Crisi finanziaria e welfare: quale iniziativa politica e sociale

Dunque
Bene
Ora
Signor
Non lo
Ebbene intendono
Bene allora possiamo dare inizio
Ai lavori del seminario
Crisi finanziaria è un welfare quale iniziativa politica e sociale promosso dall'associazione lavoro quel fatto
Siamo partiti dalla convinzione che in atto una crisi finanziaria senza precedenti
Si corre il rischio che l'attenzione dei Governi delle autorità monetarie
Si concentri più sulla tenuta dei bilanci delle banche
E si trascuri invece di affrontare il tema della condizione di milioni di lavoratori di pensionati le difficoltà dei giovani di tanti lavoratori precari
Ma anche le difficoltà di tante imprese piccole medie e grandi che affrontano la recessione è proprio di ieri la notizia che il Fondo monetario internazionale segnala che l'Italia purtroppo è in recessione
L'unico Paese dell'Unione europea
E quindi la crisi avanza c'è un aumento vertiginoso di richieste di cassa integrazione
Senza un'adeguata iniziativa politica sociale Hilla UE il fare potrebbe uscirne indebolito e ridimensionato
Una serie di atti e di scelte del Governo italiano purtroppo vanno appunto in questa direzione e il confronto in Parlamento ne risulta fortemente soffocato
Dovremmo semmai utilizzare l'occasione della crisi per rinnovare di qualificare rilanciare il welfare italiano
Cominciando con l'attuale
Le misure previste dal protocollo del welfare concordato dal governo Prodi un anno fa con le parti sociali e validato voi dal voto di cinque milioni di lavoratori italiani
E quel seminario di oggi vuole occorre offrire un'occasione di incontro tra la politica e le parti sociali
Da un lato ci sono parlamentari del Partito Democratico che hanno tutti una importante esperienza sindacali alle spalle quindi hanno una consuetudine i rapporti con il mondo del lavoro e dell'impresa
E poi abbiamo anche invitato importanti rappresentanti del mondo dell'industria dell'artigianato della cooperazione del sindacato
Proprio per offrire una occasione di confronto sappiamo che l'attuale Governo non ama molto la concertazione
E quindi noi pensiamo invece che proprio attraverso un sano corretto esercizio del confronto con le parti sociali sia possibile individuare le scelte più opportune per uscire dalla crisi
E quindi affronteremo i temi della concertazione della partecipazione il ruolo del Mezzogiorno il mercato del lavoro il rapporto tra lavoro e fisco il nuovo modello confratello contrattuale e poi il rapporto tra lavoro welfare
Quindi
Si svolgeranno prima gli interventi le comunicazioni dei parlamentari e poi la parola alle parti sociali concluderà il seminario Dario Franceschini vicesegretario nazionale del Partito Democratico
Perché Veltroni come egli ha dovuto sotto sottoporsi ad un piccolo intervento niente ovviamente di preoccupa
Ora per essendoci molti interventi previsti raccomandiamo a tutti un'autoregolamentazione cioè interventi di dieci undici minuti come è noto il Presidente degli Stati Uniti ha letto Obama
Dopo le elezioni ha parlato solo quindici minuti come dire quindi
è un esempio positivo da limitare
Bene
Allora
Posso possiamo cominciare subito con gli interventi diamo la parola Cesare Damiano dice il ministro ombra in capo gruppo del Partito Democratico in Commissione
Come vedete io sono piuttosto pallido
A differenza di altri che
E mi scuso in anticipo e mi scuso in anticipo
Se non seguirò tutti i lavori perché purtroppo molto bene
La febbre
Però non ho voluto mancare a questo appuntamento
Che insieme a
D'Antoni Baretta Nerozzi Passoni Musi
Abbiamo voluto costruire
Ora il contenitore lavoro welfare questa associazione
Che nasce dalla rivista
Fondata nel due mila due
Che ha avuto diciamo anche un compito di stimolare una discussione
E
Un luogo di incontro così noi
L'abbiamo concepito anche un laboratorio di idee speriamo un aiuto alla politica
Alla politica intesa in senso largo non legata a questo o quel partito pur essendo ovviamente le persone che animano la rivista e l'Associazione per lo più
Del partito democratico ma non esclusivamente del Partito Democratico quindi tutti coloro
Che vorranno partecipare sono i benvenuti indipendentemente dalla
Propria appartenenza
Di partito perché noi
Scommettiamo molto sui contenuti ora
Avendo un tempo giustamente limitato a disposizione rivolgere alcuni ragionamenti
Io vorrei soffermarmi su Baresi punti lei esce
Sapendo che noi proseguiremo questi incontri di approfondimento specifico come avete visto le comunicazioni toccano tantissimi temi che abbiamo intenzione di volta in volta di analizzare
Più concretamente e più approfonditamente oggi diciamo così stendiamo una tela una tela di ragionamenti una tela di spunti una tela di intuizioni
Che hanno ovviamente affondamento la grande parola lavoro la grande parola Stato sociale
Perché noi siamo molto preoccupati la situazione
è particolarmente delicata e dal mio punto di vista l'azione di Governo sicuramente non aiuta a tranquillizzare coloro che credono nell'equità
Nel
Ruolo dello Stato sociale nella necessità di tutela
Ora questo luogo di incontro questo laboratorio cerca anche di perseguire un obiettivo che dimostrato poi
Dalle persone che abbiamo voluto invitare quindi i rappresentanti delle parti sociali in particolare CGIL CISL e UIL e UGL Confindustria rappresentanti dell'artigianato che della
Cooperazione
Perché noi crediamo io credo adesso non voglio mettere le mie parole in bocca a nessun altro ci mancherebbe qui siamo tutti liberi pensatori
è una sede di partito quindi in una sede di
Confronto di idee io penso
Che soprattutto in una situazione così particolare quella che stiamo vivendo torni d'attualità lo propongo come tema della discussione poi
Tutti diranno loro libere opinioni torni di attualità il tentativo
Di costruire quello che un tempo abbiamo chiamato un patto tra i produttore io penso che questo sia un punto fondamentale
Personalmente
Nell'attività del Governo scorso io ho cercato sicuramente con molti limiti
Di perseguire questo obiettivo questo obiettivo si fonda sull'idea dell'incontro di interessi
Tra le ragioni
Dell'impresa e le ragioni del lavoro incontro di interessi io non mi sono mai confuso sui lati del tavolo lo dico anche come il fatto di professionalità specifica nel senso che esso venne
Che le ragioni del lavoro le ragion dell'impresa non coincidono che ci sono delle specifiche ragioni che vanno difese
Ma ho sempre creduto e continuo a credere che queste ragioni debbano trovare il loro compromesso il loro punto di equilibrio
Come ho sempre sostenuto
Il tavolo migliore della concertazione della trattativa e quando tutti si alzano un po'scontenti perché vuol dire che qualcosa rimane su quel tavolo di insoluto ma la ragione fondamentale del compromesso ha vinto
Perché si trovano le ragioni della crescita della competitività da una parte e la ragione della tutela per il lavoro
Quindi questo è un tema è un tema attuale è un tema non attuale rilanciare il tema del Patto dei produttori è un qualcosa di antico potrebbe sembrare perché
Naturalmente patto tra i produttori si accompagna ad un'altra parola alla quale io ho
Sempre creduto sotto il profilo politico e culturale la parola
Concertazione
Oggi questa parole desueta io non voglio fare propaganda ripeto questo è un luogo di studio e di ragionamento però
Penso che dati alla mano si possa dire io mi sento di dirlo che questo Governo sicuramente non sceglie la strada della concertazione se per concertazione intendiamo il tentativo faticoso anche
Con tempi necessari per arrivare ovviamente ad una conclusione che può essere condiviso anche non condivisa dopo una discussione
Approfondita lì costruire con il consenso delle parti sociali quella che può essere una legislazione di sostegni una legislazione che guarda alla produttività e allo Stato sociale
Mi pare
Che
Questo Governo abbia invaso al di là delle parole
E le parole erano mai preserviamo l'autonomia delle parti sociali abbia invaso prepotentemente
Il ruolo delle parti sociali le loro prerogative e la loro autonomia
Ecco io offro anche questo spunto che può essere più o meno condiviso ma lo dico perché nell'azione del Governo prima delle ferie recentemente penso al decreto mille quattrocentoquarantuno quater
Le tematiche del lavoro sono state abbondantemente saccheggiate senza un preventivo confronto con le parti sociali diciamo
Chiaramente che noi siamo di fronte ad una mole manomissione potente del protocollo del ventitré luglio e persino un tentativo di mettere in discussione del testo unico sulla salute e sulla sicurezza nei luoghi di lavoro quindi io credo che
Patto dei produttori
E concertazione siano due cose che ovviamente debbono camminare di pari passo il tentativo di trovare ma soprattutto in una situazione eccezionale i compromessi necessarie perché noi
Siamo
Di fronte ad una situazione purtroppo eccezionale ora questa situazione eccezionale
Vorrei qui richiamare due punti io fronte questi
Al dibattito ci sono dal mio punto di vista
Due questioni una positiva e una negativa quella positiva
Per quello che mi riguarda l'elezione del Presidente degli Stati Uniti
Barack Obama sicuramente rappresenta meglio di chiunque altro quella nuova frontiera di cui
Si è molto parlato soprattutto in tempi di
Recessione globale mi ha molto colpito in questo breve
Discorso di insediamento e mi ha colpito positivamente il richiamo
Alle tematiche del lavoro
Ben remunerato
Il lavoro Brenta remunerato nonché il richiamo al lavoro al lavoro venti remunerato
E alla qualità
Dello sviluppo nel momento in cui si pensa che per il lavoro ben remunerato che rimpiazza ovviamente le perdite di lavoro tradizionale che derivano dalle crisi tradizionalmente si accompagna una scelta di forti investimenti
Sulle frontiere della tecnologia più
Innovativa ecco vedo in questo una chiave
L'intervento di regolazione che sicuramente va guardata con grandissima attenzione io questo lo leggo come come si dice uno spirito nuovo un elemento
Innovazione anche perché si parla di lavoro verde di lavoro compatibile di tecnologie che tengano conto dell'equilibrio del pianeta e guardate che sono ispirazione
Importanti secolo meno scontate
Arrivano da quello che il Presidente della prima potenza mondiale ecco questo lo metto come un elemento di stimolo che aiuti anche a una riflessione in Europa e soprattutto in Italia perché vedo l'Europa
Ad esempio la banca d'Inghilterra fa uno sconto sul denaro dell'uno virgola cinque l'Europa e allo zero virgola cinque
Mi sembra un da una parte politica e giustamente aggressive
Di fronte a una situazione speciale e dall'altra parte politica ancora tradizionali
Che continuano a perseverare nell'errore ecco abbiamo di fronte due mondi noi dobbiamo scegliere dove spingiamo quale mondo vogliamo aiutare
Secondo punto
E quello della crisi beh al di là di tutte le discussione ormai è chiaro anche a quelli
Che non vogliono sentir ragione che la crisi che la crisi finanziaria
Non si ferma
Ha i titoli di Stato o ai titoli spazzatura o i titoli a rischio
è evidente che l'onda d'urto arriva sulla economia reale evidente
Si è negata questa evidenza queste evidenze l'abbiamo sotto gli occhi e qui c'è un parte di ex dirigenti sindacali
Che hanno fatto molte contrattazione hanno vissuto molte concertazione B guardate che in mesi che abbiamo di fronte saranno mesi terribili sotto il profilo sociale
Non rendersene conto vuol dire non guardare in faccia la realtà ma
Non lo dico da ex sindacalista ex ministro lo dico perché sento
I rappresentanti della cooperazione dell'artigianato della Confindustria di CGIL CISL e UIL e UGL non ho mai sentito sull'analisi una sintonia così evidente
Dove ti giri c'è un disastro penso alla mia città Torino
Cioè Torino esce dagli anni ottanta come una città cupa trova il suo equilibrio
Tra qualità della produzione manus manufatto riviera e servizi
è una nuova vocazione
Oggi Torino ripiombare in una situazione di grande difficoltà Fear Bertone Pininfarina ma per citare soltanto tre marchi storici che significano cassa integrazione a go go e licenziamenti
Ah non ecco Torino e l'Italia pensiamo nel parere Sergio al Mezzogiorno
L'ora ci rendiamo con un ce ne andiamo contro noi lanciammo con grande grido d'allarme che la domanda e
Ma se la crisi così potente io da mesi che denuncio la crescita impetuosa della cassa integrazione basta leggere i dati
La crescita della disoccupazione e la crescita della mobilità
Se così è noi dobbiamo sapere che abbiamo bisogno di interventi che non siano ordinario ma questi interventi ci sono o non ci sono allora io credo
Lo dico come esponente del Partito Democratico di fronte a questa situazione noi abbiamo bisogno di avanzare delle proposte che fa sono prese che siano comprensibili che abbiano un elemento di sfondamento anche di opinione e propongo due questioni concludo la prima
La situazione richiede che la giusta attenzione
Al sostegno al sistema bancario non discuto
Banche vuol dire piccoli risparmiatori noi
Ci mancherebbe non discuto vuol dire il pensionato la famiglia vuol dire quel che vuol dire
Non si fermi a quel punto
Noi dobbiamo domandarci se come elemento non solo di equità sociale ma di manovra anch'di ciclica una previsione a breve di
Risorse destinate al miglioramento del potere d'acquisto delle famiglie non rappresenti uno dei punti fondamentali della leva di politica economica nell'immediato
Retribuzione e pensione noi abbiamo proposto la detassazione della tredicesima
Io ho sempre proposto l'allargamento della quattordicesima i pensionati ai settecento euro verso il mille duecento euro
La tecnica la studiamo ma vuol dire buttare delle risorse perché migliorare quel potere d'acquisto vuol dire non dico azzerare
La recessione in corso o la situazione che si è determinata ma sicuramente aiutare a fare una
Retromarcia questo è un primo problema secondo problema
Io ritengo che oggi
Di fronte ad una situazione che ha queste caratteristiche di impatto sull'occupazione
Il Governo noi dobbiamo sollecitare il Governo non so cosa ne penso in parte sociale a mettere mano ad un tema fondamentale la parola Accornero nella contesterebbe
è una parola antica che non piace si chiamano ammortizzatori sociale
Non possiamo avere sette anni all'Alitalia zero minuti nell'artigianato
Cioè ma che dobbiamo porci il problema
Il problema di avere un sistema questa è la proposta del
Domanda l'interrogativo un sistema universale di ammortizzatori sociali
Un sistema universale che sia capace di ricomprendere al suo interno protezioni per la grande impresa ma anche per la piccola piccolissima impresa che sia capace di tenere insieme il lavoro stabile ma anche il lavoro che stabile non è
Ora silenziosamente nelle aziende sta capitando che chi ha un lavoro a progetto un lavoro interinale un lavoro a termine viene già lasciato a casa
Silenziosamente sono quelli che pagano prima e più pesantemente di tutti che hanno avuto meno e vengono lasciati per strada sui nostri figli
Poi
Si arriva a quelli che tradizionalmente sono quelli stabiliti
Allora qui c'è un problema
Cioè noi non possiamo
Avere un Governo che presenta risorse per gli ammortizzatori sociali cassa in deroga al CIPE ad esempio
Meno soldi dell'anno prima meno soldi nel due mila sette due mila sette faceva così la cassa integrazione del sosta
Saltando in aria
E l'unica proposta di passa da quattrocentocinquanta a seicento milioni ma secondo voi
Con l'aspirina assicura la polmonite I siamo di fronte ad una situazione che una situazione pesantissima quindi concludo io credo che
Da una parte e potenziamento del potere d'acquisto delle famiglie e dall'altra parte una rete universale di ammortizzatori del resto
C'è una delega da esercitare contenuta nel protocollo del ventitré luglio che aveva già adombrato diciamo un nuovo schema di unificazione della disoccupazione della mobilità della cassa ordinaria e straordinaria di tutte le minime
Sono persino pronto a discutere una cosa che ho sempre rifiutato di discutere la detta male che non ho mai condiviso
Quelle salario minimo
Capisco di dire una cosa come si sa è delicatissima ma
La dico perché mi sembra parlo per me che in una situazione come questa
Ragionare ciascuno con il vecchio armamentario parlo per me sia assolutamente insufficiente vale per tutti
Cioè noi corriamo il rischio di non accorgerci di quello che sta capitando naturalmente uno mi dice va be'magici ma i soldi dove li tiri fuori
Per sulla questioni delle risorse io dico semplicemente questo
Ha senso in una situazione di questo genere avere un ministro come Tremonti che diventa il guardiano dei saldi di bilancio
Io la dico così bestemmia in chiesa voglio bestemmiare in chiesa siamo Paolino viene usato fare confusione arrivate hai fatto tu dovere in Commissione bilancio in Aula a in Aula in Aula
Io vorrei dire una bestemmia in chiesa
Se siamo ad una previsione del due virgola cinque partiamo altre dice
Utilizziamo quei margini di elasticità di flessibilità che l'Europa a indicato
Per quanto riguarda il rapporto deficit prodotto interno lordo per fare una manovra di reperimento delle risorse che abbia una misura anticiclica e di protezione sociale
Se non vogliamo trovarci in una situazione come si dice assolutamente
Ingestibile concludo dicendo questo anche questo sarebbe un tema
Come si dice da discutere lo discuteremo del resto qui CGIL CISL e UIL
Ex sono rappresentate e poi abbiamo CGIL CISL e UIL e UGL come di scarsa anzi questa nostro incontro si ripropone il tema non dico dell'unità sindacale ma della convergenza sindacale
Io sono figlio degli anni Settanta dell'unità sindacale organica noi siamo di quella generazione però tra unità sindacale organica e convergenza sindacale
C'è una bella differenza e si può trovare una pista di lavoro la domanda è in questa situazione se la situazione così eccezionale così
Gravità di risultati negativi soprattutto
Per i lavoratori
Non è necessario non è
Indispensabile ritrovare partendo i contenuti un filo di collegamento che parta dei contenuti
Sulle ragioni che mettono insieme la crescita della competitività dell'impresa
E ovviamente la tutela
Dei lavoratori sono tutti i grandi interrogativi mi rendo conto
Che noi vorremmo sviluppare naturalmente un po'per volta ci auguriamo che questa
Discussione di inizio serva a costruire quella rete di comunicazione di protezione che se viene l'accelerata la rete dell'unità la rete della concertazione la rete della condivisione la rete del compromesso
Soprattutto in una situazione come quella che stiamo attraversando e siamo all'inizio perché i mesi duri sono quelli che abbiamo di fronte a noi
Non potrà portarci da nessuna parte però che a me preoccupa e un atteggiamento anche di questo Governo
Anche qui mi permetto ovviamente
Di dire un'opinione personale questo un Governo che cerca la divisione del sindacato e le parti sociali
Mentre in una situazione come questa bisognerebbe cercare l'esatto contrario e faticoso e difficile ma sicuramente è un punto di ricerca al quale non possiamo assolutamente rinunciare
Bene la parola ora a Sergio D'Antoni che parlerà sul tema lavoro sud e concentrazione
Allora io penso che facciamolo quest'iniziativa uno uno scopo come diceva prima cioè sarà noi vogliamo poi proseguire insomma nostro otto tentativo di dare un contributo
Ho di idee di riflessione di
Innanzitutto al nostro partito
Perché noi riteniamo che la questione del lavoro questioni che sono davanti a noi sono fondamentali per
Un partito che
Vuole crescere darsene vinto un'identità
Svolgerà un grande ruolo alla società in questo momento l'opposizione
Successivamente di governo
Questo è il nostro obiettivo sa nel fare questo è chiaro che riteniamo che
Sia indispensabile dare ruolo a tutti quelli alle parti a tutti quelli che possono una loro autonomia contribuire a questo dibattito e quindi dare un segno vero ad un cambiamento profondo che davanti a noi
La prima questione da cui partirei diciamo lo faccio assolutamente per flash perché sto nei dieci minuti quindi proprio
Per ragioni diciamo di
Non mi
Non mi dilungo la prima questione ciò la crisi che abbiamo davanti che è una crisi ormai
Appunto lasciamo perdere gli aggettivi devastante a dalle conseguenze imprevedibili eccetera
Qual è la vera causa
Cioè qual è il punto perché siamo arrivati questa condizione perché secondo me qui non non c'è una vera riflessione non c'è una vera
Diciamo una un'analisi attenta delle motivazioni che ci hanno portato a questo punto
Io lo dico con una parola diciamo con una espressione la cosa meriterebbe molto di più io sono convinto che la crisi è frutto di una proprio distretto distribuzione iniqua dalla ricchezza
Che nel corso degli ultimi vent'anni sostanzialmente
La ricchezza del mondo sia distribuite equamente attrarre parti del mondo tra le zone del mondo tra i ceti del no
Questo ha provocato lasciato un tale sconvolgimento nel negli assetti che poi è esploso
