Perché non possiamo non dirci cristiani

Cari amici allora innanzitutto un saluto a tutti a nome del Centro Pannunzio promotore di questo evento
Avrebbe dovuto presiedere l'incontro di questa sera il senatore Francesco Forte che però è stato trattenuto a Roma per un impegno inderogabile
E quindi all'improvviso lo sostituisse lo sostituisco io del tutto a metà Avellino adeguatamente all'improvviso e di questo mi scuso
Do lettura del messaggio che ci ha mandato il Presidente della Repubblica
Esprimo il mio vivo apprezzamento per la presentazione del celebre saggio perché non possiamo non dirci cristiani oggi opportunamente ripubblicato dal Centro Pannunzio
Negli anni bui della dittatura e in quelli tragici della guerra la voce di Benedetto Croce il suo alto magistero morale seppero riaffermare limpidamente le tradizioni i valori più alti della cultura europea
Non è senza significato che la manifestazione coincida con la ricorrenza decine di accordi Alda croce alla quale rivolgo i più fervidi auguri per una presenza sempre intensa nella vita culturale italiana
Con questi sentimenti invio a lei Presidente ai relatori e a tutti gli intervenuti ho consentito ospizio di pieno successo della manifestazione e un cordiale partecipi saluto Giorgio Napolitano
Sempre al professor De Franco Quaglini è un altro messaggio del Ministro per i beni culturali
Plaudo all'iniziativa di festeggiare con la ripubblicazione del saggio perché non possiamo non dirci cristiani di Benedetto Croce la professoressa alta croce presidente onorario del Centro Pannunzio
I suoi novant'anni di vita costituiscono una testimonianza forte di cultura di amore per la libertà
Di ricordo della figura del grande filosofo
Alta Croce torinese di nascita e partenopea dell'elezione
Testimonia nella sua lunga appassionata disinteressata azione culturale e civile il legame indissolubile tra il nord e il sud nel solco di quel Risorgimento che prese le mosse da Torino
Sono vicino a voi e non sarei mancato l'incontro nell'Aula Magna dell'Università di Torino se impegni istituzionali precedentemente assunti non me l'avessero impedito
Anche se come segno della mia attenzione verso il Centro Pannunzio che conosco ed apprezzo da molti anni
Hai relatori a tutti i presenti porgo il mio saluto ed il mio ringraziamento per aver voluto questa pregevole iniziativa culturale Sandro Bondi
Ecco l'incontro di oggi a due momenti importanti anzi tre come sentirete perché primo è uno fuoriprogramma doveroso
La prima ora di questo pomeriggio fa non si hanno sarà dedicata alla presentazione del saggio di Benedetto Croce
Perché non possiamo non dirci cristiani Rieti Total Centro Pannunzio con la prefazione di Valerio Zanone un saggio del professor Guglielmo Gallino ed un intervento di Luigi Compagna
Il saggio è stato dedicato a tarda croce per i suoi novant'anni il senatore Luigi Compagna proprio per ragioni di maltempo avrei potuto prendere l'aereo solo alle sedici e cinquanta da Roma per cui non è potuto intervenire
Ecco è lo stesso senatore Zanone il professor Gallino discuteranno del saggio crociano
La seconda parte del pomeriggio culturale sarà dedicato a festeggiare i novant'anni di alta croce
Qui rappresentata dalla sorella Sylvian perché problemi di salute e le hanno impedito di raggiungere Torino da Napoli
Il discorso augurale per Alda croce amatissima presidente onoraria del Centro Pannunzio dopo essere stata Presidente effettiva dal mille novecentonovantasette al due mila e tre
Sarà tenuto dal professor Pier Franco Quaglini presidente del Centro Pannunzio chi e con alta croce a un lungo rapporto di amicizia personale
Il Presidente
Insieme al Presidente
Al vicepresidente vicario vicepresidente vicario del centro dottor Francesco Spiga consegna una targa del Centro per alta croce
Abbiamo e il piacere di avere con noi l'Assessore regionale dottor Luigi Ricca in rappresentanza della Presidente leggete soppresso
Salutiamo con particolare piacere il notaio Antonio Maria Marocco Presidente dell'Associazione Cavaliere di Gran Croce dell'ordine al merito della Repubblica
Di cui al da Croce e sociale essendo stata insignita dal Presidente della Repubblica Ciampi della più alta onorificenza dello Stato
E anche salutiamo l'avvocato Ferreri vicepresidente dell'associazione la presenza ufficiale della Regione Piemonte che è un atto di particolare significato
Perché Alda croce e torinese di nascita ed ha frequentato per tanti anni durante le vacanze operose che suo padre in Piemonte località come mea ne ha pardon è chiara e soprattutto polloni dove ancora oggi c'è la villa etniche fu di Benedetto Croce e che ancora e frequentata testate dalla figlia del filosofo
Ah pardon è chiaro la nacque l'amicizia tra Alda croce e Mario Soldati
Un'amicizia durata una vita intera rafforzato dal fatto a partire dagli anni Novanta di essere stati ambedue Presidenti del Centro Pannunzio
Il tre dicembre la Regione Piemonte ricordava a Torino Aldo Viglione Presidente del Piemonte per autonoma Asia socio e di reggente del Centro Pannunzio
Il Presidente Quaglini in quello stesso giorno era a Napoli per un incontro all'Istituto Benedetto Croce alla presenza del Presidente della Repubblica non poté quindi intervenire all'incontro di Torino per Viglione
Ed è giusto quindi che io le società la parola professor Quaglini per un ricordo di piglio né a vent'anni dalla sua tragica ed immatura scomparsa
Invitando i presenti ad alzarsi in piedi per rendere il dovuto omaggio ha un grande piemontese come fu Viglione
Io
Io non credo
Che Aldo Viglione
Vada commemorato al Centro Pannunzio perché
Aldo è stato
Non solo un amico del centro ma
Un uomo che ha condiviso per tanti e tanti anni le attività del Centro Pannunzio frequentando me la sede malgrado gli alti incarichi istituzionali che ricopriva
Non era infrequente
Vederlo arrivare alla sera
Al Centro Pannunzio anche soltanto per scambiare quattro chiacchiere
Simile a luglio non solo Osvaldo fusi
Che lasciava lo studio di piazza sangue di piazza Castello attraversava la strada e veniva al Centro Pannunzio quasi tutte le sere
Aldo
è stato come già è stato evidenziato Presidente del Piemonte per antonomasia
L'uomo di forti sentimenti socialisti nel senso più alto dell'espressione sette dialogare e sette
Essere vicino
A uomini come eravamo noi del Centro Pannunzio di estrazione liberale
Di estrazione liberaldemocratica
Il Libano labbra
Che Valerio Zanone idee otto molti anni fa ecco avveniva nelle sedi del Centro Pannunzio quando Aldo
Le frequentata
Altro è stato un grande amministratore del Piemonte
Sotto
Il Governo
Di Antonione si è
Realizzato un qualcosa di straordinario pensiamo alle residenze sabaude tanto per citare un esempio
è stato scritto da qualcuno che Aldo su un principe del Rinascimento
Con la differenza rispetto ai principi del Rinascimento che si serviva del denaro pubblico
Per fare il principe il mecenate rinascimentale
Era
Una battuta polemica era una sciocchezza
Perché alto aveva
Un alto senso del denaro pubblico in questo era davvero
Anche figlio del Piemonte di quel Piemonte di Quintino Sella
E di quelli di amministratori e di quegli statisti che rappresentarono nel Risorgimento ENEL dopo Risorgimento una classe dirigente all'insegna dell'onestà più assoluta
