"L'Europa nella nuova fase della politica internazionale"

Il primo iscritto a parlare questa mattina e il senatore Stepan spetti nel Partito comunista italiano
è un problema che
E rilevante nella storia del nostro continente e dei rapporti di interdipendenza fra i singoli Paesi
Esso è stato trascurato nell'analisi politica e delle strategie per la formazione di una reale
Di un movimento
Per il cambiamento nei paesi europei ed è il problema delle nazionalità ormai vicino il novantadue ne abbiamo parlato un po'tutti
Hanno della creazione del grande mercato europeo cioè di uno spazio aperto agli scambi economici come conseguenza anche non economici
E dal processo di unificazione europea che non coinvolge soltanto i dodici specie adesso con l'avanzamento del processo di distensione tra i blocchi
Deriva la crescente necessità di reciproca conoscenza di esperienze di multiculturalismo di plurilinguismo
Perché l'unità europea diventa quindi per la sinistra e le forze autonomistiche democratiche un obiettivo di superamento di schemi statalisti ci ottocenteschi
Dalle chiusure e dagli egoismi nazionali combattendo quindi contro ogni legge monismo
A affinata
Tutte le nazioni a partire dai piccoli popoli in un passato neanche tanto lontano il problema delle nazioni oppresse in genere avuto il ruolo di detonatore di conflitti aspri spesso trasmessi ci dà la storia fino ai giorni nostri
Basti pensare ai vari evidentissimi agli inizi del secolo ma poi i suddetti a Danzica il problema polacco impone Paesi baltici e oggi ancora focolai di tensione come la Lister il Kosovo le province basche
Non è un problema che riguardi soltanto l'Europa occidentale anzi
Non è mai stata immune queste sono le sovietica dei Paesi socialisti dell'Est
E di questi giorni la cronaca drammatica dell'esodo degli ungheresi della Transilvania romena per non parlare dei tragici fatti del Karabakh del conflitto fra Armenia Azerbaijan ma qui siamo già ai confini del nostro continente
Del resto il problema delle minoranze delle nazionalità non è un accidente della storia ma è una presenza costante di normalità
Non c'è un Paese europeo escluso forse il Portogallo che non abbia minoranze di confine e quindi non è un problema Mona cornice reale in cui realizzare dei rapporti di valorizzazione delle potenzialità inespresse
L'alternativa storica è nota
La questione nazionale vissuta con tanto maggiore passione ai giorni nostri come risposta al villaggio globale della massificazione consumistica dell'omogeneizzazione dei costumi
Può essere elemento di lacerante dei rapporti fra Stati e popoli e quindi focolai di conflitti fra dominazione ribellione
Ma anche oppure come alternativa grande risorsa culturale di spazi nuovi di libertà ADEST come ad Ovest
Potenziale inespresso di cooperazione economica veicolo di rapporti di convivenza e di pace
La creazione di un'Europa di popoli e nazionalità uguali nei diritti garantiti nella loro identità siano la condizione di amicizia di reciproca conoscenza di garanzia dei diritti per le minoranze etniche di confine
Rappresenta un momento di apertura di superamento delle frontiere
In un processo di creazione di aree aperti e di integrazione multiculturale
Di nuova mentalità insomma più consona alle conquiste civili di questo scorcio del secolo
Da questo punto di vista sono certamente interessanti le esperienze realizzate in alcune regioni europee come l'aria di apertura culturale e linguistica tra il Belgio e l'Olanda il nord della Germania oppure ancora all'organizzazione
Alpe Adria che unisce regioni e repubbliche appartenenti all'area centroeuropea comprese le regioni dell'Austria della Jugoslavia dell'Ungheria accomunando quindi esperienze di paese che appartengono a diversi blocchi politico militari non allineati neutrali
Io credo compagni amici che l'esperienza di questo genere possano e debbano accompagnarsi alla lotta per il superamento delle barriere doganali del protezionismo i per stimolare tutte le possibili forme di cooperazione affinché si possano magari gradualmente
Eliminare quelle distorsioni di sviluppo economico che si sono determinate nel lungo periodo di guerra fredda di chiusure innaturali tra i blocchi
Penso da questo punto di vista la sorte del bacino danubiano ai Balcani e al centro Europa ma anche ad altre realtà più lontane le stesse due Germanie
Si tratta di una sfida delle forze democratiche di progresso che devono riaprire il dibattito sulla questione nazionale come elemento di integrazione europea
Di qualità diversa dei diritti collettivi di democratizzazione reale in società condizionate o da chiusure totalitario do prima enti centralismi statalisti ICI
Ripartendo se vogliamo nel dibattito da quella discussione che già animo austro marxisti legni lo stesso Gramsci ma dando vita
A nuove conoscenze esperienze cui ci hanno portato prima che Cindy ma poi le risoluzioni arte e CalPERS al Parlamento europeo mi si permetta un inciso
Anche l'Italia deve fare il proprio dovere da questo punto di vista nei confronti per esempio della minoranza slovena a cui appartengo
Se andiamo a vedere la relazionare risoluzione Cai presso l'ultima ricostruzione del Parlamento europeo su ventidue punti previsti ben diciotto non vengono attuati dal nostro Paese mentre per il Sudtirolo Alto Adige vengono attuati così tutti
Si collega soltanto in parte a questo il problema delle comunità autoctona di frontiera
Cioè al problema delle comunità autoctona di frontiera la nuova questione della massa di immigrati delle altre sponde del Mediterraneo dei lavoratori del terzo mondo e le loro famiglie conseguenza diretta ineliminabile di tendenze economiche di squilibri planetari
Contrapporsi al razzismo montante a quello così detto ben pensante significa impegnarsi per garantire a questi cittadini diritti che vorremmo garantite lavoratori europei nell'ambito del mercato unico di capitali della mobilità del lavoro
Significa tutelare ampliare tutte le conquiste democratiche del movimento dei lavoratori in Europa contribuendo altri sia un processo di avvicinamento di pacificazione nell'area mediterranea in particolare
Io credo a compagni e amici
Che si tratti di battaglie di libertà e progresso
Per la modernizzazione dei rapporti internazionali per l'unità europea dei popoli delle nazioni di cui dobbiamo farci carico per il potenziale di valori di modernità e pace che hanno in sé
E per la capacità che così abbiamo di dare una risposta seria ai crescenti bisogni dell'umanità
Grazie anche per la brevità secondo iscritto l'onorevole Agostino Spataro del comitato regionale del Partito comunista della Sicilia
Cari compagni cari amici
E qui si è fatto giustamente un gran parlare dei problemi della sicurezza del disarmo della cooperazione in Europa
Ma poco secondo me troppo poco si è detto delle questioni forse più complesse relative alla stabilità al disarmo la cooperazione nell'aria mediterranea
Cresce la consapevolezza di una sempre più stretta interdipendenza fra i diversi processi in atto nella scena mondiale di questo ne hanno parlato ampiamente Napolitano e compagnia Boffa
Ma si stende accogliere la connessione esistente fra l'Europa il Mediterraneo sotto il profilo politico ed economico della stessa sicurezza
Questo a me pare un punto politico essenziale che dovremo recuperare in pieno nella nostra elaborazione programmatica di cui non solo il nostro partito
Ma l'insieme delle forze della sinistra delle forze democratiche europee si dovrebbero far carico anche per offrire una sponda all'iniziativa delle forze progressiste pacifiste del Mediterraneo
Tutto ciò è necessario se l'Europa vuole giocare un ruolo in questa capitale del mondo
Dove si intersecano gli assi principale delle relazioni internazionali si addensano conflitti e tensioni quasi riducibili tre più esplosivi inquietante per la sicurezza e per la pace
Squilibri economici diversità etnica e culturale religioso i movimenti migratori di massa instabilità politiche sono le caratteristiche prevalenti di quest'aria
Per questo mare scorre più grandioso flusso di rifornimenti petroliferi e vi si agitano problemi di interessi tali da acquisire dimensioni di confronto Est Ovest e per altri versi nord e sud
Arabi ed europei che svolgono il ruolo di comprimario sostanzialmente subalterno alle strategie delle due superpotenze
In particolare gli USA hanno teso ad assicurarsi il controllo politico-militare dell'aria e a questo fine continua a rifornire di armi fra le più sofisticati
I loro parte da est della regione da Israele che ormai è certo dispone di un arsenale nucleare autonomo all'Arabia Saudita
Dall'Egitto al Sudan dalla Somalia al Marocco dall'altro lato i Paesi amici dell'Unione Sovietica qual è la Siria e la Libia l'Algeria
Premono con sempre maggiore insistenza e con qualche risultato per essere dotate di armamenti corrispondente al livello tecnologico depotenziare versate il risultato di questa corsa sfrenata e che il Mediterraneo costituisce oggi l'aria più militarizzata denuclearizzata del pianeta
La presenza permanente delle flotte appartenente a due blocchi militari e in particolare della Sesta Flotta americana ed era quindi Escatha dell'Unione Sovietica dotate di sistemi d'arma e di ordigni nucleari
Le spericolate spinge real mistiche locale l'alta densità di conflitti fanno di quest'aria uno dei punti più esplosivo
Con l'aggravante rispetto ad altre aree che per il Mediterraneo non vi è mai stato un tentativo serio di avviare una trattativa per il disarmo e per la denuclearizzazione
L'analisi della situazione diventa davvero preoccupante quando si pensa al fatto che nel Mediterraneo nelle zone contigue
Dalla fine della seconda guerra mondiale si sono verificati circa centoquarantatré punti fritti e colpi di Stato un dato impressionante che denota precarietà politica è un elevato grado di conflittualità
Tra questi resta centrale il conflitto fra arabi e israeliani anzi sarebbe forse meglio dire fra palestinesi e israeliani per la soluzione della questione palestinese
Che in questi mesi è ritornata drammaticamente alla ribalta dell'opinione pubblica mondiale a causa della crudele mio per repressione israeliana delle legittime aspirazioni delle popolazioni palestinesi ed elettori occupanti
All'autodeterminazione ad averla padre è uno Stato sovrano
Accettando grave destabilizzante appare conflitto lungo e sanguinoso fai la nera che che rischia di coinvolgere altri Paesi della regione
E perfino stati fuori dell'aria specie in conseguenza della pericolosa decisione di taluni governi della NATO di inviare proprie forze nel Golfo
La questione di Cipro fa invece Turchia è ancora lontana da una giusta soluzione politica
Mentre permangono motivi di tensione fra Paesi che si affacciano sulla sponda sud del Mediterraneo
Lungo la quale si snoda buona parte del cosiddetto arco della instabilità e della crisi che partendo dall'Africa ne stanno e giunge sino Assaro accidentale
Intersecando sì con un'altra importante direttrice conflittuale in senso nord-sud che penetra per regione del Centrafrica quando il Ciad e Niger eccetera
Dal quadro qui accennato ne consegue che la questione del disarmo e della sicurezza nel Mediterraneo dovrebbe essere considerate come tale affrontata come uno dei periodi dei temi prioritari e più scottanti del momento
Al contrario le superpotenze la stessa Comunità europea hanno mostrato una strana riluttanza ad affondare davvero la questione
L'Europa ha rinunciato a svolgendo il ruolo che storicamente e politicamente le compete
Si pensa forse che l'equilibrio e la stabilità del Mediterraneo possano verificarsi come conseguenza o proiezione meccanica dello spiccato distinzione sul teatro europeo
Questa potrebbe rivelarsi una pura illusione
Esiste una specificità di collocazione di processi che va considerata dalla quale partire per giungere mediante Conso il concorso paritario di tutte le forze interessate
Alla definizione di un nuovo equilibrio basato sul disarmo controllato e sulla cooperazione sulla libertà e sulla dignità delle nazioni
Dal punto di vista nucleare il pericolo più grande per il Mediterraneo viene dal mare
Ecco perché ritengo sia venuto il tempo di cominciare a lavorare per giungere ad una trattativa finalizzata ad una graduale e progressiva denuclearizzazione del Mediterraneo
A partire da un accordo per l'eliminazione dei sistemi d'arma degli ordigni nucleari imbarcate sulle flotte dei due blocchi
Servirà poco distruggere i missili basate a Comiso o in altre basi dell'est che o dell'Ovest se poi continueremo a vedere solcare questo mare da navi e sottomarini dei due blocchi armati di potentissimo Cordignano crea le proposte recentemente avanzata dal gol Baggio fra Belgrado mi pare si muovono in questa direzione e danno forza all'ipotesi intorno alla quale da anni si discute anche in Sicilia anche all'interno del nostro stesso partito
Affinché processo di disarmo possessi attivamente avviarsi e necessario segnare una svolta nel sistema delle relazioni internazionali riguardanti il Mediterraneo
In primo luogo a mio giudizio deve cambiare l'ottica politica dell'Europa nel suo rapporto con l'aria mediterranea
Attraverso attraverso adeguate misure di fiducia e promuovendo un vasto e articolato sistema di scambi economici tecnici e culturali all'insegna della cooperazione fra tutti i popoli gli Stati dell'aria
Esista mio giudizio nessuno un nesso inscindibile fra pace e sviluppo che trova nel Mediterraneo il terreno più fecondo di sperimentazione sulla base di grandi processi di collaborazione d'intesa fra le due sponde fra l'Europa e il mondo arabo
L'Italia e la Sicilia potrebbero divenire il ponte su cui far passare le scelte di cooperazione e messaggio di pace e di solidarietà fra tutti i popoli mediterranei
La politica di cooperazione per essere proficua de risultanti deve partire da un punto fermo che costituito dalla irreversibilità della crisi della ragione di scambio
Determinata sì come diretta conseguenza del vittorioso moto di emancipazione dei popoli un tempo soggiogati dal colonialismo crisi che l'Occidente vive con apprensione specie per ciò che riguarda i rifornimenti energetici
Questa crisi di portata mondiale ha rotto il tradizionale equilibrio di potere vigente nell'aria mediterranea
Come risultanza di un sistema di Bretton di predominio sulle risorse e l'intesa fra le potenze e ha aperto una fase nuova e difficile alla ricerca di un assetto diverso nel quadro degli sforzi per la creazione di un nuovo e più equo ordine economico internazionale
Quale tipo di equilibrio su che basi doveva realizzarsi nel Mediterraneo
Questo è l'interrogativo principale ancora irrisolto
La risposta è certamente non la si trova nel riarmo ma va ricercata in uno sforzo grande reciproco per avviare processi di cooperazione diversi campi per rafforzare ed estendere legami di amicizia e di pace
In conclusione io credo che un Mediterraneo mare di pace non è per l'Italia e l'Europa una parola d'ordine è generica ma una condizione vitale per la loro sicurezza per loro progresso equilibrato e pacifico grazie
Allora il dottor Angelo Gennari responsabile internazionale della Cisl
Cari amici e cari compagni voglio salutare anch'io lo faccio volentieri senza nessuna doverosità in questo l'occasione offerto al convegno del PC a uno scambio di idee che non è strettamente congiunturale
E tanto meno tattico anzi programmatico su un tema che per tutti in fondo segna uno stacco abbastanza drammatico tra l'avvertenza la coscienza della rilevanza dell'incidenza che ha ormai in tutte le cose della nostra vita
E invece l'incapacità forse l'impossibilità che più o meno tutti sentiamo di trasformarlo poi in filtro quotidiano dell'agire nostro sul piano nazionale
Se è vero che ormai viviamo tutti quanti come su una tela di ragno che quando ti un filo di qua la scossa la sentì magari addirittura su un altro continente beh in Europa questa situazione di interdipendenza la viviamo in maniera ancora più drammaticamente urgente
E allora diventa stringente davvero cogliere tutte le occasioni possibili nell'occasione che offre questo convegno del Partito Comunista Italiano non ci va
Non va fatta sfuggire
Ecco io parlo ovviamente dalla mia angolazione che è quella di chi per la CISL esegue queste tematiche in modo assiduo e parlo quindi qui con l'ottica le speranze le preoccupazioni del sindacato la CISL ma credo di poter dire non solo la CISL
E neanche solo i sindacati italiani
Che su questi temi comunque è un punto da segnalare per la conoscenza di chi eventualmente lo ignorasse riesce a muoversi con una convinzione una forza solidale unitaria
Mi concentro con un punto che già nelle relazioni puntuali di ieri è emerso come focale
E che nel dibattito emerso ancor più come focale quello della sicurezza europea e cerco di trattarne molto brevemente con il taglio che a questo tema verrà sicuramente dato anche dal prossimo congresso della Confederazione europea dei sindacati che si tiene esattamente fra un mese a Stoccolma
Nel senso che ecco son convinto che le cose che dirò stamane qui a voi sono quelle che poi in fondo riflettono un sentire comune un sentire comune abbastanza forte abbastanza consolidato non solo fra i sindacati in Italia ma fra i sindacati tutta l'Europa occidentale
Beh c'è un certo allarme anzitutto nel movimento sindacale europeo c'è un certo allarme perché l'accordo sui missili a corto e medio raggio tra USA e URSS se è stato generalmente salutato con i favori che merita un'intesa
Che per la prima volta comporta l'effettiva anche se limitata lo sappiamo ma effettiva e drammaticamente importante distruzione di armi nucleari
Anche finito con rilanciare il dibattito sulla sicurezza europea in termini che a noi sembrano qualche volta assai discutibili e assai preoccupanti
Se certe suggestioni trovassero credito infatti si arriverebbe all'assurdo che da un'iniziativa di disarmo delle due superpotenze sostanzialmente scaturirebbe una fase di riarmo in Europa
L'assunto da cui partono e partono in pochi e che ora il lavoro Poci dentale più esposta di prima il pericolo di un'aggressione dall'est e che in ogni caso anche la semplice esistenza di questa eventualità è destinata a creare una situazione di condizionamento politico dell'Europa occidentale evidentemente inaccettabile per tutti
Da qui anche la necessità si dice si arguisce della difesa europea che sarebbe anche il suggello d'una raggiunta maggiore età dell'Europa
Ecco l'ipotesi a noi sembra criticabile da diversi punti di vista innanzitutto riposa su una lettura dell'accordo sugli euromissili tra le due superpotenze come avvio ad un disimpegno americano rispetto all'Europa
E questa possibilità non trova in effetti non sembra trovare hanno i riscontri nella politica del governo
