenevano che l'élite del potere distinta dalla classe diretta fosse un dato ineliminabile della politica
Ma non avevano compreso che nell'età delle masse i galloni di Comandante si acquistano sul campo
Convincendo un numero sempre più grande di elettori a dare il loro sostegno alla causa
Non dipendono da rendite di posizione economiche o intellettuali
Senso della democrazia sì e profondo ma non della democrazia di massa e questo a mio avviso aveva un qualche rapporto significativo con l'interpretazione appare in tecnica del fascismo
In nessuno dei saggi riportati nel volume
Penso soprattutto a quello di Zani su Albertini
O quello bellissimo dirlo inchioda aurea
Sul Giovanni Amendola si trovano un qualche barlume di un giudizio storiografico e sociologico
Non meramente demonizzare ante una comprensione sia pure nella critica più dura dell'oggettività e della necessità del fascismo come risposta la sbagliata e liberticida a problemi però reali indotti dalla massa esso Saiti e che la classe dirigente liberale non era stato in grado di affrontare
La sottovalutazione dei nuovi stili politici si ripresentava nel secondo dopoguerra traducendosi in progetto di bonifica dell'Italia Barbara
Della provincia profonda delle campagne di don Camillo e di Peppone
Così un settimanale inequivocabilmente attestato supposizioni liberali come il mondo di Mario Pannunzio
Esaminato nel lungo saggio di Antonio Cardini poteva in qualche modo ricongiungersi alla cultura azionista
Pur ad essa non poco estraneo come ha dimostrato
Pier Franco qua gli enti e significativo ad esempio che Bobbio non avesse mai collaborato al mondo
Nell'esecrazione di quelle prendi rurali e urbane condizionate dall'orientamento filo fascista e qualunquista assai diffuso nella stampa degli anni quaranta e cinquanta
Pannunzio scrive Antonio Cardini rimproverava i nuovi dirigenti di essersi posti su un terreno che rispondeva accerti attivissima immediate e a certi timori della piccola borghesia era vero
Ma in una democrazia compiuta laica e secolarizzata appunto quelle attese quei timori non veicolata hanno interessi e valori dei quali si sarebbe do punto tener conto almeno di non avere in mente una gerarchia dei bisogni portata riguardare immuni come oggettivamente progressisti e gli altri commi oggettivamente reazionari
Se il modello doveva essere quello americano sarebbe stato più realistico per il Partito Liberale porsi come il Polo conservatore del la rinata democrazia o mirare ad esserne il Polo laburista togliendo la leadership socialisti comunisti socialdemocratici
è indicativa la sorte toccata I nuovi liberali come scrive George RAR do Nicolosi parlandone la rinuncia a un partito la borghesia e la preferenza per un partito a classista aperto al mondo del lavoro significavano una sorta di corsa a sinistra
Che risultò poco proficua essendo lo spazio già occupato e ciò nonostante i tentativi del gruppo dirige The del partito in particolare di Cattani di mantenersi al centro del nuovo sistema dei partiti grazie
Non so se posso
Rubati ancora qualche
Qualche minuto ora
Certamente sono avvenute
Posti oppure
Contributi molte critiche
Credo sia
Molto usi a chi
Questo lavoro perché è un lavoro chiaramente che non parte dà certezze ideologiche non parte certamente da acquisizioni storiografiche
Di parte ma cerca di
Guardare I fatti come
Essi sono stati
Intanto io vorrei dire che il libero
Ha una sua per l'utilizzazione
E all'interno di questa politicizzazione penso che il discorso del da estere fatto
Perché noi abbiamo scelto questa teorizzazione venticinque cinquantatré e cinquantaquattro
Perché il venticinque
è il momento in cui
Mussolini dichiara come si sa la sua intenzione di creare un regime
Che si ricompone quella unità
Tra vecchi e i
Grandi liberali e viscerale più giovani
Cioè si stabilisce quell'unità
Dei liberali che non
Esisteva
Ad esempio nel ventidue
Cioè praticamente
Gli Orlando i giuristi di Albertini perfino Salandra
Blocco comune
Nell'opposizione al fascismo e questo è un fatto che non esiste né