Ecco io ricordo Aldo e lo abbiamo ricordato a cinque anni dalla sua scomparsa dieci anni a quindici anni dalla sua scomparsa
Quando nessuno lo ricordava lo ricordo con la stessa emozione
Che io provai
Quando seppi di quel tragico incidente stradale che è il tre dicembre del mille novecentottantotto
Ce lo tolse in modo così crudele
Altro è stato un grande figlio del Piemonte e in questo senso noi lo ricordiamo con affetto e con commozione perché altro continua a vivere
Nei nostri cuori dei nostri sentimenti
Ecco
Passiamo ora alla presentazione della riedizione del saggio di Benedetto Croce perché non possiamo non dirci cristiani e passo la parola all'onorevole Valerio Zanone
Sono particolarmente lieto di questa
Opportunità
Per merito del Centro Pannunzio
Si vede stasera riuniti
Qui nell'altro Aula Magna dal nostro vecchiotte Leo
Per rivolgere
Un augurio ad alta croce per il suo compleanno
E per salutare fra noi la presenza della signora Silvia
Che poco fa ha avuto
La bontà di ricordare l'occasione del vostro ultimo incontro
Rigore ambiente meno nervoso di quello di oggi
Nella
Aula dal Comune o della Provincia ora non ricordo bene di Foggia
In un convegno in cui si tratto
Di un tema crociano Bondi consuetudine
Ossia
Delle trasformazioni agraria che negli anni Trenta Benedetto Croce
Aveva
Compiuto nelle sue proprietà
In Puglia
Che era allora prescritto
Che lei nuovi poderi
Agricoli
Comparisse sui muri
Comparissero sui muri iscritte che generalmente inneggiavano regime
Nei processi trovo in qualche imbarazzo per trovare una soluzione
A quell'altro per lui delicate esigenza
Allora confido nella scarsa consuetudine che i funzionari addetti al controllo di questa
Di questo dovere amministrativo avevano verso la letteratura latina
E se se il luogo delle rituali frasi mussoliniana consensi decorano le case coloniche del tempo
Una serie di bellissime situazioni dalle Georgica Di Virgilio
Siccome di quei tempi l'inchiostro aveva una forza indelebile che sia conservata negli anni
A Foggia fu possibile vedere la collezione di quelle scritte rievocare quell'aspetto
Così nobile
Di applicazione
Per la letteratura virgiliana
In funzione di non sottomissione allora i livelli
L'occasione per cui ci incontriamo questa sera
Riguarda
Invece come
Notissimo scritto di Croce
Molte volte
Stampato oggetto di una
Vastissima pubblicistica critica fin da quando comparve
Perché ora
Il Centro Pannunzio
Ha voluto ripubblicare
Corredato da un saggio del professor Gallino
Tutti i cui veramente Vanni rasentava ampiezza
E il corredo di di ricerca che lo sostiene
Io lo so vorrei soltanto
Introdurre la nostra riunione
Pongo
Tre o quattro osservazioni su questo scritto di Croce
Che è stato come dicevo molto commentato
Talvolta
Fra inteso
Anche strumentalmente come avviene
E di cui quindi vorrei
Rappresentare qui
La mia personale interpretazione
Che si trova nella prefazione al quaderno del centro
Mi limito quindi alcune osservazioni diciamo proprio
Essenziali
Ritenendo che poi professor Galli lo vorrà più ampiamente a trattare la materia
La prima osservazione è che
L'ho scritto di Croce
Come la singolarità di quella doppia negazione perché non possiamo Longo prima aveva scritto chiamarci poi rinforzo l'affermazione nel dirsi cristiani
Vada collocato nel suo contesto nel suo contesto storico per psicologico
Il saggio di cui parlano estesamente ITA quindi di lavoro
Fu scritto nell'estate se nel mille novecentoquarantadue
Apolloni
Il notti di insonnia
Ambasciatore dalla orda barbarica del neo paganesimo nazista che mi diceva minacciava l'intera Europa
Di fronte a questa vera e propria invasione neopagana
Il vecchio filosofo Croce aveva allora settanta sei anni
Si pose
Problema di mobilitare
L'unica risorsa alcuni facesse abitualmente ricorso
Ossia
Lo spirito nella storia
La storia che
Pare accorre nel corso delle vicende umane
Attraverso una specie di griglia del bene del male
La libertà filtra
Attraverso la griglia del bene del male come una filo di continuità
Indispensabile inderogabile
E di immobilizzare
La storia d'Europa
Intorno alla grande rivoluzione morale del primo cristianesimo
Rivoluzione delle coscienza
è interessante
Vedere come
Nel nei molti commenti che seguirono perché allo scritto pubblicato prima sulla critica e poi dei discorsi di varie filosofia qualche anno dopo però ci furono subito molto recensioni soprattutto
Sulla stampa cattolica
Dirò qualcosa di questo fra un minuto
è interessante vedere come Croce abbia sempre insistito nel dire
Che in quello scritto egli non faceva che confermare la continuità della sua opera di storico e di filosofo che in realtà non c'era nulla di nuovo
E questo certamente vero
Dall'aspetto fondamentale
Ma
Potremmo permettersi di dire
Non vi è poi nemmeno vero del tutto nel senso che quello scritto riflette uno stato d'animo
Molto differente da quello del grandi opere storiografiche micro voce degli anni precedenti
Nella prefazione
Credo che metto a confronto lo scritto del quarantadue con quello del trentadue la storia d'Europa
La storia d'Europa contiene un giudizio sulla Chiesa sulla corso storico del cristianesimo ben diverso da quello che
Affiora in queste pagine
Devo dire che
Nel parlarne
Penso convenga
Scostare del tutto
Una interpretazione molto riduttiva e anche un po'maligna maliziosa che è stata data dei del perché non possiamo non dirci cristiani
I terreni
Prettamente politici cioè qualcuno ha voluto vedere in questo scritto dicono cioè quasi una manovra preventiva
Per cercare un incontro fra laici e cattolici nell'Italia dopo la guerra
Tutto ciò
Non
Di tutto ciò non non si trova traccia in quello scritto dal resto questa interpretazione sarebbe smentita anche voi dal corso dei fatti rendeva l'atteggiamento che conosce tende alla Costituente
Quando si trattò di recepire nella Costituzione i Patti lateranensi
Mentre viceversa credo che molto importante illuminante
Per mettere a fuoco lo stato d'animo in cui però c'è scritto se non lo sa e quarantadue
Oltre i taccuini di lavoro sia il suo carteggio con la signora culto passi in questa poetessa
Che scriveva poesie intonazione molto religiosa che reca improntato con la famiglia non con le figliole riconosce
Con cui concentrati intrattenne un carteggio che è stato pubblicato soltanto l'anno scorso nel due mila sette
Ad opera
Della
Ultimo collaboratore
Del Mondo di Pannunzio ancora pienamente attivo nella nostra vita culturale Giovannino Russo rosso pubblicato questo cartello occulto passi
In cui si può seguire quasi un mese per mese la
L'iter
Conduce veloce
A scrivere quel saggio
Ora
La seconda osservazione che
Vorrei fare
Riguarda la recezione che dello scritto di cross diede la cultura anche la stampa cattolica
Che fu molto negativo
Trustee talmente negativo
Le cito qualche dato così nella prefazione preso dalle
Dalla pubblicistica del tempo
Se mi sono anche permesso di mettere a confronto
Cosa che non mi sembra oziosa
L'atteggiamento
Che la stampa cattolica ebbene i confronti
Del scritto riconosce
Perché non possiamo non dirci cristiani
Rispetto
A un'altra opera celebre
Dal titolo specularmente contrario di Bertrand Russel perché non sono cristiano
L'ho scritto di di rasserenare risale
Molti anni prima del ventisette però proprio in quel tratto di tempo
Era ritornato in gran voga