Americano non ritrova oggi con tutta probabilità non ritroverà in futuro dato che le ragioni dell'alleanza atlantica anche in funzione ovviamente del ruolo USA come potenza mondiale sono molto più concreto è in realtà molto più solide
Degli umori ricorrenti in alcuni settori dell'opinione pubblica americana che pure ci sono sono diversificati vanno secondo alti e bassi
Non sempre facilmente progetta Abbili
La verità è che con o senza gli euromissili la dissuasione di un qualsiasi possibile
Attacco sovietico all'Europa continua a dipendere in ultima istanza proprio dal potenziale nucleare strategico USA ma ancora di più dalla credibilità di un suo utilizzo come virgolette risposta
Secondo le scelte e gli impegni che del resto sono a fondamento dell'alleanza atlantica
Ora qui il termine chiave proprio credibilità credibilità di questo impegno americano
E allora va detto che sì è vero oggi l'impegno e meno credibile di ieri per ragioni soggettive una certa ripresa per certi versi direi anche addirittura da vedere con molto favore non disprezzabile di virgolette isolazionismo americano
Un certo nuovo fare i conti fra spesa impresa che sta emergendo nell'opinione pubblica soprattutto nell'opinione pubblica decisionale americana
E tante altre motivazioni diciamo così soggettive che sono quelle per esempio è una certa critica della spesa militare altrui rispetto alla propria considerata evidentemente eccessiva ma che non tiene conto dell'altro determinante fattore cioè che stiamo parlando una superpotenza mentre nessuno dei Paesi alleati considera possibile o auspicabile diventare in sé una superpotenza e quindi investire tanto
Le l'armamento
Ma poi anche per ragioni oggettive questa credibilità dell'impegno americano è venuto a scemare perché è vero che ormai è una risposta nucleare a un attacco convenzionale eventuali in Europa metterebbe a rischio mortale sicuramente l'esistenza stessa dell'America cosa che non era ancora vera quando McNamara negli anni che vanno dal sessanta al sessantacinque
Inventò formulo elaborò la strategia della risposta flessibile
Una parentesi molto breve per dirvi sempre quello che su queste tematiche che sono discusse nel Sud in ambito del movimento sindacale europeo viene in questi giorni sentito e che sarà riflesso in qualche modo il documento fondamentale che su questa tematiche uscirà al congresso di Stoccolma
Beh c'è anzitutto una questione che noi desidereremmo molto fortemente fosse demistificare all'associazione del termine difesa al termine nucleare ci sembra una cosa da abolire una volta per sempre
Perché di fatto ci sembra con tradizioni in termini se difendere significa ancora
Come di buonsenso sembrerebbe impedire la distruzione di qualcosa o di qualcuno beh allora la difesa nucleare per definizione non può esistere perché l'arma nucleare non può essere altro che arma di distruzione di massa indiscriminata certo
Uno strumento di dissuasione potenziale ma allora il discorso è questo quello della dissuasione non quello della difesa quello della rappresaglia non quello della impedimento dalla distruzione
La verità dunque che se dissuasione si trattasse affermare queste eventuali per quanto poco credibili forse tentazioni di invasione dell'Europa occidentale da parte sovietica fosse davvero l'arma nucleare allora e quella americana che al fondo in ultima istanza conta e dissuade
Prendere atto di questa realtà non significa passività o delega in primo luogo va detto che non da oggi è aperta la questione di come rendere più vera la partnership tra le due sponde dell'Atlantico di come rafforzare il polo europeo il pilastro europeo come è stato detto e l'alleanza
Dei quali maggiori responsabilità politiche ed anche finanziarie certamente i Paesi europei debbono dovrebbero farsi carico per una politica di difesa ho come meglio sarebbe forse dire per una politica di dissuasione efficace
Discussione che va precisata però più che sul dover essere ormai o su quello che sarebbe desiderabile su quello che si potrebbe che si può effettivamente fare concretamente quando dove con chi come a quali costi in secondo luogo parlare di difesa europea lo stato delle cose comunque illusorio non si può davvero mettere in un tema come questo il carro davanti ai buoi la struttura militare comune prima di un potere politico comune
E infatti solo l'esistenza d'un governo sovranazionale democraticamente legittimato ad esercitare l'unità di direzione politica e quindi anche eventualmente il comando militare potrebbe rendere credibile praticare praticabile l'idea di una difesa europea beh basta pensare agli progressi così stentato dell'integrazione comunitaria in campo economica la difficoltà della stessa concentrazione
Concertazione di politica estera tra i dodici Paesi della CEE diceva l'onorevole Craxi ieri e diceva molto bene
Che l'Europa dovrebbe essere all'avanguardia d'una ricerca di sbocco pacifico e dunque giusto nel Medioriente
è solo che quell'Europa non c'è non c'è proprio
Per essere all'avanguardia invece per lo meno dovrebbe esserci perché altrimenti proprio c'è l'impossibilità della inesistenza fa
Ecco
Non è possibile e a un organo e lo stimolo e poi non è neanche auspicabile che una volontà politica che non riesce a coagularsi nemmeno per creare una moneta comune all'improvviso si materializzi per costituire un esercito comune
Il nucleo sesso di questo discorso poi ci sembra abbastanza abbastanza fragile e qui ci troviamo di fronte a un Paese la Francia il nucleo francese franco tedesco per intenderci la Francia che e resta una potenza nucleare autonoma al di fuori dalla NATO
E ci troviamo di fronte a un altro Paese la Germania Federale che non è una potenza nucleare per di più a tutta la sua politica di difesa incentrata e con un asse la NATO e che comunque non può non può sicuramente ma non vuole neanche diventare un potere enucleare
Insomma la Francia è prevedibile sul serio che a breve tempo metta il dito sul bottone in comune con la Germania anche per parlare soltanto di questi due Paesi
Ma Dio rapidissimamente alla conclusione
C'è l'altro elemento che è sorto con forza nella discussione di ieri e dell'altro ieri la credibilità della nuova politica
Dell'Unione Sovietica io non posso naturalmente porta testimonianze ma porto costare un'impressione ero nella delegazione da CISL Internazionale l'Internazionale dei sindacati di larga parte dell'Occidente ma anche il Terzo Mondo
Che in ottobre scorso ha avuto un incontro anche abbastanza a lungo tre ore di incontro vivace con il segretario generale del PCUS con Gorbaciov fra Mosca
Ci fu uno dei componenti da negazione il presidente sindacato tedesco che a un certo punto rivolgendosi a Gorbaciov incontrerà vivace era molto stimolante perché il personaggio è ovviamente sa di stimolante vivace gli disse con una certa brutalità compagno segretario generale vorrei porle una domanda ti rendi conto che nell'Europa occidentale c'è ancora molto sospetto sulla verità della vostra politica sulla credibilità della vostra politica di apertura
Che cosa vuoi dirmi per aiutarmi a far capire quello che io credo intuire cioè che sia una cosa vera e credibile
Ecco a braccia rispose con grande diciamo così flessibilità in un modo dicendo guarda io dico solo le tre ragioni che considero oggettive per le quali da noi il disarmo ormai è indispensabile per noi il disarmo ormai è indispensabile
La prima è che è necessario perché il livello del rischio il livello che queste armi si mettono a sparare da sei per così dire ormai è rilevante le possibilità l'errore non è tecnico errore di valutazione sono grosse con un livello così forte di armamenti
La seconda è ovviamente quella delle risorse qui quando noi parliamo di perestrojka ci scommettiamo tutto su questa ristrutturazione la nostra economia la nostra vita sociale e per questo bisogna trovare risorse che solo chi li possono venire la terza è che abbiamo un disperato bisogno in questo paese di smilitarizzata citi i cervelli
Ne abbiamo bisogno dovuti ma noi più di altri forse anche per come siamo nati per come siamo cresciuti per come siamo vissuti beh io non lo so se dobbiamo fidarci uno dobbiamo fidarci questo tipo di analisi eccetera so però che sarebbe assolutamente esiziale se non andassimo a vedere quello che pure alcuni fra di noi in Europa occidentale degli Stati Uniti continua a ritenere un black per l'home andiamo a vederlo se lo è o se non lo è anche se mi pare che ormai sia abbastanza chiaro che il clima e le condizioni per cercare di evitare questo questo che sia un bluff quando non lo è importante dobbiamo allora veramente premiere per un rilancio dei negoziati su tutti i piani
Compreso quello delle forze convenzionali dove pure c'è una simmetria largamente favorevole alle forze armate occidentali ma allora però questa asimmetria va a verificare su tutti i piani su tutti i settori anche laddove non ci fosse
Dobbiamo avanzare su questa strada ponendo le basi per una vera sicurezza nel nostro continente in condizioni di reciprocità dato che le esigenze d'una parte non possono negare quella dell'altro ultimissima osservazione io vorrei ricordare con forza quello che a uno degli ultimi esecutivi del della Confederazione europea dei sindacati lo ha detto il presidente della Commissione Comunità Europee Delors quando ci ha ricordato non c'era bisogno ma è stato utile che lo facesse anche lui
Che la sicurezza dell'Europa non si limita all'aspetto militare ma significa forse anche soprattutto solidità della democrazia crescita economica sviluppo tecnologico in definitiva all'Europa alla sua sicurezza sunnita
Non servono in realtà più armi serve più politica e credo che questo convegno ci dia l'occasione per fabbricare un po'di più grazie
La parola all'onorevole Renzo Trivelli deputato al Parlamento europeo per il Partito Comunista Italiano io raccomando a tutti la brevità se possibile entro un limite massimo di dieci minuti poiché abbiamo un un lunghissimo elenco di scritti grazie
Penso che
Perché l'Europa occidentale direi in maniera più precisa la comunità dodici
Possa avere un ruolo attivo e da protagonista nella nuova fase della politica internazionale come un po'all'ordine del giorno del nostro convegno occorre realizzare un rapido progresso su molteplici fronti su quello della unificazione economica dello sviluppo dell'unione politica che della elaborazione étoile e attuazione di una politica estera della difesa e della sicurezza
Che sia necessario anche ai fini di un ruolo politico della comunità nel mondo un rafforzamento economico mi pare nemmeno dal necessario dimostrarlo
In questo senso io ritengo si debba pienamente acquisire l'importanza delle decisioni contenute nell'atto unico per la formazione di un mercato unico senza frontiere
Qui penso che la filosofia diciamo l'iter oro
Che è quella di dire solo l'atto unico ma tutto l'atto unico ha un qualche senso purché si adottino decisioni assai più incisive e significative di quelle adottate dal vertice straordinario di Bruxelles
Dove invece quella filosofia tutto l'atto unico ma solo l'atto unico appare assolutamente inadeguata e negli altri due fronti
Sulla necessità di un reale progresso verso la formazione di una vera unione politica io condivido l'impostazione della relazione di Napolitano
Oggi tenendo conto dell'esperienza questo problema può avere un impulso
Se teniamo ferme le due e precisiamo una delle due questioni che indicava la Politano la prima è naturalmente non lasciare non fare in modo che il progetto di Trattato del Parlamento europeo del precedente Parlamento europeo venga di fatto scorre da scomparire che rimanga il vecchio un fa un atto politico una posizione politica sulla quale continuare a lavorare il secondo punto è il mandato costituente da affidare al prossimo Parlamento
Non ho il tempo quindi approfondire questo secondo problema ma se vogliamo che esso sia qualche cosa di più di una mera manifestazione di volontà dobbiamo precisare che cosa significa che cosa deve significati dal punto di vista dei contenuti
Io non credo che le possiamo pensare a qualcosa che ripeta l'esperienza del trattato elaborato dalla precedente legislatura
Ma dobbiamo pensare a qualcosa
Che modifichi trattati e che di lì al Parlamento europeo il potere o perlomeno unico potere di modifica dei Trattati e quindi di attuazione di un nuovo trattato
Come si può avvicinare questo obiettivo ci sono le proposte dei referendum
Noi abbiamo una penso che sarebbe opportuno presentare questa legge chiamare i cittadini forse anche in coincidenza con il volto a pronunciarsi sulla di natura dei poteri del Parlamento europeo ma non credo che questo sia sufficiente
A parte che non dappertutto vi saranno io credo che ci si debba proporre una iniziativa perché due altre istituzioni il Consiglio e la cooperazione politica su questo punto affrontino la questione e abbiano un pronunciamento non sarebbe di poco conto che il Consiglio europeo
E la cooperazione politica si pronunciassero anche solo politicamente a favore di questa modificazione
In questo senso io penso che l'intervento del segretario del Partito socialista ma al di là
Di una coincidenza di posizioni
Che il valore di quella presa di posizione al nostro convegno segnava un progresso lì tutte le forze della sinistra
Che il suo richiamo e la critica contro il permesso conservatore che grava su gran parte dell'Europa
Non può che essere completato da un invito a una unità non solo dalle forze di sinistra ma anche di far di altre forze democratiche del resto
Se non condivido tutto però gli accenni di Malfatti anche di Colombo ha avuto certo tipo di impegno europeistico indicano che l'Italia può avere un ruolo proprio e particolare
Nella determinazione di una svolta nel senso che il prossimo Parlamento abbia un potere reale assai più forte infine e succintamente
Penso che la come dire che nella Filosofia dite loro del tutto dove è del tutto inadeguata è proprio nel tema più direttamente attinente al nostro convegno e su questo vorrei concludere cosa vuol dire oggi far sì che l'Europa abbia una propria politica estera della difesa e della sicurezza
Parte dal punto di vista dei contenuti e delle posizioni anche qui io riscontro molte convergenze
L'impostazione data da Napolitano sul rapporto tra NATO e polo di difesa europea e sul rapporto tra diciamo mento del del convenzionale ed elemento nucleare dalla politica della difesa hanno trovato larghi consensi anche se non condivido del tutto una eccessiva prudenza in questo senso dell'onorevole Malfatti
Ora però la questione che noi abbiamo di fronte
Ecco come la Comunità europea può esprimere questa propria politica
E qui effettivamente l'atto unico è qualche cosa contiene in sé qualche cosa di contraddittorio e vorrei qui pure solo una questione
La contraddittorietà dell'atto unico sta nel fatto che le parole che vengono dette e che come diceva anche l'ambasciatore Iannucci hanno un peso anche le parole dicono addirittura che l'Europa deve parlare con una sola voce
I che mi pare espressione persino eccessiva
Quando poi però si definisce nell'atto unico ciò che questo deve essere l'inadeguatezza e profonda ed è profonda nei confronti del Parlamento
Di cui si dice che deve essere strettamente associato alla direzione della politica estera ma poi quando si va a vedere questa stretta associazioni diventa undici così una una sorta di dovere di informazione della collaborò cooperazione politica e una liberalità
Della stessa cooperazione politica di prendere o non prendere in considerazioni le posizioni del Parlamento
Qui bisogna andare molto oltre molto avanti e ci dovreste ci dovrebbe essere un impegno del Parlamento europeo andare oltre i limiti dell'atto unico
Perché la questione
Della come dire dello sviluppo di una politica estera europea diventa indispensabile se noi andiamo verso una trattativa sulle questioni delle armi convenzionali che non può essere solo materia di un accordo tra le due superpotenze
Che deve trovare forse anche fuori diversi da quelli di Helsinki e di Vienna ma che soprattutto almeno in quei fori bisogna trovare il modo che la comunità sia presente come tale
La parola
Al professor Gian Giacomo Migone dell'Università di Torino direttore dell'indice
Sì
Un grande uomo di Stato svedese del diciassettesimo secolo
Soleva dire alla sua pupilla la regina Cristina che è il fondamento della politica e la valutazione corretta del locale zio
Forse dobbiamo dedicare più attenzione alle circostanze storiche in cui si inserisce ogni progetto
Presente di costruzione di una politica europea
Ne è sufficiente trarre degli auspici favorevoli dal recente accordo Reagan Gorbaciov che per ipotesi potrebbe
Quadro del rapporto ambiguo che le due maggiori potenze hanno sviluppato negli anni ebbene noi riteniamo che non sia così
Vi sono anzi ottime ragioni per sostenere che stiamo assistendo allo sgretolamento sempre più evidente di un assetto internazionale che ha quasi cinquant'anni di vita
Possiamo quantomeno ipotizzare che è entrato in crisi quel sistema bipolare che Enrico Berlinguer sottopose ad una critica su cui fondo teoricamente l'autonomia internazionale del suo partito oltre che del suo Paese
Se oggi è possibile parlare di un rilancio delle Nazioni Unite e di altre istituzioni internazionali come ha fatto ad esempio Giorgio Napolitano nella sua relazione
Senza accenti utopici o astrattezza e teoriche è perché si intravede la fine dei veti incrociati di due soli protagonisti
Che con la loro forza trasformavano i ragionamenti più elevati di altri attori in velleitarismi da comprimari
Oggi quel pluri centrismo da più parti e in vari contesti imboccato si intravede soltanto in forma embrionale
Eppure occorre essere consapevoli che la costruzione politica dell'Europa si muove sotto questo orizzonte
Sono finiti i tempi in cui gli amici americani dice don Monni avevano la forza egemonica impostare il progetto di unità europea
Nel contesto di una ricostruzione economica guidata da un uomo cinto senza mettere in discussione il sistema di alleanze esistente
Oggi una politica europea si fonda su una domanda di autonomia che corrisponde ad un progetto di ordine mondiale più stabile più pacifico
Perché maggiormente corrispondente ad un principio di rappresentanza democratica in cui penso tutti crediamo la seconda guerra mondiale segnò la sconfitta dell'Europa e l'affermazione di due grandi potenze che per molti anni erano rimaste al margine del sistema politico mondiale
Il prezzo della sconfitta fu la divisione dell'Europa legittimata da un'altra divisione quella della nazione che maggiormente aveva contribuito a scatenare i conflitti precedenti
