Federalismo fiscale: dalla parte dei Comuni

Pongo
Come sta
Ha facoltà presidente Vizzini
Conoscete presenterà
Allora se prendete posto iniziamo i nostri lavori vorrei
Innanzitutto comunicare che anche in questa
Legislatura come già nella precedente è stata costituita l'associazione dei parlamentari Amici dei Comuni
Il nome non abbisogna di alcuna spiegazione lo diciamo in modo esplicito siamo un gruppo di parlamentari
Molti dei quali sono stati e sono tuttora sindaci
Assessori
Consiglieri comunali
Altri non hanno avuto direttamente un'esperienza amministrativa ma colgono in egual misura
L'assoluta specialità della condizione italiana e cioè il grande ruolo anche rispetto agli altri Paesi che in Italia il Municipio è una tradizione comunale ha avuto non solo storicamente ma
Nella vita amministrativa
E politica del paese
E quindi siamo in modo trasparente una sorta di lobby
Parlamentare che desidera difendere le prerogative il ruolo
L'efficacia dell'azione
E delle condizioni che consentono l'azione amministrativa dei quarta da parte dei Comuni
In questa legislatura hanno già aderito all'associazione
Cento settantasei parlamentari quindi credo che sia una delle sue azioni parlamentari più numerose
Sessantadue sono i senatori che hanno aderito e centoquattordici deputati
Sono senatori e deputati che appartengono a tutte
Le forze politiche e i gruppi parlamentari presenti nel Parlamento quindi ovviamente dallo Stato sociale assolutamente bipartisan anzi trasversale le senso ripeto che
Aderiscono parlamentari di tutte le forze politiche è quella di oggi è la prima iniziativa che poniamo in essere
Il momento al momento
Assolutamente significativo e delicato
La settimana scorsa in Senato
Nelle Commissioni prima quinta e sesta Affari costituzionali Bilancio le finanze
Ha preso avvio l'iter parlamentare del disegno di legge del Governo e dei disegni di legge a iniziativa parlamentare che sono stati presentati e che stanno per essere presentati l'esame del
Appunto del
Iter parlamentare del dei disegni di legge sul
Federalismo fiscale
Nel contempo
Naturalmente ci sono nel Parlamento un'altra serie di iniziative di grande rilievo per i Comuni a parte il voto di questa mattina sulla
Sulla Finanziaria alla Camera ma
Vi è il
L'annunciato disegno di legge della cosiddetta Carta delle autonomie
è un'altra serie di interventi di grande rilievo
Per cui avremo nelle nei prossimi mesi molto lavoro lavoro da fare come Associazione parlamentari Amici dei Comuni oggi la nostra iniziativa è focalizzata sul tema ovviamente più delicato probabilmente del Federal del federalismo fiscale
Il titolo esplicito dalla parte dei Comuni perché è evidente che le scelte che saranno poste in essere in questo disegno di legge sul
Federalismo fiscale avranno una grandissima influenza anche nella vita dei Comuni nei prossimi nei prossimi anni
Noi dovremmo
Prendere la parola per le conclusioni di presidente Dominici che sta per arrivare ed io alle dodici e trenta alle tredici saranno le conclusioni del Presidente del Senato che intanto voglio ringraziare sia pure in sua assenza
Per avere ospitato qui in questa bellissima sala zuccheri a Palazzo Giustiniani per questi nostri lavori e la sua presenza e la sua ospitalità conferisco la nostra iniziativa un particolare valore
Desidero ringraziare chi molti sindaci amministratori che sono già qui
E so che molti altri arriveranno così come stanno arrivando compatibilmente con i disagi del trasporto aereo
Molti parlamentari
Il
Primo intervento l'introduzione e del vicepresidente dell'associazione
Parlamentari Amici dei Comuni nonché un nostro amico impegnato tuttora sul fronte amministrativo direttamente sul versante dell'ANCI l'onorevole Osvaldo Napoli prego grazie innanzitutto ringraziamento all'associazione
Gli amici dei Comuni in Parlamento vedo molti amici parlamentari
Sia da una parte che dall'altra presenti come diceva Enzo Bianco le grazie Amenta densa bianco perché
Per l'organizzazione insieme all'ANCI e agli amici dell'ANCI di questa
Giornata così importante diceva bene Enzo
Il discorso al di là del federalismo fiscale riguarda anche tutta quanta la carta dell'autonomia che ci prepariamo
Ad approfondire a guardare e devo dire la verità che si prospetta anche molto molto interessante io sono di quelli che dico che
Quando una legge dura da quindici vent'anni oggi è una legge già vecchia e poi venga modificata dal centrosinistra del centrodestra va sempre bene è una legge che va modificata al di là delle parti politiche
Io credo che
L'avvio di questi giorni in modo particolare le audizioni iniziate ieri nelle dalle attraverso anche il Governo e l'associazione
Delle otto la metà area territoriale rappresenta non vi sono dubbi un risultato di grande rilevanza direi che tutti i giorni oggi sui giornali
C'è proprio direi le discussione iniziata ieri sento l'obbligo di dare atto in particolare
Ai Ministri Calderoli e Fitto della correttezza del dialogo dell'attenzione posta le questioni sollevate dei Comuni e dall'ANCI
E di aver presentato in Parlamento una proposta direi di attuazione del centodiciannove che raccoglie una valutazione favorevole di fronte di tutte le autonomie territoriali
E credo di poter dire anche un risultato positivo negli ultimi sette anni
E corna e realizzato da qualsiasi Governo negli ultimi sette otto dieci anni sia Governo di centrodestra che di centrosinistra credo che questo sia
Un fatto estremamente positivo
Devo dire anche a tutti voi ma agli amici parlamentari anche in Parlamento la necessaria dialettica maggioranza e opposizione
Sarà necessario un confronto abbiamo ampio approfondito direi un provvedimento di così grande a Potenza dovrà essere estremamente approfondito e anche con una dialettica molto forte ma vuol dire modificare tutto quanto è
La prospettiva ripeto in modo particolare per quanto riguarda i Comuni
La qualità del confronto tra le forze politiche dipende certamente dalla predisposizione al dialogo tra maggioranza e minoranza e io spero e noi speriamo che l'opposizione la maggioranza possa ora per la capacità di integrare questo testo
Cioè di avere e e siamo certi anche che l'ho detto prima il Ministro Calderoli e Fitto sono più che mai disponibili ad ascoltarci e dire che l'hanno dimostrato in tutto questo periodo
Direi che in questa fase storica come quella che stiamo vivendo dire definizione dell'assetto dei rapporti finanziari
Tra lo Stato e gli altri livelli di governo è necessario l'attenzione di tutti
E a tal proposito è giusto sottolineare quanto ricordato dal ministro Calderoli che l'approvazione di questo provvedimento deve avvenire con un dialogo serrato di tutte le forze politiche
Questo Paese ha bisogno di ritrovare un filo di dialogo su cui percorrere un cammino di legislatura che consenta di portare a termine parecchie transizioni istituzionali tra cui una di queste
Oggi dire che questo inizio e per porre le basi enti che ci permette poi di fare una vera riforma
Sul piano dei contenuti che la parte per direi più importante
La proposta di federalismo fiscale del governo contiene importanti principi innovatori su cui è innegabile che si possa approvare
Un'ampia convergenza e come riconosciuto da importanti esponenti anche dell'opposizione vi sono punti di contatto tra questa proposta è quella del Governo precedente
Si può negare che l'obiettivo del superamento della spesa storica non sia necessario
Si può negare che l'autonomia responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche non siano principi che necessario finalmente a rendere regole concreti di distribuzione delle entrate finanziarie
Si può negare che sia necessario rendere visibile la correlazione tra chi esercita il prelievo fiscale l'uso di che di questo che viene fatto le funzioni finanziate per consentire i cittadini di giudicare il nostro operato
Si può negare che sia necessario avviare una fase nuova che consente ad alcune aree del Paese di trovare sperimentare strumenti a regole nuove che consentono sviluppo economico e sociale
Si può negare che sia necessario avviare un processo che consenta di riqualificare la spesa pubblica superando inefficiente divari e responsabilizzando tutti i livelli di governo
Si può negare che la situazione dei rapporti finanziari tra Stato Regioni Comuni sia precarie squilibrata
Io credo che ci sono molte domande che ci accomunano su cui è facile trovare soluzioni condivise
è un lavoro è un obiettivo da realizzare definendo un corretto equilibrio fra i livelli di governo che consenta a Regioni ed enti locali di avere risorse certe concorre e stabili
In particolare per quanti dunque riguarda i Comuni sappiamo che nel testo delle prime versioni lacunose è stato integrato e corretto
Certo altri approfondimenti siano necessari soprattutto in ordine all'esigenza di garantire che parte della finanza locale comunale
Non si tramutino permangono finanza derivata regionale
Ecco direi che proprio sotto questo aspetto non vorremmo
Direi che la sussidiarietà sì o un fatto concreto
Non faccia lo Stato a quello che può fare la Regione non faccia la Regione quello che può fare tutta la Provincia non faccia la Provincia quello che può fare i Comuni non vorremmo diventare i Comuni direi succubi delle Regioni e delle leggi regionali
è necessario assicurare i piccoli e grandi comuni un paniere di tributo diversificato e qua lo dico
Invito i piccoli Comuni l'unificazione dei servizi non è possibile che ancora oggi soltanto due comuni su otto mila uniscono i propri servizi per abbattere i costi dei servizi stessi è necessario farlo è necessario che i Sindaci lo capiscano
Che non è più possibile noi chiediamo ad un fattore quando sentiamo che si vogliono a limiti unire dei Comuni in maniera coatta lei questo non lo accettiamo il campanile in Italia è un riferimento molto forte
La gente vede nel campanile riferimento delle proprie cose
Vede lei Sindaco riferimento delle delle istituzioni non possiamo accettare però che i costi non possono diminuire unificando i servizi
E se i sindaci specialmente di piccoli Comuni questo non lo fanno solo sindaci scusate non l'ho paura di dirlo che non possono fare il Sindaco
Ecco quindi è necessario premiare anche in questa stessa finanziaria di cui stiamo discutendo proprio da oggi vedo qua parecchi colleghi colleghi i Comuni virtuosi in possiamo più penalizzare i Comuni che sono virtuosi e che non possono utilizzare gli avanzi di amministrazione perché eventualmente escono fuori dal patto di stabilità
Noi dobbiamo andare incontro invece a quelli che hanno amministrato bene e che debbono usare questi soldi mentre invece guardate al al di là di delle posizioni politiche degli ultimi quindici vent'anni
Centrodestra centrosinistra molto spesso si è impedito i Comuni di poter utilizzare risorse proprie
Ecco anche in questo caso credo che sia importante all'interno del federalismo fiscale
Dare per una volta a cominciare per una volta in modo particolare a premiare i Comuni che sanno amministrare bene e non ho paura di dirlo certamente e penalizzando i Comuni che invece non hanno la capacità e non hanno avuto la capacità di amministra bene
Perché automaticamente noi al dando questi premi dando premiando il Comune virtuoso prendiamo anche la gente che ha avuto fiducia nell'Amministrazione che l'Amministrazione al di là del colore ed istituzione che rappresenta
Bene io credo che questo convegno sia importante perché ripeto espressione diretta dei comuni attraverso gli amici
Parlamentari di camera di Senato dei comuni stessi
E gli amici dell'ANCI possa rappresentare un momento importante dighe e di proposte la platea estremamente qualificata credo che queste proposta arriveranno sicuramente nell'arco del dibattiti di questa mattina buon lavoro a tutti
Grazie Osvaldo
Allora entriamo nel vivo adesso lo le relazioni dar naturalmente conferiremo al nostro convegno un carattere molto sciolto e molto
Essenziale
Quindi prego i relatori di contenere i loro interventi introduttivi all'incirca in quindici minuti e poi daremo subito gli interventi è già presente Presidente la Commissione affari costituzionali del Senato
Carlo Vizzini che interverrà subito dopo le relazioni vedo già anche alcuni Sindaci oltre che parlamentari
Presenti
E invidia perché faremo interventi molto Sciutti per consentire
Di sentire ovviamente molte voci la prima relazione e di Angelo Rughetti il Segretario generale della
Grazie Presidente sarò contenuto è stato sicuramente nei quindici minuti tanto ringraziamento a tutti i presenti e tutti i partecipanti al
I sindaci nelle molti parlamentari al Presidente Schifani che ha voluto ora c'è la sua presenza e al senatore Bianco e l'onorevole Napoli che sono i coordinatori dell'Associazione parlamentari Amici dei Comuni che hanno lanciato questa
Iniziativa hanno avuto anche la pazienza organizzare quest'incontro
Per noi si tratta di un incontro molto importante per i Comuni e per l'ANCI perché quest'incontro cade il giorno successivo all'apertura di audizioni parlamentari
Sul disegno di legge Calderoli e proprio ieri abbiamo proposto le nostre
Integrazioni al testo in Commissione erano presenti sindaci di Padova e di potenze rappresentanza dell'ANCI e sono delle proposte di modifica
Che quelle seguono al lavoro che è stato fatto durante la fase di concertazione con il Governo in Conferenza Unificata
E abbiamo
Pensato di proporre ulteriori proposte di modifica nonostante diciamo molte delle proposte che noi abbiamo presentato nella prima fase di discussione siano state accolte
Lo dirà meglio il Presidente Domenici lo hanno detto Sindaci in questi in queste settimane ma il testo che è stato che approdato in Senato è sicuramente un testo migliore rispetto a quello che era stato
Approvato in una in via preliminare dal Consiglio dei Ministri almeno per quanto riguarda diciamo il punto di vista dei Comuni perché tante proposte sono sono migliorati
A nostro avviso tuttavia
Permane ancora un impianto non equilibrato fra veri livelli di governo del centoquattordici
Non sempre vi è una pariteticità tra questi tra questi livelli di governo e nonostante appunto questi cambiamenti un un cogliere un un inquadramento
Forse più equilibrato sarebbe sarebbe sicuramente auspicabile
Gli abbiamo presentato punto dice un documento delle proposte di modifica che sono visto anche in cartella quindi degli emendamenti puntuali
Io diciamo non non mi soffermerò su tutto voglio soltanto alcune mie riflessioni tecniche su alcuni temi la prima è
Cosa si deve finanziare con il federalismo fiscale quindi le funzioni amministrative dei Comuni il secondo tema sarà quello del come saranno finanziate dovrebbero essere finanziano stabilito queste funzioni al terzo
Con quale concluderò il cosiddetto federalismo contrattuale
Allora per quanto riguarda le funzioni noi sappiamo che purtroppo non sono state indicate nel testo come da noi più volte richiesto né è stato presentato parallelamente al disegno di legge prima l'articolo centodiciannove costituzione
Un disegno di legge attuativo della lettera p dell'articolo centodiciassette
Questa questa mancanza questa lacuna complica molto il lavoro perché è ovvio che molto più difficile immaginare un programma di finanziamento teorico che non trova nelle singole funzioni amministrative la delimitazione concreta sulla quale lavorare
L'articolo nove del disegno di legge che si occupa appunto proprio delle funzioni distingue le funzioni di comuni in due parti stabilendo che solo per le funzioni fondamentali sarà previsto un finanziamento al cento per cento delle stesse una copertura integrale attingendo anche dal fondo in perequativo
Ora noi su questo articolo nove abbiamo fatto due proposte di modifica che però come potete vedere non riguardano tanto le funzioni ma riguardano soprattutto il modello che si utilizza per finanziare
Queste funzioni
Perché questo non
Sono sta a significare ne siamo contenti che l'attuale formulazione dell'articolo nove ma perché durante appunto la fase di discussione con il Governo è stato introdotto l'articolo diciotto nel nel nuovo testo
E l'articolo diciotto in un comma stabilisce che almeno l'ottanta per cento delle funzioni dei Comuni devono essere quindi la relativa spesa che la parte qui ci interessa di più
Devono essere considerate come fondamentali
Questa disposizione
Che va comunque integrata perché non prevede dentro l'insieme della spesa considerato in funzione fondamentali i trasferimenti regionali che invece come sapete sono una parte consistente della spesa delle entrate
Comunali contiene una quindi una presunzione legale che può essere disattesa soltanto da un'indicazione esplicita delle funzioni fondamentali che avverrà con l'attuazione del tra P quindi sostanzialmente si dice fino a quando non li individuiamo consideriamo come fondamentale l'ottanta per cento
Delle funzioni dei Comuni
Questa questa affermazione per non affermazione molto importante perché perché per funzioni fondamentali noi consideriamo non soltanto un'elencazione di materie
Un'elencazione di funzioni amministrative ma consideriamo ovviamente una un valore cioè la spesa che è connessa ma a queste funzioni
Quindi sostanzialmente cosa accade accade che se
Il legislatore se la la la Costituzione prevede
La competenza legislativa esclusiva dello Stato nell'individuare le mie le funzioni fondamentali della lettera spinta
Conseguentemente anche l'individuazione della spesa e delle entrate per finanziarla deve essere rimessa alla legislazione esclusiva nazionale
Ecco da qui da cosa nasce con la richiesta di modifica facciamo uno dell'articolo nove dove suggeriamo di eliminare la parola di compartecipazioni regionali non perché siamo contrari acché un pezzo della finanza locale sia finanziata anche contributi regionali ma perché le funzioni fondamentali
Essendo individuate
Così dice la Costituzione dal legislatore statale hanno bisogno della individuazione di un sistema di entrate che sia individuato nella legge statale e quindi le funzioni fondamentali devono essere coperte con tributi propri derivati
Indicati una legge statale con compartecipazioni nazionali e con il fondo
Perequativo
Al contrario si potrebbe dire che quindi le Regioni non hanno una competenza legislativa questa materia
Il percorso che noi immaginiamo che vorremmo fosse individuato magari anche meglio nel disegno di legge sostanzialmente il seguente primo individuazione dei livelli essenziali e le prestazioni
L'indicazione delle vele ci consente di stabilire diciamo quale tipo di servizio e quale tipo di funzioni non vogliamo erogare verso i cittadini tra patto di Lisbona da delle indicazioni molto precise da questo punto di vista
Il secondo tema è l'individuazione della spesa standard connessa a quei livelli e quindi di efficientamento che ogni amministrazione dovrà fare al proprio interno per raggiungere un Obiettivo di contenimento della spesa e di miglioramento della spesa
Il terzo elemento è l'individuazione delle funzioni dei compiti di ciascun livello di Governo in questo caso per quello che riguardano i dei Comuni delle città metropolitane alla fine di tutto ciò
Appunto arriva dovrebbe arrivare il disegno di legge atto duecentodiciannove che deve individuare le modalità di entrata standard necessari per coprire quella spesa standard e l'eventuale
Partecipazione al fondo perequativo qualora le entrate propri e le per e le compartecipazioni non fossero sufficienti così ed è in questo in questo percorso in questo croniche dramma
Il livello regionale la competenza
Legislativa regionale hanno dal nostro punto di vista non deve entrare se non per integrare
I livelli delle prestazioni integrare le competenze dei compiti dei Comuni e quindi integrare anche
La parte delle entrate che corrispondente ora io secondo me in questa fase non è un po'opportuno entrare dentro diciamo il concetto del sistema di spesa standard su questo conifere stiamo lavorando e penso che da qui a due settimane
Saremo in grado di mettere a disposizione del Parlamento del Governo i primi risultati
Di questo di questo nostro lavoro stando dentro l'attuazione del centodiciannove secondo noi è importante analizzare bene cosa accade al sistema delle entrate con l'attuazione di questo di quest'articolo
E da questo punto di vista i nostri obiettivi sono la costanza dei flussi finanziari l'adeguatezza quindi la copertura adeguata della spesa e la certezza delle risorse che si sono tutti elementi che in questi anni
Diciamo sono mancati quindi e all'attuazione della tutela della della Costituzione invece dovrebbe
Dovrebbe consentire
Di raggiungere ora nel nel disegno di legge non ci sono delle indicazioni generi che dal punto di vista delle entrate non vi è una graduazione di valori tra entrate proprie compartecipazioni
Secondo noi
Il diciamo il sistema che deve uscire dall'attuazione del centodiciannove desse un sistema che
Composto di tre gambe
La prima grande legata l'autonomia impositiva che andrebbe andò al nostro punto di vista collegata delle funzioni tipiche esercitate dai Comuni in passato il disegno di legge conteneva
Una indicazioni esplicita poi che è stata eliminata noi pensiamo che lo spazio che ci sia lo spazio per semplificare il sistema delle entrate proprie garantendo ai Comuni allo stesso tempo un'ampia autonomia
La seconda gamba deve essere data dal reddito prodotto sul territorio comunale ed essere garantita attraverso la compartecipazione all'IRPEF su questo come sapete i sindaci veneti hanno avviato una proposta
Che potrà essere diciamo affinata dal punto di vista tecnico proprio per verificare la corrispondenza poi dei numeri però secondo noi può essere una buona base di partenza
A attente queste dobbiamo c'è la terza gamba che quella della perequazione ora l'articolo undici nella formulazione attuale molto mi ce l'ho scritto molto meglio rispetto a come era uscito dalla dal Consiglio dei Ministri oggi nella nella versione approvata al Senato si prevede che la perequazione determinata sul valore parametri nazionali che possono essere modificati soltanto attraverso un'intesa fra Regione ed enti locali
E questo secondo me noi una buona base di partenza una buona regola tuttavia si prevede la regola generale secondo la quale i fondi perequativi passano sempre attraverso il bilancio regionale ecco come penso che questo sia
Errore grave e lo pensiamo perché
Il nostro punto di vista
I fondi dovrebbero passare attraverso i bilanci regionali solo quando si raggiunge un'intesa a livello regionale
Nell'eventualità in cui
Il fondo resta determinata a livello nazionale pensiamo che sia più corretto e molto più semplice che ci fosse un'attribuzione diretta dal bilancio dello Stato al bilancio comunale
Ci sostiene in questa nostra valutazione anche un piccolo studio che abbiamo realizzato con con IFEL
Comunque il quale abbiamo misurato i tempi di trasferimento dei fondi dallo Stato i Comuni e dalle Regioni e Comuni
Mentre lo Stato diciamo lo raggiunge la sufficienza nel senso che da uno a dieci nel dando per i dieci il valore massimo non minimo il voto massimo non minimo
Raggiunge la media del sei virgola cinque ne abbiamo alcune Regioni che sono all'uno virgola uno cioè regioni che tengono i fondi faccio degli esempi il fondo sociale nazionale o Fondo trasporti
Impiegano quasi trentasei mesi
Per essere trasferiti dal dal dal bilancio dello Stato al al Comune ecco se noi pensiamo che in prospettiva dobbiamo far passare
Cinque o sei miliardi di euro di perequazione dal bilancio dello Stato attraverso i bilanci regionali conoscendo questo comportamento e questa prassi amministrativa diciamo siamo leggermente preoccupati anche perché voi sapete che
Il patto di stabilità ci impone
Il rispetto dei tempi essendolo calcolati i saldi attraverso il sistema delle entrate finali e delle uscite finali all'interno dell'esercizio finanziario e quindi anche la cassa ha un valore importante per per rispetto del
Del PAC
Quindi secondo noi l'articolo undici va integrato in questa parte non abbiamo
Presentato proprio l'emendamento in in questo senso nulla dice invece nell'articolo dieci nell'undici dei rapporti tra Regioni e Comuni dal punto di vista finanziario
