L'intervista è stata registrata lunedì 28 marzo 1988 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati discussi i seguenti temi: Energia, Nucleare, Partito Radicale, Pen, Verdi.
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RAD
Radio radicale vogliamo affrontare
La questione del piano energetico nazionale rispetto ad un profilo che ancora è stato trattato poco dai diversi organi di informazione
E cioè su quali sono le previsioni del fabbisogno energetico del nostro Paese da cui all'anno due mila e ne vogliamo o parlare interpellando innanzitutto Massimo Scalia deputato del gruppo Verde la prima domanda Massimo e questa è possibile formulare oggi una previsione di quale sarà il fabbisogno energetico degli italiani da qui al due mila
A questo esercizio l'abbiamo già fatto l'altra hanno quando partecipammo in qualità diceva allora arbitraggi
Alla Commissione per la preparazione della Conferenza nazionale sull'energia quella che poi registra un ennesimo fallimento del tentativo di forzare in chiave nucleare
La le le cifre di previsione per quanto riguarda i consumi globali energia alternativa che di fronteggiavano allora sono ovviamente la riga tutt'oggi è sostanzialmente ha costituiscono la forbice abbastanza in fretta
Questa onda dopo aver perso nel corso degli anni ci si accorge che le le cifre di previsioni chiamiamole istituzionali erano sballati e per eccesso e nettamente sono superate
Rapportate ravvicinata le cifre di previsione degli ambientalisti
Per cui la forbice sostanzialmente tra centottanta megaTEP cioè milioni di tonnellate di frequente come con sono i globali previsti dal due mila da diverse fonti può far fede come forse la più autorevole l'ufficio studi della Banca d'Italia
E centosessanta sempre milioni di tonnellate di pedoni Valente che è la previsione di consumo che
Facciamo noi ambientalisti
Recentemente le nella ha reso pubblico suo Progetto di reperimento delle energie necessarie da qui al due mila viene utilizzata una diverso un diverso sistema di Miss l'azione il terawattora da questo diverso o sistema di e misurazione in realtà esce fuori che i dati forniti dal Land della che parlo di trecentoquindici terawattora per il e due mila non corrispondono ai dati per esempio che vengono forniti dalla lega ambiente che parla di duecentocinquanta
Terawattora ecco dove è questa a differenza come mai i dati della lega ambiente sonoro o di molto più bassi però soprattutto perché ora che a quel punto l'Harlem
E quindi stiamo parlando di consumi elettrici mentre prima faceva un discorso di consumi globali ora mi devi consentirà di ampliare un momento la panoramica
Quello che gli ascoltatori devono sapere che da oltre quindici anni in tutto il mondo industriale dell'Occidente i consumi globali di energia sono fermi
Mentre in corrispondenza le economie sono cresciute con un tasso medio annuo del cosiddetto prodotto interno lordo dell'ordine del tormento per cento vale a dire che è crollato quel quell'immagine un po'meccanici dell'energia come motore della crescita economica
Invece per i consumi elettrici
Abbiamo avuto una curva in crescita va va sottolineato con forza che questa crescita è stata molto inferiore alle previsioni che facevano i Governi e gente elettrici
Per quanto riguarda l'Italia addirittura diciamo al risotto della metà di quanto veniva previsto ad esempio va be'non solo può pochi anni fa
E che più l'altro fatto che mi sembra importante rilevare grosso modo dal mille novecentottantadue di nuovo in tutti i Paesi industrializzati d'Occidente
La curva di crescita dei consumi elettrici mostra un rallentamento mostra un come dire la temperatura aula suturazione rilevava intorno al bene
Allora ecco la contraddizione tra i dati sparati dall'erede e dati che la Legambiente a fornito come frutto però Tel comitato tecnico scientifico dell'associazione lei continua a ragionare sull'ipotesi di crescita dei consumi elettrici quella che appunto porterebbe a trecentoquindici terawattora che un'ipotesi che come dire