Il principio della deterrenza nucleare ha ulteriormente ossificato una divisione in cui il carattere minacciose compatto dell'ipotetico avversario
Era necessaria giustificare il rafforzamento di ciascuna alleanza militare
Da tale divisione è scaturita una politica di sfera di influenza che ha investito il mondo intero con effetti devastanti per l'indipendenza giuridica appena acquisita
Da parte di molti Paesi divisi in via di sviluppo
Quella divisione suggella un regime di sovranità limitata che in misura e con modalità diverse tuttora vige nelle due europei
A destra è difficile ipotizzare che i sistemi di governo esistenti non esisterebbero a lungo al ritiro delle truppe sovietiche
Ad Ovest sì a mere Emmott pensare che non esiste un problema di questa natura
Pure un'esperienza non lontana ci insegna che vi sono sfere della vita nazionale soprattutto nei Paesi aderenti alla NATO che si affacciano sulle sponde del Mediterraneo
Che sono sottratte al pieno controllo dei rispettivi parlamenti
A questo proposito vorrei Raf rovesciare l'affermazione più volte citati in questo convegno dell'amico la Malfa
In quanti casi specifici la parte politica che egli rappresenta e non solo essa si è trovata ad esprimere una posizione di pur sfumato dissenso nei confronti del nostro maggiore alleato
Non è un caso che se oggi è possibile una discussione di politica estera più unitaria e più pacata trova in maggiori partiti politici italiani lo si deve anche ad un non dimenticato episodio politico di cui fu protagonista il governo Craxi Andreotti
Quello di Sigonella non fu un sussulto di anacronistico orgoglio nazionalistico come qualcuno interessata mentre sostenne ma la presa di coscienza collettiva de un principio di autodeterminazione democratica del tutto conforme ai principi sanciti dalla Carta Atlantica prima che dagli stessi statuti dell'alleanza a cui apparteniamo
Non è possibile nascondersi che in tali condizioni le due maggiori potenze hanno trovato ragioni di reciproca convenienza
Che hanno tuttavia alimentato una pericolosa quanto costosa corsa agli armamenti
Dirò di più proprio l'alternarsi di fasi di riarmo e di conflitto a fasi di dialogo più disteso
Hanno ulteriormente rafforzato il loro primato bipolare all'interno di una spirale che ha drammaticamente acuito il pericolo di un conflitto nucleare
Perché allora considerare il momento storico attuale più promettente dei decenni precedenti
In quale modo esistono le condizioni per ipotizzare un rovesciamento della tendenza al riarmo e la possibilità di sviluppare nuove identità politiche
Passato una tra parte assist
Ha ritenuto che gli impegni militari e le conseguenti politiche di riarmo fossero portatrici di uno sviluppo per quanto distorto
Invece alla RAI dice dell'accordo di Washington non vi sono soltanto condizioni politiche gli imbarazzi dall'ira anche lei o la fretta di di Gorbaciov di andare avanti sulla strada della perestrojka
Ma una convinzione più profonda che gli impegni globali con esperti militari che ne derivano ormai minacciano l'equilibrio interno non solo economico di entrambi le maggiori potenze
La gestione avveduta del declino di un ruolo globale viene a costituire la condizione per un equilibrato sviluppo interno
Il dinamismo della leadership di Gorbaciov of non può nascondere il fatto che assistiamo a della gestione positiva di una crisi profonda e dall'esito incerto
Il promettenti sviluppi che si profilano in Afghanistan in Cambogia nel costituisca finiscono la conferma negli Stati Uniti il dibattito sul declino dell'impero americano è in pieno corso i deficit del bilancio dello Stato e di quella dei pagamenti sono al centro della campagna elettorale
Sono presenti in tutti i settori politici le preoccupazioni per il declino da
La via se queste tendenze dovessero prevalere pacificamente non vi è dubbio che determinerebbero un profondo mutamento nel contesto in cui si pone la questione europea
Sono sempre più frequenti io richiami da parte americana i costi che comporta la presenza americana in Europa
Ne è probabile che l'Unione Sovietica possa e voglia mantenere all'infinito in Europa orientale un ruolo di dominio sempre più oneroso sia sul piano economico che su quello ideologico
In un simile contesto si presenterebbe quell'occasi o a cui faceva riferimento il defunto statista svedese
Non si tratterebbe più soltanto della pur utile costruzione di un'Europa comunitaria con le sue estenuanti trattative occorrerebbe porsi interrogativi di diverso ordine
In che modo l'Europa potrebbe contribuire allo sviluppo della pace
Sei ore di Beckham rievocato le pesanti condizioni in cui versa l'Europa divisa e per la convinzione che le radici delle tensioni militari sono politiche
E che di conseguenza ogni processo di disarmo
Resta precario e irreversibile se non sono intaccate
Le ragioni che quegli armamenti hanno prodotto grazie la parola è ora al senatore Umberto Cappuzzo senatore dalla Democrazia cristiana già capo di Stato maggiore e capo della delegazione italiana alla conferenza M. Bfm di Vienna
Io sono molto grato di questo invito partecipo sempre molto volentieri
E quando poi si affrontano problemi della sicurezza sono in imbarazzo
Se questa sicurezza la devo vedere nella qualità precedente di responsabile militare e quindi in un ottica in cui la minaccia e tutto oppure nella recente ancora attuale
Funzione di capo di una delegazione che si occupa del disarmo convenzionale quindi di grande attualità in questo momento
Quindi in un'ottica diversa che è quella della cooperazione oppure come un uomo politico di un partito è che diciamo così da questo partito che oggi qui mi ospita viene sempre collocato diciamo così che è una funzione conservatrice
Che quattro mete io rifiuto e come partito e come persona
Nei problemi che la sicurezza non c'è né conservazione nel progresso la sicurezza è qualche cosa di assoluto di assoluto intendiamoci nell'ottica delle nucleare la sicurezza essenzialmente equilibrio
E dal piede qualora che prevale l'aspetto tecnico dell'equilibrio rispetto all'aspetto politico del vogliamoci bene
Il tema è estremamente affascinante le due delle due relazioni quella dell'amico Boffa e quell'onorevole Napolitano sono tali da poter essere sottoscritte da chiunque
Boffa ieri ha iniziato dicendo quattro anni tre quattro anni fa sarebbe stato inconcepibile pensare che si fosse arrivati potesse arrivare alla a un raccordo tipo quello delle Iene
Io direi più dieci dodici anni fa
Due relazioni presentate così senza l'indicazione dell'autore avrebbero potuto essere sottoscritte da chiunque
Fosse stato collocato in questo nostro mondo occidentale con una certa visione dei problemi internazionali quindi è una ulcera estremamente interessante quando poi penso che qui come sigla assai significativa è stato messo un per che vuol dire
Qualche cosa di propositivo il fatto è estremamente emblematico di una evoluzione che tutti noi dal punto di vista della sicurezza dal punto di vista la cooperazione vogliamo vedere come fatto incoraggiante per il futuro
Io dico la verità e qui c'è un nuovo certo tono polemico un'indicazione polemica
Sono delle bellissime relazioni
Che però da un partito qual è il partito comunista mi sarei atteso in maniera diversa
Cioè io mi sarei atteso credo comunista non tanto la esame dell'evoluzione delle cose come devono andare ma la netta individuazione delle sfide
Perché siamo arrivati alla situazione attuale ci sono delle grandi assi sfida che dobbiamo affrontare c'è una sfida europea c'è una sfida di duopolio americano i sovietico che vogliamo perpetuare
Siamo Perre l'ammissione che sia valida accettare altri popoli nel consesso internazionale Poli che abbiano un certo ruolo pensiamo allora all'Estremo Oriente pensiamo al Giappone
Pensiamo allo spostamento dell'asse strategico d'interesse degli Stati Uniti
Dall'Europa verso il Pacifico nella prospettiva del prossimo secolo pensiamo ai numerosi problemi del terzo mondo che sono problemi non soltanto di cooperazione per risolvere diciamo così le situazioni locali diciotto di lupo ma sono problemi essenzialmente di sicurezza
E allora questa Europa che noi vogliamo vedere
E l'hai Europa
Che va dall'Atlantico agli Urali semplicisticamente o è qualche cosa di diverso una urologo un'Europa che i nella sua progressione in fieri
Diventa un terzo polo non una terza superpotenza un terzo polo con valori con richiami
Con un certo significato propositivo oppure è un'Europa che si colloca così in maniera così semplicistica
Come sto secondo pilastro di una alleanza che quella che accanto a un'Unione Sovietica che bisogna ricordare una potenza Bic continentale e questo alla volte lo dimentichiamo e lo dimentichiamo allorché si tratta di affrontare anche i problemi in chiave convenzionale
La proposta di Gorbaciov
Dalla del di estendere il negoziato di di Vienna l'attuale MP è terra di cui io sono il responsabile italiano il capo della delegazione dall'Atlantico agli Urali è una proposta assai allettante estremamente interessante
Ma in quale posizione
Di asimmetrie colloca la nostra Europa rispetto alla big continentali vita degli e dall'Unione Sovietica alla continuità continentale terrestri o vedovi etica rispetto a una simmetria con l'interposizione di un numero di uno io non c'ero con la quale quali sono gli Stati Uniti è tutta la problematica che avrebbe potuto avere degli spunti assai interessanti per vedere quale ruolo vogliamo far giocare noi all'Europa
Questa torni e considerazione appena esce di tutto io vorrei dire qualche cosa che a un diciamo così un significato politico
L'errore che si commette
Molto spesso è quello di dire ci sono concentrazioni di armi di armati togliamo le concentrazioni e finiscono le tensione il discorso è l'opposto ci sono delle tensioni politiche eleviamo le cause politiche non ci sono più la concentrazione militare
E allora ecco che il discorso va alle famose cinque aree se vogliamo condividere di di crisi possono anche essere sei ha detto ma vedere un pochettino perché ci sono elementi di contrasto in questo nostro mondo attuale alla fine di questo secolo tra Stati Uniti ed Unione Sovietica
Perché questi elementi di contrasto fanno sì che interessi divergenti portino naturalmente a esasperare le monete tutto e anche di confronto di potenziale militari quindi di concentramenti per i loro effetti impotenza
Il discorso da fare questo che lei strutture militari oggi nella concezione del nucleare non sono importanti per le capacità che hanno ai fini della del conflitto quanto ai fini della pressione cioè potenziali militari quali elemento di pressione e di ricatto per il perseguimento di obiettivi di carattere politico
Ed ecco che allora il discorso anche sul disarmo diventa o piuttosto difficile fatta questa generale premessa che a me sembra molto importante io vorrei dire
Che ci sono molti elementi di ottimismo
E l'ottimismo più che su fattori di carattere ideologico più su fatto che su fattori di convenienza l'ottimismo viene dalla ragione e l'ottimismo della ragione porta a vedere
Nel confronto tra le tue Potenza e quindi in un gioco più ampio nel confronto tra tutto diciamo così il mondo che conta un'espressione infelice che vuol dire il nord del mondo risposte ripeta altro del mondo porta a far prevalere delle ragioni
Veri elementi di razionalità che guarda caso proprio quel nucleare che noi vogliamo condannare ha portato alla ribalta
Il nucleare ha avuto il grande merito di razionalizzare i rapporti strategici allorché ha determinato con uno su conseguenze
In immense di un eventuale conflitto ha portato la delle diciamo così lei degli attori
Della scene tratte da lastre vero lo stesso tavolo per contare le famose testate quindi elemento essenziale perno di tutto è il nucleare
Se io non vorrei dire che la seconda guerra mondiale ha portato alla ribalta tre bestialità
E la prima bestialità è dovuta al fatto del coinvolgimento delle popolazioni civili e quindi lei è la la lo rifiuto morale
Verde per gli indennizzi perché perché gli eccidi non si giustificano la seconda bestialità è dovuto alla genocidio l'Olocausto degli ebrei la terza bestialità
è stata alla arma nucleare arma non risolutiva che deve essere rifiutata e dire rifiuti usato sotto profilo tecnico militare perché come da sempre ho sostenuto la de credibilità dell'impiego era fai discutibile adesso assai discutibile ed ecco che questi tre fattori negativi hanno portato a un certo processo la devoluzione
Ma la loro gara avuto anche il grande merito di far vedere i potenziali militari e nuova luce diversa
Questa revisione dalla considerazione dell'arma nucleare
Elemento di conforto di razionalità è l'elemento che ci deve comunque avviare a quella concezione mia DTT Ray ottimistica che porta a vedere al futuro dei rapporti internazionali in chiave di controllo degli armamenti di disarmo in maniera diversa rispetto al passato
E questa visione deriva dal fatto molto semplice che al disarmo si deve arrivare per varie cause concorrenti
Costo crescente degli armamenti
Insostenibili ormai le spese da parte di chicchessia perché con un processo di sofisticazione crescente siamo arrivati a livelli non più tollerabile
Decremento del del dal fattore demografico in tutta la parte del nord che mondo problemi che si pongono già per nel mondo occidentale si pongono per la luce parte dalla Russia rispetto all'Unione Sovietica è il terzo elemento il prevalere di certe concezioni morali che hanno i loro penso a Boffo li ha ricordati queste le venti ore condivido quelli di altre di Boffo Adr quindi la mia premesse il disarmo
La sicurezza quindi vista in chiave di disarmo
è da vedere e con un certo ottimismo perché la ragione lo impone al di là del superamento di certe visioni dei di carattere ideologico certo che se io mi ricollego diciamo così alla storia di un grande partito allarmo l'Unione Sovietica come espressione di questo grande partito all'henné che dice che la guerra è ineluttabile a guscio fu che dice che la guerra non è più in vista
Necessarie non è più ci può anche evitare e all'ultima riunione Reagan Gorbaciov in cui dice che la guerra non vere essere elemento per la soluzione del
Dei problemi della tua vedo che c'è una grande evoluzione e siccome questa evoluzione da qualche cosa sarà stato determinata sarebbe stato assai interessante vedere quali dolosa degli elementi che hanno portato a questa evoluzione
Un'analisi critica da parte di un grande partito qual è partito comunista
Di questi fattori probabilmente avrebbe portato a mettere in evidenza le sfide piuttosto che la situazione ecco che attorno al punto di partenza le grandi sfide del passato le sfide del presente per prefigurare il futuro
Ecco che allora queste relazioni sarebbero state di estremo conforto anche per chi non si colloca nell'area di pensiero del mondo comunista per a vere diciamo così una guida per la individuazione delle linee direttrici future
Ma BMW al disarmo di cui i personalmente io oggi mi occupo
Per dire
Il negoziato di Vienna va avanti da tredici anni
E poteva essere una dimostrazione in vitro essenziale della volontà di pervenire a risultati di bilanciamento
Ove ci fossero state delle precise volontà politica bene in tredici anni non solo soldato è stato ritirato dal centro Europa la trattativa Langue
La trattativa avviene adesso a esaurirsi anziana e in via di consunzione per poter trasferire la problematica dell'MPA fare nel futuro foro allargato dall'Atlantico agli orali
E allora io mi chiedo ma tredici anni di insuccessi Remo un abito in baby arte
Non dovrebbero portare alla ribalta gli elementi del contrasto
Che è sorta telemetri contato che hanno evitato una riduzione in quel centro Europa area di grande concentrazione di forze e contro il passaggio a una foro allargato quali sono i problemi che sorgono e dico subito che i problemi sono son di carattere direi elementare quasi matematico
Il bilanciamento tra due alleanze è un elemento facile da determinare anche sotto il profilo puramente numerico o inseriremo anche la qualità
Un bilanciamento tra più piatti di una bilancia ipotetica che non sia soltanto perché le piante sono sempre a due piatti
Da una parte esce il mondo comunista d'altra parte il patto di ossalato vado c'è il patto ritorno all'Alleanza atlantica quando io passo a un bilanciamento non più tra due fattori ed elementi qual è la regola del bilanciamento
Ed ecco che allora sorgono dei grandi problemi delle grandi perplessità quando si pensi che tra gli elementi da inserire come futuri piatti di questa ipotetica bilancia più piatti c'è una Francia che ha una tu problematica di impegni extra territorio europeo perché noi guardiamo a questa sicurezza quasi che fosse concentrata
A questo vecchio continente in cui la situazione bene o male è cristallizzata con una Germania che rimane così fama come sottofondo ieri è stato ricordato perché il grande problema dell'Europa è
Il futuro della Germania
In una prospettiva non di ore del proprio il prossimo decennio Moro protettiva del prossimo secolo e qui stiamo vedendo l'Europa nella nuova fase questa Germania che aleggia in un Reader Ferragni lungo in una riunificazione che in qualche modo anche sotto il profilo ideale si pone per il mondo tedesco checché se ne dica e allora se noi non no cominciamo a vedere e con la posizione della Francia con impegno e cioè la posizione dalla dalla Germania e con i suoi due una posizione neutrale non allineati non chiaramente definibile gli impegni fuori area
Che senza dubbio hanno l'Italia è stato ricordato ometto fa anche dei problemi di carattere mediterraneo
E se è un'accusa sì lei farà questa Europa è di avere avuto tempo la visione continentale
Incentrata su una cristallizzazione di forze in cui comunque la guerra non sarebbe stata concepibile
Eppure questa prelati questa visione continentale ha prevalso prevale e una concezione continentale che anche in campo economico tenderebbe a prevalere questa quello supremazia del Nord o rispetto anche al Sud un'Europa che nel nord del mondo
E allora ecco che questa nuova problematica di carattere di una sicurezza incentrato su un confronto Est Ovest soltanto europeo dovrebbe essere allargata alla autoplay reale alla all'al agli impegni fuori dell'aria
Che sono impegni di presenza Golfo Persico ce lo dimostra sono impegni di pacificazione veda si il Libano labile ad avere anche il coraggio di dire e che noi dobbiamo essere portavoce di questa sensibilità mediterranea
Non isolando ci come terza forza in una visione utopistica ma cercando di aggrapparsi all'Europa per spingerla verso il Mediterraneo l'Europa non ha una sensibilità mediterranea
Questo è il fatto ed è grave