Perché nel mille centoquarantuno Russell aveva
Ottenuto da un'università pubblica di New York il contratto di insegnamento di alcune materia prettamente scientifiche
Nonostante il contenuto scientifico di questo insediamento
Il un vescovo protestante
Sollevo contro questo arrivo di Ras alla a New York
Una vera e propria campagna di stampa
Dicendo che
Era inaccettabile che un'università pubblica con fondi pubblici
Chiamasse ad una caterva di prestigio un filosofo nuoto per le sue idee
Libertina e
E poi sospettando anche di anticomunismo cosa sul assolutamente non vera perché lasciare l'auto un fra un deciso Lecciso avversario del del comunismo
Bene ci fu una grande discussione che
Percorso un po'la cultura internazionale
Fu risolta da una sentenza del tribunale di New York
Dighe di impose all'università di ritirare questo quest'incarico di insegnamento ritenendo che non rispettasse la
Presunta
Volontà dei contribuenti che manteneva dall'Università quindi Russel ripiego verso Boston
Dove poi pochi anni dopo è bella il premio Nobel
Allora ecco qui siamo al confronto fra due
Laicismo in
Laicismo di però c'è un laicismo storici sta il laicismo di Russell
Una incisivo agnostico
Almeno così
Rasentano definiva nel senso che
Egli riteneva che sol si potessero
Rappresentare soltanto le verità passibili di una certificazione sperimentale
Che dove non ci fosse il CIPE prova empirica ed dal dato non si potesse presumere il vero sostanzialmente
In realtà questo libelli laicismo agnostico di Russel
Quasi una definizione attenuata nel senso che era se era un vero e proprio atterrò sostanzialmente e io le sue le sue opinioni sulla non solo sulla Chiesa banche sulla fede erano
Direi più attesti che che agli ostica
Ora qual è il dato singolare
E è il dato singolare nell'atteggiamento
Che la stampa cattolica ufficiale si parla dalla Civiltà Cattolica dall'Osservatore Romano pressioni ufficiale
Per la cultura cattolica
Ebbe nei confronti di questi due
Di questi due laicismo cioè in sostanza quando poi rasa Bori molti anni dopo il mille cento mi pare settanta
L'Osservatore Romano pubblico un necrologio
Che pur ricordando le sue idee era molto elogiativo nei confronti di Russel
Mentre quando però c'è morì nel mille centocinquanta due i riprese non si ravvivano queste critiche della della stampa cattolica di dieci anni prima
Se la ragione
Qual è
Questa è la terza osservazione
Perché la la Chiesa vuole pronunciare questa specie di non posso humus rispetto al cristianesimo di Croce
Perché è lì che si è lesivo di Croce
In realtà
Presenta due caratteri
Cioè la chiesa
Non può
Accettare il primo
L'esclusione di ogni
Carattere di trascendenza tra questo cristianesimo personale di Croce
Non ricorre alla trascendenza
Il secondo connesso al primo
è che in realtà
L'operazione di però c'è consiste
Il una
La IC Gaza azione
Della religione nella storia
Per stare l'operazione sostanziale cioè il cristianesimo
Di cui parla quello cioè di quei processi si dichiara si dichiara persuaso
è un fatto storico che avviene nella coscienza umana come rivoluzione morale
E che a voi impronta disse tutto il corso successivo della storia
E quelli qui entrano in questione le categorie tipiche dello storicismo crociano
Ossia il fatto che Calcroce la storia sempre storia contemporanea
E che quindi
Ciò che continua della storia continua solo se si trasforma continuamente
E perciò
Questa rivoluzione morale avviata
Dal cristianesimo i suoi esordi produce poi tutta una serie di
Ulteriori
E venti
Culturali civili e sociali
è noto questo si vede già anche nella storia d'Europa
Che però c'è apprezzava soprattutto della storia cristiana i primi secoli
Il fatto cioè
Che il cristianesimo si era fatto erede
Dell'impero romano
Decadente poi decaduto che hanno aveva preservate i tratti di civiltà nei confronti delle invasioni barbariche che aveva sostenuto la grande confronto azione con il mondo islamico no
E poi tuttavia in questa sua visione della innovazione continuando di trasformare
Arrivava anche a
Trovare una continuità con il Rinascimento voi con la riforma poi con l'Illuminismo cioè con delle
Cultura e della modernità con la cultura della modernità che la Chiesa del tempo non aveva riconosciuto anzi in molti casi aveva versato e quando poteva anche perseguitato
E perciò per la la ragione delle prime terribili critiche del miele dei primi recensori degli alle quaranta qualcuno arrivo a scrivere ora non ricordo chi fosse propose qui lo segnato
Dice ma insomma questo cristianesimo di Croce è una specie di arca di Noè ma
In cui anche tutte queste filosofie
Laicista e finiscono per essere recuperate
Ora il punto significativo
è che nello scrivere quel saggio però c'è non aveva alcuna illusione sulla
Sulla recessione che
Che ne sarebbe venuto
Anzi scrisse
Chiaramente
Qui
Il non voler
Gradirei Vergara dire agli uomini delle chiese anzi di rendersi conto che la Chiesa non può anni un patto piegarsi al concetto che vi siano cristiani fuori di ogni chiesa
Non meno genuini di quelli che vi son dentro e tanto più intensamente cristiani perché liberi ecco questa la
Conclusione a cui si arriva anche secondo una certa linea interpretativa
Della cultura cattolica
Il laicismo agnostico e persino quello ateo
Più accettabile o meno inaccettabile
Del laicismo storici stico
Perché è la chiesa non può ammettere può ammettere che ci siano gli atei e agnostici
I non credenti diversamente credenti ma non può mettere insieme le
Dei cristiani no fuori
Della propria
Istituzionalizzazione
L'otto
E però ce lo spiega nel suo saggio come dal suo cristianesimo lei esclude sei ritira liturgie i sacramenti che riconduceva tutto ad una categoria
Non filosofica cioè al mondo dei mitili no alle immagini
Mitologiche
La conclusione
A cui io arrivo
Come vedete la mia lettura
Non eccede il imparzialità un'interpretazione
Piuttosto personale che sottopongo alla vostra discussione e che
In realtà questo cristianesimo di Croce
Un cristianesimo totalmente laico
Ma laico nel senso biblico del termine
Che non va confuso con il religioso o antireligioso
Sensi si significato biblico del termine laico non significa
Né
Senza religione né contrario alla religione cioè i laici
Nel senso biblico sono
I nomi
Consacrati
In questo lo si ritrova nelle scritture applicato non soltanto i popoli e le persone siano le cose
La Bibbia dice il pane no il pane laico Panella ancora il pane non ancora consacrato no quindi questo laicismo storici Sicoli però c'è
In realtà
Una
Professione di laicità nel senso che
Tentavo di dire se non fosse suo nato questo livello ossia
Dico una
Di un laicismo
Che non è
Il religioso o nemico della religione ma che certo compie questa
Ardita operazione culturale
Che consiste nel riportare la religione nel corso della storia e quindi nel fare del cristianesimo una grande rivoluzione morale la base dei sistemi
Chiesi
L'articolo cinque
Di fare del cristianesimo una rivoluzione morale che è nella nostra storia che nel nostro mondo niente in un'altra storia e in un altro mondo
Questo grande terreni o no su cui
La cultura laica e quella cattolica continuano a misurarsi anche oggi dei Giulio no l'ultimo articolo
Di un padre gesuita
Solo scritto di
Però c'era una civiltà cattolica
Devo dire
Adotta alla sua critica termini molto più