Cinque per rifare dagli altri Paesi tutti allevati a Dario penso che le Palestina Bernard seguono la curva di crescita dei consumi elettrici perentoria superiore a quella che contatti quegli altri perché l'aveva gravi in contraddizione col fatto che invece negli ultimi quindici anni la curva di crescita dei consumi elettrici in Italia c'è sempre adeguata a quello degli altri Paesi industriali la previsione di duecentocinquanta terawattora fatta da vendette aiuti
è invece una previsione che il racconto appunto quella mutamento di curva che il giardiniere in tutti i Paesi industriale valutari vale a dire quel fenomeno dicevamo prima fatturazione a farla breve
Quando uno a certo tipo di consumi condurla elettrificato una serie di utente non può pensare poi che questo possa crescere indefinitamente a meno che non si compiono scelte di politica energetica sbagliatissime
Il bambino imputare la così detta penetrazione dell'elettricità in un sistema energetico il dubbio che
Che viene posto il dubbio che sorge spontaneo e questo dalle cifre di previsione del fabbisogno energetico e nella fattispecie del fabbisogno elettrico da qui al Duemila ecco la luce di queste cifre poi dovranno basarsi e gli investimenti nel settore del reperimento
Delle energie ma queste cifre cioè i Progetti di previsione su queste cifre che tu hai ricordato gli anni scorsi erano sono stati poiché puntualmente che suona male ecco
Su cosa si fondano cioè che certezza abbiamo che per esempio i dati dell'ENEL sono attendibili e quindi gli ambientalisti no o viceversa per quello come punto d'orgoglio potremmo potremmo dire ma
Lei nella sempre sbagliato per eccesso e noi invece abbiamo sempre fornito previsioni che molto più realistica noti leggermente superiore a quello che poi è stato l'andamento reale dei consumi proprio per essere come dire conservativi
Il problema è che non è che l'ENEL Bagli per che non sono capaci di fare calcoli previsione le cifre riconoscevate dell'ENEL come appunto cifre di previsione dei consumi elettrici
Mettiamo al due mila sono in funzione che la politica che il sovradimensionamento tra offerta elettrica che la politica che non sempre caratterizzato all'Ente nazionale energia elettrica al contrario invece le condizioni generale che prima ricordavo
Fatto i consumi energetici Coppari sopranazionali ma questo è perché sono avviate ormai tutti perché il trenta aprile profonde trasformazioni in una parola meno materie prime emergeva più innovazione ecologica più formazione e allora noi ci troviamo in una situazione in cui sarebbe politica energetica ottimale ed è quella che noi proponiamo non quella di sovralimentazione l'offerta ma quella di orientare e controllare la domanda
Innanzitutto l'uso efficiente dell'energia quello che chiamato familiarmente risparmio energetico e poi appunto il ricorso alle fonti rinnovabili
Solare geotermia microvilli Pietro elettricità micro io elettricità non grandi bacini
Biomasse
Eolico riciclaggio dei rifiuti sono tutte voci che possono portare contributi significativi in una situazione in cui non c'è più quella Imperia pelle grandi crescite di consumi barricata di fare fronte soltanto ammodernate
Quote aggiuntive
Penso di aver dato una risposte però se invece rimangono i tubi ben volentieri
No io questo punto vorrei farti una domanda su un piano diverso come radio radicale ci siamo già incontrati con te con altri deputati verdi ambientalisti nel settembre dello scorso anno ad un ad un incontro tra la esper e gli ambientalisti italiani e le si discuteva su come reperire e le energie da qui alla due mila ecco se tu dovessi fare un raffronto tra quella che è l'ipotesi dei Verdi in Italia per un nuovo piano energetico nazionale quelle che sono le proposte che ha proposte della a sinistra in Europa la Germania la Francia ecco quali punti di contatto ci sono e quali invece sono le divisioni
Parliamo appunto il punto fondamentale via incentrare le politiche energetiche sull'uso efficiente dell'energia il nostro sistema energetico si pensi alle industrie si perduti
Ai settori di uso domestico si pensi ai trasporti è caratterizzato da grossi sprechi d'energia
