Speciale Giustizia

Bentrovati all'ascolto dello speciale giustizia un saluto da Sergio Scandurra la nostra rubrica di cronaca giudiziaria questa sera prosegue il viaggio all'interno del secondo processo d'appello a carico di Calogero Mannino
Ex ministro democristiano attuale parlamentare dell'UDC
Sul banco degli imputati con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa è uno
Dei processi dei casi più clamorosi di cronaca giudiziaria che appartengono anche alla storia della Procura di Palermo
Detta al tempo da Giancarlo caselle i processi alle battute finali ha evaso la parziale riapertura del
Dibattimento con l'escussione di alcuni testimoni tra questi anche alcuni collaboratore di giustizia che accusano l'ex ministro
Democristiano vi parleremo dopo nel processo Mannino completando peraltro l'ascolto della requisitoria del Pubblico Ministero Vittorio Teresi che a conclusione ha chiesto
Ai giudici della Corte d'appello palermitana otto anni di condanna per Mannino
Ma prima vogliamo aprire per pochi minuti il nostro speciale giustizia con una vicenda
Una vicenda di cronaca può essere una vicenda di cronaca qualsiasi che abbiamo
Ha ritenuto di proporre all'attenzione dei nostri ascoltatori sembrerà bizzarro ma i microfoni di Radio Radicale
Tutto avevano pensato tranne che di doversi recare davanti alla saracinesca di un bar di un bar di Catania per l'esattezza un bar nei cui confronti
Il questore di Catania il prefetto hanno deciso di stabilirne la chiusura di quindici giorni
E che certi di tanto eclatante
Con una vicenda che ci riporta alle condizioni o alle non condizioni dello stato di diritto di questo di questo Paese davvero singolare l'interpretazione che alcuni vertici istituzionali investigativi hanno
Della lotta al del contrasto
Alla criminalità organizzata mafiosa o meno che dir si voglia
Perché il l'esercente di questo rubarle sarebbe colpevole di
Aver fatto sostare alcuni pregiudicati all'interno del suo esercizio
Eh beh
Come faceva il titolare del bar a sapere che alcuni personaggi che sostano all'interno del suo barra erano pregiudicati peraltro guardate ma stiamo parlando di grossi latitanti
Ci pare di capire dal racconto che sentirete che si tratta addirittura di pregiudicati
E sono pensionati e hanno addirittura evaso i loro conti con la giustizia peraltro per reati di
Criminalità comune
Il bar al luogo nel popolare quartiere di San Cristoforo quartiere sicuramente non facile tristemente noto o alla cronaca perché ha dato i natali alla famiglia Santapaola
Quindi può anche capitare che all'interno del proprio esercizio possa prenderei classe qualche
Personaggio diciamo conosciuto al casellario giudiziario
Certo non si può pretendere agli esercenti di qualsiasi tipo di chiedere il certificato penale ai clienti che si mescolano alla gente comune e perbene che pure abita nel quartiere di San Cristoforo
Ma la storia non vogliamo sottrarre altri dettagli perché abbiamo intervistato direttamente il signor
Enrico Smeraldo che proprio di questo bar e titolare ci sembrava giusto raccontarmi la questa estate
Per tre volte consecutive la la squadra mobile venuto a fare dei controlli del territorio per un'operazione targare chiamata targhette state sicura due mila otto voluta dal questore di Catania
Durante queste queste tre perquisizione diciamo che hanno fatto queste tre controlli più perquisizione
Ne hanno fatto questi tre controlli e qui davanti al bar rende lordi con all'interno ma più che altro non va avanti stazionavano soggetti che sono state
Per hanno avuto guai che fare con la giustizia
Quindi e il questore ha ritenuto che qui si trovassero sembra dei pregiudicati
E ha emanato questo decreto di chiusura per quindici giorni pregiudicati che erano a piede libero latitanti grandi ricercati meno a nostro parere sono persone che onestamente due stazionano qua dalla mattina alla sera perché avevano dove andare perché sono pensionati uno
è un pensionato sociale
Ken valido da trent'anni
è un altro che un pensionato normale pensionato di vecchiaia che hanno avuto a che fare con la giustizia penso trentacinque quaranta anni fa
Quindi sono a piede libero non non hanno nessun problema con la giustizia il fatto che siano pregiudicati non pregiudica che non possano venire al al prendere un caffè al bar insomma lavorato questi questi vizi qua e poi
E poi siccome questi vizi stazione sembra qua perché non hanno dove andare
Il il questore ha ritenuto che questo fosse un covo di pregiudicati e quindi ha emanato un decreto per la sicurezza pubblica vendere io non vedo
Quale problema c'è per la sicurezza pubblica vecchie due pensionati
Pregiudicati stazione ho qui davanti al bar e quindi l'hanno fatto chiedo alla Presidenza insieme all'avvio a Trieste per quindi i giorni e il questore ha affermato che sul giornale della Sicilia che mi ha fatto un favore ma non vedo
Quale favore mi a Bernie abbia fatto problema è questa la dice anche che lei dovrebbe essere tenuto a identificare eventuali pregiudicata no nella maniera più assoluta e non sono tenuto a identificare nessuno
E pregiudicare viene tant'è vero che ha problemi con la giustizia
Io faccio solo per fare e basta poi se uno proprio con la giustizia e il questore che se ne occupano Nino
Qua di fronte a me c'è un ufficio postale e all'interno dello figlio postale sono clienti i miei
E gli stessi pregiudicare intraprendere caffè qua vanno anche nell'ufficio postale però l'ufficio postale non vedo perché non debba essere chiuso anche per quindici giorni dato che anche in ufficio postale diventa cover ritrovo di pregiudicati
Lei ha fatto una provocazione attaccato le foto di alcuni parlamentari accanto alla storia alla saracinesca se incerto perché io voluto mettere evidenze che anche in Parlamento luogo della democrazia luogo del delle leggi
E anche un covo di pregiudicati perché ce ne sono almeno una quindicina che sono
Hanno reato specifico e in sono stati condannati in via definitiva e siedono in Parlamento governano l'Italia quindi per quindici giorni il Parlamento almeno dovrebbe essere chiuso
Ma gli altri esercenti cosa pensa la virgola sta provvedendo
Ma a molti si sono scandalizzati e ho avuto attestazione di solidarietà da parecchi anche dalla Confcommercio alla Confesercenti che vengono un atto illegittimo quello che ha fatto il questore ormai l'ha fatto e non c'era da fare io ho fatto ricorso naturalmente
Sia ai per via gerarchica che anche farò ricorso anche al TAR
Prevediamo ora che fa domanda per aria precederà certificato no nella maniera più assoluta questo non è compito mio io continuerò a stare qua io sono qua dall'ottantadue spero di starci per un altro bel pezzo
Questore volendo
Vedremo come andrà a finire per queste esercente e anche per altri perché
è una vicenda che sicuramente qualche precedente
Lo crea siamo sensibili a ogni strumento di lotta alla criminalità organizzata non tuttavia questa storia non finisce qua
E allora come annunciato all'inizio del nostro speciale giustizia passiamo adesso alla documentazione sono
Che proseguiamo il nostro viaggio all'interno del processo a carico di Calogero Mannino l'ex Ministro democristiano
Sul banco degli imputati da diversi anni con l'accusa di concorso esterno in associazione delinquere di stampo mafioso i famosi articoli centodieci e quattrocentosedici bis il processo il secondo
Grado di giudizio che si riceve lebbra nel capoluogo siciliano davanti la Seconda Sezione presieduta dal dottor Giancarlo Trissino
E è stato sostanzialmente restituito dalla Cassazione
A sembra verrà battuto ogni durata di record
Per quanto riguarda
Un caso giudiziario la vicenda inizia ufficialmente il ventiquattro febbraio del novantaquattro giorni in cui a Calogero Mannino
La procura di Palermo guidata da Giancarlo Caselli ed è uno dei primi casi clamorosi
Di quegli anni guidati dall'attuale procuratore di Paul di Torino ricapita un avviso di garanzia per questi reati nel novantacinque anzi nel finte il tredici febbraio novantacinque Mannino viene arrestato
Sconta un un periodo di detenzione nel carcere romano di Rebibbia perché a dire del G.I.P. Alfredo Montalto allora avrebbe l'imputato avrebbe potuto depistare le indagini
Ma di di a poco viene rinviato a giudizio
Il dibattimento di primo grado sia per il ventotto novembre del novantacinque e appartiene ovviamente di diritto all'archivio di Radio radicale che ve lo propose
Peraltro integralmente nello spazio della nostra
Rubrica in quegli anni
Trecento udienze quattrocento testimoni citati
Alcuni solo di questi testimoni duecentocinquanta erano dall'accusa
Un esercito significativo numericamente anche di pentiti e collaboratori di giustizia che dir si voglia
Il primo aprire le danze se la memoria non ci inganna fu un tale Rosario Spatola omonimo di un
Celebre
Capomafia
Spatola era del trapanese poi però negli anni a finito bruscamente i suoi rapporti con lo Stato perdendo lo status di collaboratore di giustizia ma nel corso degli anni però
L'impianto accusatorio portato dei magistrati si è nutrito così
Ulteriori contributi da parte di altri
Collaboratore di giustizia in particolar modo in questo processo d'appello
Ci pare di capire abbastanza valorizzate le figure di salvo di Francesco Campanella e Gioacchino Pennino il primo ve l'abbiamo raccontato parecchie volte
L'ex presidente del Consiglio Comunale di Villabate
Che ha visto peraltro tra il testimone di nozze
Salvatore Cuffaro Presidente ex Presidente la Regione Siciliana l'ex Guardasigilli
Clemente Mastella persona anche il personaggio che
Lubrifica o la latitanza di Bernardo Provenzano con la famosa vicenda della carta di identità falsificata per consentire a Provenzano di fare le cure in Francia
E poi Gioacchino Pennino ex medico militante democristiano poi divenuto collaboratore di giustizia che abbiamo già sentito in diversi processi
Sempre incardinati dall'allora procura retta da Giancarlo casi enti
E proprio questa sera noi riprenderemo la parte interrotta l'altro ieri nello speciale giustizia della requisitoria tenuta dal Pubblico Ministero Vittorio Teresi
Che oggi è in servizio alla procura generale di Palermo che sembrerebbe essere in corsa come procuratore aggiunto del capoluogo siciliano in sostituzione a diversi uomini che sono
Andati via in altre sedi giudiziarie dall'ufficio di Palermo ma la peculiarità di questo caso giudiziario di siede anche
Nella figura del pubblico ministero Vittorio Terenzi e che rimanda indubbiamente al discorso delle carriere discorso polemiche vedete voi
Sul dibattito delle carriere in magistratura o sulla sua separazione come
Perché il Pubblico Ministero Vittorio Teresi lo abbiamo ricordato anche l'altra volta è stato il pubblico ministero di sempre dove è stato
Nel
Processo di primo grado lo è stato nel primo processo di secondo grado e adesso ancora il pubblico ministero
Al
Secondo processo d'appello a carico di Calogero Mannino
Il processo dicevamo a
Una significa un significativo record di durata
Il dibattimento si è aperto nel novantacinque poi venne assolto il in primo grado Mannino al cinque luglio del due mila e uno
Però in appello nel maggio del due mila quattro fu condannato a cinque anni e quattro mesi ma successivamente il dodici luglio del due mila cinque
La Corte Suprema di Cassazione riunita a sezioni unite scusate il gioco di parole
A annullato la sentenza d'appello di primo grado restituendo il tutto oggi appunto alla Corte d'appello di Palermo una sentenza che peraltro ha fatto storia e continua a essere fonte giurisprudenziale per
Agli operatori cosiddetti operatori del diritto oltre al Pubblico ministero Teresa in questo processo troviamo un avvocato di parte civile del comune di Palermo che
Venne messo allora
Dall'ex Sindaco venne proposto come parte civile dall'ex Sindaco
Leoluca Orlando ex compagno di partito di Calogero Mannino ricordiamo che Orlando viene dalle file della Democrazia Cristiana
A ricoprire il a rappresentare la parte civile per il Comune di Palermo ancora l'avvocato Salvatore
Modica
A curare invece gli interessi legali dell'imputato come rappresentanti del collegio di difesa troviamo gli avvocati salvo Riello e Grazia Volo
Per tutti questi voti di avvocati che vi abbiamo citato hanno concluso peraltro in questi giorni ivi compresa la giornata odierna le loro arringhe finali
Dunque la discussione si avvia a termine il presidente Trissino ha rinviato le parti al ventidue ottobre per le cosiddette controrepliche diritto sia della dell'ufficio della Pubblica Accusa
Che dei gli avvocati difensori di Mannino
Potrebbe essere anche verosimile che in serata se non si dilunga troppo
La fase di controreplica delle parti potrebbe addirittura uscire il dispositivo di sentenza che ripetiamo
Davvero importante per un processo che ha sicuramente fatto storia nella cronaca
Giudiziaria e allora chiamo subito la in parola