Nella soluzione di offrire solletica ufficiale ma è un fatto fondamentale
Perché apre una antifascismo liberale
Il cui esponente del più grande insomma
Era organizzo croce che Fonti che fu una opposizione diffusa
Nella massa degli degli intellettuali
Se si studia bene come Croce organizza questa
Resistenza morale ci si rende conto che è una resistenza simile a quella
Dei
Dei moderati
Nel Risorgimento contro il crimine
Assoluti
E quindi il linguaggio distrutti assicurato le catene
Il fatto che non si poteva parlare densamente con Luisa bisognava però se si vede quello che è il tessuto dell'opposizione
Gli verrà crociana uno si rende conto
Che era la
Forse
La maggiore
Non dico l'unica opposizione
Perché naturalmente esisteva opposizione comunista ma
Molto perseguitata molto controllata
Molto diciamo così
Diretta dall'estero eccetera quindi
Il venticinque a questa importanza
Quindi
Il
Quando si parla giustamente il
Il discorso sulla centralità
Ed è la continuità è un
è un un elemento importante
Però credo che la centralità
In fondo
Il movimento liberale avesse perso già
A partire dall'elezione del diciannove
Perché esiste perché
Perché non non esistevano un partito liberale prima di allora perché
Il liberalismo era un sistema
Che aveva un'opposizione aveva una
Una maggioranza maggioranza che si alternano né si allenavano
Conf con forze interne dei Comuni radicale come
Gli altri due gli altri partiti erano dei partiti
In gran parte contro lo Stato che nel momento in cui cercavano di avvicinarsi Ocolo con l'azione di governo poi
Sì misuravano con tutte le scissioni esistono
Ho avuto nel movimento socialista per cui
Se nel ventidue nasce
Ma
In realtà con l'incubazione molto lunga il Partito Liberale Italiano
Esso non nascerà un partito dei ministri
Perché aveva
Ben duecento mila iscritti
Aveva
Gruppi poco paramilitari
Aveva
Una federazione della stampa
Quasi col coincideva con la stampa ufficiale
Certamente per il Partito Liberale fino al ventiquattro fino al Governo di fino al
Congresso di Livorno non è
Tutto il movimento liberale nel gran parte
Sarò Sandrino con una minoranza
Giudiziaria
Di controllo
Ma Monselice stelle
Utilizzi
Fazio slash però ben ventiquattro falli loro il partito vengono posizionati fascista
E si avvicina l'Unione democratica nazionale dall'altro partito
Che certo non arrivano a diffusione nazionale che lei ma
Presente in Campania nel Mezzogiorno aveva diciamo
Una
Una grande forza
Quindi
In fondo i liberali fino allora non avevano bisogno comparti
Non è però dopo devono avere
Un partito da ventisei dopo lo scioglimento perché quindi aveva una rete
Di opposizione quando venne quarantatré si ricorda si ricostruisce attorno a Croce
E poi
Mano mano diciamo così
Sì discorso dice il partito ripartito non aveva l'idea di essere un partito di ditte
Se riguardiamo Risorgimento liberale vediamo
Riunioni continenti non solo delle sezioni ma delle sezioni corporativi a un certo senso
Cioè avevano già
Quest'idea di questa doppia struttura che deve
Che esisteva già delle PMI
Quindi serve se vediamo i quadri liberali
Nella fase quarantatré e quarantacinque è impressionante il numero vedete sono i dati anche a livello locale ricovero costituiti questi gruppi queste sezioni cioè
Quindi non certo punto
Penso che
Che impone che il partito avesse già perso la sua
Battaglia già prima delle elezioni quarantasei
Quando un certo punto vi è reso impossibile fare propaganda elettorale organizzarsi nel Centro-Nord
Dove c'erano delle condizioni io penso di aver dopo documentato con una certa serenità
In quel libro che riguarda
Il
La difficoltà di
Ed ecco perché
Dove esisteva già lo Stato e l'ordine pubblico non era così minacciato
Si è sì sì dei costi ricostituiti un partito liberale meridionale che vede nel senso che
Terzo partito
Se secondo partito se pensiamo a Messina se pensiamo
Alla Campania se pensiamo
Alla Sicilia
Sai sulla Sicilia
Che partono dalla
Dalla
Dalla campagna di opposizione venticinque di Orlando fino alla ricostituzione del partito si vede che partito lo sa