Si tratta invece di intervenire con le iniziative che possono essere cadenzata sull'arco dei prossimi dieci quindici anni
Per e migliorare i rendimenti energetici nei vari settori si possono fare i potenti e che ne so ridurre la dispersione elettrica sulla rete nazionale ai livelli europei significherebbe da solo guadagnare quanta energia elettrica può produrre Caorso
Per dare un esempio concreto e ricordiamo poi che la domanda maggioritaria di energia è una domanda replicatore sotto i cento gradi centigradi sostanzialmente riscaldamento degli ambienti
Allora per fare fronte a questa domanda è molto sbagliato come invece accade
Utilizzare nel più pregiata quale ad esempio l'energia elettrica
Mentre rifiutata di produrre calore a trenta gradi per riscaldare gli ambienti e molto più appropriato fornire direttamente una qualità di energia dello stesso tipo cioè calore attenta gravi ma è possibile questo certo con i pannelli solari con le acque calde geotermiche
Utilizzando il calore di scarto delle centrali termoelettriche in quella che viene chiamata la produzione combinata energia calore attraverso appunto il teleriscaldamento quindi e io non sono sono solo pochi centimetri ma ci sono veramente motivati per utilizzare in modo efficiente l'energia e questo è un fatto molto concreto i calcoli che noi abbiamo fatto per l'Italia prevedono sull'arco di quindici anni la possibilità di sostituire per questa via la per l'epoca di trenta milioni di tonnellate di petrolio si dice sempre che questo Paese e dipende fortemente da Paesi terzi in particolare dipende e dal petrolio all'unica vera politica che può ridurre la dipendenza dal petrolio proprio quella del risparmio esattamente su questo terreno che si trova la la maggior vicinanza
Tra le politiche proposte anche dalle schede anzi loro quasi ci attaccano e ci dicono che siamo troppo cauti nel proporre soltanto trenta megaTEP di sostituzione del petrolio sull'arco dei prossimi quindici anni il piano del telefonate un piano tutto centrato sul risparmio energetico e che prevede un contributo di questa fonte una vera e propria fonte risparmio energetico aspetto un opuscolo che non i piani che presentiamo noi ma su questo ovviamente si può discutere
Per pare sono rilevanti proprio perché si tratta come sotto però prima di poter fatte quote aggiuntive
Soprattutto nel settore elettrico vico Tripoli che possono fornire il solare fotovoltaico il solare di alta temperatura
L'energia eolica attraverso gli aerogeneratori
E appunto le l'utilizzo per le acque fluenti conto appunto di micro idroelettrico uno certe forme di geotermia dice notevole praticità insomma una pluralità di fonti
Delle quali qui come dire non abbiamo il parallelo in Europa perché ovviamente per quanto riguarda solo geotermia l'Italia si trova in condizioni molto particolari
Per quanto riguarda lento invece noi pure avremmo delle ottime possibilità
Addirittura la diciamo la potenzialità di generazione elettrica la Vento
Da cifre impressionanti
E per capirci a livelli di competitività economica quasi il doppio di quanto abbiamo consumato nella gelatina in questo Paese lo scorso anno purtroppo non si fa niente mentre invece in Danimarca in Olanda richiamo si stanno facendo delle riflessioni molto interessanti addirittura rimarca come obiettivo nei prossimi anni di raggiungere il dieci per cento della produzione elettrica perché eolica verso parlavi prima di piantare aggettivo nazionale nel senso avrete il parlamento delle forze ambientaliste riguardo a questo problema è proprio di spingere affinché il nuovo che aveva già di nazionale che deve essere fatto abbia al suo centro il risparmio energetico e rischia di forte stimolo al lancio delle fonti rinnovabili che sono quelle che ho descritto fino adesso
Massimo un'ultima domanda alla vicenda di Montalto di Castro ha evidenziato come probabilmente si erano i repubblicani è una gran parte della democrazia cristiana gli i più strenui difensori della Nobel della lobby nucleare ecco perché e come parlo di te invece l'atteggiamento dei socialisti