In particolare è esploso negli Stati Uniti dove appunto questa distribuzione iniqua della ricchezza prodotta un fenomeno che noi per fortuna abbiamo molto limitato ciò che è quello che la gente
Non avendo i soldi ma avendo una proporzione al consumo si è indebitata
In maniera tale da garantire un livello alto dei consumi ma non aveva l'equivalente di risorse è a un certo punto non ce l'ha fatta più a pagare i debiti che aveva accumulato e questo ha fatto scoppiare
Quello che poi è scoppiato
La bolla immobiliare cioè tutto quello sì ci sono problemi di regole di riprendere Collection di dirlo tutto quello che si vuole
Cioè per cui è inutile non non non lo semplifico però c'è un punto chiaro chiave a mio giudizio
E questo tema che è tipico dell'Europa stranamente in Europa non ha in questo momento grande
Grande audience non c'è un dibattito ovvero su questa questione ora non perché siamo tutti presi da questa vicenda un po'di Obama siamo tutti urbani anima
Ma non c'è dubbio che quando un un Presidente degli Stati Uniti caratterizza la sua campagna elettorale sulla appunto distribuzione equa della ricchezza
E ecco rischiando in quel Paese di farsi considerare socialista perché poneva questo problema
Cioè e la timidezza che c'erano rompa anche a sinistra io la trovo devastante cioè io trovo questo francamente perché questo liberismo deve intorno che noi abbiamo anche tra le nostre fila io lo trovo
Non degno del causa ora che noi dobbiamo lasciamo perdonare lasciando alla bandiera del delle di un nuovo rapporto Stato marcato lasciarla in un improvvido Tremonti che appunto
Debba diventare l'emblema di questa
Di questa condizione dopo aver per anni ci hanno massacrato perché cioè il modello era la Thatcher Reagan e ce ne hanno dette di tutti i colori quelli non erano abbronzati quindi potevano essere il modello
Queste abbronzato ha qualche problema giudice cioè ma la questione che si pone per noi
E per tutti quelli che hanno a cuore le sorti
Del lavoro della distribuzione delle risorse di una e qualche APPA città di
Ad avere una società più giusta la prima questione si pone questa
Come si ottiene nel capitalismo moderno e non viene la fine del capitalismo la battuta che circola e che il capitalismo appunto ai secoli contati il problema non è quello il problema è sapere quale capitalismo
Con quale tipo di
Rapporti e con quale tipo di capacità si coniuga con la democrazia con lo Stato con la società con
Gli interessi diciamo vasti di milioni di persone in questa vera questione che è un punto interrogativo non risolveremo questa mattina
Però noi dobbiamo cominciare a discuterne dobbiamo gol ecco la nostra la nostra iniziativa io parlerò di due temi in particolare
Gli altri faranno un approfondimento appunto sul fisco alpine arrabbiati Garbarek sulla partecipazione nel senso che è poi eccome come deve coniugarsi tutto questo
Cioè
Perché noi dobbiamo inventarci una riflessione ambiziosa
Nel partito innanzitutto che stimoli altri a fare lo stesso che sia in grado di produrre questa distribuzione con la ricchezza di produrre ricchezza e poi distribuirla equamente
Che sono le due cose che vanno insieme e nel nostro Paese negli ultimi anni ne abbiamo prodotta porca è quella poca che abbiamo prodotta l'abbiamo però l'abbiamo distribuita come peggio non si può cioè questi sono i due
Forti limiti della nostra condizione quindi noi dobbiamo essere in grado di riprodurla e poi di distribuirlo
E un grande partito deve mettere in campo le sue forze per fare in modo che questi due grandi obiettive
Produrre ricchezza a distribuirla quando noi ora basta ecco se non ci consegna un piumone siamo dirigenti del partito democratico sano
Questa cosa e l'ex almeno a me piace
Una persecuzione cioè uno barra estrarre spesso con le sue sensibilità però abbiamo un po'farà l'ex avvita allora e il problema è che
Dobbiamo appunto individuare come avviene come come Stream può determinarsi questo nuovo rapporto Stato marcato società
Noi in fasi storiche diverse l'avevamo individua conosce in un rapporto corretto
Famoso la famosa asta stagione della concertazione degli anni novantadue novantatré fino al novantasei fino al novantotto fino a
Gli anni cerca sono stati anni nei quali noi abbiamo individuato qual era il modo di mettere in moto
Ricchezza di farla crescita e poi di di distribuirla sapendo quali erano le priorità
In quel caso le nostre priorità erano abbattere l'inflazione difendere il valore reale delle retribuzioni dare un contributo attraverso quella strada a un risanamento dei conti pubblici
Con l'abbassamento del tasso d'interesse tenuto conto del debito pubblico che abbiamo detto diciamo ci siamo riusciti
Quello è stato una stagione che è riuscito
Avevamo individuato in quella stagione stressa negli anni Novanta che quella stagione finiva
Perché avevamo individuato che in particolare se ricorderete se ricordate il dibattito del novantotto
Vi ricorderete che proprio avevamo individuato del fatto che si era quei cinque anni era stata cinque anni felici
Felici tra virgolette artigiano eravamo andati in Europa pagato attuassero per aver comunque non c'è tempo però avevamo ho centrato gli obiettivi
Dal novantotto si doveva aprire una nuova stagione questo riguardava la setto delle parti sempre col modello di concertazione
Un nuovo modello contrattuale ho un rapporto tra Stato e mercato società e quindi un ruolo del fisco di cui parlerà Adriano totalmente diverso da quello che avevamo avuto
E quello che è mancato questi noi abbiamo perso dieci anni
Per varie ragioni che Fini sarebbe lungo descrivere ma dobbiamo ripartire perché il punto è questo c'è un modello alternativo alla concertazione o più efficace non c'è
Negli anni Novanta e noi siamo stati presi come modello in tutta Europa abbiamo perso quel modello non abbiamo sostituito
Io dico chi hard obeso la concertazione ce ne sono poi tanti anche a sinistra
Non parliamo a destra sempre considerato un peso che di cui levarsi
Mattia dubbi deve proporci un altro modello non può limitarsi a dire gli addobbi perché l'altro e l'uva che era il famoso rapporto di forze le serbe riportiamo cioè
Il rapporto come dire capitava lavoro sulla base non non esiste più perché se lo poniamo i risultati degli ultimi decenni sono davanti a noi il rapporto di forza
Non ci porta nocivi
A risultati assolutamente negativi quindi non esiste un altro modello lo perfezionato è un metodo qui va beh sarei lungo basta mi fermo qui è un metodo non è un metodo e una per me è una politica e qualcosa di più è l'ingresso alla società
Negli assetti nella divisione dei compiti una Società tra istituzioni Governo e Società protagonista
L'Italia ha una caratteristica a una società protagonista se era rendere protagonista veramente ottiene risultati
Perché ha una società organizzata che
Tutti gli altri Paesi ci invidiano
Ma questa nostra ricchezza che non è materia prima è ricchezza oppure al non viene utilizzata allora si può ripartire in termini concettuali innanzitutto e poi fattuali da lì
Per affrontare la crisi e dare alla ricchezza una distribuzione più equa
Io indico questa come strada fondamentale
Dando un protagonismo alla Società perché questo determini una condizione tale da potere poi ottenne oggi urna da quest'so che cosa nell'immediato ne parlerà Adrian nell'immediato le proposte che noi abbiamo fatto ma in prospettiva un cambiamento di riassetto
Perché nell'immediato è una riduzione delle tasse sul lavoro
Un modello contrattuale che sia in grado di distribuire di più
Attraverso la produttività e tutto quello che riesce a rimettere in moto di più o
Salaria e contemporaneamente un'azione che sia in grado di porre l'altra grande questione in Italia irrisolta e ma sembra dentro la distribuzione
Iniqua della ricchezza che è il rapporto tra una forte zone deboli del paese
Perché l'altra grande questione
Che è l'altra grande di o questione o risorsa o opportuno o e qui siamo in presenza di un paradosso formidabile
Qualunque Stato abbia una condizione di questa natura la prima cosa di così preoccupare utilizzare nella zona debole che ha come una risorsa rimetta va in moto è quello che ha fatto la Germania con con l'Est quello che ha fatto la Spagna quello che e da cui hanno avuto i risultati di crescita negli ultimi anni che
Che non ci siamo sognati
Noi in Italia non si è poi in Italia un leghismo strisciante
Ormai si è impadronito del delle testate addotte per cui ormai parlare del Mezzogiorno è come parlare di una specie di bestemmia cioè ogni volta che ha detto riguarda
In giro se può se vuole
Perché altrimenti è il luogo ove fosse a rischio come vota ma qui stai l'altra grande questione alla distribuzione della ricchezza che si tre questioni Investimenti lavoro produttivo
Incapacità di crescita perché da lì perché altrimenti lo non si può fare
Assistiamo in questa fase ad un dibattito devastante guardate il federalismo fiscale così come ci viene proposto è un federalismo intanto questo è assolutamente vuoto ciò ma è una promessa
Che rende tutti contenti io Servello contento Bossi mi consentirete io solo assolutamente preoccupato
Se lo vedo preoccupato forse qualche speranza se lui è contento c'è qualcosa non funziona ora che i meridionali gli facciano pure gli applausi che è il massimo dalla ricetta
Ma loro lo sostengono chiedeva Padania
Leggete dirà Padania devastante io voglio far riflettere i nostri democratici
Del nord cioè la Padania dice abbiamo ottenuto un grande risultato abbiamo stoppato ogni investimento nel Mezzogiorno
Certo siamo ad un livello tale di insipienza da non capire che l'interesse del nord e in questo momento puntare alle zone deboli dove ci sono i disoccupati
Dove ci sono come dire le potenzialità per crescere e fare di questo una grande partita lanciando le euromediterranea che è la grande possibilità che l'Italia
E che Sarkozy ha individuato settecentocinquanta milioni di persone che possono fare un grande
Insieme al mercato una grande entità politica in grado di fronteggiare un'evoluzione
Delle vicende mondiali che altrimenti rischia di non essere hanno è favorevole allora allora il nostro problema qual è il rilancio alla concertazione con al centro la questione del valore reale
Da un lato delle retribuzioni e contemporaneamente un amento legato alla produttività un uso del fisco che sia in grado
Di puntare sul lavoro e non più sul capitale una capacità di politica economica di viste le sì io non è
Per fare in modo che le zone deboli siano centrali queste sono in grande sintesi io penso per un grande partito che vuole sfidare i nostri avversari
Che sono ormai incatenati sul versante della distribuzione perché avevano individuato tutta l le previsioni della vigilia cioè Tremonti ci è stato presentato come quello che aveva indovinato tutto
Ho ne avesse proprio i ne avesse IX ne avesse non indovinato mai avesse schierato una
Ha fatto una finanziaria prociclica e non anticiclica
Ha dato come dire ha avuto un'analisi devastante di quello che stava avvenendo facendo la Robin tax è e ha dovuto restituire ora quelle cui avallato cioè delle cose allucinante qualunque altro Paese sarebbe stato sommerso qui li fanno gli appalti
Allora ho finito voglio dire che
Il nostro problema è avere la capacità di grandi temi collegandoli
E rispettando il dibattito dalle parti sociali ma contribuendo con le tematiche perché noi non non possiamo noi sostituirci al dibattito tra CGIL CISL UIL e meno né ora né mai e dobbiamo farlo proprio perché sappiamo che cosa significa gelosamente l'autonomia
Di un grande sindacato in questo caso di grandi parti sociali quello che possiamo fare dare un grande contributo di idee di riflessione di iniziativa del partito che ponga questi temi i temi del lavoro dalla distribuzione la ricchezza come temi centrali dalla sua iniziativa politica e io penso che questo sia il miglior contributo anche per favorire l'incontro
Tra le grandi organizzazioni sociali grazie
Informo che pubblicheremo gli atti attraverso un quaderno di lavoro welfare e colgo l'occasione per ringraziare gli operatori dell'informazione che stanno seguendo i lavori del nostro seminario la parola ora Pier Paolo Baretta mi Baraldi lavoro e partecipazione
Gennaro
Ma per vicende economiche sociali degli ultimi vent'anni hanno progressivamente posto
La questione di fondo
E cioè non capitalismo si capitalismo no ma quale capitalismo
Cioè se è possibile immaginare e costruire e realizzare
Forme di economia di mercato sufficientemente avanzate dal punto di vista della capacità competitiva
Ed è la capacità di giocarsi le grandi sfide Alconzo internazionale ma se sia possibile che questo sia accompagnato
Da forme altrettanto avanzate di giustizia sociale di redistribuzione e e di equità
Il tema ovviamente non è assolutamente risolto questa crisi finanziaria lo rende drammatico è molto attuale
Però diversamente da qualche tempo fa all'inizio di
Subito dopo il muro della caduta del muro di Berlino quando questa epoca è cominciata
Oggi è molto più evidente non solo la domanda di un nuovo equilibrio ma anche le condizioni obiettive che rendono necessario affrontare questa questione altrimenti non si riesce ad avere un equilibrio tra mercato e giustizia sociale
Anzi alcune tesi sufficientemente avanzate
Anche da questo teorico sostengono che non ci sarà nemmeno un buon mercato se nella condizione della globalizzazione non sarà in grado di
Redistribuire adeguatamente
Abbiamo ha per fortuna in aiuto due scuole di pensiero che si contrappongono
Perché fino a un certo punto Milton Friedman e la scuola di Chicago anche se Chicago oggi no ma altre opportunità viene rappresentava il pensiero unico
Negli ultimi anni il premio Nobel non ha preso solo Milton Friedman hanno preso Amartya Sen Roman quest'anno allo stesso Stiglitz cioè in una cultura totalmente liberale
C'è una costruzione progressiva di parametri che credono il confronto con le logiche di mercato ma che rendono possibile questo quadro di riferimento questo mi pare il primo punto
Di di partenza allora se questo punto di partenza che io penso l'unica considerazione esplicitamente politica che faccio
Che il Partito Democratico devo intestarsi come il programma di alto livello per di costruire un modello sociale
Se questa appunto di partenza e condiviso allora purtroppo
Per certi versi per le ragioni delle sue conseguenze pratiche però la crisi
Un'opportunità
Cioè bisogna viverla con questa
Percezione
In questo quadro i temi della democrazia economica della governance della responsabilità sociale della partecipazione rappresenta una risposta culturale politica avanzata
Alla sempre più complesse questioni della cittadinanza e dell'emancipazione
Non solo delle regole del mercato le questioni della cittadinanza le questioni emancipazione sta stanno
Modificandosi moltissimo e hanno bisogno di risposte
Forti coraggiose moderne la democrazia economica la governata responsabilità associato se non sono disposte moderne cittadini consumatori i lavoratori sono sempre più
Coscienti o meno soggetti attivi nella definizione delle strategie di sviluppo si pensi grandi problemi ambientali si pensi problemi dei processi di distribuzione della ricchezza o della stessa povertà
E nell'organizzazione dei sistemi democratici di controllo
Ora è chiaro che la crisi congiunturale è affiancata ad una crisi strutturale che viene prima
E che non possiamo nascondere
Dentro la crisi congiunturale ed è la crisi di uno di di un di un ordine economico che che che è venuto maturando negli anni adesso tutti parlano di questa crisi
Che tutti si scoprono con vocazioni etiche però lo dico solo perché ed è importante averlo presente non è la prima crisi è l'ultima di un percorso lungo
Ricordiamo la Thailandia i mercati asiatici ricordiamo i bond argentini parlo di un decennio e non di un giorno ricordiamo
Il la Enron nel nostro piccolo Lacirignola Parmalat
Ricordiamo i mutui America è un crescendo anche qualitativo e quantitativo e la verità è che non si è voluto vedere la cosa più clamorosa ogni venerdì i danni ogni venerdì danni le borse bruciano miliardi di euro e miliardi di dollari
Fatemi dire c'è anche qualcosa di immorale in questo ma chiusa la parentesi effettivamente la dimostrazione che c'è qualcosa che
Non va dal punto di vista strutturale
Mi permetto di dire che le con perché l'etica in economia a questo punto non più esse non può più essere una roba da preti
O da filosofi o da teorici o da utopistico deve diventare una componente essenziale della riflessione e anche del nostro programma
E io credo che su questo bisogna anche attivare iniziative parlamentari
Ad esempio dato il costituendo
Propongo costituendo un gruppo interparlamentare ce ne sono no di tutti i tipi che si chiede assommi tutti quelli delle diverse cultura politica che però hanno a cuore questa impostazione
In questo quadro di riferimento sono tre lo dico per titoli
Le ragioni che mi portano a dire che un programma di democrazia di democrazia economica di partecipazione di governance a una praticabilità possibile in questo difficile quale riferimento
Il primo è legato proprio al cambiamento della struttura della finanza non non rientro non non rifaccio le analisi che conosciamo bene ma non c'è ombra di dubbio che
Se prendiamo a riferimento il piano più generale constatiamo una piccola e semplice cosa
Che le transazioni finanziarie globali superano ogni giorno il PIL di molti Paesi sono costituite dalla somma di grandi picchi di picco di un numeri incommensurabile di piccoli risparmiatori
IP
La la la condizione
Finanziaria mondiale ha trasformato i piccoli risparmiatori in capitalisti anonimi
Viene raccolto
Il capitale
Molto frantumato
Viene raccolte di unificato in grandi transazioni in grandi centrali che fanno questo e ovviamente il singolo imprenditore singolo risparmiatore non si chiede dove finisce
Il suo il suo investimento ma giustamente dal suo punto di vista all'operatore che ha di fronte allo sportello della banca le sue due mila cinque mila dieci mila euro gli chiede quanto gli rendono il prossimo trimestre o nel
Nel periodo un po'più lungo che gli viene dato
In questo modo si crea un problema molto serie molto importante interessante sua bisogna agire a tutti i livelli a livello politico culturale che è quello che si crea una frattura
Nuova tradizionalmente non conosciuta tra l'investitore l'azionista è l'esito di questo intervento
Cioè l'intermediazione provoca un processo di deresponsabilizzazione collettiva
Ora
Tutto questo non è stabile
Perché come si è visto poi questo capitalista anonimo rischia di diventare un una vittima palese dei mutui agli americani dei bond argentini bisogna porsi il problema di questa
Forma di chiamiamola intermediazione faccio un solo esempio caro alla nostra cultura visto che parliamo di lavoro è uguale al far
Il ruolo che hanno possono avere o potrebbero svolgere nel mondo e cominciamo in Italia i fondi pensione collettivi
Non parlo dei fondi di investimento che hanno lo stesso scopo ma con altre logiche
Il già oggi se i dati del che abbiamo visto quando fu fatta la campagna siamo circa il quaranta per cento di adesioni che è
Vuol dire che nel giro di pochi anni il livello di liquidità
Che i fondi collettivi italiani che su una piccola cosa detengono superano al di là la
Il gran numero delle borse valori italiane forse salvo quella di Milano e di Roma
Non ci si può non porre il problema dal punto vista sindacale metterà in termini generali anche USA politico dello scopo con il quale questi fondi collettivi si muovono e quale intermediazione riescono a fare perché la fanno già
Una seconda carta per per essere veloci
Una secondo ragione che mi porta a dire che c'è un'attualità dei temi da democrazia economica vera governance è il cambiamento dall'organizzazione del lavoro
Il passaggio dal fordismo al posto fordismo sta creando nuove alienazioni ma anche nuove libertà nuove libertà
E allora i processi di outsourcing di esternalizzazione di delocalizzazione sono per certi versi da cause strutturali della esasperata ricerca del massimo ribasso
O del minor costo del lavoro
Ma la vera questione e se siamo di fronte ad un allargamento della catena del valore ora interruzione della catena dei diritti il problema non è risolto e bisogni infilarci sì con una capacità di proposta
è evidente che l'antagonismo finisco subito l'antagonismo non risolve il problema
Tutto il capitolo della conclusione della cultura antagonistica nel modo nel mondo del lavoro che non significa la cultura del conflitto subiamo bene ma dà comunque porta direttamente all'esigenza che non si resti in mezzo al guado
Il sistema di relazioni sociali non solo sindacali e in mezzo al guado
Non c'è più di fatto
Antagonismo nel senso storico ma non c'è una struttura partecipativa di carattere adeguato l'ultima considerazione ovviamente poi