E i destini del prossimo secolo si giocheranno più verso il Mediterraneo di quanto non ci gioco certamente nel nord del nostro dall'altro Europa
E allora ecco che il discorso del disarmo il discorso del convenzionale che viene prepotentemente alla ribalta si deve collocare in un contesto diverso
Se vogliamo veramente guardare al futuro il convenzionale è arenato oggi abita a Vienna lo sarà ancora di più nel futuro allorché l'allargamento dall'Atlantico agli Urali e porterà in evidenza quale che sono stati i nodi di un accordo che non si è fatto e i nodi sono il problema dei dati qui abbiamo sentito affermazioni su superiorità che esistono non esistono noi diciamo che c'è una superiorità del Patto di Varsavia
Allora si comincia a discettare su un confronto non più tra quantità ma tu qualità beh io sarei disposto anche a scendere a questo confronto a parte il fatto che potere dire che questa qualità
Sia soltanto dalla parte rispetto all'altra piuttosto
Insomma da dimostrare quell'altra parte non è che sia tecnologicamente in campo militare arringa vetrato tutt'altro ha fatto avuto delle affermazioni nel campo spaziale che solo degna di ogni rispetto e se è vero che queste ricadute in ogni caso ci sono
Evidentemente non è da pensare che la tecnologia in campo militare non sia confrontabile alla tecnologia poi negli Stati Uniti
Ma io direi di più che questo elemento diciamo del del dato che ricorre costantemente viene dagli stessi sovietici ed al mondo orientale contestato allorché si pone in evidenza
Che ha le asimmetrie di carattere geografico da noi dallo importati avanti nella discussione si contrappongono delle asimmetrie a nostro favore mondo occidentale
Non valutare quale latin metri ad esempio economica quale potrebbe essere la asimmetria tecnologica quando si entra nel campo delle asimmetrie di carattere qualitativo si capisce bene che le difficoltà sono enormi
Ecco perché la quella difficoltà rimane c'erano & rende PFR ci sarà anche nel futuro ma c'è anche il concetto della collettività
Cioè noi ci siamo presentati alla controparte discutendo su un rapporto di forze in cui erano le alleanze nella loro globalità che rappresentavano una capacità operativa
Quando si può abbandonare concetto dalla collettività e c'è il rapporto bilaterale Medeiros signori Mendini man mi diranno quanto sia difficile è vedere l'Italia con chi si deve misurare non certamente come con l'aria che amica e che ormai consideriamo tra gli elementi di fatto le disabilità nel mondo con le forze d'acqua dall'Ungheria ma perché quelle norme che devono essere dirette soltanto verso l'Italia e non già Bertol tanto verso la Grecia e la l'Austria
è il rapporto nel delle nostre forze ripeto che l'Austria che è il rapporto de forse tramite tra quelle svizzere
E i nostri impegni mediterraneo per dire un piccolo esempio di quello che si porrà quindi la collettività diventa un altro elemento molto importante di un dialogo che estremamente difficile
Elemento della simmetria l'ho già detto la simmetria geografica insiste i sovietici la ignorano dicono che non esiste perché tecnologicamente gli americani hanno possibilità di trasporto aereo di gran lunga superiore alle loro dicono
Ma ma esiste e quindi ecco quest'altra difficoltà è poi c'è la Bic continentalità
Dell'Unione Sovietica che ha giustamente degli interessi anche nei riguardi dell'Asia
Senza varrà circa il problema del grande del Lerna vasto territorio sovietico che ha una componente asiatica molto importante allora
Piuttosto che farci muovere da visione diciamo così di di entusiasmo non basati sulla ragione cerchiamo di vedere le sfide e di vedere le difficoltà noi vogliamo un Europa che sia veramente partecipe e per la sua sicurezza l'Europa non può essere oggetto di una sicurezza definita dagli altri
E se errore è stato commesso è stato un errore voluto anche sostenuto dalla da dagli europei ho portato agli europei allorché si è dato la primato alla discussione sul nucleare
Il primato tra alcol e la droga era la dimostrazione dell'affermazione di uno status symbol da parte della superpotenza le quali potevano in maniera bilaterale trattare fra di loro confermando di essere per ciò spesso superpotenza
Se invece come sarebbe stato logico il discorso foto è stato spostato al convenzionale in cui noi eravamo parte come tutti gli altri allora non soltanto non avremmo favorito
L'avvento di strategie che sono basate sul nucleare come la nostra tra regia flessibile con quello che ne consegue sotto il profilo morale il rifiuto il primo colpo eccetera eccetera ma avremmo a quest'ora raggiunto un bilanciamento che adesso è difficile da raggiungere
E quando noi adesso siamo confrontati alla controparte alla quale attribuiamo una superiorità
è ingenuo pensare che si possa dire per raggiungere bilanciamento l'Unione Sovietica al mondo orientale deve ridurre la tua componente carri di quindici mila Carlo e fuori della realtà
è fuori da allora arrivata a questo punto non c'è che dimon dire questo che alla il discorso del convenzionale è un discorso che va bene bisogna porsi però chiaramente in mente che le difficoltà saranno enormi
Che comunque è nella logica nella razionalità che a risultati positivi si debba arrivare
E quindi con questa visione di ottimismo e con l'attribuzione all'Europa di un ruolo che fino adesso non la voto di artefice anche del suo destino sul piano convenzionale che io ringrazio ancora voltafaccia l'augurio di un medio quello successo
Farsi maratone l'onorevole Gaetano arte
Il senatore Capuzzo avuto duplice tempo avendo una veste tridimensionale di parlamentare di generale di diplomatico adesso ritorniamo all'unidimensionale meglio grazie
Io voglio innanzitutto compiacermi con i compagni
Boffa e Napolitano per le loro relazioni per l'impostazione di metodo scrissi fanno hanno usato in questa circostanza
Un'impostazione un metro caratterizzati al superamento dell'ideologismo e del dottrinari sono che sono stati per lungo tempo tradizionali nella movimento operaio socialista italiano di fronte ai problemi della politica internazionale
Voglio anche dire che questo dottrina risme questo ideologismo
Anche con le autocritiche bisogna non esagerare
Non hanno impedito alla movimento socialista in circostanze drammatiche nella storia dell'Europa nella storia dell'Italia in una storia del nostro secolo di vedere più avanti più lontano di quanto non abbiano fatto i campioni del realismo politico
E accaduto di fronte alla prima guerra mondiale gli è accaduto di fronte al fascismo è accaduto di fronte alla guerra di Spagna quando preventivamente tempestivamente sono stati denunciate
I pericoli e le conseguenze che questi fatti avrebbero avuto è accaduto così di fronte all'aggressione armata portata alla rivoluzione russa quindi un bottino ritmo che un ideologismo che non hanno impedito di dare in molte circostanze delle delle prove di capacità di vedere molto lontano
E viene voglio dire di più che anche le scelte fatte in questi secoli in questo secondo dopoguerra delle scelte sulle quali il mio giudizio anche si è articolato è un giudizio severo sono delle scelte che non sono state aberranti in realtà esisteva allora in larga parte della sinistra italiana ed europea
La volontà di cambiare dal profondo una società che ci aveva dato nel corso vent'anni ori trent'anni due guerre mondiali e gli orrori del nazismo
E si voleva la volontà era quella di farla finita e indubbiamente l'accettazione della egemonia americana
Era in quelle circostanze anche l'accettazione di una ricostruzione dell'Europa che aveva anche i caratteri della restaurazione del vecchio ordine non entro nel merito però comunque vorrei che anche questo lo tenessimo presente quando parliamo di quelli che sono stati gli orientamenti tradizionali della sinistra italiana del movimento operaio socialista italiano di fronte ai problemi della politica internazionale
Quindi questa la ragione per la quale io considero importante il modo in cui sono state impostate queste relazioni quella del compagno Boffa che attraverso l'analisi delle tendenze e nuove tendenze che nascono a fatti oggettivi
Nella equilibrio mondiale RAI il fondamento per un nuovo molo ricca fare la politica internazionale di costruire rapporti internazionali
La relazione del compagno Napolitano il quale
Cala la politica i alla politica europea la politica della sinistra italiana in questo caso del Partito comunista senza più alcuna riserva nella dimensione europea
Anche qui qui veramente un elemento di autocritica
Credo che vada introdotto questo non soltanto per quanto riguarda la sinistra italiana ma il movimento socialista europeo nel suo complesso ed è quello che li internazionalismo della sinistra
Si è svolto tradizionalmente lungo due linee egualmente sbagliate che la l'internazionalismo socialista
Ideologico ecumenico sentimentale quello di un internazionalismo comunista che faceva coincidere gli interessi del movimento socialista con quelli della Unione Sovietica e nell'un caso come nell'altro
è mancata la capacità di vedere che la prima prova l'internazionalismo che il movimento socialista doveva dare era quello di calarsi nell'Europa e di far propria la dimensione europea
In fatto di ricordare l'amaro motori si ore il quale diceva che i sociali i socialisti una sola cosa non riusciti a nazionalizzare efficacemente ed era il socialismo stesso
Quindi mi pare che siano questi gli elementi nuovi
Che vanno sottolineati in in questo in questo convegno che hanno caratterizzato queste due questi due relazioni
Ma non voglio entrare nel merito delle relazioni sempre sarebbero molte osservazioni da fare però comunque
Per ragioni di tempo mi mi astengo o quello che che voglio dire appunto che esiste da parte mia un accordo di fondo su questi sul sui temi sul modo in cui sono stati sono stati trattati sulle analisi che sono state fatte
Sulla a attribuzione all'Europa di una propria autonoma funzione di vedere in questa luce in questa dimensione il problema del il problema politico il problema politico della sinistra italiana rispetto all'Europa sono è un accordo che non credo sia mio soltanto largamente diffuso anche gli interventi che ci sono stati in quest'aula sono stati degli interventi quali hanno sostanzialmente concordato concordato su questi temi una osservazione soltanto vorrei fare mi ha colpito una cosa che nella maggior parte degli interventi alcuni dei quali estremamente pregevoli ultimo quello del collega Cappuzzo il problema principale che è stato ha toccato è stato quello della sicurezza
Che indubbiamente un problema di fondamentale importanza un problema pregiudiziale rispetto a tutti quanti gli altri però io non vedo una politica europea la quale non tenga conto in pari misura di altri elementi che non sono meno importanti di questi ecco se vogliamo proprio voglio parlare
In termini di sicurezza vi dirò che io vedo per esempio molte volte insidiata la mia sicurezza personale quando passo attraverso le campagne fiorite Della Valle Padana al pensiero che su ogni ettaro di quel terreno ci sono centoquarantasette che chilogrammi di veleno anche questa è un'insidia alla sicurezza di ciascuno di noi
Anche questi devono gli sono temi che devono diventare oggetto della nostra attenzione oggetto di specifiche politiche
Molto più di quanto non si pensi e non si Facchi meno si faccia
Ho una un rilievo alla vorrei fare e chiudo rapidamente perché non voglio portar via del tempo
E questa è una sede politica è una serietà e nella quale non si fanno degli studi da porre poi in archivio per documentare la l'attività che è stata che è stata svolta se ci sono delle sedi politiche in cui le proposte che vengono fatte
Devono anche tradursi in fatti
Cioè non basta soltanto studiare i problemi bisogna anche indicare i modi in cui certe cose diventano poi operanti nella realtà e io credo che qui si debba dedicare molta maggiore attenzione in quanto finora non si è stato fatto proprio a questo problema al passaggio dalle proposte ai fatti
Perché la verità è che il nostro Paese largamente europeista non c'è nessuno che non sia europeista
Però l'impegno politico nell'Europa e assai scarso e la conoscenza stessa dei temi dei termini fondamentali della politica europea è assai poco e assai poco diffusa
Questo lo appartiene all'esperienza di ognuno di noi il vederlo e saperlo e soprattutto noi vediamo che regolarmente
Tutte le le proposte fatte tutte le idee che vengono tutti i programmi che si sventolano non trovano poi gli strumenti per calarsi nella realtà e io credo che qui si debba compiere un'operazione che al tempo stesso uno per un'operazione di battaglia culturale un'operazione di battaglia politica
Cioè la verità è che ancora oggi l'europeismo non ha in Italia una sua dimensione culturale
E da questo punto di vista io vorrei qui sottolineare rilevare anche lamentare che la grande verità ideale di Altiero Spinelli non è stata ancora raccolta dalla cultura politica del nostro Paese perché scrivere non è soltanto un uomo il quale con la testardaggine e il coraggio che li conosciamo ha combattuto la sua battaglia nel Parlamento europeo per fare approvare il suo progetto
è l'uomo il quale tanti e tanti anni fa ha introdotto nella cultura politica italiana sulla base di una esperienza personale duramente sofferta una serie di elementi che incidono nella nella dottrina politica nella nel diritto nella
Hanno hanno colpito il principio di Al dello Stato nazionale lei dell'alla logica di potenza all'etica della ragion di Stato
C'è tutto una serie di acquisizioni viali culturali senza le quali anche l'europeismo perde che Antonio Rampart della propria carica della propria originalità e quindi la propria capacità di trascinare energie risveglia le coscienze e di restare qui
E di illuminare nell'illuminare intelligenze una battaglia culturale che io credo questa
Ma l'ha fatta io non so quanti qua dentro conoscono il Manifesto di Ventotene molti sapranno che è esistito ma quel testo
E ancora un testo che fuori le file federaliste approvato assai pochi lettori
Questo dicevo uno uno degli aspetti la battaglia che bisogna e l'altro è quello che la battaglia politica se si tratta di identificare quali sono gli obiettivi il nucleare i temi del europeismo democratico il socialista
Si tratta nell'ambito di questi temi di stabilire delle graduatorie di importanza politica
E su questo poi via via organizzare delle azioni non è oggi abbiamo distanza Preve a distanza di poco meno di un anno il
Le elezioni europee in prospettiva
E qui esiste un problema per tutti i partiti di prepararsi a queste elezioni europee Marina fa per una grande campagna di mobilitazione dell'opinione pubblica del nostro Paese nei limiti del possibile dell'opinione pubblica nazionale
C'è il problema del mandato costituente al Parlamento europeo ci sono delle iniziative prese in seno al Parlamento italiano che però hanno avuto scarsissima ecco anche nella stampa nessuna forza politica
Sì nessuna forza politica né a a Kohl ha condotto questa battaglia
Ci sono c'è insomma da identificare quali sono gli obiettivi
Che si intendono raggiungere e su questo cercare di Prodi che raggiungere delle intese
Viste le tessere delle alleanze su scala nazionale su scala internazionale ieri c'è stato qui l'intervento del compagno Craxi che non pare che sia un fatto molto positivo e molto incoraggiante il fatto che all'interno e la sinistra
Si delinei la possibilità di convergenze le quali possono fare sì che sì istituzione in giro queste collaborazioni che si stabilisca in tutto il Paese una dibattito permanente che valga illuminare l'opinione pubblica e che valga a risvegliare le forze
Grazie
La parola all'onorevole Carlo Galluzzi deputato al Parlamento europeo dove i tempi di parola sono di tre minuti con grande grandiosità nella rassegna
Atto
Ma spero di rientrare nei sei minuti in ogni modo al momento chiavi
Ma io credo che sia giusto dire che si è aperta nei rapporti fra le due superpotenze una fase nuova che può avere riflessi Boris positivi non solo due loro rispettive politiche ma su tutta la situazione internazionale
E quando parlo di fase nuova non mi riferisco soltanto all'accordo sugli euromissili o alle ripercussioni
Che esso può avere sugli altri negoziati di disarmo
Mi riferisco anche alla ripresa del dialogo sulle crisi internazionale i più gravi ultima fra tutte la soluzione del problema dell'Afghanistan all'impegno comune per la rivalutazione delle più importanti istituzioni internazionali e in primo luogo dell'ONU
E all'emergere di un clima nuovo grazie al quale si manifestano disponibilità finora mai così evidenti a discutere affrontare Problemi come quelli del controllo e delle verifiche o come quello dei diritti umani
Il problema che si apre oggi però
Non è solo quello di sottolineare l'importanza della svolta o di respingere interpretazioni ambigue o preoccupate
Ma di impedire che essa si arresti occhi peggio che essa venga riassorbita nella spirale schizofrenica di alternanze tra periodi estensione di dialogo e di distensione e di guerra fredda che ha caratterizzato fino ad oggi
Con alterne ma comuni sostanzialmente responsabilità le relazioni fra le due superpotenze
Certo il fatto che questa svolta sembri essere risultato non soltanto di esigenze contingenti o strumentali o di necessità tattiche ma risponda motivazioni di Pont di fondo
Legate da un lato specie da parte sovietica la consapevolezza della nuova realtà dei rapporti internazionali ed a loro crescente intendi pendenza
E dall'altro la percezione di esigenze interne di rafforzamento di sviluppo democratico da una maggiore solidità a questo nuovo corso
Ma se il quadro generale non cambia se si rimane nei limiti di un assetto bipolare delle relazioni internazionali si possono aprire pericoli di inversione di rotta o peggio di vera e propria involuzione
Qui sta secondo me la ragione profonda di una presenza e di un'iniziativa dei dell'Europa e di un suo ruolo politico pari al suo reale peso economico e commerciale come ha detto l'ambasciatore Ruggiero
E qui è il significato politico nuovo importante dell'interesse con il quale per la prima volta l'Ursa di Gorbaciov of guarda all'Europa e alla comunità come un interlocutore politico di prima grandezza che deve può assolvere un ruolo determinante
C'è quindi oggi come si dice a una domanda ad Europa anche al massimo livello ma questo appuntamento l'Europa sembra presentarsi non sono invitando ma divisa incerta per il peso di vecchi tabù di antiche paure che rimangano
Pesa qui come ha detto Craxi pesano qui come ha detto Craxi interessi conservatori resistenze nazionalistiche Proto ciclistiche ma pesano anche bisogna riconoscerlo difficoltà e limiti
