L'intervista è stata registrata giovedì 10 marzo 1988 alle ore 00:00.
Nel corso dell'intervista sono stati trattati i seguenti temi: Pci, Stalin, Storia, Togliatti, Urss.
La registrazione audio ha una durata di 20 minuti.
PCI
Radio radicale abbiamo al microfono quest'oggi il professor Biagio De Giovanni filosofo membro del Comitato centrale del Partito comunista vogliamo rivolgere qualche domanda sulla polemica che in questi mi e ha preso corpo sulle prime pagine dei giornali ossia la questione il ruolo di Togliatti i suoi rapporti con Stalin e lo stalinismo e anche riferimento coi all'articolo di Pannella Chiappa ha che apparso su Paese Sera nel mille novecentocinquantanove e la successiva risposta di Togliatti innanzitutto io volevo chiederle professore di questa polemica che come dicevo o Pato le prime e anche le terze pagine dei giornali cosa le impressionato di più cioè è stata una semplice sterile polemica o a in sé qualche cosa che forse a medio termine può risultare costruttivo
Ma ci sono aspetti diversi cioè sicuramente una dimensione
Ampiamente strumentale cioè c'è chi pensa da questa polemica di ricavare immediatamente dei vantaggi politici
è stato qua e l'ha osservato che è abbastanza singolare che tutte le volte che si ripropongono delle crisi significativi all'interno
Quelle maggioranze di governo e quindi in qualche modo si ripropone anche una possibile funzione di governo del Partito comunista in Italia insorgono polemiche che riguardano il passato il PC
Però io non voglio insistere su questo anche perché in questa polemica parte la dimensione strumentale cioè sicuramente con un problema ancora molto più di fondo che
In qualche modo probabilmente anche nell'area socialista si è voluto opporre e in fondo lo diceva in gran questo intervento molto bello credo che ha fatto nella sull'unità della ventisei ventisette febbraio
E cioè quello che è in discussione quello che si può rimettere in discussione non è solo Togliatti ma è l'intera storia del movimento comunista quasi che si trattasse di una specie di Parente significa mettere da parte definitivamente
E allora rispetto alla sua domanda direi liberiamoci degli aspetti strumentali ragioniamo brevemente per vedere se da questa polemica è invece possibile trarre qualche elemento storicamente significativo io penso che questo sia possibili
Lei ritiene sufficiente l'analisi che il Partito Comunista compiuto negli ultimi anni sullo Star sullo stalinismo o o forse ma bisognerebbe fare qualche ulteriore approfondimento ecco poi che tipo di dibattito c'è stato oppure c'è tuttora fra i comunisti su quest'argomento
Ma si potrebbe dire che un argomento come lo stalinismo non si chiude mai e quindi in un certo senso potrei rispondere che la ricerca ancora in corso però debbo dire che da un punto di vista
Più schiettamente strettamente politico il Partito comunista i conti con lo statista che ha fatto in maniera molto ampio molto profonda
Direi che la sua forza deriva da questo altrimenti probabilmente il Partito Comunista in un Paese come l'Italia se in una si è fatto profondamente conti su con lo stalinismo non da oggi non sarebbe più la seconda forza politica del Paese innervata innestata
Tutta la storia culturale intellettuale e politica sociale di questa di questa grande società quindi i conti sono stati fatti da sto come dire al di là
Lei riflessioni puramente teoriche sul tema stalinismo da quella realtà concreta politica che è il Partito Comunista Italiano
E qui si innesta il tema autorità ecco sappiamo tutti quanti che Togliatti e anche una parte della storia dello stalinismo chi lo nega chi lo potrebbe negare
E
Nuovi questi conti abbiamo punti fatti anche contro gli atti perché basterebbe richiamare comunque lei ricerche ufficiali voglio dire ufficiali nel senso che chi provengono dall'interno dell'area comunista non solo ricerca eterodosse sono ricerche di storici che magari hanno anche ruoli dirigenti del Partito Comunista penso ai lavori spianava non solamente lavori spiano alla alle ricerche di sette Boffa tante altre cose quindi questi ecco ma parte starebbe dire questi conti più strettamente storici e teorici rientrato gli atti in che senso si parte dello statista ma solo parte dello stalinismo
è questo il punto fondamentale noi diciamo di no noi diciamo che la scelta che Togliatti affatto del mille novecentoquarantaquattro e qui veramente io sono aspramente critico nei confronti di posizioni come quelle spesso in particolare dal vice segretario del partito socialista le settimane scorse con tanto dall'insieme del partito socialista di mettere tra parentesi l'intera vicenda italiana la quarantaquattro in poi
In realtà poi offrire la democrazia cristiana un ruolo che essa mi che mi anch'essa immagina ieri cioè di essere stato l'unico punto it centro i e non solo il centro tutta la realtà nel sistema politiche teniamo il quarantaquattro info