Rispettosi e comprensivi di quelli che l'uso negli anni Quaranta quaranta e cinquanta e che tuttavia ribadisce bene queste due posizioni il confronto
La parola quindi al professor Gallino
Il
Centro Pannunzio già nel mille novecentonovantotto aveva proposto una riedizione del testo di Croce
Ora con
L'attenzione al polso dei tempi Stato nuovamente riproposta già allora avevo
Presentato una
Una nota introduttiva che ho ripreso ed ampliato in questa nuova edizione qui c'è un paradosso perché la questa nota paradossale
Paradossalmente e più estesa del testo di Croce questo perché
Perché effettivamente
In perché non possiamo non dirci cristiani è concentrato tutto uniti Rangoon
Itinerario speculativo
Che bisogna in qualche modo chiarire innanzitutto non c'è soltanto il problema specifico del rapporto tra la filosofia e nella religione cristiana ma il rapporto e proporre più esteso il rapporto tra filosofia e religione
Nel senso in senso generale come ha già detto prima opportunamente il senatore Zanone
E questo testo non rappresenta una novità e i una lettera Benedetto Croce la ribadito tuttavia
è il nuovo l'atteggiamento partecipativo al problema del cristianesimo in rapporto ai miei tempi detto brevemente
La congiunzione che egli ravvisa in senso generale tra cristianesimo e Filosofia in che cosa consiste che entrambi
Fanno una difesa ad oltranza della civiltà contro la barbarie il testo è stato scritto intendere nelle quarantadue in pieno come conflitto
Mondiale e
E delle balle dà risposta a che cosa risposta al dolore alla sofferenza
Il cristianesimo ha scoperto il dolore grande tema
Che era stato esemplare atto
Da unità Ethiel
E che Croff cieca riprende ora la presenza della sofferenza pone l'uomo di fronte ad un'alternativa
Gettato sulla terra del nulla o dell'eternità l'uomo deve scegliere
Abbandonarsi alla disperazione oppure tentare la carta della speranza
Ecco che qui soccorre il verbo cristiano in che modo attraverso il nuovo vincolo
Della muore Checco rocce contrappone a quella che definisce la basso dura sensuale e utilitaria
L'amore è l'affermazione dello spirito
La religione lo assume in termini tra ascendenti la filosofia per croce locale la nella storia e quindi lo rende immanente
Come già detto prima dal
Senatore Zanone
La preoccupazione di Croce essenzialmente morale e di fatti
Il punto di congiunzione tra religione Filosofia consiste nel fatto che entrambe per sei buono il miglioramento dell'uomo
Il miglioramento dell'uomo che equivalente alla battaglia per la civiltà
Il punto di forza quale il punto di forza e l'interiorità si pensi appunto a
Sant'Agostino
Anche la filosofia fa leva sul principio è che la verità si scopre attraverso le avventure dell'interiorità
In questo senso il messaggio cristiano può essere anche accolto dai sostenitori come diceva
Giustamente il
Prima Zannone dei sostenitori della via laica del pensiero ora
Questa via l'AICA si incontra con il cristianesimo da un punto di vista proprio come dire del confronto storico nel senso che entrambe
Sì oppongono a quella che Croce definisce la filosofia dei tempi
Da indistinta dalla filosofia moderna la filosofia dei tempi è la filosofia che esalta l'il razionalismo nelle sue varie manifestazioni dal vitalismo al marxismo al positivismo
Al pragmatismo la filosofia moderna è quella che invece Luigi definisce storicamente
Vivente
Ora queste filosofie le filosofie dei tempi
E che cosa hanno come dire a che cosa hanno condotto a cancellare a cancellare la traccia di Dio la traccia del divino nella nella nella storia
Allora
In questo senso la difesa della Filosofia e quella della religione fanno tutt'uno
Questa alleanza è
E ancora una volta vista in croce se abbiamo tempo poi dopo cercheremo di sì per spiegare meglio i una prospettiva etico politica
E ora
Quando ecco rocce scrive il suo saggio i pericoli che minacciano la civiltà europea derivavano da i regimi totalitari da una parte il nazionalsocialismo e dall'altra il comunismo
A cui croce contrappone la religione dell'arte della libertà
Questa religione è la risposta
Alla decadenza dei tempi che per crocchi c'è era già stata avviata dal bis Marchis MO e dall'industria lirismo perché
Perché entrambe queste vie hanno suscitato hanno fatto sorgere nella storia un incondizionato desiderio di Potenza dunque
Perché non possiamo non dirci cristiani ha il valore di un vero proprio manifesto contro quella che Croce definisce la fine della civiltà
La fine della civiltà è il titolo di uno dei suoi più grandi più belli saggi
Dell'ultimo
Nel periodo ad essa a questa fine si contrappone la fede nella libertà che Belcaro c'è il grande soggetto del mondo delle opere ebbene la libertà è stata recuperata dal
Dal cristianesimo con questo non è che il mondo antico ignorasse il concetto dell'essere liberi si pensi agli storici
La differenza fondamentale consiste però in questo che nel pensiero antico la libertà è condizionata da Uday necessità data
Quindi è una libertà sempre come dire secondo un quid in senso metafisico per Protti c'è la libertà è invece
L'accarezza si identifica con la creatività del fare
Il mondo antico fa della libertà un predicato ontologico però ce ne fa un predicato poi ottico
Poi epico proprio nel senso di
E etico pur politico
Ora tutto questo
Beninteso
è visto i una prospettiva immanente io non solo in questa sede ma
Anche in altre occasioni
Ho cercato di distinguere nella filosofia di Croce
Il concetto di immanenza dall'immane empirismo la filosofia gentiliana è una filosofia in Manenti Istica la filosofia di Croce una filosofia dell'immanenza non c'è tempo di
Come dire chiarire questo punto di vista a mio avviso capitale oggi
Per la reinterpretazione di Croce ma rinvio a per chi volesse leggerlo al al al testo in sostanza per però c'è non esiste
Una trascendenza
Verticale come opportunamente prima è stato chiarito
Tuttavia esiste una trascendenza orizzontale
Vi chiedo presente nel corso della storia perché i e stabilite sancita dal rapporto tra li individuale e l'universale
I rapporti il come dire
La differenza Traù individuale universale determinati quel coefficiente di trascendenza orizzontale e
E non più
Verticale
Ma c'è di più
Attraverso il vincolo
Dell'amore
E il cristianesimo a e e e il concetto di libertà questo primato del fare
E dicevo per croce
Il segno e inaugurale della del del della modernità ecco il cristianesimo a introdotto nel mondo un concetto una dimensione di vita prima sconosciuta il principio dell'eguaglianza
Ora qui
Come dire e anche secco rocce e non lo dice esplicitamente bisogna cercare di vedere un po'le motivazioni come dire del suo pensiero corrotti c'è aveva Mengato validità alle teorie politiche che si fonda mono sul concetto di eguaglianza
Per parolacce laddove
Si può parlare di eguaglianza e si tratta sempre di una eguaglianza che presuppone il concetto comprensivo della libertà ebbene
Coro c'eri Cucchiara quel concetto che aveva negato in sede politica dell'eguaglianza in
In chiave religiosa
Cioè
E le l'eguaglianza fra gli uomini non è un dato politico ma è un dato e ittico politico vale a dire e qualcosa che
è inerisce
Al campo d'azione
Del libero agire dell'uomo che sulla sua strada incontra sempre l'altro le quali anzi è un rapporto similmente ricco tra il soggetto detto l'altro
Ebbene