E in questo senso con ANCI UPI hanno presentato un un emendamento un articolo aggiuntivo che il dieci bis con il quale
Si disciplina il sistema atti trasformazione degli attuali trasferimenti regionali in fiscalità locale
Qui le preoccupazioni sono due
La prima è quella diciamo più amministrativa cioè l'invito che noi più più volte abbiamo ritenuto alle Regioni è quello di fare un passo in avanti sulla legislazione sulla programmazione un passo indietro
Sull'amministrazione
Purtroppo come sappiamo sappiamo tutti così non è nel senso che le le Regioni sono più lenti da Amministrazione diretta che non enti di legislazione sarebbe anche qui fare una
Piccola ricognizione sulla produzioni legislativa regionale
Negli ultimi cinque anni e si vede che ci sono alcune Regioni che oltre l'approvazione del bilancio della Finanziaria hanno poca altra produzione normativa mentre molto altare la la
L'attitudine a alla spesa fa
Questo è il primo il primo elemento il secondo elemento è la mancanza di certezze sulle sulle entrate
Quindi per questo noi diciamo auspichiamo così come avviene nel rapporto Stato Regioni e Stato Comuni che anche nel rapporto Regioni Comuni vi sia una trasformazione degli attuali trasferimenti in autonomia
Finanziaria comunale derivata regionale cioè che deve nascere da una fonte legislativa regionale e sia essa una compartecipazione un tributo regionale ossia e se invece
L'attribuzione di una potestà al Comune di istituire un tributo pro
Su questo la forse la parte l'elemento diciamo più carente dentro il disegni di legge perché diciamo non si preoccupa affatto accodi disciplinare questi questi rapporti né in termini di diciamo organizzazione amministrativa né in termini di organizzazioni l'entrata
L'ultimo aspetto e concludo così rispetto i tempi indica del Presidente Bianco
Il federalismo contrattuale
Cosa vuol dire vuol dire le politiche di spesa sul personale e come sapete hanno un effetto molto importante sia sul bilancio dello Stato che sui bilanci degli enti locali per nulla meglio intorno al trentadue
Per cento della spesa complessiva oggi vi è un totale scollamento tra le politiche nazionali e le politiche locali in questi giorni non stiamo assistendo ad una contrattazione nazionale fatta dal ministro Brunetta con i sindacati sul rinnovo del contratto del contratto degli statali
Senza che ci sia una pre
Decisione Presa dai datori di lavoro dal datore di lavoro pubblico composto da Comuni Città metropolitane Province e Regioni
Per stabilire quali sono i livelli di politiche dei redditi che si devono fare dei confronti dipendenti pubblici o quali sono le le le politiche sull'organizzazione questo ovviamente al alla fine ha un costo e il costo è quello che noi coi Comuni speriamo poi
La collega sottoscrivere contratti che hanno già una una una predeterminazione nella nell'accordo nazionale che viene fatta a Palazzo Chigi ecco la pensiamo una modifica all'articolo quattro in questo sia
Utile l'abbiamo messa tra i nostri emendamenti proprio dando a quella conferenza il il ruolo di costruire le politiche per i redditi ma pensiamo che sia necessario anche fare un passaggio successivo cioè rendere più autonomi più responsabili amministrazioni locali della spesa e quindi avere un contratto non più sottoscritto attraverso un procedimento tortuoso come quello che avviene oggi
Portato avanti poi insediare hanno ma avere un rapporto diretto tra datori di lavoro in questo caso comuni e sindacati per avere un controllo della spesa una maggiore efficienza anche da questo punto di vista grazie
Grazie al Segretario generale dell'ANCI Angelo Rughetti apposto con assoluta lucidità i punti critici i più delicati del disegno di legge che stiamo
Per esaminare adesso la parola uno l'azione di carattere velatamente essenzialmente prettamente tecnico abbiamo il professor Franco Osculati che è ordinario di scienza delle finanze e l'Università di Pavia subito dopo il Presidente Vizzini
Grazie grazie per l'invito a questa occasione assolutamente prestigiosa
Secondo me nell'ultimo anno anno e mezzo in cui molto si è parlato a del federalismo fiscale
Sono emerse due concezioni soprattutto non
C'è chi nell'attuazione dell'articolo centodiciannove vede la fissazione dall'alto di livelli
Accettabili o desiderabili o Standard spesa locale
E da un'impostazione
O da un'imposizione addirittura dall'alto di tipo quantitativo dovrebbe discendere anche una risultato in di tipo qualitativo in termini di migliore gestione della cosa pubblica locale
Ma c'è anche chi vede nell'attuazione dell'articolo centodiciannove
Un aspetto diverso certamente il rispetto del vincolo di Bilancio pareggio di bilancio ma questo vincolo e questo rispetto soprattutto attraverso strumenti di autonomia e ti responsabilità
Mi sembra che la primo punto di vista sia largamente maggioritario da personalmente sono tifoso del secondo punto di vista comunque si tratta di visioni non antitesi antitetiche sebbene distinte
Secondo me nell'articolo nella disegno di legge mille centodiciannove compaiono entrambe le concezioni ed anche questo è un elemento che spinge
E per un e ci si augura una pronta anti approvazione di questo disegno di legge
Tuttavia con qualche ha modificato cosa prevede il centodiciannove essenzialmente primo di fissare una regola in termini di quantità e contenuto di spesa pubblica per ogni livello di Governo sul centrale
Secondo individuare per almeno una giurisdizione per ciascun livello oli una quantità un al aliquota standard di compartecipazioni e di imposte
Autori nel modo di imposte proprie che sia sufficiente a finanziare tale livello qualitativo quantitativo e di contenuto della spesa
Vasto della spesa
Per chi per le giurisdizioni che non riescono in questo modo a pareggiare interviene evidentemente il trasferimento perequativo incondizionato e dunque quale spesa pubblica ma ancora prima quali funzioni
Sembrerebbe che tutto possa essere chiarito e definendo le funzioni fondamentali e le altre
E in secondo luogo i costi i costi normali cioè i costi che di norma devono essere affrontati per realizzare tali funzioni
A tale procedura può probabilmente funzionare abbastanza bene abbastanza agevolmente per le Regioni e le Province
Ma credo che sarebbe vano pensare di applicarla rigidamente Perin comuni
Per i comuni come è già stato detto come tutti sappiamo in Italia in particolare vige come dire una specificità culturale e questa
A il suo peso
In secondo luogo sarebbe illusorio da un punto di vista pratico pensare di calcolare i dati micro economici ovvero
Ecco da un punto di vista ingegneristico di calcolare i costi di ogni servizio comunale questo per la stessa e Toro cene Italia o numerosità dei servizi comunali
E per la stessa eterogeneità e numerosità dei Comuni e delle condizioni in cui questi si trovano operare
In terzo luogo se da un lato
Non possiamo
Operare altro che attraverso grandezze che primo poi assumono una registrazione di Bilancio dobbiamo peraltro essere
Coscienti che i dati di Bilancio possono avere una rappresentazione possono essere una rappresentazione molto distaccata della realtà
Posso fare piccoli esempi per esempio o importanti esempi tipo gli asili nido e gli asili-nido hanno una loro importanza dal punto di vista della scuola e dell'istruzione ma anche dell'assistenza e non ultimo anche dal punto di vista
Dello sviluppo economico
Oppure le iniziative che possiamo registrare alle foci promozione culturale locale e promozione delle produzioni locali e promozione del turismo
Possono evidentemente contenere attività molto diverse
In quarto e ultimo luogo
I Comuni soprattutto i Comuni italiani solo per così dire non ho tempo di dilungarmi ma come dire il livello di governo di prima e di ultima istanza
A fronte di queste simile considerazioni come possiamo procedere secondo me la chiave di volta è contenuta nell'articolo undici
Lettera d che ora non rileggo per questioni e a tempo
Ma insomma
La lettera d dell'articolo undici dice che la spesa corrente standardizzata è computata secondo diciamo metodologie
Le statistiche econometriche
Partendo dalla spesa storica
Partendo dalla spesa storica complessiva e questo ci garantisce il vincolo di bilancio almeno iniziale
E si parte dalla spesa storica complessiva per arrivare come dire a un superamento della spesa storica individuale
Di ciascuna comune
In modo da avvicinare rispetto a quanto avviene e quanto avviene corrisponde ad una struttura molto
Pirlo i errati ca molto criticabile di distribuzione dei finanziamenti in modo da avvicinare il nuovo sistema di finanziamenti
Ad una regola diciamo oggettiva ad una regola ragionevole che quasi tutti o se non tutti i Comuni sono o hanno contribuito Adda
A definire
Il
All'articolo undici
Si prevede l'istituzione nel bilancio delle regioni di due fondi uno a favore dei Comuni e l'altro delle Province fondi pari all'importo
Dei fondi alla medesima data presenti nel bilancio dello Stato di parte corrente e di parte capitale
è il modello di perequazione a cascata dallo Stato alle Regioni e da questo agli enti locali
Probabilmente questo modello non corrisponde totalmente o letteralmente a quanto è scritto in Costituzione in particolare al centodiciassette comma secondo lettera i
Dove c'è scritto che la perequazione delle risorse finanziarie è assegnata alla legislazione esclusiva dello Stato
Probabilmente questa impostazione non corrisponde allo spirito del centoquattordici che prevede le qui ordinazione tra i livelli di governo ma a parte tutto questo credo che valga la pena di sottolineare alcuni punti
Che non sono del tutto convincenti
Anzitutto la perequazione direttamente dallo Stato agli enti locali non quella prevista nel disegno di legge
Aiuterebbe a riconsiderare in qualche misura la specificità delle
Regioni a Statuto speciale
Cioè se noi avessimo un unico criterio nazionale metteremmo i Comuni sia i comuni delle regioni a statuto speciale e che gli altri sullo stesso piano
Inoltre la perequazione diretta dallo Stato direttamente gli enti locali
Riduce per così dire lo scarica barile prendiamo un caso recente molto noto
Allo stato non ha trasferito alla Regione Lazio parte del fondo sanitario la Regione Lazio pressata dei conti sanitari ha negato il Comune di Roma quote del Fondo trasporti
E a Jay pone la domanda è e agevole per il cittadino assegnare le rispettive responsabilità in casi del genere
Terzo se la norma sarà del tutto vincolante per le Regioni cioè le Regioni saranno obbligati a rispettare una regola nazionale e quindi una norma garantista per gli enti locali
Il ruolo delle Regioni sarà quello di passacarte simili meccanismo contribuisce alla semplificazione amministrativa inoltre
Sempre l'articolo undici
Prevede che le Regioni possono procederà o possano procedere ad una modifica dei criteri di riparto come già diceva
Dottor Rughetti sulla base di criteri sanciti in conto carenza unificata e previa concertazione con gli enti locali si intende
Su del territorio regionale quest'ultima condizione sembra abbastanza generica
Forse per renderla applicabile bisognerebbe creare a livello regionale dei Consigli delle autonomie
Con poteri deliberativi
E a composizione federale e cioè con un numero di voti uguale quale che sia il peso demografico dei diversi comuni
è inoltre è opinione diffusa che attualmente i finanziamenti statali verso Province e Comuni
Siano molto mal distribuiti
Da qui nasce appunto l'idea che la spesa storica vado a posto superata per approdare a livelli Standard
In questa operazione nulla garantisce che la quota sul totale nazionale di trasferimenti che andranno al complesso degli enti locali della Regione tali e tra l'altra
Rimanga a livello attuale
Nel disegno di legge il mantenimento delle rispettive quote regionali sembra essere un vincolo non solo iniziale se così fosse la portata innovativa del nuovo sistema sarebbe ridotta
Ed è indubbio infine che le differenze tra Province e Comuni all'interno della stessa Regione sono inferiori a quelle riscontrabili tra gli enti locali di regioni diverse
Le differenze infraregionali sono medi difficili da ridurre delle differenze interregionali
Ma la Costituzione è a queste che mira se lo Standard nazionale per così dire pari a cento avremo religioni con enti locali con valori che sia G aggirano attorno centoventi
E altre con valori che si aggirano attorno ad ottanta
La perequazione in misura preponderante riguarderà questi enti locali quindi e concretamente le regioni meridionali cioè quelle stesse regioni che d'abitudine vengono invitate come meno efficienti
Espressa la preferenza per la
Perequazione verticale di retta non posso però dimenticare non sottolineare che al uno degli aspetti premette l'aspetto maggiormente innovativo del Titolo quinto
è costituito dalla competenza legislativa delle Regioni in materia di tributi provinciali e locali ecco in questo caso non sto a delineare indicare
A dettagliare ma in questo caso probabilmente una qualche sistema di perequazioni regionali ma con fondi delle Regioni sarà necessaria
Se si trascurano le città metropolitane
I livelli di Governo italiano sono le Regioni le Province i Comuni oltre allo Stato
A ciascuno di questi livelli di governo del disegno di legge promuove proprio promette una dose più o meno congrua di IRPEF
Riguardo le Regioni l'articolo sei prevede una riserva d'aliquota e un'addizionale
L'una e l'altra la riserva ad aliquota e l'addizionale sono chiamati a finanziare sanità assistenza e istruzione
è un folto gruppo di entrate ma queste funzioni insieme rappresento non più dell'ottanta per cento della stimabile cioè Bilancio delle regioni
Aliquota riservate addizionale non possono non coinvolgere che un importo molto notevoli di
Il gettito
La riserva ad aliquota di che si tratta potrebbe essere l'aliquota applicata al primo scaglione dell'IRPEF dato che i redditi che rientrano in un possibile primo scaglione sono distribuiti sul territorio nazionale in modo meno disuguale dei redditi
Rientranti negli altri e impartiti agli altri scaglioni e in particolare nell'ultimo scaglione
Senonché caso degli incapienti a parte le manovre di equità sociale che ogni che quasi ogni anno livello centrale si sente il bisogno di attuare
Per carichi di famiglia per spese inevitabili eccetera riguardano il primo scaglione inoltre sempre del disegno di legge per le Province è prevista una compartecipazione all'IRPEF per i Comuni
Anche in questo caso con un riferimento più formale che sostanziale alle funzioni fondamentali e prevista una compartecipazione doppiata da un'addizionale
Inoltre l'addizionale comunale avrebbe una manovrabilità stabilità tenendo conto della dimensione demografica dei Comuni per fasce
Con questa disposizione di si tiene conto del fatto che i Comuni a misura che crescono di dimensioni sperimenta hanno maggiori necessità di spesa
è però difficile comprendere come questo si concili con il fatto che non necessariamente i contribuenti residenti nei comuni più grandi hanno maggiore imponibile IRPEF
Inoltre se è vero che le città maggiori non necessariamente le città metropolitane
Affrontano spese più elevate in rapporto ai paesi e i Paesi né al loro contorno e anche certo che una parte di questo maggiore fabbisogno è dovuta a persone che abitano diciamo nel contado
Con l'addizionale IRPEF maggiorata per dimensione del Comune si va ossia andrebbe a caricare soltanto sui residenti della città centrale
Complessivamente la condivisione dell'IRPEF che emerge dal progetto governativo di federalismo fiscale
Prospetta una situazione
Come dire non lontana da Babele
è il trionfo dell'opacità fiscale simile meccanismo fosse messo in pratica chi potrà mai capire quanta I.R.P.E.A. sta pagando a Stato regioni Province e comuni
Nella terza edizione del corso di scienza di finale dell'alta la finanza di Einaudi siamo nel mille novecentosedici
Si trovava un paragrafo intitolato le case abitate dai proprietari sono oggetto dell'imposta sui fabbricati la risposta è positiva perché se come accade in Italia accadeva in Italia allora
Nell'imposta sul valore locativo oggetto dell'imposta il consumo della casa devono essere tassati ambedue i generi di inquilini di case proprie e di casi altrui
Perché ambedue hanno il godimento della casa
Non importa che l'uno paghi il fitto e l'altro no perché il fatto del godimento è la dimostrazione che sia per il reddito pecuniario per cui quel godimento
Fu procacciato
Ora la posizione di Einaudi pur così risalente è ancora presente nella dottrina italiana e nella dottrina internazionale ed è concretamente applicata in alcuni Paesi anche europei
Noi però possiamo essere meno precisi e cartesiani di Einaudi e proviamo a vedere nella casa allo stesso tempo un investimento e un consumo
Lo Stato per esempio può preferirei che le famiglie si indebitano per acquistare un due locali più cucina piuttosto che un'automobile di grande cilindrata che di solito tra l'altro e di produzione estera
Oppure lo Stato può stimare il suo compito mantenere o raggiungere un certo equilibrio nella tassazione delle attività finanziarie e reali
E quindi se lo Stato ritiene di agevolare il risparmio incanalato al settore immobiliare
Alleggerisca anzitutto la sua impostazione la sua imposizione sui relativi redditi e ampli la detrazione per i mutui i muri i Comuni invece
Non possono non considerare il consumo abitativo collegato con i servizi che essi stessi organizzano
E
Garantiscono
Se si intende in sostanza questo il tema della imposizione immobiliare locale comunale che credo che sia un tema ineludibile
Ma se si intende ritornare su questo tema come io auspico e quindi se si vuole coniugare il federalismo e riforma della tassazione immobiliare difficilmente si potranno eludere tra le altre le seguenti tematiche primo
Riduzione dell'appresa del fisco centrale operata mediante IRPEF eventualmente IRES e imposte di registro ipotecaria e catastale
Trattandosi di un'operazione di decentramento lo Stato compenserà la perdita di gettito con la riduzione dei trasferimenti
Lo si può peraltro escludere che si vada oltre il segno almeno a livello di spesa attuale
Già oggi a un certo numero di comuni dispone di un'autonomia tributaria e finanziaria elevatissima diciamo attorno al cento per cento della spesa corrente
Forse la questione potrà essere affrontata molto tecnica alla fine un certo punto potrà essere affrontata applicando una sorta di compartecipazione agli gettito dei tributi locali da parte dello Stato
Secondo a livello locale bisogna procedere ad una riduzione del divario nel regime fiscale tra prima casa in affitto
Insomma non sto a dettagliare ma
I due regimi sono trattati dal punto di vista fiscali in modo
Eccessivamente diverso
Terzo insomma sul piano culturale e politico penso che si debba
E come dire superare quella quel mantra che vede soltanto la casa di proprietà meritevole di ogni
Agevolazione
Tale atteggiamento tra l'altro trascura che sia a livello locale si esentasse si sentano il proprietario residenti si finisce con il tassare prevalentemente gli elettori di altre giurisdizioni
Il meccanismo della responsabilità che è il cuore o comunque io ritengo sia un aspetto ed ineliminabile importantissimo dell'autonomia e del federalismo fiscale il sistema il l'elemento della
Responsabilità salta quindi
Bisogna molto probabilmente ancorare meno
La fiscalità locale all'IRPEF diciamo nel suo complesso e specializzare il prelievo per la parte
Di
Prelievo in mobiliare credo di aver esaurito quindi non ho altri grazie
Lo saremo scontata ancora ovviamente con molto piacere però dobbiamo conferire al nostro dibattito un ritmo
Accelerato perché sono molti interventi intanto vorrei salutare il professor Franco Gallo giudice costituzionale che è qui presente con noi
Il professor Franco Pizzetti Presidente dell'Autorità garante della privacy sono arrivati anche tra i molti parlamentari i due capigruppo del
Partito democratico
Anna Finocchiaro al Senato Orizio Gasparri capogruppo del PdL al Senato
Darei la parola subito al Presidente la Commissione affari costituzionali del Senato Pizzul Vizzini subito dopo Gaspare
Grazie Presidente
Vorrei intanto dire che
Vorrei come primo atto aderire all'associazione anche perché si è assai ore sono stato
Avendo completato
Nelle scorse settimane un breve periodo di come amministratore della mia città e Palermo e avendo fatto negli ultimi quattro mesi l'assessore al Bilancio e Tributi
Ovviamente mi sono dimesso subito dopo l'approvazione del bilancio
Ringraziando il Sindaco
Per avermi consentito di dimettermi e non per avermi nominato assessore al bilancio
Lo dico nella consapevolezza della difficoltà che vivono
Gli enti locali su tutto il territorio nazionale
E e
E lo dico nella consapevolezza che abbiamo di fronte
Un'occasione straordinaria che è quella del federalismo fiscale per
Aprire una fase nuova
Ho ascoltato le relazioni con
Con interessa e credo che
Fermo in questo momento siamo proprio nella fase
Dell'ascoltare tutto quello che
Che c'è e che è utile ascoltare prima di cominciare a ragionare dell'articolato e belle modifiche da apportare allo stesso per cui
Abbiamo ascoltato già ieri
I rappresentanti dell'ANCI in Commissione assieme rappresentanti delle Regioni dei Consigli regionali delle province delle comunità
Montane
Ma credo che anche le due relazioni di questa mattina se ci vengono consegnate possono essere utilmente acquisite
E ai lavori del Commissioni prima quinta e sesta per essere consegnate a tutti i parlamentari che volessero approfondire
Queste materie
Perché dico che è un'occasione straordinaria
Perché
Senza voler fare polemiche di cui non abbiamo bisogno in in questo momento
Non è è questione di stabilire se c'è un hobby Sez se l'italiano medio in questo momento sente il bisogno di un cambio di questo genere perché questo e un cambio che invece riguarda la vita della società italiana
Ed io credo che se vogliamo dare delle risposte alla crisi economica e finanziaria in atto innanzitutto la prima risposta che si può dare è quello di creare un apparato
Dell'osso della della Repubblica
Con tutte le sue componenti ormai coordinate tra di loro che il ricche dia garanzie di miglior funzionamento che avvicini
E chi amministra al cittadino che crede e introduca il principio della spesa con la responsabilità e non della spesa per finanziare derivata che spesso in alcune zone del Paese è diventato una spesa
Il responsabile un po'per carenza dello Stato centrale un po'
Per dovere
Per fronteggiare anche situazioni gravi e risposte che andavano date i cittadini ma creando situazioni che poi
Di virtuoso poco hanno
Perché soprattutto in una zona come quella del Mezzogiorno del Paese io non temo tanti la crisi delle aziende faccio l'esempio della mia città io non vedo nella quinta città d'Italia nessuna azienda privata che è fallendo possa rappresentare una crisi economica della città
Ma c'è un Comune che tra dipendenti del Comune dipendenti delle municipalizzate precaria a paga circa ventuno mila stipendi mezzi
Questa è
La realtà nella quale si trovano molti enti locali del Mezzogiorno per cui
Quelli che hanno lavorato da cicale sono nella condizione in cui oggi si vede
Penso alla città
Dell'amico Enzo Bianco
Quelli che pur non si sono indebitati
O che non hanno fatto proroghe quarantennali dei loro debiti
Lo dico della mia città e si trovano nella condizione di non avere il problema del dissesto ma di avere problemi di ordine pubblico perché dove
Pagliara la spesa sociale si trovano per strada tutte le categorie più deboli che sono quelle che risentono della
Impossibilità di fruire dei servizi cui pure annoti quest'occasione un'occasione che ripristina una serie
Importante di principi
Quello della responsabilità in primo luogo
Quello di avvicinare il fruitore dei servizi alla fonte che fornisce i servizi
Quello di potere determinare anche il consenso politico con una formula semplicissima che pago vedo volto e cioè cominciamo a stabilire perché coperti quanto si paga e per realizzare
E che cosa quale la responsabilità
Dell'amministratore e su questo si matura anche il consenso
L'impalcatura è complessa
E io mi metto per un momento dal punto di vista dei Comuni che in un disegno di delega