Alla Pubblico Ministero Vittorio Teresi che ha concluso il diciannove settembre scorso la sua requisitoria peraltro oggi Mannino ha fatto pure delle dichiarazioni spontanee in cui
Ha continuato a difendersi ma di questo vi daremo
Vi daremo conto poi nelle successive puntate dello speciale giustizia cercando di seguire un po'la cronologia di queste fasi finali
Di questo processo e allora la parola al Pubblico Ministero Vittorio Teresi che ha concluso la sua requisitoria con la richiesta di otto anni di condanna
Per Mannino che ha formulato affine della sua
Requisitorie la prendiamo proprio dal punto in cui si occupa della figura non solo di Gioacchino Pennino ma anche di tale toni Vella
Additati dalla procura di Palermo come gli intermediari o i garanti del patto tra la mafia e l'imputato buon ascolto abbiamo la prova di un incontro
In cui l'imputato ha richiesto esplicitamente al mafioso Appennino
Che agiva in nome e per conto di uno dei più importanti rappresentativi
Mandamenti di Cosa nostra un appoggio elettorale a Palermo
La ragioni sono state tutte esplicitata nel corso
Dei due giudizi precedenti sono facilmente desumibili
Dalle dichiarazioni oltre che di Pennino quelle di Carmela destino anche quella di Lanza lato
Che ha fornito le sue
Precise indicazioni sul motivo per il quale l'imputato all'epoca non poteva ufficialmente proporsi nella provincia di Palermo con la sua candidatura nella Democrazia Cristiana
Quindi il bisogno
Per una ragione personale politica personale
Non coincidente
Con i bisogni mafiosi dell'organizzazione si incontrano due diverse necessità quella del politico che è quella di aprire
La piattaforma a Palermo quella della mafia che alla fine con il suo interesse appuntare
Su quel politico affidabile del
Perché di quell'affidabilità aveva dato prova negli anni precedenti gonne
Gli episodi di che di cui parleremo in cui si è già parlato
è certo che in quel contesto l'imputato si impegno
Ad attivarsi una volta eletto a favore del sodalizio criminoso pur senza essere inserito in essa
Gli impegni assunti dal politico sono stati certamente serie e concreti
Nel senso dalla loro affidabilità
In quanto questa affidabilità e certamente
Da rinvenirsi siano alla parte mafioso dell'accordo in quanto il personaggio di intervenuto Gioacchino Pennino era un esponente di primissimo piano del mandamento di Brancaccio che era stato autorizzato dal suo capo famiglia
Era il mafioso che all'epoca dei fatti più di ogni altro era in grado di negoziare un accordo ma anche politica in quanto esperto in entrambe le questioni
La sua particolare posizione di uomo d'onore al riservata era dovuto proprio al fatto che Pennino svolgeva all'interno dell'organizzazione il ruolo di cerniera
Di punto di snodo tra i due mondi quello politica quello mafioso e per tale ragione egli non poteva essere presentato a tutti gli altri uomini d'onore ma si doveva tenere un passo indietro
Per evitare che le sue altolocata frequentazioni mafiosa diventassero di pubblico dominio elude visse bruciato in quello specifico ruolo
Altrettanto affidabile era la parte politica dell'accordo cioè l'imputato
Che veniva ufficialmente introdotto è garantito tabella
Per suo tramite dalle famiglie mafiose agrigentine come un personaggio che già in passato era noto in quella provincia
Per i suoi rapporti con i mafiosi e non siamo noi oggi ad affermarlo ma è la stessa sentenza di primo grado
Che concludendo quel paragrafo dedicato ai rapporti dell'imputato con taluni importanti esponenti della mafia agrigentina cioè commetti sette casi di Ganci Salemi virone carovana
Tutti i nomi dei più alti vertici dell'organizzazione del territorio della provincia di Agrigento
E se da un lato questi rapporti come sopra detto non sono stati ritenuti neanche più da me stesso debbo dire e idonei a dimostrare giudiziariamente
Che anche con quelle famiglie mafiose fosse intervenuto un patto di scambio politico mafioso pur tuttavia gli elementi raccolti nel primo dibattimento
Conservano intera
La loro idoneità approvare che quel rapporti ci furono
è che essi costituivano al momento dell'accordo con i palermitani le migliori o preferenze
Che l'imputato dovesse presentare i suoi interlocutori
Preferenze che peraltro non sono state presentate dallo stesso Mannino il che non sarebbe stata possibile del rituale mafioso
Ma che vengono presentate dal bene intervenuto alla riunione proprio svolto il ruolo di portavoce delle famiglie mafiose e di garante per la scelta del personaggio
Sul quale si potevano riporre le speranze dell'organizzazione di ricavare benefici dalla sua elezione
La serietà dell'accordo in sostanza sta nel fatto del Mannino aveva adempiuto a qualche cosa aveva già concesso benefici alle famiglie mafiose dirigenti quindi il suo come dire
La sua comprovata affidabilità nell'obbligazione che si stava per contrarre era una garanzia Manni
Anche il requisito derivante dai caratteri strutturali dell'associazione
Appare perfettamente realizzato posto che come è già stato ricordato l'organizzazione dell'accordo per essere riconoscibile
Proprio come accordo di natura mafiosa era stato curata seguendo rigorosamente dal regola della gerarchia della riservatezza
Infatti bendati presenta l'Appennino con un autorevole membro della famiglia mafiosa e dirigenti
Ed essi si recano non direttamente da Pennino ma tosto superiore di maggio che avalla la natura dell'incontro tutta interna all'organizzazione
Quindi Pellino avvenga una volta riconosciuta la rispettiva appartenenza si sono recati da Mannino mantenendo intatta la loro appartenenza che non doveva sfuggire al politico
In quanto qualunque impegno promessa fosse stata fatta in quell'occasione doveva essere chiaro a tutti che veniva fatta a Cosa nostra o almeno a quella parte
Dall'organizzazione rappresentata l'Appennino in quel momento
Così come deve essere chiaro
Per tutti che la promessa di appoggio elettorale non era un impegno di Pennino
Ma un appoggio di quella stessa articolazione territoriale
Il contesto di riferimento è certamente quello della nuova proiezione elettorale di Mannino
Contesto di riferimento cui pure squisitamente parla l'accordo che deve cercare consensi la piazza palermitana è quella dall'organizzazione mafiosa e cercava il proprio il referente politico affidabile sul territorio d'altro canto
Che questo fosse l'interesse dell'organizzazione testimoniato dalle dichiarazioni rese dal collaboratore Cannella anche esso riconosciuto perfettamente affidabile dal tribunale e le cui dichiarazioni sono state riconosciute attendibili
Che ci ha rappresentato per l'appoggio turbato della Cosa nostra palermitana
Se esse volto a cuore anche a Salvatore Greco
Il fratello di Michele Greco Consigliere
Dal mandamento dice folli condannato definitivamente per la sua appartenenza qualificate in Cosa Nostra che considerava l'imputato comunque avallo vincente sul quale era conveniente
Per l'organizzazione investire il nome di Salvatore Greco naturalmente ci fa tornare alla mente il contenuto per esempio del confronto Campanella Pennino per dirne uno la dichiarazione di Campanella ma ci tornare
Infine
La specificità dei contenuti
E carattere che deve attenere al realmente al fatto che il politico promettente
Si dovrà impegnare concretamente a mettere in campo tutta la propria capacità e influenza per agevolare l'organizzazione assecondando il campo in cui sarà chiamato a opera
Per le ragioni che abbiamo detto prima nessun altro tipo di concretezza e realmente esigibile nella fase della candidatura di un qualunque politico
D'altro canto la concretezza dell'accordo era ancora una volta testimoniato dagli appartenenti dell'organizzazione dalle pregressi attività dello stesso ma almeno
Che in passato si era distinto agli occhi dell'organizzazione del proprio con il suo impegno in questo senso
è infatti da questo punto di vista in questo senso vanno lette le dichiarazioni di Siino
Che ha dichiarato che era ben noto all'interno dell'organizzazione ciò che l'imputato aveva fatto a favore dei saldi al tempo in cui costoro rischiavano di perdere il monopolio delle esattorie e loro stratosferici guadagni
Infatti Stino aveva appreso questa notizia da Lima mentre Pennino ci ha dichiarato di aver appreso la stessa cosa DAI salvo
Perché le affermazioni dei due collaboratori fossero assolutamente veritiere ci viene confermato dalla disamina della vicenda delle esattorie
Che è stata compiutamente affrontata anche dei motivi di appello nella stessa sentenza di primo grado essa costituisce una vicenda paradigmatica
Di strumentalizzazione del potere esercitato in quell'epoca dall'allora assessore regionale alle finanze a favore di un potentato economico già noto per la sua nefasta pressione sui pubblici poteri
E per la sua mafiosità
E in questo senso non risulta non è esatto e nel punto a le osservazioni svolte dai giudici che dopo la ricostruzione della complessa vicenda
Della successione l'esattoria ha dovuto finire per ammettere
Che la questione della concessionaria dalla concessione dell'esattoria di Siracusa
Tolta la Gione evitata ai salvo fu un vero e proprio favore di Mannino e salvo è scritto in sentenza fu un favore dei ma meno esatto
E non si comprende come siano state superate
Le evidenze probatoria inerenti la notorietà mafiosa del salvo già all'epoca delle Commissione parlamentare antimafia le cui relazioni sia quella di maggioranza che è quella di opposizione sono state prodotte giudizi
Così come sembra incomprensibile l'atteggiamento liquidatorio adoperato dei giudici che non hanno voluto accogliere
La connessione stretta è documentalmente accertata tra la vicenda dell'esattoria è quella delle numerose assunzioni di persone da sempre
Vicine fedeli a Mannino mentre esattoria dei saldi
Dimostrate documentalmente mediante la produzione delle lettere di raccomandazione a firma dello stesso imputato
Ogni volta che parlo di questi argomenti
è forte
La tentazione di ripercorrere nel dettaglio più assoluto
Questa storia perché da un dato estremamente complessa dall'altra però è stata affrontata dai giudici prima e i nei precedenti gradi di giudizio
è
Ormai che è stata
Come dire che è scritta in maniera assolutamente esaustivo
Quindi non è possibile che si sia trattato di
Incapacità di chi leggeva le carte prima di noi di cogliere al volo significato ma è parlò addirittura scandaloso
Direi che il Mannino ha salvato disavanzo perché ha salvato il saldo concedendogli ed esattoria libica di Siracusa
E costringendo gli altri da non poter accettare accorpamenti assurdi allucinanti
E poi trovare le lettere di raccomandazione afferma Mannino perché salvo dovevano assumerlo dovevano mantenere o devono promuovere
I Segretari Mannino nelle esattorie e non cogliere un nesso tra queste cose o non cogliere un nesso probatoriamente penalmente rilevante
Così come
Altrettanto importanti pregnanti
Si devono ritenere
Ne discende
Dell'intervento dell'imputato in favore degli imprenditori mafiosi virone e sa bene che ottengono grazie proprio a Mannino un lucroso subappalto dalla i cori
E anche per questa vicenda naturalmente proprio perché la sintesi me lo impone mi riporto i motivi di appellare la sentenza atti dei quali è stata effettuata una precisa ricostruzione storica dei fatti
Anche se rimangono profondi intatte
Le profonde riserve che si sono espresse in sede di appello al metodo di valutazione seguito dal tribunale all'esito di queste vicende in ogni caso ribadiamo oggi
E si tratta di un altro episodio estremamente significativo per la dimostrazione perché nel suo passato imputato non solo
Si era proposto I mafiosi agrigentini come personaggio che non disegnava incontri le occasioni conviviali
Ma anche che si era prodigato in alcune occasioni di favorire esponenti di rilievo di quella
Consorteria manca
è anche questi titoli di merito sono servite alle famiglie mafiose nella Cosa Nostra di Palermo per l'accredito del personaggio al momento dell'accordo successivo
Dunque l'accordo sottoscritto da Mannino compendi non è bella questi ultimi presenti nome per conto dell'intera organizzazione
O comunque di settori estremamente significativi della famiglia di Palermo e Agrigento
Per l'affidabilità dei protagonisti per i caratteri strutturali dell'associazione per il contesto di riferimento e per la specificità dei contenuti era un accordo senior è contrario
è proprio alla luce dei nuovi canoni interpretativi della Suprema Corte esso va ritenuto un vero e proprio scambio elettorale politico mafioso
Sono superate per fortuna dai fatti dalla storia quelle osservazioni che il primo collegio per primo giudice affatto
Quando nega che si possa attribuire all'accordo elettorale Mannino bello alcun significato aprioristicamente rilevante
In termini di infungibilità storica del contributo dell'imputato sì da poter prescindere da qualunque altro approfondimento sul contenuto della promessa
