La rassegna della stampa estera

Buongiorno gli scrutatori di Radio Radicale giovedì undici settembre questo l'appuntamento con la rassegna della stampa internazionale a cura di David Carretta
Anche l'edizione di oggi sarà interamente dedicata alla crisi georgiana parleremo quindi di Russia gli Stati Uniti di unione
Europea partiremo dalla vera storia così come la racconta al Financial Times
Di ieri dell'incontro di martedì tra Silvio Berlusconi il vicepresidente americano Dick Cheney
Tensioni nelle relazioni tra Stati Uniti e Italia
Il titolo di una corrispondenza da Roma
Del quotidiano della siti leggeremo poi un'analisi dal Washington post
Secondo cui Washington avrebbe scelto la cautela invece dello scontro nella crisi georgiana la strategia della Casa Bianca nei confronti di Mosca
Assomiglia più la risposta di Obama che a quella di McCain scrive tra l'altro delle ditte Ignazi U.L.S.S.
Ci potremo poi delle ripercussioni della crisi georgiana nella regione attraverso
Le mondo che ci informa che il Cremlino vuole ottenere una soluzione a suo vantaggio
Del conflitto congelato in Transnistria cioè una regione separatista della Moldavia
Sempre del mondo e dice che alcuni Paesi neutrali particolare Finlandia e Svezia
Stanno pensando di entrare nella NATO per fronteggiare
La minaccia russa altre ripercussioni ci sono però all'interno della stessa Russia
Il New York Times ieri pubblicava un lungo articolo su l'i movimenti separatisti che potrebbero
Fare nuova fiducia dopo la decisione di Mosca di riconoscere l'indipendenza di Abkhazia Ossezia del sud di movimenti separatisti nel Caucaso ma non solo
Infine sempre da le monde leggeremo anche un'analisi
L'anatomia di della frattura tra Occidente e Russia
Il quotidiano francese parla di scontro di valori scontro difficilmente
Ricompone inibire ma
Cominciamo dalla vera storia dell'incontro tra Silvio Berlusconi e il vice Presidente americano Dick Cheney Financial Times ieri a pagina cinque la corrispondenza di di
Dini Morra attenzioni nelle relazioni tra Stati Uniti e Italia scrive
Il quotidiano della City le tensioni nelle relazioni tra Stati Uniti tagli erano visibili martedì a Roma nonostante il
Rituale scambio di gentilezze diplomatiche tra il vicepresidente americano Dick Cheney e il presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi
Cheney ha condannato gli sforzi unilaterale di la Russia di alterare con la forza delle armi
Le frontiere internazionalmente riconosciute della Georgia ribadito che la NATO dato su accordo
A un eventuale adesione di Georgia e Ucraina l'Alleanza atlantica ma Berlusconi ha risposto senza alcuna parola di critica nei confronti della Russia
Mentre cenni quando Berlusconi parlava guardava verso il basso guardava
Le sue scarpe evitando di incrociare gli occhi del Premier italiano
Una volta alleato favorito
Degli Stati Uniti per il suo sostegno all'invasione americana dell'Iraq
Berlusconi secondo il quotidiano La siti a seriamente irritato l'Amministrazione Bush per la sua
Gestione dell'invasione russa della Georgia diplomatici europei spiegano che i falchi dell'amministrazione Bush vedono con sospetto i legami personali di Berlusconi con i leader russi e sono preoccupati
Della presidenza italiana del G otto la preoccupazione a Washington aumentata rispetto alla possibilità che l'Italia stia minando l'unità occidentale
Quando Franco Frattini Ministro degli esteri andato Mosca proprio nel momento in cui cenni era in Georgia e Ucraina
E poco prima della visita di Sarkozy a Mosca sarà così che scrive effetti è diventato uno dei favoriti di Washington
I falchi dell'amministrazione Bush sono allarmati anche dei forti legami energetici dell'Italia con la Russia
In particolare per la partnership strategica tra Gazprom e ENI e per South Stream il gasdotto che queste due società intendono costruire per portare il gas russo attraverso il Mar Nero
L'ingresso di Gazprom in Libia è stato facilitato da uno scambio di attività con ENI
In cui Gazprom ma prenderanno età delle partecipazioni di ENI nel campo petrolifero elefanti in cambio di una partecipazione in un giacimento di gas Artico e Russia
L'ente Howard capo della gente sta un Foundation
Dice che basta togliere l'Italia dall'equazione energetica e le speranze di puntini su giocare l'Europa saranno bloccate ed è questo che vuole l'Amministrazione Books così