No una ci fu un grande ruolo nella sinistra ci fu un grande ruolo di Togliatti e se mi consente lei non mi ha ancora posto la questione Gramsci non so se me la paure ma me la pongo io a questo punto nel senso che sappiamo tutti quanti che ci sono stati contrasti significativi tra cittadina
Contrasti risalgono addirittura al mille novecentoventisei
Sappiamo che questi contrasti si sono
In qualche modo ulteriormente definiti che il lavoro che Gramsci svolge in carcere un lavoro che in certi momenti si svolge anche tra forti difficoltà nei confronti dei compagni comunisti dell'IST dello stesso carcere o di applicarci ricco di
In quel della direzione del partito comunista sbarcano le sappiano almeno dal mille novecentosettantasette cioè almeno dal famoso libro di Spriano su questi su questi temi però
Rimane un fatto kippah spiegato e rimane un fatto fondamentale che cioè Togliatti nel mille novecentoquarantasette fa una grande operazione culturale più pubbliche quaderni
E non solo pubblica i quaderni perché avrebbe potuto farlo in tanti forse ma il pubblica pubblicando i Quaderni del fondatore del Partito comunista italiano resti vendo i quaderni alla cultura italiana ricostituendo il rapporto tra Gramsci la società il partito comunista e questo mi pare che il punto
Starei per dire che in questo momento ci interessa forse meno sapiente io non sono uno storico di professione faccio un altro mestiere non lo so se gli archivi in un futuro allo stato dei fatti mi pare che l'articolo di Cardia Conte messe delle forzature ma ammettiamo pure che ci sia stato qualche elemento di il ritardo qualche elemento di difficoltà tale nei rapporti col partito comunista e contro gli atti in quegli anni da escludo impedire o da ridurre quella che poteva essere l'azione del PC per salvare Gramsci ripetuto questo molte molte riserve credo che quello che si sappia oggi alla luce degli archivi e quello che spiano c'ha detto dieci anni fa undici anni fa ma mettiamo anche proprio come ipotesi estrema che qualcosa di fondato fissi via nella tesi che Cardia ha ribadito su l'Unità di qualche settimana fa ma secondo me rimane come fatto ancora più importante dal punto di vista poi della rapporto storico tra Gramsci e Togliatti fatto che Togliatti a scelto di pubblicare Gramsci che Togliatti ha scelto di stare digrammi servitù mito politico non c'era nessun obbligo in questa direzione grammi si poteva tranquillamente non dico essere dimenticato perché non era sicura che poteva essere dimenticato ma certamente non era detto e non era scritto in da nessuna parte che a Gramsci si dovesse come dire contribuire da parte della direzione perché questa in modo particolare i Togliatti a restituirgli l'uno di diciamo non solo fondatore ma di quello che poi ha dato in qualche modo fornito la cultura e il problema era questo dell'egemonia al Partito comunista in Italia
Quindi lei come spiega l'allusione che lo stesso grammi ci poi fa nella lettera alla alla Tatiana che poi riportato da Martin l'unica via l'allusione appunto a al fatto di quel sentirsi lasciato solo e quindi
Le ho detto che io non
Non ho nessuna ragione per
Negare o per diminuire che Gramsci abbia avuto dei problemi con la direzione del partito comunista
Qui c'è un momento fa quella è una lettera scritta da Gramsci nel febbraio del trentatré una lettura che fa parte di un ciclo di lettere nelle quali Gramsci manifesta un momento di particolari crisi della propria esistenza del proprio rapporto carcere ma io voglio andare voglio dire di più non non voglio attribuire a una crisi Gramsci sarebbe come veramente mettersi dietro un dito contrasterà
Certo gli atti sono seri anche molto prima di gran usciva ma in carcere sono del ventisei le lettere ottobre ventisei se non ricordo male la lettera famosa nella quale
Grammi si manifesta una l'opinione che è radicalmente diversa da quella da quella che Togliatti manifesta sulla sulla crisi del gruppo dirigente sovietico Gramsci si schiera in definitiva per l'unica
Ma di quel gruppo dirigente dicendo altrimenti e finita la rivoluzione Togliatti sceglie invece la via di rimanere interno a quella battaglia di le diverse collocazioni ma prova il venti diversi temperamenti qui vorrei fosse dire una cosa che
Ma più forse più più lontana dalla politica immediata ma che credo possa dire un suo
Un suo rilievo