Ma abbiamo visto in tutti questi anni ormai più di un decennio chi lotta del movimento antinucleare
Come lentamente molte forze politiche abbiano cambiato parere calloso tirarsi addirittura in campo a favore del nucleare abbiano capito e Chernobyl come dire nata un po'la folgorazione per tutti che il nucleare una fonte di quei rischi pongono di fronte situazioni inimmaginabili per estensione spaziale e temporale
Purtroppo dobbiamo dire lei per i repubblicani è un piccolo partito e che corre il rischio di passare alla storia per essere il partito di battaglia da un lato e di Gonella dall'alto
Interno più una forza ampia e il rappresentativa di una una grossa parte della società qual è appunto la Democrazia Cristiana
Anche qui non è che da un molto compatto e uniforme tutto asserragliato a difesa del nucleare anche da democristiani riproposizione di fede grave voglio ricordare che proprio in occasione di questa crisi di governo famoso Consiglio dei ministri che decaduto irresponsabilmente sottolineo responsabilmente la continuazione dei lavori nucleari a Montalto Andreotti diceva io non ne sapevo niente non ci sono andato
Certo sarebbe augurabile che al di là appunto di quelle che forse possono essere furbizie italiche anche partito di maggioranza relativa avesse un dibattito più chiaro al suo interno e precisasse una sua costituzione
Che lo sia uno schematismo filo nucleare che sappiamo bene non essere per niente come dire diffuso e condiviso all'interno del partito
La questione socialista si pone in modo diverso purtroppo ci sono delle società che non abbiamo mai smesso di considerare anche la questione nucleare
Come una delle tante questioni su cui si può fare fioretto schermaglia politica
Abbiamo invece un po'ndr nucleare una questione molto dura sulla quale ci serve siamo inciampati tutti quelli che appunto tentavano di utilizzarla come puro fatto tra attico e telefono per riflettere anche questa crisi di governo sia aperta incredibilmente sul nucleare non era davvero questo non l'intenzione delle forze politiche di maggioranza e questo a mio modo di vedere che prova che diciamo col nucleare non si scherza
Ovviamente il nostro compito e di ricordare soprattutto i socialisti in questa fase di assumere una posizione chiara netta e coerente
Sulla vicenda di contralto sulla questione
Nucleare
Nostro slogan è che la crisi si è aperta con nucleare e la chiusura della crisi di richiudere il nucleare
Dopo Massimo Scalia delle Gruppo Verde
Ascoltiamo adesso invece i radicali e in particolare Emilio Vesce che fa parte e della commissione della Camera dei deputati che precipuamente sì occupa della questione energetica e in particolare ad Emilio vogliamo subito chiedere è possibile secondo i radicali oggi avere una stima esatta di quello che dovrebbe essere il fabbisogno energetico da qui al due mila
Ma io credo che su questo ci gioca comunque sulle proiezioni
E quindi come profitti proiezione bisogna in qualche misura conservarsi il beneficio del dubbio dell'inventario e come si dice chili dico questo soprattutto perché io credo che tutta la questione energetica c'è stata un po'troppo vincolata pregiudicata
Da questa sorta di Tyche tutto archeologica che si va facendo sui numeri è come un po'al mercato quanto si cerca di comparare in un certo modo e quindi si vende o si costruisce tutto ma gli eletti che in funzione di quel comparare
Il problema dell'energia un problema che deve necessariamente travalicare superare questo ambito
Per cui tutte le proiezioni a mio avviso sono buona tutte le professioni abbia bisogno di Pavia quindi tu ritieni che sia i dati per esempio per quello che concerne il consumo dell'energia elettrica forniti dalle nelle
Che parlò di trecentoquindici terawattora alla due mila oggi il consumo il fabbisogno e di duecento sia i dati invece forniti dei Verdi che pare uno di duecentocinquanta
Terawattora
Alla due mila sono in mere a metà da prendere con le pinze e direi proprio di sì il confronto tra cifre posto il cosiddetto alcuna verifica empirica a mio avviso non hanno molto valore invece molto più importante di gratuiti