Ciò in quanto va beh raggiunto un politico del livello di Mannino non può avere rappresentato per la vecchia mafia di Agrigento una vittoria inaspettata unica irripetibile e quindi perciò solo causalmente rilevante per le conseguenze positive di natura
Rafforzativa
Prodotte sul piano organizzativo né i membri del sodalizio criminale
Considerata la diffusa disponibilità da parte di tutti i politici locali anche a livello nazionale nei confronti dell'associazione mafiosa
Anche da tempo precedente all'avvento di Mannino sulla scena pubblica
Onde che è l'ennesimo giovane esponente democristiano si comportasse con esponenti di Cosa Nostra locali come tanti altri suoi colleghi che lo avevano proceduto non poteva creare particolari reazioni positive
Fra gli associati al sodalizio
A tal punto rilevanti
Da creare un rafforzamento dell'ente criminoso
Ritiene il collegio che in assenza dei dati sopra indicati non si possa conferire alla promessa di Mannino e gli esponenti di Cosa nostra e di Agrigento alcuni intrinseco significato
Di per sé penalmente rilevante ai fini della responsabilità
Mi pare che la prima obiezione che si debba fare a questa impostazione
Intanto sarebbe di natura etica
Non credo che in un Paese a democrazia avanzata
Si possono distinguere differenti canoni interpretativi e applicativi della legge né criteri di valutazione
Delle prove per affermare o meno la responsabilità penale non si può dire
Né sul piano sociologico né tanto meno su quello giudiziario
Che nel nostro Paese di siano territori caratterizzati
Da una tale permeabilità alle istituzioni al alle infiltrazioni mafiose che la loro rilevanza penale
Si è tenuta minore che in altri territori dello stesso Paese
Se rapporti di collusione politico mafioso
Con tutte le caratteristiche tipiche della fattispecie sono da considerare penalmente rilevanti poco importa
Che la mafia abbia potuto negli anni avvicinare uno duecento politici per perseguire progressivo ognuno di tali comportamenti assume una sua peculiare rilevanza penale
Sono in relazione al grado di devianza istituzionale che tali collusioni hanno comportato e alla crescita criminosa che gli stessi hanno assicurato per la
Altra osservazione
Più strettamente processuale
Attiene alla sottolineatura ancora una volta
Dell'agricoltura macroscopico errore in cui il collegio giudicante in corso intanto Mannino
All'epoca nell'accordo ottanta ottantuno
Non era da considerarsi un piccolo politicante di provincia i cui favori potevano ritenersi pressoché irrilevanti per Cosa nostra in quanto già all'epoca egli era
Intanto era stato detto fin dal mille novecentosessantasette
All'Assemblea regionale siciliana aveva ricoperto l'incarico di assessore regionale alle finanze
Con quel po'po'di cose che riguardano i saldi in precedenza era stato consigliere provinciale di Agrigento
Nel settantasei eletto per la prima volta deputato nazionale ancora letto deputato nel settantanove è nominato
Tre settantanove l'ottantuno Sottosegretario al Tesoro che il Governo Forlani poi ministro della marina mercantile dal Governo Spadolini ditemi voi se questo piccolo politico Provincia avere raggiunto il quale non può essere un bando per l'organizzazione capi
Quindi davvero
La lettura dei giudici di primo grado della vettura distratta quantomeno
Si trattava già allora del politico di maggior peso nella scenario siciliano per la Democrazia Cristiana e dunque le discutibili considerazioni del tribunale trovano già smentita nella stessa storia politica dell'imputato
In ogni caso al proprio la folgorante carriera politica di Mannino avrebbe dovuto indurre il Tribunale a considerare
Che dopo il tramonto del vecchio leader politici sui quali
La mafia agrigentina ha raccontato
Rendeva alla cooptazione dall'emergente Mannino un investimento sicuro per l'organizzazione come era testimoniato proprio dai suoi successi elettorali e politici e cioè evidentemente lo rendeva infungibile
In assenza di altri cavalli vincenti nel territorio agrigentino
In sostanza l'infungibilità evocata dal tribunale in ossequio a talune pronunce della Suprema Corte va valutata in termini di vantaggi
Che la promessa del politico può comportare per l'organizzazione è proprio un accordo elettorale stipulato con un ministro in carica costituiva il massimo
Dei vantaggi cala compagine criminosa si potesse garantire in termini di potenzialità di sviluppo è di enormi possibilità di crescita economica e di conseguenza di crescita criminale
è proprio
In questo senso
Oggi possiamo affermare che ma lo scambio politico mafioso intervenuto tra Mannino Appennino nell'ottanta ottantuno nell'ottantuno con la intermediazione di garanzia diversa
Era la promessa per un cambio di passo
Dell'organizzazione che investiva le proprie capacità di controllo del voto a Palermo nei confronti di un soggetto che già aveva dato prova nei suoi trascorsi agrigentini di serietà di affidabilità di talché
Era proprio la statura e l'importanza politica del personaggio che conferiva agli impegni assunti dal politico la capacità di incidere effettivamente e significativamente diversa è
E a prescindere
Dato eccessiva ed eventuali condotte esecutive dell'accordo sulla conservazione sul rafforzamento della capacità operativa dell'intera organizzazione o della sua articolazione territoriale di Palermo
La prova di questa rinnovata capacità operativa dell'organizzazione la si rinviene anche dall'osservazione dell'impegno profuso dai mafiosi palermitani per onorare l'impegno
Per far sì che a Palermo si potesse lanciare ai la candidatura di Mannino malgrado le difficoltà e gli accordi interni intercorsi tra i vari capi corrente
E di questo straordinario impegno ce l'hanno dato diretta testimonianza Pellino cammelli asino Manza Marco Salomone nelle sue testimoni nelle nelle sue ammissioni
Sia in questo processo sia in quello che lo vede ormai definitivamente condannato e ancora Giuffrè
Nel corso del più dichiarazioni in occasione dell'apparente essi
Della riapertura dell'istruttoria dibattimentale nella precedente fase di appello
Che pur non apportando
Novità di rilievo ha confermato quanto già ma con precisione ho detto Cannella e cioè
Che tra i maggiori i capi di Cosa nostra
Che diffondevano all'interno dell'organizzazione e l'ordine di votare Mannino vi era proprio quel Salvatore Greco di Ciaculli
E poi ancora ce ne aveva conferma Brusca canino benvenuti
Della cui attendibilità in sentenza non si è mai mosso alcun rilievo
E con ciò mi pare
Che in un certo modo si chiuda la prima parte del cerchio probatorio che riguarda la vera natura dell'accordo tra Mannino ed esponenti significativi di Cosa nostra
è successivo impegno dei membri dell'organizzazione di onorarlo attraverso una intensa e feconda campagna elettorale a favore dell'imputato nelle consultazioni elettorali successive a quel vincolo
E proprio l'episodio
Riguardante Mortillaro Antonino
In questo senso a una una notevole pregnanti accusatoria perché temporalmente collocata collocato tra il mille novecentottantatré al mille novecentottantaquattro subito dopo appunto quel patto elettorale stipulato
Tra Mannino Appennino con l'intermediazione diventa
Perché e costituisce una estrinsecazione
In quanto si è posto in relazione con tutti gli elementi di prova che sono avanza evidenziati contiene in sé
La prova documentale di una condotta ci fondatrice possano essere da Mannino nei confronti dell'organizzazione mafiosa volta a ottenere in cambio sostegno lettura
La collocazione temporale è rilevante perché in quel periodo Mannino e alla ricerca di referenti nell'ambito di Cosa nostra palermitana che validamente contribuiscano
A fine di acquisire una buona base elettorale che possa sostenerlo nelle successive consultazioni elettorali ancora quel tempo infatti
Come riferisce lo stesso Pennino per averlo dall'imputato direttamente recepito è
Non riteneva maturi i tempi per costituire una sua corrente forti a Palermo
In quanto ciò avrebbe potuto turbare equilibri politici interprovinciali e creare grossi problemi con Lima
Il tema della vicenda Mortillaro è stato sviscerato nella memoria del pubblico ministero anche fu depositata in esito al giudice di primo grado
In quanto ha fatto storico e alle sue connotazioni la ricostruzione del collegio è sostanzialmente coincidente con quella che noi abbiamo fatto
Quindi mi pare che in questa sede possiamo limitarci a sottolineare pochissimi punti
E soprattutto a valutare se
E per le ragioni e quali sono queste ragioni
Che hanno
A verificare la validità delle argomentazioni che hanno indotto il Tribunale a sminuire depotenziando ora la portata probatorio della circostanza accusato
Innanzitutto il tribunale mostra di condividere la valutazione secondo la quale
La presentazione di Mortillaro a Mannino è un estrinsecazione dell'accordo intervenuto tra i due uno-due anni prima
Rileva infatti che l'analisi dell'episodio venda ha messo in luce come il collaborante eccetto il vino
Si fosse sentito vincolato dal patto politico stabilito con l'imputato ed in questo senso si fosse adoperato nei suoi confronti sostenendolo elettoralmente fin dalle azioni nazionale dell'ottantatré
Va sottolineato con la conoscenza tra Mortillaro e Mannino avviene nell'ottantatré dopo le elezioni quando il pennino aveva abbandonato il gruppo politico legato a Ciancimino e costituito il centro studi col professore Pompeo ma anche
Con l'appoggio dall'onorevole Alessia proprio in quel periodo secondo il racconto di Pennino alle sue posizioni politiche
Aveva aderito anche Mortillaro il quadro fuoriuscito dal pc
In seno al quale aveva anche ricoperto la carica di consigliere comunale mostrava interesse verso la democrazia cristiana
Il pennino anche dichiarato Mortillaro desideroso di avvicinarsi alle sue posizioni politiche si era fatto garantire nei confronti dello ho Queens dai mafiosi Pino Savoca capo famiglia di Brancaccio la stessa di cui faceva parte Pennino e c'è già e storici
Uomo d'onore rappresentante della famiglia mafiosa di Palermo centro al quale Mortillaro era particolarmente legato anche da rapporti familiari e di comparato
Come emerge oltre che dalle dichiarazioni di Pennino da tutto l'arco motivazionale dalla sentenza che lo riguarda
Quindi il pennino era perfettamente a conoscenza della vicinanza del soggetto all'organizzazione mafiosa il pennino
Ovviamente
Ancora la presenza mafiosa di Mortillaro qualificata in sentenza come partecipazione pieno all'organizzazione Cosa nostra e pertanto fuori discussione dicono quei giudici
Dopo che Mortillaro aveva aderito alle tue posizioni politiche
Benino ha dichiarato di averlo presentato a mani
Il motivo è la presentazione all'odierno prevenuto seguendo il racconto del collaboratore era scaturito da due esigenze la prima era quella di rispettare il patto elettorale
Si può lato con Mannino alla presenza Divella nell'ottanta ottantuno in quanto Mortillaro a motivo del suo impegno politico e dell'attività lecita svolta per conto di terzi nel disbrigo di pratiche amministrative
Aveva l'opportunità di venire in contatto con moltissime persone e di convogliare parecchi consensi era un raccoglitore di voti
Di presentava un capo lettore una valenza non indifferente
Il Mortillaro rappresentava un uomo altamente popolare era in condizione di calamitare parecchi vuoti pneumatici
La seconda esigenza dicesse buona lei era quella di aiutare Mortillaro a trovare una sistemazione lavorativa attraverso Mannino posto che il primo era disoccupato e anche in Bari
Quindi all'imputato era stato chiesto in cambio dei voti Mortella l'interessamento affinché quest'ultimo trovasse una qualche occupazione
Risolta inconfutabilmente dalla documentazione in atti che Mannino si è attivato nella direzione richiesta procurando molti bar un lavoro presso l'ufficio periferico di Palermo del Ministero dell'agricoltura quel tempo amministrato dallo stesso imputato
Dopo avere conseguito il posto per mezzo dell'imputato morti in data rimasto fedele riconoscente verso Manni
Votando la facendo votare nelle successive elezioni nazionali del mille novecentottantasei del mille novecentonovantadue a prescindere dal diktat di Cosa nostra di votare PSI nell'ottantasette della collocazione politica di Mortillaro come indipendente in ambito comunale a partire dall'ottantacinque
Tutto ciò premesso il tribunale ha ritenuto
Che la Puglia significativa a vicenda avanti specificata non possa
Sintetizzare
Una chiara manifestazione di volontà dell'imputato di favorire l'organizzazione Cosa nostra
Attraverso l'assunzione procacciato dallo stesso di un proprio tetto Mortillaro della cui mafiosità ad avviso del collegio non vi è prova sufficiente che l'imputato fosse a conoscenza
Ora
Non si vuole contestare qui
Quest'ultima affermazione nel merito perché sia l'affermazione fatta dal Tribunale non vi sono elementi dai quali desumere