Dimensioni molto
Molto diciamo massicce con
Con dirigenti di altissimo grazie di altissimo livello notabili Gaetano Martino sì sarà pure di una famiglia di notabili non erano un notabile
Che posso dirle caro ritengano erano aveva fatto l'opposizione
Con la migliore e
Prima continuato a essere antifascista un antifascismo quindi
Credo che questo vada un pochino
Il giudizio su questo vada un pochino
Un pochino rivisto cioè sull'idea
Che liberali non avessero una concezione
Una concezione del partito poi le condizioni materiali
Lo scontro lo scontro bipolare
La situazione internazionale
La debolezza del
Della società
E diciamo pure
Ansa di uno spirito liberale e borghese
Nel negli stessi industriali
I quali a certo punto di fronte
Alla minaccia comunista
Vanno
Vanno diciamo così in blocco
Verso la Democrazia Cristiana fuori con tutti loro intellettuale di riferimento di continua a essere liberali cento modi di lavorare all'interno
Poiché questa audizione
Ma sostanzialmente va bene la centralità
Del partito non non poteva più esisterà anche se
Nella nella nell'auto percezione nella percezione
O si vede
Verrà saggio
Di
Sì mica Pierucci si vede chiaramente che alla Consulta liberali pensavano di essere
Praticamente una forzatura paritetica
Socialisti comunisti del ministero
Chiaramente erano sopravvalutazione della classe politica
Rispetto diciamo alle
Chance elettorale
Comunque
Una cosa è la centralità del partito è un'altra cosa
Vi chiedo lo ha detto chiaramente la centralità
Che conserva ancora la classe politica di livello
Del controllo diciamo dalla finanza
Nella cultura tutta una serie di di settori nevralgici che io ce l'ho colto alla fine nell'equilibrio politico conto
Quanto c'erano
In quanto non c'è
Non so
Una una cinquantina una sessantina diritti deputati ancora più
Quindi secondo me va visto questo
Va visto innanzitutto lo ricordavo Francesco il ruolo
Del deliberare nella Resistenza
Non a caso
Il capo del CLN
Del nord ha deliberato il pizzo
Il capo del il capo della
Militare Raffaele Cadorna vicino apposito
Il Presidente del Comitato economico del CLN cioè quello che
Al
Che che ha una funzione
Enorme nel riportare la normalità nelle fabbriche
Era un
Un liberale
Attivo
Senza per separato del sogno ma io parlerei anche
Liberi di più ritorno a bordo non lo puoi dettate dalla Moratti se di tutto un gruppo di di industriali fare finanza la Resistenza era finanziano non con confini di partito ma una visione
Quindi questo questo fa venire meno l'idea che
In realtà la resistenza sia stato diciamo
Ognuno a fare solo una riserva di caccia sono dei comunisti
Poiché
Un'altra cosa che è notevole
Che è stata detta
Su cui concordo cioè il ruolo
Il ruolo del
Della classe politica liberale nell'approvazione della Repubblica tra la la monarchia del pubblico Pieroni ha insistito giustamente sul ruolo di sull'ordine dei lavori
Sono
Sul
E anche diciamo così
Nella formazione del quarto Governo
De Gasperi e poi diciamo così come governatore
Della Banca d'Italia
Con quella sua conti leasing no Pelosi di aumentare la massa monetaria
Per i mezzi di movimento
Ripeto è un capolavoro un capolavoro
In un caveau lavoro è stato anche quello
Io non accedere al cambio della mobilità
Si fece un capolavoro che spinse
Soccorre l'inflazione a raffica quando si pose il problema che furono tre categorie sinistramente toccare appunto si quindi questo
Questo
è questione e quindi quindi la centralità va vista in termini vinti classe politica
Poi
Potrei dire molte cose insomma sull'ordine pubblico
Su
Su tutta una serie di anche lì di
Di idee che sicché vengono illiberali presento la Consulta
Lo stesso referendum
Che che infonde vittoria quella civile perché si doveva decidere la Costituente saremo arrivati
Cioè tutta una serie di
Privata dalla
Luogotenente tutta una serie di di decisioni che il fondo una classe politica nuova com'era quella
Repubblicana
Dovete accettare visto l'esperienza di questi uomini
Poiché mi sembra che l'ombra dei dei grandi vecchi
Poi non sia stata così oppressiva se