Sono stati ricostruiti i propri elaborati a proposito delle fasi che vanno per esempio dal settanta al settanta io mi pare Ray dure e qui sono e da più pubblicato in un dossier quello Hondo sì il nostro radicale sul piano energetico
Dove abbiamo un potuto rilevare che le proiezioni che procedono a quell'epoca sui piani per esempio per quanto riguarda l'ottantasette e l'ottantotto novanta confrontarle con il reale
Poi i fabbisogno di sordomuto determinare e c'è stato un divario enorme cioè voglio dire le posizioni facciamo per improvvise chiede cifre non me li ricordo davano cento la realtà ha dimostrato che si arrivava a cinque anni
Ecco perché a mio avviso fare un discorso sulle cifre diventa un po'come discutere sul sesso degli angeli con questo non voglio dire sia necessario poche necessaria vere una visione quanto meno la la la più uscenti chiaramente c'è stata e legittima possibile voglio semplicemente dire che vedono di questa disputa si annida in qualche misura l'ideologia e quindi vediamo se l'ideologia come si sa si corre il rischio di trasformare quello che è un problema
Reale del Paese io non sono stati guerra e questo vale per tutti vale anche per noi portatile
La vicenda di Montalto ha fatto sì che i radicali avessero l'opportunità di porre all'attenzione degli altri partiti politici è un po'dell'opinione pubblica la questione è che e essi in gioco il no al nucleare ma in realtà la partita che si deve giocare e di più ampio respiro e riguarda il piano energetico nazionale e dei prossimi vent'anni
A questo riguardo se sulle cifre non ci si può balzare se non con beneficio di inventario quali debbono essere secondi radicali
I criteri guida per la formulazione di un nuovo piano energetico nazionale ma io credo che anche su questo l'avevo avuto modo di recitarlo attraverso il nostro dichiarazioni
La questione di Montalto non può e l'abbiamo detto in aula primo dei moltissime occasioni da consiglieri contralto come quella di Caorso come quello di Torino eccetera non può che essere vista ed esaminata all'interno del Fabio del piano energetico nazionale Luppia nel civico nazionale che in fase di elaborazione che sarà discusso quanto prima nelle e Dio competenti commissioni Caravà Avola
Per la semplice ragione perché anche qui una questione così importante staccata dal contesto complessivo del piano che deve assicurare al Paese
Lei risorse necessarie perché il processo produttivo ad averli diventa un acquerello diciamo limitata nel su intorno alla quale sprechiamo energie senza però realizzare niente di particolare ciò detto non è indubbiamente da sottovalutare anzi fanno tenuti molto per estendere preoccupazione e le battaglie le lotte gli atti che vengono fatti a livello di comunità locali come nel caso di Montalto ieri la delibera che ha fatto il consiglio comunale che ha per quanto riguarda la chiusura del cantiere nucleare soltanto perché queste sono molto importante perché si agganciano a nostro avviso ha un problema molto più generale che quello che un'elaborazione oggi un piano energetico nazionale che ivi soprattutto tenere presente questi aspetti questo per due ragioni uno perché c'è un problema diciamo così grossolanamente oserei dire di democrazia
Cioè non si può pretendere che le comunità attraverso la mercificazione la monetizzazione dell'ambiente della salute del rischio
Debbano sottostare a un piano energetico che non fa l'interesse del paese ma fare interessi di alcuni gruppi in primo luogo in secondo luogo poi che è qui ritorniamo ai numeri lo sviluppo del tecnologie di risparmio è stata la sia maestra attraverso la quale si è potuto dire che il nucleare non è necessario non serve e noi abbiamo visto che ci sono realizzati dedite risparmi spaventosi
E nel corso di dieci anni su questo piano ripeto che ci furono le voglio neanche citare perché è un modo come parlare della Tirolo poligono Abbondio con le cifre
Però c'è un fatto che noi abbiamo realizzato risparmi energetico malgrado non ci fosse un organico progetto intorno alla al tecnologie di risparmio con rabbia dicevo ha realizzato il coniuge dico sostanzioso