Delle forze della sinistra incapacità timori ad affrontare problemi nuovi ritardi di analisi e di elaborazione
Penso ai partiti comunisti europei ma anche a settori importanti della sinistra socialista socialdemocratica nei quali permangono ancora ostilità e diffidenze sullo stesso dell'Europa ma penso anche a ritardi alle insufficienze nostre della sinistra italiana
Alla difficoltà di superare strumentalismi ambiguità di a trovare punti di convergenza per fare avanzare una linea europeista coerente e innovatrici
Mi è parso di cogliere mi è sembrato di cogliere nell'intervento di Craxi fatto qui ieri un impegno nuovo di ricerca critica è una spinta unitaria che se non può far dimenticare le diversità di valutazioni che ancora rimangono
Si inquadra le inquadra nella normale dialettica tra i nostri partiti e ne fa un fattore di arricchimento delle nostre rispettive elaborazioni
Esce comunque ribadita mi pare da questo confronto
Una sostanziale convergenza fra noi e compagni socialisti e altre forze democratiche sul problema che è stato al centro di questo dibattito
E cioè non solo su una comune concezione della sicurezza come fatto politico come esigenza comune interdipendente
Ma una comune convinzione che una politica di sicurezza europea è un fattore indispensabile dell'unità e dell'autonomia dell'Europa uno unità e di un'autonomia che per essere tali debbono poggiare inutile negarlo su una reale autonomia militare
La realtà politica dell'Europa è comunque oggi una realtà atlantica dalla quale non si può prescindere
E la sicurezza dell'Europa è legata alla sicurezza dell'Occidente ogni altra alternativa quindi è una falsa alternativa almeno per molto tempo
Ma l'affermazione che è stata ripetuta anche qui che la sicurezza dell'Occidente anche dall'onorevole Craxi che la Rhodes durezza dell'Occidente indivisibile
Non può significare in alcun modo che l'Europa non possa e non debba provvedere in piena autonomia
E secondo la sua logica che li una logica limitata e difensiva e non globale e tendenzialmente egemonica come quella di una grande potenza alla propria difesa in modi e i tempi restano di materia di discussione l'importante capire la centralità del problema e affrontarlo con coraggio evitando fughe in avanti siamo ancora trenta secondi
Essenziale comunque resta l'iniziativa politica per contribuire a far avanzare le la sulle soluzioni e positive alle crisi internazionali Craxi accennato al problema del Medioriente chiedendo un'iniziativa europea e indicando anche una soluzione concreta io non lo so francamente se di fronte alla triplice intransigenza il israeliana al no alla conferenza internazionale hanno al ritiro i territori occupati hanno al dialogo con l'alto e non so se la linea prospettata da Craxi
Che non è la soluzione prospettata Craxi che non è una soluzione nuova del resto sia praticabile
Certo è che è una iniziativa dell'Europa si impone ma più ancora si impone un ripensamento di tutta la politica della Shell e della comunità verso l'area mediterranea
Che sono veri la logica degli accordi bilaterali e non si fermi al mancherebbe o al Maso Racca ma rilanci forme nuove
E più più incisive di una politica di un approccio globale che il modo migliore per riacquistare credibilità e prezzo ad oggi alla nuova all'Europa un ruolo positivo anche per la seduzione opzione della crisi arabo-israeliana
Grazie la parola all'onorevole ci ripete che al deputato socialista al Parlamento europeo ed esponente non dimenticato della Primavera di Praga
Grazie io vorrei apprezzare questo convegno esprimere il mio accordo con i due relazioni di Company Boffa e napoletano
Voi fare brevissime osservazioni
Io sottolineo sempre che l'Europa non è la comunità europea perché qualche volta loro sbagliamo dire che politica europea o Parlamento europeo o comunità europea
Non dobbiamo dimenticare come ha già detto anche compagno Napolitano che sono non è solo queste sono due euro per mano io direi non solo due anche anzi tre perché c'è anche un gruppo di stati non allineati e neutrali chi rappresentano un fattore molto importante senz'altro last la realizzazione del mercato unico nel Levante novantadue sarà un un passo avanti ma non dobbiamo dimenticare e questo può anche dividere l'Europa e di più perché c'è questo pericolo
è che io voglio fare un'osservazione sui questi rapporti tra Comunità europea e io come con che e ho visto nella nel resoconto dell'incontro di Mosca che si è parlato anche di questo e voglio chiedere qui chi infatti chi frena questo accordò perché se siamo ben informati dai dal presidente della Commissione europea si tratta
Di che decreta clausola territoriale cioè di fare conoscere dalla parte del paese di come con che Berlino fa parte economica della comunità europea
è un fatto che i esiste e che fino a oggi non è stato per varie ragioni riconosciuto
Poi dobbiamo anche tener conto che i paesi del dell'est che perché questo accordo quadro deve solo aprire una porta verso relazioni bilaterali tra la comunità e i Paesi membri del Comecon
Questi Paesi hanno bisogno di esportare molto di più per avere la valuta necessaria per per comprare la tecnologia Modena no e per questo dobbiamo essere pronti di aprire mercato europeo ai prodotti dei Paesi d'Europa centrale e dell'Est
E questo lo dico che non è una cosa facile
Perché anche quando guardiamo il negoziato tra la comunità e l'Ungheria c'è un fatto che certi governi tra i quali anche il governo italiano francese tedesco inglese si oppongono all'apertura del mercato europeo ai prodotti dell'Ungheria e questo problema sarà anche per la Cecoslovacchia per la Polonia e altri Paesi
Dobbiamo anzi credere che dobbiamo che chiedere anche al sindacato ai partiti politici
Di esprimersi in questo senso di aprire queste frontiere non solo ai mercati ma anche alla forza di lavoro perché dopo le quest'aria forse anche la Polonia anche l'Ungheria e altri Paesi faranno Corradi fare partire i loro cittadini per l'avevo lavorare nei paesi dei paesi occidentali
Sui oste euro usura costa una Ostpolitik comune come io chiedeva Company Napolitano io sono d'accordo solo con una osservazione Kay io sono stato in questi giorni a un convegno organizzato dalla Spd
Dove il compagno che ha parlato della Ostpolitik fase due cioè loro dicono i compagni tedeschi
E che la prima fase era un prima di turno riconoscimento dello status quo
Per status quo territoriale perché la Germania aveva questi problemi di riconoscere il secondo Stato tedesco e anche le frontiere con altri paesi dell'est
Ma la seconda fase che ci deve interessare significa di combinare questo ricorso
Riconoscimento lo status quo territoriale con un cambiamento dello status quo politico c'è con la necessità delle riforme economiche e politiche
Nei Paesi d'Europa centrale ed è a destra
Per io con l'unica possibilità di risolvere tutti i problemi è un dialogo
Ma mi pare importante insistere che sui principi dell'Atto finale di Helsinki devono valere anche per i rapporti tra Paesi dell'Est europeo
Perché per Brescia il come sappiamo erano validi solo per rapporti con l'Occidente cui sotto la così detta
Dottrina della sovranità limitata adesso mi pare che si cambia come come come dimostra anche la dichiarazione di Gorbaciov in Jugoslavia
Ma non è stato detto esplicitamente allora mi interessa e non solo a me se Corbaccio e pronto di prendere le distanze dal dottrina della sovranità limitata mi pare di sì
E dire che sarebbe più convincente
Se riconosce anche l'intervento armato contro la Primavera di Praga sessantotto come un errore politico della direzione vini di precedere e noi chiediamo che compagni del PC
Nata a Napolitano e altri si fanno portatori di questa necessità che sarebbe importante per tutta la sinistra europea
L'ultima che queste domanda anche al compagno Natal Napolitano quale tavola rotonda sull'Europa
Si intende ingresso comunicato finale di di Mosca cieco alle forze politiche devono partecipare e chiaro dalla parte dell'Occidente si silice varie forze politiche sia di sinistra anche altri
Ma dalla parte del resto solo partiti al potere mi pare sarebbe sarebbe sbagliato perché dobbiamo vedere Eccles
Poco centrale credere ma
Non dobbiamo guardare solo a quello che succede dei partiti al potere c'è una io della della società civile
Tra movimenti indipendenti ecologisti per diritti dell'uomo della cultura prevenzione dei vari gruppi indipendenti e c'è una grande domanda del della democrazia
Allora quella differenza tra va tra l'Unione Sovietica altri paesi delle
Mentre Corbaccio a una certa difficoltà mi pare di far muovere l'opinione pubblica firmate
Nei paesi del era situato in contraria basta aprire un popolo patio politico Maffei si muovono muovono spontaneamente
Che ripeto mi pare che quando compagno napoletano parlarne una sua relazione un pericolo delle tende delle tensioni destabilizzanti che io spero che lui non che perché lui parla senza prima di tutto al pericolo degli interventi dalla parte dei governi fargli fare i partiti politici devono non solo guardare ai governi ma devono anche cercare i suoi alleati a devono anche esprimere la solidarietà per chiudere le porte di lottano per un cambiamento del cancro per carità
Io dico nel teatro per chiarezza perché ci sono anche altre porte il primo volo nel terzo opposto perché ho un grande pericolo che appena la finestra o ci dell'Europa occidentale non si impegna in questo senso
Sarà un pericolo che faranno la Chiesa cattolica chi ha un gran una grande influenza
O o la presidenza di Reagan o altre forze di destra si possono apparire come chiuderli chi chi primo non approvi da Rita a corte democratica
E alla fine lo voglio ringraziare compagni de L'Unità di aver fatto la l'intervista accompagno duplice e anche aprire Paggi le a quei comunisti cecoslovacchi che per il momento vero solo per il momento sono sono condannati al silenzio nel proprio Paese
Questo mi pare che un grande piatto titoli da ritratti non sarà dimenticato grazie
Grazie la parola all'onorevole alcune domande
Ma io per questo punto del dibattito io vorrei dire qui quel il convegno che al fondo tempi a definire le idee il ruolo del Partito comunista come componente attiva integrante della sinistra europea
E anche parte di una elaborazione politico programmatica che noi abbiamo avviato e che dovrà concludersi presto nel mettere in campo un insieme
Organico di proposte con le quali aprire un confronto con tutte le forze di
Io svolgerò quindi gli alcune considerazioni
Diciamo così dall'interno
Dalla politica interna percorsi
Partendo dalla convinzione che noi siamo a un difficile passaggio della vita
Non fa
L'alta Franco
Io ne oggettiva del mondo di cui parlava
Poco fa
Miccoli dunque fanno più stretti la finestra non può ignorarlo di
Ma anche l'interazione tra fenomeni economici sociali e culturali circa più più stretta e questo cambia il paradigma delle compatibilità e il calcolo del merito
Dunque l'integrazione europea pone all'Italia un problema di riforme
E io vorrei fare tutto tanto un brevissimo accenno su questo per poi porre
Un problema invece più specifico che riguarda il mercato comune
E cioè voglio limitarmi a sottolineare come la debolezza dell'armatura complessiva del Paese diciamo i servizi la scuola colpito accennato
Non possono a questo punto un lascito del passato
Che prima o poi per aria assorbito dal dinamismo dell'impresa e del mercato purché i politici lascino appare non il piccino
Matto non nodo più completo e più stringente
Che chiama in causa anche il tipo di accumulazione del capitale distribuzione allocazione delle risorse del Paese
Per cui ecco l'affermazione che voglio fare
Fatto cioè che spetta ormai alla sinistra se vuole davvero partire europeista
E conquistare il titolo a governare proporrete ha come inscindibile legame
Ritanna mento finanziario redistribuzione dei redditi e del potere
Rilancio dell'ultimo
Le tre cose infine inseparabili ormai
E qui vengo alla mia conclusione ripianare lottato della finanza pubblica è una condizione essenziale per restituire a bilancio la sua funzione strumento di politica economica
Perché
Perché altrimenti l'alternativa è molto semplice significa di fatto affidare eccola la politica monetaria il compito di fronteggiare finiscono
Che diventerà sempre più
Ecco di Tara
E questo in parte già le implicazioni politiche sono grandi
E noi non e noi avremo scatta voci in capitolo di fronte al grande gioco di Monopoli
Che si sta già facendo
E che già pende a ridisegnare i rapporti di forza tra le classi tra le regioni povere e ricche
Tra le confezioni del futuro dell'Europa dubito che l'Italia ne uscirà più
E aggiungo che terrebbe bene che ci riflettete dell'ottobre anche i nostri cosiddetti grandi condottieri
Gli Agnelli Gardini De Benedetti
Perché le incerte torti di Montedison Pirelli telecomunicazioni industria alimentare Cetera dicono che l'applicazione delle forze politiche
Ha una funzione di governo e molto pericolosa anche per loro anche per
La seconda considerazione che Till integrazione peraltro prepuzio finanziaria
La Mattera dominata di fatto dal modello tedesco
Che non è soltanto un modello di stretta integrazione banca indù
Ma è un modello e sporco che porta fino a corpulento e come
Via sul piano commerciale che decapita dato il tuo tutta la bilancia corrente dei pagamenti e qui sottolinea un modello di contenimento della crescita interna per garantire tutto
Alla base di questo modello c'è anche una scelta politica
Garantire un equilibrio conservatore
Certamente noi
Non possiamo misurarci con questo modello senza regole con questa debolezza del sistema bancario
Con questa conclusione frammentazione della nostra costituzione finanziaria questa sarebbe la cosa peggiore
E qui dobbiamo intervenire ma mi domando
Ecco la conclusivo
Bastano nuove regole tendenti a rendere più efficiente anche il mercato finanziario italiano stimolare la concorrenza
Per ora è soltanto di questo significa
Ma con tutto il rispetto per le banche centrali
Non si può vivere di sola finanza come non si può vivere di autocratico di ferrovie per Manconi fruttifera
Il nostro messaggio quindi è molto chiaro
Prendo le maniche e soprattutto politiche obiettivi
E al conto il problema è questo
Riempie Monte questa unificazione europea
Per unificare non bastano nemmeno le istituzioni che mette l'anima impronta la Germania
Un improbabile Hutter franco tedesco la Société Générale de Belgique
A me pare che soltanto un'alleanza democratica larga quella di cui ha parlato ieri Napolitano
Con una nuova finite europea come motore un attimo tra che parli anche al di là degli uffici può farlo
Attenzione allora
Noi il partito comunista è attinente la dobbiamo a tutti i costi evitare il rischio di restare a metà del guado
Oscillando fra la pativa accettazione di un'integrazione che procede nei fatti ha dovuto e consumo
Dei grandi gruppi finanziari
E non reagire poi di fatto a questo con una torta di protezionismo dei poveri
Che significherebbe tagliarci fuori dei processi innovativi
Il rischio c'è
E per questo io insisterei d'accordo con tutto l'impianto di questo convegno nell'assumere noi con decisione l'unificazione politica
Come titolari
E allora anche per quello che riguarda il sistema finanziario lei comunque ma allora la banca europea
E non questo lento scivolamento nell'aria ferma
Insomma una grande politica che punti consapevolmente un rilancio coordinato
E quindi per questa via un allentamento del vincolo estero
Solo così noi potremo avere una crescita meno affitti
Più qualificata tale cioè da affrontare problemi enormi no l'occupazione il Mezzogiorno
Escono così l'Europa potrà giocare il suo grande potenziale aprendosi al mondo
Lette come del sottosviluppo
Altrimenti operano guerre commerciali nota cooperazione economica
Che modifica fare molte cose anche di immediata realizzabilità come quello di importare grandi progetti europei
Nel campo delle infrastrutture e delle tecnologie de Rita lamento ambientale pensiamo ai fiumi miglia in mare all'Adriatico
Qualcosa del genere di quello del resto che il Giappone Taggia cominciando a fare
E qualcosa del genere di quello che dovremmo fare noi in Italia le aree cioè un ciclo di investimenti pubblici volti a modernizzare il Paese
Attraverso la mobilitazione di risorse nazionali e quindi una modifica del modello dei consumi e quindi un miglioramento anche per questa via della bilancia li paghiamo
Non è realistico
Miti contenta di ricordare che dopo tutto il grande ciclo di espansione del secondo dopoguerra
Si caratterizzò per l'invenzione di nuovi prodotti oltre che per lo straordinario allargamento dei mercati
Che dopo tutto noi prodotti allargamento nei mercati
Non possono non coincidere con partiti i movimenti di promozione sociale
Di ampliamento del soggettività di entrata in campo di nuovi protagonisti quel avvenuto nel dopoguerra e questo oltretutto è il vero problema nuovo che sta davanti all'Europa
E chiesto dalla
Pro può proporsi si affronta
La parola a Luciano Vecchi responsabile internazionale della Federazione giovanile comunista
Pare che interpreta qui giustamente ribadita nelle relazioni in vari interventi la portata della rottura storica età dall'accordo tra Reagan e Gorbaciov dell'otto dicembre scorso ora docente a tornare negli elementi di quella corda ecco d'altronde sapendo bene che su quell'accordo occorre vigilare che occorre procedere rapidamente
Ad altre intese su altri sistemi d'arma che occorre mantenere da cresce una pressione dal balzo a Peter continui sulla strada
Intrapresa tuttavia mi pare che voce in corsia un elemento di assoluta novità sullo scenario internazionale che modifica e che soprattutto comodi fogliare le concessioni politiche e militari tradizionali particolarmente in Europa
E che rappresenta mi pare un'occasione storica e forse non ripetibile per ridefinire le idee di sicurezza di cooperazione nel nostro continente e nel mondo
La Terna tra l'altro attraverso quell'accordo la rottura della pendenza addizionale all'auto riproduzione gli arsenali atomici Attraverso lato soggettivo della ragione politica
La creazione di dispositivi di controllo basati sul binomio
Fiducia cooperazione e l'abbassamento oggettivo della soglia di rischio grazie Da Rin tratterà rimozione i sistemi d'arma tecnicamente predisposti
Allocative mi pare che più in generale i motivi come l'unica sicurezza realistica perché vera stabile e duratura
E quella perseguibile è ottenibile attraverso il disarmo
Credo che questi elementi ci possono permettere di affermare con ancora più forza che nel passato in Italia ed in Europa
I legami indissolubile in epoca nucleare che esiste tra disarmo cooperazione e sicurezza il disarmo cercò un protetto di largo respiro dinamico e Complesso