Vorrebbero già vedere so magari iscritti con un inchiostro più
Più fine ma visibili i i decreti delegati che non ci sono e non e noi dobbiamo in questo momento occuparci di definire la bellezza con un processo che però mi pare sia stato assolutamente partecipato
Condiviso coordinato con una serie di incontri e di riunioni che hanno sostanzialmente portato
Tutti i soggetti previsti dall'articolo centoquattordici della Costituzione come soggetti equiordinati a un confronto serio importante continuo con il Governo al punto tale che il disegno di legge
L'ultimo passaggio che ha avuto prima del Consiglio dei Ministri definitive è stato un passaggio condiviso dalla Conferenza Unificata e
Ed è anche previsto
Che il Governo assicuri nella predisposizione dei decreti legislativi una piena collaborazione con le regioni con gli enti locali che i decreti delegati prima di essere emanati passino ancora una volta
Per alla conferenza unificata
E quindi
E peraltro che tutti che qui si
Ha istituito due organismi
Delle quali
Nei nei quali saranno rappresentati tutti i livelli di cui all'articolo centoquattordici con compiti di rilievo sia nella fase di attuazione della riforma sia
Nell'assoluta nella successiva fase a regime e mi riferisco alla paritetica per l'attuazione del federalismo fiscale alla Conferenza permanente per il coordinamento della
La finanza pubblica
è evidente che nel corso dell'esame non mancheremo di esaminare gli emendamenti le specificazioni tutto quello che può portare
Già ad alcune
Ma specificazioni nella fase della legge del
Evidente però che lo sforzo di ammodernamento debbano farlo non deve farlo non soltanto l'apparato dello Stato ma anche le regioni gli enti locali
Il tema del rapporto degli enti locali con le regioni è un tema del quale dibattiamo da anni
Le Regioni probabilmente alcune Regioni pensano che è arrivata la stagione di un nuovo centralismo regionale che può agire in rivalsa sugli enti locali rispetto a una serie di materie la verità è
Che in un processo di grande trasformazione ancora neanche tutte le regioni a statuto ordinario hanno adeguato i loro statuti
Alle logiche che sono conseguenti e necessarie rispetto alla al cambiamento
Che c'è stato nel sistema
Di scelta dei Presidenti delle Regioni che assegna i Consigli regionali un altro ruolo è ancora i consigli
Molti Consigli regionali vivono nel nell'aspirazione di recuperare quel potere di interdizione di crisi che sostanzialmente non hanno più e non riescono a porsi come cinghia di trasmissione tra
Tutti gli altri soggetti equiordinati la Regione e poi
Lo si fa
E questa è storia antica
I Comuni l'avevano l'autonomia impositiva questo
Io da da studente universitario
Studiando il diritto tributario la scienza delle finanze il diritto finanziario c'era il capitolo sulla finanza degli enti locali Colle imposta di famiglia con l'imposta sull'incremento delle aree
Fabbricabili che rappresentavano due cespiti importanti i Comuni avevano dei disservizi tributari capaci di accertare
Chi più chi meno ma sostanzialmente
Queste imposte
E e però alla al capacità autonomia dei Comuni
Sparito contemporaneamente a quello che era un po'che doveva essere un segnale se non di federalismo di decentramento l'attuazione delle regioni a statuto ordinario nel mille novecentosettanta dopo ventitré anni
Si costituiscono le Regioni a Statuto si vota per la prima volta per le regioni a statuto ordinario
Nel nel settantuno
C'è una riforma tributaria che toglie l'autonomia impositiva i Comuni
E mentre alle Regioni neonate dovrebbe essere affidato un compito di programmazione sul territorio nasce la propria
Ne pluriennale governata con leggi dello Stato quindi la storia del federalismo e la storia prima del decentramento e poi del federalismo è una storia di
Un passo avanti e due indietro
E io credo che adesso non dobbiamo più
Fermarci ritengo che la centralità dei Comuni
In questa vicenda sia assolutamente importante per i compiti quotidiani che si svolgono ritengo che bisogna assolutamente modificare
Alcuni articoli della Costituzione se vogliamo che il federalismo o fiscale
Sia il principio di un vero federalismo penso all'articolo centodiciassette della Costituzione e alle ventitré materie in cui c'è capacità è in cui c'è competenza legislativa concorrente
Faccio presente lo dico spesso ma
Serve a comprendere come siamo organizzati per ora
Che a Costituzione vigente il blackout elettrico carriera avemmo alcune estati fa con la Svizzera avrebbe dovuto essere governato nella sua risoluzione dalle Regioni
E probabilmente anche la FIAT e del la anche la crisi del due mila e due della FIAT
Ed andava più governata a Torino che a Roma io credo che sia arrivato il momento di
Disciplinare medio le funzioni anche perché per finanziare è bene sapere che cosa si deve e finanziarie e e bisogna creare questo rapporto equiordinate in cui il Comune non è il figlio
Della Regione ma un soggetto che con diverse responsabilità istituzionali occupa lo stesso rango nella formazione e della nostra Repubblica
Sono questi argomenti che potremmo approfondire nel corso del dibattito noi finiamo le audizioni martedì della prossima settimana
Ascolteremo la relazione del presidente Azzollini subito dopo poi apriremo una discussione generale nel corso della quale
Emergeranno necessità di cambiamenti e se emergeranno le guarderemo con grande serenità
Perché vedete io penso che quando si parla delle riforme concludo non si può pensare che
E bisogna lavorare solo sulle riforme costituzionali per potere e che sono quelle che si debbano scrivere insieme mi sono riforme delle istituzioni che non sono necessariamente riforme dalla Costituzione questa è una riforma delle istituzioni
Sulla quale dobbiamo cercare il maggior
è possibile consenso in Parlamento ne abbiamo o un'altra che stiamo discutendo in prima Commissione che è quella del lavoro pubblico che io ho voluto considerare sin dall'inizio
Una riforma che ha una rilevanza nelle istituzioni e che abbia che abbiamo discusso sino alla scorsa settimana in Comitato ristretto per c'Carli raggiungere il Marocco il ma il maggior accordo possibile tra i gruppi parlamentari proprio perché si tratta di questa
Grande impalcatura quindi
Per quanto ci riguarda noi saremo molto attenti ai problemi che vengono
Posti dai
Dai Comuni dalle associazioni dei Comuni così come dagli altri
Enti locali non ci sottrarremo alla necessità di esaminare emendamenti che possano rendere più funzionale la riforma e speriamo davvero di potere consegnare alla società italiana i cittadini italiani
Un modello di organizzazione dello Stato un modello di ripartizione delle risorse
Che sia non soltanto perequato ma che consenta anche di recuperare un gatto infrastrutturale tra zona del Paese che hanno dislocazione della economia assolutamente dualistica
Che debbano marciare insieme per cercare di superare le difficoltà economiche gravi che il nostro Paese il pianeta vite in questo momento grazie da voi
Grazie
Al Presidente
Carlo Vizzini adesso la parola
Al presidente del gruppo parlamentare del PdL del Senato Maurizio Gasparri saluto di vicepresidente del Senato Chiti che è presente subito dopo interverrà Marta Vincenzi sindaco di Genova
Buongiorno a tutti ringrazio l'ANCI per avere voluto tempestivamente tutto la galassia delle autonomie locali questa iniziativa anche il senatore Bianco per avere particolarmente voluto coinvolgere il Senato anzi al presidente Dominici in questo momento di riflessione
La questione come dire complessa e come ricordava poc'anzi il Presidente Vizzini non è inedito il tema
Di una maggiore autonomia fiscale
Dei Comuni che nel passato ha trovato espressione ancora più ampia di quella attuale che attualmente è pura animato dibattito pensiamo
Alla vicenda dell'ICI e le risorse compensative insomma la questione dite chiamiamola come vogliamo è però un capitolo molto più aperto nell'esperienza quotidiana di quanto voi non si pensi perché sembra che chissà quale stravolgimento
Si debba attuare questo lo dico non
A un'assemblea sicuramente aperta e consapevole in questo tema ma a molti che perdono questo diciamo questo processo innovativo come chissà quale sconvolgimento si tratta di regolare
Al meglio alcune vicende anche perché noi abbiamo un dato che spesso viene ignorato il settanta per cento e forse più di quella che viene
Chiamata complessivamente spesa pubblica poi realtà viene erogata da Regioni e dal sistema delle autonomie
Quindi l'avvicinamento maggiore
Tra il momento dell'incasso al momento della spesa tutto sommato è un fatto assolutamente dovuto perché anche voi lo Stato vituperato accusato centralista autoritario poi spesso è chiamato
A piè di lista vediamo adesso tutta la vicenda anche con le regioni di qualsiasi orientamento del colore
A intervenire in via successiva con negoziati trattative
E quant'altro e quindi spesso poi lo Stato come dire agisce in maniera successiva e comunque non è il responsabile in prima persona delle scelte economiche finanziarie e delle spese e quindi deve solo in qualche modo giustamente
Svolge le sue funzioni in qualche modo di erogazione di compensazione quindi io ritengo
Che il Paese non solo sia maturo ma ne ha bisogno l'ora moderna efficiente riforma
Del federalismo fiscale che indubbiamente è un tassello dunque più complessivo riassetto istituzionale del Paese
Il fatto che si sia iniziato questo iter in questa legislatura dal federalismo fiscale attraverso leggi ordinari può essere forse anche un tentativo di
Porta alla Capitale qualche innovazione grave anche voi cambiamenti della Costituzione
Eppure sono nell'agenda non solo di questa legislatura o dall'attuale Governo dell'attuale maggioranza ma sono da tempo nell'agenda del Parlamento verranno ma spesso poi sono stati o parziali
Due legislature
Fa tre legislature fa oppure non confermati dalla volontà popolare dopo un più ampio riordino che fu pure approvato dal Parlamento due legislature orsono allora aver cominciato da
Una legislazione ordinaria
Su un tema molto importante e delicato credo che sia un atteggiamento di realismo di concretezza che cederebbe consentire
Di portare
Come dire a caso risultato importante non tra l'altro in tempi brevissimi perché se noi ci auguriamo di approvare
Il provvedimento già nelle prossime settimane diciamo nei prossimi mesi collegato alla finanziaria con un iter che ci auguriamo benché compresso
Le Commissioni coinvolte sono numerose poi i provvedimenti di attuazione su cui si sta concentrando l'attuazione richiederanno
Un tempo più ampio per la loro complessità per
Come dire lavoro che anche il Governo dovrà svolgerà perché non si tratta di una delega sempre
Vogliamo o non vogliamo dobbiamo lo dobbiamo coinvolgere una più ampia platea nei processi decisionali e più credo senza entrare adesso nel meridione d'Italia da questo convegno ci verranno sicuramente spunti approfondimenti e poi ciascuno di noi nell'alternanza
Dei ruoli di legislatore di amministrazione del territorio insomma sa rendersi conto dei punti di vista differenziati e anche un maggiore equilibrio che la democrazia conta determinato
Nella responsabilità anche in alcune
Realtà amministrative di alcune grandi città passi che poi non ci sia una realtà
Del sistema dei Comuni prevalentemente orientata in un modo e dall'altro lato un Governo che si debba contrapposta c'è un intreccio di responsabilità che io considero positivo rispetto all'iter decisionale la necessità di un confronto
Si è discusso negli ultimi giorni soprattutto
Dei pari che debbono essere espressi successivamente è una questione che sarà discussa proprie al Senato perché siccome deve essere ancora come è stato ricordato
Definito nelle Commissioni l'iter del provvedimento e portato all'esame dell'Aula abbiamo proprio al Senato il tempo la possibilità di discutere la mia riflessione l'ho fatta in pubblico la offro anche
Questo importante convegno e quella di agire semmai potenziando organi che ci sono
Io ritengo che creare ulteriori organismi potrebbe servire solo a ritardare con opera di chiarimento delle responsabilità dei pesi e contrappesi della gestione delle risorse alla quale tutti abbiamo bisogno
Ne ha bisogno di governo ne hanno bisogno i Comuni cioè bisogno ecco giusto che se ne comune a scendere in campo anche di evitare un altro aspetto perché c'è il rischio del centralismo regionale rispetto ai Comuni temi
Che di tanto in tanto affiorano e che vanno valutate perché
A volte io ho l'impressione che i Comuni abbiano interruzione più facile con i Governi centrali che non con
Le Regioni che spesso come dire rivendicano maggiore il federalismo e quote di potere rispetto allo Stato e poi però non sono a volte altrettanto generose
Con i cui lasciamo perdere Province il cui destino Rossi da definire non è questa la sede sarebbe anche inelegante
Parlarne in questa sede però credo che anche questo tema del centralismo
Delle regioni rispetto ai Comuni sia un altro tema che questa discussione nel Parlamento nel Paese ci consentirà di affrontare con il giusto
Equilibrio perché poi si è sempre federalisti di qualcun altro come c'era quel detto che c'è sempre mi regionali di qualcun altro no ecco la quindi giustamente anche i Comuni forse devono guardare anche intorno a sé oltre che verso
Il Governo centrale e quindi io credo che
Noi dobbiamo
Può andare avanti
Sarebbe negativo un rallentamento
E una bardatura eccessiva di organismi di assemblee di comitati di Commissioni è giusto che involge anche il sistema delle autonomia
Competenza legislativa spetta al Parlamento di una banalità ma credo vada sottolineato
Le forme però di confronto di coinvolgimento non devo io qui scandire le
Sarà il dibattito soprattutto nelle Commissioni che ce lo dirà anche modo
Svilupparle e dove il potenziamento di organismi esistenti la stessa Commissione per bicamerale degli affari regionali
Organismo spesso non adeguatamente valorizzato eh una struttura che forse potenziata riflettiamo come anche
Apicidi più al confronto con chi microrganismo non c'è e come credo che noi dobbiamo andare avanti
Discutere seriamente di un problema che tutti ci riguarda nell'alternanza delle responsabilità sia del Governo
Dei Governi nazionali che si sono succeduti in una fase lunga discussione sia nel governo del territorio che oramai rappresenta
Un equilibrio di responsabilità che facilita i processi decisionali perché non c'è il partito dei Comuni e il partito dello Stato che si
Contrappongono e per quanto riguarda gli organi chiamati a dare dei pareri si rafforzino questi pareri eventualmente li si rendano
Più vincolanti e non solo consultivi però ecco io ritengo che aggiungere altri organismi potrebbe allungare i tempi for confondere altre cose avere buona riforma della Costituzione che pure
In altri momenti è passata attraverso le Commissioni ordinarie del Parlamento l'affronteremo è una base non troppo avanzata della legislatura ma che è diversa da questo e concludo quindi o mi auguro
Che si passi da una discussione infinita complessa molto articolata al tempo delle decisioni perché tutto si può dire
Tranne che non si sia arrivati preparati questa discussione perché se ne parla da molto alcune cose sono state anche fatte decise
Altri sono da tempo nell'agenda quindi non si può dire che la classe politica che deve decidere al centro sul territorio possa dire adesso aspettiamo ancora
è epocale lontane possiamo migliorare la qualità dei processi decisionali degli strumenti ma non possiamo
Rinviare decisioni che servono a tutti perché poi la base di interregno la peggiore
Non si sa più chi fa che cosa quali sono le responsabilità
E questo rende poi vittime i cittadini alla fine sono i destinatari di queste riforme perché l'obiettivo è quello di migliorare la qualità dei servizi del governo dell'Amministrazione
Dell'azione complessiva dalla parte pubblica
Che poi il cittadino non sempre riesce a distinguere le varie livelli di responsabilità ma che considera forse anche giustamente un tutto unico che deve essere al servizio delle gestiti
Il nostro gruppo parlamentare consapevole della responsabilità crea in questa legislatura e del dovere di un confronto aperto serioso soprattutto
Con i Comuni con il sistema dell'autonomia si aggeggio a quest'opera legislativa con
Pensiero libero e avverto ma ecco con il richiamo a un tempo però delle decisioni che il Paese credo reclami al quale dobbiamo dare una risposta grazie a tutti e buon lavoro
Grazie al presidente Gasparri adesso la parola al Sindaco di Genova
Marta Vincenzi si prepari lo il senatore Walter vitali
Grazie cantano grazie estinte bianco perché
Considero molto utile il fatto che ci sia un momento interlocutorio in riallineamento del dibattito tra quello ampio che si svolge si è svolto nella Conferenza unificata nelle sedi
Quali lanci di cui certamente il presidente Dominici farà la sintesi a conclusione e però le aule parlamentari perché appunto questa mi sembra che nel merito di forza
Rughetti diceva qual è la posizione
Del dell'ANCI nella quali mi riconosco mi permetto quindi solo di aggiungere alcune questioni alcune forzature no
Perché sia chiaro a mio parere verso quale direzione sarebbe opportuno che questo dibattito continuasse
Perché certamente è vero che nel disegno di legge apprezzato al Senato ci sono elementi di miglioramento
C'è è molto migliore di con me poste all'inizio del dibattito
Ma questo
Ciò non toglie che sia a mio parere un impostazione che rischia di essere debole
Tipo le perché intanto una proposta a lungo termine debole perché i generi ca debole perché non si accompagna al tema del federalismo iscritti
Ho questi due aspetti si coniugano o il rischio di non cogliere davvero fino in fondo la possibilità del cambiamento è forte
Perché non c'è un'idea federale all'interno o meglio ci sono più di te che per ora sono lì no
Convivono ma dentro le quali sono possibili contraddizioni e da cui bisognerà che ci decidiamo se questo è un dibattito vero fare emerge quale federalismo perché non ci dica non c'è
E ci sono delle ovvietà sentirli e
Delle ovvietà perché
Sicure certamente il superamento della spesa storica siamo tutti d'accordo bene certamente la definizione di responsabilità quando mai da molti anni che su questi comuni si battano
Il fatto che e
Tutti debba cadere al i loro tributi lei io la considero mai appunto una ostilità
E e così come considero che le istituzioni debbano essere leali fra di loro poco più di uno slogan da campagna elettorale cioè tra l'altro insieme anche che
Forse in un disegno di legge delega
Quindi
Secondo me
E c'è poco idea di Fiera o Porfidia realismo
E l'allungamento del termine che è necessario perché ciò che è emerso un anche le cose che è cambiato da quando è cominciata oggi è che i tempi no non sono mica gli stessi erano stati ipotizzati
E perché non è facile farà questo anche persi qualche conseguenza anche abbastanza pericolosa come sappiamo
Perché nel limbo
Per i Comuni il
L'individuazione di risorse proprie i possibilità di farcela mentre Austini bilanci diventa piuttosto rischioso
Complessivamente la proposta secondo me si presenta e si ripresenta commenta il tempo e come era anche quella precedente come un modello di concorrenza fiscale fra le varie istituzioni questo è
E ha perso un debole elemento identitario e nella precedente era contenuta cioè il trasferimento della tassazione immobiliare ai comuni
Io però penso mai pensato che quella fosse la strada giusta ma anche in questo
Questo disegno si riproduce lo stesso errore del precedente
Il federalismo non è e non deve diventare un modello fiscale nel quali comunisti hanno gabellieri dello scatto o della Regione non fa differenza da questo punto di vista non è questo il concetto di federalismo
Né di federalismo fiscale ma
Devono essere una realtà in cui gli enti locali sono messi in condizioni di fare però serie politiche fiscali
Questa è la grande differenza questo sarebbe di grande salto dunque io non credo che i Comuni pasta meno io insomma
Possiamo condividere una proposta in cui siamo chiamati a applicare per i punti
Istituiti in ogni elemento da una legge che sia legge dello Stato questa legge della Regione no problema diffida con la Regione o
Riconoscersi di più qual è e la stessa cosa
E a questa punta di vista lì
Che bisognerebbe vedere il cambiamento
Se i tributi però per i Comuni continua esseri tributi che sono interamente costituiti da una legge dello Stato della legge regionale
Particolari
Anche per l'individuazione delle agevolazioni e delle esecuzioni
I Comuni si ritirava no a abissali tante ad appiccare meccanismi impositivi omaggi volersi ogni che stona disegnati altre cose
Senza nessuna iniziativa però Appia nemmeno a niente Campa delicata dove gli incentivi di questa slide di questo ha bisogno il Paese se lo si guarda
Dal basso e se si pensa che lo sviluppo sia lì
Quindi io credo che l'aspetto che vorrei che fosse introdotto o più fortemente inserito a seguito del dibattito importanti e sia petto
E che io penso si debba assicura agli enti locali una quota di fiscalità liberamente disponibile e l'ambito della quale inserire gli incentivi fiscali più adatti alle esigenze del territorio
E quindi è sulla leva fiscali come elemento di sviluppo
Che si deve costruire un modello federale reale
Perché i Comuni lo dite tutti lo diciamo tutti sanno alla realtà più vicina alle persone e quindi e lì che si individuano le esigenze della comunità
Sì e questo si può fare senza infrangere il principio di riserva di legge fiscale perché vero
Che sono la legge può creare un tributo ma il campo degli incentivi certamente può essere lasciato anche all'autonomia regolamentare questo bisognerebbe diciamo essere
Essere consci
Quindi
Chiedere una quarta di Fosco fiscalità diretta chiedere che sia lasciata alla potestà degli enti locali
Che su di essa sia lasciato il potere di creare dimette meccanismi locali di agevolazioni e di esenzione
Specificatamente tarati sulle esigenze del territorio questo e l'unico forti elemento di cambiamento che io chiedo di aggiungere dispetto
Agli elementi già di miglioramento che di cui è finita fina da oggi fino a ora si è dato conto e però come vedete questo aspetto fa i conti con una idea
Il federalismo Stato federale che aspetta ancora di essere definite
Grazie al sindaco Vincenzi
La parola
A Walter vitali che oltre che essere senatore è stato lo voglio ricordare lungo Sindaco di Bologna è anche responsabile
Finanza locale del dell'ANCI subito dopo Mauro Guerra che il Presidente dei piccoli Comuni
Incontro di oggi effettivamente
Cade in un momento molto importante del molto tempestivo questo bisogna dare atto al
Presidente dell'associazione
Parlamentare Miceli comuni Enzo Bianco anche al Presidente dell'ANCI Leonardo Domenici che prenderà la parola concludere i lavori questa mattina insieme al Presidente del Senato Renato Schifani
Come ricordava anche Carlo Vizzini prima ieri sono iniziate le audizioni nelle Commissioni riunite del Senato
E il venti di novembre cioè giovedì prossimo inizierà la discussione generale
Il Senato però sta affrontando un altro provvedimento
Che diciamo occorre ricordare perché rappresenta una
Evidente e palese contraddizione con tutto quanto stiamo discutendo in questo momento in questa sede decreto legge centocinquantaquattro
Tra le altre cose questo decreto legge prevede appunto una
Rimborso molto parziale e insufficiente
Di risorse ai Comuni per effetto dell'abolizione totale dell'ICI sull'abitazione principale come ricordava anche adesso Marta Vincenzi
Credo che questo debba essere il primo nostro pensiero nel momento in cui parliamo di federalismo fiscale e cioè che stiamo andando esattamente nella direzione opposta
Perché la sostituzione
Di un tributo autonoma conto trasferimenti rappresenti il contrario di quanto stabilisce il primo comma l'articolo centodiciannove che garantisce autonomia di entrate di spesa agli enti locali
Perché sostituire
Il gettito di un tributo proprio con trasferimenti significa ridurre indubbiamente l'autonomia perché non c'è più l'autonomia di stabilire anche se altamente qual è l'entità del prelievo che viene richiesto e in più come dimostra