Se il discorso di Crocci si concludesse qui
Come dire verrebbero meno i caratteri distintivi
Tra lo storicismo la filosofia che egli sostiene e il cristianesimo quindi in che cosa consistono uno è il principale l'abbiamo già detto cioè Croce Menga
Il concetto comunque c'è la dimensione della trascendenza in quanto svincolata un dal mondo della storia del pari
Egli rifiuta il concetto di rivelazione
Perché rifiuta il concetto di rivelazione perché dice i concetti non manda una determinazione spazio temporale
Determinazione spazio temporale che invece è la condizione dell'essere della della rivelazione
Del pari rifiuta l'ascetismo all'ascetismo egli contrappone il concetto di vitalità qui si apre
Una grande problema
Sulle interpretazione del pensiero dell'ultimo croce ed è un punto estremamente delicato perché Croce lo sviluppa io nel modo ambivalente
Da una parte
Il vitale è
Considerato positivamente perché identificato con la categoria dell'utile come tutti loro sanno le quattro categorie il bello e il vero l'utile e il bene allora
I vitalizi enti ficcato con un utile a
Un significato positivo perché
Sancito
Da una delle categorie dello spirito ma nello stesso tempo il vitale ha un significato negativo
Perché
Nella sua selvaggia sovrabbondanza è la puro espansione di una forza incondizionata
Che è all'origine del male all'origine del male
Detto in altri termini si fa il male perché si ubbidisce a questa forza selvaggia
L'attuale non conosce altro che la soddisfazione della cupidigia
Personale
Ora io mi sono permesso di indicare possibili soluzioni di queste da
Al secondo alcuni antinomia vere e proprie del pensiero crociano secondo me di pensione di tensione entrambe drammatica
Bene si ampli di tutto questo alla dialettica
Tra alla civiltà e Lambert la barbarie come e fioritura del vivente
La vitalità e l'impulso energetico della civiltà detto in altri termini se non si è vita
Cioè se non sia Energia non si mette dell'Energia non si fa nulla
Quindi la vitalità nel suo significato positivo è la condizione fattuale del far sì della civiltà invece
Come affermazione degli impulsi egoistici
Con conduce alla barbarie e questo ci riporta proprio al grande dramma dell'ultimo Croce dovessero densa una pensosa preoccupazione sull'avversità dei tempi
Ben lontana da quell'epoca felice della sua giovinezza che ha rappresentato la pienezza dei tempi della libertà
Dice Crotti c'è la libertà è presente in ogni epocale
Tuttavia
Vi sono letta
E in cui la libertà e con essa la coscienza morale sembra paurosamente diminuire ed è il dramma che di sta vivendo in e in in quelli in quegli anni
Il secondo conflitto mondiale è
Stato per croce la tragica cioè incarnazione di questo dramma storico e bastava che croce alzasse lo sguardo a vedere attorno le rovine della sua
Napoli nobilissima
Nelle suoi taccuini c'è una pagina di una veramente come dire di più di una
Passionalità di una commozione esemplari
Quando lui dice i tedeschi hanno inondato di benzina e poi hanno dato fuoco all'Archivio di Stato di Napoli cosa del tutto come dire gratuita non ha non nera
Come dire un un obiettivo bellico ebbene commenta però c'è
Per me il dolore e stato così grande come se mi fosse mancata una persona amata perché proprio in quell'archivio lui aveva scritto aveva tratto il materiale di quel grande capolavoro
Che la storia del Regno di Napoli tuttavia
Pur di fronte all'offensiva della barbare die
Croce come dire non si è tratto in disparte ma ha saputo persistere con il rigore intellettuale e morale di sempre
Sono letto da che cosa dalla pratica quotidiana della fede nella libertà che ha diretto Hilla con il cuore la mano a più alti destini
E proprio in questi frangenti
La storia lì si è presentata sempre di più secondo il registro etico politico cosa vuol dire in breve etico politico è una parola composta
C'entra liti che c'entra la politica lei etico politico dice Croce corregge
La storia propriamente morale perché la toglie dalla sua vaghezza
Dalla sua dalle sue come dire astrazione nello stesso tempo toglie al politico le ragioni esclusive della forza
Lei Tyco politico quindi viene ad abbracciare l'intera vita pubblica dell'uomo e
Nello stesso tempo unifica in sé il senso della civiltà e e bello Stato il negativo non può essere comunque
E eliminato ma è combattuto e della dialettica che Croce indica come
Il grande scontro tra la virtù e la fortuna tra la forza e della e violenza ebbene ritorna qui in croce malgrado tutto malgrado
La denuncia Rossi cupo dei tempi la fiducia come dire nell'avvenire della
Della civiltà
E
La massima espressione della barbarie è indicata nella figura dell'Anticristo
Tocci dedicherà un altro splendido saggio l'anticristo che è in noi
Ora
L'Anticristo non è né una istituzione me un popolo è la permanente tentazione che l'uomo ha in se stesso
Di
è affermare la propria cupidigia individuale di fronte alla verità e al bene tuttavia
Se l'Anticristo attente
Tende a
Annientare tutto quello che incontra sulla sua strada
Questa passione della niente amento non è mai totale come dire lascia in piedi
è isolotti o addirittura imperi interi continenti e Croce qui fa il rapporto
Con le antiche invasioni barbariche distingue i nuovi barbari dagli antichi in che cosa
Questa distinzione è come dire sì sì è veramente rilevanti del fatto che
E meriti delle invasioni barbariche non era stata spezzata la continuità con il mondo
è romano
Si era mantenuto cioè che cosa la tradizione per Croce non esiste e civiltà
Non esiste possibilità di verità possibilità di bene se si prescinde dal concetto della tradizione ora invece i nuovi barbari
La nuova barbarie tentano di fare proprio questo di spezzare
Il vincolo
Del presente con il di il il passato ma
Coccia e dice
Insomma non prevalere punto cioè
Colozzi fino in fondo oppone questa sede nella libertà che come avevamo detto prima anche nelle epoche di crisi non si estingue qui incontra il
Reincontrati il verbo del cristianesimo e vorrei concludere proprio con queste bellissime parole che Croce pone al
Alla fine del suo saggio dice
E il Dio o cristiano
E ancora il nostro e la nostra e le nostre
A affinate filosofie lo chiamano lo spirito che sempre ci supera i sempre noi stessi
E
Se noi non lo adoriamo più come mistero
E sappiamo che sempre esso sarà mistero all'occhio
Della logica astratte intellettuali Istica immeritatamente credute di unificata come è logico umana ma che limpida verità esso è
All'occhio della logica concreta che potrà ben dirsi divina
Intendendola nel senso cristiano come quella all'acqua alla quale l'uomo di continuo si eleva e che di continuo congiungendo lo addio lo fa veramente un uomo vi ringrazio
Ascoltiamo ora professore il Presidente del Centro per Franco Quaglini
Io
Mi metto qua non c'è altro salire in cattedra ma perché questo microfono funziona
Decisamente meglio di quei microfoni quindi solo per questo
L'assenza giustificata di Albert con rocce
Talmente giustificata che rappresentata dalla sorella Silvia
Mi ha fatto venire in mente
E mio Flaiano
Che parlava ditta presenti
Ingiustificati
Ebbene se Alda Croce oggi
Un assente giustificata io debbo dire che
Noi del Centro Pannunzio ci sentiamo spesso in questa città dei presenti
Ingiustificato
Laici liberali che si confrontano col pensiero cristiano in modo critico e aperto sono