Io sono convinto che e dobbiamo andare più a fondo anche su un altro terreno che può sembrare lontano che poi in realtà non lo è su quello che io chiamerei una differenza di cultura politica tra Gramsci e Togliatti io Centore questo aspetto al di ma di quelli che possono essere tanti episodi diversamente costruiti diversamente ripensare i con i quali documentazioni future potranno portarci altri elementi io penso che una differenza sostanziale tra la cultura politica di Gramsci la cultura politica di Togliatti ci sia e credo che questa possa essere un filone molto interessante non solo ricerca teorica a che ci illumina anche su quelle che sono le differenze di atteggiamento politico tra i due e sono due grandi personaggi con cominciano a mettere i punti su vi sono due grandi personaggi che hanno fatto un pezzo fondamentale la solitaria e non solo il carnefice e la vittima insomma sarà entriamo in un mondo di venire di battute politiche che non permettono gli altissimi avete un'ultimissima osservazione su questo punto e quale quel quale questa differenza di cultura poi io faccio una battuta quasi perché naturalmente non abbiamo il tempo per una discorso che sarebbe complesso e pieno di sfumature egli io credo che gran Togliatti sia un un politico o come dire profondamente implicato in quella che chiamerei una cultura studi cistica una cultura tendenzialmente giustificazionista della storia tendenzialmente continuista no in cui effettivamente nella storia tutto si le capire e giustificare ingrandisce c'è invece un una un diverso atteggiamento di fronte a ciò che accade nella storia cioè pretendeva che tanto più critico un atteggiamento più radicali un atteggiamento io l'ho detto tempo fa in un articoletto che scrissi per la città non ovviamente vista che facciamo a Napoli un atteggiamento da filosofia della prassi io dicevo in questo senso non ricevo quest'estate ne parlavo sei mesi fa oltre l'identità di Togliatti e volevo dire questo ci sono due culture politiche perché do comunista e possibile che accentuare la eredità gramsciana possa essere un elemento va questo sì serio molto molto teorico molto ideale per diminuire lo spazio sentirsi sicure dell'eredità togliattiana
Guida ritiene che queste due culture siano ancora oggi presenti all'interno del Partito e ecco se esiste se esiste uno scontro fra queste due culture
Cosa il partito può ricavarne in termini positivi
Ma naturalmente un partito non è una associazione culturale non è un'associazione dei professori partito è una è un è un una grande come dire un grande movimento storico-politico in cui non è che esistono culture che si contrappongono in cui esiste intanto un fare politica e intorno a questo fare politica idee e passioni emozioni capacità di aggregazioni ecco io sono convinto che ci vogliamo arrivare a questo punto mi pare quel punto nella polemica di di questi giorni questa è la parte seria da discutere tutto gli atti quella parte che tardi dedicata al di là delle strumentalità che possono nascere in un'occasione come questa che danno accentuati gli elementi di discontinuità noi non possiamo oggi semplicemente limitarci a dire Togliatti è stato un grande personaggio che ha in fondo dato un contributo essenziali io ci credo questo alla costituzione della democrazia italiana
E Bari questo non è solamente una cosa che viene dall'interno del PC sentivo l'altro giorno per esempio interviste interessantissimi di illustri storici del mondo cattolico da Scoppola Gabriele De Rosa i quali ricordavano che cosa è stato il quarantaquattro che cosa c'data la scelta di Salerno che cosa è stato il fatto di incardinare queste grandi masse di diseredati che potevano evidentemente essere spinti da
Solo il suo pessimismo Eba e e si è pari qua c'è un paradosso perché il suo pessimismo e vent'e cioè nella cultura socialista
Cerami Dennis questo pessimismo e ed era per gli atti che allora insegnava mettiamolo fra virgolette anche a Nenni che cosa poteva significare costruire la democrazia interna determini nella nella nella dimensione culturale e politica del partito cioè Stalin ora c'è una fortissima invenzione massimalista che veniva dall'interno della loro tradizione socialista italiana tanto per altri aspetti rispettabilissima quindi voglio dire c'è un problema cioè Questura di rapporto di togliere però dicono hanno i nomi sci può bastare questo oltre aveva oggi non può bastare continuare a dire continuare a ripetere continuare a documentare togli Appiah ha contribuito alla costruzione la democrazia italiana perché considero questo un dato che soltanto la cecità politica di Martelli U non definire non riconoscere però detto questo io sono tra quelli del Partito Comunista che dice non dobbiamo accentuare gli elementi di discontinuità un epoca si è chiusa dobbiamo capire e fare una diagnosi complessiva di come si è chiusa anche con quali fallimenti anche
Con quali le difficoltà nostre anche con quali e diciamo pure elementi di Pino di una nostra cultura s'
Se volessimo interpretare tutto in chiave di continuità probabilmente andremo ad accentuare quegli elementi di declino che sono manifestati nell'ultimo decennio su questo io non ho dubbi otto sempre parlato chiaro il mio partito e su questo punto volevo chiederle prima con la questa cultura storici vista che appunto lei ha detto essere parte integrante della modo anche di esprimersi politicamente di Togliatti
Questa operazione io mi pare essere presente nella risposta che lo stesso Togliatti diede a Pannella in