Che Mannino conoscesse la connotazione mafiose di Mortillaro
Sia l'affermazione contrari esistono elementi per affermare che Mannino conoscesse l'appartenenza mafiosa Mortillaro
Si fonderebbe ora entrambe su considerazioni logiche deduttive che non sono assolutamente inutili ai fini della prova che ci proponiamo di evidenziare il punto di partenza e quello ancora una volta
Del patto di scambio politico-elettorale
Intercorso tra il bambino è un importante settore della questo nostro di Palermo rappresentata dal PAN da prendere
Dunque nel momento in cui lo stesso Pedrini presenta Mannino il Mortillaro
Come una persona capace di convogliare a suo favore un certo numero di preferenze Nottola l'orfano nella sua mai dismessa
Qualità di mafioso sottoscrittore di quell'accordo
E ciò è stato esplicitamente chiesto è ammessa dallo stesso per Nino il quale interrogato
Nell'interrogatorio del ventidue ventitré settembre novantasette ha richiesto di riferire
Quali fossero le contropartite promesse
Dal Mannino per l'appoggio fornito gli nel senso più volte delineato egli risponde c'è ma
In cambio era a disposizione per quello che poteva essere
La Corte si è che noi chiedevamo tant'è che è stato disponibile quando gli presentai a Mortillaro l'unico caso meglio credo sottoposto di necessità
Dunque la funzione di Mortillaro
Non costituisce una cortesia che Mannino fa Appennino a titolo personale
è grazie alla loro decennale conoscenza ma costituì un episodio concreto di funzionamento dell'accordo intervenuto
Quando Pennino chiedeva qualche cosa Mannino dopo l'accordo non lo faceva
A titolo personale ma sempre come soggetto esponenziale della compagine mafiosa con la quale ma almeno aveva accettato di venire a patti
Quindi non ha alcun rilievo
Sotto il profilo dell'esistenza dello scambio criminoso semmai Nino fosse o meno a conoscenza
Della mafiosità di molti nulla
Potere indifferentemente a essere un capofamiglia
Un capo mandamento un semplice soldato o un soggetto solo vicino ora estraneo a Cosa nostra
A bambino non interessava
Neppure il ruolo di Mortillaro all'interno dell'organizzazione
La sistemazione di questo oggetto costituiva per lui
Soltanto un'applicazione
Un esempio l'adempimento della propria prestazione contrattuale posto che come si è visto da richieste di assunzione intervenuta in epoca successiva alle elezioni politica del mille novecentottantatré
In occasione delle quali Cosa Nostra
Aveva già adempiuto la propria prestazione spendendo siti in favore del candidato
In merito a quest'ultima affermazione è opportuno ricordare che proprio in occasione delle elezioni politiche nell'ottantatré
Mannino registrò un incremento di preferenze non indifferente passando dalle cento due mila novecentoventi preferenze
Personali ottenuto nella politica del settantanove alle centotrentaquattro mila
Duecentottantasei
Ottenuta nel mille novecento e ottantatré che è pari a un aumento del trenta
Per cento dalla preferenze personali
Certo non tutte saranno state procurato da Cosa Nostra ma non si può negare la rilevanza e la pertinenza del dato numerico
Che appare probatoriamente armonico con la tesi accusatoria
Il Tribunale non si doveva neppure porre la domanda se potesse essere nota
La mafiosità di Mortillaro
Ma soltanto quella inerente il collegamento tra il patto di scambio
E la presentazione di Mortillaro da parte di Berlino che di quel patto ripeto ancora una volta era stato uno dei sottoscrittori
Tutto nel possesso ci dice
Che quel rapporto esistente
Era esplicito ed era solare quindi il patto era operativo a tutti gli effetti
E funzionava sia da parte della mafia sia da parte di Mannino
Come ti ha detto la vicenda Mortillaro
Rappresenta il primo concreto episodio
Costituente uno dei favori fatti dall'imputato per onorare
L'impegno assunto nel corso dell'incontro con Pennino è bella
Adesso è successivo è ancora opportuno sottolinearlo
All'adempimento dell'obbligazione da parte di Cosa nostra che si manifestò attraverso il dato del successo elettorale
Gli atti del processo poi confermano che quello non fu l'unico momento di materiale esecuzione di quel patto ma solo il momento iniziale
Sono d'accordo con le osservazioni del tribunale è sicuro Cal la funzione di Mortillaro non costituì per Cosa Nostra
Un successivo di cui andare fieri certo non è la quello il fine
L'obiettivo che gli abiti i componenti dell'organizzazione
Si erano prefissi nel momento in cui avevano deciso di investire le proprie energie organizzative per favorire Mannino e per stringere con lui il patto di scambio ben altri
Erano i fili di Cosa nostra
E per concludere il capitolo possiamo dire che il caso Mortillaro rappresenta soltanto un episodio ricostruito come riscontro documentale alle dichiarazioni di Pennino
Che ha richiesto di dettagliare le sue dichiarazioni sul rilevante su eventuali favori fatti da Mannino a Cosa nostra
E di cui lui fosse personalmente direttamente a conoscenza
Avrebbe bloccato quell'episodio
Così come
Avvocato l'episodio saldo tra i dieci ed in generale ci si ricordi che a lui salvo ma ne parlo ricordo una questione di una sanatoria di Siracusa
Noi poi andammo scavare trovammo tutta la documentazione assolutamente pertinente è coerente alle dichiarazioni del collaboratore ma ripeto
A chi presentati al tribunale come
Riscontri documentali alle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia e quindi addirittura il riscontro che diventa prova diverse
Ripeto riscontro documentale delle dichiarazioni di Berlino su questi favori di cui ricordava lui qualche cosa aveva
è un episodio significativo è probatoriamente rilevante sotto il profilo della esistenza di operatività del patto di scambio politico mafioso come dicevo in ogni caso l'interesse limitato
Dell'organizzazione all'assunzione di Mortillaro che comunque è stato riconosciuto con sentenza irrevocabile come appartenenti a Cosa nostra
Si è tradotto alla fine in un vantaggio per lo stesso Mannino
Perché Mortillaro ha poi continuato ad appoggiarlo nelle elezioni successive alla sua funzione e cioè nell'ottantasette nel novantadue come lo stesso Mortillaro poi ha finito per ammettere lo troverete
Nella sentenza sfocato
Viola però tornando all'analisi dei veri e concreti interessi
Che all'organizzazione voleva ricavare dall'accordo con l'imputato ci Sideri addentrata nel capitolo inerente il sistema di controllo degli appalti per le opere pubbliche in favore delle grandi imprese
Che avevano stretto i loro accordi con la mafia per evitare possibili conflitti nella gestione della più remunerativa attività di appalti per le grandi opere che si devono realizzare o erano in corso di realizzazione in Sicilia
Ed inerenti in primo luogo la soluzione della crisi idrica e poi anche alla realizzazione delle grandi strade in comunicazione e altre opere di particolare e ingente valore proprio
Bisogna intanto ricordare che grazie al successo elettorale del mille novecentottantatré
Le grazie anche alla sua abilità politica
Ma almeno si afferma definitivamente in Sicilia come uno degli esponenti più rilevanti dalla Democrazia Cristiana
E poi nel mille novecentottantacinque viene nominato segretario regionale del partito
Sarà proprio questa carica che gli consentiva evidentemente
La gestione di un ampio potere di gestione di controllo delle più rilevanti questioni siciliane che costituiranno occasione per l'adempimento del patto di scambio con la mafia
Attraverso la strumentalizzazione
Di quel potere di controllo per agevolare direttamente e indirettamente le grandi aziende collegate alla mafia nel complesso intreccio
Degli accordi spartitorie dell'epoca si vivo Salomone e in quella immediatamente successiva Salomone Bindi
E anche in questa
Vicenda
Come dire mi pare emblematica
Per dimostrare le carenze e la inconcludenza nella tecnica valutativa adottata dal Collegio il primo grado
Nella valutazione complessiva di questo complicatissimo
Capito
E
Perché appunto è uno dei capitoli più complesse e più importanti sul piano della dimostrazione
Della responsabilità dell'imputato in quanto attiene direttamente
Alla individuazione alla dimostrazione dell'esistenza di quel cappio di quel patto di scambio
Che consente di fare supera la condotta di Mannino sotto il paradigma dal reato contestato
Ora cerchiamo di distillare l'essenza della impostazione logica seguita dal tribunale per giungere alle conclusioni enunciata in sentenza allora bisogna notare che nella sostanza il giudice
Pur avendo ritenuto approvata
Perché l'ha ritenuta provata
L'esistenza di un accordo spartito Orio tra alcuni personaggi politici tra i quali l'imputato e alcuni imprenditori che in un dato momento storico hanno registrato una improvvisa crescita
Della loro presenza sul mercato delle grandi opere pubbliche
Lega l'esistenza di prove concrete e convincenti che denotino l'ulteriore dato della consapevolezza da parte dei personaggi politici dell'esistenza del soggetto mafia
Come terzo elemento della criminosa triangolazione nel sistema di spartizione degli appalti pubblici in Sicilia
Cioè il Tribunale partendo dall'analisi delle dichiarazioni del collaboratore Siino ma omettendo del tutto
Di analizzare
è quella di Lanza ma questi Salamone liquidate sbrigativamente come dichiarazioni inutili e non significative
Finisce per ammettere che in un certo contesto storico-politico nella regione siciliana si verificò un accordo
Tra alcuni vertici politici che vedeva coinvolti il Presidente della Regione di Colosimo l'Assessore regionale alle opere pubbliche sciagura il parlamentare europeo Lima il segretario regionale della DC Mannino
A ognuno di costoro
Sì a Salomone che sino Callan salato conferiscono precisi ruoli
In relazione alle rispettive cariche ricoperte e alle relative competenze di ognuno di è che ognuno di essi aveva in materia di
Individuazione
Liquidazione canalizzazione dei finanziamenti pubblici nazionali ed europei
Per la realizzazione di grandi opere in Sicilia malgrado da evidenze però
Tribunale lascia in secondo piano il dato essenziale che è quello dell'attiva ecco preponderante partecipazione della componente mafiosa a questo fatto
L'esistenza di questa componente emerge con assoluta chiarezza dalle pagine del processo così come emerge la piena consapevolezza dell'imputato di questa presenza della componente mafiosa e dei vantaggi
Che un tale sistema inevitabilmente portava all'organizzazione in termini di crescita economica
Di affermazioni imprenditoriale di controllo del territorio e quindi in poche parole in termini gli accresciuto potere criminale
La lettura attenta degli atti del processo consente di verificare
Quanto all'interpretazione offerta in sentenza
Sia in stridente contrasto con il materiale probatorio prodotto in quanto
Da tutto il predetto materiale emergono con chiarezza gli elementi da cui trarre la certezza che la vicenda della spartizione degli appalti in Sicilia nel periodo considerato
Era un affare che vedeva gli interessi convergenti i terreni
Parti politica mafia imprenditori
E che ognuna di esse era perfettamente consapevole della esistenza de le altre due parti
Perfettamente consapevole del suo ruolo dell'interesse che ognuna di esse rivestiva e difendeva all'interno dall'accordo
Appare tra l'altro del tutto incomprensibile come il sistema come in sentenza sia stato del tutto obliterato
Il dato fondamentale della questione elettorale cioè come non si sia fatto tenuto conto
Da parte di quei giudici
Della circostanza che la triangolazione tra le tre parti interessati era tale più ognuna di esse teneva fare affinché le altre due
Rimanessero al loro posto e continuassero a prestare fede ai patti non scritti in quanto l'equilibrio
Che si era raggiunto era fondato sulla
Coesistenza contemporanea di tutte e tre le componenti che traevano dall'accordo premetto i propri peculiari benefici
E a
I politici e tra questi spicca la figura dell'imputato
Che erano coinvolti mediante i complessi meccanismi del controllo della canalizzazione delle linee di finanziamento persona impresa
Avevano come merce di ritorno
Dagli imprenditorietà alla mafia
I soldi
Delle tangente pagati dai primi
Dagli imprenditori egoistica entrambi canalizzare la mafia
Certo non dava soldi ma dava volti gli imprenditori davano i politici sia i soldi che il nuovo
Finanziano le campagne elettorali
Gli imprenditori
Che ottenevano dai politici i benefici relativi ai finanziamenti e ai processi di appalti e che ricevevano dai mafiosi la tranquillità nello svolgimento dei lavori nei cantieri
Offrivano incontro prestazione ai politici le tangenti il finanziamento delle loro campagne elettorali e i voti che riuscivano a canalizzare
Mentre pagavano ai mafiosi consistenti somme di denaro in percentuale al valore delle opere
Conferivano loro i subappalti per i trasporti per i movimenti terra conferivano alle guardie mie acquistavano dalle imprese vicine all'organizzazione i materiali necessari allo svolgimento dei lavori