Il Financial Times racconta i retroscena col punto di vista di Washington e dell'incontro dell'altro giorno tra il vicepresidente americano
E il presidente del Consiglio italiano una lettura un po'diverso da diciamo della posizione americana anche se non contraddice realtà quella descritta dalla farmacia al Times
La dava ieri il Washington posto con un'analisi di Devid Ignazio supposizione americana sulla Russia non sull'Italia
Cautele invece di scontro il titolo la strategia della Casa Bianca sulla Georgia somiglia più la risposta di Obama che a quella di McCain
Scrive il columnist del post dall'invasione russa della Georgia l'Amministrazione Bush ha adottato una politica
Che dovrebbe far piacere ai suoi critici liberale preoccupare i falchi conservatori un approccio di basso profilo che cerca di contribuire alla ricostruzione della Georgia senza spingere la Russia ancor più nell'angolo
La strategia americana
Prosegue né Azzi o si basa sul lavoro comune con gli alleati europei e sulla necessità di evitare qualsiasi tipo di minaccia militare americana unilaterale che possa spaventare gli europei
I contorni di questa strategia sono più vicini alla cautela reazione iniziale di Barack Obama all'invasione
Brussa della Georgia che all'approccio di scontro di John McCain
L'elemento centrale di questa politica il miliardo di dollari di aiuti umanitari alla ricostruzione alla Georgia che non comprendono almeno per ora nuovi aiuti militari per ricostruire l'esercito georgiano come alcuni speravano atti Bisio Washington
Il viaggio di Cheney nella regione ha dato una patina di fermezza questa
Strategia che però punta più evitare una nuova guerra fredda che incoraggiarlo a concentrandosi sull'assistenza civile l'Amministrazione Bush sta inviando diversi segnali innanzitutto sta re rassicurando
Io rotte i sul fatto che non militi analizzerà la crisi georgiana e non la trasformerà in uno scontro Stati Uniti Russia
Allo stesso tempo Washington sta dicendo a Saccà civili di andarci piano e di evitare altre provocazioni suicide contro Mosca
Ma il più grande dilemma che ha di fronte a sé l'Amministrazione americana eccome dimostrare la Russia
Che
La stessa Russia ha fatto un serio errore invadendo la Georgia ma senza al contempo far sentire Mosca ancor più isolate dunque farla diventare ancor più aggressiva
Secondo funzionari dell'amministrazione la nuova Russia un piede nel ventunesimo secolo
è un interesse sempre più crescente nei mercati globali ma il Primo Ministro Vladimir Putin all'origine alla guida diciamo della strategia russa in Georgia il Primo Ministro Vladimir Putin e visto
Da Washington con un piede nel diciannovesimo secolo ragiona in termini di sfere di influenza e poco gli importa dei mercati globali
La Russia però ha pagato caro niente caro prezzo dal punto di vista economico lasciarla strategia atavica di Putin
Il rublo Russo crollato costringendo la Banca centrale intervenire per soccorrere la moneta la borsa russe livelli più bassi da due anni questa parte l'avventurismo di Putin ha spaventato gli investitori che hanno fatto fuggire a ventuno miliardi di dollari dal Paese nelle ultime settimane
L'Amministrazione americana prosegue il posto vuole evitare che tutti ne spinga la Russia nel precipizio
Mentre
Vede il successore di Putin cioè il Presidente Dimitri Medvedev come qualcuno che capisce che il futuro della Russia e quello di una potenza da ventunesimo secolo non da diciannovesimo secolo insomma
Per devi di Ignazio squash intorno vuole evitare una strategia che involontariamente indebolisca niente vederti rafforzi il campo Putin
Questo e il modo in cui l'Amministrazione Bush sta gestendo quella che potrebbe essere la sua ultima crisi di politica estera nessuna minaccia di guerra nessun appello per espellere la Russia e dal G otto alla McCain
Invece
Un paziente sforzo per lavorare con l'Europa in particolare con i diplomatici francesi e una politica fondata sull'idea che i mercati
Globali sono molto più efficaci dei blog fedele spaccone ante americane così devi di Ignazio sarà conta
La strategia
In qualche modo di basso profilo americano rispetto
Alla Russia altri giornali tra ieri e oggi si occupano invece delle
Ripercussioni della crisi Giorgiana nella Regione cominciamo dalle mondo un articolo Natalino viene ed il Cremlino vuole ottenere una soluzione a suo vantaggio del conflitto
Congelato in Transnistria