La discussione
Che stiamo facendo il conflitto che si è aperto nell'Aula del Senato su questo punto c'è sempre la discussione di quanto lo Stato ci deve dare per compensare il venir meno di un'entrata pro
Questa è una contraddizione troppo grande per non gravare come un macigno su tutta la discussione sul terrorismo fiscale io questo lo voglio dire non perché
La mia parte politica il Partito Democratico non sia pronto e disponibile
A convergere anche su buone soluzioni che vengono proposte che tra l'altro possono anche incontrare il favore delle amministrazioni locali e delle Regioni
Ma perché deve essere chiaro dal nostro punto di partenza noi su questo punto non siamo disponibili a transige
E quindi occorre una immediata ed evidente inversione di rotta
Altrimenti sarà ben difficile che la discussione sul Palermo fiscale approdi a un risultato di convergenza e di serenità come sarebbe necessario
Il presidente Gasparri un attimo fa
Si è diciamo riferito giustamente alla discussione in atto su le modalità con le quali il Parlamento dopo l'approvazione in questo disegno di legge
Dovrà intervenire sulla inciampare vere da darsi sui decreti delegati
Io non ho particolari soluzioni da proporre se non una
Attenzione enorme al ruolo del Parlamento i Parlamenti sono nati
Per affrontare i temi che lei si riferiscono al fisco alle tasse all'imposizione
è ben difficile che un Parlamento possa accettare una delega troppo generica data ad un Governo per legiferare con decreti delegati senza che vi sia poi la possibilità reale da parte di questo medesimo Parlamento di intervenire e di controllare il merito soprattutto la coerenza tra gli indirizzi
Dati e il modo in queste vengono qua queste il punto fondamentale anche questa è una questione dirimente
Noi riteniamo che il provvedimento che ci è stato sottoposto sia ancora viziato lo diceva giustamente ancora una volta Marta Vincenzi da una delega troppo generica troppo ampia poco precisa in molte parti fondamentali
Per questo riteniamo che nel passaggio fondamentale parlamentare la delega deve essere precisata
E che occorra poi una qualche forma di controllo efficace penetrante da parte del Parlamento e voi la forma la possiamo trovare possiamo discutere
Terzo punto
Questo accenno ripetuto nel testo che ci è stato proposto all'atterrito legalità delle imposte Anholt prego
Chiedo scusa se metto diciamo si sottolineò le parti più delicato può naturalmente ciò non significa che non sembra corpus tante altre cose anzi complessivamente ricche riteniamo e ritengo positiva il fatto che ci sia una proposta di questo jet mandate vittoria Rita delle imposte
Distrugge il sistema fiscale nazionale che giustamente come prevede la Costituzione deve prevedere autonomia di entrate di spesa alle Regioni agli enti locali
Ma questo non può significare che il federalismo è fatto affinché le Regioni che hanno una maggior capacità fiscale si tengono loro entrate a discapito delle altre
E patto perché tutti quanti abbiano la possibilità di
Godere degli stessi diritti
E tutti quanti siano sottoposti alle medesime regole di responsabilità anche per quanto riguarda la Spezia e quindi il discorso relativo al consista
Benissimo
Ma costi standards anche questa è una questione molto delicata
Può essere confuso con il discorso del fabbisogno tensione sulla cosa diversa perché è giusto rendere in tutte le parti del Paese sul servizio
Al costo delle regioni più efficiente
Gli asili nido i i servizi per gli anziani vanno resi al costo del regioni più efficienti e ci vuole una fase
Nella quale questo sia possibile ma viva Dio
Se ci sono e regioni
Che hanno il diciassette per cento di offerta negli asili-nido ed altre che hanno l'offerta al due per cento occorrerà attraverso il federalismo fiscale consentire
Anche alle Regioni cani e il due per cento di offerta di arrivare diciassette
E poi tutti insieme arrivare al trenta che stabilisce Lisbona
Questa è diciamo il modo col quale concepire un'attuazione dell'articolo centodiciannove non come egoismi territoriali
Ma come la costruzione di un sistema nel quale si è andata a tutti la possibilità di raggiungere livelli alti di erogazione dei servizi a condizioni eguali di efficienza dei mezzi
La questione che qui è stata lungamente discussa
Con la quale io concordo propongo però da guardare di guardarla da un'altra
Cito ancora una volta Martani
Io credo che noi dobbiamo essere contrario il centralismo sia quello regionale che con lo Stato
E bisogna garantire che i Comuni
Abbiano il pieno rispetto di quanto prevede l'articolo centoquattordici della Costituzione pari dignità istituzionale con gli altri livelli
Ma allora perché non usciamo non proviamo ad uscire io non faccio più la proposta concrete diciamo propongo un approccio diverso da quello tradizionale dalla contrapposizione
La perequazione lo fa lo Stato centrale la perequazione la fanno le Regioni
E se noi cercassimo un sistema attraverso il quale anziché ognuno per conto suo
Anche i Comuni
Fossero chiamati in causa nella decisione
Sulle grandi linee dispensa delle Regioni tenendo conto che le Regioni hanno potestà legislativa concorrente ormai in molti ambiti che riguardano la vita delle amministrazioni locali
Come la sanità l'assistenza del trasporto locale l'istruzione non vorrei
Trovarmi poi di fronte a regioni il responsabili che legiferano con oneri maggiore nei confronti di amministrazioni locali senza avere la responsabilità di stabilire come si coprono questi maggiori costi
E allora proviamo a pensare
A un sistema nel quale ci sia una corresponsabilizzazione forti
A livello territoriale naturalmente con una garanzia molto forte da parte dello Stato centrale e non dimentichiamo
Neanche il patto di stabilità interno che nel disegno di legge del Governo scompare ma invece resta come gabbia di ferro fortissima nelle leggi finanziarie premesso invoca allora un ripensamento
Del patto di stabilità come patto di stabilità e crescita come patto di stabilità e convergenza verso obiettivi comuni di Standard servizio sarebbe necessario ultima cosa
Partito Democratico si sta predisponendo presentato proprio proposta il carattere fondamentale di questa proposta lo posso anticipare sarà quello di stabilire non solo un traguardo
Perché è chiaro che qui siamo di fronte a comunque un processo molto lungo ma anche
Fasi di attuazione molto chiare e precise
In base alle quali sia possibile misurare i passi che di volta in volta vengono compiuti e che ci consentono di avvicinarsi a questo traguardo faccio un esempio che a nord costare molto a cuore concluda
Noi siamo
In questo caso il noia appunto il
Come amiche come
Facenti parte del vostro
Noi siamo giustamente irritati
Con una situazione nella quale le Regioni
Trattengono presso di sè competenze amministrative improprie e non svolgono quella funzione esclusiva di alta legislazione che la costituzione dell'OLAF
Ma allora perché non stabilire un'applicazione qui sì da parte del legislatore statale dell'articolo centodiciotto quello che prevede che tutte
Le funzioni amministrative vanno ai comuni tranne quelle che per essere statutariamente devono essere
Svolta ad alto livello e stabilire ad esempio
Che
Funzioni competenze e poteri possono essere attribuite ai vari territoriale varie Regioni si sono in virtù dell'applicazione piena di quel disposto della legge è stata
Questo sarebbe un altro modo per incontrare la giusta esigenza la giusta volontà di
Riformare questo sistema di non sostituire a un mastodonte centrale venti mastodontiche peggiora l'ultima cosa è che la carta e autonomie locali come è stato detto come giustamente pone l'ANCI debba andare insieme coltello fiscali
Abbiamo una straordinaria opportunità vedere insieme
La riforma delle istituzioni con il modo con cui si reperiscono le risorse per farlo funzionare credo che non dobbiamo disperdere questo
Grazie Walter dobbiamo accelerare un po'il ritmo dei nostri lavori abbiamo molti interventi adesso parlerà Mauro Guerra teorico ricordo il Presidente dei piccoli Comuni dell'ANCI subito dopo la presidente Anna Finocchiaro o il Presidente azioni
Bene allora cercherò di dare un contributo all'accelerazione non ripetendo cose sulle quali sono assolutamente d'accordo che qui sono state dette tante o poche e che poi da Marta Vincenzi anche in altri interventi e per dire tre cose da un punto di vista
Particolare che è quello dei piccoli Comuni per dovere di ruolo ma anche per importanza credo di questo pezzo di ragionamento dentro la riforma dice del federalismo fiscale che stiamo affrontando
Prima due precondizioni molto rapide per quello che riguarda i piccoli Comuni ma che in buona parte riguardano anche
Comuni di altre dimensioni dove vorremmo uscire noi piccoli Comuni e questa è l'opinione dell'ANCI vorremmo uscire da questa riforma in condizioni non peggiori di autonomia rispetto come ci siamo entrati
La dico così con una
Battuta non vorremmo un po'di autonomia tributaria e finanziaria in questi anni anche i piccoli comuni se la sono conquistata non vorremmo uscirne con una finanza costituita derivate consegnata magari avrebbe
Semplifico e banalizzo però questo è un tema per cui il tema di come costruiamo condizioni di autonomia impositiva e tributaria e finanziaria seria vale anche per i
Comunità nostra
Credo che
Però va collegato questo ragionamento un pezzo di una riforma complessiva del sistema quale dirò una cosa più avanti
La seconda questione non vorremmo che ripeto sempre non vorremmo corre il rischio di arrivare morti al paradiso del federalismo cioè vorremmo non morire prima per poter andare in Paradiso
Ci sono una serie noi avremo difficoltà a chiudere i Bilanci molti piccoli
Capito
Il Parlamento sta discutendo una legge finanziaria che riconcilia per esempio sul piano del futuro delle unioni di comuni delle gestioni associate che su un percorso
Più strategico per i piccoli Comuni
Una a livello di incentivazioni che è la metà di quando le unioni di Comuni erano la metà di quelle che sono oggi su per cui abbiamo davanti questi due questioni sul punto sulle questioni invece più
Il a regime della riforma e sul tema della riforma due considerazioni rapide e poi
Allora la prima
La prima è un po'di tipo di carattere sindacale necessario però la devo fare la voglio fare perché spesso resta fuori dalla discussione
Quando si ragiona di spesa
Storica di spesa standard di fabbisogni standard eccetera di costi
Spesso si fa riferimento ai gli extracosti che graverebbero che gravano sulle aree metropolitane sui grandi centri urbani eccetera
Per il cosiddetti city users terra i servizi che devono fornire anche a cittadini che vengono da fuori dell'ambito del territorio comunale
Vorrei che dentro questo ragionamento non è non dimenticassimo mai che abbiamo anche gli extra costi delle aree rurali montane dei piccoli comuni dove si devono allegare servizi una quantità e qualità
In condizioni di densità di popolazione con territori molto vasti
Dove i servizi costano di più si erogano per meno persone ma costano di più proprio perché ci sono meno persone su quel territorio perché fare il servizio di assistenza domiciliare per
Cento anziani in un Comune come il mio bisogna fare magari due vallate per mettersi assieme
In una cita si fanno non in un condominio sommari quindi i costi sono diversi quindi
Queste esigenze e di avere presente anche questa diversità territoriale e la
Necessità di fare i conti con questo ragionamento e col fatto che i piccoli Comuni sono anche dotati di una base imponibile qualche riguarda l'autonomia impositiva più limitata
A fronte della necessità di garantire questo servizio capito
Seconda questione però che è collegata a questa e che fa di questo non soltanto un ragionamento di rivendicazione sindacale ma una premessa di un ragionamento di innovazione che riforma di sistema
E che non possiamo permetterci di temere i piccoli Comuni così come sono oggi nella condizione in cui sono oggi dal punto di vista ordinamentale del modo di funzionare far funzionare i loro servizi e di esercitare le loro funzioni e anche dal punto di vista della struttura finanziaria
Del loro funzionamento cosa voglio dire noi oggi abbiamo su otto mila comuni italiani quasi sei mila comuni che hanno meno di cinque mila abitanti
Abbiamo un grosso problema di frammentazione amministrativa nella gestione del governo dei territori abbiamo una grande ricchezza
Di municipalità di capacità di autonomia di partecipazione democratica di governo democratico di territori abbiamo contemporaneamente una debolezza del sistema delle amministrazioni delle autonomie locali a livello territoriale
Io credo che la risposta questa debolezza stia noi ANCI crediamo che la risposta a questa debolezza il futuro dei piccoli Comuni
Stia in una scelta strategica di tutto il sistema di tutta la Repubblica e quindi di tutti i livelli istituzionali sulla l'associazionismo intercomunale sulla cooperazione volontari intercomunale
Sulla gestione associata di funzioni e servizi che metta anche i piccoli Comuni nelle condizioni di dare contenuto vero
All'enunciazione di autonomia che altrimenti se non c'è adeguatezza né la capacità
Esercitare di svolgerlo funzioni rischia di restare termina abbastanza vuoto dico sempre che si rischia di ridursi
Molte volte in piccoli comuni ad avere l'autonomia di decidere coloro della fontana della Piazza se andiamo avanti ancora un po'su questa strada
Allora
Se
E questo mi pare finisco sia una delle questioni che negli ultimi anni è venuta avanti in una discussione politica istituzionale nella ricerca negli studi dottrinario eccetera se
La prospettiva sulla quale noi dobbiamo far convergere marciare
Il destino il futuro di sedi di quasi sei mila comuni del nostro
Paese terra pubblica
E quella della gestione associata delle funzioni dei servizi della giuste associate le capacità di governo dei territori che salvaguardia le autonomie e le municipalità ma lei mette in condizioni di arretratezza per rispondere dare garanzie di adeguatezza i servizi si interroga
Alle risposte che si danno i cittadini al territorio noi abbiamo con la partita del federalismo fiscale una straordinarie opportunità
C'è una discussione che continueremo sul fatto se questa via dell'associazionismo intercomunale debba essere
Forzata in modo più o meno obbligatorio se
Che a ragionare queste cose oppure debba essere soltanto volontaria e incentivata
Mentre discutiamo di questo ne discuteremo nella Carta dell'autonomia eccetera
Noi sul fronte del federalismo fiscale abbiamo però uno straordinario carte opportunità mano che altri Paesi penso alla Francia per esempio hanno utilizzato con buoni risultati
Prevederei cioè per i Comuni costituiscono unioni di Comuni o che vanno da fusione per i piccoli Comuni costituiscono unioni di Comuni che gestiscono in forma associata una pluralità tendenzialmente la generalità delle funzioni
E dei servizi un margine di autonomia impositiva di autonomia finanziaria tendenzialmente crescente una maggiore flessibilità nella disponibilità delle le
Ci si mette in campo per costruire associazionismo
Si cerca adegua ti costruire adeguatezza innovazione nell'azione amministrativa in cambio si riceve una
Le IPAB una premialità uno strumento che non è soggetto ai dieci o venti milioni di euro all'anno che ogni anno vengono vanno e vengono dentro la legge finanziaria per sostenere le unioni di Comuni l'associazionismo ma uno strumento proprio
Che sia in grado di accompagnare il processo di cooperazione intercomunale con una leva finanziaria adeguata se noi mettessimo in campo uno strumento di questo genere
Io credo che in poco tempo rapidamente noi daremo un grande contributo a una prospettiva che ripeto ritengo strategica per quote per la riuscita complessiva del percorso di riforma del sistema delle autonomie locali del nostro Paese
Che quella dell'irrobustimento della pubblica amministrazione locale dei Comuni delle autonomie comunali a partire dalla considerazione che migliaia e migliaia di questi comuni sono piccoli che hanno queste caratteristiche che queste dimensioni
Per questo anche ho finito
Mentre ragioniamo di questo lo dico approfittando la presenza di molti parlamentari
Un'attenzione sarebbe gradita anche al fatto che
Appunto legge finanziaria siamo ancora a ventisette milioni di euro a sostegno delle unioni di Comuni dell'associazionismo intercomunale sono mille trecento i Comuni che fanno parte
Oggi di trecento unioni di Comuni ventisette milioni di euro a livello nazionale solo la metà di quelli che erano nel due mila e uno i finanziamenti dell'Unione dei Comuni che allora erano la metà di quello che sono oggi
Grazie
A Mauro Guerra che ricordo anche sindaco di Tremezzo prevede
Comune del Comasco e adesso la parola alla Presidente Anna Finocchiaro che ricordo è stata anche a lungo consigliere comunale della mia città di Catania prego presidente Finocchiaro subito dopo il collega Azzolini
Io accolgo l'invito del Presidente della brevità
Farò solo alcune osservazioni politiche che di
Chiedo di non apprezzare come sconcia entri che rispetto alla discussione che abbiamo avuto e anzi
Tese a
Trovare di nuovo il centro della nostra discussione
Perché sino all'approvazione della riforma del Titolo quinto della Costituzione l'aspirazione alla traduzione in federalismo il federalismo fiscale di quella riforma
è apparsa non solo condivisa ma ad alcune delle forze politiche rappresentate in Parlamento sostenuto con una valenza anche simbolica particolarmente accentuata
Poche riforme come quella che dovremmo accingerci a compiere hanno la qualità di riforma di sistema la il susseguirsi degli interventi
Questa mattina posto sul tavolo una serie di questioni e tutte fra di loro collegati e che riguardano pezzi
Possiamo dire tutti i pezzi
Il nostro sistema istituzionale di Governo del territorio comune Province Città metropolitana consorzio di comuni e poi le Regioni e la relazione fra lo Stato
Ed essi
Ci sarebbe da aspettarsi che questa discussione che tra l'altro si nutre di continui dibattiti confronti non soltanto parlamentare nel Paese e pare che non si discuta altro che di federalismo fiscale vorrei dire fortunatamente
Si è però del tutto s'concentrata rispetto ad un
Trama
Di agire politico e di decisione politica
Che tutto crea tranne che condizioni coerenti con lo sviluppo
Del dibattito e poi della riforma medesima non lo dico in chiave polemica
Lo dico perché c'è evidentemente corrisponde ad un problema che è un problema serio qualcuno qui lo citava poc'anzi
Walter vitali citava il fatto che stiamo discutendo in Senato decreto-legge il centocinquantaquattro che prevede il commissariamento delle Regioni rispetto a tutta una serie di
Inottemperanze inadempienze del regioni medesime
Noi leggiamo
In un periodo che è stato caratterizzato da decisioni politiche gli hanno rappresentato un vero colpo per l'autonomia tributaria dei comuni riprende quello che diceva Marta Vincenzi
Peraltro
E ciascuno di noi lo ricordo dal due mila e quattro la riduzione della spesa per investimenti capo i Comuni si è
Tragicamente ridotta
E ancora
La legge finanziaria ricordava pocanzi Mauro Guerra
Potremmo dire il non riconoscimento del comportamento virtuoso dei Comuni che allude a un tema centrale del federalismo come della responsabilità
E ancora
La sottovalutazione del ruolo centrale del parere della Conferenza Unificata nell'emanazione di una serie di provvedimenti dall'assunzione della sede ci siamo in politica
Ne discutiamo ogni settimana in Parlamento
Perché descrivo questo per fare andare un giudizio negativo non è questa la sede lo faremo nelle aule parlamentari ma per dire
è paradossale che questa discussione
Sì sviluppi in un terreno ostile che pare ogni giorno mettere in campo uno nuova ostilità rispetto a quella
Tensione vocazione volontà politica che dovrebbe invece condurre all'approvazione di un testo concordato in materia diretti federalismo fiscale
Cito la questione perché e questione appunto politica cioè che ciascuno di noi capisce benissimo che
Soprattutto nell'asprezza la crisi finanziaria di una crisi economica ed Herman crisi come dire finanziaria
Che riguarda il bilancio dello Stato potremmo dire innanzitutto
In primo luogo visto che di questo stiamo discutendo
Un ragionamento di questo genere rischia come dire di incontrare nuovi ostacoli e comportamenti che si ritiene dovuti che però ostacolano la creazione di quella
Contesto nel quale ragionare di federalismo fiscale dovrebbe apparire con le coerente con le decisioni che già oggi stiamo assumendo perché questa è la scelta che l'Italia affatto maggioranza deposizione Comuni Province e Regioni
A questo aggiungerei
Che ovviamente noi abbiamo un tema di cui ancora qui non ci ho parlato ma che è un tema centrale
E che il tema della disuguaglianza al nord o sud del Paese rispetto al quale il federalismo potrebbe rappresentare un'occasione
Se fossimo in grado appunto di creare prima ogni precondizione perché il federalismo possa essere un'occasione per il Mezzogiorno
La seconda questione la questione che è già stata sollevata qual è la questione che riguarda la Carta delle autonomie
Che invece è sempre stata considerata come dire per default
Ed è un pezzo essenziale della costruzione di quel sistema in cui solo il federalismo fiscale può avere successo
La terza questione è la questione che riguarda la Commissione
Di che anno era
Ora io sono dell'opinione che non basta
Che il Parlamento possa avere un po'più di potere nell'esame nella valutazione dei decreti legislativi atteso che oggi rebus sic stantibus non avrebbe quasi nessuno
Perché ciascuno di noi sa qual è il sistema della legge delega e quale il potere tra virgolette di correzione anche sui decreti legislativi
Può operare al Parlamento tanto più quando ci si trova di fronte ad una delega che delega in alcune parti come diceva Marta Vincenzi anche abbastanza lasca diciamo cose
Io
è il mio gruppo sin dall'inizio sostiene la necessità che ad occuparsi dei pareri sui decreti legislativi sia una Commissione dedicata per competenza potrebbe essere la Commissione affari regionali potrebbe essere una Commissione bicamerale
Due condizioni la prima che venga ovviamente arricchita dalla presenza dei rappresentanti del comuni e delle province
La seconda e che si tratti di una Commissione
Che abbia un reale potere di verifica e di controllo non solo sull'aderenza dei decreti legislativi rispetto allo spirito della delega ma anche di efficacia dei decreti legislativi
Rispetto alla soluzione della quantità di questioni che ciascun punto della legge legge delega
La società
Meno di questo a mio avviso perdonate contabile Nardi a meno di questo stiamo discutendo del federalismo fiscale
Ma non stiamo discutendo di una delle riforme sistemiche più come dire
Strutturali e mordente la realtà istituzionale e non soltanto la realtà istituzionale per gli effetti che ha sulla condizione materiale di vita che avrebbe sulle condizioni materiali di vita di milioni di italiani quale appunto la riforma
Attuativa dell'articolo centodiciotto
Grazie alla Presidente Anna Finocchiaro e adesso ascoltiamo
Il presidente della Commissione Bilancio del Senato Senatore Antonio Azzolini che anche il relatore
Del disegno di legge e che il giorno venti di novembre
Completate le audizioni appunto presenterà la sua relazione alle tre Commissioni congiunte prego grazie
Dunque
E
Io
Sono onorato di fare questo compito relazionare sulla legge sul federalismo fiscale pertanto tenterò di trattenermi
Un po'minimalisti talmente sulle questioni concrete che già mi trovo ad operare che però poi costituiranno ciò a cui
Dovremmo attenerci quando questo procedimento sarà diventato legge
E quindi non porrò le questioni Chiappori momenti hanno posto altri consiglieri comunali mi soffermerò
Su alcuni punti della legge che abbiamo già dinanzi
Al le tre Commissioni prima quinta e sesta e poi farò una alla fine una considerazione di ordine metodologico sulla questione delle Commissioni
La prima è questa
Sono
Diciamo ospite dell'ANCI diciamo qualche conoscenza del mestiere di Sindaco ce l'ho formali e quindi
Spero di poter
Dare un contributo serio al tema del Congresso