Giustamente batta faranno diceva facciamola parti l'ultima considerazione riguarda
La democrazia
Guardate che questo argomento ci porta direttamente a discutere della democrazia in sé
Cioè la democrazia come l'abbiamo imparata scuola c'è stata insegnata il diritto al voto i diritti civili non basta più
Perché se i nell'arco dell'anno del
Del passaggio di tempo da cui ho votato il faccio le mie battaglie politiche e civili non c'è nessun controllo sulle strutture della trasparenza dell'economia
Il problema è che la
Democrazia implode ora democrazia politica quella storica
Sì in vera in democrazia economica o implode questo è il tema attuale e da questo punto di vista io penso che l'Europa sia un punto di riferimento importante anche perché
Nel bene o nel male
Il modello sociale europeo comunque è un punto avanzato rispetto anche al grande dibattito su qual è il modello sociale nel mondo
Allora
Adriano Musi lavoro il fisco
Ma che
Costretto a parlare di fisco è condannato anche a parlare meno di filosofie rifiuta la concretezza dei numeri
E quindi per alcuni versi mi soffermo però per la brevità del tempo sul treno considerazione la prima la situazione di oggi
La seconda al metodo di lavoro e la terza alcuni contenuti
Dicevo è stato già richiamato tutti coloro che mi hanno preceduto come il seminario ci corrotti
In una fase congiunturale forte deterioramento ed una crescita firma
Difficoltà rilevate puntualmente dalla contro
Signore dei consumi dal costo dell'emendamento in crescita delle famiglie
Dalla riduzione degli investimenti delle imprese da condizioni di offerta di credito bancario più rigide dal numero delle persone che hanno o stanno perdendo il posto di lavoro dall'aumento delle diseguaglianze economiche e sociali
Ma quali sono stati i comportamenti delle istituzioni europee e del nostro Governo davanti a una crisi esplosa nell'estate ma che covava da più di un anno
Siamo certi della unicità di indirizzo che la Commissione europea ha continuato a conservare sino a settembre richiamando i paesi al rispetto del patto di stabilità nel rapporto debito PIL
Un richiamo ossessivo lanciato dalla Commissione pure in presenza di nubi che si andavano addensando all'orizzonte
Sottovalutando o peggio ignorante o ignorando tale difficoltà finanziarie e che solo oggi tardivamente cerca di affrontare attenuando i vincoli per poter disporre di risorse utili al rilancio dell'economia
E siamo altrettanto certi che la perseveranza della Banca centrale europea e la sua inflessibilità sul tasso di riferimento che ha influenzato il perpetuarsi di tassi d'interessi crescenti
Considerando prioritari il controllo dell'inflazione era esattamente una priorità
I bilanci in ordine
I conti che tornano molte volte fanno a pugni con la povertà che aumenta per il lavoro che manca
E queste credo siano le filosofie che vado valutati insieme al pareggio di Bilancio e ai bilanci corretti
E la risposta italiana oltre che quell'opera qual è stata la Finanziaria del due mila nove
Una finanziaria che includendo solo alcuni interventi tecnici ha confermato sostanzialmente lindi gli obiettivi indicati nel DPEF il documento e un'azione come finanziarie di inizio giudizio
E recepiti con una manovra triennale approvata nove minuti e mezzo affine luglio nonostante un quadro congiunturale il rapido peggioramento e le difficoltà di famiglie ed imprese
Una finanziaria da correggere
Una finanziaria da correggere per ricreare le condizioni di una crescita robusta che si misuri dal reddito di tutte le famiglie
Un passaggio difficile
Che richiede dialogo
Confronto doverosa sintesi attraverso un consenso da costruire da ricercare non compresi untuosi autosufficienze fatte di decreti
Quaranta fino ad oggi contro i ventitré della passata legislatura nello stesso periodo
E voti di fiducia ben sei alla Camera pure in presenza di cento deputati in più
Contro i cinque però al Senato della passata legislatura con un solo defunti devono sono senatori di differenza che vide la maggioranza e minoranza opposizione e maggioranza
Oltre che
Una volontà ossessiva di evitare qualsiasi confronto attraverso le tante deleghe che sia un bel segno il Governo con i decreti sottraendosi così al dibattito e al controllo del potere legislativo proprio del Parlamento
Una finanziaria da correggere dicendo dicevamo nel metodo attraverso la concertazione ed è stato richiamato
E per consentire ridare anche la mia versione sul significato del valore di tale sostantivo
Un metodo di lavoro che in tempi certi consenta di mettere a punto una strategia per lo sviluppo che indichi soluzioni
Impegni e scadenze tali da rendere compatibili i comportamenti di tutte le parti coinvolti con gli obiettivi che si vogliono perseguire
Obiettivi che utilizzando responsabilmente la maggiore flessibilità sul patto di stabilità rilanciata oggi sono oggi la Commissione europea sappiano rimettere in piedi un'economia restituire fiducia
Ad imprese e famiglie
Guardate che è una flessibilità che non voglio enfatizzare sul patto di stabilità
Perché non bisogna mai perdere di vista un debito pubblico che pensando sulle nuove generazioni e poi il dovere al legislatore in primis ma ad ognuno che abbia responsabilità istituzionali e sociali
Del suo alle giramento per evitare che ricadono sulle nuove generazioni
Una concertazione dicevo che molte volte è stato detto lede l'autonomia del Parlamento
Ma la concertazione le deleghe al termine del Parlamento
Io credo che possa valere solo per gli stolti
Il Parlamento ha la sua massima responsabilità nell'individuare gli obiettivi di una politica economica
Che sappia rispondere agli interessi generali del Paese con il suo strumento fondamentali da tutti sottovalutato il documento programmazione economica finanziaria
Altra cosa e la ricerca di consensi dovuti dalle parti sociali perché i comportamenti si conformi no agli obiettivi condivisi
Già
Tutto questo per risponda agli interessi generali
Ma è stato per tutelare l'interesse generale che si è deciso di ridurre le risorse destinate al Mezzogiorno e dirvi politicizzare gli strumenti fiscali di sostegno agli investimenti delle imprese in quelle aree
E l'eliminazione dell'ICI
Ampliando la platea dei beneficiari ben oltre quelli che ne avevano realmente necessità a quale interesse risponde
Tassare gli indennizzi concessi ai lavoratori che per loro difficoltà e la loro disperazione sono cadute vittime di usurai e o strozzini esentasse fino al due mila sette oggi tassati
Per far fronte alla social card a quale interesse corrisponde
E l'avvenuta accesso voluta per colpire ricche banche era la risposta di chi aveva previsto con largo anticipo i problemi provvedendo per tempo a togliere soldi alle banche salvo adesso restituirglieli con gli interessi
E il protocollo addivenissero del Tesoro si muove nella stessa logica
E la voracità fiscale addirittura programmata in crescita e contro la quale tante critiche sbagliate erano state Moshe contro Visco d'acqua
E nell'interesse delle famiglie delle imprese
Si è accusato che ha dovuto risvegliare una coscienza fiscale dopo ventitré condoni
Compreso uno scudo fiscale che consentiva a chi aveva esportato illegalmente capitali di regolarizzare la propria posizione senza nemmeno l'obbligo del rimpatrio Eataly capitali pagando semplicemente il due mila cinque per cento
In Germania che hanno pur
Copiato questo tipo di provvedimento hanno però ha fissato la diga del condono al trentacinque per cento
Un risveglio di coscienza è
Che aveva richiesto uno se esasperato rilancio di obblighi documentari a fini fiscali per rendere esigibili e credibili i controlli
Ma che in un solo anno hanno consentito di avere maggiori entrate per sei virgola tre miliardi di euro restituita pensionati con la quattordicesima e in parte utilizzati per rientrare nel dei debiti del dei dal debito pubblico
Nel due mila otto
Nel due mila otto stiamo ancora aspettando che il Ministro dell'economia rispettando la legge si presenti in Parlamento per relazionare sui risultati a lotta all'evasione di quest'anno
Mancanza di rispetto verso il Parlamento
Volontario occultare i dati
Qualunque sia la risposta quel che è certo è l'arretramento anche culturale sulla legalità fiscale testimoniata dall'eliminazione di gran parte dei provvedimenti fiscali dalla passata legislatura
Quando al contrario invece oggi la lotta all'evasione fiscale dovrebbe divenire ancor più feroci in presenza di tante difficoltà e chiarendo l'incomprensibile ma anche in concepibile una visione essa fiscale
Prima la rispetto a quella presente nei paesi europei inconcepibile incomprensibile ma anche irritazione in presenza di contribuenti che scontando a fini fiscali l'acquisto di beni strumentali non dedicare il possesso
Ci sono alcune perle che avrete letto ma che meglio ricordare perché fa fa comunque coscienza fiscale cioè in presenza su cento mila contribuenti esaminati di tre mila trecentoventinove ristoranti senza né cucine né tavolini
Di quattrocentottanta farmacie senza scaffali
Di cinquecentocinquanta lavanderia senza lavatrici
Di più di cinque mila tecnici installatori senza pinze cacciaviti
Di trecentosessanta laboratori di analisi senza strumenti
Addirittura di centotrentasette tassisti senza tassi
Ricoverare evasione e legalità contro ogni disonestà sia rispetto al lavoro e alla legalità nel lavoro sia rispetto alla realtà nella e alla legalità nella concorrenza
Neanche possibilità di redistribuire maggiori entrate avendo certezza dello stato di bisogno dei beneficiari
Senza i dubbi dettati dalla furbizia o peggio dalla DC onestà di chi dichiara o non dichiara proprio
Se si riuscisse ad incassare anche solo la metà dell'evasione stimata si potrebbe oltre che pagare meno tutti raddoppiare la spesa per la ricerca
O mentale tutti dico tutte le pensioni del cinquanta per cento investire nella famiglia il triplo delle risorse oggi a tale scopo destinate
Dimezzare i tempi di realizzazione delle grandi infrastrutture
Un recupero di evasione che non richiede inutili vessazioni retroattività di norme ricorso a parametrazioni di basi imponibili fatte nazionalmente a tavolino una scarsa proiezione sugli andamenti economici veritieri delle realtà locali
Ma invece richiede misure
Che realizzino concretamente il conflitto di interessi tra committente prestatore d'opera
Misure che rendono certa la capacità dei controlli anche incrociati
Misure che rendano effettiva l'autocertificazione evitando richieste di documentazione già in possesso delle diverse amministrazioni pubbliche
Amministrazioni che dovrebbero informaticamente dialogare tra di loro senza vessazioni e costi per i contribuenti
Insomma occorre riassegnare
Insomma occorre che asse cinque minuti dico occorre riassegnare alla politica fiscale
La sua centralità all'interno di una politica economica che troppo spesso sotto ATO il peso che il fisco ha sulla competitività del nostra economia
Un decennio organico in cui anche la congiuntura vita sia coerente a normativa stabilisce tempi di validità equa nelle regole rigorosa Regione precetti flessibile nella strumentazione adeguata i cicli economici
Un disegno contato come oggi un cinque riconteggio cinque aliquote da rivisitare all'equità e con agevolazioni e con una visto ritardi vantaggio in grado di orientare i comportamenti sostenere le famiglie attraverso una dote fiscale per i figli
Che unifichi le misure monetarie oggi in essere renda trasparente valutabile aiuto in complessivamente eroga lo Stato Attali famiglie
Un aiuto e un sostegno
Riconosciuto a tutte le famiglie un su un aiuto in un sostegno che seppur decrescente in base al reddito non deve mai scomparire
Un disegno stabile nello normative soprattutto per le imprese realizzando un codice tributario come esiste in tutti i Paesi europei direi civili
Una stabilità nell'ordinamento che consentirebbe due grandi vantaggi diminuire i costi dei doveri fiscali che oggi è pari al dodici per cento di quanto si paga ottanta adempimento danno per le imprese sette al mese
Nel nei costi occulti prodotti da una legislazione debordante con la costante difficoltà di far pagare di far valere i propri diritti
Una stabilità normativa che consente ridurre senza costi la pressione fiscale oltre che incentivare gli investimenti anche stranieri scarsissimi per la continua motivo Dezza della disciplina fiscale
Stabilità normativa qualità comprensibilità delle Nord delle norme all'ordine del giorno anche dello Statuto del contribuente
Costantemente mai rispettato dal Governo e dal legislatore a partita la retroattività delle norme e della sovrapposizione delle regole che comporta una variazione continua dei vari adempimenti oggi è complicato anche pagare
In Europa per pagare le tasse servono poco meno di centosessanta ore per sbrigare tutti gli adempimenti elitaria più del doppio del tempo trecentosessanta ore
E che dire sui tempi di rimborso per l'imposta in più pagate e non dovute
Mediamente tredici anni con un debito tributario dello Stato nei confronti dei contribuenti ventotto virgola sei milioni di euro
Legalità e anche rispettare i diritti non solo chiedere il rispetto dei doveri regole e poi flessibile una strumentazione dato tare cicli economici congiunturale che ci riporta al merito dei provvedimenti
Merito dei provvedimenti che sono già stati in parte
Richiamati e che
Nella esplicitazione degli atti poi verrà puntualmente
Pubblicata nella sua integrità
Che richiama la detassazione della tredicesima la riconsiderazione della tassazione dei conti correnti bancari e postali oggi penalizzati rispetto ad altre forme di origine dei risparmi
La revisione da tassazione dei redditi locazioni introducendo con forte conflitto d'interesse tra proprietari tasse tra provenzali tassati comunque ruoli quella fissa come le rendite per i
Per i canoni concordati ed inquilini con possibilità di detrazione di costi di affitto come avviene per gli interessi passivi minoritari
E per le imprese intervenendo con politiche di incentivazione ed agevolazione a partire da quelle imprese che investono il lavoro che investono non diversificando
La propria attività finanziarie ma Invest che investono il proprio core business all'azienda che investono in sicurezza
Detassando incrementando quella deducibilità degli interessi passivi in presenza di iniziative produttive
Proposte che richiedono solo volontà di confronto consapevolezza di cambiamento delle scelte di scelte strategiche trasparenti per la costruzione di un futuro migliore
Una sfida che deve essere accolto con spirito unitario nell'interesse del Paese l'unico che l'interesse che deve animare la buona politica e che pure hanno dare al dialogo tra soggetti politici alternative
Sono presenti tra gli altri parlamentari del Partito Democratico Castagnetti gli atti Donaggio
Do la parola adesso Paolo Nerozzi che parlare di un nuovo modello contrattuale raccomando il rispetto dei tempi essendoci parecchi interventi a favore del programma
Quando avevamo deciso il tema era
Era un altro tempo
O oggi ci troviamo di fronte
A due elementi di novità uno indotta
Dalla crisi e che mette ovviamente altre priorità primo luogo gli ammortizzatori sociali come diceva
Cesare
Il secondo
Quello che è avvenuto nel dibattito sindacale in questi ultimi
Ultimi settimane l'ultimo mese
Quindi o proverò
Stare
Ovviamente il più lontano possibile nel senso dell'autonomia delle vicende
Di queste ultime settimane di questi ultimi giorni
Credo che a partire dal ventitré luglio del ventitré luglio del novantatré modello che ha funzionato
Per alcuni anni
Difendendo il salario rispetto
All'inflazione
E dando una risposta di
Matura
Generale
è unitaria tutto il mondo del lavoro
Anzi riaggregare andò situazioni settori c'erano divisi separati penso in pubblico il privato ma non solo il terziario in più e per altri aspetti anche al mondo della piccola e media impresa
Ora quel modello
A un certo punto Morri usi
A intercettare nello sviluppo di produttività negli anni novantanove novantotto novantanove del due mila uno due mila e due
Dove riforma profonda redistribuzione del reddito
A danno comunque non a favore del lavoro dipendente dei pensionati
E qui forse una considerazione prospettiva va fatta cioè l'occasione mancata del Patto di Natale del novantotto novantanove quando si era la fine della fase in cui
Ventitré luglio
Aveva Espresso tutto al suo potenziale positivo si apriva una fase
Una fase di tipo diverso di tipo nuovo
Ora
Questo processo appunto non affrontato per tempo
Ha prodotto
Un
Carlo
Redditi di lavoro molto profondo
Del potere d'acquisto
E ha prodotto si è prodotto anche
Perry anche del del mercato del lavoro che
Dei processi anche di come la relazione una serie di fenomeni che io credo vadano affrontati
Se non per l'oggi
Per il futuro rispetto appunto questo tema
Primo fenomeno appunto
La perdita anche nel settore di alta produttività del salario
Secondo fenomeno l'aspetto della precarietà della divisione e al mercato del lavoro ma anche gli aspetti salariali economici
Fra
Una parte rilevante in particolare i giovani
E il lavoro diffuso sia nella piccola e media impresa sia nel territorio la terza questione
Riguardo i lavoratori più deboli
Cioè coloro che sono
Il settori merceologici dove il loro potere
Loro potere quasi nullo
E anche
Con la loro capacità di iniziative di lotta di mobilitazione
Disse di confronto di scontro dirà per i rapporti di forza fondamentali
Per cui questi lavoratori penso al settore del commercio settori del mondo
Che si occupa del del sociale del privato sociale
Settori pulizia anche non hanno avuto per anni cinque sei sette alcuni anche sette anni
Una mancanza di intervento contrattuale non per responsabilità loro e nemmeno dei sindacati per una condizione di rapporti di forza del mercato del lavoro
Questi tre fenomeni
Quinto precarietà Giovanni la produttività more distribuita in particolare nei settori più più avanzati più produttivi
Il potere d'acquisto la mancanza di contratti
La mancanza di contratti in settori deboli
Necessito che in qualche modo una riflessione sull'insieme dell'impianto contrattuale
Anche io accolgo l'ultime affermazioni discendere anche guardando dopo questa fase non semplice anche guardando a forme di innovazione e guardando verso
Fa anche
Strumenti non sempre
Considerate nel nostro dibattito
La piattaforma unitaria l'unico riferimento che faccio
La forma unitaria aveva approvato
A intervenire su questi argomenti
Non parlo dei risultati da tempo parlo della piattaforma unitaria hai approvato perché
Anche innanzitutto potenziato ed è questa una scelta del Partito Democratico fa in maniera chiara secondo livello
Si è al secondo livello nel luogo di lavoro sia al secondo livello territoriale
Che è una delle risposte
Sia di aggregazione della piccola e media impresa ma anche
Una risposta di aggregazione di lavori c'è mutamenti cambiano
Aveva definito e tentato di ragionare su un problema appunto delle decorrenze prendendo stabilire decorrenze
Affrontando la questione del riallineamento
E anche affrontando il tema del recupero dopo x anni
Di coloro che non riescono a fare i contratti con un meccanismo che assomigliava al primo Tarantelli
Ecco io credo che quella elaborazione
Al di là dei risultati che appunto non commento erogato una storia che si sforzava di dare dei
Delle risposte ai problemi che abbiamo e che avremo aggravati da una crisi economica che allora non era previste
Parto
E considero alcune questioni poi di merito
La contrattazione territoriale
Ora è sicuramente importante per un sistema di piccole e medie imprese
Ma guardate che in territorio risponde
Noi qualche volta pigliamo prendiamo la lega come dei matti scatenati e quindi qualche volta sottovalutiamo quello che dicono in realtà
Non è più così
Bisogna sempre tenere guardare le affermazioni roboanti poi cosa c'è dietro
Poco ora nel dibattito recente il Parlamento la lega ha proposto la scala mobile
Regionale
Che detta così sembra una provocazione
Sembra una cosa fuori dal mondo
Ma che affronta un tema sensibile che è la differenza del potere d'acquisto al variare del Paese e chi era stata è a questa domanda era stato riservato la risposta era la contrattazione di secondo livello territoriale
Ora se noi non riprendiamo che affrontiamo questo problema
Questo nodo rischia soprattutto
In una fase nella fase dalla Caldarola Ibis e nella fase di sfascio
Di divisione fra l'unica osservazione fra mondo del lavoro pubblico e buon lavoro privato che tende sempre più ad accentuarsi bisogna leggera anche gli atti che sono in Parlamento
Ecco il rischio di una ricomposizione
Modello lega e realistico
E quindi siccome noi non siamo d'accordo bisogna di attivare quello meccanismi di elaborazione che avevano portato a quelle proposte
Ma non sottovalutiamo
è già presente per sanità enti locali nel privato nelle del pubblico
è
Può essere presente in forma diversa della piccola e media impresa e in altri settori