E il suo potrà vincere soltanto che assieme alle armi però sarà rimossa anche la logica che ne ha permesso l'installazione e la proliferazione
Dovrà fermarsi in Europa in maniera chiara un'idea della sicurezza comune e interdipendente come beni indivisibili per tutti indivisibile per tutti i popoli e tutti gli imputati
Nella quale la sicurezza nel vicino dell'antagonista e anche del nemico fra virgolette è importante tanto quanto la propria ecco occorre che finalmente prevalga la convinzione è una considerazione oggettiva delle code lo può permettere
Che nessuno può eliminare con il riarmo la propria vulnerabilità e che nessuno può con il riarmo raggiungere la propria sicurezza ma Berti il contrario siamo ancora evidentemente i lontani da una situazione di questo tipo in cui questi elementi sono di fatto patrimonio e azione comune ma questo riteniamo sia l'obiettivo a cui mirare in realtà il metodo della fiducia della cooperazione e l'unico metodo perseguibile ed Elettra alla base di tutte le azioni tendenti al disarmo
Vietata negli scorsi anni in molti paesi europei ed anche in Italia una polemica su quale tipo di azioni graduali occorrente portare avanti per favorire il processo di disarmo
Talvolta si è prodotta una sterile contrapposizione però riduttivo approccio unilateralista che non rispondeva minimamente agli interrogativi sulla sicurezza
E in una concezione tutta diplomatica del bilateralismo che ha segnato solo alle due superpotenze i loro equilibri alle loro iniziative le sorti del disarmo
Consideriamo questa contraddizione qualcosa di vecchio e di superato guardiamo all'esperienza di questi anni o di questi ultimi mesi
Per esempio se Gorbaciov per esempio non avete avanzato in questi ultimi tempi ostinatamente anche in forme unilaterali disponibilità di disarmo probabilmente non si sarebbe giunti all'otto di dicembre
Allo stesso tempo se i popoli la gente ai giovani credo che non abbiamo fatto in quel panno tra parte non avesse la prima ancora manifestato la loro assoluta contrarietà ad ogni tipo di arma nucleare forse neppure nell'URSS si dovrebbe aperta una stagione nuova
Ma d'altro canto se non ci fossero state le passeggiate nel bosco quella trattativa oggi solo di laterale domani auguriamo multilaterale quel meno tre per cento che abbiamo scritto nelle tabelle della porta la pace sarebbe probabilmente ancora nel mondo dei sogni
è chiaro quindi che all'unilateralismo strategico o al bilateralismo paralizzante
Vogliamo che si sostituisca un'idea per cui le azioni graduali di disarmo si debbano compiere anche in forme diverse dentro l'equilibrio dell'interdipendenza nella consapevolezza che ognuna di esse può essere portatrice di un'altra azione
Graduale
In concreto nella notte d'importazione pensiamo quindi che per la sicurezza in Europa vadano accentuati prima di quelli militari i fattori di altra natura
E cioè gli elementi politici anche accelerando i processi di unificazione nell'ambito comunitario ed occidentale
Per un'Europa che non sia terza forza militare ma potenza di pace come primo importante passo di unificazione politica più ampia possibile attraverso il graduale superamento dei blocchi
Accentuando gli elementi economici sviluppando attraverso accordi bilaterali e multilaterali da questo punto di vista l'accordo cioè come con coinvolgere un ruolo molto importante tutti i fattori di interdipendenza combattendo quelle forme di protezionismo
Che ostacola le relazioni con altri Paesi in primo luogo quelli con quelli delle europeo ma questo ragionamento vale per il Terzo Mondo
E sviluppando gli elementi culturali rompendo il più possibile le barriere intensificando gli scambi culturali e artistici politici giovanile eccetera
Nel contempo però mi pare che occorre da parte europea occorrerebbe intervenire attivamente anche sui fattori militari sulla base di una concezione di difesa difensiva quale sarà anche vedere la teiere che condivido quindi in particolare mi pare ridiscutendo e alla fine superando le dottrine badate o sulla cosiddetta risposta flessibile che prevede il primo uso dell'arma nucleare e tutte le dottrine Pratesi comprensive
Via della NATO quali Lerner Vattolo di Frei Katia lecco rispettive dottrine militari sovietiche che solo evidentemente qualcosa di opposto alla difesa difensiva
Bloccando ogni velleità di proiezione offensiva per esempio nell'area del Mediterraneo sul fianco sud se la NATO o l'utilizzo della forza di intervento rapido in compiti di polizia internazionale
Mi pare inoltre lo cooperare per il definitivo abbandono del progetto e inviai e per la creazione in particolare lungo le linee di confine tra i due blocchi di zone denuclearizzata quel elementi portano evidentemente aumentare il tasso di fiducia di tensione tra i blocchi
Però da tanto tempo pericolose ed a contrastare il sole pendente quanto meno non visitate dall'incontro dei capi di Stato e di governo dei Paesi della NATO a Bruxelles
Che prospettando un piano di compensazione
Dopo l'accordo di Washington rischiano di fare assumere all'Europa un ruolo di freno nello sviluppo ulteriore nel processo di disarmo a diventare una nuova grande corsa al riarmo convenzionale
Mi pare che l'aspetta di tenda quella fitta discussione sul trasferimento in Italia degli F sedici
Esemplificativa di concezioni sbagliate e pericolose che anziché cogliere in positivo le occasioni per il disarmo e per il negoziato fischiano ieri a puntellare il processo ER mistico
Mi pare che in queste complete contraddittorio groviglio di vicende emerga ancora una volta come giustamente che è stato anche richiamato
Che nel quadro europeo emergono concezioni evidentemente contraddittorio addirittura contrapposte succo dall'Europa debba essere su quale tavolo poste debba giocare sul piano internazionale
è necessario allora mi pare che le forze di progresso del nostro continente state lo sviluppare una battaglia politica e culturale adeguata capaci di modificare la situazione attuale e di determinare in diritti e prospettive nuove
Ed attuare in Europa una profonda opera trasformate quale Europa vogliamo affetto tagliando molto schematicamente
Perché mi ha creduto di un'Europa
Che non sia nel subalterno soggetta alla logica dei blocchi né terza forza militare
Va soggetto autonomo e interdipendente in un mondo interdipendente che basa la propria sicurezza e la propria autonomia essenzialmente sulla distensione sulla cooperazione sul disarmo
L'oggetto che partendo dalla sua attuale collocazione internazionale che non va negata volgare rivela Spoltore quasi un ruolo di ponte tra Est e Ovest tra nord e sud del mondo
Vogliamo un'Europa che l'occhio ruolo attivo nero equilibrio del mondo e che fate raggiungere livelli elevati giustizia civile e sociale l'eguaglianza tra individui e tra i popoli dentro e fuori mi sa un'Europa pluri nazionale plurietnica
Non doroteismo per me è convinto è ed emettere nel contempo fermo rifiuto di ogni chiusura ogni logica euro cilindrica
Non vi può essere a mio avviso alcuna concezione progressista dell'Europa tenuti fanno fino in fondo i conti con la complessità di drammi del mondo intero ed in particolare del sud del mondo e non si può raggiungere una pace stabile una vera sicurezza effetti si limita ad operare sull'arte
Ove
Ogni due minuti
Abbiamo credo giustamente affermato che l'Europa dati protetti interrotte nello sterminato ci si presenta sempre di più come le nuove moderna dimensione nazionale
Un livello in cui si determina non si possono determinare gran parte delle scelte fondamentali e decisivi per gli affetti nazionali continentali e mondiale
L'intento ma l'Europa tendenzialmente sempre più la dimensione naturale del confronto e dello scontro politico e sociale rapporti e opzioni e ipotesi diverse
Ed è ovvio che questo processo subirà un'inevitabile accelerazione con l'entrata in vigore del mercato unico europeo credo che da un punto di vista giovanile ma credo anche più generale che ci pongono a questo proposito certamente due grandi sfide
La prima è quale evidentemente quale base democratica e partecipativa sì dal processo di integrazione europea se e come potranno i cittadini giovanili lavoratore la gente continuerà a determinare le scelte ad esprimere il proprio con sempre diverse azioni politiche qui tutto il tema è evidentemente di superare i limiti dell'atto unico e il nostro appoggio all'ipotesi di referendum
Come è stato espresso ieri l'altra grande sfida che abbiamo di fronte credo invece che a tutta politica e cioè come le porte di sinistra di progresso dell'Europa occidentale si possono apprezzare rinnovandosi profondamente al nuovo livello dello scontro le nuove sfide europee e mondiali all'incidente nuove dei popoli dei giovani della gente
è questo il nodo la costruzione era finito europea della cui diventa molto citarla che giustamente ma che che faticato a progettare e a realizzare proprio nella fase in cui più forte è stata l'offensiva della destra e nella quale il potere economico finanziari informativo anche militare
L'organizzazione Predil più a livello sovrannazionale
La vera e propria rivoluzione conservatrice degli anni ottanta invertite infine il nostro continente non soltanto mutati rapporti di forza politici e sociali creando anche nuove ingiustizie
Ma messo anche in crisi ho dimostrato in tutti penso l'inadeguatezza i tante delle risposte tradizionali della sinistra in Europa e per così dire più in generale dei riformismi nazionali
Ci si impone oggi per ribaltare quel pretendente per costruire una nuova Europa desumere pienamente la dimensione europea lista per rinnovare come Fini tra il nostro bagaglio di idee di proposte a livello giovanile queste diventa ancora più urgente
Il neoliberismo degli anni Ottanta colpito direttamente profondamente le condizioni di vita e gli orientamenti e le giovani generazioni
Io oggi a rischio che un'intera generazione in Europa o comunque una grande parte di essa venga passivi data venga tagliata fuori dalle dinamiche sociali e culturali ed ai protetti decisionali dall'altro lato però nei movimenti sviluppate cinque piani che anche la stretta non soltanto una volontà la disponibilità di partecipazione ma anche credo nutre una prima nuova coscienza europea e anche domande nuove alla finestra
Ed è per questo che la Filippi assieme ad altre forze giovanili europee ha lanciato la sfida della costruzione di quella che abbiamo chiamato la Sinistra giovanile europea
E cioè ultimi venti secondi che i giovani europei possono essere parte protagonista di una fase nuova di cambiamento di rotta per il socialismo in Europa
I soggetti di questo progetto sono pari e non sono ancora tutti pienamente delineati non soltanto porte politiche giovanili ma anche movimenti associazioni sociali e religiose
Soggetti diversi e al di là delle barriere ideologiche tradizionali che perdono sempre più significato
Possono e debbono essere elementi costitutivi di una sinistra europea
Che si deve saper caratterizzare comunque attore che nella piena autonomia di ognuno Patel sviluppare una moderna critica delle società e del mondo e che fate dire per la trasformazione socialista dell'esistente
Quel processo che è già avviato e di cui ci consideriamo parte fondante dovrà approvare nelle elezioni europee dell'ottantanove un importante momento di espressione di verifica
Locanda pienamente un ruolo protagonista di costruzione di quell'Europa democratica giusta pacifista e internazionalista di cui oggi via Vittorio
L'ultimo intervento prima delle conclusioni dell'onorevole Natta e dell'onorevole Giuseppe Guarino già ministra delle Finanze
Prima di dargli la parola io vorrei scusarmi con tutti i miei compagni quegli amici in particolare l'onorevole Tullio Vecchietti il professor Mario telo e molti altri che hanno fatto richiesta di poter parlare quali per motivi non pubblica concederà la parola
Prego nuove Guarino
Caro Presidente dei tarocchi precario io torno qui però non me la veste di ecco ministro delle Finanze ma con una lametta di rappresentante del segretario politico della Democrazia Cristiana
Che ringrazia per l'invito Enti compiace per lo svolgimento di questi lavori discute per non è per fetente perché in questi giorni impegnato in un altro tipo di lavoro che prega di portare tempo perduto trentuno agosto
E io credo che io utile che gli occhi è intervenuto intervenga alla fine di questo convegno perché ci sono alcuni dati che a mio parere meritano gli eh permetti in evidenza questo è un convegno del registrato delle larghe convergenze
Queste larghe convergenze sono un fattore da individuare ed altri lucrare sul piano istituzionale io lo voglio mettere in rilievo all'inizio perché il punto che dovremo riprendere ma ha un significato politico dalla parte finale del mio intervento
Ci sono due modi per ora affrontare questi temi o prendere posizione sul la pluralità delle questioni in pillole
Ha un approccio di tipo istituzionale io credo che sia Napolitano che ha varcato il sono poco interpretare correttamente credo
Il loro loro approccio è stato un approccio di tipo istituzionale l'approccio di tipo istituzionale quella che va al domani dell'oggi tenga una linea pere il futuro
Nell'approccio istituzionale tuttavia ammette embra che infine notati alcuni elementi certamente evidenziarsi ma che vanno prima istituti impieghi meno informati tematica
E che potrebbero dare la risposta a quella che è l'interrogativo che l'amico Caputo ha indicato
Tra l'altro a proposito dalla convergenza che permette di sottolineare che l'apporto i democratici cristiani autorevoli che hanno preso la parola rimedi vedete io non voglio in nessun modo
Sostituire ma voglio soltanto integrare
Dimostra come qui al Comune il pensiero al quale tutti collaboriamo
Non è che la partecipazione dell'amore Deppieri dichiarazioni invadenza in un convegno come il Belvedere moderata relativa va soltanto una testimonianza del comune interesse del Petit problemi fondamentali
Ora nella nella domanda di Caputo c'era la ricerca che era le richieste di alcuni altri elementi che io vorrei ricollegare tutti insieme
Quali sono le ragioni che hanno contribuito al riequilibrio militare e a una pacificazione di questa parte dello scacchiere mondiale
Io credo che noi dobbiamo intenerire fattori CD e tono quattordici chili di riequilibrio non noi abbiamo un disarmo che è stato determinato soltanto per ragioni militari noi perveniamo al vitale ma per la presenza di fattori di riequilibrio civile questi valori di equilibrio civile sono innanzitutto alla democrazia le malvagità della forma di governo l'Italia è un Paese fortemente pacifico non soltanto per lo spirito dei suoi la rete dei tuoi jeans e dei suoi cittadini non soltanto dei diritti politici che sono stati attribuiti dai partiti di maggioranza
Ma perché era una forma democratica quella che noi consideriamo l'elemento più negativo del no profit tema cioè il patriottismo
Del sistema di governo e anche una garanzia della parte implicita del nostro Paese
Comunque ettari talmente mostrata anche per non è una legge assoluta che è più democratica la forma di governo più è probabile stenotipia una direzione e che lo spirito sia pacifico
Il problema è dove è molto importante è l'acconto avidamente dello spirito di libertà
L'ha ricordato prima Capuzzo a Angeli e qui staticamente dimostrata da lei sperimenta che non è più immaginabile che un Paese con cui più un altro paese attraverso la contabilità
I parchi gli anni nella nella nella guerra mondiale il Vietnam e la modalità lo dimostrano che per quanto grande sia una potenza militare alla fine chiede il pronti allo spirito di libertà
Più lo spirito e intento ed ebbe reale più la possibilità di governarlo con le armi sono da esclude ma il terzo elemento che credo che sia necessario di e palpitare qui non sarei d'accordo con penalità perché lo considera un elemento negativo
è una profonda trasformazione a trasformazione
E rivoluzionaria che avvenuto nel territorio di Giorgio
La Regione non è il primo oggi intesa dalla dal Concilio Vaticano anzi per quanto concerne la Chiesa cattolica una rete impostata sullo schema dogmatico e di una profonda riflessione sull'uomo e acquisizione del tento dell'uomo
L'uomo uomo tutto l'uomo e tutti gli uomini
Questo ha creato quella per quella quella quella profonda Porta della pace che in questo in questo periodo in quel patate rappresentato dalla Chiesa cattolica
Io voglio riferire un episodio ero con piccoli di recente in una capitale europea
E c'era un giovane che interrogava coinvolto interessa i piccoli e attratto dall'Inter Etiopia il tonfo dopo di parlare con lui i riti di capire chi fosse
è il rappresentante della Pravda che ha mi ha spiegato pieno no noi consideriamo mollare il partiti democratici cristiani come una grande parquet innovata ed una porta pacifica
Io la per l'Abruzzo derivato Toffoletto perché non conoscendo l'identità dell'interlocutore ma ho capito che quel per qualche cosa perché il Bari connesso ad un principio di carattere generale ma io vero vorrei aggiungere un altro elemento che e per e fuori dalla considerazione militari hanno un elemento in recettivo importante le guerre la l'aggressione una volta era determinato al tempio riconquista
Ma chi mandati con quindi non queste Laudani capitali
Ma l'altra organizzazione occidentale quello che fa dell'Europa ripete che può considerati al primo appalto del mondo come capacità produttiva non sono i beni materiali ma nell'organizzazione
Conquistare l'Europa e distruggere l'organizzazione significa con lampi il pezzo di trecentotrenta milioni di persone da potermi provvedere
Quindi vengono a mancare le ragioni da una parte del nastro di quelle che potevano essere i motivi originari Deacon quindi
Ora in questo contezza e potrei aggiungere gli altri elementi noi tutti ci rendiamo conto dell'importanza della integrazione europea
Perché un'Europa e l'atabeg in questo momento il cui dire Europa per Paesi delle comunità realizza interamente queste caratteristiche l'Europa comunitaria è una comunitari interamente democratica e frazionata perché critica che nel giorno in cui le responsabilità anche militari di riferita De Nichilo spostate a livello comunitario
Sicuramente per questo aspetto l'Europa sarebbe un elemento fondamentale e una garanzia di pace
Ma l'Europa a tutti gli altri elementi che abbiamo prima considerato perché ci sono le condizioni della democraticità
Chi sono le le le condizioni del penso dell'uomo ci sono le condizioni della libertà ci sono le condizioni sera tenta di beni capitali per cui l'Europa risponde soltanto va per la sua capacità produttiva
Ieri in quanto ha questa capacità produttiva viene lasciata espandersi e viene consentita come forma normale divinità