Ma il loro benefici e non i lavori
In azionisti
Che opprimono la loro approvazione agli imprenditori è che spesso con gli stessi si associavano nelle attività imprenditoriali
Prendevano i soldi dagli imprenditori consenzienti e inoltre garantivano il loro notevole contributo elettorale a quei politici per ottenere la loro permanenza
In tutti quei posti chiave dove si decidevano i finanziamenti la realizzazione delle grandi opere pubbliche che erano il presupposto indispensabile per il mantenimento dall'accordo che si dottor soddisfaceva le esigenze di tutti
Questi dati alla fine semplici
Si traggono dalle numerose dichiarazioni in atti da quelle di Salomone che pressato nel corso del suo esame in questo processo
Non ha potuto fare a meno di ammettere che effettivamente
La contemporanea presenza delle varie stanze dei bottoni del Presidente Nicolosi dall'assessore Jean Pula
Dell'eurodeputato Lima del Segretario di cicliche ministro in carica Mannino
Garantiva a tutti la massima soddisfazione
E garantiva la permanenza dell'accordo spartitoria quindi le campagne elettorali dei suddetti politici venivano generosamente finanziate
E i voti in loro favore venivano penalizzati e queste dichiarazioni corrispondono concettualmente esattamente
A queste considerazioni che troviamo nelle dichiarazioni di Giovanni Brusca visino e di Lanza lato che hanno comincerei sa ammesso che era interesse della mafia
Continuare a tenere in piedi
Quella formazione politica che garantiva la permanenza dell'accordo
Dunque
La componente imprenditoriale è la componente mafiosa ripagava noi politici che garantivano la permanenza dell'accordo mediante il controllo come la canalizzazione delle preferenze elettorali
D'altro canto
La lettura completa e sistematica delle emergenze processuali come sono state organicamente risistemata nella
In quella
Consistente memoria depositata in atti consente di verificare che agli atti del processo sono stati prodotti numerosi elementi di valutazione relative a singoli episodi
Di rapporti indiretti tra l'imputato è la componente mafiosa
E ci si riferisce a quei numerosi episodi che sono stati riportati nel capitolo relativo ai rapporti tra Mannino vita e sino
Certamente illuminanti
Al fine di comprovare non solo la consapevolezza dell'imputato della esistenza degli interessi mafiosi concomitanti con gli interessi degli imprenditori
Ma anche significativi sotto il diverso profilo del preciso al ruolo di Cosa nostra e della sua capacità di intervenire
Per risolvere problemi altrimenti non risolvibili
E si tratta di uno dei capitoli in cui più chiaramente emerge la tecnica demolitoria del giudizio di primo grado in quanto il Tribunale
Rinunciando ad attribuire pontificato genericamente indicativo del rapporti la cui esistenza non nega in sentenza ancora una volta
Trascrive Mannino attraverso la mediazione di vita
Si limita a spezzettare i singoli episodi trovi Turandot lì
Sino a farne emergevano loro composizione
Molecolare
Per concludere che nessuno di essi singolarmente e autonomamente considerato esiste la prova certa e univoca di intendimenti benevole bene volenti dell'imputato
Verso l'organizzazione Cosa nostra pur non negando che tali rapporti sono esisti
Si arriva alle aberranti conclusioni che entra in uno di essi il ruolo di Siino
Non sia stato quello di il referente mafioso ma semplicemente di intermediario politico
Distaccato da ogni riferimento ai componenti dell'organizzazione criminale
è per esempio
A differenza di quanto viene sostenuto in sentenza appare di grande interesse la vicenda dell'imprenditore a Rossano
Per risolvere la quale si registra un'intesa
Tra Mannino estivo con la solita intermediazione dell'imprenditore Antonio vita perché essa rappresenta un esempio di come l'imputato
Fosse in grado di utilizzare l'esponente mafioso cioè sino
Al fine di risolvere un proprio problema c'è favorire
L'espansione imprenditoriale di Rossano
Che non era riuscito a risolvere attraverso
I suoi usuali canali politici
In fin dei conti dell'economia processuale non è di grande
Importanza stabilire perché deputato non fosse riuscito a risolvere autonomamente la questione
Ciò che conta è registrato il fatto che gli aveva talmente a cuore la vicenda Rossano che per risolverla si è rivolto ad Angelo Siino affinché attivasse i suoi canali per giungere al risultato penso
E ciò che emerge ancora in sentenze la passione dicendo Rossano è che essa è stata chiaramente
Viene ritenuta approvata fin nei minimi dettagli
Tutte le testimonianze con basso le prove prodotte si armonizzano perfettamente non emergono riserva sul fatto è quindi ciò che resta un tribunale
Per proseguire nella sua già
Riportata tecnica demolitoria è indugiare
Nell'analisi di un contrasto della frase detta casino
Rispetto a quella vetta da Rossano
In occasione del loro incontro è attinente al riferimento allusivo del fatto che quell'incontro fosse stato in qualche modo voluto è conteggiato dal Mannino
E prescindendo dal dato concreto che avrebbe dovuto indurre l'organo giudicante a valutare la difficoltà
Dei due dichiaranti a ricordare con perfezione una frase detta sette o otto anni prima
Resta da dire che in ogni caso ognuno dei due ha riferito il percorso che aveva condotto all'incontro ed entrambi detti percorsi riportano in modo univoco all'imputato
Quindi
Sarebbe bastato un minimo di capacità deduttiva
Nell'analisi del fatto
Per giungere al l'unica possibile conclusione logica anziché avvolgersi in
Complesse macchinose ricerche di una giustificazione alternativa
Per spiegare la vera ragione di quell'incontro
è però
Rispetto alle conoscenze di cui disponevamo al tempo del dibattimento di primo grado oggi abbiamo l'importanza è fonte di conoscenza nuova di grande rilievo
E cioè la sentenza dalla Corte di Appello di Palermo del primo febbraio due mila sette che ha concluso nel merito il processo a carico di sono buone finito rendendo l'irrevocabile la sua condanna
Per il reato di cui agli articoli centodieci quattrocentosedici bis
Alla pena di anni sente mesi sei di reclusione riqualificando l'imputazione a suo carico del reato di concorso esterno invece di quello di partecipazione che era stato ritenuto i primi
Ora
La lettura di questa questa sentenza è
Di interesse rilevantissimo in quanto già
A primo acchito dimostra che le due vicende giudiziarie cioè la presente e quella che ha interessato solo buone sono assolutamente
Complementari
Nel senso che
Tra le accuse mosse
In quel processo a a Salomone abbini né a Panzavolta
E diventi il loro pieno coinvolgimento nel complesso sistema di spartizione degli appalti per le grandi opere pubbliche in Sicilia
E i componenti di Cosa nostra
E le accuse che in questo processo si muovono a bambino sono inestricabile mente collegate
E interdipendenti come peraltro
Nella sentenza Salomone quei giudici affermano incidentalmente
Tra l'altro si dà atto in quella sentenza che quelle stesse vicende costituiscono ma
Prosecuzione giudiziaria delle questioni trattate nel cosiddetto processo Tangentopoli siciliana
Nel quale Salomone grazie a un atteggiamento collaborativo seppure di bassissimo profilo
Otteneva lo stralcio dalla sua posizione processuale l'archiviazione dell'accusa di mafia e l'applicazione della pena patteggiata di un anno e sei mesi di reclusione pronunciata dal GICO di Palermo sei quattro novantacinque
Per i fatti di associazione a delinquere finalizzata all'illecita gestione degli appalti pubblici corruzione
Falso in bilancio fatti commessi dall'ottantasette al giugno novantadue
Allora il principale elemento di collegamento tra il processo anzi i processi Salomone è quello presente e costituito dai riferimenti incidentalmente o parati da quella Corte
è il primo di questi
Riferimenti non si rinviene
A pagina venticinque di quella sentenza
E così vince
Prima di passare allo scrutinio dall'appello che restano buone e per una migliore comprensione della vicenda criminale nella quale è coinvolto
Ritiene la Corte è necessario
Ricostruire il suo Presidente giudiziario nella cosiddetta Tangentopoli siciliana
E le conclusioni che se ne possono trarre
La sua figura come manipolatore nell'aggiudicazione dei più significativi appalti pubblici in Sicilia dalla seconda metà degli anni Ottanta in poi
In sintonia con i vertici politici dell'isola di area democristiana
Rino Nicolosi Calogero Mannino Jean culla
Emergenza per la prima volta dalle dichiarazioni rese nel novantadue all'autorità giudiziaria da Giuseppe di pena
Capo Area per realizzarli vecchi avreste copia impresa che aveva eseguito in Sicilia
Diverse opere infrastrutturali adeguandosi al sistema lottizzato odio vigente
E poi ancora pagina
Ventisette della sentenza
Si legge
Orbene
Gli esiti di questi primi accertamenti giudiziari a carico di Salomone
Confluiti nel fascicolo del dibattimento di primo grado con la produzione della relativa documentazione
Dimostrano due circostanze inoppugnabili
Che costituiscono lo scenario
Entro il quale egli posta in essere le condotte attribuitegli nel presente processo a
Salamone nella pratica illegale di spartizione degli appalti delle grandi opere in Sicilia
Non agiva solo improprio è per l'impresa in presenza
Ma come mandatario di fatto di un gruppo di grandi aziende
Di rilievo nazionale
B Salomone
In forza dei suoi agganci su base collettiva con l'inseguimento della politica allora dominante in Sicilia
Costituiva la condicio sine qua non per potere accedere a uno dei grandi appalti nel periodo ottantasette novantadue
Quindi per potere accedere ai grandi appalti in quel periodo soltanto la natura produttiva degli interventi a favore dei politici
Consentiva questo accetta
A pagina cinquantanove compare un altro passo sicuramente significa
Nella seconda metà degli anni ottanta
Piomba in Sicilia un fiume di finanziamenti per opere pubbliche soprattutto infrastrutturali
Sistemi idrici aree artigianali industriali vie di comunicazione come ci è stato spiegato in altri processi le cui sentenze definitive
Sono acquisite al fascicolo e come confermato in questo processo avanza la coesivo
No paravano in Sicilia a quell'epoca nel settore degli appalti
Due organizzazioni criminali l'una costituita da un comitato di imprenditori l'altra da Cosa Nostra
Entrambe interessate a intrecciare e pilotare
I finanziamenti alle aggiudicazioni
Agendo sullo stesso terreno di interesse le due organizzazioni non potevano non incontrarsi e soprattutto scontrarsi
Trovando di volta in volta degli accomodamenti
Cosa nostra nel gioco della manipolazione delle gare aveva è utilizzava come uomo di punta un imprenditore
Un soggetto dotato della necessaria esperienza per interagire con l'universo dell'imprenditoria dell'imprenditoria e cioè Angelo Siino
Il quale si presentava ai tavoli della spartizione
Con la forza implicita di intimidazione dalla mafia
L'imprenditoria dal canto suo aveva il Salomone il soggetto delegato alla spartizione
Grazie soprattutto alla sua linea diretta con il Presidente della Regione Siciliana Nicolosi e ai suoi legami con Mannino
I due uomini politici che nella seconda metà degli anni ottanta contavano di più in Sicilia e garantito rifinanziamento
Con una semplificazione plastica dicono ancora quei giudici ma cui limiti dalle semplificazioni potremmo dire che a metà degli anni Ottanta
Sino a faceva per la mafia quello che Salomone faceva per Mondardo settore dell'imprenditoria
I sistemi operativi coincidevano
La turnazione le buste di appoggio i ribassi concordati
Il risultato era identico la polverizzazione delle regole della concorrenza l'emarginazione di chi non ha deriva alle regole dall'asse passare i vantaggi lucro e potere
Erano massimi per entrambi e per i gruppi di riferimento le imprese e i politici persona omone Cosa nostra persino
La differenza stava semmai nel fatto che sino
Per convincere qualche riottoso usava il nome di Brusca anche se non risulta che abbia mai fatto ammazzare Dessì
Come si vede quindi lo scenario è assolutamente identico a quello che abbiamo delineato nel nostro prossimo
Con la sola differenza che nel processo sono buone l'analisi del comportamento pattizia
Dalla componente politica non viene affrontata per la semplice ragione che questa questione non riguardava l'oggetto del procedimento ma come dire viene
Sfiora
L'eloquente espressioni che abbiamo richiamato danno conto bella imprescindibile esigenza per una ricostruzione completa e credibile di fare cenno alla componente politica come parte essenziale di quel sistema spartito
Cioè
La verità è che
Era talmente compenetrare quella componente nel sistema che i giudici che pur non giudicano politici dovevano e hanno dovuto necessariamente parla
Questa stessa considerazione vale per valutare la complementarietà dei due processi
Nel senso che essi si completano a vicenda