La seconda questione e come noi colleghiamo e anche qui la piattaforma sindacale assieme alla piattaforma del fisco erano una risposta i tre punti
I tre
Momenti che lei lo ha mai difendono il salario del lavoro dipendente
Del lavoro dipendente in senso lato o nel modello contrattuale
Il secondo sono il fisco
E la proposta del Partito Democratico simbolo in questo senso ma anche la proposta che era nella piattaforma sindacale unitaria di novembre dicembre l'hanno svolto si può avere in questo senso come ha richiesto il fiscal drag
La terza questione che affacciava killer dopo che le questioni relative
A lo stato sociale
Che
Anche esso incide oltre ad essere un elemento di eguaglianza di vedi di pari opportunità di di diritti anch'esso incide in maniera pesante sul salario delle persone
Penso agli anziani da un lato
Era grazie tra l'altro
Allora se uno sente
Obama che promette giustamente vista la crisi dal suo punto di vista maggiore rispetto al nostro Paese
Promette l'assistenza sanitaria garantita per tutti in un Paese che non l'ha mai avuta e noi crediamo che lo stanno smantellando nel nostro Paese e questo vale anche per la scuola vedi proprio la differenza
E norme ma anche la necessità appunto fu questo quando
Cesare parlava di convergenza e sindacali io penso che questa sia una delle prime convergenze possibili perché poi e
E lo smantellamento è in corso non è che si en passant parlando di cose che sono in Parlamento non è che Fonti vanno parlando di cose che non esiste
E questo è un vanto e lamento paradossalmente aiuta quel ragionamento territoriale regionale cui facevo riferimento prima ripercorre
Ecco ora su queste tre gambe ci stava quel ragionamento delle piattaforme sindacali
Del del mese dei membri della fine dell'anno dei primi giorni primi mesi del l'anno scorso
Ora
Noi ci troviamo
Di fronte una crisi e su questo terreno perché poi
Nello scritto
Le proposte
Sono ecco una crisi molto profonda
Crisi che ci permettiamo fa considerare
Gli strumenti con sommo
Il fine sono dei mezzi che si utilizzano oggi un giorno in me o a
Oggi uno un ma altro mese un altro un'altra fase economiche facciamo un'altra ancora i mezzi
Sono sono strumenti non sono tabù ideologia
Allora io penso che
Dobbiamo riflettere su Marte sul mondo del lavoro troppo diviso
Farà nord e sud e farà
Anche fra fra giovani o garantiti meno garantiti dobbiamo anche riflettere
Io credo fuori da un po'che
Che io sostengo anche su
Strumenti che in Europa funzionano come salario
Minimo garantito che può rispondere non solo in una fase di crescita ma anche avverrà e in una fase di crisi ma anche in una fase
Di riaggregazione dei dei più deboli bisogna in qualche modo
Avere un'idea
Che vada
Oltre il contingente sapendo che
Il primo elemento di unificazione papà
E la questione ammortizzatori sociali e su questo io sono totalmente d'accordo concessa che non è solo un'emergenza è anche una strada una via di riunificazione
Di un mondo diviso non è solo fare dato d'emergenza perché emergenza mette insieme tutte quelle divisione che ci sono
Ora
Eterno proprio con la crisi imporrebbe un fatto del creditore
Imporrebbe specie
E penso
Leggendo anche dietro le righe di quello che aveva avvenuto in America ma in quello che è avvenuto anche in Francia
Persone o azioni sociali
Che guardano al futuro dovrebbero porsi questo problema
Purtroppo non sempre il nostro Paese ha guardato al futuro
Una parola che il Assonime parlerò di lavoro
Parlare di lavoro e welfare significa andare al cuore della questione del valore del lavoro
Cercherò di farlo mettendo in fila alcuni punti nodali che a mio parere
Dobbiamo tenere fermi nel costruire le battaglie del Partito Democratico
Nell'arco di pochi anni a cavallo del nuovo millennio
Ci si presenta uno scenario sociale davvero inedito stravolto in molte delle certezze di lettura e direzione politica cui eravamo abituati
E che mettono in questione lo stato sociale così come si era fino ad allora costrutto
La globalizzazione l'esclusione delle culture e tecnologie digitali la logica delle reti e dei social network la frattura di un assetto sociale organizzato in forma di massa
Il grande tema della sostenibilità finanziaria dello Stato sociale rappresenta una novità epocali
Che impongono di ridisegnare il welfare
Quello del welfare fordista
Che pensava costruiva servizi assistenza per le classi svantaggiate con una declinazione individuale dell'assistenza collettiva quando avevi bisogno lo Stato interveniva
Un welfare che via via si modifica assumendo l'idea dell'Università vita e quindi diritti esercita esercitabili
Per tutti sempre dall'assistenza sanitaria all'istruzione al lavoro
Universalità e soprattutto cittadinanza quindi un processo evolutivo perciò culturalmente e politicamente socialmente importante
Servizi per tutti in un mondo però in cui le esperienze di valori e i simboli portavano comunque a grandi aggregati le classi
A grandi narrazioni come quella del movimento operaio
Chi si è occupato di Uefa lo ha fatto allora con un'idea chiara di un universo dei rappresentati la classe operaia cui garantire crescenti diritti e servizi in risposta
Ad un insieme di bisogni simili unificanti
Oggi la società è frammentata organizzato in tribù in gruppi di interessi o anche solo di condivisione programmatica
E il lavoro e la sua organizzazione sono profondamente mutati
Non abbiamo più quindi di fronte a nome di Allah presentare il lavoro e nell'immaginare un nuovo welfare una classe una massa di individui Cindy
Dobbiamo quindi modulare risposte variabili e servizi per non perdere anzi rafforzare il carattere universalistico del welfare il suo valore di promozione della CIA dinanzi
Questo quindi è il primo punto fermo intorno al quale aggregare nostre visioni e costruire le nostre proposte
L'esigenza di non dismettere anzi allargare i soggetti che ancora ne sono esclusi precari donne in molti casi immigrati un impianto universalistico nel sistema di opportunità tutele che lo Stato offre ai propri cittadini
Il secondo punto e quindi la persona
Non più l'operaio maschio capofamiglia che lega la sua vita lavorativa sostanzialmente ad un'unica azienda e su cui si costruisce per intero il sistema delle tutele
Ma ogni singola persona che cerca nel lavoro un mezzo di costruzione dei propri progetti di vita o un luogo dove far crescere aspirazioni e ottenere soddisfazione a cui Guelfa deve rispondere
Un modello perciò
Da perché metterebbe davvero al centro la persona ciascuna persona nell'individualità del proprio percorso di vita di aspirazioni e bisogni che non possono essere tarate su un modello unico che non possono essere garantiti dalla logica dell'INCA più forte
Mettere campo sistema di welfare che si è offerto organizzata integrata è universale di servizi alla persona anche in una complementarietà di contributi pubblici e privati
Capaci di prendere in carico a spetti ed esigenze differenti delle persone
Questo deve essere nucleo valoriale del motore dinamico su cui costruire a mio avviso le sfide del PD sul cui contrastare la politica emergenze degli annunci delle semplificazioni
Ma anche quella idea contenuta nel Libro verde
Di un robusto Guelfa negoziale organizzando una vera e propria tra virgolette cogestione diffusione di servizi che danno valore alla persona
Non ho nulla contro la bilateralità
Non ho nulla di ideologico contro la bilateralità
Penso che ci siano ambiti e tematiche che possano e debbano svilupparsi in quella vero
Ma non credo certo utile auspicabile un processo di Coppola utilizzazione dell'Uefa
Nel quale l'universalismo e la cittadinanza vadano oggettivamente smarrirsi fino a disperdersi
Quello che dobbiamo cui stabilire come terzo punto fermo è che il lavoro stesso è cambiato e cambia e noi dobbiamo saperlo da presentare nel cambiamento
Siamo una forza riformista e democratica
Portiamo con noi il meglio della storia progressiste dalla cultura innovatrice dell'Italia non possiamo oggi quindi dimenticare il cambiamento lasciarlo a campo di battaglia occasionale o libero
Progettare governate cambiamento deve essere il nostro terreno come campo valoriale ma soprattutto come elemento di analisi lettura e come contesto d'azione
Dobbiamo dimostrarci appunto in grado di governare il cambiamento sapendo che arriva veloce continuo facendo corrispondere adesso un sistema di welfare adattabile
Fermo nei valori immobile negli strumenti con ammortizzatori che sapeva essere supporto attivo e continuo per la crescita dei lavoratori non più solo ultimo spiaggia prima della rovina
Si era iniziato su questo con il protocollo
Dell'Uefa dell'anno scorso
Il Governo lo sta Mastella smantellando
Noi dobbiamo
Riprendere quel percorso
Sapendo che abbiamo grandi problemi finanziari ma quella è la strada e su quella strada dobbiamo andare avanti
Abbiamo uno scenario complesso dinamico di fronte
Se vogliamo mettere in campo risposte non solo conservative
E quindi di fronte a noi
è proprio qui in questo contesto di cambiamento dove le persone vivono e lavorano affrontano sfide solide e inedite lottano scelgono valore costruiscono relazioni che si misura la qualità del nuovo welfare
Ed è in questa realtà
In questa società dei saperi
Che si colloca al quarto punto che vi propongo dobbiamo pensare dunque fa che parta dalla formazione per fornire alle persone mezzi capace di crescita personale totale conoscenza competenza e forza negoziale
Per far sentire ciascuno più consapevole dei propri dai diritti e più libero di realizzare aspirazioni
Il Partito Democratico
Deve scegliere educazione formazione come terreno di proposta di differenza come ambito su cui compiere un salto imponendo all'agenda costruendolo con una proposta partecipata forte che guarda al futuro
I giovani che manifestano questa splendida Honda auto Nale
Di cui lo dico tra parentesi dobbiamo rispettare profondamente l'autonomia e offrire una sponda soldi la politica
Chiedono diritti e servizi di welfare
Fare la formazione e punto di partenza di un nuovo sistema di welfare che accompagni la persona proprie scelte
Sì avviliti e potenzi quello che nei Paesi anglosassoni si esprime con la parola impoverimento senza ridurre ciascuno ad uno stereotipo di cittadino lavoratore sempre uguale a se stesso nell'arco della vita e agli altri
Il lavoro lo sappiamo bene è parte fondamentale della vita e tutte le persone non cosa altra funzionale o complementare alla vita intesa come ambito non lavorativo
Ed è questa consapevolezza che ci deve portare ad una sempre più forte cultura dell'attenzione alla persona anche soprattutto nel rapporto lavoro e due
E qui si pone
Il grande tema del lavoro delle donne egli un sistema di welfare che garantisca questo opportunità
L'iniziativa legislativa del Partito Democratico su questo fronte esiste e chiara e determinata garantire l'accesso al lavoro condizioni sostenibile capire le donne e priorità politica ma anche culturale e sociale
Favorire l'occupazione femminile non è solo un motore di sviluppo per l'economia del Paese e anche rispetto per percorsi di vita che le donne devono spot per scegliere liberamente
E questa libertà si favorisce sostenendo le aziende che ATO nei propri cancelli alle donne e con un sistema di servizi che aiutino le donne stesse conciliare i tempi privati familiari e di lavoro
Un welfare quindi basato sulla personalizzazione della tutela
L'ha preso in carico della persona
Al fine di integrare e superare la standardizzazione delle risposte che oggi sono conseguenza della specie esasperata verticalità di un sistema che non fa i conti con la nuove criticità sociali
Immigrati donne invecchiamento della popolazione non-autosufficienza precarietà dell'impiego disoccupazione specie a una certa età nuove povertà
Un welfare poi che sappia affrontare il grande tema della povertà assoluta non con una risposta solo assistenziale pur assolutamente necessaria
Ma che si ponga l'obiettivo di politiche sociali volte all'inserimento al recupero della scelta all'accesso al mercato del lavoro tutto l'opposto dell'accada dei poveri di questi idea caritatevole
è un po'vomitevole dello stato sociale messo in atto da questo Governo
Il Partito Democratico deve promuovere l'iniziativa legislativa
Forte per dotare l'Italia unico Paese in Europa insieme alla Grecia non possederlo di uno strumento legislativo degno di questo nome di contrasto alla povertà
In conclusione semplificare la vita
Rendere universalmente accessibili opportunità
Accompagnare i propri progetti intervenire tempestivamente in momenti individuale difficoltà e bisogno queste la nuova qualità e la nuova frontiera allo stato sociale in un positivo rapporto pubblico privato
Abbiamo di fronte alla sfida di pensare un sistema di welfare l'uomo che investe la personale diverse esperienze quotidiane che mi ascolta coglie gestisce la complessità
Che riconosce il lavoro come valore personale centrale nella società aperta che dovremo saper costruire
Diritti universali e di cittadinanza quindi centralità della persona formazione apertura al cambiamento
Per guai fatturare fra per dirle con uno slogan che sia davvero infrastrutturali importante della comunità
Bene cominciamo adesso gli interventi delle parti sociali raccomando anche agli amici che interverranno il rispetto dei dieci minuti in modo da poter completare intorno alle tredici
Allora la parola Renzo Bellini segretario confederale della CISL pollice essere Fumagalli segretario generale di Confartigianato
Buongiorno a tutti grazie per l'opportunità per ragioni di tempo ovviamente devo individuare delle priorità sul quale discutere io scelgo due
Primo il primo problema che vorrei affrontare
Quello posto da Cesar relativo all'obiettivo quello cioè
Di costruire un patto tra produttori e rivitalizzando la politica di concertazione
Ora
Credo
Non è qui il caso di discutere l'atteggiamento del Governo è noto a tutti qual è di pensione al Governo rispetto a una politica di concertazione
Però quello che è interessante sviluppare all'interno di questa sede visto che c'era un confronto tra parti sociali qual è il pensiero delle parti sociali rispetto a una politica di concertazione
Ora io penso
Che le parti sociali non debbano avere un atteggiamento
Come quello di considerare la concertazione la concertazione come un Meccano che
Si monta o si smonta a seconda delle convenienze
Che pensa cioè di avere dei comportamenti differenziati a seconda che considerano il Governo più o meno attenti alle loro convenienza
Io credo che non sia questa l'idea alla modalità con quale gestire una politica di concertazione
Io credo che una politica di concertazione non sostanziale solo come ha detto è ben descritto Sergio il protagonismo sociale
Che non deve essere solo esplicitato al momento del cittadino che va a votare ma si tratta di capire come condizione all'attività l'agire dell'esecutivo di governo
Ma soprattutto credo
Che la politica di concertazione sostanzia l'etica della responsabilità condivisa in cui tutti i grandi soggetti
Assumono questo compito di governo della società e questo caratterizza una idea di democrazia ora primo problema è che io pongo alle parti sociali e questo
Siamo tutti d'accordo di far vivere questa idea della politica di concertazione io credo che
Dobbiamo farlo a prescindere dall'atteggiamento che povere questo o quel Governo
Sempre io credo le parti sociali debbono avere in testa la necessità di trovare il giusto equilibrio tra il sistema degli interessi è il sistema della solidarietà intesa come bene comune del Paese
Queste io credo che sia la strada che bisogna attivare che bisogna far vivere soprattutto più il Paese si trova in difficoltà e più questa idea deve essere sostanziale
Se così è il secondo tema riguarda appunto la crisi ha difficoltà che stiamo vivendo
Io credo che non abbiamo ancora la dimensione
Di cosa può portare
Questa attuale crisi
Non v'è dubbio che oramai c'è un intreccio tra la la crisi finanziaria la congiuntura economica in crisi il sistema produttivo disoccupazione e rischi ma hanno i cento ammesso in recessione
Ma i rischi di recessione complessiva se non addirittura di depressione sono dietro l'angolo
Ora
Di fronte a questa situazione certo c'è adesso la speranza Obama
Va bene
Credo anche che a livello globale maturerà un'idea di
Individuare una nuova architettura di regole di istituzione mondiale che siano
In grado di regolare meglio il come articolo merce mondiale di trovare una
Stabilita un rapporto tra le monete
Ma
In attesa di questo il qui ed ora cosa si fa ora
Nel qui ed ora
Anche qui concordo con un ragionamento che faceva Sergio vera stare lo a capire molto bene le ragioni della crisi
Io individua le ragioni della crisi non solo INAIL consumatori indebitato ben descritto che ha caratterizzato soprattutto gli Stati Uniti d'America
Ne ha parlato
Pier Paolo che le transazioni finanziarie a livello mondiale hanno questa caratteristica sono pari a mille e novecento miliardi di dollari al giorno
La quantità complessiva dal valore commerciale della produzione dei beni e dei servizi di un anno è pari a nove mila ottocento miliardi di dollari
Vuol dire che in una settimana letta la relazione finanziaria sono pari a quella dell'intero anno
Perché è successo tutto questo
Beh non è successo tutto questo perché c'è
Un'idea di natura economica che viene avanti è perché
E come dire era più conveniente lavorare su questo versante
Era più facile far quattrini su questo versante
Credo che
Diceva che la ci domandiamo
Se ancora giusto
Che continuano a esserci in modo esponenziale continuano aumentare i famosi paradisi fiscali nel mondo dove ovviamente alimentano le evasioni
E bisogna che ci domandiamo se le rendite finanziarie devono continuare a pagare così poco o addirittura niente in termini di contributo alla solidarietà alle forme del dal forte all'interno dei singoli Paesi
Il testo credo che sia un'azione
Pur importante decisiva rispetto alla necessità
Di ricostruire un nuovo equilibrio tra il capitale e lavoro tra il mercato e lo Stato
E per fare tutto quello che soprattutto il cominci a premiare un po'di più un lavoro un po'di più lo Stato rispetto a quo quello che è successo fino adesso che ha premiato ovviamente il capitale mercato
Per fare tutto questo io credo che c'è un elemento fondamentale bisogna che la
Politica
Ritorniamo governare l'economia tutto questo è successo perché i confini dal diritto non coincidono più quel confine dal mercato esse creato quel quello slogan appunto dalla ricchezza senza d'azione Nazioni senza ricchezza
E l'elemento per cui si è arrivati a tutto questo
è punto perché la politica non governa più lo commedia o ha preferito fare un passo indietro ha lasciato avanzare questa idea di politica economica
Io credo allora sforzo da fare è proprio quello di fare in modo e qui di nuovo la politica di concertazione fondamentale che la politica ritorni a governare l'economia
Che il sociale sia in grado di un provenzale sia l'agire politico sia l'agire economico e soprattutto ha ragione Pier Paolo che lettica abbia la meglio su tutte e tre queste questioni
Questo è il salto di qualità che io credo bisogna cercare di fare termiti impostazioni impostazione politica
All'interno di questo tipo di ragionamento dopo finito
è giusto intervenire sul sistema bancario
Guai a noi
Si è cominciato a dire ma
Perché si riescono a trovare le risorse lì non si utilizzano quelle risorse no bisogna farlo perché bisogna fermare questa deriva quel pericolo quella spirale che cercato di descrivere
Prima che
Rischia di portarci una situazione veramente delicate ma se sia interviene lì con più ragione con più forza bisogna trovare un meccanismo che inverte alla spirale
è per invertire la spirale se questo serve per fra la per invertire
La spirale è ovvio che bisogna invertire investire sugli ammortizzatori sociali bisogna investire sul sostegno alle famiglie e bisogna trovare le risorse necessario per fare
Tutti noi siamo consapevoli della difficoltà del Paese
Credo però che il ragionamento che qui faceva Cesare rispetto l'opportunità di intervenire a livello europeo è fondamentale
Non si può continuare a demonizzare il ruolo della Banca centrale europea quella fa la sua funzione per istituzione a quella funzione tant'è che ancora non è stato ieri che ha deciso la bassa
Di fronte a questa situazione con l'acqua decide di abbassare il mezzo punto il tasso di interesse ma mi sembra che questa sia l'intervento di politica economica che dovrebbe essere fatta a livello europeo
No
è semplicemente perché succede questo perché a livello europeo non c'è un'idea di politica economica
C'è esclusivamente un'idea di politica monetaria e l'idea di politica monetaria è
Caratterizzata dei vincoli concepiti all'interno del patto di stabilità non va bene non può funzionare