Oggi
Dei presenti ingiustificati direi quasi dei presenti sopportati
Il clima di conformismo
Che vige
Anche in questa città ma in modo particolare in questa città io l'ho denunciato da anni e anche in questa occasione lo denuncio con grande fermezza
Alta croce
Novant'anni
Mario Soldati novant'anni
Abbiamo avuto due Presidenti
Che abbiamo festeggiato per i novant'anni
Nel mille
Novecento
Ottantasei Mario
Nel mille o non novecento novantasei escluse scusate mi
Alla presenza
Del Sindaco Valentino Castellani
Che ebbe la sensibilità di essere presente per i novant'anni di Mario Soldati
Presto alzammo soldati
Presidente
Oggi
All'assenza di fronte all'assenza del sindaco di Torino festeggiamo i novant'anni di alta croce
E per stemperare la battuta polemica
Io direi
Perché si potrebbe dedurne
Che la Presidenza del Centro Pannunzio renda longevi
Due presidenti
Novant'anni
Anche se debbo confessarvi
Che per ciò che riguarda la mia presidenza
Io ho accumulato soltanto stanchezza
Delusione
E amarezze
E non credo proprio
Che per i miei novant'anni tra trent'anni ci sarà qualcuno che possa festeggia
Il mio
Compleanno
Alda carrozze
Mille novecentodiciotto la data di nascita delle signore non si dice
Ma
E implicita nella
Celebrazione che facciamo oggi mille novecentodiciotto
E la data in cui nata
è nata
Prima della fine della grande quel errato
E debbo dire
Lo dico con amarezza che il Centro Pannunzio
Adesso
Ci sono
Di festeggiare i novant'anni di alta Croce a dicembre Malta croce compiva i novant'anni nel mese di aprile
E ci saremmo aspettati
Che
La torinese alta croce
Nata in questa città
Da una mamma torinese
Fossa festeggiata non dal Centro Pannunzio di cui è presidente on onoraria
Ma da chi forse aveva il dovere
Di onorare una grande
Torinese
E non l'ha fatto
E non l'ha fatto
Mille novecentodiciotto
Una data storica
Importante
Molti storici che ritengono che con la fine della Grande Guerra
Si è iniziata l'età contemporanea
Quella grande guerra che fu da un lato il compimento del Risorgimento con la quarta guerra di indipendenza
Ma che segnò anche
La crisi è rimediabile dello Stato liberale
Nato dal Risorgimento
Perché nel crogiuolo della guerra
Ci fu anche l'occasione
Del nascente fascismo
Di trovare
Attraverso il richiamo al nazionalismo
Dei motivi che poi verranno
Utilizzati e strumentalizzati negli anni precedenti al mille novecento e ventidue
La fine della guerra quindi segnava l'inizio dell'età contemporanea e da Alda
E stata testimone attenta
Libera e indipendente
Del novecento
Fascismo antifascismo dittatura resistenza
Costituente costituzione
E le azioni del quarantotto
Tutta la vicenda storica che in modo
Errato ingiusto viene sintetizzata con la storia della Prima Repubblica io l'ho detto più volte io sono un nostalgico dalla Prima Repubblica perché la Prima Repubblica
Di Togliatti di De Gasperi
Dirà Malfa di Malagodi divida Bruna
Di Saragat quella prima Repubblica
è quella che ha consentito all'Italia
Distrutta dalla seconda guerra mondiale
Dini ricostruirsi
Di rinascere
E quindi io sono un nostalgico di quella prima Repubblica
Malta Croce è stata anche attenta indaga Trichet io ricordo quante volte abbiamo parlato della crisi
Della Prima Repubblica di Tangentopoli di tutte le vicende recenti e dal da Croce si è sempre rivelata
Una
Ecco per dirla contermine alla pace un opinionista libera
Lontana dagli stilemi ideologici
Lontana dalle faziosità che spesso indivisa visto non la lotta politica
E rendono la politica priva di quella passione civile
Che un uomo come Benedetto Croce ci ha insegnato
è stato definito Benedetto Croce
Colui che vedeva dall'alto le vicende
Con un atteggiamento di distacco olimpico nulla di più errato
Era questa osservazione
Perché tra rocce nel momento più tragico della crisi del primo dopoguerra accetto di diventare ministro dalla pubblica istruzione con Giovanni Giolitti
Ma soprattutto io voglio ricordare
Benedetto Croce
Nella tragedia successiva all'otto settembre mille novecentoquarantatré quando ormai anziano scelse di fare il ministro
Il ministro in momenti difficilissimi
Male la sua
Azione politica
In quegli anni difficili era volta a restituire una dignità perduta all'Italia compromessa dal fascismo
Croce
Quando definì il fascismo una parentesi non potrà essere un discorso storiografico fece un discorso da
Fatta Riotta
Rivolto agli alleati
Per evidenziare che l'Italia non era quella del nord pace e dei facilitatori
Quella era una parentesi nella lunga secolare storia
Culturale e civile
Di un Paese
Che nel corso dei secoli aveva rappresentato qualcosa di grande
E di significativo
E quindi di i vent'anni di dittatura erano uno apparente sì che non poteva
Mettere in gioco una grande tradizione culturale e civile
Come quella italiana
Alda croce Elena Croce ha scritto un libro
Che molti di noi liberali
Abbiamo e letto e riletto lo snobismo liberale
Ebbene alta Croce credo che non appartenga per stile di vita per austerità di vita Rivera io a dire
Allo snobismo liberale e non appartiene neppure ad un altro aspetto che si potrebbe definire lo snobismo illiberale
Dei radical chic alta croce non ha nulla da spartire con lo snobismo illiberale
E la Napoli civile
Quella a cui si richiama al TAR croce
E la Napoli
Tipico di Francesco De Santis
E la Napoli che suo padre
Ha rappresentato con tanta nobiltà e coerenza
In una lunga
Attività di pensiero e di scrittura
Che noi giovani nel sessantotto abbiamo sentito
Come è doveroso riprenda
Croce in quegli anni del sessantotto era considerato un pensatore
Superato
Un pensatore
Che non rappresentava più nulla
Ebbene noi del Centro Pannunzio ed Zanone ha un merito in questo perché
Più vecchio di noi di qualche anno Zannone ci insegnava
A rispettare croce
E a leggerlo soprattutto in anni in cui
O Marcuse o Marx o Mao Tze Tung erano
I punti di riferimento dei giovani di allora
Dicevo la Napoli civile di alta croce
La Napoli oggi consumista e quella di chi va a Napoli a comprare le cravatte da Marinella
Anch'io sono andato qualche giorno fa a comprare la cravatta o le cravatte da Marinella Mazzeo una Napoli consumista è banale
Che va a comprare che è rappresentata da Marinella insieme una Napoli civile che è quella di Palazzo Filon Marino
Io sono stato
Tante volte
In quel
Palazzo e ho trascorso giornate ore straordinarie a contatto con Alda parlando con Alda
Ma anche con le sue sorelle
Perché consigli via
Croce abbiamo avuto sempre un rapporto cordiale e affettuoso così come
Voglio ricordarlo sono andato a trovarla ancora
Il due di dicembre
Di quest'anno
Lidia
Croce l'intesa
E abbiamo parlato a lungo abbiamo parlato a lungo in quella straordinaria villa di via Crispi
In cui con l'amico ricca siamo stati tanti e tanti anni fa suoi ospiti
Lidia Croce ai Rolling
Moglie di Costa l'intesa
Il primo testimone
Dei gulag che
Sovietici
Ma anche la prima vittima dei Cusack
Lidia
Io vedo la doppia testimonianza
Di chi nel nome del
Di suo padre
Rappresenta il rifiuto del fascismo
Ma in nome del marito
Rappresenta anche
Il rifiuto del comunismo cioè le due grandi tragedie di questo secolo
Perché la cultura italiana è stata strabica
Detenuto il male solo da una parte mentre i regimi totalitari di destra o di sinistra sono inconciliabili non solo con la libertà ma con l'attività dell'uomo