Cioè che per una ricostruzione veramente generale di quelle vicende si devono aggiungere ai capitoli
Idea rende il rapporto mafia imprenditoria
Trattati principalmente nel processo Salomone quelli relativi alla terze componente cioè la componente politica che invece oggetto di questo processo
La sentenza Salomone serve ancora per dimostrare come le nostre critiche sull'atteggiamento dei giudici di primo grado
Che hanno quasi del tutto ignorato l'importanza delle dichiarazioni di Salomone danza laico erano fondati
Infatti esse costituiscono un patrimonio di conoscenza non rinunciabile se si vuole realmente operare una ricostruzione realistica di quei fatti
E ancora più curioso ha paventato che mentre nella sentenza Salamone
Viene quasi del tutto ignorata la partecipazione dei politici all'accordo ma per le ragioni che abbiamo detto sopra
Nella sentenza del tribunale in questo processo invece dei venti che vicende vengono lette comune accordo intercorso soltanto tra gli imprenditori e politici
Trascurando la partecipazione dei mafiosi
Senza
Nessun motivo plausibile e ancora una volta quindi si può colmare questo vuoto mediante la lettura congiunta e ragionata
Delle due sentenze anzi dei due processi
Penso sia opportuno una breve pausa
Sì Presidente io credo di riuscire comunque a finire in tempi accettabili quanto impegnerà ancora più o meno
In termini di pagine è una decine allora facciamo un quarto d'ora a un grazie riprendiamo
Finisce
Amore dell'innovazione
Presidente
Quindi
La domanda finale
Per concludere questo capitolo
E se esiste prova agli atti del processo
Di un coordinamento tra il patto politico mafioso sottoscritto da Mannino Appennino nell'ottantuno e da vicende inerenti gli appalti
La risposta non può che essere affermativa se è vero come è vero
Che da parte di Cosa Nostra con l'accordo continuo ad essere onorato mediante il continuo e mai interrotto appoggio elettorale che essa diede all'imputato in occasione di varie consultazioni elettorali
Le politiche dell'ottantasette e quello del novantadue
Di talché appare del tutto evidente che la serietà e concretezza di quell'accordo era tale che essa non si esaurisce rivolgere di una sola campagna elettorale basti perpetuo
Per molti anni ancora
D'altro canto
Non vi erano ragioni per interrompere una collaborazione già così ben collaudata e per affermare ciò basse a rievocare alle precise dichiarazioni di Salamone dinanzi alla quel visino
Secondo cui la contemporanea presenza nella varie stanze dei bottoni del Presidente Nicolosi dall'assessore Jean culla dell'eurodeputato Salvo Lima del segretario della DC e il ministro in carica Mannino
Garantiva tutti la massima soddisfazione e garantiva la permanenza dell'accordo spartitoria quindi le campagna elettorale dei suddetti politici venivano generosamente finanziate
E i voti in loro favore venivano canalizzati
Questo Salomone
Esattamente le medesime considerazioni come già detto fatte da Giovanni Brusca da sino ad avanza lato che hanno con chiarezza ammesso che era interesse della mafia continuare a tenere in piedi quella formazione politica
Che garantiva la permanenza dell'accordo dunque
La con la componente imprenditoriale quella mafiosa ripagano di politici che garantivano la permanenza dell'accordo mediante il controllo e la canalizzazione della preferenza elettorale
Allora se questa è l'unica lettura
Reale
Che è consentita dall'esame delle emergenze processuali non si deve dimenticare che tutto questo
Almeno per quanto riguarda il nostro imputato alle proprie origini proprio in quell'accordo in quel patto stretto con cosa nostra
E niente non si possono ignorare
Tutti quei contributi probatori provenienti dalla dichiarazione di molti altri collaboratori di giustizia
Che pur non sapendo scendere nei dettagli di specifiche condotte agevola tricicli Mannino
Hanno però concordemente affermato che costui era un politico che ha sempre goduto del sostegno elettorale della mafia e a proposito si ricordano Cannella Giuffrè cancelli Brusca Messina Leonardo borghi
Né si possono ignorare alle prove emerse in merito ai rapporti tra mantra Mannino vessillo gestiti come abbiamo detto con la mediazione dell'imprenditore vita che pure non sono stati ignorati dal tribunale ma dei quali è stata fornita
Una interpretazione assolutamente incongrua lacunosa
E qui basta rileggere alla con ricostruzione sintetica dei motivi di appello degli atti richiamati per rendersi conto dell'importanza della vicenda
In chiave di segmento probatorio tendenti a confermare che i rapporti sia pure mediati fra l'imputato asino sono sempre andati nella direzione da noi indicata cioè
Verso quella condivisione e tutela degli interessi di Cosa nostra
E del politico che per un lunghissimo arco di tempo sono stati convergenza
D'altro canto negli atti lembi motivi di appello che abbiamo prodotto nella memoria conclusiva del giudizio di primo grado che sono stati richiamati si fa riferimento e numerosi altri capitoli di prova che in qualche modo sono stati ignorati o gravemente sottovalutate dal tribunale
E noi invece riteniamo che si tratti di capitoli di grande importanza perché si tratta di contributi rilevanti per una completa ricostruzione
Delle vicende sottoposte a quel giudice che si armonizzano per fornire un quadro probatorio univoco e completi
è il caso per esempio del lungo e complesso capitolo riguardante la formazione a Palermo del gruppo politico facente capo all'imputato
Sono fatti che si snodano tra il mille novecentottantotto e il mille novecentonovantadue e che riguardano anche il passante coinvolgimento di Vincenzo Inzerillo e del notaio Pietro farlo
Per il tribunale questo capitolo di prova non ha rimarrà presentato alcun interesse probatorio né a favore né contro l'imputato quindi un andamento non entro che sarebbe stato inserito nel capitolato di prova solo ad colorandum
Perché nostrane contro questa impostazione sia stata errata basti dire che il tribunale non ha mai fatto mente locale non ha mai neanche valutato
Che questa vicenda si snoda negli stessi anni in cui si snoda quella relativa al controllo sugli appalti
E che nel periodo in cui l'imputato per la sua crescita politica all'interno della DC locale e nazionale
E per cariche istituzionali rivestite era all'apice della sua personale affermazione all'apice del successo all'apice del potere in Sicilia
Tutto ciò è avvenuto certamente per la capacità del politico
Non si vuole affermare
E non lo si è mai fatto
Neppure nel corso dei precedenti giudizi che l'imputato abbia raggiunto quei vertici politici e istituzionali
Perché o solo perché era in combutta con la mafia negando riconoscimento le sue indubbie capacità politiche sia invece affermato
Che era è perché per effettuare quella difficile scalata egli non si è sottratto agli accordi sottobanco con quell'organizzazione mafiosa
Accordi che erano necessari per il raggiungimento del proprio scopo di scalata al potere quindi
Egli era consapevole perché il proprio comportamento avrebbe fornito un contributo concreto e specifico all'associazione con la quale la stessa patti sapeva quindi che operando in combutta con gli imprenditori collusi
Canalizzato verso la loro impresa verso le opere che esse dovevano realizzare i finanziamenti miliardari
Avrebbe contribuito al potenziamento economico e quindi alla crescita di Cosa nostra
Rappresentando noi lo ha voluto non come semplice conseguenze eventuale del proprio operato
Lo faccio lo stesso anche accosto che ciò arrechi utilità la mafia il che ricalca avrebbe
Dopo eventuale non contemplato nella norma incriminatrice
Ma come conseguenza diretta e volontaria del proprio operato in quanto tale operato altro non era che è il frutto di quell'accordo criminoso da lui sottoscritto in piena coscienza non solo dall'accordo in sé
Ma di tutte le sue conseguenze
Quell'operato costituiva l'adempimento della sua prestazione nel contratto criminale Dalhoumi stipulato con Cosa nostra nel mille novecentottantuno
Ne parallelamente si deve dire che egli firmo quell'accordo per conseguire il proprio obiettivo
Che erano quelli di avere dalla mafia un contributo per la sua affermazione elettorale sempre più consistente e quindi
Per raggiungere quella rete di potere che abbiamo accennato
Tutto ciò ricalca perfettamente il paradigma astratto del reato in contestazione
Sotto il profilo delle lamento soggettivo del reato del dolo necessario integrare la fattispecie
Così come è stato dettato dalla Suprema Corte
Nella sentenza di primo
Anche il capitolo della formazione del gruppo politico a Palermo
Contribuisce a dimostrare l'assunto nel senso che fornisce altri elementi per affermare che l'imputato pur di esistere politicamente a Palermo
Non si fece scrupolo di avvalersi dell'opera di personaggi certamente legati a Cosa nostra come Inzerillo per farla
Quanto al primo
Naturalmente non farò alcun riferimento
Per dimostrare quanto detto al contenuto della sentenza nel procedimento a suo carico perché non definitive
Ma faccio riferimento alle numerose convergenti dichiarazioni dei collaboratori di giustizia cancelli Cannella al salato tra aguzzino Appennino
Che hanno concordemente affermato la vicinanza la contiguità di inserirlo I mafiosi del mandamento di Ciaculli Brancaccio Villabate zone viciniori dichiarazioni con le quali vi dovrete confrontare
Per accoglierlo o rigettato ma che non possono essere ignorate per la loro precisione per la loro conducenza per lavoro convergenza
Da ultimo anche le dichiarazioni di Franco Bruno che pure ha smentito gravemente in alcune parti la dichiarazione di Campanella in moltissimi punti che sono conformi alle precedenti in merito alla vicinanza mafiosa di iniziative
In merito a inserirlo mi preme sottolineare soltanto un punto
Che ha costituito per tutti questi anni la principale argomentazione di difesa dell'imputato a proposito dell'inserimento in vista di inserirlo in occasione delle politiche del novantadue
La controparte ha sostenuto da un lato
Che la mafiosità di inserirlo non poteva essere nota all'imputato perché prima dell'avvicinamento a Mannino quello aveva svolto attività politica accostandosi ad altri leaders
Risulta in effetti che Inzerillo nel mille novecentottantadue venne candidato alle elezioni comunali eletto consigliere nei vertici
Nell'aprile dall'ottantatré
Aveva ricoperto la carica di assessore al patrimonio nella Giunta del Sindaco e da Pucci
Poi nell'ottantanove aveva ricoperto la carica di assessore alla casa cantiere municipale delizia pericolante nella Giunta del Sindaco Orlando nel novanta era stato vice Sindaco dico Vasco e Assessore al Bilancio finanze programmazione
Nel novantuno si candidava dalle sezioni regionali ma non veniva letto nel novantadue si candidava alle politiche per il Senato veniva eletto con quaranta mila trecentotrentatré voti di preferenza ebbene
Le dichiarazioni di Pennino cammella Drago ed altri coprono tutto l'arco
Dell'impegno politico di inserirlo secondo queste fonti il predetto già nelle elezioni comunali del mille novecentottantadue
Bene attivamente appoggiato dai componenti del mandamento di Ciaculli che all'epoca comprendeva anche la famiglia di Brancaccio ebbene sponsorizzato personalmente da Pinuccio detto Greco il famigerato scarto eccetera
Ma ben prima di comparire nelle liste nazionali per l'elezione del novantadue Inzerillo aveva già scelto di schierarsi con Mannino tant'è che
Dai documenti congressuali che abbiamo prodotto atti avete agli atti del precedente dibattimento risulta che nel mille novecento ottantotto
Quindi prima di partecipare alla Giunta Orlando
In occasione della presentazione delle liste per la nomina dei delegati al congresso provinciale della Democrazia Cristiana
Venne presentata una lista contrassegnata con il numero tredici
Con duecentocinquantuno iscritti denominata la linea il De Mita per intero nel momento ruolo bella per il rinnovato il ruolo della DC amici dell'Onorevole Mannino così testualmente il nome della lista
In cui compariva il nome di Zeri
Nel mille novecentottantotto
Da quel momento in poi l'inserimento di inserirlo nella corrente di Mannino sarà continuativa
Infatti ancora nel novanta
Il suo nome compare nelle liste riguardanti le assemblee preparatoria del congresso regionale DC che poi non si tenne
E la lista era denominata area De Mita amici dall'Onorevole Mannino è ancora una volta come nell'ottantotto nel novanta compariva per gli amici dall'Onorevole Mannino il nome Di Vincenzo inserire
Poi la copertura mafiosa di inserirlo nel corso di questi anni a dire dei collaboratori non ha conosciuto interruzioni passando alla protezione dei Greco a quella dei Graviano in occasione del cambio di vertice di quel mandamento mafioso
L'imputato si è difeso sostenendo che lui non aveva alcuno l'ho avuto alcuna ingerenza nella formazione delle liste del novantadue
In quanto di tutto si era occupato il commissario del partito sul punto però