Se vediamo
Anche
Il
Il saggio di Nicolosi in cui si vede il rapporto stretto dialettico che c'è
Fra Cohcen autisti e i Carandini castagne
Conosce fino all'ultimo
è molto vicino a
Anche alla sinistra cerca di evitare
La scissione
E giustamente è stato è stato detto
Conosce divise un po'bene
Resti del filosofo del
Anche la sua idea del metà per del
Del super partito cioè la per essere nuovo che partito e
Lo fece abbastanza bene secondo me
Ultima cosa perché vuole dire
In fondo il Partito Liberale
Non so se lo disse conosciuti
Ero piccolo partito nuovo partito efficiente
E lo fu fino al cinquantatré
Beh fin quando riuscì a condizionare la Democrazia Cristiana su un programma economico diciamo
Di compromesso liberista come è stato detto
Ma anche diciamo così
Di
Di resistenza
Alla sinistra comunista
Insisto ancora sulla qualità della classe dirigente
Che chiedevo molti sorsi
Quello della scolarità morale
In una certa arroganza intellettuale
Il non voler vedere un certo punto che c'era anche una cultura Zuccoli
Per la cultura liberale ma però è una è una trasferiti vigente che
Personalità politiche
Molto importante come cassato come statali come Martino come cortese come Decaro economisti come dicano Corvino comunitari come Francesco Compagna filosofi come Antonio Ruggiero
Giornalistico mi Mario Pannunzio Magliocca come diritti Rizzo io Sindone Panfilo Gentile
Alfio Russo Domenico base Luigi Barzini per
Dare solo qualche
Qualche nome perché diciamo che il
Del quarantacinque tutti i grandi giornali erano diretti da da liberali e c'era una fornitura di
E quindi insomma
Senza parlare Torino neanche un punto importante
Senza parlare poi della diplomazia dove c'è ancora c'era ancora una condizione di Brera dei però di Carandini perché anch'
Io al pesante
E è una tradizione che dura fino a quando la Democrazia Cristiana diventa essa stessa origine quindi cinquantatré cinquantaquattro effettivamente
è il momento in cui c'è un
Un passaggio
Del bastone di comando anche a livello di classe dirigente
Da liberali ai democristiani questo quando dubbio
E anche in questo credo che ci sia stata una saggezza
Di quella classe politica di
Chi appoggiare De Gasperi e di
E di permettere diciamo così
Una stabilizzazione del sistema
Non entro poi nelle questioni
Successive perché tra ricerca in realtà e se questo su questo periodo non credo di
Dico le
Direi di voler dire cose differenti
Però siccome
Ci sono effettivamente unitario l'opposto occupare il tempo
Da questa ricetta penso che
Forse bisognerebbe riconsiderare
Le nostre
Le nostre idee parte delle nostre idee anche
Sulla base delle scelte di un'altra regione
Azione che non è mai stata liberale
Perché non ha avuto quel traumatiche
Noi abbiamo avuto cercando il liberalismo in altri ed altri cioè io
Lo ricordo bene
Dopo dopo la morte del
Del mondo
Che ci lasciò
Occorre in un certo senso
è chiaro che il Partito Socialista
Sperava forse
Un partito
Liberalsocialista si sperava fosse
Purtroppo non lo
Non lo non lo diventò mai
Ma anche la ragione delle nostre scelte fu nel declino del Partito liberale
Io per esempio devo dire la verità
E mi assumo la responsabilità
Nonostante conoscessi bene raro
Non è detto sì o un giudizio
Positivo al momento
No
Non credo perché poi alla fine la sua posizione al centrosinistra aveva
Qualche qualche ragione
Ma comunque questo è un discorso che se tanto meno
Povertà dei canoni arriva
Ma allora
Al momento perché pensavo che in fondo era giusto
Giusto del
Un verzura verso i socialisti socialisti avrebbero potuto stabilizzare insiste
No
Quindi a un certo punto siccome i regimi si si valutano come diceva Salvemini e le classi politiche anche da quello che viene dopo
Il mio giudizio sulla classe politica liberale
Sulla classe politica liberale coi naturalmente riforme partito
Su altro
Altra cosa si misura
Termini elettorali
Mentre
E classi politiche si
Ridurre in base all'efficienza
Della loro attività di statistica ecco io penso che anche questo sia qualcosa
Da di vedere
Questo vi ringrazio
Ma