Io le rigidità del patto di stabilità costringono a flessibilità negativa e gli altri fattori dell'acqua della competizione che sono la qualità la quantità dell'occupazione del reddito delle tutele sociali continuiamo a vivere l'angoscia che
Se si vuole trovare delle modalità per investire in nuove infrastrutture bisogna home tale da tasse o tagliare tutele sociali non è possibile continuare andrà avanti in questo modo
Serve un'idea di politiche economica a livello europeo
E qui lo decide il parcamento deve inventare un atto un'autorità di politiche Korn macro economica che sia in grado di fare due cose e ho finito la prima
Serve
Una idea di sviluppo cooperativo a livello europee
Bisogna far vivere una logica di cooperazione non di competizione all'interno degli Stati a livello europeo
E questa idea di sviluppo cooperativo vari individuata
Cercando di
Far vivere un intervento condiviso a livello europeo sui grandi temi
Di natura infrastrutturale sull'energia sui cambiamenti climatici quelli che sono in grado di avviare una nuova idea di sviluppo che sia in grado di tenere assieme la coesione sociale e la democrazia
E
Io credo che
All'interno di questo ragionamento allora si possono individuare le risorse non tanto per alimentare l'ho sentita la preoccupazione di muri
Appunto ancora il debito pubblico all'interno dei singoli Paesi no così transitata davvero un'idea di sviluppo a livello europeo e si si condivide questa idea le strumentazioni tecniche possono essere quella di togliere
Appunto del sistema di dare Pizzo e di deficit gli interventi all'interno fra strutture ma se posso invitare inventare famosi eurobonds farà sostenere per
In buona sostanza bisogna intervenire con una politica economica di tipo che ne siamo anticiclica che si è in grado oltre che a frenare
Questa situazione
Di depressione che rischia
Avanzare e invece invertire la tendenza creando una nuova idea di sviluppo all'interno dell'Europa all'interno del nostro Paese grazie
Sentiamo adesso il punto di vista delle imprese cioè essere Fumagalli segretario generale di Confartigianato
Ho sentito nemmeno l'introduzione di Cesare Damiano che ha detto che oggi si apre una
Un ventaglio Rossi si dispiega una rete per riflessioni destinata a continuare
Questo mi toglie da un po'di imbarazzo rispetto alla gamma del questioni messe in campo tradire sulle quali ovviamente
C'è un'ampiezza tale datata da
Intanto alle quali non non saprei direttamente reagire
Per l'interezza l'altra per la ragione doverosa di tempo la terza perché forse vale la pena che da parte mia
Di limiti all'aspetto che può essere
Di Baggio ora attinenza alle questioni di cui mi occupo allora comincio col dire
Due questioni che sono relative alla
Se me lo consentite un po'nelle cose che ho sentito a onda spesi per i giudizi a lei che credo meriti di di di albergare in un dibattito di questo tipo ed è quella
Che dice bene Luca Ricolfi di un suo scritto attribuendo da a un guaio prevalente nel centrosinistra e cioè che
Quelli propri sono i valori quelli degli altri sono gli interessi
Io credo che anche le questioni affrontate stamattina in particolare distribuzione dei redditi di lavoro lavoro nella parte del lavoro che si danno da parte del
Lavoro che viene dato sono questioni che vadano affrontate
Con un disincanto sicuramente rispetto a questi aspetti che non non possono avere la pregiudiziale
Che alcuni sono valori e gli altri sono sono interessi con un giudizio morale è consentito spesso imboccare
La questione di un ritorno etico credo che non possa essere riferito a questo credo che si
Debba essere più nobilmente riferito alle modalità con cui
Si tengono per l'est
Per questioni sullo stesso piano attribuzione di valore per questo che sullo stesso piano attribuzione di interessa la seconda la seconda
Notazione per qualche verso
Da un po'più di lì ecco qualche avete detto fino a qui di quanto purtroppo non sia
Sembrerebbe che le questioni dei modelli continuerà ad essere prevalenti come se chiudendo la porta di questa stanza si potessero lasciar fuori
Dei cambiamenti che non sono che non sono veramente congiunturali sono molto più strutturali che sono che avvengono con tempi nessuno veduti con tempi di straordinaria rapidità
Che contrastano per esempio con la straordinaria lentezza con cui continuiamo condurre responsabilità comuni con cui continuiamo condurre questioni di regolazione per esempio nella partita nella partita del lavoro ed entro in un
Qualche in qualche dato lasciarlo lo dico solo rapidamente
Per per titoli un
Di un cruscotto della crisi che vede
Per differenze fra oggi un anno fa la crescita mondiale dell'anno esco del l'anno scorso era al cinque per cento quest'anno altre mezzo per cento la crescita delle Italia dell'anno in corso un anno fa era l'una e mezzo oggi è meno zero uno le previsioni di crescita per il prossimo anno erano del due mila sei un anno fa sono
Del meno zero di regola due meno zero virgola quattro
Degli ordini l'anno scorso ad agosto erano sul sul nostro sono esonerato precedente un più sei e sei quest'anno sono
Ad agosto sono stati un più due e due
Degli ordini Italia il quattro e due gli ordini e all'estero un anno fa undici e tre quest'anno meno uno virgola cinque
La produzione manifatturiera cinese di agosto dell'anno scorso era un più dieci due quest'anno è stato un più uno
Le vendite al dettaglio l'anno scorso in agosto sono state più zero sei quest'anno meno zero due i disoccupati lo scorso anno l'andamento della disoccupazione
Nel secondo trimestre lo scorso anno era stata meno dodici e nove questa nel più venti virgola sei
Allora
Credo che
Detta proprio per indicatori sintetici ma
Cioè ce n'è una ricchezza drammatica insomma di indicatori possibili
Io voglio dire che
Le questioni dell'economia reale stando in convento anche sulla
E rischiano di travolgere chi si attestasse tutti noi che ci attestarsi IMO ad una tentativo di
Incanalare in modelli
Pre-crisi una situazione dalla quale usciremo tutti profondamente profondamente cambiata anche le questioni ricordate ma troppo facile non serve non aperte di questo tipo starci sopra
Della passaggio dalla dalla finanza alla riscoperta dell'economia reale
Ecco io questo è uno sui punti su cui voglio
Brevissimamente fermare la mia attenzione credo ci sia stata una colpevole disattenzione al modo con cui sono fatta all'economia con cui è fatta la società
Italiana ma non solo la società europea per allargarci di più credo che le
Questioni che hanno lasciato prevalere
Tutto quello che stava sopra che era in grado di andare alto il mondo della finanza
I il mondo banco assicurativo il mondo dei media il mondo abbia dato una rappresentazione
Che ha coperto l'economia reale oggi
Non è lo lo stracciarsi della parte sopra che rende evidente l'economia reale l'economia reale che ha continuato a che anno continuerà e
Con la quale occorre meglio fare i conti allora
Voglio ricordare che ci sono in
Cont fin qui in enorme sottovalutazione ci sono in Europa ventitré milioni di piccola impresa
Che in Italia
Le imprese con più di duecentocinquanta dipendenti sono lo zero virgola uno
E se cambiamo parametro dei dipendenti per prendere i ricavi
Le società i soggetti fiscali che hanno più le imprese che hanno ricavi superiori hai cinque virgola sedici milioni
Di euro sono trentatré mila sono i soggetti esclusi dal mondo studi di settore per cui sono contati sono trentatré mila
Allora la mia attenzione a dire occupiamo nell'occuparci nel tornare in questa
Modo di ritorno provocata dalle vicende di questi giorni nell'occuparci di economia reale occorre occuparci
Giunto economia reale che ha queste caratteristiche che ho ricordato con questi due semplicissimi indicatori
Nell'occuparci se si prima ci si deve occupare dell'economia reale che è fatta con questa modalità anche le questioni del lavoro vanno affrontate con lo stesso realismo cioè tenendo in conto che è fatto così
Il mondo dell'impresa nel nostro Paese
Ritorno con una digressione rapida a quanto dicevo prima
Mi fa
Voglio sottolinearlo insomma
Oggi c'è un'attenzione tutti gli interventi di oggi ma non sono del tutto interventi dal dibattito aperto oggi
Fanno salve tutte la questione
Relativa alle banche ci mancherebbe dicono tutte le banche non nel salvataggio delle banche il salvataggio dei risparmi dei risparmiatori dei piccoli risparmiatori
La questione legata alle banche io ricordo di avere un abbastanza di solitaria negli anni scorsi ricordato una anomalia straordinarie del nostro Paese e cioè che negli anni in cui l'economia reale
Aveva le sue peggiori performances dagli anni in cui i bilanci delle aziende sono stati
Con profitti tra lo zero e sotto zero o quel poco sopra lo zero
Noi siamo il Paese dove le banche hanno realizzate le migliori performances del dopoguerra le migliori performances del secolo sono riferiti agli ultimi quattro anni quattro cinque anni scorsi
Da parte da parte delle banche in un periodo di profonda ristrutturazione per quel settore
Quindi doppia straordinarietà della per forma
Torno al ragionamento di prima dico attenzione all'economia reale per come è fatta se è vero che torna l'attenzione economica reale l'economia reale nostra leggiamola per quella che è non per quella che è stato per quella che a qualcuno immagina spenti piacerebbe immaginarla
Anche la questione delle relazioni mi riferisco a la questione della riforma del modello contrattuale per una delle poche questioni di merito in cui voglio entrare oggi in questo mio intervento da questo da riforma modello contrattuale che abbiamo sul tavolo
Con CGIL CISL UIL
L'abbiamo vittima di un blocco da non attenzione all'economia reale del per come è fatta mi ha fatto piacere sentire prima
Però se ricordare la regionalizzazione cioè il secondo livello territoriale di livello regionale come livello idoneo nella distribuzione della
Produttività
E quindi nel riferirsi al modello contrattuale su questo bene
Siamo fermi chiodati con
Non so quale prospettive di possibilità non voglio
Essere pessimista ma mamma Marco non so con quali prospettive di possibilità di arrivare
Rapidamente torno all'altro parametro che ho ricordato la questione di quanto ci dilunghiamo mesi e anni sull'analisi dei modelli
Su quanto rapida siano invece i tempi per esempio della crisi perché credo che con altrettanta rapidità dei quando i modelli occorre a rincorrere la ripresa è quello che è nelle aspettative nelle aspettative di tutti noi e quindi
Lo sforzo di ingabbiare nei modelli l'economia reale
Per qualche verso una necessità bisogna però non rimanerne prigionieri privilegiando sulla modellizzazione rispetto e i rapporti che stanno nella modellizzazione rispetto
All'economia reale chiudo
Con una
Confermo a credo per il per come per come siamo tutte le rappresentanze d'impresa e e di lavoratori in questo Paese che hanno tutte alle spalle
Una storia io dico orgogliosa per ognuno di noi di
Concertazione che abbiamo saputo esprimere in un andamento non sempre rettilineo ma
Sicuramente in un lo dico una storia orgogliosa di concertazione perché è stata una storia di
Resteremmo azione
Dei delle degli interessi dei corpi sociali che è stata capace di trovare volta a volta soluzione idonea io credo
Che non possa essere in discussione se si fa concertazione credo che in una società complessa da ricordava
Paolo Baretta prima in una società complessa che è una società partecipata in tutte le vetture immaginare che i corpi sociali possono
Rinunciare o i corpi sociali essere sottratta la capacità della partecipazione
Sia negare la realtà negare la realtà lo stiamo vedendo per gli effetti che ho ricordato è operazione della quale poi le realtà si vendica sempre grazie
Proseguiamo con il mondo dell'impresa la parola Cassani Gattegna rappresentante di Confindustria
Sì buongiorno a tutti
Io
Cercherò di così cogliere alcuni stimoli alcune cose per dare alcune posizioni flash ora così del del nostro pensiero di Confindustria però mi preme prima di tutto
Ribadire la posizione Confindustria sulla riforma degli assetti contrattuali è stata un'attiva che dura già
Da non poco dove abbiamo dedicato credo da tutte le parti molto tempo e molto impegno
E io credo
Particolare certi
Argomenti che mi viene in mente tipo l'inflazione l'inflazione programmata eccetera
Ecco l'inflazione purtroppo fra un po'non ci sarà più rischiamo di andare verso deflazione perciò
Credo che sei dilunghiamo ancora i tempi di nel discutere le regole eccetera ci troveremo a parlare di cose cambiate ancora nel frattempo Cammarano più senso perciò ecco
Io credo mi auguro che il buonsenso di tutti permetta di
Metterà la parola fine in maniera positiva
A questi regole che comunque devono essere cambiate per il quale novantatré andavano bene per i novantatré
Oggi
Tanti anni dopo dobbiamo guarda alla realtà e porci in maniera diversa
Sentito parlare infingimenti autunno caldo eccetera speriamo proprio di no perché questo farebbe proprio all'interesse di qualche
Imprenditore cinico dice sai qui tanto le cose va male meglio così risparmio costi ecco mi purtroppo
Per legge anche questa cosa
Io prendo a flash così come dicevo prima alcuni argomenti che sono stati detti ecco
Avrei distribuzioni
E le maggiori entrate
Benissimo questo più o meno è sempre stato fatto forse
Prima maniera prima all'altra ma
Oggi il problema a vivere le maggiori entrate credo che la la la l'emergenza attuale e qui qualcuno l'ha citato ma non so se ne siamo tutti convinti cioè noi stiamo andando in una crisi che forse
Tutti noi ignoriamo perché probabilmente non sappiamo non c'è mai stata una di questo tipo
L'impressione andando in giro che ancora non ce ne rendiamo conto
Non voglio fare catastrofismi c'è
La gente non se ne rende conto purtroppo parlando con anche tanti imprenditori riceve sì sì sì ma adesso c'è un calo riordinato ora riprenda purtroppo è una crisi mondiale e i dati che noi abbiamo della Cina che forse deve sostenere il commercio eccetera stiamo attenti perché
Molti prodotti cinesi oggi arrivano in Europa e vengono in tutto il mondo se si ferma al consumo qua anche cinese rallenteranno non è il consumo interno che pare impressionare le loro esportazioni perciò
Ripristini rischiamo di avere delle dell'illusione che purtroppo possono essere perciò io credo che oggi
Qualcosa più importante da fare che mettendo da parte
Il problemi di ognuno eccetera eccetera per carità io rispetto tutti quanti ma
Aiutare
Le aziende a reggere questo urto che sarà molto molto molto pesante e parlo in particolare delle piccole e le medie imprese che sono quelle meno preparate a queste cose
Confindustria ha fatto delle proposte cioè ci sono una serie di cose non so se ci sono le soluzioni miracolose ma sicuramente
Dobbiamo trovare una serie di proposte per cercare di evitare
Perché va benissimo alimentari di i i soldi per gli ammortizzatori sociali ma forse è meglio prevenire
Perché una volta distrutto il posto di lavoro per rifarlo ci vogliono anni non sarà facile allora il pericolo che io dico quello che il Consiglio
Vediamo quello che possiamo fare per evitare che ci sia una situazione di questo tipo ci sono delle proposte che sono state fatte aiutare Investimenti la detassazione degli investimenti e questo è un modo sicuramente veloce
Per frenare determinate cose oggi l'imprenditore che cosa fa prima cosa davanti una situazione non certo rosea
Blocca rimanga agli investimenti
Blocca rimanda le assunzioni
Esattamente la cosa peggiore che si può fare perché poi le cose si trascinano a catena allora oggi bisogna cercare di trovare delle strade per
Incentivare chi fa queste cose
Dobbiamo aiutare le aziende a ricapitalizzare sì le aziende medie e piccole non hanno spesso il capitale necessario son tutte molto indebitati oggi se le banche frenano
Queste si troveranno nell'impossibilità di sopravvivere alla bisogna trovare anche dei modi affinché
Gli utili vengano detassati se restano in azienda per fare crescere le aziende svilupparsi
Sul mezzogiorno
Io credo che il Mezzogiorno per noi possa essere una risorsa se affrontato in maniera giusta
Le aziende delocalizzano de localizziamo al Mezzogiorno non mi sembra una cosa assolutamente impossibile bisogna cercare di trovare le forme
Affinché questo in qualche maniera si possa fare saranno sacrifici all'inizio saranno un certo tipo ma alla fine parte un processo virtuoso
Posso farvi così alcune cifre
Molte aziende hanno
Delocalizzato come si dice oggi in Romania in Romania alcuni anni fa il costo del lavoro era sensibilmente più basso di quello che oggi
Oggi è triplicato
Infatti oggi le aziende
Delocalizzano in ben altre aree che vanno in Vietnam vanno in Cina vanno da altre parti
Però intanto in Romania hanno creato occupazione hanno creato know-how hanno creato crescita che sono nate
Oggi delle aziende anche rumene
Che si muovano per il mondo perciò la delocalizzazione anche se cosa sacrifici all'inizio di un certo tipo costi per il sistema perché che sia
Ma alla fine è sicuramente un circolo virtuoso
In quella direzione
Io come dicevo non ho ricette magiche
Si è parlato anche di concertazione e certo sì qualcosa cerchiamo di farlo insomma scriviamo sta sta a trattativa fiume sugli assetti contrattuali non lo so quale sarà il punto di caduta in comma
Col sindacato in parte ci sono del del dei punti di vista che sono molto simili vediamo di arrivarci vediamo di evitare una stagione di conflittualità in un momento particolarmente difficile per il Paese
E vediamo di muoverci tutti affinché
Spendiamo per costruire e non per la
Diciamo per terra per per distruggere posti di lavoro ecco questo è l'unica proposta che io posso fare grazie a tutti
Dunque la parola Agostino Megale segretario confederale CGIL poli Paolo Pirani della UIL
Ma intanto
Ringrazio Cesare
Gli altri amici e compagni
Per le relazioni svolte
E anche per
L'equilibrio
Con il quale
Le diverse questioni sono state affrontate
Individuando
Il tema centrale in quella che oggi è la
Priorità delle priorità
E non vale la pena qui ripercorrere
I numeri che in parte sono già stati forniti
C'è un punto nei due che voglio affrontare
Quindi la situazione di crisi e di emergenza
E le divisioni sindacali e la riforma contrattuale
C'è un punto
Che a me però pare
Essenziale e prioritario
Su cui
Vale la pena effettivamente di giungere ad una considerazione
Fortemente
Unitaria e condivisa
Parliamo di una situazione di crisi
Mai vista
Paragonata
Con effetti anche più drammatici ancora non tutti evidenziati al mille novecentoventinove
Di scenari che si possono immaginare ci dicono
Che il due mila e nove
In parte il primo semestre e non solo vedrà appesantirsi questa condizione
Le azioni sin qui fatte
Hanno assunto come caratteristica in parte inevitabile
Ma che di sicuro come è stato ricordato non può essere esclusiva il sistema bancario il risparmio
Dice erto
Se la condizione e quella
Di una realtà
Nel quale non solo si evidenziano i limiti nel rapporto tra economia e politica
In cui diciamo
Come ricordava
In un articolo Lemmon sabato l'economia lasciata a se stante
Ha bisogno di un aperto le virgolette
Una forma una modalità con cui salvare il capitalismo dagli stessi capitalisti
E quindi quel rapporto che qui è stato richiamato
Del ruolo della politica del ruolo delle regole del ruolo dell'etica
Se Trentin fosse ancora tra ed entrati noi ci ricorderebbe
Come l'economia
E l'impresa
Vede
Scarsamente l'ingresso della democrazia e delle regole della democrazia
E questo ci porrebbe ad una grande riflessione attorno ai temi
Di come non è un paradosso è stato qui ricordato sia da Cesare che da Pier Paolo e da D'Antoni
Gli elementi che nella crisi rendono più forti le esigenze di concertazione di partecipazione
Di introduzione di un rapporto forte nel ruolo delle parti sociali diventano
Più centrali
Cioè nella crisi in questa crisi si pone un problema di maggiori regole e non meno
Si pone un problema di più sindacato e non meno sindacato si pone un problema di più eguaglianza è e non meno eguaglianza si pone un problema cioè di politica inteso nel senso alto del termine
Si può immaginare che in questa condizione
Non solo la risposta come qui è stata ricordata che ha fornito questo Governo
Sono le decisioni dei nove minuti e mezzo in Consiglio dei Ministri o ricordava Adriano o la manovra finanziaria completamente sballata nelle previsioni e nelle impostazioni ma si può immaginare che a questo
Concorra un azzeramento drammatico
Di un patrimonio di concertazione e di ruolo delle parti sociali che è un patrimonio non solo del sindacalismo confederale
Ma di quelli che qui abbiamo chiamato i produttori nei loro momenti più alti
Io penso
Che quando si è in una condizione in cui effettivamente la casa brucia e il Paese e in queste difficoltà
Ognuno deve avere la capacità di non guardare alla pagliuzza ma alla trave che sta accadendo addosso
E questa trave non è risolvibile
Non è risolvibile