Io credo
L'unica premessa diciamo
Di sostanza che faccio io credo che
Non si può non coniugare il federalismo la sussidiarietà
E quindi il punto fondamentale deve essere
Così scolasticamente quello che
Ciascun organo
Sopra ordinato
Faccia ciò che non può fare loro caro sottordinati se così possiamo chiamare il comunica che invece alle sale sulla Costituzione hanno pari
Entrammo costituzionali ma di fatto sono sotto gli ATO nel senso immediato dal Sermig che
I Sindaci conoscono i sindaci sono gli uomini delle trincee loro sono lì di fronte ai cittadini che chiedono un servizio
Che siedono
Il conto di come si spendono i soldi pubblici
Per questa ragione è chiaro che
Il contributo che chiedo all'ANCI
è già avvenuto ieri si era associato a leggervi le proposte emendative che ci avete presentato in audizioni e lì in particolare
Sull'articolo dieci è sull'articolo undici sarà utile aprire un confronto vero ed immediato
L'articolo l'arresto vostra riproposizione dell'articolo
Undici
Al paragrafo A a una cosa di grande interesse sulla quale vuole discutere soppressioni dei trasferimenti regionali
Parole forti chiare dette
Li dobbiamo aprire seriamente il consumo
Seriamente lo dico sapendo bene diciamo ciò che ho dati così come
Così contenti c'è
Una
Precisa
Proposta emendativa tutti riguarda proprio il l'apporto
Della
Questo ad un successivo tra il fondo perequativo di cui
Ecco queste mi paiono
Chiedo scusa ma ho avuto il tempo di ieri sera per per io sono voi sapete dicono che il sono piuttosto contadino non sono raffinato non bado Java tutte le cose complesse poi cerco di vedere il dato normativo perché dalle poche nozioni che ho è quello che rimane fuori quella quale rimaniamo tutti impiccati
Dopo no
E quindi
Ho cominciato a leggere esattamente
Bene su quelle due questioni che mi paiono alla mia lettura odierna fondamentali subito dobbiamo aprire il confronto perché se il federalismo e sussidiarietà
E quindi la lettura va fatta da passa io credo che in quelle vostre proposte emendative ci siano delle dei segnali che vanno esattamente in questo senso come è ovvio saranno oggetto di mediazione naturalmente ma credo che
Una sensibilità Siria verso questo e necessario
Per impedire
Un
Una rischio che molti paventano direi tutti gli schieramenti politici che è quello di passare dal centralismo statale ad un neo centralismo regionale l'ha detto qui
Walter l'hanno detto tanti lo dice tutta la letteratura in materia e allora in concreto dobbiamo assicurare questo e questo
Una
Ritira faccio a tutti se affrontiamo
Questo con lo sguardo rivolto al passato sbagliato perché per il Governo
La abolizione dell'ICI è stato un scelta politica ed è stata portata e chiaro che
E talquale in ostilità detto non si torna
Questo non significa che l'autonomia dei Comuni debba esser legata col fatto passato c'è si può
Ragionare su quali
In che modo garantire l'autonomia tributaria dei comuni mi pare cioè assolutamente necessari se non se cominciamo a
Litigare sul passato
Credo che non facciamo ciascuno si irrigidisce sulle proprie posizioni e a mio avviso non facciamo un buon servigio alla causa credo che guardare in avanti su questo terreno
Sarà un fatto altamente positivo e credo che vada esattamente
Nell'interesse dei Comuni
Perché
Questa del neo centralismo regionale anche questo è stata affrontata e un vero e proprio problema dell'Italia perché
Adesso
Poi c'è
Ci sono delle modifiche come sempre in tutte
Tutte le comunità temi degli Stati ma
Il la Regioni e uno strano il coacervo e l'unico livello istituzionale italiano che a in sé e il potere legislativo quello esecutivo l'unico
Il comune non norma ma amministra
Il Parlamento fanno le norme ma non governa il Governo fa governa ma non
Fa le norme
E questo diciamo invece nella regione viene riassunto quindi è chiaro che la separazione
Netta dei livelli fa in modo che i Comuni mantengano anche una dialettica istituzionale anche con le regioni che in ogni caso in particolare per le questioni legate
Alla sanità e all'istruzione hanno la dimensione esatta
Per aver per affrontare il problema e quindi devono rimanere fondamentali nella definizione dei
Diciamo di queste due grandissime questioni in particolare la sanità introduzione che ormai costituzionalmente sono delle tante alla Regione
E questo è il punto quindi lavoriamo TARSU Bitto nel corso della legge perché questo testo possa essere
Diciamo emendamento secondo alcune delle questioni che vengono poste dai Comuni
D'altra parte all'interno del Parlamento avere consentite sia in una battuta simpatica vede senatore Walter vitali
E se l'attore bianco non è semplice quelli sanno bene che cosa sono i Comuni e quindi certamente potremmo aprire un contributo competente
A seconda questo di quella metodologica allora anche con me la cavo sembri maniere circolava
La battuta comune e che quando in Italia non si può far niente si fa una Commissione
Io credo che in Italia le Commissioni sono tante ben fatto Tecce c'è di tutto già no
Pensate che per fare il più federalismo fiscale lo fanno tende tre Commissioni riunite
Che vi assicuro una questore molto faticosa
Per noi sindaci che è molto più che la riunione che con i consiglieri di maggioranza no che quella è la più faticosa di tutte come è noto bene le Commissioni più o meno tre Commissioni funzionano perché ci sono aspetti costituzionali
Aspetti programmatori e di bilancio aspetti specifici fiscale
E la fanno in tre
A farlo in tre e quindi si occupano di questa legge in maniera piena e totale da questo momento fino alla sua definizione credo credo
Che
Per lui trovando e questo lo faremo alcune forme di controllo sui decreti delegati che sono stati fatti in Avruscio prego leggi
Nelle passate
Legislature così ci comprendiamo giorni fa si può trovare una soluzione coerente
Perché
E intendimento della maggioranza e del Governo portare a termine il federalismo fiscale
Dato questo il controllo deve essere penetrante e penetrante l'UE secchi se mi occupai già competente dalla Questura
Se non se noi dopo aver fatto una legge e per la sua esecuzione cominciamo a parlare con chi la legge non va fatta
Non mi pare adesso ci rifletto sempre molto sommessamente non mi pare una gran cosa onesta non mi pare se il punto è che il federalismo ma
C'è il punto è questo e la maggioranza di Governo lo ritengono tale e a logora bisogna fare le cose pervenuti
Se poi ogni volta ci inventiamo qualche cosa di nuovo a mio avviso a mio avviso non va non va bene io sono perché
Se uno legge bene ci sono già
I sistemi di controllo possono essere potenziati possono essere modificati abbiamo detto che
E nostra ferme intenzioni assumere il contributo ma ritengo che
Il procede il processo deve essere parlamentare
E così il controllo deve essere
Poi
Sceglieranno i leader gli strumenti però il mio ma mi opinioni e che è meglio non creare altro in Italia c'è già tanto ce ne sono di tutti i tipi
Io ho assistito qualche volta la Conferenza Stato Regioni alla Conferenza Stato città oppormi locali che il resto
Situazioni molto complesse ente non è facile poi
Terminale di solito per cui riflettiamo su questo e più sono semplici i procedimenti di controllo più sono efficaci
Con i Comuni è chiara
Che
Il o Tirreno giusto delle associazioni cioè dei Comuni delle Regioni chiede sì manifesta nel confronto che abbiamo e che io penso dobbiamo avere sistematicamente durante l'iter
Che
E
Nei rapporti parlamentari che nell'ambito della legge si battano per le esigenze
Per le esigenze in questo caso dei comuni io credo che questo schema funziona questo schema istituzionale possa funzionare mi infinito otto proprio terminato da uomo del sud
Bisogna stare attenti attenti attenti attentissimi la storia dei dati
I dati
Alla storia di delle imposte dirette io faccio sempre diciamo una banalissima banalissima
Banalissimo esempio sì una telefonata out lettere delle folate hanno unità no allo stabile se una telefonata fra me il senatore Bianco che fatta tra Cattani Molfetta
Due sono le possibilità
Se gli la radice dell'imposta e territorio o che si paghi a capo a Catania se diciamo tutte quelle in uscita o che si fa gli affari se diciamo tutte quelle in entrata o viceversa ha un senso possiamo c'è l'entrata è riuscito
Mi parrebbe difficile pensare che tutta questa IVA va dove c'è una sede legale di qualcuno per esempio questo è un nodo che dovremmo affrontare con puntualità
Porlo siccome costa una frazioni di centesimi una telefonata ricordo che se ne fanno alcuni miliardi durante un anno e quindi diciamo
Uomini da abitante della finanza pubblica sanno bene che
Se uno vuol sfidare l'Italia basta non prende nessuno di noi ridurre tutto tutti voi un caffè al giorno costa zero sessanta per cinquanta milioni fa trenta milioni
Al giorno novecento al mese dodici miliardi all'anno e la
Quindi attenzione a queste cose perché sono
Molto serie e quindi su questo mi aspetto lo dico scusate se uso il la prima persona facendo mi aspetto il contributo maggiore su queste questioni così che definiamo
Nei limiti migliori già il testo di legge di etica rendiamo più semplice l'iter del dei decreti e la distrattivi possiamo affinare dobbiamo affinare sin d'ora poi il sistema di controllo vi ringrazio
Grazie
Grazie alla Presidente Azzolini grazie anche per aver anticipato qui naturalmente in modo assolutamente informale diciamo alcuni delle riflessioni a cui am arrivato anche a seguito della importante audizioni di ieri e lo ringrazio sinceramente non
Circostanza mi pare un approccio che consente una buona collaborazione su queste tematiche
Volevo darvi qualche informazione su come andremo con i lavori noi
Alle alle dodici e quarantacinque
Daremo la parola al Presidente dell'ANCI Dominici alle tredici interverrò io qui dalle tredici e quindici al massimo noi avremo
Completato i nostri lavori
Adesso interviene il Sindaco di Padova Zanonato subito dopo la senatrice Bastico
Condivido anch'io l'iniziativa che si è svolta che si sta svolgendo questa mattina ringrazio per questo Enzo Bianco e ringrazio anche
Il Presidente dell'ANCI
Immediatamente perito questo invito vorrei
Molto schematicamente mi scuso se la schematicità può dare l'idea di una qualche come dire
Perentorio età nelle affermazioni in realtà sono tutte ovviamente sottoponibili acritica a un giudizio più attento vorrei affrontare il problema da un punto di vista lievemente diverso molto brevemente
Concordo d'arresto sulle considerazioni che ha svolto poco fa il Sindaco di Genova ne condivido dalla prima all'ultima allora cosa si attende
Ha ragione o torto io non sposo
Una tesi ecco attenzione una parte del Paese quando si parla di federalismo fiscale
Cosa si aspetta
Penso che lo sappiate tutti sospetta più risorse o meno passa o un mix
Tra più risorse meno tasse
La domanda che dobbiamo farci questa aspettativa e fondata o infondata è un'aspettativa giusto non è giusto
Ma ci diamo sia un'aspettativa infondata
Allora bisogna spiegarlo con grande sincerità e con grande onestà quarta quando guarda
Quando parliamo di federalismo fiscale parliamo di un riordino generale del funzionamento del nostro Paese ma hanno un ibridi attendere più risorse
Anzi guarda quasi quasi relativi attendere di meno
Chi è che ha lasciato in qualche modo crescere l'aspettativa
Anche questo penso non sia un fatto come dire di scarsa eleganza dirlo un partito che al Governo se in Italia e cresciuta
Un'aspettativa del pure il federalismo fiscale corrisponderanno maggiori risorse una parte del Paese questa aspettativa è stata alimentata da una forza che al Governo
Uno
Allora
Se invece l'aspettativa e fondata
Sì
Con il federalismo fiscale o arriveranno più risorse o meno passa o il mix
Dei due spetti sovrapposto in una parte del Paese la domanda che dobbiamo farci
La legge che è stata presentata da Calderoli realizza questo effetto
Risposta l'ha data prima Marta Vincenzi no
No per i tempi sono tempi troppo lunghi
Ma non troppo lunghi per essere attuata troppo lunghi per partire perché non possiamo metterci tutto il tempo che vogliamo
E tutto il tempo che è necessario per
Far svolge un processo complessa però bisogna stop stabilire una data di partenza allora la data di partenza è rinviata fra due anni
Qualcuno ha detto che i due anni sono un tempo massimo però l'esperienza ci dice che normalmente tutte le leggi che hanno una scadenza di questo tipo tendono ad essere reiterata e non il contrario
Veniamo da un'esperienza che è un'esperienza non positiva e quello del catasto e i Comuni dieci anni fa una legge del Parlamento ha stabilito di dare catasto e comune
A dieci anni di distanza vale zero una legge delega c'è stato un decreto legge a sua volta delegato di dei DPCM non c'è ancora il gatto nostri Comuni
Era una piccola misura di
Federalismo dare una funzione territoriale ai Comuni viene dopo dieci anni non c'è ancora insegna qualcosa questo secondo me qualcosina dice
Sui contenuti di nuovo non ci siamo perché a me pare che
La legge Calderoli sia
La Suma
Del centodiciannove cosa contiene di più
Praticamente pochissimo
Alla fine possiamo recitare come ormai si fa la giaculatoria e più importanti il federalismo perché avvicina la spesa al cittadino sono cose che ormai
Si potrebbero cantare in classe insieme l'inno di Mameli siamo tutti assolutamente d'accordo
Ma come si fa a passare questo punto
Io a dire in concreto
Bisogna passare alla parte quantitativo cioè dare alcune idee concrete
Quantitativa e qualitativa di come è possibile che una parte delle risorse siano direttamente raccolte per esempio dei Comuni
E indicarle perché se non si indica nella delega non arriva a un'indicazione precisa collega rimane di una genericità tale per cui
Ci troveremo fra x d'anni
Una proroga ancora di fronte al medesimo problema
E quindi evidenti
Do perfettamente rispose che ci ha detto
Marta Vincenzi poi anche Walter Veltroni ha detto cose
Che io condivido molto e altri ancora ma più in generale sono a Milano convinto tutti solo che dobbiamo passare il Rubicone bisogno
Sapere che se si vuol fare il federalismo fiscale
Si deve affrontare il nodo vero il nodo delle risorse anche della sua dimensione quantitativa se questo rimane invece
I numeri retrobottega mentale
Abbiamo discusso di un principio nuovo non abbiamo affrontato il problema
Grazie Lario allora la parola adesso alla senatrice Bastico che anche il ministro del Governo ombra del Partito Democratico subito dopo il
Sindaco
Di Piacenza Roberto Reggi
Un'occasione importante davvero di confronto in un momento decisivo dell'iter parlamentare per il federalismo fiscale e quindi un grazie reale e non formale a chi ha voluto questo incontro
Il quadro costituzionale c'è assolutamente noto e in particolare l'articolo centoquattordici stabilisce con chiarezza che il federalismo istituzionale in Italia
Non ha il centro nelle regioni ma costituisce la valorizzazione de complesso delle autonomie locali
Regioni Province e Comuni Città metropolitane sulla base di alcuni principi fondamentali
Quello della sussidiarietà quello dell'appropriatezza e quindi è in questo assetto istituzionale che noi dobbiamo trovare l'equilibrio tra le varie soggettività
E credo che questo sia
Possibile se noi colleghiamo il federalismo fiscale con la Carta delle autonomie
Guardate che la gestione tra questi due percorsi può produrre degli affetti davvero disastroso
Ecco e quindi noi chiediamo cioè assolutamente on determinazione
Peraltro il Partito democratico ha presentato sta presentando una propria proposta di legge sulla Carta delle autonomie locali che il percorso vada in assoluto parallelo
Così come deve avviarsi e del resto abbiamo incardinato alla prima Commissione affari costituzionali anche il ragionamento cioè e in lite sulla riforma costituzionale
Perché questo è un altro tassello imprescindibile se noi non ragioniamo di una Camera in cui Regioni ed autonomie locali
Abbiano una propria di retta rappresentanza nell'iter legislativo tutte le volte che una legge
Attiene alla competenza del sistema delle autonomie locali è chiaro che non abbiamo il un contrappeso fondamentale nelle equilibrio di carattere istituzionale
Guardate che questo non è un allungamento di tempi una dilazione delle decisioni ma il mondo in cui prendere le decisioni giuste di fronte ad una riforma che assolutamente decisiva
Per il futuro del Paese
Tra l'altro
Quando parliamo più nello specifico di federalismo fiscale noi abbiamo scelto un punto decisivo almeno per il Partito Democratico questo è un punto decisivo
Le risorse dello Stato quindi la lo Stato deve garantire la piena copertura dei livelli essenziali delle prestazioni che attengono i diritti dei cittadini
E vede inoltre coprire le funzioni fondamentali delle autonomie locali
Se noi non precisiamo quali sono quelle funzioni fondamentali il rischio è lo ripeto assolutamente devastante
Allora è evidente che in questo sta il nudo decisivo di un federalismo che
Aiuti ad esempio al superamento delle grandissimo e insostenibile divario tra le Regioni del Nord e le regioni del sud
In questa garanzia che ci sia la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni e le funzioni fondamentali degli enti locali
E sui livelli fondamentali io voglio dire una cosa chiaro
Guardate che qui
C'è
L'essenza stessa del federalismo
E
Pertanto ritengo decisivo che sia chiaro
Che i livelli essenziali sono l'aspetto quantitativo
Di servizi da garantire nei vari territori l'esempio fatto sta vitali sugli asili nido e chiarissimo cioè dobbiamo garantire che tutti i territori raggiungano ad esempio il diciassette per cento dei posti negli asili nido
E insieme livello essenziali delle prestazione lo Standard qualitativo del servizio
Ricci eh connesso con costi standard non possiamo chiamare asilo nido ad esempio un servizio dove c'è un unico di fatture con venti trenta bambini
E cosa che costituisce une elemento diciamo così di puro badantato
L'asilo nido del e
C'è ed esiste qualora ci siano determinati livelli di qualità i livelli essenziali devono unire questi due fattori questi due elementi
E questo
Sarà l'unica garanzia per la quale vi segnalo questa preoccupazione perché qui ci sono degli amministratori comprendono tutti il federalismo sia la via per attuale allo Stato minimo
Cioè per attuare dei livelli
Di servizi e di Standard così bassi sui temi essenziali per la vita dei cittadini quali la sanità
L'assistenza e l'istruzione il trasporto locale la qualità dell'ambiente livelli così bassi da configurare
Un trasferimento dello Stato assolutamente inadeguato per garantire quanto e Locci
Allora io credo che su questo sui giochi davvero il futuro del sì di un sistema istituzionale federale che alti la qualità e i livelli della vita dei cittadini
Se noi non abbiamo e qui nel noi identifico il Parlamento maggioranza e opposizione e sistema delle autonomie locali
Un processo ben definito di accompagnamento dalla delegai ai decreti di carattere legislativo rischiamo assolutamente che tra una delega che ancora principi molto generale
E tra una pratica che è stata qui richiamata dal gli atti del Governo e fortissimamente centralizzata noi rischiamo di trovarci dei decreti delegati del tutto inadeguati
Che trasferiscono lo ripeto competente su aree fondamentali
Che configurano lo Stato minimo cosa che noi non possiamo assolutamente accettabili federalismo non può diventare la destrutturazione dei grandi sistemi di protezione sociale ma questo lo possiamo vedere soltanto attraverso un processo di accompagnamento puntuali
Ed è per questo che a mio avviso una Commissione bicamerale
Dove siano rappresentate autorevolmente le competenze di maggioranza ed opposizione parlamentare e dove siano presenti
Lei è rappresentante delle autonomie locali e delle Regioni sia un elemento assolutamente decisivo
Deve essere costituita ad hoc quindi aggiuntiva o è l'attuale commistione degli affari
Air regionali allargata come prevede la Costituzione ha la rappresentanza delle autonomie locali non so quale sia la strada migliore i tempi per l'una e per l'altra comportano comunque l'azione di carattere legislativo
Perché anche nel secondo caso della cosiddetta bicameralina attuale
Vanno modificati i regolamenti parlamentari quindi questa è una scelta che il Parlamento può assumere autonomamente ma anche in tempi molto rapidi
O l'uno o l'altra sono strumenti assolutamente decisive
Da ultimo una considerazione per quello che riguarda i la perequazione e la proposta dell'ANCI anch'io credo che la dovremmo valutare con moltissima attenzione applicando quel principio di sussidiarietà che è già stato richiamato
Devo dire che per noi fondamentale parco per noi Partito Democratico è che la perequazione avvenga
Dallo Stato alle Regioni quindi una perequazione con una verticalità e non da Regione a Regione come era in alcune ipotesi di carattere originario
Per quanto riguarda il sistema su cui comuni e le Province cioè sulle autonomie locali
Io credo che ci sia una valutazione attenta da fare anche di relazione a una non deresponsabilizzazione delle Regioni in relazione allora processo legislativo chiedo competente quindi
Guarderemo lei valutazioni ho sentito quali sono le motivazioni che supportano questa richiesta emendativa da parte del dell'ANCI
è valuteremo anche che cosa significa prop date le competenze legislative fondamentali delle Regioni sia nelle materie esclusive ma soprattutto nelle materie concorrenti
E né credo che noi dobbiamo trovare un incrocio dove il principio di responsabilità sia quello che vale a tutti i livelli istituzionali da ultimo anch'io mi associo
Alla valutazione del Sindaco di Padova che veniva fatto
I tempi
Sono assolutamente troppo troppo lunghi
Quelli della partenza
Non quelli dell'attuazione perché l'attuazione e chiaro do un processo che vede il passato verso la dalla spesa storica hai posti Stendhal è un percorso che deve aveva una gradualità perché se no farebbe saltare in aria interi territori del Paese ma credo che i tempi invece della partenza
Sì e no assume altamente troppo lunghi e tali da determinare uno sfilacciamento che non può essere assolutamente produttivo proprio per il processo di riforma che vogliamo attivare
Grazie Mariangela adesso sentiamo il sindaco di Piacenza Roberto Reggi subito dopo parlerà il Capogruppo della lega nord alla Camera dei deputati onorevole Roberto Cota
Sì grazie Presidente
Molto utile questa iniziativa sapere di avere un'Associazione parlamentari Amici dei Comuni qui al Senato è sicuramente un conforto in questa parte di difficoltà capirà bicamerale ESA
Ma intanto
Più fare un intervento molto breve perché i miei colleghi hanno già detto tutto quello che
A noi preme come sindaci però volevo condividere con voi una situazione che
Dicono i Sindaci in questo momento che è allo stesso tempo paradossale schizofrenica in particolare quelli che sono presenti qui in sala
Oggi abbiamo la grande opportunità di partecipare alla costruzione di una legge da tanto atteso sul federalismo fiscale
E
Quindi dare il nostro contributo diretto
Però
Quando torniamo i nostri territori
Siamo costretti a fare delle scelte molto diverso e ieri troppo allora con la mia Giunta a decidere come
Tagliare un milione e mezzo di euro
Di investimenti per compensare la mancata restituzione dell'ICI la prima casa che fino a qualche mese fa avevo disposizione
Abbiamo deciso di tagliare una pista ciclabile di ridurre
La manutenzione straordinaria delle strade del verde ed è rimandare anche un altro investimento
E
Io faccio fatica davvero spiega le mie cittadini che ero a che erano abituati
In un Comune come il mio virtuoso un Comune medio
Erano abituate sentirsi raccontare che la loro ICI venire impiegate esattamente in un modo definito
è difficile spiegarlo quindi si fa fatica a comprendere per i cittadini questo questa situazione questo per evitare di perdere di vista
L'economia reale dei Comuni Ciani qui rischiamo di fare dei
Dei ragionamenti molto importanti e utili per costruire una buona legge
Dimenticandosi quello che si vive quotidianamente sui territori e quindi anche
Quello che percepiscono poi i cittadini direttamente
In pochi minuti due o tre cose da alcune radio riflessioni e raccomandazioni che vengono dall'esperienza quotidiana di un comune medio come quello di Piacenza