E allora l'Europa di trecentotrenta acquista un significato di per prima è di carattere istituzionale
Perché è un Paola che nello stesso momento gli equilibri via
Riequilibra il le varie tensione del mondo
Ieri il Kacjupi ha ricordato le previsioni demografiche
Del mille nel due mila venticinque ti calcola che gli italiani di origine italiana di origine attuale saranno non più di quarantatré milioni e nel due mila e cento euro più di tredici milioni
Ora come fronteggiare questa trasformazione profonda degli equilibri democratici non certamente aumentando la pensione ecografica anche in Occidente ma creando un'unità politica
In grado di assorbire come avvenne già nel periodo romano queste grandi nuove forte
I clienti vanno a determinare nell'ambito nell'ambito e Mediterraneo
E allora la domanda ed è la domanda che pone degli interrogativi politici più rilevanti ma queste Europa questa Europa comunitaria è un traguardo lontano
è un traguardo possibile a che punto siamo e io qui credo che noi dobbiamo individuare alcune linee di sviluppo e individuare cioè decidere chiaramente la linea di azione
Chiarimenti ieri e oggi Reichlin hanno invocato la creazione di organi politici comunitario
Certamente è un obiettivo che noi dobbiamo proporre certamente qualche patacca da papa barra pochi giorni fa ha propalato formulato formalmente una proposta però una confederazione europea ma i miei io non vorrei che non ci inganna uno perché anche qualche causa che è stato già fatto che va anche oltre alla Confederazione
Noi parliamo molto dell'Oropa ma molte volte accogliamo dell'Europa comunitaria un'idea mitica che non corrisponde a Roma realtà è una realtà che qui è già formata e che ti va formando indipendentemente dal nord
Questa Europa unica e di AN dal concorso di elementi che sono totalmente riparati la roba attuale frutto di quante ideologica e che da trent'anni parlo stanno compongono sviluppando e bene ha fatto anche il giovane collega che ha parlato prima di me
Ricordare la grande influenza dei movimenti popolari e generali e in modo particolare in quelli in favore dell'Oropa
Però il frutto di intuizioni politiche le grandi intuizioni dei padri della della comunità da Adenauer e il Degan riassumano immonde i quali hanno determinato dei vincoli giuridici e questi vincoli giuridici stanno attraendo alla realtà dei dodici Paesi entra LaGuardia finalizzata al risultato finale
Ecco che è un'integrazione di interetniche sono tutte nello stretto nella teca direzioni
Ora tutto questo non è che sia rimasto fermo io tendo a parlare del novantadue novantadue già oggi noi stiamo già una nata abbiamo già in atto il procedimento per il novantadue e novantadue la tappa finale
Ma no oggi noi abbiamo un processo già molto avanzato in quella direzione
Checché ne dica molto avanzato
Che è un principio che io ho cercato di mettere in rilievo anche nelle conversazioni con le persone all'interno del nostro ordinamento politico
C'è un principio che ha carattere rivoluzionario che praticamente è già in atto nella vita giuridica comunitaria
E il principio del mutuo riconoscimento delle legislazioni signori e il mutuo riconoscimento delle direttive e nello Stato federale
Quindi noi abbiamo non una confederazione e non hanno una federazione Mathematics and all'una creazione originale
Che per qualche verso è più avanti e per qualche verso è quindi entra ma non dobbiamo dobbiamo dimenticare che per molti versi è già più avanti di uno di una cooperazione
Questo mutuo riconoscimento della legislazione ritornerò tra poco è un un un piano del vitello
è qualche cosa che ti ha fermato solo negli ultimissimi anni della giurisprudenza della corte di giustizia delle comunità
E che non a caso la Commissione con un disegno politico veramente di largo sviluppo ha posto a base del suo libro bianco che voi vedete dove sta scritto questo principio del mutuo riconoscimento legislazione da nessuna parte
Però è oggi e la vera banca della dell'ulteriore sviluppo della parte finale io vorrei dire della integrazione europea perché perché quando si è parlato prima sia Reichlin che amplifica Cervetti sembra che l'Europa non si può strappare a non si sa se non attraverso un potere politico unitario
è il primario ha ricordato proprio Reichlin con le sue parole che il processo di unificazione delle legislazioni debba avvenire come avvenne quelli accostato unitario italiani come fine riunirono legislazione di Fabio preunitari come avvenne questa legislazione di unificazione e allora ci vuole un governo che non tenete rischierà il governo più pronti se non lavora nessuno
Quella di originalità del processo che è già in atto
Perché niente un la la la la fino alla vita della costruzione europea
è una singolarità anch'esso fa piacere vedere che anche il Partito Comunista non solo riconosce ma inserisce in questo movimento ma la tengo la vita della Costituzione europea
Ecco è la seguente che fissava procedendo senza guerre di ambizioni tenta guerre di conquista e tenta unificazioni tentava e situazioni ma attraverso un processo pacifica
Spontaneo ma che sembra spontaneo Mario dal PAI determinato da quelle preposte che prima ha indicato oggi che cosa accade
Al Lido il principio del mutuo riconoscimento della legislazione noi abbiamo entro due anni non mille novecentonovantadue entro uno due anni abbiamo un punto di non ritorno
Quando Chiara adottata la direttiva per la liberalizzazione di Capitalia Brad certamente non si torna più
E il vero punto il vero nodo RAI quindi e perché avrà soltanto la liberalizzazione o anche alla Banca europea
Perché la banca europea primi etica politica monetaria europea indipendente da un singolo attingono merita un singolo Paese l'altra invece significa predominio di una singola moneta cuticola paese
Questo è un vero nodo e mondo politico importante uno di cui non si parla di tale ma questo è il vero punto di passaggio ma te questo avverrà e che questo avverrà come noi ci auguriamo creando contemporaneamente non non in senza attendere gli organi la la presidenza comune il Governo Comune ma senza attendere il metodo otteniamo in quel momento il passaggio anche alla Banca centrale
Allora noi abbiamo un movimento che procede con un qualche autofertilizzante e rapidamente nel prossimo periodo
E allora qui vorrei richiamare l'attenzione
Voi di voi politici perché vedete io sono porta qui saluto del segretario politico del partito di maggioranza va tutto sommato sono ancora un po'lo un un un un non politico ecco pare parlo con più libertà di quando era un po'di lato e parlare
Vuoi che avete delle grandi responsabilità
La scelta non è tra un milione dalle forze di sinistra
E unione delle forze della conservazione non è questa la Shell la scelta è un'altra ed è la terza scelta io l'ho indicata due giorni e due o tre giorni fare un'intervista su questi temi ma singolarmente Chirac due giorni fa intervistato alla televisione su questi temi ha dato esattamente la stessa risposta
La risposta è la seguente una volta accettato una volta superando lo sbarramento della liberalizzazione dei capitali e noi confidiamo io però bisogna agire della per la creazione della banca comune europea è una volta accettato il principio del mutuo riconoscimento delle legislazioni cambia tutto
Non c'è più il governo centrale c'è il doppio pedale è una teoria una non ulteriore procedimento totalmente diverso ma questo procedimento totalmente diverso che deve obbligare dei comportamenti politici verso la convergenza perché perché a quel punto alla condizione a Padova dormendo molto semplice
Io Milingo mutuo riconoscimento delle legislazioni significa che ogni Paese tenuto a riconoscere la legislazione degli altri paesi
Come il Michigan e riconosce la legislazione dell'uomo da ritrovatosi noi ogni Stato riconosce la legislazione dell'altro prete gli atti amministrativi emessi nell'altro Paese a quel punto la direttiva
A quel punto la direttiva CEE soltanto il minimo
Quindi se ogni Paese spontaneamente non la linea la propria legislazione alle medie europea omogeneizzando sia la media europea eletta indietro
Crede alle condizioni di ristoro ore per le quali gli imprenditori le fonti attive quelle che fanno lavorare possano in altre zone
Questo è il punto e allora lo sforzo non è quello di allineare le finestre o le rette in funzione di futuri programmi istituzionali
Ma di realizzare delle forze di omogeneità all'interno della perché io ho detto ha usato lo slogan ogni volta di dire perché è l'Italia ti trovi in pole position nel mille novecentonovantadue quando tutto sarà eliminato e Chirac ha usato la teca in questione dicendo
Per dare dinamismo alla Francia e presentarli in buone condizioni fisiche anti imposizione di primato del mille novecentonovantadue
Che significa che noi dobbiamo Cormano questa è la vera riforma istituzionale arriverei tutti i settori della nostra legislazione
Però omogeneizzare lì alla media europea
E come non possiamo tornare indietro perché abbiamo molti settori dove stava avanti dobbiamo incidere attraverso le pressione politica dalla barra dei nostri commissari a Bruxelles che quelle norme diventino norme di carattere generale europee
Se non ci sarà questo
Le quelle che saranno con queste in materia ambientale in materia di appeal tenta in materia di previdenza
Vi saranno altrettante palle al piede per la nostra attività e per il nostro sviluppo quindi non gli abbiamo da partire ad oggi ma nel mille novecentonovantadue
Una lavoro un lavoro politico di convergenza e quindi ritorno al punto di partenza fondamentale perché solo attraverso la convergenza della maggioranza e della minoranza qui non tanto nel tormento non conta tanto
La demarcazione di maggioranza o di minoranza quanto la convergenza di tutte le forze politiche a livello di una singola comunità
Per realizzare nella misura più pronta nella misura più completa a quelle condizioni che rendano possibile la a la nostra epoca il rendono assicura il successo alle nostre forze produttive in un ambito più vasto
Questo sarà su questo e chiudo questo e merita di esser fatto non li abbiamo da operare per verso questo sviluppo dell'integrazione europea io ritengo di sì per due ragioni
La prima che a Chirac quando hanno chiesto ma chi sarà il Paese che s'avvantaggia era di più della integrazione europea
E Non sarà mica la Germania e lo premesso la pancia al primo posto ma io non ci credo ha detto subito dopo l'Italia e non per le gravi
No a potere profittare del più largo mercato europee ma la seconda è più profonda ragione
Che la integrazione europea non è soltanto un fatto italiana non è un fatto europeo va be'quelle ragioni che dicevo prima di trecentotrenta milioni di un l'organizzazione democratica
Che ha aperto antiche radici di libertà e di cultura
E oggi la migliore garanzia e forse l'unica reale garanzia per la pace nel mondo sarà una dizione direi proprio sarà una visione ottimistica
Sarà una visione propria lista ma io credo che la mia generazione al dovere di forti degli ideali e quando c'è un grande ideale bisogna eseguire esibite tenderò a realizzarlo perché questa e la vita dell'umanità molte grazie all'onorevole Guarino e lo prego di esprimere all'onorevole De Mita al sentimento dalla nostra riconoscenza per aver si voluto qui far rappresentare mi voglia ancora scusare con tutti i compagni agli amici ai quali non è stato possibile dare la parola anche con il professor Majocchi del Movimento federalista europeo e prima di dare la parola all'onorevole Natta vorrei ringraziare al termine di questo convegno la presidente della Camera dei Deputati onorevole Iotti
Gli ambasciatori e i membri del corpo diplomatico come assistito ai lavori
I rappresentanti di tutte le forze politiche
Tutti coloro che hanno voluto portare il loro contributo ed essere qui presenti ed ora con tempi assolutamente europei anzi con un minuto e mezzo di anticipo sul Mezzogiorno ha preannunciato
Diamo la parola all'onorevole Alessandro Natta
Desidero anch'io ringraziare con molta schiettezza
Quanti hanno voluto partecipare
A questo nostro convegno
Segretari e dirigenti di partito ministeri parlamentari diplomatici studiosi ed esperti
E naturalmente tutti i nostri compagni
Noi siamo lieti
Non solo degli apprezzamenti positivi sulla opportunità e l'ispirazione dalla nostra iniziativa e dei riconoscimenti
Per la serietà
E la chiarezza delle idee
E delle posizioni
Che hanno caratterizzato
Le relazioni dei compagni Boffa e Napolitano e che il mio pienamente condivido
Ma soprattutto mi pare confortante
Per il nostro impegno di ricerca e di elaborazione evitare assai significativo
Sotto il profilo del risultato politico
E qui
Sia stato possibile
Un dialogo
Un confronto a perno otto e vero
Sulle grandi questioni che stanno oggi di fronte all'Europa e Alitalia in un momento che segnato in campo internazionale
Danno vita di forte rilievo e da prospettive estremamente impegnati
E al seguito
La discussione
Non può non constatare
Quanto sia stata ampia e autentica mi pare
La convergenza delle diverse forze politiche
Sugli indirizzi e le linee fondamentali dalla politica estera dedicato
Quanto grandi siano stati i passi compiuti nell'ultimo decennio
Porre in una dialettica ed anche in un contrasto
Di posizioni
Che io considero del tutto legittime
Sia per ciò che ha riguardato riguarda le scelte nell'ambito della NATO che in quello della Comunità europea
E sulle quali non voglio ora tornare a valutare la consistenza e la validità delle nozze reale Maggioni nei confronti di quelle di via
Poiché mi preme lo ripeto sottolineare i passi compiuti nella costruzione di una politica estera che Silvia dell'intera nazione
Noi
Siamo del tutto convinti che questa è una esigenza
è un valore
è una ragione fondamentale di forza
Per l'intero Paese e per la democrazia italiana
In questa direzione
Abbiamo operato e intendiamo agire con determinazione e coerente
Le consonanze e le convergenze
Perché qui gli abbiamo verificato
A me sembrano tanto più importante
Perché riguardano il campo
In cui più netta sono state in passato le differenziazioni e le rotture
E i problemi sui quali si è fondata ed ha continuato a fondarsi
Con Sempre più evidente pretestuosità
Quell'indirizzo discriminante e preclusivo nei confronti di una grande forza politica quale il Partito Comunista Italiano
Un indirizzo che è stato in dubita talmente tra le cause del blocco della democrazia italiana
Ed è la crisi che nessuno ore oggi osa negare del sistema politico
Nessuno qui
Ha rinverdito polemiche
Anche recenti e di cattivo gusto
è bene
Anche se io mi auguro e ritengo opportuno che non ci sia un divario io proposta ridente
Tra i momenti in cui ci si confronta in modo serio e responsabile e quelli della propaganda faziosa
Piuttosto
E su un diverso da e più profonda contraddizione
Che vorrei fare ancora
Una rapida considerazione
Il risultato di questo convegno viene a sottolineare ulteriormente
L'incongruenza o per essere più espliciti
L'errore di impostazione
Nella ricerca di un'assoluzione valida
Alla crisi di governo poiché
Se davvero si riconosce l'esaurimento di una alleanza nel senso organico estratti
Se davvero
Si ritiene di dover per seguire
La formazione di un governo di programma
Allora nona molto senso il rapido rinchiudersi nel recinto tradizionale del pentapartito
Ma io non voglio ora anticipare giudizi
Sul programma
Sulla composizione sugli indirizzi
Del governo che è in corso di formazione
Ciò che importa dire ora
è che la linea gli obiettivi gli impegni che abbiamo proposto e assunto in questo convegno non voi Lipper lo seguiremo comunque
Con la fermezza la responsabilità lo spirito unitario vi è una grande forza nazionale ed europeiste
Nell'impostazione del convegno
Noi siamo partiti
E ritengo sia questo un approccio valli dove il secondo
Dalla ricognizione
Delle idee nuove per richiamo puntuale e penetrante alle idee nuove che sono venute emergendo in campo internazionale
E a cui noi Comunisti italiani pensiamo di aver dato un qualche positivo contributo
Il pensare
In modo nuovo assume un valore essenziale
E tanto più quando le idee nuove
Riescono a promuovere fatti e vengono corroborate dai fatti
Lo dico subito a proposito
Dell'avvenimento che oggi a mio giudizio tiene il campo dalla scena mondiale
L'intesa conclusa e Ginevra
Per il problema dall'Afghanistan
Noi siamo stati critici severi
Dell'intervento sovietico
Che abbiamo considerato un errore politico grave e drammatico
E non abbiamo mai gli attenuato in nessun momento la nostra sollecitazione per la ricerca di una soluzione negoziale
Che consentisse il ritiro delle truppe sovietiche
E il recupero più Ienno per l'Afghanistan spesso i diritti di paese sovrano e indipendente
L'accordo che apre questo processo
è un segno importante
Di un mutamento di Indirizzo nella politica estera sovietica e della volontà e del coraggio dittero seguire
è una conferma
Di una però Suazo io né
Che i conflitti aperti in diverse aree del mondo non possono essere risolti con la forza
Ed è un bonus spiccio
Per il prossimo vertice di Mosca
Dal quale noi ci auguriamo
Possono essere compiuti dei nuovi passi
Nel processo di disarmo e di distensione
Certo e il viale Goss sovietico statunitense
Con i risultati già realizzati
E quelli in maturazione
Per il loro incalcolabile valore di avvio del processo di disarmo e per le ricadute distensive già dei
Le armi inattesi
Sull'intero sistema delle relazioni internazionali
Hanno espresso e nel contempo hanno moltiplicato i profondi visto movimenti determinati su scala mondiale
Che sono stati ricordati la bocca
In questa situazione aperta dopo un decennio ed oltre di duro confronto
Noi abbiamo avvertito ed aver diamo l'emergere di una responsabilità nuova per l'Europa occidentale
Crediamo che essa possa e debba assolverla
Pena
La sua scomparsa fra i grandi soggetti della politica internazionale
Come di recente
Ha notato RG teenager con uno di quei suoi giudizi crudamente semplifica torrini ma efficaci
E viene assolverla all'Europa questa funzione questa responsabilità anche in virtù tutti
Della partecipazione del nostro Paese che di questa area del continente è parte consiste
Ed è questo nella consapevolezza i nostri limiti come partito ma anche dalla nostra funzione
Abbiamo voluto dare un contributo perché l'Italia partecipi nella misura necessaria in via a questa nuova assunzione di responsabilità europea
Consentite
Che io ritorni sulla delimitazione geopolitica già richiamata da Napolitano
Anch'io intendo riferirmi alla parte del continente abbracciata dalla comunità europea
Non è questa
Tutta l'Europa occidentale nell'accezione piena del per
Ma sono convinto