Non si possono ignorare le dichiarazioni dell'onorevole Mattarella
Che pure sono state bloccate dalla difesa il quale confermando la circostanza in punto di fatto cioè perché quelle liste vendere formate
Vennero stipulato informalmente direi meglio
Dal Commissario straordinario ha però finito per ammettere che per quanto venisse demandata agli organi centrali del partito la responsabilità della formazione delle liste era pur sempre necessario
Che i nominativi singoli venissero individuati dai referenti locali e poi sottoposti al vaglio degli organi centrali
E ora sembra arduo credere
Per esempio che il nome di Inzerillo fosse stato autonomamente pensato è inserito in lista dal Commissario postale
Che non aveva nessun riferimento per individuare le persone che potevano essere messe in vista sembra invece più verosimile che il nominativo fosse stato proposto informalmente
Dal principale referente politico di riferimento territoriale cioè Mannino e poi vagliata dal commissario e dagli altri organi con un potere di veto
Che immaginiamo potesse attenere a dati meramente formali per esempio
Le pendenze giudiziarie grossi scandali diffusa notorietà ma nulla di più
In verità i guai giudiziari di inserirlo iniziarono molto tempo dopo rispetto alla formazione delle liste
Per fatti che risalivano agli anni che abbiamo detto sopra quindi mi sembra molto più verosimile ritenere che il nominativo di inserirlo quale possibile candidato alle elezioni politiche
Sia stato proposto informalmente da Mannino piuttosto che dalla perfidamente di postale
Ovviamente per quanto riguarda le considerazioni
Più specifiche che riguardano la vicinanza di Inzerillo a Cosa nostra
Mi limito a rinviare a quanto scritto nei motivi via
Quanto invece alla posizione di Ferraro
Rileva la novità costituita dalla sentenza di appello ormai irrevocabile a suo carico color riconosciuto colpevole del delitto di minaccia aggravata dall'articolo sette
Assolvendo l'addebito di concorso esterno in associazione mafiosa
La vicenda come è noto e quella relativa al suo tentativo di aggiustare il processo per l'omicidio del capitano Basile
Che era in corso di precisione davanti alla Corte di assise di appello
Per il quale erano imputati tra i notissimi estremamente pericolosi mafioso Giuseppe Madonia
Figlio dal capo mandamento dello soltanto Vincenzo Puccio esponente di spicco del mandamento di Ciaculli e Tognazzi viene rappresentante e Armando Bonanno anche lui al vertice
Del mandamento dire Sottana
La lettura della sentenza è agli atti rende conto dalla particolare gravità del tentativo di Ferraro svolto mediante l'avvicinamento del Presidente del Collegio giudicante alla vigilia della decisione in camera di consiglio
Essa dà anche atto della particolare rilevanza mafiosa di quel tentativo
Che se fosse riuscito avrebbe arresto liberi tre efferati Killers di mafia e soprattutto tra esponenti di primissimo piano delle più potenti famiglia di Cosa nostra
Malgrado tale pregnante significato ed importanza che l'organizzazione connetteva alla soluzione positiva del tentativo la Corte ha ritenuto che quell'episodio non potesse
Di per sé costituire elemento fondante l'accusa di concorso esterno
Con ciò risolvendosi ad assolvere l'imputato dal relativo capo di imputazione
Pur riconoscendo sussistente la speciale aggravante di avere commesso il fatto utilizzando il metodo mafioso ed al fine di agevolare Cosa nostra
Di fatto si è verificato a Palermo il tredici febbraio del mille novecentonovantadue dunque certamente a quella data Ferraro era persona talmente vicina è conclusa con la mafia
Da esperire nel suo interesse un disperato tentativo di aggiustamento di un gravissimo processo per l'omicidio mafioso di un capitano dei Carabinieri
Naturalmente per fortuna le gravi minacce velatamente ma non troppo velatamente indirizzato alla Ferraro verso il Presidente di quel collegio giudicante non hanno minimamente scalfito la sua straordinaria tenacia
E il suo coraggio quello stesso Ferraro e soggetto che
Più di ogni altro si spenderà a favore di Mannino per assicurargli una piattaforma elettorale a Palermo tra il mille novecentottantotto e il mille novecentonovantadue anche per quanto riguarda questo sinistro personaggio
Si rimanda alla lettura dall'atto di appello sia in relazione alle qualificate frequentazioni mafioso del notaio
Sia per la notorietà interna Cosa nostra della sua ampia disponibilità verso l'organizzazione
Sia infine per il profilo inerente la conoscibilità di questa vicenda è collusione mafiosa oltre che per il profilo inerente alla sua appartenenza massoni
Ed ancora una volta sarà necessario interrogarsi sulla figura del notaio bastone filo mafioso che si affianca per una duratura e fedele collaborazione per un lungo arco di tempo contribuendo in maniera rilevante ad assicurare
All'imputato può successo elettorale nelle province di Palermo e Trapani dove il notaio vantava i suoi più stretti legale ma
Allora ancora una volta il quesito centrale sia la vicinanza di Inzerillo che è quello di Ferrara costituiscono due incidenti di percorso
O la loro ingombrante è imbarazzante presenza pure notata con fastidio da qualche collega di partito Orlando Mattarella cardinale Bruno
Non disegnata da Mannino come invece lo fu per gli altri è un ulteriore segnale della spregiudicatezza dell'imputato
In ogni caso va sottolineato che seppure Mannino non avesse davvero avuto contezza
Della mafiosità dei due personaggi e certo che i mafiosi che con lui avevano stretto quell'accordo di reciproco scambio erano sicuramente favorevole
A che il politico da loro prescelto per la realizzazione del loro scopi criminali
Venisse affiancato e agevolato nella sua inarrestabile crescita politica da costoro in quanto questa assiduità di frequentazione
Li rassicurava sulla sua continuativa fedeltà
Gli elementi fin qui illustrati che costituiscono una sintesi estrema delle emergenze processi ad acquisire le precedenti dibattimenti che meriterebbero una ben più articolata analisi in questa sede
Si devono necessariamente mettere a confronto con gli ulteriori elementi emersi nella parentesi dipartimentali dibattimentale di questo
Di questo grado di giudizio si tratta delle dichiarazioni rese dal collaboratore Campanella dall'esame del teste di riferimento Franco Bruno richiesto dalla Difesa dalle dichiarazioni di Gioacchino Pennino e dall'esito
Dei confronti tra Campanella gli stessi Bruno è
Le parti più rilevanti delle dichiarazioni di Campanella tengono alla sua conoscenza di Mannino
Solo attraverso la frequentazione tutta la sua segreteria politica agli inizi della sua esperienza
Dice infatti il collaboratore di avere fatto parte dal basso stuolo di collaboratori che si occupavano dall'organizzazione delle varie campagne elettorali
In questo contesto la conoscenza non sembra avere
Alcuna pregnanza criminosa anche perché
All'epoca di quelle esperienze il Campanella non si era ancora inserito nel contesto
Della famiglia mafiosa di Villabate però
I suoi rapporti personali
Di parentela con alcuni esponenti mafiosi di quel Comune gli consentivano di conoscere e frequentare personaggi mafiosi di rilievo la sua carriera politica
Si svolge tutta all'interno della democrazia cristiana e successivamente nella forma formazioni politiche che attesta scaturirono dei personaggi di riferimento furono appunto Mannino
Poi Mastella Cuffaro Saverio Romano
Le uniche annotazioni inerenti i rapporti tra Mannino a Cosa nostra edile riporta ricordando l'episodio di campagna compagni
Si tratta di un episodio asseritamente avvenuto in epoca prossima
Alle elezioni politiche del novantadue in occasione del quale il collaboratore apprende l'Appennino dell'accordo intercorso fra alcuni ambienti mafiosi Daloui conosciuti indirettamente
Solo per la militanza in quell'organizzazione dei giudizi Antonino Giuseppe Cottone e la corrente DC facente capo all'imputato
E secondo con tale accordo l'aria di Mannino avrebbe presentato a quella lezioni tre candidati alla Camera dei deputati Mannino appunto Alagna cardinale
è uno al Senato di inserire
Ancora
Che l'inserimento in vista di Inzerillo costituisce la parte più pregnante della dichiarazione in quanto in linea con le precedenti acquisizioni probatorie questa affermazione di Campanella è stata smentita l'Appennino ma
Vedremo più avanti
Commenteremo la sua deposizione letto del confronto
E ha invece trovato conferma nelle involuto e dichiarazioni rese dal teste di riferimento Franco Bruno
E a proposito di questi fa innanzitutto sottolineata la
La diffidenza agli atti la una differenza di atteggiamento tenuto
Prima nel corso della testimonianza all'udienza del due aprile due mila otto e successivamente nel corso del confronto con campanella d'udienza del diciotto luglio scorso
In occasione della sua prima apparizione Bruno è sembrato un po'infastidito contratto
Poco collaborativo le sue risposte erano solitamente passive e sfuggenti spesso incongrue rispetto alle domande specie a quelle poste da mentre al pomeriggio
Nel corso del confronto invece Bruno è sembrato meno spigoloso
All'esito dei due atti istruttori Bruno ha confermato di avere commentato negativamente con Campanella l'inserimento in vista di inserirlo
In quanto questo inserimento in lista altrui appariva incoerente
Con la linea del rinnovamento bella che la DC aveva sbandierato per le elezioni politiche del novantadue che era sintetizzato nello slogan netta dagli stessi ideato contro la mafia costi quel che costi
Certo è stato necessario il confronto per chiarire la discrasia
Cronologica nel senso che quella discussione non era avvenuta come un primo tempo sembrava avere tetto Campanella
In prossimità cioè nello stesso novantadue ma in epoca di molto successivo
Così come Bruno ha confermato il ruolo di interessato e attivo mediatore
Che nella circostanza della candidatura di inserirlo svolte all'epoca il notaio Ferraro egli ha affermato di non conoscere personalmente il notaio ma di averlo incontrato con Mannino presso un ristorante
Di avere notato la sua solerzia nel presentarsi come diretto emissario di Mannino per la campagna elettorale anche se
Ha detto di non avere mai avuto occasione di parlare con manico per verificare la
Le
Reciprocità di questo rapporto
Per quanto concerne Campanella ancora
Ha poi richiamato l'episodio relativo al disappunto
Manifestato dall'imputato nei confronti di Cuffaro che per le elezioni regionali del novantuno era andato assieme a Saverio Romano tassativo a chiedergli un appoggio elettorale
Il fatto storico in sé risulta confermato posto che in sede di confronto sia Campanella che Bruno hanno concordato nell'affermare
Che in un periodo certamente successivo
A quello consultazioni elettorali in un'occasione conviviale essi commentano la vicenda
L'uno Campanella
Ricorda che Cuffaro non vostro particolari segni di disappunto per i rimproveri che gli erano stati mossi da bambino e che addirittura lo stesso era consapevole o promotore dell'iniziativa
L'altro Bruno ricorda invece che era improprio di Mannino lasciarono Cuffaro scosso e che da parte sua non vi fu alcuna reazione inerente la consapevolezza
Dell'imputato in relazione a quella imbarazzante visita
Lo stesso episodio sarebbe stato poi commentato contorni negativi da monsignor Naro alla presenza di Bruno e Campanella in un periodo di tempo ancora successivo
Ora credo che l'episodio in sé stesso non aggiunge nulla di nuovo alle posizioni di Mannino che come abbiamo sempre sostenuto nel corso di tutto il dibattimento in effetti era molto ben consapevole della caratura mafiosa a Messina
Del quale lui stesso si era apparso in passato
Come abbiamo dimostrato nella vicenda degli appalti in particolare per l'episodio rossa
E se vogliamo dar credito alla versione arretrata Bruna io non ho difficoltà in questo senso
Possiamo solo ritenere che Mannino a quell'epoca c'era il novantuno in prossimità delle elezioni regionali riteneva che fosse ormai
Inopportuno scoprirsi in modo troppo evidente
E non fare mistero delle frequentazioni dissi
Ancora Campanella riferisce un avviso di un attimo l'incontro fra lui Bruno Inzerillo alla presenza di altre persone presso l'atrio di questo palazzo di giustizia in occasione della presentazione delle liste elettorali per le politiche del novantaquattro
Bruno smentisce categoricamente l'episodio nel senso che egli escluda in modo netto che in quella circostanza che comunque il teste ricorda e riferisce in modo del tutto evidenti raccordo alla racconto di Campanella
Egli abbia visto incontrato inserirlo
Con il quale ribadisce di non essersi mai scambiato neppure saluti nell'episodio
Mi pare francamente poco rilevanti
Invece appaiono rilevanti al fine della valutazione dell'attendibilità di Campanella
Le sue dichiarazioni sia in ordine all'interessamento dell'imputato