Intanto credo che
Il binomio inscindibile federalismo fiscale e Carta delle autonomia debba essere mantenuto strettamente legato non possiamo pensare di fare l'una cosa senza l'altra
Perché altrimenti faremmo un errore gravissimo quindi le due cose vanno portate avanti insieme con il coinvolgimento dirette dell'ente locale e penso che tutti quelli che hanno
Fatto gli interventi prima di me lo abbiano compreso bene e questo sicuramente mi conforta
Però quando anni andremo a
Definire le funzioni fondamentale delle dei singoli enti locali e dei livelli di governo
Suggerisco di partire dei fondamentali quello che la Presidente Azzolini diceva il semplice criterio contadino
I cittadini in quale ente locale vedono riconosciute le responsabilità primaria
Qual è la committenza che i cittadini riconoscono di più beh io penso che sia
Questa
Domanda ad una risposta molto chiara per tutti sono i Comuni I quali tutti chiedono di dare una risposta concreta
Nella mia esperienza concreta mi è successo di tutto forse l'unica cosa che non mi è stata chiesta e di occuparmi della difesa del Paese per il resto
Tutto il resto mi è stato chiesto di intervenire anche sulla sanità pubblica che è di competenza ovviamente delle Regioni i sindaci sono coinvolti sono coinvolti direttamente anche se il funzionamento dell'Ospedale dei servizi territoriali
Allora
Per definire correttamente le competenze di ciascuno io suggerisco di partire da lì
Evitando quindi di affidare funzioni operative
Laddove non sono riconosciute queste funzioni operative le Regioni
Non devono avere funzioni operative ma sono programmatorie altrimenti il rischio vero è quello di andare verso questi venti federalismi regionali che sarebbero molto
Peggiori rispetto alla situazione alla situazione attuale
Allora
Differenziare le competenze partendo dal basso dai Comuni penso sia il criterio da utilizzare in maniera chiara lo diceva prima
Una importante relatore prima di me il Comune a livello di prima e di ultima istanza
Usando cartello dell'adeguatezza
Cioè estendendo la committenza anche territori più vasti quindi su
Su temi come il trasporto pubblico locale i servizi pubblici locali per esempio andare all'accorpamento di funzioni favorendo le accorpamento di funzioni che così bene ha spiegato il mio collega Guerra prima
Senza moltiplicare gli organi
E i passaggi burocratici inutili quindi
Un tema
Da a riprendere in mano è il ruolo delle Province
Che dimensione devono avere queste Province considera le aree metropolitane allargate io non lascerei sullo sfondo perché è fondamentale questo passaggio e penso che debba essere affrontato in parallelo con la stessa importanza
Infine i tempi lunghi per l'attuazione della legge delega anch'io sono molto preoccupato perché nel frattempo come dicevo all'inizio noi dobbiamo affrontare problematiche anche nuove
Che stanno venendo avanti come le povertà come
Situazioni che
Sì vengono addosso tutti i giorni e dobbiamo avere le
Leve per poter affrontare in maniera
Adeguata non possiamo metterci in congelatore per due o più anni in attesa che vengano definiti i fabbisogni e i costi Standa e intanto aver perso anche l'unica
Leva fiscale vera che è quella
Che era quella dell'ICI
Senza vere nulla in cambio in alternativa quindi
Io chiedo davvero che anche nella fase del transitorio sì
Mantenga quell'attenzione agli enti locali ai comuni in particolare che altrimenti se non fosse mantenuta davvero rischieremmo di portare sull'economia reale dei Comuni grandi danni quindi grandi nostre grandi danni ai nostri cittadini
Grazie
Grazie
Grazie al Sindaco Reggi adesso la parola al Capogruppo della lega alla Camera dei deputati onorevole colto lo ringrazio particolarmente per questa mattina ci sono la Camera
Molti votazioni sulla legge finanzia sulla legge finanziaria quote qui con noi grazie
Grazie Presidente neanche un saluto a tutti voi e chiedo scusa se dovrà ritornare subito di là
Innanzitutto una
Buona notizia nel senso che
Abbiamo fatto un lavoro a livello parlamentare per
Intervenire sul patto di stabilità
E quindi ci sono delle buone notizie per quanto riguarda i Comuni perché nell'emendamento che
Il relatore ha presentato si interviene almeno su tre aspetti fondamentali e cioè sì interviene con riferimento allo smobilizzo delle somme che sono state ricevute
Per gli eventi di emergenza e quindi per le calamità
Eccetera eccetera si interviene con riguardo hai comuni che hanno rispettato il patto di stabilità negli anni precedenti e quindi i Comuni virtuosi che non è giusto che vengano
Evidentemente penalizzati rispetto ai Comuni che invece hanno
Sforato il patto di stabilità e si interviene anche per quanto riguarda la parte relativa
Ai beni che sono stati acquisiti tramite alienazioni per poi fare in modo che le somme
Ricevute poi non possano essere
Possano essere spesi e non rimangano come si suol dire in cassaforte quindi oltre il danno la beffa su questo abbiamo lavorato e quindi è
Penso tra poco disponibile la stesura di questo emendamento che è stato presentato dai relatori
E sul quale il mio gruppo parlamentare a lavorato venendo incontro alle esigenze alle istanze di tanti amministratori locali ecco perché noi
Ci rendiamo perfettamente conto
Delle condizioni
E difficili nelle quali si muovono i sindaci
I sindaci dei grandi Comuni Sindaci dei piccoli Comuni gli amministratori locali perché da un lato c'è bisogno assolutamente di
Avere di realizzare le riforme perché senza il federalismo senza il federalismo fiscale gli enti locali non potranno poi muoversi nel futuro e dispiegare la loro attività questo è evidente
Ma dall'altro c'è anche bisogno di consentire che gli enti locali e i sindaci possano sopravvivere e arrivare inviti alla realizzazione del federalismo fiscale e di questo noi
Siamo assolutamente consapevoli
Il
Movimento che io rappresento
Assolutamente consapevole di questo e su questo puntualmente
Fa le sue battaglie come abbiamo fatto una azioni ritengo
Importante quando si trattava di
Assicurare i Comuni le risorse necessarie dopo l'abolizione dell'ICI su questo siamo sempre stati in prima linea e abbiamo
Collaborato e lavorato con voi
Federalismo
Fiscale e federalismo istituzionale il federalismo fiscale e il federalismo istituzionale sicuramente vanno fatti tutti e due non c'è
Dubbio però è necessario partire perché
Altrimenti io adesso cito un po'una battuta che
Ho sentito fare dal professor Pizzetti
Per il garante per la privacy piemontese che parlando ad un convegno mi pare a Stresa qualche giorno fa ha detto
Io ci campo sul federalismo nel senso che sono più di trent'anni che faccio il professore
Universitario e ho sempre parlato di federalismo fino adesso il federalismo non è sostanzialmente arrivato sono arrivate soltanto
Delle cose molto parziali e tra poco io andrò in pensione e ancora si parla del federalismo ecco speriamo
Che il professor Pizzetti lunga vita diciamo al professor Pizzetti speriamo che possa andare in pensione
Più tardi possibile ma speriamo che non ci sia un assistente del professor Pizzetti che io imposta ancora
Diciamo tutta la sua carriera e tutto il suo ciclo di conferenze RFI sul federalismo che non arriva insomma c'è bisogno di partire
E c'è bisogno di arrivare a realizzare dei risultati concreti
E proprio per questo che il federalismo fiscale va fatto nel più breve tempo possibile e su questo noi ci siamo mossi
Come lega io parlo parlando della lega perché ovviamente faccio il presidente del gruppo parlamentare della lega tra parentesi un gruppo che ha molti sindaci nominiamo tanti Sindaci
Eletti
Nel nostro movimento di gente di esperienza che Sacchi che cosa vuol dire misurarsi tutti i giorni con i problemi legate al rapporto con lo Stato centrale legate anche al rapporto con le regioni
Ecco allora c'è bisogno che
Evidentemente questo federalismo parte e noi abbiamo impostato il discorso cercando la massima collaborazione noi e il Ministro Calderoli il Ministro Bossi
Hanno cercato di impostare
Questa questo lavoro confrontandosi il più possibile con i con con i Comuni e mi sembra che anche con l'ANCI ci siano stati tanti incontri e tante riunioni
Il testo tutto è migliorabile sicuramente ci sarà una discussione parlamentare ma
Questo testo è impostato proprio per
Aprire una stagione nuova una stagione nuova che è quella sott'sotto due aspetti dire che quella della fine della finanza derivata
Da un lato sicuramente
E l'inizio di una stagione di autonomia impositiva che è un passaggio diciamo culturale molto importante cioè
I soldi non li diamo più a Roma e poi
Riceviamo in cambio quello che riceviamo da noi al nord c'è la sensazione diffusa che non si riceve in cambio niente o quasi e poi quando bisogna fare le infrastrutture necessarie e vitali si va lì con il cappello in mano
E poi si riceve sempre molto meno di quello che non solo ci si aspetta ma di quello che si sente come un proprio diritto e quindi finisce la finanza derivata sia per la stagione dell'autonomia impositiva e poi l'altra
L'altro aspetto che secondo me vale la pena di sottolineare
Per voi anche per noi e che i Comuni
Sono considerati come soggetto di autonomia impositiva quindi non
Ci sono solo le Regioni ci sono anche i Comuni ci sono anche le Province
Adesso non non sono presenti o forse ce ne
Una rappresentanza soltanto a questo convegno e noi abbiamo sempre difeso gli enti locali
Anche quando si trattava di discutere delle Province voi sapete che noi ci siamo sempre schierati contro l'abolizione delle Province
Perché un conto è la razionalizzazione delle spese un conto è andare a colpire gli enti locali non si può fare di tutta un'erba un fascio io mi chiedo
Sei chi parla con troppa facilità delle dell'abolizione delle Province
Conosce il territorio io faccio sempre l'esempio della provincia di Cuneo in Piemonte
Che ha più di cinquecento mila abitanti ad una rete di strade estesissima azioni togliamo la provincia di Cuneo come facciamo a fare il necessario coordinamento con i Comuni o chi gestisce più
Questa rete distrarre quindi le Province sono importanti e altro conto è invece la questione delle città metropolitane
Che
Giusto che si possano sviluppare allora dove c'è la città metropolitana è chiaro che la Provincia di negli sta insomma come una duplicazioni in quella parte del territorio
Comunque Icco anche i Comuni sono
Soggetti che hanno
Autonomia impositiva e questo è sicuramente un passaggio importante giusto riconoscere funzione di coordinamento alle Regioni ma è giusto garantire questa specificità questa peculiarità che oltretutto è anche prevista e prevista dalla Costituzione e di questo noi siamo
Assolutamente conto
L'altra l'altra riflessione che io faccio è quella legata al
Tempi modi
Commissioni bicamerali
Beh
Diciamo cerchiamo di non fare polemiche allora D'Alema e Fini hanno tirato fuori questa
Idea della Commissione bicamerale
Noi
La vediamo con diffidenza non siamo d'accordo ma non perché vogliamo fare diciamo polemiche maggioranza opposizione ma
Perché riteniamo che non sia necessaria c'è la vediamo come
Un carrozzone che si vuole costruire l'ennesimo carrozzone terre non affrontare non risolve il problema allora ci sono oggi c'è già il Parlamento
Che
Funziona anzi deve e può funzionare
C'è già un dialogo con con voi se vogliamo istituzionalizzare lo possiamo istituzionalizzare lo tranquillamente all'interno del percorso parlamentare
E si vuole si vuole
Diciamo
Riuscire a
Fare in modo che nella fase attuativa ci sia una chiamiamola così una razionalizzazione delle competenze all'interno del dibattito parlamentare benissimo
Interveniamo
Affidando dando le competenze alla Commissione parlamentare per le questioni regionali mi sembra che questo sia il percorso
Più giusto e poi è comunque un percorso che arriva dopo che c'è stata l'approvazione del federalismo quindi prima portiamo a casa il federalismo
Con la legge delega che deve passare nei due rami del Parlamento
Poi discutiamo evidentemente sui decreti attuativi e
Vediamo di arrivare finalmente
Alla fine di questo percorso che noi in questa legislatura abbiamo iniziato subito perché dal giorno dopo che ci siamo insediati noi come lega abbiamo posto il tema del federalismo fiscale come il tema prioritario e abbiamo orientato diciamo tutta l'azione proprio
In questa direzione
Ultima cosa e prima di diciamo di di salutarvi sul federalismo
Istituzionale e B e sul anche il superamento del bicameralismo perfetto
Certo che siamo assolutamente d'accordo noi abbiamo fatto una riforma
La devolution ti era proprio
Basata sulla necessità di
A vere un una chiarezza di competenze tra lo Stato le Regioni e gli enti locali ovviamente nel senso di dare maggiori competenze e di dare maggiore responsabilizzazione agli amministratori locali quindi si farà anche
Quelli Cuesta riforma però è necessario che parta il federalismo fiscale così come e chiudo
Ci sono tante piccole riforme che tutti i giorni si possono mettere in campo con un po'di buon senso
Io penso al decreto sicurezza e decreto sicurezza e tutta la il pacchetto sicurezza chiedo scusa perché poi si compone
Di una serie di provvedimenti riconosce nuovi compiti e nuove funzioni ai sindaci
Ed è molto importante
Che
Questo
A andare
Diciamo seguire questa via perché gli amministratori locali i sindaci hanno dimostrato anche in materia di ordine pubblico di avere grande capacità
E anche una prontezza di interventi tutto che non ha eguali quindi anche qua è sta è una riforma
E ci sono anche tante altre riforme per valorizzare tante piccole riforme chiedo scusa
Altre piccole riforme che possono valorizzata possono e devono valorizzare il ruolo dei Sindaci degli amministratori locali
Grazie
Grazie
Allora adesso la parola all'onorevole Linda Lanzillotta subito dopo Barbolini poi Baldassarri poi Dominici e poi io quindici abbiamo
Rispettando i tempi a comprendere interpreti e ringrazio Enzo Bianco saluto tutti i Sindaci credo che questa associazione
Sia molto importante da mantenere vitale per mantenere una relazione un'attenzione sempre forte nei confronti del problema del sistema delle autonomie dirò alcune cose su temi in parte toccati dall'onorevole Porta
Il primo eh
Sul ruolo delle autonomie locali neri Progetto di legge relativo al federalismo fiscale che è stato presentato
Noi abbiamo più volte ripetuto e riteniamo con molto positivo il fatto che
L'architettura di quel disegno di legge abbia abbandonato l'impostazione originaria
Che era stata proposta durante la campagna elettorale e si sia fortemente avvicinata al modello che era alla base del disegno di legge presentato dal Governo nella scorsa legislatura
E quindi da questo punto di vista lo condividiamo anche se ovviamente ci sono una serie di aspetti non marginali
Che vanno chiariti e per questo io credo che l'esame parlamentare possa essere e debba essere molto importante sul punto del rapporto tra
Stato regioni ed enti locali che è il punto critico e vedo più interessi in questa sede io credo che occorre
Ben valutare quale il modello istituzionale perché non credo che il federalismo fosse fiscale possa essere eletto
In modo separato dal modello istituzionale tout-court e questo io credo che dipenda molto
Da
Dalla misura in cui il federalismo fiscale interpreta e attuale articolo centoquattordici della Costituzione chi è l'articolo che
Siamo esclude un modello
A
Strettamente
Federale nel senso di
Uno Stato composto da altri Stati ma un sistema a forte e avanzata autonomia dei sistemi territoriali
Se sì diciamo
Costruiscono dei sistemi regionali
Chiusi ognuno dei quali esaurisce al proprio interno la governance dei territori e del sistema delle autonomie sottostanti
Io credo che noi non siamo coerenti con quella delineazione di un sistema plurale piatto non gerarchico che
è
Affermato dall'articolo centoquattordici
Naturalmente questo e cioè la salvaguardia del sistema delle autonomie e un'articolazione regionale dei poteri
Legislativi deve essere bilanciato da vincoli di efficienza
Ed efficacia dell'azione amministrativa che io ovviamente devono richiedere per alcuni aspetti l'intermediazione diciamo di un
Di una a livello regionale nella valutazione dei fabbisogni e nel sistema perequativo anche perché ci sono degli indicatori di perequazione
Nazionali ma altri ce ne sono inevitabilmente di carattere regionale
Questo io credo che debba essere parametrato alla dimensione dei Comuni e comunque io credo che la garanzia dell'autonomia dei Comuni perché io sono stata mi settore locale esso bene
Quanto si avvia questa preoccupazione deve stare in onda principio e cioè che
Le Regioni possono definire i criteri
Della perequazione ma non devono ovvero governare i flussi delle risorse e cioè i flussi devono essere diretti laddove non derivano da
A appropriate raccolta fiscale ma data partecipazioni che deriva quindi un'allocazione dei flussi finanziari i flussi non devono essere intermediati perché
Noi sappiamo che in ogni intermediazione dei flussi finanziari c'è un drenaggio qualcosa rimane impigliato e soprattutto ci sono i tempi
Dei trasferimenti noi abbiamo assistito ad alcune situazioni di emergenza penso per esempio al Comune di Omar
Che è andato a vicino a situazioni di grave crisi di liquidità finanziaria non per problemi propri ma per problemi di ritardo nei trasferimenti di flussi finanziari dovuti per esempio per i contratti di servizio dei trasporti e l'ora
Noi dobbiamo diciamo mettere in sicurezza il sistema e trovare un sistema di bilanciamento tra
Parametri
Di
Governo o di definizione dei fabbisogni a livello regionale e autonomia finanziaria effettiva degli enti locali io credo che questo è un punto decisivo
Non mi soffermo sulla questione dell'ICI io credo che la la
La vera rotto le legale così radicalmente il legame sulla responsabilità fiscale delle famiglie che sono
I proprietari delle case sia stato un errore nel tempo questo all'enterale elemento della responsabilità fiscale e attenuerà io credo anche quello che era una chiave di di di di di confronto molto importante
Con delle autonomie locali con la loro constituency
Un altro punto vorrei toccare e per stare sulla qualità io esprimo qualche perplessità su ULL orientamento che mi pare annunciato dal Ministro Maroni di spezzettare la carta di autonomia
Perché è una specie di politica del carciofo nove in cui si fa un pezzo per
Agli autonomia generali poi ci sono i piccoli Comuni poi ci sono città metropolitane e poi c'è Roma ora
Io credo che questo non sia coerente con una visione sistemica delle funzioni e della relativo finanziamento delle funzioni
Se la Carta delle autonomie deve essere lo strumento per razionalizzare e modernizzare La sette la governance delle istituzioni sul territorio non capisco come si possa separare in particolare il tema dei piccoli Comuni che sono uno dei punti chiave in questa razionalizzazione
Dal tema delle funzioni della del sistema degli enti locali nel senso che necessariamente
La funzione in virtù dei principi costituzionali di appropriatezza proporzionalità eccetera eccetera deve essere legato alla dimensione
E quindi la disciplina dei piccoli comuni delle unioni delle associazioni deve essere fortemente legata alle funzioni al modello di gestione e qui
Al modello di finanziamento questo si tiene tutto e proprio perché si tiene tutto io vorrei
Riprendere un attimo fa chiudo perché l'ora non voglio togliere tempo agli altri
Che devono intervenire sì salda la questione della procedura io credo che
Noi dobbiamo senza polemiche ma trovare un percorso che
A livello parlamentare
Mantenga e garantisca Cuesta visione sistemica
Che nella scorsa legislatura avevamo cercato di impostare con la contestualità la disponibilità contestuale di una serie di progetti di legge
Io credo che la questione della nomina bicamerale data sera Matiz Zatta nel senso che di Commissioni bicamerali per l'esame dei provvedimenti di attuazione di grandi riforme che sono già stati fatti
Con successo in varie occasioni la riforma
A amministrativa che aveva una quota di trasferimenti di funzioni molto significative
è la riforma tributaria quindi si tratta di una Commissione che non deve essere la Bicamerale per le riforme costituzionali ma che deve essere un ruolo BO un luogo specializzato competente
Del parlamento perseguire questi decreti delegati
E quelli che concorrerà ad attuare l'intero disegno del Titolo quinto
Che deve essere un sistema perché io insisto credo che noi abbiamo diciamo perso di vista la unitarietà
Il disegno del Titolo quinto e il fatto che il federalismo fiscale è un pezzo chi sta in piedi se sta in piedi tutto il resto
E personalmente io credo che al Senato ma alla Camera sarebbe anche opportuno invece di avere delle tre Commissioni
Che costituiscono una mini Assemblea
Avete una di quegli strumenti che parlano e che in Regolamento consente che è una Commissione ad hoc che abbia funzioni referenti ordinarie ma che abbia una composizione più compatta
Tale da consentire un esame nel merito
E molto approfondito e dare quindi ha un ruolo
Importante stringente al Parlamento che in questa materia che è l'attuazione di una grande riforma costituzionale bene a vedere
Un ruolo da protagonista con tutto il rispetto diciamo delle rappresentanze delle regioni e dei Comuni che svolgono il loro ruolo nella fase di iniziativa governativa
Nella a Conferenza Stato-Regioni ma quella è una sede intergovernativa noi dobbiamo nella sede
Parlamentare a a vere un luogo altrettanto diciamo analitico di esame sia della fase
Della legge delega che nella fase dei decreti delegati perché come voi sarete qui è una pratica di specialisti idem il diavolo sta nei dettagli quando si parla di questa materia
Quindi io penso che è partito questo
Viaggio del federalismo mi auguro che arrivi anche se io credo che professor Pizzetti possa stare tranquillo perché almeno per i prossimi quindici anni potrà continuare a fare venne conferenze e noi tutti che siamo una specie di gruppo di affezionati alla materia continueremo quanto meno per i dodici anni previsti dal disegno di legge Denis da cinque più cinque più due
A occuparci di questa l'importante è però dare Illy impostazione giusta perché il percorso successivo possa essere coerente e portare a compimento una riforma essenziale grazie
Grazie Linda adesso la parola al
Collega Giuliano Barbolini che il Capogruppo del Partito democratico alla Commissione finanze subito dopo il Presidente Baldassarri
Accertato accolgo l'invito alla essenzialità e mi scuso se in qualche passaggio sono
Forse un po'eccessivamente schematico volevo focalizzare l'attenzione ritenendo ovviamente di condividere utilità più di queste iniziative ringraziando
Penso bianco turbato Napoli per l'aveva commossa insieme con l'ANCI volevo focalizzare l'attenzione su su due aspetti lungo
Noi abbiamo necessità
Di
Finalmente avviarci su un percorso di concretizzazione di quello che è un grande occasione di modernizzazione del sistema Paese via efficientamento della pubblica amministrazione di soddisfazione
Per la poco cittadini istituzioni
Secondo voi come il principio di trasparenza però per farlo dobbiamo fa una discussione che ci consenta di uscire dal rischio di un eccesso di indeterminatezza e
Di come devo dire
Scarsa possibilità di definizione dirvi elementi di merito che l'impianto e i
La proposta del disegno di legge così come attualmente è stata formulata a me sembra manifesti
Dico subito perché
Noi non possiamo ieri sera nelle audizioni che sono cominciate
Un intervenuto con una felice definizione diceva
Non possiamo essere invitati all'inaugurazione di un ristorante in cui però non si sappia
Qual è il menu
E quanto si paga anche perché c'è il rischio che magari se uno ci va con l'intenzione di consumare una buona cena si ritrova a rigovernare i piatti in nelle cucine cioè questo tema delle funzioni fondamentali
Non può essere eluso
E non è
Tutto come devo dire risolvibile con il riferimento alla Carta delle autonomie lì certo ci sono i grandi principi e gli assetti istituzionali ma il tema
Delle funzioni fondamentali deve essere un po'più dettagliato nella delicata per poter poi orientare i passaggi successivi