Ora per poter far crescere questo aspetto della situazione bisogna perché poi bisogna avere un rapporto strettissimo con il ha detto e quindi bisogna essere capaci di produrre istituzioni tecniche e strumenti che siano capaci di essere presenti nel territorio
Da questo punto di vista presente noi come radicali abbiamo prospettato nel nostro dossier la possibilità di costruire delle agenzie regionali che capaci di col di realizzare questo rapporto stretto con il territorio e sono cose che dovremmo prendere in considerazione momento in cui ci tenteranno pubblici pubbliche le riflessioni che la comitato terreno G8 facendo in questo momento per l'elaborazione del nuovo piano
Ora su questo molto spesso mi pare non ci sia molta produzione salvo il fatto che poi ci ritroveremo di fronte questi problemi nel giro di un mese due
Saremo in grado di risolvere anche su quello probabilmente tireremo fuori la disputa teorica o ideologica e quindi io credo che bisogna cambiare completamente impostazione cioè fare le lotte quello che si sta facendo però di essere capaci di dare un quadro complessivo a tutti di quali sono i reali problemi determinante
Io ho prima svolto da Bruno
Il la diffusione di questa cultura nuova basata sul risparmio energetico che essenziale anche essere però non si può vendere è un problema di fondo che noi dobbiamo noi abbiamo visto per esempio che con la legge della atroce anche otto ci sono stati dei soldi chi dovevano in qualche misura incrementare lo sviluppo delle fonti alternative di energia una parte almeno di questa legge articolata
Ci siamo accorti attraverso audizioni con i tecnici del ministero eccetera che le comunità non hanno utilizzato appieno questa legge una legge che nell'ottantuno bis pare non vorrei sbagliarmi che ha avuto un itinerario lungo e e che soltanto verso l'anno scorso ha cominciato a funzionare questo dimostra due cose una che non esiste una strumentazione da parte dello Stato capace di portare alle comunità la conoscenza
In merito al risparmio energetico due che anche a livello di imprenditoria su che avrebbe potuto certamente a fare un grande business su queste cose non esiste una cultura adeguata e per questa ragione che noi dobbiamo costruire e quindi un garage io dico non può facile da questo Illy gli strumenti adeguati perché questa cultura si possa diffondere
Ampiamente un altro aspetto importante e io credo che tutta la cultura ambientalista e questo periodo sia carente da un punto di vista diciamo così complessivo cioè l'energia viene sezionata spaccate estrapolato dal contesto complessivo entro cui essa opera Richard quando volevo deve dire abbiamo sempre aver presente di fronte a noi il processo di produzione e processo di produzione e la battuta ceratura su cui riproduciamo e riproduce una vita quindi le Lucia è un punto centrale è oggi come dire come è stato per altri anni cardine attraverso cui possono passare rileverebbe proprio diciamo delle proiezione dell'emarginazione e di una qualità di una diversità del complesso della vita cioè non è che ci troviamo di fronte a un passaggio epocale lo analizziamo attraverso la regia ma lo stacchiamo dal Complesso e quindi abbiamo una vice parziale come per esempio se analizzassimo dell'anatomia umana soltanto il piede e non tenessimo presieduto il complesso ma d'organico a del quale fa parte con il piede
Io vorrei farti una domanda a un po'complesso quindi mi scuso anche un po'con gli ascoltatori se la formulazione della stessa prenderà un po'di tempo la domanda è questa
I radicali fin da metà degli anni e settanta lo dicevi anche tu