All'epoca in cui ricopriva l'incarico di riservandomi di Ministro per l'agricoltura in favore di Antonino vitale
Per la concessione di un finanziamento per la cooperativa dall'entrata io ho prodotto il merito una copia di una parte
Dell'informativa della polizia che hanno effettuato le indagini a riscontro delle dichiarazioni di Campanella nell'ambito del processo Cuffaro
E questi documenti attestano la veridicità di questo assunto naturalmente è opportuno precisare
Che Campanella insistito nell'affermare che rapporti tra Mannino e vitale erano esclusivamente
Di natura politica
Posto che quello era almeno fino al novantaquattro un consigliere comunale di Villabate viaria Mannini Anna molto vicino anche a Cuffaro e che poi la sua militanza mafiosa inizia un'epoca successiva
Alle vicende della cooperativa in virtù dei suoi rapporti di stretta parentela codificati vitale che stavano prendendo posizione nella faida tra le diverse componenti della famiglia mafiosa di Villabate
Dunque possiamo dire che il riscontro documentale fornisce una convincente prova
Quantomeno della veridicità delle affermazioni dal collaboratore anche
Erano su un altro episodio concernente allo stesso vitale
Relativa a un incontro casuale all'interno del carcere con l'imputato e alle preoccupazioni di Mannino di non fare trasparire ad alcuno la loro pregressa conoscenza
Al punto che anziché rispondere assoluto di vitale il mani non gli avrebbe detto di fare finta di non conoscerlo
Ricorderete che abbiamo prodotto documenti forniti da un tappo dal quale si evince che i due effettivamente trascorso ad un periodo di codetenzione nella stessa casa circondariale
E che il regime cui erano sottoposti alle rispettive collocazioni consentivano i loro incontri ancora una volta il fatto in sé
Non costituisce un elemento di grande rilievo probatorio se non per dire che le dichiarazioni di Campanella paiono precise e circostanziate prive di intenti calunniatori o di intenti diffamato
Quindi dando uno sguardo di insieme alle dichiarazioni del collaboratore
Si può concludere dicendo che si sono
Sostanzialmente in linea con la Presidenza di acquisizione dell'accusa specie innovazione a favore di cui l'imputato godeva all'interno dell'organizzazione mafiosa
E nel dettaglio anche della famiglia di Villabate che si è senza interamente
Per tale appoggio elettorale nel novantadue a quella portata di candidati individuati
La famiglia mafiosa continuava dunque a prestare fede a quel patto sottoscritto anni prima con l'imputato dando appoggio elettorale contribuendo attivamente alla versione non solo di inserirlo ma anche degli altri candidati della cordata Mannino cardinale alla
Naturalmente rimane da fare qualche osservazione non mi intendo sottrarmi in relazione alle dichiarazioni rese da Gioacchino Pennino
E all'esito del confronto con Campanella
Non ho riserve ad ammettere
Che le dichiarazioni che Pelino arresto prima del processo Inzerillo e poi davanti a questa Corte appaiano sconcertanti
E se ribaltano di centottanta gradi le sue precedenti dichiarazioni in relazione all'appoggio elettorale che la famiglia mafiosa di Brancaccio
E dei territori limitrofi avevano concesso a inserirlo in occasione sia per le elezioni regionali del novantuno sia delle politiche del novantadue
Appunto si badi bene però che la correzione o meglio le nuove dichiarazioni non investono
Tutte le precedenti affermazioni impegnino
Non entro l'anno in collisione con quanto taluni dichiarato in relazione
Alla sua antica conoscenza con l'imputato alle vicende relativa agli anni precedenti
Hai dettagli numerosi e riscontrati di cui lui ha parlato nel corso del dibattimento di primo grado non intaccano perché non ne ha fatto cenno
La vicenda bella la vicenda Mortillaro la vicenda dei cugini Salvo tutte dicendo che rimangono assolutamente intatte
E che non vengono minimamente intaccata dalla sua recente pressa di posizione così come
Gli elementi di riscontro documentale
Testimoniale che sono stati prodotti nel corso del primo dibattimento per dimostrare l'assoluta veridicità delle sue dichiarazioni rimangono assolutamente impregiudicate oggi come allora
La novità
Riguarda esclusivamente la posizione di inserirlo che secondo la nuova versione in occasione della sua candidatura alle politiche del novantadue
Non belli affatto appoggiato dalle famiglie mafiose di Brancaccio così come Pennino aveva sostenuto esplicitamente in occasione del dibattimento di primo grado in quel processo
Ma che in effetti secondo la nuova sessione luglio i fratelli Graviano all'epoca appoggiarono uno sconosciuto esponente del Partito Socialista tale Giacomo affaticato oggi deceduto
In quanto vi era una conoscenza personale
Tra i Graviano e lo stesso ha faticato di questa di questa conoscenza personale il pennino sarebbe stato diretto testimone in quanto in un'occasione aveva incontrato proprio i Graviano inattesa
Presso la Segreteria di affaticato
Al di là delle
Della genericità delle dichiarazioni ci sarebbe da contestare il fondamento stesso
Di tali dichiarazioni in quanto prive di qualsiasi riferimento specifico
Agli interessi reciproci che i mafiosi di Brancaccio da un lato e l'affaticato dall'altro avrebbero ricavato da questo appoggio elettorale
Ma la prima o cosa che salta agli occhi in occasione del dibattimento Inzerillo avanti ad altra sezione di questa Corte è il metodo che Pennino a seguito o per
Fare avere questa sua
Questa sua nuova versione dei fatti
Voi ricorderete che Pennino anche in sede di esame a voluto rimarcare confermare la sua
Peste di collaboratore
Ma in quanto tale diciamo che si è comportato in maniera assolutamente diversa perché
Ancorché non fosse più sotto protezione aveva pur sempre
I contatti diretti con le autorità preposte alla sua
Presidente vigilanza alle autorità preposte alla
Alla protezione tante
Che in prima battuta Appennino
Non si presentò in Aula ma venne accompagnato in una una ditta per un'audizione a distanza tra durata eletta l'una per un collegamento a distanza cosa che tu poi spendere ritenuta inopportuna
Proprio perché lui non era più un collaboratore di giustizia quindi non aveva più diritto a queste speciali cautele
Ciò comunque dimostra che i suoi rapporti con il servizio centrale di protezione erano ancora vivi attuali
E quindi quello era il canale
Unico istituzionale che avrebbe dovuto seguire per fare avere una qualunque
Dichiarazione che doveva pervenire alla porta ed invece sceglie la via diversa manda una lettera al difensore di inserirlo che
Nella sua
Libertà valutasse produrlo meno naturalmente poi la produce e si apre un capitolo dal nuovi Dichiarazione di Berlino con l'esame
Ma al di là tentata formale
E
Mi pare comunque che ecco il percorso seguito non corrisponda agli intenti ulteriormente collaborativi benino ma davvero questo è soltanto un dettaglio di forma
Altro dettaglio è
Che in quel processo sono state
Esperiti alcune attività istruttorie dalle quali non sono emersi elementi di conferma alla nuova testi di Pennino anzi sono emersi elementi di segno contrario ma ripeto questo è un capitolo ancora aperto perché riguarda
Quel dibattimento
La rilettura della sua deposizione e forse soprattutto del confronto tra Pennino la campanella ha immediatamente aperto uno squarcio
Rendendo del tutto evidenti le ragioni per le quali Pennino a mentito in modo così palese
Semplicemente appenninico dal due mila ha smesso di fare il collaboratore di giustizia
Non ha più alcuna pendenza giudiziaria
Ha saldato tutti i propri debiti giudiziari e ha ripreso una vita normale
Credo che sia importante sottolineare anche che non ha avuto una liquidazione miliardaria e entità al servizio di protezione a
Anzi non ha avuto proprio soldi neanche
Quando era collaboratore perché aveva rinunciato
All'indennità di sarebbe spettata perché comunque
Doveva ancora dei proventi
Rilevantissimi dalla propria pensione di medico
è però
A dismesso le vesti di collaboratori e a ha ripreso a fare
Quello che faceva prima
Prima di essere arrestato in Croazia ha ripreso a fare il politico
Nel modo in cui
Lo faceva
Quand'era politico mafioso
Attività di servizio
Ed è la testimonianza congiunta di Bruno di Campanella che ci danno conto dell'impegno di Pennino fin dal due mila in una nuova formazione politica della Democrazia Cristiana
Rinata dalle ceneri dalla precedente lo stesso Bruno ci ha spiegato come egli stesso si fosse prodigato a favore del suo amico pizza che di quella formazione politica si è detto il naturale rende
Le cronache di ho prodotto oggi
Qualche elemento ci hanno fornito i dettagli delle lotte giudiziarie
Per la titolarità del nome del simbolo dell'asse del vecchio partito insomma era un esercito di rotta che cercava di spartirsi può venir resti di una gloriosa formazione politica
Pennino sia inserito in questa lotta intestina
Rispolverando le proprie vecchie abitudini ha utilizzato il suo bagaglio di sottocultura mafiosa per tenere le fila di un affare facendo comparire la moglie ed il figlio rimanendo nell'ombra
Muovendo le sue conoscenze anche tentati ad avvicinare il giovane Campanella
Della cui parentela mafiosa gliela ben a conoscenza per cercare consensi elettorali
Voi ancora fino al due mila quattro
Quando personalmente Pennino spenda la propria faccia per inaugurare la sede di alta formazione politica questa volta denominata con encomiabile sforzo di fantasia Democrazia Cristiana europea
La manifestazione si è tenuta in via che non tende a Palermo il trenta aprile del due mila quattro Pennino compare come Presidente di quella neo formazione ma non è tutto qui
Pennino oltre al riprendere la sua attività politica ha ripreso anche gli affari proprio con i parenti di Campanella è sempre con il contributo del figlio gialla mobile
E in merito ci aiutano ancora una volta le dichiarazioni di campanello a proposito della gestione del Parco dell'ospedale Civico di Palermo e ha proposto dalla società nella gestione di un casino in Croazia e vediamo anche in proposito
Direi scomposte e imbarazzate reazioni di Pennino nel corso del confronto quando Campanella ha accennato a questi temi ecco le ragioni per le quali Pennino ha tentato di salvare inserirlo
Certo è
Che le recenti dichiarazioni Pennino non possiedono nella specificità nella precisione necessaria per una rivisitazione complessiva delle sue dichiarazioni passate
Il capitolo riaperto l'Appennino dal due mila riguarda solo un soggetto per per tentare una improbabile scalata politica di bassissimo profilo
Cerca di investire fantasiosi scenari coinvolgente due persone decedute ormai da decenni e quindi nella impossibilità
Dico Stra di contrastare alla sua
E allora credo ormai
Di potere concludere
Vi faccio ancora cenno all'alla incompletezza la sinteticità del mio intervento rispetto
A tutti i temi probatorio offerti dal processo
Per colmare la lacuna visti appunto i limiti che mi sono stati imposti non posso che fare rinvio i motivi di appello
Agli atti successivi per la rivalutazione di tutte quelle parti del capitolato di accusa che qui non ho potuto affrontare o approfondire
Come il tema che riguarda la parentesi di Sciacca le intercettazioni e che sono stati inserita agli atti significato vero
Delle minacce subita dall'imputato nel periodo susseguente alle stragi del novantadue o il capitolo relativo ai criteri di valutazione
Delle numerose menzogne dell'imputato dispiegate tu lungo tutto il corso dell'attività giudiziaria
Quindi credo di potere a questo punto concludere chiedendo che la Corte imparziale riformata la sentenza emessa dal Tribunale di Palermo vuol assolvere l'imputato dai fatti contestatigli fino al mille novecentottantuno e affermare la sua pena la responsabilità in ordine ai fatti
Successivi a quella data condannandolo appena di agli otto di reclusione con con le pene accessorie di Lecce grazie Presidente
Termina qui lo speciale giustizia di questa sera che ha concluso l'ascolto della requisitoria del Pubblico Ministero Vittorio Teresi alla processo
Giunta ormai alle battute finali il secondo processo d'appello a carico di Calogero Mannino ex Ministro democristiano e attuale parlamentare dell'UDC
Che si ritrova sul banco degli imputati con l'accusa di concorso esterno in associazione a delinquere in questo
Processo che appartiene alla storia della cronaca giudiziaria incardinato
Nei primi anni Novanta proprio dalla Procura retta al tempo da Giancarlo Caselli le parti si sono riconvocata e
Il ventidue ottobre da quel momento
I giudici della seconda sezione della Corte d'Appello del capoluogo siciliano presieduti dal dottor Giancarlo Trissino potranno poi entrare in camera di consiglio e di lì a poco
O secondo i tempi della camera di consiglio poi uscire con il dispositivo di sentenza
Per quanto riguarda lo speciale e giustizia e tutto un saluto da Sergio Scandurra buona conclusione di serata con i programmi di Radio Radicale