Con una pratica ed una scelta in cui si perdono di vista le centralità e le priorità
Seguendo
O scegliendo un'impostazione come quella che questo Governo ha scelto nell'operare di dividere
Il mondo sindacale e il mondo del lavoro
Bisogna averlo chiaro cioè non è un problema di questa posizione o quell'altra posizione è un problema di priorità
Che il Paese oggi a di fronte
A mio giudizio questo pone un problema forse della conclusione di una fase di elaborazione strategica del movimento sindacale italiano
Con la fine del se il secolo scorso e l'approccio in questa nuova dimensione di sicuro di sicuro si pone un problema di dare una risposta oggi e di darla nella giusta misura
Per questo
Penso che sia giusta
L'idea la proposta che quel che occorre oggi sarebbe un nuovo forte grande patto dei produttori
Avverto che in questo si richiede una lungimiranza Dino i produttori noi del sindacato e del mondo dell'impresa
Questa lungimiranza purtroppo non sempre si realizza
Se a fronte di un'analisi della crisi può essere sufficiente un'eventuale ricatto più o meno esplicito di questo Governo
Sull'eventuale incentivazioni o meno di forme di rottamazione la crisi per cui alla priorità si sostituisce l'interesse immediato anche del capitale di quell'impresa
Le grandi visioni sono quelle che hanno portato nella storia d'Italia negli anni settanta negli anni Novanta a dare risposte alle grandi crisi con grandi idee con grandi parti
Per questo noi oggi
Come CGIL abbiamo avanzato l'idea
Che quel che serve
è una terapia d'urto e una manovra anti eccessiva in linea direi con le questioni di merito che qui sono state poste sui diversi fronti
Io non ho
E non abbiamo opinioni differenziate
Da mettere in campo nella nostra autonomia e nella nostra azione ma se
Di una terapia d'urto di una manovra anche eccessiva bisogna parlare allora bisogna
Senza alcuna difficoltà immaginare
Che quel che serve per il Paese in questo momento è un grande accorto
Ed è un grande accordo non solo tra sindacati e imprese ma anche con questo Governo che non solo di accordi non devo sentir parlare ma di ruolo delle parti sociali lo vuole evitare
Ed è per questa ragione che abbiamo immaginato l'idea
Che ha una terapia d'urto serve attivare un tavolo con la Presidenza del Consiglio
Vale per il ruolo di concertazione con il sindacato unitariamente inteso e con le imprese
Ma vale anche dal punto di vista politico di una prassi democratica che non si può risolvere con i decreti esautorando il Parlamento e non discutendo con l'opposizione
L'uno e l'altra sono facce della stessa medaglia non sono un'altra cosa e non è un problema che può riguardare solo il PD nel Parlamento o solo il sindacato per le parti sociali è un problema della democrazia italiana
Ed ecco perché allora bisogna forse dirci che se le priorità sono quelle che qui
Venivano ricordate come possiamo non vedere
Che questo elemento forte che nella crisi che c'è la cassa integrata se integrazione il rischio per i non tutelati il rischio per quelle che sono le condizioni più deboli
Ma davvero non è nella miglior tradizione sindacale italiana non della CGIL
Nella miglior tradizione sindacale italiana
Immaginare che se ne allo sviluppo poiché tassarlo straordinario nella crisi quel miliardo lo destini a quei lavoratori che non sono tutelati e che non hanno ammortizzatori ma non è nella migliore idea del solidarismo
Di memoria e di esperienza storica confederale superata la crisi e ripreso un intervento ripristini un meccanismo ma nella crisi difendi più deboli e agisci verso i più deboli
Secondo
Se si vuole effettivamente dare questa spinta anti recessiva
Con una terapia d'urto ma possiamo immaginare che due anni di crescita zero se ne possa uscire senza un iniezioni di sostegno ai consumi e salari
E questo sostegno può esser limitato all'operazione
Detassazione di una parte minoritaria del mondo del lavoro senza il lavoro dipendente i pensionati dopo che nel due mila otto non viene restituito il fiscal drag per mediamente trecentosessanta quattrocento euro non è possibile
Non è possibile
E bisogna uscire dall'angustia di una condizione nella quale si possono investire miliardi a sostegno di una condizione difficile e non si ragiona su come individuare sette otto miliardi per un'iniezione subito sostegno del lavoro delle pensioni
Varianti lato fuori questo dato dell'IRPEF che prima Adriano ricordava otto miliardi e mezzo di entrate nel primo semestre e sono tutti a crescita
Di entrate da lavoro dipendenti e pensionati che per il novanta per cento formula quell'entrata
In una condizione costante a parità di inflazione di imposizione avrei dovuto versare
Mediamente in corso d'anno cinque miliardi
In corso d'anno alla fine me ne saranno non il doppio di Otto e mezzo qualcosa in meno per cassa integrazione e quant'altro ma vi saranno quindici miliardi si vuol dire
Che almeno nove otto di questi sono quelli pagati in più che vanno restituiti al lavoro e lo vogliamo dire insieme
Come movimento sindacale non come una condizione di parte visto che
Ci richiama ad un'impostazione che insieme avevamo condiviso
E inoltre penso
Che se queste sono
Le priorità allora dobbiamo essere capaci
Come nei momenti più alti della nostra storia io
Ho capito e ho apprezzato anche le riflessioni che qui ha fatto Paolo Nerozzi ha proposto il modello contrattuale correttamente a fronte di una condizione in cui
Stanno emergendo divisioni
Nei diversi fronti
Nei diversi momenti dal rapporto con Confindustria le vicende con Confcommercio all'ultima
Consumatasi nel pomeriggio della grande manifestazione unitaria al mattino sulla scuola nelle vicende del pubblico impiego ora io come molti di voi vengo da una scuola in cui concepisco l'autonomia
Tra sindacato il partito in un modo talmente netto che di sicuro la linea su ciò che bisogna fare non arriva e finisco due minuti non arriva
Dal soggetto politico al soggetto sindacale
Però penso che siamo anche in una fase di maturità nuova in cui delle questioni che a volte possono creare difficoltà bisogna vere il mondo la forza di parlarne
Perché solo affrontando gli elementi che dividono
Si possono individuare la linfa delle nuove idee per trovare gli elementi che riunificare no ed è evidente eh evidente
Che oggi la condizione del Paese ma non solo richiederebbe una riforma contrattuale adeguata a queste condizioni
Io sono uno che non ora nel mille novecentonovantotto sosteneva che bisognava fare quella riforma Paola ricordato
Errori probabilmente ne sono stati commessi ma il cuore di una riforma oggi deve avere due caratteristiche la prima e che i salari devono crescere
Perché non veniamo dal novantatré di un periodo di alta indicizzazione veniamo dal due mila di un paio di bassi salari le condizioni sono cambiate
Non lo dice l'estremista lo dice un teorico del riformismo sociale nel nostro Paese e penso che non le possiamo fare a meno in secondo luogo se alla crisi
Abbiamo un deficit di produttività che perenne che è permanente ormai da circa un decennio
Beh lo sforzo principale deve essere quello di allargare gli spazi di contrattazione dove la produttività non cresce
E questo vuol dire che gli sforzi veri devono essere rivolti alla contrazione territoriale largamente la piccola impresa
Magari dovremmo riconvertire alcune idee per
Per cui gli incentivi andrebbero dati
Dove forse fai la contrattazione per la prima volta e ottiene dei risultati di crescita di produttività in parte col protocollo sul welfare ci siano approvati Confindustria non è stata disponibile ma insomma quel che voglio dire
E concludo
Non si può affrontare così come dicevo prima un grande tema con piccole soluzioni una grande riforma per contribuire alla crescita del Paese dei salari alla produttività
Con un'operazione di piccolo cabotaggio
In cui togli qualche euro sul valore punto con cui calcoli l'inflazione sui salari per fare un'operazione di trasferimento queste sono poli politiche che possono essere come dire intese discusse dagli addetti ai lavori
Ma non sono le politiche di cui ha bisogno il lavoro il Paese
Per questo io credo che noi dovremmo essere capaci
Tutti insieme
Di dare un colpo di reni e non dare per scontato come fa il mio amico Raffaele che siamo già arrivati all'accordo separato perché gli accordi unitari si costruiscono ognuno mettendoci del suo e tanta buona volontà
Intanto come avete visto ci ha raggiunto Dario Franceschini che tra poco terrà le conclusioni abbiamo ancora tre interventi raccomando il rispetto dei tempi in modo da concludere non troppo distanti dall'orario che avevamo previsto delle tredici
La parola a Paolo Pirani poli Renata Polverini
Ma che senza dubbio apprezzabile il seminario
Che si sta facendo questa mattina perché è una
Delle non moltissime occasioni in cui è possibile confrontarci su delle idee su delle proposte sui rispettivi punti di vista
E vorrei farlo nell'ambito dei dieci minuti assegnatomi
Con lo spirito appunto del seminario cioè quello di cercare di parlare
Esprimendo un pensiero al di là degli schermi formali delle posizioni tra organizzazioni
Due sono
Gli elementi a mio avviso che caratterizzano
Una sinistra come
Ricordava
Anche lo scomparso Vittorio Foa
Quello
Da un lato
Di pensare non solo per sé ma anche per gli altri
E quello
Di pensare non solo per il presente ma anche per il futuro sono due io credo
Capisaldi di un pensiero riformista di sinistra che appartengono alla cultura della sinistra sociale politica di questo di questo di questo Paese
Io temo però
Che stia emergendo un'idea
Che per pensare non solo per sé ma anche per gli altri
La si affronti
Pensando al presente
Ma guardando al passato e non al futuro
C'è stata qui
Da tutta una serie di interventi un'analisi della situazione di grave crisi che stiamo attraversando a livello mondiale
Ma a mio avviso non emerge con la necessaria chiarezza
Quale strada intraprendere nella nostro Paese qui ed ora per come è messa all'Italia
Che certamente è un'Italia al suo interno con grandi divisioni
Ma anche un'Italia che si presente in termini economici e sociali a macchia Di Leo parto
Non è vero che tutta l'industria va male
Non è vero che tutta l'industria non è competitiva
Ci sono anzi situazioni di eccellenza sul piano mondiale se vediamo inviati i dati del commercio estero segnalano come il nostro Paese sia
Una punta di eccellenza in molti settore
Da ciò a mio avviso se ne deduce che una risposta
Che fosse fondata principalmente su un'idea che io riassumo perché ho però anche nel dibattito qui è circolata
Di affrontare la crisi sulla base di un'idea salario minimo guerre far
Diciamo minimo a tutti sulla base del
Finanziamento pubblico perché altrimenti altre altri strumenti non mi pare esserne stati qui indicati
Io credo che sarebbe una ricetta che non collega il punto a mio avviso che dobbiamo cogliere che quello dello sviluppo della crescita
Dire questa cosa cioè l'idea salario minimo pullula più welfare minimo finanziato dalla spesa pubblica
Non è che neutrale anche rispetto al ruolo delle parti sociali parliamoci chiaro
Non è un caso a mio avviso che qualche giorno fa comparvero due articoli uno sulla Repubblica di De Benedetti una pagina
Proprio su questa idea di
Salario minimo una pagina di Repubblica
E nello stesso giorno mezza pagina dell'Unità sull'idea bella dei limiti del sindacato e della necessità del rilancio tra virgolette della della lotta di classe guardate che si tiene
Questa idea salario minimo e
Come dire conquista dove si può e come si può
Di politiche di politiche salariali
Ed è funzionale a questa la dichiarazione non c'è
Non c'è nell'agenda o non c'è più nell'agenda che è anche poc'anzi è stata fatta la questione della riforma contrattuale perché la crisi non mette in secondo piano io la penso in maniera affatto opposte
Io penso che la questione della riforma del modello contrattuale
Che è alternativa all'idea di una contrattazione basata sui rapporti di forza
Basata sui rapporti di forza
Sia uno dei punti su cui si può impostare una crescita di questo Paese
Basata sulle regole
Sull'assunzione di responsabilità sulla condivisione dell'idea di sviluppo e di crescita
Basata proprio perché se si vuole affrontare la questione del welfare in tutte le sue accezioni
Non basta
Proprio anche perché c'è questa grande crisi finanziaria e non è finanziabile con la spesa pubblica
Questa operazione sul web
Non basta quindi la spesa pubblica occorre pensare a un quelli far contrattuale che si fondi che si fondi sulla bilateralità
Anche per la parte relativa alla difesa del reddito scrisse
Sono visioni e modelli che sono in campo
E io credo che giustamente il Partito Democratico anche in questo dibattito si è tenuto un passo indietro rispetto
Diciamo alle divisione alle divisioni sindacali
Ma io credo che ci sia necessità di fare un passo avanti non rispetta i rapporti sindacali ma da parte dell'opposizione nella esplicitazione di una sua idea e proposta più generale
Proprio sull'idea di società nelle sue accezioni
Più di me
E quindi anche sul modello che si pensa di governo della società Alitalia della società italiana perché questo contribuisce io credo a fare chiarezza io penso
Che se l'idea dovesse essere quella del salario minimo del Welfare diciamo minimo finanziato dalla spesa pubblica c'è dentro questa idea tutta l'idea che anche dello sciopero generale
Di pensare di regolare lei era le questioni e i rapporti sullo sciopero generale cosa che noi riteniamo sbagliato e lo diciamo ora per allora
Perché non basta liti i richiami all'unità
L'unità ha senso se è un'unità che serve a fare delle cose e non bastano neanche i richiami alla concertazione che qui sono venuti e che sono importanti perché questo Governo
A differenza di quello di quello passato poco o niente fa della concertazione bisogna anche però dire su quali contenuti e per quali obiettivi si vuole fare la concertazione e non sfuggire
Al dato che noi avremo nei prossimi giorni del confronto che si aprirà tra Governo parti sociali su due temi
Perché poi la concertazione e anche queste quella della riforma del modello contrattuale quello delle politiche fiscali coerenti con questa riforma del modello contrattuale noi apprezziamo
Che anche il Partito Democratico e in questo caso anche la CGIL è arrivata l'idea della detassazione
Del salario come uno degli strumenti utili come dire non solo a tutelare i redditi dei lavoratori ma anche a dare una spinta ai consumi
Io mi ricordo
Le grandi critiche che avremmo
All'epoca del Governo Prodi nel momento in cui proponemmo proprio la detassazione della tredicesima proprio la detassazione della tredicesima perché presso case rivendica coperte mi ricordo
E gli stessi perché rivendicano le cose che dissero allora in una segreteria unitaria su questo tema
E le critiche che ri che ricevette qualche mese fa lo stesso Epifani quando si azzardò a dire prima del cambio di rotta forse la detassazione della tredicesima è una delle strade le strade percorribili
Certamente una misura spocchia ma se si vuole e qua ho sentito degli
Degli appelli bisogna sviluppare la contrattazione di secondo livello quella territoriale eccetera bene allora diciamo anche che la detassazione del salario di risultato
è uno strumento importante per favorire questo non bastano le regole
Cito un esempio ha parlato prima il serial generata Confartigianato sottolineando l'importanza della contrattazione territoriale non l'abbiamo fatto un accordo unitario con gli artigiani
Quattro anni fa che prevedeva un modello
Per cui tutta la contrattazione si svolgeva sul piano regionale non si è fatto fino ad ora nessun accordo regionale di contrattazione
Forse non basta solo gli accordi ma metterci qualche
Sale qualche incentivo può essere una strada utile per realizzare quel tipo di obiettivo altrimenti si fanno solo solo delle chiacchiere in altre parole
Noi siamo una società che
E priva di molte regole certe ricette
Tipo il salario minimo o altre soluzioni
Possono funzionare in società che hanno più regole quella della tedesca quella
Svedese hanno evidentemente una serie di elementi per cui si inseriscono oggi il problema
E anche quello in Italia delle regole della capacità di partecipare di considerare l'elemento delle relazioni sindacali della costruzione di una politica sociale un aspetto anche di partecipazione
E
Se
Questa fosse la scelta e concludo qui anche del Partito Democratico io credo che se ne porterebbe
Un si porterebbe un grande contributo ad un'idea di una democrazia più compiuta dove si concorre per il Governo e non si concorre solo per
Vedere come noi stiamo all'opposizione qua si misurerà anche
La qualità
Si parla tanto dei vari Obama eccetera Obama rispose ed è intervenuto rispondendo ad una
Crisi profonda della società americana gli ha dato delle risposte vedremo se
Queste risposte corrisponderanno alle attese e alle aspettative
Se si vogliano fare dei patti tra produttori e questi si fanno innanzitutto riconoscendo che questi patti si fanno su delle regole condivise su un sistema
Che sia di tipo partecipativo
Se no è un'altra cosa e appunto la strada è quella del conflitto degli scioperi generali che proprio in questo momento quando si denuncia la gravità della crisi io credo sia l'ultima delle cose a cui pensare grazie
Allora Renata Polverini segretario generale dell'UGL poli Franco Zunino per l'ultimo intervento
Intanto buongiorno a tutti mi pare che nessuno di noi poteva fare il Presidente degli Stati Uniti perché non abbiamo
Rispettato i quindici minuti
Io cercherò di essere breve di toccare soltanto alcuni degli argomenti che sono stati introdotti ringraziando per questa
Importante opportunità anche perché
è la prima volta che ci troviamo a parlare di crisi finanziaria
E lo facciamo con il principale partito dell'opposizione visto che dal Governo ancora non abbiamo
Ricevuto nessuna convocazione
Governo che invece evidentemente ha già iniziato un
Un processo non so se di concertazione questa è una parola che non va più di moda ma sicuramente di dialogo con quelle che sono invece le rappresentanze
Dell'impresa e questo per esempio un altro elemento sul quale forse occorrerebbe riflettere
Intanto prendo dai dai vari interventi alcuni spunti qualcuno parlava dell'origine della crisi ecco forse
Le risposte rispetto anche al nostro Paese
Possono provenire dall'analisi e dall'UPI dell'origine della crisi perché molto spesso e tutti dibattiamo sulla questione principale sicuramente che ha
Provocato questo questo grande
Questo grande momento di crisi cioè parliamo della famosa vicenda dei mutui ma non ci concentriamo sufficientemente sul secondo elemento che invece a mio
A mio
Avvisa intenta avviso indispensabile che quello
Del credito al consumo
Cioè l'origine della crisi parte anche da questo elemento perché in quel Paese che noi abbiamo purtroppo indicato come un modello da seguire che evidentemente anche su questo dovremmo fare delle riflessioni si è cercato in qualche modo di dare delle risposte rispetto ad una redistribuzione del reddito errata
Con un intervento di indebitamento delle famiglie e non si è invece cercato di andare
Verso questo nuovo sistema di redistribuzione che poteva essere la risposta giusta in un Paese dove il mercato in qualche modo
Veniva individuato come l'elemento principale e le due parole chiari che hanno portato per fortuna la guida degli Stati Uniti degli Stati Uniti
Obama sono stati appunto quello della redistribuzione del reddito e sostanzialmente quello di una prospettiva di un sistema di welfare modello europeo partendo da quello che evidentemente
La gamba più importante che l'assistenza sanitaria quindi anche su questo io credo che finalmente
Al di là dei fiumi
Di libri di articoli che abbiamo letto in questi anni che indicavano comunque il mercato il modello americano il modello da seguire ecco io mi auguro che fin ho in mente qualcuno voglia invece considerare che una parte delle persone che hanno portato alla guida questo nuovo Presidente degli Stati Uniti alla guida di questo
Di questo Paese sia forse il modello sociale che in qualche modo ha sostenuto l'Europa l'Italia e che evidentemente oggi dimostra di essere la chiave anche rispetto al fatto che in qualche modo noi questa crisi la stiamo in qualche modo
Sentendo forse un pochino un pochino di meno e quindi anche su questo io credo che noi dovremmo essere in grado di dare
Risposte semplici
A problemi complessi
Perché le analisi le abbiamo fatte tutte
E però mi pare che poi quando ci troviamo di fronte alla necessità di rispondere rispetto all'analisi che facciamo molto spesso perdiamo la strada maestra è stato già detto Tremonti era la persona che più di tutti aveva individuato
Le le le gravi difficoltà alle quali andavamo incontro probabilmente una parte del consenso in campagna elettorale
All'attuale Governo per viene proprio da quel libro che si trova in un momento magico