Una un articolo su Paese Sera nel due mila novecentocinquantanove ci punto botta e risposta fra Pannella allora un giovane radicale e libertario di aria liberale appunto
E Togliatti lei che giudizio dà di quella di Berlin postazioni sia di Pannella che sia dalla risposta di tre
Ma vorrei fermare soprattutto sulla risposta di Togliatti Pannella in definitiva puniva dal dal suo punto di vista che allora era appunto il punto di vista di uno di Bravi seppure di di sinistra i problemi anche riponeva anche con serietà del resto quando Togliatti rispondevano interlocutore vuol dire che lo prendeva sul serio ripeto gli atti era era un trasferire capitato a lei che mi intervistò ad altri di di vedere quest'tribune politiche beh insomma era un grande personaggio delle si veniva anche da destino televisivo cioè è verde detto questo quando lui prendeva in considerazione un avversario vuol dire che beh insomma questo avversario doveva hai capito Togliatti che c'era qualche cosa di serio perché altrimenti degli atti non scendeva in campo per niente il fatto che sentisse il bisogno di rispondere specificamente a Pannella e un segno è un segno di che cosa ma punto Pannella aveva posto un certo tipo di problema all'interno del suo punto di
Vista di ricovero poneva Eataly in maniera anche abbastanza significative cioè ponendo il problema di che cosa potesse significare un Governo in cui comunisti fossero parte in una situazione nella quale esistevano poi ancora i fenomeni diciamo ho largamente no in quegli anni anche il Dornel dopo Stalin nell'Europa nell'Europa comunista nelle democrazie popolari indubbiamente la risposta di Togliatti è una risposta molto giustificazionista forse troppo giustificazionista ecco da par suo naturalmente isolando di varie
Venti individuando i vari tra virgolette errori che e il potevano esserci stati nella riflessione di di specificamente di Marco
Nella dava tuttavia una risposta che io debbo riconoscere eccessivamente giustificazionista io qui voglio ribadire questo punto Togliatti in definitiva questo poi è stato il suo vero è il limite storico è rimasto tutto sommato fino alla fine forse NI proprio veramente mi nei primi anni sessanta con il Memoriale di Yalta ci poté la comincia ad essere un salto di qualità purtroppo la morte interrotto questo eventuale processo di ripensamento pensano Togliatti rimasto fino alla fine all'interno di una idea fondamentale che ci fossero dei Campigli Temps socialista il campo capitalizza e che questi tanto è vero che l'unica e sessantaquattro comincia a intuire che qualche problema nasce da un la rottura tra Russia e Cina quello il cui secondo me il punto che individuale scarica una crisi profonda nella nella colloca però lui è legato mi è legato profondamente a queste del campo del campo socialista e quindi in definitiva l'idea che la Stone ieri la storia dell'antagonismo fra questi duettare ampi e tutto sommato di chi vince la partita e lui aveva questa profonda fiducia che gli veniva dalle grandi battaglie degli anni Trenta da dalla guerra civile di Spagna da una certa interpretazione della rivoluzione russa
Una certa interpretazione della guerra al nazismo eccetera che e diciamo come dire la storia avrebbe portato alla vittoria di questo campo che si chiama campo socialista per questo in parte un mito politico che evidentemente come tale o più noi non possiamo più sostenere quindi io vi tutti i limiti di quella risposta riferita lei ritiene che in definitiva in definitiva ma diciamo il partito comuni sta Stalingrado e se continuerà a diciamo a a soffermarsi in maniera critica su questo tipo di analisi
Potrà ecco in un certo qual senso
A rientrare in quello che poi una prospettiva di un partito unico a sinistra c'è un partito sociali di un grande partito socialista così come anche i socialisti Martelli in particolari più di una volta Espresso
Ma Young vedo bene la lezione a martedì devo sapere se nelle previsioni Martelli sono giusto in un problema di un partito unico dei lavoratori una volta lo pose Amendola credo qualche cosa come venti o venticinque anni fa esisteva più secondo me una esistono le condizioni perché che i termini nei quali nel mio centoventuno la sinistra italiana si frantumò e siano superate è questo il punto di fondo probabilmente diventa un sempre di meno le ragioni che all'un ramo tirarono poi si tratterebbe di dare una valutazione storica anche del ventuno la divisione della sinistra la prospettiva Italia e questa comune poi questa o non è per la sinistra evidentemente perché se non fosse questa dovremmo tranquillamente immaginare per la nostra generazione sarebbe un fatto veramente abbastanza drammatico che iperattivi enti o trent'anni dovremo tenere questo tipo di egemonia Paesi democristiana fondamentalmente che i socialisti come tali non possono spezzare
L'aggressore non la ringraziamo
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