Faccio adesso obietti diceva giustamente nella sua
Quell'azione l'articolo diciotto ci dice comunque che vota anta per cento sono funzioni fondamentali
Ma state attenti che non è sufficiente perché se non sono definite quali solo con l'ottanta per cento potrebbe essere anche una misura molto stretta
Qui sono stati portati e vado via schematicamente l'esempio degli ATC quasi finito il più semplice ma io membri né declino alcuni altri
La scuola dell'infanzia che per legge dello Stato un diritto di tutti i cittadini ha una risposta garantito al cento per cento dappertutto e come viene gestita chi la fa chi lo realizza secondo quanto costa per unità di
Del di postazione quel servizio e la stessa cosa la promozione del
Dell'impiantistica sportiva di base con la pubblica lettura sono funzioni fondamentali o solo funzione accessori
E se in un modo o nell'auto come vengono finanziati questi temi attraverso la capacità fiscale autonomo o quant'altro sono elementi su cui bisogna che il testo della delega aiuti a focalizzare meglio
Il quadro di insieme da cui poi far discendere tutti i passaggi successivi la seconda cosa
Che volevo dire e finisco
Parola fa queste cose ma più importante l'assistenza agli anziani in particolare la norma sufficienza
Pensate solo cosa cambia se i si definisce un po'l'ammetto che so io del cinque per mille o due quattro quel minuto quattro e cinque in termini di dotazione
Di posti letto per verserà uno sei è un tema che riguarda l'assistenza domiciliare
Più ravvicinata le persone contano ho finito questa parte il secondo tema telegraficamente l'aspetto
Fiscale
Stiamo parlando triste della l'ISMU fiscale allora
La definizione
Del De Marco o di tumore attorno a cui si garantisce il finanziamento del funzioni e delle attività dei livelli istituzionali è troppo
Generico ed loro specifica
Tra l'altro anche con alcuni punti
Sinceramente meritevoli di essere
Sviscerati il primo riguarda questo tema del vino per far
Che in sé va bene ma noi stiamo adoperando lo
In una maniera lo carichiamo di troppi elementi e troppi attingono a questo l'evento e troppi possono intervenire con addizionali sul sul sull'IRPEF in qualche modo sta attuando me la funzione anche voglio dire di di progressività e quindi c'è un un punto
Da da Davide deve attorno a questo aspetto
Secondo ci devono essere ovviamente i meccanismi delle compartecipazioni
Però se vogliamo dire come ho sentito il rappresentante della lega che riceva circa c'è l'autonomia impositiva in realtà qui l'autonomia impositiva e genericamente accennata ma non si può visto che cosa può dire allora anch'io non sono però vi provvedono il popolo la questione e finisco ICI è prima casa eccetera ma il tema di individuare per i Comuni
Una cespite attorno a cui costruire la forza visto che ha ragione il professore che interveniva prima dicendo per i Comuni comunque sarà impossibile anche andando dei tagli alle funzioni che noi andiamo ho ha visti unire fino all'ultima virgola ma proprio per questo ci deve essere la garanzia di un cespite di autonomia impositiva tale da potere garantire quelle flessibilità di cui l'evoluzione processuale
Allora voi il gli immobili territorio
Ragioniamo attorno oppure si dica che cosa ma questo non può non
Essere detto della delega e l'ultima questione è quella cui accennava
Il Presidente ha trovino avuto piacere di sentire il modo il sessismo con cui si è posto non avevo dubbi nell'approccio in qualità di relatore anche questo tema viva
Dove viene con consumata dove viene prodotta dove c'è lavaggio
Cioè sono tutti aspetti su cui noi non è che possiamo scommettere su o una razionalità del legislatore o degli attori istituzionali che verranno
Deve essere la delega a guidare questo partito processo e garantire anche la possibilità di valorizzare un uomo del Parlamento ricordiamoci che se sono diritti fondamentali da garantire come esigibilità per tutti i cittadini
Il
Io farei un po'di definizione di quelle che vigne compete al Parlamento e il Parlamento non può essere espropriato di questa funzione o non può essere bypassati
Secondo aspetto se questo è il il tema è assolutamente necessario articolare anche i modelli meccanismi di valutazione e di verifica in corso d'opera circa l'approccio è sua vita
In cui si arriva al risultato allora sulla base di questi elementi io credo se ho capito bene le cose che diceva in conclusione
Il presidente Azzollini mi auguro che
Il lavoro delle Commissioni e delle tre Commissioni del Senato possa essere
Reso e messo in condizione di potere produrre insieme con il lavoro da una questi affinamenti che sono fondamentali per garantire poi l'evoluzione del processo ed evitare che ancora una volta noi
Evochiamo un tema e poi dopo non riusciamo materialmente ha concretizzato perché e ho finito
Teneva il vincolo della spesa storica
E garantire che non si sconquassi il sistema Paese dal punto di vista
Beh è un'operazione che non si può fare come devo dire con superficialità richiede di essere innervata dietro alcuni elementi di chiarezza di trasparenza e di leggibilità nei confronti di un'opinione pubblica
Che è dovere del legislatore garantire e assicurare io spiego con un percorso di qua di di confronto di merito che anche valorizzando l'interlocuzione col sistema delle autonomie possa permettere di ottenere dei risultati
Grazie Giuliano ci avviamo alle conclusioni la parola al Presidente della Commissione Finanze del Senato collega Baldassare che a cui auguro buon lavoro perché ha
L'ingrato compito essendo il più giovane tra i tre Presidenti o vecchio i meno giovani tra i Presidenti di presiedere le tre Commissioni lavoro congiunto e voglio ricordare è una delle prime volte che in Parlamento
C'è un esame di un disegno di legge importante con tre Commissioni che lavorano contemporaneamente buon lavoro
Grazie
E intanto verificato la differenza di pochi mesi quindi
Per non cadere in depressione no francamente come
Chi mi conosce sa non sono né un giurista né un tributarista
E quindi e quindi non un tuttologo per cui la mia lettura sul federalismo fiscale è una lettura come
Strumento di politica economica
E se consentite un po'di enfasi come realizzazione di un passo in più verso una maggiore democrazia nel senso di maggior controllo dei cittadini rispetto
A spesi entrate tasse e quant'altro
E allora pongo subito rapidamente quattro paletti
Perché stiamo facendo questo lavoro che è cominciato a mio parere bene Presidente collega Barbolini esattamente riferito quello che sta avvenendo
Nelle Commissioni riunite ma debbo dire anche prima su argomenti diversi alla Commissione finanze vedere
Perché stiamo facendo questo lavoro e io credo che il primo obiettivo è perché dobbiamo rendere più efficiente la spesa pubblica tutti i livelli
Portando la decisione della Spesal vicino alla decisione laddove possibile delle entrate e quindi vicino ai cittadini quindi l'obiettivo finale va detto con chiarezza e quello di ridurre la pressione fiscale totale
Perché il cittadino deve sapere quante il totale di tasse varie che paga
Poi vuole sapere a chi le paga per poter verificare
La quantità di tasse pagate ai singoli soggetti della filiera che ha responsabilità politiche di governo che tipo di servizi in contropartita riceve ecco
Può sembrare banale ma io credo che questo sia un punto sul quale
Occorre discutere e possibilmente convergere
Secondo obiettivo
Che e necessario per poter realizzare il primo
Ed è il ragionamento e qui c'ho qualche dubbio perché il dibattito in corso sembra qualche volta
Far prevalere la gara a chi si accaparra le tasse per primo o di più
Qui è centrale la ridefinizione delle funzioni
Prima le funzioni
Definite nei limiti del possibile e poi di conseguenza le risorse
Per cui il cammino parallelo del Codice delle autonomie e soprattutto
Di una modifica di quel Titolo quinto nel quale
Se posso riferirvi una testimonianza personale dal due mila uno al due mila sei come viceministro dell'economia e il Segretario del CIPE
Era stato appena
Introdotta la riforma del Titolo quinto primavera del due mila uno
E vi assicuro che senza la buona volontà nostra assenza la buona volontà delle Regioni senza la buona volontà di maggioranza e opposizione all'interno del CIPE se avessimo seguito alla lettera
Quelle disposizioni noi non avremmo in cinque anni potuto assumere alcuna delibere
Perché quella condizione e paralizzante
Quella situazione di
Concorrenza su una pletora di tematiche porta a quello che io definisco la riunione del condominio
E purtroppo come si sa dei nostri condomini e difficile assumere decisioni strutturali
Quindi
Poiché la delega a
In tempo resterà esercitata forse anche lungo ventiquattro mesi non vuol dire che dobbiamo spenderli tutti però dire che c'è tempo
Deve essere chiaro questo secondo punto e deve partire in parallelo attraverso codici dell'autonomia e riforma costituzionale il ragionamento di definire le funzioni rispetto alle risorsa
E su questo delle risorse
Il dibattito IRPEF e Iva e quant'altro io mi permetto di ricordare
Una cosa che appare tecnica ma che almeno all'epoca appariva tecnica ma che alla luce dei ragionamenti appare
Ugualmente banale ma un po'meno tecnica che riguarda l'ICI
Mi permisi di suggerirlo a Governo Prodi e Padoa Schioppa sia in Commissione che in Aula
I colleghi dell'allora maggioranza costruttivo chiare ma
Punto come contributo a risolvere un problema
Mi sono permesso di suggerirlo anche al mio attuale Governo
è però si è detto ma Prodi l'aveva fatto in quel modo adesso non c'è tempo di modificare radicalmente si procede
è ad azzerare l'ICI sulla prima casa con lo stesso schema precedente
Ed era evidente che con quello schema si creava inutilmente un pasticcio incredibile
Verso i Comuni perché a quel punto bisognava discutere come torno indietro i trasferimenti quanto
In conto competenza sì ma quanto merita incassa perché io gli stipendi devo pagare ogni mese che tu me l'abbia messo in competenza vista bene ma con la competenza non paga gli stipendi
Allora in sede di ristrutturazione o comunque di riforma strutturale la mia idea continua a essere quella di dire che l'azzeramento dell'ICI sulla prima casa si fa con detrazione dalle
E ritornano i Comuni le risorse senza nessun caso scusate il pasticcio
E quant'altro è una decisione del Governo centrale Prodi prima Berlusconi adesso e il Governo centrale comunque almeno a parole sia allora che adesso ha detto che si fa carico di restituire ai Comuni francamente
E Sperti di diritto di di tributi studiate la meglio di quanto non possa fare io ma secondo me
Proprio in una riforma strutturale quella cosa potrebbe aiutare diciamo a semplificare e diciamo a restituire in pieno l'autonomia ICI alle ai Comuni
Ovviamente mantenendo la decisione che sulla prima casa è azzerata
Francamente forse si tratta banalmente di coordinare le date dei pagamenti
Perché di questo alla fine si tratta la mattina che vada a pagare l'ICI al Comune
La porto detrazione dall'IRPEF a mezzogiorno e quindi sostanzialmente il cittadino che dice quanto questo va a Comune e questo va
A allo Stato centrale attraverso
Il pagamento dell'IRPEF la butto lì così
Ma siccome ci credevo già due anni fa continua a crederci
Adesso
Potrebbe essere un elemento perché perché il ragionamento sulle addizionali IRPEF
Va bene possiamo regolamentarlo definirlo un po'meglio nella delega
Però ci ha sempre questo aspetto che
Non è autonomo il cespite e come ha detto il collega Barbolini stiamo attenti perché a botte di addizionali e se poi l'IRPEF diventa regressiva
O quanto meno questo il prezzo diretta regressivo visto che i Comuni non sono autorizzati a fare le addizionali prodursi
E quindi è evidente che qui
In più c'è anche l'aspetto dell'evasione
Ecco che forse sull'ICI
Può essere un profilo sotto controllo è chiaro che questo deve andare in parallelo con la definizione finalmente del catasto
Perché qui tesi cari amici
Abbiamo giustamente abbiamo fatto noi è stato confermato dal Governo di centrosinistra cioè giusto e i Comuni tornino a controllare il territorio perché sono
Teoricamente più bravi che non un catasto centralizzato e quant'altro
Però occorre che il Governo centrale affianchi comune dal punto di vista dell'IVA della tecnologia se non altro dell'organizzazione
O i Comuni metteranno l'espertissimo sul territorio voglio dire ma
Questo è un altro tema e realmente non nella delega forse la
Soltanto accennato però è un tema che in gli enti locali debbano fare terzo paletto
Io ritengo molto importante per rispettare la storia la geografia dell'Italia
Cioè che il federalismo fiscale deve essere l'attuazione del principio della sussidiarietà verticale
Quindi deve partire dai Comuni
Poi risalire a province regioni e quant'altro
I miei dubbi su idee prego precedenti a queste erano proprio dovuti a questo tema c'è attenzione a non fare del federalismo venti Stati centrali se si parte dalle Regioni
Quindi
Si parte dai Comuni dalle funzioni e dalle risorse dei Comuni quasi risale a province regioni e Stato centrale non lo dico qui in sede ANCI per compiacere l'ANCI
Ma chi mi conosce sa che lo penso da parecchi decenni
Per rispettare la storia la geografia perché sostanzialmente l'Italia a nella radice genetica alla storia dei Comuni
Un po'meno la storia delle Regioni
E ricordiamoci che quando facemmo la riforma delle Regioni purtroppo inascoltati in quegli anni
Partiti la riforma fiscale
E
In un certo senso Regioni ed enti locali vinsero la battaglia ma è una vittoria di Pirro
Procedendo ad una riforma fiscale che accentra opportunamente le entrate
Presso l'amministrazione centrale e comincio a decentrare fortemente la spesa presso
Le autonomia e le Regioni è stato l'inizio dei disastro
Fino al mille novecentosettantuno
Il bilancio pubblico italiano aveva un avanzo corrente
Il deficit che era molto limitato e il debito accumulato molto limitato era riferito ad una parte soltanto degli investimenti
E se andiamo a calcolare il capitale sociale così detto accumulato fino alla prima metà degli anni Settanta con quello non accumulato dal settantacinque ad oggi
Ebbene ricordarci che noi stiamo in questi vent'anni consumando il capitale accumulato in quegli anni rete autostradale rete ferroviaria sto parlando di
Queste faccende
Allora non è che l'assetto istituzionale non abbia affetto poi
I risultati economici finanziari e quindi poi sulle tasche dei cittadini e quindi poi sull'efficienza e quindi poi sulla democrazia
Perché finché saremo ad un bilancio con pubblico complessivo che è al cinquanta per cento del PIL al di là di tutte le chiacchiere che si dicono
Tra spesa entrata cinquanta virgola qualcosa quarantotto virgola qualcosa il totale delle entrate dobbiamo chiederci se siamo effettivamente in una democrazia
Se metà delle risorse sono intermedi ante dalle pubbliche amministrazioni a qualunque livello
Quindi questo è
Il tema
Che
Stiamo
Discutendo
Ultima questione
Fondo di perequazione
E qui mi pare che la delega abbia chiarito abbastanza però forse non basta mai chiarire
Il fondo di perequazione chiarito come entro le risorse come escono e cioè attraverso
La decisione del Governo centrale non il bilateralismo
Va chiarito che questo fa riferimento alla perequazione
Da buon ragioniere voglio fare questo esempio alla perequazione del conto profitti e perdite del conto corrente e quindi i LEA come parametri io aggiungerei lei
Di Melli essenziali distruzione
Per esempio perché vale per tutte i servizi pubblici dovremo fare sull'i LEA
L'assistenza ma anche gli altri servizi perché no
Ma riguarda il conto corrente cioè come ribilanciare sul piano territoriale in funzione del il trasferimento di risorse qualità e quantità dei servizi pubblici
Le risorse aggiuntive sono tali cioè devono essere aggiuntive perché riguardano lo stato patrimoniale
Cioè il fatto che ci sono territori che sono in ritardo strutturale dal punto di vista dell'accumulazione di capitale fisico di capitale sociale di capitale umano e quant'altro
E
Anche qui dovremmo stabilire parametri e percorsi perché sono ormai troppi decenni in cui le risorse che vanno alle aree cosiddette sottosviluppate sono viste ex post ingenti
Spesso le risorse europee sono vista ex post inutilizzate
Per di più
E il gatto
Tra i territori
O sta fermo o peggio ancora cresce
Allora se si fa questa netta distinzione tra il fondo di perequazione le risorse aggiuntive impedendo che elementi di risorse aggiuntive possono essere spostati dentro la redistribuzione
Del conto corrente chiamiamola così
Beh allora
Non c'è mai il percorso e il monitoraggio di come sta andando il gas
Se io do un x di risorse aggiuntive ad un territorio vorrei vedere dopo cinque anni gli effetti su quel territorio e in che senso hanno ridotto Libia
Su questo va fatta una profonda riflessione perché francamente
Dire che non c'è un euro
è cosa sacrosanta a parità di condizioni o a bocce ferme come si dice al mio paese è cosa falsa se si guardano le cifre del bilancio
è chiaro che non c'è un euro se diciamo e gli ottocento miliardi di spesa pubblica complessiva sono intoccabili di conseguenza i settecento settanta miliardi di entrate pubbliche sono intoccabili
Visto che non possiamo far saltare i conti
Come purtroppo nel passato è stato fatto nell'arco di trent'anni e ci ritroviamo oggi con il debito che ci vincola al primo gennaio a pagare settantacinque miliardi di euro di interessi sul debito pubblico che è la più iniqua delle tasse
Possibili
E allora
Tutto questo Regolamento implica anche un profondo ripensamento delle politiche per le aree sottoutilizzate la mia idea
Forse
Vi annoio a ripeterla in continuazione mai risultato empirico di ciò che è avvenuto in Europa in tutti i Paesi europei negli ultimi vent'anni
Chi ha fatto politiche di sostegno allo sviluppo e l'occupazione sui territori egli ha ritardato sviluppo
Chi le ha fatte usando i fondi perduti ha fatto un buco nell'acqua se non a finanziato altri tipi di attività economiche cordiale
Chi ha fatto leva su differenziali fiscali o fisco zero avuto successi
Relativamente clamorosi perché in dieci anni ha recuperato il trenta per cento di gaffe rispetto alla media europea il reddito pro capite
è vero per alcune aree della Spagna della Francia l'Irlanda nella sua totalità e quant'
L'esperienza della Germania con i Länder dell'Est è una controprova
Perché perché ha usato molto fondo perduto
E il ritardo dei Länder dell'Est ancora piuttosto pesante quindi non sempre noi siamo gli ultimi della classifica o quelli che vanno utilizzate
Un telegramma finale per dire con chiarezza cosa non c'è e non deve esserci dentro il federalismo fiscale
è evidente che tutti sono d'accordo
Su
Sicurezza difesa politica estera qui non ci piove io mi permetto di aggiungere le grandi infrastrutture materiali e materiali
Le grandi infrastrutture materiali e immateriali e
Vi lascio con un dubbio
Che riguarda due settori
Sanità e scuola non in termini di gestione sul territorio della sanità della scuola ma io credo che noi dovremmo fare una vera e propria
Riforma strutturale chiamiamolo nel gergo un piano industriale
Sulla sanità e sulla scuola che non può non avere linee guida nazionali
Altrimenti la scuola resterà
Con i costi e con la qualità che conosciamo nonostante i i tentativi di questo Governo che andranno avanti ovviamente per introdurre
Per esempio quella cosa sacrosanta che il vincitore di un concorso universitario lo si deve sapere alla fine del concorso e non prima che viene bandito il concorso perché ve lo testimonio come Barone
Per tanti decenni che così avveniva così avviene e speriamo che così non avvenga più
Ma sulla sanità abbiamo la vera bomba ad orologeria in tutta Europa ma anche da noi
Ho fatto un giochetto qualche anno fa ho preso la spesa sanitaria per classi di età
Ovviamente ad un
Alta quando uno è piccolino bassa nella tam media e poi INPS impenna nell'età più avanzata
Prendendo questa curva di speso sanitaria perché la sanità e proiettando la al due mila venti
Sulla base dell'attuale struttura
Della dell'apparato sanitario italiano
Quindi a parità di struttura dall'otto per cento di PIL si passerebbe al quindici per cento del PIL
Solo per questo fenomeno demografico di invecchiamento della popolazione che determina automaticamente a parità di struttura un quasi raddoppio del costo
Molto peggio delle tendenze del sistema pensionistico
Ecco allora questo tema come disegno strategico a mio parere merita una riflessione nazionale
Dalla quale poi discende l'autonomia di gestione di organizzazione sul territorio del servizio sanitario grazie
Grazie
Grazie al Presidente Mario Baldassarri adesso ci avviamo alle conclusioni
Prima di dare la parola al presidente Dominici volevo ringraziare di cuore coloro i quali hanno collaborato alla buona riuscita della nostra iniziativa per l'ANCI Armand aver varie Veronica Nicotra
Per
L'Associazione parlamentari Amici dei Comuni Roberta Carpenedo grazie anche a Patrizia male Patrizia Minelli che hanno collaborato oggi insieme con lo Stato
Alla buona organizzazione dell'iniziativa la parola al Presidente dell'ANCI Leonardo Domenici
Vorrei intanto appropriarmi di un orologio
Un fair-play straordinari
Va beh resa diciamo i Comuni sono messi male avanza ma non è che arriviamo fino a questo punto no io perché vorrei cominciare con un ringraziamento sostanziale e sostanzioso a
Enzo Bianco all'amico gli amici Enzo Bianco presidente dell'associazione e dei parlamentari Amici dei Comuni siccome Nico Osvaldo Napoli che ne è il vice Presidente
Perché iniziativa di oggi è stata molto interessante a mio parere importante ringrazio voi che avete partecipato siete stati fino alla fine con loro
Va ricordato già adesso Enzo Bianco che hanno contribuito alla realizzazione e all'organizzazione dell'iniziativa
Ma non si riferisce il mio ringraziamento e non si limita soltanto alla giornata odierno
L'Associazione Amici dei dei par dei parlamentari Amici dei Comuni vorrei che non fosse derubricata a livello di
Lobbies
Rappresenta invece un punto di riferimento istituzionalmente molto importante e significativo soprattutto per un motivo concreto
E lo voglio dire in maniera diretta ai semplici anche per brevità
Noi
Come comuni istituzioni locali in questi anni abbiamo avvertito cura maggiore difficoltà di rapporto
Con le istituzioni nazionali e con lo stesso Parlamento
Probabilmente questo è l'effetto anche nelle ultime due legislature di un certo tipo di legge elettorale il fatto che vi siano in Parlamento
Quasi duecento mi sembra parlamentari fra Camera e Senato che invece si pongono come punto di riferimento e di interlocuzione prima di tutto col mondo dei Comuni
Rappresenta un fatto di particolare rilevanza proprio per colmare quel distacco quell'osso con lamento se non frattura che in alcuni momenti noi abbiamo dovuto amaramente constatare
La prima questione nel tratto soltanto
Il federalismo fiscale c'è prima di tutto
Il problema del confronto sulla legge delega io ho apprezzato molto le parole del Presidente Azzollini da questo punto di vista
E anche il fatto che sia già intervenuto nel merito della le nostre proposte emendative nel corso del suo interventi
Ne parlavamo poco fa con Enzo Bianco io credo che sarebbe anche utile pensare
A ulteriori incontri e audizioni
Delle associazioni rappresentative degli enti locali cominciare dall'ANCI quando si affronteranno in modo più specifico e concreto alcune questioni che rappresentano i nodi fondamentali
In modo particolare mi riferisco appunto a quanto diceva Ciolini circa gli articoli dieci e undici del testo della
Leggete
Ed è evidente poi che
Le questioni su cui occorrerà un approfondimento specifico sono quelle che
Ha ricordato nella sua puntuale relazione introduttiva segretario generale dell'ANCI Angelo Rughetti vale a dire
La definizione dei livelli essenziali di assistenza la questione Tele passaggio da spesa storica spesa standard che è un lavoro enorme da fare il problema delle funzioni fondamentali
A questo proposito devo dire che io non vedo il rischio uno svuotamento del lavoro
Di e non è questo certamente l'obiettivo dell'ANCI delle Commissioni parlamentari permanenti prima di tutto perché