Chi all'entità comunitaria occorre riferire Rossi nell'attuale orizzonte dell'azione politica per evitare ogni genericità senza con ciò a prescindere dalla necessaria attenzione ai Paesi che non ne fanno parte Contra
Never rinunciando a pensare ad un diverso assetto del nostro continente
Che a lungo termine porta rapa profilarsi anche Attraverso il ruolo che l'attuale Comunità europea potrà assolvere nel concerto mondiale
Ciò premesso voglio riferirmi anch'io alla nuova responsabilità e ha un ruolo dell'Occidente europeo nei confronti degli Stati Uniti e nell'ambito dell'alleanza atlantico
Credo che in questa fase
Sia innanzitutto da respingere
Sul piano culturale oltre che politico l'agitazione
Dei residuati del vecchio terza fortissimo
O il riemergere anche di un equivoco
Il reazionario anti americanismo
Che dall'intesa sovietico statunitense sulla limitazione
Sulla liquidazione dei missili a medio e a corto raggio già hanno dedotto che l'Europa occidentale
Minacciata di due complanari
Rispetto di disaccoppiamento simili
Rispetta gli Stati Uniti e quindi degradata a teatro regionale
Dovrebbe reagire per la sua difesa con la Costituzione di un polo armato europeo
Fondato sull'asse franco-tedesco o addirittura sulla preminenza del nucleare Franco precarie
Il governo italiano dimissionario
Fu di una certa cautela che ci è sembrata re gli apporti riaffiorare
Nella bozza dell'onorevole De Mita ma debbo dire che non ho avuto ancora modo di vedere quella conclusiva del programma
Avevamo letto
Le Riserve in materia espresse dal Partito Socialista ma qui
Abbiamo sentito da parte socialista posizioni più nette e abbiamo ascoltato affermazione di autorevoli dirigenti democristiani
Che sono andati in un ordine di idee
Anna allorché alle nostre sui termini in cui occorre concepire e perseguire la sicurezza e la difesa dell'Europa nel generale ed auspicabile processo di disagio
Come non misurare infatti la minaccia di una nuova spirale Harrier mista perché di questo si tratterebbe
Che verrebbe abbigliata dalla costituzione di un polo europeo concepito come è realizzato in surroga alla presenza statunitense
E come non intendere l'assurdità micidiale anche soltanto sotto il profilo economico
Per le risorse materiali scientifiche e tecnologiche che esso supporre Bleu
Quando sono notti il prezzo sfiancante sofferto dall'Unione Sovietica e le gravi difficoltà non solo il Bilancio per gli Stati Uniti
A reggere il carico del riarmo
Noi dissentiamo chiaramente
Dalle posizioni unilateralmente disarmo visto
Di alcuni gruppi e partiti anche di sinistra europei
Le rispettiamo per la carica etica di cui esse sono portatrici
Ma le consideriamo inidonee quando non controproducenti ai fini perseguiti
Proprio perché il disarmo suppone un processo equilibrato e bilaterale fra i due blocchi
Come l'esperienza stessa sta dimostrando
Ma tutto questo
Non significa
Che noi caldeggiamo o vogliamo subire
La remissione passiva dei Paesi europei
Per i quali non rimarrebbe che la linea mento a posteriori alle decisioni Statunitensi nell'ambito dell'alleanza atlantica
Noi siamo convinti che nell'apparato se le ha per va dal nuovo rapporto profilattico scendi tra le due superpotenze
L'Europa occidentale può è vero che anche a negarsi tendenzialmente almeno in un pilastro europeo
Che nell'ambito dell'alleanza partecipino Allo sviluppo della distensione e la stimoli nel nostro continente e su scala mondiale
Ciò significa operare per pazzi sempre più incisivi
Sulla via dell'Adda denuclearizzazione
Per la messa al bando delle armi chimiche
Per l'inizio del disarmo convenzionale tra i due blocchi
Non siamo a questo proposito predicatori solitari
Che isola
Si stanno manifestando
In Occidente tendenze positive irrealistiche tra forze diverse non solo di sinistra a proposito della nuova responsabilità europea
E noi
Siamo impegnata e contribuire perché queste forze dalla opposizione o nei governi
Si esprimano in un Indirizzo immune ispirazione unica arringa verso gli obiettivi prima accenna
E che ovviamente suppongono specificazioni politiche
E tecniche di grandissima complessità poiché investono non solo il problema degli armamenti ma anche quello delle dislocazioni delle strategie militari ed altri problemi bianco
Sotto questi profili di arresto il dibattito che abbiamo avuto qui
Ha dato anche a noi un contributo di grande interesse
Così come io ritengo importante il richiamo che gli è stato insistente alle sedi dal Consiglio atlantico all'UE Ovo Aia allo stesso Parlamento europeo
Nelle quali all'indirizzo può venire sostenuto
Così come sussistono i mezzi che possono garantire tecnicamente
La verifica
Il controllo
Sul lato azione dall'una e dall'altra parte delle misure di disarmo adottati
Lo testimonia
è stato anche questo ricordato l'accordo sovietico statunitense sulla liquidazione dei missili a medio è corto raggio nel nostro contiene
Decisiva
E la volontà politica
E noi chiediamo che il nostro Paese
La manifesta con vigore
E la concreti sedi deputate e negli appuntamenti che in materia si preannunciano molteplici per i prossimi mesi
Che è ben presente
Che l'attuale tendenza alla distensione
Potrebbe incepparsi
Fu addirittura rovesciarsi
Per l'insorgere nell'equazione del disarmo di fattori negativi oggi in preveduto Tivoli imprevedibili
Anche per questo non condividiamo l'unilateralismo
Ma se vi sono le sedi e i Fori da Ginevra Vienna per la trattativa
Se esistono i mezzi per la verifica dell'applicazione degli accordi vi è pure il metodo cioè rotto perché venga evitato ogni squilibrio
Che è il metodo del blocco Tarbes
Della riduzione bilanciata degli armamenti tra le parti in casa
è evidente che la riduzione non può essere lineare bensì deve svolgersi deve volgersi
All'accertamento e al preliminare annullamento delle cosiddette assi metterli di ieri
Esistono a favore dell'uno o dell'altro degli schieramenti
In proposito Napolitano ha richiamato il rapporto dal titolo pittoresco ma dal contenuto molto serio
Presentato dal senatore statunitense Levin sulla necessità di una valutarsi Vionnet multiforme qualitativa e quantitativa delle asimmetriche
E ormai noto
E ce lo ha riconfermato Gorbaciov nell'incontro con noi
Che la parte sovietica
è stata avanzata verrà ribadita la proposta che i due blocchi mettano sul tappeto reciprocamente l'inventario delle forze perché si cominci a verificare fattualmente
L'esistenza degli squilibri
Assunti come bandiera dai fautori del Polo armato europeo
Ebbene vi è una questione consentitemi di dirlo
Con un riferimento all'attualità
Vi è una questione concreta e che riguarda direttamente il nostro Paese e oggi
Quella dell'allontanamento degli squadroni di bombardieri F sedici
Dalle basi statunitensi in Spagna
Chiesto e ottenuto dal governo di Madrid
E del loro ventilato più che ventilato trasferimento in Italia
è una questione aperti
Il Parlamento dovrà esserne pienamente investito per ogni decisione
Vi sono ministri può ex ministri Esperti forze politiche italiane
Che battendo in velocità
Il Paese africano dichiaratosi disponibile ad accogliere quegli squadroni
Già hanno dichiarato che l'Italia è pronta a sostituire la Spagna
Noi siamo invece convinti
Che vendi vero lusso debba essere un approccio nazionale e assieme europeo a questo problema limitato e pur nevralgico in questo momento
Noi chiediamo che la questione sia discussa non tra Italia e Stati Uniti
Bensì nell'ambito della NATO
E in tale ambito noi sollecitiamo che essa possa costituire già uno degli elementi inizia Ali
Dell'auspicato indilazionabile esame delle forze militari che si fronteggiano nel continente
In vista del superamento appunto delle assi mettere gli eventuali e dell'avvio del disarmo convenzionale bilanciato e controllato
è solo un esempio
Ma della complessiva strategia che a nostro giudizio le forze democratiche europee debbono propugnare per una politica di difesa ma a livelli sempre più contenuti degli armamenti
Rimaniamo più che mai convinti
Che la difesa debba essere fondata su un sistema di sicurezza
Reciproco interno dipendente tra i due blocchi e tra questi paesi che non appartengono né all'uno né all'altro
Come ancora una volta richiamato vi liberando gli all'altro nel suo incontro con Gorbaciov
E come noi stessi se ce lo consentono i doppi armene urti dello strappo avevamo sottolineato qualche giorno prima
Riscontrando nell'ascoltatore atteggiamento disponibile e animo aperto
Nel proposito dichiarato di guardare con attenzione alle esigenze dell'Europa
Poiché
La nozione stessa di interno di tendenza Acqui nel nostro continente il suo fondamentale banco di però
Ecco io ho ribadito in sintesi i termini
A nostro giudizio della responsabilità che il pilastro europeo deve assumere per seguire per dare corpo alla peculiarità di interessi e di ruolo dell'Occidente europeo
In materia di disarmo e di sicurezza e per contribuire naturalmente alla fermata russi del nuovo colosso di pace su scala mondiale
Abbiamo inteso l'affermazione del segretario del partito comunista dell'Unione Sovietica di Gorbaciov
Sull'Europa caso a comune
Come un un spiccio
E con un impegno al superamento delle contrapposizioni e degli antagonismi
Per una cooperazione che si realizzi in forme strette e molte le distinzioni
Tra i valori fondanti e i sistemi politico sociali e i processi di integrazione fra le due europei
Sono radicali
Profonde
E nei tempi prevedibili lo rimarrà
Abbiamo ben presente questa di verbosità
E non abbiamo da rivedere i nostri giudizi del resto le valutazioni critiche
Le riflessioni storico politiche su cui il nuovo gruppo dirigente sovietico
Ha fondato la necessità della perestrojka non sono meno severe e pesanti delle valutazioni che voi
In precedenti momenti avevamo compiuto
Alle novità
Le novità in Unione Sovietica sono intoppi Kabili
Ed è interesse generale
E questo processo di rinnovamento e di democratizzazione vada avanti
Nell'Unione Sovietica e negli altri Paesi socialisti
Per questo
Noi siamo convinti che contestualmente alla costruzione della reciproca sicurezza
Occorra operare per la cooperazione politica culturale economica tecnico-scientifica vale due euro
Parla la comunità europea e il commento e tra queste e i paesi europei neutrali o non allineati
Così
Come abbiamo considerato e consideriamo dichiarando che importanza il processo di avvicinamento tra le due chiamai
Più in generale
Vale per queste il richiamo ad Helsinki
Allo sviluppo sotto tutti i profili compreso quello dei diritti umani di quel patto fondamentale
E in questo quadro noi siamo più che mai persuasi
Che l'Occidente europeo la comunità europea per la precisione deve procedere nel cammino
Finora tormentato
Contraddittorio delle integrazione economica e della unione politica deve procedere e Pieve accelerare il ricco è chiaro
Nessun Paese europeo da solo
Può reggere alle prove del nostro Paese
Ma non è pensabile nemmeno che l'Europa comunitaria non regga alla nuova situazione internazionale
Ha luogo che essa lei propone il lei impone rimanendo all'attuale stadio ancora prevalente di entità retta da rapporti intergovernativi io interstatale
Non è pensabile
Quando si guarda i processi che percorrono l'Est europeo alla perestrojka sovietica
Alla riforma cinese
Ritengo che non si stia forse prestando la sufficiente attenzione alle novità che continuano assegnare la politica della città
Ma non lo è
Anche se per un attimo
Soltanto soffermiamo l'attenzione nostra su un avvenimento delle scorse settimane
Che forse è sfuggito non è stato misurato in tutta la sua porta
Per la prima volta nella storia al di fuori delle influenze e dei congressi indetti dalle grandi potenze
Se i Paesi balcanici
Si sono riuniti a Belgrado
Se i Paesi
Appartenenti ai due blocchi o non allineati come la Jugoslavia o impenetrabili mente isolati come l'Albania
Si sono riuniti per discutere delle proprie vertenze per abbozzare l'embrione di una possibile coordinazione da sviluppare nel quadro continentale
è un indice anche questo del cambiamento dei tempi un indice carico anche di speranza
Ma l'Europa comunitaria è all'altezza oggi di fornire risposte che favoriscano la maturazione in realtà di queste incognite gli embrioni
E non è pensabile
Che la comunità così com'è possa reggere
Nemmeno se si riflette alle gigantesche muta Ciglioni nella redistribuzione di ricchezza di potere e di potenzialità in atto atto consentite
Una sola rapidissima osservazione su un fatto pure degli scorsi giorni
Dopo un lungo braccio di ferro con il governo di Tokyo
Gli Stati Uniti hanno ottenuto l'apertura del mercato giapponese delle opere pubbliche
Con la possibilità per le imprese nordamericane di partecipare alle licitazioni per l'assegnazione di quattordici Grandi Progetti
Si tratta di un accordo bilaterale che esclude la comunità europea
L'entità delle opere e di diciassette miliardi di dollari
Ma al di là di questo dato pure imponente norme
Rimane la ben più rilevante violazione delle regole del libero scambio contro cui illa comunità europea non ha potuto che protestare le pinne
Un episodio
Ma in lei ma dico tra i tanti che si stanno moltiplicando delle competizioni Carrà colossi che per essere sostenute richiedono l'unità
E l'integrazione dell'Europa
Un proiettile uso di segno politico che affronti i problemi istituzionali le strutture la sostanza della politica estera europea
Fra queste esigenza
Questa necessità
Emerge d'altra parte pienamente
Quando ci si volge al Terzo Mondo
Alle guerre che lo insanguinano alle ingiustizie e alle arretratezze al crescente divario rispetto alleare ad alta industrializzazione
L'Europa unita deve operare con decisione per la soluzione politica di quelle che Risi
Nell'affermazione dei diritti all'indipendenza e alla sovranità dei popoli che ne sono vittime e insieme protagonisti assumo anch'io per tutti
Il diritto dei palestinesi a una terra a una fattoria a uno stato la nostra linea
Che abbiamo sostenuto si è difeso con impegno crescente
Di fronte ad una situazione sempre più drammatica e gravida di pericoli
Coincide sostanzialmente con quella esposta ieri dal segretario del partito socialista dal compagno Craxi per lei ispirazione
E per la considerazione attenta dell'equilibrio di parecchie da realizzare nel Mediterraneo
Per le garanzie di piena salvaguardia delle integrità e della sicurezza di tutti i popoli e Stati della regione da costruire
Per la rivendicazione all'oltre dell'anno surrogabile rappresentanza del popolo arabo di Palestina
Io voglio solo aggiungere
E precisare
Che nell'opinione nostra la conferenza internazionale se da un canto non può costituire un éscamotage inconcludente deve però offrire la base effettiva per la ricerca di soluzione della crisi
Con la definizione del quadro negoziale cui tutte le parti interessate debbono partecipare
Israele
Gli Stati arabi dell'area la rappresentanza palestinese gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica e gli altri membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite
E in questo senso debbono operare i paesi europei la cui comunità non può più oscillare
Fra la Nostalgia della dichiarazione puro tanto significativa di Venezia del mille novecentottanta
E lì sta la mia azione rispetto alle stringenti interpellanze del presente
Sul versante dalla cooperazione per lo sviluppo
La comunità europea
I cui scambi extra comunitari già ora per il quaranta per cento si svolgono con il Terzo Mondo
Soltanto nel processo dalla sua integrazione unità potrà pienamente concorrere Aldi spiega Rossi di una grande politica voltarsi stimolare l'ascesa del terzo mondo
Certo a partire dall'Africa
Al del nord a a nord e a sud del Sahara nero nel nel rilancio generalizzato dell'economia internazionale
Ho voluto ribadire per cenni
Quanto il nostro convegno ha affrontato con ampiezza di respiro
Ma va ancora almeno sottolineato che la tappa dell'integrazione
Rappresentata dalla formazione del mercato unico europeo
Per il mille novecentonovantadue richiede che passi significativi vengano compiuti nella costruzione dell'unità politica comunitaria
Lo richiede la stessa complessità dello sforzo da compiere
Per l'abbattimento delle frontiere fisiche tecniche fiscali lo impongono sostanziali a ragioni di equità di efficacia
Di democrazia come ieri con vigore ci ha ricordato il compagno di Giolitti
E come necessario se vogliamo evitare il rischio di un predominio delle forze conservatrici ecco cari amici e compagni noi sentiamo oggi profondamente confermata
Dalla nelle ragioni e né i fini la scelta europea compiuta dai Comunisti italiani come individuazione della latitudine vera della loro politica in Terna ed internazionale
Certamente
Ancor meno di ieri noi non possiamo essere soddisfatti
Delle strutture delle politiche della direzione dell'Europa comunitaria così come e passa ecco oggi la nostra irrequieto sibili e appartenenza alla sinistra dell'Europa occidentale
Vuole costituire il nostro contributo ad una migliore comprensione fra tutte le forze progressiste e democratiche perché il processo di integrazione di unità dell'Occidente europeo
Si sviluppi Attraverso una vigorosa e chiaro la battaglia riformatrici
Che ha al suo centro abbia il lavoro e il sapere
L'allargamento della base produttiva la più alta socialità nelle compimento pieno della democrazia la pace nel continente e nel mondo
A conclusione
Voglio ribadire ancora
Che noi abbiamo operato ed operiamo
Perché la politica estera italiana
Sia sempre più politica del Paese intero per quanto attiene le opzioni diffonde il Partito Comunista Italiano
Vuole che l'Italia sia il più possibile un ma ciò significa anche un'italiana con una più sicura governabilità
Con un sistema economico e politico riforma
Ed anche per questo allora un'Italia più capace di iniziativa stringente nella battaglia perché di battaglia si tratta e si tratterà per l'autonomia e L'Unità della comunità europea
Nella edificazione di un ordine internazionale
Che dall'antagonismo tra i campi contrapposti
Si evolva verso la cooperazione per il disarmo per lo sviluppo per la salvezza dell'ambiente e la riabilitazione della natura
E per quel processo di democratizzazione
Nelle diverrà l'asse aureo del mondo che nella distensione a la sua condizione e il suo impulso fondamentale è questo il terreno della ricerca costante e al di fuori di ogni schema e dell'impegno fermo nell'azione internazionale del Partito Comunista Italiano
Il convegno che abbiamo svolto in questi giorni credo ne abbia costituito un momento significativo
Su questa traccia di idee e di propositi il Partito comunista perché era di fare la sua parte invita e fa
Ringrazio onorevole Natta saluto ancora tutti i partecipanti delle diverse forze politiche e dichiaro chiusi i lavori del convegno grazie