Hanno posto come criterio guida per una nuova filosofia del reperimento delle energie il risparmio energetico negli anni Ottanta questa filosofia è stata recepita per esempio in Europa ne parlavamo anche con l'intervista con Scalia dalla e spende dei socialdemocratici tedeschi a questo punto la vicenda di Montalto presento ha ha messo in risalto come in realtà il problema energetico sia un problema transnazionale simboli amo anche alla proposta lanciata polemicamente da Alucard il leader dei seminaristi francesi di vendere energia all'Italia qualora i socialisti italiani gli italiani in genere confermassero questa decisione di rifiutare il e nucleare ha evidenziato come in realtà nei diversi paesi anche le sinistre intendano o il la politica energetica in maniera diverso ecco i radicali che respiro transnazionale possono dare alle loro iniziative e in Italia per una politica energetica amica dell'ambiente
Ma io intanto direi che è uno dei passaggi fondamentali che noi possiamo fare che stiamo facendo è quello di collegare il discorso sull'Energia Nucleare immediatamente al discorso dell'armamento della produzione di armi della produzione di guerre
Questo è un primo punto e questo ci spiega perché per esempio alcuni Paesi sono fortemente inseriti all'interno di questo di divenuti questa dimensione come la Germania come la Francia e che cercano in qualche modo di uscirne
Qui primo queste è un primo punto cioè noi dobbiamo proprio per il discorso che facevo prima che essere capaci di a vere pur tentando l'attenzione intorno a dei punti particolari avere sempre pochi complessivo
E con una degli altri aspetti che manca è questo ecco la noi abbiamo più volte presente sollevato la questione del super Felix per capirci ponendo delle domande precise al governo per esempio di che fine fa e il plutonio che viene prodotto e questo super Felix
E poi che l'Italia Roma è inserita nel Trattato di non proliferazione nucleare eletto proprietaria
In quanto partecipante alla super freni abbiamo chiesto più volte che fine fa questo plutonio che ragioni cosa ne allo stato non abbiamo avuto ancora risposta su questo piano
Questo per esempio c'è un aspetto estremamente importante perché se non riusciamo a sapere qual è il circuito del plutonio a questo punto sorge ma anche qual è il circuito diciamo dell'innesco di alcuni processi produttivi di arsenali militari abbellisce non so se rendo l'idea
Per quanto riguarda gli altri e iniziative lui poi che la fase diciamo di uscita dal nucleare
è abbastanza avanti e noi siamo con il referendum con la coscienza che l creata con questo tipo di movimento d'opinione prodotto dico i radicali a tutti hanno tutto il diritto di rivendicare la primogenitura è la continuità su questo
Evidentemente questa è una è un non sapere è una pratica politica è un strumentazione che possiamo tranquillamente investire all'interno del contesto internazionale
Cioè voglio dire che così come abbiamo diffuse diffondiamo dappertutto i nostri discorsi le nostre iniziative sui diritti civili anche questa vittoria che si è realizzata attraverso i referendum è uno strumento formidabile da usare sul piano transnazionale
Un'altra domanda riguardare questa più propriamente il panorama politico italiano in nel nostro Paese sembrerebbe che i più strenui difensori ancora oggi dopo il referendum dell'otto del nove di novembre del nucleare sono da una parte i repubblicani dall'altra diciamo alcuni settori della
Ma perché qui è un discorso molto semplicemente dei processi di produzione qui perché qui si va che esce diciamo dall'ambito specifico del regia normalmente presidi produzione hanno un polo
E che induce attività produttive quinti reddito quindi fatturato e via discorrendo e in questo modo anche lo sviluppo del dell'energia nucleare e delle tecnologie Narain che adesso ha prodotto un indotto elevatissimo compatto varchi occupazioni redditi e compagnia
Ora cosa è successo che questo indotto che normalmente subordinato diciamo al punto di partenza Polo avevo lasciato le posizione
Facciamo per capirci la piatta quando produce macchine premette uno stabilimento che produce macchine in una zona oltre alla produzione propria della macchina allarga nella zona papà cresce una serie industrie e chiaro no
E così è successo anche per il nucleare per fare una centrale occorrono le caldaie tutte quelle storie lì che noi sappiamo e questi sono ci sono delle ditte e delle imprese che hanno questi strumenti dall'assalto tante altre cose di questo genere rimedia in cui viene meno questa necessità queste strutture indotte