Nella sua pubblicazione ma poi mi pare che rispetto agli strumenti individuati anche con la manovra finanziaria e non si sia in qualche modo rispecchiato con quel quel pensiero
Con i provvedimenti della finanziaria stessa attenuto e soprattutto una finanziaria appunto scritta da chi in qualche modo più degli altri aveva compreso il momento difficile tal quale stavamo andando incontro
Quindi vorrei cercare di dire alcune cose su alcune questioni poste all'ordine del giorno allora
La risposta mi pare immediata che tutti abbiamo in qualche modo
Sostenuto
Rispetto al sostegno del sistema bancario ecco anche lì pecca a mio avviso di attenzione a quelli che sono i problemi non soltanto delle banche
E delle imprese ma anche delle persone che sono quelle che poi noi organizzazioni rappresentiamo
Rispetto appunto al problema dei mutui che tante famiglie che con le quali tanti famiglie oggi si trovano a fare i conti abbiamo tutti parlato del famoso piano Paulson
è tanto discusso
Ma lì da questo Paese ultraliberista ci sono risposte non soltanto al sistema finanziario non soltanto al sistema delle imprese comunque per tentare in qualche modo di accrescere una potenzialità di sviluppo ma c'è una risposta concreta alle famiglie perché lo Stato si è accollato materialmente i mutui
E sicuramente lo Stato in una situazione di crisi come questa è un creditore meno oneroso e probabilmente più paziente
Ecco anche questo è un problema che rispetto alla risposta che noi abbiamo individuato
Non non non è stato assolutamente analizzato e comunque non ha avuto le risposte giuste come anche quello che è l'impatto che la crisi sta avendo sui fondi di previdenza complementare su dobbiamo dire con chiarezza
Non ci prendiamo in giro quello è un pilastro importante dal quale dipende la la futuro previdenziale di tanti giovani lavoratori allora io dico se i fondi di previdenza hanno un impatto avranno un impatto negativo dalla crisi
Finanziaria probabilmente è adesso il momento di detassare come si era detto e quindi in qualche modo
Contribuire a che ci sia una risposta anche in questo senso dopodiché il potere d'acquisto
Del quale tutti parliamo io voglio fare una considerazione
Per poi dire quello che penso velocemente nella dettaglio il problema dei salari sicuramente il frutto di un accordo forse troppo datato perché magari i soggetti interessati tutti
Impresa sindacati governo
Non hanno dato delle risposte nei tempi giusti ci siamo tutti un po'il sindacato ha fatto il bravo sindacato attuato appieno la moderazione
Salariale poi in qualche modo ci siamo resi conto che forse erano passati troppi anni e il potere d'acquisto in qualche modo diminuiva
Però è anche perché i salari come le pensioni dispiace dirlo ma sono sempre un tema da opposizione
Cioè quando si sta all'opposizione c'è sempre comunque una volontà di migliorare le condizioni dei lavoratori e dei pensionati quando si va al Governo purtroppo questo diventa sempre un elemento che passa
In inevitabilmente dall'altra parte allora io dico bene
La detassazione dello straordinario anche se adesso in questo momento di crisi si è come dire
Difficile parlare a chi probabilmente avrà la possibilità di fare straordinaria dire agli altri per te
Non c'è niente ma non solo agli altri che lavorano e che lo faranno gli straordinari ma quelli che probabilmente il lavoro lo perderanno bene
La detassazione della tredicesima ma io
Questa la vorrei considerare una risposta emergenziale
Ad un momento particolare perché ho qui si ha il coraggio di cambiare la fiscalità sul lavoro dipendente da salari da salario o sulle l'azione oppure saremo sempre a metterci un chip che non ricrea era mai le condizioni giuste anche perché e ce lo dobbiamo dire con chiarezza c'è una parte
Che sono tutte le tipologie flessibili di lavoro che non la percepiscono la tredicesima
E noi anche lì in termini di ridere di redistribuzione soprattutto sul piano fiscale invece dobbiamo guardare con grande attenzione perché quella giacché una parte importante del Paese non sono più soltanto giovani che avranno già problemi previdenziali che hanno problemi di reddito e ai quali con questi interventi non riusciamo a dare nessuna risposta stessa cosa per gli ammortizzatori sociali
Bene aumentare il fondo in questo momento di emergenza però ossia il coraggio di scrivere un sistema di tutele che a mio avviso deve prevedere la gamba pubblica perché lo Stato deve essere presente deve garantire
Le tutele e che può essere incrementato anche attraverso la contrattazione con un sostegno perché non è più il tempo in cui in questo Paese gli ammortizzatori debbano essere pagati soltanto dallo Stato
E allora bene labile a Rita la bilateralità sugli ammortizzatori come gamba aggiuntiva e noi su questo abbiamo anche fatto una proposta sulla nostra proprietà
Piattaforma sul modello contrattuale perché individuando un contratto di filiera cioè una via in mezzo tra l'azienda alé e il e il nazionali abbiamo detto quello può essere un livello dove e le parti sociali le aziende e sindacati si mettono d'accordo e oltre al salario prevedono servizi per i lavoratori quindi asili-nido quindi trasporto quindi tante altre cose anche perché diciamocelo chiaro
Il servizio pubblico bisogna migliorarlo non bisogna smantellare lo però in qualche modo dobbiamo dare un contributo come soggetti interessati a questa cosa stessa questione che riguarda la partecipazione partiranno è stato detto
Prima da Adriano adesso un nuovo processo perché riguarda la partecipazione bene benissimo
Però siccome sono anni che ogni volta che inizia una legislatura si presentano se
Queste di questi disegni di legge poi non succede niente noi per esempio abbiamo detto nella nostra piattaforma perché non prendiamo non premiamo
Dal punto di vista fiscale quelle imprese che adottando lo statuto della Società europea che prevede un elemento di partecipazione
Appunto nelle nelle aziende ma insomma sono tutte risposte che si possono dare ripeto risposte semplici a problemi complessi ma che possono essere tangibili
Concludo
Dicendo
Non voglio entrare ovviamente nella nella discussione del Mezzogiorno perché rischierei di annoiarmi da sola perché tutte le grandi questioni e soprattutto i grandi problemi che questo Paese ha sono moltiplicati all'ennesima potenza
In quella parte
Di territorio però credo che su due questioni forse il ragionamento va sviluppato anche rispetto alle proposte con spostato oggi in maniera più complessa una questione riguarda i giù domani in parte ho già detto alcune cose l'altra questione riguarda le donne io da donna rifiuto che in questo nel due mila otto ci sia ancora una concezione
Di servizi alla donna per mandarla lavorare o invertiamo
La discussione e stabiliamo che questo Paese è pronto sul piano culturale
A far sì che i problemi della donna non siano più problemi della donna ma della famiglia e quindi sosteniamo le famiglie oppure non avremmo mai
Le donne talmente evolute anche sul piano culturale sostenute da poterle inserire veramente nel mercato del lavoro bisogna
Fare un passaggio culturale e secondo me in questo la politica ha una grande responsabilità perché continuare a parlare di donne quando si parla di figli quando si parla di anziani quando si parla di disabili quando si parla di giovani
Ecco io credo che questo non sia più il momento per sostenere un ragionamento di questa cosa concludo dicendo che c'è un'altra questione
Che
Oggi non ho ascoltato e che ha molto a che fare con i giovani
E soprattutto con i lavoratori che noi rappresentiamo è la necessità di una politica abitativa vero vera perché non ci dimentichiamo che noi potremmo fare tutto quello che è nelle nostre possibilità potremo individuare un nuovo modello contrattuale potremo chiedere incentivi fiscali per sostenere una parte del salario potremmo anche
Arrivare speriamo ad una detassazione o comunque un abbassamento delle tasse per il lavoro dipendente per le pensioni ma non dobbiamo mai dimenticarci che in una città come Roma per un ma famiglia che lavorasse fortunata il settanta per cento del suo reddito lo deve destinare semplicemente alla sua abitazione questo a che fare con tutte le questioni delle quali
Abbiamo parlato oggi
Quindi concludo qui perché sto andando sicuramente oltre i tempi
Vi ringrazio comunque per l'opportunità spero di aver portato un contributo spero soprattutto che poi Partito Democratico si faccia promotore di questa campagna ma soprattutto di queste idea che vanno sicuramente a favore delle persone che noi rappresentiamo
Carena quella che si avvicina l'ha detto la misura dei quindici minuti di Obama rispetto agli altri
Bene allora per l'ultimo intervento Franco Tumino della lega delle cooperative poi la parola Addario francese
Ma intanto grazie
Per per l'invito e per l'occasione abbiamo sentito cose molto interessanti proroghe in pochi minuti i guai che esso non è nostra opinione noi siamo entrati
Sostegno rispetto alla domanda quale iniziativa politica e sociale rispetto alla crisi finanziaria e agli impatti sul welfare
Noi siamo entrati diciamo in questa fase che non è solo di crisi finanziaria ma anche di rallentamento e di recessione economica con mali strutturali che non ci dobbiamo dimenticare
E cioè
Bassa crescita quando gli altri Paesi migliorano nove miglioriamo meno quando gli altri Paesi rallentano noi rallentiamo di più
Con la bassa crescita e difficile dare salari adeguati il gettito fiscale cala il welfare quindi ne risente
Domanda interna molto debole
Sappiamo tutte le classifiche OCSE che i salari dei lavoratori italiani sono
Imbarazzante niente bassi a confronto con i Paesi con cui ci confrontiamo
Quindi un'economia trainata essenzialmente dall'export e quindi molto esposta l'andamento del ciclo internazionale
Qui c'è una parte dei problemi strutturali penso che ci possiamo dire che risalgono a quindici o vent'anni fa il loro inizio
Che ai quali dobbiamo rispondere un'altra parte in cui noi pensiamo che si debba dare una grande importanza e da cui dipende l'altra metà parlando grossolanamente dei nostri problemi
E la gravi irregolarità della competizione nel nostro mercato nel nostro Paese e l'agrari regolarità che contraddistinguono conseguentemente mondo del lavoro
Il sommerso secondo i dati più prudenti pesa il ventisette per cento del PIL siamo al doppio diciamo della cosiddetta economia informale di altri Paesi
I gravi differenziali di contribuzione obbligatoria tra le varie forme di rapporti di lavoro determino concorrenza sleale tra le imprese penalizzano quelle serie e corrette io lo dico sempre insomma se io ho un quadro
Un lavoratore come Co.Co.Pro pago diciannove per cento e fino a due-tre anni fa pagato dodici o il tredici per cento il costo del lavoro dipendente isola previdenza di sola aliquota previdenziale cosa trentatré
Quindi
Non c'è difesa diciamo per un'impresa seri
Seria di fronte alla concorrenza di questo tipo non ci dimentichiamo che quattro regioni hanno una pesante presenza di criminalità organizzata
Molte cose siano se non ci vanno a sud di Roma e quando ci sono andati son tornati indietro perché poi riprese di impresa impiegato solo lavoratori anche se ci sono dei lavoratori che vanno lì insomma e che
Si trovano
In più il fatto che non funziona la giustizia io credo che si debba capire che ha un'incidenza anche sul welfare faccio un esempio recente nautica nostrani tra le più importanti italiane del settore da ristorazione elettiva ha deciso di va beh ma
Soci non erano molto d'accordo siamo anni fanno torniamo giù a tentare
Si è trovato un banale ha vinto la gara si è trovato un banali ricorso per la seconda concorrente essere trovato diciamo revocato l'appalto sensazione accorto voglioso codificato ricorso
Perché agevole hanno trovato ambientalmente il modo di influire per vincere corso senza che si potesse difendere in giudizio e quindi è stato notificato vediamo che la sentenza del TAR deciso restituissero gravi
L'affidamento
Ora
Io non sono tra coloro
La lega anzi pensiamo che la crisi sarà pesantissima nel due mila dieci potrebbe essere ancora più pesante che nel due mila sette
Perché per fare un esempio mancano sette miliardi di euro
Sulla sanità pubblica nel due mila sette crepare un esempio
I tagli sui Comuni probabilmente si vedranno più pesantemente nel due mila dieci che non adesso
La propensione vi sono vecchi sudditi carenza la propensione al consumo delle famiglie
Non cambia immediatamente alla diminuzione del reddito
Se io sono abituato a uscire
Sabato sera e andare a mangiare la pizza con la mia famiglia anche se mi galere probabilmente per un po'di tempo Binde inviterò non taglierò in modo proporzionale
Ma lentamente poi le mie abitudini dovranno conformarsi la nuova situazione reddituale
Però non vorremmo diciamo che noi ci dimenticassimo pur il pensando che la crisi gravissima i mali strutturali e che
Pensassimo che tutto dipende della nostra situazione dalla crisi internazionale
La crisi internazionale secondo noi aggraverà sul particolare sotto due aspetti
Qui o il Governo ombra di fronte servono soltanto
La rivista welfare euro quindi mi permetto di dire anche qualcosa di pratico insomma di emergenziale insomma per la discussione di adesso visto che il Governo sta
Diciamo pensando di misure d'urgenza delle imprese e ci auguriamo rigore e il il Governo ombre partitocratico posizione generale
Stia sappiamo che sta pensando anche se lo diciamo alle scelte bisogna fare in queste in questi giorni in queste ore
Se c'è la recessione e non c'è dubbio che c'è il consumato questo coraggiosissimo consumatore americano che è per andare a mangiare la pizza fa un debito insomma
è arrivato allo stremo e pesa il venti per cento dei consumi mondiali
Quindi
è sicuro che c'è una recessione modello cinese qualcuno averla detto siamo è basato sull'export soprattutto che si sta discutendo il pizzo quindi è chiaro che ci cioè
Le locomotive mondiali rallentano la recessione
Inattese qualcuno prenda lo sa la staffetta diciamo base la staffetta ci sarà se c'è la recessione le imprese ne risentiranno
E ci saranno posti lavoro che mancheranno primo questo tema degli ammortizzatori sociali
Io qui insomma mi pare un dicesse
La segretaria Polverini penso che questo è uno dei luoghi della concertazione uno ditte dei punti topici della concertazione
Governo parti sociali opposizione
Quanti sono dodici quindici anni
Le norme anche una che adesso in Parlamento dice inattesa dicono inattesa della riforma complessiva degli ammortizzatori sociali tanto sono stanziati cento euro per questo
La vogliamo fare questa riforma degli ammortizzatori sociali cioè il gruppo dirigente di questo Paese vuole a proposito di chi diceva anzi diceva e si diceva ecco la vogliamo fare perché questo
è il momento di farla
Chiaramente non è realistico forse non è neanche giusto pensare che si debba andare a un sistema universale di ammortizzatori sociali
Tutto a carico del bilancio pubblico è chiaro che le imprese pure in questa difficilissima condizione peggio quello che ci siamo ridotti a discutere di queste cose in una situazione di questo tipo
Debbano fare la loro parte
E credo che persino i lavoratori quelli che sono occupati che saranno male ma sono meglio di quelli che sono disoccupati
Debbano fare la loro parte in una logica diciamo naturalistica secondo
Come il caso Lehman Bros clamorosamente evidenziato imprese che sono solidissima possono crollare come tra l'altro anche in Italia tocchiamo ferro
Ergo si aprono con rischi di pesante insolvenza anche per imprese che sono sane perché loro clienti improvvisamente non sono in grado di pagarli e crediti che sembravano certi non verranno più incassati
Occorre patrimoni occorre che l'impresa faccio uno sforzo di per regolarizzazione ma forse
Lo Stato può fare qualcosa come l'ha fatto nei confronti delle banche
Può farlo anche verso il sistema di imprese che virtuosamente si avvii diciamo verso un rafforzamento dei propri patrimoni per reggere frutto della
Della della crisi
Terzo
La misura presa da dai Governi
Anche l'ago in italiano copiando Burrafato Gordon Brown cioè quello di garantire i cosiddetti prestiti interbancari in modo da ricreare un rapporto di fiducia riprese non sta risolvendo tutto
Anche cooperative nostre molto patrimonializzate vengono chiamate ad e direttore di banca
Dicendo di ti dispiace se diremo col fila perché lo fanno perché le banche hanno l'obbligo di depositare mi pare l'otto per cento in Banca d'Italia a garanzia sull'affidato non sulle erogato sull'affidato
Quindi per migliorare il rapporto
Tra patrimonio e debiti anche potenziali tendono a restringere il credito
Questo fa sì che per tutte le imprese sarà un domani più difficile non solo avere soldi per gli investimenti ma anche banalmente per portare allo scontro diciamo le fatture
Occorre quindi da questo punto io non ho una proposta tecnica coperto questo è un problema urgente e cruciale riusciamo da affrontare
Quarto ed ultimo e poi mi inviti spero di avere due minuti per dire qualcosa in più di prospettiva meno emergenziale i ritardi di pagamento particolarmente delle pubbliche amministrazioni
Dal due mila due sono andati crescendo
Le imprese sono allo stremo
Tutte
Dove abbiamo costituito un tavolo con altri soprattutto quelle fornitrici di servizi ecco se posso fare un inciso diciamo occorrerà discussione nostra noi distribuiamo tra imprese industriali dei servizi prima che prendiamo atto che il sorpasso
Sul PIL della quota fatta nel settore servizi
è avvenuto rispetta manifatturiero e agricolo è avvenuto più di trent'anni fa
Secondo che oggi la massa dei lavoratori impegnati le imprese di servizi e nettamente superiore a quelle impegnate impedito serale perché questo è rilevante perché l'impresa inizierà gran parte sono labor intensive
I lavoratori stanno lì e queste imprese hanno costi fissi tutti Inesi devono pagare i salari
Utilizzano scarsamente il subappalto
Dell'industria l'incidenza del costo del lavoro sarà sul quindici venti per cento al massimo sul totale dei costi preservi serio a settanta l'ottanta per cento e partono anni danno meno del cinquanta
Queste sono quelle che vanta Negrini diversi incubi abitazione in soli farmacisti insomma questa è una priorità da affrontare assolutamente se ho un minuto per dire una cosa di prospettiva
Occorre e anche qui tutte ma la concertazione innanzitutto diciamo tra forze politiche non sociale dove abbiamo un modello
Economico imperniato sulla do sull'esporta debole domanda interna
è chiaro perché siamo così basta alta propensione al risparmio da parte delle famiglie italiane ma sappiamo anche perché c'è questa altra professionali statali e all'investimento immobiliare se tutto il mio were fare meritoriamente sanità e previdenza ma
Mi sia letta il nonno non c'è un aiuto
Devo fare un figlio e non c'era un mezzo servizio all'infanzia
Rimango disoccupato e non solo ammortizzatore sociale tenderò a risparmiare a non spendere
E poi
Essendo bassi salari ciò anche voluto spendere quando voglio spendere quindi noi dobbiamo fare uno sforzo di avere un modello di sviluppo economico meno
Diciamo così legato
Alla
Alla esclusivamente al resto e l'altro elemento e quello della partecipazione che assetto imprenditoriale vogliamo nel nostro Paese
Se noi vogliamo un assenso in prima fila se mi divieti
Se noi vogliamo un assetto che almeno per la fascia delle grandi imprese e fatte essenzialmente da imprese di capitali cioè in cui
Cioè chi è il proprietario si aspetta un rendimento del capitale prevarrà sempre alcuna logica di
Breve periodo tipo quella che richiama insomma
Quindi con i manager che truccano perché hanno
L'incubo aveva trimestrale dica a ma non solo so copre cioè vanno l'incubo degli azionisti che prendendo le dimezzare Gassa rispetti e vada oltre diciamo le aspettative di utile erano state dichiarate
Ergo dove diamo una grande importanza abbiamo forse farà piacere a Beretta proprio fatto seminario con Baglioni
Carlo Dell'Aringa ad Accornero crediamo che questo tema dell'impresa e della parte di persone di lavoro dovrebbe non solo agli utili ma anche partecipazione azionaria sia un tema strategico e pensiamo che sia strategico per il nostro futuro e pensiamo che la cosa non si debba limitare alle cooperative
Che le La sette integrale del Paese sia caratterizzato anche da una robusta
Quantità di impresa e che abbiano al centro la proprietà dei lavoratori e non solo quella dei capitali grazie
Ringrazio tutti coloro che hanno preso parte al seminario l'Associazione organizzerà nuovi incontri sulla sicurezza del lavoro le professioni gli ammortizzatori sociali la parola adesso a Dario Franceschini servigio Segretario nazionale del Partito Democratico
Grazie
Mi dispiace di aver potuto seguire soltanto
La parte finale del convegno
Ma la mattina è stata impegnata difendersi dei vari coglioni imbecilli basta che ci ha dedicato il Presidente del Consiglio e quindi