Scrive il quotidiano francese la questione della Transnistria Repubblica autoproclamata indipendente all'indomani del crollo dell'Unione Sovietica situata tra Ucraina Moldavia fa parte ufficialmente dalla Moldavia
La questione la Transnistria torna sul davanti della Cina diplomatica seguito degli eventi del Caucaso Mosca ha riattivato i suoi sforzi per imporre un piano di soluzione a questo conflitto congelato
Perché gli permetterebbe in particolare di mantenere i suoi mille soldati in Transnistria dove
Erano intervenuti nel novantadue per sostenere le aspirazioni separatista di questa enclave russofone
La Russia cerca di spingere per una soluzione fondata sul piano cosiddetto COSAC perché
Mosca aveva proposto nel due mila e tre ma che in Unione Europea e Stati Uniti avevano rifiutato
E che prevede una federalizzazione della Moldavia uno statuto particolare per il contingente russo in Transnistria il cui mandato ufficiale di controllare gli stock di munizioni Mosca cerca di marginalizzare
L'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa che danni ha un ruolo di mediatore uno degli obiettivi centrale della Russia come descritti
Ti dai diplomatici occidentali che seguono Dossetti e di ottenere che lo status di neutralità della moldavi è scritto nella Costituzione sia consolidato
Al fine di impedire un avvicinamento futuro di questa piccola Repubblica con
Le strutture euro atlantica cioè la NATO così
Così le Monde lo stesso giornale ci informa che ci sono altri Paesi che pensano di entrare
Dell'Alleanza atlantica oltre Ucraina e Georgia questo per proteggersi proprio dalla minaccia russa
Il titolo del pezzo che trovate
Riduzione di oggi Paesi neutrali la Finlandia la Svezia si inquietano di un'eventuale minaccia russa la crisi tra Russia e Georgia avrà avuto almeno un vantaggio scrive il quotidiano francese
Liberare la parola di svedesi e finlandesi rispetto alla Russia e la prima volta dalla fine alla guerra fredda che si può finalmente parlare della Russia come
Di una minaccia per la Svezia questo era diventato un tabù notaia annoso e del Anderson dell'istituto svedese di politica estera
La Svezia la Finlandia sono membri dell'Unione europea ma appartengono con l'Irlanda e altri al piccolo club degli Stati neutrali o meglio non allineati militarmente
I due Paesi nordici l'adesione alla alla NATO
E più che mai un'opzione oggi anche se lontana con mille trecento chilometri di frontiera comune con la Russia la Finlandia e la più esposta esiste un'opzione di aderire alla NATO dichiara Alexander stabile Ministro degli esteri finlandese
Anche se dice di essere soprattutto favorevole a una difesa europea più forte e la prima volta con l'adesione alla NATO e dibattuta in modo serio in particolare per il fatto che la NATO è diventato un'organizzazione più politica
E non solo un'alleanza militare sottolinea un ricercatore dell'Accademia di Finlandia da decenni il dibattito sull'ambiente eventuale adesione finlandese alla NATO
Era bloccato per il suo impatto sulle relazioni con la Russia ricorda le Monde
Russia da cui la Finlandia e molto dipendente dal punto di vista economico oggi la Presidente Daria alone né tradizionalmente opposta l'adesione alla NATO ha dichiarato che la crisi del Caucaso
Avrà degli affetti sulla Finlandia che sarà necessario prendere l'incontro nella preparazione del prossimo libro bianco di politica estera e sicurezza
Non si può escludere un conflitto militare nella nostra Regione aggiunto la Presidente finlandese
La necessità di un rafforzamento della dottrina di sicurezza è ancora più pressante in Svezia la cui difesa oggi conta solo sessanta mila uomini martedì ministro difesa annunciato
Il rinvio della pubblicazione del rapporto sugli orientamenti militari futuri al fine di prendere in conto la situazione creata dalla crisi del Caucaso intanto i due Paesi prepara una messa in comune di alcuni aspetti della loro difesa con la Norvegia
Che è membro della NATO questo per le monde un modo discreto per integrarsi un po'di più perché alla fine non si sa mai
Altre ripercussioni ci sono all'interno bella stessa Russia si occupava ieri il New York Times
La Russia aumenta le speranze dei suoi separatisti
I movimenti separatisti Russia potrebbero trovare nuova fiducia dall'iniziativa di Mosca di riconoscere l'indipendenza di a di Abkhazia Ossezia del sud
Spiega il quotidiano liberal americano risultata stanno
E lontano dall'Ossezia del sud ed è una potenza economica nel mezzo della Russia