E queste cose Benedetto Croce già sulle pagine del Mondo di Pannunzio
C'era insegnata
E le figlie di Benedetto Croce in agendo
Hanno rappresentato questa continuità questa continuità importante
Di Napoli
Alda
Ha difeso i beni storico-artistici
Schierandosi in modo nettissimo controllo al demolizione ad esempio di edifici significativi dei quartieri spagnoli
Demolizione chiaro
In rapporto a speculazioni ed edilizia
Ha difeso a oltranza
Quella civiltà partenopea
Che è uscita così
Dilaniata dalla vicenda
Della spazzatura che ha invaso la città
Alda croce è stata tra
I fondatori del Comitato per la difesa del centro storico napoletano
E ai steso il suo interesse alla difesa della costiera Amalfitana
Ma vorrei anche ricordare
In un aspetto alta
Alta e una grande animalista
Che ha difeso i cani e gatti senza collare di di Napoli
E io ricordo comunque
Tanta tenerezza
I cattivi e i cani che mi è capitato di conoscere a casa di Alda
E a casa di Silvia
Cani trovatelli cani abbandonati
Che trovavano
Che trovavano a Palazzo Filon Marino l'ospitalità che nelle case borghesi e magari radical chic non potevano trovare
Mafalda e anche
Una studiosa raffinata di poesia ASP spagnola
Alta ha scritto una monumentale biografia insieme alla sorella Elena
Su Francesco De Santis e non è un fatto casuale Francesco De Santis perché Croce è l'erede di Francesco De Santis in una sorta di linea di continuità
Ma Francesco De Santis rappresenta anche
La pagina più grande forse dell'attività della scuola italiana
Ministro della pubblica istruzione del nuovo regno
Voluto da Cavour
Perché la scuola era l'elemento che avrebbe dovuto unificare l'Italia tra nord e sud avrebbe dovuto determinare
In concreto quel fare gli italiani di cui parlava Massimo D'Azeglio
La biografia
Su Francesco De Santis
Rappresenta un'opera storica di grande rilievo e di grande
Importanza
E si sente pur nella indipendenza
Della studiosa la passione
Per la figura di Francesco De Santis
Ma io voglio anche ricordare un altro aspetto alta Croce allieva di un buco di Omodeo
Verso cui sentivo un rapporto particolare ed è l'Omodeo lo voglio ricordare qui a Torino in questa Aula Magna
Che polemizzo duramente con Piero Gobetti
Quando Piero Gobetti non intese solo fare una rivisti una rivisitazione critica del Risorgimento
Ma di fatto contribuì alla demolizione
Per Risorgimento
Ebbene Omodeo
In un momento inopportuno perché scrisse la difesa del Risorgimento a poca distanza dalla scomparsa di Piero coperti
Era un atto inopportuno quello più moderno
Ma se noi
Vediamo eleggiamo soltanto prescindendo da questo fatto che pure è importante
Noi vediamo che aveva ragione Omodeo nel difendere il Risorgimento
E proprio in questa aula Giovanni Spadolini tanti anni fa parlando di Mario Pannunzio
Disse
Nella polemica tra Gobetti Omodeo Pannunzio si sarebbe schierato con Omodeo contro Gobetti perché Pannunzio teneva dietro di sé
Alla direzione del mondo il ritratto del Conte di Cavour lui non piemontese l'unica con Torino ebbe quasi nessun rapporto ebbene Pannunzio scelse per la sua testata giornalistica
Il Risorgimento liberale
Il Risorgimento liberale giornale che dovrà essere
Rivisitato dagli storici perché non c'è solo il Pannunzio del mondo c'è anche il Pannunzio del Risorgimento liberale
E Cavour era il punto di riferimento e non è casuale che un uomo come Romeo che ha dedicato la vita intera Cavour fosse amico e collaboratore di Pannunzio
Vedete Romeo
L'Istituto di Studi storici di Napoli che escono c'è fondò nel quarantasette e che è ben vero o meno uno degli allievi più intelligenti e straordinari
Romeo uno storico
Che
Davvero ebbe un rilievo internazionale
E che oggi è completamente TEN menti Catto dimenticato la grande opera su Cavour
Insuperata e forse insuperabile
Ma la storia va sempre riscritta non sappiamo se sia insuperabile ma certo insuperata dimenticato completamente
Io
Non voglio attardarmi oltre mi scuso se possibile se mi sono lasciato andare un po'agli sentimenti
Voglio concludere dicendo a questo
Io in quarant'anni
Ho commesso tanti errori
Nella conduzione del Centro Pannunzio ma vi assicuro che ho anche accumulato
Tante delusioni tante amarezza
Forse gli errori sono
Uguali alle
Amarezza e quindi
E giusto che io abbia provato tante amarezze e delusione
Ma voglio dirvi
Che in alto a Croce
Anche in momenti molto difficili della mia vita
Io ho trovato un'amicizia una solidarietà
Totale
Anche se sicuramente
Alda Croce io l'ho delusa
E non sono stato all'altezza della sua amicizia
La generosità di Alda croce e grande
E ad esempio io so ma lei non me lo disse mai
Che quando io
Pubblicai nel mille novecento nel novantotto il carteggio Croce Pannunzio
Introdussi quel carteggio riportando due giudizi piuttosto aspri su due antifascisti torinesi alta non grati non gradi
Non perché non condividesse io credo
Ma perché
La sua generosità impediva si poneva il problema mi fu detto
Che
I figli di questi due signori avrebbero potuto soffrire da quelli giudizi troppo aspre ecco questa e
Alta
Con rocce detto
Non sintesi perché sono stato ovviamente
Sproloqui ante
Ma
Le cose essenziali forse sono riuscito a ad esprimerle un un
Un'aggiunta la debbo fare
Alda croce dieci anni fa
Ricevendo un gruppo del Centro Pannunzio
Fece stampare
Un libretto in edizione limitata
Un libretto di suo padre un saggio di suo padre su Maria Cristina Di Savoia
E questo libretto avendo distribuito a tutti i soci amici che erano ospiti a casa sua
Ecco io o quando ho pensato di ripubblicare dedicando ad alta Carocci il perché non possiamo non dirci cristiani ho voluto ricambiare quel grande atto di amicizia e di affetto
Che si fece dieci anni fa io pensato che il saggio perché non possiamo non dirci cristiani
Fosse un saggio
Che è alta
Poteva
Prediligere
In tante occasioni io ho avuto modo parlare con un'alta
Di questo saggio anzi diciamo meglio di ascoltare da Alda
Di questo saggio che bene
Io concludo dicendovi una cosa che
Credo abbia una sua importanza anche per i relatori che ci hanno parlato di perché non possiamo non dirci cristiani
Una confidenza ma forse non è una confidenza
Io ho sempre ritenuto che quel
Virgolettare la parola cristiani
Volesse dire Cristian in senso ampio in senso
Dilatato tra virgolette si dice nel linguaggio corrente tra virgolette ebbene io questo lo voglio dire qui
Perché
Credo che abbia una sua importanza alto mi disse una volta no mio padre ha scelto le virgolette per evidenziare la parola cristiani
Non per dargli un significato appunto tra virgolette come si dice oggi per evidenziare io non voglio entrare nel nel merito di un discorso
Perché
Zanon da una parte Gallino dall'altro hanno fatto davvero
Delle
Lezioni in magistrali e non mi permetterei mai di entrare nel merito di questo discorso ma questa frase
Questa
Virgolette non vuol dire ridurre ma vuol dire evidenziare credo che vada
Meriti meritata perché alta non è persona da improvvisare
Altro è stata vicina a suo padre in maniera
Straordinaria accurato le sue opere
Con
Ecco non vorrei essere frainteso con un senso religioso
Del ricordo di suo padre
Ma è stata vicina a suo padre
Negli anni in cui suo padre non non riusciva più a scrivere
E le schede e lei scriveva l'elettore per lui e lui aggiungeva solo la firma a queste lettere è stata a fianco di suo padre tanti e tanti e tanti anni