Purtroppo è una delle delle delle derive che dovremmo provare a restare insomma perché è un conto è una cosa è lo scontro politico nascose subire degli insulti come se fossero
Cosa così da perdonare
Quindi purtroppo la mattina
E ho dovuto rispondere
Noi ieri
Previsti
Convegno come l'importante quindi è un'ottima iniziativa di tipo lasciassero lavoro quel fare quella di
Di riflettere di mescolare in base alle provenienze
Piacere norme poi dirò qualcosa a vedere
Le provenienze diverse del del i relatori che hanno fatto fare comunicazioni
Ma insomma il fatto che se sono già dentro un percorso percorso comune questo dovrebbe far pensare
Ma io penso sulla crisi finanziaria ci sia molto concentrati giustamente tutto il mondo anche nel nostro Paese su come fronteggiare l'emergenza
Il momento in cui si è fronteggiata all'emergenza e anche servito per capire che dentro la globalizzazione è difficile che i problemi che
Attraversano le frontiere come non esistessero non sentono le distanze
Non riconoscono e non rispettano le sovranità nazionali
E la crisi economica dimostrato esattamente questo che non ci sono più dei punti di riferimento che sembravano insuperabili
Fino a dieci quindici anni fa e che tutto dentro la globalizzazione dentro un mondo in cui l'informazione sempre in tempo reale
Perché questo contribuisce la rete internet contribuiscono le televisioni satellitari palmari sono si fa l'operazione la transazione
In Borsa la si fa stando seduti metropolitana mille chilometri di distanza è evidente che questo rende tutto più veloce fa scomparire appunto gli stessi confini degli Stati nazionali
La crisi ha nella ricerca di strumenti di emergenza costretto i Governi nazionali a capire anche quelli che non volevano capirlo che un'emergenza globale e problemi globali non si possono più affrontare dentro i confini degli Stati nazionali
E quindi serve un nuovo ordine internazionale servono regole mercati servono
Almeno finché non esistono organi di governo globali finché non esisteranno servono delle intese porti le banche centrali hanno cominciato a operare così non
Naso una sorta di concorrenza non con non dichiarato tra di loro ma un'intesa per affrontare una crisi globale
E credo che da questo punto di vista cui voglio soltanto dire una cosa insomma la presidenza di Obama come spesso fa la storia Riva nel momento migliore
Per tutte le potenzialità che può esprimere non sto a parlare delle cose di cui va discusso questi giorni ma non c'è dubbio che lì c'era una dottrina estati incarnata
Molto bene dalla Presidenza Bush e cioè l'idea che finito il mondo in blocchi ci fosse una lunga fase della storia mondiale in cui ci sarebbe stata un'unica superpotenza che era comunque arbitra
Dei destini delle economie del dei diritti umani sono nel mondo che lo che che che utilizzava questo ruolo
E quindi non poteva riconoscere che in nessun campo ci fosse una sovranità superiore a quella degli Stati nazionali così per Kyoto così per il Tribunale dei diritti
Umani così per le grandi crisi economiche
Quella stagione esplosa
Con la crisi di questi mesi si è dimostrato che non esiste più la possibilità nemmeno per la potenza più importante del nostro pianeta di affrontare da sola emergenze che ormai sono globali
Perché ciò che avviene da una parte del pianeta condiziona ciò che il giorno dopo viene dall'altra parte e quindi
L'esigenza di andare oltre il multilateralismo è la presidenza di Obama che si è
Costruite esattamente sull'idea diversa di America arriva nel momento in cui potrà esplicare fino in fondo questa questa questa
Scelta io ricordo diametro alcuni anni le parole molto belle di Tinto quando non era più Presidente che diceva rivolto bus quello che noi faremo oggi
Essendo oggi il Paese più potente del mondo in termini di cessione di sovranità di riconoscimento di un livello superiore è quello che condizionerà le scelte delle potenze che diventeranno potenza più forte del mondo dopo di noi
Quindi mai come ora quelle parole sono importanti però mentre si è potuto discusso
Su come affrontare l'emergenza ricapitalizzazioni interventi del pubblico penso che sia mancata era giusto perché prima si affronta l'emergenza e poi si riflette
Sia mancata una riflessione di fondo
Che noi dobbiamo avere il coraggio di fare che i partiti devono avere questa capacità affrontare l'esistente il presente le urgenze ma anche guardare dove si va
Cercare di guidare le trasformazioni non di esserne travolti
Questa crisi è una crisi di un sistema
Che verrà superata o è la crisi del sistema
Nella storia aveva imparato che nulla è eterno
Anche lì insiste mi che sembrano indistruttibile destinati ad essere permanenti sono stati superati e allora la domanda di fondo Lelli il capitalismo l'economia di mercato come l'abbiamo conosciuto negli ultimi venti trenta quarant'anni
è un sistema che reggerà un confronto con la globalizzazione
Capitalismo è in atto nel rapporto capitalismo Stati nazionali
Nel momento in cui si supera questa dimensione è ormai si è già superata e si entra dentro un mondo globale in cui appunto lì i poteri stessi
Dei degli organi degli Stati nazionali non non sono più funzionale ad affrontare i problemi
Anche in altri campi non solo l'economia cito soltanto il crimine se c'è un settore in cui le frontiere sono state drammaticamente superate credo del crimine possiamo affrontare una lotta un crimine internazionale
In cui gli accordi se li fanno stringendosi la mano
Affrontati con gli strumenti dell'indagine delle polizie della repressione la previsione nazionali no quindi è evidente che bisogna
Capire che siamo finiti di colpo in fretta in una dimensione diversa in quella dimensione il rapporto potrà essere lo stesso fra economia di mercato e ruolo del pubblico
O viceversa dovremmo avere il coraggio di rimettere in discussione delle cose che sembravano immodificabili quando il mondo è un altro e non tanto tempo fa dieci quindici anni fa per questo vorrei che facessimo una riflessione anche questa priva
DDT di
Prudenza e di timore di dire cose troppo diverse da quelle che abbiamo detto negli anni passati perché si cambi il quadro chi fa politica dovete di adeguarsi un quadro diverso facendosi delle domande e poi le risposte le troveremo l'intervento del pubblico
E dello Stato
Quel tabù che è stato superato così in fretta è uno strumento solo per affrontare l'emergenza
Avete visto la fretta con queste detto entriamo nelle banche propugna usciamo la
E i soldi dei cittadini che è un altro argomento di cui dovremo discutere soldi dei contribuenti che entrano o entreranno nel capitale delle banche però non determina nel de le scelte delle delle banche stesse insomma è un signore argomento
Cioè è uno strumento solo per affrontare l'emergenza poi torneremo al punto di prima
O invece il ritorno del pubblica dello Stato sono uno degli strumenti per affrontare la globalizzazione anche per difendere le economie nazionali rispetto al mondo globale anche
Parliamo del livello europeo anche per difendere l'economia europea
Rispetto all'economia globale cioè sono lo strumento per l'emergenza o tornano ad essere in modo diverso senza le distorsioni che abbiamo visto perché non è detto che debba essere sempre gli stessi errori
Ma oppure sono lo strumento per per
Di equilibrio che tornerà col quale dovremo confrontarci
Io penso che sia così
Penso che
Abbiamo tutti seguito un po'troppi culto del mercato delle delle delibera lì delle privatizzazioni come risoluzioni tutti problemi cioè si consegna una cosa al mercato automaticamente il mercato tigre crescita Tigra benestanti preoccupazione
E il riformismo in questi anni nel mondo si è molto limitato a correggere questa condotta linea della destra
Quelle erano al di là della destra che e traumatica mente fallita
E la sconfitta di Bush figlio di questa cosa è drammaticamente fallita la crisi di questi mesi il riformismo si limitava a correggere un pochino così stampo più di buonsenso pochi di welfare un po'più di tutele
Ma non presentando una proposta alternativa e se non si presenta una proposta alternativa ma ci si limita ad alcuni correttivi è vincente più affascinante la proposta originaria
E allora noi abbiamo l'occasione adesso di dire di discutere di capire
Il pubblico
Deve essere proprietario delle reti o dobbiamo privatizzare anche le reti sapete che è un tema che c'è stato io penso che dobbiamo tornare un equilibrio le reti sono pubbliche ed è
La concorrenza e sulle reti e guardate che non abbiamo sempre fatto così
Abbiamo privatizzato delle reti
Mi è capitato un'altra volta le autostrade
Quando privati se l'autostrada che va da Milano e Venezia
Non è che se ne sono tre e si farà con correzione una ribadito quella
Ho creato concorrenza e crescita creato un monopolio che Fini di Mara
O privata è così quando si parla di energia è giusto che in questo tipo di economia ci sia una presenza del pubblico nel settore delle risorse dell'Energia dato che abbiamo capito che sono così limitate e così condizionanti per tutto il resto
Delle economie nazionali i servizi pubblici
Locali
è così giusta l'idea che abbiamo potuti seguito insomma anche lei privato perché il privato per la concorrenza crea sviluppo ma sono le tariffe abbiamo visto che non è così non è sempre così non è giusto che anche in alcuni settori di servizi essenziali ci sia una presenza del pubblico
Speriamo che non succeda ma si arrivasse a un
A un'azienda che gestisce un servizio pubblico che entrata sul mercato entrassimo essere difficoltà di crisi cosa succederebbe all'erogazione di queste vizio abbiamo visto su Alitalia ma può capitare quindi riti io dico ridiscutiamo anche questo
Parlava prima nell'arco dei fondi previdenziali
Ma è anche da questo punto di vista dico non è che o le risposte dico riflettiamo e così giusto da una parte del futuro trattamento previdenziale dei lavoratori sia affidato l'andamento dei mercati e se i mercati vanno male cosa quando si trovano la pensione più bassa
Non è giusto immaginare delle forme di garanzia abbiamo pensato e sui risparmiatori capì che sotto un certo livello non si va
Voglio dire non è torniamo lo statalismo no non è quello però dobbiamo avere il coraggio di dire siamo in un mondo che non hanno più nulla a che vedere con quello di vent'anni fa
Che si chiama globalizzazione
E vogliamo che la globalizzazione sia regolata soltanto dalle regole dei mercati o vogliamo metterci gli anticorpi della politica dei valori
E credo che la crisi di questi giorni dovrebbe scuotersi a riflettere su questo
Quelle cose sulla le avete dette stamattina penso che noi dovremo un partito nuovo coi che anche la fortuna di cominciare il suo percorso politico in una situazione radicalmente nuova deve anche mettere in campo la capacità
Di dire cose un po'coraggiosa e controcorrente poi vediamo
Ne abbiamo le risposte in tasca ma non possiamo nemmeno sederci
Vi ripeto limitando il ruolo del riformismo del mondo la presenza di alcuni correttivi non è così l'abbiam visto l'OPA vanno prestato una cosa totalmente ha vinto per quello che ha prestato una ricetta completamente diversa
E la gente ha scelto tra tratta la paura e e l'idea di somma di una continuità cento dite proviamo una cosa diversa poi certo l'Italia non è l'America l'Europa era tutto vero per carità un suo è un dibattito un po'provinciale ma siccome siamo dentro lo stesso mondo
è chiaro che sono
Le cose si influenzeranno a vicenda ed è un bene che si è così e avremo anzi bisogno di luoghi in cui
Come dire poiché se chiamarla destra sinistra i riformisti progressisti conservatori manteniamo in modo vogliamo insomma c'è bisogno che dentro
I livelli sovranazionali
Internazionale ma soprattutto a livello europeo non ci sia più soltanto un confronto tra Stati Governi che è sicuramente un elemento fondamentale ma ci siano dei luoghi in cui quelli che si trovano politicamente dalla stessa parte
Appunto per i riformisti e moderati destra sinistra chiamo come vogliamo abbiano dei luoghi di elaborazione di idee comuni
Perché i problemi comuni non si possono affrontare altro che con ricette comuni e non possono essere affrontate soltanto dall'incontro tra gli Stati tra i Governi che hanno un compito devono essere preparate dalla politica
E quindi l'esigenza di Lodi sovranazionali è un'esigenza che dobbiamo spingere tutti quadrato che il nostro dibattito provinciale sulle famiglie politiche non andiamo in Europa
è chiaro che qui
Tutto spinge ad andare più in fretta ad accelerare avere coraggio
Questo fa molte domande alla politica fa molte domande noi
Soprattutto perché questa crisi
In altri Paesi che arrivato dappertutto ha in altri Paesi arrivati in Paesi con sistemi politici stabili
Economie robuste se è una crisi di questo tipo arriva in sistemi politici in fase di assestamento
E in economie fragili evidentemente l'impatto ed è la stessa crisi ma l'impatto è molto diverso quindi dobbiamo da questo punto di vista
Accelerare il ruolo dell'opposizione euro più grande partito di opposizione un ruolo importante il ruolo che
A volte noi stessi tendiamo a sottovalutare poi quando le piazze si riempiono di un numero di persone che allora si capisce che invece c'è una forza
Che non che non bisogna sottovalutare
E noi dobbiamo indicare alcune priorità curerà l'oggetto dei degli interventi che ho sentito che mi
Parte vi sono stati riferiti nelle comunicazioni indicando le priorità noi
Pd l'ha detto più volte dobbiamo ripeterlo dieci quindici venti volte anche a costo di vedersi s'sentirsi dire ma dite sempre le stesse cose si diciamo le stesse cose
Finché non otteniamo il risultato del previsto che sulla scuola e l'università la massiccia protesta di studenti genitori insegnanti l'opposizione forte PD ha fatto iniziare una retromarcia sostanziale al Governo
Sostanziale che noi deve andare avanti è solo l'inizio poi crolla occulte Ranno ma c'è una retromarcia sostanziale perché la forza sociale conta
E allora penso che noi dovremmo dire le continua delle priorità in un momento di crisi i Governi hanno il dovere di occuparsi di chi da solo nella crisi non ce la fa
E sono le fasce più deboli sono i redditi bassi sono le pensioni salari
Che non ce la fanno non ce la fanno arrivare a fine mese quale bisogna subito andar bene l'abbiamo detto sono anche abbastanza
Oggi la domanda come fareste è una domanda un po'scorretta
La domande come avreste fatto
Non l'abbiamo spiegato dicendo anche dei numeri quei cinque miliardi che sono stati spesi per Alitalia buttando a mare l'accordo pari français
E per l'ICI togliendo
Mille euro di ICI anche a quelli che ne guadagnano cento mila l'anno che non l'hanno neanche chiesto non è che gli serve magari ti chiedono giustamente altre cose ma che di chiedono di Pagliotto cento euro di ICI c'è un reddito di centocinquanta mila euro
Quella quelle due cose sono costati cinque miliardi quei cinque miliardi potevano dare subito in una interroghino un intervento sul
Il prelievo fiscale sui redditi le pensioni basse e ci sarebbe stato un beneficio non solo per le persone che il primo problema ma anche per i consumi
Perché oggi pensare altri interventi a favore delle imprese peraltro se il se le risorse poste limitate ma certo
Ma è chiaro quando le imprese ti vengono a dire cani magazzini pieni perché nessuno compra e che anzi magari sperano che ci sia uno sciopero perché lo sciopero ferma per un pochino rallenta la produzione evita di baby dei binari magazzini
Evidente il primo problema è est i consumi e se si fa presenti un intervento come lo insistiamo sulla di di di detassazione della tredicesima
è un lavoratore si trova cento duecento trecento euro in più non è che le mette i risparmi
Perché ha talmente tante urgenze nella sua vita Clemente subito anche se gli dai
Cento euro di mente subito i consumi
E quindi insomma fa un po'ripartire compreso una politica di investimenti pubblici di cui non si vede traccia ma che invece potrebbe rimettere in moto creare lavoro fare lavorare le imprese riprese anche fare
Come serve un po'di infrastrutture così come gli amministrativi gli ammortizzatori sociali universali sono un tema che diventerà sempre più drammatico lo vediamo dei numeri di Crest la cassa integrazione e quindi bisogna
Bisogna prevenire prevenire con le norme e quindi sono interventi a favore i più deboli secondo impegno dico soltanto i titoli difesa delle regole del nostro Paese
Non voglio allungarlo ma qui siamo di fronte ad un attacco perché negli altri Paesi il confronto destra destra sinistra e dentro regole condivise qui si mettono in discussione le stesse regole c'è un attacco nei confronti del Parlamento
Perché quando si pensa continuamente si teorizza che il Parlamento ha luogo dell'assalto alla diligenza della perdita di tempo e che lo strumento per governare oggi è il decreto legge se il Capo dello Stato nonché ma qualcosa maxiemendamento fiducia e si vota subito non votiamo mai niente
E in e soprattutto ne Manni meni parlamentare di maggioranza che sono espropriati del loro dovere non del loro diritto che è quello di intervenire nel processo legislativo e anche ieri avete visto Presidente a Camera per fortuna detto delle parole sensate
Insomma c'è un'altra volta l'idea che il Parlamento è un fastidioso ingombro perché c'è la
Da parte di Berlusconi la totale assenza di ogni regola di una democrazia parlamentare
Cioè il fastidio verso tutto ciò che ho sta con le sue decisioni quindi che bisogna che tutti facciamo sentire campo e di difesa delle regole democratiche non di di di
Di tutela do
Del più per l'uno per cento meno uno per cento e così il federalismo terzo rischio voglio dirlo perché federalismo può essere una buona cosa
O può essere un ulteriore strumento però mentali diseguaglianze e per e per intaccare i diritti quindi lì bisogna vigilare non solo in Parlamento bisogna socialmente vigilare su quello che diventano al federalismo terzo punto in una stagione di questo tipo e mi fermo
Che di ciò mi fa spinse avete tutti quei nomi fila così mescolati
Perché in un momento di questo tipo e con un Governo che con grande miopia
Punta dividere il fronte sindacale
Perché è un Governo per fare scelte complicate e difficili e il Paese deve affrontare scelte complicate e difficili dovrebbe lavorare giorno e notte perché il sindacato sti unito
Perché si trova anche un interlocutore che è forte ma che è in grado poi di di gestire
E qui si punta proprio in modo miope
Ogni cosa è utile
Allora io sto
Che sono stato più sul suo cresciuto proprio Kinder con il sapendo bene cosa significa autonomia sindacale che non
Perché per carità non entro nemmeno nel merito di tutti i nodi che ci sono sul tavolo da un modello contrattuale all'ala all'accordo sul pubblico impiego spicciole rispetto da parte di chi picchia dei ruoli politici rispetto alle legittime scelte diverse che sono in campo però una cosa mi sento
Di dover la dire
Cioè c'è una stagione
In cui ci sarebbe bisogno come il pane di un grande sindacato unitario unico è proprio questa
Perché avrebbe una forza formidabile difendere i diritti
Perché avrebbe una forza formidabile sia nei confronti del Governo che dell'opposizione un'autonomia un'autonomia molto forte
Una grande capacità di incidere le distinzioni badate in parte perché è un percorso che in politica è un piano diverso in politica è già avvenuto le distinzioni tra i sindacati le gloriose distinzione tra i sindacati sono tutti legati
Ma sono distinzioni che hanno origine in un mondo che non c'è più
In un mondo di divisioni tra partiti l'epoca del mondo diviso in blocchi mondo che non c'è più e i sindacati hanno fatto bene in questi quindici anni mentre la transizione italiana terremotato tutto
Hanno fatto bene a mantenere non è un plauso dei sindacati è un problema del mondo della cooperazione delle divisioni in molte categorie insomma quelle associazioni che sono nate sono nate in un mondo che era diviso la DC il PC il PSI non c'è più tutto questo a diciotto anni
è un lavoratore oggi che c'è l'idea dell'un sindacato
Giovane lavoratore aderisce non in base alla Paola vicinanza politica aderisce in base alle tutele alle garanzie al
Alle protezioni alle alla speranza è che una organizzazione sindacale di da rispetto tuo lavoro lavoro dovresti avere
Quindi dall'appartenenza in base all'ideologia è già superata da un pezzo da migliaia e centinaia di lavoratori io credo che i gruppi dirigenti dovrebbero trovare il coraggio perché le le svolte non cadono mai dal cielo avvengono solo con il coraggio delle persone
Con il coraggio e gli uomini delle donne io credo che in questo momento
Un passo verso un grande sindacato unitario sarebbe quello per rispondere a richieste dei lavoratori che darebbe una forza straordinaria nella difesa dei diritti e dimostrerebbe che anche nel campo sociale sindacale sociale c'è la voglia di guardare avanti e non di guardare indietro
Regola