Come già è stato ricordato in questo momento sono tre le Commissioni parlamentari che lavorano in maniera
Unitaria riunendosi assieme per l'esame del testo della legge delega e poi perché non c'è dubbio che noi abbiamo bisogno di fare avanzare parallelamente lo hanno ricordato in molti non ci torno su ma è questione fondamentale
L'esame del federalismo istituzionale partendo da quelle che devono essere riforme legislazione ordinaria e tenendo sullo sfondo naturalmente il tema della riforma costituzionale a cominciare dalla cosiddetta carta delle autonomie locali
A questo proposito io vorrei sottolineare un punto
Per senso di responsabilità lanci pur ritenendo fondamentale questo percorso questo cammino parallelo non ha mai detto se non c'è l'altra questione noi non andiamo avanti su queste
E abbiamo detto che si poteva andare avanti
Si doveva e per questo abbiamo lavorato con il Ministro Calderoli e in Conferenza Unificata per esprimerci sulla
Legge delle
Ma il problema come hanno ricordato molti penso Mariangela Bastico per esempio nel i loro interventi esistente e non lo possiamo sottovalutare o non considera qui c'è poi
Una questione politico-strategica di fondo
Bisogna decidere
Dove i tempi cadere l'accento nel processo di riforma
Costituzione dobbiamo decidere se stiamo mi pare lo dicesse ero sia Linda Lanzillotta sia da ultimo Baldassarri se stiamo dentro
Il principio fondamentale indicato dal primo articolo del Titolo quinto centoquattordici per cui naturalmente esistono differenti funzioni
In una situazione in una condizione in un contesto di pari dignità o se invece vogliamo andare verso
Un altro sistema che fa
Del regionalismo
Il punto fondamentale che caratterizza questo processo di riforma con il rischio assai concreto di quei venti centralismi regionale di cui parlava appunto Baldassarre non c'è dubbio per la nostra linea è quella di riproporre punto di partenza
Nell'articolo centoquattordici
Ma questo deve essere un punto serio e vero di dibattito e di confronto politico
Perché non possiamo prescindere evidentemente quando parliamo
Del tema federalismo fiscale dal porci la domanda quale assetto noi poniamo quale equilibrio dei rapporti istituzionali vogliamo della Repubblica italiana
Per quanto riguarda il modo in cui andare avanti
Resta il problema oltre all'esame della legge delega di quale coinvolgimento potere offrire e garantire al sistema dei libri
Autonomie locali sui decreti attuativi sui decreti legislativi
Io sono d'accordo con alcune osservazioni che ha fatto l'onorevole Cota ma decidiamo comunque ora con chiarezza su questo
Qui c'è il tema della Commissione io vorrei dire questo come Presidente dell'ANCI decida ovviamente la politica decida il Parlamento quale soluzione
Intraprende se quella di una Commissione ad hoc o quella della possibile integrazione della Commissione bicamerale per gli affari regionali
Con i rappresentanti delle autonomie locali secondo l'inevasa disposizione transitoria finale mi pare fosse l'articolo undici della riforma del Titolo quinto del due mila uno
Per noi il problema fondamentale e che
Comunque
In quelle sedi vi sia un coinvolgimento
E nel caso della Commissione bicamerale per gli affari regionali l'integrazione con i rappresentanti delle autonomie locali del nostro Monti di Regione province e comuni questa e la questione che
Abbiamo posto che continuiamo apporto
In particolare come ANCI poniamo la questione per
Una serie di ragioni
Che cercherò di dire brevemente anche fra poco ma che sono facilmente intuibili
Che il primo decreto legislativo su cui lavorare nel momento in cui sì inizierà andare verso l'attuazione della legge delega sia quello del riordino della finanza locali
In particolare della finanza comunale perché la situazione che viviamo oggi eh assolutamente insostenibile
Credo che questo punto del coinvolgimento in sede parlamentare sia essenziale perché
Non basta il confronto in sede di conferenza uniti unifica
Dove evidentemente il rapporto di confronto appunto fra
Livelli esecutivi e di Governo
Su questo punto conclusivamente prima di passare ad alcune considerazioni sull'attualità che non possono però essere scisse
Da questa riflessione generale sul federalismo fiscale vorrei dire che
In questi mesi si è fatto un lavoro positivo e costruttivo il testo è stato migliora vorrei comunque sottolineare il fatto che
Se anche si è riusciti a dare maggiore equilibrio al testo per quanto riguarda i Comuni resta un problema che per brevità permettetemi di dire così
In sostanza le Regioni sanno che cosa fare con precisione con quel testo e quale fonte di finanziamento hanno perciò che devono fare per i Comuni non è ancora così e questo evidentemente rimane un problema di una certa rilevanza
Finisco
Ricordando
Che questo dibattito che noi stiamo facendo e che abbiamo fatto qui oggi
è
Un dibattito estremamente importante ma lo possiamo assolutamente separarlo dalla realtà concreta che stiamo vivendo
In molti nei loro interventi lo hanno ricordato voglio dire in particolare con efficace senatore Walter vitali
Ma
Mi è capitato di citare un poeta dell'inizio del secolo scorso
Che diceva io sto morendo e tu mi parli d'amore ma in effetti il rischio che hanno molti Comuni è questo nella fase attuale noi abbiamo problemi enormi per i bilanci due mila otto a consuntivo
E una
Praticamente impossibilità tecnica a mettere a punto entro il trentuno dicembre del
Due mila otto se non interverranno fattori nuovi i bilanci preventivi per il due mila no
Io credo
Che nel momento in cui
Si assiste a una
Confronto intorno alla flessibilizzazione del patto
Di stabilità a livello europeo non sia possibile
Eliminare da questa riflessione i riflessi che potrebbe a vere che potrà avere questa flessibilizzazione anche sulla patto di stabilità interno
è una questione che abbiamo posto recentemente alla nostra Assemblea nazionale di Trieste è una questione al momento ancora il riso
La questione di fondo
Che riguarda il due mila otto evidentemente quella dell'ICI
Io ho ascoltato con molto interesse sia le considerazioni che faceva da ultimo Baldassarre sia anche alcune osservazioni di Linda Lanzillotta
Permettetemi di dire questo quello dell'ICI è un dibattito abbastanza singolare perché
Con il precedente Governo non credo di svelare nessun segreto il Presidente del Consiglio Romano Prodi
Non era esattamente convinto
Delle provvedimento che prese quel Governo con l'esenzione al quaranta per cento
Con l'attuale Governo mi capita sempre più frequentemente
Di avere degli interlocutori partente questo stesso Governo che riconoscono che non è stata una scelta particolarmente propri dati quella di portare l'esenzione al cento per cento non solo dal punto di vista dei Comuni ma dal punto di vista dello stesso colore
La proposta che ha fatto
Il Presidente Baldassarri è la proposta che noi avevamo avanzato assolute quello cioè di intervenire sulla
Detrazione IRPEF
E allora qui io voglio dire una cosa molto semplice
Credo che quando e capita a tutti nel molte volte ma credo tutti noi si commette un errore o comunque non si fanno delle valutazioni adeguate è buona norma in regola tornare indietro
Siccome abbiamo davanti a noi una scadenza che è quella del trenta aprile due mila nove entro la quale i Comuni dovranno presentare la certificazione dell'effettivo mancato gettito per l'esenzione ICI prima casa
Io dico questo prima di arrivare al trenta aprile del due mila nove e scoprire perché sarà una scoperta certa
Che le risorse del Fondo attualmente a due miliardi e ottocentosessanta milioni per il rimborso integrale dell'ICI sulla prima casa come previsto giustamente dal Documento di programmazione economico finanziaria non sono sufficienti
Allora cambiamo strada
E per esempio la strada che ha proposto il Presidente Baldassarri potrebbe essere una strada da intraprendere quando si sbaglia ci si corregge e si torna indietro
Ma io credo che sarebbe deleterio se noi continuassimo questo braccio di ferro
Fra
Due
Livelli istituzionali che si trovano e il mio non è evidentemente un discorso polemico anzi ugualmente in difficoltà
Cioè il Governo nazionale
Che costringe poi a noi all'iniziative alla mobilitazione per incrementare il fondo per il rimborso ICI e i Comuni che si troveranno a dovere fare i consuntivi due mila otto dopo avere fatto in modo diverso i preventivi
Dello stesso anno perché evidentemente avevano previsto un certo tipo e una certa quantità di gettito da parte dell'ICI sulla prima casa questa è la proposta che io
Avanzo sulla base anche delle
Condivisibili osservazioni fatte dal
Presidente e Baldassarri così come
Non so che piega poi prenderà questo tema della imposizione immobiliare in vista degli stessi decreti delegati per la legge delega sul federalismo fiscale ma io continuo a pensare
Che
Il riempimento di quel paniere dei tributi propri che sono previsti per i i Comuni nella legge delega può vedere varie possibilità
E può avere varie risposte inviterei a non considerare con orrore
Solo per il rischio di vedere scoppiare a livello mediatico un dibattito sulla cosiddetta surrettizia reintroduzione dell'ICI
Direi non consideriamo con orrore perché sarebbe una debolezza della politica da questo punto di vista la possibilità di razionalizzare l'imposizione immobiliare con la prevalente riattribuzione ai Comuni
Della stessa perché io credo che questa possa essere comunque una strada da perseguire nel momento in cui andremo a concretizzare e a sostanziare gli indirizzi contenuti nella legge deleghi
Per quanto riguarda infine e concludo le questioni attuali soprattutto legate alla manovra finanziaria
Ha ragione l'onorevole Cota dire che sono state proprio ieri sera introdotte delle modifiche al patto di stabilità per quanto riguarda i Comuni che noi
Valuteremo
Ma
E assolutamente indispensabile
In questo momento alleggerire il patto di stabilità interno per i Comuni per le ragioni anzidetti e tornare
A discutere
Fra di noi
Fra il Governo e le amministrazioni locali in primo luogo i Comuni in questa fase di recessione del tema investimenti pubblici voglio ricordare per l'ennesima volta
Che nel quadro degli investimenti pubblici nel nostro Paese la parte assolutamente preponderante quella assicurata dai Comuni italiani
Io credo
Che se in questo momento si vuole pensare a interventi anticiclici che siano funzionali
Alla tenuta e anche al rilancio della nostra economia sia impossibile non pensare a un coinvolgimento diretto delle amministrazioni locali e dei territori
E in questo senso quindi io credo che anche sul tema Investimenti noi abbiamo bisogno di modifiche importanti e significative
Della manovra finanziaria
Io
Credo che questi siano temi che nelle prossime settimane dovremo approfondire credo di poter dire anche che come ANCI possiamo
Condividere con voi questa riflessione e questi approfondimenti ma soprattutto se abbiamo come ANCI di avere degli interlocutori qualificati e importanti in tutti gli schieramenti del Parlamento
Rappresentati in primo luogo dall'Associazione dei parlamentari Amici dei Comuni che ancora una volta ringrazio
Voglio ringraziare innanzitutto il mio lato intervento sarà ovviamente breve in modo da rispettare
I tempi che ci siamo dati voglio ringraziare la sul Presidente del Senato
Che ha concesso la sala che avrebbe dovuto concludere i nostri lavori
Ma purtroppo si sta potrà entro trend o la Conferenza dei capigruppo a causa di slittamenti negati I disagi del trasporto aereo ahimè e quindi ci saluta
E chiederemo al Presidente Schifani di farci avere il testo del suo intervento
Io vorrei innanzitutto considerare e sottolineare il clima in cui si è svolta iniziativa di oggi Leonardo
è un clima
Straordinariamente positivo
Direi che una eccezione nel quadro dei rapporti politici nell'attuale congiuntura
Credo che ci sia difficile immaginare in questo momento nel Paese un'occasione di un confronto non solo tra autonomie locali Parlamento e
Forze politiche
Ma anche all'interno
Del delle forze politiche un'occasione di un confronto così sereno così serrato così approfondito come quello che c'è stato oggi qui
Questo mi fa ben sperare che su uno dei temi più delicati da cui dipenderà l'assetto del Paese nei prossimi decenni si possa continuare a lavorare con questo spirito
E vorrei anche ospitare che questo spirito questo clima possa essere poi mutuato anche in altre occasioni su cui
Fermo restando l'assoluta necessità
Di uno scontro anche duro tra forze politiche tra maggioranza e opposizione tra Governo e forze politiche però poi su alcune grandi questioni su quello delle regole si possa ritrovare
Uno spirito di collaborazione che assolutamente necessarie
Mi pare che siano stati individuati questa mattina con grande chiarezza quali saranno le questioni più delicate che andremo ad affrontare
In materia di federalismo fiscale naturalmente per quanto riguarda
Il comparto
Dei comuni e degli enti locali fermo restando che ci sono altre delicate questioni
Che oggi sono comunque apparse anche qui nel dibattito e che sono però siamo meno interessanti per quanto riguarda
La tematica specifica dei Comuni su cui è concentrata l'azione
Della associazione dei parlamentari Amici dei Comuni e ovviamente sempre in sintonia in collaborazione con ANCI
Per le questioni le questioni fondamentali mi sembrano in assoluto quella
Del rapporto tra
Comuni è Regioni parti
è uno dei nodi ovviamente aperti
è stato indicato con grande correttezza e limpidamente le questioni relative all'articolo dieci bis e all'articolo undici e poi le questioni relative
Alla materia delle funzioni e quindi l'articolo nove l'articolo diciotto
Naturalmente
Siamo assolutamente convinti tutti che bisogna evitare io credo
Di realizzare nel nostro Paese una sorta di federalismo che non appartiene né alla storia né alla tradizione del nostro Paese c'è un federalismo di tipo gerarchico
Con una congestione stessa della gerarchia nelle istituzioni che
Il Titolo quinto e anche questo è un punto assolutamente non discusso da nessuno ha superato o no stabilendo al contrario il principio non solo della sussidiarietà e l'opposto del federalismo gerarchico
Ma l'idea stessa del
No che lo Stato organizza le Regioni le Regioni organizzano le Province e i Comuni e questo è un idea credo che non appartiene al Titolo quinto ma che non funziona
E allora anche il familismo fiscale quest'idea è un'idea ovviamente da non recepire non c'è per la verità
Del disegno di legge del Governo
Né in quelli già annunciati perché saranno vivete presentati altri disegni di legge in questa materia consentiranno l'esame congiunto da parte delle Commissioni non c'è traccia di questo ma sappiamo perfettamente che questo è uno dei nodi da sciogliere
E che la soluzione che si darà sia l'articolo tre dieci bis nei rapporti tra Comuni e Regioni sia sull'articolo undici per quanto riguarda
L'attribuzione della potestà di esercitare la perequazione noi capiamo perfettamente che questo è un nodo vita
E che se passasse l'idea che esclusiva no che ho la competenza in questo ambito viene assegnata
Senza limiti e senza paletti prevalentemente al ruolo delle Regioni noi dobbiamo affermare con grande chiarezza che possiamo dire che non c'è Federico giacché come realtà questo è un tipo di organizzazione che va esattamente la direzione opposta
E quindi questo è uno dei nodi mi fa molto piacere che
Il Preside il relatore della Commissione presenta la Commissione Bilancio Azzolini abbia colto subito immediatamente
Questo come uno dei nodi più delicati e che abbia dato la disponibilità già in sede di relazione e subito dopo di potere
Approfondire questo tema credo che sia utile subito dopo la relazione lo proporremo nella sede dell'esame parlamentare che
Le Commissioni in sede di Ufficio di Presidenza ascoltino nuovamente poi su queste specifiche tematiche non già sulla questione generale i rappresentanti delle Regioni e dei Comuni delle Province perché
Come diceva poco fa Leonardo Domenici effettive che su queste questioni c'è bisogno di
Scegliere una posizione più precise
E credo che e questi in questo integro quello che ha ha detto il Presidente
Relatore Azzolini la questione non si limita però soltanto all'articolo dieci bis l'articolo undici ma la questione almeno altrettanto delicata e quella che riguarda le funzioni
Perché evidentemente l'articolo nove l'articolo diciotto sono questioni delicatissime e da lì può passare
Direi impropriamente
E direi anche in modo illegittimo dal punto di vista costituzionale una attribuzione di una funzione ordinamentale sui Comuni alle Regioni che non è nella nostra Costituzione e può passare ovviamente in materia di attribuzione di funzioni
E deve essere la legge dello Stato a fare le grandi scelte naturalmente poi sulle modalità di esercizio si può convenire ovviamente
Che ci siano delle possibilità soprattutto sulle materie che le Regioni teli che hanno ai Comuni non su quelle di competenza propria che ci sia una qualche funzione è un intervento da parte delle Regioni
Tutto questo lo dovete non un clima di contrapposizione con le regioni
Ma in un clima
Di leale collaborazione che però
Rappresenti una distinzione come ripeto nell'architettura costituzionale così come disegnata anche nel luogo Titolo quinto
Ci sono poi
Ovviamente delle altre questioni da affrontare sono questioni delicatissime
Che riguarda l'hanno inevitabilmente anche i Comuni
E che qui oggi non hanno fatto pienamente apparizione ma che dovremo approfondire vi riferisco presentano queste relativa all'IRPEF no come viene attribuita la titolarità dell'IRPEG nel
Nel nel territorio Ai fini naturalmente di
Io ricordo quando ero sindaco di Catania e Presidente dell'ANCI
Il mio collega di Milano amava dire in tutte le riunioni che a Milano ce è concentrato il dieci per cento dell'IRPEF del
Del del Paese
E naturalmente come dire
La mia cura di contestargli sistematicamente che questo non è vero etero nominalmente nel senso che
Come dire se noi guardiamo alla sede legale di alcune grandi istituzioni alcune banche che ovviamente hanno sede
Diciamo a Milano
E allora evidentemente questo può essere vero ma sappiamo perfettamente che quella ricchezza viene prodotta
Con un'articolazione del territorio che comprenderà talmente tutto il resto del Paese e non è immaginabile no che una parte di questa ricchezza siamo
Venga poi essere considerata in un modo assolutamente improprio e squilibrato
C'è la questione relativa
Al Mezzogiorno che questa è stata
Affacciata qui
E naturalmente la li Federico fiscale può essere una grande opportunità per il sud per il Sud ma può essere anche un grosso rischio dobbiamo anche qui calibrare una modalità di esercizio e di organizzazione del turismo fiscale che
In qualche modo disincentivi
L'inefficienza della spesa corrente che certamente uno degli elementi costanti della realtà meridionale anche se svolge la funzione da ammortizzatore sociale e al contempo invece sia un'occasione virtuosa per guadagnare efficienza
Vale lo stesso identico momento per non comprimere le spese di investimento che poi sono la condizione essenziale attraverso quale il Mezzogiorno può recuperare rispetto al resto
Del
Del Paese
La questione primo fiscale è stata inserita oggi qui anche insieme ed è stata esaminata quale queste relativa alle procedure e le altre questioni che andremo ad affrontare
Ho visto che dai lanci di agenzia che hanno ripreso i nostri lavori che l'attenzione dei mass media rischia di focalizzarsi in questo momento su un tema che certamente importante Macherio vorrei dire non è affatto centrale dell'ostro lavoro
Se debba o meno istituirsi con la Commissione bicamerale e chi debba esaminare la questione ora io voglio dirlo schiettamente
Non è
Pesta la questione oggi più rilevante di cui discutiamo è ovvio ed è evidente che ci dovrà essere una sede e parlamentare che dovrà affrontare tutte le questioni sostanzialmente non dico che è irrilevante ma non è la principale questione
La mia personale opinione e che
C'è già una Commissione bicamerale che è prevista
E prevista dai regolamenti parlamentari e che consente l'esame delle questioni che riguardano le Regioni una modifica dei regolamenti parlamentari è possibile
Anche con l'iniziativa di singoli parlamentari noi valuteremo la possibilità di presentare una proposta di nuovo regolamento parlamentare in questa materia
E che consenta anche in quella sede di integrare come previsto del Titolo quinto la composizione no della la la composizione della
Del del il della Commissione bicamerale anche con il rappresentante della Regione degli enti locali che a me sembrerebbe dal punto di vista della geometria no la soluzione c'è o più facile più opportuna
E consente di far sedere allo stesso tavolo
I Natale dei membri del Parlamento delle due
Delle due Camere e i rappresentanti delle Regioni e dei Comuni già nella scorso il dottor Valter lo ricorderà lui proprio ed io insieme ad altri amici ci muovemmo perché
Purtroppo la non andò a buon fine per lo scioglimento anticipato ma era questa la strada che noi avremmo voluto portare avanti
E insieme con questo ovviamente le altre questioni che stanno per essere esaminati
Anch'io qui raccolgo pienamente l'allarme che alcuni colleghi hanno voluto lanciare non è immaginabile che si parli di federalismo fiscale senza discutere contestualmente e contemporaneamente
Anche la questione relativa alla Carta delle autonomie
E cioè alla questione delle funzioni poi in particolare
Cioè non è immaginabile che si discute e si eviti di su come devono essere come dire spense le risorse
E non al contrario e non la con tempo di chi debba fare esattamente che cosa
Qui ci sono siamo abbastanza avanti
Alcune forze politiche hanno già presentato dei disegni di legge restano per presentare c'è una proposta
Nella scorsa legislatura del Governo che viene considerata largamente positiva voglio ricordare che in quella legislatura scorsa legislatura noi cominciamo in Commissione affari costituzionali l'esame di questo disegno di legge andammo anzi molto avanti
Lo facemmo con spirito di collaborazione voglio ricordare che i due relatori che nomina e allora come Presidente della Commissione affari costituzionali erano uno di maggioranza euro di opposizione il collega Vitali e il collega Pastore se non ricordo male
E quindi si può riprendere una collaborazione seria anche su questo punto immaginando
Che si discuta contestualmente anche dato l'avete sullo sfondo
C'è poi la questione relativa
Alla
Ad alcune modifiche della Costituzione che non si possono non immaginare come assolutamente necessaria
Se stiamo imboccando col federalismo fiscale la strada del
Della del
Del federalismo dell'attuazione del federalismo assetto federale dello Stato me tutto questo marcia e ha un senso se
Nella riforma di alcune parti della Costituzione verrà affrontata
Anche in modo diverso da come forse contata nella scorsa legislatura dalla Camera ma la questione ma certamente affrontata quella relativa
A superare spunto al superamento del bicameralismo perfetto e alla trasformazione di una delle due Camere
E quindi segnatamente del Senato in un Senato federale in cui in qualche misura facendo però delle scelte coerenti possono sedere i rappresentanti delle Regioni dei Comuni delle Province
E naturalmente andando a vedere poi che tipo di assetto si sceglierà se quello del modello Bundesrat con la presenza degli esecutivi no
Direttamente le Senato federale o un altro modello che consenta la rappresentanza di rappresentanti
Del dei delle Regioni delle Province e dei Comuni in un Senato che abbia prevalentemente una responsabilità diciamo di salvaguardare e presidiare aspetto
Diciamo federale dello Stato
Ecco queste sono alcune delle considerazioni su cui credo si possa lavorare avrò bisogno in questa legislatura di vederci frequentemente abbiamo già predisposto un testo di alcuni punti che vorremmo sottoporre alla valutazione dei degli amici parlamentari
Dei Comuni siamo pronti a armata avente a ricevere suggerimenti obiezioni e critiche in modo che diventa diventi uno dei punti fermi qualificante della nostra azione vi ringrazio per l'attenzione per la vostra partecipazione
San Marino