Questo è un altro aspetto di Alda croce
Ma è anche un aspetto che si dice che le cose che è alta dice di suo padre sono frutto di una lunga profonda
Tenerissima
Tra l'acquedotto azione quotidiana
Grazie Alda ed auguri affettuosi da parte di tutti noi questa sera dovevamo essere tantissimi la neve sia bloccati
Tutto tutto sommato se io debbo rimandare alla storia del centro di questi quarant'anni
La neve rispetto
A chi ha cercato di mettersi il bastone tra le ruote ancora la cosa meno importante
Meno complicata
Io voglio ringraziare i soci del Centro Pannunzio perché il nocciolo duro del Centro Pannunzio
Che alcuni possono considerare presenze
Ingiustificate nel quadro culturale di questa città ebbene il nocciolo duro e qui con la neve o senza certo saremmo stati in molti di più
Ma tanti tanti sono stati bloccati perché il centro sconta questa sera il fatto di non essere un centro torinese come magari alcuni
Hanno ITEA che sia
E un centro che ormai
Ha radici in tutta Italia
Noi stiamo concludendo e chiudo
La raccolta delle adesioni per il Comitato nazionale per il centenario della nascita di Mario Pannunzio siamo ad oltre cento uomini di cultura
Che a vario titolo hanno aderito al Comitato da tutta Italia
Da tutta Italia
Questo e
Anche il centro Pannunzio
Un'associazione culturale nata qui in questa città
Marche è riuscita a radicarsi in tutta Italia e si è riuscita a radicarsi
Lo si deve al fatto che ha avuto Presidenti
Prima come Mario Soldati e poi come alta
Croce capaci
Di rappresentare qualcosa di degno e di significativo ed importante
Come vedete sotto la mia presidenza questa sera non siamo in
Tantissimi
La parola ad essa all'Assessore regionale dottor ricca
Grazie
Mi rivolgo saluto caloroso tutti voi
E devo dire che gli altri impegni istituzionali
Della presidente Bresso offrono a me questo privilegio
Quello di portare il suo caloroso saluto a tutti i presenti e l'onore
Di recare
In occasione del novantesimo compleanno di Alda croce i saluti gli auguri della Regione Piemonte alla nobile figlia del grande Benedetto Croce
E non posso
Fare a meno
Di ricordare l'incontro avuto con lei nella sua casa in Napoli alcuni anni fa accompagnando il professor Quaglini che già la rammentato
In una visita con lei che allora era il Presidente effettivo del Centro Pannunzio
E in questo mio breve indirizzo di saluto permettetemi anche di svolgere qualche riflessione sulla iniziativa del Centro Pannunzio di ripubblicare il saggio perché non possiamo non dirci cristiani
Non senza prima riconoscere la sempre più stringente attualità dei temi affrontati dal Centro Pannunzio
Temi su cui tanto più oggi tutti siamo chiamati a confrontarci a pronunciarsi come politici o come uomini di cultura o delle istituzioni
I problemi della scuola della regolamentazione dei mercati l'identità europea o quello dei rapporti tra Stato e Chiesa e tanti altri
Sono temi su cui il Centro Pannunzio a lanciato sempre messaggi che hanno il pregio oltre che l'universalità
Di derivare da un'attività culturale e di ricerca da attribuire a una costante lineare di impegno civile e di piena indipendenza e autonomia intellettuale e morale
Aspetti questi che il Presidente Quaglini ha sempre difeso perseguito anche nelle situazioni più difficili
E voglio ringraziarlo questa sera anche per le parole di ricordo che ha avuto per al d'opinione
Un amico o con chi
Al quale mi univa anche con la comune militanza politica grande Presidente della nostra regione del Piemonte capace di coniugare
Progetti di alta qualità con la vita amministrativa quotidiana e con la vicinanza al territorio
Ma parlando del saggio poi ripubblicato oggi
Consentitemi di svolgere qualche riflessione da parte di chi non addetto ai lavori e quindi di chi non è addetto ai lavori quindi mi permetterete anche una lettura ben lontana e non all'altezza di chi mi ha preceduto
Come già ricordava Valerio Zanone
Croce pubblico suo saggio del mille novecentoquarantadue
Si stava allora sta allineando sull'Europa l'ombra oscura di una croce
Quella croce uncinata che papa Pio undicesimo aveva denunciato non essere quella di Cristo
E proprio in quei giorni il Croce scriveva quel saggio che recava già nel titolo la provocazione di una protesta muro morale di inusitata ampiezza
Nel suo saggio
Nel ribadire l'importanza capitale del cristianesimo per la formazione stessa dell'identità europea
Ne segnava la più netta delle separazioni rispetto alla sfera civile
Quale che fosse il carattere l'estensione della sfera religiosa privata o pubblica
La sfera civile culturale era definita comunque da quello stesso cristianesimo declinato però in termini puramente culturali e sociali
Ciò significa quindi la necessità di adottare un approccio sempre consapevole
Della duplicità del cristianesimo in tale accezione considerato garantendo ribadendo la piena laicità della società insieme rispetto per un fenomeno storico tanto imponente
Quando Croce scriveva in quel terribile mille novecentoquarantadue
Hai più era ancora sconosciuto l'orrendo scempio che si stava consumando in Europa e che avrebbe ha poi avuto il nome ebraico diceva
E a quello scempio ci richiamava nella sua presentazione all'edizione del mille novecentottantasette Barbara Spinelli per domandarsi angosciosamente se non fosse stato a brutalmente smentita connesso
Anche l'affermazione di Croce
La cultura cristiana nonostante i soliti i cioè i tesori bontà e misericordia non ha potuto impedire che quel male avvenisse
Ma ciò non toglie nulla al valore di quel tesoro anzi lo rende proprio più prezioso
Poiché non avremmo altrimenti ne consolazione né speranza di fronte alla potenza dell'orrore dispiegata con barbarica oltranza e disumana tecnica organizzativa
Proprio da questa coscienza dolente scaturiva allora l'intatta validità di quella riflessione crociana
Il cristianesimo resta il vertice storico di un processo di incivili mento che deve continuare
Che i popoli d'Europa innanzitutto debbo don riprendere sviluppare
Tanto più ora che il mondo globalizzato interseca culture fedi che non non di rado intolleranti come intollerante fu lo stesso cristianesimo prima di che avvenisse la salutare separazione della sfera religiosa e civile operato dall'affermazione della cultura delle laicità
Di quella laicità autonoma nei suoi valori e rispettosa di quelli religiosi nel loro ambito di quel benedetto fra Croce fu interprete e di cui il saggio resta luminoso esempio
E chiudo rinnovando l'apprezzamento al Centro Pannunzio ed affermando che tutti noi dobbiamo esprimere un ringraziamento al professor Franco quali per fianco quali ENI
Costo del garante della tradizione culturale e civile del Centro Pannunzio per il suo lavoro per la sua perseveranza nell'affermazione dei valori della tolleranza della democrazia della libertà
Perché e grazie a persone come lui
Se oggi quei valori quelli veri vivono e consentono di guardare oltre verso il traguardo di un mondo migliore
Vi ringrazio ancora della vostra attenzione rinnovo il saluto della Regione Piemonte
Ecco adesso invita al dottor Francesco spiega il Presidente Franco quali viene consegnare la targa alla Sarain azienda Croce Silvia croce
Crediamo hanno ancora le acque ad Anagni e ringrazio tutti gli intervenuti buonasera