Hanno in qualche misura una prova una forza di pressione rilevantissima
Allora bisogna spiegarsi
Le ostinate resistenze presenti in alcuni partiti come il Partito repubblicano come alcun rigetto della democrazia soltanto da questo punto di cioè le pressioni che queste industrie fanno capo per la maggior parte sono anche a partecipazione statale perché la FIAT mi risulta di aver ceduto da tempo i brevetti che riguardavano ad esempio la costruzione delle caldaie eccetera sotto dovute alla questa questa ragione ecco perché qui si sono così ostinati va a mio avviso dato della questione energetica sono poco scarsamente preoccupati stanno soltanto tutelando una qualità e una quantità di produzione di reti degli interessi di affare di alcuni gruppi economici che a Tondo oggi hanno bisogno di avere comunque le commesse per poter far funzionare i loro processi produttivi
Quindi non è che esistono dei nuclearisti convinti tutto sapendo ridere
Esiste invece una cultura della commessa è una cultura del fatturato che prescinde completamente da quello che sta succedendo nel Paese e che vuole produrre ancora questo locale saldature le caldaie che ora conosciamo
Per mantenere in piedi le centrali nucleari se aveva sciato diciamo il l'impostazione se si riuscisse a fare a riconvertire queste industrie sul terreno delle tecniche delle alternative e delle tecnologie alternative
Risparmi energetiche cederle qui il discorso sulla legge centootto che facevo poc'anzi probabilmente avremo meno nuclearisti convinti
Io direi di concludere con questa domanda Emilio che tempi tu prevedi per una iniziativa del fronte possiamo chiamarlo antinucleare del fronte pero un reperimento
O della Energia attraverso le modalità amiche dell'ambiente per imporre quindi un piano energetico nazionale e in Italia e che sia che funga anche da modello per gli altri Paesi europei
Io credo che i tempi siano Lucchini
Per la semplice ragione che noi abbiamo qui di fronte a me un panorama nel quale sono rimaste molte cose in sospeso e quindi e che bloccano la possibilità di una riflessione diciamo chiara trasparente di bisogna dare le centrali di Gioia Tauro a carbone queste di Montalto a causa a Torino tra l'altro queste centrali nucleari che il presidente Correia chiamava presidio nucleare nelle tecnologie avanzate subirà una Tokyo ha deluso dichiarò delle tecnologie avanzate dal momento che sono quasi tutte chiuse che non funzionano che non producono insomma quello che dovrebbero fare d'altra parte è questa fa fatica a passare questa cultura che dicevo poc'anzi dell'alternativa anche e soprattutto per quegli interessi che cercavo di mettere in evidenza poca ora quindi piloti una grande battaglia politica e culturale e anche di una grande capacità di far capire quest'imprenditoria che uno Energia amica dell'ambiente apre una prospettiva di business anche per loro basta avere il coraggio di saperci giocare all'interno di queste cose
Dall'altra si diceva
Si usava la vecchia frase nel all'inizio dell'Ottocento per indicare coloro che ero di nuovo che erano contraria allo sviluppo delle tecnologie si diceva i danzatori che assalta una ferrovia Napoli Portici perché appunti Lazzaroni quanto fu fatta questa ferrovia sbigottiti come il pesce tipico Tiscali primitivi e avevano attaccato questo sottolinea e veniva indicato venivano indicati responsabili oggetti di queste cose e tutti coloro che si opponevano a certe forme di tecnologia
Ora il discorso rovesciato
Sono proprio gli imprenditori una certa imprenditoria che non è arrivata a capire che sono loro oggi dal dolore che attaccò la ferrovia Napoli Portici cioè sono loro oggi che non riescono a capire che all'interno di questa prospettiva strategica della riconversione delle delle delle delle strumentazioni delle colline DG energetiche la DIC e la tutela dell'ambiente sono dire solo una grande offerta il viluppo e anche di redditi anche di accumulazione di profitto
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