La potenza economica rispetto alla regione separatista Giorgiana piccola e a poche risorse il Tata Sanna importanti riserve petrolifere una certa stabilità che attira capitali
Ma Tata sta nel senso del Sudan una cosa in comune dal collasso dell'Unione Sovietica entrambi hanno visto crescere i movimenti separatisti
E quando il Presidente russo Dimitri Medvedev formalmente riconosciuto l'Ossezia del sud la Ducati ha come Nazioni indipendenti
Gli attivisti della capitale del Tata Stan ne hanno preso nota per la prima volta nella sua storia recente dice un appello dell'associazione dei gruppi nazionalisti
La Russia riconosciuto l'indipendenza di Stati con all'interno suoi cittadini i cittadini russi
Questa associazione
Si augura che il Tata stanzia il prossimo stato essere riconosciuto indipendente
Insomma scrive il New York Times la decisione di Mosca di riconosce l'Ossezia del sud Abkhazia riaccende le speranze
Dei separatisti ci sono molti altri gruppi etnici dentro il territorio russo che potrebbero chiedere l'autonomia o l'indipendenza a partire proprio dal Caucaso però questa volta il Caucaso
Del nord dove c'è coscienza ce la Cecenia Cerdan restano e ci sono altre tensioni e altri movimenti per l'appunto separatisti
Un'altra ripercussione ci avviamo alla conclusione
E quella che appare come una sorta di svolta neocon dell'Europa ieri avevamo letto un articolo di Libération diciamo catrame Arche sosteneva che l'Europa
Grazie alla minaccia russa si farà con la spada e non con la pace
Oggi
Le mondo in un'analisi di Piotr sullo Small a parla di scontro di valori che insomma è una tesi quanto meno neocon occidente e Russia
Anatomia di
Una frattura il
Titolo del pezzo scrive il quotidiano francese
La crisi che accade caucasica può essere riassunta così la Georgia subito una disfatta militare dopo un'offensiva sui CIDA
è senza dubbio per sul controllo di Abkhazia Ossezia del sud per sempre la Russia si è vendicata del suo ex Vassallo distruggendo le infrastrutture lasciando commettere una pulizia etnica contro gli abitanti giorgiani dell'Ossezia del sud
Infine Mosca si trova in un isolamento diplomatico senza precedenti che apparentemente non turba i suoi dirigenti questa nuova frattura con l'Occidente si spiega con tre fattori
Il primo e la spirale paranoica in cui le autorità russe si sono precipitate approfittando delle norme Rory di Saccà civili
Questa paranoia è uno strumento politico classico e Russia sia in tempo di crisi sia in periodo di gloria serve a mobilitare le masse e a unirle nel sentimento di urgenza di fronte a una minaccia esterna
Il nemico cosmopolita o capitalista all'epica sovietica terrorista o membro della NATO nella Russia moderna
Il nemico serve da olio per far girare la macchina secondo fattore che spiega la nuova frattura con l'Occidente i Paesi occidentali non possono essere considerati responsabili delle azioni russe
Ma hanno fatto delle scelte che hanno nutrito la paranoia gravato l'incomprensione incomprensione
Le mondi città riconoscimento del Kosovo l'intervento in Iraq lo scudo antimissilistico americano in Polonia
Questa crisi però ha confermato anche il terzo elemento della frattura classica est Ovest che è determinante nei negoziati diplomatici e cioè lo shock di valori e di storie non si parla di genetica ma di eredità
Io lo prevedono dimenticato ciò che è una guerra vivono in un regime di diritto non di forza puntano su soldati professionisti sulla tecnologia la memoria dei morti non è una piaga viva
I caucasici per contro hanno cicatrici su tutto il corpo ogni famiglia avvocati assurdo setta ceceno armena conta nei suoi ranghi combattenti rifugiati o vittime
Dei conflitti degli anni Novanta in Russia la violenza e la linfa della politica i diritti dell'individuo e i civili non pesano nulla di fronte alle ragioni del potere
Boris Eltsin aveva inviato i carri armati contro il Parlamento la fine del novantatré aveva dato avvio alla prima guerra in Cecenia
La Dini Putin emerso grazie alla Seconda guerra cecena e non ha mai smesso di rafforzare le capacità militari e il discorso nazionalista
Ma questa violenza riguarda anche la società russa la legge non serve a regolare le relazioni tra individui imprese poteri pubblici è innanzitutto un manganello tra le mani del più forte così
Piotr molare sulle mondi oggi non ci fermiamo David Carretta una
Buona giornata l'ascolto di Radio Radicale